Friends for life

di lena_b92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Trattandosi di Olive tutto è possibile ***
Capitolo 2: *** Le ragazze vogliono solo divertirsi ***
Capitolo 3: *** A un'altra estate tutte insieme! ***
Capitolo 4: *** Alzate tutta la notte ***
Capitolo 5: *** Ne vedremo delle belle stasera ***
Capitolo 6: *** Il miglior 14 luglio ***
Capitolo 7: *** Etienne ***
Capitolo 8: *** Un matrimonio da favola ***
Capitolo 9: *** Stare in spiaggia di notte non ha prezzo ***
Capitolo 10: *** Volevo baciarti e l'ho fatto ***
Capitolo 11: *** Ti prego, fammi restare ***
Capitolo 12: *** Meno male che ci siete voi, ragazze ***
Capitolo 13: *** Godiamoci questi ultimi momenti ***
Capitolo 14: *** L'ultimo saluto ***
Capitolo 15: *** L'inizio della grande avventura ***
Capitolo 16: *** Sandy ***
Capitolo 17: *** Attrazione ***
Capitolo 18: *** Una bella cotta ***
Capitolo 19: *** Il primo giorno di scuola ***
Capitolo 20: *** Un uomo bellissimo ***
Capitolo 21: *** Dalla prima volta ***
Capitolo 22: *** Niall ***
Capitolo 23: *** Grazie, Olive ***
Capitolo 24: *** Lewis ***
Capitolo 25: *** Cedere ***
Capitolo 26: *** Ike ***
Capitolo 27: *** Ho bisogno di te ***
Capitolo 28: *** Ti desidero... pazzamente ***
Capitolo 29: *** Un altro tipo di amore ***
Capitolo 30: *** Adoro i tuoi capelli ***
Capitolo 31: *** Sei forte, lo so ***
Capitolo 32: *** Dobbiamo parlare ***
Capitolo 33: *** Mi piace il Lewis felice ***
Capitolo 34: *** Una festa un po' movimentata ***
Capitolo 35: *** Una confessione da fare - Parte I ***
Capitolo 36: *** Vorrei solo un po' di pace ***
Capitolo 37: *** Mi hai tradito Olive? ***
Capitolo 38: *** Un futuro promettente ***
Capitolo 39: *** Un momento davvero speciale ***
Capitolo 40: *** Una notte di ordinaria follia ***
Capitolo 41: *** Un piccolo aiuto ***
Capitolo 42: *** Una festa esotica ***
Capitolo 43: *** Mi hai salvato ***
Capitolo 44: *** Relazioni diverse ***
Capitolo 45: *** L'omino verde ***
Capitolo 46: *** Buona Pasqua ***
Capitolo 47: *** Una crisi isterica ***
Capitolo 48: *** Una confessione da fare - Parte II ***
Capitolo 49: *** Una fine perfetta ***
Capitolo 50: *** Benvenuto a Parigi ***
Capitolo 51: *** Amiche per tutta la vita ***



Capitolo 1
*** Trattandosi di Olive tutto è possibile ***


1

Trattandosi di Olive tutto è possibile





Le protagoniste di questo romanzo sono cinque ragazze, tutte migliori amiche e nate a Londra, ma residenti a Parigi.
Elizabeth Emilie Savile, o semplicemente Liz, è quella più seria e tranquilla del gruppo, ma diventa anche estroversa quando riesce a conoscere meglio una persona. È l’unica vergine tra le ragazze.
È una ragazza magra, con i capelli castani molto lunghi e gli occhi verdi, ed è piuttosto bassa, circa 1.57 cm. È la classica ragazza bassa, ma molto carina e dolce.
La sua passione è quella di cucinare, soprattutto i dolci.
È nata il 24 settembre 1996.
Melissa Diane Crabbe, o semplicemente Melissa, è una ragazza dal carattere un po’ malinconico e che non sorride molto spesso, ma è anche piuttosto estroversa.
È una ragazza magra, con i capelli biondo dorato, corti fino alle spalle, e con gli occhi marroni, ed è alta 1,65 cm.
Melissa è una ragazza che bisogna conoscerla bene per capire che in realtà è una persona meravigliosa e che vuole un mondo di bene alle persone a lei vicine, tra cui le sue migliori amiche, ovviamente. Ed è di una bellezza particolare, quasi misteriosa si potrebbe dire.
La sua passione è la musica, qualsiasi tipo di musica, e suona la chitarra sia elettrica che classica, e sa anche cantare.
È nata il 10 giugno 1996.
Olive Edith Fowles, o semplicemente Olive, è la classica ragazza che si potrebbe definire “troia”, perché pensa in qualsiasi momento al sesso e ama gli uomini, da quelli più giovani a quelli più vecchi di lei. Riesce in ogni modo a sedurli e a portarseli a letto. Non ha mai confessato alle altre ragazze a che età ha perso la verginità, perché pensa che potrebbero rimanere scioccate. Ovviamente è molto estroversa e anche ribelle.
È una ragazza molto magra, con i capelli castano chiaro molto lunghi e gli occhi azzurri, ed è piuttosto alta, circa 1,68 cm.
Olive è una ragazza dalla bellezza mozzafiato. Quel tipo di ragazza che quando la guardi ne rimani incantato e letteralmente a bocca aperta.
La sua passione, appunto, è il sesso e gli uomini.
È nata il 13 gennaio 1996.
Lucille Isabelle Forester, o semplicemente Lux, è una ragazza emotiva e con un carattere fragile. Anche lei, come Melissa, a volte è triste, ma è comunque una ragazza piuttosto estroversa.
È una ragazza magra, con i capelli rossi, non naturali, molto lunghi, e gli occhi marroni, ed è alta più o meno come Melissa, circa 1,63 cm.
È una ragazza semplice, che si adatta ovunque, ed è anche carina.
La sua passione sono gli animali, infatti, in casa ha due cani e due gatti.
È nata il 16 luglio 1996.
Infine Alexandra Lydie Hollis, o semplicemente Lexi, è una ragazza con un carattere forte e che non si arrende facilmente. È molto altruista e aiuta sempre le altre ragazze nel momento del bisogno.
È una ragazza magra, con i capelli biondi molto lunghi, con delle mèche fuxia sulle punte, ma solo dalla parte sinistra, e con gli occhi marroni, e anche lei, come Liz, è piuttosto bassa, più o meno 1,59 cm. Anche Lexi è una ragazza semplice e carina.
Anche lei, come Lux, ha la passione per gli animali, infatti, fa volontariato in un canile di Parigi, ed è proprietaria di un cane.
È nata il 21 marzo 1996.
Tutte queste cinque ragazze hanno la particolarità di essere figlie uniche e amiche sin dalla nascita; infatti, i loro padri sono amici sin da quando erano giovani, e dopo qualche anno che le ragazze sono nate si sono trasferiti a Parigi con tutta la famiglia, visto che le loro mogli sono proprio di Parigi.
Inoltre hanno una passione che le accomuna: tutte e cinque sono fans sfegatate dei One Direction, una band anglo-irlandese formata da cinque ragazzi dai diciotto ai venti anni, che ha partecipato ad X Factor UK ed è arrivata terza.
Ognuna di loro ha un preferito e per ognuna è diverso. Quello di Liz è Liam, quello di Melissa è Zayn, quello di Olive è Harry, quello di Lux è Niall e, infine, quello di Lexi è Louis.

Con l’inizio del nuovo anno scolastico, le cinque ragazze cominceranno la loro vacanza studio a Los Angeles, negli Stati Uniti, dove rimarranno per un anno.
Ognuna di loro alloggerà nella casa di una famiglia e frequenteranno il liceo di Santa Monica.



Ci manca meno di un mese alla fine della scuola, e siamo all’8 giugno.
Le cinque amiche si alzano alle sette per essere a scuola un’ora dopo.
In casa Crabbe, quando Melissa si alza, va in bagno e poi in cucina per fare colazione, e quando arriva c’è sua madre che, appena la vede, le dice:
<< Ciao, tesoro. >>
Melissa saluta sua madre con la mano e la testa bassa. Prende la sua solita tazza, il latte e i Corn Flakes, si siede e fa colazione.
Sua madre, Marion, che sta prendendo il caffè, le chiede:
<< Vuoi che ti accompagni io a scuola? >>
<< No, prendo la metro come tutte le mattine. >> risponde Melissa.
<< Sei sicura? >>
<< Sì. >> risponde Melissa, mangiando i Corn Flakes che aveva appena tirato su col cucchiaio, dalla tazza.
<< D’accordo. >>
Marion beve un sorso di caffè e chiede alla figlia:
<< Allora quanta gente ci sarà alla festa sabato? >>
<< non lo so, ma parecchia. >> afferma Melissa.
<< Bene. >>
Marion finisce di bere l’ultimo sorso di caffè e dopo saluta la figlia, dicendole che si rivedranno per cena.

In casa Savile, Liz si alza in perfetto orario e, come tutte le mattine, fa colazione con una tazza di caffè e due croissant, uno al cioccolato e uno alla crema.
Mentre sta facendo colazione arrivano i suoi genitori, che già di prima mattina iniziano con le smancerie.
<< Mamma, papà, sto mangiando. Potete baciarvi da un’altra parte? Tutte le mattine è sempre la stessa storia. >> dice Liz un po’ disgustata.
Aurore, la madre di Liz, le dice:
<< E tutte le mattine noi ti ripetiamo che non lo facciamo apposta, ci viene naturale. >>
Burt, il padre di Liz, continua la conversazione aggiungendo:
<< Quando sarai sposata lo capirai, tesoro, vedrai. >>
<< Sarà… >> risponde Liz, non molto convinta.
<< Fidati, amore. >> continua Aurore.
I genitori di Liz continuano a baciarsi e Liz si alza dicendo:
<< Meno male che ho finito di fare colazione. Mi fate venire la nausea. >>
Liz posa la tazza di caffè nel lavello e se ne va, disgustata.

In casa Forester, quando Lux apre gli occhi, trova i suoi due cani ai piedi del letto e due gatti che dormono sul tappeto.
Li accarezza e poi si alza.

In casa Hollis, anche Lexi si sveglia con il suo cane sul suo letto e sorride pensando che è già venerdì.

Infine, in casa dei Fowles, Olive è ancora nella pace dei sensi quando sua madre va in camera sua e urlando le dice:
<< Olive! Svegliati! È tardissimo! >>
Apre gli occhi di scatto e urla a sua madre:
<< Che cazzo urli, mamma?! >>
Si volta verso il comodino e, dopo aver visto l’orario sulla sveglia, dice:
<< Cazzo! Le sette e mezzo! È tardissimo! >>
Si tira su dal letto molto velocemente, va in bagno e si veste e si trucca in cinque minuti.
Mentre si veste, la madre va in camera sua e le dice:
<< Non fai colazione? Se vuoi, ti firmo il ritardo io e ti porto anche a scuola? >>
<< No, se faccio un altro ritardo mi sospenderanno. >> dice scocciata Olive.
Mentre Olive si allaccia la zip degli stivali, Claudie, sua madre, le risponde:
<< D’accordo, allora fai presto. >>
Claudie guarda gli stivali che la figlia si è appena messa e le dice:
<< Ti metti quelli? Sono un po’ alti per andare a scuola. >>
<< È tardi, mamma. >> dice Olive soddisfatta di aver scelto un paio di stivali che effettivamente non sono proprio adatti ad andare a scuola.
Olive prende la borsa, saluta la madre in un attimo ed esce di casa, e corre dritta verso la fermata della metro che la porterà a scuola.

Dopo circa dieci minuti che è sulla metro, sale un ragazzo, e, appena lo vede, gli va incontro e gli tocca il sedere.
Lui si volta subito e dice:
<< Olive. >>
Lei lo saluta con un << hey >> e poi i due si danno un bacio veloce e lui le chiede:
<< Stai andando a scuola, vero? >>
<< Sì, purtroppo sì. Tu anche, vero? >>
<< Sì.”
Pierre si guarda intorno un attimo e dice:
<< Ci sono due posti, andiamo a sedere. >>
Dopo essere seduti, Olive si avvicina a lui e inizia a baciarlo.
Mentre si baciano, lui le tocca una coscia e la gente li guarda piuttosto male.
Quando smettono, è perché sono arrivati alla fermata dalla scuola, e così scendono.
Possiamo dire che Pierre è il ragazzo di Olive, o almeno così lei lo considera, anche se non fanno altro che fare sesso e baciarsi ovunque, e non sono mai usciti insieme per un vero appuntamento.
Quando le altre ragazze arrivano davanti alla scuola, trovano Olive e Pierre che si baciano.
<< Olive! >> la chiama Lux.
Olive allontana Pierre da sé e va ad abbracciare le ragazze.
<< Come cavolo ti sei vestita stamattina? E quelli? >> chiede Lexi osservando gli stivali dell’amica.
<< Cosa volete? Oggi è venerdì e il venerdì si fa festa, lo sapete. E poi stamattina mi sono alzata con mezz’ora di ritardo. >> si giustifica Olive.
<< Quella gonna è talmente corta che se ti pieghi un po’ in avanti ti si vede anche il buco del culo. >> dice ridacchiando Lux.
<< Appunto. >> risponde soddisfatta Olive.

Quando entrano in aula, un loro compagno di classe, rivolgendosi a Olive le dice:
<< Mi piace quella gonna. Perché non vieni con me in bagno un attimo? Facciamo presto. E quando inizia la lezione, mettiti seduta davanti a me così posso apprezzare il panorama. >>
<< Non farò sesso con te, Mathieu, né ora né fra tremila anni! >> gli risponde Olive, soddisfatta.

Due ore dopo, durante la lezione di matematica, le cinque amiche, sedute vicine, bisbigliano qualcosa inerente alla festa di compleanno di Melissa, e il professore, il signor Girard, le rimprovera dicendo loro:
<< Ragazze, smettetela di parlare! Questa roba ci sarà nell’ultima verifica della settimana prossima, e se volete passare l’anno, sarà meglio per voi che seguiate. >>
Lux, parlando a nome delle altre ragazze, dice:
<< Ci scusi. >>
Quando la lezione di matematica finisce, inizia quella di storia.
Durante la lezione, Olive chiede di andare al bagno, ma in realtà ha un piano diverso, perché s’incontra con Pierre.
Quando arriva nello spogliatoio, Olive si guarda intorno e chiama:
<< Pierre? Pierre? >>
Pierre sbuca all’improvviso e dice:
<< Eccomi. >>
Olive gli salta addosso ed iniziano a baciarsi.
<< Andiamo in bagno, che almeno non ci vedrà nessuno. >>
Pierre e Olive raggiungono il bagno e si chiudono dentro un gabinetto, un attimo dopo iniziano a baciarsi e si siedono sul water.
Mentre sono seduti sul water, tra un bacio sul collo e l’altro, Pierre le chiede:
<< Stasera dove vuoi andare? >>
<< Non lo so, parliamone dopo. >> gli risponde velocemente Olive.
<< Okay, ma sei sicura che nessuno ci sentirà? >>
<< Sì. Stai zitto, altrimenti non avrai quello che mi hai chiesto. >>
<< Okay okay, sto zitto. >> risponde Pierre e un attimo dopo riprende a baciarla.
Nel frattempo, una ragazza compagna di classe di Olive, entra in bagno e sente dei lamenti. Così si avvicina alla porta del gabinetto da dove provengono e li ascolta meglio.
Poco dopo ritorna in classe e dice quello che ha sentito alle sue compagne di classe.
<< Non indovinerete mai cos’ho appena sentito nel bagno delle ragazze… >> dice soddisfatta Brigitte.
<< Cosa? Spara! >> chiede curiosa Camille
<< Qualcuno stava facendo sesso. Sentivo dei lamenti. >> afferma Brigitte
<< Dici sul serio? >> chiede Céline scioccata.
<< Sì, ma non li ho visti in faccia. Ho solo sentito i lamenti. >> risponde Brigitte.
Lux, Melissa, Lexi e Liz si guardano a vicenda, capendo che sicuramente c’è Olive dietro tutto questo.
<< Chissà chi poteva mai essere? >> chiede Mathieu ridacchiando.
<< Forse Olive? >> risponde Albert.
<< Quella si è fatta quasi tutti i ragazzi dell’ultimo anno. Mi chiedo perché se la fa con quelli più grandi e non con quelli della sua età. >> si chiede David.
<< Sono convinto che in questo mese me la farò anch’io. >> dice Mathieu.
<< Ne sei davvero convinto, amico? Te l’ha detto chiaro e tondo che non farà mai sesso con te. >> gli risponde David.
<< È solo una scusa, non ti preoccupare che me la farò. >> risponde soddisfatto Mathieu.
<< Convinto tu, amico. Comunque una passatina me la farei anch’io. Oggi è venuta a scuola con una gonna così corta che se si piega un po’ in avanti le vediamo anche la vagina, e poi quegli stivali sono parecchio da troia. >> dice divertito Albert.
<< Appunto. Tanto con quello là con cui sta adesso ci fa solo sesso. >> dice Mathieu.
<< Quello che sta facendo adesso nel bagno delle ragazze. >> dice David.
<< Però lo invidio quello lì. Sapete, ho sentito dire che una volta è uscita senza mutande. >> dice felice Albert.
<< Che culo infinito che ha quello là. >> dice amareggiato Mathieu.
<< Ragazzi, non tutto quello che si dice in giro è vero. Come quando avevate sentito che io avevo scopato con uno dell’ultimo anno a una festa. Non era per niente vero, a malapena abbiamo parlato quella sera. >> confessa Camille.
<< Trattandosi di Olive tutto è possibile. >> dice Mathieu.
<< Concordo, amico.” Dice David.
Mathieu e David si danno un “cinque”.
<< Lasciamo perdere. >> dice semplicemente Camille.
Quando Olive torna in classe e si siede al suo posto, Mathieu le dice:
<< Ti sei divertita al cesso? >>
<< Sì, tantissimo se questo ti interessa. >> risponde lei.
<< So che prima o poi, entro la fine della scuola, riuscirò a scoparti pure io. Anche se hai detto che non succederà mai, io so che è il contrario. >> le dice Mathieu.
<< Non ci sperare, Mathieu. >>
<< Adoro quando dici il mio nome. >> dice Mathieu.
Olive lo guarda disgustato e un attimo dopo Melissa le dice:
<< Abbiamo sentito quello che hai combinato nel cesso delle ragazze, ti pare normale? >>
Olive si volta verso le amiche e risponde loro, dicendo:
<< Che c’è, ragazze? Me la sono spassata un po’ con Pierre. Dobbiamo scopare finché possiamo, perché a settembre ho paura che faremo le suore di clausura a Los Angeles. >>
<< Noo, io credo di no. Andiamo a fare una vacanza studio, non andiamo mica in un convento. >> dice Lux.
<< Sì, infatti. Farai sesso anche in America, Olive, sono sicura che sarà così. >> dice Liz, per rassicurare l’amica.
<< Concordo con Liz. >> dice Melissa.
<< Già. Farai sesso Olive, non ti preoccupare. >> aggiunge Lexi.
<< Se lo dite voi, ragazze, allora mi fido. >> dice Olive.
 

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Capitolo 2
*** Le ragazze vogliono solo divertirsi ***


2

Le ragazze vogliono solo divertirsi





Il giorno dopo, sabato 9 giugno, le ragazze possono stare tranquillamente a letto perché non c’è scuola di sabato.
Quando la madre di Olive, la signora Fowles, nota l’orario nell’orologio in sala, va subito in camera della figlia per svegliarla.
Quando però cerca di aprire la porta la trova chiusa, così bussa e dice:
<< Olive! Svegliati! È già mezzogiorno e mezzo! >>
Bussa altre due volte, urlando il nome di figlia, e poi se ne va.
Olive si sveglia all’improvviso, svegliando così anche Pierre, che è nel letto con lei.
<< Che cosa vuoi? >> chiede bruscamente Pierre.
<< Mia madre è venuta a svegliarmi. >> risponde Olive.
<< Ma che ore sono? >> chiede Pierre sfregandosi gli occhi.
Olive si volta per vedere l’ora nella sveglia sul suo comodino e dice:
<< Mezzogiorno e mezzo. >>
<< Oh cazzo, forse è meglio che vada, prima che mia madre si accorga che non ho passato la notte a casa. >> dice Pierre alzandosi velocemente dal letto e iniziandosi a vestire.
<< Mi meraviglio che non se n’è già accorta. >> dice lei tranquilla.
<< Ah, per forza, ho chiuso la porta a chiave. >> risponde lui mentre si infila i jeans.
Intanto Olive si alza dal letto e raccoglie la sua biancheria intima dal pavimento e se la infila.
Quando Pierre ha finito di vestirsi, lui e Olive si avvicinano alla porta e lei la apre con la chiave.
<< Ci vediamo stasera alla festa, allora. >> lo saluta lei.
<< Certo. >> risponde lui prima di darle un bacio e sgattaiolare via senza farsi vedere.
Dopo che Pierre è uscito, Olive richiude la porta a chiave, si volta e nota che la sua stanza è un po’ in disordine. Vede un preservativo per terra, vicino al suo letto, così si avvicina e lo butta nel cestino sotto la scrivania.
Olive si avvicina allo specchio e, guardandosi, esclama:
<< Oddio! Sono conciata proprio male. >>
Olive è tutta spettinata ed è in biancheria intima, con tanto di perizoma.

La festa di compleanno di Melissa sarà al Cab, un nightclub della città, e inizierà alle 23, senza un orario di fine. Alla festa ci sarà quasi tutta la gente del liceo che frequentano le ragazze, il Jean-Baptiste-Say.
Quando le cinque amiche arrivano al nightclub, tutti gli occhi sono puntati su di loro e sui loro corpi praticamente messi nudi.
Pierre va loro incontro e alcuni compagni di classe delle ragazze lo seguono subito.
<< Sei meravigliosa stasera. >> le dice Pierre stringedosela a sé e baciandola.
<< Grazie. >> gli risponde lei con un sorriso.
<< Vieni a ballare? >>
<< Certo. >>
Olive si allontana con Pierre e intanto arrivano Mathieu, David e Albert, che iniziano a chiacchierare con Liz, Melissa, Lux e Lexi.
Mentre Olive sta ballando con Pierre sulla pista da ballo, tutti li guardano perché sono appiccati l’uno all’altra, si toccano e si baciano in modo poco decoroso.
Mathieu, guardandoli, dice:
<< Prima o poi me la farò Olive, ne sono più che sicuro. >>
<< Non credo che lei sia molto d’accordo con quello che hai appena detto. >> dice Melissa.
<< Già, e poi lei fa già sesso con Pierre. >> continua Liz.
<< Sì, infatti. >> dice Lux.
<< Uno più, uno meno… >> dice tranquillamente Mathieu.
<< Non ci sperare troppo, Mathieu. >> gli dice Lexi.
<< Magari non questo mese, ma prima che partiate per gli Stati Uniti, me la sarò scopata, ne sono certo. Lei mi desidera, anche se non lo vuole ammettere. >> dice lui convinto.
<< Tu sei fissato, caro mio. >> dice Lux.
<< Sì, anche troppo fissato. >> conferma Liz.
David, Albert e le ragazze scoppiano a ridere all’improvviso, mentre Mathieu continua a fissare Olive che balla con Pierre.
<< Allora, ragazze, dove andrete quest’estate? Avete già dei piani prima di partire per gli Stati Uniti? >> chiede Albert.
<< Direi proprio di sì. Andremo da mia zia a Nizza, tra la fine di luglio e l’inizio di agosto, penso per due settimane. >> dice tutta felice Lux.
<< Nizza? Wow. >> afferma Albert.
<< Già, io non ci sono mai stata. Lux dice che è bellissima. >> dice Liz.
<< Lo è, ci sono stato anch’io l’estate scorsa. È veramente bella e poi c’è caldo. >> conferma David.
<< Già, lì si sta benissimo d’estate. >> dice Lux.
Poco dopo Mathieu, David, Albert e le ragazze raggiungono la pista da ballo.
Le ragazze si scatenano a ritmo di musica sulla pista da ballo e quando è mezzanotte, tutti fanno gli auguri a Melissa.
Dopo aver ballato tanto, Olive fa una pausa e va a prendere qualcosa da bere al bar, così Mathieu la raggiunge e quando arriva lì, le dice:
<< Hey. >>
Olive si volta e gli risponde:
<< Ma che fai? Mi segui? >>
<< No. >>
Mathieu la guarda e lei gli dice:
<< Te l’ho già detto Mathieu, non farò sesso con te. >>
<< Succederà mia cara Olive, so che succederà. Prima che tu parta per l’America succederà, perché non sai resistere al mio fascino. >> dice Mathieu tutto convinto.
<< Ma smettila, Mathieu. Tu sei tutto tranne che affasciante. >> dice ridacchiando Olive.
<< Vedremo chi ha ragione, tesoro. >> dice Mathieu con una faccia perversa.
Mathieu si avvicina a lei e, mentre la guarda negli occhi, le accarezza una coscia. Lui si avvicina al suo orecchio e le sussurra:
<< Sai sempre dove trovarmi se hai intenzione di fare qualcosa stanotte, anche solo un piccolo servizietto. >>
Olive fa la faccia disgustata e Mathieu, andandosene, la guarda mentre agita la lingua, e dopodiché si volta.
Quando Olive torna sulla pista da ballo, non trova le sue amiche, così raggiunge il loro tavolo e, infatti, le trova lì.
Quando arriva, si mette a sedere, accavalla le gambe e dice:
<< Mathieu è davvero fissato. Poco fa, quando ero al bar, mi ha accarezzato una coscia e mi ha sussurrato una cosa all’orecchio. >>
<< Beh, tu non sei da meno, Olive. >> dice Albert.
<< Sì, ma lui pensa davvero che scoperemo, cosa assolutamente falsa, perché non accadrà mai. >> dice lei disgustata.
<< Ma lo sai, lui è convinto di moltissime cose. Lascialo essere convinto e basta. >> risponde Albert.
Olive fa spallucce e dopo propone alle ragazze di ballare.
<< Ma voi non vi stancate mai di ballare? >> chiede David.
Mentre le ragazze si alzano, Olive si volta e risponde dicendo:
<< Lo sai… le ragazze vogliono solo divertirsi. >>
David sorride e le ragazze si allontanano dal tavolo.
La serata continua ballando vari tipi di musica, da quella degli anni ’80 a quelli dei giorni nostri, bevendo, chiacchierando e per Olive slinguazzando Pierre.

Il lunedì di due settimane dopo, la professoressa di matematica, la signora Bonnet, consegna le verifiche corrette, fatte la settimana precedente, ai suoi alunni.
Quando la verifica arriva nei banchi delle ragazze, tutte hanno preso un buon voto, tranne Olive, che ha preso un’insufficienza.
<< Com’è andata? >> chiede subito Lexi.
<< Bene. Voi? >> dice Liz.
<< Bene. >> risponde Lexi.
<< Bene, ovviamente. >> risponde anche Lux.
<< Bene anche a me. Olive? >> chiede infine Melissa.
<< Male, ovviamente. Lo sapete ragazze, sono negata in matematica. >> risponde Olive.
<< Noi ti abbiamo offerto il nostro aiuto, ma tu hai sempre rifiutato. >> afferma Liz.
<< Lo so. Ma in fondo non è la fine del mondo. Sono andata alcune volte alla lavagna e mi ha messo dei voti positivi, quindi direi di riuscire a essere promossa tranquillamente. >> dice tranquillamente Olive.
<< Sì, ma hai anche preso dei brutti voti. >> dice Lux, più preoccupata di Olive.
<< Non ne fate un dramma, ragazze. >> le tranquillizza Olive.
Quando la lezione finisce, mentre le ragazze stanno uscendo dall’aula, la professoressa Bonnet ferma Olive dicendole:
<< Olive, avrei bisogno di parlarti! Vieni qui un attimo! >>
Olive si volta e dice:
<< D’accordo. >>
Si gira verso le ragazze e dice loro:
<< Arrivo. >>
<< Ti aspettiamo qui. >> dice Liz.
Olive accenna un sorriso e raggiunge la cattedra della professoressa.
La professoressa Bonnet, mostrando la verifica a Olive, inizia il discorso dicendole:
<< Senti, Olive… da come hai potuto vedere, hai preso un altro brutto voto e se non recuperi entro la fine dell’anno, non sarai promossa e non potrai andare in America. >>
<< Sta dicendo sul serio? Mi ha messo dei voti positivi quando sono venuta alla lavagna, pensavo di non avere problemi. >> dice Olive preoccupata.
<< Sì, sono seria, Olive. Devi recuperare se vuoi essere promossa, assolutamente. >> risponde la prof Bonnet.
<< E come posso fare? Sono negata, non so fare niente. L’ha visto anche lei che ho sbagliato praticamente tutta la verifica. >> chiede Olive ancora più preoccupata di prima.
<< Sì, ma non c’è nessuno che può darti una mano? Le tue amiche, ad esempio, hanno preso tutte un bel voto, e Lux è molto brava. >> risponde la prof Bonnet.
<< Sì, loro potrebbero aiutarmi, ma non so se io riuscirò a prendere un bel voto, non so se capisce cosa intendo. >> dice Olive.
<< Sì. Intendi dire che non sei capace di fare niente in matematica, ma non è così, basta che ci metti un po’ d’impegno e la smetti di pensare ad altro. Concentrati sugli esercizi e vedrai che andrà bene. >> dice la prof Bonnet.
<< Quando potrò recuperare, allora? Voglio essere promossa e andare in America, assolutamente. Non voglio rimanere qui mentre le mie amiche se ne vanno in America. >> chiede Olive.
<< La settimana prossima. Possiamo fare durante le due ore di educazione fisica, così non perderai nessun’altra lezione. >> dice la prof Bonnet.
<< Va bene. >> risponde Olive rassegnata.
<< Okay, allora ti aspetto durante quelle due ore in questa aula, e, mi raccomando, studia e fatti aiutare dalle tue amiche, soprattutto da Lux che è molto brava. Mi raccomando Olive. So che puoi farcela. >> la rassicura la prof Bonnet.
<< Grazie, signora Bonnet. Arrivederci. >>
<< Ciao, Olive. >> la saluta la prof Bonnet.
Quando Olive raggiunge le sue amiche, che sono state a guardare tutta la scena, ma non hanno sentito niente, Liz le chiede:
<< Allora? Che ti ha detto? >>
<< Che devo recuperare, altrimenti mi bocceranno e non potrò andare in America. Recupererò la settimana prossima, durante ginnastica. A questo proposito… vi devo chiedere un enorme favore, ragazze. >> dice Olive un po’ titubante.
<< Certo che possiamo aiutarti, Olive. >> dice Lux ancora prima che Olive chiede loro di aiutarla.
<< Grazie, grazie, grazie. >> dice lei facendo un respiro di sollievo.
<< È il minimo che possiamo fare. >> dice Liz.
<< Sì, infatti. >> le sorride Melissa.
<< Puoi sempre contare su di noi, tesoro. >> la rassicura Lexi.
<< Mi hai tolto le parole di bocca, Lexi. >> dice Liz.
<< Venite qui. >> dice loro Olive, aprendo le braccia e abbracciando le sue migliori amiche.

La settimana seguente, quando suona la campanella di fine della lezione di storia e inizio delle due ore di lezione di educazione fisica, Lux, rivolgendosi a Olive, le dice:
<< Vedrai che ce la farai Olive. Noi abbiamo fiducia in te. >>
<< Esatto. >> dice Liz.
<< Abbiamo studiato insieme a te per più di una settimana, quindi sei pronta. >> dice Melissa.
<< Esatto, lo sei. Sei pronta per recuperare. >> dice convinta Lexi.
<< Grazie, ragazze, vi voglio bene, non sapete quanto. >> dice Olive guardando fiera le sue migliori amiche.
Gli alunni si alzano dalle loro sedie ed escono dall’aula.
Olive resta seduta e anche le ragazze.
<< Non andate in palestra? >> chiede lei.
<< Per il momento no, ti vogliamo sostenere. Staremo fuori dalla porta e quando avrai bisogno di sentirti forte guarda verso di noi e ti sorrideremo. >> dice sorridendole Lux.
<< Come potrò ringraziarvi, ragazze? >> chiede Olive.
<< Non ce né bisogno, Olive. >> risponde Lux.
<< Vi voglio bene. >> afferma Olive.
Olive porge la mano con il palmo rivolto verso il basso alle ragazze e dice loro:
<< Una per tutte. >>
Le ragazze mettono le loro mani, una per una, sopra quella di Olive, e insieme dicono:
<< Tutte per una. >>
Se le stringono e si guardano, e dopo lasciano le mani.
Poco dopo arriva la professoressa di matematica, che vedendo le ragazze sedute, dice loro:
<< Che ci fate qui voi altre? È solo Olive che deve recuperare. >>
<< Lo sappiamo, ma vogliamo starle vicina per sostenerla. Staremo lì dalla porta buone buone, lo promettiamo. >> risponde Lux.
<< Ragazze, non potete stare tutto il tempo qui, avete lezione in palestra. >> risponde loro la prof Bonnet.
<< Lo sappiamo, ma vogliamo rimanere per Olive, non ci importa di fisica. >> dice Lexi.
<< Esatto. Dobbiamo sostenerla. >> continua Liz.
<< Sempre e comunque. >> afferma Melissa.
<< D’accordo, ragazze, uscite però, altrimenti Olive non potrò iniziare. >> dice loro la prof Bonnet.
Le ragazze si alzano e abbracciano Olive, e raggiungono la porta.
Prima che le venga consegnata la verifica, Olive guarda le ragazze e loro le sorridono.
Appena la verifica è davanti ai suoi occhi, Olive dà un’occhiata veloce a tutti gli esercizi e sa di saperli fare.
Olive guarda di nuovo verso le ragazze e sorride loro e anche loro le sorridono.
Dopo circa mezz’ora, mentre Olive sta facendo la sua verifica e le ragazze la stanno guardando sulla porta, arriva da dietro la professoressa di fisica, la signora Duval, che dice loro:
<< Ragazze! >>
Le ragazze sussultano e si voltano subito.
<< Cosa ci fate ancora qui? Perché non siete in palestra? >> chiede la prof Duval.
<< Olive sta recuperando la verifica di matematica per poter essere promossa e vogliamo sostenerla. >> risponde Lexi.
<< E non potete sostenerla stando in palestra? C’è lezione. >> chiede la prof Duval.
<< Avanti prof, siamo amiche dalla nascita e ci sosteniamo sempre. Ci lasci stare qui, per favore? >> chiede Liz speransoza.
<< Olive ha bisogno di noi. >> continua Melissa.
<< Esatto. Se stiamo qui, le andrà bene. >> dice Liz.
La professoressa le guarda e dice loro:
<< D’accordo, va bene, rimanete pure qui, tanto questa è l’ultima lezione e non si fa niente d’importante. >>
Tutte insieme la ringraziano e la prof torna in palestra.
Olive, che ha visto tutta la scena, le guarda preoccupate e le ragazze alzano il pollice, in modo da farle capire che va tutto bene.
Dopo un’ora e quaranta minuti, circa, Olive consegna la verifica, sicura di sé, e la prof inizia a correggerla, mentre le ragazze entrano e abbracciano Olive.
Un quarto d’ora dopo la prof alza la testa e, voltandosi verso Olive, le dice:
<< Vieni qui, Olive. >>
Olive raggiunge la professoressa, che le mostra un errore in un esercizio, e dopo le dice:
<< In ogni caso, questo è un bel sette. Complimenti, Olive, hai recuperato. >>
<< Dice sul serio? >> chiede Olive un po’ preoccupata e un po’ felice.
<< Sì, sarai promossa. Bravissima. >> la rassicura la prof Bonnet.
Olive esulta dalla felicità e si volta verso le sue amiche, che le corrono incontro e si abbracciano talmente forte da farsi male.
Dopo l’abbraccio, Olive ringrazia la prof ed escono dall’aula tutte insieme.

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Capitolo 3
*** A un'altra estate tutte insieme! ***


3

A un’altra nuova estate tutte insieme!





Il mese di giugno è passato talmente in fretta che quasi le ragazze non si sono accorte che la scuola è finita e avranno quasi tre mesi liberi.
L’ultimo giorno di scuola è stato mercoledì 4 luglio e per festeggiare, un compagno di classe delle ragazze ha invitato l’intera scuola nella sua villetta, che è alla periferia di Parigi ed ha anche la piscina riscaldata.
<< All’uno ci buttiamo, ragazze! >> urla Lexi.
Tutte insieme urlano:
<< Tre… due… uno! >>
Le ragazze prendono la rincorsa e si buttano in piscina, tutte insieme e per mano.
Liz emana un urlo che sembra un leggere ululato e dopo aggiunge:
<< È stato fantastico, ragazze! >>
<< Assolutamente fantastico. >> aggiunge Lexi.
David, il compagno di classe delle ragazze, si rivolge a loro, dicendo:
<< Volete qualcosa da bere, ragazze? >>
<< Sì. Dello champagne per tutte, dobbiamo festeggiare. >> risponde Olive.
<< Arriva subito! >> esclama Albert.
Poco dopo David e Albert arrivano con cinque bicchieri con dello champagne dentro e li porgono alle ragazze.
Olive alza il suo bicchiere ed esclama:
<< A un’altra nuova estate tutte insieme! >>
Liz, Melissa, Lux e Lexi alzano anche loro i bicchieri, facendoli sbattere uno contro l’altro e anche contro quello di Olive, e contemporaneamente dicono:
<< A un’altra nuova estate tutte insieme! >>
Dopo aver brindato, bevono lo champagne.
Due secondi dopo appoggiano i bicchieri a bordo piscina e raggiungono la scaletta per salire dall’acqua.
Mentre si asciugano i capelli, con degli asciugami, arriva Pierre, che prende per mano Olive e le dice:
<< Vieni con me al piano di sopra? Ho bisogno di parlarti un attimo. >>
Olive dà l’asciugamano ad una delle ragazze e raggiunge il piano di sopra con Pierre.
<< Che bisogno c’è di parlare quando possiamo fare altro? >> chiede Olive con uno sguardo perverso.
Olive inizia a baciarlo sulle labbra e poi sul collo, ma lui la allontana da sé, dicendole:
<< Olive, smettila. >>
<< Che c’è, Pierre? >> chiede Olive.
<< Ti voglio lasciare. >> dice di punto in bianco Pierre.
<< Cosa? >>
<< Ti voglio lasciare. La settimana scorsa ho conosciuto una ragazza e mi piace, perciò ti lascio, Olive. >> risponde tranquillamente Pierre.
Senza aggiungere altro Pierre si allontana da Olive, ritornando al piano di sotto e lei gli urla contro:
<< Tu non puoi lasciarmi, perché non stavamo neanche veramente insieme! >>
Pierre non risponde, probabilmente perché non ha nemmeno sentito, visto che c’è la musica alta, ma Olive aggiunge:
<< Vaffanculo, Pierre! >>
Olive rimane lì immobile, ma poco dopo decide di scendere al piano di sotto.
Quando vede le sue amiche che stanno ballando, le raggiunge subito e comincia a ballare in modo molto provocante, da attirare l’attenzione di molti ragazzi.
<< Che hai, Olive? >> chiede Lexi.
<< Niente! Perché? >> risponde Olive.
Le due ragazze riescono a malapena a sentirsi, visto che la musica è alta.
<< Sei strana! >> eslcama Lexi.
<< Ti stanno guardando tutti! >> dice Liz.
<< Meglio, perché adesso sono ufficialmente single! >> confessa Olive.
<< Cosa? Pierre ti ha mollato? >> chiede Lux.
<< Sì, due minuti fa! >> risponde Olive.
Lux tira Olive e Liz per un braccio, che sono vicine a lei, e Lexi e Melissa le seguono.
<< Perché ti ha lasciata? >> chiede Lux.
<< Dice che ha conosciuto una ragazza e che le piace, quindi mi ha lasciata. Ma che vada a farsi fottere quello, manco stavamo insieme veramente in fondo, facevamo solo sesso. >> risponde schietta Olive.
<< Che bastardo! >> eslcama Lexi.
<< Ma sì, chissene frega, ragazze! Adesso siamo di nuovo tutte e cinque single, come prima! >> dice felice Olive.
<< Sicura che non ti importi? >> chiede Melissa.
<< Ragazze, ma sapete con chi state parlando? Io sono Olive Fowles, le mie storie sono durate massimo uno o due mesi! >> dice Olive.
<< Sì, in effetti. >> dice Liz.
<< Torniamo a ballare! >> esclama Olive.
Liz, Melissa, Lux e Lexi si guardano un attimo, mentre Olive è già a ballare accanto ad un ragazzo dell’ultimo anno del Jean-Baptiste-Say.
Mentre ballano quasi appiccicati il ragazzo le chiede:
<< Come ti chiami? >>
<< Olive! Tu? >> chiede lei.
Il ragazzo le dice di chiamarsi Emile e un attimo dopo lui la prende per un braccio e la porta via dalla folla che sta ballando, raggiungendo il giardino, dove c’è la piscina.
Appena arrivano, iniziano a baciarsi e cercano un posto dove non c’è nessuno.
Arrivano così sul retro della casa e, mentre si baciano, sbattono contro il muro della casa.
Tra un bacio sulle labbra, sul collo e sul seno, Emile le toglie il pezzo di sotto del costume e dopo si abbassa i pantaloni e le mutande, e successivamente la continua a baciare.
Mentre fanno sesso, Olive emette vari gemiti di piacere ed Emile le dice:
<< Urla piano, altrimenti ci sentiranno. >>
Olive continua a emettere gemiti di piacere, senza neanche rendersene molto conto.
<< Urla piano, cazzo! >> la rimprovera lui.
Quando tornano dentro, si separano e le ragazze, vedendo Olive, la raggiungono.
<< Ma dove sei finita? >> le chiede Liz.
<< Stavo scopado con Emile! >> confessa lei tranquillamente.
<< Chi? >> chiede Melissa un po’ confusa.
<< Il ragazzo con cui ballavo prima. >> risponde Olive
<< Ci hai già scopato? Non è possibile, Olive! >> dice Lux.
<< Quanto ho goduto, ragazze! Non potete capire. >> confessa Olive.
<< Sei un caso perso, Olive. Perché non fai sesso con Mathieu, almeno lui non è uno sconosciuto? E poi ne vuole a pacchi da te, lo sai. >> dice Lexi.
<< Sì, ma io non ne voglio da lui. >> risponde Olive.
<< Magari è anche bravo e ben dotato. >> continua Melissa.
Le ragazze si guardano per un secondo e dopo scoppiano tutte insieme in una risata.
Più tardi, mentre Olive si sta versando da bere, arriva Mathieu che inizia a parlare con lei.
<< Ho saputo che ti sei fatta uno dell’ultimo anno nel retro della casa, e ho anche saputo che Pierre ti ha scaricata. >> dice Mathieu.
<< Come viaggiano in fretta le notizie qui. >>
<< David e Albert ti hanno vista. >> confessa lui.
<< Mentre scopavo? >> chiede Olive.
<< Sì. Hanno sentito qualcuno urlare, così sono andati a vedere e si sono goduti tutta la scena. >> dice Mathieu.
<< Sì, in effetti ho urlato parecchio. >> confessa Olive.
Mathieu la guarda per un attimo e, dopo averle dato una pacca sul sedere, le dice:
<< Io sono sempre disponibile per una sveltina ovunque tu voglia. >>
La guarda un’altra volta e poi se ne va.
Dopo la festa tutte le ragazze vanno a dormire da Lexi.

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Capitolo 4
*** Alzate tutta la notte ***


4

Alzate tutta la notte





Dopo ore e ore a parlare, in camera di Lexi, al buio, la prima ad addormentarsi è Liz, verso le cinque e mezzo del mattino.
Mentre Olive parla con le altre ragazze, non sentono più la voce di Liz.
<< Liz, sei ancora sveglia? >> chiede Olive.
Liz non risponde.
<< Credo che si sia addormentata. >> dice Melissa.
Melissa, che ha il sacco a pelo accanto a quello di Liz, prende il suo cellulare per illuminare il viso dell’amica, la guarda e nota che ha gli occhi chiusi.
<< Sì, si è addormentata. >> conferma Melissa.
<< Mettiamoci a dormire anche noi, ragazze. Io ho un sonno assurdo, non so voi. >> dice Lux.
<< Sì, anch’io. >> dice Lexi.
<< D’accordo, però dobbiamo fare un “up all night” una volta. >> afferma Olive.
<< Assolutamente, ma non stanotte. >> dice Lexi sbadigliando.
<< Sì, esatto. >> dice Melissa chiudendo gli occhi .
<< Esatto, non stanotte. Buonanotte, amori miei. >> conclude Lux chiudendo gli occhi.
Un “up all night” significa stare alzate tutta la notte, come dice la canzone dei One Direction.
Circa otto ore dopo, verso l’una e trenta del pomeriggio, la prima ad aprire gli occhi è Liz.
Liz si tira su e nota che le altre stanno ancora dormendo, così prende il suo cellulare e lo accende.
Poco dopo, fa partire la canzone “one thing” dei One Direction, che tutte e cinque adorano, per farle svegliare.
La prima ad aprire gli occhi è Lux, che canticchia, con una voce più roca del solito.
La seconda è Lexi, che dice:
<< Se mi metti ‘one thing’ mi sveglio per forza. >>
Lexi è seguita da Melissa che canticchia anche lei insieme a Lux.
Infine si sveglia anche Olive, che dice:
<< V’immaginate i ragazzi che dormono tutti insieme e Harry completamente nudo? >>
Olive inizia a ridere come solo lei riesce a fare appena sveglia.
<< Io me lo immagino tutte le notti prima di addormentarmi. >> confessa Olive.
<< Quindi anche stanotte? >> chiede Lux.
<< Sì. >> risponde Olive.
<< E immagino che avrai anche dei pensieri perversi su di lui? >> chiede Liz, sapendo già la risposta dell’amica.
<< Ovviamente sì, ricordatevi che state parlando con me, ragazze. >> dice Olive sorridendo.
Tutte e cinque scoppiano in una risata.
<< Beh, non sei l’unica ad avere certi pensieri su di lui, amore. >> confessa Melissa.
<< Sì, esatto. >> confessa anche Lei.
<< Ti facciamo compagnia noi. >> continua Lux
<< Assolutamente sì. >> conclude Liz.

Più tardi le ragazze si preparano il pranzo e, dopo aver mangiato e messo i piatti, i bicchieri e le posate nella lavastoviglie, si mettono comode sul divano a guardare la tv.
Nel pomeriggio decidono semplicemente di fare un giro al parco vicino a casa di Lexi e poi tornano ognuna a casa propria.
Durante il pomeriggio si sono messe d’accordo per il giorno dopo, giorno in cui staranno alzate tutta la notte: si troveranno alle 13.30 per pranzare al McDonald's accanto ai Giardini di Lussemburgo, per poi andare ai giardini dopo il pranzo.
Mentre si trovano ai Giardini di Lussemburgo, sdraiate sul prato, a guardare il cielo, Liz dice:
<< Ancora non mi rendo conto che tra due mesi saremo in America. >>
<< Non dirlo a me. >> dice Lexi osservando gli uccellini che volano in cielo.
<< Cedo che il prossimo sarà l’anno migliore del mondo. >> dice Lux.
<< Lo credo anch’io. >> continua Melissa.
<< Assolutamente sì, sarà l’anno migliore del mondo. Sento che succederanno un sacco di cose. >> dice fiduciosa Olive.
<< Lo sentiamo tutte, Olive. >> dice Lexi.
Olive si tira su e sorride alle amiche e chiede:
<< Dove volete andare dopo? Io opterei per le Galeries Lafayette, che ne dite? >>
<< Sì, un po’ di shopping ci sta tutto. >> risponde Melissa tirandosi su a sedere.
<< Assolutamente. >> risponde anche Lexi.
<< Io ci sto. >> continua Lux.
<< Anch’io. E poi dobbiamo ancora comprarci il vestito per il matrimonio di tua zia, Lux, oggi potremmo anche comprarcene uno. Partiamo fra tre settimane. >> dice Liz.
<< Ah, già, è vero. Non ci siamo ancora comprate un vestito. >> dice Lux.
<< Credo che oggi sarà la giornata giusta, allora. >> continua Melissa.
<< Sì, potrebbe, ma potremmo anche comprarlo online volendo. >> dice Olive poco convinta.
<< Vedremo poi quando saremo lì se ci sarà qualcosa di carino. >> dice Liz.
Dopo essere state un po’ ai Giardini di Lussemburgo, fanno un giro al Boulevard Saint-Michel, comprando qualcosa e poi, in metro, si recano alle Galeries Lafayette Haussmann e ci restano per tutto il resto del pomeriggio. Per la cena vanno a mangiare in un ristorante lì vicino, poi vanno al cinema e in seguito in un locale a bere qualcosa, rimanendoci fino a tarda notte.
Più tardi, in taxi, vanno a casa di Olive e rimangono sveglie tutta la notte.

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Capitolo 5
*** Ne vedremo delle belle stasera ***


5

Ne vedremo delle belle stasera





Una settimana dopo, sabato 14 luglio, è festa nazione in Francia, giorno in cui nel 1889 ci fu la presa della Bastiglia, che ha segnato l’inizio della Rivoluzione Francese, ed è anche la Festa della Federazione del 1790, giorno dell'unità nazionale.
In questa giornata, le ragazze non andranno a vedere la solita parata militare agli Champs-Elysées, che hanno già visto varie volte, ma per pranzo andranno al Castello di Versailles, con le loro famiglie, dove è stato organizzato un grande pic-nic sulle rive del Grand Canal, nel parco della residenza. Ci saranno stand di prodotti regionali, fanfare, si potrà passeggiare nel verde e girare in barca.
L’ingresso è gratuito ma c’è una regola da seguire: vestirsi di bianco, in vero stile country-chic.
Nella serata, alle 22:45, invece, le ragazze andranno a vedere i fuochi d’artificio al Trocadéro, di fronte alla Torre Eiffel, che dureranno circa mezz’ora e come sottofondo musicale ci sarà la musica anni ’70 e ’80.

Quando arrivano al Gran Canal, si vedono tantissimi banchetti, persone e si sente della musica.
Le ragazze abbandonano i genitori e si buttano subito sui banchetti con il cibo, assaggiando qualsiasi cosa.
<< Abbiamo fatto proprio bene a venire qui. >> dice Lux.
Le ragazze si guardano intorno e notano vari tipi di persone: anziani, persone dell’età dei loro genitori, ragazzi della loro età e poco più grandi, e anche dei bambini.
<< Concordo con te, Lux. I miei occhi stanno guardando un tale spettacolo che viene da laggiù. Guardate quei ragazzi che ci stanno guardando proprio ora. >> dice Olive, sorridendo.
Le ragazze, disinvolte, li guardano e Liz dice:
<< Sì, non sono male. E sono proprio cinque, come noi. >>
<< Già. Quello moro è mio. >> afferma Melissa.
<< Sì, non sono male. >> dice Lexi.
Dopo aver mangiato e bevuto qualcosa, le ragazze fanno una passeggiata.
Più tardi ritornano dai banchetti, ma si siedono in una delle panchine.
<< Io ho ancora fame, ragazze. Vado a prendere qualcosa, cosa volete? >> chiede Olive.
Le ragazze rispondono di essere sazie, così Olive si alza e va a prendere qualcosa da mangiare solo per sé.
Mentre è davanti ad un banchetto, un ragazzo si avvicina e le dice:
<< Non ti riempi mai, eh? >>
Olive si volta e riconosce uno dei cinque ragazzi che aveva visto insieme alle altre.
<< Sì, non sono mai sazia. >> risponde lei con un sorrisino ammiccante.
Il ragazzo prende in mano una fetta di torta dal vassoio, che c’è sul banchetto, e le dice:
<< Hai provato questa torta? È buonissima. >>
<< Sì, l’ho provata. È buona in effetti. >> risponde Olive.
Il ragazzo le porge la mano e le dice:
<< Io sono Julien, comunque. >>
Olive, stringendogliela e guardando Julien, risponde:
<< Olive. >>
<< Non sei francese? >> gli chiede lui.
<< Sì, ma mia madre è inglese. >> risponde Olive.
<< Wow. Quindi parli due lingue? Il francese e l’inglese? >> chiede Julien.
<< Esatto. >>
<< Dimmi qualcosa in inglese, allora. >> dice lui, sorridendo.
<< Okay. >>
Olive ci pensa un attimo e dopo, in inglese, gli dice che gli farebbe un bel servizietto.
Julien sorride, anche se non ha capito cosa gli ha detto.
<< Quanti anni hai? >> chiede Olive.
<< Ventidue. Tu? >>
<< Sedici. >>
<< Sedici? Wow, sembri più grande. >> dice lui.
<< Lo so, me lo dicono tutti. Ma non so se sia un complimento o un’offesa. >>
<< Da parte mia è un complimento. >> dice lui.
<< Grazie. >>
<< Ti va di fare un giro? >> chiede Julien.
<< Certo. >>
Olive si allontana con Julien, salutando con la mano le amiche, ancora sedute.
<< Credete che faranno qualcosa? >> chiede Liz.
<< Non lo credo, ne sono convinta. >> risponde Lexi.
<< Anch’io. >> risponde Lux.
<< Già. Pompino, sesso o ditalino? Per cosa scommettete? >> chiede Melissa.
<< Avrei dovuto vederli da vicino per dirlo meglio, ma direi… pompino. >> risponde Lux.
<< Io direi… ditalino e pompino. >> risponde invece Lexi.
<< Io sesso. Liz? >> dice Melissa.
<< Mmm… sesso anch’io dico. >> risponde Liz.
<< Cosa volete scommettere? >> chiede Melissa.
<< Se scopano… stasera faccio vedere le mutande a Mathieu, David e ad Albert. >> dice ridacchiando Liz.
Le ragazze se ne escono fuori con un “uuuh”, e Melissa dice:
<< Se scopano… io mi faccio toccare le tette da quei tre. >>
Le ragazze ridono come delle pazze.
<< Se invece lui le fa un ditalino e lei un pompino… resterò in mutande e reggiseno per… cinque minuti, proprio sotto la Torre Eiffel. >> afferma Lexi.
Le ragazze ridono e Liz dice:
<< Ne vedremo delle belle stasera. >>
<< Me la state facendo difficile, ragazze. >> dice Lux.
<< Naah, io farò vedere le mutande a quei tre porci. >> dice Liz ridendo.
<< Ed io, invece, che mi farò toccare le tette da uno di quei tre? >> dice Melissa coprendosi gli occhi con le mani.
<< Dai… parla donna! >> dice Lexi.
<< Okay, okay. Se invece lei gli farà un pompino… bacerò, con la lingua, Mathieu, David ed Albert. >> confessa Lux.
<< Perfetto. Vedremo chi dovrà fare cosa. >> dice Melissa.

Intanto, Olive sta passeggiando con Julien e stanno chiacchierando.
<< Quindi sei di Parigi? >> chiede Julien.
<< Sì. Perché tu di dove sei? >> chiede Olive.
<< Di qui, di Versailles. >>
<< Ah. Non ho mai conosciuto nessuno di Versailles, e ne ho conosciute tante di persone. >> dice lei.
<< C’è sempre una prima volta per tutto. >> risponde Julien alzando un sopracciglio e guardando Olive.
<< Sicuro. >>
Julien e Olive si guardano e lei gli sorride in quel modo che solo lei sa fare per attirare un uomo.
Dopo aver parlato, essersi guardati, Julien salta su dicendo:
<< Sai, in realtà ho capito cosa mi hai detto prima… in inglese. >>
<< Davvero? E cos’ho detto? >> chiede lei.
<< Ti farei un bel servizietto. >> risponde Julien sorridendole.
<< Sì, esattamente così ho detto. Non avevi detto di non capire l’inglese? >>
<< Veramente no, non l’ho detto, tu l’hai dato per scontato. >>
<< Giusto. E come mai sai l’inglese? >> chiede Olive curiosa.
<< Ho studiato a Oxford. >> confessa Julien.
<< Wow. >>
I due si guardano e un attimo dopo Olive lo prende per un braccio e si immergono nella boscaglia vicino al vialetto.

Più tardi, quando Olive torna al Grand Canal, da sola, trova le amiche che parlano con quei quattro ragazzi che stavano con Julien.
<< Ciao, ragazze. >> saluta Olive.
<< Olive! Sei sparita. >> dice Melissa.
<< Sì. Ho dovuto fare… alcune cose. >> dice lei vaga.
Tutti la guardano e uno dei ragazzi le dice:
<< Immagino. >>
<< Stavamo parlando con questi ragazzi. Sono così simpatici. >> dice Lux.
<< Tu sei quella con cui ci ha provato Julien, giusto? >> chiede Christian.
<< Sì, sono io. >> risponde Olive.
<< Ha buon gusto il nostro amico. >> dice Christian.
Poco dopo, ognuna delle ragazze si allontana con uno degli amici di Julien, e lui poco dopo raggiunge Olive, rimasta da sola.
<< Così avete studiato tutti e cinque a Oxford? >> chiede Lexi.
<< Sì, ed è stata un’esperienza bellissima. >>
<< Posso immaginare. Io e le mie amiche andremo un anno negli Stati Uniti. Partiamo a settembre. >> dice tutta contenta Lexi.
<< Wow. Stati Uniti. Che città? >> chiede curioso Christian.
<< Los Angeles. >>
<< Wow, beate voi. Andrete tutte e cinque da un’unica famiglia oppure ognuna da una diversa? >>
<< Saremo tutte in una diversa famiglia, ma piuttosto vicino. >>
<< Beh, è un’ottima opportunità per delle ragazze giovani come voi, anche per imparare l’inglese. >>
<< A dire la verità sappiamo tutte benissimo l’inglese, perché i nostri padri sono inglesi. >> confessa Lexi.
<< Ah. Scusa, non ne avevo idea. >>
<< Beh, non lo potevi sapere. >> gli risponde sorridendo Lexi.
Christian le sorride e dice:
<< Quindi immagino che in casa parlerete due lingue? >>
<< Sì, ed è fantastico, soprattutto di questi tempi. >>
<< Già. Allora non avrete problemi con la lingua. >>
<< Già. L’unica cosa che sarà diversa sarà l’accento, perché abbiamo l’accento britannico e non americano, ma sono solo dettagli. >> dice Lexi.
<< Sì. >>

Intanto anche Lux e Léo stanno passeggiando.
<< Come vi siete conosciute? >> chiede curioso Léo.
<< Siamo amiche dalla nascita. I nostri padri si conoscono sin da quando sono giovani e in vacanza a Parigi hanno conosciuto quelle che poi sono diventate le loro mogli, nonché le nostre madri. >> risponde Lux.
<< Wow. È una storia… diversa dalle solite, non ne avevo mai sentita una simile. Quindi è come se foste sorelle? >>
<< Esatto. >>
<< Beh, è una bella cosa. >>
<< Già. >>
<< Ma siete tutte uguali oppure avete caratteri diversi? >>
<< Uguali, ma anche diverse. Liz è quella più tranquilla, però a volte è anche estroversa quando inizia a conoscere meglio una persona. Melissa è appassionata di musica, qualsiasi tipo di musica, e a volte è un po’ triste. Olive è… beh, immagino che tu l’abbia capito. Lexi è altruista e non si arrende mai, Poi ci sono io, invece, che sono emotiva e amo gli animali. >> risponde Lux con un sorriso sulle labbra.
<< Davvero ami gli animali? Quanti ne hai a casa? >> chiede Léo.
<< Ho due cani e due gatti. >>
<< Io ho un cane. >>
Lux gli sorride e lui le restituisce il sorriso.

Melissa e Jean, invece, sono seduti su una panchina.
<< Quindi anche tu suoni? E cosa suoni? >> chiede Melissa.
<< Il basso e la chitarra. >> risponde Jean.
<< Wow. Io la chitarra sia classica che elettrica. >> dice fiera Melissa.
<< E chi ti ha insegnato a suonarla? >>
<< La mia insegnante. Un giorno, quando avevo dieci anni, ho visto un documentario in tv su una ragazza che suonava la chitarra e sono talmente rimasta colpita che ho voluto imparare, così mi sono iscritta a lezione di chitarra. >> dice Melissa ricordando l’accaduto.
<< E quindi da quanto suoni? >>
<< Sei anni. >>
<< Hai sedici anni? >> chiede Jean stupito.
<< Sì. Non si vede? >>
<< No, te ne davo almeno una ventina. >>
<< Wow. Tu quanti ne hai? >>
<< Ventidue. >>
<< Li dimostri. >> afferma Melissa.
<< Grazie. >>
Melissa fa una leggera risatina.
<< Vuoi dire che sono vecchio? >> chiede Jean ironico.
<< No no, assolutamente. Anzi, è un’età perfetta, credo. >> risponde Melissa.
<< Forse. Dipende dai punti di vista. >>
<< Beh, almeno puoi vivere da solo, o comunque senza i tuoi genitori. Io devo fare avanti e indietro. Vado a casa di mia madre e a casa di mio padre. Non so quale sia la mia vera casa. >> dice Melissa con un po’ di tristezza.
<< Ti capisco, anche i miei sono divorziati. Adesso però vivo con gli altri ragazzi. >>
<< Beati voi. Anch’io e le mie amiche pensiamo di comprare casa tutte insieme dopo il liceo e magari andare a Londra o anche in America, chi lo sa. Ma forse è più facile a dirsi che a farsi. >>
<< Beh, per mantenere una casa dovrete lavorare, questo è sicuro. >>
<< Ovvio. >>

Liz e Marcel, invece, sono su una barca, che percorre il Grand Canal.
<< Quindi mi vuoi dire che avete tutte e cinque sedici anni? >> chiede improvvisamente Marcel.
<< Sì. Perché? Sembriamo più grandi o più piccole? >>
<< Più grandi. Ve ne avrei dati diciannove, venti. >>
<< Grazie. E tu quanti ne hai? >> chiede Liz.
<< Ventidue, abbiamo tutti e cinque ventidue anni. >> risponde Marcel.
<< L’età più bella. Intendo quella dopo il liceo. >>
<< Concordo. Adesso viviamo tutti insieme e lavoriamo. >> dice fiero Marcel.
<< Niente università? >> chiede Liz.
<< No, non amiamo lo studio. >> risponde semplicemente Marcel.
<< Ah. E dove vivete? >>
<< Qui a Versailles. >>
<< Ah, pensavo foste di Parigi. >>
<< No no. E voi siete di Parigi, invece? >>
<< Sì. >>
<< È bellissima. >>
<< Sì, io la amo. >> dice Liz sorridendo.
<< Chi non la ama? È una delle città più belle e visitate del mondo. >>
<< Già. >>
<< Eri mai stata qui? Intendo alla Reggia. >> chiede Marcel.
<< Sì sì, varie volte. Tu? Immagino di sì, ovviamente. >>
<< Sì. La prima volta che ci sono venuto avevo otto anni, ero sempre a bocca aperta, nel vero senso della parola. >> risponde Marcel, ricordando se stesso da bambino.
<< Ti capisco. Anch’io lo ero quando ci sono venuta a dieci anni. >>
<< La Galleria degli Specchi è meravigliosa. >> afferma Marcel.
<< Già. Anche il giardino, però, non scherza. T’immagini com’era vivere qui? >> chiede Liz con l’aria sognante.
<< Me lo sono sempre chiesto. Doveva essere proprio una vera pacchia. >>
<< Già. Però Luigi XIV e Maria Antonietta non hanno fatto proprio una bella fine. >>
<< Già. >>

Quando Julien, Christian, Léo, Jean e Marcel se ne vanno, salutano le ragazze e rimangono da sole, e si siedono sul prato.
<< Allora, Olive, cos’avete fatto tu e Julien? Raccontaci tutto, abbiamo fatto una scommessa. >> chiede Melissa.
<< Davvero? Davvero avete fatto una scommessa? >> chiede Olive stupita.
<< Sì. Avanti, racconta. Che cosa avete fatto? >> richiede Melissa.
<< Vi lascio indovinare. >> dice lei semplicemente.
<<< Sesso? >> chiedono Liz e Melissa.
<< Ditalino e pompino? >> chiede, invece, Lexi.
<< Pompino? >> chiede infine Lux.
<< Ci hai preso Lux. >> dice Olive.
<< Sì! Avete perso ragazze! >> dice Lux soddisfatta di aver vinto la scommessa.
<< No, io no, io ho detto ditalino e pompino, quindi il pompino c’è. >> si difende Lexi.
<< No no, lei gli ha fatto solo un pompino, quindi non vale. >> dice Liz.
<< D’accordo. Ma non è giusto, perché il pompino era compreso. >> dice Lexi rassegnandosi.
Le altre ragazze sembrano ignorare l’affermazione di Lexi.
<< E cosa avete scommesso? Sono curiosa. >> chiede Olive.
<< Io che se facevi sesso, avrei fatto vedere le mutande a Mathieu, David e ad Albert. >> dice Liz scocciata.
<< Io che se facevi sesso, mi sarei fatta toccare le tette da loro. >> dice ancora più scocciata Melissa.
<< Io, invece, che se ti avesse fatto un ditalino e tu un pompino sarei rimasta in mutande e reggiseno per cinque minuti, proprio sotto la Torre Eiffel. >> dice disperata Lexi.
Olive ridacchia e chiede:
<< E tu, Lux, cosa avevi scommesso? >>
<< Avrei dovuto baciare con la lingua quei tre scemi, ma ho vinto. Ho vinto! >> dice Lux piena di soddisfazione.
<< Dammi il cinque! >> le dice Olive.
Lux e Olive si danno il cinque e quest’ultima dice:
<< Ci sarà da divertirsi da matti stasera. >>
<< Sicuro. >> le risponde Lux.

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Capitolo 6
*** Il miglior 14 luglio ***


6

Il miglior 14 luglio





Le ragazze hanno appuntamento alle 22:30 dalla Torre Eiffel, dove poi s’incontreranno con altre persone, tra cui alcuni loro compagni e compagne di classe, come Mathieu, David e Albert.
Esattamente alle 22:45 iniziano i fuochi d’artificio, con tanto di musica, e le ragazze sono a sedere sul prato degli Champ-de-Mars insieme a David, Albert e Mathieu ed altri.
Durante lo spettacolo pirotecnico fanno video con i cellulari, ballano, cantano e bevono champagne.
Al termine dei fuochi d’artificio, Olive urla:
<< Uh! >>
Tutti ridono e Mathieu dice:
<< Fantastici! >>
<< Assolutamente! Questo è il miglior quattordici luglio, in assoluto! >> afferma Olive.
<< Concordo con te, Olive. >> dice Melissa.
<< Anch’io. Stavolta si sono proprio superati con i fuochi e la musica. >> continua Lexi.
<< Sì, è stato veramente bello. >> dice Liz.
<< Assolutamente. >> conclude David.
Olive salta su dicendo:
<< Devo andare in bagno.” >>
<< Ma è chiuso quello dalla torre. >> dice Liz.
<< Lo so, cazzo. La andrò a fare tra i cespugli, l’ho già fatto. Arrivo, ragazzi. >> saluta Olive allontanandosi.
<< Quali cespugli? >> chiede Mathieu preoccupato.
<< Quelli del giardinetto dai cessi della torre. >> risponde Olive, voltandosi e fermandosi.
<< Ma è buio, completamente buio, e poi è sera. Vado con lei. >> dice Mathieu, raggiungendo Olive e chiamandola.
<< Che c’è, Mathieu? >> chiede Olive, una volta che Mathieu l’ha raggiunta.
<< Ti sto accompagnando. È completamente buio là. >> risponde lui.
<< Ma smettila, ci sarà qualcuno. Sono tutti lì dalla torre adesso. I fuochi sono appena finiti. >>
<< Ed io ti accompagno lo stesso. >>
<< Va bene. >>
Quando arrivano dai cespugli, Mathieu fa luce con il suo cellulare e quando Olive deve fare la pipì, si volta.
<< Te l’avevo detto che non c’era nessuno ed era completamente buio. >> dice Mathieu.
<< Smettila, Mathieu, sto pisciando. >> dice lei scocciata.
Due secondi dopo Olive gli è accanto e dice:
<< Fatto. >>
Mathieu fa un sussulto e, dopo essersi voltato, le dice:
<< Bene. Andiamo. >>
Dopo essere usciti dai cespugli, mentre Mathieu sta camminando, Olive si ferma e dice:
<< Hey! Aspetta! >>
Mathieu si volta verso di lei e le chiede:
<< Perché? >>
Olive guarda la torre e dice:
<< Ogni tanto devo rendermi conto che viviamo in una delle città più belle del mondo. >>
Mathieu guarda la torre e intanto Olive lo raggiunge.
<< Hai ragione. La gente viene da tutto il mondo per vederla e noi ce l’abbiamo qui tutti i giorni. >> dice lui.
<< Già. Illuminata, sarebbe da fissarla continuamente. >> dice lei.
< È vero. >>
Olive si volta verso Mathieu e dopo che anche lui si è voltato, lei gli sorride.
Lui si avvicina al suo viso e la bacia.
Un attimo dopo, però, si tira indietro e le dice:
<< Oddio, non avrei dovuto! So che non vuoi che noi due… >> dice lui, ma prima di riuscire a continuare la frase, lei lo bacia.
Quando si stacca, gli dice:
<< Dimentica quello che ti ho detto. >>
Olive lo afferra per un braccio e lo porta giù per le scale, davanti alla porta dei bagni della torre. Si appoggia al muro, tira a sé Mathieu e iniziano a baciarsi.

Quando tornano dagli altri, il primo a vederli è Albert.
<< Eccovi! Ma dove eravate finiti? >> chiede Albert.
Olive all’inizio non sa cosa rispondere, così ignora la domanda e chiede:
<< Hey, ragazze, non avevate fatto una scommessa? >>
Melissa, Liz e Lexi rispondono di sì contemporaneamente.
<< Scommessa? Che scommessa? >> chiede molto curioso Mathieu.
<< Una scommessa tra di noi. >> risponde Melissa.
<< Quando siamo andate al pic-nic a Versailles, oggi a pranzo, Olive si è allontanata con un ragazzo e abbiamo scommesso su cosa avrebbero fatto. >> dice Liz.
<< La cosa si fa interessante. >> dice David.
<< Credo che si faccia interessante solo per voi tre, perché siete parte della scommessa. >> confessa Lexi.
<< Cioè? >> domanda Mathieu.
<< Io ho scommesso che se Olive faceva sesso, vi avrei fatto vedere le mutande. >> confessa Liz.
<< Io che se faceva sesso, mi sarei fatta toccare le tette da voi. >> confessa Melissa.
<< Io, invece, che se le avesse fatto un ditalino e lei un pompino, sarei rimasta in mutande e reggiseno per cinque minuti, proprio sotto la Torre Eiffel. >> dice infine Lexi.
Mathieu, David e Albert non stanno più nella pelle.
<< Eccome se è interessante. >> dice Mathieu.
<< È mooolto interessante. >> dice David.
<< Quando cominciate? >> chiede Albert.
Il gruppo si dirige verso la torre e, mentre camminano, David chiede a Olive:
<< Ma alla fine cos’è successo? >>
<< Gli ho fatto un pompino. >> confessa lei.
<< Brava! >> dice Albert.
Mathieu, rivolgendosi solo a Olive, le chiede:
<< Almeno gli è piaciuto? >>
<< Direi di sì. >> risponde Olive.
<< Cosa succederà adesso? Voglio dire… tra di noi. >> chiede Mathieu speranzoso.
<< Noi? Mathieu, io il ventisette parto e sto due settimane a Nizza, poi vai via anche tu per una settimana, e il venti agosto parto per l’America. Non esiste un noi. >> risponde Olive.
<< Io intendo per fare sesso. Lo faremo ancora? Hai intenzione di farlo ancora con me oppure era solo una cosa così? >> chiede lui.
< Non lo so, dipende da come capiterà. Staremo a vedere. >> gli risponde lei:
<< D’accordo. >>
Quando arrivano sotto la Torre Eiffel, la prima a pagare la scommessa è Lexi.
<< Avanti, Lexi, stiamo tutti aspettando che tu ti metta in mutande e reggiseno sotto la torre. Che cosa aspetti? >> chiede David.
<< Okay, okay, adesso mi spoglio. >> dice Lexi.
Lexi si spoglia velocemente, rimanendo in intimo, e va esattamente sotto la Torre Eiffel.
Mentre è lì, i passanti, turisti e non, la guardano come se fosse un fenomeno da baraccone, mentre gli altri ridono a crepa pelle.
Olive tiene il tempo con il cronometro del cellulare.
Dopo due minuti Lexi chiede:
<< Quanto manca? >>
<< Tre minuti! >> le risponde Olive.
<< Sei fantastica, Lexi! >> urla David.
<< Smettila, David! >> gli urla contro lei.
<< Chi è la prossima? >> chiede Mathieu.
<< Vado io? >> chiede Melissa.
<< Per me è uguale, tanto lo dobbiamo fare comunque. >> dice Liz rassegnata.
<< Sì, infatti. Per me e Liz, però, andiamo dove non ci vedrà nessuno >> dice Melissa.
<< Va benissimo, basta che fate quello che dovete fare. >> dice Mathieu-
Melissa raggiunge il giardinetto vicino ai bagni della torre insieme a Mathieu, David e Albert.
Lì loro le toccano le tette, come da scommessa, e poi Liz fa vedere loro le mutande.
Dopo che le tre ragazze hanno pagato le loro scommesse, tutti raggiungono i Giardini del Trocadéro.

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Capitolo 7
*** Etienne ***


7

Etienne





È arrivato il giorno di partire per Nizza, cioè venerdì 27 luglio.
In queste due settimane, Olive ha fatto sesso solo una volta con Mathieu, oltre a quella del 14 luglio.
Le ragazze partiranno in aereo con i genitori di Lux, perché domenica 29 ci sarà il matrimonio della zia di Lux, Daphné, nonché sorella di suo padre.

Quando arrivano a Nizza, la zia di Lux, e il suo futuro marito, Alexis, sono venuti a prenderli.
Mentre sono in macchina, le ragazze guardano il panorama fuori dal finestrino.
<< Questa che stiamo attraversando adesso è la Promenade des Anglais, ragazze. >> dice Alexis.
<< Dobbiamo venirci a passeggiare, perché è bellissima. >> dice Lux.
<< Assolutamente. Nel pomeriggio ci veniamo. >> afferma Olive.
<< Di sicuro. >> dice Liz.
<< E poi andremo in spiaggia. Ma stasera cosa facciamo? >> chiede Melissa.
<< Prima mi voglio fare un bagno in mare e poi penseremo a stasera. >> dice Lexi.
<< Anch’io, ovviamente. Hey zia, sei ancora amica della tua vicina di casa? O almeno quando ci sono venuta l’ultima volta era la tua vicina, magari adesso non lo è più. >> chiede Lux a sua zia Daphné.
<< Certo che siamo ancora amiche ed è ancora la mia vicina. >> risponde Daphné.
<< Perfetto. Mi ricordo che quando sono venuta stavo con suo figlio. Non ricordo come si chiama, ma credo che abbia la mia età più o meno. >> dice Lux.
<< Si chiama Etienne ed ha proprio la tua età. >> risponde Daphné.    
<< Forse lui conoscerà una discoteca dove potremmo andare la sera. >> dice Lux, attirando l’attenzione di Olive, che si volta verso di lei.
<< Credo di sì. Quando arriviamo a casa, posso telefonarle. >> afferma Daphné.
<< Perfetto. Abbiamo già trovato dove passare le nostre serate, ragazze. >> dice soddisfatta Lux.
Una decina di minuti dopo, arrivano davanti ad una deliziosa villetta sulle colline e Alexis parcheggia la macchina dentro il cortile.
<< Eccoci arrivati! >> esclama Alexis.
Mentre le ragazze scendono, Lux dice:
<< Non mi ricordavo fosse così figa questa casa. >>
<< È più che figa. >> dice Olive.
<< Già, è meravigliosa. >> dice Liz, guardandosi intorno.
<< Assolutamente. >> continua Melissa, guardando la villa davanti a sé.
<< Complimenti ai tuoi zii, Lux. >> conclude Lexi.
Quando entrano nella villetta, le ragazze si guardano intorno meravigliate.
<< Dentro è ancora meglio. >> esclama Olive.
<< Concordo con te, Olive. >> dice Liz.
<< Non ci credo che staremo qui per due settimane. >> esclama Melissa, girando su se stessa per osservare la casa.
<< Credici invece Mel. >> le dice Lux.
Alle ragazze vengono assegnate due stanze: Liz starà con Melissa ed Olive, mentre Lux e Lexi staranno in un’altra, e i genitori di Lux in un’altra ancora.

Mentre disfano le loro valigie, Melissa si affaccia alla finestra e dice:
<< Venite a vedere che vista c’è da qui. >>
Liz e Olive la raggiungono e dicono:
<< Wow! >>
<< Si vede il mare. >> esclama Liz.
<< Se siamo fortunate goderemo di una vista sul mare come questa per tutto il prossimo anno, a Santa Monica. >> dice Olive, immaginando la vista che avrà dalla sua stanza quando saranno a Santa Monica.
<< Già. Potremmo capitare in villette sulle colline oppure sul mare. Chissà... >> dice vaga Liz.
<< Intanto godiamoci questa due settimane che saranno fantastiche. >> afferma Melissa.
<< Esatto. E poi tu, Olive, scommetto che riuscirai a fare sesso anche qui. Magari con il figlio della vicina di casa della zia di Lux. >> dice ridacchiando Liz.
<< Se è carino, può anche darsi. Raggiungiamo le ragazze, devo chiedere a Lux com’è questo Etienne. >> dice curiosa Olive.
Un attimo dopo Liz, Melissa e Olive sono sulla soglia della porta della stanza di Lux e Lexi.
<< Avete già visto la vista dalla finestra? >> chiede Olive.
Lux e Lexi si voltano verso la porta e quest’ultima risponde:
<< Sì, è mozzafiato. >>
Liz, Melissa e Olive entrano nella stanza e quest’ultima, curiosa, chiede a Lux:
<< Hey Lux, ma com’è questo Etienne? Ti ricordi? >>
<< Sì, sì, è carino, o almeno lo era due anni fa. Perché? Hai già intenzione di farci sesso? >> chiede lei.
<< Devo ancora vederlo, ma se ne vale la pena ed è carino come dici, sì, perché no. Io non dico mai di no, lo sai. >> risponde Olive.
Le ragazze si guardano tra di loro e ridono.

Dopo pranzo, nel primo pomeriggio, le ragazze tornano nelle loro camere, e poco dopo arriva la zia di Lux, che dice loro:
<< Chiamo la vicina, ragazze, così magari possiamo andare a trovarla e voi potete chiedere a Etienne per stasera. >>
<< Sì, va bene, zia. >> risponde Lux.
Circa venti minuti dopo, le ragazze e la zia di Lux, si ritrovano a casa della vicina di casa.
<< Non ti ricordavo così bella, Lux. E come sei cresciuta in due anni. >> esclama Amélie.
<< Grazie, Amélie. >> risponde imbarazzata Lux.
<< Loro, invece, sono le migliori amiche di Lux: Liz, Melissa, Olive e Lexi, sono tutte inglesi come Lux. >> dice Daphné.
Le ragazze stringono la mano ad Amélie e poi Lux chiede:
<< C’è Etienne in casa, Amélie? >>
<< Sì, è nella palestra al piano di sopra. >> risponde Amélie.
<< Perfetto. Perché vorremmo chiedergli se conosce qualche discoteca, bar, o posti dove potremmo andare la sera per divertirci. >> dice Lux.
<< D’accordo. Andate pure di sopra, ragazze. La palestra è la porta in fondo al corridoio. >> risponde Amélie.
Lux ringrazia Amélie e poi le ragazze salgono al piano di sopra. Trovano quasi tutte le porte delle stanze aperte. Notano una stanza tutta in disordine e Lux dice:
<< Credo che questa sia la camera di Etienne. >>
Olive entra nella stanza e si guarda intorno.
<< Venite qui, ragazze. >> esclama Olive.
Senza esitare le ragazze raggiungono Olive nella stanza.
<< Questa è decisamente la stanza di Etienne, mi ricordo questo poster gigante di questa donna nuda. >> dice Lux guardando il poster della donna nuda, un po’ disgustata.
Mentre le ragazze frugano nella stanza di Etienne, lui arriva e Olive è piegata in avanti a raccogliere qualcosa da terra, così lui dice:
<< Che bella visione! Che ci fanno cinque ragazze in camera mia? >>
Le ragazze si girano subito e Lux dice:
<< Ciao, Etienne. Sono Lux, ti ricordi di me? >>
Etienne la squadra dalla testa ai piedi e poi dice:
<< Sei la nipote della mia vicina di casa? >>
<< Esatto, sono la nipote di Daphné. Sono venuta qui due anni fa. >>
<< Sì, sì, mi ricordo di te, Lux. Sei cresciuta. Sei decisamente cresciuta. >> dice lui guardandola.
Etienne fissa il seno di Lux e lei, dopo essersene accorta, dice:
<< Smettila di fissarmi le tette, non sono cresciute così tanto. >>
<< Me le ricordavo più piccole. Ma loro chi sono? Delle tue amiche? >>
<< Sì. Liz, Melissa, Olive e Lexi. >>
Etienne stringe loro la mano e quando è davanti ad Olive le dice:
<< Tu hai davvero un bel culo, lo sai? Quando sono entrata, è la prima cosa che ho visto. >>
<< Lo so, e non è l’unica cosa bella del mio corpo. >> dice Olive vantandosi.
Mentre lui la guarda, Olive si bagna le labbra con la lingua, facendo così eccitare Etienne.
Etienne distoglie lo sguardo da Olive, quando Lux gli dice:
<< Ci stavamo chiedendo se tu conosci qualche discoteca, bar, o posto per divertirsi la sera. Staremo qui per due settimane, dobbiamo trovare qualcosa da fare. >>
<< Certo che conosco una discoteca. L’High Club, lungo la Promenade des Anglais. Ci vado stasera con alcuni amici, potete venire con noi, se volete. >> risponde Etienne.
<< Perfetto. >> dice Lux.
<< Ci saremo. >> conferma Olive.
<< A che ora apre? >> chiede Lux.
<< Alle undici, ma mi vengono a prendere alle undici e mezzo. >> risponde Etienne.
<< E come ci vai? Tu non hai ancora la patente. >> chiede Lux.
<< Uno dei miei amici ha diciotto anni e ce l’ha già. Posso chiedergli se potete venire anche voi in macchina, tanto ha una macchina piuttosto grande, anche se siamo già in tre. >> risponde Etienne.
<< Grazie. >>
<< Gli telefono adesso, così risolviamo subito. >> dice Etienne.
<< Okay, grazie. >>

Alle 23:30 le ragazze sono a casa di Etienne e stanno aspettando che arrivino gli amici di lui.
Melvil, l’amico di Etienne nota che non ci stanno tutti in macchina, così dice:
<< Avanti, ragazzi, stringetevi! >>
<< Vieni in braccio a me, Olive. >> dice Etienne.
<< Sarà un vero piacere. >> dice lei.
Un altro degli amici di Etienne, Alex, che si trova nei posti posteriori dell’auto, si rivolge a Lexi e le chiede:
<< Vuoi venire…? >>
<< Sì. >> risponde Lexi.
Dopo essersi sistemati in auto, Melvil, che è alla guida, parte.
Mentre Olive è sopra Etienne, lui tiene le mani sulle sue cosce.
Intanto, accanto a loro, Alex, porgendo la mano a Lexi, le dice:
<< Comunque io sono Alex, piacere. >>
Lexi gli stringe la mano e dice:
<< Lexi. >>
<< È vero, non vi ho presentate. Ragazzi, loro sono Olive, la ragazza che è sopra di me, Lexi, quella sopra Alex, poi c’è Lux, Melissa e Liz. Lux è la nipote della mia vicina di casa. >> dice Etienne.
<< Quella che si sposa domenica? >> chiede Melvil.
<< Esatto. Quindi ci sarete anche voi al matrimonio, immagino? >> chiede Lux.
<< No, solo io e i miei genitori. >> risponde Etienne.
<< Ah, okay. >> dice Lux.
Un altro amico, Arthur, interviene chiedendo alle ragazze:
<< Allora, com’è la vita a Parigi? >>
<< Oh, è fantastica. >> risponde Lexi.
<< Assolutamente. Ci divertiamo un sacco. >> dice Lux.
<< Sì, è vero. L’unica cosa negativa è che in estate non è caldo come qui. >> continua Liz.
<< Sì, infatti, ma per il resto si vive da dio. Quest’anno il quattordici luglio è stato fantastico. I fuochi d’artificio sono stati pazzeschi. >> dice Melissa entusiasta.
<< Io ho persino fatto sesso davanti alla porta dei bagni della Torre Eiffel. >> confessa Olive soddisfatta.
<< Davvero l’hai fatto? >> chiede Etienne.
<< Assolutamente sì. È stato pazzesco. >> risponde lei.
<< Ma quanti anni avete, ragazze? >> chiede Melvil.
<< Tutte sedici, tranne Liz che li fa a settembre. >> risponde Olive.
<< Sedici? Ve ne avrei dati almeno diciotto. >> esclama Melvil stupito.
<< Ce lo dicono tutti. >> dice Liz.
<< E siete fidanzate? >> chiede Alex.
Tutte in coro rispondono:
<< No. >>
<< Io stavo con un ragazzo, ma facevamo solo sesso e non siamo mai usciti veramente per un appuntamento. >> risponde Olive.
<< Sei fantastica, Olive. >> dice Etienne.
Olive si volta e gli sorride.
Mentre lei gli sorride, lui alza le mani e un attimo dopo le appoggia di nuovo sulle sue cosce, stavolta però un po’ più su.

Più tardi, mentre le ragazze stanno ballando, arrivano Etienne e i suoi amici, che si affiancano a loro.
Etienne va davanti ad Olive e ballano insieme.
Sono talmente vicini che sono praticamente appiccicati l’uno alla faccia dell’altra.
Mentre si guardano Etienne le tocca le cosce, salendo anche fino alle mutande, e poi i fianchi. A un certo punto i loro visi si avvicinano e si fiorano quasi le labbra. Etienne mette le braccia intorno al suo collo e si guardano fissi negli occhi.
Mentre continuano a ballare e a fissarsi negli occhi si sfiorano di nuovo le labbra, ma stavolta si baciano.
Alla fine della serata, Melvil riporta a casa Etienne e le ragazze.

Prima di mettersi a letto le ragazze si ritrovano nella stanza di Liz, Melissa e Olive, a sedere sui tre letti.
<< Ti sei proprio data da fare con Etienne, eh? >> chiede Lux.
<< Beh, devi ammettere che è carino e ne vale la pena. Sei gelosa? >> chiede Olive.
<< No no, assolutamente no. Te lo puoi tenere. >> risponde Lux.
<< Sicura? Guarda che per me non c’è nessun problema. >>
<< Sono sicura. Io non sono il tipo che si fa una storiella estiva, lo sai. >>
<< Sì, però un po’ di sano sesso non ce lo toglie nessuno, ragazze. >>
<< A voi no, ma io che non l’ho mai fatto preferisco aspettare un ragazzo che mi vuole bene veramente, con cui sto da un po’. >> dice Liz.
<< Assolutamente. >> le dice Melissa.
<< Fai benissimo tesoro. >> le dice invece Lux.
<< Già, fai bene. E poi solo Olive ha fatto sesso con qualcuno con cui non stava veramente insieme, ma Olive è Olive, la nostra Olive, lo sai. >> dice Lexi.
Liz, sorridendo, dice:
<< Lo so benissimo. >>
<< E poi tu sei l’unica che hai fatto un pompino tra di noi, Olive. Alla fine noi siamo quasi tutte vergini. Quasi. L’abbiamo fatto solo con il nostro primo ragazzo. >> esclama Melissa.
<< Ne avete di tempo, ragazze. Abbiamo solo sedici anni. >> dice Olive.
<< Infatti. >> dice Liz.
<< Comunque anche Etienne si è dato parecchio da fare con te, Olive. Ti ha messo le mani anche nelle mutande. >> dice Lexi.
<< Lo so. >> risponde Olive soddisfatta.
Le ragazze continuano a parlare per un altro po’ fino a quando non si addormentano tutte insieme nella stessa stanza.


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Capitolo 8
*** Un matrimonio da favola ***


8

Un matrimonio da favola





Sei ore dopo, Liz apre gli occhi e si rende conto che non è sola nel letto, ma c’è anche Lux. Così si tira su e si mette a sedere, e nota che Lexi è nel letto con Melissa.
Capisce subito che si sono addormentate parlando la notte appena trascorsa, e fa un sorriso.
Prende il suo cellulare dal comodino e guarda l’orario. Le dieci e mezzo.
Liz è sempre stata la prima ad addormentarsi e quindi la prima a svegliarsi tra le ragazze.

Dopo il pranzo, le ragazze decidono di andare finalmente in spiaggia.
Quando finalmente hanno la sabbia sotto i piedi, Melissa dice:
<< Bagno, ragazze? >>
Le ragazze si guardano tra di loro e senza dire assolutamente niente iniziano a correre, fermandosi un po’ prima della riva, dove appoggiano i loro zaini, poi si tolgono i vestiti e le ciabatte, e si buttano subito in acqua.
<< Questa sì che è estate! >> esclama Olive.
<< Assolutamente. >> conferma Melissa.
<< Lux, ma tua zia fa l’addio al nubilato? >> chiede Liz.
<< Assolutamente sì, ma andranno in uno di quei posti dove ci sono gli spogliarellisti, quindi noi non possiamo entrare perché non abbiamo diciotto anni. >> risponde delusa Lux.
<< Ma saremmo con la sposa e poi diciotto anni li dimostriamo. Due in più due in meno, cosa cambia. >> dice Olive.
<< L’ho detto anch’io, ma dopo andrebbero nei casini e non vogliono che succeda niente. >> dice Lux.
<< Peccato, non sarebbe stato male andarci. Non ci siamo mai andate. >> dice delusa Melissa.
<< Infatti. Ma ci andremo quando Liz si sposerà, perché sono sicura che lei si sposerà per prima. >> dice Lexi sicura di sé.
<< Non dire cazzate, Lexi. Io non mi sposerò per prima, devo ancora fare sesso. Certo, Olive non sarà la prima, ma io neanche. >> dice Liz.
<< In ogni caso ci andremo tutte le volte che una di noi si sposerà. >> dice Lexi.
Le ragazze iniziano a tirare l’acqua a Lexi, cominciando così a spruzzarsi tutte a vicenda.
Poco dopo, mentre le ragazze stanno tranquillamente nuotando e chiacchierando, Lux nota che sono arrivati dei ragazzi più o meno della loro età in spiaggia, e nota che uno di questi è Etienne.
<< Olive, c’è Etienne con i suoi amici! >> esclama Lux.
<< Allora io salgo ragazze. >> dice olive.
Olive sale dall’acqua, raggiungendo gli zaini. Dopo essersi asciugata con l’asciugamano, si spalma la crema. Etienne e i suoi amici sono distanti solo alcuni metri da lei.
Melvil la nota e dice:
<< Hey, Etienne, guarda chi c’è là! >>
<< Chi? >> chiede lui.
Melvil, indicando, dice:
<< Non è Olive quella laggiù? >>
<< Sì, è lei. Sarà con le altre immagino. >>
Etienne si guarda intorno in cerca delle altre ragazze e le nota in acqua, così ne approfitta finché Olive è da sola, e la raggiunge.
<< Vuoi che te la spalmi nella schiena? >> chiede lui.
Olive si volta e risponde:
<< Hey. >>
<< Ciao. >> la saluta lui.
Olive gli porge il barattolo di crema e gli dice:
<< Comunque sì, grazie, spalmamela. >>
Etienne lo prende e le mette un po’ di crema sulla schiena e, dopo aver appoggiato sulla sabbia il barattolo, inizia a spalmargliela.
Facendo finta di niente, le chiede:
<< Sei venuta da sola? >>
<< No no, le altre sono in acqua. >> risponde lei chiudendo gli occhi.
<< Ah ok. >>
Mentre continua a spalmarle la crema sulla schiena, le osserva il tatuaggio sul fondoschiena.
<< Belli i tatuaggi che hai, non li avevo notati. >>
<< Grazie. Ne ho anche altri due. >> dice lei.
<< Wow. Quello sul fondoschiena è veramente bello. >>
<< Grazie. >>
Quando finisce di spalmarle la crema, si pulisce le mani sul petto e si siede accanto ad Olive.
<< Fatto. >>
Lei lo ringrazia e poi lui le chiede:
<< Allora, stasera dove andrete? Ci sarà l’addio al nubilato della zia di Lux, immagino? >>
<< A dire la verità non andremo al suo addio al nubilato, perché andranno in uno di quei locali con gli spogliarellisti e noi non possiamo entrare, visto che siamo minorenni. Lo so, è una sfiga assurda. >> dice lei triste.
<< Eccome se lo è. Allora perché non venite con me e gli altri? Andiamo al Florida Beach, qui sulla Promenade des Anglais. >> chiede lui.
<< E cos’è il Florida Beach? >> chiede Olive curiosa.
<< Un bar-ristorante sulla spiaggia. C’è sempre un dj ogni sera. >>
<< Sì, direi che andrà bene anche alle ragazze. A che ora ci andate? >>
<< Mi vengono a prendere alle nove. >>
<< Direi che ci saremo allora. Quando le ragazze salgono dall’acqua, glielo chiedo. >> dice Olive.
<< Perfetto. Meglio che vi mettiate anche il bikini sotto, perché c’è la jacuzzi. >> risponde lui con un sorrisino perverso.
<< Perfetto. >>

La sera del giorno stesso, circa un’oretta dopo essere arrivate, le ragazze si ritrovano con Etienne e i suoi amici, gli stessi della sera prima, al Florida Beach, che sorseggiano un cocktail sedute su dei divanetti, sulla spiaggia.
<< Allora come vi sembra questo posto, ragazze? >> chiede Etienne.
<< È molto carino. >> risponde Lux.
<< È figo. >> dice Olive.
<< Vieni con me nella jacuzzi, Olive? >> chiede Etienne.
<< Non dico mai di no. >> risponde Olive.
Nell’idromassaggio Etienne e Olive sono soli. Mentre parlano, si scrutano a vicenda, come se si stessero esaminando.
A un certo punto Etienne si avvicina a lei e all’orecchio le sussurra:
<< Ti va se ti faccio… una cosina? >>
Olive, senza neanche rispondere, apre le gambe, così lui un attimo dopo inizia a baciarla sulle labbra, poi sul collo. Intanto, pian piano, passa un dito prima sull’ombelico, poi scende più sotto, e glielo infila nella vagina.  Prima si muove lentamente, poi un po’ più velocemente, e un attimo dopo infila un altro dito ed entrambi si muovono contemporaneamente, in circolo, nello stesso senso.
Olive emette piccoli gemiti di piacere che durano appena due minuti, quando il dito scivola fuori e lui smette di baciarla.
<< Io esco, Olive. >> dice improvvisamente Etienne.
Olive guarda Etienne uscire dall’idromassaggio e un attimo dopo le ragazze la raggiungono.
<< Come mai è tornato solo Etienne? >> chiede Melissa.
<< Perché mi andava di restare qui. >> risponde Olive.
<< E che è successo tra di voi? Dai, raccontaci. >> chiede curiosa Lux.
<< Mi ha fatto un ditalino. >> risponde Olive.
<< Solo? >>
<< Sì, siamo in pubblico e c’è un sacco di gente. >> risponde Olive.
<< Mi pare strano che non abbiate ancora scopato. >> dice Lexi.
<< C’è tempo, stiamo qui due settimane. >> dice Olive.
<< Giusto. E poi ci sarà anche lui al matrimonio domani. >> dice Melissa.
<< Esatto. Sarà eccitante da morire averlo intorno domani. Ma perché voi non ci provate con gli amici di Etienne? Sono carini e hanno tutti quasi la nostra età. >> chiede Olive.
<< Boh. Che senso ha starci per queste due settimane? Noi torneremo a Parigi e loro resteranno qui. >> dice Lexi.
<< Intanto ci scopi, no? >> dice Olive.
<< In effetti, Alex non è brutto. >> dice Lexi.
<< Anche Melvil non è male. >> continua Liz.
<< Sono tutti carini. >> afferma Melissa.
<< Sì, infatti. Però loro non ci hanno provato con noi. Cioè, parliamo con loro, ma in modo normale. Non ci hanno minimamente provato, quindi non credo che gli interessiamo. >> dice Lux.
<< Lo credo anch’io. >> dice Melissa.
<< Allora provateci voi. Lo sapete che adesso funziona tutto al contrario. Sono le ragazze a sedurre i ragazzi, e non più il contrario. >> dice semplicemente Olive.
<< Volendo… >> dice Lexi.
Lexi, Lux, Liz e Melissa si guardano tra di loro e quest’ultima dice:
<< Tentar non nuoce. >>
Mentre le ragazze chiacchierano con gli amici di Etienne, lui e Olive fanno un giro per la spiaggia.
<< Quindi domani ti vedrò vestita elegante? >> chiede lui.
<< Sì, ma non abituartici, perché non mi vesto mai così. >>
<< Immagino. E mi chiedo se domani riusciremo a scopare… >> dice vago Etienne.
<< Non lo so. Forse sì, forse no. >> dice ancora più vaga lei.
Etienne la guarda e lei, con gli occhi fissi su di lui, si bagna le labbra con la lingua. Lui la bacia senza pensarci un attimo e pian piano si sdraiano sulla sabbia. Mentre si baciano, lei gli sfiora il pene e lui inizia a eccitarsi.
Un attimo dopo, lei si stacca da lui e gli dice:
<< Andiamo, dai. >>
Olive si alza, lasciando Etienne sdraiato a guardarla.
<< Alzati, dai. >>
Etienne si alza e le dice:
<< Perché hai smesso? Mi stavo eccitando. >>
<< L’ho notato. >> risponde lei.
Olive s’incammina verso il Florida Beach, mentre Etienne rimane fermo immobile a fissarla.
Olive si volta e gli dice.
<< Dai, vieni! >>
<< Mi fai impazzire Olive! >> dice lui.
<< Lo so. >> risponde lei con un sorrisetto malizioso.

È arrivato il giorno del matrimonio tra Daphné e Alexis.
La cerimonia inizierà alle undici e si terrà nella Tenuta del Mont Leuze, a Villefranche-sur-Mer, a circa un quarto d’ora da Nizza.
Questo posto è perfetto per un matrimonio, perché è in collina e quindi si gode di una meravigliosa vista sul mare e sulla città.

Mentre le ragazze, insieme ai genitori di Lux, raggiungono le sedie bianche, davanti all’arco fiorito dove si sposeranno Daphné e Alexis, arriva Etienne con i suoi genitori.
Lui saluta le ragazze con la mano e loro gli sorridono. Un attimo dopo si allontana e le raggiunge.
Etienne dà a ognuna un bacio sulla guancia e dopo dice loro:
<< Siete splendide, ragazze. >>
Le ragazze ringraziano e lui dice:
<< Stai davvero bene vestita così, Olive. >>
<< Grazie. Anche tu in smoking non sei affatto male, anzi… sei davvero un bel bocconcino. >> risponde lei.
Olive gli fa un leggero sorriso e lui la guarda con aria sexy.
<< Tua zia ha scelto davvero un bel posto, Lux. >> dice Etienne.
<< Già, è vero, è bellissimo. >>
Parlano per altri dieci minuti, fino a quando non arriva la sposa ed Etienne raggiunge i suoi genitori a sedere.
Mentre la cerimonia è in corso, le ragazze si tengono la mano l’un l’altra ed immaginano la loro cerimonia quando saranno già adulte. Si guardano e quasi piangono.
Al momento del bacio tra i due neo-sposi, le ragazze si stringono le mani ancora più forte e quando tutti applaudono, applaudono anche loro.
Gli sposi si allontanano per fare le foto per circa un’oretta e intanto gli invitati rimangono nella tenuta.
Le ragazze si allontanano ed Etienne le segue subito.
<< Ragazze! Dove andate? >> urla Etienne.
<< Esploriamo… >> risponde vaga Olive.
Mentre camminano, arrivano nel vasto piazzale, dove ci sono tutti i tavoli per il pranzo.
<< Una fontana di cioccolato! Figo! >> esclama Liz.
Le ragazze ed Etienne raggiungono la fontana e prendono uno dei bastoncini sul tavolo, ci infilano una fragola e poi lo mettono sotto la cioccolata che cola.
<< Meraviglioso. >> dice Olive.
<< Oh sì. >> dice Etienne.
Mentre Olive mangia la fragola con la cioccolata, guarda Etienne, che si lecca la cioccolata sui contorni delle labbra.
Finita la fragola, Olive usa le dita per prendere altra cioccolata e dopo se le lecca con la lingua. La seconda volta che mette il dito sotto la cioccolata, quando lo tira fuori fa leccare la cioccolata a Etienne.
<< Adoro le fontane di cioccolata. >> dice lei.
<< Anch’io. >> risponde Etienne.
Olive viene via ed Etienne, dopo essersi voltato, le chiede:
<< Dove vai? >>
<< Se vuoi saperlo, vieni con me! >> risponde lei.
Senza dire una parola, Etienne la raggiunge e Liz, Melissa, Lux e Lexi rimangono lì.
Camminano per un po’, fino a quando arrivano a una terrazza con un gazebo e delle sedie.
<< Guarda che vista. >> esclama Olive.
<< È fantastica. >>
Olive vede le sedie sotto il gazebo e si siede.
Quando è seduta, si guardano fissi e lei si toglie le mutande.
Etienne la raggiunge e si siede su di lei, a gambe aperte, faccia a faccia.
Tra un bacio e l’altro sul collo e sul seno, le dice:
<< Mi fai impazzire Olive. >>
<< Lo so. È questo l’effetto che faccio a tutti. >>

Durante il pranzo, le ragazze sono sedute con i genitori di Lux.
<< Dove siete spariti tu ed Etienne? >> chiede Lexi.
<< Scommetto che avete fatto sesso? >> chiede Melissa.
<< Siamo andati sulla terrazza, dove c’è il gazebo. >> risponde Olive.
<< E avete scopato? >> chiede Liz.
<< Sì, su una sedia. >> risponde Olive.
<< Sono curiosa. E com’è stato? Voglio dire, Etienne ci sa fare? >> chiede Lux.
<< Eccome se ci sa fare. >> risponde lei.
Etienne nel tavolo accanto con i suoi genitori e una coppia, sta guardando Olive da un po’, lei se ne accorge e lo guarda con sguardo sexy.
<< Mi stai facendo venire voglia di fare sesso anche a me, Olive. Credo di piacere ad Alex. >> dice felice Lexi.
<< Allora scopatelo. >> dice lei semplicemente.

Dopo il pranzo, nel primo pomeriggio, Etienne e le ragazze sono sdraiati sul prato del giardino, ed Olive ha in mano una bottiglia di champagne, che si passano.
<< Sai Olive… sei stata la miglior scopata della mia vita. >> confessa Etienne.
Le ragazze ridono e Olive chiede:
<< Perché con quante l’hai fatto? >>
<< Due. Tu sei la terza. >>
Olive ride e chiede:
<< Solo tre? >>
<< Perché tu con quanti? >> chiede invece lui.
<< Bella domanda, Etienne, Olive ha una collezione. >> dice Melissa.
<< Assolutamente. E noi la adoriamo per questo. È la nostra sessuologa. >> dice ridendo Lexi.
<< Oh sì, ci ha insegnato tutto lei. >> conferma Lux.
Olive sorride ad Etienne, piuttosto sbalordito.
<< Pensa che non ci ha mai detto a che età ha perso la verginità. >> dice Liz.
<< Io l’anno scorso. >> confessa lui.
Melissa, Lux e Lexi rispondono insieme dicendo:
<< Anche noi. >>
<< Ecco come sentirsi esclusi da qualcosa: essere rimasta l’unica vergine. >> dice Liz amareggiata.
<< Oh-oh! Sei ancora vergine Liz? >> chiede Etienne.
<< Sì, ma che c’è di male in fondo? >>
<< Niente, ma non sai cosa ti perdi. >> dice lui sorridendo a Olive.
<< Lo so. Le ragazze, soprattutto Olive, ovviamente, me lo ripetono di continuo. >> dice lei infastidita.
<< E abbiamo ragione. >> afferma Olive.
<< Avanti, Olive, dicci a che età hai fatto sesso per la prima volta. >> dice Etienne.
<< No, rimarreste tutti a bocca aperta, nel vero senso della parola. >> risponde lei.
<< Chissene frega, lo vogliamo sapere. >>
<< È inutile che insisti, Etienne, Olive non ce lo dirà mai. Noi ci abbiamo provato per anni. >> dice Lexi.
<< D’accordo. Dammi la bottiglia, Olive. >> esclama Etienne.
Olive passa la bottiglia di champagne a Etienne e le ragazze guardano il cielo, senza neanche una nuvola.
<< Hey Etienne, Alex ti ha detto qualcosa su di me per caso? >> chiede Lexi.
<< Niente di che. Ha solo detto che sei carina e simpatica, ma l’ha detto di tutte voi. >> risponde lui bevendo lo champagne.
<< Ah. >> dice Lexi un po’ delusa.
<< Ti chiedi se vuole scoparti? >> chiede Etienne.
<< Perché, ha detto qualcosa inerente? >> chiede lei speranzosa.
<< No, ti ho detto di no. Però credo che gli abbia fatto piacere averti sulle sue gambe la sera che siamo andati all’High Club. E ti ha visto le mutande quando sei scesa dall’auto. >> risponde lui.
<< Stai scherzando? >> chiede lei.
<< No, è vero, me l’ha detto lui. Ha detto che avevi delle mutande leopardate. >>
<< E non mi ha detto niente? Che bastardo. Bastardo ma sexy e carino. >> dice lei irritata ma un po’ soddisfatta.
<< Comunque credo che vorrebbe scoparti. >> dice Etienne.
<< Bene. >>
La sera stessa, le ragazze vanno di nuovo all’High Club con Etienne e i suoi amici e nel bagno Lexi fa sesso con Alex.

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Capitolo 9
*** Stare in spiaggia di notte non ha prezzo ***


9

Stare in spiaggia di notte non ha prezzo





Il giorno successivo, la prima ad alzarsi, come al solito è Liz.
Dopo essere andata in bagno, torna in camera, e Melissa e Olive stanno ancora dormendo, così tira su la serranda, molto piano, in modo da non farsi sentire, e si siede sulla sedia in terrazza.
Una mezz’ora dopo, circa, Melissa si sveglia e vede Liz in terrazza, così la raggiunge.
Melissa la abbraccia da dietro e le dice:
<< Hey. >>
Liz si volta e le dice:
<< Buongiorno. >>
<< Che ci fai qui? >> chiede Melissa.
<< Pensavo e guardavo il panorama. >> risponde Liz.
<< E a cosa pensavi? >>
<< A tante cose. >>
<< Da quanto sei sveglia? >> chiede Melissa.
<< Non lo so, sarà una mezz’oretta, più o meno. >>
<< Hai già fatto colazione? >>
<< No, sono venuta subito qui. >>
Melissa si stacca da Liz e guarda il panorama.
<< Sai… pensavo a quando lo farò la prima volta. >> esclama all’improvviso Liz.
<< Cosa? >> chiede confusa Melissa.
<< Sesso. >>
<>
<< Dici che entro quest’anno o il prossimo anno lo farò? Voi l’avete già fatto tutte, sono rimasta solo io. E non so se è perché non sono bella oppure perché non piaccio ai ragazzi, o per entrambe le cose. >> dice amareggia Liz.
Melissa la abbraccia di nuovo e le dice:
<< Tu sei bellissima, Liz. >>
Si sporge in avanti e le dà un bacio sulla guancia.
Liz le stringe una mano e le dice:
<< Grazie. >>
<< Qualunque ragazzo sarebbe fortunato ad averti, tesoro, perché sei meravigliosa. Magari in America ne troverai uno. Mai dire mai. >> dice Melissa.
<< Grazie. Ti voglio bene, lo sai? >>
<< Certo che lo so, perché ti voglio bene anch’io. >> le risponde Melissa.
Liz stringe le mani a Melissa, che sono sulle sue spalle e rimangono così per un po’, a fissare il panorama, fino a quando arriva Olive.
<< Ragazze. >> esclama Olive.
Melissa si stacca da Liz, si volta verso Olive e dice:
<< Buongiorno. >>
<< Che ci fate qui? >> chiede lei.
<< Ci stavamo godendo il panorama e parlavamo. >> risponde Melissa.
<< Capisco. >>
<< Prima Liz si chiedeva se entro quest’anno o il prossimo perderà la verginità. Le ho detto che magari in America troverà qualcuno per lei. >> dice Melissa.
<< Sì, è probabile. Mai dire mai. >> afferma Olive.
<< È quello che le ho detto anch’io. E le ho anche detto che è meravigliosa e che qualsiasi ragazzo sarebbe fortunato ad averla. >> continua Melissa.
<< Già. >> dice Olive.
Melissa abbraccia di nuovo Liz, ancora seduta sulla sedia, e anche Olive la abbraccia.
<< Avete deciso di farmi piangere stamattina? >> chiede Liz.
<< No, ma di farti ridere sì. >> risponde Olive, che si stacca da Liz e inizia a farle il solletico sui fianchi.
Appena Liz inizia ad agitarsi, anche Melissa si stacca da lei e inizia a farle il solletico insieme con Olive.
<< Ragazze, basta! >> urla Liz.
Liz si alza dalla sedia, rientrando nella stanza, ma le ragazze continuano con il solletico. Finiscono tutte e tre sul letto, e Melissa e Olive continuano a fare il solletico a Liz. Appena smettono, arrivano Lux e Lexi.
<< Siete già sveglie? >> chiede Lexi.
Tutte e tre contemporaneamente rispondono di sì.
<< Cosa stavate facendo? >> chiede Lux.
<< Mi stavano facendo il solletico, che sanno che mi dà fastidio. >> risponde Liz.
<< Già, lo sappiamo che ti dà fastidio. >> dice Lux.
Lux e Lexi si avvicinano al letto e ci si buttano sopra, iniziando a fare il solletico a Liz, così riprendono a farglielo anche Olive e Melissa.
<< Ce l’avete tutte con me stamattina? >> chiede Liz.
<< Ti vogliamo bene, Liz. >> risponde Melissa.
Poco dopo, sono tutte e cinque sdraiate sul letto.
<< Andiamo in spiaggia nel pomeriggio? >> chiede Olive.
<< Ovvio. >> risponde Liz.
<< Sì, infatti. >> risponde Melissa.
<< E ce lo chiedi anche? >> domanda Lux.
<< Ovviamente sì. >> conclude Lexi.
<< E stasera? Che facciamo stasera? >> chiede Olive.
<< Perché non giriamo per la Promenade des Anglais? Non ci siamo ancora andate. >> domanda Lux.
<< A me va bene. >> risponde Lexi.
<< Anche a me. >> risponde Liz.
<< Sì, infatti, non ci siamo ancora andate. >> dice Melissa.
<< Okay, vada per la Promenade des Anglais stasera. >> afferma Olive.
<< Perché una sera di queste non facciamo un altro “up all night”, ma con Etienne e i suoi amici stavolta? Sarebbe bello… e interessante. >> chiede Lexi.
<< Io ci sto. >> risponde Olive.
Liz, Melissa e Lux concordano con Olive.

Verso le 13:30 le ragazze pranzano insieme ai genitori di Lux.
<< Ma alla fine dove andranno in viaggio di nozze la zia e Alexis? >> chiede Lux.
<< Bora Bora. >> risponde Anne, la madre di Lux.
<< Figo. >>
<< Wow. >> dice Olive.
<< E quando partiranno? >> chiede Lux.
<< A metà agosto, perché non sono riusciti ad avere le ferie adesso. >> risponde Anne.
<< Che tristezza partire due settimane dopo il matrimonio. >> dice Olive.
<< Sì, infatti. Il viaggio di nozze si fa subito dopo le nozze. >> continua Liz.
<< Già, ma l’importante è farlo. >> dice Lux.
<< Sì, infatti, e poi Bora Bora. Cazzo, Bora Bora. >> conclude Lexi.
Nel pomeriggio le ragazze vanno in spiaggia, ritornando a casa per la cena, e dopo cena vanno a girare lungo la Promenade des Anglais.

Il giorno dopo, le ragazze organizzano la serata con Etienne e i suoi amici.
Alle 23 vanno all’Hi Club e una volta usciti, verso le 3 del mattino, vanno in spiaggia.
Seduti tutti vicini sulla sabbia, Olive salta su dicendo:
<< Stare in spiaggia di notte non ha prezzo. >>
<< Già. >> dice Etienne.
<< Perché non facciamo il bagno? >> domanda Alex.
<< Io ci sto. >> risponde Olive.
<< Non so se è proprio una buona idea, Alex. >> dice Lexi.
<< Avanti, ragazze. Stiamo in acqua poco. Dai. >> implora Olive.
Lexi, Lux, Liz e Melissa si guardano tra di loro e, mentre Olive, Etienne, Alex e gli altri ragazzi si sono già alzati e sono mezzi nudi, Lexi, parlando anche per le ragazze, dice loro:
<< D’accordo. Buttiamoci! >>
In acqua, Olive ed Etienne si baciano e si toccano.
<< Prendetevi una camera, ragazzi! >> urla Alex.
Rimangono in acqua per dieci minuti e poi vengono su, rimanendo comunque in spiaggia per un altro po’.  Dopo prendono la macchina e vanno verso il porto.
Nei giorni successivi, le ragazze hanno frequentato quasi tutte le sere Etienne, Alex e i loro amici; mentre alcune giornate le hanno passate a visitare la città, anche Cannes e Monte Carlo, a circa mezz’ora da Nizza.

Due settimane dopo, il 10 agosto, è il giorno, per le ragazze, di tornare a Parigi.
La sera prima hanno salutato Alex e gli altri ragazzi, mentre Etienne lo hanno salutato il giorno stesso della partenza, prima di andare in aeroporto.

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Capitolo 10
*** Volevo baciarti e l'ho fatto ***


10

Volevo baciarti e l’ho fatto




È il 15 agosto, festa nazionale in Francia e altri paesi.
Come da tradizione, a casa della famiglia Savile c’è il pranzo a base di carne alla brace; poi nel pomeriggio le ragazze andranno a prendere il sole nelle “spiagge” lungo la Senna.
Per circa un mese, tra metà luglio e metà agosto, le banchine della Senna vengono trasformate in mini-spiagge, con sabbia importata, e palme, e si possono fare varie attività sportive come il canottaggio, il kayak e il pedalò, ma anche balli da sala, Tai Chi e il calcio balilla.
Di sera, invece, le ragazze andranno allo schiuma party in una delle discoteche della città.

<< Allora, ragazze, cosa farete oggi? Melissa mi ha accennato che andrete a uno schiuma party. >> chiede Marion, la madre di Melissa.
<< Sì, ci sarà da divertirsi. >> risponde Liz.
<< Già. E credo che quella di stasera sarà l’ultima festa qui a Parigi. >> dice triste Lux.
<< Chissà quante ce ne saranno là a Los Angeles. >> dice Marion.
<< Ma non sarà la stessa cosa. >> risponde Lexi.
<< Non dovete preoccuparvi. Starete in America solo per un anno, non per sempre. E poi non avete detto di voler frequentare l’università là? Quindi qual è il problema? >> chiede Aurore, la madre di Liz.
<< Sì, infatti non vedo quale sia il problema, ragazze. >> afferma Claudie, la madre di Olive.
<< Non esiste un vero problema, è solo che ci sembra di fare le cose per l’ultima volta nella nostra vita. >> dice Olive.
<< Esattamente. È come se fosse l’ultima volta per qualsiasi cosa che facciamo e faremo. >> dice Liz.
<< Già. Come quando fai le cose il trentuno dicembre, fai quelle cose per l’ultima volta di quell’anno. >> continua Lexi.
<< Non vi seguo. >> dice Burt, il padre di Liz.
<< Neanch’io, tesoro. >> dice Aurore.
<< Non importa. >> risponde Liz.

In pieno pomeriggio, le ragazze sono distese sui lettini a prendere il sole lungo le banchine della Senna.
<< Avete mai immaginato la scena quando arriveremo nelle case delle famiglie. Io l’ho immaginata un sacco di volte. >> salta su Liz.
<< Anch’io l’ho immaginata. >> dice Lux.
<< Anch’io. >> risponde Lexi.
<< Sì, anch’io. >> continua Melissa.
<< Anch’io. E spero solo che ci capiti bene. >> dice speranzosa Olive.
<< Già. Voi come ve la siete immaginata la scena? >> chiede Liz.
<< Beh, io che ognuna di noi arriva nella casa della propria famiglia, si fanno le presentazioni, anzi, le presentazioni verranno fatte all’aeroporto, visto che ci vengono a prendere loro. >> risponde Olive.
<< Sì, infatti. >> dice Liz.
<< Abbiamo solo quattro giorni pieni prima di partire. >> dice Lexi.
<< Non farmelo pensare. Questo mese e mezzo è volato. >> dice Lux.
<< Sì, anche troppo in fretta per i miei gusti, ma la cosa positiva è che saremo in America. America. E non ci siamo mai state. >> dice Olive.
Le ragazze non dicono più niente, pensando a come sarà la loro vita a Los Angeles.
<< Facciamo un giro in pedalò, ragazze? >> propone Lexi.
Le ragazze rispondono di sì e si alzano, dritte verso il noleggio di pedalò.
In seguito noleggiano una bici sull’acqua a testa, e poi fanno tutti i vari tipi di sport possibili.
Passano il resto del pomeriggio prendendo il sole, ascoltando la musica, giocando a biliardino e rilassandosi semplicemente.
Quando tornano a casa, prima di cena, fanno la doccia e, dopo aver mangiato, si preparano per la serata.

Verso le 23 passate, le ragazze arrivano alla discoteca, dove c’è lo schiuma party e appena entrano, il vocalist urla:
<< Siete pronti per un po’ di schiuma? >>
Le ragazze rispondono di sì, alzando le braccia al cielo, insieme alle altre numerosissime persone dentro la discoteca.
<< Andiamo nella mischia? >> chiede Olive.
Tutte rispondono di sì contemporaneamente e si buttano in mezzo alle altre persone.
Immerse nella marea di schiuma e intorno alla folla di persone, le ragazze si divertono come delle pazze, cantando e ballando.
Dopo un po’ vengono via e prendono qualcosa da bere al bar.
Mentre bevono, si avvicinano dei ragazzi e uno di loro dice a Olive:
<< Olive. >>
Lei si volta e risponde:
<< Hey, ciao. >>
È Mathieu con David e Albert.
David e Albert parlano con le ragazze, mentre Mathieu parla solo con Olive.
<< Come stai? >> chiede lui.
<< Bene. Tu? >>
<< Bene, bene. Allora com’è andata a Nizza? >> chiede Mathieu.
<< Benissimo. Abbiamo conosciuto il figlio della vicina di casa della zia di Lux, Etienne, che ha la nostra età, e anche dei suoi amici. Uscivamo praticamente sempre con loro. Ci siamo divertite parecchio. Tu, invece, cos’hai fatto? >> chiede lei.
<< Niente di che, sono stato una settimana a Saint-Malo con i miei, dai miei cugini. >>
<< E quando sei tornato? >> chiede Olive.
<< Domenica. Voi? >>
<< Venerdì. >> risponde lei.
<< Allora partite lunedì, eh? >> chiede Mathieu, senza far trapelare nessun’emozione.
<< Già, ancora non ci sembra vero. È passato così in fretta. >> risponde Olive incredula.
<< Capisco. >>
Mathieu la guarda dalla testa ai piedi e le dice:
<< Deduco che vi siete già buttate nella mischia. >>
<< Sì, è stato pazzesco. Non siamo mai state a uno schiuma party, ma è una cosa pazzesca. >> esclama Olive.
<< Già. >>
<< Ci buttiamo nella mischia insieme? >> chiede lei.
<< Volentieri. >>
Olive si alza e raggiunge la marea di gente e Mathieu le va dietro.
Mentre Olive e Mathieu sono in mezzo alla schiuma, le ragazze sono rimaste al bar insieme a David e Albert.
<< Scommetto che Olive ci ha dato dentro anche a Nizza? >> domanda David.
<< Oh sì, con Etienne, il figlio della vicina di casa di mia zia. >> risponde Lux.
<< Ecco, appunto. E voi, invece? Voi non avete fatto sesso con nessuno? >> chiede David.
<< Solo io, con un amico di Etienne. >> confessa Lexi.
<< Beh, allora ve la siete passata bene, dai. Vi siete divertite. >> dice Albert.
<< Assolutamente sì. Voi, invece? Cos’avete fatto? >> chiede Lexi.
<< Io sono rimasto qui. >> risponde Albert.
<< Io invece sono andato a Bordeaux con i miei per alcuni giorni. >> risponde David.
<< andiamo a ballare anche noi? >> propone Lexi.
David e Albert rispondono di sì e con le ragazze si avviano verso la marea di gente immersa nella schiuma.

Più tardi, oltre la mezzanotte, le ragazze con Mathieu, David e Albert sono sedute di nuovo al bar, che bevono qualcosa e chiacchierano.
Mathieu, che è accanto ad Olive, le sussurra qualcosa all’orecchio.
<< Senti, possiamo parlare… solo noi due? >> chiede Mathieu.
<< Okay. >>
Mathieu e Olive si alzano e lei gli chiede:
<< Dove vuoi andare? >>
<< Non lo so… in bagno. >> risponde lui vago.
Mathieu e Olive si dirigono verso il bagno e quando si ritrovano davanti alle porte del bagno delle donne e degli uomini, lui entra in quello degli uomini.
<< Di cosa vuoi parlare Mathieu? >> chiede lei.
<< Cos’è successo con quel ragazzo quando eri a Nizza? >>
<< Abbiamo fatto sesso, non pensi che sia ovvio? >> dice lei.
<< Sì, ma ho voluto chiedertelo comunque, per avere la conferma che fosse vero. E tra noi due? >> chiede Mathieu.
<< Mathieu, te l’ho detto, non esiste un noi. Io lunedì parto e ritornerò a giugno dell’anno prossimo. Non voglio iniziare qualcosa prima ancora che finisca. Non ha alcun senso. >> risponde lei.
<< Lo so, me l’hai detto un sacco di volte, e l’abbiamo fatto solo due volte, però lo sai che io ci tengo. >>
<< Credi che là a Los Angeles non farò sesso? Beh, se lo credi, ti sbagli, perché sicuramente capiterà. >> dice decisa Olive.
<< No, non lo credo affatto, non ho mai detto questo. >> risponde lui.
<< E allora cosa c’è? >>
<< Voglio solo sapere se… tu tieni a me. Tutto qui. >> confessa Mathieu.
<< Non so cosa risponderti, perché non lo so. Come hai detto tu, l’abbiamo fatto solo due volte: la prima dai cessi della Torre Eiffel e la seconda al compleanno di Lux. >> risponde Olive.
<< Tutto qui? Non hai altro da dire? >> domanda Mathieu.
<< Sì, tutto qui, non ho altro da dire. >> risponde lei.
Detto questo, Mathieu si gira ed esce dal bagno. Olive gli va dietro e, fuori dai bagni degli uomini, lei lo chiama, urlando, ma lui non si ferma; così lo raggiunge e lo prende per un braccio, e finalmente lui si volta. Olive lo bacia e lui contraccambia il bacio, stringendola a sé e accarezzandole i capelli. Olive lo afferra per un braccio e ritornano nel bagno degli uomini, dove, appena entrano, lei lo bacia di nuovo. Lui però la ferma, perché vuole delle spiegazioni.
<< Che cosa significa questo, Olive? Perché mi hai baciato? >> chiede stupefatto Mathieu.
<< Perché lo volevo. >> risponde Olive.
<< Non so come mi devo comportare con te, Olive. Un attimo prima sei indifferente e quello dopo mi baci. >>
<< Volevo baciarti e l’ho fatto. >> confessa lei.
Mathieu la guarda e mentre anche lei lo guarda, lui la bacia all’improvviso.

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Capitolo 11
*** Ti prego, fammi restare ***


11

Ti prego, fammi restare





Due giorni dopo, nel tardo pomeriggio, Olive è in casa da sola e qualcuno suona il campanello. Lei va ad aprire ed è Mathieu.
<< Mathieu, che ci fai a casa mia? E come fai a sapere dove abito? >> chiede Olive.
<< Fammi salire e poi ti spiego tutto. >> risponde lui.
<< D’accordo. >>
Quando Mathieu arriva davanti alla porta dell’appartamento di Olive, lei è lì ad aspettarlo.
<< Allora, come fai a sapere dove abito? >> chiede lei.
<< L’ho chiesto alle tue amiche. >>
<< Che bastarde. Avrebbero potuto non dirtelo. Ma in ogni caso, cosa ci fai qui? >> chiede Olive.
<< Ho bisogno di parlarti. >> risponde Mathieu.
<< Allora, parla. >>
<< Sei da sola in casa? >> chiede Mathieu, guardandosi intorno.
<< Sì, i miei tornano stasera. >>
<< Perfetto. Possiamo sederci? >>
<< Sì. >>
Si siedono entrambi sul divano in sala e lui la guarda negli occhi.
<< Vedi, Olive… fra tre giorni partirai, e non sai quanto sarò triste qui a Parigi, mentre tu sarai a chissà quanti chilometri di distanza da me… >> inizia il discorso Mathieu.
<< Dove vuoi arrivare, Mathieu? >> chiede Olive.
<< Mi mancherai da morire Olive. In quest’ultimo periodo che non ci siamo visti, mi sei mancata tantissimo. Non so se tu lo sai, ma so che io lo so. >>
Mathieu fa una pausa e poi continua:
<< Mi piaci da morire, Olive, e volevo che lo sapessi, nel caso tu non lo sappia già. Io ci tengo a te, veramente. >>
<< Già sapevo di piacerti, Mathieu. >> dice lei.
<< Ma non piacermi nel senso che voglio fare sesso con te, Olive, piacermi piacermi. Tu mi piaci sul serio. >> dice lui serio.
<< Oh. >> dice semplicemente lei stupita.
Olive di certo non si aspettava che piacesse sul serio a Mathieu. Ha sempre pensato che lui la volesse solo scopare, ma in realtà c’è ben altro sotto.
<< Cosa pensi, Olive? >> chiede lui.
<< Beh, allora non lo sapevo. Mi hai sempre detto che volevi scoparmi e l’hai fatto alla fine, tre volte, ma non pensavo ci fosse dell’altro. >> risponde Olive.
<< Adesso lo sai. Volevo che lo sapessi prima di partire e non rivederti per quasi un anno. So che tu non sei fatta per le… storie romantiche, però non m’importa, volevo che lo sapessi comunque. >> dice lui un po’ tranquillo e un po’ agitato.
<< Sì, infatti, non sono tipa da storie romantiche, non lo sono mai stata e mai lo sarò probabilmente. >> dice lei.
Olive lo guarda e non sa bene cosa dire.
<< Mathieu, quando abbiamo fatto sesso, la prima volta, vicino alla Torre Eiffel, è stato magnifico, mi è piaciuto da morire. E lo stesso la seconda volta, al compleanno di Lux, e anche la terza volta, due giorni fa. >> confessa Olive.
Olive non sa cos’altro dire. Cos’altro dovrebbe dire?
<< Lo stesso vale per me. Volevo fare sesso con te da moltissimo tempo. >> afferma Mathieu.
Olive non risponde e Mathieu non aggiunge altro, ma alcuni secondi dopo dice:
<< Ho paura che questa sia l’ultima volta che ci vediamo fino all’anno prossimo, quando tornerai dall’America. Anzi, credo proprio che questa sia l’ultima volta che ci vediamo. Fammi restare qui a dormire, ti prego. >> la implora Mathieu.
<< Cosa? No, Mathieu, non puoi restare qui a dormire. Non voglio che tu resti qui a dormire. Perché dovresti restare? >> chiede Olive scioccata.
<< Perché voglio fare di nuovo sesso con te, ma in un posto che non sia all’aperto o in un bagno di una discoteca, e poi voglio restare con te anche stanotte, nel tuo letto, a dormire con te. Non ti rivedrò per quasi un anno, Olive. Ti prego, fammi restare. >> la implora anche Mathieu.
<< Se vuoi, puoi restare a cena e anche dopo, ma a dormire, no, Mathieu. Non se ne parla. >> risponde Olive.
<< Avanti, Olive, fammi restare a dormire qui con te, ti prego. Ho bisogno di te. >> confessa lui.
Olive, a queste ultime quattro parole, si alza dal divano e si allontana da lui, andando verso la finestra.
<< Che c’è? Perché ti sei alzata? >> chiede lui stupito.
Olive non risponde e non si gira, così lui si alza e la raggiunge.
<< Che cos’ho detto? >> domanda lui.
<< Perché hai bisogno di me, Mathieu? Perché proprio di me? Sai che io non sono fatta per queste cose, le odio. >> esclama Olive.
Mathieu la abbraccia da dietro e le dice:
<< Perché mi piaci da morire, Olive, te l’ho già detto. Ho bisogno di te un’ultima volta prima che tu parta. Fammi restare stanotte, ti prego. >>
Olive non riesce a rispondere, perché Mathieu ha iniziato a baciarle il collo.
<< Questo collo... non sai da quanto tempo desideravo baciartelo, baciartelo come sto facendo ora. >> confessa lui.
<< Mathieu… >> riesce a dire Olive.
<< Shh… fammi restare qui Olive. Per favore. >> sussurra Mathieu.
Mentre lui continua a baciarle il collo, le sue mani vanno sotto la canottiera di Olive, toccandole il seno.
Olive si stacca all’improvviso da lui, lasciando Mathieu di stucco.
<< Smettila! >> urla Olive.
Mathieu la guarda ed entrambi non dicono una parola mentre si guardano.
All’improvviso lei si toglie la canottiera e lui non se lo aspettava. Così lei lo bacia, senza pensarci ancora.
Lui la bacia sul collo, sul seno e sulla pancia e dopo si toglie la maglietta, buttandola a terra. Tra un bacio e l’altro, lui dice:
<< Fammi restare. Ti prego. >>
<< Okay. >> dice finalmente Olive.
Mathieu smette subito di baciarle il collo e la guarda, sorridendole.
Pian piano si spogliano un po’ a vicenda e un po’ no, e vanno verso il divano. Lì fanno sesso, per la quarta volta.

Mentre raccolgono i vestiti da terra e si vestono, Mathieu le dice:
<< È un gran caldo oggi, eh? >>
<< Sì, ci saranno più di trenta gradi, ne sono sicura. >> risponde lei.
<< Sì, assolutamente. >>
Mathieu, già vestito, la guarda mentre si mette la canottiera e i pantaloncini.
<< Sei bellissima, lo sai? E prima è stato… fantastico. >> confessa Mathieu.
Olive lo guarda e gli dice:
<< Già, lo è stato. >>
Mathieu le sorride e le chiede:
<< Cos’avevi intenzione di mangiare stasera? >>
<< A dire la verità non lo so, dipende da quello che c’è in frigo. >> risponde Olive.
<< Mi adatterò allora. >>

Verso le nove e mezzo, i genitori di Olive tornano a casa e capiscono che la figlia non è sola, perché sta parlando con qualcuno. Quando arrivano in sala, li vedono, seduti sul divano.
<< Mamma, papà! >> saluta Olive.
I genitori di Olive la salutano e lei subito dice loro:
<< Lui è Mathieu, un mio… amico. >>
<< Salve, signori Fowles, è un piacere conoscervi. >> dice Mathieu.
Il padre e la madre di Olive rispondono che anche per loro è un piacere e, mentre vanno verso la loro stanza, Olive li segue.
<< Mamma, papà, Mathieu resta qui a dormire stanotte, va bene? >> chiede loro.
La signora Fowles ci pensa un attimo e risponde:
<< “Sì, va bene. >>
Lo stesso fa il signor Fowles.
<< Sei sicura che sia un tuo amico, tesoro? >> chiede Claudie.
<< Sì, mamma, è un mio amico. >>
<< D’accordo. >>
Olive torna in sala e continua a parlare e guardare la tv con Mathieu, sul divano.
Mathieu si volta e la guarda, e si avvicina a lei, chiedendole:
<< Ma i tuoi sanno che fai sesso… così spesso? >>
<< Non proprio. Cioè, sanno solo che lo faccio e con chi perché vedono dei ragazzi qui a casa, però non sanno altro. >> risponde Olive tutta tranquilla.
<< Ah. Quindi sanno che faccio sesso con te? >>
<< Non ne sono sicura, anche se probabilmente è così. Ho detto loro che sei mio amico, il che in parte è vero. >> risponde Olive.
<< Sì… amico. Amico che ti scopa. >> dice lui con un sorriso malizioso.
<< Ovvio. >> risponde lei con un sorriso altrettanto malizioso.
Olive e Mathieu rimangono a guardare la tv in sala per tutta la sera, mentre i signori Fowles stanno in camera loro.

Verso mezzanotte passata, Olive chiede a Mathieu:
<< Andiamo a letto? >>
<< Sì, va bene. >>
Poco dopo, Olive e Mathieu salutano i signori Fowles, dicendo loro che stanno andando a letto, e raggiungono la stanza di Olive.
Olive si toglie la canottiera e i pantaloncini e prende il pigiama sotto il cuscino.
Mathieu, guardandola, le dice:
<< Perché ti metti il pigiama? >>
<< Andiamo a letto. >> risponde lei.
Mathieu si toglie i pantaloni e la maglia e dice:
<< Io rimango così. >>
Si avvicina a lei e la guarda negli occhi. Mette le mani sui suoi fianchi e le bacia il collo.
<< Cosa stai cercando di fare, Mathieu? >> chiede lei, chiudendo gli occhi.
<< Non l’hai capito? >>
<< Sì, stai cercando di fare sesso con me… di nuovo. Lunedì parto, lo sai, non te lo dimenticare. >> risponde Olive.
Mathieu le bacia il seno e intanto le accarezza la schiena. Olive si lascia andare ai suoi baci.
Come poteva pensare che Mathieu, il suo compagno di classe Mathieu, avesse questo effetto su di lei? Come poteva pensare che alla fine sarebbe successo questo?
<< Vorrei che non partissi. Perché devi partire? Promettimi che penserai a me quando sarai là? Promettimi che non farai sesso con nessuno? >> le chiede lui.
<< Non posso prometterlo Mathieu. >> dice lei.
Mathieu smette di baciarla e le chiede:
<< Perché no? >>
<< Lo sai il perché. Non posso prometterti una cosa del genere, Mathieu. Sono fatta così, lo sai. Non riesco a stare senza il sesso. >> risponde Olive.
<< Ma hai solo sedici anni. Molte ragazze alla tua età sono ancora vergini, come Liz, ad esempio. >>
<< Ognuno è fatto a modo suo, Mathieu. Io amo il sesso. >> afferma lei.
<< Almeno promettimi che penserai a me. >>
<< Lo farò, penserò a te. >> afferma Olive.
Mathieu le sorride e la bacia. Dopo averla baciata, guardandola negli occhi, le dice:
<< Fa’ l’amore con me, un’ultima volta. Ti prego. >>
Olive prende la mano destra di Mathieu e se la porta alla bocca, baciandogli le punta delle dite. Così lui la bacia sulle labbra e lei gli lascia andare la mano. Si avvicinano al letto e continuano a baciarsi.
Mentre fanno sesso, così chiamato da Olive, e l’amore, così chiamato da Mathieu, si abbandonano a una strana sensazione mai provata prima, o per lo meno non provata da Olive.

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Capitolo 12
*** Meno male che ci siete voi, ragazze ***


12

Meno male che ci siete voi, ragazze





Il giorno dopo, il primo ad aprire gli occhi è Mathieu.
Solo dopo un po’ si rende conto che Olive è accanto a lui, e la guarda mentre dorme. Mentre la guarda con assoluta dolcezza, le accarezza i capelli, che le scendono oltre il seno, e lei si sveglia e si volta verso di lui.
<< Ciao. >> la saluta lui dolcemente.
<< Ciao. >>
Mathieu le sorride e pensa che sia sicuramente innamorato di lei, ma ha paura di dirglielo, sapendo com’è fatta Olive, ed essendo consapevole che andrà in America per quasi un anno.
<< Che ore sono? >> chiede lei.
Mathieu guarda la sveglia sul comodino di Olive e le risponde:
<< Le dieci. >>
<< Pensavo fosse più tardi. Sono io o qui c’è un caldo impressionante? >> chiede Olive.
<< Anch’io ho caldo. >> risponde lui.
<< Credo che i meteorologi avessero ragione sul fatto che questo weekend ci sarà un caldo insopportabile. >> dice lei.
<< Lo credo anch’io. È già caldo a quest’ora. Andiamo a fare colazione? >>
<< Sì. >>
Mathieu si alza ed è ancora nudo dalla notte trascorsa con Olive, e anche lei è nuda.
Mentre Mathieu raccoglie i boxer, i pantaloni e la maglietta da terra, chiede:
<< I tuoi sono al lavoro? >>
<< Sì, iniziano presto. >>
<< Bene. Posso restare in boxer, allora? >> chiede Mathieu.
<< Sì, certo che puoi. Io resterò in reggiseno e mutande. >> risponde Olive.
<< Ottimo. >>
Olive gli sorride e poco dopo escono dalla stanza.
Mentre fanno colazione, parlano del più e del meno.
<< Hai impegni oggi? >> gli chiede lei.
<< Sì, mi vedo con David e Albert all’una. Tu? >>
<< Per il momento non devo fare niente. A che ora uscirai? >> gli chiede.
<< Verso mezzogiorno, più o meno. Vorrei che non arrivasse mai. Ci mancano solo due ore. >> confessa lui.
<< Sono soltanto dieci mesi, Mathieu, non sono poi così tanti in fondo. >> dice Olive.
<< Per me sono tantissimi. Sembreranno un’infinità. >> confessa Mathieu.
<< Faremo la videochiamata su Skype. >> lo rassicura lei.
<< Non sarà la stessa cosa. >> risponde Mathieu.
< Magari nel corso di questi dieci mesi incontrerai una ragazza che ti farà perdere la testa ed io scomparirò dai tuoi pensieri. >>
<< Non accadrà, Olive. >> dice lui sicuro di sé.
<< Come fai a esserne così sicuro? >> chiede Olive.
<< Lo so perché non ho occhi che per te. >> risponde Mathieu.
Di certo Olive non poteva prevedere tutto questo.
Mathieu gli è sempre stato simpatico, ma non pensava che l’avrebbe fatta sentire così… bene, in pace con se stessa.

Circa due ore dopo, Olive e Mathieu sono davanti alla porta e si stanno salutando. Per l’ultima volta.
<< A che ora hai l’aereo lunedì? >> chiede Mathieu.
<< Alle nove di mattina. >>
<< Posso venirti a salutare all’aeroporto? Ci sono ancora due giorni e non voglio che questa sia l’ultima volta che ci vediamo. >> dice lui triste.
<< D’accordo. Ma vieni almeno un’ora e mezzo prima, altrimenti non riuscirai più a passare. >> dice lei.
<< Verrò lì due ore prima. >> afferma lui.
Olive gli sorride.
<< Quindi questo non è l’ultimo saluto? >> chiede lei.
<< No, è il penultimo. >>
Olive non dice niente.
<< È stato bellissimo stanotte. >> confessa Mathieu.
<< Sì, lo è stato. >> confessa anche Olive.
Mathieu le accarezza una guancia.
<< Ancora non ci credo che parti. >> dice lui con gli occhi tristi.
<< Neanch’io, a dire la verità. Sembra così strano anche a me. Io e le ragazze in America, per quasi un anno. No, queste non siamo noi, sono delle altre ragazze. >> afferma Olive.
Mathieu e Olive restano a guardarsi per alcuni secondi, senza dire niente.
<< Allora ciao. >>
<< Ciao. >>
Mathieu la stringe a sé e la bacia dolcemente, accarezzandole i capelli.
Mentre è in ascensore, pensa a quanto è stato stupido per non aver detto a Olive che è innamorato di lei. La sua paura è troppa e non è riuscito a confessarglielo.
<< Quanto sono stupido! Dovevo dirle che la amo. Stupido, stupido, stupido! Sono uno stupido. >> si dice Mathieu, mentre l’ascensore scende i piani.

Mentre Olive è sul divano, il suo telefono squilla.
<< Pronto? >> chiede Olive.
Liz, Melissa, Lux e Lexi contemporaneamente dicono:
<< Ciao! >>
<< Ciao, ragazze. >> saluta Olive.
<< Dove sei? Noi siamo già tutte qui. >> chiede Liz.
<< Sono ancora a casa. C’è stato un… un imprevisto e non sono riuscita a venire a mezzogiorno. Adesso mi preparo e sono lì da voi. Vi spiego tutto dopo. >> risponde Olive.
<< D’accordo. A dopo. >>
In realtà Olive aveva appuntamento con le ragazze a mezzogiorno, ai Giardini di Lussemburgo.
Vogliono godersi gli ultimi due giorni nella loro meravigliosa città, in tutta tranquillità.

Quando Olive sta camminando nel giardino, vede le ragazze e dice:
<< Ragazze! >>
Si girano e Lux esclama:
<< Ce l’hai fatta! >>
Arriva da loro e si abbracciano.
<< Allora, cos’era questo… imprevisto? >> chiede Lexi.
<< Andiamoci a sedere, vi racconto tutto. >> risponde Olive.
Una volta sedute, Liz dice:
<< Avanti, sputa il rospo, Olive. >>
<< Indovinate chi è venuto a trovarmi ieri pomeriggio? >> domanda Olive.
Insieme chiedono:
<< Chi? >>
<< Mathieu. >> risponde lei.
<< Ma è ossessionato da te, Olive. >> le dice Liz.
<< Vi spiego. >>
Olive fa una pausa e poi continua, dicendo:
<< Dopo averlo fatto salire in casa, mi ha detto che sarà molto triste mentre noi saremo a Santa Monica, e che gli piaccio davvero, ma davvero davvero. >>
Liz, Melissa, Lux e Lexi rimangono a bocca aperta.
<< E non è tutto. Mi ha chiesto di rimanere a dormire e che voleva fare sesso con me un’ultima volta prima che io partissi. E… che ha bisogno di me. Vi rendete conto? Mathieu non è fissato con me solo per il sesso, ma io gli piaccio veramente. È una cosa così strana. >> dice ancora confusa Olive.
<< Eccome se lo è. E tu che gli hai detto? >> chiede Liz.
<< All’inizio non volevo assolutamente farlo restare, ma poi ho ceduto dopo che lui ha iniziato a baciarmi. Così l’abbiamo fatto in soggiorno, sul divano. >> risponde Olive.
<< Beh, per essere uno che non volevi mai scopare, ci hai scopato parecchio, tesoro. >> le dice Lux.
<< Già. Non so neanch’io cosa mi ha fatto cambiare idea. >> risponde Olive.
<< E dopo il sesso cos’è successo? >> chiede curiosa Melissa.
<< Niente di particolare. Abbiamo cenato e guardato la tv. Sono arrivati i miei e quando siamo andati a letto… >> risponde Olive.
<< L’avete fatto un’altra volta? >> domanda Lux.
<< Sì, ma in modo diverso. >> confessa Olive.
<< Cioè? >> chiede Melissa.
<< Io mi sono spogliata e stavo per prendere il pigiama, quando lui mi ha fermato e dopo ha iniziato a baciarmi il collo. Poi mi ha baciato il seno ed io mi sono lasciata andare a quello che faceva. Intanto mi diceva che non voleva che io partissi, e mi chiesto di promettergli di pensare a lui e di non fare sesso con nessuno in America. Io gli ho detto che non potevo prometterglielo perché io amo il sesso, lo sanno tutti. Allora gli ho promesso che penserò a lui. E prima di farlo sapete cosa mi ha chiesto? >> confessa Olive.
Insieme chiedono:
<< Cosa? >>
<< Fa’ l’amore con me, un’ultima volta. Ti prego. >> dice lei.
<< Oddio. L’amore? >> chiede Melissa.
<< Che dolce. >> dice Liz sognante.
<< L’amore? >> domanda anche Lexi.
<< E tu che gli hai detto? >> chiede Lux.
<< Gli ho preso una mano e ho iniziato a baciargliela e dopo l’abbiamo fatto sul mio letto. Ma è stato diverso dal solito sesso. Non so spiegarlo, ragazze, ma non ho provato le stesse cose. >> confessa Olive.
<< Credo che si chiami amore, tesoro. Credo che lui sia innamorato di te. >> le dice Melissa.
<< No! No. Non è innamorato di me, è soltanto… cotto, è diverso. Non è amore. No. >> dice decisa Olive, in inglese.
Quando si arrabbia, tende a urlare in inglese.
<< Credo anch’io che sia innamorato di te, Olive. Ti ha detto di fare l’amore con lui, non sesso. C’è differenza. >> dice Lux.
<< Già. E tu? Tu cos’hai provato? >> domanda Lexi.
<< Non lo so. Ma credo che lui ci tenga davvero a me, nel vero senso della parola. Cioè, me l’ha detto, ed io l’ho capito mentre facevamo sesso, quindi so che è vero. Mentre lo facevamo, mi ha detto che mi penserà continuamente e chi gli mancherò da morire. Sono così confusa, ragazze. >> dice Olive.
<< Tu non sei una ragazza da storia d’amore, però non ti sei mai innamorata, quindi non puoi saperlo. Magari ami Mathieu, o comunque provi qualcosa di più che una semplice attrazione sessuale. >> le dice Melissa.
<< Vorrei tanto saperlo. >> dice Olive.
<< Hai un anno intero per capirlo, direi che più tempo di così si muore. >> la rassicura Liz.
Olive guarda le ragazze e dice loro:
<< Meno male che ci siete voi, ragazze. >>
Le ragazze abbracciano Olive tutte insieme e quando si staccano, cambiano argomento velocemente.

Mentre chiacchierano, sono sedute sulle sedie dei Giardini di Lussemburgo, tutte e cinque vicine.
<< Che caldo fa oggi? >> chiede Liz.
<< Troppo caldo. >> dice Olive.
<< Sì, infatti. Andiamo all’ombra, perché sono tutta sudata. >> dice Melissa.
Le ragazze si alzano subito e si allontanano, raggiungendo l’ombra degli alberi.
<< Dopo pranzo andiamo alla Torre Eiffel? >> domanda Lexi.
<< Sì, e credo che dovremmo fare un bagno nelle fontane del Trocadéro, si soffoca di caldo. >> risponde Lux, sventolandosi il viso con la mano.
<< Assolutamente. Non vedo l’ora di stare al fresco dentro l’acqua. >> continua Lexi.
<< Sì, infatti. >> dice Olive, sventolandosi anche lei il viso con la mano.
<< Sarà già tutto affollato quando arriveremo, c’è un caldo assurdo. >> dice Liz.
<< Sicuro. Io non me la ricordo un’estate con temperature così alte. >> dice Melissa, asciugandosi via il sudore dalla fronte, con una mano.
<< Neanch’io. >> risponde Olive.
<< Hanno detto che si arriverà a toccare punte fino ai trentotto gradi. Fino all’altro giorno ce n’erano a malapena trenta. >> afferma Liz.
<< Sì, infatti. Ma hanno detto che durerà fino a domani. >> dice Lux.
<< Ma noi lunedì partiamo. >> dice Olive contenta.
<< Già. Chissà come sarà là il tempo, dobbiamo guardarci prima di partire, ma sicuramente non sarà così caldo come oggi. >> dice Lexi.
<< Sicuramente. >> dice sicura Melissa.
Le ragazze smettono di parlare e guardano le persone intorno a loro.
Poco dopo Liz salta su chiedendo:
<< Ma siete sicure che non farà male il tatuaggio? >>
<< No, Liz, non farà male. E poi dove lo vogliamo fare noi, non è un punto così delicato. >> la rassicura Olive.
<< Beh, io un po’ di paura ce l’ho comunque. >> risponde Liz.
<< È solo soggezione. >> le dice Lexi.
<< Sì, infatti. >> dice Lux.
<< L’unico che mi ha fatto veramente male è stato quello sul fondoschiena, ma gli altri molto meno. >> confessa Olive.
<< Sì, infatti. Sul fondoschiena fa parecchio male, però valeva la pena farlo. E in fondo il male è sopportabile. >> confessa anche Melissa.
<< Assolutamente. >> dice Olive.

Un’oretta dopo, vanno al McDonald’s vicino ai Giardini di Lussemburgo e poi raggiungono il Trocadéro, dove finalmente si bagnano nelle fontane.
Quando sono in acqua, sono rilassate e fresche finalmente.
<< Che bella sensazione. >> dice Olive.
<< Sì. Si sta così bene in acqua. >> dice Liz.
<< Rimarrei qui per delle ore. >> afferma Lux.
<< Anch’io. >> dice Lexi.
<< Restiamo qui stanotte, non voglio dormire al caldo. >> dice Melissa.
<< Maledetto caldo improvviso, si stava così bene con venticinque-trenta gradi. >> dice Liz.
Le ragazze si guardano e scoppiano tutte a ridere.

Più tardi, mentre sono sdraiate sul prato accanto alle fontane, arriva qualcuno da dietro che copre gli occhi di Olive con le mani e le dice:
<< Ciao. Indovina chi sono? >>
Olive ci pensa un attimo e poi dice:
<< Mathieu? >>
Mathieu toglie le mani dagli occhi di Olive e lei si gira verso di lui.
<< Ciao. >> la saluta lui, felicissimo di rivederla.
<< Ciao. Che ci fai… fate qui? >> chiede Olive, vedendo David e Albert.
<< Lo stesso che fate voi. Siamo venuti a prendere il sole e a rinfrescarci. Si muore di caldo. >> risponde lui.
<< Sì, sono tutta sudata. >> dice Olive, passandosi una mano dietro il collo, per togliere via il sudore.
<< Meno male che non hai detto bagnata. >> le dice Mathieu, con un sorrisetto malizioso.
<< Immaginavo che l’avresti detto. >> dice lei.
<< Mi conosci troppo bene Olive. >> le dice lui.
<< Vedi, alla fine ci saremmo visti comunque. >> dice Olive.
<< Già. È destino. >> le dice Mathieu.
<< No, è solo una coincidenza. >>
<< Non lo so. Dipende da come la vedi. >> dice lui.
Mathieu si toglie la maglietta e i pantaloncini, rimanendo in costume da bagno e li appoggia sul suo zaino.
<< Noi andiamo in acqua! >> esclama David.
David e Albert si allontanano e Mathieu dice:
<< Vi raggiungo ragazzi! Ciao, ragazze. >> saluta Mathieu.
Quando si sono allontanati, Olive dice alle ragazze:
<< Ho il sospetto che mi stia seguendo. >>
<< No, è solo una coincidenza, come hai detto tu. Anche loro sono venuti qui con il nostro stesso scopo. >> dice Liz.
<< Sì, infatti. Non essere paranoica, tesoro. >> le dice Melissa.
<< Già, non ti sta seguendo, non pensare male. >> continua Lux.
<< Sì, non essere paranoica. È solo una semplice coincidenza. Tutto qui. >> dice anche Lexi.
<< Speriamo. >> dice Olive.
<< È così. >> la rassicura Liz.
Mentre sono distese sul prato a prendere il sole, Olive guarda Mathieu che si bagna nella fontana con David e Albert.
Liz, sdraiata accanto a lei, alza la testa, appoggiandosi sui gomiti, e le dice:
“Credo che tu abbia preso una bella cotta per lui, Olive. >>
Olive si volta verso l’amica e le dice:
<< No. Ma cosa dici? >>
<< Lo stai fissando da quando è in acqua. >> le dice lei.
Anche Lux alza la testa e dice:
<< Liz ha ragione, Olive. Ti sei presa una bella cotta per Mathieu. >>
Melissa, senza alzare la testa, dice:
<< Confermo. >>
Lo stesso fa Lexi.
Olive, piuttosto irritata e parlando in inglese, guarda le ragazze e dice loro:
<< No, ragazze, non ho una cotta per Mathieu! Smettetela di ripeterlo, mi state rovinando gli ultimi due giorni qui a Parigi. >>
Le ragazze abbassano la testa e non rispondono, per evitare di litigare.
Hanno litigato in passato, alcune volte, ma mai per qualcosa di serio.
Olive tira fuori l’iPod dalla borsa, lo accende, si mette le cuffiette e abbassa la testa. Qualche minuto dopo inizia a cantare a bassa voce:
<< I've tried playing it cool
But when I'm looking at you
I can’t ever be brave
Cos you make my heart race. >>
Liz si volta per guardarla, senza alzare la testa, però.
<< Shot me out of the sky
You’re my kryptonite
You keep making me weak
Yeah frozen and can't breathe.
Something’s gotta give now
Cos I’m dying just to make you see
That I need you here with me now
Cos you've got that one thing. >> continua a cantare Olive.
Olive sta guardando le sue amiche e aspetta che loro alzino la testa per cantare il ritornello insieme a lei.
Pochi secondi dopo alzano la testa e lei sorride, e iniziano a cantare tutte insieme:
<< So get out get out get out of my head
And fall into my arms instead
I don't, I don't, don't know what it is
But I need that one thing
And you've got that one thing. >>
Ridono e Olive dice loro:
<< Scusate se mi sono un po’ arrabbiata, ma sono confusa e non so ancora cosa provo per Mathieu. Scusatemi, ragazze. >>
<< Non fa niente, Olive. Capiamo. >> le dice Liz.
<< Assolutamente. Scusaci anche tu. >> dice Lux.
Olive sorride alle ragazze.
<< Sì, scusa. >> continua Melissa.
<< Scusa. >> conclude Lexi.
Olive sorride alle ragazze e dice loro:
<< Basta con le scuse. Io sono completamente sudata, non so voi. Andiamo a bagnarci, almeno con le gambe in acqua. >>
<< Io ci sto. >> risponde Liz.
Olive e Liz si tirano su dal prato.
<< Oh, anch’io. >> esclama Lux.
<< Vi seguo ragazze. >> afferma Melissa.
<< Anch’io. >> risponde Lexi, alzandosi.

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Capitolo 13
*** Godiamoci questi ultimi momenti ***


13

Godiamoci questi ultimi momenti





Le ragazze rimangono al Trocadéro fino alle 16 e salutano Mathieu, David e Albert prima di andarsene.
Tornano a casa per lavarsi e cambiarsi perché alle 17:30 hanno appuntamento al negozio di tatuaggi.
Tutte e cinque si faranno un tatuaggio sul polso interno sinistro, simbolo dell’amicizia.
Inoltre Melissa, Olive, Lux e Lexi se ne faranno un altro ancora in modo da far diventare i loro tatuaggi dispari.

Mentre sono nel negozio di tatuaggi, Liz inizia un po’ ad agitarsi.
<< Dtai calma, Liz, non ti farà male, fidati. >> la rassicura Olive.
<< Esatto. Stai tranquilla. >> continua Melissa.
<< Ci sto provando. >> risponde Liz.
Ci sono quattro tatuatori nel negozio e la prima a iniziare è Olive.
Olive ha scelto una rosa rossa, con tanto di gambo e due foglie verdi, con attorno un cuore nero, che si farà tatuare sulla parte bassa della schiena, a destra.
Mentre tatuano Olive, tatuano anche Melissa, che ha scelto una semplice chiave di violino, che si farà tatuare sull’avambraccio interno destro.
La terza a farsi tatuare è Liz, la quarta Lux, che ha scelto una “L” con attorno quattro impronte dei polpastrelli di un cane, che si farà tatuare sulla parte bassa della pancia, sulla sinistra. Lexi, invece, aspetterà appena una di loro avrà finito, e ha scelto il simbolo cinese della forza, che si farà tatuare dietro il collo.
Mentre la tatuatrice sta pulendo l’ago e tirando fuori l’inchiostro nero per tatuare Liz, lei guarda le ragazze, che si stanno facendo tatuare e sono tranquillissime.
La tatuatrice, rivolgendosi a Liz, le chiede:
<< Pronta? >>
Liz annuisce e la tatuatrice aziona l’ago e raggiunge la pelle di Liz. Appena l’ago raggiunge la pelle di Liz, lei fa un leggero urletto, facendo preoccupare le ragazze.
<< Stai bene, Liz? >> le chiede Olive.
<< Sì, ragazze. >> risponde lei.
Dopo alcuni secondi che la sta tatuando, Liz dice:
<< Mi sto abituando. Non fa per niente male in fondo. >>
La tatuatrice alza lo sguardo un attimo per sorriderle, poi abbassandolo le dice:
<< È solo soggezione. >>
<< Già. >>
Mentre continua a tatuarla, Liz, rivolgendosi alle ragazze, dice:
<< Non fa male, ragazze. Mi sto abituando. >>
<< Vedi che avevamo ragione noi? >> esclama Olive.
<< Te l’avevamo detto. >> le dice Melissa.
<< Lo so. >> risponde Liz.
In serata, le ragazze vanno in discoteca e poi tutte a dormire da Olive.

Il giorno dopo, ultimo giorno a Parigi, le ragazze si svegliano in tarda mattinata e decidono di uscire per pranzo.
Dopo pranzo vanno a fare shopping dentro le Galeries Lafayette Haussmann.
Uscite vive dopo lo shopping durato più di due ore si dirigono alla Torre Eiffel.
Arrivate lì davanti, la guardano come se la guardassero per la prima volta nella loro vita.
<< C’è poco da fare, non mi stancherò mai di guardarla. >> esclama Lexi.
<< Anch’io. >> dice Lux.
<< Credo che ci mancherà molto quando saremo in America. >> dice Liz.
<< Sarà così. >> conferma Olive.
<< Beh, però avremo l’insegna di Hollywood. >> dice loro Melissa.
Le ragazze si guardano e Olive s’incammina verso la torre. Raggiungono gli Champ-de-Mars e si siedono sul prato.
<< È incredibile che domani a mezzogiorno saremo a Los Angeles. >> dice Liz.
<< Già. Se non avessimo i biglietti, non ci crederei. >> confessa Olive.
<< Neanch’io. A proposito, come sarà il tempo a Los Angeles domani? Alla fine non ci abbiamo guardato. >> domanda Melissa.
<< Guardiamoci adesso. >> dice Lux.
Lux tira fuori il suo cellulare dalla borsa e cerca su Google: Los Angeles meteo agosto 2012.
Poco dopo dice:
<< Ci saranno trentadue gradi di massima e ventuno di minima. Caldissimo. >>
Lexi, sdraiandosi sul prato, dice:
<< Ma ci pensate che quest’anno sarà il primo Natale che passeremo al caldo. Cioè, non ci sarà la neve e il freddo polare che c’è qui. Sarà stranissimo. >>
<< È vero, non ci avevo mai pensato. Pensate a Halloween… non vedo l’ora. >> dice Olive.
<< Chissà come lo festeggeranno con tutti i dettagli. Ci sarà davvero da divertirsi ragazze. >> dice Lux.
<< Sicuro. >> afferma Liz.
Le ragazze si sdraiano e guardano il cielo limpido sopra le loro teste.
All’improvviso Melissa si mette a cantare:
<< I threw a wish in the well
Don’t ask me I’ll never tell
I looked at you as it fell
And now you’re in my way.
I trade my soul for a wish
Pennies and dimes for a kiss
I wasn’t looking for this
But now you’re in my way… >>
Liz e Lux, accanto a lei, si voltano per guardarla.
<< Your stare was holdin'
Ripped jeans
Skin was showin'
Hot night
Wind was blowin'
Where you think you’re going baby?… >> continua a cantare Melissa.
Si mettono a cantare tutte insieme:
<< Hey I just met you
And this is crazy
But here’s my number
So call me maybe.
It’s hard to look right
At you baby
But here’s my number
So call me maybe.
Hey I just met you
And this is crazy
But here’s my number
So call me maybe.
And all the other boys
Try to chase me
But here’s my number
So call me maybe. >>
Ridono insieme, proprio com’è successo il giorno prima.
<< Godiamoci questi ultimi momenti, ragazze. >> dice Olive.
Liz si tira su a sedere e inizia a cantare:
<< Woke up on the right side of the bed
What’s up with this Prince song inside my head?
Hands up if you’re down to get down tonight
'cause it’s always a good time.
Slept in all my clothes like I didn’t care
Hopped into a cab take me anywhere.
I’m in if you’re down to get down tonight
'cause it’s always a good time… >>
Melissa si tira su e canta insieme a Liz, guardandosi a vicenda.
<< Good morning and goodnight
I wake up at twilight
It’s gonna be alright
We don’t even have to try
It’s always a good time… >>
Anche le altre ragazze si tirano su a sedere e cantano con Liz e Melissa.
<< Woah-oh-oh-oh-oh-oh
Whoah-oh-oh
It’s always a good time
Woah-oh-oh-oh-oh-oh
We don’t even have to try
It’s always a good time
(It’s always a good time)
Whoa-oh-oh. >>
<< Mi piace un sacco quella canzone. >> dice Lux.
<< A chi non piace? >> domanda Liz.
Lux sorride a Liz e poi chiede:
<< Così domani Mathieu ti verrà a salutare in aeroporto, Olive? >>
<< Sì. >>
Olive si sdraia a pancia in giù e aggiunge:
<< O almeno così mi ha detto ieri. >>
<< Allora verrà sicuro. >> dice Lux.
<< Lo credo anch’io. >>
Olive piega le braccia e ci appoggia la testa.

Poco dopo passa da lì un gruppo di turisti inglesi, tutti ragazzi, e uno di loro dice:
<< Le parigine hanno proprio dei bei culi. >>
Il ragazzo ha parlato in inglese, pensando di non essere capito, ma appena Olive ha sentito, si volta e gli risponde in inglese:
<< Trovati un altro posto per guardare i culi delle ragazze, porco! >>
Il ragazzo stupito quanto i suoi amici, chiede:
<< Parli inglese? >>
Olive si alza, gli va vicino e gli risponde:
<< Ovviamente sì, altrimenti non ti avrei capito porco. >>
Il ragazzo la guarda dalla testa ai piedi e dice:
<< Beh… hai proprio un bel culo, tesoro. >>
Il ragazzo allunga le mani al culo di Olive, riuscendo a toccarglielo appena.
<< Metti giù le mani, maiale. >> urla lei.
Il ragazzo toglie le mani e risponde:
<< D’accordo. >>
Si avvicina al viso di Olive e all’orecchio le sussurra:
<< Nel caso avessi voglia di fare un giretto, io sono disponibile in qualsiasi momento. >>
Il ragazzo le fa l’occhiolino.
Olive lo guarda senza dire niente, ma poi gli risponde:
<< Vattene, porco! >>
Il ragazzo e i suoi amici si allontanano e Olive si siede dov’era prima.
<< Beh? >> chiede Liz.
<< Cosa? >> domanda Olive.
<< Come mai non gli hai dato corda? Di solito lo fai sempre. >> chiede Liz.
<< Ma l’avete visto? Era un mostriciattolo di sì e no quattordici anni, inglese, e pure bruttino. >> risponde Olive.
Le ragazze ridono divertite.
<< Sì, in effetti, era piuttosto bruttino. >> conferma Melissa.
Rimangono agli Champ-de-Mars per tutto il resto del pomeriggio, parlando, ascoltando la musica e prendendo il sole.

Poco dopo le 19 ognuna torna a casa propria e si troveranno in aeroporto il giorno dopo, alle 7 di mattina, per prendere l’aereo per Los Angeles.
Dopo cena, mentre Olive è in camera sua ad ascoltare la musica, riceve un sms da Mathieu.

Mathieu:“hey, piccola! Come stai? Pronta per domani?
P.S. quanto vorrei che non partissi :)”
Quando Olive legge il messaggio sorride e gli risponde subito.
Olive:“ciao! Non chiamarmi piccola, ti prego. Sto bene. Tu? Sono prontissima x domani, io e le ragazze non vediamo l’ora.
P.S. so che vorresti che non partissi.”
Mathieu:“preferiresti essere chiamata tesoro? Io sto bene, ma starei meglio se tu non partissi. Mi mancherai così tanto. Non immagini neanche quanto… Domani allora ci vediamo in aeroporto alle 7, ok? Ti verrò a salutare, per l’ultima volta stavolta :’(”
Olive:“ok, alle 7 in aeroporto. Chiamami così ti dico dove sono. Sì, stavolta sarà l’ultima volta.”
Mathieu:“:( 6 a casa, vero?”
Olive:“sì, perché? Non dirmi che mi vieni a trovare?”
Mathieu:“no no, non ho intenzione di farlo, anche se forse… No, non verrò. Domani mattina devi alzarti presto e anch’io. E poi sarebbe peggio se stasera venissi da te! A domani! Ah… non hai risposto alla mia domanda! Preferiresti essere chiamata tesoro?”
Olive sorride di nuovo leggendo il messaggio e risponde.
Olive:“preferirei che mi chiamassi solo con il mio nome! 6 sicuro che non verrai?”
Mathieu:“non mi vuoi proprio lasciar stare, eh? Mi piace così tanto chiamarti piccola o tesoro, è così che ti chiamerei se fossi la mia ragazza. Sì, sono sicuro, non verrò. Ci vediamo domani in aeroporto! Baci <3”
Olive:“a me invece non piace che mi chiami così. Ok, a domani! :)”

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Capitolo 14
*** L'ultimo saluto ***


14

L’ultimo saluto





Il giorno dopo, alle 7 di mattina, le ragazze con i loro genitori sono all’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi.
Dopo essersi messe in fila per fare il check-in, le ragazze salutano i loro genitori.
Mentre sono in fila, le ragazze si guardano intorno, senza nulla da fare.
All’improvviso Melissa si mette a cantare:
<< I hopped off the plane at LAX
With a dream and my cardigan
Welcome to the land of fame excess (woh)
Am I gonna fit in?
Jumped in the cab
Here I am for the 1st time
Look to my right and I see the Hollywood sign
This is all so crazy
Everybody seems so famous. >>
Mentre lei canta le ragazze, le sorridono.
<< My tummy’s turning and I’m feeling kinda homesick
Too much pressure and I’m nervous
It’s when the taxi man turned on the radio
And a jay-z song was on (x3). >>
Le ragazze cantano con lei, facendo il balletto della canzone.
<< So I put my hands up
They’re playing my song
The butterflies fly away
Noddin’ my head like “yeah”
Movin’ my hips like “yeah”
I got my hands up
They’re playing my song
I know I’m gonna be ok
Yeah-eeeah, it’s a party in the USA (x2). >>
La gente guarda loro male, ma le ragazze ridono comunque.
All’improvviso il cellulare di Olive squilla con la suoneria “one thing” dei One Direction, lei lo tira fuori dalla borsa e risponde:
<< Mathieu. >>
<< Hey! Sono in aeroporto. Dove sei? >> chiede lui.
Olive gli spiega bene dove si trova e lui la raggiunge circa dieci minuti dopo.
Quando la vede si ferma e dice a sé stesso:
<< Devo dirglielo, devo dirglielo. Se ne andrà per un anno e questa è l’ultima possibilità che ho. Devo dirglielo. >>
Riprende a camminare e quando è a pochi metri la chiama:
<< Olive! >>
Le ragazze si voltano tutte insieme e lui sorride.
Quando è da loro, non sa se baciare Olive sulle labbra o abbracciarla e basta, così prima abbraccia Liz, Melissa, Lux e Lexi.
Davanti ad Olive, si guardano per un attimo poi decide di abbracciarla.
<< È molto che siete arrivate? >> chiede Mathieu.
<< No, saranno dieci-quindici minuti, più o meno. >>
<< Ah, okay. >>
Mathieu guarda Olive, che però guarda da un’altra parte, così per placare l’imbarazzo chiede:
<< Allora, siete pronte? >>
<< Assolutamente sì. >> risponde Olive.
<< Siamo prontissime. >> risponde Melissa.
<< Mai stata così pronta. >> dice invece Lux.
<< Mi hanno rubato le parole di bocca. >> risponde Lexi.
Mathieu si volta verso Olive e le chiede:
<< E tu? >>
Olive stavolta lo guarda negli occhi e gli risponde:
<< Sono prontissima. Te l’ho detto, non vediamo l’ora di essere là e iniziare tutto. >>
Mathieu annuisce, senza dire niente, e continua a guardarla.
<< Devi dirmi qualcosa? >> chiede lei.
<< A dire la verità sì, ma… >> si ferma lui.
<< Se volete parlare per i cavoli vostri allontanatevi un attimo, tanto qui dovremmo stare in fila tantissimo tempo. >> dice loro Liz.
<< Andiamo? >> domanda Olive.
<< Sì. >>
<< Tenetemi d’occhio le valigie, mi raccomando. >> dice Olive.
<< Non ti preoccupare. >> la rassicura Melissa.
Olive e Mathieu si allontanano dalla fila.
<< Allora… cosa devi dirmi? >> chiede lei.
Mathieu non risponde subito e la guarda negli occhi.
Olive lo guarda, aspettandosi una risposta.
<< Niente che tu non sappia già. >>
<< Cioè? >>
<< Beh… che mi mancherai tantissimo e che sarà difficile stare senza di te. Ma già lo sai. >> risponde Mathieu.
<< Sì, lo so. >>
Mentre si guardano negli occhi senza dire niente, Olive gli chiede:
<< Oddio, non dirmi che adesso piangi? >>
<< Piangere? No, io non sono il tipo che piange. >>
<< Sei sicuro? >>
<< Certo. >>
Olive gli sorride.
<< Posso restare fino alla fine? Fino a quando starete in fila per fare il check-in? >> chiede lui.
<< Sì, non c’è problema. Non mi vuoi proprio lasciar andare, eh? >>
<< No. >>
Mathieu pensa che questa sia l’ultima possibilità per dire a Olive che la ama, ma non ci riesce. Non riesce ad aprirle il suo cuore, proprio non ci riesce.
<< Che c’è, Mathieu? Mi guardi sempre con questa faccia. Sembra che mi devi dire qualcosa. >>
<< Sì, dovrei, ma non ci riesco. >> le risponde lui.
<< Provaci. Sforzati. >> gli dice lei.
Mathieu prende le mani di Olive, senza distogliere lo sguardo da lei, e, dopo un respiro profondo, le dice:
<< Mi mancherai da morire Olive. Adesso che abbiamo finalmente fatto l’amore tu te ne vai per un anno, e non mi sembra neanche vero, ma devo accettarlo. >>
<< L’amore? >> domanda lei.
<< Sì. Quello che abbiamo fatto in camera tua, tre giorni fa, era amore, non sesso. >> risponde Mathieu.
Olive toglie le mani da quelle di Mathieu e gli dice:
<< No, era sesso, Mathieu. Io non faccio l’amore, non so neanche cosa sia. >>
<< No, Olive, io e te abbiamo fatto l’amore. >> ridice lui.
Mathieu la tira a sé e la bacia.
Un attimo dopo, lei si stacca da lui e gli dice:
<< No, Mathieu. Non posso, mi dispiace. >>
Olive se ne va, ritornando dalle ragazze in fila, e lasciando Mathieu lì da solo.
<< Cazzo! Che stupido sono stato! >> urla tra sé e sé.
Mathieu la guarda camminare verso le ragazze.
<< Olive! >> la chiama.
Mathieu la raggiunge correndo, quando lei è già in fila con le ragazze.
<< Olive, ti prego. >> la implora lui.
Mathieu le prende le mani, ma lei le lascia subito andare e gli dice:
<< Mathieu, per favore, non mi tormentare. Lasciami stare. >>
<< Mi dispiace per prima. Scusa. >> dice lui.
Mathieu le prende di nuovo le mani e lei stavolta non fa niente.
Olive si guarda intorno, sentendosi osservata.
<< Ci stanno guardando tutti. >> gli dice lui.
<< Non m’importa. Voglio solo salutarti come si deve. >>
<< E cioè? >>
Mathieu la guarda negli occhi per un secondo e poi la bacia. Quando si staccano, lui le tiene la guancia con la mano.
<< Mi dispiace davvero per prima. Scusa se ti ho detto quella cosa. So che tu non la vuoi sentire, ma per me è stato davvero amore, Olive. >> confessa Mathieu.
<< Okay. Ti prometto che ti penserò e che ci sentiremo, okay? >>
<< Okay. Mi mancherai da morire. >>
<< Lo so. Anche tu mi mancherai. >> confessa Olive.
<< Sono contento di sentirtelo dire. >> le sorride Mathieu, e lei gli restituisce il sorriso.
<< Non fare casini, okay? Cioè, fanne, ma senza esagerare. Ti voglio come sei adesso quando tornerai. >>
<< Sarò come sono adesso. Avrò solo un anno in più e anche tu. >>
<< Già. >>
Mathieu le accarezza il viso e le dice:
<< Abbi cura di te, piccola. >>
<< Non chiamarmi piccola, ti prego. Sai che non mi piace. >>
<< Okay. Allora… abbi cura di te, Olive. >> le dice lui, guardandola e quasi piangendo.
<< Non rimani finché non finisce la fila?”
<< No, altrimenti sarebbe peggio. >> risponde Mathieu, tristissimo.
<< Okay. >>
Si guardano per alcuni secondi senza dire niente e poi Mathieu dice:
<< Ciao, allora. >>
<< Sì. Ciao. >>
Mathieu la tira a sé e la bacia, per l’ultima volta. Dopo abbraccia le ragazze, saluta tutte e cinque per l’ultima volta e se ne va.
<< Non commentate, vi prego. >> dice Olive.
Le ragazze la guardano, ma non dicono assolutamente niente.
Poco prima delle nove, le ragazze sono sull’aereo e stanno aspettando che parta.
<< Ci siamo, ragazze. >> dice Olive.
<< Pronte per dodici ore di volo? >> domanda Melissa.
Liz, Olive, Lux e Lexi rispondono contemporaneamente di sì.
Durante il volo, parlano, dormono, ascoltano la musica, leggono e mangiano il pasto offerto dalla compagnia aerea.

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Capitolo 15
*** L'inizio della grande avventura ***


15

L’inizio della grande avventura





Verso le 12 del giorno stesso, lunedì 20 agosto, le ragazze arrivano a Los Angeles.
Tra la folla di gente ci sono cinque persone che hanno un foglio con scritto i loro nomi e cognomi. Appena le ragazze li notano, Olive dice:
<< Credo che quelle siano le nostre nuove famiglie. >>
<< Lo credo anch’io. Hanno i nostri nomi scritti su un foglio. >> dice Liz.
Liz è stata assegnata alla famiglia Carr, composta dal marito, Abe, dalla moglie, Amanda, e dal loro figlio Sandy.
Melissa è stata assegnata alla famiglia Stephenson, composta dal marito, Bob, dalla moglie, Bridget, e dalla loro figlia Cindy.
Olive è stata assegnata alla famiglia Pope, composta dal marito, Ed, dalla moglie, Erin, e dal loro figlio Chad.
Lux è stata assegnata alla famiglia Hammond, composta dal marito, Jimmy, dalla moglie, Gwen, e dalla loro figlia Spencer.
E infine, Lexi è stata assegnata alla famiglia Woolner, composta dal marito, Lenny, dalla moglie, Julia, e dalle loro figlie gemelle Katy e Stella.

Prima di dirigersi verso la famiglia con il foglio con il proprio nome, le ragazze si guardano pochi secondi.
<< Sei Melissa Crabbe, vero? >> chiede il signor Stephenson.
<< Sì. Piacere di conoscervi, signori Stephenson. >> risponde Melissa.
Mentre Melissa conosce la sua nuova famiglia, anche le altre fanno lo stesso.
<< Tu devi essere Liz Savile. Piacere, io sono Amanda Carr, e loro sono mio marito Abe e mio figlio Sandy. >> dice la signora Carr, sorridendo a Liz.
Liz stringe la mano ad Amanda e ad Abe, e quando la stringe al figlio Sandy, tra sé e sé pensa:
<< Wow, è carino. Deve avere la mia età, più o meno. >>
Liz diventa un po’ rossa in volto, dall’imbarazzo, e lui le fa un leggero sorriso, capendo che è imbarazzata.
Poco dopo le ragazze si dirigono con le loro nuove famiglie verso l’uscita dell’aeroporto, in direzione del parcheggio.
Mentre Liz è in macchina con la nuova famiglia, in direzione Santa Monica, è seduta sui sedili posteriori con Sandy.
Ogni tanto si volta per guardarlo e lui fa lo stesso.
Amanda si volta verso i sedili dietro e chiede a Liz:
<< Allora, Liz, noto che sai parlare la nostra lingua benissimo. Come mai? >>
<< Mio padre è inglese e mia madre francese. >> risponde lei.
<< Wow. Allora sei cresciuta con due lingue. Che bella cosa. >>
<< Sì, è davvero una bella cosa. >>
<< Assolutamente. Ma preferisci l’inglese o il francese? >>
<< Non saprei. Sono due lingue diverse tra loro. Forse l’inglese, però. >>
Amanda le fa un sorriso e poi si gira.
Abe, mentre sta guidando, le chiede:
<< Quanti anni hai, Liz? >>
<< Ne faccio sedici il ventiquattro settembre. >>
<< Anche Sandy ne ha sedici. Li ha compiuti cinque giorni fa. >> dice il signor Carr.
Liz si volta verso Sandy, che la sta già guardando, e le sorride.
Un attimo dopo, Liz riceve un sms, e il cellulare intona la canzone “call me maybe”, di Carly Rae Jepsen, e Sandy fa un sorriso.
Liz prende il telefono dalla borsa e legge il messaggio. È Lexi, che le chiede se va tutto bene.
Liz le risponde subito, scrivendo che va tutto bene e le chiede se lei sta bene.
<< Anche tu con ‘call me maybe’? Sono tutti fissati. >> afferma Sandy.
Liz si volta verso Sandy e gli risponde:
<< Sì, è troppo carina quella canzone. Non ti piace? >>
<< No no, mi piace. È carina. >> risponde lui.
Liz gli sorride e un attimo dopo riceve un altro sms. È Lexi che le ha risposto, dicendole che va tutto bene.
Amanda si volta e Sandy e Liz si stanno sorridendo e guardando, così chiede:
<< Hai già mangiato Liz? Se vuoi quando arriviamo a casa, posso prepararti un panino o qualcos’altro.”
<< Grazie. Non dico mai di no al cibo. Amo mangiare e anche cucinare. >>
<< Davvero? >> chiede la signora Carr.
<< Sì, cucino un sacco. Cucino praticamente qualsiasi cosa, soprattutto i dolci. >>
<< Wow. I giovani d’oggi non cucinano molto spesso. Sandy ama mangiare, però non cucina quasi mai. >>
Liz si volta verso di lui e Sandy le dice:
<< Confermo. Amo mangiare qualsiasi cosa. >>
<< Allora credo che andremo d’accordo. >>
Sandy le sorride e lei fa lo stesso.

Intanto Lux è in macchina con gli Hammond, anche lei come le altre ragazze, in direzione Santa Monica.
Manda un sms alle ragazze con scritto come sta andando e, quando riceve la risposta, il cellulare intona “one thing”, dei One Direction.
Spencer, la figlia di Jimmy e Gwen, che è seduta dietro con lei, le chiede:
<< Anche tu sei una directioner? >>
Lux si volta verso di lei e le dice:
<< Sì. Anche tu? >>
<< Sì, da un anno più o meno. >> risponde Spencer.
<< Anch’io e le mie amiche da circa un anno. Preferito? >> domanda Lux.
<< Niall. Il tuo? >>
<< Anche il mio. È troppo adorabile. >>
<< Vero? La mia migliore amica dice che sono tutti adorabili, ma Harry è il migliore per lei. >>
<< Sì, Harry è Harry, però Niall è troppo dolce. >>
<< Sì, infatti. Canzone preferita? >> domanda Spencer.
<< One thing. La tua? >>
<< More than this. >>
<< Meravigliosa. Li hai mai visti? >>
<< Sì, sono andata al loro concerto a Los Angeles quest’estate. Sono fantastici. Tu li hai visti? >>
<< Sì, quando sono venuti a Parigi il quattordici febbraio, ma non ad un concerto purtroppo. >>
<< Capito. Live sono qualcosa di meraviglioso. >>
<< Posso immaginarlo. Ma quanti anni hai, Spencer? >> chiede curiosa Lux.
<< Quattordici. Quindici il cinque settembre. Tu? >>
<< Sedici. >>
<< Ah, hai un anno in più. >>
<< Quindi tu andrai in seconda, quest’anno? >> chiede Lux.
<< Esatto. E tu in terza, e non saremo in classe insieme. >>
<< Già. >>

Olive, invece, è in macchina con la famiglia Pope, e accanto a lei c’è il figlio di tredici anni di Ed e Erin, Chad.
La sta osservando dalla testa ai piedi, e le dice:
<< Quanti anni hai, Olive? >>
<< Sedici. Tu quanti ne hai? >>
<< Tredici. Tre in meno di te. Non sono tanti. >>
Olive lo guarda storto, mentre lui continua a squadrarla per bene.
<< Sono un abisso, invece. E smettila di guardarmi così. >> lo rimprovera lei.
<< Sei molto carina, sai. >> le dice Chad.
<< Lo so. Grazie. >> risponde lei, modesta.
<< E io sono carino? >> chiede lui.
Olive lo squadra per un attimo dalla testa ai piedi e poi gli risponde:
<< Normale. >>
Chad le sorride.

Dopo circa venti minuti, il signor Carr si ferma davanti ad una casa color ocra, con un enorme garage verde scuro, spinge un pulsante di un telecomando e questo si apre. Parcheggia la macchina dentro il garage e tutti escono dall’auto. Tolgono le valigie di Liz dal baule dell’auto ed escono da una porta, che li porta a un mini vialetto, circondato da piante e fiori, e pochi passi dopo si trovano davanti l’entrata della villa: color ocra, con il tetto con le tegole rosse e in stile mediterraneo.
Quando entrano, la casa è molto più carina di quanto sembra da fuori. Una sala molto carina e grande, con divani e poltrone bianchi, e c’è persino un camino, nonostante che a Los Angeles non faccia molto freddo d’inverno.
Pochi minuti dopo, Liz si ritrova nel patio e nota subito la piscina, dritto davanti a lei. Si ferma e osserva tutto quello che le circonda, cercando di capire se è tutto vero, oppure se lo sta solo immaginando, perché è così che s’immaginava le classiche ville californiane.
Alla sua destra c’è un tavolo e dritto davanti a lei ci sono le scale per raggiungere il piccolo giardino, con la piscina, circondato dalla siepe altissima.
I suoi pensieri vengono interrotti, quando Sandy, a un metro e mezzo da lei, le chiede:
<< Bella eh? >>
Liz scuote la testa, per tornare alla realtà, si volta verso di lui, che la sta fissando, e gli risponde:
<< Sì. >>
Mentre lui la guarda e sorride, lei molla lì una delle sue valigie, e raggiunge la piscina. Liz si volta verso Sandy e gli chiede:
<< Ma questo è un idromassaggio? >>
<< Sì. Dopo lo proviamo, se vuoi? Cioè, lo provi tu, perché io l’ho già fatto un sacco di volte. >> risponde Sandy.
<< Dopo che avrò sistemato la mia roba nella mia futura camera. >>
<< Okay. >>
Sandy le fa l’occhiolino e poi le dice:
<< Avanti, andiamo dentro con queste valigie. >>
Liz ritorna dalla valigia ed entrano in casa. Sandy le fa fare un breve tour della casa, e quando sono in cucina, dice:
<< E questa è la cucina. >>
Come se non aspettasse altro che fargliela vedere.
<< Ma è… enorme. Non ho mai visto una cucina così grande. Anch’io vivo in una villetta ma casa tua in confronto è la Reggia di Versailles. E questa cucina… beh, è una cosa meravigliosa. Chissà quanto tempo ci passerai. >>
<< Parecchio tempo, e c’è di tutto e di più. >>
<< Immagino. >>
Sandy gira per la cucina e nota un piatto con un coperchio e lo solleva. Si volta verso Liz e le dice:
<< Mia madre ha fatto una torta, ed è ancora intera. Credo l’abbia fatta per il tuo arrivo, per darti il benvenuto. >>
<< Vediamo… >> dice Liz avvicinandosi e osservando la torta.
<< Cheesecake? >>
<< Sì. >>
<< Buona. >>
<< Vieni con me che ti faccio vedere un’ultima cosa? >> chiede Sandy.
<< D’accordo. >>
Sandy si dirige verso una porta di legno, in giardino, e la apre. Si volta verso Liz e le dice:
<< Ed ecco la spiaggia. >>
Stavolta lo dice con ancora più entusiasmo.
Liz non si era ancora resa conto di essere sulla spiaggia. Percorre la porta e si ritrova sulla sabbia.
<< Non mi ero resa conto che eravamo così attaccati alla spiaggia. >>
<< Forte, eh? >> chiede lei.
<< Assolutamente. >>
Mentre Liz si guarda intorno, Sandy le chiede:
<< Ti aiuto a sistemare le tue cose? >>
<< Sì, grazie. >>
Liz le sorride.
<< Prima taglio due fette di torta, così possiamo portarcele di sopra. >> afferma Sandy.
<< Okay. >>
Sandy sembra un ragazzo così dolce e gentile, perfetto per Liz.
Non è troppo alto, circa 1.75, ed è magro, con i capelli castano chiaro, abbastanza corti, e ha gli occhi azzurri.
Lei lo trova carino e probabilmente anche lui la trova carina, anche perché lei è carina.
Ama mangiare e anche lei, ed è disposto ad aiutarla a disfare le sue valigie, cosa che non tutti i ragazzi della loro età sarebbe disposti a fare volentieri, anzi, probabilmente lo farebbe solo a costo di essere pagati.

Anche Lux arriva alla villa della famiglia Hammond, con Jimmy, Gwen e Spencer. Prima di raggiungere la casa, percorrono varie strade alberate. All’improvviso il signor Hammond svolta e parcheggia la macchina davanti ad una villetta molto carina. La villa è bianca, con delle righe verdi scure e con il tetto con le tegole marroni scure, e intorno ci sono alcuni alberi e il prato è molto curato. La macchina si ferma davanti alla casa, sulla strada.
Gwen si volta verso Lux e le dice:
<< Siamo arrivati. >>
Lux si gira alla sua destra e chiede:
<< Abitate qui? Wow! >>
<< Lo so. Dai, scendiamo. >>
Spencer apre la portiera, mentre anche i suoi genitori escono dall’auto, e Lux fa lo stesso. Una volta scesa, fissa la villa davanti a lei.
Quasi non ci crede che vivrà lì per quasi un anno. Già pensa che si troverà benissimo, perché Jimmy e Gwen sembrano brave persone, e anche Spencer, la loro figlia, che tra l’altro ha solo un anno in meno di lei e ama i One Direction.
Mentre fissa la casa, Jimmy e Gwen, stanno scaricando le valigie di Lux.
Spencer si avvicina e le dice:
<< Ti abituerai, vedrai. E poi devi ancora vedere dentro e il giardino con la piscina. Anche se è molto piccola, c’è. >>
Lux si volta verso di lei ed esclama:
<< Piscina! C’è anche la piscina? >>
<< Sì, anche se è davvero piccola, ma almeno c’è. >>
<< Già vi amo, e amo questa casa. >> confessa Lux.
Spencer le fa un gran sorriso e dopo va ad aiutare i genitori con le valigie. Un attimo dopo Spencer si volta e nota che la famiglia Hammond sta tirando fuori dalla macchina le sue valigie, così si avvicina e dà loro una mano.

Percorsa una lunga strada circondata da tantissime palme, classico stile californiano, il signor Stephenson parcheggia l’auto davanti ad un’enorme palma, proprio davanti ad una casa.
<< Siamo arrivati? >> chiede Melissa.
<< Sì. >> risponde Cindy.
Melissa si volta e vede la casa, che da fuori non ha proprio un bell’aspetto, anche perché è disposta su un solo piano, ed è bianca, con il tetto con le tegole grigie. La villa è in stile inglese, circondata da alberi e piante, con il prato ben curato.
Scendono dalla macchina e tolgono le valigie dall’auto.
Al primo impatto, Melissa rimane un po’ delusa, ma quando entrano, invece, rimane stupita, perché è molto più carina all’interno che all’esterno.
<< Allora ti piace, Melissa? >> domanda la signora Stephenson.
<< Oh sì, è molto carina casa vostra. >> risponde lei.
<< Grazie, tesoro. >> le dice gentilmente la signora Stephenson.
<< Sai che abbiamo anche una piccola piscina? >> afferma Cindy.
<< Hai detto piscina? >
<< Sì. >>
<< Oddio! Ho sempre sognato di avere una casa con la piscina. Avete realizzato il mio sogno, signori Stephenson. >> dice Melissa tutta sorridente.
<< Chiamaci Bob e Bridget, per favore. >> le dice il signor Stephenson.
<< D’accordo. >>
Cindy fissa Melissa, come se fosse un’eroina, e le dice:
<< Sei simpatica, Melissa. >>
<< Grazie. Anche tu, piccolina. >> le dice Melissa sorridendo.
Melissa non ha mai avuto a che fare con dei bambini, perché è figlia unica e nessuna delle ragazze ha un fratello o una sorella minore. Crede che dovrà farci l’abitudine, perché vivrà lì per quasi un anno, ma Cindy ha dieci anni e in fondo non è così piccola e poi sembra molto carina, e tutto sommato le piace. Immagina che le dovrà fare spesso da baby-sitter e che potrebbe insegnarle a suonare la chitarra.

Quando entrano nella sala, la prima cosa che attira subito la sua attenzione è un vecchio pianoforte marrone.
<< Hai visto che abbiamo un piano, Melissa? >> dice Cindy.
Cindy si avvicina al piano, si siede sullo sgabello e suona qualche tasto a caso.
<< Sì, l’ho notato subito. >>    
Melissa si avvicina e passa le dita sul piano, guardandolo per bene. Alza lo sguardo e chiede:
<< Chi lo suona di voi? >>
<< Papà. >> risponde Cindy.
<< Io suono la chitarra. >>
Bob si avvicina alla figlia e a Melissa e chiede:
<< Davvero? >>
<< Sì, amo suonare e amo la musica. E so anche cantare. >> confessa lei.
<< Allora potremmo cantare qualcosa. Magari per Natale. >> dice il signor Stephenson.
<< Perché no. >>
Cindy si alza dallo sgabello del piano, prende Melissa per mano e, alzando lo sguardo verso di lei, le chiede:
<< Vieni con me? Ti faccio vedere il resto della casa. >>
Melissa abbasso lo sguardo verso la piccola e le risponde:
<< D’accordo. >>

Quando il signor Woolner parcheggia l’auto davanti ad un garage bianco, e la spegne, esclama:
<< Eccoci arrivati! >>
Lexi guarda fuori dal finestrino e vede questa villa grigia, molto carina, in stile Cape Cod, con il tetto con le tegole grigie. È circondata da alberi e con un prato curato bene.
Lexi è l’unica delle ragazze che non vivrà a Santa Monica, ma a Pacific Palisades, un altro quartiere di Los Angeles, ma comunque a pochissimi minuti dalle altre.
<< Oddio, ma è meravigliosa casa vostra. >> esclama Lexi.
<< Abbiamo anche una piscina con l’idromassaggio. >> dice Katy.
<< Non mi stupisco. >>
Anche Lexi avrà a che fare con dei bambini. Katy e Stella sono due gemelle e hanno otto anni, e, se non le conosci bene, non è facile distinguerle. Sono piuttosto alte per la loro età, magrine, una bionda e l’altra castana, con entrambe i capelli lunghi, e con gli occhi marroni.
Dovrà lavorare sul fatto di riuscire a riconoscerle, ma ce la farà con il tempo.

Percorsa una delle tante strade alberate, che sembrano tutte uguali, il signor Pope, parcheggia l’auto davanti a una casa.
Chad si volta verso Olive e le dice:
<< Siamo arrivati, splendore. >>
Olive si volta, mentre Chad e i suoi genitori stanno scendendo dall’auto, e vede la villa.
È bianca, con le finestre e la porta d’ingresso verdi chiari, e con il tetto con le tegole rosse. È molto carina, e intorno ci sono alcuni alberi.
<< Seguimi, splendore. >>
Olive alza gli occhi al cielo per i continui fastidiosi apprezzamenti di Chad, che lei non apprezza ovviamente, e va verso l’entrata.

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Capitolo 16
*** Sandy ***


16

Sandy





Circa un’ora e mezza dopo, Liz, aiutata da Sandy, ha finito di disfare le sue valigie.
<< Abbiamo finito. Dove mettiamo le valigie? >> chiede Liz.
<< Direi nel tuo nuovo armadio. >> risponde Sandy.
Più che un armadio è una stanza, ma è comunque da definire armadio.
Sandy si siede sul letto e le chiede:
<< Avete tutte sedici anni? >>
<< Sì. >>
<< Da quanto vi conoscete? >>
<< Dalla nascita. I nostri genitori sono amici sin da ragazzi. >> risponde Liz.
<< Wow. Io il mio migliore amico lo conosco solo da due anni. >>
<< Sicuramente non vi conoscete come ci conosciamo noi, ma due anni sono comunque tanti. >>
<< Ci siamo conosciuti il primo giorno di scuola superiore. >>
<< Bello. >>
<< Ti va ancora di fare l’idromassaggio? >> propone Sandy.
<< Sì. >>
<< Allora andiamo. >>
<< Sì, prima fammi mettere il costume, però. >>
<< D’accordo. Ci vediamo giù. >>
<< Sì. >>
Prima di prendere un bikini dall’armadio, Liz manda un sms alle ragazze, con scritto:
“Come vi state trovando nelle nuove case? Io benissimo. I signori Carr sembrano simpatici e Sandy, loro figlio, è carino e ha la nostra età, ed è molto gentile.”
La prima a risponderle è Olive, che sta ancora disfacendo le valigie.
Olive:“bene, dai. Chad, il figlio dei miei nuovi “genitori” ha tredici anni e mi sta un po’ addosso -.- WOW!!! Sandy si chiama! Bel nome ed è un bene che sia gentile e carino, perché è proprio il tipo di ragazzo che piace a te ;)”
Liz:“già, lo so. Credo di piacergli, perché mi guarda spesso e poi mi sorride, ma forse fa parte del suo essere gentile. Comunque, sì, è vero, gentile e carino è il mio tipo di ragazzo.
P.S. hahahaha Chad ti sta addosso! Li becchi tutti tu i ragazzini, tesoro! :p”
Olive:“magari è un po’ presto x dirlo, vi conoscete da 2 ore sì e no. Però meglio così, comunque. Continuo a disfare i bagagli, ci sentiamo dopo! XXX”

Intanto Lux le risponde:
“Io mi trovo bene. La mia nuova “sorellina”, Spencer, ha un anno in meno di noi, e ama anche lei i 1D (anche il suo preferito è Niall)! Già l’adoro, ti giuro. Sembra anche simpatica e gentile. Credo che mi troverò bene. Woooh… Sandy! Carino e gentile? Beh, è perfetto, allora! ;)”
Liz:“forte! Piace anche a me, Spencer, allora. Ce la devi far conoscere! Lo so, è perfetto, troppo perfetto. Tra poco faccio l’idromassaggio con lui! ;)”
Lux:“:O addirittura! Brava, Liz, fai progressi! ;) continua così, tesoro!”
Liz:“assolutamente sì ;)”

Anche Melissa risponde al messaggio:
“Good afternoon, babe! Sì, dobbiamo decisamente abituarci a parlare sempre in inglese, mi manca non parlarlo più molto spesso. Comunque… Sandy… fico! Carino, gentile e della nostra età! Cos’aspetti, sorella? Io mi trovo bene, dai. Dovrò abituarmi al fatto che con me vivrà una bambina di dieci anni. Si chiama Cindy ed è così carina con me. Mi ha detto che sono simpatica. Pensa, e il padre suona il piano. Perfect! Immaginati i mini concerti che faremo x Natale (hehe) XD”
Liz:“hahahaha sul serio ti ha detto che 6 simpatica? Che carina <3 Diamo tempo al tempo, darling (con accento brittanico)! Dopo faremo l’idromassaggio insieme ;)”
Melissa:“:O c’est ne pas possible! L’idromassaggio?! Continua così, sorella! Dai, dai, dai! Sì, mi ha detto che sono simpatica. È così carina, dovresti conoscerla.”
Liz:“immagino. Sarà tipo me da piccola. Ti ricordi com’ero?”
Melissa:“sì, certo che mi ricordo <3”
Liz:“fatevi una foto, così me la mandi!”
Melissa:“ok. Fattene una anche tu con il bel Principe Azzurro!”
Liz:“vedrò cosa posso fare ;)”

Infine, anche Lexi risponde al messaggio:
“YAY, sorella! Sì, lo so, sembra una parola stupida, ma qui è molto usata. Comunque, io sto bene. Dovrò avere a che fare con due gemelline di otto anni, Katy e Stella (mi piace il nome Stella, è figo). Sandy! Woh oh, sorella, meglio di così non ti poteva capitare ;) carino e gentile! What u waiting for? (detto come nella canzone di Gwen Stefani)”
Liz:“Katy e Stella (sì, è carino il nome Stella). Anche Melissa ha una nuova “sorellina”, però di 10 anni. Comunque, KEEP CALM, sorella, dopo faremo l’idromassaggio insieme ;)”
Lexi:“:O vai così, sorella, che magari riesci a perdere la verginità entro la fine dell’anno! ;)”
Liz:“non esageriamo! Vado, altrimenti si chiederà dove sono finita. XXX”

Circa dieci minuti dopo, Liz scende al piano di sotto, diretta verso la piscina. Appena Sandy la vede, le dice:
“Ce l’hai fatta finalmente! Pensavo ti fossi persa. Dai, entra!”
Mentre Liz entra in acqua, un po’ imbarazzata, Sandy la guarda a ogni mossa che fa, come se la stesse controllando.
<< Che c’è? >>
Sandy smette di esaminarla e le risponde:
<< Niente. >>
Poco dopo, quando Liz si è abituata all’acqua quasi bollente e che ribolle intorno a lei e a Sandy, dice:
<< Si sta davvero bene qui dentro. >>
<< Lo so. >>
<< Mi ci voleva proprio. Per via del fuso orario adesso sono un po’ stanca. A Parigi sarebbe mattina presto e sarei a letto. >> dice Liz, coprendo con la mano uno sbadiglio.
<< Capisco. Se vuoi, puoi dormire un po’. Non c’è nessun problema. >> le dice Sandy.
<< No, dormirò stanotte. Più tardi pensavo di vedermi con le mie amiche in spiaggia o al molo. Vogliamo toccare tutte insieme l’acqua dell’oceano, tutte insieme per la prima volta. >> dice lei, sorridendo.
<< Capisco. Quindi è la prima volta che venite qui? >>
<< Sì. >>
<< E come ti sembra? >> chiede lui curioso.
<< È meravigliosa. Amo già questo posto. Qui ci sono delle case pazzesche. >> risponde Liz, guardandosi intorno.
<< Lo so. E invece Parigi com’è? Non ci sono mai stato, ma tutti dicono che è una delle città più belle e romantiche del mondo. >>
<< Oh, credigli sulla parola perché è assolutamente vero. L’unica cosa che lascia un po’ a desiderare è il clima, ma per il resto è perfetta così com’è. >>
<< Perché, è sempre freddo? >> chiede Sandy.
<< Sempre no, però d’estate le temperature non sono altissime, anzi, spesso sono piuttosto basse per essere estate. Però lo scorso weekend ci sono stati quasi quaranta gradi. Non ne potevamo già più. Tutti hanno assalito le fontane, comprese io e le mie amiche. >>
Sandy ride divertito, immaginandosi la scena, e dice:
<< Sul serio? Oddio, m’immagino la scena. Tutti i parigini che fanno il bagno nelle fontane della città. >>
<< Non è affatto divertente. Io e le ragazze abbiamo fatto il bagno alle fontane del Trocadéro, stavamo morendo di caldo. Non ci siamo abituate per niente. Però in fondo è stato piuttosto divertente. >> confessa Liz.
<< Vedi? Te l’ho detto che è divertente. >> dice lui, sorridendole.
Liz gli fa un sorriso e dopo appoggia le braccia sul bordo dell’idromassaggio, alzando la testa e godendosi il sole che le arriva in faccia.
Sandy la guarda, come se non avesse mai visto una cosa così bella. Un attimo dopo nota il tatuaggio che ha all’interno del polso sinistro, e le chiede:
<< È un tatuaggio vero? >>
Liz abbassa la testa e portandosi il braccio sinistro davanti al viso per guardarsi il tatuaggio, dice:
<< Sì. Ce l’abbiamo tutte, io e le mie amiche. È il simbolo dell’amicizia. >>
<< Fammi vedere meglio. >> dice lui.
Sandy le prende il braccio e guarda il tatuaggio di Liz.
<< È carino. >>
<< Grazie. >>
Liz arrossisce un po’ e Sandy le tocca il tatuaggio con un dito.
<< Ce l’avete tutte e cinque qui sul polso? >>
<< Sì. >>
Liz si schiarisce la gola, imbarazzata, e Sandy le lascia andare subito il braccio.
<< Tu non hai tatuaggi? >> chiede lei curiosa.
<< No, per il momento no. >>
<< Ma ti piacerebbe fartene uno? >>
<< Non lo so, personalmente non ci ho mai pensato. I miei amici ne hanno tutti almeno uno, ma io non ci vado matto. >> confessa Sandy.
<< Ah, capisco. Anche le mie amiche ne avevano già almeno uno quando ci siamo fatte questo, però abbiamo deciso di farcelo per la nostra amicizia. E poi è semplice e carino. >>
<< Sì, ti sta bene. Quando ve lo siete fatto? >>
<< Sabato. >>
<< Due giorni fa? >>
<< Sì. Infatti, devo sempre darci la crema per due settimane, due volte al giorno. >>
<< Ah, ecco. >>

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Capitolo 17
*** Attrazione ***


17

Attrazione





Intanto in casa della famiglia Pope, Olive sta ancora sistemando le sue cose nella sua nuova stanza. Ha accesso il computer per mettere un po’ di musica ed ha acceso a Facebook. Scrive subito un nuovo stato:

Eccomi qui, a Santa Monica, dalla mia nuova “famiglia”.
Adoro già questo posto, è così accogliente e meraviglioso. Mi sembra di stare in uno di quei telefilm ambientati in California. I <3 L.A.

Mentre sistema alcuni vestiti nell’armadio (anche lei camera-armadio), nota un messaggio di posta su Facebook, che vede quando si avvicina per cambiare canzone. È di Mathieu, ovviamente, ed è della sera del 20 agosto, e dice:
“Ciao, piccola! Come va lì a L.A.? Mi manchi già tantissimo! Qui a Parigi è ancora caldo, ma la temperatura è calata e adesso ci sono sui 30°C. Si respira finalmente! Lì com’è il clima? Com’è la tua nuova “famiglia”? Spero che tu non abbia problemi e che la casa sia carina. Rispondimi appena puoi! Ti adoro! <3”

Olive decide di rispondergli, scrivendogli:
“Ciao! Io sto benissimo. Qui è caldo, sui 30 anche qui :) la mia nuova “famiglia” sembra a posto. Si chiamano Pope e hanno un figlio di 13 anni, Chad, che mi sta un po’ addosso (ma hai avuto anche tu 13 anni, sai com’è…). X il momento non ci sono problemi e spero che non ce ne saranno neanche in futuro. XOXO”

Chiude Facebook e continua a sistemare i suoi vestiti.

Poco dopo entra Chad, che le chiede:
<< Hai finito di sistemare la tua roba? >>
Olive si volta e gli risponde:
<< Quasi. Perché? >>
<< Così, ero curioso. >>
Chad entra nella stanza e Olive lo guarda storto.
<< Perché sei venuto qui? >> chiede lei.
<< Volevo vedere come avevi sistemato le tue cose. >>
<< Sono tutte nell’armadio, tranne la foto insieme alle mie amiche. >>
<< E dov’è? >> chiede lui molto curioso.
<< Sul comodino. >>
Chad si volta e nota la foto sul comodino sinistro. Si avvicina e la prende in mano, guardandola.
<< Come si chiamano? >>
<< Liz, Melissa, Lux e Lexi. >>
<< Hanno tutte la tua età? >>
<< Sì, Liz fa i sedici a settembre. >>
<< Sono molto carine… come te. >>
Mentre Chad continua a guardare la foto, Olive gli chiede:
<< Non devi giocare ai videogiochi o uscire? >>
<< Più tardi. >>
Chad si volta verso Olive e le chiede:
<< Perché? Vuoi restare sola? >>
<< No. Per me puoi anche restare, basta che non mi dai fastidio. >>
<< Okay. >>
Poco dopo parte una canzone dei One Direction, e quando inizia il ritornello Chad li riconosce, e le chiede:
<< Anche tu ascolti sti One Direction? Ma che è sta fissa che avete tutte? >>
<< Hai qualcosa contro di loro? >> chiede lei infastidita.
<< No. A me sembrano solo un po’… gay. >>
<< Per tua informazione non lo sono, anche perché tre di loro sono fidanzati. E poi chissene se sono gay o no, io li amerei comunque. >>
<< Contenta tu. >> dice lui, alzando le sopracciglia.
<< Ne vado molto fiera. >>
<< Okay. >>

Più tardi, Olive manda un sms alle ragazze e si organizzano per andare al molo per le 16.
Alle 16 le ragazze sono al molo, che passeggiano. Si raccontano di tutto e di più, mentre passeggiano e guardano il mare, in tutta tranquillità, si fanno delle foto e ascoltano la musica e vanno un po’ in spiaggia e toccano tutte insieme, per la prima volta, l’oceano.

Verso le 19, circa, Liz ritorna nella sua nuova casa. Quando arriva ci sono i signori Carr, che incontra in sala.
<< Salve, signori Carr. >> saluta lei, sorridendo.
<< Ciao, Liz. Com’è andata con le tue amiche? >> chiede la signora Carr.
<< Benissimo, grazie. Ci siamo raccontate un sacco di cose. Siamo state al molo e in spiaggia. È davvero un bellissimo posto. >>
<< Siete state anche al Pacific Park? >> chiede lei.
<< No, non ci siamo state. >>
<< Andateci allora, perché è d’obbligo. >>
<< Ci andremo sicuramente. >>
<< Tra poco Abe inizia a fare il barbecue, ed io preparerò dell’insalata, con un po’ di pomodori e del mais. Ti piace la carne alla brace, spero? >> chiede la signora Carr.
<< Sì sì, mi piace. Anzi, non la mangio spesso. >>
<< Perfetto. >>
<< Mi vado a fare una doccia. >>
<< D’accordo. >>
Liz sale al piano di sopra e raggiunge la sua nuova stanza. Appoggia la borsa sul divanetto che c’è ai piedi dell’enorme letto, king size, e tira fuori il cellulare e lo appoggia sul letto. Si volta verso destra, verso la terrazza, dove può vedere la spiaggia, e si avvicina al terrazzo.
In terrazza, guarda quello che succede fuori: gente che prende il sole, gente che gioca a pallavolo, gente che porta a spasso il cane, gente che fa surf, e gente che semplicemente passeggia sulla riva.
Si chiede se imparerà a fare surf, ma probabilmente succederà. Magari sarà proprio Sandy a insegnarglielo.
Poco dopo, nota Sandy che sta facendo stretching sulla spiaggia. È a petto nudo, con addosso dei pantaloncini da basket, viola e gialli, e delle scarpe da tennis.
Lo squadra e studia tutti i suoi movimenti.
Pensa che Sandy sia davvero attraente, e inoltre è così dolce e gentile. Ogni giorno di più si rende conto che è perfetto per lei.
Continua a guardarlo mentre fa stretching e riesce persino a pensare che potrebbe davvero perdere la verginità con lui, come le ha scritto Lexi nel messaggio. È veramente attratta da lui, in tutto e per tutto.
A un certo punto lui la vede e la saluta con la mano, ma lei è talmente persa nei suoi pensieri, anche perversi, che non lo vede neanche.
Sandy la chiama e dopo la terza volta lei finalmente lo saluta, imbarazzata. Vede che sta rientrando dal cancello, e rientra subito nella stanza.
<< Oddio! Ma cosa sto facendo? Stai calma, Liz, stai calma. >> si dice.
Si sente una stupida, perché non si è mai sentita così prima d’ora.
Ha già avuto una cotta per un ragazzo, ma mai in questo modo, così, subito, all’improvviso.
Sandy arriva nella sua stanza e dice:
<< Hey! >>
Liz si volta verso di lui, cercando di non guardarlo negli occhi, occhi che tra l’altro sono di un azzurro splendido, e lo saluta, con un semplice “hey”.
Gli guarda il petto, un po’ sudato, e senza neanche un pelo, e nota che i pantaloncini sono talmente bassi che si riescono a intravedere i peli del pube.
Liz sbatte le palpebre due volte per rendersi conto che è così, e che non sta immaginando come se fosse una sua fantasia.
<< Ti eri incantata prima? >> chiede lui, sbattendo gli occhi.
Liz scossa la testa, ritornando alla realtà, ma, per evitare di guardarlo ancora, prende il suo cellulare dal letto, e gli risponde distrattamente:
<< Sì, il paesaggio era bellissimo. >>
<< Capisco. >> risponde lui, trattenendo una risatina.
Sandy la guarda mentre finge di digitare qualcosa sul suo iPhone.
<< Mi vado a fare una doccia. Per cena c’è la carne alla brace, lo sai? >>
<< Sì sì, lo so. >>
<< D’accordo. A dopo. >>
Liz continua a fingere di digitare sul suo iPhone e prima di uscire dalla porta, Sandy la squadra dalla testa ai piedi, e tra sé e sé pensa:
<< Sì, è davvero carina. >>
Una volta uscito, Liz appoggia il cellulare sul letto e dice:
<< Smettila, Liz! Ritorna in te! >>
Poco dopo, quando è in bagno, con solo indosso il bikini, chiude la porta a chiave e guarda l’enorme bagno.
È dipinto di bianco sopra, e sotto ci sono delle mattonelle color ocra. C’è un mobile marrone, con tre lavandini, uno all’estremità sinistra, uno al centro, e un altro all’estremità destra, con uno specchio gigante. E, dulcis in fundo, una vasca e una doccia enorme, dove ci possono stare tranquillamente due persone.
Pensa per un attimo se farsi una doccia o un bagno e alla fine opta per una semplice doccia, più veloce.

Più tardi, Liz è vestita ed è seduta su una delle poltrone in terrazza, con il computer sulle gambe, che ascolta la musica a basso volume. Sandy arriva e non vedendola in camera, guarda subito in terrazza e la raggiunge.
<< È pronta la cena. >>
Liz si volta verso di lui e gli risponde:
<< Okay. >>    
Liz esce da Facebook e stoppa la musica.
<< Che cosa stavi ascoltando? >> chiede Sandy curioso.
<< Non credo che tu li conosca. >>
<< Se non mi dici chi sono non posso saperlo. >>
<< One Direction. >>
<< Ah, sì, li conosco, invece. Non sono male. Piacciono anche a mia cugina e ad alcune mie compagne di classe. >>
<< Ah. >>
<< Sei stupita? >> chiede lui.
<< A dire la verità, sì. Di solito i ragazzi li disprezzano, la maggior parte delle volte. Tutta invidia. >>
<< Potrebbe essere. Comunque io no, non li disprezzo. Sono bravi. >>
<< Già. >>
<< Dai, andiamo a mangiare. Dopo mi racconti meglio di loro. >>
Liz si alza e porta il computer dentro, appoggiandolo sul letto.
Mentre scendono Liz gli chiede:
<< In che senso ti racconto meglio dopo? >>
<< Nel senso che voglio sapere di più. >>
<< Ah. >>
Mentre stanno finendo di cenare Sandy dice:
<< Andiamo su che mi racconti meglio dei tuoi… come devo chiamarli? >>
<< Ragazzi, o meglio idoli. Io e le mie amiche li chiamiamo così. >>
<< Okay. >>
<< Ragazzi? >> chiede la signora Carr.
Liz sorride e risponde:
<< Sì, i miei ragazzi. I One Direction, una boyband. >>
<< Ah, ok. Sono quei cinque ragazzi che piacciono anche a tua cugina, vero Sandy? >>
<< Sì, esatto. >>
<< Ci fa sempre una testa così ogni volta che la vediamo. È sempre attaccata al computer o al cellulare per avere loro notizie o novità. È un’ossessione. >> dice il signor Carr, un po’ scocciato.
<< La capisco. Ma quanti ha? >>
<< Quattordici. >> risponde il signor Carr.
<< Due anni in meno di me. >>
<< E di me. >> dice Sandy.
Liz fa un sorriso a Sandy, che le dice:
<< Andiamo, allora? >>
<< Sì sì, ma non aiutiamo i tuoi a sparecchiare? >>
<< Non ce n’è bisogno, tesoro. >> le risponde la signora Carr, con un sorriso.
Liz fa un leggero sorriso alla signora Carr e se ne va al piano di sopra con Sandy. Quando arrivano nella camera di Liz, si mettono sulle poltrone in terrazza.
<< Sei sicuro che non dobbiamo aiutarli? Io i miei li aiutato sempre. >>
<< Mia madre ha detto di no. >>
<< D’accordo. >>
<< Avanti, fammi ascoltare qualche loro canzone. >> dice lui, pieno d’entusiasmo.
<< Non ne hai mai sentita una? >>
<< No, perché quando vedo mia cugina o viene qui oppure andiamo noi a casa sua e non ascolta la musica in nostra compagnia. >>
<< Ah. Ma dove abita? >>
<< A Malibu. >>
<< Ah, beh, non lontano. >>
<< No no. Dai, fammi ascoltare una canzone a caso. >> insiste lui.
Liz fa partire “more than this”. Mentre ascoltano la canzone, Sandy sembra ascoltare attentamente ogni singola parola. Liz lo guarda, meravigliata. Quando finisce, le dice:
<< Bella, davvero bella. Fammene sentire un’altra. >>
<< Okay. >>
Liz fa partire “gotta be you”.
Sandy sembra davvero apprezzare le canzoni.
Liz continua a guardarlo, mentre lui chiude gli occhi per ascoltare meglio la musica.
Pensa che decisamente è perfetto per lei, in tutto e per tutto. È da sposare, proprio come tutti dicono di Liam. In alcune cose Sandy assomiglia molto a lei: dolce, gentile, ed è carino. Assomiglia anche a Niall, che ama il cibo. Che cosa c’è di più perfetto di un ragazzo che è un mix tra Liam e Niall? I due ragazzi più dolci del mondo, insomma.
Finita un’altra canzone, Liz gli chiede:
<< Ma non devi uscire con i tuoi amici stasera? >>
<< No, non stasera. >>
<< Okay. >>
La canzone “call me maybe” suona da dentro la stanza, sul letto di Liz, così dice:
<< È un messaggio, vado a leggerlo. >>
<< Lo so, c’è ‘call me maybe’. >>
Liz si siede sul letto e legge il messaggio.

Lux:“hey, sorella! Spencer mi ha chiesto se domani pomeriggio andiamo a fare shopping con lei e la sua migliore amica, ti va? Le altre mi hanno già detto di sì ;)”
Liz:“sì, va bene. A che ora e dove?”
Lux:“alle 12 a “casa” mia che ci accompagna la mamma di Spencer. Andremo alla 3rd Street Promenade, nel centro di Santa Monica, dove ci sono tantissimi negozi.”
Liz:“ok, va bene.
PS. Sto facendo sentire a Sandy le canzoni dei 1D, e gli piacciono. Me l’ha chiesto lui XXX”
Lux:“lo amo già. Fatti sta foto insieme a lui, plz, lo vogliamo vedereeeee!!!!!! X favoreeeeeeeeee!!!!!! XX”
Liz:“smettilaaa!!!! XX”

Posa il cellulare sul letto e torna in terrazza, a sedersi sulla poltrona.
<< Questa è bellissima.”
<< Moments. Sì, è davvero bella. >>
<< Qual è il tuo preferito? Quello di mia cugina è quello moro. >>
<< Zayn, quello moro è Zayn. Il mio è Liam. >>
<< E qual è dei cinque? >>
Liz cerca una foto dei ragazzi e mostra Liam a Sandy.
<< Lui. >>
<< Ah, ok. >>
Sandy continua a guardare la foto e dopo dice:
<< Beh, sono tutti belli, però anch’io sono bello, vero? >>
Liz si volta verso Sandy e lo guarda confusa per quello che ha detto. Finalmente lo guarda negli occhi, e gli dice:
<< È una domanda trabocchetto? >>
<< No, è una semplice domanda. >>
<< Ehm… >>
Liz non sa cosa rispondere. O meglio, sa benissimo cosa rispondere, ma non vuole dargli nessun segnale per fargli capire che è attratta da lui, maledettamente attratta da lui.
<< Okay, non rispondere, dai. >>
Dentro di sé, Liz dice:
<< Meno male. >>
Quando parte un’altra canzone, Liz gli chiede:
<< Sandy, hai Facebook? >>
<< Sì. Tu? >>
<< Sì, aspetta che ti cerco, allora. Come ti chiami? >>
<< Sandy Carr. >>
Liz cerca “Sandy Carr” nella barra delle ricerche e ce ne sono alcuni.
<< Hai una tua foto? >>
<< Sì. >>
Liz scorre l’elenco dei Sandy Carr e dice:
<< Oh, eccoti! >>
Clicca “aggiungi agli amici” e dice:
<< Aggiunto. >>
<< Vado a prendere il computer, così accedo a Facebook anch’io. >>
<< Okay. >>
Mentre Sandy va a prendere il suo computer in camera sua, Liz mette la canzone “stand up” dei 1D e inizia a ballare in terrazza.
Quando lui ritorna, la vede, ma lei non se ne accorge. Così lui ride e sorride mentre la guarda. Tra sé e sé pensa:
<< Sì, è decisamente bella. E così, che balla, completamente spontanea, è ancora più bella. >>
Pensa a come sarebbe fare l’amore con lei, qui, nella sua stanza, e a come le bacerebbe ogni singola parte del suo corpo, dal collo ai piedi.
Quando finisce la canzone, Liz si accorge di lui ed esclama:
<< Sandy! >>
Lui la sta ancora guardando, perso nei suoi pensieri su di loro. Liz lo chiama di nuovo.
Sandy interrompe i suoi pensieri e, guardandola, le dice:
<< Eccomi. >>
La raggiunge in terrazza e si siede.
<< Da quanto eri arrivato? >>
<< Ero appena arrivato. >>
Liz crede che lui l’abbia vista ballare e cantare, ma non ci dà peso.
Sandy accende il suo computer e va su Facebook, e accetta subito la richiesta d’amicizia di Liz.
<< Adesso mi faccio un po’ i cavoli tuoi. >> dice Sandy ridacchiando.
Liz lo guarda, sorridendo, e gli chiede:
<< Cos’era quella risatina? >>
<< Quale? Questa? >>
Sandy ridacchia nello stesso modo di prima e Liz ride e dice:
<< Sì, quella. >>
<< Era una risatina. >>
<< Okay, allora adesso io mi faccio i cavoli tuoi, visto che tu ti fai i miei. >>
<< Va bene. >>
Scuriosano l’uno sul profilo dell’altra, guardando foto e video.
Verso mezzanotte, la signora Carr arriva in camera di Liz, e nota che lei e il figlio sono ancora in terrazza. Si avvicina a loro e dice:
<< Ragazzi, ma siete ancora qui? È già mezzanotte. >>
Sandy si volta verso la madre e le risponde:
<< Mezzanotte! È già mezzanotte? Wow, non pensavo fosse passato così tanto tempo. >>
<< Neanch’io. >>
<< Io e tuo padre andiamo a letto. Notte, ragazzi. >> saluta la signora Carr.
<< Buonanotte, signora Carr. >> dice Liz, sorridendole.
La signora Carr esce dalla stanza e Sandy chiede:
<< Vuoi andare a letto? >>
<< Beh… in effetti comincio ad essere un po’ stanca. >>
<< Dai, allora spegniamo tutto e andiamo a letto. >> dice lui.
<< Tu puoi restare alzato, sono io che sono stanca. >>
<< No, vado a letto anch’io. >>
<< Okay. >>
Liz e Sandy spengono i loro computer e si alzano dalle poltrone.
Sono sulla soglia della porta della stanza di Liz, uno davanti all’altra, che si stanno guardando.
<< Allora io vado a letto. Ci vediamo domani mattina, cioè, stamattina. >> le dice Sandy.
Liz gli sorride e risponde:
<< Okay. Notte. >>
<< Notte. >>
Sandy vorrebbe darle un bacio sulla guancia, anzi, in realtà vorrebbe darle un bacio sulle labbra, ma si trattiene. Gli sembra di averla accompagnata a casa dopo un appuntamento, ma in realtà non è niente di tutto ciò. Abitano sotto lo stesso tetto e si conosco da appena dodici ore.
Quando Liz si avvicina al letto, si volta verso la porta, come se Sandy fosse ancora lì a guardarla. È tentata di raggiungerlo in camera, dirgli che è attratta da lui, che prima avrebbe almeno voluto dargli un bacio sulla guancia, ma non lo fa, rimane lì, e s’infila il pigiama di Hello Kitty, con la canottiera e i pantaloncini corti.
Poco dopo, mentre è distesa sul letto, al buio, pensa a Sandy. Ha paura di non essere contraccambiata, ha paura che Sandy non provi lo stesso per lei. In fondo si conoscono solo da dodici ore, è praticamente una sconosciuto.

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Capitolo 18
*** Una bella cotta ***


18

Una bella cotta





Il giorno dopo, poco dopo le 12, le ragazze insieme a Spencer e alla sua migliore amica, Emma, sono alla Third Street Promenade. Mentre sono davanti alla vetrina di Abercrombie & Fitch, Liz salta su dicendo:
<< Ragazze, vi devo confessare una cosa. >>
<< Cosa? >> chiede Lux.
<< Ho preso una terribile cotta per Sandy. >>
<< Davvero? >> chiede Melissa.
<< Sì, assolutamente. >>
Olive smette di guardare la vetrina e le chiede:
<< E lui lo sa? Ricambia? >>
<< Non lo so, spero di sì, però. È così… carino. Ieri, quando sono tornata a casa dopo che ci siamo viste, stava facendo stretching in spiaggia e l’ho visto dalla terrazza. Lui mi ha visto e mi ha salutato, ma ero talmente concentrata a guardarlo che me ne sono resa conto dopo un po’. Fatto sta che dopo è salito ed è venuto in camera mia. Avreste dovuto vederlo. Era a petto nudo e aveva dei pantaloncini da basket gialli e viola, e li teneva talmente bassi che si vedevano i peli. >> dice lei sognante.
<< I peli del…? >> domanda Spencer.
<< Sì, proprio quelli. >> risponde Liz.
<< Sei inguaiata, sorella. Prendersi una cotta per il figlio della tua nuova famiglia… >> dice Lexi.
<< Non migliori la cosa se dici così Lexi. >> le dice Liz.
<< Lo so, però è vero, è un dato di fatto. Credo che tu debba dirglielo. >> le dice Lexi.
<< Vorrei farlo, ma ho paura di non essere ricambiata. E poi ci siamo appena conosciuti. Voglio dire, siamo arrivate solo ieri. >>
<< E allora? Diglielo lo stesso, Liz. Magari alla fine anche lui prova lo stesso per te, anche tu hai detto che ti guarda spesso. Fregatene se alla fine non sarai ricambiata, almeno avrai una possibilità di conquistarlo. E poi vivete sotto lo stesso tetto, quindi… >> le dice Olive.
<< Concordo con Olive. Tentar non nuoce, Liz. >> dice Emma.
Liz guarda le sue amiche, Spencer ed Emma, che la stanno guardando a loro volta, per convincerla a buttarsi, e dice:
<< Intanto siamo amici su Facebook. Ieri sera siamo rimasti tipo… tre ore in terrazza a parlare e ad ascoltare la musica. È stata una bella serata, nonostante non stessimo facendo chissà cosa. >>
<< Tre ore? E dopo, quando siete andati a letto? >> domanda Melissa.
<< Dopo ci siamo dati la buonanotte. È stato strano, a dire la verità. Sembrava che lui mi avesse riaccompagnata a casa dopo un appuntamento, sembrava che mi volesse baciare. Avrei tanto voluto che lo facesse. >> confessa Liz.
<< Avresti potuto baciarlo tu, almeno sulla guancia. >> dice Olive.
<< Non ne ho avuto il coraggio, e poi mi vergognavo. Ho pensato a lui prima di addormentarmi e ho pensato a lui… in quel modo. >> confessa ancora Liz.
<< Sì, è ufficiale. La nostra Liz si è presa una bella cotta per quel ragazzo. >> conferma Olive.
<< Già. >>
Mentre passano da una vetrina all’altra, Emma dice:
<< Anche a me è successo quest’anno. Ho preso una terribile cotta per un ragazzo della mia scuola. Aveva l’armadietto di fronte al mio. Un giorno ho trovato un biglietto nel mio armadietto dove lui mi chiedeva di uscire. Siamo usciti e siamo stati insieme per quattro mesi. >>
<< E poi? >> chiede Liz.
<< E poi lui mi ha lasciata per un’altra. Sì, abbastanza patetico. Lui ha un anno in più di me e si era innamorato di una ragazza più grande di lui di un anno. Sono stata male per quasi un mese, ma meno male che c’era Spencer a consolarmi, e poi era appena iniziata l’estate e non potevo deprimermi così, rovinandomi l’estate. >> risponde Emma, soddisfatta di se stessa.
<< Hai fatto bene. Non vale la pena deprimersi, per un ragazzo poi. Siamo così giovani. Dovreste prendere esempio tutte da me. Sesso e basta, niente storie o amore. Solo e soltanto sesso, niente sentimenti e tutte quelle altre cose. >> afferma Olive.
<< Io non ho mai fatto sesso. >> confessa Emma.
<< Neanch’io. >> confessa anche Spencer.
<< Neanch’io. Sono rimasta l’unica a essere ancora vergine, e le ragazze ogni tanto decidono di ricordamelo, ma io sto bene così, in fondo. >> dice Liz.
<< Beh, se mai un giorno farai sesso con Sandy, se vi metterete insieme, poi vediamo cosa mi verrai a dire, tesoro. >> le dice Olive.
<< Lo so, lo so, tu dici sempre che è la cosa più bella da fare nella vita, ma ci sono altre cose oltre a quella. >>
<< Naah. >> risponde Olive.
<< A che età ha perso la verginità, Olive? >> chiede Emma.
<< Credo che se te lo confessassi rimarresti scioccata. Non l’ho mai detto neanche alle ragazze. Rimarreste tutte scioccate, fidatevi. >> risponde Olive.
<< Oddio, così mi preoccupo. Sei peggio di Harry. >> dice Spencer.
Tutte ridono e Olive dice:
<< Non a caso è il mio preferito. >>
<< Il mio è Niall. >> esclama Emma.
<< Anche il mio. È troppo dolce quel ragazzo. >> dice Spencer.
<< Ve l’ho detto, la amo già. >> dice Lux.
Spencer le sorride.
<< Hey, mi sento offesa! >> esclama Emma, fingendo di fare il broncio.
<< Scusami Emma, amo anche te. >> dice Lux.
Emma le sorride, lo stesso sorriso che ha fatto Spencer.
<< Invece il vostro qual è, ragazze? >> chiede Emma.
<< Il mio Louis. >> risponde Lexi.
<< Zayn. >> risponde invece Melissa.
<< Liam. >> risponde Liz.
Continuano a camminare, guardando le vetrine.
<< Andrete anche voi alla Santa Monica High School, vero? >> domanda Emma.
<< Sì sì. >> risponde Liz.
<< Avete già fame oppure aspettiamo ancora? >>
<< Io aspetterei. >> risponde Olive.
<< Sì, anch’io. >> risponde anche Lexi.
<< Aspettiamo. Qui abbiamo l’imbarazzo della scelta, dal McDonald’s, al Johnny Rockets, a Subway. >> dice Emma.
<< Vedremo dopo. Adesso dobbiamo comprare qualcosa, non abbiamo ancora preso niente in quasi un’ora che siamo arrivate. Domani inizia la scuola e voglio essere carina. >> dice Lux.
<<< Lux ha ragione. Diamoci da fare ragazze. >> esclama Spencer.
Dopo ore di shopping e chiacchiere, finalmente le ragazze tornano nelle loro nuove case con tantissimi vestiti e altre cose.

Verso le 17 passate, Liz arriva nella sua nuova casa e, come al solito, trova i signori Carr in sala, e, dopo averli salutati, va in camera sua.
Arrivata in camera, appoggia i pacchi sul divano in fondo al letto e va in terrazza. Si appoggia alla ringhiera e guarda la spiaggia e l’oceano.
Poco dopo rientra nella stanza e si toglie i sandali e il vestito che ha indosso.
All’improvviso piomba nella stanza Sandy, aprendo la porta molto velocemente. Sandy farfuglia qualcosa, ma smette subito di parlare appena nota che Liz è in mutande e reggiseno. Lei appena lo vede si copre con le braccia e gli dice:
<< Potevi anche bussare! >>
<< Scusami. >>
Sandy si volta e Liz prende il vestito dal letto e se lo rimette. Sandy si rivolta verso di lei e le dice:
<< Alla fine è come se fossi in costume, dai. >>
<< Sì, in effetti, sì. >>
<< Quando sei tornata? >> le chiede lui.
<< Cinque minuti fa, circa. >>
<< Ah. Io ero in piscina a farmi una nuotata. Sono stato un po’ in palestra con alcuni amici. >>
<< Ah. Bravo. >>
<< Tu cos’hai comprato? >> domanda Sandy.
<< Un sacco di roba, da vestiti, ad accessori, persino qualcosa per la mia nuova stanza. >> risponde Liz.
<< Cioè? Fammi vedere. >>
Liz tira fuori un cuscino colorato e lo mostra a Sandy.
<< Carino. >>
Liz posiziona il cuscino sul divanetto e dice:
<< Credo che lo metterò proprio qui. >>
<< Va beh, io vado a farmi una doccia. >> salta su lui.
Tra sé e sé Liz pensa:
<< Ti vengo a lavare la schiena, se vuoi? >>
Liz sbatte le palpebre due volte e scaccia quel pensiero fuori dalla sua testa.
Sandy esce dalla stanza, chiudendosi la porta alle spalle.
<< Smettila Liz. Torna in te. >> si dice.
Sandy rimane appoggiato alla porta e dice:
<< Cazzo, quant’è carina. >>

Un po’ prima di cena, Liz è in camera sua, suo sul letto, davanti al computer, e arriva Sandy.
<< Hey. >> la saluta lui.
Liz alza lo sguardo e lo saluta a sua volta. Sandy si avvicina e si siede sul letto.
<< Pronta per domani? >>
<< Sì, credo di sì. Pensi che saremo in classe insieme? >> domanda lei, speranzosa.
<< Non lo so, vedremo domani mattina. È possibile, però. >>
<< Speriamo, dai. >>
<< Sì, infatti. Comunque, ti volevo dire che di solito mi accompagnano i miei a scuola, o mio padre o mia madre. Partiamo circa una decina di minuti prima. >>
<< Ah, ok. Io ci metto circa mezz’ora a prepararmi. >>
<< D’accordo. >>
<< Sarà dura alzarsi di nuovo presto. >> dice lei.
<< Già. Basta riprendere l’abitudine in fondo. >>
<< Sì, è vero. >>
Un attimo dopo Liz riceve un sms e deve prendere il cellulare che ha lasciato sul divanetto in fondo al letto. Per prenderlo si china in avanti, mostrando a Sandy il suo sedere, che ovviamente lui guarda. Ha la tentazione di toccarlo e di schiacciarla sul letto per baciarla, ma ovviamente non lo fa.
<< Le mie amiche si stanno un po’ agitando per domani, soprattutto Melissa. >> esclama lei improvvisamente.
<< Tu non sei agitata. >> dice lui.
<< Ma io intendo agitate perché non sanno cosa mettersi. Lo so, è abbastanza squallido. >>
<< Sì. Tu, invece, hai già deciso? >>
<< No, ma non sono una che ci mette delle ore per decidere cosa mettersi. Decido piuttosto in fretta. >>
<< Fai bene. >> dice lui.

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Capitolo 19
*** Il primo giorno di scuola ***


19

Il primo giorno di scuola





Quando Liz e Sandy arrivano a scuola, le ragazze ancora non ci sono. Liz si è messa d’accordo con loro di trovarsi davanti all’entrata cinque minuti prima del suono della campanella.
<< Non ci sono ancora le mie amiche, le aspetto qui. >> dice Liz.
<< D’accordo. Se hai bisogno, chiamami okay? >>
<< Sì. >>
Due minuti dopo arriva Olive, seguita da Lexi, Lux e infine Melissa.
Dopo essersi fatte dare l’orario delle lezioni e la combinazione e il numero dell’armadietto, che sono tutti e cinque nello stesso corridoio, suona la campanella e le ragazze cercano la loro aula. Alcuni minuti dopo sono davanti all’aula, con dentro circa una quindicina di studenti tra ragazzi e ragazze.
<< È questa, vero? >> chiede Liz.
<< Sì sì, entriamo. >> esclama Olive.
Quando vedono passare Olive, alcuni ragazzi si girano verso di lei. Le ragazze prendono posto nei banchi. Liz e Lux sono vicine, mentre Olive, Melissa e Lexi due file dietro.
Liz si guarda intorno e non nota Sandy da nessuna parte.
<< Perché ti guardi intorno? >> domanda Lux.
<< Guardavo se c’è Sandy in classe con noi, ma non c’è. Che peccato. >> risponde lei, delusa.
<< Troppo bello per essere vero. >>
<< Già. >>
Due ragazzi si avvicinano a Olive, Melissa e Lexi, e uno di loro chiede:
<< Ciao, ragazze. Siete nuove, vero? >>
<< Sì. Piacere, Olive. Loro sono Melissa e Lexi, e due file davanti a noi ci sono Liz e Lux, le altre due nostre migliori amiche. >> salta su Olive.
Il ragazzo le risponde, dicendole:
“Piacere mio, ragazze. Io sono Dan. Da dove venite?”
<< Parigi. >> risponde Melissa.
<< Ah, siete le ragazze della vacanza studio. È vero che alcuni prof hanno parlato di voi l’anno scorso. >> dice Dan.
Anche l’altro ragazzo inizia a parlare:
<< Io sono Ed, invece. Noto che sapete l’inglese molto bene. >>
<< I nostri padri sono inglesi. >> dice Lexi.
<< Ah, ecco. >> dice Ed.
<< Andiamo a presentarci anche alle altre due vostre amiche. È stato un piacere, ragazze. >> le saluta Dan.
Quando Dan e Ed si sono allontanati, Olive, Melissa e Lexi li guardano avvicinarsi a Liz e Lux, e Lexi salta su dicendo:
<< Carini. >>
<< Naah. >> dice Olive.
<< Non è vero, sembrano gentili. >> dice Melissa.
<< Sembrano. >> dice Olive.
Lexi e Melissa fanno una leggere risatina.
Olive si guarda intorno e un ragazzo si volta e la guarda proprio in quel momento.
Un attimo dopo, entra la professoressa, che saluta gli alunni. Quando arriva alla cattedra, appena vede le ragazze, dice:
<< Buongiorno, ragazzi, e bentornati! Come avrete notato, sono arrivate le nuove studentesse da Parigi. Alzatevi ragazze, e dite qualcosa. Presentatevi. >>
Si alzano tutte e cinque nello stesso momento e la prima a parlare è Olive, che dice:
<< Ciao! Io sono Olive Fowles, ho sedici anni e… sono di Parigi. >>
<< Ciao! Io sono Melissa Crabbe, ho sedici anni e sono di Parigi. E adoro la musica. >> dice invece Melissa.
<< Io, invece, sono Lexi Hollis, ho sedici anni e sono di Parigi. E amo gli animali. >> si presenta anche Lexi.
<< Ciao! Io sono Lux Forester, ho sedici anni e sono di Parigi. E anch’io amo gli animali, come Lexi. >>
<< Ciao a tutti! Io sono Liz Savile, ho quindici anni e sono di Parigi. La mia passione è la cucina. >>
La professoressa, curiosa, chiede:
<< Quindi siete tutte e cinque nate e cresciute a Parigi? >>
<< Sì. >> risponde Olive per tutte.
La professoressa, finalmente, si presenta alle ragazze, dicendo loro:
<< Benvenute alla Santa Monica High School. Io sono la professoressa Barton, la vostra insegnante di storia. >>
Le ragazze sorridono alla professoressa, che continua a parlare.
<< Adesso iniziamo con l’appello, ragazzi. >> esclama la signora Barton.
La professoressa Barton inizia a leggere una lista di nomi, tra cui quelli delle ragazze.

All’ora di pranzo, dalle 12:05 alle 12:40, le ragazze raggiungono la mensa. Liz continua a guardarsi intorno, alla ricerca di Sandy, ma niente, non riesce a trovarlo. La stanza è enorme e c’è troppa gente, così gli manda un sms.

Liz:“hey! Io sono in mensa con le mie amiche. Dove 6?”

Sandy, al tavolo con alcuni suoi amici e compagni di classe, legge in messaggio e le risponde subito:
“Ciao! Sono in mensa anch’io. Come va tutto? Spero non sia successo niente.”
Liz:“sto bene, grazie. No no, stai tranquillo, non è successo niente. A più tardi, allora.”
Sandy:“ok. XXX”

Un amico di Sandy, Sid, accanto a lui, gli chiede:
<< Hey, amico. Chi era? La tua ragazza? >>
<< No, è la ragazza che è venuta da Parigi. Te ne ho già parlato, ricordi? >>
<< Ah, sì, giusto. E com’è? Carina? >> chiede Sid.
<< Sì, è molto carina. Ha la nostra età. >>
<< Uscite insieme, allora. Cosa aspetti a chiederglielo? >>
<< Viviamo sotto lo stesso tetto, non so se sarebbe proprio una buona idea. E poi non so neanche se le piaccio. Magari pensa che io sia un cretino o che so io. >> risponde Sandy.
<< Ooh, quindi ti sei preso una cotta. Awww, il nostro Sandy è innamorato, ragazzi. >> dice Sid.
Un altro ragazzo, Oliver, salta su, dicendo:
<< Sandy innamorato? Mai successo! E chi è la ragazza? >>
<< Fermi tutti! Non sono innamorato. Non saltiamo subito alle conclusioni. Le ragazze della vacanza studio sono arrivate lunedì, e una di loro è venuta da me, come vi avevo detto alcuni mesi fa. Si chiama Liz e ha la nostra età, ed è molto carina. >> esclama Sandy.
<< E ti piace? >> domanda Oliver.
<< Sì… cioè… credo di sì. >> risponde Sandy.
<< E allora chiedile di uscire, no? >>
<< È che non so se sia una buona idea, col fatto che viviamo sotto lo stesso tetto, e poi non so come la prenderebbero i miei. >> risponde Sandy.
<< Ma fregatene, amico, se ti piace buttati. E così sarebbe la volta buona che scopi come si deve. >> esclama Sid.
<< Ha parlato l’esperto. >> dice Sandy.
<< Beh, intanto io quest’estate ho scopato. >> confessa Sid.
<< Ma falla finita, Sid. L’unica cosa che riesci a fare è farti delle gran seghe, come tutti noi, d’altronde. >> dice Oliver.
<< Quindi dite che dovrei provarci? In ogni caso? >> domanda Sandy.
Sid, Oliver e altri ragazzi rispondono di sì contemporaneamente.
<< Magari provo a darle dei segnali. Che so io… provo a toccarla mentre parliamo e magari provo anche a baciarla sulle guance ogni tanto. >> dice Sandy.
<< Che tipa è? Magari le piace andare subito al sodo. Cioè, magari non le interessa il corteggiamento e le romanticherie, e tutte quelle cavolate lì. >> d
<< Non sono cavolate, Oliver, sono cose bellissime. La maggior parte delle ragazze le adora, e anche le altre, quelle che sembrano non adorarle, in realtà ne hanno bisogno, quasi più delle altre. Comunque, non lo so, la conosco solo da due giorni. Però mi sembra piuttosto… riservata. Non sembra molto esplicita. >> risponde Sandy.
<< Ah, allora evita di esagerare, altrimenti poi si spaventa e peggiori solo le cose. >> dice Oliver.
<< Sì, infatti. Meglio andarci piano, ma non troppo. >>
<< Esatto. >>

Finito il pranzo, le ragazze raggiungono i loro armadietti. Passa da lì Sandy con alcuni amici.
<< È lei, ragazzi, è Liz. >> esclama Sandy.
<< Hey, Liz. >> la saluta Sandy.
Liz si volta e dice:
<< Hey. >>
<< Come sta andando? >>
<< Benissimo, grazie. >> risponde lei con un sorriso.
<< Mi raccomando, se hai bisogno di qualcosa, qualsiasi cosa, non esitare a chiedere, okay? >>
<< Okay. Grazie, Sandy, sei molto gentile. >>
<< È un piacere, Liz. >>
Sandy e Liz si guardano per alcuni secondi e poi lui dice:
<< Ti presento i miei amici: Oliver, Sid, Mike e Luke. Ragazzi, lei è Liz, la ragazza che viene da Parigi per la vacanza studio. >>
Liz sorride a tutti e un attimo dopo se ne vanno.
<< È molto carina, sì. >> dice Oliver.
<< Concordo. Provaci, amico. >> dice Sid.
<< Assolutamente. E poi credo che tu le piaccia. Ti guarda in un certo modo… >> dice Mike.
<< Sì, infatti. Comunque, sembra proprio una brava ragazza. Vacci piano e non esagerare. >> dice Luke.
<< Non c’è pericolo, ragazzi. >>
<< Credo che sia proprio la tipa da cavolate, come le ha definite Oliver. >> afferma Sid.
<< Già. >> conferma Oliver.
<< Beh, lo sapete, ragazzi, io sono piuttosto romantico. >>
<< Anche troppo. >> dice Oliver.
<< Già. >> conferma Sid.
Al termine del primo giorno di scuola, Melissa si è iscritta al coro e le prove inizieranno il giorno dopo.

Nel tardo pomeriggio, Liz decide di fare un tuffo in piscina, essendo sola nella sua nuova casa.
Mezz’ora dopo, circa, arriva a casa Sandy dall’allenamento di basket. Si guarda intorno e in sala non vede Liz, così va in cucina, ma non c’è neanche lì. Guarda in giardino e la vede in piscina, che sta nuotando.
<< Hey! >> la saluta lui.    
Liz si volta subito e quando lo vede, è come se fosse un’apparizione.
<< Ciao! >>
Sandy si avvicina alla piscina e le chiede:
<< I miei non sono ancora arrivati? >>
<< No. >>
<< Okay. >> dice lui vago.
Sandy la guarda e poi guarda l’acqua.
<< Ti vuoi buttare? >> gli propone lei.
<< Volendo… >>
<< Buttati, allora. Cosa aspetti? >>
<< Vado a mettermi il costume e arrivo. >>
<< Ma no. Buttati con i pantaloncini, scusa. >>
<< Nah. >>
<< Okay. Ti aspetto qui. >> dice lei.
Sandy torna dentro e sale in camera sua.
<< Ti aspetto qui? Ma da dove mi è venuta fuori? Sono pazza, è ufficiale. >> dice Liz a se stessa.
Cinque minuti dopo, Sandy è di nuovo in piscina e si butta tuffandosi come un tuffatore esperto. Dopo aver fatto mezza vasca, si appoggia al bordo, accanto a Liz, che l’ha osservato per tutto il tempo.
<< Allora, com’è andata oggi a scuola? >> le domanda lui.
<< Bene, direi bene. A te? >>
<< Bene, bene. È successo qualcosa di particolare? >>
<< No, niente. A te? >>
<< Niente. >>
<< Gli allenamenti come sono andati? >> chiede lei.
<< Bene. Mi sono mancati i ragazzi della squadra. >>
<< Capisco. >>
<< Sai… mi è venuta un po’ di fame. >> esclama lui.
Liz gli sorride e dice:
<< Invece a me è venuta voglia di torta. Perché non ne facciamo una? Voglio dire, io la faccio, ma tu puoi darmi una mano. >>
<< Va bene. >>
Liz e Sandy salgono dall’acqua e si asciugano con gli asciugamani, e vanno dritti verso la cucina.
<< Che torta vuoi fare? >> chiede Sandy.
<< Al cioccolato. >>
<< Perfetto. >>
<< Che torte avete al cioccolato? >> domanda Liz.
<< C’è la Mud Cake. >> risponde lui.
<< La torta di fango? >> domanda lei, confusa.
Liz ride, come se Sandy avesse detto una battuta.
<< Sì chiama così. >>
<< Okay. Allora vada per la Mud Cake. >>
Quando arrivano in cucina, Sandy cerca il libro di ricette di sua madre.
<< Mia madre ha un libro di ricette, dovrebbe esserci anche quella della Mud Cake. >> dice Sandy.
<< Perfetto. >>
Mentre preparano la torta, Liz e Sandy, scherzano e parlano del più e del meno.

Più tardi, quando il cacao è in una tortiera, Sandy usa un dito per mangiarne un po’.
Liz gli dà un colpo sulla mano e gli dice:
<< Smettila, altrimenti lo finirai! >>
<< Ma è buono. >> si giustifica lui.
<< Lo so. >>
Sandy immerge di nuovo il dito, si volta verso Liz e le dice:
<< Senti. >>
<< Smettila Sandy. >> lo rimprovera lei un’altra volta.
<< Dai, assaggia. >>
Non si può negare che Liz è attirata di assaggiarlo, anche perché il cacao è sul dito di Sandy.
<< Dai. >> insiste Sandy.
<< Okay. >>
Liz lo guarda negli occhi e poi assaggia il cacao sul dito di Sandy. Mentre lo fa, si guardano fissi negli occhi. Quando tira via la bocca dal dito di Sandy, lui le chiede:
<< Allora? >>
<< È buonissimo. >>
Mentre la torta si cuoce in forno, a 170° per cinquanta minuti circa, preparano la glassa al cioccolato, da spargere sulla torta.
<< Non cominciare a mangiare anche la glassa, adesso. >>
Sandy si volta verso Liz e senza dire niente lei capisce che lo farà.
<< Mi conosci già così bene. >> dice lui sorridendo.
Prima d’iniziare a spargere la glassa sulla torta, Sandy affonda il dito e ne mangia un po’.
<< Avanti, assaggiane un po’. >> le dice lui.
Liz lo guarda storto e poi affonda il dito anche lei nella glassa. Mentre mangiano la glassa dal dito, si guardano e si sorridono.
<< Ti sei sporcata, aspetta. >>
Sandy le toglie un po’ di glassa dal lato destro delle labbra, e mentre lo fa, la guarda negli occhi e poi le guarda le labbra. Tolta la glassa, la mangia lui, soddisfatto.
Si guardano negli occhi e sono talmente vicini che quasi si toccano. Sandy si avvicina ancora un po’ al suo viso e proprio mentre stanno per baciarsi, all’improvviso la signora Carr arriva in cucina, dicendo:
<< Ciao. >>
Sandy si allontana subito e si volta verso la madre.
<< Ciao, mamma. >>
<< Come mai siete così sporchi? >> chiede lei.
Liz si volta verso la signora Carr e risponde:
<< Abbiamo fatto una torta. La Mud Cake. >>
<< Mmh, buona. >>
<< Speriamo. >>
Arriva anche il signor Carr, che salta su chiedendo:
<< Cos’è buona? >>
<< La Mud Cake. L’abbiamo fatta io e Liz, cioè, stiamo finendo di farla. >> risponde Sandy.
<< Bene, ho una fame. >> dice il signor Carr.
<< Dopo cena, tesoro. >> gli dice la moglie.
<< D’accordo. >>
I signor Carr si danno un bacio e Sandy e Liz li guardano, pensando che anche loro si sarebbero baciati, se solo i genitori di lui non fossero arrivati proprio in quel momento. Tempismo perfetto, della serie.
Sandy si volta verso Liz e la guarda per un attimo.
<< Dai, spargiamo la glassa sulla torta. >> esclama Sandy.
Liz distoglie lo sguardo dai signori Carr, che si stanno ancora baciando, e si volta verso Sandy, rispondendo con un sì.
Finita la cena, Sandy salta su e dice:
<< Prendo la torta così ne mangiamo un po’. >>
Sandy si alza e va in cucina per prendere la torta. Quando torna, ne taglia quattro fette, tenendosene una per sé e dando le altre ai suoi genitori e a Liz.
<< Buona. >>
<< Sì. >> dice lei sorridendogli.
<< Sì, complimenti, ragazzi. >> conferma la signora Carr.
<< Concordo. È molto buona, ragazzi. Bravi. >> conferma anche il signor Carr.
Liz sorride ai signori Carr e ringrazia, dopo aver mandato giù un pezzo di torta.

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Capitolo 20
*** Un uomo bellissimo ***


20

Un uomo bellissimo





Il giorno dopo, alle 6:30, l’iPhone di Liz, sul suo comodino, intona la canzone “one thing” e lei apre gli occhi. Spegne la sveglia e rimane immobile sul cuscino, a fissare il soffitto.
Prima che la sveglia suonasse, ha fatto un sogno. Ha sognato di fare l’amore con Sandy, ma non è riuscita a capire in che posto.
Quando scende in cucina, Sandy è in sala da pranzo che sta facendo colazione con i pancakes e del succo d’arancia. Appena lo vede, gli fa uno strano effetto. Fino a non molto tempo prima stava sognando di fare l’amore con lui e adesso lo vede lì, seduto da solo che fa colazione, silenzioso e pensieroso.
Non si sono neanche baciati, o almeno, non sono riusciti a farlo. Le sembra così strano poter fare l’amore con lui.
Finalmente Sandy alza lo sguardo e la saluta. Liz si volta verso di lui mentre va in cucina e lo saluta.
<< Vuoi dei pancakes? >> chiede lui.
<< Sì, volentieri. >>
Liz prende un po’ di succo d’arancia e se lo versa in un bicchiere e va in cucina. Fanno colazione abbastanza in silenzio, e poi arrivano i signori Carr, che tolgono anche l’imbarazzo che c’è nell’aria.

Più tardi, nell’intervallo tra la prima e la seconda ora, davanti all’armadietto di Lux, Liz finalmente decide di confessare alle ragazze il quasi bacio con Sandy. Ha passato un’ora intera a pensare a Sandy e a pensare al loro quasi bacio, a come si sarebbero potuti baciare, e a come si sarebbe sentita lei.
<< Liz, sei con noi? Hai passato un’ora intera tra le nuvole. >> dice Melissa.
<< Sì, infatti. Non hai ascoltato una parola di quello che ha detto la prof. >> dice Lux.
<< Scusate, ragazze. Non posso più tacere. >> esclama Liz.
<< Oddio! È successo qualcosa con Sandy, vero? Avanti, parla! >> le dice Olive.
<< Stava per succedere. Ci stavamo per baciare, se solo non fossero arrivati i suoi genitori. >> risponde lei triste.
<< Ma no! Che sfiga. >> dice Olive.
<< Strasfiga. Dai, raccontaci di più. >> la incita Melissa.
<< Quando lui è tornato a casa dall’allenamento di basket, io ero in piscina e lui si è buttato. Insomma, dopo un po’ avevamo fame e ci è venuta voglia di fare una torta così siamo andati in cucina e l’abbiamo fatta. Abbiamo fatto una Mud Cake, cioè una torta al cioccolato. Fatto sta che, mentre stavamo assaggiando la glassa al cioccolato da mettere sopra la torta, io mi sono sporcata, così lui mi ha tolto la glassa, ed eravamo talmente vicini che eravamo praticamente appiccicati. Lui si è avvicinato e mi stava per baciare, ma proprio in quel momento sono arrivati i suoi. Ditemi se posso essere più sfigata di così? >> dice Liz, disperata.
<< No, non puoi. E quindi anche lui prova qualcosa per te? Altrimenti non avrebbe provato a baciarti. >> afferma Lux.
<< Esatto. Pensate che stanotte ho anche sognato di fare l’amore con lui. Questo potrebbe essere un segno, ragazze. Potrebbe voler dire che ho trovato il mio ragazzo, il ragazzo perfetto per me. >> dice Liz tutta contenta.
<< Sì, potrebbe. Ma comunque credo sia già chiaro, è ovvio che l’hai trovato, tesoro. >> dice Lexi.
<< Lo spero ragazze. >>
<< È così, Liz, è così. L’hai trovato, fidati. >> la rassicura Olive.
<< Concordo. >> dice Mellissa.
<< Sì, l’hai trovato. >> conclude Lux.
La campanella suona e le ragazze devono entrare in classe, per l’ora d’inglese.
Poco dopo essersi sedute, entra in classe il professore che, appena arriva alla cattedra, appoggia la sua ventiquattrore, e, rivolgendosi alla classe, dice:
<< Buongiorno a tutti, ragazzi! >>
Tutti si voltano e, appena Olive lo vede, rimane letteralmente a bocca aperta.
Il professore non deve avere più di trent’anni, ed è alto, molto alto, forse 1,85 cm, magro, con i capelli castano scuro, con un ciuffo che gli cade sulla fronte, e con gli occhi azzurri, gli occhi più belli mai visti da Olive, da chiunque. Ha una fronte perfetta e il viso è perfettamente scolpito, e anche il suo naso è perfetto, e anche le sue labbra. Labbra bellissime e rosa, perfette per essere baciate in ogni momento. Lui sembra perfetto, meravigliosamente perfetto. Sembra un Dio greco, o un angelo. È bello, bellissimo. Sprecato, troppo sprecato per fare il professore in una scuola superiore.
Melissa e Lexi si voltano subito verso Olive, mentre il professore continua a parlare.
<< Oddio. L’abbiamo persa. >> dice Melissa, divertita.
<< Sicuro. >> conferma Lexi.
Olive ha mille, se non di più, pensieri in testa. Sta pensando a come sedurre il suo professore, a com’è bella, calda e sexy la sua voce mentre sta parlando alla classe, ma in realtà non sta ascoltando una singola parola di quello che sta dicendo.
<< Non è la creatura più bella che abbiate mai visto? Persino da qui riesco a vedere che ha degli occhi meravigliosi. Sono azzurri. I miei in confronto fanno schifo. >> dice Olive, incantata.
Olive continua a fissarlo, senza voltarsi neanche un attimo per guardare Melissa e Lexi accanto a lei.
<< Sì, l’abbiamo persa, è ufficiale. >> dice Lexi.
<< Già. A cosa stai pensando Olive? Conosciamo quella faccia. >> domanda Melissa.
<< Lo sapete a cosa sto pensando ragazze. Non c’è bisogno di chiedere. >> risponde Olive.
<< È il nostro professore d’inglese, Olive, non puoi. >> le dice Melissa.
<< Posso, posso, posso eccome. >> dice lei.
Olive alza la mano e appena il professore le dà la parola, dice:
<< Quanti anni ha professore? >>
Il professor Keaton, così si chiama, un po’ stupito dalla domanda, domanda:
<< Quanti anni mi date, ragazzi? >>
Rivolge la domanda al plurale, come se non avesse notato il tono con cui Olive gliel’ha posta. Alcuni rispondono trenta, altri trentacinque e altri una via di mezza, e poco dopo lui risponde:
<< Trentuno. Ho trentun anni. >>
Olive sorride soddisfatta e lo fissa.
<< Sei soddisfatta? >> chiede Melissa.
<< Assolutamente sì. >>
<< Beh, in effetti, li dimostra trentun anni. >>
<< Quindi di che anno è? >> domanda Olive.
Le ragazze ci pensano un po’ e poi Lexi risponde:
<< Dell’ottantuno, se non sbaglio. Quindi ha quindici anni in più di noi. Wow. >>
<< Beh… non è così vecchio. No. >> dice Olive.
Melissa e Lexi evitano di rispondere, sanno che Olive non ha speranze. Per lei non ci sono limiti di età.
Liz e Lux, con il cellullare di quest’ultima, mandano un messaggio a Olive con scritto:

“Immagino la tua faccia, anche se non riesco a vederla bene! Stiamo ridendo come due cretine. Abbiamo la bava alla bocca, ma riusciamo anche a ridere! LOL”

Olive legge il messaggio e fa un sorriso.
Olive:“hahahahahahaahahahahahahha :O la mia faccia appena l’ho visto! È splendido, cazzo! E ha solo 31 anni. Sapete già cosa sta pensando la mia mente! E non solo la mia mente :p ci credo che avete la bava alla bocca, non siete le uniche! Mezza classe sta sbavando. I ragazzi invece saranno invidiosi!”

Liz e Lux ridono e si voltano verso Olive, che fa loro l’occhiolino.

Lux:“parliamone dopo! <3”
Olive:“ok!”

Quando la lezione finisce e suona la campanella, tutti si alzano ed escono dall’aula, compreso il professore. Le ragazze raggiungono i loro armadietti.
<< Fammi vedere la tua faccia appena l’hai visto, ti prego. >> le dice Liz.
Olive imita la faccia che ha fatto appena ha visto il professor Keaton e le ragazze ridono.
<< È veramente un uomo bellissimo. Credo di non averne mai visto uno così bello in sedici anni della mia vita. >>
<< Siamo sicure che sia reale? L’avete visto anche voi, vero? Non me lo stavo immaginando? >> domanda Olive.
<< No no, esiste, è reale, Olive. >> la rassicura Liz.
<< Assolutamente reale. >> conferma Melissa.
<< Okay, meno male. >>
Per i corridoi, le ragazze incontrano Spencer ed Emma e chiacchierano per poco, finché la campanella non suona di nuovo e devono entrare in classe.

In classe, appena le ragazze si sono sedute, si avvicinano a loro tre compagni di classe. Propongono loro di andare a una festa di un loro amico che ci sarà sabato e le ragazze accettano. A un certo punto arriva un quarto ragazzo, con cui le ragazze non hanno ancora avuto l’occasione di parlare, che dice loro:
<< Io sono Kurt. Non ci siamo ancora presentati. >>
Kurt porge la mano alle ragazze e mentre gliela stringono, ognuna dice il proprio nome.
<< Allora, è bella Parigi? >> domanda lui.
<< Oh, sì, è meravigliosa. >> risponde Lexi.
Olive lo scruta dalla testa ai piedi.
Kurt è un ragazzo piuttosto alto, circa 1.78, magro, con i capelli castani, ricci, non troppo corti, e gli occhi verdi, ed ha delle mani molti grandi. È carino, sì, davvero carino. Inoltre, ha un modo di parlare tutto suo. Spesso parla molto lentamente, ed è impossibile non rimanerne ipnotizzati. Ed ha una voce molto possente e sexy.
Kurt la guarda, ma arriva la prof che saluta gli alunni e lui si allontana con gli altri tre ragazzi.
<< Come ti guardava Kurt. È carino comunque. >> dice Melissa.
<< Adesso non miro ai ragazzini, ma agli uomini, e sai a cosa, o meglio, a chi mi riferisco. >> le risponde Olive.
<< Sì, lo so. >>
Poco dopo essersi seduti e aver salutato la professoressa, Kurt si volta per guardare un attimo Olive, ma lei non lo degna di uno sguardo.
<< Ragazze, sono ossessionata dal signor Keaton. >> confessa Olive.
<< Vedi di togliertelo dalla testa, allora. >> le dice Melissa.
<< Esatto. >> dice Lexi.
<< Ma non posso e non ci riesco. Mi stanno venendo in mente un sacco di cose. >> confessa ancora Olive.
<< Olive, non puoi. È il nostro professore, cazzo! Renditene conto. Non puoi. >> esclama Lexi.
<< Perché hai detto quella parola? Non dovevi dirla. >>
<< Dai, smettila. >>

Al termine della lezione, gli alunni escono dall’aula e raggiungono i loro armadietti. Olive si guarda intorno per vedere se c’è il professor Keaton. Così sparisce, in cerca del professore.
Ha bisogno di parlargli e vuole provare ad attirare la sua attenzione.
Nel suo cammino incontra Kurt invece.
<< Hey. >> la saluta lui.
<< Ciao. >>
<< Dove vai così di fretta? >> le chiede lui.
<< Da nessuna parte. Tu? >>
<< In bagno. >>
Olive si guarda intorno e lui, dopo averla guardata dalla testa ai piedi, le chiede:
<< Ci sarai anche tu alla festa di sabato? >>
Olive, senza neanche guardarlo in faccia, gli risponde:
<< Sì. Tu? >>
<< Sì. >>
Kurt si guarda intorno anche lui e le chiede:
<< Stai cercando qualcuno per caso? >>
Olive finalmente si volta e gli risponde:
<< No no, nessuno. Ora devo andare, Kurt. Ciao. >>
<< Ciao. >>
Olive gira ancora per i corridoi, quando finalmente lo vede che esce dalla scuola e lo segue. Lo segue finché lui non si ferma e tira fuori una sigaretta.
<< Salve. >> lo saluta Olive.
Il professor Keaton si volta e dice:
<< Buongiorno, Olive. >>
<< Fuma? Non lo sapevo. Cioè… non pensavo che un uomo come lei fumasse. >> dice lei.
Il professor Keaton quasi ride, ma non lo fa, e le domanda:
<< Un uomo come me? >>
<< Sì. Un uomo così… ben vestito e… bello. >> risponde lei.
Il professor Keaton le sorride e le risponde:
<< Ah. Comunque, invece fumo. Non tantissimo, ma fumo. >>
Olive lo scruta dalla testa ai piedi, e lo osserva mentre fa un tiro e poi buttare fuori il fumo da quella bocca bellissima.
<< Avevi bisogno di qualcosa? >> le chiede lui.
<< No, a dire la verità no. Volevo solo parlare con lei. >>
<< Capisco. Ma io sono un tuo professore, Olive, te lo ricordo. >> le dice il professor Keaton.
Olive si avvicina un po’ a lui e, guardandolo negli occhi, gli dice:
<< Lo so bene. >>
<< Allora vedi di allontanarti da me. >> le dice lui.
Olive si allontana senza dire una parola.
Il professore nota la scollatura della maglietta di Olive e poi, guardandola in faccia, le chiede:
<< Non devi andare in classe? >>
<< Finché non suona la campanella no. E ci sono ancora alcuni minuti prima che suoni. E lei non deve andare dai suoi alunni? >>
<< Ho la prossima ora buca. >>
<< Ah. >>
Olive si lecca le labbra con la lingua e il professore segue ogni mossa, come ipnotizzato.
<< Posso chiederle come fa di nome? >> domanda Olive.
Il professor Keaton rimane in silenzio per alcuni secondi mentre la guarda, e poi dice:
<< David. Ma tu devi chiamarmi signor o professor Keaton. >>
<< Oh, lo so… Dave. >> dice Olive con un sorrisetto perverso.
<< Signor o professor Keaton, Olive. Non Dave o David. >>
Olive sembra ignorare l’affermazione del signor Keaton e chiede:
<< È fidanzato o sposato? >>
<< Nessuna delle due. >>
Olive gli sorride, senza dire una parola. Mentre si guardano e si scrutano dalla testa ai piedi, suona la campanella e Olive lo saluta e rientra a scuola.

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Capitolo 21
*** Dalla prima volta ***


21

Dalla prima volta




Il giorno dopo, nel pomeriggio, le ragazze escono con Sandy e alcuni suoi amici per fare un giro per la città. Visitano praticamente tutta Los Angeles e poi cenano in un ristorante del centro.
Dopo cena, vanno al Griffith Observatory, l’osservatorio di Los Angeles, situato sulle colline, dove si può guardare la città dall’alto e anche l’insegna di Hollywood.
Le ragazze girano in cerchio per l’osservatorio e guardano la città illuminata.
<< È bellissima la vista da quassù. >> esclama Liz.
<< Già. >> dice Melissa.
Le ragazze guardano fisse Los Angeles, piena di luci, quando arrivano Sandy e i suoi amici.
<< Eccovi! >> esclama Sandy.
Liz si volta subito e Sandy si mette vicino a lei. Lui le sorride e le chiede:
<< Vieni a fare un giro? >>
<< Sì. >>
Prima di andarsene con Sandy, Liz si volta e sorride alle ragazze.
<< Ti sei divertita oggi? >> le domanda Sandy.
<< S’, moltissimo. I tuoi amici sono simpatici. >>
<< Sì, è vero. >>
Liz si volta a guardare la città illuminata, e dice:
<< È bellissima la vista della città da quassù, e credo che di sera sia ancora meglio. >>
<< Sì, è decisamente meglio di sera. >> conferma lui.
<< A che ora chiudono? >>
<< Alle dieci. Abbiamo una mezz’ora buona. >>
<< Meno male. >>
Sandy e Liz riprendono a camminare e qualche minuto dopo, lui si ferma e, guardando il panorama, le dice:
<< “Ecco. Questo è il punto che preferisco. Qui si vede tutta la città, ogni singolo punto, anche quello più nascosto. >>
<< Capisco perché è il tuo preferito. E poi è un po’ isolato, e c’è pace e tranquillità. >> dice lei.
<< Già. >>
Liz e Sandy si guardano e all’improvviso il cellulare di lei suona. Un sms. La canzone “moments”, o meglio, il ritornello della canzone “moments”, suona a tutto volume nella borsa di Liz.
<< È un messaggio. >>
<< Hai cambiato suoneria? Prima avevi ‘call me maybe’. >>
<< Sì. >>
Liz gli sorride e prende il cellulare dalla sua borsa e legge il messaggio.

Olive:“ce la puoi fare, Liz! Io e le ragazze tifiamo per te! Tu e Sandy vi piacete, quindi ditevelo e baciatevi. Nessuna scusa, cazzo! C’mon! XXX”

Liz sorride e dopo rimette il cellulare dentro la borsa. Alza lo sguardo verso Sandy e lui le dice:
<< Mi piace veramente quella canzone, quella della suoneria. >>
<< Sul serio? È una delle mie preferite. >>
<< Sì, sul serio. >>
Liz gli fa un gran sorriso e si guardano dritti negli occhi. Sandy si avvicina un po’ a lei, continuandola a guardare.
<< Senti, Liz… mi dispiace che alla fine… >> inizia a dire Sandy.
<< Cosa? >>
<< Che alla fine… mia madre sia arrivata proprio in quel momento. >>
<< Anche a me. >>
<< Ecco perché ti ho chiesto di venire a fare un giro, da soli. >>
Sandy fa una pausa e poi dice:
<< Per fare questo. >>
Sandy si avvicina al volto di Liz e la bacia. Mentre si baciano, lui le accarezza i capelli e lei ha una mano sulla sua guancia.
Dopo il bacio, lui le prende le mani e, guardandola ancora negli occhi, le dice:
<< Mi piaci, Liz. Mi sei piaciuta sin dalla prima volta che ti ho vista. Dalla prima volta. Quando sei arrivata qui a Los Angeles. Sei così bella. >>
Liz arrossisce un po’ e risponde:
<< Vale lo stesso per me, Sandy. Mi sei piaciuto subito anche tu. Da quando ci siamo presentati all’aeroporto. Non pensavo che esistesse davvero l’amore a prima vista, ma mi sbagliavo. Esiste. Ed io l’ho provato. >>
<< Anch’io pensavo non esistesse. Ho voluto baciarti sin dalla prima volta. Non stavo più nella pelle. >> confessa lui.
<< Anch’io. >>
<< E voglio baciarti anche adesso. Voglio baciarti, baciarti e baciarti. Vorrei baciarti sempre. >> confessa ancora Sandy.
Sandy la ribacia, senza pensarci un attimo. Questa volta però il bacio dura di più ed è più intenso. Un bacio perfetto si potrebbe dire. Il bacio perfetto.
<< Domani voglio portarti fuori a pranzo, posso? >> domanda Sandy.
<< Certo che puoi. >>
<< Voglio stare con te tutto il giorno, dalla mattina alla sera. >>
<< Okay. >>
<< Sei la mia principessa, sai? Tu per me sei una principessa. >> le dice lui dolcemente.
<< Sei troppo romantico, Sandy. >> dice Liz, quasi commuovendosi.
<< Troppo? Sono troppo romantico e appiccicoso? Scusami. >>
<< No, non in senso negativo, in senso positivo. Sei perfetto. >>
Sandy le sorride.
<< Mi piaci da morire, Sandy. Mi sento come Giulietta. Capisco cosa provava adesso, adesso lo capisco benissimo. >>
<< E quindi io sono il tuo Romeo? >> domanda lui.
Liz ride e risponde:
<< Sì, esatto. >>
<< Sei bellissima quando ridi, e hai una risata splendida. E i tuoi occhi… >>
Sandy si avvicina al suo viso e la guarda fissa negli occhi.
<< I tuoi occhi sono meravigliosi. >>
<< Sono meravigliosi anche i tuoi. Io amo gli occhi azzurri. >>
Sandy la tira a sé e la bacia.
<< Sono così felice che finalmente ci siamo baciati. Non ce la facevo davvero più. >> confessa lui.
<< Credi che dovremmo dirlo ai tuoi? Credi che ne saranno felici? >>
<< Forse è meglio decidere bene le parole da usare per dirglielo. Sanno che sei una brava ragazza, ma è meglio essere prudenti. Dobbiamo dirglielo prima che ci scoprano. >> risponde lui.
<< Okay, d’accordo. >>
<< Non ho mai fatto conoscere una ragazza ai miei, tu saresti la prima. Voglio che sia una cosa seria, capito? >>
<< Sì. Quindi sono ufficialmente la tua Giulietta? >>
Sandy le sorride e le risponde:
<< Sì, lo sei. >>
Liz gli fa un sorriso a trentadue denti e s’incamminano, ritornando dove hanno lasciato gli altri.

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Capitolo 22
*** Niall ***


22

Niall





Il giorno dopo, quando Liz si sveglia, scende al piano di sotto e va in cucina per fare colazione. La casa è deserta e si chiede dove siano i signori Carr e Sandy.
Mentre sta facendo colazione, arriva Sandy che, appena la vede, le fa un gran sorriso.
<< Ciao, principessa. >>
Liz gli fa un timido sorriso e, quando Sandy le passa accanto, si ferma per baciarla.
<< Te l’ho già detto che sei bellissima? >>
<< Sì, me l’hai già detto. >>
Liz si volta per guardare Sandy mentre tira fuori i cereali, in cucina.
Mentre fanno colazione insieme, lui le prende la mano e le domanda:
<< Ti va se più tardi andiamo al molo? >>
<< Sì, non ci sono ancora stata. >>
<< Perfetto. Voglio che questa giornata sia perfetta per entrambi. Sappi che io sono moolto romantico. >>
<< Sei perfetto, allora. >>
Sandy le sorride e continuano a mangiare i Corn Flakes, mentre si guardano.
Verso mezzogiorno Liz e Sandy ed escono in direzione del molo. Camminano un po’ in spiaggia, poi pranzano in un ristornate lì vicino e nel primo pomeriggio vanno al molo.

Nella serata, verso le 22, Liz e Sandy raggiungono la casa sulla spiaggia di un amico di alcuni compagni di classe delle ragazze, per la festa alla quale Liz è stata invitata con le ragazze, e dove ci sarà mezza scuola.
<< Wow, c’è già un gran movimento, e sono solo le dieci. >>
<< Sei mai stata a una festa così? >> le chiede Sandy.
<< No, mai. Non in una villa sulla spiaggia, almeno. >>
<< Qui spesso le feste sono così. Questa è la classica festa d’inizio anno. La fanno tutti gli anni, in case diverse però. >>
<< Chiamale case. >>
Sandy le sorride e poi la porta a esplorare la casa. Nel loro cammino incontrano le ragazze, che hanno in mano i soliti bicchieri di plastica blu o rossi, che si vedono durante le feste nei film e telefilm americani.
<< Ragazze! >>
<< Liz! >> esclama Melissa.
Le ragazze salutano velocemente Sandy, che poco dopo si allontana da loro.
<< Allora? Cos’è successo? Dopo ieri sera non ti sei più fatta sentire. Ci stavamo preoccupando. >> chiede Olive.
<< Oh, niente di che, ragazze. Sandy ed io stiamo insieme adesso. >> risponde Liz con un sorrisetto da ebete.
Le ragazze, tutte e quattro contemporaneamente, chiedono:
<< Cosa? >>
<< Sì, ci siamo messi insieme ieri sera. >>
<< E cosa aspettavi a dircelo? >> la rimprovera Olive.
<< Quindi vi siete baciati? >> domanda Lux.
<< Sì, sì, sì. È stata fantastico, ragazze, Sandy è fantastico. È un ragazzo troppo romantico. Ha detto che sono la sua principessa e che sono bellissima. Ha detto che è stato amore a prima vista anche per lui. E poi oggi siamo stati tutti il giorno insieme. Mi ha tenuto la mano per tutto il tempo, mi ha baciata, abbracciata… Credo già di amarlo. >> confessa Liz.
<< E adesso! Di già? >> dice stupita Lexi.
<< Sì, vi giuro, ragazze. È perfetto, assolutamente perfetto, perfettamente perfetto. >> risponde Liz.
<< Ci hai stese tutte, eh, tesoro? >> dice Olive.
<< Credo che lui sia quello giusto. So che ho solo quindici anni, quasi sedici, ma è come se fossi una ragazza adulta, sul procinto di fidanzarsi con il suo fidanzato storico. Non voglio andare via, ragazze, non voglio tornare a Parigi senza di lui. >> confessa Liz.
<< Wow. Sono impressionata, Liz. Ti giuro, non so cosa dire. >> afferma Lexi.
<< Neanch’io. >> dice Lux.
<< Quindi deduco che ci farai sesso? Scusa, l’amore. >> domanda Olive.
<< Sì, voglio fare l’amore con lui. Mi è bastato solo un giorno per capire che lui è quello giusto. >> risponde Liz.
<< Vacci piano però, tesoro. Forse ti stai facendo trasportare un po’ troppo in fretta dagli eventi. Lo conosci solo da cinque giorni e ci stai insieme solo da uno. Okay che lui è dolce, romantico, carino, eccetera eccetera, però siete entrambi troppo giovani per pensare già al futuro. >> le dice Olive.
<< Io mi sento come Giulietta. La capisco benissimo, capisco come si è sentita. >> confessa Liz.
<< Wow. Ti giuro, non so proprio cosa dire. >> dice Lux.
<< Io sto parlando solo ora. >> afferma Melissa.
<< Io ti voglio bene, Liz, ma ti prego, evita di correre troppo. Evitate di correre troppo, altrimenti andrete a sbattere contro un muro. >> le dice Olive.
<< Tu dici così perché sai solo fare sesso e non dai importanza ai sentimenti. Io sono completamente diversa da te, e tu questo lo sai. >> le risponde Liz.
<< Sì, lo so, ma so anche come vanno a finire certe storie d’amore. >>
<< Io guardo i nostri genitori e vedo che si amano ancora, dopo più di vent’anni, e si sono conosciuti quando erano poco più grandi di noi. Io credo all’amore eterno, al ‘vissero per sempre felici e contenti’. >>
Nessuna parla, ed è come se ci fosse un silenzio di tomba e fosse sceso il gelo nella stanza, ma in realtà c’è la musica sparata a manetta.
<< Quando ti ho incoraggiata a farti avanti con lui e a capire cosa prova per te, non pensavo che saremmo arrivate a questo. Stai correndo troppo Liz. Per favore, non esagerare. Avete solo sedici anni, e poi tu vivi a Parigi e lui qui. Vivete a chilometri e chilometri di distanza. >>
<< Io provo questo e so che anche lui lo prova. Me l’ha fatto capire molto bene. Se tu non vuoi capirlo, non sono problemi miei. >> dice Liz.
Liz se ne va senza dire una parola di più.
<< Non ti pare di aver esagerato un po’? >> domanda Melissa.
<< No, non ho esagerato. È troppo ingenua. Come può pensare già a queste cose dopo solo un giorno? È impossibile, dai. >> risponde Olive.
<< Ma voi due siete diverse, lo sai. Tu sei tutto sesso e niente sentimenti, mentre lei è amore e sentimenti. Tutto l’apposto, insomma. Se lei prova questo, va benissimo. In fondo non ha mai avuto un vero ragazzo, no? >>
<< Sì, lo so, ma… >>
<< Ma cosa? Lasciala vivere Olive. Lasciala fare le sue esperienze. Ne abbiamo tutte il diritto. >>
Olive non risponde e si rivolge a Lux e Lexi, chiedendo loro:
<< E voi non dite niente? >>
<< Ci ha colto alla sprovvista, questo è certo, ma io l’appoggio, sono dalla sua parte. Lei è l’unica di noi che ancora non si è presa una vera cotta. >> risponde Lux.
<< Esatto. È l’unica di noi che deve ancora fare le sue esperienze. Lasciamogliele fare, ne ha bisogno. >> risponde Lexi.
<< Ma noi siamo le sue migliori amiche, dobbiamo proteggerla, dobbiamo evitare che si faccia del male, che venga ferita. Sandy la ferirà, ne sono sicura. Tutti i ragazzi lo fanno, anche se involontariamente a volte. >> dice Olive.
<< Non le accadrà niente. E poi è giusto sbagliare, s’impara a crescere. Fa parte della vita. >> dice Lux.
Olive si è rassegnata e non aggiunge altro.
<< Dai, andiamo a ballare. >> propone Lexi.

Più tardi, Liz è con Sandy, nella veranda che da sulla spiaggia.
<< Come mai non stai più con le tue amiche? È da quando siamo arrivati che non ci parli. >>
<< Ho un po’ litigato con Olive. Non le va giù che io abbia finalmente trovato l’amore. >>
<< Come mai? >> domanda lui.
<< Dice che è troppo presto per dire che voglio stare sempre con te. >>
<< Non è affatto presto, perché io sento lo stesso. Ma staremo sempre insieme, perché tu vivi a casa mia. >>
<< Ma io a giugno dell’anno prossimo tornerò a Parigi. >>
<< Lo so, ma non dobbiamo pensarci, almeno non per il momento. >>
Liz non dice niente e stringe ancora di più a sé Sandy.

Intanto, sulla spiaggia, Melissa sta camminando da sola, per avere un po’ di pace.
Ogni tanto ha il bisogno di stare da sola.
Vede un falò con attorno delle persone che cantano e suonano la chitarra e si avvicina. Guarda incuriosita e un ragazzo la vede e le dice:
<< Unisciti a noi! >>
Melissa non ci pensa due volte e si siede accanto al ragazzo. Canta con loro e quando finiscono di cantare, lui le dice:
<< Io sono Jake, piacere. >>
Melissa gli stringe la mano e dice:
<< Melissa. >>
<< Loro sono Lucy, Paris, Niall e Trey. >> le dice lui.
<< Niall? >> chiede lei.
<< Sì, è irlandese. >> risponde Jake.
<< Oh, lo so. >>
<< E come lo sai? >> chiede Niall.
<< Niall Horan, dei One Direction. E poi Niall è un nome irlandese. >> risponde Melissa.
<< Ah, capisco. >>
Niall le fa un sorriso e lei ricambia.
<< Partiamo con ‘payphone’, ragazzi. Melissa, canti anche tu con noi? >> chiede Jake.
<< Volentieri. Adoro quella canzone. >>
<< Vai, Niall! >> gli dice Jake.
Cantano e Niall suona la chitarra. Mentre cantano, Niall guarda Melissa e ogni tanto anche lei lo guarda. Una mezz’ora dopo, circa, smettono di cantare e suonare e ritornano alla festa. Niall segue Melissa e la chiama mentre lei sta raggiungendo la villa.
<< Melissa! Aspetta! >> esclama lui.
Melissa si volta e vede Niall che la sta raggiungendo. Camminano insieme fino alla villa e lui le chiede:
<< Vai alla Samohi? >>
<< Sì. Tu? >>
<< Anch’io, ma non ti ho mai vista. >>
<< Neanch’io ho mai visto te. >>
<< Quanti anni hai? >> le chiede Niall.
<< Sedici. Tu? >>
<< Anch’io. Senti, ti va di parlare un po’? Qui in spiaggia intendo. >> le propone lui.
<< Sì. >>
Melissa e Niall cambiano direzione e ritornano dove c’era il falò. Una volta seduti, lui le chiede:
<< Tu non sei americana, vero? Perché hai l’accento inglese. >>
<< No, sono francese, ma mio padre è inglese, quindi so parlare entrambe le lingue. >>
<< Wow, fantastico. E allora che ci fai qui a Los Angeles? >> chiede lui curioso.
<< Sto facendo una vacanza studio di un anno con le mie migliori amiche. Siamo ospiti ognuna da una famiglia diversa. >>
<< Wow. E in che città della Francia vivi? >>
<< Parigi. >>
<< Meravigliosa. È una delle città più belle del mondo. >>
<< Concordo. Tu invece di che città dell’Irlanda sei? >>
<< Dublino. >>
<< La capitale. >>
<< Già. >>
<< E tu, invece, che ci fai qui a Los Angeles? >> chiede lei.
<< Quando avevo sei anni mi sono trasferito con la mia famiglia. Mio padre ha ottenuto un lavoro qui. >>
<< Ah. E ne sei pentito? Voglio dire, ti manca la tua città? >>
<< A dire la verità non lo so, mi piace vivere qui. E poi ero piccolo e non mi ricordo molto di Dublino. >> risponde lui.
<< Io credo che non potrei mai rinunciare a Parigi. Anche se io e le mie migliori amiche abbiamo pensato di venire a fare l’università proprio qui a Los Angeles. >>
<< Ah, sì? Dove? >>
<< UCLA. Ma non abbiamo preso l’idea troppo seriamente, almeno non per il momento. >> risponde Melissa.
<< Dovreste farlo, invece. Mio cugino studia lì e dice sempre che è fantastico. >>
<< Forse credo che non ne abbiamo ancora parlato perché vorremmo andare alle superiori ancora per molto tempo e non vogliamo che ci sia la possibilità di separarci. Sai, siamo amiche dalla nascita, siamo come sorelle praticamente. >>
<< Ah, capisco. >> dice lui.
Melissa si guarda un po’ intorno e poi gli chiede:
<< Da quanto suoni la chitarra? >>
<< Da quattro anni. >>
<< La suono anch’io, sia elettrica che classica. >>
<< Sul serio? Da quanto tempo? >> chiede lui, sempre più curioso di sapere più cose su di lei.
<< Da sei anni. >>
<< E come hai imparato? >>
<< Mi sono iscritta a un corso. E tu? >>
<< Mio padre. In realtà tutti in famiglia sappiamo suonare uno strumento. Io e mio padre la chitarra e mia madre il violino. Abbiamo un negozio di strumenti e spesso do loro una mano. >> risponde lui.
<< Wow, è fantastico. >> dice lei con entusiasmo.
<< Lo è. Facci un salto un giorno, se vuoi. È al 10831 di West Pico Boulevard, a West L.A. >>
<< Qui vicino? >> domanda lei, non sapendo dove sia.
<< Sì, dieci-quindici minuti circa. >>
<< Ci passerò volentieri. >>
<< Quando vuoi. >> dice lui, sperando che verrà sul serio.
Melissa e Niall continuano a parlare per un po’ e poi entrano nella villa.
Niall è un ragazzo magro, con corti capelli mori, gli occhi neri, ed è alto 1,80 cm. È il classico ragazzo misterioso e che fa musica.

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Capitolo 23
*** Grazie, Olive ***


23

Grazie, Olive





È domenica 26 agosto, Melissa si sveglia in tarda mattinata e, dopo aver fatto colazione, sale in camera sua e accende il suo cellulare.
Cindy entra nella sua stanza e il cellulare di Melissa suona il ritornello di “everything about you”. È un sms. Melissa sta per leggere il messaggio, quando Cindy dice:
<< Ciao, Melissa. >>
<< Ciao, Cindy. Ti sei appena svegliata? >>
<< No no, ero in giardino con la mamma. >> risponde la piccola Cindy.
<< Ah, okay. >>
Melissa apre il messaggio e lo legge. È di Niall e dice:
“Buongiorno, Melissa! Come va? Mi ha davvero fatto piacere conoscerti ieri sera. Ti va di passare lunedì al negozio? Io ci sarò XXX”
Melissa sorrise e Cindy si siede sul letto, accanto a lei.
<< Perché hai sorriso? È un ragazzo? >> domanda la piccola Cindy, curiosa.
<< Sì, l’ho conosciuto ieri sera alla festa. >>
<< E com’è? Carino? >>
<< Oh sì, eccome se lo è. Suona la chitarra, come me. >>
<< Fico. >>
<< Gli devo rispondere. >>
<< Okay. Io ritorno di sotto, allora. >>
<< Okay. >>

Melissa:“buongiorno anche a te. Io sto bene, tu? Ha fatto piacere anche a me conoscerti. Volentieri! Passerò volentieri al negozio lunedì pomeriggio, dopo la scuola ;)”
Niall:“perfetto. Sai, ho voglia di conoscerti meglio.”
Melissa:“anch’io. E poi voglio sentirti suonare ancora. 6 davvero bravo ;)”
Niall:“oh, lo so. Io voglio sentire suonare te, invece.”
Melissa:“ok. Porterò la mia chitarra, allora.”
Niall:“se vuoi puoi anche suonare la mia, non c’è problema.”
Melissa:“porterò la mia. Voglio portarla.”
Niall:“ok.”
Melissa:“a lunedì, allora! XXX”
Niall:“sì XXX”

Più tardi, nella villa della famiglia Pope, Olive va per andare in sala, ma quando passa accanto alla cucina, la signora Pope le dice che è pronto il pranzo e di andare a chiamare Chad in camera sua. Così Olive sale in camera di Chad e, quando apre la porta, rimane decisamente… schifata e scioccata.
<< Oh mio Dio! >> esclama lei.
Quando Olive ha aperto la porta, Chad era sul letto, intento a masturbarsi. Appena lui ha sentito la porta aprirsi, si è voltato e ha subito smesso, e lei ha chiuso la porta.
<< Chad! Il pranzo è pronto! >> esclama Olive da dietro la porta chiusa.
<< Okay, arrivo! >>
Mentre scendo giù, con il cellulare in mano manda un sms alle ragazze con scritto:
“OMFG!!! :O Non indovinerete mai cos’ho appena visto? È stato scioccante e schifoso allo stesso tempo! Vediamoci nel pomeriggio! XXX”
Mentre pranzano, Olive guarda Chad con un sorrisino e Chad diventa un po’ rosso sulle guance.
Olive vorrebbe ridere a crepapelle, ma evita di farlo solo perché ci sono i genitori di Chad.

Più tardi, dopo essersi messa d’accordo con le ragazze, Olive va in camera di Chad, ma stavolta bussa prima.
<< Avanti! >>
Olive apre la porta ed entra nella stanza, chiudendosela alle spalle.
<< Vedo che sai bussare. >> le dice lui.
<< Non fai ridere. È possibile che tu ti debba masturbare proprio verso l’ora di pranzo? Non potevi scegliere un momento peggiore. E poi siamo tutti in casa. >>
<< Ma non potevo sapere che tu saresti entrata proprio in quel momento, cazzo. >>
<< È stato orribile. >>
<< Non dirlo a me. >>
<< Non ho mai visto nessuno masturbarsi in vita mia. >> confessa Olive.
<< Neanch’io. Mi piacerebbe vedere te. >> dice Chad, con un sorrisetto malizioso.
<< Non ci pensare nemmeno! >>
<< Perché ti masturbi, vero? >> le domanda lui.
<< Non sono affari tuoi, Chad. >>
<< Allora dimmi se fai sesso, almeno. >>
<< Sì, certo che faccio sesso. >>
<< Con chi? >>
<< Al momento con nessuno. >>
<< E quando hai perso la verginità? >>
<< Questo non te lo dirò, non l’ho mai detto neanche alle mie migliori amiche. >>
<< Perché? Rimarrebbero scioccate? >> domanda lui, ancora con quel sorrisetto malizioso.
<< Sì. >>
<< Avevi più o meno la mia età? >>
<< Più o meno, sì. >>
<< Interessante. >> risponde Chad, scrutando Olive dalla testa ai piedi.
<< Io avrei qualche possibilità con te? >>
<< Ma ti senti? Non l’ho visto bene, ma avrai un cazzo moolto piccolo. >>
<< No, ti sbagli, tesoro. >>
<< Non chiamarmi tesoro. >> dice lei, disgustata.
<< Almeno fammi vedere o toccare le tette, cazzo. >>
<< Non pensarci proprio! >>
<< Dai, una volta. Alzati la maglietta e fammele vedere. Sono così grandi. >>
<< Smettila Chad. Non c’è nessuna ragazzina della tua età che t’interessa? >> chiede Olive.
<< Sì, ma io non le interesso. >>
Per tutto il tempo Olive è rimasta davanti alla porta chiusa, e solo adesso inizia a camminare e raggiunge il letto di Chad, sedendosi.
<< Ne sei sicuro? >>
<< Sì, me l’ha detto chiaro e tondo. >>
<< Ah. Ma come le hai detto che ti piace? >>
<< Un pomeriggio eravamo in giro con dei nostri amici, l’ho presa da parte e gliel’ho detto. >>
<< Allora prova in un altro modo. Prova a capire cose le piace. Magari portale dei fiori. Senza esagerare, però. >> gli consiglia Olive.
<< Potrei farle arrivare dei fiori a casa, oppure potrei portarglieli io, suonare il campanello, metterli sul pianerottolo e andare via. >>
<< Anche. >>
<< Margherite. So che le piacciono le margherite. >> dice lui.
<< Allora prendile delle margherite. Alle ragazze piace essere corteggiate e coccolate, ricordatelo. >>
<< Perché ti hanno corteggiata e coccolata? >> domanda lui.
<< Beh… >>
<< Beh cosa? >>
<< Diciamo che io non sono una ragazza che ama le storie d’amore tutte coccole, emozioni e cose varie. Sono una più… >>
<< Troia? >> chiede Chad.
<< Chad! >> esclama Olive.
<< Sei una troia. Insomma, una che la dà a tutti. >>
<< Non esageriamo. Però non mi piacciono le storie d’amore, ecco. >>
<< Appunto. Quindi non ti sei mai innamorata dei ragazzi che hai avuto? >>
<< Mai. >>
<< Ci facevi solo sesso? >>
<< Sì. >>
<< Mmh… mi piace. >> dice Chad, di nuovo con quel sorrisetto.
<< Smettila. >>
<< Dai, fammi vedere le tette. Le ragazze della mia età non hanno le tette come quelle della tua età, e non come le tue soprattutto. >> la implora lui.
<< Smettila! >>
<< Che taglia porti di reggiseno? >>
<< Smettila Chad! >>
<< Okay. >> dice lui, rassegnato.
<< Come si chiama la ragazza che ti piace? >>
<< Louise. >>
<< E ha proprio la tua età? >>
<< Sì, è in classe con me. >>
<< Oh. E ce l’ha Facebook? Voglio vedere se è troppo carina per te. >>
<< Sì, ce l’ha, ma non ha accettato la mia richiesta d’amicizia. >>
<< Come mai? >>
<< Non lo so. Credo perché le ho detto che mi piace. >>
<< Ma che bastarda. Almeno potreste essere amici su Facebook. >>
<< Infatti. >>
<< Dai, fammi vedere com’è. >>
Olive si alza dal letto e raggiunge Chad, che è seduto sulla sedia davanti alla scrivania. Cercano questa Louise e, appena la trovano, Olive dice:
<< Beh, è carina. Sì, davvero carina. >>
<< Troppo carina? >>
Olive guarda per bene Chad e poi la foto di questa Louise e dice:
<< No, secondo me no. Però se non ha accettato la tua richiesta d’amicizia perché le hai detto che ti piace, è una che se la tira. >>
<< Penso sia per quello, non è detto. >> dice lui.
<< Beh, se è per quel motivo, è una che se la tira. Meglio che te ne trovi una più… >>
<< Alla mia portata? >>
<< Ti diverti a finire le mie frasi? >>
<< Sì. Comunque lei mi piace, mi piace molto, e non ci posso fare niente. >>
<< Hai tredici anni, ci sono tantissime ragazzine là fuori. Trovatene un’altra. >>
<< Non ci riesco. >> dice lui, con un viso triste.
<< Provaci. >>
<< Ci ho già provato. >>
<< Ma da quanto ti piace? >>
<< Un anno. >>
<< Ah. >>
<< Già. >>
<< Beh, allora portale delle margherite a casa, o spediscigliele, come vuoi. >> dice lei.
<< Gliele porterò. >> dice lui, deciso.
<< Bravo. >>
<< E credi che con delle margherite lei mi vorrà? >> domanda Chad.
<< Non lo so, ma tentar non nuoce. >>
<< Giusto. Devo scriverle anche un biglietto? >>
<< Ovvio. >>
<< E cosa dovrei scriverle? >>
<< Non lo so. Tipo… per Louise, la ragazza che mi fa battere il cuore. Chad. >> dice lei, vaga.
<< Okay. Domani dopo scuola comprerò delle margherite e poi gliele porterò, dopo aver preso anche il bigliettino. >>
<< Bravo. >> gli dice Olive.
<< Grazie, Olive. Grazie per il consiglio. >> la ringrazia lui.
<< Prego. >>
Olive si allontana e lui le chiede:
<< Dove vai? >>
<< A prepararmi. Ho appuntamento con le mie amiche al molo. >>
<< Ah, okay. >>

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Capitolo 24
*** Lewis ***


24

Lewis





Nel pomeriggio del giorno dopo, Melissa va al negozio di strumenti della famiglia di Niall, gli Everett.
Una volta entrata nel negozio, un signore si rivolge a lei e le chiede:
<< Buonasera. Posso fare qualcosa per lei? >>
<< Sì, sono… un’amica di Niall. So che oggi è qui. >>
Il signore le risponde, in modo molto gentile, dicendole:
<< Sì sì, è qui. Io comunque sono il padre, piacere. >>
Il padre di Niall porge la mano a Melissa, che gliela stringe dicendogli:
<< Melissa. >>
Il padre di Niall fa cenno a Melissa di seguirlo, e si ritrovano in un’altra stanza, dove c’è Niall che suona la chitarra, quella che stava suonando sabato sera alla festa dove l’ha conosciuto.
<< Niall, c’è qui una tua amica. >>
Niall alza lo sguardo e quando la vede, le fa un sorriso.
<< Melissa, sei venuta. >> dice lui, contento.
<< Sì. >>
Il signor Everett saluta il figlio e Melissa, poi se ne va.
<< Ho portato la mia chitarra, come ti avevo detto. >> dice lei.
<< L’ho notato. Dai, siediti. >>
Melissa si siede sul divanetto, accanto a Niall, e gli chiede:
<< Cosa stavi suonando? >>
<< Payphone. >>
<< Amo quella canzone. >>
<< Anch’io. >>
Melissa e Niall parlano, suonano e cantano.
Mentre Melissa si è alzata per bere un po’ d’acqua, Niall inizia a suonare una canzone. Pochi secondi dopo, Melissa si volta verso Niall e gli sorride.
<< Ma questa è what makes you beautiful. >> dice Melissa.
<< Dai, vieni. >>
Melissa ritorna a sedersi accanto a Niall e canta con lui.

Intanto, Lexi va per uscire di casa, ma incontra la signora Woolner, e si ferma quando le dice:
<< Lexi. Stai uscendo? >>
<< Sì, sto andando al parco. >>
<< Ah, ok. Hai appuntamento con le tue amiche? >>
<< No no, vado lì per stare all’aperto e leggere un po’. >> risponde Lexi.
All’improvviso arrivano Katy e Stella, che si avvinghiano a Lexi.
<< Possiamo venire anche noi al parco? >> chiede Katy.
<< Sì, per favore. >> dice Stella.
Lexi guarda la signora Woolner per avere la sua approvazione.
<< Sì, potete andare con Lexi. >> dice lei.
<< Possiamo venire con te, Lexi? >> domanda Katy.
<< Ti prego, ti prego, ti pregooo. >> la implora Stella.
<< Sì, va bene, venite pure con me, però dovete fare le brave perché voglio finire il libro che sto leggendo, okay? >>
Katy e Stella, rispondono contemporaneamente dicendo:
<< Promesso. >>

Circa una decina di minuti dopo, Lexi e le gemelle arrivano al parco e, mentre loro corrono verso lo scivolo, Lexi si siede su una panchina, lì vicino.
Poco dopo nota che un ragazzo, nel campo da basket accanto, che sta facendo due tiri, completamente solo. Lo osserva e nota i suoi pantaloncini neri, molto bassi in vita, e una canottiera bianca, molto aderente. Mentre lo sta fissando, arrivano all’improvviso le gemelle.
<< Chi è? Lo conosci? >> chiede Stella.
Lexi si volta subito verso Katy e Stella e risponde loro, dicendo:
<< Non lo so, ma è… intrigante. >>
Lexi si rivolta verso il ragazzo.
<< Che cosa vuol dire intrigante? >> chiede Katy.
<< Che… incuriosisce, che attrae. >>
<< Ah. >>
<< Ha qualcosa… di particolare. Guardate il suo viso. Ha qualcosa… >>
Lexi lo fissa talmente bene che non si accorge che le gemelle sono andate verso di lui, per raccogliergli la palla che è uscita dal campo.
Katy, porgendogli la palla, gli dice:
<< Ecco, tieni. >>
Il ragazzo la prende e ringrazia.
Intanto Lexi se né accorta e le ha raggiunte, correndo.
<< Scusami, le ho perse di vista un attimo. >> si scusa Lexi.
Il ragazzo la guarda e un attimo dopo le dice:
<< Non ti preoccupare, sono state gentilissime. >>
Le due gemelle sorridono al ragazzo e lui fa’ loro l’occhiolino. Il ragazzo ritorna a guardare Lexi e, porgendole la mano, le dice:
<< Lewis, piacere. >>
Lexi, stringendogliela, dice:
<< Lexi. >>
<< Sono le tue sorelline? >> le domanda lui.
<< No, a dire la verità no. Sono ospite in casa loro per una vacanza studio. >>
<< Davvero? Da dove vieni? >>
<< Parigi. >>
<< Wow. >>
Mentre Lexi e Lewis si squadrano a vicenda, Stella dice:
<< Noi torniamo a giocare Lexi. >>
Lexi si volta per dare l’okay alle gemelle e ritorna a guardare Lewis.
Lewis è un ragazzo non altissimo, circa 1,75 cm, magro, con i capelli corti, castano scuro, gli occhi marroni, le sopracciglia folte, con un po’ di pizzetto sotto il naso e sul mento, e delle labbra incredibilmente grandi e carnose, e inoltre ha questo sguardo ipnotico e terrificante.
Lexi è letteralmente incantata da questo suo sguardo, che le arriva dritta dentro i bulbi oculari.
<< Quanti anni hai, Lexi? >> le domanda Lewis.
<< Sedici. E tu? >>
<< Sedici a ottobre. >>
<< Te ne davo almeno diciotto. >> dice Lexi, stupita.
<< Lo so, me lo dicono tutti. Abiti qui vicino? >>
<< Sì, a circa dieci minuti. >>
<< E quindi dove vai a scuola? >>
<< Alla Santa Monica High School. Tu? >> gli chiede lei.
<< Alla Palisades High School. >>
<< Ah, ecco, perché non ti ho mai visto. >>
Lexi e Lewis si guardano, senza dire niente e poi lei dice:
<< Forse è meglio che vada. Ciao, è stato un piacere. >>
<< Ci si vede in giro. >> le risponde lui.
Lexi fa cenno di sì con la testa e poi se ne va.  Si siede di nuovo sulla panchina e le gemelle la raggiungono subito, appena la vedono.
<< Allora? >> chiede Katy.
<< Vi siete scambiati i numeri? >> domanda invece Stella.
<< No, non ci siamo scambiati i numeri. >>
<< Perché? >> chiede Stella, delusa.
<< Non lo so. Ma l’ho appena conosciuto e ci siamo detti solo tre cose. E poi mi ha detto ‘ci si vede in giro’. Domani torniamo qui e se lo vediamo bene, altrimenti pazienza. Tornate a giocare e lasciatemi finire il libro, dai. >> risponde Lexi.
<< Ma… >> dice Katy.
<< Niente, ma. Tornate a giocare e basta! >> dice loro Lexi.
Katy e Stella vengono via in silenzio.
Mentre legge, ogni tanto Lexi si volta per guardare Lewis.

Intanto al negozio di strumenti della famiglia di Niall, lui e Melissa stanno suonando e cantando.
<< Sei proprio brava, Melissa. >> le dice Niall.
<< Grazie. >>
<< Cosa vuoi cantare adesso? >> domanda lui.
<< Torn. La conosci? >> chiede Melissa.
<< Sì. >>
Niall inizia a suonare e poco dopo Melissa inizia a cantare:
<< I thought I saw a girl brought to life
She was warm, she came around, she was dignified
She showed me what it was to cry
You couldn't be that girl I adored
You don't seem to know or seem to care what your heart is for
But I don't know her anymore.
There's nothing left
I used to cry
My conversation has run dry
That's what's going on
Nothing's fine I'm torn.
I'm all out of faith
This is how I fell
I'm cold and I am shamed
Lying naked on the floor.
Illusion never changed
Into something real
Wide awake and I can see
The perfect sky is torn,
You're a little late
I'm already torn. >>
Mentre cantava, Niall ha guardato Melissa.
<< Perché l’hai fatta in una versione diversa? Non l’avevo mai sentita. >> le chiede lui.
<< È la versione cantata dai One Direction a X Factor. >>
<< Ah, ok. È bella anche così. >>
<< Preferisco di gran lunga la loro versione che l’originale. >> confessa Melissa.
<< Suona tu qualcosa, adesso. Non ti ho ancora sentito suonare, ti ricordo. >>
<< Lo so. >>
Melissa prende la sua chitarra e chiede:
<< Cosa posso suonare? >>
A Melissa viene in mente una canzone e chiede:
<< Conosci Demi Lovato? >>
<< Sì. >>
<< Give your heart a break? >>
<< Sì. Vuoi suonare e cantare quella? >>
<< Sì. >>
Melissa inizia a suonare e a cantare:
<<The day I first met you
You told me, you never fall in love
But now that I get you
I know fear is what it really was
Now here we are, so close
Yet so far, haven't I passed the test
When will you realize
Baby, I’m not like all the rest?
Don’t wanna break your heart
I wanna give your heart a break
I know you’re scared it's wrong
Like you might make a mistake
There’s just one life to live
And there’s no time to wait, to wait
So, let me give your heart a break
Give your heart a break
Let me give your heart a break
Give your heart a break
Oh, yeah yeah.
Oh sunday, you went home alone
There were tears in your eyes
I called your cell phone, my love
But you did not reply
The world is ours, if we want it
We can take it, if you just take my hand
There’s no turning back now
Baby, try to understand.
Don’t wanna break your heart
I wanna give your heart a break
I know you’re scared it's wrong
Like you might make a mistake
There’s just one life to live
And there’s no time to wait, to wait
So, let me give your heart a break
Give your heart a break
Let me give your heart a break
Give your heart a break
There’s just so much you can take
Give your heart a break
Let me give your heart a break
Give your heart a break
Oh, yeah yeah. >>
<< Confermo. Sei davvero brava, Melissa. >> dice Niall.
<< Grazie. >>

Più tardi, Niall sta insegnando a Melissa a suonare una canzone. Sono vicinissimi e le loro mani si sfiorano varie volte.
<< Hai capito? >> le chiede lui.
<< Sì. >>
Melissa suona alcune note e Niall le tocca i capelli.
<< Adoro i tuoi capelli. >>
Melissa smette di suonare e dopo essersi voltata verso di lui, gli risponde:
<< Il mio ex li odiava. >>
<< È uno stupido, perché sono bellissimi, e poi non sono troppo lunghi, il che mi piace ancora di più. >> risponde Niall.
Melissa gli fa un leggero sorriso, che lui restituisce subito.
<< Sai una cosa, Melissa… mi piacciono un sacco le ragazze che suonano. >> confessa lui.
<< Ah sì? >>
Niall pian piano si avvicina al viso di Melissa e dice semplicemente “sì” e poi la bacia. Provano a sdraiarsi sul divano e Niall prende la chitarra di Melissa e la appoggia a terra, per riuscire a sdraiarsi. Mentre sono sdraiati e si stanno baciando sul divano, Niall le accarezza una coscia. Un attimo dopo smette di baciarla, le solleva un po’ la canottiera e inizia a baciarle la pancia.
<< Non è che entra qualcuno? >> chiede lei.
Niall smette di baciarla e guardandola le risponde:
<< Non entra nessuno, ho chiuso a chiave. >>
Melissa gli sorride, senza dire una parola, così lui riprende a baciarle la pancia. Le alza ancora di più la canotta e la bacia fino ad arrivare al seno. Così Melissa si tira un po’ su e si toglie la canottiera, poi aiuta Niall a togliersi la maglietta. Si baciano un po’ e poi Niall toglie i pantaloncini e le mutande a lei, poi si abbassa i pantaloni e i boxer insieme.
<< Mi piaci un sacco, Melissa. >> le confessa lui.
Melissa non risponde e un attimo dopo Niall è dentro di lei. Mentre spinge prima lentamente, poi un po’ più velocemente, si baciano e poi le gli dice:
<< Mi piaci anche tu, Niall. >>
Niall le sorride e poi si baciano di nuovo.

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Capitolo 25
*** Cedere ***


25

Cedere





Il giorno dopo, a scuola, quando Olive arriva vede il professor Keaton dirigersi verso il bagno, così lo segue subito.
<< Professor Keaton ! O se vuole... David. >> esclama lei.
Il professore si volta subito e risponde:
<< Oh, Olive sei tu. >>
<< Chi pensava che fosse? >> chiede lei.
<< Chiunque tranne te. >> risponde lui.
Olive si avvicina di qualche passo e poi dice:
<< Ne è sicuro? Guardi che io faccio un bell’effetto agli uomini. >> risponde Olive, con il suo solito sorriso per sedurre qualcuno.
<< A me non fai nessun effetto, Olive. Ti conviene andare in classe, perché tra meno di cinque minuti inizia la lezione. >> risponde posatissimo il professor Keaton.
<< Ho tutto il tempo per arrivare nella mia aula. >>
Olive si avvicina ancora di più e lo guarda dritto negli occhi.
<< So che intenzioni hai, Olive. Stammi lontano, per favore. >> dice lui, tenendo la mano destra davanti a sé per tenerla lontana.
<< Io credo che lei dovrebbe lasciarsi andare un po’. È troppo rigido per la sua età. >>
<< Rigido? Io non sono affatto rigido, anzi… >>
<< È molto rigido, invece. >> insiste Olive.
Olive gli tocca il ciuffo che gli cade sulla fronte e lo sposta da in mezzo l’occhio.
<< Vai in classe, Olive. >> continua lui.
<< Smettila di fare il rigido, e lasciati andare. So che mi desideri anche tu, te lo leggo negli occhi che mi vuoi. >>
Il signor Keaton allontana Olive e gli dice:
<< Vai in classe, Olive. >>
<< Smettila! >>
<< Provaci con i ragazzi della tua età o poco più grandi. Io sono un tuo professore e non posso. >>
<< Oh, avanti, certo che puoi. Volere è potere, professor Keaton. >> risponde Olive.
Olive fa per avvicinarsi ancora, ma lui la ferma con una mano e le dice:
<< Olive… per favore. Smettila. >>
Olive si rassegna e in modo freddo gli dice:
<< D’accordo. >>
Olive si gira e va per raggiungere la porta, ma prima di uscire si ferma, si volta e gli chiede:
<< Perché? Perché mi hai detto di no? E non dirmi ‘perché sono il tuo professore’, perché non mi basta. >>
<< Perché, anche se sei bellissima, io non posso darti quello di cui hai bisogno veramente. Tu non hai bisogno di un uomo che faccia solo sesso con te, tu hai bisogno di un ragazzo che faccia l’amore con te. Ma forse sei ancora troppo giovane per capire queste cose. >> le risponde il professor Keaton.
Il professor Keaton ha perfettamente centrato il punto, infatti, Olive se ne va senza dire niente.
È la prima volta che un ragazzo le dice di no e non c’è per niente abituata.

Poco dopo, in classe, Olive sta raccontando alle ragazze del rifiuto da parte del professor Keaton.
<< Quindi ti ha detto di no? >> chiede Melissa, stupita.
<< Esatto. Non mi è mai successo. Mai. >> risponde Olive, delusa.
<< Davvero strano. >> dice Lexi.
<< Forse il professor Keaton è un uomo troppo intelligente. >> dice Liz.
<< Cosa vuoi insinuare, Liz? >> le chiede Olive, piuttosto irritata.
Liz e Olive non hanno ancora ben chiarito la discussione che hanno avuto sabato sera alla festa, però nonostante questo, si parlano comunque.
<< Intendo dire che il professor Keaton non ha ceduto perché sa già cosa succederebbe se lo facesse. Meglio prevenire che curare, no? >> risponde Liz.
Olive non risponde, e guarda Liz piuttosto male.
<< Okay, basta, ragazze, non è la fine del mondo. Posso raccontarvi una cosa che mi è successa ieri pomeriggio? >> chiede Lexi.
<< Vai, racconta. Dopo ne ho una anch’io da raccontarvi. >> dice Melissa.
<< Ho conosciuto un ragazzo. Si chiama Lewis e ha la nostra età. >>
<< Raccontaci di più. >> dice Melissa.
<< Beh… non è altissimo, circa una diecina di centimetri più di me, castano scuro, occhi marroni, due labbra enormi e carnose, e uno sguardo… che ti ipnotizza. È fantastico, ragazze. >> afferma Lexi.
<< Ma tutte avete conosciuto un ragazzo tranne me. È ingiusto. >> dice Lux, triste.
<< Verrà anche il tuo momento, tesoro. >> le dice Melissa.
<< Sì, esatto. >> risponde Lexi.
<< Speriamo. >> dice Lux.
<< E vi siete scambiati i numeri di telefono? >> chiede Melissa.
<< No. Lui mi ha detto ‘ci si vede in giro’. >> risponde Lexi.
<< Beh, allora credo che voglia rivederti. >>
<< Dici? >>
<< Sì. >>
<< Ma dove l’hai conosciuto? >> domanda Lux.
<< Al parco vicino casa dei Woolner. >>
<< Allora tornaci anche oggi pomeriggio, così forse lo rivedrai. >> le dice Melissa.
<< Infatti farò così. Ieri ci sono andata con le gemelle e diciamo che è grazie a loro se l’ho conosciuto. >> confessa Lexi.
Melissa e Lux ridono, e Liz e Olive sembrano estranee al racconto dell’amica.
<< Sante subito allora le gemelle. >> dice Melissa.
<< Santa Katy e Santa Stella. >> dice Lux.
<< Già. >>
Lexi si volta verso Olive e Liz, che se ne stanno lì zitte, e chiede loro:
<< Avete sentito quello che ho detto ragazze? Come mai vi siete ammutolite? >>
<< Scusa, Lexi. Sì, io ho sentito. Sono contenta per te, e spero che oggi lo rivedrai. >> risponde Liz.
<< Olive? >>
<< Sì, anch’io. >>
<< Siete ancora incazzate per il litigio che è successo sabato? Per favore, basta. >> esclama Lexi.
Liz e Olive si guardano e Melissa dice:
<< Sì, infatti, basta. Anche perché adesso voglio raccontarvi quello che mi è successo ieri pomeriggio al negozio della famiglia di Niall. >>
<< Ogni volta che pronunci quel nome mi fai venire in mente Horan. >> dice Lux.
<< Già. Posso raccontarvela o no? >>
<< Sì. >> risponde Lux.
<< Okay. Beh… ieri pomeriggio io e Niall abbiamo fatto sesso. >> confessa Melissa.
Le ragazze rimangono a bocca aperta.
<< Sei riuscita a scopare prima di me. Batti il cinque, sorella! >> dice Olive, alzano un braccio e battendo il cinque con Melissa.
<< Ma dov’è successo? >> domanda Lux.
<< Sul divano, nel negozio dei suoi, in una stanza a parte però, chiusa a chiave tra l’altro. >> risponde Melissa.
<< Dammi un altro cinque, sorella! >>
Dopo il secondo “cinque” di Olive e Melissa, Lexi dice:
<< Ma vi siete appena conosciuti. >>
<< Lo so, ma è successo e… >>
<< Sandy ed Io a malapena ci siamo toccati. >> afferma Liz.
<< Ma tu sei Liz, la nostra Liz. >> le dice Melissa con un sorriso.
<< Sì, infatti. Tu sei… ancora inesperta, diciamo. >> dice Lux.
<< Come se voi foste donne adulte. Avete avuto un solo ragazzo, a parte Olive. >> risponde Liz, un po’ infastidita.
<< Sì, ma abbiamo baciato, fatto sesso e… altro. >> risponde Melissa.
<< E tu e Niall avete solo fatto sesso? >> chiede Liz.
<< Sì sì, solo sesso. >>
<< E quindi è solo una cosa di sesso? >> domanda Liz.
<< A dire la verità non lo so, ma mi ha detto che gli piaccio, quindi… >>
<< Ah. >>
Liz sembra triste, nonostante sia felicissima per la sua storia con Sandy.
<< Dai, non fare quella faccia. Anche noi abbiamo aspettato per fare sesso la prima volta. >> le dice Melissa.
<< Sì, infatti. >> conferma Lux.
Liz fa un leggero sorriso alle ragazze e un attimo dopo il professore entra in aula. È il professor Keaton, che quando entra saluta la classe.
Olive lo guardo fisso, senza staccargli mai gli occhi di dosso. Per tutta la durata della lezione, Olive non ha fatto altro che guardare il professor Keaton, che a sua volta, la guardava.

Nel cambio d’ora, Olive è al suo armadietto e vede Liz ad alcuni armadietti più avanti. Vorrebbe andare da lei per scusarsi, perché odia quando litiga con una delle ragazze, o una delle ragazze litiga con un’altra, ma all’improvviso, qualcuno la colpisce sulla spalla e lei si volta subito. È il professor Keaton, con in mano la sua ventiquattrore.
<< Ho bisogno di parlarti. Puoi venire un attimo in sale professori? >> le chiede lui.
<< Sì. >>
Olive è confusa, ma chiude l’armadietto e segue il professore.
Appena arriva nella sala dei professori, il signor Keaton chiude la porta, si butta su Olive e la bacia. Mentre si baciano, lascia cadere per terra la sua ventiquattrore e accarezza i capelli di Olive, poi la schiena. Lei invece gioca con i suoi capelli, che sono morbidissimi.
<< Perché? Perché hai cambiato idea? >> chiede lei, felice ma confusa.
<< Non lo so, ma non potevo resistere. Ho dovuto cedere per forza. >> risponde lui.
<< Sono contenta che tu abbia ceduto. >> risponde lei, sorridendogli.
<< Ti prego di non farne parola con nessuno, altrimenti sarei licenziato e ci tengo troppo a questo lavoro. >> la implora lui.
<< Neanche con le mie amiche? Loro sanno tutto di me, ogni singola cosa. >>
<< Neanche con loro. >>
<< Non posso, e lo sai. Ti ripeto che loro sanno ogni singola piccola o grande cosa di me. >>
<< D’accordo, okay, a loro puoi dirlo, ma solo a loro, okay? >>
<< Sì. >>
<< Adesso vai, altrimenti qualcuno potrebbe entrare. >>
<< Okay. Ciao… Dave. >> lo saluta lei.
Il signor Keaton, o Dave, o David, le fa un leggere sorriso e poi Olive esce dalla sala degli insegnanti.

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Capitolo 26
*** Ike ***


26

Ike





Nel pomeriggio, Lux, Spencer ed Emma vanno al Palisades Park, un parco di Santa Monica che si affaccia sull’Oceano Pacifico.
Mentre chiacchierano e ascoltano la musica, Lux nota un bellissimo cane, che passeggia trasportato da un ragazzo, a pochi metri di distanza. Lux si alza dalla panchina e lo raggiunge subito. Quando è ormai vicino, dice:
<< Oh mio Dio! Ma quello è un Akita? >>
Lux si avvicina ancora di più, si abbassa, appoggiando le ginocchia sul prato, e accarezza il cane, così il padrone la guarda e lei gli chiede:
<< È un Akita, vero? È bellissimo. >>
Il ragazzo la guarda storto e le risponde:
<< Sì, è un Akita. >>
<< È qualcosa di meraviglioso. Quanto ha? >>
Il ragazzo smette di guardarla storta e le risponde:
<< Un anno. >>
<< Sono meravigliosi questi cani e così coccolosi e affettuosi. >>
Il ragazzo sorride e risponde:
<< Oh, lo so, non si stacca mai da me. >>
<< Posso immaginarlo. >>
Lux si tira su e, guardando il ragazzo, gli porge la mano e gli dice:
<< Comunque… piacere, io sono Lux. >>
Il ragazzo, mentre gliela stringe, risponde:
<< Ike. >>
<< Da quanto tempo ce l’hai? >>
<< Otto mesi. Era piccolissimo quando me l’hanno regalato. >>
<< Chissà com’era bello da piccolo. Ne ho sempre voluto uno, ma sono davvero troppo cari. >>
<< Sì, infatti. I miei genitori me l’hanno regalato per Natale, a patto che lavorassi un po’ nel negozio di mio padre. >>
<< Capisco. Beh, beato te, sono davvero rari questi cani. >>
<< Lo so. >>
Il cane non ha ancora abbaiato e non ha dato molta confidenza a Lux.
Ike, rivolgendosi al cane, dice:
<< Lily, avanti porgi la zampa a Lux, come ti ho insegnato. >>
Ike guarda Lux e le dice:
<< Apri la mano e mettila a coppa. >>
Lux apre la mano, mettendola a coppa, e un attimo dopo il cane le porge la zampa sinistra.
<< Che dolce. >> dice Lux, sorridendo.
Lux accarezza la testa del cane e Ike dice:
<< Non ti preoccupare Lily, Lux non ti farà del male. >>
Lux sorride a Ike, che ha iniziato ad accarezzare Lily.
<< Così si chiama Lily? >> chiede lei.
<< Sì. Mia sorella ha voluto chiamarla così. >>
<< È un bellissimo nome. >>
<< Grazie. >>
Ike guarda Lux e Lily e dice:
<< Noi continuiamo il nostro giro, vuoi venire anche tu? >>
<< Volentieri. >>
Ike e Lux, insieme a Lily, camminano e dopo un po’ si siedono su una panchina.
Ike è un ragazzo dalla faccia pulita, semplice, magro di corporatura, con i capelli biondi corti e gli occhi marroni, ed è alto circa 1,80 cm.
<< Quindi anche tu hai un cane? >> domanda lui.
<< A dire la verità ne ho due, e anche due gatti. >>
<< Wow. Devi avere una casa piuttosto grande per avere quattro animali. >>
<< Sì, è abbastanza grande, ma i cani sono di piccola razza. >>
<< Cioè? >>
<< Ho un Bassotto e un Cocker. >>
<< Ah, sì, sono piccoli, allora. >>
Parlano, parlano e parlano. A Lux arriva un sms di Spencer che le chiede dove sia finita. Quando poi Ike va via, si scambiano i numeri di cellulare, e Lux torna da Spencer ed Emma.

Intanto, al parco vicino a casa dei Woolner, Lexi è con le gemelle e ancora non si vede Lewis.
Dopo circa dieci minuti di lettura, Lexi solleva la testa e guarda verso il campo da basket. Eccolo lì. Lewis sta di nuovo facendo due tiri a canestro, da solo. Così chiude il libro, lo mette dentro la borsa e lo raggiunge.
<< Hey! >> lo saluta Lexi.
Lewis si volta e vedendola le dice:
<< Ciao. >>
<< Dammi la palla, voglio fare due tiri anch’io. >>
<< Ma ne sei capace, almeno? >> le chiede Lewis.
<< Solo perché sono una ragazza, dubiti di me? >>
<< No. È solo che non sembri molto un tipo… sportivo. >>
<< Ti sbagli, invece. Sì, non faccio nessuno sport, però l’ho fatto quando ero più piccola. >>
<< Okay, vediamo un po’ cosa sai fare. >>
Lewis le lancia la palla e lei la prende al volo. Lancia la palla verso il canestro, ma non va dentro.
<< Okay, è solo questione di sfortuna. >> si giustifica lei.
Lexi riprova, ma neanche stavolta ci riesce. Lewis le va dietro e le insegna come tirare bene. Il suo viso è accanto all’orecchio destro di Lexi, e lui le dice:
<< Devi fare così. Piega un po’ le ginocchia e il gomito, poi lancia. >>
Lexi fa quello che Lewis le ha consigliato e stavolta riesce a fare canestro. Si volta e tutta contenta dice:
<< Ce l’ho fatta! >>
<< Brava. >> dice lui.
Lexi va a riprendersi la palla poi riprova da sola e ci riesce di nuovo.
<< Potrei diventare più brava di te, lo sai? >>
<< Non credo che sia possibile. >> risponde Lewis.
<< Dubiti di nuovo di me? >>
<< No. È che io ho giocato a basket per anni, anche se adesso ho smesso. >>
<< Come mai? >> domanda lei, curiosa.
Lewis all’inizio non dice niente. Sembra pensieroso e triste. Poi parla e dice:
<< Non mi andava più ed è troppo impegnativo e mi ero stancato. >>
<< Ah, capisco. >>
Lewis le fa un leggero sorriso, che lei ricambia subito.
Stavolta Lexi e Lewis si scambiano i numeri di cellulare.

In casa Carr, Sandy e Liz sono soli e sono in piscina.
<< Ma allora vuoi imparare a fare surf o no? >> le domanda lui.
<< Sì, perché no. Sarebbe forte. >>
<< Sabato mattina. Ci alziamo e poi andiamo in spiaggia e inizio a insegnarti. >> propone Sandy.
<< Va bene. >>
Sandy si avvicina a Liz, che è seduta sul bordo della piscina, senza il costume. Mette le mani sulle sue cosce e poi le dice:
<< Adesso però voglio solo fare una cosa. >>
<< Cosa? >>
Sandy la bacia e qualche secondo dopo la prende per la vita e la butta in piscina. Quando risale dall’acqua, dice:
<< Sandy! Non ho neanche il costume. >>
<< Pazienza. >> dice lui.
Sandy la guarda e lei sorride, si avvicina e lo bacia. Mentre si baciano, vanno sott’acqua e poco dopo risalgono e si appoggiano al bordo. Liz è appoggiata al bordo e Sandy è davanti a lei, e le sta toccando una coscia, mentre lei gli accarezza la schiena.
<< Abbiamo casa libera almeno fino alle sei.”
Liz non dice niente.
Mille pensieri le frullano in testa. Sta con Sandy da solo quattro giorni, ma ha già pensato un miliardo di volte a come sarebbe fare l’amore per la prima volta con lui. In realtà ha iniziato a pensarci dal primo giorno che l’ha visto, ma da quando stanno insieme, è diventata come un’ossessione.
<< Cosa c’è? Sembri preoccupata. Non ti senti bene? >>
Sandy le accarezza il viso e poi i capelli, guardandola, e lei ancora non dice niente.
<< Liz? Stai bene? Dì qualcosa, avanti. >>
<< Scusami. È che sono preoccupata. >>
<< Per cosa? >>
Liz lo guarda e lui aspetta una sua risposta.
<< Avanti, Liz, cos’è che ti preoccupa? Lo sai che con me puoi parlare di qualsiasi cosa. >>
<< È che… ho paura. Ho paura per… >> risponde lei, fermandosi.
<< Di cos’hai paura? >> le domanda lui.
Liz lo guarda e lui le chiede:
<< Ti stai riferendo a noi due? Hai paura che tra noi due finirà? >
<< No, non è per quello, anche se non voglio pensarci. Ho paura per… >>
Sandy la guarda, aspettando che lei continui a parlare, ma non lo fa.
<< Oh. Hai paura per… la tua prima volta? È di questo che hai paura? >> le chiede Sandy.
Liz annuisce.
<< Non devi avere paura per una cosa così naturale. È tutto naturale, piccola. Fare l’amore è naturale. E poi stiamo insieme da solo quattro giorni, non mi aspetterei mai che tu voglia farlo subito. Non te ne devi neanche preoccupare. >> la rassicura lui.
Liz gli fa un timido sorriso e poi dice:
<< Ma io ho paura. Ho paura di non essere all’altezza, di deluderti, di rimanere delusa. Ho paura Sandy. Ci sto pensando da quando stiamo insieme. Anzi, in realtà ci penso da quando ti ho conosciuto. >>
<< Non averne, ti prego, non essere spaventata. Tu sei all’altezza, non mi deluderai e non rimarrai delusa. Te lo prometto. >> la rassicura di nuovo lui.
<< Grazie. Le tue parole mi fanno stare molto meglio. >>
Sandy le sorride e poi la bacia.
<< Ti prego, non avere paura. Ti prego. Quando succederà succederà. Te l’ho detto, è una cosa naturale. >>
<< Ci proverò. >>
<< È già qualcosa. >>
Si baciano di nuovo e poi Liz chiede:
<< Posso chiederti una cosa? >>
<< Sì. >>
<< Come sai che io non l’ho mai fatto? Non te l’ho mai detto. >>
<< Non lo so, infatti. Ho solo provato a indovinare. >>
<< Ah. E tu? Anche tu non l’hai mai fatto? >>
<< Mai fatto. Anche se… >>
<< Cosa? >>
<< Io e la mia ex stavamo per farlo, ma c’è stato un piccolo… imprevisto. >> confessa lui.
<< Cioè? >>
Sandy tace e Liz capisce.
<< Ah. >>
<< Non era il momento. Semplicemente non era il momento e la persona giusta. Tu lo sei, invece. >>
<< Questo mi fa stare ancora meglio. Sapere che anche tu non l’hai mai fatto mi fa stare ancora meglio. >> confessa Liz.
Sandy le sorride e la bacia di nuovo.

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Capitolo 27
*** Ho bisogno di te ***


27

Ho bisogno di te





Sono passati dieci giorni e la vita delle ragazze a Los Angeles procede di bene in meglio. Pian piano si stanno abituando alla scuola americana.
Settembre è arrivato e alle ragazze sembra ancora così strano girare con i vestiti leggeri, come se fosse ancora piena estate.
A Parigi, in questo periodo, la scuola sarebbe iniziata e avrebbe già fatto piuttosto freddo; e Olive ha pensato a Mathieu, a come si deve sentire adesso che lei non è più in classe con lui.
La storia tra Liz e Sandy va avanti benissimo, ma i due non hanno ancora fatto l’amore.
Melissa e Niall adesso stanno insieme, e lei sembra che non possa fare a meno di lui. Fanno sesso quasi tutti i giorni, suonano la chitarra e cantano.
Olive, invece, con sua enorme sorpresa, non ha ancora fatto sesso con il professor Keaton, o come lo chiama lei “Dave”.
Lexi e Lewis si sono visti un paio di volte al parco.
Per quanto riguarda Lux, invece, due giorni dopo aver incontrato Ike, si sono dati appuntamento al Palisades Park, sempre con Lily, la cagnolina di lui.
Per quanto riguarda il piccolo litigio tra Olive e Liz, è tutto risolto e le ragazze si sono chieste scusa.

Il quindicesimo compleanno di Spencer è stato il 5 settembre e lei ha deciso di festeggiarlo con una festa a casa Hammond due giorni dopo.
Mentre le ragazze stanno ballando, insieme a tante altre persone, Lexi nota Lewis che sta parlando con alcune persone, a pochi metri. I due si squadrano per un po’.
<< Vai a parlarci! >> le consiglia Olive.
<< Vado? >>
Le ragazze le fanno cenno di sì con la testa e Lexi lo raggiunge.
<< Hey. >>
<< Ciao. Anche tu qui. >>
<< Già. Che fine hai fatto? È un po’ che non ti fai vedere e sentire. >> chiede lei.
<< Sì, lo so, è che ho avuto dei problemi a casa. >>
<< Ah… ok. >>
Lewis sembra di male umore, mentre le volte che lo ha incontrato al parco era di buon umore.
<< Stai bene? Hai una faccia. >> dice Lexi.
<< Sì, sto bene. Non ti preoccupare. >>
Lewis sembra stare l’opposto di bene. Ha due enormi occhiaie ed è anche un po’ pallido.

Più tardi, mentre le ragazze, tranne Lexi che sta ancora parlando con Lewis, stanno facendo due chiacchiere con alcune amiche di classe di Spencer ed Emma, Lux nota Ike. In un attimo lo raggiunge e gli dice:
<< Hey! >>
<< Ciao. Non sapevo che fossi qui anche tu. >>
<< E invece ci sono. Sono un’amica della festeggiata, anzi, in realtà vivo qui. >>
<< Ah, quindi è questa la tua nuova famiglia. Capisco. >>
<< Già, gli Hammond sono la mia nuova famiglia. >>
<< E ti trovi bene? >>
<< Sì, sono delle brave persone. E poi Spencer ha solo un anno in meno di me, quindi è come se fosse una sorella minore per me. >> risponde Lux.
<< ah, bene, dai. >>
Ike si guarda intorno, un po’ imbarazzato e poi le chiede:
<< Prendiamo un punch? >>
<< Sì, volentieri. >>
Ike prende due bicchieri di plastica e versa un po’ di punch in entrambi e ne passa uno a Lux.
<< Sono curiosa… come fai a conoscere Spencer? >> gli domanda lei.
<< A dire la verità non la conosco, ma conosco alcuni amici di amici di amici. Insomma, hai capito, no? >>
<< Sì sì, ho capito. >>

Passata mezzanotte, Lexi e Lewis vanno al piano di sopra, diritti verso la camera di lei. Quando salgono al primo piano, sul divano del corridoio c’è una coppietta che si scambia effusioni ed entrambi guardano e passano oltre. Arrivano in camera di Lexi e lei dice:
<< Ecco. Questa è la mia camera. >>
<< Carina. >>
Lewis cammina per la stanza e Lexi chiude la porta dietro di sé.
<< Carina? >>
<< Sì. Cos’altro si può dire di una camera da letto? >>
Lewis nota una foto delle ragazze sul comodino sinistro e la prende in mano dicendo:
<< Carina. >>
<< Non sai dire altro che ‘carina’? >> chiede lei.
<< È una foto carina. >>
<< Mi accontenterò di carina, allora. >>
Lewis posa la foto e continua a girare per la stanza.
Lexi si siede sul letto e lo osserva. Cerca di sembrare il più sexy possibile, perché è attratta da lui, dal quel suo sguardo ipnotico, e ne è attratta sin da quando l’ha conosciuto.
Lewis si sente osservato e si volta.
<< Perché mi stai fissando? >> le chiede.
<< Non lo so. >>
Lewis la guarda con quello sguardo ipnotico e lei quasi sviene. Lewis viene via dalla finestra e si siede sul letto, accanto a lei. Appena lui si siede, Lexi si sdraia e un attimo dopo si sdraia anche lui. Lei si volta verso di lui e si guardano.
<< Mi piace un sacco il tuo sguardo. >> gli confessa lei.
<< Il mio sguardo? Quale sguardo? >> chiede lui.
Lewis la guarda proprio con quello sguardo ipnotico e lei gli dice:
<< Quello che hai appena fatto, quello che ipnotizza. >>
<< E a te ipnotizza? >> chiede lui.
<< Assolutamente. >>
Lewis le fa un leggero sorriso, il primo da quando hanno iniziato a parlare.
<< Mi dispiace per i problemi che hai avuto a casa, in questi giorni. >>
<< Non ti preoccupare. >>
<< È che oggi sei… di malumore, mentre quando ci siamo incontrati al parco, eri di buon umore. >>
<< Lo so. Il mio umore cambia praticamente ogni giorno. A volte sono felice e a volte triste. >>
<< Ah. E come mai? >>
Lewis si tira su a sedere e dopo qualche secondo di silenzio, risponde:
<< Mio fratello e il mio migliore amico sono morti in un incidente un anno fa… e c’era mia madre alla guida. Da quando è successo, i miei genitori sono depressi e mia madre ha iniziato a bere. >>
Lexi si tira su a sedere e mette una mano sulla spalla di Lewis, cercando di consolarlo.
<< Capisco perché il tuo umore cambia spesso. In un attimo ti sei ritrovato solo. >>
<< Senza fratello e migliore amico. È stato come se il mondo mi fosse crollato addosso. >> confessa Lewis.
<< Capisco. Capisco anche perché ti vedo sempre da solo. >>
<< Io sono solo, Lexi. >> dice lui, triste.
<< Nessuno è mai solo, Lewis. >>
<< Io sì, lo sono. >>
<< Hai i tuoi genitori e… me. >> gli dice Lux.
<< Te? >>
Lexi sposta la mano dalla spalla alla guancia e, guardandolo negli occhi, gli dice:
<< Sì, io. Tu hai anche me. >>
Lewis non dice niente e Lexi continua a guardarlo. Un attimo dopo toglie la mano dalla guancia. Lewis appoggia una mano su una coscia di Lexi e le dice:
<< Ho bisogno di te. Ho bisogno di te, Lexi. >>
Lui la guarda con lo sguardo ipnotico e lei si sporge in avanti e lo bacia. Mentre si baciano lui immerge la mano nei suoi capelli.
Poco dopo smettono, si guardano e lui le toglie la maglia. Riprendono a baciarsi e si sdraiano. Inizia a baciarle il collo, poi scende verso il seno, e poi la pancia. Lewis si toglie la maglia e poi la bacia sulle labbra. Prima che lui entri dentro di lei, lei gli sussurra all’orecchio:
<< Non sei solo, Lewis, ci sono io. >>

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Capitolo 28
*** Ti desidero... pazzamente ***


28

Ti desiderio… pazzamente





Il giorno dopo, Olive si sveglia in tarda mattinata e, dopo aver accesso il cellulare, le arriva un sms di Dave.

Buongiorno! Divertita ieri sera alla festa? Stasera pensavo che potrei prepararti la cena, ti va?

Olive gli risponde subito scrivendogli:
“Buongiorno anche a te. Sì, mi sono divertita. Certo che mi va. A che ora devo passare?”
Dave:“alle 8 va bene?”
Olive:“sì. E cosa mi farai di bello?”
Dave:“taaante cose, tante cose ;)”
Olive:“non vedo l’ora!”
Dave:“ti sei appena svegliata?”
Olive:“sì. E tu a che ora ti sei svegliato?”
Dave:“un’ora fa più o meno.”
Olive:“tardi… x essere un vecchietto! hahaha :p”
Dave:“vecchietto a me? Vedrai…”
Olive:“cosa vedrò?”
Dave:“vedrai stasera…”
Olive:“non vedo l’ora!”
Dave:“a stasera!”
Olive:“sì! XXX”

Alle 20 in punto Olive si presenta a casa di Dave.
Quando va ad aprire la porta, si trova davanti una Olive completamente diversa da quella che vede sempre a scuola. Ha un vestito nero, scollato, con le maniche a tre quarti e piuttosto corto, i capelli sono ondulati e non lisci come sempre, e ha un paio di scarpe aperte leopardate, con il tacco dodici. Decisamente si è vestita così per sembrare più grande, il che ha funzionato perfettamente, e anche per essere sexy, altra cosa che ha funzionato in pieno.
Dave la guarda, quasi con la bocca aperta. Non può credere di essere attratto da lei, una ragazza di appena sedici anni che sembra una di almeno venti. Sembra una donna, in tutto e per tutto.
Olive gli fa un sorriso e gli dice:
<< Ciao. >>
<< Ciao. Entra. >>
Olive appoggia la borsa nell’attaccapanni all’entrata e poi segue Dave in cucina.
<< Che fai? Non mi dai neanche un bacio? >>
Dave è impegnato a girare il sugo che ha preparato, e neanche si volta a risponderle, si limita solo a dirle:
<< Scusa, ma devo girare il sugo, altrimenti si brucia. >>
Olive sembra non aver neanche sentito e si avvicina a lui. Appoggia le mani sulla vita di Dave ed inizia a baciargli il collo. Sembra che Dave non voglia essere toccato.
<< Sono sicura che io sia più importante del sugo. >>
Dave continua a girare il sugo, quasi ignaro della presenza di Olive dietro di lui.
<< Avanti, girati e dammi un bacio come si deve. >> gli dice lei.
Olive appoggia la mano destra sulla coscia destra di lui e pian piano sale. Dave smette subito di girare il sugo e rimane immobile.
<< Sto ancora aspettando. >>
Dave all’improvviso si gira e la bacia. Mentre la bacia, le accarezza una coscia.  La solleva e la appoggia sul tavolo della cucina, e lei mette le gambe intorno alla vita di lui. Inizia baciarle il collo, poi scende al seno.
Adesso sembra l’opposto di prima. Se prima sembrava un iceberg, adesso sembra un vulcano in piena eruzione.
Le alza il vestito e le toglie le mutande, che lascia cadere a terra. Inizia a baciarle le cosce e poi l’interno coscia. Si ferma un attimo e, guardandola, le chiede:
<< Prendi la pillola? >>
<< Sì. >>
Riprende a baciarle le cosce e lei intanto affonda le dita sui suoi capelli morbidissimi. Prima di baciarla sulle labbra, la guarda e le dice:
<< Sei bellissima, Olive, davvero bellissima. Non sai da quanto ti desidero. >>
<< Anch’io. È da quando ti ho visto entrare in classe che ti desidero. Avrei fatto sesso lì, sulla cattedra, se fosse stato possibile. >> gli confessa Olive.
Dave la bacia con foga, poi ritorna sul collo e sul seno.
Un attimo dopo Olive sente due dita dentro di sé, che iniziano a roteare prima lentamente e poi sempre più velocemente. Ansima e geme, mentre lui la penetra con due dita.
<< Ti desiderio… pazzamente. >> le dice lui.
Mentre Dave le bacia il seno, lei risponde:
<< Anch’io. >>
Tira fuori le due dita e gioca con il suo clitoride, con una delle due dita che prima ha messo dentro la sua vagina, e che adesso sono un po’ bagnate.
<< Oh… mio… Dio! >> esclama Olive.
Dave smette subito e si toglie la maglietta, che lascia cadere sopra le mutande di lei.
Olive gli bacia il petto e con la lingua passa da metà petto fino al mento e poi lo bacia. Lui la stringe ancora di più a sé, le bacia il collo e poi si abbassa i pantaloni e i boxer insieme e in pochi secondi è dentro di lei. Non appena lo sente dentro di sé, urla e inizia ad ansimare appena lui inizia a spingere. Mentre fanno sesso, lei si tiene a lui, stringendo le braccia contro la sua schiena nuda. Ansima e geme insieme a lui, che riesce a venire prima di lei.
La serata è appena iniziata e hanno già fatto sesso, meglio di così non potrebbe andare.
Dopo il sesso tanto atteso, riescono a cenare in sala da pranzo. Dopo cena, rifanno sesso sul divano.

Il lunedì, prima del suono della campanella, le ragazze sono in aula, con alcuni compagni.
<< Avanti, raccontaci tutto, Olive. >> dice Melissa.
<< Spunta il rospo. >> la incita Lexi.
<< Racconta, racconta, racconta. >> afferma Lux.
<< Raccontaci. >> dice infine Liz.
<< Okay, okay, state calme. >> dice loro Olive.
Olive racconta loro di aver finalmente fatto sesso con il prof. Keaton e per ben due volte, poi racconta loro della cena e di tutto il resto.

Al cambio d’ora, Olive è al suo armadietto e la raggiunge Kurt.
<< Hey. >>
<< Ciao. >>
<< Come va? È un po’ che non facciamo due chiacchiere. >>
<< Benissimo. Tu? >>
<< Bene, bene. Hai passato un bel weekend? >> le domanda Kurt.
<< Oh, sì. E tu? >>
<< Niente di che, solite cose con alcuni amici. Che hai fatto di bello? >>
Proprio in quel momento passa davanti a loro il prof. Keaton, con la sua solita ventiquattrore, e Olive gli fa un gran sorriso, che lui ricambia subito, seguito da un occhiolino da parte di lei.
Kurt nota tutta la scena e, avendo capito, le chiede:
<< Non dirmi che te la fai con il professor Keaton? Olive, ma sei pazza? Ha trent’anni! >>
Olive sembra non aver neanche sentito, perché sta ancora guardando il professore allontanarsi.
<< Olive, rispondimi! >>
Olive finalmente lo guarda in faccia e gli dice:
<< Che cosa c’è, Kurt? Ci conosciamo da quanto? Sì e no… tre settimane, e già mi fai la predica? >>
<< Ma lui è il nostro professore e poi ha quindici anni in più di noi. Insomma… è vecchio, dai. >> le risponde Kurt.
<< A trent’anni non si è vecchi, e poi un uomo così è quasi impossibile trovarlo. >>
<< Hai sedici anni. Tu per lui sei soltanto una ragazzina, Olive! >> esclama Kurt.
<< Non sono una ragazzina, Kurt, io sono una donna. Smettila di farmi la predica, per favore. >> dice lei scocciata.
<< Andrà a finire male, vedrai. Lui ti spezzerà il cuore, ne sono certo. >>
<< Preferiresti che uscissi e scopassi con te, vero? Perché tu hai la mia età e sei geloso di lui perché è un uomo adulto. >>
<< Ci hai già scopato? >>
<< Sì. >> dice Olive, tranquillamente.
<< Sai che lui potrebbe perdere il lavoro a causa tua, vero? E sai quanto ci tiene a insegnare, ce l’ha anche detto alcune volte. Stai facendo un grosso sbaglio, Olive, anche perché lui ti considera solo una ragazzina con cui può scopare quando gli pare e piace. >> le dice Kurt.
<< Sì, lo so, lo so. E, ragazzina o no, siamo attratti l’uno dell’altra ed è questo quello che conta. >>
<< Non capisco come puoi dire questo. Forse neanche te ne rendi conto. >>
<< Non uscirò mai con te, Kurt. Non sono attratta da te, okay? Ficcatelo in testa! Io. Non. Uscirò. Con. Te. >> esclama Olive.
<< È inutile parlare con te. Vuoi sentire solo quello che ti fa comodo. Sbatti pure la testa contro il muro, perché prima o poi succederà, vedrai. >> conclude Kurt, andandosene e senza aggiungere altro.
<< Almeno ammetti di essere attratto da me, perché si vede lontano un chilometro! >> gli urla Olive.
Kurt non si gira e continua per la sua strada.

Poco dopo, in classe, Olive va a parlare con Kurt.
<< Possiamo parlare? >>
<< Non posso adesso, e tra un attimo entra il prof. >>
<< Due minuti, per favore. >>
<< No. >>
Olive non aggiunge altro e ritorna al suo posto.
Poco dopo, durante la lezione, Olive manda un sms a Kurt, con scritto:
“Visto che non vuoi ascoltarmi, almeno leggi questo messaggio! Ti prego… non dire a nessuno di me e il prof. Keaton. Se 6 mio amico ti prego di non farlo!”
Kurt all’inizio rimette il cellulare in tasca, ma poi lo ritira fuori e le risponde:
“Ok, d’accordo. Non c’è problema, non l’avrei mai detto a nessuno.”
Olive legge la risposta e gli scrive:
“Grazie ”
Kurt si volta verso Olive, dopo aver letto la risposta, e le fa un leggero sorriso, che lei ricambia.


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Capitolo 29
*** Un altro tipo di amore ***


29

Un altro tipo di amore





Due settimane dopo, è il compleanno di Liz, e come ogni mattina, la madre di Sandy porta loro a scuola, ma stavolta hanno in previsione ben altro che una semplice giornata di scuola.
La signora Carr lascia Liz e il figlio al parcheggio della scuola e dopo averla salutata, scendono dalla macchina e lei se ne va.
<< Dritti al Palisades Park, tesoro. >> esclama Sandy.
Sandy prende per mano di Liz e raggiungono a piedi il Palisades Park.
Al parco passeggiano e guardano l’oceano.
<< Non posso credere che sia già passato un mese. >>
<< Neanch’io. >>
<< È già un mese e quattro giorni che ci conosciamo. >>
<< Sì. Devo ammetterlo, il mese più bello della mia vita. >> confessa Liz.
<< Anche il mio. >>
Sandy la bacia su una tempia e guardano l’oceano davanti a loro.
Al ristorante, all’ora di pranzo, Liz e Sandy si scambiano i regali e lui le da anche il regalo per il suo compleanno. Liz guarda con gli occhi spalancati i due anelli color argento che ha davanti. Sono due Claddagh Ring, che entrambi porteranno nel dito anulare della mano destra.
Il Claddagh Ring è un anello di fidanzamento irlandese, composto da due mani che tengono un cuore sormontato da una corona. Le mani simboleggiano l'amicizia, la corona è simbolo di lealtà e il cuore dell'amore. Può anche essere usato per altri motivi, come per amicizia o lealtà.

Quattro giorni dopo, alle 22, c’è la festa per il sedicesimo compleanno di Liz al Tru Nighclub di Hollywood, e ci sarà mezza SAMOHI, compresi Ike e Lewis.
<< Sei veramente uno schianto, tesoro. >> le dice Sandy.
<< Grazie. >>
Tutti guardano la coppietta, così Niall salta su dicendo:
<< Sei veramente sexy vestita così. >>
Melissa gli sorride maliziosamente e gli dà un bacio.
Lux, invece, guarda Ike, per far si che le faccia un complimento, ma lui si limita solo a voltarsi verso di lei e a sorriderle.
Pensa che forse sia arrivato il momento di dirgli che gli piace, anche se ancora non sa bene come dirglielo. Si trova così bene con lui, ma ha paura di rovinare l’amicizia che si è appena creata tra loro.
Stanno tutte con un ragazzo, a parte Lux, che però è cotta di Ike, ma lui sembra proprio non accorgersene, e Lexi, che non ha ancora capito se sta o no con Lewis.

Mentre i ragazzi vanno a prendere da bere, le ragazze rimangono sedute sui divanetti.
<< Devi assolutamente dire a Ike che sei interessata a lui. O è cieco oppure è cretino. Come fa a non accorgersene? >> chiede Olive.
<< Lo so, Olive, ma ho paura che lui ci rimanga male. E se poi vuole solo essere mio amico? >>
<< Fottitene, tesoro. Tentar non nuoce, no? >>
<< La fai facile tu. A te i ragazzi cadono ai piedi, mentre a me no. >> le dice Lux.
<< Con Dave non è stato così, ricordi? Lui mi ha rifiutata all’inizio. >>
<< Solo perché ha trent’anni ed è il nostro professore. E poi ha ceduto poco dopo, quindi… >>
<< Beh, intanto non mi aspettavo un suo rifiuto. >>
<< Cambiamo argomento. Liz, tu e Sandy cosa aspettate? >> domanda Lux.
<< Ragazze, ma è passato solo un mese. C’è ancora tempo. Non vedo perché avere fretta. >> risponde Liz.
<< Perché noi a giugno del prossimo anno torneremo a Parigi. >> dice Lux.
<< Lo so, ma vogliamo andare con calma. >> risponde Liz.
<< Ma gli hai già detto che lo ami? E lui te l’ha detto? >> chiede Melissa.
<< No. >> risponde Liz.
<< Hai paura? >> chiede invece Lexi.
<< Sì, ho paura di fare l’amore con lui e di dirgli che lo amo. E lui sa che ho paura di fare l’amore. >>
<< Già, ce l’hai detto. In fondo è vero, vi conoscete da così poco. Secondo me fate bene ad aspettare. In fondo avete… nove mesi, quindi sono tanti. >> dice Lexi.
<< Già. >>
Olive non dice nulla, perché è ancora un po’… contraria, diciamo, ai sentimenti che prova Liz nei confronti di Sandy, nonostante le due amiche si siano chiarite e chieste scusa.
Per lei il vero amore, l’amore eterno, il matrimonio, la famiglia, non sono cose reali, cose che dureranno per tutta la vita, nonostante tutti i loro genitori stiano insieme da quando erano ragazzi.
<< Olive, tu non hai niente da dire? >> chiede Liz.
<< Vado a vedere se Kurt è già arrivato. >> risponde Olive, cambiando argomento e alzandosi dal divanetto e sparendo in un attimo.
È evidente che vuole evitare l’argomento e ci è riuscita in pieno.
<< Ma che ha? Perché è andata via così? >>
<< Credo sia ancora per il fatto della tua storia con Sandy, di quello che provi per lui. >> risponde Melissa.
<< Ma ci siamo chiarite e chieste scusa. Non capisco. >>
<< Sì, ma crede che stai correndo troppo. >> dice Lexi.
<< Sai com’è fatta, lasciala perdere. >> le dice Lux.
<< Okay. >>
Mentre Olive sta girando per il locale, in cerca di Kurt, alcuni ragazzi si girano per guardarla, alcuni le dicono “Hey, bella, vieni a fare un giro con me?”, altri le fischiano, e all’improvviso qualcuno la prende per un braccio e si ritrova nel bagno degli uomini.
<< Dave. >> esclama lei.
<< Shh. Nessuno deve vederci. >> dice lui.
<< Che ci fai qui? >>
<< Sono qui con alcuni amici. Ti ho vista e… >>
Olive si butta su di lui e lo bacia.
<< Io ho detto a Liz di invitarti, ma alla fine abbiamo deciso che sarebbe stato solo un casino. >>
<< E avete fatto bene, non sarei comunque venuto. >>
<< Però ci sei. >> dice lei, sorridendo.
<< Sì, perché ho convinto alcuni amici a venirci. >>
<< Hai fatto benissimo. >>
<< Lo penso anch’io. >>
Olive e Dave si guardano per alcuni secondi e poi si baciano. Vanno dentro uno dei gabinetti e chiudono la porta a chiave.
Quando Olive torna dalle ragazze, non vede l’ora di raccontare loro che Dave è lì nel locale e di aver appena fatto sesso con lui in bagno, ma si blocca appena vede Kurt.
<< Kurt! >> esclama lei.
Kurt si volta e la saluta. Lascruta dalla testa ai piedi e le dice:
<< Wow, sei… uno schianto. >>
<< Grazie. >>
Olive si siede accanto a lui e lui la continua a guardare.
<< Le ragazze mi hanno detto che mi stavi cercando. >> dice lui.
<< Sì, ma… >>
<< Ma? >>
<< Qualcuno mi ha… trovata. >>
<< Chi? >>
Kurt e Olive si guardano e lui capisce subito che sta parlando del prof Keaton, così non dice niente e propone di andare a ballare.

Più tardi, Liz è sul divanetto da sola, mentre Sandy è a prendere qualcosa da bere, gli altri o stanno ballando o sono sparsi per il nightclub, e all’improvviso un ragazzo si siede accanto a lei e le chiede:
<< Hey, bella. Come mai sei qui tutta sola? >>
<< Non sono sola. >>
Il ragazzo appoggia una mano sulla sua coscia e le dice:
<< Posso farti compagnia io, se vuoi. Sono James, piacere. >>
<< Liz. >>
Liz lo guarda piuttosto male e lui le chiede:
<< Quanti anni hai, Liz? >>
<< Sedici. Tu? >>
<< Ventuno. >>
James sale leggermente con la mano e le chiede:
<< Vieni a ballare? >>
<< No, grazie. >>
<< Dai, balleremo solo. >>
<< Ti ho detto di no! >> urla Liz.
James si è alzato e la sta tirando per un braccio, ma lei continua a dire di no.
All’improvviso arriva Olive che urla:
<< Lasciala stare! >>
James si volta verso Olive e le risponde:
<< Wow. E tu da dove sei sbucata? >>
<< Vattene! Adesso! >>
Olive è molto determinata e James in un attimo sparisce.
<< Grazie. >>
Olive le sorride e le chiede:
<< Vieni con me in bagno? Mi devo ripassare il lucidalabbra. >>
<< Sì. >>
Poco dopo, in bagno, mentre Olive si ripassa il lucidalabbra, Liz le chiede:
<< Ce l’hai ancora con me, Olive? >>
Olive si ferma e guarda Liz.
<< Non ce l’ho mai avuta con te, Liz. Siamo diverse, ma siamo migliori amiche, praticamente sorelle. Saremo amiche per tutta la vita. >>
<< Ho avuto la sensazione che tu ce l’avessi con me, invece. Prima, ad esempio, che per evitare l’argomento sei scappata via praticamente. >>
<< Sì, voglio evitare l’argomento, perché ho paura di litigare con te e poi ti avrei rovinato la festa. >> risponde Olive.
<< Anche le sorelle e le migliori amiche litigano. >>
Olive appoggia il lucidalabbra sul lavandino e le dice:
<< Non voglio perderti come amica, Liz, e tanto meno Melissa, Lux e Lexi. Per me siete tutto, tutta la mia vita, non potrei vivere senza di voi. È sempre stato così e sempre lo sarà. Non cambierà mai niente, neanche quando saremo adulte e vecchie. >>
<< Per me vale lo stesso. Siete importantissime, siete le mie sorelle, non solo le mie migliori amiche, ma dovete farmi crescere e farmi fare le mie esperienze, sia positive che negative. >> dice Liz.
<< Lo so, ma per me è molto difficile, Liz. Tu sei quella che proteggo di più perché sei quella più ingenua. Lux è fragile, ma è diversa da te. Tu sei quella che proteggerei sempre e comunque, anche a costo della vita. >> confessa Olive.
Olive prende il volto di Liz tra le mani e, guardandola negli occhi, le dice:
<< Hai capito Liz? Io vi amo. Sul serio. >>
Liz sembra spaventata.
<< Sì, ho capito. >>
<< Ho la sensazione che Sandy ti farà del male, che ti ferirà, e dopo tu non saprai più innamorarti. Ho paura per te, Liz. Io ti voglio un bene dell’anima, lo sai. >> dice Olive.
<< Sì, lo so, ma Sandy è perfetto per me e io sono perfetta per lui. Non mi farà del male, Olive, te lo prometto. Io lo amo e lui ama me. >>
Olive lascia andare il volto di Liz e le dice:
<< Amare? Ma com’è possibile amare già dopo così poco tempo? Non credo che sia una cosa così positiva, in fondo. >>
Liz fa qualche passo per allontanarsi da lei e le risponde:
<< È possibile, invece. Ti assicuro che è possibile. Capirai anche tu cosa vuol dire amare prima o poi, ne sono sicura. >>
<< Ma io già vi amo. Questo non è amore? >>
<< Sì che è amore, un altro tipo di amore, ma sempre amore è. Non ci avevo mai pensato. Vedi, allora anche tu ami. >>
<< Ma, come hai detto tu, è un amore diverso. Non credo conti davvero. >>
Liz si avvicina a lei e le dice:
<< Conta, invece, conta eccome. Anzi, forse credo sia ancora più forte di qualsiasi altro tipo di amore. >>
<< Non ne sono sicura. >>
<< Devi esserlo. Noi ci amiamo tutte l’un l’altra, forse in modi diversi, ma ci amiamo comunque. >> afferma Liz.
Olive la guarda, le prende il viso tra le mani e la bacia.
Liz la allontana da sé e la guarda scioccata.
<< Perché mi hai baciata? >> chiede Liz, scioccata.
<< Non lo so, volevo solo farlo. >>
Liz fa qualche passo indietro e dice:
<< Non capisco. Non ci è mai successa una cosa del genere. >>
<< Scusami, non avrei dovuto farlo. Sono troppo protettiva nei tuoi confronti. Scusami, Liz. >> si giustifica Olive.
<< Scuse accettate. Dai, ora usciamo. >>
Quando tornano ai divanetti, Sandy è lì seduto e, appena le vede, dice loro:
<< Eccoti! Dov’eri finita? >>
<< Ero in bagno con Olive. >>
<< Ah, okay. >>

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Capitolo 30
*** Adoro i tuoi capelli ***


30

Adoro i tuoi capelli





Ottobre è già arrivato e sembra ieri che le ragazze sono arrivate a Los Angeles. Per essere già autunno è ancora incredibilmente caldo, soprattutto di pomeriggio.
Liz e Olive non hanno fatto parola con nessun del loro bacio, neanche a Melissa, Lux e Lexi.

È lunedì 1° ottobre e le ragazze stanno uscendo da scuola. Ike è venuto a prendere Lux, con Lily e andranno al Palisades Park a piedi.
Dopo aver passeggiato un po’, si siedono su una panchina.
<< Ike? >>
Ike la guarda e dice:
<< Lux? >>
Lux gli fa un sorriso e dice:
<< Devo confessarti una cosa. >>
<< Cosa? >>
Lux fa un respiro, ma proprio nel momento in cui apre la bocca per parlare, arriva Lily con la pallina con cui stava giocando, e la porge a Ike. Ike si volta verso la sua cagnolina e le chiede:
<< Lily, vuoi che ti lanci la pallina? Okay. >>
Ike le sta per lanciare la palla, quando Lily gliela prende dalla mano e fa capire che vuole venire via da lì, così si alzano dalla panchina e camminano.
<< Cosa volevi confessarmi prima?”
<< Non è così importante in fondo. >>
<< Sicura? >>
<< Sì. >>
Continuano a camminare e Ike si volta verso di lei e capisce che in realtà gli ha appena mentito. Voleva confessargli una cosa, ma Lily gli ha interrotti.
<< Sai, Lux… anch’io avrei qualcosa da… dirti. >>
<< Cioè? >>
<< È poco più di un mese che ci conosciamo e… credo che tu mi piaccia, e spero che la cosa sia reciproca, perché sento di piacerti anch’io. >> confessa Ike.
Lux non crede alle sue orecchie. Ha sentito davvero oppure lo sta solo immaginando?
<< Dici sul serio? >> chiede lei.
<< Che cosa? >>
<< Quello che hai appena detto. >>
<< Ti ho chiesto come va con gli Hammond, la tua nuova famiglia. >> dice Ike.
Se l’era decisamente immaginato, purtroppo.
<< Oh. >>
Lux fa una pausa, poi aggiunge:
<< Va benissimo. Credo che non potrebbe andare meglio di così. Spencer è una ragazza carinissima e mi trovo molto bene con lei. >>
<< Sono felice per te. È una bella cosa trovarsi bene nella nuova famiglia se ti trovi lontano da quella vera. >>
<< Concordo. Ma comunque ci sarebbero sempre le mie migliori amiche. >> dice lei.
<< Sono come una famiglia per te, vero? >> domanda Ike.
<< Sì, assolutamente. Sono come delle sorelle per me. >>
<< Capisco. È una cosa bellissima. >>
<< già, lo è. >> dice Lux, sorridendo.
<< Senti… ti va di venire a casa mia? Abito a dieci minuti da qui. >> propone Ike.
<< Sì, va bene. >>

Quando arrivano a casa di Ike, entrano e lui lascia andare subito Lily dal guinzaglio e salgono al primo piano. Entrano nella camera di lui e Lux nota la bellissima vista.
<< Wow. Hai una vista fantastica dalla tua camera. >>
<< Lo so. Se vuoi, possiamo andare a passeggiare in spiaggia? Oppure possiamo stare in giardino o qualsiasi altra cosa tu voglia fare. >>
<< Per me è uguale. >> risponde Lux.
Lux va in terrazza e guarda la spiaggia e l’oceano davanti a sé.
Poco dopo Ike la raggiunge e si avvicina a lei, dal dietro. Le annusa i capelli e glieli tocca con le dita. Lux si rende conto di averlo dietro di lei e trattiene il respiro. Ike le sposta i capelli da una parte e le sussurra all’orecchio:
<< Dovrei confessarti anch’io una cosa. >>
<< Che cosa? >>
Stavolta non sta immaginando. Stavolta è la realtà.
Ike prende indietro i capelli di Lux e glieli accarezza, poi glieli mette da una parte e le dice:
<< Girati. >>
Lux si volta subito e si guardano negli occhi. Senza dire niente, Ike si avvicina al suo viso e la bacia. Mentre si baciano, si toccano i capelli a vicenda. Una volta staccati, lui le dice:
<< Adoro i tuoi capelli, Lux. Sono bellissimi, lunghissimi e di un colore meraviglioso. >>
Lux, sorridendo, gli chiede:
<< Quindi deduco che tu abbia un debole per le rosse? >>
<< No, non ho un tipo di ragazza, però mi piacciono le ragazze con i capelli molto lunghi. E poi tu sei davvero bella per me. >
<< Grazie. >>
<< È la verità. >>
Lux gli sorride e poi si baciano di nuovo.
Pochi minuti dopo sono sul letto: Lux è sotto Ike, che la sta guardando mentre le accarezza il viso.
<< Mi piaci davvero tanto, Lux. >> confessa lui.
<< Anche tu, Ike. >>
Ike la bacia e le tocca i capelli. Toglie la mano dai suoi capelli e le accarezza la coscia destra.
Poco dopo smette di baciarla e inizia a sbottonarle il vestito, mostrando così un po’ di seno, che inizia a baciare. Lux si lascia andare completamente, ma all’improvviso dalla porta entra qualcuno che dice:
<< Ike, io vado da… >>
È la sorella di Ike, Lauren.
Appena vede il fratello e Lux sul letto, in atteggiamento intimo, si blocca e loro due smettono subito di baciarsi.
Ike si volta verso la sorella e le dice:
<< Lauren, bussa la prossima volta! >>
<< Scusatemi. >> dice Lauren imbarazzata.
Lux guarda Lauren, imbarazzata, mentre si allaccia il vestito.
<< Dov’è che devi andare? >> chiede Ike.
<< Da Isabelle. >>
<< Vai, allora, e fai attenzione. >>
<< Okay. Scusate ancora. >> dice Lauren, imbarazzata, e uscendo dalla stanza.
Lux si alza dal letto e dice:
<< Aspetta! Non mi presenti tua sorella? >>
<< Lauren, torna qui! >>
Lauren torna in un nano secondo e guarda Lux imbarazzata.
<< Lei è Lux, la mia… >>
Ike guarda Lux e dopo averle sorriso, dice:
<< Ragazza. La mia ragazza. E Lux, lei è Lauren, la mia impertinente sorella. >>
Le due ragazze si stringono la mano e Lux dice:
<< Piacere di conoscerti, Lauren. >>
<< Piacere mio, Lux. Mi piace molto il tuo nome. Per cosa sta? Lucinda? Lucille? >>
<< Lucille. >>
<< È bellissimo. >>
<< Grazie. >>
<< Adesso vado da Isabelle. Ciao! >>
<< Il mio secondo nome è Isabelle. >>
Lauren le fa un sorriso prima di uscire dalla stanza e in un attimo sparisce.
<< Che figura di merda che ti ho fatto fare. Scusami Lux. >> dice Ike.
<< No, non preoccupati, Ike. Tua sorella è simpatica. Anche lei ha dei capelli meravigliosi e lunghissimi. >>
<< Già, lo so. Mia madre dice che sono troppo lunghi, ma per me sono davvero molto belli. >>
<< Concordo, io adoro i capelli lunghi. Ho provato a convincere Melissa un sacco di volte a farseli crescere, ma niente, lei li vuole corti. >>
<< Le piacciono così evidentemente. >>
<< Già. È l’unica di noi con i capelli corti. >>
<< È vero. Non ci avevo mai fatto caso, perché io ho sempre guardato te. >>
Lux gli sorride e gli dà un bacio.
<< Ma quanti anni ha tua sorella? >>
<< Quattordici. >>
<< Andate d’accordo? >>
<< Sì, abbastanza. >>
Lux gli sorride e poi, dopo aver messo le braccia intorno al collo di Ike, si baciano.

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Capitolo 31
*** Sei forte, lo so ***


31

Sei forte, lo so





Il giorno dopo, durante l’ora di pranzo, Lexi manda un sms a Lewis, e gli scrive:
“Hey! Che fine hai fatto? Non ci vediamo da sabato. Non ti 6 neanche mai fatto sentire. Sto iniziando a preoccuparmi. Ti prego, appena leggi questo messaggio rispondimi! XXX”

Lexi non riceve neanche una mezza risposta, così, uscita da scuola decide di andare al parco per vedere se è lì.
Non sa neanche dove abita e non può cercare in tutte le case delle vie vicino al parco.
Al parco non c’è l’ombra di Lewis. Prova a chiamarlo, ma niente, parte subito la segreteria.

Il giorno dopo, all’uscita della scuola, Lexi sta parlando con le ragazze, quando nota Lewis che cammina velocemente e che si allontana dall’edificio.
<< Lewis! >> lo chiama.
Lewis accelera ancora di più il passo e lei lo richiama.
<< Scusate, ragazze. >> dice Lexi, allontanandosi dalle sue amiche.
Lexi cerca di raggiungerlo e continua a chiamarlo. Lewis non si vuole fermare.
<< Lewis, ti prego, fermati! Fermati! >>
Camminano fino ad arrivare all’anfiteatro della scuola.
<< Lewis, ti prego, fermati! Perché sei venuto qui? Fermati, ti prego! >> continua a ripetere Lexi.
Finalmente Lexi riesce a raggiungerlo e si fermano su una delle gradinate.
<< Non sarei dovuto venire, mi dispiace. >> dice Lewis.
<< No. Perché dici così? Sai che puoi contare su di me. >>
<< Sto di merda in questi giorni. Non sono neanche andato a scuola. >>
Lewis si siede e Lexi si siede accanto a lui.
<< Avanti, parlamene. >> lo incoraggia lei.
<< Mia madre ha bevuto molto in questi giorni e ha litigato pesantemente con mio padre. Io li sentivo, li sentivo urlare anche dalla soffitta. Non ne posso più di sentirli litigare. Succede spesso ultimamente. Se solo avessi ancora il mio migliore amico, potrei andare da lui. Se solo lui non fosse morto con mio fratello a quest’ora andrebbe tutto bene.”
Lewis inizia a piangere e Lexi apre le braccia e gli dice:
<< Vieni qui. >>
Lewis la abbraccia subito e la stringe forte e inizia a piangere veramente.
<< Questo è stato l’anno peggiore di tutta la mia vita. Prima andava tutto bene, eravamo una famiglia come tutte le altre. Rivoglio la mia vecchia famiglia, Lexi, la rivoglio davvero. >>
<< Capisco, Lewis, capisco, ma non è possibile e tu lo sai. Vedrai, con il tempo il dolore svanirà e tu ritornerai a vivere come prima. Se solo tu mi dessi una possibilità, ti mostrerei come potresti essere felice. >> dice Lexi.
<< Cosa vuoi dire? >> domanda lui.
Lexi si alza e si siede sulle gambe di Lewis.
<< Così. >>
Lexi lo bacia e lui la lascia fare. Lei lo guarda e gli dice:
<< Non piangere, ti prego. Tu sei forte, siamo tutti forti. >>
<< No, non è vero, io non sono forte. >>
<< La prima volta che ti ho visto, ho pensato che fossi un ragazzo dell’università e un ragazzo forte, incredibilmente forte, semplicemente perché giocavi a basket. Ti ho visto come un ragazzo forte, che ama vivere. >> gli confessa Lexi.
<< Non sono niente di tutto questo, Lexi. >>
<< Lo sei, invece, lo sei, Lewis. >> gli dice lei, sorridendogli.
<< No, Lexi, tu non mi conosci veramente. >>
Lexi si alza dalle gambe di Lewis e infila le sue una a sinistra e una a destra, poi si mette a sedere ancora sulle sue gambe, e mette le braccia intorno al suo collo, in modo da avercelo davanti. Lexi gli asciuga le lacrime del volto e poi lo bacia. Lewis la stringe forte a sé e le tocca i capelli.
<< Tu sei forte, okay? Sei forte, lo so. >>
Lewis la bacia di nuovo, poi le bacia il collo.
<< Mi dai una possibilità, allora? >>
<< Sì. >> dice semplicemente Lewis.
Si ribaciano, poi le sposta i capelli dal viso e le bacia le guance, il mento, il collo e il seno.
Mentre lei si stringe a lui con le braccia e lo bacia sul collo, Lewis le tocca una coscia e pian piano sale su, fino ad arrivare al pube. Infila un dito dentro e lo fa roteare qualche secondo, poi ne infila un altro e fa lo stesso movimento, prima piano e poi forte. Lexi si rilassa e si lascia andare completamente. Vuole fare sentire bene Lewis, in qualsiasi modo possibile. Mentre rotea le due dita dentro di lei, Lexi lo bacia e poi gli sussurra:
<< Voglio farti sentire felice, voglio farti sentire bene. >>
Lui continua a roteare le due dita e lei lo bacia sul collo.
<< Andiamo a casa tua, voglio finire quello che hai cominciato. >> dice lei.
Detto questo, Lewis toglie le due dita e la bacia, e poi si alzano.

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Capitolo 32
*** Dobbiamo parlare ***


32

Dobbiamo parlare




Due giorni dopo, venerdì 5 ottobre, i signori Pope sono usciti a cena e Chad è andato da un suo amico, così Olive ha pensato di invitare Dave, avendo tutta la casa per sé.
Alle 20 Dave è a casa della famiglia Pope e appena Olive va ad aprire la porta, tira dentro Dave e lo bacia, chiudendo la porta.
Cenano con due pizze e subito dopo Olive gli mostra la casa.
In sala, Dave nota il pianoforte e dice:
<< Wow. Hanno anche un pianoforte. >>
Dave si avvicina al piano e inizia a suonare qualcosa. Olive si avvicina e si appoggia al piano con le braccia e gli chiede:
<< Sai suonare? >>
<< Sì, me la cavo, dai. >>
<< Suona qualcosa. >>
<< Vieni qui che ti insegno qualcosa. >> le dice lui.
Dave si sposta un po’ e Olive si siede accanto a lui, sullo sgabello.
Suona qualcosa e insegna le note a Olive, si baciano e suonano ancora, così per una mezz’ora, poi si alzano e salgono al piano di sopra. Arrivano nella camera di Olive e lui la prende tra le braccia e le dice:
<< Quando arriveranno i signori Pope? >>
<< Penso verso mezzanotte. Andavano a cena e poi al cinema. >>
<< Perfetto. >>
Dave la tira a sé e la bacia. Si avvicinano al letto e, prima di sdraiarsi, Olive toglie la camicia a Dave e la butta sul pavimento, poi lui le toglie il vestito, gettandolo sopra la camicia. Gli bacia il petto e pian piano si sdraiano. Si baciano e lui inizia a baciarle il collo, poi il seno. Le accarezza il corpo, dalle spalle e scende sempre più giù, fino ad arrivare al pube. Fanno sesso sul letto e dopo lui esce in giardino per fumarsi una sigaretta.
Cinque minuti dopo, ritorna dentro e sale in camera di lei, ma non trovandola, decide di bussare alla porta del bagno.
<< Olive, sei qui dentro? >>
<< Sì, entra pure! >>
<< Sei sicura che posso? >>
<< Assolutamente sì! >>
Dave apre la porta e la vede immersa nella schiuma, dentro la vasca da bagno. Rimane immobilizzato e si guardano per alcuni secondi e poi le gli chiede:
<< Che cosa aspetti a entrare? >>
<< Non ti stanchi mai, eh? >>
<< No, e lo sai. >>
Dave le sorride.
<< Avanti, spogliati, e non farti pregare. >>
Dave inizia a spogliarsi e poi s’immerge nella schiuma. Avvicina a sé Olive e la bacia. Si appoggiano al bordo della vasca, mentre continuano a baciarsi, e lei gli tocca i capelli. S’immergono nell’acqua e poi salgono su. Mentre continuano a baciarsi, lui le tocca i capelli, che si riempiono di schiuma e la bacia sul collo, poi di nuovo sulle labbra, poi le accarezza i seni e pian piano scende, fino ad arrivare al pube. Olive si stacca dalle labbra di Dave e gli sussurra all’orecchio:
<< Facciamolo anche qui. Ti voglio anche qui. Ti voglio ovunque, in qualsiasi posto. >>
Dave inizia a giocherellare con il suo clitoride e lei ansima. Lui si avvicina al suo viso e, sussurrando, le chiede:
<< Ti sto facendo impazzire? >>
<< Assolutamente sì. Tu mi devi far impazzire. >>
Dave muove il dito intorno al clitoride e lei ansima di nuovo.
<< Ma voglio farti impazzire anch’io. >> aggiunge Olive.
<< Diamo tempo al tempo. >>
Dave infila un dito dentro di lei e lei fa un leggerlo urlo. Inizia a muovere il dito in circolo, in senso orario e poi antiorario. Lei impazzisce e lo tira a sé per baciarlo.
Quando toglie il dito da dentro di lei, Olive si sposta, andando sopra le sue gambe, che riesce a distendere da quanto è grande la vasca. Si avvicina al suo orecchio e inizia a mordicchiargli il lobo, poi gli sussurra:
<< Adesso tocca a me farti impazzire. >>
Gli tocca il petto e poi appoggia la mano sulla coscia e si avvicina al suo pene. Mentre lo masturba, si baciano e lui le accarezza il corpo e glielo bacia, fino a dove la schiuma non lo ricopre.
Non molto dopo stanno facendo sesso anche dentro la vasca da bagno, ma dopo circa una mezz’ora di “bagno”, qualcuno bussa alla porta.
<< Chi cazzo è? >> chiede Olive.
Dall’altra parte della porta, Chad chiede:
<< Olive, sei qui? >>
<< Oh cazzo, è Chad! >>
<< Chi? >> chiede Dave.
<< Il figlio dei signori Pope. >>
<< Ma che ci fa a casa già a quest’ora? Cazzo! >> dice Dave.
<< Sì, Chad, sono qui! Non aprire, per favore, sono nella vasca da bagno! Aspettami in sala! >> risponde Olive.
<< Ho bisogno di entrare, invece. >> dice Chad.
<< Perché? >>
<< Così potrò vederti nuda. >> dice Chad, ridacchiando.
<< Smettila e non fare l’idiota! Aspettami in sala, per favore! >>
Chad apre la porta e in un attimo Dave s’immerge dentro l’acqua.
<< Chad! Cazzo! >> esclama Olive.
Chad la osserva e le dice:
<< Sei fantastica Olive. >>
<< Smettila e va di sotto! >> lo rimprovera lei.
<< Verrei lì dentro con te. >>
<< Va di sotto, avanti! >> insiste Olive.
<< Okay, okay. In fondo non sei male come maestrina che mi dà gli ordini. >>
<< Esci subito! >>
<< Okay, okay, va bene. Stai calma! >>
Chad esce dal bagno e chiude la porta dietro di sé.
Dave viene su dall’acqua e respira affannosamente.
<< Cazzo, non se ne andava più. Ma quanti anni ha? >> chiede Dave, respirando ancora affannosamente.
<< Tredici. È un ragazzino immaturo, come tutti quelli della sua età poi. >>
<< Già, lo ero anch’io alla sua età. Scusa perché tu alla sua età non eri una ragazzina immatura? >>
<< Beh… io tre anni fa non ero poi così immatura. Anzi, forse ero anche troppo matura per la mia età. >> dice lei, con un sorriso malizioso.
<< Perché? Che combinavi? >>
<< Non sono affari tuoi. Adesso è meglio che vai, prima che Chad ci scopra. >>
<< Hai ragione. >>
Dave esce dalla vasca e Olive si gode la scena e ha quasi la bava. Mentre s’infila la camicia, lui la guarda e le chiede:
<< Che c’è? >>
<< Niente. Ti stavo solo… guardando. >>
<< Capisco. >>
Una volta vestito, le dà un bacio e poi esce dal bagno. Sgattaiola via dalla terrazza, come un adolescente, arrivando poi davanti alla piscina ed esce dal cancello.
Mentre guida per ritornare a casa, pensa a come si è ridotto in quest’ultimo mese, da quando ha conosciuto quella scapestrata di Olive.
Lei ha solo sedici anni, ma sembra una donna di almeno venticinque anni. Alla sua età dovrebbe frequentare ragazzi che al massimo vanno al college, ma lui ha già trentuno anni ed è un uomo da un bel po’ di anni.
È assurdo che il venerdì sera debba sgattaiolare via da casa di lei per non farsi scoprire.
Lei è bellissima e toglie il fiato, ed è attratto da lei in una maniera assurda che neanche lui riesce a spiegarsi, ma lei ha comunque sedici anni, non è neanche maggiorenne, è solo una ragazza, una ragazzina forse per lui.

Il giorno successivo, dopo aver chiamato Dave, Olive arriva a casa sua. Appena lui apre la porta, lei gli salta addosso e lo bacia.
<< Sei un fuoco anche stasera, eh? >>
Olive va verso la sala e si volta verso di lui, per sorridergli, mentre Dave chiude la porta. Seduta sul divano, accavalla le gambe e gli dice:
<< Avanti, vieni qui. >>
Dave non risponde. Sta pensando a come iniziare il suo discorso.
Olive si volta e lo vede immobile, vicino alla porta, che la guarda, e si alza per raggiungerlo. Si avvicina a lui e gli dice:
<< Ti va di replicare quello che è successo ieri sera? >>
Olive va per baciarlo, ma lui la ferma e le dice:
<< Olive, no. >>
Olive rimane stupefatta e gli chiede:
<< Che cosa c’è, Dave? >>
<< Dobbiamo parlare. >>
<< Dobbiamo parlare? Non sono mai state due belle parole, almeno non tra due persone che si frequentano. >>
Dave la guarda, senza dire niente, e lei gli dice:
<< Parla, allora. >>
Dave fa un respiro e poi inizia il discorso, dicendo:
<< Ci ho pensato per un giorno intero e… sono arrivato a una conclusione. Dobbiamo finirla qui Olive, non possiamo continuare così. Da quando ti conosco, non faccio altro che fare cose da adolescente, ma io non sono più un adolescente da molto tempo. Ho trentun anni, non sono più un ragazzino. >>
<< Io per te sarei una ragazzina? >> chiede lei, delusa.
<< No, per me sei una donna e non dimostri neanche la tua età, ma hai sedici anni, anche se non li dimostri. >>
<< Perché fino a ieri sera andava tutto bene e oggi improvvisamente vuoi finirla? >>
<< Perché io sono un tuo professore, e perché tu hai sedici anni e io trentuno. In questo mese e poco più non abbiamo fatto altro che fare sesso. È stato divertente, ma non può durare. >> risponde Dave, deciso.
<< Non ti sei fatto problemi quando abbiamo scopato sul tavolo della cucina la prima volta e non ti sei fatto problemi neanche ieri sera, sul mio letto, e poi nella vasca da bagno. >> dice lei, infastidita.
<< Dovresti frequentare quelli della tua età, Olive, o al massimo quelli del college. Kurt, ad esempio. Kurt è interessato a te e tu lo sai. Ti sbava dietro praticamente, ma tu te ne freghi. >>
<< Non sono attratta da lui, mi interessi solo tu, Dave. >>
Olive gioca con i capelli di lui, e Dave allontana la sua mano.
<< Per favore, Olive, cerca di capire. È stato bello, è stato divertente, ma adesso è tutto finito. >>
<< Quindi è tutto qui? Così… tu da un giorno all’altro metti la parola fine e basta? >> domanda lei.
<< Sì. Dà una possibilità a Kurt, lui è davvero interessato a te. Potrai fare sesso con lui, invece che con me. >>
<< Ma lui è un ragazzino, mentre tu sei un uomo. >>
<< Appunto. >>
Olive sembra rassegnata.
Dave la guarda negli occhi e le accarezza una guancia, dicendole:
<< Sei davvero bellissima, Olive, ma io non posso più stare con te, o meglio, fare sesso con te, perché alla fine l’unica cosa che facevamo era quella. >>
Olive non dice niente e Dave, invece, continua il discorso dicendo:
<< D’ora in avanti mi chiamerai solo professor Keaton o signor Keaton, ma non più Dave o David. E, per favore, parla con Kurt e prova a dargli una possibilità. È un ragazzo carino, non capisco perché non dovrebbe interessarti. >>
<< D’accordo. >>
Olive va verso la porta e la apre, ma si ferma quando Dave le chiede:
<< Perché te ne vai? >>
Olive, senza girarsi, gli risponde:
<< Sono una tua alunna, non dovrei essere qui. >>
C’è silenzio per pochi secondi, poi Dave dice:
<< Allora, ciao. >>
<< Ciao. >> lo saluta lei, freddamente.
Olive esce e chiude la porta.
Poco dopo, Dave apre la porta e la vede camminare a pochi metri.
<< Olive! >>
Olive si volta e lo guarda senza dire niente.
<< Non voglio che torni a casa in autobus, lasci che ti accompagni. >>
Olive gli sorride e lui chiude la porta dietro di sé.

Una volta davanti a casa Pope, Dave ferma la macchina.
<< Ci vediamo a scuola, allora. >>
<< Sì. >>
Olive si volta verso di lui, ma lui guarda avanti.
<< Ciao. >>
Dave finalmente si volta e le dice semplicemente:
<< Ciao. >>
Olive gli fa un leggero sorriso, poi apre la portiera ed esce dalla macchina.

Lunedì, prima di entrare in aula, Olive va da Kurt, che è davanti al suo armadietto.
<< Hey. >>
Kurt si volta e le dice:
<< Ciao. Come stai? >>
<< Bene. Tu? >>
<< Bene. Allora… come va con…? >> domanda Kurt.
<< Mi ha mollata sabato. Ma, come sai, non stavamo proprio insieme, era solo sesso. >>
<< Oh. Mi dispiace. >>
<< Non ti dispiace, invece. So che stai saltano di gioia in realtà. Ti va di vederci dopo la scuola? >>
<< Sì. Dove? >>
<< Troviamoci all’anfiteatro, okay? Appena finiscono le lezioni. >>
<< Okay. >>
Olive si allontana e va verso il suo armadietto.
Appena ci arriva, le ragazze arrivano tutte insieme e la salutano.
<< Olive! Allora sei viva! >> esclama Melissa.
<< Ciao, ragazze. >> dice lei, statica.
<< Per tutto ieri non ti sei fatta viva. È successo qualcosa, per caso? >> domanda Liz.
<< Dave mi ha mollata. >>
<< Perché? >> domanda Liz.
<< Solite cose. Differenza d’età, professore e alunna, sesso e basta. >>
<< Ah. Mi dispiace. >> dice Liz.
<< È meglio così, in fondo. Ho deciso di dare una possibilità a Kurt. >> confessa Olive.
<< Davvero? >> le chiede Lexi.
<< Sì. Oggi pomeriggio, dopo la scuola, ci troviamo all’anfiteatro. Gli parlerò e magari tra noi potrebbe nascere qualcosa. >>
<< Brava. Kurt è più giusto per te. >> le dice Lux.
Olive fa un sorriso.

Nel pomeriggio, dopo le lezioni, Olive arriva per prima all’anfiteatro. Dopo qualche minuto, arriva anche Kurt.
<< Ciao. >> la saluta lui.
Olive si volta e lo saluta, e lui si siede accanto a lei.
<< Allora, perché hai voluto vedermi? >> domanda lui, curioso.
<< Sei ancora interessato a me, vero? >>
<< S-sì. Perché? >>
<< Sono libera adesso. Dave, David, il professor Keaton, chiamalo come ti pare, mi ha mollata, quindi sono libera, libera come l’aria. >> dice Olive, accavallando le gambe.
Kurt la guarda e appoggia una mano sulla sua coscia.
<< Baciami. >>
<< Cosa? >>
<< Baciami, avanti. >> gli ripete lei.
Kurt sposta la mano dalla coscia alla guancia, si avvicina al suo viso e poi la bacia.
<< Perché mi hai chiesto di baciarti? Non capisco. >>
<< Voglio darti una possibilità. >>
<< Dici sul serio? >>
<< Sì. Avanti, baciami. Perché ti sei fermato? >>
<< Ai suoi ordini. >> dice Kurt, prima di ribaciarla.
Mentre si baciano, lei appoggia una mano sulle sue parti basse e comincia a tastargliele. Pian piano sente l’erezione che aumenta e inizia a baciarlo sul mento, sul collo e poi gli toglie la maglietta e gli bacia il petto, dopo averla appoggiata per terra.
<< Vuoi farlo qui? >>
<< Hai in mente un altro posto? >>
<< Andiamo in palestra, negli spogliatoi. >> risponde lui.
<< Okay. >>
Kurt prende la sua maglietta e se la infila, e insieme a Olive scende dai gradoni e si dirigono verso la palestra. Entrano e puntano dritti verso gli spogliatoi. Appena entrano, chiudono la porta e iniziano a baciarsi. Si appoggiano contro il muro e lui le toglie il maglioncino e lo butta per terra, e poi le toglie le mutande. Si china e le bacia le cosce e sale e inizia a baciarle la pancia, poi il seno e poi il collo. Lei gli ritoglie la maglia e la butta sopra il maglioncino. Dopo mette le gambe intorno alla vita di Kurt, mentre lui continua a baciarla, e si stringe a lui con le braccia.
<< Muoviti e non perdere tempo. >> dice lei.
Kurt si abbassa i jeans e i boxer insieme e la stringe a sé, e in un attimo è dentro di lei.

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Capitolo 33
*** Mi piace il Lewis felice ***


33

Mi piace il Lewis felice





È domenica 14 ottobre e Lewis ha chiesto a Lexi di uscire nel tardo pomeriggio. Così la va a prendere e raggiungono il Mulholland Drive Stop, un punto di sosta sulle colline di Hollywood, dove poter vedere la città dall’alto. Una volta arrivati, Lewis parcheggia la macchina e scendono. Lexi guarda la vista davanti a sé e dice:
<< Wow. >>
<< Ti piace? >>
Lexi si volta verso Lewis e gli dice:
<< Sì. >>
<< Andiamo a vedere il panorama dai binocoli. >>
Lexi e Lewis camminano per alcuni metri, fino ad arrivare a due binocoli. Dopo aver guardato dal binocolo, Lexi chiede a Lewis:
<< Perché mi hai chiesto di uscire? >>
<< Avevo bisogno di distrarmi. >>
<< Vieni, allora. >> dice Lexi.
Lexi gli prende la mano e salgono i gradini. Arrivati in alto, Lexi nota la scritta di Hollywood.
<< Posso portarti più vicino alla scritta, se vuoi? >> chiede lui.
<< Certo che voglio. >>
<< Andiamo, allora. >>
<< Aspetta! >> esclama Lexi.
Lexi tira fuori il suo cellulare dalla tasca e dice:
<< Facciamoci una foto. >>
<< Okay. >>
Si fanno alcune foto e poi ritornano in macchina. Si recano all’Hollywood Reservoir, il lago artificiale sulle colline di Hollywood.
<< Ma dove siamo? Io non vedo nessuna scritta. >>
<< Seguimi. >> le dice Lewis.
Lewis scende dalla macchina, seguito da Lexi e poi, chiude la macchina. Lewis inizia a camminare e Lexi lo segue.
<< Dove stiamo andando, Lewis? >> chiede Lexi.
<< Tu seguimi e non fare domande. >>
Pochi metri dopo arrivano a una piccola parte di lago.
<< Ma dove siamo? >>
<< All’Hollywood Reservoir. >>
Lewis inizia a togliersi la maglia e le scarpe e Lexi lo guarda confusa.
<< Che stai facendo? >>
<< Il bagno… nudo. Avanti, spogliati. >>
<< Cosa? Ma non si può. >>
<< L’ho già fatto una volta e non ci ha beccato nessuno. Avanti, spogliati. >> le continua a dire lui.
<< Con chi? Con chi eri? >>
<< Mio fratello e il mio migliore amico. >> risponde lui, senza far trapelare nessun sentimento.
Quando Lewis rimane in boxer, guarda Lexi, che è ancora vestita.
<< Dai, spogliati. Non ci vedrà nessuno e non verremo di certo arrestati, non ti preoccupare. Oppure non hai il coraggio di farlo? >>
<< Io ho un sacco di coraggio. >>
Lexi inizia a spogliarsi, fino a rimanere anche lei in intimo.
<< Brava. E adesso anche la biancheria intima. >>
Lewis si toglie il boxer e li getta sopra gli altri vestiti. Fa qualche passo e si butta in acqua. Lexi lo guarda e quando lui viene su con la testa dall’acqua, le dice:
<< Avanti, togliti reggiseno e mutande e buttati! Ti sto aspettando Lexi! >>
Lewis nuota all’indietro ed è completamente rilassato. Quasi non sembra lui. Lexi si toglie il reggiseno e le mutande e si butta in acqua.
<< Brava. Vedi che ce l’hai fatta? >>
<< È fredda l’acqua. >>
<< Adesso ti riscaldo io. >> le dice Lewis.
Lewis si avvicina a Lexi e inizia a baciarla.
<< Stai meglio adesso? >>
<< Sì… un pochino meglio. >>
Lewis la spruzza e iniziano a spruzzarsi l’acqua a vicenda.

Circa una decina di minuti dopo, salgono dall’acqua e, mentre Lexi si strizza i capelli, Lewis la guarda.
<< Che c’è? >>
<< Grazie. >>
<< Per cosa? >>
<< Per avermi fatto distrarre, mi ci voleva proprio. >>
Lexi smette di strizzarsi i capelli e si avvicina a Lewis e gli dice:
<< Ci sarò sempre, lo sai. >>
<< Sì, lo so. >>
Lewis la tira a sé e la bacia.
<< Sai… mi piace il Lewis felice. Mi piace quando sei felice, quando sei spensierato. >> gli confessa lei.
Lewis la bacia di nuovo e un attimo dopo, lei lo tira giù e si sdraiano sull’erba. Lewis inizia a baciarla un po’ ovunque, dal mento fino all’inguine, alle cosce, poi risale. Si baciano e lei gli sussurra:
<< Ti prego, fammi quello che hai fatto l’altro giorno. >>
Lewis, senza dire niente, accarezza il suo corpo e mentre le infila un dito dentro, la bacia sul collo, sul seno. Poco dopo, mentre fanno sesso lui le dice:
<< Non mi lasciare okay? Promettimelo. >>
<< Non ti lascerò, te lo prometto. >>

La domenica successiva, Melissa partecipa al funerale della nonna paterna di Cindy, e quindi madre di Bob, deceduta pochi giorni prima. Il funerale sarà in una chiesa di Santa Monica, mentre la veglia funebre sarà a casa Stephenson.
Mentre Melissa è sul divano che sta consolando Cindy, una musica triste suona nella casa e Melissa vede Niall passare per il corridoio, ma lui non fa caso a lei.
<< Mi porti al parco più tardi, Melissa? La nonna mi portava tutte le domeniche, prima di cena. >> chiede Cindy, con il visino triste.
<< Certo, tesoro. >>
Melissa le accarezza i capelli, mentre la piccola continua a piangere.
Poco dopo, Niall nota Melissa con la piccola Cindy e le raggiunge.
<< Hey. >>
Niall dà un bacio sulla guancia a Melissa e lei gli dice:
<< Ciao. Cosa ci fai qui? >>
<< Ho suonato alcuni brani con la chitarra poco fa, non mi hai sentito? >>
<< No, sono sempre stata con Cindy. Non fa altro che piangere, poverina. >>
Niall si rivolge a Cindy e le dice:
<< Hey, piccola. Io sono Niall, il ragazzo di Melissa. Sai che sei una bellissima bambina? >>
<< Ciao. >> lo saluta lei, timidamente.
<< Come ti chiami, piccola? >>
<< Cindy e ho dieci anni. >>
<< Che bel nome che hai, Cindy. >>
<< Grazie. Anche il tuo è bello. >>
Niall le fa un sorriso e, rivolgendosi a Melissa, le chiede:
<< Vieni un attimo? >>
<< Tesoro, io vado un attimo con Niall. Vai dal nonno, dai. >>
<< Okay. >>
Cindy si alza e raggiunge il nonno a pochi metri da loro, mentre Melissa si allontana con Niall. Raggiungono la sua camera e lei chiude la porta.
<< Quanti anni aveva la nonna di Cindy? >>
<< Settanta, credo. L’ho conosciuta anch’io. Una domenica è venuta a pranzo qui con suo marito. Era una bella donna, sai. Aveva gli stessi occhi di Cindy. >>
<< E com’è morta? >>
<< Infarto. >>
<< Ah, che brutta cosa. Mi dispiace. >>
Melissa e Niall si siedono sul letto e parlano un po’.

Circa una decina di minuti dopo, Melissa si alza dal letto e dice:
<< Dai, torniamo di là. Cindy ha bisogno di me. È così triste, poverina. >>
Niall la prende per una mano e lei si ferma.
<< Stiamo ancora un po’ qui da soli. >>
Niall si alza e la bacia. Un attimo dopo la solleva e la mette sul mobile accanto al letto. Si baciano e poi lei si toglie le mutande, gettandole per terra. Niall la bacia sul collo e appoggia le mani sulle sue cosce, mentre Melissa stringe le braccia intorno a lui.
<< Vuoi davvero fare sesso qui? >> domanda lei.
<< Sì, è da un secolo che non lo facciamo. >>
<< Ma se l’abbiamo fatto tre giorni fa. >>
<< Per me è un secolo. >>
Niall continua a baciarle il collo, poi la bacia sulle labbra, e intanto avvicina a sé Melissa. Si tira giù i pantaloni e i boxer e la tira ancora un po’ a sé, e in un attimo è dentro di lei.
<< Aggrappati a me. >> le dice.
Melissa si regge a Niall, mentre lui inizia a spingere.
<< O…ddio! >> esclama Melissa.
<< Shh… fai piano. >>
Poco dopo, qualcuno bussa alla porta e Melissa chiede:
<< Chi è? >>
<< Sono io, Cindy! Posso entrare? >>
Melissa, sussurrando, dice:
<< Oh, cazzo, Cindy! >>
Niall e Melissa si staccano subito l’uno dall’altra, e lui si tira su i boxer e i pantaloni.
<< Entra pure, tesoro! >>
Mentre Cindy apre la porta, Niall si accorge che le mutande di Melissa sono ancora sul pavimento e le raccoglie subito, arrotolandosele nella mano.
<< Cosa stavate facendo qui voi due? >> chiede la piccola Cindy.
Melissa e Niall si guardano e lei, dopo essersi voltata verso Cindy, dice:
<< Ehm… niente. Andiamo di là, dai. >>
Cindy fa dietrofront e va verso la porta e Melissa va per uscire, ma si ferma quando Niall la tira a sé e infila la mano libera sotto il vestito, appoggiandola sul suo sedere, e lei sussulta. Niall si avvicina a lei e all’orecchio, le sussurra:
<< Non dimentichi niente? >>
<< Cazzo, le mutande! Dammele. >>
Niall le passa le mutande e in un attimo se le infila.
<< Possiamo andare ora. >>

Più tardi, Melissa è in bagno e qualcuno bussa alla porta.
<< Chi è? >>
<< Sono io! Fammi entrare! >> dice Niall.
<< Entra, entra! >>
Niall apre la porta e la chiude dietro di sé, e va verso Melissa.
<< Non puoi proprio stare senza di me, eh? >>
<< No. >>
Niall le va dietro e la cinge con le braccia.   
<< Che c’è? >> chiede lei.
Melissa e Niall si guardano allo specchio e lui le risponde:
<< Niente. È solo che… >>
Niall infila la mano destra sotto il vestito e poi la infila dentro le mutande e poi dentro di lei. Inizia a roteare il dito in senso orario e poi antiorario e Melissa inizia subito a eccitarsi. Con l’altra mano, invece, le tocca il seno e poi il viso e le infila un dito in bocca, che lei inizia a succhiare mentre geme. Niall all’orecchio le sussurra:
<< Oggi non riesco proprio a fare a meno di te, Melissa. >>
Melissa fa un urlo e lui continua a roteare il dito dentro di lei.
Poco dopo, Niall toglie il dito e lei si volta per baciarlo. Mentre si baciano, la solleva e la appoggia sul mobile del lavandino. Melissa si stacca da lui e Niall le bacia il collo.
<< Vuoi farlo un’altra volta? >> domanda lei.
<< Sì. >>

Il giorno dopo, a scuola, prima che inizi la prima ora e la professoressa arrivi, Melissa decide di confessare alle ragazze cos’è successo il giorno precedente.
<< Ragazze, ieri c’era anche Niall al funerale della nonna di Cindy. >>
<< Niall? Che ci faceva lì? >> chiede Olive.
<< Ha suonato la chitarra. Comunque, non è questo l’importante, perché abbiamo fatto sesso ben due volte. La prima, in camera mia, sul mobile accanto al letto, e la seconda sul mobile del bagno. >> confessa Melissa.
Le ragazze guardano Melissa con gli occhi spalancati.
<< Cosa? >> domanda Olive.
<< Dovevate vederlo ieri, mi era sempre appiccicato. Mi ha detto che non può fare a meno di me. Temo che stia diventando un’ossessione per lui. >>
<< Beh, farlo due volte in poco tempo… >> dice Liz.
<< Neanche Lewis è così. Farlo sul prato, dopo aver fatto il bagno nudi in un lago, è stato fantastico, però non è così… ossessivo. >> dice Lexi.
<< Io e Ike l’abbiamo fatto solo una volta da quando stiamo insieme. >> confessa Lux.
<< Sandy ed Io neanche una, ma già lo sapete. >> dice Liz.
<< Kurt ed Io tutti i giorni praticamente. Non facciamo altro che fare sesso. >> dice Olive.
<< Ragazze, concentratevi su di me. Anzi, su Niall. Sta diventando un ossessionato di sesso, mi sto preoccupando. >> esclama Melissa.
<< Scusa, ma perché ti lamenti tesoro? Se fate sesso, è fantastico, no? Che c’è di meglio? >> domanda Olive.
<< Non mi lamento, mi preoccupo, è diverso. Sembra che lui sia ossessionato da me, quindi mi vuole per fare sesso. Non può fare a meno di me, me l’ha detto. >>
<< Beh, allora parlargli, no? Fai in modo che non diventi veramente ossessionato da te. >> le dice Lux.
<< Ci proverò. >>
La professoressa entra, e quando saluta, le ragazze smettono di parlare tra loro.

Al cambio d’ora, Melissa va verso il suo armadietto insieme con un suo compagno di classe e Niall li osserva da lontano, diventando molto geloso. Quando lei è al suo armadietto, da sola, lui la raggiunge e le chiede:
<< Chi era quello con cui stavi parlando? >>
Melissa si volta e dice:
<< Ciao anche a te, Niall. È un mio compagno di classe. >>
<< Sei sicura? >>
<< Sì, sono sicura. Ma perché me lo chiedi? >>
<< Divento molto geloso se ti vedo parlare con un ragazzo. Tu sei solo mia, Melissa. >>
<< Ah. >> dice lei, confusa e anche un po’ spaventata.
Melissa infila la mano dentro l’armadietto per prendere un libro e intanto Niall le accarezza i capelli, si avvicina a lei e le sfiora il collo con il naso.
<< Che stai facendo? >>
<< Ho bisogno di fare sesso con te, Melissa. Ti prego. >>
Melissa prende il libro, chiude l’armadietto, sbattendolo, si volta e gli dice:
<< Ma cosa dici Niall? Siamo a scuola, non possiamo fare sesso. >>
<< Sì che possiamo. Andiamo in bagno e facciamo una cosa veloce. >>
Niall la prende per un braccio e mentre si incamminano dice:
<< Andiamo, sbrighiamoci. >>
<< Niall, no! >>
Al primo bagno che trova, apre la porta ed entrano. La bacia subito e le prende il libro di mano e lo appoggia sul lavandino. Mentre le bacia il collo, le abbassa la maglietta e la spallina del reggiseno e inizia a baciarle la spalla.
<< Niall, no! >> esclama Melissa.
Smette di baciarla e, guardandola, le dice:
<< Shhh. >>
Niall la prende per mano e si chiudono dentro un gabinetto. Inizia a baciarle il collo e lei dice:
<< Lo capisci che siamo a scuola? Potrebbe entrare qualcuno da un momento all’altro. >>
<< Shh… Questo è il bagno dei ragazzi, non entrerà nessuno. >>
<< Perché, voi ragazzi non andate in bagno? >>
<< Shh… >> continua lui.
Niall le bacia l’altra parte del collo e poi le toglie la maglietta e inizia a baciarle il seno. Melissa si sta lasciando andare, ma all’improvviso allontana Niall da sé e gli dice:
<< Smettila! Non faremo sesso in questo bagno! >>
Melissa raccoglie la sua maglietta da terra, se la mette ed esce dal bagno.
Melissa si sta rendendo conto che Niall sta diventando davvero ossessionato da lei, non può fare davvero a meno di lei.

All’ora di pranzo, tutti escono dalle aule e si dirigono verso la mensa.
Olive passa prima dal suo armadietto e Kurt la raggiunge. È dietro di lei e le sussurra:
<< Sai che sei davvero sexy oggi? >>
Olive si volta e gli dice:
<< Pensavo di esserlo sempre. >>
<< Oh, lo sei, ma oggi lo sei particolarmente. >>
Kurt la bacia e le dà una pacca sul sedere. Pochi secondi dopo, Olive si stacca da Kurt, lo prende per mano e iniziano ad incamminarsi. Entrano in uno stanzino delle scope e iniziano subito a baciarsi, dopo aver chiuso la porta. Olive si stacca da Kurt e gli toglie la maglietta, che getta a terra, e inizia a baciargli il petto.
<< Hai voglia di fare, eh? >>
Olive lo guarda per un attimo e gli dice:
<< Shh… >>
Riprende a baciargli il petto, poi scende al ventre e gli abbassa jeans e boxer e in seguito gli fa un pompino.
Quando lei si alza, lui si tira su i boxer e i jeans e le dice:
<< Non sperare di andartene così. Adesso tocca a me. >>
<< Fammi tutto quello che vuoi. >> dice lei.
<< Proprio quello che volevo sentire. Girati. >> le ordina lui.
Olive si volta e lui le sposta i capelli da una parte e inizia a baciarle il collo. Poi le toglie la felpa e la canottiera e inizia a baciarle la schiena. La fa eccitare in una maniera esagerata e Kurt le dice:
<< Shh… potrebbero sentirti. >>
<< Non m’interessa. >>
Dopo aver tolto le due dita, Olive si toglie le mutande, si volta e lo bacia. Sono contro il muro e lui appoggia le mani contro di esso mentre la bacia. Lei mette le gambe intorno alla sua vita e lui inizia a baciarle il seno, poi si abbassa i jeans e i boxer e la stringe a sé e in pochi secondi è dentro di lei.
<< Piano. Ti sentiranno. >> le dice Kurt.
<< Sono tutti a pranzo adesso. >>
Kurt la bacia, mentre una mano è tra i suoi capelli.
Quando raggiungono la sala mensa, Olive si siede con le ragazze, Spencer ed Emma, e Kurt è seduto a pochi tavoli da lei. Si guardano e si sorridono e lei si lecca le labbra per farlo eccitare.

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Capitolo 34
*** Una festa un po' movimentata ***


34

Una festa un po’ movimentata




È arrivata la fine del mese e con essa anche Halloween. Le ragazze, Sandy, Niall, Kurt, Ike e Lewis andranno a una festa al Lure Nightclub, a Hollywood.
Prima di andare al nightclub, le ragazze sono tutte a casa della famiglia Pope che si stanno preparando. Sono in camera di Olive e intanto ascoltano la musica. Mentre Olive sta mettendo il rossetto a Melissa, dice:
<< Sapete ragazze, siamo davvero molto sexy. >>
<< Immagino la faccia dei ragazzi quando ci vedranno. >> dice Liz.
<< Già. Immagino Kurt che ti vedrà vestita così, Olive. >> dice Lux.
Olive finisce di mettere il rossetto rosso sulle labbra di Melissa e lo chiude.
<< La sua faccia sarà… >> dice Olive aprendo la bocca e spalancando gli occhi, imitando quella che sarà la reazione di Kurt alla vista di lei vestita da pavone sexy.
Le ragazze ridono tutte insieme e mentre Liz si mette le scarpe dorate, dice:
<< Mi sento molto una principessa con queste scarpe. >>
<< Tu sei una principessa, tesoro. >> le dice Lexi, sorridendole.
Liz le sorride.
<< Amo questo vestito, perché mi mette in risalto le tette. Non sembrano più grandi? >> afferma Melissa.
Le ragazze danno un’occhiata e Olive dice:
<< Sì, sembrano più grandi. >>
<< Già. Poi ci sono io che ho una seconda scarsa. >> dice Liz, amareggiata.
<< Non demoralizzarti, tesoro, non serve avere delle tette grandi per essere sexy e belle. Tu sei bella con la tua seconda scarsa. >> le dice Olive.
<< Ma tu hai una quarta, è facile dirlo per te. >>
<< Lo so, ma tu sei bellissima anche con una seconda, e lo saresti anche con una prima, fidati. Non credo che Sandy abbia guardato le tue tette. >>
<< Beh, spero che almeno un po’ le abbia guardate. >>
Le ragazze ridono divertite e poi Olive dice:
<< Fatemi mettere questa molletta e poi siamo pronte, direi. >>
<< Io sono pronta. >> esclama Liz.
<< Anch’io. >> dice Lux.
<< Sì, anch’io. >> dice anche Lexi.
<< Io pure. >> conclude Melissa.
Mentre Olive si mette questa molletta con tanto di piume che vanno all’insù, appunto per il costume da pavone, si guarda allo specchio e cerca di sistemarsela il meglio possibile. Appena Olive si piega all’ingiù o fa qualche altro movimento, le si vede il sedere da quanto è corta la gonna, anche se più che una semplice gonna è quasi un tutù.
Melissa si avvicina a lei e le dà una pacca sul sedere. Olive fa un sussulto, si volta e le fa la linguaccia.
<< Ti si vede il sedere quasi completamente. >> le dice Liz.
<< È proprio quello il bello. >> dice Olive.
<< Hai il perizoma, vero? >> chiede Lexi.
<< Sì, perizoma nero di pizzo. Dovreste averne almeno uno anche voi, ragazze. >>
<< Io non ho mai provato a indossarne uno. >> confessa Lux.
<< Io sì, una volta, e non è poi così scomodo. >> dice Melissa.
<< Invece è scomodissimo. Sto filo in mezzo al culo, dà un fastidio assurdo. >> dice invece Liz.
<< È questione di abitudine, tesoro. Se lo porti per un po’ poi, ti abitui, fidati. >> dice Olive.
<< Sì, infatti non è così scomodo. Anche se penso sia poco igienico, però è moolto sexy. >> afferma Lexi.
<< La settimana prossima andiamo a svaligiare i negozi d’intimo. Vi devo dare qualche dritta, soprattutto a te, Liz. Hai delle mutande che neanche mia madre si mette, a momenti. >>
<< Non è vero. >>
Liz, facendo finta di essere offesa, dà una pacca sul sedere di Olive. Olive, massaggiandosi la natica dove ha ricevuto due pacche, esclama:
<< Aia! Cos’avete contro il mio povero culo? >>
Le ragazze ridono, tranne Olive, che continua a massaggiarsi la natica. Si avvicinano a lei e tutte e quattro le massaggiano la natica.
<< Smettetela! Solo Kurt può toccarmi il culo. >>
Le ragazze le danno una pacca tutte e quattro insieme.
<< Aia! Mi fate paura. >>
Olive si allontana e va per spegnere l’iPod, ma si ferma quando parte la canzone “oath” di Cher Lloyd. Si volta verso le ragazze e dice loro:
<< Avete mai sentito questa canzone? È bellissima e ha un significato bellissimo. >>
<< Sì, è ‘oath’. È bellissima. >> dice Liz.
<< Certo che l’ho sentita >> afferma Lexi.
<< L’ho sentita anch’io. >> dice anche Lux.
Melissa inizia a cantarla e le ragazze le vanno dietro. Cantano insieme il ritornello:
<< Wherever you go, just always remember
That you gotta a home for now and forever.
And if you get low, just call me whenever
This is my oath to you.
Wherever you go just always remember
You're never alone, we're birds of a feather
And we'll never change, no matter the weather
This is my oath to you. >>
<< Io amo questa canzone. >> esclama Lexi.
<< Potrebbe diventare la nostra canzone, non trovate? È perfetta per noi. >> dice Liz.
<< Sì. >> dice Lexi, sorridendo.
<< Credo che sarebbe perfetta. >> dice Olive.
<< Lo credo anch’io. >> dice Melissa, decisa.
<< Concordo. Proclamo che ‘oath’ è ufficialmente la nostra canzone. >> afferma Lux.
<< Abbiamo una nostra canzone. Vi amo ragazze. >> confessa Olive.
<< Vi amo anch’io, ragazze. >> dice Liz.
<< Anch’io. >> dice Lux.
<< Io di più. >> confessa Lexi.
<< No, io di più. Vi amo. Sul serio. >> conclude Melissa.
<< Venite qui. >> dice Olive.
Le ragazze si abbracciano, in un bellissimo abbraccio di gruppo e dopo si fanno una foto insieme. Olive dà un bacio a stampo a Liz, poi Lux, Lexi e infine Melissa e le ragazze rimangono un po’ sorprese, ma le sorridono comunque.
Quando scendono al piano di sotto, incontrano Chad, vestito da cowboy. Chad le guarda dalla testa ai piedi, soprattutto Olive.
<< Oh… mio… Dio! Cazzo, Olive, sei una bomba! >> esclama lui.
<< Grazie, Chad, stai bene vestito così. Sono sicura che farai colpo su Louise. >>
<< Speriamo. A che ora uscite? >>
<< Appena arriva Kurt. Tra circa dieci minuti. >>
<< Anch’io, più o meno. >>
Le ragazze si siedono sul divano, tranne Melissa che decide di suonare qualcosa al piano, mentre aspettano Kurt.
Chad si siede accanto ad Olive, sul divano, e la guarda.
<< La vuoi finire di fissarmi? È alquanto fastidioso. >>
Chad appoggia una mano sulla sua coscia e le dice:
<< Sei davvero fantastica vestita così. >>
<< Lo so, me l’hai già detto. >>
<< Ma non è un tantino corto il vestito? >>
<< Meglio, deve esserlo. >>
<< Già. >>
Chad adesso fissa le tette di Olive e lei gli dice:
<< Guarda altrove Chad. Sai che alle ragazze non piacciono i ragazzi troppo… pervertiti? Forse ad alcune sì, ma non credo a Louise. >>
<< Chi è Louise? >> chiede Liz.
<< La ragazza per cui ha una cotta Chad. È molto carina. >>
<< Capisco. >> dice Liz.
<< Gli ha portato dei fiori, ma lei l’ha solo ringraziato e basta. Almeno poteva dargli un bacio sulla guancia. È una che se la tira. >> dice Olive, imitando una ragazzina con la puzza sotto il naso.
<< Capisco. >> dice Lexi.
<< Meglio che cambi ragazza, allora. >> dice Lux.
<< Ma lei mi piace molto, e da un anno. >> dice Chad, amareggiato.
<< Un anno?! È tantissimo. Se non si accorge di te, lasciala perdere. Ci sono tantissime ragazze là fuori. >> gli dice Liz.
<< La stessa cosa che mi ha detto Olive. >>
I signori Pope arrivano in sala ed Erin dice:
<< Siete bellissime, ragazze. >>
Tutte si voltano e Olive risponde:
<< Grazie, Erin. >>
<< Chad, a che ora arriva il padre di James? >> chiede la signora Pope.
<< Alle dieci. >>
<< Ah, okay. >>
Suona il campanello e il signor Pope va ad aprire. È Kurt.
<< Olive, è Kurt! >> esclama il signor Pope.
Le ragazze si alzano dal divano e Melissa dallo sgabello del piano e raggiungono l’uscita. Quando Olive si è alzata, Chad ha buttato l’occhio. Non poteva fare a meno di vedere il suo sedere.
<< Divertitevi! >> dice loro la signora Pope.
Olive si volta e risponde:
<< Lo faremo! Ciao! >>
Le ragazze salutano i signori Pope e Chad, ed escono. Liz, Melissa, Lux e Lexi salgono dietro, mentre Olive davanti con Kurt, al quale dà un bacio.
<< Ragazzi, datevi un contegno. Sono riuscita a vedere anche le vostre lingue. >> dice loro Melissa.
<< Sì, anch’io. >> dice Liz
<< Anch’io. >> dice Lux.
<< Pure io. >> dice anche Lexi.
<< Scusate, ragazze. >> si scusa Kurt.
Kurt si volta per guardare le ragazze e poi guarda Olive.
<< Allora, da cosa siete vestite? >> chiede lui.
<< Io da pavone, Liz da principessa, Melissa da marinaia, Lux da leone e Lexi da Baby Doll, quella di Sucker Punch. >> risponde Olive.
<< Figo. >> dice Kurt.
<< Tu, invece, sei… un gangster? >> domanda Olive.
<< Sì. Sono figo vestito così, eh? >>
<< Molto. >>
Olive lo bacia di nuovo e di nuovo le ragazze vedono le loro lingue.

Arrivate al nightclub, c’è già una marea di gente, tutti mascherati ovviamente.
<< Ci divertiremo un mondo stasera. Andiamo a ballare ragazze! >> esclama Olive.
Le ragazze vanno a ballare, mentre i ragazzi prendono due tavoli. Ballano per un po’ e poi raggiungono i ragazzi e si siedono sui divanetti.
<< Cos’avete ordinato? >> chiede Olive.
<< Birra, vodka, gin e dei cocktail. >> risponde Kurt.
Olive prende in mano un bicchiere e beve.
<< Cos’è? >> chiede Liz.
<< Vodka. Assaggia, è buona. >> le dice Olive.
Olive porge a Liz il suo bicchiere e lei beve un sorso.
<< Sì… non è male, dai. >>
Olive riprende il bicchiere e beve tutto.
Tutti bevono qualcosa, mescolando l’alcol e dopo una buona mezz’ora vanno a ballare.

Dopo dieci minuti, Kurt si allontana dalla pista e Sandy lo segue.
Olive e Liz ballano vicine, mentre Melissa è accanto a Niall, Lux a Ike e Lexi a Lewis.
Olive è già mezza ubriaca e Liz ogni tanto la regge per fare in modo che non cada.
<< Sei ubriaca? >> le chiede Liz.
<< Noo! >>
<< Secondo me sì, invece. >>
Olive ride per nessuna ragione e anche Liz ride, perché non sa che altro fare.
Poco dopo si allontana anche Ike, poi Niall e infine Lewis, lasciando le ragazze sole sulla pista da ballo.
Appena i ragazzi se ne sono andati, un gruppo di ragazzi si avvicina alle ragazze, cercando di ballare con loro, toccandole anche. Olive si lascia toccare le cosce, ma le altre ragazze allontanano i ragazzi.
<< Olive! >> esclama Lexi.
Olive continua a ballare con il ragazzo, che è appiccicato a lei.
<< Hey, staccati dalla nostra amica! >> urla Lux.
<< Subito! >> urla Melissa.
<< Staccati! >> urla anche Liz.
<< Allora? Staccati! >> urla ancora Lexi.
Il ragazzo interviene dicendo:
<< Sei proprio una bomba, bella. >>
Olive gli sorride e le ragazze allora gli urlando contro di andarsene e lui finalmente si allontana.
Olive viene via dalla pista e le ragazze la seguono subito.
<< Ti stava tastando Olive! >> le urla contro Liz.
Olive si volta, mezza alterata e mezza ubriaca, e dice:
<< E allora? Che problema c’è? >>
<< Non lo conosci neanche! >> risponde Lexi.
<< È un estraneo, Olive! >> risponde invece Lux.
<< Stavamo solo ballando! >> si giustifica Olive.
<< E ti stava anche toccando il culo! >> dice Liz.
<< Non fare la santarellina, Liz! >> urla Olive.
Liz non sa cosa risponde e Olive si volta e raggiunge i ragazzi ai tavoli. Arrivata, prende per mano Kurt e lo porta via. Raggiungono il bagno delle donne e appena entrano, lei lo bacia.
<< Vuoi scopare qui? >> chiede lui.
<< Sì. Avanti, togliti quella camicia. >>
Olive gli toglie la camicia e poi si toglie il perizoma e lo infila nella tasca posteriore dei jeans di Kurt mentre lo bacia. Kurt la allontana da sé e le dice:
<< Aspetta, aspetta, aspetta! Andiamo dentro un gabinetto, almeno. >>
Olive lo tira dentro uno dei gabinetti e, dopo aver chiuso la porta con la serratura, lo bacia. Pochi secondi dopo, stanno facendo sesso ed entrano le ragazze.
<< Olive, sei qui dentro? >> chiede Liz.
Le ragazze sentono ansimare e capiscono subito che Olive sta facendo sesso con qualcuno dentro uno dei gabinetti.
<< Stai scopando Olive? >> domanda invece Lexi.
Le ragazze si chinano un po’ per vedere in quale dei gabinetti è Olive e vedono le scarpe di Kurt con i jeans e i boxer abbassati.
<< Scusaci per prima. >> dice Lux.
Olive continua ad ansimare, ignorando la presenza delle ragazze. Kurt le sussurra all’orecchio:
<< La smettiamo, se vuoi? >>
<< Continua. >>
Olive fa un urlo di piacere e le ragazze decidono così di uscire dal bagno.
La aspettano fuori dal bagno, e appena esce con Kurt, Melissa la ferma prendendola per un braccio.
<< Hey! Che ci fate qui fuori? Mi stavate aspettando? >>
<< A dire la verità sì. Scusaci per prima. >> dice Melissa.
<< Sì, scusaci. È che quel tipo ti stava tastando e ci dava parecchio fastidio. >> dice Liz.
<< Non preoccupatevi, ragazze, è tutto a posto. Dai, torniamo dagli altri. >>
Quando tornano al tavolo, parlano bevono e poi tornano a ballare tutti insieme.

Verso l’una passata, le ragazze stanno ballando da sole e sono mezze ubriache, mentre i ragazzi sono al bar, appoggiati con le braccia al bancone che chiacchierano e guardano le persone ballare.
Le ragazze stanno ballando quasi appiccate l’una all’altra e Olive e Melissa hanno anche un bicchiere di gin in una mano.
<< Amo questa canzone! >> esclama Melissa.
<< Anch’io! >> dice Olive.
<< Vi voglio bene ragazze! >> salta su Liz.
<< Anch’io. >> esclama Olive.
<< Sì, anch’io. >> dice Lux.
<< Anch’io, ragazze. >> dice anche Lexi.
<< Anch’io. >> conclude Melissa.    
Olive dà un bacio a stampo alle ragazze, una dopo l’altra. Stavolta però, pochi secondi dopo, Melissa la bacia veramente e Olive non la allontana da sé.
Liz, Lux e Lexi guardano scioccate tutta la scena.
Appena Olive e Melissa si staccano l’una dall’altra, anche Liz bacia Olive, e dopo anche Lexi la bacia.
Lux le guarda scioccata e si allontana dalla pista e le ragazze la seguono. Va dritta verso il bagno delle donne e quando l’hanno raggiunto, chiede:
<< Che stava succedendo sulla pista da ballo? Siete diventate lesbiche tutto in una volta? >>
Olive appoggia il bicchiere di gin sul lavandino e risponde dicendo:
<< Non lo so, non so cosa sia successo, ma è successo. >>
<< Sì, esatto. >> dice Melissa.
Anche Melissa appoggia il suo bicchiere di gin sul lavandino.
<< Perché vi siete baciate? >> chiede Lux.
<< Perché Olive ci ha baciate dopo che ci siamo dette di volerci bene e allora Melissa dopo l’ha baciata, ma sul serio però. Dopo Liz, e l’ho baciata anch’io. Insomma, mi è venuto spontaneo, non so perché. >> risponde Lexi.
<< Io non sono lesbica, lo sapete benissimo. >> dice Olive.
<< E se fossimo bisex? Abbiamo solo sedici anni in fondo, non si può mai sapere. >> dice Lexi, confusa.
<< Io vi ho baciate perché vi voglio un bene dell’anima, non perché sono attratta da voi. >> confessa Olive.
<< Ma tu ci hai baciate, una ad una, e mi è venuto spontaneo baciarti. >> le dice Melissa.
<< Ma è strano, e non è ci mai successo prima d’ora. >> dice Lux, ancora confusa.
<< Già. Ma… >> dice Liz.
<< Ma? >> chiede Lux.
Liz si volta verso Olive e la guarda, e lei le fa cenno di no con la testa.
Melissa:“ma?”
Lexi:“ma?”
Lux:“Liz?”
Liz si volta verso Lux e risponde:
<< Ma io e Olive ci siamo già baciate. >>
Melissa, Lux e Lexi, contemporaneamente, dicono:
<< Cosa? >>
<< In realtà Olive mi ha baciata. È successo per la festa del mio compleanno. >> confessa Liz.
<< E perché non ce l’avete detto? >> domanda Melissa.
<< Perché abbiamo preferito non dirvelo. È stata una cosa così. >> risponde Olive.
<< Sì, esatto. Eravamo in bagno, nel bagno del Tru, e stavamo parlando dell’amore che Sandy ed io proviamo l’uno per l’altra. Lei ha sempre paura che lui mi faccia soffrire ed io l’ho rassicurata che non sarà così. Lei mi ha detto che ama tutte noi ed io le ho detto che anche quello vuol dire amare e insomma… alla fine… mi ha baciata. È stato… strano, proprio come prima. >> confessa Liz.
<< Decisamente strano. >> continua Lux.
<< Non c’è niente di male nel baciare le proprie amiche, Lux. >> le dice Olive.
<< Ma è… strano. >> continua Lux.
<< No, non è strano. Guarda. >> dice Olive.
Olive dà un bacio a Lux, ma lei si allontana subito.
<< Olive! >>
<< Non è strano. È una bella cosa baciare le proprie migliori amiche, ma voi per me siete molto di più. Siete la mia famiglia. >> confessa Olive.
<< Per me vale lo stesso. >> dice Liz.
Olive sorride a Liz e le porge la mano, che lei stringe.
<< Anche per me. >> dice anche Lexi.
Liz prende la mano di Lexi e lei le sorride.
<< Anche per me. Vi voglio un bene dell’anima, e credo che non ci servono i ragazzi per essere felici. Noi ci completiamo a vicenda, in un modo meraviglioso. >> dice Melissa, sorridendo.
Le ragazze sorridono a Lux e Melissa le prende una mano, e Lux sorride loro.
Olive porge la mano libera con il palmo rivolto verso il basso alle ragazze e, guardandole, dice loro:
<< Una per tutte. >>
Le ragazze mettono le loro mani, una per una, sopra quella di Olive, e insieme, guardandosi, dicono:
<< Tutte per una. >>
Se le stringono e si guardano, e dopo lasciano le mani.
All’improvviso entra Niall e dice:
<< Ragazze! Siete qui! Cos’è successo prima, sulla pista da ballo? >>
<< Nniente, non preoccuparti, Niall. >> lo rassicura Melissa.
<< Mi sembrava tutt’altro che niente, Melissa. Vi siete baciate, vi ho visto. Anche Sandy, Ike, Kurt e Lewis vi hanno visto. >>
<< È stata una così… così, da niente. >>
<< Ma perché vi siete baciate? Non sarete mica lesbiche? Non sei lesbica, vero, Melissa? >> chiede lui, preoccupato.
<< Non lo siamo, Niall. Ci siamo baciate perché ci vogliamo molto bene. Voi ragazzi non potete capire cosa vuol dire. Usciamo, dai. >>
Le ragazze escono dal bagno e Niall le segue.
<< Melissa? >>
Niall la prende per un braccio e lei si ferma.
<< Andate voi! >> dice loro Melissa.
Le ragazze continuano a camminare, e Melissa si volta verso Niall e gli chiede:
<< Che c’è, Niall? >>
<< È tutto a posto? >>
<< Sì, è tutto a posto. >>
<< Sei sicura di non essere lesbica? O bisex magari? >>
Melissa si avvicina a Niall e lo guarda negli occhi. Si lecca le labbra e mette una mano sul suo petto e lo spinge dentro il bagno. Lo porta fin dentro uno dei gabinetti e chiude la porta con la serratura. Melissa lo bacia e intanto gli slaccia i pantaloni. Niall la guarda e le sorride. Dopo Melissa si toglie le mutande e successivamente lo spinge sopra la tavoletta del water, gli va sopra e lo bacia. Melissa si sistema meglio sopra di lui e inizia a spingere.
Mentre fanno sesso, Niall la bacia e le tocca il seno.
Durante il resto della serata, chiacchierano ai tavoli, bevono e parlano.


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Capitolo 35
*** Una confessione da fare - Parte I ***


35

Una confessione da fare - Parte I





Verso le 10 di mattina, Liz apre gli occhi e guarda l’ora sulla sua sveglia sul comodino e decide di alzarsi. Dopo essere andata in bagno, scende al piano di sotto, dove la casa sembra deserta. Arriva in cucina e sono tutti lì: i signori Carr e anche Sandy, che sembra più vivace dei suoi genitori. Sandy si volta quando la sente arrivare e le dice:
<< Buongiorno. >>
<< Buongiorno, Liz. >> la saluta il signor Carr.
<< Buongiorno, cara. >> la saluta anche la signora Carr.
Liz li guarda uno per uno. Sembrano la famiglia perfetta. I genitori di Sandy si amano ancora e lo manifestano più e più volte davanti al figlio e a lei, e Sandy è la sua copia al maschile. Vede molto della sua famiglia in quella dei Carr.
<< Buongiorno. Siete già tutti alzati. C’era un silenzio quando sono uscita dalla camera. >> dice Liz.
<< Io mi sono svegliato mezz’ora fa. Stiamo già iniziando a preparare per il pranzo. >> risponde Sandy.
<< State già facendo il tacchino? >> domanda lei.
<< Sì, mamma ha iniziato da poco. >>
<< Allora faccio colazione in fretta così vi aiuto. Ho sempre voluto imparare a fare il tacchino. >>  confessa Liz.
<< Ti conviene mangiare poco perché dopo ci sarà molto da mangiare. Non ci sei abituata, quindi mangia poco, anzi, forse è meglio se bevi e basta. >> dice la signora Carr.
<< Wow. Allora bevo solo un po’ di succo d’arancia e poi vado a lavarmi denti e a rifare il letto, e sono di nuovo qui. >>
<< Ti aspettiamo. >> dice la signora Carr.
Dopo aver bevuto due bicchieri di succo d’arancia, Liz sale al piano di sopra e va subito nel suo bagno. Sandy entra senza bussare e lei si spaventa. Sputa il dentifricio che ha in bocca, mentre si sta lavando i denti, e gli dice:
<< Sandy! Mi è fatto paura. Perché sei salito? >>
<< Perché non ti ho dato il bacio del buongiorno. >> risponde lui.
Sandy si avvicina a lei, ma Liz lo blocca e gli dice:
<< Aspetta. >>
<< Che c’è? >>
<< Non ti hanno seguito i tuoi, vero? Non è che all’improvviso sbucano dalla porta? >>
<< Non preoccuparti, tesoro. Sono giù che stanno cucinando, non sbucheranno dalla porta. >>
<< Sicuro? >>
<< Sicuro. Tanto stasera glielo diremo e sapranno tutto finalmente. >>
<< Sì. Non so come abbiamo fatto per questi tre mesi a tenerglielo nascosto. >>
<< Non lo so neanch’io, ma siamo stati bravi. >>
<< Già. >>
Sandy la bacia e poi esce dal bagno.    

Un quarto d’ora dopo, Liz è in cucina e inizia ad aiutare con la preparazione per il pranzo.
Per il pranzo arriveranno i genitori di Abe e anche quelli di Amanda e il fratello di Amanda con sua moglie.
Liz è un po’ agitata perché incontrerà la famiglia di Sandy al completo. Già è difficile stare tutti i giorni a contatto con i genitori di Sandy, ma avere a che fare con la famiglia al completo sarà dura.
Un po’ prima delle tredici, ora in cui arriveranno tutti i parenti, Liz è in camera sua che si sta finendo di preparare. Sandy bussa alla porta e lui entra. Si avvicina a lei e le dà un bacio sulla guancia.
<< Sei pronta? >> le chiede lui.
<< Psicologicamente o pronta nel senso di vestita? >>
<< Entrambe le cose. >>
<< Vestita sì, mi devo solo mettere le scarpe, ma psicologicamente non lo so. Incontrerò tutta la tua famiglia. >>
<< Lo so, non ti devi preoccupare di niente, tesoro. E poi… sei bellissima. >> le dice lui, sorridendole.
Liz gli sorride e lui la bacia sulla guancia.
<< Grazie. >>

A tavola, mentre mangiano il classico tacchino, la nonna paterna di Sandy si rivolge a Liz e le chiede:
<< Così tu sei di Parigi, Liz? >>
<< Sì, ma mio padre è inglese. >>
Kitty, la nonna paterna di Sandy, le dice:
<< Io ho vissuto un paio d’anni a Parigi, quando ero giovane. So parlare un po’ francese. >>
<< Davvero? >>
<< Sì. >>
Kitty dice qualcosa in francese a Liz e lei le risponde. Fanno un breve discorso in francese e Sandy le guarda meravigliato. Non l’aveva mai sentita parlare in francese ed è ancora più bella. Liz lo guarda e gli fa un leggero sorriso, che lui ricambia subito.
Il pranzo è andato bene, ma adesso la cosa che preoccupa davvero Liz è la cena. Finalmente lei e Sandy diranno ai signori Carr che stanno insieme. Insieme si sono già preparati un discorso, ma lei ha comunque timore che i genitori di Sandy non accettino la loro storia.

Durante la cena, la signora Carr si rivolge a Liz e le chiede:
<< Allora ti sei trovata bene oggi a pranzo, Liz? >>
<< Oh sì, moltissimo. È stato bellissimo il piccolo discorso che abbiamo fatto in francese io e la nonna di Sandy. >>
<< L’ho notato che ti sei divertita, mi fa piacere. Ma tu sei una ragazza così a posto che andresti d’accordo con tutti. >> le dice la signora Carr.
Liz le sorride e arrossisce un po’, e poi guarda Sandy.
<< Sì, è stato davvero bello vederti parlare in francese con mia nonna. Non ti avevo mai sentito parlare in francese. >>
<< sì, è vero, non è mai capitata l’occasione. >>
<< Già. >>
Ci sono pochi secondi di silenzio e poi Sandy prende la mano di Liz da sotto il tavolo e si volta verso di lei. Si guardano per un po’ e poi si voltano verso Amanda e Abe, e Sandy dice loro:
<< Mamma, papà… avrei bisogno di dirvi una cosa. >>
<< Che c’è, tesoro? >> chiede la signora Carr.
<< Dicci pure. >> dice il signor Carr.
Sandy fa un respiro e, dopo aver guardato Liz per un secondo, si volta di nuovo verso i genitori e dice loro:
<< Mamma… papà…. Io e Liz stiamo insieme. So che forse vi sembrerà strano, anche perché lei rimarrà qui solo per un anno, ma… stiamo insieme. >>
Amanda e Abe all’inizio non dicono niente, ma poi la signora Carr dice:
<< Wow. Tu e Liz? Beh… fate decisamente una bella coppia, non c’è dubbio. >>
<< Ma? >> dice Sandy.
<< Ma cosa? >> chiede la signora Carr.
<< C’è sempre un ma di solito. >>
<< Stavolta non c’è. State davvero bene insieme, e Liz mi piace molto come persona. Mi ricorda un po’ me quando avevo la vostra età. Da quanto state insieme? >> risponde la signora Carr.
<< Tre mesi dopodomani. >>
<< Ah. E come mai avete aspettato così tanto per dircelo? >> domanda la signora Carr.
<< Perché all’inizio abbiamo preferito non farlo, perché non sapevamo come l’avreste presa. Ma la nostra storia è stata seria fin da subito. Lo sapete che io faccio le cose per bene. >>
<< Sì, lo sappiamo. >>
<< Papà, tu non dici niente? >> chiede Sandy, preoccupato.
<< Siete bellissimi insieme, Sandy. Solo che… è strano che tu abbia scelto proprio Liz. Ci sono così tante ragazze a scuola da te. Liz se ne andrà via a giugno e come farete dopo? >> risponde il signor Carr.
<< So che ci sono tante ragazze a scuola ma Liz è particolare, è speciale. Ed è strano avere la mia ragazza sotto il mio stesso tetto, ma per me è davvero importante ed io lo sono per lei. Ci vogliamo davvero molto bene. Per il futuro ancora non sappiamo cosa fare, ma siamo solo a novembre, c’è tempo per decidere. >>
<< Beh, sì, in effetti, Liz è una ragazza speciale, e capisco perché per te è così importante. Per questo motivo per me era ed è ancora molto importante tua madre. >> dice il signor Carr, porgendo una mano a sua moglie e sorridendole. Lei gliela stringe e si danno un bacio.
<< Quindi a voi sta bene? >>
<< Sì. >>
<< Sì. >>
<< Grazie al cielo. >> dice Sandy.
Per tutto il tempo Sandy e Liz si sono tenuti per mano sotto il tavolo, ma adesso lui solleva il braccio e lo appoggia sul tavolo e la guarda.
<< Sono davvero contenta che ci appoggiate. >>
I signori Carr sorridono a Liz e lei sorride loro, e poi guarda Sandy.
Finalmente Liz e Sandy si sono tolti quel peso di dosso e possono tranquillamente stare insieme anche in casa, in presenza dei signori Carr.

Il giorno dopo, venerdì 23 novembre, chiamato Black Friday, cioè il giorno in cui si dà inizio allo shopping natalizio, le ragazze passeranno tutto il giorno insieme, anche con Spencer ed Emma. Hanno persino pianificato la giornata dalla mattina alla sera.
Alla mattina alle dodici si troveranno davanti all’entrata del Santa Monica Place, poi faranno shopping lì alla Third Street Promenade e pranzeranno sempre lì.
Nel pomeriggio faranno ancora shopping e poi nel tardo pomeriggio torneranno a casa e per cena andranno tutte a casa della famiglia Hammond, dove faranno un pigiama party.
Fanno dello shopping sfegatato per tutto il giorno e verso le 19:30, vanno tutte a casa Hammond. Dormiranno nella piccola palestra al piano di sotto, nei sacchi a pelo.
Per la maggior parte del tempo rimangono in camera di Lux, che è quella più grande, ad ascoltare musica e a parlare, poi, quando i signori Hammond vanno a letto, verso mezzanotte, si spostano nella palestra, portandosi dietro il computer. Fanno partire il nuovo album dei 1D “Take me home”.
<< Questo album è qualcosa di meraviglioso. Io amo ‘last first kiss’. >> dice Emma.
<< Io ancora non ho una preferita. >> ammette Spencer.
<< Neanch’io. >> dice Liz.
<< A me piace particolarmente ‘they don’t know abous us’. >> confessa invece Melissa.
<< A me ‘I would’. >> dice invece Lux.
<< A me ‘kiss you’. >> dice Lexi.
<< Io ancora non saprei. Forse… ‘rock me’. >> dice Olive.
<< E te pareva. >> dice Melissa, ridacchiando.
Tutte ridono e Olive raggiunge il piccolo tappeto elastico che è a poco più di un metro da lei e inizia a saltare.
<< Io sono Olive Fowles, sapete come sono fatta. >>
Tutte le sorridono mentre lei continua a saltare e a muoversi a ritmo di ‘live while we’re young’. Balla e agita la testa, con i capelli che vanno a sinistra e poi a destra. Così anche le ragazze si mettono a ballare e a cantare.
Quando, più tardi, parte “rock me”, le ragazze si scatenano.
Alla canzone “she’s not afraid”, Melissa fa un’affermazione riguardo alla canzone.
<< Non trovate che questa canzone parli di Olive? Cioè… è come se si fossero basati su di lei. >>
<< Sai che hai ragione. È vero, sembra che parli di te, Olive. >> le dice Lexi.
Olive ascolta attentamente le parole della canzone e, in effetti, si riconosce in quelle parole.
<< Sì… >> dice lei.
<< Sì, hai proprio ragione Melissa. >> dice Liz.
<< Già. >> dice Lux.
<< Hai paura d’innamorarti Olive? >> chiede Emma.
<< Sì, infatti. >> afferma Spencer.
<< Beh… diciamo che l’amore non fa per me. >> risponde Olive.
<< E allora perché fai sesso con Kurt? >> domanda Emma.
<< Noi facciamo solo sesso, non c’è amore. >>
<< Ah. >>
<< Olive e l’amore… non vanno proprio d’accordo. >> interviene Melissa.
<< Ah. Quindi tu non ti sei mai innamorata? >> chiede Spencer.
<< Mai. >>
<< Beh, neanch’io ed Emma, ma abbiamo tutto il tempo del mondo. >> dice Spencer.
<< Sì. >>
<< Ma non c’è mai stato neanche un ragazzo che ti abbia fatto perdere la testa? Neanche uno? >> domanda Emma.
<< Neanche uno. >> risponde Olive.
<< Beh… forse Mathieu è l’unico. Forse. >> dice Melissa.
<< No. >> dice Olive, decisa.
<< Chi è Mathieu? Il tuo ex? >> chiede Spencer.
<< Più o meno. Lui è cotto di me da anni e finalmente abbiamo scopato, anche se fino a poco tempo prima io non ne volevo mezza di lui. >>
<< Ah. E com’è questo Mathieu? Descrivicelo. >> dice Spencer.
Olive glielo descrive ed Emma e Spencer le chiedono se ha una foto sul suo cellulare e lei gliela mostra.
<< Beh, è carino. Quanti anni ha? >> chiede Emma.
<< La mia età. >>
<< Sì, è davvero carino. >> dice Spencer.
<< Le ragazze pensano che lui sia innamorato di me. >> dice Olive.
<< Beh, se è così, sei fortunata. >> le dice Emma.
Olive sorride a Spencer poi continuano a chiacchierare e ad ascoltare la musica.

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Capitolo 36
*** Vorrei solo un po' di pace ***


36

Vorrei solo un po' di pace





Sono passate due settimane e dicembre è arrivato. Alle ragazze sembra incredibile che sia così caldo in pieno inverno. La massima a Los Angeles è di circa venti gradi in inverno e si sta benissimo.

Per il suo quindicesimo compleanno Emma, l’amica di Spencer, ha organizzato una festa in casa sua.
Durante la festa, le ragazze stanno parlando con un bicchiere in mano, quei classici bicchieri di plastica rossi o blu, con dentro del punch. Liz guarda le persone ballare a pochi metri da lei ed è persa nei suoi pensieri, mentre le ragazze chiacchierano.
<< Liz? >> la chiama Olive.
Le ragazze la chiamano varie volte, ma lei sembra sorda. Olive agita il braccio davanti al viso di Liz e finalmente lei ritorna in sé.
<< Che c’è? >>
<< Stai bene? >> le chiede Olive.
<< Sì, sto bene. >>
<< Sicura? Sembravi… distratta, molto distratta. >> le dice Lexi.
<< Sto bene, ragazze. >>
<< Non è che è successo qualcosa e non vuoi dircelo? >> chiede Lux.
<< È tutto okay, ve lo giuro. >>
<< Cosa ti preoccupa Liz? Avanti, diccelo. Sai che a noi non sfugge niente. >> dice Melissa.
<< A parte il bacio tra me e Olive. >> dice Liz.
<< Quello era impossibile da sapere o intuire, visto che vi siete baciate in bagno e noi non eravamo lì. >>
<< Già. Comunque, sto bene.”
<< Smettila. Sputa il rospo, avanti. >> la incita Olive.
Liz guarda le persone e intanto dice:
<< Ho paura ragazze, ho paura. >>
<< Di cosa? >> le chiede Olive.
Liz si volta verso le ragazze e dice loro:
<< Ho paura di fare l’amore con Sandy. Lui vuole fare l’amore con me, ma io ho paura. >>
<< Ma perché hai così paura? È una cosa naturale, Liz, fa parte della vita. >> le dice Melissa.
<< Lo so, ma io ho paura. Ho paura di sentire male, ho paura di rimanere delusa. Ho paura. >>
<< È solo soggezione, tesoro. Il male è soggettivo e poi è normale sentire dolore. E poi noi siamo donne, soffriamo per natura, lo sai. >> le dice Olive.
<< Sì, è vero. Le mestruazioni, la prima volta, le contrazioni durante il parto, il parto. Siamo destinate a soffrire più degli uomini. >> le dice Lexi.
<< Già, triste verità. >> afferma Lux.
<< Voi avete sentito male? >> chiede Liz.
<< Io sì, abbastanza. >> risponde Lux.
<< Anch’io, ma ne vale la pena, perché poi proverai piacere. Non la prima volta, ma dopo quella sì. >> le risponde Lexi.
<< Sì, anch’io. Io ho anche sanguinato la prima volta. >> confessa Melissa.
<< Oddio, sanguinato. >> esclama Liz, ancora più preoccupata.
<< Melissa, così fai peggio, però. Non essere in ansia, Liz. Tu pensa a stare a tuo agio, il più possibile a tuo agio, e se senti male, beh… pazienza. È tutto normale. >> la rassicura Olive.
<< Tu hai sentito male Olive? >>
<< Sì, ho sentito male, Liz. >> risponde Olive, vaga.
<< Prima o poi ci dirai quando l’hai fatto per la prima volta? >>
<< Non lo so. >> risponde Olive, con un’espressione indecifrabile sul viso.
<< Comunque io vorrei farlo con Sandy, davvero vorrei farlo, e sarebbe anche successo se io non l’avessi fermato. >>
<< Quando? >> chiede Olive.
<< Per il nostro mesiversario, il ventiquattro del mese scorso. >>
<< E dov’eravate? >> domanda Melissa.
<< In camera mia. >>
<< Avanti, raccontaci di più. >> la sprona Lux.
<< Beh… i genitori di Sandy sono usciti per cena, verso le sette, ed io mi sono andata a fare la doccia, dopo lui è venuto in camera mia. Mentre mi vestivo nella stanza-armadio, lui mi parlava da seduto sul letto. Quando ero pronta, lui mi ha raggiunto e ci siamo baciati. Abbiamo raggiunto il letto e lui ha iniziato a baciarmi il collo, il viso, le braccia e le mani, ma io dopo un po’ l’ho fermato. Gli ho detto che avevo paura e che volevo farlo con lui, ma che ancora non mi sentivo pronta. >>
<< E lui cos’ha detto? >> chiede Olive.
<< Ha capito, ha capito come mi sentivo e mi ha detto che l’avremmo fatto solo quando mi sarei sentita pronta. >>
<< Che dolce. >> dice Melissa.
<< Dolcissimo. >> dice invece Lux.
<< Già, davvero dolce. >> aggiunge Lexi.
<< Beh, è stato… carino e gentile. >> dice infine Olive.
<< Sì, lo è stato. >>
Le ragazze cambiano argomento e guardano le persone ballare. Lux si guarda intorno e nota Ike che sta parlando con Spencer ed Emma e subito chiede:
<< Perché Ike sta parlando con Spencer ed Emma? Guardate come le guarda. >>
<< Dove sono? >> domanda Melissa.
Lux indica a Melissa dove si trovano Ike, Spencer ed Emma, e lei dice:
<< Stanno solo parlando Lux. >>
<< Sì, ma non mi piace come lui le guarda e come loro guardano lui. Non mi piace affatto come si guardano. >>
<< Dai, rilassati, Lux. >> le dice Melissa.
<< No, non mi rilasso. >> dice Lux, decisa, prima di partire spedita verso Ike, Spencer ed Emma.
Quando arriva da loro, inizia quasi a urlare, sia perché c’è la musica alta e sia perché è abbastanza irritata.
<< Che ci fai qui Ike? Perché stai parlando con loro? >>
Ike si volta verso Lux e anche Spencer ed Emma si voltano verso di lei, e la guardano un po’ confuse.
<< Che c’è, Lux? Sto solo parlando con Spencer ed Emma. Cos’hai? >> le domanda Ike, un po’ confuso.
<< Ci stai provando con loro, Ike? Noi due stiamo insieme, siamo una coppia. >>
<< No, non ci sto provando con loro, Lux. Stiamo solo parlando, te l’ho detto. Siamo a una festa, è normale. >>
<< Non mi piace il modo in cui le guardavi e il modo in cui loro guardavano te. >>
Lux guarda Spencer e le chiede:
<< Spencer, cosa fai? Ci stai provando con il mio ragazzo? >>
<< Cosa? No! Perché dovrei provarci con il tuo ragazzo? Siamo amiche, viviamo insieme, non lo farei mai. Io non sono quel tipo di ragazza, lo sai. >> le risponde Spencer molto confusa.
Lux prende per un braccio Ike e si allontanano, arrivando in giardino, dove c’è più tranquillità.
<< Che cos’hai, Lux? Perché ti comporti così? >> le domanda Ike.
<< Ci stavi provando con loro, lo so. O comunque loro con te, l’ho capito. Bastava guardarvi. >>
<< Ma cosa stai dicendo? Io non ci stavo provando proprio con nessuno. Mi piaci solo tu, Lux, e lo sai benissimo. Non ti tradirei mai. Perché lo pensi? >>
<< Sono gelosa, Ike, sono molto gelosa. Quando ti vedo parlare con una ragazza divento molto gelosa. Io sono fragile, Ike, lo sai. >> si giustifica Lux.
<< Non devi esserlo, Lux, io non ho occhi che per te. >>
Ike la guarda e le accarezza i capelli.
<< Scusami, sono così stupida. Divento pazza quando ti vedo con un’altra ragazza. Sono solo paranoica, scusami. >>
<< Non ti preoccupare. Dai, torniamo dentro. >>
Ike la bacia e dopo ritornano dentro la casa.

Intanto, al piano di sopra, Olive e Kurt sono in camera di Emma che si stanno baciando. Kurt si stacca da Olive e va a chiudere la porta. Quando ritorna da lei, la bacia e la solleva, mettendola sul letto. Si staccando l’uno dall’altra e si tolgono la maglia a vicenda e anche le scarpe. Kurt la bacia e poi le bacia il collo e il seno, e intanto lei si toglie il reggiseno.
<< Fammi togliere questi pantaloni. >> dice lei.
Olive si toglie in pantaloni in fretta e furia e si sdraia, tirandolo a sé, e Kurt le toglie subito il perizoma ed inizia a baciarle il corpo, fino a giungere al pube. Mentre la bacia un po’ ovunque, le dice:
<< Credo che tu sia la ragazza più bella che io abbia mai visto, Olive. >>
Olive si tira su e gli slaccia i jeans e lui se li sfila, togliendosi anche i boxer. Lei gli bacia il petto e, mentre lo bacia sul collo e in bocca, lo masturba. Prima di venire, lui la ferma e lei lo spinge sul letto e gli va sopra.
Non molto dopo, all’improvviso qualcuno apre la porta e rimane scioccato. Olive si sposta da sopra Kurt e lui cerca di coprirsi con le mani. Emma è rimasta letteralmente a bocca aperta e non riesce a parlare. Olive raccoglie i suoi vestiti e se li infila subito. Emma si volta e ancora non riesce a parlare.
<< Potevi bussare Emma. >> le dice Olive.
<< Questa è camera mia. >> le risponde lei.
<< Lo immaginavo. >>
<< Posso girarmi o vi state ancora vestendo? >> chiede lei.
<< Puoi girarti. >>
Emma si volta e l’imbarazzo non è comunque andato via.
<< Scusaci. >> si scusa Olive.
<< Chiudete a chiave la prossima volta. >> dice loro Emma.
<< Lo faremo. >> dice Olive.
Olive e Kurt escono dalla camera ed Emma è ancora scioccata. Attraversano il corridoio e Olive si ferma e chiede a Kurt:
<< Dov’è il mio perizoma? >>
Kurt si ferma e si volta verso di lei e le sorride maliziosamente. Dà un colpetto sui pantaloni, dove c’è il pene, e le dice:
<< Al sicuro. >>
<< Ridammelo, avanti. >>
<< Puoi stare senza, tesoro. >>
Olive si avvicina a lui e infila una mano dentro i suoi jeans e poi dentro i boxer, ma non trova niente, così toglie la mano.
<< Dov’è? >> chiede lei.
<< Io non ce l’ho. >>
<< Avanti, dammelo Kurt. >>
<< Ti ho detto che io non ce l’ho. >>
<< E allora dov’è? >>
<< L’ho nascosto. >>
<< Dove? >>
<< In camera di Emma. >>
<< Quanto puoi essere scemo? >>
Olive ritorna verso la camera di Emma ed entra, in cerca del suo perizoma. Emma ha in mano il suo perizoma e le chiede:
<< Cercavi questo? >>
<< Sì. Kurt è un idiota. >>
Olive prende il perizoma e chiude la porta. Mentre si toglie le scarpe e poi i pantaloni, per rimettersi il perizoma, Emma la guarda e le dice:
<< È stato abbastanza… scioccante, direi. Non mi aspettavo di trovare qualcuno. >>
Olive la guarda e le risponde:
<< Mi dispiace. Noi abbiamo solo agito, senza pensare che qualcuno sarebbe potuto entrare, anche perché questa è camera tua. >>
<< Non mi è mai capitato di beccare qualcuno mentre faceva sesso. Però è stato anche abbastanza divertente. >>
Olive ride e dice:
<< Immagino. Scusa ancora. >>
<< Non è la fine del mondo, in fondo. Però devo dire che… Kurt… >> dice Emma, con un sorriso malizioso.
Olive ride ed Emma ride con lei.
<< Sei una pervertita, Emma. >>
Emma sorride a Olive e le dice:
<< È messo bene. >>
<< Emma! >> esclama Olive, sorridendo.
<< Scherzi a parte, adesso credo che dovrò cambiare la coperta. >>
<< Sì, forse è meglio. >>
Poco dopo, Olive ed Emma scendono al piano di sotto e quest’ultima racconta subito a Spencer cos’è successo.

Più tardi, mentre le ragazze stanno ballando, vedono Lewis arrivare e Lexi lo raggiunge subito.
<< Lewis! >>
Lewis o fa finte di non sentire oppure la ignora, perché continua a camminare. Così Lexi corre per raggiungerlo e lo prende per un braccio e lui si volta.
<< Hey. Come mai sei arrivato solo adesso? >> gli chiede lei.
<< Ho avuto dei problemi. >>
<< Cioè? >>
<< Sono qui, è questo l’importante. >>
Lewis fa dietrofront e Lexi lo segue. Va in giardino, ma lei lo segue, così rientra nella casa e sale le scale. Nel corridoio del piano di sopra, Lexi gli chiede:
<< Lewis, che cos’hai? >>
<< Lasciami solo Lexi. >>
Lewis entra dentro una delle stanze e Lexi lo segue.
<< Parlami Lewis! Io ci sono. >> gli dice Lexi.
Lewis si siede sul letto e dice:
<< Non sarei dovuto venire, Lexi. >>
<< Perché? È successo qualcosa? >>
Lexi si siede accanto a lui e lo guarda preoccupata.
<< Sì, è successo qualcosa. Mia madre si è ubriacata ed io le ho urlato in faccia che deve smetterla di bere, perché la nostra famiglia è già orrenda così com’è. Dopo una litigata lunghissima… io le ho dato uno schiaffo. È stato bruttissimo, Lexi, è stato davvero bruttissimo. >> dice Lewis, iniziando a piangere e così Lexi lo abbraccia e gli fa qualche carezza.
<< Credo che mio padre abbia un’altra. Non è quasi mai a casa. >> confessa lui.
<< Ne sei sicuro? >>
<< Sì. La mia famiglia si sta distruggendo, anzi, credo che si sia già distrutta dalla morte di mio fratello. >>
Lexi gli fa qualche carezza e gli accarezza i capelli.
<< Tutto si sistemerà, Lewis, vedrai. >> lo rassicura Lexi.
Lewis e Lexi rimangono abbracciati per qualche minuto senza dire niente, mentre lui continua a piangere. Lexi gli solleva il viso per guardarlo e gli dice.
<< Smettila di piangere. >>
Lexi gli asciuga le lacrime e poi lo bacia.
<< Se non ci fossi tu, non saprei proprio come fare. >> le confessa Lewis.
Lexi gli sorride e lo bacia di nuovo.
<< Grazie, Lexi. Davvero. >>
<< Shh… >>
Lewis la bacia e intanto le accarezza i capelli.
<< Vorrei solo un po’ di pace. Vorrei che tutti i problemi scomparissero improvvisamente. >>
<< Cos’è successo dopo lo schiaffo? >> chiede Lexi.
<< Sono andato subito in camera mia e mia madre non mi è corsa dietro. >>
<< Ma tua madre va agli alcolisti anonimi? >>
<< No. >>
<< E allora fai in modo che ci vada. Parla con tuo padre e portatecela, anche con l’inganno, se è necessario. >>
<< Te l’ho detto, mio padre è sempre fuori casa. >>
<< Parlaci. Appena lo vedi a casa parla con lui e digli come stanno le cose, digli quanto è grave la situazione di tua madre, altrimenti ti aiuterò io in qualche modo. Non puoi vivere ancora a lungo in quella casa con tua madre messa così. >>
<< Parlerò con mio padre. >>
<< Bravo. >>

All’una inoltrata, Melissa è in una delle stanze ed è in terrazza. Da dietro arriva Niall, che le chiede:
<< Hey. Che ci fai qui? >>
Melissa si volta e risponde:
<< Hey. Stavo solo… pensando. >>
Niall la abbraccia da dietro e le chiede:
<< Ah sì? A cosa? >>
Niall inizia a baciarle il collo prima a sinistra e poi a destra.
<< Smettila, dai. >> gli dice lei.
<< Shh… >>
Niall si stacca da lei, la volta verso di sé e la bacia.
Si sdraiano mentre continuano a baciarsi e poco dopo fanno sesso lì, sul pavimento della terrazza.

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Capitolo 37
*** Mi hai tradito Olive? ***


37

Mi hai tradito Olive?





Finalmente le vacanze di Natale sono arrivate ed è il 21 dicembre, l’ultimo giorno di scuola per le ragazze e tutti gli alunni della Samohi. Melissa canterà con il coro alle 12, nel Barnum Hall Theatre.
Quando il teatro è quasi pieno, le luci si spengono e si apre il sipario. Una trentina di ragazzi e ragazze tutti vestiti di nero sono sul palco e iniziano a cantare una delle classiche canzoni di Natale.
<< Guardate! Melissa! >> esclama Olive.
<< Wow, è bellissima. >> afferma Liz.
<< Sì, lo è. >> dice Lux.
<< Shh! >> esclama Lexi.
Per tutto il tempo della prima canzone, Melissa non ha fatto altro che guardare Niall. Melissa ha fatto anche un breve assolo durante una delle tre canzoni.
Finita l’esibizione del coro, dopo essere stati dietro le quinte ed essersi cambiati, Melissa ha raggiunto le ragazze e loro le hanno fatto i complimenti. È stata davvero una bella esibizione ed era la prima dell’anno scolastico.

Durante la serata, ci sarà il ballo a tema natalizio, il secondo ballo della scuola dopo l’Homecoming, cioè quello che rappresenta il ritorno a scuola degli alunni, e si svolgerà nella Blossom Room dell’Hollywood Roosevelt Hotel.
Mentre ballano un lento, Sandy guarda Liz negli occhi e le dice:
<< Sei meravigliosa stasera. >>
<< Grazie. Lo sei anche tu. >>
<< Questo vestito ti sta benissimo e con il colore dei tuoi capelli s’intona perfettamente. >>
<< Da quando sei diventato un esperto di vestiti?”
<< Non lo sono infatti, dico solo quello che è vero. Ma tu per me staresti bene anche con uno straccio addosso. >>
<< Che dolce. >>
Sandy le sorride e poi le dà un bacio.
<< Credi che ci divertiremo quei quattro giorni in montagna con i tuoi genitori? >> gli chiede Liz.
<< Eccome se ci divertiremo tesoro. Là ci sono un sacco di cose da fare. E meno male che sai già un po’ sciare. >>
<< È vero, altrimenti sarebbe stato quasi un problema. >>
<< Forse. >>
<< E per Capodanno cosa facciamo? Non abbiamo ancora deciso niente. >>
<< Alcuni miei amici vanno a Las Vegas, potremmo unirci a loro e possono venire anche le tue amiche, Ike, Kurt e Lewis volendo. >>
<< Assolutamente sì, e credo che saranno tutti pienamente d’accordo, soprattutto Olive. Lei adora Las Vegas ed è da un po’ di anni che ci fa una testa così. >>
<< Perfetto. E poi ci sarà una festa a tema al Pure Nightclub, che si trova proprio nell’hotel. Ci divertiremo, vedrai. >> le dice Sandy.<
<< Sicuro. Che hotel è? >>
<< Il Caesars. >>
<< Figo. Non vedo l’ora. >>
<< Anch’io. >>

Intanto Olive è affacciata al balcone, al piano di sopra, e guarda tutti ballare. All’improvviso, qualcuno le dà un colpetto sulla spalla e lei si volta. È Dave, e lei non crede ai suoi occhi.
<< Ciao. >> la saluta lui, molto tranquillamente.
<< Dave? Che ci fai qui? >> chiede lei, confusa.
<< Ci devono essere almeno due professori ai balli della scuola, ed io sono uno di quei due. >>
<< Ah. >>
<< Perché ‘ah’? >>
<< Perché non mi aspettavo di vedere proprio te. Pensavo avessi da fare il venerdì sera. >>
<< Oggi no e posso sempre uscire dopo. >>
<< Già. >>
Olive e Dave si guardano per alcuni secondi senza dire niente e poi lui le dice:
<< Sei bellissima stasera. >>
<< Grazie. Anche tu. >>
Olive lo guarda dalla testa ai piedi e si chiede come un uomo può essere così bello. Si lecca le labbra e ancora non riesce a credere di averci fatto sesso, di aver baciato quelle labbra bellissime tantissime volte e che quel corpo bellissimo è stato suo per così tante volte. In smoking è ancora più bello, ma sarebbe bello anche con uno straccio addosso e adesso la sta guardando, anzi, praticamente mangiando con gli occhi. Lei è ancora così attratta da lui e anche lui, ovviamente, è ancora attratto da lei.
<< Scusami, devo tornare giù. >> dice Olive.
Olive si allontana da Dave, ma lui la segue e, non appena vede una porta, la prende per mano ed apre quella porta ed entrano nella stanza, completamente buia. Lui la bacia immediatamente, una volta chiusa la porta, e lei è rimasta scioccata perché non si aspettava una reazione simile. Mentre si baciano, lei si lascia completamente andare e gli accarezza i capelli. Lui accende la luce finalmente e la guarda.
<< Cosa ti è preso, Dave? >> gli chiede lei.
<< Mi fai questo effetto, Olive. Non riesco a stare lontano da te. >>
<< Ma tu mi hai lasciata, ricordi? >>
<< Sì, mi ricordo, ma tu mi fai uno strano effetto. Mi stavi mangiando con gli occhi prima, ti ho vista. Ti sei anche leccata le labbra e in quel momento non ce l’ho più fatta. >>
Olive lo guarda per un secondo e all’improvviso i due si baciano con foga. Intanto lei gli toglie la giacca nera, buttandola a terra, e gli toglie furiosamente il papillon, che butta sempre a terra. Gli slaccia la camicia e gliela toglie, buttando anch’essa a terra. Così lui, rimasto in canottiera, la solleva per i glutei e la appoggia al muro, baciandola successivamente, e lei si aggrappa alla sua vita con le gambe. Mentre le bacia il collo, lei gli chiede:
<< Perché porti la canottiera? Non la porti mai. >>
Dave la bacia sulle labbra, poi di nuovo sul collo e le risponde:
<< La porto solo d’inverno. >>
<< Indumento intimo inutile per i miei gusti, ma ti rende terribilmente sexy. >>
Dave continua a darle una marea di baci sul collo e lei intanto, con le mani, sale la sua bellissima schiena. Mentre si baciano, Dave si slaccia i pantaloni, e lei appoggia i piedi per terra e si toglie il perizoma. Si baciano, contro il muro, e lui le accarezza una coscia e in poco tempo due dita sono dentro di lei, e Olive inizia a gemere. Intanto lei mette le sue mani dentro i suoi boxer, toccandogli quel meraviglioso sedere. Pochi secondi dopo, qualcuno bussa alla porta. È Kurt e chiama Olive.
<< Olive, sei qui dentro? Lo so che sei qui dentro! >> esclama Kurt.
<< Cazzo! >>
<< È Kurt? >> le chiede Dave, sussurrando.
<< Sì. >>
Olive si rimette il perizoma e Dave si riveste.
<< Olive! Esci! >> urla Kurt.
Olive apre la porta e Dave rimane dentro la stanza.
<< Kurt? Che c’è? >> chiede lei, facendo finta di niente.
<< Non fare la finta tonta, Olive! So che stavi lì dentro con lui, vi ho visto parlare poco fa! >>
<< Cosa dici, Kurt? Con chi mi hai visto parlare? >> chiede lei.
<< Con il prof Keaton, o Dave, come lo chiami tu. Stavi lì dentro con lui, ne sono sicuro. >>
<< Non è vero, Kurt, ti sbagli. >>
<< Smettila di negare! >>
Kurt bussa alla porta e urla:
<< Prof, esca! So che è lì dentro! >>
Olive finge di non essere preoccupata, ma in realtà non avrebbe voluto che la scoprisse. Non sa neanche se interrompere la storia con Kurt e riiniziare quella con Dave, oppure fingere che con Dave non fosse successo niente e continuare tranquillamente a stare con Kurt.
Dave apre la porta ed esce dalla stanza.
<< Lo sapevo. Mi hai tradito Olive? Ma è ovvio che l’hai fatto, è così maledettamente ovvio. >>
<< Non è successo, Kurt. Ci siamo solo baciati e… >>
<< E? >>
<< E… mi ha fatto un ditalino, ma non abbiamo fatto sesso, te lo giuro. Non è successo, Kurt! >> confessa lei.
<< Non so perché, ma non ti credo. >>
<< Devi credermi, invece. >>
<< È vero, non è successo. >> salta su Dave.
<< Ma non si vergogna? Olive ha solo sedici anni, è ancora minorenne, e poi è stato lei a lasciarla e a dirle di darmi una possibilità. >> dice Kurt al prof Keaton.
<< Sì, hai ragione Kurt, sono davvero uno stupido. A trentuno anni ho ancora a che fare con gli adolescenti, quando dovrei essere sposato e anche con un figlio. Mi dispiace, ragazzi, non mi metterò più in mezzo. >> dice Dave, e senza aggiungere altro, se ne va.
Olive non sa cosa dire e guarda Kurt, e non riesce a capire cosa prova.
<< Mi dispiace. >>
<< Sei sempre stata attratta da lui, è questa la verità, ed io non me ne sono mai accorto veramente. Mi hai usato solo per fare sesso. >> dice Kurt.
<< Che cosa pensavi Kurt? Tra noi non c’è altro che sesso, lo sai. >>
<< Sì, lo so, ma speravo che con il passare del tempo ci sarebbe stato qualcosa di più. >>
<< No, perché io non sono una da relazione, da storia d’amore. Io non voglio complicare le cose. >> dice Olive.
<< Molti dicono che con il sesso si complica tutto. >>
<< Dipende. Noi facciamo sesso spesso e non ci sono sentimenti, quindi non è per niente complicato. >> gli dice Olive.
<< Per il momento la finiamo qui. Non voglio continuare a fare sesso con qualcuno che vuole fare sesso con qualcun altro. Io me ne vado da qui. Ciao. >> dice Kurt, prima di voltarsi e raggiungere le scale.
Olive vorrebbe dire qualcosa, ma sa che qualsiasi cosa dica sarebbe quella sbagliata. Rimane in corridoio con lo sguardo vuoto per qualche minuto, poi scende e cerca le ragazze.
<< È successo un casino, ragazze! >> esclama Olive.
<< Cosa? >> chiede Melissa.
<< È successo un gran casino con Dave e Kurt. >>
<< Dave? Il prof Keaton è qui? Ma che ci fa? >> chiede Liz.
<< Veniamo via da qui che vi spiego meglio! >>
Le ragazze seguono Olive e vengono via dalla folla di alunni della Samohi che stanno ballando.
<< Avanti, spiegaci. >> le dice Lexi.
<< Ero al piano di sopra, affacciata al balcone, ed è arrivato Dave. Abbiamo parlato pochi minuti poi io l’ho salutato e me ne sono andata, ma lui mi ha preso e mi ha portato dentro una stanza. Ci siamo baciati e stavamo per fare sesso, però Kurt ha bussato alla porta e ci ha scoperto. E dopo mi ha lasciato.”
<< Perché? Perché ti ha lasciato? Non era lui che ti stava addosso sin dall’inizio dell’anno? >> chiede Melissa.<
<< Sì, infatti. Vi siete solo baciati, non avete fatto sesso, e poi tu e Kurt fate solo sesso, non state proprio insieme. >> dice Lexi.
<< Non ci siamo solo baciati. >>
<< E che altro è successo? >>
<< Mi ha fatto un ditalino, ma non abbiamo scopato, ma solo perché Kurt ci ha interrotti, altrimenti sarebbe successo. >>
<< Ma Dave ti ha lasciato e ti ha detto di dare una possibilità a Kurt. Non capisco perché voleva fare sesso con te. >> dice Lux.
<< È quello che mi sono chiesta anch’io, però ha detto che gli faccio uno strano effetto e che non riesce a starmi lontana. >>
<< Che si decida però. >> esclama Liz.
<< Se n’è andato dicendo che non si metterà più in mezzo tra me e Kurt. >>
<< Ma perché Kurt se l’è presa così tanto? Fate solo sesso. >> chiede Lux.
<< Lui credeva che con il tempo sarebbe stato qualcosa di più. >>
<< Credeva male. >> dice Liz.
<< Già. >>
<< Dai, ora non pensarci e vieni a ballare con noi. >> le dice Liz.
<< Okay, ma qualcuno dovrà accompagnarmi a casa, perché Kurt se n’è andato. >>
<< Chiederò a Lewis, non c’è problema. >> la rassicura Lexi.
<< Grazie. >>

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Capitolo 38
*** Un futuro promettente ***


38

Un futuro promettente





È il 25 dicembre e in casa Pope c’è il tradizionale pranzo di Natale con tutta la famiglia.
Per Liz, Melissa, Olive, Lux e Lexi è strano non essere a casa a festeggiare il Natale con la propria famiglia, non passeggiare per le vie di Parigi con un freddo bestiale, però in fondo sono molto contente di essere a Los Angeles, dove la temperatura invernale è molto mite.

Quando i genitori dei signori Pope, cioè i nonni materni e paterni di Chad arrivano, Chad entra nella stanza di Olive per dirle di scendere. La trova in reggiseno e leggings neri e lei non è per niente in imbarazzo.
<< Sei proprio figa, Olive. >> le dice Chad.
<< Smettila di fissarmi le tette, Chad. Perché sei entrato in camera mia? Sono arrivati i tuoi nonni? >>
<< Sì, esatto, e mamma mi ha detto di venirti a chiamare. Sei pronta? >>
<< M’infilo il maglioncino e mi pettino, e sono pronta. >>
<< Okay. >>
Mentre Olive si pettina davanti allo specchio, Chad la fissa.
<< Sei fastidioso quando mi fissi, lo sai? >>
<< Olive? Posso chiederti una cosa? >>
Il tono di voce di Chad sembra molto serio e Olive si volta subito e gli dice:
<< Spara. >>
<< Visto che forse, finalmente, Louise si è accorta di me… non è che mi faresti un favore? >>
<< Che tipo di favore? >>
<< Potresti… venire a scuola da me un giorno e… fare finta che stiamo insieme, dandomi un bacio tipo. >>
<< Ma se mi hai appena detto che forse Louise si è accorta di te, io a cosa ti servo? >>
<< Lei crede che io… beh… sia ancora un ragazzino. >> dice lui, stranamente imbarazzato di parlare con Olive.
<< Lo sei, hai solo tredici anni e anche lei. Ma cosa crede quella Louise? I maschi della tua età sono tutti ragazzini, mica uomini. Le ragazzine di oggi e le loro assurde pretese… >>
<< Dai, aiutami Olive. Ti prego. >>
<< Okay, okay. Quando devo venire? >>
<< Quando si torna a scuola dopo le vacanze. Ci metteremo d’accordo meglio un’altra volta, perché ora dobbiamo scendere. >>
<< Okay. >>
Olive prende il maglioncino da letto, se lo infila e poi scende insieme a Chad.

Nel pomeriggio, poco dopo che i signori Pope sono usciti, qualcuno suona al campanello.
<< Vado io, Chad! >> esclama Olive.
<< Okay! >>
Olive apre la porta e si trova davanti Kurt, con un maglioncino bordeaux e un paio di jeans. Lo guarda confusa e gli chiede:
<< Che ci fai tu qui? >>
Kurt entra senza dire una parola e Olive intanto chiude la porta. Kurt si volta verso di lei e le dice:
<< Non avrei dovuto incazzarmi così al ballo. In fondo hai ragione, noi non abbiamo fatto altro che fare sesso da quando hai deciso di darmi una possibilità. E in fondo mi sta bene così, perché sono felice comunque. >>
Olive sorride e si avvicina a lui, per poi baciarlo.
<< Sei in casa da sola? >>
<< C’è solo Chad. >>
Kurt e Olive salgono al piano di sopra ed entrano in camera di lei, chiudendosi la porta alle spalle. Prima di arrivare al letto, si tolgono il maglioncino a vicenda e pian piano si tolgono il resto dei vestiti. Poco dopo, Chad apre la porta e rimane completamente scioccato da quello che vede. Olive è sopra Kurt e sono entrambi nudi mentre fanno sesso.
<< Oddio! >> urla lui.
Olive si toglie da sopra Kurt e cerca di coprirsi con le braccia.
<< Chad, bussa la prossima volta! >>
Chad si volta subito e dice:
<< Scusami Olive. Volevo solo sapere chi era alla porta, ma... >>
Chad va verso la porta e la chiude dietro di sé.
<< È già la seconda volta che ci interrompono mentre scopiamo. Forse dovremmo abituarci a chiudere la porta a chiave d’ora in avanti. >>
<< Lo credo anch’io. >> le dice Kurt.
Kurt la guarda completamente nuda e sorride.
<< Che c’è? >>
<< Hai un corpo bellissimo, è un piacere per gli occhi guardarti. Stai ferma che ti guardo ancora. >>
Olive ritorna sul letto e ritorna su Kurt e gli bacia il petto.
<< Smettila di fare lo scemo. >>
<< Continua così, continua. >> le dice lui.
Olive alza la testa per sorridergli, poi riprende a baciargli il corpo.

Durante la serata, dopo cena, a casa Carr, Liz è in camera sua e sta ballando con la musica dei 1D come sottofondo. Sandy entra e la guarda ballare, e sorride. Quando lei si accorge di lui, prende il telecomando dello stereo e abbassa il volume. Sandy si avvicina a lei e le dice:
<< Eri bellissima mentre ballavi. >>
<< Ballavo. Piuttosto facevo dei movimenti strani. >> dice lei ridacchiando.
Sandy ride e dice:
<< Va beh, è uguale. >>
Sandy le prende le mani e la guarda negli occhi.
<< Che c’è? >> gli chiede Liz.
<< Sei bellissima. >>
<< Smettila di ripetermelo tutti i giorni, lo so ormai. >>
<< So che lo sai, ma è la verità e non smetterò mai di dirtelo, perché voglio che tu ti senta come una principessa. >>
Sandy la bacia.
Poco dopo, sul letto, stanno parlando l’uno vicino all’altra.
<< Hai mai veramente pensato al nostro futuro, piccola? >>
<< Sì, molte volte. >>
Liz fa una breve pausa e poi aggiunge:
<< E non so come faremo da giugno in poi. Tu ci hai mai pensato, invece? >>
<< Molte volte anch’io. Tu hai detto che vorresti studiare in un’università degli Stati Uniti, vero? >>
<< Assolutamente sì, anche le ragazze lo vorrebbero, e pensiamo che l’UCLA sarebbe perfetta, ma Olive non è molto convinta sul fatto di andare all’università. >>
<< Ottima scelta l’UCLA. Beh, comunque abbiamo ancora un bel po’ di tempo per pensarci. >>
<< Già. Tu dove vorresti andare? >>
<< Avevo mezzo pensato anch’io all’UCLA, e ho pensato anche al nostro futuro da giugno in poi. >>
<< Cioè? >> chiede lei, curiosa.
<< Potrei tornare con te a Parigi e fare l’ultimo anno nella tua scuola, come una vacanza studio, quindi quello che stai facendo tu qui a Los Angeles. >>
<< Wow. Dici sul serio? Davvero lo faresti? >> chiede Liz, molto sorpresa.
<< Sì, certo che lo farei. E poi così starei con te e intanto imparerei meglio il francese. Prenderei due piccioni con una fava. >>
Liz fa una leggera risata e poi dice:
<< Sarebbe magnifico. Si potrebbe fare davvero Sandy. >>
<< Lo credo anch’io. >>
<< Quindi il prossimo anno tu potresti vivere a casa mia? Mmh… interessante. >> dice lei, con un sorrisetto un po’ malizioso.
Sandy ride e poi le sorride.
<< E l’anno successivo? Andremo all’UCLA? >>
<< Esatto. >>
<< Mi sembra perfetto, anzi, più che perfetto, direi. >>
<< Già. >>
<< Ne hai già parlato con i tuoi? >>
<< Sì, e loro sono d’accordo. Hanno detto che mi farà bene, e poi, con il fatto che ci sarai tu là, va ancora meglio. >> risponde Sandy.
<< Allora presenta la domanda per fare una vacanza studio di un anno a Parigi, nella mia scuola. Io ti darò una mano in francese. >>
<< L’ho già presentata. Devo solo fare il test per la conoscenza del francese. >> confessa Sandy.
<< Oh mio Dio! Dici sul serio? Non stai scherzando, vero? >>
<< Sono serissimo, tesoro. >>
<< È fantastico. >>
Liz abbraccia Sandy e gli dà un bacio.
<< Quando hai il test? >>
<< Il quattro febbraio. >>
<< Oh mio Dio! Ancora non ci credo. Ti aiuterò okay? Anzi, voglio aiutarti. >>
<< Okay, okay, va bene, mi aiuterai, ma ho fatto francese per due anni ed ero piuttosto bravo. >>
<< Mmh… vediamo… adesso ti metto alla prova. >>
Liz chiede a Sandy qualcosa in francese e lui risponde quasi subito.  Conversano in francese per un po’ e poi si coccolano e parlano ancora.
Liz ancora non riesce a credere che Sandy il prossimo anno potrebbe andare a Parigi con lei e vivere in casa sua. E ha fatto tutto a sua insaputa e lei non potrebbe essere più felice di così. Questo è la prova di quanto lui ci tiene a lei. Lo ama da morire e vorrebbe dirlo a Sandy il prima possibile. Forse si sente anche pronta a fare l’amore con lui.

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Capitolo 39
*** Un momento davvero speciale ***


39

Un momento davvero speciale




Il giorno dopo, mercoledì 26 dicembre, la famiglia Carr e Liz partono per la montagna. Andranno a Northstar California, una località di montagna a circa mezz’ora da Sacramento. Hanno prenotato un appartamento in un condominio con un salotto, la cucina, due stanze da letto e un bagno, e con tanto di camino.
Quando entrano dentro l’appartamento, a Liz sembra tutto molto accogliente.
<< Il camino! Mi mancava. >> esclama lei.
<< C’è anche in casa. >> le dice Sandy.
<< Sì, ma non l’abbiamo mai accesso perché è caldo d’inverno. >>
<< Già, lo so. >>
La famiglia Carr e Liz sistemano le loro cose e poi la signora Carr inizia a preparare il pranzo, e nel pomeriggio cominciano ufficialmente i loro quattro giorni sulla neve. Sciano, fanno snowboard e poi rientrano nell’appartamento per la cena.
Il giorno dopo pattinano sul ghiaccio e Sandy scopre che Liz è davvero brava.
Il giorno dopo ancora, venerdì 28 dicembre, nel tardo pomeriggio rientrano nell’appartamento per farsi una doccia, perché andranno ad una cena speciale in uno degli hotel.
Dopo la cena, chi vuole, può ballare nella pista da ballo, altri possono stare davanti al camino a chiacchierare, altri sulla veranda ad arrostire marshmallow e, per chi vuole rimanere in pace, può ritornare nel proprio appartamento.

Verso le 22, Liz e Sandy si allontanano, dicendo ai signori Carr di andare nel loro appartamento, mentre Abe e Amanda rimangono ancora lì per un po’.
Una mezz’ora dopo, Liz e Sandy sono davanti al camino, accoccolati su una poltrona: Liz sopra le gambe di Sandy, e si stanno baciando. Liz guarda Sandy, dritto negli occhi, e lui le chiede:
<< Che c’è? >>
Liz lo guarda ancora per pochi secondi e poi dice:
<< Sono pronta. >>
Sandy non risponde subito e la guarda, e sa benissimo cosa Liz ha avuto voluto dire.
<< Sei sicura di esserlo? Te l’ho detto, non abbiamo nessuna fretta. >>
<< Sì, sono sicura. >>
Sandy le sorride e la bacia. Mentre la guarda, le accarezza i capelli e si sorridono.
<< Ti amo Liz. >> le dice lui.
<< Ti amo anch’io, Sandy. >>
<< Voglio che sia perfetta, voglio che sia tutto perfetto, perché tu per me sei perfetta. >>
Liz quasi piange e, dopo avergli sorriso, gli risponde:
<< Ti amo da morire Sandy, anche se finora non te l’ho mai detto. >>
<< Io avrei voluto dirtelo prima, ma… volevo aspettare questo preciso momento. >>
<< Anch’io. >>
Si danno un bacio e poi si alzano dalla poltrona. Sandy prende la coperta che è sul divano vicino e la stende a terra, e poi bacia Liz.
<< Vado in camera a prendere… >> dice lui.
Liz fa cenno di sì con la testa, imbarazzata, e lui s’incammina verso la stanza.
Tornato con il preservativo in mano, lo appoggia sulla poltrona e si avvicina a lei e la bacia. Inizia a baciarla sul collo e poi lei gli toglie la camicia, gettandola a terra. Rimasto a petto nudo, Sandy le toglie la maglietta e la getta accanto alla sua camicia, e inizia a baciarle il petto.
<< Sei bellissima, piccola. >>
Liz non risponde e lascia che Sandy continui a baciarle il petto e poi la pancia. Si ferma e si china per toglierle le scarpe, che lascia accanto alla poltrona. Poi si alza e la bacia. Successivamente si ferma per guardarla e le dice:
<< Rilassati, piccola. >>
<< Sono molto rilassata. >>
Sandy le sorride e poi si toglie le scarpe, i calzini e i pantaloni, e Liz si gode tutta la scena in assoluto silenzio. La guarda e poi la bacia sulle labbra, poi su entrambi i lati del collo. Le sfila la gonna molto delicatamente e la appoggia sulla poltrona, sopra i suoi pantaloni.
Riprende a baciarla e intanto le toglie il reggiseno, che getta per terra, e, dopo averla guardata, inizia a baciarle il seno. Quando si ferma, lei ne approfitta per baciargli il petto. Si baciano e intanto si sdraiano sulla coperta, mentre il fuoco del camino continua a scoppiettare e loro iniziano a riscaldarsi. Sandy è sopra Liz e inizia a baciarle il petto, poi la pancia e si ferma per toglierle i collant, in modo molto delicato e intanto si sorridono. Appoggia i collant sulla poltrona e poi le bacia le cosce, l’interno coscia. Sandy si ferma e, guardandola, le dice:
<< Stai bene? >>
Liz fa cenno di sì con la testa e poi risponde:
<< Sì… sto benissimo. >>
Sandy la guarda ancora una volta e poi le sfila le mutande, che appoggia a terra, e in seguito le bacia l’interno della coscia destra, poi la pancia, il petto e poi sulle labbra.
Adesso Liz è completamente nuda, mentre Sandy ha solo i boxer addosso.
<< Ti amo Liz. >>
<< Anch’io, Sandy. >>
Sandy la bacia e poi si alza per togliersi i boxer, che getta a terra, e si sdraia su di lei, baciandola subito.
<< Promettimi che mi dirai se ti farò male, okay? Non voglio farti molto male, piccola. >>
<< Te lo prometto Sandy. >>
<< Grazie. Rilassati, okay? Non essere agitata. >> la rassicura Sandy.
<< Sono rilassata, amore mio. >>
<< Bene. >>
Sandy le bacia entrambi i seni e poi si sofferma su quello sinistro e inizia a mordicchiare il capezzolo e lei comincia a eccitarsi un po’. Prima di passare all’altro, le chiede:
<< Ti piace? >>
Liz, con un filo di voce, gli risponde:
<< Sì. Continua. >>
Passa all’altro e poi scende per baciarle la pancia, il basso ventre, e, prima di mettersi il preservativo, la guarda e le sorride.
Liz ha un po’ di paura, prima che Sandy entri dentro di lei, ma è rilassata, nonostante tutto, perché si amano moltissimo.
Mentre fanno l’amore, Liz sente un po’ di dolore, del tutto normale per la prima volta, così lui le accarezza i capelli, il viso, la bacia, la fa sentire a suo agio in ogni modo possibile. Le sussurra parole dolci, che la ama da morire e che è bellissima, e lei riesce a rilassarsi completamente.

Più tardi, sono sdraiati uno accanto all’altra e si guardano.
<< Va tutto bene, piccola? >> le chiede lui.
<< Sto benissimo. >>
<< Sicura? >>
<< Sicurissima. >>
Liz gli dà un bacio e gli dice:
<< Ti amo. >>
<< Anch’io. >>
Sandy le accarezza i capelli e le chiede:
<< Andiamo in camera? >>
<< Sì. >>
I due innamorati si alzano e, mentre prendono i loro vestiti, Liz si accorge della macchia di sangue sulla coperta e chiama Sandy:
<< Sandy? >>
Sandy si volta verso di lei e le chiede:
<< Che c’è, amore? >>
Liz gli indica la macchia sulla coperta e lui, dopo essersene accorto, la guarda e le dice:
<< Non ti preoccupare tesoro. La laverò io e se non verrà via, pazienza, si può sempre buttare. >>
Liz gli sorride e poi raccoglie la coperta e va in camera con Sandy.
Poco dopo, sotto le coperte, completamente nudi, sono abbracciati e si stanno coccolando. Mentre Sandy le accarezza i capelli, le dice:
<< Non ti preoccupare per la macchia, non è niente. >>
<< Okay. Se vuoi, posso lavarla io? >>
<< No, lo faccio io, non preoccuparti, piccola. >>
<< D’accordo. >>
Non molto dopo si vestono, mettendosi entrambi un pigiama, e s’infilano di nuovo sotto le coperte, a coccolarsi.

Il giorno dopo, Sandy è il primo ad aprire gli occhi e guarda Liz dormire accanto a lui. Le accarezza i capelli e lei si sveglia e lo guarda.
<< Buongiorno, amore. >> la saluta Sandy.
<< Buongiorno. >>
Sandy le dà un bacio dolce sulla guancia e poi le chiede:
<< Sei pronta per sciare un po’? >>
<< Sì. >>
<< Allora alziamoci. >>
Aprono la porta della loro camera e si recano in sala, dove ci sono i signori Carr che stanno facendo colazione. Appena li vedono, li salutano e poi si preparano la colazione.
<< Buongiorno. >> saluta la signora Carr, seguita dal marito.
<< Allora, cos’avete fatto ieri sera? >>
Sandy e Liz si guardano e solo dopo pochi secondi, lui risponde:
<< Niente di che, mamma. >>
La signora Carr non risponde, perché è come se sapesse già cos’è successo la sera precedente.

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Capitolo 40
*** Una notte di ordinaria follia ***


40

Una notte di ordinaria follia





È l’ultimo dell’anno e le ragazze partono con Sandy, Niall, Kurt, Ike e Lewis per Las Vegas, mentre gli amici di Sandy partono per conto loro. Staranno via due giorni, il 31 dicembre e l’1 gennaio, e alloggeranno al Caesars.
Quando arrivano nella città del peccato, Olive, in macchina con Kurt, è euforica da morire.
<< Siamo arrivati, Las Vegas! >> esclama Olive.
Apre tutto il finestrino e mette la testa fuori e inizia a urlare:
<< Siamo arrivati, Las Vegas! >>
 Kurt si volta un attimo verso Olive e, dopo essersi rivoltato verso la strada, le chiede:
<< Che cosa fai Olive? >>
<< Wuuuuuuuuuuh! Las Vegas, bitches! >> urla lei.
Kurt ride e le dice:
<< Olive! >>    
Kurt si volta verso Olive e si sporge un po’ per darle una pacca sul sedere. Olive ritorna dentro con la testa e chiude il finestrino, poi si volta verso Kurt e lo bacia.
<< Ho sempre voluto venire a Las Vegas, Kurt. Stanotte sarà la notte migliore della nostra vita. >> gli dice lei.
<< Io ci sono già venuto l’anno scorso con un paio di amici. >>
<< E dove avete alloggiato? >>
<< Al New York-New York. >>
<< Scommetto che hai rimorchiato? >>
<< Scommetti bene. >>
Olive gli sorride e poi alza il volume dello stereo per cantare a squarcia gola.

Verso sera, mentre le ragazze si stanno preparando per la festa a tema “antichi romani”, Liz decide di confessare che ha fatto l’amore con Sandy. Liz guarda per un attimo le ragazze mentre si stanno vestendo e all’improvviso dice:
<< Ragazze? >>
Tutte e quattro si voltano verso di lei e Olive le chiede:
<< Che c’è, tesoro? >>
<< Sandy ed io abbiamo fatto l’amore. >>
Tutte rimangono stupite e non dicono niente.
<< Quand’è successo? >> chiede Olive.
<< Perché non ci hai detto niente? >> domanda invece Lexi.
<< Cosa aspettavi a dircelo? >> chiede Lux.
<< Raccontaci tutto! >> esclama Melissa.
Le ragazze le vanno vicino e si siedono tutte sul letto.
<< È successo tre giorni fa, nell’appartamento in montagna, mentre ero in vacanza con i Carr. >>
<< Oh mio Dio! Anche la nostra Liz non è più ufficialmente vergine. Congratulazioni, tesoro. >> le dice Olive.
Le ragazze ridono divertite e Lexi dice:
<< Avanti, raccontaci di più. Vogliamo i dettagli. Su, su, racconta! >>
<< Okay, okay, adesso vi racconto tutto. >>
Liz inizia a raccontare la sua prima volta e le ragazze le fanno mille domande.
<< E quindi com’è stato? >> le chiede Olive.
<< È stato… bellissimo, direi. Non potevo sperare in una prima volta migliore. >> risponde Liz.
<< Sono contentissima per te, tesoro. >> dice Melissa.
<< Anch’io. Hai sentito molto male? >> le chiede Lexi.
<< Solo un po’, ma sopportabile. >>
<< Meglio, dai. >> dice Lexi.
<< Sono felice per te, tesoro. >> le dice anche Lux.
<< Siamo tutte molto felici per te, Liz. >> aggiunge Lexi.
<< Grazie, ragazze. Venite qui. >>
Si abbracciano forte e quando si staccano l’una dall’altra, Lux le chiede:
<< Ti è uscito sangue? >>
<< Sì. Infatti, quando mi sono accorta della macchia sulla coperta, ero un po’ imbarazzata. >>
<< Per me è stato lo stesso, ma era sulle lenzuola la macchia. >> confessa Lux.
<< Ma è stato comunque un momento bellissimo. >> continua Liz.
<< Capiamo, vero ragazze? >> chiede Lux.
<< Assolutamente. >> risponde Melissa.
<< Sì. >> dice solo Olive.
<< Eccome se capiamo. >> aggiunge Lexi.
Le ragazze continuano a prepararsi per la festa.

Circa venti minuti dopo, mentre i ragazzi aspettano le ragazze fuori dalla stanza, anche Sandy confessa.
<< Ragazzi, io e Liz abbiamo fatto l’amore tre giorni fa. >>
<< Cosa? >> chiede Kurt, per capire se ha sentito bene.
<< Raccontaci amico! >> esclama Ike.
Anche Sandy, come Liz, racconta cos’è successo, e i ragazzi gli danno una pacca sulla spalla e si congratulano con lui per essere ufficialmente un uomo.
<< Ci siamo anche detti di amarci finalmente. Aspettavo proprio quel momento per dirglielo e anche lei lo aspettava. >> confessa Sandy.
<< Che cosa… romantica. Io non sono mai stato romantico. >> dice Kurt.
<< Neanch’io, ma tu hai Olive, che è una forza della natura. Scopate e basta. >> dice Lewis.
<< E come e quanto scopiamo. >> aggiunge Kurt, sorridendo.
<< Io ho solo portato un mazzo di rose alla mia ex il giorno di San Valentino. È stata la cosa più romantica che io abbia mai fatto. >> confessa Ike.
<< È bello essere romantici, alle ragazze piace. >> dice Sandy.
<< A Olive no. >> dice Kurt.
<< Io ci sto provando a essere romantico. >> confessa Lewis.
<< Se volete qualche dritta per essere romantici, chiedete a me. Io sono un romantico per eccellenza. >>
<< Credo che mi dovrai aiutare allora amico. >> gli dice Ike.
<< Con piacere, Ike. >>

Quando entrano al Pure Nightclub, ci sono tantissime persone vestite da antichi romani: tuniche, toghe ovunque e scarpe o sandali in stile gladiatore.
Le ragazze si guardano intorno e, dopo aver preso due tavoli, vanno tutti in pista a ballare. Mentre ballano, all’improvviso, una voce femminile irrompe tra la musica e dice:
<< Buonasera, Pure Nightclub! Las Vegas! Come state? >>
Si guardano intorno e accanto al dj notano Nicki Minaj.
<< Ma quella è Nicki Minaj! Oh mio Dio! >> urla Olive.
Tutti ascoltano quello che Nicki Minaj dice e poi riprendono a ballare.
Più tardi ritornano ai tavoli per brindare al nuovo anno. Appena è mezzanotte, i ragazzi stappano il tappo dalle bottiglie di champagne e ne versano un po’ in tutti i bicchieri. Festeggiamenti in tutto il locale, coppie che si baciano, persone che si abbracciano, tutti che brindano. Kurt alza il bicchiere e dice:
<< Un brindisi al nuovo anno, ragazzi! >>
Tutti alzano il bicchiere e brindano dicendo “al nuovo anno” e bevono.
Una decina di minuti dopo la mezzanotte, Olive prende le ragazze e raggiungono la pista. Tre ragazzi sulla ventina si avvicinano a loro e iniziano a ballare. Uno di loro si rivolge a tutte e cinque e chiede:
<< Come vi chiamate ragazze? >>
Le ragazze dicono i loro nomi e Lexi chiede:
<< Voi come vi chiamate? >>
I ragazzi si presentano, dicendo loro di chiamarsi Zac, Jake e Ricky, e quest’ultimo chiede:
<< Di dove siete? >>
<< Parigi. >> risponde Olive.
<< Siete qui in vacanza allora? >> chiede Jake.
<< Sì, ma adesso viviamo a Los Angeles. Voi di dove siete? >>
<< San Francisco. >> risponde Zac.
<< Quanti anni avete? >> chiede Jake.
<< Sedici. Voi? >> domanda Olive.
<< Venti. >> risponde Ricky.
<< Possiamo offrirvi da bere? >> chiede Zac.
<< Sì. >> risponde Olive.
Prima ancora di riuscire ad arrivare al bar, Sandy, Kurt, Niall, Ike e Lewis li fermano e vengono quasi alle mani con i tre ragazzi, che però se ne vanno.
<< Che pensavate di fare con quei tre? >> chiede Niall.
<< Niente. Ci volevano solo offrire da bere. Perché ti scaldi tanto? >> chiede Melissa, un po’ infastidita.
<< Io non mi scaldo, io sono terribilmente geloso, è diverso. >>
<< Vieni con me che ti faccio passare tutta questa stupida gelosia! >> gli dice Melissa.
Melissa lo prende per un braccio e vanno in bagno.
<< Andranno sicuramente a scopare. >> afferma Olive.
Kurt guarda Olive e, a sua volta, anche lei lo guarda.
<< Andiamo a ballare! >>
Olive prende Kurt e lo porta sulla pista da ballo. Ballano appicciati e in modo piuttosto provocante, tanto da attirare l’attenzione su di loro.
Più tardi, Olive e Kurt si chiudono in bagno, dove lei gli fa un pompino.
Per il resto della serata ballano, bevono, le coppie si baciano.
Quando vengono via dal locale, mentre sono in ascensore, Olive e Kurt, si lanciano occhiate ogni secondo. Kurt si avvicina all’orecchio di Olive e glielo lecca, poi appoggia una mano sul suo sedere.
<< Smettila. Sai che potrei provocarti. >> gli dice lei.
<< Non come potrei provocarti io, tesoro. >>
<< Ne sei sicuro? >>
<< Sì, eccome se ne sono sicuro. >>
<< Vedremo… >>
<< Cosa state borbottando voi due là dietro? >> chiede Melissa.
<< Niente. >> risponde Olive.
Kurt dà una pacca sul sedere di Olive e lei sussulta. Olive si volta verso Kurt e gli dice:
<< Aia, mi hai fatto male. >>
<< Te ne do un’altra, se vuoi? >>
<< Non ce n’è bisogno. >>
Olive si avvicina un po’ a Kurt e mette una mano sulle sue parti basse.
<< Cos’hai intenzione di fare? >> chiede lui.
Olive stringe un po’ e dice:
<< Stringere ancora di più di così. >>
<< Vuoi giocare, allora. >>
Olive si avvicina al suo orecchio e gli dice:
<< Oh, non sai quanto. >>
L’ascensore arriva al piano e tutti escono, ma Olive e Kurt rimangono dentro. Quando le porte si chiudono, Kurt preme il pulsante di blocco e l’ascensore si ferma, poi guarda Olive. Si guardano per alcuni secondi poi si saltano addosso, baciandosi. Non molto dopo si ritrovano sul tetto dell’hotel.
<< Cazzo, che freddo! >> urla Olive.
<< Shh… >>
Kurt la tira a sé e infila le mani sotto il vestito, sollevandolo, e poi le tocca il sedere.
<< Vuoi giocare ancora? Non ne hai mai abbastanza, eh? >> gli chiede lei.
<< No, credo proprio di no. >>
Olive e Kurt camminano un po’ e si fermano a guardare Las Vegas dall’alto, piena di luci.
<< Wow. >> dice lei.
<< Adesso però… >>
Kurt va dietro Olive e le sposta i capelli da una parte, baciandole il collo.
<< Continua così, mi sto riscaldando. >> gli dice lei.
<< Sarai bollente tra pochissimo, vedrai. >>
<< Ne sono convinta anch’io. >>
Dopo averle baciato ancora un po’ il collo, la gira verso di sé e, mentre si baciano, infila le mani sotto il vestito e le tocca il sedere. Le abbassa le mutande e le lascia cadere giù. Dopo averle toccato il sedere, infila due dita dentro di lei e inizia a rotearle in senso orario e poi antiorario. Olive ansima e geme e Kurt continua la sua piacevole tortura. Una volta tolte le dita, Olive si toglie le mutande e le getta a terra, e bacia Kurt. Smette di baciarlo e infila le mani sotto la toga e, dopo avergli abbassato i boxer, inizia a masturbarlo.
    
Intanto, nella camera di Sandy e Liz, i due innamorati si stanno preparando per andare a dormire. Sandy è già sotto le coperte, quando arriva Liz, con il suo pigiama.
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<< Smettila. Già sono un po’ in imbarazzo, non ti ci mettere anche tu. >>
<< Scusa. Dai, vieni sotto le coperte, ho voglia di coccolarti. >>
Liz s’infila sotto le coperte e Sandy la tira a sé, baciandola. I due innamorati si coccolano per una decina di minuti e, mentre sono abbracciati e Liz ha la testa sul petto di Sandy, lei dice:
<< Potremmo… fare altro oltre che coccolarci. >>
<< Intendi dire…? >>
Liz solleva la testa, lo guarda e risponde:
<< Sì. Non sono stanca, possiamo. >>
<< Sicura? Sono quasi le cinque di mattina. >>
Liz gli dà un bacio e poi risponde:
< Sicura. >>
Per la prima volta nella sua vita, Liz prova a prendere l’iniziativa.
Si tira su e si mette sopra Sandy, e inizia a sbottonargli il pigiama. Lo apre un po’ e inizia a baciargli il petto. Lo riempie di baci e scende giù, e si ferma alla pancia. Liz solleva la testa e lo bacia, e in un attimo la situazione si capovolge e Liz si ritrova sotto di lui. Sandy le solleva la maglia del pigiama e Liz lo aiuta, togliendosela dalla testa, e la maglietta viene buttata sul tappetto. Sandy le bacia il petto, passa in mezzo ai seni e poi scende alla pancia. Ritorna ai seni e gliene bacia prima uno e poi l’altro, mordicchiandole anche i capezzoli.
<< Noto che ti piace particolarmente quando ti bacio il seno e ti mordicchio i capezzoli. >> le dice lui.
<< Sì, mi piace parecchio. Continua. >>
Sandy le bacia la pancia e rotea la lingua dentro l’ombelico. In seguito le toglie i pantaloni del pigiama, che lascia sul letto. Le bacia le cosce e poi le sfila le mutande e inizia così a baciarle l’interno delle cosce. Solleva la testa e dice:
<< Prendo un preservativo e arrivo. >>
<< Okay. >>
Sandy si alza dal letto e qualche secondo dopo è di nuovo sopra Liz, con il preservativo in mano, che appoggia accanto a loro. Sandy appoggia il dito indice della mano destra sul mento di Liz e poi scende fino al suo pube, passando dal collo, in mezzo ai seni, poi dalla pancia. Infila delicatamente il dito dentro Liz e lei fa un sussulto. Inizia a rotearlo in senso orario, ripetendo il movimento tre volte, poi lo muove su e giù, prima piano e poi più forte.
<< Ti piace, amore? >> le chiede Sandy.
<< Sì, è molto piacevole, ma fai piano. >>
<< Ti fa male se faccio forte? >>
<< Sì, un po’ sì. >>
<< D’accordo. >>
Sandy continua a muovere il dito su e giù e poi in cerchi antiorari. Quando toglie il dito, si abbassa un po’ i boxer e prende il preservativo, apre l’involucro e poi se lo infila. Entra delicatamente dentro Liz e inizia a baciarla.
Non dura molto, solo pochi secondi in più rispetto alla prima volta, e Liz sente comunque un po’ di dolore.

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Capitolo 41
*** Un piccolo aiuto ***


41

Un piccolo aiuto





Il 2 gennaio, le ragazze stanno chiacchierando e bevendo qualcosa in uno degli Starbucks di Santa Monica, quando Liz all’improvviso chiede:
<< Ragazze, posso chiedervi un consiglio?”
<< Certo. Spara. >> le dice Olive.
<< Ecco… Sandy ed io l’abbiamo rifatto a Capodanno… e… >>
<< Cosa? Di nuovo? Ma perché non ci dici niente? >> chiede Olive.
<< Ve lo sto dicendo ora. >>
<< Dai, racconta. >> la sprona Lexi.
<< Insomma… prima di farlo lui… mi ha fatto un ditalino. È stato… piacevole se faceva piano, però se muoveva il dito velocemente sentivo un po’ di dolore. E anche quando mi è entrato dentro, ho sentito un po’ di dolore, ma molto meno rispetto alla prima volta, però lo sentivo comunque. È normale sentire dolore anche la seconda volta? >> chiede Liz.
<< Sì, è normale, tesoro, è normalissimo. >> la rassicura Olive.
<< L’ho sentito anch’io la seconda volta, ma dalla terza non più, però ho aspettato un po’ prima di farlo di nuovo. >> confessa Lexi.
<< Idem, e la seconda è uscito ancora un po’ di sangue. >> confessa invece Lux.
<< Ti è uscito sangue anche questa volta? >> le chiede Melissa.
<< Sì, ma poco. Ma la cosa che vorrei chiedervi è un’altra. >>
<< Cioè? >> chiede Olive.
<< Vorrei… provare qualcosa di nuovo. Cioè… vorrei provocare piacere a Sandy, come lui ne ha provocato a me facendomi un ditalino. >> confessa Liz.
<< Vuoi fargli un pompino o una sega? >> chiede Olive.
<< Olive! >> esclama Liz, guardandosi intorno e sperando che nessuno abbia sentito.
Le ragazze ridono, tranne Liz, che sembra piuttosto a disagio.
<< Fai la seria, per favore, vi sto chiedendo un consiglio. >>
<< Okay, d’accordo. Ma rispondi alla mia domanda. >>
<< Sì, è ovvio. Vorrei fargli provare piacere, però non so bene come fare. >>
<< Non è poi così difficile. >> dice Lexi.
<< Sì, infatti. Lo baci un po’ ovunque, gli tiri giù i boxer, lo prendi in bocca e poi glielo succhi. >> dice semplicemente Olive.
<< Detto così fa abbastanza schifo. >> dice Liz.
<< Olive è sempre la solita. Devi andarci piano, non andare subito al sodo, altrimenti finirà tutto subito. >> le dice Lexi.
<< Okay, andarci piano, d’accordo. >> ripete Liz.
Le ragazze parlano per un bel po’ di ogni tecnica per fare impazzire i ragazzi e poi escono dallo Starbucks.

Cinque giorni dopo, al rientro dalle vacanze natalizie, Olive va all’uscita della scuola che frequenta Chad. Si sono messi d’accordo che lei lo verrà a prendere per andare fuori, in modo da farsi vedere da Louise, ma lui non sa cosa davvero gli aspetta. Quando Olive vede Chad, lo chiama. Chad si sente chiamare e appena la vede, la raggiunge immediatamente.
<< Ciao. >>
Chad la squadra dalla testa ai piedi e le chiede:
<< Wow. Ma come ti sei vestita? >>
<< Vuoi fare colpo o no? >>
<< Assolutamente sì. >>
<< Bene. >>
Chad la guarda ancora e nota la sua scollatura che mette in mostra il seno. Chad si avvicina a Olive e sono a pochi centimetri l’uno dall’altra. Si guardano dritti negli occhi e lui intanto appoggia una mano sul sedere di Olive e glielo stringe.
<< Ringrazia che te lo sto facendo fare. Approfittane. >>
Come previsto, Louise, ad alcuni metri di distanza, insieme alle sue amiche, sta guardando Chad e Olive.
<< Chi cavolo è quella? >> domanda con le sue amiche.
L’amica accanto a lei, Kitty, le risponde:
<< Non ne ho idea, non l’ho mai vista. Però è davvero una figa pazzesca. >>
<< Anche troppo figa per Chad. >> dice Louise.
L’altra amica, Tess, si volta verso Louise e le chiede:
<< Non sarai mica gelosa? >>
<< Gelosa? Io? >>
Louise scoppia in una risata e Kitty dice:
<< Sembra anche più grande di noi. Avrà almeno… diciotto anni o un po’ meno. >>
<< Si vede benissimo che è più grande di noi, ragazze. Ma perché allora è interessata a uno come Chad? Lui è un ragazzino, anzi, direi quasi un bambino. >>
<< Non ne ho la minima idea, Louise. >> le risponde Tess.
All’improvviso, Olive bacia Chad sulle labbra e lui ne rimane molto stupito. Quando si stacca da lui, Chad le chiede:
<< Perché mi hai baciato? Non avevo detto che avresti dovuto baciarmi. >>
<< Lo so, ma ti conviene di più così, no? >>
<< Assolutamente sì. >>
Chad le sorride e poi le chiede:
<< Mi fai infilare una mano sotto la maglietta? >>
<< Non esagerare, altrimenti Louise ti prenderà per un pervertito. >>
<< D’accordo, mi accontenterò del bacio. >>
<< Bravo. >>
Louise e le sue amiche sono ancora a bocca aperta da un minuto, dopo aver visto il bacio tra Chad e Olive.
<< Oh… mio… Dio! >> esclama Kitty.
<< Si sono anche baciati. O meglio, lei ha baciato lui. >> dice Tess.
<< Ma Chad è cotto di me. >> dice Louise, delusa.
<< Sì, sei gelosa, è ufficiale. >> le dice Kitty.
<< Non sono gelosa, Kitty! >> urla Louise.
<< Lo sei eccome, Louise. Ti ha dato fastidio che quella ragazza abbia baciato Chad. Dai, ammettilo, a noi lo puoi dire. >> le dice Tess.
Louise rimane in silenzio, continuando a fissare Chad e Olive, che si stanno allontanando dalla scuola.
<< D’accordo. Forse un po’ gelosa lo sono. >> confessa Louise.
<< Già. Perché allora non gli dici che ti piace e ti ci metti insieme? >> domanda Tess.
<< Ve l’ho detto: Chad è solo un ragazzino, è molto immaturo. >>
<< Ha la nostra stessa età, e poi è normale che sia immaturo. >> le dice Kitty.
<< Ma se sta con questa qua. Evidentemente ha voltato pagina. Wow… sono una che si dimentica in fretta. >>
<< Smettila. Mandagli un messaggio e chiedigli se puoi andare a trovarlo più tardi. Gli parli e gli dici che ti piace ed ecco fatto. >> le consiglia Tess.
<< Dite che dovrei farlo? Magari manco stanno insieme. In fondo lei è più grande di lui, sarebbe molto strano. >>
Kitty e Tess le dicono contemporaneamente di farlo e lei tira fuori subito il suo cellulare e gli manda un sms.
Mentre sono sull’autobus per tornare a casa, Chad prende il cellulare dalla tasca e legge il messaggio.
<< È Louise? >> gli chiede.
<< Sì. >>
<< Leggi ad alta voce. >>
<< Hey! Posso passare a casa tua più tardi? Avrei bisogno di parlarti. Baci baci baci, Louise. >>
<< Wow! È andata ancora meglio di come ci aspettavamo. Sei contento? >>
<< Assolutamente sì. Chissà cosa vorrà dirmi? >>
<< Qualcosa mi dice che sarà qualcosa di positivo. >>
<< Come lo sai? >>
<< Intuito femminile. >>

Verso pomeriggio inoltrato, Louise si presenta a casa di Chad.  Dopo averla fatta entrare, la fa accomodare in sala e iniziano a parlare.
<< Allora, cosa mi devi dire? >> le chiede Chad.
Louise fa un respiro e poi chiede:
<< Chi è quella ragazza che era con te all’uscita della scuola? >>
<< Un’amica… speciale. Perché me lo chiedi? >>
<< In che senso speciale? State insieme? Vi frequentate? O cosa? >>
<< Ci vediamo ogni tanto. >>
<< Allora potresti… smetterla di vederla? >> gli chiede Louise.
<< Perché dovrei farlo? >>
Louise si avvicina a lui e gli dà un bacio a stampo. Dentro di sé, Chad sta ballando la macarena. Ha aspettato più di anno, e finalmente Louise si è ufficialmente accorta di lui.
<< Mi piaci, Chad. Mi ha dato molto fastidio che quella ragazza ti abbia baciato oggi a scuola. >> gli confessa lei.
<< Dici sul serio o è uno scherzo? >>
<< Dico sul serio. Mi piaci davvero. >>
<< Come mai adesso? Come mai ti sei accorta di me proprio adesso? >>
<< Forse perché ti ho visto con quella ragazza ed è scattato qualcosa in me. >>
Chad le sorride e i due si guardano e qualche secondo dopo lui le chiede:
<< Allora… vuoi essere la mia ragazza, Louise? >>
<< Sì. >>
Chad si avvicina a lei e la bacia.
Quando Louise va via, Chad sale al piano di sopra, in camera di Olive, e le racconta cos’è appena successo.
<<< Olive, Olive, Olive! Non puoi capire cosa mi è appena successo! >>
<< Hey! Stai calmo, respira. >>
Chad è euforico da morire, ha bisogno di raccontare subito a qualcuno cosa gli è appena successo.
<< Dai, racconta. >>
<< Louise è appena andata via e… mi ha detto che gli piaccio. Io allora gli ho chiesto di essere la mia ragazza e così ci siamo messi insieme. Non puoi capire quanto sono felice, Olive. >>
Chad si butta tra le braccia di Olive e le dice:
<< Grazie, grazie, grazie. Mi hai aiutato tantissimo. Grazie, Olive, grazie davvero. >>
Olive lo stringe tra le braccia e gli risponde:
<< Prego. >>
Chad la stringe ancora più forte e le accarezza la schiena.
<< Sono troppo contento. Era da più di un anno che aspettavo questo momento, e sei arrivata tu e tutto finalmente è andato come volevo io. >>
<< Ci credo che sei contento. >>
Chad continua a stringere Olive e lei è piuttosto a disagio. Appoggia la testa sulla spalla di Olive e continua ad accarezzarle la schiena.
<< Chad, che cosa stai facendo? >>
Chad si stacca da Olive e le chiede:
<< Posso chiederti un altro favore? >>
<< Un altro? >>
<< Questo è l’ultimo. >>
<< Okay, spara. >>
<< Mi insegneresti a baciare? A baciare per davvero intendo. >>
<< Perché già non lo sai fare? >> gli chiede lei, stupita.
<< No. >>
<< Baciare s’impara a fare, come il sesso. Sono cose della vita che s’imparano a fare pian piano. >>
<< So che Louise ha già avuto un ragazzo e ho paura di deluderla, non sapendo baciare come si deve. Ti prego, Olive, aiutami. >>
<< Non posso aiutarti questa volta, Chad. Dovrai buttarti appena ne avrai l’occasione. >>
<< Ma se poi faccio una figura di merda? >>
<< Sono cose che capitano. >>
<< Ti prego, baciamoci come si deve. Una volta sola, ti prego. >>
<< Mi dispiace, Chad, non posso. >>
<< Ma mi hai baciato oggi pomeriggio, nel cortile della scuola. Perché non puoi farlo anche adesso? >>
<< Smettila, non insistere! >>
<< Okay. >> dice Chad, rassegnato.

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Capitolo 42
*** Una festa esotica ***


42

Una festa esotica





Dieci giorni dopo, sabato 12 gennaio, alle 22, c’è la festa a tema “Hawaii” per i diciassette anni di Olive, al Los Angeles Athletic Club. Olive ha prenotato la piscina interna e tutto sarà addobbato in perfetto stile hawaiano.
Le ragazze sono vestite con il bikini, le classiche gonnelline di paglia, abbinate al colore del costume, mollette di fiori in testa o fascia di fiori sulla fronte, infradito, e la classica collana di fiori, e così anche tutti gli ospiti, ovviamente.
Le ragazze arrivano mezz’ora prima dell’inizio della festa e, quando Liz, Melissa, Lux e Lexi entrano nella piscina interna, rimangono letteralmente a bocca aperta. Gli sembra di essere piombate alle Hawaii in un secondo. L’attimo prima erano a Los Angeles e quello dopo, entrate nella piscina, alle Hawaii. Ci sono palme finte sul bordo della piscina e anche al piano di sopra, tavoli con tovaglie colorate fino al pavimento e per metà con la finta paglia, e i fiori colorati sul bordo, noci di cocco usate come bicchieri per i cocktail, con dentro gli ombrellini di carta colorati, piatti e posate di carta colorati, fiori sparsi un po’ ovunque e persino della sabbia finta dove ci sono degli sdrai, inoltre c’è persino un piccolo chioschetto tutto addobbato in stile hawaiano, dove c’è un cartello con scritto “WELCOME”, in caratteri hawaiani. Lì serviranno i cocktail e il punch, tutto a base di frutta ovviamente.
C’è frutta praticamente ovunque e in qualsiasi forma: spiedini di frutta, pezzettini di frutta nei bicchieri e sui piatti, torte di frutta. Frutta, fiori e ancora frutta e ancora fiori, e colori dappertutto. In uno dei tavoli c’è anche un cesto di paglia, dove dentro ci sono le collane di fiori per ogni ospite.
C’è anche uno spazio per il limbo, dove anche lì hanno messo un po’ di sabbia finta sul pavimento.
E inoltre, non poteva mancare il dj che mette musica sia hawaiana che moderna, che si trova in un altro chioschetto.
Infine, in un angolo c’è ancora un altro chioschetto con vari attaccapanni per i giubbotti per gli ospiti.
Fuori ci sono circa dieci gradi e di certo nessuno verrà con solo un costume da bagno addosso.
Nell’acqua, invece, ci sono fiori sparsi un po’ dappertutto e anche palloni da mare gonfiabili colorati, materassini gonfiabili a forma di sedia e di sdraio, e anche tre palloni per camminare sull’acqua.

Olive è già andata verso il chioschetto del dj, quando si volta e non vede le ragazze dietro di sé. Liz, Melissa, Lux e Lexi sono ancora all’entrata della piscina e sono ancora meravigliate per quello che stanno vedendo.
<< Avanti, entrate, ragazze! >> esclama Olive.
Mentre si avvicinano al chioschetto del dj dove si trova Olive, si guardano intorno.
<< Hai organizzato tutto tu, Olive? È incredibile. >> dice Liz.
<< Già, sembra di essere veramente alle Hawaii. >> dice Melissa.
<< Sì, ho fatto tutto io, ragazze. Bello, eh? >>
<< Altroché! È fantastico, Olive! >> esclama Lexi.
<< Concordo. È tutto… splendido, Olive! >> conclude Lux.
<< Grazie, ragazze. >>
Quando raggiungono Olive al chioschetto, lei presenta loro il dj.
<< Questo è Peter, ragazze, il dj Peter. Loro sono Liz, Melissa, Lux e Lexi, le mie migliori amiche. >>
Peter stringe la mano alle ragazze e dice:
<< Preparatevi a divertirvi stasera. Sarà uno sballo. >>
<< Speriamo. >>
Le ragazze continuano a guardarsi intorno e Melissa salta su e dice:
<< Che strano indossare il cappotto dentro una piscina coperta. >>
<< Infatti, non capisco perché non ve lo siete già tolto. Io ho sentito caldo appena sono entrata. >>
<< Sto sentendo caldo anch’io. Andiamo a mettere i cappotti sull’attaccapanni. >> dice Lexi.
Sistemano le ultime cose e alle ventidue i primi ad arrivare sono Kurt e Sandy. Appena Liz vede Sandy, gli va incontro e Olive la segue con in mano il cesto con dentro le collane di fiori.
Mentre Liz sta baciando appassionatamente Sandy, Olive arriva e, dopo aver baciato Kurt, dice:
<< Aloha. Benvenuti alla mia festa, ragazzi. Siete i primi arrivati. Che collana di fiori volete? Ne ho di vari colori. >>
<< Arancione, grazie. >> risponde Sandy.
<< Verde. >> dice invece Kurt.
Olive prende una collana arancione e la mette al collo di Sandy e lo stesso fa con Kurt, scegliendo però una collana verde.
<< Potete appendere i vostri cappotti sull’attaccapanni che trovate nell’angolo destro, laggiù. >> dice Olive, indicando loro il chioschetto con gli attaccapanni, e Sandy e Kurt lo raggiungono subito.
Pian piano comincia ad arrivare sempre più gente e Olive li accoglie tutti nello stesso modo in cui ha accolto Sandy e Kurt, stando all’entrata con il cesto di collane di fiori in mano.
Mezz’ora dopo l’intera piscina è piena di persone: ragazzi e ragazze in acqua, altri che fanno il limbo, altri al chioschetto del punch, altri semplicemente seduti sugli sdrai a chiacchierare o a sorseggiare cocktail, altri che ballano.
Liz è con Sandy in acqua e si stanno sbaciucchiando, Melissa con Niall al piano di sopra, Olive con Kurt in acqua anche loro a baciarsi, Lux con Ike a fare il limbo, e Lexi e Lewis a parlare con altri ragazzi.
Tutti si stanno divertendo come dei pazzi e c’è un’allegria pazzesca.
Sandy, mentre bacia il collo di Liz, le dice:
<< Perché non andiamo al piano di sopra e… >>
Liz lo allontana da sé e gli chiede:
<< Sandy Carr, sei impazzito? Vuoi fare l’amore durante una festa? >>
<< Sì. Che problema c’è? >>
<< È molto poco romantico. >>
<< Perché, deve sempre essere romantico? >>
Liz lo guarda senza dire niente e un attimo dopo lo prende per mano e si incamminano verso la scaletta per salire dall’acqua. Salgono le scale che portano al piano di sopra e, appena Liz trova una porta, la apre ed entrano. Una volta chiusa la porta, si baciano e dopo Sandy le chiede:
<< Come mai questa euforia? >>
<< Al diavolo le romanticherie. >> dice lei.
Liz inizia a baciargli il petto e decide, per la seconda volta, di prendere lei l’iniziativa. Lo bacia su tutto il petto e si china per baciarlo meglio. Si ferma alla pancia e Sandy la ferma e le dice:
<< Liz? >>
Liz alzo lo sguardo e gli chiede:
<< Che c’è? >>
<< Vuoi davvero fare quello che sto pensando? >>
<< Ci voglio provare Sandy, voglio restituirti il favore. Tu l’altra volta mi hai fatto un ditalino, ora anch’io voglio farti provare piacere, o almeno un po’ di piacere. >> confessa Liz.
<< Sei sicura? Guarda che non sei obbligata a farlo. >>
<< Sì, sono sicura. >>
<< D’accordo. Però prima alzati.>>
Liz si tira su e Sandy la bacia. Dopo il bacio, lei riprende a baciargli il petto e si china per baciargli la pancia. Si ferma alcuni secondi e gli abbassa il costume da bagno, piano piano. Liz all’inizio è titubante, ma poi si butta e riesce quasi a far venire Sandy.
Quando sono a faccia a faccia, lui le dice:
<< Per essere stato il tuo primo pompino non te la sei cavata male tesoro. >>
Liz sorride un po’ imbarazzata e poi gli dice:
<< Grazie. >>
Si baciano e Sandy inizia a baciarle il collo e poi il seno. Mentre la bacia sulle labbra, tocca la sua schiena e poi slaccia la parte di sopra del costume e lo butta per terra. Le tocca entrambi i seni e inizia a baciare prima il sinistro e poi il destro. Pian piano si sdraiano sul pavimento, mentre ancora si stanno baciando, e Sandy le accarezza le cosce, prima di toglierle il pezzo di sotto del bikini.

Al piano di sotto, in acqua, Olive e Kurt sono presi da una passione pazzesca. Non si staccano neanche un secondo l’uno dall’altra, e si stanno baciando da un po’, che quasi non respirano più.
Una ragazza vicina dice loro di prendersi una camera, e poco dopo un amico di Kurt dice loro che a momenti scopano lì in acqua.
Mentre continuano a baciarsi, Kurt le slaccia il pezzo di sopra del bikini e lo butta subito in acqua.
<< Che cazzo fai, Kurt? >>
Kurt si stacca velocemente da lei e afferra il pezzo del bikini nell’acqua. Olive si copre il seno con il braccio e incita Kurt a darle il reggiseno. Cerca di afferrarlo con l’altro braccio, ma quando lei fa qualche passo in avanti, lui indietreggia e nasconde il reggiseno dietro la schiena.
<< Avanti, ridammelo, Kurt! >>
<< No, stai molto meglio senza. >>
<< Siamo a una festa, non in una piscina all’aperto o in spiaggia, non posso stare in topless. >>
<< Perché no? Dove sta scritto che non puoi? >>
<< Smettila! Ridammi il reggiseno! Adesso! >> gli urla lei.
Olive si toglie il braccio dal seno e lotta con Kurt per riprendersi il reggiseno. All’improvviso Kurt se lo infila dentro il costume e Olive infila la mano all’interno. Gli tocca i gioielli di famiglia e Kurt sembra divertito, ovviamente. Kurt la ferma tenendole il braccio e le dice:
<< Fammi una sega! Qui, adesso. >>
Olive lo guarda per un secondo e poi prende in mano il suo pene ed inizia a masturbarlo. La ferma prima di venire e lei si riprende subito il suo reggiseno e se lo mette. Kurt si avvicina a lei e le dice:
<< È stato molto divertente, non trovi? >>
Olive si avvicina al suo orecchio e, dopo averglielo leccato, gli risponde:
<< Molto divertente. >>
Lo bacia in bocca e lui le tocca il sedere. La solleva dalle natiche e lei mette le gambe intorno alla sua vita. Lui cammina per pochi passi e la sbatte contro il bordo della piscina, mentre si baciano, e le sfiora il pube e lei geme.

Più tardi, le ragazze stanno chiacchierando in acqua mentre sorseggiano un cocktail da una noce di cocco, usata come bicchiere.
<< Cosa stavate combinando prima in acqua tu e Kurt, Olive? >> chiede Lux.
<< Mi hai slacciato il reggiseno del costume e se l’è preso. Credo che alcune persone mi abbiano visto le tette ma dettagli. Poi, quando cercavo di riprendermelo, se l’è messo dentro il costume, così io ho infilato una mano per prendermelo, ma mi ha bloccato il braccio e mi ha detto se gli facevo una sega. Così gliel’ho fatta. È stato parecchio eccitante, ragazze, anche se lui mi ha fermata prima di venire. >> confessa Olive.
<< Gli hai fatto una sega davanti a tutti? In acqua? >> chiede Melissa, stupita.
<< Sì, ma non ci ha visto nessuno. Non mi era mai successo di fare una sega a un ragazzo in acqua, è stato eccitante. >>
<< Immagino. >> dice Lexi.
<< E tu, Liz? Dove sei sparita, che a un certo punto non ti abbiamo più vista? >> chiede Melissa.
Liz all’inizio non risponde, ma poi tranquillamente dice:
<< Ho fatto un pompino a Sandy. >>
Le ragazze, contemporaneamente, chiedono:
<< Cosa? >>
<< Oh… mio… Dio! Dici sul serio? Davvero hai fatto un pompino a Sandy? E com’è andata? >> chiede Olive.
<< Sì, gliel’ho fatto davvero. Siamo andati di sopra, in una stanza e ho voluto provare a fargliene uno. Mi ha detto che per essere stato il mio primo pompino non me la sono cavata male, anche se lui non è venuto. Poi abbiamo anche fatto l’amore, e stavolta non ho sentito dolore, neanche un po’. >> confessa Liz, tutta contenta.
Le ragazze abbracciano Liz e lei dice loro:
<< Sto soffocando ragazze! >>
Le ragazze si staccano da Liz e Olive dice:
<< La nostra Liz è diventata ufficialmente uno di noi. Fa sesso e ha anche fatto il suo primo pompino. Sono molto orgogliosa di te, tesoro. >>
Oliva fa finta di asciugarsi le lacrime.
<< Benvenuta nel club, tesoro. >> le dice Melissa.
<< Congratulazioni. >> le dice Lexi.
<< Complimenti, tesoro. >> conclude Lux.
Olive la abbraccia e le ragazze fanno lo stesso.
<< Mi viene da piangere. >> dice Olive.
Liz ride e le ragazze la abbracciano ancora più forte. Quando si staccano da lei, Liz dice loro:
<< Ne state facendo un affare di stato, ragazze. Ho semplicemente fatto un pompino al mio ragazzo, niente di che. E poi non è neanche riuscito a venire. >>
<< Venire o non venire, almeno un po’ l’avrai fatto eccitare, no? >> chiede Melissa.
<< Oh, sì, assolutamente. Gemeva in continuazione. >>
<< Benissimo, allora. >>
Le ragazze continuano a chiacchierare e poi ballano un po’, poi fanno la gara di limbo, dove vince Olive.

Circa dieci minuti prima di mezzanotte, Liz, Melissa, Lux e Lexi chiedono a Kurt ti tenere occupata Olive e di non andare in acqua.
Salgono al piano di sopra a prendere la torta di frutta a tre piani, e, quando scatta la mezzanotte, la musica viene spenta e loro arrivano con la torta in mano e la appoggiano su uno dei tavoli ed iniziano a cantare “tanti auguri a te”, seguite dagli altri invitati. Kurt la porta al tavolo dove si trova la torta e Olive si commuove. Le ragazze la guardano e, una volta cantata la canzone di compleanno, Liz le dice:
<< Avanti, spegni le candeline ed esprimi un desiderio! >>
Olive spegne tutte le diciassette candeline e poi abbraccia fortissimo le ragazze.
<< Vi voglio un mondo di bene, ragazze. >>
Si abbracciano ancora più forte e Olive le ringrazia per la sorpresa.
Lei non si aspettava la torta, ma le ragazze hanno pensato di fargliela fare di frutta, per rimanere nel tema delle Hawaii, e a tre piani, essendoci molto invitati.
In seguito abbraccia Kurt e si danno un bacio.
Mentre Olive sta mangiando la torta, Kurt le dice:
<< Posso darti il mio regalo adesso? >>
<< Sì. Fammi finire la torta, però. >>
<< Okay. >>
Finita la torta, Kurt prende la busta con dentro il regalo di Olive e la porta di sopra ed entrano in una delle stanze. Chiusa la porta, Kurt le porge la busta.
<< Oddio! Victoria’s Secret. >>
Olive apre la busta e tira fuori un completo intimo leopardato bordeaux.
<< Oddio, ma è bellissimo Kurt. Mi piace un sacco, grazie. >>
Gli dà un bacio e poi osserva per bene il completino.
<< Mi piace davvero molto. >>
<< Sono contento che ti piaccia, perché ci ho messo un po’ per sceglierti quello giusto. >>
<< E hai scelto giusto. >>
Olive appoggia la busta e il completino su un mobile vicino e bacia Kurt. Dopo essersi sbaciucchiati per alcuni secondi, Kurt le sussurra all’orecchio:
<< Perché non te lo metti subito? Vorrei vedertelo addosso e poi vorrei togliertelo di dosso. >>
<< Con molto piacere. >>
Olive si slaccia il reggiseno del bikini e lo fa in un modo che è come se stesse facendo uno spogliarello privato per Kurt. Dopo essersi spogliata, indossa il completino e lo tiene indosso sì e no due o tre minuti.

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Capitolo 43
*** Mi hai salvato ***


43

Mi hai salvato





Il giovedì della settimana successiva, dopo essere arrivata a casa da scuola, Lexi prende un libro ed esce, sedendosi sul divano della veranda. Guarda l’orario sul suo iPhone: 16.30, e nota che non ha ricevuto neanche un sms di Lewis.
Tutti i giorni si mandano un sms, dopo la scuola, ma stavolta non ha ricevuto niente ed inizia a preoccuparsi.
È il diciassettesimo compleanno di Lewis, e Lexi si aspettava ancora di più che oggi lui la volesse vicina, ma forse si sbagliava. Decide di mandargli un sms con scritto:
“Hey! Come stai? <3 Oggi non ti sei ancora fatto sentire e neanche io l’ho fatto. Mi sto preoccupando. Ti prego, chiamami appena leggi il messaggio!
P.S. tanti auguri! :p XXX”

Lexi non riceve risposta e spera solo che Lewis stia bene.
Poco dopo arrivano le gemelle Katy e Stella, desiderose di giocare con Lexi alla Wii.
<< Cosa stai facendo Lexi? >> chiede Katy.
<< Sto leggendo. >>
<< Cosa leggi? >> chiede Stella.
Lexi mette il segno libro, lo chiude e fa vedere alle gemelle la copertina del libro, in modo che loro possano leggere il titolo.
<< Cinquanta sfumature di rosso. Che libro è? >> domanda Stella.
<< Ehm… un libro dove i due protagonisti s’innamorano… e… si sposano e mettono su famiglia. >>
<< Che bello. >> dice Katy.
<< È bello? >> chiede Stella.
<< Molto bello, ma voi è meglio che non lo leggete. >>
<< Perché? >> chiede Katy, curiosa.
<< Avvicinatevi. >>
Le due gemelle si avvicinano a Lexi e lei sussurra loro:
<< Perché è un libro per adulti, un libro… erotico. Ma shh… non ditelo ai vostri genitori. >>
Katy e Stella le sorridono e poi, contemporaneamente, dicono:
<< Okay. >>
<< Saremo mute come due pesci, promesso. >> promette Stella.
<< Esatto. >> promette anche Katy.
Le due gemelle mimano la chiusura di una lampo, passandosi il pollice e l’indice uniti sopra la bocca chiusa.
<< Brave. >>
<< Vieni con noi a giocare alla Wii, Lexi? >> chiede Katy.
<< Certo. >>
Le due gemelle e Lexi, con il suo libro in mano e il suo cellulare, entrano nella casa.
<< Vado in camera a portare il libro e torno giù. >>
Katy e Stella contemporaneamente le rispondono “okay”. Spesso hanno l’abitudine di risponde nello stesso momento, tipico dei gemelli.
Quando Lexi sale in camera, appoggia il libro sul comodino sinistro e, impaziente di ricevere una risposta da Lewis, gli manda un altro sms:
“Ti prego, rispondimi! Mi stai facendo preoccupare! XXX”

Scende al piano di sotto con il cellulare, che appoggia sul divano e gioca alla Wii con le gemelle. Ogni tanto guarda il cellulare e lo sblocca per vedere se c’è una risposta al messaggio, ma niente.
Una mezz’ora dopo, le gemelle cambiano gioco della Wii e Lexi prende subito in mano il cellulare, ma ancora nessuna risposta, così prova a chiamarlo, ma lui non risponde. Decide di andare a casa sua, perché sente che è successo qualcosa.
<< Katy… Stella… io devo uscire. >> dice loro.
<< E dove devi andare? >> chiede Katy.
<< Temo che sia successo qualcosa al mio ragazzo, perché non mi risponde ai messaggi che gli ho mandato. >>
<< Speriamo di no. >> dice Stella.
<< Già. >>
In pochi minuti Lexi è fuori di casa e diretta alla casa di Lewis. Quando ci arriva, suona il campanello e all’improvviso sente dei rumori provenire da dentro la casa. Poco dopo, un uomo viene ad aprire la porta e dentro si sentono delle urla. L’uomo si rivolge a Lexi e le chiede:
<< Che cosa vuoi? Chi sei? >>
Lexi è spaventata, ma risponde all’uomo dicendogli:
<< Sono Lexi, la ragazza di Lewis. Lei chi è? Il padre? >>
L’uomo le risponde di essere il padre di Lewis e le chiede cosa ci fa qui.
<< C’è Lewis in casa? >>
Il padre di Lewis le risponde di sì, ma che è arrivata in un pessimo momento e la prega di andarsene. Lexi però non ha intenzione di andarsene così facilmente.
<< Mi faccia entrare, ho bisogno di parlare con Lewis. Per favore. >>
Il padre di Lewis le risponde in tono piuttosto scioccato, dicendole:
<< Lewis non può parlare con te adesso. Vattene che è meglio! >>
Lexi inizia a chiamare Lewis, ma nessuno risponde.
<< La prego, devo parlare con suo figlio. Gli ho mandato due messaggi e l’ho chiamato una volta, ma non mi ha risposto. Sembra sparito nel nulla. Ho bisogno di sapere cosa sta succedendo. >>
Il padre di Lewis, che ancora si trovava sulla soglia della porta, esce e le risponde:
<< È davvero un pessimo momento questo, Lexi. Vai via che è meglio. Lewis sta bene, ma è meglio che tu te ne vada. >>
<< Non esiste. >> dice Lexi, decisa, ed entra in casa, chiamando Lewis.
Il padre di Lewis la segue mentre gira per la casa. Arriva alle scale e chiama di nuovo Lewis. Arriva anche una donna, la madre di Lewis, che si rivolge al marito e le chiede:
<< Chi cazzo è questa ragazza, Carl? >>
Il marito le risponde che è la ragazza di Lewis e lei intanto ne approfitta per salire le scale. Entra subito nella camera di Lewis e lui è lì, a piangere, seduto sul pavimento, vicino alla finestra.
<< Lewis! >>
Lewis alza lo sguardo ed è come se i suoi occhi si fossero illuminati alla vista di Lexi. Lei si avvicina a lui, si siede e gli chiede:
<< Cos’è successo? Perché stai piangendo? >>
Lewis non riesce quasi a parlare, riesce solo a singhiozzare.
<< Lewis, rispondimi. >>
Lewis continua a singhiozzare e si abbondona tra le braccia di Lexi, e lei lo stringe a sé.
<< I tuoi genitori hanno litigato? Tua madre ha bevuto? Ti prego, dimmi qualcosa. >>
<< Mia madre ha bevuto moltissimo e ha litigato con mio padre quando è arrivato a casa, e lui… lui le ha dato uno schiaffo. Poi sono arrivato io e… e ho detto loro di smetterla di litigare, almeno oggi che è il mio compleanno. Mio padre mi ha detto che non gliene fregava un cazzo se oggi è il mio compleanno e ha continuato a urlare con mia madre. Abbiamo urlato tutti, uno contro l’altro, poi mia madre ha preso la bottiglia e ha bevuto, così mio padre gliel’ha presa dalle mani ed urlando gliel’ha buttata per terra e le ha dato un altro schiaffo, dicendole di smetterla di bere. È stato terribile, Lexi. Questo è il giorno peggiore della mia vita, dopo il giorno in cui sono morti mio fratello e il mio migliore amico. >> confessa Lewis, piangendo a dirotto, così Lexi lo stringe fortissimo a sé.
<< Ci sono io adesso, Lewis, ci sono io. >> gli dice Lexi, accarezzandogli il braccio e aggiungendo:
<< Starai nella casa dei Woolner d’ora in poi, starai con me. Non avranno grossi problemi, spero. Spiegherò loro cos’è successo e che sei il mio ragazzo. Non puoi restare ancora qui, non un altro giorno di più. >>
<< Ma non posso. Loro non sono la tua vera famiglia e quella non è casa tua. Tu vivi a Parigi, non qui a Los Angeles. A giugno te ne andrai ed io rimarrò di nuovo solo. >>
<< Pensiamo al presente per il momento. Da qui a giugno ci sono ancora cinque mesi, troveremo una soluzione, te lo prometto. Ora usciamo da questa casa. >>
Lexi aiuta Lewis ad alzarsi dal pavimento e scendono al piano di sotto. Sentono i genitori di Lewis urlare e litigare pesantemente, tanto che non si accorgono neanche che il figlio è uscito di casa con Lexi. Appena arrivano nella villa dei Woolner, Lexi suona il campanello e le due gemelle vengono ad aprire.
<< Lexi! Sei tornata! >> esclama Katy.
Le due bambine capiscono che c’è qualcosa che non va, ma non capiscono perché Lewis è lì. Mentre entrano in casa, Lexi chiede loro:
<< Dov’è la mamma, bambine? >>
Katy e Stella rispondono insieme dicendole che è in giardino. Arrivati in giardino, Lexi vede la signora Woolner curare le piante e la raggiunge, mentre le gemelle rimangono in veranda con Lewis.
<< Julia, avrei bisogno di parlarti. È importante. >> dice Lexi.
La signora Woolner alza lo sguardo e si ferma.
<< Certo, Lexi. Cosa c’è? >>
Lexi le spiega tutto e la signora Woolner si dimostra subito comprensiva nei suoi confronti e in quelli di Lewis, e gli permette di rimanere finché non tornerà un po’ di tranquillità in casa sua.
Salgono al piano di sopra, nella camera di Lexi, e chiudono la porta a chiave.
<< Ti sarò per riconoscente, Lexi. Davvero. Mi hai salvato. >> le dice Lewis.
<< Non devi dire così, Lewis, era il minimo che potessi fare. Non potevi restare in quella casa un minuto di più. >>
Si siedono sul letto e Lewis le chiede:
<< Come hai fatto a sapere che era successo qualcosa? >>
<< Avevo un presentimento, e poi non mi hai risposto ai due messaggi e alla chiamata. >>
Lewis la abbraccia e si stringono forte.
<< Grazie. >>
Lexi non dice niente e qualche secondo dopo gli dice:
<< Ti amo Lewis. >>
Si staccano l’uno dall’altra e Lewis la bacia. Le toglie il cardigan e lei gli toglie la maglietta. Le accarezza le braccia e poi gliele bacia, baciandole infine le mani. Alza lo sguardo e le dice:
<< Ti amo anch’io, Lexi. >>
Si baciano e pian piano si spogliano, fino a rimanere completamente nudi e sdraiati sul letto. La bacia ovunque, con molta dolcezza e delicatezza.
Mentre fanno l’amore, Lexi riesce a raggiungere il suo primo orgasmo e si sussurrano che si amano.

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Capitolo 44
*** Relazioni diverse ***


44

Relazioni diverse





È passato un mese e siamo a febbraio. Il quattro febbraio Sandy ha fatto l’esame per la conoscenza del francese, per poter studiare a Parigi nella stessa scuola delle ragazze, ed è riuscito a passarlo, anche grazie all’aiuto di Liz.

È il giorno di San Valentino e l’amore è nell’aria a Santa Monica.
Sandy e Liz, nel pomeriggio, andranno al Palisades Park e poi torneranno a casa per fare i biscotti a forma di cuore di San Valentino, che Liz fa tutti gli anni. Inoltre, Sandy ha organizzato una romantica cenetta in veranda, visto che i genitori di lui andranno a cena fuori, e ha preparato altre sorprese per la sua Liz.
Melissa e Niall invece andranno a cena fuori. Olive e Kurt hanno deciso di non festeggiare San Valentino, essendo una coppia che fa solo sesso. Ike cercherà di essere il più romantico possibile con Lux, con l’aiuto di Sandy che gli ha dato qualche dritta. E infine, per quanto riguarda Lexi e Lewis, loro hanno pensato di fare una cosa semplice, cenando da Johnny Rockets alla Third Street Promenade.

Alle 6:30 la canzone “c’mon, c’mon” suona dal cellulare di Liz. Lei apre gli occhi e spegne la sveglia. Quando si volta, trova Sandy con una rosa rossa nella mano sinistra e un cioccolatino a forma di cuore nella mano destra.
<< Buongiorno, amore. >>
Liz gli fa un gran sorriso e gli risponde:
<< Buongiorno. >>
Sandy si avvicina e le dà un bacio e poi le porge la rosa.
<< Questa è per te, mia dolce principessa. >>
Liz la prende e lo ringrazia.
<< Apri la bocca. >>
Liz apre subito la bocca, senza fiatare, e lui le infila il cioccolatino in bocca.
<< Al latte. Mmh… buono. >>
<< Lo so. Sono i miei preferiti, e anche i tuoi. >>
<< Già. Ma dove sono gli altri cioccolatini? O ce n’è solo uno? >>
<< Vedrai. >>
Dopo essere andata al bagno, Liz scende al piano di sotto e raggiunge la cucina per fare colazione. Appena Sandy la vede, si avvicina e, da dietro la schiena, tira fuori la scatola di cioccolatini tutti a forma di cuore, e anch’essa a forma a cuore.
<< Eccoli! Sono tutti al latte, vero? >>
<< Assolutamente sì. >>
<< Perfetto. >>
Liz ne mangia uno e intanto guarda Sandy e si sorridono. Anche lui ne mangia uno, e vanno avanti così per altri quattro cioccolatini.

Nel pieno pomeriggio, mentre Liz si sta preparando per uscire con Sandy, lui entra nella camera, dopo aver bussato. Si avvicina a lei, che è seduta sulla sedia, davanti allo specchio, e la abbraccia da dietro, baciandole il collo.
<< Sei quasi pronta? >> le chiede.
<< Sì. Mi devo solo pettinare e mettere le scarpe. >>
Sandy le sposta i capelli da una parte e inizia a baciarle il collo, prima a destra e poi a sinistra, e, mentre la bacia, le dice:
<< Sei bellissima, lo sai. Come sempre. >>
Sandy si sposta a sinistra e poi a destra, sul collo di Liz. Le accarezza i capelli e poi le chiede:
<< Posso pettinarti io? >>
<< Sì. >>
Liz gli dà la spazzola e lui inizia a pettinarle i capelli, molto delicatamente.
<< Amo i tuoi capelli, amore. >>
Fa una pausa e poi dice:
<< In realtà amo tutto di te. >>
Liz mette indietro la testa e lui le dà un bacio. Le loro labbra sono vicinissime e lui le dice:
<< Ti amo da morire Liz. >>
<< Anch’io. >>
Si ribaciano e poi lui riprende a pettinarla. Le sposta i capelli sul lato sinistro e le bacia il collo sulla parte destra e poi la spalla. Le prende la mano e lei si alza. Sono uno vicino all’altra, che si guardano dritto negli occhi.
<< Che c’è? >> gli chiede Liz.
<< Sei ancora più bella da quando abbiamo fatto l’amore. >>
Liz gli sorride e lui la bacia.
<< Facciamo l’amore. Ti desidero da morire amore mio. >>
<< Ma ci sono i tuoi in casa. >>
<< E allora? Chiudiamo la porta a chiave, così non potranno entrare. >>
Sandy le prende un braccio e inizia a baciarglielo. Le bacia la mano e se la porta sulla bocca e ne bacia il palmo. Liz si avvicina ancora di più e sente l’erezione di Sandy.
<< Wow. >> dice lei, sorridendo.
Liz arrosisce un po’ e Sandy le sorride, e poi si allontana per chiudere la porta a chiave. Torna da Liz, la prende per mano e si avvicinano al letto, sdraiandosi. Tra un bacio e l’altro, Liz gli dice:
<< Ti desidero anch’io, Sandy. A dire la verità ti desiderio dalla prima volta che ti ho visto. >>
<< Anch’io. >>
Pian piano si spogliano e Sandy prende un preservativo dal portafoglio che ha nella tasca posteriore dei jeans.

Appena tornano a casa, si mettono a fare i biscotti a forma di cuore. Mentre fanno i biscotti, si baciano, chiacchierano, canticchiano e mangiano l’impasto. Al momento di mettere la marmellata di fragole, metà ne mangiano e metà la mettono sopra i biscotti.
Verso le 19, Liz si va a fare una doccia e, mezz’ora dopo, scende in vestaglia e chiede:
<< Hey, amore, chi era alla porta prima? >>
Non c’è traccia di Sandy, eppure Liz sente un profumino invitante, ma non riesce a capire da dove proviene. Gira la casa e vede la tavola della veranda apparecchiata, perfetta per una cena al lume di candela. Tovaglia di raso rossa e tovaglioli di raso bianchi, rose rosse un po’ ovunque, petali di rosa attorno ai piatti e ai bicchieri, una bottiglia di vino rosso e un vaso con dentro un mazzo di dieci rose rosse.
Sandy sbuca all’improvviso e le dice:
<< Ciao. >>
<< Ma… come hai fatto? >>
<< Il servizio di catering mi ha portato tutta questa roba mentre tu ti facevi la doccia. Allora? Piaciuta la sorpresa? >>
<< Sì! La adoro amore. >>
I due innamorati si baciano e poi Sandy le dice:
<< Avanti, vai a metterti qualcosa di carino. Ti aspetta una cena a tu per tu con il tuo bellissimo e romanticissimo fidanzato. >>
Liz ridacchia e, dopo aver baciato Sandy, corre in camera sua.
Quando scende, appena Sandy la vede, rimane a bocca aperta.
<< Wow! Sei… splendida. Ti avevo detto qualcosa di carino, non di estremamente sexy. >>
Liz gli sorride e si avvicina a lui per baciarlo. Sandy afferra la rosa rossa che c’è sul tavolo e, porgendola a Liz, le chiede:
<< Elizabeth Emilie Savile, vuoi essere la mia Valentina? >>
<< Assolutamente sì. >>
Si baciano di nuovo, e stavolta quasi non si staccano più l’uno dall’altra.
Liz indossa un vestito rosso, senza spalline, con sopra una giacca di pelle nera, che tiene aperta, i capelli sono semplicemente sciolti, e ha un po’ di mascara ed eyeliner sugli occhi, e un rossetto rosso, proprio come il vestito. Ai piedi, invece, indossa un paio di scarpe chiuse con la zeppa, nere con i pois bianchi.
Cenano ascoltando un po’ di musica come sottofondo, solo musica romantica ovviamente, si tengono per mano, si baciano e parlano.
Finita la cena, Sandy la porta al piano di sopra, nel suo bagno, con una scusa, e Liz rimane sorpresa per la seconda volta. La vasca da bagno è piena di petali di rose rosse e c’è un profumo buonissimo di bagnoschiuma alla vaniglia.
<< Ma… come fai? Come fai a fare tutto questo? La cena e ora questo. Avanti, Sandy Carr, dimmi come fai? >>
<< Romanticismo, piccola. Sono solo un romanticone, lo sai. E poi per te farei qualunque cosa. Ti amo da morire Liz. >>
Liz avvolge le braccia intorno al collo di Sandy e gli risponde:
<< Ti amo da morire anch’io, Sandy. >>
Si baciano e poi Sandy inizia a spogliarsi, togliendosi la camicia. Inizia a spogliarsi anche Liz e il primo a entrare nella vasca è Sandy.
<< Avanti, entra, piccola! >>
Liz immerge prima la gamba destra e poi la sinistra nell’acqua e in seguito si accoccola tra le braccia di Sandy.

Durante la cena da Johnny Rockets, Lewis sembra finalmente rilassato dopo molto tempo. È ancora a casa dei Woolner da quasi un mese, e non vede i suoi genitori dal giorno in cui Lexi l’ha portato via da casa.
<< Ti vedo rilassato finalmente. >>
<< Lo sono. E devo tutto a te, Lexi. >>
Lexi stringe la mano di Lewis e gli sorride.
<< È stato un piacere aiutarti. >>
<< Ma tu tra quattro mesi te ne andrai. Io come farò quando succederà? >>
<< Sarai tornato a casa tua e ci sarà un’atmosfera da famiglia normale. Potrai tornare a vivere sereno. >> gli risponde Lexi.
<< Come fai a esserne così sicura? Credo che stiamo precipitando, la mia famiglia sta precipitando in un precipizio. >>
<< Non devi dire così. Le cose si sistemeranno, vedrai. Devi solo avere pazienza. >>
<< Non ce l’ho. >>
<< Ce l’hai eccome, invece. Sei rimasto per troppo tempo a casa tua. >>
<< Perché ancora non era successo un casino. >>
<< Adesso non ci pensare, okay? Adesso dobbiamo pensare al presente, dobbiamo pensare a noi due. Io ci sono, Lewis, te l’ho detto mille volte ormai, e te lo dirò sempre. >>
Lewis le sorride e la bacia.
<< Non voglio perderti Lexi. >>
<< Neanch’io, Lewis. Non ho mai creduto alle storie a distanza, ma voglio provarci, voglio provarci comunque. >>
<< Anch’io. Ci voglio davvero provare Lexi. Ti amo e non voglio perderti proprio adesso che ti ho trovata. >>
<< Non mi perderai Lewis, te lo prometto. >>
Lewis le stringe la mano e gliela bacia, guardandola dritta negli occhi.

Mentre sono al ristorante, Lux e Ike chiacchierano e, all’improvviso, lui le dice:
<< Lux? >>
<< Che c’è? >>
Ike le porge la mano e, dopo che Lux ha messo la mano sopra la sua, dice:
<< Voglio darti il tuo regalo adesso. >>
<< Okay. >>
Ike tira fuori da una sportina un cofanetto, dove dentro c’è un braccialetto con l’iniziale “I”, di Ike appunto. Dentro il cofanetto c’è anche un piccolo biglietto rosso con una dedica:
“Alla mia Valentina. Con amore, Ike”
<< Awww. Grazie, Ike. >>
I due si baciano e lei gli chiede:
<< Da quando sei diventato un romanticone? >>
<< Ci sto provando. Sandy mi ha dato una mano. >>
<< Capisco. Liz si vanta sempre che Sandy è anche troppo romantico. >>
Proprio in quel momento arriva la cameriera con il dolce per entrambi. Davanti agli occhi di Lux c’è un piatto con la panna cotta, ed è stata usata una salsa di cioccolato per fare due cuori e due lettere, una “I” e una “L”. Lux la guarda meravigliata e, dopo aver alzato lo sguardo verso Ike, gli chiede:
<< L’hai fatto tu? La decorazione, intendo. >>
<< Sì, ho chiesto se potevano farla e mi hanno detto di sì. >>
<< Sei stato dolcissimo, Ike. Grazie. >>
Si baciano di nuovo e poi mangiano il dolce.
Dopo cena, Ike porta Lux a casa sua, dove non c’è nessuno. Si sistemano sul divano a guardare la televisione, ma più che altro a sbaciucchiarsi. Mentre si baciano, Lux inizia a sbottonare la camicia di Ike e, una volta finito, la apre e inizia a baciargli il petto. Successivamente, lui le toglie il vestito e lo getta a terra. Le bacia il petto, il collo, le braccia, le mani e poi le labbra.
<< Sei sicuro che non arriverà nessuno? >>
<< Sicuro. I miei sono a cena fuori e mia sorella è da un’amica. >>
<< Perfetto. >>
Lux va sulle gambe di Ike e poi lo bacia. Gli slaccia la cintura dei jeans e poi il bottone, e tira giù la cerniera. Gli toglie la camicia, che getta sul divano, e gli bacia il petto.
<< Non vuoi andare in camera mia? >>
<< Qui è perfetto. >>
<< D’accordo. >>
Ike le slaccia il reggiseno, che getta per terra, e inizia a baciarle il seno. In seguito lui si abbassa i jeans e si baciano.
<< Abbassati anche i boxer, lo vedo che sei già eccitato. >> gli dice lei.
Ike le sorride e si abbassa i boxer, liberando l’erezione. Lux lo bacia e appoggia una mano sul suo pene e inizia a masturbarlo, facendolo venire non molto dopo.

Dopo la cena, Melissa e Niall passeggiano per la città.
<< Allora, quando tornerai a Parigi? >> le chiede lui.
<< Verso metà giugno più o meno. Ma perché me lo chiedi? Ci manca ancora così tanto tempo. >>
<< Lo so, ci mancano ancora quattro mesi. >>
<< Già. >>
<< Hai già pensato a cosa ne sarà di noi? >> le chiede Niall.
<< Cosa vuoi dire? >>
<< A cosa ne sarà di noi quando tu tornerai a Parigi. Ultimamente ci ho pensato molto, e volendo potrei venirti a trovare per un paio di settimane. >>
<< Dici sul serio? >> chiede Melissa, stupita.
<< Sì. >>
<< E perché dovresti venirmi a trovare? >>
<< Come perché? Perché sei la mia ragazza, no? >>
<< Adesso, adesso sono la tua ragazza, ma è probabile che da qui a giugno io non lo sia più. Possono succedere molte cose in quattro mesi. >>
<< Quindi sai già che non staremo più insieme a giugno? Già lo dai per scontato? >>
<< No, però è probabile. Le mie relazioni sono durate massimo quattro-cinque mesi. È un miracolo che noi stiamo insieme da quasi sei mesi. >>
<< Perché dici così, Melissa? Tu mi piaci davvero molto, lo sai. Ma forse il sentimento non è reciproco. >>
<< Anche tu mi piaci molto, Niall, ma non possiamo parlare di relazione a distanza. Le relazioni a distanza sono destinate a finire, lo sanno tutti. Non possono durare, non hanno destino. >> dice lei, decisa.
<< Se c’è la fiducia, tutto può durare. Perché non possiamo semplicemente provarci? >>
<< Io a giugno me ne andrò e tu rimarrai qui a Los Angeles. Non ha senso far durare qualcosa che è destinato a finire. Abbiamo solo sedici anni, perché dovremmo impegnarci già adesso? Siamo troppo giovani. >>
<< Quindi tu già volevi rompere con me a giugno? Tu lo sapevi già, l’hai sempre saputo. >>
<< No, però era evidente che tutto sarebbe finito tra di noi. >>
Niall sembra andare su tutte le furie. Proprio non si aspettava un ragionamento del genere da Melissa.
Si mette davanti a Melissa e si ferma, con le mani sui fianchi, in modo che anche lei si costretta a fermarsi.
<< Niall, cosa c’è? Come potevi pensare che saremmo stati ancora insieme una volta che io sarei partita? >> domanda Melissa.
<< Io ne ero convinto. Pensavo di piacerti sul serio. >>
<< Tu mi piaci sul serio, Niall, ma non possiamo continuare dopo che io sarò partita. >>
<< Allora tanto vale finirla qui. Che senso ha continuare qualcosa che è destinato a finire in ogni caso? >>
<< No, non è necessario finirla qui oggi. Prima dici di voler continuare a stare insieme anche quando io sarò a Parigi e poi dici che vuoi finirla qui. Quello che dici non ha senso. >>
Niall si volta e comincia a camminare, a passo svelto. Melissa lo segue e urla:
<< Niall, dove vai? >>
<< Prenditi un taxi e tornatene a casa, Melissa! Non voglio vederti mai più! >>
<< Andiamo nella stessa scuola, prima o poi ci incontreremo di sicuro. >>
<< Cercherò di evitarti. >>
<< Smettila di camminare così velocemente! >>
Niall si ferma e gira all’improvviso, e le dice:
<< Tu hai sempre voluto solo fare sesso con me! Secondo me neanche ti piaccio sul serio. Anzi, forse sì, ti piaccio, ma solo per il mio aspetto. >>
<< Smettila! Lo sai che non è vero. >>
<< Allora dimostrami che vuoi veramente stare con me come io voglio stare con te. >>
<< Io voglio stare con te, Niall, ma non potremmo più stare insieme dopo che io sarò tornata a Parigi. È tutto qui. >>
<< Allora, basta, finiamola qui, che è meglio per entrambi. Tanto finirà comunque tra quattro mesi. >>
<< Tu sei ossessionato da me. Non vuoi altro che fare sesso, ovunque. >> dice Melissa.
<< Sì, ho un’ossessione per te, Melissa. >>
<< Quindi è tutto qui? La finiamo qui? Stasera? Proprio il giorno di San Valentino? >>
<< Sì. La finiamo qui Melissa. >>
Melissa non dice niente e qualche secondo dopo afferma:
<< Okay. D’accordo. Non mi accompagni neanche a casa? >>
<< Ti accompagnerò a casa, ma quella sarà l’ultima volta che mi vedrai. >>
<< Okay. >>

A casa Pope, Olive è in cucina, seduta sul mobile, che sta mangiando uno snack, e arriva Chad, tutto vestito bene.
<< Wow. Come siamo vestiti bene stasera? A che ora arriva Louise? >>
<< Tra dieci minuti. >>
<< Sembri proprio un bell’ometto vestito così. Stai bene. >>
<< Grazie. >>
<< Cosa farete dopo tu e Louise? Pomicerete in camera tua? >>
<< Sì, sicuramente. Perché t’interessa? Vuoi unirti a noi, per caso? >>
<< Oh no, grazie, ne faccio volentieri a meno. >>
<< Peccato, sarebbe stato molto interessante. >>
<< Non per Louise però. >>
<< Sì, forse. In ogni caso, come mai non fai niente stasera? >>
<< Kurt ed Io abbiamo deciso di non fare niente. Lo sai, noi scopiamo e basta. Non vogliamo le romanticherie e tutte quelle cose… stupide e inutili. >>
<< Sì, lo so, ma avreste almeno potuto scopare stasera. >>
<< Scopiamo quasi tutti i giorni. >>
<< E allora perché non l’avete fatto anche oggi? >>
<< Mi vuoi per caso fuori dai piedi, Chad? Così puoi fare le cose sconce con la tua ragazza? >>
<< Non faremo le cose sconce, Olive. >>
<< Scommetto che è lei che non vuole farle mentre tu sì, vero? >>
<< già. Un giorno le stavo toccando quasi le tette, ma lei ha tolto la mano. >>
<< Siete troppo piccoli, avete tutto il tempo per farle, non ti preoccupare. Non avere fretta, anche se sei un ragazzo. >>
<< Ma io quando mi masturbo penso a lei. >> confessa Chad.
Olive salta giù dal mobile e dice:
<< Fermo! Non voglio più sentire queste cose! Non dire altro, ti prego. >>
<< Perché tu non pensi a Kurt quando ti masturbi? >>
<< Smettila Chad! Sono cose personali. Non verrò a dire a te a chi penso quando mi masturbo. >>
<< Allora vedi che ti masturbi anche tu? Tutti a pensare che siamo solo noi maschetti che ci masturbiamo, quando in realtà anche voi femminucce lo fate. >>
<< È ovvio che mi masturbo, Chad, ma non lo faccio così spesso come te o come i ragazzi in generale. E poi io faccio molto sesso con Kurt, quindi non ne ho così bisogno. >>
<< Quante volte lo fai? >>
<< Non ho nessuna intenzione di rispondere a questa domanda. >>
Detto questo, Olive se ne va e si dirige verso le scale, ma si ferma quando qualcuno suona il campanello. Va ad aprire ed è Kurt.
<< Che ci fai qui Kurt? >>
<< So che avevamo deciso di non vederci stasera, però non ce la faccio, Olive. >>
Olive non fa neanche in tempo a rispondere, che Kurt le è già addosso e la sta baciando. Lo prende per mano e passano da sotto le scale ed apre una porta, che li conduce ad una stanza con un tavolo da ping-pong. Chiude la porta e appena Kurt vede il tavolo da ping-pong, la solleva e la appoggia lì sopra. Le toglie le scarpe e poi i pantaloni, e lei si toglie il perizoma, che getta a terra.
Mentre fanno sesso sul tavolo da ping-pong, suona il campanello ed è Louise, che dopo aver dato un bacio a Chad, gli chiede:
<< Che cosa sono questi lamenti? >>
<< Niente, niente. Andiamo in camera mia. >> taglia corto Chad.

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Capitolo 45
*** L'omino verde ***


45

L’omino verde





Marzo è arrivato è con esso anche la primavera ormai.
È il 17 marzo, il Saint Patrick's Day, e Niall ha organizzato una festa a casa sua, dove saranno tutti vestiti a tema ovviamente. Nonostante abbia rotto con Melissa da poco più di un mese, l’ha invitata lo stesso.

Durante la festa, mentre le ragazze stanno chiacchierando con dei ragazzi, Melissa nota che Niall la sta guardando da alcuni metri di distanza. Sembra proprio che stia impazzendo dalla gelosia guardando Melissa parlare con dei ragazzi. Inoltre sta trotterellando le dita sul bicchiere che tiene in mano ed è evidente che è agitato.
Uno dei ragazzi, Matthew, chiede a Melissa di ballare e lei s’immerge con lui in mezzo alla massa di gente che sta ballando. Niall li segue con lo sguardo ed è sempre più nervoso.
Melissa balla spensierata con Matthew e ogni tanto lo tocca sulla spalla o sul braccio, facendolo anche apposta. Matthew si accorge che Niall li sta fissando e le chiede:
<< Chi è quel ragazzo che ci sta fissando? >>
Melissa guarda per un attimo Niall e poi si volta verso Matthew e gli risponde:
<< Il mio ex. >>
<< Capisco. È geloso, eh? Si vede lontano un chilometro. >>
<< Già. >>
Poco dopo, Melissa sale al piano di sopra con Matthew e ovviamente Niall li segue. Quando Niall vede Melissa nel corridoio, tutta sola, fa finta di niente, ma quando anche lei lo vede, gli dice:
<< Niall! Non puoi seguirmi! >>
Niall si volta verso di lei e le risponde:
<< Perché sei salita con lui? Non puoi fare sesso con un ragazzo che hai appena conosciuto! >>
<< Ma chi ti dice che avremmo fatto sesso? >>
Melissa fa una pausa e poi aggiunge:
<< Non stiamo più insieme, Niall, ricordi? Sei stato tu a lasciarmi. >>
<< Sì, sono stato io a lasciarti, ma perché mi hai costretto a farlo. Io avrei voluto ancora stare con te, Melissa, ma tu avevi già deciso da sola il nostro futuro. >>
<< Futuro? Ma quale futuro, Niall? Io vivo a Parigi e tu qui a Los Angeles, per noi non è mai esistito un futuro. >>
Niall si avvicina a Melissa e le parla guardandola dritta negli occhi.
<< Lo so, lo so, abitiamo a chilometri e chilometri di distanza, ma questo non impedisce alle persone di stare insieme. Avremmo potuto almeno provarci. >>
<< Non sono d’accordo, lo sai. >>
<< Già. >>
<< Io credo che tu sia soltanto geloso del fatto che adesso non rivolgo più tutte le mie attenzioni a te. Io sono diventata come un’ossessione per te. Vedo un omino verde sulla tua spalla adesso. Sei terribilmente geloso, Niall, e questo non mi piace per niente. Non voglio che adesso mi ossessioni. >> gli dice Melissa.
<< Sì, sono geloso, Melissa, terribilmente geloso, ma non mi hai lasciato scelta. Io sono una persona piuttosto seria. Se a giugno doveva comunque finire, tanto vale dirsi addio adesso così sarà meno doloroso. >>
<< È stata una tua scelta, Niall, non mia. >>
<< Già, e non me ne pento. >>
<< Avresti potuto non invitarmi, così non mi avresti vista. >>
<< sarebbe stato scortese invitare le tue amiche e non te, e poi tu mi piaci ancora, Melissa. >>
<< Mi piaci ancora anche tu, Niall. È passato poco più di un mese, però mi piaci ancora, è ovvio questo. Siamo stati insieme quasi sei mesi. Sei mesi non si cancellano in un attimo. >>
Niall si avvicina a lei, tanto da essere praticamente appiccicati.
<< Allora cambia idea. Torniamo insieme e proviamo a stare insieme anche quando tu sarai partita. >>
<< Non posso, Niall, non posso farlo, non ne sono capace. So che non durerebbe, ne sono convinta. Siamo troppo lontani e a sedici anni non possiamo privarci di fare delle esperienze. >>
<< Ti prego Melissa. Ti prego, cambia idea. >>
Niall la guarda e poi si avvicina al suo viso, baciandola.
<< Non posso Niall. Mi dispiace. >>
<< D’accordo. Hai scelto ed io non posso farci niente. >>
Niall si allontana da lei e torna giù alla festa, demoralizzato.
<< Mi dispiace! >> esclama Melissa.
Niall non si gira e continua a camminare.

Il venerdì della settimana successiva c’è la festa per i diciassette anni di Lexi al Tru Nighclub di Hollywood. Mentre le ragazze stanno ballando della musica martellante, Lux vede che Ike sta chiacchierando con due ragazze e all’improvviso una di esse si allontana con un ragazzo.
Olive si accorge che Ike sta chiacchierando con una ragazza e che Lux li sta guardando, ed urla all’orecchio dell’amica:
<< Che hai? Sembri agitata! >>
<< Sta parlando con quella! >>
All’improvviso Lux si volta e vede Ike e la ragazza baciarsi.
<< Che cazzo fa? >>
Olive cerca di bloccare l’amica ma Lux è già partita in quarta. Quando arriva a destinazione, tira uno schiaffo a Ike, in piena faccia. La ragazza rimane scioccata, mentre Ike si massaggia la guancia, si volta verso Lux e gli urla:
<< Perché mi hai dato uno schiaffo, Lux? Cazzo, mi hai fatto male! >>
<< Meglio! Perché stavi baciando questa troietta? Vi ho visto, non negare! >>
<< Posso spiegarti Lux. >>
<< Non c’è proprio niente da spiegare, Ike! >>
Lux si allontana subito e ritorna al divanetto, tutta sola. Ike la segue e le dice che può spiegarle come sono andate veramente le cose, ma lei non vuole sentire ragioni. Ike le spiega che è stata quella ragazza a baciarlo e lui ci stava solo parlando perché è stata lei ad attaccare bottone. Lux lo manda via urlandogli contro che è uno stronzo e un bastardo e lui se ne va con la coda tra le gambe.

Più tardi, Lux va al bagno e Ike la segue. Entra che si sta mettendo il lucidalabbra davanti allo specchio. Neanche si gira per vedere chi è entrato, perché sa già che è Ike.
<< Se vuoi continuare a mentirmi puoi anche uscire. >>
<< Lux, ti prego, devi credermi. È stata lei ad attaccare bottone e a baciarmi. Tu mi piaci davvero tanto. È già la seconda volta che mi urli contro che sono uno stronzo solo perché parlo con le altre ragazze.”
<< Come faccio a crederti, Ike? La prima volta stavi parlando con una ragazza e le hai accarezzato il braccio e poi una coscia. Ci siamo lasciati per un paio di settimane ma siamo tornati insieme. Stavolta invece ci parli e la baci. Mi stai prendendo per il culo o cosa? Forse non ti è chiaro che io sono una ragazza da un solo ragazzo alla volta. Se vuoi stare insieme alle altre ragazze, ci lasciamo, così evitiamo di fare tutte queste scenate ogni volta. >>
<< Scenate? Qui la scenata la fai solo tu, Lux. >>
<< Me le fai fare perché mi rendi terribilmente gelosa. Ti vedo parlare con altre ragazze e non solo parlare. Come potrei non essere gelosa? >>
<< Mi dispiace se pensi che io sia un cattivo ragazzo, perché non è affatto così. Sì, non sono un romanticone come Sandy, ma ho fatto del mio meglio il giorno di San Valentino, e tu questo lo sai. >>
<< Lo so, e sei stato davvero dolce. Però lo sei stato solo una volta da quando stiamo insieme. >>
<< Mi dispiace, ma io non sono un romanticone, non posso farci niente. Non posso cambiare per te e tu non puoi farlo per me. >>
<< Già. >>
I due si guardano per qualche secondo e poi Ike le dice:
<< Credo che ci dovremmo lasciare Lux. >>
<< Lo credo anch’io. Io non riesco più a starti dietro, non riesco più a sopportare che tu fai tutto il carino con altre ragazze. >>
<< Io invece non riesco più a sopportare le tue scenate davanti a tutti. >>
<< Okay. Quindi non stiamo più insieme. >>
<< Già. >>
Si guardano e Lux gli dice:
<< Sei ufficialmente libero, Ike. Vai. >>
Ike la guarda per un attimo e poi esce dal bagno.
Lux si guarda allo specchio e finge di non essere triste, ma all’improvviso inizia a piangere. Qualche minuto dopo entrano tre ragazze e notano Lux seduta per terra, con la schiena contro il muro, che piange. La guardano come se fosse un alieno e ognuna entra dentro un gabinetto.

Dieci minuti dopo, le ragazze, non vedendo più Lux, chiedono a Ike se l’ha vista e lui dice loro che si sono lasciati poco fa e crede sia ancora in bagno. Le ragazze si precipitano in bagno e la trovano ancora seduta sul pavimento a piangere. Si buttano a terra e si siedono accanto a lei, abbracciandola e dicendole che va tutto bene.
<< Scommetto che adesso lui è là fuori che si bacia con una troia, mentre io sono qui a piangere. Bastardo! Stronzo! >>
<< Non dire così tesoro. >>
<< Doveva andare così evidentemente. Almeno tu non sei stata lasciata la sera di San Valentino. >> dice Melissa.
<< Pensa che ci sono altri ragazzi là fuori. Pensa che quando torneremo a Parigi potrai trovare l’amore della tua vita. >> le dice Liz.
<< Esatto. Bisogna sempre vedere il lato positivo e mai quello negativo. >> le dice invece Lexi.
<< Sono fragile, ragazze, lo sapete benissimo. Io dopo una batosta ci sto di merda, non sono come voi che riuscite a sorridere subito e a rialzarvi subito. A me ci vuole del tempo. >>
<< Sì, lo sappiamo, ma hai noi che ti staremo vicino fino alla morte. >> dice Lexi.
<< Grazie, ragazze. Vi voglio un bene immenso. >>
Si abbracciano e all’improvviso Lux dice:
<< Voglio tornare a Parigi. Il più presto possibile. >>
Le ragazze si staccano da lei e la guardano, scioccate.
<< Perché? Non puoi farlo, Lux, non puoi. Non puoi andartene appena hai un problema. >> le dice Olive.
<< Non posso restare qui. Rischierei di vedere Ike in ogni momento e starei malissimo. >>
<< Smettila di dire cazzate. Tu non tornerai a Parigi. Ci mancano ancora tre mesi alla fine della scuola, non puoi farlo. >> dice Olive.
<< Esatto. Non puoi andartene solo perché ti sei lasciata con un ragazzo. >> dice Liz.
<< Infatti. Lui è un ragazzo, ce ne sono milioni a Parigi. >> continua Melissa.
<< Sto già troppo male, ragazze. Voi non potete capire, siete diverse da me. >>
<< Sì, lo siamo, ma ti vogliamo troppo bene per lasciarti andare via così. >> le dice Melissa.
<< Smettetela di dirmi cosa posso o non posso fare. Ho sedici anni, sono un’adulta ormai, so decidere con la mia testa. >>
Lux si alza dal pavimento ed esce dal bagno.
<< È impazzita? >> domanda Olive.
<< Credo di sì. >> risponde Melissa.
<< Non può finire l’anno, ci mancano ancora tre mesi. Non può andare via. >> dice Liz, preoccupata.
<< È solo scioccata, non credo che se ne andrà davvero. >> dice invece Lexi, tranquilla.
<< Ne sei sicura, Lexi? A me sembra molto decisa. >> chiede Olive.
<< Sì, fidatevi. >>
<< Speriamo che tu abbia ragione. >> afferma Melissa.
<< Esatto. >> concorda Liz.
<< Fidatevi, non se ne andrà. >>

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Capitolo 46
*** Buona Pasqua ***


46
    
Buona Pasqua





È la fine del mese e con essa è arrivata sia la primavera che la Pasqua. Alla fine le ragazze hanno convinto Lux a restare a Los Angeles e i suoi professori le hanno detto che non poteva finire la scuola tre mesi prima.

Le ragazze e le loro rispettive “nuove” famiglie con i figli andranno all’Aquarium of the Pacific a Long Beach, a circa mezz’ora da Los Angeles. Dalle 10:30 alle 13:30 ci sarà un brunch pasquale.
Liz e la famiglia Carr arrivano verso le 11 passate e c’è già un po’ di gente che sta chiacchierando, bevendo e mangiando.
<< Wow. C’è già un sacco di gente e sono solo le undici e un quarto. >>
<< Già. Ci conviene mangiare qualcosa subito prima che sia tutto finito. >>
<< Andiamo. >>
Sandy prende Liz per mano e si avvicinano ai tavoli con sopra tantissima roba da mangiare. Non molto dopo arrivano Olive e la famiglia Pope. Olive raggiunge subito Liz e Sandy e dice loro:
<< Ciao, piccioncini. Siete arrivati da molto? >>
<< Olive, ciao! No, da dieci minuti più o meno. >> risponde Liz.
<< Vedo che c’è già molta gente e il cibo scarseggia. >>
<< Già, ti conviene muoverti. >>
<< Credo che assaggero questi spiedini con il pomodoro, basilico e mozzarella. Sembrano buoni. >>
<< Lo sono. Assaggia anche la frittata e le patate, sono buone. >> le consiglia Liz.
<< D’accordo. >>
Mentre Olive mastica la caprese fatta a spiedino, dice:
<< Buono, davvero buono. Ne prendo un altro. >>
Da lontano vedono arrivare verso di loro Lux, che si butta subito sulla frittata, senza neanche salutare Liz, Sandy e Olive.
<< Hey, straniera! Non saluti neanche adesso? >> le chiede Liz.
Lux si volta un attimo verso di loro per guardarli, ma poi ritorna sulla frittata.
<< Scusate. Ho una gran fame ed io amo la frittata, lo sapete. Appena l’ho vista mi ci sono buttata prima che finisse. >>
<< L’abbiamo notato. Sei arrivata tipo furia. >> dice Olive.
Tagliata una bella fetta, Lux si volta verso le sue amiche e Sandy, e dice:
<< Com’è buona. Cos’hai nel piatto, Liz? Sembra buona tutta quella roba. >>
<< Ho uno spiedino con pomodoro, mozzarella e basilico, che in Italia chiamano caprese, ma che è servita in un piatto e non in uno spiedino, poi ho un po’ di frittata e delle patate. L’altra cosa non so proprio cosa sia. >>
<< Fammi sentire la cosa che non sai cos’è, magari è buona. >> le dice Lux.
<< Okay. >>
Liz le passa lo strano cibo inesistente e Lux lo mangia e lo apprezza anche.
<< Buono? >> chiede Olive.
<< Sì. >>
<< Sembri una morta di fame. Che hai? >>
<< Forse mi verranno le mie cose, ho sempre una gran fame prima che mi vengano, lo sapete. >>
<< Già. >>
<< Beh, vedi di non esagerare però, altrimenti poi ingrassi. >>
<< Non esagero mai. >>
Poco dopo arriva anche Melissa con gli Hammond e Spencer, e Lexi con i Woolner e Lewis, che sta ancora da loro. Si buttano tutti sul cibo e sul bere e chiacchierano tra loro insieme a Spencer. E per la prima volta tutte e cinque le famiglie si conoscono.
<< È incredibile. Finalmente tutte le nostre ‘nuove’ famiglie si conoscono. Siamo qui da agosto e si conoscono solo sette mesi dopo. >> salta su Lexi.
<< Già. >>
<< Perché non andiamo a fare un giro per l’acquario? Noi cinque non siamo mai andate a un acquario. >> propone Melissa.
<< Mai? >> chiede Lexi.
<< Mai. >> risponde Melissa.
<< Io sono stato a quello sul molo a Santa Monica, ma non in questo. >> dice Lewis.
<< Anch’io. >> dice Sandy.
<< E com’è quello sul molo? >> domanda Melissa.
<< Un buco rispetto a questo. >>
<< Già. >> conferma Lewis.
Guardano i pinguini, gli squali, le lontre, le tartarughe marine, i cavallucci marini, e visitano anche la “foresta” dove si trovano dei tipi di pappagalli chiamati lorichetti. Sono pappagalli di piccole o medie dimensioni, tutti colorati. Alcuni sono rossi con le ali nere, altri verdi, altri ancora verdi e gialli, altri color arcobaleno, e altri rossi e blu.
Le ragazze se ne fanno mettere sulla spalla uno a testa e si fanno alcune foto.
Quando arrivano alla galleria piena di diversi tipi di pesci, guardano sia a destra che a sinistra. Gli altri vanno avanti dopo cinque minuti ma Liz e Sandy si fermano ancora un po’.
<< È veramente piacevole questa giornata, vero, amore? >> le domanda Sandy.
<< Sì, piacevolissima direi. >>
<< Eri meravigliosa con quel pappagallo sulla spalla. >>
Liz sorride e dice:
<< Davvero? In realtà ero un po’ preoccupata. Poteva cagarmi addosso o peggio ancora beccarmi. >>
Sandy ridacchia e dice:
<< Non l’avrebbe fatto perché sono stati addestrati apposta per non farlo. >>
<< Già, ma non si sa mai. >>
Sandy la stringe a sé e si danno un bacio, davanti alla vetrata dell’acquario pieno di pesci.
<< Non vedo l’ora di essere a Parigi con te, piccola. >>
<< Anch’io non vedo l’ora. >>
Si baciano di nuovo e si fanno alcune foto insieme, e Sandy gliene fa una dove Liz guarda in alto. Mentre camminano mano nella mano, Sandy la tira verso una porta che apre ed entrano, e lui la chiude alle sue spalle.
<< Perché siamo entrati qui dentro? >> domanda Liz.
<< Perché avevo voglia di baciarti. >>
<< E non potevi baciarmi fuori? >>
Sandy si avvicina al suo collo, che inizia a baciare, e poi le sussurra:
<< Sì, ma non potevo fare questo. >>
Sandy infila la mano destra sotto la gonna di Liz e le tocca il sedere. Liz fa un sussulto e gli dice:
<< Già, non avresti potuto farlo. >>
Sandy le dà una scia di baci sul collo e intanto s’infila nelle sue mutande e le sfiora il pube.
<< Ti amo da morire amore mio. >> le dice lui.
<< Anch’io. >> dice Liz, allargando un po’ le gambe, e Sandy ne approfitta per infilare un dito dentro.
Liz sussulta e, quando lui inizia a muovere il dito in cerchio, lei ansima. Un attimo dopo ne infila un altro e Liz ansima forte. Sandy si avvicina al suo viso e le sussurra:
<< Shh… fai piano. >>
<< Allora tu vacci piano, tesoro. >>
<< Okay. >>
<< Vuoi fare l’amore? >> gli domanda lei.
<< Qui dentro? >>
<< Sì. >>
<< Solo se lo vuoi anche tu. >>
Liz lo bacia e poi gli toglie la maglia, che getta a terra.
<< Direi che questa mi basta come risposta. >>
Liz gli sorride e gli bacia il petto. Poco dopo Sandy infila entrambe le mani sotto la gonna di Liz e le toglie le mutande, che getta a terra. Si avvicina a lei e le sussurra:
<< Però fai piano, okay? Altrimenti ti sentiranno. >>
<< Sì. >>
Liz avvolge le gambe attorno alla vita di Sandy e iniziano a baciarsi. Dalla tasca posteriore dei jeans Sandy tira fuori il portafoglio ed estrae un preservativo. Butta il portafoglio a terra e si sbottona i jeans, abbassandoseli insieme ai boxer. Apre l’involucro del preservativo, gettando anch’esso a terra, e s’infila il preservativo, mentre Liz guarda tutta la scena.
<< Sei diventato un esperto ormai. >>
<< Già. >>
Quando escono dallo stanzino, Liz confessa a Sandy che quella posizione le è piaciuta molto e che vorrebbe riprovarla.

All’inizio di aprile, Lexi e Lewis decidono di trovare una soluzione definitiva per la famiglia di lui. Vanno in un centro di disintossicazione dall'alcol e parlano con alcuni esperti e persone che lavorano lì. Si mettono d’accordo e qualche giorno dopo si recano a casa della famiglia di Lewis con tre persone per portare la madre di lui in quel centro.
All’inizio, la madre di Lewis è convinta che il figlio voglia tornare tranquillamente a casa, ma quando appaiono le tre persone che la porteranno al centro, diventa un po’ scettica. La costringono con la forza a salire sulla macchina per essere portata al centro insieme al marito, Lewis e Lexi.
Per quanto riguarda il padre di Lewis, invece, lui e il figlio andranno da uno degli psicologhi migliori della città per risolvere il problema della perdita del fratello di Lewis e ritrovare finalmente la serenità, e Lewis finalmente potrà tornare a casa sua.

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Capitolo 47
*** Una crisi isterica ***


47

Una crisi isterica





Maggio è arrivato e siamo alla metà del mese. Le ragazze sono sempre più dispiaciute di dover tornare a Parigi e la fine della scuola si avvicina sempre di più.
Tra Liz e Sandy va sempre meglio ogni giorno che passa e sperimentano il sesso in diversi modi e posizioni.
Olive e Kurt continuano a fare sesso molto spesso, ma sono consapevoli che a giugno dovranno salutarsi.  Lexi e Lewis, invece, beh… loro sono sempre più innamorati e sempre più vicini. Finalmente in casa di Lewis è ritornata la tranquillità di un tempo e, con il padre e anche senza, va dallo psicologo tre volte la settimana.

Liz, ultimamente, è piuttosto preoccupata, perché il suo ciclo è in ritardo, così decide di andare a comprare un test di gravidanza. Ritorna a casa con tre diversi test di gravidanza. In casa non c’è nessuno e ne fa uno dopo l’altro e tutti risultano positivi. Cerca di mantenere la calma, ma è quasi impossibile, così scoppia a piangere improvvisamente. Si sdraia sul letto in camera sua e piange a dirotto. Si chiede com’è potuto succedere, visto che usano sempre il preservativo.
Ma la cosa che la preoccupa di più è: se è davvero incinta, come i tre test di gravidanza dicono, terrà il bambino, abortirà o lo darà in adozione? In questo momento proprio non sa cosa fare, non sa come dirlo a Sandy, ai signori Carr e ai suoi, che sono dall’altra parte del mondo, tra l’altro.
Decide di chiamare le ragazze e dice loro di venire subito a casa dei Carr. La prima ad arrivare è Olive. Liz va ad aprire la porta che ha le guance bagnate dalle lacrime e, appena Olive la guarda, le chiede:
<< Hey. Cos’hai? Perché piangi? >>
Liz la fa entrare e lei non riesce neanche a parlare, ma solo a singhiozzare. Si siedono sul divano in sala e Liz abbraccia Olive in preda alla disperazione. Olive le accarezza la schiena e le dice:
<< Avanti, calmati. Dimmi cos’è successo. Non sarà una cosa così grave da disperarsi. >>
C’è un silenzio di qualche secondo e poi Liz dice:
<< Sono incinta. >>
Olive spalanca gli occhi, la allontana da sé e le domanda:
<< Cosa? Ma non usa sempre il preservativo Sandy? >>
<< Sì, sì, infatti, non capisco com’è potuto succedere. Spero solo che i tre test che ho fatto siano sbagliati. Ma sono tre diversi, non uno. Tre non possono sbagliare. >>
<< Già, non credo possano sbagliare tutti e tre. >>
Mentre continuano a parlare e Olive continua a consolare Liz, arriva Melissa, seguita da Lux e infine Lexi. Le ragazze rimangono letteralmente scioccate e non possono credere che Liz sia veramente incinta. Lei, la piccola e ingenua Liz, che ormai tanto ingenua non è più, ovviamente. No, non può essere incinta, è assurdo.
In camera di Liz, le ragazze le parlano molto tranquillamente e la rassicurano il più possibile, ma senza risultato, perché lei all’improvviso crolla in una crisi isterica. Le abbraccia e, completamente disperata, inizia a parlare a raffica in francese, dicendo:
<< Com’è potuto succedere, ragazze? Perché è successo? Perché proprio a me? Siamo sempre stati attenti, Sandy ha sempre usato il preservativo. Perché proprio adesso? Siamo troppo giovani per diventare genitori, troppo giovani, davvero troppo giovani. Abbiamo solo sedici anni, a sedici anni non si può avere un figlio, è da pazzi. A sedici anni bisognerebbe divertirsi, non crescere il proprio figlio. Che cosa penseranno di me i genitori di Sandy? E i miei, invece? Che cosa penseranno i miei di me? Che sono una troia, ecco cosa penseranno! Che sono una stupida, una vera stupida! Non sanno neanche che ho iniziato a fare sesso, cavolo! Anche se forse potrebbero sospettarlo, visto che sanno di me e di Sandy. E di Sandy? Oddio, non oso immaginare cosa penseranno i miei di Sandy! Lui non potrà più venire in casa mia l’anno prossimo, per studiare nella nostra scuola. Non potrà più starmi vicino, ed io morirò, morirò senza di lui. Oddio, sono completamente disperata! Stupida, stupida, sono una vera stupida! >>
Liz rimane zitta un attimo, mentre abbraccia forte le ragazze, e all’improvviso ricomincia, dicendo:
<< E l’università? Come farò con l’università? Io volevo venire qui a Los Angeles per studiare all’UCLA, ma come farò se avrò un figlio? E la scuola il prossimo anno? Come posso andare a scuola con il pancione? Tutti mi prenderanno in giro e sarò lo zimbello della scuola per l’intero anno scolastico. È un disastro, una catastrofe, ragazze! Come faccio adesso? >>
Le ragazze iniziano a parlare in francese. Lexi è la prima a dire qualcosa.
<< Calmati, tesoro. Innanzitutto dovrai dirlo a Sandy, poi ai suoi genitori e anche ai tuoi. Tu e Sandy vi amate davvero, vi siete amati sin da subito, non è tutto così drammatico come sembra, in fondo. >>
<< Sì che lo è invece. Ragazze, io sono incinta! Lo capite? In-ci-nta! Ho fatto tre diversi test di gravidanza e sono risultati tutti positivi. >>
<< Lexi ha ragione, non è poi così drammatico. Troverete una soluzione insieme, tu e Sandy con i tuoi genitori e quelli di lui. Ti aiuteremo anche noi a trovare una soluzione. Vedrai, andrà tutto bene. >> la rassicura Melissa.
<< No, non andrà affatto bene, invece. Abbiamo combinato un disastro, un vero e proprio disastro. Ci siamo rovinati completamente la vita. Per sempre. >>
Le ragazze provano in tutti i modi a farla calmare, a consolarla, ma lei è in una vera crisi isterica. Lexi e Lux escono anche per comprare tutti i test di gravidanza esistenti negli Stati Uniti e tutti risultano positivi. Liz si dispera ancora di più ed entra nel panico più totale quando sente la porta aprirsi.
<< Oddio! È Sandy! Come faccio a dirglielo? Come faccio? >>
<< Stai calma, Liz, stai calma! Adesso noi andiamo via così potete parlare tranquillamente. >> le dice Olive.
Liz fa cenno di sì con la testa e si siede sul suo letto, con le mani sul volto, disperata. Le ragazze escono dalla sua stanza e vanno al piano di sotto, dove incontrano Sandy.
<< Ciao, ragazze. State andando via? >>
<< Sì, sì. Ciao. >> gli risponde Olive.
Nel giro di due secondi le ragazze escono e Sandy chiama Liz. Sale al piano di sopra e la trova sdraiata sul suo letto a piangere disperata. Si avvicina subito a lei preoccupato e, dopo essersi seduto, le accarezza i capelli e le chiede:
<< Amore, cos’è successo? Perché stai piangendo? >>
<< Un casino, Sandy. È successo un vero casino. Un disastro. >>
<< Cioè? Dimmelo, dimmi cos’è successo. Hai litigato con le tue amiche? È successo qualcosa ai tuoi? Dimmelo, ti prego. >>
Liz non risponde e così Sandy si sdraia accanto a lei, che però gli da le spalle. Le accarezza le braccia e le dice:
<< Liz. Avanti, dimmi cos’è successo. Mi sto preoccupando. >>
Qualche secondo dopo Liz si volta verso di lui e ha tutti gli occhi rossi e il viso completamente bagnato.
<< Oddio, guarda come sei ridotta. Hai tutti gli occhi rossi, sembri un clown. Avanti, dimmi cos’è successo. >>
<< Non posso credere che stia succedendo proprio a noi due. Ancora non riesco a crederci. Come faccio a dirtelo? È una catastrofe, un disastro. >>
<< Che cosa ci sta succedendo, Liz? A parte essere sempre più innamorati ogni giorno di più. >> le domanda Sandy.
Liz rimane in silenzio per un attimo, poi, dopo un respiro profondo, dice:
<< Sono incinta. >>
Sandy spalanca occhi e bocca e la guarda senza dire una parola, senza neanche respirare. Sembra che voglia dire qualcosa, ma non esce neanche una mezza parola dalla sua bocca. Si tira su a sedere e poi dice:
<< In… incinta? Perché? Cioè, come? Com’è possibile? Ho sempre usato il preservativo. >>
Mentre Liz si tira su a sedere, di fronte a Sandy, dice:
<< Non lo so, è quello che mi sono chiesta anch’io. Sei sicuro di averlo usato sempre? Perché evidentemente non è stato così, altrimenti adesso non sarei incinta. >>
<< Sì, sono sicuro, Liz, sono sicuro. Anche se… >>
<< Cosa? Anche se cosa? >>
<< Ti ricordi quando eravamo a quella festa… circa… due settimane fa più o meno, che l’abbiamo fatto mentre eravamo un po’ ubriachi? Beh, forse è successo lì. Forse non ho usato il preservativo. >>
<< Non è possibile. E perché non l’hai usato, cazzo? Perché non l’hai usato? >>
<< Eravamo entrambi ubriachi e forse io me lo stavo mettendo ma mi si è rotto, così l’ho buttato via senza neanche pensarci e l’abbiamo fatto senza. >>
Liz si mette le mani sul viso e poi tra i capelli, disperata.
<< Ho combinato un casino, ma non dobbiamo disperarci, okay? Io sono qui con te. Ci siamo dentro insieme, okay? Io non ti lascerò mai Liz. Mai. >>
Sandy la abbraccia stretta stretta e le ricorda che la ama.
<< Come faremo con tutti i piani che abbiamo fatto? Tu devi venire a Parigi per un anno, poi andremo all’UCLA. Come facciamo se abbiamo un figlio? >>
<< Per Parigi non c’è problema, Liz. Anzi, io sarò lì con te, vivrò sotto il tuo stesso tetto, più protezione di così si muore. Per l’UCLA, invece… beh, dovremmo rinunciare. Mi troverò un lavoro e staremo a casa tua e ti aiuterò con il bambino, almeno finché non troveremo una casa nostra. Ti amo più di me stesso, non potrei mai abbandonarti, ricordatelo. >>
Liz adesso piange per la gioia delle parole di Sandy. È quasi impossibile che abbia trovato un ragazzo così meraviglioso e che questo ragazzo sia proprio il suo fidanzato.
<< Posso toccarti la pancia? >> le chiede lui.
<< Sì. >> risponde Liz, titubante.
Sandy appoggia la mano destra sulla pancia e Liz e le chiede:
<< Hai preso il test che ti dice anche di quanto sei? >>
<< Sì, ma dice quando è avvenuto il concepimento. >>
<< E quando è avvenuto quindi? >>
<< Dice due-tre settimane fa. >>
<< Ecco, appunto, due-tre settimane fa. >>
Liz non dice niente e poi Sandy le accarezza il viso e le dice:
<< Dai, non è così grave. Adesso dobbiamo dirlo ai nostri genitori, e poi ti conviene andare dal ginecologo di mia madre così ti farà una visita e scopriremo di quanto sei. Glielo diremo stasera a cena. >>
<< D’accordo. >>

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Capitolo 48
*** Una confessione da fare - Parte II ***


48

Una confessione da fare - Parte II





La sera stessa, a cena, Sandy e Liz si guardano ogni secondo per decidersi a parlare. All’improvviso Sandy salta su, dicendo:
<< Mamma, papà… io e Liz avremmo un annuncio da farvi. È una cosa… importante e… delicata. >>
<< Oddio! Un altro annuncio? >> esclama il signor Carr.
<< Ci state facendo preoccupare. Cosa c’è stavolta? >> domanda la signora Carr.
I due innamorati si guardano e Liz, guardando i signori Carr, dice:
<< Sono incinta. >>
Il signor Carr sbianca in volto e la signora Carr, invece, rimane letteralmente a bocca aperta.
<< State scherzando spero? >> chiede la signora Carr.
<< No, mamma, non stiamo scherzando. Liz è incinta davvero, o almeno così dicono tutti i test che ha fatto. >>
<< Quanti ne hai fatti? >>
<< Tutti quelli che abbiamo trovato in vendita. >>
La signora Carr si mette le mani in volto e il signor Carr ancora non ha aperto bocca. Sembrano molto più preoccupati i genitori di Sandy che Sandy stesso.
<< Non è così tragica, in fondo. Il prossimo anno sarei comunque andato a Parigi e avrei vissuto a casa di Liz. Saremmo stati comunque vicini. L’unica cosa che cambierà è che dovremmo rinunciare all’università. >> dice Sandy.
<< Non è una cosa tragica? Ma stai scherzando, Sandy? Liz è incinta e tra meno di nove mesi avrete un figlio, un bambino vero, un figlio vostro. Avete solo sedici anni, cazzo! >> dice finalmente il signor Carr.
Liz non aveva mai visto il signor Carr così arrabbiato e non l’aveva mai sentito pronunciare una bestemmia.
<< Calmati, Abe. In fondo nostro figlio ha ragione. Sandy è sempre stato gentile, educato e responsabile. Non sta per morire, Liz è solo incinta. >> gli dice la signora Carr.
<< Solo incinta? Amanda, ma ti rendi conto di quello che stai dicendo? Liz e Sandy hanno solo sedici anni, sono dei bambini praticamente. I bambini non possono crescere altri bambini. E poi da quanto tempo avete iniziato a fare sesso? E soprattutto, per quale motivo non avete usato una protezione? Cazzo, esistono tantissimi modi per proteggersi da una malattia e da una gravidanza. >> esclama il signor Carr.
Amanda lo fa alzare e si allontanano dalla sala da pranzo, mentre Liz e Sandy rimangono seduti immobili.
<< Tuo padre si è incazzato parecchio, non oso immaginare come reagirà il mio. Andrà su tutte le furie e mi caccerà da casa, come minimo. >> dice Liz.
Sandy si volta verso di lei e, prendendole le mani, le dice:
<< No, non dire così. Mio padre si è solo incazzato per il momento, vedrai che si calmerà. E tuo padre, invece, se ti vuole davvero bene, capirà. Magari s’incazzerà sul momento, ma poi capirà, vedrai. >> la rassicura lui.
<< Non lo so, Sandy, io non ho mai combinato niente di grave. Una volta sono rientrata a casa un’ora dopo il coprifuoco e sono rimasta in punizione per una settimana. Però con una gravidanza non so proprio come reagirà. Ho paura, Sandy, molta paura. >>
Sandy abbraccia subito Liz e la bacia sulla guancia per tranquillizzarla.
<< Andrà tutto bene, tesoro, vedrai. >>

Il sabato della stessa settimana, Sandy e Liz fanno la videochiamata via Skype con i genitori di lei, per comunicare loro la notizia della gravidanza. Decidono di farla durante la mattina in modo tale che a Parigi sia sera.
Liz e Sandy sono davanti allo schermo del computer ad aspettare che la videochiamata inizi. Quando i genitori di Liz compaiono dall’altra parte dello schermo, Liz dice:
<< Mamma, papà! >>
<< Come stai, tesoro? >> le chiede la signora Savile.
<< B-bene. Voi? >>
<< Bene, bene. Ciao, Sandy! >> dice la signora Savile.
<< Salve, signora Savile. >> dice lui.
<< Come sta andando la scuola? >> chiede il signor Savile.
<< Bene, papà, bene. >>
<< Allora, come mai hai voluto fare questa videochiamata? È successo qualcosa? >> domanda la signora Savile.
<< A dire la verità sì, mamma. >>
<< cioè? Dicci tutto, piccola. >>
Liz si volta verso Sandy, che le stringe la mano, poi si volta verso il computer e dice:
<< Sandy ed io abbiamo un annuncio da fare. >>
<< Cioè? Ci stai facendo preoccupare, Liz. >> dice il signor Savile.
Liz e Sandy si guardano per alcuni secondi e si stringono le mani a vicenda, poi si voltano verso il computer e Liz dice:
<< Sono incinta. >>
Il padre di Liz sbianca in volto e improvvisamente sviene. La signora Savile lo vede cadere di peso sul pavimento e lo soccorre subito. Liz urla attraverso il computer e dice:
“<< Papà, papà, stai bene? >>
Mentre la signora Savile cerca di svegliare suo marito, guarda verso la webcam del computer e chiede:
<< Amore, spero che stai scherzando? >>
<< No, mamma, sono incinta davvero. >>
Sandy non ha ancora detto una parola ed è anche piuttosto preoccupato.
<< Sei proprio sicura, Liz? Sei andata da un ginecologo? >>
<< No, perché qui non ne ho uno. Lunedì andrò da quello della mamma di Sandy. Ma sono incinta sicuramente perché ho fatto tantissimi test e sono risultati tutti positivi. >>
<< Oh, mamma mia. Quando l’hai scoperto? >>
<< Mercoledì. Ho fatto il test dove dice le settimane dal concepimento e dice due-tre. >>
<< Vai comunque dal ginecologo, tesoro, così ti dice di quanto sei e anche se va tutto bene. Vacci comunque. >> le consiglia la signora Savile.
<< Sì sì, mamma, ci andrò, non preoccuparti. Papà sta bene? >>
La signora Savile si volta verso il marito, che sta pian piano riprendendo i sensi e gli chiede:
<< Amore, stai bene? >>
<< Ho fatto un brutto sogno dove la nostra bambina diceva di essere incinta. Ma è impossibile, era solo un sogno, per fortuna. >> dice il signor Savile.
<< Non era un sogno, Burt, è tutto vero. Liz è davvero incinta. >> gli dice la signora Savile.
Il signor Savile perde i seni di nuovo e tutti si preoccupano ancora di più.
<< Oddio! Papà è svenuto di nuovo. È tutta colpa mia. >>
La signora Savile cerca di far svegliare il marito e qualche minuto dopo riprende i seni e lo fa alzare in piedi per poi farlo sedere sulla sedia.
<< Papà, papà, stai bene? Sei svenuto due volte. >>
<< Sì, Liz, adesso sì. Sei davvero incinta? >> le chiede.
<< Sì, papà. >>
<< Volete tenerlo, vero? >>
<< Sì, papà. Mi dispiace, non sarebbe mai dovuto succedere, mi dispiace. >>
<< Non devi essere dispiaciuta, tesoro. Non è una tragedia, in fondo. Non hai una malattia, non stai per morire. Certo, avrai un bambino, ma una nascita è qualcosa di meraviglioso, anche se avete solo sedici anni. >> le dice il signor Savile.
<< Grazie, papà. Pensavo che mi avreste cacciato di casa e che Sandy non sarebbe più potuto venire a Parigi. >> dice Liz.
<< Lui deve starti accanto, ancora di più adesso che sei incinta. E poi ci siamo io e la mamma a darti una mano. >> dice il signor Savile.
<< Sì, Liz, noi ci siamo sempre. >> conferma la signora Savile.
<< Grazie. >>
<< Sandy non dici niente? >> domanda il signor Savile.
Liz si volta verso di lui e gli sorride.
<< Mi scusi, è che ho paura di dire qualsiasi cosa. È colpa mia se Liz è rimasta incinta, è colpa mia se dovremmo rinunciare entrambi all’università, ed è colpa mia se Liz dovrà andare a scuola con il pancione il prossimo autunno. >> salta su Sandy.
<< Non dire così, amore, ci siamo dentro insieme in questo casino. La colpa è di entrambi, non solo tua. >> lo rassicura Liz.
<< Certo, avresti potuto stare più… attento, ma… va beh… l’importante è che tu ami davvero la nostra Liz e che tu le stia accanto sempre e comunque. >> gli dice il signor Savile.
<< Lo farò, signore, perché la amo da morire. Non la abbandonerò mai. >>
<< Bravo. Così ti voglio. >>
<< Facci sapere per l’ecografia, tesoro. >> le dice la signora Savile.
<< Sì sì, mamma, vi farò sapere, promesso. >>
<< Quando vai a farla? >> chiede il signor Savile.
<< Lunedì pomeriggio, dal ginecologo della madre di Sandy. >>
<< Brava. Facci sapere, allora. >>
<< Sì..”
Quando chiudono la videochiamata, Liz si rivolge a Sandy e gli chiede:
<< Perché sei così preoccupato improvvisamente? >>
<< Perché ho paura amore mio. Tu non hai paura? >>
<< Sì, certo che l’ho, è ovvio. Quella che deve partorire sono io, non tu, ricordi? >>
<< Già. E sei tu quella che avrà il pancione per un bel po’ di mesi mentre va a scuola. Sono stato così stupido, Liz. Avrei dovuto fermarmi e non sarebbe successo. >>
<< Ma l’affronteremo insieme ed è questo quello che conta. Io ti amo da morire, Sandy. Non sai quanto. >>
<< Ti amo da morire anch’io, Liz. >>
Si danno un bacio e poi Sandy le chiede:
<< Hai già pensato a un nome? >>
<< No. E tu? >>
<< No. >>
<< C’è tempo per pensare a un nome. Io vorrei tanto una femmina. >>
<< Anch’io. >>
Si baciano di nuovo e poi si ripetono che si amano moltissimo.

Il lunedì della settimana successiva, Sandy e Liz, vanno dal ginecologo della signora Carr, il dottor O’Donnell. Liz si sdraia sul lettino e prende la mano di Sandy e la stringe fortissimo. Quando lei alza la maglietta, il dottore le mette un po’ di gel sulla pancia e Liz fa un sussulto.
<< Che c’è? >>
<< È freddo. >>
Il dottore interviene dicendo:
<< È normale, signorina. Adesso andiamo a scoprire di quante settimane è. Siete pronti? >>
Liz e Sandy contemporaneamente rispondono di sì e il dottore appoggia la sonda sulla pancia di Liz e inizia a muoverla lentamente. Poco dopo, sul monitor compare un minuscolo puntino e il dottore dice:
<< Sì, lei è incinta, signorina. Vedete quel puntino? Quello è vostro figlio o vostra figlia. Congratulazioni. >>
Sandy e Liz si stringono la mano ancora più forte e si danno un bacio, mentre il dottore controlla per bene il monitor.
<< Di quante settimane sono? >>
Il dottore si volta verso Liz e Sandy e dice loro:
<< Cinque settimane. >>
<< Wow. Poco più che un mese. >>
<< Già. Wow. >>
Liz e Sandy riempiono di domande il dottore e lui chiede loro quanti anni hanno.

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Capitolo 49
*** Una fine perfetta ***


49

Una fine perfetta





Giugno è arrivato e l’estate ormai è vicina, sempre più vicina.
È l’11 giugno, cioè l’ultimo giorno di scuola per gli alunni della Santa Monica High School. Alle 15:16 in punto la campanella suona e tutti gli studenti si precipitano fuori dalle aule. La scuola è ufficialmente finita. Olive incontra Kurt nei corridoi e si baciano contro gli armadietti. Lo prende per mano e gli dice:
<< Vieni con me! >>
Escono dall’edificio e si dirigono verso la piscina coperta. Mentre entrano in piscina, Olive canticchia una canzone.
<< She’s not afraid of all the attention
She’s not afraid of running wild
How comes she’s so afraid of fallin' in love?
She’s not afraid of scary movies
She likes the way we kiss in the dark
But she’s so afraid of fallin' in love. >>
Olive lo tira a sé e si baciano. Quando si stacca da Kurt, Olive inizia a spogliarsi e si butta in acqua. Kurt non ci pensa un attimo di più e in cinque secondi è nudo e in acqua. Quando vengono su dall’acqua, iniziano a baciarsi e a toccarsi. Mentre si baciano, Kurt la solleva per i glutei e poi la appoggia sul bordo della piscina. Ha le mani sulle sue cosce mentre le bacia il collo e il seno, e pian piano si avvicina al pube, infilando poi due dita dentro di lei. Quando le toglie, Olive stringe la testa di Kurt tra le mani e si avvicina al suo volto per baciarlo, intanto lui la prende per i fianchi e la rimette in acqua. Si baciano e, dopo che lei l’ha masturbato, fanno sesso contro il bordo della piscina.

Intanto, nel corridoio della scuola, le ragazze si chiedono dove sia sparita Olive. All’improvviso Melissa vede Niall passare da lì vicino e lo chiama. Quando lo raggiunge, gli afferra un braccio e finalmente lui si volta verso di lei.
<< Hey. Ti ho chiamato, non mi hai sentito? >>
<< Che ci fai ancora qui? La campanella è suonata già da un quarto d’ora. >>
<< Io e le ragazze stiamo prendendo la nostra roba dagli armadietti. Ci sarai alla festa stasera? >> gli chiede lei.
<< A dire la verità non lo so. Tu? >>
<< Sì. >>
<< A proposito, auguri per ieri. >>
<< Grazie. Potevi anche mandarmi un messaggio. >>
<< Ho cancellato il tuo numero, così non vedo il tuo nome nella rubrica e non ti penso. >>
<< Ah. >>
<< Quando torni a Parigi? >>
<< Domani. Abbiamo il volo alle tre del pomeriggio. >>
<< Wow. Domani. Di già. >>
Niall sembra triste e Melissa lo nota.
<< Beh… allora… se stasera non ci sarai alla festa o non ci vedremo… ti saluto adesso. >> gli dice lei.
<< O-okay. >>
Melissa lo abbraccia e Niall rimane rigido ma qualche secondo dopo la stringe.
<< Mi mancherai. >>
Niall non risponde o finge di non aver sentito, e Melissa si stacca da lui.
<< Allora… ciao. >> dice lei.
Niall la guarda per qualche secondo, senza dire niente, e poi dice:
<< Addio, Melissa. >>
Melissa gli fa un sorriso e poi se ne va.
Quando Melissa si è allontanata da lui, Niall si è dato tre colpi con il palmo della mano sulla fronte e ha detto a se stesso:
<< Stupido, stupido, stupido. Addio. Che stupido che sono! >>

Più tardi, quando finalmente Olive e Kurt raggiungono il parcheggio per andare via dalla scuola, Olive si ferma e gli dice:
<< Aspetta! >>
Olive guarda la scuola dal parcheggio, dove ci sono rimaste solo alcune macchine, ed è completamente deserta.
<< Guarda! Non c’è più nessuno. >>
<< Perché se ne sono andati tutti. Andiamo! >> le dice Kurt.
All’improvviso Olive vede il professor Keaton avvicinarsi al parcheggio e lo vede come se fosse un miraggio. Aspetta che si avvicini alla sua auto e poi lo raggiunge, dicendo a Kurt di aspettarla.
<< Dave! >>
Dave si volta e la vede, e si ferma subito davanti alla sua auto. Quando l’ha raggiunto, gli dice:
<< Domani parto. >>
<< Domani? Wow. È già passato così tanto tempo da… >>
<< Lo so, siamo già a giugno. Sembra ieri che sono arrivata qui. >>
<< Sei venuta per salutarmi, vero? Allora fallo, per favore. >>
<< Come mai tutta questa fretta? >> chiede lei.
<< Devo andare a fare la spesa e poi devo… >>
<< Cosa? >>
<< Devo… andare a casa della mia fidanzata. >>
<< Ah. Wow. Fidanzata. Congratulazioni. >> dice Olive, felice e triste allo stesso tempo.
<< No, non ci dobbiamo sposare, stiamo insieme solo da un paio di mesi. Non fidanzata in quel senso. >>
<< Ah, ok. Beh… congratulazioni comunque, è una ragazza molto fortunata. >>
Dave le sorride e all’improvviso Olive si butta tra le braccia di Dave.
<< Olive. >>
<< Voglio salutarti come si deve. >>
Olive si stacca da lui e gli dà un bacio.
Kurt ha visto tutta la scena e un po’ gli dà fastidio ma cerca di non pensarci, anche perché domani Olive partirà e non si vedranno mai più.
<< Stammi bene, Dave. >> dice Olive.
<< Stammi bene anche tu, Olive. E studia, continua a studiare più che puoi. E spero che potrai innamorarti un giorno, perché è una delle sensazioni più belle del mondo. >> le dice Dave.
Olive gli sorride e poi gli dice:
<< Addio, Dave. >>
<< Addio, Olive. >>
Si abbracciano di nuovo e poi Olive torna da Kurt.
<< Mi dispiace, ma… dovevo salutarlo... per forza. >>
<< Non preoccuparti. >> le risponde Kurt.

Durante la serata, le ragazze vanno alla festa di fine anno scolastico, nella casa sulla spiaggia di un amico di alcuni loro compagni di classe, dove ci sarà mezza scuola, la stessa casa della festa d’inizio anno scolastico dove Melissa ha conosciuto Niall.
<< Vi rendete conto ragazze? L’ultima volta che siamo venute qui è stato quando siamo arrivate a Los Angeles, e domani ce ne andremo. >> salta su Olive.
<< Già. Sembra solo ieri, invece sono passati ben dieci mesi. >> dice Liz.
<< Wow. Dieci mesi. Qui ho conosciuto Niall. L’ho visto la prima volta in spiaggia. >> dice Melissa.
<< È vero, è stato qui. >> conferma Lexi.
<< Sono successe così tante cose. >> salta su Lux.
<< Già. >> dice Sandy.
<< Io sono arrivata qui vergine e vengo via incinta. Dai, non c’è male. >> sdrammatizza Liz.
<< Già. Ma ora pensiamo a divertirci, questa è la nostra ultima festa qui a Los Angeles. >> dice Olive.
<< Esatto. Divertiamoci. >> salta su Lexi.
Lexi e Olive vanno subito a ballare, mentre Lux, Liz, Melissa e Sandy prendono qualcosa da bere. Melissa si guarda intorno per vedere se nota Niall tra la folla.
<< Chi cerchi Melissa? >> le chiede Lux.
Melissa si volta verso Lux e Liz e risponde:
<< Nessuno. >>
<< Cerchi Niall, vero? Ti ha detto che non sa se verrà, quindi potrebbe anche non venire. >> le dice Liz.
<< Già, infatti, mi sa che non verrà. >>
<< Mai dire mai. >> dice Lux.
<< Dai che verrà. Non credo che gli sia bastato il saluto di oggi pomeriggio a scuola. >> la rassicura Sandy.
Mentre parlano con alcune loro compagne di classe, che salutano per l’ultima volta, Lux vede Ike tra la folla e lo raggiunge subito, mentre Sandy e Liz decidono di andare a ballare. Melissa, invece, esce e va in spiaggia a camminare e pensare un po’.
<< Ike! >> lo chiama Lux.
Ike si volta e Lux gli va incontro, salutandolo:
<< Ciao! >>
<< Ciao. Anche tu qui. >>
<< Già. Domani parto, torno a Parigi con le ragazze. >> gli dice lei.
<< Domani? Wow. >>
<< Già. Il tempo è passato così velocemente. >>
<< Già. A che ora avete il volo? >>
<< Alle tre del pomeriggio. >>
Lux e Ike non si parlavano da quando hanno rotto, cioè da marzo, e sono piuttosto in imbarazzo ma Lux ci teneva a salutarlo comunque.
<< Beh… allora… addio, Lux. >> le dice lui.
<< Addio, Ike. >>
Si vorrebbero abbracciare, ma rimangono a fissarsi per alcuni secondi.
<< Posso abbracciarti? >> le chiede lui.
<< Sì. >>
Si avvicinano e finalmente si abbracciano.

Intanto, in spiaggia, Melissa sta camminando e vede alcuni ragazzi e alcune ragazze cantare e suonare la chitarra intorno ad un falò, e tra loro c’è anche Niall.
Le sembra di tornare indietro nel tempo, ad agosto, quando le è successa la stessa cosa e quando ha visto Niall per la prima volta. Ma ora è diverso, ora partirà, e non sta più insieme a lui da quattro mesi.
Lo guarda suonare la chitarra e cantare con gli altri ragazzi e sorride. Rivede la scena di quando si è seduta accanto a quelle persone e poi ha parlato con Niall più tardi.
Quando finiscono di cantare la canzone, smettono anche di suonare la chitarra, e Niall la vede. Lo sta ancora guardando ed è soprappensiero.
<< Lo sapevo che l’avrai incontrata. >> salta su Niall.
Il ragazzo accanto a lui gli chiede:
<< Chi? >>
<< Melissa. >>
La ragazza alla sua destra, Tiffany, si rivolge a Niall e gli dice:
<< Non sei venuto qui apposta per vederla? >>
<< Sì. >>
<< E allora che c’è? Vai a parlare con lei, no? >>
<< Non so se ci riesco. Ancora non riesco a capacitarmi che domani se ne andrà. >>
<< Avanti, alzati e raggiungila. Subito. >>
Niall la guarda, ma lei ancora non lo vede.
<< Vado. >> dice Niall.
Melissa, guardandosi i piedi mentre cammina con Niall, sulla sabbia, dice:
<< Pensavo non venissi. >>
<< Invece ci sono. >>
Melissa alza lo sguardo e, guardando Niall, gli dice:
<< Già. Sono felice che tu sia venuto. >>
<< Anch’io. Non potevo salutarti così, non mi bastava. >>
<< Cosa vuoi dire? >>
Niall prende le mani di Melissa e si mette davanti a lei, ed entrambi si fermano.
<< Niall, cosa vuoi fare? >>
<< Ti prego Melissa, torniamo insieme. Non possiamo lasciarci così. >>
Niall fa una pausa e poi le dice:
<< Io ti amo, Melissa. >>
<< No. No, tu non mi ami Niall, non puoi essere innamorato di me. >> gli dice lei.
Melissa lascia le mani di Niall e inizia a camminare, e Niall le va dietro.
<< Sì, invece. Ti assicuro che ti amo. Perché non mi credi? Non posso lasciarti andare via così, non posso e non voglio farlo. >> le
Melissa si volta e gli risponde:
<< Tu mi hai lasciato, ricordi? Sei stato tu, non io. Ed è successo ben quattro mesi fa, proprio la sera di San Valentino. >>
<< Lo so, lo so, sono stato io, ma sai il motivo. >>
<< Sì, lo so, ma avremmo comunque potuto continuare a stare insieme e poi ci saremmo detti addio stasera o domani all’aeroporto. >> dice lei.
<< Come posso dirti addio se non voglio lasciarti andare via? Non voglio che tu te ne vada, Melissa. Io ti amo e voglio continuare a stare con te, anche a migliaia e migliaia di chilometri di distanza. >>
<< Non puoi dirmi che mi ami, non proprio adesso. >>
<< Perché no? Mi ami anche tu? >>
<< No, io non ti amo, Niall. Sono stata benissimo con te, ma non ti amo. >>
Niall si avvicina a lei e, dopo che si sono guardati negli occhi alcuni secondi, lui la bacia. Quando si staccano l’uno dall’altra, Niall si toglie la maglietta, gettandola sulla sabbia, e poi toglie la canottiera a Melissa, gettando anch’essa sulla sabbia, e l’avvicina a sé, baciandola.
<< Non ti lascio andare via così. >>
Le bacia il collo, poi il petto e le slaccia il bikini, che lascia cadere sulla sabbia, e così inizia a baciarle prima il seno sinistro e poi il destro. Si sdraiano sulla sabbia e, mentre lui continua a baciarle il seno, lei gli accarezza i capelli. Tra un bacio sul seno e sulle labbra, le dice:
<< Non ti lascerò andare via così. Ti prego Melissa, torniamo insieme. >>
Melissa all’improvviso si rende conto di quello che sta succedendo e gli dice:
<< Fermati. Fermati, Niall. >>
Niall si ferma subito e, guardandola perplesso, le chiede:
<< Che c’è? >>
<< Non posso, non possiamo. Mi dispiace. >>
Melissa si tira su e raccoglie il reggiseno del costume e la canottiera e si riveste. Anche Niall si alza e raccoglie la sua maglietta, per poi rimettersela.
<< Mi dispiace, non posso farlo. Non posso continuare a stare con te anche quando sarò a Parigi e tu qui. Tu sei troppo ossessivo ed io non ti amo. Non ti amo Niall. >> dice Melissa, decisa.
<< Ma posso cambiare. Giuro che posso farlo. Non ti chiamerò tutti i giorni, lo prometto. >>
<< Smettila, Niall, non insistere, ho detto che non voglio farlo! Io non ti amo, fattene una ragione. Io non voglio stare con te, fattene una ragione. >>
<< Quindi questo è un addio definitivo? Questa è veramente l’ultima volta che ci vediamo e che ci parliamo? >> le chiede lui.
<< Sì, esatto. >>
Si guardano per un po’ senza dire niente e poi Melissa gli dice:
<< Addio, Niall. >>
<< Addio, Melissa. >>

Quando Kurt arriva alla festa e vede Olive ballare insieme a molte altre persone, la guarda, come forse non l’hai mai guardata prima. Pensa che non la rivedrà mai più e che è stato il miglior sesso della sua vita. Si avvicina a lei e la porta via. Salgono al primo piano e, arrivati in corridoio, le lascia la mano.
<< Ciao, Kurt. >>
<< Ciao. >>
<< Che cos’hai? >> gli chiede lei.
<< Questa è l’ultima volta che ci vedremo, stasera è l’ultima volta che faremo sesso, stasera è l’ultima volta che ci baceremo, stasera è l’ultima volta di qualsiasi cosa. >>
<< Lo so. >>
<< Ti guardavo prima, mentre ballavi. Sei così bella. >>
<< Ci stiamo lasciando oppure stiamo iniziando tutto d’accapo? >>
<< Non siamo mai stati insieme noi, Olive. Noi abbiamo sempre fatto solo sesso, ed è quello che voglio fare anche stasera. Adesso. >>
<< Allora perché sono ancora vestita? E perché stiamo ancora qui a parlare? >> chiede lei.
Kurt si toglie subito la maglietta e trascina con sé Olive, dentro una delle stanze, chiudendo la porta subito dopo.
<< Non credo che mi basterà una volta sola. >>
<< Non basterà neanche a me, ma abbiamo ancora alcune ore. >>
<< Allora sfruttiamole il più possibile. >>

Intanto, al piano di sotto, Lexi sta parlando con alcune persone e Lewis la sta guardando da lontano. Prende in mano il cellulare e le scrive un sms:
“Non so se riuscirò a farti partire domani. Non so neanche se ci riuscirò stasera.”

Quando Lexi legge il messaggio, si guarda intorno e lo vede. Risponde subito scrivendo:
“Ed io non so se riuscirò a partire e a lasciarti qui, da solo.”
Lewis:“ti aspetto tra 5 minuti sulla spiaggia, dalla torretta di salvataggio! Voglio parlare con te faccia a faccia. Ti amo! <3”

Cinque minuti dopo, Lexi arriva dalla torretta e vede Lewis lì seduto.
<< Non riesco a partire, non ce la faccio. >> gli dice lei.
Lewis si alza e appoggia le braccia sulla ringhiera della torretta, e, guardandola, le dice:
<< Non devi farlo Lexi. >>
Lexi sale la rampa della torretta e lo raggiunge. Lewis si volta verso di lei e lei si avvicina a lui, accarezzandogli il viso.
<< Mi mancherai da morire. >> gli dice.
<< Anche tu. Domani partirai. Ancora non riesco a crederci. Tu non stai partendo, tu sei appena arrivata. >>
<< Starò qui, se vuoi. La scuola inizierà fra tre mesi, abbiamo ancora tutta l’estate per stare insieme. Oppure tu puoi venire a Parigi, per me è uguale, basta che stiamo insieme. >>
<< La mia famiglia è distrutta, Lexi, lo sai. Non posso permettermi di venire fino a Parigi. Spero che a Natale siano andate a posto alcune cose, così potrò venire a Parigi. Non posso stare senza vederti per un intero anno. >>
<< Neanche io. Farò in modo di venire io se non potrai tu, te lo prometto. Te lo prometto Lewis. >>
<< Quanto vorrei poter venire a Parigi con te, come Sandy. >>
<< Lo vorrei tanto anch’io, Lewis, ma noi non siamo Liz e Sandy, noi siamo Lexi e Lewis, con una marea di problemi, e niente è mai stato perfetto tra di noi. >>
<< Beh… ora non sono perfetti neanche loro. Liz è incinta. >>
<< Già, ma il loro bambino sarà bellissimo e sarà molto fortunato, perché i loro genitori si amano da morire e sarà sempre così. >>
<< Già. Ma sul fatto di amarsi da morire anche noi abbiamo quella fortuna. In mezzo a tutta quella sfortuna io ho conosciuto te. Tu mi hai salvato, Lexi, davvero. Mi hai salvato veramente. >>
Lexi ha iniziato a piangere e Lewis le asciuga le lacrime che le cadono sul viso.
<< Non piangere Lexi, ti prego. >>
<< Come posso non piangere dopo che mi hai detto quelle cose? Io sono forte, ma sono sensibile quando si tratta d’amore. >>
Lewis le prende le mani e le bacia le dita della mano destra.
<< Domani posso venire a salutarti all’aeroporto? >>
<< Certo, è ovvio che puoi. >>
Lewis le bacia le dita dell’altra mano, mentre Lexi continua a piangere. Lexi, asciugandosi le lacrime, gli chiede:
<< Mi prometti una cosa? >>
<< Cosa? >>
<< Che se avrai un problema me lo dirai subito, così io sarò qui da te. >>
<< Te lo prometto Lexi. >>
<< Dio, quanto mi mancherai. Non pensavo che sarebbe stato così difficile partire e lasciarti qui. >>
<< All’inizio non lo pensavo neanch’io. >>
<< Nonostante tutto, credo che questa sia una fine perfetta. >>
<< Lo credo anch’io, nonostante tutto. Ti amo Lexi. >>
<< Ti amo anch’io, Lewis. >>
I due innamorati si baciano e si sdraiano a terra.
<< Vuoi fare l’amore? >> gli chiede Lexi.
<< Sì, ti prego. Questa sarà l’ultima volta prima di taaanto tempo. >>
<< Già. Andiamo dentro. >>

In spiaggia, Liz e Sandy sono seduti uno vicino all’altra, abbracciati.
<< Ancora non ci credo che domani sarò a Parigi. >> salta su lui.
<< Neanch’io, tesoro. Ti porterò a visitare tutta la città. >>
<< Non vedo l’ora amore. Però non ti devi affaticare troppo, altrimenti farai male al bambino. >>
Sandy le tocca la pancia e la accarezza.
<< Sono solo di due mesi, non si vede neanche che sono incinta. >>
<< Lo so, però lo sei, piccola. >>
<< Già… lo sono. >>
Sandy le accarezza il viso e, guardandola, le dice:
<< Lo so che hai paura, paura di qualsiasi cosa, ma io sono sempre qui, ci sarò sempre, lo sai, amore mio. >>
<< Sì, lo so. >>
Si danno un bacio e poi Liz appoggia la testa sulla spalla di Sandy e guardano il mare.

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Capitolo 50
*** Benvenuto a Parigi ***


50

Benvenuto a Parigi





Il giorno dopo, in aereo, Liz sta parlando con Sandy, Melissa sta ascoltando la musica, guardando fuori dal finestrino, Olive gioca a Fruit Ninja con il suo iPhone, Lux ascolta la musica, anche lei guardando fuori dal finestrino, e Lexi sta leggendo un libro.
Ascoltando musica deprimente, Melissa ripensa a tutto quello che le è successo da quando è arrivata a Los Angeles: la prima volta che ha visto la famiglia Stephenson all’aeroporto, quando è arrivata nella loro villa, il primo incontro con Niall sulla spiaggia, quando ha fatto sesso con lui la prima volta, nel negozio di strumenti della sua famiglia, poi quella volta in cui hanno fatto sesso due volte alla veglia funebre della nonna di Cindy, poi ancora quando voleva fare sesso a scuola, ma lei ha rifiutato, quando lui ha iniziato a essere ossessivo, la sera di San Valentino in cui lui l’ha lasciata, anche quando lei e le sue migliori amiche si sono baciate fra di loro alla festa di Halloween, e tante altre cose. Non si pente di niente ed è contenta che con Niall sia finita. In fondo è meglio così, pensa.
Guarda le ragazze, una a una, e sorride, felice di tornare a casa, ma felice anche di aver passato quell’incredibile anno nella città degli angeli.
All’improvviso, Olive salta su e dice:
<< Sì! Ho superato il record! >>
Melissa si volta verso di lei e le sorride. Olive ricambia il sorriso e le dà un bacio sulla guancia.
<< Cosa ascolti? >> le chiede Olive.
Melissa si toglie la cuffietta sinistra e le risponde:
<< Musica deprimente. Non ti piace, ne sono sicura. >>
<< Conosco tutta la musica che hai sul cellulare, dammi la cuffietta. ><
Melissa le passa la cuffietta e insieme ascoltano la musica. Poco dopo, Melissa salta su e chiede a Olive:
<< Rifaresti tutto d’accapo? >>
< Cioè? >>
<< Tutto quello che è successo a Los Angeles. Rifaresti tutto d’accapo? >>
<< Assolutamente sì, soprattutto la tresca con Dave. È stato davvero uno spasso, poi lui scopa così bene. Era un orgasmo continuo. >>
<< Olive! >>
<< Ti dico solo la verità, Melissa. >>
Melissa inizia a ridere, seguita da Olive.
<< E tu? Tu rifaresti tutto d’accapo? >>
<< Sì, senza tralasciare niente. >>
<< Faresti bene. Possiamo tranquillamente dire di esserci divertite a Los Angeles. >> dice Olive, fiera.
<< Già, soprattutto per le scopate e per quello che è successo alla festa di Halloween. Mi ricordo la faccia di Lux quando ha visto che ci baciavamo tra di noi. Meritava una foto. >> risponde Melissa, ridacchiando.
<< Già, la meritava davvero. Era… scioccata. >> dice Olive, anche lei ridacchiando.
<< Già. >>
Nel posto davanti, Lux sta ascoltando i One Direction e guarda fuori dal finestrino. Canta la canzone con il labiale e mima anche un mini balletto, inventato da lei sul momento. Poco dopo parte “she’s not afraid”, e ricorda quando, il giorno dopo il Giorno del Ringraziamento, lei, le ragazze, Spencer e la sua amica Emma, stavano facendo il pigiama party nella palestra della villa degli Hammond, e Melissa disse che quella canzone era stata scritta per Olive. E, in effetti, quelle parole descrivono esattamente il modo di essere di Olive. Quando la canzone finisce, parte “oath”, di Cher Lloyd, e si ricorda di quando, in camera di Olive, mentre si preparavano per la festa di Halloween, Liz disse che quella sarebbe potuta diventare la loro canzone e così è stato.
Lux si volta verso Lexi e le mostra lo schermo dell’iPhone con il titolo della canzone e il cantante.
<< Ti ricordi? >> le chiede.
<< È la nostra canzone. >>
<< Già. >>
<< dammi una cuffietta. >>
Lexi chiude il libro e Lux le porge una cuffietta e cantano con il labiale.
Liz e Sandy, a qualche sedile di distanza, si stanno baciando e si stanno dicendo che si amano.
<< Che monumento vorresti vedere per primo? >> gli chiede Liz.
<< La Torre Eiffel, non c’è dubbio. >>
<< Sarà fatto, amore. >>
<< E la vedrà anche lui, o lei. >> dice Sandy, appoggiando una mano sulla pancia di Liz.
Liz mette la mano sopra quella di Sandy, e, guardandola, dice:
<< Già. >>

Quando arrivano all’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi e scendono dall’aereo, Liz si rivolge a Sandy e, in francese, gli dice:
<< Benvenuto a Parigi, tesoro. >>
Sandy le sorride e poi si danno un bacio, il loro primo bacio a Parigi. Liz si tocca la pancia e dice:
<< Benvenuto a Parigi, piccolino o piccolina. >>
Sandy si abbassa verso la pancia di Liz e dice:
<< Siamo arrivati nella città della tua mamma. >>
<< Siamo tornate a casa, ragazze. >> salta su Olive.
<< Già. >> dice Lexi, nostalgica.
Le ragazze si guardano intorno, riconoscendo la loro città, mentre Sandy lo guarda per la prima volta.  Raggiungono la sala d’attesa e ci sono i genitori di tutte e cinque le ragazze. Appena Liz vede i suoi genitori, va loro incontro con Sandy. Si abbracciano e subito dopo Liz dice loro:
<< Mamma, papà… lui è Sandy. >>
I signori Savile stringono la mano a Sandy e gli sorridono.
<< Non posso credere che sia già passato un anno. Ma soprattutto non riesco a credere che tu sia incinta, tesoro. Incinta. La nostra piccola Liz incinta. Di quanto sei ora? Due mesi, vero? >> chiede la signora Savile.
<< Sì, due mesi, mamma. >>
< Dai, ora andiamo. Saluta le ragazze e andiamo. >> dice il signor Savile.
Dopo aver salutato le ragazze e i loro rispettivi genitori, Sandy, Liz e i suoi genitori raggiungono il parcheggio.

Qualche ora dopo, Liz è con Sandy davanti alla Torre Eiffel.
<< Wow. >> esclama lui, incantato.
<< È grande, eh? >>
<< Sì. È… enorme. >>
Liz sorride, toccandosi la pancia.
Si fanno tantissime foto sotto la torre, poi dagli Champ-de-Mars e in seguito salgono su.

Qualche giorno dopo, sabato 15 giugno, alle 23, c’è la festa per i diciassette anni di Melissa al Cab, lo stesso nightclub dove ha festeggiato i sedici anni l’anno precedente.
Durante la serata, le ragazze sono al loro tavolo e stanno chiacchierando con un bicchiere in mano. Per caso Olive si guarda intorno e vede Mathieu insieme a David e Albert. Rimane fissa a guardarlo, ma lui non si accorge di lei.
<< Cosa guardi, Olive? O meglio, chi guardi? >> chiede Melissa.
Olive si volta subito verso le ragazze e risponde loro:
<< Nessuno. >>
<< Come nessuno? >>
Olive si volta di nuovo verso Mathieu e le ragazze guardano nella stessa direzione di Olive.
<< Ma quello è Mathieu o sbaglio? Ci sono anche David e Albert con lui. >> dice Liz.
<< Sì, sono proprio loro. Oddio guarda com’è diventato alto Albert. >> dice Melissa.
<< Sì, infatti, si sarà alzato di almeno… dieci centimetri. >> salta su Lux.
Olive continua a fissare Mathieu, senza neanche prestare attenzione alle ragazze.
<< Chi sono Mathieu, David e Albert? >> domanda Sandy, curioso.
<< Dei nostri amici e compagni di classe, amore. >> risponde Liz.
< Ci siete andate a letto, ragazze? >> chiede lui.
Lexi si volta verso Sandy e gli risponde:
<< Olive ha scopato con Mathieu. Cinque volte se non sbaglio. Lui è innamorato di lei. >>
<< Non è innamorato di me. >> dice Olive, scocciata.
<< Qual è Mathieu dei tre? >> chiede Sandy.
<< Quello con la maglia nera. >> risponde Lexi.
<< Ah. Beh, dai, è carino, Olive. >>
Intanto Lux si alza e raggiunge Mathieu, David e Albert. Quando arriva da loro, li saluta e si baciano sulla guancia.
<< Sei venuta qui da sola, Lux? >> domanda Mathieu.
<< No no, sono con le ragazze. >>
<< Ah. Quando siete tornate? >>
<< Pochi giorni fa. >>
<< E dove sono le altre? Voglio salutarle. >> chiede David.
Lux si volta verso le ragazze e le indica con il dito.
Mathieu vede Olive, voltata verso di lui. È come se all’improvviso tutto si fosse fermato e fosse diventato completamente buio, e Olive fosse illuminata da una luce. Vede solo lei e tutto il resto è buio, è nero. Non la vedeva da agosto, quindi da dieci mesi. E la vede come se fosse un’apparizione, un miracolo, come se non fosse veramente lì, a pochi metri da lui.
<< Andiamo a salutarle, dai. Mathieu, vieni! >> dice Albert.
Mathieu non si muove da lì e continua a fissare Olive.
Quando David e Albert raggiungono le ragazze, si salutano con un bacio sulle guance e viene presentato loro Sandy.
<< Così sei il ragazzo di Liz, eh? >> domanda David.
<< Sì. >>
Le ragazze non accennano minimante a David e ad Albert che Liz è incinta, per evitare che già mezzo liceo lo sappia ancora prima di iniziare l’anno scolastico.
<< Dov’è finito Mathieu? >> chiede Lux, guardandosi intorno.
Olive si guarda intorno e lo vede ancora nello stesso punto di prima, immobile. Si alza dal divanetto e lo raggiunge. Quando arriva da lui, lo guarda con aria sexy e gli dice:
<< Ciao. >>
Mathieu sposta gli occhi su di lei e le risponde:
<< Ciao. >>
<< Come mai ti sei immobilizzato qui e non sei venuto a salutarci? Sai, Liz è qui con il suo ragazzo. Si chiama Sandy e ha la nostra età. Starà qui un anno per una vacanza studio. È stato amore a prima vista. Dovresti vederli, sembrano pappa e ciccia. >> dice Olive.
<< Wow. >> dice semplicemente Mathieu.
Olive scuote Mathieu e gli dice:
<< Mathieu! >>
Olive si lecca le labbra e lui la guarda ipnotizzato. Si avvicina al suo viso e gli chiede:
<< Ti fa piacere che sono tornata? >>
Mathieu resta immobile e all’improvviso sente l’impulso di prenderla per mano, e la porta in bagno.
<< Non potevi rispondermi di là, invece di portarmi qui? >>
<< Mi sei mancata da morire, Olive. >> dice finalmente Mathieu.
<< Mi sei mancato anche tu, Mathieu. >>
<< Cos’è successo a Los Angeles? Hai scopato con molti ragazzi? >>
<< A dire la verità no, solo due. >>
<< Solo? Chi? >>
<< Un mio professore e un mio compagno di classe. >>
<< Un tuo professore? >> chiede lui, spalancando gli occhi.
<< Sì, ma ha trentun anni, non è un sessantenne. >>
<< Ah, meno male >>
<< Perché me l’hai chiesto? >>
Olive si avvicina a lui e gli chiede:
<< Vuoi scoparmi adesso Mathieu? >>
Mentre Olive si passa l’indice della mano destra sul seno, gli chiede:
<< Ti sono mancate le mie tette? >>
Fa arrivare il dito fino ai fianchi e gli chiede:
<< Ti è mancata la mia… vagina, e il mio sedere? >>
Mathieu la guarda come ipnotizzato e la tira a sé.
<< Mi è mancata ogni minima cosa di te, Olive. >>
Mathieu infila la mano sinistra sotto il suo vestito e le tocca il sedere.
<< Ti stai eccitando? Lo sento. >>
<< Non ne hai idea Olive. >>
Con la mano destra le sposta i capelli dal viso e glielo accarezza.
<< Che cosa aspetti? >> gli chiede lei.
Mathieu le sfiora il pube e subito dopo Olive si allontana da lui e si toglie il perizoma, lasciandolo cadere a terra mentre fissa negli occhi Mathieu. Ritorna appiccata a Mathieu e gli sussurra all’orecchio:
<< Perché non fai niente? >>
Infila entrambe le mani sotto il suo vestito e le tocca il sedere. Con le dita della mano destra le sfiora il pube e Olive apre un po’ le gambe, e subito dopo lui infila due dita dentro di lei. Lei ansima e geme e lui le dice:
<< Dio, quanto mi sei mancata. >>
Qualche minuto dopo, Olive e Mathieu escono dal bagno e raggiungono gli altri.

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Capitolo 51
*** Amiche per tutta la vita ***


51

Amiche per tutta la vita





Due giorni dopo, nel pomeriggio, Mathieu si presenta a casa di Olive. Olive risponde al citofono e poi lo fa salire.
<< Ciao. Perché sei venuto qui? >>
<< Ho bisogno di parlarti, Olive. >>
<< Ancora? Come prima che partissi. >>
<< Sì, ma questa volta sono venuto per dirti tutto, ogni singola cosa. Me la sono tenuta dentro da quando sei partita, anzi, da prima e non posso più aspettare. >>
<< Okay. Allora dimmi. >>
<< Sediamoci però, per favore. >>
Olive e Mathieu si siedono sul divano in sala e lui prende le mani e, guardandola negli occhi, le dice:
<< Quando sono venuto qui, quella volta prima che tu partissi, ero venuto per dirti una cosa, ma alla fine non ci sono riuscito. >>
Mathieu fa una pausa e poi continua, dicendo:
<< Per me sei molto importante, Olive. Forse tu non immagini neanche quanto. Vorrei poter stare con te e solo con te. Vorrei poterti chiamare tesoro, piccola, e tutti quei nomignoli che si danno alla propria ragazza. Ma soprattutto vorrei dirti… che ti amo Olive. Ti amo davvero. Ti amo da prima che tu partissi per l’America, ti amo forse dalla prima volta che ti ho visto. Ti amo. >>
Olive è rimasta sorpresa. Di certo non si aspettava che Mathieu le dicesse che la ama. Cotta sì, ma amare no, proprio non se lo aspettava.
<< Ti prego, dì qualcosa. Sto morendo dall’imbarazzo. >>
<< Wow. Non mi aspettavo proprio che tu mi volessi dire questo. Quindi tu ami? Davvero? >>
<< Sì, ti amo Olive. Ti amo veramente. >>
<< Ma io non ti amo, Mathieu, lo sai. >>
<< Sì, lo so, lo so bene. Ma se solo tu aprissi il tuo cuore e potessimo stare insieme, forse impareresti ad amarmi anche tu. >>
<< Mathieu, lo sai che… >>
Mathieu la interrompe e le dice:
<< Olive, so che tu non sei una ragazza da storia fissa, però perché non provarci? Non ci hai mai provato e non puoi sapere se ti piace o no avere un ragazzo fisso. Stai insieme a me, diventa la mia ragazza, ma la mia ragazza fissa, non quella che scopo ogni volta che voglio. Scoperemo comunque, ma poi impareremo a fare l’amore. Anzi, io ho già fatto l’amore con te, il giorno che sono venuto qui da te. Non quella volta qui in sala, ma in camera tua. >>
<< Lo so, mi hai chiesto di fare l’amore, non di fare sesso. >>
<< Già. Allora? Che ne pensi? >>
<< Lo sai come la penso Mathieu. >>
Mathieu le sposta i capelli dal viso e glielo accarezza.
<< Provaci almeno. Prova a stare con me, ma a stare davvero con me, non solo per scopare. >>
Olive si alza improvvisamente e va in camera sua. Mathieu ovviamente la segue.
<< Perché sei andata via? >>
<< Perché sono confusa, Mathieu. Non avrei mai pensato che mi sarebbe piaciuto davvero fare sesso con te, e non pensavo neanche di poter provare qualcosa… di diverso, di diverso rispetto a tutte le altre volte. >> confessa Olive.
<< Quindi hai provato qualcosa? >> le chiede lui.
<< Sì, ho provato qualcosa di diverso rispetto alle altre volte che ho fatto sesso. Quella sera, qui in camera mia, ho provato qualcosa di diverso, di speciale. >>
<< Non hai neanche idea di quanto mi faccia piacere sentirtelo dire. Avanti, Olive, sta con me, ti prego. >>
Mathieu le prende una mano e se la porta alla bocca, e le bacia le punte delle dita.
<< So che puoi provare qualcosa anche tu, so che puoi innamorarti anche tu. Tutti possiamo farlo e sappiamo farlo. >>
Le bacia la punta delle dita, poi la mano e sale fino al braccio. Lei si avvicina a lui e gli sorride.
<< Okay. >> dice lei, semplicemente.
<< Sarai la mia ragazza? Fissa? >>
Olive fa cenno di sì con la testa e lui le dice:
<< Ti amo Olive Fowles. Ti amo da morire. >>
Olive gli sorride e poi si baciano. Le bacia il collo e lei si lascia andare ai suoi baci.
<< Fa’ l’amore con me, Olive. >>
<< Sì. >> riesce a dire lei.
Mathieu le toglie la maglia e, dopo averla buttata in terra, le bacia il seno.
<< Quanto mi sono mancate. >>
Olive ride e intanto si toglie il reggiseno, che lascia cadere a terra.
<< Dio, guardale. >>
Olive ridacchia e dice:
< Smettila, dai. >>
Mathieu si toglie la maglietta, che fa cadere a terra e poi la bacia. Si sdraiano sul letto e pian piano si spogliano, fino a rimanere completamente nudi. Prima che lui entri dentro di lei le chiede:
<< Prendi ancora la pillola, vero? >>
<< Sì. >>
Mentre fanno l’amore, Mathieu le dice che la ama e lei raggiunge l’orgasmo dopo di lui.
Quando si rivestono, il cellulare di Olive squilla.
<< Pronto? >>
<< Ciao, Olive, sono Sandy. Liz si è sentita male ed è in ospedale. Vieni subito! >>
< Cosa? >>
Olive sembra scioccata.
<< Male? Che cosa vuol dire che si è sentita male? Sandy parla! >>
Sandy piange dall’altro capo del telefono e Olive si preoccupa ancora di più. Intanto Mathieu le va vicino e appoggia una mano sulla sua spalla, cercando di calmarla.
<< Sandy perché piangi? Che cos’è successo? >>
<< Si è sentita male mentre era a casa da sola ed è caduta dalle scale. Quando sono arrivato io, l’ho trovata all’inizio delle scale, che stava piangendo e l’ho portata subito all’ospedale. >>
Olive si porta una mano alla fronte disperata e chiede:
<< Ha perso il bambino? >>
<< Sì, ha perso il bambino. >>
Olive inizia a piangere e Mathieu la stringe a sé.
<< In che ospedale siete? >> gli chiede lei.
<< Non lo so, non so che ospedale è. So solo che è il più vicino a casa sua. Vieni, vieni subito! >>
<< Ho capito qual è, non preoccuparti. Arrivo subito! Le ragazze le hai già avvisate? >>
<< Vi sto avvisando una a una. >>
<< Okay, arrivo il prima possibile. Ciao. >>
<< Ciao. >>
Olive riattacca e si volta verso Mathieu e gli dice:
<< Liz si è sentita male e… >>
Improvvisamente si ricorda che lui non sa niente della gravidanza di Liz e rimane zitta.
<< E? >> chiede lui.
Decide comunque di dirglielo, perché sa che può fidarsi di lui.
<< E ha perso il bambino. >>
<< Il bambino? Liz è incinta? >>
< Non c’è tempo per parlare, andiamo subito in ospedale. >>
Finisco di vestirsi e corrono subito fuori di casa. Arrivati in ospedale, Melissa, Lux e Lexi sono già lì, in sala d’aspetto, tutte preoccupate e con le lacrime agli occhi.
<< Ragazze! >>
Le ragazze alzano lo sguardo e vanno incontro a Olive e si abbracciano.
<< Come sta Liz? >> chiede Olive.
<< Non lo sappiamo. Siamo arrivate poco fa e non ci hanno detto ancora niente. >> risponde Lexi.
<< E Sandy dov’è? >>
<< Non lo sappiamo, non si è ancora fatto vedere. >> risponde Lux.
Mentre si stringono forte l’un l’altra, arriva Sandy molto preoccupato.
<< Siete qui! >>
Si staccano l’una dall’altra e si voltano verso di lui.
<< Come sta Liz? >> domanda Melissa.
<< Le stanno facendo il raschiamento. >>
Le ragazze iniziano a piangere disperate e Mathieu abbraccia Olive.
<< Evidentemente non era destino che io e lei avessimo un figlio. >>
<< Che cosa vuol dire? Che non potrà più avere figli? >> domanda Lexi, preoccupata.
<< Non lo so, questo i medici non l’hanno detto. Io voglio davvero diventare padre e voglio diventarlo con lei al mio fianco. >>
<< Speriamo che possa averne in futuro. >> dice Lux.
<< Sì, speriamo. >> dice anche Olive.
Olive si stringe a Mathieu mentre piange e le ragazze si stringono ad Olive. Nessuno a fatto caso a Mathieu perché sono troppo presi da quello che è successo a Liz.

Più tardi, il dottore arriva in sala d’aspetto e fa entrare Sandy e i genitori di Liz, che intanto sono arrivati.
Quando entrano le ragazze, Sandy e i signori Savile escono e Mathieu rimane fuori, dopo aver salutato Liz con la mano, attraverso il vetro.
<< Come stai? >> chiede Olive.
Liz è molto debole e parla a voce bassa.
<< B-bene. >>
<< Abbiamo avuto così tanta paura. >> dice Olive.
<< Io pensavo che non ti avremmo più rivisto. >> dice Lexi.
<< Anch’io ho temuto il peggio. >> confessa Melissa.
<< Sì, anch’io. Sono così felice di vederti ancora respirare. >> dice Lux.
Le ragazze piangono disperate vicino al letto dov’è sdraiata Liz.
<< Avvicinatevi ragazze, e abbracciatemi forte forte. >> dice Liz.
Le ragazze si avvicinano subito e stringono Liz. Piangono tutte insieme, abbracciate.
<< Potrai ancora avere dei figli, vero? >> domanda Olive.
<< Sì, il dottore ha detto di sì. >>
<< Oddio, meno male. >>
Le ragazze si tranquillizzano e Liz dice loro:
<< Smettetela di piangere. >>
Le ragazze si asciugano le lacrime e poi Liz chiede a Olive:
<< Ho le allucinazioni o ho visto Mathieu prima? >>
<< Non hai le allucinazioni, tesoro, Mathieu è davvero qui. >>
<< Come mai? >> le chiede Liz.
<< Sì, infatti. Come mai è qui con te? >> chiede anche Lexi.
<< Ci siamo messi insieme. Ufficialmente. >>
Le ragazze sono molto stupite e Lexi chiede:
<< Dici sul serio o scherzi, perché questo non è proprio il momento di scherzare, tesoro? >>
<< Dico sul serio. Stiamo davvero insieme. >>
<< Wow. Che bella notizia, Olive. Sono contenta per te, tesoro. >> le dice Liz.
<< Anch’io. >> dice Lexi.
<< Finalmente Mathieu ha avuto quello che voleva da tempo. Sono felice per te, tesoro. >> le dice Lux.
<< Non me lo sarei mai aspettato da te, tesoro. Era ora finalmente. >> conclude Melissa.
Olive sorride alle ragazze e, con gli occhi lucidi, dice loro:
<< Saremo amiche per tutta la vita, ragazze. >>
Appoggia la mano, con il palmo rivolto verso l’alto, sulla pancia di Liz e tutte appoggiano la loro mano sopra quella di Olive.
<< Per tutta la vita. >> dice Liz.
<< Per tutta la vita. >> ripete Melissa.
<< Per tutta la vita. >> continua Lux.
<< Per tutta la vita. >> dice infine Lexi.
Si abbracciano fortissimo e poi iniziano a parlare tra di loro.

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