Tu ed io. Per sempre.

di fulmineo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Hit ***
Capitolo 2: *** Falsi ricordi ***
Capitolo 3: *** E chissà se... ***
Capitolo 4: *** Jealousy ***
Capitolo 5: *** A casa Reagan ***
Capitolo 6: *** Dance... ***
Capitolo 7: *** ... And love! ***
Capitolo 8: *** Dolci ricordi ***
Capitolo 9: *** La morte di Baxter ***
Capitolo 10: *** Per sempre. ***



Capitolo 1
*** Hit ***


JackieJackieErinErin

Era una giornata come le altre a NY, o almeno così sembrava. Infatti, non appena i due Detectives di Primo Grado della Omicidi Daniel -Danny- Reagan e la sua partner Jackie Curatola rientrarono in centrale al termine del loro turno di lavoro, furono convocati nell'ufficio del Comandante della polizia Frank Reagan con urgenza e fu la Detective Melissa Baker, la sua bionda segretaria, ad accompagnarli.

"Permesso... Possiamo?"

"Certo, prego! Mettetevi comodi..."

"E' successo qualcosa, signore?" Chiese subito Jackie e l'uomo, robusto e dall'aspetto burbero, si tolse gli occhiali da vista e le sorrise. Jackie, infatti, gli piaceva parecchio sia come poliziotta che come donna e la stimava, perchè era incorruttibile ed aveva un grande rispetto verso i più deboli o le famiglie delle varie vittime... Ed era certo che nella famiglia Reagan, quando capitava di parlare di lei, non fosse il suo unico estimatore.

"No, Detective Curatola... Non ancora, almeno! Ma poco fa mi è stata recapitata questa lettera anonima..."

"Una lettera minatoria?"

"Prego, Detectives..." Disse Baker, porgendone una copia ciascuno.

I due lessero e poi Danny alzò lo sguardo, quasi volesse mettersi a ridere "Qui dice che vogliono uccidere sia me che Jackie... Ma chi dei tanti farabutti che abbiamo sbattuto dentro avrebbe il coraggio di farci la pelle?"

"Uno parecchio arrabbiato, direi! Io vi consiglio di stare attenti e, per evitare spiacevoli incidenti, ho già chiesto a Jamie e Renzulli di andare a prendere Linda, i ragazzi e Nicki e di portarli tutti a casa mia..."

"Come?? Dovremo trasferirci da te?" Chiese Danny.

"Si...! Quelle persone possono prendersela con chiunque, per questo ho avvisato prima Erin telefonicamente! E poi, anche le Detectives Curatola e Baker verranno da noi perchè la prima è stata minacciata e la seconda ha a che fare con tutti e due!"

"Non fa una piega..."

"Io la ringrazio per la disponibilità, signore... Se non disturbo..."

"No di certo, Detective Curatola! Ma ora andate, anche lei Baker! Avete i vostri effetti personali da prendere..."

Subito i tre lasciarono l'ufficio del Comandante, che rimase pensieroso ed uscirono dalla centrale, per poi dirigersi alla rispettiva auto e sfrecciare ognuno verso casa propria per fare i bagagli.

E quando Jackie arrivò a casa sua, trovò la porta del suo appartamento forzata e mandò subito un sms a Danny per avvisarlo, quindi prese la sua pistola ed entrò, facendo molta attenzione... Ed un tizio mascherato le si parò davanti e lei sparò, uccidendolo, ma un altro le arrivò alle spalle e la colpì alla nuca con forza, utilizzando una mazza da baseball o da golf.

A terra la Detective vide pian piano ciò che aveva davanti agli occhi diventare tutto nero, mentre il tizio che l'aveva colpita ed altri tre, sbucati da quella che era la camera da letto della giovane, la picchiarono con forza, come se fossero delle belve impazzite ed uno le sputò addosso.

Dopo aver terminato il loro -lavoro-, i quattro se ne andarono a gambe levate, salendo su un furgone nero parcheggiato sul retro del palazzo nella quale Jackie abitava... Proprio nell'attimo in cui arrivava Danny che, sceso dalla sua auto, salì le scale tutto trafelato, arrivando all'ottavo piano e trovando la collega priva di conoscenza, con una ferita dietro la nuca ed altre più o meno gravi ed anche qualche livido.

"Dio, Jackie, resisti... Resisti!" Disse Danny, chiamando subito un'ambulanza e poi suo padre.

"Dimmi, Danny... E' tutto a posto?"

"No... Papà, hanno aggredito Jackie in casa sua! Ho chiamato i soccorsi, ma mi serve la Scientifica! Uno di quei bastardi le ha addirittura sputato addosso...!"

"Te li mando subito!" Disse l'uomo, riattaccando e chiamando poi subito la Scientifica, che arrivò a casa della Detective in meno di dieci minuti, assieme all'ambulanza e, prima che i paramedici la visitassero, uno dei tecnici raccolse il campione di saliva.

"E' molto grave, ha diverse fratture e questa ferita non mi piace..." Fece il medico, chiedendo ai colleghi di portargli un collare ortopedico, la lettiga e di iniettarle in vena dell'Epinefrina, la flebo gliel'avrebbe attaccata in ambulanza. Non c'era tempo da perdere, perchè con le ferite alla testa non si scherzava mai, specie se poi iniziava ad uscire del sangue dal naso come in questo caso.

Riuscirà Jackie a rimettersi completamente? Quali effetti avrà avuto il colpo subìto alla nuca?

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Capitolo 2
*** Falsi ricordi ***


Dopo che i paramedici ebbero sistemato Jackie, Danny li aiutò a portare la lettiga fuori dall'appartamento e quindi sull'ambulanza, che sfrecciò poi a tutta velocità verso l'ospedale.

In auto Danny era disperato ed imprecava mille e più maledizioni e, quando arrivò all'ospedale dieci minuti dopo l'ambulanza, parcheggiò l'auto ed entrò subito, trovando tutta la famiglia Reagan al completo più Baker ed Anthony Renzulli, Sergente e partner di Jamie.

"Danny...!" Disse subito la moglie Linda, andando ad abbracciarlo e baciarlo.

"I medici non hanno ancora detto nulla...?"

"No... L'hanno portata a fare una TAC e poi la portavano in sala operatoria...!" Spiegò Jameson -Jamie- Reagan, il più piccolo dei tre fratelli, avvicinandosi al fratello e posandogli una mano sulla spalla.

"Danny... Quando i medici ci avranno messi al corrente delle sue condizioni, andrai subito a dare la caccia a coloro che le hanno fatto questo!"

"Puoi starne certo, papà...! Li sbatterò tutti in gabbia!"

Dopo tale, rabbiosa ammissione, tutti si sedettero in sala d'attesa e, sei-sette ore dopo, il dottore uscì dalla sala operatoria e si diresse verso il gruppetto con un'espressione stanchissima dipinta in volto.

"I parenti della Detective Curatola?"

"Siamo i suoi colleghi, ma siamo anche la sua famiglia perchè lei non ha più nessuno... Ma ci dica, come sta?"

"Comandante Reagan, purtroppo la sua Detective ha riportato un trauma cranico di 2° grado ed il colpo subìto le ha provocato un'emorragia cerebrale che, fortunatamente, siamo riusciti a fermare... Inoltre ha riportato la frattura di tre costole che abbiamo sistemato con un intervento e le altre ferite sono state cucite, dove necessario e medicate!"

"Capisco...! Poi le concederò i suoi giorni di riposo e vivrà a casa nostra, così sarà tenuta sotto osservazione!"

"Bene, perfetto! Le infermiere l'hanno già portata nella sua stanza e bisogna attendere che si risvegli... Ma lasciatemi dire che un trauma cranico come il suo può avere molti effetti differenti e dovrete essere pronti a tutto...!"

Tutti annuirono, quindi il medico li portò innanzi alla finestra della camera nella quale era stata portata la Detective dai lunghi capelli castani ondulati, i suoi profondi occhi scuri ancora chiusi, attorno alla testa un vistoso bendaggio e molti cerotti sia sul viso che sulle nude braccia.

E dopo una decina di minuti, Nicki, la figlia sedicenne di Erin Reagan-Boyle, la seconda figlia ed unica femmina del Comandante, notò qualcosa nella camera di Jackie ed avvisò il bisnonno Henry, padre di Frank ed ex Comandante della Polizia.

"Nonno, si sta svegliando...! Guardate!" Disse la giovinetta dai corti capelli castani e sua zia Linda corse subito a cercare il dottor Foster per avvisarlo e constatare gli eventuali effetti del trauma cranico.

Ed al suo arrivo, il medico entrò subito nella stanza della Detective, guardandole le pupille e poi il gruppetto lo vide mentre parlava con Jackie, con costei che era piuttosto affaticata ed il moro dottore le sorrise.

"Ci dica, dottore... Si è verificato qualche effetto del trauma?"

"Ecco, signore..."

"Per me è come una figlia, dottor Foster... Non mi nasconda nulla!"

"Come vuole...! Io credo che la ragazza abbia dei falsi ricordi..."

"Come dei falsi ricordi?" Chiese Renzulli.

"Lei sostiene di essere sposata e di avere quattro figli..."

"No, lei è single... E poi, chi sarebbe suo marito?"

"Mi ha detto di essere sposata con Erin, il Procuratore più bello del mondo, come lei l'ha definita... C'è una Erin fra voi?" Chiese allora il medico e tutti, parecchio colpiti, si voltarono verso una scioccatissima Erin, incapace di proferire parola.

"S-Sono io, dottore..."

"Lei è la moglie di Jackie? Avete quattro figli?"

"No, io ne ho solo una... E sono separata..."

"Mel'ha detto anche lei e poi crede che siamo nel 2017... Vada un po' da lei e cerchi di non farla stancare, nè di contraddirla..."

Erin annuì timidamente e, aperta la porta della stanza, si trovò innanzi la Detective e le si avvicinò con cautela e Jackie volse il capo verso destra, incrociando gli occhi castano-ambrati del Procuratore e le sorrise teneramente, un po' stanca.

"Ehi..."

"Ehi...! Come stai?"

"Sono stanca... E poi, ora devo darti ragione! Prima o poi, s-sarei stata ferita..."

"Vedi? A non ascoltare mai i consigli altrui...?"

"Già... Ma finalmente p-posso godermi un po' d-di riposo assieme a te... Amore mio..." Disse dolcemente, prendendo la mano destra di Erin fra le proprie, baciandole lievemente le nocche ed Erin arrossì, mentre quelli fuori sorridevano innanzi alla tenera scena.

Come reagirà Erin, ai falsi ricordi di Jackie? Riuscirà a sentire nuovamente i battiti del suo cuore, desideroso di dare e ricevere amore?

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Capitolo 3
*** E chissà se... ***


Nella stanza di Jackie costei, nonostante non dovesse affaticarsi, non rinunciò ad una piacevole conversazione con la presunta moglie... Anche se la fatica iniziava ed Erin stessa le chiese di riposare, ma la Detective era una tipa tanto cazziuta quanto cocciuta.

"Ora riposati... Sei stata operata e sei sveglia da poco più di un'ora... Dormi un po'!"

"N-No, io... Io voglio parlare con te..."

"Lo so, ma ti farebbe bene dormire!"

"A-Allora... Allora dammi un bacio, c-come fai sempre, prima c-che ci addormentiamo..."

Erin era imbarazzata da morire, così fu Jackie a fare la sua mossa e, dato che il Procuratore era abbastanza vicina, s'alzò appena poggiando i gomiti sul letto e le rubò un tenero bacio. Molto tenero.

"Come vorrei essere al suo posto...!" Sussurrò Baker, fuori dalla stanza.

"Ssshh, non si faccia sentire... Lo pensi ma non lo dica!" Disse piano Linda ed anche Nicki le diede il medesimo consiglio, mentre Frank le guardò stranito tutte e tre, incredulo per quanto aveva appena sentito.

"E brava Jackie...! Adesso capisco perchè non trova un uomo, non fa mai così!"

"Forse perchè, anche fuori da queste false memorie, lei ha sempre amato una donna... O Erin!" Suggerì Henry Reagan e Jamie, o Mister Harvard come lo chiamava Danny, gli diede pienamente ragione.

Nella stanza, Jackie lasciò le labbra di Erin e costei rimase scioccata ed imbarazzata, confusa dal fatto che, invece di aver voglia di dire un qualsiasi insulto leggero alla Detective, voleva che questa la baciasse ancora.

"A-A proposito..."

"S-Si...? Vuoi un altro bacio?"

"Magari...! Ma volevo sapere dove fossero Nicki, Jordan, Richard e Marina..."

"Nicki è qua fuori, gli altri tre, ehm... Ecco... Sono a casa con una baby sitter!"

Jackie fissò la castana dritta negli occhi ed Erin capì che la Detective aveva colto la sua bugia "Dimmi la verità, t-ti prego..."

Il Procuratore guardò fuori dal vetro per cogliere lo sguardo del padre, che comprese quello che voleva dirgli la figlia e fece cenno positivo col capo, con la castana che tornò a rivolgere l'attenzione alla Detective.

"Cosa vuoi sapere...?"

"Tutto... Io so solo il mio nome... C-Che sono u-una Detective e... E che Danny Reagan è il mio partner! P-Poi riconosco le persone... Il resto è out..."

"Siamo nel 2013 e... E noi non ci siamo mai sposate! Tu sei single, etero ed io sono separata ed ho Nicki come figlia..."

"I-Io non sono mai stata etero... Ma grazie per essere stata g-gentile con me..."

"Tu mi ringrazi... A me dispiace immensamente! Non volevo ferirti, mi dispiace...!"

"N-No... Eri preoccupata per me, sei stata davvero gentile...!"

"Se lo dici tu..."

Erin chinò il capo, sentendosi visibilmente in colpa per aver dovuto ferire i sentimenti di Jackie, un'amica, nelle condizioni in cui si trovava solo per evitare di stressarla e farla aggravare... Invece proprio la Detective la stava ringraziando!

"Erin, i-io... Io... Io voglio conquistarti veramente, v-voglio amarti, sposarti e... E avere dei figli con te..."

"Se sei disposta a sopportare il mio carattere, perchè no...?"

"S-Sopporterò tutto di te! Ogni cosa... M-Ma solo se farai lo stesso..."

"Affare fatto...!" Disse il Procuratore, sorridendo appena, poggiando la testa accanto a quella di Jackie, sul cuscino e la Detective cercò di farle una carezza, riuscendoci, poi s'addormentò.

Fuori, tutti sorridevano per la scena "Chissà... Magari si sposeranno davvero, quando Jackie scoprirà tutto..."

"Già lo sa... Gliel'ha detto Erin..."

"Ne sei sicuro, papà?" Chiese Jamie e l'uomo annuì.

"Beh... Avranno molto tempo per conoscersi bene, visto che Jackie vivrà a casa nostra e comunque, deve recuperare la memoria al cento per cento...!"

"Hai ragione, Linda... Ma sono certo che ce la farà! Dopotutto, sono due donne forti..." Commentò Danny, soddisfatto e soprattutto speranzoso, desideroso di vedere la collega formare una famiglia con l'adorata sorella.

Il suo desiderio diverrà realtà?

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Capitolo 4
*** Jealousy ***


Passò una settimana dal ferimento di Jackie e, dato che costei migliorava giorno dopo giorno, il medico decise di dimetterla e, dopo la consueta visita mattutina, il dottor Foster andò a prepararle il foglio di dimissioni.

"Ciao, Jackie...!" Disse Nicki, entrando nella stanza della Detective per raggiungere la madre, dietro di lei la Baker.

"Ciao, Nicki!" Fece Jackie, notando poi Melissa alle spalle della giovinetta "Erin, posso dirti una cosa nell'orecchio?"

"Mh...? Certo..."

Il Procuratore s'avvicinò e la Detective fece altrettanto "Occhio a Nicki, perchè nelle mie false memorie, lei e Baker...!"

"Non dirlo nemmeno! Hanno dodici anni di differenza..." Rispose scioccata la castana, tenendo comunque basso il volume della voce, mentre le due nuove arrivate s'avvicinarono loro.

"Jackie, possiamo fare qualcosa per te?"

"Potresti portarmi un bel panino col salame..."

"Neanche per idea, devi prendere l'antibiotico ed altre medicine! Tesoro, un succo d'arancia per tutte e due!"

"Vado a prenderlo al bar...! Torno subito!"

"Vengo con te... Così posso proteggerti, se dovesse servire!"

"Bene... Grazie, sei molto gentile!" Sorrise la sedicenne, con tenerezza e la bionda fece altrettanto.

"Baker...!" La chiamò Erin, serissima e la bionda si fermò "Occhio, che non ti perderò di vista nemmeno cinque minuti!"

La segretaria del Comandante non capì cosa Erin volesse dire e, soprattutto, il motivo che aveva spinto Jackie a ridere come una pazza, rischiando di far riaprire un paio di ferite che avevano necessitato dei punti.

"Sei troppo divertente...!"

"Guarda che io sono gelosissima..."

"Buono a sapersi! Anch'io lo sono...!"

"Davvero...? Non l'avrei mai detto, sai?"

"Soprattutto se la persona che amo è bella come te..." Rivelò Jackie, leccandosi appena le labbra innanzi all'espressione tanto sorpresa quanto passionale di Erin ma, prima che potesse parlare, Nicki e Melissa tornarono.

"Ecco a voi...! Dell'ottimo succo d'arancia..."

"Grazie, Nicki! Sei stata molto gentile...!" Sorrise Jackie e la sedicenne con lei... E pure Baker sorrise, mentre Erin mise le mani sui fianchi.

"Ehi, Detective Baker...!"

"Si, Procuratore Reagan-Boyle...?"

"Guarda che io ti tengo d'occhio e non sorrido... Occhio!"

Melissa continuava a non capire e l'eventuale domanda fu stroncata dall'arrivo di Danny "Ehilà...! Come va?"

"Benissimo, Danny! Sto aspettando il foglio di dimissioni e mi godo le sfuriate di gelosia di Erin!"

"Poi ti spiego..." Disse la castana ed il fratello maggiore annuì col capo e poi entrò il dottor Foster con due fogli in mano.

"Buongiorno, Jackie...! Questo è il foglio di dimissioni che lei deve firmare... E questo è il foglio con l'elenco dei farmaci che deve prendere, le pomate da utilizzare per le ferite e le raccomando assoluto riposo! Il 20 febbraio venga qui alle 10 per la visita di controllo... E non si sforzi!"

"No, glielo prometto... Ma il sesso posso farlo, vero?"

"Insomma... Non ci dia troppo dentro!" Rispose il medico, ridendo di gusto ed Erin arrossì.

Dopodichè Danny portò tutte a casa Reagan. Cosa succederà ora? Jackie riuscirà a tenersi a freno?

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Capitolo 5
*** A casa Reagan ***


Danny arrivò a casa Reagan e parcheggiò la sua auto innanzi ad essa, scendendo ed aprendo il baule per prendere il borsone con gli abiti di Jackie, mentre Linda usciva ed andava loro incontro "Ciao, ben arrivati!"

"Dove stai andando, amore?"

"A casa di Jackie, per prendere le sue cose! Vestiti, scarpe..."

"Vuoi che venga con te...?"

"No, viene Jamie... Baker, vieni anche tu?"

"Volentieri! Col tuo permesso, Jackie..."

"Certo...! Se non fossi costretta a stare a riposo, verrei ad aiutarvi..."

"Linda, posso venire anch'io?" Chiese Nicki, con entusiasmo ed Erin iniziò a chiedersi se Jackie fosse veggente o se sapesse parecchie cose, dato che nella sua mente loro erano sposate e lei stava iniziando ad affezionarsi alla Detective e tra la figlia e la segretaria di suo padre stava fiorendo qualcosa.

"Per quale motivo vorresti andarci?"

"Beh... Per dare una mano! Sai che non mi tiro mai indietro!"

Uscito di casa il giovane Reagan, si diressero verso la sua Jaguar e si diressero verso l'appartamento della castana Detective mentre gli altri della famiglia, una volta dentro, s'avvicinarono a Jackie per salutarla... Specialmente Jack e Sean, i figli di Linda e Danny, che adoravano la castana.

"Jack, Sean, vi andrebbe di accompagnarmi mentre mostro a Jackie la casa?"

"Ok, zia Erin!" Risposero insieme i due bambini che, nonostante avessero otto e dieci anni, amavano le attenzioni della -zia- Jackie e l'accompagnarono prima al pianterreno, ove le furono mostrate la cucina, il bagno e la veranda nella quale erano tenute molte piante, curate da Henry e Linda, quindi andarono al piano di sopra ove si trovavano le camere di tutti, matrimoniali tranne quelle di Frank ed Henry, lo studio del Comandante ed i due bagni, uno con doccia e l'altro cn vasca... E lì Jackie ringraziò i due giovinetti, che ritornarono in salotto a fare i compiti.

"Dormiremo insieme...! Perfetto... Perfetto davvero!"

"Non farti venire strane idee... O-O almeno, n-non ancora..."

"Sei splendida quando ti imbarazzi...! Ma non posso farti promesse che non sono certa di saper mantenere! Io ti voglio, Erin e se potessi..."

"Scusate l'interruzione, ma al nonno serve una mano...!"

"Mi offro volontaria!" Disse Jackie, alzando la mano "Cucino benissimo, sapete?"

"Aggiudicata...! Vai, collega e facci vedere come te la cavi con pentole e padelle!"

Jackie scese ed andò in cucina, mentre Danny guardò Erin, rossa come un peperone "Dio, Danny... Morirò d'infarto...!"

"Naaah, sei solo in'astinenza! Ma ora siete sotto lo stesso tetto e nello stesso letto... Dacci dentro, tira fuori un po' di prodezza!"

"L'ha già detto lei che non riuscirà a resistere a lungo!"

"Bene...! Non vedo l'ora!"

"E tu che c'entri??"

Danny se la rise e scese le scale, seguito dalla sorella e, arrivati in salotto e sedutisi accanto a Jack e Sean, il Detective volle torturare ancora l'adorata sorellina, com'era solito fare "E Nicki con chi dorme?"

"Con la Baker... Mi sembra ovvio! Non voglio rischiare di mettere in pericolo la mia nipotina..." Disse Frank, scioccando Erin.

"Papà, sarà COMUNQUE in pericolo!"

"Ma Baker non è una criminale... E' un Detective qualificato...!"

"Comandante... Ehm... Frank, Erin è gelosa perchè le ho detto che, nei miei falsi ricordi, Nicki e Baker stavano insieme..."

"Erin...! Siamo Cattolici, certo, ma non è la fine del mondo!"

La castana ci pensò e poi diede ragione al padre, con Jackie che la baciò sulla guancia, imbarazzandola. Cosa succederà tra Erin e Jackie? E tra Nicki e Baker nascerà qualcosa?

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Capitolo 6
*** Dance... ***


I giorni passarono abbastanza tranquilli, finchè non arrivò il giorno in cui Jackie, ancora senza memoria, dovette andare all'ospedale per la visita di controllo dal dottor Foster... E giorno in cui arrivò una nuova lettera minatoria, dato che Danny, Jamie e pure Renzulli si davano da fare per trovare chi avesse scritto quelle lettere e ferito la loro collega.

Ma di questo si sarebbero occupati solo loro al lavoro, dato che Jackie stava andando in ospedale con Baker e Linda, visto che Nicki era a scuola, Erin in Procura, Frank in centrale ed Henry a casa con Sean e Jack.

"Allora, Jackie... Com'è dormire con Erin ogni notte?"

"E' bellissimo, Linda...! Solo che non resisto più, io la voglio! Sono quindici giorni che la bacio sulle guance o l'accarezzo, sono stanca...!!"

"Ti capisco, sai? Che tu ci creda o no..."

"Immagino, Melissa! Inoltre, se farai qualcosa a Nicki, Erin ti ucciderà!"

La bionda Detective sospirò pesantemente, ben sapendo che se voleva intraprendere una sorta di relazione con la figlia, doveva prima parlare in modo chiaro e conciso con la madre... Dopotutto lei era un'esponente della Polizia, non un criminale!

"Jackie Curatola..." La chiamò l'infermiera che assisteva il dottor Foster e la castana entrò nella stanza, ove il medico la salutò, avvicinandosi.

"Buongiorno, Jackie...! Come sono andati questi giorni?"

"Bene! Sono stata a riposo, non ho recuperato la memoria, l'altro giorno ho fatto la radiografia alle costole e mi sono astenuta dal sesso!"

"Molto bene! Sono contento... Infatti le costole incrinate sono tornate a posto e quelle sistemate chirurgicamente anche!"

"Beh, dottore, bene per tutto ma non per l'astinenza! Se ci fosse un modo per ascoltare i miei ormoni, non sa che le direbbero..."

"Immagino...! Beh, prenda ancora le medicine per una settimana e poi sospenda pure la cura..."

"Ok... Per la memoria?"

"Per quello deve avere pazienza... So che è difficile, ma deve solo aspettare!"

"D'accordo... Grazie mille, dottore!" Disse Jackie, uscendo dalla stanza dopo aver stretto la mano al medico, quindi Linda e Baker ritornarono a casa dopo aver fatto tappa al bar dell'ospedale per un paio di toast e del salutare succo alla pesca o pera.

Quindi ritornarono tutte e tre alla macchina e Baker guidò in direzione di casa Reagan, ove avrebbero preparato il pranzo e, dato che era sabato, tutti sarebbero tornati a casa presto... Ed i primi a tornare furono Nicki, Erin e Jamie.

"Ciao...! Com'è andata dal dottore?"

"Bene, Erin! Devo prendere le medicine ancora per una settimana e poi smettere... Per l'amnesia dice che devo aspettare..."

"Ok... Beh, sono contenta!" Disse il castano Procuratore, abbracciando d'istinto Jackie e, quando realizzò il suo gesto, lasciò imbarazzata la Detective e si mise seduta, rossa in viso, nell'attimo in cui ritornava Danny, a cui la partner raccontò ciò che il medico le aveva detto.

Poi, nel corso del pomeriggio, mentre Nicki, Jack e Sean facevano i compiti, gli altri lavoravano su caso dell'aggressione di Jackie, a parte costei e chi non era poliziotto... Ma Erin era più concentrata a guardare Nicki che faceva trigonometria con Baker, entrambe vicine vicine, troppo per lei.

E la bionda Detective, notando lo sguardo del Procuratore su di sè, le chiese di seguirla in cucina perchè doveva parlarle ed Henry, che era lì con Linda a preparare la cena, uscì per lasciarle parlare, immaginando quale fosse l'argomento.

"Erin, Procuratore Reagan-Boyle, io... Io sono innamorata di sua figlia! So che ho dieci anni in più, ma... Ma l'età non conta in amore e prometto che non la toccherò finchè non sarà maggiorenne...!"

"Mh...! Non sono d'accordo, ma il fatto di aspettare che sia maggiorenne per farle scoprire il sesso ti fa onore... Avrai solo una chance, non sprecarla!"

"Grazie... Non la sprecherò, promesso!"

Le due ritornarono in salotto, cosicchè Henry e Linda potessero finire di preparare l'arrosto ripieno con purè ed insalata fantasia, che fece impazzire i palati di tutti i Reagan e pure quello di Jackie.

"Sapete, oggi ho trovato dei vecchi vinili in soffitta... Possiamo metterne uno e ballare...!"

"Ottima idea! Io e Linda vi faremo vedere di cosa siamo capaci..." Disse Danny e, finita la cena, Henry andò a prendere uno dei dischi e lo mise nel giradischi posto su un mobile alla sinistra del pianoforte, nell'angolo destro del salotto.

Ed il soggiorno si riempì delle dolci note di un valzer e, oltre a Danny e Linda, anche Baker chiese a Nicki di ballare con lei e Jackie andò ad invitare Erin, baciandole anche la mano con eleganza... E Danny rimase stupito dalla bravura della partner.

"Sai, papà...?" Iniziò Frank "Non vedevo Erin ballare dal giorno del suo fidanzamento ed al suo matrimonio..."

"Hai ragione, Frank... Chissà, magari questo è di buon auspicio!"

"Balli benissimo, Nicki..."

"E' merito del mio cavaliere!" Sorrise la sedicenne e la bionda con lei.

Ed Erin non badò più di tanto alle due, persa nell'abbraccio di Jackie "Sei un'ottima ballerina...!"

"Anche tu, complimenti! Non mel'aspettavo..."

"Ci sono tante cose che non sai di me... Magari le scoprirai, prima o poi!" Sussurrò Jackie, svegliando gli ormoni di Erin quando le stampò un tenero bacio accanto alle rosee labbra, puntando poi i suoi occhi castano-ambrati in quelli scuri del Procuratore.

Cos'accadrà poi fra loro? E fra Nicki e Baker?

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Capitolo 7
*** ... And love! ***


Terminato di ballare, con le sole coppie formate da Danny e Linda e Jackie ed Erin rimaste a dimostrare la loro bravura, fra gli applausi degli altri presenti, tutti andarono a prendere il rispettivo pigiama e poi andarono a turno a farsi un bel bagno o doccia, infine via a nanna.

"Buonanotte a tutti!" Disse Frank e tutti gli risposero.

Una volta nelle loro stanze, i due maschietti si addormentarono subito, così come i loro genitori ed anche Henry e Frank, invece Nicki rimase a fissare Baker, con uno sguardo tra l'ammirato e l'ammaliato dipinto sul bel viso.

"Come mai mi fissi...?" Chiese proprio Baker.

"Perchè mi piaci molto! Peccato che mia madre non voglia permetterti di frequentarmi..."

"Veramente mel'ha permesso quando sono andata a parlarle in cucina..."

"Cosa...? Davvero?"

"Davvero! Ma solo perchè le ho promesso che non ti avrei toccata finchè non saresti stata maggiorenne!"

Nicki rimase a bocca aperta "Tu... Tieni a me così tanto?"

"Moltissimo...! Per questo mi accontenterò di fissarti ogni volta, senza mai fare nulla..."

"Non è detto che dobbiamo per forza guardarci!"

"Se ti toccassi, tua madre mi ucciderebbe... Garantito!"

"Se facessimo sesso di certo, ma se ci baciassimo la storia cambierebbe!"

Alle parole della giovane, un tenero sorriso alleggiò sulle rosee labbra di Baker, che posò una dolce carezza sulla guancia sinistra della sedicenne, che sorrise anch'essa, posando una mano su quella della bionda Detective.

"Vuoi che ti baci...?"

"Si, Melissa...! Lo voglio!" Rispose la giovane castana, avvicinandosi alla Detective per ricevere il suo primo bacio e Baker fu ben felice di darglielo e si persero in quell'effusione, riuscendo però a fermarsi e poi si addormentarono.

Invece, nella loro stanza, Erin e Jackie erano immerse nei loro pensieri, con la seconda che aveva chiuso gli occhi per riposare e la prima che aveva ancora gli ormoni impazziti, dopo i balli eseguiti fra le braccia della castana Detective.

"Jackie... Stai dormendo...?"

"No... Ho chiuso gli occhi per riposare la vista..."

"Jackie..." Fece ancora il Procuratore, stavolta con più enfasi.

"Dimmi... Ti ascolto..."

"Jackie, ti voglio!" Concluse e quando la Detective aprì gli occhi, li specchiò in quelli di Erin, fattisi scuri e passionali per via del suo desiderio e prima che potesse accorgersene, Erin era seduta a cavalcioni su di lei e la stava baciando con intensità.

Subito Jackie la prese per i fianchi e ribaltò le posizioni, rimanendo sopra ad Erin, bloccandole i polsi accanto al viso, fissandola col medesimo fuoco negli occhi "Ti sei già innamorata di me...?"

"Io sono SEMPRE stata innamorata di te, avevo solo paura di dirtelo..."

"Ora non dovrai più preoccuparti! Perchè sai che ti amo e farò l'impossibile per renderti felice!"

"Io, con te accanto, sono già felice!" Ribadì il Procuratore, accarezzando la guancia destra della Detective, passandola poi fra le castane trecce meshate di biondo, abbassandole la testa affinchè potesse baciarla ancora e Jackie non si fece pregare, baciando con impeto e passione la compagna, mentre si spogliavano pian piano, godendo entrambe di ogni centimetro di pelle scoperto, scoprendo l'una il corpo dell'altra.

"Sei bellissima...! E' proprio così che ti sogno ogni notte, da quando sto con te!"

"Potrei dire lo stesso... Ed ora mi ritrovo qui a chiedermi perchè non ho fatto prima questo passo!"

"Forse, oltre che per la paura, perchè più si aspetta e più aumenta il desiderio di avere quella persona..."

"Hai ragione, sai...? Dio, quanto ti amo!"

"Anch'io ti amo, Erin!" Ribadì Jackie, prendendo la compagna con un po' di forza, baciandola con amore sulle labbra e su tutto il corpo, continuando ad accarezzarsi quasi con frenesìa, tanto era il desiderio di amarsi, finchè entrambe, stanche, non s'abbandonarono all'abbraccio di Morfeo dopo un'ultimo e passionale bacio. Cos'accadrà il giorno dopo?

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Capitolo 8
*** Dolci ricordi ***


Il mattino seguente, Erin fu la prima a svegliarsi e si sentì subito avvolta da un tepore molto piacevole e, quando alzò lo sguardo, scorse il bellissimo volto di Jackie, ancora addormentata, probabilmente stanca quanto lei per via della loro prima notte d'amore passata assieme.

Ed il Procuratore non s'accorse della Detective che, appena svegliatasi, le aveva cinto la vita con le braccia, regalandole un bacio sulla fronte ed un tenero sorriso che Erin corrispose ben volentieri e ne seguì poi un dolce bacio, che si fece presto passionale ed intenso, carico di emozioni.

"E' stato bellissimo... Indimenticabile..."

"E' stata la più bella esperienza sessuale della mia vita!"

"Mi piacerebbe dire lo stesso, ma non posso farlo... Se solo ricordassi qualcosa...!"

"Beh... Avrai pure qualche bel ricordo ora..." Disse maliziosa Erin e Jackie sorrise, stringendola a sè ed accarezzandole i corti capelli castani, cambiando improvvisamente posizioni e stendendola sotto di sè.

"Questi giorni che sto vivendo con te, con tutti voi, sono i miei ricordi più belli!"

Erin sorrise e, perdendosi nei bellissimi occhi di Jackie, si concesse volentieri a lei... Finchè qualcuno non bussò alla porta e le due si separarono subito, credendo che quel qualcuno volesse entrare e vederle senza veli e, per fortuna, non fu così.

"Sorellina, Jackie, sono io! La colazione è pronta..."

"Pfui, è solo Danny! Già temevo che entrasse...!"

"Ma dai, lui è sposato! Non credo che gli piaccia fare il guardone..."

"Quando eravamo piccoli, lo faceva sempre... Mentre facevo il bagno! E mamma lo sgridava ogni volta!"

"Che?? Tu sei la mia compagna ora e gli dirò io due paroline!"

Erin se la rise, abbastanza divertita e si buttò fra le braccia di Jackie per rubarle un altro bacio molto passionale e poi scesero in cucina, ove trovarono tutti gli altri ed il Procuratore notò subito che la figlia era decisamente felice e s'avvicinò a Baker.

"E' andato tutto bene, la notte scorsa?"

"Benissimo! E non temere, non le ho fatto nulla, le ho solo dato un bacio... Ma solo perchè lei mel'ha chiesto!"

"I baci non mi preoccupano... Bene, continuate così! Tanto fra due anni sarà maggiorenne..."

"Si... Spero che passino in fretta!"

"Passeranno in un lampo, vedrai..."

Detto questo, la famiglia fece colazione e poi ognuno uscì di casa per andare al lavoro o a scuola, meno Henry, Linda e Jackie, che rimasero a casa ed optarono per uscire a fare compere, accompagnati da Baker, che sarebbe tornata alle dieci, visto che doveva solo andare al Distretto per organizzare una conferenza stampa inerente il processo istruito da Erin e dalla Procura contro Douglas Baxter colui che, secondo Danny e Jamie, stava dietro alla lettera minatoria ed all'aggressione di Jackie... Il mandante di tutto.

"Quel bastardo... Dovrai sbatterlo in gabbia ed assicurarti che gettino la chiave in fondo all'oceano!"

"Non preoccuparti, lo farò senz'altro!" Ribadì Erin, poi fissò il fratello con un mezzo sorriso sulle labbra "Jackie non ti ha detto nulla?"

"Ti riferisci a quando mi ha seguito in cucina...?"

"Si, esatto... Ebbene, fratellone?"

"Accidenti a te, Erin! Ma dovevi proprio dirle che avevo il vizio di spiarti quando facevi il bagno?? Eravamo bambini...!"

"Lo so, lo so... Mi è sfuggito, però l'espressione di Jackie è stata forte!"

"Può darsi... Ora concentrati, è uscito il Procuratore Federale!"

Allora i due Reagan entrarono nell'aula otto del Tribunale pronti a far mettere dentro Baxter a vita, mentre Jamie era ritornato a casa e s'offrì di accompagnare Henry, Linda e Jackie a fare spese assieme a Baker, visto che il giovane aveva il turno pomeridiano.

"Sapete cosa mi ha detto stamani Erin...?? Che Danny, da piccolo, la guardava sempre mentre faceva il bagno..."

"Pazzesco! Non l'avrei mai detto..."

"Io ricordo vagamente qualcosa... Non molto però, visto che avrò avuto tre o quattro anni!"

"Io ricordo benissimo! Spesso c'ero io a badare a voi e lui ne combinava di tutti i colori!"

"Fortuna che i nostri figli sono tranquilli...!"

"Hai ragione, Linda, ma Danny era anche goloso e mangiava molti dolci, specie quando ritornava dal corso di nuoto... Ed aveva la passione per i francobolli e le monete antiche, ne aveva parecchi!"

"Adesso capisco da chi ha preso Jack, con la voglia di collezionare i minerali..."

"Minerali? E' un po' strana come collezione..."

"Beh, Jackie, lui si è ispirato a te... Una volta è venuto a casa tua ed ha visto la tua, di collezione mineraria, innamorandosene subito!"

"Capisco... Se ho davvero una collezione, spero che sia ancora a casa mia!"

Linda e gli altri le sorrisero, sperando che recuperasse la memoria il più presto possibile e, soprattutto, che non ritenesse ciò che stava accadendo con Erin un errore, spezzandole così il cuore.

Come andrà avanti la loro storia? E Baxter starà a guardare o reagirà?

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Capitolo 9
*** La morte di Baxter ***


Mentre Danny ed Erin erano in aula per il processo che avrebbe dovuto portare alla condana di Joshua Baxter, quattro uomini armati fino ai denti fecero irruzione nella medesima dopo aver tramortito le due guardie all'esterno.

"Fermi tutti! Che nessuno si muova... State seduti e zitti e non vi sarà fatto alcun male!" Gridò uno di loro.

"E voi chi siete...? Che volete...??"

"Non t'importa, vecchio! Vogliamo solo liberare il nostro capo!"

Allora il giudice, con quattro mitragliatrici puntate addosso, si vide costretto ad ordinare ad una delle guardie di liberare dalle manette Baxter e subito, il criminale che aveva parlato, gli si avvicinò "Ecco a voi l'arma, signore! Una pistola col silenziatore ed un unico colpo in canna!"

"Perfetto...! Davvero perfetto!" Disse il mlvagio uomo e, prima di andarsene, s'avvicinò ad Erin con un ghigno che non prometteva nulla di buono "Procuratore... Tu volevi chiedere di escludere la Detective Curatola come testimone, ed ora andrò personalmente a finirla! E tu verrai con me..."

"N-Non la passerai liscia..."

"Lo vedremo, bambola! E tu non fare l'eroe, Reagan!"

Detto questo, i cinque se ne andarono, con Erin che fissava con sguardo implorante il fratello maggiore e, non appena i malviventi e l'ostaggio se ne furono andati, Danny prese subito il cellulare e chiamò casa Reagan, ove avrebbero dovuto trovarsi tutti i suoi famigliari più Jackie e Baker.

"Pronto, papà...?? Siete tutti a casa??"

"Si, Danny, ma cos'è successo? Sembri agitato..."

"E lo sono, papà! Metti il vivavoce...!"

"Ok, ma dimmi cos'è successo..." Disse Frank, premendo il bottone del vivavoce e chiamando tutti gli altri a raccolta, che di corsa arrivarono in soggiorno.

"Quattro uomini di Baxter hanno fatto irruzione e hanno liberato il loro capo, che ha preso in ostaggio Erin! Credo voglia arrivare a Jackie usandola come esca..." Disse tutto d'un fiato, uscendo subito prima dall'aula e poi dal tribunale.

"Cosa??" Chiesero assieme tutti i Reagan, colpiti ed increduli.

"Danny, vieni a prendermi! Non permetterò mai che Erin rischi la vita a causa mia...!" Disse decisa Jackie e l'uomo dall'altra parte del ricevitore annuì, quindi entrambi riattaccarono, lasciando tutti preoccupati.

"Jackie, io ovviamente sono d'accordo sul salvare Erin... Ma non rischiare la vita!"

"Comandante, io la amo! Rischierò la vita anche diecimila volte per lei...!"

"Vuoi che venga con voi...?" Propose Baker e la castana sorrise appena, poggiandole una mano sulla spalla destra.

"No... Non devi far preoccupare Nicki, è giovane per soffrire! Vado da sola e non state in pensiero per me..."

Pochi minuti dopo, Danny arrivò e suonò il clacson della sua auto blu elettrico, vecchio modello e la ragazza uscì di corsa, mettendo la pistola presa poco prima dal cassetto del soggiorno nella fondina e via, i due sfrecciarono verso un lato di Central Park frequentato da piccoli delinquenti, prostitute e sbandati d'ogni tipo, tutte persone poco raccomandabili.

E vi arrivarono dopo una ventina di minuti e Jackie chiese a Danny di stare in macchina e costui, dopo aver mostrato la sua contrarietà, accettò comunque e la castana scese dall'auto, iniziando a cercare Baxter, trovandolo seduto su una panchina accanto ad un'Erin spaventatissima, che sorrise appena quando incrociò i bellissimi occhi di Jackie.

"J-Jackie..."

"Tranquilla...! Non gli permetterò di farti del male..."

"Non fare promesse che non puoi mantenere, Detective Curatola!" Ribadì Baxter, puntando la pistola verso Jackie.

"Invece io glielo prometto, perchè ho le più che chiare intenzioni di sposarla! E tu, invece, andrai dritto in galera o sottoterra!"

"Non credo proprio, mia cara, perchè se dovessi sparare e colpirti, moriresti all'istante... Questo proiettile speciale è stato tinto nel cianuro!"

"Allora bada di colpirmi, perchè io non ti darò una sola chance di vivere!" Disse Jackie, continuando a tenerlo sotto tiro con la sua arma e, quando Baxter stette per premere il grilletto, ci ripensò e colpì la Detective alla tempia sinistra col calcio dell'arma, prima che il sopraggiunto Danny lo freddasse con un precio colpo in mezzo agli occhi ed il Procuratore corse dalla sua amata, che aveva perso conoscenza.

"Danny, chiama un'ambulanza! E devi far cercare i suoi complici... Quei quattro vermi!"

"Subito...! Comunque, di farli cercare ci penserà papà... Tu prenditi cura di lei, potrebbe riprendersi!"

"Non la lascerò mai... Nè adesso, nè in futuro! Staremo sempre insieme e spero che, anche quando recupererà la memoria, non dimentichi quello che c'è stato fra noi e continui a volermi sposare come lo voglio io!"

"Sicuramente...!" Rispose il fratello quando ebbe riattaccato, sorridendole teneramente.

Ed ora che Baxter era morto, c'era solo da aspettare e sperare che la Detective non avesse riportato ulteriori danni che, quando si parlava di colpi subìti alla testa, dovevano essere sempre considerati gravi...

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Capitolo 10
*** Per sempre. ***


Portata subito in ospedale, Jackie venne nuovamente seguita dal dottor Foster, che mai si sarebbe aspettato di rivedere Jackie tanto presto in ospedale, nuovamente ferita alla testa, più precisamente alla tempia destra.

"Portiamola subito a fare una TAC... Presto!" Rivolse il chirurgo alle due infermiere con lui.

"Faccia il possibile, la prego...!" Disse Erin, con le lacrime agli occhi ed il chirurgo, notando l'espressione innamorata negli occhi della castana, sorrise appena ed annuì col capo, quindi sparì dietro le porte di metallo della sala utilizzata per le TAC.

Erin e Danny si sedettero in sala d'aspetto e lì furono raggiunti dagli altri Reagan e da Baker, proprio con quest'ultima e Linda che andarono ad abbracciare Erin assieme a Nicki, sedendosi accanto a lei.

"Come sta, mamma?"

"L'hanno portata a fare una TAC..."

"A proposito, ragazzi, Jamie e Renzulli hanno fatto irruzione a casa di Baxter con due pattuglie di supporto e la SWAT ed hanno preso i quattro complici..."

"Bene... Una bella notizia!" Disse proprio Danny, soddisfatto.

I minuti passarono interminabili e, finalmente, il dottor Foster uscì dalla sala delle TAC e raggiunse i nostri, destando ognuno da chissà quali pensieri e preoccupazioni "Signori Reagan..."

"E' tutto ok, dottore?? Sta bene??"

"Si, il colpo subìto non ha riportato danni evidenti... Direi che è tutto a posto! Si è svegliata un paio di minuti fa e... E credo che ora i suoi ricordi perduti siano tornati!" Disse Foster, prima di andarsene.

L'affermazione colpì tutti, specialmente Erin, la quale temeva che Jackie potesse dimenticare ogni cosa detta e fatta nell'ultimo periodo e suo padre la riportò alla realtà con un dolce tocco sulla spalla sinistra.

"Erin, immagino che tu sappia cosa significa questo..."

"Si papà... E... E la cosa mi preoccupa, anche perchè lei non mi ha cercata..."

"Mai dire mai...!" Intervenne Baker "Vedi quell'infermiera che arriva abbastanza trafelata? Credo stia cercando te..."

"Da cosa l'hai capito?" Chiese Nicki, incuriosita.

"Io so leggere il labbiale ed ha chiesto a quella donna se si chiamasse Erin...!"

"Wow, complimenti davvero!" Disse Nicki, assieme a Jamie, colpiti dal talento della bionda Detective.

"Scusatemi... Una di voi  si chiama Erin?" Domandò la sopraggiunta infermiera ed il Procuratore alzò la mano, ritornando coi ricordi a qualche giorno prima, quando Foster le porse la medesima domanda, perchè Jackie credeva fosse sua moglie... Ed ora perchè?

L'infermiera condusse Erin nella stanza in cui era stata portata Jackie, per tenerla sotto osservazione e lì la lasciò, chiudendo la porta e la Detective puntò i suoi bellissimi occhi in quelli scuri del Procuratore, sorridendole teneramente.

"Erin, io... Io ricordo tutto... Ogni cosa!"

"N-Ne sono felice...! Era quello che volevi, giustamente!"

"Già... C'è un'altra cosa che voglio..." Disse, tendendo la mano verso Erin, che la strinse subito.

"E sarebbe...? Su, dopo tutto quello che è successo fra noi... Non avrai vergogna a parlarmi, vero?"

"No, è che non trovo le parole giuste..."

"Beh... Pensaci con calma, io resto qui, non vado da nessuna parte!"

"Ecco, io... Io non considero tutto quello che c'è stato tra noi come un errore, tutt'altro! Io l-l'ho sempre voluto e... E lo vorrò sempre!"

"Jackie, ma tu... Tu...??"

"Si, Erin! Io voglio sposarti ed avere una famiglia con te! Perciò... Vuoi sposarmi?"

"C-Certo che lo voglio! Dio, quanto ti amo!!"

"Anch'io...! Tantissimo, più della mia vita...!"

"E staremo insieme, sempre..."

"Si... Da questo momento saremo tu ed io... Per sempre!"

Detto questo si baciarono con passione, con l'unico pensiero rivolto al loro futuro insieme nelle loro menti, ben stretto nel cuore, certe che questo amore che le aveva unite in modo un po' improvviso, non sarebbe mai terminato tanto presto e sarebbe durato per sempre.

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