Demon May Drive

di lotc
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Missione 1: Cose da Pazzi(parte 1) ***
Capitolo 2: *** Missione 1: Cose da pazzi(parte 2) ***
Capitolo 3: *** Missione 1: Cose da Pazzi(parte 3) ***
Capitolo 4: *** Missione 2: Il Ritorno di Dante ***
Capitolo 5: *** Missione 3: Atto della bestia metallica ***



Capitolo 1
*** Missione 1: Cose da Pazzi(parte 1) ***


 Nei quartieri di Tokyo era tutto tranquillo dato che infatti la gente aveva la mente occupata dai loro problemi ed interessi.
Un ragazzo vestito tutto di nero in giacca, Goldiaz Kirano, era uno studente delle scuole superiori che viveva una vita abbastanza agiata.
Questo ragazzo praticava degli sport di lotta come il Kendo, la Scherma, e il Taekwondo.
Eppure, nonostante avvesse delle prestazioni migliori, lui non era uno che si allenava molto spesso.
Infatti non era proprio un tipo da sport, ma doveva comunque farlo perchè suo padre glie lo imponeva per
salvaguardare la sua salute secondo lui.
La madre era una psicologa, e il padre era un medico che per motivi suoi aveva insegnato al figlio
i suoi metodi che applica nel suo lavoro nonostante i pareri contrari della madre.
I motivi erano:
Evitare incidenti con la gente che gli sta attorno,
Aiutare le persone ferite se era possibile,
E soprattutto non avere nessuno sulla coscienza.
Non per niente Goldiaz fu costretto a portarsi dietro nella tasca destra della sua giacca l' unica cosa che gli
fu permessa, un rotolo di bende per la medicazione delle ferite.
L' abitazione della sua famiglia è un appartamento al quinto piano di un palazzo, e lo studio in cui lavorano
era 3 piani sotto di esso.
Infatti era uno che si interessava piuttosto a leggere qualche libro e a fare ricerche sui i miti, le leggende e
i presunti strani avvenimenti sopranaturali, di cui molti di questi per lui furono delle gran balle.
Il ragazzo era uno che non si stupiva proprio di molte cose, ne di alcune cose pazzesche accadute in pubblico,
e nemmeno di certe leggende metropolitane, popolari e pure mitologiche.
Lui era anche un tantino realista, e quindi era un pò scettico su queste cose.
Un giorno egli, dopo la scuola, stava accompagnando una sua compagna di classe nonchè sua amica, Mina Nitsuki.
Lei aveva i capelli neri a cascetto, i suoi occhi erano anche loro neri e aveva la classica divisa scolastica con la gonna come da tradizione.
Essendo tradizionalista, le non vedeva di buon occhio il fatto che Goldiaz indossasse dei vestiti neri e la giacca invece della
classica divisa maschile, ma con il tempo lei ci aveva quasi fatto l' abitudine.
I due raggiunsero l' abitazione della ragazza ed ebbero il tempo di qualche ultima parola prima di salutarsi,
anche se però Mina era piuttosto contrariata riguardo a qualcosa avvenuto a scuola.

Mina:<< Non vorrei dirlo, ma non ci sarai andato un pò verbalmente pesante al Club dell' Occulto quando hai
            smontato duramente le tesi del Preside del Club sulle leggende che si narrano sulla scuola abbadonata? >>
Goldiaz:<< Ho solo detto le cose come stavano. Loro mi hanno chiesto una cosa e io gli ho risposto.
                Non volevo essere scocciante, ma è così che la penso. >>
Mina:<< Oh, perfavore. Va bene essere sinceri, però fammi un favore. Cerca di non esagerare in quello che fai
            e in quello che dici. Te lo dico perchè alcuni membri del Club sono anche amici miei. >>
Goldiaz:<< Ci proverò. >>
Mina:<< A domani. >>
Goldiaz:<< Ci vediamo. >>

Appena i due si separarono, Goldiaz penso di andare a casa come al solito, ma poi cambiò idea e prese una strada
diversa.

Goldiaz:<< Scommetto che i miei stanno ancora lavorando, per cui è meglio non disturbarli.
                Meglio rompere le abitudini per una volta. Andrò in Biblioteca. >>

Goldiaz arrivò a destinazione dopo tre minuti di camminata ed entrò in biblioteca giusto il tempo per leggere
qualcosa che non sia, almeno per una volta, i libri dei suoi soliti generi:
Avventura, Grottesco e Sopranaturale.
Al riguardo del Sopranaturale pensava avesse molte cose simboliche e morali, ma non che fossero reali.
Si appresto ad andara in una sezione di un genere differente quando un libro della sezione della Mitologia
di colore beige antico non attirò la sua attenzione.
Lui prese il libro e guardò la copertina che raffigurò il volto di un demone che a sua volta era un emblema,
infatti era un libro che narrava di un potente demone, della lotto contro i suoi simili e dei suoi figli.
Si mise a leggerlo, e dopo 3 ore, il ragazzo aveva finito di leggerlo, lo chiuse e lo mise al suo posto con uno pseudo sarcasmo.

Goldiaz:<< Il Legendario Cavaliere Oscuro Sparda? senza offesa, però trovo storie di cui riconosco i
                valori simbolici nei miti come quelli di
                Ercole, Prometeo oppure Gilgamesh....ma questo?
                se fossi nella mente di chi ha scritto questa storia,
                avrei piazzato il libro nella sezione delle Favole,
                e non in quella della Mitologia. >>

Al commento del ragazzo, un aziano signore non poteva fare a meno di raccontare alcune cose al riguardo.

Anziano:<< Ma a sostenere la tesi di questo mito è il proprietario di un negozio, cacciatore di
                 demoni free lance vigilante e figlio del demone il cui nome è Dante.
                 Dal momento che non lo mai visto, non so nemmeno se esiste.
                 Ma se quello che dicono alcuni testimoni o persone che dicono di avergli fatto svolgere dei lavori a lui
                è vero, forse una possibilità c' è.>>
Goldiaz:<< Io ho un interesse per il Sopranaturale,
                ma non fino al punto da ritenerle vere. >>

Detto questo, il ragazzo uscì dalla biblioteca e decise di prendere una scorciatoia per arrivare verso casa
rapidamente.
Entrò in un cunicolo dove arrivò ad un muro alla sua sinistra con una finestra aperta sotto, e capì di essere
in un vicolo cieco.
Decise di tornare indietro quando degli esseri orribili d' ambra dalle fattezze Umanoidi con occhi rossi e iride
verde gli bloccarono la strada.
A quel punto Goldiaz scappò inseguito entrando nella finestra prima ancora che potessero raggiungerlo,
poi si nascose dietro ad uno scaffale, e osservò le creature che si dividevano in tre gruppi andando direzioni
diverse.
Dopo avere seminato quegli esseri, andò a cercare rifugio per i corridoi del posto finchè non finì in
un laboratorio dove c' era un ponte di metallo instabile.
Sotto vi era una insolita machina con dentro dei cilindri di vetro pieni di qualche
liquido.
Erano collegati a delle pseudo siringhe, però erano trattenuti da delle chiusure in fondo
ai cilindri.
In molti lati del laboratorio si notava che attorno alla macchina vi erano
vari documenti sparsi per terra, di cui alcuni furono distrutti.
Guardo ogni lato in basso finchè non vide con orrore
dei cadaveri di scienziati lacerati, di cui alcuni orridamente mutilati.
Non volendo sapere niente di questa storia, lui decise di tornare indietro due di quelle creature
non arrivorono sul posto bloccandolo.
Uno di quegli essere diede un colpo che fece crollare il ponte faccendo precipitare il ragazzo.
Goldiaz fini infilzato ai tre pungiglioni della macchina in maniera dolorosa,
poi senti un crack e poi una sensazione come se qualcosa gli entrasse di traverso.
Il ragazzo non fece in tempo a schiodarsi da li che il ponte di metallo gli cade
addosso alla macchina, che esplose dopo due provocando un incendio e lasciando
volare molti pezzi di ferraglia.
Dando il ragazzo per morto, i due esseri si dileguarono.
La sua morte sembrava confermata finchè non si elevò una collona di luce nera da dove
il ragazzo era caduto.
Si senti un urlo tremendo.

Goldiaz:<< AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHH!!! >>

Lui era ancora in vivo in mezzo alle fiamme, l' unica cosa che non quadrava è che lui era avvolto da un aura oscura che
poi svanì nel giro di pochi secondi.
Goldiaz non capiva come aveva fatto, finchè non si ricordò che era caduto sui tre pungiglioni, e che l' impatto del crollo del ponte
aveva creato delle fratture nelle chiusure di sicurezze faccendo confluire tutti e tre i liquidi erano ignettati nel corpo del ragazzo prima che la macchina esplodese.
Lui sentiva che qualcosa in se stesso non era più lo stesso, infatti si sentiva diverso, quindi andò in cerca di risposte,
raccogliendo ogni documento per terra che non fosse distrutto mentre evitava le fiamme.
Ne aveva trovati solo alcuni di cui uno specificava esattamente quale era lo scopo della macchina, e cosa erano quei liquidi.
Aveva fatto una scoperta orribile e allo stesso tempo assurda per lui.
Il primo liquido era una formula per aumentare la forza fisica, il secondo era una formula per aumentare l' agilità,
e infine il terzo fu la più inconcepibile delle notizie per il ragazzo: Era il Campione di DNA di un Demone che non è Sparda, però non si seppe l' identità.
Il Demone in questione doveva avere a che fare con degli esperimenti sugli umani che implicava
proprio quella macchina che non erano ancora cominciati.
Goldiaz, era diventato un Mezzo Demone acquisendone i poteri del DNA che gli era stato ignietato.
Fortunatamente mantenne le sue fattezze umane, ma questo non lo consola visto il casino in cui si trovava.
Iniziò a leggere l' altro documento per scoprire l' identità del Demone a cui gli apparteneva il DNA, ma non trovò niente.
L' unica informazione che aveva scoperto era la progettazione di uno Scudo di Adamantio
con sopra alla punta tre cosi che secondo il documento erano dei piccoli sottili Cannoni di cui uno
era saldato allo scudo mentre gli altri due vennero aggiunti dato che erano componenti separate dotati
della capacità di sparare dei Proiettili al Plasma a ripetizione stile gatling, e che erano progettati per abbattere
i nemici in spazi ristretti senza esplodere nel passaggio.
A lui ovviamente non gli interessava. Mise in tasca i documenti dopo averli piegati in quattro, e sollevò lo sguardo verso una vetrina
con dentro una spada larga con su un simbolo cinese dentro un fodero.
Il nome della spada era Paimon.
Pensando ai dei teorici prossimi malintenzionati che potrebberò stargli alle costolle, spaccò un pugno la vetrata per prendersela.
Egli si fece dei tagli dolorosi al braccio per via dei frammenti di vetro faccendolo  sanguinara, però le ferite si rigenerano lentamente.
Appena estrae la spada e la brandì, il ragazzo restò estraniato per un fatto: La spada dovava essere pesante viste le sue dimensioni, eppure la brandiva come se fosse una spada da Kendo che sarebbe di legno.
Passati alcuni secondi la sua espressione diventava subito meno sorpresa perchè ora la risposta era ovvia visto le alterazioni che ha subito.
Mise il fodero sulla schiena e ci rimise a posto la spada pronto ad andarsene quando notò anche un' altra cosa.
Era un grosso scudo metallico di una lega di metallo insolita con attaccate alla punta
tre canne che sembrano quelle delle pistole, ognuno con una decorazione diversa dall'
altra, e un grilletto dietro accando all' impugnatura.
Era lo scudo di adamantio con i cannoni al plasma che aveva visto nel documento,
ma lui non era molto convinto delle premesse visto che un metallo simile non poteva esistere.
Il nome dello scudo di adamantio era Reaper, mentre quelli attribuiti ai mini cannoni furono Breaker e Destroyer.
Lui prese anche lo scudo di adamantio, ma solo per difendersi e mai per sparare finche non sarà necessario.
Appena impugnò lo scudo con il braccio destro, Goldiaz si preparò ad andarsene, quindi salto al punto in qui
il ponte era crollato, e noto che il salto era molto più alto del solito.
Uscendo dal laboratorio, vagò per i corridoi dei sotteranei fino ad arrivare alla finestra da dove era entrato.
Nonostante noto con espressione estraniata di come la sua agilità sia aumentata notevolmente,
non aveva neanche il tempo di pensarci visto quello che stava avenendo.
Appena uscito dalla finestra notò fuori dal cunicolo con espressione scocciata che le creature d' ambra immonde non se ne sono andate,
ma questa volta aveva gli strumenti per difendersi.
Gli esseri gli saltarono addosso tutti insieme, ma non riuscirono a fargli nulla che Goldiaz gli affetto uno per uno
con la spada decimandoli.
Non volendo aspettare che altre creature come quelle arrivino a fargli la festa,
il ragazzo corse rapidamente per almeno un ora fino ad arrivare davanti ad una galleria in un punto alto di una collina.

Questo è solo la prima parte della Missione ed il primo capitolo di questa fanfiction,

spero di non avere sbagliato qualcosa al riguardo della storia o delle avvertenze, e

se vi è piaciuta, insomma, vedro cosa posso fare.

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Capitolo 2
*** Missione 1: Cose da pazzi(parte 2) ***


Era sera e lui vide dall' alto che non ci furono altre di quelle creature, quindi tirò un sospiro di sollievo.
All' improviso si accorse che ci furono altri di questi esseri sopra la parte alta della collina dove lui era ora.
Pur di non essere visto, si adentrò in una galleria fino ad arrivare davanti a tre sbocchi stradali.
Lui scelse quello alla sua sinistra e prosegui aspettandosi di arrivare dalla parte opposta,
ma appena arrivò il paessagio davanti a lui fu del tutto diverso.
Il cielo era esageratamente rosse, la luna era di un luminoso agghiacciante, e gli alberi
era senza foglio del tutto, senza mancare quelle lapidi messe accanto ad essi.
Arrivò davanti ad un edificio che sembrava una scuola superiore, nonostante sia in mezzo
a questa desolazione.

Goldiaz:<< Sono in un altra dimensione per caso? Con pure una scuola dentro?
                Non mi basta che la mia vita sia stravolta, ora sono pure finito
                in questo posto. >>

Il ragazzo entrò nella scuola e diede un occhiata in ogni stanza, contando
che non c' era nessuno.
Lui si sta pure chiendo chi era l' architteto che lo aveva costruita.
Arrivò ad un piano alto all' aperto dove c' era la piscina.
Lui diede per scontanto che non c' era nessuno, finche qualcosa
che sembrerebbe una sirena dai capelli color verde marino
non uscì dall' acqua avventandosi verso
il ragazzo con tanto di espressione animalesca inferocita da squalo
con le zanne e gli artigli che si ritrovava.

Tamao:<< UN UMANO!! >>
Goldiaz:<< Ehi! Ma che vuoi!? >>

Non perde tempo che Goldiaz tirò fuori la spada con la mano
del suo braccio destro prima che lei emerga.
La sirena appena lo raggiunse, tentò di morderlo con le sue
zanne, ma il ragazzo parò il morso con lo scudo.
Lei pur avendo morso lo scudo anziche il ragazzo, si mise le mani
accanto alla bocca per via del dolore dentale subito.
La creatura generò due vortici e li scagliò contro il ragazzo
che però vennerò parati.
Appena Goldiaz abbassò lo scudo, lei provò a lacerarlo con gli artigli,
ma lui li schivo e, seccato come era, iniziò a fare il gioco pesante
o meglio gli sferrò una combo di quattro colpi di spada ferendola criticalmente.
Prima ancora che la sirena cadesse in acqua, lui la afferò e la appoggiò per terra
puntandogli contro la spada.
L' espressione della creatura diventava più umana ad ogni secondo che passa,
e gli artigli e le zanne si ritirarono.
Dopo averla guardata negli occhi, capiva che qualcosa non andava.

Goldiaz:<< Dimmi Per quale motivo mi hai attaccato? Io non ti avevo neanche aggredita! >>
Tamao:<< I-Io l' ho fatto...solo..per gli istinti con cui la mia razza vive.
               E non solo quello, scommetto che tu sei un Umano che caccia gli Youkai. >>
Goldiaz:<< Cosa!? >>
Tamao:<< Aspetta un attimo, gli Umani non sono il benvenuto nel nostro mondo....ugh!....tu non sei
               Umano...ma non sei neanche di questo mondo....che razza di essere sei?...gah! >>

Dopo questo gemito, la sirena svenì.
Goldiaz, preoccupato di venire incriminato da questo mondo come se
di guai non ne avesse gia abbastanza, tirò fuori il rotolo di bende
e lo avvolse nelle parti in cui aveva ferito lei con la spada.
Dopo di che andò a prendere dalle varie sale della scuola un retino che servirà
magari ai suoi compagni di classe quando verrano a prenderla, tre fogli e una penna.
Uno di questi lo usò per scrivere una lettera di scusa per l' incidente,
poi, dopo averlo piegato in quattro ficcò il foglio tra le bende usate per medicare la sirena.
A questo punto rientrò scendendo al piano terreno uscendo dall' entrata principale
avviandosi verso il punto da dove era sbucato.

Goldiaz:<< Devo andarmene prima che scopi un delirio. >>

Mentre percorreva il boschetto con le lapidi della stessa strada in cui era passato,
nonostante andava a passo veloce, non ebbe il tempo di dire altro che arrivò davanti
a lui una ragazza con delle ali da pipistrello, degli artigli, una coda da diavolo nera,
capelli corti azzurri, e vestito con gonna e uniforme gialla.
Egli è una succube, ma anche se aveva un fisico provocante, al ragazzo non glie ne
fregava niente.

Goldiaz:<< Tu che vuoi? io per ora non ho ammazzato nessuno. >>
Kurumu:<< Bella scusa, ma la stavi quasi uccidendo! Non posso permettere che tu provochi altre vittime. >>
Goldiaz:<< Levati di mezzo. Questo è solo un leggitima difesa. >>
Kurumu:<< Lo chiami legittima difesa proprio tu che sei armato così pesantemente!? Ti darò una lezione decisamente
                 pesante! >>

La succube andò in picchiata con gli artigli verso di lui nonostante egli avese alzato
lo scudo pensando di tagliarlo in due come farebbe con qualsiasi altra materia che potrebbe
tagliare.
Ma non sapendo che lo scudo era di Adamantio, invece di tagliarlio, gli artigli si strusciarono
su metallo invano, e si fece male.

Kurumu:<< AAAAAAAAHIA! Che Male! Proprio le mie unghie rischiavano di rompersi.
                Ma di che cosa è fatto quel coso. >>
Goldiaz:<< Non sono tenuto a rispondere. >>

Lei provo un altro approccio come afferarle il collo con la coda, ma fallì nel tentavo.
Il ragazzo provò a colpirla con fendente verticale che la succube evitò in volo
elevandosi in alto.

Kurumu:<< Mi sa ti che starai divertendo ad osservare le mie mutandine, eh, PERVERTITO!? >>
Goldiaz:<< MA CHE DIAMINE VUOI!? SEI TU CHE LE METTI IN MOSTRA GRATUITAMENTE IN VOLO!
                NON ME NE FREGA UN CAVOLO! >>

Le succube seccata da questa affermazione andò in picchiata parecchie volte,
mentre Goldiaz continuava a schivare i colpi.
Lei si elevò in alto di nuovo.
A questo punto, Goldiaz ripose la spada, afferò con la mano destra il grilletto dei cannoni
al plasma che le stava accanto, e li punto su di lei.

Goldiaz:<< Vediamo se puoi sorvolare questo! >>

Il ragazzo tenete premuto il grilletto, e i cannoni sparo a mitriglia de proiettili
di energia viola da tutte e tre i cannoni senza venire sbalzato indietro dell' impatto
degli spari.
Avendo preso di miri la succube, quest' ultima si ritrovo a scappare dalla loro traiettoria.

Kurumu:<< COME CASPITA HAI FATTO A TROVARE UN ARMAMENTO COSì PERICOLOSO!? >>

La fuga continua fino a quando una delle pallottole andò colpire la sua
ala destra buccandola e facendola precipitare.
Dopo la caduta, si rimise in piedi a malapena, stordita come era.
Non ebbe il tempo di reagire che Goldiaz corse rapidamente verso di lei
e gli sferro quattro fendeti l' ultimo era violento e fulmineo.
Lei si accascò a terra e rimase priva di sensi.
Goldiaz aveva la seccatura di fare la stessa procedura:
Medicò la ragazza con le bende mediche per prevenire l' insaguinamento,
Scrivere la lettera di scuse con uno dei fogli rimasti,
E la ficcò tra le bende che lui ha messo su di lei.
Goldiaz riprese a percorrere la strada verso l' uscita.
Dopo un pò di miglia, rimase seccato nel vedere che c' era
un altra ragazza a lui pseudo stramboide a bloccargli il percorso.
Stavolta era una ragazza dai capelli bianchi, con occhi rosso sangue,
uniforme verde scolastica con gonna come quella di prima, espressione
fredda e intimidatoria, e un collare con una catena.

Goldiaz:<< Fammi indovinare, sei una vampira. Non mi servono altre spiegazioni. >>
Moka Int.:<< Io però ne vorrei qualcuna da te visto che stai provocando dei
                   problemi agli altri come hai fatto con le due Youkai. >>
Goldiaz:<< Dammi tregua, infatti ho avuto una giornataccia, e poi questa è stato
                solo un orribile equivoco, ok?
                Possiamo finirla senza la ben che minima traccia di violenza? >>
Moka Int.:<< Purtroppo no, non posso lasciare libero un problema ben spiacevole
come te. >>

Non si fece ripetere due volte che la ragazza si avvio a gran velocità
verso di intento a darle un poderoso calcio.

Moka Int.:<< Conosci il tuo posto! >>

Il ragazzo lo parò con lo scudo, ma viene spinto all' indietro dopo il colpo tenedolo
innalzandolo.
La vampira provò ad usare delle combinazione di pugni e calci ben cordinati che però
vennerò parati e schivati a loro volta.
Goldiaz iniziò a sparare con i Cannoni al Plasma sullo scudo, ma lei evitò i luminosi proiettili
saltando con un calcio verso di lui, che a sua volta era costretto ad interrompere la mitragliata
e ad indietreggiare.
Durante i colpi mancati, alcuni proiettili finirono a terra creando nell' impatto dei
minuti cratteri.
Lui estrasse la spada e provo molti fendenti e un affondo, ma la vampira gli
schivo e mise assengno tre colpi di cui un pugno e due calci, di cui l' ultimo
lo ha preso in faccia sulla parte sinistra faccendo volare.
Il ragazzo si rimise in piedi a malapena con una mascella fratturata e il sangue
sulla faccia.
Quando la ragazza si avvicino e continuo a sferrare calci continui che lui continuò
a schivare, il che per lei sembrava che riuscisse a malapena a difendersi,
venne sorpresa dal fatto che la mascella venne rimessa lentamente al suo posto e lui la rimise a posto
muovendola con le mani verso la direzione giusta faccendo il resto e si senti un crack.
A quanto pare Goldiaz si accorse che non rigenerava solo le ferite esterne,
ma anche le ossa e gli organi interni.
Lui non schivava perchè non riusciva contrattacara a causa del danno subito,
infatti in realtà stava solo guadagnando tempo.
Appena uscito dallo stupore le tenta un calcio volante, ma non fece in tempo che lui
fece un attacco anche a lui assurdo.
Si avvio ad alta velocità , e mentro colpì con un fendente verticale,
avvolse lei in una specie di triangolo oscuro faccendola flutuare, poi scomparì entrando nel
triangolo dove era, successivemente nello stesso momento in cui scompare la travolse con una raffica di fendenti
continua, ricomparì per poi terminare con un altro fendente verticale nello stesso momento in cui riappare.
Mentre Moka si accasciava accanto ad un albero piena di tagli e stremata a tal punto che non riusciva a muoversi
con la parte superiore dell' uniforme era ridotta in molti brandelli,
Goldiaz, incavolato come era, si avvicinò a lei e le puntò la spada tenuta alla mano destra capovolta
a pugnale.

Goldiaz:<< Vita o morte? >>
Moka Int.:<< ......Morte. >>

Lui sembrava fosse pronto ad impalarla al cuore, ma invece impala il terreno mancandola,
riprese la spada, e la ripose.

Goldiaz:<< Sbagliato. >>

Lui ne approfittò dell' immobiltà fortunatamente temporanea della ragazza per avvolgerle le bende
sulle ferite per fermare l' insagunimento.

Moka Int.:<< Cosa? >>
Goldiaz:<< Tu devi essere completamente andata nel pensare che ti avrei impalata. >>
Moka Int.:<< Mi hai quasi fatto a fettine e ora mi ti stai curando!? >>
Goldiaz:<< Non iniziare a rompere, è stata legittima difesa. >>
Moka Int.:<< Anche se hai messo le bende anche alle altre due, loro non la penserano allo stesso modo. >>
Goldiaz:<< Pensino quello che vogliono.>>
Moka Int.:<< Tu non sei Umano, eppure non sei neanche nel nostro mondo. Che razza di mostro sei? >>
Goldiaz:<< Io ero Umano, finchè non venni trasformato in un mezzo Demone per via di uno sciagurato incidente. >>

Goldiaz raccontò tutto a Moka, quella interiore, e gli mostrò pure i documenti che aveva in tasca.

Moka Int.:<< Ti sei messo in un casino più grosso. Solo una cosa, visto che eravamo dei mostri per te,
                   perchè ci hai risparmiati? >>
Goldiaz:<< Non eravate cattive persone. Cercavate solo di difendere i vostri simili per paura di perderli.
                Ero idiota io ad avervi attaccato perchè pensavo foste come quelle putride creature folli.
Non ti preoccupare, fidati, non racconterò del vostro segreto.>>

Il ragazzo si mise a scrivere l' ultima lettera di scuse, e la ficco tra le bende
che erano avvolte attorno a lei.

Moka Int.:<< Non credere che accetterano le tue scuse dopo quello che è accaduto.
                   Ti conviene andartene prima che si riprendano. Oltretutto mi sento in imbarazzo
                   a venire sconfitto da un che sarebbe anche solo a metà Umano.
                   Non che te ne importi, ma noi vampiri abbiamo un orgoglio. >>
Goldiaz:<< A me non sembrerebbe che tu ne abbia visto che durante gli attacchi fai
                tu metti in mostra la stessa cosa che la succubo non si degna di coprire. >>
Moka Int.:<< (Innervosita) Cosa? >>
Goldiaz:<< Sappi che mi stanno sulle scatole gli esibizionisti. Lei non si è deniata
                 neanche di usare la coda per coprirsi le mutandine, e mi ha dato pure
                 del pervertito. Mi auguro che quando mi stavi scalciando non le stavi mostrando intenzionalmente, 
                 o potrei mettere questo tuo orgoglio in dubbio.>>
Moka Int.:<< (con una vena pulsante sulla sua fronte) MA PER CHI DIAMINE MI HAI PRESO, PER UNA MANIACA!!!? >>
Goldiaz:<< Comunque me ne vado perchè ho perso anche fin troppo tempo. Arrivederci. >>
Moka Int.:<< MA NON TORNARE PROPRIO!!! >>

Il ragazzo, uscendo dalla dimensione degli Youkai, percorse la galleria correndo ad alta velocità fino a sbucare
fuori da dove era prima, e osservò il panorama per vedere se le acque si fossero calmate.
Ma quello che vide fu uno spettacolo orribile.
Il quartiere di casa sua e altre zone di Tokyo in fiamme.
La cosa peggiore è che molti ospedali furono distrutti.
Il ragazzo aveva appena capito chi erano i responsabili di tutto questo.
Goldiaz si mise a correre rapidamente faccendo strada verso il palazzo del suo appartamento.
Accanto all' edificio c' erano la auto della polizia e delle ambulanze provienti da ospedali
lontanissimi da qui.
Una donna e un uomo erano in barella.
Erano sua madre e suo padre.

Goldiaz:<< NO!!! >>

Egli rimase inorridito dalla scene che stava vedendo e voleva andare da loro, ma pur non volendo farsi beccare decise di rimanere appostato dietro ad una parete.
Ascoltando alcuni medici discutere fra loro, lui viene a sapere che i suoi genitori sono in uno stato di coma profondo.
In aggiunta aveva pure sentito da loro che i vigili del fuoco era andati a soccorrere una ragazza
che purtroppo risulta scomparsa. La persona era qualcuno a lui caro, Mina Nizuki, che lui aveva accompagnato a casa.
Lui notò che qualcosa non quadra, infatti il suo corpo non è mai stato trovato il che gli fece presumere che lei non è morta.
Goldiaz lasciò la scena nefasta e vagò in ogni angolo colpito di Tokyo per trovare delle risposte sulle cause
dell' orrido inferno.
Il ragazzo era furioso e malediva se stesso di non essere rimasto in città prima che questo succedesse.
Arrivò in una delle zone colpite dove vide alcuni locali distrutti e edifici in fiamme, e le strade furono
affollate da molti cadaveri lacerati e mutilati.
Goldiaz non ebbe il tempo di dare un occhiata che vide le immonde creature che lo stavano aspettando.
Loro essendo più numerosi di prima iniziarono ad attaccarlo, ma lui li trucidò con una rabbia imane e ben
determinato ad ucciderli.

Goldiaz:<< Ora vi farò vedere cosa accade quando fatte incazzare qualcuno! >>

 

Vorrei scusarmi con i lettori per i disagi che hanno trovato nel leggere la storia.

Gli errori fatti con HTML e intendo HTML non gli avevo previsti.

Spero che voi non troviate difficolta in futuro.

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Capitolo 3
*** Missione 1: Cose da Pazzi(parte 3) ***


Nel frattempo, in una zona di Tokyo ancora intatta lontanassima dall' incidente, vi era un agenzia simile ad un altro 
che era piuttosto famigliare.
Aveva una scala in mostra che saliva al primo piano e un ventilatore attaccato al soffito.
C' erano delle stanze non ancora ristrutturatte.
Era arredato con uno stereo, una batteria, un jukebox usato, un tavolo da billiardo, una scrivania, e
un cordless.
Le uniche cose fuori posto furono una scatolla con delle fette di pizza con prosciuto crudo e olive sulla
scrivania, una spada grottesca accanto al muro e due pistole sulla
batteria.
Vi era un appendi abito con una giacca rossa.
Appena il cordless cominciò a squillare, uscì dalla porta alla sinistra della scrivania
un uomo dai capelli d' argento vestito solo con i pantaloni neri, e a piedi nudi mentre si asciugava
la testa come se fosse appena uscito dalla doccia.
Egli si mise a fare delle manovre assurde come fare rotare la sedia capovolta in aria per poi sederci
nello stesso momento in cui atterra in piedi, poi mise i piedi sulla scrivania, tirò un pugno contro essa facendo
sollevare il cordless in aria e lo prese in mano con la mana destra prima che cadesse.

Dante:<< Spiacente, siamo chiusi per ferie. >>

Detto questo Dante riattaccò il telefono.

Dante:<< Bella seccatura, ora mi tocca raccontare anche le balle.
              Devo ancora ristrutturare questa seda nuova del Devil May Cry che è una precaria
              imitazione di quello che avevo prima e gia cominciano a chiamare. >>

3 mesi fa.

Dopo avere salvato Lucia e fermato Arius, Dante era sceso all' inferno per eliminare Argosax.
Dopo la sconfitta del Demone del Caos, Dante vagò per l' inferno nel tentativo di cercare un modo
per uscire.
Per lui sembrava non esserci soluzione di continuità al problema quando all' improviso la porta dell' inferno
si aprì.
Nonostante non riusciva ad afferare il perchè della sua improvisa apertura, Dante decise comunque di uscire
dall' inferno tramite esso.
Per lui sembrava una buona, ma appena la porta dell' inferno si chiuse alle sue spalle,
non veniva a scoprire che delle figure sconosciute che a giudicare dal loro aspetto fossero degli Umani,
che si sono trasformati in Demoni di loro iniziativa, non lo stavano aspettando per braccarlo.
Lo aggredirono con una forza sovraumana e una velocita insolitamente fulminea accompagnate da dei lanciagranate
mettendolo in difficoltà, eppure Dante ebbe la meglio su di loro e dopo molti colpi scambiati veniva inseguito
da loro mentre si era messo in motoclicletta fino alla sua agenzia.
Anche quando questi morivano subito perchè non avevano fatto i conti con le abilità in combattimento del
figlio di Sparda, uno di loro prima di subire il colpo di grazia lanciò una granata con legato attorno
una fiala di nitroglicerina e 1 kilo di tritolo verso di lui.
Mentre Dante lo schivò, anche se purtroppo qualcosa andò storto, infatti la granata arrivò davanti all' agenzia ed esplose tutto riducendolo ad un cumulo di macerie.
Come risultato il negozio era distrutto, Dante era al verde, alcuni debiti non sono ancora stati pagati,
e come se non bastasse non aveva più un posto dove vivere.
Lui iniziò ad incavolarsi come non mai finche non viene una ragazza giapponese a parlargli di come risolvere
il suo problema.
Lei aveva detto di abitare in uno dei luoghi colpiti dalla follia di Arius, in particolare modo distrutto
dal demone Nefasturris, e che aveva evaquato prima che succedesse il finimondo portandosi dietro una somma esorbitante
di soldi e dei documenti che erano anni di lavoro.
Infatti lavorava in una compania di assicurazioni che gestiva i casi in cui
gli incidenti furono provocati dai demoni.
Ora quella compania non esisteva più per causa di tutto quel caos che era stato provocato.
Dal momento che non aveva più nulla, la ragazza per ringrazziarlo aveva dato una parte dei soldi rimasti,
che era una cifra di un sacco di dollari su cui aveva preso la briga di cambiarli con 18000000 yen,
per aiutare Dante nella sua impresa dandogli la possibilità di pagare tutti i suoi debiti
e lo accompagnò a Tokyo in Giappone per dargli il suo nuovo negozio da poterlo usare per ottenere il denaro
neccessario per restaurare quello vecchio.
La ragazza al riguardo dell' altra parte dei soldi la utilizzò per fondare lei stessa un azienda che però
era una compania di assicurazioni per gli incidenti automobilistici tanto per avere qualcosa che non si stratti
di Demoni.
Lui nel frattempo stava pensando dove fosse finita Lucia per poi supporre che, nonostante stia aspettando il suo
ritorno dall' inferno, lei si sia dileguata per non finire nella trappola dei loschi ignoti.

3 mesi dopo.

Adesso Dante era li a fare i conti con varie telefonate che chiedevano dell' apertura del negozio.
L' unico lato positivo è che aveva impiantato nel negozio una rete senza fili per il cordless.
Purtroppo non ha definitivamente l' apertura, infatti oltre che a modificare alcune zone del locale,
ha pure la rogna di dovere aspettare due mesi perchè siano disponibili un impianto di monitoraggio e l' insegna
al neon.

Dante:<< Qui regna la vera noia mortale. Certo, spuntano fuori alcuni Demoni e la pizza non manca.
              Purtroppo non ci vedo questo granche ed oltretutto ci vorrano giorni prima che sia disponibile la roba
              che devo ancora ordinare. >>

Qualcuno aprì la porta del negozio.

Dante:<< Spiacente, vi ho detto che siamo chiu- >>

Non riuscì a finire la frase che l' ignoto visitatore gli scagliò qualcosa che andò sparato come un proiettile
facendo ribaltare il tavolo faccendolo rotolare per poi scoppiare in un esplosione di aria tagliente.
Lui saltò in aria schivando la scrivania ancora in rotazione che andò a schiantarsi contro il muro copovolgendosi
con la faccia rivolta verso l' entrata.
Il mezzo Demone atterò sul mobile capovolto e punto la pistola verso l' ingresso, ma purtroppo era svanito.
Lui Guardò in basso e vedeva per sua sorpresa che l' oggetto scagliato contro di lui era il corpo del suo
vecchio nemico Arkham, che era stato tranciato in due per via dell' esplosione e che svanì nel nulla.
Non avendo avvertito alcuna aura demoniaca dal corpo mentre era scagliato verso di lui si poteva presumere che era
stato ucciso prima dell' azione.
L' unico pensiero che lui aveva è che almeno non c' era sangue e quindi non doveva pulire nessun casino.
Fortuna per lui che quasi tutto, tranne la scrivania
Dante scese dalla scrivania e prese al volo la scatola delle pizze con tutte le fette che gli cadevano dentro.

Dante:<< Ma che roba è mai questa? Non so con chi c' è l' abbia con me, ma una cosa lo so.
Intendo fargliela pagare per quello che hanno fatto alla mia sede dell' agenzia. >>

Egli si appresto a mangiare una delle fette rimanenti della pizza, ma non ebbe il tempo di farlo che avvertì un
aura demoniaca insolita.

Dante:<< Ma che... >>

Dante appogio sulla batteria la scatola delle pizze, prese le sue pistole, e corse fuori dalla porta
dell' ingresso.
Egli rimase li a dare un' occhiata attorno per capire chi stava emanando quell' aura demoniaca quando
vide passare Goldiaz mentre correva verso destra e capì che essa proveniva da lui.
Da come lo percepì il mezzo Demone, l' aura emanata dal ragazzo sprigionava una potenza che era vicina quasi al
livello di quella di Sparda, ma senza sorpassarla.
Essa era come una corrente che fluira verso l' alto distorcendo lo spazio attorno a lui.
E mentre il ragazzo andò per la sua strada, Dante sgranò gli occhi con espressione seria.

Dante:<< A quanto pare abbiamo qualcosa di bizzarro. Ho una brutta sensazione riguardo a questo. >>

Intanto Goldiaz, durante le sua indagine, arrivò ad un vicolo cieco.

Goldiaz:<< Niente di importante. Andrò in un altra via. >>

Prima ancora che lui si voltava, Dante gli puntò le pistole alle sue spalle.

Dante:<< Non muoverti! >>
Goldiaz:<< Chi è lei? >>
Dante:<< Non ti voltare, semplicemente fai come ti dico. >>
Goldiaz:<< E certo, le tue pistole sono puntate alla mia schiena. >>

Appena loro due entrarono nell' agenzia, Dante prese la scatola delle pizze appogiata alla
batteria e si accostò davanti alla scrivania capovolta mentre Goldiaz era in attesa di alcune spiegazioni.

Dante:<< Diciamoci la verità, non puoi nascondere quel dono diabolico che ti porti appresso. >>
Goldiaz:<< Hai percepito la mia aura demoniaca? >>
Dante:<< Guarda, anche ammesso che tu abbia ancora un pò di umanità, non ti è concesso andare
              in giro armato, qualunque si il motivo. >>
Goldiaz:<< Ha parlato uno che si porta dietro delle pistole e le punta alla spalle sul primo che passa. >>
Dante:<< (seccato) Io ti diro il motivo per cui ti ho abbordato, ma tu vedi di non martellarmi
               troppo, Ok? >>

Goldiaz sgranò gli occhi con espressione un pò irritata e rimase li ad aspettare che l' altro apra bocca.
Dante provò a mordere una delle fette di pizza, purtroppo ad interromperlo spuntarono dal nulla Demoni
umanoidi grigi con gli occhi verdi ad infilzarlo da tutte le parti con degli artigli di ferro a forma di
lame di ghigliottina sulle mani.
Loro erano in diciasette e sembravano avere una forza fisica inumana e un corpo resistente, sopratutto alla
schiena.
Successe in rapida sequenza sotto gli occhi di Goldiaz laciandolo sconcertato, soprattutto per il sangue
perso a causa dell' attacco.
Il ragazzo si riprese subito dallo sconcerto, e indietregio per poi estrarre la sua spada.

Goldiaz:<< Sto venendo a prender(notò qualcosa di strano in Dante)....Che diamine? >>

Goldiaz noto che nonostante la raffica tagliente di quei mostri lo avesse brutalmente ferito e infilzato con gli
artigli, Dante era ancora vivo, in piedi davanti ai presenti, includendo anche il ragazzo che era rimasto
incredulo.

Dante:<< Fermi così. >>

Il mezzo demone sferrò un pugno ad uno dei Demoni faccendolo volare dritto, mentre quest' ultimo andò
a sbattere contro il muro e cadeva a terra annichilito.
Dante scansò con un calcio rotante tutte le creature liberandosi il corpo dai loro artigli,
e si diresse verso il jukebox.
Mentre quattordici di loro cercarono di riprendersi dal calcio e riprenderono lui di miri, gli altri
tre si accorsero di Goldiaz e si prepararono ad ucciderlo.
Goldiaz inalzo la spada preparandosi a contrattaccare contro le creature davanti a lui, però era ancora
un pò estraniato da quello che stava succendendo, soprattutto dopo avere visto Dante sopravivere ad un attacco
bruttale.

Goldiaz:<< Come diavolo ha fatto!? >>
Dante:<< (alzando l' indice della mano destra in alto) Mi sa che è una festa ben diversa dal solito!
              Si parte! >>

L' uomo premete uno dei bottoni del jukebox per una volta, ma non successe nulla.
Riprovò per due volte invano.

Dante:<< Ah, per favore, non DI NUOVO!(Scassò il jubox con un pugno) >>

Dopo il colpo, il jukebox fece partire una canzone heavy metal nonostante quel pugno gli avesse lasciato il segno.
Dante rispinse con calci, pugni ed alcune mosse di arti marziali quasi fuori dal normale dei vari Demoni che gli
saltavano addosso mentre Goldiaz annientò tre di loro con due fendenti fulminei che gli tagliò tutti in due parti.
Intanto ci capiva di meno riguardo a quel macello che l' uomo dai capelli d' argento stava facendo agli
altri Demone.

Goldiaz:<< Ma chi diamine è lui!? >>

Appena una della creature tentò di saltargli addosso, Dante saltò molto più in alto e si mise a testa in giu
a sparare con le pistole verso il mostro a mezza aria sotto di lui ruotando su se stesso.
Appena quel essere cadeva per terra, Dante ci atterrò sopra e gli diede una spinta al corpo iniziando a ruotare
con esse mentre sparò in due direzioni diverse mentre i proiettili centravano sempre alcuni degli gli altri
tredici Demoni che erano rimasti.
Intanto Goldiaz alzava lo scudo pur di non prendere le pallottole, ma poi notava che non c' era neanche un buco
in nessuna delle pareti dell' ufficio, infatti i proiettili avevano colpito esclusimante gli alcuni degli altri
Demoni rimasti che erano scesi considerevolmente di numero, infatti ora sono in cinque.
Goldiaz decapitò quattro di loro e colpi il quinto con un fendete obliquo per poi lanciarlo in aria con un uppercut
fatto con la spada mentre salta verso l' alto e lo colpì con una spadata spinta verso il basso scaraventandolo
sul pavimento e tagliandolo in due.
Tutti le creature morte svaniscono nel nulla dissolvendosi nell' ombra.

Dante:<< Fammi un favore, non rubarmi troppo i riflettori. >>
Goldiaz:<< Ehi! Mentre tu ti divertivi a massacrarli, io mi stavo solo difendendo! E poi non sopporto
                gli esibizionisti. >>
Dante:<< Mettiamo in chiaro una cosa, tu hai i tuoi modi di fare e io i miei. Quindi non mi venire ad
              imporre nulla, soprattutto visto che questo è il mio posto. >>
Goldiaz:<< Sono tutto qui questi Demoni? >>

Il ragazzo ebbe subito la risposta visto che arrivarono altre creature uguali a quelle che avevano eliminato,
e stavolta sono ventuno.

Dante:<< Io non avrei mai scommesso su questo. >>

Dante ne fece fuori dodici di cui sette veninvano trinciati con la spada e cinque vennerò sparati ripetutamente.
Intanto gli altri nove andarono ad attaccare Goldiaz ne blocco l' attacco con lo scudo, ne uccise quattro con
la spada e schivo i loro colpi faccendoli scontrare a vicenda a suon di artigli per poi finire il lavoro
trincindoli quando erano stanchi.
Dopo che i loro cadaveri furono svaniti nella, la musica heavy metal smise di suonare e tornò il silenzio.
Il locale era davvero messo sotto sopra per e il ventilatore ha ceduto ed è caduto sul pavimento senza
colpire nessuno.
Goldiaz non ha neanche sparato con i cannoni al plasma attaccati allo scudo per non danneggiare ulteriormente
l' ufficio
Sfortunatamente Goldiaz non poteva riprendere fiato dallo scontro perchè una di quelle creature d' ambra che aveva
visto prima non lo attacco dall' alto.
Il ragazzo essendosi accorto di lui saltò e lo prese in volo con un pugno sotto il mento scaraventandogli la testa
sul pavimento in discesa.
Dopo l' attacco, il ragazzo tenne fermo la creatura ancora viva con il piede destro
e la guardò la creatura ancora viva con rabbia.

Dante:<< Va bene la legittima difesa, ma cerca almeno di non distruggermi il negozio. >>
Gyvrox:<< Quale a-aura distruttiva è m-mai questa? >>
Goldiaz:<< Io ne ho uccisi di queli come te, però adesso credo che ora tu possa rispendermi ad alcune domande.
                Che cosa siete?>>
Gyvrox:<< Ho gia capito quale supplizio vuoi farmi, e quindi ti risponderò. Noi siamo dei Mutanti,
               esseri artificiali creati allo scopo di soddisfare le aspettative dei creatori nei loro esperimenti
               sugli Umani e suoi Demoni, di cui noi non ne facciamo più parte.>>
Goldiaz:<< NON ME NE FREGA NIENTE DEI DETTAGLI, DIMMI SOLO UNA COSA, CHI TI HA MANDATO!? SPUTA! >>
Gyvrox:<< Il suo nome è Golmar, ed è il nostro leader. Da quando lo servo non ho mai saputo nulla
               sul suo conto. So però che era stato creato in un laboratorio allo scopo di creare un entità che fosse più potente di Sparda, e che da quando
               ha preso vita, si era ribellato al suo creatore. A me non me ne importa niente e non ti dirò nemmeno il suo scopo. >>
Goldiaz:<< Tu la pagherette per quello che avete fatto! Ora mia madre e mio padre sono in coma per causa vostra e scommetto che avete rapito Mina! >>

A quel punto Dante si avvicinò a Goldiaz scansandolo.

Dante:<< Levati.(bloccò il Mutante con il piede destro) >>
Gyvrox:<< Ugh! >>
Dante:<< Non sai dirmi proprio altro specialmente se riguarda voi sapete cosa? >>
Gyvrox:<< Non vi dirò niente. >>
Dante:<< Peccato, tanto prima o poi certe verità che voi nascondete arriveranno a galla, ma dico, non avevate altro da fare che causare questi casini? >>
Gyvrox:<< Questa è un aura demoniaca superiore a quella del ragazzo, però è diversa. >>
Dante:<< Non credo ti serva sapere questo nell' aldilà. >>
Gyvrox:<< Non per niente sei figlio del leggendario demone Sparda. >>

Alla parola Sparda, Goldiaz con stupore girò il suo sguardo verso Dante, all' improviso il Mutante provo a
dimenarsi e a ferirlo per poi venire sparato sulla fronte dall' ammazza demoni in questione.
Goldiaz ricordandosi quello che aveva letto in biblioteca non era di fronte all' assurdo per come la vedeva lui.

Goldiaz:<< (pensando) Ok, prima i Mutanti, poi la sirena, poi la succube, poi la vampira, e poi questi demoni.
                Adesso mi trovo davanti a questo. >>
Dante:<< Credo che tu voglia dire qualcosa. >>
Goldiaz:<< Tu sei Dante! >>
Dante:<< Anche se non sapevi chi fossi non mi cambiava niente. >>

Dante si avvicinò alla scrivania per poi radrizzarla senza tanti sforzi con un colpo di mano, mise a posto la
sedia sollevandola con un calcio e ci sedete.

Goldiaz:<< Io personalmente non ho mai creduto alla storia su tuo padre che ho trovato su un libro che ho letto
                in biblioteca e ne tanto meno ho trovato valori simbolici che avessero una credibilità.
                Parlava anche di te e di tuo fratello Vergil e ti ho immaginato come un mezzo demone digniatario e
                autoritario. Invece scopro che sei spavaldo e pure un esibizionista.>>
Dante:<< Ehi, vacci piano con le critiche. >>
Goldiaz:<< Guardi che io ancora non riesco a crederci. >>
Dante:<< Ora vuota il sacco per quanto riguarda i tuoi poteri, ok? >>
Goldiaz:<< Va bene. >>

Il ragazzo spiegò all' ammazza demone di turno tutto quello che aveva passato e gli diede pure i documenti
che aveva ancora in tasca.

Dante:<< Nulla di più fuori dall' ordinario. >>
Goldiaz:<< Sarai anche il figlio di Sparda, ma questo non toglie che tu mi abbia portato qui contro la mia volontà.
                Che bisogno c' era? >>
Dante:<< Mi faresti un favore? >>
Goldiaz:<< Si? >>

Dante improvisamente gli puntò di scatto una delle sue pistole dritto in fronte al ragazzo che rimase immobile
per lo sgommento.

Dante:<< Se provi ad abusare del tuo potere, io ti uccido. Hai capito? >>

Il ragazzo non penso neanche che questo fosse uno scherzo visto quello che vide negli occhi di chi teneva il
grilletto.
Dante era serissimo e la sua espressione intimidatoria parlava da solo.
Essendo la pistola puntata vicinissimo alla fronte del suo bersaglio e non volendo rinunciare a punire chi ha fatto
del male alle persone a lui care, Goldiaz non poteva fare nulla ma prendere quello che aveva detto Dante alla
lettera.

Goldiaz:<< Ho capito. >>

Alla risposta del ragazzo Dante mise giu la pistola, e Goldiaz rimase sconcertato per poi ripigliarsi dopo qualche
secondo.

Dante:<< Ora non ti sembro più un esibizionista, vero? >>
Goldiaz:<< Quella minaccia per che cosa era? >>
Dante:<< Un giorno lo capirai. >>
Goldiaz:<< Daccordo. >>
Dante:<< Per quanto riguarda i tuoi poteri tu verrai con me. >>
Goldiaz:<< Cosa? >>
Dante:<< Non mi venire a sindacare su questo adesso. >>
Goldiaz:<< Tu non sembri il tipo che perderebbe il suo tempo con dei ragazzini. >>
Dante:<< Voglio solo tenerti d' occhio perchè possiedi i poteri del Demone da cui hai assimilato il DNA che non
              ti appartengono. Fammi il favore di non chiedermi altro. >>
Goldiaz:<< Come vuoi tu. >>

Dante iniziò a indossare una veste nera che sembra essere una protezione per il torace con dei manici che arrivano
fino ai polsi per poi mettersi due guanti che coprivano tutto delle mani tranne le dita, e subito dopo indosso la
sua giacca rossa che era appeso all' appendi abiti.
Lui dentro di se non era affatto contento di come aveva rovinato l' ufficio come se il fatto che la sua vecchia
sede ormai ridotta distrutta non fosse gia abbastanza, ma tutto sommato cominciò a trovare divertente la situazione
attuale, senza però distrarsi dai pericoli e dalle orribili risposte riguardanti questa storia che aspettano solo
di venire rivelati.
L' ammazza demoni si fermò davanti alla porta e la guardo come se volesse sfondarla alla sua maniera.

Goldiaz:<< Non vorrai mica farlo. >>
Dante:<< Questa festa è pronta ad esplodere. Lets rock! >>

Detto questo Dante diede un calcio alla porta.

Libreria

Goldiaz Kirano
Anni: 16
Capelli:Blu
Occhi:Rossi
Razza:Umano(prima dell' incidente), Mezzo Demone(dopo l' incidente)
Studente delle superiori e esperto di Kendo, Scherma e Taekwondo, nonchè il protagonista della storia.
nonostante questi sport praticati in maniera obbligatoria da suo padre per ragioni di salute secondo lui.
Egli ha una abilità portata per la medicina il tutto insegnate dal padre medesimo.
Lui è un ragazzo scetico e sarcastico al riguardo di mitologie e leggende metropolitane e sopranaturali,
infatti lui li prende in considerazione come valore simbolico e mai come cose reali.
Inoltre Goldiaz è facilmente irritabile nei confronti delle persone prone all' esibizionismo almeno che
non siano accidentali.
In alcuni casi è propenso ad fare il provacatore o lo spaccone solo quando vi è un momento a lui giusto per farlo
senza però montarsi la testa.
Dopo che era stato attaccato dai Mutanti Gyvrox ed è stato alterato geneticamente diventado un Mezzo Demone e
fisicamente potenziato, la sua vita viene stravolta.
Durante la sua fuga dai Gyvrox e lo spiacevole equivoco che si è trovato a fare fronte quando aveva messo
piede nel Mondo degli Youkai da cui poi se ne andò, si ritrovò gran parte di Tokyo messo sotto assedio dai
Mutanti che diede come risultato il ricovero in ospedale di sua madre e suo padre in ospedale e la scomparsa
della sua amica Mina Nitsuki.
Durante le sue indagini e l' incontro con Dante, sventò un attacco a sopresa di un Gyvrox, che si era nascosto
nell' agenzia, per poi interrogarloper poi venire a sapere che il leader di questi esseri era un entità di nome
Golmar, e da quel momento Goldiaz decise di fargliela pagare in preda alla furia che poi viene attenuata dopo
che l' ammazza demoni lo minacciò di ammazzarlo se avesse abusato del suo potere per cui purtroppo dovete
accettare queste condizioni.
Goldiaz era comunque determinato a trovare e fermare questo Golmar, qualunque sia il suo scopo.


Suiruka Kirano
Anni:32
Capelli:Blu
Razza:Umano
Psicologa, moglie di Ritsu e madre Goldiaz.
Egli si preoccupa delle situazioni che Goldiaz potrebbe trovarsi di fronte di cui alcune estremante delicate.
Questo è dimostrato sia per il fatto che cerca di metterlo dritto negli studi su cose diverse rispetto ai libri
relativi a suoi hobby e sia anche quando era contrario al fatto che il padre gli insegnasse da subito i suoi
metodi da medico.
Dopo l' incidente provocato dai Mutanti, lei e suo marito furono caduti in un coma profondo.

Ritsu Kirano
Anni:34
Capelli:Rossi
Occhi:Rossi
Razza:Umano
Medico, marito di Shiruka e padre di Goldiaz.
Pur di non vedere il figlio coinvolto in un incidente per sbaglio, egli insegnò a sui i suoi metodi di medicazione
sia per la sua sicurezza che per quella di chi gli sta attorno.
Non per niente gli impose di portarsi a preso il nastro medico.
Dopo l' incidente provocato dai Mutanti, lui e sua moglie furono caduti in un coma profondo.

Mina Nizuki
Anni:16
Capelli:Neri
Occhi:Castani
Razza:Umano
Compagnia di classe di scuola superiore.
Lei sparì senza lasciare traccia dopo l' incidente provocato dai Mutanti.

Tamao Ichinose
Anni:18
Capelli:Verde Marino
Occhi:Verde Marino
Razza:Youkai, Sirena
Presidente del club di nuoto della scuola degli Youkai e Antagonista Minore della
serie Rosario+Vampire.
In questa storia aveva attaccato Goldiaz sia perchè lei presumibilmente vedrebbe gli Umani come delle prede
senza mai dirgli che voleva soglio assorbirgli la sua energia vitale e sia perchè lo scambiò per un
cacciatore di Youkai, dando inizio ad uno spiacevole equivoco nonostante questa fu in seguito curata da lui.

Kurumu
Anni:18
Capelli:Azzurri
Occhi:Azzurri
Razza:Youkai, Succube
Questa ragazza dal fisico provocante è una studentessa della scuola degli Youkai, rivale di Moka e una delle
eroine della serie Rosario+Vampire.
Nella fanfiction dopo che Tamao fu pesantemente sconfitta da Goldiaz, Kurumu in preda alla rabbia lo raggiunse è
cercò di batterlo ad ogni costo.
Lui cercò di spiegarle che era legittima difesa, ma non le credete.
Pur credendolo un Umano, lei non ha fatto i conti con l' abilità e le alterazioni genetiche e fisiche subite dal
ragazzo di cui non poteva saperne niente e fu abbattuta per poi venire curata da lui dopo Tamao.

Moka Int.(aka Moka Interiore che sarebbe quella che appare quando il Rosario fu rimosso)
Capelli:Argento
Occhi:Rossi
Razza:Youkai, Vampiro
Youkai di tipo vivente di Classe S trai tutti gli altri suoi simili, la vera personalità di Moka rinchiusa
dentro il Rosario ed eroina di punta della serie Rosario+Vampire.
Nella storia Moka Interiore, dopo che Tamao e Kurumu secondo lei furono aggredite e sconfitte, si fa rimuovere
il Rosario e va rintracciare e combattere Goldiaz credendo che fosse qui per cacciare gli Youkai.
Nonostante sia la più delle creature lei venne sconfitta dopo una dura ma breve lotta.
Stramata dall' assalto di Goldiaz, lei credete di venire ammazzata con lo sgomento della sua sconfitta per poi
intravedere che lui fece una finta, gli risparmiò la vita e venne a scoprire quello che aveva passato capendo
che il ragazzo ha agito per davvero per legittima difesa.
Dopo il chiarimento, lei espresse l' imbarazzo di venire sconfitta da qualcuno che sembrerebbe anche sono per
aspetto un Umano e Goldiaz la prese per i fondelli commentando le panty shot che le mostrava per sbaglio durante
il combattimento sperando che fossero accidentali e che se non lo fossero avrebbe messo in dubbio la sua dignita irritandola.
Quando il ragazzo dopo averla salutata prima di andarsene, Moka gli grido di non tornare affato.
Secondo questa parte si può presumenre che Moka gia da subito non va molto daccordo con Goldiaz.

Sparda
Razza:Demone
Un potente Demone non che il Leggendario Cavaliere Oscuro che salvò il mondo da Mundus e da tutti i Demoni e
padre di Dante e Vergil spesso menzionato nella serie di Devil May Cry.
Questo demone fu sposato con una donna Umana di nome Eva.
Un giorno egli sparì senza lasciare traccia fino a quando la sua esistenza divento mito, poi leggenda, e infine
semplicemente una favola.
Lui è stato dato presumibilmente per morto.

Dante
Capelli:Bianchi
Occhi:Blu Ghiaccio
Razza:Mezzo Demone
Cacciatore di demoni free lance, secondo figlio di Sparda ed Eva, fratello di Vergil ed Eroe della serie
di Devil May Cry.
Viene implicato che esattamente proprio questa storia è ambientata 5 mesi dopo gli eventi di Devil May Cry 2.
Egli era stato intrappolato negli Inferi dopo avere sconfitto Argosax.
Passarono 2 mesi e lui non riuscì a trovare nessun sistema per uscire quando all' improviso la Porta dell' Inferno
si aprì.
Appena riuscì ad uscire, vide che quello che sarebbe stato la sua liberazione fu in realtà una trappola messa
in piedi da delle figure sconosciute che si sono trasformati in Demoni per loro iniziativa.
Dante fu inseguito in motocicletta da loro e riuscì ad eliminarli, ma sfortunatamente l' ultimo di quegli
individui prima di subire il colpo di grazie lanciò una granata con una fialia di nitroglicerina e un kilo
di tritolo legati ad essa, e mentre l' ammazza demoni la schivò, l' oggetto arrivò fino alla sua agenzia ed
esplose riducendola ad un cumulo di macerie.
Dal momento che l' edificio fu anche casa sua, Dante per poco non ci ha visto più finche una ragazza giapponese,
che lavorava in un agenzia che si occupava degli incidenti causata dei Demoni nella stessa città colpita da
loro putroppo demolita dal Demone Nefasturris, voleva ringraziarla almeno per avere salvato la sua citta
ormai in riscostruzione dandogli una parte della sua esorbitante di denaro che riusci a salvare assieme a dei suoi
documenti per la ristrurazione della sua agenzia e un edificio analogo a Tokyo in Giappone.
Dopo 3 mesi dal suo arrivo lui non ha ancora finito di ristrutturare il nuovo edificio a lui assegnato
nonostante si è a buon punto.
Dopo un agguato teso in un ufficio da qualcuno, Dante avvertì un energia Demoniaca quasi vicino al suo livello
e si era avviato a vedere chi la emanava conducendolo al suo primo incontro con Goldiaz.
Appena dentro l' agenzia vennerò attaccati dai Demoni che vennero facilmente distrutti dai 2, quando ad' un tratto
un Gyvrox non cerco di attaccare di sorpresa Goldiaz invano, e dopo un interrogatorio lui sparò in testa al
Mutante.
Alla parola Sparda detta da quest' ultimo, venne riconosciuto da Goldiaz, e quando il ragazzo gli chiese dell'
apparente sequestro di persona, Dante lo minacciò di ammazzarlo se avesse abusato del suo potere.
Il ragazzo decise di prenderlo alla lettera.
Nonostate questi cosidetti Mutanti non fossero Demoni, il che renderebbe tutto noioso per lui, tuttavia Dante
cercò di scoprirne i segreti per il fatto che hanno a che vedere con quello che qualcuno vorrebe fare a tutti
gli esseri viventi correllati con Sparda, infatti, come si capirebbe a lui non gli piace.

Horridmare
Occhi:Verdi
Razza:Demoni
Questi sono i Demoni che hanno assaltato Dante e Goldiaz all' interno dell' agenzia.
Sono creature di fattezze umanoidi dotate di artigli di ferro a forma di lame di ghigliottina,
schiena coperta da uno stratto di granito, e volto metallico.
Questi hanno la capacità di saltare fino a 6 metri di altezza, e gli artigli di cui sono dotati
possono addiritura decapitare parecchie persone.
Lo stratto di granito di cui sono composti gli permetto di far fronti agli attacchi dietro alle
loro spalle, e il metallo di cui è composto il loro volto evitano di venire colpiti frontalmente
ai punti vitali.
Purtroppo lasciano molto a desiderare in velocità essendo loro di fatto discretamente lenti
mentre sono a terra.

Gyvrox
Occhi:Rossi, Iride: Verde
Razza:Mutante(mettiamo in chiaro una cosa, non hanno niente a che vedere con gli X-Men.)
Orride creature di fattezze umanoidi di colore ambra, con
degli spuntoni simili a punte di lancie al posto degli artigli e piedi chiodati.
Loro agiscono spesso in branco, e vantano di una discreta forza e una notevole velocità.
Utilizzano le punte sopra il loro piedi per muoversi sopra le pareti.
La loro scarsa resistenza fisica è il loro unico problema.

Nota:Se ci sono problemi fatemelo sapere.
Infatto ho anche cercato di calibrare l' uso delle virgole, ma non se ho fatto il tutto correttamente.
Non li metto l' anziano e la ragazza giapponese nella libreria di fine capitolo visto che sono solo delle
macchiette.

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Capitolo 4
*** Missione 2: Il Ritorno di Dante ***


All' esterno dell' edificio del Devil May Cry, una moltitudine di Horridmare si stavano appostando
davanti all' entrata; parecchie case della via in qui si trovarono in questo momento furono distrutte
lasciando cumuli di macerie durante il loro arrivo.
Quattro di loro si caricarono verso l' entrata, quando una delle due porte viene calciata dall' interno
e fatta volare ruotando in avanti fino a schiantarsi verso di loro travolgendoli; Dante e Goldiaz uscirono
dall' edificio e videro davanti a loro quella moltitudine di Demoni, e il tutto quel pandemonio provocato
dalle creature.

Dante:<< Questo si che è puro vandalismo. >>
Goldiaz:<< Vale anche per te. >>
Dante:<< Non iniziare a seccarmi adesso. >>
Goldiaz:<< Senti un pò, voltati, e guarda che cosa intendo. >>

L' ammazza demoni fece come gli era stato detto con fare seccato, e guardò in alto; in un attimo il suo
volto assunse un espressione sconcertata e incredula davanti a quello che vide: anche il suo edificio era distrutto.

Dante:<< Dannazione. Avete distrutto la mia Agezia! E questa è la terza volta che mi capita! >>

Dante era imbestialito di brutto, e diresse il suo guardo verso gli Horridmare responsabili del danno da
loro causato mentre sguainò la Rebellion.

Dante:<< Scommetto che non avete neanche i soldi per pagare i danni, vero? >>

Alcuni di quei Demoni gli si gettarono addosso con gli artigli pronti a traffigerlo, ma Dante li schivò con
un doppio salto in alto prima ancora che accada lasciandoli che si ammassino gli unni sopra gli altri, e li decapitò
in picchiata con un Helm Breaker a morte.
Goldiaz estrasse la spada e comincio a tagliuzzare violentemente più Horridmare che poteva colpendoli alle loro
parti scoperte; il ragazzo riuscì a farsi strada tra le varie creature che gli venivano addosso, quando uno di
loro non riuscì a infilzarlo all' addome con gli artigli.

Goldiaz:<< GAH! >>
Dante:<< Non vorrai mica morire, vero? >>

Goldiaz, nonostante il dolore lacinante e l' insaguinamento, alzo lo testa guardando l' Horridmare con espressione
arrabiata e intimidatoria, e lo prese per il braccio con tutte e due le mani per poi toglierli con uno sforzo
immane gli artilgli fuori dal suo corpo; appena fatto questo lanciò la creatura sbattendola contro alcuni dei suoi
simili, mentre l' enorme ferita si rigenerava lentamente.

Goldiaz:<< Adesso ditemi cosa pensate di questo! >>

Gli puntò addosso i mini cannoni al plasma su di loro e iniziò a sparare dei proiettili al plasma a ripetizione,
tenendo premuto il grilletto.
All' impatto dei colpi, molti di quegli esseri furono fatti saltare in aria per via delle esplosioni provocate dai
proiettili, che a loro volta lasciarono alcuni crateri per terra.
Dante nel frattempo facceva anche di peggio contro alcuni degli Horridmare; il modo in cui li ammazzava consisteva
nell' alternare tra spararli e trucidarli con i colpi di spada mentre eseguiva schivate acrobatiche, il tutto
eseguito con stile.

Dante:<< Vedi appunto di stare attento a dove punti quell' arma. Potresti fare del male a qualcuno. >>
Goldiaz:<< Farò in modo che ciò non accada. >>

La battaglia era finalmente cessata, purtroppo i due non potevano avere un attimo di tregua; apparve dal nulla una
macchia oscura che poi scomparve per poi ricomparire da una parte all' altra della via.
Ripeteva lo stesso procedimento per poi ricomparire sopra un edificio ancora intatto, e mostrò il suo vero
aspetto urlando in modo stridente: era un essere incapucciato vestito tipo tristo mietitore, aveva una
corporatura scheletrica e un volto umanoide urlante, e brandiva una falce con una lama viola con su delle face
indemoniate che parivano sofferenti.

Hell Vanguard:<< GYAAAAAAAAAAAAAAAAAHHH! >>
Goldiaz:<< Cosa cavolo è quel coso? >>
Dante:<< (annoiato) Nulla di che, è solo un vecchio amico incontrato in passato.(rivolgendosi al Hell Vanguard)Ehi!
               La festa inaugurata dal quel clown è finita da tempo! Sei ritardo di 20 anni! >>

Il falciatore ignorò le provocazioni di Dante, e sparì nel nulla; dopo dieci secondi, lui ricompare dal
nulla davanti ai due cercando di falciarli vivi.
Goldiaz e Dante fecero un balzo veloce all' indietro per evitarlo, ma essendo la prima volta che il ragazzo
affrontava Hell Vanguard, egli rimase lacerato al torace; infatti dopo il balzo, gemete per un secondo dal dolore
tenendo il petto alla zona della ferita con la mano sinistra.

Goldiaz:<< ARGH! >>
Dante:<< Cerca di restare sveglio, questo manichino ha il vizio di teletrasportarsi per cogliere di sorpresa
               le sue vittime, e non ti darà il tempo di rigenerarti. >>
Goldiaz:<< Grazie per l' informazione. >>
Dante:<< (pensando) Eppure è strano, Avevo chiuso il portale degli inferi e frantumato Temen Ni Gru,
               Come avrà fatto questa guardia degli inferi ad imbucarsi nel mondo degli Umani? >>
Goldiaz:<< Sperò che hai qualche idea. >>
Dante:<< Vedi di non usare quei cannoni al plasma per adesso, ok? >>

Dante andò rapidamente ad attaccare con la Rebellion l' Hell Vanguard, che lo parò con la falce; il mostro
contrattaccò con una falciata verticale dall alto, che Dante la evitò di scatto, dato che per lui le mosse del
mostro era una cosa gia vista.
L' ammazza Demoni iniziò a ripercuotere a spadate il mietitore in maniera molto più distruttiva rispetto a venti
anni fa.
L' Hell Vanguard, ora infuriato, si teletrasportò dietro Dante e gli si avventò da dietro le sue spalle, ma
quest' ultimo fece un doppio salto, di cui il secondo era un High Hike.
Nonostante gli attacchi a sopresa, Dante li evitò in questo modo per altre due volte; alla seconda volta, lui
fece un doppio salto, e appena ricompare l' Hell Vangard, lo tempestò di proiettili con le sue pistole.
Il mostro fece un attacco a sorpresa davanti a Dante, che lo parò con la spada, e sembrava che il mostro volesse
attaccarlo con una falciata verticale dall' alto; in realtà il mostro fece una finta e si teletrasportò alle
spalle di Goldiaz pronto ad ammazzarlo, soprattutto che la sua enorme ferita sanguinante non si era ancora
rigenerata del tutto.

Dante:<< Ehi! levati da li! >>

Ma appena l' Hell Vanguard provò a tagliarlo in due, Goldiaz lo parò da dietro le sue spalle con lo scudo;
all' urto della falce con l' oggetto che la parava fece sbalzare all' indietro il Demone.
Il ragazzo dai capelli blu tolse il braccio sinistro dalla ferita e si volto con calma verso il mostro.

Goldiaz:<< Ma lo sai che hai veramente rotto le scatole? >>

Lui saltò sopra l' Hell Vanguard e la attaccò in picchiata con la spada ferendolo gravemente; l' Hell Vanguard
provò a falciarlo di lato, ma Goldiaz schivò il colpo e iniziò tempestare il Demone di spadate.
Quest' ultimo si teletrasportò per attaccarlo di sorpresa, ma il ragazzo che lo respinse l' attacco con lo scudo;
Il mostro si teletrasportò dietro alle spalle del suo nemico nel tentativo di decapitarlo in fretta e furia,
però ebbe la sfortuna di venire impaletato al torace dalla spada prima ancora che la sua falce raggiungese
il bersaglio.
Goldiaz estrae la spada fuori dal corpo dell' essere e gli si scaglio contro; lo colpì con un fendente
verticale, poi lo avvolse in un triangolo oscuro per poi sparire nel nulla in contemporanea, fece flutuare il
Demone per poi assalirlo con una raffica di fendenti, e ricomparve per poi finirlo con un fendente laterale.
L' Hell Vanguard si divise in due e si disintegrò in molti frammenti di aura demoniaca per poi svanire nel nulla.
Ai due fu finalmente concesso di riprendere fiato, eppure Dante stava pensando a molte cose che non gli quadravano,
come:
Come faccevano quegli ignoti individui incontrati tre mesi fa a sapere che lui era rimasto intrappolato all'
inferno?
Chi avrebbe interesse ad riportare in vita Arkham per poi ucciderlo e usare il suo cadavere come una pallottola
qualche momento fa nel suo ufficio?
E cosa avvrebbe a che vedere i Mutanti e il laboratorio dove era stato Goldiaz con le prime due domande?
Dopo un pò arriva ad una conclusione che in realtà gli da risposta solo al secondo interrogativo, metre le altre
due non ce ne avevano, per ora.
Per quanto riguarda Goldiaz, la sua ferita si era quasi rigenerata per via dei suoi poteri demoniaci.

Dante:<< Diamine, non mi hai neanche dato il tempo di dare spettacolo prima del colpo di grazia. >>
Goldiaz:<< Non me ne frega niente, lui voleva ammazzarmi e io mi sono difeso. Per te sarò anche pedante,
                ma quando questa storia sarà finita, non vorrò più sapere nulla di tutto questo. >>
Dante:<< E' così che la metti? Bravo il benevolo tempista. Però non pensare nemmeno di essere l' unica vittima.
              Tre mesi fa, anchio ho avuto un incidente che può essere collegato a questa storia.>>
Goldiaz:<< Cosa? >>
Dante:<< Le conseguenze che ho subito sono due: Subire un imboscata dapparte di stupidi malintenzionati, e
              vedere la mia agenzia distrutta. Ed era la seconda volta che mi succede questa seccatura. >>
Goldiaz:<< ....Io non dico niente al riguardo. >>
Dante:<< E ti conviene. >>
Goldiaz:<< (goccioloni)... >>
Dante:<< Oggi, dopo tre mesi che stavo finendo di ristrutturare questa catapecchia come nuova sede
              del Devil May Cry, qualcuno ha riportato in vita una mia vecchia piaga, lo ha ammazza, e ha avuto la brillante idea
              di scagliarmi addosso il cadavere faccendolo esplondere in un onda d' aria tagliente
              dentro il mio ufficio. >>
Goldiaz:<< (disgustato)Che razza di persona uno che riporta in vita qualcuno, lo ammazza, e soprattutto
                 usarne il cadavere di uno come granata umana? E come fai tu a saperlo? >>
Dante:<< Non che te ne freghi qualcosa, e infatti non dovresti. Il cadavere era un tizio di nome Arkham, che
               ha buttato via la sua umanità per diventare un demone e macchinare una sorta di Apocalisse andata a 
               male per merito mio. >>
Goldiaz:<< Lo immagino. >>
Dante:<< Lo avevo disintegrato 20 anni fa, quando lui aveva evocato una torre nominata Temen Ni Gru;
               spero che tu abbia letto qualcosa al riguardo della sua sigillazione da parte di mio padre. >>
Goldiaz:<< Si, la torre era anche un portare per l' Inferno. E Sparda lo ha sigillato....Ma cosa ha quel
                 Demone che tu hai sgammato a che vedere con gli eventi di adesso? >>
Dante:<< Infatti, secondo me, credo che lo ha riportato in vita voleva estorcergli delle informazioni relative
               a Sparda, in particolare modo a mio fratello Vergil e altro ancora. E visto che non gli serviva più,
               è riuscito in qualche misura ad ucciderlo, nonostante la vittima era di solito un tipo coriaceo,
               e il resto lo sai già; per il resto non so nemmeno che diamine vogliono da me. >>
Goldiaz:<< Chi ha allestito il laboratorio dove ho subito l' incidente aveva preso di mira pure te? >>
Dante:<< Direi, ma vedi di non fare troppe domande, specialmente su quello che ti ho imposto di fare al
              riguardo del DNA del Demone che ora hai in corpo, beh, almeno per ora. >>
Goldiaz:<< Guardi che non l' ho dimenticato. >>
Dante:<< ... >>
Goldiaz:<< Qualche problema? >>
Dante:<< No, niente. Solo che tra qualche secondo inizierà a venire dei nuvoloni, e non sono di quelli naturali. >>

Nel frattempo, in una zona isolata di una delle città del Giappone, il cielo era di uno strano colore Ciano ed
era in gran parte ricoperto di nuvole nere.
Vi era un grattecielo che è apparentemente abbandonato, era tutto buio in tutti i 43 piani
del palazzo, tranne alcune aree; infatti alcuni corridoi e laboratori installati al suo interno, che non fossero
affaciati alle finestre, avevano le luci accese.
Gli atri e i corridoi avevano un tocco di creatività bizzarra; l' archittetura in cui vennerò strutturati
era di tipo Gotica Tedesca con alcune arcate o finestre di quel tipo ma solamente dal Ventesimo Piano al
Trentaduesimo Piano.
Il resto era come nelle normali corporazioni, l' unica differenza è che i muri furono di Titanio.
Nell' Ufficio della Direzione all' Ultimo Piano, due uomini erano davanti ad una figura maschile velata
nell' ombra con seduto su una sedia alla sua destra una scrivania che aveva spostato in precedenza.
La figura pareva essere il loro Leader, mentre gli altri due erano suoi subordinati.
Erano vestiti di nero e portavano spade lunghe sulle loro spalle.
Vi era un silenzio tremendo, nessuno di loro disse nulla; dopo parecchio tempo, la quiete viene interrotta;
infatti uno dei due iniziò a parlare con un tono calmo e mezzo monotono.

Subbordinato 1:<< Quelli dell' Area 29 hanno ottenuto da Arkham le informazioni da lei richieste. >>
Subbordinato 2:<< Sfortunatamente abbiamo dei problemi. >>
Figura:<< Di quale tipo? >>
Subbordinato 2:<< Golmar ha effettuato un' altro dei suoi attacchi, uccidendo tutti gli scienziati del
                            Zona Sequenziale, il luogo dove stavano lavoravano su il DNA di un Demone ignoto;
                            come se non bastasse il DNA si trova ora nel corpo di un ragazzo residente in uno dei quartieri
                            colpiti dall' attacco il cui nome è Goldiaz Kirano. >>
Figura:<< COSA!? >>
Subbordinato 2:<< Non l' avevamo previsto. >>
Figura:<< Quale altro problema abbiamo a parte lui e Golmar? >>
Subbordinato 1:<< Per quanto riguarda quelli dell' Area 29, Non sono riusciti a prendere neanche un campione di
                           DNA dell' altro individuo che loro hanno riportato in vita. >>
Subbordinato 2:<< Ha ucciso tutti gli scienziati che lo stavano osservando dopo che lui si è ripreso la
                            Force Edge che noi lo avevamo sequestrato, ed è riuscito a scappare; pur di rimediare, loro
                            hanno aperto il portale dell' Inferno. >>
Figura:<< Non mi verrai dire che... >>
Subbordinato 2:<< Dante è tornato. >>

Il Leader ignoto divenne in preda all' ira fissando i due con gli occhi sbarrati; lui si alzò dalla poltrona
e diede un pugno tremendo alla parete alla sua sinistra sfondandola.
I due Subbordinati erano preoccupati.

Figura:<< E ti pareva che andasse a finire così! Io avevo incaricato a loro di trovarmi quei campioni DNA,
              era sufficiente quello dell' individuo che gli era sfuggito di mano, ma pur non volendo rinunciare
              a questa cosa in nome dei loro stupidi esperimenti, SONO ANDATI A LIBERARE L' ALTRO FIGLIO DI SPARDA
              DALL' INFERNO IN CUI ERA INTRAPPOLATO INVECE DI LASCIARLO DI DOVE ERA ESSENDO LUI UN GROSSO
              PROBLEMA! >>
Subbordinato 2:<< Non hanno resistito alla loro frenesia perversa, per cui hanno pagato il loro errore con la
                           morte per mano sua; l' unico risultato ottenuto è stato far esplodere la sua agezia,
                           il Devil May Cry. Ora risiede in una nuova sede non ancora ufficialmente aperta qui,
                           in Giappone. >>
Subbordinato 1:<< Che vogliamo fare riguardo a Goldiaz? >>
Figura:<< Non mi importa niente delle sua motivazioni, appena lo trovate, se non c' è Dante nei paraggi,
               uccidetelo a vista.....c' è qualcos' altro? >>>
Subbordinato 1:<< La Sezione Evocatori ha mandato degli Horridmare per eliminare Goldiaz e Dante, ma pur avendo
                           fallito, avevano fatto ricorso all' Hell Vanguard, uno dei guardiani dannati del
                           Temen Ni Gru. Un vero spreco di risorse visto che è stato abbattuto. >>
Subbordinato 2:<< Inoltre ho visto da lontano un ondata di aura demoniaca impressionante radunarsi nella zona
                            in cui il Demone fu abbattuto. >>
Figura:<< Quel dannato no si azzardera a.... >>

Intanto, nella via della nuova agenzia del Devil May Cry distrutta, Goldiaz e Dante stavano ancora discutendo,
quando in un secondo il silenzio viene rotto da un rumore assordante; i due si tapparono le orecchie per
il volume eccessivo della cosa, poi posarono lo sguardo verso l' alto.
Quello che videro era un fenomeno bizzarro, grande ondata di energia demoniaca si stava radunando in cielo,
e dopo qualche tempo veniva attirata e assorbita dentro ad una specie di palazzo che era collegato ad una
una centrale di energia; dopo che quell' energia oscura venne completamente assimilata, il rumore assordante cessò.
Dante pensò di andare ad indagare, però d' un tratto si blocco quando percepì un aura demoniaca intensa,
ma non era di un Demone qualunque; era una aura piuttosto famigliare.
Era una sensazione quasi nostalgica che gli facceva ricordare molte cose, includendo quello che aveva provato;
tuttavia mantene la sua compostura e diede un sorriso mezzo serio.

Dante:<< Vieni. >>
Goldiaz:<< Andiamo verso quel palazzo dentro la zona industriale? >>
Dante:<< Diciamo solo che andiamo dove sta andando lui? >>
Goldiaz:<< Cosa? >>
Dante:<< (camminando in direzione del palazzo)Credo che tu abbia un botto di roba che vorrai dirmi. Eh, Vergil? >>

All' udire quel nome, Goldiaz si blocco in preda ad un senso di sgommento sbarrando gli occhi.
Lui poi sgranò gli occhi nel tentativo di capire se quello che aveva detto implicava proprio quello che
immaginava.

Goldiaz:<< Vergil?....Ma non era morto!? >>

Nonostante fosse ancora sconrcertato della cosa, il ragazzo si riprese e seguì Dante nel tragitto verso il palazzo
dove erano diretti.
Dopo tutto, l' ammazza demoni doveva tenerlo d' occhio perfino se lo fa a malavoglia.
Il figlio di Sparda capiva una cosa negli occhi del ragazzo dai capelli blu quella determinazione di fare quello
intedeva fare: non avrebbe ceduto finche non avrà eliminato il responsabile di quello che era capitato
alle persone a lui care, Golmar; essendo il potere di Goldiaz, ad un livello quasi vicino a quello di Sparda,
lui dovette stare attento a quello che potrebbe capitare da cui in avanti.

Lo so che a qualcuno di voi l' inizio vi ricordi Devil May Cry 3, ma credo che si possa considerarne un omaggio
...........almeno che non pensiate che sia una scoppiazzatura, insomma, dite quello che volete.
Troverò il modo di rendere la leggibilità fluida, ammesso che ci riesca.
Non mancherò di correggere gli errori di battitura dei primi 3 capitoli e questo, però, includendo quelli
successivi.

Libreria

Hell Vanguard(aka Anticamera Infernale)
Occhi:Blu spettrali
Questo mostro con l' aspetto da triste mietitori è uno dei guardiani infernali
del Temen Ni Gru affrontati da Dante in Devil May Cry 3.
Egli è noto come un Dio della Morte ed è temuto dai suoi Demoni subbordinato
per via della sua personalità sadistica e delle sue tatiche in combittimento.
Questo essere brandisce una falce la cui lama è impremiata delle anime dei dannati
ed è in grado teletrasportarsi e volare.
20 anni fa, lui è i suoi simili furono annichiliti da Dante durante il suo viaggio
nel Temen Ni Gru.
Negli eventi di questa fanfiction, egli fu stato evocato dall' Area 29, un gruppo
di scienziati pagati dal Leader di un organizzazione che agli occhi di tutti non esiste.
Lui fa la sua comparsa per sorprendere Goldiaz e Dante dopo che loro sopravissero ad un
altro attacco degli Horridmare fuori dall' edificio della nuova sede del Devil May Cry distrutto.
Usò le sue tattiche come in passato per sopraffare i due per poi finire annientato
per mano di Goldiaz.

Armi

Paimon
Tipo:Spada
Una spada larga con un segno cinese sopra e una delle armi trovate nel
laboratorio sotteraneo preso in possesso da Goldiaz.
Può infliggere gravi danni ai nemici, ma essendo parecchio pesante,
esso è poco maneggevole.
Il nome della spada è un riferimento al Re dell' Inferno che cavalca
un dromedario con il corpo di uomo, ma con viso di donna.
Quell' essere citato nella demologia comandava delle enormi legioni.

Reaper
Tipo:Scudo di Adamantio con su un mini cannone al plasma.
Uno scudo il cui metallo raro vanta di proverbiale resistenza agli attacchi.
Questo strumento è pesante per via del peso del metallo in aggiunta al materiale
messo sopra, il che lo rende impossibile da reggere.
Dietro lo scudo risiede un grilleto accanto all' impugnatura che
permette di sparare dei proiettili al plasma dal mini cannone.
Possono essere aggiunti altri 2 mini cannoni al plasma sullo scudo.
I proiettili sparati sono delle piccole sfere di energia viola
il cui impatto è distruttivo.

Breaker
Tipo:Mini Cannone Assemblato sullo scudo.
Mini cannone destro aggiunto allo scudo per aumentare la potenza di fuoco.

Destroyer
Tipo:Mini Cannone Assemblato sullo scudo.
Mini cannone sinistro aggiuto allo scudo per aumentare la potenza di fuoco.

Rebellion
Tipo:Spada
L' arma iconica di Dante.
Molti demoni sono morti per mezzo di questa spada.
Questa è una spada larga decorata all' impugnatura con un teschio.
La decorazione avrebbe apparentente la funzione di monitorare il livello
di aura demoniaca del possessore, infatti aveva gli occhi spenti e i manici
chiusi attorno alla lama quando Dante non aveva ancora accettatto il suo
lato demoniaco, e più avanti assunse degli occhi rossi e si aprivano i manici
togliendosi dalla lama quando lui risveglio la sua parte demoniaca tramite
il Devil Trigger anche se lo fa senza mai lasciare la sua umanita, il tutto
durante gli eventi di Devil May Cry 3.

Ebony e Ivory
Tipo:Pistole
Le pistole costruite da Dante in persona.
Le sue pallote sono apparentemente fatte con l' energia demoniaca per via
del fatto che non finiscono mai.
La sua potenza di fuoco, se usata con maestria e un tremenda velocità,
supera quella di un mitragliatore.

Personaggi il cui dati sono insufficenti

Figura
Leader ignoto di un organizzazione che agli occhi di tutti non esiste.

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Capitolo 5
*** Missione 3: Atto della bestia metallica ***


Il cielo divenne lentamente nuvoloso sopra la città con una tonalita cupa.
Dante e Goldiaz lasciarono il luogo del Devil May Cry ormai devastato e
furono diretti verso all' edificio dove quell' energia demoniaca si era incanalata.
Passarono per le varie strade e vari cunicoli combattendo ondate su ondate di
Gyvrox e Horridmare a manetta, il che era maledettamente sfiancante; Dante era
maggiormente seccato dei continui assalti perchè oltre che all' ufficio aveva
pure la motocicleta distrutta.
Mentre si faccevano strada tra le varie ondate di creature, i due assistetero
ad un fatto bizzarro: alcuni Gyvrox e Horridmare si uccidevano a vicenda, il che
permetteva i due di squagliarsela lontano da loro.
Dopo la fuga, arrivarono in una delle zone della città entrando
passando per una strada deserta.
Il luogo era pieno di locali chiusi e varie case quasi interamente sventrate.
Si ritrovarono davanti una sorta di labirinto urbano visto che le macerie ostruirono
le strade e vicoli.

Goldiaz:<< Ma dove sono le forze dell' ordine? Non è possibile
                che nessuno intervenga su questo crimine? >>
Dante:<< Hai mai considerato che mentri eri nella dimensione parallela,
              gli altri avevano iniziato ad evacuare? >>
Goldiaz:<< Cosa?...Un momento, intendi...? >>
Dante:<< Che molte di queste creature, Demoni o Mutanti, abbiano avuto la meglio
              sulle autorità e che quindi.....!? >>
Goldiaz:<< Qualcosa non va? >>
Dante:<< Sta giù! >>

I due abbassarono le loro teste con Dante che spingeva la testa di Goldiaz verso il
basso con una mano; si senti un suono simile a quello di una freccia lanciata
e ad un tratto nel muro dietro di loro si creò un enorme buco accompagnato
da delle traccie residue di un liquido verde che pareva essere acido.
Il colpo veniva dall' alto, ma non riuscirono a vedere chi lo aveva scagliato.
Sentirono qualcosa muoversi su per i muri, ma ancora non se ne vede l' aspetto;
ad un tratto comparirono cinque esseri.
Erano delle creature umanoidi con il corpo fatto di ferro, uno scudo specchiato al posto
della mano sinistra e dieci dita nella loro mano destra.
Il rumore divenne forte finchè non rivelarono essere tre creature;
erano delle figure femminili con il corpo fatto di sangue con otto zampe di
ragno, il volto gravemente ustionato e una voragine sulla fronte.
Una delle tre aveva la sua voragine con qualche goccio dell' acido che era stato scagliato;
questo voleva dire che il colpo partiva da li.
Appena saltarono da un muro all' altro della strada e si appostarono con i piedi e le mani attaccati
ai muri, loro sparirono nel nulla; tuttavia loro non sembrano essersene mai andate.

Dante:<< Ecco qualche numero di magia che non mi sta a genio. >>
Goldiaz:<< Io li finisco in tre secondi. >>
Dante:<< Sta fermo. Questi hanno in mente una tattica immane. >>

Dante provò sparare prima sulle creature di ferro con le pistole, ma uno di loro
parò i proiettili con lo scudo che fece una cosa strana; assorbì i proiettili
e li risparò indietro a Dante tramortendolo.

Dante:<< Argh! >>
Goldiaz:<< Ma che...!? >>
Dante:<< Non distrarti. Dimentichi che ci sono le megere invisibli. >>

Si sentirono altri tre suoni di frecciate; i due si saltarono rapidamente nel
tentativo di schivare i colpi senza però riuscire a vederne la traiettoria.
I tre getti di acido sparati dai cecchini invisibili colpirono il terreno asfaltato
della strada e cominciarono a corroderlo.
Una delle creature di ferrò creò una sfera di energia concentrandola tra le sue
dieci dita della mano destra e la sparò verso Goldiaz.
Il ragazzo lo parò con lo scudo di Adamantio, però viene spintonato all' indietro
per causa dell' impatto dell' attacco facendolo cadere per terra.
Goldiaz ebbe il tempo di rialzarsi prima che altri tre getti di acido andasero
a colpirlo.
Lui si caricò verso i cinque demoni di ferro, che stavano caricando la sfera
di energia con la mano destra, e prese uno di loro per il braccio destro
per poi dirottare l' attacco verso di loro e saltare prima ancora
che la sfera esplodesse uccidendo tre di loro.
Le sfere di energia dei tre demoni morti vennero rilasciati in direzioni diverse
verso l' alto:
Due di queste colpirono accidentalmente due dei cecchini invisibili
sbaragliandoli inducendo al loro aspetto a rivelarli dopo la loro morte,
E l' ultimo andò a vuoto diretto verso il cielo senza colpire nulla.
Uno dei due esseri di ferro rimasti aveva ancora carico la mano destra della sua
sfera di energia e la sparò contro Dante.
L' ammazza demoni saltò verso la creatura e al suono del prossimo sparo dell'
ultimo cecchino, si abbassò lasciando che l' essere prendesse il colpo e morì
in balia dell' acido.
Goldiaz parò con lo scudo una delle sfere dell' ultima creatura ferrea
e gli sparò dei proiettili al plasma faccendolo esplodere.
Il cecchino invisibile ne approfitò delle situazione per saltare
da un muro all' altro senza mai uscire dalla sua invisibilità.
Un getto di acidò partì in direzione del ragazzo; Mentre Goldiaz
lo parò con lo scudo, Dante riuscì ad intravedere il cecchino
dalla sua parte destra e velocemente gli sparò dei colpi
della sua pistola faccendola cadere mentre il suo aspetto
viene rivelato ne momento in cui morì.
I due riposero le proprie spade nel fodero.

Dante:<< Sai una cosa? Per qualche strano motivo quei cosi hanno un piccolo
              tratto preso dai Demoni. >>
Goldiaz:<< Impossibile. Non avverto nessun aura demoniaca, se non mi sbaglio. >>
Dante:<< Eppure questi qui hanno qualcosa nella loro natura che in parte
               li collega al mondo demoniaco. >>
Goldiaz:<< Non che me ne freghi molto. >>
Dante:<< Non essere ansioso di attuare la tua punizione. >>
Goldiaz:<< Non intenderai dirmi che devo stare fuori da questa storia? >>
Dante:<< No, penso solo che tu dovresti iniziare a capire
             che la conseguenza delle azioni dipende da chi
              le compie. Esso può avere impatto anche su gli
              altri. Questo vale anche per l' uso dei tuoi poteri.
              Non ci hai mai pensato a questo? >>
Goldiaz:<< Ma...Non intendo lasciarli impuniti...Quel- >>
Dante:<< Allora? >>
Goldiaz:<< ...No. >>
Dante:<< Come pensavo. Non va affato bene. Sei appena stato avvertito. >>

Loro proseguirono cercando di superare il labirinto urbano di cui
molte strade erano sbarrate dalle macerie e dai detriti; Di
fatto non mancarono gli Horridmare che fortunatamente erano
in pochi.
Dopo un pò di tempo passato ad attraversare le mura della zona
e a combattere contro Horridmare vari, Goldiaz era un pò
sfiancato dai continui attacchi, Dante d' altro canto
lo era di meno visto la sua esperienza.
Vagarono ancora per molto finchè passando per un vicolo non imbucarono
in una via.
Passando per di li imbucarono in una strada dove videro una situazione bizzarra.
Era tutta ricoperta di metallo e deformata, ed era piena di travi di ferro, rottami e altri
oggetti di metallo arruginito.
Misero piede nel punto centrale del palcoscenico quando all' improviso
si formarono dal terreno dei muri di metallo che bloccarono la
strada dietro di loro e quella che sta in fondo alla piazza;
una voce intimidatoria dall' alto.

Voce:<< A quanto pare ti ritrovo in questo caos nella
             prospettiva più curiosa, mio fiero pasto. >>
Dante:<< ... >>
Goldiaz:<< Ma da dove diavolo sta parlando? >>
Dante:<< Non avevi altre battute ad effetto migliori
               di questa? >>
Voce:<< Dovunque tu vai risuanano le grida dei demoni
             abbattuti dalla tua spada. La tua sofferenza
             danzerà per la mia furia. >>
Dante:<< Posso almeno sapere con chi ho a che fare? >>
Voce:<< MOLOCH! >>

L' eco dell' ultima sentenza risuovana e dopo un pò smise
di riverberare; qualcosa dall' alto stava per cadere sopra
le loro teste.
Dante e Goldiaz feccero in tempo a scostarsi da dove sono ora
prima che quella cosa precipitasse.
Qualunque cosa fosse atterrò con un impatto che fece tremare la terra.
La cosa era un enorme creatura con il corpo di leone e due lunghe
code coperti da oggetti metallici e rottami deformati.
Gli artigli erano delle motoseghe, le due code aveva ognuna
una motosega che fuoriuscivano dalla punta, e il volto
era celato da una maschera metallica.
La maschera si aprì in due tipo pannello
rivelando un volto umanoide di colore grigio
con gli occhi bianchi e due zanne d' acciao fuso
a spirale che parevano un trappano con sui fondi
delle spirali delle corde di motosega.

Moloch:<< Più orribile del mio aspetto è l' arroganza di
                molto indicibile eritagio che il tuo sangue
                ti ha donato! >>
Dante:<< Non te la prendere, ma tu dai troppo credito
               a te stesso. >>
Moloch:<< Il timore che gli umani avevano nei miei
                confronti tempo fa fu segno di ammirazione
                che indusse a loro di pregarmi a offrirmi
                uno di loro come tributo per placcarmi.
                Purtroppo l' infame Sparda ha ridotto in
                brandelli il mio vero corpo con la sua spada. >>
Dante:<< Bene, ho a che fare con una melodrammatica
                discarica vivente. >>
Moloch:<< Questo corpo non è sempre stato così.
                Aveva un aura che ispirava le menti
                deboli e avevo ancora le zanne, la coda e gli
                artigli finche non vennì fatto a pezzi.
                Fortunatamente possiedo l' abilità
                di manipolare il metallo, ma mi ci è
                voluto tempo e qualche pezzo di ferraglia
                da rimodellare e assorbire dentro di me
                per ricostruirlo. >>
Goldiaz:<< In effetti hai un orrido porto d' armi. >>
Moloch:<< Cosa? Un umano con un potere demoniaco
                dentro? Questo è uno sgradevole paradosso
                che tu lo possieda, complice dell' ammazza
                demoni. >>
Dante:<< Goldiaz, cerca solo di non fare l'eroe. >>
Goldiaz:<< Guardi che se mi attacca, devo per
                 forza difendermi. >>
Moloch:<< La sua aura è quasi al livello della
                tua. Non permetterò ad entrambi di
                vivere ancora a lungo! >>
Goldiaz:<< Un bel grosso problema. >>
Dante:<< Odio quando gli altri parlano troppo. >>
Moloch:<< Tu non hai capito. Questo posto che
                ho deformato è l' altare della tua
                punizione. Stavolta sarai tu a
               venire umiliato. Il ragazzo
               d' altro canto verrà ucciso
               affinche non vi sia nessuno
               altrettanto forte come te. >>
Goldiaz:<< Mi sono trovato davanti alla morte
                 alcune volte, per cui vedi
                 di non farla tanto lunga. >>
Moloch:<< Il sacrificio verrà compiuto
                con le mie zanne. >>

Le due meta della maschera ricomparirono sul suo volto unendosi si nuovo celandolo 
ancora una volta.

Goldiaz:<< La sua faccia pare essere
                 l' unica cosa non metallizata. >>

Dante si avvicinò di poco a Moloch ignorando le armi intimidatorie che il demone ebbe
in serbo.

Dante:<< Lui non è un tipo che puoi rigirare a tuo piacimento
               stavolta. >>
Goldiaz:<< E ti credo. >>
Dante:<< Visto che non ti mollerà neanche un secondo come
               farà con me, se non vuoi morire, dovrai dare tutto
               quello che hai. >>
Goldiaz:<< La vedo durissima. >>
Dante:<< Senti, Bestione. Vedi di farti avanti
               perchè io sono stufo di sentirti parlare.>>

Moloch mise in funzione le motoseghe che aveva sulle zampe e sulle code in modo frenetico.
Sferrò un colpo con la zampa sui due che evitarono il colpo lasciando che le motoseghe forasserò il terreno.
Non contento di questo, sbatte le zampe sul terreno e fece comparire sotto i due una bocca di metallo
chiodata tipo vergine di ferro con degli spuntoni
per denti che si chiuse attorno a loro.
Il ragazzo saltò fuori dalla trappola prima ancora che si chiudesse; Dante lo fece altrettanto con un
doppio salto e inizia a sparare con le pistole
Ebony e Ivory contro la maschera di Moloch senza però fargli niente.

Moloch:<< Stai perdendo colpi. La mia maschera, come il mio corpo, è a prova di proiettile. >>
Goldiaz:<< Vediamo se reggi a questo tipo di proiettile. >>

Goldiaz gli punta i mini cannoni al plasma del suo scudo e iniziò a sparare tre raffiche di
sfere al plasma a ripetizione; Moloch balzò in avanti verso il ragazzo mentre evitò le sfere al plasma
che esplosero a vuoto forando il terreno.
Il ragazzo si discostò dall' impatto dell' atterragio del mostro con un salto.
Moloch attirò con i suoi poteri dei rottami soprai di lui e li trasmutò in metallo 
liquido per poi trasformarli in sette  enormi pillastri di ferro che iniziarono
a cadere nelle vicinanze dei due.
Goldiaz sparò con i mini cannoni del suo scudo per distruggere alcuni
dei pillastri che cadevano, Dante non dovete fare altro che
correre e scattare evitando pillastri su pillastri fino a raggiungere il demone ed sguainò la Rebellion intento a
colpire la maschera. Moloch mise in funzione le motoseghe
sulle sue code ed le sferrò entrambe a scorpione contro di lui; Dante parò i loro colpi sibilanti finchè
l' ultimo non lo colpi dolorosamente di striscio.

Goldiaz:<< Ehi! Tutto a posto!? >>
Dante:<< Ugh... >>
Moloch:<< E questo è solo l' inizio. >>

Moloch si caricò verso i due e tentò di tranciarli con gli artigli motosega della sua zampa destra che Goldiaz parò con
il suo scudo; le motoseghe strusciavano sullo scudo faccendo un rumore tremendo.
Il demone di metallo provò ad attaccare Dante con le motoseghe sulle su code
che furono schivate.
In realtà Moloch le usate come distrazione e sferrò gli artigli motosega della sua zampa sinistra alle sue spalle; Dante
afferrò uno degli artigli con tutte e due le mani cercando di bloccare con tutte le sue forze la zampa
evitando di venire toccato al petto dalle lame semoventi dell' artiglio medesimo.
Per evitare interruzioni dapparte di Goldiaz, Moloch assorbì altra ferraglia nei dintorni e li trasformò in
cinque dischi taglienti che furono diretti verso il ragazzo guidati dalla volonta della bestia metallica.
Moloch si preparò a sferrare un altro colpo con gli artigli della sua zampa destra per finire Dante, che discostò
l' artiglio e scattò in avanti per evitare il colpo.
Goldiaz andò verso Moloch seguito dai dischi taglienti e saltò all' indietro evitandoli con i mini cannoni del suo
scudo puntati verso il demone.
Il ragazzo sparò una raffica di colpi verso Moloch, ma quest' ultimo diresse i dischi tagliendo davanti ai proiettili
per pararlo saltò verso Goldiaz spintonandolo con la testa coperta dalla maschera.
Si preparò ad ucciderlo senza però accorgersi che Dante caricò la spada
con i suoi poteri demoniaci e rilascio tre ondate Drive in faccia frantumandone
la maschera.
Moloch si voltò verso il figlio di Sparda con il volto cruciato scoperto e gli occhi sgranati puntati verso di lui,
e le sue zanne trappano motosegate iniziarono a muoversi in modo frenetico.

Moloch:<< Non intendo farmi insultare ulterioremente!
                E' ora del finale pesante! La mia furia
                suoni l' orchestra! >>

Moloch trasformò in metallo liquido tutti i pezzi
di ferro nei dintorni includendo le lancie e ogni
altro oggetto trasformato in precedenze, mise in
bocca tutto il metallo liquido e sputò una
gigantesca sfera di metallo verso i due.
Dante corse di scatto fuori dalla traiettoria e
Goldiaz la si sposto dalla sua traiettoria però
qualcosa però non quadrava per lui.

Goldiaz:<< Sarebbe questo il suo
                attacco tremendo? >>

La sfera di metallo andò a schiantarsi contro una delle pareti metallizate, si divise 
in due sfere di dimensioni leggermente ridotte, poi rimbalazarono fino a schiantarsi
nuovamente contro le pareti, le due sfere si divisero di nuovo e ripeterono
il processo continuando a moltiplicarsi e rimpicciolendosi sempre di più.
Le sfere che andarono a formarsi rimbalzarono velocente da tutte le parti dividendosi 
e andando a colpire ogni cosa tranne Moloch dato che lui le manipola.
Molte di queste andarono a colpire in maniera dolorosa Goldiaz e Dante; il ragazzo si mise
davanti a Dante con lo scudo alzato mentre quest' ultimo limitò i danni coprendogli
le spalle parando i colpi con la Rebellion, purtroppo alcuni colpi li presero lo stesso.

Goldiaz:<< Tra un pò finiremo sommersi. >>
Dante:<< A chi lo dici. >>

Dante andò verso Moloch parando le sfere di metallo e si avventò verso di lui 
intento a prendere a spadate la sua faccia.

Dante:<< Scusami, ma fai veramente pena come attore. >>
Moloch:<< Hai capito male. >>

All' improviso le sfere si fermarono e smiserò di dividersi e rimpicciolirsi
fermandosi alle dimensioni grandi come quelle di un anguria.
Le sfere di metallo vennerò disposte a mezz' aria fino a formare una cupola ed esplosero in una ondata 
di aghi che vennerò spararati in ogni angolo del posto.
Goldiaz e Dante furono travolti dall' attacco e cadettero a terra; Moloch non ne risentì dell' attacco per
via della corrazza di ferraglia che ricopre il suo corpo.
La Rebellion volò per aria per poi finire a terra.

Moloch:<< Questo si che è un gran finale! Ma devo ammettere che vali
                meno di quello mi aspettavo rispetto a tui padra. Aahahahahah! >>

Goldiaz sanguinava e man mano che i sensi sembravano affievolirsi, lui divenne
sempre più esasperato.
Vedendo il corpo di Dante non dare segni di vita, la sua frustrazione divenne più
evidente sul suo volto.
Rialzandosi a malapena, Goldiaz fissò Moloch e mise la mano sull' impugnatura
della Paimon intento ad ucciderlo; il demone si accorse del ragazzo e
si infurio parecchio della cosa visto che gli rovinerebbe il suo gran finale.

Goldiaz:<< (pensando) Perchè diamine dovrei morire adesso?! Non voglio!
                 Non quando quel dannato è ancora in vita! Lo troverò e
                 l' uccidero! Non importa come! >>
Dante:<< Non mi crederai mica morto, vero? >>

Goldiaz e Moloch si voltarono verso il punto dove Dante giacceva a terra e lo videro in
piedi mentre si toglieva un ago per volta increduli.


Dante:<< Questo è peggio di un cactus. Mi seccherebbe parecchio di
               ripetere la stessa esperienza. >>
Goldiaz:<< MA CHE CAVOLO...!? >>
Dante:<< Si vede che tu non mi conosci. >>
Goldiaz:<< ...Come me lo spieghi questo!? >>
Moloch:<< Non ignoratemi! Dante! Tu e Sparda avete un unica cosa
                in comune: Sopravivere e ridicolizare i miei momenti di
                trionfo! CREPATE SUBITO!!! >>

Moloch si caricò verso di loro e provò ad azzannarli con le sue zanne a trivella
in movimento, ma Goldiaz in qualche modo si teletrasportò sotto di lui e gli
sfregiò il volto con un uppercut fatto con la spada in salita verso l' alto
mentre l' arma era carica con l' energia demoniaca che aveva messo dentro l' oggetto.
L' attacco annullò quello del mostro che stava urlando dal dolore e Dante ne
approfittò per sparargli.
Moloch si coprì la faccia con le sue motoseghe sulle sue code per pararsi
dai proiettili e provò ad usare i suoi poteri per rimodellare alcuni
degli oggetti di metallo, ma Goldiaz non ci stava visto che sparò con lo
scudo sulle code del mostro frantumandole.
Goldiaz caricò la lama con l' energia demoniaca mentro lo colpì ripetutamente
in volto con la spada, poi i cinque colpi successivi si faccevano veloci, poi
altri due colpi divenivano ancora più veloce e all' ultimo colpò
che gli sferrò rilasciò l' energia demoniaca facendola esplodere in
faccia a Moloch.
Il mostro venne scaraventato contro il muro urlante e l' impatto creò
un cratere; Moloch si rialzò a malapena barcolando e ruggì
furiosamente ai due, ma loro non si feccero intimorire,
soprattutto Goldiaz che era incavolato.

Goldiaz:<< Non ci provare più! >>
Dante:<< Immagino che ora sarai contento. >>
Goldiaz:<< Ho l' aria di uno che lo è? >>
Dante:<< No, infatti. Non hai sbagliato niente. Per ora. >>

Moloch si avventò verso Goldiaz e tentò di colpirlo con le motoseghe sugli artigli e quelle sulle code mentre
erano ancora in funzione. Il ragazzo si parò i colpi con lo scudo mentre questi si strisciarono su di esso
e lasciarono scintille; Moloch provo ad azzannarlo
con le sue zanne a trappano ancora sibilanti, Goldiaz bloccò l' attacco mentre le zanne trapananti crearono
altre scintille e un rumore infernale che il ragazzo non riuscì a sopportare visto che non gli fu
possibile tapparsi le orecchie.
Il demone di metallo provo a sfiorarlo con gli artigli motosega della sua zampa destra fintanto che il ragazzo era impegnato
a parare il colpo quando si discostò dal colpo con un salto all' indietro togliendo lo scudo dalla
aggressione delle zanne trivella del mostro, ma venne leggermente sfiorato e ferito
dolorosamente al petto e atterrò alla malapena in piedi tenendo la ferita sanguinante con la sua mano destra.


Goldiaz:<< Ci vorrà tempo prima che mi rigeneri. >>
Dante:<< Hai gia fatto abbastanza. Sta fermo e goditi il concerto. >>

Moloch trasformò alcuni oggetti di metallo in lancie e le scagliò verso i due, ma non prima che Dante
sparò alle lancie togliendole di mezzo e succesivamente prese di mira il demone.
Quest' ultimo gli sferrò dei colpi d' artigli motosega di entrambe le zampe che Dante evitò saltando
da una zampa all' altra per poi tornare di nuovo a terra.
Moloch, infuriato come era, si lanciò verso di lui nel tentivo di azzanarlo con
le zanne trivella, ma non si accorse che Dante si era teletrasportato
sopra la sua testa e stava arrivando a colpirlo in picchiata con la spada.

Moloch:<< Come diamine hai- >>
Dante:<< Cala il sipario. >>

Il colpo andò a segno lacerando duramente il mostro sfreggiandolo
e Moloch, ora mai allo stremo, gridò e si accasciò a terra.

Moloch:<< Ecco l' atto più temuto che io detesto. Ora
                vorrai darmi il colpo di grazia. >>
Dante:<< Zitto e goditi la tua nuova collocazione. >>
Moloch:<< Non...ti..aspetterai che io...>>

Senza che riuscisse a finire, Moloch morì accasciandosi a terra.
Dante tese la sua mano destra verso il mostro e quest' ultimo diventò una sfera bianca
luminosa che vienne attirata verso la mano.
In quel momento diventò un bracciale versatile che comparve addosso al polso.
Dante lo sperimentò sui rottami nei dintorni dando dimostrazione che questo oggetto può trasformarsi in quattro armi:
Tre artigli lunghi,
Un trappano,
Un gancio,
E un guanto detonatore.
Quest' ultimo è di un utilità contro nemici numerosi.
Infatti Dante saltò con il bracciale nella forma del guanto detonatore, colpì in picchiata sul terreno e delle enormi falci spuntarono
fuori dal terreno per poi sparire nel nulla subito dopo.
Dante mise via il bracciale e si sistemò la giacca.
Goldiaz non si impressionò davanti alla performance esagerata dell' ammazza demoni di turno.
Infatti era solo un pò seccato per il modo in cui si era messo in mostra.

Goldiaz:<< Un coltellino svizzero? >>
Dante:<< Questo me lo tengo io. >>
Goldiaz:<< Non che me ne freghi qualcosa. >>
Dante:<< Sperò che tu abbia imparato qualcosa da questo combattimento. >>
Goldiaz:<< ... >>
Dante:<< Vedi di non esaltarti troppo solo perchè hai messo in mostra delle
               nuove mosse. >>
Goldiaz:<< Ho cose più importanti con cui pensare
                che fare il galletto >>
Dante:<< Tipo la tua crociata contro quel Mutante? >>
Goldiaz:<< Non gli mollo la presa. >>
Dante:<< Beh, è proprio quello che pensavo. >>
Goldiaz:<< Io la mantengo la promessa, tuttavia gli darò la caccia finche non l' avrò
                annientato. >>
Dante:<< Nulla di più sincero. Idiota. >>
Goldiaz:<< Come!? >>
Dante:<< Diamine. Non si può non darti dell' idiota quando segui
               la peggiore delle cause. Pensa prima a quello che
               potresti causare piuttosto. >>

I due lasciarono il posto metallizato e proseguirono imbucando in una via deserta.
Goldiaz pensò a tutti quei discorsi che Dante gli ha fatto e ancora non capì.
Poi arrivò ad una conclusione semplice e scontata, ma che però diceva tutto.

Goldiaz:<< (pensando) Diamine se lui ha ragione. >>

Ricordando il modo in cui aveva battuto le ragazze Youkai dell' altra dimensione iniziò a capire parecchio.
L' intenzione era di sistamarle senza ucciderle.
Tuttavia durante le battaglie, lui ci andò pesante senza pensare ai danni che poteva fare.
Aveva rischiato di ucciderle e se le ha medicate era solo perchè non è esattamente quello che voleva.

Goldiaz:<< (pensando) Diamine. Però dovrei avere proprio un pò di
                 criterio prima di fare qualche idiozia. Credo di avere capito quello che ha detto. >>

Camminarono fino ad arrivare in fondo la via quando si fermarono
alla vista di una figura seduta accanto al muro alla loro destra.
Era un uomo in giacca grigia, pantaloni neri e un ascia dietro alle su spalle
dai capelli biondi e occhi castani. Aveva la testa abbassata e lo sguardo sospeso
nel vuoto.

Dante:<< Qui non ti conviene restare Almeno che non
               sia ubriaco o vuoi morire, ti consiglio di alzarti. >>
Goldiaz:<< Lei chi è? Scusa. >>
Uomo:<< Sono un ignoto disperso dannato individuo ignorato. >>
Dante:<< Scusa? >>
Goldiaz:<< Cosa? >>
Uomo:<< (alzandosi in piedi) Non che questo vi importi.
               Mi chiamo Veru, ma potete chiamarmi Zenit. >>
Dante:<< E questo sarebbe il suo nome. >>
Goldiaz:<< Perchè parli come se non fossi sicuro di come ti chiami? >>
Veru:<< Ti sembrerà strano ma...Non ricordò più niente. >>
Dante:<< Perfetto. Abbiamo uno smemorato. E quell' ascia!? >>
Veru:<< Fui attaccato da dei mostri e questa ascia che ho
             trovato in un negozio distrutto era l' unica cosa con cui potevo
             difendermi. >>
Dante:<< Tu verrai con noi. Avrei un sacco di domande da farti
              appena mi è possibile. Cerca di restare in vita. >>
Veru:<< Se proprio insistete. >>
Goldiaz:<< Perchè torchiarlo in quella maniera. >>

All' insaputa dei tre, su un edificio molto altro della città vi si affacciò una figura.
Era un uomo tutto vestito di nero dai capelli neri a caschetto e occhi neri.
Il suo sguardo freddo e spietato, e si era posato su Goldiaz, Dante e Veru.
Tuttavia fu sorpreso di percepire un aura demoniaca dal ragazzo dai capelli blu.

Golmar:<< Tu vorresti eliminarmi per quello che ho fatto ai tuoi
                cari? Vedrò di accoglierti in un piano che è molto più grande
                della tua misera caccia. >>

Non credo che questa battaglia sia venuta bene, ma ci ho messo l' impegno.
Non era supposto di essere fica, infatti era solo una degli assaggi interessati della storia.
Spero che vi sia piaciuto.

Libreria.

Dermoni
Razza: Mutante
Occhi: Azzurri
Questo essere è dotato di uno scudo specchiato al posto del braccio destro che ha l' abilità
di respingere ogni tipo di proiettile.
La sua mano sinistra ha dieci dita e può immagazinare con facilità dell' energia e rilasciarla scagliando
sfere di energia per sbaragliare nemici numerosi.
Il loro corpo è fatto di ferro dandogli una discreta resistenza.
Sfortunatamente non sopravivono agli attacchi o armi che risultano molto troppo potente per loro.

Volvona
Razza: Mutante
Occhi: Neri
E' una creatura dalle fattezze femminili il cui il corpo è composto interamente di sangue
ed ha otto zampe di ragno con cui può salire sulle pareti.
Questi ha una voragine sulla sua fronte da
cui può sparare dell' acido, inoltre il suo volto è ben tremendamente ustionato
di cui il restante residuo di acido colante dopo lo sparo possa esserne
la causa.
Ella dispone dell' abilità di diventare invisibile agli occhi degli altri in modo da sorprenderli
nel peggiore dei modi.
Questa abilità è indispensabile visto che loro sono deboli agli attacchi diretti.

Moloch
Razza: Demone
Occhi: Bianchi
Costui è un potente demone ai tempi di Mundus aveva prosperato sulle debolezze degli Umani.
Egli imponeva sui suoi credenti dei sacrifici umani per evitare la sua collera e si cibò
di esseri per puro piacere.
Aveva ingannato loro promettendogli la felicità eterna attraverso la sofferenza e la paura.
Costui ha un carattere grottesco quanto teatrale, infatti è solito usare vari termini latini,
poetici o addiritura frasi ad effetto nell' enfatizazione di alcune sue azione
o di quello che potrebbe succedere.
Tuttavia il suo terribile modo di impiegare battute teatrali o latine in maniera oltraggiosa
rivelò la sua presunzione di farsi beffe verbalmente e fisicamente delle disgrazie,
delle paure e delle arti che l' umanità ha affinato in questi anni, soprattuto quella teatrale.
Egli possiede il potere di manipolare il metallo e di impiegarlo sul suo corpo se è neccessario.
Il suo corpo originario fu interamente coperto di pelle bianca ed era dotato di zanne, artigli e code formate
con lame d' acciao.
Il suo crimine non imperversò al lungo quando Sparda gli distrusse il suo corpo privandogli
delle zanne, degli artigli e di ogni altro suo arto originario durante la sua memorabile
ribellione contro Mundus.
Tornato nel mondo degli Umani dopo molto tempo, Moloch c' è l' aveva a morte con
Sparda per avergli distrutto la sua grandezza e visto che la sua preda scomparve senza lasciare traccie,
decise di vendicarsi su Dante.
Moloch ricostrui il suo corpo assorbendo e rimodellando vari rottami e pezzi di ferraglia
raccattati in varie discariche.
Il suo corpo attuale è interamente ricoperto da degli stratti di ferro.
Il suo volto divenne grigio per via del metallo assorbito ed è salvaguardato da una maschera metallica essendo la sua parte non metallica.
Le sue zanne sono ora dei trappani con sopra i loro fondi delle spirali delle lame di motosega.
Ha delle motoseghe al posto degli artigli.
Le sue code sono ora composta da rottami con delle motoseghe che fuoriescono dalle loro punte.
Moloch ne approfitò del disastro causato per andare a stanare Dante e cibarsi
di lui in segno di vendeta compiuta contro il padre lasciando.
Appena trovò Dante e Goldiaz, tentò di ucciderli usando ogni trucco possibile con i suoi poteri,
ma purtroppo i suoi nemici ebbero la meglio, infatti dopo che Goldiaz gli ha inflitto una serie di
attacchi pesanti, Dante gli ha dato il colpo di Grazia e ha assorbito la sua anima ottenendo così una
nuova arma.

Veru
Anni: 26
Capelli: Biondi
Occhi: Castani
Razza: Umano
Egli è un essere disperso dall' identità ancora avvolta nel mistero a causa della sua amnesia.
Lui porta con se un enorme ascia trovata in un negozio distrutto dai mutanti e demoni di qualunque tipo.
Costui ha una personalità grottesca e bizzarra, ma tuttavia risulta anche inocua, anche se però Dante
sospetta qualcosa di nascosta in questo strano individuo.

Golmar
Capelli: Neri
Occhi: Neri
Razza: Mutante
Entità umanoide, creazione di un sanguinoso orrendo passato ancora inspiegabile e l' antagonista della storia.
Lui fu creato in laboratorio da degli ignoti scienziati che vennero uccisi per mano sua, possiede un armata
di Mutanti creati da degli esperimenti effettuati da lui stesso ed è il responsabile dell' attacco
contro Tokyo di cui furono vittime anche i genitori di Goldiaz e forse presumibilmente
Mina Nitsuki di cui non si sanno ancora le tracce.
Egli agisce nell' oscurita come per manipolare gli eventi che gli stanno attorno.
Golmar possiede una personalità spietata, fredda e sadica e compie azioni indicibili di vari
tipi solo quando ritiene necesario; eppure non si sa ancora quali siano i suoi piani
e le sue intenzioni rimangono tuttora ignote.

Armi

Moloch
Questo è una bracciale multiuso con il potere di manipolare il metallo che può trasformarsi in quattro cose come
Tre artigli, un trapano, un gancio e un guanto detonatore.
Ad ogni modo le sue trasformazione possono anche essere usate in attachi molto combinati che si prefigono allo scopo di
infliggere danni pesanti.
Il gancio consisterebbe nel aggaciare il nemico e attirarlo dove si voglia o nel raggiungere dei posti prima
ad ora preclusi.
Il guanto detonatore non è altro che un guanto metallico con l' abilità di sferrare dei
colpi esplosivi semplicemente concentrando il potere di questo artefatto
e rilasciare l' energia accumulata appena sferrato il colpo.

Attacchi

Tidal Wreckage
Proprietaro: Goldiaz
Consiste nel colpire il nemico con un colpo di spada verticale dall' alto, poi svanire nel nulla subito
dopo averlo sferrato, bloccare il nemico a mezz' aria con un aura oscura, travolgerlo vittima di un tempesta
di colpi molto taglienti, e infine ricomparire per poi sferrare un altro fendente verticale dall' alto
in una rapida sequenza.

Nasty Trick
Proprietario: Goldiaz
Il trucco sta caricare velocemente l' energia demoniaca, teletrasportarsi
davanti al nemico e sferrare un uppercut con la spada in salita
contro di esso rilasciando in contemporanea l' energia caricata.
Questa tecnica è l' esatto opposto ben modificato dell' Air Trick di Dante e del
Trick Up di Vergil.

Raging Scourge
Proprietario: Goldiaz
Questo inizia colpendo ripetutamente il nemico con una serie di colpi di spada mentre l' energia demoniaca
viene caricata proprio dentro di essa, poi dopo un pò i prossimi cinque colpi diventano più veloci,
e in infine gli sferra gli ultimi due colpi ancora più veloci di cui l' ultimo viene sferrato rilasciando
l' energia demoniaca e facendola esplodere su di esso.

Drive
Proprietario: Dante
Un geniale iconico attacco attuato caricando l' energia demoniaca nella sua spade e rilasciandola in onde
di energia distruttiva dipendentemente dalla quantità di energia impiegata nell' attacco.

Air Trick
Proprietario: Dante
L' utilizzatore si teletrasporta sopra il nemico e lo colpisce in picchiata.

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