Una vacanza memorabile

di Nazori chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1: Autogrill e supermarket. viaggio nei più bei posti lungo l'autostrada ***
Capitolo 2: *** capitolo 2: pulire non è l'hobby della mia vita ***



Capitolo 1
*** capitolo 1: Autogrill e supermarket. viaggio nei più bei posti lungo l'autostrada ***


Ishiyama, ore 13.30
Era quasi tutto pronto. L’incontro era fissato davanti all’istituto Ishiyama, il peggiore del Giappone.
Aoi, Nene e Yuka stavano caricando nel portabagagli gli scatoloni con tutto l’occorrente per ‘’sopravvivere’’ due settimane con quei selvaggi, mentre aspettavano che arrivassero tutti. Avevano portato di tutto: lenzuola, tre scatole del pronto soccorso (avrebbero fatto a botte con qualcuno, sicuro), sapone, cd per il viaggio, film dell’orrore, e persino l’occorrente per la cucina, pentole e posate comprese.  
Poi ognuno aveva la propria valigia.
Vedendo tutta quella roba, Kanzaki esclamò seccato “guardate che li troviamo già tutto”
Era pronto a partire, con il suo borsone da viaggio blu decorato con lo stemma dei mondiali di calcio e le bandierine di tutto il mondo.  “muovetevi”
“che c’è, vuoi più tempo al mare con la tua ragazza?” gli rinfacciò Nene, incazzosa come al solito.
“ehi! che vorresti dire Nene-san?!?!” intervenne Yuka, rossa in volto, ma non completamente seccata da quell’esclamazione.
“niente Yuka, non ce l’avevo con te ma con quello stupido del tuo ragazzo. Comunque Kanzaki, portiamo la nostra roba perché non siamo delle bestie come voi. Abbiamo un minimo di igiene noi!”
E detto questo salì sul pulmino, mentre Kanzaki gli sbuffava dietro mormorando a bassa voce bestemmie e passa. Yuka intanto lo raggiungeva, pronta ad attaccare con il suo solito chiacchierio.
Tutti ormai lo sapevano, che quei due non potevano stare l’uno senza l’altra, ma si arrabbiavano lo stesso quando qualcuno faceva notare troppo la cosa.
Poco dopo arrivarono anche Himekawa, Natsume, Oga e Baby Beel.
“ehi salve a tutti!! Pronti a partire?” salutò contento Oga. Era strano che fosse così di buon umore, ma finalmente poteva passare un po’ di tempo senza Hilda, quindi non vedeva l’ora di andarsene!! Purtroppo trovò ad attenderlo una rissa in piena regola tra Nene e Kanzaki, che avevano ripreso a litigare mentre Yuka urlava a squarciagola “sei fighissimo Kanzaki-senpaiiiiiiiiiii!!” e la sua pace interiore fu distrutta e buttata via.
“piantatela di rompere le palle e partiamo! Volete fare questo tutto il viaggio??” chiese seccata Aoi, che però arrossì all’istante non appena notò il suo amore-non ricambiato.
Furuichi arrivò in ritardo; fece appena in tempo a vedere cosa succedeva che Oga stese Kanzaki con un pugno, mettendolo a cuccia accasciato sul sedile vicino alla fidanzata.
Una partenza da incubo, senza dubbio, ma non per i ragazzi dell’Ishiyama.
Al volante c’era Tojo, quindi tutti si prepararono al più pazzesco e sbandato dei viaggi.
“ehi gente, cosa credete: io sono un asso al volante!” poi schiacciò l’acceleratore e partirono a razzo, imboccando l’autostrada.
 
______________più tardi. Autostrada, ore 15.18_______________
 
 
“possiamo fermarci!!!!!!! Sono stancaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!” gridò Yuka, facendo svegliare di colpo Baby Beel. Ci fu un secondo di quiete, poi tutti si alzarono e cominciarono a correre, terrorizzati. Tojo frenò al lato della strada, aprì la porta e corsero tutti fuori. Rimasero dentro Oga e Furuichi.
“no, fermati Baby Beel, non lo fare!!” gli urlò il genitore, a cui passò lo stesso però una scarica elettrica attraverso il corpo, lasciandolo lì, mezzo fulminato, insieme al suo inseparabile compagno. Insieme nella buona e nella cattiva sorte, si diceva. Ovviamente per loro valeva solo la cattiva sorte, Oga si teneva per sé tutte le bellezze che la vita gli offriva!
“accidenti a te. Devo trovare al più presto qualcuno a cui rifilarti o rimarrai la mia croce per sempre!”
Dovettero passare parecchi minuti prima di ripartire, ma finalmente il motore riprese a rombare.
“t-t-tutto bene O-Oga??”
“si!! Ormai mi ci sono abituato!”
“ah… meno male allora”
Si fermarono in un autogrill poco dopo. Scesero tutti ed entrarono. Dopo aver preso qualcosa al bar, ritornarono sul pulmino.
Oga salendo, con Baby Beel che rideva divertito divorando una dozzina di crocchette, esclamò seccato “forza o non ce la faremo ad arrivare per stasera. Himekawa non devi andare ancora al bagno? Ci siamo fermati cinque volte solo per te e il tuo minicoso!!”
 “già! Non sei capace di reggere neanche una lattina di coca” intervenne Kanzaki.
Sottovoce, Himekawa rispose con un seccato “coglioni bastardi!”      
Kanzaki aveva fatto scorta di yogurty, e lui e Natsume erano già seduti a divorarli, uno dopo l’altro.
Nene, guardandoli, non potè trattenere un “che porci!!” disgustato; Tojo stava guidando con un cartone di pizza in mano, Oga e Baby Beel divoravano crocchette e Coca Cola, Himekawa si era accontentato delle patatine in busta. Poi si fermarono in un centro commerciale.
Himekawa, guardando Tojo, chiese esasperato dall’ennesima sosta  “eh? Perché siamo qui? Ragazzi, ma avete intenzione di far tappa in ogni locale lungo la strada per scattare foto?”
“e che ne so io, me lo ha detto Kunieda che era necessario”
“dobbiamo fare la spesa. Forza scendete” ordinò la Regina.
“ci hai preso per i tuoi schiavi??” chiese saccentemente Kanzaki, irritato.
Nene: “sentito cosa ha detto la sorella!? Perventichi, Yuka-san, Himekawa, Natsume, Oga e anche tu Kanzaki, muovetevi se stasera non volete rimanere digiuni”
Oga e Furuichi uscirono senza problemi, e anche Natsume li seguì. Kanzaki rimase sul pulmino con Himekawa e Tojo,
 “te li prendo io lo yogurt Kanzaki-senpai!!” urlò  Yuka al suo… emh… fidanzato… prima di scendere.
 “Kunieda cosa dovremmo fare noi?” chiese Oga.
 Aoi, scrutando una lista, rispose  “prendete un carrello per la spesa e seguiteci”
“eh? Ma i carrelli sono da donne, non dire idiozie!!”
“su, non è mica una così brutta figura. E poi qui non ci conosce nessuno” gli disse Furuichi, ma con scarsi risultati.
“beh fai pure tu allora” lo invitò Natsume.
Dopo questo, si inoltrarono nei corridoi….
 “agh, fare la spesa è faticoso!” mugolò Oga, soffocando sotto il carico di prodotti che portava.
 “certo se ti ostini a portare tutto in mano…”
E intanto andavano avanti per i corridoi, sei ragazzi, un carrello ed un bambino tutto nudo. Avevano preso di tutto, ma mezzo carrello lo occupavano solo gli yogurt.
“cosa altro ci manca?”
“dobbiamo ancora andare al reparto della pasta, del pane, dei salumi e a quello delle bibite”
“eh?? Ma abbiamo già preso roba per un esercito!” replicò Furuichi, esausto.
“bene! Sto morendo di fame!!” intervenne Oga
“allora vado un attimo io a prendere la pasta e il pane. Oga vieni!!” esclamò Natsume.
“okay! Kunieda, ci vediamo tra dieci minuti alle casse!”
 
________Mezz’ora dopo_________
 
Oga correndo con buste di pasta e pane in mano, sbuffò “non credevo che fare la spesa fosse così difficile! Non so come faccia mia madre a farla tutti i giorni!!”
 “beh, di solito non si viene inseguiti da una cicciona urlante!” gli rispose Natsume, anche lui carico di roba.
Cos’era successo?? Mentre finivano le compere, una donna MOLTO molto molto robusta che aveva perso il figlio, aveva scambiato Baby Beel per il suo bimbo e credendo che Oga l’avesse rapito, si era messa ad inseguirlo. Molto normale, no?? Ma ritornando alla fuga ora….:
“emh, ci conviene seminarla, non mi va di fare a cazzotti con una vecchia cicciona”
Poi, approfittandone, si infilano nel bagno… delle ragazze. O meglio, Natsume andò in quello dei maschi, Oga venne picchiato a sangue da un gruppo di donne.
 
___________Mezz’ora dopo, alle casse._________
 
“si può sapere che fine avevate fatto?? E perché Oga è pieno di lividi??”
“lunga storia. Oga-san è stato picchiato da un gruppo di ragazze e siamo stati inseguiti da una montagna di lardo!” rispose Natsume alla Regina.
“muoviamoci”
Pagarono il conto alla cassa, poi ripartirono.

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Capitolo 2
*** capitolo 2: pulire non è l'hobby della mia vita ***


“ehi Baby Beel, quelle non erano solo tue!!” sbraitò Oga contro il principe dei demoni. Intanto, il bambino continuava ad ingozzarsi, non dando importanza ai continui insulti del suo ‘genitore’.
Stavano camminando da un bel po’ ormai. E per tutto il tempo Kunieda aveva continuato a fissare i due. Era vestita come sempre, con la divisa della scuola, seppur in valigia avesse un sacco di vestiti carini.
“la finite voi due?? È da quando siamo partiti che non fate altro che litigare!” urlò, per farli smettere, quando arrivò al limite della sopportazione.
“ehi Perventichi, quanto ancora dovremmo andare avanti??” chiese seccata Nene.
Furuichi non sopportava più quel soprannome; era la sua condanna, come se già la sua scarsissima forza non fosse abbastanza…
“potresti non chiamarmi più così per favore?? Ma, ora che mi ci fai pensare, stiamo camminando davvero da parecchio.”
“Quei vecchietti avevano detto che bastavano cinque massimo dieci minuti per arrivare alla villa. Che cavolo!! …non vedevo l’ora di buttarmi in mare. Baby Beel!!! Molla subito le patatine… ecco!! E a me che resta?!?!” urlò, venendo che il pacco era vuoto. Di rimando si beccò una fortissima scarica, dato che Beel non aveva del tutto gradito il rimprovero.
Quando ormai la stanchezza stava diventando eccessiva e la sopportazione di Kanzaki e Himekawa, che intanto litigavano di ‘chi fosse il più forte dell’Ishiyama’ era al limite per tutti, al profilo dell’orizzonte apparve la villa dove il gruppo di ragazzi avrebbe passato l’estate.
“Himekawa-san!!! Grazie ancora per averci invitato tutti a passare l’estate qui!!” disse Furuichi.
“tzè! Non l’ho fatto mica per gentilezza!! È profitto personale…”
“e che profitto sarebbe, eh!?!?? Non avrai per caso intenzione di metterci a lavorare qui per te!? Eh, brutto capellone???” chiese Kanzaki, irritato.
Il ricco Tohoshinki dalla stramba e ridicolissima… emh, volevo dire: dalla appariscente pettinatura di moda (sono minacciata dal diretto interessato, gommenasai per le lodi fuori luogo sulla banana!! NDAutrice) si offese, sistemandosi il colletto della camicia hawaiana.
“ho tutti i soldi che voglio, non sfrutto così le person!! il profitto che ci guadagnerò è quello di… beh… farete le pulizie! E poi non mi diverto se non posso sfottere o fare a botte!!!”
La regina fu l’unica che capì al volo: quel ragazzo poteva anche fare il duro, ma ormai tutti loro erano amici, e nonostante nessuno, lei compresa, volesse ammetterlo, non gli dispiaceva affatto passare del tempo insieme.
Finalmente arrivarono tutti al grosso cancello in ferro battuto, chiuso. Era davvero un posto inquietante…
“ed ora che dovremmo fare?! Lo sfondiamo??” chiese Toujo, mentre Kanzaki e Oga annuivano contenti.
“che animali che siete!! Ci dev’essere di sicuro la chiave!!!” urlò Nene, incazzata più del solito. Aveva accettato di partire solo per seguire Aoi, ma in realtà passare del tempo con quei buzzurri le costava parecchia fatica, nonché tutto il suo autocontrollo.
Himekawa sorrise beffardo, poi infilò la mano libera dai bagagli in tasca. Il sorriso si tramutò in una smorfia. Lasciò cadere la valigia e cercò in tutte le tasche dei bermuda, poi anche nell’acconciatura. Niente.
“! Qui ho la chiave della porta d’ingresso, ma quella del cancello devo averla rimasta a casa.”
Ma si sa. Tatsuya Himekawanon è di certo tipo da lasciarsi battere da una simile coincidenza. Si allontanò per qualche secondo, per una chiamata.
“ci vorranno solo un paio di minuti…”
I ragazzi però, non avevano tutta questa pazienza. Oga posò la borsa da viaggio e studiò con attenzione il muro di circa 4 metri che aveva di fronte.
“posso distruggerlo…”
“Oga!! Non provarci nemmeno! Se aspetti altri due minuti…”
Non fece in tempo a finire. Un ‘Oga-Punch’ e l’anta destra era volata via, atterrando con un tonfo sordo nel giardino.
Himekawa prese il telefono. “non serve più che tu me la porti… tutto risolto…” disse solo, seccato.
Come se nulla fosse successo, entrarono.
“questo posto è davvero polveroso!” commentò Natsume, osservando il secondo pavimento grigio che si era venuto a creare.
“infatti!! Da quanto non viene pulito!?!? Ci sono più ragnatele che altro qui…” Nene non riuscì a finire di parlare che Aoi la interruppe, tappandosi il naso per via della puzza di chiuso e di stantio.
“vuol dire che abbiamo un sacco di lavoro! E prima di tutto dobbiamo aprire le finestre!”
“bene!! Diamoci sotto!!!” esclamò entusiasta Oga.

La povera Kunieda già fantasticava sul tempo che avrebbero passato insieme… e di come il suo amato Oga l’avrebbe aiutata… e di come avrebbero… non ebbe il tempo di pensare ad altro!! Perché quello che intendeva non era ‘pulire tutti insieme’, ma bensì lasciare le ragazze, Furuichi compreso, a pulire, e andare a fare il bagno nella spiaggia annessa in parte alla villa. Ci fu un rumoroso fracasso, e subito dopo, borse, valigie, maglie e scarpe furono gettate sullo sporco pavimento.
 
Il mare era uno specchio, la sabbia fine e bianca. Poche persone la affollavano, sparse qua e là, sui kilometri di quel paradiso.
Intanto, mentre quegli sporchi bastardi erano lì a godersi l’acqua fresca in quel pomeriggio rovente, le povere Kunieda, Nene e Yuka si davano da fare con scope e pezze.
Nene aveva obbiettato parecchio, ma alla fine non se l’era sentita di lasciare l’amica, intenzionata sul serio ad andare fino in fondo, da sola. Con malavoglia, si occupava della cucina, dopo aver già sistemato la sala da pranzo. Ad Aoi invece erano andate la camere da letto, a Yuka il salone e l’ingresso e a Furuichi, il povero sfigato sfruttato, erano toccati i bagni. Quasi svenne a quell’odore nauseabondo…
 Erano le sei di sera, quando tutto fu lucidato a fondo, e quel posto era diventato la reggia che doveva essere anche anni prima.
Erano due piani abitabili, più la gigantesca soffitta che avevano tralasciato poiché inutile da pulire. Di sotto c’erano il giardino, la cucina con terrazzino all’aperto dove mangiare, la sala da pranzo, il salone, il ripostiglio e due bagni, sopra le ben sette camere da letto, più altri quattro bagni.
“Aoi-neesan!! Dato che qui abbiamo finito che ne dici se raggiungiamo Oga-kun e gli altri?? Oppure fuori c’è la piscina! Furuichi-kun l’ha pulita per bene dopo i bagni, ed è anche riempita!! Possiamo tuffarci!” gridò felice Yuka, l’unica non stremata dalle pulizie.
“bella idea!! Su, cambiamoci tutte e buttiamoci” sorrise Aoi, che invece era stanca morta.
Le ragazze corsero a prendere i due pezzi comprati per l’occasione, ed anche il nostro giovane donnaiolo corse a ficcarsi il costume, quasi svenendo al pensiero delle ragazze in costume.
L’acqua fu un sollievo, dato il caldo e la fatica! Rimasero tutti a mollo a schizzarsi e a ridere fino al ritorno dei ‘machi da spiaggia’, che non si risparmiarono di unirsi a loro fino alle nove e mezza passate. Oga dovette anche salvare tre o quattro volte Pervertichi dall’affogamento, dato che i bikini gli stavano dando leggermente alla testa.
Poi era il momento della cena. Entrarono in casa.
“wow! Avete fatto davvero un buon lavoro!” disse calmo Natsume.
Gli altri annuirono.
“già!! E di certo esseri inutili come voi non avrebbero potuto far nulla di simile, ma almeno potevate rendervi utili!!! Stranamente l’unico utile questa volta è stato il più inutile, cioè Pervertichi!!” gridò furiosa Nene, che solo in quel momento si ricordò dello straziante pomeriggio.
Si asciugarono ben bene e si cambiarono, dando occasione alla QUEEN di sfoggiare un completino sexy cortissimo, tanto che per poco non rimase in mutande. Ovviamente, a sceglierle i vestiti era stata la maniaca Yuka, che poi si era letteralmente appiccicata a Kanzaki. Aoi cercò di sistemarsi i vestiti, rossa dalla vergogna.
Sperava almeno che Oga la notasse, ma questi era un po' troppo occupato a prendere a calci uno svenuto Furuichi per guardarla.
Andarono tutti in cucina, dove con un barbecue all’aperto coronarono la giornata.
La notte scese veloce, mentre grida allegre riempivano la buia casa. Ma… non tutti le gradirono…
 
 
 





ANGOLODELL’AUTRICEPSICOPATICACHEHAAVUTOILCORAGGIODIPUBBLICAREQUESTAORRENDITÀ
MUAHAHASHAHAHAHAHAHAAHAH!!!
 
SALVE A TUTTIIIIIIIIIIIIIIIIIII!! CHE NE PENSATE DI QUESTA FF??
SPERO CHE PIACCIA!!!!!!! ^^
APPENA AVRÒ UN PO’ DI TEMPO CARICHERÒ IL CONTINUO, MA PER ORA VI DO SOLO UNA PICCOLA ANTICIPAZIONE:
CREDETE AI FANTASMI?? …. AHAHAHAHAHAAH HO DECISO: MI BUTTO NELL’HORROR!!!
OGA: TSK… SONO UN MUCCHIO DI SCIOCCHEZZE!!
AUTRICE MENTRE SOGGHIGNA MALEFICA: … VEDRAI….
A PRESTOOOOOOO!!! J
 
 
 
 
 

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