Luce nel cuore

di frencia92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Car crash ***
Capitolo 2: *** Corsa contro il tempo ***
Capitolo 3: *** Quella strana luce ***
Capitolo 4: *** Sogno premonitore ***
Capitolo 5: *** Amore di Padre ***
Capitolo 6: *** Revenge and hope ***
Capitolo 7: *** L'atteso risveglio ***
Capitolo 8: *** If It's Love... ***
Capitolo 9: *** La luce nel cuore ***



Capitolo 1
*** Car crash ***


"Tony... io..."
Le ultime parole che ha sentito prima di vedere quel suv travolgerli. Doveva essere un incubo. Il peggior incubo della sua vita.
Eppure ha superato tante situazioni più brutte di queste: la morte della madre, la peste, Kate, Paula, Jenny, tutte le volte che si cacciava nei guai e Gibbs era sempre al suo fianco per aiutarlo... ma ora Gibbs non c'è. Ci sono lui è Ziva. Soli.
Il ricordo di Berlino, il ballo, le mani intrecciate, sono gli unici ricordi felici che lo tengono lucido e vigile. Il risveglio lo riporta alla realtà. Il clacson suona incessantemente da minuti, il sangue scorre veloce sul suo viso, sui vestiti, sulle mani che si alzano per cercare un contatto con Ziva...
Ziva. È conciata piuttosto male. Il sangue scorre fluido dalle ferite alla testa e alle braccia. In lontananza le sirene dei soccorsi tranquillizzano l'anima fragile e scossa di Tony. Un sorriso sbieco appare sul suo volto 'L'ho protetta... nonostante tutto ho mantenuto la mia promessa...' pensa mentre accarezza dolce il viso di Ziva in cerca di segni vitali. La stanchezza e il dolore, sia fisico che mentale, si fanno sentire... pian piano perde i sensi mentre osserva degli uomini avvicinarsi per estrarli dalle macerie.

Lo squillo insistente del cellulare lo sveglia di soprassalto. Sente che un macigno si sceglierà contro di lui appena risponderà.
"Gibbs..." "Sono Vance. Devi raggiungere subito l'ospedale... c'è stato un incidente... DiNozzo e la David sono rimasti coinvolti in un incidente stradale... sono entrambi... gravemente feriti."
Panico. Puro e semplice panico.
Il ricordo della morte di Shannon e Kelly torna a divorarlo.
"Gibbs, il resto della squadra è già stata informata... Alle indagini iniziali penserò io... Vai dai tuoi ragazzi, hanno bisogno di te!" 


 
Le lacrime scendono traditrici dagli occhi di Gibbs, i flashback dei momenti felici passati con Tony e Ziva prendono il posto del dolore per Shannon e Kelly, ora la SUA famiglia ha bisogno di lui. Si veste in un lampo e in auto raggiunge di fretta l'ospedale. 

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Capitolo 2
*** Corsa contro il tempo ***


Gli altri non sono ancora arrivati. Ad un'infermiera di passaggio chiede di Tony e Ziva e lei lo accompagna alla sala d'aspetto.
Si siede ad aspettare, mette le mani tra i capelli, il dolore che prova gli punge gli occhi, cerca di calmarsi ma il respiro diventa via via più affannoso. Passa il tempo e nessuno lo informa sulle condizioni dei suoi agenti. Mentalmente esausto, chiude gli occhi, cercando inutilmente di cacciare le lacrime. Dev'essere forte... per Tony... per Ziva... per la SUA squadra.
 
Passi frettolosi si avvicinano a lui. Sono arrivati.
Alza la testa e li vede tutti li, pendono dalle sue labbra, vogliono sapere. Si alza e spiega la situazione, tutto ciò che Vance gli ha comunicato, tutto ciò che sa. Abby piange abbracciata a McGee e Ducky cerca di dare conforto a Gibbs, che per la prima volta vede realmente smarrito.
 
Esce da una stanza un dottore, si avvicina a Gibbs e spiega le attuali condizioni degli agenti
"ENTRAMBI GLI INTERVENTI SONO ANDATI A BUON FINE. LA RAGAZZA HA RIPORTATO LIEVI CONTUSIONI SU TUTTO IL CORPO E QUALCHE TAGLIO DOVUTO ALLE SCHEGGE DI VETRO. HA RIPORTATO UN LEGGERO TRAUMA CRANICO MA NON È IN PERICOLO DI VITA. DEVE RIMANERE COMUNQUE SOTTO OSSERVAZIONE, HA PERSO MOLTO SANGUE"
"E Tony? Lui... come sta..." il dottore abbassa gli occhi alla domanda di Gibbs.
Il suo cuore accelera, la preoccupazione fa posto all'angoscia mentre il dottore ricomincia a parlare "L'AGENTE DINOZZO HA RIPORTATO GRAVI DANNI SU TUTTO IL CORPO. PROBABILMENTE HA FATTO DA SCUDO PER PROTEGGERE L'AGENTE DAVID. FATTO STA CHE IL SUO INTERVENTO È DURATO PIÙ DEL PREVISTO. LE GAMBE SONO STATE DANNEGGIATE GRAVEMENTE, TUTTE LE COSTOLE SI SONO ROTTE NELL'IMPATTO PROVOCANDO DIVERSE EMORRAGIE INTERNE. HA UNA LESIONE PIUTTOSTO SERIA ALLA SPINA DORSALE CHE POTREBBE PARALIZZARLO.
MA C'È DI PEGGIO... PURTROPPO... ABBIAMO FERMATO UN'IMPORTANTE EMORRAGIA CEREBRALE, È STATO PIUTTOSTO COMPLICATO PERCHÉ APPENA ABBIAMO CONTENUTO L'EMORRAGIA HA AVUTO UN ARRESTO CARDIACO. CI SONO VOLUTI 10 MINUTI PER RIANIMARLO. IN QUESTO MOMENTO... È IN COMA CEREBRALE. NON SO SE E QUANDO SI SVEGLIERÀ MA SICURAMENTE, SE IL SUO CUORE NON CEDE PRIMA, AVRÀ BISOGNO DI TUTTO IL VOSTRO AIUTO."
In quel preciso istante, i pensieri di tutti si fermano.
Il silenzio li accompagna per svariati minuti. Nessuno di loro ha la minima idea di cosa fare.
Il pensiero di Tony si fa largo nelle loro menti mentre sperano con tutto il cuore che Ziva, al suo risveglio, non chieda di lui. Troppo dolore, intenso e lacerante dolore. 

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Capitolo 3
*** Quella strana luce ***


Mal di testa.
Uno di quelli paragonabili al dopo sbornia ma più intenso.
La prima sensazione che prova Ziva prima di svegliarsi.
 
Apre leggermente gli occhi, accecati dalla luce proveniente da una finestra della sua stanza. Pian piano le immagini dell'incidente ritornano a tormentarle la mente, con gli occhi cerca Tony, inutilmente.
La porta si apre e vede Gibbs entrare silenzioso nella stanza. Prova immediatamente ad alzarsi dal letto ma viene prontamente bloccata. Ziva lo osserva con attenzione notando nel suo sguardo un velo d'angoscia

"Gibbs. Dov'è Tony?" a questa domanda lo vede sobbalzare. Gibbs sperava con tutto il cuore che non facesse domande, quella in particolare, però deve sapere. Mentre lui cerca le parole più adatte per dirle di Tony, Ziva avverte l'ansia e l'agitazione che lo bloccano.
Gibbs le siede accanto e le spiega la situazione "Nell'incidente Tony ti ha protetto col suo corpo, riportando seri danni... è ferito gravemente, Ziva.
In particolare alle gambe, al costato e alla spina dorsale..."
 
Ziva lo guarda con gli occhi sgranati colmi di lacrime, il panico si insinua nella sua mente mentre ascolta quelle parole strazianti "... purtroppo c'è dell'altro... ha avuto un arresto cardiaco mentre cercavano di bloccare un'emorragia cerebrale... adesso è in coma.
Non sappiamo se si risveglierà."
A queste parole le lacrime iniziano a scendere copiosamente, negli occhi c'è solo puro terrore, Gibbs l'abbraccia nel vano tentativo di placare il suo animo ferito da tutte le disgrazie che la perseguitano.
"Gibbs, voglio vederlo. Ti prego..."
 La osserva turbato mentre lei lo implora. "È troppo presto, Ziva. Vederlo ti provocherà solo altro dolore, credimi." "Non importa. Lui mi ha salvata. Ti prego..."
 
In quel momento, Gibbs si rende conto di quanto Ziva sia cambiata negli anni, soprattutto in quel periodo. Dietro a quella dura corazza di rimorsi, paura e dolore riesce a scorgere una luce diversa, qualcosa di profondo, qualcosa che può essere definito amore, un amore puro, vero, trascurato. Inizia a leggere la preoccupazione per Tony come un legame profondo che si è creato lentamente nel tempo e che non può essere spezzato.
Un amore intenso, sincero, quello che ti entra dentro e ti da la forza di andare avanti.
"Ok. Ti porto da lui ma promettimi che non lascerai che l'ira e l'angoscia ti abbattano.
Combatteremo con lui, per lui. TU devi lottare per lui."
Ziva lo osserva intensamente. Sente che quelle parole significavano qualcosa di più, sente che con quelle parole ha voluto darle la sua totale approvazione.
Con un semplice sguardo ha capito quali sentimenti prova per Tony. Amore. Pazzesco, anni fa non l'avrebbe mai immaginato.
Essere innamorata di Tony DiNozzo... una follia, una semplice, meravigliosa follia. 

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Capitolo 4
*** Sogno premonitore ***


Gibbs e Ziva raggiungono gli altri, che aspettano di vedere Tony nella sua stanza.
Viene accolta calorosamente da tutti, facendole sentire tutto il loro sostegno; la porta della stanza di Tony si apre, un medico esce per comunicare al team che possono entrare ma non devono assolutamente alzare la voce.
Un'infermiera nella stanza apre le tapparelle dei vetri interni, mostrando così a chi aspetta fuori il paziente coricato nel letto. Con le lacrime agli occhi, Ziva si avvicina lentamente al vetro per osservare il corpo esile di Tony.
Le svariate bendature sul suo corpo provocano in lei un forte senso di angoscia, il suo battito accelera mentre le lacrime scorrono inesorabilmente a rigarle il viso, Gibbs le appoggia una mano sulla spalla "Vai da lui. Ora ha bisogno di te. "
Si guardano negli occhi mentre lei annuisce appena, apre piano la porta per non far rumore, siede accanto al letto e guarda Tony, tenendogli forte la mano.
Lo osserva come se lo vedesse realmente per la prima volta: ha un vasto bendaggio che copre in parte la fronte, il viso pallido e spento, le medicazioni sulle mani, l'ingessatura che tiene unite le costole rotte e le fasciature alle gambe che coprono i numerosi tagli.
Una flebo nel braccio sinistro lo nutre mentre un respiratore gli da l'ossigeno, l'elettrocardiogramma segna ogni battito del suo cuore.
Quel suono rassicura Ziva che si addormenta cullata dai battiti di Tony tenendogli costantemente la mano.
 
~ Apre lentamente gli occhi, sommersa da una luce bianca che la riscalda, vede poco più avanti la figura di un uomo che le si avvicina lento. Lui le prende la mano e la chiama dolcemente.
Il volto dell'uomo, prima sfocato, si mostra nella sua vera natura. Due smeraldi verdi si riflettono negli occhi scuri e lucidi di Ziva. Il suo sorriso s'illumina guardando quella bellissima donna a cui tiene la mano. "Tony... stai bene?" il sorriso di Tony svanisce lentamente.
"Ascoltami, Ziva. Ascoltami bene... non si può tornare indietro... io non ne ho la forza. Voglio una tua promessa... promettimi che andrai avanti, che non ti sentirai in colpa per me perché di colpe non te ne do, non ne hai... promettimi che sarai felice, promettimi che ti innamorerai di un uomo che sappia rendere la tua vita dolce come il miele e che saprà rispettati, promettimi che avrai ancora la forza per combattere, promettimi che non ti lascerai andare... promettimi che non ti dimenticherai di me... "
Scendono veloci le lacrime sui loro visi, le mani strette in una promessa, si avvicinano di più, i loro respiri sulle labbra... un bacio che sa di amore... sa di dolore e dolcezza, di devastazione e unione... un bacio che sa di addio.
"No, Tony. Ti prego... non mi lasciare!
Lotta per me... lotta per noi, per un futuro insieme, io ci credo. "

Si guardano seri per un momento occhi negli occhi, Tony le bacia la mano e la tiene stretta "Ziva, non guardarmi così... Se ti sentirai sola, se avrai bisogno, potrai cercarmi in un sogno... Ti proteggerò dalle paure, dai fallimenti e dagli inganni del tempo, sarò nell'azzurro del mare e nell'immensità del cielo, nella luce delle stelle, nei battiti del tuo cuore... mi troverai nei fiori e nell'aria, nel vento e nella tempesta, nella pioggia che ti bagna il viso e nel sole che lo asciuga... "
A quelle parole, Ziva si sente smarrita. Lo abbraccia forte per dargli forza, per credere ancora in un regalo del destino, un pianto straziante la spinge a parlare col cuore "Tony, non lasciarmi... ti prego, non lasciarmi! Tu sei il primo pensiero al mio risveglio e l'ultimo quando mi addormento... sei la mia essenza, la mia gioia, il mio tutto.. l'unico amore che voglio... sei l'unica mia ragione per vivere, per continuare a respirare... tu devi vivere, ti prego, ti prego!!" "Mi dispiace..." ~
 
 Pian piano tutto svanisce, quella luce calda, quell'insperata felicità... Tony...
Si risveglia bruscamente da quel sogno meraviglioso... solo un sogno...
 
Si risveglia ascoltando il battito del cuore di Tony scivolare via... Bip... ... Bip... ... Bip... ... Bip... Bip... Bip... Bip... Biiiiiiiiiiiiiiiip... ... ... ... ... ... ... 

Il suo cuore si ferma con quello di Tony. Un forte dolore al petto la riporta alla realtà, i pensieri più nitidi fanno spazio ad una domanda sconvolgente: era un sogno? 
"No, ti prego, ti prego. Non lasciarmi! NON LASCIARMI!" 
 
I dottori entrano per rianimare Tony, Gibbs cerca di allontanare Ziva da lui, le loro mani ancora unite, come nel sogno.
Escono dalla stanza, Gibbs l'abbraccia forte e protettivo mentre Ziva continua il suo pianto di dolore. Gibbs osserva la rianimazione di Tony e solo lui nota qualcosa di strano, di innaturale.
Dagli occhi di Tony scendono pesanti, copiose e devastanti lacrime.

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Capitolo 5
*** Amore di Padre ***


Finalmente, dopo vari tentativi, il cuore di Tony torna a battere regolarmente.
Ziva si addormenta esausta tra le braccia di Gibbs con ancora le lacrime agli occhi. La riporta nella stanza di Tony, facendola coricare dolcemente sul divanetto accanto alla finestra e si siede accanto al suo agente, notando che non si era sbagliato: sgorgano veloci e pesanti lacrime dal suo viso, rimane a guardarlo impotente davanti al suo dolore, gli stringe la mano, cercando un contatto con lui.

"Tony? So che mi puoi sentire... andrà tutto bene. Tutto dipende solo da te, devi lottare per sopravvivere..." rimane un minuto in silenzio cercando invano dal suo viso una risposta, poi continua "Tony... non sono uno che si esprime bene a parole, tu lo sai bene, ma ci voglio provare lo stesso... vorrei farti sapere... che sono molto fiero di te, lo sono sempre stato... tu... sei la MIA famiglia, sei il figlio che avrei sempre voluto avere... Hai certamente molti difetti che spesso mi fanno imbestialire, ma... hai anche qualcosa che a me manca, qualcosa che mi ha fatto capire quanto sei speciale ed indispensabile per me... hai un grande cuore. C'è qualcosa in te che mi fa sentire bene... la tua gioia, il tuo sorriso... le battute sui film... sono cose a cui non rinuncerei mai!!! HO BISOGNO DI TE... tutti... abbiamo bisogno di te!"

Gli occhi di Gibbs si riempiono di lacrime, attende ancora una risposta da lui... ma forse è solo un'illusione...
Si asciuga velocemente gli occhi e da cenno al resto della squadra di entrare.
Si fermano tutti ai piedi del letto, spaventati nel vedere Tony in quello stato. Per qualche minuto regna il silenzio, poi McGee prova a dare forza alla squadra "Capo... dobbiamo prendere quel bastardo... dobbiamo farlo per Tony, è quello che avrebbe voluto, ne sono certo... lui si è sempre fatto in quattro per noi, credo sia il caso di ricambiare il favore."
Le parole giuste al momento giusto: tutti si voltano a guardare McGee, facendo un cenno positivo con la testa. 'È inutile restare fermi ad aspettare, bisogna agire, altrimenti gli sforzi di Tony e Ziva per catturare quel maledetto killer saranno stati vani' è il pensiero unanime di tutti.
Escono dalla stanza lasciando riposare Tony e Ziva, promettendo di vendicarli ad ogni costo.

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Capitolo 6
*** Revenge and hope ***


Passano esattamente 8 giorni, forse i più difficili della loro vita.
Ogni mattina e sera si alternano per stare vicino a Tony e Ziva che, nonostante si sia ripresa totalmente, si rifiuta di lasciare solo Tony.
Con la collaborazione di tutte le agenzie federali americane arrivano finalmente ad una svolta. Ilan Bodnar, l'uomo che Tony e Ziva stavano cercando, si trova a Washington per affari loschi. NCIS e FBI unite, catturano Bodnar mentre vende diamanti al miglior offerente.
Viene portato in sala interrogatori e Gibbs, alquanto infuriato, non vede l'ora di interrogarlo, anche se sa che sarà un interrogatorio difficile, soprattutto perché la voglia di picchiarlo fino a farlo implorare è irrefrenabile.

Le mani prudono frementi, cerca comunque di controllarsi... Tony non vorrebbe che per una voglia incontrollata perda l'occasione di mettere quel bastardo in prigione. Entra in sala interrogatori gli siede davanti "Ilan Bodnar... lei è quasi riuscito ad uccidere i miei agenti per i suoi affari... come si sente? " "Prego? " "Beh, è stato fregato dai miei agenti e pergiunta ha cercato di metterli a tacere fingendo un banale incidente d'auto... dove comunque non sono morti... il destino si sta vendicando di lei!! " entrambi si fissano in silenzio, un sorriso soddisfatto appare sul volto di Gibbs. "Non credo nel destino... è solo pura coincidenza... o forse solo fortuna!" "Non credo alle coincidenze..."
"Bene. Allora siete stati solo fortunati... forse devo rimediare... "
"Lei non si avvicinerà di un solo millimetro ai miei agenti o la ucciderò a mani nude e sarò spietato!! Lo consideri un avvertimento... "

Lentamente la rabbia di Gibbs si placa, il suo viso incredibilmente sereno preoccupa Bodnar, capisce che il suo piano sta miseramente fallendo, così cede e confessa i suoi omicidi e il tentato omicidio dei due agenti. Pienamente soddisfatto, Gibbs informa dell' arresto definitivo la sua squadra per poi correre in ospedale per informare Ziva e per sincerarsi dello stato di Tony.
 
Quell'inaspettata felicità si trasforma in ansia e timore al suo arrivo in ospedale.
Entra nella stanza di Tony trovando accanto a lui Ziva che lo osserva tenendogli la mano in cerca di segni di miglioramento. "Ziva? Tutto bene?"
"Si. Ogni volta che lo guardo mi aspetto che si svegli e che sorrida dicendomi che va tutto bene... ma non succede mai... " "Devi continuare a sperare... Farà bene ad entrambi... la speranza spinge le persone ad andare avanti... ce la farà, uscirà da questo incubo perché non è solo... " "Grazie Gibbs... grazie di esserci sempre..." "È importante sapere di poter sempre contare su persone che ti vogliono bene, Tony c'è sempre stato per noi, ora noi siamo qui per lui "
Gibbs nota uno sguardo stranamente turbato negli occhi di Ziva
"Cosa c'è che non va?"
"Gibbs... e se non torna? Sono passati giorni e non ci sono miglioramenti, non risponde alle cure e agli stimoli... ho paura... non posso perdere anche lui... "
Gibbs sorride a questi nuovi sentimenti appena scoperti e decide di parlarle col cuore "Dagli tempo... non devi avere fretta di rivederlo sveglio, arriverà il momento... e quando succederà dimenticherai tutto il dolore e ti accorgerai che la vita non può essere più bella, tutto tornerà come prima... Dagli tempo, ora non dobbiamo andare da nessuna parte... lo aspetteremo per tutto il tempo che servirà... "
 
Questa frase riesce a confortare Ziva e ridà fiducia a Gibbs, che nonostante la sua estrema sicurezza si sente comunque smarrito, è una situazione che non può gestire a suo piacimento e questo lo ferisce, non può essere sicuro che sopravviva ma il suo istinto grida a gran voce la parola SPERANZA, così, come fa sempre al lavoro, lo segue fiducioso.
Entrambi tengono stretta la mano di Tony e pian piano gli si addormentano accanto serenamente.

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Capitolo 7
*** L'atteso risveglio ***


Passano veloci le giornate, Bodnar è finito in carcere dove passerà il resto dei suoi giorni... intanto, in ospedale, Ziva non si da pace.
Tony non accenna al risveglio e lentamente ogni speranza di rivederlo sveglio svanisce.
Per giorni Ziva gli sta accanto senza mai dormire e questo preoccupa inevitabilmente Gibbs e gli altri, che cercano inutilmente di confortarla, senza risultati.
"Ziva, dovresti staccare. Vai a casa, fai una bella doccia rilassante e fatti una bella dormita! Non serve che tu stia qui a controllarlo ossessionatamente!! Credi che Tony sarebbe felice di vederti in queste condizioni? E se ora si svegliasse e ti vedesse così sciupata e spenta?...sicuramente si farebbe drogare per tornare in coma..."
"Abby? Non sei spiritosa... sono preoccupata per lui, non si sveglia da quasi un mese... cosa vuoi che faccia?" "...una doccia, per cominciare, una bella mangiata e una bella dormita di 8 ore filate... Ti prego, Ziva! Fallo per Tony..." Ziva riflette attentamente sulle parole dell'amica e, a malincuore, decide di tornare a casa...

"Ok. Però tu rimarrai qui accanto a lui e se ci sono dei cambiamenti, che siano positivi o negativi, mi dovrai chiamare, d'accordo?"
Abby le sorride dolcemente, facendo cenno positivo con la testa.
Ancora piena d'agitazione, Ziva si decide a soddisfare le richieste dell'amica e si fa accompagnare da McGee, che rimane con lei finchè non si addormenta esausta nel suo letto. Raggiunge Abby in ospedale dove incontra Gibbs, appena arrivato "Ciao, Capo" "McGee... Hai accompagnato a casa Ziva?"
"Si, è stato snervante. Nemmeno Tony è così... rompiscatole!!! Se non li conoscessi bene, direi che sono fatti l'una per l'altra..."
Gibbs lo guarda accennando ad un sorriso e alza un sopracciglio, quasi incredulo "Tu dici McGee??"
Rimane ammutolito dall'espressione stranamente tranquilla del suo superiore.
Raggiungono Abby nella stanza di Tony, improvvisamente il silenzio li rattristisce; Abby e McGee siedono sul divanetto senza mai staccare gli occhi da Tony e Gibbs gli siede accanto, tenendogli forte la mano, in cerca di conforto.

D'un tratto con grande stupore e meraviglia di Gibbs, sente la mano di Tony stringere forte la sua.
La sensazione più bella di sempre, è come tornare in vita dopo essere morti dalla disperazione, un raggio di sole che filtra da nuvole nere che minacciano tempesta, questa sensazione così gradevole da tempo sperata da tutti riporta la gioia sul suo volto, si alza di scatto tenendogli la mano tra lo stupore generale e cerca di risvegliarlo "Tony? Tony?? svegliati... so che mi senti! Dammi un segno, apri gli occhi, fa qualcosa...!!!!"
Tony non da alcun segno, così Gibbs decide di passare alle maniere forti "Tony? Se non ti svegli ora ti riempio di sberle fino alla morte! È un ordine!" ... ... ... "Sono sveglio, Capo... non c'è bisogno di scaldarsi tanto..."
Abby e McGee si avvicinano a Tony, che lentamente apre gli occhi, mostrando loro il più bel sorriso di sempre. Rimane leggermente scosso osservando gli occhi di Gibbs riempirsi di lacrime
"Tony? Sai perchè sei qui?"
"Si... dovè Ziva?"
"Tony? Non cambiare discorso..."
"... ricordo tutto: Berlino, Bodnar, i diamanti, l'incidente.... Dovè Ziva?"
 
Abby, con un tono particolarmente dolce e affettuoso, risponde per Gibbs "Ziva sta bene. Ti è rimasta vicino fino a poche ore fa...anche mentre Gibbs e l'FBI catturavano Bodnar.... sei stato in coma per quasi un mese, Ziva ti ha fatto compagnia giorno e notte, mangiava poco e dormiva meno... l'abbiamo costretta ad andare a casa a riposare con la forza..."
"... avete fatto bene, ne ha bisogno. Capo? Posso tornare a casa?"
La domanda li lascia alquanto spiazzati e perplessi, McGee decide di andare dal medico per sentire il suo parere mentre Gibbs e Abby rimangono a fargli compagnia.
 
"Ehi, DiNozzo... Ci hai fatto prendere un bello spavento... vedi di non riprovarci o ti stacco gli occhi a morsi...!!"
L'ordine di Gibbs fa sorridere Tony, tutti scoppiano a ridere di gusto mentre McGee entra col dottore "SIGNOR DINOZZO! BENTORNATO TRA NOI! LA SUA SITUAZIONE È NOTEVOLMENTE E SORPRENDENTEMENTE MIGLIORATA. NON HA RIPORTATO DANNI CELEBRALI, A QUANTO VEDO, QUINDI PUÒ USCIRE A PATTO CHE PER CAMMINARE USI LE STAMPELLE..."
"Va bene. Lo prometto. Posso andare? Odio gli ospedali e secondo me ci sono stato fin troppo..."
Tra le risate dei colleghi, Tony si alza aiutato da Gibbs e firma per uscire.
"Hei, Capo? Mi accompagni a casa?" "E Ziva?"
"...beh... mi avete detto che sta bene e che sta riposando... questo è quello che volevo sapere, ora ha bisogno di un po' di tranquillità..."

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Capitolo 8
*** If It's Love... ***


Piove a dirotto. Il cellulare squilla a vuoto sul comodino e a tastoni cerca di prenderlo ancora assonnata. Smette di squillare, così Ziva decide di tornare tra le braccia di Morfeo e si riaddormenta.
Dopo qualche minuto sente bussare alla porta, così, piuttosto scocciata, s'incammina all'ingresso e apre la porta. Gibbs, McGee e Abby la osservano sorridendo "Ehi... Sono 20 minuti che proviamo a chiamarti... ma dove hai la testa?" "Cosa?" "... il cellulare, Ziva.. non hai risposto..." "...come?"
La guardano stupiti, capendo che probabilmente deve ancora accendere il cervello dopo la lunga dormita.
Li fa accomodare in casa e gli offre qualche birra "Perchè siete qui?" "Ma come... mi hai detto tu di informarti sulle condizioni di Tony..." sentendo quel nome si risveglia completamente tornando lucida, rimette insieme i ricordi e i pensieri mentre Gibbs la osserva preoccupato "Ziva? Tutto bene?"
"Perchè siete qui? Perchè non siete da Tony? Perchè sorridete? Perchè siete così tranquilli? ...cosè successo a Tony??"
Gibbs, sommerso improvvisamente da svariate domande, decide di frenare questa baraonda con uno scapellotto, uno di quelli che solitamente riserva solo per Tony...
"Ehi... adesso basta, ok? Ogni cosa a suo tempo... per prima cosa: stai bene? Hai dormito?"
Ziva, ancora leggermente stordita dall'insolito scapellotto, annuisce con la testa.
"Bene, ora... Tony sta bene. Qualche minuto dopo che sei andata via si è svegliato!" "Oh, bene, ottimo..."
"Appena sveglio ha subito chiesto di te... gli abbiamo detto che sei stata tutto il tempo con lui e che ti abbiamo costretta a tornare a casa a riposare..." "E lui... cos'ha detto??" "...che abbiamo fatto bene e che ti avrebbe fatto bene un po' di riposo..." Ziva abbassa lo sguardo ma Gibbs vede chiaramente le lacrime nei suoi occhi.

"Vuoi che ti accompagno da lui?" Alza lo sguardo sul suo superiore, che sembra aver capito quello che le passava per la testa '...e adesso che devo fare? E se non provasse le stesse cose che provo per lui? E se quel sogno rimanesse solo un sogno? Forse pensa sia mia la colpa dell'incidente... in fondo un po' lo è...' "No, lo vedrò quando si sentirà meglio, ha bisogno di tranquillità..."

Gibbs ripensa inevitabilmente alle ultime parole di Tony mentre usciva dall'ospedale... - Mi avete detto che sta bene... ora ha solo bisogno di un po' di tranquillità!- ...sono le stesse parole che ha detto Ziva...
Inizia a pensare che forse c'è qualcosa che li blocca, forse hanno paura di esprimere i loro sentimenti....

 Abby e McGee salutano Ziva, pronti per tornare finalmente tranquilli a casa, Gibbs si ferma davanti a lei, appoggiandole le mani sulle spalle "Non avere paura dell'amore. Non avere paura di provare ciò che provi... potresti non avere altre possibilità. Se il vostro è amore, perchè non glielo dici?"
"Ma... io... di cosa stai parlando? ...e poi... come ti permetti? Proprio tu mi vieni a dire questo?
La stessa persona che ha creato la regola n°12..."
"Eh eh... si, lo so, non è da me... però so quanto avete sofferto in tutti questi anni e so che, a modo vostro, state tuttora soffrendo per ciò che provate. Se insieme sarete felici, non sarò io a dividervi... l'importante è che il privato e il lavoro non vengano mischiati..."
"Non... so cosa fare... non so se lui la pensa come me, se condivide... i miei sentimenti..." "Beh, dagli una possibilità. Per prima cosa potresti parlarne con lui, ma non aspettare troppo... se la pensa come te e non gli vai incontro, potrebbe pensare che non provi i suoi stessi sentimenti, sei d'accordo?" "Si, hai ragione."
Gibbs sorride e l'abbraccia per darle la sicurezza che ha perso, poi dolcemente le prende il viso e le bacia la fronte.

Esce di casa chiudendosi la porta alle spalle, lasciando Ziva da sola a pensare. Si siede sul divano silenziosa, i pensieri vagano solitari cercando nel buio una luce che li possa guidare, ripensa a Tony, al suo sorriso, ai suoi bellissimi occhi verdi, alle parole che le ha detto prima di andare in Israele a seppellire suo padre... AHT LO LEH-VAHD... non sei sola... e così è stato: non l'ha mai lasciata sola, è rimasto sempre al suo fianco, aiutandola a superare il dolore, ha ballato con lei, le ha stretto la mano intrecciando le dita con le sue, l'ha protetta da tutto il male che c'è la fuori... 
 
Rimane a fissare un punto impreciso sul muro per qualche minuto, finchè prende una decisione, la più importante della sua vita...

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Capitolo 9
*** La luce nel cuore ***


Corre sotto la pioggia battente, sperando che quel sogno di loro due insieme si avveri, sperando di ricevere lo stesso bacio carico di passione e amore.
Corre senza pensare, cercando di raggiungere l'unica persona di cui ha bisogno, l'unica persona che la scioglie col solo sguardo, l'unica persona che la fa stare bene, che riesce a leggere i suoi pensieri, che la fa sentire unica... l'unica persona per cui vale la pena vivere.

Arriva finalmente alla porta di casa di Tony, completamente fradicia, bussa e aspetta. La porta si apre, davanti a lei appare Tony, si tiene in piedi con le stampelle.
Si guardano intensamente occhi negli occhi, rimangono fermi, non si parlano...
Ziva si avvicina a Tony senza mai abbassare lo sguardo da quei suoi occhi meravigliosi, con le mani gli prende leggermente il viso, avvicinandolo al suo. Chiudono gli occhi mentre i loro visi si sfiorano, sentono i loro respiri sulla pelle, poi finalmente si baciano.
Un bacio leggero, puro.
Tony lascia cadere a terra le stampelle per accarezzarle il viso bagnato dalla pioggia, le scosta i capelli dal viso mentre si avvicina di più per approfondire quel bacio.
Un bacio pieno di emozioni: amore, passione, paura; un bacio impellente, voluto e cercato da tempo.
Si staccano un secondo per riprendere fiato, aprono piano gli occhi e si guardano con una luce diversa, una luce che viene dal cuore, una luce che li fa sorridere.
Le accarezza dolcemente il viso, lei lo cinge con le braccia al collo, si guardano a lungo per fissare nelle loro menti il ricordo e la sensazione provata in quell'istante.
Senza pensarci troppo, si chiudono la porta alle spalle, la spinge contro il muro tenendola stretta a se cingendole i fianchi, si baciano con frenesia e passione, le toglie i vestiti fradici per accarezzarle la pelle morbida e umida, lei gli toglie velocemente i vestiti e gli accarezza il petto, fermando la mano destra sul suo cuore, sentendo i suoi battiti accelerare.
Entrambi smettono di pensare, Tony la solleva e la porta nella sua camera.
Si dimentica presto della schiena dolente quando fa sdraiare Ziva sul suo letto per fare finalmente l'amore.

Fanno l'amore per ore fino ad addormentarsi felici e sereni uno accanto all'altro, le mani intrecciate, ancora abbracciati per non doversi separare mai più. La luce del sole lì risveglia lentamente, si sorridono raggianti ripensando alla loro prima notte amore, lei si sdraia con la testa sul suo petto, ascoltando i suoi battiti regolari, lo accarezza leggero con le dita mentre si guardano negli occhi senza alcun bisogno di parlare.
Non servono le parole. Bastano i loro sguardi e i loro sorrisi per capirsi, lui le accarezza i capelli e ne respira il dolce profumo di mandorle, la sua mano cerca quella di Ziva e la stringe a se.

"Buongiorno"
"Buongiorno a te, Tony"
"Dormito bene?"
"Ah ah... dormito? Perché... tu sei riuscito a dormire?" Ridono di gusto ancora abbracciati "Chissà quando lo saprà Gibbs..."
"Credo lo sappia già... ha messo da parte le sue regole per noi... "
Tony, alquanto sorpreso dalla novità, si alza svogliatamente staccandosi da Ziva ed inizia a vestirsi "Beh, stavo pensando... che non dobbiamo far sapere agli altri di noi due, voglio godermi questo momento solo con te... "
Ziva si alza e si veste, poi si avvicina a Tony e lo abbraccia "Sono d'accordo. Poi, se gli altri lo venissero a sapere, saremmo la novità del momento... non ci lascerebbero in pace un attimo... e Gibbs non sarebbe più tanto d'accordo sulla nostra relazione... "
"Già... lo teniamo segreto anche a lui, vero? " "Ovviamente..."
I due si sorridono complici di un gioco pericoloso quanto stuzzicante ed eccitante, sentono che questa relazione per loro sarà una sfida, una nuova avventura che comincia, che affronteranno e vivranno insieme, nella gioia e nel dolore.
"TI AMO" le parole di Tony la fanno emozionare, lo abbraccia forte mentre lacrime piene di gioia le segnano il viso
"TI AMO ANCH'IO. E QUESTA VOLTA SARÀ PER SEMPRE... " " TE LO PROMETTO"
Tony le asciuga le lacrime in una carezza e la bacia, suggellando per sempre la promessa che li terrà uniti per sempre.

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