Mia.

di yolima90
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** cosa ci trova in lui? ***
Capitolo 2: *** volare, zucche e cena a sorpresa ***
Capitolo 3: *** cena e domande ***
Capitolo 4: *** la miniera colma di polvere fatata ***
Capitolo 5: *** nessuno ***



Capitolo 1
*** cosa ci trova in lui? ***


Emma non ci capiva cosa ci trovasse Belle in Gold, era viscido e metteva paura . Ogni volta che sorrideva sembrava un lupo affamato pronto a divorarti con quei denti appuntiti e quei occhi neri come l’oscurità che ti mettevano a disagio ogni volta che li incontravi.
Okay , si , poteva esserci il fascino dell’oscurità e del cattivo ragazzo, di quei modi che a volte ti lasciavano a bocca aperta ma poi? Era Gold.
L’uomo più temuto dopo Regina.
Anzi.. l’uomo più temuto prima del Sindaco e di ogni cattivo che esisteva al mondo.
Si portò il caffè alle labbra e vide Belle che seguiva con lo sguardo Gold che andava verso il bagno, lo guardava come se avesse avuto davanti la cosa più bella che avesse mai visto, un attore Hollywoodiano degli anni 30 con quel fascino che conquistava giovani fanciulle che il sabato sera andavano al cinema solo per vederlo sorridere.
Sembrava che Gold fosse diventato di colpo l’aria che occupava i polmoni della ragazza e che senza di lui lei sarebbe morta soffocata.
Belle si morse il labbro quando Ruby le mise davanti un pezzo di torta e anche in quel momento il suo sguardo non era indirizzata a lei ma la porta del bagno che continuava a cigolare, Emma sfogliò il giornale e attese.
Odiava fare la spiona ma quella mattina non aveva nulla da fare , voleva solo capire cosa ci trovasse tutto qui, che Gold era cambiato con Belle? Balle!
Era sempre il vecchio Gold  che conosceva ormai da qualche mese, il manipolatore come lo chiamava lei e sua madre Mary Margaret. 
Ma non era della stessa idea il piccolo Henry che adorava stranamente Gold, lo vedeva come una figura forte e allo stesso tempo coraggioso, il bambino più volte era andato da lui per poi uscire con il sorriso sulle labbra, cosa tramavano i due ?
Ora che la magia era ritornata a Storybrooke cosa c’era da portare alla luce? Emma tremò per qualche secondo prima di rivedere Gold uscire e riunirsi alla sua bella.

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Capitolo 2
*** volare, zucche e cena a sorpresa ***


Gold era disteso sul divano, la finestra era spalancata per far corrente da una stanza all’altra, Belle aveva deciso di fare le pulizie di primavera anche se era ottobre.
L’uomo aveva provato a farle cambiare idea ma non c’era stato nulla da fare , quella donna era davvero testarda quando voleva. E pulizie furono.
Belle passò a piedi nudi vicino al divano quando una mano la prese e la tirò verso di se’ facendola cadere
<< Mia  >>  disse una voce profonda che arrivava da sotto un cuscino, lei rise e fece volare via il cuscino per scoprire il volto del amato che sorrise anche lui
<< Ma ciao >> gli scompigliò i capelli prima che egli la prese e la portò vicino al suo viso
<< Hai finito?  >>
<< Pulisco la finestra e…si ho finito  >>
la stretta si fece più forte
<< Hai finito . >>
la baciò.
 
Belle adorava quando lui le faceva passare il dito lungo la schiena provocando dei leggeri tremolii , adorava quando lui appoggiava le sue labbra lungo il suo collo facendola ridere e adorava quando le sue mani s’intrecciavano nei suoi capelli.
<< Ho pensato  >> disse mentre era tra le sue braccia completamente nuda << Ho pensato di aiutare Henry con la sua zucca >>
<< Zucca?  >> domandò lui incuriosito, le sue dita correvano veloci tra i capelli della ragazza che soffocò una risata
<< Si , c’è una festa a scuola tra pochi giorni e ne Emma e ne Regina possono aiutarlo, così ho pensato di darli una mano >> lo guardò , lui si strinse nelle spalle.
Henry gli stava simpatico, era sveglio quel ragazzo e non gli avrebbe dato noia averlo intorno.
<< Va bene. >> commentò prima di ritornarla a stringerla come una volta facendola ridere .
 
<<  Belle!  >>  esclamò Emma andando ad aprire a una Belle sorridente che indossava una felpa troppo grande per lei , ma il sorriso sparii immediatamente dal viso quando vide sbucare dietro di lei un Gold in jeans e felpa con le mani in tasca che si guardava intorno incuriosito.
Anche in quelle vesti, Gold faceva davvero paura.
<< Signorina Swann, è bello vederla  >>
<< Gold..>>
si mise da parte per lasciarli entrare
<< Henry dov’è?  >> domandò Gold con un mezzo sorriso , Emma notò che non aveva il bastone con se’  e lui come se le avesse letto nella mente disse
<< Belle qualche volta mi permette di usare la magia >>
La ragazza annuii mentre fissava affascinata la tv, non aveva ancora capito come funzionava quello strano scatolone anche se Gold e Henry avevano passato un intera giornata a spiegarglielo.
Due passi frettolosi scesero dalle scale e un ragazzo dai capelli ribelli sorrise a tutti, in mano teneva un enorme zucca che gli copriva metà faccia, per un attimo Gold vide in Henry Bae , il figlio perso molto tempo fa ma solo per un attimo di secondi.
<< Henry mi raccomando comportati bene  >>
<< Si Emma >>
Emma gli mise intorno al collo la sciarpa rossa
<< Tranquilla Emma , Henry è bravissimo >>
poi la porta si chiuse .
 
 
<< Allora come  la facciamo questa zucca ? >>
Era da un ora che Belle e Henry giravano intorno a quell’enorme zucca mentre Gold li fissava divertiti, Henry aveva leggermente le idee confuse di come conciare la sua amata zucca mentre Belle..be’ lei era messa peggio del fanciullo.
Erano tutti  e due molto creativi solo che non sapevano da dove iniziare.
 
<< Sorriso?  >>
i due si voltarono verso l’oscuro signore
<< Tutte le zucche di Halloween che si rispetti hanno un sorriso  >>
<< Vero!  >> esclamò Henry scuotendo la testa, perché non ci era arrivato? Era così semplice!
<< Potremmo fare una zucca indiana >> propose Belle << La trucchiamo come un indiano >>
<< Si! >>
<< E la chiameremmo Grande Zucca coraggiosa!  >>  i due risero , Gold scosse la testa , Belle e Henry facevano un ottima coppia insieme.
Si capivano al volo come lei e lui nell’intimità.
 
 
<< Signor Gold?  >>
Gold si voltò, e rise vedendo la faccia di Henry tutta macchiata per via della pittura, aveva lasciato i due giovani a divertirsi mentre lui era salito a sistemare alcune cose .
<< Chi ha vinto? >> disse con voce tranquilla mentre si alzava e prendeva il suo bastone per seguire il ragazzo di sotto dove c’era una Belle stanca morta seduta sul divano che fissava minacciosa la sua zucca
<< Volevamo chiederle una cosa  >>
<< Dimmi  >>
Henry lo guardò con gli occhi brillanti
<< Belle mi ha detto che lei è bravissimo a far parlare le zucche  >>
Lo sguardo di Gold si fermò sulla ragazza che sorrise in un modo strano che non gli piacque per niente, cosa avevano in mente quei due?
<< ..Può far parlare la zucca o farmi vedere qualcosa di magico?  >>
<< Come farti sollevare da terra ?  >>
<< Posso volare?!  >> spalancò gli occhi sorpreso
<< Certo che posso ragazzo mio!  >>
rise
<< Mi faccia volare! La prego!  >>
Gold lo fissò, cosa avrebbe detto Emma o Regina vedendo il loro piccolo Henry galleggiare in aria per tutta la città?
Avrebbe bruciato la sua casa ma quei occhi erano un bel prezzo da pagare e così accontentò il bambino iniziando a risvegliare la zucca la quale raccontò di come era nata e come il contadino l’aveva annaffiata con amore per poi regalarla alla scuola e così via.
E poi arrivò il momento del volo.
Belle avvolse per bene il bambino con una mantellina sua che l’avrebbe protetto dal freddo e poi Gold disse
<< Ascoltami molto bene ora, non devi e dico mai e poi mai disubbidirmi. Dovrai sempre ascoltare i miei ordini e fare quello che ti dico , ci siamo capiti? >>
Henry fece si con la testa  e si preparò a volare, Belle strinse il braccio di Gold
<< Sarà pericoloso? >>
<< No per niente, ma è giusto metterli un po’ di paura >>
Belle appoggiò la testa contro la sua testa, l’uomo pronunciò una formula magica agitando le dita e dopo poco Henry si sollevò da terra ridendo
<< Volo! Sto’ volando!  >>
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un altro gesto con le dita e il ragazzo si sollevò ancora di più, iniziò a muoversi in avanti mentre Gold e Belle gli erano dietro era come se stesse muovendo un aquilone , l’oscuro non smetteva mai di muovere le dita per non interrompere la magia e le risate del ragazzo coprivano il vento gelido su di loro.
Il ragazzo arrivò così in alto che toccò la punta di un pino e rischiò di essere picchiato da alcuni piccoli abitanti che non amarono l’intrusione così improvvisa.
Gold fece un altro gesto e il ragazzo si mosse verso sinistra
<< Andiamo da Emma!  >> urlò
<< Non mi sembra saggio..>> commentò Belle ma Gold non la stava ascoltando e così insieme si portarono verso la città.
Quando Emma vide Henry volare sui tetti di StoryBrooke per poco non cadde per terra, suo figlio stava volando e sembrava pure divertito, fece scivolare il suo sguardo verso la strada e vide Gold che teneva lo sguardo in alto, senza dire nulla prese la sua giacca e uscii.
 
<< Gold! Gold!  >>
<< Guai in vista >>  disse Belle preoccupata
<< Non farmi distrarre o Henry si fa male, tesoro pensaci tu a calmare Swann >>
Belle si staccò dal suo braccio e andò tutta sorridente verso un Emma infuriata che marciava senza sentire ragione
<< Cosa ci fa mio figlio in volo? >>
<< L ha chiesto lui, Rumpel non farà mai cadere Henry hai la mia parola Emma >>
Emma guardava preoccupata suo figlio, se Gold avesse fatto cadere Henry si poteva considerare un uomo morto che camminava.
<< Emma ciao!  >> Henry le fece ciao ridendo felice , la bionda si morse un labbro
<< Portalo giu’ >>
Gold con un gesto delle dita riportò giù il piccolo Henry
<< E’ stata una figata!!!! Lo rifacciamo? >>
<< Non ora ragazzo mio >> disse mettendoli una mano sulla spalla
<< Emma mi hai visto? Volavo!  >>
<< Ti ho visto Henry, ti ho visto >>
Gold prese la mano di Belle
<< Ho una zucca parlante che ama raccontare barzellette!  >>
Emma guardò storto Gold il quale stava guardando le nuvole passare
<< Andiamo a casa ,così mi racconti tutto >>
Henry si voltò verso i due innamorati e poi guardò Emma che  aveva gia’ dato loro le spalle
<< Emma…>>
la ragazza si girò, e ora cosa c’era ancora ?
Gli avrebbe chiesto in dono un leone?
<< Possono venire a cena il signor Gold e Belle? Finiamo la zucca almeno..>>
lo stomaco brontolo’ e il cervello urlò di no ma non poteva deludere suo figlio nei pochi giorni in cui lo vedeva, sospirò mentre Gold la guardava fiero
 
<< Certo, certo..che possono venire  >>
<< Corro a farti un dolce Emma >> disse Belle portando via Gold che rideva sotto i baffi mentre Henry li correva dietro come un cagnolino, per un attimo la ragazza si sentii sola al mondo , si voltò e ritornò in casa a preparare  la cena.

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Capitolo 3
*** cena e domande ***


Era una cosa strana ad avere a cena come ospite Gold.
Ma per lui non sembrava così strana visto che era la terza volta che riprendeva insieme a Henry le lasagne fatte dalla nonnina mentre Belle non smetteva di raccontare di com’era venuta bene la loro zucca mentre sua madre Mary Margaret annuiva ad ogni sorriso da parte della giovane fanciulla.
Gli unici seri in quella tavolata erano lei e David che fissavano tutto in un silenzio religioso quasi inquietante.
Belle mandò leggermente indietro la sedia e si porse per prendere una bella cucchiaiata d’insalata con le noci mentre Gold gli passava lo stracchino con la mano sinistra e il volto rivolto verso  Henry che si abbuffava senza pietà.
<< Emma la vedo seria , è un peccato. E’ così carina quando sorride. >>
Emma gli lanciò un occhiataccia da far venire la pelle d’oca anche all’uomo più oscuro del mondo ma non a lui, non a Gold che sorrise e ritornò a parlare con suo figlio e del suo volo che era avvenuto solo qualche ora prima
<< Lo detesto >> sussurrò nelle orecchie di David che annuii
<<  Si fa amare >> disse lui scuotendo la testa portandosi alle labbra il bicchiere colmo di vino << Guarda Henry come pende dalle sue labbra.. >>
<< Non ti pare che si assomigliano?  Cioè..a volte mi fermo a guardarli e mi pare di vederci qualche assomiglianza >>
David alzò gli occhi al cielo
<< Non scherzare ti prego!  >>
si allungò e si mise nel piatto alcune fette di arrosto bagnato con vino rosso, Emma davvero non capiva come mai Belle e Henry trovassero interessante Gold.
Perché nessuno dei due non vedevano com’era veramente? Una figura oscura pronto a tutto per tenere al sicuro i suoi interessi,come Regina che mancava a quella cena allargata.
La ragazza si domandò se avesse fatto bene a non invitare Regina o se avesse sbagliato, se l’avesse invitata forse si sarebbe scagliata verso Gold..o verso di lei?
Sospirò.
Sua madre e Belle non smettevano di parlare, sembravano due vecchie amiche che si erano ritrovate dopo tanto tempo.
 
<< Grazie Emma per averci invitato, era tutto squisito!  >>
le due donne si abbracciarono per alcuni secondi prima di staccarsi e sorridersi come diceva il copione, dietro di lei Gold sorrideva. Era la prima volta che lo vedeva ..così felice.
<< Henry ricorda , basta che schiocchi le dita e la tua zucca comincerà  a parlare e rispondere alle tue domande, e per zittirla fai la stessa cosa.  >>
<< Certo!  >>
Henry scappò su per le scale con la zucca sottobraccio mentre Mary Margaret salutava tutti e seguiva il ragazzo, incuriosita dalla zucca che raccontava barzellette sconce .
Al piano di sotto rimasero Gold, Belle , Emma e David .
I quattro si fissarono e senza accorgersi con la fuga di Henry era calato un silenzio imbarazzato.
<< Be’ grazie ancora!  >> disse tutto un fiato Belle prendendo la mano dell’amato e uscendo tutta sorridente.
<< Notte!  >> esclamò David facendo ciao alla dolce coppietta d’innamorati prima di chiudere la porta d’ingresso.
 

****

 
<< Emma non ti accetta ancora  , che le hai fatto?  >>
Gold si strinse nelle spalle
<< Io nulla.  >>
Belle strinse piano la sua mano, aveva ancora davanti lo sguardo che la donna aveva lanciato a Rumpel. Uno sguardo pieno di odio e ostilità.
<< Qualcosa le devi pur aver fatto Rumpel , ti guardava come se ti volesse uccidere lì sul momento.  >>
Gold ridacchiò , davanti a loro c’era la tavola calda della nonnina e poi c’era casa.
Casa. Finalmente casa. Anche se si era abbuffato come un animale da Emma , Gold pensò che un’altra fetta di torta della sua Belle non gli avrebbe distrutto lo stomaco e mentre pensava alla torta ricoperta di cioccolata aumentò il passo trascinandosi dolcemente la compagna che era immersa nei suoi pensieri innocenti.

****

 
<< Sei incredibile! Sei come Henry! Mangiate ad ogni ora! Finirai per sentirti male !  >>
Belle scosse la testa e si sedette mentre Gold addentava con voglia l’ultima fetta di torta che era rimasta del giorno prima.
<< Non è colpa mia! Sono buonissime queste torte dearie..>>
un altro morso.
<< Diventerai grasso come un maialino >>
Gold si fermò e la fissò
<< Non è vero! >>
Belle rise
<< E’ vero! Diventerai grasso e mi toccherà metterti a dieta !  >>
la ragazza scappò dalle sue grinfie e corse in sala ridendo , si lasciò cadere sul divano e poi si lasciò prendere da Gold che sapeva ancora di torta al cioccolato
<< Diventerai grasso,grasso  >>  continuò a dire ridendo, immaginandosi un Rumpel bello paffutello  che vagava per casa con aria annoiata.
<< Io non sono grasso  >> disse lui offeso mentre l’accarezzava, Belle gli prese il volto fra le mani
<< Quando sarai bello grassocello ti porterò al mercato e ti venderò >> mandò dietro la testa e rise come non mai mentre Gold la fissava senza dire nulla.
<< Sei cattiva  >> disse stanco appoggiandosi su di lei , Belle iniziò a farli i grattini sulla testa mentre lui si abbandonava completamente a lei senza protestare.
<< Rumpel?  >>
<< Mmmh…?  >>
la guardò
<<  Perché Emma ti fissa così male?  >>
l’uomo sospirò.
<< Perché forse..Henry mi adora?  >>
Belle annuii, era vero. Henry adorava Rumpel. Da quando le era tornata la memoria non aveva passato una giornata sola con Rumpel senza avere tra i piedi quella piccola peste di Henry, ma non la cosa le dava fastidio anzi, le piaceva vedere Rumpel e Henry collaborare insieme come padre  e figlio o nonno e nipote, grazie al ragazzo aveva anche scoperto la bravura dell’uomo con i bambini, li capiva e sapeva cosa volevano loro dagli adulti. Non deludeva mai il ragazzo.
<<  Ma Henry vuole bene a Emma >> disse pensierosa
<<  Certo! Ma tutte le mamme sono gelose quando vedono il loro piccolo condividere qualcosa con un'altra persona. >>
<< Vuoi bene a Henry, Rumpel?  >>
Gold si alzò e si mise a sedere prendendo le gambe della ragazza portandole sulle sue , voleva bene a quel ragazzino chiacchierone e pieno di curiosità? Voleva bene a quel ragazzino che ogni giorno bussava alla sua porta ? Guardò Belle che lo guardava incuriosita
<< Si. Voglio bene a Henry. E ora scusami, in cucina mi aspetta qualcuno che mi ama veramente  >>
si alzò e andò verso la cucina lasciando Belle distesa sul divano
<< Lei non ti ama veramente! Vuole solo il tuo male ! >> gridò divertita mentre Gold sbucava dalla cucina con una forchetta in mano
<< Non è vero!  Mi ama follemente! Io e lei ci sposeremmo un giorno. >> ritornò in cucina mentre Belle rideva e continuava a domandarsi cosa avrebbe fatto Emma Swann se avesse visto in una luce diversa Rumpel come in questo momento, sicuramente avrebbe visto un uomo diverso, un uomo per nulla serio che faceva l’idiota davanti a una torta di cioccolato lasciando la sua ragazza sul divano.
Belle si promise prima di alzarsi, che avrebbe fatto cambiare idea a  Emma , era finito il tempo del’oscuro signore Gold.
Era appena iniziato l’epoca dell’allegro Rumpel.
 
 
 

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Capitolo 4
*** la miniera colma di polvere fatata ***


 
Potevano dire tutto su Rumpel ma che non fosse un gentiluomo questo no.
Lo pensò Belle mentre lui li apriva la porta d’ingresso e con un sorriso la vedeva passare e scendere le scale del cortile.
La ragazza era riuscita a convincere l’uomo a fare mettere delle rose vicino alle scale e un melo vicino al cancello, anche se lui avrebbe preferito piantarci un pero e un arancio ma questi ultimi due Jason il fioraio non ce li aveva e così erano andati per il melo anche se Regina passata di li’, aveva visto cosa avevano piantato si era sentita offesa e oltraggiata e questo aveva fatto ridere Rumpel che aveva borbottato qualcosa di buffo prima di perdersi nella sua lettura quotidiana.
 
<<  Ho promesso ai nani che gli avrei dato una mano per la polvere di fata >> disse un’allegro Rumpel mentre passeggiavano lungo il molo
<< Quando chiudo per pranzo ti vengo a trovare, così vi porto il cibo  >>
<< Non devi dearie.. >>
<< Neanche se lo compro dalla nonnina? >>
Rumpel voltò la testa verso il mare
<< Be’ allora si >>
Belle lo fissò e gli strinse forte la mano mentre lui sorrideva divertito, Belle non era un ottima cuoca e più volte aveva rischiato di far bruciare tutta casa se non fosse intervenuto lui in tempo.
Di solito era compito suo cucinare mentre la sua bella addormentata si rilassava sul divano davanti alla tv ma quel giorno non aveva avuto tempo di prepararsi da mangiare , mentalmente assaporò i piatti della nonnina mescolando al profumo di mare e il suo stomacò brontolò allegro.
 
Lasciò la ragazza davanti alla sua libreria e lui si avviò verso il confine dove vi era la miniera con la polvere di fata.
Uno dei nani gli aveva detto che avevano trovato un po’ di polvere e forse ce ne sarebbe stata altra ma non potevano passare la loro vita a picconare la miniera così lui spinto da Belle si era offerto per migliorare la ricerca con un pizzico di magia.
Mentre s’incamminava vide Regina discutere con un Emma piuttosto incavolata nera, mancava solo che le uscisse fumo dalle orecchie alla biondina e poi erano a posto.
Silenziosamente si avvicino per ascoltare meglio fingendo di guardare alcuni cartelli stradali come se fosse la prima volta ad accorgersi di essi ma durò poco il suo gioco, fino a quando le due donne lo videro e andarono dritto da lui
 
<< Gold!  >> urlarono insieme
l’uomo sospirando si voltò verso le due graziose donnine e sorrise
 
<< Salve signore, cosa posso fare per voi?  >>
<< E’ vero che hai usato la magia su mio figlio ?  >>
Rumpel si morse il labbro, Henry parlava troppo..
<<  Vorrei tanto dire di no >>
<< Cosa ti è saltato in mente Gold?! Mio figlio! Henry! Poteva farsi male !  >>
Rumpel si fissò le unghie
<<  Mi pare che non sia successo nulla… >> alzò gli occhi su Regina che era rossa in volto   <<  Io e la magia siamo pappa e ciccia, non avrei fatto mai e poi mai cadere Henry . E’ un bravo ragazzo e mi sta’ simpatico diversamente da qualcuno  >> lo sguardo si spostò leggermente su Emma che arrossi.
<< Buongiorno >>  disse prima di allontanarsi e sentire nuovamente altre urla da parte delle due donne.
 
<< Gold.. >>
<< David..>>
Non sapeva che i nani avevano chiesto pure l’aiuto di quel principino da quattro soldi che gli stava davanti con un ghigno , David indossava una canottiera e in mano teneva un martello, cosa ci voleva fare con un martello? Almeno sapeva come buttare giù una miniera? Sapeva perché era li oltre fare la bella statuina?
Ne dubitava.
<< Come mai qua?  >>
<<  Curiosità  >>
<<  Come sempre.  >> borbottò il folletto prima di superarlo e andare verso i nani che lo salutarono stranamente in modo allegro.
 
<< C’ è ne sarà altra vero?  >> disse un nano con tono speranzoso
<< Certo, ne sento il potere, basta solo trovare il punto giusto. >>
i nani annuirono mentre David stava ad ascoltare appoggiato al muro , Rumpel si guardò intorno..i nani avevano visto giusto, quella miniera era davvero una ricchezza di polvere fatata.
Un’opportunità che non poteva farsela scappare, bastava due fiale di quella polvere e avrebbe potuto oltrepassare la sottile linea rossa che lo divideva da suo figlio : Bae.
Si tirò su le maniche dopo aver messo via il bastone e iniziò  borbottare parole incomprese mentre intorno a lui era calato il silenzio e gli occhi erano puntati su’ di lui pieni di speranze, Rumpel non era l’unico che bramava la polvere ma anche gli abitanti di Storybrooke la volevano, per chi voleva ritornare a casa, per chi risvegliare un antico amore andato perduto in questi 28 anni e per chi far sua una città per sempre.
L’uomo si concentrò su’ Bae e pronunciò le parole che l’avrebbero portato da lui, due fiale bastavano , sperò con tutto se stesso che la miniera traboccasse di polvere fatata e così fu.
Dopo solamente dieci minuti di lagna in una lingua sconosciuta ecco che la polvere uscii come acqua e i nani iniziarono a saltare gioiosi mentre David dietro di lui si allontanava in silenzio.
Avevano la polvere fatata e anche in grande quantità , pensò Rumpel sorridendo.

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Capitolo 5
*** nessuno ***


Uno, due , tre…zuccherini nel caffè.
Si, potevano bastare.
Pensò la graziosa Belle che ridacchiando si portò la tazza fumante alla bocca.
Ah il caffè!
La cosa più buona che vi era nel mondo nuovo, ovviamente insieme ai dolci della nonnina e alla pizza.
La ragazza con aria divertita ritornò a leggere la sua rivista di moda, sfogliandola con interesse e ammirando i vestiti delle modelle che fotografate sorridevano in qualche direzione che a lei non era permesso di scoprire.
Erano le due del pomeriggio e Rumpel non si era ancora fatto vedere, ma questo non aveva fatto preoccupare la giovane che aveva continuato il suo lavoro, prima una bella spazzata per tutta la biblioteca e poi porte spalancate al pubblico che era venuto numeroso quella mattinata, più per curiosare e ammirare la nuova arrivata a StoryBrooke, cioè lei.
Mandò un altro sorso di caffè prima di voltarsi e andare spedita nella sezione “ horror” dove prese un libro intitolato “It” di un certo Stephen King.
Il volume era grosso e pesava parecchio, aveva più di 1000 pagine, la copertina era nera e sapeva di vecchiume mentre al centro del libro una mano dal color verde usciva da un tombino, per un attimo quella mano le ricordò Rumpel nel vecchio mondo e rise tra se’.
Saltellando e fischiettando ritornò alla cassa e si accorse che qualcuno aveva fatto sparire la sua tazza di caffè.
La giovane donna si guardò intorno con una viva curiosità che ricordava una bambina che aveva appena visto il mondo.
Due mani decise la prese per i fianchi trascinandola indietro
<< Gnam !  >>
Belle rise , dietro di lei un Rumpel leggermente sorridente fissava interessato la copertina del libro appena trovato dalla sua cara fidanzata
<< Quella roba non ti farà dormire mia cara >> commentò lui sarcastico prima di voltarla e poterla guardare negli occhi
<< Esagerato >> commentò lei , con le dita accarezzò la copertina facendo così volare la polvere che si era depositata su di essa
<< Credimi. Non ti farà dormire, quell’ uomo è considerato il Re degli incubi >>
annui convinto , Belle faceva tanto la coraggiosa ma alla fine era una fifona . Di quelle fifone che al primo rumore correva e cercava rifugio sotto le coperte rimanendoci fino al giorno dopo.
<<  Dubiti di me ..dolcezza?  >>
gli occhi blu incontrarono i suoi
<< No, no, leggi pure cara, sei libera di scegliere i tuoi libri..ma poi non mi svegliare la notte dicendomi che c’è un mostro nell’armadio che ti vuole sbranare >>
Rumpel rimise la tazza di caffè sul bancone mentre lei lo abbracciava facendo passare le braccia intorno al suo collo, sapeva di caffè e di torta al cioccolato..se avesse continuato così sarebbe Lei diventata grassa e no lui.
 
Emma Swann era distesa sul divano quando David entrò tutto bello pimpante in canottiera e sporco di terra, Mary Margaret sollevò lo sguardo dal libro di cucina per guardare con un mezzo sorriso il marito appena rincasato
<< E’ nostra!  >> gridò tutto felice brandendo in aria un pugno ,la bionda lo fissò per alcuni secondi prima di spostare lo sguardo sulla mora e porre le sue domande da donna investigatrice
<< Nostra cosa? Di’ che parla?  >>
<< La polvere fatata Emma. I nani hanno trovato la polvere fatata che ci aiuterà a ritornare a casa >>
<< Esatto! >>
esclamò nuovamente David che andò ad appoggiarsi contro il muro
<<..anche se l’ha trovata Gold >> si morse il labbro prima che una mano finisse tra i suoi ciuffi ribelli e lo facesse sorridere una cosa che non vi era dipinta sul volto di Emma Swann che ora era seduta con le orecchie da dumbo.
<< Gold?Gold ha trovato la polvere fatata? >>
<< Si! >> David annuii sorridente, Emma si guardò le punte dei piedi e pensò che era ora di trovare un modo per far saltare tutto ciò e sapeva da chi andare..Gold e lei avrebbero avuto una lunga chiacchierata,nessuno sarebbe tornato a casa,nessuno.
 

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