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Lista capitoli: Capitolo 1: *** Cap. 1 Una nuova minaccia *** Capitolo 2: *** Cap. 2 La Terra è in pericolo *** Capitolo 3: *** Cap. 3 Una nuova alleata *** Capitolo 4: *** Cap. 4 La guerra ha ufficialmente inizio *** Capitolo 5: *** Cap. 5 Attacco a sorpresa *** Capitolo 6: *** Cap. 6 Confidenze *** Capitolo 7: *** Cap. 7 Fino all'ultimo respiro *** Capitolo 8: *** Cap. 8 Festa con il botto *** Capitolo 9: *** Cap. 9 Pericolo in agguato *** Capitolo 10: *** Cap. 10 Protezione *** Capitolo 11: *** Cap. 11 Convalescenza *** Capitolo 12: *** Cap. 12 Sentimenti *** Capitolo 13: *** Cap. 13 Verso la battaglia finale *** Capitolo 14: *** Cap. 14 Presenze sospette *** Capitolo 15: *** Cap. 15 Avvertimenti *** Capitolo 16: *** Cap. 16 Verso la fine *** Capitolo 17: *** Cap. 17 La resa dei conti *** Capitolo 18: *** Cap. 18 Tutto ha una fine *** Capitolo 19: *** Cap. 19 La pace è fatta *** Capitolo 20: *** Epilogo - Un giorno perfetto ***
- Cavolo, cavolo, cavolo! Sono in
ritardo.- sbuffò Strawberry lanciando una rapida occhiata all’orologio color
confetto che portava al polso sinistro, prima di affrettare ulteriormente il
passo verso il Cafè Mew Mew.
“Come al solito” sembrò rimbombarle nella testa la risposta
arrogante del suo biondissimo capo, Ryan Shirogane; alto, snello, occhi color
dell’oceano e capelli di un biondo così chiaro da sembrare quasi bianchi.
Bellissimo, certo, ma estremamente
tronfio e sicuro di sé.
Odio
dargli certe soddisfazioni, pensò tra sé
la rossa, sbattendo la porta d’entrata e facendo il suo rumoroso ingresso,
prima di raggiungere velocemente lo spogliatoio al cui interno trovò tutte le
sue amiche, già pronte nei loro completi da lavoro.
- Sono qui. Scusate il ritardo.- si rivolse
loro la ragazza ancora sulla porta, le mani appoggiate alle ginocchia per
riprendere fiato.
- Quale scusa hai intenzione di rifilarci, oggi?- la
rimproverò il giovane Shirogane, passando dietro di lei proprio in quel
momento, prima di sparire in cucina, senza nemmeno aspettare una risposta dalla
Mew Gatto.
- Mmmh… non lo sopporto…- bisbigliò tra sè e sè lei,
sbattendo la porta alle sue spalle e ignorando le frecciatine di Mina.
Finalmente, tutte e cinque le cameriere furono cambiate e
pronte davanti ai tavolini del bar, mentre Kyle usciva nell’aria tiepida di
metà Maggio per apporre il cartello “APERTO” davanti all’entrata.
- Sia chiaro che dovrai restare tu a pulire il locale,
dopo l’orario di chiusura.- si fece sentire la fredda voce del suo capo,
qualche metro dietro di loro.
- Che cosa? Perché?- ululò Strawberry, ben conscia che il
biondo si stesse rivolgendo a lei.
- Perché sei arrivata in ritardo mentre tutte le altre
erano già qui da almeno mezzora.- le spiegò l’americano, incrociando le braccia
al petto e voltando i suoi occhi glaciali verso quelli color cioccolato della
giovane.
- Ma non è giusto.- si lamentò la
ragazza, picchiando un piede a terra e ricambiando lo sguardo dell’altro.
- Non sei tu a decidere cos’è giusto e cosa
no.- si accigliò ulteriormente Shirogane, prima di girare sui tacchi e tornare
verso il retro del caffè, una volta rientrato il moro.
- Dai, Straw, non te la prendere.
Vedila così, potrebbe andare peggio.- cercò di
consolarla Paddy, dandole una pacca sulle spalle.
- Ad esempio?-
- Potremmo essere attaccate dagli alieni.- la prese in
giro la più piccola del gruppo scappando dalle sue grinfie, prima che l’amica la
afferrasse per il bavero della divisa.
In seguito alla sconfitta di Profondo Blu, e una volta che
gli alieni furono tornati sul loro pianeta, la pace sulla Terra era finalmente
stata ristabilita; nonostante il Cafè Mew
Mew non servisse più da copertura per le cinque paladine della giustizia,
quelle che una volta erano state le eroine di Tokyo avevano deciso di
continuare a lavorare tutte insieme nel locale che
Ryan e Kyle avevano tenuto aperto.
- Ma ricordatevi di non abbassare
mai la guardia. I simboli distintivi degli animali a Red Code sono solo sbiaditi, questo significa che qualsiasi
pericolo può ripresentarsi da un momento all’altro.-
ripeteva loro il biondo, di tanto in tanto, facendole restare all’erta; la
battaglia prima contro i chimeri di Quish poi contro Profondo Blu, non era
stata di certo una passeggiata.
Tuttavia, nonostante l’impegno quotidiano che prendeva
tutte loro durante la settimana, le cinque Mew Mew erano tornate, finalmente, a
occupare il loro tempo con le cose che più le aggradavano; Strawberry, senza
mai perdere la sua goffaggine e la sua allegria, riusciva, a suo modo, ad
alternare le lezioni di scuola con il lavoro al caffè, infilando, tra un
impegno e l’altro, gli appuntamenti con il suo adorato Mark; Pam, che non aveva
perso la sua eleganza, era tornata a calcare set fotografici e cinematografici,
mentre Mina si dilettava in qualsiasi tipo di balletto teatrale; Lory, pur
continuando la scuola, riusciva finalmente a creare molti più pupazzetti, che
si divertiva a regalare e a vendere a qualche mercatino occasionale; infine
Paddy, non la meno importante ma sicuramente sempre la
più ingenua, poteva dedicarsi quasi a tempo pieno ai suoi fratellini, colmando,
come sempre, quella lacuna che i loro genitori avevano lasciato.
La giornata era ormai giunta al termine, e anche gli
ultimi clienti lasciarono finalmente il locale.
- Arrivederci e tornate presto.-
li salutò Lory con le sue solite maniere gentili, inchinandosi rispettosamente,
mentre le altre, ad eccezione di Strawberry, la precedevano nello spogliatoio.
- Ciao Kyle, ci vediamo domani.-
salutò il cuoco Mina, prima di correre fuori dalla buffa struttura color rosa pastello
per raggiungere la macchina della sua beniamina che, sicuramente, le avrebbe
concesso un passaggio a casa.
- Ciao ragazze, buona serata.- rispose il moro, sorridendo
a Paddy e alla Mew Verde che furono le ultime a varcare la porta del locale.
- Mi raccomando, Strawberry, vedi di non fare un pessimo
lavoro come tuo solito.- la ammonì Ryan, prima di
dirigersi verso le scale per raggiungere il piano superiore.
- A Mina, però, non dici mai niente, che se ne sta tutto
il giorno seduta a un tavolino a bere tè.- borbottò
tra sé la rossa, afferrando lo spazzettone con un gesto brusco.
- Pulisci e basta, d’accordo?- la rimproverò ancora una
volta il biondo, bloccandosi con un piede già sul primo gradino e rivolgendole
uno dei suoi soliti sguardi glaciali.
La rossa optò per il silenzio,
limitandosi a spargere l’acqua sul pavimento e iniziando a passare lo straccio.
Tutti
i giorni la solita storia. Non è possibile che debba sempre essere io quella
che viene punita. Shirogane ce l’ha
con me, è evidente, pensò tra sé la ragazza, senza
interrompere quello che stava facendo.
Nonostante si lamentasse ogni volta di quella situazione, in
fondo non le dispiaceva, di tanto in tanto, restare sola con i suoi pensieri;
la solitudine le dava la possibilità di riflettere in tutta tranquillità, cosa
che in casa sua, con la madre sempre indaffarata e il padre che seguiva ogni
suo movimento, non era possibile.
Come succedeva ormai da un anno a quella parte, si ritrovò
inevitabilmente a pensare al suo ragazzo; nonostante la scoperta che Mark non
fosse altro che quello psicopatico del loro nemico numero uno, le cose si erano
infine sistemate, permettendo ai due ragazzi di continuare a frequentarsi come
se nulla fosse successo.
Stava così bene in sua compagnia che nulla, nemmeno il
ricordo di Profondo Blu, poteva impedirle di amare quel ragazzo così
straordinario.
Sono
successe così tante cose negli ultimi tempi. Ma
nonostante la guerra, non cambierei nemmeno una virgola di quello che ho
passato insieme alle mie amiche.si ritrovò
a pensare Strawberry, sorridendo tra sé, mentre passava lo straccetto umido sui
tavolini del locale.
Era così immersa nei suoi pensieri che per un attimo non
udì il lieve fruscio alle sue spalle, prima che una mano bianca e affusolata si
posasse sulla sua spalla destra, facendola balzare di lato.
- Ryan, mi hai spaventata.- ululò
la rossa, spalancando gli occhi nel riconoscere il biondo dietro di lei e
portandosi una mano al petto.
- Sono almeno cinque minuti che ti chiamo, Strawberry.- le
fece notare lui stizzito, sollevando un sopracciglio.
- S-scusa, ero… ero soprapensiero.- arrossì la ragazza,
abbassando lo sguardo e cercando di giustificarsi.
- Come al solito.- sospirò
infine, rassegnato, l’americano.
- Avevi bisogno di qualcosa?- riprese la parola la giovane Momomiya altrettanto infastidita dal fatto
che il suo capo avesse interrotto il flusso dei suoi pensieri.
Shirogane si fece improvvisamente serio, mentre una strana
ombra di preoccupazione gli oscurava lo sguardo sempre così limpido.
- Ryan, è successo qualcosa?- insistette Strawberry,
abbandonando la sua espressione stizzita e diventando seria a sua volta;
conosceva fin troppo bene quello sguardo.
- Richiama le altre e dì loro di tornare al caffè.- si
limitò a dire l’altro, girando sui tacchi e accingendosi a uscire nuovamente dalla
stanza.
- Ryan, cosa sta succedendo?- ripetè la rossa, facendo un
breve passo verso l’amico.
Il biondo si fermò a pochi metri da lei, sospirando e aspettando
qualche secondo prima di incontrare ancora una volta i suoi occhi color
cioccolato.
- Appena arrivano, raggiungetemi in laboratorio.- ribattè
lui, dicendo tutto e niente.
- In-in l-laboratorio?- esclamò la ragazza, iniziando a
tremare; le parole del biondo potevano significare una sola cosa.
- Ci sono dei nuovi alieni in città, Strawberry. La guerra
sta per ricominciare.-
Note dell’autrice:
Ed eccomi di nuovo qui con una nuova
FF, questa volta ambientata nel mondo delle Mew Mew.
Dal momento che questo è solo un
capitolo introduttivo, voglio avvisare chi leggerà questa fan fiction che NON
sarà una StrawberryxRyan, ma ci sarà
una nuova compagna di avventure. ;)
Non fraintendetemi, io ADORO quella coppia, ma per questa FF
ho optato per introdurre un nuovo personaggio, come faccio poi per… bè, tutte
le mie storie in effetti! XD
Comunque sia, ci sono nuovi nemici,
quindi le Mew Mew torneranno al lavoro, ma non saranno solo le solite cinque……….
Ma basta così, ho vi svelo tutta la storia. XD
Spero di avere molti lettori e
soprattutto di soddisfarli. ;)
Trascorsero solo pochi minuti prima che le altre quattro
Mew Mew, dopo un rapido giro di telefonate da parte
di Strawberry, raggiungessero la leader al caffè; non
aveva specificato loro di cosa si trattasse, ma era bastato il suo tono di voce
per far sì che tornassero tutte quante sui loro passi.
- Ryan, che succede?- esclamò Pam, entrando, insieme alle altre, nell’ampio laboratorio presente nel sotterraneo,
senza nascondere l’evidente vena di preoccupazione che aveva invaso tutte
quante.
Nè il biondo né Kyle si voltarono verso le loro guerriere,
mantenendo la propria attenzione sui monitor dove numerosi codici e immagini si
susseguivano senza sosta, controllati dalle abili mani del pasticciere che
correvano sulla tastiera.
- Oh, avanti, non teneteci sulle spine.- brontolò Paddy
impaziente, spostando il peso da un piede all’altro.
- Strawberry non ci ha voluto dire di cosa si tratta, ma
se ci troviamo qui, ci dev’essere un motivo.- proruppe Mina, impaziente.
- Non… non si tratterà d-di un’altra g-guerra spero.-
balbettò Lory con voce strozzata, temendo già la risposta.
- Vorrei poterti dire di no, Lory, ma non posso. Abbiamo riscontrato
nuovi movimenti alieni nel centro di Tokyo.- si decise a rispondere l’americano,
voltandosi finalmente verso di loro, mentre tutte e cinque trattenevano il
fiato, Strawberry compresa, nonostante fosse già a conoscenza dei nuovi
sviluppi.
- Maledizione.- imprecò a mezza voce Pam, perdendo per
qualche secondo la sua solita compostezza.
- C-credo di non aver afferrato bene il concetto. Cosa significa che… che ci sono dei nuovi movimenti alieni?-
esclamò Mina, passandosi una mano tra i capelli lasciati, per una volta, liberi
dai suoi soliti codini rotondi.
- Non possono essere Quiche e gli altri. Loro… loro se ne
sono andati, non hanno più alcun tipo d’interesse per la Terra. Insomma… prima che se ne
andassero, eravamo diventati… amici.- prese la parola la
Mew Gialla ignorando la domanda dell’amica;
non poteva accettare che Tart fosse tornato non per lei ma per tentare
di impadronirsi, ancora una volta, del loro pianeta.
- No, loro non centrano stavolta. Ancora non abbiamo idea
di cosa vogliano questi nuovi alieni, ma non credo che i loro scopi si
allontanino molto da quelli che avevano, a loro tempo, Pie
e gli altri.- rispose Kyle, voltandosi finalmente verso le ragazze.
- Nessuno ha ancora risposto alla mia domanda.- proruppe
all’improvviso Mina, con voce strozzata.
Ryan fissò il suo sguardo cristallino in quello più scuro
dell’amica, prima di scuotere la testa sospirando e voltandosi ancora una volta
verso gli schermi su cui si susseguivano codici infiniti cui il moro stava
lavorando.
- Purtroppo temo che stia per cominciare una nuova guerra.-
rispose l’americano, senza guardare nessuna di loro;
era stato lui a cacciarle in quel guaio, e quei nuovi attacchi non facevano
altro che aumentare i suoi sensi di colpa.
- Senza contare che le loro intenzioni sembrano ben
diverse.- riprese la parola il pasticciere, tentando
così di togliere dall’imbarazzo l’amico; sapeva bene cosa gli stesse passando
per la testa, e non voleva lasciare il tempo alle giovani di contraddirlo.
- Cosa intendi dire?- intervenne la
Mew Rosa voltandosi verso di lui, parlando
per la prima volta da quando erano entrate nel laboratorio.
- Non ne siamo sicuri, quindi prendete queste informazioni
con le pinze.-
- Arriva al dunque, Kyle.-
deglutì a fatica la Mew Blu,
cercando di digerire ciò che il loro capo aveva detto pochi secondi prima.
- Quiche e gli altri volevano riconquistare qualcosa che
apparteneva a loro, con metodi sbagliati, forse, ma la Terra un tempo apparteneva alla loro gente. Questi nuovi alieni
invece… ho fatto qualche ricerca; il popolo di Pai è presente in alcuni scritti
molto antichi, penso di essere stato l’unico a riuscire a scovarli e,
soprattutto, a capire che si riferivano a quelli che noi abbiamo
definito alieni. Questi invece… non sono mai stati citati da nessuna parte,
senza contare che sembrano diversi da Quish, Pai e Tart.
Mi sto riferendo all’aspetto fisico.- partì con la sua spiegazione il moro,
digitando rapido sulla tastiera e mostrando così alle cinque Mew Mew gli scritti cui si stava riferendo.
- Quindi a che conclusione sei
arrivato?- lo incitò Pam, notando che l’amico non sembrava intenzionato a
proseguire, prima che Mina scoppiasse in un attacco isterico.
- Noi crediamo che questi nuovi alieni siano dei…
conquistatori.- concluse per l’amico Ryan, guardando le ragazze una per una.
- Vuoi… vuoi dire che vogliono
conquistare la terra per… divertimento?- ipotizzò Lory, sgranando gli occhi.
- Non sappiamo quale sia lo scopo, però sì, vogliono
conquistare la Terra. E
da come si stanno muovendo, direi che la vogliono disabitata.-
aggiunse Kyle, fissandole a sua volta.
- Ci… ci sono state delle v-vittime?- proruppe spaventata la
Mew Gatto, portandosi una mano al petto.
- Non ne abbiamo idea. Per il momento no, almeno non qui a
Tokyo, ma non sappiamo se hanno attaccato altre città prima di giungere qua.- si rivolse a lei il moro, sospirando.
- E questo perché non abbiamo uno
straccio d’informazione su di loro, dico bene?- intervenne nuovamente Pam, ponendo
una domanda che tutti quanti sapevano quanto potesse essere retorica.
- Esattamente. Le uniche cose che sappiamo sono quelle che
vi abbiamo appena detto, il che non è molto, me ne rendo conto.- rispose Ryan,
passandosi una mano tra i capelli biondi.
- Odio chiedervi questo, ragazze, ma temo che le Mew Mew dovranno tornare in azione.- aggiunse dopo pochi
secondi l’americano, riportando il suo sguardo su di loro.
- Non devi essere tu a chiedercelo, Ryan. Nuovi alieni
stanno attaccando la nostra città, e noi non possiamo permettere che ciò
succeda. I nostri simboli distintivi non sono mai spariti del tutto, e tu ci
avevi avvisato che questo avrebbe potuto significare una nuova guerra.- esclamò
Strawberry attirando l’attenzione su di sè, parlando da vera leader.
- Ma se io non avessi inserito
nei vostri corpi il DNA degli animali a Red
Code, voi non avreste mai dovuto combattere questa guerra. I’m so sorry, gilrs.-
ribattè l’americano fissando la ragazza, mentre il suo senso di colpa
riemergeva ancora una volta.
- Questo è vero. Ma sarebbe stato
straziante vedere gli alieni distruggere Tokyo senza poter fare nulla per
impedirlo. Senza contare che se tu non ci avessi trasformato in Mew Mew, noi non ci saremmo mai incontrate e non saremmo mai
diventate amiche, e solo per questo dovremmo ringraziarti.-
proseguì la rossa, regalando al giovane un sorriso di gratitudine.
- Ben detto, Strawberry. Andiamo a prendere a calci nel
sedere questi alieni.- la sostenne la
Mew gialla, facendo ridere le compagne per la sua esuberanza.
- Non credo dovrete aspettare a
lungo per farlo, ragazze. Ci sono dei movimenti sospetti nella zona del
quartiere di Shiba.- intervenne all’improvviso Kyle, voltandosi
verso i grandi monitor.
- Gli alieni?- domandò la più vecchia del gruppo,
esprimendo l’interrogativo di tutte.
- Temo di sì.-
- Tocca a voi ragazze, la squadra Mew Mew
deve rientrare in azione.- le incitò Ryan, incontrando l’assenso delle cinque paladine.
Tutte insieme si accinsero a lasciare la stanza per
dirigersi verso il luogo indicato dal moro, quando la rossa fu fermata dalla
voce del biondo.
- Strawberry.-
La rossa si voltò verso l’amico curiosa, bloccandosi sulla
soglia del laboratorio e notando la strana intensità con cui la stava fissando.
- Fate attenzione.- disse semplicemente, senza abbandonare
la maschera seria che gli si era dipinta sul volto.
La Mew Rosa si
limitò ad annuire, affrettandosi a raggiungere le compagne.
In pochi minuti raggiunsero il quartiere di Shiba, senza
tuttavia notare nulla di strano.
- Dove credete possano essere gli alieni?- prese la parola
Mina guardandosi intorno, imitata dalle compagne.
Le parole della Mew Bird furono accompagnate, nel giro di
pochi attimi, da un forte boato proveniente da una zona poco distante da loro, al di là di alcuni palazzi.
- Credo che questa sia la risposta. Andiamo.- ululò Strawberry, avviandosi in quella direzione, mentre
una colonna di fumo s’innalzava verso il cielo.
Giunte a destinazione, notarono immediatamente un rapido viavai
di persone che scappavano impaurite da qualcosa, e presto anche la loro
attenzione fu attirata da due figure che si stagliavano nitide contro le alte
fiamme alle loro spalle; erano due personaggi alti e slanciati, uno di loro
aveva lunghi capelli rosso fuoco, mentre l’altro era caratterizzato da una
folta chioma color smeraldo.
Non sembravano molto diversi dagli abitanti del pianeta
Terra, ma qualcosa nella loro fisionomia non li rendeva umani.
- Guardate là, devono essere loro.-
attirò l’attenzione delle compagne Paddy, nonostante tutte avessero notato
quella strana presenza.
- Ahahahah! Sai, Ioshi, non credevo
che spaventare i terrestri potesse essere così divertente. Sicuro che dobbiamo
eliminarli tutti?- esclamò la figura dai capelli verdi, mentre una piccola
sfera di energia si sprigionava dalla sua mano, andandosi a infrangere contro
il tronco di uno degli alberi che delimitavano il marciapiede, incendiandolo e
facendo fuggire le poche persone che ancora si trovavano nelle vicinanze.
- Sai benissimo quali sono gli ordini del principe,
Kashima. Vuole questo pianeta, e lo vuole disabitato.-
rispose l’altro, senza degnare il compagno di uno sguardo.
- D’accordo, d’accordo, non te la
prendere.- si arrese quello che doveva chiamarsi Kashima alzando i palmi al
cielo in segno di resa, prima di librarsi in aria pronto a scagliare una
raffica di colpi sulla gente sotto di lui.
- Ehi, voi due. Dateci un taglio, o rovinerete la nostra
bella città.-
I due si voltarono nella direzione da cui era giunta la
voce, trovandosi davanti le cinque ragazze con aria di
sfida, i ciondoli ben stretti in mano, pronte alla trasformazione.
- E voi chi sareste?- proruppe l’alieno sospeso in aria,
guardandole incuriosito.
- Siamo quelle che ora vi faranno il culo.
Siete pronte ragazze?- esclamò Strawberry, ricevendo
un cenno di assenso da parte delle amiche.
- MewBerry,
metamorfosi!-
- MewMina,
metamorfosi!-
- MewLory,
metamorfosi!-
- MewPaddy,
metamorfosi!-
- MewPam,
metamorfosi!-
Una per una le paladine della
giustizia si trasformarono di nuovo dopo mesi d’inattività, tornando a formare
la squadra Mew Mew al completo.
- Chi diavolo sono queste?-
chiese nuovamente Kashima, raggiungendo il compagno a terra.
- Non ne ho idea, ma ho come la sensazione che tenteranno di metterci i bastoni tra le ruote.- ipotizzò
Ioshi, preparandosi a combattere.
- Ora la pagherete per quello che state facendo.- esclamò MewBerry, puntando un dito contro di loro.
- Oh, stiamo tremando dalla paura.- la canzonò Kashima,
sollevando un sopracciglio ma fissandole tuttavia divertito.
- Cosa sperano di fare cinque
semplici umane contro di noi?-
- Mi spiace deluderti, mio caro, ma noi non siamo semplici
umane.-
- Fiocco d’azione!-
esclamò in quel momento MewMina scagliando una delle sue frecce d’energia contro
i due nemici, come a voler dare un valore alle parole della compagna.
I due alieni fecero un balzo all’indietro, schivando così
l’attacco, mentre MewPaddy faceva apparire il suo tamburello.
- Fiocco
immobilizza!-
- Ma che razza di attacchi sono
questi?- ululò Kashima indignato, librandosi in aria per evitare l’attacco
della Mew Gialla.
- Non lo so, ma sono efficaci. Dobbiamo fare attenzione.- osservò
l’alieno dai capelli rossi, imitando il compagno; ora non si sentiva più tanto
in vena di sottovalutarle.
I loro attacchi erano rapidi e ben calibrati, e se non
fosse stato per il loro addestramento militare, non era certo di poterli
schivare così facilmente.
- MewBerry, tocca a te.- la
incitò MewLory, tenendo sotto tiro i due nemici e voltandosi verso l’amica.
- Sono pronta. Ali del cuore! Fiocco di luce, massimo splendore!-
Il potente attacco della leader si diresse veloce verso le
due figure aliene, che, nonostante tutto, riuscirono a schivarlo con un’agile
capriola all’indietro.
- Non è possibile, sono riusciti a evitarlo.- esclamò la Mew Blu
incredula, poggiando i piedi a terra vicino alle compagne.
- Ora, se non vi dispiace, tocca a noi. Sfera devastante!- proruppe Kashima, cogliendole
alla sprovvista e formando una sfera d’energia nel palmo della mano destra.
- Attacco energetico!-
esclamò a sua volta Ioshi, unendo le mani aperte davanti a sé e imitando
l’altro.
I due colpi si scagliarono contemporaneamente contro le
ragazze, raggiungendole rapidamente e gettandole a terra senza che potessero
fare nulla per schivarli o per rendere il loro impatto meno devastante.
- Dannazione, sono davvero forti.-
sussurrò MewPam riprendendosi dall’attacco dopo qualche secondo e sollevandosi
debole sui gomiti.
- E ora il colpo di grazia.- affermò quello che sembrava
essere il capo tra i due, sollevandosi verso il cielo e unendo, ancora una
volta, le mani sopra la sua testa, come a formare una sorta di rombo con esse.
- Ehi, perché non ve la prendete un po’ con me.- si fece udire una voce poco distante da loro, attirando
l’attenzione dei presenti.
Voltandosi verso di essa, tutti quanti poterono notare una
figura in piedi sul tetto di una delle case circostanti, distinguendo i tratti
di una giovane ragazza, ma solo quando il sole sparì, finalmente, dietro uno
degli alti grattacieli, furono in grado di vederla in faccia; era alta e
slanciata, sui sedici anni, indossava una gonna molto corta bianca e un top del
medesimo colore, entrambi delineati da bordi neri.
Tuttavia, ciò che colpì maggiormente le ragazze, furono la
strana coda bianca con striature nere che ondeggiava dietro di lei e le
orecchie del medesimo colore che troneggiavano sulla sua testa.
- Ma quella…- sussurrò la
Mew Rosa, ormai allo stremo delle forze.
- E tu chi saresti?- esclamò Kashima, infastidito da
quella nuova interruzione.
- Mi chiamo MewEri, e ora dovrete vedervela anche con me.-
Note dell’autrice:
Ed eccomi qui…. Di già!!! XD
Se tra i lettori della FF c’è qualche
vecchia conoscenza, si stupirà di vedere un aggiornamento così presto…. E
infatti non fateci l’abitudine!!!
Ora come ora devo tener vivo
l’interesse dei miei “lettori”! XD
Ed ecco il nuovo personaggio che ha
fatto la sua scomparsa; si accettano scommesse su quale sia il suo animale a
codice rosso!! XD
Nel prossimo capitolo si saprà di più
sul suo conto, per ora vi tengo un po’ sulle spine. :P
Prima che qualcuno me lo faccia
notare, se avete notato una certa somiglianza tra i nuovi alieni e i Sayan di
Dragon Ball…. Bè, sì, ho preso spunto da loro, in effetti!! XD
Blackmiranda:
oh, la mia prima lettrice e commentatrice, che meraviglia!!! *.* sono sempre
felice quando qualcuno commenta le mie FF! ^^ sono contenta che t’incuriosisca,
e spero con questo cap di averti incuriosita ancora di più!! XD vedi, ho molta
fantasia, ma non così tanto da pensare a nemici diversi!! XD poi le nostre Mew
Mew sono “affezionate” agli alieni, non potrei mai deluderle. XD ma non
centrano proprio niente con Quiche e gli altri. v.v spero di continuare a
leggere i tuoi commenti. J
e ovviamente che continuerai tu a leggere la mia FF. XD un bacione grande! :*
A tutti gli altri lettori: non siate
timidi, io vi vedo, lasciate un commentino se potete!!! ^^
Il silenzio calò tra i presenti, mentre le cinque amiche non
riuscivano a distogliere gli sguardi dalla nuova arrivata, la
quale, mantenendo gli occhi fissi sui nemici, si posizionò accanto alla
leader delle Mew Mew, chinandosi verso di lei per
assicurarsi che stesse bene.
- Tutto ok, MewBerry? Niente di rotto?- le domandò come se
la conoscesse da sempre, guardandola finalmente in volto; aveva lunghi capelli
neri raccolti in una treccia, gli occhi del medesimo colore scrutavano il viso
della giovane.
- S-si, sto bene, ma tu…-
- Tranquilla, ti spiegherò tutto. Ma
non adesso, prima dobbiamo liberarci di questi guastafeste. Ce la fai ad
alzarti?-
- S-si, credo di si.-
- Voi ragazze, come state?- chiese poi la
Mew Bianca rivolgendosi alle altre, le
quali si stavano pian piano rialzando.
- Sì, siamo tutte intere. Almeno
credo- rispose MewLory per tutte, aiutando MewPaddy a sollevarsi.
- Molto bene. Che ne dite, adesso, di togliervi dai piedi?-
riprese la parola MewEri, rivolgendosi ai due alieni;
sapeva che non sarebbe stato così semplice, ma le altre avevano bisogno di
riposare, e per farlo quei due dovevano rinunciare all’attacco, almeno per quel
giorno.
- Credi davvero che ce ne andremo solo perché una stupida
ragazzina terrestre ce lo sta… chiedendo?- ululò
divertito Kashima, incrociando le braccia al petto; non gli importava da dove
fosse sbucata quella tizia, sapeva solo che sarebbe stata un altro intoppo per
la loro missione.
- D’accordo, sapevo non sarebbe stato così facile.- sospirò la mora, voltandosi poi verso le altre.
- Ragazze, dobbiamo attaccarli tutte
insieme.-
- Cosa? E perché?- esclamò MewMina, non essendo ancora ben
sicura di potersi fidare di quella nuova Mew Mew
sbucata da chissà dove.
- Vi prego, non fate domande, non adesso. Vi dirò tutto
una volta sbarazzateci di questi due. Per adesso, fidatevi di me.- rispose l’altra, tornando a fissare gli alieni.
- D’accordo. Facciamo come dice. Siete pronte, ragazze?- prese
la parola MewBerry, decidendo di fidarsi della nuova arrivata; in quel momento,
l’unica cosa che le interessava era allontanare i due alieni dal quartiere di
Shiba.
- Fiocco d’azione!-
- Fiocco d’acqua!-
- Fiocco
immobilizza!-
- Fiocco d’energia!-
- È arrivato il mio turno.- sogghignò la Mew bianca, facendo comparire dal nulla la sua arma.
- Fiocco di Eri. Fiocco
di vita!-
Lo strano anello che la ragazza teneva in mano si diresse
veloce, insieme agli attacchi delle altre, verso i due nemici, sprigionando
un’intensa luce bianca che sembrò accecarli per un attimo.
Il “fiocco
immobilizza” di MewPaddy bloccò i loro movimenti, permettendo agli altri
attacchi di raggiungerli.
- Ma che cavolo…- esclamò Ioshi,
fissando le guerriere.
- Vai MewBerry, tocca a te.- la
incitò MewEri, voltandosi verso la rossa e riafferrando il suo anello di luce
che era tornato verso di lei come un boomerang.
- D’accordo. Fiocco
di luce, massimo splendore!-
- Ioshi, dobbiamo fare qualcosa.-
ululò Kashima in preda al panico, tentando di liberarsi dal materiale
gelatinoso della Mew Gialla, mentre l’attacco della Mew Rosa stava per
raggiungerli.
- Ci sto… provando…- digrignò i denti l’altro, riuscendo
finalmente a liberare entrambi giusto in tempo per schivare l’attacco.
- Dannazione!- esclamò delusa MewEri; per una frazione di
secondo aveva sperato che i loro attacchi fossero stati efficaci.
- Ve la faremo pagare.- ringhiò
Ioshi a denti stretti, prima di teletrasportarsi altrove insieme al compagno.
- Sono stata troppo ottimista.- mormorò
tra sè l’ultima arrivata, passandosi una mano tra i capelli.
- State bene?- domandò poi, voltandosi verso le altre
ragazze e indossando vestiti da umana.
- Sì, ti ringrazio, ma credo che tu ci debba alcune
spiegazioni.- rispose Strawberry, imitandola.
- Hai ragione, ma non qui. Raggiungiamo il Cafè Mew Mew, credo
che anche il vostro capo vorrà sapere cosa sta succedendo.-
Così tutte e cinque, ancora incredule per ciò che stava
accadendo, la seguirono verso il loro quartier generale, senza proferire parola
e chiedendosi chi fosse quella strana ragazza che sembrava conoscerle così
bene.
- Ragazze, come state? Tutto bene?- andò loro incontro un Ryan preoccupato appena le vide entrare dalla porta
principale.
- Un po’ ammaccate, ma stiamo bene.-
cercò di tranquillizzarlo la rossa, sorridendo divertita; non capitava tutti i
giorni di vedere il biondo preoccupato per le sue guerriere.
- Allora?- si rivolse a loro Kyle, raggiungendo l’amico.
- Gli alieni se ne sono andati, almeno per il momento.
Sono degli ossi duri, e molto pericolosi.- spiegò loro
la leader del gruppo, passando lo sguardo dall’uno all’altro.
- Ma loro non sono stati l’unica
sorpresa.- prese la parola Pam, sedendosi su una delle sedie del locale e voltandosi
verso la ragazza misteriosa.
Finalmente anche l’attenzione dei due uomini si rivolse alla
sconosciuta, osservandola per alcuni secondi con sguardo interrogativo.
- Tu devi essere Ryan Shirogane, giusto?- domandò la
ragazza, notando il loro scetticismo e allungando una mano verso il biondino.
- Sì. Ci conosciamo?-
- Non direttamente. Mi chiamo Eri Kinsue. Non ci siamo mai
incontrati di persona, ma forse conosci Mizuno Maki.-
gli rispose la mora, fissandolo negli occhi cristallini.
- Mi-Mizuno hai detto? Non… non ci posso credere.- esclamò Ryan, stringendo la mano della giovane e spalancando
gli occhi.
- Sarà contenta di sapere che non ti sei dimenticato di
lei.- commentò Eri, ridendo e sciogliendo la stretta.
- Ryan, si può sapere cosa sta succedendo?- intervenne
Strawberry, irritata dal fatto che le stessero
escludendo dalla conversazione.
- Ben detto. Si è presentata davanti a noi trasformata in
Mew Mew e ci ha… salvato la vita, ora tu reagisci
così al nome di questa… Mizuno. Cosa. Sta. Succedendo?- rincarò la dose Mina,
scandendo le ultime tre parole.
- In Mew Mew…- si limitò a
sussurrare il biondo, incapace di formulare una frase di senso compiuto e
continuando a fissare la mora che aveva davanti.
- Ve lo spiego io, ragazze.- riprese in mano la situazione
lei, imitando la Mew
viola e sedendosi a uno dei tavolini, seguita dalle altre.
- Come vi stavo dicendo, il mio nome è Eri e vengo da
Osaka. Studio biologia in una delle scuole più attrezzate della città e ho
conosciuto solo da poche settimana una donna, una delle mie professoresse, la
dottoressa Mizuno Maki appunto.-
- È… è una vecchia conoscente di mio padre, hanno lavorato
insieme per molti anni, e l’ha resa partecipe di alcuni studi inerenti al progetto Mew.- la interruppe Ryan schiarendosi
la gola e proseguendo il racconto, fissando lo sguardo sul muro davanti a lui.
- Sul serio?- esclamò incredula Lory, mentre gli sguardi
delle presenti si posavano su di lui.
- È così. Solo qualche giorno fa, la dottoressa mi ha
chiamato nel suo laboratorio con urgenza ed io non ho esitato un attimo a
raggiungerla. Appena arrivata, ha chiuso la porta a chiave e mi ha raccontato
una storia assurda. O almeno lo era in quel momento.-
proseguì Eri, sorridendo al ricordo.
- Mi ha raccontato tutto di Ryan,
del professor Shirogane e del progetto, avvisandomi che gli alieni erano
tornati. Tutto questo, ovviamente, dopo avermi parlato della guerra che voi cinque
avete intrapreso solo qualche mese fa.-
- È stato in quel frangente che mi ha spiegato che il mio
DNA era l’unico compatibile con uno degli animali a codice rosso, e che avrebbe
dovuto iniettarmelo per fare in modo che venissi ad aiutarvi.-
- Allora è così. Anche tu sei… una Mew Mew.- sussurrò Strawberry,
ancora incredula, mentre la mora si limitava a sorridere e annuire.
- Com’è possibile che noi non ne sapessimo niente?-
riprese la parola Ryan, passandosi una mano tra i
capelli e passeggiando avanti e indietro nel locale.
- Bè, avevate a disposizione ben cinque guerriere e vi
siete concentrati solo sui movimenti alieni. Mizuno ha colmato quella piccola
lacuna che avevate trascurato.- gli fece presente la
mora, rivolgendogli un occhiolino e spiazzando il biondo.
- E quali geni ti sono stati affidati?- intervenne Kyle,
finalmente sorridendo.
- Quelli della tigre siberiana bianca.-
ribattè Eri, rispondendo al sorriso.
- Ora capisco le strane orecchie e la coda.-
esclamò Paddy, facendo ridere la Mew Bianca.
- Animale affascinante.- osservò
Ryan, rivolgendo la sua attenzione verso la nuova arrivata e incrociando le
braccia al petto.
- E anche molto potente.-
aggiunse Kyle, annuendo in accordo con l’amico.
- Bè, benvenuta nella squadra.- la
accolse finalmente la Mew
Lupo sorridendo; con ogni probabilità aveva deciso di fidarsi
della nuova arrivata.
- Ti ringrazio, Pam.- rispose
l’altra, sorridendo a sua volta.
- Un’altra Mew Mew? Che
meraviglia.- esclamò su di giri Strawberry, battendo le mani come una bambina e
afferrando quelle di Eri.
- Non la dai a bere a nessuno, Momomiya. Sei felice solo
perché così potrai avere un aiuto in più al caffè.- cercò di alleggerire la
tensione Mina, stuzzicando l’amica e facendo ridere i presenti, mentre la rossa
metteva il broncio offesa.
La squadra delle Mew Mew
non solo era tornata in azione, ma aveva acquisito un membro in più; ora
erano davvero pronte ad affrontare una nuova guerra.
Note dell’autrice:
Eeeeeeeccomi qui!!! Si, lo so, altri
10 giorni prima di aggiornare, ma in fondo non sono così tanti, no?? J
Poi ho avuto da fare, tra laurea,
festa con i parenti e FESTA CON GLI AMICI!!! XD
Vi lascio solo immaginare com’ero
messa il giorno dopo! XD non molto attiva per aggiornare diciamo. XD
Ma ora eccomi qui, e dal momento che
non ho più molto da fare, vi romperò le scatole forse più spesso. :P
Ma non troppo, voglio tenervi un po’
sulle spine. :P
Hypnotic
Poison: carisssssssssima!!! J
sono contenta che la mia FF ti piaccia. ^^ bè, dal momento che, dopo la laurea,
non ho più molto da fare (dovrei cercarmi un lavoro, ma non credo lo troverò
tanto in fretta! XD), ho pensato di scaricare e riguardarmi tutte le puntate di
Mew Mew e per questo mi è venuta la “bellissima” idea di scrivere una FF su questo
cartone. :P ahahahahah!!! X questo ho messo subito in chiaro la cosa, così se i
super fans di RyanxStrawberry “odiano” le FF che non parlano di questa coppia,
meglio non leggano la mia. XD perché in effetti sì, la nuova arrivata potrebbe
far breccia nel cuore del freddo Ryan, mentre la nostra Strawberry resterà con
l’odiato Mark. XD esatto, anche io ADORO
la coppia RyanxStrawberry, ho letto quasi tutte le FF che la riguardano,
presentisu EFP, ma per la mia ho deciso
di inserire questo nuovo personaggio. Dimmi la verità, tu non vorresti essere
al posto di Strawberry e far breccia nel cuore del bel biondino????? Quindi
potrai capire perché ho introdotto un nuovo personaggio. Come se la nuova Mew
Mew si chiamasse MewCicci12, non so se mi spiego. XD come ho poi fatto per
tutte le mie FF, se ci darai un’occhiata. Mi piace introdurre una parte di me
accanto ai miei “eroi”. :P ma se smetterai di leggere la mia FF per la mancanza
di questa coppia, non ti biasimerò. Anche io non leggo le FF con coppie
RyanxNuovoPersonaggio. XD sono pazza lo so! XD in caso contrario, spero
continuerai a seguirmi!! ;) e grazie per i complimenti sulla mia scrittura!! :P
un bacione immenso!
Blackmiranda:
cara, sono contenta che tu abbia commentato anche questo capitolo. Significa
che continuerai a seguirmi??? *.* nel caso non hai idea di quanto mi renderai
felice!! *.* XD Mi dispiace per il font, xò sono abituata a scrivere con questo
e sono una tradizionalista. XD tuttavia se la cosa potrebbe portarti a non
seguire più la mia FF, prometto che lo cambio. XD eee, ho seguito il tuo
consiglio, mettendo i numeri in parole, che ne dici??? ;) Tranquilla, Quiche e
gli altri non appariranno, a meno che non decida per una comparsata alla fine,
ma non credo. XD Almeno tu non mi ucciderai per la mancata presenza della
coppia RyanxStrawberry! Sai, credo già di essere nella lista nera di molte fans
di questa coppia. XD di cui faccio parte pure io, a dire il vero, ma non
prendermi per pazza. XD per quanto riguarda la perfezione…. Bè, io cerco sempre
di evitarlo nelle mie FF, ma non sempre mi riesce. In fondo il mio personaggio
rispecchia una parte di me, e chi, in un racconto fantastico, non ama tirarsela
un po’??? XDXD Comunque questo dovrai valutarlo tu, io farò di tutto per non
presentare questo personaggio troppo perfetto…. Tranne che agli occhi di Ryan,
forse!! Ma questo potrebbe essere l’amore, non credi??? XD io aspetterò con
impazienza il tuo commento!! ;) un bacione enorme!!
Hiwatari_k:
caaaaara!!! Ti ritrovo anche qui… e la cosa mi fa PIACERISSIMOOOOO!!!! ^^ sono
contenta che la FF
ti piaccia e che accetti la mancanza della coppia RyanxStrawberry, nonostante
tu ne sia una fan!! XD (anche io tra l’altro! XD). E se continuerai a leggere,
spero di soddisfare le tue aspettative!! ;) aspetto il tuo commento per questo
capitolo con ansia!! J
un bacioneee!!!
Capitolo 4 *** Cap. 4 La guerra ha ufficialmente inizio ***
Cap4 La guerra ha ufficialmente inizio
Cap. 4 La guerra ha ufficialmente inizio
Dopo le brevi spiegazioni di Eri,
Ryan aveva spedito a casa le sue Mew Mew, decidendo
di discutere degli alieni il giorno seguente; erano tutte troppo provate per potersi concentrare su concetti come quelli.
Tutte e sei le paladine della
giustizia si trovavano, in quel momento, all’interno del caffè, parecchi minuti
prima dell’orario di apertura, intente ad ammirare l’ultima
arrivata nella sua scintillante divisa nuova, di un bellissimo colore
nero.
- Ti sta d’incanto.- le fece i
complimenti Kyle osservandola e annuendo soddisfatto.
- Il merito è tutto tuo che sei
riuscito a farmela avere in così poco tempo. Non è che sei
stato in piedi tutta la notte?- lo ringraziò Eri, guardandosi allo
specchio, prima di voltarsi verso di lui preoccupata.
- Puoi stare tranquilla, non ho perso
nemmeno un’ora di sonno.- la rincuorò il moro, ridendo divertito e facendole
l’occhiolino.
- Tra pochi minuti apriremo, ma prima
che torniate a casa, dobbiamo discutere di alcune cose. Potete fermarvi un po’
dopo l’orario di chiusura?- domandò loro Ryan raggiungendole, e bloccandosi per
alcuni secondi a rimirare il nuovo elemento della sua squadra, mentre le altre
annuivano alla proposta dell’americano.
- Nessun problema, tanto non ho nessuno a casa che mi aspetta.- ribattè Eri lisciandosi
la divisa e facendo spallucce.
- Ti sei trasferita qui a Tokyo? Dove
alloggi?- le chiese curioso il biondo, allontanando i
suoi occhi chiarissimi dal corpo della giovane, per posarli in quelli neri
della ragazza davanti a lui.
- Mizuno mi ha aiutato a trovare un
piccolo appartamento poco lontano da qui.- rispose la
mora, prestandogli la sua più completa attenzione.
- Vuol dire che abiti da sola? Che
invidia.- esclamò Mina, sbuffando e riavviandosi un ciuffo ribelle.
- Non ti starai lamentando proprio
tu, con la lussuosissima villa che ti ritrovi?- la rimproverò Strawberry,
guardandola contrariata.
- Vivrò anche in una villa, ma ci
abita anche la servitù, oltre alla mia famiglia. Quindi
anche quando i miei genitori e Sergio non ci sono, non ho mai un minuto di
beata solitudine.- si lamentò la Mew Blu,
incenerendo la leader con lo sguardo.
- Non è sempre una cosa… positiva
vivere da sole, credetemi. Innanzi tutto ci sono le bollette da pagare, per non
parlare della spesa. Poi tornare a casa e trovarla vuota è
piuttosto triste.- s’intromise la Mew Bianca,
incrociando le braccia al petto e ammutolendo i presenti.
Il biondo non potè impedirsi di
osservarla per qualche minuto; era una bella ragazza, si notava che era più grande delle altre Mew Mew,
ad eccezione di Pam, e aveva uno sguardo così maturo che faceva presagire
quanto fosse cresciuta forse troppo velocemente.
Oh,
stop it, Ryan, si rimproverò mentalmente l’americano, distogliendo lo
sguardo dalla ragazza; non sapeva bene nemmeno lui il perché, ma appena aveva
incrociato il suo sguardo profondo e penetrante, aveva sentito un forte brivido
lungo la schiena, che si ripresentava ogni qual volta il biondo soffermava i
suoi occhi su di lei.
- Ryan, mi stai ascoltando?- lo
risvegliò Kyle, inclinando la testa di lato.
- Cosa? Sì, scusa. Dimmi.- si riprese il giovane Shirogane, schiarendosi la gola.
- A cosa stavi pensando?- s’interessò
il moro, avendo notato le notevoli attenzioni dell’amico per la nuova arrivata.
- A…a niente in particolare. Cosa mi
stavi dicendo?- balbettò il biondo, senza riuscire a nascondere il suo
imbarazzo per essere stato colto in flagrante.
- Che dobbiamo aprire il locale.-
- Oh, sì, d’accordo. Appena finite il
turno, andatevi a cambiare e venite in laboratorio, in modo che Eri possa
aggiornarci su quello che sta succedendo.- si rivolse
alle sei cameriere Ryan, ricevendo un cenno di assenso in risposta.
Il pomeriggio trascorse in
tranquillità, fatta eccezione per il nuovo set di bicchieri acquistati solo un
paio di giorni prima dal pasticciere, e rovinosamente caduti a terra grazie
all’ingenua goffaggine della Mew Verde.
Finalmente anche l’ultimo cliente se
ne andò, così che le sei amiche ripresero i loro abiti civili, prima di
dirigersi tutte insieme verso il laboratorio in cui i
due uomini le stavano già aspettando.
- Allora, Eri, raccontaci tutto
quello che sai.- si rivolse a lei il biondo senza
perdere tempo, ma evitando di fissarla negli occhi per non perdersi ancora una
volta nei suoi pensieri.
- Non molto, a dire il vero, ma Mizuno è riuscita in qualche modo a scoprire
qualcosa. Come forse già saprete, questi alieni
puntano alla conquista della Terra. Il loro scopo principale è quello di
eliminare tutti gli esseri umani e diventare i padroni indiscussi di questo
pianeta.- iniziò la sua spiegazione la mora, mentre le
altre ragazze trattenevano il respiro a quelle rivelazioni.
- Provengono da un’altra galassia, da
un pianeta che prende il nome di Kertilob, nella galassia di Andromeda. È molto
simile alla Terra, anche se l’atmosfera è leggermente diversa.-
- E allora come riescono a
sopravvivere qui da noi?- domandò curiosa Pam, seguendo con attenzione le
parole di Eri.
- Non ne siamo ben sicure, ma
crediamo che siano stati in grado di creare una sorta di siero che, se iniettato,
permette loro di respirare l’ossigeno. Sono piuttosto avanzati tecnologicamente
e sono in grado di creare elementi e sostanze che noi non possiamo nemmeno
immaginare.- le spiegò la mora, voltandosi verso di
lei, ma parlando con tutti i presenti.
- Sono quei due gli artefici di tutto?
Voglio dire, sono loro a voler conquistare il nostro pianeta?- chiese Ryan, incrociando
le braccia al petto e appoggiando un fianco alla scrivania, sperando in ulteriori dettagli.
- Magari fosse così. Purtroppo no,
loro sono solo due delle tante pedine di Aikan, il loro principe.- ribattè
sospirando Eri, chiudendo gli occhi per qualche secondo.
- Il-il loro principe hai detto? Ma che razza di popolo
è?- esclamò incredula Lory.
- Si tratta di un popolo simile al
nostro, per alcuni versi, con l’unica differenza che Kertilob è governato da un
unico sovrano, che ha il controllo di tutti i suoi sudditi. Aikan è un principe
guerriero, e il suo unico scopo è quello di
conquistare più pianeti possibili in tutte le galassie che sono in grado di
raggiungere, per allargare il suo impero.-
- Tutto questo è davvero assurdo.- commentò il biondo, passandosi una mano tra i capelli e guardandosi
i piedi.
- Lo è, ma disgraziatamente è tutto
reale.- osservò la
Mew Bianca, incorniciando le braccia al
petto.
- Come siete riuscite a raccogliere
così tante informazioni su di loro?- domandò curioso Kyle, spostando lo sguardo
da Ryan alla giovane.
- Tokyo non è stata la prima città a
essere attaccata. Prima Londra, poi Berlino, e solo da qualche settimana sono arrivati in Giappone. Per quanto riguarda gli abitanti
di quelle città, sappiamo solo che ci sono state parecchie vittime, ma sembrano
essersi stancanti alla svelta, perché più della metà della popolazione è ancora
viva. Prima di giungere a Tokyo, hanno fatto una visitina anche a Osaka,
attaccandola, e in quel frangente sono miracolosamente riuscita a raccogliere
alcuni campioni del loro DNA e a portarlo alla dottoressa, così da permetterle
di fare qualche ricerca. Ha ancora parecchi appunti di tuo padre.- spiegò la
mora rivolgendo il suo sguardo al biondo, mentre le altre sussultavano,
inorridite alle nuove notizie riportate dalle Mew Bianca.
-Come avete potuto notare anche voi, hanno
uno strano modo di combattere; sono in grado di generare sfere di energia con
le mani, e per questo sono tanto pericolosi.- proseguì la sua spiegazione Eri,
come a voler distogliere il pensiero da quelle terribili stragi.
- Hai
lottato da sola contro quei due?- ululò ammirata Paddy, spalancando gli occhi e
fissandoli sull’ultima arrivata.
Eri strinse forte i pugni, arrivando
a conficcarsi le unghie nella carne, mentre un sibilo appena udibile uscì dalle
sue labbra a mo di spiegazione.
- No, purtroppo, non ne sono stata in
grado. Ero ancora troppo inesperta, e da sola non riuscivo a combatterli. Hanno
fatto una strage.-
- Altri… altri morti?- esclamò
Strawberry, trattenendo il respiro.
- Soprattutto feriti, l’ospedale di
Osaka era al completo. Ma sì, anche due vittime. E uno
di loro… era il mio migliore amico.- sussurrò Eri, abbassando la testa per non
mostrare le lacrime che premevano per uscire.
- Eri…- bisbigliò la rossa accarezzandole
un braccio in un moto di compassione; in fondo anche lei, per qualche minuto,
aveva creduto di aver perso Mark per sempre, e sapeva quanto il dolore di
perdere una persona amata, potesse essere devastante.
- Quindi combatti per vendetta.-
esclamò Ryan, spezzando quel breve attimo di silenzio.
- Ryan!- lo rimproverò Strawberry,
ammonendolo con lo sguardo; possibile che quel ragazzo avesse il tatto di un
elefante.
- Non fraintendermi, Mizuno mi ha
dato una missione, che è quella di proteggere la Terra e tutti i suoi
abitanti ed è quello che ho intenzione di fare, senza vendette personali. Ma non ti nascondo che nella battaglia finale, quando
finalmente riusciremo a sconfiggerli, non proverò alcun rimorso nel fare loro
molto male.- rispose la mora, rivolgendo lo sguardo deciso al biondo, che
trasalì impercettibilmente.
What
the hell! Che mi sta succedendo?si domandò
il giovane, scuotendo la testa e tentando di nascondere le sue emozioni.
- D’accordo, credo che per oggi ne
abbiamo parlato abbastanza. Se Eri non ha altro da aggiungere, direi che
possiamo andarcene tutti a casa.- esclamò Kyle,
cercando di alleggerire la tensione, nonostante tutte fossero ben consapevoli
che lui era già a casa.
- Sì, d’accordo. Ci vediamo domani mattina, ragazze.- lo assecondò l’americano,
impilando alcune carte e accingendosi a lasciare il laboratorio.
- Ryan.- lo
richiamò Eri, prima che lui varcasse la porta.
- Dimmi.-
rispose il biondo, voltandosi verso di lei.
- Perdonami per il modo in cui ti ho
risposto poco fa, non volevo essere scortese. Ho avuto
tempo per riprendermi dalla perdita prima di raggiungervi, ma è ancora una
ferita aperta.-
- Non ti devi scusare. Sono sicuro
che Mizuno ti ha parlato dei miei genitori, quindi so cosa significa perdere le
persone cui si tiene per colpa degli alieni.- la rassicurò lui, sorridendole.
Eri non potè fare a meno di restare
incantata; il sorriso che gli si dipinse sul volto mise in risalto i suoi occhi
color del mare, rendendolo, così, ancora più affascinante.
- La dottoressa mi aveva detto che
saresti stato un ottimo compagno di avventura. Sono sicura che andremo
d’accordo.- affermò la mora facendogli l’occhiolino, prima di seguire le amiche
verso l’uscita.
Il biondo si ritrovò improvvisamente
ad arrossire senza alcun motivo apparente, accorgendosi troppo tardi dello
sguardo che Kyle gi stava rivolgendo, tra il divertito e l’indagatore, così si affrettò
ad allontanarsi dal suo migliore amico e a salire in camera sua.
Entrato nella stanza, si gettò sul
letto, coprendosi gli occhi con un braccio mentre mille pensieri gli ronzavano
in testa.
Ah,
Mizuno, ho come la sensazione che dovrò odiarti per averla mandata da me.
Note dell’autrice:
E rieccomi
all’opera! J
chiedo scusa per averci messo più del solito, ma capitemi, con queste splendide
giornate di sole, come si fa a stare in casa???? *.*
Finalmente
è arrivata la bella stagione e con lei il caldo, non pensate anche voi che sia
meraviglioso????? *.*
Non
prendetemi per pazza, è solo che la pioggia mi aveva davvero stancata! -.-
Poi ho
finito di studiare, è arrivato il bel tempo, domani è il mio compleanno…. Cosa
potrei volere di più????? XDXD
Già, domani
divento super vecchia, addirittura 23 anni!!! XDXD
Quindi per
festeggiarli, eccovi il nuovo capitolo! ;)
Blackmiranda:
carissima!!! ^^ meno male, sono contenta di non rischiare di perdere una
lettrice. XD e grazie per i tuoi soliti complimenti!! ^///^ E meno male anche
che almeno tu non mi ucciderai. XD Personalmente anche a me Strawberry non
piace con Mark, ma x questa FF ho fatto un’eccezione. XDXD per le altre
lettrici… pazienza, quelle che ho mi soddisfano pienamente! ^^ Bè, ti dico già
che in un paragone tra Quiche e gli altri e questi alieni……. Bè, non si possono
fare paragoni! Quiche & co. erano degli amiconi a confronto! v.v E pure
simpatici!! XD Sono contenta che il mio personaggio ti piaccia finora. ^^ Già
in questo capitolo si capisce cosa le è successo, ma tra un paio di cap si
capirà ancora meglio! ;) Quindi ti ringrazio per le congratulazioni e per il
momento ti saluto aspettando impaziente il tuo prossimo commento! J un
bacione grandissimo!!!! :*
Hiwatari_k: mia
carissssssima!! J
sono contenta che il FF continui ad appassionarti, così come la nostra nuova
Mew Mew. :P Bè, come hai potuto leggere tu stessa, in questo capitolo è stato
detto qualcosina in più sulla vita di Eri prima del progetto Mew. ;) tra un
paio di capitoli si approfondirà la cosa. ;) Mi fa piacere che ti ispiri anche
l’animale che presta i geni alla nuova Mew. ^^ è un animale che mi affascina
moltissimo, forte ed elegante, proprio come voglio far apparire il mio
personaggio. J
ed è tutto vero, ho spulciato la lista degli animali a rischio di estinzione, e
ho trovato la tigre siberiana bianca che faceva al caso mio. J
anche perché già da tempo avevo pensato al bianco come colore della nuova Mew
Mew, e questo animale è caduto a fagiolo. :P Ti avviso già da subito che non ci
saranno guerre tra Eri e Strawberry, lei sta “ancora” con Mark, quindi niente
gelosie per questa FF. XD Bè, spero di continuare a tenerti “incollata” alla
mia FF. :P un bacione grande!! :*
Hypnotic Poison:
ahahahahah!!! XD vedo che per quanto riguarda “Ciò CHE FAREI O NON FAREI CON IL
BEL BIONDINO” siamo assolutamente d’accordo. XD E concordo in pieno, Lory
proprio no. v.v Se deve stare con una delle Mew Mew già “esistenti” o
Strawberry o nessuno! v.v In effetti il “mio” Ryan (nel senso della mia FF, non
vorrei scatenare strane reazioni nelle lettrici XD) è leggermente OOC, visto
che molti suoi comportamenti non saranno così freddi come lo sono nell’anime,
anche se farò di tutto per presentarlo come il ragazzo rigido e tenebroso che
conosciamo tutte. XD Coooomunque… spero che anche questo capitolo ti abbia
soddisfatta. ;) l’esame come è andato??? J tranquilla, ci si arriva tutti!! XD
io fino a maggio dell’anno scorso credevo di non arrivarci neanche in fondo!!
XD alla prossima mia cara. ;) bacisssssimi!!! :*
Dopo la lunga chiacchierata nel laboratorio del caffè con
Ryan, Kyle e le ragazze, Eri si diresse finalmente verso casa affiancata da
Strawberry, con la quale si era decisa a condividere
una parte del percorso.
Un sonoro sbadiglio scappò dalle labbra della mora, mentre
la rossa accanto a lei la guardava divertita.
- Stanca?- le domandò semplicemente la Mew Rosa, incrociando le
mani dietro la schiena.
- Non sono abituata a questi ritmi di lavoro. A Osaka
passavo le mie giornate a studiare. Sfiancante dal punto di vista mentale, ma
fisicamente mi sentivo un fiorellino.- rispose la giovane, asciugando una
solitaria lacrima sfuggita dall’occhio color pece.
- Al caffè è così ogni giorno. E figurati che la colpa è
tutta dei magnifici dolci del nostro capo pasticcere.- commentò Strawberry,
ridendo alle rivelazioni dell’amica.
- A me è sembrato di vedere parecchi occhi femminili che
si mangiavano, letteralmente, Ryan.- osservò Eri
divertita, mentre l’altra alzava gli occhi al cielo.
- Sì, una parte del merito è senz’altro anche sua. Per
nostra fortuna non da corda a nessuna di loro, o avremmo file intere di
ragazzine che scendono dal piano superiore.- ribattè
la rossa sbuffando, facendo ridere l’ultima arrivata.
- Vuoi forse dirmi che Shirogane è single?- domandò
sorpresa la mora, riavviandosi i capelli con una mano.
- Non so cosa faccia lui nella sua camera
da letto, ma no, non ha una ragazza fissa. Avrai notato anche tu che è
un tipo piuttosto schivo.-
- Bè, con quello che è successo ai suoi genitori, mi
sembra più che normale. In fondo, io un po’ lo capisco.-
osservò la Mew Bianca
abbassando lo sguardo e ripensando alla morte di Akira.
- Io vado da questa parte. Ci vediamo
domani al lavoro, ok?- riprese la parola la mora, salutando Strawberry con un
cenno della mano e prendendo la strada verso il suo appartamento.
Dopo una breve sosta al minimarket a soli due isolati da
casa sua, raggiunse finalmente il monolocale che aveva affittato, abbandonando
la spesa sul tavolo della cucina per concedersi un lungo e rilassante bagno
caldo, non prima di aver ascoltato i messaggi della sua segreteria telefonica.
“Eri, sono Mizuno. Non ho più avuto tue notizie, spero tu
stia bene e che tu sia riuscita a trovare Ryan. Chiamami appena puoi. Un bacio.” si face sentire la voce
registrata della donna che le aveva cambiato la vita, dopo un breve bip.
Effettivamente da quando era arrivata a Tokyo, pochi
giorni prima, non era ancora riuscita a mettersi in contatto la dottoressa; tra
il trasloco, l’attacco degli alieni e l’incontro con Strawberry e le altre, le era completamente uscito di mente.
Riempì la vasca di acqua calda e schiuma, e, prima di
immergervisi, afferrò il cordless
portandolo in bagno; era giunta ora di rassicurare l’amica.
Bastarono solo pochi squilli prima che rispondesse.
- Pronto?-
- Mizuno, sono io.-
- Eri, finalmente. Cominciavo seriamente a preoccuparmi.-
- Hai ragione, perdonami. Ma ho
avuto un paio di giorni piuttosto impegnativi.-
- Parli degli alieni? Hanno già attaccato Tokyo?- esclamò la
donna preoccupata; dopo quello che era accaduto a
Osaka, sperava seriamente che l’amica non dovesse tornare a lottare così
presto.
- Sì, ma puoi stare tranquilla, le altre Mew Mew erano già sul posto, ho avuto l’aiuto di cui avevo bisogno.-
- Quindi sei riuscita a trovare
Ryan e Kyle?-
- Già.-
- Ryan… come l’ha presa?- domandò titubante Mizuno,
attendendo una risposta dalla ragazza; da quando i signori Shirogane erano
morti, lei era completamente sparita dalla vita del loro giovane figlio, e si
sentiva terribilmente in colpa per quello.
- Era stupito, ma non ti porta rancore, se è quello che
temi. Era parecchio interessato alle informazioni che abbiamo raccolto.-
rispose l’amica, prima di lasciarsi andare a qualche secondo di silenzio.
- E come ti è sembrato?- chiese poi la dottoressa, senza
nascondere il suo tono malizioso e divertito.
- Chi? Ryan? Bè… è un tipo interessante, senza dubbio.
Freddo e distaccato, come mi hai sempre detto tu, ma credo che sotto quella
scorza da duro si nasconda una grande tenerezza.-
- E magari tu riuscirai a farla riemergere.-
- Mizuno, quando fai così, sembri una vecchia pettegola.-
la rimproverò Eri arrossendo, mentre l’altra rideva.
- Comunque sia, come ti dicevo prima, ho parlato loro
degli alieni e delle nostre ricerche. In questo modo le ragazze sanno cosa
aspettarsi.-
- Ti trovi bene con la squadra?-
- Bè, sono appena arrivata, ma sono state tutte molto
gentili con me, mi trovo bene con loro.- commentò la
mora, mentre poteva percepire il sorriso della dottoressa al di là della
cornetta.
- Mizuno, perdonami, ma ti devo lasciare. Mi sto
concedendo un bagno rilassante, poi ho intenzione di filare subito a letto.-
riprese la parola Eri, sbadigliando.
- D’accordo, allora non ti trattengo oltre. Mi raccomando,
tienimi informata.-
- Lo farò. Buonanotte Mizuno.- salutò l’amica
la Mew Bianca,
prima di posare il telefono sul mobiletto accanto alla vasca.
Terminò il suo bagno caldo, godendosi ogni singola bolla
di sapone, prima d’infilarsi il pigiama e rifugiarsi sotto le morbide coperte.
La mattina seguente si svegliò non troppo tardi e, dopo
una colazione veloce, si dedicò allo studio di alcuni documenti che le aveva lasciato
la dottoressa, cercando di scovare qualche dettaglio in più sui nemici
incontrati solo un paio di giorni prima.
Dopo un rapido pranzo, a base di un’insalatina leggera e
un frutto, uscì di casa dirigendosi verso il Cafè Mew Mew
dove le sue colleghe la stavano senza alcun dubbio aspettando.
Mi
aspetta un altro pomeriggio da incubo. Mi ci abituerò mai?si ritrovò a pensare Eri, passandosi una mano tra la folta
chioma.
- Cos’abbiamo qui? Tu sei una di
quelle ficcanaso che ha cercato di metterci i bastoni tra le ruote, o sbaglio?-
Al suono di quella voce, il sangue le si
gelò nelle vene, mentre, voltandosi, si trovava faccia a faccia con l’alieno
dai capelli color smeraldo.
- Kashima.- esclamò la mora digrignando i denti e
indietreggiando di qualche passo; vedendolo per la prima volta da una distanza
così ravvicinata, Eri non potè fare a meno di notare i suoi occhi grigi, così
simili a quelli di un gatto, e di trovarli, nonostante tutto, incredibilmente
magnetici.
- Vedo che conosci il mio nome, quindi possiamo saltare i
convenevoli, giusto? Tu devi essere Eri.-
- Cosa vuoi da me?- si limitò a
ribattere la Mew Bianca,
infilando una mano della borsa a tracolla.
- Non lo immagini? Il nostro principe vuole che ci
impossessiamo della Terra, e tu, insieme alle tue amiche, ci stai rendendo la
cosa piuttosto difficile.- le fece notare l’alieno,
dipingendosi un ghigno malefico sul volto; tutto quello non lasciava presagire
nulla di buono.
Eri si allontanò ancora di qualche passo, cercando lo
spazio necessario per trasformarsi.
- Ora che ti guardo meglio… il tuo faccino d’angelo mi è
famigliare. Sbaglio o ci siamo già visti a Osaka?- riprese la parola Kashima, portandosi una mano al mento e scrutandola in volto
con le sue strane iridi di ghiaccio, mentre la mano della mora si bloccava
nell’atto di cercare la sua spilla.
- Sì, ora ricordo. Anche in quell’occasione hai cercato di
fermarci. Poi sei stata distratta… da qualcosa… da uno di quegli insulsi esseri
umani che abbiamo fatto fuori, dico bene? Hai iniziato a piangere come una
bambina, che pena.- aggiunse l’alieno, mentre la
rabbia cominciava a scuotere il corpo della ragazza.
- Non… ti azzardare mai più a parlare di… di Akira, mai
più.- sussurrò la
Mew Bianca, abbassando lo sguardo e tentando
in tutti i modi di controllare la collera.
Afferrò decisa la spilla e si preparò alla trasformazione,
senza tuttavia tener conto delle intenzioni del nemico.
- MewEri, metam…-
Un colpo improvviso la colpì alla mano, scagliando lontano
il suo talismano.
- Eh, no, carina, non ti permetterò di trasformarti.- la
avvisò Kashima, gettandosi su di lei, mentre con un violento colpo della mano riusciva
a scaraventarla lontano, lungo il marciapiede.
- Ah, quindi senza la tua bella spilla che ti permette di
trasformarti, non riesci a difenderti. Sei solo una debole, come tutti gli
altri esseri umani.- sputò l’altro, osservandola
dall’alto.
L’alieno si diresse nuovamente verso di lei, pronto a un nuovo
attacco, mentre Eri cercava di difendersi come meglio poteva.
- Fiocco d’energia!-
La voce di MewMina si face udire distintamente, mentre la
squadra Mew Mew al completo andava in aiuto della
compagna in difficoltà, frapponendosi tra lei e il nemico.
- Ehi, tu, perché non te la prendi con noi?-
- Dannazione, non posso
combattere da solo contro tutte loro. Non vi andrà sempre così bene, mocciose.-
osservo Kashima a denti stretti, prima di teletrasportarsi lontano.
- Eri, stai bene?- le domandò preoccupata MewBerry,
chinandosi verso di lei e aiutandola a rialzarsi.
- Sì, tranquilla. Grazie per l’aiuto, ragazze.-
- Tieni.- le si avvicinò MewLory,
porgendole la spilla che le era caduta poco lontano da lì.
- Mi ha preso alla sprovvista e
mi sono lasciata sopraffare come una stupida.- si rammaricò la mora, fissando
il talismano che stringeva nella mano destra.
- Non dire sciocchezze, poteva capitare a chiunque di noi.- cercò di rassicurarla Mina, riprendendo le sue sembianze.
- Voi non capite. Io… ho-ho lasciato che la rabbia avesse la meglio su di me.- digrignò i denti la
Mew Bianca, stringendo il talismano fino a
far sbiancare le nocche.
- Cosa vuoi dire?- le chiese Pam,
incrociando le braccia al petto.
- Kashima si è ricordato di me, ha ricordato
il nostro scontro a Osaka, ed ha tirato in ballo Akira. E
io… io non ci ho più visto.- rispose la giovane, sospirando sconfitta.
- Non ho sopportato che proprio quell’alieno parlasse in
quel modo di lui e così mi sono innervosita. Per questo è riuscito a togliermi
la spilla dalle mani.- riprese la parola Eri,
guardando una per una le sue compagne.
- Eri, non devi dare ascolto a quello che ti dicono, lo
fanno apposta per stuzzicarti e per metterti in difficoltà.- esclamò Strawberry,
posandole una mano sul braccio.
- Lo so, Straw, è proprio per questo che sono così
arrabbiata con me stessa.- rispose l’altra, con un
sorriso triste.
- Forza, ora non pensiamoci più e raggiungiamo il caffè.
Ryan e Kyle ci stanno aspettando.- intervenne la
Mew Viola, avviandosi verso la loro meta
comune, subito seguita da Mina.
La mora annuì, seguendo le compagne, mentre la rossa
ancora le sorrideva incoraggiante, cercando di rassicurarla.
Grazie
ragazze, ora so di non essere più sola, pensò tra sé
l’ultima arrivata, ringraziando il cielo di aver trovato delle amiche così speciali.
Note dell’autrice:
Buoooooooongiorno!!!!! J
Anche questa volta ci ho messo più del previsto, ma con sti ponti è un casino!!
XD per non parlare del dentista… un incubo! -.-
Quindi approfitto di quest’oretta
prima di uscire x aggiornare. :P
Bè, in effetti non è stato un
capitolo eclatante. XD però si entra nel vivo della storia. ;) gli alieni
sembrano più decisi a combattere le nostre eroine. :P
Hiwatari_k:
carissima!!!! ^^ sono contenta che la storia ti piaccia. J e
ancora di più che ti piaccia il personaggio di Eri. ^^ introdurre un nuovo
personaggio è sempre una sfida, perché non sempre risulta apprezzato. :P Sì, mi
piace fare vacillare Ryan davanti a lei, prepara i lettori a quello che FORSE
succederà!! :P In effetti non mi concentro molto sull’amicizia tra Eri e
Strawberry, però potrei sempre farlo. XD quello che è sicuro è che nessuno si
scannerà per Ryan. Come avrai già letto, la nostra micina sta ancora con
Ameba-Mark, quindi.. XD Detto questo aspetto i tuoi prossimi commenti. ;) un
bacione grande :*
Hypnotic
Poison: ciao carissimaaaaaa!!! ^^
felicissima che lo scorso capitolo ti sia piaciuto. ;) spero sia lo stesso per
questo. XD sì, vero (tra l’altro gli alieni della tua storia “Mele e caramelle”
mi piacciono un sacco! *.*), ma ad essere sincera, ho preso molto spunto dai
Sayan di Dragon Ball………. Ma questi sono dettagli!!! XD Per i nomi li invento di
sana pianta, quando ci sono i suoi che mi piacciono insieme! XD sto proprio da
bestia! XD ahahahah!!! Per i pomeriggi passati sulle FF e i voti poco
raccomandabili al liceo, ti capisco perfettamente. XD Mmmmh.. quindi non mi
ucciderai??? XD certo che se rischio la vita perché Ryan si imbambola davanti
ad Eri, nel corso della storia dovrò procurarmi un’armatura. XD ma sono
contenta che ti stia simpatica! XD strano che gli scritti ci mettano una vita
ad essere corretti… XD succedeva pure da me!! XD bè, aspetto un tuo commento, e
nel frattempo vedi di aggiornare anche la tua!! v.v XD un bacioneeeee :*
Blackmiranda:
ben ritrovata mia cara! J
già, ho pensato che quello del migliore amico ucciso durante la battaglia
avrebbe reso Eri più umana. :P anche se è un po’ triste. L ma
nel prossimo capitolo si saprà qualcosa di più. J Wow, sei l’unica ad aver notato
anche il personaggio di Mizuno. :P bè, credo che centrerà un pochino nel corso
della storia. :P con questo capitolo aspetto impaziente il tuo commento!! :P un
bacione grande
Chiedo scusa per la brevità dei
ringraziamenti, ma devo proprio uscire!! XD
- Come sarebbe a dire che oggi tocca a me pulire il
locale? È la stessa cosa che mi hai detto ieri e ieri l’altro.- protestò Strawberry picchiando un piede a terra e
fronteggiando un Ryan alquanto accigliato.
- Sei sempre in ritardo, Strawberry, e questa è la tua
punizione. Anche le tue compagne hanno i loro impegni, ma riescono sempre a
essere puntuali.- la rimproverò il biondo, incrociando
le braccia al petto e senza mai mollare i suoi occhi di cioccolato.
- Bè, oggi siamo arrivate tutte
in ritardo.- gli fece notare la rossa, mettendo il broncio.
- Per ottimi motivi, direi. Ma a te succede ogni santo giorno.- sospirò l’americano, accingendosi a lasciare
la sala.
- Ma.. ma dopo il lavoro ho… ho
appuntamento con Mark.- tentò la sua ultima carta la
Mew Rosa, ben sapendo che sono sarebbe
servito a niente; Ryan aveva preso la sua decisione, e il sentir nominare il
fidanzato non gli avrebbe di certo fatto cambiare idea, forse il contrario.
- Vorrà dire che dovrai rimandarlo.-
rispose infatti l’amico, voltandosi appena verso la leader.
- Tranquilla, Straw, ti sostituisco io.-
le andò in aiuto Eri, mentre le lacrime cominciavano già a riempire gli occhi
scuri della compagna.
- D-dici sul serio?- proruppe l’altra, trattenendo un
singhiozzo.
- Dico sul serio. A casa non ho nulla da fare e,
soprattutto, nessuno che mi aspetta, quindi vai al tuo appuntamento e divertiti.- la rassicurò la mora, facendole l’occhiolino.
- Oh, Eri! Grazie, grazie, grazie.-
esultò la Mew Rosa, abbracciandola
di slancio e facendo ridere la giovane Kinsue.
- Non dovresti viziarla in questo modo.-
si rivolse a lei il biondo, appena Strawberry si fu allontanata verso lo
spogliatoio.
- Oh, ma smettila. È innamorata, lascia che si godi il suo
tempo con il suo ragazzo.- lo rimbeccò Eri, dandogli una leggera spinta, prima che l’americano alzasse gli occhi al cielo e
sparisse dietro la porta a battenti della cucina.
La Mew
Bianca non potè fare a meno di sorridere,
mentre osservava l’amico avvicinarsi a Kyle, già al lavoro; voleva farsi
rispettare dalle sue dipendenti, e questo lo capiva, ma allo stesso tempo non
poteva sperare di recitare il ruolo del duro, quando, fino a pochi minuti prima,
la fissava preoccupato per l’attacco degli alieni.
- Che cosa? Eri, tu stai bene?- le aveva domandato
apprensivo, obbligandola a sedersi e a bere un bicchiere d’acqua per
riprendersi da quella brutta esperienza.
- Sì, sto bene, non preoccuparti. Strawberry e le altre
sono arrivate in mio soccorso e me la sono cavata con qualche livido.- gli aveva sorriso lei, cercando di rassicurarlo, mentre
gli occhi chiarissimi del giovane non avevano mollato per un solo istante
quelli scuri dell’amica.
Aveva poi insistito a lungo perché la ragazza tornasse a
casa a riposarsi, continuando, senza alcun successo, a incontrare il rifiuto
della mora.
Aveva una guerra da combattere, e se si faceva
demoralizzare da una sconfitta come quella, non sarebbe arrivata da nessuna
parte.
Il pomeriggio passò piuttosto rapidamente e presto giunse
l’orario di chiusura.
- Sei ancora convinta di volermi
dare il cambio?- le domandò Strawberry per la millesima volta, mettendosi la
borsetta a tracolla; nonostante l’idea di vedersi con il suo ragazzo la allettasse
parecchio, le dispiaceva scaricare il peso del suo dovere sulle spalle dell’amica.
- Sì, Straw, te l’ho già ripetuto migliaia di volte. E
adesso datti una mossa, o farai tardi al tuo appuntamento con Mark.- ribadì Eri, ridendo divertita e spingendo la compagna verso
l’uscita del caffè.
Bastarono solo pochi minuti prima che anche le altre Mew Mew la salutassero lasciandola sola e dandosi
appuntamento il giorno dopo.
Finalmente in completa solitudine, la giovane Kinsue esalò
un lungo sospiro, prima di afferrare secchio e spazzettone e lasciarsi andare
ai mille pensieri che le affollavano la mente da quando Mizuno le aveva
iniettato i geni della tigre bianca siberiana.
Aveva preso
l’incarico affidatole dalla dottoressa molto seriamente, e ciò che era accaduto
quel pomeriggio, la metteva a disagio; dopo l’avventura a Osaka, le ci erano
voluti parecchi giorni prima di riprendersi completamente, o quasi, dallo
shock, ed era stato solo grazie all’aiuto e al sostegno della donna che era
riuscita a reagire e a tornare a combattere.
E il pensiero che Kashima fosse riuscito a destabilizzarla con poche e semplici parole, non la faceva
stare tranquilla; doveva cancellare il ricordo di Akira, almeno durante le
battaglie, o avrebbe rischiato di farsi sopraffare ancora una volta.
Non
posso permettermi certe distrazioni, non posso
permettere a quegli insulsi alieni di prendersi gioco di me,
riflettè la mora, digrignando i denti e spargendo acqua sul pavimento.
Ryan uscì silenziosamente dalla cucina, rendendosi
finalmente conto che le ragazze se n’erano andate, lasciando sola Eri che in
quel momento stava adempiendo al compito che
Strawberry avrebbe dovuto portare a termine.
Non
dovrebbe dargliele vinte in questo modo, pensò
tra sé il biondo, scuotendo la testa, prima di posare il suo sguardo
cristallino sulla giovane che stava lavorando.
Era evidente che, nonostante le sue mani continuassero a
lavorare, la sua mente stava vagando chissà dove; continuò a osservarla a
lungo, soffermandosi sui suoi lineamenti così semplici e perfetti, per poi
abbassare lo sguardo verso le gambe snelle e slanciate, messe in risalto dalla
gonna corta, il seno di donna ben visibile sotto la divisa scura.
Oh,
dacci un taglio, Ryan. Ma che ti prende? You’re going crazy, si rimproverò mentalmente il biondo,
chiudendo gli occhi e pressandosi la radice del naso tra pollice e indice.
Si mosse appena, urtando inavvertitamente una sedia e
facendo sobbalzare la giovane davanti a lui.
- Ryan, mi hai spaventato.-
esclamò la Mew Bianca,
portandosi una mano al petto, cercando in quel modo di calmare i battiti
accelerati del suo cuore, che, tuttavia, non fecero altro che aumentare quando
il biondo le rivolse uno dei suoi sorrisi mozzafiato.
Datti
una calmata, si rimproverò la mora, abbassando lo sguardo.
- Scusa, non volevo. Ti va una tazza di tè?- prese la parola l’americano, dicendo la prima cosa che gli era venuta
in mente.
- Ma…- tentò di rifiutare la
giovane portando lo sguardo sul secchio pieno d’acqua, prima di essere
interrotta dalla calda voce dal biondo.
- Puoi finire più tardi. Hai servito i tavoli tutto il
pomeriggio e stai facendo un lavoro che non spetterebbe a te. Senza contare che
sei stata attaccata dagli alieni. A mio parere, puoi concederti una pausa.-
osservò Ryan con un mezzo sorriso, facendola ridere.
- D’accordo, allora. Sei tu il capo.-
rispose entusiasta la mora, mentre l’altro spariva in cucina ridendo a sua
volta.
Tornò nella grande sala dopo pochi minuti, reggendo un
vassoio color panna su cui erano posate due tazze fumanti.
Si sedettero a uno dei tavolini rotondi, sorseggiando un
po’ di quel liquido dolce e caldo, restando nel più completo silenzio, fino a
quando l’americano non decise di romperlo.
- Come ti senti?- le domandò per la millesima volta,
portando i suoi occhi chiari sulla ragazza seduta davanti a lui.
- Credo sia la quinta volta che mi fai
questa domanda, oggi.- osservo divertita Eri, leccandosi le labbra e
appoggiando la tazza davanti a sé.
- Hai ragione, scusami.- ribattè
il biondo imbarazzato, abbassando lo sguardo.
- Sto bene, non devi preoccuparti. Ho affrontato momenti
peggiori.- si decise, tuttavia, a rispondere la
Mew Bianca, sorridendo intenerita; in fondo,
lui si stava solo preoccupando per lei.
- Pam mi ha raccontato quello che è successo tra te e l’alieno.-
riprese la parola Ryan, dopo qualche secondo di
silenzio; Eri fissò il tè che aveva ripreso in mano, senza però rispondere.
- Scusa, non volevo essere invadente. Non devi parlarne se
non ne hai voglia.-
- È stata l’esperienza più brutta della mia vita. Al solo
pensarci sento il cuore che si spezza.- si decise a rispondere la mora, facendo
un lungo sospiro; forse parlarne con lui le avrebbe fatto bene.
- Eravate molto legati?- domandò il giovane, guardandola
con tenerezza.
- Io e Akira ci conoscevamo da sempre. Le nostre madri
sono amiche di vecchia data e noi due siamo cresciuti
insieme. Con il passare degli anni, il timore che la nostra amicizia si
trasformasse in qualcosa di più, rovinando tutto, era un’idea fissa che mi
tormentava, ma per fortuna tra noi non era mai cambiato niente, per me è sempre
stato come un fratello, e lo stesso valeva per lui.-
L’espressione sul volto dell’americano non mutò, mentre
qualcosa dentro di lui si muoveva.
- Passavamo pomeriggi interi a farci compagnia, a
raccontarci le nostre giornate, i nostri segreti più intimi, proprio come
avrebbero fatto due fratelli. Certo, lui era un po’ geloso di me, ma in fondo
anche i fratelli lo sono, giusto?- domandò retoricamente Eri, sorridendo
tristemente al biondo, il quale rispose, lasciando che continuasse il suo
racconto.
- Non puoi nemmeno immaginare la fatica che ho fatto a non
raccontargli del progetto Mew. Quando Mizuno me ne ha parlato, la prima cosa
che mi ha imposto è stata quella di non parlarne con nessuno, nemmeno con
Akira. Sapeva quanto fossimo legati, e sapeva che,
appena uscita da lì, sarei corsa da lui per raccontargli tutto. Ora, con il
senno di poi, penso che se avesse saputo, forse sarebbe ancora qui con me.- proseguì la giovane Kinsue, mentre una lacrima
solitaria le rigava il volto.
- Eri, non dirlo neanche per scherzo. Non è colpa tua.- cercò di consolarla Ryan, afferrandole una mano.
La mora non si ritrasse, godendo appieno di quell’intimo
contatto che la faceva stare bene.
- Non dimenticherò mai quel giorno. Ero nel laboratorio di
Mizuno quando l’allarme anti-alieno è scattato. Dopo aver individuato il luogo
dell’attacco, mi ci sono diretta correndo,
trasformandomi lungo il tragitto. Quando sono arrivata, era il panico; c’era
gente che scappava da tutte le parti, urlando e urtandosi tra di loro. Ho
individuato subito gli alieni e li ho affrontati, ma ero sola, non riuscivo a
tenere loro testa e mi hanno sconfitto facilmente.- L’immagine
degli occhi di ghiaccio dei due nemici le s’impresse nella mente, facendole
correre un brivido lungo la schiena.
- Ero a terra dolorante, quando l’ho visto in mezzo alla
folla, poco lontano da me.- proseguì poco dopo la
giovane. - Akira mi stava fissando, forse mi aveva riconosciuto, o forse aveva
semplicemente sentito il dovere di venire in mio aiuto. L’ho visto correre
verso di me, ho tentato di fermarlo, ma è stato inutile. Poi è successo tutto
così in fretta; l’alieno dai capelli rossi, Ioshi, ha puntato un dito contro di
lui, scagliandogli addosso uno dei suoi attacchi che
l’hanno colpito in pieno, e Akira è crollato a terra nel giro di mezzo secondo,
senza più muoversi. Mi sono alzata a fatica e l’ho raggiunto, ma era troppo tardi. Ho iniziato a piangere, e non capivo più
niente, ricordo a fatica cos’è successo dopo. Credo che Mizuno mi abbia
raggiunto, e, dicendomi di ritrasformarmi, ha chiamato un’ambulanza che ha portato
via Akira. Ho voluto andare
di persona a dirlo a sua madre, così la dottoressa mi ha accompagnato,
aiutandomi nel dare la notizia. Non so nemmeno cosa le ho detto, ricordo solo
che ci siamo ritrovate entrambe a piangere abbracciate sulla soglia di casa
loro.-
Il lungo racconto di Eri fu interrotto da un singhiozzo
strozzato, mentre anche Ryan si riprendeva dal torpore che li aveva avvolti.
- Eri…- sussurrò piano, avvicinandosi a lei e accarezzandole
i capelli in un gesto incondizionato, notando finalmente le lacrime che le
rigavano le guance; rimasero così per un po’, mentre la mora si beava di quel
contatto che la faceva sentire al sicuro.
- Ragazzi, abbiamo un problema.- esclamò all’improvviso
Kyle, irrompendo nella stanza e facendoli sussultare.
- È… successo qualcosa?- domandò poi, passando lo sguardo
dall’uno all’altra, notando il contatto tra i due.
- N-no, tranquillo, è… è tutto ok. Cos’è successo?- chiese Eri con voce roca a causa del pianto
silenzioso, alzandosi in piedi e asciugandosi le lacrime, mentre l’americano la
imitava, scostandosi da lei di qualche centimetro.
- C’è stato un nuovo attacco, le altre sono già sul
posto.- rispose il moro.
- Dove?- chiese semplicemente la
Mew Bianca, già pronta a uscire dal locale.
- Quartiere di Toshima.-
- Le raggiungo subito.-
La Mew Bianca si
diresse veloce verso la porta, quando si bloccò, voltandosi verso il biondo.
- Ryan.-
- Sì?-
- Grazie.- gli disse sincera,
sorridendogli.
- Fai attenzione.- le rispose semplicemente lui, mentre la
mora stava già correndo fuori dal caffè per raggiungere le amiche.
Note dell’autrice:
Oggi ho avuto l’ultimo appuntamento
dal dentista, così per festeggiare ( odio il dentista più di qualunque altra
cosa! -.- ) ho deciso di aggiornare!! XD
Bè, come avete potuto notare, in questo
capitolo si scopre quello che è successo prima dell’arrivo di Eri a Tokyo.
Niente di divertente in effetti, ma un po’ di tragedia dovevo pur metterlo! XD
Hiwatari_k:
carissima, ben ritrovata! ^^ Sì, nelle mie FF mi piace mettere alcuni scorci di
vita quotidiana, per far sembrare più umani i miei personaggi e più “normali”
le loro avventure, per questo ho inserito la conversazione tra Eri e Mizuno. J
Sono contenta che il personaggio della dottoressa ti piaccia! ^^ Inserire
questo personaggio è stata una di quelle idee che balenano in mente a caso… da
qui è nata Mizuno! XD eeeeh, lei ci vede lungo. XD Ma forse quando ha mandato
Eri a Tokyo, un po’ ci sperava. XD Alieni monelli, vero??? XDXD Sì, diciamo che
questi sono parecchio delle m***e!! XD niente a che fare con Quiche e gli
altri. v.v
A presto mia cara! ;) Un bacio
Hypnotic
Poison: ciao cara!!! ^^ Okok, ricevuto,
quando arriverà il momento mi armerò come si deve, e nel dubbio mi rifugio in
qualche luogo sperduto. XD Magari qualche spiaggia caraibica non sarebbe male.
XD Una vena un po’ sadica????? Chi, tu????? NOOOOOO!!! XDXD E non avevo dubbi
che l’alienuccio sarebbe stato di tuo gradimento. XD anche se non ha niente a
che vedere con il tuo Kert!! *.* Però ti prego, non mi paragonare Eri a Lory!!!
T.T per quanto riguarda il passato della nuova arrivata… spero di aver saziato
la tua curiosità! XD per quanto riguarda gli alieni… bè, non ne ho parlato
molto nei capitoli che seguono, ma magari, con questa tua spinta nella giusta
direzione, potrei aggiungere qualcosa. ;) Intanto aspetto gli aggiornamenti
delle tue FF e ti rifaccio l’in bocca al lupo per gli esami. E non trascurare
lo studio per le FF. v.v …………………….. ahahahahahahahahahahah!!!! Lo so, sono
molto simpatica!!! XD
Un bacione grande :*
Blackmiranda:
tranquilla, cara, l’importante è che ci sei sempre!! ^^ in realtà mi stavo già
preoccupando!! XD No, scherzo. J
sono contenta di aver reso bene Eri e la sua umanità. J Da
questo capitolo direi che si capisce che il suo punto debole è bello grande,
non trovi?? Davvero ti ispira Kashima??? Wow!!! XD capelli verdi???? Forse
perché ricordano quelli di Quiche???? XD Sei una fan del bell’alieno dagli
occhi gialli??? XD Comunque sì, non sono molto diversi dagli umani, in effetti.
Niente orecchie a punta però! XD Hai presente i Sayan di Dragon Ball??? Mi sono
ispirata a loro, in un certo senso. J Alla prossima J
Un bacione :*
Ringrazio ovviamente anche chi legge
senza lasciare commenti!! ^^
Eri uscì dal caffè sbattendo le grandi porte, prima di
mettersi a correre il più velocemente possibile verso il luogo indicatole da
Kyle e dove le sue compagne stavano lottando contro gli alieni; raggiunse il
quartiere di Toshima in pochi minuti e finalmente vide Strawberry e le altre
già intente a combattere.
- MewBerry, state bene?- domandò Eri alla Mew Rosa,
raggiungendola con poche falcate.
- Eri.- esclamò la compagna
evidentemente sollevata nel vederla.
- Sì, siamo ancora tutte intere,
ma in difficoltà.- aggiunse la rossa tenendosi la spalla e riportando lo
sguardo sugli alieni.
- Molto bene, è arrivata anche l’ultima ficcanaso. Direi ora
siamo al completo.- intervenne sarcastica la voce di Kashima,
notando l’arrivo dell’ultima Mew Mew.
- Io e te abbiamo un conto in
sospeso, Kashima.- si rivolse a lui Eri, digrignando i denti, prima di
afferrare saldamente la sua spilla per la trasformazione.
- MewEri,
metamorfosi!-
Vestendo finalmente i panni della Mew Tigre, si preparò a
fronteggiare i nemici, circondata delle altre guerriere che si erano rimesse in
piedi dopo l’ultimo attacco.
- Brrrrr. Ora si che fai davvero paura.- la stuzzicò
l’alieno dai capelli color smeraldo, prendendosi gioco di lei; dopo quello che era accaduto quella mattina, poteva usare il
punto debole di quell’umana a suo favore.
Forse non sarebbe stato poi tanto difficile metterle fuori
gioco.
- Siete pronte ragazze?- prese la
parola MewEri rivolgendosi alle compagne e ignorando volutamente il commento
del nemico.
- Pronte!- esclamarono le altre in coro.
Li attaccarono a lungo e senza sosta, cercando in tutti i
modi di metterli in difficoltà con i loro attacchi speciali, senza tuttavia
riscontrare alcun tipo di risultato.
- Sperate davvero di metterci in difficoltà con questi
deboli attacchi? Siamo un popolo di guerrieri, combattere è il nostro mestiere.
Fin dalla nascita, noi Kertilobiani siamo destinati
all’addestramento per diventare guerrieri al servizio del nostro sovrano. E non
saranno certo sei stupide ragazzine a metterci i bastoni tra le ruote.- esclamò
Ioshi, formando una sfera di energia nella mano destra e scagliandola contro le
Mew Mew, che furono costrette a gettarsi a terra per
schivarlo.
- Non siamo qui per ascoltare la storia della vostra vita,
Ioshi.- esclamò indignata la Mew Bianca,
afferrandosi il ginocchio che, nella caduta, aveva strusciato contro l’asfalto.
- Forza, ragazze, dobbiamo
attaccarli tutte insieme.- prese la parola MewBerry, rialzandosi e afferrando
la sua arma.
- Fiocco d’azione!-
- Fiocco d’acqua!-
- Fiocco
immobilizza!-
- Fiocco d’energia!-
- Fiocco di vita!-
- Fiocco di luce,
massimo splendore!- esclamò in ultimo la
Mew Rosa, sprigionando una luce accecante.
Gli attacchi della Mew Gatto e di MewEri andarono a segno,
riuscendo, finalmente, a colpire Kashima che si riversò a terra ferito al
braccio.
- Dannazione, mi hanno colpito.-
esclamò l’alieno portandosi una mano alla parte lesionata e attirando
l’attenzione del compagno.
- Vi salvate ancora una volta, ragazzine.- le avvisò
Ioshi, teletrasportandosi via insieme al compagno, lasciando le Mew Mew stanche e doloranti in mezzo alla strada.
Ioshi e Kashima riuscirono a raggiungere Kertilob grazie
al teletrasporto e subito l’alieno dai capelli vermigli condusse il compagno
verso il palazzo reale, aiutandolo a stendersi in una delle stanze presenti
nella residenza; solo a loro due era permesso alloggiare
nella dimora del loro sovrano, essendo i migliori elementi di cui il principe
Aikan disponeva, mentre gli altri guerrieri erano disposti nelle baracche
circostanti.
Si ritenevano entrambi fortunati di questo loro
privilegio; non erano mai stati in quelle catapecchie, ma erano convinti che i
loro colleghi non fossero trattati altrettanto bene nei loro corsi di
addestramento.
Sia Kashima che Ioshi facevano
parte di due delle famiglie più nobili del pianeta e fin dalla loro nascita
erano stati destinati a diventare i combattenti migliori al fianco del
principe, volenti o nolenti.
Essendo un popolo di guerrieri, appena nati, ai bambini di
Kertilob veniva testato il grado di forza che potevano
raggiungere nell’età matura, e in base a quello erano scelti per l’Accademia o
scartati; molti di questi ultimi nessuno sapeva bene che fine facessero, altri,
invece, erano destinati a lavori più umili.
Ioshi aiutò il compagno a stendersi lentamente sulla
branda che occupava la sua camera, prima di avvicinare il braccio lesionato
agli occhi.
- Come ti senti?- gli domandò poi,
esaminando la ferita.
- Brucia, dannazione. Quelle
mocciose me la pagheranno cara.- esclamò Kashima, stringendo
i denti per resistere al dolore; fin dalla più giovane età era stato addestrato
a quello, mostrare debolezza avrebbe potuto portarlo alla morte.
- Adesso datti una calmata. Prima di tornare sulla Terra
devi guarire. Non possiamo permetterci che questo ci rallenti.- lo ammonì l’alieno, prendendo un barattolo dal mobiletto
nell’angolo della stanza.
Cosparse un po’ di materiale viscoso di un acceso color
giallo sulla ferita, che iniziò a cicatrizzarsi immediatamente.
- Ahia!- si lamentò l’altro, stringendo gli occhi.
- Oh, avanti, non fare il bambino.- lo rimproverò Ioshi,
fasciandogli stretto il braccio, in modo che la sostanza non scivolasse via.
Proprio in quel momento qualcuno bussò alla porta e una
delle guardie del palazzo fece il suo ingresso nella camera.
- Il principe Aikan vuole vedervi.-
li avvisò l’alieno, ritirandosi subito dopo, senza lasciare il tempo ai due di
rispondere.
Si fissarono per qualche istante, temendo il peggio;
sapevano entrambi quanto potesse essere spietato il loro sovrano e un’udienza
improvvisa al suo cospetto non prometteva niente di buono.
- Forza, andiamo.- si rassegnò
Ioshi sospirando e aiutando il compagno ad alzarsi.
Si diressero lentamente verso la Sala del Trono, aspettando davanti
ai grandi portoni di legno di essere annunciati prima di
entrare nella stanza.
- Siamo qui, vostra maestà.- dissero i due alieni
all’unisono, inginocchiandosi davanti al loro sovrano, un alieno alto e
muscoloso, con lunghi capelli neri e una folta barba dello stesso colore, gli
occhi grigi e felini come quelli dei due alieni davanti a lui; indossava l’uniforme
del grado più alto della loro gerarchia militare, quella del GGS, Grande
Guerriero Supremo, che fungeva da tuta da battaglia.
- Ho saputo che avete avuto qualche difficoltà durante la
vostra ultima spedizione. Avete fallito. Di nuovo.- si rivolse a loro Aikan parlando
con voce possente, facendoli sobbalzare.
- È… è così, mio principe. Kashima è stato ferito, ma
guarirà in fretta e presto potremo tornare sulla Terra a portare a termine la
nostra missione.- rispose Ioshi, mentre il diretto interessato fremeva.
- Sarà meglio per voi. Vi ho affidato un incarico e non
siete ancora riusciti a portarlo a termine. Siete i miei elementi migliori,
Ioshi, e non mi risulta che i terrestri siano tanto forti.-
- E-ecco, il fatto, mio sovrano, è che… il problema sono…. s-sei ragazzine che riescono
sempre a intralciarci.-
Il silenzio cadde pesante nella stanza, mentre entrambi
gli alieni trattenevano il respiro in attesa di una reazione da parte del
principe.
- Quindi tu mi stai dicendo che non siete ancora riusciti
a conquistare la Terra
e a ucciderne gli abitanti… per colpa di sei semplici…
ragazzine?- tuonò Aikan, marcando l’ultima parola e facendo sobbalzare i due sottoposti.
- I-il fatto è… è che n-non sono
delle s-semplici ragazzine. Loro… hanno dei poteri, riescono a controbattere i
nostri attacchi e…-
- Non m’interessa cosa siano in grado di fare, sono delle
ragazzine umane.- lo interruppe alterato il sovrano, usando
la Voce del Potere
su di loro e alzandosi in piedi.
Ioshi e Kashima non ebbero il coraggio di fiatare, aspettandosi
qualsiasi tipo di reazione da parte dell’alieno; non sarebbe stata la prima
volta che Aikan si sbarazzava di qualche combattente che l’aveva deluso.
- Per questa volta vi lascio andare, in fondo siete i
guerrieri migliori di cui dispongo. Ma se non
eliminate quegli insulsi terrestri… provvederò io a eliminare voi.-
- Sarà fatto, mio principe.-
I due si alzarono con un inchino, affrettandosi a lasciare
la stanza.
- Fiu, per questa volta ci è andata bene, eh.- esclamò Kashima, guardandosi la ferita che si stava
rimarginando velocemente.
- Già, ma non possiamo più permetterci di fallire.
Dobbiamo eliminare quelle mocciose e conquistare la Terra per il nostro sovrano.-
Note dell’autrice:
Eccomi tornata! ^^
L’unica cosa che mi viene da dire
è….CHE PALLE STO TEMPO!!! -.-
Non so da voi, ma qui un giorno c’è
bello e l’altro sembra autunno. -.- Per non parlare del vento che io ODIO!!!
-.-
Speriamo arrivi presto il caldo e
l’estate, perché non ne posso più. -.-
Allora, che mi dite del capitolo???
^^
Ho svelato qualcosa di nuovo sugli
alieni, così alcuni di voi saranno contenti. ^^ (ogni riferimento a cosa o
persone è puramente casuale!! XD).
Per il momento fatevelo bastare. XD
Hypnotic
Poison: Ma ciao carissima! ^^ Sono contenta
che il passato di Eri ti abbia soddisfatta. ^^ In effetti hai ragione, forse
pure io ho una vena un po’ sadica. Forse mi hai influenzato tu!! XD Mmmh… non
credo avrebbe lasciato perdere il biondo, in fondo erano solo amici. v.v Al
massimo Akira gli avrebbe dato un po’ di filo da torcere per mettere alla prova
il biondino. XD Che tra l’altro sono sicura che avrebbe accettato la sfida. XD
In effetti l’idea era quella di unirli un po’ proprio per questo dolore comune.
:P E più avanti sarà fondamentale la cosa. :P Ahahahah!! Ti capisco!! XD
Infondo la gelosia non cresce anche quando tu stessa scrivi di Ryan e
Strawberry??? XD A me un po’ si… è la pazzia che avanza!! XD Vabbè, qualcuno
che faceva la figura del guastafeste doveva esserci, anche se ho scelto per il
povero Kyle che è sempre così tranquillo e pacato. XD Ma lui ci vede lungo! XD
Allora, soddisfatta di questi alieni??? Almeno un pochino???? XD :P Più avanticercherò di aggiungere altro, promesso. :P
Così almeno, visto l’”odio” per la coppia RyanxEri, avrò il modo di tenerti
incollata alla mia FF. XD E ripeto, studia!! Non vorrei avere una brutta
influenza su di te!! XD A presto cara! Un bacione :*
Blackmiranda:
Ciao cara! J
tranquilla per il ritardo, ti capisco perfettamente. ;) Anche se io ho finito
con gli esami, grazie al cielo, ci sono passata pure io. XD Sono contenta che
la storia del passato di Eri ti abbia soddisfatta… e immaginavo che qualcuno
avrebbe trovato Ryan troppo… aperto, diciamo! XD Ma come avrai notato appena
Kyle è entrato, lui si è allontanato da Eri per non mostrarsi troppo in
confidenza con la ragazza. E tranquilla che cercherà di nascondere il tutto in
altre occasioni. XD Per quanto riguarda la sua apertura verso Eri… da qualche
parte dovevo pur iniziare per presentare il loro futuro rapporto, no?? XD
ahahahah!!! Ti immaginavo fan di Quiche quando hai commentato i capelli verdi
di Kashima. XD Tranquilla, pure a me Quiche piaceva. ;) Se non ci fosse stato
Ryan, avrei tifato per lui al fianco di Strawberry. Tu forse no??? XD alla
prossima mia cara. Bacioni :*
Hiwatari_k:
carissima, cominciavo a pensare che mi avessi mollata. XD Invece ecco qui il
tuo commento. ^^ Ne sono felicissima!! ^^ Davvero li hai trovati carini??? Che
dolce!! ^^ addirittura commossa??????? o.o così commuovi me!! ç.ç Spero che ti
soddisferà anche la storia degli alieni in questo capitolo. ;) a presto cara.
Un bacio :*
- Credo di non aver capito bene.-
prese la parola Mina, incrociando le braccia al petto e osservando il suo capo
con un sopracciglio alzato.
- Hai capito benissimo, Mina.
Ultimamente siamo parecchio sotto stress, ed è per questo che
abbiamo pensato di organizzare una festa qui, al caffè.- ripetè Ryan per la
terza volta, alzando gli occhi al cielo; da quando le sue guerriere erano
diventate così dure d’orecchie?
Forse
gli attacchi degli alieni stanno destabilizzando il loro udito, pensò tra sé il biondo, prima di scuotere la testa; ora si
metteva anche a fare battutine nella sua mente.
- Ryan, siamo in guerra. Gli alieni potrebbero attaccare
da un momento all’altro e tu pensi a organizzare una festa?- gli fece presente
Strawberry, puntellandosi i fianchi con i pugni.
- Perché quando proponete voi questo genere di cose è
tutto ok, e quando lo faccio io, sembro un malato di mente?- ululò l’americano
indignato, fissando gli occhi color cioccolato della leader
- Noi non lo facciamo nel bel mezzo di una guerra contro
gli alieni.- aggiunse la Mew
Rosa, mentre l’altro si portava una mano alla fronte,
esasperato; forse era meglio non addentrarsi in certi discorsi con lei.
- State tranquille, si tratterà di una festa del tutto
informale; un po’ di musica, dolci e qualcosa da bere.-
andò in suo aiuto Kyle, mentre l’amico lo ringraziava con lo sguardo.
- Bè, a me sembra un’ottima idea.- prese
la parola Eri, facendo spallucce; perché no, una serata di svago in compagnia
dei suoi amici le avrebbe fatto bene.
Era dalla morte di Akira che non si concedeva un po’ di
tranquillità.
- Ma Eri!- tentò di protestare
Mina, contrariata dalle parole dell’amica.
- Oh, non fatela tanto difficile. Ryan ha ragione, abbiamo
bisogno di rilassarci un po’, ultimamente non abbiamo fatto altro che
combattere e lavorare, anche noi meritiamo un po’ di divertimento, non credi?-
si rivolse a lei la Mew Bianca,
mentre la blu abbassava lo sguardo, sconfitta.
- Saremo qui tutte insieme, se
gli alieni attaccheranno, noi saremo pronte a rispondere.- riprese la parola la Kinsue,
facendo l’occhiolino al biondo.
Così i preparativi ebbero inizio, e grazie al lavoro di
volantinaggio extra effettuato da Lory e Paddy, quel venerdì sera il Cafè Mew Mewfu pieno di gente accorsa a gustare le deliziose torte
preparate dall’affascinante pasticcere.
- Ciao ragazze.- si rivolse a loro Kyle, raggiungendole con
Ryan, dopo essersi fatti spazio tra la folla.
- Siete… incantevoli.- esclamò
poi, notando la mise elegante delle
loro amiche, le quali arrossirono, ad eccezione, ovviamente, di Mina e Pam.
- Ehm… non cominciate a pensare anche voi che quella del “libero
ingresso” non sia stata una buona idea?- prese parolala
Mew Blu, mentre le persone, passando, la
urtavano inevitabilmente.
La ragazza imprecò sottovoce, evitando di offendere
pesantemente il ragazzo che le aveva appena pestato un piede, mentre Ryan si
passava una mano tra i capelli.
- Sì, comincio a pensarlo anche io.-
concordò il biondo, guardandosi poi intorno.
- Come la fate difficile. Non siete tipi da feste, voi, vero?
Dovreste venire a Osaka uno di questi giorni. Lì sì che sappiamo come
divertirci.- si fece notare una voce alle loro spalle; Eri aveva appena fatto
il suo ingresso, sorridendo a tutti a suo perfetto agio in quella marea di
gente.
Il biondo non potè fare a meno di fissarla più a lungo del
dovuto; la mora indossava un vestitino bianco senza spalline e lungo fino a
metà coscia che metteva in risalto i suoi occhi neri come la pece, una cintura
alta del medesimo colore delle sue iridi le fasciava la vita stretta, mentre le
gambe affusolate erano messe in evidenza dalle scarpe
con il tacco di vernice bianca.
I capelli erano raccolti in un elegante chignon, lasciando
così in bella mostra gli orecchini di brillanti luminosi, mentre il trucco
leggermente accennato la faceva apparire più donna di quella che già non era.
- Credo sia meglio che tu chiuda la bocca.- gli sussurrò
piano Kyle, che aveva notato lo sguardo dell’amico all’arrivo della giovane.
- C-cosa?- esclamò Ryan, ridestandosi.
- Mi sa che qui qualcuno si sta innamorando.- rincarò la dose l’uomo, con un sorriso di chi la sa lunga.
- Oh, non dire sciocchezze.- arrossì l’americano,
allontanandosi veloce per prendere qualcosa da bere.
- Eri, sei una meraviglia.- le fece i complimenti Lory,
fissandola estasiata.
- Grazie, Lory. Anche voi siete stupende.- rispose la
Mew Bianca, arrossendo leggermente; non era
per niente consapevole dell’effetto che aveva sugli uomini, e i complimenti
l’avevano sempre imbarazzata parecchio.
Poi la sua attenzione fu attratta da un giovane, alle
spalle di Strawberry.
- Tu devi essere Mark, giusto?- si rivolse a lui la
ragazza, allontanando l’attenzione da se e allungando una mano che l’altro
prontamente strinse.
- E tu Eri. Strawberry mi ha parlato molto di te.- ribattè il giovane, sorridendole.
- Spero solo cose belle.-
- Assolutamente.- rispose Mark,
ridendo insieme alla mora, mentre la Mew
Rosa arrossiva.
- Niente male davvero.- sussurrò poi
Eri all’amica, mentre il rossore si estendeva fino alle orecchie, facendo
ridere le altre.
La serata trascorse tranquilla, e tutti i presenti si
divertirono moltissimo a suon di musica e dolci; la mora si era allontanata
dalle compagne già da qualche minuto, prendendo qualcosa da bere e osservando
le persone che ballavano e chiacchieravano davanti a lei.
- Ti stai divertendo?- le domandò una voce ben conosciuta
accanto a lei, facendola voltare di scatto e notando Ryan alla sua sinistra.
- Moltissimo. L’idea della festa è stata ottima.- rispose
la ragazza sorridendogli e sorseggiando la sua bevanda.
- Io non ne sono più tanto convinto.-
osservò lui facendola ridere e perdendo lo sguardo tra la folla.
Proprio in quel momento le casse dello stereo diffusero
una melodia lenta e dolce, spingendo il biondo a fare quel passo che gli aveva
arrovellato il cervello per tutta la serata.
- Ti va di ballare?- le domandò, allungando una mano verso
di lei, da vero gentiluomo.
La mora lo guardò stupita per un attimo prima di
afferrarla, appoggiando il bicchiere ormai vuoto sul tavolo dietro di loro.
- Con molto piacere.-
Si portarono al centro della stanza, mentre Eri allacciava
le mani dietro al collo del ragazzo, il quale le circondò la vita.
La mora non riuscì a impedire al suo cuore di partire a
briglie sciolte in pochi attimi; la vicinanza dell’americano le faceva un
effetto così strano, che sperò con tutto il cuore non riuscisse a sentire i
battiti che galoppavano nel suo petto.
- Hai più avuto notizie Mizuno?- le chiese all’improvviso
il biondo, cercando di rompere quell’imbarazzante silenzio che si stava creando
tra loro.
- Non recentemente. L’ho chiamata qualche giorno dopo il
mio arrivo a Tokyo, ma da allora non ho più avuto un attimo di pace. Ora che ci
penso dovrò farlo, o ricomincerà a preoccuparsi.-
- Già, come se Mizuno non fosse una facile alla
preoccupazione.-
- Vedo che la conosci piuttosto bene.-
osservò la mora divertita.
- Bè, la conosco quasi da sempre. Ha iniziato a lavorare
con mio padre che ero ancora molto piccolo.-
- Sì, Mizuno me l’ha detto.-
Il silenzio cadde ancora tra di loro, mentre continuavano
a muoversi a ritmo di musica.
- Ti rivelo un segreto, ma non dirglielo o mi uccide.- aggiunse la mora, guardandolo negli occhi.
- Dimmi.-
- Teme che tu la detesti.-
- E perché?- esclamò incredulo l’americano, senza capire.
- Dopo la morte dei tuoi genitori è sparita, senza più farsi sentire o senza più preoccuparsi di avere
tue notizie, e crede che tu ce l’abbia con lei per questo.-
- Non ce l’ho affatto con lei.
Dopo la morte dei miei genitori sono cambiate molte cose, e anche se avesse
provato a starmi accanto, non glielo avrei permesso. Dopo l’incendio mi sono
chiuso in me stesso e anche Kyle ha faticato per starmi vicino.-
Lo sguardo di Ryan si era abbassato, ma nei suoi occhi
cristallini Eri riuscì a leggervi quella tristezza che lo accompagnava fin da
piccolo, dopo che le fiamme avevano divorato la casa in cui il biondo viveva
con i suoi genitori.
- Sai, sulla scrivania del suo ufficio, Mizuno ha una foto
con te e la tua famiglia.- gli rivelò la mora, riattirando l’attenzione
dell’americano.
- Sul serio?- ululò lui; ma, in fondo, di cosa si stupiva,
sapeva quanto la dottoressa e sua madre fossero
legate.
- Già. L’ho sorpresa più di una volta a guardare quella
foto con nostalgia. Doveva volervi davvero molto bene.-
Si guardarono in silenzio per un po’, mentre Shirogane
ripensava alle parole dell’amica.
- Bè, puoi tranquillizzarla e dirle che non sono
arrabbiato con lei. Senza contare che ha trovato te come migliore portatrice
del DNA Red Code. Solo per questo dovrei
esserle debitore.- sussurrò dopo pochi secondi il giovane, usando quel suo tono
di voce sensuale che faceva girare la testa alla maggior parte del popolo
femminile.
Ed Eri Kinsue non era certo da meno; gli occhi di entrambi
erano incatenati gli uni agli altri, mentre il volto dell’americano sembrava
avvicinarsi sempre di più, accorciando la distanza tra le loro labbra, il cuore
della mora che riprendeva a correre come impazzito.
Ma
quel loro momento d’intimità fu ben presto, troppo presto, interrotto da un urlo
di terrore proveniente dall’entrata del caffè.
I due ragazzi si voltarono allarmati,
notando la presenza dei due alieni sull’uscio.
- È qui la festa?- esclamò Kashima sorridendo sornione.
Note dell’autrice:
Rieccomi qui. J
scusate la lunga assenza, ma gli ultimi giorni sono stati un po’ frenetici.
Sapete, sto cercando
lavoro……………………………………
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!! XDXDXDXDXD
Lo so, questa era buona!!! XD
Xò non c’è molto da ridere. -.-
Inoltre SEMBRA che l’estate stia pian
piano……… molto piano arrivando!!!
Finalmente!!! *.*
Hypnotic
Poison: carissima, be ritrovata!!!! J
Allora, come ti sembra il nuovo capitolo?? ;) Scommetto che adori ancora di più
gli alieni per aver interrotto il momento di intimità tra Eri e Ryan!!! XD Ci
scommetto la testa. XD Tuttavia, mi dispiace smontare la tua felicità, ma non
staranno lontani ancora per molto. v.v XD Okok, forse la vena sadica a volte fa
bene… anche se la tua mi fa paura!! XD Ne ero sicura che gli alieni ti
sarebbero piaciuti. :P e detto da te mi fa un sacco piacere. ^^ Si, in effetti
sono molto sadici… ho dato il meglio di me. XD Ovvio, mica possono vincere
sempre, altrimenti la storia finisce subito. XD Ahahahahah!! Nono, tranquilla,
nessun cavaliere di nostra conoscenza. XD Non mi chiamo mica Hypnotic Poison
che faccio riapparire vecchie conoscenze non gradite. XD La presenza di Mark in
questo capitolo è l’unica di tutta la
FF. :P Ehi ehi, non voglio essere una distrazione per i tuoi
esami. XD EFP fa davvero male!! XD Un bacione enorme :*
Hiwatari_k:
carissima!! ^^ Meno male, perdere una lettrice mi renderebbe tristissima. ç.ç
ok, la smetto. XD Sono contenta che il chap ti sia piaciuto, così come gli
alieni. ;) Si, sono mooooooolto cocciuti!!! XD Ma le nostre Mew Mew sono ancora
più cocciute, quindi!! XD a presto mia cara. J un bacione grande :*
Allora, prima di salutarvi vorrei
proporvi una “immagine” di Eri. J
Partendo dal fatto che l’ho colorata
e modificata da un’immagine pre-esistente di MewPam, prendete un po’ quello che
è venuto fuori. XD
Volevo giusto mostrarvi la “divisa”
di battaglia. :P ovviamente immaginatevela con la treccia e non con i capelli
sciolti. ;)
- Dannazione.- imprecò Eri allontanandosi veloce da Ryan
per raggiungere le amiche, già schierate davanti agli alieni, frapponendosi tra
loro e gli invitati in un debole tentativo di proteggerli; se quei due avessero
deciso di lanciare una delle loro sfere devastanti, avrebbero raso al suolo il
caffè, senza permettere a nessuno di loro di salvarsi.
- Siete venuti a rovinarci la serata?- si rivolse a loro la
Mew Gatto, afferrando la sua spilla, subito
imitata dalle compagne.
- Vuoi forse dire che noi non siamo stati invitati? Così
ci ferite.- la prese in giro Kashima, portandosi la mano al cuore e stampandosi
in volto un finto broncio.
- Maledetti.- sussurrò la
Mew Bianca serrando i denti, pronta alla
trasformazione.
- MewBerry, metamorfosi!-
- MewMina,
metamorfosi!-
- MewLory,
metamorfosi!-
- MewPaddy,
metamorfosi!-
- MewPam,
metamorfosi!-
- MewEri,
metamorfosi!-
- Ora sì che si comincia a ballare.-
commentò Ioshi con un ghigno malefico dipinto sul volto, gettandosi poi sulle sei
paladine, lasciando loro appena il tempo di finire di trasformarsi.
La lotta fu dura ed estenuante, mentre Ryan e Kyle si
affrettavano a far uscire gli invitati dalla porta sul retro.
- Forza, forza, forza, fate in
fretta.- li ammonì il biondo, voltandosi verso le ragazze per vedere come se la
stessero cavando.
La Mew Bianca
schivò un attacco, prima di lanciarsi fuori dal locale, raggiungendo il cortile
del caffè.
- Ragazze, facciamoli uscire, o distruggeranno tutto.-
Le compagne la seguirono, così
come gli alieni.
- State scappando, mocciose?- si rivolse a loro Kashima,
seguendole.
- Non vi faremmo mai un torto del genere, Kashima, ci
stiamo divertendo troppo.- lo stuzzicò MewEri,
sorridendogli con aria di sfida.
- Povera illusa. Non riuscirete a vincere.- commentò Ioshi, impedendo al compagno di rispondere alla
provocazione e riprendendo l’attacco.
Le Mew Mew erano in evidente
difficoltà, ma nessuna di loro sembrava intenzionata a mollare; si battevano
con ardore, servendosi di tutte le capacità che avevano acquisito grazie ai
geni degli animali Red Code.
Non
permetterò loro di vincere. Lo devo a me, e lo devo ad
Akira. si ritrovò a pensare la mora,
schivando una delle sfere di energia degli alieni.
- Ehi, perché continui a scappare? Non avevi detto di volerti
divertire.- scherzò Kashima continuando a sferrare
colpi che la Mew Tigre,
prontamente, evitava.
Sferrò qualche attacco, poi fece un triplo salto
all’indietro per evitarne uno del nemico, venendo poi subito raggiunta dai due
amici.
- Eri.- esclamò il biondo
attirando la sua attenzione.
- Ryan, avete fatto uscire tutti?- s’informò la mora,
voltandosi verso di lui e lasciando per un secondo che le compagne se la
cavassero senza di lei.
- Sì, dentro non c’è più nessuno.-
rispose lui, annuendo.
- Molto bene, allora si comincia a fare sul serio.
Ragazze, preparatevi.- urlò loro la Kinsue, raggiungendole con
pochi balzi.
Tutte estrassero le loro armi, pronte ad attaccare.
- Eh, no, questa volta non ve lo permetteremo.- esclamò Ioshi, puntando un dito contro la
Mew Bianca; con un semplice colpo
energetico riuscì a scaraventare via il suo anello di metallo, lasciandola
completamente disarmata.
- Oh, no!- si lamentò MewEri, tenendosi il polso, prima di
tentare di raggiungere la sua arma, subito ostacolata dall’altro alieno.
- No, mia cara, dovrai vedertela con me, adesso. Ricordi? Tu
ed io abbiamo un conto in sospeso.-
Mentre lei era occupata a tenere testa a Kashima, le altre
cercarono di usare i loro colpi speciali per mettere in difficoltà i nemici e
sconfiggerli, senza, tuttavia, alcun tipo di risultato.
Dannazione,
senza la mia arma non riuscirò a tenergli testa ancora per molto,
si ritrovò a pensare la mora, schivando uno dei potenti calci del suo avversario.
Era sempre stata piuttosto brava nel corpo
a corpo; Mizuno, dopo averle iniettato i geni della tigre siberiana, le
aveva fatto un corso accelerato di arti marziali e di autodifesa, preparandola
così per la sua lotta contro gli alieni.
La dottoressa sapeva bene quanto i nemici fossero bravi
negli attacchi a distanza, ed era per quello che le aveva spiegato che una
lotta ravvicinata, corpo a corpo, l’avrebbe
sicuramente avvantaggiata.
Ma non poteva sperare di avere la meglio
solo in quel modo; come aveva specificato Ioshi solo qualche giorno prima, loro
erano dei guerrieri, avevano frequentato l’Accademia di Kertilob dove, fin da
bambini, erano stati addestrati a quel tipo di combattimento.
Per quel motivo, MewEri aveva un disperato bisogno della
sua arma; Kashima aveva molta più resistenza di lei, oltre alle potenti sfere
di energie che poteva generare semplicemente puntando il palmo della mano
contro di lei.
L’alieno riuscì finalmente a colpirla, scaraventandola
lontano dalla battaglia.
- Ora siamo solo tu ed io, tigrotta, come la mettiamo?- si
rivolse a lei Kashima sovrastandola in volo, i grigi occhi felini puntati in
quelli nerissimi della giovane, mentre la sottile lingua passava sulle labbra,
inumidendole.
- Non ho bisogno delle mie compagne per sconfiggerti.- lo
sfidò lei, ostentando più sicurezza di quel che in realtà aveva, ma aveva
parlato troppo presto, dal momento che riuscì per un
soffio a schivare una delle sue sfere energetiche.
- Non mi stuzzicare, ragazzina,
non ti conviene.-
Eri, incapace di muoversi, chiuse gli occhi, attendendo il
colpo di grazia, quando una figura alta e snella le si parò
davanti.
- Che diavolo vuoi, ragazzino? Togliti di mezzo. È una
questione tra me e la tigrotta impertinente.- sentì la
voce dell’alieno qualche metro più su.
Quando la Mew Bianca
aprì finalmente gli occhi, vide davanti a sé Ryan, le braccia allargate nell’atto
di proteggerla.
- Ryan, cosa fai?-
- Non permetterò che ti succeda qualcosa.-
- Oh, ma che gesto romantico e coraggioso. Mi viene il
voltastomaco.- commentò Kashima mettendosi due dita in gola come a simulare un
conato di vomito, mentre il biondo digrignava i denti.
- Ryan, è pericoloso.- lo ammonì
Eri, cercando di alzarsi.
- Ascolta la tua bella, potresti farti male.- rincarò la dose l’alieno, colpendo di striscio l’americano
a un braccio che si piegò in ginocchio afferrandosi la parte lesa.
- Ryan!- urlò la mora preoccupata, avvicinandosi all’amico.
- Sto bene.- la rassicurò lui,
stringendo i denti per il dolore.
- Non ti lascerò sola, non gli permetterò di farti del
male.- aggiunse sussurrando, e rialzandosi dalla sua
posizione accucciata.
- Questo gesto ti costerà molto caro, eroe.-
sentenziò l’alieno dai capelli smeraldini, sputando l’ultima parola con
disprezzo.
Una sfera di energia si creò nella sua mano destra, pronta
a scagliarsi contro il biondo.
- Ryan, no!- gridò la giovane, parandoglisi davanti.
Non
lascerò che succeda di nuovo, non voglio perdere anche te,
pensò la ragazza, mentre l’attacco la raggiungeva, colpendola in pieno.
Ryan si coprì il volto, accecato dalla forte luce.
- Eri!- esclamò subito dopo, guardando davanti a sé: la
mora giaceva a terra davanti a lui, immobile e piena di escoriazioni.
- Gesto molto stupido, ragazzina.- commentò Kashima,
ghignando divertito.
- Eri. Eri, rispondimi.- si rivolse a lei il biondo, prendendola tra le braccia.
- Eri. Eri!-
La ragazza non dava segni di vita, e giaceva immobile tra
le braccia di Ryan.
Note dell’autrice:
Scusate per il foooooorte ritardo, ma
nelle ultime settimane ho avuto altro per la mente e quasi mi dimenticavo di
aggiornare. XD
Anzi, me ne sono proprio dimenticata!
^^
Che dire?? So che questo capitolo è
un po’ cortino, ma non arrabbiatevi, cercherò di fare meglio al prossimo,
promesso. ç.ç
Intanto la piccola Eri sembra essersi
fatta parecchio male; spero che non troppi di voi godano della cosa (vero
Hypnotic Poison?????? XDXD)
Hiwatari_k:
ma ciao carissima!!! ^^ ahahahahah!!! Oh, se si baciavano ora non c’era più
divertimento. XD Io devo sempre infilare qualche festa nelle mie FF o non sono
contenta. XD Anche perché è durante le feste che spesso si verificano gli
avvenimenti più scottanti… ;) tranne in questo caso ovviamente!!! XD Però
tranquilla che riusciranno anche loro a recuperare, ci vuole solo un po’ di
pazienza. :P a presto mia cara!! Un bacio J
Hypnotic
Poison: carissima!!! Rieccomi qui. J
Questa volta sei stata più brava tu con gli aggiornamenti. XD allora, vediamo
di rispondere a tutti i tuoi punti: 1) ahahahahah!!! Effettivamente. XD Però
dovevo pur avere l’occasione giusta per spingere il bel Ryan verso Eri! :P 2)
Non avevo dubbi che l’interruzione sarebbe stato di tuo gradimento, a maggior
ragione visto che è arrivata da parte di un alieno. La solita sadica!! XD 3)
ahahahah!!! Ok, questo tuo commento mi ha fatto un sacco ridere. XD In effetti
non hai tutti i torti. XD Xò diciamocelo, fisicamente non è malvagio, il
problema è quando parla. XD E quando, nel caso dell’anime, si frappone tra
Strawberry e Ryan. v.v 4) Ammettiamolo, Kyle ci vede sempre più lungo di Ryan,
quindi è logico che lui abbia già capito tutto!! XD
Per quanto riguarda le età, quella
della ragazze è la stessa dell’anime, quindi cosa sono 13/14 anni??? Invece Eri
ne ha 17, come Ryan! Se ho scritto una cazzata, sei libera di insultarmi. XD
Ecco, brava, arrenditi subito, con me non ne vale la pena lottare. XD
A prestissimo cara! Bacione :*
Blackmiranda:
tranquilla carissima, l’importante è che tu abbia recensito. ;) e che tu abbia
finito gli esami! XD tutto bene, spero?? J Per lo stile asciutto…. Lo so!!! T.T
Me ne rendo un sacco conto anche io, ma a volte temo sempre di cadere nel
banale, quindi tendo ad arrivare subito al sodo. Sono così in tutto quello che
faccio. XD Infatti cerco sempre di allungare il più possibile….. tranne in
questo cap, super corto!! Perdonami!!! XD Comunque farò del mio meglio per migliorare!!
;) Un bacione grande e a presto! ;)
Era già trascorsa l’intera notte da quando Eri era stata
trasportata all’ospedale, e ancora, ormai a metà mattinata, non dava segno di volersi
risvegliare.
Dopo che anche le altre si erano accorte di ciò che era accaduto,
le restanti Mew Mewce l’avevano
messa tutta contro i nemici, ma gli alieni, forse soddisfatti di averne messa
al tappeto una, si erano ritirati ridendo.
Poi tutto era successo molto velocemente; Kyle aveva
subito chiamato un’ambulanza, Ryan, dopo parecchia insistenza, era riuscito a
convincere i medici a seguire la ragazza, mentre il moro e le altre li avevano raggiunti
in macchina.
I dottori li avevano tenuti sulle spine per quasi un’ora,
prima di comunicare loro il verdetto; non era grave, aveva riportato solo qualche
ustione e la lussazione di una spalla, che però avevano
già provveduto a sistemare.
- Non sappiamo tra quanto si risveglierà, ma in ogni modo
avrà bisogno di qualche giorno di riposo più totale.-
disse loro il medico di turno, ripetendo quel concetto più di una volta.
Quando chiese loro come la ragazza si fosse procurata
quelle ferite, Ryan aveva prontamente inventato un incidente avvenuto durante
la festa e il suo sguardo deciso aveva fatto desistere il dottore dal chiedere
qualsiasi tipo di delucidazione.
Dopo un po’ d’insistenza, il biondo era riuscito a
convincere Strawberry e le altre ad andare a casa, assicurandole che sarebbe
rimasto lui e che le avrebbe avvertite se ci fossero
state novità.
- Sei sicuro? Sembri stanco.- gli
domandò Lory preoccupata posandogli una mano sulla spalla, mentre l’americano
si passava una mano sul viso.
- Tranquilla, sto bene. È colpa mia se Eri si trova in
quel letto d’ospedale, non la lascerò sola finchè non si risveglia.- le informò Ryan, fissando il pavimento e nessuna di loro
se la sentì di ribattere.
In quel momento, il biondo si trovava nella stanza
dell’amica, seduto accanto al letto, dove aveva passato l’intera nottata, senza
mai lasciarla sola; non si sarebbe mai perdonato per quello che le era successo,
soprattutto se lei non si fosse…
Dacci
un taglio, Ryan, certe cose non dovrebbero nemmeno passarti per l’anticamera
del cervello. Damn!, si
rimproverò il ragazzo chiudendo gli occhi e scuotendo la testa come a voler scacciare
quel brutto pensiero.
Riportò poi lo sguardo sulla mora, che giaceva ancora
immobile nel suo letto candido, gli occhi chiusi e il respiro regolare.
Aveva permesso che quella ragazza, che nell’ultimo periodo
era diventata così importante per lui, mettesse in pericolo la sua stessa vita,
e lui non riusciva a perdonarselo.
Sapeva cosa le era passato per la mente in quei pochi
secondi, prima che Kashima la colpisse con la sua sfera energetica; aveva
rivisto la morte di Akira, ne era sicuro, e così si era gettata davanti a lui, ricevendo
l’attacco al posto suo.
Non voleva che la storia si ripetesse.
Per
colpa della mia mania di fare l’eroe, ora tu sei in queste condizioni.
Perdonami Eri.pensò tra sé Ryan, scostando una
ciocca di capelli scuri dal viso rilassato della ragazza.
Era così bella, così tranquilla; anche in quel letto
d’ospedale, riusciva a vedere solo la sua gioia di vivere, lei che era sempre
così piena d’energia, così solare, ma profonda, proprio come i suoi
meravigliosi occhi neri che in quel momento non riusciva a vedere.
Si era finalmente deciso, se quei maledetti alieni non
fossero arrivati a rovinare tutto, avrebbe potuto assaggiare le sue labbra così
rosse e morbide, quelle labbra che aveva desiderato
baciare fin dal primo momento; invece ora voleva solo sperare che si
riprendesse il prima possibile.
Un leggero bussare alla porta lo riportò con i piedi per
terra.
- Avanti.- rispose stupito,
chiedendosi chi potesse essere.
Una donna non più nel fiore dei suoi anni, con lunghi
capelli castani e occhi verdi e brillanti fece capolino nella stanza.
- Ero sicura di trovarti qui.-
gli disse la nuova arrivata, sorridendo, mentre piccole rughe le s’increspavano
agli angoli della bocca.
- Mi-Mizuno.- sussurrò piano il
biondo, sgranando gli occhi; sapeva quanto la dottoressa ed Eri fossero legate,
ma non si aspettava di ritrovarsela davanti in quel momento.
- Ciao Ryan, è passato tanto tempo. Sei diventato un uomo,
ormai.- lo salutò la donna, guardandolo con sguardo
quasi materno e perdendosi, per un attimo, nei ricordi; era dalla morte dei
signori Shirogane che non lo vedeva, ma nonostante fosse effettivamente
cresciuto, vedeva ancora quel bambino grintoso e sicuro di sé che aveva
conosciuto molti anni prima, sempre pronto ad aiutare il padre nelle sue
ricerche, grazie a quel suo quoziente intellettivo così elevato che l’aveva
portato, più di una volta, a rincasare pieno di lividi e ferite in seguito alle
solite zuffe con i suoi compagni invidiosi.
Ricordava ancora la risata cristallina di Katherine mentre
disinfettava le abrasioni sulle guance rosee del figlio, mentre lei si
scambiava uno sguardo divertito con il signor Shirogane.
Ti
assomiglia così tanto,
si ritrovò a pensare Mizuno, senza poter fare a meno di provare un briciolo di nostalgia
per quella che, nel corso degli anni, era diventata la sua migliore amica.
Il biondo la fissò per un po’, poi si alzò in piedi e la abbracciò,
cogliendola si sorpresa.
- Grazie per essere qui.- le
sussurrò piano, affondando il volto nei suoi capelli profumati; gli sembrava
quasi di essere tornato tra le braccia della madre, così calde e confortanti.
La castana sorrise,
rispondendo all’abbraccio, pochi secondi prima che l’americano si allontanasse
da quel contatto così agognato.
- Scusa, mi sono lasciato trasportare.-
riprese la parola il giovane, passandosi una mano tra i capelli, imbarazzato da
quel suo gesto così spontaneo.
- Non devi scusarti, capisco quello che stai passando.- gli sorrise incoraggiante la donna, inclinando la testa da
un lato e osservandolo per un po’, mentre gli occhi cristallini di Ryan si fissavano
in quelli altrettanto chiari della dottoressa.
- Prima di venire qua sono passata dal caffè e ho parlato
con Kyle.- spiegò poi la Maki, rispondendo al suo
sguardo interrogativo.
- Quindi è stato lui ad avvertirti?-
- Già. Abbiamo parlato un po’, e mi ha detto di quello che
provi per Eri.-
- Ma io non…-
- Lo so, non gliel’hai detto apertamente, ma Kyle ti
conosce piuttosto bene, l’ha capito da solo.- rispose
Mizuno sorridendo e facendogli l’occhiolino, mentre il biondo arrossiva;
davvero era un libro così aperto per l’amico?
Damn
you, Kyle, pensò tuttavia sorridendo; perché capiva sempre le cose
prima di lui?
- È colpa mia, Mizuno. Eri si trova qui perché ha cercato
di proteggere me.-
- Non dirlo neanche per scherzo. È sempre stata una
ragazza speciale, farebbe di tutto per proteggere le persone cui vuole bene. Immagino
che ti abbia raccontato di Akira.-
Il ragazzo annuì, senza parlare, mentre entrambi si
accomodavano sulle candide sedie presenti nella stanza.
- Dopo la sua morte era distrutta. Ha passato una
settimana intera senza quasi mangiare e dormendo malissimo. Non l’avevo mai
vista così, ero perfino arrivata a temere per la sua vita.-
Ryan fissò l’amica stupito,
mentre il cuore saltava un battito; questo, la mora, non gliel’aveva detto.
- Era molto legata a quel ragazzo, e oltre al dolore per
averlo perso, si sentiva in colpa perché era stato ucciso mentre cercava di
aiutare lei.-
L’americano riportò lo sguardo sulla ragazza stesa a
letto, accarezzandole una guancia teneramente.
- Ha voluto proteggerti, Ryan, non si sarebbe mai
perdonata se ti fosse successo qualcosa, ha preferito mettere in pericolo la
sua vita. Deve tenerci davvero molto a te.-
- Già, ma ora quello che sta da schifo sono io.- rispose il biondo sospirando e sorridendo triste alla
donna.
- Stai tranquillo, è una ragazza forte, si riprenderà
presto. Non la perderai.-
Entrambi sapevano quanto le parole di Mizuno facessero
riferimento alla perdita dei suoi genitori, una perdita
che aveva segnato Ryan nel profondo e per moltissimi anni; dopo l’incendio che
aveva devastato villa Shirogane, il biondo si era chiuso in se stesso,
impendendo alle persone che gli volevano bene di stargli vicino, Mizuno
compresa.
- Mancano molto anche a me. Volevo bene a Katherine, è
sempre stata la sorella che non ho mai avuto. E stimavo molto anche tuo padre.
Sono venuta al loro funerale, ma senza farmi vedere.- riprese la parola la dottoressa, spostando lo sguardo dal giovane alla
ragazza stesa sul letto.
- Perché?- domandò l’americano, curioso, nascondendo che
lui già sapeva ciò che spaventava la donna.
- Non lo so.- rispose
sinceramente lei, sorridendo triste.
- Avevo notato il tuo sguardo, sembrava così vuoto e
spento. Avevo paura del tuo rancore, temevo potessi avercela con me per il
fatto di non essermi trovata in quel laboratorio insieme a tuo padre, al
momento dell’incendio. Non ero in grado di sopportare il tuo odio, e mi sono
comportata da vigliacca.- spiegò Mizuno, riportando, finalmente, il suo sguardo
sul volto del giovane Shirogane.
- Io non ti odiavo. Erano stati gli alieni a uccidere i
miei genitori, non tu o il fatto che non fossi in casa con loro al momento
dell’incendio.- tentò di rassicurarla Ryan, togliendole un po’ di quel peso che
l’aveva oppressa per tutti quegli anni.
La dottoressa gli afferrò una mano, stringendola, mentre
gli occhi le diventavano lucidi al ricordo delle persone cui aveva voluto bene.
Il biondo la strinse a sua volta, cercando in quel
contatto un po’ del calore di cui aveva tanto bisogno; il ricordo dei suoi
genitori gli faceva male, e vedere Eri stesa lì, in quel letto d’ospedale, non
giovava al suo cuore già così provato.
All’improvviso, un debole e quasi impercettibile movimento,
attirò l’attenzione di entrambi, subito seguito da un fievolissimo sussurro.
- Ryan…-
- Eri! Eri sono qui.- si affrettò
a dire l’americano, scattando in piedi e impedendo così che la ragazza si
riaddormentasse.
- Ryan, stai bene.- si rivolse a
lui la mora, sorridendogli.
- Sì, e anche tu ora. Non ti lascerò sola, te lo prometto.- rispose il giovane accarezzandole il viso; Eri era
finalmente tornata da lui.
Note dell’autrice:
Eccomi di nuovo tra voi. Lo so, è un
po’ che non aggiorno, ma faceva troppo caldo……………………………………………..
D’accordo, d’accordo, non è una scusa
plausibile, ma ora sono di nuovo qui, ed è quello che conta no??? ^^
Visto, il caldo mi da alla testa.
XDXD
Comunque sia, aggiorno or ora proprio perché lunedì parto per il mare (
finalmenteeeeee!!!!!! >.<) quindi per un po’ non mi avrete tra le
scatole. :P
Hypnotic
Poison: cariiiiissimaaaaa!!! Ho aggiornato
prima del mare proprio come mi avevi chiesto. Visto che brava???? ^^ Scommetto
che mi odierai per questo capitolo così PRO RyanxEri!! XDXD (e mi odierai
ancora di più per il prossimo!! XDXD) ma che ci posso fare, è venuta fuori la
vena romantica che è in me, non è quella sadica che prevale in ME!! (ogni
riferimento è puramente casuale!! XD) Ma…. Ora che ci penso…. Vuoi dirmi che
per un nano secondo anche tu sei stata Pro RyanxEri?????? o.o allora i miracoli
esistono!!!! XDXD Mmmmh…. Okok, forse un po’ sadica lo sono, ma ho imparato
dalla migliore!! XDXD e tranquilla che il nostro Ryan non è uno dal cuore
debole, si riprenderà, così come, ovviamente Eri. :P Non ci credo che tu avessi
davvero già cantato vittoria!! XDXD (ps. Per NIM sei stata brava, anche se il
finale ovviamente mi sarebbe piaciuto diverso. v.v Per Mele…. Sei proprio
sadica, ma mi piace sempre di più!!! :P) ahahahahah!!! Giusto, l’ho descritta
troppo sicura di sé, ma era come doveva apparire davanti all’alienuccio, o lui
se la mangiava in un boccone, non credi??? XDXD Eri si è risvegliata, e come ti
ho detto prima, nel prossimo capitolo mi odierai davvero. XD Ma tranquilla che
ci saranno altre botte!!! XDXD A presto e buone vacanze!! ;) un bacione
Blackmiranda:
ciao ciao carissima!! ^^ Come avrai notato (spero!! XD) ho fatto di tutto per
seguire il tuo consiglio e seguire il più possibile l’introspezione dei nostri
personaggi. :P ho fatto del mio meglio, spero di averti soddisfatta. XD Vero,
Ryan ha voluto fare il figo (e personalmente gli viene benissimo!!! XD) e ora
Eri si ritrova un po’ malconcia. XD Ma tranquilla che si risolverà tutto per il
meglio. ;) e il un certo senso sarà un toccasana per il rapporto tra i due. :P
sisi, ha l’età di Ryan (alcuni dicono che nell’anime avesse 15 anni, altri 17,
ma visto che Pam dovrebbe averne 16, io punto per i 17, sia di Ryan che, nella
FF, di Eri). Un po’ più “figa” delle altre dovevo farla!!! XDXD A prestissimo
mia cara, e nel frattempo buone vacanze!! ;) un bacione
- Molto bene, le pupille sono tornate normali e anche la
spalla sembra essere tornata al suo posto senza problemi. Oggi pomeriggio la
dimettiamo.- disse il medico, scrivendo sulla
cartelletta che teneva in mano e sorridendo alla sua paziente.
- La ringrazio, dottore.- rispose Eri, incrociando le mani
sul lenzuolo.
- Ma mi raccomando, riposo assoluto.-
aggiunse l’uomo, rivolgendosi a Ryan e Mizuno.
- Stia tranquillo, ci occuperemo noi di lei.- rispose il biondo, sorridendo all’amica.
Il medico annuì e uscì dalla stanza, lasciandoli soli.
- Mizuno, non era necessario che ti facessi un viaggio
così lungo solo per venire a trovarmi.- si rivolse a
lei la mora, cercando di posizionarsi meglio sul letto d’ospedale.
- Non dire sciocchezze. Appena Kyle mi ha chiamato, ho
preso la macchina e sono venuta qua.-
- Grazie, sei un’amica.- rispose la
Mew Bianca, consapevole che ribattere
sarebbe stato del tutto inutile.
- Posso chiederti un favore?- le domandò poi, fissandola
negli occhi.
- Certo, dimmi.-
- Quando mi dimetteranno, mi accompagneresti a casa? Non
credo che quella di camminare sarebbe una buona idea.-
le disse Eri, ridendo divertita.
- Non se ne parla neanche.-
intervenne Ryan, ancora prima che la donna potesse rispondere.
- Come?- chiese stupita la mora, guardando l’amico con
sguardo interrogativo.
- Nei prossimi giorni tu verrai a stare al Caffè. Non ti
lascerò da sola nel tuo appartamento.- le spiegò l’americano, guardandola
serio.
- Ma Ryan, non è necessario. Non
voglio disturbare…-
- Nessun disturbo. Sarai la benvenuta, e sono sicuro che
Kyle sarà d’accordo con me.- la rassicurò l’altro, sorridendo.
- E non accetto un no.- aggiunse
poi, facendo sorridere la Mew Bianca.
- Molto bene, allora non è più necessario che io resti.
Vado in albergo a farmi una doccia. Ti verrò a trovare al Caffè appena ti
dimetteranno.- disse Mizuno, posandole un bacio sulla
tempia e accingendosi a lasciare la stanza.
- Vuoi dire che ti fermerai a Tokyo?- le chiese Eri, fermandola.
- Almeno fino a quando non ti sarai ripresa. Ci vediamo domani, Eri. Mi raccomando,
Ryan, te la affido. Prenditi cura di lei.-
- Lo farò.- le rispose il biondo,
sorridendole.
La donna rivolse un occhiolino alla giovane stesa a letto,
gesto che valse più di mille parole facendola arrossire, poi varcò la porta
lasciando finalmente soli i due ragazzi.
- Sicura di sentirti bene?- le domandò poi Ryan,
riportando lo sguardo su di lei e sedendosi sul materasso.
- Sì, tranquillo. Un po’ ammaccata forse, ma sto bene.-
gli rispose la mora, sorridendogli.
- Piuttosto, che fine hanno fatto Ioshi e Kashima? Le ragazze
come stanno?-
- Strawberry e le altre stanno bene. Hanno continuato a
lottare anche dopo che sei svenuta, ma gli alieni, forse convinti di averti eliminato,
se ne sono andati piuttosto soddisfatti.-
- Maledetti.- sussurrò Eri
digrignando i denti, tuttavia sollevata che le sue compagne se la fossero
cavata.
- Mi dispiace.- mormorò poi il
biondo, attirando il suo sguardo su di sé.
- E per cosa?-
- Mi sento così in colpa, Eri. Se
tu non fossi intervenuta per proteggermi, ora non saresti qui.-
- Non dire sciocchezze, non è colpa tua.-
- È quello che mi stanno ripetendo tutti da quando sei
stata ferita.- commentò il ragazzo, sorridendo triste e abbassando lo sguardo.
- E hanno ragione.-
I loro sguardi s’incatenarono per un tempo che sembrò
infinito.
- Non avrei mai permesso che ti facessero del male, non me
lo sarei mai perdonata.- aggiunse poi la mora, accarezzandogli una guancia,
mentre il giovane godeva appieno di quel contatto.
Dopo qualche ora di attesa, la dimisero, così Ryan la accompagnò
al suo appartamento per prendere alcune cose prima di portarla con sè al Caffè;
Eri stava per scendere dall’auto, quando il biondo la precedette, prendendola
in braccio.
- Ryan, ma cosa…- esclamò la mora arrossendo.
- Il medico ha detto che non devi affaticarti.- rispose
l’americano a mo di spiegazione, mentre la ragazza allacciava le braccia
intorno al suo collo per non cadere, lasciandosi trasportare; il suo profumo
era così dolce e inebriante da farle girare la testa, un misto di lavanda e
cioccolato, mix forse dovuto alle lunghe ore passate in cucina ad aiutare Kyle.
Finalmente giunsero nella camera del biondo, e Ryan la
distese sul letto.
- Ma… questa è la tua stanza, io non posso…- cominciò, ma venne subito interrotta dall’amico.
- Non ti preoccupare per me, ci sono altre stanze al
secondo piano, starò bene. Quindi chiudi il becco e
stenditi.- esclamò deciso il ragazzo, facendola ridere.
Uscì dalla stanza, così che Eri potesse cambiarsi e
mettersi a letto; dopo pochi minuti fu raggiunto da Kyle e dalle altre Mew Mew.
- Ryan.- attirò la sua attenzione
Strawberry, in un muto interrogativo; tutte loro avevano faticato a dormire
quella notte, preoccupate per la salute dell’amica e, appena il biondo le aveva
chiamate, si erano precipitate al Caffè per vedere come stesse la compagna.
- Ciao ragazze. Entrate pure, credo che Eri sia già a
letto.-
Tutti entrarono nella stanza, trovando la mora intenta ad
allacciarsi l’ultimo bottone del pigiama.
- Eri, come stai?- si fiondò su di lei la
Mew Rosa, preoccupata.
- Strawberry!- esclamò l’altra divertita.
- Tranquilla, ora sto bene, mi rimetterò in fretta.- aggiunse
poi, guardandola con tenerezza.
Era bello avere così tante persone intorno a lei che si
preoccupavano e la coccolavano; tutte quelle attenzioni la aiutavano a colmare
quel vuoto che la morte di Akira aveva lasciato ormai da qualche settimana.
So
che sei preoccupato per me, ma puoi stare tranquillo, ho trovato tanti nuovi
amici e chi si prende cura di me, pensò Eri tra sé
rivolta a qualcuno che ormai non c’era più e non potendo evitare di scambiarsi
un sorriso con il biondino che stava in piedi poco lontano dal letto.
Dopo qualche minuto di chiacchiere, la voce di Ryan si
fece sentire, intimando a tutti di uscire dalla stanza.
- Sei il solito antipatico, Shirogane. Chi sei tu per
dirci cosa dobbiamo fare?- s’impuntò la rossa battendo i piedi a terra e sfidando
il biondo con lo sguardo.
- Non fare la bambina, Strawberry. Eri ha bisogno di
riposare.- osservò l’americano, alzando gli occhi al
cielo, mentre la Mew Rosa
sbuffava contrariata, incrociando le braccia al petto.
- Ryan ha ragione, meglio lasciarla riposare un po’.- intervenne Pam, in aiuto del biondo.
- D’accordo. Torneremo a trovarti domani, promesso.- intervenne Lory, sorridendo alla mora.
- A domani ragazze. E grazie per la visita.- le salutò
annuendo, mentre tutte uscivano dalla stanza.
- Se hai bisogno di qualcosa, chiama.- le
si rivolse Ryan con un ultimo sorriso, prima di uscire dalla camera,
lasciandola sola con i suoi pensieri.
Eri si distese, cercando di trovare una posizione adatta
perché la spalla non le facesse male; poi, inevitabilmente, i pensieri
cominciarono a correre nella sua mente.
Forse gli alieni credevano davvero di averla eliminata, in
fondo, da quello che le avevano raccontato, dopo essere stata colpita, non aveva
più dato segni di vita; avrebbe potuto sfruttare la cosa a suo vantaggio?
Oppure gli alieni avevano già scoperto che lei in realtà era
ancora viva e vegeta?
Avrebbe dovuto aspettare un nuovo attacco prima di
scoprirlo, ma Ryan aveva ragione, se non riposava, non si sarebbe ripresa, e se
non si fosse ripresa, non avrebbe potuto combattere,
avrebbe rischiato di essere solo d’intralcio alle sue compagne.
Nel giro di pochi attimi, il cuore iniziò a martellarle
nel petto, mentre il volto dell’americano si faceva nitido nella sua mente.
Ma che mi prende? Perché reagisco così
ogni volta che penso a lui?
Oh,
avanti, smettila di fare la finta tonta. La risposta è abbastanza ovvia. rispose una vocina dentro di lei, mentre le guance le s’imporporavano.
Ryan era stato così dolce con lei, aveva passato tutta la
notte vicino al suo letto mentre era priva di conoscenza, e le aveva offerto il
suo letto per rimettersi il più velocemente possibile.
Poi quel mancato bacio alla festa della sera prima…
Cos’aveva significato per lui?
E per lei?
Aveva sentito il cuore accelerare, significava forse che i
suoi sentimenti per il biondo erano più profondi di quel che poteva immaginare?
Tutte quelle domande che non riuscivano a trovare una
risposta la sfinirono, mentre il caldo tepore della stanza la aiutava a
scivolare tra le braccia di Morfeo.
Note dell’autrice:
E rieccomi rientrata dalle vacanze,
purtroppo!!!L
È finita la bella vita di mare, e si riprende
con la vita di tutti i giorni… ufffffffffffffff!!!L
Certo, con sto
caldo, di certo non rimpiango l’estate. XD Non so da
voi, ma qui si muore!!!! XDXD
Quindi
qualche giorno in piscina ancora non me lo toglie nessuno. ;)
Le vostre vacanze come procedono???J
(Mortacci vostra se siete ancora al
mare a crogiolarvi al sole!!! XD)
Hypnotic
Poison: carissima!!!J
Come vedi tu hai aggiornato “Mele e caramelle” e io ho
aggiornato la mia FF. Sono stata brava, vero???? ^^
ahahahah!!! XD Ma dai!!!! XDXD Sì, ci credo che sei contenta che Eri stia bene… con la tua vena sadica
l’avresti lasciata in coma ancora per qualche settimana. XD Vediamo cosa
combini con la povera Strawberry nella sua FF. XD Ahahahah!!
In realtà mi sono sbagliata, e per questo capitolo ti ho risparmiato la
mielosità del nostro biondino. XD Ma nel prossimo capitolo non te la risparmia nessuno, quindi preparati sul serio. XD E non ci
provare. In amore le pare sono concesse. v.v (almeno,
io prima di mettermi con il mio attuale fidanzato me ne sono fatte parecchie,
quindi!! XDXD).Per cui
rassegnati!! v.v XDXD Per quanto riguarda Mizuno
tranquilla che non resterà inattiva all’interno della storia. Anche lei farà la
sua parte. ;) Mica l’ho fatta venire da Osaka per
niente!!! XD A prestissimo cara!! Jun bacione
Blackmiranda:
Ciao cara!! ^^ Ahahahahah!!!
XD sì, è vero, ma posso giustificarmi. XD 1 io ho sempre creduto che sotto
quella sua maschera da freddo, cinico e duro, in realtà si nasconda una persona
dolcissima e tenerissima ^^ 2 in amore credo che le pare siano
d’obbligo, io me ne sono sempre fatta una sacco!! XD Sono felicissima che le
mie parti introspettive ti siano piaciute, anche se non lunghissime. ^^ anche
qui ho cercato di inserirne un pochino, soprattutto da parte di Eri. J
Purtroppo????????????? Beata te!!!!
XDXD Se vuoi facciamo cambio e ci vado io in vacanza fino a fine luglio (anche
se ci siamo già!! XD).Quindi tranquilla, goditi le vacanze che è meglio. XD Quindi
a presto ed intanto buone vacanze!! Jun bacione
Hiwatari_k:
ma cara, tranquilla. Jl’importante è che tu abbia letto. Je soprattutto che tu non mi abbia abbandonata. XD
tranquilla, scherzo. Jnon è importante, alla fine hai letto e commentato,
quindi va benissimo così. ;) Sono contenta che lo
scorso capitolo ti sia piaciuto, così come ti è piaciuto il personaggio di
Mizuno. :P già, per addolcirsi un po’, Ryan ha bisogno
di una figura materna… o Kyle al femminile, in effetti. XD Ahahahahah!!! Mi dispiace ma dovrai aspettare ancora un pochetto per
il tanto desiderato bacio. XD Ma tranquilla che arriverà. ;)
un bacione grande e alla prossima. ;)
Era ormai pomeriggio inoltrato e il sole stava per
tramontare dietro l’orizzonte, quando Ryan decise di salire al piano superiore
per accertarsi delle condizioni di salute della Mew
Bianca.
- Kyle, vado a vedere come sta Eri.-
informò l’amico il biondo, affacciandosi nella cucina dove il pasticciere era
al lavoro.
- Aspetta. Tieni.- rispose il
moro asciugandosi le mani in uno strofinaccio e allungando all’americano un
vassoio.
Shirogane posò lo sguardo su ciò che l’altro gli aveva
dato, prima di sollevare un sopracciglio e riportare i suoi occhi chiarissimi
sull’amico.
- La cena per Eri. Sono parecchie ore che non mette
qualcosa nello stomaco, avrà fame.- si affrettò a
spiegare il ragazzo, sorridendogli complice.
Ryan annuì appena, trovandosi pienamente d’accordo con il
cuoco, poi si voltò uscendo dalla cucina e salendo le scale che lo avrebbero
portato alla sua stanza.
Giunto alla propria meta, notò che la porta della camera era
socchiusa, così sbirciò all’interno, attraverso la fessura; la prima cosa di
cui si rese conto, fu il letto vuoto addossato al muro.
Preoccupato, fece per entrare, quando finalmente notò la
presenza della giovane Kinsue seduta sul davanzale della finestra, le gambe
allacciate al petto e lo sguardo perso verso il tramonto.
Si fermò immediatamente con la spalla contro la porta di
legno, nell’atto di spalancarla, e per qualche minuto si perse a contemplare il
profilo perfetto della Mew Bianca, quasi timoroso di interrompere i suoi
pensieri.
Chissà a cosa stava pensando; forse alla sua missione,
alla battaglia che doveva affrontare contro gli alieni, al modo in cui era stata ferita solo il giorno prima.
Chissà se stava pensando alla sera della festa, a quel
bacio mai avvenuto, ma tanto desiderato.
Lui personalmente, non faceva altro che pensarci da quando
la mora si era finalmente risvegliata dopo la lotta contro gli alieni, non
riusciva a fare a meno di pensare alle sue labbra rosse e carnose, che si erano
impercettibilmente schiuse quando lui si era avvicinato al suo volto per
assaggiarle, ai suoi incredibili occhi neri, così profondi e sinceri, che
avevano iniziato a brillare quando i loro nasi si erano sfiorati, attendendo
quel contatto che mai era avvenuto, forse arsi da quel desiderio che era cresciuto pian piano anche dentro di lui.
Stop
it, Ryan, she nearly died! Avrà ben altro cui pensare, pensò tra sé il giovane americano, scuotendo la testa.
A volte si domandava da dove arrivassero certi pensieri.
La sentì sospirare, così le sue attenzioni furono nuovamente catturate dalla snella figura della mora;
il pigiama leggero, di un bel color crema, le metteva in risalto le curve
perfette, mentre al di sopra del colletto erano ben visibili i segni lasciati
dall’attacco dell’alieno.
Era così bella, così sensuale; tante notti aveva desiderato farla sua, poter sentire il sapore delle
sue labbra, la forma del suo corpo sotto il suo, un desiderio che gli bruciava
dentro ogni volta che lei gli era accanto.
Ma
non aveva mai avuto il coraggio di dirle quello che provava, quello che
succedeva nel suo cuore ogni volta che i suoi occhi neri e profondi
incrociavano i suoi, così chiari, la loro perfetta antitesi.
Forse perché, dopo la morte dei suoi genitori, credeva che
il suo cuore non sarebbe stato mai più in grado di provare amore, e quel
sentimento finalmente ritrovato gli faceva paura.
Aveva paura per se stesso, di perdere ancora le persone
che amava, così com’era successo con sua madre e suo padre,
ma paura anche per lei; non era sicuro di essere in grado di amare, non
era certo di poterle dare tutto ciò di cui lei aveva bisogno, e se l’avesse
fatta soffrire non se lo sarebbe mai perdonato.
- Credevo di averti detto di restare a letto.- si decise
finalmente, entrando nella stanza e attirando l’attenzione della Mew Bianca.
Eri si voltò verso di lui, sorridente, senza poter fare a
meno di ammirarlo per qualche secondo; i jeans chiari slanciavano la sua figura
abbronzata, mentre la maglietta nera metteva in risalto i suoi capelli biondi e
quegli occhi così chiari in cui lei riusciva a perdersi.
Teneva in mano un vassoio con quella che, a suo parere,
doveva essere la cena.
- Bè, non sono poi così lontana dal letto.- rispose lei,
facendolo ridere, mentre il biondo appoggiava ciò che teneva in mano sulla
scrivania.
- Kyle ha pensato che potessi avere fame.-
spiegò l’americano indicando l’oggetto delle loro attenzioni, prima di
avvicinarsi a lei.
- E ha pensato bene. Ringrazialo più tardi.- ribattè la ragazza, facendolo sorridere.
- Come ti senti?- le domandò poi, infilando le mani in
tasca; era strano a dirsi, per uno come lui, ma quando
si trovava vicino a lei, non sapeva mai come comportarsi.
- Molto meglio. Ho dormito un po’
e mi ha aiutato a rigenerarmi.-
Il suo sguardo si perse ancora una volta fuori dalla
finestra, mentre solo uno spicchio di sole s’intravedeva ancora al di là delle montagne che circondavano Tokyo.
- Non ho saputo resistere a questo tramonto meraviglioso.- si giustificò, spiegando il motivo per cui, in quel
momento, si trovava sul davanzale della finestra e non nel morbido letto del
biondo.
Passarono alcuni secondi in cui il silenzio regnò sovrano
tra di loro, prima che la sensazione di essere osservata attirasse l’attenzione
della mora sugli occhi chiari dell’amico, effettivamente posati su di lei.
- Perché mi fissi?- domandò Eri leggermente imbarazzata,
portandosi una ciocca di capelli dietro ad un orecchio; non poteva nascondere
che l’intensità dello sguardo dell’americano la metteva in soggezione.
- Perché la luce del sole al tramonto ti rende ancora più
bella.- snocciolò tutto d’un fiato Ryan, senza sapere
bene da dove gli fosse uscito tutto quel coraggio.
Nel mentre,
la mora non potè fare a meno di arrossire notevolmente, mentre i suoi occhi
color pece non riuscivano a incrociare quelli di lui, color del mare.
Lo sentì sospirare, così riportò finalmente il suo sguardo
su di lui, vedendolo passarsi una mano tra i capelli, anche lui in evidente
difficoltà; non doveva essere abituato a quel genere di situazioni.
Ryan era bello, ricco e affascinante, ed era sicura che non
avesse mai avuto molti problemi nel trovare una donna, ma era altrettanto certa che i suoi incontri ravvicinati con il
gentil sesso non avessero mai avuto niente a che fare con i sentimenti, quegli
stessi sentimenti che aveva represso per tanto tempo dentro si sé, dopo la
morte dei suoi genitori.
- Eri, ascolta, so che forse non è il momento più adatto,
ma io non sono abituato a questo genere di cose, e tutta questa situazione mi
sta crollando addosso.- riprese, infatti, la parola il
biondo, esprimendo ciò cui lei stava pensando pochi istanti prima.
- Ryan…- sussurrò la mora, guardandolo intensamente,
mentre lo sguardo dell’americano si perdeva fuori dalla finestra.
- Dopo la morte dei miei genitori, non sono più riuscito a
sentire nel mio cuore un qualcosa che potesse definirsi amore. Sì, voglio bene
a Kyle, mi è stato vicino nel momento del bisogno, non mi ha lasciato mai solo,
nonostante io lo tenessi a distanza, e gli sarò sempre grato per questo.-
La Mew Bianca lo
fissò senza interromperlo, mentre il cuore galoppava veloce nel suo petto.
- Ma non è lo stesso affetto che
si può provare per una compagna.-
Finalmente lo sguardo del giovane si posò su quello nero e
profondo della ragazza.
- Quando ieri sera ti ho visto lì, immobile, stesa a
terra, ho provato la stessa paura che ho avuto moltissimi anni fa guardando la
casa dei miei genitori andare a fuoco.-
Una lacrima solitaria abbandonò gli occhi di Eri, mentre
ascoltava le parole dell’americano.
- Mia madre è stata l’unica donna che abbia mai amato in
vita mia, ma da quando sei arrivata tu… è cambiato qualcosa dentro di me, come
se quelle barriere che ho costruito in tutti questi anni si fossero
improvvisamente sbriciolate.-
Ryan avvicinò titubante una mano alla sua guancia, prima
di sfiorarla piano; Eri chiuse gli occhi, sentendone il calore.
- Se ieri sera ti fosse successo qualcosa, non me lo sarei
perdonato, non avrei mai sopportato di perdere anche te, non ora che ho
ricominciato ad amare.-
La mora aprì di nuovo gli occhi, mentre lacrime di
commozione sgorgavano dai suoi pozzi neri.
- Ryan…- sussurrò di nuovo, attendendo quel contatto che
anche lei aspettava da tanto.
Il biondo si avvicinò piano, timoroso di essere nuovamente
interrotto, ma nessun alieno si pose tra di loro quella volta, e le loro labbra
riuscirono finalmente a unirsi.
Shirogane sospirò a quel contatto così dolce, mentre
riusciva a raggiungere la lingua di Eri, accarezzandola piano, la mano che si
spostava dalla guancia della ragazza, andando a raggiungere la sua nuca e
intrecciandola tra i suoi capelli bruni.
Mentre le lacrime ancora rigavano il suo volto, Eri non
riuscì a trattenersi dal circondargli il collo con le braccia, avvicinando
ancora di più i loro visi e approfondendo quel bacio che non avrebbe mai voluto
interrompere.
Dopo qualche secondo, il biondo si allontanò, fissandola
negli occhi e asciugandole le lacrime che avevano smesso di scorrere.
- Non sai da quanto stavo aspettando questo momento.-
esclamò la mora, facendo ridere il biondo.
- Hai ragione, sono sempre stato un po’ lento in queste cose.- rispose lui, scuotendo la testa senza abbandonare i
capelli della giovane Kinsue.
- L’importante è che tu l’abbia fatto.- aggiunse lei,
accarezzandogli una guancia e avvicinandosi per regalargli un altro dolce bacio
a fior di labbra.
- Ryan, sei qui?- li interruppe Kyle entrando nella
stanza.
- Nessuno ti ha insegnato a bussare?- lo rimproverò il
biondo, facendo ridere la ragazza ancora tra le sue braccia.
- Chiedo scusa, posso tornare dopo.- rispose il moro,
tuttavia divertito e contento per ciò che vedeva; Ryan si meritava un po’ di
felicità.
- Non preoccuparti, Kyle. Di cosa
avevi bisogno?- lo tranquillizzò Eri, sorridendo all’ultimo arrivato, il quale
diventò improvvisamente serio.
- Abbiamo un problema.-
- Gli alieni?- esclamò la
Mew Bianca, trattenendo il respiro.
- Purtroppo sì. Le altre li stanno già affrontando.- rispose l’uomo, rivolgendosi all’americano.
- Che cosa? Devo andare ad aiutarle.-
esclamò Eri, scendendo dal davanzale e accingendosi a prepararsi.
- Niente affatto, tu non vai da nessuna parte.- la fermò
il biondo, afferrandole un braccio e impedendole di uscire dalla stanza.
- Ryan, non posso abbandonarle.-
si lamentò la mora, con sguardo di supplica.
- Sei ancora debole, non lascerò
che tu metta ancora in pericolo la tua vita. E nelle tue condizioni, rischi
solo d’intralciarle.-
Lo sguardo del biondo era così serio che non ebbe il coraggio di ribattere; aveva ragione, per loro
sarebbe stata solo un peso inutile.
- Io e Kyle faremo tutto il possibile per aiutarle.- aggiunse poi l’americano, addolcendo il tono.
Eri sollevò lo sguardo verso di lui e annuì.
Ryan le diede un bacio, prima di sorriderle.
- Torna a letto, appena ci sono
novità ti farò sapere.-
La mora si risistemò inquieta sotto le coperte, mentre i
due uomini lasciavano la stanza.
Ti
prego, fa che vada tutto bene, pensò tra sé
Eri, rannicchiandosi sotto le coperte e strizzando gli occhi; se fosse successo
qualcosa alle sue amiche, non se lo sarebbe mai perdonata.
Note dell’autrice:
SCUSATE SCUSATE SCUSATE SCUSATE!!!!!
>.<
Vi giuro che non l’ho fatto apposta,
non volevo farvi aspettare così tanto.
A dire il vero, quasi non me ne sono
accorta; voglio dire, un mese???? Ma chi se n’è accorto che è passato un intero
mese!! O.o Per fortuna una delle mie lettrici mi ha risvegliato!! XD (Grazie
Hypnotic!! :P)
Comunque sia, eccomi qui, tornata
ormai da tempo dalle vacanze, quindi non posso dare la colpa a loro, e pronta
ad affrontare un nuovo inverno!! XDXD
Ok, forse sto correndo un po’ troppo,
ma faccio fatica a parlare di estate con questa arietta fredda che entra dalla
finestra!! >.<
Hypnotic
Poison: salve a te carissima!!! ^^ dopo
aver letto l’ultimo capitolo (T.T) della tua FF “Mele & Caramelle” e la tua ultima creazione in fatto di
One-Shoot, eccomi con il nuovo capitolo come ti avevo promesso….. anche se
credo non ti piacerà molto!!! XD Sbaglio forse???? XDXD Spero di non rischiare
la morte ora che Ryan si è dichiarato ad Eri. XD Anche perché ora dovrai
conviverci per il resto della FF. XDXD E mi dispiace per la mancanza di sangue
e lotta come avevi chiesto tu. XD Cercherò di rimediare nei futuri capitoli,
anche se ora ci sarà un po’ di tregua prima delle battaglie finali. ;) ma sto
dicendo già troppo, quindi basta. “Goditi” questo capitolo (sì, l’ho scritto apposta
XD) e tu scrivi scrivi scrivi che adoro le tue storie!! ^^ un bacione
grandissimo :*
Hiwatari_k:
ciao carissima!!! J
visto, il bacino che tanto attendevi è arrivato. :P anche se credo che non
tutte ne saranno felici!! XDXD Comunque d’ora in poi vedrai più smancerie tra i
due, quindi spero che la cosa ti soddisfi. ;) sono anche stra felice che ti
piaccia il personaggio di Mizuno!! ^^ sarà presente ancora per un po’ quindi
forse si conoscerà meglio!! ;) un bacione a te!! :*
Giuro che per il prossimo capitolo
non farò aspettare così tanto!! ;)
Capitolo 13 *** Cap. 13 Verso la battaglia finale ***
Cap13 Verso la battaglia finale
Cap. 13 Verso la battaglia finale
Eri lanciò un veloce sguardo all’orologio per la millesima
volta nel giro di dieci minuti; era passata più di mezzora da quando Ryan e
Kyle erano usciti per raggiungere le altre e ancora non aveva avuto loro
notizie.
Si portò una mano all’avambraccio sinistro, grattandolo
con non troppa enfasi da sopra la fasciatura; forse le ferite cominciavano
finalmente a cicatrizzarsi.
Tentò di non pensare a quello che stava accadendo in città
tra le sue amiche e gli alieni, concentrandosi su ciò che era successo, poco
prima, tra lei e il biondo; sentiva ancora il suo sapore sulle labbra, e doveva
ammettere che era una sensazione bellissima.
Si sfiorò piano la bocca, sorridendo quasi senza volerlo;
non se n’era mai resa pienamente conto nemmeno lei, ma era da qualche tempo che
bramava quel contatto, e la consapevolezza che ora l’americano aveva finalmente
fatto il primo passo, riusciva, per un momento, e non farla pensare alla
guerra.
Stava per lanciare nuovamente un’occhiata verso la radiosveglia,
quando sentì la porta d’ingresso aprirsi con un tonfo; indossò velocemente un
golfino sopra al pigiama e si precipitò giù per scale, raggiungendo la sala da
the dove solitamente venivano accolti i clienti.
- Siete tornati finalmente. Stavo cominciando a…-
La voce le morì in gola quando vide Kyle aiutare
Strawberry a sedersi su una delle bianche sedie del locale, mentre quest’ultima
si teneva una mano premuta sul fianco destro.
- Straw, cos’è successo?- esclamò
la mora preoccupata, inginocchiandosi davanti a lei.
- Ioshi è riuscito a colpirmi, mi ha colto di sorpresa.-
rispose la rossa con una smorfia di dolore.
- Vado a prendere la cassetta del pronto soccorso.- disse
il pasticciere avviandosi verso lo spogliatoio.
- Ci penso io.- lo precedette la
Mew Bianca, alzandosi in piedi e uscendo
dalla stanza; non aveva potuto aiutarle durante la battaglia, voleva almeno
rendersi utile in qualche modo.
Quando tornò, si guardò finalmente intorno, notando che
mancava qualcuno all’appello.
- Dov’è Ryan?- domandò con voce incrinata, mentre il
respiro iniziava a mancarle.
- Sono qui.- rispose il diretto
interessato, apparendo dal corridoio e raggiungendo gli altri, mentre la giovane
tirava un sospiro di sollievo.
- Dovevo controllare una cosa in laboratorio.- si
giustificò il biondo, avvicinandosi e lei e baciandola a fior di labbra.
- Non provarci mai più a sparire in quel modo.- lo rimproverò lei sottovoce, facendolo sorridere.
Si allontanò dall’americano inginocchiandosi davanti
all’amica e iniziando a disinfettare la ferita, prima di far aderire una garza
e fasciarle accuratamente il busto.
Nel riporre tutto l’occorrente, Eri guardò finalmente in
volto la compagna, accorgendosi che la smorfia di dolore della Mew Rosa era sta
rimpiazzata da quello che doveva apparire come un sorriso.
- Perché sorridi?- le domandò stupita la mora, sollevando
un sopracciglio.
- Sapevo che sarebbe successo.- rispose la rossa,
sorridendo complice.
- Cosa?- insistette la
Mew Bianca, continuando a non capire.
- Sto parlando di te e Ryan. Da quando sei arrivata tu, il
suo atteggiamento è cambiato. È meno scorbutico del solito.- spiegò Strawberry,
guardandosi la fasciatura e facendo ridere la compagna, mentre il biondo, poco
lontano da loro, arrossiva visibilmente, avendo probabilmente sentito quello
che l’amica aveva detto.
- Allora mi aspetto dei ringraziamenti.- scherzò Eri,
facendo ridere la rossa.
- Tornando a cose serie; cos’è successo?-
aggiunse la mora, alzandosi in piedi e guardandoli uno per uno.
- Ci hanno attaccate separatamente.-
rispose Pam, senza tanti giri di parole.
- Che cosa?- esclamò Eri, spalancando gli occhi,
incredula; non era mai successa una cosa del genere.
Che stessero iniziando a cambiare tattica?
- Per nostra fortuna non eravamo molto lontane e miracolosamente
siamo riuscite a riunirci al parco, con gli alieni sempre alle calcagna.- intervenne
Mina, sedendosi a uno dei tavolini.
- Ma non è tutto. Stavolta Ioshi
e Kashima non erano soli.- aggiunse Ryan,
appoggiandosi al muro e incrociando le braccia al petto.
- In che senso?- domandò Eri senza capire, fissando il
ragazzo negli occhi.
- Si sono portati una squadra in più. In tutto, compresi
Ioshi e Kashima, saranno stati una decina.- rispose il biondino, ricambiando lo
sguardo.
- Oh mio dio.- ululò la
Mew Bianca, portandosi una mano alla bocca;
le cose si stavano facendo fin troppo serie.
- È stata dura, ma siamo riuscite a tenere duro,
soprattutto dopo che sono arrivati anche Kyle e Ryan. Strawberry se l’è cavata
con qualche graffio, ma poteva andare peggio.- aggiunse
la Mew Viola,
osservando l’amica che annuì, prima che il silenzio calasse nella stanza.
- Temo che questo possa significare solo una cosa.- esclamò poco dopo Eri, attirando l’attenzione di
tutti.
- La battaglia finale si avvicina.-
osservò la mora, guardandoli uno per uno, mentre gli altri ricambiavano il suo
sguardo in silenzio; cosa si poteva aggiungere davanti a una consapevolezza
come quella?
- Per ora credo sia meglio che torniate
tutte a casa a riposare, soprattutto tu Strawberry. Ora come ora non possiamo
fare nulla.- intervenne Ryan, rivolgendosi la rossa,
che annuì.
- Vi accompagno io, meglio non rischiare.- si offrì Kyle, ricevendo il consenso dell’amico.
Quando finalmente tutti ebbero lasciato il locale, Eri e Ryan rimasero nuovamente soli; fu solo allora che il biondo
notò lo sguardo perso della ragazza.
- Ehi, che ti prende?- domandò l’americano, avvicinandosi
a lei e sollevandole il mento con un dito.
- Mi sento così in colpa per averle lasciate sole. Proprio
oggi che hanno dovuto affrontare un attacco così pericoloso.-
osservò lei, guardandolo con gli occhi lucidi.
- Ehi, non è colpa tua, tu non avresti potuto fare niente
di più di quello che hanno fatto loro.-
- Sì, ma almeno avrei potuto dare una mano.-
- Ascoltami, avresti solo rischiato di peggiorare le tue
condizioni. In questo modo, invece, sarai in forma per il prossimo attacco.-
cercò di consolarla il biondino, accarezzandole una guancia, mentre la giovane
annuiva.
- Forza, ora torna a letto. Si è fatto tardi e tu hai
ancora bisogno di riposare. Io vado un attimo in laboratorio, poi ti raggiungo.- aggiunse Ryan, sorridendole incoraggiante.
- D’accordo. Fai in fretta.- gli
sorrise di rimando lei, prima di essere baciata.
I giorni passarono veloci, e degli alieni ancora nessuna
traccia; Eri si era ormai ristabilita completamente, ma Ryan aveva insistito
perché restasse al caffè ancora qualche giorno.
Quel giovedì mattina, la mora lo raggiunse in laboratorio,
dove si era rintanato ormai da parecchie ore.
- Si può?- domandò, bussando sulla porta aperta.
- Certo, vieni.- rispose il biondo, voltandosi appena, ma
sorridendole.
- Che stai facendo? Sono ore che non esci da qui.- gli domandò avvicinandosi ai computer e appoggiandosi alla
scrivania.
- È dall’ultimo attacco che ci sto
lavorando. Guarda qui.- rispose l’americano,
indicandole qualcosa sul monitor.
- È il luogo in cui qualche giorno fa le ragazze hanno
lottato contro gli alieni. I sensori captano una forte energia in questo punto,
ma non siamo ancora riusciti a capire di cosa si tratta.- le spiegò.
- Credi sia opera di Ioshi e gli altri?-
- Probabile, fino a qualche giorno fa sono sicuro che non
ci fosse nulla.-
- Forse bisognerebbe andare a dare un’occhiata.- propose la mora, guardandolo.
- Ci stavamo pensando anche noi.-
disse Ryan, stiracchiandosi.
- Perché non ci andiamo adesso?-
- Intendi tu ed io?-
- Bè, se preferisci andarci con Kyle basta dirlo.- lo prese in giro la giovane, facendo la finta offesa.
- Non è per questo…-
- Tesoro, sono quasi quattro giorni che non metto il naso fuori
di qua, e ho voglia di accertarmi che esistano ancora le case e gli alberi.-
rispose Eri, facendolo ridere.
- D’accordo. Dammi due minuti per prepararmi e andiamo.-
disse l’americano alzandosi e schioccandole un bacio sulle labbra.
- Ok, ti aspetto in cucina.-
Uscì dal laboratorio lasciandolo di nuovo solo e
perdendosi nei suoi pensieri; era proprio curiosa di vedere quale sorpresina
avevano lasciato per loro gli alieni.
Note dell’autrice:
Eccomi di nuovo qui… questa volta non
ho fatto passare un mese!! v.v
In realtà credo di essermi persa
qualche lettrice per strada, per questo motivo ho aspettato un po’. O.o
Ma probabilmente le vacanze sono
finite solo per me. XDXD
Quindi perdono chi non ha letto o
commentato lo scorso capitolo. :P
Anzi, godetevi gli ultimi attimi di
questa estate ( se ancora si può definire tale -.- ), fatelo anche per me. XDXD
Hypnotic
Poison: carissima!!! ^^ Tu invece, vacanze
o non vacanze, non mi hai mai abbandonata!! XD ok, se vuoi ti pago una visita
dal dentista, mi sento responsabile per la tua salute dentaria. XDXD Però
potrai ammettere che in questo capitolo sono stati meno mielosi… meno rispetto
allo scorso, per lo meno!! XD C’è stata anche un po’ più di azione, con la
ferita di Strawberry. Non vorrai picchiarmi per questo spero!! XD Guarirà in
fretta, promesso. XD Di lacrime non ce ne sono state, un po’ di sangue però sì.
XD E come vedi non è colpa di Eri se Ryan è troppo protettivo. v.v Ma la
ragazza sa farsi valere, e non poltrirà più a letto. v.v Bè, ora ti saluto e ti
do appuntamento al prossimo capitolo :P A presto carissima!! ;) un bacione
grande :* <3
Erano quasi le quattro di pomeriggio, quando Eri e Ryan
uscirono dalle grandi porte del Cafè Mew Mew; il sole era ancora alto nel cielo e il caldo
faceva da sovrano in quel giovedì di fine Agosto.
Impiegarono solo pochi minuti per raggiungere il parco
dove, qualche giorno prima, le loro compagne avevano lottato contro gli alieni;
in quel momento era tutto molto tranquillo, mentre le coppiette passeggiavano
per i sentieri mano nella mano, i bambini correvano
tra l’erba alta e i nonni, seduti sulle panchine, li tenevano d’occhio
sorridendo.
- Bene, da che parte?- domandò la mora puntellandosi i
fianchi con i pugni e guardandosi intorno.
- Vediamo… l’energia che abbiamo captato si trova verso
nord-est, quindi… da questa parte.- rispose il biondo indicando alla loro
sinistra, dopo aver consultato il suo computer portatile.
Si diressero insieme nella direzione indicata dal biondo,
guardandosi intorno furtivi, pronti a captare qualsiasi movimento; nessuno,
vedendoli, poteva sospettare che fossero come una di quelle coppie che in quel
momento si avvicinava alla fontana al centro del parco.
Visti da fuori sembravano solo due studenti di qualche
stramba università alla ricerca di chissà quali misteri accademici.
- Ecco, il segnale qui è più forte.-
esclamò improvvisamente l’americano, fermandosi, subito imitato dalla Mew
Bianca; guardandosi intorno, si resero conto di trovarsi in una parte
particolarmente folta di alberi, nel bel mezzo del parco di Kitanomaru.
- Forse gli alieni hanno nascosto qui qualcosa per evitare
che qualcuno la trovasse.- ipotizzò Eri, puntando lo
sguardo a terra e iniziando a cercare intorno a lei.
- Già. A quanto pare considerano gli umani dei veri e
propri imbecilli.- commentò Ryan, facendo ridere la mora.
Continuarono a perlustrare ogni albero e ogni centimetro
quadrato del terreno, senza alcun risultato.
- Ryan, sei sicuro sia questo il posto?-
- I sensori non sbagliano mai.-
rispose il biondo serio e forse anche un po’ offeso.
- Ehi, aspetta un attimo, guarda qui.-
esclamò poi, avvicinandosi alla Mew Bianca, la quale si sporse verso di lui, guardando
sul piccolo monitor.
- Sembra che ci sia qualcosa proprio… sotto di noi.-
Entrambi si guardarono i piedi, senza, tuttavia, notare
niente di strano.
- E se si trovasse sotto terra?- ipotizzò Eri, fissando lo
sguardo sul ragazzo.
- Forse hai ragione. Diamo un’occhiata.-
L’americano posò il portatile a terra, inginocchiandosi al
suolo e iniziando a scavare il terreno con le mani, imitato dalla giovane
Kinsue.
- Incredibile.- proruppe il
giovane Shirogane dopo qualche minuto, bloccando la sua avanzata in profondità.
- Cosa c’è?- esclamò la ragazza, chinandosi vicino a lui.
- Niente, è questo il problema. O meglio, l’unica cosa che
c’è qui è… questo.-
Eri fissò quello che Ryan le stava indicando: subito sotto
la superficie del terreno, vi era una sorta di seme, un po’ più grande del
normale, ma apparentemente innocuo.
- Cosa credi possa essere?- domandò la mora, senza distogliere
lo sguardo da quello strano oggetto.
- Non ne ho idea. Forse è meglio raccoglierlo e portarlo
in laboratorio. Kyle potrà analizzarlo.-
- Giusto. Forse è il caso di chiamare Mizuno. Visto che si trova ancora in città potrebbe essere d’aiuto.-
- Ottima idea.-
Il biondo raccolse il seme e lo pose in una bustina
trasparente, per poi mettere il tutto nello zainetto che aveva portato con sé e
che si caricò nuovamente su una spalla.
Decisero di tornare al Caffè, discutendo, durante il
tragitto, su cosa potesse essere quello strano seme che emetteva tutta quell’energia;
giunti alla buffa costruzione rosa pastello, trovarono Kyle in compagnia delle
altre Mew Mew, arrivate al locale pochi minuti prima
per conoscere le ultime novità.
- Siete tornati. Avete scoperto qualcosa d’interessante?- s’interessò
Kyle, sollevando lo sguardo dalla sua tazza di the, imitato da tutte le altre.
- Forse, non ne siamo ancora sicuri. Ma
abbiamo raccolto questo.- rispose l’americano mostrando il sacchettino di
plastica.
- Bleah! Ma che roba è?- chiese
Paddy, indietreggiando di un passo dopo averlo osservato da vicino.
- Non ne abbiamo idea. Per questo l’ho portato qui, lo
analizzeremo in laboratorio.-
Il moro annuì, afferrando la bustina e uscendo dalla
stanza, probabilmente diretto al laboratorio.
- Io intanto chiamo Mizuno.- esclamò Eri mentre Ryan
seguiva l’amico, ricevendo un cenno d’assenso.
La mora si allontanò dalle altre, componendo il numero
dell’amica e aspettando che rispondesse.
- Pronto?-
- Mizuno, sono Eri.-
- Eri, ciao. Tutto bene? È successo qualcosa?-
- Non ancora, però Ryan ed io abbiamo trovato qualcosa di
strano nel luogo in cui Strawberry e le altre hanno combattuto contro gli
alieni qualche giorno fa. Ryan e Kyle vogliono analizzarlo in laboratorio. Ti
andrebbe di dar loro una mano?- domandò la ragazza, passeggiando avanti e
indietro.
- Certo che voglio dare una mano. A restarmene qui in
albergo, mi sento inutile. Vi raggiungo subito.-
esclamò la donna, facendo sorridere la giovane Kinsue e chiudendo la
comunicazione.
Passarono solo pochi minuti, prima che la dottoressa Maki
facesse il suo ingresso all’interno del locale.
- Ciao Mizuno, grazie per essere venuta.- la salutò la
mora, abbracciandola con tenerezza; e pensare che fino a qualche tempo prima era solo la sua professoressa di biologia.
- Grazie a te, Eri. Spero di potervi essere utile.-
- Ne sono certa.- rispose la Mew bianca, ricordandosi poi della
presenza delle altre giovani.
- Mizuno, ti presento le Mew Mew. Loro sono Strawberry,
Mina, Lory, Paddy e Pam. Ragazze, lei è Mizuno, la pazza che mi ha iniettato i
geni della tigre siberiana.- aggiunse poi ridendo.
- È un piacere conoscervi ragazze.- disse la donna
inchinandosi, imitata dalle giovani.
- Vieni, Ryan e Kyle sono in laboratorio. Ti faccio strada.-
Uscirono dal grande salone, dirigendosi verso la piccola stanza
con i computer, dove trovarono i due uomini già al lavoro.
- Ryan…- iniziò Eri, timorosa di interromperli.
- Mizuno, sei arrivata.- si
rivolse a lei il biondo, andandole incontro e abbracciandola.
- Ciao Ryan. Ho fatto prima che ho potuto. Ciao Kyle.- disse la dottoressa, mentre il moro si avvicinava.
- Ciao Mizuno. Grazie per essere venuta, il tuo aiuto sarà
prezioso.- le ribadì il pasticcere, stringendole la
mano.
- Farò tutto il possibile.- gli
sorrise la donna.
- Io resto di là con le altre, se avete bisogno.-
intervenne la mora, guardando l’americano.
- D’accordo, vi faremo sapere appena possibile.- le rispose il ragazzo sorridendo e dandole un bacio,
soffermandosi qualche secondo in più sulle sue labbra sottili.
Eri si diresse verso l’uscita, ma prima di chiudersi la
porta alle spalle, notò lo strano sorriso di chi la sa lunga di Mizuno, che la
portò inevitabilmente ad arrossire.
Il pomeriggio passò senza che le ragazze vedessero più i
tre rinchiusi nel laboratorio, e fattosi ormai tardi le compagne dovettero
tornare a casa.
- Appena sai qualcosa chiamaci.- insistette
Strawberry voltandosi ancora una volta verso la Mew bianca.
- Sì, stai tranquilla. Ma io credo che per oggi non concluderanno nulla.- rispose Eri, scuotendo la testa e sospirando;
se si trattava di un’entità aliena, non doveva essere per niente facile
studiarla e capirne la vera natura.
Rivolse un ultimo cenno di saluto alle amiche, prima di
chiudere a chiave la porta principale e dirigersi verso il laboratorio; bussò
debolmente, facendo poi capolino dalla porta.
- Posso? Come procede?- chiese titubante,
senza entrare nella stanza; avevano tutti l’aria piuttosto stanca.
- Tesoro. Mi dispiace, ci vuole più di quanto pensassimo.- rispose Ryan, sfregandosi il viso.
- Vi porto un caffè.- disse la mora.
- Grazie, sei un angelo.- rispose il biondo, sorridendole.
Dopo dieci minuti tornò con le tazzine colme di nettare
scuro, ed entrando nel laboratorio le posò sulla scrivania.
- Niente di nuovo quindi?-
- No, purtroppo. Essendo un oggetto alieno, ci vorrà
parecchio per riuscire a capire di cosa si tratta.- rispose Kyle, senza
smettere di battere sui tasti.
Rimasero tutti in silenzio, l’unico rumore udibile era
quello dei computer che lavoravano.
- Vi lascio lavorare in pace. Le ragazze sono già tornate
a casa e credo andrò in camera anche io.- disse poi la
giovane.
- Va bene. Tra poco ti raggiungo,
tanto credo che per oggi non concluderemo nulla.- rispose il biondo, chiudendo
gli occhi stanchi.
La ragazza si avvicinò a Mizuno per darle un bacio sulla
guancia prima di lasciare la stanza.
- Poi mi dovrai raccontare tutto.-
le sussurrò piano, facendola arrossire.
Mentre saliva le scale, la mora si ritrovò a riflettere su
quello che stava succedendo; l’ultimo attacco degli alieni era stato più forte
di quelli precedenti.
Aikan non si era limitato a inviare Ioshi e Kashima sulla
Terra, ma altri pericolosi alieni ad accompagnarli.
Cosa sarebbe
successo la volta successiva?
Avrebbero cercato di attaccare la popolazione?
Oppure sarebbe intervenuto il principe stesso?
Le domande erano infinite, ma le risposte scarseggiavano.
Speriamo
che Ryan e gli altri scoprano qualcosa, pensò tra sé,
entrando nella camera da letto.
Note dell’autrice:
Ben ritrovati a tutti i miei lettori
(se ce ne sono ancora! XD).
Qui le giornate sono luuuuuunghe ed
infinite!!! Odio non avere na mazza da fare. -.-
Quasi mi viene voglia di tornare a
studiare………. Ho detto QUASI!!!! XDXD
Hiwatari_k:
carissima!!! ^^ Tranquilla, nessun problema. J ultimamente che il mio pc fa i
capricci, prima o poi lo butterò dalla finestra. -.- ma l’importante è che tu
non mi abbia abbandonato e che continui a recensire, prima o poi. ;) Sono
contenta che la coppia RyanxEri ti piaccia, ho la sensazione che altre lettrici
invece vorrebbero la mia morte per la separazione della coppia RyanxStrawberry
(che tra l’altro io adoro, ma x questa volta ho deciso di cambiare!! XD).
Ahahahah!!! XD Vedo che anche gli alieni ti hanno interessato parecchio, anche
se in negativo. XD no, nessuna tenerezza. XD Hai presente Dragon Ball??? Vegeta
potrebbe essere un buon modello per questi alieni. XD a presto mia cara,
continua a seguirmi. ;) bacioni grandi :*
Hypnotic
Poison: Ciao cara!!! Ahahahah!!! XD hai
ragione, povera Straw!! XD Xò vedila così, lei mi sta più simpatica che Lory, e
quindi Eri ha potuto aiutarla. Se fosse stata la Mew verde ad essere stata falciata, forse Eri
l’avrebbe lasciata morire dissanguata. XDXD E comunque per questo capitolo non
ti puoi lamentare, non ci sono troppe smancerie. O almeno non così tante come
ce ne saranno nel prossimo capitolo. XD Sì, mi hai scoperta, in questo sono
stata tranquilla per tenerti buona, prima della mazzata del capitolo 15. XDXD
Comunque tranquilla, poi mi farò perdonare di nuovo e presto arriverà la
battaglia finale, porta pazienza!! :P A presto mia cara, e scrivi qualche nuova
FF che sono in astinenza da RyanxStrawberry!! XD Bacioniiiii :*
- Va bene, ragazzi, basta così per oggi. Ci riproveremo
domani, avremo più fortuna.- esclamò Ryan stiracchiandosi, dopo quasi un’altra
ora di lavoro, rivolto ai due compagni.
- Sarai dei nostri, Mizuno?- domandò poi rivolto alla dottoressa,
prima di uscire dalla stanza.
- Ci sarò.- rispose lei, sorridendogli.
- Ora vai, Eri ti starà aspettando.-
aggiunse la donna, facendogli l’occhiolino, mentre il biondo arrossiva.
- A-allora a domani. Buonanotte.- salutò l’americano,
aprendo la porta e uscendo.
Passandosi stancamente una mano tra i capelli, salì le
scale ed entrò nella camera da letto, trovandola
vuota.
- Eri?- chiamò, tentando di celare un tono preoccupato.
- Sono in bagno, arrivo.- rispose la voce della ragazza,
facendogli tirare un sospiro di sollievo.
Si tolse la maglietta, appoggiandola sulla sedia vicino
alla scrivania e si sfregò gli occhi; stare tutto il
giorno davanti ai monitor dei computer non giovava alla sua vista, e ora si
sentiva gli occhi stanchi.
E
per niente poi, si ritrovò a pensare sconsolato; nonostante le numerose
ore che lui, Kyle e Mizuno avevano trascorso in laboratorio, non erano riusciti
a venirne a capo.
Che
diavolo sarà?pensò il biondo stringendo i
pugni.
- Allora, qualche novità?- domandò la mora dietro di lui,
risvegliandolo dalle sue riflessioni.
L’americano stava per rispondere alla domanda, ma
voltandosi verso la ragazza rimase a fissarla incantato; la giovane indossava
una semplice sottoveste bianca e lucida, molto corta, che metteva in risalto le
sue forme, l’intimo nero ben visibile sotto di essa.
- Che c’è?- pose un’altra domanda la
ragazza, notando lo sguardo del giovane.
- Sei bellissima.- soffiò il
biondo, avvicinandosi a lei e baciandola.
- Non hai risposto alla mia domanda.- sussurrò Eri, sorridendo
tuttavia divertita; non le dispiaceva avere quell’effetto sull’americano.
- Quello può aspettare.- rispose
Ryan, passando a baciarle il collo, mentre la ragazza si lasciava andare, godendo
di quel contatto.
Brividi di piacere le corsero lungo la schiena, mentre il
ragazzo le accarezzava un fianco.
- Non pensiamo a quel seme, non pensiamo
agli alieni, non pensiamo a niente per stasera. Solo tu ed io. Ci stai?- le
chiese poi, senza abbandonare la sua “tortura”.
- Ok.- rispose semplicemente la
Mew Bianca con voce rotta dal desiderio.
I baci s’interruppero per qualche secondo, quando lui la
guardò negli occhi.
- Ti voglio.- le bisbigliò sulle
labbra, facendo tremare leggermente la ragazza tra le sue braccia.
- Anch’io ti voglio.- soffiò a
sua volta la mora, gli occhi lucidi per il desiderio che stava crescendo dentro
di lei.
Il biondo le catturò nuovamente le labbra in un bacio
ardente, facendola poi stendere con delicatezza sul materasso.
Le sensazioni che stava provando Eri
in quel momento non le aveva mai provate con nessuno; aveva avuto altre storie
nel corso degli anni, ma non aveva mai provato quello stesso amore e desiderio
che provava ora per l’americano.
Quando il biondo iniziò a morderle il collo, gemiti di
piacere proruppero dalle sue labbra involontariamente; le sollevò piano la
sottoveste, godendosi ogni centimetro di pelle che veniva
scoperto, prima di guardarla nuovamente negli occhi.
Si rituffò sulle sue labbra, mentre Eri si liberava dei
pantaloni del ragazzo, presto seguiti dall’intimo di entrambi.
La desiderava così tanto; molte
notti aveva sognato di averla tra le sue braccia, sua e di nessun altro, che
non aspettava altro che sentirsi completamente parte di lui.
Così entrò in lei con una sola e unica spinta,
unendosi in un solo corpo, dando inizio a una danza meravigliosa, mentre i loro
occhi non accennavano ad allontanarsi gli uni dagli altri.
Raggiunsero l’apice insieme, lo sguardo sempre incatenato.
Spostandosi appena per non pesare su di lei, Ryan la
baciò, prima di guardarla di nuovo.
- Ti amo.- sussurrò piano.
Per lui era così strano, non l’aveva mai detto a nessuna,
ma sentiva quelle parole salirgli dal cuore, direttamente sulla punta della
lingua, e aveva avvertito l’irrefrenabile necessità di dirle.
- Ti amo anch’io.- rispose la giovane
Kinsue con le lacrime agli occhi; sapeva cosa significassero quelle parole per
il biondo, e ciò le rendeva ancora più speciali alle orecchie della ragazza.
Ryan si piegò su di lei, regalandole un ultimo, profondo
bacio, prima che entrambi scivolassero nel sonno.
La mattina seguente, i primi raggi del sole li trovarono
ancora abbracciati.
Il primo a svegliarsi fu Ryan, che memore di ciò che era
accaduto la sera precedente, spostò lo sguardo sulla ragazza che dormiva
accanto a lui; era così bella, così dolce, e il profumo di vaniglia che tanto
la caratterizzava gli riempiva le narici.
Passarono solo pochi minuti prima che anche la mora si
svegliasse.
- Buongiorno.- lo salutò, notando che il ragazzo la stava
osservando.
- Buongiorno. Hai dormito bene?- le domandò l’americano,
abbassandosi su di lei per baciarla.
- Divinamente.- rispose la
Mew Bianca, circondandogli il collo con le
braccia e facendolo ridere.
- Sono stata bene stanotte.-
aggiunse poi, fissandolo nei suoi occhi cristallini.
- Anch’io. Non sai da quanto aspettavo questo momento.- osservò
Ryan, baciandole la fronte.
- Ora scusami, ma credo che Kyle e Mizuno mi stiano
aspettando.- aggiunse dopo pochi minuti, fissandola
negli occhi color pece e scostando una ciocca di capelli del medesimo colore dal
suo volto.
- Sì, certo, non farli aspettare. Noi ci vediamo più
tardi.-
Il biondo si vestì, e dopo averle regalato un ultimo e
intenso bacio, uscì dalla stanza.
Eri si rannicchiò sotto le coperte, decidendo di
concedersi qualche altro minuto nel calore di quel letto che sapeva ancora di
lui, di loro.
Inevitabilmente si ritrovò a pensare alla sera precedente;
era stato tutto così magico, le sue mani su di lei, i suoi baci, le sembrava di essere stata in paradiso, si sentiva finalmente
sua.
Si vestì con calma, decidendo di aspettare nella sala
principale del locale le sue compagne, le quali la raggiunsero poco dopo.
- Ciao Eri. Ci sono novità?- domandò
Mina, sedendosi accanto a lei.
- Niente di nuovo purtroppo. Ryan e gli altri sono in
laboratorio.- rispose la mora, alzando lo sguardo dal libro che stava leggendo;
solo perché non frequentava più le lezioni, non significava che avrebbe dovuto restare indietro con lo studio.
- Vi preparo una tazza di tè, mentre aspettiamo. Vi va?- propose
dopo qualche minuto la giovane, incontrando l’assenso di tutte.
Si diresse verso la grande cucina, preparando
accuratamente le tazzine sul piano da lavoro, ma quando finalmente aprì lo scafale sulla sinistra per prendere gli infusi, si
accorse che non ce n’erano più.
- Ragazze, è finito il the. Faccio una corsa al
supermercato a comprarlo. Se Ryan mi cerca, diteglielo voi.-
le avvisò la Mew Bianca
sbuffando, prima di uscire correndo.
Arrivò in fretta al supermercato e, in fretta, acquistò
ciò che le serviva, prima di tornare, sempre correndo, vero il Caffè: non
voleva che Ryan si preoccupasse non trovandola insieme alle
altre, e temeva che, se avesse saputo che era uscita da sola per comprare del
the, si sarebbe anche arrabbiato.
Era quasi arrivata davanti al parchetto che costeggiava il
locale, quando la sua corsa fu intercettata da un incontro alquanto inaspettato
e poco gradito.
- Ci incontriamo di nuovo,
tigrotta.-
- Kashima.- esclamò la mora, indietreggiando; l’alieno era
apparso all’improvviso davanti a lei, sospeso a mezz’aria, un sorriso furbo
dipinto sulle labbra.
Prontamente estrasse la spilla per la trasformazione, ma
fu subito interrotta dal nemico.
- Oh, non sarà necessario che tu ti trasformi, sono qui
solo per parlare.-
- Parlare?- domandò la
Mew Bianca tra lo stupito e lo scettico; da
quando quegli alieni si limitavano a parlare?
- Mi ha mandato il mio sovrano.-
- Aikan.-
- Vedo che sei ben informata, ragazzina. Vedi, il principe
non è per niente contento che voi Mew Mew, ogni volta
che cerchiamo di sbarazzarci della stirpe umana, ci mettiate i bastoni tra le
ruote.-
- Arriva al dunque.-
Il sorriso sul volto di Kashima si allargò.
- Il principe Aikan è stanco di restare con le mani in mano, e molto presto si farà vivo.-
- V-vuoi dire che al prossimo attacco… scenderà in campo?-
esclamò la mora terrorizzata.
- Brava tigrotta, sei perspicace. Avvisa le tue amichette
di prepararsi, la prossima sarà la battaglia decisiva.- e con queste parole,
scomparve ridendo.
Note dell’autrice:
Ta-daaaaaaaaaan!!!!
Eccomi tornata con questo nuovo
capitolo che anticipa la fine. J
Eeeeh, ci siamo quasi gente. J
In realtà mancano ancora alcuni
capitoli, ma il prossimo scontro tra Mew Mew ed alieni sarà quello definitivo.
;)
Cercherò di non deludervi!! :P
Hypnotic
Poison: ciao carissima!!!! Credo che nei
prossimi giorni mi guarderò spesso le spalle, aspettando un tuo commento,
perché ho la sensazione che mi ucciderai per questo capitolo così “smieloso”.
XD Ma prima o poi doveva succedere, no??? Povero Ryan, anche lui ha bisogno di
soddisfare i suoi piaceri ogni tanto. XDXD Si, effettivamente sto cercando di
giustificarmi, giusto per alleggerire un po’ la mia pena. XD E comunque voglio
farti notare che alla fine del capitolo uno dei nostri alienucci ci delizia con
una delle sue minacce, quindi non puoi lamentarti!! v.v XDXD Quindi direi… no,
le tue previsioni non si sono realizzate, nessun superfagiolone che sfonda il
pavimento mandando Eri a miglior vita!!! XDXD Sorry!! XD Però, ora che ha
soddisfatto i suoi ormoni, il nostro biondino tornerà al lavoro e risolverà il
problema, promesso. XDXD
Università ricominciata??? Bè, pensa
a me, che sono a casa a far niente perché in sta Italia non si trova uno
straccio di lavoro.. XD Un po’ ti invidio……….. ma molto poco!!! XD L’ansia
pre-esame e soprattutto pre-laurea non mi manca per niente!!! XD
Appena Kashima si fu teletrasportato lontano da lei, Eri
percorse correndo il vialetto in ghiaia che ancora la separava dalla struttura
rosa pastello, entrando nel Caffè come una furia e sbattendo la porta con il
fiato corto.
- Ehi, che ti è successo?- le domandò Mina, spaventata dal
rumore, portandosi una mano al petto.
- Ryan e gli altri sono ancora in laboratorio?- ribattè
con un’altra domanda la mora, senza degnarla di una risposta.
- Sì, ma cosa…- tentò di ottenere una spiegazione
Strawberry, ma l’amica la superò senza degnarla di attenzioni e uscendo dalla
stanza.
Giunta al laboratorio, la
Mew Bianca spalancò la porta come aveva
fatto poco prima con quella del Caffè, senza neanche bussare e facendo
sobbalzare i presenti.
- Ma cosa… Eri, che succede?- domandò
il biondo, voltandosi di scatto, dapprima irritato dall’intrusione, ma poi
notevolmente più preoccupato quando si rese conto di chi si trattava; la
giovane Kinsue non sarebbe entrata in quel modo se non ci fosse stato un valido
motivo.
- Gli alieni…- sussurrò la ragazza con il fiato ancora
corto, fissandolo negli occhi.
- Cosa? Ci stanno attaccando?- esclamò l’americano,
alzandosi in piedi di scatto e andandole incontro.
- No… io…-
- Eri, calmati, fai un bel respiro e raccontaci cos’è
successo.- s’intromise Kyle, avvicinandosi a sua volta e accarezzandole la
schiena con una mano per farla rilassare.
- Credo che potremo fare una pausa. Andiamo a sederci di
là.- prese la parola Mizuno uscendo dalla stanza
seguita dagli altri e raggiungendo le Mew Mew nella
sala da the.
- Tesoro, raccontaci tutto.- la
incitò il biondo, aiutandola a sedersi su una delle sedie e inginocchiandosi
accanto a lei, mentre Kyle le passava un bicchiere d’acqua.
- Ti farà bene.- la rassicurò il
moro sorridendole.
Eri afferrò il bicchiere di vetro che il pasticciere le
stava porgendo, e dopo aver preso una lunga sorsata, lo posò sul tavolino,
preparandosi a raccontare ciò che le era appena accaduto.
- Ero uscita per andare a comprare il the, e mentre
tornavo qui, ho incontrato Kashima.- raccontò finalmente Eri, chiudendo gli
occhi e traendo un lungo respiro.
- Ti ha fatto del male?- ringhiò Ryan, afferrandole un
braccio e stringendo l’altro pugno.
- No, lui… non voleva combattere.- rispose la mora,
sorridendo al ragazzo.
- In che senso?- domandò Pam, appoggiandosi al tavolino al
quale la Mew Bianca
era seduta.
- Mi ha detto che voleva solo parlare.-
- E-e che ti ha detto?- domandò Lory, titubante; non era
sicura di voler sapere la risposta.
- Mi ha assicurato che al prossimo attacco ci sarà anche
il principe Aikan, e che sarà la battaglia decisiva.-
rispose Eri, guardando le compagne una per una, prima di soffermare i suoi
occhi neri su Mizuno; avevano studiato a lungo per avere qualche informazione
in più sul sovrano di Kertilob, e nessuna delle due smaniava al pensiero di
incontrarlo di persona.
- Dannazione.- esclamò Ryan alzandosi in piedi, e
sfregandosi il volto.
- Questo significa che dobbiamo prepararci al peggio?- pose
un’altra domanda Mina, spostando lo sguardo preoccupato dal biondo alla mora.
- Temo di sì. Se è vero che il sovrano di Kertilob si
scomoderà per venire sulla Terra, significa che siamo
davvero alla fine della guerra.-
- Bè, è un bene no? Finalmente potremo sconfiggere
definitivamente gli alieni e tornare alle nostre vite.-
intervenne Paddy, guardando la Mew Bianca
in cerca di una conferma.
- Non è così semplice Paddy. Non l’ho mai incontrato di persona
ma Aikan è potentissimo. Non sarà facile sconfiggerlo.-
spiegò Eri, abbassando lo sguardo sulle sue mani intrecciate in grembo.
- A proposito. Avete scoperto qualcosa su quel seme?- domandò
poi Pam, distogliendo l’attenzione dalla compagna e rivolgendosi a Kyle e gli
altri due.
- Giusto. Sì, finalmente siamo riusciti a capirci
qualcosa.- rispose il moro, sciogliendo le braccia che aveva
incrociato al petto.
- Venite con noi ragazze. Stavamo giusto per venirvi a
chiamare.- intervenne Mizuno, che fino ad allora non
aveva aperto bocca.
Eri si alzò per seguire le altre al laboratorio, quando si
accorse che Ryan non sembrava intenzionato a muoversi.
- Ehi, che c’è?- gli domandò la giovane Kinsue,
avvicinandosi.
- Tutto questo è assurdo.-
rispose lui, stringendo i denti e passandosi una mano tra i crini dorati.
- Cosa è assurdo?-
- Gli alieni, la guerra, tu che non puoi andare in giro da
sola che subito ti rintracciano e ti minacciano. Ed io che ho messo tutte voi
in questa situazione.-
- Ehi, non ti devi sentire in colpa. Sia io che le ragazze
sappiamo qual è il nostro compito e l’abbiamo accettato.-
- Eri, ho iniziato tutto questo perché non volevo più
perdere le persone che amavo com’era capitato con i
miei genitori. Invece ogni giorno che passa, voi Mew Mew
siete sempre più in pericolo, e ogni giorno rischio di perdere te, la cosa più
preziosa che ho.-
Il biondo abbassò lo sguardo, non voleva che la ragazza
vedesse i suoi occhi lucidi.
- Amore mio.- esclamò Eri dopo
qualche secondo, afferrandogli il mento e sollevandogli il viso.
- Io non cambierei una virgola di tutto quello che mi è
successo. A parte la morte di Akira, ovviamente. Ma se
non fossi diventata una Mew Mew, non avrei conosciuto
te.-
Ryan le sorrise, mentre la giovane si alzava in punta di
piedi per dargli un bacio.
- Poi, se vogliamo dire le cose come stanno, è stata
Mizuno a trasformarmi, quindi per quanto mi riguarda, non hai colpe.- aggiunse
poi la Mew Bianca,
facendogli l’occhiolino e facendolo sorridere.
- Vieni, raggiungiamo gli altri.-
riprese la parola la ragazza, prima di essere afferrata per un braccio
dall’americano.
- Non uscire mai più da sola e soprattutto senza dirmi
niente. Hai rischiato grosso poco fa e se ti fosse successo qualcosa…- tentò di
rimproverarla Ryan, risultando solo molto preoccupato;
non riusciva proprio a prendersela con lei.
- Mi dispiace, non lo farò più, promesso.- si scusò la Mew Bianca
baciandolo sulle labbra, prima di dirigersi insieme a lui verso il laboratorio.
- Allora, di cosa si tratta?- domandò la mora, affiancando
Strawberry, mentre il biondo raggiungeva i compagni davanti ai computer.
- Non è stato facile analizzarlo, ha un guscio molto duro
e spesso, e per capire di cosa si tratta ci abbiamo messo parecchio tempo.-
iniziò Kyle, sedendosi davanti ai monitor e iniziando a digitare sulla tastiera.
- E quindi cosa contiene? Se hai parlato di guscio,
significa che è una specie di contenitore.- riprese la parola Eri, incrociando le braccia al petto.
- Perspicace come sempre, tesoro. Sembra che al suo
interno ci sia una specie di essere vivente.- rispose
Ryan, fissando i codici sul monitor dopo un sorriso diretto alla Mew Bianca.
- Volete dire che è… vivo?- esclamò Strawberry incredula.
- Non del tutto, diciamo che sta crescendo. Nascondendo il
seme tra gli alberi, lo scopo degli alieni doveva essere quello di farlo
schiudere come un uovo al momento opportuno.- prese la
parola Mizuno, inserendosi nella discussione e guardando le ragazze.
- Quindi è pericoloso?- domandò
Pam.
- Direi di sì.- rispose Ryan.
- E noi cosa dobbiamo fare a questo punto?- chiese Eri, passando
lo sguardo dal biondo alla dottoressa.
- Dovete trasformarvi e distruggerlo con i vostri poteri,
prima che sia troppo tardi.-
Le sei Mew Mew annuirono, prima
di seguire i tre scienziati dall’aria aperta, nello spiazzo circolare subito
dietro al Caffè.
- Siete pronte ragazze?- domandò la
Mew Rosa rivolta alle compagne.
- Sì.- risposero queste
all’unisono.
- MewBerry,
metamorfosi!-
- MewMina,
metamorfosi!-
- MewLory,
metamorfosi!-
- MewPaddy,
metamorfosi!-
- MewPam,
metamorfosi!-
- MewEri,
metamorfosi!-
- Squadra Mew Mew, fate quello
che dovete.- le incitò l’americano, posizionandosi
poco lontano da loro con le braccia incrociate al petto.
- Fiocco d’azione!-
- Fiocco d’acqua!-
- Fiocco
immobilizza!-
- Fiocco d’energia!-
- Fiocco di vita!-
- Fiocco di luce,
massimo splendore!-
Con una forte luce che illuminò lo spazio circostante, il
seme fu distrutto, senza lasciare alcuna traccia della sua esistenza.
- Ottimo lavoro, ragazze.- sospirò Ryan, chiudendo gli
occhi stanco e tornando all’interno del locale, seguito dagli altri.
- Grazie per il tuo aiuto Mizuno, è stato prezioso.- si rivolse a lei l’americano, pochi minuti dopo,
accompagnandola alla porta.
- Ho fatto solo il mio dovere. In fondo Eri è una mia
creatura. Mi raccomando, prenditi cura di lei.-
- Lo farò.- rispose il biondo,
sorridendo all’amica.
Pian piano, anche tutte le altre ragazze lasciarono il
Caffè, così Ryan ed Eri salutarono Kyle per poi salire in camera, mano nella mano.
- Dio, che giornata. Dovrò dormire per almeno quindici ore
per riprendermi.- prese la parola il biondo, iniziando
a spogliarsi, mentre la mora si sedeva sul morbido materasso.
Si cambiarono in silenzio, riflettendo entrambi su ciò che
era accaduto nelle ultime ore, poi l’americano finì d’infilarsi i pantaloni del
pigiama prima di raggiungere la giovane Kinsue, già sotto le coperte.
- Stai bene?- le domandò il ragazzo, accarezzandole una
guancia.
- Io sì. Tu piuttosto?-
- Ho avuto tempi migliori.-
rispose Shirogane, con un sorriso tirato.
- Vedrai che andrà tutto bene.-
cercò d’incoraggiarlo Eri, sfiorandogli i morbidi capelli.
- Non so se riuscirei ad affrontare tutto questo se tu non
fossi con me.- osservò Ryan, baciandola con dolcezza,
prima di augurarle la buonanotte.
I giorni passarono in fretta, ma degli alieni ancora
nessuna traccia; le ragazze non persero un solo giorno di lavoro al Caffè,
compresa Eri che, nonostante si fosse ristabilita ormai completamente, aveva
deciso di restare a vivere al locale, condividendo la camera dell’americano e
restituendo le chiavi del suo appartamento.
Nonostante il locale fosse sempre pieno di gente e gli
attimi di pausa ridotti al minimo, le sei Mew Mew non
abbassavano mai la guardia, sempre pronte a intervenire quando ce ne fosse
stato bisogno.
Ma, finalmente,
arrivò il giorno tanto atteso; era passata quasi una settimana dalla
distruzione del seme, e le ragazze si trovavano già tutte al Caffè, aspettando
l’orario di apertura.
- Ragazze, ci siamo.- esclamò
improvvisamente Ryan raggiungendole nella sala da the, senza poter fare a meno
di scambiarsi uno sguardo con la mora.
Andarono tutti nel laboratorio, dove Kyle era già al
lavoro.
- Che succede?- domandò Pam, seguendo le altre e
avvicinandosi ai monitor per vedere meglio.
- Abbiamo avvertito movimenti sospetti in vari punti della
città.- le rispose il pasticcere, senza tuttavia voltarsi.
- Sono gli alieni?- pose un’altra domanda Strawberry, temendo
di conoscere già la risposta.
- Sì. Stanno attaccando la popolazione.- rispose l’altro,
guardandole con sguardo preoccupato.
- È terribile.- proruppe Paddy,
portandosi una mano davanti alla bocca.
- Prima di eliminare l’intera umanità, Aikan vuole
sbarazzarsi di noi. Kyle, qual è il punto più centrale tra tutti i luoghi che
sono stati attaccati?- chiese la Mew Bianca,
come riflettendo tra sé e sé.
- Il parco di Kitanomaru.-
- Molto bene, allora sarà lì che li aspetteremo. Andiamo ragazze.- le incitò la mora.
- Sì!- risposero le compagne all’unisono.
Stavano per lasciare la stanza, quando Ryan fermò Eri per
un braccio.
- Fai attenzione.- le disse in un sussurro, con voce
rotta.
- Stai tranquillo.- rispose lei, accarezzandogli una
guancia e regalandogli un bacio dolcissimo, mentre entrambi, in fondo al loro
cuore, speravano non fosse l’ultimo.
Si diressero veloci verso il parco in cui erano stati la
mora e il biondo qualche settimana prima, trovandolo quasi completamente deserto.
- Forse la gente ha già avvertito il pericolo nelle altre
zone della città ed è scappata.- ipotizzò Lory, guardandosi intorno.
- Meglio così, non dovremo preoccuparci di trattenere i
nostri poteri. Ragazze, trasformiamoci.- esclamò Strawberry,
estraendo la propria spilla.
- MewBerry,
metamorfosi!-
- MewMina,
metamorfosi!-
- MewLory,
metamorfosi!-
- MewPaddy,
metamorfosi!-
- MewPam,
metamorfosi!-
- MewEri,
metamorfosi!-
- E adesso?- domandò la
Mew Gialla, osservando circospetta lo
spazio intorno a loro.
- Aspettiamo.- sussurrò MewEri, imitando il gesto della
compagna.
Non dovettero attendere molto, prima di udire una voce del tutto nuova e sconosciuta sopra le loro teste.
- E così finalmente c’incontriamo,
Mew Mew.-
Tutte e sei guardarono in alto, dove sospeso in aria, si
trovava un intero squadrone di alieni, tra cui Kashima e Ioshi.
- Aikan.- sussurrò la mora fissando quello che appariva
come il leader del gruppo; il principe di Kertilob si era finalmente fatto
vedere.
Note dell’autrice:
Ben ritrovati a tutti voi!! J
Che dire, si avvicina Halloween, e io
vi regalo questo capitolo terrificante!! XD
Giusto per restare in tema. XDXD
A parte gli scherzi, credo che molti di voi aspettassero “con ansia” questo
capitolo. :P
1. è evidente che siamo verso la fine, quindi questa FF sta, finalmente, per
terminare!! XD
2. la battaglia finale si avvicina,
con tanto di principe cattivo che si fa avanti!!! :P
Spero di avervi incuriosito un po’
con questa apparizione. J
Hypnotic
Poison: carissima!!!! ^^ tu si che non mi
hai mai abbandonata… J
e non lo farai fino alla fine, vero??????? L spero che l’arrivo del principe
Aikan ti abbia incuriosita, ma conoscendoti credo proprio di sì. XD
ahahahahah!!! XD sapevo che con lo scorso capitolo avrei rischiato il
linciaggio da parte tua, ma puoi stare tranquilla, non ci saranno più queste
scene. XD ora solo sangue e violenza. XDXD Almeno fino alla fine, poi non ti
prometto niente. XD Ma per ora, lotte, battaglie e non so che altro, ma niente miele,
promesso. XDXD A proposito, se pubblichi qualcosa di nuovo, avvertimi come hai
fatto l’ultima volta, perché sono talmente dormita che magari non me ne
accorgo!! XD A presto carissima!! J un bacio grande :*
Ho alcune lettrici che sono
sparite!!!! L
Rifatevi vive!!! T.T
Dopo essermi fatta compatire un po’,
auguro a tutti un felice Halloween e…
Nessuna di loro osò rispondere alle parole del principe
Aikan; l’aria era tesa, e l’unico rumore udibile era quello delle urla in
lontananza, provocate dagli abitanti di Tokyo che si davano alla fuga a causa dell’attacco
degli alieni.
Eri non riusciva a togliere gli occhi di dosso all’alieno,
studiandolo attentamente e cercando di mantenere il sangue freddo.
Questa
è la battaglia finale, non possiamo permetterci errori. Dobbiamo vincere.si ritrovò a pensare la
Mew Bianca, passando poi lo sguardo sul
gruppo di nemici; non erano un numero molto elevato, e la cosa la stupì
alquanto.
Che Aikan fosse così sicuro dei suoi poteri da non
sentirsi obbligato a utilizzare il suo esercito?
O forse aveva un asso nella manica?
- Quindi queste sarebbero le
famose guerriere che vi hanno impedito di conquistare il pianeta? Non mi
sembrano gran che.- affermò Aikan con tono ironico e
canzonatorio, dopo un silenzio che le era parso durare una vita.
- Sono più forti di quel che sembrano, mio signore.- gli
assicurò Ioshi, riducendo gli occhi di ghiaccio a due fessure per osservarle
meglio.
- Non sottovalutarci, Aikan, sarebbe un grande errore.-
esclamò finalmente MewEri, cercando di dare un tono fermo alla sua voce.
- Molto bene, vedo che non avete perso l’uso della
parola.- le prese in giro il principe con un ghigno sulla faccia.
- E io non ti facevo così
simpatico, davvero.- proseguì la mora, cercando di apparire il
più rilassata possibile, sperando che anche le compagne facessero lo
stesso.
- Mmmh… sei così sicura di voi da avere addirittura il
coraggio di scherzare con me. Ammirevole.-
Il silenzio calò di nuovo tra le due fazioni, interrotto
solo pochi istanti dopo da un forte boato.
- Attaccatele!- esclamò improvvisamente Aikan, con un
impercettibile cenno del capo.
Gli alieni si lanciarono verso le sei ragazze, senza
lasciare loro un attimo di tregua; Ioshi e Kashima si gettarono letteralmente
su Eri, ritenendola forse la più pericolosa, mentre il principe non sembrava
intenzionato a sporcarsi le mani.
- Niente male, tigrotta, ti muovi
bene, come sempre.- affermò l’alieno dai capelli color smeraldo, puntando i
suoi occhi felini in quelli neri della ragazza e asciugandosi il labbro,
colpito in pieno dalla Mew Mew.
Ioshi, nel frattempo, continuava ad attaccarla, senza
lasciarle un attimo di tregua, quando finalmente riuscì a buttarlo al tappeto;
i due alieni le lasciarono pochi istanti per riprendere fiato, momenti che la
giovane utilizzò per parlare.
- Sono lusingata dalle vostre attenzioni, ma mi chiedevo
se il vostro caro principe non parteciperà alla battaglia.-
- Non credo sia nel tuo interesse che il principe Aikan
scenda in campo. È molto più forte di noi, e potrebbe farvi molto male.- rispose Kashima sogghignando, prima di ripartire
all’attacco.
All’improvviso, tutti i combattenti udirono uno stridio di
ruote a testimoniare il sopraggiungere di un’auto.
Le sei ragazze si voltarono, cercando di non distrarsi
dalla lotta, e videro Ryan e Kyle scendere trafelati dalla macchina del moro.
- Ragazze, state attente, abbiamo
rilevato alcuni campi di energia aliena.- urlò il biondo, cercando di farsi
sentire dalle sei guerriere.
- Grazie tante, Ryan, ce ne siamo
accorte benissimo da sole.- esclamò sarcastica MewMina, schivando una delle
sfere di energia di un alieno.
- Non si tratta di loro.- la
corresse Kyle, digitando rapido sui tasti di un pc portatile.
- Cosa intendi dire?- esclamò MewEri,
approfittando di un attimo di pausa per voltarsi versi di loro.
Il compagno la fissò per un istante e stava per rispondere,
quando fu interrotto da un rumore stridulo e acuto, proveniente dal folto degli
alberi.
- Lo scoprirai molto presto, tigrotta.- s’intromise
Kashima, precedendo l’americano.
La battaglia s’interruppe, come se tutti stessero
aspettando qualcosa, o qualcuno; il suono si fece più forte, come se la cosa
che lo stava provocando si stesse avvicinando sempre
di più, mentre le ragazze restavano allerta.
Non
mi piace per niente. pensò Eri,
in posizione di difesa.
In pochi secondi, il campo di battaglia fu circondato da
una serie di esseri di media statura, le braccia lunghe fino aterra come un nugolo di scimmie mal riuscite,
ma di un colore grigio scuro, tendente al nero, gli occhi rossi, come iniettati
di sangue.
- E-e quelli che… che diavolo sono?-
balbettò MewLory, avvicinandosi alle compagne, che si strinsero schiena contro
schiena.
- Non ne ho idea, ma sono orribili.-
esclamò MewPaddy, senza distogliere lo sguardo dai nuovi arrivati.
- Vi presento i Panzel.- esclamò all’improvviso Aikan, il
quale si era limitato a osservare lo scontro dall’alto, le braccia incrociate
al petto.
- I Pa-cosa?- ululò MewBerry, allarmata.
- Panzel. Sono creature aliene che creiamo noi stessi sul
nostro pianeta. Vedete, noi di Kertilob siamo molto più avanzati di voi insulsi
umani, quindi riusciamo a creare nei nostri laboratori esseri alieni, molto
potenti. Nell’ultimo scontro i miei uomini sono riusciti a sotterrarli qui
intorno sotto forma di… come li chiamate voi? Ah, sì, semi, se non erro.-
proseguì la sua spiegazione il principe.
Il terrore s’impossessò di MewEri, la quale, voltandosi
piano verso il biondo, notò che la fissava mortificato; a quanto pareva era
proprio come pensava.
Quei cosi erano nati da semi identici a quello che avevano
distrutto loro stesse solo qualche giorno prima, ma era piuttosto evidente che
non erano stati abbastanza attenti.
Riportò lo sguardo sulle orribili creature, contandole;
ammontavano a un numero di sei.
Una
per ognuno di noi, si ritrovò a pensare.
Ma
aveva la sensazione che gli alieni non sarebbero rimasti a guardare.
- Credo che la battaglia possa riprendere.- esclamò, infatti, Aikan con un sorriso, così la lotta ebbe
un nuovo inizio.
- Non so te, tigrotta, ma io mi sto divertendo parecchio.- esclamò Kashima, senza smettere di attaccare.
La battaglia proseguì per quello che sembrò un secolo; le
ragazze erano stanche, ma non cedettero neanche per un secondo.
La Mew Bianca
lottò con tutte le sue forze, cercando di evitare più colpi possibili, quando
fu scaraventata a terra dall’alieno dai capelli verdi, che si posizionò sopra di lei.
- Sai, alla fine mi sei sempre piaciuta. Perché non la
smettiamo di combattere e non vieni via con noi?- le
chiese Kashima, passandosi la lingua sulle labbra, mentre i suoi occhi di
ghiaccio si fissavano nei suoi neri come la pece.
La rabbia s’impossessò di lei, tanto che riuscì a
scrollarsi di dosso il nemico, facendolo volare lontano dalla sua figura.
- Puoi anche scordartelo.-
esclamò la mora, riprendendo a lottare contro gli altri due.
- Battagliera. Mi piace sempre di più.-
osservò nel frattempo l’alieno sorridendo, prima di ributtarsi nella mischia.
Passarono pochi minuti, poi un suono stridulo che parve
come un grido strozzato, fece voltare tutti i combattenti; MewPam era
finalmente riuscita a mandare al tappeto uno di quei Panzel, come li aveva
chiamati Aikan, mentre uno strano liquido viola fuoriusciva dalla ferita.
- MewMina, usa una delle tue frecce, presto.- esclamò la Mew Viola,
cercando nel frattempo di tenere a bada l’alieno contro cui stava combattendo.
La Mew Blu
scartò di lato, cogliendo alla sprovvista i suoi avversari, chiamò a sé il cuore di Mina e si preparò ad attaccare.
- Fiocco d’azione!-
esclamò la Mew Bird
scoccando una delle sue frecce d’energia, colpendo in pieno l’essere che si
disintegrò.
- Ragazze, dovete usare le vostre armi. Essendo creature
che nascono in laboratorio e crescono sottoterra, i vostri attacchi d’energia
sono l’unica cosa che può sconfiggerli.- si fece udire
Kyle, spostando lo sguardo dal suo computer alle sei combattenti.
- Forza ragazze.- le incitò MewBerry, facendo come il moro
aveva detto loro, mentre le altre cinque Mew Mew estraevano le loro armi, pronte a usarle.
- Fiocco d’acqua!-
- Fiocco
immobilizza!-
- Fiocco d’energia!-
- Fiocco di vita!-
- Fiocco di luce, massimo
splendore!-
Veloci, gli attacchi andarono a segno, riuscendo
finalmente a sbarazzarsi dei Panzel.
- Ce l’abbiamo fatta.- esultò la
Mew Gialla, saltellando allegra.
- Purtroppo non è ancora finita.-
la rimbeccò subito MewPam, mentre la battaglia contro gli alieni riprendeva.
Forse rinvigorite dal successo dell’attacco precedente, le
sei Mew Mew lottavano ora con più grinta, mettendo in
difficoltà i nemici ormai stanchi.
MewMina e MewBerry riuscirono a mettere al tappeto i loro
avversari, per poi colpirli con le loro armi, sconfiggendoli definitivamente,
prima di andare in aiuto delle amiche; la Mew
Rosa attaccò Ioshi, che dovette lasciare il compagno da solo
a lottare contro la Mew Bianca
per fronteggiare il nuovo attacco, mentre la Mew
Blu andava in aiuto della compagna con i geni della scimmia
leonina, trovandola in difficoltà.
- A quanto pare siamo rimasti tu ed io ancora una volta,
tigrotta.- esclamò Kashima guardando la sua avversaria con aria di sfida.
- Già, avrò l’onore di distruggerti con le mie sole forze.-
rispose MewEri imitando il sorriso dell’alieno.
Si fronteggiarono a lungo, ma nessuno dei due sembrava
voler cedere all’avversario, fino a quando la mora non riuscì a colpirlo forte
al fianco, scaraventandolo a terra.
- È la resa dei conti, Kashima.- esclamò la ragazza posizionandosi davanti a lui, ancora steso a terra, l’arma
puntata verso l’alieno.
Pagherai
per ciò che hai fatto ad Akira, pensò mentre si preparava a
pronunciare la formula d’attacco.
Ma
proprio nel momento in cui apriva la bocca per farlo, una forte luce si
frappose tra lei e il nemico, scaraventandola lontano.
- Mi dispiace, mia cara, ma non posso permetterti di far
fuori uno dei miei elementi migliori.-
MewEri alzò gli occhi, fissando lo sguardo preoccupato sul
suo nuovo avversario; Aikan era finalmente sceso in campo.
Note dell’autrice:
Carissimi lettori, eccomi tornata con
il nuovo ( e quartultimo ) capitolo! J
Finalmente la battagli decisiva ha avuto inizio, con tanto di sorpresa
finale!!! :P
Come dicevo non manca molto alla fine
della FF, quindi preparatevi alle battute finali! J
Hypnotic
Poison: mia cara!!! ^^ Come promesso, ho
aggiornato pure io, tanto per portare avanti il nostro botta e risposta!! XD
Allora, che mi dici di questa battaglia finale?? Non avvincente come il tuo
“Mele & caramelle” (a dir poco spettacolare!! *.*) ma ce la sto mettendo
tutta. :P E nel prossimo capitolo cercherò di dare il meglio di me. XD In fondo
ci sarà la fine di questa luuuuuuna guerra!! XD Visto, in un certo senso ci hai
preso con il fagiolone. XD Non è stato proprio un ritorno di quello distrutto,
ma ce n’erano altri, con tanti esserini carini al loro interno. XD proprio come
avevi detto tu… ma mi leggi nel pensiero???? O.o Ryan, Kyle e Mizuno ci avevano
visto giusto per quanto riguardava la pericolosità di sto seme, ma hanno
tralasciato qualche “particolare”! XD Guarda, non avevo dubbi che avresti
trovato interessante Aikan!! XD E credo che con questo capitolo e soprattutto
con il prossimo, ti piacerà ancora di più. :P Conoscendo il tuo sadismo, sai
com’è. XD Bè, goditi questi ultimi capitoli (già, saranno proprio gli ultimi!! L) e
tu “aggiorna” presto M&C. :P Ti mando un grande bacione!! ^^
La battaglia si era interrotta ancora una volta, mentre
tutti, alieni compresi, volgevano lo sguardo verso Aikan; era evidente che
nemmeno i suoi sudditi erano abituati a vederlo combattere.
- Taci, incapace!- esclamò il sovrano, scaraventandolo nuovamente
a terra con una semplice manata.
- Non sei nemmeno riuscito a tener testa a una stupida
ragazzina umana. Dovrò prendere dei provvedimenti verso di te.-
continuò voltandosi appena, per poi tornare a fissare i suoi occhi di ghiaccio
sulla Mew Bianca.
Lo sguardo di Kashima si riempì di terrore, cercando un
minimo di sostegno da parte di Ioshi, che si limitò a fissare Aikan, senza
ricambiare l’occhiata del compagno.
- In quanto a voi, credo proprio che dovrò occuparmene personalmente,
dal momento che sono circondato da un branco di buoni
a nulla.- ghignò il principe, fissando MewEri, che indietreggiò verso le
compagne.
- Che succederà ora?- sussurrò MewMina, facendo un altro
passo indietro.
- Non lo so, ma non sarà niente di buono.- rispose la Mew Tigre
senza distogliere lo sguardo dal capo degli alieni.
- Ora saggerete tutta la mia potenza, insulse umane.- proruppe Aikan, mentre una scarica di energia lo
circondava.
I capelli dell’alieno si sollevarono, creando una sorta di
corona intorno alla sua testa, mentre l’aura che lo circondava cresceva sempre
di più.
- Non è possibile…-
Anche se solo un debole sussurro, la mora aveva udito
distintamente le parole del biondo, che si trovava a pochi metri da loro,
insieme all’amico.
La Mew Bianca si
voltò verso di lui, che ricambiò lo sguardo in un misto di amore e terrore.
Questa
è la prova finale. O la va o la spacca. pensò
MewEri, riportando lo sguardo su Aikan.
Così come il cielo cominciava a oscurarsi a causa dei
grossi nuvoloni neri richiamati dall’energia dell’alieno, anche i suoi capelli
scuri cominciarono a mutare, diventando pian piano dello stesso colore dei suoi
occhi di ghiaccio.
- Non sapevo che questi alieni fossero in grado di
trasformarsi.- ululò MewBerry, preparandosi al peggio.
- Nemmeno io.- sibilò MewEri,
imitando l’amica.
La mutazione sembrò completarsi, mentre lo sguardo del
sovrano tornava sulle sei guerriere.
- E ora… si balla!-
L’alieno scomparve all’improvviso, senza
più lasciare traccia di sé.
- Ma-ma dov’è finito?- esclamò MewPaddy guardandosi
intorno spaventata.
- Ragazze, sopra di voi!- le avvertì Ryan con un grido, ma
era ormai tardi.
- Dovete migliorare la velocità, bamboline.- esclamò una
voce sopra di loro.
Le Mew Mew alzarono di scatto le
teste, ma furono immediatamente raggiunte una potente onda d’energia che le
colpì in pieno, facendole cadere a terra.
- Eri!- proruppe il biondo, cercando di raggiungere la sua
ragazza e le compagne, ma fu subito fermato dalla mano decisa di Kyle.
- Fermo. Noi non possiamo fare niente e se ti mettessi in pericolo,
le ragazze non sarebbero libere di lottare.- gli fece
notare il moro, fissandolo serio.
Gli occhi cristallini dell’americano fissarono quelli
dell’amico; aveva ragione, e lo sapeva, ma odiava l’idea di non poter aiutare
le sue Mew Mew e di vedere la sua ragazza in costante
pericolo.
Nel frattempo le sei giovani erano riuscite ad alzarsi in
piedi, anche se con fatica.
- Credevo che quel colpo ci avrebbe disintegrato.- commentò la Mew Blu,
aggrappandosi a MewPam.
- Credo che si voglia divertire un pò con noi.- osservò la Mew Bianca,
aiutando MewBerry ad alzarsi.
- Cosa vuoi dire?- domandò
quest’ultima, tenendosi il braccio destro, ferito.
- L’energia sprigionata poco fa da Aikan era potentissima,
i suoi colpi non possono essere così deboli. Ha trattenuto di proposito la sua
forza per non eliminarci velocemente. Vuole giocare con noi.-
le spiegò l’amica, senza distogliere lo sguardo dall’alieno, che si era posato
a terra, con leggerezza, a pochi passi da loro.
- Kashima aveva ragione su di te, umana. Sei perspicace.- disse l’alieno, sorridendo divertito.
MewEri digrignò i denti senza tuttavia rispondere; il suo
cervello continuava a elaborare senza sosta nel tentativo di trovare una
soluzione.
Non
può essere distrutto, Aikan è imbattibile. si
fece sentire, prepotente, una vocina all’interno della sua testa.
No,
non è imbattibile, nessuno lo è. Anche Profondo Blu lo sembrava, ma le ragazze
sono riuscite a sconfiggerlo. si rispose
automaticamente la mora, decisa a vincere quella battaglia, per sé, per le
ragazze, per Ryan e per Akira.
- La mia potenza, come quella di mio padre prima di me e
di mio nonno prima di lui, può aumentare fino a raggiungere l’apice,
permettendo così la metamorfosi.- soffiò poi il principe, distogliendo la giovane
Kinsue dai suoi pensieri e aggirandole come un leone che si prepara ad
attaccare le sue prede.
- Solo la famiglia reale di Kertilob, cui io appartengo,
ne è in grado. Avreste fatto meglio ad arrendervi subito, umane, anziché
permettervi di farmi venire sulla Terra.- proseguì con un sorriso sadico, prima
di gettarsi di nuovo verso di loro.
Ancora una volta lo scontro fu durissimo, e le sei amiche,
già provate dalla lunga battaglia contro i Panzel e i guerrieri del principe,
non riuscirono a contrattaccare; non potevano far altro che subire.
Le gambe di MewEri facevano ormai fatica a sorreggerla,
così, esausta, posò un ginocchio a terra nel tentativo di mantenere un briciolo
di forza, mentre le sue compagne stramazzavano al suolo, ancora vigili, ma
troppo stanche per sostenere ancora gli attacchi del nemico.
- Come immaginavo. Siete solo degli esseri deboli e
incapaci.- esclamò il sovrano di Kertilob, prorompendo in una sonora risata che
pregustava già la vittoria.
- Facile prendersela con chi ha già lottato fino allo
sfinimento, vero Aikan?- sussurrò la Mew
Tigre, sfidandolo.
La risata dell’alieno s’interruppe improvvisamente, mentre
il suo sguardo di ghiaccio si posava sulla ragazza.
In meno di un nanosecondo, senza che quasi potesse
vederlo, Aikan le fu accanto, sovrastandola in tutta la sua superiorità.
Un impercettibile brivido di terrore la
percorse lungo la schiena, mentre si piegava verso di lei, portando il viso
all’altezza di quello della giovane e posandole un dito sottile sotto il mento.
- No!-
L’urlo terrorizzato di Ryan, che aveva ignorato gli
ammonimenti dell’amico, attirò l’attenzione del sovrano, mentre gli occhi pieni
di paura di MewEri scorrevano di lato, verso il
ragazzo.
Così come si era mosso verso di lei, ora Aikan si posizionò davanti al biondo, afferrandolo per la gola e
sollevandolo da terra.
- Mmmh… vedo che t’importa parecchio della piccola
scocciatrice bianca. Forse attaccare te sarà più divertente che attaccare loro direttamente.- affermò l’alieno, dipingendosi
un ghigno malefico sul volto, mentre nella mano libera veniva a formarsi una
sfera di energia.
Ryan portò entrambe le mani al polso del suo assalitore,
in un debole tentativo di liberarsi, ma l’altro era troppo forte, e ogni suo
sforzo era inutile.
Il colpo energetico stava per scagliarsi contro il petto
dell’americano, quando qualcosa di duro e freddo scalfì
la guancia di Aikan, che ringhiò sorpreso.
Voltandosi, fissò gli occhi di ghiaccio su MewEri, la
quale stava riafferrando la sua arma proprio in quel momento, dopo averla lanciata
verso il nemico come un boomerang.
Il sovrano di Kertilob si portò una mano al viso, notando il
liquido color ambra che gli sporcava le dita, mentre poteva vedere
distintamente gli occhi della ragazza bruciare, dopo essersi faticosamente rialzata;
era evidente che potesse sopportare tutto, ma non che si toccasse Ryan.
- Questa me la paghi, ragazzina.- ululò Aikan
evidentemente arrabbiato, lasciando andare la presa sul giovane, che si
accasciò a terra tenendosi la gola, e gettandosi verso di lei.
Ancora una volta l’impatto fu durissimo, mentre la mora veniva scaraventata, per l’ennesima volta, a terra, vicino
alle amiche che nel frattempo erano riuscite a reagire alzandosi in piedi.
- MewEri, stai bene?- si rivolse a lei MewBerry,
aiutandola a rialzarsi.
- Sì. Ancora niente di rotto.-
rispose lei in un sussurro.
- Attente, sta tornando.- esclamò
MewPaddy, preparandosi allo scontro.
Tutte e sei insieme cercarono in tutti i modi di tenere
testa al nemico, ma tutte loro erano ancora stremate, senza contare la grande
potenza sprigionata dall’alieno.
- È tutto inutile, umane, non potrete mai sconfiggermi.- proruppe Aikan, mentre l’aurea di potenza che lo
circondava aumentava; gli occhi diventarono ancora più chiari, prendendo una
leggera sfumatura bianca.
- Ragazze, temo abbia ragione. Non riusciremo a batterlo.- affermò la Mew Verde,
aggrappandosi a una MewPam altrettanto sfinita.
- Ma cosa state dicendo? Avete
sconfitto Profondo Blu, non potete rinunciare così.-
urlò improvvisamente MewEri, attirando l’attenzione delle altre Mew Mew.
Non poteva finire così, non si sarebbe piegata.
Avrebbe cacciato gli alieni dal loro pianeta e non poteva
sopportare che le sue compagne si arrendessero senza combattere.
- MewEri ha ragione. Non ci siamo mai fermate davanti a
niente, nemmeno davanti ai chimeri di Quiche e degli altri. Non possiamo
permettere a questi alieni di fare ciò che siamo riuscite a impedire solo
qualche mese fa.- andò in suo aiuto la
Mew Rosa, ricevendo un sorriso di
gratitudine da parte della Mew Tigre.
- Silenzio! Ve l’ho già detto, è tutto inutile.- esclamò Aikan, attaccandole di nuovo e scaraventandole
nuovamente a terra.
Rimasero immobili per un po’, senza più
avere la forza di rialzarsi, tutte e sei ansimanti e doloranti.
Forse
non funzionerà, ma dobbiamo almeno provarci, è la nostra unica speranza,
pensò la mora, puntellandosi sui gomiti in un tentativo di ripresa.
- Forza ragazze, dobbiamo alzarci.-
disse poi, sussurrando alle colleghe, poco lontane da lei.
- Hai in mente qualcosa?- chiese MewMina, imitando
l’amica.
- Forse. Non so se funzionerà, ma non abbiamo molta
scelta.- rispose l’altra restando ancora a terra, cercando così di non attirare
troppo l’attenzione del nemico.
- Allora spara.- rispose la
Mew Gialla, portandosi una mano alla tempia,
dolorante.
- Innanzi tutto dobbiamo provocarlo.-
- Cosa? Ma sei impazzita?- proruppela Mew Gatto,
guardandola con occhi spalancati.
- No che non sono impazzita. Poco fa, mentre raccoglieva
l’energia per attaccarci, ho notato che per farlo deve allargare le braccia, e
in questo modo il suo petto resta vulnerabile.-
Le altre cinque guardarono il loro nemico, che ancora le
aggirava come un leone pronto all’assalto.
- Vuoi dire che è quello il momento in cui dobbiamo
colpirlo?- chiese MewLory, sollevando il busto.
- Sì, ma dobbiamo farlo insieme, in sincrono. Non dobbiamo
sbagliare.- rispose la Mew Bianca, emulando
l’amica.
- Credi che ci riusciremo?- domandò MewBerry, titubante.
- Siamo un gruppo affiatato, Straw, non avremo problemi.-
rispose l’altra, facendole l’occhiolino, mentre quest’ultima le sorrideva.
- Bene, chi di noi si offre per provocarlo?- domandò MewPaddy,
tenendo sotto controllo i movimenti dell’alieno.
- Io credo che MewMina sia la più azzeccata.- esclamò la rosa, sollevandosi insieme alla giovane Kinsue
- E perché io?- domandò indignata la diretta interessata,
voltandosi verso la leader.
- Oh, fallo e basta, Mina.- si
alterò MewLory, impaziente che tutto quello finisse.
- Noi restiamo pronte, al mio via, attacchiamo
contemporaneamente.- s’intromise la
Mew Bianca, finalmente rialzandosi del
tutto, seguita dalle altre.
- E così avete ancora la forza per reggervi in piedi. Non
vi arrendete, eh?- si rivolse a loro Aikan, sogghignando.
- Forse i tuoi attacchi non sono così micidiali come
credi. Non so se ti sono arrivate le voci di un certo Profondo Blu. Un
pivellino che credeva di poterci sconfiggere facilmente, proprio come te. Bè, ha fatto una brutta fine.- gli rispose a tono la
Mew Blu, con un sorriso di sfida,
fronteggiandolo.
- Accidenti, ci è andata giù pesante.-
sibilò MewEri, osservando l’amica a occhi spalancati.
- Quando Mina ci si mette, ne ha una per tutti, anche per
un potente sovrano alieno che cerca di ucciderci.- osservò
MewBerry, senza poter fare a meno di sorridere davanti alla sfacciataggine
dell’amica.
Tuttavia, le provocazioni della loro compagna sortì
l’effetto desiderato, perché il sorrisetto di trionfo sparì dalle labbra di
Aikan, subito sostituito da una sorta di ringhio.
- Questo non dovevi dirlo,
insulsa umana.-
Come da loro sperato, l’aura che lo circondava aumentò
nuovamente, e allargando le braccia si preparò all’attacco finale; non aveva
più voglia di divertirsi, voleva solo farla finita.
- Adesso!- urlò MewEri, attirando anche l’attenzione del
nemico, che senza abbandonare la sua posizione, portò lo sguardo sulle sei
paladine, le quali sguainarono le loro armi.
- Fiocco d’azione!-
- Fiocco d’acqua!-
- Fiocco
immobilizza!-
- Fiocco d’energia!-
- Fiocco di vita!-
- Fiocco di luce,
massimo splendore!-
- Che cosa…- esclamò l’alieno, mentre i sei attacchi si
dirigevano contemporaneamente verso di lui.
L’impatto fu violento, mentre la forte energia sprigionata
dalle Mew Mew lo colpiva in pieno.
- Nooooo!!- urlò Aikan, mentre si
rendeva finalmente conto di cosa stava succedendo.
- Non finirà così.- aggiunse,
cercando di contrastarle con la sua potenza.
- Forza ragazze, ora dobbiamo metterci tutte noi stesse.- ululò la Mew Tigre,
per farsi udire dalle compagne.
Tutte e sei concentrarono le loro forze in quell’unico
attacco decisivo, mentre una nuova scarica di energia correva verso il petto
dall’alieno.
- No, non è possibile, non è possibile!-
furono le ultime parole che uscirono dalle labbra del sovrano.
Poi tutto accadde velocemente; una luce accecante si
diramò dal punto in cui si trovava Aikan, obbligando i presenti a coprirsi gli
occhi.
- Ioshi, cosa facciamo?- esclamò Kashima, avvicinandosi al
compagno con un braccio sollevato davanti al volto.
- Dobbiamo andarcene.- rispose
questi, teletrasportandosi via con gli altri guerrieri, senza che nessuno dei
presenti si accorgesse della loro dipartita.
Quando finalmente la luce si spense, Ryan e Kyle riaprirono
gli occhi, guardandosi intorno.
- Cosa… cosa è successo?- domandò retoricamente il moro,
scambiandosi un’occhiata con l’amico.
- Credo… credo che le ragazze ce l’abbiano
fatta.- rispose il biondo, notando l’assenza di Aikan e di tutti gli altri
alieni.
- Le ragazze!- esclamò poi, ricordandosi delle sue
guerriere.
Volgendo lo sguardo attorno, le videro, stese a terra e
prive di sensi; le Mew Mew avevano salvato il mondo
ancora una volta, mentre la vita sulla Terra proseguiva inconsapevole.
Note dell’autrice:
Rieccomi tra di voi!!! J
Tranquilli, non sono scappata
all’estero….. anche se un pensierino dovrei farcelo!!! XDXD
C’è solo un motivo per cui ci ho
messo così tanto ad aggiornare. :P
Il fatto è che non so se pubblicherò
gli ULTIMI 2 CAPITOLI prima o dopo Natale, per questo, nel caso, non volevo
farvi aspettare troppo prima del FINALE della storia. J
Eeeeesattooooo, questa FF sta per
FINIRE!!!! L
A dire il vero questo doveva essere
l’ultimo capitolo, ma poi veniva davvero troppo lungo, quindi ho optato per un
altro breve capitolo conclusivo prima dell’epilogo vero e proprio. J
Spero di soddisfare le vostre
aspettative. :P
Hypnotic
Poison: Carissimaaaaa!!! ^^ rieccoti qui,
puntale come sempre!! ^^ Ti ho mai detto che ti adoro???? XDXD Ero sicura che i
capitoli sulla battaglia finale ti sarebbero gustati, e spero ti sia piaciuto
anche questo.. :P anche se la sconfitta dell’alieno cattivone forse non ti è
piaciuta!!! XD In questo campo sei stata più brava di me, visto che alla fine
le Mew Mew e Rui & Co. sono diventati “amici” se così si possono definire.
XD Ahahahah!!! Effettivamente gli “scimmioni venuti male” sarebbero dovuti
durare di più, ma poi non sono riuscita a dilungarmi sulla battaglia finale,
quindi appena dopo il “colpo di scena”, li ho eliminati alla svelta. XDXD
Giusto, dovrò fare una bella ramanzina alla “mia” paladina. XD Però come
biasimarla, con un bocconcino come Ryan tra le mani??? XD Mmmh… conoscendoti ti
sarai immaginata Kashima super figo, quindi credi davvero che Eri ci avrebbe
rimesso???? XD Ovviamente nulla a che vedere con il bel biondino!! v.v Comunque
ho la sensazione che gli ultimi capitoli ti piaceranno ancora meno!!! XDXD Nel
frattempo ti esorto ad “aggiornare” M&C e ad aggiungere qualche nuova e
succulenta one-shot, e ti porgo i miei saluti. :P Nel caso in cui non
aggiornassi prima, buon natale e buone feste!! ^^ Goditi la “pausa”
dall’università!! XD A presto cara!! ^^ Bacionissimi!!!!!! <3
Mountain
Girl: carissima!!! ^^ Per il momento ti
rispondo con il suo vecchio nickname perché non ho quello nuovo sott’occhio e
non lo ricordo. XDXD Cooooomunque… Sono stra felice che ti piaccia anche questa
mia FF. ^^ Ho notato che ne hai messe un sacco di mie tra le tue preferite o
seguite. Così mi fai arrossire!! ^///^ Mi viene da pensare che ti piacciono le
FF con nuovi personaggi. XD Le mie sono quasi tutte così, quindi se vuoi
sbizzarrirti. XD Mmmh… effettivamente la mia idea era quella di fare giapponese
all’università, ma ormai 4 anni fa ho optato per le lingue europee, quindi nada
giappo!!! XD Eccoti il capitolo 18, per i prossimi due dovrai aspettare un
pochetto, ma non troppo, promesso. :P Nel frattempo continua a seguirmi che mi
fa un sacco piacere!!! ^^ A presto carissima!!! Baci!!! :*
Il silenzio intorno a loro era assoluto, mentre Ryan si precipitava
sul corpo riverso a terra della sua ragazza, sollevandone il busto.
- Eri. Eri, ti prego, rispondi.-
la supplicò l’americano, mentre le lacrime già premevano sugli occhi per
uscire.
La mora non rispose, ma posandole due
dita sulla vena del collo, il biondo riuscì a sentire il suo cuore
battere regolarmente, tirando poi un sospiro di sollievo; era esausta ma ancora
viva.
- Sono sfinite. Dobbiamo portarle in ospedale.- si rivolse
a lui Kyle, piegato su Strawberry.
Proprio mentre il moro finiva di pronunciare quella frase,
le sei ragazze abbandonarono le loro trasformazioni, riprendendo i loro panni
da umane.
Stupito, Ryan afferrò il polso della ragazza che teneva
tra le braccia, osservandolo.
- Ehi, guarda, i simboli Red Code sono scomparsi.- esclamò Ryan,
mentre l’amico, spostando la frangetta di Paddy, notava che anche il simbolo
della Scimmia Leonina era sparito.
- Hai ragione.-
- Kyle, avverti Mizuno, io intanto chiamo un’ambulanza.-
disse poco dopo il biondo, afferrando il cellulare, ma senza abbandonare la sua
posizione.
In pochi minuti furono raggiunti dalla dottoressa, che
dopo essere stata rassicurata sulle condizioni della sua pupilla, aspettò i
soccorsi insieme a loro.
Quando giunsero sul posto, nessuno dei medici fece domande,
issando semplicemente le sei giovani sulle ambulanze; tutto l’ospedale, nelle
ultime ore, era stato invaso da cittadini feriti e mal ridotti, a causa degli
attacchi alieni che tutta la popolazione aveva subito.
- Quanto credi che ci vorrà?- domandò
la donna all’americano, mentre i tre attendevano notizie nel candido corridoio
dell’ospedale.
- Non lo so, ma spero facciano in fretta.- rispose Ryan
seduto su una delle sedie in sala d’attesa, passandosi una mano sul viso
stanco, i gomiti appoggiati sulle ginocchia.
Era passata quasi un’ora da quando erano arrivati, e
nessuno aveva detto loro ancora niente.
Dopo altri dieci minuti di attesa, finalmente furono
raggiunti dal dottor Hinori, come rivelava la targhetta appuntata al camice.
- Le ragazze si stanno riprendendo. Hanno riportato brutte
ferite ma nulla di troppo grave. La più malconcia era la signorina Kinsue, con
molte escoriazioni e un paio di costole incrinate, ma anche lei si è risvegliata.-
si rivolse a loro il medico, cercando di tranquillizzarli.
- Possiamo vederle?- domandò Ryan, trattenendo il respiro
alla notizia.
- Certo, ma non affaticatele troppo. Ora scusate, ma ho
altri pazienti. Tornerò più tardi per controllarle.-
- Grazie, dottore.- si rivolse a lui Mizuno, capendo le
difficoltà che i medici stavano avendo in quelle ultime ore; mentre aspettavano
notizie delle sei ragazze, avevano visto centinai tra medici e infermieri che
correvano senza sosta da una corsia all’altra.
La presenza degli alieni aveva lasciato il segno.
- Vai da lei. Io e Mizuno passiamo dalle altre a vedere
come stanno.- si rivolse all’americano Kyle, sorridendogli incoraggiante e
dandogli una pacca su una spalla.
Questi annuì, avviandosi verso la stanza dove la sua
ragazza giaceva, ancora una volta, in uno dei letti immacolati.
Quando arrivò sulla porta, vide una delle infermiere
davanti agli schermi che monitoravano il battito cardiaco della giovane; dopo
aver controllato la flebo accattata al suo braccio, si
rivolse alla paziente.
- Mi raccomando, non si affatichi.-
- D’accordo. Grazie mille.-
rispose Eri con un sorriso, che parve più come una smorfia di dolore.
- Non si preoccupi. Mi assicurerò io che non se ne vada in
giro per conto suo. Conoscendola ne sarebbe capace.-
si fece sentire il biondo, attirando l’attenzione di entrambe.
Mentre un sorriso raggiante si dipingeva sul volto della
ormai ex Mew Bianca, l’infermiera li lasciò soli, dopo aver rivolto un cenno di
saluto al nuovo arrivato.
- Ehi.- si rivolse a lui la mora,
mentre questi si avvicinava e le posava un leggero ma dolce bacio sulle labbra.
- Vedo che ci stai prendendo gusto.- si limitò a
commentare lui, accennando al letto di ospedale.
- Oh, questi materassi sono così comodi.-
rispose divertita lei, cercando di sollevarsi.
- Hai sentito l’infermiera, non devi affaticarti.- la rimproverò Ryan, posandole una mano sul ventre piatto.
- Ma volevo mettermi più comoda.
– piagnucolò la giovane, facendolo ridere.
La aiutò a mettersi semi seduta,
prima di accomodarsi a sua volta sul bordo del letto.
- Ce l’abbiamo fatta davvero,
Ryan? Abbiamo sconfitto Aikan?- gli chiese seria, fissando i suoi occhi
nerissimi in quelli cristallini di lui.
- Definitivamente.- rispose lui
con un sorriso smagliante.
- E gli altri alieni?-
- Dopo che tu e le ragazze siete crollate, Kashima, Ioshi
e gli altri alieni sono scomparsi, probabilmente sono
tornati sul loro pianeta.-
- Credi che torneranno?- domandò Eri, abbassando gli occhi titubante.
- Non lo so, ma per un po’ credo che non li rivedremo.- rispose lui chiudendo gli occhi e ridendo; ora che la sua
Eri stava meglio, si sentiva addirittura in vena di scherzare.
Dopo alcuni secondi, riportò lo sguardo su di lei, notando
finalmente la sua espressione preoccupata.
- Ehi, ascolta.- si rivolse nuovamente alla giovane,
posandole l’indice sotto il mento e facendole sollevare il volto, in modo che
lo guardasse negli occhi.
- Il simbolo della Tigre Siberiana, così come quello delle
altre ragazze, è sparito. Questo può soltanto voler dire che il pericolo è
passato.- cercò di rassicurarla l’americano.
- Ma non è detto che non possa
tornare.-
- Tesoro, il pericolo c’è e ci sarà sempre, almeno finchè
popoli alieni come quelli di Kertilob saranno presenti là fuori, da qualche
parte nell’universo. Ma non per questo dobbiamo
smettere di vivere. Abbiamo affrontato tanti pericoli, e ora tu e le altre Mew Mew siete riuscite a vincere. I vostri segni distintivi
sono scomparsi, e questo significa che per un po’ possiamo stare tranquilli.- concluse il suo monologo Shirogane, sorridendole e
accarezzandole una guancia.
- Hai ragione, ora possiamo goderci la vita almeno per un
po’.- rispose la mora, finalmente convinta delle
parole del fidanzato.
Dovettero passare alcuni giorni prima che le ragazze
potessero tornare a casa, prima tra tutte Eri, alla quale
il dottore aveva chiesto di tenerla sotto controllo qualche giorno in più.
- Ryan, ormai sono guarita, non devi
portarmi in braccio anche questa volta.- sbuffò la giovane, stretta tra le
braccia del biondo che non accennava a volerla mettere a terra.
- Hai affrontato una guerra, Eri, non è una cosa da poco. Quindi smettila di fare la bambina.- le rispose lui,
cercando d’infilare la chiave del locale nella toppa usando la mano che reggeva
le gambe della giovane.
L’ex Mew Bianca sbuffò per l’ennesima volta da quando
erano usciti dall’ospedale, mentre la porta davanti a lei si spalancava,
rivelando a entrambi ciò che li aspettava all’interno.
Le cinque ex Mew Mew insieme a
Kyle e Mizuno li accolsero con entusiasmo, tutti sistemati sotto un grande
striscione con la scritta “Congratulazioni ragazze!”.
- Finalmente siete arrivati.-
esclamò allegra Strawberry, catapultandosi verso la ragazza che Ryan aveva
prontamente posato a terra.
- Straw, ragazze! Che bello rivedervi.-
si rallegrò la giovane, abbracciandole tutte insieme, mentre le lacrime
minacciavano si sgorgare da un momento all’altro.
- Bentornata, cara.- la salutò in
seguito la dottoressa, stringendola in un forte abbraccio materno.
- Grazie, Mizuno, grazie di tutto.-
si rivolse a lei Eri, guardandola con i suoi occhi color pece, velati da un
sottile strato di gocce salate.
Festeggiarono a dovere l’avvenuta vittoria, chiacchierando
e divertendosi come un qualsiasi gruppo di amici.
Dopo aver divorato un’enorme fetta della squisita torta
preparata dalle mani d’oro di Kyle, Eri aveva deciso di sgattaiolare fuori dal
locale, all’aria fresca di quella notte settembrina, per restare un po’ sola
con i suoi pensieri.
Erano successe così tante cose nelle ultime settimane; la
sua trasformazione in Mew Mew, la morte di Akira, il
suo trasferimento a Tokyo, l’incontro con le ragazze, i suoi sentimenti per
Ryan, e infine la sconfitta degli alieni.
Ora aveva un sacco di decisioni da prendere.
Cos’avrebbe fatto della sua vita?
Sarebbe tornata a Osaka dalla sua famiglia? Avrebbe
ripreso i suoi studi in biologia? O sarebbe rimasta lì, nella capitale
giapponese, con Ryan e le sue nuove amiche?
- Ehi, che ci fai qui tutta sola?- la risvegliò dai suoi
pensieri la voce del biondo.
- Riflettevo. Ora che è tutto finito, devo decidere… tutto.- gli rispose Eri, afferrando il bicchiere di succo
d’arancia che l’americano le porgeva.
- Questa è una decisione che spetta solo a te, tesoro. Ma qualunque sia, non mi perderai.- affermò Ryan,
accarezzandole la testa, prima di regalarle un tenerissimo bacio.
Il loro momento romantico fu prontamente interrotto dalle
cinque amiche che li raggiunsero ridendo.
- Ehi, piccioncini, non avrete intenzione di appartarvi
per il resto della serata, spero? Scordatevelo.- esclamò Strawberry, afferrando
l’amica e trascinandola di nuovo all’interno del Caffè, mentre Paddy faceva lo
stesso con il biondo, facendoli ridere entrambi.
Eri non era ancora sicura di cos’avrebbe fatto della sua
vita, ma di una cosa era assolutamente certa; aveva finalmente trovato nuove
amiche e il vero amore, e non vi avrebbe rinunciato.
Mai.
Note dell’autrice:
Carissime lettrici (se ci sono dei
lettori, non l’ho mai saputo!! XD) eccomi qui, con il mio regalo di Natale,
ovvero il PENULTIMO capitolo. :P
In realtà potete considerarlo come ultimo capitolo della FF prima dell’epilogo.
J
Sì, perché c’è anche un epilogo, ma
per quello dovrete aspettare l’anno nuovo. v.v
Ethereal91:
carissima, eccomi di nuovo qui. J Questa volta non ti ho fatto
aspettare troppo, vero??? :P Sono stracontenta che anche l’ultimo capitolo ti
sia piaciuto. ^^ Spero che lo stesso valga per questo e per il prossimo. J Ma
se ho capito almeno un pochetto i tuoi gusti, credo che ti piaceranno eccome.
;) Alla fine niente Giappo perché ho deciso di frequentare l’università a
Parma, dove il giapponese non era previsto. J dal secondo anno potevo seguire il
cinese, ma 1 non è la stessa cosa del giapponese, 2 gli esami erano già
abbastanza complicati senza aggiungerci il cinese, quindi ho evitato di
complicarmi la vita. XD Tu fai benissimo a seguire i corsi serali, se ne avessi
voglia, lo farei pure io. XD Bè, non mi resta che augurarti un buon inizio
2014. J un
bacione grandissimo. :* Ps. Adoro il tuo avatar. *.* sono una super fan di
Draco, come avrai potuto notare da un paio di mie FF. XD Ancora BACIIII!!!!! ^^
Hypnotic
Poison: mia carissimaaaaaa!!! ^^ Sono
contante di avere in qualche modo allietato il tuo studio folle!!! :P Ti
capisco benissimo, anche se quest’anno non mi sono dovuta uccidere sui libri,
fino a l’anno scorso l’ho fatto, quindi so cosa si prova. XD Mi dispiace tanto,
ma alla fine Eri si è pure risvegliata. XD Non mi odierai per questo vero?????
XD Anche perché, se così fosse,non
voglio immaginare cosa mi farai per l’epilogo. XD Perché sarà MOOOOOOOLTO
peggio!! XD Non avevo dubbi che il capitolo della battaglia finale ti sarebbe
piaciuto, anche se non c’è stato molto sangue e il tuo è stato molto più
bello!!! *.* ( con calma ti stresserò anche per l’aggiornamento di M&C!!!
XDXD ). Ahahahahah!!!! XD Effettivamente tutte le volte Ryan fa dei casini e
basta. XDXD Ma sai com’è, devono essere i suoi capelli biondi e i suoi occhi
azzurri a farlo comportare così. XDXD Una dote naturale, diciamo. XD Non so perché,
ma Mina che prende per i fondelli il cattivo di turno facendolo incazzare, ce
l’ho vista un sacco, quindi non ho esitato ad inserirla nel capitolo. XDXD
almeno una parte “divertente” ci stava. XDXD Sei stata brava ad “aggiornare”
M&C prima di natale, ma ora aspetto ancora con ansia!!! :P Intanto buon
anno, cara!!! J
a presto, bacissimi!!!! ^^
Approfitto d questo spazio per
augurare a tutti i miei lettori e non, un FELICISSIMO ANNO NUOVO!!!!! JBUON INIZIO 2014!!!!!!J
- Incredibile. Non vorrai davvero dirmi che il freddo e
distaccato Ryan Shirogane è su di giri per una giornata come questa.- esclamò Kyle incrociando le braccia al petto e osservando
divertito il suo migliore amico.
- Lo sai benissimo che questa non è una giornata
qualsiasi, è quella giornata.- rispose il diretto interessato sbuffando e sottolineando la penultima parola.
- Sicuro che la cravatta grigia vada bene?- aggiunse poi,
rimirandosi allo specchio e lisciandosi la giacca dello smoking in un gesto
incondizionato.
- Va benissimo, Ryan.- rispose il
moro alzando gli occhi al cielo.
- Kyle, sei il mio testimone, dovresti essermi di
sostegno.- proruppe spazientito il biondo, guardando l’amico con sguardo
accigliato.
- Ed è così. Sei perfetto, e questo sarà un giorno perfetto.- lo rassicurò infine, sorridendogli.
- Hai ragione, sarà un giorno perfetto.-
riprese le sue parole Ryan, rispondendo raggiante al sorriso.
Un lieve bussare alla porta attirò l’attenzione di
entrambi; una donna dai lunghi capelli castani e gli occhi verdissimi fece il suo ingresso nella stanza.
- Kyle, la sposa richiede la tua presenza.- lo avvisò Mizuno,
sorridendo divertita.
- Posso lasciarti solo per qualche minuto?- domandò
l’uomo, rivolto allo sposo, temendo potesse fare qualche gesto avventato.
Ryan annuì con espressione di chi è sul punto di rimettere
l’intera colazione.
- Tranquillo, resto io con lui.- lo tranquillizzò la
dottoressa; era evidente che il biondino non fosse molto meno in ansia della sua futura sposa.
- D’accordo. A dopo allora.-
disse Kyle sorridendo alla donna e uscendo dalla camera.
Percorse il lungo corridoio della villa dell’amico,
giungendo infine a un’altra stanza riccamente decorata; bussò lievemente ed
entrò, dopo aver ricevuto una flebile risposta.
- Avevi bisogno di me?- domandò il moro, una volta chiusa
la porta alle sue spalle.
- Ti prego, dimmi che anche Ryan è agitato almeno quanto me.- rispose la ragazza che gli stava di fronte, voltandosi
verso l’amico.
- Forse anche di più.- ribattè
l’altro senza riuscire a trattenere una risata, mentre Eri tirava un sospiro di
sollievo.
Kyle osservò la giovane davanti a lui per qualche istante;
indossava un bellissimo abito bianco, il corpetto in pizzo ben stretto intorno
al busto, la gonna lunga fino ai piedi ricadeva elegante lungo i fianchi,
ricoprendo le gambe snelle e affusolate.
- Sei bellissima, principessa.- non riuscì a trattenersi
dal dirle, mentre un magnifico sorriso spuntava sulle sue labbra.
Dopo la sconfitta definitiva di Aikan e dei suoi alieni
guerrieri, sulla Terra era finalmente tornata la pace e le sei ragazze erano
tornate alle loro vite tranquille.
Eri aveva deciso di trasferirsi a Tokyo definitivamente,
senza non poche difficoltà nel convincere i genitori, che invece erano voluti
restare a Osaka.
Dopo lunghe ed estenuanti scocciature burocratiche, era
riuscita a spostare i suoi studi nella capitale giapponese, con non poco
dispiacere nel lasciare le lezioni dell’amica, che tuttavia non aveva smesso di
vedere nel suo tempo libero.
Dal giorno della battaglia finale erano già passati sette
anni, e le cose per l’ex Mew Bianca erano davvero cambiate.
Prima di tutto, era finalmente riuscita
a terminare gli studi in biologia già un paio di anni prima, nello stesso
periodo in cui Ryan le aveva chiesto di andare a vivere con lui nella grande villa
che aveva acquistato solo qualche mese prima nelle periferie della città.
Insieme all’americano, avevano poi aperto un piccolo laboratorio
di ricerca, dove da circa un anno e mezzo avevano dato il via a studi e analisi
più approfondite sul DNA.
Nonostante il grande impegno che il loro lavoro
richiedeva, nessuno dei due aveva smesso di frequentare il Caffè che Kyle aveva
deciso di tenere aperto e dove le altre cinque ex Mew Mew erano rimaste come cameriere.
In fondo le vecchie abitudini erano dure a morire, e anche
Eri si divertiva occasionalmente a dare loro una mano.
Persa nei ricordi, l’ex Mew Tigre si voltò verso lo
specchio, dando le spalle all’amico e figurandosi ciò che sarebbe accaduto da
lì a pochi minuti; era il giorno del suo matrimonio, e voleva soltanto che
tutto fosse perfetto.
Nei giorni precedenti Ryan aveva passato la maggior parte
del suo tempo libero nel laboratorio ancora attivo del Caffè, alla ricerca di una
qualsiasi, eventuale presenza aliena; non voleva rischiare qualche brutta
sorpresa il giorno delle loro nozze.
Infatti, nonostante i simboli distintivi delle sei ragazze
fossero spariti subito dopo la battaglia contro gli
alieni di Kertilob e non ci fosse più alcun segnale di attacchi extraterrestri
da ormai sette anni, nessuno di loro aveva smesso di monitorare il pianeta
Terra a intervalli regolari.
- Kyle, potresti allacciarmi questa? – domandò Eri
voltandosi verso il pasticcere, con in mano una
sottile collana in oro bianco corredata di una piccola pietra di acqua marina,
dono di nozze dei suoi genitori; era importante che la sposa avesse qualcosa di
azzurro e qualcosa di nuovo, aveva detto sua madre, e loro avevano preso due
piccioni con una fava.
- Con piacere.- rispose lui avvicinandosi.
Mentre l’uomo allacciava il gancetto dietro al collo
lasciato scoperto della futura sposa, la testimone di
quest’ultima fece capolino nella stanza.
- Tesoro, è giunto il momento.- la avvisò Mizuno con un
sorriso raggiante sul volto.
- Sei proprio sicura?- domandò titubante la mora, facendo
ridere entrambi i presenti.
- Assolutamente sì. Non vorrai lasciare Ryan tutto solo
all’altare? Kyle, lo sposo ti sta già aspettando in macchina. Fossi in te, non
lo farei attendere, mi è parso parecchio suscettibile.-
aggiunse poi la dottoressa, facendo sorridere la futura signora Shirogane;
sembrava proprio non essere l’unica ad avere i nervi a fior di pelle per quella
giornata.
- Corro. Ci vediamo dopo, principessa.- si rivolse
all’amica Kyle, posandole un bacio incoraggiante sulla guancia.
- A dopo.-
- Allora, sei pronta?- le chiese la
castana, una volta rimaste sole.
- Se dicessi di no, avrei una via di fuga?- le domandò
Eri, con un sorriso nervoso.
- Tesoro, ascolta. Sei bellissima, Ryan tra poco sarà in
chiesa ad aspettarti e questo sarà un giorno meraviglioso, solo vostro. E sarà
l’inizio della vostra vita insieme. Cosa vuoi di più?-
le domandò Mizuno, sorridendo tuttavia divertita; era incredibile avesse
affrontato tante battaglie contro gli alieni, e che ora fosse così agitata per
dire un semplice “sì”.
- Hai ragione, sarà tutto prefetto.- rispose finalmente
decisa l’amica, con gli occhi già lucidi.
Mizuno aveva ragione, stava per diventare la moglie di
Ryan e lei aspettava quel momento da tanto tempo, niente avrebbe potuto
rovinarlo, nemmeno la sua ansia.
- Sai, vorrei tanto che Akira fosse qui.-
aggiunse Eri, impedendo alle lacrime che le stavano per scendere di rovinare il
duro lavoro della truccatrice.
- Bè, sai che ti dico? Secondo me è proprio qui, con te.- rispose la donna, con sguardo eloquente.
L’ex Mew Bianca la guardò stupita per alcuni secondi,
prima di capire e annuire.
- Sì, hai ragione.- proruppe la giovane, convinta dalle
parole dell’amica.
Quando furono certe che Ryan e Kyle avessero raggiunto la
chiesa, anche loro si affrettarono verso la limousine che il biondo aveva
affittato apposta per lei.
- Voglio che in un giorno così importante tu ti senta una
principessa.- le aveva detto l’americano quando le aveva esposto la sua idea.
- Ma io mi sento già una
principessa, ho trovato il mio principe azzuro.- aveva risposto lei facendolo
ridere, prima di regalargli un bacio dolcissimo.
Quando arrivarono al luogo della cerimonia, gli invitati
erano già tutti dentro, e le sue cinque compagne la attendevano impazienti
sugli scalini della chiesa, bellissime nei loro abiti da damigelle che
riprendevano i colori delle loro divise da paladine della giustizia: essendo
Ryan per metà americano e pertanto cristiano, avevano
optato per una cerimonia occidentale.
Non che Eri non amasse la tradizione giapponese, ma dal
canto suo non vedeva l’ora di indossare uno di quei meravigliosi abiti da sposa
che aveva visto tante volte in uno dei negozi più in vista di Tokyo.
- Eri, sei fantastica.- si rivolse
a lei Strawberry, con gli occhi già velati di lacrime.
- Grazie, Straw. Ma ti prego, non
metterti a piangere già da adesso, o farai scoppiare anche me.- rispose l’ex
Mew Bianca, facendo ridere le altre.
- Andiamo?- propose Pam, bellissima ed elegante come
sempre.
La mora annuì esalando un sonoro respiro, così tutte si
affrettarono dentro la chiesa, prendendo ciascuna la propria postazione.
Eri raggiunse suo padre, che la aspettava davanti alle
grandi porte che l’avrebbero condotta lungo la navata principale.
- Quanto sei bella, piccola mia.-
osservò l’uomo, abbracciandola teneramente, perfetto nel suo
completo giacca e cravatta.
- Grazie papà. Ma ora andiamo,
prima che cambi idea.-
- Per me andrebbe benissimo.-
rispose l’altro, con espressione innocente.
- Papà.- lo rimproverò la figlia,
tuttavia allegra; nulla avrebbe potuto rovinare la sua felicità in quel
momento.
- Stavo scherzando, non ti arrabbiare.-
si giustificò il signor Kinsue prendendo a braccetto la figlia.
Finalmente le grandi porte si spalancarono, ed Eri iniziò
a procedere a tempo della marcia nuziale lungo la navata che l’avrebbe condotta
all’altare dal suo meraviglioso futuro marito.
Ryan, dal canto suo, si era appena voltato verso la sua futura sposa e non aveva potuto fare altro che restare
incantato davanti a tanta bellezza.
La sua Eri era stupenda in quell’abito bianco, e il fatto
che presto sarebbe diventata sua moglie lo rendeva
l’uomo più felice del mondo; era entusiasta di poter condividere insieme a lei
il giorno più importante della loro vita.
La mora raggiunse finalmente la sua meta afferrando la
mano dell’americano.
- Sei pronta?- le domandò semplicemente lui.
- Ora sì.- rispose lei,
sorridendogli raggiante; le era bastato guardarlo negli occhi, per spazzare via
ogni briciolo d’insicurezza.
La cerimonia passò tranquillamente, e solo al suo termine,
i due sposi, con il seguito di testimoni e damigelle, tirarono un sospiro di sollievo; nonostante i numerosi controlli, gli
alieni potevano essere sempre in agguato dietro ogni angolo.
Tutti gli invitati raggiunsero la villa di Ryan, dove si
sarebbe tenuto il rinfresco, accogliendo con fragorosi applausi i novelli
sposi, giunti a destinazione a bordo della bianca limousine che aveva condotto
Eri alla chiesa solo un’ora prima.
La giovane stava rimirando la fede nuziale al dito della
sua mano sinistra, quando la voce del suo neo marito
la riportò alla realtà.
-Mi concede questo ballo, signora Shirogane?- le domandò
con un leggero inchino, porgendole la mano.
- Con immenso piacere, signor Shirogane.- rispose lei
afferrandola, sprizzando gioia da tutti i porti.
- Sai, mi fa ancora un certo effetto essere chiamata così.- aggiunse la giovane, mentre iniziavano a volteggiare
in pista, presto imitati da Kyle e Mizuno e poi da tutti gli altri invitati.
- Ci farai l’abitudine. Non ho intenzione di farti
rinunciare a questo titolo per un bel po’ di tempo.- rispose il biondo con la
sua voce più sensuale; sapeva quale fosse il punto debole di sua moglie e non
perdeva occasione per sfruttarlo.
La sua risata cristallina, che tentò invano di nascondere
il lungo brivido che le era corso lungo la colonna vertebrale, lo fece
sorridere, mentre continuavano a danzare al tempo di un valzer viennese.
Passarono pochi istanti e l’americano la vide guardarsi
intorno con aria furtiva, come se si sentisse a disagio per qualcosa.
- Ehi, tesoro, che hai?- domandò subito preoccupato,
mentre i profondi occhi neri della giovane si posavano sui suoi cristallini.
- Ryan, devo dirti una cosa. Non lo sa ancora nessuno, a
parte Mizuno.-
- Dimmi.- si limitò a dire lui,
incoraggiandola a continuare.
Eri si prese ancora qualche secondo per inalare un po’ di
aria fresca, prima di lasciarla scorrere via attraverso le narici.
- Sono incinta.- esclamò tutto d’un
fiato, cercando di non farsi sentire dalle persone che stavano loro intorno.
Il biondo si bloccò in un angolo della pista, con la mora
ancora tra le sue braccia.
- A-aspetti un… un bambino?- soffiò Ryan, in un sussurro
quasi inudibile.
Eri annuì, aspettando un qualsiasi tipo di reazione da
parte del marito.
- Vuoi… vuoi dire che presto sarò papà?- pose un’altra domanda l’americano, i bellissimi occhi azzurri ancora
spalancati.
- Bè, dammi tempo, lo diventerai tra nove mesi. Anzi, sette.- rispose la ragazza, cercando di alleggerire l’atmosfera; la
mancata reazione del biondo la stava facendo impazzire.
Ma non
fece in tempo a finire di formulare quel pensiero, che le labbra morbide del
giovane si posarono sulle sue.
- Eri, è… è meraviglioso. Io..
non so cosa dire.- esclamò Ryan, dopo essersi allontanato di poco dal suo viso.
- Dì solo che sei contento.-
rispose lei, scuotendo la testa divertita, cercando di non sciogliere la
complicata acconciatura realizzata dalle mani d’oro della sua testimone.
- Se sono contento? Sono al settimo cielo, amore mio.- affermò Ryan abbracciandola di nuovo e facendola ridere.
- Sai già se sarà maschio o femmina?- le domandò poi il
futuro papà, con gli occhi che brillavano.
- Bè, è ancora un po’ presto. Ma…
se fosse un maschio… bè, avrei già una mezza idea su come chiamarlo.- rispose
Eri, arrossendo.
Non gli ci vollero che pochi secondi per capire quale
fosse il nome cui la mora aveva pensato.
- Non potrei essere più d’accordo.- rispose l’americano,
sorridendole con amore.
Eri portò la mano sul suo ventre ancora poco sviluppato,
imitata da Ryan che la posò su quella della moglie, entrambi consapevoli che
dentro di lei stava crescendo il loro piccolo Akira Shirogane.
Note dell’autrice:
Ecco, eccole che spingono per uscire.
Le solite lacrime che mi annebbiano gli
occhi quando finisco una delle mie Fan Fiction……………….
Okok, forse ho esagerati un pochino,
ma che posso farci, colpa della mia incredibile vena poetica. XD
Sta di fatto che sono sempre molto
triste e dispiaciuta quando succede, mi affeziono troppo alle mie creazioni.
E così, ecco l’epilogo e quindi la
fine della mia fan fiction; Eri e Ryan hanno coronato il loro sogno d’amore, e
io invidio tantissimo la Mew
bianca. XDXD
Ma che posso farci io se Ryan è così
bello????? XDXD
E ora… chi di voi non si aspettava
che il futuro figlio avrebbe potuto chiamarsi Akira?? Nessuno immagino, sono
troppo prevedibile. XDXD
Hypnotic
Poison: carissimaaaaaa!!! ^^ Mi dispiace
infrangere così le tue speranze con questo trasferimento di Eri a Tokyo. XDXD E
per quanto riguarda la domanda… scontenta di deluderti, ma sono passata
direttamente al sodo… e sarà per questo che mi fischiano le orecchie????? XDXD
Non stai organizzando qualche vendetta verso di me, vero??? Non lo faresti mai,
nonostante la tua vena super sadica, vero???? *.* Temo di conoscere già la
risposta… XDXD Passando comunque a cose più “serie”… non mi resta che salutarti
e ringraziarti tantissimo per aver seguito tutta la mia fan fiction. J
Certe “fans” assidue come te fanno sempre piacere. J
Nonostante le minacce di morte… XD Ma ormai ti “conosco”!!! XDXD Ci sentiremo
comunque nelle mie recensioni agli “aggiornamenti” di M&C, ma nel frattempo
ti saluto e ti mando tantissimi bacioni!!!! J (ecco, ora si che mi metto a
piangere!! XDXD) a presto carissima
Hypny!!!!! J
baciotti <3 <3 <3