Well, I'm Danny

di elizabethstillfights
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I need a girl. ***
Capitolo 2: *** I'm proud of you. ***



Capitolo 1
*** I need a girl. ***


Jennifer's POV.
Ero seduta sulla sedia della mia scrivania con una matita nera in mano intenta a completare il mio trucco. Avevo colorato le palpebre di azzurro e poi avrei messo un bel blush colorato. Mi piaceva truccarmi, era come indossare una maschera senza la quale non sarei potuta stare. Avevo ventiquattro anni e solo in quegli anni stavo uscendo da una brutta adolescenza fatta di atti di autolesionismo e terapie con uno psichiatra. Ero ritenuta pazza, ma la verità è che sono sempre stata criticata da chiunque e questo mi ha portato ad odiare me stessa fino al punto da incidermi il corpo con una lametta. L'unica cosa che avevo era la musica. Avevo imparato a suonare la chitarra e il pianoforte da sola e a volte cantavo qualcosa. Credo di esserci riuscita grazie a una band musicale, i The Script. Ero rimasta affascinata dalle loro storie, avevano rincorso il loro sogno e ce l'avevano fatta. Mi davano la forza perché nelle loro canzoni ritrovavo me stessa. E credo sia grazie a loro che mi sono rialzata e ora le cose vanno meglio.
Quella sera avrei coronato il mio sogno e sarei andata ad un loro concerto. Più che un concerto era una loro apparizione in un programma televisivo e avrei partecipato come pubblico ovviamente insieme alla mia migliore amica, Sheyla. Eravamo emozionate entrambe e la notte prima l'avevamo passata insonne proprio per questa agitazione. Insomma..avremmo visto i nostri artisti preferiti, chiunque sarebbe stato emozionato.

Danny's POV
Avevamo appena finito di provare l'esibizione di quella sera. Ci avevano chiesto di cantare Hall of Fame. Le nostre performance comprendevano quella canzone da diversi mesi quindi a volte non ci mettevamo molta passione. Quella sera avremmo fatto del nostro meglio sicuramente. Ci chiudemmo in camerino e Mark ne approfittò per chiamare la sua famiglia e Glen invece per bere una birra. Vedendo Mark cosi dolce mentre parlava con sua moglie al telefono mi fece sentire un grande bisogno di qualcuno a cui dare il mio amore. Afferrai il mio iPhone e controllai la rubrica. Era piena di nomi di ragazze, ma sicuramente il loro unico obiettivo era la fama. Mi passai una mano tra i capelli e mi sedetti sconsolato sbuffando.
'Che succede, Dan?' mi chiese Glen.
'Mi serve una ragazza.'
'Mh, argomento complicato, tieni.' disse porgendomi una birra e sedendosi davanti a me.
'Avanti, dimmi. Come mai questo pensiero improvviso?' mi chiese.
'Mi sento solo..' risposi.
'Non hai mai pensato di iniziare a conoscere seriamente una ragazza?'
'L'ho gia fatto, ma ho ottenuto solo dei rimproveri dalla produzione di The Voice perchè “intrattengo le concorrenti con dolcezze e abbracci”.'
'Non lo stai facendo, ti limiti a flirtare con ogni ragazza carina. Se vai avanti cosi diventerai il ragazzo figo che flirta, ma non cerca niente di concreto e le ragazze ti rifiuteranno.'
''Si hai ragione, ma pare che non ci sia nessuna che voglia qualcosa di concreto. Ah e per la cronaca, loro ci stanno ai miei flirt.'
'Arriverà quando meno te l'aspetti, fidati.'disse Mark che nel frattempo avevano chiuso la conversazione con i suoi parenti.
'Una voce da fuori campo fa il suo commento.' scherzò Glen facendoci tutti sorridere.

Jennifer's POV.
Ci eravamo sedute nella platea e presto i The Script sarebbero saliti sul palco e si sarebbero esibiti. Eravamo in fibrillazione. La conduttrice ad un certo punto disse:
'Sono una band irlandese e stanno conquistando i cuori di tutto il mondo. Loro sono Danny, Mark e Glen. Loro sono i The Script!'
Ci fu un'ovazione generale e i tre salirono sul placo. Non ci potevo credere, mi si offuscarono gli occhi, ma pensai che non fosse il momento buono per piangere quindi li asciugai e iniziai a cantare Hall of Fame insieme a loro. Dopo l'esibizione si sedettero su dei divanetti insieme alla presentatrice e iniziò la loro intervista. Fortunatamente eravamo abbastanza vicine al palco e quindi riuscivamo a vedere bene il trio.
Sheyla, ogni tanto mi faceva delle osservazioni su Glen. Era il suo membro preferito, mentre io li preferivo tutti allo stesso modo anche se forse ero affascinata di più da Danny. Appena l'intervista finì noi nel pubblico dedicammo loro un'altra standing ovation e io e Sheyla ne approfittammo per raggiungere l'entrata del backstage. Avevamo la stessa idea entrambe e intendevamo realizzarla. Ci nascondemmo dietro a un muro. Trattenevo la mia amica, non era quello il momento per uscire dal nostro nascondiglio e correre dentro. La bodyguard era troppo vicina. Lei però volle fare di testa propria e fu presa per un braccio dalla sicurezza e riportataindietro. Fortunatamente non disse che ero nascosta quindi sgattaiolai nel dietro le quinte. Vidi le ombre del trio e sentii le loro voci che esultavano.

Danny's POV
Stavamo tornando nel camerino e i stavamo complimentando a vicenda. Eravamo stanchi, ma non ci pareva di essere andati male, anzi. Ad un certo punto mi sembrò di vedere una figura addossata al muro che ci guardava. Mentre gli altri due entravano nei camerini, mi allontanai con una scusa e raggiunsi quella persona. Riuscii a trovare l'interruttore e accesi la luce improvvisamente. Rimasi abbagliato dalla sua bellezza. Aveva dei lunghi capelli neri e dei lineamenti splendidi.
'Chi sei?' chiesi.
lei non rispose, ma vidi che stava respirando velocemente. Mi avvicinai a lei e la calmai.
'Hei, tranquilla non ti faccio niente di male.' le sorrisi.
UN responsabile della sicurezza ci vide e la sgridò.
'È vietato entrare qui, signorina.'
'Lo so, scusi, ma..' tentò di dire lei. Aveva una voce splendida.
Li vidi uscire, ma non potevo lasciarla andare cosi.
'Lei è con me, non preoccuparti. È un'amica.'
'Scusi, mister Donoghue non lo sapevo.'
Sorrisi e presi per mano la ragazza. Mi appoggiai con una spalla al muro e la guardai.
'Allora, tu sei...?'
'Jennifer..'sussurrò.
Stavo per rispondere, quando un altro bodyguard ci interruppe.
'Ci sono problemi, Donoghue?'
'No nessuno'
Ne sopraggiunse un altro e sbottai: 'Eh cavolo non si può parlare, vieni con me.' la presi per mano e raggiunsi il camerino. Aprii la porta e dissi:' ragazzi io vado subito in hotel, ci vediamo dopo e vi spiego tutto.' non diedi loro il tempo di rispondere e sali sulla mia macchina. Chiusi la portiera e dopo che fu salita anche Jennifer dissi: 'Beh..io sono Danny.' lei sorrise.

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Capitolo 2
*** I'm proud of you. ***


Jennifer's POV.
Ero nella macchina di Danny, non sapevo che fare. Ero emozionatissima, non mi capita mai di non sapere che fare o dire e quella volta era una delle poche.
'Vieni in hotel con me? Possiamo parla re di più là.' mi disse.
Rimasi spiazzata. 'Oh beh, se vuoi..' risposti timidamente.
'Sei una ragazza timida?' mi chiese sorridendo.
'Quasi mai, non se mi stia capitando ora..'
'Oh, rilassati. Non mangio nessuno, voglio solo conoscerti. Hai degli occhi splendidi.'
'Grazie..'
'Sai, nessuno ha mai provato ad entrare nel backstage. Sei l'unica impavida che ce l'ha fatta. Siamo arrivati, vieni..'
Scendemmo dalla macchina e scortati da quattro guardie del corpo entrammo nell'hotel e raggiungemmo le stanze degli Script ed entrammo in quella di Danny.
'Scusa il disordine, non sono un tipo ordinato anzi...' si scusò passandosi una mano sui capelli
'Non lo sono nemmeno io, tranquillo.' risposi sorridendo e cercando di trattenere l'agitazione.
La suite di Danny era divisa in due da un muro, da una parte c'era la camera vera e propria e dall'altra una specie di soggiorno con tanto di vista su Londra.
'Siediti qui' mi disse indicando il il divano in pelle. Ci sedemmo.

Danny's POV
Rimasi a fissarla mentre lei si guardava intorno.
'Dann'?' mi chiamarono.
'Gli Script sono arrivati, Jennifer te li presento. Sono qui!' urlai di risposta.
Ci alzammo in piedi mentre entravano Glen e Mark.
'Oh scusa, non sapevamo...'disse subito Mark.
'Tranquilli, Jennifer loro sono Mark e Glen. Mark, Glen lei è Jennifer.'
Si strinsero le mani tra loro e si salutarono. Glen mi guardò e con un cenno del viso gli dissi di uscire e lui capì al volo portandosi via anche Mark. Mentre chiudevo la porta sussurrai loro 'Domani vi spiego..'
Tornai da Jennifer.
'Quindi..sei una mia fan..'
'Si, mi piacciono molto le vostre canzoni, esprimono tanto. Ho imparato a suonare grazie a voi...'
'Davvero? Cosa suoni?' chiesi interessato.
'Pianoforte e un po' la chitarra..'
'Uhm..Jennifer..lì c'è una tastiera..ti va?'
'No, non credo. Non sono in grado..'
'Eddai, qualche nota..per favore..' le sorrisi.
Jennifer's POV.
Non resistevo al suo sorriso. Mi alzai e raggiunsi la tastiera. Pensai subito a Hall of Fame e iniziai. Dopo la parte introduttiva lui aggiunse la sua voce. Appena la sentii ricordai la prima volta che l'avevo ascoltata. Mi aveva dato forza e mi aveva aiutata in quel periodo tremendo. Iniziai a tremare e mi si offuscarono gli occhi. Alzai le mani dai tasti e smisi di suonare.
'Tutto bene?' mi chiese.
'Si, scusa..' mi asciugai le lacrime.
'No, non va bene..vieni siediti. Che succede?'
'Hall of Fame mi ha ricordato un brutto periodo della mia vita..che si è concluso da poco..e quella canzone mi ha aiutato.'
'Un brutto periodo?'
Alzai la manica della mia felpa e gli mostrai il braccio e scoppiai a piangere. Non sapevo perchè l'avevo fatto. Non avevo mai mostrato le mie cicatrici, ma con Danny mi era venuto d'istinto.
Lui non disse niente. Mi abbracciò e io affondai il mio viso sulla sua spalla. Rimanemmo così per molti secondi poi si staccò e mi prese il polso e lo baciò.
'Sono fiero di te. Perchè ce l'hai fatta.'
'Grazie Danny..'
Posò delicatamente un dito sui miei occhi e asciugò le lacrime e poi passò la mano tra i miei capelli per poi accarezzarmi una guancia.
Guardai l'ora e vidi che era tardissimo. Non avevo avvertito Sheyla e nemmeno i miei.
'Devo andare Danny...'
'Ti accompagno io a casa, tranquilla.'

Danny's POV
La accompagnai a casa memorizzando bene la strada. Prima di salutarla le accarezzai la guancia e le promisi che ci saremmo rivisti.
Tornai in hotel e come avevo previsto gli altri due erano svegli che mi aspettavano.
'Chi è lei?' mi chiese Mark.
'Ciao eh..non sapevo non ci si salutasse più. È un 'amica..' dissi sistemando il giubbotto nella cabina armadio.
'E da quando?' mi chiesero ironicamente.
'Da due ore. È simpatica..e carina.'
'Frena, frena, frena. Ti ripeto, non fare l'uomo figo superficiale.' mi ammonì Glen.
'Non ha fatto niente!' scattai io.
'Era un avvertimento, sappiamo tutti come sei.'
'Ma dove l'hai trovata?'
'Nel backstage..era entrata. Comunque scusatemi ma sono stanco e domani abbiamo altro lavoro da fare. Buonanottee!'
'Tanto prima o poi dovrai spiegarci. Notte Donoghue!'
Mi cambia in fretta, poi mi buttai sul letto e iniziai a pensare...a lei.

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