lupi e spade
Dopo
una lunga e distruttiva Pasquetta eccomi di nuovo qui per postare il
mio capitolo quotidiano. Sto cercando di ultimare alcune cose ma una
volta finito, probabilmente posterò le parti mancanti tutte in
una volta. Se ne avete voglia lasciatemi un commentino, sono curiosa di
sapere cosa ne pensate!
Lupi e spade
Il villaggio
di Rose era in realtà una piccola località abbarbicata alle pendici di un
monte. La gente che abitava in quella terra viveva di agricoltura e pastorizia
ma mentre Lyra e la sua insegnante attraversavano la campagna non sembrava
esservi alcuna traccia di lavoratori.
- Mmm … -
Mormorò la donna - Immagino che le voci che avevo sentito fossero vere. La
gente deve essersi tutta barricata in casa. -
Di cosa
stava parlando?
- Qualunque
cosa accada non metterti in mezzo, capito? -
Ormai le due
avevano raggiunto il margine più esterno del villaggio; anche le strade erano
vuote e l’aria era davvero spettrale.
- Capito?
Resta indietro. - La donna dai capelli rossi fece qualche altro passo in avanti
poi cominciò a gridare con quanto fiato aveva in gola - Il mio nome è Titania
Erza! Sono venuta qui per conto della gilda di Fairy Tail! Mi occuperò io di
riportare le cose alla normalità e se c’è anche solo qualcuno che vuole
impedirmelo che si faccia avanti! -
Con chi
stava parlando? Lyra percepì qualche strano rumore dietro la porta della casa
accanto a lei ma non riuscì ad intuire cosa fosse prima che qualcosa si
lanciasse sul Mago in Armatura con un verso agghiacciante.
- Un mostro!
- Lyra non riuscì a trattenere uno strillo.
- Warrior
Unbound. -
La bestia
aveva sferrato una zampata ma il suo colpo si era arrestato contro il metallo
di uno scudo lucente. Da dove era
saltato fuori? Lyra era certa di non averlo mai visto prima.
“ Cibo …”
Dal vicolo opposto era appena balzato allo
scoperto un essere mostruoso. Aveva qualcosa di vagamente umano ma non era per
niente umano. Era coperto di una fitta pelliccia grigia, aveva degli artigli
ricurvi alle zampe ed un’enorme bocca con delle zanne affilate. I suoi occhi
scintillavano di rosso ed alla loro vista Lyra si sentì percorrere da un
brivido. Lei aveva sentito parlare di
mostri simili solo sui libri della biblioteca del palazzo: quello era un
licantropo.
“ Ero stanco
di aspettare! Avevo fame!”
- Non ti
preoccupare, io ho un sacco di acciaio da farti ingoiare! -
Il mostro
ruggì e si scagliò ancora all’attacco ma cozzò di nuovo contro il grosso scudo.
Sulla sua superficie era stata incisa a rilievo la sagoma di un mostro
altrettanto leggendario: Medusa dai capelli di serpente.
“ Grrrr!”
Gli occhi
rossi della bestia contrastavano con quelli verde smeraldo del manufatto.
- Stai
esitando adesso? - La donna costrinse il licantropo ad indietreggiare con un
colpo della sua grossa spada. L’aveva sfilata come un fulmine ed adesso che
poteva vederla per intero Lyra poteva finalmente capirne la natura. Era una straordinaria
arma a doppio taglio, di metallo scurissimo e con la base frastagliata con lo
scopo di bloccare ogni lama e di sfilarla al nemico.
“Roaaaar!”
Ma questo avversario non aveva lame, bensì zanne e artigli affilati.
- Come dice
il proverbio? Can che abbaia non morde? -
Il
licantropo schivò un altro fendente e mirò al braccio della donna. Il suo colpo
andò a segno ma l’unica cosa che gli fece eco fu il rumore sordo del metallo -
E’ ridicolo. La mia Gladiators Battlearmour non può essere scalfita in questo
modo. Pierce the Sky. - La spada sparì per lasciare di colpo posto ad una lunga
lancia ed il colpo della sua asta si rivelò sufficiente a spazzare via il
mostro spedendolo zampe all’aria.
Quando Lyra
aveva visto la zanna che la maga aveva riportato alla gilda aveva pensato che
fosse un falso. Era impossibile per un essere umano abbattere un mostro del
genere ma adesso stava iniziando a ricredersi. Quella donna si muoveva con una
velocità sorprendente ed aveva una forza straordinaria. Era elegante, era
magnifica, era potenza pura.
“ Ti
divorerò!” Il ruggito del licantropo si interruppe di colpo: questa volta la sua
avversaria l’aveva colpito all’addome con una mazza ferrata.
Com’era
possibile? Lyra non riusciva a seguire tutte le fasi dello scontro. Quella
donna non stava utilizzando alcun tipo di incantesimo per combattere ma delle
armi e quelle armi continuavano a cambiare una dopo l’altra.
- Scegli
cosa preferisci. - La donna sorrise - Posso farti secco subito con questa mazza,
la mia Punisher, oppure preferisci Redemption? -
Il
licantropo si scagliò ancora una volta all’attacco ma un fendente di spada gli
mozzò le unghie della zampa destra con una precisione impressionante.
- Hai scelto
Redemption? - Il Mago in Armatura respinse il mostro roteando la sua arma -
Questa spada ha il potere di riconoscere chi mente da chi sta dicendo il vero.
Hai la minima idea di cosa potrebbe succedere se ti colpissi con questa? -
Lyra
spalancò gli occhi: la zampa del licantropo si era appena trasformata in una
mano umana!
“ Tu!” La
creatura si lanciò all’attacco ma il suo colpo non raggiunse mai il bersaglio.
La donna si chinò per evitarne il morso e lo colpì con l’elsa allo stomaco con
tanta forza da stordirlo.
- Non
crederai davvero di poterti prendere gioco di me in questo modo? -
La maga gli
sferrò un calcio dritto contro il mento e lo scagliò in aria. Quando riatterrò il
mostro era completamente privo di sensi ed ormai aveva recuperato le sue sembianze umane.
- Tu non sei
un vero licantropo. La tua è soltanto un’illusione. -
Un’illusione?
Voleva dire che quel tizio era anche lui un mago?
- Dufas! -
La porta della casa accanto alla quale Lyra era rimasta ferma si spalancò di
colpo rivelando un vecchio e due uomini - Quello era Dufas? -
Una dopo
l’altra anche tutte le altre porte e le altre finestre del villaggio si stavano
spalancando.
- Lo
conoscete? - La donna schioccò le dita ed una serie di catene apparve
praticamente dal nulla bloccando l’uomo privo di sensi.
- Certo che
lo conosciamo! - Confermò il vecchio - Quell’uomo abitava qui fino a qualche
anno fa! Siamo stati costretti a bandirlo dal villaggio perché aveva cercato di
imbrogliarci e di sottrarci parte del profitto del raccolto! Aveva giurato che
si sarebbe vendicato di noi ma non avrei mai immaginato che avrebbe appreso
delle tecniche magiche e che sarebbe tornato per terrorizzarci e costringerci a
lasciare le nostre terre! -
- Per alcuni
l’avarizia non ha limiti ma sono certa che da adesso in poi non vi darà più
fastidio. Ora potete prenderlo e portarlo al Consiglio di Magia più vicino.
Quelle catene impediscono alle illusioni di prendere consistenza. -
La gente che
si era raccolta intorno a loro si scambiò una serie di mormorii ed in un attimo
l’allegria per essere stati liberati esplose senza freno.
- Ti
ringrazio davvero con tutto il cuore Titania, ma c’è una cosa che onestamente
non capisco. - Continuò il vecchio - Noi non abbiamo avuto alcun modo di
inviare una richiesta ufficiale di soccorso né a Fairy Tail né a nessun altra
gilda. Non abbiamo alcuna ricompensa per te adesso … -
- Mentre ero
in missione qualche giorno fa ho sentito raccontare che una città vicino
Magnolia era in balia di un mostro ed ho deciso di dare un’occhiata. Non voglio
nessuna ricompensa. - La donna sorrise - La mia ricompensa è sapere che nessuno
si è fatto del male. Andiamo adesso. - Lyra ci mise un po’ a riprendersi dallo
stupore e a capire che si riferiva a lei.
La magia di
quella donna era assolutamente incredibile. Non aveva mai visto nulla di
simile. La sua tecnica si basava tutta sull’utilizzo di armi e sulla loro
rapida sostituzione ma faceva anche affidamento su una forza disumana ... Era quella
la ragione per cui veniva chiamata il Mago in Armatura?
A sera Lyra
e la sua insegnante erano sedute ancora intorno al fuoco nel cuore della
foresta. Apparentemente la scena era la stessa di un giorno prima ma solo
apparentemente. Adesso che la ragazza aveva visto i poteri di quella donna in
azione era terribilmente curiosa e moriva dalla voglia di conoscere qualcosa di
più a riguardo.
- Ecco …
C’era una cosa che … Mae … -
La maga
aggrottò un sopracciglio - Se ti stai chiedendo come chiamarmi chiamami Erza.
Titania è il nome della mia famiglia e Scarlet è il soprannome che mi ha dato
il Vecchio. -
- Ah … -
Lyra si bloccò per un istante ma ormai non aveva più intenzione di tornare
indietro - Erza che tipo di potere è il tuo? -
- Ahaha! Facciamo
progressi! A quanto pare puoi aprire la bocca anche senza bisogno di lamentarti!
Ma non dimentichi qualcosa prima? -
- Qualcosa?
-
- Come ti
chiami tu. Una delle regole del codice della cavalleria prevede che ogni volta
che qualcuno si presenta anche l’altro riveli la sua identità. -
Lyra si rese
conto solo allora che Erza aveva ragione: non si era ancora presentata, aveva
dato per scontato che sapesse chi era.
- Il mio
nome è Lyra Autumn. Mi dispiace di essere stata scortese. -
- Adesso ci
siamo! - La maga sorrise - Piacere di conoscerti Lyra! -
- Il piacere
è tutto mio. - La ragazza si passò una mano tra i capelli, poi tornò
all’attacco - Che tipo di potere è il tuo? -
- Non hai
mai visto nulla del genere? E’ strano. I maghi che fanno utilizzo di armi sono
piuttosto comuni. -
- Lo so! -
Esclamò Lyra - Ma tu hai qualcosa di diverso! Lo sento! Ti prego voglio sapere
cos’è! -
Questa volta
fu Erza quella ad esitare per un istante ma subito dopo la donna tornò a
ridere.
- Ho detto
qualcosa di divertente? -
- No,no! E’
solo che mi hai appena ricordato qualcuno di mia conoscenza! Ahah! E’ va bene,
se vuoi saperlo ti spiegherò come funziona la mia magia. Requip. - Erza si
appoggiò una mano al petto ed in un attimo la sua armatura cambiò completamente
forma per lasciare il posto ad una corazza dorata con delle decorazioni bianche
simili a delle ali. Lyra batté le palpebre: il cambio era stato così veloce che
non era neanche riuscita ad accorgersi del processo.
- Io sono
un’alchimista, non una maga. - Le spiegò Erza - La mia specialità consiste nel
forgiare armi e corazze. Posso infondere in ognuna delle mie creazioni dei
poteri differenti e posso richiamarle al mio servizio quando più lo desidero.
Questo processo di equipaggiamento viene chiamato requip. -
- E’
incredibile! - Lyra si sporse verso di lei - Come fai a evocare tutte quelle
armi? -
- Posso
farlo perché le ho raccolte in uno spazio differente dal nostro. Ho creato una
piccola dimensione indipendente appositamente per questo scopo. -
- Quindi non
solo puoi manipolare gli oggetti ma anche lo spazio? -
- Non
esattamente. - Erza si toccò la fronte con una mano.
- Sono nella
tua testa?! - Lyra era sempre più affascinata - E nonostante tutto hanno una
consistenza materiale?-
- Certo che
sì! Questa ad esempio è l’Armatura Bianca Angelica. E’ stata realizzata in
maniera tale da possedere un elevato potenziale difensivo. E’ accompagnata da
un set di dodici spade danzanti e di una picca: Deliverance, ma per l’occasione
non ho evocato tutto. -
- Ognuna
delle tue armi ha un nome? -
Erza sorrise
e la sua corazza cambiò ancora una volta per lasciare posto ad un armatura nera
e lucente
- Ogni arma
ha un nome diverso perché ognuna di esse è una creazione unica. Questa per
esempio è l’Armatura Nera Diabolica, è costruita in maniera tale da potenziare
gli attacchi fisici. E’ accompagnata da Punisher la mia mazza ferrata e
Pestilence lo scudo. -
Lyra aveva
sentito dire che alcune armi famose portavano un nome ma non avrebbe mai
immaginato che potesse esistere una collezione come quella di Erza.
- Ed invece
quella è la spada che porti sempre? Quella è Redemption?- Lyra provò a tendere
la mano verso il fodero ma Erza la fermò - E’ meglio che non la tocchi. Le mie
armi respingono chiunque tenti di utilizzarle a parte me. -
- Hanno un
sigillo! - Esclamò ancora Lyra - La tua magia è davvero incredibile! -
- Non è
magia, te l’ho già detto. - Questa volta la corazza e la spada sparirono nel
nulla lasciando Erza con un semplice abito addosso - Tutta la mia forza e le
mie abilità provengono dalle armi e dalle protezioni che indosso. - La donna si
alzò e dopo aver fatto qualche passo verso gli alberi si chinò per afferrare un
grosso ciocco ma nonostante tutti i suoi sforzi non riuscì neanche a spostarlo.
Eppure Lyra l’aveva vista sbaragliare un mostro poco prima.
- Senza
corazza sono una donna come tutte le altre. - Erza scosse le spalle e si
appoggiò al tronco più vicino con un sorriso.
- Adesso
capisco … -
- Qual è il
tuo potere invece? -
- Il mio? -
Lyra non riuscì a trattenere una risatina - Il mio potere è più il
straordinario che si sia mai visto! Non ci sono limiti a quello che la mia
magia riesce a fare! -
- Sul serio?
-
- Sono
seria! - La ragazza si alzò in piedi a sua volta e si allontanò di qualche
passo dal fuoco - Guarda!-
Lyra inspirò
socchiudendo gli occhi e poi diede il
via allo spettacolo raccogliendo tutta l’energia che poteva dal suolo. Lei poteva
sentire facilmente i fiumi di energia che scorrevano nelle cose del mondo e
poteva controllarli e sottometterli al suo comando. In breve un turbine la
circondò facendo vibrare le foglie della foresta.
- Io chiamo
questa tecnica Pure Energy. Posso assorbire e manipolare qualsiasi tipo di
energia. Finché c’è aria, terra, acqua o qualsiasi altra fonte intorno a me, io
posso domarla. - La ragazza sorrise e riaprì gli occhi; si aspettava di vedere
un’espressione meravigliata stampata sulla faccia di Erza ma la donna non sembrava
così colpita.
- Quindi
puoi catalizzare ogni tipo di energia ma non puoi risucchiarla direttamente
dagli esseri viventi né produrla tu stessa. -
- Come fai a
saperlo? - Lyra interruppe di colpo l’afflusso ed il vortice sparì.
- Basta
guardare l’erba. - Erza le indicò sotto i piedi - Stai risucchiando energia dal
terreno ma l’erba non ne è minimamente danneggiata. -
Come aveva
fatto a scoprire il suo punto debole così in fretta? Che razza di magia era
quella?
- Si chiama
esperienza. - Sentenziò Erza come se le avesse letto nella mente.
- E va bene!
- Lyra scosse la testa - Ma il mio potere resta comunque il migliore. -
- AHAAHA! -
Erza coprì la sua voce con una risata ancora più forte.
- Che cosa
ho detto di strano adesso? -
- Niente!
Pensavo solo che tu e quel ragazzino vi assomigliate davvero! Ahah! Dev’essere
l’età della ribellione! -
Chi era questo tizio?Lyra non aveva la minima idea
che lo avrebbe scoperto così presto.
Sono consapevole del fatto che c'è qualche errore di punteggiatura nell'uso del discorso direttoe forse su qualche accento, ma fate finta di non vederli perchè non ho il tempo di correggerli XD
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