Non tutto è rose e fiori

di kailove
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ritorno ad Avalon ***
Capitolo 2: *** L'ARRIVO DI AMY ***



Capitolo 1
*** Ritorno ad Avalon ***


I DREAM

I DREAM

 

Seconda serie

 

- CAPITOLO 1° -

 

IL RITORNO AD AVALON

 

 

Una nuova estate era arrivata, e per i nostri amici era tornato il momento di tornare alla scuola per talentuosi, Avalon Higts.

Salendo sul pullman, Felix fu felice di rivedere tutti i suoi più vecchi amici e venne a sapere che Olly e Natalie si erano messi insieme: era felice per loro, ma come fosse avvenuto non gli interessava. Dopotutto non aveva ancora dimenticato che a causa di Natalie, lui ed Amy non avevano potuto sfruttare al meglio il tempo che avevano a disposizione prima che lei partisse. Già, Amy... Chissà dov'era; non aveva più avuto sue notizie dal giorno in cui si erano separati. Ma di cosa si preoccupava? Gli aveva detto che sarebbe tornata, e la sua Amy manteneva sempre una promessa! Ma per tutto l'anno in cui non l'aveva nè vista nè sentita aveva avuto come uno strano presentimento, come se al ritorno della ragazza le cose si sarebbero messe un po' male... Ma si diede mentalmente dello sciocco. Perchè le cose sarebbero dovute andare male? Lui ed Amy si amavano, era questo che importava! E se... Se Amy in Italia avesse conosciuto qualcuno più carino di lui? Più divertente? E se si fosse innamorata di un altro? NO! Si rifiutava di credere certe cose! Amy era sua!

Calvin guardò attentamente l'amico: era un po' preoccupato per Felix, da quando Amy era partita sembrava uno zombie! Aveva sperato che, tornando a scuola, si fosse rallegrato un po', magari anche flirtrato... Invece era più zombie di prima.

<< So a cosa pensi. >> trasalì e rivolse a Frankie uno sguardo di fuoco. << Sei impazzita? Mi hai fatto venire un colpo! >> lei rise e si sedette di fianco a lui, dandogli un piccolo pugno sul braccio. << Che esagerato! Se avessi veramente voluto spaventarti, avrei fatto di meglio! >> gli assicurò facendolo spaventare giusto solo un pochetto!

<< Nessuno ha avuto notizie di Amy? >> domand Aaron e tutti si girarono a guarlarlo male. << Che... Che ho detto? >> balbettò il ragazzo un po' spaventato e Jay gli indicò Felix con un cenno della testa, Aaron capì e si sentì in colpa. << Felix... >> << Non preoccuparti, Aaron. Probabilmente si sarà dimenticata che esisto e avrà trovato qualcun altro. >> concluse Felix amaramente e andò a sedersi su un sedile isolato.

 

Il viaggio non era durato molto, ma a loro era parsa un'eternità, felici finalmente di ritornare in quella scuola che aveva insegnato molto e che l'anno prima avevano rischiato di perdere a causa di problemi finanziari.

Scesero dal pullman e video Patrick ed Analie che li attendevano, anche loro contenti di rivederli. Dopo gli abbracci e i convenevoli i ragazzi

Felix chiese di avere una camera singola, e aveva un'aria talmente disperata e truce che i professori acconsentirono senza pensare nemmeno per un momento che lo facesse per fare il grande. Anche i compagni si preoccuparono ancora di più per l'amico, ma purtroppo avevano le mani legate, e qella sensazione di impotenza non piaceva a nessuno di loro...

<< Professor Toone, non ha più avuto notizie di Amy? >> chiese Stacy al vecchio professore, che abbassò gli occhi con aria dispiaciuta. << Sì, oggi pomeriggio vi diremo tutto. >>

Toone si sentì in colpa vedendo gli occhi dei suoi studenti riempirsi di gioia e speranza.

<< Proprio tutto, Toone? >> gli chiese Patrick esitante e Analie rispose: << Papà, non puoi! La madre di Amy ci ha chiesto di mantenere la massima segretezza! >>

<< Ed è quello che farò. Ma hanno il diritto di sapere almeno le cose basilari. E cioè che Amy tornerà. >> << Se lo dici tu... >>

 

<< Ehi, Felix! >>

Nella stanza, Felix non aveva voglia di alzarsi; richiedeva troppa energia e lui si sentiva completamente svuotato... << E' aperto. >> disse quindi.

Vide Calvin, Jay, Olly e Aaron entrare di corsa con dei sorrisi che arrivavano agli occhi e lui li invidiò. << Come mai avete le facce così contente? >> chiese.

<< Toone oggi pomeriggio ci darà delle notizie su Amy! >> lo informò Olly e Felix sgranò gli occhi. Amy? Toone sapeva qualcosa riguardo a Amy? Si alzò di scatto e uscì di corsa dalla stanza, cercando freneticamente il prof. Perchè Amy aveva dato sue notizie a Toone e non a lui? Come aveva potuto farlo? Il ragazzo sapeva che probabilmente quella rabbia era ingiustificata, ma in quel momento era la sola cosa che lo aiutava a correre a quella velocità pazzesca; finalmente vide il professore e gli andòè incontro, fermandosi poi a un metro di distanza da lui e piegandosi in due ansante.

<< Felix! Una corsa di riscaldamento? >> gli chiese il vecchio incuriosito. Il ragazzo scosse la testa e Toone aspettò che riprendesse un po' di fiato. Dopo qualche secondo Felix si rimise eretto e lo guardò fisso negli occhi. << Cosa sa di Amy? Dov'è? >> Vedendo che Toone scuoteva la testa, Felix si infuriò. << Non mi dica bugie! Ho saputo che lei ha notizie di Amy! >> << Sì, è vero. Non lo nego affatto. Voglio solo dire che lo saprai oggi alle 15.00, insieme a tutti gli altri. E ora vai a lezione, Patrick non gradisce i ritardatari. >>

Felix rimase a guardare la schiena del professore finchè non scomparve dal suo campo visivo. Doveva aspettare le 15.00. Guardò l'orologio. Le 9.15... Non ce l'avrebbe fatta as aspettare zitto e buono tutto quel tempo...

 

Finalmente arrivarono le 15.00 e Felix fu il primo a raggiungere l'aula di proiezione, dove Toone avrebbe finalmente detto ciò che sapeva.

Toone guardò tutti i ragazzi, respirò profondamente, conscio alla tesa presenza di Patrick e sua figlia: << Allora, ragazzi. La madre di Amy mi ha contattato una settimana fa dicendomi che Amy tornerà quest'anno. >>

Tutti esultarono, ma Felix fu l'unico a rimanere in silenzio. Toone continuò. << Amy arriverà domani pomeriggio, ma mi raccomando. Non dovete investirla con delle domande, e dovete lasciarla calma. >>

<< Cosa? >> domandarono i ragazzi all'unisono. << Perchè? Sta male? >> chiese Daisy preoccupata e Toone scosse la testa. << No, no. O almeno ora no. Ha avuto... una brutta influenza in Italia e non è ancora guarita completamente. Per questo vi invito a lascia tranquilla. >>

Felix lo guardò dubbioso. Non sapeva perchè, ma era più che sicuro che il professor Toone stesse mentendo riguardo l'influenza, ed era anche sicuro che stesse omettendo qualcosa... Ma cosa nascondeva? Anche Patrick e Analie avevano l'aria di sapere più di quanto dicessero... Cercò di calmarsi. Domani avrebbe avuto tutte le risposte che voleva. Tanto valeva godersi il ritorno ad Avalon Heights.

 

TO BE CONTINUED...

 

Eeeeeeeeeh, finalmente torno col continuo della fic su I DREAM!! ^____________^ Siete curiosi di sapere cos'è successo a Amy in Italia? Sì????? ALLORA AL PROSSIMO CAPITOLOOOOOOOOOOOOO ^_-

 

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Capitolo 2
*** L'ARRIVO DI AMY ***


Avalon Heigts

Avalon Heigts... Eccola lì, finalmente. Era più grande di come si era aspettata. Si guardò intorno ammirata: i giardini erano veramente estesi e la scuola sembrava un castello! Però...

<< Amy! Per l'amor del cielo, tesoro, muoviti! >> la chiamò la madre per la decima volta. Sbuffò. Avrebbe voluto rimanere ad ammirare la costruzione, ma... Era tempo che incontrasse i suoi vecchi professori e i suoi vecchi compagni. Raggiunse la madre, fianco a fianco, arrivarono davanti al portono, dove c'erano tre persone: Toone, Analy e Patrick, suppose Amy.

<< Amy! >> i professori l'accolsero con gioia e l'abbracciarono con un calore che la spiazzò e, non sapendo cosa fare, rimase immobile. << Professor Toone, Analy... Patrick... >>

Toone la osservò attentamente: era dimagrita molto, ed era anche molto pallida; i suoi capelli castano contrastavano con la sua carnagione chiarissima e gli occhi azzurri erano spenti. Povera bambina... << Amy, non vogliamo caricarti troppo ora che sei appena tornata. Domani incontrerai i tuoi vecchi compagni, per oggi riposerai nella tua stanza. >> La ragazza annuì e li seguì come un cagnolino.

Era strano, ma in quel posto si sentiva... A casa. Cosa strana per lei, dato che non si era mai sentita a suo agio nemmeno a casa sua. La lasciarono davanti alla porta della sua stanza: a differenza dello scorso anno sarebbe stata in una stanza singola, per non affaticarla.

Amy sospirò e guardò la stanza. Era molto carina, con un letto a baldacchino al centro, a fianco un comodino con una bellissima abatjure, un grosso armadio e una scrivania, e anche un... un pianoforte! Lo sguardo della ragazza si animò e, lasciando cadere le valigie a terra, si sedette sullo sgabellino. Aprì lo strumento, controllò che fosse accordato, si scrocchiò le dite e le posò sui tasti. Come se fossero animate da una forza sconosciuta le sue lunghe dita affusolate cominciarono a muoversi su quei tasti bianchi e neri che lei tanto amava. E cominciò cantare:

 

Aaaah Aaaaah...

Che cos'è questa sensazione?

Qui mi sento a casa, eppure non ricordo di essere mai stata qui.

Sento che in questa scuola vivrò molte esperienze, belle o brutte che siano!

Sento che qui ho lasciato qualcosa...

Ma se soli potessi ricordare cosa...

Cos'è questa sensazione?

Sento che qui rivedrò una persona che per me contava tantissimo...

Se solo potessi ricordare chi...

Sono stufa di non ricordare,

Sono stufa di essere trattata come un'invalida.

Voglio ricordare...

 

Smise di suonare e di cantarw, e il suo sguardo si fece vuoto. I dottori le avevano detto spesso che la memoria sarebbe tornata da sola, e se lei avesse cercato di ricordare forzando la sua mente, probabilmente avrebbe fatto solo danni.

Ma era impaziente! Cosa diavolo era successo per ridurla così? Aveva incubi tutte le notti, non mangiava, non dormiva... Si era praticamente ridotta a un cadavere! E quel dolore al petto... Ma era sicura che quello non fosse un male fisico: lo provava ogni volta che vedeva un bambino. Ma perchè? Sospirò nuovamente. Era inutile continuare a farsi delle domande, non avrebbe trovato le risposte. O almeno non subito. Doveva rimanere confinata lì per tutto il giorno... A quanto pare si preoccupavano che potesse sconvolgerla incontrare qualche suo vecchio compagno di cui lei non ricordava nemmeno l'esistenza. Poteva capire questo loro timore. Probabilmente i vecchi "amici" le avrebbero fatto domane a cui lei non avrebbe saputo assolutamente cosa rispondere. Le avrebbero chiesto dov'era stata. Be', a questo poteva rispondere benissimo. Cosa aveva fatto, e già qui sarebbe stata un po' in difficoltà. Visto che non poteva uscire tanto valeva che provasse a dormire un po'. Erano mesi che riusciva a dormire solo per due ore a notte, e aveva delle occhiaie che avrebbero fatto invidia a Brandon Lee ne " Il Corvo ". Si tolse le scarpe da ginnastica e si sdraiò. Era giugno e faceva abbastanza caldo, ma nella stanza era stata azionata l'aria condizionata, così, cullata dalla fresca arietta che le rinfrescava il viso, Amy si addormentò in pochi minuti.

 

Amy era lì. Lo sentiva. Sentiva la sua presenza!

Fece irruzione nell'ufficio di Toone spalancando la porta. << DOV'E'?! >> urlò.

Toone, Analy e Patrick schizzarono in aria per lo spavento, e si portarono una mano al petto.

<< Felix! Ma sei impazzito? Non si usa nemmeno più bussare?! >> tuonò Patrick, che cercava di riprendersi. << Già! Ma si può sapere che ti è preso? >> chiese Analy.

<< So che Amy è tornata! Ditemi dov'è! >> ordinò il ragazzo, come se non li avesse nemmeno sentiti.

<< Felix, calmati! >> Analy lo raggiunse e provò a posargli una mano sulla spalla, ma lui la scansò in malo modo. << Non voglio calmarmi, voglio sapere dov'è Amy! >>

<< ADESSO BASTA, FELIX! >>

Tutti si girarono verso Toone, che stavolta era veramente arrabbiato. Poteva capire che il ragazzo volesse rivedere la ragazza che amava, ma questo era il colmo! << Come ti permetti di introdurti come una furia nel mio ufficio, urlare e trattar male mia figlia, nonchè tua insegnante? >> lo rimproverò aspramente; e il ragazzo abbassò gli occhi, accorgendosi solo in quel momento del modo riprorevole in cui si era comportato. << Mi dispiace... >> disse mestamente, e tornò a guardare il vecchio professore negli occhi con sguardo implorante. << La prego, mi dica dov'è... >>

Toone sospirò. Felix aveva il diritto di sapere la verità, così come gli altri. Dopotutto prima o poi l'avrebbero scoperto comunque. << Vai a chiamare i tuoi compagni, è bene che sappiate delle cose prima che andiate da lei. >>

Un'ora dopo Felix, Calvin, Aaron, Jay, Oliver, Natalie, Kush, Anna, Stacy, Fancky e Daisy erano riuniti dell'ufficio di Toone.

<< Quello che sto per raccontarvi non vi piacerà, temo. Siete veramente sicuri di voler sentire tutto? >> Al loro cenno affermativo il professore cominciò a raccontare: << Dopo due settimane che erano arrivate in Italia, Amy e sua madre sono state oggetto di atti di... molestie, diciamo. Il gruppo di delinquenti era composto in tutto da cinque persone: due rumeni, due albanesi e un turco, almeno così mi hanno detto. Alla terza settimana rapirono Amy, portandola in una vecchia baracca, e lì hanno fatto di lei ciò che volevano, se capite che intendo... >> mormorò. << Intende dire che l'hanno... Violentata? >> inorridì Natalie. Toone annuì e le ragazze chiusero gli occhi, addolorate per quello che aveva passato l'amica, mentre i ragazzi chiudevano le mani in pugni, desiderosi di ammazzare quei criminali.

<< Alla fine le autorità riuscirono a liberare Amy, ma tre mesi dopo scoprì di essere incinta. Probabilmente il bambino era figlio di uno di quei cinque. Alla fine decise di tenere il bambino, ma poi... >> la voce gli morì in gola e Calvin lo esortò a continuare. << Qualche giorno dopo, Amy e sua madre andarono a visitare delle vecchie scogliere italiane, non ricordo bene quali. Sua madre si era allontanata per parlare con dei conoscenti e qualcuno ne approfittò per buttare Amy giù dalla scogliera... >>

I ragazzi lo guardarono a occhi granati: non riuscivano a credere che qualcuno fosse stato tanto crudele da fare quello... Frankie e Kush scoppiarono a piangere immaginando i dolori della loro amica e Calvin e Aaron dandarono da loro e le abbracciarono strette. Felix aveva lo sguardo puntato a terra. La sua Amy... La sua Amy aveva rischiato di morire... Il cuore cominciò a dolergli e lui chiuse gli occhi.

<< Per fortuna non cadde in acqua in mezzo agli scogli, ma su una protuberanza della roccia che la salvò, ma aveva riportato molte fratture e contusioni; perse il bambino e rimase in coma per quattro mesi. La canaglia che l'aveva spinta fu arrestata e si era scoperto che faceva parte della banda che l'aveva rapita mesi prima ed era anche il padre del bambino. Quando si svegliò dal coma Amy aveva perso la memoria ed era entrata in depressione. Ora è ridotta come un cadavere: non mangia, non dorme... La madre ci ha detto che ha incubi tutte le notti, e i medici dicono che la memoria le tornerà. E temo che quando succederà le cose peggioreranno. >>

<< I dottori hanno detto se la perdita della memoria è stata causata dalla caduta o da qualcos'altro? >> chiese Oliver. << Hanno detto che probabilmente la causa maggiore è stato lo choc, e la voglia di Amy di dimenticare tutto. E quale modo migliore se non relegare tutto nel dimenticatoio? La mente di Amy ha rinchiuso i ricordi in una parte del cervello molto piccola. La memoria potrebbe anche tornare fra parecchi anni. Dipende dalla forza di Amy e da quello che vuole lei. >> spiegò Analy.

<< Dovete stare molto attenti a non parlare con lei dell'esperienza in Italia. Non accennate al bambino, nè al rapimento e neanche al tentato omicidio. Non dovete chiederle niente. Intesi? >> ordinò il vecchio professore.

Lì congedò e li lasciò liberi di digerire bene quelle spaventose informazioni.

 

TO BE CONTINUED...

 

Finalmente!! Rieccomi qui!!! ^-^ Mi scuso con i miei lettori, ma ho avuto tantissimo da fare e non ho avuto tempo di continuare! Ma ora eccomi qui!! Spero di aggiornare presto, ma fossi in voi mi cercherei altro da fare e aspettare che al mio cervello venga qualche altra idea XD

 

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