Show me

di Sweet Destiny
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap. 1 ***
Capitolo 2: *** Cap.2 ***
Capitolo 3: *** Cap. 3 La notte più bella della mia vita (parte 1/2) ***
Capitolo 4: *** Cap. 4 La notte più bella della mia vita (parte 2/2) ***
Capitolo 5: *** Cap.5 ***
Capitolo 6: *** Cap. 6 ***



Capitolo 1
*** Cap. 1 ***


26 Ottobre 2013 Forum di Assago Primo concerto a cui avrei partecipato ed era proprio quello di uno dei miei idoli!
Ho fatto molti sacrifici per avere i biglietti come quello di migliorare a scuola, perchè se no oltre a non avere i biglietti per il concerto tornavo in Africa; era quello che mi aveva imposto mi madre dopo se venivo bocciata.
Io sono di origini africane precisamente vengo dal Benin un piccolo stato neutro per i fatti suoi come la Svizzera.
Mancava solo una settimana e mezza al giorno del concerto ed io ero già in ansia.
Speravo che la sera del concerto mentre lui cantava mi sorridesse.
Feci passare mezza settimana d'inferno alla mia famiglia e ai miei amici, l'euforia di una sedicenne che doveva incontrare il proprio idolo è incontrollabile e la mia era peggio, mi stavo gia preparando il discorso da fargli ma sapevo che non ce l'avrei mai fatta e sarei scoppiata a piangere.
La sera prima del suo arrivo qui in Italia la mia amica Natalie mi chiamò.
<< Scusami Vanessa non posso venire domani all'aereoporto >>
Il mondo mi crollò addosso, non potevo andarci senza la mia amica.
<< Allora non vengo! >>
Natalie insistì a farmi cambiare idea ma non riuscì a farmi cambiare idea.
 
La sveglia suono a mezzo giorno, e il mio Bruno doveva essere eppena arrivato in aereoporto.
<< Adesso tu ti muovi e andiamo mi sono presa un pomeriggio libero perché mi hai fatto una testa grossa con questo Bruno Mars quindi alza quel culo vai a preparti e andiamo! >>, mi disse mia madre.
Non potevo disubbidire quando usava quel tono quindi corsi subito in camera mi misi i vestiti che avevo preparato i giorni prima per quel giorno
Era un bellissimo vestito semplice a fiori non tanto corto ma non lungo con degli stivali e calze alte e infine una sciarpa e la giacca di pelle marrone.
Mi misi un velo di trucco e scesi infretta munita di borsa con macchina fotografica e.
 tutto l' occorrente.
Arrivate all'aereoporto vidi grandi gruppi di Hooligan andare via.
Dentro all'aereoporto chiesi a una ragazza con in mano un poster di Bruno Mars se era gia andato via e fu così però nessuno riuscì a vederlo.
Mia madre tornò in macchina io andai nel primo bagno che vidi, ed era quella dei disabili per asciugarmi il viso dalle lacrime.
<< Come mai piange? >>, disse qualcuno dietro di me con un,accento straniero.
<< Perché non ho visto il mio Idolo! Avrei voluto vederlo solo io per dirgli tutto quello che avevo da dirgli e per piangere. Ma alla fine dovrò vederlo solo al concerto dove non mi noterà neanche! >>, finii di lavarmi il viso e mi girai, per vedere chi era la persona con cui stavo parlando.
Era prorpio lì, lui con il suo cappello alla Michael Jackson i suoi occhiali da vista non con la montatura quadrata, gli stessi che indossavo in quel momento anche io.
Il suo viso, i suoi suoi occhi dal vivo erano ancora più belli, i suoi occhi emanavano canzoncine d'amore bellissime.
Mi fece un sorriso a cui non seppi resistere, appena aprii la bocca me la tappò.  
Mi stava toccando, le sue mani, lisce e morbide erano sulle mie labbra e i nostri occhi si incontrarono, in quel momento non ero solo una fan pazzamente innamorata del suo idolo in quel momento ero anche una ragazza che si era innamorata di un ragazzo.
<< Non urlare! >>, mi disse togliendo con cautela la sua mano dalla mia bocca. Anche se avrei voluto che tenesse lì la sua mano.
<< Non era mia intenzione! >>, gli dissi con il magone alla gola, stavo per piangere, anzi stavo già piangendo!
<< Non piangere, rovineresti i tuoi occhi castano scuro bellissimo, anche se sono i pianti a rendere una ragazza stupenda te non ne hai bisogno! >>, mi asciugò gli occhi con un fazzoletto. Il suo accento straniero era bellissimo e l'italiano lo sapeva abbastanza bene. << Come ti chiami? >>
<< Vanessa >>,risposi con voce più bassa del solito. Essendo molto timida con le persone avevo la voce molto bassa e parlando con lui il mio Idolo lo era ancora di piu .
Iniziai a canticchiare Just the way you are, mi aiutava a tranquillizzarmi e cantò con me.
Aveva una voce angelica che mi tranquillizzò subito, la sua voce era indiscrivibile e incomparabile; era da mozzare il fiato.
<< Sei molto brava a cantare! Vuoi fare la cantante? >>, annuii. << Perché? >>
<< Perché è tutta la mia vita, non potrei immaginare la mia vita seza essa. Quando canto è l'unico modo in cui posso dimostrare chi e cosa sono, quanto sono speciale e cosa si sono persi trattandomi male e abbandonandomi, è l'unico momento in cui sono me stessa e e posso dimstrare quanto valgo! >>,risposi. Avevo appena confidato al mio idolo una cosa che non avrei mai immaginato di dire a qualcuno! << Scusami sei la prima persona a cui confido questo, di solito non racconto niente a nessuno;sono molto timida! >>
<< È un motivo bellissimo, è bellissima la tua determinazione nella musica, avrai successo! >>, mi sorrise. << Adesso devo andaere mi staranno cercando! >>
Prima che se ne andò gli chiesi di fare una foto con me e di farmi un'autografo sul mio diario.
" Ciao bella!" furono le ultime cose che mi disse prima di andarese, per me il mondo poteva finire lì!
Dovevo raccontare tutto a Natalie, ne sarbbe stata gelosa!

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Capitolo 2
*** Cap.2 ***


Corsi subito da mia madre.
<< Se arrivavamo prima potevi vederlo! >>, mi disse mia madre.
<< Ma nessuno lo ha visto lo hanno nascosto! >>, le risposi.
<< Allora potevo anche andare al lavoro! >>
<< No perché mentro ero in bagno l'ho visto e abbiamo parlato! Sono stata l'unica a vederlo! >>, iniziai a raccontargli tutto quello che era successo non tutto ma imparte.
Le feci vedere la foto e l'autografo. Ero esaltatissima volevo raccontare tutto a tutti.
Per prima cosa pubblicai tweet su Twitter citando Bruno Mars e le hooligan e per la prima vola ebbi tantissimi commenti e rtweet.
Erano le 2 di pomeriggio mentre ero al parco con Natalie un'altra nostra amica di nome Federica, anche lei un'Hooligan, il mio Iphone comprato una settimana fa vibrò per due volte e poi una terza volta. Erano le notifiche di Twitter quindi non le guardai.
<< Dai vediamo cosa hanno rtweettato! >>, mi disse Federica.
Presi il telefono. << Hanno rtwettato, mi hanno citato e mi seguono! >>
<< Chi lo hafatto? >>, mi chiese Natalie.
Guardai. Era Bruno Mars!
<< È Bruno Mars! >>, io e le mie amiche ci misimo ad urlare. << Mi segue, ha rtweettato e mi ha citato in un suo tweet. Ha scritto ciao, Quindi sei tu Vanessa la ragazza che ho conosciuto nel bagno dell'aereoporto?! >>
<< Rispondigli! >>, mi urlarono esaltate.
Gli risposi dicendogli: "Sì sono io! :) "
Il mio idolo mi seguiva! Ero assolutamente felice. Le mie amiche erano gelose ma erano felici per me.
Pochi minuti dopo rispose anche lui: " Ok, Spero di vederti in prima fila al concerto! >>
<< Spera di vederti in prima fila al suo concerto!!!>>, urlarono allunisola.
<< Okay sei diventata la sua Hooligan preferita! >>, disse Natalie.
<< Ed è accertato! Ha appena tweettato un nuovo tweet in cui ti cita. >>, disse mostrandomi il tweet con il suo telefono.
Aveva appena scritto un tweet dove mi aveva citata e in cui diceva: Prima Hooligan con cui ho parlato normalmente e Hooligan preferita.
<< A Bruno piaci! >>,disse Federica.
<< Ma cosa dici, con tutte le ragazze che può avere figurati se si innamorebbe di un persona a caso soprattutto se è come me. >>, le dissi.
<< Ma cosa dici! >>, mi rimproverò Natalie.
Non fecimo altro che parlare di Bruno Mars, del nostro incontro e del concerto tutto il pomeriggio.
Finalmente mi seguiva su twitter potevo mandargli qualche messaggio diretto!
Io e le mie amiche ci immaginavamo Bruno Mars un donnaiolo Casanova che non trovava una ragazza fissa per un periodo lungo di tempo, un ragazzo da una notte e via.
Ci immaginavamo che con le ragazze avesse sofferto quindi non si affezzionava ad una ragazza e non trovava quella giusta con cui stare. Un tipo che stava un po' con tutte e soprattutto con quelle sexy, sicuramente non come me! Poi con quel sorriso sexy e stupendo attirava chiunque.
<< Quanto era alto? >>, mi chiese Natalie.
<< Era più basso di me ma non di tanto, riuscivamo a guardarci negli occhi senza spostare lo sguardo in alto e in basso. >>,risposi.
La giornata passò infretta, e mano a mano passavano anche le altre fino ad essere alla sera del 25 ottobre.
Erano le 21 in punto e mancavano esattamente 24 ore al concerto stavo preparando tutto l'occorrente con Federica e Natalie per il concerto perché non volevo rischiare di arrivare lì in ritardo e non essere davanti al palco.
Per prima cosa preparammo il cibo e da bere, per seconda cosa preparammo gli striscioni, e in fine preparammo i vestiti una io canottiera bordeaux (mio colore preferito e anche di Bruno Mars), Natalie Blu e Federica Verde con stampata l'immagine di Bruno Mars fatta da noi una diversa dall'altra, dei jeans attilati blu e le convers, le mie erano nere e di pelle, in più mi preparai la bandana rossa e blu in tinta con i miei capelli rossi e con le punte blu e il cappello alla Bruno Mars.
Passammo una notte agitata, dormimmo sì e no 3 o 4 ore, non facevamo altro che pensare alle canzoni che avrebbe cantato, al modo in cui avrebbe cantato.
E la mattina dopo eravamo ancora più esaltate.
Ci svegliammo alle 5 per essere lì per le 6.30 o 7, perché dovevamo andare lì in pullman e treno.
Mi vestii velocemente, mi misi gli occhiali da vista, il cappello e legai la bandana al braccio.
Ci truccammo un po' però non eccessive, naturali, mascara, ombretto chiaro, blush e lucida labbra trasparente.
<< Sei troppo bella Vane! >>, mi disse Federica.
<< Anche voi non siete da meno! >>
<< Hai altri cappelli come quello per noi? >>, mi chiese Natalie.
Glieli diedi e scesimo giù in cucina per prendere velocemente una brioches.
<< Mettetevi subito le felpe fa freddo! >>, ci disse mia madre che si stava preparando per andare al lavoro.
Avevamo tutte la stessa felpa con il pelo allintero, solo che erano di colori diversi, ognuna la felpa dello stesso solore della canottiera.
Uscimmo di fretta. Presimo prima lo z407 e subito dopo il pulman z401 per andare a Villa fiorita e prendere lì la metro verde e andare ad Assago.
Eravamo arrivata abbastanza in anticipo ma alcune persone si erano già accampate lì.
Beh ne valse la pena perchè con il passare delle ore si stava affollando sempre di più!
Iiziarono a farci entrare, spinsimo tutti per essere tra le prime e fu così fummo le prime ad entrare dopo un gruppo di 6 ragazze e ragazzi.
I battiti del cuore acceleravano, l'gitazione aumentava e il mio sorriso stampato sul viso diventava sempre più grosso.
E il mio cuore smise di battere per un solo secondo quando una luce accecante mi accecò e quando la voce di un'angelo parlò.
<< Ciao Italia >>, disse Bruno.
Stavo piangendo, piangendo dalla felicità non potevo credere di essere lì!
Tutta la folla urlò e iniziai a urlare anche io; non mi importava se mi sarebbe andata via la voce ma dovevo farmi sentire!
Il suo sguardo era conteto ma anche perso come se stesse cercando qualcosa; sicuramente in quella folla immensa di persone non l'avrebbe mai trovata.
Sentirlo cantare fu un'emozione grandissima, vedevo le mie amiche piangere e centare ogni minima parola abbracciate a me.
Quella fu un'esperienza sensazionale, una di quelle esperienze meravigliose che vorresti ripetere solo una volta perchè non potresti viverla in miglior modo.
A un certo punto si girò verso di me, mi sorrise e continuò a cantare.
<< Anche se non era in programma Hooligan questa sera vorrei cantarvi Just the way you are. >>. Il concerto ormai era finito, quella era l'ultima canzone.
La musica iniziò, io e le mie amiche ci abbracciammo e Bruno si stava avicinando, non era tanto lontano da noi.
Stava cantando guardando me? Non era possibile, doveva girarsi e guardare anche le altre Hooligan.
<< Voglio te sul palco! >>, disse Bruno porgendomi la mano e continuando a cantare.
Le mie amiche mi spinsero verso di lui perchè non avevo il coraggio e mi aiutarono a salire sul palco.
Era la visione che avevo sempre desiderato, migliaia di fan che erano li per ascoltarti, essere davanti a un pubblico enorme, essere su un palco per fare quello che sai fare al meglio: cantare.
Bruno prese un microfono dal coro e me lo porse.
Ricominciò a cantare dalla seconda strofa guardandomi negli occhi e cantai anche con lui, le nostre voci sembravano essere create per stare insieme, quando cantavamo le nostre voci sembravano unirsi in un'unica voce anglica e melodiosa.
Aveva appena fatto un gesto che per me valeva tantissimo; cantare con lui e far vedere a un pubblico mondiale il mio talento. Non avrei mai saputo come ripagarlo.
Fece salire anche le mie amiche alla fine della canzone.
<< Grazie a tutti, buna sera e buona notte a tutti! È stato bellissimo! >>, disse.
E il pubblico urlò.
<< Noi adesso andiamo una festa privata in un locale privato! >>, mi sussurò a un orecchio.

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Capitolo 3
*** Cap. 3 La notte più bella della mia vita (parte 1/2) ***


Finito il concerto ci portò in limusin all'hotel in cui alloggiava.
<< Ma noi puzziamo e non abbiamo vestiti per un party fra pop star! >>, disse Federica a Bruno Mars!
<< Abbiamo vestiti tantissimi vestiti a disposizione che alla fine non usiamo, adesso andiamo e potete scegliere. >>, le rispose.
Nella sua camera c'erano tre bagni perché con lui in stanza c'era il suo migliore amico e un'altro ragazzo della crue.
Io e le mie amiche entrammo subito nei begni per farci una doccia veloce e uscite dalla doccia Bruno Mars era sparito.
<< Non avete vergogna di farvi vedere in asciugamano da Bruno? >>, chiesi alle mie miche.
<< Se potessi mi farei vederd anche nuda >>, rispose Natalie e Federica concordò.
Si aprì la porta ed entro Bruno con tre carellini dei vestiti.
Corsimo subito a scegliere i vestiti. Le mie amiche presero i più sexy e io quello meno sexy perchè non volevo essere troppo volgare.
Stavano tutte benissimo ma io non mi sentivo a mio agio in quel vestiti era troppo stretto e aderente.
<< Dai c'è la limusin che ci aspetta andiamo! >>. Ci disse, e le mie amiche corsero velocemente ridendo dalla felicità.
<< Aspetta Vanessa! >>, e il mio cuore si fermò di un battito. << Tieni ho riservato quello più bello per te >>, era bellissimo, assomigliava tantissimo al vestito che aveva usato Rihanna al debuttocome stilista al River Island durante la London Fashion Week 2013, solo piu bello con qualche decorazioni brillantini sul decolté e sui bordi alla fine del vestito e delle scarpe con i tacchi non altissimi di velluto blu scuro e con un bel decltè.
<< Assomiglia a quello che ha usato Rihanna, un'altro dei miei idoli. >>, gli dissi con tanti stupore, un vestito cosi non me lo sarei mai potuto permettere.
<< Ci assomigli a Rihanna solo che sei più bella! >>
Andai subito in bagno a cambiarmi, uscita dal bagno gli occhi di Bruno si illuminarono, forse mi trovava bella.
Non ebbimo tempo di commentare perchè stavamo facendo ritardo, corsimo subito giù e partimmo.
<< E quel vestito?! >>,mi chiese Federica.
<< Io non l'ho visto insieme agli altri >>, aggiunse Natalie.
<< Perchè gliel'ho preso io! >>,rispose Bruno.
<< Ah Capito! >>, dissero allunisola facendomi le facce strane, come per dire " Svegliati, ci sta provando! ".
Le sorrisi facendo gli capire che non ci sono speranze; era un cantante famoso chissà quante ragazze cambiava a notte.
Arrivammo alla festa, era un locale privato con le luce affusolate, musica abbastanza alta,karaoke e pieno di flash di macchine fotografiche dei paparazzi; eravamo a un party privato di popstar!
<< Des, c'è un problema! >>, mi disse Natalie. Des era uno dei miei nomignoli; Des stava per Destiny e Riri che stava per Rihanna perchè ci assomigliavamo.
<< I nostri genitori! >>, capii subito.
<< Chiamiamo ai miei e gli diciamo che abbiamo preso una camera nello in un hotel visto che finiamo tardi ed è lo stesso hotel di bruno e di avvertire anche i vostri genitori.>>, disse Federica.
<< Sei un genio! >> e l'abbraciai.
Chiamammo i genitori di Federica e poi iniziammo a divertirci.
Dopo tre bicchieri di alcolici ero già ubriaca e lo stesso le mie amiche, qualunque cosa dicevamo o facevamo ridevamo come matte.
<< Vieni a ballare! >>, mi disse Bruno anche lui ubriaco prendendomi per mano e trascinandomi in pista.Le mie amiche erano gia in pista a ballare con dei ragazzi.
<< Aspetta mi tolgo le scarpe! >>, le gettai sul divanetto in cui eravamo seduti.
Stavo impazzendo nom ero mai stata così ubriaca e felice!
<< Ti diverti a stare con me Rossa! >>, disse facendomi fare una giravolta.
Risi. << Si tanto! >> , lo abbracciai.
Quando lo abbracciai mi baciò il collo, mi scesero i brividi dal collo alla punta dei piedi e sentii la mia pancia andare in subbuglio. Un flash mi accecò di nuovo ma ormai ero abituata ogni due secondi c'era qualche flash che mi accecava.
Dopo aver ballato per neanche 5 minuti tornammo seduti sul divanetto.
<< Posso toglierti gli ochhiali >>, disse togliendomeli.
<< Ormai me li hai già tolti! >>, gli risposi ridendo.
<< Con gli occhiali sei più intellettuale e senza sei piu... >>, dallo sguardo capii cosa voleva dire.
<< Sexy? >>, chiesi.
<< Sì! >>, affermò.
Misi gli occhiali nella borsa.
Ci avvicinammo sempre di più fino ad essere seduti vicini vicini con un suo braccio attorno alle mie spalle e io sdraiata su di lui.
Stavamo parlando di noi della nostra vita e in tanto ridevamo come matti perchè continuavamo a bere, non tanto ma un bicchiere ogni 10 minuti ce lo facevamo.
Scoprii che con lui avevo abbastanza cose in comune e che era lo stesso tipo di ragazzo che io e le mie amiche ci immaginavamo.
<< Come mai capelli rossi e così lunghi? >>, mi chiese giocando con un ciuffo.
<< Perchè mi ricordano il sangue, sono tendenti al bordeaaux il mio colore preferito e mi fanno sembrare una ragazza forte, ribelle tenera ma anche sexy come Rihanna! >>
<< Hai ragione. Io preferisco te! >>
Risi. << Come mai ti comporti così con me? >>
<< Perchè in te c'è qualcosa che mi mi attira e che mi piace. >>, rispose.
Girai il viso verso di lui per vedere se s tesse mentendo. Avendo il suo braccio attorno alle mie spalle ero sdraiata su di lui e avevo la mia testa sulla sua spalla, girandomi verso di lui i nostri visi furono uno difronte all'altro distanti di nenche 5 centimetri.
Ci guardammo negli occhi intensamente.

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Capitolo 4
*** Cap. 4 La notte più bella della mia vita (parte 2/2) ***


Mi tirò su il viso verso il suo, mi scosto i capelli e mi baciò.
Quello fu il mio primo bacio, e fu con una star, la star di cui mi sono innamorata come se fosse un ragzzo qualunque guardandolo negli occhi all'aereoporto.
Ultra mega stupendo era l'aggetivo adatto a quel bacio; le sue labbra che sfioravano le mie dolcemente, all'interno delle mia bocca ci fu un groviglio con la mia e la sua lingua sembrava stessero ballando all'interno della mia bocca. I suoi morsetti sulle mie labbra erano delicati e dolci. Ero ubriaca ma quel bacio lo vissi come se fossi sobria perchè ricordavo ogni particolare.
L'unica cosa che fermò il nostro bacio per qualche secondo furono le nostre risate di felicità; neanchei flesh della macchina fotografica e il coro di "Uuuh!" Mentre ci baciavamo ci fermò. Non volevo smettesse ma dovevo prendere fiato.
Dopo il bacio tornia tra le sue braccia.
Le mie amiche mi fecero segno di venire un attimo da loro.
<< Vai da loro che ti vogliono! >>, mi disse.
<< Torno subito! >>, gli dissi ridendo e mettendomi le scarpe.
<< Ti aspetto! >>, mi prese il braccio e mi tirò verso di se per darmi un bacio.
Mi incamminai e mi girai per fargli ciao con la mano e notai che mi stava facendo la radio grafia del corpo che finì con guardarmi il culo.
<< Non guardarmi il culo! >>, gli dissi ridendo.
<< È bello come faccio a non guardarlo! >>, rispose ridendo anche lui.
Iniziavo a non reggermi più in piedi camminavo come un'ubriaca, ed era quello che ero.
<< E quel bacio?! >>, mi chiese Federica per tutte e due. Anche loro era ubriache non facevano altro che ridere come me.
<< Boh! >>, risposi. << Ha detto che gli piaccio e che ho un bel culo! >>, aggiunsi ridendo. Si misero a urlare per la felicità.
<< Allora questa notte scintille, la tua prima volta sarà con il tuo cantante preferito il meglio del meglio! >>, mi disse Natalie dandomi una piccola spinta di soddisfazione.
<< E voi? >>, le chiesi.
<< Bè per noi non è la prima volta, sai come siamo! >>,disse Federica.
<< Siete delle troiette! >>, dissi canticchiando.
<< E tu sei una verginella che sta sera perderà l'a sua verginità >>, canticchiò Federica.
<< Verginella santerella che ubriaca diventa la' più sexy e la più bella e molto vulnerabile al sesso! >>, aggiunse Natalie cattichiando.
<< Sesso violento per tutte sta notte! >>, conclusero insieme.
Ci misimo a ridere come delle matte.
<< Ragazze in posa, una foto! >>, ci disse un paparazzo con la macchina fotografica già pronta per scattare.
Ci misimo in poso face la foto è ce la mostrò; dopotutto anche se eravamo ubriache eravamo ancora messe bene esteticamente.
<< Allora tu e Bruno siete fidanzati? >>, mi chiese il paparazzo.
<< No! >> , gli risposi.
<< C'è del tenero fra voi due! Sei la prima Hooligan ad aver portato sul palco e ti fa cantare e poi ti bacia ci deve essere per forza qualcosa! >>, insistì.
<< Dai torniamo in albergo! >>, dissi alle mie amiche.
Andarono a dai i due ragazzi che avevano conosciuto quella sera e io tornai da Bruno.
 << Vuoi tornare in albergo? >>, mi chiese. Annuii per dirgli sì.
Si alzò mi prese per mano e uscimmo dal locale.
Fuori c'erano le mie amiche che ci apettavano con i ragazzi.
<< We come back to the Hotel? >>, chiese Bruno ai ragazzi.
<< Yes! >>, risposero.
Arrivati all'Hotel le strade per la camera da letto di ognuna di noi si separò, e la mia era quella piu bella.
Ero pronta per farlo, non mi sentivo insicura, quello era il momento giusto con la persona giusta.
Per prima cosa appena entrammo nella stanza ci tolsimo le scarpe, ci facevano male i piedi, avevamo ballato molto quella sera.
<< Allora cosa hai intenzione di fare? >>, mi chiese spegnemdo le luci e accendendo quelle dei comodini.
<< Quello che mi dice il cuore! >>, mi avvicinai a lui e lo baciai.
Mi slacciò la cerniera del vestito e mi tirò giù una spallina.
Mi baciò il collo, più che baciarlo lo stava mordendo e mi stava facendo dei succhiotti, intanto gli slacciai la camicia.
Ci trovavamo davanti al letto, e mi fece cadere su di esso. Piano piano mi stava spogliando e io gli tolsi la camicia.
Quando le nostre posizioni si invertirono, io mi trovavo sopra di lui, gli slacciai i pantaloni e lui se li tirò via.
Era tutto così bello , i nostri corpi quasi spogli si fioravano in ogni movimento.
Tornammo alla posizione iniziale io sotto e lui sopra che mi baciava e mi mordeva dolcemente da pertutto; sul collo, sul decoltè...
I nostri respiri erano affannosi ma non eravamo stanchi tutto era appena iniziato.
A ogni suo tocco leggero e soave mi usciva un gemito delicato e non forte, tutto quello che stavamo facendo in quel momento era delicato e non era rumoroso; il suo corpo che si strusciava sul mio non faceva movimenti bruschi.
Io lo stavo facendo con tutta me stessa, con tutto il mio cuore. Le cose che fino a poco tempo fa trovavo schifose in quel momento erano magnifiche perchè quelle cose andavano fatte con la persona con cui ti senti veramente pronta.
Le posizioni cambiarono, io mi facevo trasportare da quello che faceva lui.
Ci fu un secondo in cui ci guardammo negli occhi e in cui capimmo tutti e due che quella era la sera più bella della nostra vita.
Lo baciai e lo morsi dalla bocca scendendo fino al collo, e intano le mie mani massaggiava il suo petto liscio e muscoloso fino a scendere sempre più giù.
Si tirò su, io ero seduta su di lui continuavamo a baciarci, eravamo totalmente nudi, non avevamo nulla da nascondere.
Adoravo quando mi mordeva o quandi mi faceva i succhiotti, infatti li faceva in continuazione e vice versa.
Finimmo. Lui era sdraiato sotto le coperte io con la testa appoggiata sul suo petto.

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Capitolo 5
*** Cap.5 ***


<< Che ora è? >>, gli chiesi.
Guardò il suo orologio che aveva appoggiato su comodino. << Sono le sette e mezza del mattino. >>
Si tirò un po' più in su sullo schienale del letto e mi tirai anche io più in su con le coperte.
<< Mi passeresti i miei occhiali? >>, gli chiesi.
Me li mise e li mise anche lui. 
Prese una sigaretta dal comodino e iniziò a fumare.
<< Vuoi? >>,me la porse, ma rifiutai. << Dai non sei più una brava ragazza dopo questa notte.>>
<< Da questa notte sono passata da santerella a... >>
<< Da santerella sexy a cattivella sexy! >>,mi interruppe.
Mi porse di nuovo la sigaretta e feci un tiro. << Brava! >>, mi diede un pizzicotto su una guancia e mi baciò. << Ma non diventare dipendente! >>, aggiunse.
<< Tu fumi tanto? >>, gli chisi.
<< No, non tantissimo ma normale. >>.
Avevo molto sonno gli occhi mi si stavano chiudendo.
<< Hai sonno? >>, mi chiese accarezzandomi.
<< Hum hum! >>, annuii.
<< Avresti mai immaginato che iniziassi a provare qualcosa simile all'amore per una mia fan? >>, mi chiese. Spalancai gli occhi, il mio cuore iniziò a battere fortissimo. << Sì sei tu quella mia fan! >>, mi accarezzò il viso.
<< Sai quando ti ho visto per la prima volta nel bagno dell'aereo porto in quel momento non ero solo una fan pazzamente innamorata del suo idolo in quel momento ero anche una ragazza che si era innamorata di un ragazzo. >>
<< Davvero? >>, mi chiese incredulo, annui e lo baciai. Mi fece uno dei suoi grossi sorrisi. << Dai adesso è meglio dormire un po'! >>
Aspettai che si addormentasse per mettermi la mia biancheria intima.

Ci svegliammo all'una con un flash di macacchina fotografica. 
In stanza c'era Philip il migliore amico di Bruno. 
<< Quella foto non va a finire da nessuna parte vero? >>, gli chiesi.
<< Dai è solo per un po' di gossip! >>, mi disse.
<< Dai Philip se non vuole non metterla da nessun parte! >>, disse stiracchiandosi Bruno.
Mi guardò con uno sguardo che sembrava dire:"Dai fammela mettere!".
<< Va bene, ma non mettere il mio nome. Se prorpio devi metterlo metti Emvaije che è  il mio nome d'arte. >>, accossentii alla fine.
<< Grande! Siete venuti troppo teneri! >>, aggiunse.
Philip e Bruno iniziarono a parlare in americano ma non capii molto, l'unica cosa che capii che la sua casa discografica aveva accettato di produrre qualcuno e che voleva vederlo al più presto.
<< Ok Philip see you later, Now got out! >>
<< Ok the lunch is prêt! >>, aggiunse Philip uscendo dalla stanza.
<< Vai a prepararti prima tu >>, mi disse.
Scesi dal letto e presi i miei jeans e la canottiera che avevo messo la sera del concerto. 
Mentere mi incamminavo verso il bagno mi girai vero di lui, il suo viso non era più così tanto solare, il suo sgruardo era perso nel vuoto.
<< Che fai mi guardi il sedere? >>, gli dissi per scherzare.
<< Certo, senza il vestito addosso è ancora più bello! >>, sorrise ma non era un sorriso di totale felicità.
Mi infilai i pantaloni e la canottiera e andai a sedermi vicino a lui. << Che cosa è successo? >>
<< Niente, è successa una cosa bellissima per me ma potrebbe essere sia una cosa bella che brutta per qualcun'altro >>, rispose.
<< E che cosa? >>, gli chiesi.
<< Non è importante >>, mi fece un sorriso rassicuratore.
Mi alzai andai in bagno a preparmi. Mi lavai la faccia e mi truccai un pochino. 
Perchè Bruno era triste? Dovevo scoprire assolutamente cosa era successo.
Uscita dal bagno era già vestito e sdraiato sul letto. Indossava una camicia di jeans con le maniche tirate in su una T-shirt grigia e dei jeans militari.
<< Tieni, se vuoi mettiti queste! >>, indicò una maglia difianco a lui.
Era una canottiera bordeaux femminile ornata da pizzo e una giacca di pelle nera con le borchie sulle spalle. Da dove prendeva quei vestiti? Mi tolsi la maglia che indossavo e i misi quello che mi aveva dato e le scarpe che avevo al concerto.
Scemimo nella sala da pranzo dove c'erano Philip, le mie amiche con i ragazzi che vevano conosciuto alla festa che ci aspettavano per mangiare, anche le mie amiche erano vestite con altri vestiti e con le stesse scarpe con il tacco della festa di ieri.
Mi sedetto al tavolo con loro, Bruno era ancora lì a parlare con Philip, volevo capire cosa si stessero dicendo ma non li sentivo e non li capivo molto.
Bruno si sedette vocino a me, mi accarezzò il viso e mi baciò, avevo capito che c'era qualcosa che non andava e sta bo male anche io per lui, ma non volevo chiedergli niente non volevo farlo innervosire, avrei aspettato che me lo dicesse lui.
<< Cosa facciamo oggi? >>, chiese Philip.
<< Visto che siete di Milano portate ci a visitarla. >>, disse il ragazzo che sta notte aveva fatto scintille con Federica.
<< Ma basta Duomo, lo abbiamo visto molte volte. >>, disse quello di Natalie.
<< Andiamo alla China Town in via Paolo Sarpi. >>, propose Natalie.
<< Ceniamo anche fuori. >>, disse Bruno prendendomi la mano sotto al tavolo. Aveva capito che stavo male per lui e mi stava rassicurando.
<< Al messicano. >>, dissi mo all'un'isola io e le mie amiche.
Era da tanto che organizzavamo di andare al ristorante messicano ma non riuscivano mai ad andarci.
Adesso dovevamo avvisare i nostri genitori, non potevamo sparire così.

Tornai di sopra con Bruno, per sistemare le mie cose.
Non riuscivo a vederlo così dovevo assolutamente sapere cosa gli succedeva. << Che cosa succede Bruno? >>
Era sdraiato sul letto a guardare il soffitto, mi sedetti di fianco appoggiò la testa sulle mie gambe e iniziai ad accarezzargliela.
<< La notizia positiva è che ieri sentendoti al mio concerto qualcuno è rimasto molto colpito e vuole offrirti un contratto discografico. >>, mi disse.
<< Cosa?!?! Non ci credo!! >>, ero abbastanza estere fatta era il sogno della mia vita, non sapevo se ridere o piangere, ero rimasta lì immobile con le mani sul viso e gli occhi spalancati dallo stupore.
Bruno si alzò per vedere la mia aspressione del viso. Si mise a ridere e mi saltò a dosso facendomi il solletico per farmi reagire.
<< Qual è quella negativa. >>, gli chiesi.
Si trovava faccaia a faccia sdraiato su di me. << Non importa. >>. E mi baciò.

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Capitolo 6
*** Cap. 6 ***


Tornai di sopra con Bruno, per sistemare le mie cose.
Non riuscivo a vederlo così dovevo assolutamente sapere cosa gli succedeva. << Che cosa succede Bruno? >>
Era sdraiato sul letto a guardare il soffitto, mi sedetti di fianco appoggiò la testa sulle mie gambe e iniziai ad accarezzargliela.
<< La notizia positiva è che ieri sentendoti al mio concerto qualcuno è rimasto molto colpito e vuole offrirti un contratto discografico. >>, mi disse.
<< Cosa?!?! Non ci credo!! >>, ero abbastanza esterefatta era il sogno della mia vita, non sapevo se ridere o piangere, ero rimasta lì immobi le con le mani sul viso e gli occhi spalancati dallo stupore.
Bruno si alzò per vedere la mia aspressione del viso. Si mise a ridere e mi saltò a dosso facendomi il solletico per farmi reagire.
<< Qual è quella negativa. >>, gli chiesi.
Si trovava faccaia a faccia sdraiato su di me. << Non importa. >>. E mi baciò
.





Non ci credevo ma lasciai perdere. << Dio mio Bruno, io grazie a te posso realizzare il sogno della mia vita. >>, dissi prendendogli il viso, avevo il magone. << Bruno, come è possibile che tutto questo sia vero? Che io sia qui con te, che io ti conosca, che tu mi conosca e che tu... >>, stavo piangendo.
<< Che io prova qialcosa per te... >>, disse sedendosi di fianco a me e asciugandomi le lacrime. 
<< Se la gente pensa che ho approffittato di te, della tua fama?! >>
Mi fece mettere in mezzo alle sue gambe e mi abbracciò, avevo la testa sulla sua pancia ed era dura ma confortevole.
<< Tu non hai approfittato di me, è stato un caso che ci siamo incontrati in bagno, ed è stata una mia volontà volerti sul palco a cantare con me e lo ripeterò a tutte le persone, a tutti i giornalisti e paparazzi che me lo chiederanno se sarà nevessario. >>
<< Ma se non ti crederanno? Se tutte le altre fans mi odieranno? >>, ero preoccupata perchè tutto questo non poteva essere vero, ma non dovevo agitarmi perchè avevo problemi a respire e se mi innervosivo o mi agitavo poteva venirmi l'asma o potevo andare in iperventilazione; ed era quello che mi stava per succedere.
<< Dai, calmati, respira tu sei una persona fantastica, io so come sei veramente non importa ciò che pensano gli altri. >>, mi disse. Quelle parole mi fecero star bene moralmente ma fisicamente stavo facendo ancora fatica a respirare.
 << Bruno... Chiama le mie.... Amiche... Digli che sto male... Che non riesco a respirare... >>, gli dissi, facendo fatica.
Corse subito, e pochissimo tempo dopo tornò con le mie amiche e un medico, il suo medico.
Il dottore si avvicinò subito vicimo a me e cercò di tranquilizzarmi, monitorò le funzioni vitali.
<< È in iperventilazione ma è cosciente, non ho qui l'occorrente quindi datemi quel sacchetto di carta per farla respirare. >>, disse il dottore.
Perchè a me? Perchè adesso? Perchè davanti a Bruno?
Giardai Bruno mentre respiravo con il sacchetto, vedevo che era preoccupato, non sapevo cosa dirgli, non sapevo che che fare. 
<< Vi lasciamo da soli. >>, disse Natalie.
Si sedette ancora nella stessa posizione di prime, ero appoggiata tra le sue gambe con la testa sulla sua pancia. Continuai a respirare con quel saccetto.
<< Scusa, non volevo è colpa mia. >>
Mi accarezzò. << Non può essere colpa tua. Anzi è colpa mia ti ho messo troppa pressione. >>
<< No! Non è colpa di nessuno, è colpa della mia paura. >>. Mi girai verso di lui. << Tranquillo non capiterà più, non mi capita quasi mai. >>, lo baciai. Mi baciò con tutta la passione che aveva, come se quello fosse il bacio più importante che mi dovesse dare, come se in quel bacio ci fosse stata la pura di avermi potuto perdere. Infine mi abbracciò forte a se. Che bella sensazione sentirsi amata, desiderata, voluta bene, sensazioni che non avevo mai provato.
<< Ho avuto paura, my sweetie. >>, mi baciò la testa e mi strinse ancora più a se, lo abbracciai anche io.
Era un momento dolcissimo, uno abbracciato l'altro, e non sapevo se ci saremmo mai stancati. Mi sentivo suo, appertenevo a lui, eravamo come un'unica persona.
<< Questo momento è da immortalare. >>, disse prendendo il telefono dal comodino.
Dopodiché scattò la foto.
La mise su twitter scrivendo: Don't tuch my sweetie because she is mine.
<< Tender. >>, gli dissi sorridendogli
Le mie amiche entrarono di colpo abbastanza agitate. 
I nostri genitori non credevano a ciò che ci era successo, e allora Federica e Natalie avevano deciso di dimostrarglielo portandogli Bruno a casa mia, erano tutti lì c'era persino mia zia anche se dubbiosa cercava di convincerli.
<< Scusa Bruno se ti abbiamo messo in mezzo. >>, gli disse Federica.
<< Non è un problema, verrò ci prepariamo tutti e andiamo. >>
Poco dopo eravamo tutti pronti, entrammo in limusindal retro dell'Hotel e a dammo verso casa mia.
Chiamai mia madre per rassicurarla ma sapevo che appena artivata a casa avrei ricevuto una ramanzina lunghissima.
Ma quando arrivammo davanti a casa mia e i nostri parwnti uscirono fuori per il rumore della macchina  rimasero a bocca aperta, sbalorditi che stessimo dicendo la verità.
Federica e Natalie scesero per prime.
<< Conoscerò i tuoi genitori. >>, mi disse Bruno.
<< Eh si, ma non farti intimidire. >>, gli dissi accarezzandogli il viso.
<< Ovvio, non bisogna mai farsi intimidire dai genitori della propria ragazzz per lo meno quasi ragazza, mi farebbe perdere il rispetto, la dignita. >>, disse.
Le uniche parole che avevo sentito nel suo discorso erano: della propria ragazz.
<< Propria ragazza?!? >>.
<< Certo, scendiamo se no si preoccupano. >>, mi disse. Sorrisi dalla felicità. << Breack a leg. >>, era un buona foryuna i  inglese. Mi diede un bacio e scese, mi porse una mano per farmi scendere.
Quando videro scendere Bruno dalla limusin rimasero ancora più stupiti. Lo invitarono ad entrare nella mia villetta. Quel quartieri era proprio nello stile americano e anche la mia casa lo era; grande, spaziosa e bella.
<< Volete un caffè? >>, chiese mia madre a Bruno, a Philip e agli altri due ragazzi.
<< Certo. >>, risposero.
<< È proprio una bella casa. >>, si complimentò Bruno.
Mia madre adorava i complimenti sulla casa e detto da un personaggio famoso che sicuramente viveva in ville mega galattiche era un onore.
<< Non abbiamo mai visto le nostre ragazze così contente. >>, disse il padre di Natalie.
<< E guardate Vanessa sprizza di felicità! >>, aggiunse la madre di federica.
<< Tra me e lui c'è qualcosa. >>, dissi con fatica e prendendo per mano Bruno.
In quel momengo entrò moa sorella, il mio fratellastro più grande di me e figlio del nuovo marito italiano di mia madre, e l'altra mia zia con i nostri cugini.
<< Ooh Dio Bruno Mars è qui e c'è anche Philip!? >>, esclamò il mio fratellastro.
Gli altri appena entrati si entusiasmarono.
<< E a quanto pare è il fidanzato della tua sorella. >>, lo informò la madre di Natalie.
<< Oh cazzo. >>, disse contento.
Spieggammo tutto quello che era successo sorvolando sulle  istre notti nella camera d'albergo con i ragazzi. Non li guardavano male, anche perchè con tutte le belle cose che gli avevamo raccontato sul loro conto non potevano altro che guardarli con ammirazione.
Ci diedero il permesso do stare con loro e nel frattempo che io e le mie amiche ci vestissimo i nostri parenti parlavano con loro, sualla loro carriera musicale visto che erano venuti a conoscenza  del mio contratto discografico che sarebbe avvenuto a giorni.
Prestai alle mie ami he dei miei vestiti. Non ci vestimmo appariscenti, perchè dopo tutto eravamo ragazze normali; ci misimo un paio di jeans, una canottiera un felpone pesante.
Scesimo velocemente, non volevamo farli stare altro tempo con i nostri parenti, i miei era simpaticissimi ma non volevo che raccontassero cose imbarazzanti su di me.
<< Vanessa il mettiti il cappello o starai mala, sai anche te quanto sei cagionevole. >>, disse mia madre.
<< Ci sarò io a proteggerla. >>, disse Bruno mentre prendevo il cappello.
<< Mi raccomando, usate delle precauzioni sapete a cosa ci riferiamo. >>, disse mia zia, quella che non aveva figli e dhe era già lì  a casa mia per convincere i nostri genitori.
Mi si spalancarono gli occhi per l'imbarazzo ma anche per lo spavento.
Uscimmo di casa. << Bruno, noi non abbiamo preso alcuna precauzione, te non hai usato il preservativo. >>
<< Lo so! Cosa avevo in mente?!?! >>, disse.
Non era un problema, bastava vedere se mi arrivava il ciclo.
Eravamo in giro in via Paolo Sarpi, ero mano per mano cin Bruno, la gente guardava e scattava foto.
<< Cosa vuol dire cagionevole? Lo aveva detto tua madre prima. >>, mi chiese Bruno.
<< Vuol dire che una persona si ammala o si fa male facilmente, per esempio che potrebbe bastarmin un po' di vento freddo a farimi venire l'influenza. >>. Era una cosa dolce spiegare il significato di una parola italiana a Bruno.
 Passammo davanti a una vetrina di vestiti da sposa, io li adoravo. Ho sempre voluto sposarmi come una principessa di una favola.
<< Vuoi provarne qualcuno? >>, mi chiese.
Gli sorrisi dalla contentezza.
La boutique era molto bella, e il personale era molto gentile anche perchè avevano una star famosa come cliente.
Addocchiai subito il vestito che mi piaceva e quando lo provai me ne innamorai.
<< Ma porta sfortuna far vedere il vestito allo sposo prima di sposarsi. >>, disse la ragazza cinese con l'accento orientale.
<< Ma noi non ci dobbiamo sposare. >>, le dissi sorridendogli.
<< Ti piace molto? >>, mi chiese Bruno.
<< Lo prendo. >>, disse Bruno.
Cosa?! Era impazzito, però era una cosa anche dolce.
<< Sei pazzo? >>,gli dissi.
<< No, lo terrai di ricordo e magari lo userai per un video musicale. >>, disse. Si avvicinò e mi sussurrò, << Se un giormo ci sposeremo il vero vestito lo prenderemo da un'altra parte. >>
Lo guardai con occhi innamorata, lo amavo, se avessi potuto me lo sarei sposata in quel preciso istante.
Tornammo in hotel e decisimo di ordinarlo il cibo messicano, perchè in ristorante avremmo avuto qualche problema.
Solo adesso mentre ero in camera di Bruno e guardavo le foto del concerto realizzai che domani mattina lui sarebbe partito per continuare il suo tour. Forse era questo il motivo del perchè non capivo il perchè che anche lui fosse triste e preoccupato.

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