La fabbrica dei figli (The Perfect School)

di DANYDHALIA
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** No al riformatorio, si alla scuola nuova? ***
Capitolo 2: *** Scontento in viaggio ***



Capitolo 1
*** No al riformatorio, si alla scuola nuova? ***


“A che serve una scuola nuova?
Le persone o i problemi non cambiano mai veramente spostandosi da un posto all’altro:
ecco perché le agenzie di viaggi fanno fortuna, le vacanze  essendo temporanee danno sempre l’illusione di essere in pace col mondo”

Pensava il giovane Russell mentre guardava svogliato fuori dal finestrino del pullman assieme alla sua famiglia,
composta da suo padre Robert e sua madre Tina, in procinto di separarsi e sua sorella tredicenne Ada .

Russell era diventato da un po’ di tempo a questa parte quel che si definisce un “ragazzo problematico”:
non era un teppista, né aveva mai “incartaigenizzato” la casa di un professore o dato fuoco a un cassonetto,
anzi era un brillante studente di 16 anni  e con una faccia niente male.
Ma ultimamente una serie di eventi sfortunati avevano gettato ombre sulla sua figura agli occhi degli insegnanti e amici, ma soprattutto dei suoi genitori.
Nel suo vecchio liceo aveva scoperto alcuni suoi compagni spacciare droga, ed ovviamente gli aveva denunciati,
tuttavia gli amici dei responsabili scoprirono comunque che era stato lui, rendendogli la vita impossibile.
Russell era talmente preoccupato che diventava sempre più spesso di pessimo umore davanti alla sua famiglia in una situazione già delicata,
e la goccia che fece traboccare il vaso fu quando venne scoperto a rubare sotto ricatto le copie dei test dell’ ultimo semestre.


Alla fine si scoprirono i veri responsabili ma sempre questi ultimi accusarono Russell di una serie di piccoli reati di cui non aveva colpa.                                   

   Risultarono talmente convincenti da far pensare al riformatorio come unica soluzione di recupero per Russell,
pericolo scongiurato grazie alla notizia di una scuola privata economica che nel suo insieme includeva
un centro d’assistenza sociale e consulenza matrimoniale per il benessere dell’ intera famiglia.
Il tutto in una improbabile cittadina tra la Francia e la Svizzera, ma antica colonia inglese, quindi la lingua madre era quella.
Avrebbe risolto davvero, questa situazione,                              
i problemi della famiglia Hallmen?
La guida diceva di si.
 

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Capitolo 2
*** Scontento in viaggio ***


Russell continuava svogliato ad osservare il paesaggio fuori dal finestrino nella vana speranza di dimenticare              
 il
 motivo delloro viaggio e prese l’ ipod per non ascoltare le liti dei suoi che a breve sarebbero cominciate.
 
Robert: Senti qua “ La Genevre-Valense School è stata fondata dalla collaborazione svizzera e francese delle città di
Ginevra e Valense e supportate dai 10 istituti più prestigiosi che si conosca:

 
1 Harvard University    
2 Massachusetts Institute of Technology    
3 University of Cambridge    
4 Stanford University    
5 University of California Berkeley    
6 University of Oxford    
7 Princeton University    
8 University of Tokyo    
9 University of California Los Angeles    
10 Yale University    
 
La scuola volge anche la funzione di Campus, ed è situata in una regione tranquilla ma poco distante dalla città, è presente inoltre una sede in cui possono abitare i genitori degli iscritti affinchè il trauma del distacco forzato, in passato causa di problemi di nostalgia, insubordinazione e scarso rendimento, miravano alla disciplina e allo sviluppo adeguato delle giovani menti destinate un giorno a rappresentare o guidare la nazione che essi rappresentavano”

Molto patriottico eh..


“Gli studenti e i genitori possono incontrarsi nei weekend e due volte la settimana per 4 ore a piacere tranne la mattina nel tempo destinato alle lezioni.
A seconda del rendimento le vacanze sono facoltative e pagate dalla scuola.

Inoltre la Genevre-Valense School svolge il doppio ruolo di centro d’accoglienza per i giovani che non possono permettersi la retta o problematici ma godendo di un trattamento non diverso da quello di qualsiasi altro studente. Il percorso di studio e un tutto compreso dalle elementari all’ università: tutti gli iscritti si supportano a vicenda tra senior e junior, le differenze d’ età non sono un problema poiché vige un clima di stretta fratellanza tra gli studenti. Inoltre l’ istituto è una sede mista e non separatista, salvo nei dormitori, per insegnare l’importanza dell’uguaglianza di entrambi i sessi”.
Una grande confraternita progressista insomma    

Tina: Devi sempre fare da Cicerone in qualsiasi posto andiamo Robert? Almeno abbi la buona creanza di capire se gli altri sono interessati al discorso che stai facendo.

Ada: Visto che si parla di pareri allora.. Cosa aveva Brighton di sbagliato? Era necessario trasferirsi tutti per il “bene di Russell ma soprattutto della famiglia” in una scuola che per quanto prestigiosa sia nessuno all’infuori del vecchio preside ha mai sentito nominare, non ostante l’ Inghilterra sia già famosa per avere già delle buone scuole e andare fino al confine tra la Francia e la Svizzera, tralasciando il fatto che nessuno di noi sa il francese?

Tina: Non essere maleducata Ada, trasferirsi non è la fine del mondo e poi a differenza delle scuole di Oxford e Cambridge questa è più economica oltre che rinomata,                
in più è un occasione che ci è stata gentilmente offerta per aiutare tuo fratello; non lo potevamo abbandonare in un momento tanto delicato.


Ada: Ma se fa di tutto per ignorarvi..come adesso,                       
lo vedete, si sta sciogliendo le orecchie ascoltando musica orribile per impegnarsi a non integrare col resto del mondo che lo circonda.


Russell: Come fai a dire che non ti piace se non te l’ho mai fatta sentire? Hai forse usato il mio ipod di nascosto Ada?

Ada: Ehm..no ma..lo so e basta, me lo sento.

Russell: Almeno come vedi non ignoro ciò che mi circonda.

Ada: Uffa!!

Tina: Bambini non litigate, e tu Russell sii più gentile con tua sorella. Sai cosa penso dell’ atteggiamento passivo aggressivo.

Russell: Mi sembra di essere quello che si lamenta di più in questa famiglia, nonostante ne abbia tutto il diritto nella mia situazione, ma non risolverebbe nulla o sbaglio?

Tina: Robert dì qualcosa! E smettila di leggere quella guida!

Robert: Ehm..Russell non parlare così a tua madre!

Russell: Va bene papà, la prossima volta allora parlerò in tedesco..visto che dovremmo ripassare il francese.

Disse aggiungendo un ironica enfasi il ragazzo e guardando la sorella di sottecchi già imbronciata di per sé.

Robert: Per tua informazione giovanotto..in quella sede parlano ogni lingua internazionale conosciuta per “non creare barriere linguistiche”, e mi sembra un bene soprattutto per te.
Magari oltre ai buoni voti sta volta porterai a casa anche un po’ di buona educazione.


Tina: E’ la prima volta da mesi in cui ti sento dire qualcosa di sensato Robert.

Robert: Perché non aggiungi da quando siamo sposati già che ci sei.

Ada: Zitti voi due, niente scenate, siamo arrivati.

E tutti si zittirono.  
 

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