I heard it's wonderful in California

di lena_b92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ho sentito dire che è meraviglioso in California ***
Capitolo 2: *** Mi piace il modo in cui mi sorride ***
Capitolo 3: *** Potremmo diventare 'noi' ***
Capitolo 4: *** Diventeremo grandi amiche ***
Capitolo 5: *** Ti presento i miei, mi presenti i tuoi ***
Capitolo 6: *** Finalmente a Miami ***
Capitolo 7: *** Il ragazzo migliore del mondo ***
Capitolo 8: *** Pietro ***
Capitolo 9: *** La nostra guida turistica ***
Capitolo 10: *** Mi fai venir voglia di essere baciata ***
Capitolo 11: *** Una particolare festività chiamata Ferragosto ***
Capitolo 12: *** Non sarà per niente facile ***
Capitolo 13: *** Un giro in barca ***
Capitolo 14: *** Un incontro spettacolare ***
Capitolo 15: *** Una scuola tutta a modo suo ***
Capitolo 16: *** Festa con la F maiuscola ***
Capitolo 17: *** Il miglior pomeriggio della mia vita ***
Capitolo 18: *** Il nuovo arrivato ***
Capitolo 19: *** Non è colpa tua ***
Capitolo 20: *** Una meravigliosa sorpresa chiamata up all night ***
Capitolo 21: *** E se ti facessi io da modella? ***
Capitolo 22: *** Non è proprio una buon'idea ***
Capitolo 23: *** La cosiddetta scintilla ***
Capitolo 24: *** Ti prego, non chiedo altro che questo ***
Capitolo 25: *** Voi dove eravate quel giorno? ***
Capitolo 26: *** Ho fatto un sogno ***
Capitolo 27: *** Vivrei questo giorno per sempre ***
Capitolo 28: *** Il coraggio che non ho mai avuto ***
Capitolo 29: *** Sono sveglia, sono ben sveglia ***
Capitolo 30: *** Avrei voluto fare qualsiasi cosa con te, ogni singola piccola semplice cosa ***
Capitolo 31: *** Ti vedo diversa ***
Capitolo 32: *** Sei fortunato a stare con lei, Anthony ***
Capitolo 33: *** Questa è per te, tesoro ***
Capitolo 34: *** Il miglior regalo di sempre ***
Capitolo 35: *** Questo è in assoluto il momento più bello della mia vita ***
Capitolo 36: *** Non smetterò mai di ringraziarti ***
Capitolo 37: *** Oh mio Dio! Mi sento così in colpa ***
Capitolo 38: *** Non ci posso credere ***
Capitolo 39: *** Sembra che tutto il mondo sappia cos'ho fatto ***
Capitolo 40: *** Tutto, mi manca tutto di te, Anthony ***
Capitolo 41: *** Mi piace questa nuova vita ***
Capitolo 42: *** Con lui è tutto così semplice ***
Capitolo 43: *** Ci sarò sempre per te ***



Capitolo 1
*** Ho sentito dire che è meraviglioso in California ***


1

Ho sentito dire che è meraviglioso in California





La vita di due giovani donne di nazionalità diversa s’incrocerà in una giornata estiva, e la loro vita cambierà da un giorno all’altro.
Jade Liza Dubois, o semplicemente Jade, è una ragazza francese, con lunghi capelli castano scuro e gli occhi azzurri, alta 1.65 cm, e nata a Parigi il 13 novembre 1994.
Jade ha una sorella minore che si chiama Vic, nata a Parigi l’11 maggio 1999.
Insieme alla sua famiglia si è appena trasferita a Los Angeles, per motivi lavorativi del padre.
La famiglia Dubois ha come seconda lingua l’inglese, perché Jen, la madre di Jade e Vic, è inglese, più precisamente di Londra.
Jessica Ashley Biddle, o semplicemente Jessy o Jess, invece, è una ragazza californiana, con lunghi capelli castani, occhi azzurri e verdi, alta 1.72 cm, e nata a Los Angeles il 23 febbraio 1994.




È domenica 12 giugno e la famiglia Dubois è appena arrivata all’aeroporto di Los Angeles. Scesi dall’aereo si sentono sollevati, dopo tutte quelle ore di viaggio.
<< Non ci credo che siamo arrivati a Los Angeles. Non vedo l’ora di vedere la nostra nuova casa. >> salta su Jade.
<< Dev’essere una meraviglia. È stupenda in foto, non oso immaginare dal vivo. >> dice Vic, la sorella minore di Jade.
<< Io mi preparo già a rimanere con la bocca aperta, nel vero senso della parola. >>

Più tardi: la famiglia Dubois arriva davanti alla villa e parcheggiano la macchina. Scendono e si guardano intorno.
<< Dove sono le chiavi, papà? Voglio entrare subito. >> domanda Jade.
Il padre di Jade lancia le chiavi alla figlia, che si dirige subito verso la porta insieme alla sorella. Aprono la porta ed entrano, dopo aver tolto le chiavi dalla serratura. Appena entrate guardano meravigliate l’enorme ingresso.
Vic alza la testa e vede l’enorme lampadario sopra le loro teste e esclama:
<< Oddio! Guarda che lampadario, Jade. >>
Jade alza subito la testa e dice:
<< Oddio, è enorme. >>
Vic guarda nella stanza accanto all’ingresso e nota anche lì c’è un lampadario enorme ed entrano subito. Iniziano a girare per tutta la villa e arrivano al piano di sopra. Guardano le camere da letto e ognuna sceglie la sua.
Poco dopo, le sorelle Dubois portano le proprie cose nelle loro stanze. Jade gira per la sua camera e apre la porta-finestra ed esce sulla terrazza. Osserva il panorama per qualche minuto e dopo rientra. Mentre continua a sistemare le sue cose, arriva sua madre, che le chiede:
<< Tesoro, come sei messa con la sistemazione delle tue cose? >>
<< Bene, dai. >>
<< Va bene se andiamo fuori a pranzo? Dobbiamo fare la spesa e quindi non c’è niente in casa. >>
<< Sì, va benissimo, così giriamo anche la città intanto. >>
<< Okay. Allora tra un po’ possiamo uscire. >>

È martedì 14 giugno e le sorelle Dubois sono in spiaggia, a Santa Monica. Jade e Vic sono sdraiate sui loro sdrai e stanno ascoltando la musica, mentre prendono il sole. A pochi metri di distanza un gruppo di ragazzi sta giocando a pallavolo e, all’improvviso, la loro palla arriva accanto a Jade. Apre gli occhi e vede un ragazzo chinato accanto a lei, che recupera la palla. Lui la guarda e lei, a sua volta, lo guarda. Il ragazzo le dice qualcosa, ma lei non capisce, avendo le cuffiette alle orecchie, così se ne toglie una e chiede:
<< Come, scusa? >>
Il ragazzo si alza in piedi, con la palla in mano, e, guardandola, le dice:
<< Ciao. >>
<< Ciao. >>
<< Ti ho per caso dato fastidio? >> le chiede lui.
<< No, assolutamente no. >>
Il ragazzo le fa un sorriso e aggiunge:
<< Okay. È che la palla è andata a finire vicino al tuo sdraio e così la sono venuta a recuperare. >>
<< Okay. Ma non ti preoccupare, non mi hai disturbata. >>
Mentre Jade e il ragazzo si guardano, un amico di lui gli chiede:
<< Hey, Louis, ritorni qui con quella palla o no? >>
Il ragazzo si volta e lancia la palla al suo amico, e un altro suo amico gli chiede:
<< Non torni qui? >>
<< Arrivo! >>
<< Quindi ti chiami Louis? >> chiede lei.
<< Sì. E il tuo qual è? >>
Lei, porgendogli la mano, dice:
<< Jade. Piacere. >>
Louis, stringendogliela, risponde:
<< Piacere mio. >>
Jade si volta per un attimo verso la sorella, che è seduta sullo sdraio, e rivoltandosi verso Louis, dice:
<< Lei invece è mia sorella minore, Vic. >>
Vic si alza subito e intanto Louis le porge la mano e le dice:
<< Piacere, Louis. >>
Vic, stringendogliela, dice:
<< Vic. >>
<< Non sei inglese, vero, Jade? >>
<< No, sono francese. >>
<< Francese? Wow. E cosa ci fai qui a Los Angeles? >>
<< Io e la mia famiglia ci siamo trasferiti per motivi lavorativi di mio padre. >>
<< Avete fatto bene. Los Angeles è una città bellissima, io l’adoro. E ho sentito dire che è meraviglioso in California. >>
Jade gli sorride.
<< Da quant’è che vi siete trasferiti? >>
<< Due giorni. >>
<< Ah, da pochissimo. E come ti è sembrata? >>
<< Non lo so. A dire la verità non abbiamo visto molto in questi due giorni, ma scommetto che è bellissima. >>
<< Lo è. In che quartiere state? >>
<< Pacific Palisades. Tu? >>
<< Qui a Santa Monica. Infatti, sono spesso in questa spiaggia. >>
A un certo punto, uno degli amici di Louis, raggiunge l’amico e, quando arriva lì, gli chiede:
<< Hey, Louis, ci raggiungi? >>
Louis si volta verso l’amico e risponde:
<< Sì. >>
Si gira verso Jade e le dice:
<< È stato un piacere conoscerti Jade. Se anche domani torni in questa spiaggia possiamo farci un’altra bella chiacchierata. >>
<< Tornerò. >>
<< Perfetto. Ciao. >>
<< Ciao. >>

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Capitolo 2
*** Mi piace il modo in cui mi sorride ***


2

Mi piace il modo in cui mi sorride

 



Come aveva detto, il giorno dopo Jade torna con la sorella nella stessa spiaggia, dove ha conosciuto Louis.
Appena arrivano, Jade comincia a guardarsi intorno, cercando Louis. Si sistema e si mette sdraiata a pancia in giù, ascoltando la musica. A un certo punto si avvicina qualcuno a Jade e si mette a chinino, proprio dove lei ha la testa. Quando Jade apre gli occhi, e guarda davanti a sé, esclama:
<< Louis! >>
Si alza, si toglie le cuffiette dalle orecchie e mette in pausa la canzone. Louis intanto si alza e dice:
<< Ciao. >>
<< Ciao. >>
<< Così alla fine sei venuta? >>
<< Sì. Te l’avevo detto che sarei tornata. >>
<< Sì, me l’avevi detto, e mi fa piacere. >> dice lui, con un sorriso.
<< Andiamo a fare un giro, ti va? >> propone lui.
<< Sì. >>
Mentre camminano, Louis le chiede:
<< Allora, hai avuto l’occasione di visitare Los Angeles? >>
<< No, non ancora, ma mi piacerebbe tanto. >>
<< Se vuoi, ti posso accompagnare io? >>
<< Sì, perché no. >>
<< Domani pomeriggio hai qualcosa da fare? >>
<< No. >>
<< Allora ti passo a prendere e ti faccio da guida per la città. >>
<< Okay. A che ora mi vieni a prendere? >>
<< A che ora preferisci? >>
<< Quattro? >>
<< Okay. Allora sarò da te alle quattro. >>
<< Okay. >>
Un momento di silenzio e dopo Louis salta su, dicendo:
<< Allora, raccontami un po’ di te. >>
<< Che cosa vuoi che ti racconti? >>
<< Non lo so, qualsiasi cosa. Ad esempio, perché riesci a parlare l’inglese così bene? >>
<< Mia madre è inglese. Di Londra precisamente. >>
<< Ah, wow. E com’è Londra? Io non ci sono mai stato. >>
<< Bellissima. Io ci vado spesso, ma per i miei gusti piove un po’ troppo spesso. Meglio Parigi, anche se è freddo lo stesso. >>
<< Giustamente. E Parigi com’è invece? >>
<< Meravigliosa. Secondo me è una delle città più belle del mondo. >>
<< Concordo in pieno. Com’è viverci? >>
<< Fantastico. Hai la possibilità di visitare tutti quei monumenti e bellezze che ogni persona vorrebbe vedere, e tu li hai lì, nella tua città. È fantastico, secondo me. >>
<< È vero, è assolutamente vero. Quindi mi viene spontaneo chiederti: qual è il tuo monumento o posto preferito? Di Parigi, ovviamente, ma anche di Londra, visto che ci vai spesso. >>
<< Ti sembrerà strano, ma non è la Torre Eiffel. >> confessa Jade.
<< E allora qual è? >>
<< Le Jardin du Luxembourg. >>
<< I Giardini di Lussemburgo? >>
<< Sì. >> risponde Jade, sorridendo.
<< E perché proprio quel posto? >>
<< Perché lì c’è il Palazzo del Lussemburgo, che è storico ed ospita il Senato francese. E poi ci sono i giardini, che sono fantastici. >>
<< Ah, non lo sapevo. È più o meno bello della Reggia di Versailles? >>
<< Ovviamente meno. Nessuno regge il confronto con la Reggia di Versailles. >>
<< In effetti. >>
<< Di Londra invece direi… il London Eye. E invece, per quanto riguarda Los Angeles, qual è il tuo posto preferito? >> domanda Jade.
<< Ti sembrerò scontato, ma è la scritta di Hollywood. Se ci arrivi proprio da dietro puoi ammirare tutta Los Angeles, ed è un panorama meraviglioso, almeno secondo me. >>
<< Immaginavo fosse proprio la scritta Hollywood. >>
Lous le sorride.
<< E perché proprio quel posto? >> chiede lei.
<< Perché è il simbolo della città e, come ho già detto, da lì puoi ammirare l’intera città. Lo adoro. Domani ti ci devo portare. >>
<< Non vedo l’ora. >>
Louis le sorride.
<< Quali città degli Stati Uniti hai visitato? >>
<< San Francisco, San Diego, Las Vegas e New York. >>
<< E qual è la migliore tra queste che hai detto, secondo te? >>
<< Secondo me… Las Vegas. >>
<< Dev’essere bellissima. Mi piacerebbe andarci. >>
<< È fantastica. Quello che non ti succede in una città, ti succede lì. C’è di tutto e di più. Le città più famose sono concentrate tutte lì. >>
<< In quale hotel hai alloggiato quando ci sei andato? >>
<< Al Caesars. >>
<< Bello. >>
<< Sì, è veramente bellissimo. >>
Jade gli sorride e lui le chiede:
<< E tu? In quale altri luoghi sei stata? >>
<< A parte Londra e Parigi, ovviamente, sono stata in Scozia, a vedere Loch Ness, poi ho visto Stonehenge, e anche Berlino. >>
<< Beh dai, anche tu hai viaggiato. Hai visto Nessie? >> chiede Louis, sorridendo.
Jade ride e poi risponde:
<< No, non l’ho visto, ma c’è qualcuno che dice di averlo visto. >>
Louis e Jade ridono.
<< A parte gli scherzi, com’è Stonehenge? >>
<< Bellissimo. È una cosa meravigliosa. Arrivi lì e vedi questi massi di pietra, in mezzo al nulla più assoluto. È fantastico, merita davvero. >>
<< Posso immaginarlo. >>
<< Finché non ti ritrovi là, non lo puoi immaginare, fidati. Come io non posso immaginare Las Vegas. >>
<< Sì, in effetti, è vero. Senti, stasera hai già qualcosa in programma? >>
<< Mmh… no. Perché? >>
<< Ti va di andare al cinema? O anche semplicemente in un bar? >>
<< Sì, va bene. Cinema? >>
<< Sì. Va bene se ti passo a prendere alle nove? >>
<< Sì, è perfetto. >>
<< Sai che, adesso che ci penso, non ti ho ancora chiesto quanti anni hai? >>
<< Ne faccio diciassette a novembre. Tu? >>
<< Diciassette. Quindi sei anche tu del novantaquattro? >>
<< Sì. >>

Poco prima di cena, nel tardo pomeriggio, Jade è nella sua camera e sta scegliendo i vestiti per l’appuntamento con Louis. Entra la sorella, che le chiede:
<< Che fai sorellina? >>
<< Sto decidendo come vestirmi per l’appuntamento di stasera con Louis. >>
<< Se vuoi, posso darti una mano? >>
<< Sì. >>
Dopo cena, Jade sta un po’ su Facebook e dopo inizia a prepararsi.
Poco prima delle 21, nella camera di Jade, mentre lei si sta finendo di sistemare, entra Vic.
<< Sei pronta? >>
<< Sì. >>
Jade si fa vedere dalla sorella e le chiede:
<< Come sto? >>
<< Sei uno schianto. >>
<< Grazie, sorellina. Che ore sono? >>
Vic guarda l’ora dal suo cellulare, che ha in mano, e dice:
<< Le nove meno un quarto. >>
<< Oddio. >>
<< Sei agitata? >>
<< Un pochino. >>
<< Vedrai che andrà tutto bene e che ti divertirai. >>
<< Lo spero. >>
<< Sono sicura che sarà così. >>
Jade le sorride.
<< Sai, mi piace Louis. È davvero carino, dolce e gentile. Almeno questa è stata la prima impressione che ho avuto di lui. >> confessa Jade.
<< Anche a me è sembrato carino, dolce e gentile. >> dice Vic.
<< Speriamo non si riveli l’opposto. Io non mi sbaglio mai su queste cose. >>
<< È vero, non ti sbagli mai su queste cose. >>
<< E poi sai cos’altro mi piace di lui? >>
<< Cosa? >>
< Mi piace il modo in cui mi sorride. >> confessa Jade.
<< Ha un bel sorriso? >>
<< Sì. >>
<< Sai per caso se ha un fratello minore? >>
<< A dire la verità no. Ma stasera ti prometto che glielo chiederò. >>
<< Okay. Grazie. >>
Continuano a chiacchierare per alcuni minuti e dopo Vic esce dalla stanza della sorella.

Alle 21 precise Louis arriva a casa Dubois e suona al campanello. Va ad aprire la madre di Jade.
<< Buonasera. Lei dev’essere la signora Dubois? >>
<< Sì, sono io. E tu devi essere Louis invece? >>
<< Sono io. >>
La signora Dubois e Louis si stringono la mano e lei lo invita ad entrare.
<< Jade scende a momenti. >>
<< Grazie. >>
Alcuni istanti di silenzio e dopo la signora Dubois dice:
<< Comunque, io sono Jen. >>
<< Piacere di conoscerla. >>
<< So che è inglese. Jade me l’ha detto, e mi ha anche detto quanto le piace Londra. >>
<< Già, ma non quanto le piace Parigi. >>
<< Personalmente mi piacciono entrambe, ma finché non le avrò visitate non potrò dire qual è la mia preferita. >>
La signora Dubois sorride a Louis.
Due minuti dopo Jade arriva al piano di sotto e, quando vede Louis, fa un respiro e dopo dice:
<< Louis! >>
Louis si volta, la guarda e le sorride. Una volta scesa e vicino a lui, le dice:
<< Ciao. >>
<< Ciao. >>
Intanto Vic scende le scale e raggiunge la sorella e Louis.
<< Ciao. >>
Louis si volta e dice:
<< Ciao. Sei Vic, vero? La sorella di Jade? >>
<< Sì. >>
<< Tuo padre non c’è, Jade? >>
<< Sì, ma non so dove sia. >>
<< Vorrei salutarlo. Non vorrei essere scortese e andarmene senza averlo conosciuto almeno per qualche minuto. >>
<< Restate qui, ragazzi, lo vado a cercare io. >>
<< Okay, mamma. >>
Appena la madre di Jade se n’è andata, Louis dice:
<< Sei bellissima. >>
<< Grazie. >>
Qualche minuto dopo il signore e la signora Dubois arrivano all’ingresso. Il signor Dubois porge la mano a Louis e dice:
<< Piacere, sono François, il padre di Jade. >>
Louis, stringendogliela, dice:
<< Louis, Louis Townes. >>
<< Direi che adesso possiamo anche andare, Louis. >>
<< Sì. È stato un piacere conoscervi signori Dubois. >>
I signori Dubois rispondono che anche per loro è stato un piacere e, dopo aver salutato anche Vic, escono.
Quando Louis e Jade escono dal cinema, è quasi mezzanotte e così lui la riaccompagna a casa.
<< Ti è piaciuto il film? >> le chiede.
<< Sì, non è stato brutto. A te? >>
<< Sì, dai. >>
<< Louis, accendi lo stereo? >>
<< C’è la radio e a me non piace. Attaccaci il tuo cellulare, tanto c’è il cavo. >>
<< E dov’è il cavo? >>
<< In basso alla tua sinistra. Lo vedi subito. >>
Jade guarda dove Louis le ha detto e trova subito il cavo. Loprende, tira fuori il suo iPhone dalla borsa e attacca il cavo. Louis si volta per un attimo verso Jade e, dopo essersi voltato verso la strada, dice:
<< Sono curioso di sentire che tipo di musica ascolti. >>
< Secondo te che tipo di musica ascolto? >>
<< Non lo so, ma secondo me pop e rock sicuro. >>
<< Ovviamente. >>
<< Dai, metti qualcosa. Vediamo se abbiamo gli stessi gusti. >>
Jade mette alcune canzoni e quasi tutte piacciono a Louis. Ne mette una che s’intitola “need you now” dei Lady Antebellum.
<< Questa l’ho già sentita, ma non mi ricordo qual è. >>
<< Ascoltala bene. >> gli dice lei.
Appena inizia la canzone Jade canta:
<< Picture perfect memories scattered all around the floor
Reachin’ for the phone ‘cause I can’t fight it anymore
And I wonder if I ever crossed your mind
For me it happens all the time. >>
<< Ah, ho capito. >>
Canta anche Louis insieme a Jade, e intanto lei guarda verso di lui:
<< It’s a quarter after one, I’m all alone and I need you now
Said I wouldn’t call but I lost all control and I need you now
And I don’t know how I can do without
I just need you now. >>
<< Sei intonata. >>
<< Sì, un pochino. Mi è sempre piaciuto cantare. >>
<< Io invece sono stonato. >>
<< Un pochino. >>
Louis ride, sorridendo a Jade.
Quando arrivano alla villa dei Dubois, Louis parcheggia la macchina proprio davanti e accompagna Jade al portone.
<< Sono stato proprio bene stasera. >>
<< Anch’io. >>
Louis guarda Jade, e lei gli sorride. Si avvicina al suo viso e la bacia.
<< Immaginavo che l’avresti fatto. >> dice lei.
<< Perché? Non volevi che lo facessi? >>
<< No, anzi, il contrario, speravo lo facessi. >>
Louis le sorride e le chiede:
<< Allora posso rifarlo? >>
<< Assolutamente sì. >>
Louis ribacia Jade e le dice:
<< Allora ci vediamo domani. ><
<< Sì. >>
<< Buonanotte. >>
<< Buonanotte. >>
Pochi minuti dopo che Jade è entrata in camera sua, arriva Vic.
<< Allora? Com’è andata? >>
Jade si gira e dice:
<< Vic! Mi hai fatto paura. >>
<< Dai, dimmi com’è andata. >>
<< Fai silenzio, però, perché mamma e papà sono a letto. >>
<< Sì, lo so. Ero a letto anch’io, ma ti ho sentito arrivare e sono venuta qui. >>
<< Mi lasci svestire, mettermi il pigiama, struccarmi, fare la pipì e venire a letto? Se mi aspetti sotto le coperte, dopo ti dico tutto. >>
<< Okay. Muoviti, però. >>
Vic salta sul letto e si mette sotto le coperte.
Una volta che Jade è pronta per andare a letto raggiunge la sorella sotto le coperte.
<< Dai, raccontami tutto, sorellona. >>
Jade racconta alla sorella la serata, fino a quando sono usciti dal cinema.
<< Dopo che siamo usciti dal cinema, era già quasi mezzanotte, così siamo andati verso la macchina. Nel ritorno a casa lui ha voluto che mettessi della musica dal mio iPhone, perché era curioso di sapere che tipo di musica ascolto. Ho messo alcune canzoni e quasi tutte gli piacevano. Quando siamo arrivati qui, lui ha parcheggiato davanti all’entrata e mi ha accompagnata fino alla porta.”
<< Che dolce. >>
<< Già, ma non è finita. >>
<< Spero che almeno ti abbia baciata? >>
<< Aspetta, lasciami finire. >>
<< Okay. Continua. >>
<< Davanti alla porta mi ha detto di essere stato proprio bene ed io gli ho risposto che per me era la stessa cosa. Poi mi ha guardata, io gli ho sorriso e dopo mi ha baciata. >>
<< Che bello. Lo sapevo che ti avrebbe baciata. >>
<< Così io, dopo il bacio, gli ho detto che immaginavo che l’avrebbe fatto. Lui preoccupato mi ha chiesto perché e che se non volevo che lo facesse. Io gli ho risposto che ero contenta e dopo mi ha ribaciata. È stato troppo dolce. >> confessa Jade.
<< Già, è stato dolcissimo. Io l’avevo detto che è dolcissimo. >>
<< Già. >>
Le due sorelle continuano a parlare ancora un po’ di tempo, fino a quando non si addormentano, una vicino all’altra.

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Capitolo 3
*** Potremmo diventare 'noi' ***


3

Potremmo diventare “noi”





La mattina del giorno dopo, 17 giugno, le sorelle Dubois vanno a fare shopping al Walmart, perché a Jade serve qualcosa di carino da mettere per il tour di Los Angeles, che farà con Louis nel pomeriggio.
<< Allora? Come vi sembra? >> chiede Jade, girando su se stessa con indosso una maglietta della linea Miley Cyrus & Max Azria.
<< Devo dire che è molto carina. >> dice Vic.
<< Concordo. È carina. >> dice anche la signora Dubois.
<< Mi provo anche le altre però. >> afferma Jade.
Jade rientra nel camerino e se ne prova un’altra.
<< Forse questa è più carina. >> afferma Vic, quando Jade esce dal camerino con un’altra maglia.
<< Più o meno siamo lì, secondo me. >> dice, invece, la signora Dubois.
<< Per me sono tutte carine. Amo l’intera collezione. >> dice Jade.
Mentre Jade si sta guardando allo specchio con indosso la maglietta, arrivano una ragazza con la madre, e la figlia entra nel camerino accanto a quella di Jade.
<< Cosa ci abbini su quella maglietta? Intendo sotto. Gonna o pantaloncini? >> chiede Vic.
<< Pensavo una gonna di jeans. >>
<< Meglio una gonna che i pantaloncini, infatti. >> dice la signora Dubois.
Intanto la ragazza che è entrata nel camerino accanto a quello di Jade, esce e si fa vedere dalla madre con quello che ha indosso.
<< Quale gonna di jeans però? >> domanda Vic.
<< Non lo so. >>
La ragazza accanto al camerino di Jade, nota che anche lei ha indosso una maglia della linea Miley Cyrus & Max Azria, così interviene, dicendo:
<< Io ho quella maglia e l’ho abbinata alla gonna di jeans blu. >>
Le sorelle Dubois e la loro madre si voltano subito verso la ragazza, e Jade chiede:
<< Ci sta bene? >>
<< Assolutamente sì. Io ho sia quella maglia che hai indosso tu che la gonna di jeans blu che ti ho detto che ci sta bene. >>
<< Posso andare a prenderla, o credo di averla già nel camerino. >>
Jade entra nel camerino e dopo alcuni secondi esce dicendo:
<< Eccola! Questa qui dici? >>
<< Sì, proprio quella. Provala con quella maglia e vedrai che ci sta benissimo. >>
<< Provo. >>
Jade entra nel camerino, si prova la gonna e dopo esce dicendo:
<< È vero, ci sta benissimo. >>
<< Te l’avevo detto. >>
<< Grazie del consiglio… >>
La ragazza, porgendole la mano, dice:
<< Jessy. >>
Jade gliela stringe e dice:
<< Jade. >>
<< Jade? Ma non è un nome inglese? >>
<< Lo so. Infatti, sono francese. >>
<< Aah. E di dove? >>
<< Parigi. >>
<< Oddio, beata te. Non sai come vorrei andarci. È bella, vero? >>
<< Sì, è bellissima. >>
<< Posso immaginarlo. >>
Jade le sorride.
<< Comunque loro sono mia sorella minore Vic e mia madre Jen. >>
Si stringono tutte la mano.
<< Allora prenderai quella maglia e quella gonna? >> le chiede Jessy.
<< Sì. >>
<< Ma siete qui in vacanza? >>
<< No, ci siamo trasferite qui da pochi giorni. >>
<< Aah, pensavo foste qui in vacanza. In che quartiere abitate? >>
<< Pacific Palisades. Voi? >>
<< Santa Monica. Abbiamo una casa proprio sulla spiaggia. >>
<< Wow. >>
<< Tu quanti anni hai Jade? >>
<< Ne faccio diciassette a novembre. Tu? >>
<< Diciassette. Quindi sei del novantaquattro? >>
<< Sì. Anche tu, vero? >>
<< Sì. >>
Le due ragazze continuano a parlare per un po’ e dopo si scambiano i numeri di cellulari e si dicono che si cercheranno su Facebook e Twitter.

Nel pomeriggio, poco dopo le 15.30: Louis e Jade sono in macchina.
<< Sai, stamattina ho conosciuto una ragazza. >> salta su Jade.
<< Potrei diventare geloso, sai. >>
Jade gli sorride.
<< Dove l’hai conosciuta? >>
<< Da Walmart. Ero con mia madre e mia sorella perché volevo comprare qualcosa della collezione di Miley, e, infatti, ho preso la maglia e la gonna che ho indosso. >>
<< È molto carina la maglia. >>
<< Grazie. >>
<< Come si chiama questa ragazza? >>
<< Jessy. Ha la mia stessa età e viva a Santa Monica, come te. Magari la conosci. >>
<< No, non conosco nessuna Jessy. Ma come vi siete conosciute? >>
<< Eravamo nei camerini ed io mi stavo provando delle cose. Io, mia madre e mia sorella stavamo pensando a cosa ci stesse bene con questa maglia, così lei è intervenuta dicendomi che ha la stessa maglia e che l’ha abbinata con questa gonna. E da lì abbiamo cominciato a parlare un po’ e ci siamo scambiate i numeri di cellulare. >>
<< Bene. Mi fa piacere che hai fatto amicizia. >>
<< L’ho anche cercata su Facebook e su Twitter. A proposito, tu ci sei su Facebook e Twitter? >>
<< Sì. Su Facebook sono Louis Townes, mentre su Twitter sono louist94, tutto minuscolo. Tu ci sei? >>
<< Ovvio che sì. Sono Jade Dubois su Facebook, e jadelovesparis, tutto minuscolo, su Twitter. >>
<< Dove mi porti per iniziare il tour? >> chiede Jade.
<< A Santa Monica. >>
<< Al Pacific Park? >>
<< Sì, proprio lì. Come fai a saperlo? >>
<< Ho tirato a indovinare. >>
Louis le sorride.
Quando arrivano, parcheggiano la macchina e dopo entrano al Pacific Park.
La seconda tappa è Venice, poi Hollywood, con il Chinese Theatre, poi il Kodak Theater e la Walk of Fame.
<< Adesso ti porterò proprio dalla famosa scritta. Nel mio posto preferito. >>
<< Perfetto. Vediamo se è vero che c’è un paesaggio meraviglioso >>
<< È così, fidati. Comunque, per arrivarci proprio da dietro, c’è una strada e dopo raggiungi la scritta tramite un sentiero. Sai quanto sono alte le lettere? >>
<< No. Quanto? >>
<< Quindici metri. >>
<< Woh, tanto. Pensavo meno. >>
<< Sì, in effetti, sembra più piccola. Vedrai quando ci arriveremo. >>
Una volta arrivati nella strada dietro la scritta, parcheggiano lì la macchina e scendono a piedi. Alcuni minuti dopo arrivano proprio dietro la scritta.
<< Eccoci arrivati! Questo è il meraviglioso panorama che si vede da qua su. >> esclama Louise.
<< Wow, è fantastico. >>
<< Te l’avevo detto. >>
<< Posso confermare che è meraviglioso. Ma non so se può reggere il confronto con il panorama che si vede dalla Torre Eiffel. >>
<< Non saprei, perché non ci sono mai stato. >>
<< Lo so. Ed è un vero peccato, perché è una della città più belle del mondo. >>
<< Lo so. >>
Jade gli sorride. Louis la stringe a sé e lei si appoggia sulla sua spalla.
<< Posso farti una domanda, Louis? >>
<< Sì. >>
<< Ma tu ed io cosa siamo? >>
<< Cosa vuoi dire? >>
<< Sentimentalmente, cosa siamo? >>
Louis ci pensa un attimo e poi dice:
<< Beh… tu mi piaci, Jade. Sia dentro che fuori. >>
Jade fa un sorriso enorme e dopo dice:
<< Anche tu mi piaci, Louis. E sai qual è la prima cosa che mi ha colpito di te? >>
<< No. Quale? >>
<< Che sei dolcissimo. >>
<< Davvero? >>
<< Sì. >>
<< E sai invece qual è la prima cosa che mi ha colpito di te? >>
<< Quale? >>
<< Che, il giorno in cui ci siamo conosciuti, quando sono venuto a prendermi la palla, tu sei stata gentilissima con me. Non tutte le ragazze sono così. Ad alcune gli avrei dato solo fastidio. >>
Jade gli sorride.
<< Mi piaci davvero, Jade. Quindi se mi chiedi che cosa siamo tu ed io, posso soltanto dirti che, per me, potremmo diventare ‘noi’. >> confessa Louis.
Jade gli fa un mega sorriso e chiede:
<< Dici sul serio? >>
<< Assolutamente sì. >>
Jade lo bacia.
<< Allora per me possiamo assolutamente diventare ‘noi’. >>
Louis le sorride e poi le chiede:
<< Allora mi sorge spontaneo chiederti… >>
Jade gli sorride e lui continua a parlare:
<< Vuoi essere la mia ragazza, Jade? >>
<< Sì, voglio essere la tua ragazza, Louis. >>
Louis le sorride, la avvicina a sé, le accarezza una guancia e poi la bacia.

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Capitolo 4
*** Diventeremo grandi amiche ***


4

Diventeremo grandi amiche





Il giorno dopo, durante la mattinata, Jade si sveglia tutto contenta e scende a fare colazione. In cucina incontra la madre e la sorella.
<< Buongiorno, sorellina. >> salta su Vic.
<< Buongiorno anche a te, Vic. >>
Mentre si prepara la colazione, la sorella le chiede:
<< Ti vedrai anche oggi con Louis? >>
<< Per il momento non abbiamo deciso niente. >>
<< Ah. >>
Dopo colazione, Jade si sistema e dopo si mette un po’ al computer. Su Facebook si mette a chattare con Jessy, la ragazza conosciuta il giorno prima da Walmart. Decidono di vedersi e andranno alla Downtown and Third Street Promenade, e si sono date appuntamento per le 15.
<< Sei venuta in macchina? >> domanda Jade.
<< Sì sì, con quella di mio nonno, tanto la usa poco. Tu? Ti sei fatta accompagnare da tua madre? >>
<< Sì, ma pensavo di prendere la patente. Mi devo solo andare a iscrivere. >>
<< Cosa aspetti? Se vuoi, ti accompagno io? >>
<< Sì, magari. >>
<< Com’è vivere a Parigi? >>
<< Fantastico. Infatti, un po’ mi è dispiaciuto venire via, però anche Los Angeles mi piace molto, mi è sempre piaciuta. >>
<< Io adoro Parigi, è una delle mie città preferite. >>
<< Davvero? >>
<< Sì. Non ci sono mai stata, ma mi piacerebbe moltissimo andarci. Stessa cosa per Londra. >>
<< Mia madre è di Londra. >>
<< Ecco perché parli l’inglese così bene e hai l’accento britannico. >>
< Si nota molto l’accento inglese? >>
<< No. Vedrai che con il tempo avrai quello americano. >>
Jade si guarda intorno e dopo dice:
<< Comunque, è veramente carino questo posto. Ci sono un sacco di negozi. Mi sembra di stare agli Champs-Élysées. >>
<< Lo so. Infatti, io ci vengo spesso. >>
<< Raccontami un po’ di te, Jessy. Sono curiosa. >>
<< Beh… innanzitutto sono figlia unica. Ho una gatta di nome Sophie, è un’Angora Turco, poi amo la musica, e scrivo romanzi e canzoni, ma solo il testo, perché non so suonare uno strumento. >>
<< Scrivi? E che tipo di romanzi scrivi? >>
<< Romantici, per adolescenti soprattutto. Questo è il ventinovesimo. >>
<< Wow! Ventinovesimo? >>
<< Sì, ma i più belli saranno quindici più o meno. >>
<< E questo che stai scrivendo adesso di cosa parla? >>
<< Parla di due famiglie che si conoscono da anni. La prima composta da cinque figli, mentre la seconda da due. Un giorno la figlia di una delle due famiglie inizia a interessarsi ai due figli maschi dell’altra famiglia, e anche loro a lei. Poi, va beh, ci sono altre avventure che capitano a tutti gli altri. >>
<< Wow. Bello, però, mi sto incuriosendo. >>
<< Grazie. L’ho iniziato a febbraio e ho scritto pochissimo. Ci metterò un sacco a finirlo. >>
<< Perché di solito quanto ci metti a scriverne uno? >>
<< Circa tre o quattro mesi. Stavolta sono molto indietro. >>
<< Forse questo che stai scrivendo adesso è migliore degli altri. >>
<< Dei primi di sicuro. >>
<< E come s’intitola? >>
<< You’re on my heart just like a tattoo. >>
<< Dal titolo non sembra male. >>
<< Già. Per il titolo prendo sempre spunto dalle frasi di canzoni che mi piacciono. Per questo romanzo, ad esempio, ho preso spunto dalla canzone di Jordin Sparks, ‘tattoo’. >>
<< Interessante. E per quanto riguarda le canzoni? >>
<< Ne ho scritte tantissime, sono tutte su Facebook. Alcune le scrivo io proprio, mentre altre prendo il testo originale e poi lo modifico secondo quello che mi succede. >>
<< Figo. >>

Più tardi, mentre stanno bevendo qualcosa da Starbucks.
<< Sei fidanzata, Jessy? >> domanda Jade.
<< No, mai stata fidanzata. Tu? >>
<< Sì. >>
<< Di già? Cavolo, io vivo qui da diciassette anni e non sono mai stata fidanzata. >>
<< L’ho conosciuto due giorni dopo essermi trasferita. Si chiama Louis e ha la nostra età. >>
<< E com’è? >>
<< Carino, dolce, alto, biondo e con gli occhi marroni. >>
<< Ma state già insieme o uscite e basta? >>
<< No no, stiamo proprio insieme. Ci siamo messi insieme ieri. >>
<< Aah, da pochissimo. Sono contenta per te. >>
<< Grazie. >>
Continuano a bere, e intanto Jessy le chiede:
<< Ti sei già iscritta in una scuola? >>
<< A dire la verità no. Tu in quale vai? >>
<< Alla Palisades Arts & High School, che noi chiamiamo semplicemente Palisades Arts, almeno quelli che frequentano i corsi di specializzazione. Gli altri la chiamano semplicemente Palisades High. >>
<< Corsi di… specializzazione? >> chiede Jade, un po’ confusa.
<< Sì. La mia è una scuola un po’ particolare, perché ci sono aule dove gli alunni studiano le classiche materie, mentre altre dove frequentano dei corsi di specializzazione, come canto e ballo, ad esempio. >>
<< Wow, sembra una bellissima scuola. Tu studi le classiche materie oppure frequenti i corsi? >>
<< I corsi, ovviamente. >>
<< Che corsi ci sono? >>
<< Canto, ballo, recitazione, musica, musical, scrittura, scenografia, regia, disegno, pittura e giornalismo. >>
<< Tu immagino che fai scrittura? >>
<< Sì, e anche canto. >>
<< Figo. >>
<< Comunque, la Palisades Arts è un’ottima scuola, proprio perché ti da la possibilità di scegliere. Ti piacerebbe frequentarla? >>
<< Sì. Tra l’altro a me è sempre piaciuto disegnare e dipingere. In camera ho un dipinto fatto da me con la Torre Eiffel. E mi piace anche cantare. Cantavo nel coro della mia scuola a Parigi. >>
<< Allora credo che la mia scuola vada bene per te. >>
<< Lo credo anch’io. Che orari fate? >>
<< Sempre dalle otto all’una, con l’intervallo dalle undici alle undici e un quarto, mentre il mercoledì dalle otto all’una, con pausa pranzo fino alle due, e termine delle lezioni alle quattro. >>
<< Non male, dai. >>
<< Sì, infatti. >>
<< Serve la divisa? >>
<< No, assolutamente no. È una scuola d’arte. >>
<< Perfetto. Allora penso che m’iscriverò. Mi accompagni lunedì mattina? >>
<< Sì, però devi essere maggiorenne per fare da sola l’iscrizione. >>
<< Allora verrà anche mia mamma. >>
<< Okay. >>
Jade le sorride.
<< Sai Jessy, credo che diventeremo grandi amiche. >>
<< Lo credo anch’io. >>
Jessy beve un sorso della sua bevanda e chiede:
<< Sai già che università frequenterai l’anno prossimo? >>
<< No, e non ci ho ancora pensato. E non so di preciso che università ci sono qui. Tu già lo sai? >>
<< Sì, molto probabilmente la Pepperdine University, a Malibu, oppure l’UCLA. Ma è più probabile la prima. Sono entrambe ottime università e sono vicinissime. >>
<< E cosa vorresti studiare lì? >>
<< Lettere e forse anche musica, ma non lo so ancora di preciso. Credo che ci sia anche arte alla Pepperdine. >>
<< Ah, davvero? >>
<< Sì, ma in ogni caso appena inizieremo la scuola, ci daranno tutti gli opuscoli per informarci bene. >>
<< Ah, perfetto. Quando studiavo a Parigi, non ci avevo mai pensato all’università, ma l’anno scorso ero al terzo anno, quindi forse era un po’ presto. >>
<< Sì, infatti. >>
Jade finisce la sua bevanda e le chiede:
<< Sei impegnata stasera? >>
<< No. Perché? >>
<< Un amico del mio ragazzo dà una festa a casa sua, ti va di venire? >>
<< Sì, volentieri. >>

La sera stessa, un amico di Louis ha organizzato una festa nella sua villa sulla spiaggia e lui ci andrà con Jade.
<< Com’è che si chiama quest’amico di Louis che ha organizzato la festa? >> domanda Jessy, guardandosi intorno.
<< Matt. >>
<< Ah okay. >>
<< Perché? >>
<< Così, tanto per sapere. >>
< Okay, ma secondo me c’è qualcosa sotto. >>
<< No, non c’è niente sotto. Cosa ci potrebbe essere? >>
<< Non lo so. Magari speravi che la festa fosse stata organizzata da quello che ti piace. >>
<< C’è un ragazzo che mi piace, ma non si chiama Matt. >>
<< Ah, vedi che allora qualcosa sotto c’è? >>
<< Sì, va beh. >>
<< Dai, come si chiama? >>
<< Anthony. >>
<< Anthony. E che scuola fa? >>
<< La mia, corso di canto. Vuole diventare un rapper. >>
<< Wow. E quanti anni ha? >>
<< La nostra età. >>
<< Ma lui sa che tu hai una cotta per lui? >>
<< Sì, eccome se lo sa, è da quasi tre anni che gli vado dietro. Ed io non gli piaccio, altrimenti si sarebbe già fatto avanti da un po’. >>
<< Quasi tre anni? Tanto tempo. >>
<< Già. >>

Durante la festa, mentre c’è la canzone “not afraid”, di Eminem, Jessy corre subito da Jade, che sta ballando, e le dice:
<< È qui! >>
< Chi? >>
<< Lui! È qui! È qui!” >>
Jade smette di ballare e si allontana di pochi metri con Jessy.
<< Anthony è qui? E dov’è? >>
<< L’ho visto salire al piano di sopra. Sono sicura, era lui. >>
<< Allora perché non vai di sopra anche tu? Con la scusa che devi andare in bagno, dopo ci parli. >>
<< Perché non ci siamo mai parlati. Lui sa chi sono e sa che mi piace, e basta. Una volta mi ha chiesto se avevo da cambiare dei soldi, ma basta, nient’altro. >>
<< Ah, pensavo che vi parlaste. >>
<< No, non ci siamo parlati. >>
<< Mi dispiace, Jessy. Ma prova ad andare di sopra comunque, anche solo per vederlo, e con la scusa magari vai in bagno e ti sistemi il lucidalabbra. >>
<< Okay. Vado. >>
<< Brava. Io torno a ballare. >>
<< Okay. >>
Jade torna a ballare, mentre Jessy va verso le scale e sale al piano di sopra. Mentre è in corridoio cerca Anthony. All’improvviso esce da una stanza e quasi si scontrano. Lei lo guarda, ma lui si allontana prima di andarle contro, senza neanche guardarla, ma le dice:
<< Scusa. >>
<< Di niente. >>
Lui si allontana e scende le scale. Jessy rimane come una cretina lì a guardarlo, mentre lui se ne va.
Quando scende al piano di sotto, il dj ha appena messo “your love is my drug”, di Ke$ha, e Jade, vedendola scendere, la chiama con lei a ballare, e così la raggiunge.
<< Mi piace un sacco questa canzone. >> esclama Jessy.
<< Anche a me. >>
Finita la canzone, smettono di ballare e, mentre bevono qualcosa, Jade le chiede:
<< Allora? Cos’è successo di sopra? >>
< Niente. Mentre camminavo nel corridoio all’improvviso, lui è uscito da una stanza e a momenti ci scontravamo. Io l’ho guardato, ma lui si è allontanato, per non venirmi contro, e mi ha chiesto scusa. >>
<< E tu cos’hai detto? >>
<< Di niente. E poi è sceso ed io sono rimasta lì come una cretina. >>
<< Meglio di niente, dai. >>
<< No, sono pessima. >>
<< No, non lo sei. >>
Jessy le fa un leggero sorriso e più tardi tornano a ballare.

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Capitolo 5
*** Ti presento i miei, mi presenti i tuoi ***


5
    
Ti presento i miei, mi presenti i tuoi





Due settimane dopo, Jade e Louis sono sempre più vicini l’uno all’altra, mentre Jade e Jessy si sono imparate a conoscere ancora meglio.

È il 4 luglio, la festa dell’Indipendenza, e la famiglia Dubois, nonostante sia francese e inglese, ha deciso di rispettare le tradizioni americane, e festeggerà, come una classica famiglia americana, questo giorno.
Così hanno organizzato un pranzo, a base di carne alla griglia, e Jade ha invitato anche Louis e i suoi genitori.
<< Sei agitata? >> domanda Vic a sua sorella maggiore Jade, un po’ prima che Louis e i suoi genitori arrivino.
<< Louis ha già conosciuto mamma e papà quando mi è venuto a prendermi qui a casa, perché dovrei essere agitata? >>
<< Perché conoscerai i suoi genitori. >>
<< Sì, un pochino lo sono. Ma se lui è così, i genitori non saranno tanto diversi. Da qualcuno avrà preso. >>
<< Già. >>
<< Io m’immagino la madre di Louis: una donna sui quaranta-cinquant’anni, più o meno, magari bionda e molto gentile. >>
<< È probabile che sia così. >>
<< Già. >>
<< Posso chiederti una cosa, sorellina? >>
<< Sì. >>
<< Ma avete già fatto sesso? >>
<< Vic! >>
<< Che c’è? Ho dodici anni, non dieci. Sono già una donna a tutti gli effetti. >>
<< Sarai anche una donna, ma sei troppo piccola per parlare di sesso. >>
<< Non è vero. Ma l’avete già fatto o no? >>
<< No, ancora no. Sono solo quasi tre settimane che stiamo insieme. >>
<< Sì, è ancora presto forse. >>
<< No, non è neanche per quello, anche perché, per me, lo sai, non sarebbe la prima volta, però non è ancora arrivato il momento giusto. >>
<< E qual è il momento giusto? >>
<< Non lo so, non so neanche se c’è un vero momento giusto. Deve solo capitare e dev’essere bello. >>
<< Giusto. >>
Poco dopo, arrivano Louis e i suoi genitori a casa Dubois, e la madre di Jade va ad aprire la porta.
<< Buongiorno. >> saluta Jen, con un sorriso.
La famiglia Townes saluta Jen e lei fa’ loro entrare. Intanto arrivano François, Jade e Vic.
<< Ciao. >> saluta Jade, timidamente.
<< Ciao. >> dice Louis.
La madre di Louis porge la mano a Jade e dice:
<< Danielle. >>
Jade gliela stringe e risponde:
<< Jade. Piacere mio. >>
Lo stesso con il padre di Louis e i signori Dubois conoscono i signori Townes.
<< Noi andiamo in giardino. >> salta su Jade.
Mentre raggiungono il giardino, Louis dice:
<< Speriamo in bene. >>
<< Non ti preoccupare, andrà tutto bene. >>
<< Mi piace questa tua positività. >>
<< Non è positività, è speranza, ma anche sicurezza. Perché mai non dovrebbero andare d’accordo? >>
<< Giusto. >>
Louis la ferma un attimo, lei si volta verso di lui, e le chiede:
<< Che c’è? >>
Louis le dà un bacio e le dice:
<< Non ti avevo ancora dato un bacio. >>

Durante il pranzo, la signora Dubois salta su, chiedendo:
<< Andrete in vacanza tutti insieme? >>
<< Sì, andremo a trovare il fratello di Jim, a Miami, durante le ultime due settimane di questo mese. >> risponde la signora Townes.
<< Ho dei cugini lì. >> spiega Louis.
<< Hai molti cugini? >> gli chiede la signora Dubois.
<< No, solo tre, tutti maschi. >>
<< Ci andate tutte le estati? >>
<< Quasi tutte le estati. Magari Jade potrebbe venire a trovarmi un weekend o anche una settimana. >> propone Louis.
<< Sarebbe fantastico. >> salta su Jade.
<< Sì, perché no. Magari possiamo venire anche François ed io, così ci prendiamo una bella vacanza. Non abbiamo deciso di andare da nessuna parte quest’estate, perché ci siamo appena trasferiti. >> dice la signora Dubois.
<< Sì, non è una brutta idea, tesoro. >> dice il signor Dubois.
<< Potreste stare in casa di mio fratello, c’è un sacco di posto. >> salta su il signor Townes.
<< No, non vogliamo disturbare, siete già in tanti. >> risponde il signor Dubois.
<< Noi stiamo nelle camere degli ospiti e voi potreste stare nella dépendance. >> dice il signor Townes.
<< No, saremo soltanto d’impiccio. Andremo in albergo, non c’è problema. >> dice la signora Dubois.
<< D’accordo. >> si rassegna il signor Townes.
<< Allora Louis, hai già un’idea sull’università da frequentare l’anno prossimo? >> domanda la signora Dubois.
<< Pensavo all’UCLA. Io e Jade ne abbiamo parlato un po’ di tempo fa. >>
<< Sì, infatti, anche lei ne ha parlato con noi. La sua amica Jessy ha detto che vorrebbe frequentare l’UCLA o la Pepperdine e Jade ha cominciato a pensarci. >>
<< Sì, anche la Pepperdine non è male. >>

Dopo pranzo, la famiglia Dubois e la famiglia Townes si sposta sui divanetti in giardino.
<< Sapete cosa mi piacerebbe fare adesso? >> salta su Jade.
<< Cosa? >> chiede Louis.
<< Potreste insegnarci l’inno americano. >>
< Ottima idea, tesoro. >>
<< Un po’ lo so, soprattutto l’inizio, perché ho visto un video dove lo canta Demi Lovato. Fa così, se non sbaglio. >> dice Jade, scandendosi la voce e iniziando a cantare:
<< O! Say can you see by the dawn's early light,
What so proudly we hailed at the twilight's last gleaming,
Whose broad stripes and bright stars through the perilous fight,
O’er the ramparts we watched, were so gallantly streaming? >>
Jade si ferma e dice:
<< E da qui non lo so più. >>
<< Wow. Sei stata fantastica, Jade. >>
<< Grazie. >>
<< Il resto fa così. >>
Louis si schiarisce un attimo la voce e dopo inizia a cantare:
<< And the rockets' red glare, the bombs bursting in air,
Gave proof through the night that our flag was still there;
O! Say does that star-spangled banner yet wave,
O’er the land of the free and the home of the brave? >>
<< So che non sono per niente intonato, scusate. >>

Nel primo pomeriggio, i Townes vengono via dalla villa dei Dubois. Davanti al portone di casa, Louis e Jade si salutano.
<< Allora ci vediamo stasera alla festa a casa tua. >> dice Jade.
<< Sì. >>
<< Quanta gente ci sarà alla fine? >>
<< Non ne ho idea. Ho fatto spargere la voce il più possibile. >>
<< È probabile che venga anche Anthony, il ragazzo che piace a Jessy di cui ti ho parlato? >>
<< Potrebbe essere. Se c’era alla festa di due settimane, potrebbe esserci anche a questa. Ma perché me lo chiedi? >>
<< Perché così Jessy avrà un’altra possibilità. >>
<< Ah, okay. >>
<< Sei geloso? Non l’ho neanche mai visto questo Anthony. E poi non ti devi preoccupare, per me esisti solo e soltanto tu, tesoro. >>
Louis le fa un sorriso e dopo risponde:
<< Per me è lo stesso, Jade. Ci sei solo e soltanto tu. >>
Si danno un bacio e dopo lui se ne va.

Durante il pomeriggio, Jade e Jessy si sentono su Facebook. Jade informa Jessy che potrebbe esserci anche Anthony alla festa, e lei è contenta di questa notizia.

Durante la festa nella villa Townes. Tra un punch, degli stuzzichini e qualche chiacchiera, tra la folla che balla, Jessy nota Anthony.
<< È qui! >> esclama Jessy.
<< Dove? >>
<< Sta ballando. >>
<< Qual è dei tanti che sta ballando? >>
<< Quello non molto alto, castano, con i capelli corti e gli occhi marroni. >>
<< Questo non restringe il campo, tesoro. >>
Jade guarda meglio e dopo chiede:
<< È per caso quello con la maglia nera con scritto ‘I LOVE RAP’? >>
<< Sì, proprio quello. >>
<< Beh, è carino, dai. >>
<< Lo so. >>
<< Non è altissimo, ma fa lo stesso, va bene comunque. >>
<< Già, non m’interessa se è alto o basso, a me piace comunque. >>
Jade e Jessy decidono di andare a ballare si mischiano tra la folla.

Più tardi, dopo aver ballato “baby”, di Justin Bieber, Jade e Jessy vanno al piano di sopra per sistemarsi il lucidalabbra e andare in bagno. Mentre Jade è in bagno, Jessy gira per il piano di sopra, non essendo mai stata in casa di Louis. In camera sua, comincia a canticchiare “baby”.
<< You know you love me, I know you care
Just shout whenever, and I'll be there
You are my love, you are my heart
And we will never ever-ever be apart
Are we an item? Girl quit playing
We’re just friends
What are you sayin'?
Said there’s another look right in my eyes
My first love broke my heart for the first time,
And I was like… >>
Mentre Jessy canta, passa da lì Anthony, e lei, avendolo visto, lo raggiunge subito.
<< È occupato il bagno. C’è la mia amica dentro. >> salta su lei.
Anthony si volta e risponde:
<< Ah, okay. >>
Jessy non riesce a credere che Anthony sia proprio davanti a lei.
<< Eri tu che cantavi prima? >> le chiede lui.
<< Sì, ero io. Perché? >>
<< Sei brava, hai una bella voce. >>
<< Grazie. >> dice Jessy, sorridendo.
<< Stavi cantando “baby”, di Justin Bieber, vero? >>
<< Sì, proprio quella canzone. Perché? Ti piace? >>
<< Non mi fa né caldo né freddo. >>
<< Ah. >>
Intanto Jade esce dal bagno e si meraviglia di trovare Jessy e Anthony a pochi metri di distanza.
<< Hai finito? >>
<< Sì, puoi andare adesso. >>
<< Grazie. >>
<< Ci vediamo di sotto. >> le dice Jade, con un sorrisetto malizioso e facendole l’occhiolino, muovendo la testa per indicare Anthony.
<< Okay. >>
Mentre Jessy è in bagno, pensa che finalmente ha scambiato più di due semplici parole con Anthony ed è felicissima. Quando esce dal bagno Anthony è ancora lì ad aspettare, così, prima di scendere lei gli fa un sorriso e lui glielo restituisce.
Appena è scesa al piano di sotto, corre subito da Jade.
<< Oddio! Oddio! Hai visto? Hai visto? >> urla lei.
<< Sì, era ora, cazzo! Finalmente hai parlato con lui. >>
<< Sì. Mentre ti stavo aspettando, ero in camera di Louis e stavo canticchiando “baby”. L’ho visto passare e l’ho raggiunto, dicendogli che il bagno era occupato. Dopo lui mi ha chiesto se ero io che stavo cantando, così gli ho risposto di sì e lui mi ha detto che sono brava e che ho una bella voce. >>
<< Sono contenta per te, Jessy. >> le dice Jade.
<< Anch’io sono troppo contenta. Almeno adesso ci ho scambiato più di due parole. >>
<< Già. Dai, torniamo a ballare. >>

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Capitolo 6
*** Finalmente a Miami ***


6

Finalmente a Miami





Come avevano detto durante il pranzo del 4 luglio, l’intera famiglia Dubois andrà a Miami durante l’ultima settimana del mese, a trovare Louis e la sua famiglia. Alloggeranno al Four Seasons dal 24 al 31 luglio.
In aereo, Jade e Vic stanno chiacchierando, e sono tre posti avanti ai loro genitori.
<< Allora tu e Louis l’avete fatto? >>
<< Non ancora, ma credo che questa settimana a Miami succederà, secondo me. >>
<< Bene. >>
<< Sai, non mi piace che parli tranquillamente di quest’argomento. Hai soltanto dodici anni e sei ancora troppo piccola, te l’ho già detto. >>
<< Le ragazzine adesso sono molto sveglie, non come quando tu avevi dodici anni. Adesso è diverso. >>
<< Con questa cosa vuoi dire? Che tu hai già il fidanzatino? >>
<< No. Te l’avrei detto, no? >>
<< Sì, infatti, devi dirmelo. Io sono tua sorella maggiore e lo voglio sapere, okay? >>
<< Sì sì, non ti preoccupare. >>
<< Bene. >>
Un minuto dopo, Vic salta su, chiedendo:
<< Ma almeno ci siete andati vicino? >>
<< Non risponderò a questa domanda, anche perché non credo neanche che tu sappia cosa vuol dire andarci vicino. >>
<< Sì che lo so, invece. >>
<< Ah sì? E cosa vuol dire? >>
<< Sesso orale, petting e cose così. >>
<< Vic! >>
<< Dai, Jade, ne so di queste cose. Quando eravamo a Parigi io e le mie amiche ci siamo documentate. >>
<< Okay, ma hai comunque dodici anni. >>
<< Sì, ma è successo o no? Ci siete andati vicini sì o no? >>
Jade aspetta un attimo prima di rispondere, e poi dice:
<< Quasi. >>
<< Cosa vuol dire quasi? Spiegati meglio. >>
<< Non posso dirti queste cose, qui. Ci sono persone che possono sentire. >>
<< Okay, va bene. >>

Quando arrivano all’aeroporto di Miami, mentre stanno andando in hotel in taxi, Jade chiama Louis.
<< Ciao, tesoro. >>
<< Ciao! Siete già arrivati? >> domanda lui.
<< Sì. Adesso stiamo andando in albergo in taxi. >>
<< Okay. >>
<< Tu dove sei? >>
<< A casa di mio zio. Preferisci che venga adesso oppure più tardi? >>
<< Magari più tardi. Quando arriviamo in hotel, voglio sistemare un po’ le mie cose in camera.”
<< Okay. Tra due ore ti andrebbe bene? >>
<< Sì. >>
<< Allora ci vediamo più tardi. Ciao, piccola. >>
<< Ciao. >>

Due ore dopo, Louis raggiunge la famiglia Dubois in hotel.
<< Buongiorno, signor Dubois. >>
<< Ciao, Louis. Entra pure. >>
<< Grazie. >>
Quando Louis entra nella suite, arriva Jen, che chiede:
<< Chi era alla porta, tesoro? >>
Prima che François risponda, Louis dice:
<< Salve, signora Dubois. >>
<< Oh, ciao, Louis. >> dice la signora Dubois.
<< Com’è andato il viaggio? >> chiede lui.
<< Bene. Grazie. >> risponde il signor Dubois.
<< Benvenuti a Miami, comunque. >> dice Louis.
I signori Dubois ringraziano e dopo arrivano Jade e Vic.
<< È arrivato Louis? >> domanda Jade.
Louis vede Jade e le corre incontro. Mentre la abbraccia, lei dice:
<< Ciao. >>
Lui la bacia e poi le dice:
<< Ciao. Mi sei mancata un sacco in questa settimana. >>
<< Anche tu. >>
<< Ciao, Vic. >>
<< Ciao. >> lo saluta lei, timidamente.
<< Dai, vieni in camera. >> propone Jade.
<< Andiamo. >>
Seduto sul letto, Louis salta su, dicendo:
<< Non sai quanto mi sei mancata, piccola. >>
Jade si avvicina a lui e gli dice:
<< Lo so, me l’hai detto prima. >>
<< Sì, ma volevo dirtelo un’altra volta. >>
Louis, battendo le mani sulle sue gambe, dice:
<< Dai, siediti qui. >>
Jade si siede sulle gambe di Louis e dopo si baciano.
<< Mi sono mancati anche i tuoi baci. >> dice lei.
<< Anche i tuoi, tesoro. >>
Si sbaciucchiano per un po’ e poi Louis le chiede:
<< Hai finito di sistemare le tue cose? >>
<< Sì. >>
<< Allora vieni con me che ti faccio conoscere la famiglia di mio zio. >>
<< Okay. >>
Quando arrivano nella villa dello zio di Louis, in casa c’è la moglie con i figli.
<< Zia, sei in casa? >> chiede Louis.
La zia di Louis, Victoria, risponde:
<< Sono in cucina! >>
I due fidanzatini raggiungono la cucina e, appena ci arrivano, Louis saluta sua zia. Victoria alza lo sguardo e risponde:
<< Ciao. Chi è questa bella ragazza? >>
<< È Jade, la mia ragazza. >>
Jade porge la mano a Victoria e, mentre se la stringono, dice:
<< Piacere. >>
<< Piacere mio, cara. Io sono Victoria. >>
<< Louis non mi aveva detto che è una bella donna. >>
<< Oh, grazie, cara. Tu sei molto più bella di me, e sei giovane. >> risponde Victoria con un sorriso.
<< Grazie. >>
<< Dove sono Dan, Tom e Matt? >> chiede Louis.
<< In giardino. >>
<< Li raggiungiamo così gli faccio conoscere Jade. >>
<< Okay. >>
Raggiungendo il giardino, Jade dice:
<< Ha proprio una bella casa tuo zio. >>
<< Già. >>
Vedendo i suoi cugini, Louis esclama:
<< Eccoli là. >>
Prima che arrivano da loro, Dan vede Louis e dice:
<< Hey, Louis! >>
<< Ciao, ragazzi! Guardate che vi ho portato. >> dice Louis.
<< È lei Jade? >> chiede Dan, pronunciando Jade in inglese invece che in francese.
<< Jade, è francese. >> lo corregge Louis.
<< Excuse moi. >> dice Dan, sorridendo a Jade, e lei ridacchia.
Jade, porgendo la mano a Dan, dice
<< Piacere… >>
<< Daniel, ma puoi chiamarmi Dan o Danny, se preferisci. >>
Tom le porge la mano e, mentre lei gliela stringe, lui dice:
<< Piacere, Tom. >>
Lo stesso succede con Matt.
<< Hai proprio gusto, cugino, Jade è davvero una bella ragazza. >>
<< Grazie, ragazzi, siete troppo gentili. >> dice Jade.
<< È vero, sei davvero bella, Jade. >> conferma Tom.
<< Noi non siamo carini, Jade? >> domanda Dan.
<< Oh, certo che lo siete, ma non quanto il mio Louis. >> risponde Jade, sorridendo a Louis che la sta guardando e le sta sorridendo.
Louis la bacia e poi dice:
<< Mi dispiace, ragazzi, questa bella ragazza è già impegnata. >>
<< Ci dispiace tanto, vero, ragazzi? >> chiede Matt.
<< Sì. >> risponde Dan.
<< Sì, tantissimo. >> risponde anche Tom.
<< Quanti anni hai, Jade? >> chiede Dan.
<< Ne faccio diciassette a novembre. Voi, ragazzi? >>
<< Diciassette. >> risponde Dan.
<< Sedici. >> risponde invece Matt.
<< Diciannove. >> risponde infine Tom.
<< Quindi tu, Tom, vai al college? >> chiede Jade.
<< Sì, ho finito il primo anno. >>
<< Wow. >> dice Jade.
<< Ragazzi, dei miei amici stasera vanno al LIV, venite anche voi? >> propone Tom.
<< Io ci sono. >> dice Dan.
<< Anch’io. >> dice anche Matt.
<< Jade, ti va di andare oppure preferisci che stiamo noi due soli? Per me è uguale. >> domanda Louis.
<< Se mi dite cos’è il LIV ti do una risposta. >>
<< È un nightclub della città, anche piuttosto famoso. >> risponde Louis.
<< Sì allora, perché no, abbiamo tutto il tempo per restare da soli. A che ora ci andiamo? >>
<< Undici. >> dice Tom.
<< Allora potremmo stare insieme a cena e anche dopo, prima di andare al LIV. >> dice Jade.
<< Sì, è perfetto. Voglio portarti a cena fuori. >>
<< Sul serio? >>
<< Sì. >>

Alle 23, Louis, Jade, Tom, Matt e Dan raggiungono il LIV. Hanno preso un tavolo e stanno chiacchierando.
<< Allora, ti piace questo nightclub, Jade? >> chiede Dan.
<< Sì, non è male. >>
<< Immaginavo che ti sarebbe piaciuto. >> salta su Louis.
<< Andiamo in pista, ragazzi? >> propone Tom.
<< Sì. >> risponde Jade, entusiasta.

Più tardi, Jade va al bagno, ma, prima di aprire la porta, qualcuno la prende per un braccio e lei si volta subito, dicendo:
<< Hey! >>
È un ragazzo, un po’ ubriaco, che le chiede:
<< Hey, bella, te lo fai un giro con me? >>
<< No, grazie. >>
Il ragazzo insiste:
<< Neanche un ballo? >>
<< No, neanche un ballo. >>
<< Dai, almeno un ballo? >> continua a insistere lui.
<< Smettila! Lasciami in pace! >> urla Jade.
<< Okay, va bene, come vuoi. >>
Dopo essere stata in bagno ed essersi ritoccata il lucidalabbra, ritorna dai ragazzi.
<< Prima di andare al bagno uno ci ha provato con me. >>
<< Chi? Com’era fatto? >> chiede Louis, allarmato.
<< Alto, biondo, occhi scuri, mi sembra. >>
<< È James, sicuro. Ci prova con tutto quello che si muove. >> dice Louis.
<< E chi è James? >> chiede Jade.
<< Un maiale testa di cazzo che ci prova con tutte, soprattutto con le ragazzine. >>
<< Il solito spaccone che si crede chissà chi? >> domanda Jade.
<< Esattamente. >>
<< L’anno scorso ci ha provato con la mia ragazza, ma non ci è riuscito. >> dice Tom.
<< Una volta ci ha provato anche con due nostre amiche. Con una ci è riuscito e se l’è anche scopata in bagno, mentre con l’altra no, perché era fidanzata. >>
<< Già mi sta sulle palle. >> dice Jade.
<< Che cosa ti ha chiesto appena ti ha visto? >> chiede Louis.
<< Se volevo fare un giro con lui, poi se volevo ballare. >>
<< Che testa di cazzo, non ce la fa a non provarci con tutte. Meno male che non è bisex, altrimenti ci proverebbe anche con i ragazzi. Bleah, che schifo. >> dice Louis.
<< Tesoro, non dire queste cose, mi fai venire da vomitare. >>
<< Scusa, ma è tutto vero, ci prova con tutte. Ovviamente quelle più bruttine non se le caga di striscio. >>
<< Ovvio. >>

Più tardi, mentre stanno ballando, Jade e Louis sono vicini e, a un certo punto, si avvicina a lei James. Jade si volta subito e Louis gli urla contro.
<< Allontanati dalla mia ragazza, idiota! >>
< Sennò cosa mi fai? Mi dai un pugno? >> chiede lui.
<< Sì! Vattene! >>
<< Fai pure, ormai ci sono abituato. Ma prima fatti dare un bacetto, bella. >>
Jade lo allontana da sé e Louis va davanti a James, urlandogli:
<< Vattene! Altrimenti ti prendo a pugni James! >>
<< Okay okay, adesso me ne vado. >>

Alla fine della serata, in macchina, mentre stanno accompagnando Jade in hotel, lei salta su, dicendo:
<< Che testa di cazzo quello lì. >>
<< Ha sempre fatto così. È da quando ha quindici anni che si comporta così. >>
<< Ma perché? >>
<< Secondo noi è perché stava con una ragazza, e lei l’ha tradito con il suo migliore amico. Così da quel momento lì si comporta di merda con tutti. >>
<< È molto probabile, allora. C’è sempre una causa a un comportamento così. >>
<< Sì, infatti. >>

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Capitolo 7
*** Il ragazzo migliore del mondo ***


7

Il ragazzo migliore del mondo





Il giorno dopo la famiglia Dubois è stata invitata a pranzo nella villa dello zio di Louis.
<< Ciao. >> saluta Louis, dopo aver aperto la porta.
<< Ciao. >> lo saluta Jade.
Si danno un timido bacio, imbarazzati per avere i genitori di Jade vicino, poi lui li fa’ entrare. Poco dopo lo zio, la zia e i genitori di Louis raggiungono la famiglia Dubois in sala. I genitori di Jade e Vic vengono presentati da Louis ai suoi zii e cugini.
Durante il pranzo, Victoria, la zia di Louis, chiede:
<< Allora, ragazzi, com’è andata ieri sera? >>
<< Bene. >> risponde Louis.
<< Sì, è andata bene. Ci siamo divertiti. >> dice Matt.
<< Sì, ci siamo divertiti. >> conferma Tom.
<< È andata bene, dai. >> conferma anche Dan.
<< Sì, mi sono divertita anch’io. Peccato che Louis abbia avuto una piccola discussione con un certo James. >> dice Jade.
<< James? Vi sta ancora addosso? >> chiede Victoria.
<< Sì, purtroppo sì. >> risponde Dan.
<< Non ci smollerà mai. >> salta su Louis.
<< Ci ha provato anche con Jade. >> dice Tom.
<< Già, ci ha provato anche con me, ma io ovviamente gli ho detto di no. >> conferma Jade.
<< Era così carino prima che diventasse maleducato e schivo con tutti. >> dice Victoria.
<< Allora poi… >> salta su Dan.
<< È veramente messo male, da quel poco che ho visto io poi. >> dice Jade.
<< Io è un po’ che non lo vedo, però da quello che mi raccontate voi, ragazzi, è proprio uno stupido. >>
<< Fin troppo. >> dice Tom.
Finito il pranzo, Jade, Vic e la loro madre aiutano la zia e la madre di Louis a sparecchiare la tavola. Poi Jade e Vic raggiungono Louis, Dan, Tom e Matt al piano di sopra. Prima di entrare, però, sentono che i ragazzi parlano di Jade, così rimangono vicine alla porta, senza farsi vedere.
<< Allora, Louis, ci sei già andato a letto? >> chiede Dan.
<< Ancora no. >>
<< Come no? Cos’aspetti? >> chiede Tom.
<< Sì, infatti. >> dice Matt.
<< Lo so, lo so, però non è ancora capitata l’occasione. >> dice Louis.
<< E tu fai in modo che capiti, no? Dopo una cena, un pic-nic, crea un’atmosfera romantica e dopo succederà. >> gli consiglia Tom.
<< Ma non l’avete ancora fatto anche perché lei non si sente pronta? >> domanda Matt.
<< No, no, non è per quello. Non sarebbe la prima volta neanche per lei. >>
<< E allora cosa aspettate? >> chiede Tom.
<< Non lo so. Io non voglio che succeda solo perché deve succedere o solo perché non è la prima volta per entrambi. Voglio che succeda perché ci sentiamo di farlo veramente e perché ci sentiamo vicini da poter portare il nostro rapporto ad un passo successivo. >> confessa Louis.
<< Come sei romantico, amico. Alle ragazze piace quando un ragazzo è romantico. >> dice Matt.
<< Ma almeno avete fatto qualcosa di più del baciarvi e basta? >> chiede Tom.
<< Sì. >>
<< Cioè, cosa? Ti ha fatto un pompino? >> chiede Tom.
<< No, per il momento le ho solo toccato le tette. >>
<< Ma ci deludi amico. Da quando sei diventato così romantico? >> dice Dan.
<< Non lo so. Jade è una ragazza fantastica. È dolce, bellissima, gentile e mi fa sentire come nessun’altra ragazza mi ha fatto sentire. >>
<< Non è che ti stai innamorando? >> chiede Tom.
< Non lo so, perché non mi è mai successo prima. >>
<< Da quanto state insieme? >> domanda Tom.
<< Dal 16 giugno, un mese e nove giorni. >>
<< Beh, dai, allora non è poi così tanto. >> salta su Matt.
<< Sì, però… >> esclama Tom.
<< Dai, ragazzi, non è che due persone devono per forza fare sesso subito dopo essersi messe insieme. >> dice Louis.
<< No, però… >> dice Dan.
<< Magari succederà questa settimana, oppure la prossima, o la prossima ancora, o il mese prossimo, non lo so. Quando succederà succederà. >> esclama Louis.
Intanto, Vic e Jade hanno sentito tutto, e la minore delle Dubois, dice:
<< Quant’è romantico il tuo ragazzo. >>
<< Lo so, è il ragazzo migliore del mondo. >>
<< Fate qualcosa stasera. Organizza un pic-nic sulla spiaggia e poi fatelo. >> salta su Tom.
<< Ci penserò. >>
<< Bravo. >>
Jade entra nella stanza dove i ragazzi stanno parlando e Vic la segue subito.
<< Allora, ragazzi, cosa state facendo? >> domanda lei.
Louis si volta subito verso di lei e le risponde:
<< Stavamo solo chiacchierando. >>
<< Puoi venire un attimo in terrazza, tesoro? >> gli chiede.
<< Sì. >>
Jade lo prende per una mano e escono in terrazza.
<< Questo per che cos’era? >> le chiede lui, dopo che Jade lo ha baciato.
<< Perché sei il miglior ragazzo del mondo. >>
<< Grazie. Anche tu sei la miglior ragazza del mondo. >> dice Louis, dopo aver sorriso.
<< Dai, adesso rientriamo. >>
Jade si volta e fa per entrare nella stanza, ma si ferma appena Louis dice:
<< Aspetta un attimo! >>
Jade si volta e gli chiede:
<< Che c’è? >>
Louis la tira a sé e, guardandola negli occhi, le chiede:
<< Perché stasera non ce ne stiamo un po’ da soli? Ti va? >>
<< Sì. Cos’avevi in mente? >>
<< Voglio farti una sorpresa. >>
<< Okay, ma come mi devo vestire? >>
<< Come ti vesti di solito. >>
<< Okay. >>
<< Ti passo a prendere in hotel alle otto, va bene? >>
<< Sì. >>

La sera del giorno stesso, poco dopo le 20, Louis e Jade sono in macchina e stanno andando verso la spiaggia, dove lui ha organizzato una cenetta romantica.
<< Ancora non mi vuoi dire dove stiamo andando? >> chiede lei.
<< Perché dovrei dirtelo? Dopo non sarebbe più una sorpresa. >>
<< Già. >>
Quando arrivano a destinazione, Louis parcheggia la macchina ed esclama:
<< Okay, siamo arrivati. >>
Intanto Louis scende dall’auto e va ad aprire la portiera dalla parte di Jade. Appena la apre, le porge la mano e, mentre lei gliela stringe, chiede:
<< Ma dove siamo? >>
<< In spiaggia. >>
Poco dopo i due fidanzatini arrivano dove Louis ha preparato un pic-nic sulla sabbia.
<< Siamo arrivati? >> domanda Jade.
<< Sì. >>
Louis le toglie la benda e lei si guarda intorno e, davanti a sé, vede un panno con sopra un cestino.
<< L’hai preparato tu? >>
<< Sì. >>
Jade e Louis si mettono a sedere sul panno. Louis tira fuori alcune cose da mangiare e alcune bevande da dentro il cestino.
Dopo aver finito il pic-nic, i due fidanzatini si sdraiano sul panno e guardano le stelle. A un certo punto Louis si volta a guardare Jade e le dice:
<< Sei bellissima. >>
<< Grazie. >>
<< Che peccato che non saremo nella stessa scuola. >>
<< Già, è un vero peccato. >>
Si danno un bacio e dopo Jade dice:
<< Penso che questo sia il momento giusto. >>
<< Per cosa? >>
Jade si tira su e comincia a sbottonargli la camicia e lui le chiede:
<< Dici davvero? >>
<< Sì. >> dice semplicemente lei.
Una volta che gli ha slacciato la camicia, lui la bacia.
Il giorno dopo Louis confessa ai suoi cugini di aver fatto sesso con Jade, e lei lo confessa alla sorella.

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Capitolo 8
*** Pietro ***


8

Pietro





Tornati da Miami, Jade si è vista spesso con Jessy e anche con Louis, ovviamente.

Siamo all’inizio di agosto e la famiglia Dubois, insieme a Jessy, ha deciso di fare una settimana di vacanza a Firenze, in Italia, dall’8 al 18 agosto.
L’arrivo nella capitale fiorentina è previsto per circa mezzogiorno. Quando arrivano all’aeroporto, tutti sono stanchissimi e si dirigono subito verso l’uscita per prendere un taxi e andare in hotel.
<< Lo sento solo io questo gran caldo? >> domanda Jessy.
<< No, lo sento anch’io. Sto sudando e sono ferma. >> risponde Jade.
<< Non pensavo che qui in Italia, d’estate, ci fosse questo caldo. A Los Angeles si sta benissimo. >> salta su Vic.
<< Sì, infatti. >> dice Jessy.
<< Meno male che ci siamo portati tutti vestiti leggeri. Ho la sensazione che anche di sera ci sia caldo. >> afferma Vic.
<< Ho la stessa sensazione anch’io. >> esclama Jade.
Una volta preso un taxi, arrivano in hotel dopo circa quindici minuti. Mentre stanno sistemando le proprie cose in camera, Jessy va alla finestra e, guardando fuori, esclama:
<< Guardate cosa si vede da qui! >>
Le sorelle Dubois raggiungono Jessy alla finestra e Jade chiede:
<< Come si chiama quella cupola là? >>
<< La Cupola del Brunelleschi. >> risponde Jessy.
<< Esatto, quella lì. >>

Nel pomeriggio, escono tutti dall’hotel e si dirigono verso il centro. La prima tappa è Piazza del Duomo, con Santa Maria del Fiore e la sua Cupola del Brunelleschi, il Campanile di Giotto, e il Battistero, con la sua Porta del Paradiso.
Appena arrivano in piazza Duomo, cominciano a fare tantissime foto.
<< Guardate che c’è anche qui Ben & Jerry! >> salta su Jessy.
<< Dove? >> chiede Jade.
<< A sinistra. Lo vedi? >>
<< Sì. Ho proprio voglia di un gelato. Chi viene con me? >> domanda Jade.
<< Io! >> esclama Vic.
<< Ed io vi seguo. >> dice Jessy.
<< Mamma? Papà? Venite con noi da Ben & Jerry? >>
Tutti entrano dentro Ben & Jerry e si prendono un bel gelato.
<< Fa troppo caldo. Penso di non essere mai stata in un posto così caldo in tutta la mia vita. A Parigi c’erano poco più di venti gradi, a Londra pure, mentre a Los Angeles sui trenta, ma qui si muore. Sembra di stare in un forno. >> esclama Jade.
<< Forse abbiamo beccato il periodo più caldo. >> dice Jessy.
<< Sicuramente. >>
Dopo essersi gustati un bel gelato, entrano a Santa Maria del Fiore, e salgono fino alla Cupola. Escono e vanno al Campanile di Giotto, e, infine, al Battistero, ammirando la Porta del Paradiso.
Jade ha la cartina della città in mano e, mentre i signori Dubois e Vic stanno guardando con lei, Jessy si guarda intorno e vede i cartelli e, leggendoli dice:
<< Si va di là per Palazzo Vecchi! >>
<< Da che parte? >> chiede Jade, sollevando lo sguardo.
Jessy indica dritto davanti a sé e dice:
<< Dritto. Sulla sinistra ci sono dei cartelli. >>
<< Ah sì, li ho visti. Dai, andiamo. >> dice Jade, ripiegando la cartina e rimettendosela in borsa.
Proseguendo per Via Roma, si ritrovano in una piazza. Dopo aver fatto alcune foto riprendono fuori la cartina e vogliono raggiungere Piazza della Signoria. Mentre i signori Dubois guardano come raggiungerla, Jade, Vic e Jessy hanno già visto delle bancarelle con delle borse e dei gadget vari, e vi si sono già precipitate. Mentre girano e guardano, Jessy si scontra con un ragazzo, che si volta subito e le chiede scusa.
<< Non ti preoccupare. >> gli dice lei.
<< Sei inglese? >> chiede lui.
<< Americana, sono di Los Angeles. E tu? >>
<< Vivo qui a Firenze. >>
<< Ah, abiti qui. Beato te. >>
Il ragazzo le sorride e dopo, porgendole la mano, dice:
<< Pietro. >>
Mentre lei gliela stringe, faticando a dirlo, dice:
<< Pietro. >>
<< Sì. È Peter in inglese. >>
<< Ah, okay. Io sono Jessy comunque, e loro sono Jade e Vic. >> dice Jessy, voltandosi verso le sorelle Dubois.
Pietro stringe la mano anche alle sorelle Dubois e chiede loro:
<< Siete tutte e tre americane? >>
<< No, io e mia sorella siamo francesi, ma mia madre è inglese, di Londra. >>
<< Wow, io adoro Londra. Di che città della Francia siete? >>
<< Parigi. >>
<< Beate voi. >>
Jade e Vic gli sorridono.
<< Ma siete venute da sole? >> chiede lui.
<< No, siamo con i miei genitori. >> risponde Jade.
<< Ah, ecco. >>
<< Perché non chiediamo a lui se sa come arrivare a Piazza della Signoria? >> chiede Jade a Jessy.
<< Sì, ottima idea. >>
<< Che c’è? Avete bisogno di qualcosa? >> domanda loro Pietro.
<< Sì. Ci potresti aiutare? Vorremmo andare in Piazza della Signoria. >>
<< Vi ci posso portare io, se volete? >>
<< Sì. Sei molto gentile, grazie. >> risponde Jessy.
Pietro sorride a Jessy e Jade si volta verso i genitori e dice loro:
<< Mamma, papà, abbiamo trovato qualcuno che può portarci in Piazza della Signoria! >>
I signori Dubois raggiungono Jessy e le figlie e, una volta arrivati da loro, Jen chiede:
<< Chi? Chi ci può portare? >>
<< Lui. Si chiama Pietro e vive qui. >>
I signori Dubois non si fidano molto, così François gli chiede:
<< Quanti anni hai, ragazzo? >>
<< Venti, signore. >>
<< Come mai sai parlare l’inglese così bene? >>
<< Perché ho studiato un anno negli Stati Uniti. >>
<< Davvero? >> chiede Jessy.
<< Sì. Comunque, per me non c’è problema, vi ci posso portare io in Piazza della Signoria. >> dice Pietro.
<< Va bene. Andiamo. >> dice il signor Dubois.
I signori Dubois si avviano e Pietro, le sorelle Dubois e Jessy dietro di loro.
<< Vai all’università, Pietro? >> gli chiede Jade.
<< Sì, a Bologna, a circa un’ora e mezza da qui. Ma i corsi riprenderanno in autunno. Voi fate il liceo? >>
<< Sì, a parte Vic che è alle medie. >> risponde Jessy.
<< Ma quanti anni avete? >>
<< Io diciassette, Jade diciassette in novembre, Vic invece dodici. >>
<< Ah, bene. >>
Mentre camminano e parlano, Pietro propone:
<< Volete vedere la casa di Dante? >>
Le tre ragazze guardano Pietro confuse.
<< Dante Alighieri, quello della “Divina Commedia”. >>
<< Ah, ho capito. >> dice Jade.
<< Sì, andiamo. >>
<< In che hotel alloggiate? >>
<< Four Seasons. >> risponde Jessy.
<< Wow. >>
Quando arrivano alla casa di Dante, fanno un po’ di foto. Dopo salutano Pietro e tornano in hotel stanchi morti, e il giorno dopo visiteranno Piazza della Signoria.
Tornati in hotel, nella camera delle sorelle Dubois e di Jessy, quest’ultima chiede:
<< Dopo cena cosa volete fare? >>
<< Io pensavo di chiamare Louis e poi andare a letto, sono stanchissima. Anzi, perché non ci facciamo portare la cena qui in camera? Sono troppo stanca. >> risponde Jade.
<< Sì, buona idea. Sono stanchissima anch’io. >>
<< A chi lo dite, ragazze. >> dice Vic.

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Capitolo 9
*** La nostra guida turistica ***


9

La nostra guida turistica





Il giorno dopo, mentre i Dubois e Jessy sono a fare colazione, un cameriere viene al loro tavolo e dice alle ragazze:
<< Signorine, un ragazzo nella hall chiede di voi. >>
<< Chi è? >> domanda Jessy.
<< Ha detto di chiamarsi Pietro. >>
<< Pietro? >>
<< Che ci fa qui? >> chiede Jade.
<< Non lo so. >>
<< Dai, andiamo a vedere perché è venuto. >> dice Jade.
Jade e Jessy si alzano e raggiungono la hall. Appena Pietro le vede arrivare, in italiano, dice loro:
<< Buongiorno, ragazze! >>
<< Buongiorno. >> lo saluta Jessy, in italiano.
<< Cosa ci fai qui? >>
<< Sono venuto a portarvi in giro per la città. >>
Jessy e Jade si guardano e quest’ultima dice:
<< Siamo confuse. >>
<< Come siete confuse? Sono venuto a prendervi, così vi porto a fare un tour della città. Non vi fa piacere? >> chiede lui.
<< Certo che ci fa piacere, ma non penso che i genitori di Jade ci daranno il permesso di venire con te. >> dice Jessy.
<< Possono venire anche loro. Che problema c’è? >>
<< Io direi che così sarebbe perfetto. >> dice Jade.

Più tardi escono dall’hotel e si recano in Piazza Santa Croce, dove si trova l’omonima basilica. Da Piazza Santa Croce, a piedi, si recano in Piazza della Signoria.
<< Ed ecco a voi Piazza della Signoria! Dove abbiamo Palazzo Vecchio, la Fontana del Nettuno, e la Loggia della Signoria, chiamata anche Loggia dei Lanzi. >> esclama Pietro.
<< Wow. >>
<< Dai, andiamo a vedere più da vicino. Voglio vedere le statue e la fontana da vicino. >> dice Jade.
<< Se dite che questa piazza è bellissima è perché non avete ancora visto Palazzo Pitti e il Giardino di Boboli. >> dice Pietro.
<< Che cosa sono? >> chiede Jessy.
<< Palazzo Pitti è un’antica reggia, dove, al suo interno sono ospitati diversi musei, e il Giardino di Boboli è il giardino del palazzo. >>
<< Ah, capito. >>
Fanno tantissime foto alla fontana, alla replica del David di Michelangelo, alla Loggia della Signoria, e anche dentro il palazzo. Dopo si dirigono verso la Galleria degli Uffizi, uno dei più importanti musei d’Italia, dove, al suo interno, ci sono opere d’arte di Cimabue, Michelangelo, Giotto, Leonardo da Vinci, Raffaello, Botticelli, e tanti altri. Prima di entrare dentro il museo, però, fanno tantissime foto all’esterno e alle varie statue che si trovano nel portico, come quella di Cosimo de' Medici, Lorenzo de' Medici, Nicola Pisano, Giotto, Donatello, Leon Battista Alberti, Leonardo da Vinci, Michelangelo, Dante Alighieri, Francesco Petrarca, Giovanni Boccaccio, Niccolò Machiavelli, Amerigo Vespucci, Galileo Galilei, e ad altre. Escono dalla Galleria degli Uffizi verso le due del pomeriggio, circa, e finalmente vanno a mangiare lì vicino. Dopo circa due orette, escono dal ristorante e si dirigono verso la Basilica di Santa Maria Novella, che visiteranno anche all’interno. In seguito, come ultima tappa della giornata, si recano al Palazzo Medici Riccardi.

Per la serata, Pietro ha invitato la famiglia Dubois e Jessy a cena a casa sua. Fa conoscere i suoi genitori e suo fratello maggiore ai Dubois e a Jessy.
Appena si sono conosciuti e stretti la mano, il fratello maggiore di Pietro, Stefano, gli dice:
<< Hai l’occhio lungo, fratello. Sono molto carine queste due. Di dove sono? >>
<< Los Angeles, ma quella con la coda è francese. >>
<< Ah. Quanti anni hanno? >>
<< Una diciassette, l’altra fa i diciassette a novembre. >>
<< Pensavo meno. A quale delle due sei interessato? >> gli chiede.
<< A quella con la treccia. >>
<< Ero sicuro che avresti detto quell’altra. >>
<< Di cosa state parlando voi due? >> chiede Jessy.
<< Cose tra uomini. Volete fare un giro della casa, ragazze? >>
<< Volentieri. >>
Pietro, Jessy e Jade si allontanano dall’ingresso e lui mostra loro la casa.
<< Dovete vedere la visuale che c’è al piano di sopra, è fantastica. Andiamo! >>
Tutti e tre salgono al piano di sopra ed entrano in camera di lui.
<< Che bella camera che hai. >> esclama Jade.
<< Grazie. Andate in terrazza e guardate che bel panorama. >>
Sulla terrazza, Jessy, estasiata, dice:
<< Wow! È spettacolare. >>
<< Si vede un giardino enorme. Come si chiama? >> chiede Jade.
<< È il Giardino di Boboli. >>
<< È quello? Wow, è enorme. >> salta su Jessy.
<< Già. >> concorda Jade.
Jessy si volta verso Pietro e lui le sorride, e lei, a sua volta, gli sorride.
<< Domani vi porto a vedere Ponte Vecchio e Palazzo Pitti, promesso. >> dice lui.
<< Non vedo l’ora. >> dice Jessy, sorridendo.

Durante la cena, Pietro guarda spesso Jessy e lei ogni tanto lo guarda a sua volta, ma un po’ imbarazzata. Jade si avvicina all’orecchio dell’amica e, sussurrando, le chiede:
<< Hai notato che Pietro ti sta guardando da quando abbiamo iniziato a cenare? >>
<< Sì, l’ho notato. >>
<< Secondo me gli piaci. >>
<< No, non credo. E poi non avrebbe senso una mezza storiella per poco più di una settimana. >>
<< Non è vero, secondo me dovresti approfittarne. >> le consiglia Jade.
<< Non ne voglio parlare adesso Jade. >>
<< Okay. >>
Jessy si volta verso Pietro e lui le sorride, e lei gli restituisce il sorriso.
Dopo la cena, si recano tutti in giardino. A un certo punto Jessy salta su, chiedendo:
<< Pietro, dov’è il bagno? >>
<< Al piano di sopra, di fianco alla mia camera. >>
<< Grazie. >>
Jessy si alza dalla sedia ed entra in casa. Poco dopo anche Pietro si alza e la segue. Arrivato al piano di sopra, la aspetta davanti alla porta della sua camera. Appena lei esce, vedendolo, gli dice:
<< Hey. >>
<< Posso farti una domanda, Jessy? >>
<< Sì. >>
<< Hai il ragazzo? >>
<< No. Tu hai la ragazza? >>
<< No. >>
Pietro le sorride e la guarda negli occhi. Qualche secondo dopo lui si avvicina al suo viso per cercare di baciarla, ma lei lo ferma e gli dice:
<< No, non posso. >>
<< Perché no? Siamo entrambi single. Che problema c’è? >>
<< Non c’è nessun problema, sono io che non voglio che succeda niente. Che senso ha iniziare una mezza storiella per poco più di una settimana? Io me ne ritornerò a Los Angeles e tu resterai qui. Non voglio che ci sia niente. >> ammette Jessy.
<< Questo è anche vero, ma non facciamo niente di male a volerci divertire. >>
<< Sì, ma io non voglio divertirmi così. Sei molto carino, questo te lo concedo, ma non avrebbe senso, almeno per me. >> confessa Jessy.
<< Neanche un bacio? >>
<< Neanche un bacio. Mi dispiace. >>
<< Non ti preoccupare. >>
Pietro si allontana da Jessy e lei è rimasta lì immobile, dove lui ha provato a baciarla, e gli dice:
<< Non provarci neanche con Jade, perché lei è felicemente fidanzata! >>
Pietro si volta e le dice:
<< Okay. >>
Durante il resto della serata Pietro non guarda neanche per un attimo Jessy, dopo quello che è successo, o meglio, non è successo tra di loro.

Verso mezzanotte passata, in camera delle sorelle Dubois e di Jessy, ormai le ragazze si stanno mettendo a letto.
<< Cos’è successo tra te e Pietro, che ad un certo punto non ti ha più neanche rivolto la parola? >>
<< Ha provato a baciarmi. >>
<< No! Davvero? Stai scherzando? >>
<< No, non sto scherzando. Ha provato a baciarmi ed io l’ho respinto. >>
<< Perché? È così carino e gentile. Sembra la versione italiana di Louis. >>
<< Sai il perché, Jade, te l’ho detto durante la cena. >>
<< Ma sei una cogliona, Jessy. Mia sorella ha ragione, Pietro è carino. >> salta su Vic.
<< Sarò anche una cogliona, ma per me le storielle estive non hanno assolutamente senso. Lui vive qui ed io a Los Angeles, dall’altra parte del mondo. Che senso avrebbe? >>
<< Giusto per divertirsi, no? Non c’è niente di male. >> dice Jade.
<< Lo so, ma io non sono fatta così. E poi sai che a me piace Anthony. Mi è sempre piaciuto e sempre mi piacerà. So che prima o poi, un giorno, mi sa poi che prima, io e lui staremo insieme. Forse in un’altra vita, ma so che succederà, ne sono sicura. >> confessa Jessy.
<< Convinta tu, tesoro. >> le dice Jade.
<< Dai, ora andiamo a dormire. >> dice Jessy.
<< Io se fossi in te ci ripenserei. >>
Jessy non dice niente e appoggia la testa sul cuscino.

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Capitolo 10
*** Mi fai venir voglia di essere baciata ***


10

Mi fai venir voglia di essere baciata




Il giorno dopo, mercoledì 10 agosto, i Dubois e Jessy si svegliano verso le 9:30 e, dopo aver fatto colazione ed essersi preparati, circa un’ora dopo, escono insieme a Pietro.
Arrivati a Ponte Vecchio, le sorelle Dubois, Jen e Jessy si perdono tra i mille negozietti di oreficeria. Dopo aver visto Ponte Vecchio, proseguono e arrivano finalmente a Palazzo Pitti.
<< Ed eccoci finalmente a Palazzo Pitti. >> esclama Pietro.
Dopo aver fatto la fila per visitare il Palazzo e il Giardino di Boboli, e aver pagato entrano. Visitano il palazzo all’interno e poi arrivano al Giardino di Boboli.
<< Ammirate tutto lo splendore del Giardino di Boboli! A mio parere, la parte migliore della città. >> dice Pietro.
<< Wow! È bellissimo! Ma quant’è grande? >> domanda Jessy.
<< È enorme. Ci si può anche perdere. >>
<< Dai, andiamo. Cosa facciamo ancora qui? >> dice Pietro.
Iniziano a camminare per il giardino.
Dopo aver fatto tantissime foto all’Anfiteatro di Boboli, salgono su per la salita. Mentre salgono, Jessy s’inoltra tra le alte verdi siepi, così Pietro la segue, mentre i Dubois continuano a salire.
Jessy si guarda intorno ancora stupida da questo meraviglioso giardino immenso. Pietro, che è dietro di lei, le chiede:
<< Che ci fai qui tutta sola? >>
Jessy si volta subito e gli risponde:
<< Ammiravo la bellezza di questo posto. >>
Quando arriva accanto a lei, le chiede:
<< È proprio bello questo giardino, vero? >>
<< Sì, è stupendo, anche se non credo regga il confronto con quello della Reggia di Versailles. >>
<< Lo so, ma è comunque grandissimo e bellissimo. >>
<< Sì, quello sicuro. >>
Jessy e Pietro non dicono niente per alcuni secondi e lei intanto ammira quello che c’è intorno a loro.
<< Non è che hai cambiato idea riguardo a quello che stavo per fare ieri sera? >> le chiede lui.
<< Ti riferisci al bacio? >>
<< Sì. >>
<< No, non ho cambiato idea e non la cambierò. Ti ho già spiegato il perché. >>
<< Non è che c’è sotto qualcos’altro? >>
<< Cos’altro ci dovrebbe essere? >>
<< Non lo so: un ex ragazzo, uno che ti piace, cose del genere. >>
<< Non c’è nessuno. >>
<< Sicura? >>
Jessy non risponde subito, ma dopo un attimo dice:
<< Beh, in effetti, qualcuno c’è. >>
<< Vedi? Avanti, chi è? >>
<< C’è un ragazzo che mi piace. Si chiama Anthony e ha la mia età e frequenta la mia scuola. >>
<< E com’è? Tu gli piaci? >>
<< Alto come me, castano, occhi marroni, però non gli piaccio. Gli vado dietro da quasi tre anni. >>
<< Tre anni? È tantissimo tempo. >>
<< Lo so, e gli ho a malapena parlato. >>
<< È un vero peccato che tu non gli piaccia, sei così carina. >>
<< Grazie. Mi fa piacere che tu me lo dica, ma tu non sei Anthony e non conta. >>
<< Vorresti che fossi lui, vero? >> le chiede lui.
<< Sì, lo vorrei tanto. >>
<< Mi dispiace. >>
<< Per cosa? >>
<< Per non essere Anthony. >>
<< Ma figurati. Come potresti essere lui? >>
<< Non potrei, ma vorrei almeno avere la sua stessa fortuna. >>
Jessy gli sorride.
<< Sai, il vero motivo per cui non voglio che tra noi due ci sia qualcosa, è anche perché io aspetto lui, lui e soltanto lui. >>
<< Come aspetti lui? Ma se hai detto che avete a malapena parlato e tu non gli piaci? >>
<< Lo so, ma io lo aspetto lo stesso. So che prima o poi staremo insieme. Forse in un’altra vita, ma so che succederà, ne sono convinta. >>
<< Non ho mai sentito nessuna ragazza ragionare così. Anche se a una delle mie amiche piacesse un ragazzo, e sapessero di non piacergli, di sicuro non l’aspetterebbero. Andrebbero avanti, anche perché è l’unica soluzione plausibile. Secondo me non ha alcun senso aspettare qualcuno che potrebbe non arrivare mai. >> dice Pietro.
<< Sì, è probabile che non arriverà mai, ma non è sicuro. Insomma, se non ci provo duramente come faccio a saperlo? >>
<< Se ne sei convinta tu. >>
<< Anche Jade mi ha detto la stessa cosa, ma io non vi ascolto perché ne sono convinta. Prima o poi io e lui saremo una coppia. >>
<< Dai, adesso raggiungiamo gli altri. C’è ancora tanto da vedere in questo giardino. >> dice Pietro.
Quando Pietro e Jessy hanno raggiunto i Dubois, Jade chiede loro:
<< Ma dov’eravate finiti? Vi siete persi? >>
<< No, io mi ero immersa tra i cespugli. >>
<< Dai, continuiamo a camminare che c’è ancora così tanto da vedere. >> dice lui.
Verso le 13:30, circa, escono dal Giardino di Boboli e vanno a mangiare. Dopo pranzo visitano il Giardino Bardini e il Piazzale Michelangelo.

Per la serata, la notte di San Lorenzo, cioè la notte dove ci sono le stelle cadenti, Pietro andrà con alcuni amici al Parco Fluviale Fabrizio De Andrè di Pontassieve, a circa mezz’ora da Firenze, dove c’è una festa, e ha invitato anche Jade e Jessy.
Alle 21.30 ci sarà uno spettacolo di teatro/danza col fuoco, e, a seguire, ci sarà il “Vintage Party”, uno scatenato dj set dal palco centrale con la musica da discoteca più coinvolgente degli ultimi quarant’anni.
Dopo aver visto lo spettacolo con il fuoco, alcuni amici di Pietro accendono un falò e stanno lì intorno a chiacchierare e a bere birra. Più tardi, si recano tutti al Vintage Party.
<< Allora, ragazze, vi state divertendo? >> chiede loro Pietro.
<< Sì. >> risponde Jessy.
<< Sì, è un bel posto. >> risponde anche Jade.
Mentre Jade e Jessy stanno ballando insieme con alcuni amici di Pietro, lui e altri due suoi amici, Bruno e Carlo, stanno chiacchierando.
<< Allora, quale delle due ti sei fatto? O te le sei fatte entrambe? >> chiede Carlo.
<< Veramente non ho fatto assolutamente niente con nessuna delle due, perché una è fidanzata e l’altra aspetta il ragazzo che le piace, ma che non la fuma neanche di striscio. >>
<< Qual è quella fidanzata? >> domanda Carlo.<
<< Jade, la francesina. >>
<< Beh, in effetti, è più carina dell’altra, ma anche l’altra non è da buttare via. >>
<< Concordo con te, amico. Tu a quale hai puntato per prima? >> chiede Bruno.
<< A Jessy. >>
<< Quella che aspetta il tipo che le piace? >> chiede Carlo.
<< Esatto. Io le ho detto che è una cosa assurda, ma lei ha detto che non ascolta quelli che le dicono così, perché lei ci crede. >>
<< L’importante è crederci. >> dice Carlo.
<< Io non dico che me la devo scopare, ma almeno un bacio. Non ha voluto neanche quello. >>
<< Peggio per lei. >> dice Carlo.
<< Sì, infatti. >> afferma Bruno.
I tre amici guardano Jessy, Jade e gli altri mentre ballano e, un attimo dopo, Bruno chiede a Pietro:
<< Hey, Pietro, come si dice “sei stata proprio una stupida a non esserti almeno limonata Pietro” in inglese? >>
<< A chi la vuoi dire questa frase? A Jessy? >>
<< Sì, così magari cambierà idea. Ti voglio aiutare amico. >>
<< Per favore, evita Bruno. >>
<< Dai, dimmi come si dice. >>
Poco dopo Jessy e Jade tornano da Pietro, Carlo e Bruno, e, quest’ultimo dice:
<< Hey, Jessy, sei stata proprio una cogliona a non esserti almeno limonata Pietro. >>
Jessy ci rimane un po’ male, così risponde:
<< Vaffanculo, Bruno! >>
Se ne va subito, senza aggiungere altro, e Pietro le va dietro.
<< Jessy! >>
Jessy continua a camminare, senza voltarsi indietro.
<< Jessy, fermati, per favore! >>
<< Smettila di seguirmi Pietro! >>
Pietro inizia a correre, così raggiunge Jessy, e, quando è arrivato di fianco a lei, le chiede:
<< E come fai a tornare in hotel se sei venuta qui con me? >>
<< Prenderò un taxi. >>
<< Non sai qual è il numero per chiamarne uno. >>
<< Lo cercherò su Google. >>
<< Dai, fermati, per favore. >>
Jessy sbuffa, ma si ferma.
<< Oh, finalmente. >>
<< Perché mi stai seguendo Pietro? Non voglio che tu mi segua. >>
<< Lo sai perché ti sto seguendo Jess. >>
<< Nessuno mi chiama mai Jess, tu sei stato il primo a farlo. Neanche Jade mi chiama così. >>
<< Jess, Jessy, Jessica, per favore, non andartene. Devi ancora esprimere il tuo desiderio quando passa una stella cadente proprio sopra la tua testa. >>
Jessy gli sorride e dopo gli dice:
<< Okay, rimango, ma voglio le scuse del tuo amico. Sarò anche stata una cogliona a non aver neanche voluto che tu mi baciassi, ma ho anche le mie ragioni e tu lo sai. >>
<< Certo che lo so, e le accetto. Non le capisco, ma le accetto. >>
<< Grazie. >>
Jessy alza per un attimo la testa al cielo, per vedere se passa da lì una stella cadente, ma subito dopo la riabbassa e, guardando Pietro, gli chiede:
<< Sai anche perché non ho voluto che tu mi baciassi quella sera a casa tua? >>
<< No. Perché? >>
<< Perché io non ho mai dato il mio primo vero bacio. Cioè, ho già baciato qualcuno, ma non seriamente. >> confessa Jessy.
<< Ah, non pensavo fosse anche per quello. Quindi deduco che tu voglia aspettare che sia Anthony a dartelo? >>
<< Sì. >>
<< Anthony sarebbe veramente un ragazzo fortunato ad averti Jessy. >>
<< Grazie. >>
Pietro e Jessy si guardano per un attimo e dopo lei gli chiede:
<< Posso farti una domanda? >>
<< Sì. >>
<< Hai mai fatto sesso? >>
<< Perché me lo chiedi? >>
<< Così, per curiosità. >>
Pietro fa una pausa e dopo risponde:
<< Sì, l’anno scorso, con la mia prima vera ragazza. >>
<< E come si chiamava? >>
<< Elisa. >>
<< Sembra un bel nome come lo pronunci tu. >>
<< Lo è. >>
<< Sai, invece, io credo che Anthony sia ancora vergine. Da quel che so non ha avuto molte esperienze con le ragazze. Cioè, so che è stato una settimana con una, che poi è sparita, e poi era cotto di due o tre ragazze, ma loro non ricambiavano. Un punto a mio favore. >> afferma Jessy.
<< Direi di sì. >>
Jessy lo guarda e lui le sorride.
<< Sei veramente carina stasera. Mi piace quella canotta che indossi. >>
<< Grazie. Io la adoro. >>
Pietro le sorride e la guarda negli occhi. Lei è un po’ imbarazzata. Per evitare l’imbarazzo, Jessy alza la testa al cielo e stavolta vede una stella cadente ed esprime subito un desiderio.
<< Guarda! Una stella cadente! Hai espresso il tuo desiderio? >>
<< Sì. E tu hai espresso il tuo? >>
<< No, non ce n’è bisogno. Ormai sono anni che lo faccio, ma non si sono mai avverati. >>
<< Capisco. >>
Pietro le sorride e lei lo guarda, senza dire nulla.
<< Smettila di sorridermi, per favore. >> gli dice.
<< Perché? Non ti piace il mio sorriso? >>
<< No, è bellissimo. Mi piace troppo, ecco perché voglio che tu la smetta. >>
Pietro le sorride di nuovo.
<< Ancora? Per favore, smettila. Sei così maledettamente carino. >>
Pietro le sorride ancora una volta.
<< Mi fai venir voglia di essere baciata. >>
<< Da chi? >>
<< Da te, scemo. >>
Pietro fa una leggera risatina.
<< Perché ridi? >>
<< Non lo so. Mi fai ridere. >>
<< È una buona cosa. Vuol dire che sono divertente. >>
<< Certo che lo sei. >>
<< Grazie. >>
Pietro la guarda. Un attimo dopo, si avvicina al suo viso per provare a baciarla, ma stavolta lei non fa assolutamente niente, se non rispondere al bacio. Dopo il bacio, lui le sorride e lei gli sorride a sua volta.
<< Hai cambiato idea. >> le dice.
<< Già. >>
<< Sono contento che tu l’abbia cambiata. >>
<< Sono contenta anch’io. >>
<< Allora? Com’è stato il tuo primo vero bacio? >>
<< Esattamente come me l’aspettavo. >>
Pietro le sorride.
<< Smettila di sorridermi, altrimenti mi viene voglia di baciarti un’altra volta. >>
<< Ma sono stato io a baciarti. >>
<< Lo so, ma stavolta potrei prendere io l’iniziativa. >>
<< Non mi dispiacerebbe. >>
Jessy gli sorride.
Dopo dopo, Pietro e Jessy tornano dagli altri e lei riceve le scuse di Bruno.
Prima di mettersi a letto, Jessy rivela alle sorelle Dubois che lei e Pietro si sono baciati.

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Capitolo 11
*** Una particolare festività chiamata Ferragosto ***


11

Una particolare festività chiamata Ferragosto





È il 15 agosto e, per gli italiani, è Ferragosto. Questa festività è festeggiata con i tradizionali gavettoni d’acqua, carne cotta al barbecue, feste e sagre di paese, ecc…
Pietro e gli stessi amici della notte di San Lorenzo andranno a Livorno, sulla spiaggia, e lui ha invitato anche Jessy e Jade, ovviamente.
Quando arrivano nella spiaggia libera, verso le 10:30, c’è già un gran movimento. Ci sono alcune persone con semplicemente un telo da mare, altre con dei veri e propri gazebi, dove faranno il barbecue e tante altre attività, altre con il telo da mare e un ombrellone. Pietro, Jessy, Jade e gli altri hanno ognuno il proprio telo da mare e tre ombrelloni.
Quando Jessy si toglie i pantaloncini e la canotta, Pietro la osserva dalla testa ai piedi, notando anche il tatuaggio sul fondoschiena. Lei se ne accorge e gli chiede:
<< Che c’è? >>
<< Non avevo notato che hai un tatuaggio anche sul fondoschiena. >>
<< Davvero non lo sapevi? >>
<< No, non me l’hai detto. So che hai il cuore sul mignolo destro e la chiave di violino con la stella e la nota musicale sull’avambraccio destro, ma di quello sul fondoschiena non sapevo niente. >>
<< E ti piace? >>
Pietro si china per guardarlo meglio e dopo dice:
<< Sì, è molto bello. Penso sia il migliore dei tre. Hai intenzione di fartene degli altri? >>
<< A dire la verità sì. Pensavo ad altri due almeno. >>
<< Cioè? >>
<< Pensavo just believe, sotto il seno sinistro, e una stella, un po’ più piccolina del cuore, sul polso destro. >>
<< Carini. >>
<< Però non so ancora se me li farò, perché ci vorrebbero almeno altri cento dollari, più o meno. >>
<< E ti scoccia chiederli ai tuoi? >>
<< Un pochino sì. Vedrò. Intanto, però, ci ho fatto un pensierino. >>
<< È già qualcosa. >>
<< Sì, infatti. E poi sono stata stupida, perché quello sull’avambraccio potevo farlo anche con una scritta sopra e sotto. Mi è venuto in mente dopo. Che cretina che sono stata. >>
<< Cioè? Che scritta? >>
Jessy mostra a Pietro il tatuaggio che ha sull’avambraccio destro e, mentre indica dove voleva la scritta, gli dice:
<< Avrei potuto farlo fare un po’ più su, in modo da farci scrivere sopra where words fail e sotto music speaks. Però mi è venuto in mente quando ormai me l’ero già fatto. Pazienza. >>
<< Mi piace come frase. >>
<< Com’è che si dice in italiano? >>
<< Dove le parole falliscono, la musica parla. >> risponde Pietro.
Jessy prova a ripetere la frase, ma sbaglia la pronuncia ed entrambi scoppiano in una risata. Subito dopo vanno tutti a farsi un bagno, in mezzo alla marea di gente che è già in acqua. Dopo il bagno in mare, alcuni di loro tornano dall’ombrellone e si asciugano. Jessy prende il suo barattolo di crema solare e, rivolgendosi a Pietro, gli chiede:
<< Mi puoi spalmare la crema? >>
Pietro la guarda per un attimo e dopo, prendendo il barattolo di crema dalle mani di Jessy, le risponde:
<< Sì. >>
Jessy si sdraia a testa in giù sul suo telo e Pietro inizia a spalmarle la crema sulla schiena. Mentre le spalma la crema, la guarda.
Jade li guarda contenta del fatto che l’amica sfrutti questa situazione. Jessy si gira verso l’amica e Jade le fa l’occhiolino.
Una volta finito di spalmargliela sulla schiena, le chiede:
<< La vuoi anche da qualche altra parte? >>
Jessy si tira su, prende il barattolo di crema, e risponde:
<< Faccio io il resto, grazie. >>
<< Prego. >>
Jessy si spalma la crema sulle braccia e un po’ anche sul viso e dopo si sdraia sul suo telo. Pietro, che ha il telo accanto al suo, si sdraia, e, mentre lei ha la testa girata verso di lui, lui la guarda.
<< Perché mi stai guardando? >> gli chiede.
<< Perché mi stai facendo venir voglia di baciarti. >>
<< Fattela passare perché sai che non succederà. >>
Pietro non dice niente e smette di guardarla e si volta dall’altra parte.
<< Però ti è permesso guardarmi. Non ti avevo detto di smettere. >>
Pietro si volta subito verso di lei e le sorride.
Poco dopo rimangono solo lui e Jessy sotto l’ombrellone, mentre gli altri sono a fare il bagno. Jessy, che aveva già da un po’ le cuffiette alle orecchie, se ne toglie una e chiede a Pietro:
<< Sbaglio o siamo rimasti solo tu ed io? >>
<< Non ti sbagli, sono tutti in acqua. >>
<< Chissà che strano, eh? >>
<< Già. >>
Jessy si rimette la cuffietta, ma un attimo dopo lui le chiede:
<< Cosa stai ascoltando? >>
Jessy non lo sente, così lui le toglie una cuffietta e le richiede:
<< Cosa stai ascoltando? >>
<< La nuova canzone di Demi Lovato, skyscraper. >>
<< Ah, la conosco. È bella. Posso ascoltare anch’io? >>
<< Sì. >>
Pietro si mette la cuffietta nell’orecchio e appoggia la testa sul telo.
Più tardi, Jade e gli altri salgono dall’acqua e fanno un gavettone a Pietro e Jessy. Da lì inizia una catena di gavettoni.

Dopo il pranzo, Pietro e i suoi amici vanno subito a fare il bagno, mentre Jade e Jessy rimangono sotto l’ombrellone.
<< Vi siete per caso baciati un’altra volta tu e Pietro? >> le chiede Jade.
<< No. Perché me lo chiedi? >>
<< Perché vi ho visti molto vicini. Prima, quando lui ti ha spalmato la crema sulla schiena, poi quando avete ascoltato la musica insieme. Eravamo molto carini insieme. >>
<< Lo so, ma sai cosa penso delle storielle estive. È già qualcosa che io abbia cambiato idea solo per il bacio. >>
<< È vero. Infatti, mi sono proprio stupita che tu abbia cambiato idea. >>
<< Non fraintendermi, Pietro è un ragazzo veramente carino, però sai che per me ci sarà sempre e solo Anthony. >>
<< Lo so, e mi dispiace per te, perché non sai cosa ti perdi. Hai la possibilità, avevi, visto che domani partiamo, di avere una storia con lui e non l’hai sfruttata. >>
<< Lo so anch’io, non c’è bisogno che me lo ripeti ogni volta. >> dice Jessy, un po’ infastidita.
<< E poi lui è stato l’unico, fino adesso, a dirmi che sono carina. Non me l’aveva mai detto nessuno, e sarò anche stata una stupida, però la mia idea è quella e nessuno me la farà cambiare. >>
<< E domani cos’hai intenzione di fare? >>
<< Non lo so, pensavo di dirgli semplicemente addio. Magari ci possiamo sempre scambiare i numeri di telefono, visto che su Facebook siamo già amici, però più di così non possiamo fare. >>
<< Mica si può trasferire a Los Angeles. >>
<< Sì, infatti. Cioè, potrebbe, ma lui già studia qui in Italia. E poi chissà quante altre ragazze ci sono per lui anche semplicemente a Firenze. Io sono stata solo una tresca estiva, se così si può chiamare. >>
<< Ne parli come se veramente abbiate avuto una storia. >>
<< Lo so, ma intanto un bacio c’è stato. >>
<< Sì, ma tra un bacio e una storia c’è una bella differenza. >>
<< E anche se avessimo avuto una storia? Cosa sarebbe successo? Avremmo fatto sesso? Sai che io non l’ho mai fatto, e non sarebbe stato proprio il massimo farlo la prima volta con uno che non rivedrò mai più e che abita dall’altra parte del mondo. >>
<< Beh, potevate sempre baciarvi, senza andare a letto insieme. >>
<< Sì, ma non è successo e sono contenta. Te l’ho detto, è già qualcosa che ci siamo baciati. >>
<< Già. >>
Jade e Jessy guardano Pietro e i suoi amici in acqua.
<< Sai, mi manca Louis. Mi manca da morire. >>
<< Non ti ho visto spesso chiamarlo o mandargli dei messaggi da quando siamo qui in Italia. >>
<< Perché costa tantissimo. Ci scriviamo più che altro su Facebook. >>
<< Lui che sta combinando a Los Angeles? >>
<< Niente di che. Si vede con i suoi amici ed è spesso in spiaggia e ha detto che gli manco tantissimo. >>
<< Ti fidi di lui? >>
<< Certo che mi fido, e lui si fida di me. >>
Jessy le sorride, mentre osserva Pietro in acqua con i suoi amici.

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Capitolo 12
*** Non sarà per niente facile ***


12

Non sarà per niente facile





Il giorno dopo, 16 agosto 2011, i Dubois e Jessy hanno il volo di ritorno per Los Angeles alle 15.
Due ore prima del volo, alle 13, si recano in aeroporto per il check-in. Mentre sono in fila per aspettare di fare il check-in, arrivo Pietro correndo.
<< Guarda chi c’è, Jessy. >> le dice Jade.
Jessy si guarda intorno e vede Pietro che arriva correndo verso di loro.
<< Ciao. >> le dice.
<< Ciao. Che ci fai qui? Ci mancano due ore prima che l’aereo parta. >>
<< Lo so, ma dopo che avrete fatto il check-in non mi faranno più entrare e adesso abbiamo tutto il tempo del mondo. C’è una fila assurda. >>
<< Già. >>
Pietro la prende per una mano e le dice:
<< Vieni con me. >>
Pietro e Jessy s’incamminano e a un certo punto si fermano in un corridoio, dove non c’è quasi nessuno.
<< Perché siamo venuti fino a qui? >> gli chiede Jessy.
<< Perché lì c’era troppa gente e poi avrebbe potuto imbarazzarti la presenza dei genitori di Jade e Vic. Da quel poco che so di te, non ti piace molto stare al centro dell’attenzione. >>
<< Già. >>
<< Comunque, sono venuto per dirti addio. >>
<< Oddio, sembra che dobbiamo morire domani. >>
Pietro ride e sorride.
<< Beh, da come l’hai detto, sembrava così. >> dice lei.
<< Pensavi che non ti sarei venuto a dire addio? >> le chiede Pietro.
<< Sinceramente non sapevo se saresti venuto o no. >>
<< Beh, sono venuto. Non avrei mai lasciato che te ne andassi senza prima averti salutata. >>
Jessy gli sorride.
<< Stavolta sei stata tu a sorridermi e stavolta sono io che vorrei essere baciato da te. >>
<< I ragazzi non vogliono essere baciati dalle ragazze, sono loro che vogliono essere baciate. >>
<< E tu che ne sai? Anche noi ragazzi vogliamo essere baciati dalle ragazze. >>
<< Naah. >>
<< Comunque, visto che non vuoi più baci, posso sempre dirti addio semplicemente con le parole. >>
<< Bravo. >>
<< Bene. >>
Pietro fa un pausa e poi aggiunge:
<< Allora ti dico addio. Mi mancherai, sai? >>
<< Certo che lo so, perché mi mancherai anche tu. Non sarà per niente facile non averti più intorno tutti i giorni, non sarà per niente facile abituarmi a non avere più intorno qualcuno a cui piaccio. Mi faceva piacere la tua presenza. Mi sentivo bella, e non mi era mai successo.  >>
<< Ma tu sei bella, Jess. >>
<< Grazie. >> dice lei, sorridendo.
<< Lo penso davvero. E chi non lo pensa, è solo uno stupido, come Anthony. >>
<< Anthony non è uno stupido, è solo cieco. >>
<< Tu sei bella, sia dentro che fuori. Chi non se ne accorge non ti merita. >>
<< Quindi Anthony non mi merita? >> chiede Jessy.
<< Non ho detto questo. Magari, un giorno, si accorgerà di te e aprirà gli occhi. Un giorno, in futuro, voglio vedere una vostra foto sul tuo profilo di Facebook. >>
<< Spero che la vedrai. >>
<< Se hai detto che sei sicura che tu e lui sarete una coppia, allora vuol dire che succederà. È destino, no? >>
<< Sì, lo è. >>
<< E allora nessuno può mettersi contro il destino. >>
<< Lo spero. >>
<< Sai una cosa? Questo non è un addio, è un ciao, un arrivederci. Ti verrò a trovare un giorno, verrò a Los Angeles. E voglio vederti insieme a Anthony, e voglio conoscerlo, e ti voglio vedere più donna, più di quanto tu non lo sia già. Voglio che tu mi dica: Pietro, ho fatto l’amore con Anthony ed è stato il momento più magico della mia vita. >> confessa Pietro, dopo qualche secondo di silenzio.
<< Spero che succederà esattamente come tu l’hai descritto. >>
<< Lo spero anch’io per te, Jessy. >>
Jessy lo abbraccia.
<< Grazie. >> gli dice, dopo essersi staccata da lui.
<< Per cosa? >>
<< Per avermi fatto credere in me stessa e per avermi dato una speranza. >>
<< È stato un piacere farti da guida per la città. >>
<< E per me è stato un piacere averti come guida. Sei la migliore del mondo, non c’è dubbio. >>
<< Grazie. Dai, vieni qui, dammi un ultimo abbraccio. >>
Jessy si avvicina a lui e si abbracciano.
Poco dopo, lui la riporta dai Dubois, e dopo aver salutato anche loro, saluta un’ultima volta Jessy e se ne va.
<< Cosa vi siete detti? >> le chiede Jade.
<< Delle cose. >>
<< Cioè? Cosa? >>
<< Che ci mancheremo a vicenda e che mi verrà a trovare. >>
<< Davvero? >>
<< Sì, ha detto così. >>

Quando arrivano all’aeroporto di Los Angeles, stanchi morti per il viaggio, a prendere Jessy c’è sua madre.
<< Mamma! >>
Si abbracciano e la mamma di Jessy le chiede:
<< Allora? Com’è andata la vacanza? >>
<< Benissimo, mamma. Ti racconterò tutto dopo. Ora andiamo a casa, perché sono stanchissima. >>
I Dubois salutano Jessy e sua madre, e se ne vanno.

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Capitolo 13
*** Un giro in barca ***


13

Un giro in barca





Il giorno dopo, durante la mattina, in casa Dubois, Jade si sveglia piuttosto tardi e non fa neanche colazione. Un po’ prima dell’ora di pranzo, chiama Louis a casa.
<< Pronto? >> risponde la madre di Louis.
<< Salve, signora. Sono Jade. C’è Louis? >>
<< Sì, è in giardino. Adesso te lo passo. >>
Mentre va in giardino, le chiede:
<< Come stai? Com’è andata a Firenze? >>
<< Sto bene, grazie. A Firenze è andato tutto benissimo, mi sono divertita tantissimo. Lei come sta, invece? >>
<< Bene anch’io. >>
<< Ecco, te lo passo. Ciao, Jade. >> dice la signora Townes, passando il telefono al figlio.
<< Arrivederci. >>
<< È Jade. >> dice la signora Townes al figlio.
<< Ciao, tesoro. >> risponde Louis.
<< Ciao. >> dice Jade, euforica.
<< Come stai? >>
<< Bene. Tu? >>
<< Adesso che sei tornata meglio. >> risponde lui.
<< Buon mesiversario. >> dicono contemporaneamente e scoppiando in una risata dopo.
<< Buon mesiversario, anche se era ieri. >> dice Louis.
<< Anche a te, tesoro. Mi dispiace di non averti chiamato ieri, ma ero troppo stanca. Scusami. >>
<< Non ti preoccupare. Capisco benissimo, dopo tutte quelle ore di volo. >>
<< Spero che oggi possiamo recuperare quello che non abbiamo fatto ieri? >>
<< Assolutamente sì. >>
<< Cos’hai in mente? >> chiede Jade.
<< È una sorpresa. >>
<< Ma tu sei fissato con le sorprese. >>
<< Non è vero. Per te ogni cosa dev’essere speciale. >>
<< Grazie. >>
<< A parte questo, com’è andata la vacanza? >>
<< Benissimo. Io e Jessy ci siamo divertite un sacco. Ho così tante cose da raccontarti. >>
<< Non vedo l’ora. >>
<< A che ora mi passi a prendere? >>
<< Alle quattro e mezzo, va bene? Stiamo insieme fino a sera. >>
<< Sì, va benissimo. Dimmi però come mi devo vestire. >>
<< Casual e prenditi un bikini, ti servirà. Non hai le tue cose, spero? >>
<< No no. >>
<< Perfetto. Allora portati il bikini e le cose da mare perché ti serviranno. >>
<< Okay. Ci vediamo dopo tesoro. >>
<< Non vedo l’ora, piccola. >>
<< Anch’io. >>

Nel pomeriggio, alle 16:30 in punto Louis arriva a casa di Jessy. Quando suona il campanello, Jade è in camera sua con la sorella.
<< Oddio! È lui! >>
<< Vado ad aprire io? >> domanda Vic.
<< Sì, per favore, non sono ancora pronta. >>
<< Okay. >>
Vic scende le scale e va ad aprire la porta.
<< Ciao, Vic. È già pronta tua sorella? >>
<< Ancora no. Entra intanto. >>
<< Grazie. >>
Louis entra e si va a sedere sul divano. Intanto Vic ritorna in camera della sorella.
<< È in sala che ti sta aspettando. >> dice quando è in camera.
Jade sorride alla sorella e dopo dice:
<< Sono un po’ agitata. >>
<< Perché? >>
<< Perché è un po’ che non ci vediamo. E poi credo che sia arrivato il momento di… >>
<< Di cosa? Avete già fatto sesso. >>
<< Sì, ma io intendevo che è arrivato il momento di dirgli che lo amo. >>
<< Ah. E lui? Lui ti ama? >>
<< Non lo so, penso di sì, spero di sì. >>
<< Sono sicura che è così. Ma penso che debba essere lui a dirlo per primo. >>
<< Sì, lo so. Non ho preparato niente, quindi quando succederà succederà. >>
<< Esatto. Dai, ora scendi che è sul divano che ti sta aspettando. >>
<< Sì. Augurami buona fortuna, sorellina. >>
<< Buona fortuna. >>
<< Grazie. >> dice Jade, baciando sulla guancia sua sorella.
Jade prende lo zaino e poi scende insieme a Vic. Una volta scese, Jade guarda in sala e vede Louis. Appoggia lo zaino sul pavimento e lo raggiunge piano piano, senza far rumore. Arriva da lui e si mette dietro il divano. Gli copre gli occhi con le mani e chiede:
<< Ti sono mancata? >>
<< Assolutamente sì. Ed io? Io ti sono mancato? >> chiede lui.
<< Ovvio che sì. Tieni gli occhi chiusi, okay? >>
<< Okay. >>
Jade toglie le mani dagli occhi di Louis e si mette davanti a lui e lo bacia. Dopo il bacio, lui apre gli occhi e dice:
<< Ciao. >>
<< Ciao. >>
Jade si mette a sedere sulle sue gambe e dice:
<< Quanto mi sei mancato. >>
<< Anche tu, piccola. Sei pronta ad andare? >>
<< Sì. >>
I due fidanzatini si alzano dal divano e vanno verso la porta. Dopo aver preso lo zaino di Jade ed aver salutato Vic, escono.
Si dirigono a Marina del Ray, vicino a Los Angeles, dove Louis ha noleggiato una barca dal pomeriggio fino alla sera.
Quando parcheggiano e scendono dall’auto, Jade chiede:
<< Ma dove siamo? >>
<< A Marina del Ray. >>
<< E cioè? >>
<< Una cittadina portuale. >>
<< Una cittadina portuale? E perché siamo qui? >>
<< Ora vedrai. >>
<< Okay. >>
<< Eccoci arrivati. >> esclama Louis, arrivati davanti a una delle tante barche ormeggiate al porto.
<< Non dirmi che hai noleggiato una barca? >>
<< Sì, l’ho fatto, invece. >>
<< Oddio! Non ci posso credere! Davvero hai noleggiato questa barca? >>
<< Sì, l’ho noleggiata davvero. >>
<< Oddio! Ma la sai guidare tu oppure la guiderà un altro? >>
<< La so guidare io. >>
Jade abbraccia Louis e dopo entrano nella barca.
<< Chissà quanto l’avrai pagata cara, è una barca bellissima. Sai, non sono mai salita su una barca. >> esclama Jade, guardandosi intorno.
<< Davvero? >>
<< Sì. Per quante ore l’hai noleggiata? >>
<< Fino alla dieci di stasera. >>
<< Wow! È tantissimo tempo. >>
<< Lo so, ma volevo fare qualcosa di speciale. >>
<< Grazie, Louis. >>
<< Prego, piccola. >>
Si danno un bacio e in seguito Louis fa vedere il resto della barca a Jade. Poco dopo Louis mette in moto la barca e vanno al largo.
Mentre Louis pilota la barca, Jade prende il sole. Circa una mezz’ora dopo arrivano al largo e lì Louis butta l’ancora e raggiunge Jade.
<< Eccoci al largo, tesoro. >> esclama Louis, sedendosi accanto a Jade.
<< Oh, finalmente. Adesso sei tutto mio. >>
<< Non vedo l’ora. >>
Louis si siede accanto a Jade e iniziano a baciarsi.
<< Andiamo dentro? >> chiede lui.
<< Sì. >>
I due fidanzatini entrano e vanno nella camera, buttandosi sul letto. Tra un bacio e l’altro si spogliano e dopo fanno sesso, che è diventato amore adesso. Quando sono sotto le coperte, sdraiati e abbracciati, Louis chiede:
<< Posso dirti una cosa? >>
<< Sì. >>
<< Posso dirti che ti amo? >>
Jade si volta verso Louis e sorridendo chiede:
<< Mi ami? >>
<< Sì, ti amo. >>
Jade fa un gran sorriso a Louis e dopo lo bacia.
<< Ti amo anch’io, Louis. >>
<< Ti devo dare una cosa. >>
Louis si alza dal letto, si mette i boxer e va a prendere qualcosa dal suo zaino. Dallo zaino tira fuori una scatolina e, una volta presa, si siede accanto a Jade e gliela dà.
<< Cos’è? >>
<< Aprila, è un regalo per te. Buon mesiversario, tesoro, anche se non è oggi. >>
<< Grazie. >>
Si danno un bacio e dopo Jade apre la scatolina. Dentro c’è un bracciale rosa con tre ciondoli d’oro: il primo tondo con una “L” incisa, il secondo a forma di cuore e il terzo, sempre tondo, e con una “J” incisa.
<< Oddio! Ma è bellissimo, Louis. >>
<< Deduco che ti piaccia, allora. >>
<< Sì, è carinissimo. Grazie. >>
Jade lo bacia e dopo lui le dice:
<< Ti amo. >>
<< Ti amo anch’io. >>
Si baciano di nuovo e dopo Louis le mette il bracciale.
Poco dopo escono dalla stanza e vanno fuori. Parlano, si baciano, prendono il sole e fanno il bagno in mare.
Prima di cena rifanno l’amore e poi fanno la doccia insieme. Al termine della giornata Louis la riaccompagna a casa.

Sono passati una decina di giorni ed è sabato 27 agosto. Jessy si è alzata da poco e, dopo aver fatto colazione, essersi lavata i denti e pettinata i capelli, esci in giardino con il suo portatile. Una volta acceso il computer, va su Facebook e poi in alcuni siti, dove lei è solita andare.
Poco dopo, Jessy vede Jade in linea su Facebook, così le dice di aver trovato un video di una band inglese, i One Direction. Entrambe le amiche cercano informazioni su questa band a loro sconosciuta. Scoprono che sono cinque ragazzi inglesi, tra cui uno di loro irlandese, che sono arrivati terzi all’edizione inglese di X Factor.
Il preferito, sin da subito, di Jessy è Louis, mentre quello di Jade, all’inizio sembra essere Niall, ma poi cambia idea, che la porta ad avere come preferito Harry.
Il video di questa nuova band scoperta da Jessy, è del loro primo singolo “what makes you beautiful” e lo guardano ripetutamente durante il giorno.
Diventano immediatamente fan di questa nuova band, che in realtà è poco più di un anno che è stata formata.
Jade e Jessy si sono follemente innamorate di questa nuova band sia dalla prima visione del loro primo video e ne sono quasi ossessionate.

Due settimane dopo, ormai finita l’estate, siamo quasi alla metà di settembre e la scuola sta per iniziare.
È venerdì 9 settembre e un amico di Louis ha organizzato la tradizionale festa di fine estate nella sua villa sulla spiaggia e le due amiche ci andranno con Louis.
<< Pensi che ci sarà Anthony? >> chiede Jade a Jessy.
<< È probabile e lo spero. >>
<< Beh, guardiamoci in giro, allora. >>
<< Sì, infatti. >>

Più tardi, Jade e Louis stanno ballando, mentre Jessy è sola con un bicchiere in mano, e li sta guardando.
Subito dopo la canzone che hanno appena finito di ballare, il dj mette “one day” di Charice. Jessy inizia a canticchiarla tra sé e sé. Jade le fa segno di venire a ballare e lei ci va subito. Dopo viene messa “last friday night” di Katy Perry. La canzone dopo non piace a Jessy, così smette di ballare e sale al piano di sopra. Mentre è in bagno, a ripassarsi il lucidalabbra, canticchia “one day”.
<< They're not gonna keep me down
They’re not gonna shut me out
They’re gonna do what they do, I'll do me
I'm moving against the crowd
I'm drowning out the doubt
They’re gonna do what they do
I'll do something original
Be unforgettable
They’re gonna know my name.
(One day) I'll make you a believer
(One day) I got this all I need is
(One day) don't try to tell me I can't, tell me I can't
(Right now) I'm writing the future
(Watch out) won't stop I'm a mover
(One day) you're gonna know who I am
I will fly high and free
It's my fate wait and see
One day.    
I've been afraid before
To reach for something more… >>
Jessy senta la presenza di qualcuno che la sta guardando, così smette subito di cantare e si volta.
<< Dice delle cose vere quella canzone. >> esclama Anthony.
<< Quale canzone? >>
<< Quella che stavi cantando prima che ti accorgessi che ti stavo guardando. >>
Jessy gli fa un timido sorriso.
<< Mi piace. >> dice lui.
<< Anche a me. >>
Anthony e Jessy si guardano per pochissimi secondi e dopo lei gli chiede:
<< Devi venire in bagno? >>
<< Sì. >>
Jessy esce dal bagno e, mentre lui ci entra le fa un leggero sorriso.
Quando lui chiude la porta, Jessy rimane in corridoio a pensare che finalmente abbia rivisto Anthony.
Jessy scende al piano di sotto e dice a Jade di aver visto Anthony e che l’ha risentita cantare.

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Capitolo 14
*** Un incontro spettacolare ***


14

Un incontro spettacolare





Durante l’ultima settimana di vacanze estive, prima d'iniziare la scuola, i Dubois andranno a Londra, dal 12 al 17 settembre, e saranno ospiti dalla sorella di Jen, la madre di Jade e Vic. Jade ha chiesto a Jessy di andare con lei e la sua famiglia, e, ovviamente lei ha accettato volentieri.
Quando arrivano nella capitale britannica, Jade è contenta di essere tornata a Londra e Jessy è contenta di esserci per la prima volta nella sua vita.
<< Ancora non riesco a credere di essere a Londra. >>
<< Sai, ti devo presentare mia cugina. Magari una di queste serE potremmo anche uscire con lei e i suoi amici. >> dice Jade.
<< Sì, però prima voglio assolutamente visitare la città. È d’obbligo. >>
<< Ovviamente. Chissà se anche lei conosce i 1D? Sono sicura di sì. >>
<< È sicuro che li conosce. >>
<< Sì, infati, ma non è detto che le piacciono. >>
<< Sì, non è detto. Quanti anni ha tua cugina? >>
<< Un anno in più di noi. >>
<< Ah. >>

Quando arrivano nella casa della zia di Jade, Jessy viene presentata alla famiglia e alla cugina, Hannah.
<< Piacere, io sono Hannah, la cugina di Jade. >>
<< Jessy, la migliore amica di Jade. >>
Poco dopo Hannah mostra la stanza dove la cugina e Jessy dormiranno e poi vanno nella sua.
<< Vedo che anche a te piacciono i One Direction. >> salta su Jessy, notando un piccolo poster dei One Direction sul muro.
<< Sì, perché? Piacciono anche a voi? >>
<< Sì. >> rispondono contemporaneamente Jade e Jessy.
<< Li amiamo. Il mio preferito è Louis. >> dice Jessy.
<< E il mio è Harry. >> dice invece Jade.
<< Il mio Liam. >> afferma Hannah.
<< Canzone preferita? >> chiede Jade.
<< What makes you beautiful, ma finora ne conosciamo solo due: what makes you beautiful e na na na, a parte le cover cantate a X Factor. >>
<< Sì, infatti. >> dice Jade.
<< Ah beh, non c’è da fare il paragone tra le due. What makes you beautiful è un capolavoro. >>
<< Ti adoro già Jessy. >> le dice Hannah.
Jessy sorride a Hannah.
<< Non vedo l’ora che esca l’album, perché voglio sentire le canzoni. >> dice Jade.
<< Anch’io. >>
<< Anch’io. Sarò la prima a comprarlo appena esce. >> dice Hannah.
<< Lo sai che ti stimo, vero? >> le dice Jade.
<< Sì, lo so. >> risponde Hannah, ridacchiando.

Il giorno dopo, Hannah porta Jade, Jessy e Vic in giro per la città. Per prima cosa le ragazze vanno a fare colazione da Starbucks. In seguito, iniziano il tour per la città. La prima tappa è Trafalgar Square, dove ci rimangono per quasi un’ora. Poi vanno a Piccadilly Circus, e in seguito, essendo già ora di pranzo vanno in un McDonald's lì vicino. Dopo il pranzo si recano all’Hyde Park e ci rimangono tutto il pomeriggio.

Il giorno dopo continuano a visitare la città e la sera Jessy e Jade andranno con Hannah e i suoi amici al Movida Club, un locale della città.
<< Allora, Jessy, chi è il tuo preferito? O comunque, a chi dei cinque ti senti più vicina? >> chiede Megan, un’amica di Hannah.
<< Louis. Anche Harry, ma soprattutto Louis. >> risponde Jessy.
<< Ah, anche Harry. Non me l’avevi detto. >> dice Hannah.
<< No, perché quello che amo alla follia è Louis, però Harry… beh, Harry è Harry. >> confessa Jessy.
<< È vero. Infatti, non a caso, lui è il mio preferito. >> confessa Megan.
<< E il vostro, ragazze? >> chiede Jessy.
Un’altra amica, Liza, risponde Zayn, un’altra, Holly, risponde Liam.
<< E Niall? >> domanda Jessy.
<< Lui si prende tutte noi. >> risponde Megan.
Tutte ridono.
<< Penso che non gli dispiacerebbe affatto. >> esclama Jade.
<< Sì, infatti. >> dice Megan.
<< Sai, Jessy, anche a mio fratello minore piacciono i 1D. >> salta su Liza.
<< Wow. Quanti anni ha tuo fratello? È carino? >> domanda Jessy, alla velocità della luce.
Liza ride e dopo risponde:
<< Ne ha sedici. Non so dirti se è carino o no, è mio fratello. >>
<< In effetti. Voi, invece, ragazze, avete dei fratelli o delle sorelle? >>
<< Io una sorella di vent’anni. A lei i 1D interessano, ma solo perché io le faccio sempre una testa così. Dice che sono tutti e cinque carini, tranne Niall, lo so, non capisce niente, e dice che le canzoni sono abbastanza carine e molto orecchiabili, ma niente di più. >> risponde Megan.
<< Invece io sono figlia unica. Si sta così bene senza nessuno che ti rompe dalla mattina alla sera. >> dice Holly.
<< Ti capisco, sono figlia unica anch’io. >> dice Jessy.
<< Certo, così non puoi incolpare nessuno, però ne faccio volentieri a meno. >>
<< Sì, anch’io. >>
<< Sei simpatica, Jessy. >> salta su Megan.
<< Grazie. Anche voi lo siete, ragazze. Hannah, hai davvero delle amiche simpatiche. >>
<< Grazie. >>
<< Da quanto tempo siete directioner, ragazze? >> chiede Jade.
<< Io da quando erano a X Factor. >> risponde Megan.
<< Anch’io. Ho sempre seguito X Factor. Anzi, a me piacerebbe molto partecipare. >> confessa Holly.
<< Anch’io da quando erano a X Factor. >> dice Liza.
<< Idem. Li seguiamo tutte da quando erano a X Factor, quindi sin dall’inizio. È stata Holly a farceli scoprire, perché io, Megan e Liza non abbiamo mai seguito X Factor, mentre lei da sempre. Dopo qualche puntata ce ne ha parlato, e così abbiamo cominciato a guardarlo anche noi ed è stato amore a prima vista. Dobbiamo a Holly un enorme favore. >> confessa Hannah.
<< Capisco. Jade invece deve un enorme favore a me, sono stata io a scoprirli. >>
<< Come hai fatto a scoprirli? >> domanda Liza.
<< Ero su un sito di musica e video e c’era il loro video di what makes you beautiful, così l’ho scaricato e l’ho guardato ed è stato amore a prima vista. L’ho fatto vedere a Jade e anche lei se n’è innamorata subito, ovviamente. >>
<< E come si può non innamorarsi di loro? >> dice Jade.
<< Sì, infatti. >> dice Liza.
<< Voi, invece, da quanto tempo siete directioner? >> chiede Holly.
<< Da fine agosto purtroppo. >>
Tutte in coro rispondono:
<< Pochissimo. >>
<< Già, sono solo due settimane. Non sappiamo neanche se definirci directioners. >> dice Jade.
<< Sì, infatti. Li amiamo alla follia, però non sappiamo ancora se siamo directioners. >> dice anche Jessy.
<< Non vi preoccupate che con il tempo lo diventerete sempre di più, vedrete. >> dice loro Holly.
<< È quello che speriamo noi. >> afferma Jessy.
<< Domani andiamo da HMV a prendere Dare to dream, il libro dei 1D, volete venire con noi? >> chiede Hannah.
<< E ce lo chiedi anche? Siamo già lì. >> risponde Jessy.
<< Sì, infatti. >> dice Jade.
<< Ma cos’è HMV? >> domanda Jessy.
<< Un negozio di elettronica. Ci sono cd, dvd, libri, giochi e molto altro. >> risponde Jade.
<< Ah, okay. >>

In tarda serata, Jade e Jessy stanno ballando con Hannah, Holly, Liza e Megan. Poco dopo smettono e si dirigono verso il bar per prendere da bere. Mentre stanno sorseggiando un drink, Holly, guardandosi tra la folla, urla:
<< Oh mio Dio! >>
<< Cosa? >> chiede Megan, preoccupata.
Holly, indicano con il dito, risponde:
<< Guardate chi c’è laggiù! >>
Le amiche guardano dove Holly ha puntato il dito.
<< Oddio! Ma sbaglio o vedo Zayn, Liam, Niall… e anche Louis? >>
<< Non sbagli, cara. Ma dov’è Harry? Dov’è? >> chiede Jade.
<< Non lo vedo. Voi lo vedete ragazze? >> domanda Jessy.
<< No. >> rispondono in coro Hannah e le sue amiche.
<< Non ci sarà. >> aggiunge Hannah.
<< Dobbiamo assolutamente andare da loro a fare almeno una foto insieme. Se non un autografo, almeno una foto. >> dice Jessy.
<< Ma non possiamo andare lì da loro così, stanno facendo i cavoli loro. E, sbaglio o sono con due ragazze? >> domanda Jade, guardando meglio.
<< Sono le ragazze di Liam e Louis. >> risponde Hannah.
<< Ah. >> dice Jessy, statica.
<< Harry è single, vero? >> chiede Jade.
<< Sì, gli unici fidanzati sono Liam e Louis. La ragazza di Liam si chiama Danielle, e quella di Louis si chiama Eleanor. >> risponde Hannah.
<< Dai, andiamo da loro con tranquillità e chiediamo loro di fare una foto insieme. >> aggiunge Hannah.
<< Io però la voglia fare con tutti e anche solo con Louis. >>
<< Sì, però dobbiamo essere gentili e non invadere il loro spazio, okay? Sono venuti qui per i cavoli loro. >> dice Hannah.
<< Okay. >> dice Jessy.
<< Okay. >> dice anche Jade.
Le ragazze si avvicinano a loro e Hannah è la prima a parlare.
<< Ciao, ragazzi. >>
Si rivolge a Liam, chiedendogli:
<< Possiamo fare una foto con voi? >>
<< Certo. >> risponde lui.
I ragazzi si mettono vicini e Hannah e le altre vicine a loro e Danielle fa la foto.
<< Vi adoriamo. What makes you beautiful è fantastica. >> salta su Jade.
<< Non vediamo l’ora di poter avere il vostro album tra le mani. >> dice Jessy.
<< Di dove siete, ragazze? >> domanda Louis.
<< Io di Los Angeles. >> risponde Jessy.
<< Io di Parigi, ma adesso vivo a Los Angeles. >> risponde invece Jade.
<< Noi altre invece siamo di Londra. >> risponde Hannah.
<< A proposito, Niall, buon compleanno. >> dice Megan.
<< Grazie. Che carine che siete. >> dice Niall, sorridendo.
<< Ma dov’è Harry? >> chiede Jade.
<< Non c’è. >> risponde Louis.
<< Che peccato. Lui è il mio preferito e avrei voluto dirgli quant’è bello e quanto adoro i suoi ricci, ma siete stupendi anche voi, ragazzi. Adoro i tuoi occhi, Niall. >> dice Jade.
<< Grazie. L’ho già detto che siete carine? >> dice Niall.
Le ragazze rispondono in coro, dicendo di sì.
<< Posso fare una foto solo con te, Louis? >> domanda Jessy.
<< Sì, certo. >>
Mentre Jade scatta la foto all’amica e Louis, Megan dice ai ragazzi:
<< Scusate se vi abbiamo disturbato, ma non abbiamo saputo resistere. Non vi chiediamo neanche un autografo, perché sennò vi scocciamo troppo. >>
<< Non vi preoccupate, non c’è problema. Se volete, ve li facciamo gli autografi? >> salta su Zayn.
<< Se non vi scoccia? >> dice Megan.
<< Non vi preoccupate. >> dice lui.
Holly tira fuori un blocchetto e una penna, che porta sempre con sé, dalla sua borsetta e dopo i ragazzi fanno loro gli autografi.
<< Peccato che Harry non c’è. >> dice Liza.
<< Ci sono sempre io. >> salta su Louis.
Le ragazze ridono.
<< Siete troppo fortunate a stare con Liam e Louis, ragazze. E siete proprio splendide. >> dice Jessy.
Danielle ed Eleanor ringraziano Jessy per il complimento e poco dopo Jade, Jessy, Hannah, Holly, Megan e Liza si allontanano dai ragazzi.

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Capitolo 15
*** Una scuola tutta a modo suo ***


15

Una scuola tutta a modo suo





La settimana passata è stata per Jessy una delle migliori della sua vita, perché l’ha passata a Londra, con la sua migliore amica, e ha anche incontrato quei cinque ragazzi che, da quasi un mese, stanno ossessionando lei e Jade.

È passata una settimana e siamo a lunedì 19 settembre, il primo giorno di scuola. Il primo giorno tutti gli alunni della Palisades Arts & High School inizieranno alle 9 ed usciranno alle 12. Visto che Jade non ha ancora la patente, Jessy la va a prendere e vanno a scuola insieme.
<< Sei emozionata? >> le chiede Jessy.
<< Un po’. >>
<< Ti ho già parlato della festa d’inizio anno? >>
<< No, non mi pare. Perché? >>
<< Perché è bellissima. I ragazzi e le ragazze del corso di canto cantano varie canzoni, quelli del ballo ballano, ovviamente, e si svolge nel campo da baseball. È una festa a tema, che però non riguarda necessariamente le varie specializzazioni, e ogni anno cambia. L’anno scorso, ad esempio, il tema era Grease, quest’anno staremo a vedere. >>
<< Wow. E chi li propone i temi? >>
<< Tutti gli insegnanti chiedono ai propri alunni di proporre dei temi, poi la preside li mette sul sito della scuola e quello con più voti vince.”
<< È una cosa carina. >>
<< Già. >>
Quando le due amiche arrivano a scuola e parcheggiano la macchina, si dirigono verso l’entrata. Circa 10 minuti dopo, le due ragazze vengono via dalla presidenza, dove Jade si è fatta dare la combinazione del suo armadietto e anche il numero.
<< Che numero di armadietto hai? >> chiede Jessy.
<< Trecentoquarantacinque. >>
<< Io il duecentonovanta. Sai se sono nello stesso corridoio? >>
<< Mi sembra di sì. Siamo solo a cinquantacinque armadietti di distanza. >>
Ognuna va verso il proprio armadietto e si salutano.
Mentre Jessy è dal suo e si sta specchiando, vede passare Anthony e si gira subito. Anthony le passa dietro e continua a camminare. All’improvviso, mentre lei lo sta guardando, lui si volta e le fa un timido sorriso.
Jade, che da lontano ha visto la scena, chiude l’armadietto e raggiunge l’amica, ancora pietrificata per il timido sorriso di Anthony.
<< Hey. Ho visto la scena. Sbaglio o quello era Anthony che si è voltato a guardarti? >> chiede Jade.
<< Non sbagli, era proprio lui e mi ha anche fatto un piccolo sorriso, se così si può definire. >>
<< Non so se fai bene ad aspettarlo, però non penso che timidi sorrisi e conversazioni di pochi minuti possano portarlo a fare la prima mossa. Penso proprio che la dovrai fare tu, se lo vuoi veramente, se vuoi veramente che lui possa amarti e che tu possa amare lui. >> le consiglia Jade.
<< Lo penso anch’io. Forse a lui non piace agire per primo, forse non ha il coraggio, ma se non ce l’ha lui, io ce l’ho ancora meno di lui. >>
<< Lo so, ma se vuoi veramente una cosa, devi rischiare. >>
<< Già. Ma se poi lui non mi vuole? Se poi lui mi respinge? Se poi io farò una brutta figura? >> si chiede Jessy.
<< Se poi, se poi, se poi… se vuoi che lui sia il tuo amore, devi agire, cara mia. >>
Jessy questa volta non risponde, ma pensa, tra sé e sé, che l’amica abbia ragione, ma i suoi pensieri vengono interrotti al suono della campanella.
<< Ci dobbiamo salutare. Ci vediamo a mezzogiorno, okay? >> chiede Jade.
<< Sì. Ci troviamo qui, va bene? >>
<< Sì. >>
<< Ciao. >>
<< Ciao. >>
Jade va da una parte e Jessy da un’altra.
Trovata l’aula dove si svolge il corso di pittura, Jade entra. Alcuni ragazzi la guardano, e subito, uno di loro va verso di lei e le dice:
<< Ciao. Non ti ho mai visto in giro, sei nuova? >>
<< Sì, mi chiamo Jade, piacere. >>
<< È un vero piacere conoscerti Jade. Ma sei inglese? Perché Jade, pronunciato così, non è un nome inglese. >>
<< No, infatti, sono francese. Mia madre è inglese, di Londra. >>
<< Wow. E ti sei trasferita quest’anno qui a Los Angeles? >> le chiede il ragazzo, incuriosito.
<< Sì, da tre mesi. >>
<< E in che città vivevi prima? >>
<< Parigi. >>
<< Che fortuna. È una delle città più belle del mondo. Quanti anni hai, Jade? >>
All’improvviso si avvicina a loro una ragazza, che dice:
<< Smettila di farle l’interrogatorio, Tom. Poverina. >>
La ragazza sorride a Jade e dopo dice:
<< Scusalo, ma fa sempre così con i nuovi arrivati. Comunque, piacere, io sono Ellen. >>
<< Jade. >>
<< Sei francese, vero? >>
<< Sì. >>
<< Conosci qualcuno qui? Perché di solito quelli che s’iscrivono lo fanno perché qualcuno ha parlato loro di questa bellissima scuola. >> chiede Tom.
<< Sì, conosco una ragazza del corso di scrittura e di canto, Jessy Biddle. La conoscete? >>
<< No, io no. >> risponde Ellen.
<< Neanch’io. Forse la conosciamo di vista, ma il suo nome non mi dice niente. >>
<< Okay. >>

Intanto, nell’aula del corso di canto. Appena Jessy entra, la salutano e poco dopo entra anche l’insegnante, che subito dice:
<< Bentornati a tutti, ragazzi! Spero che abbiate passato delle buone vacanze! >>
L’insegnante fa una pausa e dopo continua dicendo:
<< L’ultimo anno è arrivato! Test psicoattitudinali, la risposta dai college e il ballo di fine anno. Immagino che sarete emozionati, e immagino che alcuni di voi sapranno già quale college vorranno frequentare in autunno. Chi ha già un’idea? >>
Alcuni alzano la mano e alcuni no. Dopo aver visto varie mani alzate, continua dicendo:
<< Ma ora non parliamo di college, perché, come tutti ormai sapete, già dal primo giorno dovete iniziare a decidere il tema per la festa di sabato. Avete qualche idea? >>
<< Glee. >> propone Jessy.
<< Twlight. >> propone, invece, un’altra ragazza.
<< Las Vegas. >> propone, invece un ragazzo.
Ognuno propone qualcosa e intanto l’insegnante prende nota.
<< Sono tutti temi molto belli e ho preso nota. Chi vuole iniziare a cantare qualcosa? >>
<< Io! >> si offre una ragazza.
<< Jenna! Vieni! >> dice l’insegnante.
La ragazza si alza e va dal microfono.
<< Che canzone ci vuoi cantare? >> le chiede l’insegnante.
<< What makes you beautiful. >>
A quel titolo, Jessy interviene subito, chiedendo:
<< Sbaglio o hai detto what makes you beatiful? >>
<< Non sbagli. È una canzone dei One Direction, li conosci? >> le chiede Jenna.
<< Jenna io ti stimo! Io amo profondamente quei cinque ragazzi. >> risponde Jessy.
<< Pensavo di essere l’unica a conoscerli. Hai un preferito? >>
<< Sì, Louis. Tu? >>
<< Zayn. >>
<< Spiegateci meglio chi sono questi One Direction, per favore. >> salta su l’insegnante.
<< È una boyband anglo-irlandese. Si chiamano Louis, Harry, Liam, Zayn e Niall. >> risponde Jessy.
<< E tre di loro hanno diciotto anni, uno diciassette, e un altro diciannove. Sono arrivati terzi a X Factor UK. >> continua Jenna.
<< Sai, Jenna, io li ho visti la settimana scorsa. >>
<< Dove? >>
<< A Londra. Sono andata con la mia migliore amica, che ha la madre di lì ed eravamo ospiti da sua zia. Stavano festeggiando il compleanno di Niall al Movida, un locale della città. È stato mercoledì, il 14. >>
<< Oddio! E come sono dal vivo? >>
<< Meravigliosi. Però Harry non c’era, purtroppo. >>
<< No! Come Harry non c’era? Perché non c’era? >>
<< Non lo so. >>
<< Va beh, almeno avete visto gli altri, almeno gli avete visti. >>
<< Sì, infatti. >>
<< Allora, Jenna, cantaci questa canzone. >> salta su l’insegnante.
<< Jessy, mi dai una mano? >> le chiede Jenna.
<< Volentieri. >>
Jessy si alza e raggiunge Jenna.
<< Uno, due. Uno, due, tre… >> dice Jenna, guardando Jessy.
<< You’re insecure
Don’t know what for
You’re turning heads when you walk through the door
Don’t need make up
To cover up
Being the way that you are is enough.
Everyone else in the room can see it
Everyone else but you.
Baby you light up my world like nobody else
The way that you flip your hair gets me overwhelmed
But when you smile at the ground it aint hard to tell
You don’t know
You don’t know you’re beautiful
If only you saw what I can see
You’ll understand why I want you so desperately
Right now I’m looking at you and I can’t believe
You don’t know
You don’t know you’re beautiful, oh oh,
That’s what makes you beautiful. >>
L’insegnante e gli altri alunni applaudono a Jessy e Jenna, e una ragazza salta su, dicendo:
<< Carina. Andrò a cercarli su internet oggi pomeriggio. >>

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Capitolo 16
*** Festa con la F maiuscola ***


16

Festa con la F maiuscola





La prima settimana di scuola è passata e il tema per la festa d’inizio anno è stato deciso. Glee. La festa inizierà alle 21 e si svolgerà, come ogni anno, nel giardino della scuola. Jessy canterà due canzoni, cantate in Glee ovviamente, che s’intitolano “get it right” e “loser like me”.
Jade e Jessy arrivano insieme e già la festa è iniziata. Un ragazzo sta cantano e altri ballando, alcuni sul palco e altri sotto.
<< Dai, andiamo subito a ballare. >> esclama Jessy.
<< Tu quando canterai? >> le chiede Jade.
<< Più tardi. >>
<< Adesso che ci penso, io non ti ho mai sentito cantare. >>
<< E stasera mi sentirai. >>

Più tardi, un ragazzo e una ragazza del corso di canto stanno cantando una canzone romantica e tutte le coppiette stanno ballando. Jade e Jessy sono a sedere e davanti a loro c’è un tavolino, con dei bicchieri di punch.
<< Vedi Anthony, per caso? >> chiede Jessy.
<< No. Ma lui viene alla festa d’inizio anno di solito? >>
<< Sì, ci è venuto tutti gli anni, ma io cantavo pochissimo. Cantavo sempre insieme ad altri, come in un coro. Questo è il primo anno che canto da solista, e addirittura due canzoni. >>
<< Però ora che ci penso ti ha sentito cantare alla festa dell’amico di Louis, prima delle vacanze estive, e anche a quella prima che noi andassimo a Londra. >>
<< Sì, infatti, e lì cantavo acapella. >>
<< Magari ti sente cantare stasera e fai colpo su di lui. >>
<< Magari. >>

Un po’ prima della mezzanotte, Jessy canta le due canzoni. Jenna, compagna di corso di Jessy, che ha appena finito di cantare, chiede:
<< Allora, ragazzi, vi state divertendo? >>
Gli studenti, in coro, rispondono di sì, e Jenna continua dicendo:
<< Bene. Adesso cedo il microfono a una mia compagna di corso, Jessy! >>
Jessy sale sul palco e, dopo che Jenna le ha passato il microfono, dice:
<< Ciao a tutti, ragazzi! Come ha detto Jenna, io mi chiamo Jessy, e stasera canterò due canzoni, a mio parare, bellissime. Per il momento sono le mie due preferite, ma chissà quante altre ne canteranno di bellissime. Quanti di voi hanno pianto ascoltando Lea cantare get it right? E quanti di voi si sono divertiti e hanno schioccato le dita ascoltando loser like me? >>
Jessy fa una breve pausa e dopo dice:
<< Questa è get it right! >>
Prima d’iniziare a cantare, fa un respiro. Quando inizia, tutti la guardano e Jade è fiera di lei. Quando inizia il secondo verso, Anthony, non molto distante dal palco, si volta a guardarla. Mentre Jessy canta, per la seconda volta, il ritornello, nota Anthony tra la folla e rimane fissa su di lui. I due continuano a fissarsi per tutto il resto della canzone.
Quando Jessy canta l’ultima strofa, ritorna fissa sugli altri e, quando tutti stanno applaudendo, guarda sorridendo Jade.
<< Siete pronti a schioccare le dita? Questa è loser like me! >> esclama Jessy.
Jessy schioccata le dita all’inizio della canzone e subito dopo inizia a cantare.
Durante il ritornello, quando canta “you wanna be, you wanna be… a loser like me, a loser like me”, alza la mano destra, portandosela sulla fronte, e fa la “L” con le dita, gesto del “loser”, del perdente, proprio come avviene in Glee.
<< Fate un applauso a Johnny! >> esclama Jessy, annunciando un ragazzo del corso di canto, che canterà la parte maschile, cantata da Cory Monteith.
Al termine della canzone tutti applaudono e Jessy guarda di nuovo l’amica che le sta sorridendo.
<< Adesso passo il microfono a Johnny! Continuate a divertirvi! >> esclama lei.
Jessy passa il microfono al ragazzo e scende dal parco. Jade le va incontro e le dice:
<< Sei bravissima. Sei stata fantastica su quel palco. >>
< Grazie. Ho fissato Anthony per quasi metà della prima canzone. È stata una sensazione fantastica. >> dice Jessy, tutta eccitata.
<< Posso immaginarlo. >>
<< Balliamo, dai. >>
Le due amiche si mischiano tra la folla e ballano.

Più tardi, Jessy e Jade fanno una pausa e vanno a prendere qualcosa da bere. Mentre stanno chiacchierando, bevendo e guardando le persone che ballano, Anthony si avvicina.
<< Sei stata veramente brava. >> le dice.
Jessy si volta e, vedendolo, gli sorride e gli dice:
<< Ciao. Grazie. >>
<< Mi è piaciuta un sacco la tua esibizione. >>
<< Grazie. >>
<< Vado a salutare alcuni ragazzi del mio corso. >> dice Jade, in modo da lasciare da soli Jessy e Anthony.
Jessy si volta verso l’amica e le dice:
<< Okay. >>
Jessy si volta verso di lui e gli chiede:
<< Sei anche tu un fan di Glee? >>
<< Veramente no. Cioè, non l’ho mai guardato, però alcune canzoni sono belle. Tu, invece, vedo che sei proprio una fan accanita. >>
<< Sì, lo sono. >>
<< La maggior parte delle canzoni che vengono cantate sono tutte cover, vero? >> le chiede lui.
<< Sì. Quelle due che ho cantato io no, ma le canzoni originali sono pochissime. >>
<< La prima che hai cantato è bellissima. >>
<< È la mia preferita. >>
<< Mi hai fatto venire la pelle d’oca. >> le confessa lui.
Jessy gli sorride e dopo dice:
<< Anche a te viene la pelle d’oca quando ti piace molto una canzone? >>
<< Sì. >>
<< Anche a me. >>
Anthony le sorride.
Jessy, facendo finta di non sapere di che corso è Anthony, gli chiede:
<< Tu di che corso sei? >>
<< Canto. >>
<< Ah, ma non ti ho mai visto. >>
<< Sì, infatti, non ci siamo mai visti. Tu, invece, fai solo il corso di canto o anche altri corsi? >>
<< Anche quello di scrittura. >>
<< Vuoi diventare una scrittrice? >> chiede lui, come se non fosse già una cosa ovvia.
<< Sì, è il mio sogno nel cassetto. >>
<< Il mio, invece, è quello di diventare un rapper. >>
<< E stai già facendo pratica per diventarlo? >>
<< Sì, sto facendo un album. In casa ho un piccolo studio di registrazione. >>
<< Wow. Non conosco nessuno che ha uno studio di registrazione in casa. Dev’essere bellissimo. >>
<< Lo è. >>
<< Ho sempre voluto entrare in uno studio di registrazione e cantare. >>
<< Allora perché un giorno non vieni a casa mia? Così ti faccio sentire alcune delle mie canzoni e potrai cantare nel mio studio di registrazione. >>
Jessy non riesce a credere a quello che ha appena sentito, e subito, entusiasta, risponde:
<< Sì, volentieri. >>
<< Okay. Dimmi tu, quando vuoi venire? >>
<< Non lo so. Anche lunedì volendo. >>
<< Okay, va bene lunedì. Vieni all’ora che vuoi, tanto io non ho niente da fare nel pomeriggio. >>
<< Okay. >>
Anthony le dice la via di casa sua e dopo le dice:
<< Ora torno dai miei amici. Ciao. >>
<< Ciao. >>
Appena Anthony se ne va, Jessy raggiunge subito l’amica per dirle della bellissima novità.
<< Jade! Jade! >>
<< Che c’è, Jessy? >>
<< Anthony mi ha invitato a casa sua. >>
<< Dici sul serio? >>
<< Sì, sì. È venuto fuori che lui sta registrando il suo primo album nello studio di registrazione di casa sua, come se non lo sapessi già, e mi ha invitato. Ci vado lunedì pomeriggio. >>
<< Oddio! Ma è una bellissima notizia, Jessy. Sono contentissima per te, tesoro. >>
<< Grazie. Mi dovrai aiutare a decidere cosa mettere, okay? >>
<< Certo. >>

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Capitolo 17
*** Il miglior pomeriggio della mia vita ***


17

Il miglior pomeriggio della mia vita





Lunedì è arrivato e, durante tutta la mattinata, Jessy è stata in fibrillazione per il pomeriggio che passerà a casa di Anthony.

Verso le 16, Jessy si presenta a casa di Anthony e suona al campanello. Non apre lui, ma la sorella minore, Tess, che le dice:
<< Ciao. >>
<< Ciao. C’è Anthony? >>
<< Sì. Sei Jessy, vero? >>
<< Sì. Come fai a saperlo? >>
<< Anthony mi ha detto che sarebbe venuta una ragazza di nome Jessy oggi pomeriggio, allora ho pensato che potevi essere tu. >>
<< Infatti, sono io. Piacere. >>
<< Io sono Tess, la sorella minore di Anthony. >>
<< Piacere di conoscerti, Tess. >>
Tess fa accomodare Jessy in casa e dopo va a chiamare il fratello, facendola aspettare in sala.
<< Ciao. >> esclama Anthony.
Jessy, che stava guardando alcune foto che ci sono sui mobili della sala, si volta subito e, guardando Anthony, risponde:
<< Ciao. >>
<< Vieni che andiamo nello studio. >>
Poco dopo, nello studio di registrazione, Jessy si guarda intorno e Anthony salta su, dicendo:
<< Eccoci nella mia tana. >>
<< Wow! È proprio come quello vero. È fantastico. >>
<< Lo so. Infatti, è il mio rifugio personale. >>
<< Immagino. Dai, fammi sentire qualcosa. >>
Anthony e Jessy si siedono nelle due sedie e lui mette un suo pezzo.

Circa una ventina di minuti dopo, mentre stanno ascoltando un pezzo di Anthony, lui le chiede:
<< Vuoi qualcosa da mangiare e da bere? >>
<< Perché no. >>
<< Cosa preferisci? >>
<< Non lo so, dipende cos’hai. >>
<< Mia madre ha fatto i brownies e ho del tè e del succo d’arancia. >>
<< I brownies e il tè vanno benissimo, grazie. >>
<< Okay. Allora vado in cucina, prendo il tutto e torno qui. >>
<< Okay. >>
Quando Anthony esce dallo studio, Jessy si guarda intorno e un attimo dopo si alza ed esce dallo studio.
Arriva in camera di Anthony, che è accanto allo studio. Entra e trova un po’ di casino. Cammina per la stanza e all’improvviso Tess, passando da lì e vedendo Jessy, si ferma sulla soglia della porta e chiede:
<< Che ci fai qui? Dov’è mio fratello? >>
Jessy si volta subito e le risponde:
<< È andato in cucina a prendere lo spuntino. >>
<< Posso farti una domanda, Jessy? >> chiede Tess, entrando nella stanza.
<< Sì. >>
<< Da quanto ti piace mio fratello? >>
<< Cosa ti fa pensare che mi piaccia tuo fratello? >>
<< Ho visto come lo guardi. È lo stesso modo in cui io guardo un mio amico. >>
Jessy non ha scelta, deve dire la verità, sperando che la sorella non spifferi tutto ad Anthony.
<< Tre anni. >>
<< Tre anni? E non hai mai pensato di provarci con lui, o almeno di provare a diventare sua amica? >>
<< Sì, ma lui sa che mi piace e, se gli piacessi, si sarebbe già fatto avanti >>
<< Non lo so, sai? Mio fratello a volte è timido, non sempre agisce, ma lascia che gli altri lo facciamo per lui. Magari gli piaci, ma non riesce a fare la prima mossa, o forse ancora non lo sa. È già qualcosa che ti abbia invitato a casa nostra. Non ha mai invitato nessuna ragazza. >>
<< Davvero? >>
<< Sì. >>
<< Ed è una buona cosa? >>
<< Sì, assolutamente sì. >>
<< Ah… bene. >>
<< Quanti anni hai, Jessy? >>
<< Diciassette. Tu? >>
<< Quindici. >>
<< Dai, ora torno nello studio che a momenti torna tuo fratello. >>
<< Okay. >>
Quando Anthony torna nello studio di registrazione, Jessy è seduta sulla sedia, ma vedendolo, si alza subito.
<< Mi alzo così non facciamo delle briciole. >>
<< Brava. Infatti, te lo stavo per dire. >>
Jessy gli sorride.
Dopo aver mangiato un brownie, Jessy dice:
<< Mmh… buono. Sono ottimi. >>
<< È uno dei pochi dolci che sa fare mia madre. >>
<< Mia madre ne fa alcuni, ma sempre gli stessi. >>
Dopo aver fatto lo spuntino, Anthony torna giù per portare i tovaglioli e i bicchieri e poi torna subito al piano di sopra.
<< Non vuoi provare a registrare qualcosa? >> le chiede lui.
<< Cosa? >>
<< Non lo so. Una canzone, quella che vuoi. >>
Jessy si alza ed entra nella live room, la stanza dove si registra.
<< Canta la canzone che hai cantato alla festa della scuola. >> le consiglia Anthony, dalla control room.
<< Okay. >>
Jessy intona l’inizio della canzone e si ferma prima del ritornello.
<< Perché non hai continuato? >> le chiede.
<< Mi è venuta in mente una cosa. >>
<< Cosa? >>
<< Potremmo cantare insieme una canzone. Love the way you lie. So che è dell’anno scorso, ma chissene frega. >>
<< È una delle mie canzoni preferite. >> dice lui.
<< È bellissima. >>
<< Già. >>
Anthony la raggiunge e intonano la canzone.
Mentre Anthony canta la parte rap, Jessy lo guarda.
<< Perché mi guardi così? >> le chiede lui.
<< Perché sei veramente bravo. Sentirti in acapella è tutta un’altra cosa. Premetto che io non amo molto la musica rap, però tu sei davvero bravo. >>
<< Grazie. Anche tu sei bravissima, comunque. >>
<< Grazie. >> dice Jessy, sorridendo.
Dopo un po’ smettono e iniziano a parlare di varie cose.
<< I professori vi hanno già parlato dei college? >> le chiede lui.<
<< Sì, sia a canto che a scrittura. Da te? >>
<< Sì, già dal secondo giorno. >>
<< La mia a canto l’ha accennato il primo giorno. >>
<< Ecco, appunto. Tu sai già quale frequentare? >>
<< Sì, la Pepperdine. Tu? >>
<< Anch’io la Pepperdine. Voglio studiare canto. >>
<< Io invece scrittura creativa, ma potrei studiare anch’io canto, ma non lo so bene perché amo entrambe le cose. >>
Durante il resto del pomeriggio, Jesse e Anthony cantano, ascoltano la musica e parlano.
Nel tardo pomeriggio, Jessy se ne va. Sulla soglia della porta d’uscita della casa di Anthony si salutano.
<< Ho passato un bel pomeriggio insieme a te, Jessy. >>
<< Anch’io. Mi sono divertita e finalmente sono entrata in uno studio di registrazione. >>
<< Ci si vede a scuola, allora. >>
<< Sì. Ciao. >>
<< Ciao. >>
Dopo cena, Jessy chiama Jade e le dice tutto quello che è successo in quel pomeriggio appena trascorso con Anthony.

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Capitolo 18
*** Il nuovo arrivato ***


18

Il nuovo arrivato





È passato un mese e Halloween è arrivato. La PAHS ha organizzato una festa, come tutti gli anni, nella palestra della scuola. Jade e Jessy ci andranno, ovviamente, e verrà con loro anche Louis.
Durante la festa: le due amiche e Louis stanno ballando e, tra la folla, Jessy nota Anthony chiacchierare con alcune persone. Aspetta un po’ e, quando si allontana da solo, Jessy lo raggiunge.
<< Hey. >>
Anthony si volta e risponde:
<< Ciao. >>
<< Come stai? >>
<< Bene. Tu? >>
<< Bene bene. >
<< Da cosa sei vestita? Da hostess? >>
<< Sì. Guarda la borsetta com’è carina. >>
Jessy mostra tutta contenta la borsetta azzurra e bianca abbinata al vestito.
<< Carina. >>
<< Tu invece da cosa sei vestito? Da gangster? >>
<< Sì. >>
<< Stai benissimo. Ti dona davvero quel completo. >>
<< Grazie. Anche tu stai benissimo vestita da hostess. >>
<< Grazie. >>
Entrambi non dicono niente e si guardano intorno, un po’ imbarazzati. Jessy butta lì una proposta e gli chiede:
<< Vieni a ballare? Ti presento anche la mia migliore amica e il suo ragazzo. >>
<< No, scusa, stavo raggiungendo degli amici. >>
<< Non preoccuparti. >>
<< Ciao. >>
<< Ciao. >>
Jessy torna da Jade e le dice:
<< Gli ho chiesto di ballare, ma mi ha detto di no. >>
<< Strano. E dire che ti ha invitato a casa sua. >>
<< Sì, ma è successo un mese fa, e da quel giorno ci salutiamo a malapena nei corridoi della scuola. >>
<< È molto strano. >>
<< Già. >>
<< Dai, non ci pensare e andiamo a ballare. >> le dice Jade.
Jessy le sorride e va con l’amica a ballare.

Più tardi, mentre Jessy sta parlando con alcuni compagni del corso di scrittura, arriva da lei Jade, che le dice:
<< Ho scoperto una cosa. Puoi venire un attimo? >>
<< Sì. >>
Le due amiche si allontanano di pochi metri e poi Jessy chiede:
<< Allora? Cos’hai scoperto? >>
<< Una cosa piuttosto brutta su di te e Anthony. >>
<< Cioè? >>
<< Lui avrebbe detto che tu… ecco… non sei proprio bellissima. >>
<< Davvero ha detto così? >> chiede Jessy, delusa.
<< Così mi hanno detto. Si è sparsa un po’ la voce in questi ultimi giorni. Mi dispiace. >>
<< Beh, non è proprio una novità. >>
Jessy guarda l’amica e capisce che c’è dell’altro sotto.
<< Che altro c’è? Scommetto che ci è andato giù pesante? Non l’ha detto proprio così, ma in modo diverso, vero? >>
<< Sì. >>
<< Avanti, cos’ha detto? >>
<< Testuali parole che mi hanno riferito: Anthony ha detto che tu sei… brutta, orrenda. >> confessa Jade.
<< Questo di certo non aiuta la mia autostima. Eppure mi ha invitato lui a casa sua quel giorno, eppure ci siamo divertiti, eppure ha detto di aver passato un bel pomeriggio insieme a me. Pensavo che col tempo, diventando amici, si sarebbe accorto di me non come una semplice amica, ma come qualcosa di più, ma mi sbagliavo, come sempre. >>
<< Mi dispiace, Jessy. >>
Jessy rimane zitta, cercando di non piangere, guardando da un’altra parte.
<< Se vuoi, possiamo andare via? >>
<< No, voglio restare. >>
<< Okay. >>
Mentre Jade e Louis stanno parlando per conto loro, lui osserva Jessy che è in un angolo da sola, un po’ giù di morale.
<< Che cos’ha Jessy? >> chiede Louis.
<< Ha scoperto che Anthony la considera brutta, orrenda. Nonostante lui l’abbia invitata a casa sua un pomeriggio. >>
<< Ah, capisco. È un peccato, perché secondo me formerebbero una bella coppia. E poi, da quello che mi hai detto tu, sono molto simili. >>
<< Sì, infatti, continuo a non capire perché a lui lei non piace. >>
<< Non tutti i ragazzi capiscono subito quando una ragazza gli piace. Io sono uno di quelli che lo capisce all’istante. Con te, ad esempio, è stato subito così. Mi sei piaciuta sin dalla prima volta che ti ho vista. >>
<< Stessa cosa vale per me, tesoro. >>
<< Ma lei proprio l’ha scoperto o l’ha sentito dire in giro? >>
<< Una ragazza me l’ha detto ed io l’ho riferito a Jessy. Volevo che lei lo sapesse, perché è la mia migliore amica e deve sapere la verità su qualsiasi cosa la riguardi, in special modo una cosa che riguarda lei e il ragazzo che le piace da ben tre anni. >>
<< Sì, è giusto che lo sappia infatti. >>
<< Però adesso vedo che ci sta male. E magari non è neanche una cosa vera, magari è tutta una bugia detta da chissà chi. >>
<< È molto probabile. >>
<< Sì, anche perché lei mi ha detto che lui non lo direbbe mai, non è quel tipo di persona che giudica. >>
<< E allora sarà una bugia. Perché non glielo va a chiedere direttamente a lui? >>
<< Perché non ha il coraggio. >>
<< Così però ne avrebbe la certezza. >>
<< Lo so. >>
<< Dai, andiamo da lei e facciamola ballare. In fondo non è poi la fine del mondo. >> dice Louis.<
<< Sì, però ci sta comunque un po’ male. >>
Poco dopo i due fidanzatini arrivano da Jessy, e Jade le dice:
<< Dai, alzati e vieni a ballare con noi. >>
<< No, ragazzi, non ne ho voglia. >>
<< Dai, non ti buttare giù per questa cavolata, che sono convinta sarà una bugia. >> le dice Jade.
<< Per me non è una cavolata, Jade! Tu ce l’hai già il ragazzo, mentre io no. Fra quattro mesi farò diciotto anni e non ho mai avuto un ragazzo in vita mia, mentre tu sei arrivata qui e l’hai trovato subito. Okay, sei più carina di me e magari anche più gentile, però pensavo che Anthony sarebbe stato il mio primo ragazzo, quello con cui avrei condiviso per la prima volta ogni singola cosa, ma mi sbagliavo, mi sbagliavo come sempre. Ho sempre sbagliato in vita mia. Temo che dovrò mollare tutto. Dovrò mollare la presa su di lui. Mi sono sbagliata ad aggrapparmi a lui per fare le mie esperienze, perché è evidente che lui non mi vuole, che non sono di suo gradimento. È più che chiaro adesso. >>
<< Non dire così Jessy. Non devi perdere le speranze, tesoro. Devi continuare a lottare se credi che sia giusto, se ci credi veramente, se credi veramente in voi. Anch’io sono convinta che voi due vi metterete insieme, perché siete simili e non potete stare separati. >>
<< Io non ci credo più ormai. Credo che dovrei mollare tutto. Ho sbagliato sin dall’inizio a crederci. Avrei potuto anche avere una mezza storia con Pietro a Firenze, quest’estate, ma ho rinunciato per lui, per Anthony, per quell’idiota che mi ha invitato a casa sua per poi non cagarmi più e salutarmi a malapena nei corridoi della scuola. >>
<< Ci dev’essere una spiegazione a tutto questo. È sicuramente una bugia. Magari lui l’ha detto in un modo e qualcuno l’ha capito in un altro. Ci saranno stati dei fraintendimenti sicuramente. Perché non glielo vai a chiedere a sto punto? Trova il coraggio e vai da lui. >>
<< Lo sai che non ne ho il coraggio, lo sai benissimo. >>
<< Lo so, ma ti prometto che quando lo troverei, io sarò vicino a te. Ti accompagnerò da lui, te lo prometto. >>
<< Grazie, ma non ce ne sarà bisogno. >>
<< Dai, però, adesso vieni a ballare con noi. >>
<< Okay. >>
Jessy si alza e cerca di non pensarci. Tra la folla, Jessy incontra lo sguardo di Anthony, ma quasi lo ignora.

Il giorno dopo, una decina di minuti prima del suono della campanella, le due amiche arrivano a scuola.
<< Cosa pensi di fare se incontrerai Anthony per i corridoi? >>
<< A dire la verità non lo so. >>
<< Pensi di fargliela pagare? >>
<< No, direi di no. Non avrebbe senso, soprattutto se è tutta una bugia. >>
<< Sì, infatti. >>
<< Io vado in classe, ci vediamo alla ricreazione. >>
<< Okay. A dopo. >>
Quando Jade arriva nell’aula del corso di pittura, è la prima. Sente la presenza di qualcuno e si volta. È un ragazzo, che la guarda e le chiede:
<< È questa l’aula d’inglese? >>
<< No, qui c’è il corso di pittura. >>
<< Ah, scusa. >>
Il ragazzo si volta e va per uscire, ma si ferma e si gira quando lei gli dice:
<< Però so dov’è l’aula d’inglese! >>
<< E dov’è? >>
<< Al piano di sopra, la terza aula a destra. >>
<< Grazie. >> risponde lui, sorridendo.
<< Prego. >>

Durante la ricreazione, Jade e Jessy sono in giardino, a sedere su una panchina e stanno chiacchierando.
<< Sai, Jessy… stamattina, mentre ero in classe, è entrato un ragazzo molto carino. >>
<< Ah, sì? E com’era? >>
<< Alto, castano, magro. Gli occhi non glieli ho visti perché non l’ho visto da vicino. È entrato pensando che quella fosse l’aula d’inglese. >>
<< Si era perso, forse è uno nuovo. >>
<< Sicuramente. >>
<< Non sai proprio niente di lui? >>
<< No, niente, ma possiamo cercarlo nella parte della Palisades High, visto che stava cercando l’aula d’inglese e sicuramente non frequenterà i corsi di specializzazione. >>
<< Sì sì. Sono curiosa di vedere com’è. >>
<< Non è male. >>
<< Perché non andiamo casualmente nella parte della Palisades High? >>
<< Sì, si può fare. >>
Le due amiche si alzano dalla panchina ed entrano nella scuola, dirigendosi verso la parte della Palisades High. Girano per un po’ e poi lo vedono nei corridoi, dagli armadietti.
<< Eccolo! È lui! >> esclama Jade, indicandolo col dito.
<< Mmh… non è male. >>
<< Te l’avevo detto. >>
<< Adesso andiamo via, dai. >>
Mentre ritornano verso la parte della Palisades Arts, si dirigono verso i loro armadietti e Jessy vede Anthony.
<< Oddio, c’è Anthony. >>
<< Cosa vuoi fare? >>
<< Non lo so. >>
Anthony passa vicino a loro e saluta Jessy e lei, a sua volta, lo saluta, con un semplice “ciao”.
<< Come ti senti? >> le chiede Jade.
<< Bene… credo. >>
Quando l’intervallo finisce Jade e Jessy si separano. Una va al corso di disegno, l’altra a quello di scrittura.
Mentre Jade si reca in aula, sta messaggiando con Louis e si scontra con qualcuno, che dice:
<< Hey! Guarda dove metti i piedi! >>
Jade alza gli occhi e realizza che è il ragazzo che è entrato nell’aula del corso di pittura poche ore prima.
<< Scusa, era distratta. >>
<< Guarda dove vai la prossima volta, però! >>
<< Scusami. >>
Il ragazzo la guarda meglio e le chiede:
<< Ma non ci siamo già visti? >>
<< Sì. Alla prima ora sei entrato nell’aula dove mi trovavo io pensando che quella fosse la 4E. >>
<< Ah ecco, infatti, mi pareva di averti già vista. >>
Jade gli sorride.
<< Ora devo andare in classe. >>
<< Ciao. >>
<< Ciao. >>
Mentre camminano, lui si volta per guardare Jade.

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Capitolo 19
*** Non è colpa tua ***


19

Non è colpa tua





Sono passate quasi due settimane ed è il 12 novembre. Per la serata Jade ha organizzato una festa in casa sua per il suo diciassettesimo compleanno, che sarà il giorno successivo.
Durante queste settimane Jade ha conosciuto un po’ meglio il ragazzo nuovo, arrivato il primo novembre alla PAHS. Ha scoperto che si chiama Liam Palmer e che ha diciotto anni.
Durante la festa, Jessy si rivolge a Jade, chiedendole:
<< Che diavolo ci fa lui qui? >>
<< Chi? >>
<< Anthony! L’ho appena visto. >>
<< Non lo so. Ci sarà stato un giro di parole ed è venuto. >>
Mentre le due amiche stanno parlando, davanti a loro passa Liam, e Jade, preoccupata, chiede:
<< E invece lui cosa ci fa qui? L’hai invitato tu? >>
<< Ma chi? >>
Jade si volta e lo indica e Jessy.
<< Non lo so. Forse conosce qualcuno, che conosce qualcuno, che conosce qualcun altro, che conosce te. Perché ti preoccupi? Non ti fa piacere che ci sia anche lui? >>
<< Sinceramente no. >>
<< Perché? >>
Jade non risponde e Jessy la guarda e, dopo aver visto la sua espressione, le dice:
<< Oddio! Non dirmi che ti piace? Jade, no. >>
<< No, assolutamente no, non mi piace. Però ho paura che Louis sia geloso. In queste ultime settimane, da quando ho conosciuto Liam, parlo spesso con lui e magari Louis può anche essere geloso. Ci messaggiamo e siamo amici su Facebook. Finora non ha trovato niente che riguarda Liam, però non si può mai sapere. >>
<< Non esagerare Jade, siete solo compagni di scuola. >>
Mentre le due amiche continuano a parlare, arriva da loro Louis.
<< Hey, tesoro, viene con me un attimo? >>
<< Perché? >>
<< Tu vieni e non fare domande. >>
<< Okay. >>
Jade e Louis si allontanano e salgono al piano di sopra.
<< Allora, mi dici perché siamo saliti? >>
Louis si volta e la bacia.
<< Smettila Louis. >>
<< Continua a camminare, Jade. >>
<< Okay. >>
Appena arrivano davanti ad una delle camere degli ospiti, entrano, e Louis chiude la porta a chiave.
<< Mi stai facendo preoccupare. >> gli dice lei.
<< Rilassati, tesoro. >>
<< Come faccio a rilassarmi? E poi perché mi hai portato qui? Questa è una delle stanze degli ospiti. >>
<< Non ti preoccupare. >>
Louis si avvicina a lei e inizia a baciarla.
<< Se hai voglia di fare l’amore bastava dirmelo. >>
<< C’è dell’altro, tesoro. >>
<< Cioè? >>
<< Dopo vedrai. >>
<< Okay, ma adesso basta parlare. >>
Louis le sorride e continuano a baciarsi.

Circa una mezz’oretta dopo: Louis e Jade sono sotto le lenzuola e hanno appena fatto l’amore.
<< Sei sempre più bella, ogni giorno che passa. Mi sento il ragazzo più fortunato del mondo in questo momento. >>
<< Grazie, amore. >>
Jade gli dà un bacio.
<< Ti amo. >>
<< Anch’io. >>
Poco dopo si rivestono ed escono dalla stanza, mano nella mano.
<< Andiamo giù? >> gli chiede lei.
<< No, vieni con me. >>
Louis la porta davanti alla sua camera e lei gli chiede:
<< Perché ci siamo fermati? Cosa c’è in camera mia? >>
<< Ora vedrai tesoro. >>
Louis apre la porta ed entra insieme a Jade. Appena entra Jade si guarda intorno, ma non nota niente.
<< Che cosa dovrei vedere? È tutto come al solito. >>
<< Aspetta… >>
Louis la prende per mano e si avvicina alla porta-finestra. Apre le tende e Jade, stupita, dice:
<< Oh mio Dio! L’hai fatto tu? >>
<< Sì, tutto per te, tesoro. >>
Jade apre subito la porta-finestra ed esce sulla terrazza, e Louis la segue.
<< Oddio! Non ci credo. È bellissimo, Louis. >>
<< Stai piangendo? >>
<< Sì. Nessuno aveva mai fatto tutto questo per me. Ti amo da morire Louis. >>
<< Anch’io, piccola. >>
Jessy ha messo alcune luci colorate su tutta la ringhiera della terrazza e poi Louis ha fatto un cartellone, lungo tutta la terrazza, con scritto: I WILL ALWAYS LOVE YOU. FOREVER YOURS, LOUIS

Poco dopo i due fidanzatini scendono al piano di sotto e raggiungono Jessy che sta parlando con Jenna e altre ragazze del suo corso di canto.
Il dj ingaggiato per la festa, sotto richiesta di Jade, Jessy e Jenna, mette what makes you beautiful, ma prima dice alcune parole:
<< Vi state divertendo ragazzi? Bene! Adesso metterò una canzone che è diventata un successone nel Regno Unito in questi ultimi mesi, e sono convinto che presto lo diventerà anche qui. Sto parlando di una canzone cantata da cinque ragazzi inglesi. Loro si chiamano One Direction! Non so quanti di voi li conoscono, ma so che la festeggiata, la sua migliore amica e alcune ragazze li adoro e li venerano ogni giorno di più. Godetevi what makes you beautiful!”
La canzone parte e le ragazze vanno subito a ballarla. Mentre ballano come delle pazze cantano anche.
Finita la canzone il dj dice:
<< Vi è piaciuta la canzone? In ogni caso, continuiamo con questi cinque ragazzi, i One Direction! Adesso metterò altre tre loro canzoni. In quest’ordine: gotta be you, another world e na na na! State pronti a scatenarvi ragazzi, e ragazze soprattutto? Ma con gotta be you, un perfetto lento, voglio vedere tutte le coppiette ballare! >>
Dopo che sono state messe le canzoni dei 1D, Jade e Louis si allontanano da soli, mentre Jessy e Jenna bevono qualcosa.
<< Quant’è bella gotta be you? Mi piace troppo. >> salta su Jessy.
<< Sì, è bellissima. Certo, what makes you beautiful rimane sempre un classico, ma anche gotta be you è stupenda. >>
<< Verissimo. >>
Jessy si versa un po’ di punch nel bicchiere e, prima di berlo, canta:
<< Oh girl, can we try one more, one more time?
One more, one more, can we try?
One more, one more time
I’ll make it better. >>
Jenna canta con lei:
<< One more, one more, can we try?
One more, one more time
Can we try one more time to make it all better? >>
Qualche minuto dopo, Jenna si allontana e Jessy rimane da sola. Si avvicina a lei Anthony, che le dice:
<< Vedo che vai matta per questi One… Direction. >>
Jessy si volta e, vedendo Anthony, non sa come reagire, ma decide di ignorare quello che sa, e risponde dicendo:
<< Andarci matta è dire poco. Li venero, come ha detto il dj. >>
Anthony sorride e dopo dice:
<< Le quattro canzoni che ha messo prima non fanno proprio così schifo. >>
<< Lo so. La prima è bellissima ed è la mia preferita. >>
<< Da quanto tempo li conosci? >>
<< Da fine agosto. È pochissimo tempo, lo so, ma già li amo alla follia. >>
<< Capisco. >>
<< Non so se tu hai un idolo, ma loro sono i miei idoli. Con i Jonas Brothers era tutta un’altra cosa. Loro, sì, mi piacevano tantissimo, ma era diverso. Non so se mi capisci. >>
<< Non proprio, perché io non ho un vero e proprio idolo, però capisco cosa vuol dire quando fai il tifo per un cantante. >>
<< Ecco. È stato amore a prima vista. >>
Anthony le sorride.
Jade, mentre è con Louis, nota che l’amica sta parlando con Anthony e, rivolgendosi a lui dice:
<< Guarda Jessy! Sta parlando con Anthony. >>
Louis si volta per guardare e dice:
<< Ma lui non aveva detto quella brutta cosa su di lei? >>
<< Sì, ma non sappiamo se sia vero o no, io credo proprio di no. Come ha detto Jessy, lui non è il tipo che dice quelle cose. Sta tranquillamente parlando con lei, come se nulla fosse. Secondo me un po’ le piace, altrimenti non ci parlerebbe e non l’avrebbe invitata un pomeriggio a casa sua, all’inizio della scuola. >>
<< Sì, infatti, penso che Jessy non dovrebbe neanche darci peso a quello che lui ha detto su di lei.”
<< Infatti, penso proprio che abbia ignorato tutto. >>
<< E fa benissimo. Non ci sono le prove. >>
<< Già. >>
Mentre Jessy continua a parlare con Anthony, Jade richiede al dj alcune canzoni di Demi Lovato. Così il dj inizia un discorso, dicendo:
<< Adesso metterò alcune canzoni di un’artista che io stimo profondamente. Come penso alcuni di voi sapranno, lei ha attraversato un periodo difficile, ma adesso è tornata più forte di prima. Sto parlando della bellissima Demi Lovato. La festeggiata qui presente mi ha richiesto alcune sue canzoni, perché anche lei, come me, e anche come molti di voi, penso, la stimate e la adorate. Mi ha chiesto d’iniziare con una delle canzoni del suo nuovo album Unbroken. Questa è lightweight. >>
Finita la canzone, prima di farne partire un’altra, il dj esclama:
<< Adesso io farò una pausa, perché la migliore amica della festeggiata canterà una canzone sempre della bellissima Demi. Jade e altre ragazze le faranno da coro. La canzone si chiama skyscraper ed è il nuovo singolo. Fate un bell’applauso! >>
Jessy prende in mano il microfono e Jade, con altre due ragazze cantano con uno solo. Quando Jessy inizia a cantare, Anthony la guarda, ma lei cerca di guardare da un’altra parte, ignorandolo.
Verso la fine della canzone, sulla guancia di Jessy iniziano a scendere delle lacrime per l’emozione, ma che spariscono appena la ragazza si volta verso Jade e le altre ragazze.
Appena finisce di cantare, tutti applaudono e ritorna il dj, che mette altre canzoni.

Oltre la mezzanotte, Jade sale al primo piano per andare in camera sua. Liam, che vuole parlare con lei e che è da un po’ che la sta cercando, la segue di sopra. Mentre è in camera sua, Jade prende il lucidalabbra e se lo ripassa, e intanto canticchia. Liam la guarda da fuori la porta.
<< It's not me, it's not you, there's a reason
I'm just trying read the signals I'm receiving
It’s like a stone on fire, can you feel it?
I don't know about you girl but I believe it
Words will be just words…
Till you bring them to life.
I'll lift you up, I'll never stop
You know I'll take you to another world
I'll build you up, I'll never stop
You know I'll take you to another world
Every day, in every way... ooooh… >>
Jade smette subito di cantare, e si volta appena Liam, che continua a guardarla, tossisce per farle capire che è lì.
<< E tu cosa ci fai qui? >> gli chiede lei.
<< Volevo parlare un po’ con te. È un po’ che ti sto cercando. >>
<< Ah. E di cosa volevi parlare? >>
<< Non lo so. Del più e del meno. >> dice lui, vagamente.
<< Avanti! Parla allora. >>
Liam entra nella stanza e si siede sul letto.
<< Siete state davvero brave, prima. La tua amica Jessy è bravissima. >>
<< Grazie. >>
<< È una canzone bellissima. L’avevo ascoltata solo un paio di volte, ma dopo averla sentita di nuovo, ho capito che è veramente bellissima. Non sono un fan di Demi Lovato, però è una bravissima cantante. >>
<< Già. >>
<< Come va con Louis? >>
<< Benissimo. Non so se sai della bellissima sorpresa che mi ha fatto. >>
<< No. Che sorpresa? >>
<< Vieni. >>
Jade si alza e Liam la segue in terrazza. Quando arrivano in terrazza, lui rimane a bocca aperta e dice:
<< Wow! Certo che il tuo ragazzo ha veramente tanta fantasia. Io non sarei capace di fare una cosa del genere. Non sono così romantico e creativo. Sei proprio fortunata ad averlo. >>
<< Ma non è che sei gay, Liam? >> salta su Jade.
<< No, assolutamente no. Perché me lo chiedi? >> chiede Liam, confuso.
<< Perché mi hai appena detto che sono fortunata a stare con Louis. >>
<< Sì, l’ho detto perché lui è romantico, al contrario di me e di tanti altri ragazzi. Sei stata fortunata a incontrare uno come lui. Tutto qui. >>
<< Okay. >>
<< Fidati, non sono affatto gay. Te l’avrei detto. >>
<< Okay. >>

Intanto, Jessy sale anche lei al piano di sopra, ma per andare al bagno. Quando ci arriva davanti, trova la porta chiusa, così bussa, ma non risponde nessuno. Prova ad aprirla, ma è chiusa.
Due minuti dopo esce Anthony, e Jessy non è proprio molto contenta di vederlo.
<< Ciao. >>
<< Ciao. Ho bussato prima, perché non hai risposto? >>
<< Non ho sentito. >>
Jessy va per entrare in bagno, ma si ferma e si volta quando Anthony le chiede:
<< Che cos’hai? Mi sembri molto fredda. >>
<< Non ho niente. Perché me lo chiedi? >>
<< Te l’ho detto, sembri molto fredda con me ultimamente. Credo che tu stia cercando di evitarmi. Anche prima, mentre cantavi, non ti sei mai voltata a guardarmi, neanche per un secondo. >>
<< E allora? Perché dovrei guardarti, scusa? Chi sei tu? Il centro del mondo? No, quindi non vedo il motivo di questa conversazione. >>
<< Boh. Sei strana, Jessy. >>
<< Sì sì, certo. >>
Jessy entra in bagno e chiude la porta a chiave.
Anthony decide di aspettarla per continuare a parlare con lei. Quelle risposte non gli sono bastate.
Quando esce dal bagno, se lo ritrova ancora lì, anche se lei era sicura che se ne fosse andato.
<< Che ci fai ancora qui? >>
<< Voglio una risposta sensata, quella che mi hai dato non lo è. Dimmi perché ti comporti così. >>
<< Sono tue idee, Anthony, io non mi comporto proprio in nessun modo. Sono sempre io, non sono di certo cambiata, ci mancherebbe altro. >>
<< Non so come sei veramente, non ti conosco quasi per niente. So che ami la musica e che vivi per lei, ed io come te, ma non so altro. >>
<< Ovvio che non sai altro. Cos’altro dovresti sapere, se ci siamo visti solo per un pomeriggio e ci salutiamo a malapena nei corridoi della scuola? Dopo quel giorno non mi hai più chiesto niente e adesso ti lamenti che sono fredda con te. Tutto questo non ha senso. >>
<< Cosa vorresti dire con questo? >>
<< Lo sai benissimo. >>
<< No, non lo so. >>
<< Non fare finta di niente. Come se tu non sapessi già tutto da un bel po’ di tempo. >>
Anthony invece sa benissimo a cosa si riferisce Jessy. Sa di piacerle da ben tre anni, anche se prima non era proprio sicuro di piacerle ancora, ma questa è la prova che è ancora così.
<< Ti dico che non so di cosa stai parlando. >> mente Anthony.
<< Perché fai così? Perché fai finta di non sapere le cose quando invece le sai benissimo? Io me ne vado. >> dice Jessy, andandosene.
Anthony rimane zitto, ma dopo qualche secondo esclama:
<< Non te ne andare, Jessy! >>
Jessy si volta subito e risponde:
<< Perché? Perché dovrei restare? Dammi un motivo per cui dovrei restare. >>
Anthony non risponde, così Jessy dice:
<< Appunto. >>
Si volta e continua a camminare.
<< Hai ragione, so di cosa parlavi prima. >> esclama lui, improvvisamente.
Jessy si ferma immediatamente e prima di girarsi a rispondere, fa un respiro. Si volta e dice:
<< Vedi? >>
<< Capisco cosa intendi dire. Io so tutto, l’ho sempre saputo da tre anni a questa parte e anche tu sai che io so, o sbaglio? >>
Jessy fa cenno di no con la testa, senza dire una parola.
<< Ma sai perché non è più successo niente tra di noi dopo quel pomeriggio? >>
<< Perché? >>
<< Mi sei simpatica, Jessy, ma non ti considero più di una compagna di scuola. >>
<< Come immaginavo. Non mi considererai mai più di una compagna di scuola, altrimenti avresti fatto molto di più. >>
<< Mi dispiace. >>
<< Non devi essere dispiaciuto, non è colpa tua. >>
Anthony la guarda senza dire niente.
<< Ciao. >> dice Jessy, voltandosi e continuando a camminare.

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Capitolo 20
*** Una meravigliosa sorpresa chiamata up all night ***


20

Una meravigliosa sorpresa chiamata up all night





Il giorno prima del Ringraziamento, Jessy, durante la pausa pranzo, dalle 13 alle 14, è nell’aula del corso di scrittura che sta finendo di scrivere una nuova canzone.
Mentre cancella e riscrive alcune parole e frasi della canzone, passa dall’aula Anthony con alcuni suoi amici. Mentre passano, lui si volta verso l’aula e la vede, così decide di fermarsi, dicendo ai suoi amici di andare avanti senza di lui. La guarda per qualche secondo e lei non se ne accorge, ma dopo le chiede:
<< Che fai qui? >>
Jessy alza lo sguardo e risponde:
<< Scrivo. >>
Anthony cammina verso di lei e le chiede:
<< Cosa? >>
<< Una nuova canzone. >>
<< Davvero? >>
<< Sì. Io scrivo canzoni, ne ho scritte tantissime. Sono tutte su Facebook e sul mio computer. >>
<< Wow. Non ci ho mai fatto caso. >>
Jessy non risponde, per evitare di rispondergli acidamente.
<< E di cosa parla? >>
<< Non te lo posso dire. >>
<< Perché? >>
<< Perché non posso. >>
Anthony sta per dire qualcosa, ma Jessy parla prima di lui e dice:
<< No, non riguarda te. Non può sempre riguardati ogni cosa. >>
<< Okay. E allora di cosa parla? >>
<< Non posso dirtelo perché riguarda il musical invernale. >>
<< Ah, capito. Dimmi almeno se parla dell’amore o dell’odio. >>
<< Dell’amore, ovviamente. Ci hai mai fatto caso che pochissime canzoni parlano dell’odio? >>
<< Sì, in effetti, sì. Ma è più bello scrivere dell’amore che dell’odio, no? >>
<< Sì, decisamente. >>
Anthony le fa un leggero sorriso, poi chiede:
<< Almeno posso sapere di cosa parla il musical? >>
<< Sì. Parla dell’amore che prova una ragazza per un ragazzo, ma che non è corrisposto. Con il passare del tempo, però, lui si accorgerà di provare qualcosa per lei e si metteranno insieme finalmente. >>
<< Mi sembra di conoscerla questa storia. >> dice lui.
Jessy lo guarda prima di dire qualcosa e dopo gli dice:
<< Se pensi che l’abbia proposta io ti sbagli, perché io ne avevo proposta un’altra ben diversa, ma non è stata scelta purtroppo. Ma posso comunque scrivere una canzone, quindi sono contenta lo stesso. >>
<< Puoi sempre provarci con il musical primaverile. >>
<< Sì, infatti. >>
<< Tu scrivi solo il testo, vero? Non anche la melodia? >>
<< Sì, solo il testo. Perché? >>
<< No, così.”
Anthony la guarda per alcuni secondi e lei è piuttosto imbarazzata.
<< Smettila di guardarmi, devo continuare a scrivere. >>
<< Allora ti lascio continuare. >>
<< Grazie. >>
<< Ciao e buon Giorno del Ringraziamento. >>
<< Anche a te. >>
Appena Anthony si volta, lei abbassa di nuovo lo sguardo sul foglio mezzo scarabocchiato.

È passato un mese ed è dicembre.
Nel mese di novembre Jade è riuscita a passare la teoria della patente e il 14 dicembre avrà la pratica.
In questo mese abbondante, Jade ha conosciuto ancora meglio Liam, anche se non sono mai usciti, neanche per fare due chiacchiere. Ha capito che lui è molto simpatico, ma che non ha nessun’ambizione nella vita, infatti non frequenta nessun corso di specializzazione.
Jade è quasi convinta che gli piaccia un po’, nonostante stia con Louis e lo ami.
Jessy, invece, si è fissata con Harry, Harry Stokes, un suo vecchio amico d’infanzia, che conosce da quando aveva sei anni, ma che non sono più amici da quando ne aveva sette-sette e mezzo, circa.
Harry è diverso da Anthony, perché uno è fissato con la discoteca e fa il dj, avendo anche in casa una consolle, mentre l’altro è fissato con il rap e anche lui fa musica, ma musica completamente diversa. Ha cominciato a parlarne con Jade da circa due settimane, quando l’ha rivisto dopo un po’ di mesi che non lo vedeva; e per giunta sta anche iniziando a fissarsi che deve perdere la verginità proprio con lui, perché passano i giorni, gli anni e lei non ha ancora fatto un minimo d’esperienza, e crede che lui sia persona giusta, visto che lo conosce dalla bellezza di undici anni.

Questo mese è molto impegnativo per gli studenti del corso di canto, ballo, recitazione, musica, musical, scenografia, regia e scrittura della PAHS.
Il 16 ci sarà il musical invernale e il 20 ci sarà la festa di Natale.
Per quanto riguarda il musical parteciperanno alcuni studenti del corso di recitazione e musical. Le canzoni sono state scritte e saranno suonate dagli studenti di musica, la scenografia sarà realizzata da quelli del corso di scenografia, e la regia da quelli del corso di regia.
Per quanto riguarda la storia del musical, invece, solo uno studente o una studentessa del corso di scrittura poteva scrivere una storia, e la storia che raggiungeva più voti sarebbe stata rappresentata.

È martedì 13 dicembre e tra soli tre giorni ci sarà il musical.
Circa per la metà di dicembre, Jessy e Jade aspettavano l’arrivo, nelle proprie case, del cd dei One Direction Up all night, che è stato spedito dalla cugina di Jade, Hannah, direttamente da Londra, circa tre settimane prime.
Da quando è uscito l’album, nel Regno Unito, le ragazze hanno deciso di fare un fioretto, non ascoltando le canzoni dell’album finché non sarebbe arrivato il cd.
Durante la ricreazione, Jade e Jessy sono davanti all’armadietto di quest’ultima e stanno parlando.
<< Ancora non ci credo che il 10 gennaio andremo veramente al loro concerto. Io non sto più nella pelle. >> salta su Jade.
<< Siamo in due. Fino a poco tempo fa non ero mai stata a Londra e desideravo andarci sin dalle medie, e adesso ci andrò addirittura due volte in pochi mesi. >>
<< Meglio, no? >>
<< Assolutamente sì. Non vedo anche l’ora che arrivino quei cd. Non ce la faccio più ad aspettare per ascoltare le canzoni. >>
<< Già. Hannah e le sue amiche le hanno già sentite da quasi un mese, mentre noi dobbiamo ancora sentirle. Alcune cose sono veramente ingiuste. >>
<< Già, ma è meglio che abbiamo deciso di aspettare per ascoltarle, altrimenti quando i cd sarebbero arrivati, non sarebbe stata la stessa cosa. >>
<< Sì, infatti, chissà come saranno. Se sono belle quanto what makes you beautiful e gotta be you sono meravigliose allora. >>
<< Già. Io sono troppo curiosa di sapere com’è moments, la preferita di Louis. >>
<< Ed io di sapere com’è more than this, la preferita di Harry. >>
Mentre le due amiche stanno parlando, passa da lì Liam, che si ferma e dice:
<< Ciao, ragazze. >>
Jade e Jessy lo salutano e Jade gli chiede:
<< Alla fine verrai a vedere il musical venerdì? >>
<< Sì, ci verrò con alcuni compagni di classe. >>
<< Bene. >>
<< Tu ci verrai con il tuo ragazzo? >>
<< No, in realtà non gli interessano molto i musical. Ci andrò con Jessy. >>
<< Ah, okay. >>
Liam le guarda la maglietta e le chiede:
<< Cosa c’è scritto sulla maglietta? >>
Jade si apre un po’ di più il cardigan e, guardandosela, dice:
<< Puoi essere il mio Harry? Ed io sarò il tuo Louis. Harry, Louis, One Direction? Ricordi che ti ho parlato di loro? >>
<< Ah sì, ricordo. Ma perché quella frase? >>
<< Perché Harry e Louis hanno una bromance o romance, dipende da come la vedi. Non te l’avevo già spiegato? >>
<< Forse sì, ma non ricordo. Quindi questo è il giorno dedicato a loro? O una cosa del genere? Scusa, ma non capisco i ragionamenti delle fans sfegatate. >>
<< No, non è il giorno, ma la settimana piuttosto. O almeno finché non arriveranno quei cd da Londra, saremo in tema 1D. Dovrebbero arrivare questa settimana. Ce li ha spediti mia cugina direttamente dall’Inghilterra dopo che sono usciti. >>
<< Ah, capisco, me ne avevi già parlato. Avete anche fatto il fioretto per non ascoltare le canzoni prima che arrivi il cd. >>
<< Sì, esatto. >>
Jade gli sorride e si guardano, ma si guardano non come semplici compagni di scuola, ma come qualcosa di più. Jessy se ne accorge e dice:
<< Vieni, Jade, ti devo dire una cosa importante. >>
Jessy prende per mano l’amica, mentre saluta Liam e si allontanano di qualche metro.
<< Che c’è, Jessy? >>
<< Niente. Volevo solo portarti via, perché ho notato come vi stavate guardando te e Liam. >>
<< Cioè? Come? >>
<< Come due che si piacciono. Ma tu ami Louis e lui ama te, quindi è completamente sbagliato. >>
<< Non è affatto vero. >>
<< Oh sì, invece, ti sei fissata con Liam. >>
<< E tu ti sei fissata con Harry allora. >>
<< Sì, ma almeno io non sono fidanzata, mentre tu sì. E lo sai che non mi piace quando qualcuno tradisce. Povero Louis, è sempre stato così carino con te. >>
<< Tradire? Chi l’ha mai tradito? Io non ho tradito proprio nessuno. >>
<< So che succederà. E poi si vede che tu gli piaci ed è evidente che lui ti piace, quindi il gioco è fatto. >>
<< Non pensare troppo al futuro, Jessy. Liam non mi piace e chissene frega se io piaccio a lui. Adesso sto con Louis e sono innamorata di lui, quindi è questo quello che conta. Non parliamone più, per favore. >>
<< Okay. Però promettimi che, se capirai che ti piace Liam e vorrai metterti con lui, lascerai prima Louis. >>
<< Te lo prometto. >>
Jessy sorride all’amica e tornano all’armadietto.

Circa dieci-quindici minuti dopo le 13, Jade e Jessy arrivano ognuna nelle proprie case.
<< Mamma, sono tornata! >> esclama Jade.
La madre di Jade è in cugina con l’altra figlia, Vic, e stanno apparecchiando la tavola. La signora Dubois e la figlia salutano Jade dalla cucina e lei le raggiunge.
<< Ciao. >>
<< Ciao, tesoro. >> la saluta la signora Dubois.
<< Tra quanto è pronto? >>
<< Una decina di minuti più o meno. >>
<< Okay. Vado a svestirmi e arrivo. >>
<< Okay. >>
Arriva in camera sua tranquilla, ma all’improvviso urla come se avesse visto un fantasma. Butta la borsa sul letto ed esclama:
<< Oh mio Dio! È arrivato! >>
Sul suo letto c’è un pacco con dentro il cd, ma non ce n’è solo uno, ma ben due.
Vic sale di corsa le scale e raggiunge la sorella.
<< Hai visto? È arrivato. >>
<< Sì. Ma perché ci sono due pacchi? Sono confusa. >>
<< Non saprei. Aprili, dai! >>
Mentre Jade apre il primo pacco, arriva la madre.
<< Oddio, è troppo bello! È bellissimo, è meraviglioso! Non ci credo di aver finalmente l’Yearbook Edition di Up all night tra le mie mani! >>
<< Sei contenta, tesoro? >> le chiede la signora Dubois.
<< Sì, sono contentissima, mamma. >>
<< Apri anche l’altro. >>
<< Sai cos’è? >>
<< No, non lo so. >>
Jade apre con furia il secondo pacco, ancora confusa. Quando l’ha aperto, tira fuori quello che c’è dentro e rimane letteralmente a bocca aperta.
<< Oddio, ma è la felpa! È bellissima. >>
Jade butta il pacco sul letto e apre la felpa tutta contenta. Quando la apre, cade un foglio di carta e lo raccoglie.
<< Adoro mia cugina, la adoro! La amo, anzi. Quant’è bella questa felpa? E poi con i loro autografi. >> dice dopo aver letto il foglio.
<< Cosa c’è scritto nel foglio? >> chiede Vic, curiosa.
<< So che non vi aspettavate due pacchi, ma soltanto uno, però ho voluto che entrambe aveste anche questa felpa, oltre che il cd, visto che il 10 gennaio si avvicina sempre di più e avrete bisogno di qualcosa a tema che vi scaldi nel lungo inverno inglese. Questo è il mio regalo, ragazze, quindi non ditemi che volete darmi i soldi, perché non li voglio! XOXO, Hannah. >>
<< Perché parla al plurale? >>
<< Deduco che ne abbia presa una anche a Jessy. >>
<< Ah, sicuramente. >>
<< Ho già detto che adoro mia cugina? >>
<< Sì. >>
<< Beh, io la amo, la adoro, è il mio mito. Questa felpa è meravigliosa. >>

<< Jessy, sei tu? >> chiede la signora Biddle, sentendo entrare qualcuno in casa.
<< Sì, mamma. >>
Jessy raggiunge la madre in cucina e dice:
<< Ciao. >>
<< Ciao. Tra dieci minuti si mangia. >>
<< Okay. Salgo a svestirmi e arrivo. >>
<< Okay. >>
Jessy sale le scale e arriva in camera sua.
<< Oddio! È arrivato! >>
Anche sul letto di Jessy ci sono due pacchi. Jessy butta subito la borsa sul suo letto e prende un pacco.
Intanto la madre sale e la raggiunge. Jessy apre con furia il pacco e una volta tirato fuori il cd, esclama:
<< Oddio! Oddio! Oddioo! È troppo bello! Ancora non ci credo di averlo tra le mani. >>
<< Finalmente è arrivato, hai visto? >>
<< Sì, sì, sono contentissima. Ma sai perché ci sono due pacchi?”
<< No, non lo so. Apri anche l’altro. >>
Jessy prende l’altro pacco, un po’ più grande del primo, e una volta tirato fuori quello che c’è dentro dice:
<< Oh mio Dio! Ma è… è la felpa! È meravigliosa! >>
Jessy la apre e anche a lei cade il foglio, lo stesso che Hannah ha scritto a Jade. Dopo averlo letto nella mente e anche alla madre, dice:
<< Hannah è stata gentilissima. Non ci credo che abbia regalato anche a me la felpa. Okay a sua cugina, ma anche a me, che mi ha visto una volta e per pochi giorni. È una ragazza d’oro. Devo chiamare subito Jade! >>
<< Sbrigati però che tra cinque minuti si mangia. >>
<< Okay. >>
La signora Biddle torna in cugina e intanto Jessy telefona all’amica. Appena squilla il telefono, in casa Dubois, Jade corre per andare a rispondere, immaginando che sia sicuramente Jessy. Quando ci arriva, vede scritto “JESSY’S HOME”, così risponde urlando come una pazza. Dall’altro lato del telefono anche Jessy urla come una pazza.
<< Oh mio Dio! >>
<< Oh mio Dio! Hai visto la felpa? L’hai vista? >> le chiede Jade.
<< Sì, è bellissima. Tua cugina è il mio mito, la adoro. È stata gentilissima. >>
<< Sì, io la amo profondamente. La tua com’è? >>
<< Viola, con il simbolo 1D e gli autografi intorno bianchi. La tua? >>
<< Nera, con il simbolo 1D e gli autografi intorno, non bianchi, ma dorati. >>
<< Chi ha detto a tua cugina che il mio colore preferito è il viola? >>
<< Non ne ho idea. Per me l’ha presa dorata perché sa che mi piace il color oro. Non vedo l’ora che sia il 10 gennaio per andare a quel concerto. >>
<< Io sono già là con la mente. >>
<< Dobbiamo ascoltare il cd insieme. Vieni da me nel pomeriggio, dopo pranzo? >>
<< Sì, arrivo verso… le tre, va bene? >>
<< Sì, va bene. Non ascoltarlo in macchina il cd, okay? >>
<< Sì, lo giuro. Dai, ora vado a mangiare che mia madre rompe già da cinque minuti. >>
<< Vado a mangiare anch’io. A dopo. >>
<< A dopo. >>

Alle 15 in punto, Jessy arriva a casa dei Dubois, e nella borsa c’è il suo cd e la sua felpa. Salgono subito in camera di Jade e, prima d’inserire il cd nello stereo, si rivolge all’amica, chiedendole:
<< Sei pronta? >>
<< Sì. Salta le prime due che le conosciamo a memoria. >>
<< Okay. >>
Jade mette il cd nello stereo e va direttamente alla terza canzone: one thing. Appena inizia, le due amiche emettono un leggero urlo, tutte contente. Già al primo ritornello le due amiche saltano e ballano cercando di cantare, nonostante non conoscano ancora il testo. Con la quarta canzone: more than this, quasi piangono e alla fine Jade dice:
<< Amo ancora di più, Harry. More than this è bellissima. >>
Quando parte up all night si scatenano. Con le altre si commuovono e ballano e intanto si fanno delle foto con la copertina del cd in mano e con le felpe addosso. All’undicesima same mistakes, Jade dice:
<< Oh, finalmente inizia Harry e non Liam. >>
Con le tre seguenti si scatenano e, quando finalmente arrivano a moments, appena finisce stand up, la canzone precedente, Jessy dice:
<< Finalmente c’è moments. Shh! >>
Appena inizia, Jessy l’ascolta attentamente, come se stesse cercando di esaminarla. Appena inizia il ritornello, Jessy alza le braccia e inizia a muoverle prima a destra poi a sinistra, a tempo di musica, e un attimo dopo Jade fa lo stesso. La stessa cosa succede con il secondo ritornello e, nella parte tra il secondo e l’ultimo ritornello, la parte veloce che canta Zayn, Jessy sorride guardando l’amica. Quando tutte le canzoni sono state ascoltate, Jade dice:
<< È bellissimo. More than this e moments sono stupende e anche tutte le altre. >>
<< Sì, non ci sono parole per descriverlo. Concordo con Lou, moments è la migliore. >>

Il giorno dopo, 14 dicembre, Jade nel primo pomeriggio ha la pratica della patente, quindi uscirà prima da scuola proprio per quel motivo.
Jade è piuttosto agitata, ma alla fine riesce a superare la pratica e a ottenere così la patente. Dopo aver chiamato Jessy, urlano insieme al telefono, come due pazze, e decidono di dare una festa a casa Dubois per festeggiare l’evento.

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Capitolo 21
*** E se ti facessi io da modella? ***


21

E se ti facessi io da modella?





Due giorni dopo, Jade si ritrova con il pomeriggio completamente libero, così decide di andare a una mostra d’arte che c’è in città; cosa che non aveva mai fatto da quando si è trasferita a Los Angeles, e che invece faceva spesso quando viveva a Parigi.
Quando arriva, entra e inizia a esplorare. Vede dei quadri astratti e altri con figure. Gira per la galleria per una buona decina di minuti, poi a un certo punto, quando è davanti ad un quadro si ferma a guardarlo per bene. Da dietro di lei arriva un uomo, circa sulla cinquantina, che si ferma accanto a lei e le chiede:
<< È bello, vero? >>
Jade si volta verso l’uomo e risponde:
<< Sì, è bellissimo. Questo è decisamente il quadro più bello di tutta la mostra. >>
L’uomo, guardando il quadro, dice:
<< Già, lo penso anch’io. Dopo aver dipinto tutti gli altri e ad aver dipinto questo per ultimo, ho detto la stessa cosa anch’io. È il più bello di tutti. >>
<< È lei l’autore di tutti questi quadri? >>
L’uomo, fiero di se stesso, e voltandosi verso Jade, risponde:
<< Sì, sono io, e la galleria è mia. >>
<< È così fortunato. Un giorno vorrei anch’io possedere una galleria d’arte con tutti i miei dipinti. >>
<< Ma quanti anni hai che già parli come un’adulta? >> chiede l’uomo, incuriosito.
<< Diciassette. Io amo dipingere e disegnare, è una passione che ho da quando sono piccola. >>
<< Wow. >>
L’uomo si volta di nuovo verso il quadro e dopo si gira verso Jade, le porge la mano e dice:
<< Mi chiamo David Palmer, piacere. >>
Jade ha già sentito quel cognome, ma lì per lì sembra non farci caso.
<< Jade Dubois. >> gli dice, stringendogli la mano.
<< Sei francese? >>
<< Sì, mi sono trasferita qui a Los Angeles a giugno, prima vivevo a Parigi. >>
<< Che fortuna. Sono andato spesso a Parigi per presentare i miei quadri, ma non ho mai pensato di trasferirmi lì, perché amo l’America. >>
<< La capisco. >>
Il signore e Jade guardano il quadro per alcuni secondi, in silenzio, e poi Jade chiede:
<< David Palmer ha detto? Palmer mi dice qualcosa. Ha per caso un figlio di nome Liam? >>
<< Sì, è mio figlio. Perché? Lo conosci? >>
<< Sì, viene nella mia stessa scuola, la Palisades Arts & High School. Ci siamo incontrati per caso il primo giorno che è arrivato e siamo diventati amici. Io frequento il corso di pittura e di disegno, suo figlio invece frequenta le lezioni normali, con le classiche materie. >>
<< Già. Quando si è iscritto, gli avevo detto di frequentare il corso di pittura, ma lui non ha voluto a causa di sua madre. >>
<< Sono confusa. Anche Liam dipinge? >>
<< Sì, ed è bravo. Ma sua madre è morta in un incidente aereo quando stava andando a Berlino per presentare alcuni sui quadri e così, da quando è successo l’incidente, lui ha smesso purtroppo. Non ha più voluto sapere niente della pittura ed è un vero peccato, perché è bravo. >> dice il signor Palmer, tristemente.
<< Oh. >>
Jade non ne sapeva proprio niente, né della madre di Liam, né del fatto che Liam dipingesse, ma è curiosa di sapere di più.
<< Mi dispiace per sua moglie, signor Palmer. >>
<< Grazie. >>
<< Quanto tempo fa è successo? >> chiede Jade.
<< Tre anni fa. >>
<< Ah. È un vero peccato che Liam non voglia più dipingere. Ci sono almeno dei suoi dipinti in casa vostra? >>
<< Oh, sì che ci si sono. Li vuoi vedere? Abitiamo proprio qui sopra. >>
<< Sì, perché no. >> risponde Jade, entusiasta.
Jade si allontana con il padre di Liam e salgono nell’appartamento dei Palmer. Appena entrano, il signor Palmer si rivolge a Jade e le dice:
<< Sono solo due, ma almeno ci sono. Li vado a prendere. >>
<< Okay. >>
Il signor Palmer si allontana e Jade rimane in corridoio, e osserva la casa. Inizia a camminare, fino ad arrivare a quella che potrebbe essere la camera di Liam: un po’ disordinata, con il portatile sulla scrivania, il letto un po’ disfatto, alcuni vestiti sparsi, un stereo con accanto alcuni cd.
<< Jade? >> si sente chiamare dal signor Palmer.
<< Arrivo! >>
Quando Jade torna in corridoio, il signor Palmer ha uno dei due dipinti in mano. Jade lo guarda meravigliata e dice:
<< Wow! È bellissimo. >>
Jade lo guarda in tutti i suoi dettagli. Il dipinto raffigura una coppia d’innamorati che si stanno quasi per baciare.
<< Quanto tempo fa l’ha dipinto? >>
<< Qualche mese prima che morisse la madre, e anche l’altro. >>
<< Poverino. Immagino il dolore che ha provato, che avete provato. >>
<< Abbiamo sofferto molto, ma adesso stiamo bene. Sono passati tre anni, ma lui non l’ha superata del tutto, perché, come ti ho detto, ha smesso di dipingere. >>
<< Già. >>
Jade guarda attentamente il dipinto e dopo passano all’altro, che raffigura una ragazza completamente nuda, probabilmente una modella, con dei lunghi capelli mori e la pelle chiarissima.
<< Anche questo è bellissimo. La ragazza è una modella? >>
<< Sì. È bellissima, vero? >>
<< Sì, lo è. >>
<< Dipingeva spesso delle modelle nude? >>
<< Non spesso, però è capitato alcune volte. >>
Jade continua ad ammirare il dipinto, meravigliata.
<< Forse è meglio metterli via, perché potrebbe arrivare Liam, e se li vede mi farebbe una scenata, ne sono sicuro. >>
<< Okay. Che peccato però, un talento così sprecato. Voglio provare a convincerlo a continuare a dipingere. >>
<< Spero ci riuscirai, ma temo che sarà tempo sprecato. >>
<< Tentar non nuoce. >>
Il signor Palmer le fa un sorriso e poi porta via i due dipinti.
Mentre il signor Palmer sta mettendo via i dipinti, entra in casa Liam. Quando apre la porta con le chiavi e si ritrova davanti Jade, dice:
<< Ciao. Che ci fai tu qui? >>
<< È una lunga storia. >>
<< Mi piacciono le storie lunghe. >>
Jade gli fa un sorriso e intanto arriva il padre, che vedendo il figlio dice:
<< Ciao, Liam. >>
<< Papà. >> dice Liam, statico.
Jade guarda prima Liam e poi il padre e dice:
<< Vi assomigliate molto. Tu hai gli stessi occhi di tuo padre e più o meno anche gli stessi capelli. >>
Liam le fa un sorriso.
<< Allora mi racconti questa storia lunga? Voglio sapere cosa ci fai a casa mia. >>
<< Sicuro di volerla sapere? >>
<< Sì, ti ho detto di sì. >>
<< Okay. >>
Jade fa una pausa e dopo dice:
<< Oggi sono venuta alla mostra qui sotto allestita da tuo padre e per caso l’ho incontrato. Abbiamo parlato un po’ e alla fine ho scoperto che lui è tuo padre e che tu, prima della morte di tua madre, dipingevi, come me, tuo padre e tua madre. Così io gli ho chiesto se c’erano dei tuoi dipinti e siamo venuti qui, li ho visti e sono veramente belli, ma tuo padre mi ha dei che non dipingi più a causa dell’incidente di tua madre ed è un vero peccato perché sei veramente bravo. >>
Liam non dice niente.
<< Scusami, forse ti ho fatto venire in mente qualcosa a cui non pensavi più da tempo e che non avevi ancora superato. >>
<< No, non ti preoccupare. Mi fa piacere che tu sia venuta qui, ma mio padre sa benissimo che non voglio sapere più niente delle mostre, della pittura e di tutto il resto. Ora scusami, ma vado in camera mia. È stato un piacere, Jade. >>
Jade lo lascia andare senza dire una parola.
Qualche minuto dopo, però, lo raggiunge in camera sua e lo trova davanti al computer, seduto sulla sedia.
<< Possiamo parlare di questa cosa? >> gli chiede lei.
Appena la sente parlare, si volta verso di lei e Jade continua a parlare, dicendo:
<< So che non ne vuoi più sapere niente, ma sei molto bravo ed è un vero peccato, te l’ho già detto. Dovresti continuare a dipingere. Anzi, se vuoi, possiamo anche dipingere insieme. Sai che io amo dipingere. >>
<< Sì, lo so, ma non ho nessun’intenzione di riprendere a dipingere. >>
<< Mi piace molto il dipinto con la modella nuda. È bellissimo. >>
<< Grazie. >>
Liam si volta verso il computer e continua a fare quello che stava facendo prima che lei entrasse in camera sua.
Jade lo guarda per alcuni secondi e dopo gli chiede:
<< E se ti facessi io da modella? >>
Liam si ferma subito e tra sé e sé pensa:
<< Ho sentito bene? >>
Si volta verso di lei e le domanda:
<< Dici sul serio? >>
<< Sì. Ho un bel fisico, posso permettermelo. >>
<< Non se ne parla. Lo sai che io non dipingo più e poi tu non sei una modella. Ci sono ragazze che lo fanno proprio come lavoro. >>
<< Giusto per dipingere qualcosa di diverso dalla solita modella. >>
<< No, assolutamente no. >> dice Liam, deciso.
<< Se pensi che Louis possa essere geloso, non c’è problema, non glielo dirò. >>
<< No, non è per quello. Il fatto è che io ho proprio smesso di dipingere. >>
<< D’accordo, come vuoi tu. >>
Jade e Liam rimangono in silenzio per un po’ e poi le dice:
<< Senti, io vado. >>
<< Ciao. >> la saluta lui, freddamente.
Jade si alza e va verso la porta, ma prima di oltrepassarla si ferma, si volta e dice:
<< Ho fatto l’iscrizione alla Pepperdine University, come Jessy. Studierò arte e storia dell’arte. Secondo me dovresti iscriverti anche tu, è un’ottima università. C’è ancora una settimana e poi le domande per l’iscrizione scadranno. Pensaci, ti prego. >>
<< Okay. >> dice lui, semplicemente.
Jade capisce il tono vago di Liam ed esce dalla stanza senza dire niente.

È il giorno del musical invernale, che inizierà alle 21 nell’auditorium della scuola. È il momento della ricreazione e Jade e Jessy stanno chiacchierando. Jade sta raccontando all’amica quello che le è successo il pomeriggio del giorno prima.
<< Quindi anche Liam dipinge? >> le domanda Jessy.
<< Sì, e io non ne sapevo niente. >>
<< Che cosa strana. Potevi fare la foto ai due dipinti, così gli avrei visti. >>
<< Non ci ho pensato. Comunque dovresti vederli, sono veramente belli, soprattutto quello con la modella nuda. >>
<< Immagino. >>
<< Ti posso confessare una cosa? >>
<< Certo. >>
<< Dopo averlo convinto un po’ a riprendere a dipingere… io… beh… io gli ho proposto di fargli da modella. >>
<< Cosa? >> chiede Jessy, stupefatta.
<< Hai capito bene. Gli ho proposto di fargli da modella per un suo dipinto. >>
<< Ma non puoi. Voglio dire, sei fidanzata e Louis sarebbe gelosissimo, e poi tu non sei una modella. >>
<< E allora? Perché, deve per forza dipingere una modella? E poi potrei anche non dirlo a Louis. >>
<< Ma saresti nuda, nuda davanti a lui, mentre ti dipinge. >>
<< E allora? >>
<< No, Jade, non lo fare. Già vi vedo come vi guardate, se poi gli fai da modella è la fine, la fine di te e Louis. Questo lo sai, vero? >>
<< Ti sbagli, tesoro, io gli farei solo da modella e basta. Ma tanto lui non vuole riprendere a dipingere, quindi non ci sarà pericolo che succeda. >>
<< In ogni caso non lo fare, per favore. >>
<< Non succederà, non ti preoccupare. >>
Mentre le due amiche continuano a parlare, passa da lì Liam con due suoi amici. Jade lo vede e anche lui la vede, e si guardano. Quando è passato oltre, lui pensa tra sé e sé:
<< In effetti non sarebbe male averla come modella e dipingerla. Sarebbe veramente una cosa piacevole. >>

La sera del giorno stesso, qualche minuto prima delle 21, nell’auditorium della scuola, Jade e Jessy sono appena arrivate e stanno cercando posto. Mentre camminano tra le poltrone, notano Liam già seduto. Quando gli passano vicino, Jade gli fa un leggero sorriso, che lui restituisce, e poi continuano a camminare. Trovano due posti cinque file dietro di lui e si siedono subito.
<< Non trovi che sia stato un po’ freddo poco fa? >> chiede Jade.
<< Beh, sì, un pochino sì. Poteva anche dirti ciao invece di sorriderti e basta. >>
<< Già. Però ce l’avrà un po’ con me per ieri. >>
<< È probabile. >>
Mentre le due amiche continuano a parlare, Liam si volta per cercare Jade e le vede a pochi metri dietro di lui.
L’amico accanto a lui, Jeremy, nota che Liam si è girato ed è come se stesse proprio cercando qualcuno, così gli chiede:
<< Hey, amico, cerchi qualcuno? >>
Liam si volta subito verso di lui e risponde:
<< No. Perché? >>
<< Sicuro? Non è che stai cercando una ragazza? Magari quella con cui ti vedo spesso. >>
<< No. A chi ti riferisci, scusa? A Jade? >>
<< Sì, proprio a lei. Ti piace, eh? >>
<< No, non mi piace. Perché pensi questo? >>
<< Perché anche poco fa è passata e le hai sorriso e ti vedo spesso con lei, e mi meraviglio che non le hai detto ciao prima. >>
<< Abbiamo discusso ieri pomeriggio. Non proprio discusso, ma circa. >>
<< Cioè? Cos’è successo? >> chiede Jeremy.
<< È venuta alla mostra di mio padre e l’ha incontrato, ma all’inizio non sapeva fosse mio padre. Lui per caso le ha detto che io dipingevo prima dell’incidente di mia madre, così sono saliti in casa mia e mio padre le ha fatto vedere i miei dipinti. Intanto sono arrivato io, e lei mi ha provato a convincere di ritornare a dipingere. Pensa che si è persino offerta di farmi da modella, ma io ho rifiutato. >>
<< Intendi da modella per poterla dipingere? Nuda? >>
<< Sì. >>
<< Ma sei scemo, amico? Perché lei hai detto di no? Si sarebbe spogliata pur di farti tornare a dipingere. >>
<< Perché io non voglio tornare a dipingere, non ho nessun’intenzione di farlo. >>
<< Io le avrei detto di sì. >>
Poco dopo le luci si spengono e inizia lo spettacolo.
Dopo circa un’ora e mezzo di spettacolo, si chiude il sipario e tutti applaudono.
Tutto sommato i commenti non sono male. La storia era carina, anche se era il solito cliché, le canzoni erano belle e le coreografie anche.

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Capitolo 22
*** Non è proprio una buon'idea ***


22

Non è proprio una buon’idea





Il giorno dopo, Jade va a casa di Liam, per scusarsi con lui, sperando di trovarlo in casa. Quando arriva davanti a casa sua, cerca il cognome sul campanello e suona. È proprio Liam a rispondere al citofono, chiedendo:
<< Chi è? >>
<< Sono Jade. Posso salire? Ti devo parlare. >>
Liam non risponde subito e qualche secondo dopo dice:
<< Sì. >>
Quando Jade entra, Liam la sta aspettando nell’atrio.
<< Ciao. >>
<< Ciao. >> la saluta.
La fa entrare e chiude la porta, ma rimangono comunque nell’atrio.
<< Di cosa mi devi parlare? >>
<< Mi volevo scusare per quello che ti ho detto l’altro giorno, a proposito del ritornare a dipingere. È praticamente da giovedì che non ci parliamo e questa cosa non mi piace per niente. >>
<< Neanche a me. Scuse accettate. >> le dice, sorridendo.
I due si guardano per qualche secondo e dopo Jade dice:
<< Io vado. Ci vediamo lunedì a scuola. >>
Jade si volta e va verso la porta, ma si ferma quando Liam le chiede:
<< Devi fare qualcosa oggi? >>
Jade si gira verso di lui e risponde:
<< No. Perché? >>
<< Ti va se facciamo un giro? >>
<< Dove? >>
<< Qui vicino c’è uno Starbucks. Potremmo andare a prenderci qualcosa lì, ti va? >>
<< Sì. >>
Liam prende la sua giacca e dopo escono.
Dopo aver ordinato da Starbucks, Liam e Jade si siedono e iniziano a chiacchierare.
<< Allora, ti è piaciuto il musical? >> gli chiede lei.
<< Sì, tutto sommato non è stato brutto. Era il classico cliché, ma è stato carino, dai. A te, invece, è piaciuto? >>
<< Sì, è stato carino. Te l’avevo detto che Jessy ha scritto il testo di una delle canzoni del musical? >>
<< No, mi pare di no. Quale canzone? >>
<< L’ultima che hanno cantato. >>
<< Ah. Era bella. >>
<< Già. >>
Liam e Jade bevono un sorso del loro caffè con panna e si guardano.
<< Sai… l’offerta per farti da modella è ancora valida. Io sono sempre qui. >>
<< Okay. >>
Bevono un altro sorso e dopo Liam le chiede:
<< Hai dei piani per Capodanno? >>
<< Sì. Io e Jessy con le nostre famiglie andremo a New York. >>
<< New York? Wow. Quando partite? >>
<< Il ventisette e torniamo il primo gennaio. Tu, invece, hai dei piani? >>
<< Sì, niente di che però. La solita festa in discoteca con gli amici. >>
<< Ah, okay. >>
<< Quindi passerete il Capodanno a Times Square, immagino? >>
<< Sì, esatto. È la prima volta per me, e anche per Jessy. Non vediamo l’ora, siamo completamente eccitate. >>
<< Capisco. Dev’essere bellissimo, io non sono mai stato a New York. >>
Liam finisce il suo caffè con panna e dopo, curioso, chiede a Jade:
<< Come va con Louis? >>
<< Bene. Oggi sono sei mesi che stiamo insieme, infatti, nel pomeriggio mi viene a prendere che stiamo insieme. >>
<< Ah, bene. Wow. Sei mesi sono tanti. >>
<< Già. >>
<< E dove andate di bello? >>
<< Cinema e cena, poi forse andiamo da lui. >>
<< Capito. >>
Liam ha capito cosa quel “poi forse andiamo da lui” significa, e non sa perché, ma è geloso.
Mentre guarda Jade finire il suo caffè, pensa che probabilmente sta iniziando a provare qualcosa per lei, ma preferisce ignorare quel pensiero.
Jade alza gli occhi e gli chiede:
<< Che c’è? >>
Liam la guarda per altri due secondi e dopo le chiede:
<< Ne sei innamorata ovviamente, vero? >>
<< Di chi? Di Louis? >>
<< Sì. >>
<< Sì, ne sono innamorata. Perché me lo chiedi? >>
<< Così. >> dice lui, vago.
Jade lo guarda e capisce che c’è qualcosa sotto, ma fa finta di niente.
Liam e Jade continuano a chiacchierare e dopo circa due orette, tornano ognuno a casa propria.

È il 20 dicembre e il giorno dopo inizieranno le vacanze natalizie, e alla Palisades Arts & High School c’è la festa, alla quale si può accedere solo con qualcosa che ricordi il Natale. Basta semplicemente qualcosa di rosso, verde o bianco, i tre tipici colori del Natale.
Quando Jessy esce di casa e sta andando in garage per prendere la macchina, si volta verso la casa accanto, dove abita Harry con i suoi genitori, e lo vede uscire da casa sua, anche lui per andare in garage. Lei lo guarda e dopo dice:
<< Ciao. >>
Mentre lei apre il garage con la chiave, lui si volta e la guarda, quasi come se non si ricordasse che loro abitano l’uno accanto all’altra.
<< Ciao. >> la saluta lui.
Prima di conoscere Pietro, a Firenze, Jessy non avrebbe mai avuto il coraggio di salutarlo, ma stavolta l’ha avuto, e ne è contenta.
Quando vede che Harry si sta avvicinando a lei, Jessy toglie la chiave dalla serratura e rimane fuori dal garage.
<< Stai andando a scuola? >>
<< Sì. Anche tu? >>
<< Sì, anche se oggi non faremo niente. >>
<< Anche da me. C’è la festa di Natale. >>
<< Ah. Da noi non ci sarà nessuna festa, solo qualche cosa da mangiare e bere per ogni classe. >>
<< Da noi no, invece. Nella mia scuola facciamo le cose in grande, pensa che io canterò tre canzoni. >>
<< Wow. >>
Jessy e Harry si guardano, ma poi lui dice:
<< Va beh, io vado, sennò faccio tardi. Ciao. >>
<< Ciao. >>
Harry raggiunge il suo garage, e intanto Jessy sta cercando di aprire il garage, ma si ferma quando lui all’improvviso si gira verso di lei e le chiede:
<< Allora verrai a cena a casa mia alla vigilia? >>
< Sì sì. >>
<< Allora ci vediamo sabato. >>
Jessy fa cenno di sì con la testa e lui le sorride.
Quando Harry si è voltato e ha continuato a camminare, Jessy ha aperto il garage ed è entrata, e subito dopo ha cominciato a saltellare tutta contenta, come una bambina che ha ricevuto il suo giocattolo preferito.

Verso le 9, quando la festa inizia, Jade e Jessy sono in palestra, dove è stato montato un piccolo palco, e stanno aspettando che incominci la prima esibizione canora.
I ragazzi e le ragazze del corso di canto del primo anno stanno per iniziare a cantare due canzoni: mistletoe di Justin Bieber, cantata solo dalle ragazze, e silent night cantata da tutti.
Durante tutta la festa ci sono esibizioni continue e Jessy si esibirà intorno alle 12 con la canzone last Christmas e dopo Santa Claus is coming to town, e infine all I want for Christmas is you, cantandola con Jenna.
Mentre smangiucchiano qualcosa, parlano con alcune persone e guardano le esibizioni, Liam passa lì vicino.
<< Scusate, ragazzi. >> dice Jade, allontanandosi.
<< Ciao. >> lo saluta lei.
<< Ciao. >>
<< Ti stai divertendo? >>
<< Più o meno. >>
<< Non è una brutta festa, qui sì che sanno organizzare delle feste. >>
<< Perché a Parigi non le sapevano organizzare bene? >>
<< Non proprio. Cioè, l’ultimo giorno di scuola si faceva qualcosa, addobbavamo un po’ la scuola, ma niente di che. Qui invece sembra tutto così bello ed è così strano che sia caldo. >>
<< È solo questione di abitudine. >>
<< Mi sono già abituata. A me piace il caldo, non il freddo. >>
<< Anche a me. >>
Jade guarda la maglia di Liam e dice:
<< Carina la maglia. >>
<< Grazie. È l’unica cosa verde, rossa o bianca, o comunque che ricordi il Natale, che ho nell’armadio. >>
<< Capisco. In questa scuola o fanno le cose per bene oppure non le fanno, ma è anche giusto così, credo. >>
<< Non lo so, però è stata organizzata veramente bene questa festa. Carina anche la tua maglietta, comunque. >>
<< Grazie, l’ho comprata apposta per il Natale. >>
<< Com’è che si chiama quel gatto? >>
<< Hello Kitty, scemo. >> risponde Jade, ridacchiando.
<< Ah sì, Hello Kitty, non me lo ricordavo. >>
Jade gli fa un sorriso.
<< Jessy si esibirà? >>
<< sì, canterà tre canzoni, ma una anche con una sua compagna di corso. >>
<< E che canzoni canterà? >>
<< Last Christmas, Santa Claus is coming to town e all I want for Christmas is you. >>
<< Tre classici, direi. >>
<< Sì. >>

Verso le 11.30, mezz’ora prima di esibirsi, Jessy si sta prendendo una fetta di torta dal vassoio e la sta mettendo sul suo piattino. Prende altre cose da mangiare, come pizzette e pasticcini, e intanto canticchia la canzone mistletoe.
<< It's the most beautiful time of the year,
Lights fill the streets spreading so much cheer,
I should be playing in the winter snow,
but I'mma be under the mistletoe.

I don't wanna miss out on the holiday,
but I can't stop staring at your face,
I should be playing in the winter snow,
but I'mma be under the mistletoe.

With you, shawty with you, with you,
shawty with you, with you, under the mistletoe…
>>

<< Anche tu con questa canzone? >> le chiede Anthony, sbucando improvvisamente vicino a lei.
Jessy si volta verso di lui e gli risponde:
<< È carina da matti. Certo, è uscita giusto quei due mesi prima di Natale, ma è carina comunque. >>
<< Canterai più tardi? >>
<< Sì, a mezzogiorno. >>
<< E cosa canterai? >>
<< Last Christmas, Santa Claus is coming to town e all I want for Christmas is you. >>
<< Hai mai scritto una tua canzone di Natale? >>
<< No, non ancora. >>
<< Penso che dovresti scriverla. >>
<< Lo so, ma forse non mi è ancora venuta l’ispirazione giusta. >>
<< Pensaci. >>
<< Lo farò. >>
Anthony le sorride.
Un attimo dopo, Anthony si allontana perché alcuni suoi amici l’hanno chiamato.

Pochi minuti prima delle 12, Jessy si sta schiarendo la voce e Jenna è con lei, mentre Jade sta parlando con Liam e sta aspettando che l’amica inizi a cantare.
<< Sei pronta? >> le chiede Jenna.
<< Sì. >>
Quando le due ragazze del terzo anno hanno finito di cantare, Jessy sale sul palco.
<< Ciao a tutti, ragazzi, e buon Natale! Le due canzoni che canterò ora sono due classici del Natale: last Christmas e Santa Claus is coming to town. >>
Mentre Jessy inizia a cantare le parole della prima canzone, Jade guarda l’amica e le sorride. Non molto distante c’è anche Anthony che la sta guardando, ma Jessy non gli presta attenzione.
Finite le due canzoni che ha cantato da sola, Jessy accoglie Jenna sul palco, dicendo:
<< E adesso fate un bell’applauso a Jenna, che canterà con me all I want for Christmas is you, un classico di Mariah Carey. >>
Mentre la folla applaude, Jenna sale sul palco. Jessy inizia a cantare le prime parole della canzone e, mentre lo fa, stavolta guarda Anthony, anche se in realtà vorrebbe guardare altrove.
Jade si accorge che l’amica ha gli occhi fissi in un punto in particolare, e poco dopo si rende conto che sta guardando Anthony e che anche lui la sta guardando.
Dopo l’esibizione, Jessy e Jenna ringraziano e scendono dal palco, andando in direzioni diverse.
Jade raggiunge l’amica, che per quasi tutta la canzone non ha fatto altro che guardare Anthony, e le dice:
<< Sei stata bravissima, Jessy. >>
<< Grazie. >>
<< Ho notato che hai guardato spesso Anthony durante l’ultima canzone. >>
<< Già, non ho potuto resistere. In qualche modo avrei voluto dedicarla a lui quella canzone. >>
<< Capisco. Però lui ti guardava. >>
<< Lo so, ma so anche cosa prova lui per me, anzi, cosa non prova. E poi non c’è bisogno di nascondere niente. >>
<< Già. Come hai detto tu, lui ha sempre saputo tutto sin dall’inizio. >>
<< Sì. >>
Jessy smette di parlare, un po’ triste per il fatto di Anthony, ma le viene in mente che quando stamattina è uscita di casa ha incontrato Harry.
<< Ah, questa non te l’ho mica detta. Indovina chi ho visto stamattina? >>
<< Chi? >>
<< Harry. Era così carino. Io stavo per aprire il garage e anche lui, così l’ho salutato e dopo lui è venuto da me e abbiamo parlato un po’. >>
<< E cosa vi siete detti? >>
<< Niente di che. Solo che oggi qui ci sarebbe stata la festa di Natale, mentre nella sua scuola mangiavano e bevevano qualcosa in ogni classe. E poi mi ha chiesto se verrò a cena a casa sua per la vigilia. >>
<< E? >>
<< E sì, ci andrò. Come potrei non andarci? >>
<< Infatti. >>
<< Sai, sono sempre più convinta di perdere la verginità con lui. Magari potrebbe succedere proprio la sera della vigilia. >>
<< Non lo so, Jessy, secondo me non è proprio una buon’idea, poi decidi tu. >>
<< Lo so che non è proprio il massimo, però di lui mi fido abbastanza e lo conosco da quando avevo sei anni, anche se siamo rimasti amici per solo un anno. Però so com’è fatto, so cosa gli piace e abitiamo l’uno accanto all’altra. E poi chi lo sa, se le nostre vite non si fossero separate, magari adesso staremo insieme. >>
<< Questo è vero, però non mi sembra molto bello perdere la verginità con lui. Io se fossi in te aspetterei, aspetterei qualcuno di cui sei innamorata. Forse è meglio aspettare Anthony, e sta punto, tanto valeva farlo con Pietro, almeno a lui piacevi. >>
<< Se aspetto Anthony faccio in tempo ad andare in menopausa. >>
Jade ride.
<< Sì, forse in parte hai ragione, però non si può mai sapere. Io aspetterei se fossi in te. In fondo hai solo diciassette anni. >>
<< Sì, dicevo così anche quando ne avevo quindici, poi sono diventati sedici, poi diciassette e tra due mesi saranno già diciotto e pian piano divento sempre più vecchia. Io voglio poter perdere la verginità in età giovane e con chi conosco piuttosto bene. Certo, se ci sono innamorata è ancora meglio, ma non si può volere tutto dalla vita. >>
Jade fa un respiro e dopo, molto seria, dice:
<< Ti dico solo una cosa: stai attenta, okay? Non ci vuole niente e far succedere il finimondo. >>
<< Sì, non ti preoccupare. >>
Jade le fa un sorriso.
<< Vado a prendermi qualcosa da bere. >> afferma Jessy.
<< Okay. >>
Jessy si allontana e, mentre si versa in un bicchiere di plastica dell’acqua, arriva Anthony che le dice:
<< Sei stata bravissima. >>    
Jessy non si volta neanche verso di lui e dice:
<< Grazie. >>
<< Non sto scherzando, sei stata davvero brava. Sei riuscita a farmi venire la pelle d’oca una seconda volta. >>
Jessy beve un sorso d’acqua e dopo aver mandato giù, si volta e risponde:
<< Bene. >>
<< L’ultima esibizione è quella che mi è piaciuta di più. Era come se mi stessi dedicando quella canzone. >>
<< Lo so. Scusami se ti ho guardato per quasi tutto il tempo, ma non ho saputo resistere. >>
<< Non ti devi scusare di provare qualcosa per me, Jessy. >> le dice Anthony.
Jessy gli fa un leggero sorriso, abbastanza imbarazzata.
<< Ci sarai anche tu alla festa di stasera? >>
<< Sì, ci sarò. Perché me lo chiedi? >>
<< Così, tanto per sapere. >>
<< Allora ci vediamo stasera. >> le dice lui.
<< Sì. >>
Anthony se ne va e Jessy rimane lì con il suo bicchiere in mano e la faccia da cretina.

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Capitolo 23
*** La cosiddetta scintilla ***


23

La cosiddetta scintilla





Due giorni dopo, durante la tarda mattinata, in casa Dubois, Jade è in camera sua che sta ascoltando l’album dei One Direction ed è al computer. Il telefono squilla ed è Jen, la mamma di Jade, ha rispondere.
<< Pronto? >>
Dall’altra parte del telefono c’è Liam.
<< Buongiorno. Sono Liam, un amico di Jade. È in casa? >>
<< Sì, te la passo subito. >>
La signora Dubois sale al piano di sopra per avvertire la figlia. Jade, prima di rispondere, mette la canzone in pausa e, dopo aver tirato su la cornetta del suo telefono, esclama:
<< Ciao. >>
<< Ciao. >>
<< Come stai? >>
<< Bene. Si sta così bene in vacanza. Tu come stai, invece? >>
<< Bene anch’io. Senti… volevo… parlarti di una cosa. >>
<< Di cosa? >>
Liam non sa come dirglielo, ma dopo un respiro si butta e dice:
<< Ho cambiato idea. >>
<< Cioè? >>
<< Puoi ancora farmi da modella? >> le domanda.
Jade rimane scioccata a questa domanda.
Quando gliel’aveva proposto, non diceva proprio seriamente, era più che altro un modo per farlo ritornare a dipingere; anche se comunque non le dispiacerebbe affatto posare nuda per uno come Liam, avendo anche un bel corpo ed essendo anche un po’ attratta da lui. O forse lo è completamente?
<< Jade, ci sei? >>
<< Sì, ci sono. >>
Jade fa una pausa e dopo continua a parlare dicendo:
<< Sì, posso ancora farti da modella. >>
<< Perfetto. Va bene oggi pomeriggio? >>
<< S-sì, va bene. A che ora? >>
<< Quattro-quattro e mezzo, fai tu. >>
<< Okay. Devo venire truccata o struccata? Sai com’è, non conosco… questo genere di cose. >>
<< Truccata, ma poco. >>
<< Okay. Ma… saremo soli in casa? >>
<< Sì sì, non ti preoccupare. Mio padre è andato fuori città per lavoro, tornerà domani. >>
<< Ah, okay. Allora ci vediamo oggi pomeriggio. >>
<< Sì, a oggi pomeriggio. >>
Quando Jade mette giù la cornetta del telefono, rimane un po’ confusa, ma allo stesso tempo eccitata per il fatto di posare nuda per Liam. Preme il tasto play dello stereo e la canzone continua ad andare avanti.
Poco dopo entra la sorella, che abbassa il volume, e le chiede:
<< Dov’è che devi andare oggi pomeriggio? >>
Jade si gira subito e le risponde:
<< Non sono affari tuoi, Vic. >>
<< Dai, dimmelo. Voglio saperlo. >>
<< Mi prometti che non lo dirai a nessuno? >>
<< Promesso. >>
<< Hai presente Liam? >>
<< Sì. Il ragazzo che ti piace? Quello della tua scuola? Quello che dipinge? >>
<< Sì, esatto, anche se lui non mi piace. Comunque, una settimana fa gli ho proposto di posare nuda in modo tale che lui tornasse a dipingere. Beh, all’inizio ha rifiutato, ma adesso mi ha telefonato per dirmi che ha cambiato idea. Quindi oggi pomeriggio mi dipingerà… nuda. >> confessa Jade.
<< Oh mio Dio! Dici sul serio? >>
<< Sì. >>
<< Ma sei sicura di riuscire a posare completamente nuda davanti a lui? Voglio dire, lo conosci da quanto? Un mese, due? Non è il tuo ragazzo. >>
<< Sì, certo che ci riuscirò. Perché non dovrei riuscirci? >>
<< Non lo so. Ma Louis lo sa? >>
<< No, lui non sa niente, e non lo deve assolutamente sapere. Non ne sarebbe affatto contento. >>
<< Ah. Scommetto che ti fa piacere posare nuda perché sei attratta da Liam? Vero che è così? Perché altrimenti non gliel’avresti neanche proposto. E anche lui sarà attratto da te, perché altrimenti non avrebbe accettato. >>
<< A dire la verità non so se ne sono completamente attratta, cioè… un po’ sì, certo, perché è comunque un bel ragazzo, però completamente, del tutto attratta… non lo so. E poi io sto con Louis, quindi… >>
<< E allora? Magari ti sei resa conto di non provare più niente per Louis, mentre provi qualcosa per Liam. >>
<< Non lo so Vic, non lo so. Non farmi mille domande. >>
<< Okay, scusa, ma se io fossi in te, ci penserei. >>
<< Vai via, per favore, che voglio subito telefonare a Jessy per dirglielo. >>
<< Okay. >>
Vic esce dalla stanza e Jade fa subito il numero dell’amica.
<< Pronto? >> domanda Jessy.
<< Ha cambiato idea. >>
<< Chi parla? >> chiede Jessy, confusa.
<< Come chi parla? Sono io, Jade. >>
<< Aah, Jade, scusa, non ti avevo riconosciuto. >>
<< Non fa niente. Ha cambiato idea. >>
<< Ha cambiato idea? Chi ha cambiato idea? E riguardo a cosa? >>
<< Liam. >>
<< Oddio! Riguardo al dipingerti nuda? >>
<< Sì. Vado da lui oggi pomeriggio. >>
<< Oh mio Dio! Ma non pensavo cambiasse idea. Non aveva detto di non voler più dipingere? >>
<< Sì, l’aveva detto, ma ha cambiato idea. Oddio, Jessy, sono agitatissima. >>
<< Te lo credo, sarai completamente nuda, come mamma ti ha fatto, davanti a lui, e ti dipingerà. >>
<< Sì, appunto. E se non ci riesco? E se mi trova brutta? Grassa? O che so io? >>
<< Perché dovrebbe trovarti brutta o grassa? Hai un bel corpo e se non l’avessi avuto, non credo che avrebbe accettato la tua offerta. >>
<< Oddio, offerta, Jessy, come se mi desse dei soldi. >>
Jessy fa una leggera risatina e dopo dice:
<< Hai capito cosa voglio dire. >>
<< Sì, sì, ho capito. >>
<< Non ti preoccupare, ce la farai, e farai anche un gran figurone. Ma… Louis lo sa? Glielo vuoi dire? >>
<< No! Ovvio che no. Se lo sapesse, non sarebbe per niente contento. >>
<< Okay. >>
<< Ma secondo te sono attratta da Liam? Mia sorella me l’ha fatto notare. Ha solo dodici anni, però è sveglia. >>
<< Secondo me sì, Jade. Sei attratta da lui, altrimenti non gli avresti proposto di posare nuda. Ed è evidente che anche lui è attratto da te. >>
<< Le stesse cose che mi ha detto Vic. Però io non lo so, non so se ne sono completamente attratta. >>
<< E Louis? Cosa provi per lui adesso? >> le chiede Jessy.
Jade non risponde, perché non sa cosa rispondere.
<< Non lo sai? >> le domanda Jessy.
<< Non lo so, non so cosa provo per lui. È una cosa brutta, vero? Anzi, è bruttissima. >>
<< No, non è poi così brutta. Sei attratta da un altro ragazzo, non c’è niente di male. Però se non ti piace più, dovresti lasciarlo. >> le consiglia Jessy.
<< Al momento non so proprio cosa fare Jessy. Penso che dovrei lasciar passare un po’ di tempo. >>
<< Sì, forse è l’unica soluzione. >>
<< Già. >>

Poco dopo le 16, Jade sta andando a casa di Liam.
Quando si ferma al semaforo rosso, alcune persone intorno a lei la guardano. Sembra che sappiano che sta andando a posare nuda per farsi dipingere, sembra che avvertano la sua tensione, sembra che sappiano tutto, anche se in realtà non sanno niente. Guarda fuori e intanto, tra sé e sé, pensa:
<< Cavolo. Sono davvero sicura? Me la sento davvero? Ma ormai gli ho già detto di sì, non posso tirarmi indietro. E, come hanno detto mia sorella e Jessy, sono attratta da lui, quindi per quale motivo non dovrei farlo? >>
Quando è davanti a casa di Liam, parcheggia l’auto, scende e suona il campanello.Arrivata in casa, Liam la aspetta nell’altrio.
<< Ciao. >> lo saluta lei, intimorita.
<< Ciao. >>
Liam la guarda e le fa un sorriso per tranquillizzarla.
<< Dove stiamo? In sala? In camera tua? >>
<< In sala, ho già preparato tutto. >>
<< Okay. >>
Liam e Jade raggiungono la sala, in silenzio. Quando Jade vede il divano, con una vestaglia sopra, e tutto l’occorrente per dipingere, fa un respiro e cerca di calmarsi. Liam si volta verso di lei e le chiede:
<< Sei pronta? >>
<< Sì. >>
<< Okay. Allora adesso puoi andare a spogliarti in camera mia, e prendi la vestaglia, così vieni di qua, te la togli e poi ti puoi distendere sul divano, ed io inizierò a dipingerti. >>
<< Okay. >>
Jade prende la vestaglia che c’è sul divano e s’incammina verso la camera di Liam, piuttosto agitata.
Mentre si spoglia, pensa a cosa stia facendo Liam in sala, e pensa che anche lui potrebbe essere agitato come lei.
Ha già dipinto donne nude, ma non le conosceva e sicuramente erano tutte adulte e lo facevano come lavoro.
Una volta spogliata, s’infila la vestaglia e, prima di uscire dalla stanza, si ferma e fa un respiro. Quando arriva in sala, dove c’è Liam ad aspettarla, lo guarda e, dopo essersi voltato, le fa un sorriso.
<< Sono pronto per dipingerti. >>
Jade guarda attentamente Liam e lui guarda attentamente lei, come se cercassero un contatto visivo per calmarsi.
Mentre continua a guardarlo e lui a guardare lei, Jade si toglie la vestaglia e la lascia cadere a terra. Lui la guarda e fa un respiro per cercare di calmarsi, e intanto si siede sullo sgabello.
<< Stenditi pure sul divano. Scegli tu la posizione, quella che ti sembra più bella. >>
<< Okay. >>
Jade si siede sul divano e cerca la posizione più comoda.
<< Va bene così? >> chiede lei.
<< Sì, va bene. >>
Jade fa un respiro e Liam le chiede:
<< Sei agitata? >>
<< Sì. Tu? >>
<< Sì. >>
<< Meno male che non sono l’unica, allora. >>
Liam le fa un sorriso, d’accordo con lei.
Mentre la dipinge, Jade prova a immaginare cosa sta provando Liam.
<< Stai bene? >>
<< Sì, sono solo un po’ agitato. Era da un sacco di tempo che non dipingevo, e che non dipingevo donne nude soprattutto. >>
<< Già. >>
Jade lo guarda e nota che è agitato.
<< Posso farti una domanda? >> gli chiede.
<< Puoi farmela quando avrò finito? Ho bisogno di concentrazione e tu devi stare ferma, altrimenti non viene bene il dipinto. >>
<< Sì. Scusa. >>
Liam è completamente concentrato sul dipinto, che gli sta venendo davvero bene.
Jade, intanto, pensa che, in effetti, Vic e Jessy hanno ragione: lei è effettivamente attratta da lui e lui da lei. Ma Louis? Che ne sarà del povero Louis? Non vuole tradirlo, ma neanche lasciarlo. Non sa cosa fare al momento.
Liam, mentre è intento da dipingere, salta su, dicendo:
<< Sta venendo bene, nel caso te lo stessi chiedendo. >>
Jade le fa un sorriso.
Mentre Liam la guarda per continuare a dipingerla, sente qualcosa dentro di sé, come delle scintille, e anche lei, mentre lo guarda attentamente, sente come delle scintille.
Dopo quello che a Jade sembra un’infinità di tempo, Liam esclama:
<< Finito. >>
<< Posso alzarmi? >>
<< Sì. >>
Jade si alza dal divano, raccoglie la vestaglia e se la mette.
<< Vieni a vedere. >> le dice lui.
Jade si avvicina a Liam e, guardando il dipinto, dice:
<< Wow. È veramente bellissimo. Sei bravissimo, Liam. >>
Liam si volta verso di lei e, guardandola negli occhi, risponde:
<< Grazie. >>
Jade gli fa un sorriso e dopo lui le dice:
<< Adesso puoi farmi quella domanda. >>
<< Okay. Perché hai cambiato idea? >>
<< Non lo so, sinceramente. Ho cambiato idea e basta, non c’è un motivo. >>
<< Sicuro? >>
<< Sì. >>
Jade e Liam si guardano attentamente negli occhi e lui si avvicina al suo viso e cerca di baciarla, ma lei si allontana, ma si ferma subito e si volta quando lui le prende una mano. Liam si alza e la guarda.
<< Non te ne andare. >>
<< Non posso. >>
Liam la tira a sé e la bacia dolcemente.
<< Non te ne andare, ti prego. Resta qui con me. >>
<< Non posso, Liam, non posso. Non posso farlo. >>
<< Si che puoi, invece. Sono completamente attratto da te, Jade, e anche tu sei attratta da me, altrimenti non avresti accettato di posare nuda, e tu questo lo sai, lo sai benissimo. >>
<< Non lo so, Liam, non so se sono attratta da te. Io sto con Louis, è lui il mio ragazzo, non tu. >>
<< Lo so, ma si vede che sei anche attratta da me. Io ti desidero, Jade, non sai quanto ti desidero. >>
<< Smettila di dire queste cose, Liam. Per favore. Te l’ho detto, non posso farlo. >>
<< Ma almeno pensaci, pensaci un po’. Ti chiedo solo questo, ti chiedo di pensarci almeno. >>
<< Okay. Facciamo così: quando tornerò da New York, ti darò una risposta, ma qualsiasi sarà, ti prego di accettarla. >>
<< Okay. >>
<< Bene. >>
<< Sai dove trovarmi, okay? >>
<< Sì. >>
Jade si volta e va verso la stanza di Liam, dove ci sono i suoi vestiti.
Quando torna in sala, Liam sta mettendo via tutto.
<< Comunque… sappi che sono contenta che sei tornato a dipingere. >>
<< Anch’io. >> risponde Liam, prima di sorriderle.

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Capitolo 24
*** Ti prego, non chiedo altro che questo ***


24

Ti prego, non chiedo altro che questo




È la vigilia di Natale e i Biddle sono in casa dei Stokes, la famiglia di Harry, per cenare tutti insieme.
Jessy si è sempre sentita un po’, come dire… piccola, quando intorno a lei c’è Harry, nonostante abbiano la stessa età; ma questo succede da quando entrambi sono diventati degli adolescenti e non da quando la loro amicizia, dopo un anno, è finita improvvisamente.
Quando avevano sei, o forse sette anni, Jessy e Harry passavano spesso del tempo insieme e così anche i loro genitori. Frequentavano la stessa scuola elementare e anche la stessa scuola media, e sono anche andati in vacanza insieme per un’estate. Lui si divertiva ad alzarle la gonna e lei si arrabbiava, ma tutto sommato le faceva anche piacere.

Mentre Jessy mangia, seduta tra sua madre e suo padre, con Harry di fronte e i signori Stokes ai lati del figlio, pensa a come sarebbe adesso la sua vita se loro due fossero ancora amici.
A un certo punta la signora Stokes salta su, dicendo:
<< Che bel vestito che hai, Jessy. >>
<< Grazie. >>
La signora Stokes le fa un sorriso e Jessy continua a mangiare. Per far parlare Jessy, la signora Stokes, le chiede:
<< Stai continuando a scrivere Jessy? >>
<< Assolutamente sì. Non credo che smetterò mai. >>
La signora Stokes, continua il discorso dicendo:
<< Brava. Continua così. >>
Jessy le sorride e intanto Harry la guarda. Lei se ne accorge e lo guarda, e lui le fa un leggero sorriso.

Più tardi, finito di cenare, Harry va in camera sua. Poco dopo anche Jessy si allontana e va in bagno. Prima che lei riesca a entrare in bagno, Harry, dalla sua camera la chiama:
<< Jessy? Jessy? >>
Jessy si volta e lui le dice:
<< Vieni qui. >>
Jessy lo raggiunge e quando entra in camera di Harry, gli chiede:
<< Che c’è? >>
Harry, prima di rispondere, chiude la porta della sua stanza, e dopo essersi voltato verso di lei, risponde:
<< Niente, volevo solo dirti una cosa. >>
<< Cosa? >>
<< Ho notato che eri strana stasera a cena, e poi mi guardavi. Non so perché, però mi sei sembrata strana e anche in imbarazzo, direi. >>
Jessy non sa cosa rispondere, ma comunque dice:
<< No, perché dovrei essere imbarazzata? Non c’è motivo. >>
<< Non lo so, però eri… diversa. >>
Jessy lo guarda e decide di confessargli quello che le passa per la testa.
<< Okay. Devo dirti una cosa, Harry. >>
<< Dimmi. >>
<< In quest’ultimo periodo mi è venuta un’idea folle, decisamente folle, direi. Noi ci conosciamo da anni, anche se siamo stati amici per un anno o due, più o meno, però i nostri genitori si frequentano. Ecco, visto che io ho già diciassette anni e, come penso tu sai, non ho mai avuto un ragazzo… stavo pensando che tu ed io, anzi tu… beh… potresti… fare sesso con me. >> confessa Jessy.
Dopo il discorso di Jessy, Harry rimane scioccato e confuso. Jessy gli sta davvero chiedendo di sverginarla? Di perdere la verginità con lui?
<< Non capisco. Io dovrei fare sesso con te? E perché? >>
<< Lo so che è una cosa assurda, però gli anni passano e io non ho mai fatto sesso, e noi due ci conosciamo e mi fido di te. Voglio dire, ti conosco da anni quindi mi fido di te. Ti prego Harry, fa’ sesso con me. Ti prego, non chiedo altro che questo. >>
<< Jessy, ti rendi conto quello che mi stai chiedendo di fare? Mi stai chiedendo di farti perdere la verginità. Hai solo diciassette anni, abbiamo solo diciassette anni, hai ancora un sacco di tempo per poterla perdere. Perché la vuoi perdere proprio con me? Non stiamo insieme e non sei realmente attratta da me. >>
<< Te l’ho detto, perché mi fido di te e ci conosciamo da anni. Sei l’unico su cui io possa contare. >>
<< Ma non è una motivazione giusta. Non c’è un ragazzo che ti piace? >>
<< Sì, certo che c’è, ma lui mi vede solo come un’amica. >>
<< Perché io come ti vedo? Non puoi chiedermi di farti perdere la verginità. Non mi stai chiedendo di darti un bacio, magari il primo, mi stai chiedendo di fare sesso con te, è una cosa molto impegnativa. Ti rendi conto? >>
<< Sì, lo so benissimo. Ma io non ho più intenzione di aspettare qualcuno che non arriverà mai. Anche a quindici anni dicevo che avrei aspettato quello giusto, poi sono arrivati i sedici, poi i diciassette, e tra due mesi saranno diciotto. Il tempo passa ed io sono ancora qui, ad aspettare. Mi sono rotta di aspettare, cerca di capire. >>
<< Ringrazia che al momento non sono fidanzato. >>
<< Quindi vuol dire che lo farai? >>
Harry guarda Jessy, che a sua volta lo sta guardando per convincerlo.
<< Jessy, tu ed io ci parliamo a malapena. Lo so, quando avevamo sei-sette anni eravamo molto amici, io ti stuzzicavo, però dopo non lo siamo più stati, e negli ultimi dieci anni ci siamo a malapena parlati. Come puoi pretendere che io ti faccia perdere la verginità? Devi aspettare quello giusto. Vedrai che prima o poi arriverà. Ti prego, dammi ascolto. >>
<< Te l’ho detto, sono stanca di aspettare quello giusto, non esiste quello giusto. Anthony, il ragazzo che mi piace, non mi vuole, me l’ha detto chiaro e tondo. Non ho nessuna speranza con lui. >>
<< E perché deve per forza essere lui? Magari in futuro ci sarà qualcun altro. >>
<< Appunto. Tu. Ti prego Harry, ti prego. Non lo saprà nessuno, te lo giuro, non lo saprà nessuno. È come una specie di favore. >>
Harry la guarda e a un certo punto Jessy si avvicina a lui, e guardandolo negli occhi, mette la mano destra sulle sue parti basse e, dopo che lui ha fatto un sussulto, lei si avvicina al suo orecchio e gli dice:
<< Voi ragazzi non dite mai di no al sesso. Fai sesso con me, ti prego. >>
Harry si sta lasciando andare. Jessy, per stuzzicarlo ancora di più, comincia a stringergli le parti basse e gli dice:
<< Ti prego. Lo so che lo vuoi anche tu. >>
<< Okay okay, va bene. Farò sesso con te. >> esclama Harry.
Jessy si allontana da lui e toglie la mano da lì.
<< Grazie. >>
<< Però promettimi che non darai la colpa a me se alla fine ti renderai conto di aver sbagliato. E non voglio altro che questo. Solo una volta, solo per farti perdere la verginità. >>
<< Te lo prometto. Non ti darò la colpa e non ci sarà dell’altro. >>
<< Bene. Dove vuoi andare a farlo? >>
<< A casa mia. Tanto i miei sono qui e non c’è problema se dico loro che me ne vado, tanto me ne sarei andata comunque. >>
<< Okay. Io dirò ai miei che esco, visto che sarei uscito comunque. >>
<< Perfetto. Allora ci vediamo a casa mia tra… facciamo quindici-venti minuti. Io esco adesso, tu invece aspetta anche una quindicina di minuti, almeno. >>
<< Okay. >>
Jessy va per uscire dalla stanza, ma prima si gira e dice a Harry:
<< Grazie. >>
Lui si volta verso di lei e le dice:
<< Prego. >>
Quando Jessy esce dalla camera di Harry, dice ai suoi che se ne va a casa e saluta.

Quando arriva a casa, va subito in camera sua e si toglie la giacca. Va allo specchio e si guarda un’ultima volta prima di fare sesso per la prima volta nella sua vita.
Poco dopo si volta e guarda la sua stanza e pensa che quello sarà il luogo dove perderà la verginità. Certo, il ragazzo avrebbe voluto che fosse un altro, ma non si può aver tutto dalla vita.
Circa venti minuti dopo, i venti minuti più lunghi della sua vita, Harry arriva a casa sua. Va subito ad aprire la porta e, appena lo vede, dice:
<< Ciao. >>
<< Ciao. >>
Jessy e Harry entrano e salgono al piano di sopra, diretti verso la camera di lei.
<< Era da un sacco di tempo che non venivo qui. >> afferma Harry.
<< Già. >>
Harry si toglie la giacca e Jessy la prende, mettendola nell’attaccapanni, accanto alla sua.
<< Sei nervosa? >>
<< Sì, un po’ sì. >>
Harry le fa un sorriso.
<< Sei proprio sicura di volerlo fare? >> le chiede lui.
<< Sì, sono sicura. >>
<< Okay. >>
Jessy e Harry si guardano. Harry si avvicina a lei e le dice:
<< È così strano. >>
<< Lo so. >>
Lui la guarda negli occhi e dopo la bacia. Harry le toglie il cardigan, lasciandolo cadere a terra, mentre lei, invece, gli toglie la maglietta, buttandola sul pavimento, e dopo riprendono a baciarsi. Pian piano si spogliano e vanno sul letto.
Nonostante tutto, non è stato poi così male per Jessy.
Quando sono entrambi sdraiati sul letto, nudi, sotto le coperte, lui le chiede:
<< A cosa pensi? >>
<< A un milione di cose. Non sapevo esattamente cosa aspettarmi dalla prima volta, però non sono rimasta delusa. Cioè, non ci saranno le coccole adesso e noi due non siamo innamorati, però è stato bello. >> confessa Jessy.
<< Sono contento che tu dica questo. Sul serio, mi fa piacere. >>
Jessy gli fa un sorriso e dopo gli dice:
<< Grazie. >>
<< Di niente. >>
Entrambi guardano fissi davanti a loro, e poco dopo Harry si volta verso Jessy e le dice:
<< Mi dispiace che Anthony non ti vuole, ma devi saper aspettare, devi avere pazienza. >>
Jessy gli fa un timido sorriso e non sa cosa dire.

Il giorno dopo, la mattina di Natale, Jessy telefona a Jade, che ancora non sa niente.
<< Pronto? >> esclama Jade.
<< Sono Jessy. >>
<< Ciao. Buon Natale. >>
<< Anche a te. >>
Jessy fa una breve pausa e dopo dice:
<< È successo. >>
<< Cosa? Oh mio Dio! L’hai fatto? >>
<< Sì, sì, l’ho fatto Jade, l’ho fatto. >>
<< Oh mio Dio! Ci dobbiamo vedere oggi pomeriggio così mi racconti tutto, okay? >>
<< Sì, va bene. Tu devi andare a pranzo da qualcuno? >>
<< No, visto che tutti i parenti sono a Londra e a Parigi. Tu? >>
<< No, vengono i miei nonni a casa mia. A che ora vuoi fare? >> chiede Jessy.
<< Quattro? Vengo io a casa tua, okay? >>
<< Sì, va bene. >>
<< Okay, allora alle quattro sono lì da te. >> dice Jade.
<< Okay, ci vediamo dopo. Non vedo l’ora di raccontarti tutto. >>
<< Ed io di sapere tutto. A dopo. >>

Nel pomeriggio, alle quattro in punto, arriva Jade a casa Biddle. Quando suona al campanello, Jessy va ad aprire.
<< Ciao. >>
<< Ciao. >>
Le due amiche entrano e si dirigono verso la camera di Jessy. Una volta lì si siedono su letto, e finalmente Jade dice:
<< Dai, raccontami tutto. Voglio tutti i particolari per filo e per segno. >>
<< Okay. >>
Jessy fa un respiro e dopo inizia il discorso:
<< Come già sai, per la vigilia ero con i miei a cena a casa di Harry. Dopo la cena, lui è andato in camera sua e poco dopo mi sono allontanata anch’io per andare in bagno. Beh, fatto sta che, prima di entrarci, lui mi ha chiamato dalla sua camera e così l’ho raggiunto. Dopo mi ha detto che mi ha vista strana, diversa e anche imbarazzata. Io gli ho detto che non era vero e che non ce n’era motivo, ma lui insisteva, così gli ho confessato che volevo fare sesso con lui, in modo da perdere finalmente la verginità. All’inizio lui non voleva, ma poi sono riuscita a convincerlo. Così io sono andata a casa mia e lui mi ha raggiunto, con la scusa che doveva uscire un po’ prima. Lì l’abbiamo fatto, anzi, qui l’abbiamo fatto, sul mio letto. >>
<< Oddio. E com’è stato? >>
<< Normale. Voglio dire, non è stato con la persona che amo, però è stato comunque… bello. È andata bene, dai. Non sono rimasta delusa. >>
<< Meno male. Sono contenta per te, Jessy. >>
<< Grazie. >>
Le due amiche si abbracciano e quando si staccano, Jessy dice:
<< So che forse non è stata proprio la scelta più giusta, anzi, forse era proprio quella più sbagliata, però io ho deciso così e ne sono contenta in fondo. >>
<< Ha usato il preservativo, vero? >>
<< Sì sì, l’ha usato. >>
<< Che effetto ti ha fatto baciare e fare sesso con Harry? Non è stato strano? >>
<< A dire la verità un po’ sì, è stato strano in effetti. Pensare che a malapena ci parlavamo da anni. >>
<< Già. >>
<< Per convincerlo l’ho anche dovuto stuzzicare un po’. >>
<< Cioè? >> chiede Jade, curiosa.
<< Gli ho messo le mani sulle palle. >>
<< Davvero? >> chiede Jade, ridacchiando.<
<< Sì, e dopo gli ho detto che i ragazzi non dicono mai di no al sesso. >>
<< Immagino la sua reazione. Si sarà eccitato. >>
<< Non lo so, ma comunque ha fatto un sussulto. >>
<< Quindi… adesso come vedi il mondo, Jessy? Come lo vedi adesso che hai fatto sesso? Adesso che non sei più vergine? >>
Jessy sorride e dopo dice:
<< Beh… a dire la verità mi sembra sempre uguale. >>
<< Appunto, è sempre uguale. Non cambia niente. >>
<< Già. >>

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Capitolo 25
*** Voi dove eravate quel giorno? ***


25


Voi dove eravate quel giorno?





È finalmente arrivato il giorno di partire per New York. Il volo d’arrivo nella Grande Mela è previsto per le 16.
Quando le due amiche scendono dall’aereo, gli arriva addosso una ventata di aria gelata, e Jessy esclama:
<< Che freddo! Io sono abituata al caldo, non al freddo. >>
<< Io ci sono abituata, invece. A Parigi è freddo d’inverno, proprio come a New York. >>
<< Lo so, ma non so come facciate a sopportarlo. >>
<< È questione di abitudine. >> dice Jade.
<< Io non mi abituerei mai, ne sono sicura. >>
<< Non è vero. Alla fine non è poi così freddo. Pensa in Alaska e in Russia, lì sì che è veramente freddo. >>
<< In effetti. >>
Dopo che le due famiglie hanno fatto il check-in, salgono in camera e arrivano che i loro bagagli sono già lì.
Quando Jessy entra, rimane meravigliata. Quando entra nella sua stanza, va subito alla finestra per vedere il panorama dall’alto e vede tantissimi grattacieli.

Circa un’ora dopo, Jade e Jessy vogliono andare al Central Park, così le due famiglie, a piedi, si recano a visitare una parte del parco.
Dopo aver preso una cartina del parco, la madre di Jessy chiede:
<< Non vorrete visitarlo tutto spero? >>
<< No, solo una parte. L’altra la faremo un altro giorno. >> risponde Jade.
<< Ah ecco. >>
<< Noi tre andiamo per conto nostro, va bene? >> chiede Jade.
<< Sì, state attente però. >> le risponde la signora Dubois, preoccupandosi per la figlia più piccola.
<< A che ora ci ritroviamo per tornare in hotel? >> chiede Jessy.
<< Facciamo alle sette, va bene? >> risponde la signora Biddle.
<< Sì. A dopo. >>
Jessy, Jade e Vic si allontanano dai loro genitori e iniziano a esplorare il parco. Camminano seguendo più o meno la cartina, ma non sapendo con precisione dove stanno andando. Arrivano subito allo stagno, ci passeggiano intorno e dopo un po’ arrivano a una delle piste di pattinaggio, la Wollman Rink.
<< La pista di pattinaggio! Ma perché non c’è nessuno che pattina? >> chiede Jade.
<< Sarà chiusa. >>
<< Strano. Guardo sul sito che orari ci sono, così possiamo venire a pattinare un altro giorno. >>
<< Ma io non so pattinare. >>
<< Davvero non sai pattinare? >>
<< Sì, giuro. A Los Angeles non esistono le piste di pattinaggio sul ghiaccio, essendo piuttosto caldo anche d’inverno, quindi non ho mai imparato. >>
<< Va beh, t’insegneremo io e Vic. >>
<< Okay. >>
Jade intanto tira fuori il suo iPhone dalla borsa e va sul sito del Central Park. Poco dopo, mentre guarda lo schermo del cellulare, dice:
<< Il lunedì e il martedì è aperta dalle dieci di mattina alle due e mezza del pomeriggio. Domani e giovedì, invece, è aperta fino alle dieci di sera, e il venerdì e il sabato fino alle undici addirittura. >>
<< Possiamo venirci nei prossimi giorni. >>
<< Sì. >> dice Jessy, non troppo convinta.
<< Sicuro. >> dice Vic.
<< Però voi mi dovete aiutare perché io non sono mai stata su dei pattini. >>
<< Sì sì, non ti preoccupare Jessy. >>

Il giorno dopo, mercoledì 28 dicembre, verso le 11, le due famiglie escono dall’hotel e ritornano a Central Park, perché le ragazze vogliono andare a pattinare. Raggiunta la Wollman Rink vanno a noleggiare i pattini.
Mentre le ragazze pattinano, i genitori girano il parco. Una volta che tutte e tre sono sulla pista, le sorelle Dubois aiutano Jessy ad alzarsi. Si tiene alla ringhiera e intanto le sfrecciano accanto gruppi di ragazzi e di ragazze e famiglie con bambini.
<< Prova a staccarti dalla ringhiera, Jessy. >> le consiglia Jade.
<< Ma cadrò, ne sono sicura. >>
<< Provaci. Tutti siamo caduti quando abbiamo imparato a pattinare, anch’io e Vic. >>
Jessy guarda l’amica e la sorella, un po’ perplessa.
<< Non lo so, non ne sono sicura. Datemi la mano. >>
Le due sorelle le porgono una mano e lei le stringe entrambe, e si stacca dalla ringhiera.
Mentre pattinano tutte e tre per mano, all’improvviso Jessy cade con il sedere per terra, e di conseguenza cadono anche Jade e Vic, scoppiando tutte in una risata epica.
<< Mi sono fatta male! Non dobbiamo ridere, mi sono fatta male davvero. >>
Le due sorelle continuano a ridere, senza neanche provare a smettere.
<< Mi sono fatta male anch’io, ma non riesco a smettere di ridere, è divertente. Siamo cadute tutte e tre insieme come delle pere cotte. >>
<< Infatti. Non riesco neanche a tirarmi su. >> esclama Vic, ridendo.
<< Neanch’io. >>
Jessy, che ha smesso subito di ridere, prova a tirarsi su, ma con scarsi risultati perché, quando ci prova, cade di nuovo.
Le due sorelle la guardano e ridono ancora di più.
<< Sei caduta di nuovo. >> dice Jade, ridendo.
Anche Jessy adesso ride, non ha altrimenti.
<< Okay avete ragione, è divertente. >> dice Jessy.
Poco dopo le ragazze si tirano su e continuano a pattinare per mano, e passano loro accanto un gruppo di ragazzi, che si voltano a guardarle.
<< Carini quelli. >> afferma Jessy.
<< Già. Ma non mi sembra il momento di flirtare con dei ragazzi. >> dice Jade.
<< Sì, infatti. Però è vero, sono carini. >> conferma Vic.
<< Già. Ma non trovi che siano un  po’ troppo grandi per te, Vic? >> le chiede Jessy.
<< Sì, in effetti, sì. Avranno la vostra età più o meno. >>
<< Ma non ti piace nessuno a Los Angeles? >>
<< Beh… >>
<< Beh? >> chiede Jade.
<< Beh… in effetti, c’è qualcuno che mi piace, però non so se gli piaccio. >>
<< Fermiamoci ragazze! Sorellina, mi devi raccontare di più, ci devi raccontare di più. >> esclama Jade.
Quando le ragazze arrivano alla ringhiera, si fermano lì e continuano a parlare.
<< Come si chiama il ragazzo che ti piace? >> chiede Jade.
< Mark. >>
<< E quanti anni ha? >>
<< Un anno in più di me. >>
<< Bene. E com’è? È carino? >>
<< Sì, è molto carino. >>
<< Ma vi siete mai parlati? >>
<< No, a dire la verità no, abbiamo solo chattato su Facebook. >>
<< Ah, allora è quello con cui chattavi l’altro giorno? >>
<< Sì, esatto. >>
<< Ma dove va a scuola? >>
<< Nella mia. >>
<< Ah, okay. >>
Mentre le ragazze continuano a parlare, si avvicinano a loro quel gruppo di ragazzi che le aveva sorpassate poco prima. Uno di loro attacca bottone dicendo:
<< Ciao, ragazze. >>
<< Ciao. >> saluta Jessy, con un sorriso.
<< Come vi chiamate? >>
<< Jessy. >>
<< Vic. >>
<< Jade. Voi? >>
Dopo che i ragazzi si sono presentati, uno di loro, Ben, che le stava osservando da qualche secondo, interviene dicendo:
<< Siete tutte e tre molto carine. >>
Le ragazze lo ringraziano.
<< Quanti anni avete? >> chiede Ben.
Jessy e Jade rispondono contemporaneamente dicendo di aver diciassette anni, mentre Vic dicendo che ne ha dodici, e chiede loro quanti anni hanno. Ben risponde per tutti dicendo che hanno diciotto anni.
Il gruppo di ragazzi sembra deluso dalla risposta della piccola Vic, non si aspettavano che avesse solo dodici anni, ma almeno due se non tre in più. Non dandoci peso, un altro dei ragazzi, Malcolm, chiede:
<< Siete di New York? >>
<< No, siamo di Los Angeles. >>
<< Io e Vic però siamo nate a Parigi. Voi siete di qui? >>
<< Sì. >>
<< Scusate, ragazzi, ma dobbiamo andare. È stato un piacere. >> dice Jade.
Jade si allontana dalla ringhiera e si volta verso la sorella e Jessy, porge la mano a quest’ultima e le dice:
<< Dammi la mano. >>
Jessy gliela stringe e si allontanano insieme.
<< Perché te ne sei voluta andare? Erano simpatici. >> domanda Jessy.
<< Sì, ma non m’interessavano. Voglio dire, erano carini, ma io sono in una situazione difficile, ricordi? E conoscere degli sconosciuti di certo non mi aiuta. >>
<< Sì sì, mi ricordo benissimo. >>
<< Hai deciso cosa fare con Louis e Liam? >>
<< A dire la verità no. Non so se lasciare Louis per mettermi con Liam oppure rimanere esattamente come sto. Non so neanche più se amo ancora Louis, a dire la verità. >>
<< A chi stai pensando in questo momento? >>
<< A… Liam. >>
<< E a Louis? Non pensi più a Louis? >>
<< Sì, ci penso, ma penso di più a Liam. >>
<< Forse con Louis semplicemente non va più da quando hai conosciuto Liam. >> interviene Vic.
<< Sì… forse. >>

Per pranzo ritornano tutti in hotel e nel primo pomeriggio prendono la metropolitana per iniziare il vero tour della città.
Il primo edificio che visitano è il Chrysler Building e di esso entrano solo nell’atrio, poi salgono fino in cima all’Empire State Building. Quando sono usciti dall’Empire prendono qualcosa da Starbucks, che è proprio di fronte, ed infine vanno al Flatiron Building.
Nel tardo pomeriggio, le due famiglie decidono di fare un po’ di shopping nella Fifth Avenue, per poi tornare in hotel per prepararsi per la cena, che andranno a fare al ristorante Serendipity 3.

Il giorno dopo, durante la mattinata, visitano Times Square e il Museum of Modern Art, o anche più semplicemente chiamato MoMA, e pranzano in un fast food della zona, mentre nel pomeriggio vanno al Rockefeller Center, e successivamente visitano la parte di Central Park che non hanno ancora visto, ed infine si recano al Queens Museum of Art, nel Queens, dove ci sono i cinque distretti di New York in miniatura. Per cena ritornano al Serendipity 3.

Ormai è quasi l’ultimo dell’anno, ed è il 30 dicembre. Questa giornata le due famiglie la dedicano a visitare la Lower Manhattan, recandosi a Ground Zero durante tutta la mattinata, e dopo il pranzo recandosi a vedere la Statua della Libertà e il Ponte di Brooklyn.
Mentre sono in taxi per raggiungere Ground Zero, Jade e Jessy guardano fuori dal finestrino, nella speranza di vedere alzarsi da terra la Freedom Tower, il grattacielo che si trova vicino a dove prima c’erano le Torri Gemelle.
<< Eccolo! È quello! >> esclama Jessy.
<< Wow! È bellissimo. >> dice Jade.
<< Già. >>
Tutti guardano la Freedom Tower, quasi come un miracolo. Jessy e Jade la guardano come meravigliate.
Quando scendono dal taxi, mentre i genitori pagano il tassista, Jade e Jessy corrono verso la South Pool, la fontana costruita al posto delle Torre Sud.
<< Oh mio Dio, è enorme! Non sembra così grande vista dalle foto. >> esclama Jessy.
<< Sì, infatti, è gigantesca. Guarda quanti nomi. >>
<< Sono quasi tremila, sono troppi, davvero troppi. >>
<< Già. >>
Le due amiche girano intorno alla South Pool e intanto arrivano i genitori e Vic.
Poco dopo raggiungono la North Pool e guardano la Freedom Tower dal basso verso l’alto, un alto che sembra quasi infinito.
<< È un così tale sollievo vedere alzarsi da terra questo grattacielo. Mi riempie il cuore di gioia vederlo alto tra gli altri edifici, perché mi ricorda sempre che non bisogna mai arrendersi, che bisogna lottare sempre e comunque. Dopo che le Torri Gemelle sono crollate, è stato costruito un nuovo edificio, ancora più bello, ancora più alto. Gli Stati Uniti hanno mostrato al mondo che non sanno neanche cosa vuol dire la parola arrendersi e questo grattacielo ne è la prova vivente. >> afferma Jessy, come se stesse tenendo un discorso importante alla nazione.
<< Wow! Belle parole, Jessy. Voi dove eravate quel giorno? >>
<< Se non sbaglio a casa, ma ero troppo piccola per capire che dopo quel giorno tutto sarebbe cambiato. Avevo solo sette anni. Voi, invece, dove eravate? >>
<< A casa anche noi, ma non ricordo con precisione. >>
Jessy si guarda intorno, ancora meravigliata del fatto che, in così poco tempo, per così dire, sia stato costruito un memoriale, con due fontane al posto delle due torri, un giardino attorno, e un museo.
<< Avrei voluto essere più grande per poter capire cosa fosse successo veramente, avrei voluto capire. Meno male che non abbiamo nessun parente qui a New York. >>
<< Crescendo ha colpito anche me questa tragedia, ma non potevo veramente capire perché non sono americana. >>
<< Beh, adesso è come se lo fossi, visto che vivi qui. >>
<< Già. >> dice Jade, sorridendo.

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Capitolo 26
*** Ho fatto un sogno ***


26

Ho fatto un sogno





È finalmente arrivato il 31 dicembre e tra meno di ventiquattro ore sarà il 2012.
Quando la maggiore delle Dubois si sveglia, ancora un po’ assonnata, si rende conto di aver sognato qualcuno: un ragazzo. Non Louis, ma Liam.
<< Oddio! Non è possibile. >> si dice.
Vic, che anche lei ha aperto gli occhi da poco, chiede alla sorella:
<< Che c’è, Jade? >>
Jade si tira su, mettendosi a sedere, e risponde dicendo:
<< Ho fatto un sogno. Ho sognato di fare l’amore con Liam. Era lo stesso giorno in cui sono andata a casa sua per farmi dipingere nuda, però non me ne andavo via e facevo l’amore con lui. >>
<< Beh, non dev’essere stato un brutto sogno, no? >>
<< No, infatti, no. Il problema è che io sto con Louis. Lui non sa niente riguardo a quello che provo per Liam. >>
Jade fa un respiro e poi aggiunge:
<< Mi manca, sai? >>
<< Chi? Louis o Liam? >>
<< Liam. >>
<< Ah. Allora dovresti sapere cosa significa. >> le dice Vic.
<< Sì. Mi piacerebbe farmi dipingere di nuovo nuda da lui. Mi è piaciuta quella sensazione, mi è piaciuta tantissimo. Avrei tanto voluto continuare quello che avevamo iniziato, ma purtroppo non ho potuto farlo. Non voglio tradire Louis, voglio fare le cose per bene. Prima lo voglio lasciare e poi stare con Liam, tranquillamente.”
<< Quinidi significa che lascerai Louis per stare con Liam? >>
Jade non risponde perché sta pensando a mille cose nella sua testa.
<< Jade? >> la chiama Vic.
<< Sì, credo di sì. Avevate decisamente ragione tu e Jessy, io sono attratta da Liam e lui è ovviamente attratto da me. Ho sentito come delle scintille mentre lo guardavo dipingermi e lui mi guardava. >> confessa Jade.
<< Quando lascerai Louis appena torneremo a casa? >>
<< Sì. Gli chiederò di vederci per dirglielo e poi penso che andrò da Liam. >>
<< E farete sesso. >>
<< Non saltiamo subito alle conclusioni, sorellina. >>
<< Beh, ma è ovvio, Jade. >>
Quando Jade e Vic scendono per fare colazione, incontrano Jessy in ascensore.
<< Ciao. >> saluta Jessy.
Le sorelle la salutano e subito dopo Jade chiede:
<< Indovina chi ho sognato stanotte? >>
<< Liam? >>
<< Sì, ho sognato che facevo l’amore con lui. Era la stessa scena del giorno in cui sono andata a casa sua per fargli da modella, ma, invece di andarmene via, sono rimasta lì e l’abbiamo fatto. >>
<< Questo vuol dire decisamente qualcosa, non trovi? >>
<< Infatti, ho deciso. Quando torneremo a Los Angeles, parlerò con Louis e lo lascerò e poi andrò da Liam. >>
<< E farete l’amore. >> salta su Vic.
<< Ancora? Ma sei fissata. >> dice Jade.
<< Beh, ha ragione. Probabilmente succederà. >>
<< Sì, ma non è detto. >>
<< Sarà così, vedrai. Comunque, come pensi che la prenderà Louis? >> le domanda Jessy.
<< A dire la verità non lo so. >>
Jessy rimane in silenzio e pensa al sogno che ha fatto lei, invece.    
<< anch’io ho fatto un sogno stanotte. >> confessa Jessy.
<< E cos’hai sognato? O chi hai sognato? >> le chiede Jade.
<< Indovina? >>
<< Anthony? >>
Jessy fa cenno di sì con la testa e Jade le chiede:
<< E cosa succedeva nel sogno? >>
<< Andavo da lui e gli facevo un bel discorso. Gli chiedevo se veramente ha detto quella cosa su di me e se la pensa veramente, ma non avrò mai il coraggio di farlo nella vita reale. >>
<< Dovresti trovarlo, e lo sai. >>
<< Già. >>
Le tre ragazze fanno colazione e dopo si ritrovano nella stanza delle sorelle Dubois a chiacchierare.    
Subito dopo il pranzo, tutti escono per raggiungere Times Square e passare il Capodanno lì.

Durante il Capodanno festeggiano e brindano. Hanno visto varie esibizioni live di artisti, come Justin Bieber, Lady Gaga, Beyoncé e tanti altri, hanno indossato gli enormi cappelli blu e i soliti occhiali con l’anno al posto delle lenti. Erano un po’ infreddoliti, ma tutto sommato si sono divertiti parecchio.    

Il primo gennaio partono nel pomeriggio e arrivano a Los Angeles verso sera.

Il giorno dopo, 2 gennaio, Jade si sveglia con calma e, dopo aver fatto colazione, chiama Louis. È proprio lui a rispondere, esclamando:
<< Pronto? >>
<< Ciao. >> dice lei, calmissima.
<< Amore! Ciao. Sei tornata! >> esclama Louis, tutto contento.
<< Sì. Come stai? >>
<< Benissimo. Tu? >>
<< Benissimo anch’io. Ci possiamo vedere? Avrei bisogno di parlarti. >>
<< Sì, certo. Cos’è successo? >>
<< Ti spiego dopo. Va bene oggi pomeriggio? >>
<< Sì. Dove vuoi che ci troviamo? >>
<< Al molo di Santa Monica? >> propone lei.
<< Sì, perfetto. Alle quattro? >>
<< Sì. >>
<< Sei sicura che non me ne vuoi parlare adesso, al telefono? >> le chiede Louis.
<< Sì, sono sicura. Ci vediamo alle quattro. >>
< Okay. A dopo. >>
Quando Louis mette giù la cornetta del telefono, è confuso. Ha sentito Jade strana, diversa dal solito, più lontana, ma spera che non sia successo niente di che.

Dopo aver parcheggiato la macchina nel parcheggio, Jade scende dall’auto e percorre il molo, passando dal Pacific Park, fino ad arrivare alla prima panchina libera, e si siede lì. Prima che Louis arrivi, pensa per bene alle parole da dirgli. Circa cinque minuti dopo arriva, e le dice:
<< Ciao. >>
Jade si volta e si alza, dicendo:
<< Ciao. >>
Lui va verso di lei e si danno un bacio. Si siedono sulla panchina insieme, e Louis le chiede:
<< Allora? Di cosa volevi parlarmi? >>
Jade fa un respiro, un sorriso e dopo dice:
<< Non so neanche da dove cominciare. >>
<< Oddio, così mi fai venire l’ansia, però. È successo qualcosa di grave? Tu stai male? Per favore, dimmelo. >>
<< No, io sto bene, stiamo tutti bene. È qualcosa che riguarda te e me. >>
Louis la guarda e non dice niente, aspetta solo che sia lei a dire qualcosa.
<< È successa una cosa che io non avevo previsto, che non avevo minimamente deciso. >>
Fa un respiro e poi sputa il rospo:
<< Tu ed io dovremmo lasciarci. >>
<< Cosa? Stai scherzando? Perché dovremmo lasciarci? >> chiede Louis, parecchio confuso.
<< Dobbiamo lasciarci perché a me piace un altro. Non che il mio amore per te sia svanito in un attimo, così, da un giorno all’altro, però con il tempo è sparito. Mi dispiace, Louis, mi dispiace davvero. >> confessa Jade.
<< Chi è l’altro? >>
Jade, senza neanche dire una parola, lo guarda negli occhi e lui capisce e le chiede:
<< È Liam, vero? È lui? >>
<< Sì. >>
Louis si alza dalla panchina e si appoggia con le braccia alla ringhiera, senza dire niente. Jade si alza anche lei e gli sta vicino.
<< Mi dispiace, Louis, mi dispiace davvero tanto. Io con te sono stata benissimo. Ho passato i sei mesi più belli della mia vita, sappilo. >>
<< Grazie, ma non mi fa sentire meglio. Sei innamorata di lui? >>
<< No, per il momento no, ci piacciamo e basta. >>
<< Sono contento per te, Jade. Evidentemente non eravamo destinati a stare insieme, tutto qui. Spero che con lui tu possa essere felice. >>
<< Ma con te sono stata felice, non ho mai detto il contrario. >>
<< Meno male. >>
<< Devo confessarti anche un’altra cosa. >>
Jade fa una pausa e dopo dice:
<< Ho posato nuda per un dipinto che mi ha fatto Liam. >>
<< Quindi tu eri davanti a lui completamente nuda? >>
<< Sì. >>
<< E da quando anche Liam dipinge? >>
<< Da un po’. >>
Jade guarda Louis che sta guardando il mare per restare calmo.
<< Come mai sembri così calmo? Non sei arrabbiato con me? >> gli chiede Jade.
<< No, stranamente no. >>
Louis si volta verso di lei e continua a parlare, dicendo:
<< Sospettavo che c’era qualcosa sotto, perché ultimamente non ci siamo visti molto ed è un po’ che non facciamo sesso. Ora mi è tutto più chiaro. >>
<< Sono contenta che tu non sia arrabbiato con me. >>
<< Posso almeno sapere se mi hai tradito? Voglio dire, ci sei andata a letto con Liam? >>
<< No. Lui mi ha baciata il giorno che sono andata da lui per farmi dipingere nuda, ma tutto qui, solo un bacio. Lui mi ha chiesto di rimanere lì e sapevo cosa sarebbe successo, così me ne sono andata dicendogli che gli avrei risposto al ritorno da New York. Non ti ho tradito Louis, lo giuro. >> risponde Jade.
<< Okay, ti credo Jade, ti credo. Sono felice che tu non mi abbia tradito. Grazie. >>
Jade gli sorride.
<< Mi prometti che rimarremo amici? >> chiede lei.<
<< Sì, te lo prometto. >>
<< Grazie. >>
Louis e Jade continuano a parlare e non molto tempo dopo si salutano, non più da fidanzati, ma da buoni amici.  Dopo aver salutato Louis, Jade raggiunge la casa di Liam. Appena arriva, parcheggia la macchina e suona al campanello. È suo padre a rispondere al citofono, chiedendo:
<< Chi è? >>
<< Sono Jade, l’amica di Liam. È in casa suo figlio? >>
<< No, mi dispiace, Jade, non c’è. Se vuoi, posso dirti dov’è? >>
<< Sì, grazie, avrei bisogno di parlare con lui. >>
<< È al parco a fare due tiri con i suoi amici. >>
<< Grazie mille. Arrivederci. >>
Mentre il padre di Liam saluta Jade, lei si è già diretta verso la macchina per raggiungere il parco. Quando parcheggia la macchina, va verso il parco e lo vede, a torso nudo, giocare a basket con alcuni ragazzi.
<< Liam! >> lo chiama.
Lo chiama una seconda volta e lui si guarda intorno. Quando la vede, stupito, si allontana subito e la raggiunge.
<< Ciao. Che ci fai qui? Come facevi a sapere che ero qui? >>
<< Me l’ha detto tuo padre. Sono passata da casa tua prima. >>
<< Quando sei tornata? >> le chiede Liam.
<< Ieri. >>
<< Sono contento che tu sia tornata. Mi sei mancata. >>
Jade gli sorride e dopo dice:
<< Anche tu. >>
Mentre si guardano, un amico di Liam lo chiamo dal campo e gli chiede:
<< Liam, torni a giocare? >>
Liam, senza neanche voltarsi, risponde:
<< No, continuate senza di me. >>
Jade guarda i leggeri addominali di Liam e gli dice:
<< Sei tutto sudato. >>
Jade gli tocca un braccio e lui risponde:
<< Lo so. >>
Liam le accarezza una guancia e le dice:
<< Quanto sei bella. >>
<< Grazie. Possiamo parlare? >>
<< Sì, certo che possiamo parlare. >>
<< Allora mettiamoci a sedere su una panchina. >>
<< Okay. >>
Si allontanano di qualche metro e trovano una panchina e si siedono.
<< Allora? Cos’hai deciso? Perché immagino sia di questo che tu mi voglia parlare. >>
<< Sì, è proprio di questo. >>
Jade fa un respiro e dopo dice:
<< Mi piaci, Liam, mi piaci da morire. Sono attratta da me, maledettamente attratta da me. Se potessi, adesso ti salterei addosso e succederebbe l’inevitabile. Così, tutto sudato, sei irresistibile, sappilo. >>
Liam le sorride, soddisfatto e contento delle parole di Jade.
<< La cosa vale anche per me. >> dice lui.
<< Ho già parlato con Louis e l’ho lasciato. Siamo rimasti amici, ma adesso il mio cuore appartiene a te. >>
<< Sono felicissimo, Jade, non sai quanto. Ti abbraccerei, ma sono tutto sudato. >>
<< Chissenefrega. >> dice Jade, tirandolo a sé e baciandolo.
Mentre si baciano, Jade si avvicina un po’ a lui, fino a essere attaccata al suo corpo, e Liam le accarezza una coscia.
<< Mi piacciono le calze che hai indosso. >> le dice lui, accarezzandola la coscia.
<< Le ho messe apposta. Pensavo di trovarti a casa, ma… >>
<< Peccato. Se l’avessi saputo, ci sarei rimasto. >>
Jade gli fa un sorriso malizioso e lui le chiede:
<< Sei impegnata stasera? >>
<< No, sono liberissima. >>
<< Bene, allora dobbiamo uscire. Sarà il nostro primo appuntamento. >>
Jade gli fa un sorriso a trentadue denti e dopo risponde:
<< Va bene. E dove vuoi andare? >>
<< Non lo so. Ti vengo a prendere alle nove poi vediamo, okay? >>
<< Sì. >>

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Capitolo 27
*** Vivrei questo giorno per sempre ***


27

Vivrei questo giorno per sempre





Quando Jade e Jessy tornano a scuola, dopo le vacanze natalizie, sono tutte contente perché tra non molti giorni andranno a Londra per il loro primo concerto dei 1D.
Jessy è in aula di canto e sta chiacchierando con Jenna, e quest’ultima le dice:
<< Sai, Jessy, ti vedo diversa. Voglio dire, mi sembri diversa dall’ultima volta che ti ho vista. >>
<< Come diversa? In che senso? >>
<< Non lo so. Mi sembri più… donna, più… bella, più… luminosa. Non so come spiegartelo. >>
<< Io mi vedo sempre uguale. Ma forse può essere che mi vedi diversa per quello che è successo la sera della vigilia di Natale. >>
<< Perché, cos’è successo la sera della vigilia di Natale? >>
<< Beh… io… ho… >>
<< Hai scopato? >>
<< Non dire scopato, è volgare. Dì piuttosto fatto sesso, ma non scopare. È da puttane dire scopare, non mi piace come modo di dirlo. >>
<< Quindi è così? Hai… fatto sesso? >>
<< Sì, l’ho fatto. >>
<< Oddio. E con chi? >>
<< Con un mio vecchio amico d’infanzia. >>
<< Wow. Ed era la prima volta, vero? >>
<< Sì. >>
<< E quanti anni ha lui? >>
<< La nostra età. >>
<< Bene. Sai, anch’io l’ho fatto da poco per la prima volta con il mio ragazzo. >>
<< Bene. >>
Nel giro di poche ore si sparge la voce che lei e questo suo amico d’infanzia, di cui non ha detto il nome, hanno fatto sesso, e la voce va a finire anche ad Anthony, che stranamente rimane stupito da questa notizia.

È finalmente arrivato il momento, per Jessy e Jade, di partire per Londra e andare al loro primo concerto dei One Direction, con Hannah e le sue amiche.
L’8 gennaio partiranno e torneranno a Los Angeles l’11, e il concerto è il 10.
Quando arrivano all’aeroporto, Hannah è lì con sua madre ad aspettare le ragazze, arrivate da sole, senza i genitori e Vic. Hannah riesce a vederle tra la folla di gente, e dice con sua madre:
<< Eccole! Sono arrivate. Vado da loro. >>
Hannah le raggiunge e quando loro guardano dalla sua parte, le saluta dicendo:
<< Ragazze! >>
<< Hannah! >> esclama Jade, con gran sorriso, quando la vede.
Jade e Hannah si abbracciano e dopo anche Jessy e Hannah si abbracciano.
<< Sono così contenta che siate qui. >> afferma Hannah.
<< Anche noi, Han. >> dice Jade.
<< Sì, esatto. E siamo così eccitate per il concerto. >> aggiunge Jessy.
<< Posso immaginarlo. >>
<< Ma per te e per le altre ragazze sarà quasi normale andare a un loro concerto. >> dice Jessy.
<< Beh, questo per noi è il secondo concerto, ma è sempre una cosa nuova, ogni volta che li vediamo a qualche evento, perché sono sempre troppo meravigliosi. >> confessa Hannah.
<< È vero, sono meravigliosi. >> dice Jessy.
<< Già. >> conferma Jade.
Mentre raggiungono la zia di Jade, Hannah chiede loro:
<< Avete preso le felpe, vero? >>
<< Ovviamente. >> rispondono Jade e Jessy, contemporaneamente.
<< Brave. >>
<< A proposito, grazie ancora per avercele regalate, sono bellissime. >> afferma Jade.
<< Sì, infatti, grazie davvero. >> dice Jessy.
<< Ma figuratevi, è stato un piacere, ragazze. >>
<< Ci siamo anche portate le maglie con scritto LOVE Louis e LOVE Harry. Le abbiamo comprate sul sito ufficiale. >> dice Jessy.
<< Brave. Io ce l’ho con LOVE Liam. >>

È il 10 gennaio e Jade, Jessy, insieme a Hannah, Megan, Liz e Holly, arrivano all’HMV Hammersmith Apollo, il luogo dove si svolgerà il concerto.
<< Oddio! Non ci credo che li vedremo in concerto. Non ci credo che siamo qui. >> salta su Jade.
<< Io ci credo meno di te, Jade. Fino a quest’estate non ero mai stata a Londra e invece questa è già la seconda volta che vengo, e adesso sono qui, con delle ragazze londinesi, che sto per assistere al mio primo concerto, e dei One Direction per di più. Non potrei chiedere di più, se non… >>
<< Cosa? >> chiede Hannah, curiosa.
<< Anthony. Ma così chiederei troppo. >> risponde Jessy.
<< Anthony? Chi è Anthony? >> domanda Hannah.
<< Sì, esatto. Chi è questo Anthony? Il tuo ex? >> domanda, invece, Megan.
<< No, non è il mio ex, io non ho ex. Anthony è il ragazzo che mi piace da ben tre anni. >>
<< Ah. E tu gli piaci? >> le chiede Megan.
<< Purtroppo no. >>
<< Che peccato. Hai una sua foto? >> chiede Liz.
<< Salvata sul cellulare no, ma ce l’ho negli amici di Facebook. >>
<< Allora vai sul suo profilo, però prima raccontaci un po’ di lui. >> dice Holly.
<< Cosa volete che vi dica, ragazze? Mi piace da tre anni, ma lui non mi considera più di una compagna di scuola, tutto qui. >>
<< Te l’ha detto lui? >> chiede Megan.
<< Sì, chiaro e tondo. >>
<< Mi dispiace. >> dice Liz.
<< Anche a me, ma non penso ci sia solo lui. >> dice Megan.
<< No, ma per me c’è solo lui, lui e soltanto lui. >>
<< Noi ragazze ci fissiamo con solo un ragazzo, anche se questo non ci caga pari. È un peccato, perché magari non vediamo il resto. >> afferma Liz.
<< Ma io non voglio vedere il resto, e poi non c’è nessun resto. Io non piaccio a nessuno, è un dato di fatto. >>
<< Prima o poi succederà, Jessy, vedrai. Prima o poi piacerai a qualcuno. Succede per forza, sempre e comunque. >> salta su Hannah.
<< Concordo con Hannah. A proposito, come state messe a ragazzi voi quattro? >> chiede Jade.
<< Siamo tutte e quattro single. >> risponde Hannah.
<< Esatto. >> conferma Holly.
<< Semplicemente single. >> aggiunge Liz.
<< Felicemente single, aggiungerei. >> dice Hannah.
Megan, Liz e Holly sorridono all’amica.
<< Tu, invece, cugina? >>
<< Beh… io sto con un ragazzo. >>
<< Louis. >>
<< No, l’ho lasciato. Adesso sto con Liam, un altro ragazzo. Vi devo raccontare una cosa pazzesca. >> confessa Jade.
<< E dopo racconterò io la mia cosa pazzesca. >> interviene Jessy.
<< Siamo tutt’orecchi, racconta. >> dice Hannah.
<< Beh… visto che Liam dipinge, e alcuni dipinti sono di donne nude, io mi sono offerta di posare nuda per lui, per farlo riprendere a dipingere, visto che aveva smesso a causa della morte della madre. All’inizio non aveva accettato, ma poi ha cambiato idea, così… >> confessa Jade.
<< Oddio! Hai posato nuda per farti dipingere da lui? >> chiede Liz.
<< Oddio! Ma sei pazza? >> dice Holly.
<< Chissà com’eri agitata. >> dice Megan.
<< E com’è stato? >> domanda Hannah.
<< All’inizio ero agitata, ma poi mi sono sciolta. È stato fantastico. Poi alla fine ho scoperto che gli piaccio e mi ha baciata e mi ha chiesto di rimanere con lui, ma non potevo perché stavo ancora con Louis, e non ero ancora sicura dei miei sentimenti per Liam. Dopo il ritorno da New York, ho lasciato Louis e mi sono messa con Liam. >>
<< Oddio, che bello. E il dipinto com’è venuto? >> domanda Hannah.
<< Bene, davvero bene. Liam è veramente bravo. >>
<< Bravo quanto te? >>
<< Sì, direi di sì. >>
<< E hai posato di nuovo nuda per lui da quando state insieme? >> chiede Liz.
<< No, per il momento no, ma una mezza idea ce l’avrei. Magari stavolta può farmi lui da modello. >>
<< Uuuh. >> esclamano tutte in coro.
<< L’avete già fatto? >> chiede Hannah.
<< Sì. >>
<< Dai, adesso racconta tu, Jessy. >> dice Liz.
<< Sì, esatto. Cosa ti è successo che ci devi raccontare? >> chiede Hannah.
<< Beh… vi ricordate che, quando sono venuta qui a Londra, a settembre, vi ho detto che ero ancora vergine? >>
Tutte contemporaneamente rispondono di sì.
<< Beh, adesso non lo sono più. >>
<< No, scusa, facci capire. Ma non hai detto che non piaci ad Anthony, che per te c’è solo lui e che non hai ex? Con chi l’hai fatto allora? >> domanda Hannah, un po’ confusa.
<< Con Harry, un mio vecchio amico d’infanzia. >>
<< E quand’è successo? >> chiede Liz.
<< La sera della vigilia di Natale, a casa mia. >>
<< Beh, meno male, dai. Sono contenta per te. >> dice Hannah.
<< Anch’io. >> dice Liz.
<< Lo sono anch’io. >> afferma Megan.
<< Anch’io. >> conclude Megan.
<< Sì, ma spiega per bene com’è successo, perché potrebbero fraintendere. >> salta su Jade.
<< Ecco, io… l’ho pregato per fare sesso con me, perché volevo per forza perdere la verginità, altrimenti non l’avrei mai persa. Harry lo conosco da quasi dodici anni e siamo stati amici per un anno quando avevano tipo sei-sette anni, e di lui mi fido e so com’è fatto. Quindi meglio perdere la verginità con lui che con nessuno, almeno lui lo conosco e siamo stati amici. >> confessa Jessy.
<< È una cosa piuttosto strana, non l’avevo mai sentita. >> afferma Hannah.
<< Già, neanch’io prima che me lo raccontasse Jessy. >> dice Jade.
<< Sì, è piuttosto strana. Non ho ancora capito il vero motivo. >> dice Liz.
<< Ve l’ho detto. Volevo perdere la verginità perché ho quasi diciotto anni. Gli anni passano e qui non si vede l’ombra di un ragazzo. >>
<< Sì, ma hai quasi diciotto anni, non ventotto o trentotto, voglio dire sei giovane, hai tutto il tempo che vuoi per fare sesso. >> afferma Holly.
<< Concordo con Holly. >> dice Megan.
<< Sì, ma non sono mai piaciuta ad un ragazzo, a parte Pietro, quello di Firenze di quest’estate. >>
<< Forse era meglio che lo facevi con lui a sto punto, almeno gli piacevi. >> afferma Megan.
<< È quello che ho detto anch’io. >> salta su Jade.
<< Sì, ma non avevo ancora quell’idea in testa. E poi Harry è abbastanza carino, forse più sul brutto, ma è normale, come me. Non gli piaccio e lui l’ha fatto per farmi un favore, ma va benissimo così ed è stata una bella prima volta tutto sommato. >>
<< Beh, almeno quello. >> dice Liz.
Jessy e Jade hanno visto il loro primo concerto dei One Direction in seconda fila ed è stata un’esperienza ineguagliabile. Vedere i loro idoli cantare da così vicino è stata per loro un’emozione fortissima, mai provata prima. Vedevano persino il sudore scendere dai loro volti da quanto erano vicini al palco. Li avevano già incontrati a settembre, in quel locale, ma vederli cantare live è tutta un’altra cosa.
Quando le ragazze vengono via, Jade e Jessy sono in fibrillazione.
<< È stato pazzesco, ragazze. >> esclama Jade.
<< Questo è il giorno più bello della mia vita, non c’è storia. >> dice Jessy.
<< Concordo con te, Jessy. >>
<< Vivrei questo giorno per sempre. >>
<< Anch’io. >>
<< Vederli cantare moments è stato fantastico, vederli così uniti è stato meraviglioso, mi sentivo lì con loro sul palco. >>
<< Sì, anch’io. Mi sentivo parte della band. >>
<< Noi abbiamo reagito nello stesso modo al nostro loro primo concerto, ma ogni volta è una cosa nuova, come vi ho detto. >> dice Hannah.
<< Posso immaginarlo. >> dice Jessy, con ancora l’entusiasmo a mille.

Anche se la visita a Londra è stata molto breve, Jade e Jessy si sono divertite tantissimo e hanno vissuto una delle più belle esperienze della loro vita.

Al loro ritorno a scuola, il 12 gennaio, dopo essere state a Londra, sono ancora tutte e due in fibrillazione per il concerto dei 1D.
Quando Jade arriva nell’aula del corso di pittura, dopo averla salutata, alcuni dei suoi compagni cominciano a farle delle domande.
<< Com’è andata a Londra? >> le chiede Ellen, una sua compagnia.
<< Benissimo. Il concerto è stato pazzesco ed io e Jessy ci siamo divertite tantissimo. >>
<< Immagino. Abbiamo saputo, sai? >> le dice Tom.
<< Saputo cosa? >>
<< Di te e Liam. Cioè, noi non conosciamo Liam, ma l’abbiamo visto parlare con te spesso qui a scuola. Adesso sappiamo che state insieme e che tu hai lasciato Louis per Liam. >>
<< Già. >>
<< E ti sei pentita della tua scelta? Voglio dire, ti sei pentita di aver lasciato Louis per metterti con Liam? >> le chiede Ellen.
<< No, assolutamente no. >>
<< Meno male. >>

Intanto, nell’aula di canto, Jessy è appena arrivata e si siede su una delle sedie libere, salutando i compagni che ci sono in aula.
<< Ciao. Allora com’è stato il concerto? Raccontami tutto. >> le chiede Jenna.
<< Ciao. Il concerto è stato meraviglioso. Io e Jade ci siamo sentite parte della band, ci sembrava di stare sul palco con loro. È stato il giorno più bello della mia vita. >> risponde Jessy.
<< Immagino. >>

Durante la ricreazione, Jade e Jessy stanno per entrare nel bagno delle ragazze, quando quest’ultima viene bloccata da Anthony, che le dice:
<< Hey. >>
<< Hey. >>
<< Come mai non c’eri in questi giorni? >> le chiede lui.
<< Ero a Londra, per il concerto dei One Direction. Perché? >>
<< Così, tanto per sapere. Pensavo fossi malata. >>
<< No no, anzi, io e Jade ci siamo divertite tantissimo. È stata l’esperienza più bella della nostra vita. >>
<< Bene. >>
Jessy lo guarda e nota che Anthony è strano.
<< Che c’è? Che hai? >> gli chiede.
<< Niente. >>
Anthony si guarda intorno e Jessy guarda Jade, ma all’improvviso lei si volta verso di lui e gli dice:
<< Sai, alla fine ho scritto la canzone di Natale. >>
Anthony si volta verso di lei e le chiede:
<< Ah, davvero? E come s’intitola? >>
<< Cos’altro potrei chiedere per Natale? >>
<< Bel titolo. >>
<< Grazie. >>
Jessy gli fa un timido sorriso e dopo dice:
<< Ora scusa, ma andiamo in bagno. Ciao. >>
<< Ciao. >>
Poco dopo, dentro il bagno delle ragazze, Jessy si rivolge all’amica, chiedendole:
<< Dici che sa? Sa tutto? >>
<< Secondo me sì. Le vacanze sono finite il tre, nove giorni fa, quindi in più di una settimana, direi che la voce sia girata eccome. Lui sa, si vede benissimo. Non hai visto la sua faccia? >>
<< Sì sì, l’ho vista. Si vedeva che voleva chiedermi qualcosa, ma non ne avuto il coraggio. Come io non ho il coraggio di chiedergli quella cosa. >>
<< Già. Ma, te l’ho detto, vedrai che non è vera. >>
<< Infatti, non ci do neanche peso, figuriamoci. >>
<< Brava. >>
In realtà Jessy ci pensa a volte, da quando Jade gliel’ha detto durante la festa a tema d’inizio anno scolastico.

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Capitolo 28
*** Il coraggio che non ho mai avuto ***


28

Il coraggio che non ho mai avuto





È una settimana che Jessy vuole trovare il coraggio per chiedere ad Anthony se veramente pensa quello che ha detto di lei. Vuole liberarsi finalmente la mente da quel pensiero.
Sembra che ogni giorno lui le voglia chiedere qualcosa a proposito di quello che sa della sua prima volta, ma alla fine succede sempre il contrario e lui se ne va senza dirle niente.
Incoraggiata da Jade, finalmente il pomeriggio del 19 gennaio Jade accompagna l’amica a casa di Anthony, proprio perché Jessy gli deve fare un bel discorsetto.
Quando arrivano davanti alla casa, Jade spegne il motore della macchina e rimangono entrambe immobili.
<< Che fai? Suoni o devo aiutarti io a farlo? >> le chiede Jade.
<< No, adesso esco dalla macchina e vado. >>
<< Brava. >>
Jessy apre lo sportello della macchina e scende, dirigendosi verso la porta.
Prima di suonare si volta verso l’amica, ancora in macchina, e Jade le fa cenno di suonare, così Jessy si volta e, dopo aver fatto un respiro profondo, suona il campanello. Non è Anthony ad aprire, ma la madre, che guarda Jessy stranita, ma prima di riuscire a chiederle qualcosa, Jessy le dice:
<< Buonasera. C'è Anthony in casa? Avrei bisogno di parlargli. >>
<< Sì, c’è. Te lo chiamo. >>
<< Grazie. >> dice Jessy, con un sorriso.
La madre di Anthony lo raggiunge in camera sua, al piano di sopra, gli dice che c’è una ragazza per lui, così scende e raggiunge l’entrata. Appena la vede sulla soglia della porta rimane un po’ stupito. Si avvicina e le chiede:
<< Tu cosa ci fai qui? >>
<< Non vorrei essere qui, ma ho veramente bisogno di parlarti. >>
Anthony la lascia continuare a parlare, senza dire una parola.
<< Alcuni mesi fa ho saputo una cosa che tu hai detto su di me e vorrei sapere, una volta per tutte, se è vero, oppure se è solo una bugia. Però voglio che tu sia sincero con me, voglio che tu mi dica la vera verità.”
Jessy fa una pausa e poi continua:
<< Ho saputo che tu mi consideri… brutta, orrenda. Francamente penso che tu non sia uno di quei ragazzi che giudica così, tanto per fare. Non sembri il solito ragazzo idiota che si monta la testa e che si concia da super fighetto, anche perché adesso non sarei neanche qui a sprecare le parole. Sembri un ragazzo normale, che tra l'altro fa musica, proprio come me, e che cerca d'inserirsi come può, ma non sembri di certo un montato. E poi non avresti neanche il diritto di darmi dell’orrenda, visto che tu sei… nella norma, diciamo. Allora, io voglio sapere, una volta per tutte, se tu l'hai detto e lo pensi veramente, e voglio anche sapere se io ti piaccio o no. So che me l’hai già detto chiaro e tondo, ma forse l’hai detto anche se non era vero. Ma non voglio che tu mi dica che lo pensi veramente e che non ti piaccio solo per farmi stare zitta e farmi andare via. Non voglio che tu me lo dica solo per questo. Voglio che tu sia veramente sincero con me, ne ho bisogno veramente. È vero, tu mi piaci, mi piacevi e penso che mi piacerai per molto molto tempo. È da più di tre anni che lo so e che anche tu lo sai. È inutile che la gente parli adesso. È da un bel po’ che si sa questa cosa, non è una cosa nuova, e tu dovresti saperlo bene. Adesso voglio che tu mi guardi negli occhi e che mi dici veramente, una volta per tutte, cosa ne pensi di me. Voglio solo la verità. Sono venuta qui apposta per questo, non chiedo altro. >>
Anthony fa un respiro prima d’iniziare a parlare, e poi risponde:
<< Wow. Belle parole. >>
Jessy lo guarda, aspettando altre parole da lui.
<< Beh, Jessy… io non le ho mai detto quelle cose, non so da dove siano venute fuori. Lo giuro, io non le ho mai dette e neanche mai pensate. Forse c’è qualcuno a cui piaccio che ti vede come una rivale, oppure vuole semplicemente divertirsi. Io sono sempre stato sincero con te, Jessy, ma tu non mi piaci, te l’ho detto. Sei carina e simpatica, ma come una semplice compagna di scuola. So che ti ho invitato qui, ma era solo per farti vedere uno studio di registrazione. Mi dispiace. >> confessa Anthony.
Anche se Anthony ha detto che non è interessato a Jessy, quando ha saputo che lei ha perso la verginità con Harry, non è proprio stato contento. Forse neanche lui se ne rende conto, ma potrebbe provare veramente qualcosa per lei.
<< Non fa niente, volevo almeno togliermi dalla testa quel pensiero che avevo di te, a proposito di quello che hai detto, o meglio, che non hai detto, su di me. Come pensavo, non era affatto vero. >>
<< Scusa. >>
<< Non ti scusare. >>
Anthony le fa un leggero sorriso.
<< Grazie per essere stato sincero con me. Te ne sono grato. >> gli dice lei.
<< Figurati.” >>
Jessy gli sorride e poi torna in macchina dall’amica. Prima di partire, Jade le chiede:
<< Quindi? >>
<< Avevamo ragione noi, lui non le ha mai né dette né pensate quelle cose. >>
<< Meno male. >>
<< Già. Ma comunque non gli piaccio, c’è poco da fare. >>
<< Mi dispiace, tesoro. >>
Jessy le fa un sorriso e poi Jade accende il motore e partono.

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Capitolo 29
*** Sono sveglia, sono ben sveglia ***


29

Sono sveglia, sono ben sveglia





Verso la metà della settimana successiva, Jessy riceve una telefonata da parte di Pietro, il ragazzo che lei e Jade hanno conosciuto a Firenze, dicendole che verrà a Los Angeles per tutta la settimana prossima, dal 30 gennaio al 5 febbraio, con i suoi genitori. Jessy è contentissima, anche perché così penserà il meno possibile ad Anthony, e vedrà Pietro.

Siamo al 27 di gennaio e tra pochissimi giorni arriverà Pietro con i suoi a Los Angeles, sono le 13 e Jessy esce insieme a Jade e Liam da scuola. Si salutano e Jessy va dalla propria macchina, parcheggiata nel parcheggio.
Quando Jessy arriva dalla sua, c’è Anthony appoggiato alla macchina, dalla parte del guidatore.
<< Che ci fai qui? >> gli chiede lei.
<< Ho bisogno di parlarti. >>
Jessy sembra ignorarlo.
Quando Anthony vede che Jessy ha le chiavi dell’auto in mano e ha già aperto la macchina con il pulsante del telecomando, e vorrebbe aprire lo sportello, lui si sposta e le dice:
<< A proposito di noi. >>    
Jessy si volta verso di lui e gli chiede:
<< Da quando esiste un noi? >>
Jessy apre lo sportello dell’auto e lui intanto dice:
<< Da quando… ho capito che mi sbagliavo. >>
<< Cosa vuoi dire? >>
<< Possiamo andare in un posto dove c’è meno casino? Vorrei parlarti con tranquillità, se è possibile. >>
<< Okay. Vuoi andarci in macchina o a piedi? >>
<< Basta che andiamo in giardino, questo della scuola. >>
<< Okay. >>
Jessy chiude lo sportello e la macchina con un clic del telecomando, e dopo si allontana, a piedi, con Anthony. Si mettono a sedere sulla prima panchina che trovano e intorno a loro non c’è nessuno. Sono tutti al parcheggio che stanno andando via.
<< Allora? Di cosa volevi parlare? >>
<< Mi sbagliavo Jessy. Sai, quando ho saputo di te e Harry, il ragazzo con cui hai perso la verginità, un po’ mi ha dato fastidio. A dire la verità non so se un po’ o molto, però so che mi ha dato fastidio. Quel discorso che mi hai fatto era bellissimo e ti capisco, perché anche a me sono piaciute delle ragazze, ma il problema era che io non piacevo a loro, invece a te piaccio, e anche molto. >> dice Anthony.
<< Dove vuoi arrivare? >> gli chiede lei.
<< Voglio arrivare al fatto che ho capito che mi piaci, che sono interessato a te. Mi dà fastidio pensare che tu abbia perso la verginità con quello là. Forse avresti dovuto… perderla con me, ecco. >> confessa Anthony.
Jessy è piuttosto confusa. Fino alla settimana scorsa non piaceva ad Anthony, e adesso sì. Cos’è cambiato da una settimana all’altra?
<< Non capisco. Fino alla settimana scorsa non ti piacevo e ora ti piaccio. Sono un po’ confusa, sai? >>
<< Lo so, lo so, lo immagino, ma ci ho pensato molto e mi sono reso conto che in realtà non è così, in realtà mi piaci, Jessy. Sono geloso del fatto che tu l’abbia fatto con Harry, questo tuo amico, quando avresti potuto aspettare e farlo con me. >>
<< Harry non è un mio amico, è un mio vecchio amico d’infanzia. Siamo stati amici circa dieci-undici anni fa, ma per solo un anno. >>
<< Va beh, non m’interessa. Adesso quello che m’interessa è che provo qualcosa per te. Sono sincero, Jess. Davvero. >> confessa Anthony, guardandola dritta negli occhi e con un’aria seria.
Jessy si alza e inizia a camminare a pochi metri da lui, e alcuni secondi dopo ritorna e si siede accanto a lui.
<< Perché ti sei alzata e hai camminato? >> le chiede Anthony.
<< Perché volevo cercare di capire se sono in un sogno o è la realtà. >>
<< È la realtà. >>
Jessy gli sorride.
<< Quindi? >> le chiede lui.
<< Quindi mi sembra ovvio che tu mi abbia reso la ragazza più felice del mondo. Ridimmelo ancora. Ridimmi che io ti piaccio. >>
<< Mi piaci, Jessy, mi piaci. >>
<< Oh mio Dio! Sembra un sogno, invece sono proprio qui davanti a te e tu mi stai dicendo che ti piaccio. Ridillo, ti prego. >>
<< Mi piaci, mi piaci, mi piaci. >> ripete Anthony.
<< Dammi un pizzicotto, così capirò che veramente non sto sognando, perché ogni cosa bella che sogno non si realizza mai. >>
Anthony le dà un pizzicotto sul braccio e lei dice:
<< Sono sveglia, ben sveglia. >>
<< Già. >>
Anthony la guarda e lei è imbarazzata, perché sa che adesso la bacerà e non si sono mai baciati, così si volta da una parte.
<< Che c’è? Hai paura? >> le chiede.
<< No… non lo so. È che non ci siamo mai baciati e finora ho baciato solo… quattro ragazzi, ma tu saresti il secondo che bacio veramente, oltre a… Harry. >> confessa Jessy.
<< Dai, girati. Non avere paura. >> le dice dolcemente.
Jessy si gira e gli dice:
<< Ma non ho paura. >>
Anthony le sorride per farla tranquillizzare.
<< Stai tranquilla e rilassati, okay? >>
Jessy fa cenno di sì con la testa e gli sorride. Anthony si avvicina al suo viso e pian piano si avvicinano sempre di più l’uno all’altra, fino a baciarsi.

Jessy e Anthony si danno appuntamento per la sera, per il loro primo appuntamento, alle 20. Andranno a cena all’Hard Rock Cafe sull’Hollywood Blvd e poi gireranno in città.
Quando Anthony la viene a prendere in macchina, Jessy scende tutta agitata e sale in macchina.
<< Ciao. >> la saluta lui.
<< Ciao. >>
<< Che fai? Non mi dai neanche un bacio? >> le chiede lui.
<< Scusa, è che non so come ci si deve comportare quando si ha un ragazzo. >>
Anthony le sorride e si sporge verso di lei, dicendole:
<< Non ti preoccupare. >>
Jessy chiude gli occhi e Anthony la bacia.
Qualche secondo dopo aver messo in moto, Jessy dice:
<< Carina la macchina. È tua o dei tuoi? >>
<< È mia, è mia. >>
<< Questa cosa della macchina non la sapevo. >>
Anthony le sorride e poi salta su, chiedendole:
<< Sei mai stata all’Hard Rock a Hollywood o è la prima volta? >>
<< No no, ci sono stata varie volte. Forse l’ultima quando ci ho portato Jade, in estate. Ma lei ci era già stata, visto che c’è anche a Londra e a Parigi. >>
<< Londra? Mai lei non è di Parigi? >>
<< Sì, ma sua madre è di Londra e ha la zia là, infatti, quando siamo andate al concerto dei 1D eravamo ospiti da lei, dove c’è anche sua cugina, Hannah. >>
<< Ah, non lo sapevo. Quindi l’alloggio era gratis? Non male. >>
<< Già. Abbiamo solo dovuto pagare il volo e il biglietto per il concerto, ovviamente. >>
<< Mi dovrai descrivere per bene questi… One Direction, perché non li conosco. >>
Jessy gli sorride e gli dice:
<< Non ti preoccupare perché ti farò una testa così, stanne certo. >>
<< Ognuno ha il suo idolo. >> dice lui.
<< Assolutamente sì, ed è giusto così. >>
<< Già. >>
<< Tu invece ci sei già stato all’Hard Rock? >>
<< Sì, ci vado abbastanza spesso. >>
<< Dimmi che anche tu hai la classica maglia bianca con il simbolo dell’Hard Rock, con scritto Hard Rock Cafe e sotto Los Angeles? >>
<< Sì, ce l’ho. Penso che ce l’abbiano tutti, è un classico. >> risponde Anthony.
<< Esatto, un classico. Non metti un po’ di musica? Siamo o noi fissati noi due? >> domanda Jessy.
<< Non dire fissati, dì piuttosto devoti, appassionati, ma non fissati. Essere fissati a volte può essere una cosa negativa. Comunque non sapevo che mettere. >>
<< Accendi la radio e basta. >>
<< Okay. >>
Quando Anthony accende la radio, c’è la canzone what Doesn't Kill You (Stronger) di Kelly Clarkson, che a Jessy piace molto.
<< Lascia, lascia! >> esclama lei.
Jessy canta la canzone, come se si sentisse Kelly Clarkson ed Anthony la guarda e sorride.
<< Non ti piace questa canzone? >> gli chiede Jessy.
<< È carina, ma non è il mio genere. >>
<< Perché tu ascolti solo ed esclusivamente musica rap? >>
<< No, però il pop non è il mio genere. >>
<< Stessa cosa per me con il rap, a parte love the way you lie, che è bellissima. >>
<< Concordo pienamente. >>
Si sorridono e lui le chiede:
<< Come si chiama quella canzone di Glee che hai cantato alla festa d’inizio anno? Quella che hai cantato solo tu. >>
<< Get it right. >>
<< È vero. E come faceva? >>
<< What have I done?
I wish I could run
Away from this ship going under
Just trying to help, hurt everyone else
Now I feel the weight of the world is on my shoulders.
What can you do when your good isn't good enough
And all that you touch tumbles down?
'cause my best intentions
Keep making a mess of things
I just wanna fix it somehow
But how many times will it take?
Oh, how many times will it take for me to get it right, to get it right? >>
<< È veramente bella, e ha un gran significato. >>
<< Già. >>
Poco dopo inizia la canzone without you, di David Guetta ft Usher. Una cover è stata cantata in Glee, da Lea Michele, che Jessy ovviamente adora.
<< Lascia, lascia! Dimmi che questa ti piace, per favore? >>
Anthony la ascolta alcuni secondi e dopo dice:
<< Ah sì, without you. La conosco. >>
Anthony e Jessy la cantano insieme, mentre lui guida, direzione Hard Rock Cafe, a Hollywood, e lei guarda fuori dal finestrino. Quando la canzone finisce, lei gli chiede:
<< Hai mai sentito la versione cantata in Glee? È cento, an>
<< No, non l’ho mai sentita. >>
<< Ce l’ho sul cellulare. C’è il cavo che collega lo stereo di questa macchina al cellulare o all’iPod? >> chiede Jessy.
<< Sì sì, è in basso, alla tua sinistra. Lo vedi subito, è azzurro. >>
<< Trovato! >> esclama Jessy, afferrando il cavo azzurro.
Collega il cavo al suo cellulare, cerca la canzone e la fa partire. Appena inizia la parte con il piano, Jessy chiude gli occhi, e quando Lea canta, Jessy apre gli occhi e canta con di lei. Intanto Anthony la guarda e sorride e poco dopo canta con Jessy.
<< È bellissima. È vero, è molto meglio questa versione che quella originale. >>
<< Lo so, io ho sempre ragione. Secondo me una canzone così romantica, tragica, non va bene con un ritmo… da discoteca, diciamo. È molto meglio lenta. >> afferma Jessy.
<< Già. È una canzone che spiega che questa persona non può stare senza la sua amata o il suo amato, che non può fare niente senza di lei o di lui. >>
<< Già. >>
Jessy guarda la strada, dritta davanti a sé e Anthony le chiede:
<< Che c’è? Ho detto qualcosa di sbagliato? >>
Jessy si volta verso di lui e gli dice:
<< No, niente. È che quello che hai detto mi ha fatto venire in mente una cosa. Anzi, ogni volta che ascolto questa canzone mi fa venire in mente una cosa. >>
<< Cioè? Cosa? >>
<< Mi fa venire in mente te. La prima volta che l’ho sentita, in Glee, nel modo in cui l’ha cantata Lea, mi sei venuto subito in mente tu. L’episodio dove la canta c’è stato questo mercoledì, due giorni fa. Neanch’io posso vivere senza di te. So che sembra assurdo dirlo senza neanche stare insieme a qualcuno, ma è così, è la pura verità. Io non sono me stessa senza di te, non sono niente senza di te, non riesco a fare niente senza di te. Dopo che Lea ha finito di cantarla, le tre parole senza di te continuavano a ripetersi nella mia testa, come se la canzone si fosse bloccata su quelle tre parole. >> confessa Jessy.
<< È un onore, Jessy. Davvero. È un onore per me essere il centro del tuo mondo. Adesso più che mai. Non apprezzavo quello che avevo davanti, anche se era proprio davanti al mio naso. >>
<< Già. Ed era proprio questo che mi faceva più male. >>
<< Adesso ti farà bene, stanne certa. Non dovrai più soffrire. >>
Jessy gli fa un enorme sorriso.

Dopo aver cenato all’Hard Rock Cafe, a Jessy viene in mente un posto, che le piace particolarmente e che forse Anthony non ha mai visto: l’Arclight Cinemas. Quando arrivano a destinazione, parcheggiano la macchina e scendono.
<< So che sembrerà stupido, ma mi piace un sacco questa parte. Vedi queste cascatelle? >> domanda Jessy.
<< Sì, è carino qui. >>
<< Già. Ci eri mai stato? >>
<< Forse sì, ma non avevo mai notato queste cascatelle. >>
<< Io è la prima cosa che ho notato quando ci sono venuta la prima volta. È strano vederle qui. >>
<< Sì, è vero. >>
Jessy si avvicina e, camminando, tocca l’acqua con le dita.
<< Sei mai stata all’Amoeba Records? >> le chiede Anthony.
<< Ovvio che sì. Hanno tutto e di più lì dentro, c’è da perdersi. >>
<< Già. Ci facciamo un salto? Tanto chiude alle undici, siamo ancora in tempo. >>
<< Sì, volentieri. E poi è qui attaccato. >>
<< Infatti. È per quello che te l’ho chiesto. >>
Una volta dentro questo negozio, dove hanno cd e dvd, iniziano a camminare ed è come essere in un labirinto.
<< Ma i… One Direction hanno già fatto un album? >> le chiede Anthony.
<< Sì, nel Regno Unito è uscito a novembre, qui invece uscirà a marzo, però io e Jade ce l’abbiamo già, perché è arrivato da Londra. >>
<< Siete avanti voi due. >>
Jessy ride e dopo dice:
<< Già. Non avremmo potuto aspettare fino a marzo. >>
<< Capisco. Anch’io quando so che deve uscire un cd non vedo l’ora che esca e non riesco ad aspettare. >>
Mentre continuano a girare, Anthony si volta verso Jessy e le dice:
<< Sono curioso. Fammi sentire alcuni artisti che ascolti di solito. >>
<< Okay. Però promettimi che non dirai che sono patetici, perché per me non lo sono affatto. >> gli dice Jessy.
<< Okay, lo prometto. >>
Vanno nel reparto cd e Jessy cerca i cantanti che è solita ascoltare. Il primo che trova è l’ultimo cd di Demi Lovato, unbroken, e lo prende in mano e lo mostra ad Anthony, dicendogli:
<< Eccone una. Demi Lovato. >>
Anthony prende il cd e lo gira.
<< Lei la conosco. È brava. >>
<< Brava è dire poco. È meravigliosa. >>
<< Dopo, in macchina, fammi sentire alcune sue canzoni, okay? >>
<< Okay. Anzi, facciamo così, d’ora in avanti, io ti farò sentire gli artisti che piacciono a me e tu mi farai sentire quelli che piacciono a te, va bene? >> gli propone Jessy.
<< Ci sto. >>
Jessy sente un’incredibile sintonia con Anthony quella sera, cosa che sapeva da quando gli piace. Sapeva che sarebbe stata in perfetta sintonia con lui e adesso che sa di aver ragione, ne è ancora più felice.
Ma non sa bene se sono una coppia oppure no. Però è ovvio, si piacciono a vicenda, quindi perché non dovrebbero esserlo?
Quando vengono via dal negozio, entrano in macchina e Anthony le chiede:
<< Dove vuoi andare adesso? >>
<< Andiamo al cinema, siamo già qui. Guardiamo quando c’è il prossimo spettacolo e andiamo. Se c’è d’aspettare, stiamo qui in macchina e ascoltiamo un po’ di musica. >>
<< D’accordo. >>
Escono dalla macchina e si dirigono verso l’Arclight Cinemas e guardano quale film gli ispira di più e guardano gli orari. Il prossimo spettacolo è dopo mezz’ora, così aspettano in macchina.
Jessy collega il suo cellulare con il cavo della macchina e gli fa sentire alcune nuove canzone di Demi Lovato. Trova lightweight e la fa partire. Poco dopo Anthony dice:
<< Penso di averla già sentita questa. >>
<< Ah sì, durante la festa di compleanno di Jade. Allora anche skyscraper. >> dice lei.
<< Sì, l’hai cantata tu. >>
<< Esatto. È troppo bella. >>
<< È vero, te lo concedo. >>
Jessy scorre le altre canzoni dell’album unbroken e trova together, e la fa partire.
<< Questa è meravigliosa. Ascoltala. >>
Anthony senza dire niente, ascolta la canzone e muove la testa a tempo di musica, e intanto Jessy canta.
Lui la guarda e le sorride, come per dirle che gli piace la canzone. Lei gliene fa sentire altre e anche lui gliene fa sentire un po’ a lei.
Tra una canzone e l’altra, lui le dice:
<< Tutto sommato non è male la musica che ascolti. Pensavo peggio. >>
<< Anch’io pensavo che ascoltassi musica più brutta. Senti, posso chiederti una cosa? >>
<< Vuoi chiedermi se stiamo o no insieme? Beh… la risposta credo sia ovvia. >> risponde Anthony.
Anthony fa una pausa, mentre Jessy teme di morire per questa sua pausa.
<< È ovvio che stiamo insieme. Da oggi. Stiamo insieme ufficialmente dal 27 gennaio 2012. >>
<< Mi hai reso ancora di più la ragazza più felice del mondo. >> gli confessa lei.
Anthony le sorride e subito dopo si avvicina a lei per baciarla.
<< Sai una cosa, tu sei la mia prima vera ragazza. >>
<< Tu sei il mio primo ragazzo, senza il vero, perché non ho mai avuto un ragazzo. >>
Anthony fa una leggera risatina e dice:
<< Ne sono onorato. >>
Jessy gli sorride e si ribaciano. Mentre si baciano, parte la canzone without you. Quando si staccano, Anthony la guarda e dopo alcuni secondi dice:
<< Mi è venuta un’idea. Domani, cioè oggi pomeriggio, che fai? >>
<< Niente. Perché? >>
<< Vieni da me che proviamo a scrivere una canzone d’amore. Sia rap che pop-rock, il genere che piace a te, insomma. Una sorta di love the way lie, non so se mi spiego? >>
<< Sì sì, ho capito. A che devo venire? >> chiede Jessy.
<< All’ora che vuoi. >>
<< Alle quattro sono lì. >>
<< D’accordo. E sai… quella potrebbe diventare la nostra canzone. >>
<< Dici sul serio? >> domanda Jessy, entusiasta.
<< Sì. >>
Jessy gli sorride e lo bacia.

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Capitolo 30
*** Avrei voluto fare qualsiasi cosa con te, ogni singola piccola semplice cosa ***


30

Avrei voluto fare qualsiasi cosa con te, ogni singola piccola semplice cosa





Il giorno dopo Jessy va da Anthony per iniziare a scrivere la canzone. Quando arriva, è la sorella di Anthony, Tess, ad aprire.
<< Ciao, Jessy. >> la saluta lei.
<< Ciao, Tess. >>
<< Che ci fai qui? >>
<< Non lo sai? >> le chiede Jessy, un po’ confusa che la sorella minore di Anthony non sappia niente.
Prima che Tess riesca a rispondere, arriva Anthony che dice:
<< Ciao. >>
<< Ciao. >> lo saluta lei, con un sorriso a trentadue denti.
Jessy entra in casa e lei e Anthony si danno un bacio.
<< Scusate, da quanto state insieme? Vivo con te e non lo sapevo neanche. >> domanda Tess.
<< Da ieri. >>
<< Ah. E perché non me l’hai detto? >>
<< Non c’è stato il tempo. >>
<< Va beh, comunque sono contenta per voi. Era ora che ti accorgessi di lei. >>
Anthony sorride alla sorella e dopo prende per mano Jessy e vanno al piano di sopra, diritti verso lo studio di registrazione.
<< Ma non hai due sorelle? Dov’è l’altra, quella più piccola? >> domanda Jessy.
<< È in camera sua. >>
<< Ah, allora c’è, non l’ho mai vista. C’è una foto su Facebook, dove siete tu e lei, ma è di qualche anno fa, però è dolcissima. La adoro. >>
<< Ah, ho capito quale dici, quella dove siamo davanti alla fontana dell’hotel Paris a Las Vegas. >> dice lui.
<< Esatto, proprio quella. È dolcissima. >>
<< Se vuoi conoscerla, è in camera sua. Andiamo insieme, se ti va? Sono sicuro che sarà gelosa di te. >>
<< Sono curiosa di conoscere l’altra tua sorellina. Quanti anni ha? >>
<< Dodici. >>
<< Come la sorella di Jade. >>
Anthony le sorride e raggiungono insieme la camera della sorellina più piccola, Faith. Anthony bussa e dopo che la sorella ha detto di entrare, apre la porta.
<< Hey, sorellina. Posso presentarti una persona? >>
Faith si volta verso la porta e vede il fratello con Jessy. È la prima volta che lo vede con una ragazza a casa.
<< Sì. >>
Anthony e Jessy raggiungono Faith, che è a sedere sulla scrivania, e intanto lei si alza.
<< Lei è Jessy, la mia… ragazza. >> afferma Anthony.
Faith e Jessy si stringono la mano e intanto la sorella dice:
<< Faith, piacere. >>
<< È un piacere conoscerti Faith. >> le dice Jessy.
<< Anche per me, Jessy. Ma da quando hai la ragazza? >>
<< Da ieri. >>
<< Ah. E perché non me l’hai detto? >> domanda Faith, un po’ delusa.
<< Anche tu con la stessa domanda? Non c’è stato il tempo. >>
<< Sì, certo. >>
<< Comunque, bravo fratellino, è carina. >> gli dice Faith.
Jessy sorride a Faith e dice:
<< Grazie. Sei troppo gentile. >>
<< Prego. >>

Più tardi, Anthony e Jessy sono in studio e stanno cercando di comporre.
<< Non ho mai composto una canzone. Con le parole sono brava, ma con la melodia no. Non so suonare nessuno strumento. >> afferma Jessy.
<< Ma io posso creare la base, non c’è nessun bisogno di uno strumento, Jess. >>
<< Se lo dici tu. >>
<< Non ti preoccupare. Vedrai che riusciremo a comporre una canzone bellissima. Potremmo battere il record di love the way you lie. >> dice lui, sorridendo.
<< Non esageriamo. >>
<< Allora ci andremo molto vicini. >>
Jessy gli sorride e lui si sporge in avanti e la bacia.
<< Posso cantare qualcosa? >> gli chiede lei.
<< Certo. >>
Jessy si alza e raggiunge la live room, la stanza per registrare.
<< Cosa vuoi cantare? >> le chiede.
<< Qualcosa dei One Direction. >>
<< Va bene. Fammi sentire qualcosa, dai. >>
Jessy si schiarisce la voce e inizia a intonare more than this. Quando sta cantando il ritornello, Anthony muove la testa a tempo di musica.
<< Ti piace? >> gli chiede.
<< È molto romantica. >>
<< Già. Senti questa. >>
Jessy intona moments e Anthony le dice:
<< Carina e romantica anche questa. >>
<< Sappi che è la mia preferita e ti farò una testa così. Ti ci dovrai abituare Ant. >>
<< Sopporterò. >>
Jessy gli sorride.
<< Riesci a cantare without you? >> le chiede Anthony.
<< Aspetta che torno lì! >>
Quando Jessy raggiunge la control room, si siede accanto ad Anthony.
<< No, ancora no. Non riesco ancora a cantarla, ma a scuola mi sto esercitando. >>
<< Ah, okay. >>
<< Ma vedrai che per la festa di San Valentino, che ci sarà a scuola, l’avrò già imparata bene. >>
<< Ho fiducia in te, Jess. >>
<< Grazie. >>
Jessy guarda Anthony, quasi come se fosse un’apparizione davanti a lei.
<< Che c’è? Perché mi guardi così? >> le chiede.
<< Perché ancora non mi sembra vero che stiamo insieme, che io ti piaccio. Mi piaci da poco più di tre anni, ormai l’avevo presa persa. >>
<< Ma non ti sei mai arresa, è questo l’importante. >>
<< Già. >>
Anthony si avvicina a lei con la sedia, andandole davanti, le prende le mani e, guardandola negli occhi, le dice:
<< Sei speciale per me, Jessy. >>
Jessy gli sorride.
<< Grazie. Anche tu per me lo sei, lo sei sempre stato, e lo sarai sempre, ma non te ne sei mai accorto. >>
<< Mi dispiace. >>
Anthony si alza e la bacia. Dopo lascia una mano e dice:
<< Andiamo in camera mia! >>
<< Perché? >>
<< Andiamo! >>
Anthony la guarda e le chiede:
<< Hai paura? >>
<< Di cosa? >>
<< Non lo so, dimmelo tu. >>
<< Non ho paura. >> dice lei.
<< Allora vieni. >>
Jessy si alza e raggiungono la camera di Anthony. Quando entrano, lui chiude la porta.
<< Perché chiudi? Ci sono solo le tue sorelle. >>
<< Appunto. >>
Jessy osserva la camera di Anthony e dice:
<< Mi sembra un po’ più in ordine rispetto all’altra volta. >>
<< L’altra volta? >>
<< Quando sono venuta qui, per vedere lo studio, all’inizio dell’anno scolastico, sono entrata in camera tua, mentre tu eri giù a prendere lo spuntino. Tra l’altro ho anche fatto quattro chiacchiere con tua sorella Tess, perché passava da qui e mi ha visto. Lei si è accorta subito che mi piacevi. >> confessa Jessy.
<< Ah, non lo sapevo. >>
<< Adesso lo sai. >>
Jessy rimane immobile e Anthony le chiede:
<< Puoi anche camminare. Cos’hai? >>
<< Niente. >>
Anthony le va davanti e le prende le mani, di nuovo, e le chiede:
<< Sei sicura di non avere paura? >>
<< Sì, sono sicura. Tanto non deve succedere niente. È troppo presto, no? >>
<< Non lo so, ma tanto per te non sarebbe neanche la prima volta, per me invece sì. >>
<< Lo so che per me non sarebbe la prima volta, mentre per te sì, ma è come se non l’avessi mai fatto. >>
<< Se solo avessi aspettato un altro mese, adesso saremmo entrambi nella stessa situazione, invece tu l’hai fatto con lui, quell’Harry. >> esclama Anthony, scocciato.
<< Forse è ora che tu sappia come sono andate veramente le cose. >>
<< Cioè? Ti ha costretto? Gli spacco la faccia a quell’idiota! >> dice Anthony, iniziando ad alterarsi.
<< No no, non mi ha costretto, stai calmo. Anzi… è successo il contrario. >>
<< Il contrario? >> chiede lui, stupito.
<< Sono stata io a pregarlo di fare sesso con me. >> confessa Jessy.
<< Cosa? E perché l’avresti fatto? >>
<< Perché non volevo più aspettare. Mi ero stancata di aspettare qualcuno che non sarebbe mai arrivato, mi ero stancata di aspettare te, anche perché non sarebbe capitato con nessun altro. Harry è stato mio amico per un anno, ma i nostri genitori sono amici e si frequentano ancora, e di lui mi fido. >> confessa ancora Jessy.
Anthony non si aspettava di certo una cosa del genere. Pensava che Jessy non fosse quel tipo di ragazza, pensava che fosse rispettosa di se stessa e che non facesse sesso solo per il gusto di perdere finalmente la verginità.
<< Oddio. Non ci credo. Non avrei mai pensato una cosa del genere. Ma perché l’hai fatto? Che fretta avevi? Hai solo diciassette anni, cazzo. Hai tutta la vita davanti per fare sesso. >>
<< Se solo avessi saputo cosa sarebbe successo un mese dopo, avrei aspettato. Mi dispiace così tanto. Avrei voluto fare qualsiasi cosa con te, ogni singola piccola semplice cosa. Come vorrei poter tornare indietro. Che stupida che sono stata. Ma non lo sapevo, non potevo saperlo, cavolo. >>
<< Sì, non potevi saperlo, neanch’io lo sapevo. E non sei una stupida, non è colpa tua. Tu avevi deciso così, punto e basta. >> le dice lui.
Jessy gli sorride, e in qualche modo Anthony l’ha fatta calmare. Anthony le prende una mano e la porta con sé sul suo letto e si siedono uno vicino all’altra.
<< Possiamo sempre fare finta che non sia mai successo. Per me non conta la prima volta. Per me quello che conta sarà quando lo farò con te, ogni singola volta che lo farò con te. >> esclama Jessy.
<< D’accordo. Non è la stessa cosa, ma è lo stesso. Non possiamo fare altrimenti. >>
Jessy si sdraia sul letto e guarda il soffitto. Anthony la guarda e le chiede:
<< Sei felice? >>
<< Sì, non sono mai stata così felice come adesso. Sono serena e so che per te sono speciale. >> risponde Jessy.
Jessy si tira su e lo guarda negli occhi e gli dice:
<< Tu non hai neanche la minima idea di quanto significhi per me. Sei il mio mondo. Sei tutto per me, Anthony. >>
<< Grazie. >> dice lui, sorridendo.
<< La mia non è soltanto una cotta per te. Ancora non ti amo, però ci sono parecchio vicino. >>
<< Non pensavo fosse così seria. Sono onorato, Jessy, sono onorato di essere speciale per qualcuno, per te. >>
Jessy gli sorride e si alza dal letto e, guardandosi intorno, chiede:
<< Così questa è la tua camera? >>
<< Sì. Come ti sembra? >>
<< È carina. Strano, non vedo foto di donne nude. Sei sicuro di essere un ragazzo normale? >>
Anthony ride e dopo dice:
<< Sì, sono normalissimo, ma non sono uno di quelli che tengono le foto di donne nude in camera. >>
<< Bravo. >>
Anthony le sorride.
Mentre Jessy fa un giro della camera, Anthony la guarda, la guarda veramente, come se la vedesse per la prima volta.
<< Torniamo in studio? >> le propone lui.
Jessy si volta verso Anthony e risponde di sì, così insieme ritornano nello studio di registrazione.
<< Okay, adesso mi metto davvero al lavoro. Ma non mi devi interrompere, altrimenti non finiremo mai. >>
<< Posso darti una mano però, vero? >>
<< Sì. >>

Verso il tardo pomeriggio, i genitori di Anthony rientrano e Jessy è ancora lì.
La madre sale al piano di sopra e controlla se il figlio è in camera sua, ma niente. Sente della musica dallo studio, così bussa e dopo apre la porta ed entra. Rimane stupita di vedere il figlio con una ragazza. La madre di Anthony, Holly, prova a chiamarlo, ma nessuno dei due si accorge di lei, avendo la musica alta, così gli va vicino e gli dà un colpetto sulla spalla. Lui sussulta, per lo spavento, si volta e spegne la musica.
<< Mamma, mi hai spaventato. >>
<< Scusa, non sentivi. >>
<< Sei già a casa? Ma che ore sono? >> chiede lui.
<< Le sei e mezzo. >>
Holly guarda Jessy e chiede:
<< Chi è questa ragazza, tesoro? >>
Jessy si alza dalla sedia e, prima che Anthony riesca a rispondere, dice:
<< Sono Jessy, signora. Non si ricorda di me? Mi ha aperto la porta quando sono venuta qui la scorsa settimana. >>
<< Ah sì, è vero. >>
Anthony si alza dalla sedia e dice:
<< È la mia ragazza, mamma. >>
<< La tua ragazza? E da quando stai con una ragazza? Non ci hai detto niente. >>
<< Ma vi devo dire sempre tutto? Stiamo insieme soltanto da ieri. >> sbuffa Anthony.
<< Sono contenta per te, tesoro. >> gli dice Holly.
Holly porge la mano a Jessy e intanto dice:
<< È un piacere conoscerti Jessy. Io sono Holly. >>
Jessy le stringe la mano e dice:
<< Piacere mio, signora. >>
<< È carina, mi piace. >>
Jessy sorride a Holly e Anthony dice:
<< Lo so che è carina. >>
Anthony si volta verso Jessy e si guardano sorridendosi a vicenda.
<< Vuoi rimanere a cena qui, Jessy? >> le chiede Holly.
Jessy ci pensa un attimo e poi risponde:
<< Sì, perché no. Grazie dell’invito. >>
<< Figurati. >>
<< C’è anche papà o ci sei solo tu? >> chiede Anthony.
<< C’è anche lui. Vai a presentargli Jessy, dai. >>
Anthony si volta verso Jessy e le chiede:
<< Andiamo? >>
<< Sì. >>
Anthony la prende per mano e scendono al piano di sotto. Jessy viene presentata anche al padre di Anthony, Robert. Dopo salgono in camera di Anthony e chiudono la porta.
<< Allora? Com’è stato conoscere i miei? >> le chiede.
<< Strano, però sono simpatici. Tua madre sembra molto carina e gentile. Entrambi sono rimasti sorpresi di sapere che io sono la tua ragazza. Mi fa ancora effetto dirlo. >>
<< Perché non ci sono abituati. Non ho mai portato a casa una ragazza, è la prima volta. >>
<< Anch’io non ho mai portato a casa nessun ragazzo. L’unica volta che un ragazzo ha visto casa mia, è stato per il mio tredicesimo compleanno, quando ho fatto una festa mista. Mi ricordo che abbiamo fatto il gioco della bottiglia e quella è stata la prima volta che ho toccato le labbra di un ragazzo, per il quale, tra l’altro, avevo una terribile cotta. Sai, non era carino in realtà. Tu sei molto più carino, però. >>
<< Grazie. E come si chiama questo ragazzo? >>
<< Mark, Mark Marshall. Perché? Sei geloso? >> gli chiede lei.
<< No, perché io sono il primo a cui hai dato il tuo primo vero bacio. >>
<< Sì, con la lingua, ma senza l’ho dato prima a Pietro e poi a… Harry. >>
<< Non contano loro. Ma a proposito di questo Pietro, mi hai raccontato veramente poco di lui. Avanti, racconta, voglio sapere di più. >>
<< Verrà con i suoi genitori lunedì e se ne andrà il cinque febbraio. Tutto qui. Tutto quello che c’era da raccontare te l’ho già detto. >> risponde Jessy.
<< Quindi è uno a posto? >>
<< Sì, te l’ho detto, non ti preoccupare. E poi, anzi, lui m’incoraggiava a farmi avanti con te. È stato gentilissimo con me. >>
<< Meno male. Però il fatto che stia a casa tua non mi piace proprio. Anche se t’incoraggiava e voleva vederti con me, gli piacevi e forse gli piaci ancora. >>
<< Te l’ho detto, non ti devi preoccupare di niente. Tu mi piaci, tu e soltanto tu, tu e nessun altro. È più di tre anni che ti sto dietro, come potrei tradirti con Pietro? Non ci devi neanche minimamente pensare, okay? >>
<< Okay. >>
Jessy si guarda intorno e nota una foto di Anthony da piccolo, che non avevo ancora visto, e indicandola gli chiede:
<< Sei tu quello? >>
Anthony guardando la foto, risponde:
<< Sì, sono io. >>
Jessy va davanti alla foto, appesa al muro, e guardandola dice:
<< Che carino che eri da piccolo. >>
Si volta e dice:
<< Sei carino anche adesso. >>
Anthony le sorride e la raggiunge, andando dietro di lei e mettendo le braccia intorno alla vita.
<< Sì, ero molto carino da piccolo. >> dice lui.
Jessy guarda le braccia di Anthony intorno alla sua vita e sorride. Si volta verso di lui e gli dice:
<< Già. >>
Si guardano per alcuni secondi e dopo si baciano. Mentre si stanno baciando, Jessy si stacca e si gira, in modo da avere Anthony davanti a sé. Poco dopo fa qualche passo indietro e si appoggia al muro, mentre continuano a baciarsi. Quando si staccano, Jessy chiede:
<< Posso chiederti una cosa? >>
<< Sì. >>
<< Hai per caso fretta di farlo? Di fare sesso dico. >>
<< No, per il momento no. Non voglio fare le cose in fretta. >>
<< Neanch’io. E poi, te l’ho detto, voglio che per me sia come la prima volta, e non la seconda. >>
<< Non ti preoccupare Jess. >>
<< Okay. >>

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Capitolo 31
*** Ti vedo diversa ***


31
 
Ti vedo diversa





È la settimana in cui Pietro sarà a Los Angeles con i suoi genitori. L’aereo arriverà nel primo pomeriggio, e Jessy è andata all’aeroporto a prenderli.
Mentre è in mezzo ad una folla che sembra infinita, Jessy guarda dritta davanti a sé, per vedere se c’è Pietro con i suoi genitori. Appena li vede, Jessy inizia ad agitare le braccia in alto, in modo da farsi notare da Pietro.
<< Ecco Jessy! Andiamo! >> esclama Pietro.
Anche Pietro agita le braccia in alto a sua volta, per farsi notare.
<< Jessy! Ciao. >> le dice, dandole un bacio sulle guance.
<< Ciao. >> lo saluta lei.
<< Come stai? >> le chiede.
<< Benissimo. Tu? >>
<< Bene, bene. Sono così contento di essere qui, finalmente. >>
<< Ed io sono contenta che tu sia qui, finalmente. >>
Quando arrivano in casa Biddle, i genitori di Pietro si sono accomodati in una delle stanze degli ospiti e Pietro è con Jessy in un’altra camera per gli ospiti, che sta disfacendo la sua valigia.
<< È veramente bella casa tua. E poi è sulla spiaggia. >> salta su lui.
<< Lo so. Diciamo che rappresento la classica ragazza californiana che ha una casa sulla spiaggia, ma io non sono bionda, ricordatelo. >> gli dice lei, sorridendo.
Pietro ridacchia e dice:
<< Lo so che non sei bionda. >>
Jessy gli sorride.
<< La scuola come va? Com’è l’ultimo anno? >>
<< Bellissimo. Ho cantato alla festa d’inizio anno scolastico e anche a quella di Natale, e poi canterò a quella di San Valentino. >>
<< C’è anche una festa di San Valentino a scuola? >>
<< Sì, tutti gli anni. E ovviamente si cantano solo ed esclusivamente canzoni d’amore. >>
Mentre Jessy pronuncia le parole canzoni d’amore, è come se avesse una luce negli occhi, come se brillasse di luce propria, cosa che Pietro nota subito.
<< Ti vedo diversa. Cosa ti è successo? >> le chiede.
Jessy gli sorride e Pietro, impaziente, le chiede:
<< Dai, avanti, racconta. Cos’è successo? Perché è sicuramente successo qualcosa. >>
<< Sì. >>
Jessy fa una pausa, che a Pietro sembra interminabile, e poi dice:
<< Sto ufficialmente con Anthony. >>
<< No! Stai scherzando? >> le chiede lui, con un sorriso sulle labbra.
<< No, è verissimo. >>
<< Non ci credo. Che bella notizia che mi hai dato. Allora avevi ragione. >>
<< Lo so, io ho sempre ragione. >>
<< E quand’è successo? >>
<< Venerdì, il ventisette. >>
<< Tre giorni fa? Wow, da pochissimo. >>
<< Già. E sono così felice già dopo tre giorni. Sono successe così tante cose da quando siamo partite per Firenze. >>
<< Ne sono convinto. Ma… l’avete già fatto? >>
<< Beh… diciamo che abbiamo mezzo discusso per questo fatto. >>
<< E perché? Tu non lo vuoi fare? Hai paura? >> le chiede.
<< No, non è per quello. A parte che adesso sarebbe troppo presto comunque, sono passati solo tre giorni. Ma il fatto è che… >> s’interrompe Jessy.
<< Cosa? Avanti, parla! >>
<< Il fatto è che non sarebbe la prima volta per me. >> confessa lei.
<< Cosa? E con chi l’avresti fatto? >> chiede lui, confuso.
<< Con Harry, un mio vecchio amico d’infanzia. >>
<< E quand’è successo? >>
<< La sera della vigilia di Natale, a casa mia. >>
<< Spiegami una cosa, ma tu non eri quella che aspettava solo ed esclusivamente Anthony per fare qualsiasi cosa? >>
<< Sì, lo so, ma visto che con lui avevo capito di non avere nessuna possibilità, avevo deciso di perdere la verginità e avevo deciso di perderla con Harry, questo mio vecchio amico. Anche se siamo rimasti amici per un anno quando avevamo sei-sette anni, i nostri genitori si frequentano ancora, e di lui mi fido. Dopo che l’ho pregato, ha accettato e l’abbiamo fatto, e tutto sommato è andata bene. >> confessa Jessy.
<< Questa non l’avevo mai sentita, ti giuro. E quindi Anthony lo sa? >>
<< Sì, e, infatti, è da quando l’ha saputo che si è ingelosito, ma lui non sapeva la vera versione dei fatti, gli ho spiegato tutto l’altro giorno e ci è rimasto piuttosto male, ma io gli ho detto che è come se non fosse mai successo. >>
<< Va beh, dai, in fondo non è la fine del mondo. >>
<< No, infatti. Quando lo farò con lui, e per Anthony sarà la prima volta, sono sicura che sarà bellissimo, magico, come hai detto tu. >>
<< Ma perché hai scelto proprio questo Harry per perdere la verginità? >>
<< Perché lui è l’unico ragazzo che conosco al di fuori di te e Anthony. Anzi, come ti ho detto, noi due eravamo amici. Era l’unico possibile.>>
<< Non potevi fare questi ragionamenti quando ci siamo conosciuti, almeno la perdevi con me, che sono convinto di essere molto meglio di questo Harry. >>
Jessy gli sorride e dice:
<< Sì, forse sì. Magari ci capita anche di vederlo, abita qui accanto. >>
<< Ah. Siete pure vicini di casa? >>
<< Sì. >>
<< Almeno spero che quando l’avete fatto lui era single? >>
<< Sì, da quel che so io sì, poi per il resto sono cazzi suoi. Lui avrebbe anche potuto dirmi di essere fidanzato, ma non l’ha fatto, quindi… >>
<< Comunque l’importante è che adesso tu sia felice con Anthony e che lui sia felice con te. >>
<< Lo siamo. >>
Pietro le sorride e dice:
<< E spero che lui abbia usato il preservativo. >>
<< Sì sì, l’ha usato. >>
<< Sarà meglio. >>
<< Allora, vuoi fare un giro oppure no? >>
<< Ma sì, dai. Stavolta sta a te farmi da guida. >>
<< Sarà un vero piacere. >> dice lei, sorridendogli.

Poco dopo escono e girano un po’ per Santa Monica e Los Angeles. Quando tornano a casa, incontrano Harry.
<< È quello lì Harry. >> dice Jessy.
<< Ah. Sembra… normale. >>
<< Già, come me. >>
Parcheggiano la macchina in garage proprio nello stesso momento in cui lo sta facendo anche Harry. Lui si volta per un attimo e la vede, e la saluta. Lei lo saluta con la mano e, rivolgendosi a Pietro, gli chiede:
<< Com’è sinceramente? >>
<< Perché me lo stai chiedendo? Non è mica il tuo ragazzo. >>
<< Sì, lo so, era tanto per sapere il tuo parere. Sai com’è, è il ragazzo con cui ho fatto sesso la prima volta. >>
<< Già, e sei stata una scema, perché avresti potuto aspettare. >>
<< Devi farmelo pesare anche tu, come Anthony? Lo so, ho sbagliato, ma è come se non fosse mai successo. >>
<< Okay, va bene. Non te lo dirò più, stai tranquilla. >>
<< Grazie. >>
Poco dopo essere arrivati a casa, Pietro va in doccia, nel bagno della camera degli ospiti, dove si trova lui, e Jessy va in camera sua, non sapendo che si sta lavando. Così, arrivata nella stanza, sente l’acqua scrosciare e bussa alla porta del bagno.
<< Sei tu Jessy? >> chiede lui.
<< Sì. Posso entrare? >>
<< Sì. >>
Jessy entra e, un po’ imbarazzata, chiede:
<< Ti piacciono le patate dolci? >>
Pietro sposta un po’ la tenda, esce con testa, e dice:
<< Non le ho mai sentite, ma vanno bene. >>
<< Okay. Vado dirlo a mia madre. >>
<< Va bene. >>
Poco dopo Jessy ritorna nella stanza dove c’è Pietro, che ha appena finito di fare la doccia, ed è in mutande.
<< Oh, scusa, forse avrei dovuto bussare. >>
Jessy va per uscire dalla stanza, ma si ferma quando Pietro le dice:
<< No, resta! Che c’è? >>
Jessy si volta e gli risponde:
<< Niente. Ero solo venuta a dirti che tra dieci minuti è pronta la cena. >>
<< D’accordo. >>
Jessy sembra che non voglia guardare Pietro, essendo in mutande.
<< Perché non mi guardi? Ti vergogni? >> le chiede.
<< Sì, un po’ sì. >>
<< Ma è come se fossi in costume. E poi hai già fatto sesso, quindi hai già visto un ragazzo nudo. >>
<< Sì, lo so, però mi vergogno lo stesso. >>
<< Dai, non fare la bambina. Guardami. >>
Jessy si volta e gli sorride.
<< Ecco. Meglio. >>
Jessy lo guarda per bene, scrutandolo dalla testa ai piedi e si chiede per quale oscuro motivo non ha fatto sesso con lui la prima volta invece di farlo con Harry. Almeno Pietro era, e forse è ancora, interessato a lei.
<< Che c’è? >>
<< Niente. >>
Jessy lo guarda negli occhi e gli dice:
<< Mi sembri diverso anche tu, sai. >>
<< Sono ingrossato. Non in quel senso, dico come muscoli. Ho fatto palestra in autunno e ho messo su un po’ di muscoli in più. >>
<< Sì, decisamente. Stai benissimo. >>
<< Grazie. Vuoi toccare? >>
Pietro alza il braccio destro e si guarda il bicipite, bello soddisfatto.
<< O-kay. >>
Jessy si avvicina a lui e tocca il bicipite.
<< Wow, è bello grosso. Complimenti. >>
<< Grazie. >>
Mentre Jessy tocca il bicipite di Pietro, lui la guarda e le dice:
<< Anthony è davvero fortunato ad averti. >>
<< Tecnicamente non mi ha ancora avuta. >>
<< Lo so, ma intanto state insieme. >>
<< Già, e mi sembra ancora di stare sognando. >>
<< Vuoi toccare anche i pettorali? >>
<< Già che ci siamo. >>
Mentre Jessy tocca gli addominali quasi perfetti di Pietro, li guarda come se fossero oro e guarda anche i suoi boxer. Tra sé e sé pensa:
<< Wow, sono stata proprio una cretina. Lui è molto meglio di Harry. >>
<< Ti sei persa tra i miei addominali, Jess? >> le chiede lui.
Jessy toglie subito la mano dagli addominali di Pietro e, guardandolo in faccia, dice:
<< No, è che stavo pensando a quanto stupida sono stata. Almeno potevo farlo con te la prima volta, invece di farlo con Harry, almeno a te piacevo. >>
<< Già. Ma sarebbe stato meglio che non l’avresti fatto, così saresti ancora vergine e potresti perdere la verginità con Anthony. >>
<< Allora poi. >>
<< Mi vesto, dai, altrimenti arrivo giù che la cena è già fredda. >>
<< Okay. Io scendo intanto. >>
Quando Jessy esce dalla stanza e chiude la porta dietro di sé, pensa:
<< Wow. È davvero sexy Pietro. >>
Jessy scuote la testa per togliersi quel pensiero. Non è abituata ad avere ragazzi che le girano intorno, non si è ancora abituata neanche ad Anthony.

Durante la serata, dopo cena, Jessy e Pietro se ne stanno tutto il tempo in camera di lei a chiacchierare e guardare la tv sul letto. Mentre sono sdraiati, Pietro le chiede:
<< Posso farti una domanda, Jess? >>
<< Sì. >>
<< Sai già quando farai sesso con Anthony? Voglio dire, hai già una mezza idea di quanto tempo aspetterai? >>
<< No, non lo so ancora. Voglio andarci piano con lui, perché è tutto nuovo per me, anche se l’ho già fatto. >>
<< Fai bene, dev’essere così. Ma tu sei innamorata di lui? >>
<< No, non ancora, credo. Certo, non è una semplice cotta, però non è amore ancora, credo. >>
<< Capisco. >>
<< Tu sei fidanzato, invece? >>
<< No, sono single. >>
<< Ah. Posso farti una domanda io, invece? >>
<< Certo. >>
<< Ti piaccio ancora? >>
Jessy fa una pausa e poi aggiunge:
<< È che Anthony è geloso, perché tu stai qui e sapendo che ti piacevo quando sono venuta a Firenze, ha paura. È geloso, ed è una cosa super positiva. >>
<< No, Jessy, non mi piaci più, però ti trovo comunque molto bella. Anzi, adesso sei più bella. >>
<< Grazie. >>
<< Hai già pensato a che regalo fargli per San Valentino? >> le chiede Pietro.
<< A dire la verità no, non ne ho la minima idea in realtà. Non ho mai fatto un regalo a un ragazzo. Non so proprio cosa potrei prendergli. A te cosa piacerebbe ricevere? Dammi un indizio, visto che sei un ragazzo. >>
<< Non so. Dei boxer, ma non siete ancora così intimi, oppure una maglia, o una camicia… non so. >>
<< Sono regali troppo banali gli ultimi due che hai detto, e i boxer sono troppo da rapporto intimo, cosa che noi ancora non abbiamo. >> dice Jessy.
<< Già. >>
<< Ho trovato! Potrei fargli un cd con tutte le canzoni che ho cantato io, compresa love the way you lie, che adoriamo entrambi. >> esclama Jessy, piena d’entusiasmo.
<< Sì, giusto, non male come idea. È passabile e originale. Lui cosa pensi ti regalerà? >>
<< Non lo so. Forse dei gioielli, non ne ho idea. >>
<< Classico, insomma. >>
<< Già. >>

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Capitolo 32
*** Sei fortunato a stare con lei, Anthony ***


32

Sei fortunato a stare con lei, Anthony





Il giorno dopo, a scuola, durante la ricreazione, Jessy è dal suo armadietto e sta chiacchierando con Jade.
<< Allora? Com’è stato rivedere Pietro? >> le chiede.
<< Strano. Sai, è diverso rispetto a quest’estate. >>
<< Cioè? Diverso come? >>
<< Ha più muscoli. >>
<< E tu come fai a saperlo? L’hai visto mezzo nudo o nudo addirittura? >>
<< In mutande. Era appena uscito dalla doccia e sono entrata in camera. >>
<< Ah. >>
Intanto arriva Anthony, che va dietro Jessy e la abbraccia.
<< Hey. >> la saluta.
Jessy si volta e si danno un bacio.
<< Ciao. >>
<< Di cosa stavate parlando? >> chiede Anthony.
<< Di Pietro. >> risponde Jade.
Anthony diventa subito serio e l’unica cosa che gli esce dalla bocca è un “ah”. Così Jessy gli chiede:
<< Che c’è? Te l’ho detto, non devi essere geloso, ma mi fa molto piacere che tu lo sia, perché vuol dire che ci tieni davvero a me. >>
<< Lo so che non devo esserlo, però lui è sempre un ragazzo e tu gli piacevi, quindi ho motivo per esserlo. >>
Anthony si avvicina un po’ di più a Jessy e, guardandola negli occhi, le dice:
<< E poi lo sai che ti tengo davvero a te, te l’ho già detto. >>
<< Lo so.  È che ho bisogno che tu me lo ripeta spesso, perché ancora non mi sembra vero. >>
Anthony le sorride e la bacia.
<< Ci tengo davvero a te, ci tengo davvero a te, ci tengo davvero a te. Te lo ripeterò fino all’infinito, se vuoi? >>
<< No. >> gli risponde, sorridendogli.
<< Cosa fai oggi pomeriggio? Potremmo andare al cinema e cenare insieme dopo. >> propone Anthony.
<< Veramente ho detto a Pietro che l’avrei portato a fare un tour della città. Perché non vieni anche tu? Così vi conoscete. >>
<< Va bene. A che ora? >>
<< Verso le quattro. Vieni a casa mia, poi lasci la macchina lì che guido io. >>
<< D’accordo. >>
<< Comunque dopo possiamo cenare insieme, solo noi due, noi due soli soletti. >> gli dice lei, con un sorriso.
Anthony le sorride e dice:
“Perfetto. Dopo però voglio guidare io con la mia macchina, okay? >>
<< Okay. >>
Anthony le dà un bacio e subito dopo suona la campanella e si salutano, andando ognuno nella propria aula, al proprio corso.
Jessy continua a provare la canzone without you, in modo da poterla cantare alla festa della scuola il giorno di San Valentino.
Mentre è a lezione, il cellulare di Jessy vibra. Un nuovo messaggio. Sblocca il cellulare e lo legge nella mente.
“Hey. Che lezione hai? Mi sto annoiando a casa senza di te.”
“Canto. Sto continuando a provare without you. Peccato che tu non potrai essere qui a vedermi cantare il 14. Ti manderò un video, promesso :) Trovati qualcosa da fare, stai al pc, gioca, leggi, guarda la tv…”
 “Ci proverò. Smetti all’una, vero?”
Jessy le risponde di sì e smettono di messaggiare perché la prof la chiama.

Quando Jessy arriva a casa, trova Pietro in camera sa, che sta guardano nei cassetti del suo comodino, e quando è sulla soglia della porta, dice:
<< Hey! >>
Pietro si gira subito e, facendo finta di niente, dice:
<< Ciao. >>
<< Che ci fai qui? >>
<< Niente. Ti stavo aspettando per mangiare. >>
<< Ah. >>
Jessy entra nella stanza e appoggia la borsa sulla poltrona e intanto Pietro si siede sul letto.
<< Non è che stavi frugando nel cassetto delle mutande? Perché eri proprio lì da comodino quando sono arrivata. >>
<< No. Perché dovrebbero interessarmi le tue mutande, scusa? >>
<< Ah, non lo so, dimmelo tu. >>
<< Non m’interessano. >>
<< Comunque, sappi che non ho perizomi, perché non mi piacciono. >>
<< O-kay. >>
<< Dai, andiamo giù che prepariamo il pranzo. I miei sono al lavoro. >>
<< I miei invece sono andati fuori a pranzo. >>
<< E perché non ci sei andato anche tu? >>
<< Perché volevo stare qui con te. >>
<< Ah. >>

Mentre preparano da mangiare, Jessy, tutta contenta, dice:
<< Finalmente oggi conoscerai Anthony. >>
<< Ah sì? >>
<< Sì. Verrà con noi quando ti porterò in giro per la città. >>
<< Ah. Sono contento. >>
<< Gli ho detto di venire qui alle quattro. >>
<< Va bene. >>
<< Posso chiederti una cosa importante? >>
<< Certo. >>
<< Puoi dimostrare ad Anthony che non ti piaccio più? Così almeno si tranquillizzerà e non penserà male. >>
<< Va bene, anche se non ho bisogno di dimostrarlo visto che non mi piaci più. >>
<< Grazie. >>
Pietro le fa un leggero sorriso e insieme iniziano ad apparecchiare.
<< Ma a che ora ti sei svegliato stamattina? >> gli chiede lei.
<< Dieci e mezzo, mi pare. >>
<< Bastardo. Io a scuola e tu qui a non fare niente. >>
<< Perché un giorno di questi non stai a casa? Ti fingi malata e facciamo quello che vogliamo. >>
<< Marinare la scuola? Sì, si può fare. >> dice lei.
<< Brava. Non dirmi che non hai mai saltato la scuola neanche un giorno in tutti gli anni di scuola? >>
<< No, mai saltata. >>
<< Non è possibile. Io l’ho fatto un sacco di volte. >>
<< Allora rimedierò subito. Domani volendo. >>
<< Brava. Così si fa. >>
Mentre Jessy e Pietro finiscono di apparecchiare, Jessy salta su, dicendo:
<< Sai, la mia vita è cambiata da quando ho conosciuto Jade. Ho iniziato a parlare con Anthony, poi ho parlato con te, e praticamente quasi non parlavo con i ragazzi. E credo di essere diventata persino più carina. >>
<< Quello lo credo anch’io. Vedo un luccichio nei tuoi occhi che quest’estate non avevi, e sei così allegra. >>
<< È tutto merito di Anthony. Lui è il mio salvatore. >>
Pietro le sorride.
<< Non vedo l’ora di poter fare l’amore, Pietro. Ma farlo sul serio, come veramente andrebbe fatto. >> confessa Jessy.
<< Ti auguro che succeda presto. >>
<< Grazie. >> gli dice lei, sorridendo.

Verso le 16 Anthony arriva a casa di Jessy e parcheggia l’auto nel vialetto. Quando suona, Jessy va ad aprire e si danno un bacio.
<< Sei pronta? >>
<< Sì. Devo solo prendere la borsa e chiamare Pietro. Entra intanto. >>
Jessy sale in camera sua, mentre Anthony aspetta nell’atrio, dove intanto arriva Pietro. Lui lo vede e gli dice:
<< Ciao. >>
Anthony si volta e dice:
<< Ciao. >>
Pietro si avvicina a lui e, porgendogli la mano, gli dice:
<< Pietro, piacere. >>
<< Anthony. >> dice lui, stringendogliela.
<< È un piacere conoscerti finalmente. Jessy mi parla ogni secondo di te. >> dice Pietro.
<< Anche per me è un piacere. >> risponde Anthony, sorridendo.
I due rimangono zitti per qualche secondo, finché non scende Jessy, con la borsa in mano, pronta per uscire.
<< Sono pronta, possiamo andare. >>
Anthony le porge la mano e lei gliela stringe ed escono dalla porta, seguiti da Pietro.
<< Così vi siete conosciuti finalmente? >>
<< Sì. >> risponde Anthony.
Jessy sale in macchina, al posto del guidatore, Anthony le sta accanto e Pietro è dietro.
<< Sapete, siete davvero una bella coppia. Sei fortunato a stare con lei, Anthony. >> salta su Pietro.
Anthony si volta verso Pietro e gli risponde con un “grazie” e dopo si gira verso Jessy. Lei lo guarda e gli sorride.
Dopo il tour della città, Jessy riporta a casa Pietro ed esce a cena con Anthony.

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Capitolo 33
*** Questa è per te, tesoro ***


33

Questa è per te, tesoro





È il giorno di San Valentino e alla Palisades Arts & High School c’è la festa, che inizierà alle 9 di mattina. Jessy canterà alcune canzoni d’amore, tra cui without you,“more than this e true colors. Come lei, altri ragazzi e ragazze canteranno, e tutti saranno vestiti di rosso.

Quando Jessy si sveglia e accende il cellulare, le arriva subito un sms da parte di Anthony.
“Buongiorno! Buon San Valentino, tesoro. Non vedo l’ora di vederti, perché ho una cosa da darti.”
Quando Anthony si è svegliato, una decina di minuti prima di Jessy, non sapeva cosa scrivere esattamente nel messaggio. Non sapeva se scriverle tesoro, oppure semplicemente Jess o Jessy. Non l’ha mai chiamata tesoro.
Appena Jessy legge il messaggio, sorride e gli risponde, scrivendo:
“Buongiorno anche a te e buon San Valentino. Tesoro? Non mi hai mai chiamato così. Non vedo l’ora di vederti anch’io, Ant. A dopo! XOXOXO”

Quando Jessy arriva a scuola, parcheggia la macchina e si dirige nei corridoi, dal suo armadietto. Mentre è lì davanti, alle sue spalle arriva Anthony, con in mano una rosa rossa, e, porgendogliela davanti al viso, le dice:
<< Ciao. >>
Lei si volta e si danno un bacio.
<< Ciao. >>
<< Grazie… tesoro. >> gli dice lei, prendendo la rosa.
Anthony le sorride e dice:
<< Pensavo che tesoro fosse esagerato, però mi sembrava banale scriverti Jess o Jessy. >>
<< Tesoro è perfetto. >>
<< Lo penso anch’io. >>
<< È bellissima la rosa, comunque. E poi rossa, come la passione. >>
<< Già. >>
Jessy si avvicina all’orecchio di Anthony e gli sussurra:
<< Questo significa che sei pronto per farlo? >>
<< Sono sempre stato pronto, Jess. >>
<< Okay. Cos’hai in mente per oggi? >>
<< Lo saprai dopo. >> le risponde.
<< D’accordo. Andiamo in auditorium che a momenti iniziano a cantare. >> gli dice lei.
<< Andiamo! >>

Poco dopo arriva a scuola Jade, anche lei in macchina, e ad aspettarla davanti al suo armadietto c’è Liam, con una rosa rossa in mano. Appena lei lo vede gli sorride e quando arriva da lui, dice:
<< Ciao. >>
<< Ciao. >> la saluta lui, con un bellissimo sorriso e, porgendole la rosa, le dice:
<< Questa è per te, piccola. >>
<< Grazie. >> dice lei, prendendo la rosa.
Si danno un bacio e Liam le chiede:
<< Spero ti piaccia? >>
<< Ovvio che mi piace. Non mi avevi mai regalato una rosa. >>
<< Già. Pensavo fosse il momento e l’occasione giusta. >>
<< Lo è. >>
Si baciano di nuovo e subito dopo Jade apre l’armadietto e mette la rosa dentro, e insieme a Liam raggiungono l’auditorium.

<< A momenti inizieranno a cantare. Io ci sono tra un’oretta. >> salta su Jessy, seduta in auditorium accanto ad Anthony e alla sua migliore amica, Jade, seguita da Liam.
<< Non vedo l’ora di sentirti cantare without you. >> dice Anthony.
<< Ed io non vedo l’ora di cantarla. >>
Jessy e Anthony si scambiano un sorriso e poi un tenero bacio.
<< Io non vedo l’ora di sentirti cantare more than this, invece. >> salta su Jade.
<< Ah beh, sicuro. >>
Jessy e Anthony, insieme a Jade e Liam ascoltano i loro compagni di scuola cantare, e circa mezz’ora prima, Jessy va dietro le quinte per prepararsi.
<< Canta come fai sempre. Meravigliosamente, okay? >> le dice lui.
<< Assolutamente sì. >> gli risponde.
Anthony le dà un bacio e dopo Jessy raggiunge il dietro le quinte.
Jenna, la sua compagna di corso di canto, si rivolge a Jessy e le dice:
<< Sei pronta? >>
<< Sì. Stavolta sarà diverso però, perché le due canzoni che canterò le dedicherò ad Anthony, soprattutto without you. >>
<< Capisco. Come va con lui? Non avete ancora fatto sesso? >>
<< No, ancora no. Vogliamo andarci piano, non c’è nessuna fretta. >>
<< Concordo. Dai, sali sul palco e canta. >>
Quando Jessy sale sul palco e prende il microfono, è un po’ agitata, ma si rilassa appena vede Anthony in mezzo alla folla.
<< Buongiorno a tutti, coppiette e single. Buon San Valentino a tutti. Stamattina canterò alcune canzoni che parlano d’amore, ovviamente. La prima, la più bella secondo me, si chiama without you, la seconda è more than this, per tutte le directioners, e la terza è true colors. Ci tengo a dire tre parole per la canzone without you, perché ogni volta che la sento, quasi piango, mi viene sempre la pelle d’oca e mi fa ricordare il mio ragazzo, Anthony. Questa è per te, tesoro! >>
Anthony le manda un bacio con la mano e lei gli fa un gran sorriso.
Quando inizia la canzone, Jessy chiude gli occhi e li riapre appena inizia a cantare.
Per tutta la canzone Jessy e Anthony si sono guardati, quasi come se non potessero distogliere lo sguardo l’uno dall’altra.
Quando inizia more than this tutte le directioners della scuola cantano insieme a Jessy e muovono le mani, sollevate in alto, a tempo di musica.
Quando invece canta true colors, quasi tutti cantano con lei.
Dopo aver cantato tutte e tre le canzoni, Jessy esclama:
<< Adesso devo chiamare alcuni miei compagni di corso, perché abbiamo realizzato un medley di alcune canzoni d’amore di Whitney Houston. Visto che da pochi giorni non è più tra di noi, qui sulla terra, ci teniamo davvero a cantare alcune sue canzoni. Venite sul palco, ragazzi! >>
Alcuni ragazzi del corso di canto, tra cui Jenna, salgono sul palco e la musica parte.
<< Perché non ci ha detto niente? Voi ne sapevate qualcosa? >> chiede Anthony a Jade e Liam.
<< No, io no, e sono la sua migliore amica. >>
<< Io neanche. >> risponde Liam.
<< Strano. >>
Quando Jessy scende dal palco, raggiunge subito Anthony.
<< Sei stata meravigliosa, tesoro. Ho quasi pianto all’inizio. E complimenti per il medley di canzoni d’amore di Whitney. >> le dice Anthony.
<< Grazie. Ti è piaciuta without you? >>
<< Sì, assolutamente sì. >>
<< Stavo per piangere anch’io, comunque. Avevi la pelle d’oca? >>
<< Sì. >>
<< Anch’io. >>
<< Grazie per avermi dedicato quella canzone. >> le dice lui.
<< Era da tempo che volevo farlo. >>
Anthony la guarda negli occhi e la bacia.

Per la serata Anthony la verrà a prendere alle 20 e andranno fuori a cena in un ristorante italiano.
Mentre stanno aspettando che la loro ordinazione arrivi, i due neo-fidanzatini chiacchierano.
<< Ti sta benissimo quel vestito, te l’ho già detto? >>
<< Sì, all’incirca mille volte. >>
Anthony porge il braccio verso Jessy, che le sta davanti, e apre la mano, in modo che lei gliela possa stringere, e così fa, mentre gli sorride.
Quando vengono via dal ristorante, vanno verso la macchina di Anthony e, una volta seduti, lui porge a Jessy un cofanetto con scritto Ettika sopra.
<< È per me? >> gli chiede lei.
<< Sì. Aprilo. >>
Jessy apre il cofanetto e dentro trova un bracciale rosa e color oro, con un ciondolo con la lettera “A” incisa di nero.
<< A come… Anthony? >>
<< Ovviamente sì. >>
<< Grazie, è bellissimo. >>
Jessy e Anthony si baciano e subito dopo Jessy estrae dalla sua borsa un cd, glielo porge e lui chiede:
<< Cos’è? >>
Prima che Jessy riesca a rispondere, Anthony nota la scritta sul cd e la legge ad alta voce:
<< Per Anthony. Con amore, Jessy. >>
Anthony legge nella mente i titoli di canzoni che ci sono scritte sul cd.
<< Sono tutte le canzoni che ho cantato io, tutte quelle che ho cantato da quando è iniziata la scuola. C’è anche without you, ovviamente, e love the way you lie, che piace ad entrambi. >>
<< Grazie, è un regalo bellissimo, tesoro. >>
<< Prego. >>
Anthony si avvicina al suo viso e la bacia.
<< Dove andiamo adesso? >> chiede lei.
<< Io ho la casa libera, se vuoi possiamo andare lì? >>
<< Sì, va bene. >>
Quando Jessy e Anthony arrivano in casa Gage, lui la prende per mano e le dice:
<< Andiamo di sopra, voglio ascoltare quel cd. >>
<< Okay. >>
Salgono le scale per mano e arrivano nella stanza di Anthony. Anthony apre la custodia del cd, lo mette nello stereo e clicca play. La prima canzone è get it right.
Mentre la canzone va avanti, si siedono sul letto, vicini.
<< Comincia veramente a piacermi questa canzone, sai? >> le dice lui.
<< Sono contenta che ti piaccia. >>
Anthony la guarda negli occhi, le mette delicatamente una mano sulla guancia, si avvicina al suo viso e la bacia.  Mentre si baciano, si sdraiano sul letto.  Anthony accarezza le gambe di Jessy, che è sotto di lui.
Tra un bacio sul collo e l’altro, Anthony le sposta un po’ il vestito, in modo d’avere le spalle scoperte, e inizia a baciargliele, e dopo le dice:
<< Mi dispiace non averlo capito prima, piccola. >>
<< Che cosa? >>
<< Che io non sarei me stesso senza di te, proprio perché tu non sei te stessa senza di me. >>
<< Vuoi farmi piangere? >> gli chiede lei, commossa.
<< No, però puoi farlo se vuoi. >>
<< È la cosa più bella che qualcuno mi abbia mai detto. >>
<< La provo veramente, Jess. Non mi sento me stesso senza di te, come tu non ti senti te stessa senza di me. Tu mi aiuti ancora di più a esserlo, mi aiuti in tutto, con i miei sogni e con le mie speranze. >> confessa Anthony.
<< Okay, adesso piango. Ufficialmente. >>
<< Sono serio, Jessy. >>
<< Lo so, è proprio per questo che vorrei piangere di felicità. >>
Anthony le sorride e si baciano.
Quando c’è la canzone without you, Anthony ascolta attentamente le parole, e intanto, di fianco a lui, Jessy sta piangendo. Lui si gira e la vede piangere.
<< Hey, perché stai piangendo? >> le chiede.
<< Perché sono felice. E poi lo sai, questa canzone mi fa piangere. >>
<< Già. >>
Jessy si asciuga le lacrime e un attimo dopo, lui le dice:
<< So che è un po’ presto, però… credo che without you possa diventare la nostra canzone. Che ne dici? >>
<< Chissenefrega se è presto, quella canzone è perfetta per noi. >>
<< Sì. >>
Jessy gli fa un gran sorriso e dopo si sdraia sul letto, e Anthony fa lo stesso. Lui le porge una mano e lei gliela stringe e, voltandosi verso il fidanzato, guardandosi negli occhi, gli dice:
<< Sai, è la prima volta che passo San Valentino con qualcuno. Non l’ho mai neanche passato con un’amica, ma come se fosse un semplice giorno, come tutti gli altri. Ancora non mi sembra vero, invece tu sei qui con me e mi stai tenendo la mano, ed io ti devo ringraziare per questo. Non sai quanto te ne sono grata. >>
<< Io invece lo passavo con alcuni amici alcune volte e altre no, dipendeva se loro erano fidanzati o no, ovviamente. Però devi smetterla di dire che non ti sembra ancora vero, perché tu ed io stiamo ufficialmente insieme. È tutto completamente e totalmente vero, okay? >>
Anthony mette una mano sulla sua guancia e le gli risponde dicendo:
<< Okay, va bene, non lo dirò più. Promesso. >>
<< Brava. >>
Anthony si avvicina al suo viso e la bacia dolcemente.
<< Mi è venuta in mente una cosa. >>
<< Cosa? >> chiede lei.
<< L’idea per il tuo regalo di compleanno. Tra nove giorni sarà il tuo compleanno. >> risponde lui.
<< Già. Dopo San Valentino c’è il mio compleanno e divento sempre depressa. >>
<< Perché? >>
<< Perché divento sempre più vecchia. Però quest’anno sarà diverso, perché, oltre a compiere finalmente diciotto anni, sto con te, e probabilmente alla festa canteranno i One Direction. Ancora non ci credo che potrebbero esserci veramente. Io e alcune ragazze ci siamo divise i soldi e ci siamo messe d’accordo con il loro manager, e verranno anche la cugina di Jade e le sue amiche, direttamente da Londra. Sarà il compleanno migliore del mondo. >> risponde Jessy, tutta contenta.
<< Sono felice per te, tesoro. È già confermato che verranno? >>
<< No, ancora no. Però in questi giorni il loro manager mi manderà una mail con scritto se verranno o no, e tutti i dettagli di quel giorno e dell’esibizione. Ci teniamo in contatto per e-mail, perché il numero sarebbe troppo personale e poi le chiamate da Londra a qui costano. >>
<< Già. Spero veramente che verranno, tesoro. >>
<< Lo spero anch’io. >>

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Capitolo 34
*** Il miglior regalo di sempre ***


34
 
Il miglior regalo di sempre





È la vigilia del giorno del compleanno di Jessy, e in questa settimana il manager dei One Direction ha mandato una mail a Jessy con scritto che i ragazzi sono onorati di cantare alla sua festa.
La festa per il suo compleanno sarà il 22 febbraio alle 22 e si svolgerà alla Blossom Room, all’Hollywood Roosevelt Hotel. Verrà allestito un palco, dove canteranno i 1D, ma solo per un’ora: dalle 23 alle 24, e nel resto del tempo ci sarà un dj.
Jessy e Jade, insieme ad Anthony e Liam sono già alla Blossom Room nel pomeriggio. Quando arrivano i One Direction, il loro manager e tutte le persone che si occupano di loro sono già lì. Jade e Jessy sono appena entrate nella sala e li vedono.
<< Oddio! Sono loro. Sono già qui. >> esclama Jade.
<< Allora non li sto immaginando, sono qui davvero. Ma ci credi che canteranno stasera? No, io ancora no. Manteniamo la calma e comportiamoci da persone adulte e soprattutto normali, quali siamo. >> dice Jessy.
<< Non so se sarò in grado di farlo. >>
<< Neanch’io. >>
<< State calme, ragazze. Sono solo ragazzi, come me e Liam. >> interviene Anthony.
<< Concordo. Mantenete la calma. >> dice Liam.
<< La fai facile tu, tesoro. Tu non sbavi davanti ai loro poster e non piangi mentre ascolti le loro canzoni. >> gli dice Jade.
<< Sì, esatto. Voi ragazzi non capirete mai cosa vuol dire aver un idolo. >> afferma Jessy.
Quando arrivano da Paul, il loro tour manager, i ragazzi stanno bevendo e parlando tra loro. Jade porge la mano a Paul e gli dice:
<< Io sono Jade, la migliore amica di Jessy, piacere. >>
<< Piacere mio. Io sono Paul, il tour manager dei ragazzi. >> le dice lui, stringendole la mano.
Anche Jessy si presenta e si stringe la mano con Paul, e dopo le due amiche presentano i loro ragazzi.
Harry, che si è accorto delle ragazze, si volta e le raggiunge, incuriosito.
<< Ciao ragazze. >> dice lui, come se nulla fosse.
Jessy e Jade rimangono mute, completamente mute. Vorrebbero abbracciarlo, baciarlo dalla testa ai piedi, ma l’unica cosa che riescono a fare è dirgli ciao nello stesso preciso momento, facendo così sorridere Harry.
Harry, porgendo la mano a Jade, le dice:
<< Io sono Harry. È un piacere conoscervi. >>
Jade tiene la mano di Harry ed è quasi imbambolata.
<< Chi di voi due è Jessy? >> chiede lui.
<< Io. >> riesce a dire Jessy.
Harry porge la mano a Jessy, che quasi sviene, ma si riprende subito.
<< Auguri per domani. >>
<< Grazie. >>
<< Tu, invece, sei…? >> chiede lui a Jade.
<< Jade, la sua migliore amica. >>
Jade lo guarda e all’improvviso, guardando le sue mani, esclama:
<< Io adoro le tue mani, Harry. Sono meravigliose. >>
<< Grazie. >> dice lui, sorridendo.
<< Sono seria. Vero, Jess, che sono meravigliose? >>
<< Oh, sì, sono stupende. Ce le fai toccare, per favore? >> domanda Jessy.
<< O-kay. >> dice lui.
Harry porge alle ragazze entrambe le mani e loro gliele toccano.
<< Siamo fissate con le tue mani, scusa. >> dice Jade.
<< Non c’è problema. >>
Intanto gli altri raggiungono Harry e le ragazze.
<< Sono bellissime. >> continua Jade.
<< Che cosa sono bellissime? >> chiede Louis, all’improvviso.
Jessy alza lo sguardo e vede Louis e dice:
<< Oddio! >>
Jessy non riesce a parlare, così Jade risponde per lei.
<< Le mani di Harry. Siamo fissate con le sue mani. >>
<< Sì. >> dice Jessy, imbambolata, guardando Louis.
Louis le porge la mano e chiede:
<< Tu sei…? >>
Jessy stringe la mano di Louis e risponde:
<< Jessy. Sei il mio preferito, Louis. >>
Louis le sorride e dopo stringe la mano anche a Jade.
Niall, Liam e infine Zayn fanno lo stesso, e in seguito i ragazzi conoscono Liam e Anthony.
<< Sapete ragazzi, noi vi abbiamo incontrato per la prima volta per il compleanno di Niall, lo scorso settembre, in un locale. >> salta su Jade.
<< Già. Harry però non c’era. E poi siamo venute a Londra il dieci gennaio per il concerto. È stato pazzesco. Siete fantastici, ragazzi. >>
<< Forse sì, mi ricordo di voi due, ragazze. >> dice Niall.
<< Sì, anch’io. Allora, cosa ne pensate del nostro album? >> chiede Liam.
<< È meraviglioso. Qui uscirà il mese prossimo, ma noi ce l’abbiamo già, perché ce lo siamo fatto spedire dalla cugina di Jade, che vive a Londra. >> risponde Jessy.
<< Già. La mia canzone preferita è more than this. >>
<< La mia moments. >>
<< Ottima scelta. >> le dice Louis, facendole l’occhiolino.
<< Grazie. >> dice lei, sorridendogli.
Le due amiche continuano a chiacchierare per un po’ con i ragazzi, fino a quando non parlano dei dettagli della festa.
Quando le due amiche se ne vanno con i loro rispettivi fidanzati, Liam chiede:
<< Così amate le mani di Harry, eh? >>
<< Sì. Liam, non diventare geloso, le sue sono bellissime. Anche le tue, ma le sue superano tutte le altre. >> risponde Jade.
<< La pensi anche tu così, Jess? >> chiede Anthony.
<< Sì. Non so chi tra le due sia più fissata con le mani di Harry. >>
<< Però le sue mani non possono toccarti, tesoro, mentre le mie sì. >> afferma Liam.
<< Tecnicamente possono. >>
<< Jade? >>
<< Scherzo, dai. Però Harry è così sexy. Ma anche tu lo sei. Ma lo sapete come diventiamo noi ragazze quando abbiamo un idolo. >> risponde Jade.
<< Sì, è vero, non ragioniamo. Comunque, non sarebbe affatto male farsi toccare da Harry. >> dice Jessy.
<< Non mi piace la piega che sta prendendo il discorso, vi ricordo che noi due stiamo insieme a voi, Harry no. E lui è un cantante, quindi non avete speranze. >> dice Anthony.
<< Dai, scherziamo sul fatto di farci toccare da Harry, ma non sul fatto che lui sia sexy. >>
<< Lo so, lo so. >> le dice lui, sorridendo.
Jessy gli sorride a sua volta e gli dà un bacio.

Sono quasi le 23 e la festa è già iniziata da un po’, e tra non molto i 1D inizieranno a cantare.
<< Sei calma tesoro? >> le chiede Anthony.
<< Ci sto provando. >>
<< Lo spero, perché non lo sembri molto. >>
<< Lo so. Sappi che potrò non essere consapevole di quello che farò e dirò. >>
<< Okay. L’importante è che tu mi abbia avvisato. >>
<< Esatto. >>
<< Sai, sono curioso di sentirli cantare dal vivo. >>
<< Fidati, non ti deluderanno, come non hanno deluso tutte le milioni, no, che dico, forse miliardi, di directioners in tutto il mondo. >>
<< Ho notato che siete parecchie. >>
<< Già. E sappi che il 24 marzo ci sarà il flash mob qui a Los Angeles, ed io e Jade vogliamo assolutamente andarci e partecipare, ovviamente. Sarà una cosa fenomenale, me lo sento. >>
<< Sarò lì a guardarti, te lo prometto. >> dice Anthony.
<< Grazie. >>
Jessy gli dà un bacio e un attimo dopo si sentono delle urla impazzite.
Appena si allontana da Anthony, capisce subito il motivo delle urla e guarda immediatamente verso il palco. Lì sopra ci sono i One Direction, e lei si avvicina al palco.
Jade, con il microfono in mano, sale sul palco, e, guardando la folla di gente, esclama:
<< Buonasera a tutti! Io sono Jade, la migliore amica della festeggiata. Vi state divertendo? In ogni caso, io, Jessy e altre ragazze abbiamo raccolto i soldi per far venire qui a suonare quei cinque meravigliosi ragazzi dietro di me. Staranno con noi solo per un’ora, ma sarà l’ora più bella della nostra vita per noi directioners! Jessy, dove sei finita? Ti vogliamo qui sul palco! >>
Jade guarda tra la folla e nota che Jessy sta raggiungendo il palco.
<< Eccoti! Dai, vieni sul palco! >>
Quando finalmente Jessy riesce a salire sul palco, un po’ emozionata e imbarazzata, Jade le passa il microfono e scende.
<< Eccomi qui! Non so voi, ma mi sembra quasi surreale che i One Direction siano qui a cantare alla mia festa. Forse sto sognando e tra un po’ mi sveglierò. Bando alle ciance, facciamo cantare questi poveri ragazzi! Il palco è tutto per voi, ragazzi! >> esclama Jessy.
Jessy sistema il microfono sul piedistallo e scende dal palco, raggiungendo Jade.
I One Direction si sistemano sul palco e Harry va al microfono, dicendo:
<< Buonasera a tutti! Noi siamo i One Direction! La prima canzone che canteremo stasera è One thing! Buon divertimento! >>
Durante quell’ora, tutte le directioners presenti alla festa, comprese Jade e Jessy si scatenano.
L’ultima canzone che cantano è moments, essendo la preferita di Jessy, dove riesce anche a piangere.
Un po’ prima della mezzanotte fanno salire Jessy sul palco e portano una torta con diciotto candeline, così, a mezzanotte, inizio del 23 febbraio, i One Direction e gli invitati le cantano tanti auguri, e in seguito Louis, Harry, Liam, Niall e Zayn l’abbracciano.

Più tardi, quando Jessy inizia ad aprire i regali, Anthony è insieme a lei, ovviamente.
<< Adesso è il momento del mio regalo. >> dice lui.
Anthony si allontana, in direzione del palco.
<< Ma dove va? >>
<< Ora vedrai. >> le dice Jade.
Quando arriva sul palco, Anthony dice qualcosa al dj, che smette subito di far continuare la musica, e prende in mano il microfono, dicendo:
<< In quest’ultima settimana ho composto una canzone rap d’amore. Questa è per te, solo per te, Jessy! Ascolta bene le parole! >>
Jessy è fissa a guardare Anthony sul palco, come tutti gli invitati.
Lui fa un respiro e inizia a reppare.
Mentre lo guarda e ascolta la canzone che sta cantando, le viene quasi da piangere. Nessuno le aveva mai scritto una canzone, e di certo non si aspettava che fosse proprio Anthony il primo a farlo.
Alla fine della canzone tutti applaudono e lui scende dal palco, raggiungendo Jessy.
<< Oh mio Dio! È bellissima, Anthony! L’hai scritta proprio per me? >>
<< Sì, solo e soltanto per te. >>
<< Grazie. È il miglior regalo di sempre. >>
<< Era il minimo che potessi fare, anche se penso che tu abbia apprezzato di più i One Direction. >>
<< È completamente diverso. Tu sei il mio ragazzo, non devi neanche pensarci. Nessuno mi aveva mai scritto una canzone. Grazie, grazie, grazie. >> gli dice lei.
Anthony le sorride, si avvicina e la bacia.

È la fine del mese e siamo al 27 febbraio, primo mesiversario di Anthony e Jessy. Per tutto il giorno staranno insieme e non andranno a scuola. Anthony andrà da Jessy verso le 11 e poi pranzeranno fuori e staranno fuori per un po’ nel pomeriggio e ritorneranno a casa per prepararsi per la cena fuori.
Mentre Jessy e Anthony sono in sala a guardare la tv, vicini l’uno all’altra, lui le chiede:
<< Ti è già arrivata la risposta dall’UCLA? >>
<< No. A te? >>
<< No, ma credo che arriveranno in questi giorni. >>
<< Già, lo penso anch’io. >>
Jessy appoggia la testa al divano, guarda in alto e dice:
<< Ma ti rendi conto? Il prossimo anno, anzi, in autunno, saremo al college, nello stesso college. Mi sembra ancora così strano che la scuola finirà tra poco più di tre mesi. >>
<< Già, sembra strano anche a me. A fine maggio ci sarà il ballo e i primi di giugno il diploma. >>
<< Già inizi a pensare al ballo? >>
<< Sì, siamo a marzo ormai, certo che inizio a pensarci. >>
<< Io, invece, non ci ho ancora pensato. >>
<< Però so già chi porterò al ballo. >>
<< Chi?”
<< Non lo so, sai? Credo che porterò una bella ragazza, alta, con lunghi capelli castani e gli occhi azzurri e verdi. Però non ricordo il suo nome. >> dice lui, con un sorriso sulle labbra.
<< Credo di conoscerla. >> dice lei.
Anthony si avvicina a Jessy e le dice:
<< Credo di conoscerla anch’io. >>
Si avvicina al suo viso e la bacia dolcemente.

Alle 20 Anthony è di nuovo a casa di Jessy, per andare a cena fuori.
Durante la cena si scambiano i regali. Lui le ha regalato una fedina (che avranno entrambi), dicendole d’impegnarsi veramente con lei, come già le aveva detto, e lei gli ha regalato un bracciale d’argento con incisa la frase: I’M NOTHING WITHOUT YOU, PRECISELY BECAUSE YOU’RE NOTHING WITHOUT ME. FOREVER YOURS, JESSY.
Quando Anthony legge la frase incisa sul bracciale, alza lo sguardo e, guardando Jessy, le chiede:
<< Per sempre tua? >>
<< Sì. >>
Prima pensava di non amare Anthony, invece adesso sa che è il contrario. Lo sta guardando e sa di essersi innamorata di lui. Lei lo ama, ma non sa se lui ama lei, quindi non dice altro.
Anthony vorrebbe chiederle di più, ma si limita a dirle:
<< Grazie, piccola. È bellissimo. >>
Si sporge in avanti e la bacia.

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Capitolo 35
*** Questo è in assoluto il momento più bello della mia vita ***


35

Questo è in assoluto il momento più bello della mia vita





Marzo è iniziato e la primavera è nell’aria.
È giovedì primo marzo e Jessy è appena arrivata al suo armadietto per mettere via una cosa, tra un’ora e l’altra. All’improvviso, da dietro di lei, arriva Anthony che le dice:
<< Ciao, piccola. >>
Jessy si volta e, dopo averlo salutato, lui le dà un bacio.
<< Hai dei piani per domani sera? >> le chiede.
<< No, nessun piano. Perché? >>
<< Ho casa libera. I miei partiranno domani nel primo pomeriggio, mia sorella Tess andrà a dormire da un’amica e l’altra mia sorella pure. Potresti venire da me. Ceniamo e stiamo un po’ insieme, e potresti persino rimanere a dormire da me, se ti va. >>
<< Sì, va bene. A che ora vengo? >>
<< All’ora che vuoi, tanto io sono in casa. >>
<< Okay. >>
Jessy si avvicina a lui e all’orecchio gli sussurra:
<< Sei sicuro che avremo casa libera? >>
<< Sì, al cento per cento. >>
<< Okay. >>
Jessy si allontana da lui e lo guarda con sguardo languido.
La campanella suona e Anthony la saluta con un bacio, e intanto arriva Jade che le dice:
<< Hey. >>
<< Ciao. Domani sera dormirò da Anthony. >>
<< Oddio! Davvero? >> chiede Jade, stupita.
<< Sì, me l’ha chiesto lui poco prima che arrivassi, ed io ho accettato. Ceneremo anche insieme. >>
<< Credi che succederà? >> le chiede Jade.
<< Beh, credo che sia molto probabile. Saremo completamente soli dalla sera alla mattina del giorno dopo. I genitori non ci saranno e le sorelle andranno da un’amica a dormire. >>
<< Perfetto, allora. A San Valentino non è successo e neanche per il vostro mesiversario, quindi credo che stavolta sia quella giusta. E approfittane che non è la tua prima volta. >>
<< Già, ma avrei preferito che lo fosse. >> dice Jessy, con occhi tristi.
<< E va beh, dai, ormai quello che è successo è successo, non puoi farci niente. >> le dice Jade.
<< Già, e poi quasi non ricordo com’è andata. È stato più di due mesi fa. >>
<< Infatti. Basta che usiate il preservativo. >>
<< È ovvio, non sono scema. Però io pensavo d’iniziare a prendere la pillola. Se inizieremo a farlo, dopo continueremo e quindi è meglio la pillola, secondo me. >>
<< Già. >>
<< Però dovrei andare a prenderla oggi pomeriggio, ma volevo l’opinione di qualcuno, come un ginecologo. >>
<< Sì, infatti, è sempre meglio parlare con un ginecologo. Perché non vieni dalla mia? È brava. >> le consiglia Jade.
<< Sì, volendo sì. >>
<< Andiamo oggi pomeriggio, se vuoi? >> le propone Jade.
<< Sì, va bene. Ma credo che se domani sera lo faremo, useremo il preservativo. >>
<< Il preservativo ti difende dalle malattie e anche da una possibile gravidanza, però la pillola è più sicura perché non si può rompere come il preservativo. Devi solo ricordare di prenderla. >>
<< Già. Harry è stato bravo e se l’è saputo mettere bene. >>
<< Sarà meglio. >>
<< Ogni volta che pronuncio il suo nome, mi fa venire in mente l’altro Harry, Harry Styles, altroché Harry Stokes. >> afferma Jessy.
<< Lui è unico al mondo. >> dice Jade.
<< Lui sì che è sexy. >>
<< Styles? >> domanda Jade.
<< Ovvio. >>

Il giorno dopo, verso le 17 passate Jessy va da Anthony. Quando arriva a casa sua, Anthony è in studio di registrazione e così ritornano lì.
<< Che stavi registrando? >> gli chiede lei.
<< Uno dei miei nuovi pezzi. Lo vuoi sentire? >>
<< Certo. >>
Mentre Anthony raggiunge il microfono, Jessy si siede su una delle due sedie. Quando ritorna nella control room, Anthony si siede e le chiede:
<< Allora, com’era? >>
<< Carina. Belle le parole. Ci metterai anche il pezzo che mi hai dedicato nell’album? >>
<< Sì. >>
Jessy gli sorride e gli dà un bacio. Anthony la guarda dalla testa ai piedi e le dice:
<< Sei carina vestita così, mi piacciono quelle calze. >>
<< Grazie. >>
Parlano per un altro po’ e poi vanno in sala a guardare un film, ordinano una pizza e si aiutano a vicenda a mettere i piatti nella lavastoviglie.
Dopo cena vanno in camera di Anthony ad ascoltare un po’ di musica, sia quella che piace a Jessy, che quella che piace ad Anthony.
<< Ma è possibile che non ti piaccia neanche una canzone dei 1D? >> gli chiede Jessy.<
<< Beh, forse una o due. >>
<< Davvero? Quali? >> chiede Jessy, entusiasta.
<< Quella lenta, non so come si chiama. >>
<< Ah, credo che tu intenda more than this. >>
<< Non lo so, cantala. >>
<< I’m broken do you hear me?
I’m blinded cos you are everything I see
I’m dancin’ alone
I’m praying that your heart will just turn around.
And as I walk up to your door
My head turns to face the floor
Cos I can’t look you in the eyes and say.
When he opens his arms and holds you close tonight
It just won’t feel right
Cos I can love you more than this, yeah
When he lays you down I might just die inside
It just don’t feel right
Cos I can love you more than this
Can love you more than this.
If I’m louder would you see me?
Would you lay down in my arms and rescue me?
Cos we are the same
You saved me but when you leave it’s gone again.
And then I see you on the street
In his arms, I get weak,
My body fails, I’m on my knees praying… >>
<< Questa? >> chiede Jessy.
<< Sì, questa. Non è male, in fondo. Ma me ne piace anche un’altra. >>
<< Quale? >>
<< Un’altra lenta, la tua preferita. >>
<< Ah, moments, allora. >>
<< Sì, cantala. >>
<< Shut the door, turn the light off
I wanna be with you
I wanna feel your love
I wanna lay beside you
I cannot hide this, even though I try.
Heartbeats harder
Time escapes me
Trembling hands touch skin
It makes this harder
And the tears stream down my face.
If we could only have this life for one more day
If we could only turn back time
I know I'll be
Your life, your voice, your reason to be
My love, my heart is breathing for this
Moment in time
I'll find the words to say
Before you leave me today… >>
<< Questa, vero? >>
<< Sì. Queste due sono carine. >>
<< Bravo, ottimi gusti, tesoro, sono le mie due preferite. >>
Anthony le sorride e le dà un bacio.

Più tardi, mentre Jessy è su Facebook con il suo cellulare e sta ascoltando la musica insieme ad Anthony, vede alcune foto di Harry Styles, caricate in una pagine dedicata ai 1D.
<< Harry ha proprio deciso di torturare tutte le directioners. Anche se avesse addosso la vestaglia da nonno, sarebbe sexy comunque. >>
<< Ma voi siete fissate. >> le dice Anthony.
<< No, non siamo fissate, siamo devote, è diverso. E poi dai, vieni a vedere queste foto, Harry è troppo sexy. >>
Anthony si avvicina a Jessy e guarda le foto di Harry che lei gli fa vedere.
<< Ma è un ragazzo come tutti gli altri. Scusa, perché io non sono sexy? >>
<< Beh… sì, sei sexy… ma non quanto Harry. E poi guarda le sue mani, sono due cose meravigliose. Sul fatto delle mani puoi dire che siamo fissate, te lo concedo. >> dice Jessy, sorridendo.
<< Eccome se lo siete. Sono due semplici mani, come le mie. Guarda. >>
Anthony mostra le mani a Jessy e lei dice:
<< Le sue sono più belle, tesoro. >>
<< Sì, ma come ha detto Liam, quelle di Harry non possono toccarti. Cioè, possono, ma io non glielo permetterei >>
Jessy gli sorride e un attimo dopo si baciano.
Poco dopo accendono la televisione e si mettono sul letto, abbracciati, a guardarla insieme. Scorrendo i vari canali, trovano il film le pagine della nostra vita.
<< Lascia qui, è bellissimo questo film. >> gli dice lei.
<< Qual è? >>
<< Le pagine della nostra vita. L’amore tra Allie e Noah è meraviglioso. >>
<< Non mi sembra di averlo visto. Guardiamolo. >>
<< Fidati, non te ne pentirai. Io ho letto anche il libro e forse è meglio il film. Prima ho visto il film. Nel libro mi aspettavo più cose raccontate, invece più o meno sono le stesse del film. >>
<< Allora guardiamolo. Dopo ti dirò com’è. >>
<< Okay. >>
Quando c’è la scena di sesso tra i due protagonisti, Jessy è un po’ imbarazzata, mentre Anthony si volta a guardarla. Lei se ne accorge e lo guarda.
<< È davvero bello, avevi ragione. >> le dice lui.
<< Io ho sempre ragione. >>
Anthony le sorride e si volta di nuovo verso la tv.
Quando finisce il film, Anthony si volta verso Jessy, che sta fissando il televisore.
<< Confermo, è bellissimo. >>
<< Lo so. >>
Jessy si sente osservata e si volta verso Anthony. Anthony continua a guardarla e all’improvviso si avvicina al suo viso e la bacia. Mentre si baciano, si sdraiano, ma Anthony si stacca da lei per prendere il telecomando e spegnere la tv.
<< Perché l’hai spenta? >> gli chiede lei.
Anthony la guarda senza dire una parola e lei lo bacia immediatamente. Mentre si baciano, Anthony le tocca una coscia, fino ad arrivare al sedere, e dopo inizia a baciarle il collo.
<< Sei sicuro di volerlo? >> gli chiede lei.
Anthony si stacca subito dal collo di Jessy e, guardandola negli occhi, le dice:
<< Solo se sei sicura anche tu. >>
Jessy fa cenno di sì con la testa e dopo dice:
<< Sì, sono sicura. ><
Anthony la bacia sulle labbra e dopo inizia a baciarle il collo. Lui si stacca da lei e si toglie la maglietta, e subito dopo, lei lo aiuta e lui le toglie il vestito.
In seguito, molto delicatamente, lui le toglie i collant. Dopo si alza e si toglie i pantaloni. Ritorna da lei e, mentre la bacia un po’ sul collo e un po’ sulle labbra, le toglie il reggiseno. Lui la guarda per un attimo e si sorridono e un secondo dopo si sdraiano di nuovo, e lui la bacia prima sulle labbra, poi scende passando dal petto, alla pancia, vicino all’inguine. Si ferma, la guarda e le toglie le mutande, molto dolcemente. Così lui si toglie i boxer ed entrambi sono completamente nudi. Si guardano per pochi secondi e si baciano, sdraiandosi.
Passano tutta la notte a letto e Jessy apre gli occhi solo il giorno dopo, verso le 8:30 del mattino, mentre Anthony ancora dorme.
Si volta verso di lui e gli guarda la schiena e il suo tatuaggio con il lupo che ha dietro la spalla sinistra, e ancora non le sembra vero di averlo accanto, ancora non le sembra vero che hanno fatto l’amore.
Si gira e guarda il soffitto e sorride. Si volta di nuovo verso di lui e molto delicatamente gli tocca il tatuaggio. Lo fissa ancora per qualche secondo, fino a quando lui non si sveglia e si volta verso di lei. Jessy gli sorride e gli dice:
<< Ciao. >>
<< Ciao. >>
I due innamorati si guardano un attimo e dopo Jessy si volta, un po’ imbarazzata. Anthony le accarezza i capelli e le dice:
<< Sei bellissima, amore. >>
Jessy sorride, ancora girata.
<< Perché non ti giri? Sei imbarazzata? >> le chiede.
Jessy sorride di nuovo e un attimo dopo si volta verso di lui e gli dice:
<< A dire la verità sì, un po’ lo sono. >>
Anthony la guarda negli occhi, si avvicina al suo viso e la bacia. Dopo il bacio, Anthony appoggia la testa sul cuscino e Jessy all’improvviso dice:
<< Ti amo Anthony. >>
Anthony spalanca gli occhi, stupito da quello che ha appena sentito.
<< Oddio! L’ho detto davvero. >> esclama lei.
Anthony si appoggia su un braccio e guardandola le dice:
<< Sì, l’hai detto davvero. >>
Fa una pausa e le dice:
<< Ti amo anch’io, Jessy. >>
Jessy gli sorride e si tira su, coprendosi con il lenzuolo.
<< Avevo paura di dirtelo, perché pensavo non provassi la stessa cosa. >>
<< E invece la provo. Che stupido che sono stato a non accorgermi di te prima. Non smetterò mai di dirlo, perché a quest’ora sarai potuto essere felice molto tempo fa. >>
<< Non sei stato stupido, non era il momento per noi di essere felici insieme, tutto qui. Ma adesso lo siamo ed è questo l’importante. >>
Anthony le sorride.
<< E stanotte è stato meraviglioso, mi sono sentita benissimo. Questa è stata una prima volta, non l’altra. >>
<< Grazie. Sono contento che tu dica questo, per me è importante. >>
<< Sono io che devo ringraziare te, perché tu sei così meraviglioso. Ogni giorno che passa ti amo sempre di più, e non posso smettere di farlo, non voglio smettere di farlo, perché questo è in assoluto il momento più bello della mia vita. >> confessa Jessy.
<< Adesso sei tu che fai piangere me, però. Non devi dire queste cose, io sono un ragazzo sensibile. >>
Jessy gli sorride e dice:
<< Vieni qui, scemo. >>
I due innamorati si avvicinano l’uno all’altra e si baciano. Jessy si lascia cadere sul letto e dice:
<< È stata la sensazione più bella del mondo. >>
<< Quale? >>
<< Quella di essermi svegliata con te accanto. Ti ho osservato e ho guardato il tuo tatuaggio. Non l’avevo mai fatto da così vicino, è veramente bello. Adoro gli occhi azzurri del lupo. >>
<< Grazie. Sai, stavo pensando di farmene un altro. >>
<< Dove? >>
<< Sul polpaccio sinistro. >>
<< Ah. E cosa pensavi di farti? >>
<< Non lo so ancora. >>
<< Io invece avevo in mente di farne altri due. >>
<< Cioè? >>
<< Just believe sotto il seno sinistro e una stellina sul polso destro, dove ci sono le vene. >>
<< Belli, soprattutto quello sotto il seno. >>
Jessy gli sorride e gli dice:
<< Scemo. >>
Anthony si avvicina a lei e, all’orecchio, le sussurra:
<< Credi che io non apprezzi il tuo seno? È qualcosa di meraviglioso. >>
<< Lo so che lo apprezzi. >>
Anthony la guarda e la bacia.
<< dov’eri tu a dicembre? Quando è successo quello che non doveva succedere, quello che sarebbe dovuto succedere con te, stanotte, per la prima volta. >> dice Jessy.
<< Perché ci devi pensare ancora? Abbiamo già affrontato questo discorso. Ignora quella volta e pensa solo a questa come tua prima volta. >>
<< Ma non posso, o almeno non del tutto. È successo con un altro, un altro che non amavo, che neanche mi piaceva. Come ho potuto essere così stupida? Cosa c’era che non andava in me in quel periodo? Cavolo, io ero quella che credeva che bisogna perdere la verginità con il ragazzo che si ama. Dov’era finito il mio buon senso? In poco tempo ho rotto tutto quello che avevo immaginato. Dov'era quel sogno, dov'era andato a finire? >> si chiede Jessy.
<< Non avevi più voglia di aspettare, e se io avessi capito prima a quest’ora non sarebbe successo. >>
<< No, tu non c’entri. Bastava che io ragionassi in modo diverso, nel modo in cui ho sempre ragionato. >>
<< Basta. Perché ne stiamo ancora parlando? L’abbia fatto, abbiamo fatto l’amore Jessy, insieme, per la prima volta. >>
<< Okay, basta, hai ragione. Abbiamo fatto l’amore, l’amore, perché ci amiamo. >> dice lei.
<< Esatto. >>
Jessy gli sorride e lui la bacia, per farla calmare.

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Capitolo 36
*** Non smetterò mai di ringraziarti ***


36

Non smetterò mai di ringraziarti





Jessy ha passato l’intero weekend con Anthony e al ritorno a scuola, lunedì, incontra Jade agli armadietti, un po’ prima della campanella delle 8.
<< Hey, straniera. Che fine hai fatto? È da venerdì che non ci sentiamo. >>
<< È successa una cosa pazzesca, Jade. >>
<< Cioè? Racconta tutto. >>
Jessy la guarda e sorride come un’ebete, senza dire una parola.
<< L’avete fatto? Oddio! >>
<< Sì, sì, abbiamo fatto l’amore. >>
<< L’amore? >> chiede Jade.
<< Sì, mi sono innamorata, Jade, e anche lui. >> confessa Jessy.
<< Oddio, che bello. E com’è stato? Dai, racconta. Cosa stai aspettando? >>
<< È stata una notte bellissima. >>
<< Raccontami di più, non mi basta “è stata una bellissima notte”. >>
Jessy inizia a raccontare nei minimi dettagli e Jade è così contenta che vuole festeggiare l’evento con l’amica invitandola a dormire quella sera.
Quando Jessy arriva a casa da scuola, va in cucina e saluta sua madre e quando sale in camera sua, dopo aver appoggiato la borsa, vede una busta sul suo letto. Si avvicina e legge in grande: Pepperdine University.
<< Oh mio Dio! Oh mio Diooo! >> esclama Jessy.
Jessy prende in mano la busta, ma non la apre, non se la sente, è troppo agitata. Intanto arriva la madre, che le chiede:
<< Hai visto? È arrivata. Che aspetti ad aprirla? >>
Jessy si volta verso sua madre e le dice:
<< Ho paura. Ho paura di non essere stata accettata. >>
<< Avanti, aprila. Non lo saprai mai se non la apri. >>
<< Okay. >>
Jessy fa un respiro e inizia ad aprire la busta. Quando tira fuori la lettera, inizia a leggerla nella mente e appena legge le prime righe, sorride e si volta verso la madre.
<< Quindi? Ti hanno presa o no? >>
<< Sì, sì, mi hanno presa! Mi hanno presaaa! >> urla Jessy.
Jessy salta felicissima e si abbraccia con la madre.
<< Devo chiamare subito Anthony e Jade! >>
<< Okay. Sbrigati, però, che tra un po’ si mangia. >>
<< Sì, faccio presto. >>
Jessy raggiunge il telefono di casa sul tavolino e compone il numero di casa di Anthony.  Risponde la madre e Jessy dice:
<< Salve, signora Gage, sono Jessy. Anthony è già arrivato a casa? >>
<< Ciao, Jessy. Sì, è arrivato poco fa. Come stai? >>
<< Benissimo. Lei come sta? >>
<< Bene, grazie. Ti è già arrivata la lettera da parte dell’università? >>
<< Sì, stamattina. Sono arrivata a casa ed era sul mio letto. Infatti, ho chiamato Anthony apposta per dirglielo. A lui è già arrivata? >>
<< No, ancora no. Posso sapere se ti hanno accettata o no? >>
<< Sì, mi hanno accettata. >> risponde Jessy, sorridendo.
<< Congratulazioni, cara, sono contenta per te. Adesso ti passo Anthony. >>
<< Grazie. Arrivederci. >>
Appena Anthony prende in mano la cornetta del telefono e se la avvicina all’orecchio, dice:
<< Ciao, amore. >>
<< Ciao. Ho una bellissima notizia. >>
<< È arrivata la lettera? >> chiede lui.
<< Sì, è arrivata. >>
<< E? >>
Jessy fa una pausa e dice:
<< E… sono stata accettata. >>
<< Oddio, che bello, Jess. Sono contentissimo per te, amore. Congratulazioni. >>
<< Grazie. So che a te non è ancora arrivata, me l’ha detto tua madre prima. Vedrai che arriverà presto. >>
<< Sicuramente. >>
<< Ci sentiamo più tardi che adesso devo chiamare Jade per darle la buona notizia e dopo pranzo. >>
<< Okay. Ti amo. >>
<< Anch’io. >>
Subito dopo aver messo giù con Anthony, chiama Jade, ed è lei a rispondere.
<< Pronto? >>
<< È arrivataaaaaaaa! >> urla Jessy.
<< Anche la mia! >>
<< E? Ti hanno presa? Dimmi che ti hanno presa? >>
<< Sì, mi hanno presa. Te? >>
<< Hanno preso anche a me. >>
<< Grande. Ad Anthony è arrivata? >> chiede Jade.
<< No. E a Liam? >>
<< Neanche a lui. >>
<< Arriveranno. La scadenza è la metà del mese. >>
<< Sì, infatti, è quello che gli ho detto anch’io >>
<< Oddio, sono così contenta. Andremo tutti e quattro nella stessa università. O almeno, noi due sicuro, perché ci hanno già accettate, ma accetteranno anche i ragazzi. >>
<< Sì, infatti, speriamo. >>
Infatti, la settimana seguente, Anthony e Liam ricevono le lettere dalla Pepperdine con esito positivo.

È sabato 17 marzo e Jessy, Anthony, Jade e Liam hanno organizzato un’uscita a quattro per festeggiare le loro ammissioni alla Pepperdine: pranzo da Mc Donald’s alla Downtown and Third Street Promenade e un giro lì intorno.
Per la serata, invece, Jessy ha organizzato una festa, la sua prima festa, a casa sua, dove il tema sarà il Saint Patrick's Day, e dove verrà praticamente tutta la scuola.
Durante la festa, dopo che Jessy ha ballato un po’, sale al piano di sopra e va in camera sua. Anthony, che stava parlando con alcuni compagni di scuola, la vede e la segue. La prova a cercare al piano di sopra, in bagno, ma non c’è, e poi in altre stanze, così infine va in camera sua. Quando entra, la trova seduta, davanti allo specchio, che sta canticchiando una canzone:
<<Boy u can say anything u wanna
I don’t give a shh no one else can have ya
I want u back
I want u back want want want u want u back
I broke it off thinkin' you’d be cryin'
Now I feel like shh lookin' at you flying
I want u back
I want u back want want want u want u back… >>
<< Non è la canzone di prima? >> le chiede Anthony.
Jessy si volta e risponde:
<< Hey. Sì, è quella di prima. La adoro. >>
Anthony si avvicina a lei e le chiede:
<< Che ci fai qui? >>
<< Ero venuta a posare il cappello e a ripassarmi il lucidalabbra. >>
Anthony va dietro di lei, la abbraccia e le dice:
<< Sei bella anche senza. >>
<< Grazie, ma preferisco darmelo. Più che altro perché è diventato un po’ appiccicoso e fa schifo. >>
<< Okay, ma aspetta prima di dartelo. >>
<< Perché? >>
Anthony tira a sé Jessy e la bacia.
<< Ah, ho capito. >> dice lei, sorridendo.
Anthony le sorride e la bacia di nuovo. Mentre si baciano, raggiungono il letto.
<< Aspetta, aspetta. Non credi che dovremmo chiudere la porta? Qualcuno potrebbe entrare. >> domanda Jessy.
Anthony si alza subito, chiude la porta a chiave, ritorna da lei in un attimo e riprende a baciarla. Dopo diversi minuti, Anthony e Jessy sono sotto le coperte, abbracciati.
<< Ma ci pensi? Il prossimo anno saremo al college e non vivremo più con i nostri genitori. >> dice Jessy.
<< Già, è una delle tante cose positive dell’università. E poi potremmo ripetere questa scena ogni volta che vogliamo. >>
<< Ovvio. È stata una bellissima terza volta. >>
<< Da quando esiste una terza volta? >> chiede Anthony.
<< Non esiste, infatti, era tanto per dire. >>
Anthony le sorride e le dà un bacio.
<< Cavolo se passa in fretta il tempo. Sembra ieri che abbiamo iniziato la scuola, e siamo già a metà marzo. >>
<< È vero. Fra sei mesi inizieremo il college. Sono tanti sei mesi, ma sembrano così pochi. >>
<< Già. Ma non pensiamoci, altrimenti passeranno ancora più in fretta. Voglio godermi questi mesi che rimangono di scuola. Il mese prossimo ci saranno le vacanze di primavera, il ballo di primavera, il ballo di fine anno e infine il diploma, e poi… l’estate. >>
<< Sì, è vero. A proposito di vacanze di primavera, tu hai già dei programmi con la tua famiglia? >>
<< Per il momento no. Perché? >> domanda Anthony.
<< Che ne pensi di andare da qualche parte? Ne parlavo l’altro giorno con Jade. Lei e Liam pensavano di andare via per qualche giorno. >>
<< Sì, potremmo andare. Ma dove? >>
<< Boh, loro non hanno ancora deciso. Il classico è Miami, ma non credo che ci siano ancora dei posti disponibili su un aereo, e poi quest’anno sono andata via un sacco di volte, e non penso che ai miei andrebbe bene se vado via anche per le vacanze di primavera. >>
<< Perché dove sei andata? >>
<< Firenze con Jade e la sua famiglia in estate, poi Londra in settembre e ancora Londra a gennaio per il concerto dei 1D. Sarebbe meglio andare via in macchina, così non ci sarebbe il costo dell’aereo. >>
<< Las Vegas? Potremmo andare a Las Vegas. >> propone Anthony.
<< Sì, anche. O San Francisco, ma lì non c’è praticamente niente. >>
<< Sì, infatti. >>
Intanto, al piano di sotto, Jade e Liam stanno parlando con alcuni ragazzi e vengono via per salire al piano di sopra. Liam tiene Jade per mano e le chiede:
<< Ma dove vuoi andare? >>
<< In una camera. >>
<< Aah, capisco. >> dice Liam.
Liam le sorride e poco dopo entrano in una delle camere vuote. Anche Jade e Liam si ritrovano sotto le coperte, abbracciati, a parlare.
<< Hai già pensato a come sarà diversa la nostra vita il prossimo anno? Voglio dire, andremo all’università e non vivremo più con i nostri genitori. >> dice Jade.
<< Sì, ci ho pensato. Io credo che sarà fantastico. Potremmo fare quello che vogliamo quando vogliamo. >>
<< Già. Meno male che ho mandato la domanda d’iscrizione io per te, altrimenti non potresti frequentare la Pepperdine. >>
<< Sì, infatti, non smetterò mai di ringraziarti Jade. >> le dice Liam.
Jade gli sorride e si danno un bacio.

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Capitolo 37
*** Oh mio Dio! Mi sento così in colpa ***


37

Oh mio Dio! Mi sento così in colpa





Sono passati due mesi e siamo a maggio, il ballo di fine anno si avvicina e così anche il diploma, ma anche l’inizio dell’estate.
La storia tra Jessy e Anthony va a gonfie vele, come anche quella tra Jade e Liam.

È venerdì 18 maggio ed è sera, Jessy è seduta su uno degli sdrai sulla spiaggia, proprio davanti a casa sua, che sta scrivendo una canzone.
Mentre cancella, riscrive e pensa, sente della musica che viene da lì vicino, così si guarda intorno e vede un sacco di gente nella casa di Harry.
Più tardi, Harry è fuori casa sua a parlare con alcune persone, ma quando la vede seduta lì fuori, da sola, la raggiunge.
<< Hey. >> le dice.
Jessy alzo lo sguardo e risponde:
<< Ciao. >>
Harry si siede sullo sdraio accanto a Jessy e le chiede:
<< Che ci fai qui fuori, da sola? >>
<< Stavo scrivendo una canzone. Si sta bene stasera, è una serata piuttosto calda, vero? >>
<< Già. Sei da sola in casa? >>
<< No no, ci sono i miei. >>
<< Ah. Io sto dando una festa, ti va di venire? >> le domanda Harry.
<< No, grazie per l’invito. >>
<< Dai, vieni. Non c’è molta gente. >>
<< No, sto benissimo qui. >>
<< Avanti, Jessy. >>
Harry la guarda e Jessy dice:
<< Okay, va bene. Ma sto poco, però. >>
<< Okay, stai quanto vuoi. >>
Jessy gli fa un sorriso e si alzano insieme.
Quando arriva alla festa, lui la presenta ad alcune persone, e quando lei si allontana da Harry per prendere da bere, un suo amico gli chiede:
<< Chi è quella? Non l’ho mai vista. >>
<< È la mia vicina di casa. >>
<< Beh, è carina, dai. Sta con qualcuno? >>
<< A dire la verità non lo so. So che le piace un tipo della sua scuola, ma non so altro. Ma perché sei così interessato, Jeff? >>
<< Così, per curiosità. Comunque è carina, no? >>
<< Sì… sì, è carina. >> dice Harry, molto vagamente.
<< Approfittane, allora. Tu sei single e lei anche. >>
Harry si volta e la guarda mentre si versa da bere e lei per caso guarda dalla sua parte, così lui le sorride e Jessy gli restituisce il sorriso. Harry si volta verso l’amico e gli dice:
<< A dopo. >>
<< Fatti sotto, Harry! >> gli urla Jeff.
Harry si allontana e raggiunge Jessy.
<< Che bevi? >>
<< Punch. >>
<< È buono, vero? >>
<< Sì. >>
<< Senti, andiamo di sopra? Ti devo parlare. >> le propone Harry.
<< Okay. >>
Jessy è piuttosto confusa, chissà cosa le vorrà mai dire Harry.
Insieme raggiungono la camera di Harry e quando entrano, lui chiude la porta a chiave, senza farsi vedere da Jessy.
<< Wow, era da un secolo che non venivo qui. Cioè… da… quella sera. >> salta su Jessy.
<< Già… quella sera. >>
Harry la guarda e le chiede:
<< Senti Jess, ma… con quel ragazzo, Anthony… è poi successo qualcosa oppure niente? >>
<< Oh sì che è successo qualcosa, eccome se è successo qualcosa. Stiamo insieme dal 27 gennaio. >>
<< Ah. Wow. Io non ne sapevo niente. >>
<< Ovvio, non ci parliamo mai ed evidentemente i miei non l’hanno detto ai tuoi. >>
<< Giusto. E… avete… fatto sesso? >>
<< No. Abbiamo fatto l’amore, è diverso. >>
<< Ah. Quindi alla fine è stato uno sbaglio tra di noi? >>
<< Di cosa stai parlando? >> gli chiede Jessy, sempre più confuso sul motivo per cui è lì.
<< Della tua prima volta. Insomma, alla fine l’hai fatto con lui e hai fatto male a non aspettarlo. >>
<< Sì, ma questo è un argomento che ho affrontato mille volte con Anthony. >>
<< Capisco. E quando l’avete fatto? >>
<< Non credo che questi siano affari tuoi. >>
<< Dai, sono curioso. In fondo un tempo eravamo amici. >>
<< Non sono affari tuoi, Harry. >> insiste Jessy.
Harry si avvicina a lei e le sussurra all’orecchio:
<< Tu mi hai pregato di fare sesso con te e adesso sono io che prego te di dirmi quando l’hai fatto con il tuo ragazzo. Dimmelo. >>
<< Il due marzo. Contento? >>
Harry si allontana da lei e stupito dice:
<< Ah, da molto tempo. >>
<< Sì, abbastanza per averlo fatto in camera sua, in camera mia, nel suo studio di registrazione e anche in altri posti. >> confessa Jessy, fiera di se stessa.
<< Wow, allora sei diventata un’esperta. >>
<< Sì, credo di potermi definire un’esperta. >>
<< Perfetto. >> dice lui.
<< Perfetto? >> domanda Jessy.
Harry la guarda e le sposta i capelli dal viso.
<< Che stai facendo? >> gli chiede lei.
Harry va dietro di lei, e, prima che lei riesca a dire qualcosa, lui si avvicina al suo orecchio e intanto mette una mano sulla sua coscia e sale fino al sedere.
<< Che cosa stai facendo, si può sapere? >> richiede Jessy.
<< Co che mi vuoi, ma non lo ammetti. >>
<< Ma quando mai? >> dice Jessy, sogghignando.
Nonostante tutto, Jessy non si è mossa di mezzo millimetro.
<< Smettila di mentire. Se hai voluto farlo con me la prima volta, vuol dire che sei attratta da me, almeno un po’. Non si fa sesso con qualcuno se non ti piace. >> le dice Harry.
Jessy si allontana da Harry, si volta e gli dice:
<< Ma cosa dici? Io sto con Anthony, io lo amo e lui ama me. >>
Harry fa qualche passo e le sta a dieci centimetri di distanza.
<< Tanto so che sei attratta da me. >>
Harry la guarda negli occhi, ma lei si volta da una parte per non essere guardata, però lui le sposta il viso con una mano e un attimo dopo la bacia. Mentre si bacia lui la tira a sé e sono appiccicati.
Qualche secondo dopo, però lei si allontana da lui e gli tira uno schiaffo, senza pensarci un attimo.
<< Che cazzo fai? Vaffanculo, Harry! >> esclama Jessy.
Jessy si volta e raggiunge la porta, ma quando va per aprirla non ci riesce. Si volta verso di lui e gli chiede:
<< Hai chiuso la porta a chiave? >>
Harry la raggiunge e le dice:
<< Sì, così non entra nessuno. >>
<< Apri Harry! Apri subito! >>
<< Smettila di fare la recita, Jess. >>
Jessy è piuttosto arrabbiata e all’improvviso salta su, dicendo:
<< Spiegami una cosa: da quando sei attratto da me? Da quando mi vuoi? Da quando mi guardi? Da quando te ne frega qualcosa di me? >>
<< A dire la verità da un po’. Ci ho pensato in questi mesi e ho capito che quando l’abbiamo fatto per me non era niente, ha significato qualcosa. >> confessa Harry.
<< Oddio, no! Spero che tu stia scherzando? >>
<< Non sto scherzando Jessy, sono serio. >>
<< No, no, no! >> urla lei.
Jessy fa qualche passo per allontanarsi da lui, e Harry dice:
<< Dai, non è così grave in fondo. Posso farti una domanda? >>
<< Sì. >> risponde lei, scocciata.
<< Quando fai sesso con Anthony, hai mai… un orgasmo? >>
<< Non risponderò a questa domanda, okay? >>
<< Perché? >>
<< Perché è ancora più personale della prima domanda che mi hai fatto. >>
<< Scommetto di no, altrimenti avresti risposto di sì. Forse non è tanto bravo, allora. >>
Jessy lo guarda alcuni secondi senza dire niente e poi dice:
<< No, non l’ho mai avuto. Neanche una volta. >>
<< Lo sapevo. Non sei curiosa di sapere cosa si prova? >> le chiede lui.
<< Sì, ma con lui, non con te. >>
Harry la raggiunge, e, guardandola dritto negli occhi, le dice:
<< Non importa con chi, basta provarlo. >>
<< Non sono d’accordo. >>
Jessy inizia a camminare all’indietro quando Harry la sta per raggiungere.
<< Stai fermo lì dove sei. >> gli dice.
Jessy si volta di scatto e corre verso la porta-finestra che dà sulla terrazza. Harry la raggiunge subito e si mette dietro di lei. Le sposta i capelli da una parte e inizia a baciarle il collo.
<< Smettila, per favore. >> gli dice lei.
Mentre le bacia il collo da una parte e poi dall’altra, la mano destra si appoggia sulla coscia destra di Jessy e comincia a salire. Jessy si è lasciata andare ormai, non reagisce neanche.
All’improvviso però si volta verso di lui e lo bacia.
Un attimo dopo, lei gli toglie la maglietta e lui la toglie a lei. Si baciano per alcuni secondi e dopo lei si toglie la gonna e così lui le scarpe e poi i pantaloni. Continuano a spogliarsi un po’ a vicenda e un po’ da soli e raggiungono il letto.

Più tardi, Jessy si sveglia nel letto di Harry, con addosso solo un lenzuolo, e di fianco a lui. Jessy lo guarda per un attimo e lui le dice:
<< Ti sei svegliata finalmente. >>
Jessy si tira su, coprendosi con il lenzuolo.
<< Perché ti copri? È già le seconda volta che ti vedo nuda. >>
<< Oh mio Dio! >> dice lei.
Jessy scende dal letto, coprendosi ancora con il lenzuolo, e in cerca dei suoi vestiti.
<< Dove vai? >> le chiede Harry.
Jessy si volta verso Harry ed esclama:
<< Non doveva succedere! Non sarebbe dovuto succedere! Oh mio Dio! Mi sento così in colpa. Io amo Anthony, lo amo tantissimo. >>
<< Beh, non lo ami poi così tanto se hai fatto sesso con me. >>
<< Non lo dire ad alta voce, sembra ancora più reale. E poi io e te, tu ed io. Dai, siamo perfettamente imperfetti. >> dice lei.
<< No, io non direi. E poi è reale, è successo veramente. >>
<< Lo so, ma è stato solo un grosso sbaglio che non si ripeterà mai più. Addio, Harry! >> dice Jessy, finendosi di vestire.
Jessy si dirige verso la porta, ma quando arriva lì, si ricorda che è chiusa a chiave.
<< Dove vai? Tanto è chiuso a chiave! >>
<< Allora dammi la chiave o aprila tu, basta che mi fai uscire da qui. >> gli dice Jessy.
<< Okay, okay, adesso apro la porta, stai calma. >>
Harry si alza dal letto, apre il primo cassetto del comodino e prende la chiave, e la porta a Jessy.
<< Prima di aprire, voglio farti una domanda. >>
<< Smettila con queste domande. >>
<< Se non risponderai, non ti farò uscire. >>
Jessy sbuffa e dice:
<< Fammi questa domanda, avanti. >>
<< Ti ho sentito urlare un paio di volte o sbaglio? >> le chiede lui.
Jessy lo guarda senza dire una parola e lui le dice:
<< Okay, adesso apro. >>
Mentre lei esce dalla stanza, lui le dice:
<< Non negare di averlo provato Jessy! >>
Jessy si volta e gli urla:
<< Vaffanculo, Harry! >>
Mentre lei continua per la sua strada, lui le dice:
<< Mi piacciono quelle che in apparenza non mi vogliono, ma che in realtà mi vogliono anche troppo! >>
<< Fottiti! >> gli urla lei.

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Capitolo 38
*** Non ci posso credere ***


38

Non ci posso credere





Quando il giorno dopo Jessy vede Anthony, prova in tutti i modi a nascondere quello che è successo la sera prima con Harry. Non le sembra quasi possibile che abbia fatto sesso con Harry, di nuovo. Ma questa volta ha tradito Anthony, il ragazzo che ama, e non solo, ha tradito se stessa, perché lei diceva sempre che non avrebbe mai tradito il ragazzo che ama, perché se ami non tradisci.
Prova a ignorare l’accaduto e sembra riuscirci, fino a quando, tre giorni dopo, non vede Harry. Jessy è in terrazza e sta continuando a scrivere la canzone dell’altra sera.
<< Un’altra canzone? >> le chiede lui.
Jessy alza lo sguardo, si guarda intorno per cercare chi ha parlato e vede Harry davanti a casa sua, così risponde:
<< No, è sempre la stessa. >>
<< Ma non esci mai con il tuo ragazzo? >>
<< Ci vediamo più tardi. Ma cosa te ne frega? >>
<< Ero solo curioso. Sei da sola in casa? >>
<< Sì, sono tutti e due al lavoro. >>
<< Allora fammi salire, ho bisogno di parlarti. >>
<< L’altra volta non è finita molto bene dopo che avevi detto di volermi parlare. >>
<< Io invece credo il contrario, è finita benissimo. Dai, vieni ad aprire il cancello. >>
<< Okay, ora scendo. >>
Quando Harry e Jessy arrivano in casa, lei chiude la porta e appena si gira, lui la bacia. Nel momento in cui Harry si stacca da lei, Jessy lo allontana da sé con un braccio e gli dice:
<< Smettila. Stammi… lontano, per favore. >>
<< Non farti pregare come l’altra volta, dimmi che vuoi rifare tutto e basta. >> le dice lui.
Jessy si allontana da Harry e sale al piano di sopra, così lui la segue. Quando arrivano in camera di lei, Jessy torna in terrazza e si siede sulla sedia, mentre Harry rimane sulla soglia.
<< Senti… mi dispiace che tu abbia tradito Anthony, ma io non posso farci niente. >>
<< So cosa vuoi da me. Mi cerchi solo per fare sesso, ed è veramente una brutta cosa, soprattutto perché un tempo eravamo amici. >>
<< Appunto, due amici che adesso sono cresciuti e si aiutano a vicenda. >>
<< Aiutano a fare cosa? Forse io aiuto te, perché in questo periodo non stai scopando, ma io sto con Anthony, non ho quel problema. >>
<< Però con lui non urli come con me. L’altra volta hai avuto un orgasmo, ma non vuoi ammetterlo solo perché sono stato io a fartelo venire e non Anthony. >>
<< Come posso fare per farti stare zitto? >>
Harry va davanti a Jessy, si china e la bacia. Mentre si stanno baciando, lei si alza e raggiungono il letto.
Così facendo Jessy ha tradito di nuovo Anthony.

Nei giorni successivi prima del ballo di fine anno, Jessy ha rifatto sesso con Harry. Ormai non sa neanche lei per quale motivo lo fa, ma non riesce a evitare di farlo.

È il 25 maggio, cioè il giorno del ballo di fine anno, che si svolgerà nella palestra della scuola dalle 19 alle 23. Jessy, Anthony, Jade e Liam arrivano tutti e quattro insieme al ballo, dopo essere scesi dalla limousine da loro noleggiata per quella sera.
<< Wow! È esattamente come me lo aspettavo. >> salta su Jessy.
<< E come te lo aspettavi? >> le chiede Anthony.
<< Perfetto, tutto che luccica. Così, insomma. >>
<< Sei splendida, tesoro. >> le dice lui.
<< Anche tu, amore. >>
Si danno un bacio e vanno subito a ballare.

Più tardi, Jessy sale sul palco per cantare due canzoni scelte da lei: payphone, dei Maroon 5, e one thing, dei One Direction. Dopo la sua esibizione, scende dal palco e balla con Anthony.
Quando la band ingaggiata per cantare, intona call me maybe, tutti si scatenano. Quando invece la band canta una canzone lenta, Anthony e Jessy, come le altre coppiette ballano appiccicati.
<< Hai già pensato a quest’estate? >> le chiede lui.
<< A dire la verità no, non ci ho ancora pensato. Tu? >>
<< Sì. Potremmo andare via una o due settimane con Jade e Liam. Per le vacanze di primavera ci siamo divertiti. >>
<< Sì, credo che si possa fare, però stavolta andremo lontani, da prendere l’aereo insomma. >>
<< Ovviamente. >>

Dopo il ballo, è stata organizzata una festa, come di consueto per tutte le scuole, e i quattro amici ci andranno.
Durante la festa, mentre Jessy sta ballando vicino ad Anthony, Jade e Liam, vede Harry camminare a pochi metri di distanza. Il suo sguardo diventa vuoto, come se avesse visto un fantasma.
<< Tesoro, che hai? Cos’è quella faccia? >> le chiede Anthony.
Jessy si volta verso Anthony e risponde:
<< Niente… niente. Torno subito, voi continuate a ballare. >>
Jessy viene via e raggiunge subito Harry.
<< E tu che ci fai qui? Hai deciso di seguirmi? >> gli chiede lei.
<< Ciao anche a te. Come potevo sapere che eri qui? >>
<< Non lo so, ma so che questa è la festa dopo ballo della mia scuola e non so cosa tu ci faccia qui, visto che non frequenti la mia stessa scuola. >>
<< Beh, è la festa anche della mia scuola. >>
<< Ah, siamo messi bene. >>
<< Sei qui con il tuo ragazzo? >> le chiede Harry.
<< Sì, ovvio. >>
<< Mi piacerebbe conoscerlo, sai? >>
<< Non credo sia una buona idea. >>
<< Adesso no, perché c’è troppo casino, ma quando smetterà di ballare, sono curioso di conoscerlo. >>
<< Non ci provare neanche Harry. >>
Harry si avvicina al suo orecchio e le chiede:
<< Andiamo di sopra a fare… una cosina? >>
<< Smettila! >>
<< Beh, allora stanotte, quando verremo via da qui, potrei venire da te o tu da me. >>
<< Non ci pensare neanche. Ci saranno i miei in casa e da te ci sono i tuoi, sarebbe troppo imbarazzante. >>
<< Io ho già fatto sesso con i miei in casa. >>
<< Io no, è troppo imbarazzante. Sanno che faccio sesso, ma è imbarazzante lo stesso. >>
<< Okay, va bene. Allora domani ti mando un messaggio e vediamo un po’ cosa fare. >>
<< Okay. Ora torno a ballare, ciao. >>
<< Ciao. >>

Oltre mezzanotte, mentre Anthony e Jessy si stanno baciando al piano di sopra, contro il muro, appiccicati, arriva Harry che dice:
<< Hey, Jessy! >>
Jessy pensa di sentire la voce di Harry, ma quando lui la chiama, si stacca da Anthony, si volta e dice:
<< Harry. >>
Harry si avvicina ai due piccioncini e dice:
<< Lui dev’essere Anthony. >>
Harry porge la mano ad Anthony e dice:
<< Piacere, sono Harry. >>
Anthony lo guarda piuttosto male, ma gli stringe lo stesso la mano, dicendo:
<< Anthony. >>
I due ragazzi si guardano e Jessy li guarda preoccupata.
<< Così tu sei Harry? Quell’Harry. >>
<< Sì, sono io. >> dice lui, fiero di se stesso.
<< Ti facevo più alto. >>
<< Perché? >>
<< Non lo so, ma pensavo fossi più alto. >>
<< Credo che siate alti uguali. >> salta su Jessy, piuttosto preoccupata.
Harry e Anthony fanno cenno di sì con la testa mentre si squadrano dalla testa ai piedi.
Se solo Anthony sapesse la verità di Jessy e Harry, di quello che fanno, l’avrebbe già preso a pugni, ma non la sa, non sa niente, quindi l’unica cosa che fa, è guardarlo per vedere il ragazzo che ha fatto perdere la verginità a Jessy.
<< Andiamo, tesoro, continuiamo quello che stavamo facendo prima. >> dice Jessy, prendendo Anthony per mano e salutando velocemente Harry ed entrano in una delle stanze.

Quando Anthony riaccompagna a casa Jessy, in macchina, lei riceve un sms da Harry, che dice:
“È stato eccitante stasera! Mi è venuta un’idea: perché non andiamo in spiaggia stanotte? Hai mai fatto sesso sulla spiaggia? Scommetto di no. Ti aspetto dalla torretta alle 3:30. A dopo!”
Jessy gli risponde scrivendogli che si vedranno lì.

Sono passati alcuni giorni e ormai la fine di maggio è alle porte e così anche la fine della scuola. In questi giorni Jessy e Harry hanno continuato a fare sesso, e sono usciti insieme solo tre volte.
È martedì 29 maggio, e nel pomeriggio, a casa di Jessy, succede l’inevitabile, quello che prima o poi sarebbe successo.
Jessy e Anthony sono in camera di lei e sono sul letto a sbaciucchiarsi.
<< Visto che più tardi usciamo, mi faccio una doccia, okay? >>
<< Okay, così dopo sarai già nuda. >> le dice lui, sorridendole.
<< Smettila! >> gli dice Jessy, con un sorriso perverso.
Jessy gli dà un bacio e dopo si alza dal letto.
Mentre lei si sta facendo la doccia, riceve un sms, ma il cellulare l’ha lasciato in camera, dove c’è Anthony. Così, dopo averlo sentito suonare e incuriosito, si alza e legge il messaggio. Dopo averlo letto, ci rimane un po’ male, visto che chi l’ha mandato è Harry.
Quando Jessy torna in camera, dopo la doccia, Anthony le chiede:
<< Da quando Harry ti manda dei messaggi? >>
<< Cosa vuoi dire? >> chiede lei, preoccupatissima.
<< Poco fa ti ha mandato un messaggio Harry. >>
<< E cosa diceva il messaggio? >>
<< Allora ci vediamo stasera? Fammi sapere. >> dice Anthony, leggendo il messaggio.
<< Da quando vi frequentate? >> le chiede lui, alzando lo sguardo e guardandola negli occhi.
Jessy è nel panico più totale, non sa cosa dire, non sa che scusa trovare.
<< Non ci frequentiamo, infatti. >> dice lei.
Jessy fa una pausa e dopo aggiunge:
<< È che lo sto aiutando con il discorso per il giorno del diploma. Dovrà fare un discorso e così ha chiesto il mio aiuto, visto che io sono brava a scrivere. >>
<< Ah, ma perché proprio di sera? E poi stasera usciamo insieme noi due. >>
Jessy non sa più cosa dire.
<< È che non ero sicuro che facessimo qualcosa noi due, quindi con lui ero in forse. >>
<< Ah. >>
Anthony la guarda e Jessy sembra molto preoccupata.
<< Sei sicura che non ci sia altro? >> le chiede lui.
Prima ancora che Jessy riesca a rispondere, le arriva un altro messaggio. Appena il cellulare squilla, Anthony si precipita a prendere il telefono, prima ancora che riesca a prenderlo lei. Stavolta il messaggio è completamente diverso da quello precedente:
“Spero di riuscire a farti un bel servizietto e che tu riuscirai a farlo a me.”
<< Oh mio Dio! Non ci posso credere! Cosa significa questo? >>
Anthony le mostra il messaggio, tenendo il cellulare dritto davanti agli occhi di Jessy, e lei, dopo averlo letto, si mette le mani sul volto, come disperata.
<< Posso spiegarti Anthony. >>
<< Che cosa? Cosa devi spiegarmi? È tutto molto chiaro, Jess. Tu e Harry scopate. >> urla Anthony.
<< Non è come sembra, Anthony. >>
Anthony appoggia il cellulare da dove l’ha preso e dice:
<< È esattamente come sembra, invece. Non sono stupido, Jessy, so cosa intendeva dire Harry. >>
Anthony la guarda deluso e le chiede:
<< Perché? Perché mi hai fatto questo? Che cosa ho fatto per meritarmi questo? >>
<< Niente, non mi hai fatto niente Anthony. Io ti amo ancora, ti amo. >>
<< Come puoi amare me se fai sesso con un altro? Spiegami questa cosa, perché vorrei cercare di capirla. >>
<< Non lo so, ma so che ti amo e di certo non amo Harry. Io amo solo e soltanto te, non potrei amare nessun altro. >>
<< Come fai a dire queste cose? Ti rendi conto che mi hai tradito? Hai fatto sesso con Harry. Tu non eri quella che diceva che se ami non tradisci e che non avresti mai tradito il tuo ragazzo? E allora perché l’hai fatto? Perché tutto quello che avevi detto che non avresti fatto, alla fine l’hai fatto? >> chiede Anthony.
<< Non lo so neanch’io, sinceramente. Forse non so essere felice, forse sono io che voglio una vita di merda. >>
<< Dimmi almeno quante volte è successo? Quante volte avete fatto sesso? >>
<< Non le ho contate. >>
<< Non le hai contate? Questo significa che sono tante? Quand’è stata la prima volta? >>
<< La settimana prima del ballo. >> confessa Jessy.
<< Oh mio Dio! Quindi siamo andati al ballo insieme, abbiamo fatto sesso e abbiamo festeggiato i quattro mesi che tu avevi già fatto sesso con lui? Oh mio Dio! Mi fai schifo Jessy! >>
Anthony esce dalla stanza e Jessy gli chiede:
<< Dove vai? Torna qui! >>
Jessy lo segue, quando lui non ritorna da lei. Scendono le scale e Anthony apre la porta.
<< Dove stai andando? >>
<< Da quell’infame! >> urla lui.
<< No! Perché? >>
<< Perché voglio dargli una lezione! >>
Jessy corre per raggiungerlo, ma prima di arrivare da lui, Anthony ha già suonato al campanello. Quando apre la porta, non c’è Harry, ma il padre, che dice:
<< Jessy? Ciao. Che ci fai qui? E chi è questo ragazzo? >>
<< Salve. C’è suo figlio in casa? Avrei bisogno di fare quattro chiacchiere con lui? >>
Il padre di Harry risponde di sì, così Anthony entra in casa senza pensarci un attimo, in cerca di Harry, e Jessy gli va dietro. Girano un po’ per la casa finché non lo trovano in camera sua. Appena lo vede, entra, e dopo che Harry ha detto “ciao” e qualcos’altro, Anthony gli dà un pugno in piena faccia.
<< Oddio! >> esclama Jessy.
Harry, tenendosi il viso con la mano, chiede:
<< Hey amico, che cos’hai? >>
<< Non chiamarmi ‘amico’, perché noi due non siamo amici! Come ti sei permesso di scopare con la mia ragazza? Come ti è venuto in mente anche lontanamente di farlo? >>
<< Oddio! Lui sa? >> chiede Harry a Jessy.
<< Sì, so tutto. Sei un pezzo di merda, Harry! Jessy era impegnata con me, noi due ci amiamo! Non puoi arrivare e distruggere tutto quello che abbiamo costruito in mezzo secondo! >> gli urla contro Anthony.
<< Era? >> chiede Jessy.
Anthony si volta verso Jessy e le dice:
<< Con te parlo meglio dopo. >>
Anthony si volta di nuovo e dà un altro pugno a Harry, stavolta però nelle parti basse.
Harry, tenendosi le parti basse con le mani, dice:
<< Cazzo che male! >>
<< Mi fate schifo tutti e due! Tu più di tutti, Jessy! >>
Detto questo, Anthony esce dalla stanza e si dirige verso l’uscita della casa, e Jessy gli va dietro.  Quando sono usciti, Jessy gli chiede:
<< Anthony vuoi fermarti, per favore? >>
Anthony si volta subito verso di lei e le risponde:
<< Non ci credo che tu mi abbia fatto questo. Come hai potuto farlo? Dopo che io finalmente mi sono accorto di te, dopo che finalmente mi sono innamorato di qualcuno, dopo aver fatto l’amore insieme? Come hai potuto Jessy? >>
Jessy si avvicina ad Anthony e gli accarezza una guancia, ma prima che lei riesca a dire qualcosa, lui la allontana da sé e le dice:
<< Non toccarmi. È finita, Jessy. È finita. >>
<< No, ti prego, Anthony, non dire che è finita. Io ti amo e anche tu mi ami, non puoi lasciarmi. No, ti prego, non lo fare. >>
Jessy fa una breve pausa e dice:
<< Mi spezzeresti il cuore. >>
<< Tu hai già spezzato il mio. >> le dice lui.
Jessy non dice niente e lui, dopo averla guardata negli occhi un’ultima volta, si gira e va dritto verso la sua macchina e sparisce in un attimo, mentre Jessy è ancora lì ferma immobile.
Poco dopo Jessy si porta le mani al viso e quasi piange, ma non lo fa, non piange, ancora non piange. Così va in spiaggia e prima di toccare la sabbia, si toglie le scarpe e poi si siede a riva. Guarda il mare e all’improvviso inizia a piangere disperata e si porta le mani sul viso e nei capelli.

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Capitolo 39
*** Sembra che tutto il mondo sappia cos'ho fatto ***


39

Sembra che tutto il mondo sappia cos’ho fatto





Il giorno dopo, a scuola, Jessy è appena arrivata ed è al suo armadietto.
<< Hey. >> la saluta Jade.
<< Hey. >> le dice Jessy, con sguardo triste e depresso.
<< Che hai? Hai una faccia. >>
<< Non lo sai? >> le chiede Jessy.
<< Cosa? >>
<< Di me e Anthony. >>
<< No. Cosa dovrei sapere che riguarda te e Anthony? >>
<< Lui… mi ha lasciato. >>
<< E perché? Andava tutto bene tra di voi. >>
Jessy non risponde perché non riesce più a parlare. Si mette le mani sul volto, disperata.
È da ieri che non fa altro che piangere ed essere disperata.
<< Vieni qui. >> le dice Jade, allargando le braccia.
Jessy si avvicina all’amica e si abbracciano, mentre lei piange.
<< È inutile che tu pianga, Jessy. Il danno è già stato fatto. >> le dice Anthony, passando da lì.
Jessy stringe ancora più forte Jade, che chiede:
<< Qualcuno mi vuole spiegare cos’è successo? >>
<< Okay, se lo vuoi sapere, te lo dico. Jessy mi ha tradito. E indovina con chi? Con Harry, il suo vicino di casa, quello con cui ha perso la verginità. >> confessa Anthony.
Jade allontana l’amica da sé, sconvolta, e le chiede:
<< È vero, Jessy? Hai tradito Anthony? E con Harry per giunta? >>
Jessy fa cenno di sì con la testa, perché non riesce neanche a parlare.
<< E perché? >> le chiede Jade.
<< Non lo so, non lo so, ma so che io lo amo. >>
<< Come puoi dire che lo ami se lo hai tradito? >> le chiede Jade.
<< E sai da quanto tempo scopano? Dalla settimana prima del ballo. Ti rendi conto per quanto tempo ha finto? Con me, con te, con noi, con tutti, insomma. >> esclama Anthony.
<< Non ci credo che tu l’abbia fatto davvero. Finalmente Anthony si era accorto di te e tu lo tradisci? Che persona sei diventata? Non ti riconosco più Jessy. >> le dice Jade.
<< Siamo in due allora. Neanch’io riconosco più la mia ex ragazza. >> dice Anthony.
<< Mi dispiace dirti questo, Jessy, ma penso che per il momento non dobbiamo più vederci. Hai tradito la fiducia di Anthony, non ci metteresti molto a tradire anche la mia. >> afferma Jade, guardando disgustata l’amica.
Jade e Anthony se ne vanno via insieme, lasciando Jessy da sola.
<< No, Jade! Cosa c’entri tu? La cosa riguarda me e Anthony, tu non c’entri niente. Ti prego, non abbandonarmi anche tu. >> esclama Jessy.
Jade si volta e risponde all’amica, dicendole:
<< Hai sempre Harry. >>
Jade si volta di nuovo e continua a camminare insieme ad Anthony. Jessy rimane lì da sola, a guardarli.
Jessy ha la testa appoggiata agli armadietti e passa da lì Liam, che le dice:
<< Ciao. Cos’è quella faccia? >>
<< Ti prego, non darmi addosso anche tu. >>
<< Darti addosso? E perché dovrei farlo? >> le chiede lui.
<< Perché Anthony mi ha mollato, perché l’ho tradito con Harry. Jade mi ha detto che per il momento è meglio non vederci più, non si fida più di me. >> risponde Jessy.
Liam non si aspettava questa risposta.
<< Oddio. Dici sul serio? Ma non eri super innamorata di Anthony? Non eri fissata? >> le chiede lui.
<< Sì, sì, sì, e lo sono ancora. >>
<< Beh, allora non capisco per quale motivo tu lo abbia tradito. >>
<< A dire la verità non lo so neanch’io. >> dice Jessy.
<< Non so cosa dirti Jessy. Di certo non hai fatto una bella cosa. Al suo posto, anch’io ti avrei lasciato. Ciao. >>
Anche Liam se ne va, lasciando lì da sola Jessy.

Quando Jessy arriva a casa da scuola, è da sola in casa, così va subito in camera sua, appoggia la borsa e va in terrazza a guardare il mare.
Più tardi decide di andare da Harry, così suona al campanello di casa sua ed è proprio lui ad aprire.
<< Hey. Che ci fai qui? Cos’è, ti mancavo? >> le chiede lui.
<< Smettila. >>
Una volta seduti sul divano, in sala, lui le chiede:
<< Allora, com’è andata con Anthony, dopo che ve ne siete andati da casa mia e dopo che mi ha dato quei due pugni? >>
<< Di male in peggio. È finita, mi ha mollato. E oggi non è andata meglio. Ho litigato con Jade, o meglio, dopo che lei l’ha saputo, mi ha detto che per il momento è meglio non vedersi. Anche Liam, il suo ragazzo, mi ha detto che al posto di Anthony mi avrebbe lasciato. E, tornando a casa da scuola, a momenti facevo un incidente e mi hanno mandata a fanculo. Oggi è proprio una giornata di merda. Sembra che tutto il mondo sappia cos’ho fatto. È un inferno, tutti mi odiano. >> risponde Jessy.
<< No, non è vero. Io non ti odio. >>
<< Ma mi odiavi in passato. Voglio dire, dopo che la nostra amicizia è finita, tu mi odiavi. >>
<< Io non ti ho mai odiato, Jessy. Non capisco perché pensi questo. >>
<< Perché io ti odiavo, cioè ti odiavo fino a quando non ti ho sognato, una notte. >>
<< Tu mi hai sognato? >> le chiede Harry.
<< Sì, e più volte. >>
<< Abbastanza strano, comunque… non ti preoccupare, perché io non ti odio e non ti ho mai odiato. >>
<< È già qualcosa. >>
Harry le fa un sorriso, poi Jessy lo guarda e si avvicina a lui e gli dice:
<< Sai, il bello era che io ti odiavo, ma non era odio il mio, ma invidia. Voglio dire, pensavo di odiarti, ma in realtà t’invidiavo, perché avevi già fatto sesso, avevi già avuto almeno una ragazza, e avevi fatto tutte le esperienze possibili da fare. Insomma, eri tutto quello che non ero io. >>
<< Finché non hai conosciuto Anthony. >> salta su Harry.
<< Esatto, ma prima ancora Jade. Forse è anche un po’ merito suo se l’ho conosciuto. Le devo molto, come lei deve a me il fatto di averle fatto conoscere i One Direction. >>
<< Per favore, sono solo dei froci, come Justin Bieber. >> dice lui.
<< Dite così solo perché siete invidiosi, non capite niente. Voi ragazzi siete tutti uguali, pensate che siano gay solo perché fanno musica orecchiabile. Potete provare ad aprire i vostri orizzonti ogni tanto. Intanto Justin sta con Selena Gomez, e due dei 1D sono fidanzati. >>
<< Sempre perdenti rimangono. >>
<< Fottiti, Harry! >> dice Jessy, incazzata e raggiungendo il giardino.
Poco dopo Harry la raggiunge in giardino e la trova seduta su una delle poltrone.
<< Hey. >>
<< Vai a fanculo! >> gli urla.
Harry si siede sullo spigolo della poltrona e le dice:
<< Dai, non fare così. Non entriamo più in quell’argomento, altrimenti tu mi mandi a fanculo e non mi piace. >>
<< Mi dà solo fastidio che dobbiate giudicarli senza conoscerli. Sono dei semplici ragazzi, come tutti gli altri, che avevano un sogno e l’hanno realizzato. >>
<< D’accordo. Non ne parliamo più però, okay? >>
<< Okay. >>
Harry si avvicina e la bacia.
<< Comunque uno sembra veramente gay. >> salta su lui.
Jessy spinge via Harry e si alza, e lui si siede sulla poltrona.
<< Ma ho ragione! Dai, torna qui! >> le dice lui.
<< Fottiti! >>
Jessy entra in casa e si siede sul divano.
Poco dopo però ritorna da Harry, che è ancora seduto sulla poltrona e lo tira su per la maglietta e gli chiede:
<< Chi sarebbe quello gay per te? >>
<< Non lo so, non li conosco. >>
<< Meno male che non li conosci, altrimenti ti menerei. >>
<< Mi piace quanto t’incazzi. >> le dice Harry.
<< Andiamo in cucina, ho fame. >> dice Jessy.
Insieme vanno verso la cucina e fanno uno spuntino. Mentre mangiano, Jessy si siede sul tavolo e Harry le sta davanti.
Quando hanno finito, lui la guarda e appoggia le mani sulle sue cosce.
<< Che c’è? >> gli chiede lei.
<< Niente. >>
Harry la tira a sé e si baciano. Tra un bacio e l’altro, lei gli toglie la maglia e lui la toglie a lei. Poi Harry inizia a baciarle il seno e in un attimo le toglie le mutande. In seguito, si abbassa i pantaloni e anche le mutande e continuano a baciarsi.

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Capitolo 40
*** Tutto, mi manca tutto di te, Anthony ***


40

Tutto, mi manca tutto di te, Anthony


 


Sono passati alcuni giorni ed è arrivato giugno. Anthony e Jessy non si parlano, e lui l’ha anche rimossa dagli amici di Facebook. Jade e Jessy non si parlano neanche loro e non escono più insieme per il momento. Anche Liam non parla più con Jessy, l’unico a farlo è Harry, con il quale fa ancora sesso tranquillamente.

È il 6 giugno, giorno del diciottesimo compleanno di Anthony.
Durante la scuola, Jessy avrebbe voluto fermare Anthony per fargli gli auguri, ma non l’ha fatto, si è limitata a mandargli soltanto un sms.
Dopo essere tornata a casa da scuola, però, decide di andare a casa sua.
<< Ciao. >> la saluta Tess, dopo aver aperto la porta.
<< Ciao, Tess. Come stai? >>
<< Bene, grazie. Tu? >>
<< Potrebbe andare meglio. >>
<< Capisco. >>
<< C’è tuo fratello in casa? Avrei bisogno di parlargli. >>
<< Sì, c’è, ma non credo che voglia parlare con te. Ma visto che mi stai simpatica e dici di amarlo ancora, perché so che è così, ti porto da lui. >> risponde Tess.
<< Grazie. >>
Tess le fa un leggero sorriso e s’incamminano.
Passano dalla camera di Anthony, ma lui non c’è, così vanno nello studio di registrazione, dove infatti la porta è chiusa. Tess bussa ed entra, mentre Jessy rimane fuori.
<< Che c’è, Tess? >> le chiede Anthony.
<< C’è una persona per te. >>
<< Immagino già chi è. >>
<< Lo so, però oggi è il giorno del tuo compleanno, fai il bravo. >>
Anthony sorride alla sorella, che subito dopo se ne va, rimanendo però ad ascoltare lì vicino, ed entra Jessy.
<< Ciao. >>
<< Che cosa vuoi? >> le chiede lui molto scortesemente.
<< Oggi a scuola volevo fermarti per farti gli auguri, invece di farteli per messaggio, però avevo troppa paura che mi mandassi a fanculo davanti a tutti. Già mi sento depressa perché tutti mi odiano, quindi volevo evitare di sentirmi una merda davanti a mezza scuola. Quando sono arrivata a casa, però, non ce l’ho fatta e sono venuta qui. >> confessa Jessy.
Jessy fa una pausa e dopo dice:
<< Auguri. >>
<< Grazie. >>
<< Ancora non ci credo che non sono insieme a te durante il giorno del tuo compleanno. >> dice lei.
<< Se tu non mi avessi tradito a quest’ora staremo ancora insieme, quindi non venirti a lamentare. >>
<< Lo so. >>
Jessy lo guarda per alcuni secondi, ma lui guarda da un’altra parte.
<< Allora sabato sera farai la festa qui? >> gli chiede lei.
<< Sì, ma tu non sei più invitata. >>
<< Lo so, era solo per chiedere. >>
<< Ora ti chiedo di andartene, perché voglio finire quello che stavo facendo prima che tu arrivassi. >>
<< Okay. >>
Jessy se ne va, ancora più depressa di prima, ma almeno è riuscita a fargli gli auguri di persona.
Quando viene via da casa di Anthony, va da Jade per parlarle. È stanca di questa situazione tra di loro e vuole riuscire a migliorare le cose.
Le due amiche riescono a fare pace finalmente, e Jade perdona l’amica.

È finalmente arrivato il giorno del diploma, cioè sabato 9 giugno. La cerimonia sarà alle 9 nel campo da baseball, dove sono state messe delle sedie e un palco.
Jessy è in auditorium ed è seduta al centro del palco, completamente sola. Si guarda intorno e pensa che in fondo quella scuola le mancherà, ma ci sono nuove sfide da affrontare e cambiamenti in arrivo, ed è felice che una porta si stia chiudendo, ma che allo stesso se ne aprirà una nuova.
<< Eccoti finalmente! È un po’ che ti cercavo. >> esclama Jade.
Jessy si volta e risponde:
<< Hey. >>
Jade si siede accanto all’amica e le chiede:
<< Sei contenta che finalmente ci stiamo diplomando?”
<< Sì, anche se un po’ mi dispiace lasciare questa scuola. >>
<< Ti capisco. Io sono stata qui solo per un anno scolastico e mi mancherà moltissimo, ma in autunno inizieremo l’università e avremo altri quattro lunghi anni ancora d’affrontare insieme. >> dice Jade.
Jade porge la mano all’amica e lei, mentre gliela stringe, la guarda e le sorride, e poi le dice:
<< Già, insieme. >>
<< Che pensi di fare per la festa di Anthony? Verrai? >>
<< Non lo so ancora, perché mi ha detto che non sono più invitata e non ha tutti i torti. >>
<< Già, ma se vieni con me e Liam, lui non ti manderà via, in fondo tu hai fatto la tua scelta. Hai deciso di continuare a… fare sesso con Harry. >> le dice Jade.
<< Io sarei ancora stata tranquillamente fidanzata con Anthony, anche se sarebbe stato proprio molto appropriato continuare a fare sesso con entrambi. Prima o poi ci saremo lasciati, ma non pensavo che sarebbe andata a finire così, ma invece è successo. >>
<< Non sarebbe stato per niente appropriato scopare con entrambi, Jess. >>
<< Lo so, ma ribadisco il fatto che io sono ancora innamorata di Anthony, non potrei mai smettere di esserlo. >>
<< Dai, non ci pensare. Ora dobbiamo andare a diplomarci. Alziamoci da qui e raggiungiamo gli altri. >> dice Jade.
Jade si alza e porge la mano a Jessy, così lei gliela stringe e si alza.

A fine cerimonia e dopo aver fatto le foto con i genitori, Jade e la sua famiglia, Jessy sparisce e ritorna nell’auditorium, si siede di nuovo sul palco, appoggia borsa e il diploma e fa un respiro. Un attimo dopo chiude gli occhi e inizia a cantare una canzone.
<< The space in between us
Starts to feel like we're worlds apart
Like I'm going crazy
And you say it's raining in your heart
You’re telling me
Nobody’s there to dry up the flood
Oh, but that's just crazy
'cause, baby, I told you I'm here for good.
My love's like a star
Yeah, you can't always see me
But you know that I'm always there
When you see one shining
Take it as mine
And remember I'm always near
If you see a comet
Baby, I'm on it
Making my way back home
Just follow the glow
Yeah, it won't be long
Just know that you're not alone.
I tried to build the walls
To keep you safe
When I'm not around
But as soon as I'm away from you
You say they come tumbling down
But it's not about the time
That we don't get to spend together
It’s about how strong our love is
When I'm gone and it feels like forever… >>
All’improvviso si ferma perché sente la presenza di qualcuno e apre gli occhi. Sotto il palco c’è Anthony che la guarda, così si alza e gli dice:
<< Ciao. >>
<< Ciao. >>
<< Che ci fai qui? >> gli chiede lei.
<< Non lo so. >>
Per alcuni secondi si guardano senza dire niente.
<< E tu che ci fai qui da sola? >> le chiede lui.
<< Volevo cantare su questo palco per l’ultima volta. >>
<< Ah. >>
Anthony fa una pausa e dice:
<< Bella la canzone che stavi cantando prima. Di chi è? >>
<< Demi Lovato. >>
<< Ah. >>
Jessy lo guarda e quasi piange, ma prima di riuscire a farlo gli dice:
<< Mi manchi. >>
<< Come faccio a mancarti se fai ancora sesso con Harry? Perché fai ancora sesso con lui, vero? >>
<< Sì, ma mi manchi. >>
<< E cosa ti manca di più di me? >> le chiede lui.
<< Tutto, mi manca tutto di te, Anthony. >>
<< Sei una bugiarda, Jessy. E comunque tu non mi manchi. Ora ti saluto. >> dice lui, infastidito.
Anthony si volta e s’incammina verso l’uscita dell’auditorium.
<< Non andartene, Anthony! >> gli urla lei.
Anthony non la ascolta e continua per la sua strada, uscendo così dall’auditorium.

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Capitolo 41
*** Mi piace questa nuova vita ***


41

Mi piace questa nuova vita





L’estate è passata e siamo a settembre inoltrato. In questi mesi Anthony e Jessy non si sono mai parlati, Jade e Liam stanno ancora insieme da più di otto mesi, mentre Harry ha lasciato Jessy all’inizio di luglio, Jade e Jessy sono andate in vacanza a Miami con alcune loro compagne di corso per due settimane, e la seconda settimana Liam le ha raggiunte.
L’università è iniziata da pochi giorni e siamo al 12 settembre.
Jessy è fuori dall’edificio di musica a parlare con alcuni compagni e vede Anthony che entra, così lo raggiunge subito.
<< Anthony! Anthony! >> lo chiama lei.
Lui si volta e quando la vede invece di fermarsi, cammina ancora più veloce.
<< Anthony! >> lo chiama di nuovo lei.
Una volta raggiunto, lo afferra per un braccio e gli dice:
<< Hey! >>
<< Ciao. >>
<< Come stai? >> gli chiede lei.
<< Che t’importa, Jessy? Non ci parliamo dal giorno del diploma. >>
<< Lo so. Avrei voluto mandarti un messaggio, ma avevo paura che non mi rispondessi, così alla fine non te ne ho mandato neanche uno. >>
<< È meglio che non ti sei scomodata, non avrebbe avuto senso. >>
<< Cosa vuoi dire? >> gli chiede Jessy.
<< Che tanto continui a stare con Harry e di me non t’importa. >>
<< Non sto più con Harry da più di due mesi, e m’importa di te, mi è sempre importato, lo sai. >> confessa Jessy.
<< Ah… due mesi. E non ti sei vista con nessuno durante l’estate? >> le chiede lui.
<< No, con nessuno. Tu? >>
<< Nessuno. >>
Anthony la guarda e la vede diversa. Ora è una ragazza, o forse una donna diversa come l’ha conosciuta.
Jessy lo guarda per alcuni secondi e gli dice:
<< Ti vedo bene. Come sta andando la vita qui? >>
<< Bene, mi trovo bene. Tu? >>
<< Mi trovo bene anch’io. Mi piace questa nuova vita, peccato che non sia con te. >> gli risponde lei.
<< Dovrei andare, a momenti inizia la mia lezione di musica. >>
<< Okay. Ci si vede in giro. >>
<< Okay. Ciao. >>
<< Ciao. >>
Anthony le sorride e se ne va.

Il giorno dopo, nel pomeriggio, Jessy va nella spiaggia più vicina al campus per scrivere una canzone in santa pace.
Mentre sta scrivendo, sente un suono di una chitarra che viene da non molto lontano, così si guarda intorno, ma non vede nessuno. Si alza e prova a cercare da dove proviene quel suono.
Arrivata alla prima casa di quelle che danno sul mare, capisce che è proprio da lì che arriva quel suono, così prova ad attirare l’attenzione di chi la sta suonando, cantando. Poco dopo, infatti, esce sulla terrazza un ragazzo, che si rivolge a Jessy e le chiede:
<< Hey! Potresti smettere di cantare? Non riesco a concentrarmi. >>
Jessy alza lo sguardo e gli risponde:
<< D’accordo. Scusa. >>
Il ragazzo rientra scocciato e Jessy sorride soddisfatta di aver attirato la sua attenzione.
Questo non le basta però, così continua a cantare, ancora più forte, facendo tornare fuori di nuovo il ragazzo, che le dice:
<< Hey! >>
Jessy fa finta di non sentirlo e continua a cantare. Il ragazzo però inizia ad agitarsi e le dice:
<< Hey! Te l’ho detto anche prima, puoi smettere di cantare? Sto suonando e non mi concentro se tu canti! >>
Jessy stavolta alza lo sguardo e gli risponde dicendogli:
<< Scusami! >>
Il ragazzo rientra di nuovo, ancora più scocciato di prima.

Più tardi, Jessy ritorna alla sua macchina per tornare alla Pepperdine e quando butta un occhio sulla casa del ragazzo, lo vede uscire, così lo raggiunge subito.
<< Hey! Scusa? >> esclama lei.
Jessy lo chiama tre volte, quando finalmente lui si gira e le dice:
<< Ciao. Sei quella che mi dava fastidio prima in spiaggia? >>
<< Sì, sono io. È che volevo semplicemente attirare la tua attenzione. Sei bravo. >>
Il ragazzo, un po’ stupito, le dice:
<< Grazie. >>
I due si guardano per pochi secondi e dopo lui le porge la mano e le dice:
<< Manuel, piacere. >>
<< Jessy. >> gli dice lei, stringendogli la mano.
<< Abiti qui vicino? >>
<< No, a Santa Monica, ma studio alla Pepperdine. >>
<< Ah beh, allora sei qui vicino. >>
<< Sì, infatti, sono venuta qui in spiaggia perché devo continuare a scrivere una canzone e volevo il completo silenzio. >>
<< Scrivi canzoni? >>
<< Sì, ma solo il testo, perché non so suonare. >>
<< Non sai cosa ti perdi, è bellissimo suonare uno strumento. >> le dice Manuel.
<< Posso immaginarlo. Suoni solo la chitarra? >>
<< No, anche il basso. Anzi, sono in un gruppo dove sono il bassista. >>
<< Ah, wow. E come si chiama questo gruppo? >>
<< I Crooks. Facciamo rock. >>
<< Wow! I Crooks. Non li ho mai sentiti. >>
<< Abbiamo anche due album su Itunes. >> dice lui, fiero.
<< Ah, addirittura? Wow. >>
Manuel le sorride e le chiede:
<< Quindi studi alla Pepperdine? Cosa studi? >>
<< Musica e scrittura. >>
<< Anche tu musica? >>
<< Sì, la musica è la mia vita. Infatti, ho anche un tatuaggio che lo prova. >>
<< L’avevo notato. È carino. >> le dice lui, sorridendole.
<< Grazie. >> risponde Jessy, con un sorriso.
<< Ma quanti anni hai? >>
<< Diciotto. Tu? >>
<< Ventitré. >>
<< Vedo che anche tu sei pieno di tatuaggi. >>
<< Sì, mi piacciono molto. >>
<< Anche a me. >>
Manuel le sorride e le chiede:
<< Senti, io devo andare, però mi piacerebbe conoscerti meglio. Perché non mi dai il tuo numero, così ti chiamo? >>
<< Sì, però ho un’idea migliore. Perché domani non vieni alla Pepperdine? Ho l’ultima lezione di scrittura a mezzogiorno e mezzo, potresti venire così parliamo un po’, ci prendiamo un caffè o facciamo due chiacchiere, insomma. Possiamo trovarci… alla Joslyn Plaza, la piazza con la fontana.  >>
<< Sì, perché no. A domani, allora. >>
<< A domani. >>

Il giorno dopo, venerdì 14 settembre, alle 12:40 Manuel è alla Joslyn Plaza e vede arrivare Jessy.
<< Ciao. >> lo saluta lei.
<< Ciao. >>
<< È molto che sei qui? >> gli chiede Jessy.
<< No, saranno dieci minuti. >>
<< Prendiamo un caffè? >>
<< Sì. >>
Poco dopo, con il caffè in mano, si siedono da un tavolino e chiacchierano.
Dopo aver finito il caffè, Jessy gli mostra una parte del campus.
<< Senti, perché non andiamo in un posto più tranquillo, dove possiamo stare in santa pace? Potremmo andare nella mia camera, ma c’è la mia compagna di stanza. Perché non andiamo a casa tua? >> propone Jessy.
<< Io vivo solo. >>
<< Lo so. >> dice lei, con uno sguardo languido.
<< D’accordo, allora andiamo a casa mia. >>
Jessy gli sorride e raggiungono la macchina di Manuel. Una volta in casa, Manuel esclama:
<< Eccoci qui! Questa è casa mia. >>
Jessy si guarda intorno e inizia a girare per la sala.
<< Carina. >> dice lei.
Manuel le va dietro e dice:
<< Sì, tutto sommato fa la sua figura. >>
Jessy si volta e gli sorride. Manuel le va accanto e lei si volta per guardarlo, ma si ferma subito.
Si guardano negli occhi e lei si appoggia al muro, lui le va davanti e appoggia il braccio destro accanto a lei, guardandola negli occhi. Jessy gli fa un leggero sorriso, perché in fondo è un po’ imbarazzata. Manuel si avvicina al suo viso e la bacia.
<< Sai cosa mi piace del vivere da soli? Che puoi fare quello che vuoi, quando vuoi. >> esclama Jessy.
<< Già. >>
Manuel le sorride e la bacia di nuovo.

Il weekend è arrivato, e Manuel e Jessy usciranno insieme per il loro primo appuntamento, anche se in realtà lei andrà a casa sua, mangeranno cinese e staranno un po’ lì.
Quando Manuel apre la porta di casa e vede Jessy, esclama:
<< Wow! >>
Jessy gli sorride.
<< Sei… >> riesce solo a dire lui.
<< Non mi fai entrare? >> gli chiede lei.
Manuel fa entrare Jessy in casa e poi chiude la porta. Quando si volta, lei lo bacia immediatamente.
<< Sei davvero carina stasera. >> le dice lui.
<< Grazie. >>
<< Mi piace la tua maglia e la tua borsa e anche i tuoi stivali. Te l’ho mai detto che mi piace il Regno Unito? >>
<< No, ma è un’altra cosa che abbiamo in comune. Da quando ho conosciuto i One Direction, l’estate scorsa, mi sono appassionata al Regno Unito perché loro sono di lì, a parte uno che è irlandese, ma in fondo ho sempre amato Londra. >>
<< Chi hai conosciuto l’estate scorsa? >>
<< Lasciamo perdere. Non credo che tu apprezzeresti quel tipo di musica, visto che con il tuo gruppo fai rock. >>
<< Okay. >>
<< Ah, a proposito del tuo gruppo, ho ascoltato l’album. Non è male in fondo. Non è il tipo di musica che ascolto io, però non è un brutto album. >> salta su Jessy.
<< Grazie. >>
Jessy gli sorride e si siede sul divano, chiedendo:
<< A che ora hai detto per il cinese? >>
<< Alle otto e un quarto. >>
<< Perfetto. >>

Dopo aver cenato, caricano i piatti nella lavastoviglie e si siedono sul divano a parlare.
<< Perché non mi fai sentire qualcosa con la chitarra? >> gli chiede lei.
<< D’accordo. La vado a prendere, resta qui. >>
<< Okay. >>
Poco dopo Manuel torna con la chitarra, si siede e inizia a suonare.
<< Bravo. Posso provare? Ho sempre voluto imparare a suonare la chitarra, ma alla fine non l’ho mai fatto. >>
<< Sì, tieni. >> risponde Manuel, passandole la chitarra e il plettro.
Manuel e Jessy rimangono a suonare la chitarra per più di un’ora.
<< Perché non suoni qualcosa che posso conoscere anch’io? Non so, dimmi dei cantanti che ti piacciono. >> propone Jessy.
<< Rolling Stones, i Beatles... >> risponde lui.
<< I Beatles. Suona qualcosa di loro, qualche canzone la conosco. >>
<< Okay. Vediamo se conosci questa. >>
Manuel inizia a suonare le prime note e Jessy dice:
<< Ah sì, yesterday. >> dice Jessy, riconoscendo la canzone, poi iniziando a cantarla:
<< Yesterday,
All my troubles seemed so far away,
Now it looks as though they're here to stay,
Oh I believe in yesterday.
Suddenly,
I'm not half the man I used to be,
There's a shadow hanging over me.
Oh yesterday came suddenly.
Why she had to go?
I don't know she woldn't say.
I said something wrong,
Now I long for yesterday.
Yesterday,
Love was such an easy game to play,
Now I need a place to hide away,
Oh I believe in yesterday.
Why she had to go?
I don't know she wouldn't say.
I said something wrong,
Now I long for yesterday.
Yesterday,
Love was such an easy game to play,
Now I need a place to hide away,
Oh I believe in yesterday. >>
<< Wow, sei bravissima. >> le dice lui.
<< Grazie, ma anche tu lo sei. >>
<< Grazie. >>
Quando Manuel la guardava cantare, mentre suonava, le sorrideva e ha subito capito che le piace, le piace davvero.
Per il resto della serata hanno parlato, suonato, cantato e si sono baciati, ma senza arrivare ad altro.

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Capitolo 42
*** Con lui è tutto così semplice ***


42

Con lui è tutto così semplice





La settimana dopo, venerdì 21 settembre, Jessy va con Jade e Liam a sentire la band di Manuel, in un locale a Los Angeles.
Prima che i Crooks salgano sul palco, Jessy è con Manuel nel camerino, a sedere su un mobile.
<< Sei particolarmente figa stasera. >> le dice lui.
<< Lo so, ho fatto il possibile per esserlo. Non mi vesto così spesso, quindi non farci l’abitudine. >>
<< Non ti preoccupare, mi piacciono anche le ragazze semplici, come te. >> le dice lui, sorridendole.
Jessy gli sorride e lo bacia.
<< Mi piace questo vestito. >> le dice Manuel.
<< Immagino il perché. >>
<< Perché? >>
<< Perché mi mette in risalto le tette. >>
<< Sì, proprio per quello. Non le avevo ancora notate. >>
<< Beh, perché non vi vesto scollata o con qualcosa di attillato. >>
<< Ti sta bene, sappilo. >>
<< Grazie. >>
Si baciano e Manuel appoggia le mani sulle sue cosce.
Nel frattempo arriva un ragazzo della sua band che dice:
<< Hey Manuel, è ora, vieni! >>
Manuel si stacca da Jessy e dopo esservi voltato, risponde:
<< Arrivo subito. >>
Il ragazzo sparisce e Manuel e Jessy si salutano, e lei esce dal camerino.

Finito di suonare, dopo circa un’ora, nel camerino Manuel parla con i suoi compagni di band. Uno di loro, Jeffrey, si rivolge a lui e gli chiede:
<< Allora stai con quella ragazzina? >>
<< Non è una ragazzina, ha diciotto anni e frequenta la Pepperdine. >>
<< Beh, sembra una ragazzina, anche se è maggiorenne, però è carina, non fraintendermi. >>
<< Ovvio che non sembra che abbia venticinque anni, però mi piace, mi piace davvero. >>
Un altro, John, quello entrato in camerino quando lui e Jessy si stavano baciando, gli chiede:
<< Vi ho visti piuttosto intimi prima, quando sono entrato nel camerino. Avete già scopato? >>
<< No, non ancora. >>
<< Non sarà mica vergine? >> chiede John.
<< Non lo so, ma non credo. Da come si comporta, non credo che lo sia. >>
<< Beh, allora cosa aspettate? >>
<< Cazzo, John, ci conosciamo da una settimana. >>
<< Appunto. Cosa aspettate? >>
<< Ve l’ho detto, mi piace davvero. >>
<< E allora? Hai quasi ventiquattro anni e se non scopi adesso quando? Datti una mossa, amico. >> gli dice John.
<< Va beh, io vi saluto. >>
I ragazzi della band lo salutano e Manuel raggiunge Jessy. Quando sono in macchina, Jessy dice:
<< Sai… non mi va di tornare alla Pepperdine. >>
<< Andiamo da me? >>
<< È proprio quello che intendevo. >>
Quando sono a casa di Manuel, come lui chiude la porta, lei butta la borsa sul divano e lo bacia.
<< Aspetta, aspetta, aspetta! >> esclama lui.
<< Che c’è? >>
<< Devo farti una domanda. >>
<< Okay, fammela. >>
<< Sei… vergine? >> le chiede Manuel.
<< No. >>
<< Come immaginavo. >>
<< L’ho già fatto con due ragazzi. >> confessa Jessy.
<< Ah. >>
<< Perché “ah”? Sei stupito? >> gli chiede lei.
<< Sì, un po’ sì. E quanti anni hanno questi due ragazzi con cui l’hai fatto? >>
<< La mia età, sono i miei due ex ragazzi. >>
<< Ah, bene allora. E a che età l’hai fatto? >>
<< Diciassette, la scorsa vigilia di Natale. Ma perché me lo chiedi? >>
<< Così, per curiosità. >>
<< E tu, invece, a che età? >> gli chiede Jessy.
<< Sedici. >>
<< Bene. >>
Manuel le sorride e le gli chiede:
<< Ma non è che non vuoi farlo con me perché sono troppo piccola? >>
<< Tu non sei piccola, Jessy. >>
Jessy gli sorride e dopo si allontana da lui e si siede sul divano. Mentre Manuel si siede accanto a lei, le chiede:
<< Ti sei offesa? >>
<< No, ma figurati. È lecito che tu mi faccia quel tipo di domanda? In fondo ho solo diciotto anni. >>
<< La domanda me la sono posta stasera, mentre ci baciavamo nel camerino ed io… avevo le mani sulle tue cosce. Insomma, probabilmente se fossimo stati a casa, l’avremmo fatto. >> confessa Manuel.
<< Lo credo anch’io. >>
Manuel le sorride, si avvicina al suo viso e la bacia. Mentre si baciano, si sdraiano sul divano, lui si stacca da lei e le dice:
<< Puoi restare qui stanotte, se vuoi. >>
<< Allora resto. >>
<< Okay. >>
Manuel la bacia e intanto le tocca una coscia, dopo inizia a baciarle il collo e poi anche il seno.
Un attimo dopo, lui si tira su e si toglie la maglia, e anche lei si tira su, lo osserva per qualche secondo e poi gli tocca il petto. Così lui le slaccia il vestito e glielo toglie. Dopo lei si toglie le scarpe e lui i jeans e le scarpe.
In seguito lei si toglie il reggiseno, lo butta per terra e lui la bacia, e poi si sdraiano. Dopo averla baciata sulle labbra, passa dal collo, al seno, fino alla pancia, e quando si ferma, le toglie le mutande.
Rimangono sul divano per almeno un’ora e quando si alzano, vanno in camera e si buttano sotto le coperte.
Jessy si avvicina a Manuel e, baciandogli il petto, gli dice:
<< Sai… mi piacciono i tatuaggi che hai. >>
<< Anche i tuoi mi piacciono, soprattutto quello sul fondoschiena. >>
Jessy smette di baciargli il petto, gli sorride e lo bacia.

Il mattino dopo, il primo a svegliarsi è Manuel, che si volta verso Jessy e la guarda dormire. Quando guarda la sveglia sono già le 10 di mattina e non sa se svegliare o no Jessy, così esce dalla camera e, dopo essere andato in bagno, va in terrazza.
Dopo circa un quarto d’ora, Jessy si sveglia e non lo vede accanto a sé, così si alza dal letto, va in bagno, poi in sala e quando lo vede in terrazza, lo raggiunge.
<< Hey. >> lo saluta lei.
Manuel si volta e dice:
<< Hey. >>
Si baciano e lui le chiede:
<< Fai colazione di solito la mattina? >>
<< Sì, sempre. >>
<< Anch’io. Entriamo, dai. >>
Jessy e Manuel entrano in casa e lui le chiede:
<< Cosa mangi di solito? >>
<< Dipende, ma di solito Corn Flakes o pancakes. >>
<< Ho i Corn Flakes. >>
<< Perfetto. >>

Quando Jessy ritorna alla Pepperdine, arriva nella sua stanza, dove c’è Jade.
<< Hey! Sei viva! Ma dove sei stata? >> le chiede lei.
<< Sono rimasta a dormire da Manuel. >>
<< Uuh. Allora immagino che l’abbiate fatto? >>
<< Immagini bene. >>
<< Dai, raccontami tutto. >>
Dopo che Jessy ha raccontato all’amica i dettagli del sesso con Manuel, Jade le chiede:
<< E con Anthony? Cosa pensi di fare con lui? Voglio dire, avete ripreso a parlarvi da poco, pensi di dirgli di Manuel? >>
<< A dire la verità non lo so. Non credo siano affari suoi, anche se ho paura di ferirlo. >>
<< Perché lo ami ancora? È per questo che hai paura di ferirlo, vero? >> le chiede Jade.
Jessy fa cenno di sì con la testa e dice:
<< Sì, lo amo ancora e non smetterò mai di farlo. >>
<< Io credo che dovresti dirglielo lo stesso. Io e Liam non gli abbiamo detto niente, perché crediamo che debba farlo tu. >>
<< Sì, infatti. Grazie per non averglielo detto. >>
<< Potresti dirglielo alla festa di stasera. >>
<< Sì, volendo sì. >>
<< Ma con Manuel che tipo di rapporto hai? Come quello che avevi con Anthony o come quello che avevi con Harry? >> le domanda Jade.
<< Io credo una via di mezzo. Cioè, abbiamo fatto sesso dopo una settimana e stiamo bene insieme. Con lui è tutto così semplice. >> risponde Jessy.
<< Immagino. >>
<< Con Harry facevo solo sesso, mentre con Anthony era semplice, ma era una relazione vera, con vero amore. Manuel l’ho conosciuto e il giorno dopo ci siamo già baciati, e dopo una settimana abbiamo fatto sesso. Con Anthony, ovviamente, abbiamo fatto le prime esperienze insieme. Non so come spiegarlo, ma è diverso. >> confessa Jessy.
<< Beh, l’importante è che con Manuel stai bene. >>
<< Già. >>
<< Sarà meglio, altrimenti lo picchio con la chitarra e il basso. >>
Jessy e Jade ridono insieme e poi quest’ultima sorride all’amica.

La sera stessa, al campus, c’è una festa anni ’50 e Jessy ha pensato di invitare anche Manuel. Quando Manuel arriva alla festa, Jessy gli va incontro e gli dice:
<< Wow! Stai benissimo vestito così. >>
<< Grazie. >>
<< Io come sto invece? >>
<< Sei carinissima. >>
<< Grazie. >> risponde Jessy, dandogli un bacio e poi andando a ballare insieme a Manuel.
Ballano più che altro le canzoni di Grease e si divertono come pazzi.
Mentre ballano in mezzo alle altre persone, Jessy vede arrivare Anthony, così lo raggiunge subito.
<< Ciao. >>
<< Ciao. Stai benissimo vestita così. >>
<< Anche tu. Hai molto l’aria da… Danny Zuko. >>
<< Sì, infatti, sono vestito da Danny Zuko. >>
Jessy gli fa un gran sorriso e si guardano per alcuni secondi.
<< Senti, possiamo parlare in privato un attimo? >> gli chiede Jessy.
<< Sì. >>
Jessy e Anthony escono dall’edificio e si siedono su una panchina.
<< Ti volevo dire… che ho conosciuto un ragazzo. Si chiama Manuel e abita qui vicino, sulla spiaggia. È qui stasera, e… stiamo insieme, ecco. >>
<< Ah. E quanti anni ha? >>
<< Ventitré. >>
<< Ah, è più grande. Beh, mi fa piacere Jessy, sono contento per te. Davvero. >>
<< Grazie. Te l’ho voluto dire prima che mi vedessi con lui. Adesso che abbiamo ricominciato a parlare, vorrei esserti amica. >>
<< Non ce n’era bisogno ma grazie di avermelo detto. >>
<< Prego. >>

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Capitolo 43
*** Ci sarò sempre per te ***


43

Ci sarò sempre per te




                           
La settimana successiva, in un pomeriggio, mentre Jessy è nella sua stanza del dormitorio, da sola, qualcuno bussa alla porta. Va ad aprire e trova Anthony, con le lacrime agli occhi, fuoi dalla porta.
<< Hey. Cos’è successo? Perché piangi? >> gli chiede lei.
<< È successa una cosa bruttissima. >>
<< Cos’è successo? >>
Anthony, in presa alla disperazione, abbraccia Jessy e lei rimane molto stupita.
<< Cos’è successo, Anthony? >> gli richiede Jessy.
Anthony si stacca da Jessy, entra nella stanza e si mettono a sedere sul letto.
<< Mi vuoi dire cos’è successo? Perché stai piangendo? >>
<< È morto mio nonno, quello a cui ero molto legato. >> risponde lui.
<< Mi dispiace. Quand’è successo? >>
<< Ieri. >>
<< Mi dispiace, Anthony. Vieni qui, dai. >> dice Jessy, aprendo le braccia. Anthony l’abbraccia di nuovo e piange disperato.
<< Ma stava male? >>
Anthony si stacca da lei e risponde:
<< Sì, aveva l’alzheimer. >>
<< Ah, capisco. Anche mio nonno è morto per la stessa malattia. >>
<< Già. >>
<< In ogni caso io ci sono sempre, ci sarò sempre per te, okay? Ricordatelo. Anche se adesso siamo amici, se proprio così ci possiamo definire, io ci sarò sempre e comunque. >> gli dice Jessy.
<< Grazie. >>
<< È il minimo che io possa fare per te. Non posso nasconderti che ti amo ancora, sappilo. Probabilmente ti amerò per sempre. >> confessa Jessy.
Anthony sa benissimo che Jessy è ancora innamorata di lui, ma lui non sa se è ancora innamorato di lei.
<< Lo so, so che mi ami ancora, Jessy. >>
<< Devi saperlo. >>
Anthony cambia argomento velocemente e le chiede:
<< Come va con Manuel? >>
<< Bene, bene. Tu? Non c’è nessuna ragazza in vista? >>
<< Nessuna, e ora come ora non credo che ci sia spazio per nessuna. >>
<< Capisco. >>

La settimana seguente, cioè quella d’inizio ottobre, Manuel parte con la sua band per una settimana per suonare a San Diego e Jessy non l’ha potuto seguire perché deve continuare l’università.
Di ritorno a Malibu, martedì 9 ottobre, nel tardo pomeriggio, lei è a casa sua, che lo sta aspettando per fargli una sorpresa.
Quando Jessy arriva a casa di Manuel, si spoglia, nasconde i vestiti, toglie il lenzuolo dal letto e se lo avvolge addosso. Appena sente aprire la porta, si nasconde.
Quando Manuel arriva in casa e raggiunge la sala, trova un biglietto sul tavolo con scritto “CERCAMI”, scritto da Jessy.
<< Jessy? Dove sei? >>
Manuel va in camera sua e non la trova, va in uno dei bagni e non c’è, va nell’altro bagno e non c’è neanche lì, perché nel momento in cui lui raggiungeva il secondo bagno, lei veniva via da dietro la porta del primo, raggiungendo la camera.
<< Jessy, dove sei? >>
Ritorna così in camera sua e la trova seduta sul letto, con solo il lenzuolo addosso.
<< Wow! >> esclama Manuel.
Manuel è stupito di vederla così, e anche Jessy, mentre lo aspettava, è rimasta stupita da quello che la sua mente è stata capace di pensare.
<< Bentornato. >> gli dice lei.
Manuel le sorride e le dice:
<< Grazie. >>
Si avvicina a lei e la bacia. Mentre si baciano, lei si sdraia e lo tira a sé.
<< Spero che tu non abbia niente sotto quel lenzuolo? >> le chiede lui.
<< Speri bene, perché sono completamente nuda. >>
<< Perfetto. >>
Manuel le sorride e poi riprende a baciarla.

Più tardi, mentre si rivestono, lui le chiede:
<< Mi spieghi come hai fatto ad entrare? >>
<< Chavi di riserva sotto lo zerbino, ci sono sempre. >>
<< Giusto. >>
Jessy gli sorride e lui le chiede:
<< Perché non resti qui stanotte? >>
<< Ovviamente sì, anche perché ti ho preparato anche un’altra piccola sorpresa. >>
<< Davvero? >>
<< Sì, ma te la darò dopo, perché adesso è ancora presto. >>
<< Okay. >>

Circa cinque minuti prima della mezzanotte, mentre sono seduti sul divano a guardare la tv, Jessy nota l’ora e dice:
<< Uh, è ora! >>
Si alza improvvisamente e gli dice:
<< Adesso tu devi stare qui e quando ti dirò di spegnere la tv e venire in camera tua, fallo, e vedrai che non te ne pentirai. >>
<< Okay. >>
Jessy gli dà un bacio veloce e va verso la cucina, e poi senza far vedere cos’ha in mano, si chiude in camera. Si spoglia, buttando i vestiti per terra, poi prende la borsa e tira fuori un barattolo di panna montana.
Quando è pronta, chiama Manuel e lui spegne la tv e arriva subito.
Appena arriva in camera, rimane letteralmente a bocca aperta. Jessy è sdraiata sul letto, completamente nuda, e sulle parti intime ha un vassoio con sopra un cupcake al cioccolato, con della panna come decorazione, e un candelina.
<< Buon compleanno. >> dice lei, semplicemente.
Manuel si avvicina a lei e le dice:
<< Oh mio Dio. Sei fantastica. >>
Jessy gli sorride e gli dice:
<< Prendi l’accendino e accendi la candelina. È il tuo compleanno ed è giusto che tu la spenga. >>
<< Okay. >>
Manuel va a prendere subito l’accendino e torna in camera, accende la candelina e, mentre fissa Jessy, soffia sulla candelina, poi la toglie e lei gli dice:
<< Ora puoi mangiare il tuo cupcake. Se vuoi, puoi aggiungerci dell’altra panna, è sul comodino. >>
Manuel prende il cupcake e tira via il vassoio dalle parti intime di Jessy. Mangia il cupcake in un attimo, mentre osserva Jessy, e gliene fa mangiare un po’, e dopo prende la panna e dice:
<< Mi è venuta un’idea. >>
<< Io sono ancora qui. >>
<< E ci devi restare. >> le dice lui.
Manuel mette della panna sul corpo di Jessy, formando un cuore, che passa dal seno e scende fino all’ombelico.
<< Fantastico. Speravo avessi la stessa idea che ho avuto io. >>
Mentre Manuel lecca la panna dal corpo di Jessy, lei non dice una parola. Si baciano e lui le chiede:
<< Vuoi farti una doccia? Sei ridotta piuttosto male. >>
<< Sì. >>
Mentre Jessy è in doccia, Manuel è in camera sua, così, senza pensarci un attimo, si spoglia e va verso il bagno. Facendo il minimo rumore, entra nella doccia ed inizia a baciarle il collo.
<< Che ci fai qui? >> gli chiede Jessy, sussultando.
<< Avevo voglia di fare una doccia. >>
<< Capisco. >>
Jessy si volta e così si baciano.

Siamo già alla metà di ottobre ed è venerdì 19 ottobre e alla Pepperdine c’è una festa. Mentre Jessy sta bevendo completamente sola, in un angolo della stanza, si avvicina a lei Anthony che le dice:
<< Hey! >>
<< Ciao. È un po’ di giorni che non ci vediamo. >>
<< Già. Come stai? >>
<< Benissimo. Tu? >>
<< Bene. L’università come va? >> le chiede lui.
<< Bene, bene. Sto imparando sempre più cose ogni giorno che passa. E a te come va? >>
<< Stessa cosa per me, va di bene in meglio. >>
<< Sai, il mio professore di canto ha ascoltato il mio nuovo album ed è rimasto colpito da una canzone in particolare, e vorrebbe farla sentire al suo amico della radio per poi trasmetterla. È una cosa pazzesca, potrei andare in radio. >> dice lui, entuasiasta.
<< È fantastico, Anthony, sono felicissima per te. >> esclama Jessy, abbracciandolo dalla gioia e, mentre si stringono, Anthony annusa i suoi capelli, sfiorandole il collo con le labbra. Quando si staccano, lui le domanda:
<< Sai qual è la canzone? >>
<< Quella che hai scritto per me? >>
<< Sì. Come fai a saperlo? >>
<< Non lo so, intuito forse. Spero veramente che verrà trasmessa in radio, io l’adoro. >>
<< Lo so che la adori. >> le dice lui, sorridendole.
<< Con Manuel, come procede? >>
<< Bene, bene, come sempre. >>
Continuano a parlare per un po’ fino a quando non vanno a ballare.

Più tardi, Jessy si allontana dalla festa e va nella sua stanza. Quando arriva, si guarda nello specchio che ha messo sopra la cassettiera, si avvicina allo stereo e mette il cd che aveva regalato ad Anthony e che lui le ha ridato quando l’ha lasciata. Intanto riceve un sms da Anthony con scritto:
“Dove sei? Io, Jade e Liam ti stiamo cercando.”
Lei risponde di essere nella sua stanza, così lui la raggiunge.
Quando parte without you, inizia a piangere e poco dopo Anthony apre la porta della stanza e la vede piangere su letto.
<< Jessy? >> la chiama lui.
Anthony urla perché c’è il volume alto, così lei si volta e vedendolo, si asciuga subito le lacrime, si alza per abbassare il volume e dice:
<< Ciao. >>
<< Stavi ascoltando il cd che mi hai regalato? >> le chiede Anthony.
<< Sì. Mi mancava. >> risponde Jessy, sedendosi sul letto.
Anche Anthony si siede e le dice:
<< Manca anche a me. >>
<< Se vuoi, puoi sempre riprendertelo, in fondo è tuo, era per te. >>
<< No, tienilo tu. >>
<< Sicuro? >>
<< Sì. >>
Anthony la guarda per un attimo mentre lei continua ad asciugarsi le lacrime.
<< Perché stavi piangendo? >> le chiede lui.
<< Without you. Lo sai, mi fa sempre piangere. >>
<< E venire la pelle d’oca. >> aggiunge Jessy, mostrando ad Anthony le braccia.
<< Anche a me. >> le dice lui, mostrando le sue braccia.
<< Ma mi piace questa sensazione. >> dice lei, accarezzando le braccia di lui.
<< Piace anche a me. >> dice lui, guardandola negli occhi.
Lei gli sorride e lui la guarda attentamente, passando dai capelli, agli occhi, alle labbra, al collo e al seno, e all’improvviso si avvicina a lei e la bacia. Mentre si baciano, la stringe a sé e le accarezza i capelli.
Un attimo dopo, le toglie la maglia e poi lei la toglie a lui. Si spogliano lentamente e intanto si baciano in varie parti del corpo, come se stessero per iniziare a fare l’amore per la prima volta, quando finalmente, dopo essersi distesi sul letto, si guardano perfettamente negli occhi e si uniscono in una persona sola.
Mentre fanno l’amore, lui le sussurra all’orecchio che la ama e lei sorride, come non ha mai sorriso in vita sua, rispondendogli che anche lei lo ama.
Dopo aver fatto l’amore, sono sotto le coperte sdraiati e abbracciati.
<< È stato bellissimo. >> dice Jessy.
<< Sì. >>
Anthony non riesce a dire altro.
<< Spero che non te pentirai adesso? >> gli chiede lei.
Anthony non risponde subito e poco dopo, voltandosi verso di lei e appoggiando la mano sulla sua guancia e guardandola negli occhi, le risponde:
<< No, non me ne pentirò mai, amore mio. >>
Jessy gli fa un timido sorriso e gli chiede:
<< Davvero? >>
<< Sì. Davvero. Non potrei mai negare di amarti ancora, prima, mentre facevamo l’amore te l’ho anche detto, ed è così, è tutto vero. Non ho mai smesso di amarti, Jessy, nonostante tutto il male che mi hai fatto. >> confessa lui.
<< Non puoi capire quanto queste parole mi rendano felice. E non ci sarebbe neanche bisogno di dirlo che anch’io ti amo ancora, ma lo ridico, lo dirò fino alla morte. Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo. >> confessa lei.
Anthony la bacia senza pensarci un attimo.
<< Quindi è tutto finito? Voglio dire, iniziato. Mi hai perdonata? >> gli chiede Jessy.
<< Sì. >>
<< Domani parlerò con Manuel, gli dirò che ti amo ancora e che non ho mai smesso di amarti. Ti prometto che non succederà mai nulla che ci farà lasciare di nuovo. Te lo prometto, Anthony, te lo giuro. >>
<< Ti amo. >> le dice lui.
<< Anch’io. >>
Jessy ed Anthony si sorridono e poi baciano.
<< Posso confessarti una cosa? È importante per me. >> gli chiede lei.
<< Certo. >>
Anthony le prende le mani per aiutarla a parlare, e lei, dopo aver fatto un respiro profondo, dice:
<< Mi hai fatto avere un orgasmo. È stato fantastico sentirti completamente dentro di me, tu che sei veramente innamorato di me. Non qualcun altro, ma tu e solamente tu, Anthony. Non puoi capire quando io riesca ad amarti adesso. >>
Anthony sorride, un po’ imbarazzato, e un attimo dopo dice:
<< Sono contento che sia successo finalmente. Forse prima non ero così pazzamente innamorato di te come lo sono adesso, e non riuscivo a soddisfarti come sarebbe dovuto succedere. Forse anche perché era da poco che facevo sesso, non lo so, ma fidati che non ho fatto altro che seguire il mio istinto. Però non so se questo fosse il tuo primo orgasmo, anche perché non me ne hai mai parlato quando stavamo insieme. >>
<< Infatti non era il primo, ma non importa, perché questo è stato più reale e vivo di tutti gli altri. >> confessa Jessy.
<< Ti amo da impazzire, Jessy. >>
<< Anch’io, Anthony. >>
Si baciano di nuovo, come se fossero stati lontani anni, quando invece hanno appena condiviso uno dei momenti più belli della loro vita.
Lei non riesce a credere che lui l’abbia perdonata. Certo, un po’ le dispiace per Manuel, ma lui non è niente in confronto ad Anthony.

Il giorno dopo, Jessy va a casa di Manuel e quando lui apre la porta, si salutano e la fa entrare. Jessy, prima d’iniziare il discorso, fa un respiro profondo e dopo dice:
<< Ti devo dire una cosa, Manuel. >>
<< Sei ancora innamorata di lui? >> le chiede lui.
<< Da cosa l’hai capito? >>
<< Da come lo guardi, e quando due secondi fa mi hai detto che mi dovevi dire una cosa, l’ho capito dal tono di voce che avevi. Spaventato, in colpa, triste, ma allo stesso tempo felice. >>
<< Mi dispiace. Non avrei voluto che succedesse così, credimi. Certo, io l’ho sempre amato e anche lui ha sempre amato me, ma con te mi sono davvero trovata bene, non ti sto mentendo. Mi sono trovata bene fin dall’inizio, credimi. >> confessa Jessy.
<< Anch’io mi sono trovato bene con te. E dispiace anche a me che sia andata così, ma forse è stato meglio, perché in fondo con me non eri veramente felice. Per cui stai con lui, perché è con lui che devi stare, non con me. >> le dice Manuel.
<< Sono contenta che tu capisca. Grazie. >>
<< È stato un piacere conoscerti, Jessy. >>
<< È stato un piacere conoscere te, Manuel. E ti devo ringraziare, perché mi hai fatto diventare una donna completa, consapevole di quello che potrebbe fare e che è in grado di fare. Grazie. >> dice Jessy.
<< Grazie a te. >>
Jessy e Manuel si abbracciano e dopo un altro saluto, Jessy se ne va.
Quando ritorna alla Pepperdine, va subito nella stanza di Anthony e Liam, ma non lo trova, e Liam le dice che è dai laghetti, così lo raggiunge subito.
<< Allora? Gliel’hai detto? >> le chiede lui.
<< Sì, gliel’ho detto ed è stato comprensibile. Siamo ufficialmente tornati insieme, amore mio. >>
<< Ti amo da morire. >> le dice lui.
<< Anch’io. >>
Jessy ed Anthony si abbracciano e poi si baciano.
Contenti come non mai, rimangono un po’ lì e dopo tornano al dormitorio per dare la bella notizia a Jade e Liam, che rimangono stupiti, ma ne sono anche felicissimi.
Jessy ed Anthony non potevano rimanere separati a lungo, perché sono troppo simili e troppo perfetti l’uno per l’altra.

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