Viaggio nel tempo

di Cherrols
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo: Nulla succede per caso. ***
Capitolo 2: *** Capitolo I ***



Capitolo 1
*** prologo: Nulla succede per caso. ***


 
 
 
 

Prologo.

 






 
 

La leggenda vuole che la storia inizi in una tenebrosa giornata di Gennaio.
Due amiche così simili ma così diverse dovevano ritrovarsi per fare i compiti: il luogo da loro scelto era la biblioteca dentro il museo della città.
 
 
Si ritrovarono davanti alla loro pizzeria preferita e si avviarono; una parlando della litigata avvenuta la mattina con la loro compagna di classe  e l’altra che con molta pazienza annuiva.
 
Il paesaggio scorreva velocemente durante il tragitto, era come passeggiare in un “Flipper”, essendo una giornata buia la città era illuminata dalle luci delle case e dagli addobbi Natalizi non ancora tolti.
 
Soltanto arrivate davanti al museo la ragazza smise di blaterare e la sua amica fece un sospiro di sollievo.
 
Il museo faceva parte di quei palazzi sopravvissuti alle intemperie e facevano parte  del patrimonio storico e culturale, la scalinata era ormai consunta  dagli anni, alcuni scalini erano rotti e vicino al muro di mattoncini a vista c’era una di quelle classiche scritte di innamorati lasciate per far vedere al mondo che si amano; entrarono una saltando due scalini alla volta canticchiando e l’altra rassegnata la seguiva; una volta pagato l’ingresso si avviarono verso la stanza dedicata agli studenti.
La stanza era grandissima, le pareti erano colme di libri di varie tipologie, al centro c’erano tavolini in legno con poltroncine comode.
Una delle due amiche: quella leggermente più bassa che aveva parlato per tutto il tempo si era avvicinata al distributore di bibite, purtroppo il suo piano non riuscì poiché oltre a non avere credito la sua amica la richiamò all’ordine.
-Astrid, per piacere vieni qua, abbiamo già perso troppo tempo!-
Astrid sbuffando trottolerò  vicino a Tanya, sbattere le ciglia sui suoi occhi color pervinca  non servì a niente, Tanya la fulminò con i suoi occhi azzurri facendola imbronciare e  vinta appoggiò la testa sul tavolino e i capelli castani chiari le ricaddero sul viso.
Tanya sorrise vincitrice  e si toccò con la mano i suoi capelli color oro.
La sua vittoria però durò poco dopo mezzora Astrid ricominciò a lamentarsi e propose di andare a fare un giro per il museo. Tanya si arrese alle lamentele della sua compagna, come poteva avere diciotto anni come lei e comportarsi come una bambina?
 
-Va bene andiamo a fare un giro ma dopo torniamo a studiare-
-Bene!-
Comminciarono a girovagare per il museo: passando dalla pinacoteca al reparto delle lingue dove Astrid scoprì come si scriveva il suo nome nelle varie lunghe del mondo e coinvolse anche Tanya.
Dopo passarono al reparto naturalistico infine andarono al reparto delle scoperte del 900, dove nella sala troneggiava un prototipo di una macchina del tempo.
Era una slitta di bronzo e i sedili erano in pelle e nella parte anteriore della slitta c’erano dei pulsanti e molte leve.
 Ad Astrid quando la vide gli si illuminarono gli occhi e senza badare ai cartelli che dicevano di non oltrepassare la linea salì sulla slitta.
Si mise nel posto davanti sedendosi scomposta: i piedi fasciati negli stivaletti neri sopra i pulsanti, si mise i suoi inseparabili occhiali da aeronauta sugli occhi e urlò alla amica: - Tanya dai vieni sopra che ti porto indietro nel tempo-
-ASTRID SCENDI SUBITO CI FARAI SCACCIARE!-
-Su sembri mia madre! sai dove andrei?- le chiese mettendosi seduta composta e sistemandosi il giacchetto di pelle
-NON MI INTERESSA, VIENI QUA!-
-Quando Johnny Depp era giovane-
-TI HO DETTO DI VENIRE QUI-
-Facciamo così io mi prendo Johnny e tu Orlando- e detto questo si mise a ridere facendo infuriare sempre di più Tanya che si avviò grandi passi alla sua amica e la prese per il giacchetto mentre la tirava via era salita sulla pedana e non volendo aveva urtato una leva invece Astrid continuava a schiacciare pulsanti a caso e una bretella dei Jeans corti si era incastrata nello sportello.
-Astrid per favore!-
-Sono incastrata!-
-Ora ci vengono a prendere e finiamo nei guai!-
Mentre la due litigavano, furori cominciò a piovere e un tuono  accompagnato da un lampo fece saltare la luce nella sala.
-Visto ora nessuno ti verrà a prendere-
-Sta zitta- ringhio Tanya
-Tanya…-
-Cosa vuoi?-
- È normale che i pulsanti si illuminano?-
-Cosa stai blaterando?-
-Guarda…-
I pulsanti si erano illuminati e la macchina cominciava a fare uno strano rumore e dallo scarico situato in fondo della slitta uscivano degli sbuffi di fumo.
Nel piccolo schermo che era davanti a Astrid vennero due scritte:


INSERIRE CHIAVE
ENERGIA INSUFICENTE

 
 
La ragazza si girò verso la sua amica che era rimasta basita dalla scoperta.
-S-sai cosa significa?-
-Scordatelo-
-Potremmo viaggiare nel tempo e magari potremmo davvero conoscere i nostri miti quando erano giovani-
-Non dire stronzate, per prima cosa non sappiamo usarla, non abbiamo la “chiave” e…-
-Sei noiosa! Mio fratello domani avrà il suo stage qui e potremmo indagare, le cose non succedono a caso! Tanya quante volte l’abbiamo sognato!-
-Andiamocene-
-Tanya…-
-Non è il posto per parlarne-
Astrid nell’oscurità sorrise  e silenziosamente uscì dalla macchina insieme a Tanya. Appena furono uscite e allontanate dalla macchina la luce tornò e una persona dello staff entrò chiedendole di uscire per precauzione le due ragazze annuirono.
Fuori pioveva ancora e erano tutte e due sotto l’ombrello di Tanya visto che Astrid se lo era dimenticato.
 
-Domani a scuola continuammo il discorso, devo vedere cosa conviene fare-
-Spero che tu stia scherzando-
-Astrid è una cosa grossa-
-Tanya le cose succedono per un motivo-
 
 

Astrid aveva ragione le cose succedo per un motivo.
siamo solo personaggi di una storia.
Di una ragnatela di destini che si incrociano.
Nulla succede per niente e questa storia ne sarà la prova.
 

 
 
 
 
 


 
ANGOLO AUTRICI
Questa è una ff scritta a quattro mani (mia e di una mia cara amica), spero che il prologo vi abbia incuriosito e abbiate il buon cuore di lasciare una recensione (positivaneutranegativa questo aspetta voi, siamo pronti a accogliere consigli e opinioni).
 
Ricordo che una recensione al giorno togli il medico di torno e spero che volete spendere 5 minuti del vostro tempo per farci sapere se vi piace.

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Capitolo 2
*** Capitolo I ***


Il giorno seguente le due compagne d’avventura si ritrovarono a scuola come tutte le mattine; Astrid non riusciva a stare seduta al suo posto tanto era emozionata circa l’accaduto di ieri, quando Tanya entrò nell’aula e cercò immediatamente gli occhi furbi e color pervinca dell'amica e non si stupì per niente della sua posizione. Mentre Tanya si stava recando al proprio posto, l’amica la prese per il giubbotto e sottovoce le disse                                                                            
   - Tanya  dopo dobbiamo parlare di ieri, io ho un’idea!-                          
    - Ecco appunto lo sapevo, io HO PAURA DELLE TUE IDEE, ci faranno finire nei pasticci una volta o l’altra!-                                                                                                                                     Astrid in tutta risposta le fece un occhiolino, che nella sua lingua significa -FIDATI DI ME-.
Le ore passarono velocemente per le nostre ragazze, anche perché nella mente di ambedue regnava il  ricordo di quella macchina del tempo, che se solo avessero voluto le avrebbe portate dai loro amati eroi. Così finalmente arrivò l’ora della ricreazione; la campanella non fece in tempo a squillare che Astrid, e chi sennò, fu dinnanzi a Tanya, la quale conoscendo l’amica si sistemò comoda: -Tanya ascoltami, so che non sono la tipica persona di cui ti puoi fidare a occhi chiusi, ma una volta una sola fidati-                                                                            L’amica fece per replicare ma Astrid le mise una mano davanti alla bocca e Tanya si rassegnò, cosi quell’altra continuò il discorso                                                                                                    – Allora oggi mio fratello ha quello stage al museo, possiamo andare con lui,almeno avremo i pass per poter girare liberamente in tutto il museo e a quel punto andiamo a vedere come funziona la macchina del tempo, ora puoi parlare.-                                                                                                                                                                                                                                                       -Grazie, molto gentile da parte tua; io penso che non sia una buona idea, ma ci ho pensato bene stanotte e credo che magari un occhiatina possiamo darcela… -                                                   Astrid cominciò a saltellare come una bimba davanti al gioco preferito.                                                                               
 – Calmati calmati non ho detto si al 100%, dobbiamo valutare la situazione-                                                                                                                                                                                                             -Tanya ti conosco e so che prestissimo il tuo no diventerà un si, mi vuoi troppo bene!!!!!-
 Tanya sospirò certa che la premunizione dell’amica sia veritiera, le voleva troppo bene, era come una sorella per lei.     
 Suonò la campanella e tutte e due eccitate per la visita pomeridiana  si sedettero, ma non prestarono molta attenzione alla lezione di storia, erano troppo impegnate a fantasticare una su Jhonny Depp e l'altra su Orlando Bloom da giovani. Il pensiero che dominava le loro menti era: adesso arriva il bello,speriamo in bene!!
 
 
-Sei in ritardo-
-Scusami Tanya, mio fratello non trovava i pass-
-MA SE TUO FRATELLO E’ ENTRATO UN’ORA FA!-
-… Ok li avevo persi…-
-Sei incorreggibile, entriamo- disse rassegnata Tanya.
 
Entrate dentro si diressero verso il magazzino poiché Einar il fratello di Astrid aveva detto che facendo un giro per fare la lista degli oggetti contenuti nel magazzino, c’erano altre cose collegate alla macchina del tempo.
 
-Astrid ero a pensare se la macchina funzionasse veramente…
-Funzionerà-
-Si… se come dicevo funziona potremmo andare anche a cambiare alcuni eventi tragici del passato-
-Uhm… siiiiii, intanto guardiamo se funziona; io voglio vedere il mio ragazzo Jhonnino-
Tanya rise, Astrid era sempre la solita, una bambina di cinque anni cresciuta, poteva anche pensare di vedere il suo “ragazzo” anzi che fare qualcosa utile per la società: tanto non avrebbe funzionato, giusto?
 Per mezzora girarono a vuoto, Astrid che aveva la mappa del magazzino si perse un paio di volte e solo con la sfuriata di Tanya che prese in mano la situazione riuscirono ad arrivare a destinazione.
 
Il materiale non esposto sempre riguardante la macchina del tempo non era molto: un libro in inglese il quale fece piangere Astrid che era brava a parlare in inglese non tanto a scriverlo (per niente in realtà ma Tanya non voleva distruggere il suo piccolo ego, per ora si limitava a aiutarla per i compiti), una strana pietra azzurra e una chiave di ferro arrugginita.
 
-Che facciamo? non possiamo portare queste cose a casa- chiese giustamente Tanya
-Hai ragione… e tra poco chiude anche il museo, andiamo a casa ne parliamo lì, tanto dormi da me!- rispose stranamente calma Astrid, la cosa non convinse molto Tanya ma era stanca e lascio perdere.
 
Una volta arrivate a casa di Astrid, le ragazze si precipitarono nella camera di quest’ultima. Tanya stanca si gettò a peso morto nel grande letto dell’amica, che la guardò truce, in quanto odiava quando faceva cosi ma non disse nulla, tanto da lì a cinque minuti si sarebbe sorbita l’ira funesta(con tanto di fumo che usciva dalle orecchie) di Tanya… -Taniuccia mia sei tanto stanca vuoi che ti preparo qualcosa tipo una tisana,sai quelle che ti piacciono da impazzire cosi ti rilassi…- disse con voce troppo dolce che usava quando doveva farsi perdonare qualcosa – O mio Dio dov’è la mia amica? Che ne hai fatto?! Esci da questo corpo! Subito o te ne pentirai!- rispose Tanya che mentre parlava scese con un balzo dal letto e fece con le mani una croce, come avesse davanti un demonio e non la svampita,sciocca ecc amica. –Eddai Tanya non esagerare!- rispose Astrid con la vocina da gatta morta –Eddai Tanya non esagerare?!?! ma mi prendi in giro, guarda signorina che io ti conosco come le mie tasche quindi o sputi il rospo o te la vedi con la parte più cattiva di me!- disse Tanya puntando il dito indice contro la povera Astrid che si fece piccola piccola per la paura, perché sapeva benissimo che  l’amica quando si arrabbiava di brutto ( come ora) era pericolosa – Okay  okay calma ragazza! Ora ti racconto tutto, ma tu prometti di abbassare quel dito e mantieni  nervi saldi,d’accordo?- - D’accordo, comunque per la cronaca sono calmissima, ma TU PARLA IMMEDIATAMENTE- disse Tanya sedendosi sul letto. Cosi Astrid si fece coraggio e iniziò a raccontare : - Senti potrebbe essere e dico potrebbe, che io abbia preso in prestito che ne so il libro, la chiave e compani dal magazzino… IN PRESTITO SIA BEN CHIARO-
-TU COSA HAI FATTO?!?!? siamo fregate… non voglio dividere la mia cella con te!-



Note autrici
Scusateci ma essendo in due trovarci é moooolto difficile....

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