Harry potter e la camera dei criceti

di BigFut16
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione e Primo atto ***
Capitolo 2: *** Questa casa non è un Alberto! ***
Capitolo 3: *** In pratica l’uomo misterioso è Hagrid ***
Capitolo 4: *** Chi non muore si rivede, nel senso che cambia atteggiamento ***
Capitolo 5: *** Odio i titoli che anticipano le cose, come se questo atto lo intitolassi “la morte di Lily” ***
Capitolo 6: *** Che poi mi sono accorto che Lily non è morta nell’atto precedente; infatti muore in questo. ***
Capitolo 7: *** Caffè e brioche? No, grazie, oggi prendo solo un espresso per Hogwarts! ***
Capitolo 8: *** Fate l’amore, non folletti la guerra! ***
Capitolo 9: *** I menti snelli di qua, quelli larghi di là, ma se hanno la barba vanno lì sotto… (lo smista-mento) ***
Capitolo 10: *** SPECIAL01: Un capitolo ch’è la fine del mondo! ***
Capitolo 11: *** SPECIAL02: Voldemort e il canto di natale ***
Capitolo 12: *** Umorismo su argomenti aulici ***
Capitolo 13: *** È bene che a un professore di matematica vengano i calcoli? ***
Capitolo 14: *** Dracon’s Ball ***
Capitolo 15: *** Il Narratorte… Narratortore… Cioè, il Narratonto ***
Capitolo 16: *** Colpo grosso a Tasso Rosso ***



Capitolo 1
*** Introduzione e Primo atto ***


INTRODUZIONE
[Si apre il sipario, il pubblico applaude. Se il pubblico non applaude il sipario si chiude e si riapre fino a che non si decidono ad applaudire, ‘sti taccagni.

[Lentamente entra in scena il narratore. Si porta al centro, fa un breve inchino alla platea, poi inizia a declamare a gran voce.]

NARRATORE: Noi tutti conosciamo Harry Potter, uno dei maghi più famosi di tutti i tempi, e i suoi sette libri, tradotti in più di 64 lingue, motivo del perché ci troviamo qui oggi. Ma se vi dicessi che Harry Potter non ha mai scritto una sola parola dei suoi libri?

[Momento di silenzio carico di tensione.
[Il sipario si chiude lasciando gli spettatori intrigati dalla possibile verità di queste ultime parole.
[E se non sono intrigati allora potevano starsene a casa propria anziché venire a teatro!]
 
Atto 0:
Captatio benevolentiae

[Si riapre il sipario e il narratore è ancora lì in piedi a fissare il pubblico. ]

NARRATORE: Chi ascolta è un gran figo.

[Si richiude il sipario.]
 

Atto 1:
Dydley Dudley Doo!

[Quando il sipario si apre al centro c’è sempre il narratore, ma indossa dei piccoli occhiali con i quali sembra intento a leggere un libro.]

NARRATORE: Harry Potter, a una prima occhiata, poteva apparire un ragazzo come tutti gli altri: leggermente miope, strabico, gobbo; indossava laceri abiti di 10 misure più grandi, e aveva un modo di fare a metà tra il sognante e il tossicodipendente.
Aveva l’abitudine di tirarsi su gli occhiali, e lo faceva davvero spesso; purtroppo però gli zii non gli avevano mai comprato gli occhiali, quindi solitamente riusciva solo a colpirsi la fronte con il medio, eccetto qualche rara volta nella quale riusciva a infilarsi il dito nell’occhio.

[Il narratore mima il gesto e strabuzza gli occhi per rendere ancora più drammatica la scena. Di sottofondo si sente il rumore della batteria usato per le gag: TURUTUM… DISH!]

NARRATORE:Tuttavia c’era qualcosa in lui di davvero speciale ed emozionante. Un qualcosa che lasciava meravigliati ed esterrefatti, a meno che non si avesse qualcosa di meglio da fare: sulla fronte di Harry Potter compariva una singolare cicatrice a forma di saetta!
Gli zii, all’inizio, avevano cercato di eludere le sue domande sulla natura di quella rispondendo con banali: “è stato un incidente con la macchina… ”; “sei caduto dal seggiolone ma fortunatamente ti ha preso al volo Adolf, il nostro rottweiler da compagnia…”; “Harry, non rompere che sto guardando la partita…”;“un egizio aveva finito lo spazio per scrivere sul suo papiro e c’eri solo tu lì vicino” e altre scuse pietose alle quali non aveva mai creduto; soprattutto a quella della partita.
Così, un giorno, arrivò la fatidica spiegazione…

[Sottofondo da momento solenne, con qualche squillo di tromba che fa stile]

NARRATORE: Il marchio gli era stato lasciato da suo padre, Zeus, alla nascita, per riconoscerlo come suo unico erede!

[Rumore di tuono scuote la platea]

NARRATORE: Harry rimase estasiato da quella spiegazione e per una settimana circa espresse la sua felicità cantando a squarciagola “La ballata della felicità”.  Avrebbe continuato volentieri se suo zio non avesse minacciato prima di abbandonarlo al canile e poi di farlo anche castrare per sicurezza!
Comunque Harry rimase felice della notizia e visse con rinnovato vigore i nuovi anni scolastici tra un cazzotto e l’altro sferratogli da suo cugino Dudley Didley Doodley Dee, il diabolico.
Dudley Deadley Dudley Dee si divertiva a fare cose terribili al povero Harry: lo picchiava, gli raccontava barzellette di pessimo gusto (un signore entra in un caffè. Splash!), lo costringeva a sorbirsi almeno una volta al giorno i primi 10 canti della Divina Commedia (nel mezzo del cammin di nostra vita/mi ritrovai in un caffè oscuro/splash!), lo obbligava a uscire con le ragazze più carine della classe (splash!) e spesso gli raccontava il finale della saga di Twilight.
Tuttavia Dadley Dodley Didley Dee raggiunse l’apice della malvagità quando regalò a Harry un cartone animato della Disney: Hercules. Il ragazzo lo guardò rimanendo basito e comprendendo finalmente che gli zii gli avevano raccontato l’ennesima bugia: lui non era veramente l’unico erede di Zeus, c’era anche suo fratello Hercules in circolazione!

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Capitolo 2
*** Questa casa non è un Alberto! ***


Atto 2:
Questa casa non è un Alberto!

NARRATORE: Un’altra caratteristica peculiare di Harry era il vantarsi di avere poteri magici. Ad esempio sosteneva di aver materializzato suo cugino nella vasca di alcuni serpenti al giardino zoologico. In verità Deedley Dudley Dee, che era lercio di ketchup a causa di qualche decina di hotdog, venne scambiato per un maiale sgozzato, e gettato dato in pasto alle anaconde per sommo divertimento dei visitatori (qualcuno aveva anche esclamato “Hey, ma quel maiale sgozzato grugnisce ancora!”).
Tuttavia, se si escludono queste occasioni particolarmente adrenaliniche, la vita di Harry trascorse monotona, almeno fino a qualche giorno prima del suo undicesimo compleanno.

[Musica da momento misterioso]

NARRATORE: Infatti, un bel giorno, ricevette una lettera nella quale veniva invitato a seguire i corsi nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Pensando fosse l’ennesima trovata di Vanna Marchi cestinò la lettera, ma il giorno dopo ne trovò una uguale nella cassetta delle lettere! (Wow!)
Harry continuò a gettarle per tutti i giorni seguenti, fino a quando gli zii non decisero di portarlo a fare una gita in un posto particolare, per festeggiare i suoi undici anni. Si trovavano sul monte Taigeto, vicino a dove un tempo sorgeva la famosa Sparta. Ed era proprio per commemorare un’antica usanza spartana (anche se, purtroppo per loro, con 11 anni di ritardo) che gli zii l’avevano portato fin lassù.
Ma una volta giunti in cima trovarono la strada sbarrata da un gigantesco ammasso di barba e capelli arruffati.

[Entrano in scena i Dursley accompagnati da Harry che si guarda intorno confuso (non ha gli occhiali)]

DUDLEY: *indicando la montagna di peli* Ma quello è il cugino It!

ZIA_PETUNIA: Scemino, non vedi che è il fratello di Obelix? Su, vai a chiedere scusa al signore!

[Dudley Dodley Dee si sposta in un angolo a pregare il signore di rientrare tra le sue grazie, mentre gli altri tre si avvicinano allo strano individuo]

UOMO_MISTERIOSO: *voce di profonda ira* Per tutti i puffi! io non sono il fratello di Obelix! *voce più dolce* Ma non temete, ora vi racconterò la mia storia!

HARRY: Non vedo l’ora! [mentre strizza gli occhi per guardare l’orologio senza occhiali.]

UOMO_MISTERIOSO: Quando ero ancora un bimbo in fasce, caddi assieme a mio cugino Obelix nella pozione, ed è per questo che Panoramix ci vieta di berla! A causa di questa atroce sofferenza fuggii dal villaggio, ma presto mi accorsi di essere diverso dalla gente comune, ma mi ci volle del tempo per capirne la causa. Solo all’età di trent’anni un dottore mi disse che soffrivo di gigantismo, ed è per questo che ogni due minuti devo cantare una canzone de ‘I giganti’! ”

[I tre si guardano confusi.]

UOMO_MISTERIOSO: *si schiarisce la gola, poi inizia a cantare* Mai le dirooooooo!

DUDLEY: *in falsetto* Le dirò (tum tum tum) le dirò

UOMO_MISTERIOSO: Che muoio… per lei! Noooo.

DUDLEY: Le dirò (tum tum tum) le dirò.

HARRY: Ehm, abbiamo capito…

UOMO_MISTERIOSO: La tratterò maaaaaleeeeee…

[La canzone va avanti fino alla sua conclusione, nonostante i tentativi di Harry.]

UOMO_MISTERIOSO: Piaciuta?

ZIO_VERNON: Commovente… in tutti i sensi!

UOMO_MISTERIOSO: Anche nell’olfatto?

ZIO_VERNON: Diciamo di sì.

UOMO_MISTERIOSO: E in senso antiorario?

ZIO_VERNON: Sì…

UOMO_MISTERIOSO: E nel buon senso comune?

ZIO_VERNON: Veramente io volevo solo fare la battuta sul fatto che era commovente nel senso che faceva venire una commozione cerebrale. *gesticola per far intendere il gioco di parole* Non so se si era capita…  L’ha capita, no?

UOMO_MISTERIOSO: E nel senso del ritmo?

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Capitolo 3
*** In pratica l’uomo misterioso è Hagrid ***


Atto 3:
In pratica l’uomo misterioso è Hagrid

ZIA_PETUNIA: Ci stava raccontando la sua storia, ricorda?

UOMO_MISTERIOSO: Giusto.

NARRARORE: Così, l’uomo misterioso disse di chiamarsi Hagrid, e riprese a raccontare della sua vita e in particolare di quella mirabolante volta che, ubriaco fino al midollo, ci aveva provato con un palo della luce e quello ci era anche stato, ma solo per la notte, poi si era spento, poverino. Passò poi a raccontare di sua nonna che, poveretta, stava poco bene, così lui si era preoccupato e le aveva detto di prendere una medicina, e lei aveva risposto assolutamente di no. Così lui aveva ribattuto dicendo che ‘no’ l’avrebbe potuto dire al massimo al colesterolo, oppure avrebbe potuto anche dire di ‘sì’ a Valsoia, o giù di lì, e che non gli importava un fico secco di tutte le sue lagne infinite su quanto si sentisse male, se poi non aveva mai voglia di fare le cure mediche. Ma lei aveva cominciato a urlare, e anche lui allora aveva fatto lo stesso dicendole di smetterla, che si comportava come una vecchia pazza; proprio come ogni mattina da quarant’anni a questa parte lo svegliava urlando ‘Ingrid, Ingrid!’ e a nulla era servito ricordarle che si chiamava Hagrid e non Ingrid, brutta idiota, ma che a furia di stare in quel covo di matti quasi gli pareva di sentirsi Ingrid, sì, proprio come Ingrid Bergman in quel famoso film, Casablanca, che era anche il suo preferito, ma che non aveva mai potuto vedere né da ragazzo, né tantomeno allora che era pieno di impegni, essendo fuoricorso da più di vent’anni, ma, hey, ci sto lavorando! e un esame alla volta ci arrivo alla laurea magica, nonna, cavolo! Non sono mica un mago! Eheheh, capita? Ma a lei non era fregato un tubo e aveva ripreso sostenendo che lui in verità, oh scusate sono passati due minuti…

HAGRID: Mai le diroooooooo…

DUDLEY: Le dirò, le dirò…

[La canzone continua fino a conclusione, poi il narratore si rivolge nuovamente alla platea.]

NARRATORE: E così Hagrid continuò per circa due ore, interrompendosi solo di tanto in tanto per una pausa musicale con gli elaborati cori di Dadley Duddley Dudley Dee, fin quando…

HARRY: …e poi cosa ti ha detto?

HAGRID: Di correre qui, sennò non mi avrebbe più mantenuto negli studi! Così ho preso il primo aereo e sono volato fino all’aeroporto più vicino. Poi ho preso un taxi che mi ha portato fino a qui. Dopo circa mezz’ora sono arrivate quattro persone che prima mi hanno scambiato per il cugino It, e poi per mio cugino!”

HARRY: E tu cosa gli hai detto?

HAGRID: Gli ho detto: Io non sono il fratello di Obelix! Ma non temete, ora vi racconterò la mia storia! Quando ero ancora un bimbo in fasce caddi assieme a mio fratello nella pozione ed è per questo che Panoramix…

NARRATORE: Harry provava una strana sensazione di deja-vù, ma non era neanche la prima volta che gli capitava. La provava, ad esempio, ogni mattina a colazione, come se gli fosse già capitato di mangiare del pane ammuffito. Così continuò ad ascoltare quel racconto coinvolgente e ricco di colpi di scena imprevisti. Due ore dopo, Hagrid raccontò dell’arrivo di quattro strani figuri che l’avevano scambiato prima per il cugino It e poi per suo cugino.

HARRY: E tu che cosa gli hai…

ZIO_VERNON: *calciando via Harry* Ora di cena!

HARRY: Ma io volevo sapere come andava a finire la storia del signore!

ZIA_PETUNIA: Alla fine lo crocefiggono, ma poi torna in vita. E ora si mangia! Lei cena con noi signor Ingrid?

HAGRID: Se offrite voi non posso far altro che accettare: non ci vedo più dalla fame!

HARRY: *strizzando gli occhi* Neanche io!

NARRATORE: E fu così che anche Hagrid si unì al gruppo. Ma la cena procedeva silenziosamente e per rompere il ghiaccio decise di raccontare delle barzellette sugli ebrei.

HAGRID: Sentite questa: un signore entra in un caffè, splosh!

NARRATORE: Dudley Dhiddley Dee rise sonoramente, ma non Harry, lui no, neanche un po’, perché non l’aveva capita. Così la serata continuò tra una barzelletta e l’altra, fino a quando non si finì a raccontare quelle per adulti.

ZIO_VERNON: Ahahah, la sai quella barzelletta davvero sporca?

HAGRID: Quale? Fango? Ahahah.

ZIO_VERNON: *battendo i pugni sul tavolo* Sì, proprio quella! Ahahahah.

DUDLEY: Rotfl, rotfl!

HARRY: *cercando di imitare il cugino* Rolf, rtof, rfot, roftltf… Vabbè, LoL! Ics-Di!

ZIA_PETUNIA: La sapete quella di Pierino che va dal padre e gli chiede ‘papà cos’è il cervello?’ e quello gli fa ‘lasciami, Pierino, ho altro per la testa’?

HARRY: No, mai sentita, è carina?

HAGRID: Hey, e voi lo sapete come sono morti James e Lily Potter?

HARRY: Rotfl! Woo, ce l’ho fatta!

[Silenzio.]

HARRY: Che c’è? Perché siete così seri?

HAGRID: Harry, non ti sei mai chiesto come sono morti i tuoi genitori?

HARRY: Cavolo, effettivamente non ci avevo mai pensato. Sono di quelle cose che ti stanno sempre davanti agli occhi e poi un giorno… wow! improvvisamente ti chiedi come funzionano. Però questa domanda effettivamente è sottile. D’altro canto se son morti un motivo ci dev’essere stato, no? *dandosi una manata in fronte* Cavolo, questo fa di me un orfano! Tutte queste rivelazioni assieme… non so se resisterò…

HAGRID: Sappi che puoi contare su di me.

[Harry sale sulle spalle di Hagrid]

HARRY: Uno, due, tre… effettivamente mi sento già meglio: quassù l’aria è più pulita. Quattro, cinque… procedete pure con la storia drammatica, non fate caso a me. Sei, sette, otto…
 

***

 
AUTORE: Salve, ragazzi! Grazie a delle tecniche di spionaggio avanzatissime sono riuscito a scoprire che c’è un po’ di gente che segue questa storia e questo non può far altro che farmi piacere; un grazie a tutti voi che state leggendo: grazie, tutti voi che state leggendo!

HARRY: E io vorrei salutare i miei genitori che mi stanno seguendo da casa. Mamma, hai messo a registrare la puntata?

DUDLEY: Harry, tua madre non può sentirti.

HARRY: Intendi che non può rispondermi perché è a casa?

DUDLEY: I tuoi genitori sono morti.

HARRY: Oh, già, a volte non so proprio dove ho la testa. *sussurrando a sé stesso* Proprio come diceva sempre il fantasma de “Il mistero di Sleepy Hollow.”

AUTORE: Comunque mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate di ciò che avete letto…

HARRY: O anche di ciò che avete divano.

HAGRID: O divano letto.

AUTORE: Dunque un doppio grazie a chiunque decida di lasciare un commento o un consiglio dopo la lettura.

HARRY: Mi raccomando: consiglio, non coniglio!

AUTORE: Giusto, in effetti abbiamo già avuto dei problemi col coniglio Pasquale.

CONIGLIO_PASQUALE: Uè, guagiò, ‘cca nisciun' è fesso!

AUTORE: Grazie per la lettura e buon divertimento!

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Capitolo 4
*** Chi non muore si rivede, nel senso che cambia atteggiamento ***


Atto 4:
Chi non muore si rivede, nel senso che cambia atteggiamento

NARRATORE: Voldemort era davanti alla casa di James e Lily Potter. Stava davanti al portone principale pronto ad una violenta irruzione in casa; già pregustava la carneficina. Voleva vedere i corpi adagiati in posizioni scomposte mentre la radio nel frattempo suonava canzoni apocalittiche, per aggiungere quel tanto che bastava a far accapponare la pelle. Voleva che il sangue scorresse a fiumi mentre si accendeva una sigaretta dicendo “Adoro l’odore del napalm la mattina a colazione!”.
Era colmo di adrenalina quando un terribile dubbio si fece largo nella sua mente.
Si sarebbe potuto intrufolare da una finestra e poi cogliere di sorpresa i coniugi, ma entrare di nascosto avrebbe sminuito la sua virile figura, e una volta dentro i due non gli avrebbero portato il dovuto rispetto.
“Ma bravo,” gli avrebbe detto James “passiamo dalle finestre, come un bimbo che torna a casa senza che voglia farsi scoprire dai genitori! Oltretutto è estate e fa davvero un caldo infernale, quindi è normale che ci siano le finestre aperte! È inutile fare il figo e prendersi il merito del piano; è solo grazie a noi se sei riuscito a entrare! Poi di notte, sai che ci vuole! Oltretutto, guarda un po’, sono le 3! Non ti sembra un po’ tardi, caro mio? Dove sei stato fino ad ora? Scommetto che eri con i tuoi amichetti a far finta di conquistare il mondo, come al solito! Ma questa è la vita, la vita vera, mio piccolo Voldy, e scommetto che non hai neanche finito i compiti per domani, vero? Mi sbaglio forse? No, che non mi sbaglio, e anzi vorrei proprio sapere che figura mi farai fare con i tuoi insegnati. ‘Suo figlio sarebbe intelligente,’ mi ha detto la tua professoressa di matematica ‘se non fosse un perfetto idiota!’. Sai cosa penso? Penso abbia torto a dire tu sia un idiota, perché sei proprio un demente completo! Penso tu sia il disonore, e sottolineo DISONORE, della famiglia e io, che sono tuo padre James T. Voldemort (dove la ‘T’ sta per ‘Ti-spiezzo-se-non-fili-dritto!), ho il dovere morale di punirti, dato che sei solo un codardo che non sa affrontare la vita reale, prendersi i suoi stupidi impegni e fare i compiti! Fila in camera tua e non uscire finché non avrai finito!”

[Silenzio pesante.]

NARRATORE: No, effettivamente preferiva evitare le finestre: gli evocavano strani ricordi. Avrebbe bussato, mostrandosi impavido. Avrebbe sfondato le porte e distrutto chiunque gli si parasse davanti.

[TOC, TOC.]

JAMES: Chi è?

VOLDEMORT: Pizze!

NARRATORE: Sì, questa nuova tattica era ancora più crudele! Più sadicamente sadica.

JAMES: Ma io non ho ordinato pizze! *apre la porta* Ma lei non ha nessuna pizza; chi è? Oh, no! Ma lei non è un fattorino! No, la prego no! Non mi dica che lei è…”

VOLDEMORT: Muhahah, mi hai riconosciuto, io sono il terribile…

JAMES: *strillando*…testimone di Geova!

VOLDEMORT: Beh… Cioè, io… vede… io, cioè…

NARRATORE: Voldemort si guardò i vestiti: indossava una lunga tunica nera con cappuccio. Possibile che i testimoni di Geova gli avessero copiato il look? Ma non doveva perdersi in chiacchiere, aveva una missione importante.
Richiamò tutta la sua decisione, fissò negli occhi James Potter e gli disse:

VOLDEMORT: Sono in missione per conto di Dio. Che ne dice di parlare un po’ del Signore?
 
NARRATORE: Qualche ora dopo James era agonizzante su una poltrona mentre Voldemort continuava a parlare ininterrottamente, sempre con maggiore enfasi.

VOLDEMORT: Perché lei… lei non capisce! La fine del mondo è vicina, e la sua in particolar modo! (Eheheh) Ma lei lo sa quanti sono i sette peccati capitali? E perché si chiamano capitali e non provinciali, eh, lo sa? E scommetto che lei è uno di quelli favorevoli al sesso prima del matrimonio; ma ha idea di quanto sia facile rovinare un abito da sposa durante l’amplesso? Bisogna saper aspettare! E lei lo sa che persino nel dizionario il sesso viene dopo il matrimonio e dopo il divorzio? Ma secondo lei perché si dice: ‘Qual è il tuo scopo nella vita’, e non ‘qual è il tuo perennemente casto nella vita’? Se l’è mai domandato? Tra l’altro lei sostiene che noi non conosciamo la scienza, ma noi la conosciamo e sappiamo come anch’essa sia intrinsecamente legata alle violazioni sessuali! Ad esempio Galileo venne condannato per il telescopio… Ma secondo lei perché uno si dice ‘telescopio’, ma due ‘telescopi’? Glielo dico io il perché! Perché lei è un ateo porcaccione adoratore del sesso anale! E poi io… e poi lei… io vi… vi…

NARRATORE: Accidenti, pensò Voldemort, non so più cosa dire! Certo che è proprio complicato fare il testimone di Geova, soprattutto se non hai la minima idea di cosa predichino! Giuro che la prossima volta ascolterò almeno un po’ di quello che dicono.

VOLDEMORT: Lei sa di quella parabola di nostro signore nella quale si dice: un signore entra in un caffè – Avada kedavra! Ahahahahah. Muhahah, come sono cattivo! Muhahah.
 

***

 
AUTORE: Bentornati a tutti! E a tutti i vitelli: ben-tonnati!

VOLDEMORT: Questa era un po’ triste.

AUTORE: Lo so, ma non mi veniva in mente nessuna entrata in scena spettacolare.

VOLDEMORT: Credo di capire il problema.

JAMES: Non dovreste dire qualcosa ai lettori?

VOLDERT: Zitto, tu sei morto!

AUTORE: È vero che James è morto, ma questo non è un buon motivo per discriminarlo!

VOLDEMORT: Posso almeno andare a deridere Harry dicendogli che è uno sfregiato?

AUTORE: Accordato! *rivolgendosi ai lettori* Allora, vedo che questa storia stia iniziando ad avere un discreto numero di lettori; e quanti commenti! 1, 2… 2! Ma entrambi entusiastici! Possono apparire come gocce nel mare, ma il mare non è forse composto da gocce?

JAMES: Sì, da gocce più tutta l’acqua dei vari oceani!

AUTORE: Ci sarà un buon motivo si morti in genere non parlano! Tra l’altro mi basta cambiare una lettera per trasformare i “mangiamorte” in “mangiamorti”.

VOLDEMORT: Ehm, potremmo lasciare il mio squadrone al di fuori di questa faccenda, per favore? Hanno già abbastanza problemi così (come il non riuscire a catturare dei ragazzini indifesi) e non vorrei se ne aggiungessero altri.

AUTORE: In ogni caso ci tengo a ringraziare tutti coloro che seguono questa storia, e ringraziare doppiamente tutti coloro che decidono di lasciare un commento! In più un ringraziamento speciale ad Andwecouldrunaway e ai suoi commenti molto peculiari.

VOLDEMORT: Però io non ci ho capito niente!

JAMES: Perché sei un ignorante e non hai riconosciuto la citazione al monologo conclusivo dell’Ulisse di Joyce!

VOLDEMORT: Ah, in quel film mi sono addormentato dopo l’esplosione dell’Apollo 13.

AUTORE: In ogni caso tutti i commenti saranno graditi!

HARRY: Soprattutto se prima avrete meditato a lungo sul fatto che ruotando la parola “NO” si ottengono anche “ZO”, “ON” e “OZ”!

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Capitolo 5
*** Odio i titoli che anticipano le cose, come se questo atto lo intitolassi “la morte di Lily” ***


Atto 5:
Odio i titoli che anticipano le cose, come se questo atto lo intitolassi “la morte di Lily”

NARRATORE: James esalò l’ultimo respiro, e forse ne fu anche contento. Tuttavia il rumore di quella feroce battaglia aveva svegliato Lily, la gentile Lily, la preziosa, tenerissima Lily; un personaggio che tutti adorano anche se nessuno sa perché. A che serve Lily Potter? E tutti lì a dire: ma quanto è brava Lily, e quanto e bella Lily; Lily innamorati di me, no, no, innamorati di me! E vaffanculo Lily! e dalla anche ogni tanto, mica ti facciamo tutti ‘sti complimenti perché non abbiamo di meglio da fare!
Dicevo: la battaglia aveva destato la gentile Lily Potter che scese le scale per vedere cosa stava accadendo.

LILY: Oh, no! Ma lei è… lei è l’oscuro signore…”

VOLDEMORT: Muhahaha! Sì, io sono l’oscuro signore! Io sono…

LILY: Il capo dei testimoni di Geova! *tuono di sottofondo*

NARRATORE: Evidentemente mi hanno proprio fregato il look, pensò Voldemort.

LILY: La prego, non mi parli del Signore, la scongiuro! Se vuole le regalo mio figlio, può indrottinare lui al mio posto!

VOLDEMORT:Basta! Non sono un testimone di Geova, io sono il terribile…

LILY: Dracula! *ancora un tuono assordante*

VOLDEMORT: No!

LILY: Zorro! *ancora un tuono assordante*

VOLDEMORT: No…

LILY: Sauron? *ancora un tuono assordante*

VOLDEMORT: No…

LILY: Diabolik? *ancora un tuono assordante*

VOLDEMORT: No…

LILY: Lord Voldemort? *ancora un tuono assordante*

VOLDEMORT:No…

LILY: Darth fenner? *ancora un tuono assordante*

VOLDEMORT: No…

LILY: Topo gigio? *ancora un tuono assordante*

VOLDEMORT: No…

LILY: E allora chi è?

VOLDEMORT: Io sono il terribile Lord Voldemort! *ancora tuono assordante* E sono qui per ucciderla!

LILY: Ehm… guardi che l’avevo già detto.*ancora un tuono assordante*

VOLDEMORT: Aveva detto cosa? Lord Voldemort *ancora tuono assordante* o che sono qui per ucciderla? Perché se ha detto la seconda potrei anche non essere io. Magari un testimone di Geova che si vuole vendicare di qualcosa.

LILY: * urlando* Come ha detto scusi? È che con questi tuoni assordanti non ci sento più niente.

VOLDEMORT: *urlando* Neanch’io! Ma perché sta ballando?

LILY: *urlando* Sì, questa festa è proprio uno sballo! Ci prendiamo da bere?

VOLDEMORT: *urlando* le ho chiesto perché sta ballando!

LILY: *urlando* Oh! È che di solito se non sento è perché sono in discoteca. Comunque l’avevo già detto io che lei era Lord Voldemort *tuono assordante*

VOLDEMORT: *urlando* Cosa?

LILY: *urlando* Che ne dice se la chiamo colui-che-non-deve-essere-nominato? Sennò perdiamo l’udito.

VOLDEMORT: *urlando* Sì, mi piace. Poi lu dito mi serve per fare gli incantesimi, guai a perderlo!

[Risate finte per spingere il pubblico a ridere per la battuta de ‘lu dito’]

LILY: Comunque io l’avevo già detto chi era lei e lei mi ha detto di no.

VOLDEMORT: Oh, mi scusi, non me n’ero accorto. Ma… Mio Dio, ma cos’è quella cosa dietro di lei?

LILY: Dove?

VOLDEMORT: Avada Kedavra!

NARRATORE: Lily si girò di scatto. Vide l’incantesimo che le veniva incontro a una velocità folle: le serviva un’idea.

LILY: *tono disperato* Che cosa posso fare?

VOLDEMORT: Nulla, puoi solo morire. Hahahah!

NARRATORE: L’incantesimo si faceva sempre più vicino.

LILY: Expelliarmus! Expelliarmus!

VOLDEMORT: Cosa vuoi fare con quell’incantesimo inutile?

LILY: Bada, ho visto un film dove uno moriva perché disarmato da un expelliarmus!

NARRATORE: Voldemort rise; e intanto l’incantesimo era quasi sul bersaglio!

LILY: Aaaaaahhhhhhh.

VOLDEMORT: Muhahaha!

NARRATORE: L’incantesimo era sempre più vicino.

LILY: Aaaaaayayayaaaahhh.

VOLDEMORT: Uhahah! Muhahaha!

NARRATORE: L’incantesimo era sempre più vicino.

LILY: Noooooo!

NARRATORE: Voldemort intanto risolveva le parole crociate con un certo interesse… e l’incantesimo era sempre più vicino!
Poi, d’improvviso Lily ebbe un’idea: l’indomani mattina sarebbe potuta andare a fare la spesa alle bancarelle magiche e comprare quella borsetta falsa, ma che era uguale all’originale, pagandola molto meno… ma forse non era il momento adatto per queste cose. Forse avrebbe pagato di meno alla sera.
Voldemort intanto si limava le unghie con cura, anche se ogni tanto ghignava maleficamente: l’incantesimo era ormai sul bersaglio!
Lily, affetta da uno slancio d’eroismo, afferrò il figlioletto ponendolo tra sé e l’incantesimo. Ma Harry era un bambino precoce, e trovandosi davanti alla morte fece quello che solo un bambino della scuola materna poteva fare.

HARRY: *incrociando le mani e volgendo i palmi contro l’incantesimo* Spe-pe-pecchio…riflesso!

LILY: Ha parlato!

VOLDEMORT: Sì, è vero! Accidenti, non pensavo che avrei assistito alle prime parole del bambino che è riuscito a sconfiggere Lord Vold-Aaaahhh!

NARRATORE: E fu così, sfruttando l’amore materno e raffinate tecniche di logica deduttiva, che il temibile Lord Voldemort venne sconfitto.


 
HARRY: Bella storia! Ma allora com’è morta mia madre?

HAGRID: È morta?

HARRY: Chi?

HAGRID: Tua madre!

HARRY: Oh, no! Perché, perché? L’avevo appena conosciuta!

HAGRID: *sospirando* La vita è ingiusta *interrompe per grattattarsi sonoramente il sedere* esattamente come lo è stata con la povera Lily Potter…

 

***

 
AUTORE: Salve, ragazzi! Benvenuti all’angolo delle risposte alle recensioni. So che siete smaniosi di comunicare col vostro autore preferito, dunque non perdiamo tempo e cominciamo a rispondere! Harry, hai portato le ultime recensioni?

HARRY: Ehm… Più o meno…

AUTORE: Più più o più meno?

HARRY: Diciamo che le ultime recensioni sono le stesse della volta scorsa.

AUTORE: Hanno riscritto le stesse cose?

HARRY: Per usare un modo abbastanza delicato potremmo dire che…

HAGRID: Non c’è stata alcuna recensione. Nessuno ti legge. E se qualcuno lo fa è per farti un dispetto!

HARRY: Non volevo essere così crudele, però sì, secondo le statistiche tutti coloro che sono finiti nella pagina di questa storia l’hanno fatto perché volevano cliccare sul banner pubblicitario di qualche sito porcello, ma hanno starnutito e hanno cliccato sulla pagina sbagliata.

HAGRID: Ovviamente non c’è nulla di male in tutto ciò, anche il famoso Jean Kustard de Pescinfacc ha cominciato senza vendere neanche un quadro… ed è anche morto senza aver mai venduto un quadro! Ma poi, un giorno, hanno deciso di distruggere la palazzina nella quale viveva, così un gruppo di tecnici sono prima andati sul luogo per studiare la demolizione e lì hanno trovato tutti i suoi quadri rimanendo impressionati dal quantitativo di opere! Infatti, la sera dopo, con le cornici hanno acceso un allegro falò per l’arrostita organizzata dopo la demolizione. Erano fatte proprio di un legno ottimo, faceva della brace fenomenale!

HARRY: Una grigliata da ricordare!

AUTORE: Oh, mi sento quasi rincuorato.

HARRY: Comunque non era colpa del povero Jean Kustard se il mondo non capiva la sua incapacità artistica. In fondo era solo un…

AUTORE: Ho capito, ho capito! *Rivolgendosi al pubblico* Comunque ringrazio tutti coloro che continuano a leggermi, anche senza voler commentare. Un ringraziamento doppio a chiunque decida di lasciare commenti o consigli…

HARRY: Anche Jean Kustard diceva così!

HAGRID: Già, già.

AUTORE: … e sappiate che io continuerò a scrivere, che voi leggiate o meno, *con tono da megalomane* questa opera continuerà a procedere!

HARRY: Incredibile! Proprio le stesse identiche parole di Jean Kustard de Pescinfacc!

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Capitolo 6
*** Che poi mi sono accorto che Lily non è morta nell’atto precedente; infatti muore in questo. ***


ANNUNCIATRICE: Si avvisano i gentili telespettatori che andrà in onda un atto più breve del solito per lasciare spazio ad una diretta parlamentare.
 
[Momento di silenzio imbarazzato in diretta.]
 
ANNUNCIATRICE: Che poi alla fine non le guarda mai nessuno ‘ste dirette parlamentari, quindi a che servono?
 
 
Atto 6:
Che poi mi sono accorto che Lily non è morta nell’atto precedente; infatti muore in questo.

 
 [Lily poggia il figlioletto a terra soddisfatta]
 
LILY: Hai parlato, tesoro mio! Scommetto che tuo padre muore dalla voglia di sapere cos’hai detto! Iniziavamo a preoccuparci che non riuscissi a parlare - una fifa assassina! - ma adesso i nostri dubbi sono defunti, trapassati! Già, già. Tuo padre si sentirà un po’ morto per non aver assistito alle tue prime parole, ma alla fine estinguerà i suoi problemi. E poi sei così buffo parlando! Sicuramente lo farai schiattare dalle risate! Uh, che mi venga un colpo se tuo padre non darebbe la propria vita per averti sentito!
 
NARRATORE: Ma come tutti sanno la Morte non si può fermare e Lily era scampata solo a causa di un errore nel sistema operativo del computer usato dalla Morte (che come tutti sanno usa Windows Svista!).
 
[Scroscio di applausi e di risate finte.]
 
NARRATORE: Improvvisamente Lily venne scaraventata contro la finestra. Il vetro si ruppe, e lei cadde in strada circondata da schegge acuminate, ma fortunatamente non finì sull’asfalto; no, venne presa in pieno da un tir che stava avendo un frontale con un camion che trasportava rifiuti nucleari e tritolo. Ci fu un’esplosione e Lily venne sbalzata sopra un aereo in fase di decollo. Colpendolo ruppe il serbatoio che cominciò a versare fuori combustibile. Ma i piloti non si accorsero di niente e l’aereo cominciò a volare seminando combustibile per tutta la città. Ma Lily non si diede per vinta e rimase attaccata all’ala, nonostante la temperatura glaciale e la forza dell’aria che le consumava la pelle.
In quel momento, Severus Piton, che non si era accorto della scia di benzina davanti casa sua, fumava una sigaretta pensando all’amore della sua vita.
 
PITON: Oh, Lily… dolce, piccola Lily, ardo d’amore per te! Come vorrei che il fuoco della passione ci potesse consumare come ora consuma questa misera sigaretta! Come vorrei farti provare il fuoco che sento!
 
NARRATORE: Sconsolato gettò la sigaretta a terra e rientrò in casa.
Rapidamente il combustibile prese fuoco e raggiunse l’aereo, che esplose in volo, facendo cadere la povera Lily (incendiata) , sulla catena delle Pericolosissime-Montagne-Aguzze-Che-Sono-Una-Cosa-Fighissima-Che-Non-Ti-Dico-L’altro-Giorno-Mi-Sono-Fatto-La-Barbara-Ops-Volevo-Dire-La-Barba-Con-Una-Cresta-Di-Roccia-Quindi-Vedi-Un-Po’-Tu-Se-Non-Sono-Affilatissime-!. Tra queste vagò per qualche mese senza cibo ne acqua, bevendo solo roccia tritata, fino a trovare la via di casa. Ma Lily era stremata e mal nutrita. L’influenza la divorò in pochi giorni. Morì e fu sepolta. Il terzo giorno era ancora morta. Il quarto pure. E per induzione potremmo dire che rimase morta per tutti i giorni seguenti.
 
NARRATORE: Undici anni dopo…
 
HARRY: Novemilanovecentonovantotto, novemilanovecentonovantanove, un miliardo!
 
 
HAGRID: Ma basta parlare dei bei tempi passati! Sono qui per portare Harry a Hogwarts!
 
[Gli zii esultano e si congratularono con Harry che presto si leverà dalle scatole.]
 
HAGRID: Come sarebbe a dire che lui non ci andrà?
 
ZIO_VERNON: Ma veramente nessuno di noi ha detto niente di simil…
 
[Hagrid incollerito si volta e trasforma Dudley in un maiale.]
 
ZIO_VERNON: *grattandosi il mento* Sinceramente non noto la differenza.
 
DUDLEY: Beh, adesso ho la coda!
 
[Tutti si complimentano con Hagrid per l’ottimo lavoro e lasciarono partire i due.]
 
NARRATORE: E così si chiude la prima parte di questa triste vicenda. Avete conosciuto Harry Potter, il mago figlio di due mondi, figlio di due tragedie: da una parte vi è l’olimpo, con i suoi genitori divini, che però l’hanno rifiutato per la natura semiumana; dall’altra i Potter, coppia sventurata, morta a causa di un attentato rivendicato dai testimoni di Geova.
 
TESTIMONE_DI_GEOVA: Ma noi non facciamo attentati!
 
CAPO_MALEFICO_DEI_TESTIMONI_DI_GEOVA: Ma li rivendichiamo!
 
NARRATORE: Ma non temete che la storia sia giunta a conclusione, anzi, siamo solo all’inizio; anzi, all’ini (che sarebbe l’inizio dell’inizio!). Seguirete Harry tra mille esaltanti avventure, assieme ai suoi nuovi compagni: Hermione, Ron, Ginny, Minnie, Fred e Gerorge, Gred e Forge, Neville, Coccobbille e tanti altri. Arriverete a porvi tante domande, ma la risposta l’avrete solo… dopo la pubblicità!
 
PUBBLICITÀ
 
HARRY: *guardando verso la telecamera* Ed ora la Dormiben porta nelle vostre case il materasso dei materassi: Pisolin! Pisolin è morbido, comodo, ipoallergenico, polivinilico, mastronucleico – e potrei continuare a dire parole a caso anche per tutto il giorno!
 
VOLDEMORT: Sì, dici bene Harry, e io, che di eterno riposo ne so qualcosa, dico che Pisolin è il letto sul quale qualsiasi salma desidererebbe essere riposta. Qualsiasi veglia funebre è più comoda con Pisolin!
 
HARRY: Pisolin è un prodotto unico, composto di puro lattice, legno di frassino e corda di cuore di drago (che nessuno ha mai capito che cosa sia!), che può essere riutilizzata negli strumenti a corda per suonare una serenata alla vostra fidanza. Così, la prossima volta che la portate a letto e lei vi accusa di essere poco romantici, potrete sorprenderla con una canzone romantica.
 
VOLDEMORT: Romantica, come Roma Antica! Perché Pisolin è un prodotto interamente intaliano, prodotto tra gli antichi reperti della capitale, utilizzando la struttura consolidata degli antichi e blasfemi riti per un dolce riposino assieme alla tecnologia tedesca dei motori Volkswagen; perché si sa che la tecnologia tedesca è la migliore al mondo!
 
HARRY: E tutto questo ad un prezzo più unico che raro! Uno sconto del 20% a cui si addiziona un’ulteriore sconto del 15% scontato del 18% al 13% su 3 a 1 solo per chi chiama ora!
 
VOLDEMORT: E alle prime venti telefonate regalo una maledizione senza perdono! Così chi si vuole liberare di una suocera o di un vicino casinista può farlo senza problemi!
 
HARRY: Pisolin è il materasso definitivo perché le sue molle sono così robuste che possono essere utilizzate anche per aprire le scatole dei pelati o per tagliare il pane appena sfornato!
 
VOLDEMORT: Uhm… che buono!
 
HARRY: Hey, brutto golosone, ne voglio un po’ anche io!
 
VOLDEMORT: Undici miliardi di italiani dormo ogni notte sogni tranquilli nonostante la criminalità e le tasse grazie a Pisolin! Pensate che un mio amico aveva i ladri in casa e non si è nemmeno svegliato da quanto dormiva bene; e il giorno dopo si è accorto che gli avevano rubato anche il materasso!
 
HARRY: E la cosa migliore è che Pisolin esiste solo come letto matrimoniale! Siete in due? Condividete con la vostra metà un delicato riposo sotto queste calde coperte di lana di Pecora del Sulcis del Borneo! Siete soli? Non passate le nottate su una scomoda sedia davanti ai siti zozzoni! Dormite comodamente in questo letto: sarete ancora soli come dei cani, ma almeno starete comodi e non diventerete ciechi! E fidatevi che di cecità me ne intendo!
 
VOLDEMORT: E Pisolin è l’unico letto consigliato dall’associazione Dentisti Camaleontici Italiani! Pensate, cari amici, che studi clinici recenti dimostrano come l’uso di Pisolin permetta di avere una pelle più tonica, una vita più serena, di guarire dall’influenza, di far ricrescere arti mancanti e di come possa portare anche alla scoperta del Santo Graal in sole dodici applicazioni!
 
HARRY: E allora che aspettate! Ordinate subito il vostro Pisolin!
 
HARRY e VOLDEMORT: Pisolin, il letto che il tuo criceto non ti permetterebbe mai di comprare!
 

***

 
AUTORE: Salve a tutti e bentornati a “La posto del cuore!” questo programma sostituirà la trasmissione “Piccoli problemi di cuore” dopo che la conduttrice è morta in diretta a causa di un infarto.
 
HARRY: Sappiamo che mantenere la diretta è apparsa una scelta di Pessimo Augusto, ma sembrava inerente con il titolo della trasmissione.
 
PESSIMO_AUGUSTO: E adesso sono anche stato denunciato dall’associazione “Mamme Indignate”.
 
AUTORE: Ma veniamo al dunque: quante recensioni: una, due…
 
HARRY: Ho come una sensazione di deja-vu.
 
HAGRID: E Jean Custard ci potrebbe ricordare come è stato accolto quel capitolo.
 
AUTORE: … 3! Addirittura 3 recensioni all’ultimo capitolo! Tra l’altro noto con piacere che su 5 recensioni in totale ben 3 contengono delle forme di delirio più o meno cosciente. Bravi, ragazzi, non lasciate che la logica sottometta i vostri pensieri! Non nascondete la vostra sregolatezza; prendetevene cura!
 
PESSIMO_AUGUSTO: Penso che qualcun altro verrà denunciato dalle mamme indignate.
 
AUTORE: Le regole linguistiche sono importanti per comunicare, e quelle sociali per vivere senza troppi problemi, ma non lasciate che queste regole ingabbino il vostro pensiero!
 
HARRY: Chissà perché “ingabbino” mi fa pensare al Gabibbo.
 
AUTORE: Adesso desidero ringraziare Malandrina acquisita, Lux_black e Iora Sol (spero di non aver sbagliato trascrivendo i nomi) per le recensioni e i complimenti. In particolare ho seguito il suggerimento di Malandrina Acquisita della spaziatura e mi sembra che vada piuttosto bene. Questo capitolo è ancora in prova, in modo da capire se la lettura sia agevolata o meno da questa novità, ma se non ci dovessero essere problemi dalla prossima volta provvederò a formattare con questo standard anche i capitoli precedenti.
 
HARRY: Troppe frasi serie di seguito, la gente si annoia; e io con loro!
 
AUTORE: Zitto o ti racconto come finisce l’atlante geografico che stai leggendo!
 
HARRY: Uff, questa mia paura per le anticipazioni un giorno mi rovinerà.
 
AUTORE: Per quanto riguarda Iora Sol: innanzitutto complimenti per l’esplosività rivelata nella recensione. Dopodiché: perché mi chiamo BigFut, come il mostro americano (anche se lui è big foot)? Dovresti piuttosto chiederti perché non mi chiamo come il mostro di Loch Ness; ma la risposta sarebbe semplice: perché io non sono il mostro di Loch Ness!
 
HAGRID: In verità è che quando era alle medie la prima parte del corpo a crescere sono stati i piedi, generando una leggera sproporzione.
Io odio le persone sproporzionate!
 
PUFFO_BRONTOLONE: Iodio la chimica!
 
AUTORE: Perché questo racconto si intitola “Harry Potter e la camera dei criceti” anche se poi è la parodia del primo libro? Beh, non è proprio la parodia del primo libro. Al momento ci sono ancora prevalentemente eventi tratti dal primo, ma presto compariranno anche scene prese da tutti i libri successivi, oltre che da vari film, libri, fumetti etc. Personalmente non so ancora se questo racconto si svolgerà lungo un solo anno o ne coprirà più di uno.
Inizialmente volevo intitolarlo “Harry Potter e il kebab fenomenale”, ma alla fine il kebab me lo sono mangiato io (non avevo voglia di cucinare) e poi vorrei anche dare spazio al vero nemico di Harry, nonché vero nemico di tutto il mondo della magia; ma forse sto anticipando troppo. Comunque sappiate che ho in serbo molte chicche… Delle super chicche!
 
HARRY: Questa battuta l’ho capita. Come quella degli angeli che sono belli come dei rubini; e che rubini!
 
AUTORE: Infine ringrazio tutti i lettori che seguono quest’opera (lettori che stanno gradualmente aumentando!) e tutti coloro che saranno così gentili da lasciare recensioni o consigli.
 
VOLDEMORT: E alle prime 50 recensioni regalo anche un materasso Pisolin con tanto di mela stregata per un lungo, lungo riposo!

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Capitolo 7
*** Caffè e brioche? No, grazie, oggi prendo solo un espresso per Hogwarts! ***


Atto 7:
Caffè e brioche? No, grazie, oggi prendo solo un espresso per Hogwarts!
 
HARRY: Allora, signor Ingrid, dove si va?
 
HAGRID: Mah, in teoria ti avrei dovuto accompagnare a comprare la roba per la scuola, e poi ti dovrei fare lo scherzo di lasciarti davanti al binario senza spiegarti come si fa a passare, ma siccome quel capitolo era una palla al piede l’autore l’ha cestinato, quindi dovrai andare direttamente a Hogwarts!
 
NARRATORE: Harry annuì pensando a quanto fosse difficile la vita per un calamaro senza inchiostro…
 
HARRY: *sottovoce, trattenendo le lacrime* Proprio come una scatola di patatine con dei dolci dentro…
 
HAGRID: Qui c’è il baule con tutta la tua roba e questa è la tua bacchetta, che è uguale a quella di Voldemort *tuono* ehm… volevo dire tu-sai-chi. Ma non temere, lui ci metterà almeno cinque libri a capirlo… o forse anche di più. Addio Harry, non ci rivedremo mai più. Sei stato come un fratello per me! Il fatto è che odio gli addii e anche gli eddai, ma noi non ci rivedremo mai più capisci? Quando arriverai a Hogwarts io non sarò lì a fare il Guardacacca, capisci Harry? Addio, addio monti! Addio bei giorni passati, mia piccola amica ti devo lasciar! E addio anche a voi, oh, pescivendoli maliziosi!
 
[Hagrid esce di scena]
 
HARRY: *singhiozzando* Proprio come un peperone che vira verso il marrone.
 
[Comincia a piangere]
 
NARRATORE: Quando Harry ebbe finito di frignare come una bambinetta salì sul treno e prese posto in un vagone nel quale stava un ragazzo con i capelli rossi. Stretto in mano aveva un libro intitolato: “E’ facile smettere di fumare se non hai le sigarette”.
 
HARRY: Ehm-ehm… Scusami, ma tu fumi?
 
TIZIO_CON_I_CAPELLI_ROSSI_(CHISSÀ _CHI_È?): *sorridendo felice* Oh, solo quando mi danno fuoco!
 
HARRY: E succede spesso?
 
TIZIO_CON_I_CAPELLI_ROSSI_(CHISSÀ _CHI_È?): Più o meno. I miei fratelli si divertono così, ma che ci vuoi fare, sono ragazzi!
 
HARRY: OhMyGold. Ma tu sei…
 
TIZIO_CON_I_CAPELLI_ROSSI_(CHISSÀ _CHI_È?): Ron; Ron Weasley! *gli strizza l’occhio*
 
HARRY: Ahia! Lasciami l’occhio, fa male!
 
RON: Oh, scusa, non volevo. È colpa dell’autore che oggi è distratto!
 
HARRY: Dicevo… OhMyGold! Ma tu sei Ron Weasley, il mitico bassista degli I-Ron-Maiden!
 
RON: In persona.
 
HARRY: Cavolo, mi è piaciuto un casino quando al concerto ti sei messo a cantare ‘Ron to the hills/ Ron for your life!’ mi sono quasi commosso! E ti giuro che non è facile farmi piangere! A meno che non si parli di peperoni che virano verso il marrone… *singhiozza ancora giusto un attimo*
 
RON: Lo so, sono una celebrità. E tu chi sei?
 
HARRY: Harry; Harry Potter.
 
RON: E avrai anche…
 
HARRY: La cicatrice?
 
RON: No, del chewingum, io non ne ho più.
 
HARRY: Certo che ce l’ho. *mostra la cicatrice con fierezza*
 
VOCE_FEMMINILE: Sei sicuro sia un vero incantesimo?
 
RON: Ehm… Hermione, guarda che non siamo ancora arrivati alla parte dell’incantesimo.
 
HERMIONE: Lo so, però mi annoiavo. *si siede vicino a Ron*
 
VOCE_MASCHILE: Salve, ragazzi, io sono Neville; Neville Idiota. O anche, come dice mia nonna, Neville di nome e di fatto!
 
HERMIONE: Non so perché, ma ho la sensazione che lo dica usando il cognome.
 
NEVILLE: Può essere, ma non mi ricordo. È perché non mi ricordo mai le cose, sapete? Ad esempio qualcuno mi chiama anche Paciock o Paciotti, ma io non faccio le scarpe, capite? *ride* Al massimo mi fanno le scarpe! *ride ancora* E poi quando mi dimentico come mi chiamo mi guardo perplesso allo specchio e dico: ‘hey, ma io in genere non mi chiamo, sono gli altri a chiamarmi!’. Ma poi mia nonna mi dice che non mi chiama mai nessuno, se non per insultarmi, come ha già fatto a suo tempo Madre Natura. Poi ci ripensa e dice che la natura è stata ingiusta con me, che in genere quando uno nasce con dei problemi mentali la natura compensa aumentando qualche altra caratteristica, infatti ho una memoria di ferro; nel senso che arrugginisce a contatto con l’acqua. Sarà per questo che a volte vengo chiuso senza cibo né acqua per dei giorni?”
 
VOCE_ANTIPATICA: Hey, salve a tutti! *tira un pugno a Neville*  Il mio nome è ‘Draco; Draco Malfoy’ ma in genere gli amici mi chiamano semplicemente ‘Draco Malfoy’, anziché il più formale ‘Draco; Draco Malfoy’. Io sono uno dei cattivi, ma non so perché devo cercare di fare amicizia con Harry: Harry ti va di diventare mio amico no ok, allora da adesso in poi ti prenderò di mira e ti farò mille dispetti cattivi! Ahahah! Ah, a proposito: ti puzza l’alito! Ahahah.
 
[Harry si alza  di scatto, ma i suoi nuovi amici lo fermano prontamente.]
 
RON: Harry, stai attento, Draco; Draco Malfoy ha un’arte dialettica elevatissima. Continuerà a prenderti in giro per i prossimi libri e tu difficilmente saprai rispondergli a tono.
 
HARRY: Maledetto codardo! Bucaniere che non sei altro! Non è vero che mi puzza l’alito, per mille sargassi!
 
RON: Harry, veramente questo è il linguaggio più scurrile che riesci a tirar fuori?
 
DRACO;_DRACO_MALFOY: Povero sfregiato senza chewingum!
 
HERMIONE: *rivolta verso Ron* Penso che sia dovuto al fatto che questo è un libro per bambini e non possono essere inserite volgarità.
 
HARRY: Oh, Malfoy, pendaglio da forca, questa te la farò pagare cara! Sarai cibo per gli squali!
 
DRACO;_DRACO_MALFOY: Squali?
 
HARRY: Squelli!
 
AUTORE: Scusate, ragazzi, ma questa era d’obbligo!
 
RON: *verso Hermione* Ma quindi anziché scurrili diventiamo pirati? Arrr, ammainate le vele!
 
HARRY: Ron, smettila di fare l’idiota.
 
PAPPAGALLO_SULLA_SPALLA_DI_HARRY: Di fare l’idiota! Di fare l’idiota!
 
NEVILLE: Già, non mi imitare! E poi questo è un treno, non può avere vele!
 
PAPPAGALLO_SULLA_SPALLA_DI_HARRY: Ammainate le vele! Ammainate le vele!
 
HARRY: *rivolto al pappagallo* Zitto, Hedvigio!
 
HEDVIGIO: Zitto, Hedvigio! Zitto, Hedvigio!
 
HARRY: E smettila di ripetere tutto quello che dico! Anzi, stupido essere, ripeti questo: io sono scemo!
 
NEVILLE: Io sono scemo! Io sono scemo!
 
HARRY: No, Neville, anche se ho detto ‘stupido essere’ non parlavo con te!
 
NEVILLE: Ma era un insulto. Come fa un insulto a non essere diretto a me? Forse che… Forse che venendo qui a Hogwarts abbia finalmente trovato degli amici? Della gente che mi rispetta e che mi accetta così come sono?
 
HEDVIGIO: Sì, ti accettiamo come idiota! Idiota!
 
HARRY: Hedvigio, smettila! Persino uno del suo calibro potrebbe soffrire sentendosi insultato da un pappagallo.
 
DRACO;_DRACO_MALFOY: Scusate, potreste rivolgere di nuovo l’attenzione a me? Se vi insultate tra di voi non c’è più gusto.
 
RON: Taci, Malfoy! Non vedi che siamo impegnati in una discussione di alta filosofia?
 
DRACO;_DRACO_MALFOY: Come vi permettete? Io sono una star! Io ho interpretato il ruolo di “Mamma Mia” nell’omonimo musical ispirato dall’opera degli ABBA!Sono conosciuto in tutto il mondo sotto lo pseudonimo di Dracon Bieber e sono stato il primo essere sulla terra ad aver registrato un singolo due volte, così che è diventato un singolo doppio! Io sono stato la cantante dei Nightwish per ben 7 anni!
 
RON: Però ho sentito che i tuoi ultimi CD non sono stati accolti bene dai fan. Noi I-Ron-Maiden abbiamo venduto cinque milioni di dischi!
 
DRACO;_DRACO_MALFOY: *tono superiore* Beh, io ne ho venduto undici miliardi.
 
RON: Ma non ci sono così tante persone sul pianeta!
 
DRACO;_DRACO_MALFOY: Perché infatti li ho comprati tutti io i miei CD! Ma comunque ne ho venduto undici miliardi! E sai perché? Perché tu sei un morto di fame, mentre io sono ricco; sono un riccone!
 
HEDVIGIO: Ricchione! Ricchione!
 
HARRY: Hedvigio, per la barba di capitan uncino, siamo in fascia protetta!
 
HEDVIGIO: Quando ci vuole, ci vuole! E visti i suoi gusti sessuali gli piacerà anche se ogni tanto glielo mettiamo nel cu-
 
DRACO;_DRACO_MALFOY: Curriculum Vite! Maledizione, Potter, questo mi rimarrà nel curriculum: hai vinto la battaglia, ma non vincerai la guerra! Muhahah!
 
[Sparisce in una nuvola di fumo rosa.]
 
HEDVIGIO: Ricchione fino in fondo!
 

***

 
AUTORE: Salve, ragazzi! Ultimamente sono un po’ a corto di tempo (i Muse se fossero qui direbbero: “Time is running out”, o anche: “ma che cavolo ci facciamo noi qui?”), e mantenere una media di circa due pubblicazioni a settimana è dura; quindi posticipo al prossimo capitolo la risposta ai commenti con il supporto dei personaggi. Desidero comunque ringraziare tutti coloro che continuano a leggermi e che mi sostengono (come la sedia su cui sono seduto in questo istante) e in particolar modo quelli che decidono di lasciare una recensione o un consiglio o anche un passo della macarena (che ho appena scoperto essere complicata da ballare da seduti)!
Un grazie anche ad Hedvigio, personaggio assolutamente non previsto e che è venuto fuori in fase di revisione del testo, ma che ha permesso di animare notevolmente il capitolo.
 
HEDVIGIO: Capitolo! Capito l’ho! L’ho capito… che sono un figo!
 
AUTORE: Fate i bravi bucanieri, mangiate i bucaneve e ci risentiamo alla pubblicazione del prossimo atto!

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Capitolo 8
*** Fate l’amore, non folletti la guerra! ***


Atto 8:
Fate l’amore, non folletti la guerra!
 
NARRATORE: *tossisce pacatamente mostrando un lieve imbarazzo* tralasciando la singolare battuta presente nel titolo, possiamo tornare alla narrazione della storia di Harry Potter, che non è più il protagonista assoluto della storia (benché possa ancora vantare di essere presente nel titolo; oltre a essere figlio di Zeus), ma un membro del terzetto protagonista: Harry, Ron ed Hermione; tre nomi che iniziano con la lettera “h”.
 
HRON: Ma il mio nome non inizia con la… Oh, mio Dio, mi hanno sbagliato il nome! Adesso come farò con il gruppo?
 
SUPER_METALLARO: I miei gruppi preferiti sono gli “Hi, Ron Maiden”…
 
HRON: Oh, no, no, no!
 
SUPER_METALLARO: … e Avril Lavigne!
 
HRON: *urlando* Nooooooo!
 
 
 
RON: Noooooo!
 
HERMIONE: Ron, tranquillo, era solo un brutto sogno!
 
RON: *toccandosi la fronte* Ah, mi fa male la cicatrice!
 
HARRY: Hey, quello posso farlo solo io! E tra l’altro sono l’unico del gruppo che può (e che anzi deve) svegliarsi di soprassalto! Non dirmi che hai anche sognato tu-sai-chi-ovvero-voldemort?
 
RON: Non credo: c’era un tizio che faceva il cosplay di una ferramenta.
 
HERMIONE: Ah, un metallaro! Ron, tu suoni in una band metal, dovresti sapere chi sono i metallari. Tra l’altro avete mai pensato di attirare più fan ai concerti usando dei magneti giganti? Poi una volta che sono lì li circondate di discoteche colorate così non possono fuggire!
Sai, su “Storia di Hogwarts” ho letto qualche incantesimo per evocare delle discoteche carine; perché non mi ci porti qualche volta? Non facciamo mai niente, siamo sempre chiusi a casa con i tuoi amici a giocare alla Playstation o ai giochi di ruolo o altre cavolate simili. Uff, cavolo, hai quasi vent’anni, ormai! Lì fuori c’è la vita vera, non puoi rimanere a giocare fingendo di essere un babbano che gioca ad un gioco nel quale è un mago e che crede che ci siano i draghi là fuori! Devi vivere nel mondo vero! Devi trovarti un lavoro, Ron; uno vero! E poi cosa dirai ai nostri figli? Che non abbiamo i soldi perché suo padre era troppo impegnato a combattere contro creature leggendarie che la gente pensa che non esistano, ma che invece esistono e che la gente lo sa, eh? E che figura ci faccio poi io con le mie amiche quando notano che la piccola Lily junior, nostra figlia, ha gli occhi di Lily Evans? Dirò loro che è una tombarola ed è andata al cimitero a cavare gli occhi alla salma di sua nonna per indossarli?
 
RON: Scusa, ma come fa Lily Evans ad essere la nonna dei nostri figli? Non è mica mia madre, è quella di Harry! Ma sono io tuo marito, mentre lui è solo quello che si occupa di badare alla casa e alla mia cara mogliettina quando io sono al lavoro… Uhm, aspetta…
 
HERMIONE: Ron, sei troppo preso da questa band metal; stai sprecando la tua vita e stai rovinando quella della nostra famiglia! Tra l’altro a causa tua sai qual è la band metal preferita della piccola Lily Junior?
 
RON: Oddio, quale?
 
LILY_JUNIOR_ABBRACCIATA_AL_SUPER_METALLARO: Avril Lavigne!
 
 
 
RON: *svegliandosi di colpo* Oddio! Harry, Ron, Hermione, venite qui! No, Ron, sono io, scusate.
 
HARRY: Ron, che ti succede?
 
RON: Ho fatto un sogno dentro un sogno! E adesso come faccio a distinguere la realtà dal sogno?
 
HARRY: In genere consigliano di provare con un pizzicotto, o con uno schiaffo.
 
HERMIONE: *con fare superiore* La gente nei sogni a volte arriva anche a morire, cosa ti fa pensare che un pizzicotto possa farlo svegliare?
 
RON: Hai ragione, Hermione, un pizzicotto non basta. Harry, ci vogliono pugni e calci! *sospira* Ma non devi avere nessuna pietà. Te la senti, amico?
 
[Harry e Ron si guardano intensamente, poi Harry annuisce con serietà.]
 
RON: Ora!
 
[Harry e Ron cominciano a colpire Neville che si era assopito sulla poltroncina.]
 
RON: Ti piace mettere i sogni dentro i sogni, eh, piccolo bastardo?
 
NEVILLE: Ahia! No, no, fermi! Ci tengo a quel braccio: c’è l’ho dalla nascita; ci sono affeziona-a-a-AAAA!
 
HARRY: *infierendo su Neville* Allora? Non ti sembra più tanto un sogno, eh? Chi è che sogna adesso? Chi è che sogna adesso?!
 
NEVILLE: No, no, no, no, per favore! Quella è la mia gamba buona!
 
HARRY: *si ferma un attimo perplesso* Buona? A me le cose piacciono croccanti.
 
NEVILLE: Beh, non per vantarmi, ma se la pieghi ancora un po’ senti che fa crock-AHIAAAAA!
 
DRACO;_DRACO_MALFOY: Chi ha fatto crock? Ladri di tronchi!
 
[Nel frattempo si vedono sullo sfondo dei mangia morte che portano via dei tronchi d’albero.
[Intanto Harry e Ron continuano il loro duro lavoro per scoprire se sia o meno un sogno.]
 
NEVILLE: Vi prego, sono allergico al dolore! Ogni volta che mi prendono a pugni in faccia mi si gonfia tutto il volto!
 
HARRY: *ansimando per lo sforzo* Taci! Uff… Sarebbe carino… un sottofondo musicale tipo… “singin in the rain”… ma non ho abbastanza fiato… per cantarla…
 
NEVILLE: Se ti allietHAIA! Se ti allieta posso farlo io: “I’m siiiiNGH-OH in the raAAAAAAin”
 
HEMIONE: Basta! Non ce la faccio più a sentirlo urlare!
 
NEVILLE: Grazie, Hermione, almeno tu…
 
HERMIONR: Pietrificus totalus!
 
[Neville si immobilizza e continua a venir percosso in silenzio.]
 
RON: *dopo aver sferrato l’ultimo colpo* Ah, almeno abbiamo dimostrato che questo non è un sogno.
 
HARRY: *gettandosi esausto sulla poltroncina* Uff, ma senza audio non c’è gusto!
 
RON: Uhm, aspetta, ma il pizzicotto non andava fatto all’autore del sogno?
 
HARRY: Naah! Comunque sono troppo stanco per fare qualsiasi altra cosa. E poi Neville si sente a disagio se non ha nessuno a dargli fastidio, vero Neville?
 
NEVILLE:
 
RON: Però un po’ mi fa pena. È lì per terra tutto triste…
 
HERMIONE: Già, dispiace un sacco anche a me; solo che se sciolgo l’incantesimo riprende a lamentarsi. Che ne dite di pasticciargli la faccia?
 
NARRATORE: E così il viaggio in treno proseguì tra scherzi e risate, e tutti erano felici, anche Neville; soprattutto Neville. E non solo perché aveva un bel sorriso disegnato sul volto, con dei bei baffetti arricciati e la scritta “giocondo” in fronte, ma perché finalmente aveva trovato degli amici, degli amici veri che lo maltrattavano proprio come sua nonna: era bello sentirsi di nuovo a casa!
 
AVVISO: DA LEGGERE BENE PRIMA DELL’INIZIO DEL CAPITOLO:
Questo capitolo conteneva scene di violenza gratuita e anche un po’ a pagamento, ma ormai le avete lette; pazienza.
Si comunica comunque che per la realizzazione di questo capitolo non sono stati maltrattate persone, animali, cose o altri esseri degni di nota: tutti i colpi sono invece stati sferrati senza alcuna pietà su Neville. Chiunque ritenga che questo contenuto non sia educativo può andare a parlare con la nonna del suddetto Neville, la quale sostiene che bastonare il nipote permetta di educarlo piuttosto bene.

(Metodo scientificamente testato!)

O forse no; comunque a volte ha bisogno di sfogarsi, ‘sta povera vecchina. Cioè, ragazzi, capisco che viviamo nella società della produttività, ma pensate anche ai diritti degli anziani ogni tanto!
 

***

 
AUTORE: E rieccoci in onda su Radio Criceto Mezzosangue! Un bentornato a tutti gli ascoltatori che ci seguono da casa o dalla macchina, o dalla macchina parcheggiata dentro la casa!
 
DJ_HEDVIGIO: E a tutti gli altri invece una bella piuma del volo! Che sarebbe l’equivalente pappagallico del dito medio.
 
AUTORE: Come avrete appena sentito mi trovo in compagnia del poco socievole Pirata DJ Hedvigio che oggi mi aiuterà a rispondere alle recensioni e a gestire il sottomarino! Sì, ragazzi, perché stiamo trasmettendo da un sottomarino giallo nelle profondità dell’Oceano Pacifico!
 
DJ_HEDVIGIO: Pacifico un par di balle! Fuori c’è una specie di tornado che prende le bestie dall’acqua e le scaglia in una direzione a caso! Prima di immergerci abbiamo avuto due tonni spiaccicati sullo scafo e una balena che per poco non ci è caduta in testa!
 
DONNA_DELLE_PULIZIE_NEVILLE: Io sono allergico alle balene che mi piombano in testa.
 
AUTORE: A tal proposito: mi sono accorto che Neville è stato un po’ tanto maltrattato in questo capitolo, per questo ho deciso di promuoverlo da “semplice donna delle pulizie” al titolo nobiliare di “capo supremo delle pulizie”.
 
CAPO_SUPREMO_DELLE_PULIZIE_NEVILLE: Evviva!
 
DJ_HEDVIGIO: Tanto è l’unico che si occupa delle pulizie qua dentro!
 
AUTORE: Dettagli inutili e irrilevanti! Ma passiamo ora alle recensioni! (Tanananà!)
 
[DJ Hedvigio rimane a becco aperto mentre l’autore canticchia una rapida sigla di apertura.]
 
AUTORE: Accipicchia quante recensioni! Negli ultimi due capitoli ne abbiamo avuto addirittura sette! (Ma perché word mi vuole sempre modificare “sette” in “settembre”?)
Prima di tutto desidero ringraziarvi per tutte le recensioni e i complimenti, che fanno sempre piacere, tanto piacere; troppo piacere… Maledizione, le recensioni positive sono diventate la mia droga! Tesssoro…
 
[DJ Hedvigio tira uno scappellotto all’autore (anche se per farlo ci vorrebbero le mani, ma non importa).]
 
AUTORE: Ok, sono tornato in me. Recensioni time: fate entrare la valletta!
 
[Stacchetto con musica stile Moulin Rouge nel quale entra Draco; Draco Malfoy guardando alla telecamera con sguardo seducente; o comunque secondo lui seducente.]
 
DRACO;DRACO_MALFOY: Dunque, Abbiamo Iora Sol che ci informa che parlare di kebab fa venire voglia di mangiarlo, anche alle 9 di mattina, e richiede a Voldemort di poter uccidere la sua professoressa di matematica.
 
VOLDEMORT: *posa con garbo il kebab che stava mangiando, si pulisce in modo signorile la bocca con la manica del vestito, si schiarisce la voce e inizia* Studiando la magia si impara che esistono tanti tipi di maledizione, tra le più famose quelle così dette: “senza perdono”. Tuttavia esiste un tipo di magia più forte, ma che richiede molto più tempo e pazienza, ovvero…
 
LILY: L’amore di una madre per il figlio!

VOLDEMORT: *ignorando Lily, anche perché è morta* … le maledizioni che gli studenti lanciano ai professori! Queste sono le maledizioni più forti e terribili, tuttavia, e questo non è un fatto noto, i professori appartengono a delle dinastie con sangue refrattario alla magia: per questo in genere le maledizioni non sortiscono alcun effetto; mi spiace. Anzi, non mi spiace affatto, perché in verità tutti i professori non sono altro che oscuri messaggeri del male creati da me per torturare le menti innocenti! Muahahah!
 
HERMIONE: In ogni caso se hai dei problemi con la matematica posso consigliarti un testo che potrebbe aiutarti a capirla meglio: si chiama “Storia di Hogwarts”, non so se ne hai mai sentito parlare.
 
DRACO;DRACO_MALFOY: Taci, mezzosangue! E poi tutti sanno che il debito in matematica è un segno distintivo di autorità, rispetto e che permette anche di avere degli sconti al cinema. *rivolgendosi di nuovo all’autore* Comunque dopo abbiamo Jecchan92 che, con un gioco di parole, chiede se hai anche scritto anche storie serie.
 
AUTORE: Domanda inaspettata! Comunque sì, ho scritto anche qualche racconto non demenziale e ho in progetto di scriverne altri. Ho provato a inviarne un paio a dei concorsi letterari e ora vediamo un po’ come vengono accolti (o magari non vengono proprio accolti!). In ogni caso vi farò sapere e vedrò anche di renderli disponibili in qualche modo.
Comunque il gioco di parole di “serie” a me è piaciuto!
 
DRACO;DRACO_MALFOY: Oh, qui ce n’è una per me. KFwriters (che mi pare di aver capito che siano due persone con lo stesso account) mi domandano se davvero ero la cantante dei Nightwish. Certo che lo sono stato! Probabilmente non avete visto i video con attenzione, anche perché, dopo che me ne sono andato, hanno chiamato una cantante a sostituirmi e l’hanno truccata in modo che mi assomigliasse! Bah!
*rivolgendosi nuovamente all’autore* Dopo abbiamo Ginevra Gwen White che, oltre ad avere una firma rosa molto fashion che io assolutamente adoro, ti informa che “adesso vado ad asciugarmi i capelli che ho sete”.
 
AUTORE: Ahah, devo confessare che questa mi ha sorpreso!
 
PRETE: Chi è che si deve confessare?
 
AUTORE: No, padre, mi riferivo alla sorpresa.
 
SUOR_PRESA: Eccomi!
 
DJ_HEDVIGIO: Stiamo divagando! E continuano a piovere tonni!
 
DRACO;DRACO_MALFOY: Infine abbiamo Malandrina acquisita che considera triste la morte di Lily causata da un banale raffreddore.
 
AUTORE: Ad essere sincero non era così banale: perché era… *suspense* … un raffreddore causato da febbre gialla, e la povera Lily non era mai andata a mangiare al cinese, quindi aveva delle basse difese immunitarie. Dico bene, Lily?
 
LILY: Sì: usate il preservativo!
 
AUTORE: Ma sì, facciamo anche un po’ di pubblicità progresso.
 
LILY: Davvero! *tono malinconico* Ah, ad averlo saputo prima avrei seguito questo esempio e non mi sarei mai dovuta portare in pancia per nove mesi quella creatura, che poi è anche stata la causa della mia morte e di quella del mio coniuge…
 
AUTORE: Già: il preservativo può salvarvi la vita, ricordatelo sempre!
E ora siamo in conclusione. Solo due rapidi avvisi:
1) Come cavolo è possibile che il capitolo 7 abbia più visualizzazioni del 6?
2) A causa di impegni vari ed eventuali la storia verrà pubblicata con cadenza settimanale: *tono pubblicitario* “I lunedì ti fa venire la depressione? Allora inizia la settimana in allegria con Harry Potter e la camera dei criceti! E poi se sei depresso magari vai anche da uno specialista, che male non fa!”
 
LILY: Usando il preservativo!
 
AUTORE: Sempre!
Un saluto e un ringraziamento a tutti quelli che continuano a leggere questa storia e anche a recensirla. Arrivederci dal sottoscritto, dal sottomarino giallo, da DJ Hedvigio, dalle balene volanti che lanciano tonni contro lo scafo, da Lily, Voldemort, Draco; Draco Malfoy, Suor Presa e tutta l’allegra combriccola! E ascoltiamoci ora l’ultimo singolo dei Kiss&nefrega: I was made for love you, baby, but I really don’t care!

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Capitolo 9
*** I menti snelli di qua, quelli larghi di là, ma se hanno la barba vanno lì sotto… (lo smista-mento) ***


Atto 9
I menti snelli di qua, quelli larghi di là, ma se hanno la barba vanno lì sotto… (lo smista-mento)
 
NARRATORE: E fu così che, dopo un lungo e faticoso viaggio, il treno arrivò finalmente a Hogwarts.
I ragazzi vennero fatti salire su delle carrozze che sembravano trainate da degli esseri invisibili.
 
HARRY: Ma io vedo che ci sono delle orribili bestie nere a trainarle!
 
HERMIONE: *leggendo controvoglia il copione* Mi spiace, Harry, ma anche in Storia di Hogwarts c’è scritto che le carrozze sono trainate per magia, non c’è nessuna creatura: tu sei pazzo.
 
TIZIA: Veramente li vedo anche io. Dunque se Harry è pazzo lo dovrei essere anche io, giusto?
 
RON: E chi è questa?
 
HERMIONE: Lei è Luna Lovegood, ed effettivamente è po’ pazza.
 
LUNA: Io non sono pazza, sono schizofrenica!
 
HERMIONE: Fa niente. *rivolgendosi ad Harry* Comunque, in pratica, ci sono queste creature, i Thestral, che li può vedere solo chi ha visto qualcuno morire e tu hai visto i tuoi genitori… ma in qualche modo non li hai visti (non chiedere, cercare di capire ti farà solo venire mal di testa). Secondo il copione non dovremmo vederli per i primi cinque anni, poi tu d’un tratto inizi a vederli, noi ti prendiamo per pazzo, anche se sappiamo perfettamente che viviamo in un mondo dove c’è la magia, poi capiamo che sei a posto, poi crediamo che sei pazzo perché senti le voci, poi scopriamo che parli con i serpenti e così via. Capito?
 
HARRY: Hermione, mi stai forse dicendo che sono pazzo?

LUNA: Forse sei schizofrenico anche tu. E se non lo sei dovresti provarlo.
 
HERMIONE: *sbuffando* Io propongo di evitare queste scenette, mi sembrano un po’ ridicole. In fondo io dovrei avere una cultura mostruosa, un cervello spaziale e dovrei cadere proprio su queste cose banali solo per far sì che Harry si deprima un po’?
 
HARRY: *disperato* Ora che sono pazzo come potrò distinguere il sogno dalla realtà?
 
RON: Forse con un pizzicotto…
 
HARRY: E provo anche delle strane sensazioni di deja-vu! Sono proprio distrutto! Cavolo, non penso che un pizzicotto possa bastare: ci vorranno pugni e calci; ma non bisogna avere pietà. Te la senti, Ron?
 
[Nel frattempo Neville è scappato urlando fino alle porte del castello.]
 
HERMIONE: Smettetela, voi due! Picchiare Neville può essere divertente le prime volte, ma dopo un po’… stufa.
 
HARRY: *dando una stufa a Hermione* la vogliamo tirare addosso a Neville anziché picchiarlo come al solito? Bella idea!
 
HERMIONE: No, no, lascia!
 
HARRY:*butta vaia la stufa e tira fuori un’ascia* Vogliamo fare le cose in grande stile, allora?

[Hermione si alza indignata, va verso il narratore e, con modi poco delicati, inizia a muovergli la bocca.]
 
NARRATORE_CHE_STRANAMENTE_ADESSO_HA_LA_STESSA_VOCE_DI_HERMIONE: Poco dopo i protagonisti arrivano a questa benedettissima scuola!
 
HARRY: Wow, siamo arrivati a questa benedettissima scuola! È enorme! E guarda il soffitto che, per magia, simula il tempo esterno! E se piove simula anche l’acqua!
 
HERMIONE: Harry, siamo nella sala all’aperto: non c’è il tetto.
 
HARRY: *esaltato senza badare a Hermione* E simula anche i fantasmi!
 
HERMIONE: Harry, smettila di comportarti così per far capire che sei pazzo.
 
FANTASMA: Salve, io sono Nick Quasi-Senza-Minchia!
 
RON: Come si fa ad essere quasi senza minchia?
 
NICK: Beh, ecco… così!
 
[…]
[Il contenuto è stato censurato per motivi di decoro.]
[…]
 
HARRY: Che schifo!
 
RON: Che figo!
 
NARRATORE: Ed ecco che un signore dalla lunga barba bianca e dagli occhiali a mezzaluna fertile si alza in piedi mentre i ragazzi vengono fatti sistemare in una sala enorme, dalla forma equivoca…
 
SIGNORE_DALLA_BARBA_BIANCA: Salve a tutti e benvenuti nella sala glande! Ben venuti! Ben…
 
QUALCUNO_TRA_GLI_STUDENTI: *urlando* Abbiamo capito!
 
SIGNORE_DALLA_BARBA_BIANCA: Il mio nome è Album T. Silente. Alcuni mi ricorderanno per aver vinto al Lucca Comics come miglior cosplayer di Gandalf, altri per il mio ruolo di conduttore nella rubrica televisiva “È meglio pucciare nel latte un iPhone 4 o un Galaxy s3?”, o anche per aver aiutato la scrittrice J.K. T. Rowling (dove la “J” puntata sta per “J.K. T. Rowling”) a scrivere alcune parti della sua saga su Harry Potter. Devo ammette che si tratta di una scrittrice magnifica e con un grande senso dell’umorismo, specialmente nel sesto capitolo della saga. Ahah, verso la fine quel libro mi fa letteralmente morire!
Ma tralasciando questo particolare: ora lascerei la parola al cappello parlante che si occuperà del vostro smistamento dopo una breve poesia… ehm, come dire? Autoctona.
*tra sé e sé* Chissà cosa vuol dire autoctono…
 
[Improvvisamente in mezzo alla sala è comparso uno sgabello sul quale si trova un cappello a punta.]
 
CAPPELLO_PARLANTE:
Alcuni penseranno che non son bello,
ma io vi giuro che mi scappello.
E chiunque trovi orrenda questa frase banale
sappia ch’era presente anche nell’originale!
 
Io son quell’oggetto che passa un intero anno
a comporre una poesia senza il minimo affanno.
Mentre per mesi voi studiate angosciati
io giaccio a riposar per avervi appena smistati
Che dura vita fare il cappello,
ma non così dura come il mio…
 
HAGRID: Ombrello! Il mio ombrello!
 
GIMLI: E la mia ascia!
 
CAPPELLO_PARLANTE:
Dirò d'Orlando in un medesmo tratto
che per amor venne in furore e matto.
O forse forse ho sbagliato poesia
ma non temete: è pur sempre mia!
Dunque basta confondersi su cose, case e chiese;
case, già, che vi ospiteranno senza troppe pretese:
 
A Grifondoro si recherà il vostro cuore?
farete i protagonisti con molto candore!
A meno che non siate tesi per aver giocato a Silent Hill,
in quel caso potrete sfogarvi picchiando Neville!
Grifondoro è coraggio, ardore d’innamorati,
ma alla fine resterete comunque una banda di sfigati.
 
*Standing ovation dal tavolo di Grifondoro; olè!*
 
O forse è Serpeverde il vostro destino?
essere antagonisti è proprio carino!
Bei voti, bella vita, alcol e donne,
sarete brillanti sopra e sotto le gonne.
Ma guardando bene avrete percorsi segnati.
Sconfitti sarete e anche umiliati.
 
*Calici al cielo dal tavolo Serpeverde; evviva!*
 
Ma forse siete scarti, personaggi terziari
anche se intelligenti o furbi, abili negli affari.
Oppure tolleranti, sfigati nello spirito sarete
se all’ultima di queste case voi aderirete.
Personaggi di contorno, pedine sacrificabili all’ingrosso
così diventerete con Corvonero e Tassorosso.
 
*Incitamento dai tavoli delle ultime due case non degne di nota*
 
Grandi difficoltà, tempi duri dovrete affrontare
Ma mi son scocciato, per cui andatevene tutti a…
 
HAGRID: Ombrello!
 
CAPPELLO_PARLANTE: … smistare!
 
NARRATORE: E così i ragazzi vennero smistati dal cappello secondo un metodo antico e arcano che permetteva di guardare nell’interiorità dell’individuo…
 
CAPPELLO_PARLANTE: Tracy Taylor a Tassorosso, Clark Calvin a Corvonero, Tiffany Thomson a Tassorosso, Gilbert Gray a Grifondoro, Stephen Smith a Serpeverde…
 
HERMIONE: Peccato che il mio nome non sia Germione!
 
SILENTE: *intromettendosi* Oh, ma funziona anche con chi non ha il nome che inizia con la stessa lettera del cognome! Si guarda se almeno uno tra nome e cognome inizia con la stessa iniziale del nome di una casa e ci si viene assegnati: non siete voi a scegliere la casa, è il destino a scegliere per voi!
 
HERMIONE: O il nome che ci hanno dato i nostri genitori…
 
CAPPELLO_PARLANTE: … Hermione Granger a Grifondoro, Draco Malfoy Sgiunior a Serpeverde, Ronald T. Weasley e Ginny Weasley a Wrifondoro…
 
GINNY: Ma io sono qui per sbaglio!
 
SILENTE: La legge parla chiaro: ormai hai accettato!
 
HARRY: Ahah, solo a degli sfigati può capitare di dover partecipare a qualcosa per capricci legali!
 
GINNY: Ride bene chi ride ultimo.
 
HARRY: Infatti io ci metto sempre un po’ a capire le battute, per questo mi piacciono! Ahahah!
Si capisce che sono pazzo?
Ma io come verrò smistato dato che non ho nessuna lettera che coincida col nome di una casa?
 
SILENTE: Ovviamente per chi avesse dei nomi più complicati c’è un metodo più lento, che consiste nel mettersi il cappello in testa.
 
HERMIONE: Dato che quello dovrebbe essere dove vanno messi i cappelli…
 
HARRY: Quindi tra poco tocca a me: evviva! Potremmo fare una rubrica con Silente dal titolo: “Col cappello sulla testa!” Capito il gioco di parole?
 
PITON: *con disgusto* Ma non c’è nessun gioco di parole.
 
HARRY: Pesce d’aprile!
 
PITON: Ma non è aprile.
 
HARRY: Appunto! Sennò che scherzo è?
 
PITON: Odio questo ragazzo.
 
HERMIONE: Uhm, forse Harry è più brillante quando si crede pazzo.
 
[Nel frattempo Harry viene fatto sedere sulla sedia dell’eterno potere (una normalissima sedia chiamata così per fare i “pesci d’aprile” anche quando non è aprile (anzi, proprio perché non è aprile)) e gli viene posto il cappello sulla testa.]
 
CAPPELLO_PARLANTE: Uhm, un altro Potter, eh? So esattamente dove mandarti…
 
SILENTE: Cappello, per favore, siamo in prima serata.
 
HAGRID: Ombrello!
 
CAPPELLO_PARLANTE: Vediamo un po’ le tue qualità. Intelligenza ne hai da vendere; nel senso che non sei molto intelligente e potresti andare a vendere, tipo fare la cassiera; vendere era inteso in quel senso. D’altronde sei il protagonista, tu cosa ne pensi?
 
HARRY: Cosa intendevi dire quando hai detto che ti scappelli? Perché a volte anche io…
 
CAPPELLO_PARLANTE: Grifondoro!
 
NARRATORE: E così, dopo che tutti furono stati smistati alle proprie case, fu servito un lauto banchetto e tutti ne mangiarono a sazietà. A parte Neville che non essendo stato smistato non aveva diritto alla cena, ma in compenso poté godere di tanti ossi da sgranocchiare sotto il tavolo di Grifondoro.
 
NEVILLE: Uhm, che buoni!
 
NARRATORE: E se tu, o lettore, ti stai domandando come sia possibile che uno studente non venga smistato non perdere il film: “Mamma, ho perso lo smistamento: mi sono smarrito a Hogwarts.”
 

***

 
AUTORE: Salve, ragazzi, oggi mi limito semplicemente a dare delle comunicazioni di servizio:
1) la risposta alle recensioni avverrà ogni due anziché ogni capitolo, così da lasciarmi un po’ più di tempo per fare tutto (oltre a oziare)
2) come tutti sapranno la settimana prossima è l’ultima della nostra esistenza poiché venerdì 21 ci sarà la fine del mondo, dunque la storia rischia di rimanere incompiuta (e nessuno vuole questo). Per questo, anziché pubblicare un normale capitolo lunedì 17, ci sarà la pubblicazione speciale per la fine del mondo giovedì 20 nel quale dovrò concentrare tutta la storia rimanente in modo da dare una degna conclusione e arrivare in paradiso con l’anima in pace.
3) Non c’è due senza tre!
Fine delle comunicazioni di servizio!
Ringrazio tutti coloro che continuano a leggere, a recensire, a seguire o a mettere la storia tra i preferiti etc.
Ma prima di lasciarvi ricordate: andate a caccia dell’alcol puro (volevo lasciarvi con una battuta di spirito).

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Capitolo 10
*** SPECIAL01: Un capitolo ch’è la fine del mondo! ***


Speciale numero 1: Speciale per la fine del mondo (quella del 21/12/2012)

 
Atto 10: Un capitolo ch’è la fine del mondo!
 
LUNA: Il mio nome è Luna Lovegood. Quando avevo sette anni avevo un amico immaginario, ma dopo i primi dieci anni di manicomio e molti psicofarmaci ha smesso di parlarmi, ancora non so perché.
Avevo anche un amico reale: era il Re di Narnia, ma al manicomio mi ha confessato di essere anche lui immaginario. Reale era inteso nel senso che era un re, non so se si era capito… I non matti tendono spesso a fare confusione tra immaginario, reale ed esistente. Non nel senso che mischiano le parole, sennò direbbero cose come “immaginante” o “reario” o “esistale” che non sono parole che esistono davvero, sono parole immaginarie.
Oh, ho come la sensazione di essermi persa nel mio discorso. Forse non è stata una buona idea quella di farmi fare la presentazione dell’episodio. A volte tendo a divagare e a parlare di cose sconnesse. Come di quell’altra persona che conobbi in manicomio; una persona di cui imparai a fidarmi.
Un tempo era un ragazzo come tanti: occhiali spessi e una cicatrice a forma di saetta sulla fronte. Ma nel corso del tempo cominciò ad occuparsi di strani ed inquietanti misteri assieme ai suoi due compagni di sempre: Rory Weasley ed Emma Watson (interpretata da Hermione Granger). Durante l’ultima stagione, che non è mai andata in onda per motivi di decoro, hanno cominciato a viaggiare nello spazio e nel tempo grazie ad una magica cabina blu, anche se nessuno ne ha capito il motivo (dato che nessuno ha visto la stagione precedente…)
Come si chiami veramente l’individuo di cui stiamo parlando è un mistero che nessuno sa, ma per tutti è conosciuto come:
 
MISTERIOSO_RAGAZZO_CON_LA_CICATRICE: Salve, sono The Sherlock Dogtor!
 
The Sherlock Dogtor: Avventure nello spazio e nel tempo.
Episodio 1 (e forse anche l’ultimo!)
 
[Sigla introduttiva che è stranamente simile alla sigla di Hamtaro.
[‘H’ come ‘Hamtaro’, ‘A’ come ‘Amtaro’
‘T’ come ‘Taro’, ‘A’ come ‘Aro’
‘R’ come ‘Ro’, ‘O’ come ‘o’!
‘ ‘ come  ‘ ‘]
 
NARRATORE: È notte… Sono ormai passate le due…
Passa un’ora.
È ancora notte… Sono ormai passate le tre…
Potremmo ripetere questo discorso fino all’alba, ma non è questo che ci interessa. Ci interessa notare come il buio abbia inghiottito ormai ogni cosa e il silenzio sarebbe quasi palpabile se non fosse per un cavolo di cane che abbaia e che non ci fa dormire! Cioè, cavolo, sono le 3 di notte, non mi dispiacerebbe dormire, sapete? È mai possibile che nessuno si degni di far stare zitto ‘sto cane?
*colpo di tosse per riprendere il contegno* Comunque ci troviamo a Hogwarts, dove tre bambini sono appena sgattaiolati in giro sotto un mantello dell’invisibilità fino a giungere all’ingresso principale, fino a giungere a vedere una strana cabina blu; una cabina dalla quale sono appena sbucate fuori tre persone dall’aspetto familiare.
 
RORY: Dove ci troviamo, Sherlock?
 
DOGTOR: Siamo in universo alternativo, nel quale stanno succedendo fatti inquietanti; come rilevo dal mio scanner di inquietudinosità. *volgendo lo sguardo davanti a sé* E a quanto pare ci troviamo davanti ad una scuola… Già, una scuola…
Uhm, certo… Certo… che qualcuno potrebbe chiedermi di che scuola si tratta… Ad esempio Emma…
 
WATSON: Ehm, Sherlock, dato lo stile della costruzione, dubito che si tratti di una scuola elementare, quindi non si potrebbe fare il gioco di parole.
 
DOGTOR: Cavolo, ma è solo una citazione, non vi chiedo mica tanto! Come posso chiamarmi Sherlock e poi non faccio manco la citazione! Sai quante prese in giro ricevo ogni volta per via del nome? “Oh, ti chiami Sherlock? E che scuola è quella? Elementare Watson!”. Ah-ah, molto divertente, bastardi! Solo perché non avete il rispetto della cultura dei grandi classici! Nessuno sa apprezzare l’importanza dei nomi ai quali mi sono ispirato per comporre il mio, e non sapete neanche quanto buon gusto mi ha richiesto!
 
WATSON: Sherlock, si ricorda di quando aveva detto di evitare le nostre copie negli universi alternativi?
 
DOGTOR: Sì, perché?
 
WATSON: Penso che si tratti di questi tre qui davanti. Non dovremmo nasconderci, occultarci o fare qualcosa di simile?
 
DOGTOR: Salve, io sono il grande The Sherlock Dogtor! Colui che ha risolto misteriosi misteri come:
“Gli angeli piangenti”, le terribili creature che girano sempre con le mani davanti al volto come se stessero piangendo; che poi si è scoperto che si coprivano il viso con le mani, non perché piangevano, ma perché starnutivano in continuazione, poverini; quel caso l’abbiamo risolto con un pacchetto di fazzoletti;
il terribile caso del “Death Note”, il quaderno sul quale bastava scrivere il nome di una persona e la causa della morte e quella moriva sul serio; ancora non abbiamo capito se utilizzava poteri magici o convogliava la sfiga sulla persona in questione;
“l’omicidio sull’Orient Express” nel quale dopo sole due settimane di indagini abbiamo scagionato il maggiordomo poiché non poteva essere stato lui l’assassino! Infatti sul treno non c’era nessun maggiordomo… alcuni aspetti di quella vicenda rimangono ancora un mistero.
Il caso dell’“uccello di Alfred Hitchcock”, nel quale…
 
HARRY: Ma ti chiami Sherlock come Sherlock Holmes? Ho visto tutti i tuoi film, sai?
 
DOGTOR: Io non ho fatto film, è Sherlock Holmes neanche.
 
HARRY: Cavolo, se fossi in te avrei già fatto qualche citazione tipo… tipo: “Hey, che sapete che scuola è èquella? Certo che lo so: e una scuola di magia e stregoneria, Watson!”, capito?
 
DOGTOR: *facendo l’occhiolino* Beh, potrei sempre fare una magia di tipo fuoco.
 
HARRY: E che magia sarebbe?
 
DOGTOR: Elementale, Watson!
 
[Entrambi scoppiano a ridere dandosi pacche amichevoli.]
 
HERMIONE_e_WATSON: Patetici.
 
[Nel frattempo Ron e Rory si studiano incuriositi.]
 
HERMIONE: Comunque non ci avete ancora detto chi siete. Avete un aspetto stranamente familiare.
 
WATSON: Noi siamo come voi, ma veniamo da un universo alternativo non contemplato nella saga standard. Ci occupavamo di risolvere casi inquietanti attraverso lo spazio e il tempo, ma a causa di un problema siamo rimasti imprigionati in questo universo e ora stiamo cercando di tornare a casa.
 
RORY: Io abito in via dalle balle!
 
RON: Che coincidenza, anche io!
 
HARRY: Ne sei sicuro?
 
RON: Certo, ogni volta che mia madre guardava la tv e io mi mettevo davanti per chiederle dove abitavo lei mi rispondeva così!
 
HERMIONE: Capisco che deve essere dura essere lontani dal proprio paese natale.
 
RORY: Già, è dura dover lavare la biancheria e cucinare, invece a casa posso sbolognare tutto a mia madre. È proprio vero che si comprende il valore di una persona solo quando la si perde.
 
RON: Hai perso i genitori?
 
RORY: Ho perso mio padre in guerra.
 
RON: Devi essere un po’ distratto allora.
 
RORY: Beh, sai con i bombardamenti ti distrai facilmente. Tra l’altro questa distrazione è niente in confronto a come ho perso la verginità…
 
RON: Ahah, questa è bella! Lo sanno tutti che la verginità si dona, mica si può perdere!
 
WATSON: Per caso è un cane che abbaia quello che sento o avete già insegnato a Neville a guaire quando viene picchiato col giornale?
 
HARRY: Anche voi avete Neville? Vorrei conoscerlo!
 
HERMIONE: Parrebbe un cane, anche se non ci dovrebbero essere cani randagi qui a Hogwarts: per questo eravamo usciti ad indagare.
 
DOGTOR: Fantastico, due squadre che indagano sullo stesso caso! Andiamo, allora!
 
RORY: “Allora” nel senso che dobbiamo fare un altro salto temporale?
 
RON: *sporgendo la mano e ritraendola per vedere se è bagnata* Temporale? Mica sta piovendo!
 
NARRATORE: E così la nuova squadra, forte del potere di ben due universi messi assieme, si mette sulle tracce dello strano rumore fino a scoprire che: no, non è Neville che ha imparato a guaire quando viene percosso col giornale, bensì un cane che abbaia davanti a un corpo grondante sangue in una posizione totalmente innaturale.
 
RON: Secondo voi è morto?
 
DOGTOR: Non saprei, puoi provare a vedere se il cuore batte ancora, tanto mi pare sia quella cosa che fuoriesce lì.
 
WATSON: Pare quasi che si sia schiantato contro il muro. Ha diverse costole fratturate e il bacino è totalmente spappolato.
 
RORY: Anche il pene?
 
WATSON: Soprattutto il pene.
 
[Tutti i ragazzi urlano coprendosi la bocca per l’orrore o piegandosi come se fossero partecipi di un simile dolore.]
 
HERMIONE: Lo riconosco: è Thomas Finnegans, è stato smistato ieri assieme a noi. Tra l’altro pare che abbia un taglio sul volto, come se ci fosse scritto “XD”.
 
WATSON: Peccato, era un bel ragazzo.
 
RON_e_HARRY: *dandosi il cinque* Evviva!
 
HERMIONE: Che succede?
 
HARRY: Niente, niente.
So che dovremmo preoccuparci e rattristarci per la scomparsa di un nostro caro compagno, ma questi tempi di crisi di valori ci hanno indurito il cuore e insegnato che nonostante il dolore dobbiamo cercare il lato positivo della situazione. Come i superstiti di un naufragio dobbiamo imparare a mettere da parte quel poco di umano che ci è rimasto e imparare addirittura a nutrirci dei nostri compagni per poter sopravvivere.
 
RON: Dici che è ancora buono? Quando scadeva?
 
HARRY: *tono di sufficienza* Era una meteora, Ron.
 
HERMIONE: Metafora.
 
HARRY: Esatto, proprio quella. Intendo che la parte più dura non spetta a chi muore, ma chi è costretto a sopportare di dover trarre vantaggio dalla morte di un compagno, oltre che caro amico.
 
HERMIONE: Che vantaggio sarebbe?
 
HARRY: Più ragazze per noi!
 
[Harry e Ron si danno il cinque e sorridono alla telecamera.]
 
WATSON: Lasciamoli perdere. Piuttosto, dovremmo andare alla ricerca di un testimone.
 
RORY: Ad esempio quel tipo nero incappucciato nascosto nell’ombra con qualcosa di tagliente in mano. Hey, lei, è per caso un testimone?
 
TIZIO_INCAPPUCCIATO: *scappa via* No, no, no! Io non sono un testimone di Geova, né tantomeno il loro capo! La volete piantare, tutti?
 
RORY: Eh, ma si calmi, la mia era solo una domanda! *Rivolgendosi di nuovo a Watson* Ormai come testimone ci è rimasto solo il cane.
 
HERMIONE: *ironica* Oh, perché qualcuno sa parlare il cagnese?
 
DOGTOR: Effettivamente io lo so parlare discretamente, anche se, ad essere sinceri sarebbe più giusto parlare di ‘canino’ e non di ‘cagnese’ che invece è un dialetto del canino. La mia macchina del tempo mi permette di parlare tutte le lingue.
 
HARRY: Ci sarà un motivo se si chiama dog-tor.
 
[Momento di silenzio.]
 
DOGTOR: Scusami se non ho riso, ma l’ho mangiato tutto prima.
Comunque se permettete… *si schiarisce la voce e si rivolge al cane* bau bau, bau-bau bau; bau?
 
CANE: Bau! Bau bau bau!
 
DOGTOR: Bau bau bau?!
 
CANE: Bau! Bau bau!
 
DOGTOR: *accarezzandosi la barba* Uhm…
 
HARRY: Che ha detto?
 
DOGTOR: Beh, io gli ho chiesto: “bau bau, bau-bau bau; bau” e lui mi ha risposto: “Bau! Bau bau bau!”
 
HARRY: Sì, ma che vuol dire?
 
DOGTOR: Semplicemente: ‘bau’! ‘Bau’ significa: ‘bau’. Il canino è una lingua molto facile da parlare perché può essere utilizzata solo per dire la parola ‘bau’. Quindi io gli ho detto: ‘bau’, lui mi ha risposto: ‘bau’, e ora da come scodinzola o abbiamo fatto amicizia o mi ha preso per una cagnetta.
 
WATSON: Avete finito di fare i buffoni? Sarebbe il caso di raccogliere dei campioni.
 
RON: Io ne ho preso uno: eccolo!
 
BOLT: Salve, sono Usain Bolt, il campione dei 100 metri piani!
 
[Hermione nel frattempo trattiene Watson che cerca di scagliarsi contro Ron usando il cadavere come arma contundente.]
 
HERMIONE: Ferma, così distruggi le prove!
 
DOGTOR: Seduto! Ho detto: seduto! Non sono una cagnetta! Cavolo, lasciami la gamba!
 
HARRY: *parlando a Bolt, ignorando il caos alle sue spalle* Accidenti, con tutta la tua fama non devi avere certo problemi a trovar ragazze, eh?
 
BOLT: Effettivamente da quando ho fatto il record non riesco a rimorchiarne neanche una; eppure metto subito in chiaro che stiamo parlando di una persona di una certa importanza! Le stringo la mano, la guardo negli occhi e le dico “Hey, pupa, sono Usain Bolt e se vuoi un’esperienza sessuale unica vieni con me, sai chi sono io? Io sono l’uomo più veloce del mondo! Riesco a venire in 9,76 secondi anche se sei a cento metri da me!”, ma quelle mi scoppiano a ridere in faccia e se ne vanno. Chissà se anche Phelps ha lo stesso problema.
 
DOGTOR: *rivolgendosi a Bolt* Forse dovresti cambiare qualcosa nella presentazione, sai? Ad esempio potresti far successo nei rapporti a tre dicendo che tutti ti chiamano “Bolt due in uno.” Così potresti dar sfogo ai tuoi istinti.
 
HARRY: Che tipi di istinti?
 
DOGTOR: *facendo l’occhiolino* Quelli più elementari, Watson!
 
WATSON: … e dopo uccido anche voi!
 

[…]
 
[…]

 
NARRATORE: È mattina a Hogwarts e il sestetto sta facendo colazione leggendo il giornale. In prima pagina sta scritto: “La fine del mondo?”.
Leggendo il giornale infatti i ragazzi vengono a scoprire che Thomas Finnegans, il bel ragazzo brutalmente assassinato, era coinvolto in una setta oscura i cui membri erano chiamati i “Maya” o “Mayayaya” o “Mayala” o anche “Mayonese” o anche “Maya, che male!” o “Maya, che sennò si fredda!”. In particolare la presenza di questo “freddarsi” nel nome, faceva intuire uno strano collegamento con la morte del ragazzo.
Pareva infatti che i “Mayayayay Caramba” credessero nella fine del mondo (eh, se ha una dimensione finita vuol dire che non è infinito, dunque ha anche una fine!) e che questa sarebbe stata preannunciata da sinistri e inspiegabili omicidi.
 
RON: Sinistri nel senso che sono omicidi fatti da un mancino?
 
RORY: Possibile che non capisci mai di che si parla? Sinistro nel senso di incidente!
 
WATSON: *tono distratto* Wow, Rory aggiunge nuove parole al suo dizionario.
 
[Improvvisamente un urlo squarcia il silenzio della sala glande; anche se non c’era silenzio, però la frase era bella, vero?]
 
NARRATORE: I ragazzi corrono a perdifiato fino a trovarsi davanti una cameriera che urla senza sosta davanti a al cadavere di un ragazzo sconosciuto, quello di Neville, quello di una tigre e pure il cadavere di una scopa.
 
HARRY: Oh, mio Dio, hanno ammazzato Neville!
 
RON: Brutti bastardi!
 
CAMERIERA: È stato orribile! È da ieri che Roger puliva le scale senza sosta, senza rispondermi. Poi ha iniziato a mormorare cose senza senso, cose folli! Non mangiava, non beveva, pensava solo a…
 
DOGTOR: A scopare?
 
HARRY: Beh, è un ragazzo: è normale!
 
CAMERIERA: Ha continuato così fino a morire di stenti!
Non si può morire così, che vita ingiusta!
 
RON: E Neville come è morto?
 
CAMERIERA: Chi se ne frega di Neville! Sarà stato travolto dalla furia scopicida del povero Roger!
Povero, povero Roger! Lo dicevano che era la fine del mondo!
 
RON: Eh, se ha una dimensione finita…
 
WATSON: Stranamente anche questo ragazzo non è niente male.
 
HERMIONE: Piuttosto: cosa ci fa una cameriera a Hogwarts?
 
FIGURA_NELL’OMBRA: Ragazzina, ormai dovresti essere grande abbastanza da sapere che gli omicidi li fanno i maggiordomi e i cadaveri vengono trovati dalle cameriere! Insomma!
 
RON: È il tizio di ieri sera, fai luce!
 
HERMIONE: No, non è il tizio di ieri, lui è…
 
[Compare una poltrona sulla quale è seduto un tizio apparentemente addormentato, con tanto di bavetta che cola dalla bocca.]
 
TIZIO_SULLA_POLTRONA: Io sono il celebre detective Goro e ho risolto questo caso!
 
WATSON: Sentiamo, sono incuriosita. Oltre che dal fatto che lei parla senza muovere le labbra.
 
GORO: È una mia abilità speciale! Non lo sapevate? Ahahah!
Comunque è evidente che si tratta di un omicidio compiuto da Lord Voldemort *rumore di tuono*, che avete incontrato ieri sera.
 
HERMIONE: E come avrebbe compiuto gli omicidi secondo lei?
 
GORO: Semplicissimo! Anche voi avete notato che impugnava un coltello! Tutti sanno che coprendo una superficie metallica  con dell’eptafloruro di calciobalillio 6-1-stronzio si ottengono degli effetti magnetocostrittivi che possono convogliare le molecole d’aria in un moto vorticoso ondulatorio, simile al movimento di una scopa, come vi mostrerà il mio piccolo assistente: Conan.
 
[Da dietro la poltroncina esce fuori un bambino che muove in tondo un coltello generando un moto vorticoso dell’aria.]
 
CONAN: Come sapete le cinciallegre odiano l’aria mossa da campi magnetici, mentre amano radunarsi in stormi che riproducono delle composizioni floreali; floreali come…
 
[Conan si volta di spalle e riprende a parlare Goro.]
 
GORO: Floreali come i motivi rappresentati sulla scopa! Questo genererebbe un collegamento indio-magneto-sinoptico che spingerebbe la scopa a muoversi allo stesso ritmo del coltello. Dunque non era Roger a spazzare, ma la scopa a muoversi da sola!
 
WATSON: Potreste stare girati entrambi, per favore? È maleducazione nascondersi.
 
[Conan si rigira a guardare il gruppo con un sorriso forzato.]
[Goro invece continua a sbavare.]
 
HERMIONE: E poi vorrei capire perché Roger non si è staccato.
 
CONAN: Oh, è molto semplice! Spazzando per le scale abbiamo trovato delle tracce di Protobenzenato di  Platino-Platinet e Poli-Pinil-Puttanio che, a contatto con l’aria e con l’aiuto di una forma di calore, come il corpo di una tigre, genera una reazione termoelettroquantomeccanica che, mediante l’effetto valanga Thomson-Justin-Bieber, permette di creare dei campi iper-statici peri-staltici arrivando fino a decuplicare localmente la costante di gravità! Dunque il povero ragazzo, non sapendo che fare, ha cercato di chiedere aiuto per il pericolo; ma pericolo in tedesco non si dice baustelle (che comunque è il nome del gruppo musicale che aveva sull’MP3). Dunque egli ha cercato di chiedere aiuto, ma la sua frase è stata interrotta dopo le prime tre lettere, ovvero: “bau”. Ed è a questo punto che il cane ha cercato di arrivare in aiuto, ma si è trovato la strada sbarrata dal cadavere di un altro uomo, al quale voleva chiedere se si trattasse della stessa persona che aveva chiesto aiuto, ma siccome i cani possono dire solo “bau” e dato che chi tace acconsente e chi si accontenta gode pensava che si trattasse proprio di quello! Ma in quel momento è arrivato un camion della fed-ex che ha fatto partire un timer che ha azionato una micro bomba che era nascosta dentro l’orecchio della vittima, la quale, una volta sorda si è racchiusa nel suo dolore evitando di dare spiegazioni a chiunque gli si parasse davanti.
Tutti questi effetti, abilmente previsti dall’assassino per depistare un possibile detective, fanno sì che si tratto di un omicidio quasi perfetto, che però è stato risolto brillantemente dal sottoscritto!
Volevo dire da Goro! Ahahah!
 
HERMIONE: E, Goro, lei cosa ne pensa?
 
CONAN: *Mettendosi una mano davanti alla bocca* Esattamente quello che ha detto il mio assistente: bravo, Conan!
 
WATSON: Ma per favore! Sei tu a fare la voce di Goro.
 
CONAN: No, non è vero, lo posso dimostrare:
*mano davanti alla bocca* Ciao, io sono Goro, vedete che Conad è fermo?
Mi chiamo Conan, idiota!
*mano davanti alla bocca* No, adesso, hai parlato!
Basta non sbagliarmi il nome!
*mano davanti alla bocca* Non è colpa mia se hai un nome del cavolo, stupido moccioso!
Come ti permetti? Come mi permetto? Ma io ti spacco la faccia! Tu non spacchi proprio niente, perché sei solo un lurido moccioso con un complesso di inferiorità! Ti vorresti fare mia figlia ma non puoi perché sei un bambino e hai un micropisello! Sempre più grosso del tuo, maledetto bastardo!
 
[Conan si scaglia a inveire sul corpo inanimato del detective Goro.]
 
CONAN: Fermo, hai solo un altro attacco di personalità multipla! Ahahah, personalità multipla a chi? Dopo che ti avrò staccato la testa ne riparleremo! No, non lo fare - Aaaaa!
 
RON: Pensate che dovremo fermarli?
 
DOGTOR: *mangiando dei pop corn* Fino a che non vedo i titoli di coda io non mi alzo.
 

[…]
 
[…]

 
NARRATORE: Più tardi nella giornata delle persone manifestano davanti a Hogwarts contro la fine del mondo. Non che manifestare serva a qualcosa, intendiamoci, ma sembrava brutto non fare niente!
Ma tornando a noi: Thomas Finnegans è morto in situazioni misteriose, lo stesso si può dire di Roger Red Ribbon, di Neville Idiota e ora persino il celebre detective Goro è morto in uno strano suicidio nel quale pare abbia utilizzato un bambino come arma per staccarsi la testa.
In mezzo a tutto questo caos è necessario l’intervento di qualcuno, qualcuno su cui la gente possa contare, e non stiamo parlando di Hagrid!
Silente intanto gioca a poker con Piton nel suo ufficio.
Il Dogtor sta nella sua cabina blu, sprofondato su una poltrona, a suonare un violino con sguardo perso…
 
RON: Come fa un violino ad avere lo sguardo perso?
 
RORY: Boh, ma fa sempre così.
 
WATSON: *sospirando* Due imbecilli al prezzo di uno!
 
HARRY: È così che Sherlock pensa sul caso? Suonando il violino?
 
WATSON: No, lui sta solo suonando il violino. Dice che qualcuno deve pur fare la colonna sonora. E siccome non è uno scultore non può fare la colonna, quindi si limita a suonare. A questo punto nessuno ride, ma lui pare compiacersi.
Sono io quella che deve risolvere il caso mentre lui suona. Anche se almeno questa volta ho qualcuno al mio livello con cui parlare.
 
HERMIONE: Ripensando agli omicidi sembra che siano stati effettuati con una qualche magia di controllo, simile alla maledizione Imperius, ma più potente.
 
RON: Potremmo provare a incolpare il maggiordomo, di solito è lui l’assassino!
 
HARRY: *tono di sufficienza* Ron, non abbiamo il maggiordomo a Hogwarts…
 
RORY: E se fosse un maggiordomo esterno?
 
HARRY: Cavolo, non ci avevo pensato!
 
WATSON: *parlando con Hermione* Ci siamo già imbattuti in casi simili. Esiste un quaderno della morte chiamato “Death Note”. Basta scrivere il nome di una persona e la causa del decesso perché quello avvenga. Non richiede nessuna capacità particolare: è un oggetto veramente terribile.
 
HERMIONE: Tuttavia nel momento dell’uso dovrebbe rilasciare una potente scia magica che connette utilizzatore e vittima, magari rilevabile anche solo per pochi secondi, ma quanto basta per localizzarne la fonte.
 
RORY: Forse il maggiordomo era proprio quel tizio vestito di nero che si aggirava l’altra notte vicino al cadavere.
 
HARRY: Io ho capito che diceva qualcosa relativo ai testimoni di Geova. Magari lui era il loro capo.
 
RON: Perché il capo dei testimoni di Geova dovrebbe andare in giro di notte con un coltello in mano?
 
HARRY: Beh, o per raccogliere la Sacra Radice dei testimoni di Geova, oppure…
 
RORY: Per uccidere!
 
RON: No, non può essere così cattivo!
 
WATSON: Conosci qualche metodo per localizzarne la fonte?
 
HERMIONE: Ho già lanciato un incantesimo, ma se potessi avere qualche informazione in più sul Death Note nel quale vi siete imbattuti potrei localizzarlo più facilmente.
 
HARRY: Non è maggiordomo, non è capo dei testimoni di Geova: sa solo quello che non è. Pensate che un simile status mentale sia sufficiente per spingere una persona all’odio?
 
RORY: E questo lo porterebbe a cercare di distruggere il mondo?
 
DOGTOR: *smettendo di suonare* Finita! Che ve ne pare?
 
CANE: Bau, bau!
 
DOGTOR: Non chiedevo a te, Fuffi!
 
RON: Prima hai parlato della Sacra Radice, e poi se ricordate ha detto: “la volete piantare?”. Forse cercava la radice dell’immortalità.
 
HARRY: Così il mondo finisce e tutti muoiono tranne i suoi seguaci; astuto!
 
DOGTOR: Allora, qualcuno vuole farmi i complimenti? *al cane* E tu lasciami la gamba! Non è la tua fidanzatina!
 
WATSON: Qui ci sono dei campioni della carta usata. La magia non cambia se si varia l’inchiostro utilizzato, solo che è impossibile separarlo dalla carta una volta imbevuta.
 
HERMIONE: Non c’è problema basterà questo campione… dammi solo qualche secondo…
 
RORY: E forse quei ragazzi erano venuti a sapere qualcosa, per questo li ha uccisi!
 
DOGTOR: Ragazzi, non stiamo parlando di una chitarra che basta strimpellare a caso, ma di un violino! Un violino!
 
HARRY: Certo, si trattava di un segreto più importante della vita di tanti innocenti: ha fatto bene a ucciderli! E poi c‘era quella scritta: “XD” potrebbe voler dire Xterminio Dotale! E ora tutti i pezzi del puzzle sono al proprio posto!
 
[Momento di silenzio]
 
CANE: Bau!
 
TUTTI_ASSIEME_ECCETTO_IL_DOGTOR: Abbiamo la soluzione!
 
RON: *agitando una boccetta di soluzione salina* Eccola!
 

[…]
 
[…]

 
NARRATORE: I ragazzi corrono, corrono verso il punto da cui è partito l’impulso magico. Un ragazzo è appena stato trovato da un’ignara cameriera legato e con la testa spappolata. Subito si è attivata la traccia magica che ora i ragazzi stanno seguendo e che conduce nel bosco, che conduce…
 
[Improvvisamente i ragazzi si trovano davanti l’uomo incappucciato con un coltello in mano.]
 
HARRY: Lo sapevo! Arrenditi, furfante! Tu sei il capo dei testimoni di Geova!
 
UOMO_INCAPPUCCIATO: *nasconde il coltello dietro la schiena* Smettetela! Non è vero! E poi io… Io non sto facendo niente. Cosa volete da me?
 
HARRY: Acciuffiamolo!
 
[Subito lo afferrano, lo legano e una volta abbassato il cappuccio…]
 
RON: Lo sapevo che era il capo dei testimoni di Geova!
 
CAPO_DEI_TESTIMONI_DI_GEOVA: Accidenti, mi avete scoperto! Come facevate a sapere dov’ero?
 
HERMIONE: Abbiamo i nostri trucchi per scoprire gli assassini.
 
CAPO_DEI_TESTIMONI_DI_GEOVA: Assassini? Cosa c’entro con gli assassini?
 
WATSON: Ormai ti abbiamo preso, hai poco da fare il finto tonto.
 
CAPO_DEI_TESTIMONI_DI_GEOVA: No, sul serio, io non ho mai ucciso nessuno. La mia organizzazione è pacifica!
 
HARRY: E allora cosa ci facevi con quel coltello?
 
CAPO_DEI_TESTIMONI_DI_GEOVA: Cosa ci vuoi fare con un coltello? O cerchi di uccidere qualcuno - ma non è questo il caso - oppure stai cercando di raccogliere la Sacra Radice dei testimoni di Geova; quella che dona la vita eterna! Sapete, ho sentito che dovrebbe esserci la fine del mondo a giorni…
 
HERMIONE: Ragazzi, so che è  una storia assurda, ma c’è anche da dire che non ha niente di magico addosso. E poi mi sembrava che la traccia magica non terminasse su di lui, ma dietro quell’albero.
 
[I ragazzi si portano dietro l’albero e trovano Ginny addormentata e sulle sue ginocchia un quadernino nero con su scritto:

Death note
Diario
di
Ginny Weasley!
Yuppieeeeee!

 
[Hermione lo apre e comincia a leggere a voce alta.]
 
HERMIONE:
Giorno 1
Oggi inizio questo diarietto che però è tutto scuro e nero, che tetro! XDDDDDD Ho pensato di abbellirlo così da renderlo molto più cool e stylish. LOOOOOL!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 
Giorno 2
Oggi c’è stato lo smistamento e sono stata smistata senza motivo. Ke 2 palle! K2p! (il k2 non era una montagna? Ahahah. Perché rido?) A volte mi sento proprio stufa di questa vita grigia e sempre uguale! Magari vivere un po’ di avventure, tipo quella tipa del diario, quella delle “Mirabolanti avventure di Anna Frank”, o qualcosa del genere, ora non mi ricordo. XD
Non ho ancora capito bene cosa voglia dire “XD”, però lo scrivo lo stesso: XD! Mi sento felice a scriverlo!
Poi oggi allo smistamento ho visto un ragazzo troppo figo! Scott Finnegans! Cavolo, mi sbatterei Scott Finnegans in tutti i modi. Me lo sbatterei contro il muro e continuerei fino a sfondargli il bacino (XD)! Poi prenderei il suo…
 
RON: Penso che certe parti si possano saltare!
 
HERMIONE: Già.
 
Giorno 3
Noooooooo!!!!!!!!!!!!!!! Orribile!!!! Scott Finnegans è morto!!!!!!!!! E proprio in un modo che pare riconducibile a quello che ho scritto nel diario (XD) !!!!!!!!!!!!!
La vita non ha più senso per me!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 
Dopo questa profonda delusione d’amore non potrò mai amare un altro uomo. Sono una donna finita! Che mondo crudele! Accanirsi sul mio povero cuore giovane fino a farlo avvizzire così!!!!! E la cosa più terribile è che neanche lo conoscevo!!!!!
Devo subito andare su wizardbook a cambiare il mio stato di relazione da “è complicato” a “single” e subito tutti mi derideranno, che schifo di mondo!!!!!!!!!!!! Anti-LOOOOOOOL!!!!
Anche se devo dire che Roger Red Ribbon è proprio proprio un gran figo. Vorrei farlo scopare fino alla follia, fino a morire di stenti!!! Arrrghhh! Sono una tigre!
Ma forse non è il linguaggio che si addice a una signorina, come direbbe Neville! XD
 
Giorno 4
Perché tutti quelli che mi voglio fare muoiono? Non è giusto!!!!
Poi prima ho incontrato quell’idiota di Richard Emerson; spero che lo ritrovino legato e con la testa esplosa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Rabbia!!!!
 
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 
Cavolo, ho già dieci anni e sono ancora vergine, come posso fare? Tutte le mie amiche hanno perso la verginità da almeno quattro anni! (O forse da quando avevano quattro anni? Che poi la verginità mica si perde, la si abbandona! Come si fa a perdere la verginità? Si deve essere molto distratti!)
Ma alla fine io vorrei essere così distratta… Ah! Come posso fare, mio bel diarietto, eh????
Ancora mi domando perché quel sinistro maggiordomo di casa Riddle abbia deciso di donarmi questo diario…
 
WATSON: Ecco, ora tutto torna!
 
DOGTOR: Hermione, come hai fatto a leggere le righe di soli punti esclamativi?
 
HARRY: Ron, ma… ma questo significa che tua sorella…
 
RON: Harry, per favore, non è veramente colpa sua se…
 
HARRY: Tua sorella è un impellente bisogno di membro maschile! E, guarda un po’, io ne ho proprio uno qui! Siamo fatti l’uno per l’altra!
 
RON: Come dici?
 
HARRY: Oh, mi sono confuso; volevo dire: siamo fatti l’uno per Luna e l’altro per l’altra. Uhm, forse non era così.
 
RON: L’uno per uno?
 
HARRY: Uno!
 
DOGTOR: Stai tranquillo, Ron, l’assassina è tua sorella, ma l’ha fatto inconsapevolmente. In realtà il vero assassino è questo misterioso maggiordomo di casa Riddle che andremo a prendere!
 
CAPO_DEI_TESTIMONI_DI_GEOVA: Ma è lo stesso che mi ha venduto il coltello per la radice!
 
RORY: Lo dicevo io che era il maggiordomo!
 

[…]

 

[…]

 
NARRATORE: E così si scoprì del malvagio piano del maggiordomo (non nel senso che aveva un pianoforte malvagio, non so se si era capito), che era anche l’oscuro capo dei Mayayaya, la setta rivale dei Testimoni di Geova. Egli intendeva scatenare il caos con la scusa della fine del mondo e impossessarsi della Sacra Radice dei Testimoni di Geova per avere l’immortalità, facendo invece fare una brutta figura ai suoi antichi nemici. Questo oscuro maggiordomo fu rinchiuso ad Azkakaz e lasciato a marcire per il resto dei suoi giorni.
E tutti vissero felici e contenti!
Tranne i cattivi che devono soffrire! E tanto più soffrono tanto più i buoni (dal cuore puro) sono felici e si divertono a brindare per la loro buonezza mentre osservano il cattivo che viene torturato per colpa della sua malvagità.
 
DOGTOR: Giusto! Alla fine non saranno i crudeli metodi di tortura usati ad Alzakaz ad affliggere veramente il malvagio, bensì l’essere lontano dalla luce della verità!
 
HARRY: Il bene vince sempre sul male! E il fuoco perde contro il mare! E la carta contro la forbice; a meno che la carta non sia un asso!
 
RON: E se qualcuno vi viene a dire che la pena di morte non è giusta condannatelo alla forca, vedrete che dopo non avrà più nulla da dire!
 
RORY: Ah, i bei valori di una volta…
 
RON: Come la lira!
 
WATSON: *rivolta a Hermione* Purtroppo ci dobbiamo salutare e tornare ognuna con il suo branco di matti.
 
HERMIONE: Già. Tu cerca di non uccidere il povero Rory: è un po’ scemo, ma in fondo è un bravo ragazzo, anche se non se n’è mai accorto. Spero che riusciate a tornare nel vostro universo.
 
WATSON: Lo spero anche io; ma spero anche di rincontrarvi; o meglio, rincontrare te, gli altri mi fanno un po’ diventare pazza.
 
HARRY: Rory, sai cosa dovresti fare? Dovresti guardare negli occhi un basilisco!
 
RORY: Perché? È divertente?
 
HARRY: Fa semplicemente morire!
 
DOGTOR: Ora dobbiamo andare, ma non temete, ci rivedremo ancora in futuro… o in passato, forse. Il fatto è che abbiamo una macchina del tempo, quindi mi confondo facilmente. Comunque vi lascio un ultimo indizio, spero che vi possa servire per salvarvi da quell’orribile fatto che vi aspetta quando -
 
WATSON: Dogtor, questo è uno spoiler!
 
DOGTOR: Giusto, giusto! Solo che non so dove siete arrivati voi nella storia. Siete arrivati a quando muore Darth Sirius?
 
RON: Chi è Darth Sirius?
 
WATSON: Spoiler!
 
DOGTOR: E a quando Harry scopre di essere anche una donna?
 
HARRY: Io cosa?!
 
RON: *regalando delle mimose a Harry* buona festa della donna!
 
WATSON: Dogtor, la smetta!
 
DOGTOR: Giusto, giusto. Odio quei tipi che tu gli dici “Oh, lo sai che ho iniziato a leggere quel libro che mi hai consigliato?”, “Oh, che figo! E sei già arrivato a quando muore tizio?”
Ma che cavolo! Ma cerca di capire dove sono arrivato usando fatti irrilevanti, non i colpi di scena, idiota!
Come se io adesso mi mettessi a parlare della sorpresa che avrete a scoprire dei malefici ex di –
 
[Watson tappa la bocca al Dogtor e lo porta dentro la macchina del tempo seguita da Rory.]
 
DOGTOR: *una volta liberato dalla presa di Watson si aggiusta il colletto e si mette ai comandi della macchina del tempo* Ragazzi, ci rivedremo la prossima volta, e state tranquilli: non ci sarà una fine del mondo nel 2012; d’altronde John Titor ha parlato della terza guerra mondiale nel 2015!
 
[Watson sbuffa sconsolata.]
 
DOGTOR: Vi lascio con l’ultimo indizio che vi potrà salvare la vita: non è tutto criceto quello che luccica!
E ora: partenza!
Watson, controlla il funzionamento di mister fusion!
Io resto qui a controllare le manopole temporali.
Rory, controlla che lo scimpanzé abbia cibo, sennò si arrabbia e non pigia il pulsante di accensione!
No, Rory, non mangiare il cibo dello scimpanzé! Cattivo, Rory, cattivo!
No, adesso sta litigando con lo scimpanzé! Fermi, voi due!
E questo cane da dov’è saltato fuori? No, Fuffi, cattivo cane! Lasciami la gamba!
Watson, presto, levami questo cane dalla gamba e poi dai un campione di un qualche elemento a Rory, così sta buono!
 
RORY: Dov’è il mio campione? Il mio campione!
 
WATSON: Abbiamo del Sodio… Qui abbiamo del cloro… Che campione gli devo dare?
 
DOGTOR: Dagliene uno…
 
[Momento di silenzio carico di tensione.]
 
DOGTOR: … elementale, Watson!
 

Fine…

 

***

 
AUTORE: … del mondo! Boom!
Ragazzi, che fatica questo speciale. Spero che sia piaciuto perché mi ha levato qualche anno di vita
 
NEVILLE: A me più di qualcuno!
 
AUTORE: Ma perché in questa storia la gente quando muore poi continua ad essere presente?
Uhm, leggevo che per il contratto che gli ho fatto Neville si rigenera sempre, quindi alla fine non muore mai sul serio. È un po’ tipo Wolverine solo che non è forte, non ha lo scheletro in adamantio, non ha un aspetto figo, non ha gli artigli, non è sveglio, non è un x-men e anziché darle le prende e basta. Per il resto sono quasi uguali.
 
NEVILLE: Evviva! Sono un x-man!
 
AUTORE: Esatto, Neville, ora vai a fermare la Fenice, per favore! E non mi riferisco a quella di Silente.
*si rivolge ai lettori* Tornando a noi vorrei ringraziare tutti coloro i quali leggono, scrutano, ponderano o recensiscono questa storia!
 
NEVILLE: Salve, signora Fenice, sarebbe così gentile da smetterla di uccidere tutt- Aaaaahhh!
 
AUTORE: Oggi per le recensioni mi aiuterà Ron. Vero, Ron?
 
RON: Eh?
 
AUTORE: Cosa c’è scritto nelle recensioni? Un bel riassunto! Dai, ce la puoi fare! Io credo in te!
 
RON: Beh, c’è Lux_Black che dice:
questo. capitolo. è. delirante. 
completamente.
eccomi di nuovo qui!! beh, che dire: la storia procede a gonfie vele, il capitolo prima non l'ho –
 
AUTORE: *stizzito* Cos’è della parola “riassunto” che non ti è chiaro, Ron?
 
RON: Beh, il fatto che se si viene licenziati un motivo ci dev’essere, quindi che senso ha essere riassunto?
 
[Silenzio.]
 
NEVILLE: Ah, aiuto! No, no, no! La prego signora Fenice, sarebbe la quarta volta che mi spezzano il braccio questa settimana e siamo solo a lunedì! Aiaaaaaaaaa!
 
[Ancora silenzio.]
 
RON: Ah, riassunto nel senso che… Ahah, ho capito, ho capito… forse.
Oggi non è giovedì?
 
[L’autore nel frattempo guarda il pc sconsolato (lo sto facendo sul serio, sapete? E non è bello dato che sono in aula studio: la gente mi guarda male.)]
 
RON: Comunque Lux_Black dice che ridendo si è fatta scoprire dalla madre, ti ringrazia di averla ringraziata…
 
AUTORE: E io la ringrazio di avermi ringraziato per averla ringraziata!
 
RON:  … poi fa una citazione dotta da puffo quattrocchi (dotta perché è il puffo a essere colto) e chiede di promettere che continuerai la storia se il 21 non c’è la fine del mondo, che è meglio. Era questa la citazione?
 
AUTORE: Spero proprio di poterla continuare! Anzi, a dire il vero avevo intenzione di pubblicare un altro speciale natalizio intorno al 24, anche se devo vedere un po’ se ce la faccio con i tempi, perché mi stanno uccidendo di studio ultimamente. Comunque prometto!
 
RON: Poi abbiamo KFwriters che dicono che potrebbero essere Gollum in incognito e poi chiedono se odi Neville date tutte le torture che è costretto a subire.
 
AUTORE: No, povero Neville, perché dovrei odiarlo? Poi a odiarlo ci ha già pensato la natura, vero Neville?
 
NEVILLE: Per favore, signora Fenice, mi lasci almeno una gamba! Sennò poi arrivo tardi a casa e mia nonna mi picchia!
 
AUTORE: Che poi è un bravo ragazzo e in fondo si diverte anche lui.
 
[Si sente un sonoro CRACK e Neville che ulula.]
 
RON: Poi abbiamo Iora sol che a quanto pare si fa accompagnare anche da Lee Jordan (che, ricordiamolo, non è la fusione di Bruce Lee e Michael Jordan! O almeno mi pare sia così). Poi abbiamo un momento sentimentale nel quale Lee Jordan vorrebbe chiedere di uscire a Luna…
 
LUNA: Ok! *ed esce fuori* Fatto!
 
RON: E poi c’è una proposta di matrimonio per l’autore, che viene subito ritrattata. Però si scopre che Draco ha un fan: l’altro assistente di Iora Sol! Che non parrebbe troppo eterosessuale.
 
AUTORE: Accidenti, siamo ai limiti di Beautiful! Anche nessuno ha ancora scoperto di essere il padre/figlio di qualcuno, quindi forse riusciamo a salvarci. Che poi stavo pensando che in serie tipo Beautiful dopo un tempo abbastanza lungo tutti si fanno tutti, quindi alla fine è come se tutti i personaggi in realtà fossero lo stesso personaggio… O forse sto facendo filosofia molto molto casuale.
 
CARTESIO: Penso dunque ho sonno!
 
AUTORE: Appunto….
A-sto-punto non mi resta altro che salutare tutti e augurarci di essere ancora tutti interi domani (anche perché domani io torno a casa finalmente!). Ci rivediamo poi per lo speciale di natale, del quale non fisso ancora la data (infatti sto fissando il computer!)
Buona non fine del mondo a tutti!

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Capitolo 11
*** SPECIAL02: Voldemort e il canto di natale ***


Speciale di natale 2012: Voldemort e il canto di natale

 
HARRY: … e così io le faccio: “Ma lei non sa chi sono io!”
 
RON: Ahahah! “Lei non sa chi sono io!” Ma come ti vengono, Harry?
 
HERMIONE: Ron, smettila. È la solita fine di barzelletta che non esiste, ma che viene utilizzata nei film di serie B per simulare un dialogo.
 
RON: Effettivamente mi sembrava un po’ corta come barzelletta, però a volte la rapidità premia; come mi spiegava Bolt nello speciale precedente.
 
HERMIONE: Alla fine siete riusciti a risolvergli i problemi con le donne?
 
HARRY: Oh, sì! Adesso si presenta semplicemente con “Sono Usain Bolt, campione del mondo dei 100 metri piani”; rimangono tutte impressionate!
 
HERMIONE: Meno male.
 
HARRY: Peccato solo che sia così competitivo.
 
HERMIONE: Ma quello in pista, mica durante l’amplesso.
 
RON: *tra sé e sé* Amplesso… Complesso… Penso che siano due parole diverse; ma in cosa?
 
HARRY: *rivolto a Hermione* Non proprio. Il fatto è che pare che venga subito e dopo si metta a strillare “Primo! Hai capito? Ancora una volta Bolt è campione!” e cose del genere…
 
RON: *tra sé e sé* Ahm-plesso. Ahm… Ha come un suono sessuale…
 
HARRY: … poi si mette in posa e vuole che la tipa lo fotografi. Se non lo fa si arrabbia. Poi va anche a salutare i fan che si congratulano.
 
RON: Hermione, ma io suono in un amplesso metal, vero?
 
HERMIONE: Non sapete quanto sto rimpiangendo la partenza di Watson!
Comunque, perché c’è un banchetto nel cortile della scuola?
 
RON: Uhm, il tizio è vestito come il capo dei testimoni di Geova. Dite che sia lui?
 
HARRY: Magari i testimoni di Geova stanno tentando un colpo di stato; o peggio, vogliono che ascoltiamo quello che dicono!
 
HERMIONE: Finitela, non vedete che non è lui? È solo un tizio con qualche strana malattia. Non vedete com’è pallido? E non ha manco il naso, poverino.
 
RON: A me non ispira fiducia.
 
HERMIONE: Ron, è per colpa di gente ricca di pregiudizi come te se non si riesce a vivere tranquillamente!
 
HARRY: Hermione ha ragione, Ron! Basta che uno abbia dei tratti medio orientali che subito la gente si impaurisce. Come quel tizio talebano che voleva entrare a Hogwarts la settimana scorsa e non lo volevano lasciare entrare perché dicevano di aver rilevato tracce di esplosivo sui suoi vestiti! Come se i talebani adesso dovessero tutti farsi esplodere!
 
RON: Ahah, come se esistesse un rilevatore di tracce di esplosivo.
 
HARRY: Sì che esiste, Ron!
 
RON: Sì, ma lui non aveva nessuna traccia addosso.
 
HARRY:Ma che dici? Cavolo, aveva tanto tritolo da far esplodere tutta la zona! Secondo te come faceva a non avere tracce addosso?
 
RON: Allora era un terrorista, no?
 
HARRY: No, Ron! Non è mica una persona cattiva! Cavolo, è nella loro cultura farsi esplodere, non essere razzista!
 
RON: Io non volevo…
 
HARRY: E allora perché non dici che i cinesi sono tutti uguali? O che sono gialli perché fanno pipì controvento? O magari che i neri puzzano, no? (Si dice diversamente profumati, idiota!) E poi, che ne so, potremmo parlare del fatto che gli indiani d’America sono rossi perché sono in riserva; che ne dici? Ne hai anche qualcuna sui gay per caso?
 
RON: Ma io…
 
HARRY: Fanculo tu e la tua razza ariana, Ron! Te li strapperei quei tuoi capelli biondi del cazzo! Non sai cosa abbiamo dovuto patire noi ebrei a causa vostra!
 
RON: Harry, ma tu non sei ebreo!
 
HARRY: Già, grazie a voi sono solo un numero; una cazzo di matricola in un fottutissimo campo di concentramento! *sputa per terra* Mi hai veramente deluso, Ron. Addio!
 
[Harry se ne va con sguardo schifato.]
 
RON: Hermione, di’ qualcosa, per piacere.
 
HERMIONE: *singhiozzando* Non ti facevo così superficiale, Ron. *scappa via piangendo*
 
RON: Ma… Ma… Perché?
 
NARRATORE: E così Ron si ritrova solo. E dato che a Hogwarts non è possibile collegarsi a youporn Ron decide di rinchiudersi in camera a leggere “Come fare le puzze in ascensore senza far capire chi è stato (anche se si è da soli)”. Ma, come avrete capitolo dal tito… O forse avrei dovuto dire: “come avete capito dal titolo” (penso sia più giusta così). Dicevo: come avrete capito dal titolo la storia non riguarda il trio protagonista, ma un’altra persona, vestita come il capo dei testimoni di Geova, che al momento si trova in un banchetto per le informazioni davanti alla scuola di Hogwarts.
Sul banchetto sta scritto: “L’Alzheimer è una malattia: informati!”
 
SILENTE: *si avvicina al banchetto* Salve! Mi interesserebbe avere qualche informazione sull’Alzheimer, così da capire un po’ di cosa si tratta.
 
TIZIO_OSCURO: No, la prego! È la dodicesima volta che viene a chiedermelo!
 
SILENTE: Strano, sono appena arrivato! È sicuro di non avermi confuso con qualcun altro? Magari proprio lei soffre di questa strana malattia! Dovrebbe stare attento, sa? Capita un attimo e poi…  Che poi lei cosa ci fa qui? E poi con un bel banchetto! Cosa c’è scritto? Ah, date informazioni sull’Alzheimer! Questa parola mi sembra di averla già sentita… Ah, giusto è una malattia! Ne ho già sentito parlare, sa? Anzi, guardi qui, ho almeno dodici volantini informativi identici a quelli che distribuisce lei! Ne vuole uno?
 
TIZIO_OSCURO: Se ne vuole andare, per favore? Mi sta facendo perdere tempo!
 
SILENTE: Poteva semplicemente dire: “no, grazie” e io le avrei detto “prego”. Prego… Prego?
 
TIZIO_OSCURO: Non ho detto niente!
 
SILENTE: Perché non prega?
 
TIZIO_OSCURO: Lo sa che di là distribuiscono abbracci gratis?
 
SILENTE: Nel cortile? Spero di no! Perché lì spesso veniva un tizio misterioso che diceva di voler informare i giovani su qualcosa, ma secondo me aveva solo intenzione di rapire Harry (assomigliava tanto a Voldemort quel tipo) quindi avevo installato un sistema di sicurezza che uccideva tutti gli intrusi nel cortile. Infatti ero venuto per dire proprio qualcosa collegato a quello, ma adesso non mi ricordo più. Forse che il sistema si dovrebbe attivare da un momento all’altro. Oh, ma dove corre di fretta? E questo banchetto che cos’è? Uhm, Alzheimer, ne ho già sentito parlare. Ah, ma è una malattia! *si sente un’esplosione* E questo corpo carbonizzato? Che schifo, non ha manco il naso! Però è nero, non può essere Michael Jackson.

 
[…]
 
[…]

 
NARRATORE:  È la notte del 24 dicembre. Ci troviamo in un cimitero dove un uomo sta preparando una strana pozione in un enorme calderone. Vicino a lui giace un essere minuscolo, dall’aspetto deforme, avvolto da un lenzuolo nero.
 
ESSERE_AVVOLTO: Codamoscia, è pronta la pozione che mi deve rigenerare?
 
CODAMOSCIA: Certo, Lord Voldemort, mancano solo code di topo, ali di pipistrello, ragnetti trifolati… Uhm, ci vuole anche un po’ di pomodorini piccanti?
 
VOLDEMORT: Ma sì, però non esagerare che sennò mi rigenero con la pelle rossa come tre volte fa, che poi mi hanno preso per un indiano d’America. A proposito: sai perché gli indiani d’America sono rossi?
 
CODAMOSCIA: Perché padrone?
 
VOLDEMORT: Che ne so! Te lo stavo chiedendo, idiota! Possibile che tu non capisca mai niente?
 
CODAMOSCIA: Mi perdoni padrone. Dopo se vuole potrà testare il corpo nuovo fustigandomi.
 
VOLDEMORT: No, è quasi natale, non ne ho voglia. Ho voglia di stare in camera a pensare a dei piani malvagi: fustigati da solo.
 
CODAMOSCIA: Certo padrone.
 
VOLDEMORT: Ah, e non usare oggetti taglienti.
 
CODAMOSCIA: Grazie, padrone, i tagli fanno male.
 
VOLDEMORT: No, tranquillo, posso darti un bastone per colpirti che però da le stesse sensazioni di una spada. Solo che se ti tagli puoi sporchi tutto e non puoi manco pulire perché continui a sanguinare e sporchi dove hai appena pulito. L’altra volta stavo per vomitare quando ho visto tutto quel sangue! Che schifo! Cavolo, Codamoscia, cosa sei, un macellaio? Lo sai che quando mi rigenero ho lo stomaco debole per i primi dieci anni.
 
CODAMOSCIA: Come desidera, padrone. Codamoscia è felice di aiutare il padrone e di andare a recuperarlo e rigenerarlo ogni volta che muore. Codamoscia è felice di donare parti del suo corpo per l’oscuro rito perché sa che il suo padrone poi rigenera quella parte con un pezzo in argento, rendendo Codamoscia molto più forte.
 
VOLDEMORT: Già, ma ugualmente sensibile al dolore! Ahaha! Piuttosto, che parti del corpo ti sono rimaste?
 
CODAMOSCIA: Più o meno ancora tutta la metà di destra del mio corpo, padrone.
 
VOLDEMORT: Uhm… Non saprei proprio cosa scegliere. Vedi, la mia non è fame, ma più voglia di qualcosa di buono.
 
CODAMOSCIA: Gradisce un Ferrero Rocher, padrone?
 
VOLDEMORT: No, Ambrogio. Per questa rigenerazione voglio che utilizzi un pezzo che non ha un corrispettivo speculare.
 
CODAMOSCIA: Il naso?
 
VOLDEMORT: Uhm… No…
 
CODAMOSCIA: La lingua?
 
VOLDEMORT: Uhm… No…
 
CODAMOSCIA: Il mento?
 
VOLDEMORT: Uhm… No…
 
CODAMOSCIA: L’ombelico?
 
VOLDEMORT: Codamoscia, donerai il tuo pene per il tuo padrone!
 
CODAMOSCIA: Ma, padrone, quello mi serve originale. Penso che sia l’unica parte uscita bene.
 
VOLDEMORT: Ma in argento fa una certa figura! Guarda che è un oggetto raffinato!
 
CODAMOSCIA: Ma padrone…
 
VOLDEMORT: Se non vuoi non importa, tranquillo.
Invece, mi passeresti il coltellaccio, per favore?
 
CODAMOSCIA: Certo padrone, eccolo! A cosa le serve? Non capisco: lei non dovrebbe fare niente per la rigenerazione. E perché mi devo sbottonare i pantaloni? E perché adesso mi devo levare le mutande? *urla di dolore*
 
VOLDEDMORT: Et voilà!
 
NARRATORE: Qualche minuto dopo Voldemort esce dalla pozione con il suo corpo nuovo e Codamoscia si compiace del suo nuovo pene in argento.
 
CODAMOSCIA: Grazie padrone! Non ho neanche bisogno del viagra!
 
VOLDEMORT: No, infatti! Pensa che per renderlo più uguale all’originale ho usato dell’argento molle, anziché den volgarissimo argento. Così sarà moscio per sempre e non rischierai di farmi fare brutte figure in pubblico quando viene a trovarmi una bella donna!
 
CODAMOSCIA: Ma non vengono mai belle donne a trovarla signore…
 
VOLDEMORT: Beh, c’è Bellatrix, che tutti chiamano Bella. Dunque si può dire che lei è Bella, no? Idiota! E poi ora posso dilettare gli ospiti dicendo che sei chiuso in camera tua a lucidarti l’argenteria! Ah-ah!
 
CODAMOSCIA: Grazie, padrone…
 
VOLDEMORT: Non devi ringraziarmi, devi ridere! Su, che si vive una volta sola! Anche se poi si muore parecchie volte…
 
CODAMOSCIA:  Ahahah.
 
VOLDEMORT: Bravo, Codamoscia, devi imparare a ridere di te stesso. È importante nello sviluppo della tua persona… della tua topezza… toposità… topicità… toponomastico. È importante per il tuo sviluppo, insomma.
Ho imparato tutti questi segreti solo mediante l’uso della ragione e così ho imparato a vivere pienamente la mia vita, per questo sto insegnando a te come fare.
 
CODAMOSCIA: Non sapevo che il padrone ridesse di sé stesso.
 
VOLDEMORT: No, Codamoscia: io ho imparato a ridere di te! Ora tu devi imparare a fare altrettanto!
 

[…]
 
[…]

 
NARRATORE: Ci troviamo nella camera da letto di Lord Voldemort, il quale sta dormendo nella sua terribile dimora. Al piano di sotto Codamoscia si fustiga in silenzio per non turbare il riposo del proprio padrone.
 
VOLDERT: *mentre russa* … Oh, sì… Dimmi che sono il tuo signore oscuro… Sì, prendi la mia bacchetta, piccola… Sì, così… Il mio coccodrillo… lo sai che Codamoscia si sta lucidando l’argenteria?
 
[Pian piano nella stanza si sente un rumore di ferraglia, come enormi parti metalliche che cozzano e stridono l’una sull’altra.]
 
VOLDEMORT: *si sveglia* Eh, che succede? Siamo già al settimo libro? Ah, no, meno male!
Ma… Ma quella sagoma… No, non può essere! Tu dovresti essere morto!
 
SAURON: Lo sono, vecchio amico mio, come metà dei personaggi di questa serie, ma questo non mi impedisce di venirti a trovare.
 
VOLDEMORT: No! No! Non si può tornare dalla morte! Tu sei… un fantasma!
*ci pensa un attimo*
Aspetta, ma io sono risorto proprio oggi.
 
SAURON: Già. *Si scruta la mazza* Ce l’ho ancora più lunga io, eh?
 
VOLDEMORT: La mia è una bacchetta: per forza è più piccola! Comunque, che cavolo vuoi?
 
SAURON: Sono venuto ad avvisarti del pericolo che corri se non cambi! Se non lo fai neanche a natale.
 
VOLDEMORT: Vorresti dire che dovrei diventare buono? Ma t’immagini che noia?
 
SAURON: Ahahah! No, non buono, ma neanche crudele con i tuoi collaboratori. Prendi esempio da Darth Fenner: ha ucciso tre quarti dei suoi scagnozzi e alla fine non c’erano più ingegneri, così il progetto della morte nera è stato completato da un lavavetri. Ti rendi conto?
 
VOLDEMORT: Un lavavetri? Pagato quanto un’ingegnere capo della morte nera? Certo che la politica fa proprio schifo!
 
SAURON: Esattamente. Chissà di chi era nipote quel lavavetri!
Ma stai attento: a torturare e uccidere i tuoi scagnozzi, prima o poi li finirai! E allora i buoni arriveranno e ti sconfiggeranno!
 
VOLDEMORT: Ok, va bene.
 
[Silenzio.]
 
[Ancora silenzio.]
 
VOLDEMORT: Che c’è?
 
SAURON: Che dovevano venirti a trovare tre fantasmi per farti cambiare idea, non puoi dire “Ok, va bene” quando non è manco arrivato il primo, sennò finiamo subito. È come se ammazzano il protagonista nei primi 10 minuti di film.
 
VOLDEMORT: Lo so, solo che mi hai convinto.
 
SILENTE: Salve, io sono il primo fantasma! Sei pronto a venire con me a esplorare i tuoi natali passati? No? Magnifico, allora si parte subito!
 
VOLDEMORT: Ma veramente…
 
NARRATORE: Improvvisamente tutto scompare e Voldemort si trova in compagnia di Silente ad una festa anni ’60. Molti ballano, tra questi si trova un giovane Voldemort in compagnia di una giovane Lily.
 
LILY: *urlando* Sì, questa festa è proprio uno sballo! Ci prendiamo da bere?
 
GIOVANE_VOLDEMORT: *urlando* Certo! Poi, se ti va, *tono provocante* ti porto a casa a vedere il mio coccodrillo…
 
LILY: *tono provocante* Uh, un coccodrillo? Lo chiami così perché è molto grosso?
 
GIOVANE_VOLDEMORT: Eh, sì, modestamente. Vedrai poi che zampe che ha!
 
NARRATORE: La scena cambia. Ora i due sono a casa di Voldemort e stanno pomiciando poderosamente (so che “pomiciare poderosamente” è un termine tecnico, ma rende l’idea).
 
GIOVANE_VOLDEMORT: *ansimando* Oh, piccola, ho proprio voglia!
 
CODAMOSCIA: Il padrone ha voglia di qualcosa? Posso soddisfare le necessità del padrone in qualsiasi momento!
 
GIOVANE_VOLDEMORT: Codamoscia, taci e vai in camera tua a lucidarti l’argenteria come fai sempre!
 
CODAMOSCIA: Subito, padrone, mi scusi!
 
LILY: *tono provocante* Davvero va a lucidarsi l’argenteria?
 
GIOVANE_VOLDEMORT: Dipende da cosa intendi, ma arriverà un giorno nel quale lo farà sul serio! Muhahahah!
 
LILY: *sussurrando* Mi piace quando fai il malvagio! Non mi dovevi mostrare il tuo grosso e duro coccodrillo?
 
GIOVANE_VOLDEMORT: *sussurrando* Oh, hai ragione… Eccolo qui, tutto per te…
 
LILY: Oh, com’è grosso e… Però mi sembra un po’, come dire? Inattivo. È normale? Forse si sente a disagio con me.
 
GIOVANE_VOLDEMORT: No, no, ti giuro che di solito è abbastanza arzillo e reattivo, soprattutto con le belle fanciulle.
 
LILY: Uh, ne ha già viste tante?
 
GIOVANE_VOLDEMORT: Si è soddisfatto con un numero di fanciulle più grande di quello che tu riesca a immaginare!
Forse ne vuole una, aspetta.
 
[Il Giovane Voldemort tira una leva e una gabbia contenente una giovane ragazza viene aperta dentro l’enorme gabbia del coccodrillo.]
 
RAGAZZA: Aiuto! Fatemi uscire!
 
[La ragazza inizia a correre per tutta la gabbia, ma il coccodrillo sta sdraiato immobile vicino all’acqua.]
 
LILY: Sta lì, immobile. Si vede che non ha fame. Non importa.
 
GIOVANE_VOLDEMORT: Mi… Mi spiace. Io… io non so come sia potuto accadere…
 
RAGAZZA: Per favore, liberatemi! Farò tutto quello che volete!
 
LILY: Tranquillo, può capitare a tutti. Forse è un po’ emozionato, non so. Ora però devo proprio andare.
 
GIOVANE_VOLDEMORT: Per favore, giurami che non dirai niente a nessuno.
 
RAGAZZA: Dai, ragazzi, tiratemi fuo - Oh, mio Dio! Ma voi siete Lily e Voldemort! Uh, questa storia mi intriga!
 
LILY: Tranquillo, lo giuro.
 
VOLDEMORT_ADULTO: Ma non lo fece. Andò in giro a deridermi, raccontando a tutta la scuola il mio orribile segreto; raccontando a tutti che soffrivo di disfunzione rettile. Per rimediare mi sbarazzai del coccodrillo e mi comprai un serpente. Solo dopo scoprii che i serpenti sono comunque rettili.
 
SILENTE: Brutta storia. Tutti abbiamo sofferto a causa di una donna, anche se dubito sia la stessa per tutti. Non tanto per tutte le persone del mondo, ma per quelle di tutte le epoche: dovrebbe essere vecchissima!
Comunque sono finalmente riuscito a convincerti a non maltrattare i tuoi sottoposti?
 
VOLDEMORT: Lo ero già. Ma che c’entra con questa storia?
 
SILENTE: Ancora no?! Allora volerai dal fantasma dei natali presenti!
 
HARRY: Ciao, io sono il fantasma dei natali presenti! Presenti non nel senso dei regali, anche se è natale e quindi tutti si fanno i regali, che quindi sono presenti.
 
VOLDEMORT: Perché proprio questo moccioso?
 
HARRY: Avevamo un budget limitato e gli attori sono quelli che sono! Potevamo mandarti Neville, ma avevamo già Codamoscia a fare il personaggio patetico. E ora tieniti!
 
NARRATORE: Ancora una volta tutto scompare e Voldemort e Harry si ritrovano a guardare la cena di natale dei mangia morte.
 
LUCIUS_MALFOY: Ragazzi, ma più tardi viene l’oscuro signore?
 
BELLATRIX: Viene in che senso?
 
SEVERUS_PITON: Continuo a dire che fare allusioni sulla vita sessuale del nostro signore sia di pessimo gusto, soprattutto a tavola. Poi sapete che lui odia il natale, preferisce dormire mentre Codamoscia si lucida l’argenteria.
 
BELLATRIX: Si lucida l’argenteria in che senso?
 
BARTY_CROUCH_JR: Qualcuno dia gli psicofarmaci a Bellatrix, per favore. E comunque l’oscuro signore ultimamente è troppo preoccupato per il suo serpente.
 
IGOR_KARKAROF: Già, non riesce più a farlo drizzare! Ahahah!
 
BELLATRIX: In che senso drizzare il serpente?
 
VOLDEMORT: Maledetti bastardi! Nagini ha un problema serio alla colonna vertebrale, non c’è da riderci sopra!
 
HARRY: Non possono sentirti, noi siamo fantasmi!
 
VOLDEMORT: No, dai, oggi sono già morto abbastanza volte.
 
LUCIUS_MALFOY: Comunque dovremmo cambiare nome. Mangiamorte è un po’ macabro. Poi girano voci che ci chiamino così perché ci puzza l’alito.
 
BELLATRIX: In che senso girano voci?
 
IGOR_KARKAROF: *picchiando Bellatrix col giornale* Cattiva, Bellatrix, cattiva! Non si ripete! *rivolgendosi agli altri* Lucius ha ragione! Penso che sia un nome volgare e irrispettoso. Il nostro signore non ha il minimo rispetto per noi sottoposti!
 
SEVERUS_PITON: E perché dovrebbe? Non ha mica scelto grandi maghi nelle sue schiere. Insomma, dovreste essere l’esercito della morte dell’oscuro signore, l’elite dell’elite e invece gran parte di voi sono scarti – a proposito, qualcuno leghi Bellatrix, sta mangiando la gamba del tavolo – dicevo: vedo principalmente scarti, non potenti maghi assetati di sangue. Fa bene a maltrattarvi. Poi tra le nostre schiere abbiamo Stan Picchetto…
 
VOLDEMORT: Sapevo che non dovevo prenderlo! Ma lui mi fa “per favore, oscuro signore, è un periodo di crisi, non si trova lavoro! So essere anche io crudele! Quando facevo il fattorino dichiaravo un prezzo maggiore di quello reale.”
 
HARRY: Troppo tardi! Questo è quello che accade a chi maltratta i suoi sottoposti! Ma il tuo viaggio non è ancora finito, stai per visitare il tuo futuro!
 
SEIBELLA_COOMAN: Salve, io sono Seibella Cooman!
 
VOLDEMORT: Ma non si chiamava “Sibilla”?
 
SEIBELLA: Ti confondi con mia cugina: la Sibilla Cubana!
 
SIBILLA_CUBANA: *col sigaro in bocca* Hasta la victoria siempre!
 
NARRATORE: Il fumo del sigaro si espande fino a diventare una nebbia fittissima.
 
SEIBELLA: Nel futuro tu rimarrai senza scagnozzi, tutti ti volteranno le spalle! E allora che farai? Come poter raggiungere l’apice della società senza neanche un seguace? Come avere fama e onore senza i tuoi mangiamorte?
La risposta è semplice: riducendoti a partecipare a un talent show!
 
VOLDEMORT:No, non può essere vero!
 
NARRATORE: Il fumo scompare e si vede una versione più vecchia di Voldemort davanti a una giuria di un programma intitolato “Magic Velone”.
 
GIURATO1: Come ti chiami?
 
VOLDEMORT_ANZIANO: Mi chiamo Voldemort.
 
GIURATO2: E da dove vieni?
 
VOLDEMORT_ANZIANO: Vengo dal male.
 
GIURATO3: Dai, non farti cavare le parole di bocca: dicci un po’ di te.
 
VOLDEMORT_ANZIANO: Un po’ di tè!
 
GIURATO1: *Pigiando un bottone e parlando al microfono* un po’ di tè!
 
[Arriva Ron con una tazza fumante.]
 
RON: Questo è tè aromatizzato
 
VOLDEMORT_ANZIANO: *annusa* Menta?
 
RON: Sì, la menta.
 
VOLDEMORT_ANZIANO: Si lamenta? E perché?
 
GIURATO2: Forse perché non gli piace il gusto.
 
VOLDEMORT_ANZIANO: Che gusto?
 
GIURATO1: Menta!
 
VOLDEMORT_ANZIANO: Ah, oh, ok, mi piace… Uhm, buono… Tra l’altro non ci stavamo dando del tu?
 
RON: Del tu? Pensavo fosse tè. Gradisce dello zucchero?
 
VOLDEMORT_ANZIANO: Sì, grazie.
 
[D’un tratto si sente di sottofondo una canzone di Zucchero.]
 
MUSICA: Per colpa di chi chi chi chi. Chicchicchiricchì
 
VOLDEMORT_ANZIANO: Accidenti, ogni volta che sento questa canzone mi emoziono.
 
MUSICA: Sono un fenomeno e sai perché? Tiro cioccorane, molte cioccorane, oh yeah! It’s all right!”
 
VOLDEMORT_ANZIANO: Sapevate che zucchero è il cantante preferito dai signori del terrore?
 
GIURATO1: Perché fa paura?
 
VOLDEMORT_ANZIANO: No, perché fa bella musica.
 
MUSICA: Nietzsche che dice? Boh-bo! Nietzsche che dicetzsche? Baboomba! E me la vedo nera! Oh, yeah!
 
GIURATO3: Soprattutto fa dei testi profondi. E dosa bene l’utilizzo dell’inglese.
 
MUSICA: Donne, du-du-dù, da-da-dà. Sono il figlio di una pistola! Oh, yeah! It’s all right! Dragon Ball GT, we are all qui! There’s not a Dragon plus super of così! Oh, yeah! It’s all right! Black night is not right -‘cause I’m on highway to Hell,  and it’s all-Oh, yeah!
 
GIURATO1: Dai, presentaci quello che farai.
 
GIURATO_LUCA: Dai, presentabbi quello che fecevi.
 
VOLDEMORT_ANZIANO: Beh, sin da quando ero piccolo ho sviluppato una passione per la scrittura. Mi sono spesso cimentato in racconti di genere e di poesie che trattassero dell’animo umano, come l’ultima che ho composto dal titolo: “A me mi fa sol la si”. Amo la scrittura in tutte le sue forme ed è per questo che adesso mi cimenterò in un balletto di danza classica… Classica come la scrittura!
 
GIURATO1: In verità non mi è molto chiaro il collegamento tra lo scrivere e la danza.
 
VOLDEMORT_ANZIANO: Per danzare le ragazze devono essere leggère, per scrivere bisogna anche lèggere.
 
GIURATO2: E lei legge?
 
VOLDEMORT_ANZIANO: Sì, tanto, per acculturarmi.
 
GIURATO3: Legge per cultura?
 
VOLDEMORT_ANZIANO: Sì, perché la legge non ammette ignoranza!
 
GIURATO2: Quindi mi sta dicendo che siccome lei è una persona colta conosce l’arte del balletto grazie ai libri?
 
VOLDEMORT_ANZIANO: Sì, ne leggevo sempre prima di andare a dormire. Il pratica ho letto il balletto al letto.
 
GIURATO1: Al letto?
 
VOLDEMORT_ANZIANO: All’etto sono 90 centesimi. Comunque ho fatto un etto e mezzo, lascio?
 
GIURATO2: Lascia, lascia.
 
[Entra Harry con un’accetta in mano, cerca Neville, ma non lo trova, quindi porge l’arma a Voldemort anziano.]
 
VOLDEMORT_ANZIANO: *indicando di poggiarla a terra* Lascia l’ascia. Lascia!
 
HARRY: *Guarda l’accetta perplesso* l’ascia? L’accetta!
 
VOLDEMORT_ANZIANO: Sì, l’accetto, l’accetto!
 
[Harry estrae dalla tasca un piccolo laccio, glielo porge e se ne va perplesso.]
 
HARRY: Mica l’ho capito cos’è successo.
 
VOLDEMORT_ADULTO: No, il futuro non mi può riservare una simile umiliazione! Non riceve un laccio da Harry Potter. Un laccetto per di più!
Seibella, riportami subito a casa! Devo andare a parlare con Codamoscia e organizzare un bel natale!
 
[Tutto scompare e in scena rimane solo il narratore con in dosso il cappello parlante.]
 
CAPPELLO:
E così Voldemort capì lo spirito del natale:
che ci sono altri 364 giorni per fare del male!
Salutò Codamoscia e in un sol momento
invitò a pranzo la famiglia, tutto contento.
Ma festeggiarono da soli quella serata
dimentichi di quando la famiglia l’avevano sterminata.
E bevvero e risero del loro passato e dei loro errori
Inebriandosi nel natale e nei suoi colori.
E che resta ad uno stanco cappello dall’animo duro
Se non dirvi: “andatevene tutti quanti a fare un felice Natale!”
 
RON: Io pensavo a fanculo!
 
HAGRID: Ombrello!
 
 

***

 
AUTORE: Sono a pezzi! Avevo promesso che l’avrei fatto e l’ho fatto, ma adesso fino al 6 Gennaio non scrivo più niente perché sono veramente morto! (E io non ho coda moscia che mi resuscita).
Quindi direi che la prossima pubblicazione sarà lunedì 7 gennaio, dove riprenderà la storia e le pubblicazioni avverranno ogni lunedì.
Che altro dire? Ringrazio tutti coloro i quali mi seguono (tranne quelli che mi seguono la notte con un coltello in mano) e in particolare tutti quelli che decideranno di lasciarmi una recensione: grazie a tutti voi!
Vi auguro un buon natale e un felice anno nuovo… No, anzi, auguro di essere voi felici! Che l’anno sia felice non interessa a nessuno, o no?
Boh! Ma ricordate che lo spirito del natale è essere buoni! D’altronde o è natale tutti gli anni, o non è natale mai!
Forse non era proprio così, ma già essere buono una volta all’anno è difficile, figurarsi tutti i giorni!
 
VOLDEMORT: Che palle!
 
AUTORE: Appunto!
Un saluto a tutti da tutto lo staff (che sarei solo io con le mie turbe psichiche).

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Capitolo 12
*** Umorismo su argomenti aulici ***


Atto 10:
Umorismo su argomenti aulici
 
RON: Chi è l’idiota che ha fatto questi orari?
 
HARRY: Perché?
 
RON: Non sai leggere? Guarda: solo il lunedì abbiamo 27 ore di lezione! Come potrei fare una cosa del genere? Mica ho il dono dell’ambiguità! Non sono mica un mago!
 
[Harry prende in mano la tavola degli orari.]
 
HARRY: Ma va’, stai confondendo le fasce orarie con i giorni. Lunedì abbiamo solo 22 due ore, mica 27!
 
[Tira uno scappellotto a Ron.]
 
RON: Ahia! Comunque ho sentito dovrei arrivare alla prima lezione conoscendo almeno un incantesimo, pensavo di imparare il Wingardium leviosà.
 
HERMIONE: *arriva in scena* Si dice leviosa, non leviosà! Oh, vi state dilettando con gli orari? Voi che corsi avete scelto?
 
RON: Sia io che Harry sosterremo Trasfigurazione, Pozioni, Storia della magia, Cura delle creature magiche, Enologia, Taglio e cucito, Cottura dei tarallucci e Corso di cazzeggiamento avanzato per il biennio.
 
HERMIONE: Quindi non seguirete i corsi di “Incantesimi bendati”? E neanche “Storia della magia con dovizia di particolari noiosi"? Almeno “Impariamo a memoria l’elenco telefonico” lo seguite, vero?
 
RON: No, Hermione, sinceramente mi sembrano un po’ noiosi.
 
HERMIONE: Per non parlare poi di “Termodinamica statistica” e “Tecniche e trasporto magico dei plasmi applicati alla retorica classica”!
 
RON: Ma esistono sul serio?
 
HERMIONE: E del magnifico “Criceti e pozioni demoniache” che mi dite?
 
HARRY: Quello mi si sovrapponeva a “Taglio e cucito” purtroppo…
 
HERMIONE: Avete scartato con brutalità dei corsi magnifici come “Divinazione suina”, come “Vampiri e nudi rupestri”! “Giacobbo contro l’uomo falena”, “Mai ali ai maiali”, “Incantesimi di guarigione approvati dagli ornitorinchi egizi”…
 
HARRY: Hermione, basta, sei una mignottà!
 
RON: *imitando Hermione* Si dice mignotta, non mignottà!
 
HERMIONE: Ron, come hai potuto… *comincia a singhiozzare* la tua… la tua volgarità è senza ritegno!
 
[Fugge via piangendo.]
 
HARRY: Certo che questa volta l’hai proprio fatta grossa!
 
RON: Ma sei tu che l’hai offesa, io ti ho solo corretto!
 
HARRY: *sbuffa* Ron, mignottà è un francesismo che non ha niente a che vedere con la volgarità brutale con la quale hai insultato il suo onore.
 
RON: Oh, cavolo, non lo sapevo… Pensavo stessimo scherzando… *si gratta la testa* Ma perché, cosa vuol dire mignottà?
 
HARRY: Significa: fastidiosissima sottuttoio che conosce a memoria Storia di Hogwats e che, con tutta franchezza, la dà via molto, ma molto, facilmente.
 
RON: Ehm… Eccetto la storia della sottuttoio cosa differisce da mignotta?
 
HARRY: Cavolo, Ron, le hai detto che chiede compenso per le sue prestazioni sessuali! Come puoi?
 
RON: Avrei dovuto dire che la dava via gratis?
 
HARRY: Ron, insomma!
 
RON: Oh, ok, cavolo… allora sarà meglio che vada a chiederle scusa.
 
HARRY: Direi. Non so se te la farà passare liscia, l’hai fatta troppo grossa. Adesso sicuramente sarà a piangere nei bagni come una sgualdrinella da due soldi!
 
RON: Harry!
 
HARRY: Insomma, Ron, ho detto sgualdrinellà! Certo che sei proprio un mal pensante.
 
[Si dirigono verso il bagno quando improvvisamente sentono urlare.]
 
TIZIA: Mio Dio! Mio Dio, no! L’orrore! *corre fuori dal bagno urlando* Un basilisco, un basilisco!
 
RON: Oh, no, Hermione!
 
HARRY: Ron, quella non è Hermione. Se leggi c’è scritto “Tizia” non “Hermione”.
 
RON: No, cioè sì, lo so, ma Hermione è là dentro! Dobbiamo andare a salvarla!
 
HARRY: E allora andiamo, anziché perdere tempo a capire se una perfetta sconosciuta è la nostra migliore amica o meno!
 
[Fanno irruzione in bagno, ma ad attenderli c’è una terribile sorpresa.]
 
HARRY: Oh, signore benedetto! Che cos’è quell’affare?
 
RON: È enorme! È orribile! È disgustoso! È… è…
 
HARRY: È cacca, Ron. Materiale biologico in eccesso e, in questo caso, di proporzioni enormi, mastodontiche, cicciomostruosissime.
 
RON: Vedo, ma allora dov’è il basilisco?
 
TIZIA: *si affaccia alla porta del bagno* Scusate, ma “Basilisco” è un modo di dire che noi bretoni utilizziamo in modo forse improprio per intendere un *scandendo bene le parale* “basilisco di merda”. Anzi, in questo caso dovrei dire di merdà.
 
HERMIONE: *comparendo da dietro* Avanti Ron, vuoi rovinare anche questo francesismo per scaricarmi addosso qualche altro insulto gratuito?
 
RON: No, *con fare orgoglioso* però notavo che a quanto pare non sono stato io a farla grossa questa volta.
 
[Cala il silenzio.
[Si sente solo il rumore di un grillo]
 
GRILLO: È una cosa pazzesca! È una cosa pazzesca! Vaffanculo! Vaffanculo! È una cosa pazzesca!
 
[Poi quando l’effetto della battuta di Ron si diffonde si spegne anche quel rumore.
[Si spengono anche le luci. Rimane visibile solo la tizia, illuminata da un cono di luce.]
 
TIZIA: Penso che tutti abbiamo imparato qualcosa da questa dura esperienza di vita. Hermione ha imparato che errare è umano, ma perdonare è upiede. Ron, ha imparato che l’amicizia è fatta di rispetto reciproco, ovvero ottepsir. Harry l’importanza della lingua bretone. Mentre io ho imparato a volare, a perdermi con la fantasia negli anfratti più oscuri , a ricercare il vero e il bello, anche a costo di scontrarsi nella realtà con visioni orrorifiche, che possono generare la morte apparente dell’animo. Ho imparato a vivere anche a costo di…
 
[Si sente rumore di liquidi versati nel water, poi il rumore di una chiusura lampo che viene chiusa.]
 
RON: Ah, fatto, ora sono sicuro della nostra amicizia!
 
[Si riaccendono le luci.]
 
HARRY, HERMIONE e TIZIA: Cosa?
 
RON: Perché un attimo fa, mentre espletavo le mie funzioni corporali…
 
HARRY: Vuol dire che stavi pisciandò?
 
RON: Sì. In quel momento vi ho guardati, ho ascoltato la mia anima e ho capito che voi sarete i miei amici per sempre. Perché non c’è lezione più importante, se non quella che i veri amici si vedono nel momento del bisogno!
 

***

 
AUTORE: E ben tornati su Radio Criceto Mezzosangue, trasmettiamo su onde medie sulle quali in realtà non è possibile fare surf anche se qualcuno ci prova lo stesso!
Prima di tutto un paio di comunicazioni di disservizio:
Proverò a pubblicare un capitolo ogni lunedì, ma è un periodo un po’ difficile con un sacco di cose da fare e non so se riuscirò a pubblicare con regolarità. Comunque tenete d’occhio la storia e non rimarrete delusi!
O forse sì, ma spero di no.
Comunque farò di tutto per mantenere un buon livello nella storia.
Altre comunicazioni? No! Iniziamo con le risposte!
 
[Sigla di apertura nella quale tutti i personaggi eseguono un balletto di Pessimo Augusto (direttore artistico)]
 
LILY: Oggi sarò io a leggere le lettere!
 
AUTORE: Brava! Allora leggi la sesta riga.
 
LILY: Una “A”, una “U”, T, Y, W, K.
 
AUTORE: Ok, ora l’a settima.
 
LILY: S, J… Quella è una P o una T?
 
AUTORE: Prova un attimo con questi occhiali. Va meglio o peggio?
 
VOLDEMORT: Ehm-ehm…
 
AUTORE: Oh, già. Scusate, ma mi distraggo facilmente. Dunque, Lily, cosa abbiamo di bello?
 
LILY: Abbiamo dei complimenti con tanto di citazione di “Quella che ama i Beatles” che pare essere rimasta piacevolmente colpita dal fatto che i testimoni di Geova hanno copiato il look a Voldemort.
 
VOLDEMORT: Maledetti!
 
AUTORE: *ignorando tutto il discorso* Viva i Beatles!
 
LILY: Poi abbiamo “Luna Jessica Granger25” che pare in compagnia di un diavolo custode e un angelo con i denti marci… E pare che abitino tutti e tre in un simpatico manicomio dove si subiscono torture per simpatia…
 
AUTORE: Obladì Obladà life goes on, brah! La la la la life goes on!
 
LILY: …poi ti chiede che dentifricio usi… e poi si chiude tra saluti e botte tra i vari personaggi.
 
AUTORE: Le recensioni di questa storia stanno diventando uno sfogo della propria pazzia: mi piace; brava!
 
LILY: Poi abbiamo ben 3 commenti di “The_Black_wolf_Victoria” che ci tiene a precisare che il libro di Neville si dovrebbe intitolare “Nonna, ho perso lo smistamento” anziché “Mamma”, dato che i genitori di Neville sono rinchiusi al San Muco.
 
AUTORE: Celebre istituto psichiatrico per chi ha il raffreddore cronico.
 
LILY: Già. Poi suggerisce di fare una sigla iniziale suonata dagli I Ron Maiden. Poi dice che anche lei ha un piano malvagio: ogni volta che lo suona le fa sbagliare i tasti!
 
AUTORE: Ahah, cavolo, avevo intenzione di utilizzare prima o poi la frase “Aspettate, ho un piano” e di far mettere il personaggio a suonare il piano; ma il piano malvagio è molto più bella, complimenti!
 
LILY: Grazie!
 
AUTORE: Mica l’hai fatta tu, continuiamo!
 
LILY: Poi ti chiede se sei romano.
 
AUTORE: Sono sardo, ma al momento vivo a Torino (così posso dire che sono in continente e per questo devo far pipì), ma tra un paio di mesi dovrei andare negli Stati Uniti (che se fritti nell’olio diventano gli Stati Unti) per un po’. Quindi: no, non sono romano, a differenza di Lily.
 
LILY: Anvedi! Comunque ci informa che a recensire si fa aiutare da un criceto di nome Harry!
 
AUTORE: Cavolo, che sia lui il terribile criceto mezzosangue? O magari è un suo emissario… Trattalo con amore, ma stai attenta che non nasconda dei kunai (tipico dei criceti-ninja).
 
LILY: Poi abbiamo Iora Sol in compagnia del suo maggiordomo Elisabetto e di Lee Jordan (è Lee perché non è Quee) con i quali divaga un po’ tra un complimento e l’altro… e anche tra un insulto e l’altro, ma quelli rivolti ai due accompagnatori.
 
AUTORE: Grazie! Ahah, mi fa piacere che i lettori stessi si mettano a fare umorismo nei commenti, alla fine fanno diventare artistici anche quelli!
 
LILY: Già, già. Poi c’è “Ginevra Gwen White” che dice: “Ragazzo, tu hai la stoffa” ma non capisco perché.
 
AUTORE: *si guarda gli abiti, poi perplesso si guarda intorno* Vuole comprare della stoffa?
 
LILY: Che ne so, il commento è per te, mica per me!
 
AUTORE: Ma prima i complimenti te li sei presa lo stesso, vero?
 
LILY: Solo perché non capisci niente quando una ti fa un po’ di complimenti non è mica colpa mia!
 
AUTORE: Sbaglio o vedo un po’ di gelosia?
 
JAMES: La mia mogliettina non è gelosa di niente e di nessuno perché ha me!
 
VOLDEMORT: E me!
 
HAGRID: E il mio ombrello!
 
GHIMLI: E la mia ascia!
 
JAMES: Tesoro, cosa vogliono dire questi uomini qui? E perché ogni volta che passo sotto le porte sento che tocco? Mica sono diventato più alto. E perché l’altro giorno c’erano una squadra di pompieri a casa?
 
POMPIERE: Lily è una ragazza focosa, James, bisogna starci attenti!
 
AUTORE: Cavolo, è mezzanotte e mezza e sto schiattando di sonno! Ringrazio tutti quelli che leggono le mie storie, che le recensiscono, che se ne dimenticano, che provano a leggere tutto al contrario e così via! E con la nuova offerta della Cricetophone se lasci un commento parli gratis per un anno!
 
NOTA DI SERVIZIO: ATTENZIONE: Parli gratis non significa che puoi effettuare chiamate telefoniche senza pagare, ma che il fatto che emetti suoni con la bocca, con o senza cellulare, non può essere tassato. Anzi, può essere fatto liberamente, basta evitare frasi anticostituzionali o che mettano in serio rischio la reputazione dei criceti-ninja.

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Capitolo 13
*** È bene che a un professore di matematica vengano i calcoli? ***


Atto 11:
È bene che a un professore di matematica vengano i calcoli?
 
NARRATORE: *guardando perplesso il titolo del capitolo* Se devo essere sincero non l’ho mica capita.
 
AUTORE: Shhh, sta iniziando!
 
[Sigla di testa: note a caso al pianoforte per quasi dieci secondi.]
 
NARRATORE: Nei giorni successivi i ragazzi fecero la conoscenza della professoressa Minerva McGranitt, insegnate di trasfigurazione; del professor Renato Severus Spaccaballes Piton, professore di Pozioni, e anche dell’affascinante professor Cristiano Cristiani (interpretato da Antonio Banderas) professore di Religione cristiana e di Cottura dei tarallucci (assieme alla sia assistente di fiducia: la gallina Rosita).
 
[Entrano in scena Harry, Ron, Hermione e Ginny mangiando i tarallucci.]
 
HARRY: Certo che la Rosita è troppo avanti!
 
RON: Già, non so se è merito della fede, ma son cucinati da Dio! Prima non avevo nessun orientamento religioso, ma dopo la lezione di oggi penso proprio che mi farò cristiano!
 
GINNY: Anche io!
 
RON: Oh, anche la mia sorellina vuole abbracciare la fede.
 
GINNY: La Fede? Chi è?
 
RON: Ma no, che ragazza ingenua! Intendevo la fede cristiana; nel senso di religione cristiana.
 
GINNY: Ehm… no, perché?
 
RON: Ma sì; io prima ho detto che mi volevo fare cristiano e tu hai detto… *rimane un attimo interdetto, poi sgrana gli occhi* Oh, no, Ginny, te lo proibisco!
 
GINNY: Ma sono grande a sufficienza, ho quasi dieci anni ormai, so tutto quello che mi serve sul sesso!
 
RON: Ah, sì, e cosa sapresti?
 
GINNY: Beh, so che se scrivi nella calcolatrice 0,5535 e giri la calcolatrice a testa in giù leggi “SESS’O”.
 
HARRY: *usando la calcolatrice* Ron, è vero! Magnifico…
 
GINNY: E so anche scrivere allo stesso modo “OSSESS’O” e “SESSOSESS’O”.
 
HARRY: *mormorando* Sessosesso… Grandioso…
 
RON: Questo non significa un bel niente, Ginny! Il sesso è l’unione di due anime; non un semplice rapporto matematico: non si può mica fare con una calcolatrice! A meno che non sia di forma oblunga. Ma stai attenta, perché i tasti inizialmente danno fastidio, ma poi inizi a prenderci gusto e poi possono accadere scene imbarazzanti. Ad esempio potrebbero entrare in bagno i nostri stupidi fratelli senza bussare e saresti costretta a nascondere la calcolatrice dov’era già nascosta a causa dell’atto imbarazzante! Ma proprio a quel punto chiedono “Hey, Ron, hai per caso visto la calcolatrice oblunga?”. E tu che sei una brava ragazzina diresti di no, che dovrebbero andare a cercarla da un’altra parte. Ma poi quelli dicono “Strano, perché di solito si trova proprio nel tuo bagno, Ron”. E io gli faccio: “ma che ne so, ve ne volete andare?”. E loro lo sai che fanno? Si mettono a richiamare l’oggetto usando l’incantesimo “accio calcolatrice oblunga”, che, dato che è nascosta in una parte precisa, genera degli effetti disdicevoli, ma anche al contempo piacevoli…
 
HERMIONE: Ron, non ci frega un tubo delle porcate che fai con le calcolatrici!
 
RON: Ma non è mica un fatto che mi è successo! È che mi sono identificato… cioè era per raccontare meglio…
 
FRED: *rivolgendosi a Ron* Allora, fratellino, ti sei per caso iscritto a un corso di matematica, alla fine? Visto il tuo rapporto con i numeri…
 
GEORGE: Io avrei detto più che altro che aveva preso la matematica dalla parte sbagliata.
 
FRED: Nah, lui è uno che la matematica ce l’ha dentro!
 
RON: Basta! Non vi permetto di oltraggiarmi in questo modo! È vero che quella calcolatrice è stata la mia compagna di avventure per tanto tempo e che mi ha donato dei momenti indimenticabili, ma non permetterò che vi prendiate gioco di me e della mia Betty!
 
MALFOY: *entra in scena con Tiger e Goyle* Bene, bene, bene…
 
HARRY: *tra sé e sé* Dato il suo palese orientamento sessuale sono stupito che non abbia sostituito neanche una volta la “B” con una “P”.
 
MALFOY: Fai meno lo spiritoso, Potter! Che per altro ho scoperto che “potter” in inglese significa “vasaio”!
 
HARRY: Ma noi siamo inglesi! Come hai fatto ad accorgertene solo ora?
 
MALFOY: Fai meno lo spiritoso, vasaio! Perché, dato che, come dici tu, noi siamo inglesi, non c’è alcun problema se ti chiamo vasaio!
 
HARRY: No, però devi mettere la maiuscola.
 
MALFOY: Ti cresi simpatico, Vasaio? Sappi che io ti tengo in pugno! Anche perché dopo quello che ho sentito penso che il tuo amico avrà qualche problemino a farsi vedere in giro.
 
HARRY: Non mi spaventi, Malfoy! Vuoi distruggere la dignità di Ron? Fai pure; accomodati! Racconta pure a tutti ciò che hai sentito, ma sappi che non mi piegherai!
 
RON: Suvvia, ragazzi, non mi sembra il caso di arrivare a tanto.
 
HARRY: Anzi, potrei anche venirti a dare una mano. So anche altre cose sconvenienti sul suo conto e non mi vergogno di raccontarle in giro!
 
MALFOY: Ti credi coraggioso, ma queste sono solo parole!
 
HARRY: Lo so. Ho provato a dire le stesse cose usando i gesti, ma non me la cavo molto bene…
 
RON: Ecco, bravi, perdetevi in qualche discorso assurdo e dimenticatevi di me.
 
MALFOY: Non così presto, Weasley! Che per altro ho scoperto che Weasley in inglese non significa niente; quindi tu sei niente, una nullità!
 
RON: Ma mi pare che neanche Malfoy abbia un significato…
 
MALFOY: Taci, nullità!
 
HARRY: La maiuscola!
 
MALFOY: Oh, giusto, scusate… Dicevo: Taci, Nullità! Le mie orecchie hanno inavvertitamente udito qualcosa che potrebbe essere sconveniente per la tua già fragile reputazione.
 
HARRY: *sottovoce* Ha le orecchie lunghe. Potremmo quasi dire che è un orecchione.
 
RON: *rivolto a Malfoy* Sinceramente non so di cosa stai parlando. E poi non trovo nulla di male nel chi ama la matmatica… No, non chi la ama, ho sbagliato. Volevo dire: chi la trova interessante!
 
GEORGE: Direi introspettiva, quasi.
 
[Ron lancia un’occhiataccia a Fred.]
 
MALFOY: Già, introspettiva, vero? Comprendo queste vostre allusioni a sfondo sessuale, anche perché ho sentito che parlavate di questa tua “compagna di avventure” dei “momenti indimenticabili passati assieme”. Ho sentito quanto basta di questa tua Betty. E ora tutta la scuola verrà a scoprire che tu, Ron Weasley, in verità…
 
[Scena a rallentatore con varie espressioni di disperazione di Ron, un’esplosione sullo sfondo, gente che si lancia e che cade in vari modi.
[C’è anche Psy che guarda alla telecamera indicando e dice “Oppa gangnam style”
[Tutto mentre le labbra di Malfoy scandiscono quelle fatidiche parole]
 
MALFOY: … sei innamorato!
 
RON: Eh?
 
[Compaiono un gruppetto di Serpeverde che iniziano a girare attorno a Ron gridando “Weasley è innamorato, Wesley è innamorato!”.]
 
HERMIONE: Si vede che abbiamo ancora undici anni.
 
HARRY: E pare che Malfoy si sia perso la prima parte del discorso. Ma, come già detto, non mi vergogno a chiarire il disguido.
 
MALFOY: Quale disguido?
 
HARRY: Mi stai sfidando? Devi sapere che in verità…
 
RON: Hermione, per favore, fai qualcosa!
 
HERMIONE: *ci pensa un’attimo su, poi le si accende una lampadina sulla testa. Ma lei la spegne, anche se è a basso consumo. Ma questo le fa venire un’idea* Hey, Malfoy, credi di sapere tante cose sui cognomi, ma secondo me non sai nemmeno il significato del tuo nome! Sai che Draco è una parola latina che significa Drago, che è un animale che ha le ali sputa fuoco. E il fuoco brucia, è un elemento distruttore, anche se in realtà non è un vero elemento secondo le moderne teorie chimiche, nelle quali gli elementi sono molti più di quattro, almeno una novantina quelli naturali, e non quattro, benché questo spezzi la simmetria di un sistema basato su un numero così basso. Tutti infatti possono apprezzare le grandi qualità del quattro, poiché è la radice del sedici, ma se dici sedici dici un valore che è contemporaneamente area e volume della stessa figura, ovvero il quadrato di lato quattro e che per questo era adorato dai pitagorici. Ma si da il caso che i pitagorici non fossero egizi, non almeno da parte di padre (padre di tutti gli idei invece era Zeus, ma quello era greco. Perché infatti tutti pensano che se una cosa è greca deve avere le olive, anche se questo non si applica alle divinità, perché è di divinità che si parla ora). Divinità di vanità e vanità di divanità, ovvero l’arte di trasformarsi in uno o più uno o più due divani; che poi, fossero almeno comodi, come disse Flaubert! Ma proprio la parola “comodo” anagrammata diventa “omodoc” che non significa un bel niente; ma “niente” in elfico-prussiano si dice “Kittemmurt”, che è anche una forma di saluto per la tribù dei Buon-Salatin, che vivono nella Estonia dell’ovest, dove ogni anno si raccolgo i fiori di una pianta ottenuta dall’incrocio tra il Pompelmo e il Gelsomino, chiamata, appunto, per gli amanti delle battute a sfondo sessuale: Gelsomelmo, le cui qualità ricostituenti sono molto apprezzate nella costruzione di filtri percettivi basati su leghe di platino adamantiato. Ma questo è avvenuto solo negli ultimi anni, anzi, negli ultimi lustri; lustri come i miei stivali, che, guarda un po’, sono neri, proprio come la pelle di un drago nero; ma “drago” in latino si dice “draco” e questa è l’origine del tuo nome.
 
[Momento di silenzio]
 
[Hermione incrocia le braccia soddisfatta]
 
[Ron guarda Harry come a dire “Ci hai capito qualcosa?” e Harry solleva le mani come a far intendere di non voler essere immischiato in un simile affare.]
 
[Alla fine Draco cade a terra svenuto.]
 
TIGER: *si inginocchia sul corpo di Draco* Capo, capo, stai bene?
 
DRACO: *con un filo di voce* Se… Sem mi levi il ginocchio dai polmoni forse sì…
 
RON: Complimenti, Hermione, sei riuscita a sconfiggerlo!
 
DRACO: Maledetti, avete vinto la battaglia, ma non vincerete la guerra!
 
HARRY: *sventolando un gratta e vinci* Hey, Hermione, guada qui! Ho grattato e ho trovato ben tre spade; questo vuol dire che ho appena vinto la guerra!
 
RON: E in gettoni d’oro, per giunta!
 
DRACO: Vi odio!
 

***

 
AUTORE: *leggendo le ultime righe di un libro* … e i fenici vissero tutti fenici e contenti!
*si accorge dei lettori* Oh, scusatemi. *Si siestema un attimo*
Salve e bentornati alla rubrica: “L’angolo dell’autore; anche se poi non è veramente un angolo, ma non fa nulla”. Ho visto parecchie recensioni e me ne compiaccio enormemente.
Sinceramente non sapevo se sarei riuscito a finire la scrittura di questo capitolo, ma alla fine ce l’ho fatta e addirittura ho anche un po’ di materiale per il prossimo. Purtroppo sono in periodo di esami quindi ho i tempi abbastanza stretti, ma cerco di fare di tutto per poter pubblicare regolarmente. Pensate che l’altro giorno una super figa appena conosciuta mi ha chiesto se volevo avere con lei dei rapporti sessuali e che si sarebbe prestata a qualunque mia richiesta. Così le ho chiesto di andarsene perché dovevo finire di scrivere il capitolo e… ed ecco qui!

Effettivamente non so se ho fatto proprio bene…
Oh, che strana sensazione…

Ma sì, per la scrittura questo ed altro!
Dunque, ringrazio tutti coloro che mi seguono, quelli che mi avvicinano per strada per chiedermi se ho da accendere e in particolar modo tutti coloro i quali decidono di lasciare una recensione: grazie!
A lunedì prossimo (dovrei farcela, se la tipa super figa non torna a scocciare sempre con la storia di fare sesso…)

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Capitolo 14
*** Dracon’s Ball ***


Atto 12:
Dracon’s Ball
 
NARRATORE: Precedentemente, in “Harry Potter e il criceto mezzosangue”:
Harry è un avvenente scienziato di fama interregionale che, assieme ai suoi due fidi assistenti (il professor Weasley e la bellissima dottoressa Granger), sta lavorando a una cura che riporti in vita i morti, uccida gli zombi, curi le calvizie, trasformi il piombo in oro, l’oro in argento e l’argento in mirra e i remagi in una stella cometa.
Tuttavia questa ricerca è stata contrastata dal terribile latifondista Sir Draco De La Mancia, che si diverte a schiavizzare la povera gente per hobby.
 
AUTORE: Ma ne siamo sicuri?
 
NARRATORE: No, ma un riassunto vero avrebbe annoiato la gente e non avrebbe introdotto alcuna emozione.
 
AUTORE: Perfetto, allora continuo a scriverlo. Tu continua a leggere.
 
NARRATORE: Durante una battaglia verbale Draco viene ferito gravemente da un ginocchio volante che gli perfora un polmone in modo letale.
Dopo aver conosciuto fama e ricchezze Draco, in punto di morte, parla così ai suoi avversari:
 
GOLD_DRACO: Il mio tesoro? Prendetelo pure se volete. Chissà se qualcuno di voi ce la farà. È nascosto nel campanile raggiungibile solo mediante il rumorosissimo ascensore affianco alla stanza di Gaza. Ed è possibile accedervi solo dopo le 3 di notte. Buona fortuna!
 
NARRATORE: Così numerosi uomini si spinsero nel misterioso ascensore alla ricerca di fortuna e avventure: il mondo era entrato nella grande era dei pirati… Nel senso di pirati di ascensori!
 
[Sigla di testa con Cristina D’Avena e Giorgio Vanni che cercando di riarrangiare la sigla di One Piece.]
 
 
HERMIONE: Oh, signore, che confusione! Siamo tornati alla normalità?
 
HARRY: Pirata Weasley, dobbiamo immediatamente recarci al campanile per trovare il prezioso tesoro di Gold Draco!
 
RON: Immediatamente, mio capitano!
 
HERMIONE: Harry, smettila, non c’è nessun tesoro di Gold Draco! E qui a Hogwarts non abbiamo nessun campanile!
 
HARRY: Solo perché non puoi vedere una cosa non significa che quella non esista!
 
RON: Il capitano ha ragione, signorina Granger, ad esempio nessuno ha mai visto babbo natale, ma lui esiste!
 
HERMIONE: Ma è una trappola andare a quell’ora affianco a dove dorme Gaza, vi farete espellere!
 
HARRY: *ignorando Hermione* Pirata Ron, intona con me: pirati, corsari, gran filibustieri…
 
HERMIONE: Dai, è chiaro che si tratta di una trappola.
 
HARRY e RON: *in coro* … yoho, beviamoci su!
 
HERMIONE: E così farete perdere un sacco di punti a Grifondoro! Non costringetemi a fermarvi!
 
NEVILLE: Salve, ragazzi, che dite di un bell –
 
HERMIONE: Pietrificus totalus!
 
HARRY:*scavalcando il corpo di Neville* Senti, Hermione, so benissimo che ci ficcheremo in un mare di casini, e ti dirò anche che continuerò a farlo per tutti i libri rimanenti, ma tanto sono il protagonista: non mi possono mandare via! Sennò ti immagini il prossimo libro? “Harry Potter e la disoccupazione fenomenale”, dai, suona malissimo!
 
[Ron nel frattempo inizia controllare Neville.]
 
HERMIONE: Ma è proprio da stupidi! Si vede proprio che è una trappola. È proprio palese.
 
RON: Mi spiace, Hermione, ma sai come si dice in questi casi: ogni mondo è palese.
 
[Momento di gelo.]
 
HERMIONE: Ok… fate come volete…
Io andrò con Ginny dal professor Cristiano per avere più informazioni su… *ci pensa un po’ su* sul mistero del perché a Hogwarts si prende solo Radio Maria.
 
HARRY: Perfetto! Orsù, gente alle barche!
 
RON: *cercando di muovere Neville* Hermione, che ne dici di pietrificarlo a forma di sedia, così posso riposarmi un po’?
 
HARRY: Pirata Weasley, per mille balene, si sbrighi e non perda tempo!
 
RON: Subito, signor capitano!
 
NARRATORE: Nel frattempo, nell’ufficio del professor Piton…
 
GOYLE: Salve, professore, avrebbimo un problema.
 
PITON: Se ti riferisci alle tue capacità dialettiche dubito che si possa far qualcosa. Se non evitare di farti aprir bocca, che dubito sia una grave perdita.
 
GOYLE: Non credo di aver capito, comunque Draco sta male.
 
TIGER: Già, continua a sostenere di avere male al petto.
 
PITON: Intendete nella zona di quello squarcio che sprizza sangue all’altezza dei polmoni?
 
GOYLE: Sì, è normale?
 
PITON: Non saprei. Uno di voi due potrebbe andare a prendermi un atlante di medicina così controllo? L’altro potrebbe impiegare il tempo buttandosi giù da una rupe…
 
TIGER: Ok, anche se non ho capito a che serve l’atlante.
 
PITON: Dio mio, con chi mi tocca lavorare! Fermi, state qui. Per salvare il vostro amico dovremo compiere un oscuro rito.
 
[Entrambi annuiscono con sguardo vacuo.]
 
PITON: Ho visto più acume guardando delle vacche ruminanti.
In ogni caso dovremo legare l’anima del vostro amico a quella di un drago. Qualcuno potrebbe fare una battuta di spirito tra il fatto che Draco sta venendo legato a un drago, ma dubito che la capireste.
 
GOYLE: Come parla bene, professore.
 
PITON: Per l’appunto.
 
TIGER: Già per l’appunto. Per l’appunto… E per il rito?
 
PITON: *inarca un attimo il sopracciglio, poi riprende* Per il rito il vostro amico dovrà eseguire il giuramento del cavaliere.
*rivolgendosi a Draco* Sei capace a parlare?
 
DRACO: *rantolando* S… Sssss… Sssss… I… Sssssì…
 
PITON: Parrebbe di no.
Tiger, vieni qui, anche se so già che me ne pentirò. Qui al mio fianco… Bravo. Ora, metti una mano sulle labbra di Draco.
Come sarebbe a dire quali labbra? Mica è una donna!
Come dici? Non è neanche un uomo?
No che non mi interessa qual è il suo nome da lavoratrice notturna.
Lady Mandarina?! Intendi quella Lady Mandarina che fa la tariffa speciale nel weekend? Ecco perché sapeva che ero un professore.
Comunque aspetta un secondo che mi disinfetto il corpo con l’acido solforico…
 
NARRATORE: Dopo qualche minuto…
 
[Arriva Piton totalmente coperto di bende.]
 
PITON: Sono un po’ indolenzito, ma la pelle ricrescerà. Dicevamo?
 
TIGER: Io gli ho messo la mano sulla bocca, ma lui continua a cercare di spostarla per provare a respirare.
 
GOYLE: È astuto.
 
PITON: Ho notato.
In ogni caso, Tiger, tu ora sei il portavoce di Draco e ogni cosa che dirai ora sarà come se l’avesse detta lui.
 
TIGER: Io mi metto le dita nel naso!
 
GOYLE: *rivolto a Draco* Capo, perché vi comportate come Tiger? E avete anche la sua stessa voce.
 
PITON: Patetico. Oltremodo patetico.
Tiger, ripeti dopo di me: un cavaliere è votato al coraggio…
 
TIGER: Un cavaliere ha mangiato il formaggio…
 
NARRATORE: Nel frattempo, in un ascensore da qualche parte a Hogwarts.
 
HARRY: *agitando una sciabola immaginaria* Orsù, pirata Weasley, ci porti in cima fino al campanile!
 
RON: Lo farei, capitano, ma non so come arrivarci.
 
HARRY: Basta pigiare il tasto del campanile, stupido bifolco! È quello più in alto di tutti, quello rosso con su disegnata una campana.
 
RON: Ma, capitano, quello non è l’allarme?
 
HARRY: *sbotta* Ron, chi cavolo vuoi che si rubi un ascensore? Non avrebbe senso metterci l’allarme!
 
RON: Oh, che sciocco che sono, capitano, non ci avevo proprio pensato. Abbia pietà di un umile lupo di mare.
 
HARRY: E allora schiacci quel dannato bottone, per la barba del pirata Barbagianni!
 
[Ron preme il tasto e immediatamente si sente un rumore fortissimo di una sirena.]
 
HARRY: Ron, che cos’hai combinato?
 
RON: Capitano, sono stato confuso dal canto della sirena!
 
HARRY: Sirena non era scritto in quel senso, idiota!
 

***

 
AUTORE: *spunta da dietro una pila di libri* Salve a Tutti e a Titti! E salve anche a chi si chiama in modo diverso! Dunque, ho tre notizie brutte e una buona. Quale volete sentire per prima? Non importa, tanto decido io!
La prima notizia cattiva è che in questo periodo sono veramente sommerso di cose da fare (studio, studio, studio, ancora studio, compilazione scartoffie inutili, studio, …) quindi sono riuscito a malapena (… studio, …)a finire di scrivere il capitolo, ergo: non riesco a rispondere alle recensioni in questo capitolo, mi spiace!
La seconda notizia cattiva è che, sempre a causa del molto lavoro, prossimamente sarei nei pasticci per scrivere nuovi capitoli. Dovrei fare tutto di corsa e rischierei di scrivere schifezze, e questo non mi va tanto. Preferisco aspettare e cercare di scrivere mettendoci l’anima (che, come avrete capito, è stracolma di stupidaggini). Quindi sospenderei momentaneamente le pubblicazioni e le riprenderei verso la metà del prossimo mese. So che è un po’ stupido dire che pubblico ogni lunedì se poi sono più le volte che non lo faccio, però io l’impegno ce lo sto mettendo tutto, credetemi, ma ci sono anche altre cose che mi portano via parecchio tempo.
Dunque, ho detto due delle tre notizie negative. Prima di dire l’ultima direi di spezzare con la notizia positiva: non esiste nessuna terza notizia negativa! Evviva!
Questo serve a capire che anche quando le cose vanno male c’è sempre qualcosa di positivo, basta saperselo inventare. Se non sapete cosa c’è di positivo in voi pensate a tutti i vostri atomi pieni di protoni tutti con carica positiva! E sapete una bella cosa? Se ne strafregano di voi! Loro vivono felici la loro vita da particella mentre voi vi dovete fare un mazzo tanto! Con tutti quegli elettroni che si affaccendano attorno mentre loro se ne stanno a riposo nel nucleo in compagnia di altri amici protoni e di belle particelle neutroniche. E sapeste quanto campano a lungo!
Ricapitolando: risponderò a tutte le recensioni nella prossima pubblicazione che non so ancora quando sarà, ma più o meno verso la metà di febbraio. E poi odio i protoni.
Scusate ancora per il disguido tecnico. Spero che la serie vi stia piacendo e che possa riprendere in modo ancora più frizzante (e chi sa che non compaia finalmente questo terribile criceto di cui si parla tanto).
Grazie a tutti voi!
A presto!

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Capitolo 15
*** Il Narratorte… Narratortore… Cioè, il Narratonto ***


Atto 12,5:
Informazione di disservizio
 
ATTENZIONE, ATTENZIONE!
 
AUTORE: Buonasera a tutti i lettori (a meno che non sia sera, in quel caso peggio per voi) a parlarvi è l’autore di questa magnifica fan fiction che ci ha regalato dei momenti di ilarità indimenticabile come… come…
 
NEVILLE: Come quello dove mi picchiavano!
 
AUTORE: No, quello non era per ridere, era perché gli altri personaggi si sentivano nervosi e avevano bisogno di sfogarsi.
 
NEVILLE: Ah…
 
AUTORE: Comunque adesso non mi viene in mente niente di indimenticabile, ma sono sicuro che ci sia stato. Comunque non è questo il punto, anche se cercate di distrarmi! Il fatto è che non posso più continuare questa fan fiction.
Avete capito bene, sono costretto a interromperla, non a causa mia, ma perché sono morto.
Certo, alcuni di voi storceranno il naso e diranno: “Ah, questa non ce la beviamo mica! Come fa un morto a scrivere a quest’ora di sera?”
Eh, ma cari miei, prima di tutto spiegatemi come fate a storcere il naso, perché il mio sta sempre fermo. Al massimo riesco ad aprire o chiudere le narici, ma non a storcerlo (a meno di usare le mani; avete usato le mani per caso?). Poi comunque i fantasmi fanno quello che vogliono. Di solito si fanno vivi di notte solo perché così si vedono meglio, ma è solo una questione di contrasto, non è che abbiano degli orari precisi.
Quindi niente.
È stato un piacere.
Addio e grazie per tutto il pesce.
 
 
 
 
 
 
AUTORE: Ahah, ci sono cascati e ora posso fuggire con le mie magnifiche 34 recensioni da 18 carati l’una! Ahah!
 
LUNA: Eccomi!
 
AUTORE: Ho detto “l’una” non “Luna”
 
LUNA: Allora e’ccomi! Mi hai cercato? Quand’è che pubblichiamo di nuovo? È da un po’ che non pubblichiamo, sai? Avevi detto dopo la prima metà di febbraio.
 
AUTORE: Beh, Marzo è dopo la prima metà di Febbraio.
 
LUNA: Sì, ma siamo ad Aprile. E poi avevi detto nella seconda metà di Febbraio.
 
AUTORE: Ma non ho specificato di quale anno! Ahah! Questo trucco me l’ha insegnato Voldemort.
 
LUNA: Infatti notavo una certa diabolicità….
 
AUTORE: *Da’ il cinque a Voldemort, poi torna a rivolgersi a Luna* Già, ora però devo proprio andare.
 
LUNA: Perché invece non riprendiamo?
 
AUTORE: Eh, cavolo, vorrei, ma non ho la telecamera…
 
LUNA: Ma ne ho una io!
 
AUTORE: Merda, mi ha fregato!
 
LUNA: Già, questo trucco me l’ha insegnato il Criceto Mezzosangue!
 
AUTORE: Infatti notavo una enorme diabolicità…
 
NARRATORE: E fu così che l’autore fu costretto a riprendere la fanfiction.
 
AUTORE: Fermi tutti che adesso facciamo un bel primo piano.
 
INGEGNERE EDILE: Non dovremmo fare prima le fondamenta?
 
INGEGNERE CIVILE: Certamente, ma non scordiamoci di chiedere “per favore”.
 
AUTORE: Proprio civile questo ingegnere! Ma non perdiamo altro tempo: sigla!
 
CANTANTE: Dragon Ball HP/
Siamo tutti qui/
Non c’è un criceto più super di così!/
Dragon Ball perché/
Ogni capitolo è…/
Svavanagna sgnufnuf in te!
(non sapevo che scrivere, ma volevo fare comunque la rima).
 
Atto 13:
Il Narratorte… Narratortore… Cioè, il…
 
NARRATORE: Che c’è? Perché tutti mi guardano?
Boh!
 
HARRY: *urlando felice* Eccoci di nuovo in scena!
 
HERMIONE: Sshh, Harry, per favore fai silenzio.
 
HARRY: Perché?
 
HERMIONE: Perché siamo in un luogo pericoloso! Se non vuoi leggere il copione almeno ascolta l’introduzione del narratore!
 
HARRY: Ma il narratore si è limitato a chiedersi perché la gente lo stesse guardando a inizio scena.
 
HERMIONE: Penso che il narratore qui dentro sia l’unica persona seria, dopo di me, ovviamente. Non credo che farebbe una cosa simile. Quello sarebbe più un comportamento da Ron. Per altro, dov’è finito?
 
RON: Eccomi! Scusate, ma ero un attimo impegnato che oggi il narratore lo sostituisco io.
 
HERMIONE: Ora si spiegano tante cose…
 
RON: Fare il narratore è assurdo! La gente ti guarda come se si aspettasse qualcosa da te.
 
HERMIONE: Ad esempio che narri cosa quello che non viene esplicitato nei dialoghi?
 
RON: Esatto! Mette un sacco di tensione, davvero troppa!
 
HARRY: E il vero narratore dov’è?
 
RON: In ospedale. Ha avuto un incidente ed è rimasto folgorato, poverino. Ma lo dicevo io che questo lavoro mette troppa tensione.
 
HERMIONE: Ma per piacere! Comunque stiamo visitando il luogo dov’è cresciuto Voldemort per avere informazioni sul suo passato. Tra l’altro non sarebbe male che vi informaste sui capitoli mancanti. In queste settimane non è stato pubblicato niente, ma la storia è comunque andata avanti.
 
HARRY: Vabbe’, ma tanto non succede mai niente di rilevante.
 
HERMIONE: Già, a  parte il fatto che adesso quando ti bagni con l’acqua fredda diventi una donna.
 
HARRY: Io cosa?
 
RON: Ahah, adesso non diranno più che hai solo gli occhi di Lily!
 
HERMIONE: … e Ron diventa un maialino nero.
 
RON: Ahah! Oink! Oink! Oink! (“Oink! Oink! Oink!” in maialinese nero significa “Ahahah”, oppure semplicemente che sta grugnendo. Nota del Traduttore Maialinese (NdTM))
 
SILENTE: E io divento un panda! O una Panda; a scelta. Dipende se troviamo più facilmente un distributore di benzina o di bambù.
 
HARRY: Ma questo non è mica giusto! E tu in cosa ti trasformi, Hermione? In una secchiona antipatica? Ah, no, scusami, dimenticavo che quello lo sei già.
 
SILENTE: Uh, guardate! Quello è proprio un distributore di bambù!
 
HERMIONE: Io non mi trasformo affatto! Io sto bene così come sono!
 
RON: Oink! Oink! Oink! (Questo potrebbe voler dire o che “L’unione europea si  impegna a promuovere lo sviluppo del massimo livello possibile di conoscenza nelle popolazioni attraverso un ampio accesso all'istruzione e attraverso l'aggiornamento costante” oppure “Ahahah”. Trovo più probabile la prima poiché Ron non ride così a lungo di solito. NdTM)
 
HARRY: Perché devono accadere sempre a me queste cose? Perché non posso trasformarmi in Godzilla?
 
HERMIONE: Oh, beh, ti basterebbe leggere il copione di tanto in tanto e chiedere delle modifiche quando accadono i fatti anziché perder tempo a gozzovigliare con quel porco del tuo amico!
 
RON: Oink! (Scusate, ma questo non lo so che vuol dire. Poi l’esame di maialinese l’ho passato col minimo, quindi non è che riesco a tradurre proprio bene. NdTM)
 
SILENTE: Ma se aspetto le ore notturne posso fare il pieno di bambù con sole 128’000 zenie elfiche, che equivalgono all’incirca a 40 euro.
 
HERMIONE: Fermi tutti! C’è stata un’esplosione!
 
HARRY: Perché non l’ho sentita?
 
HERMIONE: Perché il sostituto narratore al momento è un maialino e non può parlare. Anche se poi forse è meglio così.
 
RON: Oink! (Perché poi io neanche volevo studiare per diventare un traduttore. Cavolo, su internet ci sono già dei traduttori automatici, perché mi devo sprecare anni della mia vita per poi fare un lavoro che non lascia neanche spazio alla mia creatività? Non ha proprio senso! NdTM)
 
HERMIONE: *gridando* Fate silenzio, tutti!
 
(E poi mi tocca lavorare con delle pazze isteriche. Vabbè, va, torniamo a tradurre che sennò poi manco mi pagano. NdTM)
 
SILENTE: Hermmione ha ragione, è successo qualcosa! Percepisco come un forte potere provenire da quella casa laggiù. Presto, andiamo!
 
HERMIONE: Eccoci arrivati dentro la casa!
 
HARRY: Certo che, senza narratore, la situazione risulta un po’ confusa.
 
RON: Oink! (Significa: “Già!”)
 
SILENTE: E quelle due chi sono?
 
TIZIA_MISTERIOSA_DI_SINISTRA: Ahah, siete caduti nella nostra trappola letale!
 
HARRY: Oh, no, il Team Rocket! Presto, Ron, usa elettrosciocco!
 
RON: Oink? (Questo invece è un banale grugnito.)
 
TIZIA_MISTERIOSA_DI_SINISTRA: Lasciate che mi presenti: io sono Bellatrix! Mi chiamo così perché sono la più bella di tutte! *risata acuta e malefica*
 
TIZIA_MISTERIOSA_DI_DESTRA: E io sono Bruttatrix! Mi chiamano così perché sono la più brutta di tutte! *risata ancora più acuta e ancora più malefica*
 
SILENTE: Cavolo, le terribili sorelle –trix!
 
HERMIONE: *rivolgendosi a Bruttatrix*  E non ti sembra ingiusto? A tua sorella spetta il ruolo della più bella, mentre tu devi ricoprire il ruolo di quella brutta.
 
BRUTTATRIX: Non una brutta qualunque, io sono la più brutta! E se tu capissi qualcosa ti accorgeresti che è un ruolo di prestigio!
 
RON: *si versa addosso dell’acqua calda e torna in forma umana, anche se poi non si capisce quando era diventato un maialino, ma vabbè* Sì, ma chi è la più trix?
 
BELLATRIX: Che vuoi dire?
 
RON: Volevo dire: tu sei Bellatrix, perché sei la più bella, mentre lei è Bruttatrix, perché è la più brutta. Ma siete entrambe trix. Chi è la più trix delle due?
 
HERMIONE: *spazientita* Ron, “trix” è solo la parte finale del nome, non c’entra niente.
 
BELLATRIX: Beh, dato che io sono la più bella, e quindi la migliore, deduco che sia io la più trix.
 
HARRY: Sono totalmente d’accordo.
 
HERMIONE: Ma “trix” non vuol dire proprio niente!
 
BRUTTATRIX: Ti sbagli, sorella, proprio perché sei la più bella non puoi rivendicare di essere anche la più trix, altrimenti avresti troppi vantaggi rispetto a me.
 
HARRY: Effettivamente sarebbe più equo, ma Bruttatrix è un cesso, mentre la sorella è figa, quindi continuo a dare ragione a Bellatrix.
 
BELLATRIX: Visto? E poi non è neanche vero che sei la più brutta, te l’ho lasciato credere solo per non darti un dispiacere. Mi duole dirtelo, sorella, ma tutti in famiglia dicono che nostra cugina Orribilatrix sia molto più brutta di te.
 
HARRY: Effettivamente non è poi così brutta.
 
BRUTTATRIX: Oh, e tu non sai che in famiglia sei conosciuta col nome di Puttanatrix?
 
HARRY: Oh, questa è pesante.
 
BELLATRIX: E tu sei una ciccionatrix!
 
BRUTTATRIX: Lo sanno tutti che ti sei rifatta le tettatrix!
 
HARRY: Questo lo vorrei controllare.
 
BELLATRIX: *tirando i capelli della sorella* Baldraccatrix!
 
BRUTTATRIX: *graffiando l’avversaria sul volto* Sgualdrinatrix!
 
HERMIONE: Ragazzi, che ne dite se ce la filiamo mentre le nostre avversarie combattono tra di loro?
 
HARRY: Hermione, sono due donne che combattono! Probabilmente tra un po’ inizieranno a strapparsi i vestiti, non possiamo perdercelo!
 
RON: Ha ragione!
 
(Effettivamente sono d’accordo pure io NdTM)
 
HERMIONE: Professor Silente, dica qualcosa!
 
SILENTE: Effettivamente hanno già iniziato a strapparsi i vestiti e, benché Bruttatrix sia inguardabile, la mia lunga esperienza mi informa che non mi capiterà facilmente di vedere Bellatrix mezza nuda.
 
HERMIONE: Oh, ma c’è stata un’altra esplosione!
 
HARRY: Hermione, non ci caschiamo. Non è che se siamo senza narratore puoi inventarti le cose!
 
HERMIONE: No, ma dico sul serio! E poi nell’altra stanza ci sono altre due ragazze che lottano e sono entrambe molto belle.
 
RON: Mi spiace, ma qui abbiamo la più bella di tutte…
 
HERMIONE: E poi regalano le T-shirt di star wars!
 
NARRATORE-RON: Ed ecco che il gruppo si precipita nella stanza successiva… ma, che cavolo, Hermione, dove sono le magliette di Star Wars?
 
SILENTE:  Ahahah. Muhahahah.
 
HARRY: Professor Silente, che c’è da ridere? Siamo stati fregati!
 
SILENTE: Certo che lo siete stati! Perché io non sono Silente. In realtà io sono… *si toglie la maschera da Silente*
 
HARRY: Lupen terzo!
 
RON: No, l’ho riconosciuto: è il capo dei testimoni di Geova!
 
HERMIONE: No. Purtroppo lui è…
 
VOLDEMORT: Voldemort! Muhahah! E siete caduti nella mia trappola!
 
[I ragazzi sentono chiudersi la porta alle loro spalle e si vedono la strada sbarrata dalle sorellatrix]
 
HARRY: *rivolto a Voldemort* Accidenti, come hai fatto ad ingannarci? Sembrava tutto così reale.
 
VOLDEMORT: Ahah, è stato il mio piano malefico.
 
HARRY: Che vuoi dire?
 
VOLDEMORT: Che questa casa ha tre piani: piano terra, primo piano e piano malefico! E ora noi siamo proprio in quest’ultimo!
 
HERMIONE: Merda, ci siamo lasciati ingannare così facilmente!
 
VOLDEMORT: Esattamente! Per mesi ho studiato come intrufolarmi a Hogwarts senza farmi scoprire, ma non c’erano modi per farlo. Così mi sono servito di Draco; Draco Malfoy, il quale ha messo un potente veleno nei vostri bicchieri senza farsi scoprire. Ma questo veleno, nelle dosi giuste, simula la morte anziché uccidere l’individuo. Così siete caduti in uno stato di morte apparente che per voi è apparso solo come un sogno.
Dopodiché ho assoldato una banda di mercenari per attaccare Hogwarts durante la notte e, mentre infuriava la battaglia, ho rubato i vostri corpi apparentemente privi di vita, così che nessuno abbia il desiderio di venirvi a cercare credendovi morti.
Dopodiché, assieme ai miei mangiamorte abbiamo creato una nuova Hogwarts nascosta in Siberia e per un mese i mangiamorte si sono camuffati da alunni e professori per farvi mettere a vostro agio in modo da conquistare la vostra fiducia.
 
RON: Ecco perché faceva così freddo!
 
HERMIONE: Quindi tutto quello che ho imparato in questi mesi è falso?
 
VOLDEMORT: Oh, no. Ai miei mangiamorte piace che le cose siano fatte bene! Quindi si sono documentati a lungo per produrre delle lezioni allo stesso livello, se non superiori, a quelle di Hogwarts.
 
HERMIONE: Oh, meno male.
 
HARRY: Aspetta, ma allora l’altro giorno quando Cho Chang mi ha portato nei bagni per limonare di chi si trattava?
 
VOLDEMORT: Oh, Cho Chang in genere era interpretata da Bellatrix.
 
HARRY: Evviva!
 
BELLATRIX: Sì, ma io non ti ho mai baciato.
 
VOLDEMORT: *rivolto a Bellatrix* Allora forse è stato quando non ti sentivi bene e ti ha sostituito Lucius Malfoy, quel burlone!
 
HARRY: No! Uccidetemi!
 
VOLDEMORT: È quello che faremo, Potter! Ma prima devo finire di spiegare il mio piano malefico. Ci ho speso così tanto tempo che almeno gradirei che ne rimarreste impressionati.
Dicevo: in qusto mese ci siamo conquistati la vostra fiducia e poi, come Silente, vi ho detto che saremmo andati a cercare informazioni su Voldemort, quando in realtà io ero lì con voi e vi sarebbe bastato chiedere! Ahahah! E ora siete qui, circondati! Con me da una parte e le sorellatrix dall’altra!
 
HERMIONE: Quindi anche il litigio delle sorelle era programmato?
 
VOLDEMORT: Certamente! Per rendere le cose più reali si sono picchiate davvero forte, come potete vedere dai lividi e dai graffi.
 
BELLATRIX: Abbiamo continuato per un po’ anche quando siete andati nell’altra stanza.
 
HERMIONE: Quindi non importa a nessuno chi delle due è la più trix?
 
BRUTTATRIX: *risata acuta e malefica* No, che non importa, anche perché possiamo benissimo deciderlo dopo.
 
BELLATRIX: Esattamente! Anche perché so già di essere io, quindi non c’è alcuna fretta.
 
VOLDEMORT: Ragazze, per favore…
 
BRUTTATRIX: *rivolta a Bellatrix* Sei la più trix un par di palle! Perché non lo facciamo decidere al nostro signore?
 
BELLATRIX: Va benissimo! *rivolta a Voldemort* Allora, chi è la più trix delle due?
 
VOLDEMORT: Su, ragazze, non fate così.
 
BRUTTATRIX: Vogliamo una risposta.
 
BELLATRIX: Sì, la esigiamo subito!
 
VOLDEMORT: Ecco… la più trix… è… ehm… la più trix è…. Avdada Kedavra! Avada Kedavra!
 
HARRY: Ma perché le hai uccise?
 
VOLDEMORT: *innervosito* Non reggo lo stress, va bene? Uff, mi mettono l’ansia quando fanno così.
 
HARRY: Effettivamente…
 
VOLDEMORT: E ora tocca a te, Potter. Avda Kedavra!
 
HARRY: *rispondendo subito con un potente incantesimo* Piedi ballerini!
 
NARRATORE: Ed ecco che i due incantesimi si scontrano e si uniscono. E i due vengono circondati da una sfera di chackra con tanto di Naruto che svolazza attorno e che li isola da tutti gli altri. È proprio una roba strana… e ora non possono più usare gli incantesimi! Questo forse è un bene per Harry, dato che ne conosce solo di inutili.
Ma ecco che i due, senza la possibilità di usare la magia, iniziano a duellare usando le bacchette come se fossero spade laser.
Attenzione! Potter, Potter, ancora Potter. Voldemort si difende, ma Potter incalza. Ancora potter! Tenta l’affondo… Non va! Ma nella parata di Voldemort le bacchette si sono toccate e a causa del prior coso – quell’effeto strano lì - si sono fuse in un'unica bacchetta.
Ed ecco che ora iniziano a prendersi a colpi. Ecco che Potter riesce a mettere Voldemort alle corde e tenta la 619… non va! Voldemort schiva all’ultimo secondo! Che brivido, amici telespettatori!
Ma che succede adesso? Oh, no, mentre l’arbitro è distratto da un mangiamorte Voldemort estrae una sedia da sotto la sfera di energia e la usa per colpire Potter. Oh, no! Brutto colpo per Potter, che riesce comunque a limitare i danni usando il cadavere di Bruttatrix come scudo. L’impatto è violento, ma a causa dell’effetto magico di cui non ricordo il nome la sedia si fonde con il cadavere. Wow! È la sedia più brutta che abbia mai visto, fidatevi!
Si passa ora a sfidarsi a sasso carta forbice ma… accidenti! Un’apparente vittoria di Voldemort viene rapidamente trasformata in un pareggio. Infatti la forbice di Voldemort ha toccato inavvertitamente la carta di Potter e ora le mani dei due contendenti si fondono in un’unica mano gigante. Che schifo, amici telespettatori!
Oh, ma, attenzione! Potter usa il suo legame con l’avversario per buttarlo a terra e usa la mano libera per infilargli le dita nel naso. Ah, la terribile presa delle dita nel naso, proibita dalla convenzione di Ginevra, ma legalizzata nell’ultimo quinquennio in Irlanda, Sud America e Korea del centro come pena alternativa alla pena capitale, dato che nessuno sa la capitale di questi paesi.
Ed ecco che Potter usa la tecnica per estorcere informazioni all’avversario. E Voldemort cede confessa! Confessa, signori e signore!
Ma il prete non ci sta, rivendica come proprio il diritto di confessare e s’intromette nello scontro.
Attenzione! Ecco che il prete usa il crocefisso come arma contro un dente: per la precisione contro quello di Voldemort!
Ma Voldemort si ricorda di non avere naso e si libera dalla diabolica presa di Potter che riceve il crocefisso in pieno volto!
È un colpo durissimo, amici telespettatori! La sfera di energia scoppia a causa dell’urto e i due contendenti vengono separati dall’esplosione, mentre il prete viene squalificato per l’utilizzo di armi non convenzionali. Ricordiamo che la pena comporta una sospensione dai combattimenti fino al prossimo conclave, a meno di una riabilitazione a alle armi convenzionali con clave, appunto. Le clave, infatti, sono lo strumento principe di questo tipo di giochi.
 
VOLDEMORT: Accidenti, Potter, sei riuscito a mettermi alle strette!
 
HARRY: Maledetto tu e i tuoi diabolici piani! Ma ora so come stanno le cose! Tu sei solo una pedina e a gestire tutto è il terribile criceto mezzosangue.
 
VOLDEMORT: Dici bene, ma sappi che l’imperatore Lord Hamtaro non sarà indulgente quanto me! Hai vinto la battaglia, Potter, ma non vincerai la guerra!
Ahaha.
E sai un’altra cosa? Tutte le informazioni che ti ho dato in realtà erano fasulle! Lo sapevo dall’inizio di non avere un naso, ho solo fatto finta!
 
HARRY: Quindi non c’è nessun Lord Hamtaro?
 
VOLDEMORT: Sì, che c’è. Le informazioni erano fasulle, ma giuste, perché a noi del lato oscuro ci piace fare le cose fatte bene. Muhahahah!
 
HERMONE: A me sembra più che si fosse dimenticato di non avere un naso.
 
VOLDEMORT: E va bene, me n’ero dimenticato! Ma, che cavolo, può capitare di sbagliare, no? Gli errori servono per imparare, almeno la prossima volta ci starò più attento, ok?
 
HARRY: Ti stavamo solo facendo notare una cosa, non volevamo darti contro! Che permaloso!
 
VOLDEMORT: Non sono io quello spermaloso, Potter!
 
HARRY: Io l’ho detto senza la “s”.
 
VOLDEMORT: Ecco, vedi? Sempre lì a precisare tutto! Ma tornerò ancora più forte. E la prossima volta non potrai prendermi per il naso! Ahahah.
 
[Voldemort sparisce in una nube di fumo verde.]
 
HERMIONE: Secondo voi l’ha fatta di proposito la battuta o non se n’è accorto?
 
HARRY: Non saprei, ma dopo la sconfitta di oggi penso che per un bel po’ non metterà il naso fuori di casa!
 
 

***

 
AUTORE: Salve a tutti! Lo so, ci ho messo davvero un sacco di tempo a scrivere questo capitolo (anche se compensa col fatto che è parecchio lungo) ma ultimamente sono stato molto impegnato. Adesso credo (e spero) di essere un po’ più libero, ma comunque non riprenderò a scrivere periodicamente, ma quando riesco. Anche perché ogni volta che annunciavo una periodicità dopo poco ero costretto q cambiarla, quindi preferisco non annunciare niente. Adesso sinceramente non so ogni quanto riuscirò a pubblicare, ma spero comunque di farlo abbastanza spesso.
Comunque mi è dispiaciuto lascirvi senza notizie per così tanto tempo, così mi è venuto in mente di creare una pagina facebook per tenervi aggiornati su pubblicazioni e simili.
Troverete tutto nella pagina: http://www.facebook.com/BigFut16
Desidero poi ringraziare per le recensioni Ginevra Gwen White, Lux Black, Lilu_Wolf e kary218 per le recensioni (non mi ricordo più a quali avevo risposto e a quali no, ma ringrazio comunque tutti). In particolare ringrazio Lilu_wolf che ha addirittura modificato la recensione per chiedermi dove fossi finito.
Mi spiace di essere scomparso, ma adesso con la pagina face book penso (spero (mi auguro)) che  le cose vadano un po’ meglio.
Tra l’altro ho scoperto come rispondere alle recensioni senza doverlo fare all’interno del capitolo (molto più rapido!) Quindi ho iniziato a rispondere alle recensioni dell’ultimo capitolo e procederò così per tutti quelli a venire.
Che dire, dunque? Grazie a tutti coloro che continuano a leggere ciò che scrivo, nonostante tutti i miei continui cambi di programma.
A presto!

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Capitolo 16
*** Colpo grosso a Tasso Rosso ***


NARRATORE: Nel frattempo sul monte Olimpo…
 
ZEUS: Tesoro, sono a casa!
 
ERA: MeStessa anche ora! Dove cavolo sei stato fino a questo momento?
 
ZEUS: Ma Giunoncina mia, lo sai che ero in una importante riunione di lavoro con le altre divinità. E poi, guarda, sono passato anche da Efesto per comprarti un meraviglioso mazzo di saette!
 
ERA: Ma che cavolo di regalo è? E comunque so che hai fatto tardi perché eri a spassartela con qualche sgualdrinella! *afferrando le saette* E comunque queste me le prendo io!
 
ZEUS: Ma, tesorina mia, lo sai che non ti tradirei mai.
 
ERA: Eh, sì, certo, e il minotauro come me lo spieghi?
 
ZEUS: In quello effettivamente non c’entro niente. È semplicemente che una tizia aveva foglia di farsi un toro.
 
ERA: Certo, e il pesce palla è nato perché un pesce si è scopato un pallone! E l’uomo tigre allora? O l’uomo ragno? Credi davvero sia così stupida da bermi la storia del ragno radioattivo? Ma per favore, raccontamene un’altra!
 
ZEUS: Effettivamente non ho saputo dir di no al fascino retrò di Zia May…
 
ERA: Come quella volta che ti sei trasformato in cigno, o in chissà che altro. Oppure questa volta sei andato in versione umana come quando ti sei sgroppato quella umana di nome Lily?
 
ZEUS: Non ti permettere di toccare Lily che si tocca già da sola!
 
ERA: Si toccava, vorrai dire, dato che è morta.
 
ZEUS:  È morta? Ecco perché non la trovavo più. Effettivamente dovrei fare un salto nell’Ade nei prossimi giorni…
 
ERA: Già, siamo pure necrofili adesso!
 
ZEUS: Senti, non è colpa mia se sei una bigotta! Sempre a pensare con la tua mente antiquata, con tutti i tuoi dogmi: hai una mentalità chiusa! Non sarà un caso se ti chiami “Era” anziché “È”. Ma mi sono scocciato della tua insolenza, chiedo il divorzio!
 
ERA: E come hai intenzione di fare? Non esiste una burocrazia qui all’Olimpo.
 
ZEUS: Taci, inutile coniuge!
 
ERA: Ora capisco perché le ragazze evitano di avere relazioni con tipi che sentono come fratelli.
 
ZEUS: Taci, taci, per MeStessoInLatino! Devo chiamare il messaggero degli dei: Pier Gianfranco! Pier Gianfranco, vieni subito qui!
 
PIER_GIANFRANCO: Eccomi, mio signore, cosa desidera?
 
ZEUS: Pier Gianfranco, avrei un certo languorino…
 
PIER_GIANFRANCO: Le vado a preparare qualcosa, signore?
 
ZEUS: Uhm, no. La mia non è proprio fame, è più voglia di qualcosa di buono.
 
PIER_GIANFRANCO: Gradisce che le procuri un altro paio di sgualdrinelle, signore?
 
ZEUS: Per MeStessoInLatino di nuovo, Pier Gianfranco, lo sai che non farei mai una cosa simile davanti a mia moglie!
 
ERA: Ma non ci dovevamo separare?
 
ZEUS: *rivolto al messaggero* Per l’appunto: Pier Gianfranco, avvisa mia moglie che, dato che ci troviamo in democrazia e ognuno ha diritto di esercitare la propria libertà e di pensare ciò che vuole senza dover essere giudicato, mi sono scocciato della sua mentalità chiusa e possessiva e per questo divorzio da lei. Perché è un odiosa bigotta che non capisce un tubo. Mi raccomando, Pier Gianfranco, si esplicito sul fatto che è una deficiente!
 
PIER_GIANFRANCO: Ma, signore, sua moglie è qui al suo fianco. Che senso ha ripetere ciò che ha appena detto?
 
ZEUS:  Come osi mettere in discussione la mia parola? Io sono il padre degli dei, la mia parola è legge!
 
ERA: Si parlava di democrazia e libertà di pensiero…
 
ZEUS: E ora, stupido messaggero insolente, fai il tuo lavoro se non vuoi fare la stessa fine che è toccata a Mercurio, il tuo predecessore! E ci tengo a ricordarti che non sempre i termometri finiscono in bocca o sotto l’ascella!
 
Atto rino fa freddo
Atto 14
Colpo grosso a tasso rosso
 
NARRATORE: “E così i tre amici tornarono a Hogwarts dove trascorsero sette magnifici anni assieme, divertendosi e vivendo spensieratamente. Nel frattempo Voldemort, a causa di uno starnuto più violento del solito, sbatté la testa allo spigolo del tavolo e morì. Amen.
I mangia morte, rimasti senza un leader, decisero di darsi all’apicoltura imparando che per certe cose bisogna metterci il cuore. Non solo: con i soldi ricavati dalle vendite del miele decisero di aprire un centro per la cura di bambini malati e cuccioli dallo sguardo tenerino. Perché l’amore trionfa sempre sull’odio, come ci insegna la seconda guerra mondiale.
 
HITLER: Sterminerò gli ebrei!
 
EBREI: No, vogliamoci bene!
 
HITLER: Oh, è vero, che stupido! Molto meglio così.
 
ALTRI_GRUPPI_STERMINATI: Ma perché quando si pensa alla Germania nazista ci si ricorda solo dello sterminio degli ebrei e non di quello di altri gruppi?
 
HITLER: Zitti, merdacce! Non sarà un caso se vi ho sterminato!
 
NARRATORE: E così Harry crebbe felice, trovò un bel moglie e una brava lavoro, o qualcosa di simile, e visse per sempre felice e contento.”
Questo è quello che Harry aveva sognato per la sua vita, ma non andò così!
 
HITLER: Ah, quindi posso tornare a sterminare gli ebrei?
 
NARRATORE: Credevate che tutto fosse finito bene, eh? E invece no: colpo di scena!
 
[Nel frattempo Scena McTyson colpisce Neville con un violentissimo pugno sul viso.]
 
NARRATORE: I tre amici non stanno vivendo una vita felice e spensieta, ma si trovano alla pericolososissima lezione di buddismo con il professor Dalai Lama.
 
DALAI LAMA: Buongiorno ragazzi! *sputa* Dovete sapere che la cosa più importante per un buddista è il cosiddetto “buddino”. Chi mi sa dire di cosa si tratta?
 
HARRY: Si riferisce alle piccole statue del budda?
 
DALAI LAMA: Ma no, *sputa* i buddisti non ripongono interesse in ciò che è materiale!
 
RON: Allora alla reincarnazione del Budda in un bambino?
 
DALAI LAMA: Si crede simpatico con queste insinuazioni, signor Weasley? *sputa*
 
RON: Ma io non ho detto nulla di -
 
DALAI LAMA: *sputa* Sta forse insinuando che il budda è di animo così piccolo da entrare in quello di un bambino?
 
RON: Io, no! Mi scusi, non intendevo dire questo. Ovviamente ci vorrebbe una persona più grande!
 
DALAI LAMA: *sputa*Sta forse insinuando che il Budda era grasso e quindi non potrebbe entrare nel corpo di un bambino? *sputa* Oppure con tutto questo parlare di entrare nei corpi degli uomini sta cercando di insinuare che il budda era omosessuale? *sputa* Dovrei sbatterla fuori dalla classe per questa sua insolenza! *sputa* Ma nel buddismo insegnano che non ha senso cercare di fare del male al proprio nemico, quindi che si prendano provvedimenti contro Neville! Che scena McTyson continui il proprio lavoro!
 
RON: Grazie, professore, lei è molto saggio.
 
[Grida di dolore di Neville accompagnano simpaticamente lo svolgimento della lezione.]
 
DALAI LAMA: Allora, chi mi sa dire cosa sia questo “buddino”?
 
NEVILLE: Hey, questa ragazza mi sta morsicando l’orecchio! Vale come esperienza amorosa?
No, piano, piano, non strappare! Non strappaAAAAAA!
 
HERMIONE: *alza la mano* Si tratta ovviamente del “budinus caramellatus”, noto anche col nome di “budino al caramello”, dolce tipico della cultura buddista e che accompagna ogni riflessione che segue alla lettura della bibbia.
Si sa, infatti, che la bibbia non c’entra nulla con la cultura buddista e quindi il buon buddista, dopo aver letto un passo della bibbia, si sente terribilmente in colpa e si consola mangiando questo dolce e riflettendo sul perché abbia letto la bibbia anziché uno dei testi sacri della propria religione. L’illuminazione di solito arriva quando il buddista si accorge di non avere la minima idea di quali siano i testi sacri della propria religione, ma, siccome aveva la bibbia nella mensola, ha provato a leggere quella.
Per quanto riguarda il raggiungimento dell’illuminazione, da un punto di vista prevalentemente storico, è importante ricordare come quella elettrica sia stata possibile solo nel diciannovesimo secolo.
 
DALAI LAMA: Ottima risposta, dieci punti corvon rosso!
 
HERMIONE: Professore, veramente non sono né di Corvonero né di Tassorosso.
 
DALAI LAMA: Allora 20 punti a tasso zero e non ne parliamo più. Facciamo in un'unica rata, và. Comunque come mai viene chiamato “buddino” con due “d”?
 
HERMIONE: Vi sono teorie che riportano come il due sia alla base dell’esistenza, essendo il rappresentate per eccellenza del molteplice. Oltretutto il due richiama la dualità, l’esistenza degli opposti, molto importante per a filosofia zoroastriana che spesso ha avuto contatti con quella buddista.
Tuttavia l’utilizzo delle due “d” è dovuto al fatto che i buddisti trovano estremamente esilarante utilizzare questo nome, essendo un gioco di parole che richiama la loro stessa filosofia.
 
DALAI LAMA: Magnifico! 30 punti a sempreverde! E chi sa dirmi perché io vengo chiamato Dalai Lama?
 
RON: Lo so io, lo so io! *leggendo dagli appunti di Hermione* È chiamato “Dalai” perché i buddisti dicono “darai”, ma sono cinesi e quindi dicono la “l” al posto ella “r”. Infatti “darai” sta a rappresentare il fatto che il vero buddista darà via tutti i suoi legami terreni per raggiungere il Nirvana, o i Nirvana, o anche solo Kurt Cobain, che è morto e quindi il vero buddista deve trascendere per poterlo raggiungere e chiedergli l’autografo.
*alza la testa esaltato* Poi “lama” ovviamente perché sputa!
 
DALAI LAMA: *sputa* Raramente mi è capitato di sentire qualcosa di più idiota, razzista e offensivo di quanto appena udito! *sputa* Non è vero che sputo! *sputa*
 
HARRY: Ron, sei veramente imbarazzante.
 
RAPTOR: *entra in classe urlando* Un trol! Nei sotterranei!
 
[Tutti iniziano a gridare e agitarsi]
 
RAPTOR: Un troll nei sotterranei!
 
DALAI LAMA: E chi se ne frega! Siamo all’ultimo piano.
 
RAPTOR: Non ci avevo pensato… *sviene*
 
RON: *rivolgendosi sottovoce a Harry* Bisognerebbe andare a controllare, non trovi?
 
HARRY: No, anzi, è un idea del cavolo. Meglio che se la sbrighino i professori contro un troll.
 
RON: Oh, no, accidenti, Hermione potrebbe essere lì sotto, dobbiamo andare a salvarla!
 
HARRY: Che cavolo dici? Hermione è qui con noi.
 
RON: Lo so, ma è che prima sono andato in bagno nei sotterranei e quindi adesso c’è puzza. E poi gli altri quando arrivano la sentono e si insospettiscono che magari qualcuno abbia fatto entrare un troll solo per far passare inosservato il fatto che c’è puzza.
 
HARRY: Ron, che stupidaggini stai dicendo? Chi farebbe mai una cosa simile?
 
RON: Ma non l’ho fatto apposta! È che mi vergognavo per la puzza e il troll mi sembrava un buon detersivo.
 
HARRY: Hai fatto entrare tu il troll come diversivo?
 
RON: Il detersivo dovrebbe pulire le macchie e coprire gli odori sgradevoli, non uccidere le persone, quindi non mi sembrava una brutta idea. Però no, non l’ho fatto mica entrare, l’ho solo accompagnato all’interno, ma non è colpa mia!
 
HARRY: Cavolo, Ron, questo è proprio un bel pasticcio! *Finisce di mangiare il pasticcio di verdure  si rivolge a Hermione* Hermione, dobbiamo –
 
HERMIONE: Sì, sì, ho capito, andiamo…
 
NARRATORE: E così i tre amici si portano nei sotterranei, dove per altro c’è anche l’ingresso di Tassorosso. Qui s’imbattono in Cedric Diggory e Chi Cho Chang.
 
CEDRIC:  *rivolto alla ragazza* Ti dico che sta succedendo qualcosa di strano.
 
CHO: Non può essele! Non è mai successo niente di intelessante a tasso losso, pelché dovlebbe accadele qualcosa proplio adesso?
 
HERMIONE: *intromettendosi* Non diciamo fesserie, per favore! Tutti sanno che nulla può accadere a Tassorosso e che chi viene da questa casa dovrebbe solo starsene in disparte. Detto ciò…
 
CHO: Sì?
 
HERMIONE: No, non ho detto “Cho”. Ho detto “ciò”.
 
CHO: Sì?
 
HARRY: Hermione, perché hai detto ciò?
 
CHO: Ma è il mio nome!
 
HARRY: *rivolto a Cho* Cosa? Hermione?
 
CHO: No, Cho!
 
HARRY: Ma mica è un nome!
 
CHO: Sì che lo è, pelché sono cinese! Anzi, non solo è il mio nome, ma è anche il nome di mia solella glassa: Cho Fame!
 
[Momento di silenzio nel quale i due si guardano.]
 
NARRATORE: Ed ecco che Cho guarda Harry e Harry guarda Cho che mangia gli Oro Cho-c. Ed ecco che nasce l’amore.
Nasce l’amore perché Harry si accorge che Cho ha proprio un bel paio di tette. Ma Cho è cinese e quindi non può avere tette. Ma Harry è convinto di vederle perché l’amore è cieco, e anche Harry lo è, quindi dovrebbe parlare la stessa lingua dell’amore: il ceco. Ma la parola “tette” in ceco si dice “koza” ed Harry, che è distratto a causa del suo innamoramento, invece di “koza” capisce “cosa?” e dunque è convinto che la ragazza non abbia capito. Così ripete l’ultima frase.
 
HARRY: Ma mica è un nome!
 
CHO: Sì che lo è, pelché sono cinese! Anzi, non solo è il mio nome, ma è anche il nome di mia solella glassa: Cho Fame!
 
HERMIONE: La volete finire di delirare voi due? Tre, se contiamo anche il narratore. Che poi perché la sorella dovrebbe cambiare il cognome mantenendo il nome, anziché il contrario? *rivolgendosi a Cedric* Allora, qual è questo problema?
 
CEDRIC: Dovete sapere che io come lavoro faccio il vampiro in un altro universo.
 
RON: Saresti una sorta di Drag Queen?
 
HERMIONE: Ecco il quarto… *tornando a Cedric* Comunque ho letto di questo fatto degli universi su “Storia di Hogwarts”. Pare che esistano diversi universi, ognuno per ogni libro, film, videogioco o qualsiasi altra cosa e ci sono personaggi che viaggiano spesso da uno all’altro.
 
CEDRIC: Sì, a volte anche a causa degli attori che recitano in più film. Comunque non è questo il punto, ma questo.
 
RON: Quale?
 
HERMIONE: Ovviamente si riferiva al punto alla fine della frase, Ron! Smettila di interrompere, stiamo cercando di fare un discussione seria.
 
CEDRIC: Per l’ap.! Comunque io viaggio per lavoro e spesso mi trovo nell’universo di “Tu hai l’AIDS” o “Tu hai Light”, anche se non c’entra niente con Death Note, comunque un titolo del genere. Lì stanno accadendo delle cose stranissime!
 
HARRY: Ho sentito qualcosa del genere. Come di vampiri che sbrilluccicano al sole, anziché morire.
 
CEDRIC: Sì, ma quello è normale. Il fatto è che i personaggi stanno venendo schiavizzati, interi capitoli vengono messi a ferro e fuoco, Neville che non viene picchiato da nessuno, insomma: tutto sta andando a rotoli. Ma non si tratta di rotoloni, quindi non durano a lungo, anzi, finiscono in fretta! Ed è così che i servi dell’oscuro signore ti trovano: lì, da solo, impotente, in bagno senza carta igienica!
 
RON: Ma è terribile.
 
CEDRIC: Sì, lo è. Lord Hamtaro ha scagnozzi in ogni universo e li sta sottomettendo tutti, uno ad uno, ma talvolta anche a due a due, raramente a tre a tre. Tutti gli universi stanno capitolando, e nel caso di quelli collegati ai libri non sembra così male, perché comunque in capitoli sono divisi, quindi capitolare potrebbe sembrare una cosa bella, ma presto tutti gli universi saranno sottomessi all’oscuro signore!
 
HARRY: Dobbiamo fare qualcosa!
 
CEDRIC: Esatto, devi fare qualcosa: aiutaci, Obi Harry Kenobi, sei la nostra ultima speranza!
 
HARRY: Va bene! Andremo a sconfiggere il signore del male!
 
CHO: Poseidone?
 
CEDRIC: … Aiutaci, Obi Harry Kenobi, sei la nostra ultima speranza…
 
HARRY: *rivolto a Cho* Che c’entra Poseidone?
 
CHO: Non è il signole del male?
 
RON: Harry, non so se l’hai notato, ma questa parla in modo strano.
 
CEDRIC: … Aiutaci, Obi Harry Kenobi, sei la nostra ultima speranza…
 
HARRY: Sinceramente non so se ci sia con la testa, ma è anche importante ricordarsi che non mi interessano le ragazze per la loro capacità di astrazione.
 
HERMIONE: Non so perché ma lo sospettavo…
 
HARRY: Ma prima devo capire se è proprio la donna che fa per me.
 
CEDRIC: … Aiutaci, Obi Harry Kenobi, sei la nostra ultima speranza…
 
HARRY: Cho, hai visto che Cedric sta male? Non pensi che sia… un malato incurabile?
 
CHO:  Possibile.
 
HARRY: Sì, ma, se proprio fosse un… malato incurabile?
 
CHO: Non so. Potlebbe proplio essele un malato del tipo che dici tu, Hally.
 
HARRY: Sì, ma cosa diresti agli altri? Mentiresti dicendo che sta bene o saresti sincera dicendo che è un… un… malato incurabile?
 
CHO: Sincelamente non so che falei se si tlovasse in queste gravissime condizioni. Folse dilei che è ploplio un malato… com’è che dici tu, Hally? Un malato senza alcuna possibilità di gualile.
 
HARRY: *con le lacrime agli occhi* Basta! Ci rinuncio!
 
CHO: Poi comunque non so che falei. Folse gli misulelei la febble con il telmometlo.
 
RON: Un termometro a mercurio?
 
HERMIONE: Ron, non fare domande idiote.
 
RON: Ma volevo fare anche io una domanda.
 
HARRY: *continuando tra sé e sé* Sarebbe bastato così poco! Non potrò mai amare una donna che spreca un’occasione così preziosa.
 
HERMIONE: *rispondendo a Ron* Sì, ma lo sanno tutti che i termometri a mercurio non si usano più a causa della pericolosità del mercurio. Adesso si usano quelli a Pier Gianfranco.
 
CEDRIC: Qualcuno ha detto Pier Gianfranco?
 
CHO: Oh! Il mio amole è gualito! E io che pensavo fosse un malato tlombabile analmente da un maschione oleato.
 
CEDRIC: Oh oh oh, tesoro, il tuo difetto di pronuncia fa sembrare che tu stia dicendo delle volgarità sul mio conto, quando invece volevi solo dire che pensavi fossi un malato incurabile.
 
CHO: Pelché? Non è quello che ho detto?
 
RON: Continuo a dire che questa ragazza è strana.
 
HARRY: Io penso di essermi innamorato.
 
CEDRIC:  Allora accetta, Obi Harry Kenobi, sei la nostra ultima speranza… sei la nostra ultima speranza… se-sei…se-se-se salverai la mia vita da vampiro ti donerò la mano di Cho.
 
RON: Che te ne fai di una mano e basta?
 
HARRY: Un idea ce l’avrei, ma non è questo il momento per discutere di queste cose. Comunque non posso accettare un’offerta così macabra.
 
CEDRIC: Ma non mi riferivo alla mano nel senso letterale del termine! Ci sarà anche il braccio attaccato, altrimenti con la mano e basta non puoi neanche farci “ciao-ciao” ed è inutile.
 
HARRY: Mi spiace, ma non ci siamo.
 
CEDRIC: Allora ti regalo tutto il braccio, compreso di spalla e anche due cammelli. Anzi, tre, crepi l’avarizia!
 
HARRY: Voglio Cho, tutta intera, e quattro cammelli!
 
RON: Harry, ma scusami, siamo a Hogwarts e siamo maghi: cosa te ne fai di una ragazza?
 
CEDRIC: Allora affare fatto!
 
HERMIONE: Hey, mica potete barattare Cho in questa maniera! Mica è un oggetto!
 
PROTEZIONE_ANIMALI: *rivolta a Hermione* Perché i cammelli sono oggetti, invece?
 
HERMIONE: Non intendevo in quel senso. Volevo dire che…
 
PROTEZIONE_ANIMALI: Ti piacciono gli animali? E allora perché li mangi? E le piante? Lo sai che anche loro soffrono? O i poveri minerali che vengono trucidati nelle miniere? Vogliamo forse parlarne?
 
HERMIONE: Cosa ho fatto di male?
 
PROTEZIONE_ANIMALI: Lo sa che a causa sua ogni anno miliardi di miliardi di miliardi di coccodrilli vengono trucidati per fare delle pellicce di visone? Ma le persone sogno ignoranti e non sanno che il visone non è un coccodrillo e quindi uccidono queste povere bestie inutilmente! Per non parlare poi della preziosissima mosca purulenta maculata del Kissinneffut che rischia l’estinzione a causa degli allevamenti intensivi di umani (per altro comunemente chiamate città). Tutto questo solo perché l’uomo continua a pretendere di nutrirsi impunemente! Ma guarda la natura! Quando la gazzella muore per essere cibo per un leone è più tranquilla che non sapendo che verrà servita a pezzi su una mostruosa tavola da pranzo lontana dalla sua terra natia. Sa che diventerà una misera bistecca su un freddo piatto bianco, anziché una simpatica carcassa marcescente nel caldo della savana.
 
NARRATORE: E così il gruppo accetta la missione. Harry per potersi sposare Cho dal mattino alla sera, Hermione (che ha gentilmente censurato una parola all’interno della frase precedente) per potersi liberare della fastidiosissima protezione animali e Ron perché non ha idea di cosa altro fare.
E così i nostri eroi si getteranno in entusiasmanti avventure!
 
RON: Evviva!
 
PROTEZIONE_ANIMALI: E comunque, cari lettori, ricordavi di sostenere le associazioni a favore degli animali e degli elfi domestici e anche degli elettro elfi elettro domestici!
Ricordate di sostenere con una donazione i seguenti gruppi:
Il CREPA:  Comitato per la Riabilitazione degli Elfi Poveri e Abbrutiti
La MERDA: Movimento Esplicito Recupero Detriti Altamenteradioattivi
Il PUZZA: Puzza Uzza Zza Za A
Ma soprattutto:
Il MUORI BASTARDO: Movimento Urologico Ornitorinchi Ritenuti Ignavi Bisunti Altrettanto Stupidamente Terrorizzando Allosauri Ritardati Dormienti Operai
Con una donazione potrete salvare una vite!
 

***

 
E… stop!
Che fatica, ragazzi! Questi flussi di delirio sono più faticosi di quanto possa sembrare, ma comunque mi divertono parecchio. Soprattutto quando rileggo e mi domando che cavolo mi stava passando per la mente durante la stesura. Come in questo capitolo che non so perché me la sto prendendo con gli orientali. Sarà perché stamattina sono stato svegliato da uno che cercava un monaco tibetano?
TIZIO: C’è per caso un monaco tibetano in casa?
IO: *sveglio da 11 secondi* Come, scusi?
Ma che senso ha?
Ha un monaco tibetano in casa?
No, guardi, li ho finito proprio ieri che stavo cucinando il minestrone, ma se chiede al vicino dovrebbe averne ancora un po’.
Che poi alla fine ho scoperto che effettivamente ci sono dei monaci tibetani che abitano nell’appartamento di fronte al mio.
Ma perché sto parlando di questo fatto? Non so, forse perché voglio mettervi in guardia dall’abitare vicino a monaci tibetani.
Comunque l’ultimo capitolo ha avuto un sacco di visualizzazioni. Tra l’altro vedo che il capitolo ha anche ben 3 “mi piace” su facebook, un “sinceramente non ci trovo nulla di divertente, ma l’autore mi sta simpatico” e anche un paio di “sono finito qui per caso, ma comunque Goku vincerebbe contro superman”.
Tra l’altro (anche se non c’entra niente) stavo rovistando tra le fanfiction su Dylan Dog e mi sono imbattuto in una yaoi Dylan-Grucho. Mi ha lasciato abbellito!
Volevo dire allibito.
Comunque è molto fuori dai miei schemi quindi un po’ mi incuriosisce e magari poi provo a leggerla.
Ma bando alle bande:
E allora, se avete voglia, lasciate un commento, un comcollo, o un com-quello-che-vi-pare! In particolare critiche e suggerimenti sono molto graditi.
 
E dunque se siete dei dottori e pensate che non si sentano tanto bene visitate una delle seguenti pagine:
 
www.facebook.com/BigFut16 (Pagina di Facebook dove potete rimanere aggiornati sulli miei lavori)
www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=254603 (Pagina dei miei lavori su EFPuzzi)
www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1797187&i=1 (Un racconto di vampiri che ha vinto il premio Nobel per la gastronosua (la gastronomia la uso per mangiarci io!))
www.cedricdiggory.ebbasta.g.nero.ahiachemalemisono.it(foto di ragazze nude)
 
E poi basta.
 
Nient’altro.
 
Come amano dire gli uccelli: ci si becca.
Anche se gli uccelli non parlano.
Ma c’è gente che parla agli uccelli, come Sasha Grey o altre sue stimabili colleghe.
 
Allo prossimo capitolo!

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