L'innamoramento di Nathan

di Doppia C
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio ***
Capitolo 2: *** appuntamento ***



Capitolo 1
*** L'inizio ***


Aveva  male  alla  spalla, ma  non  poteva  pensare  a  questo,  mentre  dentro  di  lui  iniziava a  crescere un  sentimento  profondo per una persona che gli stava così vicino, eppure così lontano.
Forse non vi aveva mai pensato profondamente, ma ora l’amava; era questa la cosa importante, e probabilmente, l’aveva sempre amato .
Ecco perché lo trattava sempre male, in realtà solo per attirare la sua attenzione.
Era uscito da quell’idiota di un tatuatore  e accanto aveva Kelly, una delle poche ragazze che diceva più parolacce di lui, ma che adesso non lo ispirava per niente.
Ma c’era anche quel figone di Simon, il suo dolce piccolo Barry, sempre così timido e così adorabile.
Certo l’aveva preso in giro, ma più lo guardava e più capiva che lo amava, come poteva stare un altro secondo con le mani  in mano, mentre qualsiasi puttanella poteva avvicinarsi e portarglielo via? Aveva deciso: prima doveva finire di contemplare il suo fisico stupendo, poi il suo cazzo, immaginare le pose migliori a letto con lui  ed infine sarebbe andato all’attacco.
Ma che profumo aveva? Non riusciva a spiegarsi come un essere umano poteva avere un profumo così … eccitante, da riuscire ad ipnotizzare qualsiasi persona.
Ok, uno dei suoi pensieri fissi era come riuscire a infilarsi quel coso enorme nel suo culo, ma sapeva che Simon andava prima lavorato perciò rimase un po’ a fissare i suoi pettorali sotto quella divisa arancione che, oltretutto, gli donava moltissimo.
Decise di fare la prima mossa e gli chiese - perché non andiamo a farci una birra noi due?- così potremo amoreggiare come cavolo ci pare. Ovviamente quella rompipalle di Kelly si intromise - per me va bene-.
Il primo pensiero di Nathan fu “che palle” e subito le disse -Mi dispiace non puoi venire, e’ una serata tra maschi-.
Dicendo questo mise, in un modo molto amichevole, il braccio sopra la spalla di Simon che con un sorriso aveva accettato l’invito.
Continuarono a camminare , Kelly aveva una faccia scocciata e mentalmente si domandava come uno bello come Nathan poteva essere così maschilista, Nathan aveva in mente solo l’immagine di Simon con degli slip molto sottili e Simon aveva in mente una canzone di cui non riusciva a ricordarsi il titolo, non sapendo a cosa ( o a chi) andava incontro quella sera.
 

 

 
 

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Capitolo 2
*** appuntamento ***


Nathan e Simon stavano ritornando al centro di servizio.
Avevano passato due bellissime ore al bar, con due bicchieri di birra. Ma, mentre Simon beveva e rstaa imbarazzato a guardare il bicchiere, Nathan lo fissava insistentemente, guardando, stranamente, prelevantemente  nella zona bassa, e parlava delle fantastiche qualità di Simon.
La stessa cosa succedeva mentre percorrevano la strada, Nathan non smetteva di riempirlo di lusinghe.
Stavano, ormai, davanti la porta. “ Non preoccuparti, per me le dimensioni non  contano, mi piaci soprattutto il tuo caratterecontinuò Nathan “ E scommetto che c’e’ l’hai  grande.. Aspettami un attimo che ho una sorpresa …. Appena ti chiamo entra”. Detto questo Nathan entrò dentro. Simon rimase lì impalato, non sapeva cosa pensare, possibile che Nathan Young ci stesse provando con lui? No, probabilmente era uno scherzo di pessimo gusto, ma tanto valeva andare avanti e scoprire che cazzata era.
Appena finito questo pensiero sentì una voce da dentro “ Barrino, dai entra !”.
Dopo aver varcato la porta rimase fermo a fissare la stanza, senza riuscire a dire nulla.
C’era un letto improvvisato pieno di petali di rosa. Sopra di questo c’era Nathan, con addosso degli slip tigrati attillati, che con lo sguardo lo invitava a venire ( in tutt’e’ due i sensi).
Nathan si alzò, gli si avvicinò e gli disse “Ti amo Barry, non sai quante volte ho sognato questo momento “.
Simon voleva allontanarsi , ormai preso dal panico, che cosa stava succedendo?
Nathan non gli lasciò tempo di fare nulla, gli prese il viso fra le mani e gli premette la bocca sulla sua.
Dopo quel bacio né susseguirono altri molto più lunghi e intensi. La lingua di Nathan si muoveva velocemente e freneticamente.
Simon lo scostò e cominciò ad allontanarsi “E’ tutto uno scherzo, non può essere … io non posso “ detto questo se né andò camminando molto velocemente.
Nathan lo guardò andarsene, seduto sul materasso  e cominciò a dirsi, quasi per rassicurarsi  “non preoccuparti tornerà, deve solo abituarsi”. Una  lacrima gli scese sulla guancia, mentre guardava il suo amore andarsene.

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