Friends for life di lena_b92 (/viewuser.php?uid=344880)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Trattandosi di Olive tutto è possibile ***
Capitolo 2: *** Le ragazze vogliono solo divertirsi ***
Capitolo 3: *** A un'altra estate tutte insieme! ***
Capitolo 4: *** Alzate tutta la notte ***
Capitolo 5: *** Ne vedremo delle belle stasera ***
Capitolo 6: *** Il miglior 14 luglio ***
Capitolo 7: *** Etienne ***
Capitolo 8: *** Un matrimonio da favola ***
Capitolo 9: *** Stare in spiaggia di notte non ha prezzo ***
Capitolo 10: *** Volevo baciarti e l'ho fatto ***
Capitolo 11: *** Ti prego, fammi restare ***
Capitolo 12: *** Meno male che ci siete voi, ragazze ***
Capitolo 13: *** Godiamoci questi ultimi momenti ***
Capitolo 14: *** L'ultimo saluto ***
Capitolo 15: *** L'inizio della grande avventura ***
Capitolo 16: *** Sandy ***
Capitolo 17: *** Attrazione ***
Capitolo 18: *** Una bella cotta ***
Capitolo 19: *** Il primo giorno di scuola ***
Capitolo 20: *** Un uomo bellissimo ***
Capitolo 21: *** Dalla prima volta ***
Capitolo 22: *** Niall ***
Capitolo 23: *** Grazie, Olive ***
Capitolo 24: *** Lewis ***
Capitolo 25: *** Cedere ***
Capitolo 26: *** Ike ***
Capitolo 27: *** Ho bisogno di te ***
Capitolo 28: *** Ti desidero... pazzamente ***
Capitolo 29: *** Un altro tipo di amore ***
Capitolo 30: *** Adoro i tuoi capelli ***
Capitolo 31: *** Sei forte, lo so ***
Capitolo 32: *** Dobbiamo parlare ***
Capitolo 33: *** Mi piace il Lewis felice ***
Capitolo 34: *** Una festa un po' movimentata ***
Capitolo 35: *** Una confessione da fare - Parte I ***
Capitolo 36: *** Vorrei solo un po' di pace ***
Capitolo 37: *** Mi hai tradito Olive? ***
Capitolo 38: *** Un futuro promettente ***
Capitolo 39: *** Un momento davvero speciale ***
Capitolo 40: *** Una notte di ordinaria follia ***
Capitolo 41: *** Un piccolo aiuto ***
Capitolo 42: *** Una festa esotica ***
Capitolo 43: *** Mi hai salvato ***
Capitolo 44: *** Relazioni diverse ***
Capitolo 45: *** L'omino verde ***
Capitolo 46: *** Buona Pasqua ***
Capitolo 47: *** Una crisi isterica ***
Capitolo 48: *** Una confessione da fare - Parte II ***
Capitolo 49: *** Una fine perfetta ***
Capitolo 50: *** Benvenuto a Parigi ***
Capitolo 51: *** Amiche per tutta la vita ***
Capitolo 1 *** Trattandosi di Olive tutto è possibile ***
1
Trattandosi
di Olive tutto è possibile
Le protagoniste
di questo romanzo sono cinque ragazze, tutte migliori amiche e nate a
Londra, ma residenti a Parigi.
Elizabeth Emilie
Savile, o semplicemente Liz, è quella più seria e
tranquilla del gruppo, ma diventa anche estroversa quando riesce a
conoscere meglio una persona. È l’unica vergine
tra le ragazze.
È una
ragazza magra, con i capelli castani molto lunghi e gli occhi verdi, ed
è piuttosto bassa, circa 1.57 cm. È la classica
ragazza bassa, ma molto carina e dolce.
La sua passione
è quella di cucinare, soprattutto i dolci.
È
nata il 24 settembre 1996.
Melissa Diane
Crabbe, o semplicemente Melissa, è una ragazza dal carattere
un po’ malinconico e che non sorride molto spesso, ma
è anche piuttosto estroversa.
È una
ragazza magra, con i capelli biondo dorato, corti fino alle spalle, e
con gli occhi marroni, ed è alta 1,65 cm.
Melissa
è una ragazza che bisogna conoscerla bene per capire che in
realtà è una persona meravigliosa e che vuole un
mondo di bene alle persone a lei vicine, tra cui le sue migliori
amiche, ovviamente. Ed è di una bellezza particolare, quasi
misteriosa si potrebbe dire.
La sua passione
è la musica, qualsiasi tipo di musica, e suona la chitarra
sia elettrica che classica, e sa anche cantare.
È
nata il 10 giugno 1996.
Olive Edith
Fowles, o semplicemente Olive, è la classica ragazza che si
potrebbe definire “troia”, perché pensa
in qualsiasi momento al sesso e ama gli uomini, da quelli
più giovani a quelli più vecchi di lei. Riesce in
ogni modo a sedurli e a portarseli a letto. Non ha mai confessato alle
altre ragazze a che età ha perso la verginità,
perché pensa che potrebbero rimanere scioccate. Ovviamente
è molto estroversa e anche ribelle.
È una
ragazza molto magra, con i capelli castano chiaro molto lunghi e gli
occhi azzurri, ed è piuttosto alta, circa 1,68 cm.
Olive
è una ragazza dalla bellezza mozzafiato. Quel tipo di
ragazza che quando la guardi ne rimani incantato e letteralmente a
bocca aperta.
La sua passione,
appunto, è il sesso e gli uomini.
È
nata il 13 gennaio 1996.
Lucille Isabelle
Forester, o semplicemente Lux, è una ragazza emotiva e con
un carattere fragile. Anche lei, come Melissa, a volte è
triste, ma è comunque una ragazza piuttosto estroversa.
È una
ragazza magra, con i capelli rossi, non naturali, molto lunghi, e gli
occhi marroni, ed è alta più o meno come Melissa,
circa 1,63 cm.
È una
ragazza semplice, che si adatta ovunque, ed è anche carina.
La sua passione
sono gli animali, infatti, in casa ha due cani e due gatti.
È
nata il 16 luglio 1996.
Infine Alexandra
Lydie Hollis, o semplicemente Lexi, è una ragazza con un
carattere forte e che non si arrende facilmente. È molto
altruista e aiuta sempre le altre ragazze nel momento del bisogno.
È una
ragazza magra, con i capelli biondi molto lunghi, con delle
mèche fuxia sulle punte, ma solo dalla parte sinistra, e con
gli occhi marroni, e anche lei, come Liz, è piuttosto bassa,
più o meno 1,59 cm. Anche Lexi è una ragazza
semplice e carina.
Anche lei, come
Lux, ha la passione per gli animali, infatti, fa volontariato in un
canile di Parigi, ed è proprietaria di un cane.
È
nata il 21 marzo 1996.
Tutte queste
cinque ragazze hanno la particolarità di essere figlie
uniche e amiche sin dalla nascita; infatti, i loro padri sono amici sin
da quando erano giovani, e dopo qualche anno che le ragazze sono nate
si sono trasferiti a Parigi con tutta la famiglia, visto che le loro
mogli sono proprio di Parigi.
Inoltre hanno
una passione che le accomuna: tutte e cinque sono fans sfegatate dei
One Direction, una band anglo-irlandese formata da cinque ragazzi dai
diciotto ai venti anni, che ha partecipato ad X Factor UK ed
è arrivata terza.
Ognuna di loro
ha un preferito e per ognuna è diverso. Quello di Liz
è Liam, quello di Melissa è Zayn, quello di Olive
è Harry, quello di Lux è Niall e, infine, quello
di Lexi è Louis.
Con
l’inizio del nuovo anno scolastico, le cinque ragazze
cominceranno la loro vacanza studio a Los Angeles, negli Stati Uniti,
dove rimarranno per un anno.
Ognuna di loro
alloggerà nella casa di una famiglia e frequenteranno il
liceo di Santa Monica.
Ci manca meno di
un mese alla fine della scuola, e siamo all’8 giugno.
Le cinque amiche
si alzano alle sette per essere a scuola un’ora dopo.
In casa Crabbe,
quando Melissa si alza, va in bagno e poi in cucina per fare colazione,
e quando arriva c’è sua madre che, appena la vede,
le dice:
<<
Ciao, tesoro. >>
Melissa saluta
sua madre con la mano e la testa bassa. Prende la sua solita tazza, il
latte e i Corn Flakes, si siede e fa colazione.
Sua madre,
Marion, che sta prendendo il caffè, le chiede:
<<
Vuoi che ti accompagni io a scuola? >>
<<
No, prendo la metro come tutte le mattine. >> risponde
Melissa.
<<
Sei sicura? >>
<<
Sì. >> risponde Melissa, mangiando i Corn
Flakes che aveva appena tirato su col cucchiaio, dalla tazza.
<<
D’accordo. >>
Marion beve un
sorso di caffè e chiede alla figlia:
<<
Allora quanta gente ci sarà alla festa sabato?
>>
<<
non lo so, ma parecchia. >> afferma Melissa.
<<
Bene. >>
Marion finisce
di bere l’ultimo sorso di caffè e dopo saluta la
figlia, dicendole che si rivedranno per cena.
In casa Savile,
Liz si alza in perfetto orario e, come tutte le mattine, fa colazione
con una tazza di caffè e due croissant, uno al cioccolato e
uno alla crema.
Mentre sta
facendo colazione arrivano i suoi genitori, che già di prima
mattina iniziano con le smancerie.
<<
Mamma, papà, sto mangiando. Potete baciarvi da
un’altra parte? Tutte le mattine è sempre la
stessa storia. >> dice Liz un po’ disgustata.
Aurore, la madre
di Liz, le dice:
<<
E tutte le mattine noi ti ripetiamo che non lo facciamo apposta, ci
viene naturale. >>
Burt, il padre
di Liz, continua la conversazione aggiungendo:
<<
Quando sarai sposata lo capirai, tesoro, vedrai. >>
<<
Sarà… >> risponde Liz, non molto
convinta.
<<
Fidati, amore. >> continua Aurore.
I genitori di
Liz continuano a baciarsi e Liz si alza dicendo:
<<
Meno male che ho finito di fare colazione. Mi fate venire la nausea.
>>
Liz posa la
tazza di caffè nel lavello e se ne va, disgustata.
In casa
Forester, quando Lux apre gli occhi, trova i suoi due cani ai piedi del
letto e due gatti che dormono sul tappeto.
Li accarezza e
poi si alza.
In casa Hollis,
anche Lexi si sveglia con il suo cane sul suo letto e sorride pensando
che è già venerdì.
Infine, in casa
dei Fowles, Olive è ancora nella pace dei sensi quando sua
madre va in camera sua e urlando le dice:
<<
Olive! Svegliati! È tardissimo! >>
Apre gli occhi
di scatto e urla a sua madre:
<<
Che cazzo urli, mamma?! >>
Si volta verso
il comodino e, dopo aver visto l’orario sulla sveglia, dice:
<<
Cazzo! Le sette e mezzo! È tardissimo! >>
Si tira su dal
letto molto velocemente, va in bagno e si veste e si trucca in cinque
minuti.
Mentre si veste,
la madre va in camera sua e le dice:
<<
Non fai colazione? Se vuoi, ti firmo il ritardo io e ti porto anche a
scuola? >>
<<
No, se faccio un altro ritardo mi sospenderanno. >> dice
scocciata Olive.
Mentre Olive si
allaccia la zip degli stivali, Claudie, sua madre, le risponde:
<<
D’accordo, allora fai presto. >>
Claudie guarda
gli stivali che la figlia si è appena messa e le dice:
<<
Ti metti quelli? Sono un po’ alti per andare a scuola.
>>
<<
È tardi, mamma. >> dice Olive soddisfatta di
aver scelto un paio di stivali che effettivamente non sono proprio
adatti ad andare a scuola.
Olive prende la
borsa, saluta la madre in un attimo ed esce di casa, e corre dritta
verso la fermata della metro che la porterà a scuola.
Dopo circa dieci
minuti che è sulla metro, sale un ragazzo, e, appena lo
vede, gli va incontro e gli tocca il sedere.
Lui si volta
subito e dice:
<<
Olive. >>
Lei lo saluta
con un << hey >> e poi i due si danno un
bacio veloce e lui le chiede:
<<
Stai andando a scuola, vero? >>
<<
Sì, purtroppo sì. Tu anche, vero?
>>
<<
Sì.”
Pierre si guarda
intorno un attimo e dice:
<<
Ci sono due posti, andiamo a sedere. >>
Dopo essere
seduti, Olive si avvicina a lui e inizia a baciarlo.
Mentre si
baciano, lui le tocca una coscia e la gente li guarda piuttosto male.
Quando smettono,
è perché sono arrivati alla fermata dalla scuola,
e così scendono.
Possiamo dire
che Pierre è il ragazzo di Olive, o almeno così
lei lo considera, anche se non fanno altro che fare sesso e baciarsi
ovunque, e non sono mai usciti insieme per un vero appuntamento.
Quando le altre
ragazze arrivano davanti alla scuola, trovano Olive e Pierre che si
baciano.
<<
Olive! >> la chiama Lux.
Olive allontana
Pierre da sé e va ad abbracciare le ragazze.
<<
Come cavolo ti sei vestita stamattina? E quelli? >>
chiede Lexi osservando gli stivali dell’amica.
<<
Cosa volete? Oggi è venerdì e il
venerdì si fa festa, lo sapete. E poi stamattina mi sono
alzata con mezz’ora di ritardo. >> si
giustifica Olive.
<<
Quella gonna è talmente corta che se ti pieghi un
po’ in avanti ti si vede anche il buco del culo.
>> dice ridacchiando Lux.
<<
Appunto. >> risponde soddisfatta Olive.
Quando entrano
in aula, un loro compagno di classe, rivolgendosi a Olive le dice:
<<
Mi piace quella gonna. Perché non vieni con me in bagno un
attimo? Facciamo presto. E quando inizia la lezione, mettiti seduta
davanti a me così posso apprezzare il panorama.
>>
<<
Non farò sesso con te, Mathieu, né ora
né fra tremila anni! >> gli risponde Olive,
soddisfatta.
Due ore dopo,
durante la lezione di matematica, le cinque amiche, sedute vicine,
bisbigliano qualcosa inerente alla festa di compleanno di Melissa, e il
professore, il signor Girard, le rimprovera dicendo loro:
<<
Ragazze, smettetela di parlare! Questa roba ci sarà
nell’ultima verifica della settimana prossima, e se volete
passare l’anno, sarà meglio per voi che seguiate.
>>
Lux, parlando a
nome delle altre ragazze, dice:
<<
Ci scusi. >>
Quando la
lezione di matematica finisce, inizia quella di storia.
Durante la
lezione, Olive chiede di andare al bagno, ma in realtà ha un
piano diverso, perché s’incontra con Pierre.
Quando arriva
nello spogliatoio, Olive si guarda intorno e chiama:
<<
Pierre? Pierre? >>
Pierre sbuca
all’improvviso e dice:
<<
Eccomi. >>
Olive gli salta
addosso ed iniziano a baciarsi.
<<
Andiamo in bagno, che almeno non ci vedrà nessuno.
>>
Pierre e Olive
raggiungono il bagno e si chiudono dentro un gabinetto, un attimo dopo
iniziano a baciarsi e si siedono sul water.
Mentre sono
seduti sul water, tra un bacio sul collo e l’altro, Pierre le
chiede:
<<
Stasera dove vuoi andare? >>
<<
Non lo so, parliamone dopo. >> gli risponde velocemente
Olive.
<<
Okay, ma sei sicura che nessuno ci sentirà? >>
<<
Sì. Stai zitto, altrimenti non avrai quello che mi hai
chiesto. >>
<<
Okay okay, sto zitto. >> risponde Pierre e un attimo dopo
riprende a baciarla.
Nel frattempo,
una ragazza compagna di classe di Olive, entra in bagno e sente dei
lamenti. Così si avvicina alla porta del gabinetto da dove
provengono e li ascolta meglio.
Poco dopo
ritorna in classe e dice quello che ha sentito alle sue compagne di
classe.
<<
Non indovinerete mai cos’ho appena sentito nel bagno delle
ragazze… >> dice soddisfatta Brigitte.
<<
Cosa? Spara! >> chiede curiosa Camille
<<
Qualcuno stava facendo sesso. Sentivo dei lamenti. >>
afferma Brigitte
<<
Dici sul serio? >> chiede Céline scioccata.
<<
Sì, ma non li ho visti in faccia. Ho solo sentito i lamenti.
>> risponde Brigitte.
Lux, Melissa,
Lexi e Liz si guardano a vicenda, capendo che sicuramente
c’è Olive dietro tutto questo.
<<
Chissà chi poteva mai essere? >> chiede
Mathieu ridacchiando.
<<
Forse Olive? >> risponde Albert.
<<
Quella si è fatta quasi tutti i ragazzi
dell’ultimo anno. Mi chiedo perché se la fa con
quelli più grandi e non con quelli della sua età.
>> si chiede David.
<<
Sono convinto che in questo mese me la farò
anch’io. >> dice Mathieu.
<<
Ne sei davvero convinto, amico? Te l’ha detto chiaro e tondo
che non farà mai sesso con te. >> gli risponde
David.
<<
È solo una scusa, non ti preoccupare che me la
farò. >> risponde soddisfatto Mathieu.
<<
Convinto tu, amico. Comunque una passatina me la farei
anch’io. Oggi è venuta a scuola con una gonna
così corta che se si piega un po’ in avanti le
vediamo anche la vagina, e poi quegli stivali sono parecchio da troia.
>> dice divertito Albert.
<<
Appunto. Tanto con quello là con cui sta adesso ci fa solo
sesso. >> dice Mathieu.
<<
Quello che sta facendo adesso nel bagno delle ragazze. >>
dice David.
<<
Però lo invidio quello lì. Sapete, ho sentito
dire che una volta è uscita senza mutande. >>
dice felice Albert.
<<
Che culo infinito che ha quello là. >> dice
amareggiato Mathieu.
<<
Ragazzi, non tutto quello che si dice in giro è vero. Come
quando avevate sentito che io avevo scopato con uno
dell’ultimo anno a una festa. Non era per niente vero, a
malapena abbiamo parlato quella sera. >> confessa Camille.
<<
Trattandosi di Olive tutto è possibile. >>
dice Mathieu.
<<
Concordo, amico.” Dice David.
Mathieu e David
si danno un “cinque”.
<<
Lasciamo perdere. >> dice semplicemente Camille.
Quando Olive
torna in classe e si siede al suo posto, Mathieu le dice:
<<
Ti sei divertita al cesso? >>
<<
Sì, tantissimo se questo ti interessa. >>
risponde lei.
<<
So che prima o poi, entro la fine della scuola, riuscirò a
scoparti pure io. Anche se hai detto che non succederà mai,
io so che è il contrario. >> le dice Mathieu.
<<
Non ci sperare, Mathieu. >>
<<
Adoro quando dici il mio nome. >> dice Mathieu.
Olive lo guarda
disgustato e un attimo dopo Melissa le dice:
<<
Abbiamo sentito quello che hai combinato nel cesso delle ragazze, ti
pare normale? >>
Olive si volta
verso le amiche e risponde loro, dicendo:
<<
Che c’è, ragazze? Me la sono spassata un
po’ con Pierre. Dobbiamo scopare finché possiamo,
perché a settembre ho paura che faremo le suore di clausura
a Los Angeles. >>
<<
Noo, io credo di no. Andiamo a fare una vacanza studio, non andiamo
mica in un convento. >> dice Lux.
<<
Sì, infatti. Farai sesso anche in America, Olive, sono
sicura che sarà così. >> dice Liz,
per rassicurare l’amica.
<<
Concordo con Liz. >> dice Melissa.
<<
Già. Farai sesso Olive, non ti preoccupare. >>
aggiunge Lexi.
<<
Se lo dite voi, ragazze, allora mi fido. >> dice Olive.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Le ragazze vogliono solo divertirsi ***
2
Le
ragazze vogliono solo divertirsi
Il giorno dopo,
sabato 9 giugno, le ragazze possono stare tranquillamente a letto
perché non c’è scuola di sabato.
Quando la madre
di Olive, la signora Fowles, nota l’orario
nell’orologio in sala, va subito in camera della figlia per
svegliarla.
Quando
però cerca di aprire la porta la trova chiusa,
così bussa e dice:
<<
Olive! Svegliati! È già mezzogiorno e mezzo!
>>
Bussa altre due
volte, urlando il nome di figlia, e poi se ne va.
Olive si sveglia
all’improvviso, svegliando così anche Pierre, che
è nel letto con lei.
<<
Che cosa vuoi? >> chiede bruscamente Pierre.
<<
Mia madre è venuta a svegliarmi. >> risponde
Olive.
<<
Ma che ore sono? >> chiede Pierre sfregandosi gli occhi.
Olive si volta
per vedere l’ora nella sveglia sul suo comodino e dice:
<<
Mezzogiorno e mezzo. >>
<<
Oh cazzo, forse è meglio che vada, prima che mia madre si
accorga che non ho passato la notte a casa. >> dice
Pierre alzandosi velocemente dal letto e iniziandosi a vestire.
<<
Mi meraviglio che non se n’è già
accorta. >> dice lei tranquilla.
<<
Ah, per forza, ho chiuso la porta a chiave. >> risponde
lui mentre si infila i jeans.
Intanto Olive si
alza dal letto e raccoglie la sua biancheria intima dal pavimento e se
la infila.
Quando Pierre ha
finito di vestirsi, lui e Olive si avvicinano alla porta e lei la apre
con la chiave.
<<
Ci vediamo stasera alla festa, allora. >> lo saluta lei.
<<
Certo. >> risponde lui prima di darle un bacio e
sgattaiolare via senza farsi vedere.
Dopo che Pierre
è uscito, Olive richiude la porta a chiave, si volta e nota
che la sua stanza è un po’ in disordine. Vede un
preservativo per terra, vicino al suo letto, così si
avvicina e lo butta nel cestino sotto la scrivania.
Olive si
avvicina allo specchio e, guardandosi, esclama:
<<
Oddio! Sono conciata proprio male. >>
Olive
è tutta spettinata ed è in biancheria intima, con
tanto di perizoma.
La festa di
compleanno di Melissa sarà al Cab, un nightclub della
città, e inizierà alle 23, senza un orario di
fine. Alla festa ci sarà quasi tutta la gente del liceo che
frequentano le ragazze, il Jean-Baptiste-Say.
Quando le cinque
amiche arrivano al nightclub, tutti gli occhi sono puntati su di loro e
sui loro corpi praticamente messi nudi.
Pierre va loro
incontro e alcuni compagni di classe delle ragazze lo seguono subito.
<<
Sei meravigliosa stasera. >> le dice Pierre stringedosela
a sé e baciandola.
<<
Grazie. >> gli risponde lei con un sorriso.
<<
Vieni a ballare? >>
<<
Certo. >>
Olive si
allontana con Pierre e intanto arrivano Mathieu, David e Albert, che
iniziano a chiacchierare con Liz, Melissa, Lux e Lexi.
Mentre Olive sta
ballando con Pierre sulla pista da ballo, tutti li guardano
perché sono appiccati l’uno all’altra,
si toccano e si baciano in modo poco decoroso.
Mathieu,
guardandoli, dice:
<<
Prima o poi me la farò Olive, ne sono più che
sicuro. >>
<<
Non credo che lei sia molto d’accordo con quello che hai
appena detto. >> dice Melissa.
<<
Già, e poi lei fa già sesso con Pierre.
>> continua Liz.
<<
Sì, infatti. >> dice Lux.
<<
Uno più, uno meno… >> dice
tranquillamente Mathieu.
<<
Non ci sperare troppo, Mathieu. >> gli dice Lexi.
<<
Magari non questo mese, ma prima che partiate per gli Stati Uniti, me
la sarò scopata, ne sono certo. Lei mi desidera, anche se
non lo vuole ammettere. >> dice lui convinto.
<<
Tu sei fissato, caro mio. >> dice Lux.
<<
Sì, anche troppo fissato. >> conferma Liz.
David, Albert e
le ragazze scoppiano a ridere all’improvviso, mentre Mathieu
continua a fissare Olive che balla con Pierre.
<<
Allora, ragazze, dove andrete quest’estate? Avete
già dei piani prima di partire per gli Stati Uniti?
>> chiede Albert.
<<
Direi proprio di sì. Andremo da mia zia a Nizza, tra la fine
di luglio e l’inizio di agosto, penso per due settimane.
>> dice tutta felice Lux.
<<
Nizza? Wow. >> afferma Albert.
<<
Già, io non ci sono mai stata. Lux dice che è
bellissima. >> dice Liz.
<<
Lo è, ci sono stato anch’io l’estate
scorsa. È veramente bella e poi c’è
caldo. >> conferma David.
<<
Già, lì si sta benissimo d’estate.
>> dice Lux.
Poco dopo
Mathieu, David, Albert e le ragazze raggiungono la pista da ballo.
Le ragazze si
scatenano a ritmo di musica sulla pista da ballo e quando è
mezzanotte, tutti fanno gli auguri a Melissa.
Dopo aver
ballato tanto, Olive fa una pausa e va a prendere qualcosa da bere al
bar, così Mathieu la raggiunge e quando arriva
lì, le dice:
<<
Hey. >>
Olive si volta e
gli risponde:
<<
Ma che fai? Mi segui? >>
<<
No. >>
Mathieu la
guarda e lei gli dice:
<<
Te l’ho già detto Mathieu, non farò
sesso con te. >>
<<
Succederà mia cara Olive, so che succederà. Prima
che tu parta per l’America succederà,
perché non sai resistere al mio fascino. >>
dice Mathieu tutto convinto.
<<
Ma smettila, Mathieu. Tu sei tutto tranne che affasciante.
>> dice ridacchiando Olive.
<<
Vedremo chi ha ragione, tesoro. >> dice Mathieu con una
faccia perversa.
Mathieu si
avvicina a lei e, mentre la guarda negli occhi, le accarezza una
coscia. Lui si avvicina al suo orecchio e le sussurra:
<<
Sai sempre dove trovarmi se hai intenzione di fare qualcosa stanotte,
anche solo un piccolo servizietto. >>
Olive fa la
faccia disgustata e Mathieu, andandosene, la guarda mentre agita la
lingua, e dopodiché si volta.
Quando Olive
torna sulla pista da ballo, non trova le sue amiche, così
raggiunge il loro tavolo e, infatti, le trova lì.
Quando arriva,
si mette a sedere, accavalla le gambe e dice:
<<
Mathieu è davvero fissato. Poco fa, quando ero al bar, mi ha
accarezzato una coscia e mi ha sussurrato una cosa
all’orecchio. >>
<<
Beh, tu non sei da meno, Olive. >> dice Albert.
<<
Sì, ma lui pensa davvero che scoperemo, cosa assolutamente
falsa, perché non accadrà mai. >>
dice lei disgustata.
<<
Ma lo sai, lui è convinto di moltissime cose. Lascialo
essere convinto e basta. >> risponde Albert.
Olive fa
spallucce e dopo propone alle ragazze di ballare.
<<
Ma voi non vi stancate mai di ballare? >> chiede David.
Mentre le
ragazze si alzano, Olive si volta e risponde dicendo:
<<
Lo sai… le ragazze vogliono solo divertirsi. >>
David sorride e
le ragazze si allontanano dal tavolo.
La serata
continua ballando vari tipi di musica, da quella degli anni
’80 a quelli dei giorni nostri, bevendo, chiacchierando e per
Olive slinguazzando Pierre.
Il
lunedì di due settimane dopo, la professoressa di
matematica, la signora Bonnet, consegna le verifiche corrette, fatte la
settimana precedente, ai suoi alunni.
Quando la
verifica arriva nei banchi delle ragazze, tutte hanno preso un buon
voto, tranne Olive, che ha preso un’insufficienza.
<<
Com’è andata? >> chiede subito Lexi.
<<
Bene. Voi? >> dice Liz.
<<
Bene. >> risponde Lexi.
<<
Bene, ovviamente. >> risponde anche Lux.
<<
Bene anche a me. Olive? >> chiede infine Melissa.
<<
Male, ovviamente. Lo sapete ragazze, sono negata in matematica.
>> risponde Olive.
<<
Noi ti abbiamo offerto il nostro aiuto, ma tu hai sempre rifiutato.
>> afferma Liz.
<<
Lo so. Ma in fondo non è la fine del mondo. Sono andata
alcune volte alla lavagna e mi ha messo dei voti positivi, quindi direi
di riuscire a essere promossa tranquillamente. >> dice
tranquillamente Olive.
<<
Sì, ma hai anche preso dei brutti voti. >>
dice Lux, più preoccupata di Olive.
<<
Non ne fate un dramma, ragazze. >> le tranquillizza Olive.
Quando la
lezione finisce, mentre le ragazze stanno uscendo dall’aula,
la professoressa Bonnet ferma Olive dicendole:
<<
Olive, avrei bisogno di parlarti! Vieni qui un attimo! >>
Olive si volta e
dice:
<<
D’accordo. >>
Si gira verso le
ragazze e dice loro:
<<
Arrivo. >>
<<
Ti aspettiamo qui. >> dice Liz.
Olive accenna un
sorriso e raggiunge la cattedra della professoressa.
La professoressa
Bonnet, mostrando la verifica a Olive, inizia il discorso dicendole:
<<
Senti, Olive… da come hai potuto vedere, hai preso un altro
brutto voto e se non recuperi entro la fine dell’anno, non
sarai promossa e non potrai andare in America. >>
<<
Sta dicendo sul serio? Mi ha messo dei voti positivi quando sono venuta
alla lavagna, pensavo di non avere problemi. >> dice
Olive preoccupata.
<<
Sì, sono seria, Olive. Devi recuperare se vuoi essere
promossa, assolutamente. >> risponde la prof Bonnet.
<<
E come posso fare? Sono negata, non so fare niente. L’ha
visto anche lei che ho sbagliato praticamente tutta la verifica.
>> chiede Olive ancora più preoccupata di
prima.
<<
Sì, ma non c’è nessuno che
può darti una mano? Le tue amiche, ad esempio, hanno preso
tutte un bel voto, e Lux è molto brava. >>
risponde la prof Bonnet.
<<
Sì, loro potrebbero aiutarmi, ma non so se io
riuscirò a prendere un bel voto, non so se capisce cosa
intendo. >> dice Olive.
<<
Sì. Intendi dire che non sei capace di fare niente in
matematica, ma non è così, basta che ci metti un
po’ d’impegno e la smetti di pensare ad altro.
Concentrati sugli esercizi e vedrai che andrà bene.
>> dice la prof Bonnet.
<<
Quando potrò recuperare, allora? Voglio essere promossa e
andare in America, assolutamente. Non voglio rimanere qui mentre le mie
amiche se ne vanno in America. >> chiede Olive.
<<
La settimana prossima. Possiamo fare durante le due ore di educazione
fisica, così non perderai nessun’altra lezione.
>> dice la prof Bonnet.
<<
Va bene. >> risponde Olive rassegnata.
<<
Okay, allora ti aspetto durante quelle due ore in questa aula, e, mi
raccomando, studia e fatti aiutare dalle tue amiche, soprattutto da Lux
che è molto brava. Mi raccomando Olive. So che puoi farcela.
>> la rassicura la prof Bonnet.
<<
Grazie, signora Bonnet. Arrivederci. >>
<<
Ciao, Olive. >> la saluta la prof Bonnet.
Quando Olive
raggiunge le sue amiche, che sono state a guardare tutta la scena, ma
non hanno sentito niente, Liz le chiede:
<<
Allora? Che ti ha detto? >>
<<
Che devo recuperare, altrimenti mi bocceranno e non potrò
andare in America. Recupererò la settimana prossima, durante
ginnastica. A questo proposito… vi devo chiedere un enorme
favore, ragazze. >> dice Olive un po’ titubante.
<<
Certo che possiamo aiutarti, Olive. >> dice Lux ancora
prima che Olive chiede loro di aiutarla.
<<
Grazie, grazie, grazie. >> dice lei facendo un respiro di
sollievo.
<<
È il minimo che possiamo fare. >> dice Liz.
<<
Sì, infatti. >> le sorride Melissa.
<<
Puoi sempre contare su di noi, tesoro. >> la rassicura
Lexi.
<<
Mi hai tolto le parole di bocca, Lexi. >> dice Liz.
<<
Venite qui. >> dice loro Olive, aprendo le braccia e
abbracciando le sue migliori amiche.
La settimana
seguente, quando suona la campanella di fine della lezione di storia e
inizio delle due ore di lezione di educazione fisica, Lux, rivolgendosi
a Olive, le dice:
<<
Vedrai che ce la farai Olive. Noi abbiamo fiducia in te.
>>
<<
Esatto. >> dice Liz.
<<
Abbiamo studiato insieme a te per più di una settimana,
quindi sei pronta. >> dice Melissa.
<<
Esatto, lo sei. Sei pronta per recuperare. >> dice
convinta Lexi.
<<
Grazie, ragazze, vi voglio bene, non sapete quanto. >>
dice Olive guardando fiera le sue migliori amiche.
Gli alunni si
alzano dalle loro sedie ed escono dall’aula.
Olive resta
seduta e anche le ragazze.
<<
Non andate in palestra? >> chiede lei.
<<
Per il momento no, ti vogliamo sostenere. Staremo fuori dalla porta e
quando avrai bisogno di sentirti forte guarda verso di noi e ti
sorrideremo. >> dice sorridendole Lux.
<<
Come potrò ringraziarvi, ragazze? >> chiede
Olive.
<<
Non ce né bisogno, Olive. >> risponde Lux.
<<
Vi voglio bene. >> afferma Olive.
Olive porge la
mano con il palmo rivolto verso il basso alle ragazze e dice loro:
<<
Una per tutte. >>
Le ragazze
mettono le loro mani, una per una, sopra quella di Olive, e insieme
dicono:
<<
Tutte per una. >>
Se le stringono
e si guardano, e dopo lasciano le mani.
Poco dopo arriva
la professoressa di matematica, che vedendo le ragazze sedute, dice
loro:
<<
Che ci fate qui voi altre? È solo Olive che deve recuperare.
>>
<<
Lo sappiamo, ma vogliamo starle vicina per sostenerla. Staremo
lì dalla porta buone buone, lo promettiamo. >>
risponde Lux.
<<
Ragazze, non potete stare tutto il tempo qui, avete lezione in
palestra. >> risponde loro la prof Bonnet.
<<
Lo sappiamo, ma vogliamo rimanere per Olive, non ci importa di fisica.
>> dice Lexi.
<<
Esatto. Dobbiamo sostenerla. >> continua Liz.
<<
Sempre e comunque. >> afferma Melissa.
<<
D’accordo, ragazze, uscite però, altrimenti Olive
non potrò iniziare. >> dice loro la prof
Bonnet.
Le ragazze si
alzano e abbracciano Olive, e raggiungono la porta.
Prima che le
venga consegnata la verifica, Olive guarda le ragazze e loro le
sorridono.
Appena la
verifica è davanti ai suoi occhi, Olive dà
un’occhiata veloce a tutti gli esercizi e sa di saperli fare.
Olive guarda di
nuovo verso le ragazze e sorride loro e anche loro le sorridono.
Dopo circa
mezz’ora, mentre Olive sta facendo la sua verifica e le
ragazze la stanno guardando sulla porta, arriva da dietro la
professoressa di fisica, la signora Duval, che dice loro:
<<
Ragazze! >>
Le ragazze
sussultano e si voltano subito.
<<
Cosa ci fate ancora qui? Perché non siete in palestra?
>> chiede la prof Duval.
<<
Olive sta recuperando la verifica di matematica per poter essere
promossa e vogliamo sostenerla. >> risponde Lexi.
<<
E non potete sostenerla stando in palestra? C’è
lezione. >> chiede la prof Duval.
<<
Avanti prof, siamo amiche dalla nascita e ci sosteniamo sempre. Ci
lasci stare qui, per favore? >> chiede Liz speransoza.
<<
Olive ha bisogno di noi. >> continua Melissa.
<<
Esatto. Se stiamo qui, le andrà bene. >> dice
Liz.
La professoressa
le guarda e dice loro:
<<
D’accordo, va bene, rimanete pure qui, tanto questa
è l’ultima lezione e non si fa niente
d’importante. >>
Tutte insieme la
ringraziano e la prof torna in palestra.
Olive, che ha
visto tutta la scena, le guarda preoccupate e le ragazze alzano il
pollice, in modo da farle capire che va tutto bene.
Dopo
un’ora e quaranta minuti, circa, Olive consegna la verifica,
sicura di sé, e la prof inizia a correggerla, mentre le
ragazze entrano e abbracciano Olive.
Un quarto
d’ora dopo la prof alza la testa e, voltandosi verso Olive,
le dice:
<<
Vieni qui, Olive. >>
Olive raggiunge
la professoressa, che le mostra un errore in un esercizio, e dopo le
dice:
<<
In ogni caso, questo è un bel sette. Complimenti, Olive, hai
recuperato. >>
<<
Dice sul serio? >> chiede Olive un po’
preoccupata e un po’ felice.
<<
Sì, sarai promossa. Bravissima. >> la
rassicura la prof Bonnet.
Olive esulta
dalla felicità e si volta verso le sue amiche, che le
corrono incontro e si abbracciano talmente forte da farsi male.
Dopo
l’abbraccio, Olive ringrazia la prof ed escono
dall’aula tutte insieme.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** A un'altra estate tutte insieme! ***
3
A
un’altra nuova estate tutte insieme!
Il mese di
giugno è passato talmente in fretta che quasi le ragazze non
si sono accorte che la scuola è finita e avranno quasi tre
mesi liberi.
L’ultimo
giorno di scuola è stato mercoledì 4 luglio e per
festeggiare, un compagno di classe delle ragazze ha invitato
l’intera scuola nella sua villetta, che è alla
periferia di Parigi ed ha anche la piscina riscaldata.
<<
All’uno ci buttiamo, ragazze! >> urla Lexi.
Tutte insieme
urlano:
<<
Tre… due… uno! >>
Le ragazze
prendono la rincorsa e si buttano in piscina, tutte insieme e per mano.
Liz emana un
urlo che sembra un leggere ululato e dopo aggiunge:
<<
È stato fantastico, ragazze! >>
<<
Assolutamente fantastico. >> aggiunge Lexi.
David, il
compagno di classe delle ragazze, si rivolge a loro, dicendo:
<<
Volete qualcosa da bere, ragazze? >>
<<
Sì. Dello champagne per tutte, dobbiamo festeggiare.
>> risponde Olive.
<<
Arriva subito! >> esclama Albert.
Poco dopo David
e Albert arrivano con cinque bicchieri con dello champagne dentro e li
porgono alle ragazze.
Olive alza il
suo bicchiere ed esclama:
<<
A un’altra nuova estate tutte insieme! >>
Liz, Melissa,
Lux e Lexi alzano anche loro i bicchieri, facendoli sbattere uno contro
l’altro e anche contro quello di Olive, e contemporaneamente
dicono:
<<
A un’altra nuova estate tutte insieme! >>
Dopo aver
brindato, bevono lo champagne.
Due secondi dopo
appoggiano i bicchieri a bordo piscina e raggiungono la scaletta per
salire dall’acqua.
Mentre si
asciugano i capelli, con degli asciugami, arriva Pierre, che prende per
mano Olive e le dice:
<<
Vieni con me al piano di sopra? Ho bisogno di parlarti un attimo.
>>
Olive
dà l’asciugamano ad una delle ragazze e raggiunge
il piano di sopra con Pierre.
<<
Che bisogno c’è di parlare quando possiamo fare
altro? >> chiede Olive con uno sguardo perverso.
Olive inizia a
baciarlo sulle labbra e poi sul collo, ma lui la allontana da
sé, dicendole:
<<
Olive, smettila. >>
<<
Che c’è, Pierre? >> chiede Olive.
<<
Ti voglio lasciare. >> dice di punto in bianco Pierre.
<<
Cosa? >>
<<
Ti voglio lasciare. La settimana scorsa ho conosciuto una ragazza e mi
piace, perciò ti lascio, Olive. >> risponde
tranquillamente Pierre.
Senza aggiungere
altro Pierre si allontana da Olive, ritornando al piano di sotto e lei
gli urla contro:
<<
Tu non puoi lasciarmi, perché non stavamo neanche veramente
insieme! >>
Pierre non
risponde, probabilmente perché non ha nemmeno sentito, visto
che c’è la musica alta, ma Olive aggiunge:
<<
Vaffanculo, Pierre! >>
Olive rimane
lì immobile, ma poco dopo decide di scendere al piano di
sotto.
Quando vede le
sue amiche che stanno ballando, le raggiunge subito e comincia a
ballare in modo molto provocante, da attirare l’attenzione di
molti ragazzi.
<<
Che hai, Olive? >> chiede Lexi.
<<
Niente! Perché? >> risponde Olive.
Le due ragazze
riescono a malapena a sentirsi, visto che la musica è alta.
<<
Sei strana! >> eslcama Lexi.
<<
Ti stanno guardando tutti! >> dice Liz.
<<
Meglio, perché adesso sono ufficialmente single!
>> confessa Olive.
<<
Cosa? Pierre ti ha mollato? >> chiede Lux.
<<
Sì, due minuti fa! >> risponde Olive.
Lux tira Olive e
Liz per un braccio, che sono vicine a lei, e Lexi e Melissa le seguono.
<<
Perché ti ha lasciata? >> chiede Lux.
<<
Dice che ha conosciuto una ragazza e che le piace, quindi mi ha
lasciata. Ma che vada a farsi fottere quello, manco stavamo insieme
veramente in fondo, facevamo solo sesso. >> risponde
schietta Olive.
<<
Che bastardo! >> eslcama Lexi.
<<
Ma sì, chissene frega, ragazze! Adesso siamo di nuovo tutte
e cinque single, come prima! >> dice felice Olive.
<<
Sicura che non ti importi? >> chiede Melissa.
<<
Ragazze, ma sapete con chi state parlando? Io sono Olive Fowles, le mie
storie sono durate massimo uno o due mesi! >> dice Olive.
<<
Sì, in effetti. >> dice Liz.
<<
Torniamo a ballare! >> esclama Olive.
Liz, Melissa,
Lux e Lexi si guardano un attimo, mentre Olive è
già a ballare accanto ad un ragazzo dell’ultimo
anno del Jean-Baptiste-Say.
Mentre ballano
quasi appiccicati il ragazzo le chiede:
<<
Come ti chiami? >>
<<
Olive! Tu? >> chiede lei.
Il ragazzo le
dice di chiamarsi Emile e un attimo dopo lui la prende per un braccio e
la porta via dalla folla che sta ballando, raggiungendo il giardino,
dove c’è la piscina.
Appena arrivano,
iniziano a baciarsi e cercano un posto dove non
c’è nessuno.
Arrivano
così sul retro della casa e, mentre si baciano, sbattono
contro il muro della casa.
Tra un bacio
sulle labbra, sul collo e sul seno, Emile le toglie il pezzo di sotto
del costume e dopo si abbassa i pantaloni e le mutande, e
successivamente la continua a baciare.
Mentre fanno
sesso, Olive emette vari gemiti di piacere ed Emile le dice:
<<
Urla piano, altrimenti ci sentiranno. >>
Olive continua a
emettere gemiti di piacere, senza neanche rendersene molto conto.
<<
Urla piano, cazzo! >> la rimprovera lui.
Quando tornano
dentro, si separano e le ragazze, vedendo Olive, la raggiungono.
<<
Ma dove sei finita? >> le chiede Liz.
<<
Stavo scopado con Emile! >> confessa lei tranquillamente.
<<
Chi? >> chiede Melissa un po’ confusa.
<<
Il ragazzo con cui ballavo prima. >> risponde Olive
<<
Ci hai già scopato? Non è possibile, Olive!
>> dice Lux.
<<
Quanto ho goduto, ragazze! Non potete capire. >> confessa
Olive.
<<
Sei un caso perso, Olive. Perché non fai sesso con Mathieu,
almeno lui non è uno sconosciuto? E poi ne vuole a pacchi da
te, lo sai. >> dice Lexi.
<<
Sì, ma io non ne voglio da lui. >> risponde
Olive.
<<
Magari è anche bravo e ben dotato. >> continua
Melissa.
Le ragazze si
guardano per un secondo e dopo scoppiano tutte insieme in una risata.
Più
tardi, mentre Olive si sta versando da bere, arriva Mathieu che inizia
a parlare con lei.
<<
Ho saputo che ti sei fatta uno dell’ultimo anno nel retro
della casa, e ho anche saputo che Pierre ti ha scaricata.
>> dice Mathieu.
<<
Come viaggiano in fretta le notizie qui. >>
<<
David e Albert ti hanno vista. >> confessa lui.
<<
Mentre scopavo? >> chiede Olive.
<<
Sì. Hanno sentito qualcuno urlare, così sono
andati a vedere e si sono goduti tutta la scena. >> dice
Mathieu.
<<
Sì, in effetti ho urlato parecchio. >>
confessa Olive.
Mathieu la
guarda per un attimo e, dopo averle dato una pacca sul sedere, le dice:
<<
Io sono sempre disponibile per una sveltina ovunque tu voglia.
>>
La guarda
un’altra volta e poi se ne va.
Dopo la festa
tutte le ragazze vanno a dormire da Lexi.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** Alzate tutta la notte ***
4
Alzate
tutta la notte
Dopo ore e ore a
parlare, in camera di Lexi, al buio, la prima ad addormentarsi
è Liz, verso le cinque e mezzo del mattino.
Mentre Olive
parla con le altre ragazze, non sentono più la voce di Liz.
<<
Liz, sei ancora sveglia? >> chiede Olive.
Liz non risponde.
<<
Credo che si sia addormentata. >> dice Melissa.
Melissa, che ha
il sacco a pelo accanto a quello di Liz, prende il suo cellulare per
illuminare il viso dell’amica, la guarda e nota che ha gli
occhi chiusi.
<<
Sì, si è addormentata. >> conferma
Melissa.
<<
Mettiamoci a dormire anche noi, ragazze. Io ho un sonno assurdo, non so
voi. >> dice Lux.
<<
Sì, anch’io. >> dice Lexi.
<<
D’accordo, però dobbiamo fare un “up all
night” una volta. >> afferma Olive.
<<
Assolutamente, ma non stanotte. >> dice Lexi sbadigliando.
<<
Sì, esatto. >> dice Melissa chiudendo gli
occhi .
<<
Esatto, non stanotte. Buonanotte, amori miei. >> conclude
Lux chiudendo gli occhi.
Un “up
all night” significa stare alzate tutta la notte, come dice
la canzone dei One Direction.
Circa otto ore
dopo, verso l’una e trenta del pomeriggio, la prima ad aprire
gli occhi è Liz.
Liz si tira su e
nota che le altre stanno ancora dormendo, così prende il suo
cellulare e lo accende.
Poco dopo, fa
partire la canzone “one thing” dei One Direction,
che tutte e cinque adorano, per farle svegliare.
La prima ad
aprire gli occhi è Lux, che canticchia, con una voce
più roca del solito.
La seconda
è Lexi, che dice:
<<
Se mi metti ‘one thing’ mi sveglio per forza.
>>
Lexi
è seguita da Melissa che canticchia anche lei insieme a Lux.
Infine si
sveglia anche Olive, che dice:
<<
V’immaginate i ragazzi che dormono tutti insieme e Harry
completamente nudo? >>
Olive inizia a
ridere come solo lei riesce a fare appena sveglia.
<<
Io me lo immagino tutte le notti prima di addormentarmi.
>> confessa Olive.
<<
Quindi anche stanotte? >> chiede Lux.
<<
Sì. >> risponde Olive.
<<
E immagino che avrai anche dei pensieri perversi su di lui?
>> chiede Liz, sapendo già la risposta
dell’amica.
<<
Ovviamente sì, ricordatevi che state parlando con me,
ragazze. >> dice Olive sorridendo.
Tutte e cinque
scoppiano in una risata.
<<
Beh, non sei l’unica ad avere certi pensieri su di lui,
amore. >> confessa Melissa.
<<
Sì, esatto. >> confessa anche Lei.
<<
Ti facciamo compagnia noi. >> continua Lux
<<
Assolutamente sì. >> conclude Liz.
Più
tardi le ragazze si preparano il pranzo e, dopo aver mangiato e messo i
piatti, i bicchieri e le posate nella lavastoviglie, si mettono comode
sul divano a guardare la tv.
Nel pomeriggio
decidono semplicemente di fare un giro al parco vicino a casa di Lexi e
poi tornano ognuna a casa propria.
Durante il
pomeriggio si sono messe d’accordo per il giorno dopo, giorno
in cui staranno alzate tutta la notte: si troveranno alle 13.30 per
pranzare al McDonald's accanto ai Giardini di Lussemburgo, per poi
andare ai giardini dopo il pranzo.
Mentre si
trovano ai Giardini di Lussemburgo, sdraiate sul prato, a guardare il
cielo, Liz dice:
<<
Ancora non mi rendo conto che tra due mesi saremo in America.
>>
<<
Non dirlo a me. >> dice Lexi osservando gli uccellini che
volano in cielo.
<<
Cedo che il prossimo sarà l’anno migliore del
mondo. >> dice Lux.
<<
Lo credo anch’io. >> continua Melissa.
<<
Assolutamente sì, sarà l’anno migliore
del mondo. Sento che succederanno un sacco di cose. >>
dice fiduciosa Olive.
<<
Lo sentiamo tutte, Olive. >> dice Lexi.
Olive si tira su
e sorride alle amiche e chiede:
<<
Dove volete andare dopo? Io opterei per le Galeries Lafayette, che ne
dite? >>
<<
Sì, un po’ di shopping ci sta tutto.
>> risponde Melissa tirandosi su a sedere.
<<
Assolutamente. >> risponde anche Lexi.
<<
Io ci sto. >> continua Lux.
<<
Anch’io. E poi dobbiamo ancora comprarci il vestito per il
matrimonio di tua zia, Lux, oggi potremmo anche comprarcene uno.
Partiamo fra tre settimane. >> dice Liz.
<<
Ah, già, è vero. Non ci siamo ancora comprate un
vestito. >> dice Lux.
<<
Credo che oggi sarà la giornata giusta, allora.
>> continua Melissa.
<<
Sì, potrebbe, ma potremmo anche comprarlo online volendo.
>> dice Olive poco convinta.
<<
Vedremo poi quando saremo lì se ci sarà qualcosa
di carino. >> dice Liz.
Dopo essere
state un po’ ai Giardini di Lussemburgo, fanno un giro al
Boulevard Saint-Michel, comprando qualcosa e poi, in metro, si recano
alle Galeries Lafayette Haussmann e ci restano per tutto il resto del
pomeriggio. Per la cena vanno a mangiare in un ristorante lì
vicino, poi vanno al cinema e in seguito in un locale a bere qualcosa,
rimanendoci fino a tarda notte.
Più
tardi, in taxi, vanno a casa di Olive e rimangono sveglie tutta la
notte.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** Ne vedremo delle belle stasera ***
5
Ne
vedremo delle belle stasera
Una settimana
dopo, sabato 14 luglio, è festa nazione in Francia, giorno
in cui nel 1889 ci fu la presa della Bastiglia, che ha segnato
l’inizio della Rivoluzione Francese, ed è anche la
Festa della Federazione del 1790, giorno dell'unità
nazionale.
In questa
giornata, le ragazze non andranno a vedere la solita parata militare
agli Champs-Elysées, che hanno già visto varie
volte, ma per pranzo andranno al Castello di Versailles, con le loro
famiglie, dove è stato organizzato un grande pic-nic sulle
rive del Grand Canal, nel parco della residenza. Ci saranno stand di
prodotti regionali, fanfare, si potrà passeggiare nel verde
e girare in barca.
L’ingresso
è gratuito ma c’è una regola da
seguire: vestirsi di bianco, in vero stile country-chic.
Nella serata,
alle 22:45, invece, le ragazze andranno a vedere i fuochi
d’artificio al Trocadéro, di fronte alla Torre
Eiffel, che dureranno circa mezz’ora e come sottofondo
musicale ci sarà la musica anni ’70 e
’80.
Quando arrivano
al Gran Canal, si vedono tantissimi banchetti, persone e si sente della
musica.
Le ragazze
abbandonano i genitori e si buttano subito sui banchetti con il cibo,
assaggiando qualsiasi cosa.
<<
Abbiamo fatto proprio bene a venire qui. >> dice Lux.
Le ragazze si
guardano intorno e notano vari tipi di persone: anziani, persone
dell’età dei loro genitori, ragazzi della loro
età e poco più grandi, e anche dei bambini.
<<
Concordo con te, Lux. I miei occhi stanno guardando un tale spettacolo
che viene da laggiù. Guardate quei ragazzi che ci stanno
guardando proprio ora. >> dice Olive, sorridendo.
Le ragazze,
disinvolte, li guardano e Liz dice:
<<
Sì, non sono male. E sono proprio cinque, come noi.
>>
<<
Già. Quello moro è mio. >> afferma
Melissa.
<<
Sì, non sono male. >> dice Lexi.
Dopo aver
mangiato e bevuto qualcosa, le ragazze fanno una passeggiata.
Più
tardi ritornano dai banchetti, ma si siedono in una delle panchine.
<<
Io ho ancora fame, ragazze. Vado a prendere qualcosa, cosa volete?
>> chiede Olive.
Le ragazze
rispondono di essere sazie, così Olive si alza e va a
prendere qualcosa da mangiare solo per sé.
Mentre
è davanti ad un banchetto, un ragazzo si avvicina e le dice:
<<
Non ti riempi mai, eh? >>
Olive si volta e
riconosce uno dei cinque ragazzi che aveva visto insieme alle altre.
<<
Sì, non sono mai sazia. >> risponde lei con un
sorrisino ammiccante.
Il ragazzo
prende in mano una fetta di torta dal vassoio, che
c’è sul banchetto, e le dice:
<<
Hai provato questa torta? È buonissima. >>
<<
Sì, l’ho provata. È buona in effetti.
>> risponde Olive.
Il ragazzo le
porge la mano e le dice:
<<
Io sono Julien, comunque. >>
Olive,
stringendogliela e guardando Julien, risponde:
<<
Olive. >>
<<
Non sei francese? >> gli chiede lui.
<<
Sì, ma mia madre è inglese. >>
risponde Olive.
<<
Wow. Quindi parli due lingue? Il francese e l’inglese?
>> chiede Julien.
<<
Esatto. >>
<<
Dimmi qualcosa in inglese, allora. >> dice lui,
sorridendo.
<<
Okay. >>
Olive ci pensa
un attimo e dopo, in inglese, gli dice che gli farebbe un bel
servizietto.
Julien sorride,
anche se non ha capito cosa gli ha detto.
<<
Quanti anni hai? >> chiede Olive.
<<
Ventidue. Tu? >>
<<
Sedici. >>
<<
Sedici? Wow, sembri più grande. >> dice lui.
<<
Lo so, me lo dicono tutti. Ma non so se sia un complimento o
un’offesa. >>
<<
Da parte mia è un complimento. >> dice lui.
<<
Grazie. >>
<<
Ti va di fare un giro? >> chiede Julien.
<<
Certo. >>
Olive si
allontana con Julien, salutando con la mano le amiche, ancora sedute.
<<
Credete che faranno qualcosa? >> chiede Liz.
<<
Non lo credo, ne sono convinta. >> risponde Lexi.
<<
Anch’io. >> risponde Lux.
<<
Già. Pompino, sesso o ditalino? Per cosa scommettete?
>> chiede Melissa.
<<
Avrei dovuto vederli da vicino per dirlo meglio, ma direi…
pompino. >> risponde Lux.
<<
Io direi… ditalino e pompino. >> risponde
invece Lexi.
<<
Io sesso. Liz? >> dice Melissa.
<<
Mmm… sesso anch’io dico. >> risponde
Liz.
<<
Cosa volete scommettere? >> chiede Melissa.
<<
Se scopano… stasera faccio vedere le mutande a Mathieu,
David e ad Albert. >> dice ridacchiando Liz.
Le ragazze se ne
escono fuori con un “uuuh”, e Melissa dice:
<<
Se scopano… io mi faccio toccare le tette da quei tre.
>>
Le ragazze
ridono come delle pazze.
<<
Se invece lui le fa un ditalino e lei un pompino…
resterò in mutande e reggiseno per… cinque
minuti, proprio sotto la Torre Eiffel. >> afferma Lexi.
Le ragazze
ridono e Liz dice:
<<
Ne vedremo delle belle stasera. >>
<<
Me la state facendo difficile, ragazze. >> dice Lux.
<<
Naah, io farò vedere le mutande a quei tre porci.
>> dice Liz ridendo.
<<
Ed io, invece, che mi farò toccare le tette da uno di quei
tre? >> dice Melissa coprendosi gli occhi con le mani.
<<
Dai… parla donna! >> dice Lexi.
<<
Okay, okay. Se invece lei gli farà un pompino…
bacerò, con la lingua, Mathieu, David ed Albert.
>> confessa Lux.
<<
Perfetto. Vedremo chi dovrà fare cosa. >> dice
Melissa.
Intanto, Olive
sta passeggiando con Julien e stanno chiacchierando.
<<
Quindi sei di Parigi? >> chiede Julien.
<<
Sì. Perché tu di dove sei? >>
chiede Olive.
<<
Di qui, di Versailles. >>
<<
Ah. Non ho mai conosciuto nessuno di Versailles, e ne ho conosciute
tante di persone. >> dice lei.
<<
C’è sempre una prima volta per tutto.
>> risponde Julien alzando un sopracciglio e guardando
Olive.
<<
Sicuro. >>
Julien e Olive
si guardano e lei gli sorride in quel modo che solo lei sa fare per
attirare un uomo.
Dopo aver
parlato, essersi guardati, Julien salta su dicendo:
<<
Sai, in realtà ho capito cosa mi hai detto prima…
in inglese. >>
<<
Davvero? E cos’ho detto? >> chiede lei.
<<
Ti farei un bel servizietto. >> risponde Julien
sorridendole.
<<
Sì, esattamente così ho detto. Non avevi detto di
non capire l’inglese? >>
<<
Veramente no, non l’ho detto, tu l’hai dato per
scontato. >>
<<
Giusto. E come mai sai l’inglese? >> chiede
Olive curiosa.
<<
Ho studiato a Oxford. >> confessa Julien.
<<
Wow. >>
I due si
guardano e un attimo dopo Olive lo prende per un braccio e si immergono
nella boscaglia vicino al vialetto.
Più
tardi, quando Olive torna al Grand Canal, da sola, trova le amiche che
parlano con quei quattro ragazzi che stavano con Julien.
<<
Ciao, ragazze. >> saluta Olive.
<<
Olive! Sei sparita. >> dice Melissa.
<<
Sì. Ho dovuto fare… alcune cose. >>
dice lei vaga.
Tutti la
guardano e uno dei ragazzi le dice:
<<
Immagino. >>
<<
Stavamo parlando con questi ragazzi. Sono così simpatici.
>> dice Lux.
<<
Tu sei quella con cui ci ha provato Julien, giusto? >>
chiede Christian.
<<
Sì, sono io. >> risponde Olive.
<<
Ha buon gusto il nostro amico. >> dice Christian.
Poco dopo,
ognuna delle ragazze si allontana con uno degli amici di Julien, e lui
poco dopo raggiunge Olive, rimasta da sola.
<<
Così avete studiato tutti e cinque a Oxford?
>> chiede Lexi.
<<
Sì, ed è stata un’esperienza
bellissima. >>
<<
Posso immaginare. Io e le mie amiche andremo un anno negli Stati Uniti.
Partiamo a settembre. >> dice tutta contenta Lexi.
<<
Wow. Stati Uniti. Che città? >> chiede curioso
Christian.
<<
Los Angeles. >>
<<
Wow, beate voi. Andrete tutte e cinque da un’unica famiglia
oppure ognuna da una diversa? >>
<<
Saremo tutte in una diversa famiglia, ma piuttosto vicino.
>>
<<
Beh, è un’ottima opportunità per delle
ragazze giovani come voi, anche per imparare l’inglese.
>>
<<
A dire la verità sappiamo tutte benissimo
l’inglese, perché i nostri padri sono inglesi.
>> confessa Lexi.
<<
Ah. Scusa, non ne avevo idea. >>
<<
Beh, non lo potevi sapere. >> gli risponde sorridendo
Lexi.
Christian le
sorride e dice:
<<
Quindi immagino che in casa parlerete due lingue? >>
<<
Sì, ed è fantastico, soprattutto di questi tempi.
>>
<<
Già. Allora non avrete problemi con la lingua.
>>
<<
Già. L’unica cosa che sarà diversa
sarà l’accento, perché abbiamo
l’accento britannico e non americano, ma sono solo dettagli.
>> dice Lexi.
<<
Sì. >>
Intanto anche
Lux e Léo stanno passeggiando.
<<
Come vi siete conosciute? >> chiede curioso
Léo.
<<
Siamo amiche dalla nascita. I nostri padri si conoscono sin da quando
sono giovani e in vacanza a Parigi hanno conosciuto quelle che poi sono
diventate le loro mogli, nonché le nostre madri.
>> risponde Lux.
<<
Wow. È una storia… diversa dalle solite, non ne
avevo mai sentita una simile. Quindi è come se foste
sorelle? >>
<<
Esatto. >>
<<
Beh, è una bella cosa. >>
<<
Già. >>
<<
Ma siete tutte uguali oppure avete caratteri diversi? >>
<<
Uguali, ma anche diverse. Liz è quella più
tranquilla, però a volte è anche estroversa
quando inizia a conoscere meglio una persona. Melissa è
appassionata di musica, qualsiasi tipo di musica, e a volte
è un po’ triste. Olive è…
beh, immagino che tu l’abbia capito. Lexi è
altruista e non si arrende mai, Poi ci sono io, invece, che sono
emotiva e amo gli animali. >> risponde Lux con un sorriso
sulle labbra.
<<
Davvero ami gli animali? Quanti ne hai a casa? >> chiede
Léo.
<<
Ho due cani e due gatti. >>
<<
Io ho un cane. >>
Lux gli sorride
e lui le restituisce il sorriso.
Melissa e Jean,
invece, sono seduti su una panchina.
<<
Quindi anche tu suoni? E cosa suoni? >> chiede Melissa.
<<
Il basso e la chitarra. >> risponde Jean.
<<
Wow. Io la chitarra sia classica che elettrica. >> dice
fiera Melissa.
<<
E chi ti ha insegnato a suonarla? >>
<<
La mia insegnante. Un giorno, quando avevo dieci anni, ho visto un
documentario in tv su una ragazza che suonava la chitarra e sono
talmente rimasta colpita che ho voluto imparare, così mi
sono iscritta a lezione di chitarra. >> dice Melissa
ricordando l’accaduto.
<<
E quindi da quanto suoni? >>
<<
Sei anni. >>
<<
Hai sedici anni? >> chiede Jean stupito.
<<
Sì. Non si vede? >>
<<
No, te ne davo almeno una ventina. >>
<<
Wow. Tu quanti ne hai? >>
<<
Ventidue. >>
<<
Li dimostri. >> afferma Melissa.
<<
Grazie. >>
Melissa fa una
leggera risatina.
<<
Vuoi dire che sono vecchio? >> chiede Jean ironico.
<<
No no, assolutamente. Anzi, è un’età
perfetta, credo. >> risponde Melissa.
<<
Forse. Dipende dai punti di vista. >>
<<
Beh, almeno puoi vivere da solo, o comunque senza i tuoi genitori. Io
devo fare avanti e indietro. Vado a casa di mia madre e a casa di mio
padre. Non so quale sia la mia vera casa. >> dice Melissa
con un po’ di tristezza.
<<
Ti capisco, anche i miei sono divorziati. Adesso però vivo
con gli altri ragazzi. >>
<<
Beati voi. Anch’io e le mie amiche pensiamo di comprare casa
tutte insieme dopo il liceo e magari andare a Londra o anche in
America, chi lo sa. Ma forse è più facile a dirsi
che a farsi. >>
<<
Beh, per mantenere una casa dovrete lavorare, questo è
sicuro. >>
<<
Ovvio. >>
Liz e Marcel,
invece, sono su una barca, che percorre il Grand Canal.
<<
Quindi mi vuoi dire che avete tutte e cinque sedici anni?
>> chiede improvvisamente Marcel.
<<
Sì. Perché? Sembriamo più grandi o
più piccole? >>
<<
Più grandi. Ve ne avrei dati diciannove, venti.
>>
<<
Grazie. E tu quanti ne hai? >> chiede Liz.
<<
Ventidue, abbiamo tutti e cinque ventidue anni. >>
risponde Marcel.
<<
L’età più bella. Intendo quella dopo il
liceo. >>
<<
Concordo. Adesso viviamo tutti insieme e lavoriamo. >>
dice fiero Marcel.
<<
Niente università? >> chiede Liz.
<<
No, non amiamo lo studio. >> risponde semplicemente
Marcel.
<<
Ah. E dove vivete? >>
<<
Qui a Versailles. >>
<<
Ah, pensavo foste di Parigi. >>
<<
No no. E voi siete di Parigi, invece? >>
<<
Sì. >>
<<
È bellissima. >>
<<
Sì, io la amo. >> dice Liz sorridendo.
<<
Chi non la ama? È una delle città più
belle e visitate del mondo. >>
<<
Già. >>
<<
Eri mai stata qui? Intendo alla Reggia. >> chiede Marcel.
<<
Sì sì, varie volte. Tu? Immagino di
sì, ovviamente. >>
<<
Sì. La prima volta che ci sono venuto avevo otto anni, ero
sempre a bocca aperta, nel vero senso della parola. >>
risponde Marcel, ricordando se stesso da bambino.
<<
Ti capisco. Anch’io lo ero quando ci sono venuta a dieci
anni. >>
<<
La Galleria degli Specchi è meravigliosa. >>
afferma Marcel.
<<
Già. Anche il giardino, però, non scherza.
T’immagini com’era vivere qui? >>
chiede Liz con l’aria sognante.
<<
Me lo sono sempre chiesto. Doveva essere proprio una vera pacchia.
>>
<<
Già. Però Luigi XIV e Maria Antonietta non hanno
fatto proprio una bella fine. >>
<<
Già. >>
Quando Julien,
Christian, Léo, Jean e Marcel se ne vanno, salutano le
ragazze e rimangono da sole, e si siedono sul prato.
<<
Allora, Olive, cos’avete fatto tu e Julien? Raccontaci tutto,
abbiamo fatto una scommessa. >> chiede Melissa.
<<
Davvero? Davvero avete fatto una scommessa? >> chiede
Olive stupita.
<<
Sì. Avanti, racconta. Che cosa avete fatto? >>
richiede Melissa.
<<
Vi lascio indovinare. >> dice lei semplicemente.
<<<
Sesso? >> chiedono Liz e Melissa.
<<
Ditalino e pompino? >> chiede, invece, Lexi.
<<
Pompino? >> chiede infine Lux.
<<
Ci hai preso Lux. >> dice Olive.
<<
Sì! Avete perso ragazze! >> dice Lux
soddisfatta di aver vinto la scommessa.
<<
No, io no, io ho detto ditalino e pompino, quindi il pompino
c’è. >> si difende Lexi.
<<
No no, lei gli ha fatto solo un pompino, quindi non vale.
>> dice Liz.
<<
D’accordo. Ma non è giusto, perché il
pompino era compreso. >> dice Lexi rassegnandosi.
Le altre ragazze
sembrano ignorare l’affermazione di Lexi.
<<
E cosa avete scommesso? Sono curiosa. >> chiede Olive.
<<
Io che se facevi sesso, avrei fatto vedere le mutande a Mathieu, David
e ad Albert. >> dice Liz scocciata.
<<
Io che se facevi sesso, mi sarei fatta toccare le tette da loro.
>> dice ancora più scocciata Melissa.
<<
Io, invece, che se ti avesse fatto un ditalino e tu un pompino sarei
rimasta in mutande e reggiseno per cinque minuti, proprio sotto la
Torre Eiffel. >> dice disperata Lexi.
Olive ridacchia
e chiede:
<<
E tu, Lux, cosa avevi scommesso? >>
<<
Avrei dovuto baciare con la lingua quei tre scemi, ma ho vinto. Ho
vinto! >> dice Lux piena di soddisfazione.
<<
Dammi il cinque! >> le dice Olive.
Lux e Olive si
danno il cinque e quest’ultima dice:
<<
Ci sarà da divertirsi da matti stasera. >>
<<
Sicuro. >> le risponde Lux.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 6 *** Il miglior 14 luglio ***
6
Il
miglior 14 luglio
Le ragazze hanno
appuntamento alle 22:30 dalla Torre Eiffel, dove poi
s’incontreranno con altre persone, tra cui alcuni loro
compagni e compagne di classe, come Mathieu, David e Albert.
Esattamente alle
22:45 iniziano i fuochi d’artificio, con tanto di musica, e
le ragazze sono a sedere sul prato degli Champ-de-Mars insieme a David,
Albert e Mathieu ed altri.
Durante lo
spettacolo pirotecnico fanno video con i cellulari, ballano, cantano e
bevono champagne.
Al termine dei
fuochi d’artificio, Olive urla:
<<
Uh! >>
Tutti ridono e
Mathieu dice:
<<
Fantastici! >>
<<
Assolutamente! Questo è il miglior quattordici luglio, in
assoluto! >> afferma Olive.
<<
Concordo con te, Olive. >> dice Melissa.
<<
Anch’io. Stavolta si sono proprio superati con i fuochi e la
musica. >> continua Lexi.
<<
Sì, è stato veramente bello. >>
dice Liz.
<<
Assolutamente. >> conclude David.
Olive salta su
dicendo:
<<
Devo andare in bagno.” >>
<<
Ma è chiuso quello dalla torre. >> dice Liz.
<<
Lo so, cazzo. La andrò a fare tra i cespugli, l’ho
già fatto. Arrivo, ragazzi. >> saluta Olive
allontanandosi.
<<
Quali cespugli? >> chiede Mathieu preoccupato.
<<
Quelli del giardinetto dai cessi della torre. >> risponde
Olive, voltandosi e fermandosi.
<<
Ma è buio, completamente buio, e poi è sera. Vado
con lei. >> dice Mathieu, raggiungendo Olive e
chiamandola.
<<
Che c’è, Mathieu? >> chiede Olive,
una volta che Mathieu l’ha raggiunta.
<<
Ti sto accompagnando. È completamente buio là.
>> risponde lui.
<<
Ma smettila, ci sarà qualcuno. Sono tutti lì
dalla torre adesso. I fuochi sono appena finiti. >>
<<
Ed io ti accompagno lo stesso. >>
<<
Va bene. >>
Quando arrivano
dai cespugli, Mathieu fa luce con il suo cellulare e quando Olive deve
fare la pipì, si volta.
<<
Te l’avevo detto che non c’era nessuno ed era
completamente buio. >> dice Mathieu.
<<
Smettila, Mathieu, sto pisciando. >> dice lei scocciata.
Due secondi dopo
Olive gli è accanto e dice:
<<
Fatto. >>
Mathieu fa un
sussulto e, dopo essersi voltato, le dice:
<<
Bene. Andiamo. >>
Dopo essere
usciti dai cespugli, mentre Mathieu sta camminando, Olive si ferma e
dice:
<<
Hey! Aspetta! >>
Mathieu si volta
verso di lei e le chiede:
<<
Perché? >>
Olive guarda la
torre e dice:
<<
Ogni tanto devo rendermi conto che viviamo in una delle
città più belle del mondo. >>
Mathieu guarda
la torre e intanto Olive lo raggiunge.
<<
Hai ragione. La gente viene da tutto il mondo per vederla e noi ce
l’abbiamo qui tutti i giorni. >> dice lui.
<<
Già. Illuminata, sarebbe da fissarla continuamente.
>> dice lei.
<
È vero. >>
Olive si volta
verso Mathieu e dopo che anche lui si è voltato, lei gli
sorride.
Lui si avvicina
al suo viso e la bacia.
Un attimo dopo,
però, si tira indietro e le dice:
<<
Oddio, non avrei dovuto! So che non vuoi che noi due…
>> dice lui, ma prima di riuscire a continuare la frase,
lei lo bacia.
Quando si
stacca, gli dice:
<<
Dimentica quello che ti ho detto. >>
Olive lo afferra
per un braccio e lo porta giù per le scale, davanti alla
porta dei bagni della torre. Si appoggia al muro, tira a sé
Mathieu e iniziano a baciarsi.
Quando tornano
dagli altri, il primo a vederli è Albert.
<<
Eccovi! Ma dove eravate finiti? >> chiede Albert.
Olive
all’inizio non sa cosa rispondere, così ignora la
domanda e chiede:
<<
Hey, ragazze, non avevate fatto una scommessa? >>
Melissa, Liz e
Lexi rispondono di sì contemporaneamente.
<<
Scommessa? Che scommessa? >> chiede molto curioso Mathieu.
<<
Una scommessa tra di noi. >> risponde Melissa.
<<
Quando siamo andate al pic-nic a Versailles, oggi a pranzo, Olive si
è allontanata con un ragazzo e abbiamo scommesso su cosa
avrebbero fatto. >> dice Liz.
<<
La cosa si fa interessante. >> dice David.
<<
Credo che si faccia interessante solo per voi tre, perché
siete parte della scommessa. >> confessa Lexi.
<<
Cioè? >> domanda Mathieu.
<<
Io ho scommesso che se Olive faceva sesso, vi avrei fatto vedere le
mutande. >> confessa Liz.
<<
Io che se faceva sesso, mi sarei fatta toccare le tette da voi.
>> confessa Melissa.
<<
Io, invece, che se le avesse fatto un ditalino e lei un pompino, sarei
rimasta in mutande e reggiseno per cinque minuti, proprio sotto la
Torre Eiffel. >> dice infine Lexi.
Mathieu, David e
Albert non stanno più nella pelle.
<<
Eccome se è interessante. >> dice Mathieu.
<<
È mooolto interessante. >> dice David.
<<
Quando cominciate? >> chiede Albert.
Il gruppo si
dirige verso la torre e, mentre camminano, David chiede a Olive:
<<
Ma alla fine cos’è successo? >>
<<
Gli ho fatto un pompino. >> confessa lei.
<<
Brava! >> dice Albert.
Mathieu,
rivolgendosi solo a Olive, le chiede:
<<
Almeno gli è piaciuto? >>
<<
Direi di sì. >> risponde Olive.
<<
Cosa succederà adesso? Voglio dire… tra di noi.
>> chiede Mathieu speranzoso.
<<
Noi? Mathieu, io il ventisette parto e sto due settimane a Nizza, poi
vai via anche tu per una settimana, e il venti agosto parto per
l’America. Non esiste un noi. >> risponde Olive.
<<
Io intendo per fare sesso. Lo faremo ancora? Hai intenzione di farlo
ancora con me oppure era solo una cosa così?
>> chiede lui.
< Non lo
so, dipende da come capiterà. Staremo a vedere.
>> gli risponde lei:
<<
D’accordo. >>
Quando arrivano
sotto la Torre Eiffel, la prima a pagare la scommessa è Lexi.
<<
Avanti, Lexi, stiamo tutti aspettando che tu ti metta in mutande e
reggiseno sotto la torre. Che cosa aspetti? >> chiede
David.
<<
Okay, okay, adesso mi spoglio. >> dice Lexi.
Lexi si spoglia
velocemente, rimanendo in intimo, e va esattamente sotto la Torre
Eiffel.
Mentre
è lì, i passanti, turisti e non, la guardano come
se fosse un fenomeno da baraccone, mentre gli altri ridono a crepa
pelle.
Olive tiene il
tempo con il cronometro del cellulare.
Dopo due minuti
Lexi chiede:
<<
Quanto manca? >>
<<
Tre minuti! >> le risponde Olive.
<<
Sei fantastica, Lexi! >> urla David.
<<
Smettila, David! >> gli urla contro lei.
<<
Chi è la prossima? >> chiede Mathieu.
<<
Vado io? >> chiede Melissa.
<<
Per me è uguale, tanto lo dobbiamo fare comunque.
>> dice Liz rassegnata.
<<
Sì, infatti. Per me e Liz, però, andiamo dove non
ci vedrà nessuno >> dice Melissa.
<<
Va benissimo, basta che fate quello che dovete fare. >>
dice Mathieu-
Melissa
raggiunge il giardinetto vicino ai bagni della torre insieme a Mathieu,
David e Albert.
Lì
loro le toccano le tette, come da scommessa, e poi Liz fa vedere loro
le mutande.
Dopo che le tre
ragazze hanno pagato le loro scommesse, tutti raggiungono i Giardini
del Trocadéro.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 7 *** Etienne ***
7
Etienne
È
arrivato il giorno di partire per Nizza, cioè
venerdì 27 luglio.
In queste due
settimane, Olive ha fatto sesso solo una volta con Mathieu, oltre a
quella del 14 luglio.
Le ragazze
partiranno in aereo con i genitori di Lux, perché domenica
29 ci sarà il matrimonio della zia di Lux,
Daphné, nonché sorella di suo padre.
Quando arrivano
a Nizza, la zia di Lux, e il suo futuro marito, Alexis, sono venuti a
prenderli.
Mentre sono in
macchina, le ragazze guardano il panorama fuori dal finestrino.
<<
Questa che stiamo attraversando adesso è la Promenade des
Anglais, ragazze. >> dice Alexis.
<<
Dobbiamo venirci a passeggiare, perché è
bellissima. >> dice Lux.
<<
Assolutamente. Nel pomeriggio ci veniamo. >> afferma
Olive.
<<
Di sicuro. >> dice Liz.
<<
E poi andremo in spiaggia. Ma stasera cosa facciamo? >>
chiede Melissa.
<<
Prima mi voglio fare un bagno in mare e poi penseremo a stasera.
>> dice Lexi.
<<
Anch’io, ovviamente. Hey zia, sei ancora amica della tua
vicina di casa? O almeno quando ci sono venuta l’ultima volta
era la tua vicina, magari adesso non lo è più.
>> chiede Lux a sua zia Daphné.
<<
Certo che siamo ancora amiche ed è ancora la mia vicina.
>> risponde Daphné.
<<
Perfetto. Mi ricordo che quando sono venuta stavo con suo figlio. Non
ricordo come si chiama, ma credo che abbia la mia età
più o meno. >> dice Lux.
<<
Si chiama Etienne ed ha proprio la tua età. >>
risponde Daphné.
<<
Forse lui conoscerà una discoteca dove potremmo andare la
sera. >> dice Lux, attirando l’attenzione di
Olive, che si volta verso di lei.
<<
Credo di sì. Quando arriviamo a casa, posso telefonarle.
>> afferma Daphné.
<<
Perfetto. Abbiamo già trovato dove passare le nostre serate,
ragazze. >> dice soddisfatta Lux.
Una decina di
minuti dopo, arrivano davanti ad una deliziosa villetta sulle colline e
Alexis parcheggia la macchina dentro il cortile.
<<
Eccoci arrivati! >> esclama Alexis.
Mentre le
ragazze scendono, Lux dice:
<<
Non mi ricordavo fosse così figa questa casa.
>>
<<
È più che figa. >> dice Olive.
<<
Già, è meravigliosa. >> dice Liz,
guardandosi intorno.
<<
Assolutamente. >> continua Melissa, guardando la villa
davanti a sé.
<<
Complimenti ai tuoi zii, Lux. >> conclude Lexi.
Quando entrano
nella villetta, le ragazze si guardano intorno meravigliate.
<<
Dentro è ancora meglio. >> esclama Olive.
<<
Concordo con te, Olive. >> dice Liz.
<<
Non ci credo che staremo qui per due settimane. >>
esclama Melissa, girando su se stessa per osservare la casa.
<<
Credici invece Mel. >> le dice Lux.
Alle ragazze
vengono assegnate due stanze: Liz starà con Melissa ed
Olive, mentre Lux e Lexi staranno in un’altra, e i genitori
di Lux in un’altra ancora.
Mentre disfano
le loro valigie, Melissa si affaccia alla finestra e dice:
<<
Venite a vedere che vista c’è da qui.
>>
Liz e Olive la
raggiungono e dicono:
<<
Wow! >>
<<
Si vede il mare. >> esclama Liz.
<<
Se siamo fortunate goderemo di una vista sul mare come questa per tutto
il prossimo anno, a Santa Monica. >> dice Olive,
immaginando la vista che avrà dalla sua stanza quando
saranno a Santa Monica.
<<
Già. Potremmo capitare in villette sulle colline oppure sul
mare. Chissà... >> dice vaga Liz.
<<
Intanto godiamoci questa due settimane che saranno fantastiche.
>> afferma Melissa.
<<
Esatto. E poi tu, Olive, scommetto che riuscirai a fare sesso anche
qui. Magari con il figlio della vicina di casa della zia di Lux.
>> dice ridacchiando Liz.
<<
Se è carino, può anche darsi. Raggiungiamo le
ragazze, devo chiedere a Lux com’è questo Etienne.
>> dice curiosa Olive.
Un attimo dopo
Liz, Melissa e Olive sono sulla soglia della porta della stanza di Lux
e Lexi.
<<
Avete già visto la vista dalla finestra? >>
chiede Olive.
Lux e Lexi si
voltano verso la porta e quest’ultima risponde:
<<
Sì, è mozzafiato. >>
Liz, Melissa e
Olive entrano nella stanza e quest’ultima, curiosa, chiede a
Lux:
<<
Hey Lux, ma com’è questo Etienne? Ti ricordi?
>>
<<
Sì, sì, è carino, o almeno lo era due
anni fa. Perché? Hai già intenzione di farci
sesso? >> chiede lei.
<<
Devo ancora vederlo, ma se ne vale la pena ed è carino come
dici, sì, perché no. Io non dico mai di no, lo
sai. >> risponde Olive.
Le ragazze si
guardano tra di loro e ridono.
Dopo pranzo, nel
primo pomeriggio, le ragazze tornano nelle loro camere, e poco dopo
arriva la zia di Lux, che dice loro:
<<
Chiamo la vicina, ragazze, così magari possiamo andare a
trovarla e voi potete chiedere a Etienne per stasera. >>
<<
Sì, va bene, zia. >> risponde Lux.
Circa venti
minuti dopo, le ragazze e la zia di Lux, si ritrovano a casa della
vicina di casa.
<<
Non ti ricordavo così bella, Lux. E come sei cresciuta in
due anni. >> esclama Amélie.
<<
Grazie, Amélie. >> risponde imbarazzata Lux.
<<
Loro, invece, sono le migliori amiche di Lux: Liz, Melissa, Olive e
Lexi, sono tutte inglesi come Lux. >> dice
Daphné.
Le ragazze
stringono la mano ad Amélie e poi Lux chiede:
<<
C’è Etienne in casa, Amélie?
>>
<<
Sì, è nella palestra al piano di sopra.
>> risponde Amélie.
<<
Perfetto. Perché vorremmo chiedergli se conosce qualche
discoteca, bar, o posti dove potremmo andare la sera per divertirci.
>> dice Lux.
<<
D’accordo. Andate pure di sopra, ragazze. La palestra
è la porta in fondo al corridoio. >> risponde
Amélie.
Lux ringrazia
Amélie e poi le ragazze salgono al piano di sopra. Trovano
quasi tutte le porte delle stanze aperte. Notano una stanza tutta in
disordine e Lux dice:
<<
Credo che questa sia la camera di Etienne. >>
Olive entra
nella stanza e si guarda intorno.
<<
Venite qui, ragazze. >> esclama Olive.
Senza esitare le
ragazze raggiungono Olive nella stanza.
<<
Questa è decisamente la stanza di Etienne, mi ricordo questo
poster gigante di questa donna nuda. >> dice Lux
guardando il poster della donna nuda, un po’ disgustata.
Mentre le
ragazze frugano nella stanza di Etienne, lui arriva e Olive
è piegata in avanti a raccogliere qualcosa da terra,
così lui dice:
<<
Che bella visione! Che ci fanno cinque ragazze in camera mia?
>>
Le ragazze si
girano subito e Lux dice:
<<
Ciao, Etienne. Sono Lux, ti ricordi di me? >>
Etienne la
squadra dalla testa ai piedi e poi dice:
<<
Sei la nipote della mia vicina di casa? >>
<<
Esatto, sono la nipote di Daphné. Sono venuta qui due anni
fa. >>
<<
Sì, sì, mi ricordo di te, Lux. Sei cresciuta. Sei
decisamente cresciuta. >> dice lui guardandola.
Etienne fissa il
seno di Lux e lei, dopo essersene accorta, dice:
<<
Smettila di fissarmi le tette, non sono cresciute così
tanto. >>
<<
Me le ricordavo più piccole. Ma loro chi sono? Delle tue
amiche? >>
<<
Sì. Liz, Melissa, Olive e Lexi. >>
Etienne stringe
loro la mano e quando è davanti ad Olive le dice:
<<
Tu hai davvero un bel culo, lo sai? Quando sono entrata, è
la prima cosa che ho visto. >>
<<
Lo so, e non è l’unica cosa bella del mio corpo.
>> dice Olive vantandosi.
Mentre lui la
guarda, Olive si bagna le labbra con la lingua, facendo così
eccitare Etienne.
Etienne
distoglie lo sguardo da Olive, quando Lux gli dice:
<<
Ci stavamo chiedendo se tu conosci qualche discoteca, bar, o posto per
divertirsi la sera. Staremo qui per due settimane, dobbiamo trovare
qualcosa da fare. >>
<<
Certo che conosco una discoteca. L’High Club, lungo la
Promenade des Anglais. Ci vado stasera con alcuni amici, potete venire
con noi, se volete. >> risponde Etienne.
<<
Perfetto. >> dice Lux.
<<
Ci saremo. >> conferma Olive.
<<
A che ora apre? >> chiede Lux.
<<
Alle undici, ma mi vengono a prendere alle undici e mezzo.
>> risponde Etienne.
<<
E come ci vai? Tu non hai ancora la patente. >> chiede
Lux.
<<
Uno dei miei amici ha diciotto anni e ce l’ha già.
Posso chiedergli se potete venire anche voi in macchina, tanto ha una
macchina piuttosto grande, anche se siamo già in tre.
>> risponde Etienne.
<<
Grazie. >>
<<
Gli telefono adesso, così risolviamo subito.
>> dice Etienne.
<<
Okay, grazie. >>
Alle 23:30 le
ragazze sono a casa di Etienne e stanno aspettando che arrivino gli
amici di lui.
Melvil,
l’amico di Etienne nota che non ci stanno tutti in macchina,
così dice:
<<
Avanti, ragazzi, stringetevi! >>
<<
Vieni in braccio a me, Olive. >> dice Etienne.
<<
Sarà un vero piacere. >> dice lei.
Un altro degli
amici di Etienne, Alex, che si trova nei posti posteriori
dell’auto, si rivolge a Lexi e le chiede:
<<
Vuoi venire…? >>
<<
Sì. >> risponde Lexi.
Dopo essersi
sistemati in auto, Melvil, che è alla guida, parte.
Mentre Olive
è sopra Etienne, lui tiene le mani sulle sue cosce.
Intanto, accanto
a loro, Alex, porgendo la mano a Lexi, le dice:
<<
Comunque io sono Alex, piacere. >>
Lexi gli stringe
la mano e dice:
<<
Lexi. >>
<<
È vero, non vi ho presentate. Ragazzi, loro sono Olive, la
ragazza che è sopra di me, Lexi, quella sopra Alex, poi
c’è Lux, Melissa e Liz. Lux è la nipote
della mia vicina di casa. >> dice Etienne.
<<
Quella che si sposa domenica? >> chiede Melvil.
<<
Esatto. Quindi ci sarete anche voi al matrimonio, immagino?
>> chiede Lux.
<<
No, solo io e i miei genitori. >> risponde Etienne.
<<
Ah, okay. >> dice Lux.
Un altro amico,
Arthur, interviene chiedendo alle ragazze:
<<
Allora, com’è la vita a Parigi? >>
<<
Oh, è fantastica. >> risponde Lexi.
<<
Assolutamente. Ci divertiamo un sacco. >> dice Lux.
<<
Sì, è vero. L’unica cosa negativa
è che in estate non è caldo come qui.
>> continua Liz.
<<
Sì, infatti, ma per il resto si vive da dio.
Quest’anno il quattordici luglio è stato
fantastico. I fuochi d’artificio sono stati pazzeschi.
>> dice Melissa entusiasta.
<<
Io ho persino fatto sesso davanti alla porta dei bagni della Torre
Eiffel. >> confessa Olive soddisfatta.
<<
Davvero l’hai fatto? >> chiede Etienne.
<<
Assolutamente sì. È stato pazzesco.
>> risponde lei.
<<
Ma quanti anni avete, ragazze? >> chiede Melvil.
<<
Tutte sedici, tranne Liz che li fa a settembre. >>
risponde Olive.
<<
Sedici? Ve ne avrei dati almeno diciotto. >> esclama
Melvil stupito.
<<
Ce lo dicono tutti. >> dice Liz.
<<
E siete fidanzate? >> chiede Alex.
Tutte in coro
rispondono:
<<
No. >>
<<
Io stavo con un ragazzo, ma facevamo solo sesso e non siamo mai usciti
veramente per un appuntamento. >> risponde Olive.
<<
Sei fantastica, Olive. >> dice Etienne.
Olive si volta e
gli sorride.
Mentre lei gli
sorride, lui alza le mani e un attimo dopo le appoggia di nuovo sulle
sue cosce, stavolta però un po’ più su.
Più
tardi, mentre le ragazze stanno ballando, arrivano Etienne e i suoi
amici, che si affiancano a loro.
Etienne va
davanti ad Olive e ballano insieme.
Sono talmente
vicini che sono praticamente appiccicati l’uno alla faccia
dell’altra.
Mentre si
guardano Etienne le tocca le cosce, salendo anche fino alle mutande, e
poi i fianchi. A un certo punto i loro visi si avvicinano e si fiorano
quasi le labbra. Etienne mette le braccia intorno al suo collo e si
guardano fissi negli occhi.
Mentre
continuano a ballare e a fissarsi negli occhi si sfiorano di nuovo le
labbra, ma stavolta si baciano.
Alla fine della
serata, Melvil riporta a casa Etienne e le ragazze.
Prima di
mettersi a letto le ragazze si ritrovano nella stanza di Liz, Melissa e
Olive, a sedere sui tre letti.
<<
Ti sei proprio data da fare con Etienne, eh? >> chiede
Lux.
<<
Beh, devi ammettere che è carino e ne vale la pena. Sei
gelosa? >> chiede Olive.
<<
No no, assolutamente no. Te lo puoi tenere. >> risponde
Lux.
<<
Sicura? Guarda che per me non c’è nessun problema.
>>
<<
Sono sicura. Io non sono il tipo che si fa una storiella estiva, lo
sai. >>
<<
Sì, però un po’ di sano sesso non ce lo
toglie nessuno, ragazze. >>
<<
A voi no, ma io che non l’ho mai fatto preferisco aspettare
un ragazzo che mi vuole bene veramente, con cui sto da un
po’. >> dice Liz.
<<
Assolutamente. >> le dice Melissa.
<<
Fai benissimo tesoro. >> le dice invece Lux.
<<
Già, fai bene. E poi solo Olive ha fatto sesso con qualcuno
con cui non stava veramente insieme, ma Olive è Olive, la
nostra Olive, lo sai. >> dice Lexi.
Liz, sorridendo,
dice:
<<
Lo so benissimo. >>
<<
E poi tu sei l’unica che hai fatto un pompino tra di noi,
Olive. Alla fine noi siamo quasi tutte vergini. Quasi.
L’abbiamo fatto solo con il nostro primo ragazzo.
>> esclama Melissa.
<<
Ne avete di tempo, ragazze. Abbiamo solo sedici anni. >>
dice Olive.
<<
Infatti. >> dice Liz.
<<
Comunque anche Etienne si è dato parecchio da fare con te,
Olive. Ti ha messo le mani anche nelle mutande. >> dice
Lexi.
<<
Lo so. >> risponde Olive soddisfatta.
Le ragazze
continuano a parlare per un altro po’ fino a quando non si
addormentano tutte insieme nella stessa stanza.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 8 *** Un matrimonio da favola ***
8
Un matrimonio da favola
Sei ore dopo,
Liz apre gli occhi e si rende conto che non è sola nel
letto, ma c’è anche Lux. Così si tira
su e si mette a sedere, e nota che Lexi è nel letto con
Melissa.
Capisce subito
che si sono addormentate parlando la notte appena trascorsa, e fa un
sorriso.
Prende il suo
cellulare dal comodino e guarda l’orario. Le dieci e mezzo.
Liz è
sempre stata la prima ad addormentarsi e quindi la prima a svegliarsi
tra le ragazze.
Dopo il pranzo,
le ragazze decidono di andare finalmente in spiaggia.
Quando
finalmente hanno la sabbia sotto i piedi, Melissa dice:
<<
Bagno, ragazze? >>
Le ragazze si
guardano tra di loro e senza dire assolutamente niente iniziano a
correre, fermandosi un po’ prima della riva, dove appoggiano
i loro zaini, poi si tolgono i vestiti e le ciabatte, e si buttano
subito in acqua.
<<
Questa sì che è estate! >> esclama
Olive.
<<
Assolutamente. >> conferma Melissa.
<<
Lux, ma tua zia fa l’addio al nubilato? >>
chiede Liz.
<<
Assolutamente sì, ma andranno in uno di quei posti dove ci
sono gli spogliarellisti, quindi noi non possiamo entrare
perché non abbiamo diciotto anni. >> risponde
delusa Lux.
<<
Ma saremmo con la sposa e poi diciotto anni li dimostriamo. Due in
più due in meno, cosa cambia. >> dice Olive.
<<
L’ho detto anch’io, ma dopo andrebbero nei casini e
non vogliono che succeda niente. >> dice Lux.
<<
Peccato, non sarebbe stato male andarci. Non ci siamo mai andate.
>> dice delusa Melissa.
<<
Infatti. Ma ci andremo quando Liz si sposerà,
perché sono sicura che lei si sposerà per prima.
>> dice Lexi sicura di sé.
<<
Non dire cazzate, Lexi. Io non mi sposerò per prima, devo
ancora fare sesso. Certo, Olive non sarà la prima, ma io
neanche. >> dice Liz.
<<
In ogni caso ci andremo tutte le volte che una di noi si
sposerà. >> dice Lexi.
Le ragazze
iniziano a tirare l’acqua a Lexi, cominciando così
a spruzzarsi tutte a vicenda.
Poco dopo,
mentre le ragazze stanno tranquillamente nuotando e chiacchierando, Lux
nota che sono arrivati dei ragazzi più o meno della loro
età in spiaggia, e nota che uno di questi è
Etienne.
<<
Olive, c’è Etienne con i suoi amici!
>> esclama Lux.
<<
Allora io salgo ragazze. >> dice olive.
Olive sale
dall’acqua, raggiungendo gli zaini. Dopo essersi asciugata
con l’asciugamano, si spalma la crema. Etienne e i suoi amici
sono distanti solo alcuni metri da lei.
Melvil la nota e
dice:
<<
Hey, Etienne, guarda chi c’è là!
>>
<<
Chi? >> chiede lui.
Melvil,
indicando, dice:
<<
Non è Olive quella laggiù? >>
<<
Sì, è lei. Sarà con le altre immagino.
>>
Etienne si
guarda intorno in cerca delle altre ragazze e le nota in acqua,
così ne approfitta finché Olive è da
sola, e la raggiunge.
<<
Vuoi che te la spalmi nella schiena? >> chiede lui.
Olive si volta e
risponde:
<<
Hey. >>
<<
Ciao. >> la saluta lui.
Olive gli porge
il barattolo di crema e gli dice:
<<
Comunque sì, grazie, spalmamela. >>
Etienne lo
prende e le mette un po’ di crema sulla schiena e, dopo aver
appoggiato sulla sabbia il barattolo, inizia a spalmargliela.
Facendo finta di
niente, le chiede:
<<
Sei venuta da sola? >>
<<
No no, le altre sono in acqua. >> risponde lei chiudendo
gli occhi.
<<
Ah ok. >>
Mentre continua
a spalmarle la crema sulla schiena, le osserva il tatuaggio sul
fondoschiena.
<<
Belli i tatuaggi che hai, non li avevo notati. >>
<<
Grazie. Ne ho anche altri due. >> dice lei.
<<
Wow. Quello sul fondoschiena è veramente bello.
>>
<<
Grazie. >>
Quando finisce
di spalmarle la crema, si pulisce le mani sul petto e si siede accanto
ad Olive.
<<
Fatto. >>
Lei lo ringrazia
e poi lui le chiede:
<<
Allora, stasera dove andrete? Ci sarà l’addio al
nubilato della zia di Lux, immagino? >>
<<
A dire la verità non andremo al suo addio al nubilato,
perché andranno in uno di quei locali con gli
spogliarellisti e noi non possiamo entrare, visto che siamo minorenni.
Lo so, è una sfiga assurda. >> dice lei triste.
<<
Eccome se lo è. Allora perché non venite con me e
gli altri? Andiamo al Florida Beach, qui sulla Promenade des Anglais.
>> chiede lui.
<<
E cos’è il Florida Beach? >> chiede
Olive curiosa.
<<
Un bar-ristorante sulla spiaggia. C’è sempre un dj
ogni sera. >>
<<
Sì, direi che andrà bene anche alle ragazze. A
che ora ci andate? >>
<<
Mi vengono a prendere alle nove. >>
<<
Direi che ci saremo allora. Quando le ragazze salgono
dall’acqua, glielo chiedo. >> dice Olive.
<<
Perfetto. Meglio che vi mettiate anche il bikini sotto,
perché c’è la jacuzzi. >>
risponde lui con un sorrisino perverso.
<<
Perfetto. >>
La sera del
giorno stesso, circa un’oretta dopo essere arrivate, le
ragazze si ritrovano con Etienne e i suoi amici, gli stessi della sera
prima, al Florida Beach, che sorseggiano un cocktail sedute su dei
divanetti, sulla spiaggia.
<<
Allora come vi sembra questo posto, ragazze? >> chiede
Etienne.
<<
È molto carino. >> risponde Lux.
<<
È figo. >> dice Olive.
<<
Vieni con me nella jacuzzi, Olive? >> chiede Etienne.
<<
Non dico mai di no. >> risponde Olive.
Nell’idromassaggio
Etienne e Olive sono soli. Mentre parlano, si scrutano a vicenda, come
se si stessero esaminando.
A un certo punto
Etienne si avvicina a lei e all’orecchio le sussurra:
<<
Ti va se ti faccio… una cosina? >>
Olive, senza
neanche rispondere, apre le gambe, così lui un attimo dopo
inizia a baciarla sulle labbra, poi sul collo. Intanto, pian piano,
passa un dito prima sull’ombelico, poi scende più
sotto, e glielo infila nella vagina. Prima si muove
lentamente, poi un po’ più velocemente, e un
attimo dopo infila un altro dito ed entrambi si muovono
contemporaneamente, in circolo, nello stesso senso.
Olive emette
piccoli gemiti di piacere che durano appena due minuti, quando il dito
scivola fuori e lui smette di baciarla.
<<
Io esco, Olive. >> dice improvvisamente Etienne.
Olive guarda
Etienne uscire dall’idromassaggio e un attimo dopo le ragazze
la raggiungono.
<<
Come mai è tornato solo Etienne? >> chiede
Melissa.
<<
Perché mi andava di restare qui. >> risponde
Olive.
<<
E che è successo tra di voi? Dai, raccontaci.
>> chiede curiosa Lux.
<<
Mi ha fatto un ditalino. >> risponde Olive.
<<
Solo? >>
<<
Sì, siamo in pubblico e c’è un sacco di
gente. >> risponde Olive.
<<
Mi pare strano che non abbiate ancora scopato. >> dice
Lexi.
<<
C’è tempo, stiamo qui due settimane.
>> dice Olive.
<<
Giusto. E poi ci sarà anche lui al matrimonio domani.
>> dice Melissa.
<<
Esatto. Sarà eccitante da morire averlo intorno domani. Ma
perché voi non ci provate con gli amici di Etienne? Sono
carini e hanno tutti quasi la nostra età. >>
chiede Olive.
<<
Boh. Che senso ha starci per queste due settimane? Noi torneremo a
Parigi e loro resteranno qui. >> dice Lexi.
<<
Intanto ci scopi, no? >> dice Olive.
<<
In effetti, Alex non è brutto. >> dice Lexi.
<<
Anche Melvil non è male. >> continua Liz.
<<
Sono tutti carini. >> afferma Melissa.
<<
Sì, infatti. Però loro non ci hanno provato con
noi. Cioè, parliamo con loro, ma in modo normale. Non ci
hanno minimamente provato, quindi non credo che gli interessiamo.
>> dice Lux.
<<
Lo credo anch’io. >> dice Melissa.
<<
Allora provateci voi. Lo sapete che adesso funziona tutto al contrario.
Sono le ragazze a sedurre i ragazzi, e non più il contrario.
>> dice semplicemente Olive.
<<
Volendo… >> dice Lexi.
Lexi, Lux, Liz e
Melissa si guardano tra di loro e quest’ultima dice:
<<
Tentar non nuoce. >>
Mentre le
ragazze chiacchierano con gli amici di Etienne, lui e Olive fanno un
giro per la spiaggia.
<<
Quindi domani ti vedrò vestita elegante? >>
chiede lui.
<<
Sì, ma non abituartici, perché non mi vesto mai
così. >>
<<
Immagino. E mi chiedo se domani riusciremo a scopare…
>> dice vago Etienne.
<<
Non lo so. Forse sì, forse no. >> dice ancora
più vaga lei.
Etienne la
guarda e lei, con gli occhi fissi su di lui, si bagna le labbra con la
lingua. Lui la bacia senza pensarci un attimo e pian piano si sdraiano
sulla sabbia. Mentre si baciano, lei gli sfiora il pene e lui inizia a
eccitarsi.
Un attimo dopo,
lei si stacca da lui e gli dice:
<<
Andiamo, dai. >>
Olive si alza,
lasciando Etienne sdraiato a guardarla.
<<
Alzati, dai. >>
Etienne si alza
e le dice:
<<
Perché hai smesso? Mi stavo eccitando. >>
<<
L’ho notato. >> risponde lei.
Olive
s’incammina verso il Florida Beach, mentre Etienne rimane
fermo immobile a fissarla.
Olive si volta e
gli dice.
<<
Dai, vieni! >>
<<
Mi fai impazzire Olive! >> dice lui.
<<
Lo so. >> risponde lei con un sorrisetto malizioso.
È
arrivato il giorno del matrimonio tra Daphné e Alexis.
La cerimonia
inizierà alle undici e si terrà nella Tenuta del
Mont Leuze, a Villefranche-sur-Mer, a circa un quarto d’ora
da Nizza.
Questo posto
è perfetto per un matrimonio, perché è
in collina e quindi si gode di una meravigliosa vista sul mare e sulla
città.
Mentre le
ragazze, insieme ai genitori di Lux, raggiungono le sedie bianche,
davanti all’arco fiorito dove si sposeranno Daphné
e Alexis, arriva Etienne con i suoi genitori.
Lui saluta le
ragazze con la mano e loro gli sorridono. Un attimo dopo si allontana e
le raggiunge.
Etienne
dà a ognuna un bacio sulla guancia e dopo dice loro:
<<
Siete splendide, ragazze. >>
Le ragazze
ringraziano e lui dice:
<<
Stai davvero bene vestita così, Olive. >>
<<
Grazie. Anche tu in smoking non sei affatto male, anzi… sei
davvero un bel bocconcino. >> risponde lei.
Olive gli fa un
leggero sorriso e lui la guarda con aria sexy.
<<
Tua zia ha scelto davvero un bel posto, Lux. >> dice
Etienne.
<<
Già, è vero, è bellissimo.
>>
Parlano per
altri dieci minuti, fino a quando non arriva la sposa ed Etienne
raggiunge i suoi genitori a sedere.
Mentre la
cerimonia è in corso, le ragazze si tengono la mano
l’un l’altra ed immaginano la loro cerimonia quando
saranno già adulte. Si guardano e quasi piangono.
Al momento del
bacio tra i due neo-sposi, le ragazze si stringono le mani ancora
più forte e quando tutti applaudono, applaudono anche loro.
Gli sposi si
allontanano per fare le foto per circa un’oretta e intanto
gli invitati rimangono nella tenuta.
Le ragazze si
allontanano ed Etienne le segue subito.
<<
Ragazze! Dove andate? >> urla Etienne.
<<
Esploriamo… >> risponde vaga Olive.
Mentre
camminano, arrivano nel vasto piazzale, dove ci sono tutti i tavoli per
il pranzo.
<<
Una fontana di cioccolato! Figo! >> esclama Liz.
Le ragazze ed
Etienne raggiungono la fontana e prendono uno dei bastoncini sul
tavolo, ci infilano una fragola e poi lo mettono sotto la cioccolata
che cola.
<<
Meraviglioso. >> dice Olive.
<<
Oh sì. >> dice Etienne.
Mentre Olive
mangia la fragola con la cioccolata, guarda Etienne, che si lecca la
cioccolata sui contorni delle labbra.
Finita la
fragola, Olive usa le dita per prendere altra cioccolata e dopo se le
lecca con la lingua. La seconda volta che mette il dito sotto la
cioccolata, quando lo tira fuori fa leccare la cioccolata a Etienne.
<<
Adoro le fontane di cioccolata. >> dice lei.
<<
Anch’io. >> risponde Etienne.
Olive viene via
ed Etienne, dopo essersi voltato, le chiede:
<<
Dove vai? >>
<<
Se vuoi saperlo, vieni con me! >> risponde lei.
Senza dire una
parola, Etienne la raggiunge e Liz, Melissa, Lux e Lexi rimangono
lì.
Camminano per un
po’, fino a quando arrivano a una terrazza con un gazebo e
delle sedie.
<<
Guarda che vista. >> esclama Olive.
<<
È fantastica. >>
Olive vede le
sedie sotto il gazebo e si siede.
Quando
è seduta, si guardano fissi e lei si toglie le mutande.
Etienne la
raggiunge e si siede su di lei, a gambe aperte, faccia a faccia.
Tra un bacio e
l’altro sul collo e sul seno, le dice:
<<
Mi fai impazzire Olive. >>
<<
Lo so. È questo l’effetto che faccio a tutti.
>>
Durante il
pranzo, le ragazze sono sedute con i genitori di Lux.
<<
Dove siete spariti tu ed Etienne? >> chiede Lexi.
<<
Scommetto che avete fatto sesso? >> chiede Melissa.
<<
Siamo andati sulla terrazza, dove c’è il gazebo.
>> risponde Olive.
<<
E avete scopato? >> chiede Liz.
<<
Sì, su una sedia. >> risponde Olive.
<<
Sono curiosa. E com’è stato? Voglio dire, Etienne
ci sa fare? >> chiede Lux.
<<
Eccome se ci sa fare. >> risponde lei.
Etienne nel
tavolo accanto con i suoi genitori e una coppia, sta guardando Olive da
un po’, lei se ne accorge e lo guarda con sguardo sexy.
<<
Mi stai facendo venire voglia di fare sesso anche a me, Olive. Credo di
piacere ad Alex. >> dice felice Lexi.
<<
Allora scopatelo. >> dice lei semplicemente.
Dopo il pranzo,
nel primo pomeriggio, Etienne e le ragazze sono sdraiati sul prato del
giardino, ed Olive ha in mano una bottiglia di champagne, che si
passano.
<<
Sai Olive… sei stata la miglior scopata della mia vita.
>> confessa Etienne.
Le ragazze
ridono e Olive chiede:
<<
Perché con quante l’hai fatto? >>
<<
Due. Tu sei la terza. >>
Olive ride e
chiede:
<<
Solo tre? >>
<<
Perché tu con quanti? >> chiede invece lui.
<<
Bella domanda, Etienne, Olive ha una collezione. >> dice
Melissa.
<<
Assolutamente. E noi la adoriamo per questo. È la nostra
sessuologa. >> dice ridendo Lexi.
<<
Oh sì, ci ha insegnato tutto lei. >> conferma
Lux.
Olive sorride ad
Etienne, piuttosto sbalordito.
<<
Pensa che non ci ha mai detto a che età ha perso la
verginità. >> dice Liz.
<<
Io l’anno scorso. >> confessa lui.
Melissa, Lux e
Lexi rispondono insieme dicendo:
<<
Anche noi. >>
<<
Ecco come sentirsi esclusi da qualcosa: essere rimasta
l’unica vergine. >> dice Liz amareggiata.
<<
Oh-oh! Sei ancora vergine Liz? >> chiede Etienne.
<<
Sì, ma che c’è di male in fondo?
>>
<<
Niente, ma non sai cosa ti perdi. >> dice lui sorridendo
a Olive.
<<
Lo so. Le ragazze, soprattutto Olive, ovviamente, me lo ripetono di
continuo. >> dice lei infastidita.
<<
E abbiamo ragione. >> afferma Olive.
<<
Avanti, Olive, dicci a che età hai fatto sesso per la prima
volta. >> dice Etienne.
<<
No, rimarreste tutti a bocca aperta, nel vero senso della parola.
>> risponde lei.
<<
Chissene frega, lo vogliamo sapere. >>
<<
È inutile che insisti, Etienne, Olive non ce lo
dirà mai. Noi ci abbiamo provato per anni. >>
dice Lexi.
<<
D’accordo. Dammi la bottiglia, Olive. >>
esclama Etienne.
Olive passa la
bottiglia di champagne a Etienne e le ragazze guardano il cielo, senza
neanche una nuvola.
<<
Hey Etienne, Alex ti ha detto qualcosa su di me per caso?
>> chiede Lexi.
<<
Niente di che. Ha solo detto che sei carina e simpatica, ma
l’ha detto di tutte voi. >> risponde lui
bevendo lo champagne.
<<
Ah. >> dice Lexi un po’ delusa.
<<
Ti chiedi se vuole scoparti? >> chiede Etienne.
<<
Perché, ha detto qualcosa inerente? >> chiede
lei speranzosa.
<<
No, ti ho detto di no. Però credo che gli abbia fatto
piacere averti sulle sue gambe la sera che siamo andati
all’High Club. E ti ha visto le mutande quando sei scesa
dall’auto. >> risponde lui.
<<
Stai scherzando? >> chiede lei.
<<
No, è vero, me l’ha detto lui. Ha detto che avevi
delle mutande leopardate. >>
<<
E non mi ha detto niente? Che bastardo. Bastardo ma sexy e carino.
>> dice lei irritata ma un po’ soddisfatta.
<<
Comunque credo che vorrebbe scoparti. >> dice Etienne.
<<
Bene. >>
La sera stessa,
le ragazze vanno di nuovo all’High Club con Etienne e i suoi
amici e nel bagno Lexi fa sesso con Alex.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 9 *** Stare in spiaggia di notte non ha prezzo ***
9
Stare
in spiaggia di notte non ha prezzo
Il giorno
successivo, la prima ad alzarsi, come al solito è Liz.
Dopo essere
andata in bagno, torna in camera, e Melissa e Olive stanno ancora
dormendo, così tira su la serranda, molto piano, in modo da
non farsi sentire, e si siede sulla sedia in terrazza.
Una
mezz’ora dopo, circa, Melissa si sveglia e vede Liz in
terrazza, così la raggiunge.
Melissa la
abbraccia da dietro e le dice:
<<
Hey. >>
Liz si volta e
le dice:
<<
Buongiorno. >>
<<
Che ci fai qui? >> chiede Melissa.
<<
Pensavo e guardavo il panorama. >> risponde Liz.
<<
E a cosa pensavi? >>
<<
A tante cose. >>
<<
Da quanto sei sveglia? >> chiede Melissa.
<<
Non lo so, sarà una mezz’oretta, più o
meno. >>
<<
Hai già fatto colazione? >>
<<
No, sono venuta subito qui. >>
Melissa si
stacca da Liz e guarda il panorama.
<<
Sai… pensavo a quando lo farò la prima volta.
>> esclama all’improvviso Liz.
<<
Cosa? >> chiede confusa Melissa.
<<
Sesso. >>
<>
<<
Dici che entro quest’anno o il prossimo anno lo
farò? Voi l’avete già fatto tutte, sono
rimasta solo io. E non so se è perché non sono
bella oppure perché non piaccio ai ragazzi, o per entrambe
le cose. >> dice amareggia Liz.
Melissa la
abbraccia di nuovo e le dice:
<<
Tu sei bellissima, Liz. >>
Si sporge in
avanti e le dà un bacio sulla guancia.
Liz le stringe
una mano e le dice:
<<
Grazie. >>
<<
Qualunque ragazzo sarebbe fortunato ad averti, tesoro,
perché sei meravigliosa. Magari in America ne troverai uno.
Mai dire mai. >> dice Melissa.
<<
Grazie. Ti voglio bene, lo sai? >>
<<
Certo che lo so, perché ti voglio bene anch’io.
>> le risponde Melissa.
Liz stringe le
mani a Melissa, che sono sulle sue spalle e rimangono così
per un po’, a fissare il panorama, fino a quando arriva Olive.
<<
Ragazze. >> esclama Olive.
Melissa si
stacca da Liz, si volta verso Olive e dice:
<<
Buongiorno. >>
<<
Che ci fate qui? >> chiede lei.
<<
Ci stavamo godendo il panorama e parlavamo. >> risponde
Melissa.
<<
Capisco. >>
<<
Prima Liz si chiedeva se entro quest’anno o il prossimo
perderà la verginità. Le ho detto che magari in
America troverà qualcuno per lei. >> dice
Melissa.
<<
Sì, è probabile. Mai dire mai. >>
afferma Olive.
<<
È quello che le ho detto anch’io. E le ho anche
detto che è meravigliosa e che qualsiasi ragazzo sarebbe
fortunato ad averla. >> continua Melissa.
<<
Già. >> dice Olive.
Melissa
abbraccia di nuovo Liz, ancora seduta sulla sedia, e anche Olive la
abbraccia.
<<
Avete deciso di farmi piangere stamattina? >> chiede Liz.
<<
No, ma di farti ridere sì. >> risponde Olive,
che si stacca da Liz e inizia a farle il solletico sui fianchi.
Appena Liz
inizia ad agitarsi, anche Melissa si stacca da lei e inizia a farle il
solletico insieme con Olive.
<<
Ragazze, basta! >> urla Liz.
Liz si alza
dalla sedia, rientrando nella stanza, ma le ragazze continuano con il
solletico. Finiscono tutte e tre sul letto, e Melissa e Olive
continuano a fare il solletico a Liz. Appena smettono, arrivano Lux e
Lexi.
<<
Siete già sveglie? >> chiede Lexi.
Tutte e tre
contemporaneamente rispondono di sì.
<<
Cosa stavate facendo? >> chiede Lux.
<<
Mi stavano facendo il solletico, che sanno che mi dà
fastidio. >> risponde Liz.
<<
Già, lo sappiamo che ti dà fastidio.
>> dice Lux.
Lux e Lexi si
avvicinano al letto e ci si buttano sopra, iniziando a fare il
solletico a Liz, così riprendono a farglielo anche Olive e
Melissa.
<<
Ce l’avete tutte con me stamattina? >> chiede
Liz.
<<
Ti vogliamo bene, Liz. >> risponde Melissa.
Poco dopo, sono
tutte e cinque sdraiate sul letto.
<<
Andiamo in spiaggia nel pomeriggio? >> chiede Olive.
<<
Ovvio. >> risponde Liz.
<<
Sì, infatti. >> risponde Melissa.
<<
E ce lo chiedi anche? >> domanda Lux.
<<
Ovviamente sì. >> conclude Lexi.
<<
E stasera? Che facciamo stasera? >> chiede Olive.
<<
Perché non giriamo per la Promenade des Anglais? Non ci
siamo ancora andate. >> domanda Lux.
<<
A me va bene. >> risponde Lexi.
<<
Anche a me. >> risponde Liz.
<<
Sì, infatti, non ci siamo ancora andate. >>
dice Melissa.
<<
Okay, vada per la Promenade des Anglais stasera. >>
afferma Olive.
<<
Perché una sera di queste non facciamo un altro
“up all night”, ma con Etienne e i suoi amici
stavolta? Sarebbe bello… e interessante. >>
chiede Lexi.
<<
Io ci sto. >> risponde Olive.
Liz, Melissa e
Lux concordano con Olive.
Verso le 13:30
le ragazze pranzano insieme ai genitori di Lux.
<<
Ma alla fine dove andranno in viaggio di nozze la zia e Alexis?
>> chiede Lux.
<<
Bora Bora. >> risponde Anne, la madre di Lux.
<<
Figo. >>
<<
Wow. >> dice Olive.
<<
E quando partiranno? >> chiede Lux.
<<
A metà agosto, perché non sono riusciti ad avere
le ferie adesso. >> risponde Anne.
<<
Che tristezza partire due settimane dopo il matrimonio.
>> dice Olive.
<<
Sì, infatti. Il viaggio di nozze si fa subito dopo le nozze.
>> continua Liz.
<<
Già, ma l’importante è farlo.
>> dice Lux.
<<
Sì, infatti, e poi Bora Bora. Cazzo, Bora Bora.
>> conclude Lexi.
Nel pomeriggio
le ragazze vanno in spiaggia, ritornando a casa per la cena, e dopo
cena vanno a girare lungo la Promenade des Anglais.
Il giorno dopo,
le ragazze organizzano la serata con Etienne e i suoi amici.
Alle 23 vanno
all’Hi Club e una volta usciti, verso le 3 del mattino, vanno
in spiaggia.
Seduti tutti
vicini sulla sabbia, Olive salta su dicendo:
<<
Stare in spiaggia di notte non ha prezzo. >>
<<
Già. >> dice Etienne.
<<
Perché non facciamo il bagno? >> domanda Alex.
<<
Io ci sto. >> risponde Olive.
<<
Non so se è proprio una buona idea, Alex. >>
dice Lexi.
<<
Avanti, ragazze. Stiamo in acqua poco. Dai. >> implora
Olive.
Lexi, Lux, Liz e
Melissa si guardano tra di loro e, mentre Olive, Etienne, Alex e gli
altri ragazzi si sono già alzati e sono mezzi nudi, Lexi,
parlando anche per le ragazze, dice loro:
<<
D’accordo. Buttiamoci! >>
In acqua, Olive
ed Etienne si baciano e si toccano.
<<
Prendetevi una camera, ragazzi! >> urla Alex.
Rimangono in
acqua per dieci minuti e poi vengono su, rimanendo comunque in spiaggia
per un altro po’. Dopo prendono la macchina e vanno
verso il porto.
Nei giorni
successivi, le ragazze hanno frequentato quasi tutte le sere Etienne,
Alex e i loro amici; mentre alcune giornate le hanno passate a visitare
la città, anche Cannes e Monte Carlo, a circa
mezz’ora da Nizza.
Due settimane
dopo, il 10 agosto, è il giorno, per le ragazze, di tornare
a Parigi.
La sera prima
hanno salutato Alex e gli altri ragazzi, mentre Etienne lo hanno
salutato il giorno stesso della partenza, prima di andare in aeroporto.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 10 *** Volevo baciarti e l'ho fatto ***
10
Volevo
baciarti e l’ho fatto
È il
15 agosto, festa nazionale in Francia e altri paesi.
Come da
tradizione, a casa della famiglia Savile c’è il
pranzo a base di carne alla brace; poi nel pomeriggio le ragazze
andranno a prendere il sole nelle “spiagge” lungo
la Senna.
Per circa un
mese, tra metà luglio e metà agosto, le banchine
della Senna vengono trasformate in mini-spiagge, con sabbia importata,
e palme, e si possono fare varie attività sportive come il
canottaggio, il kayak e il pedalò, ma anche balli da sala,
Tai Chi e il calcio balilla.
Di sera, invece,
le ragazze andranno allo schiuma party in una delle discoteche della
città.
<<
Allora, ragazze, cosa farete oggi? Melissa mi ha accennato che andrete
a uno schiuma party. >> chiede Marion, la madre di
Melissa.
<<
Sì, ci sarà da divertirsi. >>
risponde Liz.
<<
Già. E credo che quella di stasera sarà
l’ultima festa qui a Parigi. >> dice triste Lux.
<<
Chissà quante ce ne saranno là a Los Angeles.
>> dice Marion.
<<
Ma non sarà la stessa cosa. >> risponde Lexi.
<<
Non dovete preoccuparvi. Starete in America solo per un anno, non per
sempre. E poi non avete detto di voler frequentare
l’università là? Quindi qual
è il problema? >> chiede Aurore, la madre di
Liz.
<<
Sì, infatti non vedo quale sia il problema, ragazze.
>> afferma Claudie, la madre di Olive.
<<
Non esiste un vero problema, è solo che ci sembra di fare le
cose per l’ultima volta nella nostra vita. >>
dice Olive.
<<
Esattamente. È come se fosse l’ultima volta per
qualsiasi cosa che facciamo e faremo. >> dice Liz.
<<
Già. Come quando fai le cose il trentuno dicembre, fai
quelle cose per l’ultima volta di quell’anno.
>> continua Lexi.
<<
Non vi seguo. >> dice Burt, il padre di Liz.
<<
Neanch’io, tesoro. >> dice Aurore.
<<
Non importa. >> risponde Liz.
In pieno
pomeriggio, le ragazze sono distese sui lettini a prendere il sole
lungo le banchine della Senna.
<<
Avete mai immaginato la scena quando arriveremo nelle case delle
famiglie. Io l’ho immaginata un sacco di volte.
>> salta su Liz.
<<
Anch’io l’ho immaginata. >> dice Lux.
<<
Anch’io. >> risponde Lexi.
<<
Sì, anch’io. >> continua Melissa.
<<
Anch’io. E spero solo che ci capiti bene. >>
dice speranzosa Olive.
<<
Già. Voi come ve la siete immaginata la scena?
>> chiede Liz.
<<
Beh, io che ognuna di noi arriva nella casa della propria famiglia, si
fanno le presentazioni, anzi, le presentazioni verranno fatte
all’aeroporto, visto che ci vengono a prendere loro.
>> risponde Olive.
<<
Sì, infatti. >> dice Liz.
<<
Abbiamo solo quattro giorni pieni prima di partire. >>
dice Lexi.
<<
Non farmelo pensare. Questo mese e mezzo è volato.
>> dice Lux.
<<
Sì, anche troppo in fretta per i miei gusti, ma la cosa
positiva è che saremo in America. America. E non ci siamo
mai state. >> dice Olive.
Le ragazze non
dicono più niente, pensando a come sarà la loro
vita a Los Angeles.
<<
Facciamo un giro in pedalò, ragazze? >>
propone Lexi.
Le ragazze
rispondono di sì e si alzano, dritte verso il noleggio di
pedalò.
In seguito
noleggiano una bici sull’acqua a testa, e poi fanno tutti i
vari tipi di sport possibili.
Passano il resto
del pomeriggio prendendo il sole, ascoltando la musica, giocando a
biliardino e rilassandosi semplicemente.
Quando tornano a
casa, prima di cena, fanno la doccia e, dopo aver mangiato, si
preparano per la serata.
Verso le 23
passate, le ragazze arrivano alla discoteca, dove
c’è lo schiuma party e appena entrano, il vocalist
urla:
<<
Siete pronti per un po’ di schiuma? >>
Le ragazze
rispondono di sì, alzando le braccia al cielo, insieme alle
altre numerosissime persone dentro la discoteca.
<<
Andiamo nella mischia? >> chiede Olive.
Tutte rispondono
di sì contemporaneamente e si buttano in mezzo alle altre
persone.
Immerse nella
marea di schiuma e intorno alla folla di persone, le ragazze si
divertono come delle pazze, cantando e ballando.
Dopo un
po’ vengono via e prendono qualcosa da bere al bar.
Mentre bevono,
si avvicinano dei ragazzi e uno di loro dice a Olive:
<<
Olive. >>
Lei si volta e
risponde:
<<
Hey, ciao. >>
È
Mathieu con David e Albert.
David e Albert
parlano con le ragazze, mentre Mathieu parla solo con Olive.
<<
Come stai? >> chiede lui.
<<
Bene. Tu? >>
<<
Bene, bene. Allora com’è andata a Nizza?
>> chiede Mathieu.
<<
Benissimo. Abbiamo conosciuto il figlio della vicina di casa della zia
di Lux, Etienne, che ha la nostra età, e anche dei suoi
amici. Uscivamo praticamente sempre con loro. Ci siamo divertite
parecchio. Tu, invece, cos’hai fatto? >> chiede
lei.
<<
Niente di che, sono stato una settimana a Saint-Malo con i miei, dai
miei cugini. >>
<<
E quando sei tornato? >> chiede Olive.
<<
Domenica. Voi? >>
<<
Venerdì. >> risponde lei.
<<
Allora partite lunedì, eh? >> chiede Mathieu,
senza far trapelare nessun’emozione.
<<
Già, ancora non ci sembra vero. È passato
così in fretta. >> risponde Olive incredula.
<<
Capisco. >>
Mathieu la
guarda dalla testa ai piedi e le dice:
<<
Deduco che vi siete già buttate nella mischia.
>>
<<
Sì, è stato pazzesco. Non siamo mai state a uno
schiuma party, ma è una cosa pazzesca. >>
esclama Olive.
<<
Già. >>
<<
Ci buttiamo nella mischia insieme? >> chiede lei.
<<
Volentieri. >>
Olive si alza e
raggiunge la marea di gente e Mathieu le va dietro.
Mentre Olive e
Mathieu sono in mezzo alla schiuma, le ragazze sono rimaste al bar
insieme a David e Albert.
<<
Scommetto che Olive ci ha dato dentro anche a Nizza? >>
domanda David.
<<
Oh sì, con Etienne, il figlio della vicina di casa di mia
zia. >> risponde Lux.
<<
Ecco, appunto. E voi, invece? Voi non avete fatto sesso con nessuno?
>> chiede David.
<<
Solo io, con un amico di Etienne. >> confessa Lexi.
<<
Beh, allora ve la siete passata bene, dai. Vi siete divertite.
>> dice Albert.
<<
Assolutamente sì. Voi, invece? Cos’avete fatto?
>> chiede Lexi.
<<
Io sono rimasto qui. >> risponde Albert.
<<
Io invece sono andato a Bordeaux con i miei per alcuni giorni.
>> risponde David.
<<
andiamo a ballare anche noi? >> propone Lexi.
David e Albert
rispondono di sì e con le ragazze si avviano verso la marea
di gente immersa nella schiuma.
Più
tardi, oltre la mezzanotte, le ragazze con Mathieu, David e Albert sono
sedute di nuovo al bar, che bevono qualcosa e chiacchierano.
Mathieu, che
è accanto ad Olive, le sussurra qualcosa
all’orecchio.
<<
Senti, possiamo parlare… solo noi due? >>
chiede Mathieu.
<<
Okay. >>
Mathieu e Olive
si alzano e lei gli chiede:
<<
Dove vuoi andare? >>
<<
Non lo so… in bagno. >> risponde lui vago.
Mathieu e Olive
si dirigono verso il bagno e quando si ritrovano davanti alle porte del
bagno delle donne e degli uomini, lui entra in quello degli uomini.
<<
Di cosa vuoi parlare Mathieu? >> chiede lei.
<<
Cos’è successo con quel ragazzo quando eri a
Nizza? >>
<<
Abbiamo fatto sesso, non pensi che sia ovvio? >> dice lei.
<<
Sì, ma ho voluto chiedertelo comunque, per avere la conferma
che fosse vero. E tra noi due? >> chiede Mathieu.
<<
Mathieu, te l’ho detto, non esiste un noi. Io
lunedì parto e ritornerò a giugno
dell’anno prossimo. Non voglio iniziare qualcosa prima ancora
che finisca. Non ha alcun senso. >> risponde lei.
<<
Lo so, me l’hai detto un sacco di volte, e
l’abbiamo fatto solo due volte, però lo sai che io
ci tengo. >>
<<
Credi che là a Los Angeles non farò sesso? Beh,
se lo credi, ti sbagli, perché sicuramente
capiterà. >> dice decisa Olive.
<<
No, non lo credo affatto, non ho mai detto questo. >>
risponde lui.
<<
E allora cosa c’è? >>
<<
Voglio solo sapere se… tu tieni a me. Tutto qui.
>> confessa Mathieu.
<<
Non so cosa risponderti, perché non lo so. Come hai detto
tu, l’abbiamo fatto solo due volte: la prima dai cessi della
Torre Eiffel e la seconda al compleanno di Lux. >>
risponde Olive.
<<
Tutto qui? Non hai altro da dire? >> domanda Mathieu.
<<
Sì, tutto qui, non ho altro da dire. >>
risponde lei.
Detto questo,
Mathieu si gira ed esce dal bagno. Olive gli va dietro e, fuori dai
bagni degli uomini, lei lo chiama, urlando, ma lui non si ferma;
così lo raggiunge e lo prende per un braccio, e finalmente
lui si volta. Olive lo bacia e lui contraccambia il bacio, stringendola
a sé e accarezzandole i capelli. Olive lo afferra per un
braccio e ritornano nel bagno degli uomini, dove, appena entrano, lei
lo bacia di nuovo. Lui però la ferma, perché
vuole delle spiegazioni.
<<
Che cosa significa questo, Olive? Perché mi hai baciato?
>> chiede stupefatto Mathieu.
<<
Perché lo volevo. >> risponde Olive.
<<
Non so come mi devo comportare con te, Olive. Un attimo prima sei
indifferente e quello dopo mi baci. >>
<<
Volevo baciarti e l’ho fatto. >> confessa lei.
Mathieu la
guarda e mentre anche lei lo guarda, lui la bacia
all’improvviso.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 11 *** Ti prego, fammi restare ***
11
Ti
prego, fammi restare
Due giorni dopo,
nel tardo pomeriggio, Olive è in casa da sola e qualcuno
suona il campanello. Lei va ad aprire ed è Mathieu.
<<
Mathieu, che ci fai a casa mia? E come fai a sapere dove abito?
>> chiede Olive.
<<
Fammi salire e poi ti spiego tutto. >> risponde lui.
<<
D’accordo. >>
Quando Mathieu
arriva davanti alla porta dell’appartamento di Olive, lei
è lì ad aspettarlo.
<<
Allora, come fai a sapere dove abito? >> chiede lei.
<<
L’ho chiesto alle tue amiche. >>
<<
Che bastarde. Avrebbero potuto non dirtelo. Ma in ogni caso, cosa ci
fai qui? >> chiede Olive.
<<
Ho bisogno di parlarti. >> risponde Mathieu.
<<
Allora, parla. >>
<<
Sei da sola in casa? >> chiede Mathieu, guardandosi
intorno.
<<
Sì, i miei tornano stasera. >>
<<
Perfetto. Possiamo sederci? >>
<<
Sì. >>
Si siedono
entrambi sul divano in sala e lui la guarda negli occhi.
<<
Vedi, Olive… fra tre giorni partirai, e non sai quanto
sarò triste qui a Parigi, mentre tu sarai a
chissà quanti chilometri di distanza da me…
>> inizia il discorso Mathieu.
<<
Dove vuoi arrivare, Mathieu? >> chiede Olive.
<<
Mi mancherai da morire Olive. In quest’ultimo periodo che non
ci siamo visti, mi sei mancata tantissimo. Non so se tu lo sai, ma so
che io lo so. >>
Mathieu fa una
pausa e poi continua:
<<
Mi piaci da morire, Olive, e volevo che lo sapessi, nel caso tu non lo
sappia già. Io ci tengo a te, veramente. >>
<<
Già sapevo di piacerti, Mathieu. >> dice lei.
<<
Ma non piacermi nel senso che voglio fare sesso con te, Olive, piacermi
piacermi. Tu mi piaci sul serio. >> dice lui serio.
<<
Oh. >> dice semplicemente lei stupita.
Olive di certo
non si aspettava che piacesse sul serio a Mathieu. Ha sempre pensato
che lui la volesse solo scopare, ma in realtà
c’è ben altro sotto.
<<
Cosa pensi, Olive? >> chiede lui.
<<
Beh, allora non lo sapevo. Mi hai sempre detto che volevi scoparmi e
l’hai fatto alla fine, tre volte, ma non pensavo ci fosse
dell’altro. >> risponde Olive.
<<
Adesso lo sai. Volevo che lo sapessi prima di partire e non rivederti
per quasi un anno. So che tu non sei fatta per le… storie
romantiche, però non m’importa, volevo che lo
sapessi comunque. >> dice lui un po’ tranquillo
e un po’ agitato.
<<
Sì, infatti, non sono tipa da storie romantiche, non lo sono
mai stata e mai lo sarò probabilmente. >> dice
lei.
Olive lo guarda
e non sa bene cosa dire.
<<
Mathieu, quando abbiamo fatto sesso, la prima volta, vicino alla Torre
Eiffel, è stato magnifico, mi è piaciuto da
morire. E lo stesso la seconda volta, al compleanno di Lux, e anche la
terza volta, due giorni fa. >> confessa Olive.
Olive non sa
cos’altro dire. Cos’altro dovrebbe dire?
<<
Lo stesso vale per me. Volevo fare sesso con te da moltissimo tempo.
>> afferma Mathieu.
Olive non
risponde e Mathieu non aggiunge altro, ma alcuni secondi dopo dice:
<<
Ho paura che questa sia l’ultima volta che ci vediamo fino
all’anno prossimo, quando tornerai dall’America.
Anzi, credo proprio che questa sia l’ultima volta che ci
vediamo. Fammi restare qui a dormire, ti prego. >> la
implora Mathieu.
<<
Cosa? No, Mathieu, non puoi restare qui a dormire. Non voglio che tu
resti qui a dormire. Perché dovresti restare?
>> chiede Olive scioccata.
<<
Perché voglio fare di nuovo sesso con te, ma in un posto che
non sia all’aperto o in un bagno di una discoteca, e poi
voglio restare con te anche stanotte, nel tuo letto, a dormire con te.
Non ti rivedrò per quasi un anno, Olive. Ti prego, fammi
restare. >> la implora anche Mathieu.
<<
Se vuoi, puoi restare a cena e anche dopo, ma a dormire, no, Mathieu.
Non se ne parla. >> risponde Olive.
<<
Avanti, Olive, fammi restare a dormire qui con te, ti prego. Ho bisogno
di te. >> confessa lui.
Olive, a queste
ultime quattro parole, si alza dal divano e si allontana da lui,
andando verso la finestra.
<<
Che c’è? Perché ti sei alzata?
>> chiede lui stupito.
Olive non
risponde e non si gira, così lui si alza e la raggiunge.
<<
Che cos’ho detto? >> domanda lui.
<<
Perché hai bisogno di me, Mathieu? Perché proprio
di me? Sai che io non sono fatta per queste cose, le odio.
>> esclama Olive.
Mathieu la
abbraccia da dietro e le dice:
<<
Perché mi piaci da morire, Olive, te l’ho
già detto. Ho bisogno di te un’ultima volta prima
che tu parta. Fammi restare stanotte, ti prego. >>
Olive non riesce
a rispondere, perché Mathieu ha iniziato a baciarle il collo.
<<
Questo collo... non sai da quanto tempo desideravo baciartelo,
baciartelo come sto facendo ora. >> confessa lui.
<<
Mathieu… >> riesce a dire Olive.
<<
Shh… fammi restare qui Olive. Per favore. >>
sussurra Mathieu.
Mentre lui
continua a baciarle il collo, le sue mani vanno sotto la canottiera di
Olive, toccandole il seno.
Olive si stacca
all’improvviso da lui, lasciando Mathieu di stucco.
<<
Smettila! >> urla Olive.
Mathieu la
guarda ed entrambi non dicono una parola mentre si guardano.
All’improvviso
lei si toglie la canottiera e lui non se lo aspettava. Così
lei lo bacia, senza pensarci ancora.
Lui la bacia sul
collo, sul seno e sulla pancia e dopo si toglie la maglietta,
buttandola a terra. Tra un bacio e l’altro, lui dice:
<<
Fammi restare. Ti prego. >>
<<
Okay. >> dice finalmente Olive.
Mathieu smette
subito di baciarle il collo e la guarda, sorridendole.
Pian piano si
spogliano un po’ a vicenda e un po’ no, e vanno
verso il divano. Lì fanno sesso, per la quarta volta.
Mentre
raccolgono i vestiti da terra e si vestono, Mathieu le dice:
<<
È un gran caldo oggi, eh? >>
<<
Sì, ci saranno più di trenta gradi, ne sono
sicura. >> risponde lei.
<<
Sì, assolutamente. >>
Mathieu,
già vestito, la guarda mentre si mette la canottiera e i
pantaloncini.
<<
Sei bellissima, lo sai? E prima è stato…
fantastico. >> confessa Mathieu.
Olive lo guarda
e gli dice:
<<
Già, lo è stato. >>
Mathieu le
sorride e le chiede:
<<
Cos’avevi intenzione di mangiare stasera? >>
<<
A dire la verità non lo so, dipende da quello che
c’è in frigo. >> risponde Olive.
<<
Mi adatterò allora. >>
Verso le nove e
mezzo, i genitori di Olive tornano a casa e capiscono che la figlia non
è sola, perché sta parlando con qualcuno. Quando
arrivano in sala, li vedono, seduti sul divano.
<<
Mamma, papà! >> saluta Olive.
I genitori di
Olive la salutano e lei subito dice loro:
<<
Lui è Mathieu, un mio… amico. >>
<<
Salve, signori Fowles, è un piacere conoscervi.
>> dice Mathieu.
Il padre e la
madre di Olive rispondono che anche per loro è un piacere e,
mentre vanno verso la loro stanza, Olive li segue.
<<
Mamma, papà, Mathieu resta qui a dormire stanotte, va bene?
>> chiede loro.
La signora
Fowles ci pensa un attimo e risponde:
<<
“Sì, va bene. >>
Lo stesso fa il
signor Fowles.
<<
Sei sicura che sia un tuo amico, tesoro? >> chiede
Claudie.
<<
Sì, mamma, è un mio amico. >>
<<
D’accordo. >>
Olive torna in
sala e continua a parlare e guardare la tv con Mathieu, sul divano.
Mathieu si volta
e la guarda, e si avvicina a lei, chiedendole:
<<
Ma i tuoi sanno che fai sesso… così spesso?
>>
<<
Non proprio. Cioè, sanno solo che lo faccio e con chi
perché vedono dei ragazzi qui a casa, però non
sanno altro. >> risponde Olive tutta tranquilla.
<<
Ah. Quindi sanno che faccio sesso con te? >>
<<
Non ne sono sicura, anche se probabilmente è
così. Ho detto loro che sei mio amico, il che in parte
è vero. >> risponde Olive.
<<
Sì… amico. Amico che ti scopa. >>
dice lui con un sorriso malizioso.
<<
Ovvio. >> risponde lei con un sorriso altrettanto
malizioso.
Olive e Mathieu
rimangono a guardare la tv in sala per tutta la sera, mentre i signori
Fowles stanno in camera loro.
Verso mezzanotte
passata, Olive chiede a Mathieu:
<<
Andiamo a letto? >>
<<
Sì, va bene. >>
Poco dopo, Olive
e Mathieu salutano i signori Fowles, dicendo loro che stanno andando a
letto, e raggiungono la stanza di Olive.
Olive si toglie
la canottiera e i pantaloncini e prende il pigiama sotto il cuscino.
Mathieu,
guardandola, le dice:
<<
Perché ti metti il pigiama? >>
<<
Andiamo a letto. >> risponde lei.
Mathieu si
toglie i pantaloni e la maglia e dice:
<<
Io rimango così. >>
Si avvicina a
lei e la guarda negli occhi. Mette le mani sui suoi fianchi e le bacia
il collo.
<<
Cosa stai cercando di fare, Mathieu? >> chiede lei,
chiudendo gli occhi.
<<
Non l’hai capito? >>
<<
Sì, stai cercando di fare sesso con me… di nuovo.
Lunedì parto, lo sai, non te lo dimenticare.
>> risponde Olive.
Mathieu le bacia
il seno e intanto le accarezza la schiena. Olive si lascia andare ai
suoi baci.
Come poteva
pensare che Mathieu, il suo compagno di classe Mathieu, avesse questo
effetto su di lei? Come poteva pensare che alla fine sarebbe successo
questo?
<<
Vorrei che non partissi. Perché devi partire? Promettimi che
penserai a me quando sarai là? Promettimi che non farai
sesso con nessuno? >> le chiede lui.
<<
Non posso prometterlo Mathieu. >> dice lei.
Mathieu smette
di baciarla e le chiede:
<<
Perché no? >>
<<
Lo sai il perché. Non posso prometterti una cosa del genere,
Mathieu. Sono fatta così, lo sai. Non riesco a stare senza
il sesso. >> risponde Olive.
<<
Ma hai solo sedici anni. Molte ragazze alla tua età sono
ancora vergini, come Liz, ad esempio. >>
<<
Ognuno è fatto a modo suo, Mathieu. Io amo il sesso.
>> afferma lei.
<<
Almeno promettimi che penserai a me. >>
<<
Lo farò, penserò a te. >> afferma
Olive.
Mathieu le
sorride e la bacia. Dopo averla baciata, guardandola negli occhi, le
dice:
<<
Fa’ l’amore con me, un’ultima volta. Ti
prego. >>
Olive prende la
mano destra di Mathieu e se la porta alla bocca, baciandogli le punta
delle dite. Così lui la bacia sulle labbra e lei gli lascia
andare la mano. Si avvicinano al letto e continuano a baciarsi.
Mentre fanno
sesso, così chiamato da Olive, e l’amore,
così chiamato da Mathieu, si abbandonano a una strana
sensazione mai provata prima, o per lo meno non provata da Olive.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 12 *** Meno male che ci siete voi, ragazze ***
12
Meno
male che ci siete voi, ragazze
Il giorno dopo,
il primo ad aprire gli occhi è Mathieu.
Solo dopo un
po’ si rende conto che Olive è accanto a lui, e la
guarda mentre dorme. Mentre la guarda con assoluta dolcezza, le
accarezza i capelli, che le scendono oltre il seno, e lei si sveglia e
si volta verso di lui.
<<
Ciao. >> la saluta lui dolcemente.
<<
Ciao. >>
Mathieu le
sorride e pensa che sia sicuramente innamorato di lei, ma ha paura di
dirglielo, sapendo com’è fatta Olive, ed essendo
consapevole che andrà in America per quasi un anno.
<<
Che ore sono? >> chiede lei.
Mathieu guarda
la sveglia sul comodino di Olive e le risponde:
<<
Le dieci. >>
<<
Pensavo fosse più tardi. Sono io o qui
c’è un caldo impressionante? >>
chiede Olive.
<<
Anch’io ho caldo. >> risponde lui.
<<
Credo che i meteorologi avessero ragione sul fatto che questo weekend
ci sarà un caldo insopportabile. >> dice lei.
<<
Lo credo anch’io. È già caldo a
quest’ora. Andiamo a fare colazione? >>
<<
Sì. >>
Mathieu si alza
ed è ancora nudo dalla notte trascorsa con Olive, e anche
lei è nuda.
Mentre Mathieu
raccoglie i boxer, i pantaloni e la maglietta da terra, chiede:
<<
I tuoi sono al lavoro? >>
<<
Sì, iniziano presto. >>
<<
Bene. Posso restare in boxer, allora? >> chiede Mathieu.
<<
Sì, certo che puoi. Io resterò in reggiseno e
mutande. >> risponde Olive.
<<
Ottimo. >>
Olive gli
sorride e poco dopo escono dalla stanza.
Mentre fanno
colazione, parlano del più e del meno.
<<
Hai impegni oggi? >> gli chiede lei.
<<
Sì, mi vedo con David e Albert all’una. Tu?
>>
<<
Per il momento non devo fare niente. A che ora uscirai?
>> gli chiede.
<<
Verso mezzogiorno, più o meno. Vorrei che non arrivasse mai.
Ci mancano solo due ore. >> confessa lui.
<<
Sono soltanto dieci mesi, Mathieu, non sono poi così tanti
in fondo. >> dice Olive.
<<
Per me sono tantissimi. Sembreranno un’infinità.
>> confessa Mathieu.
<<
Faremo la videochiamata su Skype. >> lo rassicura lei.
<<
Non sarà la stessa cosa. >> risponde Mathieu.
< Magari
nel corso di questi dieci mesi incontrerai una ragazza che ti
farà perdere la testa ed io scomparirò dai tuoi
pensieri. >>
<<
Non accadrà, Olive. >> dice lui sicuro di
sé.
<<
Come fai a esserne così sicuro? >> chiede
Olive.
<<
Lo so perché non ho occhi che per te. >>
risponde Mathieu.
Di certo Olive
non poteva prevedere tutto questo.
Mathieu gli
è sempre stato simpatico, ma non pensava che
l’avrebbe fatta sentire così… bene, in
pace con se stessa.
Circa due ore
dopo, Olive e Mathieu sono davanti alla porta e si stanno salutando.
Per l’ultima volta.
<<
A che ora hai l’aereo lunedì? >>
chiede Mathieu.
<<
Alle nove di mattina. >>
<<
Posso venirti a salutare all’aeroporto? Ci sono ancora due
giorni e non voglio che questa sia l’ultima volta che ci
vediamo. >> dice lui triste.
<<
D’accordo. Ma vieni almeno un’ora e mezzo prima,
altrimenti non riuscirai più a passare. >>
dice lei.
<<
Verrò lì due ore prima. >> afferma
lui.
Olive gli
sorride.
<<
Quindi questo non è l’ultimo saluto?
>> chiede lei.
<<
No, è il penultimo. >>
Olive non dice
niente.
<<
È stato bellissimo stanotte. >> confessa
Mathieu.
<<
Sì, lo è stato. >> confessa anche
Olive.
Mathieu le
accarezza una guancia.
<<
Ancora non ci credo che parti. >> dice lui con gli occhi
tristi.
<<
Neanch’io, a dire la verità. Sembra
così strano anche a me. Io e le ragazze in America, per
quasi un anno. No, queste non siamo noi, sono delle altre ragazze.
>> afferma Olive.
Mathieu e Olive
restano a guardarsi per alcuni secondi, senza dire niente.
<<
Allora ciao. >>
<<
Ciao. >>
Mathieu la
stringe a sé e la bacia dolcemente, accarezzandole i capelli.
Mentre
è in ascensore, pensa a quanto è stato stupido
per non aver detto a Olive che è innamorato di lei. La sua
paura è troppa e non è riuscito a confessarglielo.
<<
Quanto sono stupido! Dovevo dirle che la amo. Stupido, stupido,
stupido! Sono uno stupido. >> si dice Mathieu, mentre
l’ascensore scende i piani.
Mentre Olive
è sul divano, il suo telefono squilla.
<<
Pronto? >> chiede Olive.
Liz, Melissa,
Lux e Lexi contemporaneamente dicono:
<<
Ciao! >>
<<
Ciao, ragazze. >> saluta Olive.
<<
Dove sei? Noi siamo già tutte qui. >> chiede
Liz.
<<
Sono ancora a casa. C’è stato un… un
imprevisto e non sono riuscita a venire a mezzogiorno. Adesso mi
preparo e sono lì da voi. Vi spiego tutto dopo.
>> risponde Olive.
<<
D’accordo. A dopo. >>
In
realtà Olive aveva appuntamento con le ragazze a
mezzogiorno, ai Giardini di Lussemburgo.
Vogliono godersi
gli ultimi due giorni nella loro meravigliosa città, in
tutta tranquillità.
Quando Olive sta
camminando nel giardino, vede le ragazze e dice:
<<
Ragazze! >>
Si girano e Lux
esclama:
<<
Ce l’hai fatta! >>
Arriva da loro e
si abbracciano.
<<
Allora, cos’era questo… imprevisto?
>> chiede Lexi.
<<
Andiamoci a sedere, vi racconto tutto. >> risponde Olive.
Una volta
sedute, Liz dice:
<<
Avanti, sputa il rospo, Olive. >>
<<
Indovinate chi è venuto a trovarmi ieri pomeriggio?
>> domanda Olive.
Insieme chiedono:
<<
Chi? >>
<<
Mathieu. >> risponde lei.
<<
Ma è ossessionato da te, Olive. >> le dice Liz.
<<
Vi spiego. >>
Olive fa una
pausa e poi continua, dicendo:
<<
Dopo averlo fatto salire in casa, mi ha detto che sarà molto
triste mentre noi saremo a Santa Monica, e che gli piaccio davvero, ma
davvero davvero. >>
Liz, Melissa,
Lux e Lexi rimangono a bocca aperta.
<<
E non è tutto. Mi ha chiesto di rimanere a dormire e che
voleva fare sesso con me un’ultima volta prima che io
partissi. E… che ha bisogno di me. Vi rendete conto? Mathieu
non è fissato con me solo per il sesso, ma io gli piaccio
veramente. È una cosa così strana.
>> dice ancora confusa Olive.
<<
Eccome se lo è. E tu che gli hai detto? >>
chiede Liz.
<<
All’inizio non volevo assolutamente farlo restare, ma poi ho
ceduto dopo che lui ha iniziato a baciarmi. Così
l’abbiamo fatto in soggiorno, sul divano. >>
risponde Olive.
<<
Beh, per essere uno che non volevi mai scopare, ci hai scopato
parecchio, tesoro. >> le dice Lux.
<<
Già. Non so neanch’io cosa mi ha fatto cambiare
idea. >> risponde Olive.
<<
E dopo il sesso cos’è successo? >>
chiede curiosa Melissa.
<<
Niente di particolare. Abbiamo cenato e guardato la tv. Sono arrivati i
miei e quando siamo andati a letto… >>
risponde Olive.
<<
L’avete fatto un’altra volta? >>
domanda Lux.
<<
Sì, ma in modo diverso. >> confessa Olive.
<<
Cioè? >> chiede Melissa.
<<
Io mi sono spogliata e stavo per prendere il pigiama, quando lui mi ha
fermato e dopo ha iniziato a baciarmi il collo. Poi mi ha baciato il
seno ed io mi sono lasciata andare a quello che faceva. Intanto mi
diceva che non voleva che io partissi, e mi chiesto di promettergli di
pensare a lui e di non fare sesso con nessuno in America. Io gli ho
detto che non potevo prometterglielo perché io amo il sesso,
lo sanno tutti. Allora gli ho promesso che penserò a lui. E
prima di farlo sapete cosa mi ha chiesto? >> confessa
Olive.
Insieme chiedono:
<<
Cosa? >>
<<
Fa’ l’amore con me, un’ultima volta. Ti
prego. >> dice lei.
<<
Oddio. L’amore? >> chiede Melissa.
<<
Che dolce. >> dice Liz sognante.
<<
L’amore? >> domanda anche Lexi.
<<
E tu che gli hai detto? >> chiede Lux.
<<
Gli ho preso una mano e ho iniziato a baciargliela e dopo
l’abbiamo fatto sul mio letto. Ma è stato diverso
dal solito sesso. Non so spiegarlo, ragazze, ma non ho provato le
stesse cose. >> confessa Olive.
<<
Credo che si chiami amore, tesoro. Credo che lui sia innamorato di te.
>> le dice Melissa.
<<
No! No. Non è innamorato di me, è
soltanto… cotto, è diverso. Non è
amore. No. >> dice decisa Olive, in inglese.
Quando si
arrabbia, tende a urlare in inglese.
<<
Credo anch’io che sia innamorato di te, Olive. Ti ha detto di
fare l’amore con lui, non sesso. C’è
differenza. >> dice Lux.
<<
Già. E tu? Tu cos’hai provato? >>
domanda Lexi.
<<
Non lo so. Ma credo che lui ci tenga davvero a me, nel vero senso della
parola. Cioè, me l’ha detto, ed io l’ho
capito mentre facevamo sesso, quindi so che è vero. Mentre
lo facevamo, mi ha detto che mi penserà continuamente e chi
gli mancherò da morire. Sono così confusa,
ragazze. >> dice Olive.
<<
Tu non sei una ragazza da storia d’amore, però non
ti sei mai innamorata, quindi non puoi saperlo. Magari ami Mathieu, o
comunque provi qualcosa di più che una semplice attrazione
sessuale. >> le dice Melissa.
<<
Vorrei tanto saperlo. >> dice Olive.
<<
Hai un anno intero per capirlo, direi che più tempo di
così si muore. >> la rassicura Liz.
Olive guarda le
ragazze e dice loro:
<<
Meno male che ci siete voi, ragazze. >>
Le ragazze
abbracciano Olive tutte insieme e quando si staccano, cambiano
argomento velocemente.
Mentre
chiacchierano, sono sedute sulle sedie dei Giardini di Lussemburgo,
tutte e cinque vicine.
<<
Che caldo fa oggi? >> chiede Liz.
<<
Troppo caldo. >> dice Olive.
<<
Sì, infatti. Andiamo all’ombra, perché
sono tutta sudata. >> dice Melissa.
Le ragazze si
alzano subito e si allontanano, raggiungendo l’ombra degli
alberi.
<<
Dopo pranzo andiamo alla Torre Eiffel? >> domanda Lexi.
<<
Sì, e credo che dovremmo fare un bagno nelle fontane del
Trocadéro, si soffoca di caldo. >> risponde
Lux, sventolandosi il viso con la mano.
<<
Assolutamente. Non vedo l’ora di stare al fresco dentro
l’acqua. >> continua Lexi.
<<
Sì, infatti. >> dice Olive, sventolandosi
anche lei il viso con la mano.
<<
Sarà già tutto affollato quando arriveremo,
c’è un caldo assurdo. >> dice Liz.
<<
Sicuro. Io non me la ricordo un’estate con temperature
così alte. >> dice Melissa, asciugandosi via
il sudore dalla fronte, con una mano.
<<
Neanch’io. >> risponde Olive.
<<
Hanno detto che si arriverà a toccare punte fino ai
trentotto gradi. Fino all’altro giorno ce n’erano a
malapena trenta. >> afferma Liz.
<<
Sì, infatti. Ma hanno detto che durerà fino a
domani. >> dice Lux.
<<
Ma noi lunedì partiamo. >> dice Olive contenta.
<<
Già. Chissà come sarà là il
tempo, dobbiamo guardarci prima di partire, ma sicuramente non
sarà così caldo come oggi. >> dice
Lexi.
<<
Sicuramente. >> dice sicura Melissa.
Le ragazze
smettono di parlare e guardano le persone intorno a loro.
Poco dopo Liz
salta su chiedendo:
<<
Ma siete sicure che non farà male il tatuaggio?
>>
<<
No, Liz, non farà male. E poi dove lo vogliamo fare noi, non
è un punto così delicato. >> la
rassicura Olive.
<<
Beh, io un po’ di paura ce l’ho comunque.
>> risponde Liz.
<<
È solo soggezione. >> le dice Lexi.
<<
Sì, infatti. >> dice Lux.
<<
L’unico che mi ha fatto veramente male è stato
quello sul fondoschiena, ma gli altri molto meno. >>
confessa Olive.
<<
Sì, infatti. Sul fondoschiena fa parecchio male,
però valeva la pena farlo. E in fondo il male è
sopportabile. >> confessa anche Melissa.
<<
Assolutamente. >> dice Olive.
Un’oretta
dopo, vanno al McDonald’s vicino ai Giardini di Lussemburgo e
poi raggiungono il Trocadéro, dove finalmente si bagnano
nelle fontane.
Quando sono in
acqua, sono rilassate e fresche finalmente.
<<
Che bella sensazione. >> dice Olive.
<<
Sì. Si sta così bene in acqua. >>
dice Liz.
<<
Rimarrei qui per delle ore. >> afferma Lux.
<<
Anch’io. >> dice Lexi.
<<
Restiamo qui stanotte, non voglio dormire al caldo. >>
dice Melissa.
<<
Maledetto caldo improvviso, si stava così bene con
venticinque-trenta gradi. >> dice Liz.
Le ragazze si
guardano e scoppiano tutte a ridere.
Più
tardi, mentre sono sdraiate sul prato accanto alle fontane, arriva
qualcuno da dietro che copre gli occhi di Olive con le mani e le dice:
<<
Ciao. Indovina chi sono? >>
Olive ci pensa
un attimo e poi dice:
<<
Mathieu? >>
Mathieu toglie
le mani dagli occhi di Olive e lei si gira verso di lui.
<<
Ciao. >> la saluta lui, felicissimo di rivederla.
<<
Ciao. Che ci fai… fate qui? >> chiede Olive,
vedendo David e Albert.
<<
Lo stesso che fate voi. Siamo venuti a prendere il sole e a
rinfrescarci. Si muore di caldo. >> risponde lui.
<<
Sì, sono tutta sudata. >> dice Olive,
passandosi una mano dietro il collo, per togliere via il sudore.
<<
Meno male che non hai detto bagnata. >> le dice Mathieu,
con un sorrisetto malizioso.
<<
Immaginavo che l’avresti detto. >> dice lei.
<<
Mi conosci troppo bene Olive. >> le dice lui.
<<
Vedi, alla fine ci saremmo visti comunque. >> dice Olive.
<<
Già. È destino. >> le dice Mathieu.
<<
No, è solo una coincidenza. >>
<<
Non lo so. Dipende da come la vedi. >> dice lui.
Mathieu si
toglie la maglietta e i pantaloncini, rimanendo in costume da bagno e
li appoggia sul suo zaino.
<<
Noi andiamo in acqua! >> esclama David.
David e Albert
si allontanano e Mathieu dice:
<<
Vi raggiungo ragazzi! Ciao, ragazze. >> saluta Mathieu.
Quando si sono
allontanati, Olive dice alle ragazze:
<<
Ho il sospetto che mi stia seguendo. >>
<<
No, è solo una coincidenza, come hai detto tu. Anche loro
sono venuti qui con il nostro stesso scopo. >> dice Liz.
<<
Sì, infatti. Non essere paranoica, tesoro. >>
le dice Melissa.
<<
Già, non ti sta seguendo, non pensare male. >>
continua Lux.
<<
Sì, non essere paranoica. È solo una semplice
coincidenza. Tutto qui. >> dice anche Lexi.
<<
Speriamo. >> dice Olive.
<<
È così. >> la rassicura Liz.
Mentre sono
distese sul prato a prendere il sole, Olive guarda Mathieu che si bagna
nella fontana con David e Albert.
Liz, sdraiata
accanto a lei, alza la testa, appoggiandosi sui gomiti, e le dice:
“Credo
che tu abbia preso una bella cotta per lui, Olive. >>
Olive si volta
verso l’amica e le dice:
<<
No. Ma cosa dici? >>
<<
Lo stai fissando da quando è in acqua. >> le
dice lei.
Anche Lux alza
la testa e dice:
<<
Liz ha ragione, Olive. Ti sei presa una bella cotta per Mathieu.
>>
Melissa, senza
alzare la testa, dice:
<<
Confermo. >>
Lo stesso fa
Lexi.
Olive, piuttosto
irritata e parlando in inglese, guarda le ragazze e dice loro:
<<
No, ragazze, non ho una cotta per Mathieu! Smettetela di ripeterlo, mi
state rovinando gli ultimi due giorni qui a Parigi. >>
Le ragazze
abbassano la testa e non rispondono, per evitare di litigare.
Hanno litigato
in passato, alcune volte, ma mai per qualcosa di serio.
Olive tira fuori
l’iPod dalla borsa, lo accende, si mette le cuffiette e
abbassa la testa. Qualche minuto dopo inizia a cantare a bassa voce:
<<
I've
tried playing it cool
But
when I'm looking at you
I
can’t ever be brave
Cos
you make my heart race. >>
Liz si volta per
guardarla, senza alzare la testa, però.
<<
Shot
me out of the sky
You’re
my kryptonite
You
keep making me weak
Yeah
frozen and can't breathe.
Something’s
gotta give now
Cos
I’m dying just to make you see
That
I need you here with me now
Cos
you've got that one thing. >>
continua a cantare Olive.
Olive sta
guardando le sue amiche e aspetta che loro alzino la testa per cantare
il ritornello insieme a lei.
Pochi secondi
dopo alzano la testa e lei sorride, e iniziano a cantare tutte insieme:
<<
So
get out get out get out of my head
And
fall into my arms instead
I
don't, I don't, don't know what it is
But
I need that one thing
And
you've got that one thing. >>
Ridono e Olive
dice loro:
<<
Scusate se mi sono un po’ arrabbiata, ma sono confusa e non
so ancora cosa provo per Mathieu. Scusatemi, ragazze. >>
<<
Non fa niente, Olive. Capiamo. >> le dice Liz.
<<
Assolutamente. Scusaci anche tu. >> dice Lux.
Olive sorride
alle ragazze.
<<
Sì, scusa. >> continua Melissa.
<<
Scusa. >> conclude Lexi.
Olive sorride
alle ragazze e dice loro:
<<
Basta con le scuse. Io sono completamente sudata, non so voi. Andiamo a
bagnarci, almeno con le gambe in acqua. >>
<<
Io ci sto. >> risponde Liz.
Olive e Liz si
tirano su dal prato.
<<
Oh, anch’io. >> esclama Lux.
<<
Vi seguo ragazze. >> afferma Melissa.
<<
Anch’io. >> risponde Lexi, alzandosi.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 13 *** Godiamoci questi ultimi momenti ***
13
Godiamoci
questi ultimi momenti
Le ragazze
rimangono al Trocadéro fino alle 16 e salutano Mathieu,
David e Albert prima di andarsene.
Tornano a casa
per lavarsi e cambiarsi perché alle 17:30 hanno appuntamento
al negozio di tatuaggi.
Tutte e cinque
si faranno un tatuaggio sul polso interno sinistro, simbolo
dell’amicizia.
Inoltre Melissa,
Olive, Lux e Lexi se ne faranno un altro ancora in modo da far
diventare i loro tatuaggi dispari.
Mentre sono nel
negozio di tatuaggi, Liz inizia un po’ ad agitarsi.
<<
Dtai calma, Liz, non ti farà male, fidati. >>
la rassicura Olive.
<<
Esatto. Stai tranquilla. >> continua Melissa.
<<
Ci sto provando. >> risponde Liz.
Ci sono quattro
tatuatori nel negozio e la prima a iniziare è Olive.
Olive ha scelto
una rosa rossa, con tanto di gambo e due foglie verdi, con attorno un
cuore nero, che si farà tatuare sulla parte bassa della
schiena, a destra.
Mentre tatuano
Olive, tatuano anche Melissa, che ha scelto una semplice chiave di
violino, che si farà tatuare sull’avambraccio
interno destro.
La terza a farsi
tatuare è Liz, la quarta Lux, che ha scelto una
“L” con attorno quattro impronte dei polpastrelli
di un cane, che si farà tatuare sulla parte bassa della
pancia, sulla sinistra. Lexi, invece, aspetterà appena una
di loro avrà finito, e ha scelto il simbolo cinese della
forza, che si farà tatuare dietro il collo.
Mentre la
tatuatrice sta pulendo l’ago e tirando fuori
l’inchiostro nero per tatuare Liz, lei guarda le ragazze, che
si stanno facendo tatuare e sono tranquillissime.
La tatuatrice,
rivolgendosi a Liz, le chiede:
<<
Pronta? >>
Liz annuisce e
la tatuatrice aziona l’ago e raggiunge la pelle di Liz.
Appena l’ago raggiunge la pelle di Liz, lei fa un leggero
urletto, facendo preoccupare le ragazze.
<<
Stai bene, Liz? >> le chiede Olive.
<<
Sì, ragazze. >> risponde lei.
Dopo alcuni
secondi che la sta tatuando, Liz dice:
<<
Mi sto abituando. Non fa per niente male in fondo. >>
La tatuatrice
alza lo sguardo un attimo per sorriderle, poi abbassandolo le dice:
<<
È solo soggezione. >>
<<
Già. >>
Mentre continua
a tatuarla, Liz, rivolgendosi alle ragazze, dice:
<<
Non fa male, ragazze. Mi sto abituando. >>
<<
Vedi che avevamo ragione noi? >> esclama Olive.
<<
Te l’avevamo detto. >> le dice Melissa.
<<
Lo so. >> risponde Liz.
In serata, le
ragazze vanno in discoteca e poi tutte a dormire da Olive.
Il giorno dopo,
ultimo giorno a Parigi, le ragazze si svegliano in tarda mattinata e
decidono di uscire per pranzo.
Dopo pranzo
vanno a fare shopping dentro le Galeries Lafayette Haussmann.
Uscite vive dopo
lo shopping durato più di due ore si dirigono alla Torre
Eiffel.
Arrivate
lì davanti, la guardano come se la guardassero per la prima
volta nella loro vita.
<<
C’è poco da fare, non mi stancherò mai
di guardarla. >> esclama Lexi.
<<
Anch’io. >> dice Lux.
<<
Credo che ci mancherà molto quando saremo in America.
>> dice Liz.
<<
Sarà così. >> conferma Olive.
<<
Beh, però avremo l’insegna di Hollywood.
>> dice loro Melissa.
Le ragazze si
guardano e Olive s’incammina verso la torre. Raggiungono gli
Champ-de-Mars e si siedono sul prato.
<<
È incredibile che domani a mezzogiorno saremo a Los Angeles.
>> dice Liz.
<<
Già. Se non avessimo i biglietti, non ci crederei.
>> confessa Olive.
<<
Neanch’io. A proposito, come sarà il tempo a Los
Angeles domani? Alla fine non ci abbiamo guardato. >>
domanda Melissa.
<<
Guardiamoci adesso. >> dice Lux.
Lux tira fuori
il suo cellulare dalla borsa e cerca su Google: Los Angeles meteo
agosto 2012.
Poco dopo dice:
<<
Ci saranno trentadue gradi di massima e ventuno di minima. Caldissimo.
>>
Lexi,
sdraiandosi sul prato, dice:
<<
Ma ci pensate che quest’anno sarà il primo Natale
che passeremo al caldo. Cioè, non ci sarà la neve
e il freddo polare che c’è qui. Sarà
stranissimo. >>
<<
È vero, non ci avevo mai pensato. Pensate a
Halloween… non vedo l’ora. >> dice
Olive.
<<
Chissà come lo festeggeranno con tutti i dettagli. Ci
sarà davvero da divertirsi ragazze. >> dice
Lux.
<<
Sicuro. >> afferma Liz.
Le ragazze si
sdraiano e guardano il cielo limpido sopra le loro teste.
All’improvviso
Melissa si mette a cantare:
<<
I
threw a wish in the well
Don’t
ask me I’ll never tell
I
looked at you as it fell
And
now you’re in my way.
I
trade my soul for a wish
Pennies
and dimes for a kiss
I
wasn’t looking for this
But
now you’re in my way… >>
Liz e Lux,
accanto a lei, si voltano per guardarla.
<<
Your
stare was holdin'
Ripped
jeans
Skin
was showin'
Hot
night
Wind
was blowin'
Where
you think you’re going baby?… >>
continua a cantare Melissa.
Si mettono a
cantare tutte insieme:
<<
Hey
I just met you
And
this is crazy
But
here’s my number
So
call me maybe.
It’s
hard to look right
At
you baby
But
here’s my number
So
call me maybe.
Hey
I just met you
And
this is crazy
But
here’s my number
So
call me maybe.
And
all the other boys
Try
to chase me
But
here’s my number
So
call me maybe.
>>
Ridono insieme,
proprio com’è successo il giorno prima.
<<
Godiamoci questi ultimi momenti, ragazze. >> dice Olive.
Liz si tira su a
sedere e inizia a cantare:
<<
Woke
up on the right side of the bed
What’s
up with this Prince song inside my head?
Hands
up if you’re down to get down tonight
'cause
it’s always a good time.
Slept
in all my clothes like I didn’t care
Hopped
into a cab take me anywhere.
I’m
in if you’re down to get down tonight
'cause
it’s always a good time… >>
Melissa si tira
su e canta insieme a Liz, guardandosi a vicenda.
<<
Good
morning and goodnight
I
wake up at twilight
It’s
gonna be alright
We
don’t even have to try
It’s
always a good time… >>
Anche le altre
ragazze si tirano su a sedere e cantano con Liz e Melissa.
<<
Woah-oh-oh-oh-oh-oh
Whoah-oh-oh
It’s
always a good time
Woah-oh-oh-oh-oh-oh
We
don’t even have to try
It’s
always a good time
(It’s
always a good time)
Whoa-oh-oh. >>
<<
Mi piace un sacco quella canzone. >> dice Lux.
<<
A chi non piace? >> domanda Liz.
Lux sorride a
Liz e poi chiede:
<<
Così domani Mathieu ti verrà a salutare in
aeroporto, Olive? >>
<<
Sì. >>
Olive si sdraia
a pancia in giù e aggiunge:
<<
O almeno così mi ha detto ieri. >>
<<
Allora verrà sicuro. >> dice Lux.
<<
Lo credo anch’io. >>
Olive piega le
braccia e ci appoggia la testa.
Poco dopo passa
da lì un gruppo di turisti inglesi, tutti ragazzi, e uno di
loro dice:
<<
Le parigine hanno proprio dei bei culi. >>
Il ragazzo ha
parlato in inglese, pensando di non essere capito, ma appena Olive ha
sentito, si volta e gli risponde in inglese:
<<
Trovati un altro posto per guardare i culi delle ragazze, porco!
>>
Il ragazzo
stupito quanto i suoi amici, chiede:
<<
Parli inglese? >>
Olive si alza,
gli va vicino e gli risponde:
<<
Ovviamente sì, altrimenti non ti avrei capito porco.
>>
Il ragazzo la
guarda dalla testa ai piedi e dice:
<<
Beh… hai proprio un bel culo, tesoro. >>
Il ragazzo
allunga le mani al culo di Olive, riuscendo a toccarglielo appena.
<<
Metti giù le mani, maiale. >> urla lei.
Il ragazzo
toglie le mani e risponde:
<<
D’accordo. >>
Si avvicina al
viso di Olive e all’orecchio le sussurra:
<<
Nel caso avessi voglia di fare un giretto, io sono disponibile in
qualsiasi momento. >>
Il ragazzo le fa
l’occhiolino.
Olive lo guarda
senza dire niente, ma poi gli risponde:
<<
Vattene, porco! >>
Il ragazzo e i
suoi amici si allontanano e Olive si siede dov’era prima.
<<
Beh? >> chiede Liz.
<<
Cosa? >> domanda Olive.
<<
Come mai non gli hai dato corda? Di solito lo fai sempre.
>> chiede Liz.
<<
Ma l’avete visto? Era un mostriciattolo di sì e no
quattordici anni, inglese, e pure bruttino. >> risponde
Olive.
Le ragazze
ridono divertite.
<<
Sì, in effetti, era piuttosto bruttino. >>
conferma Melissa.
Rimangono agli
Champ-de-Mars per tutto il resto del pomeriggio, parlando, ascoltando
la musica e prendendo il sole.
Poco dopo le 19
ognuna torna a casa propria e si troveranno in aeroporto il giorno
dopo, alle 7 di mattina, per prendere l’aereo per Los Angeles.
Dopo cena,
mentre Olive è in camera sua ad ascoltare la musica, riceve
un sms da Mathieu.
Mathieu:“hey,
piccola! Come stai? Pronta per domani?
P.S. quanto
vorrei che non partissi :)”
Quando Olive
legge il messaggio sorride e gli risponde subito.
Olive:“ciao!
Non chiamarmi piccola, ti prego. Sto bene. Tu? Sono prontissima x
domani, io e le ragazze non vediamo l’ora.
P.S. so che
vorresti che non partissi.”
Mathieu:“preferiresti
essere chiamata tesoro? Io sto bene, ma starei meglio se tu non
partissi. Mi mancherai così tanto. Non immagini neanche
quanto… Domani allora ci vediamo in aeroporto alle 7, ok? Ti
verrò a salutare, per l’ultima volta stavolta
:’(”
Olive:“ok,
alle 7 in aeroporto. Chiamami così ti dico dove sono.
Sì, stavolta sarà l’ultima
volta.”
Mathieu:“:(
6 a casa, vero?”
Olive:“sì,
perché? Non dirmi che mi vieni a trovare?”
Mathieu:“no
no, non ho intenzione di farlo, anche se forse… No, non
verrò. Domani mattina devi alzarti presto e
anch’io. E poi sarebbe peggio se stasera venissi da te! A
domani! Ah… non hai risposto alla mia domanda! Preferiresti
essere chiamata tesoro?”
Olive sorride di
nuovo leggendo il messaggio e risponde.
Olive:“preferirei
che mi chiamassi solo con il mio nome! 6 sicuro che non
verrai?”
Mathieu:“non
mi vuoi proprio lasciar stare, eh? Mi piace così tanto
chiamarti piccola o tesoro, è così che ti
chiamerei se fossi la mia ragazza. Sì, sono sicuro, non
verrò. Ci vediamo domani in aeroporto! Baci
<3”
Olive:“a
me invece non piace che mi chiami così. Ok, a domani!
:)”
|
Ritorna all'indice
Capitolo 14 *** L'ultimo saluto ***
14
L’ultimo
saluto
Il giorno dopo,
alle 7 di mattina, le ragazze con i loro genitori sono
all’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi.
Dopo essersi
messe in fila per fare il check-in, le ragazze salutano i loro genitori.
Mentre sono in
fila, le ragazze si guardano intorno, senza nulla da fare.
All’improvviso
Melissa si mette a cantare:
<<
I
hopped off the plane at LAX
With
a dream and my cardigan
Welcome
to the land of fame excess (woh)
Am
I gonna fit in?
Jumped
in the cab
Here
I am for the 1st time
Look
to my right and I see the Hollywood sign
This
is all so crazy
Everybody
seems so famous. >>
Mentre lei canta
le ragazze, le sorridono.
<< My
tummy’s turning and I’m feeling kinda homesick
Too
much pressure and I’m nervous
It’s
when the taxi man turned on the radio
And
a jay-z song was on (x3). >>
Le ragazze
cantano con lei, facendo il balletto della canzone.
<<
So I
put my hands up
They’re
playing my song
The
butterflies fly away
Noddin’
my head like “yeah”
Movin’
my hips like “yeah”
I
got my hands up
They’re
playing my song
I
know I’m gonna be ok
Yeah-eeeah,
it’s a party in the USA (x2). >>
La gente guarda
loro male, ma le ragazze ridono comunque.
All’improvviso
il cellulare di Olive squilla con la suoneria “one
thing” dei One Direction, lei lo tira fuori dalla borsa e
risponde:
<<
Mathieu. >>
<<
Hey! Sono in aeroporto. Dove sei? >> chiede lui.
Olive gli spiega
bene dove si trova e lui la raggiunge circa dieci minuti dopo.
Quando la vede
si ferma e dice a sé stesso:
<<
Devo dirglielo, devo dirglielo. Se ne andrà per un anno e
questa è l’ultima possibilità che ho.
Devo dirglielo. >>
Riprende a
camminare e quando è a pochi metri la chiama:
<<
Olive! >>
Le ragazze si
voltano tutte insieme e lui sorride.
Quando
è da loro, non sa se baciare Olive sulle labbra o
abbracciarla e basta, così prima abbraccia Liz, Melissa, Lux
e Lexi.
Davanti ad
Olive, si guardano per un attimo poi decide di abbracciarla.
<<
È molto che siete arrivate? >> chiede Mathieu.
<<
No, saranno dieci-quindici minuti, più o meno.
>>
<<
Ah, okay. >>
Mathieu guarda
Olive, che però guarda da un’altra parte,
così per placare l’imbarazzo chiede:
<<
Allora, siete pronte? >>
<<
Assolutamente sì. >> risponde Olive.
<<
Siamo prontissime. >> risponde Melissa.
<<
Mai stata così pronta. >> dice invece Lux.
<<
Mi hanno rubato le parole di bocca. >> risponde Lexi.
Mathieu si volta
verso Olive e le chiede:
<<
E tu? >>
Olive stavolta
lo guarda negli occhi e gli risponde:
<<
Sono prontissima. Te l’ho detto, non vediamo l’ora
di essere là e iniziare tutto. >>
Mathieu
annuisce, senza dire niente, e continua a guardarla.
<<
Devi dirmi qualcosa? >> chiede lei.
<<
A dire la verità sì, ma…
>> si ferma lui.
<<
Se volete parlare per i cavoli vostri allontanatevi un attimo, tanto
qui dovremmo stare in fila tantissimo tempo. >> dice loro
Liz.
<<
Andiamo? >> domanda Olive.
<<
Sì. >>
<<
Tenetemi d’occhio le valigie, mi raccomando. >>
dice Olive.
<<
Non ti preoccupare. >> la rassicura Melissa.
Olive e Mathieu
si allontanano dalla fila.
<<
Allora… cosa devi dirmi? >> chiede lei.
Mathieu non
risponde subito e la guarda negli occhi.
Olive lo guarda,
aspettandosi una risposta.
<<
Niente che tu non sappia già. >>
<<
Cioè? >>
<<
Beh… che mi mancherai tantissimo e che sarà
difficile stare senza di te. Ma già lo sai. >>
risponde Mathieu.
<<
Sì, lo so. >>
Mentre si
guardano negli occhi senza dire niente, Olive gli chiede:
<<
Oddio, non dirmi che adesso piangi? >>
<<
Piangere? No, io non sono il tipo che piange. >>
<<
Sei sicuro? >>
<<
Certo. >>
Olive gli
sorride.
<<
Posso restare fino alla fine? Fino a quando starete in fila per fare il
check-in? >> chiede lui.
<<
Sì, non c’è problema. Non mi vuoi
proprio lasciar andare, eh? >>
<<
No. >>
Mathieu pensa
che questa sia l’ultima possibilità per dire a
Olive che la ama, ma non ci riesce. Non riesce ad aprirle il suo cuore,
proprio non ci riesce.
<<
Che c’è, Mathieu? Mi guardi sempre con questa
faccia. Sembra che mi devi dire qualcosa. >>
<<
Sì, dovrei, ma non ci riesco. >> le risponde
lui.
<<
Provaci. Sforzati. >> gli dice lei.
Mathieu prende
le mani di Olive, senza distogliere lo sguardo da lei, e, dopo un
respiro profondo, le dice:
<<
Mi mancherai da morire Olive. Adesso che abbiamo finalmente fatto
l’amore tu te ne vai per un anno, e non mi sembra neanche
vero, ma devo accettarlo. >>
<<
L’amore? >> domanda lei.
<<
Sì. Quello che abbiamo fatto in camera tua, tre giorni fa,
era amore, non sesso. >> risponde Mathieu.
Olive toglie le
mani da quelle di Mathieu e gli dice:
<<
No, era sesso, Mathieu. Io non faccio l’amore, non so neanche
cosa sia. >>
<<
No, Olive, io e te abbiamo fatto l’amore. >>
ridice lui.
Mathieu la tira
a sé e la bacia.
Un attimo dopo,
lei si stacca da lui e gli dice:
<<
No, Mathieu. Non posso, mi dispiace. >>
Olive se ne va,
ritornando dalle ragazze in fila, e lasciando Mathieu lì da
solo.
<<
Cazzo! Che stupido sono stato! >> urla tra sé
e sé.
Mathieu la
guarda camminare verso le ragazze.
<<
Olive! >> la chiama.
Mathieu la
raggiunge correndo, quando lei è già in fila con
le ragazze.
<<
Olive, ti prego. >> la implora lui.
Mathieu le
prende le mani, ma lei le lascia subito andare e gli dice:
<<
Mathieu, per favore, non mi tormentare. Lasciami stare. >>
<<
Mi dispiace per prima. Scusa. >> dice lui.
Mathieu le
prende di nuovo le mani e lei stavolta non fa niente.
Olive si guarda
intorno, sentendosi osservata.
<<
Ci stanno guardando tutti. >> gli dice lui.
<<
Non m’importa. Voglio solo salutarti come si deve.
>>
<<
E cioè? >>
Mathieu la
guarda negli occhi per un secondo e poi la bacia. Quando si staccano,
lui le tiene la guancia con la mano.
<<
Mi dispiace davvero per prima. Scusa se ti ho detto quella cosa. So che
tu non la vuoi sentire, ma per me è stato davvero amore,
Olive. >> confessa Mathieu.
<<
Okay. Ti prometto che ti penserò e che ci sentiremo, okay?
>>
<<
Okay. Mi mancherai da morire. >>
<<
Lo so. Anche tu mi mancherai. >> confessa Olive.
<<
Sono contento di sentirtelo dire. >> le sorride Mathieu,
e lei gli restituisce il sorriso.
<<
Non fare casini, okay? Cioè, fanne, ma senza esagerare. Ti
voglio come sei adesso quando tornerai. >>
<<
Sarò come sono adesso. Avrò solo un anno in
più e anche tu. >>
<<
Già. >>
Mathieu le
accarezza il viso e le dice:
<<
Abbi cura di te, piccola. >>
<<
Non chiamarmi piccola, ti prego. Sai che non mi piace. >>
<<
Okay. Allora… abbi cura di te, Olive. >> le
dice lui, guardandola e quasi piangendo.
<<
Non rimani finché non finisce la fila?”
<<
No, altrimenti sarebbe peggio. >> risponde Mathieu,
tristissimo.
<<
Okay. >>
Si guardano per
alcuni secondi senza dire niente e poi Mathieu dice:
<<
Ciao, allora. >>
<<
Sì. Ciao. >>
Mathieu la tira
a sé e la bacia, per l’ultima volta. Dopo
abbraccia le ragazze, saluta tutte e cinque per l’ultima
volta e se ne va.
<<
Non commentate, vi prego. >> dice Olive.
Le ragazze la
guardano, ma non dicono assolutamente niente.
Poco prima delle
nove, le ragazze sono sull’aereo e stanno aspettando che
parta.
<<
Ci siamo, ragazze. >> dice Olive.
<<
Pronte per dodici ore di volo? >> domanda Melissa.
Liz, Olive, Lux
e Lexi rispondono contemporaneamente di sì.
Durante il volo,
parlano, dormono, ascoltano la musica, leggono e mangiano il pasto
offerto dalla compagnia aerea.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 15 *** L'inizio della grande avventura ***
15
L’inizio
della grande avventura
Verso le 12 del
giorno stesso, lunedì 20 agosto, le ragazze arrivano a Los
Angeles.
Tra la folla di
gente ci sono cinque persone che hanno un foglio con scritto i loro
nomi e cognomi. Appena le ragazze li notano, Olive dice:
<<
Credo che quelle siano le nostre nuove famiglie. >>
<<
Lo credo anch’io. Hanno i nostri nomi scritti su un foglio.
>> dice Liz.
Liz è
stata assegnata alla famiglia Carr, composta dal marito, Abe, dalla
moglie, Amanda, e dal loro figlio Sandy.
Melissa
è stata assegnata alla famiglia Stephenson, composta dal
marito, Bob, dalla moglie, Bridget, e dalla loro figlia Cindy.
Olive
è stata assegnata alla famiglia Pope, composta dal marito,
Ed, dalla moglie, Erin, e dal loro figlio Chad.
Lux è
stata assegnata alla famiglia Hammond, composta dal marito, Jimmy,
dalla moglie, Gwen, e dalla loro figlia Spencer.
E infine, Lexi
è stata assegnata alla famiglia Woolner, composta dal
marito, Lenny, dalla moglie, Julia, e dalle loro figlie gemelle Katy e
Stella.
Prima di
dirigersi verso la famiglia con il foglio con il proprio nome, le
ragazze si guardano pochi secondi.
<<
Sei Melissa Crabbe, vero? >> chiede il signor Stephenson.
<<
Sì. Piacere di conoscervi, signori Stephenson.
>> risponde Melissa.
Mentre Melissa
conosce la sua nuova famiglia, anche le altre fanno lo stesso.
<<
Tu devi essere Liz Savile. Piacere, io sono Amanda Carr, e loro sono
mio marito Abe e mio figlio Sandy. >> dice la signora
Carr, sorridendo a Liz.
Liz stringe la
mano ad Amanda e ad Abe, e quando la stringe al figlio Sandy, tra
sé e sé pensa:
<<
Wow, è carino. Deve avere la mia età,
più o meno. >>
Liz diventa un
po’ rossa in volto, dall’imbarazzo, e lui le fa un
leggero sorriso, capendo che è imbarazzata.
Poco dopo le
ragazze si dirigono con le loro nuove famiglie verso l’uscita
dell’aeroporto, in direzione del parcheggio.
Mentre Liz
è in macchina con la nuova famiglia, in direzione Santa
Monica, è seduta sui sedili posteriori con Sandy.
Ogni tanto si
volta per guardarlo e lui fa lo stesso.
Amanda si volta
verso i sedili dietro e chiede a Liz:
<<
Allora, Liz, noto che sai parlare la nostra lingua benissimo. Come mai?
>>
<<
Mio padre è inglese e mia madre francese. >>
risponde lei.
<<
Wow. Allora sei cresciuta con due lingue. Che bella cosa.
>>
<<
Sì, è davvero una bella cosa. >>
<<
Assolutamente. Ma preferisci l’inglese o il francese?
>>
<<
Non saprei. Sono due lingue diverse tra loro. Forse
l’inglese, però. >>
Amanda le fa un
sorriso e poi si gira.
Abe, mentre sta
guidando, le chiede:
<<
Quanti anni hai, Liz? >>
<<
Ne faccio sedici il ventiquattro settembre. >>
<<
Anche Sandy ne ha sedici. Li ha compiuti cinque giorni fa.
>> dice il signor Carr.
Liz si volta
verso Sandy, che la sta già guardando, e le sorride.
Un attimo dopo,
Liz riceve un sms, e il cellulare intona la canzone “call me
maybe”, di Carly Rae Jepsen, e Sandy fa un sorriso.
Liz prende il
telefono dalla borsa e legge il messaggio. È Lexi, che le
chiede se va tutto bene.
Liz le risponde
subito, scrivendo che va tutto bene e le chiede se lei sta bene.
<<
Anche tu con ‘call me maybe’? Sono tutti fissati.
>> afferma Sandy.
Liz si volta
verso Sandy e gli risponde:
<<
Sì, è troppo carina quella canzone. Non ti piace?
>>
<<
No no, mi piace. È carina. >> risponde lui.
Liz gli sorride
e un attimo dopo riceve un altro sms. È Lexi che le ha
risposto, dicendole che va tutto bene.
Amanda si volta
e Sandy e Liz si stanno sorridendo e guardando, così chiede:
<<
Hai già mangiato Liz? Se vuoi quando arriviamo a casa, posso
prepararti un panino o qualcos’altro.”
<<
Grazie. Non dico mai di no al cibo. Amo mangiare e anche cucinare.
>>
<<
Davvero? >> chiede la signora Carr.
<<
Sì, cucino un sacco. Cucino praticamente qualsiasi cosa,
soprattutto i dolci. >>
<<
Wow. I giovani d’oggi non cucinano molto spesso. Sandy ama
mangiare, però non cucina quasi mai. >>
Liz si volta
verso di lui e Sandy le dice:
<<
Confermo. Amo mangiare qualsiasi cosa. >>
<<
Allora credo che andremo d’accordo. >>
Sandy le sorride
e lei fa lo stesso.
Intanto Lux
è in macchina con gli Hammond, anche lei come le altre
ragazze, in direzione Santa Monica.
Manda un sms
alle ragazze con scritto come sta andando e, quando riceve la risposta,
il cellulare intona “one thing”, dei One Direction.
Spencer, la
figlia di Jimmy e Gwen, che è seduta dietro con lei, le
chiede:
<<
Anche tu sei una directioner? >>
Lux si volta
verso di lei e le dice:
<<
Sì. Anche tu? >>
<<
Sì, da un anno più o meno. >>
risponde Spencer.
<<
Anch’io e le mie amiche da circa un anno. Preferito?
>> domanda Lux.
<<
Niall. Il tuo? >>
<<
Anche il mio. È troppo adorabile. >>
<<
Vero? La mia migliore amica dice che sono tutti adorabili, ma Harry
è il migliore per lei. >>
<<
Sì, Harry è Harry, però Niall
è troppo dolce. >>
<<
Sì, infatti. Canzone preferita? >> domanda
Spencer.
<<
One thing. La tua? >>
<<
More than this. >>
<<
Meravigliosa. Li hai mai visti? >>
<<
Sì, sono andata al loro concerto a Los Angeles
quest’estate. Sono fantastici. Tu li hai visti?
>>
<<
Sì, quando sono venuti a Parigi il quattordici febbraio, ma
non ad un concerto purtroppo. >>
<<
Capito. Live sono qualcosa di meraviglioso. >>
<<
Posso immaginarlo. Ma quanti anni hai, Spencer? >> chiede
curiosa Lux.
<<
Quattordici. Quindici il cinque settembre. Tu? >>
<<
Sedici. >>
<<
Ah, hai un anno in più. >>
<<
Quindi tu andrai in seconda, quest’anno? >>
chiede Lux.
<<
Esatto. E tu in terza, e non saremo in classe insieme. >>
<<
Già. >>
Olive, invece,
è in macchina con la famiglia Pope, e accanto a lei
c’è il figlio di tredici anni di Ed e Erin, Chad.
La sta
osservando dalla testa ai piedi, e le dice:
<<
Quanti anni hai, Olive? >>
<<
Sedici. Tu quanti ne hai? >>
<<
Tredici. Tre in meno di te. Non sono tanti. >>
Olive lo guarda
storto, mentre lui continua a squadrarla per bene.
<<
Sono un abisso, invece. E smettila di guardarmi così.
>> lo rimprovera lei.
<<
Sei molto carina, sai. >> le dice Chad.
<<
Lo so. Grazie. >> risponde lei, modesta.
<<
E io sono carino? >> chiede lui.
Olive lo squadra
per un attimo dalla testa ai piedi e poi gli risponde:
<<
Normale. >>
Chad le sorride.
Dopo circa venti
minuti, il signor Carr si ferma davanti ad una casa color ocra, con un
enorme garage verde scuro, spinge un pulsante di un telecomando e
questo si apre. Parcheggia la macchina dentro il garage e tutti escono
dall’auto. Tolgono le valigie di Liz dal baule
dell’auto ed escono da una porta, che li porta a un mini
vialetto, circondato da piante e fiori, e pochi passi dopo si trovano
davanti l’entrata della villa: color ocra, con il tetto con
le tegole rosse e in stile mediterraneo.
Quando entrano,
la casa è molto più carina di quanto sembra da
fuori. Una sala molto carina e grande, con divani e poltrone bianchi, e
c’è persino un camino, nonostante che a Los
Angeles non faccia molto freddo d’inverno.
Pochi minuti
dopo, Liz si ritrova nel patio e nota subito la piscina, dritto davanti
a lei. Si ferma e osserva tutto quello che le circonda, cercando di
capire se è tutto vero, oppure se lo sta solo immaginando,
perché è così che
s’immaginava le classiche ville californiane.
Alla sua destra
c’è un tavolo e dritto davanti a lei ci sono le
scale per raggiungere il piccolo giardino, con la piscina, circondato
dalla siepe altissima.
I suoi pensieri
vengono interrotti, quando Sandy, a un metro e mezzo da lei, le chiede:
<<
Bella eh? >>
Liz scuote la
testa, per tornare alla realtà, si volta verso di lui, che
la sta fissando, e gli risponde:
<<
Sì. >>
Mentre lui la
guarda e sorride, lei molla lì una delle sue valigie, e
raggiunge la piscina. Liz si volta verso Sandy e gli chiede:
<<
Ma questo è un idromassaggio? >>
<<
Sì. Dopo lo proviamo, se vuoi? Cioè, lo provi tu,
perché io l’ho già fatto un sacco di
volte. >> risponde Sandy.
<<
Dopo che avrò sistemato la mia roba nella mia futura camera.
>>
<<
Okay. >>
Sandy le fa
l’occhiolino e poi le dice:
<<
Avanti, andiamo dentro con queste valigie. >>
Liz ritorna
dalla valigia ed entrano in casa. Sandy le fa fare un breve tour della
casa, e quando sono in cucina, dice:
<<
E questa è la cucina. >>
Come se non
aspettasse altro che fargliela vedere.
<<
Ma è… enorme. Non ho mai visto una cucina
così grande. Anch’io vivo in una villetta ma casa
tua in confronto è la Reggia di Versailles. E questa
cucina… beh, è una cosa meravigliosa.
Chissà quanto tempo ci passerai. >>
<<
Parecchio tempo, e c’è di tutto e di
più. >>
<<
Immagino. >>
Sandy gira per
la cucina e nota un piatto con un coperchio e lo solleva. Si volta
verso Liz e le dice:
<<
Mia madre ha fatto una torta, ed è ancora intera. Credo
l’abbia fatta per il tuo arrivo, per darti il benvenuto.
>>
<<
Vediamo… >> dice Liz avvicinandosi e
osservando la torta.
<<
Cheesecake? >>
<<
Sì. >>
<<
Buona. >>
<<
Vieni con me che ti faccio vedere un’ultima cosa?
>> chiede Sandy.
<<
D’accordo. >>
Sandy si dirige
verso una porta di legno, in giardino, e la apre. Si volta verso Liz e
le dice:
<<
Ed ecco la spiaggia. >>
Stavolta lo dice
con ancora più entusiasmo.
Liz non si era
ancora resa conto di essere sulla spiaggia. Percorre la porta e si
ritrova sulla sabbia.
<<
Non mi ero resa conto che eravamo così attaccati alla
spiaggia. >>
<<
Forte, eh? >> chiede lei.
<<
Assolutamente. >>
Mentre Liz si
guarda intorno, Sandy le chiede:
<<
Ti aiuto a sistemare le tue cose? >>
<<
Sì, grazie. >>
Liz le sorride.
<<
Prima taglio due fette di torta, così possiamo portarcele di
sopra. >> afferma Sandy.
<<
Okay. >>
Sandy sembra un
ragazzo così dolce e gentile, perfetto per Liz.
Non è
troppo alto, circa 1.75, ed è magro, con i capelli castano
chiaro, abbastanza corti, e ha gli occhi azzurri.
Lei lo trova
carino e probabilmente anche lui la trova carina, anche
perché lei è carina.
Ama mangiare e
anche lei, ed è disposto ad aiutarla a disfare le sue
valigie, cosa che non tutti i ragazzi della loro età sarebbe
disposti a fare volentieri, anzi, probabilmente lo farebbe solo a costo
di essere pagati.
Anche Lux arriva
alla villa della famiglia Hammond, con Jimmy, Gwen e Spencer. Prima di
raggiungere la casa, percorrono varie strade alberate.
All’improvviso il signor Hammond svolta e parcheggia la
macchina davanti ad una villetta molto carina. La villa è
bianca, con delle righe verdi scure e con il tetto con le tegole
marroni scure, e intorno ci sono alcuni alberi e il prato è
molto curato. La macchina si ferma davanti alla casa, sulla strada.
Gwen si volta
verso Lux e le dice:
<<
Siamo arrivati. >>
Lux si gira alla
sua destra e chiede:
<<
Abitate qui? Wow! >>
<<
Lo so. Dai, scendiamo. >>
Spencer apre la
portiera, mentre anche i suoi genitori escono dall’auto, e
Lux fa lo stesso. Una volta scesa, fissa la villa davanti a lei.
Quasi non ci
crede che vivrà lì per quasi un anno.
Già pensa che si troverà benissimo,
perché Jimmy e Gwen sembrano brave persone, e anche Spencer,
la loro figlia, che tra l’altro ha solo un anno in meno di
lei e ama i One Direction.
Mentre fissa la
casa, Jimmy e Gwen, stanno scaricando le valigie di Lux.
Spencer si
avvicina e le dice:
<<
Ti abituerai, vedrai. E poi devi ancora vedere dentro e il giardino con
la piscina. Anche se è molto piccola,
c’è. >>
Lux si volta
verso di lei ed esclama:
<<
Piscina! C’è anche la piscina? >>
<<
Sì, anche se è davvero piccola, ma almeno
c’è. >>
<<
Già vi amo, e amo questa casa. >> confessa Lux.
Spencer le fa un
gran sorriso e dopo va ad aiutare i genitori con le valigie. Un attimo
dopo Spencer si volta e nota che la famiglia Hammond sta tirando fuori
dalla macchina le sue valigie, così si avvicina e
dà loro una mano.
Percorsa una
lunga strada circondata da tantissime palme, classico stile
californiano, il signor Stephenson parcheggia l’auto davanti
ad un’enorme palma, proprio davanti ad una casa.
<<
Siamo arrivati? >> chiede Melissa.
<<
Sì. >> risponde Cindy.
Melissa si volta
e vede la casa, che da fuori non ha proprio un bell’aspetto,
anche perché è disposta su un solo piano, ed
è bianca, con il tetto con le tegole grigie. La villa
è in stile inglese, circondata da alberi e piante, con il
prato ben curato.
Scendono dalla
macchina e tolgono le valigie dall’auto.
Al primo
impatto, Melissa rimane un po’ delusa, ma quando entrano,
invece, rimane stupita, perché è molto
più carina all’interno che all’esterno.
<<
Allora ti piace, Melissa? >> domanda la signora
Stephenson.
<<
Oh sì, è molto carina casa vostra.
>> risponde lei.
<<
Grazie, tesoro. >> le dice gentilmente la signora
Stephenson.
<<
Sai che abbiamo anche una piccola piscina? >> afferma
Cindy.
<<
Hai detto piscina? >
<<
Sì. >>
<<
Oddio! Ho sempre sognato di avere una casa con la piscina. Avete
realizzato il mio sogno, signori Stephenson. >> dice
Melissa tutta sorridente.
<<
Chiamaci Bob e Bridget, per favore. >> le dice il signor
Stephenson.
<<
D’accordo. >>
Cindy fissa
Melissa, come se fosse un’eroina, e le dice:
<<
Sei simpatica, Melissa. >>
<<
Grazie. Anche tu, piccolina. >> le dice Melissa
sorridendo.
Melissa non ha
mai avuto a che fare con dei bambini, perché è
figlia unica e nessuna delle ragazze ha un fratello o una sorella
minore. Crede che dovrà farci l’abitudine,
perché vivrà lì per quasi un anno, ma
Cindy ha dieci anni e in fondo non è così piccola
e poi sembra molto carina, e tutto sommato le piace. Immagina che le
dovrà fare spesso da baby-sitter e che potrebbe insegnarle a
suonare la chitarra.
Quando entrano
nella sala, la prima cosa che attira subito la sua attenzione
è un vecchio pianoforte marrone.
<<
Hai visto che abbiamo un piano, Melissa? >> dice Cindy.
Cindy si
avvicina al piano, si siede sullo sgabello e suona qualche tasto a caso.
<<
Sì, l’ho notato subito.
>>
Melissa si
avvicina e passa le dita sul piano, guardandolo per bene. Alza lo
sguardo e chiede:
<<
Chi lo suona di voi? >>
<<
Papà. >> risponde Cindy.
<<
Io suono la chitarra. >>
Bob si avvicina
alla figlia e a Melissa e chiede:
<<
Davvero? >>
<<
Sì, amo suonare e amo la musica. E so anche cantare.
>> confessa lei.
<<
Allora potremmo cantare qualcosa. Magari per Natale. >>
dice il signor Stephenson.
<<
Perché no. >>
Cindy si alza
dallo sgabello del piano, prende Melissa per mano e, alzando lo sguardo
verso di lei, le chiede:
<<
Vieni con me? Ti faccio vedere il resto della casa. >>
Melissa abbasso
lo sguardo verso la piccola e le risponde:
<<
D’accordo. >>
Quando il signor
Woolner parcheggia l’auto davanti ad un garage bianco, e la
spegne, esclama:
<<
Eccoci arrivati! >>
Lexi guarda
fuori dal finestrino e vede questa villa grigia, molto carina, in stile
Cape Cod, con il tetto con le tegole grigie. È circondata da
alberi e con un prato curato bene.
Lexi
è l’unica delle ragazze che non vivrà a
Santa Monica, ma a Pacific Palisades, un altro quartiere di Los
Angeles, ma comunque a pochissimi minuti dalle altre.
<<
Oddio, ma è meravigliosa casa vostra. >>
esclama Lexi.
<<
Abbiamo anche una piscina con l’idromassaggio.
>> dice Katy.
<<
Non mi stupisco. >>
Anche Lexi
avrà a che fare con dei bambini. Katy e Stella sono due
gemelle e hanno otto anni, e, se non le conosci bene, non è
facile distinguerle. Sono piuttosto alte per la loro età,
magrine, una bionda e l’altra castana, con entrambe i capelli
lunghi, e con gli occhi marroni.
Dovrà
lavorare sul fatto di riuscire a riconoscerle, ma ce la farà
con il tempo.
Percorsa una
delle tante strade alberate, che sembrano tutte uguali, il signor Pope,
parcheggia l’auto davanti a una casa.
Chad si volta
verso Olive e le dice:
<<
Siamo arrivati, splendore. >>
Olive si volta,
mentre Chad e i suoi genitori stanno scendendo dall’auto, e
vede la villa.
È
bianca, con le finestre e la porta d’ingresso verdi chiari, e
con il tetto con le tegole rosse. È molto carina, e intorno
ci sono alcuni alberi.
<<
Seguimi, splendore. >>
Olive alza gli
occhi al cielo per i continui fastidiosi apprezzamenti di Chad, che lei
non apprezza ovviamente, e va verso l’entrata.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 16 *** Sandy ***
16
Sandy
Circa
un’ora e mezza dopo, Liz, aiutata da Sandy, ha finito di
disfare le sue valigie.
<<
Abbiamo finito. Dove mettiamo le valigie? >> chiede Liz.
<<
Direi nel tuo nuovo armadio. >> risponde Sandy.
Più
che un armadio è una stanza, ma è comunque da
definire armadio.
Sandy si siede
sul letto e le chiede:
<<
Avete tutte sedici anni? >>
<<
Sì. >>
<<
Da quanto vi conoscete? >>
<<
Dalla nascita. I nostri genitori sono amici sin da ragazzi.
>> risponde Liz.
<<
Wow. Io il mio migliore amico lo conosco solo da due anni.
>>
<<
Sicuramente non vi conoscete come ci conosciamo noi, ma due anni sono
comunque tanti. >>
<<
Ci siamo conosciuti il primo giorno di scuola superiore.
>>
<<
Bello. >>
<<
Ti va ancora di fare l’idromassaggio? >>
propone Sandy.
<<
Sì. >>
<<
Allora andiamo. >>
<<
Sì, prima fammi mettere il costume, però.
>>
<<
D’accordo. Ci vediamo giù. >>
<<
Sì. >>
Prima di
prendere un bikini dall’armadio, Liz manda un sms alle
ragazze, con scritto:
“Come
vi state trovando nelle nuove case? Io benissimo. I signori Carr
sembrano simpatici e Sandy, loro figlio, è carino e ha la
nostra età, ed è molto gentile.”
La prima a
risponderle è Olive, che sta ancora disfacendo le valigie.
Olive:“bene,
dai. Chad, il figlio dei miei nuovi “genitori” ha
tredici anni e mi sta un po’ addosso -.- WOW!!! Sandy si
chiama! Bel nome ed è un bene che sia gentile e carino,
perché è proprio il tipo di ragazzo che piace a
te ;)”
Liz:“già,
lo so. Credo di piacergli, perché mi guarda spesso e poi mi
sorride, ma forse fa parte del suo essere gentile. Comunque,
sì, è vero, gentile e carino è il mio
tipo di ragazzo.
P.S. hahahaha
Chad ti sta addosso! Li becchi tutti tu i ragazzini, tesoro!
:p”
Olive:“magari
è un po’ presto x dirlo, vi conoscete da 2 ore
sì e no. Però meglio così, comunque.
Continuo a disfare i bagagli, ci sentiamo dopo! XXX”
Intanto Lux le
risponde:
“Io mi
trovo bene. La mia nuova “sorellina”, Spencer, ha
un anno in meno di noi, e ama anche lei i 1D (anche il suo preferito
è Niall)! Già l’adoro, ti giuro. Sembra
anche simpatica e gentile. Credo che mi troverò bene.
Woooh… Sandy! Carino e gentile? Beh, è perfetto,
allora! ;)”
Liz:“forte!
Piace anche a me, Spencer, allora. Ce la devi far conoscere! Lo so,
è perfetto, troppo perfetto. Tra poco faccio
l’idromassaggio con lui! ;)”
Lux:“:O
addirittura! Brava, Liz, fai progressi! ;) continua così,
tesoro!”
Liz:“assolutamente
sì ;)”
Anche Melissa
risponde al messaggio:
“Good
afternoon, babe! Sì, dobbiamo decisamente abituarci a
parlare sempre in inglese, mi manca non parlarlo più molto
spesso. Comunque… Sandy… fico! Carino, gentile e
della nostra età! Cos’aspetti, sorella? Io mi
trovo bene, dai. Dovrò abituarmi al fatto che con me
vivrà una bambina di dieci anni. Si chiama Cindy ed
è così carina con me. Mi ha detto che sono
simpatica. Pensa, e il padre suona il piano. Perfect! Immaginati i mini
concerti che faremo x Natale (hehe) XD”
Liz:“hahahaha
sul serio ti ha detto che 6 simpatica? Che carina <3 Diamo tempo
al tempo, darling (con accento brittanico)! Dopo faremo
l’idromassaggio insieme ;)”
Melissa:“:O
c’est ne pas possible! L’idromassaggio?! Continua
così, sorella! Dai, dai, dai! Sì, mi ha detto che
sono simpatica. È così carina, dovresti
conoscerla.”
Liz:“immagino.
Sarà tipo me da piccola. Ti ricordi
com’ero?”
Melissa:“sì,
certo che mi ricordo <3”
Liz:“fatevi
una foto, così me la mandi!”
Melissa:“ok.
Fattene una anche tu con il bel Principe Azzurro!”
Liz:“vedrò
cosa posso fare ;)”
Infine, anche
Lexi risponde al messaggio:
“YAY,
sorella! Sì, lo so, sembra una parola stupida, ma qui
è molto usata. Comunque, io sto bene. Dovrò avere
a che fare con due gemelline di otto anni, Katy e Stella (mi piace il
nome Stella, è figo). Sandy! Woh oh, sorella, meglio di
così non ti poteva capitare ;) carino e gentile! What u
waiting for? (detto come nella canzone di Gwen Stefani)”
Liz:“Katy
e Stella (sì, è carino il nome Stella). Anche
Melissa ha una nuova “sorellina”, però
di 10 anni. Comunque, KEEP CALM, sorella, dopo faremo
l’idromassaggio insieme ;)”
Lexi:“:O
vai così, sorella, che magari riesci a perdere la
verginità entro la fine dell’anno! ;)”
Liz:“non
esageriamo! Vado, altrimenti si chiederà dove sono finita.
XXX”
Circa dieci
minuti dopo, Liz scende al piano di sotto, diretta verso la piscina.
Appena Sandy la vede, le dice:
“Ce
l’hai fatta finalmente! Pensavo ti fossi persa. Dai,
entra!”
Mentre Liz entra
in acqua, un po’ imbarazzata, Sandy la guarda a ogni mossa
che fa, come se la stesse controllando.
<<
Che c’è? >>
Sandy smette di
esaminarla e le risponde:
<<
Niente. >>
Poco dopo,
quando Liz si è abituata all’acqua quasi bollente
e che ribolle intorno a lei e a Sandy, dice:
<<
Si sta davvero bene qui dentro. >>
<<
Lo so. >>
<<
Mi ci voleva proprio. Per via del fuso orario adesso sono un
po’ stanca. A Parigi sarebbe mattina presto e sarei a letto.
>> dice Liz, coprendo con la mano uno sbadiglio.
<<
Capisco. Se vuoi, puoi dormire un po’. Non
c’è nessun problema. >> le dice
Sandy.
<<
No, dormirò stanotte. Più tardi pensavo di
vedermi con le mie amiche in spiaggia o al molo. Vogliamo toccare tutte
insieme l’acqua dell’oceano, tutte insieme per la
prima volta. >> dice lei, sorridendo.
<<
Capisco. Quindi è la prima volta che venite qui?
>>
<<
Sì. >>
<<
E come ti sembra? >> chiede lui curioso.
<<
È meravigliosa. Amo già questo posto. Qui ci sono
delle case pazzesche. >> risponde Liz, guardandosi
intorno.
<<
Lo so. E invece Parigi com’è? Non ci sono mai
stato, ma tutti dicono che è una delle città
più belle e romantiche del mondo. >>
<<
Oh, credigli sulla parola perché è assolutamente
vero. L’unica cosa che lascia un po’ a desiderare
è il clima, ma per il resto è perfetta
così com’è. >>
<<
Perché, è sempre freddo? >> chiede
Sandy.
<<
Sempre no, però d’estate le temperature non sono
altissime, anzi, spesso sono piuttosto basse per essere estate.
Però lo scorso weekend ci sono stati quasi quaranta gradi.
Non ne potevamo già più. Tutti hanno assalito le
fontane, comprese io e le mie amiche. >>
Sandy ride
divertito, immaginandosi la scena, e dice:
<<
Sul serio? Oddio, m’immagino la scena. Tutti i parigini che
fanno il bagno nelle fontane della città. >>
<<
Non è affatto divertente. Io e le ragazze abbiamo fatto il
bagno alle fontane del Trocadéro, stavamo morendo di caldo.
Non ci siamo abituate per niente. Però in fondo è
stato piuttosto divertente. >> confessa Liz.
<<
Vedi? Te l’ho detto che è divertente.
>> dice lui, sorridendole.
Liz gli fa un
sorriso e dopo appoggia le braccia sul bordo
dell’idromassaggio, alzando la testa e godendosi il sole che
le arriva in faccia.
Sandy la guarda,
come se non avesse mai visto una cosa così bella. Un attimo
dopo nota il tatuaggio che ha all’interno del polso sinistro,
e le chiede:
<<
È un tatuaggio vero? >>
Liz abbassa la
testa e portandosi il braccio sinistro davanti al viso per guardarsi il
tatuaggio, dice:
<<
Sì. Ce l’abbiamo tutte, io e le mie amiche.
È il simbolo dell’amicizia. >>
<<
Fammi vedere meglio. >> dice lui.
Sandy le prende
il braccio e guarda il tatuaggio di Liz.
<<
È carino. >>
<<
Grazie. >>
Liz arrossisce
un po’ e Sandy le tocca il tatuaggio con un dito.
<<
Ce l’avete tutte e cinque qui sul polso? >>
<<
Sì. >>
Liz si
schiarisce la gola, imbarazzata, e Sandy le lascia andare subito il
braccio.
<<
Tu non hai tatuaggi? >> chiede lei curiosa.
<<
No, per il momento no. >>
<<
Ma ti piacerebbe fartene uno? >>
<<
Non lo so, personalmente non ci ho mai pensato. I miei amici ne hanno
tutti almeno uno, ma io non ci vado matto. >> confessa
Sandy.
<<
Ah, capisco. Anche le mie amiche ne avevano già almeno uno
quando ci siamo fatte questo, però abbiamo deciso di farcelo
per la nostra amicizia. E poi è semplice e carino.
>>
<<
Sì, ti sta bene. Quando ve lo siete fatto? >>
<<
Sabato. >>
<<
Due giorni fa? >>
<<
Sì. Infatti, devo sempre darci la crema per due settimane,
due volte al giorno. >>
<<
Ah, ecco. >>
|
Ritorna all'indice
Capitolo 17 *** Attrazione ***
17
Attrazione
Intanto in casa
della famiglia Pope, Olive sta ancora sistemando le sue cose nella sua
nuova stanza. Ha accesso il computer per mettere un po’ di
musica ed ha acceso a Facebook. Scrive subito un nuovo stato:
Eccomi qui, a
Santa Monica, dalla mia nuova “famiglia”.
Adoro
già questo posto, è così accogliente e
meraviglioso. Mi sembra di stare in uno di quei telefilm ambientati in
California. I <3 L.A.
Mentre sistema
alcuni vestiti nell’armadio (anche lei camera-armadio), nota
un messaggio di posta su Facebook, che vede quando si avvicina per
cambiare canzone. È di Mathieu, ovviamente, ed è
della sera del 20 agosto, e dice:
“Ciao,
piccola! Come va lì a L.A.? Mi manchi già
tantissimo! Qui a Parigi è ancora caldo, ma la temperatura
è calata e adesso ci sono sui 30°C. Si respira
finalmente! Lì com’è il clima?
Com’è la tua nuova “famiglia”?
Spero che tu non abbia problemi e che la casa sia carina. Rispondimi
appena puoi! Ti adoro! <3”
Olive decide di
rispondergli, scrivendogli:
“Ciao!
Io sto benissimo. Qui è caldo, sui 30 anche qui :) la mia
nuova “famiglia” sembra a posto. Si chiamano Pope e
hanno un figlio di 13 anni, Chad, che mi sta un po’ addosso
(ma hai avuto anche tu 13 anni, sai
com’è…). X il momento non ci sono
problemi e spero che non ce ne saranno neanche in futuro.
XOXO”
Chiude Facebook
e continua a sistemare i suoi vestiti.
Poco dopo entra
Chad, che le chiede:
<<
Hai finito di sistemare la tua roba? >>
Olive si volta e
gli risponde:
<<
Quasi. Perché? >>
<<
Così, ero curioso. >>
Chad entra nella
stanza e Olive lo guarda storto.
<<
Perché sei venuto qui? >> chiede lei.
<<
Volevo vedere come avevi sistemato le tue cose. >>
<<
Sono tutte nell’armadio, tranne la foto insieme alle mie
amiche. >>
<<
E dov’è? >> chiede lui molto curioso.
<<
Sul comodino. >>
Chad si volta e
nota la foto sul comodino sinistro. Si avvicina e la prende in mano,
guardandola.
<<
Come si chiamano? >>
<<
Liz, Melissa, Lux e Lexi. >>
<<
Hanno tutte la tua età? >>
<<
Sì, Liz fa i sedici a settembre. >>
<<
Sono molto carine… come te. >>
Mentre Chad
continua a guardare la foto, Olive gli chiede:
<<
Non devi giocare ai videogiochi o uscire? >>
<<
Più tardi. >>
Chad si volta
verso Olive e le chiede:
<<
Perché? Vuoi restare sola? >>
<<
No. Per me puoi anche restare, basta che non mi dai fastidio.
>>
<<
Okay. >>
Poco dopo parte
una canzone dei One Direction, e quando inizia il ritornello Chad li
riconosce, e le chiede:
<<
Anche tu ascolti sti One Direction? Ma che è sta fissa che
avete tutte? >>
<<
Hai qualcosa contro di loro? >> chiede lei infastidita.
<<
No. A me sembrano solo un po’… gay.
>>
<<
Per tua informazione non lo sono, anche perché tre di loro
sono fidanzati. E poi chissene se sono gay o no, io li amerei comunque.
>>
<<
Contenta tu. >> dice lui, alzando le sopracciglia.
<<
Ne vado molto fiera. >>
<<
Okay. >>
Più
tardi, Olive manda un sms alle ragazze e si organizzano per andare al
molo per le 16.
Alle 16 le
ragazze sono al molo, che passeggiano. Si raccontano di tutto e di
più, mentre passeggiano e guardano il mare, in tutta
tranquillità, si fanno delle foto e ascoltano la musica e
vanno un po’ in spiaggia e toccano tutte insieme, per la
prima volta, l’oceano.
Verso le 19,
circa, Liz ritorna nella sua nuova casa. Quando arriva ci sono i
signori Carr, che incontra in sala.
<<
Salve, signori Carr. >> saluta lei, sorridendo.
<<
Ciao, Liz. Com’è andata con le tue amiche?
>> chiede la signora Carr.
<<
Benissimo, grazie. Ci siamo raccontate un sacco di cose. Siamo state al
molo e in spiaggia. È davvero un bellissimo posto.
>>
<<
Siete state anche al Pacific Park? >> chiede lei.
<<
No, non ci siamo state. >>
<<
Andateci allora, perché è d’obbligo.
>>
<<
Ci andremo sicuramente. >>
<<
Tra poco Abe inizia a fare il barbecue, ed io preparerò
dell’insalata, con un po’ di pomodori e del mais.
Ti piace la carne alla brace, spero? >> chiede la signora
Carr.
<<
Sì sì, mi piace. Anzi, non la mangio spesso.
>>
<<
Perfetto. >>
<<
Mi vado a fare una doccia. >>
<<
D’accordo. >>
Liz sale al
piano di sopra e raggiunge la sua nuova stanza. Appoggia la borsa sul
divanetto che c’è ai piedi dell’enorme
letto, king size, e tira fuori il cellulare e lo appoggia sul letto. Si
volta verso destra, verso la terrazza, dove può vedere la
spiaggia, e si avvicina al terrazzo.
In terrazza,
guarda quello che succede fuori: gente che prende il sole, gente che
gioca a pallavolo, gente che porta a spasso il cane, gente che fa surf,
e gente che semplicemente passeggia sulla riva.
Si chiede se
imparerà a fare surf, ma probabilmente succederà.
Magari sarà proprio Sandy a insegnarglielo.
Poco dopo, nota
Sandy che sta facendo stretching sulla spiaggia. È a petto
nudo, con addosso dei pantaloncini da basket, viola e gialli, e delle
scarpe da tennis.
Lo squadra e
studia tutti i suoi movimenti.
Pensa che Sandy
sia davvero attraente, e inoltre è così dolce e
gentile. Ogni giorno di più si rende conto che è
perfetto per lei.
Continua a
guardarlo mentre fa stretching e riesce persino a pensare che potrebbe
davvero perdere la verginità con lui, come le ha scritto
Lexi nel messaggio. È veramente attratta da lui, in tutto e
per tutto.
A un certo punto
lui la vede e la saluta con la mano, ma lei è talmente persa
nei suoi pensieri, anche perversi, che non lo vede neanche.
Sandy la chiama
e dopo la terza volta lei finalmente lo saluta, imbarazzata. Vede che
sta rientrando dal cancello, e rientra subito nella stanza.
<<
Oddio! Ma cosa sto facendo? Stai calma, Liz, stai calma.
>> si dice.
Si sente una
stupida, perché non si è mai sentita
così prima d’ora.
Ha
già avuto una cotta per un ragazzo, ma mai in questo modo,
così, subito, all’improvviso.
Sandy arriva
nella sua stanza e dice:
<<
Hey! >>
Liz si volta
verso di lui, cercando di non guardarlo negli occhi, occhi che tra
l’altro sono di un azzurro splendido, e lo saluta, con un
semplice “hey”.
Gli guarda il
petto, un po’ sudato, e senza neanche un pelo, e nota che i
pantaloncini sono talmente bassi che si riescono a intravedere i peli
del pube.
Liz sbatte le
palpebre due volte per rendersi conto che è così,
e che non sta immaginando come se fosse una sua fantasia.
<<
Ti eri incantata prima? >> chiede lui, sbattendo gli
occhi.
Liz scossa la
testa, ritornando alla realtà, ma, per evitare di guardarlo
ancora, prende il suo cellulare dal letto, e gli risponde
distrattamente:
<<
Sì, il paesaggio era bellissimo. >>
<<
Capisco. >> risponde lui, trattenendo una risatina.
Sandy la guarda
mentre finge di digitare qualcosa sul suo iPhone.
<<
Mi vado a fare una doccia. Per cena c’è la carne
alla brace, lo sai? >>
<<
Sì sì, lo so. >>
<<
D’accordo. A dopo. >>
Liz continua a
fingere di digitare sul suo iPhone e prima di uscire dalla porta, Sandy
la squadra dalla testa ai piedi, e tra sé e sé
pensa:
<<
Sì, è davvero carina. >>
Una volta
uscito, Liz appoggia il cellulare sul letto e dice:
<<
Smettila, Liz! Ritorna in te! >>
Poco dopo,
quando è in bagno, con solo indosso il bikini, chiude la
porta a chiave e guarda l’enorme bagno.
È
dipinto di bianco sopra, e sotto ci sono delle mattonelle color ocra.
C’è un mobile marrone, con tre lavandini, uno
all’estremità sinistra, uno al centro, e un altro
all’estremità destra, con uno specchio gigante. E,
dulcis in fundo, una vasca e una doccia enorme, dove ci possono stare
tranquillamente due persone.
Pensa per un
attimo se farsi una doccia o un bagno e alla fine opta per una semplice
doccia, più veloce.
Più
tardi, Liz è vestita ed è seduta su una delle
poltrone in terrazza, con il computer sulle gambe, che ascolta la
musica a basso volume. Sandy arriva e non vedendola in camera, guarda
subito in terrazza e la raggiunge.
<<
È pronta la cena. >>
Liz si volta
verso di lui e gli risponde:
<<
Okay. >>
Liz esce da
Facebook e stoppa la musica.
<<
Che cosa stavi ascoltando? >> chiede Sandy curioso.
<<
Non credo che tu li conosca. >>
<<
Se non mi dici chi sono non posso saperlo. >>
<<
One Direction. >>
<<
Ah, sì, li conosco, invece. Non sono male. Piacciono anche a
mia cugina e ad alcune mie compagne di classe. >>
<<
Ah. >>
<<
Sei stupita? >> chiede lui.
<<
A dire la verità, sì. Di solito i ragazzi li
disprezzano, la maggior parte delle volte. Tutta invidia.
>>
<<
Potrebbe essere. Comunque io no, non li disprezzo. Sono bravi.
>>
<<
Già. >>
<<
Dai, andiamo a mangiare. Dopo mi racconti meglio di loro.
>>
Liz si alza e
porta il computer dentro, appoggiandolo sul letto.
Mentre scendono
Liz gli chiede:
<<
In che senso ti racconto meglio dopo? >>
<<
Nel senso che voglio sapere di più. >>
<<
Ah. >>
Mentre stanno
finendo di cenare Sandy dice:
<<
Andiamo su che mi racconti meglio dei tuoi… come devo
chiamarli? >>
<<
Ragazzi, o meglio idoli. Io e le mie amiche li chiamiamo
così. >>
<<
Okay. >>
<<
Ragazzi? >> chiede la signora Carr.
Liz sorride e
risponde:
<<
Sì, i miei ragazzi. I One Direction, una boyband.
>>
<<
Ah, ok. Sono quei cinque ragazzi che piacciono anche a tua cugina, vero
Sandy? >>
<<
Sì, esatto. >>
<<
Ci fa sempre una testa così ogni volta che la vediamo.
È sempre attaccata al computer o al cellulare per avere loro
notizie o novità. È un’ossessione.
>> dice il signor Carr, un po’ scocciato.
<<
La capisco. Ma quanti ha? >>
<<
Quattordici. >> risponde il signor Carr.
<<
Due anni in meno di me. >>
<<
E di me. >> dice Sandy.
Liz fa un
sorriso a Sandy, che le dice:
<<
Andiamo, allora? >>
<<
Sì sì, ma non aiutiamo i tuoi a sparecchiare?
>>
<<
Non ce n’è bisogno, tesoro. >> le
risponde la signora Carr, con un sorriso.
Liz fa un
leggero sorriso alla signora Carr e se ne va al piano di sopra con
Sandy. Quando arrivano nella camera di Liz, si mettono sulle poltrone
in terrazza.
<<
Sei sicuro che non dobbiamo aiutarli? Io i miei li aiutato sempre.
>>
<<
Mia madre ha detto di no. >>
<<
D’accordo. >>
<<
Avanti, fammi ascoltare qualche loro canzone. >> dice
lui, pieno d’entusiasmo.
<<
Non ne hai mai sentita una? >>
<<
No, perché quando vedo mia cugina o viene qui oppure andiamo
noi a casa sua e non ascolta la musica in nostra compagnia.
>>
<<
Ah. Ma dove abita? >>
<<
A Malibu. >>
<<
Ah, beh, non lontano. >>
<<
No no. Dai, fammi ascoltare una canzone a caso. >>
insiste lui.
Liz fa partire
“more than this”. Mentre ascoltano la canzone,
Sandy sembra ascoltare attentamente ogni singola parola. Liz lo guarda,
meravigliata. Quando finisce, le dice:
<<
Bella, davvero bella. Fammene sentire un’altra.
>>
<<
Okay. >>
Liz fa partire
“gotta be you”.
Sandy sembra
davvero apprezzare le canzoni.
Liz continua a
guardarlo, mentre lui chiude gli occhi per ascoltare meglio la musica.
Pensa che
decisamente è perfetto per lei, in tutto e per tutto.
È da sposare, proprio come tutti dicono di Liam. In alcune
cose Sandy assomiglia molto a lei: dolce, gentile, ed è
carino. Assomiglia anche a Niall, che ama il cibo. Che cosa
c’è di più perfetto di un ragazzo che
è un mix tra Liam e Niall? I due ragazzi più
dolci del mondo, insomma.
Finita
un’altra canzone, Liz gli chiede:
<<
Ma non devi uscire con i tuoi amici stasera? >>
<<
No, non stasera. >>
<<
Okay. >>
La canzone
“call me maybe” suona da dentro la stanza, sul
letto di Liz, così dice:
<<
È un messaggio, vado a leggerlo. >>
<<
Lo so, c’è ‘call me maybe’.
>>
Liz si siede sul
letto e legge il messaggio.
Lux:“hey,
sorella! Spencer mi ha chiesto se domani pomeriggio andiamo a fare
shopping con lei e la sua migliore amica, ti va? Le altre mi hanno
già detto di sì ;)”
Liz:“sì,
va bene. A che ora e dove?”
Lux:“alle
12 a “casa” mia che ci accompagna la mamma di
Spencer. Andremo alla 3rd Street Promenade, nel centro di Santa Monica,
dove ci sono tantissimi negozi.”
Liz:“ok,
va bene.
PS. Sto facendo
sentire a Sandy le canzoni dei 1D, e gli piacciono. Me l’ha
chiesto lui XXX”
Lux:“lo
amo già. Fatti sta foto insieme a lui, plz, lo vogliamo
vedereeeee!!!!!! X favoreeeeeeeeee!!!!!! XX”
Liz:“smettilaaa!!!!
XX”
Posa il
cellulare sul letto e torna in terrazza, a sedersi sulla poltrona.
<<
Questa è bellissima.”
<<
Moments. Sì, è davvero bella. >>
<<
Qual è il tuo preferito? Quello di mia cugina è
quello moro. >>
<<
Zayn, quello moro è Zayn. Il mio è Liam.
>>
<<
E qual è dei cinque? >>
Liz cerca una
foto dei ragazzi e mostra Liam a Sandy.
<<
Lui. >>
<<
Ah, ok. >>
Sandy continua a
guardare la foto e dopo dice:
<<
Beh, sono tutti belli, però anch’io sono bello,
vero? >>
Liz si volta
verso Sandy e lo guarda confusa per quello che ha detto. Finalmente lo
guarda negli occhi, e gli dice:
<<
È una domanda trabocchetto? >>
<<
No, è una semplice domanda. >>
<<
Ehm… >>
Liz non sa cosa
rispondere. O meglio, sa benissimo cosa rispondere, ma non vuole dargli
nessun segnale per fargli capire che è attratta da lui,
maledettamente attratta da lui.
<<
Okay, non rispondere, dai. >>
Dentro di
sé, Liz dice:
<<
Meno male. >>
Quando parte
un’altra canzone, Liz gli chiede:
<<
Sandy, hai Facebook? >>
<<
Sì. Tu? >>
<<
Sì, aspetta che ti cerco, allora. Come ti chiami?
>>
<<
Sandy Carr. >>
Liz cerca
“Sandy Carr” nella barra delle ricerche e ce ne
sono alcuni.
<<
Hai una tua foto? >>
<<
Sì. >>
Liz scorre
l’elenco dei Sandy Carr e dice:
<<
Oh, eccoti! >>
Clicca
“aggiungi agli amici” e dice:
<<
Aggiunto. >>
<<
Vado a prendere il computer, così accedo a Facebook
anch’io. >>
<<
Okay. >>
Mentre Sandy va
a prendere il suo computer in camera sua, Liz mette la canzone
“stand up” dei 1D e inizia a ballare in terrazza.
Quando lui
ritorna, la vede, ma lei non se ne accorge. Così lui ride e
sorride mentre la guarda. Tra sé e sé pensa:
<<
Sì, è decisamente bella. E così, che
balla, completamente spontanea, è ancora più
bella. >>
Pensa a come
sarebbe fare l’amore con lei, qui, nella sua stanza, e a come
le bacerebbe ogni singola parte del suo corpo, dal collo ai piedi.
Quando finisce
la canzone, Liz si accorge di lui ed esclama:
<<
Sandy! >>
Lui la sta
ancora guardando, perso nei suoi pensieri su di loro. Liz lo chiama di
nuovo.
Sandy interrompe
i suoi pensieri e, guardandola, le dice:
<<
Eccomi. >>
La raggiunge in
terrazza e si siede.
<<
Da quanto eri arrivato? >>
<<
Ero appena arrivato. >>
Liz crede che
lui l’abbia vista ballare e cantare, ma non ci dà
peso.
Sandy accende il
suo computer e va su Facebook, e accetta subito la richiesta
d’amicizia di Liz.
<<
Adesso mi faccio un po’ i cavoli tuoi. >> dice
Sandy ridacchiando.
Liz lo guarda,
sorridendo, e gli chiede:
<<
Cos’era quella risatina? >>
<<
Quale? Questa? >>
Sandy ridacchia
nello stesso modo di prima e Liz ride e dice:
<<
Sì, quella. >>
<<
Era una risatina. >>
<<
Okay, allora adesso io mi faccio i cavoli tuoi, visto che tu ti fai i
miei. >>
<<
Va bene. >>
Scuriosano
l’uno sul profilo dell’altra, guardando foto e
video.
Verso
mezzanotte, la signora Carr arriva in camera di Liz, e nota che lei e
il figlio sono ancora in terrazza. Si avvicina a loro e dice:
<<
Ragazzi, ma siete ancora qui? È già mezzanotte.
>>
Sandy si volta
verso la madre e le risponde:
<<
Mezzanotte! È già mezzanotte? Wow, non pensavo
fosse passato così tanto tempo. >>
<<
Neanch’io. >>
<<
Io e tuo padre andiamo a letto. Notte, ragazzi. >> saluta
la signora Carr.
<<
Buonanotte, signora Carr. >> dice Liz, sorridendole.
La signora Carr
esce dalla stanza e Sandy chiede:
<<
Vuoi andare a letto? >>
<<
Beh… in effetti comincio ad essere un po’ stanca.
>>
<<
Dai, allora spegniamo tutto e andiamo a letto. >> dice
lui.
<<
Tu puoi restare alzato, sono io che sono stanca. >>
<<
No, vado a letto anch’io. >>
<<
Okay. >>
Liz e Sandy
spengono i loro computer e si alzano dalle poltrone.
Sono sulla
soglia della porta della stanza di Liz, uno davanti
all’altra, che si stanno guardando.
<<
Allora io vado a letto. Ci vediamo domani mattina, cioè,
stamattina. >> le dice Sandy.
Liz gli sorride
e risponde:
<<
Okay. Notte. >>
<<
Notte. >>
Sandy vorrebbe
darle un bacio sulla guancia, anzi, in realtà vorrebbe darle
un bacio sulle labbra, ma si trattiene. Gli sembra di averla
accompagnata a casa dopo un appuntamento, ma in realtà non
è niente di tutto ciò. Abitano sotto lo stesso
tetto e si conosco da appena dodici ore.
Quando Liz si
avvicina al letto, si volta verso la porta, come se Sandy fosse ancora
lì a guardarla. È tentata di raggiungerlo in
camera, dirgli che è attratta da lui, che prima avrebbe
almeno voluto dargli un bacio sulla guancia, ma non lo fa, rimane
lì, e s’infila il pigiama di Hello Kitty, con la
canottiera e i pantaloncini corti.
Poco dopo,
mentre è distesa sul letto, al buio, pensa a Sandy. Ha paura
di non essere contraccambiata, ha paura che Sandy non provi lo stesso
per lei. In fondo si conoscono solo da dodici ore, è
praticamente una sconosciuto.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 18 *** Una bella cotta ***
18
Una
bella cotta
Il giorno dopo,
poco dopo le 12, le ragazze insieme a Spencer e alla sua migliore
amica, Emma, sono alla Third Street Promenade. Mentre sono davanti alla
vetrina di Abercrombie & Fitch, Liz salta su dicendo:
<<
Ragazze, vi devo confessare una cosa. >>
<<
Cosa? >> chiede Lux.
<<
Ho preso una terribile cotta per Sandy. >>
<<
Davvero? >> chiede Melissa.
<<
Sì, assolutamente. >>
Olive smette di
guardare la vetrina e le chiede:
<<
E lui lo sa? Ricambia? >>
<<
Non lo so, spero di sì, però. È
così… carino. Ieri, quando sono tornata a casa
dopo che ci siamo viste, stava facendo stretching in spiaggia e
l’ho visto dalla terrazza. Lui mi ha visto e mi ha salutato,
ma ero talmente concentrata a guardarlo che me ne sono resa conto dopo
un po’. Fatto sta che dopo è salito ed
è venuto in camera mia. Avreste dovuto vederlo. Era a petto
nudo e aveva dei pantaloncini da basket gialli e viola, e li teneva
talmente bassi che si vedevano i peli. >> dice lei
sognante.
<<
I peli del…? >> domanda Spencer.
<<
Sì, proprio quelli. >> risponde Liz.
<<
Sei inguaiata, sorella. Prendersi una cotta per il figlio della tua
nuova famiglia… >> dice Lexi.
<<
Non migliori la cosa se dici così Lexi. >> le
dice Liz.
<<
Lo so, però è vero, è un dato di
fatto. Credo che tu debba dirglielo. >> le dice Lexi.
<<
Vorrei farlo, ma ho paura di non essere ricambiata. E poi ci siamo
appena conosciuti. Voglio dire, siamo arrivate solo ieri.
>>
<<
E allora? Diglielo lo stesso, Liz. Magari alla fine anche lui prova lo
stesso per te, anche tu hai detto che ti guarda spesso. Fregatene se
alla fine non sarai ricambiata, almeno avrai una possibilità
di conquistarlo. E poi vivete sotto lo stesso tetto, quindi…
>> le dice Olive.
<<
Concordo con Olive. Tentar non nuoce, Liz. >> dice Emma.
Liz guarda le
sue amiche, Spencer ed Emma, che la stanno guardando a loro volta, per
convincerla a buttarsi, e dice:
<<
Intanto siamo amici su Facebook. Ieri sera siamo rimasti
tipo… tre ore in terrazza a parlare e ad ascoltare la
musica. È stata una bella serata, nonostante non stessimo
facendo chissà cosa. >>
<<
Tre ore? E dopo, quando siete andati a letto? >> domanda
Melissa.
<<
Dopo ci siamo dati la buonanotte. È stato strano, a dire la
verità. Sembrava che lui mi avesse riaccompagnata a casa
dopo un appuntamento, sembrava che mi volesse baciare. Avrei tanto
voluto che lo facesse. >> confessa Liz.
<<
Avresti potuto baciarlo tu, almeno sulla guancia. >> dice
Olive.
<<
Non ne ho avuto il coraggio, e poi mi vergognavo. Ho pensato a lui
prima di addormentarmi e ho pensato a lui… in quel modo.
>> confessa ancora Liz.
<<
Sì, è ufficiale. La nostra Liz si è
presa una bella cotta per quel ragazzo. >> conferma Olive.
<<
Già. >>
Mentre passano
da una vetrina all’altra, Emma dice:
<<
Anche a me è successo quest’anno. Ho preso una
terribile cotta per un ragazzo della mia scuola. Aveva
l’armadietto di fronte al mio. Un giorno ho trovato un
biglietto nel mio armadietto dove lui mi chiedeva di uscire. Siamo
usciti e siamo stati insieme per quattro mesi. >>
<<
E poi? >> chiede Liz.
<<
E poi lui mi ha lasciata per un’altra. Sì,
abbastanza patetico. Lui ha un anno in più di me e si era
innamorato di una ragazza più grande di lui di un anno. Sono
stata male per quasi un mese, ma meno male che c’era Spencer
a consolarmi, e poi era appena iniziata l’estate e non potevo
deprimermi così, rovinandomi l’estate.
>> risponde Emma, soddisfatta di se stessa.
<<
Hai fatto bene. Non vale la pena deprimersi, per un ragazzo poi. Siamo
così giovani. Dovreste prendere esempio tutte da me. Sesso e
basta, niente storie o amore. Solo e soltanto sesso, niente sentimenti
e tutte quelle altre cose. >> afferma Olive.
<<
Io non ho mai fatto sesso. >> confessa Emma.
<<
Neanch’io. >> confessa anche Spencer.
<<
Neanch’io. Sono rimasta l’unica a essere ancora
vergine, e le ragazze ogni tanto decidono di ricordamelo, ma io sto
bene così, in fondo. >> dice Liz.
<<
Beh, se mai un giorno farai sesso con Sandy, se vi metterete insieme,
poi vediamo cosa mi verrai a dire, tesoro. >> le dice
Olive.
<<
Lo so, lo so, tu dici sempre che è la cosa più
bella da fare nella vita, ma ci sono altre cose oltre a quella.
>>
<<
Naah. >> risponde Olive.
<<
A che età ha perso la verginità, Olive?
>> chiede Emma.
<<
Credo che se te lo confessassi rimarresti scioccata. Non l’ho
mai detto neanche alle ragazze. Rimarreste tutte scioccate, fidatevi.
>> risponde Olive.
<<
Oddio, così mi preoccupo. Sei peggio di Harry.
>> dice Spencer.
Tutte ridono e
Olive dice:
<<
Non a caso è il mio preferito. >>
<<
Il mio è Niall. >> esclama Emma.
<<
Anche il mio. È troppo dolce quel ragazzo. >>
dice Spencer.
<<
Ve l’ho detto, la amo già. >> dice
Lux.
Spencer le
sorride.
<<
Hey, mi sento offesa! >> esclama Emma, fingendo di fare
il broncio.
<<
Scusami Emma, amo anche te. >> dice Lux.
Emma le sorride,
lo stesso sorriso che ha fatto Spencer.
<<
Invece il vostro qual è, ragazze? >> chiede
Emma.
<<
Il mio Louis. >> risponde Lexi.
<<
Zayn. >> risponde invece Melissa.
<<
Liam. >> risponde Liz.
Continuano a
camminare, guardando le vetrine.
<<
Andrete anche voi alla Santa Monica High School, vero? >>
domanda Emma.
<<
Sì sì. >> risponde Liz.
<<
Avete già fame oppure aspettiamo ancora? >>
<<
Io aspetterei. >> risponde Olive.
<<
Sì, anch’io. >> risponde anche Lexi.
<<
Aspettiamo. Qui abbiamo l’imbarazzo della scelta, dal
McDonald’s, al Johnny Rockets, a Subway. >>
dice Emma.
<<
Vedremo dopo. Adesso dobbiamo comprare qualcosa, non abbiamo ancora
preso niente in quasi un’ora che siamo arrivate. Domani
inizia la scuola e voglio essere carina. >> dice Lux.
<<<
Lux ha ragione. Diamoci da fare ragazze. >> esclama
Spencer.
Dopo ore di
shopping e chiacchiere, finalmente le ragazze tornano nelle loro nuove
case con tantissimi vestiti e altre cose.
Verso le 17
passate, Liz arriva nella sua nuova casa e, come al solito, trova i
signori Carr in sala, e, dopo averli salutati, va in camera sua.
Arrivata in
camera, appoggia i pacchi sul divano in fondo al letto e va in
terrazza. Si appoggia alla ringhiera e guarda la spiaggia e
l’oceano.
Poco dopo
rientra nella stanza e si toglie i sandali e il vestito che ha indosso.
All’improvviso
piomba nella stanza Sandy, aprendo la porta molto velocemente. Sandy
farfuglia qualcosa, ma smette subito di parlare appena nota che Liz
è in mutande e reggiseno. Lei appena lo vede si copre con le
braccia e gli dice:
<<
Potevi anche bussare! >>
<<
Scusami. >>
Sandy si volta e
Liz prende il vestito dal letto e se lo rimette. Sandy si rivolta verso
di lei e le dice:
<<
Alla fine è come se fossi in costume, dai. >>
<<
Sì, in effetti, sì. >>
<<
Quando sei tornata? >> le chiede lui.
<<
Cinque minuti fa, circa. >>
<<
Ah. Io ero in piscina a farmi una nuotata. Sono stato un po’
in palestra con alcuni amici. >>
<<
Ah. Bravo. >>
<<
Tu cos’hai comprato? >> domanda Sandy.
<<
Un sacco di roba, da vestiti, ad accessori, persino qualcosa per la mia
nuova stanza. >> risponde Liz.
<<
Cioè? Fammi vedere. >>
Liz tira fuori
un cuscino colorato e lo mostra a Sandy.
<<
Carino. >>
Liz posiziona il
cuscino sul divanetto e dice:
<<
Credo che lo metterò proprio qui. >>
<<
Va beh, io vado a farmi una doccia. >> salta su lui.
Tra
sé e sé Liz pensa:
<<
Ti vengo a lavare la schiena, se vuoi? >>
Liz sbatte le
palpebre due volte e scaccia quel pensiero fuori dalla sua testa.
Sandy esce dalla
stanza, chiudendosi la porta alle spalle.
<<
Smettila Liz. Torna in te. >> si dice.
Sandy rimane
appoggiato alla porta e dice:
<<
Cazzo, quant’è carina. >>
Un po’
prima di cena, Liz è in camera sua, suo sul letto, davanti
al computer, e arriva Sandy.
<<
Hey. >> la saluta lui.
Liz alza lo
sguardo e lo saluta a sua volta. Sandy si avvicina e si siede sul letto.
<<
Pronta per domani? >>
<<
Sì, credo di sì. Pensi che saremo in classe
insieme? >> domanda lei, speranzosa.
<<
Non lo so, vedremo domani mattina. È possibile,
però. >>
<<
Speriamo, dai. >>
<<
Sì, infatti. Comunque, ti volevo dire che di solito mi
accompagnano i miei a scuola, o mio padre o mia madre. Partiamo circa
una decina di minuti prima. >>
<<
Ah, ok. Io ci metto circa mezz’ora a prepararmi.
>>
<<
D’accordo. >>
<<
Sarà dura alzarsi di nuovo presto. >> dice lei.
<<
Già. Basta riprendere l’abitudine in fondo.
>>
<<
Sì, è vero. >>
Un attimo dopo
Liz riceve un sms e deve prendere il cellulare che ha lasciato sul
divanetto in fondo al letto. Per prenderlo si china in avanti,
mostrando a Sandy il suo sedere, che ovviamente lui guarda. Ha la
tentazione di toccarlo e di schiacciarla sul letto per baciarla, ma
ovviamente non lo fa.
<<
Le mie amiche si stanno un po’ agitando per domani,
soprattutto Melissa. >> esclama lei improvvisamente.
<<
Tu non sei agitata. >> dice lui.
<<
Ma io intendo agitate perché non sanno cosa mettersi. Lo so,
è abbastanza squallido. >>
<<
Sì. Tu, invece, hai già deciso? >>
<<
No, ma non sono una che ci mette delle ore per decidere cosa mettersi.
Decido piuttosto in fretta. >>
<<
Fai bene. >> dice lui.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 19 *** Il primo giorno di scuola ***
19
Il
primo giorno di scuola
Quando Liz e
Sandy arrivano a scuola, le ragazze ancora non ci sono. Liz si
è messa d’accordo con loro di trovarsi davanti
all’entrata cinque minuti prima del suono della campanella.
<<
Non ci sono ancora le mie amiche, le aspetto qui. >> dice
Liz.
<<
D’accordo. Se hai bisogno, chiamami okay? >>
<<
Sì. >>
Due minuti dopo
arriva Olive, seguita da Lexi, Lux e infine Melissa.
Dopo essersi
fatte dare l’orario delle lezioni e la combinazione e il
numero dell’armadietto, che sono tutti e cinque nello stesso
corridoio, suona la campanella e le ragazze cercano la loro aula.
Alcuni minuti dopo sono davanti all’aula, con dentro circa
una quindicina di studenti tra ragazzi e ragazze.
<<
È questa, vero? >> chiede Liz.
<<
Sì sì, entriamo. >> esclama Olive.
Quando vedono
passare Olive, alcuni ragazzi si girano verso di lei. Le ragazze
prendono posto nei banchi. Liz e Lux sono vicine, mentre Olive, Melissa
e Lexi due file dietro.
Liz si guarda
intorno e non nota Sandy da nessuna parte.
<<
Perché ti guardi intorno? >> domanda Lux.
<<
Guardavo se c’è Sandy in classe con noi, ma non
c’è. Che peccato. >> risponde lei,
delusa.
<<
Troppo bello per essere vero. >>
<<
Già. >>
Due ragazzi si
avvicinano a Olive, Melissa e Lexi, e uno di loro chiede:
<<
Ciao, ragazze. Siete nuove, vero? >>
<<
Sì. Piacere, Olive. Loro sono Melissa e Lexi, e due file
davanti a noi ci sono Liz e Lux, le altre due nostre migliori amiche.
>> salta su Olive.
Il ragazzo le
risponde, dicendole:
“Piacere
mio, ragazze. Io sono Dan. Da dove venite?”
<<
Parigi. >> risponde Melissa.
<<
Ah, siete le ragazze della vacanza studio. È vero che alcuni
prof hanno parlato di voi l’anno scorso. >>
dice Dan.
Anche
l’altro ragazzo inizia a parlare:
<<
Io sono Ed, invece. Noto che sapete l’inglese molto bene.
>>
<<
I nostri padri sono inglesi. >> dice Lexi.
<<
Ah, ecco. >> dice Ed.
<<
Andiamo a presentarci anche alle altre due vostre amiche. È
stato un piacere, ragazze. >> le saluta Dan.
Quando Dan e Ed
si sono allontanati, Olive, Melissa e Lexi li guardano avvicinarsi a
Liz e Lux, e Lexi salta su dicendo:
<<
Carini. >>
<<
Naah. >> dice Olive.
<<
Non è vero, sembrano gentili. >> dice Melissa.
<<
Sembrano. >> dice Olive.
Lexi e Melissa
fanno una leggere risatina.
Olive si guarda
intorno e un ragazzo si volta e la guarda proprio in quel momento.
Un attimo dopo,
entra la professoressa, che saluta gli alunni. Quando arriva alla
cattedra, appena vede le ragazze, dice:
<<
Buongiorno, ragazzi, e bentornati! Come avrete notato, sono arrivate le
nuove studentesse da Parigi. Alzatevi ragazze, e dite qualcosa.
Presentatevi. >>
Si alzano tutte
e cinque nello stesso momento e la prima a parlare è Olive,
che dice:
<<
Ciao! Io sono Olive Fowles, ho sedici anni e… sono di
Parigi. >>
<<
Ciao! Io sono Melissa Crabbe, ho sedici anni e sono di Parigi. E adoro
la musica. >> dice invece Melissa.
<<
Io, invece, sono Lexi Hollis, ho sedici anni e sono di Parigi. E amo
gli animali. >> si presenta anche Lexi.
<<
Ciao! Io sono Lux Forester, ho sedici anni e sono di Parigi. E
anch’io amo gli animali, come Lexi. >>
<<
Ciao a tutti! Io sono Liz Savile, ho quindici anni e sono di Parigi. La
mia passione è la cucina. >>
La
professoressa, curiosa, chiede:
<<
Quindi siete tutte e cinque nate e cresciute a Parigi? >>
<<
Sì. >> risponde Olive per tutte.
La
professoressa, finalmente, si presenta alle ragazze, dicendo loro:
<<
Benvenute alla Santa Monica High School. Io sono la professoressa
Barton, la vostra insegnante di storia. >>
Le ragazze
sorridono alla professoressa, che continua a parlare.
<<
Adesso iniziamo con l’appello, ragazzi. >>
esclama la signora Barton.
La professoressa
Barton inizia a leggere una lista di nomi, tra cui quelli delle ragazze.
All’ora
di pranzo, dalle 12:05 alle 12:40, le ragazze raggiungono la mensa. Liz
continua a guardarsi intorno, alla ricerca di Sandy, ma niente, non
riesce a trovarlo. La stanza è enorme e
c’è troppa gente, così gli manda un sms.
Liz:“hey!
Io sono in mensa con le mie amiche. Dove 6?”
Sandy, al tavolo
con alcuni suoi amici e compagni di classe, legge in messaggio e le
risponde subito:
“Ciao!
Sono in mensa anch’io. Come va tutto? Spero non sia successo
niente.”
Liz:“sto
bene, grazie. No no, stai tranquillo, non è successo niente.
A più tardi, allora.”
Sandy:“ok.
XXX”
Un amico di
Sandy, Sid, accanto a lui, gli chiede:
<<
Hey, amico. Chi era? La tua ragazza? >>
<<
No, è la ragazza che è venuta da Parigi. Te ne ho
già parlato, ricordi? >>
<<
Ah, sì, giusto. E com’è? Carina?
>> chiede Sid.
<<
Sì, è molto carina. Ha la nostra età.
>>
<<
Uscite insieme, allora. Cosa aspetti a chiederglielo? >>
<<
Viviamo sotto lo stesso tetto, non so se sarebbe proprio una buona
idea. E poi non so neanche se le piaccio. Magari pensa che io sia un
cretino o che so io. >> risponde Sandy.
<<
Ooh, quindi ti sei preso una cotta. Awww, il nostro Sandy è
innamorato, ragazzi. >> dice Sid.
Un altro
ragazzo, Oliver, salta su, dicendo:
<<
Sandy innamorato? Mai successo! E chi è la ragazza?
>>
<<
Fermi tutti! Non sono innamorato. Non saltiamo subito alle conclusioni.
Le ragazze della vacanza studio sono arrivate lunedì, e una
di loro è venuta da me, come vi avevo detto alcuni mesi fa.
Si chiama Liz e ha la nostra età, ed è molto
carina. >> esclama Sandy.
<<
E ti piace? >> domanda Oliver.
<<
Sì… cioè… credo di
sì. >> risponde Sandy.
<<
E allora chiedile di uscire, no? >>
<<
È che non so se sia una buona idea, col fatto che viviamo
sotto lo stesso tetto, e poi non so come la prenderebbero i miei.
>> risponde Sandy.
<<
Ma fregatene, amico, se ti piace buttati. E così sarebbe la
volta buona che scopi come si deve. >> esclama Sid.
<<
Ha parlato l’esperto. >> dice Sandy.
<<
Beh, intanto io quest’estate ho scopato. >>
confessa Sid.
<<
Ma falla finita, Sid. L’unica cosa che riesci a fare
è farti delle gran seghe, come tutti noi,
d’altronde. >> dice Oliver.
<<
Quindi dite che dovrei provarci? In ogni caso? >> domanda
Sandy.
Sid, Oliver e
altri ragazzi rispondono di sì contemporaneamente.
<<
Magari provo a darle dei segnali. Che so io… provo a
toccarla mentre parliamo e magari provo anche a baciarla sulle guance
ogni tanto. >> dice Sandy.
<<
Che tipa è? Magari le piace andare subito al sodo.
Cioè, magari non le interessa il corteggiamento e le
romanticherie, e tutte quelle cavolate lì. >> d
<<
Non sono cavolate, Oliver, sono cose bellissime. La maggior parte delle
ragazze le adora, e anche le altre, quelle che sembrano non adorarle,
in realtà ne hanno bisogno, quasi più delle
altre. Comunque, non lo so, la conosco solo da due giorni.
Però mi sembra piuttosto… riservata. Non sembra
molto esplicita. >> risponde Sandy.
<<
Ah, allora evita di esagerare, altrimenti poi si spaventa e peggiori
solo le cose. >> dice Oliver.
<<
Sì, infatti. Meglio andarci piano, ma non troppo.
>>
<<
Esatto. >>
Finito il
pranzo, le ragazze raggiungono i loro armadietti. Passa da
lì Sandy con alcuni amici.
<<
È lei, ragazzi, è Liz. >> esclama
Sandy.
<<
Hey, Liz. >> la saluta Sandy.
Liz si volta e
dice:
<<
Hey. >>
<<
Come sta andando? >>
<<
Benissimo, grazie. >> risponde lei con un sorriso.
<<
Mi raccomando, se hai bisogno di qualcosa, qualsiasi cosa, non esitare
a chiedere, okay? >>
<<
Okay. Grazie, Sandy, sei molto gentile. >>
<<
È un piacere, Liz. >>
Sandy e Liz si
guardano per alcuni secondi e poi lui dice:
<<
Ti presento i miei amici: Oliver, Sid, Mike e Luke. Ragazzi, lei
è Liz, la ragazza che viene da Parigi per la vacanza studio.
>>
Liz sorride a
tutti e un attimo dopo se ne vanno.
<<
È molto carina, sì. >> dice Oliver.
<<
Concordo. Provaci, amico. >> dice Sid.
<<
Assolutamente. E poi credo che tu le piaccia. Ti guarda in un certo
modo… >> dice Mike.
<<
Sì, infatti. Comunque, sembra proprio una brava ragazza.
Vacci piano e non esagerare. >> dice Luke.
<<
Non c’è pericolo, ragazzi. >>
<<
Credo che sia proprio la tipa da cavolate, come le ha definite Oliver.
>> afferma Sid.
<<
Già. >> conferma Oliver.
<<
Beh, lo sapete, ragazzi, io sono piuttosto romantico. >>
<<
Anche troppo. >> dice Oliver.
<<
Già. >> conferma Sid.
Al termine del
primo giorno di scuola, Melissa si è iscritta al coro e le
prove inizieranno il giorno dopo.
Nel tardo
pomeriggio, Liz decide di fare un tuffo in piscina, essendo sola nella
sua nuova casa.
Mezz’ora
dopo, circa, arriva a casa Sandy dall’allenamento di basket.
Si guarda intorno e in sala non vede Liz, così va in cucina,
ma non c’è neanche lì. Guarda in
giardino e la vede in piscina, che sta nuotando.
<<
Hey! >> la saluta lui.
Liz si volta
subito e quando lo vede, è come se fosse
un’apparizione.
<<
Ciao! >>
Sandy si
avvicina alla piscina e le chiede:
<<
I miei non sono ancora arrivati? >>
<<
No. >>
<<
Okay. >> dice lui vago.
Sandy la guarda
e poi guarda l’acqua.
<<
Ti vuoi buttare? >> gli propone lei.
<<
Volendo… >>
<<
Buttati, allora. Cosa aspetti? >>
<<
Vado a mettermi il costume e arrivo. >>
<<
Ma no. Buttati con i pantaloncini, scusa. >>
<<
Nah. >>
<<
Okay. Ti aspetto qui. >> dice lei.
Sandy torna
dentro e sale in camera sua.
<<
Ti aspetto qui? Ma da dove mi è venuta fuori? Sono pazza,
è ufficiale. >> dice Liz a se stessa.
Cinque minuti
dopo, Sandy è di nuovo in piscina e si butta tuffandosi come
un tuffatore esperto. Dopo aver fatto mezza vasca, si appoggia al
bordo, accanto a Liz, che l’ha osservato per tutto il tempo.
<<
Allora, com’è andata oggi a scuola?
>> le domanda lui.
<<
Bene, direi bene. A te? >>
<<
Bene, bene. È successo qualcosa di particolare?
>>
<<
No, niente. A te? >>
<<
Niente. >>
<<
Gli allenamenti come sono andati? >> chiede lei.
<<
Bene. Mi sono mancati i ragazzi della squadra. >>
<<
Capisco. >>
<<
Sai… mi è venuta un po’ di fame.
>> esclama lui.
Liz gli sorride
e dice:
<<
Invece a me è venuta voglia di torta. Perché non
ne facciamo una? Voglio dire, io la faccio, ma tu puoi darmi una mano.
>>
<<
Va bene. >>
Liz e Sandy
salgono dall’acqua e si asciugano con gli asciugamani, e
vanno dritti verso la cucina.
<<
Che torta vuoi fare? >> chiede Sandy.
<<
Al cioccolato. >>
<<
Perfetto. >>
<<
Che torte avete al cioccolato? >> domanda Liz.
<<
C’è la Mud Cake. >> risponde lui.
<<
La torta di fango? >> domanda lei, confusa.
Liz ride, come
se Sandy avesse detto una battuta.
<<
Sì chiama così. >>
<<
Okay. Allora vada per la Mud Cake. >>
Quando arrivano
in cucina, Sandy cerca il libro di ricette di sua madre.
<<
Mia madre ha un libro di ricette, dovrebbe esserci anche quella della
Mud Cake. >> dice Sandy.
<<
Perfetto. >>
Mentre preparano
la torta, Liz e Sandy, scherzano e parlano del più e del
meno.
Più
tardi, quando il cacao è in una tortiera, Sandy usa un dito
per mangiarne un po’.
Liz gli
dà un colpo sulla mano e gli dice:
<<
Smettila, altrimenti lo finirai! >>
<<
Ma è buono. >> si giustifica lui.
<<
Lo so. >>
Sandy immerge di
nuovo il dito, si volta verso Liz e le dice:
<<
Senti. >>
<<
Smettila Sandy. >> lo rimprovera lei un’altra
volta.
<<
Dai, assaggia. >>
Non si
può negare che Liz è attirata di assaggiarlo,
anche perché il cacao è sul dito di Sandy.
<<
Dai. >> insiste Sandy.
<<
Okay. >>
Liz lo guarda
negli occhi e poi assaggia il cacao sul dito di Sandy. Mentre lo fa, si
guardano fissi negli occhi. Quando tira via la bocca dal dito di Sandy,
lui le chiede:
<<
Allora? >>
<<
È buonissimo. >>
Mentre la torta
si cuoce in forno, a 170° per cinquanta minuti circa, preparano
la glassa al cioccolato, da spargere sulla torta.
<<
Non cominciare a mangiare anche la glassa, adesso. >>
Sandy si volta
verso Liz e senza dire niente lei capisce che lo farà.
<<
Mi conosci già così bene. >> dice
lui sorridendo.
Prima
d’iniziare a spargere la glassa sulla torta, Sandy affonda il
dito e ne mangia un po’.
<<
Avanti, assaggiane un po’. >> le dice lui.
Liz lo guarda
storto e poi affonda il dito anche lei nella glassa. Mentre mangiano la
glassa dal dito, si guardano e si sorridono.
<<
Ti sei sporcata, aspetta. >>
Sandy le toglie
un po’ di glassa dal lato destro delle labbra, e mentre lo
fa, la guarda negli occhi e poi le guarda le labbra. Tolta la glassa,
la mangia lui, soddisfatto.
Si guardano
negli occhi e sono talmente vicini che quasi si toccano. Sandy si
avvicina ancora un po’ al suo viso e proprio mentre stanno
per baciarsi, all’improvviso la signora Carr arriva in
cucina, dicendo:
<<
Ciao. >>
Sandy si
allontana subito e si volta verso la madre.
<<
Ciao, mamma. >>
<<
Come mai siete così sporchi? >> chiede lei.
Liz si volta
verso la signora Carr e risponde:
<<
Abbiamo fatto una torta. La Mud Cake. >>
<<
Mmh, buona. >>
<<
Speriamo. >>
Arriva anche il
signor Carr, che salta su chiedendo:
<<
Cos’è buona? >>
<<
La Mud Cake. L’abbiamo fatta io e Liz, cioè,
stiamo finendo di farla. >> risponde Sandy.
<<
Bene, ho una fame. >> dice il signor Carr.
<<
Dopo cena, tesoro. >> gli dice la moglie.
<<
D’accordo. >>
I signor Carr si
danno un bacio e Sandy e Liz li guardano, pensando che anche loro si
sarebbero baciati, se solo i genitori di lui non fossero arrivati
proprio in quel momento. Tempismo perfetto, della serie.
Sandy si volta
verso Liz e la guarda per un attimo.
<<
Dai, spargiamo la glassa sulla torta. >> esclama Sandy.
Liz distoglie lo
sguardo dai signori Carr, che si stanno ancora baciando, e si volta
verso Sandy, rispondendo con un sì.
Finita la cena,
Sandy salta su e dice:
<<
Prendo la torta così ne mangiamo un po’.
>>
Sandy si alza e
va in cucina per prendere la torta. Quando torna, ne taglia quattro
fette, tenendosene una per sé e dando le altre ai suoi
genitori e a Liz.
<<
Buona. >>
<<
Sì. >> dice lei sorridendogli.
<<
Sì, complimenti, ragazzi. >> conferma la
signora Carr.
<<
Concordo. È molto buona, ragazzi. Bravi. >>
conferma anche il signor Carr.
Liz sorride ai
signori Carr e ringrazia, dopo aver mandato giù un pezzo di
torta.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 20 *** Un uomo bellissimo ***
20
Un
uomo bellissimo
Il giorno dopo,
alle 6:30, l’iPhone di Liz, sul suo comodino, intona la
canzone “one thing” e lei apre gli occhi. Spegne la
sveglia e rimane immobile sul cuscino, a fissare il soffitto.
Prima che la
sveglia suonasse, ha fatto un sogno. Ha sognato di fare
l’amore con Sandy, ma non è riuscita a capire in
che posto.
Quando scende in
cucina, Sandy è in sala da pranzo che sta facendo colazione
con i pancakes e del succo d’arancia. Appena lo vede, gli fa
uno strano effetto. Fino a non molto tempo prima stava sognando di fare
l’amore con lui e adesso lo vede lì, seduto da
solo che fa colazione, silenzioso e pensieroso.
Non si sono
neanche baciati, o almeno, non sono riusciti a farlo. Le sembra
così strano poter fare l’amore con lui.
Finalmente Sandy
alza lo sguardo e la saluta. Liz si volta verso di lui mentre va in
cucina e lo saluta.
<<
Vuoi dei pancakes? >> chiede lui.
<<
Sì, volentieri. >>
Liz prende un
po’ di succo d’arancia e se lo versa in un
bicchiere e va in cucina. Fanno colazione abbastanza in silenzio, e poi
arrivano i signori Carr, che tolgono anche l’imbarazzo che
c’è nell’aria.
Più
tardi, nell’intervallo tra la prima e la seconda ora, davanti
all’armadietto di Lux, Liz finalmente decide di confessare
alle ragazze il quasi bacio con Sandy. Ha passato un’ora
intera a pensare a Sandy e a pensare al loro quasi bacio, a come si
sarebbero potuti baciare, e a come si sarebbe sentita lei.
<<
Liz, sei con noi? Hai passato un’ora intera tra le nuvole.
>> dice Melissa.
<<
Sì, infatti. Non hai ascoltato una parola di quello che ha
detto la prof. >> dice Lux.
<<
Scusate, ragazze. Non posso più tacere. >>
esclama Liz.
<<
Oddio! È successo qualcosa con Sandy, vero? Avanti, parla!
>> le dice Olive.
<<
Stava per succedere. Ci stavamo per baciare, se solo non fossero
arrivati i suoi genitori. >> risponde lei triste.
<<
Ma no! Che sfiga. >> dice Olive.
<<
Strasfiga. Dai, raccontaci di più. >> la
incita Melissa.
<<
Quando lui è tornato a casa dall’allenamento di
basket, io ero in piscina e lui si è buttato. Insomma, dopo
un po’ avevamo fame e ci è venuta voglia di fare
una torta così siamo andati in cucina e l’abbiamo
fatta. Abbiamo fatto una Mud Cake, cioè una torta al
cioccolato. Fatto sta che, mentre stavamo assaggiando la glassa al
cioccolato da mettere sopra la torta, io mi sono sporcata,
così lui mi ha tolto la glassa, ed eravamo talmente vicini
che eravamo praticamente appiccicati. Lui si è avvicinato e
mi stava per baciare, ma proprio in quel momento sono arrivati i suoi.
Ditemi se posso essere più sfigata di così?
>> dice Liz, disperata.
<<
No, non puoi. E quindi anche lui prova qualcosa per te? Altrimenti non
avrebbe provato a baciarti. >> afferma Lux.
<<
Esatto. Pensate che stanotte ho anche sognato di fare l’amore
con lui. Questo potrebbe essere un segno, ragazze. Potrebbe voler dire
che ho trovato il mio ragazzo, il ragazzo perfetto per me.
>> dice Liz tutta contenta.
<<
Sì, potrebbe. Ma comunque credo sia già chiaro,
è ovvio che l’hai trovato, tesoro.
>> dice Lexi.
<<
Lo spero ragazze. >>
<<
È così, Liz, è così.
L’hai trovato, fidati. >> la rassicura Olive.
<<
Concordo. >> dice Mellissa.
<<
Sì, l’hai trovato. >> conclude Lux.
La campanella
suona e le ragazze devono entrare in classe, per l’ora
d’inglese.
Poco dopo
essersi sedute, entra in classe il professore che, appena arriva alla
cattedra, appoggia la sua ventiquattrore, e, rivolgendosi alla classe,
dice:
<<
Buongiorno a tutti, ragazzi! >>
Tutti si voltano
e, appena Olive lo vede, rimane letteralmente a bocca aperta.
Il professore
non deve avere più di trent’anni, ed è
alto, molto alto, forse 1,85 cm, magro, con i capelli castano scuro,
con un ciuffo che gli cade sulla fronte, e con gli occhi azzurri, gli
occhi più belli mai visti da Olive, da chiunque. Ha una
fronte perfetta e il viso è perfettamente scolpito, e anche
il suo naso è perfetto, e anche le sue labbra. Labbra
bellissime e rosa, perfette per essere baciate in ogni momento. Lui
sembra perfetto, meravigliosamente perfetto. Sembra un Dio greco, o un
angelo. È bello, bellissimo. Sprecato, troppo sprecato per
fare il professore in una scuola superiore.
Melissa e Lexi
si voltano subito verso Olive, mentre il professore continua a parlare.
<<
Oddio. L’abbiamo persa. >> dice Melissa,
divertita.
<<
Sicuro. >> conferma Lexi.
Olive ha mille,
se non di più, pensieri in testa. Sta pensando a come
sedurre il suo professore, a com’è bella, calda e
sexy la sua voce mentre sta parlando alla classe, ma in
realtà non sta ascoltando una singola parola di quello che
sta dicendo.
<<
Non è la creatura più bella che abbiate mai
visto? Persino da qui riesco a vedere che ha degli occhi meravigliosi.
Sono azzurri. I miei in confronto fanno schifo. >> dice
Olive, incantata.
Olive continua a
fissarlo, senza voltarsi neanche un attimo per guardare Melissa e Lexi
accanto a lei.
<<
Sì, l’abbiamo persa, è ufficiale.
>> dice Lexi.
<<
Già. A cosa stai pensando Olive? Conosciamo quella faccia.
>> domanda Melissa.
<<
Lo sapete a cosa sto pensando ragazze. Non c’è
bisogno di chiedere. >> risponde Olive.
<<
È il nostro professore d’inglese, Olive, non puoi.
>> le dice Melissa.
<<
Posso, posso, posso eccome. >> dice lei.
Olive alza la
mano e appena il professore le dà la parola, dice:
<<
Quanti anni ha professore? >>
Il professor
Keaton, così si chiama, un po’ stupito dalla
domanda, domanda:
<<
Quanti anni mi date, ragazzi? >>
Rivolge la
domanda al plurale, come se non avesse notato il tono con cui Olive
gliel’ha posta. Alcuni rispondono trenta, altri trentacinque
e altri una via di mezza, e poco dopo lui risponde:
<<
Trentuno. Ho trentun anni. >>
Olive sorride
soddisfatta e lo fissa.
<<
Sei soddisfatta? >> chiede Melissa.
<<
Assolutamente sì. >>
<<
Beh, in effetti, li dimostra trentun anni. >>
<<
Quindi di che anno è? >> domanda Olive.
Le ragazze ci
pensano un po’ e poi Lexi risponde:
<<
Dell’ottantuno, se non sbaglio. Quindi ha quindici anni in
più di noi. Wow. >>
<<
Beh… non è così vecchio. No.
>> dice Olive.
Melissa e Lexi
evitano di rispondere, sanno che Olive non ha speranze. Per lei non ci
sono limiti di età.
Liz e Lux, con
il cellullare di quest’ultima, mandano un messaggio a Olive
con scritto:
“Immagino
la tua faccia, anche se non riesco a vederla bene! Stiamo ridendo come
due cretine. Abbiamo la bava alla bocca, ma riusciamo anche a ridere!
LOL”
Olive legge il
messaggio e fa un sorriso.
Olive:“hahahahahahaahahahahahahha
:O la mia faccia appena l’ho visto! È splendido,
cazzo! E ha solo 31 anni. Sapete già cosa sta pensando la
mia mente! E non solo la mia mente :p ci credo che avete la bava alla
bocca, non siete le uniche! Mezza classe sta sbavando. I ragazzi invece
saranno invidiosi!”
Liz e Lux ridono
e si voltano verso Olive, che fa loro l’occhiolino.
Lux:“parliamone
dopo! <3”
Olive:“ok!”
Quando la
lezione finisce e suona la campanella, tutti si alzano ed escono
dall’aula, compreso il professore. Le ragazze raggiungono i
loro armadietti.
<<
Fammi vedere la tua faccia appena l’hai visto, ti prego.
>> le dice Liz.
Olive imita la
faccia che ha fatto appena ha visto il professor Keaton e le ragazze
ridono.
<<
È veramente un uomo bellissimo. Credo di non averne mai
visto uno così bello in sedici anni della mia vita.
>>
<<
Siamo sicure che sia reale? L’avete visto anche voi, vero?
Non me lo stavo immaginando? >> domanda Olive.
<<
No no, esiste, è reale, Olive. >> la rassicura
Liz.
<<
Assolutamente reale. >> conferma Melissa.
<<
Okay, meno male. >>
Per i corridoi,
le ragazze incontrano Spencer ed Emma e chiacchierano per poco,
finché la campanella non suona di nuovo e devono entrare in
classe.
In classe,
appena le ragazze si sono sedute, si avvicinano a loro tre compagni di
classe. Propongono loro di andare a una festa di un loro amico che ci
sarà sabato e le ragazze accettano. A un certo punto arriva
un quarto ragazzo, con cui le ragazze non hanno ancora avuto
l’occasione di parlare, che dice loro:
<<
Io sono Kurt. Non ci siamo ancora presentati. >>
Kurt porge la
mano alle ragazze e mentre gliela stringono, ognuna dice il proprio
nome.
<<
Allora, è bella Parigi? >> domanda lui.
<<
Oh, sì, è meravigliosa. >> risponde
Lexi.
Olive lo scruta
dalla testa ai piedi.
Kurt
è un ragazzo piuttosto alto, circa 1.78, magro, con i
capelli castani, ricci, non troppo corti, e gli occhi verdi, ed ha
delle mani molti grandi. È carino, sì, davvero
carino. Inoltre, ha un modo di parlare tutto suo. Spesso parla molto
lentamente, ed è impossibile non rimanerne ipnotizzati. Ed
ha una voce molto possente e sexy.
Kurt la guarda,
ma arriva la prof che saluta gli alunni e lui si allontana con gli
altri tre ragazzi.
<<
Come ti guardava Kurt. È carino comunque. >>
dice Melissa.
<<
Adesso non miro ai ragazzini, ma agli uomini, e sai a cosa, o meglio, a
chi mi riferisco. >> le risponde Olive.
<<
Sì, lo so. >>
Poco dopo
essersi seduti e aver salutato la professoressa, Kurt si volta per
guardare un attimo Olive, ma lei non lo degna di uno sguardo.
<<
Ragazze, sono ossessionata dal signor Keaton. >> confessa
Olive.
<<
Vedi di togliertelo dalla testa, allora. >> le dice
Melissa.
<<
Esatto. >> dice Lexi.
<<
Ma non posso e non ci riesco. Mi stanno venendo in mente un sacco di
cose. >> confessa ancora Olive.
<<
Olive, non puoi. È il nostro professore, cazzo! Renditene
conto. Non puoi. >> esclama Lexi.
<<
Perché hai detto quella parola? Non dovevi dirla.
>>
<<
Dai, smettila. >>
Al termine della
lezione, gli alunni escono dall’aula e raggiungono i loro
armadietti. Olive si guarda intorno per vedere se
c’è il professor Keaton. Così sparisce,
in cerca del professore.
Ha bisogno di
parlargli e vuole provare ad attirare la sua attenzione.
Nel suo cammino
incontra Kurt invece.
<<
Hey. >> la saluta lui.
<<
Ciao. >>
<<
Dove vai così di fretta? >> le chiede lui.
<<
Da nessuna parte. Tu? >>
<<
In bagno. >>
Olive si guarda
intorno e lui, dopo averla guardata dalla testa ai piedi, le chiede:
<<
Ci sarai anche tu alla festa di sabato? >>
Olive, senza
neanche guardarlo in faccia, gli risponde:
<<
Sì. Tu? >>
<<
Sì. >>
Kurt si guarda
intorno anche lui e le chiede:
<<
Stai cercando qualcuno per caso? >>
Olive finalmente
si volta e gli risponde:
<<
No no, nessuno. Ora devo andare, Kurt. Ciao. >>
<<
Ciao. >>
Olive gira
ancora per i corridoi, quando finalmente lo vede che esce dalla scuola
e lo segue. Lo segue finché lui non si ferma e tira fuori
una sigaretta.
<<
Salve. >> lo saluta Olive.
Il professor
Keaton si volta e dice:
<<
Buongiorno, Olive. >>
<<
Fuma? Non lo sapevo. Cioè… non pensavo che un
uomo come lei fumasse. >> dice lei.
Il professor
Keaton quasi ride, ma non lo fa, e le domanda:
<<
Un uomo come me? >>
<<
Sì. Un uomo così… ben vestito
e… bello. >> risponde lei.
Il professor
Keaton le sorride e le risponde:
<<
Ah. Comunque, invece fumo. Non tantissimo, ma fumo. >>
Olive lo scruta
dalla testa ai piedi, e lo osserva mentre fa un tiro e poi buttare
fuori il fumo da quella bocca bellissima.
<<
Avevi bisogno di qualcosa? >> le chiede lui.
<<
No, a dire la verità no. Volevo solo parlare con lei.
>>
<<
Capisco. Ma io sono un tuo professore, Olive, te lo ricordo.
>> le dice il professor Keaton.
Olive si
avvicina un po’ a lui e, guardandolo negli occhi, gli dice:
<<
Lo so bene. >>
<<
Allora vedi di allontanarti da me. >> le dice lui.
Olive si
allontana senza dire una parola.
Il professore
nota la scollatura della maglietta di Olive e poi, guardandola in
faccia, le chiede:
<<
Non devi andare in classe? >>
<<
Finché non suona la campanella no. E ci sono ancora alcuni
minuti prima che suoni. E lei non deve andare dai suoi alunni?
>>
<<
Ho la prossima ora buca. >>
<<
Ah. >>
Olive si lecca
le labbra con la lingua e il professore segue ogni mossa, come
ipnotizzato.
<<
Posso chiederle come fa di nome? >> domanda Olive.
Il professor
Keaton rimane in silenzio per alcuni secondi mentre la guarda, e poi
dice:
<<
David. Ma tu devi chiamarmi signor o professor Keaton. >>
<<
Oh, lo so… Dave. >> dice Olive con un
sorrisetto perverso.
<<
Signor o professor Keaton, Olive. Non Dave o David. >>
Olive sembra
ignorare l’affermazione del signor Keaton e chiede:
<<
È fidanzato o sposato? >>
<<
Nessuna delle due. >>
Olive gli
sorride, senza dire una parola. Mentre si guardano e si scrutano dalla
testa ai piedi, suona la campanella e Olive lo saluta e rientra a
scuola.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 21 *** Dalla prima volta ***
21
Dalla prima
volta
Il giorno dopo,
nel pomeriggio, le ragazze escono con Sandy e alcuni suoi amici per
fare un giro per la città. Visitano praticamente tutta Los
Angeles e poi cenano in un ristorante del centro.
Dopo cena, vanno
al Griffith Observatory, l’osservatorio di Los Angeles,
situato sulle colline, dove si può guardare la
città dall’alto e anche l’insegna di
Hollywood.
Le ragazze
girano in cerchio per l’osservatorio e guardano la
città illuminata.
<<
È bellissima la vista da quassù. >>
esclama Liz.
<<
Già. >> dice Melissa.
Le ragazze
guardano fisse Los Angeles, piena di luci, quando arrivano Sandy e i
suoi amici.
<<
Eccovi! >> esclama Sandy.
Liz si volta
subito e Sandy si mette vicino a lei. Lui le sorride e le chiede:
<<
Vieni a fare un giro? >>
<<
Sì. >>
Prima di
andarsene con Sandy, Liz si volta e sorride alle ragazze.
<<
Ti sei divertita oggi? >> le domanda Sandy.
<<
S’, moltissimo. I tuoi amici sono simpatici. >>
<<
Sì, è vero. >>
Liz si volta a
guardare la città illuminata, e dice:
<<
È bellissima la vista della città da
quassù, e credo che di sera sia ancora meglio.
>>
<<
Sì, è decisamente meglio di sera.
>> conferma lui.
<<
A che ora chiudono? >>
<<
Alle dieci. Abbiamo una mezz’ora buona. >>
<<
Meno male. >>
Sandy e Liz
riprendono a camminare e qualche minuto dopo, lui si ferma e, guardando
il panorama, le dice:
<<
“Ecco. Questo è il punto che preferisco. Qui si
vede tutta la città, ogni singolo punto, anche quello
più nascosto. >>
<<
Capisco perché è il tuo preferito. E poi
è un po’ isolato, e c’è pace
e tranquillità. >> dice lei.
<<
Già. >>
Liz e Sandy si
guardano e all’improvviso il cellulare di lei suona. Un sms.
La canzone “moments”, o meglio, il ritornello della
canzone “moments”, suona a tutto volume nella borsa
di Liz.
<<
È un messaggio. >>
<<
Hai cambiato suoneria? Prima avevi ‘call me maybe’.
>>
<<
Sì. >>
Liz gli sorride
e prende il cellulare dalla sua borsa e legge il messaggio.
Olive:“ce
la puoi fare, Liz! Io e le ragazze tifiamo per te! Tu e Sandy vi
piacete, quindi ditevelo e baciatevi. Nessuna scusa, cazzo!
C’mon! XXX”
Liz sorride e
dopo rimette il cellulare dentro la borsa. Alza lo sguardo verso Sandy
e lui le dice:
<<
Mi piace veramente quella canzone, quella della suoneria.
>>
<<
Sul serio? È una delle mie preferite. >>
<<
Sì, sul serio. >>
Liz gli fa un
gran sorriso e si guardano dritti negli occhi. Sandy si avvicina un
po’ a lei, continuandola a guardare.
<<
Senti, Liz… mi dispiace che alla fine…
>> inizia a dire Sandy.
<<
Cosa? >>
<<
Che alla fine… mia madre sia arrivata proprio in quel
momento. >>
<<
Anche a me. >>
<<
Ecco perché ti ho chiesto di venire a fare un giro, da soli.
>>
Sandy fa una
pausa e poi dice:
<<
Per fare questo. >>
Sandy si
avvicina al volto di Liz e la bacia. Mentre si baciano, lui le
accarezza i capelli e lei ha una mano sulla sua guancia.
Dopo il bacio,
lui le prende le mani e, guardandola ancora negli occhi, le dice:
<<
Mi piaci, Liz. Mi sei piaciuta sin dalla prima volta che ti ho vista.
Dalla prima volta. Quando sei arrivata qui a Los Angeles. Sei
così bella. >>
Liz arrossisce
un po’ e risponde:
<<
Vale lo stesso per me, Sandy. Mi sei piaciuto subito anche tu. Da
quando ci siamo presentati all’aeroporto. Non pensavo che
esistesse davvero l’amore a prima vista, ma mi sbagliavo.
Esiste. Ed io l’ho provato. >>
<<
Anch’io pensavo non esistesse. Ho voluto baciarti sin dalla
prima volta. Non stavo più nella pelle. >>
confessa lui.
<<
Anch’io. >>
<<
E voglio baciarti anche adesso. Voglio baciarti, baciarti e baciarti.
Vorrei baciarti sempre. >> confessa ancora Sandy.
Sandy la
ribacia, senza pensarci un attimo. Questa volta però il
bacio dura di più ed è più intenso. Un
bacio perfetto si potrebbe dire. Il bacio perfetto.
<<
Domani voglio portarti fuori a pranzo, posso? >> domanda
Sandy.
<<
Certo che puoi. >>
<<
Voglio stare con te tutto il giorno, dalla mattina alla sera.
>>
<<
Okay. >>
<<
Sei la mia principessa, sai? Tu per me sei una principessa.
>> le dice lui dolcemente.
<<
Sei troppo romantico, Sandy. >> dice Liz, quasi
commuovendosi.
<<
Troppo? Sono troppo romantico e appiccicoso? Scusami. >>
<<
No, non in senso negativo, in senso positivo. Sei perfetto.
>>
Sandy le sorride.
<<
Mi piaci da morire, Sandy. Mi sento come Giulietta. Capisco cosa
provava adesso, adesso lo capisco benissimo. >>
<<
E quindi io sono il tuo Romeo? >> domanda lui.
Liz ride e
risponde:
<<
Sì, esatto. >>
<<
Sei bellissima quando ridi, e hai una risata splendida. E i tuoi
occhi… >>
Sandy si
avvicina al suo viso e la guarda fissa negli occhi.
<<
I tuoi occhi sono meravigliosi. >>
<<
Sono meravigliosi anche i tuoi. Io amo gli occhi azzurri.
>>
Sandy la tira a
sé e la bacia.
<<
Sono così felice che finalmente ci siamo baciati. Non ce la
facevo davvero più. >> confessa lui.
<<
Credi che dovremmo dirlo ai tuoi? Credi che ne saranno felici?
>>
<<
Forse è meglio decidere bene le parole da usare per
dirglielo. Sanno che sei una brava ragazza, ma è meglio
essere prudenti. Dobbiamo dirglielo prima che ci scoprano.
>> risponde lui.
<<
Okay, d’accordo. >>
<<
Non ho mai fatto conoscere una ragazza ai miei, tu saresti la prima.
Voglio che sia una cosa seria, capito? >>
<<
Sì. Quindi sono ufficialmente la tua Giulietta?
>>
Sandy le sorride
e le risponde:
<<
Sì, lo sei. >>
Liz gli fa un
sorriso a trentadue denti e s’incamminano, ritornando dove
hanno lasciato gli altri.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 22 *** Niall ***
22
Niall
Il giorno dopo,
quando Liz si sveglia, scende al piano di sotto e va in cucina per fare
colazione. La casa è deserta e si chiede dove siano i
signori Carr e Sandy.
Mentre sta
facendo colazione, arriva Sandy che, appena la vede, le fa un gran
sorriso.
<<
Ciao, principessa. >>
Liz gli fa un
timido sorriso e, quando Sandy le passa accanto, si ferma per baciarla.
<<
Te l’ho già detto che sei bellissima?
>>
<<
Sì, me l’hai già detto. >>
Liz si volta per
guardare Sandy mentre tira fuori i cereali, in cucina.
Mentre fanno
colazione insieme, lui le prende la mano e le domanda:
<<
Ti va se più tardi andiamo al molo? >>
<<
Sì, non ci sono ancora stata. >>
<<
Perfetto. Voglio che questa giornata sia perfetta per entrambi. Sappi
che io sono moolto romantico. >>
<<
Sei perfetto, allora. >>
Sandy le sorride
e continuano a mangiare i Corn Flakes, mentre si guardano.
Verso
mezzogiorno Liz e Sandy ed escono in direzione del molo. Camminano un
po’ in spiaggia, poi pranzano in un ristornate lì
vicino e nel primo pomeriggio vanno al molo.
Nella serata,
verso le 22, Liz e Sandy raggiungono la casa sulla spiaggia di un amico
di alcuni compagni di classe delle ragazze, per la festa alla quale Liz
è stata invitata con le ragazze, e dove ci sarà
mezza scuola.
<<
Wow, c’è già un gran movimento, e sono
solo le dieci. >>
<<
Sei mai stata a una festa così? >> le chiede
Sandy.
<<
No, mai. Non in una villa sulla spiaggia, almeno. >>
<<
Qui spesso le feste sono così. Questa è la
classica festa d’inizio anno. La fanno tutti gli anni, in
case diverse però. >>
<<
Chiamale case. >>
Sandy le sorride
e poi la porta a esplorare la casa. Nel loro cammino incontrano le
ragazze, che hanno in mano i soliti bicchieri di plastica blu o rossi,
che si vedono durante le feste nei film e telefilm americani.
<<
Ragazze! >>
<<
Liz! >> esclama Melissa.
Le ragazze
salutano velocemente Sandy, che poco dopo si allontana da loro.
<<
Allora? Cos’è successo? Dopo ieri sera non ti sei
più fatta sentire. Ci stavamo preoccupando. >>
chiede Olive.
<<
Oh, niente di che, ragazze. Sandy ed io stiamo insieme adesso.
>> risponde Liz con un sorrisetto da ebete.
Le ragazze,
tutte e quattro contemporaneamente, chiedono:
<<
Cosa? >>
<<
Sì, ci siamo messi insieme ieri sera. >>
<<
E cosa aspettavi a dircelo? >> la rimprovera Olive.
<<
Quindi vi siete baciati? >> domanda Lux.
<<
Sì, sì, sì. È stata
fantastico, ragazze, Sandy è fantastico. È un
ragazzo troppo romantico. Ha detto che sono la sua principessa e che
sono bellissima. Ha detto che è stato amore a prima vista
anche per lui. E poi oggi siamo stati tutti il giorno insieme. Mi ha
tenuto la mano per tutto il tempo, mi ha baciata,
abbracciata… Credo già di amarlo.
>> confessa Liz.
<<
E adesso! Di già? >> dice stupita Lexi.
<<
Sì, vi giuro, ragazze. È perfetto, assolutamente
perfetto, perfettamente perfetto. >> risponde Liz.
<<
Ci hai stese tutte, eh, tesoro? >> dice Olive.
<<
Credo che lui sia quello giusto. So che ho solo quindici anni, quasi
sedici, ma è come se fossi una ragazza adulta, sul procinto
di fidanzarsi con il suo fidanzato storico. Non voglio andare via,
ragazze, non voglio tornare a Parigi senza di lui. >>
confessa Liz.
<<
Wow. Sono impressionata, Liz. Ti giuro, non so cosa dire.
>> afferma Lexi.
<<
Neanch’io. >> dice Lux.
<<
Quindi deduco che ci farai sesso? Scusa, l’amore.
>> domanda Olive.
<<
Sì, voglio fare l’amore con lui. Mi è
bastato solo un giorno per capire che lui è quello giusto.
>> risponde Liz.
<<
Vacci piano però, tesoro. Forse ti stai facendo trasportare
un po’ troppo in fretta dagli eventi. Lo conosci solo da
cinque giorni e ci stai insieme solo da uno. Okay che lui è
dolce, romantico, carino, eccetera eccetera, però siete
entrambi troppo giovani per pensare già al futuro.
>> le dice Olive.
<<
Io mi sento come Giulietta. La capisco benissimo, capisco come si
è sentita. >> confessa Liz.
<<
Wow. Ti giuro, non so proprio cosa dire. >> dice Lux.
<<
Io sto parlando solo ora. >> afferma Melissa.
<<
Io ti voglio bene, Liz, ma ti prego, evita di correre troppo. Evitate
di correre troppo, altrimenti andrete a sbattere contro un muro.
>> le dice Olive.
<<
Tu dici così perché sai solo fare sesso e non dai
importanza ai sentimenti. Io sono completamente diversa da te, e tu
questo lo sai. >> le risponde Liz.
<<
Sì, lo so, ma so anche come vanno a finire certe storie
d’amore. >>
<<
Io guardo i nostri genitori e vedo che si amano ancora, dopo
più di vent’anni, e si sono conosciuti quando
erano poco più grandi di noi. Io credo all’amore
eterno, al ‘vissero per sempre felici e contenti’.
>>
Nessuna parla,
ed è come se ci fosse un silenzio di tomba e fosse sceso il
gelo nella stanza, ma in realtà c’è la
musica sparata a manetta.
<<
Quando ti ho incoraggiata a farti avanti con lui e a capire cosa prova
per te, non pensavo che saremmo arrivate a questo. Stai correndo troppo
Liz. Per favore, non esagerare. Avete solo sedici anni, e poi tu vivi a
Parigi e lui qui. Vivete a chilometri e chilometri di distanza.
>>
<<
Io provo questo e so che anche lui lo prova. Me l’ha fatto
capire molto bene. Se tu non vuoi capirlo, non sono problemi miei.
>> dice Liz.
Liz se ne va
senza dire una parola di più.
<<
Non ti pare di aver esagerato un po’? >>
domanda Melissa.
<<
No, non ho esagerato. È troppo ingenua. Come può
pensare già a queste cose dopo solo un giorno? È
impossibile, dai. >> risponde Olive.
<<
Ma voi due siete diverse, lo sai. Tu sei tutto sesso e niente
sentimenti, mentre lei è amore e sentimenti. Tutto
l’apposto, insomma. Se lei prova questo, va benissimo. In
fondo non ha mai avuto un vero ragazzo, no? >>
<<
Sì, lo so, ma… >>
<<
Ma cosa? Lasciala vivere Olive. Lasciala fare le sue esperienze. Ne
abbiamo tutte il diritto. >>
Olive non
risponde e si rivolge a Lux e Lexi, chiedendo loro:
<<
E voi non dite niente? >>
<<
Ci ha colto alla sprovvista, questo è certo, ma io
l’appoggio, sono dalla sua parte. Lei è
l’unica di noi che ancora non si è presa una vera
cotta. >> risponde Lux.
<<
Esatto. È l’unica di noi che deve ancora fare le
sue esperienze. Lasciamogliele fare, ne ha bisogno. >>
risponde Lexi.
<<
Ma noi siamo le sue migliori amiche, dobbiamo proteggerla, dobbiamo
evitare che si faccia del male, che venga ferita. Sandy la
ferirà, ne sono sicura. Tutti i ragazzi lo fanno, anche se
involontariamente a volte. >> dice Olive.
<<
Non le accadrà niente. E poi è giusto sbagliare,
s’impara a crescere. Fa parte della vita. >>
dice Lux.
Olive si
è rassegnata e non aggiunge altro.
<<
Dai, andiamo a ballare. >> propone Lexi.
Più
tardi, Liz è con Sandy, nella veranda che da sulla spiaggia.
<<
Come mai non stai più con le tue amiche? È da
quando siamo arrivati che non ci parli. >>
<<
Ho un po’ litigato con Olive. Non le va giù che io
abbia finalmente trovato l’amore. >>
<<
Come mai? >> domanda lui.
<<
Dice che è troppo presto per dire che voglio stare sempre
con te. >>
<<
Non è affatto presto, perché io sento lo stesso.
Ma staremo sempre insieme, perché tu vivi a casa mia.
>>
<<
Ma io a giugno dell’anno prossimo tornerò a
Parigi. >>
<<
Lo so, ma non dobbiamo pensarci, almeno non per il momento.
>>
Liz non dice
niente e stringe ancora di più a sé Sandy.
Intanto, sulla
spiaggia, Melissa sta camminando da sola, per avere un po’ di
pace.
Ogni tanto ha il
bisogno di stare da sola.
Vede un
falò con attorno delle persone che cantano e suonano la
chitarra e si avvicina. Guarda incuriosita e un ragazzo la vede e le
dice:
<<
Unisciti a noi! >>
Melissa non ci
pensa due volte e si siede accanto al ragazzo. Canta con loro e quando
finiscono di cantare, lui le dice:
<<
Io sono Jake, piacere. >>
Melissa gli
stringe la mano e dice:
<<
Melissa. >>
<<
Loro sono Lucy, Paris, Niall e Trey. >> le dice lui.
<<
Niall? >> chiede lei.
<<
Sì, è irlandese. >> risponde Jake.
<<
Oh, lo so. >>
<<
E come lo sai? >> chiede Niall.
<<
Niall Horan, dei One Direction. E poi Niall è un nome
irlandese. >> risponde Melissa.
<<
Ah, capisco. >>
Niall le fa un
sorriso e lei ricambia.
<<
Partiamo con ‘payphone’, ragazzi. Melissa, canti
anche tu con noi? >> chiede Jake.
<<
Volentieri. Adoro quella canzone. >>
<<
Vai, Niall! >> gli dice Jake.
Cantano e Niall
suona la chitarra. Mentre cantano, Niall guarda Melissa e ogni tanto
anche lei lo guarda. Una mezz’ora dopo, circa, smettono di
cantare e suonare e ritornano alla festa. Niall segue Melissa e la
chiama mentre lei sta raggiungendo la villa.
<<
Melissa! Aspetta! >> esclama lui.
Melissa si volta
e vede Niall che la sta raggiungendo. Camminano insieme fino alla villa
e lui le chiede:
<<
Vai alla Samohi? >>
<<
Sì. Tu? >>
<<
Anch’io, ma non ti ho mai vista. >>
<<
Neanch’io ho mai visto te. >>
<<
Quanti anni hai? >> le chiede Niall.
<<
Sedici. Tu? >>
<<
Anch’io. Senti, ti va di parlare un po’? Qui in
spiaggia intendo. >> le propone lui.
<<
Sì. >>
Melissa e Niall
cambiano direzione e ritornano dove c’era il falò.
Una volta seduti, lui le chiede:
<<
Tu non sei americana, vero? Perché hai l’accento
inglese. >>
<<
No, sono francese, ma mio padre è inglese, quindi so parlare
entrambe le lingue. >>
<<
Wow, fantastico. E allora che ci fai qui a Los Angeles?
>> chiede lui curioso.
<<
Sto facendo una vacanza studio di un anno con le mie migliori amiche.
Siamo ospiti ognuna da una famiglia diversa. >>
<<
Wow. E in che città della Francia vivi? >>
<<
Parigi. >>
<<
Meravigliosa. È una delle città più
belle del mondo. >>
<<
Concordo. Tu invece di che città dell’Irlanda sei?
>>
<<
Dublino. >>
<<
La capitale. >>
<<
Già. >>
<<
E tu, invece, che ci fai qui a Los Angeles? >> chiede lei.
<<
Quando avevo sei anni mi sono trasferito con la mia famiglia. Mio padre
ha ottenuto un lavoro qui. >>
<<
Ah. E ne sei pentito? Voglio dire, ti manca la tua città?
>>
<<
A dire la verità non lo so, mi piace vivere qui. E poi ero
piccolo e non mi ricordo molto di Dublino. >> risponde
lui.
<<
Io credo che non potrei mai rinunciare a Parigi. Anche se io e le mie
migliori amiche abbiamo pensato di venire a fare
l’università proprio qui a Los Angeles.
>>
<<
Ah, sì? Dove? >>
<<
UCLA. Ma non abbiamo preso l’idea troppo seriamente, almeno
non per il momento. >> risponde Melissa.
<<
Dovreste farlo, invece. Mio cugino studia lì e dice sempre
che è fantastico. >>
<<
Forse credo che non ne abbiamo ancora parlato perché
vorremmo andare alle superiori ancora per molto tempo e non vogliamo
che ci sia la possibilità di separarci. Sai, siamo amiche
dalla nascita, siamo come sorelle praticamente. >>
<<
Ah, capisco. >> dice lui.
Melissa si
guarda un po’ intorno e poi gli chiede:
<<
Da quanto suoni la chitarra? >>
<<
Da quattro anni. >>
<<
La suono anch’io, sia elettrica che classica. >>
<<
Sul serio? Da quanto tempo? >> chiede lui, sempre
più curioso di sapere più cose su di lei.
<<
Da sei anni. >>
<<
E come hai imparato? >>
<<
Mi sono iscritta a un corso. E tu? >>
<<
Mio padre. In realtà tutti in famiglia sappiamo suonare uno
strumento. Io e mio padre la chitarra e mia madre il violino. Abbiamo
un negozio di strumenti e spesso do loro una mano. >>
risponde lui.
<<
Wow, è fantastico. >> dice lei con entusiasmo.
<<
Lo è. Facci un salto un giorno, se vuoi. È al
10831 di West Pico Boulevard, a West L.A. >>
<<
Qui vicino? >> domanda lei, non sapendo dove sia.
<<
Sì, dieci-quindici minuti circa. >>
<<
Ci passerò volentieri. >>
<<
Quando vuoi. >> dice lui, sperando che verrà
sul serio.
Melissa e Niall
continuano a parlare per un po’ e poi entrano nella villa.
Niall
è un ragazzo magro, con corti capelli mori, gli occhi neri,
ed è alto 1,80 cm. È il classico ragazzo
misterioso e che fa musica.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 23 *** Grazie, Olive ***
23
Grazie,
Olive
È
domenica 26 agosto, Melissa si sveglia in tarda mattinata e, dopo aver
fatto colazione, sale in camera sua e accende il suo cellulare.
Cindy entra
nella sua stanza e il cellulare di Melissa suona il ritornello di
“everything about you”. È un sms.
Melissa sta per leggere il messaggio, quando Cindy dice:
<<
Ciao, Melissa. >>
<<
Ciao, Cindy. Ti sei appena svegliata? >>
<<
No no, ero in giardino con la mamma. >> risponde la
piccola Cindy.
<<
Ah, okay. >>
Melissa apre il
messaggio e lo legge. È di Niall e dice:
“Buongiorno,
Melissa! Come va? Mi ha davvero fatto piacere conoscerti ieri sera. Ti
va di passare lunedì al negozio? Io ci sarò
XXX”
Melissa sorrise
e Cindy si siede sul letto, accanto a lei.
<<
Perché hai sorriso? È un ragazzo?
>> domanda la piccola Cindy, curiosa.
<<
Sì, l’ho conosciuto ieri sera alla festa.
>>
<<
E com’è? Carino? >>
<<
Oh sì, eccome se lo è. Suona la chitarra, come
me. >>
<<
Fico. >>
<<
Gli devo rispondere. >>
<<
Okay. Io ritorno di sotto, allora. >>
<<
Okay. >>
Melissa:“buongiorno
anche a te. Io sto bene, tu? Ha fatto piacere anche a me conoscerti.
Volentieri! Passerò volentieri al negozio lunedì
pomeriggio, dopo la scuola ;)”
Niall:“perfetto.
Sai, ho voglia di conoscerti meglio.”
Melissa:“anch’io.
E poi voglio sentirti suonare ancora. 6 davvero bravo ;)”
Niall:“oh,
lo so. Io voglio sentire suonare te, invece.”
Melissa:“ok.
Porterò la mia chitarra, allora.”
Niall:“se
vuoi puoi anche suonare la mia, non c’è
problema.”
Melissa:“porterò
la mia. Voglio portarla.”
Niall:“ok.”
Melissa:“a
lunedì, allora! XXX”
Niall:“sì
XXX”
Più
tardi, nella villa della famiglia Pope, Olive va per andare in sala, ma
quando passa accanto alla cucina, la signora Pope le dice che
è pronto il pranzo e di andare a chiamare Chad in camera
sua. Così Olive sale in camera di Chad e, quando apre la
porta, rimane decisamente… schifata e scioccata.
<<
Oh mio Dio! >> esclama lei.
Quando Olive ha
aperto la porta, Chad era sul letto, intento a masturbarsi. Appena lui
ha sentito la porta aprirsi, si è voltato e ha subito
smesso, e lei ha chiuso la porta.
<<
Chad! Il pranzo è pronto! >> esclama Olive da
dietro la porta chiusa.
<<
Okay, arrivo! >>
Mentre scendo
giù, con il cellulare in mano manda un sms alle ragazze con
scritto:
“OMFG!!!
:O Non indovinerete mai cos’ho appena visto? È
stato scioccante e schifoso allo stesso tempo! Vediamoci nel
pomeriggio! XXX”
Mentre pranzano,
Olive guarda Chad con un sorrisino e Chad diventa un po’
rosso sulle guance.
Olive vorrebbe
ridere a crepapelle, ma evita di farlo solo perché ci sono i
genitori di Chad.
Più
tardi, dopo essersi messa d’accordo con le ragazze, Olive va
in camera di Chad, ma stavolta bussa prima.
<<
Avanti! >>
Olive apre la
porta ed entra nella stanza, chiudendosela alle spalle.
<<
Vedo che sai bussare. >> le dice lui.
<<
Non fai ridere. È possibile che tu ti debba masturbare
proprio verso l’ora di pranzo? Non potevi scegliere un
momento peggiore. E poi siamo tutti in casa. >>
<<
Ma non potevo sapere che tu saresti entrata proprio in quel momento,
cazzo. >>
<<
È stato orribile. >>
<<
Non dirlo a me. >>
<<
Non ho mai visto nessuno masturbarsi in vita mia. >>
confessa Olive.
<<
Neanch’io. Mi piacerebbe vedere te. >> dice
Chad, con un sorrisetto malizioso.
<<
Non ci pensare nemmeno! >>
<<
Perché ti masturbi, vero? >> le domanda lui.
<<
Non sono affari tuoi, Chad. >>
<<
Allora dimmi se fai sesso, almeno. >>
<<
Sì, certo che faccio sesso. >>
<<
Con chi? >>
<<
Al momento con nessuno. >>
<<
E quando hai perso la verginità? >>
<<
Questo non te lo dirò, non l’ho mai detto neanche
alle mie migliori amiche. >>
<<
Perché? Rimarrebbero scioccate? >> domanda
lui, ancora con quel sorrisetto malizioso.
<<
Sì. >>
<<
Avevi più o meno la mia età? >>
<<
Più o meno, sì. >>
<<
Interessante. >> risponde Chad, scrutando Olive dalla
testa ai piedi.
<<
Io avrei qualche possibilità con te? >>
<<
Ma ti senti? Non l’ho visto bene, ma avrai un cazzo moolto
piccolo. >>
<<
No, ti sbagli, tesoro. >>
<<
Non chiamarmi tesoro. >> dice lei, disgustata.
<<
Almeno fammi vedere o toccare le tette, cazzo. >>
<<
Non pensarci proprio! >>
<<
Dai, una volta. Alzati la maglietta e fammele vedere. Sono
così grandi. >>
<<
Smettila Chad. Non c’è nessuna ragazzina della tua
età che t’interessa? >> chiede Olive.
<<
Sì, ma io non le interesso. >>
Per tutto il
tempo Olive è rimasta davanti alla porta chiusa, e solo
adesso inizia a camminare e raggiunge il letto di Chad, sedendosi.
<<
Ne sei sicuro? >>
<<
Sì, me l’ha detto chiaro e tondo. >>
<<
Ah. Ma come le hai detto che ti piace? >>
<<
Un pomeriggio eravamo in giro con dei nostri amici, l’ho
presa da parte e gliel’ho detto. >>
<<
Allora prova in un altro modo. Prova a capire cose le piace. Magari
portale dei fiori. Senza esagerare, però. >>
gli consiglia Olive.
<<
Potrei farle arrivare dei fiori a casa, oppure potrei portarglieli io,
suonare il campanello, metterli sul pianerottolo e andare via.
>>
<<
Anche. >>
<<
Margherite. So che le piacciono le margherite. >> dice
lui.
<<
Allora prendile delle margherite. Alle ragazze piace essere corteggiate
e coccolate, ricordatelo. >>
<<
Perché ti hanno corteggiata e coccolata? >>
domanda lui.
<<
Beh… >>
<<
Beh cosa? >>
<<
Diciamo che io non sono una ragazza che ama le storie d’amore
tutte coccole, emozioni e cose varie. Sono una
più… >>
<<
Troia? >> chiede Chad.
<<
Chad! >> esclama Olive.
<<
Sei una troia. Insomma, una che la dà a tutti.
>>
<<
Non esageriamo. Però non mi piacciono le storie
d’amore, ecco. >>
<<
Appunto. Quindi non ti sei mai innamorata dei ragazzi che hai avuto?
>>
<<
Mai. >>
<<
Ci facevi solo sesso? >>
<<
Sì. >>
<<
Mmh… mi piace. >> dice Chad, di nuovo con quel
sorrisetto.
<<
Smettila. >>
<<
Dai, fammi vedere le tette. Le ragazze della mia età non
hanno le tette come quelle della tua età, e non come le tue
soprattutto. >> la implora lui.
<<
Smettila! >>
<<
Che taglia porti di reggiseno? >>
<<
Smettila Chad! >>
<<
Okay. >> dice lui, rassegnato.
<<
Come si chiama la ragazza che ti piace? >>
<<
Louise. >>
<<
E ha proprio la tua età? >>
<<
Sì, è in classe con me. >>
<<
Oh. E ce l’ha Facebook? Voglio vedere se è troppo
carina per te. >>
<<
Sì, ce l’ha, ma non ha accettato la mia richiesta
d’amicizia. >>
<<
Come mai? >>
<<
Non lo so. Credo perché le ho detto che mi piace.
>>
<<
Ma che bastarda. Almeno potreste essere amici su Facebook.
>>
<<
Infatti. >>
<<
Dai, fammi vedere com’è. >>
Olive si alza
dal letto e raggiunge Chad, che è seduto sulla sedia davanti
alla scrivania. Cercano questa Louise e, appena la trovano, Olive dice:
<<
Beh, è carina. Sì, davvero carina.
>>
<<
Troppo carina? >>
Olive guarda per
bene Chad e poi la foto di questa Louise e dice:
<<
No, secondo me no. Però se non ha accettato la tua richiesta
d’amicizia perché le hai detto che ti piace,
è una che se la tira. >>
<<
Penso sia per quello, non è detto. >> dice lui.
<<
Beh, se è per quel motivo, è una che se la tira.
Meglio che te ne trovi una più… >>
<<
Alla mia portata? >>
<<
Ti diverti a finire le mie frasi? >>
<<
Sì. Comunque lei mi piace, mi piace molto, e non ci posso
fare niente. >>
<<
Hai tredici anni, ci sono tantissime ragazzine là fuori.
Trovatene un’altra. >>
<<
Non ci riesco. >> dice lui, con un viso triste.
<<
Provaci. >>
<<
Ci ho già provato. >>
<<
Ma da quanto ti piace? >>
<<
Un anno. >>
<<
Ah. >>
<<
Già. >>
<<
Beh, allora portale delle margherite a casa, o spediscigliele, come
vuoi. >> dice lei.
<<
Gliele porterò. >> dice lui, deciso.
<<
Bravo. >>
<<
E credi che con delle margherite lei mi vorrà?
>> domanda Chad.
<<
Non lo so, ma tentar non nuoce. >>
<<
Giusto. Devo scriverle anche un biglietto? >>
<<
Ovvio. >>
<<
E cosa dovrei scriverle? >>
<<
Non lo so. Tipo… per Louise, la ragazza che mi fa battere il
cuore. Chad. >> dice lei, vaga.
<<
Okay. Domani dopo scuola comprerò delle margherite e poi
gliele porterò, dopo aver preso anche il bigliettino.
>>
<<
Bravo. >> gli dice Olive.
<<
Grazie, Olive. Grazie per il consiglio. >> la ringrazia
lui.
<<
Prego. >>
Olive si
allontana e lui le chiede:
<<
Dove vai? >>
<<
A prepararmi. Ho appuntamento con le mie amiche al molo.
>>
<<
Ah, okay. >>
|
Ritorna all'indice
Capitolo 24 *** Lewis ***
24
Lewis
Nel pomeriggio
del giorno dopo, Melissa va al negozio di strumenti della famiglia di
Niall, gli Everett.
Una volta
entrata nel negozio, un signore si rivolge a lei e le chiede:
<<
Buonasera. Posso fare qualcosa per lei? >>
<<
Sì, sono… un’amica di Niall. So che
oggi è qui. >>
Il signore le
risponde, in modo molto gentile, dicendole:
<<
Sì sì, è qui. Io comunque sono il
padre, piacere. >>
Il padre di
Niall porge la mano a Melissa, che gliela stringe dicendogli:
<<
Melissa. >>
Il padre di
Niall fa cenno a Melissa di seguirlo, e si ritrovano in
un’altra stanza, dove c’è Niall che
suona la chitarra, quella che stava suonando sabato sera alla festa
dove l’ha conosciuto.
<<
Niall, c’è qui una tua amica. >>
Niall alza lo
sguardo e quando la vede, le fa un sorriso.
<<
Melissa, sei venuta. >> dice lui, contento.
<<
Sì. >>
Il signor
Everett saluta il figlio e Melissa, poi se ne va.
<<
Ho portato la mia chitarra, come ti avevo detto. >> dice
lei.
<<
L’ho notato. Dai, siediti. >>
Melissa si siede
sul divanetto, accanto a Niall, e gli chiede:
<<
Cosa stavi suonando? >>
<<
Payphone. >>
<<
Amo quella canzone. >>
<<
Anch’io. >>
Melissa e Niall
parlano, suonano e cantano.
Mentre Melissa
si è alzata per bere un po’ d’acqua,
Niall inizia a suonare una canzone. Pochi secondi dopo, Melissa si
volta verso Niall e gli sorride.
<<
Ma questa è what makes you beautiful. >> dice
Melissa.
<<
Dai, vieni. >>
Melissa ritorna
a sedersi accanto a Niall e canta con lui.
Intanto, Lexi va
per uscire di casa, ma incontra la signora Woolner, e si ferma quando
le dice:
<<
Lexi. Stai uscendo? >>
<<
Sì, sto andando al parco. >>
<<
Ah, ok. Hai appuntamento con le tue amiche? >>
<<
No no, vado lì per stare all’aperto e leggere un
po’. >> risponde Lexi.
All’improvviso
arrivano Katy e Stella, che si avvinghiano a Lexi.
<<
Possiamo venire anche noi al parco? >> chiede Katy.
<<
Sì, per favore. >> dice Stella.
Lexi guarda la
signora Woolner per avere la sua approvazione.
<<
Sì, potete andare con Lexi. >> dice lei.
<<
Possiamo venire con te, Lexi? >> domanda Katy.
<<
Ti prego, ti prego, ti pregooo. >> la implora Stella.
<<
Sì, va bene, venite pure con me, però dovete fare
le brave perché voglio finire il libro che sto leggendo,
okay? >>
Katy e Stella,
rispondono contemporaneamente dicendo:
<<
Promesso. >>
Circa una decina
di minuti dopo, Lexi e le gemelle arrivano al parco e, mentre loro
corrono verso lo scivolo, Lexi si siede su una panchina, lì
vicino.
Poco dopo nota
che un ragazzo, nel campo da basket accanto, che sta facendo due tiri,
completamente solo. Lo osserva e nota i suoi pantaloncini neri, molto
bassi in vita, e una canottiera bianca, molto aderente. Mentre lo sta
fissando, arrivano all’improvviso le gemelle.
<<
Chi è? Lo conosci? >> chiede Stella.
Lexi si volta
subito verso Katy e Stella e risponde loro, dicendo:
<<
Non lo so, ma è… intrigante. >>
Lexi si rivolta
verso il ragazzo.
<<
Che cosa vuol dire intrigante? >> chiede Katy.
<<
Che… incuriosisce, che attrae. >>
<<
Ah. >>
<<
Ha qualcosa… di particolare. Guardate il suo viso. Ha
qualcosa… >>
Lexi lo fissa
talmente bene che non si accorge che le gemelle sono andate verso di
lui, per raccogliergli la palla che è uscita dal campo.
Katy,
porgendogli la palla, gli dice:
<<
Ecco, tieni. >>
Il ragazzo la
prende e ringrazia.
Intanto Lexi se
né accorta e le ha raggiunte, correndo.
<<
Scusami, le ho perse di vista un attimo. >> si scusa Lexi.
Il ragazzo la
guarda e un attimo dopo le dice:
<<
Non ti preoccupare, sono state gentilissime. >>
Le due gemelle
sorridono al ragazzo e lui fa’ loro l’occhiolino.
Il ragazzo ritorna a guardare Lexi e, porgendole la mano, le dice:
<<
Lewis, piacere. >>
Lexi,
stringendogliela, dice:
<<
Lexi. >>
<<
Sono le tue sorelline? >> le domanda lui.
<<
No, a dire la verità no. Sono ospite in casa loro per una
vacanza studio. >>
<<
Davvero? Da dove vieni? >>
<<
Parigi. >>
<<
Wow. >>
Mentre Lexi e
Lewis si squadrano a vicenda, Stella dice:
<<
Noi torniamo a giocare Lexi. >>
Lexi si volta
per dare l’okay alle gemelle e ritorna a guardare Lewis.
Lewis
è un ragazzo non altissimo, circa 1,75 cm, magro, con i
capelli corti, castano scuro, gli occhi marroni, le sopracciglia folte,
con un po’ di pizzetto sotto il naso e sul mento, e delle
labbra incredibilmente grandi e carnose, e inoltre ha questo sguardo
ipnotico e terrificante.
Lexi
è letteralmente incantata da questo suo sguardo, che le
arriva dritta dentro i bulbi oculari.
<<
Quanti anni hai, Lexi? >> le domanda Lewis.
<<
Sedici. E tu? >>
<<
Sedici a ottobre. >>
<<
Te ne davo almeno diciotto. >> dice Lexi, stupita.
<<
Lo so, me lo dicono tutti. Abiti qui vicino? >>
<<
Sì, a circa dieci minuti. >>
<<
E quindi dove vai a scuola? >>
<<
Alla Santa Monica High School. Tu? >> gli chiede lei.
<<
Alla Palisades High School. >>
<<
Ah, ecco, perché non ti ho mai visto. >>
Lexi e Lewis si
guardano, senza dire niente e poi lei dice:
<<
Forse è meglio che vada. Ciao, è stato un
piacere. >>
<<
Ci si vede in giro. >> le risponde lui.
Lexi fa cenno di
sì con la testa e poi se ne va. Si siede di nuovo
sulla panchina e le gemelle la raggiungono subito, appena la vedono.
<<
Allora? >> chiede Katy.
<<
Vi siete scambiati i numeri? >> domanda invece Stella.
<<
No, non ci siamo scambiati i numeri. >>
<<
Perché? >> chiede Stella, delusa.
<<
Non lo so. Ma l’ho appena conosciuto e ci siamo detti solo
tre cose. E poi mi ha detto ‘ci si vede in giro’.
Domani torniamo qui e se lo vediamo bene, altrimenti pazienza. Tornate
a giocare e lasciatemi finire il libro, dai. >> risponde
Lexi.
<<
Ma… >> dice Katy.
<<
Niente, ma. Tornate a giocare e basta! >> dice loro Lexi.
Katy e Stella
vengono via in silenzio.
Mentre legge,
ogni tanto Lexi si volta per guardare Lewis.
Intanto al
negozio di strumenti della famiglia di Niall, lui e Melissa stanno
suonando e cantando.
<<
Sei proprio brava, Melissa. >> le dice Niall.
<<
Grazie. >>
<<
Cosa vuoi cantare adesso? >> domanda lui.
<<
Torn. La conosci? >> chiede Melissa.
<<
Sì. >>
Niall inizia a
suonare e poco dopo Melissa inizia a cantare:
<<
I thought I saw a girl
brought to life
She
was warm, she came around, she was dignified
She
showed me what it was to cry
You
couldn't be that girl I adored
You
don't seem to know or seem to care what your heart is for
But
I don't know her anymore.
There's
nothing left
I
used to cry
My
conversation has run dry
That's
what's going on
Nothing's
fine I'm torn.
I'm
all out of faith
This
is how I fell
I'm
cold and I am shamed
Lying
naked on the floor.
Illusion
never changed
Into
something real
Wide
awake and I can see
The
perfect sky is torn,
You're
a little late
I'm already torn.
>>
Mentre cantava,
Niall ha guardato Melissa.
<<
Perché l’hai fatta in una versione diversa? Non
l’avevo mai sentita. >> le chiede lui.
<<
È la versione cantata dai One Direction a X Factor.
>>
<<
Ah, ok. È bella anche così. >>
<<
Preferisco di gran lunga la loro versione che l’originale.
>> confessa Melissa.
<<
Suona tu qualcosa, adesso. Non ti ho ancora sentito suonare, ti
ricordo. >>
<<
Lo so. >>
Melissa prende
la sua chitarra e chiede:
<<
Cosa posso suonare? >>
A Melissa viene
in mente una canzone e chiede:
<<
Conosci Demi Lovato? >>
<<
Sì. >>
<<
Give your heart a break? >>
<<
Sì. Vuoi suonare e cantare quella? >>
<<
Sì. >>
Melissa inizia a
suonare e a cantare:
<<The day I first met you
You
told me, you never fall in love
But
now that I get you
I
know fear is what it really was
Now
here we are, so close
Yet
so far, haven't I passed the test
When
will you realize
Baby,
I’m not like all the rest?
Don’t
wanna break your heart
I
wanna give your heart a break
I
know you’re scared it's wrong
Like
you might make a mistake
There’s
just one life to live
And
there’s no time to wait, to wait
So,
let me give your heart a break
Give
your heart a break
Let
me give your heart a break
Give
your heart a break
Oh,
yeah yeah.
Oh
sunday, you went home alone
There
were tears in your eyes
I
called your cell phone, my love
But
you did not reply
The
world is ours, if we want it
We
can take it, if you just take my hand
There’s
no turning back now
Baby,
try to understand.
Don’t
wanna break your heart
I
wanna give your heart a break
I
know you’re scared it's wrong
Like
you might make a mistake
There’s
just one life to live
And
there’s no time to wait, to wait
So,
let me give your heart a break
Give
your heart a break
Let
me give your heart a break
Give
your heart a break
There’s
just so much you can take
Give
your heart a break
Let
me give your heart a break
Give
your heart a break
Oh, yeah yeah.
>>
<<
Confermo. Sei davvero brava, Melissa. >> dice Niall.
<<
Grazie. >>
Più
tardi, Niall sta insegnando a Melissa a suonare una canzone. Sono
vicinissimi e le loro mani si sfiorano varie volte.
<<
Hai capito? >> le chiede lui.
<<
Sì. >>
Melissa suona
alcune note e Niall le tocca i capelli.
<<
Adoro i tuoi capelli. >>
Melissa smette
di suonare e dopo essersi voltata verso di lui, gli risponde:
<<
Il mio ex li odiava. >>
<<
È uno stupido, perché sono bellissimi, e poi non
sono troppo lunghi, il che mi piace ancora di più.
>> risponde Niall.
Melissa gli fa
un leggero sorriso, che lui restituisce subito.
<<
Sai una cosa, Melissa… mi piacciono un sacco le ragazze che
suonano. >> confessa lui.
<<
Ah sì? >>
Niall pian piano
si avvicina al viso di Melissa e dice semplicemente
“sì” e poi la bacia. Provano a sdraiarsi
sul divano e Niall prende la chitarra di Melissa e la appoggia a terra,
per riuscire a sdraiarsi. Mentre sono sdraiati e si stanno baciando sul
divano, Niall le accarezza una coscia. Un attimo dopo smette di
baciarla, le solleva un po’ la canottiera e inizia a baciarle
la pancia.
<<
Non è che entra qualcuno? >> chiede lei.
Niall smette di
baciarla e guardandola le risponde:
<<
Non entra nessuno, ho chiuso a chiave. >>
Melissa gli
sorride, senza dire una parola, così lui riprende a baciarle
la pancia. Le alza ancora di più la canotta e la bacia fino
ad arrivare al seno. Così Melissa si tira un po’
su e si toglie la canottiera, poi aiuta Niall a togliersi la maglietta.
Si baciano un po’ e poi Niall toglie i pantaloncini e le
mutande a lei, poi si abbassa i pantaloni e i boxer insieme.
<<
Mi piaci un sacco, Melissa. >> le confessa lui.
Melissa non
risponde e un attimo dopo Niall è dentro di lei. Mentre
spinge prima lentamente, poi un po’ più
velocemente, si baciano e poi le gli dice:
<<
Mi piaci anche tu, Niall. >>
Niall le sorride
e poi si baciano di nuovo.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 25 *** Cedere ***
25
Cedere
Il giorno dopo,
a scuola, quando Olive arriva vede il professor Keaton dirigersi verso
il bagno, così lo segue subito.
<<
Professor Keaton ! O se vuole... David. >> esclama lei.
Il professore si
volta subito e risponde:
<<
Oh, Olive sei tu. >>
<<
Chi pensava che fosse? >> chiede lei.
<<
Chiunque tranne te. >> risponde lui.
Olive si
avvicina di qualche passo e poi dice:
<<
Ne è sicuro? Guardi che io faccio un bell’effetto
agli uomini. >> risponde Olive, con il suo solito sorriso
per sedurre qualcuno.
<<
A me non fai nessun effetto, Olive. Ti conviene andare in classe,
perché tra meno di cinque minuti inizia la lezione.
>> risponde posatissimo il professor Keaton.
<<
Ho tutto il tempo per arrivare nella mia aula. >>
Olive si
avvicina ancora di più e lo guarda dritto negli occhi.
<<
So che intenzioni hai, Olive. Stammi lontano, per favore.
>> dice lui, tenendo la mano destra davanti a
sé per tenerla lontana.
<<
Io credo che lei dovrebbe lasciarsi andare un po’.
È troppo rigido per la sua età. >>
<<
Rigido? Io non sono affatto rigido, anzi… >>
<<
È molto rigido, invece. >> insiste Olive.
Olive gli tocca
il ciuffo che gli cade sulla fronte e lo sposta da in mezzo
l’occhio.
<<
Vai in classe, Olive. >> continua lui.
<<
Smettila di fare il rigido, e lasciati andare. So che mi desideri anche
tu, te lo leggo negli occhi che mi vuoi. >>
Il signor Keaton
allontana Olive e gli dice:
<<
Vai in classe, Olive. >>
<<
Smettila! >>
<<
Provaci con i ragazzi della tua età o poco più
grandi. Io sono un tuo professore e non posso. >>
<<
Oh, avanti, certo che puoi. Volere è potere, professor
Keaton. >> risponde Olive.
Olive fa per
avvicinarsi ancora, ma lui la ferma con una mano e le dice:
<<
Olive… per favore. Smettila. >>
Olive si
rassegna e in modo freddo gli dice:
<<
D’accordo. >>
Olive si gira e
va per raggiungere la porta, ma prima di uscire si ferma, si volta e
gli chiede:
<<
Perché? Perché mi hai detto di no? E non dirmi
‘perché sono il tuo professore’,
perché non mi basta. >>
<<
Perché, anche se sei bellissima, io non posso darti quello
di cui hai bisogno veramente. Tu non hai bisogno di un uomo che faccia
solo sesso con te, tu hai bisogno di un ragazzo che faccia
l’amore con te. Ma forse sei ancora troppo giovane per capire
queste cose. >> le risponde il professor Keaton.
Il professor
Keaton ha perfettamente centrato il punto, infatti, Olive se ne va
senza dire niente.
È la
prima volta che un ragazzo le dice di no e non c’è
per niente abituata.
Poco dopo, in
classe, Olive sta raccontando alle ragazze del rifiuto da parte del
professor Keaton.
<<
Quindi ti ha detto di no? >> chiede Melissa, stupita.
<<
Esatto. Non mi è mai successo. Mai. >>
risponde Olive, delusa.
<<
Davvero strano. >> dice Lexi.
<<
Forse il professor Keaton è un uomo troppo intelligente.
>> dice Liz.
<<
Cosa vuoi insinuare, Liz? >> le chiede Olive, piuttosto
irritata.
Liz e Olive non
hanno ancora ben chiarito la discussione che hanno avuto sabato sera
alla festa, però nonostante questo, si parlano comunque.
<<
Intendo dire che il professor Keaton non ha ceduto perché sa
già cosa succederebbe se lo facesse. Meglio prevenire che
curare, no? >> risponde Liz.
Olive non
risponde, e guarda Liz piuttosto male.
<<
Okay, basta, ragazze, non è la fine del mondo. Posso
raccontarvi una cosa che mi è successa ieri pomeriggio?
>> chiede Lexi.
<<
Vai, racconta. Dopo ne ho una anch’io da raccontarvi.
>> dice Melissa.
<<
Ho conosciuto un ragazzo. Si chiama Lewis e ha la nostra
età. >>
<<
Raccontaci di più. >> dice Melissa.
<<
Beh… non è altissimo, circa una diecina di
centimetri più di me, castano scuro, occhi marroni, due
labbra enormi e carnose, e uno sguardo… che ti ipnotizza.
È fantastico, ragazze. >> afferma Lexi.
<<
Ma tutte avete conosciuto un ragazzo tranne me. È ingiusto.
>> dice Lux, triste.
<<
Verrà anche il tuo momento, tesoro. >> le dice
Melissa.
<<
Sì, esatto. >> risponde Lexi.
<<
Speriamo. >> dice Lux.
<<
E vi siete scambiati i numeri di telefono? >> chiede
Melissa.
<<
No. Lui mi ha detto ‘ci si vede in giro’.
>> risponde Lexi.
<<
Beh, allora credo che voglia rivederti. >>
<<
Dici? >>
<<
Sì. >>
<<
Ma dove l’hai conosciuto? >> domanda Lux.
<<
Al parco vicino casa dei Woolner. >>
<<
Allora tornaci anche oggi pomeriggio, così forse lo
rivedrai. >> le dice Melissa.
<<
Infatti farò così. Ieri ci sono andata con le
gemelle e diciamo che è grazie a loro se l’ho
conosciuto. >> confessa Lexi.
Melissa e Lux
ridono, e Liz e Olive sembrano estranee al racconto
dell’amica.
<<
Sante subito allora le gemelle. >> dice Melissa.
<<
Santa Katy e Santa Stella. >> dice Lux.
<<
Già. >>
Lexi si volta
verso Olive e Liz, che se ne stanno lì zitte, e chiede loro:
<<
Avete sentito quello che ho detto ragazze? Come mai vi siete
ammutolite? >>
<<
Scusa, Lexi. Sì, io ho sentito. Sono contenta per te, e
spero che oggi lo rivedrai. >> risponde Liz.
<<
Olive? >>
<<
Sì, anch’io. >>
<<
Siete ancora incazzate per il litigio che è successo sabato?
Per favore, basta. >> esclama Lexi.
Liz e Olive si
guardano e Melissa dice:
<<
Sì, infatti, basta. Anche perché adesso voglio
raccontarvi quello che mi è successo ieri pomeriggio al
negozio della famiglia di Niall. >>
<<
Ogni volta che pronunci quel nome mi fai venire in mente Horan.
>> dice Lux.
<<
Già. Posso raccontarvela o no? >>
<<
Sì. >> risponde Lux.
<<
Okay. Beh… ieri pomeriggio io e Niall abbiamo fatto sesso.
>> confessa Melissa.
Le ragazze
rimangono a bocca aperta.
<<
Sei riuscita a scopare prima di me. Batti il cinque, sorella!
>> dice Olive, alzano un braccio e battendo il cinque con
Melissa.
<<
Ma dov’è successo? >> domanda Lux.
<<
Sul divano, nel negozio dei suoi, in una stanza a parte
però, chiusa a chiave tra l’altro.
>> risponde Melissa.
<<
Dammi un altro cinque, sorella! >>
Dopo il secondo
“cinque” di Olive e Melissa, Lexi dice:
<<
Ma vi siete appena conosciuti. >>
<<
Lo so, ma è successo e… >>
<<
Sandy ed Io a malapena ci siamo toccati. >> afferma Liz.
<<
Ma tu sei Liz, la nostra Liz. >> le dice Melissa con un
sorriso.
<<
Sì, infatti. Tu sei… ancora inesperta, diciamo.
>> dice Lux.
<<
Come se voi foste donne adulte. Avete avuto un solo ragazzo, a parte
Olive. >> risponde Liz, un po’ infastidita.
<<
Sì, ma abbiamo baciato, fatto sesso e… altro.
>> risponde Melissa.
<<
E tu e Niall avete solo fatto sesso? >> chiede Liz.
<<
Sì sì, solo sesso. >>
<<
E quindi è solo una cosa di sesso? >> domanda
Liz.
<<
A dire la verità non lo so, ma mi ha detto che gli piaccio,
quindi… >>
<<
Ah. >>
Liz sembra
triste, nonostante sia felicissima per la sua storia con Sandy.
<<
Dai, non fare quella faccia. Anche noi abbiamo aspettato per fare sesso
la prima volta. >> le dice Melissa.
<<
Sì, infatti. >> conferma Lux.
Liz fa un
leggero sorriso alle ragazze e un attimo dopo il professore entra in
aula. È il professor Keaton, che quando entra saluta la
classe.
Olive lo guardo
fisso, senza staccargli mai gli occhi di dosso. Per tutta la durata
della lezione, Olive non ha fatto altro che guardare il professor
Keaton, che a sua volta, la guardava.
Nel cambio
d’ora, Olive è al suo armadietto e vede Liz ad
alcuni armadietti più avanti. Vorrebbe andare da lei per
scusarsi, perché odia quando litiga con una delle ragazze, o
una delle ragazze litiga con un’altra, ma
all’improvviso, qualcuno la colpisce sulla spalla e lei si
volta subito. È il professor Keaton, con in mano la sua
ventiquattrore.
<<
Ho bisogno di parlarti. Puoi venire un attimo in sale professori?
>> le chiede lui.
<<
Sì. >>
Olive
è confusa, ma chiude l’armadietto e segue il
professore.
Appena arriva
nella sala dei professori, il signor Keaton chiude la porta, si butta
su Olive e la bacia. Mentre si baciano, lascia cadere per terra la sua
ventiquattrore e accarezza i capelli di Olive, poi la schiena. Lei
invece gioca con i suoi capelli, che sono morbidissimi.
<<
Perché? Perché hai cambiato idea?
>> chiede lei, felice ma confusa.
<<
Non lo so, ma non potevo resistere. Ho dovuto cedere per forza.
>> risponde lui.
<<
Sono contenta che tu abbia ceduto. >> risponde lei,
sorridendogli.
<<
Ti prego di non farne parola con nessuno, altrimenti sarei licenziato e
ci tengo troppo a questo lavoro. >> la implora lui.
<<
Neanche con le mie amiche? Loro sanno tutto di me, ogni singola cosa.
>>
<<
Neanche con loro. >>
<<
Non posso, e lo sai. Ti ripeto che loro sanno ogni singola piccola o
grande cosa di me. >>
<<
D’accordo, okay, a loro puoi dirlo, ma solo a loro, okay?
>>
<<
Sì. >>
<<
Adesso vai, altrimenti qualcuno potrebbe entrare. >>
<<
Okay. Ciao… Dave. >> lo saluta lei.
Il signor
Keaton, o Dave, o David, le fa un leggere sorriso e poi Olive esce
dalla sala degli insegnanti.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 26 *** Ike ***
26
Ike
Nel pomeriggio,
Lux, Spencer ed Emma vanno al Palisades Park, un parco di Santa Monica
che si affaccia sull’Oceano Pacifico.
Mentre
chiacchierano e ascoltano la musica, Lux nota un bellissimo cane, che
passeggia trasportato da un ragazzo, a pochi metri di distanza. Lux si
alza dalla panchina e lo raggiunge subito. Quando è ormai
vicino, dice:
<<
Oh mio Dio! Ma quello è un Akita? >>
Lux si avvicina
ancora di più, si abbassa, appoggiando le ginocchia sul
prato, e accarezza il cane, così il padrone la guarda e lei
gli chiede:
<<
È un Akita, vero? È bellissimo. >>
Il ragazzo la
guarda storto e le risponde:
<<
Sì, è un Akita. >>
<<
È qualcosa di meraviglioso. Quanto ha? >>
Il ragazzo
smette di guardarla storta e le risponde:
<<
Un anno. >>
<<
Sono meravigliosi questi cani e così coccolosi e affettuosi.
>>
Il ragazzo
sorride e risponde:
<<
Oh, lo so, non si stacca mai da me. >>
<<
Posso immaginarlo. >>
Lux si tira su
e, guardando il ragazzo, gli porge la mano e gli dice:
<<
Comunque… piacere, io sono Lux. >>
Il ragazzo,
mentre gliela stringe, risponde:
<<
Ike. >>
<<
Da quanto tempo ce l’hai? >>
<<
Otto mesi. Era piccolissimo quando me l’hanno regalato.
>>
<<
Chissà com’era bello da piccolo. Ne ho sempre
voluto uno, ma sono davvero troppo cari. >>
<<
Sì, infatti. I miei genitori me l’hanno regalato
per Natale, a patto che lavorassi un po’ nel negozio di mio
padre. >>
<<
Capisco. Beh, beato te, sono davvero rari questi cani. >>
<<
Lo so. >>
Il cane non ha
ancora abbaiato e non ha dato molta confidenza a Lux.
Ike,
rivolgendosi al cane, dice:
<<
Lily, avanti porgi la zampa a Lux, come ti ho insegnato.
>>
Ike guarda Lux e
le dice:
<<
Apri la mano e mettila a coppa. >>
Lux apre la
mano, mettendola a coppa, e un attimo dopo il cane le porge la zampa
sinistra.
<<
Che dolce. >> dice Lux, sorridendo.
Lux accarezza la
testa del cane e Ike dice:
<<
Non ti preoccupare Lily, Lux non ti farà del male.
>>
Lux sorride a
Ike, che ha iniziato ad accarezzare Lily.
<<
Così si chiama Lily? >> chiede lei.
<<
Sì. Mia sorella ha voluto chiamarla così.
>>
<<
È un bellissimo nome. >>
<<
Grazie. >>
Ike guarda Lux e
Lily e dice:
<<
Noi continuiamo il nostro giro, vuoi venire anche tu? >>
<<
Volentieri. >>
Ike e Lux,
insieme a Lily, camminano e dopo un po’ si siedono su una
panchina.
Ike è
un ragazzo dalla faccia pulita, semplice, magro di corporatura, con i
capelli biondi corti e gli occhi marroni, ed è alto circa
1,80 cm.
<<
Quindi anche tu hai un cane? >> domanda lui.
<<
A dire la verità ne ho due, e anche due gatti.
>>
<<
Wow. Devi avere una casa piuttosto grande per avere quattro animali.
>>
<<
Sì, è abbastanza grande, ma i cani sono di
piccola razza. >>
<<
Cioè? >>
<<
Ho un Bassotto e un Cocker. >>
<<
Ah, sì, sono piccoli, allora. >>
Parlano, parlano
e parlano. A Lux arriva un sms di Spencer che le chiede dove sia
finita. Quando poi Ike va via, si scambiano i numeri di cellulare, e
Lux torna da Spencer ed Emma.
Intanto, al
parco vicino a casa dei Woolner, Lexi è con le gemelle e
ancora non si vede Lewis.
Dopo circa dieci
minuti di lettura, Lexi solleva la testa e guarda verso il campo da
basket. Eccolo lì. Lewis sta di nuovo facendo due tiri a
canestro, da solo. Così chiude il libro, lo mette dentro la
borsa e lo raggiunge.
<<
Hey! >> lo saluta Lexi.
Lewis si volta e
vedendola le dice:
<<
Ciao. >>
<<
Dammi la palla, voglio fare due tiri anch’io. >>
<<
Ma ne sei capace, almeno? >> le chiede Lewis.
<<
Solo perché sono una ragazza, dubiti di me? >>
<<
No. È solo che non sembri molto un tipo…
sportivo. >>
<<
Ti sbagli, invece. Sì, non faccio nessuno sport,
però l’ho fatto quando ero più piccola.
>>
<<
Okay, vediamo un po’ cosa sai fare. >>
Lewis le lancia
la palla e lei la prende al volo. Lancia la palla verso il canestro, ma
non va dentro.
<<
Okay, è solo questione di sfortuna. >> si
giustifica lei.
Lexi riprova, ma
neanche stavolta ci riesce. Lewis le va dietro e le insegna come tirare
bene. Il suo viso è accanto all’orecchio destro di
Lexi, e lui le dice:
<<
Devi fare così. Piega un po’ le ginocchia e il
gomito, poi lancia. >>
Lexi fa quello
che Lewis le ha consigliato e stavolta riesce a fare canestro. Si volta
e tutta contenta dice:
<<
Ce l’ho fatta! >>
<<
Brava. >> dice lui.
Lexi va a
riprendersi la palla poi riprova da sola e ci riesce di nuovo.
<<
Potrei diventare più brava di te, lo sai? >>
<<
Non credo che sia possibile. >> risponde Lewis.
<<
Dubiti di nuovo di me? >>
<<
No. È che io ho giocato a basket per anni, anche se adesso
ho smesso. >>
<<
Come mai? >> domanda lei, curiosa.
Lewis
all’inizio non dice niente. Sembra pensieroso e triste. Poi
parla e dice:
<<
Non mi andava più ed è troppo impegnativo e mi
ero stancato. >>
<<
Ah, capisco. >>
Lewis le fa un
leggero sorriso, che lei ricambia subito.
Stavolta Lexi e
Lewis si scambiano i numeri di cellulare.
In casa Carr,
Sandy e Liz sono soli e sono in piscina.
<<
Ma allora vuoi imparare a fare surf o no? >> le domanda
lui.
<<
Sì, perché no. Sarebbe forte. >>
<<
Sabato mattina. Ci alziamo e poi andiamo in spiaggia e inizio a
insegnarti. >> propone Sandy.
<<
Va bene. >>
Sandy si
avvicina a Liz, che è seduta sul bordo della piscina, senza
il costume. Mette le mani sulle sue cosce e poi le dice:
<<
Adesso però voglio solo fare una cosa. >>
<<
Cosa? >>
Sandy la bacia e
qualche secondo dopo la prende per la vita e la butta in piscina.
Quando risale dall’acqua, dice:
<<
Sandy! Non ho neanche il costume. >>
<<
Pazienza. >> dice lui.
Sandy la guarda
e lei sorride, si avvicina e lo bacia. Mentre si baciano, vanno
sott’acqua e poco dopo risalgono e si appoggiano al bordo.
Liz è appoggiata al bordo e Sandy è davanti a
lei, e le sta toccando una coscia, mentre lei gli accarezza la schiena.
<<
Abbiamo casa libera almeno fino alle sei.”
Liz non dice
niente.
Mille pensieri
le frullano in testa. Sta con Sandy da solo quattro giorni, ma ha
già pensato un miliardo di volte a come sarebbe fare
l’amore per la prima volta con lui. In realtà ha
iniziato a pensarci dal primo giorno che l’ha visto, ma da
quando stanno insieme, è diventata come
un’ossessione.
<<
Cosa c’è? Sembri preoccupata. Non ti senti bene?
>>
Sandy le
accarezza il viso e poi i capelli, guardandola, e lei ancora non dice
niente.
<<
Liz? Stai bene? Dì qualcosa, avanti. >>
<<
Scusami. È che sono preoccupata. >>
<<
Per cosa? >>
Liz lo guarda e
lui aspetta una sua risposta.
<<
Avanti, Liz, cos’è che ti preoccupa? Lo sai che
con me puoi parlare di qualsiasi cosa. >>
<<
È che… ho paura. Ho paura per…
>> risponde lei, fermandosi.
<<
Di cos’hai paura? >> le domanda lui.
Liz lo guarda e
lui le chiede:
<<
Ti stai riferendo a noi due? Hai paura che tra noi due
finirà? >
<<
No, non è per quello, anche se non voglio pensarci. Ho paura
per… >>
Sandy la guarda,
aspettando che lei continui a parlare, ma non lo fa.
<<
Oh. Hai paura per… la tua prima volta? È di
questo che hai paura? >> le chiede Sandy.
Liz annuisce.
<<
Non devi avere paura per una cosa così naturale.
È tutto naturale, piccola. Fare l’amore
è naturale. E poi stiamo insieme da solo quattro giorni, non
mi aspetterei mai che tu voglia farlo subito. Non te ne devi neanche
preoccupare. >> la rassicura lui.
Liz gli fa un
timido sorriso e poi dice:
<<
Ma io ho paura. Ho paura di non essere all’altezza, di
deluderti, di rimanere delusa. Ho paura Sandy. Ci sto pensando da
quando stiamo insieme. Anzi, in realtà ci penso da quando ti
ho conosciuto. >>
<<
Non averne, ti prego, non essere spaventata. Tu sei
all’altezza, non mi deluderai e non rimarrai delusa. Te lo
prometto. >> la rassicura di nuovo lui.
<<
Grazie. Le tue parole mi fanno stare molto meglio. >>
Sandy le sorride
e poi la bacia.
<<
Ti prego, non avere paura. Ti prego. Quando succederà
succederà. Te l’ho detto, è una cosa
naturale. >>
<<
Ci proverò. >>
<<
È già qualcosa. >>
Si baciano di
nuovo e poi Liz chiede:
<<
Posso chiederti una cosa? >>
<<
Sì. >>
<<
Come sai che io non l’ho mai fatto? Non te l’ho mai
detto. >>
<<
Non lo so, infatti. Ho solo provato a indovinare. >>
<<
Ah. E tu? Anche tu non l’hai mai fatto? >>
<<
Mai fatto. Anche se… >>
<<
Cosa? >>
<<
Io e la mia ex stavamo per farlo, ma c’è stato un
piccolo… imprevisto. >> confessa lui.
<<
Cioè? >>
Sandy tace e Liz
capisce.
<<
Ah. >>
<<
Non era il momento. Semplicemente non era il momento e la persona
giusta. Tu lo sei, invece. >>
<<
Questo mi fa stare ancora meglio. Sapere che anche tu non
l’hai mai fatto mi fa stare ancora meglio. >>
confessa Liz.
Sandy le sorride
e la bacia di nuovo.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 27 *** Ho bisogno di te ***
27
Ho
bisogno di te
Sono passati
dieci giorni e la vita delle ragazze a Los Angeles procede di bene in
meglio. Pian piano si stanno abituando alla scuola americana.
Settembre
è arrivato e alle ragazze sembra ancora così
strano girare con i vestiti leggeri, come se fosse ancora piena estate.
A Parigi, in
questo periodo, la scuola sarebbe iniziata e avrebbe già
fatto piuttosto freddo; e Olive ha pensato a Mathieu, a come si deve
sentire adesso che lei non è più in classe con
lui.
La storia tra
Liz e Sandy va avanti benissimo, ma i due non hanno ancora fatto
l’amore.
Melissa e Niall
adesso stanno insieme, e lei sembra che non possa fare a meno di lui.
Fanno sesso quasi tutti i giorni, suonano la chitarra e cantano.
Olive, invece,
con sua enorme sorpresa, non ha ancora fatto sesso con il professor
Keaton, o come lo chiama lei “Dave”.
Lexi e Lewis si
sono visti un paio di volte al parco.
Per quanto
riguarda Lux, invece, due giorni dopo aver incontrato Ike, si sono dati
appuntamento al Palisades Park, sempre con Lily, la cagnolina di lui.
Per quanto
riguarda il piccolo litigio tra Olive e Liz, è tutto risolto
e le ragazze si sono chieste scusa.
Il quindicesimo
compleanno di Spencer è stato il 5 settembre e lei ha deciso
di festeggiarlo con una festa a casa Hammond due giorni dopo.
Mentre le
ragazze stanno ballando, insieme a tante altre persone, Lexi nota Lewis
che sta parlando con alcune persone, a pochi metri. I due si squadrano
per un po’.
<<
Vai a parlarci! >> le consiglia Olive.
<<
Vado? >>
Le ragazze le
fanno cenno di sì con la testa e Lexi lo raggiunge.
<<
Hey. >>
<<
Ciao. Anche tu qui. >>
<<
Già. Che fine hai fatto? È un po’ che
non ti fai vedere e sentire. >> chiede lei.
<<
Sì, lo so, è che ho avuto dei problemi a casa.
>>
<<
Ah… ok. >>
Lewis sembra di
male umore, mentre le volte che lo ha incontrato al parco era di buon
umore.
<<
Stai bene? Hai una faccia. >> dice Lexi.
<<
Sì, sto bene. Non ti preoccupare. >>
Lewis sembra
stare l’opposto di bene. Ha due enormi occhiaie ed
è anche un po’ pallido.
Più
tardi, mentre le ragazze, tranne Lexi che sta ancora parlando con
Lewis, stanno facendo due chiacchiere con alcune amiche di classe di
Spencer ed Emma, Lux nota Ike. In un attimo lo raggiunge e gli dice:
<<
Hey! >>
<<
Ciao. Non sapevo che fossi qui anche tu. >>
<<
E invece ci sono. Sono un’amica della festeggiata, anzi, in
realtà vivo qui. >>
<<
Ah, quindi è questa la tua nuova famiglia. Capisco.
>>
<<
Già, gli Hammond sono la mia nuova famiglia. >>
<<
E ti trovi bene? >>
<<
Sì, sono delle brave persone. E poi Spencer ha solo un anno
in meno di me, quindi è come se fosse una sorella minore per
me. >> risponde Lux.
<<
ah, bene, dai. >>
Ike si guarda
intorno, un po’ imbarazzato e poi le chiede:
<<
Prendiamo un punch? >>
<<
Sì, volentieri. >>
Ike prende due
bicchieri di plastica e versa un po’ di punch in entrambi e
ne passa uno a Lux.
<<
Sono curiosa… come fai a conoscere Spencer? >>
gli domanda lei.
<<
A dire la verità non la conosco, ma conosco alcuni amici di
amici di amici. Insomma, hai capito, no? >>
<<
Sì sì, ho capito. >>
Passata
mezzanotte, Lexi e Lewis vanno al piano di sopra, diritti verso la
camera di lei. Quando salgono al primo piano, sul divano del corridoio
c’è una coppietta che si scambia effusioni ed
entrambi guardano e passano oltre. Arrivano in camera di Lexi e lei
dice:
<<
Ecco. Questa è la mia camera. >>
<<
Carina. >>
Lewis cammina
per la stanza e Lexi chiude la porta dietro di sé.
<<
Carina? >>
<<
Sì. Cos’altro si può dire di una camera
da letto? >>
Lewis nota una
foto delle ragazze sul comodino sinistro e la prende in mano dicendo:
<<
Carina. >>
<<
Non sai dire altro che ‘carina’? >>
chiede lei.
<<
È una foto carina. >>
<<
Mi accontenterò di carina, allora. >>
Lewis posa la
foto e continua a girare per la stanza.
Lexi si siede
sul letto e lo osserva. Cerca di sembrare il più sexy
possibile, perché è attratta da lui, dal quel suo
sguardo ipnotico, e ne è attratta sin da quando
l’ha conosciuto.
Lewis si sente
osservato e si volta.
<<
Perché mi stai fissando? >> le chiede.
<<
Non lo so. >>
Lewis la guarda
con quello sguardo ipnotico e lei quasi sviene. Lewis viene via dalla
finestra e si siede sul letto, accanto a lei. Appena lui si siede, Lexi
si sdraia e un attimo dopo si sdraia anche lui. Lei si volta verso di
lui e si guardano.
<<
Mi piace un sacco il tuo sguardo. >> gli confessa lei.
<<
Il mio sguardo? Quale sguardo? >> chiede lui.
Lewis la guarda
proprio con quello sguardo ipnotico e lei gli dice:
<<
Quello che hai appena fatto, quello che ipnotizza. >>
<<
E a te ipnotizza? >> chiede lui.
<<
Assolutamente. >>
Lewis le fa un
leggero sorriso, il primo da quando hanno iniziato a parlare.
<<
Mi dispiace per i problemi che hai avuto a casa, in questi giorni.
>>
<<
Non ti preoccupare. >>
<<
È che oggi sei… di malumore, mentre quando ci
siamo incontrati al parco, eri di buon umore. >>
<<
Lo so. Il mio umore cambia praticamente ogni giorno. A volte sono
felice e a volte triste. >>
<<
Ah. E come mai? >>
Lewis si tira su
a sedere e dopo qualche secondo di silenzio, risponde:
<<
Mio fratello e il mio migliore amico sono morti in un incidente un anno
fa… e c’era mia madre alla guida. Da quando
è successo, i miei genitori sono depressi e mia madre ha
iniziato a bere. >>
Lexi si tira su
a sedere e mette una mano sulla spalla di Lewis, cercando di consolarlo.
<<
Capisco perché il tuo umore cambia spesso. In un attimo ti
sei ritrovato solo. >>
<<
Senza fratello e migliore amico. È stato come se il mondo mi
fosse crollato addosso. >> confessa Lewis.
<<
Capisco. Capisco anche perché ti vedo sempre da solo.
>>
<<
Io sono solo, Lexi. >> dice lui, triste.
<<
Nessuno è mai solo, Lewis. >>
<<
Io sì, lo sono. >>
<<
Hai i tuoi genitori e… me. >> gli dice Lux.
<<
Te? >>
Lexi sposta la
mano dalla spalla alla guancia e, guardandolo negli occhi, gli dice:
<<
Sì, io. Tu hai anche me. >>
Lewis non dice
niente e Lexi continua a guardarlo. Un attimo dopo toglie la mano dalla
guancia. Lewis appoggia una mano su una coscia di Lexi e le dice:
<<
Ho bisogno di te. Ho bisogno di te, Lexi. >>
Lui la guarda
con lo sguardo ipnotico e lei si sporge in avanti e lo bacia. Mentre si
baciano lui immerge la mano nei suoi capelli.
Poco dopo
smettono, si guardano e lui le toglie la maglia. Riprendono a baciarsi
e si sdraiano. Inizia a baciarle il collo, poi scende verso il seno, e
poi la pancia. Lewis si toglie la maglia e poi la bacia sulle labbra.
Prima che lui entri dentro di lei, lei gli sussurra
all’orecchio:
<<
Non sei solo, Lewis, ci sono io. >>
|
Ritorna all'indice
Capitolo 28 *** Ti desidero... pazzamente ***
28
Ti
desiderio… pazzamente
Il giorno dopo,
Olive si sveglia in tarda mattinata e, dopo aver accesso il cellulare,
le arriva un sms di Dave.
Buongiorno!
Divertita ieri sera alla festa? Stasera pensavo che potrei prepararti
la cena, ti va?
Olive gli
risponde subito scrivendogli:
“Buongiorno
anche a te. Sì, mi sono divertita. Certo che mi va. A che
ora devo passare?”
Dave:“alle
8 va bene?”
Olive:“sì.
E cosa mi farai di bello?”
Dave:“taaante
cose, tante cose ;)”
Olive:“non
vedo l’ora!”
Dave:“ti
sei appena svegliata?”
Olive:“sì.
E tu a che ora ti sei svegliato?”
Dave:“un’ora
fa più o meno.”
Olive:“tardi…
x essere un vecchietto! hahaha :p”
Dave:“vecchietto
a me? Vedrai…”
Olive:“cosa
vedrò?”
Dave:“vedrai
stasera…”
Olive:“non
vedo l’ora!”
Dave:“a
stasera!”
Olive:“sì!
XXX”
Alle 20 in punto
Olive si presenta a casa di Dave.
Quando va ad
aprire la porta, si trova davanti una Olive completamente diversa da
quella che vede sempre a scuola. Ha un vestito nero, scollato, con le
maniche a tre quarti e piuttosto corto, i capelli sono ondulati e non
lisci come sempre, e ha un paio di scarpe aperte leopardate, con il
tacco dodici. Decisamente si è vestita così per
sembrare più grande, il che ha funzionato perfettamente, e
anche per essere sexy, altra cosa che ha funzionato in pieno.
Dave la guarda,
quasi con la bocca aperta. Non può credere di essere
attratto da lei, una ragazza di appena sedici anni che sembra una di
almeno venti. Sembra una donna, in tutto e per tutto.
Olive gli fa un
sorriso e gli dice:
<<
Ciao. >>
<<
Ciao. Entra. >>
Olive appoggia
la borsa nell’attaccapanni all’entrata e poi segue
Dave in cucina.
<<
Che fai? Non mi dai neanche un bacio? >>
Dave
è impegnato a girare il sugo che ha preparato, e neanche si
volta a risponderle, si limita solo a dirle:
<<
Scusa, ma devo girare il sugo, altrimenti si brucia. >>
Olive sembra non
aver neanche sentito e si avvicina a lui. Appoggia le mani sulla vita
di Dave ed inizia a baciargli il collo. Sembra che Dave non voglia
essere toccato.
<<
Sono sicura che io sia più importante del sugo.
>>
Dave continua a
girare il sugo, quasi ignaro della presenza di Olive dietro di lui.
<<
Avanti, girati e dammi un bacio come si deve. >> gli dice
lei.
Olive appoggia
la mano destra sulla coscia destra di lui e pian piano sale. Dave
smette subito di girare il sugo e rimane immobile.
<<
Sto ancora aspettando. >>
Dave
all’improvviso si gira e la bacia. Mentre la bacia, le
accarezza una coscia. La solleva e la appoggia sul tavolo
della cucina, e lei mette le gambe intorno alla vita di lui. Inizia
baciarle il collo, poi scende al seno.
Adesso sembra
l’opposto di prima. Se prima sembrava un iceberg, adesso
sembra un vulcano in piena eruzione.
Le alza il
vestito e le toglie le mutande, che lascia cadere a terra. Inizia a
baciarle le cosce e poi l’interno coscia. Si ferma un attimo
e, guardandola, le chiede:
<<
Prendi la pillola? >>
<<
Sì. >>
Riprende a
baciarle le cosce e lei intanto affonda le dita sui suoi capelli
morbidissimi. Prima di baciarla sulle labbra, la guarda e le dice:
<<
Sei bellissima, Olive, davvero bellissima. Non sai da quanto ti
desidero. >>
<<
Anch’io. È da quando ti ho visto entrare in classe
che ti desidero. Avrei fatto sesso lì, sulla cattedra, se
fosse stato possibile. >> gli confessa Olive.
Dave la bacia
con foga, poi ritorna sul collo e sul seno.
Un attimo dopo
Olive sente due dita dentro di sé, che iniziano a roteare
prima lentamente e poi sempre più velocemente. Ansima e
geme, mentre lui la penetra con due dita.
<<
Ti desiderio… pazzamente. >> le dice lui.
Mentre Dave le
bacia il seno, lei risponde:
<<
Anch’io. >>
Tira fuori le
due dita e gioca con il suo clitoride, con una delle due dita che prima
ha messo dentro la sua vagina, e che adesso sono un po’
bagnate.
<<
Oh… mio… Dio! >> esclama Olive.
Dave smette
subito e si toglie la maglietta, che lascia cadere sopra le mutande di
lei.
Olive gli bacia
il petto e con la lingua passa da metà petto fino al mento e
poi lo bacia. Lui la stringe ancora di più a sé,
le bacia il collo e poi si abbassa i pantaloni e i boxer insieme e in
pochi secondi è dentro di lei. Non appena lo sente dentro di
sé, urla e inizia ad ansimare appena lui inizia a spingere.
Mentre fanno sesso, lei si tiene a lui, stringendo le braccia contro la
sua schiena nuda. Ansima e geme insieme a lui, che riesce a venire
prima di lei.
La serata
è appena iniziata e hanno già fatto sesso, meglio
di così non potrebbe andare.
Dopo il sesso
tanto atteso, riescono a cenare in sala da pranzo. Dopo cena, rifanno
sesso sul divano.
Il
lunedì, prima del suono della campanella, le ragazze sono in
aula, con alcuni compagni.
<<
Avanti, raccontaci tutto, Olive. >> dice Melissa.
<<
Spunta il rospo. >> la incita Lexi.
<<
Racconta, racconta, racconta. >> afferma Lux.
<<
Raccontaci. >> dice infine Liz.
<<
Okay, okay, state calme. >> dice loro Olive.
Olive racconta
loro di aver finalmente fatto sesso con il prof. Keaton e per ben due
volte, poi racconta loro della cena e di tutto il resto.
Al cambio
d’ora, Olive è al suo armadietto e la raggiunge
Kurt.
<<
Hey. >>
<<
Ciao. >>
<<
Come va? È un po’ che non facciamo due
chiacchiere. >>
<<
Benissimo. Tu? >>
<<
Bene, bene. Hai passato un bel weekend? >> le domanda
Kurt.
<<
Oh, sì. E tu? >>
<<
Niente di che, solite cose con alcuni amici. Che hai fatto di bello?
>>
Proprio in quel
momento passa davanti a loro il prof. Keaton, con la sua solita
ventiquattrore, e Olive gli fa un gran sorriso, che lui ricambia
subito, seguito da un occhiolino da parte di lei.
Kurt nota tutta
la scena e, avendo capito, le chiede:
<<
Non dirmi che te la fai con il professor Keaton? Olive, ma sei pazza?
Ha trent’anni! >>
Olive sembra non
aver neanche sentito, perché sta ancora guardando il
professore allontanarsi.
<<
Olive, rispondimi! >>
Olive finalmente
lo guarda in faccia e gli dice:
<<
Che cosa c’è, Kurt? Ci conosciamo da quanto?
Sì e no… tre settimane, e già mi fai
la predica? >>
<<
Ma lui è il nostro professore e poi ha quindici anni in
più di noi. Insomma… è vecchio, dai.
>> le risponde Kurt.
<<
A trent’anni non si è vecchi, e poi un uomo
così è quasi impossibile trovarlo.
>>
<<
Hai sedici anni. Tu per lui sei soltanto una ragazzina, Olive!
>> esclama Kurt.
<<
Non sono una ragazzina, Kurt, io sono una donna. Smettila di farmi la
predica, per favore. >> dice lei scocciata.
<<
Andrà a finire male, vedrai. Lui ti spezzerà il
cuore, ne sono certo. >>
<<
Preferiresti che uscissi e scopassi con te, vero? Perché tu
hai la mia età e sei geloso di lui perché
è un uomo adulto. >>
<<
Ci hai già scopato? >>
<<
Sì. >> dice Olive, tranquillamente.
<<
Sai che lui potrebbe perdere il lavoro a causa tua, vero? E sai quanto
ci tiene a insegnare, ce l’ha anche detto alcune volte. Stai
facendo un grosso sbaglio, Olive, anche perché lui ti
considera solo una ragazzina con cui può scopare quando gli
pare e piace. >> le dice Kurt.
<<
Sì, lo so, lo so. E, ragazzina o no, siamo attratti
l’uno dell’altra ed è questo quello che
conta. >>
<<
Non capisco come puoi dire questo. Forse neanche te ne rendi conto.
>>
<<
Non uscirò mai con te, Kurt. Non sono attratta da te, okay?
Ficcatelo in testa! Io. Non. Uscirò. Con. Te.
>> esclama Olive.
<<
È inutile parlare con te. Vuoi sentire solo quello che ti fa
comodo. Sbatti pure la testa contro il muro, perché prima o
poi succederà, vedrai. >> conclude Kurt,
andandosene e senza aggiungere altro.
<<
Almeno ammetti di essere attratto da me, perché si vede
lontano un chilometro! >> gli urla Olive.
Kurt non si gira
e continua per la sua strada.
Poco dopo, in
classe, Olive va a parlare con Kurt.
<<
Possiamo parlare? >>
<<
Non posso adesso, e tra un attimo entra il prof. >>
<<
Due minuti, per favore. >>
<<
No. >>
Olive non
aggiunge altro e ritorna al suo posto.
Poco dopo,
durante la lezione, Olive manda un sms a Kurt, con scritto:
“Visto
che non vuoi ascoltarmi, almeno leggi questo messaggio! Ti
prego… non dire a nessuno di me e il prof. Keaton. Se 6 mio
amico ti prego di non farlo!”
Kurt
all’inizio rimette il cellulare in tasca, ma poi lo ritira
fuori e le risponde:
“Ok,
d’accordo. Non c’è problema, non
l’avrei mai detto a nessuno.”
Olive legge la
risposta e gli scrive:
“Grazie
”
Kurt si volta
verso Olive, dopo aver letto la risposta, e le fa un leggero sorriso,
che lei ricambia.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 29 *** Un altro tipo di amore ***
29
Un
altro tipo di amore
Due settimane
dopo, è il compleanno di Liz, e come ogni mattina, la madre
di Sandy porta loro a scuola, ma stavolta hanno in previsione ben altro
che una semplice giornata di scuola.
La signora Carr
lascia Liz e il figlio al parcheggio della scuola e dopo averla
salutata, scendono dalla macchina e lei se ne va.
<<
Dritti al Palisades Park, tesoro. >> esclama Sandy.
Sandy prende per
mano di Liz e raggiungono a piedi il Palisades Park.
Al parco
passeggiano e guardano l’oceano.
<<
Non posso credere che sia già passato un mese.
>>
<<
Neanch’io. >>
<<
È già un mese e quattro giorni che ci conosciamo.
>>
<<
Sì. Devo ammetterlo, il mese più bello della mia
vita. >> confessa Liz.
<<
Anche il mio. >>
Sandy la bacia
su una tempia e guardano l’oceano davanti a loro.
Al ristorante,
all’ora di pranzo, Liz e Sandy si scambiano i regali e lui le
da anche il regalo per il suo compleanno. Liz guarda con gli occhi
spalancati i due anelli color argento che ha davanti. Sono due Claddagh
Ring, che entrambi porteranno nel dito anulare della mano destra.
Il Claddagh Ring
è un anello di fidanzamento irlandese, composto da due mani
che tengono un cuore sormontato da una corona. Le mani simboleggiano
l'amicizia, la corona è simbolo di lealtà e il
cuore dell'amore. Può anche essere usato per altri motivi,
come per amicizia o lealtà.
Quattro giorni
dopo, alle 22, c’è la festa per il sedicesimo
compleanno di Liz al Tru Nighclub di Hollywood, e ci sarà
mezza SAMOHI, compresi Ike e Lewis.
<<
Sei veramente uno schianto, tesoro. >> le dice Sandy.
<<
Grazie. >>
Tutti guardano
la coppietta, così Niall salta su dicendo:
<<
Sei veramente sexy vestita così. >>
Melissa gli
sorride maliziosamente e gli dà un bacio.
Lux, invece,
guarda Ike, per far si che le faccia un complimento, ma lui si limita
solo a voltarsi verso di lei e a sorriderle.
Pensa che forse
sia arrivato il momento di dirgli che gli piace, anche se ancora non sa
bene come dirglielo. Si trova così bene con lui, ma ha paura
di rovinare l’amicizia che si è appena creata tra
loro.
Stanno tutte con
un ragazzo, a parte Lux, che però è cotta di Ike,
ma lui sembra proprio non accorgersene, e Lexi, che non ha ancora
capito se sta o no con Lewis.
Mentre i ragazzi
vanno a prendere da bere, le ragazze rimangono sedute sui divanetti.
<<
Devi assolutamente dire a Ike che sei interessata a lui. O è
cieco oppure è cretino. Come fa a non accorgersene?
>> chiede Olive.
<<
Lo so, Olive, ma ho paura che lui ci rimanga male. E se poi vuole solo
essere mio amico? >>
<<
Fottitene, tesoro. Tentar non nuoce, no? >>
<<
La fai facile tu. A te i ragazzi cadono ai piedi, mentre a me no.
>> le dice Lux.
<<
Con Dave non è stato così, ricordi? Lui mi ha
rifiutata all’inizio. >>
<<
Solo perché ha trent’anni ed è il
nostro professore. E poi ha ceduto poco dopo, quindi…
>>
<<
Beh, intanto non mi aspettavo un suo rifiuto. >>
<<
Cambiamo argomento. Liz, tu e Sandy cosa aspettate? >>
domanda Lux.
<<
Ragazze, ma è passato solo un mese. C’è
ancora tempo. Non vedo perché avere fretta. >>
risponde Liz.
<<
Perché noi a giugno del prossimo anno torneremo a Parigi.
>> dice Lux.
<<
Lo so, ma vogliamo andare con calma. >> risponde Liz.
<<
Ma gli hai già detto che lo ami? E lui te l’ha
detto? >> chiede Melissa.
<<
No. >> risponde Liz.
<<
Hai paura? >> chiede invece Lexi.
<<
Sì, ho paura di fare l’amore con lui e di dirgli
che lo amo. E lui sa che ho paura di fare l’amore.
>>
<<
Già, ce l’hai detto. In fondo è vero,
vi conoscete da così poco. Secondo me fate bene ad
aspettare. In fondo avete… nove mesi, quindi sono tanti.
>> dice Lexi.
<<
Già. >>
Olive non dice
nulla, perché è ancora un
po’… contraria, diciamo, ai sentimenti che prova
Liz nei confronti di Sandy, nonostante le due amiche si siano chiarite
e chieste scusa.
Per lei il vero
amore, l’amore eterno, il matrimonio, la famiglia, non sono
cose reali, cose che dureranno per tutta la vita, nonostante tutti i
loro genitori stiano insieme da quando erano ragazzi.
<<
Olive, tu non hai niente da dire? >> chiede Liz.
<<
Vado a vedere se Kurt è già arrivato.
>> risponde Olive, cambiando argomento e alzandosi dal
divanetto e sparendo in un attimo.
È
evidente che vuole evitare l’argomento e ci è
riuscita in pieno.
<<
Ma che ha? Perché è andata via così?
>>
<<
Credo sia ancora per il fatto della tua storia con Sandy, di quello che
provi per lui. >> risponde Melissa.
<<
Ma ci siamo chiarite e chieste scusa. Non capisco. >>
<<
Sì, ma crede che stai correndo troppo. >> dice
Lexi.
<<
Sai com’è fatta, lasciala perdere.
>> le dice Lux.
<<
Okay. >>
Mentre Olive sta
girando per il locale, in cerca di Kurt, alcuni ragazzi si girano per
guardarla, alcuni le dicono “Hey, bella, vieni a fare un giro
con me?”, altri le fischiano, e all’improvviso
qualcuno la prende per un braccio e si ritrova nel bagno degli uomini.
<<
Dave. >> esclama lei.
<<
Shh. Nessuno deve vederci. >> dice lui.
<<
Che ci fai qui? >>
<<
Sono qui con alcuni amici. Ti ho vista e… >>
Olive si butta
su di lui e lo bacia.
<<
Io ho detto a Liz di invitarti, ma alla fine abbiamo deciso che sarebbe
stato solo un casino. >>
<<
E avete fatto bene, non sarei comunque venuto. >>
<<
Però ci sei. >> dice lei, sorridendo.
<<
Sì, perché ho convinto alcuni amici a venirci.
>>
<<
Hai fatto benissimo. >>
<<
Lo penso anch’io. >>
Olive e Dave si
guardano per alcuni secondi e poi si baciano. Vanno dentro uno dei
gabinetti e chiudono la porta a chiave.
Quando Olive
torna dalle ragazze, non vede l’ora di raccontare loro che
Dave è lì nel locale e di aver appena fatto sesso
con lui in bagno, ma si blocca appena vede Kurt.
<<
Kurt! >> esclama lei.
Kurt si volta e
la saluta. Lascruta dalla testa ai piedi e le dice:
<<
Wow, sei… uno schianto. >>
<<
Grazie. >>
Olive si siede
accanto a lui e lui la continua a guardare.
<<
Le ragazze mi hanno detto che mi stavi cercando. >> dice
lui.
<<
Sì, ma… >>
<<
Ma? >>
<<
Qualcuno mi ha… trovata. >>
<<
Chi? >>
Kurt e Olive si
guardano e lui capisce subito che sta parlando del prof Keaton,
così non dice niente e propone di andare a ballare.
Più
tardi, Liz è sul divanetto da sola, mentre Sandy
è a prendere qualcosa da bere, gli altri o stanno ballando o
sono sparsi per il nightclub, e all’improvviso un ragazzo si
siede accanto a lei e le chiede:
<<
Hey, bella. Come mai sei qui tutta sola? >>
<<
Non sono sola. >>
Il ragazzo
appoggia una mano sulla sua coscia e le dice:
<<
Posso farti compagnia io, se vuoi. Sono James, piacere. >>
<<
Liz. >>
Liz lo guarda
piuttosto male e lui le chiede:
<<
Quanti anni hai, Liz? >>
<<
Sedici. Tu? >>
<<
Ventuno. >>
James sale
leggermente con la mano e le chiede:
<<
Vieni a ballare? >>
<<
No, grazie. >>
<<
Dai, balleremo solo. >>
<<
Ti ho detto di no! >> urla Liz.
James si
è alzato e la sta tirando per un braccio, ma lei continua a
dire di no.
All’improvviso
arriva Olive che urla:
<<
Lasciala stare! >>
James si volta
verso Olive e le risponde:
<<
Wow. E tu da dove sei sbucata? >>
<<
Vattene! Adesso! >>
Olive
è molto determinata e James in un attimo sparisce.
<<
Grazie. >>
Olive le sorride
e le chiede:
<<
Vieni con me in bagno? Mi devo ripassare il lucidalabbra.
>>
<<
Sì. >>
Poco dopo, in
bagno, mentre Olive si ripassa il lucidalabbra, Liz le chiede:
<<
Ce l’hai ancora con me, Olive? >>
Olive si ferma e
guarda Liz.
<<
Non ce l’ho mai avuta con te, Liz. Siamo diverse, ma siamo
migliori amiche, praticamente sorelle. Saremo amiche per tutta la vita.
>>
<<
Ho avuto la sensazione che tu ce l’avessi con me, invece.
Prima, ad esempio, che per evitare l’argomento sei scappata
via praticamente. >>
<<
Sì, voglio evitare l’argomento, perché
ho paura di litigare con te e poi ti avrei rovinato la festa.
>> risponde Olive.
<<
Anche le sorelle e le migliori amiche litigano. >>
Olive appoggia
il lucidalabbra sul lavandino e le dice:
<<
Non voglio perderti come amica, Liz, e tanto meno Melissa, Lux e Lexi.
Per me siete tutto, tutta la mia vita, non potrei vivere senza di voi.
È sempre stato così e sempre lo sarà.
Non cambierà mai niente, neanche quando saremo adulte e
vecchie. >>
<<
Per me vale lo stesso. Siete importantissime, siete le mie sorelle, non
solo le mie migliori amiche, ma dovete farmi crescere e farmi fare le
mie esperienze, sia positive che negative. >> dice Liz.
<<
Lo so, ma per me è molto difficile, Liz. Tu sei quella che
proteggo di più perché sei quella più
ingenua. Lux è fragile, ma è diversa da te. Tu
sei quella che proteggerei sempre e comunque, anche a costo della vita.
>> confessa Olive.
Olive prende il
volto di Liz tra le mani e, guardandola negli occhi, le dice:
<<
Hai capito Liz? Io vi amo. Sul serio. >>
Liz sembra
spaventata.
<<
Sì, ho capito. >>
<<
Ho la sensazione che Sandy ti farà del male, che ti
ferirà, e dopo tu non saprai più innamorarti. Ho
paura per te, Liz. Io ti voglio un bene dell’anima, lo sai.
>> dice Olive.
<<
Sì, lo so, ma Sandy è perfetto per me e io sono
perfetta per lui. Non mi farà del male, Olive, te lo
prometto. Io lo amo e lui ama me. >>
Olive lascia
andare il volto di Liz e le dice:
<<
Amare? Ma com’è possibile amare già
dopo così poco tempo? Non credo che sia una cosa
così positiva, in fondo. >>
Liz fa qualche
passo per allontanarsi da lei e le risponde:
<<
È possibile, invece. Ti assicuro che è possibile.
Capirai anche tu cosa vuol dire amare prima o poi, ne sono sicura.
>>
<<
Ma io già vi amo. Questo non è amore?
>>
<<
Sì che è amore, un altro tipo di amore, ma sempre
amore è. Non ci avevo mai pensato. Vedi, allora anche tu
ami. >>
<<
Ma, come hai detto tu, è un amore diverso. Non credo conti
davvero. >>
Liz si avvicina
a lei e le dice:
<<
Conta, invece, conta eccome. Anzi, forse credo sia ancora
più forte di qualsiasi altro tipo di amore. >>
<<
Non ne sono sicura. >>
<<
Devi esserlo. Noi ci amiamo tutte l’un l’altra,
forse in modi diversi, ma ci amiamo comunque. >> afferma
Liz.
Olive la guarda,
le prende il viso tra le mani e la bacia.
Liz la allontana
da sé e la guarda scioccata.
<<
Perché mi hai baciata? >> chiede Liz,
scioccata.
<<
Non lo so, volevo solo farlo. >>
Liz fa qualche
passo indietro e dice:
<<
Non capisco. Non ci è mai successa una cosa del genere.
>>
<<
Scusami, non avrei dovuto farlo. Sono troppo protettiva nei tuoi
confronti. Scusami, Liz. >> si giustifica Olive.
<<
Scuse accettate. Dai, ora usciamo. >>
Quando tornano
ai divanetti, Sandy è lì seduto e, appena le
vede, dice loro:
<<
Eccoti! Dov’eri finita? >>
<<
Ero in bagno con Olive. >>
<<
Ah, okay. >>
|
Ritorna all'indice
Capitolo 30 *** Adoro i tuoi capelli ***
30
Adoro
i tuoi capelli
Ottobre
è già arrivato e sembra ieri che le ragazze sono
arrivate a Los Angeles. Per essere già autunno è
ancora incredibilmente caldo, soprattutto di pomeriggio.
Liz e Olive non
hanno fatto parola con nessun del loro bacio, neanche a Melissa, Lux e
Lexi.
È
lunedì 1° ottobre e le ragazze stanno uscendo da
scuola. Ike è venuto a prendere Lux, con Lily e andranno al
Palisades Park a piedi.
Dopo aver
passeggiato un po’, si siedono su una panchina.
<<
Ike? >>
Ike la guarda e
dice:
<<
Lux? >>
Lux gli fa un
sorriso e dice:
<<
Devo confessarti una cosa. >>
<<
Cosa? >>
Lux fa un
respiro, ma proprio nel momento in cui apre la bocca per parlare,
arriva Lily con la pallina con cui stava giocando, e la porge a Ike.
Ike si volta verso la sua cagnolina e le chiede:
<<
Lily, vuoi che ti lanci la pallina? Okay. >>
Ike le sta per
lanciare la palla, quando Lily gliela prende dalla mano e fa capire che
vuole venire via da lì, così si alzano dalla
panchina e camminano.
<<
Cosa volevi confessarmi prima?”
<<
Non è così importante in fondo. >>
<<
Sicura? >>
<<
Sì. >>
Continuano a
camminare e Ike si volta verso di lei e capisce che in
realtà gli ha appena mentito. Voleva confessargli una cosa,
ma Lily gli ha interrotti.
<<
Sai, Lux… anch’io avrei qualcosa da…
dirti. >>
<<
Cioè? >>
<<
È poco più di un mese che ci conosciamo
e… credo che tu mi piaccia, e spero che la cosa sia
reciproca, perché sento di piacerti anch’io.
>> confessa Ike.
Lux non crede
alle sue orecchie. Ha sentito davvero oppure lo sta solo immaginando?
<<
Dici sul serio? >> chiede lei.
<<
Che cosa? >>
<<
Quello che hai appena detto. >>
<<
Ti ho chiesto come va con gli Hammond, la tua nuova famiglia.
>> dice Ike.
Se
l’era decisamente immaginato, purtroppo.
<<
Oh. >>
Lux fa una
pausa, poi aggiunge:
<<
Va benissimo. Credo che non potrebbe andare meglio di così.
Spencer è una ragazza carinissima e mi trovo molto bene con
lei. >>
<<
Sono felice per te. È una bella cosa trovarsi bene nella
nuova famiglia se ti trovi lontano da quella vera. >>
<<
Concordo. Ma comunque ci sarebbero sempre le mie migliori amiche.
>> dice lei.
<<
Sono come una famiglia per te, vero? >> domanda Ike.
<<
Sì, assolutamente. Sono come delle sorelle per me.
>>
<<
Capisco. È una cosa bellissima. >>
<<
già, lo è. >> dice Lux, sorridendo.
<<
Senti… ti va di venire a casa mia? Abito a dieci minuti da
qui. >> propone Ike.
<<
Sì, va bene. >>
Quando arrivano
a casa di Ike, entrano e lui lascia andare subito Lily dal guinzaglio e
salgono al primo piano. Entrano nella camera di lui e Lux nota la
bellissima vista.
<<
Wow. Hai una vista fantastica dalla tua camera. >>
<<
Lo so. Se vuoi, possiamo andare a passeggiare in spiaggia? Oppure
possiamo stare in giardino o qualsiasi altra cosa tu voglia fare.
>>
<<
Per me è uguale. >> risponde Lux.
Lux va in
terrazza e guarda la spiaggia e l’oceano davanti a
sé.
Poco dopo Ike la
raggiunge e si avvicina a lei, dal dietro. Le annusa i capelli e glieli
tocca con le dita. Lux si rende conto di averlo dietro di lei e
trattiene il respiro. Ike le sposta i capelli da una parte e le
sussurra all’orecchio:
<<
Dovrei confessarti anch’io una cosa. >>
<<
Che cosa? >>
Stavolta non sta
immaginando. Stavolta è la realtà.
Ike prende
indietro i capelli di Lux e glieli accarezza, poi glieli mette da una
parte e le dice:
<<
Girati. >>
Lux si volta
subito e si guardano negli occhi. Senza dire niente, Ike si avvicina al
suo viso e la bacia. Mentre si baciano, si toccano i capelli a vicenda.
Una volta staccati, lui le dice:
<<
Adoro i tuoi capelli, Lux. Sono bellissimi, lunghissimi e di un colore
meraviglioso. >>
Lux, sorridendo,
gli chiede:
<<
Quindi deduco che tu abbia un debole per le rosse? >>
<<
No, non ho un tipo di ragazza, però mi piacciono le ragazze
con i capelli molto lunghi. E poi tu sei davvero bella per me. >
<<
Grazie. >>
<<
È la verità. >>
Lux gli sorride
e poi si baciano di nuovo.
Pochi minuti
dopo sono sul letto: Lux è sotto Ike, che la sta guardando
mentre le accarezza il viso.
<<
Mi piaci davvero tanto, Lux. >> confessa lui.
<<
Anche tu, Ike. >>
Ike la bacia e
le tocca i capelli. Toglie la mano dai suoi capelli e le accarezza la
coscia destra.
Poco dopo smette
di baciarla e inizia a sbottonarle il vestito, mostrando
così un po’ di seno, che inizia a baciare. Lux si
lascia andare completamente, ma all’improvviso dalla porta
entra qualcuno che dice:
<<
Ike, io vado da… >>
È la
sorella di Ike, Lauren.
Appena vede il
fratello e Lux sul letto, in atteggiamento intimo, si blocca e loro due
smettono subito di baciarsi.
Ike si volta
verso la sorella e le dice:
<<
Lauren, bussa la prossima volta! >>
<<
Scusatemi. >> dice Lauren imbarazzata.
Lux guarda
Lauren, imbarazzata, mentre si allaccia il vestito.
<<
Dov’è che devi andare? >> chiede Ike.
<<
Da Isabelle. >>
<<
Vai, allora, e fai attenzione. >>
<<
Okay. Scusate ancora. >> dice Lauren, imbarazzata, e
uscendo dalla stanza.
Lux si alza dal
letto e dice:
<<
Aspetta! Non mi presenti tua sorella? >>
<<
Lauren, torna qui! >>
Lauren torna in
un nano secondo e guarda Lux imbarazzata.
<<
Lei è Lux, la mia… >>
Ike guarda Lux e
dopo averle sorriso, dice:
<<
Ragazza. La mia ragazza. E Lux, lei è Lauren, la mia
impertinente sorella. >>
Le due ragazze
si stringono la mano e Lux dice:
<<
Piacere di conoscerti, Lauren. >>
<<
Piacere mio, Lux. Mi piace molto il tuo nome. Per cosa sta? Lucinda?
Lucille? >>
<<
Lucille. >>
<<
È bellissimo. >>
<<
Grazie. >>
<<
Adesso vado da Isabelle. Ciao! >>
<<
Il mio secondo nome è Isabelle. >>
Lauren le fa un
sorriso prima di uscire dalla stanza e in un attimo sparisce.
<<
Che figura di merda che ti ho fatto fare. Scusami Lux. >>
dice Ike.
<<
No, non preoccupati, Ike. Tua sorella è simpatica. Anche lei
ha dei capelli meravigliosi e lunghissimi. >>
<<
Già, lo so. Mia madre dice che sono troppo lunghi, ma per me
sono davvero molto belli. >>
<<
Concordo, io adoro i capelli lunghi. Ho provato a convincere Melissa un
sacco di volte a farseli crescere, ma niente, lei li vuole corti.
>>
<<
Le piacciono così evidentemente. >>
<<
Già. È l’unica di noi con i capelli
corti. >>
<<
È vero. Non ci avevo mai fatto caso, perché io ho
sempre guardato te. >>
Lux gli sorride
e gli dà un bacio.
<<
Ma quanti anni ha tua sorella? >>
<<
Quattordici. >>
<<
Andate d’accordo? >>
<<
Sì, abbastanza. >>
Lux gli sorride
e poi, dopo aver messo le braccia intorno al collo di Ike, si baciano.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 31 *** Sei forte, lo so ***
31
Sei
forte, lo so
Il giorno dopo,
durante l’ora di pranzo, Lexi manda un sms a Lewis, e gli
scrive:
“Hey!
Che fine hai fatto? Non ci vediamo da sabato. Non ti 6 neanche mai
fatto sentire. Sto iniziando a preoccuparmi. Ti prego, appena leggi
questo messaggio rispondimi! XXX”
Lexi non riceve
neanche una mezza risposta, così, uscita da scuola decide di
andare al parco per vedere se è lì.
Non sa neanche
dove abita e non può cercare in tutte le case delle vie
vicino al parco.
Al parco non
c’è l’ombra di Lewis. Prova a chiamarlo,
ma niente, parte subito la segreteria.
Il giorno dopo,
all’uscita della scuola, Lexi sta parlando con le ragazze,
quando nota Lewis che cammina velocemente e che si allontana
dall’edificio.
<<
Lewis! >> lo chiama.
Lewis accelera
ancora di più il passo e lei lo richiama.
<<
Scusate, ragazze. >> dice Lexi, allontanandosi dalle sue
amiche.
Lexi cerca di
raggiungerlo e continua a chiamarlo. Lewis non si vuole fermare.
<<
Lewis, ti prego, fermati! Fermati! >>
Camminano fino
ad arrivare all’anfiteatro della scuola.
<<
Lewis, ti prego, fermati! Perché sei venuto qui? Fermati, ti
prego! >> continua a ripetere Lexi.
Finalmente Lexi
riesce a raggiungerlo e si fermano su una delle gradinate.
<<
Non sarei dovuto venire, mi dispiace. >> dice Lewis.
<<
No. Perché dici così? Sai che puoi contare su di
me. >>
<<
Sto di merda in questi giorni. Non sono neanche andato a scuola.
>>
Lewis si siede e
Lexi si siede accanto a lui.
<<
Avanti, parlamene. >> lo incoraggia lei.
<<
Mia madre ha bevuto molto in questi giorni e ha litigato pesantemente
con mio padre. Io li sentivo, li sentivo urlare anche dalla soffitta.
Non ne posso più di sentirli litigare. Succede spesso
ultimamente. Se solo avessi ancora il mio migliore amico, potrei andare
da lui. Se solo lui non fosse morto con mio fratello a
quest’ora andrebbe tutto bene.”
Lewis inizia a
piangere e Lexi apre le braccia e gli dice:
<<
Vieni qui. >>
Lewis la
abbraccia subito e la stringe forte e inizia a piangere veramente.
<<
Questo è stato l’anno peggiore di tutta la mia
vita. Prima andava tutto bene, eravamo una famiglia come tutte le
altre. Rivoglio la mia vecchia famiglia, Lexi, la rivoglio davvero.
>>
<<
Capisco, Lewis, capisco, ma non è possibile e tu lo sai.
Vedrai, con il tempo il dolore svanirà e tu ritornerai a
vivere come prima. Se solo tu mi dessi una possibilità, ti
mostrerei come potresti essere felice. >> dice Lexi.
<<
Cosa vuoi dire? >> domanda lui.
Lexi si alza e
si siede sulle gambe di Lewis.
<<
Così. >>
Lexi lo bacia e
lui la lascia fare. Lei lo guarda e gli dice:
<<
Non piangere, ti prego. Tu sei forte, siamo tutti forti.
>>
<<
No, non è vero, io non sono forte. >>
<<
La prima volta che ti ho visto, ho pensato che fossi un ragazzo
dell’università e un ragazzo forte,
incredibilmente forte, semplicemente perché giocavi a
basket. Ti ho visto come un ragazzo forte, che ama vivere.
>> gli confessa Lexi.
<<
Non sono niente di tutto questo, Lexi. >>
<<
Lo sei, invece, lo sei, Lewis. >> gli dice lei,
sorridendogli.
<<
No, Lexi, tu non mi conosci veramente. >>
Lexi si alza
dalle gambe di Lewis e infila le sue una a sinistra e una a destra, poi
si mette a sedere ancora sulle sue gambe, e mette le braccia intorno al
suo collo, in modo da avercelo davanti. Lexi gli asciuga le lacrime del
volto e poi lo bacia. Lewis la stringe forte a sé e le tocca
i capelli.
<<
Tu sei forte, okay? Sei forte, lo so. >>
Lewis la bacia
di nuovo, poi le bacia il collo.
<<
Mi dai una possibilità, allora? >>
<<
Sì. >> dice semplicemente Lewis.
Si ribaciano,
poi le sposta i capelli dal viso e le bacia le guance, il mento, il
collo e il seno.
Mentre lei si
stringe a lui con le braccia e lo bacia sul collo, Lewis le tocca una
coscia e pian piano sale su, fino ad arrivare al pube. Infila un dito
dentro e lo fa roteare qualche secondo, poi ne infila un altro e fa lo
stesso movimento, prima piano e poi forte. Lexi si rilassa e si lascia
andare completamente. Vuole fare sentire bene Lewis, in qualsiasi modo
possibile. Mentre rotea le due dita dentro di lei, Lexi lo bacia e poi
gli sussurra:
<<
Voglio farti sentire felice, voglio farti sentire bene. >>
Lui continua a
roteare le due dita e lei lo bacia sul collo.
<<
Andiamo a casa tua, voglio finire quello che hai cominciato.
>> dice lei.
Detto questo,
Lewis toglie le due dita e la bacia, e poi si alzano.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 32 *** Dobbiamo parlare ***
32
Dobbiamo parlare
Due giorni dopo,
venerdì 5 ottobre, i signori Pope sono usciti a cena e Chad
è andato da un suo amico, così Olive ha pensato
di invitare Dave, avendo tutta la casa per sé.
Alle 20 Dave
è a casa della famiglia Pope e appena Olive va ad aprire la
porta, tira dentro Dave e lo bacia, chiudendo la porta.
Cenano con due
pizze e subito dopo Olive gli mostra la casa.
In sala, Dave
nota il pianoforte e dice:
<<
Wow. Hanno anche un pianoforte. >>
Dave si avvicina
al piano e inizia a suonare qualcosa. Olive si avvicina e si appoggia
al piano con le braccia e gli chiede:
<<
Sai suonare? >>
<<
Sì, me la cavo, dai. >>
<<
Suona qualcosa. >>
<<
Vieni qui che ti insegno qualcosa. >> le dice lui.
Dave si sposta
un po’ e Olive si siede accanto a lui, sullo sgabello.
Suona qualcosa e
insegna le note a Olive, si baciano e suonano ancora, così
per una mezz’ora, poi si alzano e salgono al piano di sopra.
Arrivano nella camera di Olive e lui la prende tra le braccia e le dice:
<<
Quando arriveranno i signori Pope? >>
<<
Penso verso mezzanotte. Andavano a cena e poi al cinema.
>>
<<
Perfetto. >>
Dave la tira a
sé e la bacia. Si avvicinano al letto e, prima di sdraiarsi,
Olive toglie la camicia a Dave e la butta sul pavimento, poi lui le
toglie il vestito, gettandolo sopra la camicia. Gli bacia il petto e
pian piano si sdraiano. Si baciano e lui inizia a baciarle il collo,
poi il seno. Le accarezza il corpo, dalle spalle e scende sempre
più giù, fino ad arrivare al pube. Fanno sesso
sul letto e dopo lui esce in giardino per fumarsi una sigaretta.
Cinque minuti
dopo, ritorna dentro e sale in camera di lei, ma non trovandola, decide
di bussare alla porta del bagno.
<<
Olive, sei qui dentro? >>
<<
Sì, entra pure! >>
<<
Sei sicura che posso? >>
<<
Assolutamente sì! >>
Dave apre la
porta e la vede immersa nella schiuma, dentro la vasca da bagno. Rimane
immobilizzato e si guardano per alcuni secondi e poi le gli chiede:
<<
Che cosa aspetti a entrare? >>
<<
Non ti stanchi mai, eh? >>
<<
No, e lo sai. >>
Dave le sorride.
<<
Avanti, spogliati, e non farti pregare. >>
Dave inizia a
spogliarsi e poi s’immerge nella schiuma. Avvicina a
sé Olive e la bacia. Si appoggiano al bordo della vasca,
mentre continuano a baciarsi, e lei gli tocca i capelli.
S’immergono nell’acqua e poi salgono su. Mentre
continuano a baciarsi, lui le tocca i capelli, che si riempiono di
schiuma e la bacia sul collo, poi di nuovo sulle labbra, poi le
accarezza i seni e pian piano scende, fino ad arrivare al pube. Olive
si stacca dalle labbra di Dave e gli sussurra all’orecchio:
<<
Facciamolo anche qui. Ti voglio anche qui. Ti voglio ovunque, in
qualsiasi posto. >>
Dave inizia a
giocherellare con il suo clitoride e lei ansima. Lui si avvicina al suo
viso e, sussurrando, le chiede:
<<
Ti sto facendo impazzire? >>
<<
Assolutamente sì. Tu mi devi far impazzire. >>
Dave muove il
dito intorno al clitoride e lei ansima di nuovo.
<<
Ma voglio farti impazzire anch’io. >> aggiunge
Olive.
<<
Diamo tempo al tempo. >>
Dave infila un
dito dentro di lei e lei fa un leggerlo urlo. Inizia a muovere il dito
in circolo, in senso orario e poi antiorario. Lei impazzisce e lo tira
a sé per baciarlo.
Quando toglie il
dito da dentro di lei, Olive si sposta, andando sopra le sue gambe, che
riesce a distendere da quanto è grande la vasca. Si avvicina
al suo orecchio e inizia a mordicchiargli il lobo, poi gli sussurra:
<<
Adesso tocca a me farti impazzire. >>
Gli tocca il
petto e poi appoggia la mano sulla coscia e si avvicina al suo pene.
Mentre lo masturba, si baciano e lui le accarezza il corpo e glielo
bacia, fino a dove la schiuma non lo ricopre.
Non molto dopo
stanno facendo sesso anche dentro la vasca da bagno, ma dopo circa una
mezz’ora di “bagno”, qualcuno bussa alla
porta.
<<
Chi cazzo è? >> chiede Olive.
Dall’altra
parte della porta, Chad chiede:
<<
Olive, sei qui? >>
<<
Oh cazzo, è Chad! >>
<<
Chi? >> chiede Dave.
<<
Il figlio dei signori Pope. >>
<<
Ma che ci fa a casa già a quest’ora? Cazzo!
>> dice Dave.
<<
Sì, Chad, sono qui! Non aprire, per favore, sono nella vasca
da bagno! Aspettami in sala! >> risponde Olive.
<<
Ho bisogno di entrare, invece. >> dice Chad.
<<
Perché? >>
<<
Così potrò vederti nuda. >> dice
Chad, ridacchiando.
<<
Smettila e non fare l’idiota! Aspettami in sala, per favore!
>>
Chad apre la
porta e in un attimo Dave s’immerge dentro l’acqua.
<<
Chad! Cazzo! >> esclama Olive.
Chad la osserva
e le dice:
<<
Sei fantastica Olive. >>
<<
Smettila e va di sotto! >> lo rimprovera lei.
<<
Verrei lì dentro con te. >>
<<
Va di sotto, avanti! >> insiste Olive.
<<
Okay, okay. In fondo non sei male come maestrina che mi dà
gli ordini. >>
<<
Esci subito! >>
<<
Okay, okay, va bene. Stai calma! >>
Chad esce dal
bagno e chiude la porta dietro di sé.
Dave viene su
dall’acqua e respira affannosamente.
<<
Cazzo, non se ne andava più. Ma quanti anni ha?
>> chiede Dave, respirando ancora affannosamente.
<<
Tredici. È un ragazzino immaturo, come tutti quelli della
sua età poi. >>
<<
Già, lo ero anch’io alla sua età. Scusa
perché tu alla sua età non eri una ragazzina
immatura? >>
<<
Beh… io tre anni fa non ero poi così immatura.
Anzi, forse ero anche troppo matura per la mia età.
>> dice lei, con un sorriso malizioso.
<<
Perché? Che combinavi? >>
<<
Non sono affari tuoi. Adesso è meglio che vai, prima che
Chad ci scopra. >>
<<
Hai ragione. >>
Dave esce dalla
vasca e Olive si gode la scena e ha quasi la bava. Mentre
s’infila la camicia, lui la guarda e le chiede:
<<
Che c’è? >>
<<
Niente. Ti stavo solo… guardando. >>
<<
Capisco. >>
Una volta
vestito, le dà un bacio e poi esce dal bagno. Sgattaiola via
dalla terrazza, come un adolescente, arrivando poi davanti alla piscina
ed esce dal cancello.
Mentre guida per
ritornare a casa, pensa a come si è ridotto in
quest’ultimo mese, da quando ha conosciuto quella scapestrata
di Olive.
Lei ha solo
sedici anni, ma sembra una donna di almeno venticinque anni. Alla sua
età dovrebbe frequentare ragazzi che al massimo vanno al
college, ma lui ha già trentuno anni ed è un uomo
da un bel po’ di anni.
È
assurdo che il venerdì sera debba sgattaiolare via da casa
di lei per non farsi scoprire.
Lei è
bellissima e toglie il fiato, ed è attratto da lei in una
maniera assurda che neanche lui riesce a spiegarsi, ma lei ha comunque
sedici anni, non è neanche maggiorenne, è solo
una ragazza, una ragazzina forse per lui.
Il giorno
successivo, dopo aver chiamato Dave, Olive arriva a casa sua. Appena
lui apre la porta, lei gli salta addosso e lo bacia.
<<
Sei un fuoco anche stasera, eh? >>
Olive va verso
la sala e si volta verso di lui, per sorridergli, mentre Dave chiude la
porta. Seduta sul divano, accavalla le gambe e gli dice:
<<
Avanti, vieni qui. >>
Dave non
risponde. Sta pensando a come iniziare il suo discorso.
Olive si volta e
lo vede immobile, vicino alla porta, che la guarda, e si alza per
raggiungerlo. Si avvicina a lui e gli dice:
<<
Ti va di replicare quello che è successo ieri sera?
>>
Olive va per
baciarlo, ma lui la ferma e le dice:
<<
Olive, no. >>
Olive rimane
stupefatta e gli chiede:
<<
Che cosa c’è, Dave? >>
<<
Dobbiamo parlare. >>
<<
Dobbiamo parlare? Non sono mai state due belle parole, almeno non tra
due persone che si frequentano. >>
Dave la guarda,
senza dire niente, e lei gli dice:
<<
Parla, allora. >>
Dave fa un
respiro e poi inizia il discorso, dicendo:
<<
Ci ho pensato per un giorno intero e… sono arrivato a una
conclusione. Dobbiamo finirla qui Olive, non possiamo continuare
così. Da quando ti conosco, non faccio altro che fare cose
da adolescente, ma io non sono più un adolescente da molto
tempo. Ho trentun anni, non sono più un ragazzino.
>>
<<
Io per te sarei una ragazzina? >> chiede lei, delusa.
<<
No, per me sei una donna e non dimostri neanche la tua età,
ma hai sedici anni, anche se non li dimostri. >>
<<
Perché fino a ieri sera andava tutto bene e oggi
improvvisamente vuoi finirla? >>
<<
Perché io sono un tuo professore, e perché tu hai
sedici anni e io trentuno. In questo mese e poco più non
abbiamo fatto altro che fare sesso. È stato divertente, ma
non può durare. >> risponde Dave, deciso.
<<
Non ti sei fatto problemi quando abbiamo scopato sul tavolo della
cucina la prima volta e non ti sei fatto problemi neanche ieri sera,
sul mio letto, e poi nella vasca da bagno. >> dice lei,
infastidita.
<<
Dovresti frequentare quelli della tua età, Olive, o al
massimo quelli del college. Kurt, ad esempio. Kurt è
interessato a te e tu lo sai. Ti sbava dietro praticamente, ma tu te ne
freghi. >>
<<
Non sono attratta da lui, mi interessi solo tu, Dave. >>
Olive gioca con
i capelli di lui, e Dave allontana la sua mano.
<<
Per favore, Olive, cerca di capire. È stato bello,
è stato divertente, ma adesso è tutto finito.
>>
<<
Quindi è tutto qui? Così… tu da un
giorno all’altro metti la parola fine e basta?
>> domanda lei.
<<
Sì. Dà una possibilità a Kurt, lui
è davvero interessato a te. Potrai fare sesso con lui,
invece che con me. >>
<<
Ma lui è un ragazzino, mentre tu sei un uomo.
>>
<<
Appunto. >>
Olive sembra
rassegnata.
Dave la guarda
negli occhi e le accarezza una guancia, dicendole:
<<
Sei davvero bellissima, Olive, ma io non posso più stare con
te, o meglio, fare sesso con te, perché alla fine
l’unica cosa che facevamo era quella. >>
Olive non dice
niente e Dave, invece, continua il discorso dicendo:
<<
D’ora in avanti mi chiamerai solo professor Keaton o signor
Keaton, ma non più Dave o David. E, per favore, parla con
Kurt e prova a dargli una possibilità. È un
ragazzo carino, non capisco perché non dovrebbe
interessarti. >>
<<
D’accordo. >>
Olive va verso
la porta e la apre, ma si ferma quando Dave le chiede:
<<
Perché te ne vai? >>
Olive, senza
girarsi, gli risponde:
<<
Sono una tua alunna, non dovrei essere qui. >>
C’è
silenzio per pochi secondi, poi Dave dice:
<<
Allora, ciao. >>
<<
Ciao. >> lo saluta lei, freddamente.
Olive esce e
chiude la porta.
Poco dopo, Dave
apre la porta e la vede camminare a pochi metri.
<<
Olive! >>
Olive si volta e
lo guarda senza dire niente.
<<
Non voglio che torni a casa in autobus, lasci che ti accompagni.
>>
Olive gli
sorride e lui chiude la porta dietro di sé.
Una volta
davanti a casa Pope, Dave ferma la macchina.
<<
Ci vediamo a scuola, allora. >>
<<
Sì. >>
Olive si volta
verso di lui, ma lui guarda avanti.
<<
Ciao. >>
Dave finalmente
si volta e le dice semplicemente:
<<
Ciao. >>
Olive gli fa un
leggero sorriso, poi apre la portiera ed esce dalla macchina.
Lunedì,
prima di entrare in aula, Olive va da Kurt, che è davanti al
suo armadietto.
<<
Hey. >>
Kurt si volta e
le dice:
<<
Ciao. Come stai? >>
<<
Bene. Tu? >>
<<
Bene. Allora… come va con…? >>
domanda Kurt.
<<
Mi ha mollata sabato. Ma, come sai, non stavamo proprio insieme, era
solo sesso. >>
<<
Oh. Mi dispiace. >>
<<
Non ti dispiace, invece. So che stai saltano di gioia in
realtà. Ti va di vederci dopo la scuola? >>
<<
Sì. Dove? >>
<<
Troviamoci all’anfiteatro, okay? Appena finiscono le lezioni.
>>
<<
Okay. >>
Olive si
allontana e va verso il suo armadietto.
Appena ci
arriva, le ragazze arrivano tutte insieme e la salutano.
<<
Olive! Allora sei viva! >> esclama Melissa.
<<
Ciao, ragazze. >> dice lei, statica.
<<
Per tutto ieri non ti sei fatta viva. È successo qualcosa,
per caso? >> domanda Liz.
<<
Dave mi ha mollata. >>
<<
Perché? >> domanda Liz.
<<
Solite cose. Differenza d’età, professore e
alunna, sesso e basta. >>
<<
Ah. Mi dispiace. >> dice Liz.
<<
È meglio così, in fondo. Ho deciso di dare una
possibilità a Kurt. >> confessa Olive.
<<
Davvero? >> le chiede Lexi.
<<
Sì. Oggi pomeriggio, dopo la scuola, ci troviamo
all’anfiteatro. Gli parlerò e magari tra noi
potrebbe nascere qualcosa. >>
<<
Brava. Kurt è più giusto per te. >>
le dice Lux.
Olive fa un
sorriso.
Nel pomeriggio,
dopo le lezioni, Olive arriva per prima all’anfiteatro. Dopo
qualche minuto, arriva anche Kurt.
<<
Ciao. >> la saluta lui.
Olive si volta e
lo saluta, e lui si siede accanto a lei.
<<
Allora, perché hai voluto vedermi? >> domanda
lui, curioso.
<<
Sei ancora interessato a me, vero? >>
<<
S-sì. Perché? >>
<<
Sono libera adesso. Dave, David, il professor Keaton, chiamalo come ti
pare, mi ha mollata, quindi sono libera, libera come l’aria.
>> dice Olive, accavallando le gambe.
Kurt la guarda e
appoggia una mano sulla sua coscia.
<<
Baciami. >>
<<
Cosa? >>
<<
Baciami, avanti. >> gli ripete lei.
Kurt sposta la
mano dalla coscia alla guancia, si avvicina al suo viso e poi la bacia.
<<
Perché mi hai chiesto di baciarti? Non capisco.
>>
<<
Voglio darti una possibilità. >>
<<
Dici sul serio? >>
<<
Sì. Avanti, baciami. Perché ti sei fermato?
>>
<<
Ai suoi ordini. >> dice Kurt, prima di ribaciarla.
Mentre si
baciano, lei appoggia una mano sulle sue parti basse e comincia a
tastargliele. Pian piano sente l’erezione che aumenta e
inizia a baciarlo sul mento, sul collo e poi gli toglie la maglietta e
gli bacia il petto, dopo averla appoggiata per terra.
<<
Vuoi farlo qui? >>
<<
Hai in mente un altro posto? >>
<<
Andiamo in palestra, negli spogliatoi. >> risponde lui.
<<
Okay. >>
Kurt prende la
sua maglietta e se la infila, e insieme a Olive scende dai gradoni e si
dirigono verso la palestra. Entrano e puntano dritti verso gli
spogliatoi. Appena entrano, chiudono la porta e iniziano a baciarsi. Si
appoggiano contro il muro e lui le toglie il maglioncino e lo butta per
terra, e poi le toglie le mutande. Si china e le bacia le cosce e sale
e inizia a baciarle la pancia, poi il seno e poi il collo. Lei gli
ritoglie la maglia e la butta sopra il maglioncino. Dopo mette le gambe
intorno alla vita di Kurt, mentre lui continua a baciarla, e si stringe
a lui con le braccia.
<<
Muoviti e non perdere tempo. >> dice lei.
Kurt si abbassa
i jeans e i boxer insieme e la stringe a sé, e in un attimo
è dentro di lei.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 33 *** Mi piace il Lewis felice ***
33
Mi
piace il Lewis felice
È
domenica 14 ottobre e Lewis ha chiesto a Lexi di uscire nel tardo
pomeriggio. Così la va a prendere e raggiungono il
Mulholland Drive Stop, un punto di sosta sulle colline di Hollywood,
dove poter vedere la città dall’alto. Una volta
arrivati, Lewis parcheggia la macchina e scendono. Lexi guarda la vista
davanti a sé e dice:
<<
Wow. >>
<<
Ti piace? >>
Lexi si volta
verso Lewis e gli dice:
<<
Sì. >>
<<
Andiamo a vedere il panorama dai binocoli. >>
Lexi e Lewis
camminano per alcuni metri, fino ad arrivare a due binocoli. Dopo aver
guardato dal binocolo, Lexi chiede a Lewis:
<<
Perché mi hai chiesto di uscire? >>
<<
Avevo bisogno di distrarmi. >>
<<
Vieni, allora. >> dice Lexi.
Lexi gli prende
la mano e salgono i gradini. Arrivati in alto, Lexi nota la scritta di
Hollywood.
<<
Posso portarti più vicino alla scritta, se vuoi?
>> chiede lui.
<<
Certo che voglio. >>
<<
Andiamo, allora. >>
<<
Aspetta! >> esclama Lexi.
Lexi tira fuori
il suo cellulare dalla tasca e dice:
<<
Facciamoci una foto. >>
<<
Okay. >>
Si fanno alcune
foto e poi ritornano in macchina. Si recano all’Hollywood
Reservoir, il lago artificiale sulle colline di Hollywood.
<<
Ma dove siamo? Io non vedo nessuna scritta. >>
<<
Seguimi. >> le dice Lewis.
Lewis scende
dalla macchina, seguito da Lexi e poi, chiude la macchina. Lewis inizia
a camminare e Lexi lo segue.
<<
Dove stiamo andando, Lewis? >> chiede Lexi.
<<
Tu seguimi e non fare domande. >>
Pochi metri dopo
arrivano a una piccola parte di lago.
<<
Ma dove siamo? >>
<<
All’Hollywood Reservoir. >>
Lewis inizia a
togliersi la maglia e le scarpe e Lexi lo guarda confusa.
<<
Che stai facendo? >>
<<
Il bagno… nudo. Avanti, spogliati. >>
<<
Cosa? Ma non si può. >>
<<
L’ho già fatto una volta e non ci ha beccato
nessuno. Avanti, spogliati. >> le continua a dire lui.
<<
Con chi? Con chi eri? >>
<<
Mio fratello e il mio migliore amico. >> risponde lui,
senza far trapelare nessun sentimento.
Quando Lewis
rimane in boxer, guarda Lexi, che è ancora vestita.
<<
Dai, spogliati. Non ci vedrà nessuno e non verremo di certo
arrestati, non ti preoccupare. Oppure non hai il coraggio di farlo?
>>
<<
Io ho un sacco di coraggio. >>
Lexi inizia a
spogliarsi, fino a rimanere anche lei in intimo.
<<
Brava. E adesso anche la biancheria intima. >>
Lewis si toglie
il boxer e li getta sopra gli altri vestiti. Fa qualche passo e si
butta in acqua. Lexi lo guarda e quando lui viene su con la testa
dall’acqua, le dice:
<<
Avanti, togliti reggiseno e mutande e buttati! Ti sto aspettando Lexi!
>>
Lewis nuota
all’indietro ed è completamente rilassato. Quasi
non sembra lui. Lexi si toglie il reggiseno e le mutande e si butta in
acqua.
<<
Brava. Vedi che ce l’hai fatta? >>
<<
È fredda l’acqua. >>
<<
Adesso ti riscaldo io. >> le dice Lewis.
Lewis si
avvicina a Lexi e inizia a baciarla.
<<
Stai meglio adesso? >>
<<
Sì… un pochino meglio. >>
Lewis la spruzza
e iniziano a spruzzarsi l’acqua a vicenda.
Circa una decina
di minuti dopo, salgono dall’acqua e, mentre Lexi si strizza
i capelli, Lewis la guarda.
<<
Che c’è? >>
<<
Grazie. >>
<<
Per cosa? >>
<<
Per avermi fatto distrarre, mi ci voleva proprio. >>
Lexi smette di
strizzarsi i capelli e si avvicina a Lewis e gli dice:
<<
Ci sarò sempre, lo sai. >>
<<
Sì, lo so. >>
Lewis la tira a
sé e la bacia.
<<
Sai… mi piace il Lewis felice. Mi piace quando sei felice,
quando sei spensierato. >> gli confessa lei.
Lewis la bacia
di nuovo e un attimo dopo, lei lo tira giù e si sdraiano
sull’erba. Lewis inizia a baciarla un po’ ovunque,
dal mento fino all’inguine, alle cosce, poi risale. Si
baciano e lei gli sussurra:
<<
Ti prego, fammi quello che hai fatto l’altro giorno.
>>
Lewis, senza
dire niente, accarezza il suo corpo e mentre le infila un dito dentro,
la bacia sul collo, sul seno. Poco dopo, mentre fanno sesso lui le dice:
<<
Non mi lasciare okay? Promettimelo. >>
<<
Non ti lascerò, te lo prometto. >>
La domenica
successiva, Melissa partecipa al funerale della nonna paterna di Cindy,
e quindi madre di Bob, deceduta pochi giorni prima. Il funerale
sarà in una chiesa di Santa Monica, mentre la veglia funebre
sarà a casa Stephenson.
Mentre Melissa
è sul divano che sta consolando Cindy, una musica triste
suona nella casa e Melissa vede Niall passare per il corridoio, ma lui
non fa caso a lei.
<<
Mi porti al parco più tardi, Melissa? La nonna mi portava
tutte le domeniche, prima di cena. >> chiede Cindy, con
il visino triste.
<<
Certo, tesoro. >>
Melissa le
accarezza i capelli, mentre la piccola continua a piangere.
Poco dopo, Niall
nota Melissa con la piccola Cindy e le raggiunge.
<<
Hey. >>
Niall
dà un bacio sulla guancia a Melissa e lei gli dice:
<<
Ciao. Cosa ci fai qui? >>
<<
Ho suonato alcuni brani con la chitarra poco fa, non mi hai sentito?
>>
<<
No, sono sempre stata con Cindy. Non fa altro che piangere, poverina.
>>
Niall si rivolge
a Cindy e le dice:
<<
Hey, piccola. Io sono Niall, il ragazzo di Melissa. Sai che sei una
bellissima bambina? >>
<<
Ciao. >> lo saluta lei, timidamente.
<<
Come ti chiami, piccola? >>
<<
Cindy e ho dieci anni. >>
<<
Che bel nome che hai, Cindy. >>
<<
Grazie. Anche il tuo è bello. >>
Niall le fa un
sorriso e, rivolgendosi a Melissa, le chiede:
<<
Vieni un attimo? >>
<<
Tesoro, io vado un attimo con Niall. Vai dal nonno, dai.
>>
<<
Okay. >>
Cindy si alza e
raggiunge il nonno a pochi metri da loro, mentre Melissa si allontana
con Niall. Raggiungono la sua camera e lei chiude la porta.
<<
Quanti anni aveva la nonna di Cindy? >>
<<
Settanta, credo. L’ho conosciuta anch’io. Una
domenica è venuta a pranzo qui con suo marito. Era una bella
donna, sai. Aveva gli stessi occhi di Cindy. >>
<<
E com’è morta? >>
<<
Infarto. >>
<<
Ah, che brutta cosa. Mi dispiace. >>
Melissa e Niall
si siedono sul letto e parlano un po’.
Circa una decina
di minuti dopo, Melissa si alza dal letto e dice:
<<
Dai, torniamo di là. Cindy ha bisogno di me. È
così triste, poverina. >>
Niall la prende
per una mano e lei si ferma.
<<
Stiamo ancora un po’ qui da soli. >>
Niall si alza e
la bacia. Un attimo dopo la solleva e la mette sul mobile accanto al
letto. Si baciano e poi lei si toglie le mutande, gettandole per terra.
Niall la bacia sul collo e appoggia le mani sulle sue cosce, mentre
Melissa stringe le braccia intorno a lui.
<<
Vuoi davvero fare sesso qui? >> domanda lei.
<<
Sì, è da un secolo che non lo facciamo.
>>
<<
Ma se l’abbiamo fatto tre giorni fa. >>
<<
Per me è un secolo. >>
Niall continua a
baciarle il collo, poi la bacia sulle labbra, e intanto avvicina a
sé Melissa. Si tira giù i pantaloni e i boxer e
la tira ancora un po’ a sé, e in un attimo
è dentro di lei.
<<
Aggrappati a me. >> le dice.
Melissa si regge
a Niall, mentre lui inizia a spingere.
<<
O…ddio! >> esclama Melissa.
<<
Shh… fai piano. >>
Poco dopo,
qualcuno bussa alla porta e Melissa chiede:
<<
Chi è? >>
<<
Sono io, Cindy! Posso entrare? >>
Melissa,
sussurrando, dice:
<<
Oh, cazzo, Cindy! >>
Niall e Melissa
si staccano subito l’uno dall’altra, e lui si tira
su i boxer e i pantaloni.
<<
Entra pure, tesoro! >>
Mentre Cindy
apre la porta, Niall si accorge che le mutande di Melissa sono ancora
sul pavimento e le raccoglie subito, arrotolandosele nella mano.
<<
Cosa stavate facendo qui voi due? >> chiede la piccola
Cindy.
Melissa e Niall
si guardano e lei, dopo essersi voltata verso Cindy, dice:
<<
Ehm… niente. Andiamo di là, dai. >>
Cindy fa
dietrofront e va verso la porta e Melissa va per uscire, ma si ferma
quando Niall la tira a sé e infila la mano libera sotto il
vestito, appoggiandola sul suo sedere, e lei sussulta. Niall si
avvicina a lei e all’orecchio, le sussurra:
<<
Non dimentichi niente? >>
<<
Cazzo, le mutande! Dammele. >>
Niall le passa
le mutande e in un attimo se le infila.
<<
Possiamo andare ora. >>
Più
tardi, Melissa è in bagno e qualcuno bussa alla porta.
<<
Chi è? >>
<<
Sono io! Fammi entrare! >> dice Niall.
<<
Entra, entra! >>
Niall apre la
porta e la chiude dietro di sé, e va verso Melissa.
<<
Non puoi proprio stare senza di me, eh? >>
<<
No. >>
Niall le va
dietro e la cinge con le braccia.
<<
Che c’è? >> chiede lei.
Melissa e Niall
si guardano allo specchio e lui le risponde:
<<
Niente. È solo che… >>
Niall infila la
mano destra sotto il vestito e poi la infila dentro le mutande e poi
dentro di lei. Inizia a roteare il dito in senso orario e poi
antiorario e Melissa inizia subito a eccitarsi. Con l’altra
mano, invece, le tocca il seno e poi il viso e le infila un dito in
bocca, che lei inizia a succhiare mentre geme. Niall
all’orecchio le sussurra:
<<
Oggi non riesco proprio a fare a meno di te, Melissa. >>
Melissa fa un
urlo e lui continua a roteare il dito dentro di lei.
Poco dopo, Niall
toglie il dito e lei si volta per baciarlo. Mentre si baciano, la
solleva e la appoggia sul mobile del lavandino. Melissa si stacca da
lui e Niall le bacia il collo.
<<
Vuoi farlo un’altra volta? >> domanda lei.
<<
Sì. >>
Il giorno dopo,
a scuola, prima che inizi la prima ora e la professoressa arrivi,
Melissa decide di confessare alle ragazze cos’è
successo il giorno precedente.
<<
Ragazze, ieri c’era anche Niall al funerale della nonna di
Cindy. >>
<<
Niall? Che ci faceva lì? >> chiede Olive.
<<
Ha suonato la chitarra. Comunque, non è questo
l’importante, perché abbiamo fatto sesso ben due
volte. La prima, in camera mia, sul mobile accanto al letto, e la
seconda sul mobile del bagno. >> confessa Melissa.
Le ragazze
guardano Melissa con gli occhi spalancati.
<<
Cosa? >> domanda Olive.
<<
Dovevate vederlo ieri, mi era sempre appiccicato. Mi ha detto che non
può fare a meno di me. Temo che stia diventando
un’ossessione per lui. >>
<<
Beh, farlo due volte in poco tempo… >> dice
Liz.
<<
Neanche Lewis è così. Farlo sul prato, dopo aver
fatto il bagno nudi in un lago, è stato fantastico,
però non è così… ossessivo.
>> dice Lexi.
<<
Io e Ike l’abbiamo fatto solo una volta da quando stiamo
insieme. >> confessa Lux.
<<
Sandy ed Io neanche una, ma già lo sapete. >>
dice Liz.
<<
Kurt ed Io tutti i giorni praticamente. Non facciamo altro che fare
sesso. >> dice Olive.
<<
Ragazze, concentratevi su di me. Anzi, su Niall. Sta diventando un
ossessionato di sesso, mi sto preoccupando. >> esclama
Melissa.
<<
Scusa, ma perché ti lamenti tesoro? Se fate sesso,
è fantastico, no? Che c’è di meglio?
>> domanda Olive.
<<
Non mi lamento, mi preoccupo, è diverso. Sembra che lui sia
ossessionato da me, quindi mi vuole per fare sesso. Non può
fare a meno di me, me l’ha detto. >>
<<
Beh, allora parlargli, no? Fai in modo che non diventi veramente
ossessionato da te. >> le dice Lux.
<<
Ci proverò. >>
La professoressa
entra, e quando saluta, le ragazze smettono di parlare tra loro.
Al cambio
d’ora, Melissa va verso il suo armadietto insieme con un suo
compagno di classe e Niall li osserva da lontano, diventando molto
geloso. Quando lei è al suo armadietto, da sola, lui la
raggiunge e le chiede:
<<
Chi era quello con cui stavi parlando? >>
Melissa si volta
e dice:
<<
Ciao anche a te, Niall. È un mio compagno di classe.
>>
<<
Sei sicura? >>
<<
Sì, sono sicura. Ma perché me lo chiedi?
>>
<<
Divento molto geloso se ti vedo parlare con un ragazzo. Tu sei solo
mia, Melissa. >>
<<
Ah. >> dice lei, confusa e anche un po’
spaventata.
Melissa infila
la mano dentro l’armadietto per prendere un libro e intanto
Niall le accarezza i capelli, si avvicina a lei e le sfiora il collo
con il naso.
<<
Che stai facendo? >>
<<
Ho bisogno di fare sesso con te, Melissa. Ti prego. >>
Melissa prende
il libro, chiude l’armadietto, sbattendolo, si volta e gli
dice:
<<
Ma cosa dici Niall? Siamo a scuola, non possiamo fare sesso.
>>
<<
Sì che possiamo. Andiamo in bagno e facciamo una cosa
veloce. >>
Niall la prende
per un braccio e mentre si incamminano dice:
<<
Andiamo, sbrighiamoci. >>
<<
Niall, no! >>
Al primo bagno
che trova, apre la porta ed entrano. La bacia subito e le prende il
libro di mano e lo appoggia sul lavandino. Mentre le bacia il collo, le
abbassa la maglietta e la spallina del reggiseno e inizia a baciarle la
spalla.
<<
Niall, no! >> esclama Melissa.
Smette di
baciarla e, guardandola, le dice:
<<
Shhh. >>
Niall la prende
per mano e si chiudono dentro un gabinetto. Inizia a baciarle il collo
e lei dice:
<<
Lo capisci che siamo a scuola? Potrebbe entrare qualcuno da un momento
all’altro. >>
<<
Shh… Questo è il bagno dei ragazzi, non
entrerà nessuno. >>
<<
Perché, voi ragazzi non andate in bagno? >>
<<
Shh… >> continua lui.
Niall le bacia
l’altra parte del collo e poi le toglie la maglietta e inizia
a baciarle il seno. Melissa si sta lasciando andare, ma
all’improvviso allontana Niall da sé e gli dice:
<<
Smettila! Non faremo sesso in questo bagno! >>
Melissa
raccoglie la sua maglietta da terra, se la mette ed esce dal bagno.
Melissa si sta
rendendo conto che Niall sta diventando davvero ossessionato da lei,
non può fare davvero a meno di lei.
All’ora
di pranzo, tutti escono dalle aule e si dirigono verso la mensa.
Olive passa
prima dal suo armadietto e Kurt la raggiunge. È dietro di
lei e le sussurra:
<<
Sai che sei davvero sexy oggi? >>
Olive si volta e
gli dice:
<<
Pensavo di esserlo sempre. >>
<<
Oh, lo sei, ma oggi lo sei particolarmente. >>
Kurt la bacia e
le dà una pacca sul sedere. Pochi secondi dopo, Olive si
stacca da Kurt, lo prende per mano e iniziano ad incamminarsi. Entrano
in uno stanzino delle scope e iniziano subito a baciarsi, dopo aver
chiuso la porta. Olive si stacca da Kurt e gli toglie la maglietta, che
getta a terra, e inizia a baciargli il petto.
<<
Hai voglia di fare, eh? >>
Olive lo guarda
per un attimo e gli dice:
<<
Shh… >>
Riprende a
baciargli il petto, poi scende al ventre e gli abbassa jeans e boxer e
in seguito gli fa un pompino.
Quando lei si
alza, lui si tira su i boxer e i jeans e le dice:
<<
Non sperare di andartene così. Adesso tocca a me.
>>
<<
Fammi tutto quello che vuoi. >> dice lei.
<<
Proprio quello che volevo sentire. Girati. >> le ordina
lui.
Olive si volta e
lui le sposta i capelli da una parte e inizia a baciarle il collo. Poi
le toglie la felpa e la canottiera e inizia a baciarle la schiena. La
fa eccitare in una maniera esagerata e Kurt le dice:
<<
Shh… potrebbero sentirti. >>
<<
Non m’interessa. >>
Dopo aver tolto
le due dita, Olive si toglie le mutande, si volta e lo bacia. Sono
contro il muro e lui appoggia le mani contro di esso mentre la bacia.
Lei mette le gambe intorno alla sua vita e lui inizia a baciarle il
seno, poi si abbassa i jeans e i boxer e la stringe a sé e
in pochi secondi è dentro di lei.
<<
Piano. Ti sentiranno. >> le dice Kurt.
<<
Sono tutti a pranzo adesso. >>
Kurt la bacia,
mentre una mano è tra i suoi capelli.
Quando
raggiungono la sala mensa, Olive si siede con le ragazze, Spencer ed
Emma, e Kurt è seduto a pochi tavoli da lei. Si guardano e
si sorridono e lei si lecca le labbra per farlo eccitare.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 34 *** Una festa un po' movimentata ***
34
Una festa un po’ movimentata
È
arrivata la fine del mese e con essa anche Halloween. Le ragazze,
Sandy, Niall, Kurt, Ike e Lewis andranno a una festa al Lure Nightclub,
a Hollywood.
Prima di andare
al nightclub, le ragazze sono tutte a casa della famiglia Pope che si
stanno preparando. Sono in camera di Olive e intanto ascoltano la
musica. Mentre Olive sta mettendo il rossetto a Melissa, dice:
<<
Sapete ragazze, siamo davvero molto sexy. >>
<<
Immagino la faccia dei ragazzi quando ci vedranno. >>
dice Liz.
<<
Già. Immagino Kurt che ti vedrà vestita
così, Olive. >> dice Lux.
Olive finisce di
mettere il rossetto rosso sulle labbra di Melissa e lo chiude.
<<
La sua faccia sarà… >> dice Olive
aprendo la bocca e spalancando gli occhi, imitando quella che
sarà la reazione di Kurt alla vista di lei vestita da pavone
sexy.
Le ragazze
ridono tutte insieme e mentre Liz si mette le scarpe dorate, dice:
<<
Mi sento molto una principessa con queste scarpe. >>
<<
Tu sei una principessa, tesoro. >> le dice Lexi,
sorridendole.
Liz le sorride.
<<
Amo questo vestito, perché mi mette in risalto le tette. Non
sembrano più grandi? >> afferma Melissa.
Le ragazze danno
un’occhiata e Olive dice:
<<
Sì, sembrano più grandi. >>
<<
Già. Poi ci sono io che ho una seconda scarsa.
>> dice Liz, amareggiata.
<<
Non demoralizzarti, tesoro, non serve avere delle tette grandi per
essere sexy e belle. Tu sei bella con la tua seconda scarsa.
>> le dice Olive.
<<
Ma tu hai una quarta, è facile dirlo per te. >>
<<
Lo so, ma tu sei bellissima anche con una seconda, e lo saresti anche
con una prima, fidati. Non credo che Sandy abbia guardato le tue tette.
>>
<<
Beh, spero che almeno un po’ le abbia guardate.
>>
Le ragazze
ridono divertite e poi Olive dice:
<<
Fatemi mettere questa molletta e poi siamo pronte, direi.
>>
<<
Io sono pronta. >> esclama Liz.
<<
Anch’io. >> dice Lux.
<<
Sì, anch’io. >> dice anche Lexi.
<<
Io pure. >> conclude Melissa.
Mentre Olive si
mette questa molletta con tanto di piume che vanno
all’insù, appunto per il costume da pavone, si
guarda allo specchio e cerca di sistemarsela il meglio possibile.
Appena Olive si piega all’ingiù o fa qualche altro
movimento, le si vede il sedere da quanto è corta la gonna,
anche se più che una semplice gonna è quasi un
tutù.
Melissa si
avvicina a lei e le dà una pacca sul sedere. Olive fa un
sussulto, si volta e le fa la linguaccia.
<<
Ti si vede il sedere quasi completamente. >> le dice Liz.
<<
È proprio quello il bello. >> dice Olive.
<<
Hai il perizoma, vero? >> chiede Lexi.
<<
Sì, perizoma nero di pizzo. Dovreste averne almeno uno anche
voi, ragazze. >>
<<
Io non ho mai provato a indossarne uno. >> confessa Lux.
<<
Io sì, una volta, e non è poi così
scomodo. >> dice Melissa.
<<
Invece è scomodissimo. Sto filo in mezzo al culo,
dà un fastidio assurdo. >> dice invece Liz.
<<
È questione di abitudine, tesoro. Se lo porti per un
po’ poi, ti abitui, fidati. >> dice Olive.
<<
Sì, infatti non è così scomodo. Anche
se penso sia poco igienico, però è moolto sexy.
>> afferma Lexi.
<<
La settimana prossima andiamo a svaligiare i negozi d’intimo.
Vi devo dare qualche dritta, soprattutto a te, Liz. Hai delle mutande
che neanche mia madre si mette, a momenti. >>
<<
Non è vero. >>
Liz, facendo
finta di essere offesa, dà una pacca sul sedere di Olive.
Olive, massaggiandosi la natica dove ha ricevuto due pacche, esclama:
<<
Aia! Cos’avete contro il mio povero culo? >>
Le ragazze
ridono, tranne Olive, che continua a massaggiarsi la natica. Si
avvicinano a lei e tutte e quattro le massaggiano la natica.
<<
Smettetela! Solo Kurt può toccarmi il culo. >>
Le ragazze le
danno una pacca tutte e quattro insieme.
<<
Aia! Mi fate paura. >>
Olive si
allontana e va per spegnere l’iPod, ma si ferma quando parte
la canzone “oath” di Cher Lloyd. Si volta verso le
ragazze e dice loro:
<<
Avete mai sentito questa canzone? È bellissima e ha un
significato bellissimo. >>
<<
Sì, è ‘oath’. È
bellissima. >> dice Liz.
<<
Certo che l’ho sentita >> afferma Lexi.
<<
L’ho sentita anch’io. >> dice anche
Lux.
Melissa inizia a
cantarla e le ragazze le vanno dietro. Cantano insieme il ritornello:
<<
Wherever you go, just
always remember
That
you gotta a home for now and forever.
And
if you get low, just call me whenever
This
is my oath to you.
Wherever
you go just always remember
You're
never alone, we're birds of a feather
And
we'll never change, no matter the weather
This is my oath to you.
>>
<<
Io amo questa canzone. >> esclama Lexi.
<<
Potrebbe diventare la nostra canzone, non trovate? È
perfetta per noi. >> dice Liz.
<<
Sì. >> dice Lexi, sorridendo.
<<
Credo che sarebbe perfetta. >> dice Olive.
<<
Lo credo anch’io. >> dice Melissa, decisa.
<<
Concordo. Proclamo che ‘oath’ è
ufficialmente la nostra canzone. >> afferma Lux.
<<
Abbiamo una nostra canzone. Vi amo ragazze. >> confessa
Olive.
<<
Vi amo anch’io, ragazze. >> dice Liz.
<<
Anch’io. >> dice Lux.
<<
Io di più. >> confessa Lexi.
<<
No, io di più. Vi amo. Sul serio. >> conclude
Melissa.
<<
Venite qui. >> dice Olive.
Le ragazze si
abbracciano, in un bellissimo abbraccio di gruppo e dopo si fanno una
foto insieme. Olive dà un bacio a stampo a Liz, poi Lux,
Lexi e infine Melissa e le ragazze rimangono un po’ sorprese,
ma le sorridono comunque.
Quando scendono
al piano di sotto, incontrano Chad, vestito da cowboy. Chad le guarda
dalla testa ai piedi, soprattutto Olive.
<<
Oh… mio… Dio! Cazzo, Olive, sei una bomba!
>> esclama lui.
<<
Grazie, Chad, stai bene vestito così. Sono sicura che farai
colpo su Louise. >>
<<
Speriamo. A che ora uscite? >>
<<
Appena arriva Kurt. Tra circa dieci minuti. >>
<<
Anch’io, più o meno. >>
Le ragazze si
siedono sul divano, tranne Melissa che decide di suonare qualcosa al
piano, mentre aspettano Kurt.
Chad si siede
accanto ad Olive, sul divano, e la guarda.
<<
La vuoi finire di fissarmi? È alquanto fastidioso.
>>
Chad appoggia
una mano sulla sua coscia e le dice:
<<
Sei davvero fantastica vestita così. >>
<<
Lo so, me l’hai già detto. >>
<<
Ma non è un tantino corto il vestito? >>
<<
Meglio, deve esserlo. >>
<<
Già. >>
Chad adesso
fissa le tette di Olive e lei gli dice:
<<
Guarda altrove Chad. Sai che alle ragazze non piacciono i ragazzi
troppo… pervertiti? Forse ad alcune sì, ma non
credo a Louise. >>
<<
Chi è Louise? >> chiede Liz.
<<
La ragazza per cui ha una cotta Chad. È molto carina.
>>
<<
Capisco. >> dice Liz.
<<
Gli ha portato dei fiori, ma lei l’ha solo ringraziato e
basta. Almeno poteva dargli un bacio sulla guancia. È una
che se la tira. >> dice Olive, imitando una ragazzina con
la puzza sotto il naso.
<<
Capisco. >> dice Lexi.
<<
Meglio che cambi ragazza, allora. >> dice Lux.
<<
Ma lei mi piace molto, e da un anno. >> dice Chad,
amareggiato.
<<
Un anno?! È tantissimo. Se non si accorge di te, lasciala
perdere. Ci sono tantissime ragazze là fuori.
>> gli dice Liz.
<<
La stessa cosa che mi ha detto Olive. >>
I signori Pope
arrivano in sala ed Erin dice:
<<
Siete bellissime, ragazze. >>
Tutte si voltano
e Olive risponde:
<<
Grazie, Erin. >>
<<
Chad, a che ora arriva il padre di James? >> chiede la
signora Pope.
<<
Alle dieci. >>
<<
Ah, okay. >>
Suona il
campanello e il signor Pope va ad aprire. È Kurt.
<<
Olive, è Kurt! >> esclama il signor Pope.
Le ragazze si
alzano dal divano e Melissa dallo sgabello del piano e raggiungono
l’uscita. Quando Olive si è alzata, Chad ha
buttato l’occhio. Non poteva fare a meno di vedere il suo
sedere.
<<
Divertitevi! >> dice loro la signora Pope.
Olive si volta e
risponde:
<<
Lo faremo! Ciao! >>
Le ragazze
salutano i signori Pope e Chad, ed escono. Liz, Melissa, Lux e Lexi
salgono dietro, mentre Olive davanti con Kurt, al quale dà
un bacio.
<<
Ragazzi, datevi un contegno. Sono riuscita a vedere anche le vostre
lingue. >> dice loro Melissa.
<<
Sì, anch’io. >> dice Liz
<<
Anch’io. >> dice Lux.
<<
Pure io. >> dice anche Lexi.
<<
Scusate, ragazze. >> si scusa Kurt.
Kurt si volta
per guardare le ragazze e poi guarda Olive.
<<
Allora, da cosa siete vestite? >> chiede lui.
<<
Io da pavone, Liz da principessa, Melissa da marinaia, Lux da leone e
Lexi da Baby Doll, quella di Sucker Punch. >> risponde
Olive.
<<
Figo. >> dice Kurt.
<<
Tu, invece, sei… un gangster? >> domanda Olive.
<<
Sì. Sono figo vestito così, eh? >>
<<
Molto. >>
Olive lo bacia
di nuovo e di nuovo le ragazze vedono le loro lingue.
Arrivate al
nightclub, c’è già una marea di gente,
tutti mascherati ovviamente.
<<
Ci divertiremo un mondo stasera. Andiamo a ballare ragazze!
>> esclama Olive.
Le ragazze vanno
a ballare, mentre i ragazzi prendono due tavoli. Ballano per un
po’ e poi raggiungono i ragazzi e si siedono sui divanetti.
<<
Cos’avete ordinato? >> chiede Olive.
<<
Birra, vodka, gin e dei cocktail. >> risponde Kurt.
Olive prende in
mano un bicchiere e beve.
<<
Cos’è? >> chiede Liz.
<<
Vodka. Assaggia, è buona. >> le dice Olive.
Olive porge a
Liz il suo bicchiere e lei beve un sorso.
<<
Sì… non è male, dai. >>
Olive riprende
il bicchiere e beve tutto.
Tutti bevono
qualcosa, mescolando l’alcol e dopo una buona
mezz’ora vanno a ballare.
Dopo dieci
minuti, Kurt si allontana dalla pista e Sandy lo segue.
Olive e Liz
ballano vicine, mentre Melissa è accanto a Niall, Lux a Ike
e Lexi a Lewis.
Olive
è già mezza ubriaca e Liz ogni tanto la regge per
fare in modo che non cada.
<<
Sei ubriaca? >> le chiede Liz.
<<
Noo! >>
<<
Secondo me sì, invece. >>
Olive ride per
nessuna ragione e anche Liz ride, perché non sa che altro
fare.
Poco dopo si
allontana anche Ike, poi Niall e infine Lewis, lasciando le ragazze
sole sulla pista da ballo.
Appena i ragazzi
se ne sono andati, un gruppo di ragazzi si avvicina alle ragazze,
cercando di ballare con loro, toccandole anche. Olive si lascia toccare
le cosce, ma le altre ragazze allontanano i ragazzi.
<<
Olive! >> esclama Lexi.
Olive continua a
ballare con il ragazzo, che è appiccicato a lei.
<<
Hey, staccati dalla nostra amica! >> urla Lux.
<<
Subito! >> urla Melissa.
<<
Staccati! >> urla anche Liz.
<<
Allora? Staccati! >> urla ancora Lexi.
Il ragazzo
interviene dicendo:
<<
Sei proprio una bomba, bella. >>
Olive gli
sorride e le ragazze allora gli urlando contro di andarsene e lui
finalmente si allontana.
Olive viene via
dalla pista e le ragazze la seguono subito.
<<
Ti stava tastando Olive! >> le urla contro Liz.
Olive si volta,
mezza alterata e mezza ubriaca, e dice:
<<
E allora? Che problema c’è? >>
<<
Non lo conosci neanche! >> risponde Lexi.
<<
È un estraneo, Olive! >> risponde invece Lux.
<<
Stavamo solo ballando! >> si giustifica Olive.
<<
E ti stava anche toccando il culo! >> dice Liz.
<<
Non fare la santarellina, Liz! >> urla Olive.
Liz non sa cosa
risponde e Olive si volta e raggiunge i ragazzi ai tavoli. Arrivata,
prende per mano Kurt e lo porta via. Raggiungono il bagno delle donne e
appena entrano, lei lo bacia.
<<
Vuoi scopare qui? >> chiede lui.
<<
Sì. Avanti, togliti quella camicia. >>
Olive gli toglie
la camicia e poi si toglie il perizoma e lo infila nella tasca
posteriore dei jeans di Kurt mentre lo bacia. Kurt la allontana da
sé e le dice:
<<
Aspetta, aspetta, aspetta! Andiamo dentro un gabinetto, almeno.
>>
Olive lo tira
dentro uno dei gabinetti e, dopo aver chiuso la porta con la serratura,
lo bacia. Pochi secondi dopo, stanno facendo sesso ed entrano le
ragazze.
<<
Olive, sei qui dentro? >> chiede Liz.
Le ragazze
sentono ansimare e capiscono subito che Olive sta facendo sesso con
qualcuno dentro uno dei gabinetti.
<<
Stai scopando Olive? >> domanda invece Lexi.
Le ragazze si
chinano un po’ per vedere in quale dei gabinetti è
Olive e vedono le scarpe di Kurt con i jeans e i boxer abbassati.
<<
Scusaci per prima. >> dice Lux.
Olive continua
ad ansimare, ignorando la presenza delle ragazze. Kurt le sussurra
all’orecchio:
<<
La smettiamo, se vuoi? >>
<<
Continua. >>
Olive fa un urlo
di piacere e le ragazze decidono così di uscire dal bagno.
La aspettano
fuori dal bagno, e appena esce con Kurt, Melissa la ferma prendendola
per un braccio.
<<
Hey! Che ci fate qui fuori? Mi stavate aspettando? >>
<<
A dire la verità sì. Scusaci per prima.
>> dice Melissa.
<<
Sì, scusaci. È che quel tipo ti stava tastando e
ci dava parecchio fastidio. >> dice Liz.
<<
Non preoccupatevi, ragazze, è tutto a posto. Dai, torniamo
dagli altri. >>
Quando tornano
al tavolo, parlano bevono e poi tornano a ballare tutti insieme.
Verso
l’una passata, le ragazze stanno ballando da sole e sono
mezze ubriache, mentre i ragazzi sono al bar, appoggiati con le braccia
al bancone che chiacchierano e guardano le persone ballare.
Le ragazze
stanno ballando quasi appiccate l’una all’altra e
Olive e Melissa hanno anche un bicchiere di gin in una mano.
<<
Amo questa canzone! >> esclama Melissa.
<<
Anch’io! >> dice Olive.
<<
Vi voglio bene ragazze! >> salta su Liz.
<<
Anch’io. >> esclama Olive.
<<
Sì, anch’io. >> dice Lux.
<<
Anch’io, ragazze. >> dice anche Lexi.
<<
Anch’io. >> conclude
Melissa.
Olive
dà un bacio a stampo alle ragazze, una dopo
l’altra. Stavolta però, pochi secondi dopo,
Melissa la bacia veramente e Olive non la allontana da sé.
Liz, Lux e Lexi
guardano scioccate tutta la scena.
Appena Olive e
Melissa si staccano l’una dall’altra, anche Liz
bacia Olive, e dopo anche Lexi la bacia.
Lux le guarda
scioccata e si allontana dalla pista e le ragazze la seguono. Va dritta
verso il bagno delle donne e quando l’hanno raggiunto, chiede:
<<
Che stava succedendo sulla pista da ballo? Siete diventate lesbiche
tutto in una volta? >>
Olive appoggia
il bicchiere di gin sul lavandino e risponde dicendo:
<<
Non lo so, non so cosa sia successo, ma è successo.
>>
<<
Sì, esatto. >> dice Melissa.
Anche Melissa
appoggia il suo bicchiere di gin sul lavandino.
<<
Perché vi siete baciate? >> chiede Lux.
<<
Perché Olive ci ha baciate dopo che ci siamo dette di
volerci bene e allora Melissa dopo l’ha baciata, ma sul serio
però. Dopo Liz, e l’ho baciata anch’io.
Insomma, mi è venuto spontaneo, non so perché.
>> risponde Lexi.
<<
Io non sono lesbica, lo sapete benissimo. >> dice Olive.
<<
E se fossimo bisex? Abbiamo solo sedici anni in fondo, non si
può mai sapere. >> dice Lexi, confusa.
<<
Io vi ho baciate perché vi voglio un bene
dell’anima, non perché sono attratta da voi.
>> confessa Olive.
<<
Ma tu ci hai baciate, una ad una, e mi è venuto spontaneo
baciarti. >> le dice Melissa.
<<
Ma è strano, e non è ci mai successo prima
d’ora. >> dice Lux, ancora confusa.
<<
Già. Ma… >> dice Liz.
<<
Ma? >> chiede Lux.
Liz si volta
verso Olive e la guarda, e lei le fa cenno di no con la testa.
Melissa:“ma?”
Lexi:“ma?”
Lux:“Liz?”
Liz si volta
verso Lux e risponde:
<<
Ma io e Olive ci siamo già baciate. >>
Melissa, Lux e
Lexi, contemporaneamente, dicono:
<<
Cosa? >>
<<
In realtà Olive mi ha baciata. È successo per la
festa del mio compleanno. >> confessa Liz.
<<
E perché non ce l’avete detto? >>
domanda Melissa.
<<
Perché abbiamo preferito non dirvelo. È stata una
cosa così. >> risponde Olive.
<<
Sì, esatto. Eravamo in bagno, nel bagno del Tru, e stavamo
parlando dell’amore che Sandy ed io proviamo l’uno
per l’altra. Lei ha sempre paura che lui mi faccia soffrire
ed io l’ho rassicurata che non sarà
così. Lei mi ha detto che ama tutte noi ed io le ho detto
che anche quello vuol dire amare e insomma… alla
fine… mi ha baciata. È stato… strano,
proprio come prima. >> confessa Liz.
<<
Decisamente strano. >> continua Lux.
<<
Non c’è niente di male nel baciare le proprie
amiche, Lux. >> le dice Olive.
<<
Ma è… strano. >> continua Lux.
<<
No, non è strano. Guarda. >> dice Olive.
Olive
dà un bacio a Lux, ma lei si allontana subito.
<<
Olive! >>
<<
Non è strano. È una bella cosa baciare le proprie
migliori amiche, ma voi per me siete molto di più. Siete la
mia famiglia. >> confessa Olive.
<<
Per me vale lo stesso. >> dice Liz.
Olive sorride a
Liz e le porge la mano, che lei stringe.
<<
Anche per me. >> dice anche Lexi.
Liz prende la
mano di Lexi e lei le sorride.
<<
Anche per me. Vi voglio un bene dell’anima, e credo che non
ci servono i ragazzi per essere felici. Noi ci completiamo a vicenda,
in un modo meraviglioso. >> dice Melissa, sorridendo.
Le ragazze
sorridono a Lux e Melissa le prende una mano, e Lux sorride loro.
Olive porge la
mano libera con il palmo rivolto verso il basso alle ragazze e,
guardandole, dice loro:
<<
Una per tutte. >>
Le ragazze
mettono le loro mani, una per una, sopra quella di Olive, e insieme,
guardandosi, dicono:
<<
Tutte per una. >>
Se le stringono
e si guardano, e dopo lasciano le mani.
All’improvviso
entra Niall e dice:
<<
Ragazze! Siete qui! Cos’è successo prima, sulla
pista da ballo? >>
<<
Nniente, non preoccuparti, Niall. >> lo rassicura Melissa.
<<
Mi sembrava tutt’altro che niente, Melissa. Vi siete baciate,
vi ho visto. Anche Sandy, Ike, Kurt e Lewis vi hanno visto.
>>
<<
È stata una così… così, da
niente. >>
<<
Ma perché vi siete baciate? Non sarete mica lesbiche? Non
sei lesbica, vero, Melissa? >> chiede lui, preoccupato.
<<
Non lo siamo, Niall. Ci siamo baciate perché ci vogliamo
molto bene. Voi ragazzi non potete capire cosa vuol dire. Usciamo, dai.
>>
Le ragazze
escono dal bagno e Niall le segue.
<<
Melissa? >>
Niall la prende
per un braccio e lei si ferma.
<<
Andate voi! >> dice loro Melissa.
Le ragazze
continuano a camminare, e Melissa si volta verso Niall e gli chiede:
<<
Che c’è, Niall? >>
<<
È tutto a posto? >>
<<
Sì, è tutto a posto. >>
<<
Sei sicura di non essere lesbica? O bisex magari? >>
Melissa si
avvicina a Niall e lo guarda negli occhi. Si lecca le labbra e mette
una mano sul suo petto e lo spinge dentro il bagno. Lo porta fin dentro
uno dei gabinetti e chiude la porta con la serratura. Melissa lo bacia
e intanto gli slaccia i pantaloni. Niall la guarda e le sorride. Dopo
Melissa si toglie le mutande e successivamente lo spinge sopra la
tavoletta del water, gli va sopra e lo bacia. Melissa si sistema meglio
sopra di lui e inizia a spingere.
Mentre fanno
sesso, Niall la bacia e le tocca il seno.
Durante il resto
della serata, chiacchierano ai tavoli, bevono e parlano.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 35 *** Una confessione da fare - Parte I ***
35
Una
confessione da fare - Parte I
Verso le 10 di
mattina, Liz apre gli occhi e guarda l’ora sulla sua sveglia
sul comodino e decide di alzarsi. Dopo essere andata in bagno, scende
al piano di sotto, dove la casa sembra deserta. Arriva in cucina e sono
tutti lì: i signori Carr e anche Sandy, che sembra
più vivace dei suoi genitori. Sandy si volta quando la sente
arrivare e le dice:
<<
Buongiorno. >>
<<
Buongiorno, Liz. >> la saluta il signor Carr.
<<
Buongiorno, cara. >> la saluta anche la signora Carr.
Liz li guarda
uno per uno. Sembrano la famiglia perfetta. I genitori di Sandy si
amano ancora e lo manifestano più e più volte
davanti al figlio e a lei, e Sandy è la sua copia al
maschile. Vede molto della sua famiglia in quella dei Carr.
<<
Buongiorno. Siete già tutti alzati. C’era un
silenzio quando sono uscita dalla camera. >> dice Liz.
<<
Io mi sono svegliato mezz’ora fa. Stiamo già
iniziando a preparare per il pranzo. >> risponde Sandy.
<<
State già facendo il tacchino? >> domanda lei.
<<
Sì, mamma ha iniziato da poco. >>
<<
Allora faccio colazione in fretta così vi aiuto. Ho sempre
voluto imparare a fare il tacchino. >> confessa
Liz.
<<
Ti conviene mangiare poco perché dopo ci sarà
molto da mangiare. Non ci sei abituata, quindi mangia poco, anzi, forse
è meglio se bevi e basta. >> dice la signora
Carr.
<<
Wow. Allora bevo solo un po’ di succo d’arancia e
poi vado a lavarmi denti e a rifare il letto, e sono di nuovo qui.
>>
<<
Ti aspettiamo. >> dice la signora Carr.
Dopo aver bevuto
due bicchieri di succo d’arancia, Liz sale al piano di sopra
e va subito nel suo bagno. Sandy entra senza bussare e lei si spaventa.
Sputa il dentifricio che ha in bocca, mentre si sta lavando i denti, e
gli dice:
<<
Sandy! Mi è fatto paura. Perché sei salito?
>>
<<
Perché non ti ho dato il bacio del buongiorno.
>> risponde lui.
Sandy si
avvicina a lei, ma Liz lo blocca e gli dice:
<<
Aspetta. >>
<<
Che c’è? >>
<<
Non ti hanno seguito i tuoi, vero? Non è che
all’improvviso sbucano dalla porta? >>
<<
Non preoccuparti, tesoro. Sono giù che stanno cucinando, non
sbucheranno dalla porta. >>
<<
Sicuro? >>
<<
Sicuro. Tanto stasera glielo diremo e sapranno tutto finalmente.
>>
<<
Sì. Non so come abbiamo fatto per questi tre mesi a
tenerglielo nascosto. >>
<<
Non lo so neanch’io, ma siamo stati bravi. >>
<<
Già. >>
Sandy la bacia e
poi esce dal bagno.
Un quarto
d’ora dopo, Liz è in cucina e inizia ad aiutare
con la preparazione per il pranzo.
Per il pranzo
arriveranno i genitori di Abe e anche quelli di Amanda e il fratello di
Amanda con sua moglie.
Liz è
un po’ agitata perché incontrerà la
famiglia di Sandy al completo. Già è difficile
stare tutti i giorni a contatto con i genitori di Sandy, ma avere a che
fare con la famiglia al completo sarà dura.
Un po’
prima delle tredici, ora in cui arriveranno tutti i parenti, Liz
è in camera sua che si sta finendo di preparare. Sandy bussa
alla porta e lui entra. Si avvicina a lei e le dà un bacio
sulla guancia.
<<
Sei pronta? >> le chiede lui.
<<
Psicologicamente o pronta nel senso di vestita? >>
<<
Entrambe le cose. >>
<<
Vestita sì, mi devo solo mettere le scarpe, ma
psicologicamente non lo so. Incontrerò tutta la tua
famiglia. >>
<<
Lo so, non ti devi preoccupare di niente, tesoro. E poi… sei
bellissima. >> le dice lui, sorridendole.
Liz gli sorride
e lui la bacia sulla guancia.
<<
Grazie. >>
A tavola, mentre
mangiano il classico tacchino, la nonna paterna di Sandy si rivolge a
Liz e le chiede:
<<
Così tu sei di Parigi, Liz? >>
<<
Sì, ma mio padre è inglese. >>
Kitty, la nonna
paterna di Sandy, le dice:
<<
Io ho vissuto un paio d’anni a Parigi, quando ero giovane. So
parlare un po’ francese. >>
<<
Davvero? >>
<<
Sì. >>
Kitty dice
qualcosa in francese a Liz e lei le risponde. Fanno un breve discorso
in francese e Sandy le guarda meravigliato. Non l’aveva mai
sentita parlare in francese ed è ancora più
bella. Liz lo guarda e gli fa un leggero sorriso, che lui ricambia
subito.
Il pranzo
è andato bene, ma adesso la cosa che preoccupa davvero Liz
è la cena. Finalmente lei e Sandy diranno ai signori Carr
che stanno insieme. Insieme si sono già preparati un
discorso, ma lei ha comunque timore che i genitori di Sandy non
accettino la loro storia.
Durante la cena,
la signora Carr si rivolge a Liz e le chiede:
<<
Allora ti sei trovata bene oggi a pranzo, Liz? >>
<<
Oh sì, moltissimo. È stato bellissimo il piccolo
discorso che abbiamo fatto in francese io e la nonna di Sandy.
>>
<<
L’ho notato che ti sei divertita, mi fa piacere. Ma tu sei
una ragazza così a posto che andresti d’accordo
con tutti. >> le dice la signora Carr.
Liz le sorride e
arrossisce un po’, e poi guarda Sandy.
<<
Sì, è stato davvero bello vederti parlare in
francese con mia nonna. Non ti avevo mai sentito parlare in francese.
>>
<<
sì, è vero, non è mai capitata
l’occasione. >>
<<
Già. >>
Ci sono pochi
secondi di silenzio e poi Sandy prende la mano di Liz da sotto il
tavolo e si volta verso di lei. Si guardano per un po’ e poi
si voltano verso Amanda e Abe, e Sandy dice loro:
<<
Mamma, papà… avrei bisogno di dirvi una cosa.
>>
<<
Che c’è, tesoro? >> chiede la
signora Carr.
<<
Dicci pure. >> dice il signor Carr.
Sandy fa un
respiro e, dopo aver guardato Liz per un secondo, si volta di nuovo
verso i genitori e dice loro:
<<
Mamma… papà…. Io e Liz stiamo insieme.
So che forse vi sembrerà strano, anche perché lei
rimarrà qui solo per un anno, ma… stiamo insieme.
>>
Amanda e Abe
all’inizio non dicono niente, ma poi la signora Carr dice:
<<
Wow. Tu e Liz? Beh… fate decisamente una bella coppia, non
c’è dubbio. >>
<<
Ma? >> dice Sandy.
<<
Ma cosa? >> chiede la signora Carr.
<<
C’è sempre un ma di solito. >>
<<
Stavolta non c’è. State davvero bene insieme, e
Liz mi piace molto come persona. Mi ricorda un po’ me quando
avevo la vostra età. Da quanto state insieme?
>> risponde la signora Carr.
<<
Tre mesi dopodomani. >>
<<
Ah. E come mai avete aspettato così tanto per dircelo?
>> domanda la signora Carr.
<<
Perché all’inizio abbiamo preferito non farlo,
perché non sapevamo come l’avreste presa. Ma la
nostra storia è stata seria fin da subito. Lo sapete che io
faccio le cose per bene. >>
<<
Sì, lo sappiamo. >>
<<
Papà, tu non dici niente? >> chiede Sandy,
preoccupato.
<<
Siete bellissimi insieme, Sandy. Solo che… è
strano che tu abbia scelto proprio Liz. Ci sono così tante
ragazze a scuola da te. Liz se ne andrà via a giugno e come
farete dopo? >> risponde il signor Carr.
<<
So che ci sono tante ragazze a scuola ma Liz è particolare,
è speciale. Ed è strano avere la mia ragazza
sotto il mio stesso tetto, ma per me è davvero importante ed
io lo sono per lei. Ci vogliamo davvero molto bene. Per il futuro
ancora non sappiamo cosa fare, ma siamo solo a novembre,
c’è tempo per decidere. >>
<<
Beh, sì, in effetti, Liz è una ragazza speciale,
e capisco perché per te è così
importante. Per questo motivo per me era ed è ancora molto
importante tua madre. >> dice il signor Carr, porgendo
una mano a sua moglie e sorridendole. Lei gliela stringe e si danno un
bacio.
<<
Quindi a voi sta bene? >>
<<
Sì. >>
<<
Sì. >>
<<
Grazie al cielo. >> dice Sandy.
Per tutto il
tempo Sandy e Liz si sono tenuti per mano sotto il tavolo, ma adesso
lui solleva il braccio e lo appoggia sul tavolo e la guarda.
<<
Sono davvero contenta che ci appoggiate. >>
I signori Carr
sorridono a Liz e lei sorride loro, e poi guarda Sandy.
Finalmente Liz e
Sandy si sono tolti quel peso di dosso e possono tranquillamente stare
insieme anche in casa, in presenza dei signori Carr.
Il giorno dopo,
venerdì 23 novembre, chiamato Black Friday, cioè
il giorno in cui si dà inizio allo shopping natalizio, le
ragazze passeranno tutto il giorno insieme, anche con Spencer ed Emma.
Hanno persino pianificato la giornata dalla mattina alla sera.
Alla mattina
alle dodici si troveranno davanti all’entrata del Santa
Monica Place, poi faranno shopping lì alla Third Street
Promenade e pranzeranno sempre lì.
Nel pomeriggio
faranno ancora shopping e poi nel tardo pomeriggio torneranno a casa e
per cena andranno tutte a casa della famiglia Hammond, dove faranno un
pigiama party.
Fanno dello
shopping sfegatato per tutto il giorno e verso le 19:30, vanno tutte a
casa Hammond. Dormiranno nella piccola palestra al piano di sotto, nei
sacchi a pelo.
Per la maggior
parte del tempo rimangono in camera di Lux, che è quella
più grande, ad ascoltare musica e a parlare, poi, quando i
signori Hammond vanno a letto, verso mezzanotte, si spostano nella
palestra, portandosi dietro il computer. Fanno partire il nuovo album
dei 1D “Take me home”.
<<
Questo album è qualcosa di meraviglioso. Io amo
‘last first kiss’. >> dice Emma.
<<
Io ancora non ho una preferita. >> ammette Spencer.
<<
Neanch’io. >> dice Liz.
<<
A me piace particolarmente ‘they don’t know abous
us’. >> confessa invece Melissa.
<<
A me ‘I would’. >> dice invece Lux.
<<
A me ‘kiss you’. >> dice Lexi.
<<
Io ancora non saprei. Forse… ‘rock me’.
>> dice Olive.
<<
E te pareva. >> dice Melissa, ridacchiando.
Tutte ridono e
Olive raggiunge il piccolo tappeto elastico che è a poco
più di un metro da lei e inizia a saltare.
<<
Io sono Olive Fowles, sapete come sono fatta. >>
Tutte le
sorridono mentre lei continua a saltare e a muoversi a ritmo di
‘live while we’re young’. Balla e agita
la testa, con i capelli che vanno a sinistra e poi a destra.
Così anche le ragazze si mettono a ballare e a cantare.
Quando,
più tardi, parte “rock me”, le ragazze
si scatenano.
Alla canzone
“she’s not afraid”, Melissa fa
un’affermazione riguardo alla canzone.
<<
Non trovate che questa canzone parli di Olive?
Cioè… è come se si fossero basati su
di lei. >>
<<
Sai che hai ragione. È vero, sembra che parli di te, Olive.
>> le dice Lexi.
Olive ascolta
attentamente le parole della canzone e, in effetti, si riconosce in
quelle parole.
<<
Sì… >> dice lei.
<<
Sì, hai proprio ragione Melissa. >> dice Liz.
<<
Già. >> dice Lux.
<<
Hai paura d’innamorarti Olive? >> chiede Emma.
<<
Sì, infatti. >> afferma Spencer.
<<
Beh… diciamo che l’amore non fa per me.
>> risponde Olive.
<<
E allora perché fai sesso con Kurt? >> domanda
Emma.
<<
Noi facciamo solo sesso, non c’è amore.
>>
<<
Ah. >>
<<
Olive e l’amore… non vanno proprio
d’accordo. >> interviene Melissa.
<<
Ah. Quindi tu non ti sei mai innamorata? >> chiede
Spencer.
<<
Mai. >>
<<
Beh, neanch’io ed Emma, ma abbiamo tutto il tempo del mondo.
>> dice Spencer.
<<
Sì. >>
<<
Ma non c’è mai stato neanche un ragazzo che ti
abbia fatto perdere la testa? Neanche uno? >> domanda
Emma.
<<
Neanche uno. >> risponde Olive.
<<
Beh… forse Mathieu è l’unico. Forse.
>> dice Melissa.
<<
No. >> dice Olive, decisa.
<<
Chi è Mathieu? Il tuo ex? >> chiede Spencer.
<<
Più o meno. Lui è cotto di me da anni e
finalmente abbiamo scopato, anche se fino a poco tempo prima io non ne
volevo mezza di lui. >>
<<
Ah. E com’è questo Mathieu? Descrivicelo.
>> dice Spencer.
Olive glielo
descrive ed Emma e Spencer le chiedono se ha una foto sul suo cellulare
e lei gliela mostra.
<<
Beh, è carino. Quanti anni ha? >> chiede Emma.
<<
La mia età. >>
<<
Sì, è davvero carino. >> dice
Spencer.
<<
Le ragazze pensano che lui sia innamorato di me. >> dice
Olive.
<<
Beh, se è così, sei fortunata. >>
le dice Emma.
Olive sorride a
Spencer poi continuano a chiacchierare e ad ascoltare la musica.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 36 *** Vorrei solo un po' di pace ***
36
Vorrei
solo un po' di pace
Sono passate due
settimane e dicembre è arrivato. Alle ragazze sembra
incredibile che sia così caldo in pieno inverno. La massima
a Los Angeles è di circa venti gradi in inverno e si sta
benissimo.
Per il suo
quindicesimo compleanno Emma, l’amica di Spencer, ha
organizzato una festa in casa sua.
Durante la
festa, le ragazze stanno parlando con un bicchiere in mano, quei
classici bicchieri di plastica rossi o blu, con dentro del punch. Liz
guarda le persone ballare a pochi metri da lei ed è persa
nei suoi pensieri, mentre le ragazze chiacchierano.
<<
Liz? >> la chiama Olive.
Le ragazze la
chiamano varie volte, ma lei sembra sorda. Olive agita il braccio
davanti al viso di Liz e finalmente lei ritorna in sé.
<<
Che c’è? >>
<<
Stai bene? >> le chiede Olive.
<<
Sì, sto bene. >>
<<
Sicura? Sembravi… distratta, molto distratta.
>> le dice Lexi.
<<
Sto bene, ragazze. >>
<<
Non è che è successo qualcosa e non vuoi dircelo?
>> chiede Lux.
<<
È tutto okay, ve lo giuro. >>
<<
Cosa ti preoccupa Liz? Avanti, diccelo. Sai che a noi non sfugge
niente. >> dice Melissa.
<<
A parte il bacio tra me e Olive. >> dice Liz.
<<
Quello era impossibile da sapere o intuire, visto che vi siete baciate
in bagno e noi non eravamo lì. >>
<<
Già. Comunque, sto bene.”
<<
Smettila. Sputa il rospo, avanti. >> la incita Olive.
Liz guarda le
persone e intanto dice:
<<
Ho paura ragazze, ho paura. >>
<<
Di cosa? >> le chiede Olive.
Liz si volta
verso le ragazze e dice loro:
<<
Ho paura di fare l’amore con Sandy. Lui vuole fare
l’amore con me, ma io ho paura. >>
<<
Ma perché hai così paura? È una cosa
naturale, Liz, fa parte della vita. >> le dice Melissa.
<<
Lo so, ma io ho paura. Ho paura di sentire male, ho paura di rimanere
delusa. Ho paura. >>
<<
È solo soggezione, tesoro. Il male è soggettivo e
poi è normale sentire dolore. E poi noi siamo donne,
soffriamo per natura, lo sai. >> le dice Olive.
<<
Sì, è vero. Le mestruazioni, la prima volta, le
contrazioni durante il parto, il parto. Siamo destinate a soffrire
più degli uomini. >> le dice Lexi.
<<
Già, triste verità. >> afferma Lux.
<<
Voi avete sentito male? >> chiede Liz.
<<
Io sì, abbastanza. >> risponde Lux.
<<
Anch’io, ma ne vale la pena, perché poi proverai
piacere. Non la prima volta, ma dopo quella sì.
>> le risponde Lexi.
<<
Sì, anch’io. Io ho anche sanguinato la prima
volta. >> confessa Melissa.
<<
Oddio, sanguinato. >> esclama Liz, ancora più
preoccupata.
<<
Melissa, così fai peggio, però. Non essere in
ansia, Liz. Tu pensa a stare a tuo agio, il più possibile a
tuo agio, e se senti male, beh… pazienza. È tutto
normale. >> la rassicura Olive.
<<
Tu hai sentito male Olive? >>
<<
Sì, ho sentito male, Liz. >> risponde Olive,
vaga.
<<
Prima o poi ci dirai quando l’hai fatto per la prima volta?
>>
<<
Non lo so. >> risponde Olive, con
un’espressione indecifrabile sul viso.
<<
Comunque io vorrei farlo con Sandy, davvero vorrei farlo, e sarebbe
anche successo se io non l’avessi fermato. >>
<<
Quando? >> chiede Olive.
<<
Per il nostro mesiversario, il ventiquattro del mese scorso.
>>
<<
E dov’eravate? >> domanda Melissa.
<<
In camera mia. >>
<<
Avanti, raccontaci di più. >> la sprona Lux.
<<
Beh… i genitori di Sandy sono usciti per cena, verso le
sette, ed io mi sono andata a fare la doccia, dopo lui è
venuto in camera mia. Mentre mi vestivo nella stanza-armadio, lui mi
parlava da seduto sul letto. Quando ero pronta, lui mi ha raggiunto e
ci siamo baciati. Abbiamo raggiunto il letto e lui ha iniziato a
baciarmi il collo, il viso, le braccia e le mani, ma io dopo un
po’ l’ho fermato. Gli ho detto che avevo paura e
che volevo farlo con lui, ma che ancora non mi sentivo pronta.
>>
<<
E lui cos’ha detto? >> chiede Olive.
<<
Ha capito, ha capito come mi sentivo e mi ha detto che
l’avremmo fatto solo quando mi sarei sentita pronta.
>>
<<
Che dolce. >> dice Melissa.
<<
Dolcissimo. >> dice invece Lux.
<<
Già, davvero dolce. >> aggiunge Lexi.
<<
Beh, è stato… carino e gentile. >>
dice infine Olive.
<<
Sì, lo è stato. >>
Le ragazze
cambiano argomento e guardano le persone ballare. Lux si guarda intorno
e nota Ike che sta parlando con Spencer ed Emma e subito chiede:
<<
Perché Ike sta parlando con Spencer ed Emma? Guardate come
le guarda. >>
<<
Dove sono? >> domanda Melissa.
Lux indica a
Melissa dove si trovano Ike, Spencer ed Emma, e lei dice:
<<
Stanno solo parlando Lux. >>
<<
Sì, ma non mi piace come lui le guarda e come loro guardano
lui. Non mi piace affatto come si guardano. >>
<<
Dai, rilassati, Lux. >> le dice Melissa.
<<
No, non mi rilasso. >> dice Lux, decisa, prima di partire
spedita verso Ike, Spencer ed Emma.
Quando arriva da
loro, inizia quasi a urlare, sia perché
c’è la musica alta e sia perché
è abbastanza irritata.
<<
Che ci fai qui Ike? Perché stai parlando con loro?
>>
Ike si volta
verso Lux e anche Spencer ed Emma si voltano verso di lei, e la
guardano un po’ confuse.
<<
Che c’è, Lux? Sto solo parlando con Spencer ed
Emma. Cos’hai? >> le domanda Ike, un
po’ confuso.
<<
Ci stai provando con loro, Ike? Noi due stiamo insieme, siamo una
coppia. >>
<<
No, non ci sto provando con loro, Lux. Stiamo solo parlando, te
l’ho detto. Siamo a una festa, è normale.
>>
<<
Non mi piace il modo in cui le guardavi e il modo in cui loro
guardavano te. >>
Lux guarda
Spencer e le chiede:
<<
Spencer, cosa fai? Ci stai provando con il mio ragazzo? >>
<<
Cosa? No! Perché dovrei provarci con il tuo ragazzo? Siamo
amiche, viviamo insieme, non lo farei mai. Io non sono quel tipo di
ragazza, lo sai. >> le risponde Spencer molto confusa.
Lux prende per
un braccio Ike e si allontanano, arrivando in giardino, dove
c’è più tranquillità.
<<
Che cos’hai, Lux? Perché ti comporti
così? >> le domanda Ike.
<<
Ci stavi provando con loro, lo so. O comunque loro con te,
l’ho capito. Bastava guardarvi. >>
<<
Ma cosa stai dicendo? Io non ci stavo provando proprio con nessuno. Mi
piaci solo tu, Lux, e lo sai benissimo. Non ti tradirei mai.
Perché lo pensi? >>
<<
Sono gelosa, Ike, sono molto gelosa. Quando ti vedo parlare con una
ragazza divento molto gelosa. Io sono fragile, Ike, lo sai.
>> si giustifica Lux.
<<
Non devi esserlo, Lux, io non ho occhi che per te. >>
Ike la guarda e
le accarezza i capelli.
<<
Scusami, sono così stupida. Divento pazza quando ti vedo con
un’altra ragazza. Sono solo paranoica, scusami.
>>
<<
Non ti preoccupare. Dai, torniamo dentro. >>
Ike la bacia e
dopo ritornano dentro la casa.
Intanto, al
piano di sopra, Olive e Kurt sono in camera di Emma che si stanno
baciando. Kurt si stacca da Olive e va a chiudere la porta. Quando
ritorna da lei, la bacia e la solleva, mettendola sul letto. Si
staccando l’uno dall’altra e si tolgono la maglia a
vicenda e anche le scarpe. Kurt la bacia e poi le bacia il collo e il
seno, e intanto lei si toglie il reggiseno.
<<
Fammi togliere questi pantaloni. >> dice lei.
Olive si toglie
in pantaloni in fretta e furia e si sdraia, tirandolo a sé,
e Kurt le toglie subito il perizoma ed inizia a baciarle il corpo, fino
a giungere al pube. Mentre la bacia un po’ ovunque, le dice:
<<
Credo che tu sia la ragazza più bella che io abbia mai
visto, Olive. >>
Olive si tira su
e gli slaccia i jeans e lui se li sfila, togliendosi anche i boxer. Lei
gli bacia il petto e, mentre lo bacia sul collo e in bocca, lo
masturba. Prima di venire, lui la ferma e lei lo spinge sul letto e gli
va sopra.
Non molto dopo,
all’improvviso qualcuno apre la porta e rimane scioccato.
Olive si sposta da sopra Kurt e lui cerca di coprirsi con le mani. Emma
è rimasta letteralmente a bocca aperta e non riesce a
parlare. Olive raccoglie i suoi vestiti e se li infila subito. Emma si
volta e ancora non riesce a parlare.
<<
Potevi bussare Emma. >> le dice Olive.
<<
Questa è camera mia. >> le risponde lei.
<<
Lo immaginavo. >>
<<
Posso girarmi o vi state ancora vestendo? >> chiede lei.
<<
Puoi girarti. >>
Emma si volta e
l’imbarazzo non è comunque andato via.
<<
Scusaci. >> si scusa Olive.
<<
Chiudete a chiave la prossima volta. >> dice loro Emma.
<<
Lo faremo. >> dice Olive.
Olive e Kurt
escono dalla camera ed Emma è ancora scioccata. Attraversano
il corridoio e Olive si ferma e chiede a Kurt:
<<
Dov’è il mio perizoma? >>
Kurt si ferma e
si volta verso di lei e le sorride maliziosamente. Dà un
colpetto sui pantaloni, dove c’è il pene, e le
dice:
<<
Al sicuro. >>
<<
Ridammelo, avanti. >>
<<
Puoi stare senza, tesoro. >>
Olive si
avvicina a lui e infila una mano dentro i suoi jeans e poi dentro i
boxer, ma non trova niente, così toglie la mano.
<<
Dov’è? >> chiede lei.
<<
Io non ce l’ho. >>
<<
Avanti, dammelo Kurt. >>
<<
Ti ho detto che io non ce l’ho. >>
<<
E allora dov’è? >>
<<
L’ho nascosto. >>
<<
Dove? >>
<<
In camera di Emma. >>
<<
Quanto puoi essere scemo? >>
Olive ritorna
verso la camera di Emma ed entra, in cerca del suo perizoma. Emma ha in
mano il suo perizoma e le chiede:
<<
Cercavi questo? >>
<<
Sì. Kurt è un idiota. >>
Olive prende il
perizoma e chiude la porta. Mentre si toglie le scarpe e poi i
pantaloni, per rimettersi il perizoma, Emma la guarda e le dice:
<<
È stato abbastanza… scioccante, direi. Non mi
aspettavo di trovare qualcuno. >>
Olive la guarda
e le risponde:
<<
Mi dispiace. Noi abbiamo solo agito, senza pensare che qualcuno sarebbe
potuto entrare, anche perché questa è camera tua.
>>
<<
Non mi è mai capitato di beccare qualcuno mentre faceva
sesso. Però è stato anche abbastanza divertente.
>>
Olive ride e
dice:
<<
Immagino. Scusa ancora. >>
<<
Non è la fine del mondo, in fondo. Però devo dire
che… Kurt… >> dice Emma, con un
sorriso malizioso.
Olive ride ed
Emma ride con lei.
<<
Sei una pervertita, Emma. >>
Emma sorride a
Olive e le dice:
<<
È messo bene. >>
<<
Emma! >> esclama Olive, sorridendo.
<<
Scherzi a parte, adesso credo che dovrò cambiare la coperta.
>>
<<
Sì, forse è meglio. >>
Poco dopo, Olive
ed Emma scendono al piano di sotto e quest’ultima racconta
subito a Spencer cos’è successo.
Più
tardi, mentre le ragazze stanno ballando, vedono Lewis arrivare e Lexi
lo raggiunge subito.
<<
Lewis! >>
Lewis o fa finte
di non sentire oppure la ignora, perché continua a
camminare. Così Lexi corre per raggiungerlo e lo prende per
un braccio e lui si volta.
<<
Hey. Come mai sei arrivato solo adesso? >> gli chiede lei.
<<
Ho avuto dei problemi. >>
<<
Cioè? >>
<<
Sono qui, è questo l’importante. >>
Lewis fa
dietrofront e Lexi lo segue. Va in giardino, ma lei lo segue,
così rientra nella casa e sale le scale. Nel corridoio del
piano di sopra, Lexi gli chiede:
<<
Lewis, che cos’hai? >>
<<
Lasciami solo Lexi. >>
Lewis entra
dentro una delle stanze e Lexi lo segue.
<<
Parlami Lewis! Io ci sono. >> gli dice Lexi.
Lewis si siede
sul letto e dice:
<<
Non sarei dovuto venire, Lexi. >>
<<
Perché? È successo qualcosa? >>
Lexi si siede
accanto a lui e lo guarda preoccupata.
<<
Sì, è successo qualcosa. Mia madre si
è ubriacata ed io le ho urlato in faccia che deve smetterla
di bere, perché la nostra famiglia è
già orrenda così com’è. Dopo
una litigata lunghissima… io le ho dato uno schiaffo.
È stato bruttissimo, Lexi, è stato davvero
bruttissimo. >> dice Lewis, iniziando a piangere e
così Lexi lo abbraccia e gli fa qualche carezza.
<<
Credo che mio padre abbia un’altra. Non è quasi
mai a casa. >> confessa lui.
<<
Ne sei sicuro? >>
<<
Sì. La mia famiglia si sta distruggendo, anzi, credo che si
sia già distrutta dalla morte di mio fratello.
>>
Lexi gli fa
qualche carezza e gli accarezza i capelli.
<<
Tutto si sistemerà, Lewis, vedrai. >> lo
rassicura Lexi.
Lewis e Lexi
rimangono abbracciati per qualche minuto senza dire niente, mentre lui
continua a piangere. Lexi gli solleva il viso per guardarlo e gli dice.
<<
Smettila di piangere. >>
Lexi gli asciuga
le lacrime e poi lo bacia.
<<
Se non ci fossi tu, non saprei proprio come fare. >> le
confessa Lewis.
Lexi gli sorride
e lo bacia di nuovo.
<<
Grazie, Lexi. Davvero. >>
<<
Shh… >>
Lewis la bacia e
intanto le accarezza i capelli.
<<
Vorrei solo un po’ di pace. Vorrei che tutti i problemi
scomparissero improvvisamente. >>
<<
Cos’è successo dopo lo schiaffo? >>
chiede Lexi.
<<
Sono andato subito in camera mia e mia madre non mi è corsa
dietro. >>
<<
Ma tua madre va agli alcolisti anonimi? >>
<<
No. >>
<<
E allora fai in modo che ci vada. Parla con tuo padre e portatecela,
anche con l’inganno, se è necessario.
>>
<<
Te l’ho detto, mio padre è sempre fuori casa.
>>
<<
Parlaci. Appena lo vedi a casa parla con lui e digli come stanno le
cose, digli quanto è grave la situazione di tua madre,
altrimenti ti aiuterò io in qualche modo. Non puoi vivere
ancora a lungo in quella casa con tua madre messa così.
>>
<<
Parlerò con mio padre. >>
<<
Bravo. >>
All’una
inoltrata, Melissa è in una delle stanze ed è in
terrazza. Da dietro arriva Niall, che le chiede:
<<
Hey. Che ci fai qui? >>
Melissa si volta
e risponde:
<<
Hey. Stavo solo… pensando. >>
Niall la
abbraccia da dietro e le chiede:
<<
Ah sì? A cosa? >>
Niall inizia a
baciarle il collo prima a sinistra e poi a destra.
<<
Smettila, dai. >> gli dice lei.
<<
Shh… >>
Niall si stacca
da lei, la volta verso di sé e la bacia.
Si sdraiano
mentre continuano a baciarsi e poco dopo fanno sesso lì, sul
pavimento della terrazza.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 37 *** Mi hai tradito Olive? ***
37
Mi
hai tradito Olive?
Finalmente le
vacanze di Natale sono arrivate ed è il 21 dicembre,
l’ultimo giorno di scuola per le ragazze e tutti gli alunni
della Samohi. Melissa canterà con il coro alle 12, nel
Barnum Hall Theatre.
Quando il teatro
è quasi pieno, le luci si spengono e si apre il sipario. Una
trentina di ragazzi e ragazze tutti vestiti di nero sono sul palco e
iniziano a cantare una delle classiche canzoni di Natale.
<<
Guardate! Melissa! >> esclama Olive.
<<
Wow, è bellissima. >> afferma Liz.
<<
Sì, lo è. >> dice Lux.
<<
Shh! >> esclama Lexi.
Per tutto il
tempo della prima canzone, Melissa non ha fatto altro che guardare
Niall. Melissa ha fatto anche un breve assolo durante una delle tre
canzoni.
Finita
l’esibizione del coro, dopo essere stati dietro le quinte ed
essersi cambiati, Melissa ha raggiunto le ragazze e loro le hanno fatto
i complimenti. È stata davvero una bella esibizione ed era
la prima dell’anno scolastico.
Durante la
serata, ci sarà il ballo a tema natalizio, il secondo ballo
della scuola dopo l’Homecoming, cioè quello che
rappresenta il ritorno a scuola degli alunni, e si svolgerà
nella Blossom Room dell’Hollywood Roosevelt Hotel.
Mentre ballano
un lento, Sandy guarda Liz negli occhi e le dice:
<<
Sei meravigliosa stasera. >>
<<
Grazie. Lo sei anche tu. >>
<<
Questo vestito ti sta benissimo e con il colore dei tuoi capelli
s’intona perfettamente. >>
<<
Da quando sei diventato un esperto di vestiti?”
<<
Non lo sono infatti, dico solo quello che è vero. Ma tu per
me staresti bene anche con uno straccio addosso. >>
<<
Che dolce. >>
Sandy le sorride
e poi le dà un bacio.
<<
Credi che ci divertiremo quei quattro giorni in montagna con i tuoi
genitori? >> gli chiede Liz.
<<
Eccome se ci divertiremo tesoro. Là ci sono un sacco di cose
da fare. E meno male che sai già un po’ sciare.
>>
<<
È vero, altrimenti sarebbe stato quasi un problema.
>>
<<
Forse. >>
<<
E per Capodanno cosa facciamo? Non abbiamo ancora deciso niente.
>>
<<
Alcuni miei amici vanno a Las Vegas, potremmo unirci a loro e possono
venire anche le tue amiche, Ike, Kurt e Lewis volendo. >>
<<
Assolutamente sì, e credo che saranno tutti pienamente
d’accordo, soprattutto Olive. Lei adora Las Vegas ed
è da un po’ di anni che ci fa una testa
così. >>
<<
Perfetto. E poi ci sarà una festa a tema al Pure Nightclub,
che si trova proprio nell’hotel. Ci divertiremo, vedrai.
>> le dice Sandy.<
<<
Sicuro. Che hotel è? >>
<<
Il Caesars. >>
<<
Figo. Non vedo l’ora. >>
<<
Anch’io. >>
Intanto Olive
è affacciata al balcone, al piano di sopra, e guarda tutti
ballare. All’improvviso, qualcuno le dà un
colpetto sulla spalla e lei si volta. È Dave, e lei non
crede ai suoi occhi.
<<
Ciao. >> la saluta lui, molto tranquillamente.
<<
Dave? Che ci fai qui? >> chiede lei, confusa.
<<
Ci devono essere almeno due professori ai balli della scuola, ed io
sono uno di quei due. >>
<<
Ah. >>
<<
Perché ‘ah’? >>
<<
Perché non mi aspettavo di vedere proprio te. Pensavo avessi
da fare il venerdì sera. >>
<<
Oggi no e posso sempre uscire dopo. >>
<<
Già. >>
Olive e Dave si
guardano per alcuni secondi senza dire niente e poi lui le dice:
<<
Sei bellissima stasera. >>
<<
Grazie. Anche tu. >>
Olive lo guarda
dalla testa ai piedi e si chiede come un uomo può essere
così bello. Si lecca le labbra e ancora non riesce a credere
di averci fatto sesso, di aver baciato quelle labbra bellissime
tantissime volte e che quel corpo bellissimo è stato suo per
così tante volte. In smoking è ancora
più bello, ma sarebbe bello anche con uno straccio addosso e
adesso la sta guardando, anzi, praticamente mangiando con gli occhi.
Lei è ancora così attratta da lui e anche lui,
ovviamente, è ancora attratto da lei.
<<
Scusami, devo tornare giù. >> dice Olive.
Olive si
allontana da Dave, ma lui la segue e, non appena vede una porta, la
prende per mano ed apre quella porta ed entrano nella stanza,
completamente buia. Lui la bacia immediatamente, una volta chiusa la
porta, e lei è rimasta scioccata perché non si
aspettava una reazione simile. Mentre si baciano, lei si lascia
completamente andare e gli accarezza i capelli. Lui accende la luce
finalmente e la guarda.
<<
Cosa ti è preso, Dave? >> gli chiede lei.
<<
Mi fai questo effetto, Olive. Non riesco a stare lontano da te.
>>
<<
Ma tu mi hai lasciata, ricordi? >>
<<
Sì, mi ricordo, ma tu mi fai uno strano effetto. Mi stavi
mangiando con gli occhi prima, ti ho vista. Ti sei anche leccata le
labbra e in quel momento non ce l’ho più fatta.
>>
Olive lo guarda
per un secondo e all’improvviso i due si baciano con foga.
Intanto lei gli toglie la giacca nera, buttandola a terra, e gli toglie
furiosamente il papillon, che butta sempre a terra. Gli slaccia la
camicia e gliela toglie, buttando anch’essa a terra.
Così lui, rimasto in canottiera, la solleva per i glutei e
la appoggia al muro, baciandola successivamente, e lei si aggrappa alla
sua vita con le gambe. Mentre le bacia il collo, lei gli chiede:
<<
Perché porti la canottiera? Non la porti mai.
>>
Dave la bacia
sulle labbra, poi di nuovo sul collo e le risponde:
<<
La porto solo d’inverno. >>
<<
Indumento intimo inutile per i miei gusti, ma ti rende terribilmente
sexy. >>
Dave continua a
darle una marea di baci sul collo e lei intanto, con le mani, sale la
sua bellissima schiena. Mentre si baciano, Dave si slaccia i pantaloni,
e lei appoggia i piedi per terra e si toglie il perizoma. Si baciano,
contro il muro, e lui le accarezza una coscia e in poco tempo due dita
sono dentro di lei, e Olive inizia a gemere. Intanto lei mette le sue
mani dentro i suoi boxer, toccandogli quel meraviglioso sedere. Pochi
secondi dopo, qualcuno bussa alla porta. È Kurt e chiama
Olive.
<<
Olive, sei qui dentro? Lo so che sei qui dentro! >>
esclama Kurt.
<<
Cazzo! >>
<<
È Kurt? >> le chiede Dave, sussurrando.
<<
Sì. >>
Olive si rimette
il perizoma e Dave si riveste.
<<
Olive! Esci! >> urla Kurt.
Olive apre la
porta e Dave rimane dentro la stanza.
<<
Kurt? Che c’è? >> chiede lei,
facendo finta di niente.
<<
Non fare la finta tonta, Olive! So che stavi lì dentro con
lui, vi ho visto parlare poco fa! >>
<<
Cosa dici, Kurt? Con chi mi hai visto parlare? >> chiede
lei.
<<
Con il prof Keaton, o Dave, come lo chiami tu. Stavi lì
dentro con lui, ne sono sicuro. >>
<<
Non è vero, Kurt, ti sbagli. >>
<<
Smettila di negare! >>
Kurt bussa alla
porta e urla:
<<
Prof, esca! So che è lì dentro! >>
Olive finge di
non essere preoccupata, ma in realtà non avrebbe voluto che
la scoprisse. Non sa neanche se interrompere la storia con Kurt e
riiniziare quella con Dave, oppure fingere che con Dave non fosse
successo niente e continuare tranquillamente a stare con Kurt.
Dave apre la
porta ed esce dalla stanza.
<<
Lo sapevo. Mi hai tradito Olive? Ma è ovvio che
l’hai fatto, è così maledettamente
ovvio. >>
<<
Non è successo, Kurt. Ci siamo solo baciati e…
>>
<<
E? >>
<<
E… mi ha fatto un ditalino, ma non abbiamo fatto sesso, te
lo giuro. Non è successo, Kurt! >> confessa
lei.
<<
Non so perché, ma non ti credo. >>
<<
Devi credermi, invece. >>
<<
È vero, non è successo. >> salta su
Dave.
<<
Ma non si vergogna? Olive ha solo sedici anni, è ancora
minorenne, e poi è stato lei a lasciarla e a dirle di darmi
una possibilità. >> dice Kurt al prof Keaton.
<<
Sì, hai ragione Kurt, sono davvero uno stupido. A trentuno
anni ho ancora a che fare con gli adolescenti, quando dovrei essere
sposato e anche con un figlio. Mi dispiace, ragazzi, non mi
metterò più in mezzo. >> dice Dave,
e senza aggiungere altro, se ne va.
Olive non sa
cosa dire e guarda Kurt, e non riesce a capire cosa prova.
<<
Mi dispiace. >>
<<
Sei sempre stata attratta da lui, è questa la
verità, ed io non me ne sono mai accorto veramente. Mi hai
usato solo per fare sesso. >> dice Kurt.
<<
Che cosa pensavi Kurt? Tra noi non c’è altro che
sesso, lo sai. >>
<<
Sì, lo so, ma speravo che con il passare del tempo ci
sarebbe stato qualcosa di più. >>
<<
No, perché io non sono una da relazione, da storia
d’amore. Io non voglio complicare le cose. >>
dice Olive.
<<
Molti dicono che con il sesso si complica tutto. >>
<<
Dipende. Noi facciamo sesso spesso e non ci sono sentimenti, quindi non
è per niente complicato. >> gli dice Olive.
<<
Per il momento la finiamo qui. Non voglio continuare a fare sesso con
qualcuno che vuole fare sesso con qualcun altro. Io me ne vado da qui.
Ciao. >> dice Kurt, prima di voltarsi e raggiungere le
scale.
Olive vorrebbe
dire qualcosa, ma sa che qualsiasi cosa dica sarebbe quella sbagliata.
Rimane in corridoio con lo sguardo vuoto per qualche minuto, poi scende
e cerca le ragazze.
<<
È successo un casino, ragazze! >> esclama
Olive.
<<
Cosa? >> chiede Melissa.
<<
È successo un gran casino con Dave e Kurt. >>
<<
Dave? Il prof Keaton è qui? Ma che ci fa? >>
chiede Liz.
<<
Veniamo via da qui che vi spiego meglio! >>
Le ragazze
seguono Olive e vengono via dalla folla di alunni della Samohi che
stanno ballando.
<<
Avanti, spiegaci. >> le dice Lexi.
<<
Ero al piano di sopra, affacciata al balcone, ed è arrivato
Dave. Abbiamo parlato pochi minuti poi io l’ho salutato e me
ne sono andata, ma lui mi ha preso e mi ha portato dentro una stanza.
Ci siamo baciati e stavamo per fare sesso, però Kurt ha
bussato alla porta e ci ha scoperto. E dopo mi ha lasciato.”
<<
Perché? Perché ti ha lasciato? Non era lui che ti
stava addosso sin dall’inizio dell’anno?
>> chiede Melissa.<
<<
Sì, infatti. Vi siete solo baciati, non avete fatto sesso, e
poi tu e Kurt fate solo sesso, non state proprio insieme.
>> dice Lexi.
<<
Non ci siamo solo baciati. >>
<<
E che altro è successo? >>
<<
Mi ha fatto un ditalino, ma non abbiamo scopato, ma solo
perché Kurt ci ha interrotti, altrimenti sarebbe successo.
>>
<<
Ma Dave ti ha lasciato e ti ha detto di dare una possibilità
a Kurt. Non capisco perché voleva fare sesso con te.
>> dice Lux.
<<
È quello che mi sono chiesta anch’io,
però ha detto che gli faccio uno strano effetto e che non
riesce a starmi lontana. >>
<<
Che si decida però. >> esclama Liz.
<<
Se n’è andato dicendo che non si
metterà più in mezzo tra me e Kurt.
>>
<<
Ma perché Kurt se l’è presa
così tanto? Fate solo sesso. >> chiede Lux.
<<
Lui credeva che con il tempo sarebbe stato qualcosa di più.
>>
<<
Credeva male. >> dice Liz.
<<
Già. >>
<<
Dai, ora non pensarci e vieni a ballare con noi. >> le
dice Liz.
<<
Okay, ma qualcuno dovrà accompagnarmi a casa,
perché Kurt se n’è andato.
>>
<<
Chiederò a Lewis, non c’è problema.
>> la rassicura Lexi.
<<
Grazie. >>
|
Ritorna all'indice
Capitolo 38 *** Un futuro promettente ***
38
Un
futuro promettente
È il
25 dicembre e in casa Pope c’è il tradizionale
pranzo di Natale con tutta la famiglia.
Per Liz,
Melissa, Olive, Lux e Lexi è strano non essere a casa a
festeggiare il Natale con la propria famiglia, non passeggiare per le
vie di Parigi con un freddo bestiale, però in fondo sono
molto contente di essere a Los Angeles, dove la temperatura invernale
è molto mite.
Quando i
genitori dei signori Pope, cioè i nonni materni e paterni di
Chad arrivano, Chad entra nella stanza di Olive per dirle di scendere.
La trova in reggiseno e leggings neri e lei non è per niente
in imbarazzo.
<<
Sei proprio figa, Olive. >> le dice Chad.
<<
Smettila di fissarmi le tette, Chad. Perché sei entrato in
camera mia? Sono arrivati i tuoi nonni? >>
<<
Sì, esatto, e mamma mi ha detto di venirti a chiamare. Sei
pronta? >>
<<
M’infilo il maglioncino e mi pettino, e sono pronta.
>>
<<
Okay. >>
Mentre Olive si
pettina davanti allo specchio, Chad la fissa.
<<
Sei fastidioso quando mi fissi, lo sai? >>
<<
Olive? Posso chiederti una cosa? >>
Il tono di voce
di Chad sembra molto serio e Olive si volta subito e gli dice:
<<
Spara. >>
<<
Visto che forse, finalmente, Louise si è accorta di
me… non è che mi faresti un favore?
>>
<<
Che tipo di favore? >>
<<
Potresti… venire a scuola da me un giorno e… fare
finta che stiamo insieme, dandomi un bacio tipo. >>
<<
Ma se mi hai appena detto che forse Louise si è accorta di
te, io a cosa ti servo? >>
<<
Lei crede che io… beh… sia ancora un ragazzino.
>> dice lui, stranamente imbarazzato di parlare con Olive.
<<
Lo sei, hai solo tredici anni e anche lei. Ma cosa crede quella Louise?
I maschi della tua età sono tutti ragazzini, mica uomini. Le
ragazzine di oggi e le loro assurde pretese… >>
<<
Dai, aiutami Olive. Ti prego. >>
<<
Okay, okay. Quando devo venire? >>
<<
Quando si torna a scuola dopo le vacanze. Ci metteremo
d’accordo meglio un’altra volta, perché
ora dobbiamo scendere. >>
<<
Okay. >>
Olive prende il
maglioncino da letto, se lo infila e poi scende insieme a Chad.
Nel pomeriggio,
poco dopo che i signori Pope sono usciti, qualcuno suona al campanello.
<<
Vado io, Chad! >> esclama Olive.
<<
Okay! >>
Olive apre la
porta e si trova davanti Kurt, con un maglioncino bordeaux e un paio di
jeans. Lo guarda confusa e gli chiede:
<<
Che ci fai tu qui? >>
Kurt entra senza
dire una parola e Olive intanto chiude la porta. Kurt si volta verso di
lei e le dice:
<<
Non avrei dovuto incazzarmi così al ballo. In fondo hai
ragione, noi non abbiamo fatto altro che fare sesso da quando hai
deciso di darmi una possibilità. E in fondo mi sta bene
così, perché sono felice comunque.
>>
Olive sorride e
si avvicina a lui, per poi baciarlo.
<<
Sei in casa da sola? >>
<<
C’è solo Chad. >>
Kurt e Olive
salgono al piano di sopra ed entrano in camera di lei, chiudendosi la
porta alle spalle. Prima di arrivare al letto, si tolgono il
maglioncino a vicenda e pian piano si tolgono il resto dei vestiti.
Poco dopo, Chad apre la porta e rimane completamente scioccato da
quello che vede. Olive è sopra Kurt e sono entrambi nudi
mentre fanno sesso.
<<
Oddio! >> urla lui.
Olive si toglie
da sopra Kurt e cerca di coprirsi con le braccia.
<<
Chad, bussa la prossima volta! >>
Chad si volta
subito e dice:
<<
Scusami Olive. Volevo solo sapere chi era alla porta, ma...
>>
Chad va verso la
porta e la chiude dietro di sé.
<<
È già la seconda volta che ci interrompono mentre
scopiamo. Forse dovremmo abituarci a chiudere la porta a chiave
d’ora in avanti. >>
<<
Lo credo anch’io. >> le dice Kurt.
Kurt la guarda
completamente nuda e sorride.
<<
Che c’è? >>
<<
Hai un corpo bellissimo, è un piacere per gli occhi
guardarti. Stai ferma che ti guardo ancora. >>
Olive ritorna
sul letto e ritorna su Kurt e gli bacia il petto.
<<
Smettila di fare lo scemo. >>
<<
Continua così, continua. >> le dice lui.
Olive alza la
testa per sorridergli, poi riprende a baciargli il corpo.
Durante la
serata, dopo cena, a casa Carr, Liz è in camera sua e sta
ballando con la musica dei 1D come sottofondo. Sandy entra e la guarda
ballare, e sorride. Quando lei si accorge di lui, prende il telecomando
dello stereo e abbassa il volume. Sandy si avvicina a lei e le dice:
<<
Eri bellissima mentre ballavi. >>
<<
Ballavo. Piuttosto facevo dei movimenti strani. >> dice
lei ridacchiando.
Sandy ride e
dice:
<<
Va beh, è uguale. >>
Sandy le prende
le mani e la guarda negli occhi.
<<
Che c’è? >> gli chiede Liz.
<<
Sei bellissima. >>
<<
Smettila di ripetermelo tutti i giorni, lo so ormai. >>
<<
So che lo sai, ma è la verità e non
smetterò mai di dirtelo, perché voglio che tu ti
senta come una principessa. >>
Sandy la bacia.
Poco dopo, sul
letto, stanno parlando l’uno vicino all’altra.
<<
Hai mai veramente pensato al nostro futuro, piccola? >>
<<
Sì, molte volte. >>
Liz fa una breve
pausa e poi aggiunge:
<<
E non so come faremo da giugno in poi. Tu ci hai mai pensato, invece?
>>
<<
Molte volte anch’io. Tu hai detto che vorresti studiare in
un’università degli Stati Uniti, vero?
>>
<<
Assolutamente sì, anche le ragazze lo vorrebbero, e pensiamo
che l’UCLA sarebbe perfetta, ma Olive non è molto
convinta sul fatto di andare all’università.
>>
<<
Ottima scelta l’UCLA. Beh, comunque abbiamo ancora un bel
po’ di tempo per pensarci. >>
<<
Già. Tu dove vorresti andare? >>
<<
Avevo mezzo pensato anch’io all’UCLA, e ho pensato
anche al nostro futuro da giugno in poi. >>
<<
Cioè? >> chiede lei, curiosa.
<<
Potrei tornare con te a Parigi e fare l’ultimo anno nella tua
scuola, come una vacanza studio, quindi quello che stai facendo tu qui
a Los Angeles. >>
<<
Wow. Dici sul serio? Davvero lo faresti? >> chiede Liz,
molto sorpresa.
<<
Sì, certo che lo farei. E poi così starei con te
e intanto imparerei meglio il francese. Prenderei due piccioni con una
fava. >>
Liz fa una
leggera risata e poi dice:
<<
Sarebbe magnifico. Si potrebbe fare davvero Sandy. >>
<<
Lo credo anch’io. >>
<<
Quindi il prossimo anno tu potresti vivere a casa mia? Mmh…
interessante. >> dice lei, con un sorrisetto un
po’ malizioso.
Sandy ride e poi
le sorride.
<<
E l’anno successivo? Andremo all’UCLA?
>>
<<
Esatto. >>
<<
Mi sembra perfetto, anzi, più che perfetto, direi.
>>
<<
Già. >>
<<
Ne hai già parlato con i tuoi? >>
<<
Sì, e loro sono d’accordo. Hanno detto che mi
farà bene, e poi, con il fatto che ci sarai tu
là, va ancora meglio. >> risponde Sandy.
<<
Allora presenta la domanda per fare una vacanza studio di un anno a
Parigi, nella mia scuola. Io ti darò una mano in francese.
>>
<<
L’ho già presentata. Devo solo fare il test per la
conoscenza del francese. >> confessa Sandy.
<<
Oh mio Dio! Dici sul serio? Non stai scherzando, vero? >>
<<
Sono serissimo, tesoro. >>
<<
È fantastico. >>
Liz abbraccia
Sandy e gli dà un bacio.
<<
Quando hai il test? >>
<<
Il quattro febbraio. >>
<<
Oh mio Dio! Ancora non ci credo. Ti aiuterò okay? Anzi,
voglio aiutarti. >>
<<
Okay, okay, va bene, mi aiuterai, ma ho fatto francese per due anni ed
ero piuttosto bravo. >>
<<
Mmh… vediamo… adesso ti metto alla prova.
>>
Liz chiede a
Sandy qualcosa in francese e lui risponde quasi subito.
Conversano in francese per un po’ e poi si coccolano e
parlano ancora.
Liz ancora non
riesce a credere che Sandy il prossimo anno potrebbe andare a Parigi
con lei e vivere in casa sua. E ha fatto tutto a sua insaputa e lei non
potrebbe essere più felice di così. Questo
è la prova di quanto lui ci tiene a lei. Lo ama da morire e
vorrebbe dirlo a Sandy il prima possibile. Forse si sente anche pronta
a fare l’amore con lui.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 39 *** Un momento davvero speciale ***
39
Un momento
davvero speciale
Il giorno dopo,
mercoledì 26 dicembre, la famiglia Carr e Liz partono per la
montagna. Andranno a Northstar California, una località di
montagna a circa mezz’ora da Sacramento. Hanno prenotato un
appartamento in un condominio con un salotto, la cucina, due stanze da
letto e un bagno, e con tanto di camino.
Quando entrano
dentro l’appartamento, a Liz sembra tutto molto accogliente.
<<
Il camino! Mi mancava. >> esclama lei.
<<
C’è anche in casa. >> le dice Sandy.
<<
Sì, ma non l’abbiamo mai accesso perché
è caldo d’inverno. >>
<<
Già, lo so. >>
La famiglia Carr
e Liz sistemano le loro cose e poi la signora Carr inizia a preparare
il pranzo, e nel pomeriggio cominciano ufficialmente i loro quattro
giorni sulla neve. Sciano, fanno snowboard e poi rientrano
nell’appartamento per la cena.
Il giorno dopo
pattinano sul ghiaccio e Sandy scopre che Liz è davvero
brava.
Il giorno dopo
ancora, venerdì 28 dicembre, nel tardo pomeriggio rientrano
nell’appartamento per farsi una doccia, perché
andranno ad una cena speciale in uno degli hotel.
Dopo la cena,
chi vuole, può ballare nella pista da ballo, altri possono
stare davanti al camino a chiacchierare, altri sulla veranda ad
arrostire marshmallow e, per chi vuole rimanere in pace, può
ritornare nel proprio appartamento.
Verso le 22, Liz
e Sandy si allontanano, dicendo ai signori Carr di andare nel loro
appartamento, mentre Abe e Amanda rimangono ancora lì per un
po’.
Una
mezz’ora dopo, Liz e Sandy sono davanti al camino,
accoccolati su una poltrona: Liz sopra le gambe di Sandy, e si stanno
baciando. Liz guarda Sandy, dritto negli occhi, e lui le chiede:
<<
Che c’è? >>
Liz lo guarda
ancora per pochi secondi e poi dice:
<<
Sono pronta. >>
Sandy non
risponde subito e la guarda, e sa benissimo cosa Liz ha avuto voluto
dire.
<<
Sei sicura di esserlo? Te l’ho detto, non abbiamo nessuna
fretta. >>
<<
Sì, sono sicura. >>
Sandy le sorride
e la bacia. Mentre la guarda, le accarezza i capelli e si sorridono.
<<
Ti amo Liz. >> le dice lui.
<<
Ti amo anch’io, Sandy. >>
<<
Voglio che sia perfetta, voglio che sia tutto perfetto,
perché tu per me sei perfetta. >>
Liz quasi piange
e, dopo avergli sorriso, gli risponde:
<<
Ti amo da morire Sandy, anche se finora non te l’ho mai
detto. >>
<<
Io avrei voluto dirtelo prima, ma… volevo aspettare questo
preciso momento. >>
<<
Anch’io. >>
Si danno un
bacio e poi si alzano dalla poltrona. Sandy prende la coperta che
è sul divano vicino e la stende a terra, e poi bacia Liz.
<<
Vado in camera a prendere… >> dice lui.
Liz fa cenno di
sì con la testa, imbarazzata, e lui s’incammina
verso la stanza.
Tornato con il
preservativo in mano, lo appoggia sulla poltrona e si avvicina a lei e
la bacia. Inizia a baciarla sul collo e poi lei gli toglie la camicia,
gettandola a terra. Rimasto a petto nudo, Sandy le toglie la maglietta
e la getta accanto alla sua camicia, e inizia a baciarle il petto.
<<
Sei bellissima, piccola. >>
Liz non risponde
e lascia che Sandy continui a baciarle il petto e poi la pancia. Si
ferma e si china per toglierle le scarpe, che lascia accanto alla
poltrona. Poi si alza e la bacia. Successivamente si ferma per
guardarla e le dice:
<<
Rilassati, piccola. >>
<<
Sono molto rilassata. >>
Sandy le sorride
e poi si toglie le scarpe, i calzini e i pantaloni, e Liz si gode tutta
la scena in assoluto silenzio. La guarda e poi la bacia sulle labbra,
poi su entrambi i lati del collo. Le sfila la gonna molto delicatamente
e la appoggia sulla poltrona, sopra i suoi pantaloni.
Riprende a
baciarla e intanto le toglie il reggiseno, che getta per terra, e, dopo
averla guardata, inizia a baciarle il seno. Quando si ferma, lei ne
approfitta per baciargli il petto. Si baciano e intanto si sdraiano
sulla coperta, mentre il fuoco del camino continua a scoppiettare e
loro iniziano a riscaldarsi. Sandy è sopra Liz e inizia a
baciarle il petto, poi la pancia e si ferma per toglierle i collant, in
modo molto delicato e intanto si sorridono. Appoggia i collant sulla
poltrona e poi le bacia le cosce, l’interno coscia. Sandy si
ferma e, guardandola, le dice:
<<
Stai bene? >>
Liz fa cenno di
sì con la testa e poi risponde:
<<
Sì… sto benissimo. >>
Sandy la guarda
ancora una volta e poi le sfila le mutande, che appoggia a terra, e in
seguito le bacia l’interno della coscia destra, poi la
pancia, il petto e poi sulle labbra.
Adesso Liz
è completamente nuda, mentre Sandy ha solo i boxer addosso.
<<
Ti amo Liz. >>
<<
Anch’io, Sandy. >>
Sandy la bacia e
poi si alza per togliersi i boxer, che getta a terra, e si sdraia su di
lei, baciandola subito.
<<
Promettimi che mi dirai se ti farò male, okay? Non voglio
farti molto male, piccola. >>
<<
Te lo prometto Sandy. >>
<<
Grazie. Rilassati, okay? Non essere agitata. >> la
rassicura Sandy.
<<
Sono rilassata, amore mio. >>
<<
Bene. >>
Sandy le bacia
entrambi i seni e poi si sofferma su quello sinistro e inizia a
mordicchiare il capezzolo e lei comincia a eccitarsi un po’.
Prima di passare all’altro, le chiede:
<<
Ti piace? >>
Liz, con un filo
di voce, gli risponde:
<<
Sì. Continua. >>
Passa
all’altro e poi scende per baciarle la pancia, il basso
ventre, e, prima di mettersi il preservativo, la guarda e le sorride.
Liz ha un
po’ di paura, prima che Sandy entri dentro di lei, ma
è rilassata, nonostante tutto, perché si amano
moltissimo.
Mentre fanno
l’amore, Liz sente un po’ di dolore, del tutto
normale per la prima volta, così lui le accarezza i capelli,
il viso, la bacia, la fa sentire a suo agio in ogni modo possibile. Le
sussurra parole dolci, che la ama da morire e che è
bellissima, e lei riesce a rilassarsi completamente.
Più
tardi, sono sdraiati uno accanto all’altra e si guardano.
<<
Va tutto bene, piccola? >> le chiede lui.
<<
Sto benissimo. >>
<<
Sicura? >>
<<
Sicurissima. >>
Liz gli
dà un bacio e gli dice:
<<
Ti amo. >>
<<
Anch’io. >>
Sandy le
accarezza i capelli e le chiede:
<<
Andiamo in camera? >>
<<
Sì. >>
I due innamorati
si alzano e, mentre prendono i loro vestiti, Liz si accorge della
macchia di sangue sulla coperta e chiama Sandy:
<<
Sandy? >>
Sandy si volta
verso di lei e le chiede:
<<
Che c’è, amore? >>
Liz gli indica
la macchia sulla coperta e lui, dopo essersene accorto, la guarda e le
dice:
<<
Non ti preoccupare tesoro. La laverò io e se non
verrà via, pazienza, si può sempre buttare.
>>
Liz gli sorride
e poi raccoglie la coperta e va in camera con Sandy.
Poco dopo, sotto
le coperte, completamente nudi, sono abbracciati e si stanno
coccolando. Mentre Sandy le accarezza i capelli, le dice:
<<
Non ti preoccupare per la macchia, non è niente.
>>
<<
Okay. Se vuoi, posso lavarla io? >>
<<
No, lo faccio io, non preoccuparti, piccola. >>
<<
D’accordo. >>
Non molto dopo
si vestono, mettendosi entrambi un pigiama, e s’infilano di
nuovo sotto le coperte, a coccolarsi.
Il giorno dopo,
Sandy è il primo ad aprire gli occhi e guarda Liz dormire
accanto a lui. Le accarezza i capelli e lei si sveglia e lo guarda.
<<
Buongiorno, amore. >> la saluta Sandy.
<<
Buongiorno. >>
Sandy le
dà un bacio dolce sulla guancia e poi le chiede:
<<
Sei pronta per sciare un po’? >>
<<
Sì. >>
<<
Allora alziamoci. >>
Aprono la porta
della loro camera e si recano in sala, dove ci sono i signori Carr che
stanno facendo colazione. Appena li vedono, li salutano e poi si
preparano la colazione.
<<
Buongiorno. >> saluta la signora Carr, seguita dal marito.
<<
Allora, cos’avete fatto ieri sera? >>
Sandy e Liz si
guardano e solo dopo pochi secondi, lui risponde:
<<
Niente di che, mamma. >>
La signora Carr
non risponde, perché è come se sapesse
già cos’è successo la sera precedente.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 40 *** Una notte di ordinaria follia ***
40
Una
notte di ordinaria follia
È
l’ultimo dell’anno e le ragazze partono con Sandy,
Niall, Kurt, Ike e Lewis per Las Vegas, mentre gli amici di Sandy
partono per conto loro. Staranno via due giorni, il 31 dicembre e
l’1 gennaio, e alloggeranno al Caesars.
Quando arrivano
nella città del peccato, Olive, in macchina con Kurt,
è euforica da morire.
<<
Siamo arrivati, Las Vegas! >> esclama Olive.
Apre tutto il
finestrino e mette la testa fuori e inizia a urlare:
<<
Siamo arrivati, Las Vegas! >>
Kurt
si volta un attimo verso Olive e, dopo essersi rivoltato verso la
strada, le chiede:
<<
Che cosa fai Olive? >>
<<
Wuuuuuuuuuuh! Las Vegas, bitches! >> urla lei.
Kurt ride e le
dice:
<<
Olive! >>
Kurt si volta
verso Olive e si sporge un po’ per darle una pacca sul
sedere. Olive ritorna dentro con la testa e chiude il finestrino, poi
si volta verso Kurt e lo bacia.
<<
Ho sempre voluto venire a Las Vegas, Kurt. Stanotte sarà la
notte migliore della nostra vita. >> gli dice lei.
<<
Io ci sono già venuto l’anno scorso con un paio di
amici. >>
<<
E dove avete alloggiato? >>
<<
Al New York-New York. >>
<<
Scommetto che hai rimorchiato? >>
<<
Scommetti bene. >>
Olive gli
sorride e poi alza il volume dello stereo per cantare a squarcia gola.
Verso sera,
mentre le ragazze si stanno preparando per la festa a tema
“antichi romani”, Liz decide di confessare che ha
fatto l’amore con Sandy. Liz guarda per un attimo le ragazze
mentre si stanno vestendo e all’improvviso dice:
<<
Ragazze? >>
Tutte e quattro
si voltano verso di lei e Olive le chiede:
<<
Che c’è, tesoro? >>
<<
Sandy ed io abbiamo fatto l’amore. >>
Tutte rimangono
stupite e non dicono niente.
<<
Quand’è successo? >> chiede Olive.
<<
Perché non ci hai detto niente? >> domanda
invece Lexi.
<<
Cosa aspettavi a dircelo? >> chiede Lux.
<<
Raccontaci tutto! >> esclama Melissa.
Le ragazze le
vanno vicino e si siedono tutte sul letto.
<<
È successo tre giorni fa, nell’appartamento in
montagna, mentre ero in vacanza con i Carr. >>
<<
Oh mio Dio! Anche la nostra Liz non è più
ufficialmente vergine. Congratulazioni, tesoro. >> le
dice Olive.
Le ragazze
ridono divertite e Lexi dice:
<<
Avanti, raccontaci di più. Vogliamo i dettagli. Su, su,
racconta! >>
<<
Okay, okay, adesso vi racconto tutto. >>
Liz inizia a
raccontare la sua prima volta e le ragazze le fanno mille domande.
<<
E quindi com’è stato? >> le chiede
Olive.
<<
È stato… bellissimo, direi. Non potevo sperare in
una prima volta migliore. >> risponde Liz.
<<
Sono contentissima per te, tesoro. >> dice Melissa.
<<
Anch’io. Hai sentito molto male? >> le chiede
Lexi.
<<
Solo un po’, ma sopportabile. >>
<<
Meglio, dai. >> dice Lexi.
<<
Sono felice per te, tesoro. >> le dice anche Lux.
<<
Siamo tutte molto felici per te, Liz. >> aggiunge Lexi.
<<
Grazie, ragazze. Venite qui. >>
Si abbracciano
forte e quando si staccano l’una dall’altra, Lux le
chiede:
<<
Ti è uscito sangue? >>
<<
Sì. Infatti, quando mi sono accorta della macchia sulla
coperta, ero un po’ imbarazzata. >>
<<
Per me è stato lo stesso, ma era sulle lenzuola la macchia.
>> confessa Lux.
<<
Ma è stato comunque un momento bellissimo. >>
continua Liz.
<<
Capiamo, vero ragazze? >> chiede Lux.
<<
Assolutamente. >> risponde Melissa.
<<
Sì. >> dice solo Olive.
<<
Eccome se capiamo. >> aggiunge Lexi.
Le ragazze
continuano a prepararsi per la festa.
Circa venti
minuti dopo, mentre i ragazzi aspettano le ragazze fuori dalla stanza,
anche Sandy confessa.
<<
Ragazzi, io e Liz abbiamo fatto l’amore tre giorni fa.
>>
<<
Cosa? >> chiede Kurt, per capire se ha sentito bene.
<<
Raccontaci amico! >> esclama Ike.
Anche Sandy,
come Liz, racconta cos’è successo, e i ragazzi gli
danno una pacca sulla spalla e si congratulano con lui per essere
ufficialmente un uomo.
<<
Ci siamo anche detti di amarci finalmente. Aspettavo proprio quel
momento per dirglielo e anche lei lo aspettava. >>
confessa Sandy.
<<
Che cosa… romantica. Io non sono mai stato romantico.
>> dice Kurt.
<<
Neanch’io, ma tu hai Olive, che è una forza della
natura. Scopate e basta. >> dice Lewis.
<<
E come e quanto scopiamo. >> aggiunge Kurt, sorridendo.
<<
Io ho solo portato un mazzo di rose alla mia ex il giorno di San
Valentino. È stata la cosa più romantica che io
abbia mai fatto. >> confessa Ike.
<<
È bello essere romantici, alle ragazze piace.
>> dice Sandy.
<<
A Olive no. >> dice Kurt.
<<
Io ci sto provando a essere romantico. >> confessa Lewis.
<<
Se volete qualche dritta per essere romantici, chiedete a me. Io sono
un romantico per eccellenza. >>
<<
Credo che mi dovrai aiutare allora amico. >> gli dice Ike.
<<
Con piacere, Ike. >>
Quando entrano
al Pure Nightclub, ci sono tantissime persone vestite da antichi
romani: tuniche, toghe ovunque e scarpe o sandali in stile gladiatore.
Le ragazze si
guardano intorno e, dopo aver preso due tavoli, vanno tutti in pista a
ballare. Mentre ballano, all’improvviso, una voce femminile
irrompe tra la musica e dice:
<<
Buonasera, Pure Nightclub! Las Vegas! Come state? >>
Si guardano
intorno e accanto al dj notano Nicki Minaj.
<<
Ma quella è Nicki Minaj! Oh mio Dio! >> urla
Olive.
Tutti ascoltano
quello che Nicki Minaj dice e poi riprendono a ballare.
Più
tardi ritornano ai tavoli per brindare al nuovo anno. Appena
è mezzanotte, i ragazzi stappano il tappo dalle bottiglie di
champagne e ne versano un po’ in tutti i bicchieri.
Festeggiamenti in tutto il locale, coppie che si baciano, persone che
si abbracciano, tutti che brindano. Kurt alza il bicchiere e dice:
<<
Un brindisi al nuovo anno, ragazzi! >>
Tutti alzano il
bicchiere e brindano dicendo “al nuovo anno” e
bevono.
Una decina di
minuti dopo la mezzanotte, Olive prende le ragazze e raggiungono la
pista. Tre ragazzi sulla ventina si avvicinano a loro e iniziano a
ballare. Uno di loro si rivolge a tutte e cinque e chiede:
<<
Come vi chiamate ragazze? >>
Le ragazze
dicono i loro nomi e Lexi chiede:
<<
Voi come vi chiamate? >>
I ragazzi si
presentano, dicendo loro di chiamarsi Zac, Jake e Ricky, e
quest’ultimo chiede:
<<
Di dove siete? >>
<<
Parigi. >> risponde Olive.
<<
Siete qui in vacanza allora? >> chiede Jake.
<<
Sì, ma adesso viviamo a Los Angeles. Voi di dove siete?
>>
<<
San Francisco. >> risponde Zac.
<<
Quanti anni avete? >> chiede Jake.
<<
Sedici. Voi? >> domanda Olive.
<<
Venti. >> risponde Ricky.
<<
Possiamo offrirvi da bere? >> chiede Zac.
<<
Sì. >> risponde Olive.
Prima ancora di
riuscire ad arrivare al bar, Sandy, Kurt, Niall, Ike e Lewis li fermano
e vengono quasi alle mani con i tre ragazzi, che però se ne
vanno.
<<
Che pensavate di fare con quei tre? >> chiede Niall.
<<
Niente. Ci volevano solo offrire da bere. Perché ti scaldi
tanto? >> chiede Melissa, un po’ infastidita.
<<
Io non mi scaldo, io sono terribilmente geloso, è diverso.
>>
<<
Vieni con me che ti faccio passare tutta questa stupida gelosia!
>> gli dice Melissa.
Melissa lo
prende per un braccio e vanno in bagno.
<<
Andranno sicuramente a scopare. >> afferma Olive.
Kurt guarda
Olive e, a sua volta, anche lei lo guarda.
<<
Andiamo a ballare! >>
Olive prende
Kurt e lo porta sulla pista da ballo. Ballano appicciati e in modo
piuttosto provocante, tanto da attirare l’attenzione su di
loro.
Più
tardi, Olive e Kurt si chiudono in bagno, dove lei gli fa un pompino.
Per il resto
della serata ballano, bevono, le coppie si baciano.
Quando vengono
via dal locale, mentre sono in ascensore, Olive e Kurt, si lanciano
occhiate ogni secondo. Kurt si avvicina all’orecchio di Olive
e glielo lecca, poi appoggia una mano sul suo sedere.
<<
Smettila. Sai che potrei provocarti. >> gli dice lei.
<<
Non come potrei provocarti io, tesoro. >>
<<
Ne sei sicuro? >>
<<
Sì, eccome se ne sono sicuro. >>
<<
Vedremo… >>
<<
Cosa state borbottando voi due là dietro? >>
chiede Melissa.
<<
Niente. >> risponde Olive.
Kurt
dà una pacca sul sedere di Olive e lei sussulta. Olive si
volta verso Kurt e gli dice:
<<
Aia, mi hai fatto male. >>
<<
Te ne do un’altra, se vuoi? >>
<<
Non ce n’è bisogno. >>
Olive si
avvicina un po’ a Kurt e mette una mano sulle sue parti basse.
<<
Cos’hai intenzione di fare? >> chiede lui.
Olive stringe un
po’ e dice:
<<
Stringere ancora di più di così. >>
<<
Vuoi giocare, allora. >>
Olive si
avvicina al suo orecchio e gli dice:
<<
Oh, non sai quanto. >>
L’ascensore
arriva al piano e tutti escono, ma Olive e Kurt rimangono dentro.
Quando le porte si chiudono, Kurt preme il pulsante di blocco e
l’ascensore si ferma, poi guarda Olive. Si guardano per
alcuni secondi poi si saltano addosso, baciandosi. Non molto dopo si
ritrovano sul tetto dell’hotel.
<<
Cazzo, che freddo! >> urla Olive.
<<
Shh… >>
Kurt la tira a
sé e infila le mani sotto il vestito, sollevandolo, e poi le
tocca il sedere.
<<
Vuoi giocare ancora? Non ne hai mai abbastanza, eh? >>
gli chiede lei.
<<
No, credo proprio di no. >>
Olive e Kurt
camminano un po’ e si fermano a guardare Las Vegas
dall’alto, piena di luci.
<<
Wow. >> dice lei.
<<
Adesso però… >>
Kurt va dietro
Olive e le sposta i capelli da una parte, baciandole il collo.
<<
Continua così, mi sto riscaldando. >> gli dice
lei.
<<
Sarai bollente tra pochissimo, vedrai. >>
<<
Ne sono convinta anch’io. >>
Dopo averle
baciato ancora un po’ il collo, la gira verso di
sé e, mentre si baciano, infila le mani sotto il vestito e
le tocca il sedere. Le abbassa le mutande e le lascia cadere
giù. Dopo averle toccato il sedere, infila due dita dentro
di lei e inizia a rotearle in senso orario e poi antiorario. Olive
ansima e geme e Kurt continua la sua piacevole tortura. Una volta tolte
le dita, Olive si toglie le mutande e le getta a terra, e bacia Kurt.
Smette di baciarlo e infila le mani sotto la toga e, dopo avergli
abbassato i boxer, inizia a masturbarlo.
Intanto, nella
camera di Sandy e Liz, i due innamorati si stanno preparando per andare
a dormire. Sandy è già sotto le coperte, quando
arriva Liz, con il suo pigiama.
<>
<<
Smettila. Già sono un po’ in imbarazzo, non ti ci
mettere anche tu. >>
<<
Scusa. Dai, vieni sotto le coperte, ho voglia di coccolarti.
>>
Liz
s’infila sotto le coperte e Sandy la tira a sé,
baciandola. I due innamorati si coccolano per una decina di minuti e,
mentre sono abbracciati e Liz ha la testa sul petto di Sandy, lei dice:
<<
Potremmo… fare altro oltre che coccolarci. >>
<<
Intendi dire…? >>
Liz solleva la
testa, lo guarda e risponde:
<<
Sì. Non sono stanca, possiamo. >>
<<
Sicura? Sono quasi le cinque di mattina. >>
Liz gli
dà un bacio e poi risponde:
< Sicura.
>>
Per la prima
volta nella sua vita, Liz prova a prendere l’iniziativa.
Si tira su e si
mette sopra Sandy, e inizia a sbottonargli il pigiama. Lo apre un
po’ e inizia a baciargli il petto. Lo riempie di baci e
scende giù, e si ferma alla pancia. Liz solleva la testa e
lo bacia, e in un attimo la situazione si capovolge e Liz si ritrova
sotto di lui. Sandy le solleva la maglia del pigiama e Liz lo aiuta,
togliendosela dalla testa, e la maglietta viene buttata sul tappetto.
Sandy le bacia il petto, passa in mezzo ai seni e poi scende alla
pancia. Ritorna ai seni e gliene bacia prima uno e poi
l’altro, mordicchiandole anche i capezzoli.
<<
Noto che ti piace particolarmente quando ti bacio il seno e ti
mordicchio i capezzoli. >> le dice lui.
<<
Sì, mi piace parecchio. Continua. >>
Sandy le bacia
la pancia e rotea la lingua dentro l’ombelico. In seguito le
toglie i pantaloni del pigiama, che lascia sul letto. Le bacia le cosce
e poi le sfila le mutande e inizia così a baciarle
l’interno delle cosce. Solleva la testa e dice:
<<
Prendo un preservativo e arrivo. >>
<<
Okay. >>
Sandy si alza
dal letto e qualche secondo dopo è di nuovo sopra Liz, con
il preservativo in mano, che appoggia accanto a loro. Sandy appoggia il
dito indice della mano destra sul mento di Liz e poi scende fino al suo
pube, passando dal collo, in mezzo ai seni, poi dalla pancia. Infila
delicatamente il dito dentro Liz e lei fa un sussulto. Inizia a
rotearlo in senso orario, ripetendo il movimento tre volte, poi lo
muove su e giù, prima piano e poi più forte.
<<
Ti piace, amore? >> le chiede Sandy.
<<
Sì, è molto piacevole, ma fai piano.
>>
<<
Ti fa male se faccio forte? >>
<<
Sì, un po’ sì. >>
<<
D’accordo. >>
Sandy continua a
muovere il dito su e giù e poi in cerchi antiorari. Quando
toglie il dito, si abbassa un po’ i boxer e prende il
preservativo, apre l’involucro e poi se lo infila. Entra
delicatamente dentro Liz e inizia a baciarla.
Non dura molto,
solo pochi secondi in più rispetto alla prima volta, e Liz
sente comunque un po’ di dolore.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 41 *** Un piccolo aiuto ***
41
Un
piccolo aiuto
Il 2 gennaio, le
ragazze stanno chiacchierando e bevendo qualcosa in uno degli Starbucks
di Santa Monica, quando Liz all’improvviso chiede:
<<
Ragazze, posso chiedervi un consiglio?”
<<
Certo. Spara. >> le dice Olive.
<<
Ecco… Sandy ed io l’abbiamo rifatto a
Capodanno… e… >>
<<
Cosa? Di nuovo? Ma perché non ci dici niente?
>> chiede Olive.
<<
Ve lo sto dicendo ora. >>
<<
Dai, racconta. >> la sprona Lexi.
<<
Insomma… prima di farlo lui… mi ha fatto un
ditalino. È stato… piacevole se faceva piano,
però se muoveva il dito velocemente sentivo un po’
di dolore. E anche quando mi è entrato dentro, ho sentito un
po’ di dolore, ma molto meno rispetto alla prima volta,
però lo sentivo comunque. È normale sentire
dolore anche la seconda volta? >> chiede Liz.
<<
Sì, è normale, tesoro, è normalissimo.
>> la rassicura Olive.
<<
L’ho sentito anch’io la seconda volta, ma dalla
terza non più, però ho aspettato un po’
prima di farlo di nuovo. >> confessa Lexi.
<<
Idem, e la seconda è uscito ancora un po’ di
sangue. >> confessa invece Lux.
<<
Ti è uscito sangue anche questa volta? >> le
chiede Melissa.
<<
Sì, ma poco. Ma la cosa che vorrei chiedervi è
un’altra. >>
<<
Cioè? >> chiede Olive.
<<
Vorrei… provare qualcosa di nuovo.
Cioè… vorrei provocare piacere a Sandy, come lui
ne ha provocato a me facendomi un ditalino. >> confessa
Liz.
<<
Vuoi fargli un pompino o una sega? >> chiede Olive.
<<
Olive! >> esclama Liz, guardandosi intorno e sperando che
nessuno abbia sentito.
Le ragazze
ridono, tranne Liz, che sembra piuttosto a disagio.
<<
Fai la seria, per favore, vi sto chiedendo un consiglio.
>>
<<
Okay, d’accordo. Ma rispondi alla mia domanda.
>>
<<
Sì, è ovvio. Vorrei fargli provare piacere,
però non so bene come fare. >>
<<
Non è poi così difficile. >> dice
Lexi.
<<
Sì, infatti. Lo baci un po’ ovunque, gli tiri
giù i boxer, lo prendi in bocca e poi glielo succhi.
>> dice semplicemente Olive.
<<
Detto così fa abbastanza schifo. >> dice Liz.
<<
Olive è sempre la solita. Devi andarci piano, non andare
subito al sodo, altrimenti finirà tutto subito.
>> le dice Lexi.
<<
Okay, andarci piano, d’accordo. >> ripete Liz.
Le ragazze
parlano per un bel po’ di ogni tecnica per fare impazzire i
ragazzi e poi escono dallo Starbucks.
Cinque giorni
dopo, al rientro dalle vacanze natalizie, Olive va all’uscita
della scuola che frequenta Chad. Si sono messi d’accordo che
lei lo verrà a prendere per andare fuori, in modo da farsi
vedere da Louise, ma lui non sa cosa davvero gli aspetta. Quando Olive
vede Chad, lo chiama. Chad si sente chiamare e appena la vede, la
raggiunge immediatamente.
<<
Ciao. >>
Chad la squadra
dalla testa ai piedi e le chiede:
<<
Wow. Ma come ti sei vestita? >>
<<
Vuoi fare colpo o no? >>
<<
Assolutamente sì. >>
<<
Bene. >>
Chad la guarda
ancora e nota la sua scollatura che mette in mostra il seno. Chad si
avvicina a Olive e sono a pochi centimetri l’uno
dall’altra. Si guardano dritti negli occhi e lui intanto
appoggia una mano sul sedere di Olive e glielo stringe.
<<
Ringrazia che te lo sto facendo fare. Approfittane. >>
Come previsto,
Louise, ad alcuni metri di distanza, insieme alle sue amiche, sta
guardando Chad e Olive.
<<
Chi cavolo è quella? >> domanda con le sue
amiche.
L’amica
accanto a lei, Kitty, le risponde:
<<
Non ne ho idea, non l’ho mai vista. Però
è davvero una figa pazzesca. >>
<<
Anche troppo figa per Chad. >> dice Louise.
L’altra
amica, Tess, si volta verso Louise e le chiede:
<<
Non sarai mica gelosa? >>
<<
Gelosa? Io? >>
Louise scoppia
in una risata e Kitty dice:
<<
Sembra anche più grande di noi. Avrà
almeno… diciotto anni o un po’ meno.
>>
<<
Si vede benissimo che è più grande di noi,
ragazze. Ma perché allora è interessata a uno
come Chad? Lui è un ragazzino, anzi, direi quasi un bambino.
>>
<<
Non ne ho la minima idea, Louise. >> le risponde Tess.
All’improvviso,
Olive bacia Chad sulle labbra e lui ne rimane molto stupito. Quando si
stacca da lui, Chad le chiede:
<<
Perché mi hai baciato? Non avevo detto che avresti dovuto
baciarmi. >>
<<
Lo so, ma ti conviene di più così, no?
>>
<<
Assolutamente sì. >>
Chad le sorride
e poi le chiede:
<<
Mi fai infilare una mano sotto la maglietta? >>
<<
Non esagerare, altrimenti Louise ti prenderà per un
pervertito. >>
<<
D’accordo, mi accontenterò del bacio.
>>
<<
Bravo. >>
Louise e le sue
amiche sono ancora a bocca aperta da un minuto, dopo aver visto il
bacio tra Chad e Olive.
<<
Oh… mio… Dio! >> esclama Kitty.
<<
Si sono anche baciati. O meglio, lei ha baciato lui. >>
dice Tess.
<<
Ma Chad è cotto di me. >> dice Louise, delusa.
<<
Sì, sei gelosa, è ufficiale. >> le
dice Kitty.
<<
Non sono gelosa, Kitty! >> urla Louise.
<<
Lo sei eccome, Louise. Ti ha dato fastidio che quella ragazza abbia
baciato Chad. Dai, ammettilo, a noi lo puoi dire. >> le
dice Tess.
Louise rimane in
silenzio, continuando a fissare Chad e Olive, che si stanno
allontanando dalla scuola.
<<
D’accordo. Forse un po’ gelosa lo sono.
>> confessa Louise.
<<
Già. Perché allora non gli dici che ti piace e ti
ci metti insieme? >> domanda Tess.
<<
Ve l’ho detto: Chad è solo un ragazzino,
è molto immaturo. >>
<<
Ha la nostra stessa età, e poi è normale che sia
immaturo. >> le dice Kitty.
<<
Ma se sta con questa qua. Evidentemente ha voltato pagina.
Wow… sono una che si dimentica in fretta. >>
<<
Smettila. Mandagli un messaggio e chiedigli se puoi andare a trovarlo
più tardi. Gli parli e gli dici che ti piace ed ecco fatto.
>> le consiglia Tess.
<<
Dite che dovrei farlo? Magari manco stanno insieme. In fondo lei
è più grande di lui, sarebbe molto strano.
>>
Kitty e Tess le
dicono contemporaneamente di farlo e lei tira fuori subito il suo
cellulare e gli manda un sms.
Mentre sono
sull’autobus per tornare a casa, Chad prende il cellulare
dalla tasca e legge il messaggio.
<<
È Louise? >> gli chiede.
<<
Sì. >>
<<
Leggi ad alta voce. >>
<<
Hey! Posso passare a casa tua più tardi? Avrei bisogno di
parlarti. Baci baci baci, Louise. >>
<<
Wow! È andata ancora meglio di come ci aspettavamo. Sei
contento? >>
<<
Assolutamente sì. Chissà cosa vorrà
dirmi? >>
<<
Qualcosa mi dice che sarà qualcosa di positivo.
>>
<<
Come lo sai? >>
<<
Intuito femminile. >>
Verso pomeriggio
inoltrato, Louise si presenta a casa di Chad. Dopo averla
fatta entrare, la fa accomodare in sala e iniziano a parlare.
<<
Allora, cosa mi devi dire? >> le chiede Chad.
Louise fa un
respiro e poi chiede:
<<
Chi è quella ragazza che era con te all’uscita
della scuola? >>
<<
Un’amica… speciale. Perché me lo
chiedi? >>
<<
In che senso speciale? State insieme? Vi frequentate? O cosa?
>>
<<
Ci vediamo ogni tanto. >>
<<
Allora potresti… smetterla di vederla? >> gli
chiede Louise.
<<
Perché dovrei farlo? >>
Louise si
avvicina a lui e gli dà un bacio a stampo. Dentro di
sé, Chad sta ballando la macarena. Ha aspettato
più di anno, e finalmente Louise si è
ufficialmente accorta di lui.
<<
Mi piaci, Chad. Mi ha dato molto fastidio che quella ragazza ti abbia
baciato oggi a scuola. >> gli confessa lei.
<<
Dici sul serio o è uno scherzo? >>
<<
Dico sul serio. Mi piaci davvero. >>
<<
Come mai adesso? Come mai ti sei accorta di me proprio adesso?
>>
<<
Forse perché ti ho visto con quella ragazza ed è
scattato qualcosa in me. >>
Chad le sorride
e i due si guardano e qualche secondo dopo lui le chiede:
<<
Allora… vuoi essere la mia ragazza, Louise? >>
<<
Sì. >>
Chad si avvicina
a lei e la bacia.
Quando Louise va
via, Chad sale al piano di sopra, in camera di Olive, e le racconta
cos’è appena successo.
<<<
Olive, Olive, Olive! Non puoi capire cosa mi è appena
successo! >>
<<
Hey! Stai calmo, respira. >>
Chad
è euforico da morire, ha bisogno di raccontare subito a
qualcuno cosa gli è appena successo.
<<
Dai, racconta. >>
<<
Louise è appena andata via e… mi ha detto che gli
piaccio. Io allora gli ho chiesto di essere la mia ragazza e
così ci siamo messi insieme. Non puoi capire quanto sono
felice, Olive. >>
Chad si butta
tra le braccia di Olive e le dice:
<<
Grazie, grazie, grazie. Mi hai aiutato tantissimo. Grazie, Olive,
grazie davvero. >>
Olive lo stringe
tra le braccia e gli risponde:
<<
Prego. >>
Chad la stringe
ancora più forte e le accarezza la schiena.
<<
Sono troppo contento. Era da più di un anno che aspettavo
questo momento, e sei arrivata tu e tutto finalmente è
andato come volevo io. >>
<<
Ci credo che sei contento. >>
Chad continua a
stringere Olive e lei è piuttosto a disagio. Appoggia la
testa sulla spalla di Olive e continua ad accarezzarle la schiena.
<<
Chad, che cosa stai facendo? >>
Chad si stacca
da Olive e le chiede:
<<
Posso chiederti un altro favore? >>
<<
Un altro? >>
<<
Questo è l’ultimo. >>
<<
Okay, spara. >>
<<
Mi insegneresti a baciare? A baciare per davvero intendo.
>>
<<
Perché già non lo sai fare? >> gli
chiede lei, stupita.
<<
No. >>
<<
Baciare s’impara a fare, come il sesso. Sono cose della vita
che s’imparano a fare pian piano. >>
<<
So che Louise ha già avuto un ragazzo e ho paura di
deluderla, non sapendo baciare come si deve. Ti prego, Olive, aiutami.
>>
<<
Non posso aiutarti questa volta, Chad. Dovrai buttarti appena ne avrai
l’occasione. >>
<<
Ma se poi faccio una figura di merda? >>
<<
Sono cose che capitano. >>
<<
Ti prego, baciamoci come si deve. Una volta sola, ti prego.
>>
<<
Mi dispiace, Chad, non posso. >>
<<
Ma mi hai baciato oggi pomeriggio, nel cortile della scuola.
Perché non puoi farlo anche adesso? >>
<<
Smettila, non insistere! >>
<<
Okay. >> dice Chad, rassegnato.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 42 *** Una festa esotica ***
42
Una
festa esotica
Dieci giorni
dopo, sabato 12 gennaio, alle 22, c’è la festa a
tema “Hawaii” per i diciassette anni di Olive, al
Los Angeles Athletic Club. Olive ha prenotato la piscina interna e
tutto sarà addobbato in perfetto stile hawaiano.
Le ragazze sono
vestite con il bikini, le classiche gonnelline di paglia, abbinate al
colore del costume, mollette di fiori in testa o fascia di fiori sulla
fronte, infradito, e la classica collana di fiori, e così
anche tutti gli ospiti, ovviamente.
Le ragazze
arrivano mezz’ora prima dell’inizio della festa e,
quando Liz, Melissa, Lux e Lexi entrano nella piscina interna,
rimangono letteralmente a bocca aperta. Gli sembra di essere piombate
alle Hawaii in un secondo. L’attimo prima erano a Los Angeles
e quello dopo, entrate nella piscina, alle Hawaii. Ci sono palme finte
sul bordo della piscina e anche al piano di sopra, tavoli con tovaglie
colorate fino al pavimento e per metà con la finta paglia, e
i fiori colorati sul bordo, noci di cocco usate come bicchieri per i
cocktail, con dentro gli ombrellini di carta colorati, piatti e posate
di carta colorati, fiori sparsi un po’ ovunque e persino
della sabbia finta dove ci sono degli sdrai, inoltre
c’è persino un piccolo chioschetto tutto addobbato
in stile hawaiano, dove c’è un cartello con
scritto “WELCOME”, in caratteri hawaiani.
Lì serviranno i cocktail e il punch, tutto a base di frutta
ovviamente.
C’è
frutta praticamente ovunque e in qualsiasi forma: spiedini di frutta,
pezzettini di frutta nei bicchieri e sui piatti, torte di frutta.
Frutta, fiori e ancora frutta e ancora fiori, e colori dappertutto. In
uno dei tavoli c’è anche un cesto di paglia, dove
dentro ci sono le collane di fiori per ogni ospite.
C’è
anche uno spazio per il limbo, dove anche lì hanno messo un
po’ di sabbia finta sul pavimento.
E inoltre, non
poteva mancare il dj che mette musica sia hawaiana che moderna, che si
trova in un altro chioschetto.
Infine, in un
angolo c’è ancora un altro chioschetto con vari
attaccapanni per i giubbotti per gli ospiti.
Fuori ci sono
circa dieci gradi e di certo nessuno verrà con solo un
costume da bagno addosso.
Nell’acqua,
invece, ci sono fiori sparsi un po’ dappertutto e anche
palloni da mare gonfiabili colorati, materassini gonfiabili a forma di
sedia e di sdraio, e anche tre palloni per camminare
sull’acqua.
Olive
è già andata verso il chioschetto del dj, quando
si volta e non vede le ragazze dietro di sé. Liz, Melissa,
Lux e Lexi sono ancora all’entrata della piscina e sono
ancora meravigliate per quello che stanno vedendo.
<<
Avanti, entrate, ragazze! >> esclama Olive.
Mentre si
avvicinano al chioschetto del dj dove si trova Olive, si guardano
intorno.
<<
Hai organizzato tutto tu, Olive? È incredibile.
>> dice Liz.
<<
Già, sembra di essere veramente alle Hawaii.
>> dice Melissa.
<<
Sì, ho fatto tutto io, ragazze. Bello, eh? >>
<<
Altroché! È fantastico, Olive! >>
esclama Lexi.
<<
Concordo. È tutto… splendido, Olive!
>> conclude Lux.
<<
Grazie, ragazze. >>
Quando
raggiungono Olive al chioschetto, lei presenta loro il dj.
<<
Questo è Peter, ragazze, il dj Peter. Loro sono Liz,
Melissa, Lux e Lexi, le mie migliori amiche. >>
Peter stringe la
mano alle ragazze e dice:
<<
Preparatevi a divertirvi stasera. Sarà uno sballo.
>>
<<
Speriamo. >>
Le ragazze
continuano a guardarsi intorno e Melissa salta su e dice:
<<
Che strano indossare il cappotto dentro una piscina coperta.
>>
<<
Infatti, non capisco perché non ve lo siete già
tolto. Io ho sentito caldo appena sono entrata. >>
<<
Sto sentendo caldo anch’io. Andiamo a mettere i cappotti
sull’attaccapanni. >> dice Lexi.
Sistemano le
ultime cose e alle ventidue i primi ad arrivare sono Kurt e Sandy.
Appena Liz vede Sandy, gli va incontro e Olive la segue con in mano il
cesto con dentro le collane di fiori.
Mentre Liz sta
baciando appassionatamente Sandy, Olive arriva e, dopo aver baciato
Kurt, dice:
<<
Aloha. Benvenuti alla mia festa, ragazzi. Siete i primi arrivati. Che
collana di fiori volete? Ne ho di vari colori. >>
<<
Arancione, grazie. >> risponde Sandy.
<<
Verde. >> dice invece Kurt.
Olive prende una
collana arancione e la mette al collo di Sandy e lo stesso fa con Kurt,
scegliendo però una collana verde.
<<
Potete appendere i vostri cappotti sull’attaccapanni che
trovate nell’angolo destro, laggiù.
>> dice Olive, indicando loro il chioschetto con gli
attaccapanni, e Sandy e Kurt lo raggiungono subito.
Pian piano
comincia ad arrivare sempre più gente e Olive li accoglie
tutti nello stesso modo in cui ha accolto Sandy e Kurt, stando
all’entrata con il cesto di collane di fiori in mano.
Mezz’ora
dopo l’intera piscina è piena di persone: ragazzi
e ragazze in acqua, altri che fanno il limbo, altri al chioschetto del
punch, altri semplicemente seduti sugli sdrai a chiacchierare o a
sorseggiare cocktail, altri che ballano.
Liz è
con Sandy in acqua e si stanno sbaciucchiando, Melissa con Niall al
piano di sopra, Olive con Kurt in acqua anche loro a baciarsi, Lux con
Ike a fare il limbo, e Lexi e Lewis a parlare con altri ragazzi.
Tutti si stanno
divertendo come dei pazzi e c’è
un’allegria pazzesca.
Sandy, mentre
bacia il collo di Liz, le dice:
<<
Perché non andiamo al piano di sopra e…
>>
Liz lo allontana
da sé e gli chiede:
<<
Sandy Carr, sei impazzito? Vuoi fare l’amore durante una
festa? >>
<<
Sì. Che problema c’è? >>
<<
È molto poco romantico. >>
<<
Perché, deve sempre essere romantico? >>
Liz lo guarda
senza dire niente e un attimo dopo lo prende per mano e si incamminano
verso la scaletta per salire dall’acqua. Salgono le scale che
portano al piano di sopra e, appena Liz trova una porta, la apre ed
entrano. Una volta chiusa la porta, si baciano e dopo Sandy le chiede:
<<
Come mai questa euforia? >>
<<
Al diavolo le romanticherie. >> dice lei.
Liz inizia a
baciargli il petto e decide, per la seconda volta, di prendere lei
l’iniziativa. Lo bacia su tutto il petto e si china per
baciarlo meglio. Si ferma alla pancia e Sandy la ferma e le dice:
<<
Liz? >>
Liz alzo lo
sguardo e gli chiede:
<<
Che c’è? >>
<<
Vuoi davvero fare quello che sto pensando? >>
<<
Ci voglio provare Sandy, voglio restituirti il favore. Tu
l’altra volta mi hai fatto un ditalino, ora anch’io
voglio farti provare piacere, o almeno un po’ di piacere.
>> confessa Liz.
<<
Sei sicura? Guarda che non sei obbligata a farlo. >>
<<
Sì, sono sicura. >>
<<
D’accordo. Però prima alzati.>>
Liz si tira su e
Sandy la bacia. Dopo il bacio, lei riprende a baciargli il petto e si
china per baciargli la pancia. Si ferma alcuni secondi e gli abbassa il
costume da bagno, piano piano. Liz all’inizio è
titubante, ma poi si butta e riesce quasi a far venire Sandy.
Quando sono a
faccia a faccia, lui le dice:
<<
Per essere stato il tuo primo pompino non te la sei cavata male tesoro.
>>
Liz sorride un
po’ imbarazzata e poi gli dice:
<<
Grazie. >>
Si baciano e
Sandy inizia a baciarle il collo e poi il seno. Mentre la bacia sulle
labbra, tocca la sua schiena e poi slaccia la parte di sopra del
costume e lo butta per terra. Le tocca entrambi i seni e inizia a
baciare prima il sinistro e poi il destro. Pian piano si sdraiano sul
pavimento, mentre ancora si stanno baciando, e Sandy le accarezza le
cosce, prima di toglierle il pezzo di sotto del bikini.
Al piano di
sotto, in acqua, Olive e Kurt sono presi da una passione pazzesca. Non
si staccano neanche un secondo l’uno dall’altra, e
si stanno baciando da un po’, che quasi non respirano
più.
Una ragazza
vicina dice loro di prendersi una camera, e poco dopo un amico di Kurt
dice loro che a momenti scopano lì in acqua.
Mentre
continuano a baciarsi, Kurt le slaccia il pezzo di sopra del bikini e
lo butta subito in acqua.
<<
Che cazzo fai, Kurt? >>
Kurt si stacca
velocemente da lei e afferra il pezzo del bikini nell’acqua.
Olive si copre il seno con il braccio e incita Kurt a darle il
reggiseno. Cerca di afferrarlo con l’altro braccio, ma quando
lei fa qualche passo in avanti, lui indietreggia e nasconde il
reggiseno dietro la schiena.
<<
Avanti, ridammelo, Kurt! >>
<<
No, stai molto meglio senza. >>
<<
Siamo a una festa, non in una piscina all’aperto o in
spiaggia, non posso stare in topless. >>
<<
Perché no? Dove sta scritto che non puoi? >>
<<
Smettila! Ridammi il reggiseno! Adesso! >> gli urla lei.
Olive si toglie
il braccio dal seno e lotta con Kurt per riprendersi il reggiseno.
All’improvviso Kurt se lo infila dentro il costume e Olive
infila la mano all’interno. Gli tocca i gioielli di famiglia
e Kurt sembra divertito, ovviamente. Kurt la ferma tenendole il braccio
e le dice:
<<
Fammi una sega! Qui, adesso. >>
Olive lo guarda
per un secondo e poi prende in mano il suo pene ed inizia a
masturbarlo. La ferma prima di venire e lei si riprende subito il suo
reggiseno e se lo mette. Kurt si avvicina a lei e le dice:
<<
È stato molto divertente, non trovi? >>
Olive si
avvicina al suo orecchio e, dopo averglielo leccato, gli risponde:
<<
Molto divertente. >>
Lo bacia in
bocca e lui le tocca il sedere. La solleva dalle natiche e lei mette le
gambe intorno alla sua vita. Lui cammina per pochi passi e la sbatte
contro il bordo della piscina, mentre si baciano, e le sfiora il pube e
lei geme.
Più
tardi, le ragazze stanno chiacchierando in acqua mentre sorseggiano un
cocktail da una noce di cocco, usata come bicchiere.
<<
Cosa stavate combinando prima in acqua tu e Kurt, Olive?
>> chiede Lux.
<<
Mi hai slacciato il reggiseno del costume e se l’è
preso. Credo che alcune persone mi abbiano visto le tette ma dettagli.
Poi, quando cercavo di riprendermelo, se l’è messo
dentro il costume, così io ho infilato una mano per
prendermelo, ma mi ha bloccato il braccio e mi ha detto se gli facevo
una sega. Così gliel’ho fatta. È stato
parecchio eccitante, ragazze, anche se lui mi ha fermata prima di
venire. >> confessa Olive.
<<
Gli hai fatto una sega davanti a tutti? In acqua? >>
chiede Melissa, stupita.
<<
Sì, ma non ci ha visto nessuno. Non mi era mai successo di
fare una sega a un ragazzo in acqua, è stato eccitante.
>>
<<
Immagino. >> dice Lexi.
<<
E tu, Liz? Dove sei sparita, che a un certo punto non ti abbiamo
più vista? >> chiede Melissa.
Liz
all’inizio non risponde, ma poi tranquillamente dice:
<<
Ho fatto un pompino a Sandy. >>
Le ragazze,
contemporaneamente, chiedono:
<<
Cosa? >>
<<
Oh… mio… Dio! Dici sul serio? Davvero hai fatto
un pompino a Sandy? E com’è andata?
>> chiede Olive.
<<
Sì, gliel’ho fatto davvero. Siamo andati di sopra,
in una stanza e ho voluto provare a fargliene uno. Mi ha detto che per
essere stato il mio primo pompino non me la sono cavata male, anche se
lui non è venuto. Poi abbiamo anche fatto l’amore,
e stavolta non ho sentito dolore, neanche un po’.
>> confessa Liz, tutta contenta.
Le ragazze
abbracciano Liz e lei dice loro:
<<
Sto soffocando ragazze! >>
Le ragazze si
staccano da Liz e Olive dice:
<<
La nostra Liz è diventata ufficialmente uno di noi. Fa sesso
e ha anche fatto il suo primo pompino. Sono molto orgogliosa di te,
tesoro. >>
Oliva fa finta
di asciugarsi le lacrime.
<<
Benvenuta nel club, tesoro. >> le dice Melissa.
<<
Congratulazioni. >> le dice Lexi.
<<
Complimenti, tesoro. >> conclude Lux.
Olive la
abbraccia e le ragazze fanno lo stesso.
<<
Mi viene da piangere. >> dice Olive.
Liz ride e le
ragazze la abbracciano ancora più forte. Quando si staccano
da lei, Liz dice loro:
<<
Ne state facendo un affare di stato, ragazze. Ho semplicemente fatto un
pompino al mio ragazzo, niente di che. E poi non è neanche
riuscito a venire. >>
<<
Venire o non venire, almeno un po’ l’avrai fatto
eccitare, no? >> chiede Melissa.
<<
Oh, sì, assolutamente. Gemeva in continuazione.
>>
<<
Benissimo, allora. >>
Le ragazze
continuano a chiacchierare e poi ballano un po’, poi fanno la
gara di limbo, dove vince Olive.
Circa dieci
minuti prima di mezzanotte, Liz, Melissa, Lux e Lexi chiedono a Kurt ti
tenere occupata Olive e di non andare in acqua.
Salgono al piano
di sopra a prendere la torta di frutta a tre piani, e, quando scatta la
mezzanotte, la musica viene spenta e loro arrivano con la torta in mano
e la appoggiano su uno dei tavoli ed iniziano a cantare
“tanti auguri a te”, seguite dagli altri invitati.
Kurt la porta al tavolo dove si trova la torta e Olive si commuove. Le
ragazze la guardano e, una volta cantata la canzone di compleanno, Liz
le dice:
<<
Avanti, spegni le candeline ed esprimi un desiderio! >>
Olive spegne
tutte le diciassette candeline e poi abbraccia fortissimo le ragazze.
<<
Vi voglio un mondo di bene, ragazze. >>
Si abbracciano
ancora più forte e Olive le ringrazia per la sorpresa.
Lei non si
aspettava la torta, ma le ragazze hanno pensato di fargliela fare di
frutta, per rimanere nel tema delle Hawaii, e a tre piani, essendoci
molto invitati.
In seguito
abbraccia Kurt e si danno un bacio.
Mentre Olive sta
mangiando la torta, Kurt le dice:
<<
Posso darti il mio regalo adesso? >>
<<
Sì. Fammi finire la torta, però. >>
<<
Okay. >>
Finita la torta,
Kurt prende la busta con dentro il regalo di Olive e la porta di sopra
ed entrano in una delle stanze. Chiusa la porta, Kurt le porge la busta.
<<
Oddio! Victoria’s Secret. >>
Olive apre la
busta e tira fuori un completo intimo leopardato bordeaux.
<<
Oddio, ma è bellissimo Kurt. Mi piace un sacco, grazie.
>>
Gli
dà un bacio e poi osserva per bene il completino.
<<
Mi piace davvero molto. >>
<<
Sono contento che ti piaccia, perché ci ho messo un
po’ per sceglierti quello giusto. >>
<<
E hai scelto giusto. >>
Olive appoggia
la busta e il completino su un mobile vicino e bacia Kurt. Dopo essersi
sbaciucchiati per alcuni secondi, Kurt le sussurra
all’orecchio:
<<
Perché non te lo metti subito? Vorrei vedertelo addosso e
poi vorrei togliertelo di dosso. >>
<<
Con molto piacere. >>
Olive si slaccia
il reggiseno del bikini e lo fa in un modo che è come se
stesse facendo uno spogliarello privato per Kurt. Dopo essersi
spogliata, indossa il completino e lo tiene indosso sì e no
due o tre minuti.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 43 *** Mi hai salvato ***
43
Mi
hai salvato
Il
giovedì della settimana successiva, dopo essere arrivata a
casa da scuola, Lexi prende un libro ed esce, sedendosi sul divano
della veranda. Guarda l’orario sul suo iPhone: 16.30, e nota
che non ha ricevuto neanche un sms di Lewis.
Tutti i giorni
si mandano un sms, dopo la scuola, ma stavolta non ha ricevuto niente
ed inizia a preoccuparsi.
È il
diciassettesimo compleanno di Lewis, e Lexi si aspettava ancora di
più che oggi lui la volesse vicina, ma forse si sbagliava.
Decide di mandargli un sms con scritto:
“Hey!
Come stai? <3 Oggi non ti sei ancora fatto sentire e neanche io
l’ho fatto. Mi sto preoccupando. Ti prego, chiamami appena
leggi il messaggio!
P.S. tanti
auguri! :p XXX”
Lexi non riceve
risposta e spera solo che Lewis stia bene.
Poco dopo
arrivano le gemelle Katy e Stella, desiderose di giocare con Lexi alla
Wii.
<<
Cosa stai facendo Lexi? >> chiede Katy.
<<
Sto leggendo. >>
<<
Cosa leggi? >> chiede Stella.
Lexi mette il
segno libro, lo chiude e fa vedere alle gemelle la copertina del libro,
in modo che loro possano leggere il titolo.
<<
Cinquanta sfumature di rosso. Che libro è? >>
domanda Stella.
<<
Ehm… un libro dove i due protagonisti
s’innamorano… e… si sposano e mettono
su famiglia. >>
<<
Che bello. >> dice Katy.
<<
È bello? >> chiede Stella.
<<
Molto bello, ma voi è meglio che non lo leggete.
>>
<<
Perché? >> chiede Katy, curiosa.
<<
Avvicinatevi. >>
Le due gemelle
si avvicinano a Lexi e lei sussurra loro:
<<
Perché è un libro per adulti, un
libro… erotico. Ma shh… non ditelo ai vostri
genitori. >>
Katy e Stella le
sorridono e poi, contemporaneamente, dicono:
<<
Okay. >>
<<
Saremo mute come due pesci, promesso. >> promette Stella.
<<
Esatto. >> promette anche Katy.
Le due gemelle
mimano la chiusura di una lampo, passandosi il pollice e
l’indice uniti sopra la bocca chiusa.
<<
Brave. >>
<<
Vieni con noi a giocare alla Wii, Lexi? >> chiede Katy.
<<
Certo. >>
Le due gemelle e
Lexi, con il suo libro in mano e il suo cellulare, entrano nella casa.
<<
Vado in camera a portare il libro e torno giù.
>>
Katy e Stella
contemporaneamente le rispondono “okay”. Spesso
hanno l’abitudine di risponde nello stesso momento, tipico
dei gemelli.
Quando Lexi sale
in camera, appoggia il libro sul comodino sinistro e, impaziente di
ricevere una risposta da Lewis, gli manda un altro sms:
“Ti
prego, rispondimi! Mi stai facendo preoccupare! XXX”
Scende al piano
di sotto con il cellulare, che appoggia sul divano e gioca alla Wii con
le gemelle. Ogni tanto guarda il cellulare e lo sblocca per vedere se
c’è una risposta al messaggio, ma niente.
Una
mezz’ora dopo, le gemelle cambiano gioco della Wii e Lexi
prende subito in mano il cellulare, ma ancora nessuna risposta,
così prova a chiamarlo, ma lui non risponde. Decide di
andare a casa sua, perché sente che è successo
qualcosa.
<<
Katy… Stella… io devo uscire. >>
dice loro.
<<
E dove devi andare? >> chiede Katy.
<<
Temo che sia successo qualcosa al mio ragazzo, perché non mi
risponde ai messaggi che gli ho mandato. >>
<<
Speriamo di no. >> dice Stella.
<<
Già. >>
In pochi minuti
Lexi è fuori di casa e diretta alla casa di Lewis. Quando ci
arriva, suona il campanello e all’improvviso sente dei rumori
provenire da dentro la casa. Poco dopo, un uomo viene ad aprire la
porta e dentro si sentono delle urla. L’uomo si rivolge a
Lexi e le chiede:
<<
Che cosa vuoi? Chi sei? >>
Lexi
è spaventata, ma risponde all’uomo dicendogli:
<<
Sono Lexi, la ragazza di Lewis. Lei chi è? Il padre?
>>
L’uomo
le risponde di essere il padre di Lewis e le chiede cosa ci fa qui.
<<
C’è Lewis in casa? >>
Il padre di
Lewis le risponde di sì, ma che è arrivata in un
pessimo momento e la prega di andarsene. Lexi però non ha
intenzione di andarsene così facilmente.
<<
Mi faccia entrare, ho bisogno di parlare con Lewis. Per favore.
>>
Il padre di
Lewis le risponde in tono piuttosto scioccato, dicendole:
<<
Lewis non può parlare con te adesso. Vattene che
è meglio! >>
Lexi inizia a
chiamare Lewis, ma nessuno risponde.
<<
La prego, devo parlare con suo figlio. Gli ho mandato due messaggi e
l’ho chiamato una volta, ma non mi ha risposto. Sembra
sparito nel nulla. Ho bisogno di sapere cosa sta succedendo.
>>
Il padre di
Lewis, che ancora si trovava sulla soglia della porta, esce e le
risponde:
<<
È davvero un pessimo momento questo, Lexi. Vai via che
è meglio. Lewis sta bene, ma è meglio che tu te
ne vada. >>
<<
Non esiste. >> dice Lexi, decisa, ed entra in casa,
chiamando Lewis.
Il padre di
Lewis la segue mentre gira per la casa. Arriva alle scale e chiama di
nuovo Lewis. Arriva anche una donna, la madre di Lewis, che si rivolge
al marito e le chiede:
<<
Chi cazzo è questa ragazza, Carl? >>
Il marito le
risponde che è la ragazza di Lewis e lei intanto ne
approfitta per salire le scale. Entra subito nella camera di Lewis e
lui è lì, a piangere, seduto sul pavimento,
vicino alla finestra.
<<
Lewis! >>
Lewis alza lo
sguardo ed è come se i suoi occhi si fossero illuminati alla
vista di Lexi. Lei si avvicina a lui, si siede e gli chiede:
<<
Cos’è successo? Perché stai piangendo?
>>
Lewis non riesce
quasi a parlare, riesce solo a singhiozzare.
<<
Lewis, rispondimi. >>
Lewis continua a
singhiozzare e si abbondona tra le braccia di Lexi, e lei lo stringe a
sé.
<<
I tuoi genitori hanno litigato? Tua madre ha bevuto? Ti prego, dimmi
qualcosa. >>
<<
Mia madre ha bevuto moltissimo e ha litigato con mio padre quando
è arrivato a casa, e lui… lui le ha dato uno
schiaffo. Poi sono arrivato io e… e ho detto loro di
smetterla di litigare, almeno oggi che è il mio compleanno.
Mio padre mi ha detto che non gliene fregava un cazzo se oggi
è il mio compleanno e ha continuato a urlare con mia madre.
Abbiamo urlato tutti, uno contro l’altro, poi mia madre ha
preso la bottiglia e ha bevuto, così mio padre
gliel’ha presa dalle mani ed urlando gliel’ha
buttata per terra e le ha dato un altro schiaffo, dicendole di
smetterla di bere. È stato terribile, Lexi. Questo
è il giorno peggiore della mia vita, dopo il giorno in cui
sono morti mio fratello e il mio migliore amico. >>
confessa Lewis, piangendo a dirotto, così Lexi lo stringe
fortissimo a sé.
<<
Ci sono io adesso, Lewis, ci sono io. >> gli dice Lexi,
accarezzandogli il braccio e aggiungendo:
<<
Starai nella casa dei Woolner d’ora in poi, starai con me.
Non avranno grossi problemi, spero. Spiegherò loro
cos’è successo e che sei il mio ragazzo. Non puoi
restare ancora qui, non un altro giorno di più.
>>
<<
Ma non posso. Loro non sono la tua vera famiglia e quella non
è casa tua. Tu vivi a Parigi, non qui a Los Angeles. A
giugno te ne andrai ed io rimarrò di nuovo solo.
>>
<<
Pensiamo al presente per il momento. Da qui a giugno ci sono ancora
cinque mesi, troveremo una soluzione, te lo prometto. Ora usciamo da
questa casa. >>
Lexi aiuta Lewis
ad alzarsi dal pavimento e scendono al piano di sotto. Sentono i
genitori di Lewis urlare e litigare pesantemente, tanto che non si
accorgono neanche che il figlio è uscito di casa con Lexi.
Appena arrivano nella villa dei Woolner, Lexi suona il campanello e le
due gemelle vengono ad aprire.
<<
Lexi! Sei tornata! >> esclama Katy.
Le due bambine
capiscono che c’è qualcosa che non va, ma non
capiscono perché Lewis è lì. Mentre
entrano in casa, Lexi chiede loro:
<<
Dov’è la mamma, bambine? >>
Katy e Stella
rispondono insieme dicendole che è in giardino. Arrivati in
giardino, Lexi vede la signora Woolner curare le piante e la raggiunge,
mentre le gemelle rimangono in veranda con Lewis.
<<
Julia, avrei bisogno di parlarti. È importante.
>> dice Lexi.
La signora
Woolner alza lo sguardo e si ferma.
<<
Certo, Lexi. Cosa c’è? >>
Lexi le spiega
tutto e la signora Woolner si dimostra subito comprensiva nei suoi
confronti e in quelli di Lewis, e gli permette di rimanere
finché non tornerà un po’ di
tranquillità in casa sua.
Salgono al piano
di sopra, nella camera di Lexi, e chiudono la porta a chiave.
<<
Ti sarò per riconoscente, Lexi. Davvero. Mi hai salvato.
>> le dice Lewis.
<<
Non devi dire così, Lewis, era il minimo che potessi fare.
Non potevi restare in quella casa un minuto di più.
>>
Si siedono sul
letto e Lewis le chiede:
<<
Come hai fatto a sapere che era successo qualcosa? >>
<<
Avevo un presentimento, e poi non mi hai risposto ai due messaggi e
alla chiamata. >>
Lewis la
abbraccia e si stringono forte.
<<
Grazie. >>
Lexi non dice
niente e qualche secondo dopo gli dice:
<<
Ti amo Lewis. >>
Si staccano
l’uno dall’altra e Lewis la bacia. Le toglie il
cardigan e lei gli toglie la maglietta. Le accarezza le braccia e poi
gliele bacia, baciandole infine le mani. Alza lo sguardo e le dice:
<<
Ti amo anch’io, Lexi. >>
Si baciano e
pian piano si spogliano, fino a rimanere completamente nudi e sdraiati
sul letto. La bacia ovunque, con molta dolcezza e delicatezza.
Mentre fanno
l’amore, Lexi riesce a raggiungere il suo primo orgasmo e si
sussurrano che si amano.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 44 *** Relazioni diverse ***
44
Relazioni
diverse
È
passato un mese e siamo a febbraio. Il quattro febbraio Sandy ha fatto
l’esame per la conoscenza del francese, per poter studiare a
Parigi nella stessa scuola delle ragazze, ed è riuscito a
passarlo, anche grazie all’aiuto di Liz.
È il
giorno di San Valentino e l’amore è
nell’aria a Santa Monica.
Sandy e Liz, nel
pomeriggio, andranno al Palisades Park e poi torneranno a casa per fare
i biscotti a forma di cuore di San Valentino, che Liz fa tutti gli
anni. Inoltre, Sandy ha organizzato una romantica cenetta in veranda,
visto che i genitori di lui andranno a cena fuori, e ha preparato altre
sorprese per la sua Liz.
Melissa e Niall
invece andranno a cena fuori. Olive e Kurt hanno deciso di non
festeggiare San Valentino, essendo una coppia che fa solo sesso. Ike
cercherà di essere il più romantico possibile con
Lux, con l’aiuto di Sandy che gli ha dato qualche dritta. E
infine, per quanto riguarda Lexi e Lewis, loro hanno pensato di fare
una cosa semplice, cenando da Johnny Rockets alla Third Street
Promenade.
Alle 6:30 la
canzone “c’mon, c’mon” suona
dal cellulare di Liz. Lei apre gli occhi e spegne la sveglia. Quando si
volta, trova Sandy con una rosa rossa nella mano sinistra e un
cioccolatino a forma di cuore nella mano destra.
<<
Buongiorno, amore. >>
Liz gli fa un
gran sorriso e gli risponde:
<<
Buongiorno. >>
Sandy si
avvicina e le dà un bacio e poi le porge la rosa.
<<
Questa è per te, mia dolce principessa. >>
Liz la prende e
lo ringrazia.
<<
Apri la bocca. >>
Liz apre subito
la bocca, senza fiatare, e lui le infila il cioccolatino in bocca.
<<
Al latte. Mmh… buono. >>
<<
Lo so. Sono i miei preferiti, e anche i tuoi. >>
<<
Già. Ma dove sono gli altri cioccolatini? O ce
n’è solo uno? >>
<<
Vedrai. >>
Dopo essere
andata al bagno, Liz scende al piano di sotto e raggiunge la cucina per
fare colazione. Appena Sandy la vede, si avvicina e, da dietro la
schiena, tira fuori la scatola di cioccolatini tutti a forma di cuore,
e anch’essa a forma a cuore.
<<
Eccoli! Sono tutti al latte, vero? >>
<<
Assolutamente sì. >>
<<
Perfetto. >>
Liz ne mangia
uno e intanto guarda Sandy e si sorridono. Anche lui ne mangia uno, e
vanno avanti così per altri quattro cioccolatini.
Nel pieno
pomeriggio, mentre Liz si sta preparando per uscire con Sandy, lui
entra nella camera, dopo aver bussato. Si avvicina a lei, che
è seduta sulla sedia, davanti allo specchio, e la abbraccia
da dietro, baciandole il collo.
<<
Sei quasi pronta? >> le chiede.
<<
Sì. Mi devo solo pettinare e mettere le scarpe.
>>
Sandy le sposta
i capelli da una parte e inizia a baciarle il collo, prima a destra e
poi a sinistra, e, mentre la bacia, le dice:
<<
Sei bellissima, lo sai. Come sempre. >>
Sandy si sposta
a sinistra e poi a destra, sul collo di Liz. Le accarezza i capelli e
poi le chiede:
<<
Posso pettinarti io? >>
<<
Sì. >>
Liz gli
dà la spazzola e lui inizia a pettinarle i capelli, molto
delicatamente.
<<
Amo i tuoi capelli, amore. >>
Fa una pausa e
poi dice:
<<
In realtà amo tutto di te. >>
Liz mette
indietro la testa e lui le dà un bacio. Le loro labbra sono
vicinissime e lui le dice:
<<
Ti amo da morire Liz. >>
<<
Anch’io. >>
Si ribaciano e
poi lui riprende a pettinarla. Le sposta i capelli sul lato sinistro e
le bacia il collo sulla parte destra e poi la spalla. Le prende la mano
e lei si alza. Sono uno vicino all’altra, che si guardano
dritto negli occhi.
<<
Che c’è? >> gli chiede Liz.
<<
Sei ancora più bella da quando abbiamo fatto
l’amore. >>
Liz gli sorride
e lui la bacia.
<<
Facciamo l’amore. Ti desidero da morire amore mio.
>>
<<
Ma ci sono i tuoi in casa. >>
<<
E allora? Chiudiamo la porta a chiave, così non potranno
entrare. >>
Sandy le prende
un braccio e inizia a baciarglielo. Le bacia la mano e se la porta
sulla bocca e ne bacia il palmo. Liz si avvicina ancora di
più e sente l’erezione di Sandy.
<<
Wow. >> dice lei, sorridendo.
Liz arrosisce un
po’ e Sandy le sorride, e poi si allontana per chiudere la
porta a chiave. Torna da Liz, la prende per mano e si avvicinano al
letto, sdraiandosi. Tra un bacio e l’altro, Liz gli dice:
<<
Ti desidero anch’io, Sandy. A dire la verità ti
desiderio dalla prima volta che ti ho visto. >>
<<
Anch’io. >>
Pian piano si
spogliano e Sandy prende un preservativo dal portafoglio che ha nella
tasca posteriore dei jeans.
Appena tornano a
casa, si mettono a fare i biscotti a forma di cuore. Mentre fanno i
biscotti, si baciano, chiacchierano, canticchiano e mangiano
l’impasto. Al momento di mettere la marmellata di fragole,
metà ne mangiano e metà la mettono sopra i
biscotti.
Verso le 19, Liz
si va a fare una doccia e, mezz’ora dopo, scende in vestaglia
e chiede:
<<
Hey, amore, chi era alla porta prima? >>
Non
c’è traccia di Sandy, eppure Liz sente un
profumino invitante, ma non riesce a capire da dove proviene. Gira la
casa e vede la tavola della veranda apparecchiata, perfetta per una
cena al lume di candela. Tovaglia di raso rossa e tovaglioli di raso
bianchi, rose rosse un po’ ovunque, petali di rosa attorno ai
piatti e ai bicchieri, una bottiglia di vino rosso e un vaso con dentro
un mazzo di dieci rose rosse.
Sandy sbuca
all’improvviso e le dice:
<<
Ciao. >>
<<
Ma… come hai fatto? >>
<<
Il servizio di catering mi ha portato tutta questa roba mentre tu ti
facevi la doccia. Allora? Piaciuta la sorpresa? >>
<<
Sì! La adoro amore. >>
I due innamorati
si baciano e poi Sandy le dice:
<<
Avanti, vai a metterti qualcosa di carino. Ti aspetta una cena a tu per
tu con il tuo bellissimo e romanticissimo fidanzato. >>
Liz ridacchia e,
dopo aver baciato Sandy, corre in camera sua.
Quando scende,
appena Sandy la vede, rimane a bocca aperta.
<<
Wow! Sei… splendida. Ti avevo detto qualcosa di carino, non
di estremamente sexy. >>
Liz gli sorride
e si avvicina a lui per baciarlo. Sandy afferra la rosa rossa che
c’è sul tavolo e, porgendola a Liz, le chiede:
<<
Elizabeth Emilie Savile, vuoi essere la mia Valentina? >>
<<
Assolutamente sì. >>
Si baciano di
nuovo, e stavolta quasi non si staccano più l’uno
dall’altra.
Liz indossa un
vestito rosso, senza spalline, con sopra una giacca di pelle nera, che
tiene aperta, i capelli sono semplicemente sciolti, e ha un
po’ di mascara ed eyeliner sugli occhi, e un rossetto rosso,
proprio come il vestito. Ai piedi, invece, indossa un paio di scarpe
chiuse con la zeppa, nere con i pois bianchi.
Cenano
ascoltando un po’ di musica come sottofondo, solo musica
romantica ovviamente, si tengono per mano, si baciano e parlano.
Finita la cena,
Sandy la porta al piano di sopra, nel suo bagno, con una scusa, e Liz
rimane sorpresa per la seconda volta. La vasca da bagno è
piena di petali di rose rosse e c’è un profumo
buonissimo di bagnoschiuma alla vaniglia.
<<
Ma… come fai? Come fai a fare tutto questo? La cena e ora
questo. Avanti, Sandy Carr, dimmi come fai? >>
<<
Romanticismo, piccola. Sono solo un romanticone, lo sai. E poi per te
farei qualunque cosa. Ti amo da morire Liz. >>
Liz avvolge le
braccia intorno al collo di Sandy e gli risponde:
<<
Ti amo da morire anch’io, Sandy. >>
Si baciano e poi
Sandy inizia a spogliarsi, togliendosi la camicia. Inizia a spogliarsi
anche Liz e il primo a entrare nella vasca è Sandy.
<<
Avanti, entra, piccola! >>
Liz immerge
prima la gamba destra e poi la sinistra nell’acqua e in
seguito si accoccola tra le braccia di Sandy.
Durante la cena
da Johnny Rockets, Lewis sembra finalmente rilassato dopo molto tempo.
È ancora a casa dei Woolner da quasi un mese, e non vede i
suoi genitori dal giorno in cui Lexi l’ha portato via da casa.
<<
Ti vedo rilassato finalmente. >>
<<
Lo sono. E devo tutto a te, Lexi. >>
Lexi stringe la
mano di Lewis e gli sorride.
<<
È stato un piacere aiutarti. >>
<<
Ma tu tra quattro mesi te ne andrai. Io come farò quando
succederà? >>
<<
Sarai tornato a casa tua e ci sarà un’atmosfera da
famiglia normale. Potrai tornare a vivere sereno. >> gli
risponde Lexi.
<<
Come fai a esserne così sicura? Credo che stiamo
precipitando, la mia famiglia sta precipitando in un precipizio.
>>
<<
Non devi dire così. Le cose si sistemeranno, vedrai. Devi
solo avere pazienza. >>
<<
Non ce l’ho. >>
<<
Ce l’hai eccome, invece. Sei rimasto per troppo tempo a casa
tua. >>
<<
Perché ancora non era successo un casino. >>
<<
Adesso non ci pensare, okay? Adesso dobbiamo pensare al presente,
dobbiamo pensare a noi due. Io ci sono, Lewis, te l’ho detto
mille volte ormai, e te lo dirò sempre. >>
Lewis le sorride
e la bacia.
<<
Non voglio perderti Lexi. >>
<<
Neanch’io, Lewis. Non ho mai creduto alle storie a distanza,
ma voglio provarci, voglio provarci comunque. >>
<<
Anch’io. Ci voglio davvero provare Lexi. Ti amo e non voglio
perderti proprio adesso che ti ho trovata. >>
<<
Non mi perderai Lewis, te lo prometto. >>
Lewis le stringe
la mano e gliela bacia, guardandola dritta negli occhi.
Mentre sono al
ristorante, Lux e Ike chiacchierano e, all’improvviso, lui le
dice:
<<
Lux? >>
<<
Che c’è? >>
Ike le porge la
mano e, dopo che Lux ha messo la mano sopra la sua, dice:
<<
Voglio darti il tuo regalo adesso. >>
<<
Okay. >>
Ike tira fuori
da una sportina un cofanetto, dove dentro c’è un
braccialetto con l’iniziale “I”, di Ike
appunto. Dentro il cofanetto c’è anche un piccolo
biglietto rosso con una dedica:
“Alla
mia Valentina. Con amore, Ike”
<<
Awww. Grazie, Ike. >>
I due si baciano
e lei gli chiede:
<<
Da quando sei diventato un romanticone? >>
<<
Ci sto provando. Sandy mi ha dato una mano. >>
<<
Capisco. Liz si vanta sempre che Sandy è anche troppo
romantico. >>
Proprio in quel
momento arriva la cameriera con il dolce per entrambi. Davanti agli
occhi di Lux c’è un piatto con la panna cotta, ed
è stata usata una salsa di cioccolato per fare due cuori e
due lettere, una “I” e una “L”.
Lux la guarda meravigliata e, dopo aver alzato lo sguardo verso Ike,
gli chiede:
<<
L’hai fatto tu? La decorazione, intendo. >>
<<
Sì, ho chiesto se potevano farla e mi hanno detto di
sì. >>
<<
Sei stato dolcissimo, Ike. Grazie. >>
Si baciano di
nuovo e poi mangiano il dolce.
Dopo cena, Ike
porta Lux a casa sua, dove non c’è nessuno. Si
sistemano sul divano a guardare la televisione, ma più che
altro a sbaciucchiarsi. Mentre si baciano, Lux inizia a sbottonare la
camicia di Ike e, una volta finito, la apre e inizia a baciargli il
petto. Successivamente, lui le toglie il vestito e lo getta a terra. Le
bacia il petto, il collo, le braccia, le mani e poi le labbra.
<<
Sei sicuro che non arriverà nessuno? >>
<<
Sicuro. I miei sono a cena fuori e mia sorella è da
un’amica. >>
<<
Perfetto. >>
Lux va sulle
gambe di Ike e poi lo bacia. Gli slaccia la cintura dei jeans e poi il
bottone, e tira giù la cerniera. Gli toglie la camicia, che
getta sul divano, e gli bacia il petto.
<<
Non vuoi andare in camera mia? >>
<<
Qui è perfetto. >>
<<
D’accordo. >>
Ike le slaccia
il reggiseno, che getta per terra, e inizia a baciarle il seno. In
seguito lui si abbassa i jeans e si baciano.
<<
Abbassati anche i boxer, lo vedo che sei già eccitato.
>> gli dice lei.
Ike le sorride e
si abbassa i boxer, liberando l’erezione. Lux lo bacia e
appoggia una mano sul suo pene e inizia a masturbarlo, facendolo venire
non molto dopo.
Dopo la cena,
Melissa e Niall passeggiano per la città.
<<
Allora, quando tornerai a Parigi? >> le chiede lui.
<<
Verso metà giugno più o meno. Ma
perché me lo chiedi? Ci manca ancora così tanto
tempo. >>
<<
Lo so, ci mancano ancora quattro mesi. >>
<<
Già. >>
<<
Hai già pensato a cosa ne sarà di noi?
>> le chiede Niall.
<<
Cosa vuoi dire? >>
<<
A cosa ne sarà di noi quando tu tornerai a Parigi.
Ultimamente ci ho pensato molto, e volendo potrei venirti a trovare per
un paio di settimane. >>
<<
Dici sul serio? >> chiede Melissa, stupita.
<<
Sì. >>
<<
E perché dovresti venirmi a trovare? >>
<<
Come perché? Perché sei la mia ragazza, no?
>>
<<
Adesso, adesso sono la tua ragazza, ma è probabile che da
qui a giugno io non lo sia più. Possono succedere molte cose
in quattro mesi. >>
<<
Quindi sai già che non staremo più insieme a
giugno? Già lo dai per scontato? >>
<<
No, però è probabile. Le mie relazioni sono
durate massimo quattro-cinque mesi. È un miracolo che noi
stiamo insieme da quasi sei mesi. >>
<<
Perché dici così, Melissa? Tu mi piaci davvero
molto, lo sai. Ma forse il sentimento non è reciproco.
>>
<<
Anche tu mi piaci molto, Niall, ma non possiamo parlare di relazione a
distanza. Le relazioni a distanza sono destinate a finire, lo sanno
tutti. Non possono durare, non hanno destino. >> dice
lei, decisa.
<<
Se c’è la fiducia, tutto può durare.
Perché non possiamo semplicemente provarci? >>
<<
Io a giugno me ne andrò e tu rimarrai qui a Los Angeles. Non
ha senso far durare qualcosa che è destinato a finire.
Abbiamo solo sedici anni, perché dovremmo impegnarci
già adesso? Siamo troppo giovani. >>
<<
Quindi tu già volevi rompere con me a giugno? Tu lo sapevi
già, l’hai sempre saputo. >>
<<
No, però era evidente che tutto sarebbe finito tra di noi.
>>
Niall sembra
andare su tutte le furie. Proprio non si aspettava un ragionamento del
genere da Melissa.
Si mette davanti
a Melissa e si ferma, con le mani sui fianchi, in modo che anche lei si
costretta a fermarsi.
<<
Niall, cosa c’è? Come potevi pensare che saremmo
stati ancora insieme una volta che io sarei partita? >>
domanda Melissa.
<<
Io ne ero convinto. Pensavo di piacerti sul serio. >>
<<
Tu mi piaci sul serio, Niall, ma non possiamo continuare dopo che io
sarò partita. >>
<<
Allora tanto vale finirla qui. Che senso ha continuare qualcosa che
è destinato a finire in ogni caso? >>
<<
No, non è necessario finirla qui oggi. Prima dici di voler
continuare a stare insieme anche quando io sarò a Parigi e
poi dici che vuoi finirla qui. Quello che dici non ha senso.
>>
Niall si volta e
comincia a camminare, a passo svelto. Melissa lo segue e urla:
<<
Niall, dove vai? >>
<<
Prenditi un taxi e tornatene a casa, Melissa! Non voglio vederti mai
più! >>
<<
Andiamo nella stessa scuola, prima o poi ci incontreremo di sicuro.
>>
<<
Cercherò di evitarti. >>
<<
Smettila di camminare così velocemente! >>
Niall si ferma e
gira all’improvviso, e le dice:
<<
Tu hai sempre voluto solo fare sesso con me! Secondo me neanche ti
piaccio sul serio. Anzi, forse sì, ti piaccio, ma solo per
il mio aspetto. >>
<<
Smettila! Lo sai che non è vero. >>
<<
Allora dimostrami che vuoi veramente stare con me come io voglio stare
con te. >>
<<
Io voglio stare con te, Niall, ma non potremmo più stare
insieme dopo che io sarò tornata a Parigi. È
tutto qui. >>
<<
Allora, basta, finiamola qui, che è meglio per entrambi.
Tanto finirà comunque tra quattro mesi. >>
<<
Tu sei ossessionato da me. Non vuoi altro che fare sesso, ovunque.
>> dice Melissa.
<<
Sì, ho un’ossessione per te, Melissa.
>>
<<
Quindi è tutto qui? La finiamo qui? Stasera? Proprio il
giorno di San Valentino? >>
<<
Sì. La finiamo qui Melissa. >>
Melissa non dice
niente e qualche secondo dopo afferma:
<<
Okay. D’accordo. Non mi accompagni neanche a casa?
>>
<<
Ti accompagnerò a casa, ma quella sarà
l’ultima volta che mi vedrai. >>
<<
Okay. >>
A casa Pope,
Olive è in cucina, seduta sul mobile, che sta mangiando uno
snack, e arriva Chad, tutto vestito bene.
<<
Wow. Come siamo vestiti bene stasera? A che ora arriva Louise?
>>
<<
Tra dieci minuti. >>
<<
Sembri proprio un bell’ometto vestito così. Stai
bene. >>
<<
Grazie. >>
<<
Cosa farete dopo tu e Louise? Pomicerete in camera tua? >>
<<
Sì, sicuramente. Perché t’interessa?
Vuoi unirti a noi, per caso? >>
<<
Oh no, grazie, ne faccio volentieri a meno. >>
<<
Peccato, sarebbe stato molto interessante. >>
<<
Non per Louise però. >>
<<
Sì, forse. In ogni caso, come mai non fai niente stasera?
>>
<<
Kurt ed Io abbiamo deciso di non fare niente. Lo sai, noi scopiamo e
basta. Non vogliamo le romanticherie e tutte quelle cose…
stupide e inutili. >>
<<
Sì, lo so, ma avreste almeno potuto scopare stasera.
>>
<<
Scopiamo quasi tutti i giorni. >>
<<
E allora perché non l’avete fatto anche oggi?
>>
<<
Mi vuoi per caso fuori dai piedi, Chad? Così puoi fare le
cose sconce con la tua ragazza? >>
<<
Non faremo le cose sconce, Olive. >>
<<
Scommetto che è lei che non vuole farle mentre tu
sì, vero? >>
<<
già. Un giorno le stavo toccando quasi le tette, ma lei ha
tolto la mano. >>
<<
Siete troppo piccoli, avete tutto il tempo per farle, non ti
preoccupare. Non avere fretta, anche se sei un ragazzo. >>
<<
Ma io quando mi masturbo penso a lei. >> confessa Chad.
Olive salta
giù dal mobile e dice:
<<
Fermo! Non voglio più sentire queste cose! Non dire altro,
ti prego. >>
<<
Perché tu non pensi a Kurt quando ti masturbi?
>>
<<
Smettila Chad! Sono cose personali. Non verrò a dire a te a
chi penso quando mi masturbo. >>
<<
Allora vedi che ti masturbi anche tu? Tutti a pensare che siamo solo
noi maschetti che ci masturbiamo, quando in realtà anche voi
femminucce lo fate. >>
<<
È ovvio che mi masturbo, Chad, ma non lo faccio
così spesso come te o come i ragazzi in generale. E poi io
faccio molto sesso con Kurt, quindi non ne ho così bisogno.
>>
<<
Quante volte lo fai? >>
<<
Non ho nessuna intenzione di rispondere a questa domanda.
>>
Detto questo,
Olive se ne va e si dirige verso le scale, ma si ferma quando qualcuno
suona il campanello. Va ad aprire ed è Kurt.
<<
Che ci fai qui Kurt? >>
<<
So che avevamo deciso di non vederci stasera, però non ce la
faccio, Olive. >>
Olive non fa
neanche in tempo a rispondere, che Kurt le è già
addosso e la sta baciando. Lo prende per mano e passano da sotto le
scale ed apre una porta, che li conduce ad una stanza con un tavolo da
ping-pong. Chiude la porta e appena Kurt vede il tavolo da ping-pong,
la solleva e la appoggia lì sopra. Le toglie le scarpe e poi
i pantaloni, e lei si toglie il perizoma, che getta a terra.
Mentre fanno
sesso sul tavolo da ping-pong, suona il campanello ed è
Louise, che dopo aver dato un bacio a Chad, gli chiede:
<<
Che cosa sono questi lamenti? >>
<<
Niente, niente. Andiamo in camera mia. >> taglia corto
Chad.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 45 *** L'omino verde ***
45
L’omino
verde
Marzo
è arrivato è con esso anche la primavera ormai.
È il
17 marzo, il Saint Patrick's Day, e Niall ha organizzato una festa a
casa sua, dove saranno tutti vestiti a tema ovviamente. Nonostante
abbia rotto con Melissa da poco più di un mese,
l’ha invitata lo stesso.
Durante la
festa, mentre le ragazze stanno chiacchierando con dei ragazzi, Melissa
nota che Niall la sta guardando da alcuni metri di distanza. Sembra
proprio che stia impazzendo dalla gelosia guardando Melissa parlare con
dei ragazzi. Inoltre sta trotterellando le dita sul bicchiere che tiene
in mano ed è evidente che è agitato.
Uno dei ragazzi,
Matthew, chiede a Melissa di ballare e lei s’immerge con lui
in mezzo alla massa di gente che sta ballando. Niall li segue con lo
sguardo ed è sempre più nervoso.
Melissa balla
spensierata con Matthew e ogni tanto lo tocca sulla spalla o sul
braccio, facendolo anche apposta. Matthew si accorge che Niall li sta
fissando e le chiede:
<<
Chi è quel ragazzo che ci sta fissando? >>
Melissa guarda
per un attimo Niall e poi si volta verso Matthew e gli risponde:
<<
Il mio ex. >>
<<
Capisco. È geloso, eh? Si vede lontano un chilometro.
>>
<<
Già. >>
Poco dopo,
Melissa sale al piano di sopra con Matthew e ovviamente Niall li segue.
Quando Niall vede Melissa nel corridoio, tutta sola, fa finta di
niente, ma quando anche lei lo vede, gli dice:
<<
Niall! Non puoi seguirmi! >>
Niall si volta
verso di lei e le risponde:
<<
Perché sei salita con lui? Non puoi fare sesso con un
ragazzo che hai appena conosciuto! >>
<<
Ma chi ti dice che avremmo fatto sesso? >>
Melissa fa una
pausa e poi aggiunge:
<<
Non stiamo più insieme, Niall, ricordi? Sei stato tu a
lasciarmi. >>
<<
Sì, sono stato io a lasciarti, ma perché mi hai
costretto a farlo. Io avrei voluto ancora stare con te, Melissa, ma tu
avevi già deciso da sola il nostro futuro. >>
<<
Futuro? Ma quale futuro, Niall? Io vivo a Parigi e tu qui a Los
Angeles, per noi non è mai esistito un futuro.
>>
Niall si
avvicina a Melissa e le parla guardandola dritta negli occhi.
<<
Lo so, lo so, abitiamo a chilometri e chilometri di distanza, ma questo
non impedisce alle persone di stare insieme. Avremmo potuto almeno
provarci. >>
<<
Non sono d’accordo, lo sai. >>
<<
Già. >>
<<
Io credo che tu sia soltanto geloso del fatto che adesso non rivolgo
più tutte le mie attenzioni a te. Io sono diventata come
un’ossessione per te. Vedo un omino verde sulla tua spalla
adesso. Sei terribilmente geloso, Niall, e questo non mi piace per
niente. Non voglio che adesso mi ossessioni. >> gli dice
Melissa.
<<
Sì, sono geloso, Melissa, terribilmente geloso, ma non mi
hai lasciato scelta. Io sono una persona piuttosto seria. Se a giugno
doveva comunque finire, tanto vale dirsi addio adesso così
sarà meno doloroso. >>
<<
È stata una tua scelta, Niall, non mia. >>
<<
Già, e non me ne pento. >>
<<
Avresti potuto non invitarmi, così non mi avresti vista.
>>
<<
sarebbe stato scortese invitare le tue amiche e non te, e poi tu mi
piaci ancora, Melissa. >>
<<
Mi piaci ancora anche tu, Niall. È passato poco
più di un mese, però mi piaci ancora,
è ovvio questo. Siamo stati insieme quasi sei mesi. Sei mesi
non si cancellano in un attimo. >>
Niall si
avvicina a lei, tanto da essere praticamente appiccicati.
<<
Allora cambia idea. Torniamo insieme e proviamo a stare insieme anche
quando tu sarai partita. >>
<<
Non posso, Niall, non posso farlo, non ne sono capace. So che non
durerebbe, ne sono convinta. Siamo troppo lontani e a sedici anni non
possiamo privarci di fare delle esperienze. >>
<<
Ti prego Melissa. Ti prego, cambia idea. >>
Niall la guarda
e poi si avvicina al suo viso, baciandola.
<<
Non posso Niall. Mi dispiace. >>
<<
D’accordo. Hai scelto ed io non posso farci niente.
>>
Niall si
allontana da lei e torna giù alla festa, demoralizzato.
<<
Mi dispiace! >> esclama Melissa.
Niall non si
gira e continua a camminare.
Il
venerdì della settimana successiva c’è
la festa per i diciassette anni di Lexi al Tru Nighclub di Hollywood.
Mentre le ragazze stanno ballando della musica martellante, Lux vede
che Ike sta chiacchierando con due ragazze e all’improvviso
una di esse si allontana con un ragazzo.
Olive si accorge
che Ike sta chiacchierando con una ragazza e che Lux li sta guardando,
ed urla all’orecchio dell’amica:
<<
Che hai? Sembri agitata! >>
<<
Sta parlando con quella! >>
All’improvviso
Lux si volta e vede Ike e la ragazza baciarsi.
<<
Che cazzo fa? >>
Olive cerca di
bloccare l’amica ma Lux è già partita
in quarta. Quando arriva a destinazione, tira uno schiaffo a Ike, in
piena faccia. La ragazza rimane scioccata, mentre Ike si massaggia la
guancia, si volta verso Lux e gli urla:
<<
Perché mi hai dato uno schiaffo, Lux? Cazzo, mi hai fatto
male! >>
<<
Meglio! Perché stavi baciando questa troietta? Vi ho visto,
non negare! >>
<<
Posso spiegarti Lux. >>
<<
Non c’è proprio niente da spiegare, Ike!
>>
Lux si allontana
subito e ritorna al divanetto, tutta sola. Ike la segue e le dice che
può spiegarle come sono andate veramente le cose, ma lei non
vuole sentire ragioni. Ike le spiega che è stata quella
ragazza a baciarlo e lui ci stava solo parlando perché
è stata lei ad attaccare bottone. Lux lo manda via
urlandogli contro che è uno stronzo e un bastardo e lui se
ne va con la coda tra le gambe.
Più
tardi, Lux va al bagno e Ike la segue. Entra che si sta mettendo il
lucidalabbra davanti allo specchio. Neanche si gira per vedere chi
è entrato, perché sa già che
è Ike.
<<
Se vuoi continuare a mentirmi puoi anche uscire. >>
<<
Lux, ti prego, devi credermi. È stata lei ad attaccare
bottone e a baciarmi. Tu mi piaci davvero tanto. È
già la seconda volta che mi urli contro che sono uno stronzo
solo perché parlo con le altre ragazze.”
<<
Come faccio a crederti, Ike? La prima volta stavi parlando con una
ragazza e le hai accarezzato il braccio e poi una coscia. Ci siamo
lasciati per un paio di settimane ma siamo tornati insieme. Stavolta
invece ci parli e la baci. Mi stai prendendo per il culo o cosa? Forse
non ti è chiaro che io sono una ragazza da un solo ragazzo
alla volta. Se vuoi stare insieme alle altre ragazze, ci lasciamo,
così evitiamo di fare tutte queste scenate ogni volta.
>>
<<
Scenate? Qui la scenata la fai solo tu, Lux. >>
<<
Me le fai fare perché mi rendi terribilmente gelosa. Ti vedo
parlare con altre ragazze e non solo parlare. Come potrei non essere
gelosa? >>
<<
Mi dispiace se pensi che io sia un cattivo ragazzo, perché
non è affatto così. Sì, non sono un
romanticone come Sandy, ma ho fatto del mio meglio il giorno di San
Valentino, e tu questo lo sai. >>
<<
Lo so, e sei stato davvero dolce. Però lo sei stato solo una
volta da quando stiamo insieme. >>
<<
Mi dispiace, ma io non sono un romanticone, non posso farci niente. Non
posso cambiare per te e tu non puoi farlo per me. >>
<<
Già. >>
I due si
guardano per qualche secondo e poi Ike le dice:
<<
Credo che ci dovremmo lasciare Lux. >>
<<
Lo credo anch’io. Io non riesco più a starti
dietro, non riesco più a sopportare che tu fai tutto il
carino con altre ragazze. >>
<<
Io invece non riesco più a sopportare le tue scenate davanti
a tutti. >>
<<
Okay. Quindi non stiamo più insieme. >>
<<
Già. >>
Si guardano e
Lux gli dice:
<<
Sei ufficialmente libero, Ike. Vai. >>
Ike la guarda
per un attimo e poi esce dal bagno.
Lux si guarda
allo specchio e finge di non essere triste, ma all’improvviso
inizia a piangere. Qualche minuto dopo entrano tre ragazze e notano Lux
seduta per terra, con la schiena contro il muro, che piange. La
guardano come se fosse un alieno e ognuna entra dentro un gabinetto.
Dieci minuti
dopo, le ragazze, non vedendo più Lux, chiedono a Ike se
l’ha vista e lui dice loro che si sono lasciati poco fa e
crede sia ancora in bagno. Le ragazze si precipitano in bagno e la
trovano ancora seduta sul pavimento a piangere. Si buttano a terra e si
siedono accanto a lei, abbracciandola e dicendole che va tutto bene.
<<
Scommetto che adesso lui è là fuori che si bacia
con una troia, mentre io sono qui a piangere. Bastardo! Stronzo!
>>
<<
Non dire così tesoro. >>
<<
Doveva andare così evidentemente. Almeno tu non sei stata
lasciata la sera di San Valentino. >> dice Melissa.
<<
Pensa che ci sono altri ragazzi là fuori. Pensa che quando
torneremo a Parigi potrai trovare l’amore della tua vita.
>> le dice Liz.
<<
Esatto. Bisogna sempre vedere il lato positivo e mai quello negativo.
>> le dice invece Lexi.
<<
Sono fragile, ragazze, lo sapete benissimo. Io dopo una batosta ci sto
di merda, non sono come voi che riuscite a sorridere subito e a
rialzarvi subito. A me ci vuole del tempo. >>
<<
Sì, lo sappiamo, ma hai noi che ti staremo vicino fino alla
morte. >> dice Lexi.
<<
Grazie, ragazze. Vi voglio un bene immenso. >>
Si abbracciano e
all’improvviso Lux dice:
<<
Voglio tornare a Parigi. Il più presto possibile.
>>
Le ragazze si
staccano da lei e la guardano, scioccate.
<<
Perché? Non puoi farlo, Lux, non puoi. Non puoi andartene
appena hai un problema. >> le dice Olive.
<<
Non posso restare qui. Rischierei di vedere Ike in ogni momento e
starei malissimo. >>
<<
Smettila di dire cazzate. Tu non tornerai a Parigi. Ci mancano ancora
tre mesi alla fine della scuola, non puoi farlo. >> dice
Olive.
<<
Esatto. Non puoi andartene solo perché ti sei lasciata con
un ragazzo. >> dice Liz.
<<
Infatti. Lui è un ragazzo, ce ne sono milioni a Parigi.
>> continua Melissa.
<<
Sto già troppo male, ragazze. Voi non potete capire, siete
diverse da me. >>
<<
Sì, lo siamo, ma ti vogliamo troppo bene per lasciarti
andare via così. >> le dice Melissa.
<<
Smettetela di dirmi cosa posso o non posso fare. Ho sedici anni, sono
un’adulta ormai, so decidere con la mia testa.
>>
Lux si alza dal
pavimento ed esce dal bagno.
<<
È impazzita? >> domanda Olive.
<<
Credo di sì. >> risponde Melissa.
<<
Non può finire l’anno, ci mancano ancora tre mesi.
Non può andare via. >> dice Liz, preoccupata.
<<
È solo scioccata, non credo che se ne andrà
davvero. >> dice invece Lexi, tranquilla.
<<
Ne sei sicura, Lexi? A me sembra molto decisa. >> chiede
Olive.
<<
Sì, fidatevi. >>
<<
Speriamo che tu abbia ragione. >> afferma Melissa.
<<
Esatto. >> concorda Liz.
<<
Fidatevi, non se ne andrà. >>
|
Ritorna all'indice
Capitolo 46 *** Buona Pasqua ***
46
Buona
Pasqua
È la
fine del mese e con essa è arrivata sia la primavera che la
Pasqua. Alla fine le ragazze hanno convinto Lux a restare a Los Angeles
e i suoi professori le hanno detto che non poteva finire la scuola tre
mesi prima.
Le ragazze e le
loro rispettive “nuove” famiglie con i figli
andranno all’Aquarium of the Pacific a Long Beach, a circa
mezz’ora da Los Angeles. Dalle 10:30 alle 13:30 ci
sarà un brunch pasquale.
Liz e la
famiglia Carr arrivano verso le 11 passate e c’è
già un po’ di gente che sta chiacchierando,
bevendo e mangiando.
<<
Wow. C’è già un sacco di gente e sono
solo le undici e un quarto. >>
<<
Già. Ci conviene mangiare qualcosa subito prima che sia
tutto finito. >>
<<
Andiamo. >>
Sandy prende Liz
per mano e si avvicinano ai tavoli con sopra tantissima roba da
mangiare. Non molto dopo arrivano Olive e la famiglia Pope. Olive
raggiunge subito Liz e Sandy e dice loro:
<<
Ciao, piccioncini. Siete arrivati da molto? >>
<<
Olive, ciao! No, da dieci minuti più o meno.
>> risponde Liz.
<<
Vedo che c’è già molta gente e il cibo
scarseggia. >>
<<
Già, ti conviene muoverti. >>
<<
Credo che assaggero questi spiedini con il pomodoro, basilico e
mozzarella. Sembrano buoni. >>
<<
Lo sono. Assaggia anche la frittata e le patate, sono buone.
>> le consiglia Liz.
<<
D’accordo. >>
Mentre Olive
mastica la caprese fatta a spiedino, dice:
<<
Buono, davvero buono. Ne prendo un altro. >>
Da lontano
vedono arrivare verso di loro Lux, che si butta subito sulla frittata,
senza neanche salutare Liz, Sandy e Olive.
<<
Hey, straniera! Non saluti neanche adesso? >> le chiede
Liz.
Lux si volta un
attimo verso di loro per guardarli, ma poi ritorna sulla frittata.
<<
Scusate. Ho una gran fame ed io amo la frittata, lo sapete. Appena
l’ho vista mi ci sono buttata prima che finisse.
>>
<<
L’abbiamo notato. Sei arrivata tipo furia. >>
dice Olive.
Tagliata una
bella fetta, Lux si volta verso le sue amiche e Sandy, e dice:
<<
Com’è buona. Cos’hai nel piatto, Liz?
Sembra buona tutta quella roba. >>
<<
Ho uno spiedino con pomodoro, mozzarella e basilico, che in Italia
chiamano caprese, ma che è servita in un piatto e non in uno
spiedino, poi ho un po’ di frittata e delle patate.
L’altra cosa non so proprio cosa sia. >>
<<
Fammi sentire la cosa che non sai cos’è, magari
è buona. >> le dice Lux.
<<
Okay. >>
Liz le passa lo
strano cibo inesistente e Lux lo mangia e lo apprezza anche.
<<
Buono? >> chiede Olive.
<<
Sì. >>
<<
Sembri una morta di fame. Che hai? >>
<<
Forse mi verranno le mie cose, ho sempre una gran fame prima che mi
vengano, lo sapete. >>
<<
Già. >>
<<
Beh, vedi di non esagerare però, altrimenti poi ingrassi.
>>
<<
Non esagero mai. >>
Poco dopo arriva
anche Melissa con gli Hammond e Spencer, e Lexi con i Woolner e Lewis,
che sta ancora da loro. Si buttano tutti sul cibo e sul bere e
chiacchierano tra loro insieme a Spencer. E per la prima volta tutte e
cinque le famiglie si conoscono.
<<
È incredibile. Finalmente tutte le nostre
‘nuove’ famiglie si conoscono. Siamo qui da agosto
e si conoscono solo sette mesi dopo. >> salta su Lexi.
<<
Già. >>
<<
Perché non andiamo a fare un giro per l’acquario?
Noi cinque non siamo mai andate a un acquario. >> propone
Melissa.
<<
Mai? >> chiede Lexi.
<<
Mai. >> risponde Melissa.
<<
Io sono stato a quello sul molo a Santa Monica, ma non in questo.
>> dice Lewis.
<<
Anch’io. >> dice Sandy.
<<
E com’è quello sul molo? >> domanda
Melissa.
<<
Un buco rispetto a questo. >>
<<
Già. >> conferma Lewis.
Guardano i
pinguini, gli squali, le lontre, le tartarughe marine, i cavallucci
marini, e visitano anche la “foresta” dove si
trovano dei tipi di pappagalli chiamati lorichetti. Sono pappagalli di
piccole o medie dimensioni, tutti colorati. Alcuni sono rossi con le
ali nere, altri verdi, altri ancora verdi e gialli, altri color
arcobaleno, e altri rossi e blu.
Le ragazze se ne
fanno mettere sulla spalla uno a testa e si fanno alcune foto.
Quando arrivano
alla galleria piena di diversi tipi di pesci, guardano sia a destra che
a sinistra. Gli altri vanno avanti dopo cinque minuti ma Liz e Sandy si
fermano ancora un po’.
<<
È veramente piacevole questa giornata, vero, amore?
>> le domanda Sandy.
<<
Sì, piacevolissima direi. >>
<<
Eri meravigliosa con quel pappagallo sulla spalla. >>
Liz sorride e
dice:
<<
Davvero? In realtà ero un po’ preoccupata. Poteva
cagarmi addosso o peggio ancora beccarmi. >>
Sandy ridacchia
e dice:
<<
Non l’avrebbe fatto perché sono stati addestrati
apposta per non farlo. >>
<<
Già, ma non si sa mai. >>
Sandy la stringe
a sé e si danno un bacio, davanti alla vetrata
dell’acquario pieno di pesci.
<<
Non vedo l’ora di essere a Parigi con te, piccola.
>>
<<
Anch’io non vedo l’ora. >>
Si baciano di
nuovo e si fanno alcune foto insieme, e Sandy gliene fa una dove Liz
guarda in alto. Mentre camminano mano nella mano, Sandy la tira verso
una porta che apre ed entrano, e lui la chiude alle sue spalle.
<<
Perché siamo entrati qui dentro? >> domanda
Liz.
<<
Perché avevo voglia di baciarti. >>
<<
E non potevi baciarmi fuori? >>
Sandy si
avvicina al suo collo, che inizia a baciare, e poi le sussurra:
<<
Sì, ma non potevo fare questo. >>
Sandy infila la
mano destra sotto la gonna di Liz e le tocca il sedere. Liz fa un
sussulto e gli dice:
<<
Già, non avresti potuto farlo. >>
Sandy le
dà una scia di baci sul collo e intanto s’infila
nelle sue mutande e le sfiora il pube.
<<
Ti amo da morire amore mio. >> le dice lui.
<<
Anch’io. >> dice Liz, allargando un
po’ le gambe, e Sandy ne approfitta per infilare un dito
dentro.
Liz sussulta e,
quando lui inizia a muovere il dito in cerchio, lei ansima. Un attimo
dopo ne infila un altro e Liz ansima forte. Sandy si avvicina al suo
viso e le sussurra:
<<
Shh… fai piano. >>
<<
Allora tu vacci piano, tesoro. >>
<<
Okay. >>
<<
Vuoi fare l’amore? >> gli domanda lei.
<<
Qui dentro? >>
<<
Sì. >>
<<
Solo se lo vuoi anche tu. >>
Liz lo bacia e
poi gli toglie la maglia, che getta a terra.
<<
Direi che questa mi basta come risposta. >>
Liz gli sorride
e gli bacia il petto. Poco dopo Sandy infila entrambe le mani sotto la
gonna di Liz e le toglie le mutande, che getta a terra. Si avvicina a
lei e le sussurra:
<<
Però fai piano, okay? Altrimenti ti sentiranno.
>>
<<
Sì. >>
Liz avvolge le
gambe attorno alla vita di Sandy e iniziano a baciarsi. Dalla tasca
posteriore dei jeans Sandy tira fuori il portafoglio ed estrae un
preservativo. Butta il portafoglio a terra e si sbottona i jeans,
abbassandoseli insieme ai boxer. Apre l’involucro del
preservativo, gettando anch’esso a terra, e
s’infila il preservativo, mentre Liz guarda tutta la scena.
<<
Sei diventato un esperto ormai. >>
<<
Già. >>
Quando escono
dallo stanzino, Liz confessa a Sandy che quella posizione le
è piaciuta molto e che vorrebbe riprovarla.
All’inizio
di aprile, Lexi e Lewis decidono di trovare una soluzione definitiva
per la famiglia di lui. Vanno in un centro di disintossicazione
dall'alcol e parlano con alcuni esperti e persone che lavorano
lì. Si mettono d’accordo e qualche giorno dopo si
recano a casa della famiglia di Lewis con tre persone per portare la
madre di lui in quel centro.
All’inizio,
la madre di Lewis è convinta che il figlio voglia tornare
tranquillamente a casa, ma quando appaiono le tre persone che la
porteranno al centro, diventa un po’ scettica. La costringono
con la forza a salire sulla macchina per essere portata al centro
insieme al marito, Lewis e Lexi.
Per quanto
riguarda il padre di Lewis, invece, lui e il figlio andranno da uno
degli psicologhi migliori della città per risolvere il
problema della perdita del fratello di Lewis e ritrovare finalmente la
serenità, e Lewis finalmente potrà tornare a casa
sua.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 47 *** Una crisi isterica ***
47
Una
crisi isterica
Maggio
è arrivato e siamo alla metà del mese. Le ragazze
sono sempre più dispiaciute di dover tornare a Parigi e la
fine della scuola si avvicina sempre di più.
Tra Liz e Sandy
va sempre meglio ogni giorno che passa e sperimentano il sesso in
diversi modi e posizioni.
Olive e Kurt
continuano a fare sesso molto spesso, ma sono consapevoli che a giugno
dovranno salutarsi. Lexi e Lewis, invece, beh…
loro sono sempre più innamorati e sempre più
vicini. Finalmente in casa di Lewis è ritornata la
tranquillità di un tempo e, con il padre e anche senza, va
dallo psicologo tre volte la settimana.
Liz,
ultimamente, è piuttosto preoccupata, perché il
suo ciclo è in ritardo, così decide di andare a
comprare un test di gravidanza. Ritorna a casa con tre diversi test di
gravidanza. In casa non c’è nessuno e ne fa uno
dopo l’altro e tutti risultano positivi. Cerca di mantenere
la calma, ma è quasi impossibile, così scoppia a
piangere improvvisamente. Si sdraia sul letto in camera sua e piange a
dirotto. Si chiede com’è potuto succedere, visto
che usano sempre il preservativo.
Ma la cosa che
la preoccupa di più è: se è davvero
incinta, come i tre test di gravidanza dicono, terrà il
bambino, abortirà o lo darà in adozione? In
questo momento proprio non sa cosa fare, non sa come dirlo a Sandy, ai
signori Carr e ai suoi, che sono dall’altra parte del mondo,
tra l’altro.
Decide di
chiamare le ragazze e dice loro di venire subito a casa dei Carr. La
prima ad arrivare è Olive. Liz va ad aprire la porta che ha
le guance bagnate dalle lacrime e, appena Olive la guarda, le chiede:
<<
Hey. Cos’hai? Perché piangi? >>
Liz la fa
entrare e lei non riesce neanche a parlare, ma solo a singhiozzare. Si
siedono sul divano in sala e Liz abbraccia Olive in preda alla
disperazione. Olive le accarezza la schiena e le dice:
<<
Avanti, calmati. Dimmi cos’è successo. Non
sarà una cosa così grave da disperarsi.
>>
C’è
un silenzio di qualche secondo e poi Liz dice:
<<
Sono incinta. >>
Olive spalanca
gli occhi, la allontana da sé e le domanda:
<<
Cosa? Ma non usa sempre il preservativo Sandy? >>
<<
Sì, sì, infatti, non capisco
com’è potuto succedere. Spero solo che i tre test
che ho fatto siano sbagliati. Ma sono tre diversi, non uno. Tre non
possono sbagliare. >>
<<
Già, non credo possano sbagliare tutti e tre.
>>
Mentre
continuano a parlare e Olive continua a consolare Liz, arriva Melissa,
seguita da Lux e infine Lexi. Le ragazze rimangono letteralmente
scioccate e non possono credere che Liz sia veramente incinta. Lei, la
piccola e ingenua Liz, che ormai tanto ingenua non è
più, ovviamente. No, non può essere incinta,
è assurdo.
In camera di
Liz, le ragazze le parlano molto tranquillamente e la rassicurano il
più possibile, ma senza risultato, perché lei
all’improvviso crolla in una crisi isterica. Le abbraccia e,
completamente disperata, inizia a parlare a raffica in francese,
dicendo:
<<
Com’è potuto succedere, ragazze? Perché
è successo? Perché proprio a me? Siamo sempre
stati attenti, Sandy ha sempre usato il preservativo. Perché
proprio adesso? Siamo troppo giovani per diventare genitori, troppo
giovani, davvero troppo giovani. Abbiamo solo sedici anni, a sedici
anni non si può avere un figlio, è da pazzi. A
sedici anni bisognerebbe divertirsi, non crescere il proprio figlio.
Che cosa penseranno di me i genitori di Sandy? E i miei, invece? Che
cosa penseranno i miei di me? Che sono una troia, ecco cosa penseranno!
Che sono una stupida, una vera stupida! Non sanno neanche che ho
iniziato a fare sesso, cavolo! Anche se forse potrebbero sospettarlo,
visto che sanno di me e di Sandy. E di Sandy? Oddio, non oso immaginare
cosa penseranno i miei di Sandy! Lui non potrà
più venire in casa mia l’anno prossimo, per
studiare nella nostra scuola. Non potrà più
starmi vicino, ed io morirò, morirò senza di lui.
Oddio, sono completamente disperata! Stupida, stupida, sono una vera
stupida! >>
Liz rimane zitta
un attimo, mentre abbraccia forte le ragazze, e
all’improvviso ricomincia, dicendo:
<<
E l’università? Come farò con
l’università? Io volevo venire qui a Los Angeles
per studiare all’UCLA, ma come farò se
avrò un figlio? E la scuola il prossimo anno? Come posso
andare a scuola con il pancione? Tutti mi prenderanno in giro e
sarò lo zimbello della scuola per l’intero anno
scolastico. È un disastro, una catastrofe, ragazze! Come
faccio adesso? >>
Le ragazze
iniziano a parlare in francese. Lexi è la prima a dire
qualcosa.
<<
Calmati, tesoro. Innanzitutto dovrai dirlo a Sandy, poi ai suoi
genitori e anche ai tuoi. Tu e Sandy vi amate davvero, vi siete amati
sin da subito, non è tutto così drammatico come
sembra, in fondo. >>
<<
Sì che lo è invece. Ragazze, io sono incinta! Lo
capite? In-ci-nta! Ho fatto tre diversi test di gravidanza e sono
risultati tutti positivi. >>
<<
Lexi ha ragione, non è poi così drammatico.
Troverete una soluzione insieme, tu e Sandy con i tuoi genitori e
quelli di lui. Ti aiuteremo anche noi a trovare una soluzione. Vedrai,
andrà tutto bene. >> la rassicura Melissa.
<<
No, non andrà affatto bene, invece. Abbiamo combinato un
disastro, un vero e proprio disastro. Ci siamo rovinati completamente
la vita. Per sempre. >>
Le ragazze
provano in tutti i modi a farla calmare, a consolarla, ma lei
è in una vera crisi isterica. Lexi e Lux escono anche per
comprare tutti i test di gravidanza esistenti negli Stati Uniti e tutti
risultano positivi. Liz si dispera ancora di più ed entra
nel panico più totale quando sente la porta aprirsi.
<<
Oddio! È Sandy! Come faccio a dirglielo? Come faccio?
>>
<<
Stai calma, Liz, stai calma! Adesso noi andiamo via così
potete parlare tranquillamente. >> le dice Olive.
Liz fa cenno di
sì con la testa e si siede sul suo letto, con le mani sul
volto, disperata. Le ragazze escono dalla sua stanza e vanno al piano
di sotto, dove incontrano Sandy.
<<
Ciao, ragazze. State andando via? >>
<<
Sì, sì. Ciao. >> gli risponde Olive.
Nel giro di due
secondi le ragazze escono e Sandy chiama Liz. Sale al piano di sopra e
la trova sdraiata sul suo letto a piangere disperata. Si avvicina
subito a lei preoccupato e, dopo essersi seduto, le accarezza i capelli
e le chiede:
<<
Amore, cos’è successo? Perché stai
piangendo? >>
<<
Un casino, Sandy. È successo un vero casino. Un disastro.
>>
<<
Cioè? Dimmelo, dimmi cos’è successo.
Hai litigato con le tue amiche? È successo qualcosa ai tuoi?
Dimmelo, ti prego. >>
Liz non risponde
e così Sandy si sdraia accanto a lei, che però
gli da le spalle. Le accarezza le braccia e le dice:
<<
Liz. Avanti, dimmi cos’è successo. Mi sto
preoccupando. >>
Qualche secondo
dopo Liz si volta verso di lui e ha tutti gli occhi rossi e il viso
completamente bagnato.
<<
Oddio, guarda come sei ridotta. Hai tutti gli occhi rossi, sembri un
clown. Avanti, dimmi cos’è successo.
>>
<<
Non posso credere che stia succedendo proprio a noi due. Ancora non
riesco a crederci. Come faccio a dirtelo? È una catastrofe,
un disastro. >>
<<
Che cosa ci sta succedendo, Liz? A parte essere sempre più
innamorati ogni giorno di più. >> le domanda
Sandy.
Liz rimane in
silenzio per un attimo, poi, dopo un respiro profondo, dice:
<<
Sono incinta. >>
Sandy spalanca
occhi e bocca e la guarda senza dire una parola, senza neanche
respirare. Sembra che voglia dire qualcosa, ma non esce neanche una
mezza parola dalla sua bocca. Si tira su a sedere e poi dice:
<<
In… incinta? Perché? Cioè, come?
Com’è possibile? Ho sempre usato il preservativo.
>>
Mentre Liz si
tira su a sedere, di fronte a Sandy, dice:
<<
Non lo so, è quello che mi sono chiesta anch’io.
Sei sicuro di averlo usato sempre? Perché evidentemente non
è stato così, altrimenti adesso non sarei
incinta. >>
<<
Sì, sono sicuro, Liz, sono sicuro. Anche se…
>>
<<
Cosa? Anche se cosa? >>
<<
Ti ricordi quando eravamo a quella festa… circa…
due settimane fa più o meno, che l’abbiamo fatto
mentre eravamo un po’ ubriachi? Beh, forse è
successo lì. Forse non ho usato il preservativo.
>>
<<
Non è possibile. E perché non l’hai
usato, cazzo? Perché non l’hai usato?
>>
<<
Eravamo entrambi ubriachi e forse io me lo stavo mettendo ma mi si
è rotto, così l’ho buttato via senza
neanche pensarci e l’abbiamo fatto senza. >>
Liz si mette le
mani sul viso e poi tra i capelli, disperata.
<<
Ho combinato un casino, ma non dobbiamo disperarci, okay? Io sono qui
con te. Ci siamo dentro insieme, okay? Io non ti lascerò mai
Liz. Mai. >>
Sandy la
abbraccia stretta stretta e le ricorda che la ama.
<<
Come faremo con tutti i piani che abbiamo fatto? Tu devi venire a
Parigi per un anno, poi andremo all’UCLA. Come facciamo se
abbiamo un figlio? >>
<<
Per Parigi non c’è problema, Liz. Anzi, io
sarò lì con te, vivrò sotto il tuo
stesso tetto, più protezione di così si muore.
Per l’UCLA, invece… beh, dovremmo rinunciare. Mi
troverò un lavoro e staremo a casa tua e ti
aiuterò con il bambino, almeno finché non
troveremo una casa nostra. Ti amo più di me stesso, non
potrei mai abbandonarti, ricordatelo. >>
Liz adesso
piange per la gioia delle parole di Sandy. È quasi
impossibile che abbia trovato un ragazzo così meraviglioso e
che questo ragazzo sia proprio il suo fidanzato.
<<
Posso toccarti la pancia? >> le chiede lui.
<<
Sì. >> risponde Liz, titubante.
Sandy appoggia
la mano destra sulla pancia e Liz e le chiede:
<<
Hai preso il test che ti dice anche di quanto sei? >>
<<
Sì, ma dice quando è avvenuto il concepimento.
>>
<<
E quando è avvenuto quindi? >>
<<
Dice due-tre settimane fa. >>
<<
Ecco, appunto, due-tre settimane fa. >>
Liz non dice
niente e poi Sandy le accarezza il viso e le dice:
<<
Dai, non è così grave. Adesso dobbiamo dirlo ai
nostri genitori, e poi ti conviene andare dal ginecologo di mia madre
così ti farà una visita e scopriremo di quanto
sei. Glielo diremo stasera a cena. >>
<<
D’accordo. >>
|
Ritorna all'indice
Capitolo 48 *** Una confessione da fare - Parte II ***
48
Una
confessione da fare - Parte II
La sera stessa,
a cena, Sandy e Liz si guardano ogni secondo per decidersi a parlare.
All’improvviso Sandy salta su, dicendo:
<<
Mamma, papà… io e Liz avremmo un annuncio da
farvi. È una cosa… importante e…
delicata. >>
<<
Oddio! Un altro annuncio? >> esclama il signor Carr.
<<
Ci state facendo preoccupare. Cosa c’è stavolta?
>> domanda la signora Carr.
I due innamorati
si guardano e Liz, guardando i signori Carr, dice:
<<
Sono incinta. >>
Il signor Carr
sbianca in volto e la signora Carr, invece, rimane letteralmente a
bocca aperta.
<<
State scherzando spero? >> chiede la signora Carr.
<<
No, mamma, non stiamo scherzando. Liz è incinta davvero, o
almeno così dicono tutti i test che ha fatto.
>>
<<
Quanti ne hai fatti? >>
<<
Tutti quelli che abbiamo trovato in vendita. >>
La signora Carr
si mette le mani in volto e il signor Carr ancora non ha aperto bocca.
Sembrano molto più preoccupati i genitori di Sandy che Sandy
stesso.
<<
Non è così tragica, in fondo. Il prossimo anno
sarei comunque andato a Parigi e avrei vissuto a casa di Liz. Saremmo
stati comunque vicini. L’unica cosa che cambierà
è che dovremmo rinunciare
all’università. >> dice Sandy.
<<
Non è una cosa tragica? Ma stai scherzando, Sandy? Liz
è incinta e tra meno di nove mesi avrete un figlio, un
bambino vero, un figlio vostro. Avete solo sedici anni, cazzo!
>> dice finalmente il signor Carr.
Liz non aveva
mai visto il signor Carr così arrabbiato e non
l’aveva mai sentito pronunciare una bestemmia.
<<
Calmati, Abe. In fondo nostro figlio ha ragione. Sandy è
sempre stato gentile, educato e responsabile. Non sta per morire, Liz
è solo incinta. >> gli dice la signora Carr.
<<
Solo incinta? Amanda, ma ti rendi conto di quello che stai dicendo? Liz
e Sandy hanno solo sedici anni, sono dei bambini praticamente. I
bambini non possono crescere altri bambini. E poi da quanto tempo avete
iniziato a fare sesso? E soprattutto, per quale motivo non avete usato
una protezione? Cazzo, esistono tantissimi modi per proteggersi da una
malattia e da una gravidanza. >> esclama il signor Carr.
Amanda lo fa
alzare e si allontanano dalla sala da pranzo, mentre Liz e Sandy
rimangono seduti immobili.
<<
Tuo padre si è incazzato parecchio, non oso immaginare come
reagirà il mio. Andrà su tutte le furie e mi
caccerà da casa, come minimo. >> dice Liz.
Sandy si volta
verso di lei e, prendendole le mani, le dice:
<<
No, non dire così. Mio padre si è solo incazzato
per il momento, vedrai che si calmerà. E tuo padre, invece,
se ti vuole davvero bene, capirà. Magari
s’incazzerà sul momento, ma poi capirà,
vedrai. >> la rassicura lui.
<<
Non lo so, Sandy, io non ho mai combinato niente di grave. Una volta
sono rientrata a casa un’ora dopo il coprifuoco e sono
rimasta in punizione per una settimana. Però con una
gravidanza non so proprio come reagirà. Ho paura, Sandy,
molta paura. >>
Sandy abbraccia
subito Liz e la bacia sulla guancia per tranquillizzarla.
<<
Andrà tutto bene, tesoro, vedrai. >>
Il sabato della
stessa settimana, Sandy e Liz fanno la videochiamata via Skype con i
genitori di lei, per comunicare loro la notizia della gravidanza.
Decidono di farla durante la mattina in modo tale che a Parigi sia sera.
Liz e Sandy sono
davanti allo schermo del computer ad aspettare che la videochiamata
inizi. Quando i genitori di Liz compaiono dall’altra parte
dello schermo, Liz dice:
<<
Mamma, papà! >>
<<
Come stai, tesoro? >> le chiede la signora Savile.
<<
B-bene. Voi? >>
<<
Bene, bene. Ciao, Sandy! >> dice la signora Savile.
<<
Salve, signora Savile. >> dice lui.
<<
Come sta andando la scuola? >> chiede il signor Savile.
<<
Bene, papà, bene. >>
<<
Allora, come mai hai voluto fare questa videochiamata? È
successo qualcosa? >> domanda la signora Savile.
<<
A dire la verità sì, mamma. >>
<<
cioè? Dicci tutto, piccola. >>
Liz si volta
verso Sandy, che le stringe la mano, poi si volta verso il computer e
dice:
<<
Sandy ed io abbiamo un annuncio da fare. >>
<<
Cioè? Ci stai facendo preoccupare, Liz. >>
dice il signor Savile.
Liz e Sandy si
guardano per alcuni secondi e si stringono le mani a vicenda, poi si
voltano verso il computer e Liz dice:
<<
Sono incinta. >>
Il padre di Liz
sbianca in volto e improvvisamente sviene. La signora Savile lo vede
cadere di peso sul pavimento e lo soccorre subito. Liz urla attraverso
il computer e dice:
“<<
Papà, papà, stai bene? >>
Mentre la
signora Savile cerca di svegliare suo marito, guarda verso la webcam
del computer e chiede:
<<
Amore, spero che stai scherzando? >>
<<
No, mamma, sono incinta davvero. >>
Sandy non ha
ancora detto una parola ed è anche piuttosto preoccupato.
<<
Sei proprio sicura, Liz? Sei andata da un ginecologo? >>
<<
No, perché qui non ne ho uno. Lunedì
andrò da quello della mamma di Sandy. Ma sono incinta
sicuramente perché ho fatto tantissimi test e sono risultati
tutti positivi. >>
<<
Oh, mamma mia. Quando l’hai scoperto? >>
<<
Mercoledì. Ho fatto il test dove dice le settimane dal
concepimento e dice due-tre. >>
<<
Vai comunque dal ginecologo, tesoro, così ti dice di quanto
sei e anche se va tutto bene. Vacci comunque. >> le
consiglia la signora Savile.
<<
Sì sì, mamma, ci andrò, non
preoccuparti. Papà sta bene? >>
La signora
Savile si volta verso il marito, che sta pian piano riprendendo i sensi
e gli chiede:
<<
Amore, stai bene? >>
<<
Ho fatto un brutto sogno dove la nostra bambina diceva di essere
incinta. Ma è impossibile, era solo un sogno, per fortuna.
>> dice il signor Savile.
<<
Non era un sogno, Burt, è tutto vero. Liz è
davvero incinta. >> gli dice la signora Savile.
Il signor Savile
perde i seni di nuovo e tutti si preoccupano ancora di più.
<<
Oddio! Papà è svenuto di nuovo. È
tutta colpa mia. >>
La signora
Savile cerca di far svegliare il marito e qualche minuto dopo riprende
i seni e lo fa alzare in piedi per poi farlo sedere sulla sedia.
<<
Papà, papà, stai bene? Sei svenuto due volte.
>>
<<
Sì, Liz, adesso sì. Sei davvero incinta?
>> le chiede.
<<
Sì, papà. >>
<<
Volete tenerlo, vero? >>
<<
Sì, papà. Mi dispiace, non sarebbe mai dovuto
succedere, mi dispiace. >>
<<
Non devi essere dispiaciuta, tesoro. Non è una tragedia, in
fondo. Non hai una malattia, non stai per morire. Certo, avrai un
bambino, ma una nascita è qualcosa di meraviglioso, anche se
avete solo sedici anni. >> le dice il signor Savile.
<<
Grazie, papà. Pensavo che mi avreste cacciato di casa e che
Sandy non sarebbe più potuto venire a Parigi.
>> dice Liz.
<<
Lui deve starti accanto, ancora di più adesso che sei
incinta. E poi ci siamo io e la mamma a darti una mano.
>> dice il signor Savile.
<<
Sì, Liz, noi ci siamo sempre. >> conferma la
signora Savile.
<<
Grazie. >>
<<
Sandy non dici niente? >> domanda il signor Savile.
Liz si volta
verso di lui e gli sorride.
<<
Mi scusi, è che ho paura di dire qualsiasi cosa.
È colpa mia se Liz è rimasta incinta,
è colpa mia se dovremmo rinunciare entrambi
all’università, ed è colpa mia se Liz
dovrà andare a scuola con il pancione il prossimo autunno.
>> salta su Sandy.
<<
Non dire così, amore, ci siamo dentro insieme in questo
casino. La colpa è di entrambi, non solo tua.
>> lo rassicura Liz.
<<
Certo, avresti potuto stare più… attento,
ma… va beh… l’importante è
che tu ami davvero la nostra Liz e che tu le stia accanto sempre e
comunque. >> gli dice il signor Savile.
<<
Lo farò, signore, perché la amo da morire. Non la
abbandonerò mai. >>
<<
Bravo. Così ti voglio. >>
<<
Facci sapere per l’ecografia, tesoro. >> le
dice la signora Savile.
<<
Sì sì, mamma, vi farò sapere,
promesso. >>
<<
Quando vai a farla? >> chiede il signor Savile.
<<
Lunedì pomeriggio, dal ginecologo della madre di Sandy.
>>
<<
Brava. Facci sapere, allora. >>
<<
Sì..”
Quando chiudono
la videochiamata, Liz si rivolge a Sandy e gli chiede:
<<
Perché sei così preoccupato improvvisamente?
>>
<<
Perché ho paura amore mio. Tu non hai paura? >>
<<
Sì, certo che l’ho, è ovvio. Quella che
deve partorire sono io, non tu, ricordi? >>
<<
Già. E sei tu quella che avrà il pancione per un
bel po’ di mesi mentre va a scuola. Sono stato
così stupido, Liz. Avrei dovuto fermarmi e non sarebbe
successo. >>
<<
Ma l’affronteremo insieme ed è questo quello che
conta. Io ti amo da morire, Sandy. Non sai quanto. >>
<<
Ti amo da morire anch’io, Liz. >>
Si danno un
bacio e poi Sandy le chiede:
<<
Hai già pensato a un nome? >>
<<
No. E tu? >>
<<
No. >>
<<
C’è tempo per pensare a un nome. Io vorrei tanto
una femmina. >>
<<
Anch’io. >>
Si baciano di
nuovo e poi si ripetono che si amano moltissimo.
Il
lunedì della settimana successiva, Sandy e Liz, vanno dal
ginecologo della signora Carr, il dottor O’Donnell. Liz si
sdraia sul lettino e prende la mano di Sandy e la stringe fortissimo.
Quando lei alza la maglietta, il dottore le mette un po’ di
gel sulla pancia e Liz fa un sussulto.
<<
Che c’è? >>
<<
È freddo. >>
Il dottore
interviene dicendo:
<<
È normale, signorina. Adesso andiamo a scoprire di quante
settimane è. Siete pronti? >>
Liz e Sandy
contemporaneamente rispondono di sì e il dottore appoggia la
sonda sulla pancia di Liz e inizia a muoverla lentamente. Poco dopo,
sul monitor compare un minuscolo puntino e il dottore dice:
<<
Sì, lei è incinta, signorina. Vedete quel
puntino? Quello è vostro figlio o vostra figlia.
Congratulazioni. >>
Sandy e Liz si
stringono la mano ancora più forte e si danno un bacio,
mentre il dottore controlla per bene il monitor.
<<
Di quante settimane sono? >>
Il dottore si
volta verso Liz e Sandy e dice loro:
<<
Cinque settimane. >>
<<
Wow. Poco più che un mese. >>
<<
Già. Wow. >>
Liz e Sandy
riempiono di domande il dottore e lui chiede loro quanti anni hanno.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 49 *** Una fine perfetta ***
49
Una
fine perfetta
Giugno
è arrivato e l’estate ormai è vicina,
sempre più vicina.
È
l’11 giugno, cioè l’ultimo giorno di
scuola per gli alunni della Santa Monica High School. Alle 15:16 in
punto la campanella suona e tutti gli studenti si precipitano fuori
dalle aule. La scuola è ufficialmente finita. Olive incontra
Kurt nei corridoi e si baciano contro gli armadietti. Lo prende per
mano e gli dice:
<<
Vieni con me! >>
Escono
dall’edificio e si dirigono verso la piscina coperta. Mentre
entrano in piscina, Olive canticchia una canzone.
<<
She’s not afraid of all the attention
She’s
not afraid of running wild
How comes
she’s so afraid of fallin' in love?
She’s
not afraid of scary movies
She likes the
way we kiss in the dark
But
she’s so afraid of fallin' in love. >>
Olive lo tira a
sé e si baciano. Quando si stacca da Kurt, Olive inizia a
spogliarsi e si butta in acqua. Kurt non ci pensa un attimo di
più e in cinque secondi è nudo e in acqua. Quando
vengono su dall’acqua, iniziano a baciarsi e a toccarsi.
Mentre si baciano, Kurt la solleva per i glutei e poi la appoggia sul
bordo della piscina. Ha le mani sulle sue cosce mentre le bacia il
collo e il seno, e pian piano si avvicina al pube, infilando poi due
dita dentro di lei. Quando le toglie, Olive stringe la testa di Kurt
tra le mani e si avvicina al suo volto per baciarlo, intanto lui la
prende per i fianchi e la rimette in acqua. Si baciano e, dopo che lei
l’ha masturbato, fanno sesso contro il bordo della piscina.
Intanto, nel
corridoio della scuola, le ragazze si chiedono dove sia sparita Olive.
All’improvviso Melissa vede Niall passare da lì
vicino e lo chiama. Quando lo raggiunge, gli afferra un braccio e
finalmente lui si volta verso di lei.
<<
Hey. Ti ho chiamato, non mi hai sentito? >>
<<
Che ci fai ancora qui? La campanella è suonata
già da un quarto d’ora. >>
<<
Io e le ragazze stiamo prendendo la nostra roba dagli armadietti. Ci
sarai alla festa stasera? >> gli chiede lei.
<<
A dire la verità non lo so. Tu? >>
<<
Sì. >>
<<
A proposito, auguri per ieri. >>
<<
Grazie. Potevi anche mandarmi un messaggio. >>
<<
Ho cancellato il tuo numero, così non vedo il tuo nome nella
rubrica e non ti penso. >>
<<
Ah. >>
<<
Quando torni a Parigi? >>
<<
Domani. Abbiamo il volo alle tre del pomeriggio. >>
<<
Wow. Domani. Di già. >>
Niall sembra
triste e Melissa lo nota.
<<
Beh… allora… se stasera non ci sarai alla festa o
non ci vedremo… ti saluto adesso. >> gli dice
lei.
<<
O-okay. >>
Melissa lo
abbraccia e Niall rimane rigido ma qualche secondo dopo la stringe.
<<
Mi mancherai. >>
Niall non
risponde o finge di non aver sentito, e Melissa si stacca da lui.
<<
Allora… ciao. >> dice lei.
Niall la guarda
per qualche secondo, senza dire niente, e poi dice:
<<
Addio, Melissa. >>
Melissa gli fa
un sorriso e poi se ne va.
Quando Melissa
si è allontanata da lui, Niall si è dato tre
colpi con il palmo della mano sulla fronte e ha detto a se stesso:
<<
Stupido, stupido, stupido. Addio. Che stupido che sono! >>
Più
tardi, quando finalmente Olive e Kurt raggiungono il parcheggio per
andare via dalla scuola, Olive si ferma e gli dice:
<<
Aspetta! >>
Olive guarda la
scuola dal parcheggio, dove ci sono rimaste solo alcune macchine, ed
è completamente deserta.
<<
Guarda! Non c’è più nessuno.
>>
<<
Perché se ne sono andati tutti. Andiamo! >> le
dice Kurt.
All’improvviso
Olive vede il professor Keaton avvicinarsi al parcheggio e lo vede come
se fosse un miraggio. Aspetta che si avvicini alla sua auto e poi lo
raggiunge, dicendo a Kurt di aspettarla.
<<
Dave! >>
Dave si volta e
la vede, e si ferma subito davanti alla sua auto. Quando l’ha
raggiunto, gli dice:
<<
Domani parto. >>
<<
Domani? Wow. È già passato così tanto
tempo da… >>
<<
Lo so, siamo già a giugno. Sembra ieri che sono arrivata
qui. >>
<<
Sei venuta per salutarmi, vero? Allora fallo, per favore.
>>
<<
Come mai tutta questa fretta? >> chiede lei.
<<
Devo andare a fare la spesa e poi devo… >>
<<
Cosa? >>
<<
Devo… andare a casa della mia fidanzata. >>
<<
Ah. Wow. Fidanzata. Congratulazioni. >> dice Olive,
felice e triste allo stesso tempo.
<<
No, non ci dobbiamo sposare, stiamo insieme solo da un paio di mesi.
Non fidanzata in quel senso. >>
<<
Ah, ok. Beh… congratulazioni comunque, è una
ragazza molto fortunata. >>
Dave le sorride
e all’improvviso Olive si butta tra le braccia di Dave.
<<
Olive. >>
<<
Voglio salutarti come si deve. >>
Olive si stacca
da lui e gli dà un bacio.
Kurt ha visto
tutta la scena e un po’ gli dà fastidio ma cerca
di non pensarci, anche perché domani Olive
partirà e non si vedranno mai più.
<<
Stammi bene, Dave. >> dice Olive.
<<
Stammi bene anche tu, Olive. E studia, continua a studiare
più che puoi. E spero che potrai innamorarti un giorno,
perché è una delle sensazioni più
belle del mondo. >> le dice Dave.
Olive gli
sorride e poi gli dice:
<<
Addio, Dave. >>
<<
Addio, Olive. >>
Si abbracciano
di nuovo e poi Olive torna da Kurt.
<<
Mi dispiace, ma… dovevo salutarlo... per forza.
>>
<<
Non preoccuparti. >> le risponde Kurt.
Durante la
serata, le ragazze vanno alla festa di fine anno scolastico, nella casa
sulla spiaggia di un amico di alcuni loro compagni di classe, dove ci
sarà mezza scuola, la stessa casa della festa
d’inizio anno scolastico dove Melissa ha conosciuto Niall.
<<
Vi rendete conto ragazze? L’ultima volta che siamo venute qui
è stato quando siamo arrivate a Los Angeles, e domani ce ne
andremo. >> salta su Olive.
<<
Già. Sembra solo ieri, invece sono passati ben dieci mesi.
>> dice Liz.
<<
Wow. Dieci mesi. Qui ho conosciuto Niall. L’ho visto la prima
volta in spiaggia. >> dice Melissa.
<<
È vero, è stato qui. >> conferma
Lexi.
<<
Sono successe così tante cose. >> salta su Lux.
<<
Già. >> dice Sandy.
<<
Io sono arrivata qui vergine e vengo via incinta. Dai, non
c’è male. >> sdrammatizza Liz.
<<
Già. Ma ora pensiamo a divertirci, questa è la
nostra ultima festa qui a Los Angeles. >> dice Olive.
<<
Esatto. Divertiamoci. >> salta su Lexi.
Lexi e Olive
vanno subito a ballare, mentre Lux, Liz, Melissa e Sandy prendono
qualcosa da bere. Melissa si guarda intorno per vedere se nota Niall
tra la folla.
<<
Chi cerchi Melissa? >> le chiede Lux.
Melissa si volta
verso Lux e Liz e risponde:
<<
Nessuno. >>
<<
Cerchi Niall, vero? Ti ha detto che non sa se verrà, quindi
potrebbe anche non venire. >> le dice Liz.
<<
Già, infatti, mi sa che non verrà.
>>
<<
Mai dire mai. >> dice Lux.
<<
Dai che verrà. Non credo che gli sia bastato il saluto di
oggi pomeriggio a scuola. >> la rassicura Sandy.
Mentre parlano
con alcune loro compagne di classe, che salutano per l’ultima
volta, Lux vede Ike tra la folla e lo raggiunge subito, mentre Sandy e
Liz decidono di andare a ballare. Melissa, invece, esce e va in
spiaggia a camminare e pensare un po’.
<<
Ike! >> lo chiama Lux.
Ike si volta e
Lux gli va incontro, salutandolo:
<<
Ciao! >>
<<
Ciao. Anche tu qui. >>
<<
Già. Domani parto, torno a Parigi con le ragazze.
>> gli dice lei.
<<
Domani? Wow. >>
<<
Già. Il tempo è passato così
velocemente. >>
<<
Già. A che ora avete il volo? >>
<<
Alle tre del pomeriggio. >>
Lux e Ike non si
parlavano da quando hanno rotto, cioè da marzo, e sono
piuttosto in imbarazzo ma Lux ci teneva a salutarlo comunque.
<<
Beh… allora… addio, Lux. >> le dice
lui.
<<
Addio, Ike. >>
Si vorrebbero
abbracciare, ma rimangono a fissarsi per alcuni secondi.
<<
Posso abbracciarti? >> le chiede lui.
<<
Sì. >>
Si avvicinano e
finalmente si abbracciano.
Intanto, in
spiaggia, Melissa sta camminando e vede alcuni ragazzi e alcune ragazze
cantare e suonare la chitarra intorno ad un falò, e tra loro
c’è anche Niall.
Le sembra di
tornare indietro nel tempo, ad agosto, quando le è successa
la stessa cosa e quando ha visto Niall per la prima volta. Ma ora
è diverso, ora partirà, e non sta più
insieme a lui da quattro mesi.
Lo guarda
suonare la chitarra e cantare con gli altri ragazzi e sorride. Rivede
la scena di quando si è seduta accanto a quelle persone e
poi ha parlato con Niall più tardi.
Quando finiscono
di cantare la canzone, smettono anche di suonare la chitarra, e Niall
la vede. Lo sta ancora guardando ed è soprappensiero.
<<
Lo sapevo che l’avrai incontrata. >> salta su
Niall.
Il ragazzo
accanto a lui gli chiede:
<<
Chi? >>
<<
Melissa. >>
La ragazza alla
sua destra, Tiffany, si rivolge a Niall e gli dice:
<<
Non sei venuto qui apposta per vederla? >>
<<
Sì. >>
<<
E allora che c’è? Vai a parlare con lei, no?
>>
<<
Non so se ci riesco. Ancora non riesco a capacitarmi che domani se ne
andrà. >>
<<
Avanti, alzati e raggiungila. Subito. >>
Niall la guarda,
ma lei ancora non lo vede.
<<
Vado. >> dice Niall.
Melissa,
guardandosi i piedi mentre cammina con Niall, sulla sabbia, dice:
<<
Pensavo non venissi. >>
<<
Invece ci sono. >>
Melissa alza lo
sguardo e, guardando Niall, gli dice:
<<
Già. Sono felice che tu sia venuto. >>
<<
Anch’io. Non potevo salutarti così, non mi
bastava. >>
<<
Cosa vuoi dire? >>
Niall prende le
mani di Melissa e si mette davanti a lei, ed entrambi si fermano.
<<
Niall, cosa vuoi fare? >>
<<
Ti prego Melissa, torniamo insieme. Non possiamo lasciarci
così. >>
Niall fa una
pausa e poi le dice:
<<
Io ti amo, Melissa. >>
<<
No. No, tu non mi ami Niall, non puoi essere innamorato di me.
>> gli dice lei.
Melissa lascia
le mani di Niall e inizia a camminare, e Niall le va dietro.
<<
Sì, invece. Ti assicuro che ti amo. Perché non mi
credi? Non posso lasciarti andare via così, non posso e non
voglio farlo. >> le
Melissa si volta
e gli risponde:
<<
Tu mi hai lasciato, ricordi? Sei stato tu, non io. Ed è
successo ben quattro mesi fa, proprio la sera di San Valentino.
>>
<<
Lo so, lo so, sono stato io, ma sai il motivo. >>
<<
Sì, lo so, ma avremmo comunque potuto continuare a stare
insieme e poi ci saremmo detti addio stasera o domani
all’aeroporto. >> dice lei.
<<
Come posso dirti addio se non voglio lasciarti andare via? Non voglio
che tu te ne vada, Melissa. Io ti amo e voglio continuare a stare con
te, anche a migliaia e migliaia di chilometri di distanza.
>>
<<
Non puoi dirmi che mi ami, non proprio adesso. >>
<<
Perché no? Mi ami anche tu? >>
<<
No, io non ti amo, Niall. Sono stata benissimo con te, ma non ti amo.
>>
Niall si
avvicina a lei e, dopo che si sono guardati negli occhi alcuni secondi,
lui la bacia. Quando si staccano l’uno dall’altra,
Niall si toglie la maglietta, gettandola sulla sabbia, e poi toglie la
canottiera a Melissa, gettando anch’essa sulla sabbia, e
l’avvicina a sé, baciandola.
<<
Non ti lascio andare via così. >>
Le bacia il
collo, poi il petto e le slaccia il bikini, che lascia cadere sulla
sabbia, e così inizia a baciarle prima il seno sinistro e
poi il destro. Si sdraiano sulla sabbia e, mentre lui continua a
baciarle il seno, lei gli accarezza i capelli. Tra un bacio sul seno e
sulle labbra, le dice:
<<
Non ti lascerò andare via così. Ti prego Melissa,
torniamo insieme. >>
Melissa
all’improvviso si rende conto di quello che sta succedendo e
gli dice:
<<
Fermati. Fermati, Niall. >>
Niall si ferma
subito e, guardandola perplesso, le chiede:
<<
Che c’è? >>
<<
Non posso, non possiamo. Mi dispiace. >>
Melissa si tira
su e raccoglie il reggiseno del costume e la canottiera e si riveste.
Anche Niall si alza e raccoglie la sua maglietta, per poi rimettersela.
<<
Mi dispiace, non posso farlo. Non posso continuare a stare con te anche
quando sarò a Parigi e tu qui. Tu sei troppo ossessivo ed io
non ti amo. Non ti amo Niall. >> dice Melissa, decisa.
<<
Ma posso cambiare. Giuro che posso farlo. Non ti chiamerò
tutti i giorni, lo prometto. >>
<<
Smettila, Niall, non insistere, ho detto che non voglio farlo! Io non
ti amo, fattene una ragione. Io non voglio stare con te, fattene una
ragione. >>
<<
Quindi questo è un addio definitivo? Questa è
veramente l’ultima volta che ci vediamo e che ci parliamo?
>> le chiede lui.
<<
Sì, esatto. >>
Si guardano per
un po’ senza dire niente e poi Melissa gli dice:
<<
Addio, Niall. >>
<<
Addio, Melissa. >>
Quando Kurt
arriva alla festa e vede Olive ballare insieme a molte altre persone,
la guarda, come forse non l’hai mai guardata prima. Pensa che
non la rivedrà mai più e che è stato
il miglior sesso della sua vita. Si avvicina a lei e la porta via.
Salgono al primo piano e, arrivati in corridoio, le lascia la mano.
<<
Ciao, Kurt. >>
<<
Ciao. >>
<<
Che cos’hai? >> gli chiede lei.
<<
Questa è l’ultima volta che ci vedremo, stasera
è l’ultima volta che faremo sesso, stasera
è l’ultima volta che ci baceremo, stasera
è l’ultima volta di qualsiasi cosa.
>>
<<
Lo so. >>
<<
Ti guardavo prima, mentre ballavi. Sei così bella.
>>
<<
Ci stiamo lasciando oppure stiamo iniziando tutto d’accapo?
>>
<<
Non siamo mai stati insieme noi, Olive. Noi abbiamo sempre fatto solo
sesso, ed è quello che voglio fare anche stasera. Adesso.
>>
<<
Allora perché sono ancora vestita? E perché
stiamo ancora qui a parlare? >> chiede lei.
Kurt si toglie
subito la maglietta e trascina con sé Olive, dentro una
delle stanze, chiudendo la porta subito dopo.
<<
Non credo che mi basterà una volta sola. >>
<<
Non basterà neanche a me, ma abbiamo ancora alcune ore.
>>
<<
Allora sfruttiamole il più possibile. >>
Intanto, al
piano di sotto, Lexi sta parlando con alcune persone e Lewis la sta
guardando da lontano. Prende in mano il cellulare e le scrive un sms:
“Non
so se riuscirò a farti partire domani. Non so neanche se ci
riuscirò stasera.”
Quando Lexi
legge il messaggio, si guarda intorno e lo vede. Risponde subito
scrivendo:
“Ed io
non so se riuscirò a partire e a lasciarti qui, da
solo.”
Lewis:“ti
aspetto tra 5 minuti sulla spiaggia, dalla torretta di salvataggio!
Voglio parlare con te faccia a faccia. Ti amo! <3”
Cinque minuti
dopo, Lexi arriva dalla torretta e vede Lewis lì seduto.
<<
Non riesco a partire, non ce la faccio. >> gli dice lei.
Lewis si alza e
appoggia le braccia sulla ringhiera della torretta, e, guardandola, le
dice:
<<
Non devi farlo Lexi. >>
Lexi sale la
rampa della torretta e lo raggiunge. Lewis si volta verso di lei e lei
si avvicina a lui, accarezzandogli il viso.
<<
Mi mancherai da morire. >> gli dice.
<<
Anche tu. Domani partirai. Ancora non riesco a crederci. Tu non stai
partendo, tu sei appena arrivata. >>
<<
Starò qui, se vuoi. La scuola inizierà fra tre
mesi, abbiamo ancora tutta l’estate per stare insieme. Oppure
tu puoi venire a Parigi, per me è uguale, basta che stiamo
insieme. >>
<<
La mia famiglia è distrutta, Lexi, lo sai. Non posso
permettermi di venire fino a Parigi. Spero che a Natale siano andate a
posto alcune cose, così potrò venire a Parigi.
Non posso stare senza vederti per un intero anno. >>
<<
Neanche io. Farò in modo di venire io se non potrai tu, te
lo prometto. Te lo prometto Lewis. >>
<<
Quanto vorrei poter venire a Parigi con te, come Sandy. >>
<<
Lo vorrei tanto anch’io, Lewis, ma noi non siamo Liz e Sandy,
noi siamo Lexi e Lewis, con una marea di problemi, e niente
è mai stato perfetto tra di noi. >>
<<
Beh… ora non sono perfetti neanche loro. Liz è
incinta. >>
<<
Già, ma il loro bambino sarà bellissimo e
sarà molto fortunato, perché i loro genitori si
amano da morire e sarà sempre così.
>>
<<
Già. Ma sul fatto di amarsi da morire anche noi abbiamo
quella fortuna. In mezzo a tutta quella sfortuna io ho conosciuto te.
Tu mi hai salvato, Lexi, davvero. Mi hai salvato veramente.
>>
Lexi ha iniziato
a piangere e Lewis le asciuga le lacrime che le cadono sul viso.
<<
Non piangere Lexi, ti prego. >>
<<
Come posso non piangere dopo che mi hai detto quelle cose? Io sono
forte, ma sono sensibile quando si tratta d’amore.
>>
Lewis le prende
le mani e le bacia le dita della mano destra.
<<
Domani posso venire a salutarti all’aeroporto?
>>
<<
Certo, è ovvio che puoi. >>
Lewis le bacia
le dita dell’altra mano, mentre Lexi continua a piangere.
Lexi, asciugandosi le lacrime, gli chiede:
<<
Mi prometti una cosa? >>
<<
Cosa? >>
<<
Che se avrai un problema me lo dirai subito, così io
sarò qui da te. >>
<<
Te lo prometto Lexi. >>
<<
Dio, quanto mi mancherai. Non pensavo che sarebbe stato così
difficile partire e lasciarti qui. >>
<<
All’inizio non lo pensavo neanch’io.
>>
<<
Nonostante tutto, credo che questa sia una fine perfetta.
>>
<<
Lo credo anch’io, nonostante tutto. Ti amo Lexi.
>>
<<
Ti amo anch’io, Lewis. >>
I due innamorati
si baciano e si sdraiano a terra.
<<
Vuoi fare l’amore? >> gli chiede Lexi.
<<
Sì, ti prego. Questa sarà l’ultima
volta prima di taaanto tempo. >>
<<
Già. Andiamo dentro. >>
In spiaggia, Liz
e Sandy sono seduti uno vicino all’altra, abbracciati.
<<
Ancora non ci credo che domani sarò a Parigi.
>> salta su lui.
<<
Neanch’io, tesoro. Ti porterò a visitare tutta la
città. >>
<<
Non vedo l’ora amore. Però non ti devi affaticare
troppo, altrimenti farai male al bambino. >>
Sandy le tocca
la pancia e la accarezza.
<<
Sono solo di due mesi, non si vede neanche che sono incinta.
>>
<<
Lo so, però lo sei, piccola. >>
<<
Già… lo sono. >>
Sandy le
accarezza il viso e, guardandola, le dice:
<<
Lo so che hai paura, paura di qualsiasi cosa, ma io sono sempre qui, ci
sarò sempre, lo sai, amore mio. >>
<<
Sì, lo so. >>
Si danno un
bacio e poi Liz appoggia la testa sulla spalla di Sandy e guardano il
mare.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 50 *** Benvenuto a Parigi ***
50
Benvenuto
a Parigi
Il giorno dopo,
in aereo, Liz sta parlando con Sandy, Melissa sta ascoltando la musica,
guardando fuori dal finestrino, Olive gioca a Fruit Ninja con il suo
iPhone, Lux ascolta la musica, anche lei guardando fuori dal
finestrino, e Lexi sta leggendo un libro.
Ascoltando
musica deprimente, Melissa ripensa a tutto quello che le è
successo da quando è arrivata a Los Angeles: la prima volta
che ha visto la famiglia Stephenson all’aeroporto, quando
è arrivata nella loro villa, il primo incontro con Niall
sulla spiaggia, quando ha fatto sesso con lui la prima volta, nel
negozio di strumenti della sua famiglia, poi quella volta in cui hanno
fatto sesso due volte alla veglia funebre della nonna di Cindy, poi
ancora quando voleva fare sesso a scuola, ma lei ha rifiutato, quando
lui ha iniziato a essere ossessivo, la sera di San Valentino in cui lui
l’ha lasciata, anche quando lei e le sue migliori amiche si
sono baciate fra di loro alla festa di Halloween, e tante altre cose.
Non si pente di niente ed è contenta che con Niall sia
finita. In fondo è meglio così, pensa.
Guarda le
ragazze, una a una, e sorride, felice di tornare a casa, ma felice
anche di aver passato quell’incredibile anno nella
città degli angeli.
All’improvviso,
Olive salta su e dice:
<<
Sì! Ho superato il record! >>
Melissa si volta
verso di lei e le sorride. Olive ricambia il sorriso e le dà
un bacio sulla guancia.
<<
Cosa ascolti? >> le chiede Olive.
Melissa si
toglie la cuffietta sinistra e le risponde:
<<
Musica deprimente. Non ti piace, ne sono sicura. >>
<<
Conosco tutta la musica che hai sul cellulare, dammi la cuffietta.
><
Melissa le passa
la cuffietta e insieme ascoltano la musica. Poco dopo, Melissa salta su
e chiede a Olive:
<<
Rifaresti tutto d’accapo? >>
<
Cioè? >>
<<
Tutto quello che è successo a Los Angeles. Rifaresti tutto
d’accapo? >>
<<
Assolutamente sì, soprattutto la tresca con Dave.
È stato davvero uno spasso, poi lui scopa così
bene. Era un orgasmo continuo. >>
<<
Olive! >>
<<
Ti dico solo la verità, Melissa. >>
Melissa inizia a
ridere, seguita da Olive.
<<
E tu? Tu rifaresti tutto d’accapo? >>
<<
Sì, senza tralasciare niente. >>
<<
Faresti bene. Possiamo tranquillamente dire di esserci divertite a Los
Angeles. >> dice Olive, fiera.
<<
Già, soprattutto per le scopate e per quello che
è successo alla festa di Halloween. Mi ricordo la faccia di
Lux quando ha visto che ci baciavamo tra di noi. Meritava una foto.
>> risponde Melissa, ridacchiando.
<<
Già, la meritava davvero. Era… scioccata.
>> dice Olive, anche lei ridacchiando.
<<
Già. >>
Nel posto
davanti, Lux sta ascoltando i One Direction e guarda fuori dal
finestrino. Canta la canzone con il labiale e mima anche un mini
balletto, inventato da lei sul momento. Poco dopo parte
“she’s not afraid”, e ricorda quando, il
giorno dopo il Giorno del Ringraziamento, lei, le ragazze, Spencer e la
sua amica Emma, stavano facendo il pigiama party nella palestra della
villa degli Hammond, e Melissa disse che quella canzone era stata
scritta per Olive. E, in effetti, quelle parole descrivono esattamente
il modo di essere di Olive. Quando la canzone finisce, parte
“oath”, di Cher Lloyd, e si ricorda di quando, in
camera di Olive, mentre si preparavano per la festa di Halloween, Liz
disse che quella sarebbe potuta diventare la loro canzone e
così è stato.
Lux si volta
verso Lexi e le mostra lo schermo dell’iPhone con il titolo
della canzone e il cantante.
<<
Ti ricordi? >> le chiede.
<<
È la nostra canzone. >>
<<
Già. >>
<<
dammi una cuffietta. >>
Lexi chiude il
libro e Lux le porge una cuffietta e cantano con il labiale.
Liz e Sandy, a
qualche sedile di distanza, si stanno baciando e si stanno dicendo che
si amano.
<<
Che monumento vorresti vedere per primo? >> gli chiede
Liz.
<<
La Torre Eiffel, non c’è dubbio. >>
<<
Sarà fatto, amore. >>
<<
E la vedrà anche lui, o lei. >> dice Sandy,
appoggiando una mano sulla pancia di Liz.
Liz mette la
mano sopra quella di Sandy, e, guardandola, dice:
<<
Già. >>
Quando arrivano
all’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi e scendono
dall’aereo, Liz si rivolge a Sandy e, in francese, gli dice:
<<
Benvenuto a Parigi, tesoro. >>
Sandy le sorride
e poi si danno un bacio, il loro primo bacio a Parigi. Liz si tocca la
pancia e dice:
<<
Benvenuto a Parigi, piccolino o piccolina. >>
Sandy si abbassa
verso la pancia di Liz e dice:
<<
Siamo arrivati nella città della tua mamma. >>
<<
Siamo tornate a casa, ragazze. >> salta su Olive.
<<
Già. >> dice Lexi, nostalgica.
Le ragazze si
guardano intorno, riconoscendo la loro città, mentre Sandy
lo guarda per la prima volta. Raggiungono la sala
d’attesa e ci sono i genitori di tutte e cinque le ragazze.
Appena Liz vede i suoi genitori, va loro incontro con Sandy. Si
abbracciano e subito dopo Liz dice loro:
<<
Mamma, papà… lui è Sandy.
>>
I signori Savile
stringono la mano a Sandy e gli sorridono.
<<
Non posso credere che sia già passato un anno. Ma
soprattutto non riesco a credere che tu sia incinta, tesoro. Incinta.
La nostra piccola Liz incinta. Di quanto sei ora? Due mesi, vero?
>> chiede la signora Savile.
<<
Sì, due mesi, mamma. >>
< Dai,
ora andiamo. Saluta le ragazze e andiamo. >> dice il
signor Savile.
Dopo aver
salutato le ragazze e i loro rispettivi genitori, Sandy, Liz e i suoi
genitori raggiungono il parcheggio.
Qualche ora
dopo, Liz è con Sandy davanti alla Torre Eiffel.
<<
Wow. >> esclama lui, incantato.
<<
È grande, eh? >>
<<
Sì. È… enorme. >>
Liz sorride,
toccandosi la pancia.
Si fanno
tantissime foto sotto la torre, poi dagli Champ-de-Mars e in seguito
salgono su.
Qualche giorno
dopo, sabato 15 giugno, alle 23, c’è la festa per
i diciassette anni di Melissa al Cab, lo stesso nightclub dove ha
festeggiato i sedici anni l’anno precedente.
Durante la
serata, le ragazze sono al loro tavolo e stanno chiacchierando con un
bicchiere in mano. Per caso Olive si guarda intorno e vede Mathieu
insieme a David e Albert. Rimane fissa a guardarlo, ma lui non si
accorge di lei.
<<
Cosa guardi, Olive? O meglio, chi guardi? >> chiede
Melissa.
Olive si volta
subito verso le ragazze e risponde loro:
<<
Nessuno. >>
<<
Come nessuno? >>
Olive si volta
di nuovo verso Mathieu e le ragazze guardano nella stessa direzione di
Olive.
<<
Ma quello è Mathieu o sbaglio? Ci sono anche David e Albert
con lui. >> dice Liz.
<<
Sì, sono proprio loro. Oddio guarda
com’è diventato alto Albert. >> dice
Melissa.
<<
Sì, infatti, si sarà alzato di almeno…
dieci centimetri. >> salta su Lux.
Olive continua a
fissare Mathieu, senza neanche prestare attenzione alle ragazze.
<<
Chi sono Mathieu, David e Albert? >> domanda Sandy,
curioso.
<<
Dei nostri amici e compagni di classe, amore. >> risponde
Liz.
< Ci
siete andate a letto, ragazze? >> chiede lui.
Lexi si volta
verso Sandy e gli risponde:
<<
Olive ha scopato con Mathieu. Cinque volte se non sbaglio. Lui
è innamorato di lei. >>
<<
Non è innamorato di me. >> dice Olive,
scocciata.
<<
Qual è Mathieu dei tre? >> chiede Sandy.
<<
Quello con la maglia nera. >> risponde Lexi.
<<
Ah. Beh, dai, è carino, Olive. >>
Intanto Lux si
alza e raggiunge Mathieu, David e Albert. Quando arriva da loro, li
saluta e si baciano sulla guancia.
<<
Sei venuta qui da sola, Lux? >> domanda Mathieu.
<<
No no, sono con le ragazze. >>
<<
Ah. Quando siete tornate? >>
<<
Pochi giorni fa. >>
<<
E dove sono le altre? Voglio salutarle. >> chiede David.
Lux si volta
verso le ragazze e le indica con il dito.
Mathieu vede
Olive, voltata verso di lui. È come se
all’improvviso tutto si fosse fermato e fosse diventato
completamente buio, e Olive fosse illuminata da una luce. Vede solo lei
e tutto il resto è buio, è nero. Non la vedeva da
agosto, quindi da dieci mesi. E la vede come se fosse
un’apparizione, un miracolo, come se non fosse veramente
lì, a pochi metri da lui.
<<
Andiamo a salutarle, dai. Mathieu, vieni! >> dice Albert.
Mathieu non si
muove da lì e continua a fissare Olive.
Quando David e
Albert raggiungono le ragazze, si salutano con un bacio sulle guance e
viene presentato loro Sandy.
<<
Così sei il ragazzo di Liz, eh? >> domanda
David.
<<
Sì. >>
Le ragazze non
accennano minimante a David e ad Albert che Liz è incinta,
per evitare che già mezzo liceo lo sappia ancora prima di
iniziare l’anno scolastico.
<<
Dov’è finito Mathieu? >> chiede Lux,
guardandosi intorno.
Olive si guarda
intorno e lo vede ancora nello stesso punto di prima, immobile. Si alza
dal divanetto e lo raggiunge. Quando arriva da lui, lo guarda con aria
sexy e gli dice:
<<
Ciao. >>
Mathieu sposta
gli occhi su di lei e le risponde:
<<
Ciao. >>
<<
Come mai ti sei immobilizzato qui e non sei venuto a salutarci? Sai,
Liz è qui con il suo ragazzo. Si chiama Sandy e ha la nostra
età. Starà qui un anno per una vacanza studio.
È stato amore a prima vista. Dovresti vederli, sembrano
pappa e ciccia. >> dice Olive.
<<
Wow. >> dice semplicemente Mathieu.
Olive scuote
Mathieu e gli dice:
<<
Mathieu! >>
Olive si lecca
le labbra e lui la guarda ipnotizzato. Si avvicina al suo viso e gli
chiede:
<<
Ti fa piacere che sono tornata? >>
Mathieu resta
immobile e all’improvviso sente l’impulso di
prenderla per mano, e la porta in bagno.
<<
Non potevi rispondermi di là, invece di portarmi qui?
>>
<<
Mi sei mancata da morire, Olive. >> dice finalmente
Mathieu.
<<
Mi sei mancato anche tu, Mathieu. >>
<<
Cos’è successo a Los Angeles? Hai scopato con
molti ragazzi? >>
<<
A dire la verità no, solo due. >>
<<
Solo? Chi? >>
<<
Un mio professore e un mio compagno di classe. >>
<<
Un tuo professore? >> chiede lui, spalancando gli occhi.
<<
Sì, ma ha trentun anni, non è un sessantenne.
>>
<<
Ah, meno male >>
<<
Perché me l’hai chiesto? >>
Olive si
avvicina a lui e gli chiede:
<<
Vuoi scoparmi adesso Mathieu? >>
Mentre Olive si
passa l’indice della mano destra sul seno, gli chiede:
<<
Ti sono mancate le mie tette? >>
Fa arrivare il
dito fino ai fianchi e gli chiede:
<<
Ti è mancata la mia… vagina, e il mio sedere?
>>
Mathieu la
guarda come ipnotizzato e la tira a sé.
<<
Mi è mancata ogni minima cosa di te, Olive. >>
Mathieu infila
la mano sinistra sotto il suo vestito e le tocca il sedere.
<<
Ti stai eccitando? Lo sento. >>
<<
Non ne hai idea Olive. >>
Con la mano
destra le sposta i capelli dal viso e glielo accarezza.
<<
Che cosa aspetti? >> gli chiede lei.
Mathieu le
sfiora il pube e subito dopo Olive si allontana da lui e si toglie il
perizoma, lasciandolo cadere a terra mentre fissa negli occhi Mathieu.
Ritorna appiccata a Mathieu e gli sussurra all’orecchio:
<<
Perché non fai niente? >>
Infila entrambe
le mani sotto il suo vestito e le tocca il sedere. Con le dita della
mano destra le sfiora il pube e Olive apre un po’ le gambe, e
subito dopo lui infila due dita dentro di lei. Lei ansima e geme e lui
le dice:
<<
Dio, quanto mi sei mancata. >>
Qualche minuto
dopo, Olive e Mathieu escono dal bagno e raggiungono gli altri.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 51 *** Amiche per tutta la vita ***
51
Amiche
per tutta la vita
Due giorni dopo,
nel pomeriggio, Mathieu si presenta a casa di Olive. Olive risponde al
citofono e poi lo fa salire.
<<
Ciao. Perché sei venuto qui? >>
<<
Ho bisogno di parlarti, Olive. >>
<<
Ancora? Come prima che partissi. >>
<<
Sì, ma questa volta sono venuto per dirti tutto, ogni
singola cosa. Me la sono tenuta dentro da quando sei partita, anzi, da
prima e non posso più aspettare. >>
<<
Okay. Allora dimmi. >>
<<
Sediamoci però, per favore. >>
Olive e Mathieu
si siedono sul divano in sala e lui prende le mani e, guardandola negli
occhi, le dice:
<<
Quando sono venuto qui, quella volta prima che tu partissi, ero venuto
per dirti una cosa, ma alla fine non ci sono riuscito. >>
Mathieu fa una
pausa e poi continua, dicendo:
<<
Per me sei molto importante, Olive. Forse tu non immagini neanche
quanto. Vorrei poter stare con te e solo con te. Vorrei poterti
chiamare tesoro, piccola, e tutti quei nomignoli che si danno alla
propria ragazza. Ma soprattutto vorrei dirti… che ti amo
Olive. Ti amo davvero. Ti amo da prima che tu partissi per
l’America, ti amo forse dalla prima volta che ti ho visto. Ti
amo. >>
Olive
è rimasta sorpresa. Di certo non si aspettava che Mathieu le
dicesse che la ama. Cotta sì, ma amare no, proprio non se lo
aspettava.
<<
Ti prego, dì qualcosa. Sto morendo dall’imbarazzo.
>>
<<
Wow. Non mi aspettavo proprio che tu mi volessi dire questo. Quindi tu
ami? Davvero? >>
<<
Sì, ti amo Olive. Ti amo veramente. >>
<<
Ma io non ti amo, Mathieu, lo sai. >>
<<
Sì, lo so, lo so bene. Ma se solo tu aprissi il tuo cuore e
potessimo stare insieme, forse impareresti ad amarmi anche tu.
>>
<<
Mathieu, lo sai che… >>
Mathieu la
interrompe e le dice:
<<
Olive, so che tu non sei una ragazza da storia fissa, però
perché non provarci? Non ci hai mai provato e non puoi
sapere se ti piace o no avere un ragazzo fisso. Stai insieme a me,
diventa la mia ragazza, ma la mia ragazza fissa, non quella che scopo
ogni volta che voglio. Scoperemo comunque, ma poi impareremo a fare
l’amore. Anzi, io ho già fatto l’amore
con te, il giorno che sono venuto qui da te. Non quella volta qui in
sala, ma in camera tua. >>
<<
Lo so, mi hai chiesto di fare l’amore, non di fare sesso.
>>
<<
Già. Allora? Che ne pensi? >>
<<
Lo sai come la penso Mathieu. >>
Mathieu le
sposta i capelli dal viso e glielo accarezza.
<<
Provaci almeno. Prova a stare con me, ma a stare davvero con me, non
solo per scopare. >>
Olive si alza
improvvisamente e va in camera sua. Mathieu ovviamente la segue.
<<
Perché sei andata via? >>
<<
Perché sono confusa, Mathieu. Non avrei mai pensato che mi
sarebbe piaciuto davvero fare sesso con te, e non pensavo neanche di
poter provare qualcosa… di diverso, di diverso rispetto a
tutte le altre volte. >> confessa Olive.
<<
Quindi hai provato qualcosa? >> le chiede lui.
<<
Sì, ho provato qualcosa di diverso rispetto alle altre volte
che ho fatto sesso. Quella sera, qui in camera mia, ho provato qualcosa
di diverso, di speciale. >>
<<
Non hai neanche idea di quanto mi faccia piacere sentirtelo dire.
Avanti, Olive, sta con me, ti prego. >>
Mathieu le
prende una mano e se la porta alla bocca, e le bacia le punte delle
dita.
<<
So che puoi provare qualcosa anche tu, so che puoi innamorarti anche
tu. Tutti possiamo farlo e sappiamo farlo. >>
Le bacia la
punta delle dita, poi la mano e sale fino al braccio. Lei si avvicina a
lui e gli sorride.
<<
Okay. >> dice lei, semplicemente.
<<
Sarai la mia ragazza? Fissa? >>
Olive fa cenno
di sì con la testa e lui le dice:
<<
Ti amo Olive Fowles. Ti amo da morire. >>
Olive gli
sorride e poi si baciano. Le bacia il collo e lei si lascia andare ai
suoi baci.
<<
Fa’ l’amore con me, Olive. >>
<<
Sì. >> riesce a dire lei.
Mathieu le
toglie la maglia e, dopo averla buttata in terra, le bacia il seno.
<<
Quanto mi sono mancate. >>
Olive ride e
intanto si toglie il reggiseno, che lascia cadere a terra.
<<
Dio, guardale. >>
Olive ridacchia
e dice:
<
Smettila, dai. >>
Mathieu si
toglie la maglietta, che fa cadere a terra e poi la bacia. Si sdraiano
sul letto e pian piano si spogliano, fino a rimanere completamente
nudi. Prima che lui entri dentro di lei le chiede:
<<
Prendi ancora la pillola, vero? >>
<<
Sì. >>
Mentre fanno
l’amore, Mathieu le dice che la ama e lei raggiunge
l’orgasmo dopo di lui.
Quando si
rivestono, il cellulare di Olive squilla.
<<
Pronto? >>
<<
Ciao, Olive, sono Sandy. Liz si è sentita male ed
è in ospedale. Vieni subito! >>
< Cosa?
>>
Olive sembra
scioccata.
<<
Male? Che cosa vuol dire che si è sentita male? Sandy parla!
>>
Sandy piange
dall’altro capo del telefono e Olive si preoccupa ancora di
più. Intanto Mathieu le va vicino e appoggia una mano sulla
sua spalla, cercando di calmarla.
<<
Sandy perché piangi? Che cos’è
successo? >>
<<
Si è sentita male mentre era a casa da sola ed è
caduta dalle scale. Quando sono arrivato io, l’ho trovata
all’inizio delle scale, che stava piangendo e l’ho
portata subito all’ospedale. >>
Olive si porta
una mano alla fronte disperata e chiede:
<<
Ha perso il bambino? >>
<<
Sì, ha perso il bambino. >>
Olive inizia a
piangere e Mathieu la stringe a sé.
<<
In che ospedale siete? >> gli chiede lei.
<<
Non lo so, non so che ospedale è. So solo che è
il più vicino a casa sua. Vieni, vieni subito!
>>
<<
Ho capito qual è, non preoccuparti. Arrivo subito! Le
ragazze le hai già avvisate? >>
<<
Vi sto avvisando una a una. >>
<<
Okay, arrivo il prima possibile. Ciao. >>
<<
Ciao. >>
Olive riattacca
e si volta verso Mathieu e gli dice:
<<
Liz si è sentita male e… >>
Improvvisamente
si ricorda che lui non sa niente della gravidanza di Liz e rimane zitta.
<<
E? >> chiede lui.
Decide comunque
di dirglielo, perché sa che può fidarsi di lui.
<<
E ha perso il bambino. >>
<<
Il bambino? Liz è incinta? >>
< Non
c’è tempo per parlare, andiamo subito in ospedale.
>>
Finisco di
vestirsi e corrono subito fuori di casa. Arrivati in ospedale, Melissa,
Lux e Lexi sono già lì, in sala
d’aspetto, tutte preoccupate e con le lacrime agli occhi.
<<
Ragazze! >>
Le ragazze
alzano lo sguardo e vanno incontro a Olive e si abbracciano.
<<
Come sta Liz? >> chiede Olive.
<<
Non lo sappiamo. Siamo arrivate poco fa e non ci hanno detto ancora
niente. >> risponde Lexi.
<<
E Sandy dov’è? >>
<<
Non lo sappiamo, non si è ancora fatto vedere.
>> risponde Lux.
Mentre si
stringono forte l’un l’altra, arriva Sandy molto
preoccupato.
<<
Siete qui! >>
Si staccano
l’una dall’altra e si voltano verso di lui.
<<
Come sta Liz? >> domanda Melissa.
<<
Le stanno facendo il raschiamento. >>
Le ragazze
iniziano a piangere disperate e Mathieu abbraccia Olive.
<<
Evidentemente non era destino che io e lei avessimo un figlio.
>>
<<
Che cosa vuol dire? Che non potrà più avere
figli? >> domanda Lexi, preoccupata.
<<
Non lo so, questo i medici non l’hanno detto. Io voglio
davvero diventare padre e voglio diventarlo con lei al mio fianco.
>>
<<
Speriamo che possa averne in futuro. >> dice Lux.
<<
Sì, speriamo. >> dice anche Olive.
Olive si stringe
a Mathieu mentre piange e le ragazze si stringono ad Olive. Nessuno a
fatto caso a Mathieu perché sono troppo presi da quello che
è successo a Liz.
Più
tardi, il dottore arriva in sala d’aspetto e fa entrare Sandy
e i genitori di Liz, che intanto sono arrivati.
Quando entrano
le ragazze, Sandy e i signori Savile escono e Mathieu rimane fuori,
dopo aver salutato Liz con la mano, attraverso il vetro.
<<
Come stai? >> chiede Olive.
Liz è
molto debole e parla a voce bassa.
<<
B-bene. >>
<<
Abbiamo avuto così tanta paura. >> dice Olive.
<<
Io pensavo che non ti avremmo più rivisto. >>
dice Lexi.
<<
Anch’io ho temuto il peggio. >> confessa
Melissa.
<<
Sì, anch’io. Sono così felice di
vederti ancora respirare. >> dice Lux.
Le ragazze
piangono disperate vicino al letto dov’è sdraiata
Liz.
<<
Avvicinatevi ragazze, e abbracciatemi forte forte. >>
dice Liz.
Le ragazze si
avvicinano subito e stringono Liz. Piangono tutte insieme, abbracciate.
<<
Potrai ancora avere dei figli, vero? >> domanda Olive.
<<
Sì, il dottore ha detto di sì. >>
<<
Oddio, meno male. >>
Le ragazze si
tranquillizzano e Liz dice loro:
<<
Smettetela di piangere. >>
Le ragazze si
asciugano le lacrime e poi Liz chiede a Olive:
<<
Ho le allucinazioni o ho visto Mathieu prima? >>
<<
Non hai le allucinazioni, tesoro, Mathieu è davvero qui.
>>
<<
Come mai? >> le chiede Liz.
<<
Sì, infatti. Come mai è qui con te?
>> chiede anche Lexi.
<<
Ci siamo messi insieme. Ufficialmente. >>
Le ragazze sono
molto stupite e Lexi chiede:
<<
Dici sul serio o scherzi, perché questo non è
proprio il momento di scherzare, tesoro? >>
<<
Dico sul serio. Stiamo davvero insieme. >>
<<
Wow. Che bella notizia, Olive. Sono contenta per te, tesoro.
>> le dice Liz.
<<
Anch’io. >> dice Lexi.
<<
Finalmente Mathieu ha avuto quello che voleva da tempo. Sono felice per
te, tesoro. >> le dice Lux.
<<
Non me lo sarei mai aspettato da te, tesoro. Era ora finalmente.
>> conclude Melissa.
Olive sorride
alle ragazze e, con gli occhi lucidi, dice loro:
<<
Saremo amiche per tutta la vita, ragazze. >>
Appoggia la
mano, con il palmo rivolto verso l’alto, sulla pancia di Liz
e tutte appoggiano la loro mano sopra quella di Olive.
<<
Per tutta la vita. >> dice Liz.
<<
Per tutta la vita. >> ripete Melissa.
<<
Per tutta la vita. >> continua Lux.
<<
Per tutta la vita. >> dice infine Lexi.
Si abbracciano
fortissimo e poi iniziano a parlare tra di loro.
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=1797573
|