only dreaming about learning to fly

di gg_gg
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Lista capitoli:
Capitolo 2: *** capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO 4 ***
Capitolo 5: *** capitolo 2 ***
Capitolo 5: *** capitolo 5 ***



Capitolo 2
*** capitolo 1 ***


I miei genitori mi hanno sempre insegnato ad essere una con i piedi per terra,insomma di non fantasticare troppo su eventi di cui io sono consapevole che non si avvereranno mai.Poi però l’anno scorso ho ‘’Conosciuto’’ il mio idolo,avendolo è naturale che la sera prima di andare a letto immagini di abbracciarlo di salire sul palco con lui o di avere un suo autografo,la stanza pian piano si riempie di suoi poster che diventano sempre più grandi con il passare del tempo,la memoria del telefono si intasa perché non può contenere tutte le sue canzoni e ti incazzi come una bestia iniziando ad eliminare qualsiasi cosa.

Mamma:’’perché c’è il poster di Nicki Minaj in bagno?’’
Io:’’Em..deve averlo portato li il cane’’Mi avviai verso il bagno
Mamma:’’Si il cane che non abbiamo,tu stai diventando malata Katy,se continui così prima o poi ti porto da un psicologo’’Mia mamma uscì dal bagno porgendomi il poster.
Io:’’Sempre la solita esagerata,dammi la scala che lo appendo’’
Mamma:’’No no no no,dai la tua stanza sembra quella di un boss con le foto delle sue vittime appese alle pareti’’
Io’’Madonna mamma quanto sei antica!E poi è la mia stanza e posso farci e metterci quello che cazzo mi pare e piace..quindi PER FAVORE dammi la scala.’’
Mia madre rassegnata mi diede la scala e cercò di dirmi qualcosa ma io corsi di sopra e chiusi immediatamente la porta.Lo spazio rimanente era poco ma ero sicura di trovare un pezzo di muro con i cavallucci marini da ricoprire.
Non appena finito scesi a fare colazione e dissi a mia mamma che sarei rimasta a pranzo dalla mia migliore amica.
‘’Mamma oggi rimango a pranzo da Sara e dopo raggiungiamo le altre sulla spiaggia ok?’’
‘’Ok,però non rientrare tardi che domani hai scuola e non voglio storie per alzarti’’
‘’No tranquilla torno a casa per le sette’’dissi poggiando la tazza sporca di latte dentro il lavandino e salutando mia mamma che stava lavando i piatti della sera precedente.

Mi incamminai per casa di Sara che abitava non molto distante da me e mi misi le cuffie..tutto procedeva tranquillamente fino a quando non vidi uscire da una super  mega villa lussuosa un figo che vedo ogni giorno a scuola con mille ragazze attorno..visto il mio bassissimo livello di autostima decisi di aumentare il passo o per meglio dire iniziai a correre così forte che quando arrivai all’angolo pensavo di essere morta per mancanza d’ossigeno.

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


Mentre Sara stava finendo di truccarsi mi suonò il telefono. ‘’Aspetta vado a vedere gli rompe’’ Esco dal bagno e mi diriggo verso la stanza di Sara appena di fronte. ‘’Pronto?!’’ ‘’Katyy sono la mamma torna subito a casa è tornato tuo padreee’’ ‘’Cosa?Come?Quando?Perchè?ARRIVO.’’ Inizio a correre come un cavallo da corsa,sfreccio davanti Sara,scendo le scale come un fulmine e afferro la borsa che si trovava sul divano in salone,infine apro la porta e inizio a correre. Attraverso il quartiere in meno di 3 minuti e quando ero quasi arrivata nella strada che porta a casa mia sbatto contro qualcosa e cado come una cogliona a terra stordita. ‘’Tuuutto ok?’’ ‘’Probabile’’Mormoro rialzandomi. ‘’Sicura?vuoi entrare a prendere un po’ d’acqua’’ ‘’No no grazie..sto bene,sono di fretta’’ ‘’Capisco abiti qui vicino?’’ ‘’Si appena dietro l’angolo’’ ‘’Strano che non ci siamo mai incontrati’’ ‘’Si,ascolta devo andare oggi è tornato mio padre,fa il soldato e a quasi un anno che non lo vedo,ci ha fatto una sorpresa’’ ‘’Ok ok,allora ciao’’ Camminai velocemente ma non corsi per paura di investire un’altra persona. Ero quasi arrivata a casa quando mi venne in mente che il tizio con cui avevo sbattuto era quel figo da cui ero scappata poco tempo prima.Diventai rossa e mi iniziarono a tremare le gambe,era la prima discussione che affrontavo con un tipo del genere. Aprii la porta di casa e trovai mio padre sul divano,senza pensarci un secondo gli saltai addosso e lui mi riempii di baci. ‘’Mi sei mancato’’ ‘’Anche tu piccola’’Entrambi ci commuovemmo compresa mia madre che scoppiò in lacrime quando mio padre mi consegnò il regalo. ‘’Cos’è?’’ ‘’Un regalo,per farmi perdonare di essermi assentato per così tanto tempo’’ Quando lo scartai non trovai niente di grosso solo un pezzo di carta. Non sapevo cosa fare se saltare o rimanere scioccata,ero pietrificata. ‘’è il miglior regalo della mia vita..’’ Inizialmente stetti calma ma il mio corpo mi chiese di saltare e urlare. ‘’VADOOO AL CONCERTO DEL MIO IDOLOOOOOO,VADO AL CONCERTO DEL MIO IDOLOOOOOOOOOO’’ ‘’Abbracciai prima mio padre poi mia madre’’ e corsi in camera mia a chiamare Sara sconvolta per la mia fuga improvvisa. Cercai il telefono per circa un’ora in tutta la casa ma non lo trovai. ‘’Oh cazzo,deve essermi caduto nell’urto..spero solo sia per strada e non a casa di Egli’’ Non vedevo altra soluzione quindi presi la borsa e la giacca e con la speranza di ritrovarlo a terra mi incamminai per la strada e non mi sorpresi affatto quando non lo trovai sul marciapiede. ''Non mi resta che suonare'' Mi avvicinai lentamente al citofono e lo pigiai lentamente sperando che in casa non ci fosse nessuno. Però mi sbagliai. ''Chi è?'' ''Emm..signora il mio telefono si trova in casa'' Non sentii più niente e ''magicamente'' il portone si aprii. ''MERDA.''Rimasi scioccata alla vista dell'interno di quella reggia perchè non poteva essere chiamata neanche casa.

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Capitolo 4
*** CAPITOLO 4 ***


Prima di arrivare alla porta c'era un immenso giardino da attraversare con un immensa piscina al centro. Feci tutto il giro e finalmente arrivai davanti l'ingresso. Suonai il campanello e mi venne ad aprire una signora,presumibilmente la cameriera. ''Desidera?..'' ''Ascolti prima ho sbattuto con il figlio del proprietario della casa e nell'urto deve essermi caduto il cellulare a terra,lui l'avrà raccolto..può chiamarlo per favore?'' ''Si accomodi vado a chiamarlo.'' Andai verso il salone che si trovava appena di fronte l'entrata. I mobili super moderni e l'arredamento non da meno,più spostata invece si evinceva una scala in marmo bellissima ma cui scese dopo poco tempo il ragazzo con il mio cellulare in mano. ''Questo è tuo''Mi porse il telefono ''Già,scusa per il disturbo,ciao.''Lo piantai li come un cretino e iniziai a camminare di spalle. ''Aspetta!'' ''Si..'' ''Non ci siamo presentati..io sono Daniel''Disse avvicinandosi a me ''Io mi chiamo Katy,piacere'' Ci fu un momento di silenzio e si capii subito che eravamo un po' in imbarazzo entrambi. ''Vuoi fare un giro?'' Perchè no?La casa era enorme e quando mi sarebbe capitata più un'occasione del genere. ''Si''Feci un accenno di sorriso ''Apposto,seguimi'' Il giro iniziò e la casa era più bella di quanto immaginassi. Pian piano che camminavamo prendevamo sempre più confidenza fino a farci anche qualche risata. In quell'ora vidi quel ragazzo sotto un'altro aspetto al di fuori del suo essere fighettino era anche simpatico e era piacevole stare con lui. Mi venne spontaneo guardare il cellulare..erano le cinque del pomeriggio e io avevo appuntamento in spiaggia con le mie amiche. ''Cazzo è tardi!'' ''Che succede?'' ''Ho appuntamento esattamente tra 20 secondi con le mie amiche in spiaggia,devo farmela a piedi e non arriverò mai!''Le mie amiche sono permalose sotto questo punto di vista e mi avrebbero tenuto il muso per un po'. ''Se vuoi posso accompagnarti io con la moto'' Non esitai un secondo e accettai. ''Si grazie mille'' ''Ok,allora aspettami fuori'' Feci di nuovo il percorso precedente e mi misi ad aspettarlo in strada. Passarono circa cinque minuti quando vidi aprirsi una vetrata dal quale uscii una splendida moto immacolata con in sella il principe azzurro..Ma ritorniamo alla realtà. ''Sali''disse porgendomi il casco. Infilai il casco e salì anche io in sella. ''Tieniti forte a me'' ''Si'' La moto partì a razzo e in meno di dieci minuti arrivammo sulla spiaggia. Scesi dalla moto e posai il casco nel baule. ''Mi farebbe piacere se tu rimanessi un po' con me.'' ''Se non disturbo accetto volentieri.'' Le ragazze ci fissavano e mi guardavano malissimo come se quello fosse il loro fidanzato ma io non ci feci molto caso e continuai a camminare. Le mie amiche sulle asciugamani in riva al mare erano troppo impegnate a pomiciare con i loro ragazzi per notarmi quindi proposi a Daniel di fare una passeggiata sulla spiaggia. ''Ci sto!'' A passo lento camminammo per un bel tratto..quando io sentii toccarmi la mano e in un baleno ci ritrovammo mano per mano. ''Facciamo una gara?!''Proposi io mettendomi sull'attenti ''In cosa consiste signorina''mi sorrise ''Chi arriva prima alla casetta del bagnino vince!'' ''Ti batto sicuro!'' ''Lo vedremo..al mio tre partiamo..3..2..1..VIAA!'' Non arrivammo neanche a metà strada e ci buttammo a mare entrambi iniziando a giocare con l'acqua come dei bambini..passammo tantissimo tempo in acqua fino a quando il sole tramontò. Uscimmo dall'acqua e ci appoggiammo alla riva. Lui mi buttò della sabbia negli occhi. ''Ahh..stupidoo adesso come la tolgo?'' ''Tranquilla ci penso io''si avvicinò sempre di più al mio viso e....CONTINUA.

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Capitolo 5
*** capitolo 2 ***


Mi sentii sollevata quando in fondo alla strada vidi casa di Sara..A quel punto posai l’MP3 con le cuffie dentro la borsa. Inoltrai il vialetto che portava alla porta e immancabilmente Rory,il suo cane,mi venne incontro rotolandosi a terra in cerca di coccole. ‘’Eiii bello,ahahaha mi sei mancato’’dissi iniziando ad accarezzarlo. Uscì Sara in tenuta casalinga, con le pantofole e il pigiama con gli orsetti.Andai a salutarla e subito dopo entrai. ‘’Sei davvero stupenda ahahah’’ ‘‘Se sei venuta per prendermi in giro puoi anche andare via ’’Disse dandomi una pacca sulla spalla. ‘’Ma daaii fattela una risata qualche volta,non fa mica male’’mi avviai verso la cucina ‘’Buon giorno signora’’salutai la sua madre che stava cucinando. ‘’Ciao Katy!’’ ‘’Così presto ai fornelli?’’ ‘’Si si,oggi oltre te abbiamo altri ospiti e non voglio fare brutta figura’’ ‘’Ma lei cucinerebbe bene anche bendata’’ ‘’Grazie tesoro,ma non esageriamo’’ ‘’Non sto esagerando,assicurato!’’ A quel punto raggiunsi Sara sopra nella sua stanza,e come sempre la trovai seduta al pc. ‘’Che fai?’’ ‘’Cerco di finire la mia relazione..manca poco tu mettiti comoda nel frattempo’’ ‘’Ascolto un po’ di musica,metto le cuffie’’ ‘’Ok perfetto,però in iniziare a cantare canzoni di Nicki Minaj che mi irriti’’ ‘’A volte sembri mia madre..cosa cazzo avete contro questa meraviglia?’’ ‘’Ci penserei due volte prima di chiamarla meraviglia’’ ‘’Pensa a scrivere che è meglio’’ Sara finì poco dopo e si buttò nel letto con me,mi tolse le cuffie come fa al suo solito e le posò sul comodino accanto. ‘’Sariii posso farti una domanda?’’ ‘’Certo,dimmi..’’ ‘’Chi c’è oltre me ospite a pranzo?’’ ‘’Un collega di mio padre con la sua famiglia,abitano in una mega villa qui vicino,sua moglie è direttore di scena e i soldi gli escono dal culo..ma sinceramente non li conosco’’ ‘’Capito..a che ora si pranza? ‘’Tra un oretta circa,fammi compagnia vado a sistemarmi,non posso presentarmi così,sembro un ornitorinco in prognosi riservata’’ ‘’Tu stai male ahahahha’’

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Capitolo 5
*** capitolo 5 ***


Le nostre labbra si sfiorarono ma nessuno dei due ebbe il coraggio di inoltrare quel momento,infatti ci allontanammo. Ero imbarazzatissima,senza dire nulla mi alzai e andai verso la borsa,presi il cellulare e vidi che era tardissimo! ‘’è già la seconda volta che non rispetto un orario,mia mamma si incazza a morte!’’ Andai verso Daniel ‘’è tardi devo tornare immediatamente a casa ma se vuoi restare un altro po’ torno a piedi.’’ ‘’No no,ti accompagno io,adesso fa buio e non voglio lasciarti andare da sola’’Si alzò e si tolse la maglietta zuppa d’acqua. Mi venne un colpo,aveva un corpo perfetto e gli addominali scolpiti..restai a fissarlo per circa un minuto ma lui si girò e io abbassai lo sguardo verso terra. ‘’Andiamo?’’ Mi disse avvicinandosi. ‘’Si..’’ Salimmo di nuovo sulla moto,mi misi il casco e stavolta andò anche più veloce di prima. Per strada non scambiammo una sola parola solo il suo ‘’Reggiti forte’’ ogni tanto. Mi lasciò davanti casa. ‘’Grazie mille,mi hai salvata da una punizione,grazie ancora’’ ‘’Grazie a te,ho passato un bel pomeriggio’’ Gli sorrisi,mi voltai e mi avviai verso la porta di casa. Entrata a casa e andai subito in cucina da mia mamma per dirle che ero tornata. ‘’Eccomi,sono tornata’’ ‘’Come mai così tardi?’’ ‘’Ho preso una storta per strada e mi sono dovuta fermare qualche minuto’’ ‘’Adesso ti fa male?’’ ‘’No no,tranquilla solo una semplice storta’’ Andai in camera mia e non ebbi neanche la volontà di chiamare Sara,ero troppo stanca e scioccata da quello che mi era successo poco prima. Continuavo a ripetermi ‘’Non posso crederci che un figo come quello voleva baciarmi,insomma ha milioni di ragazze ai suoi piedi che farebbero carte false per stare con lui!Io che sono una semplice ragazza che non si mette in mostra,anzi il contrario’’La vocina dentro di me non smetteva di pronunciare queste parole. L’indomani mattina la sveglia suonò alle 06:30 ma come sempre io non mi alzai e toccò a mia mamma buttarmi giù dal letto. ‘’Katy,svegliati!’’ ‘’Oggi non vado a scuola,sono troppo stanca’’dissi girandomi dall’altra parte ‘’Eh no!Alzati e vai a lavarti di corsa!’’ ‘’Che palle..’’rassegnata mi alzai e mi avviai verso il bagno. Alle 7:30 circa fui pronta..maglietta larga,pantaloncini e ballerine nere. Presi la colazione in cucina,salutai mia mamma e mio papà e mi avviai per la scuola mentre mangiavo il mio bel panino con la nutella. Entrai a scuola e posai i libri nell’armadietto,poi visto che ancora la campana non era suonata andai nel cortile,vidi Sara. ‘’Eii!’’ ‘’Ti sembra normale scappare a gambe levate senza dire nulla?!’’ ‘’No no,scusa ma quella è stata una delle telefonate più belle della mia vita..è tornato mio padree!’’ ‘’Coooosa?Vi ha fatto una sorpresaa?!’’ ‘’Sii,e mi ha anche portato i biglietti per il concerto di Nickiii!’’ ‘’Volevo esserci quando te l’ha dato..come hai reagito?’’ ‘’Mille emozioni,non posso spiegarlo..’’ In quel momento la campanella suonò e entrando dentro e andando verso la mia classe speravo di non incontrarlo. Camminavo di fretta come se qualcuno mi stesse inseguendo. Sara:’’Katy?!Cos’hai?!Sei strana!’’ ‘’Si vede molto?’’ ‘’Abbastanza,che succede?’’ ‘’Alla ricreazione ti racconto..’’ ‘’Ok,ma devo preoccuparmi?’’ ‘’No no..’’ Presi Sara a braccetto e entrammo tranquille in classe. Le prime ore passarono velocemente e senza nemmeno accorgermene suonò la campanella della ricreazione..mi recai in cortile con Sarina e delle mie compagne di classe,ci sedemmo sul muretto che dava sull’uscita e iniziammo a chiacchierare,fortunatamente Sara aveva dimenticato quello che dovevo raccontarle e da un certo punto di vista era meglio,non mi andava di ripensarci. Proprio in quel momento però circondato da un bordello di ragazzine lecca culo e da ragazzi popolari uscì LUI sul cortile..mi guardò ma mi venne istintivo girarmi. ‘’Luck!Non dovevamo provare quel pezzo per i bambini dell’orfanotrofio?’’ Corsi verso il figlio della mia professoressa di Italiano che pur essendo diplomato amava passare il suo tempo nella mia scuola,suonava benissimo quasi tutti gli strumenti e mi aveva chiesto di accompagnarlo con il canto in una canzone dedicata ai bambini sfortunati dell’orfanotrofio. ‘’S-si ma ora?’’ ‘’Non trovo momento migliore,vuoi che ti aiuti a portare la chitarra?Ti prendo in braccio?!Ti spingo?!SE NON TI MUOVI E CORRI TI STRANGOLO.’’ Velocizzò il passo e io mi misi direttamente a correre,ci recammo in sala musica,io presi il microfono e lui si sedette al piano. ‘’La canzone è Everytime di Britney Spears,la trovo una canzone bellissima che trasmette molte emozioni,passami la borsa così prendo il foglio con il testo’’ Presi la borsa che si trovava vicino a me poggiata a terra e estrassi direttamente io il testo. Luck iniziò a suonarla con lo spartito davanti e io dopo un grandissimo respiro feci uscire la prima parola. Apportò delle indifferenti modifiche e io lo seguì fino alla fine. Feci un leggero sorriso al musicista,tutto era andato alla perfezione,avevo cantato discretamente per una buona causa ma soprattutto non l’avevo incontrato..mi sentivo tranquilla fin quando qualcuno applaudì..

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