Convivence issues

di Saiyuri
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chi comanda a casa -parte 1 ***
Capitolo 2: *** Chi comanda a casa -parte 2 ***
Capitolo 3: *** Chi comanda a casa -parte 3 ***
Capitolo 4: *** Chi comanda a casa -parte 4 ***



Capitolo 1
*** Chi comanda a casa -parte 1 ***


Mi è venuta in mente questa storia tratta da “Erotic Words , in origine doveva essere una one-shot, ma siccome mi sono dilungata molto è diventato un racconto a più capitoli i quali comunque resteranno pochi, credo al massimo tre, ma non ne sono sicura dato che è ancora in via di sviluppo.

Un altra cosa, per la brevità non lo definirei il “sequel” della vecchia storia, e il rating per ora resta arancio, ma può diventare rosso.. quindi siete avvisati.

Buona lettura e mi raccomando commentate per regalarmi un bel sorriso. ^^

 

 

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"Convivence issues"

Protagonisti:

Yori Ikeda: 18 anni, 19 a settembre.

Kaito Izumo: 18 anni

Narratore: terza persona.
 

*****
 

Chi comanda a casa -parte 1”

 

 


 

C'è una cosa che Kaito ha imparato da quando convive con Yori.

Veramente non è che sia poi una gran scoperta.. tutto sommato ci è abituato e la considera piacevole.

Il fatto è che il suo ragazzo non dorme come tutte le persone... nel senso che non cade addormentato.. ma sviene.

Invero, non appena prende sonno è difficile che rumori lo possano destare “dal coma”, giorno o notte che sia, pioggia, sole o uragano che si abbattono per i cieli.

Dicevo, ci ha fatto l'abitudine.

Se suona il telefono, è Kaito che si alza per rispondere, se bussano alla porta, è lui che va, se Midori vuole parlare con il bello addormentato.. ormai non si vergogna più a dirle: “Guardi signora madre, dorme e non accenna a svegliarsi, gli dirò di richiamarla”.

Spesso Izumo si domanda come avrebbe fatto il suo ragazzo senza di lui.

Figurarsi, se non c'era Kaito che gli rispondeva ai messaggi, che controllava la casa.. Yori sarebbe stato perduto, non trova alternative.

E aggiunge: “facciamo gli scongiuri, ma mettiamo che entri un ladro, succeda una fuga di gas o un incendio.. se non ci sono io che lo salvo lui è bello che morto. Senza di me, davvero.. meno male che ci sono. Meno male che mi ha incontrato.. che ci siamo incontrati!”

Si rende bello importante, quella mattina accanto a lui nel letto.

Nudo, sotto le lenzuola, allunga il braccio muscoloso, carezza la chioma biondo chiaro e gli palpeggia le guance rosse con un sorriso da ebete stampato sul volto.

E' veramente carino quando dorme” pensa mentre i suoi occhi verdi si illuminano.

Quando sta zitto gli perdonerei qualsiasi cosa. Lo vizierei con tanti regali, lo porterei in vacanza per restare noi soli lontani dal mondo, per riempirlo di baci, coccolarlo e spupazzarmelo per tutto il tempo. Certo se così avverrebbe, poi anche Kaito Junior meriterebbe un po' di attenzioni.. dunque il caro principino dai capelli tinti e la lingua di serpente dovrebbe ripagarmi come si deve.. ma conoscendolo lo farebbe senz'altro visto che stravede per me, non è così?!”

Si avvicina per baciargli una guancia.

Allora che ne dici Yori? Mi vuoi bene? Sei pazzo di me?”

Ti piace il mio forte petto? E le mie braccia?” dice, prendendogli la mano e poggiandola sul suo torace.

Dai parlami nel sonno.. cosa dicevi ieri sera sopra di me? Non me lo ripeti più? Non me lo dici ancora -ti amo tanto- ? Tesoro, non lo ripeti per il tuo Kaito che ha occhi solo per te e ti mangerebbe tutto?”

Con un rapido movimento lo abbraccia, lo stringe e lo ricopre di baci.

Tu sei il mio mondo. Non esiste nessuno più importante di te e io ti voglio e ti vorrò sempre.. perciò anche tu devi pensare solo a me. Perché, stronzetto mio, sono geloso e rassegnati, ormai ho messo gli occhi su di te e non ti lascerò a nessun altro. Parola di Kaito è promessa mantenuta”.

 

Tra un bacio e una carezza alla fine il biondino si sveglia e apre gli occhi.

Prova un torpore generale, una sensazione di caldo benessere che gli pervade il corpo, grazie appunto alla sua grande guardia del corpo che non ha fatto altro che stringerlo per tutto il tempo.

Ciao Kaito” gli dice con gli occhi gonfi dal sonno.

Buongiorno svenuto” lo saluta l'altro sorridendo.

Svenuto?” a Yori non piace essere preso in giro, tanto meno se chi lo fa è il suo ottuso e più giovane fidanzato.

Ero solo stanco” , sbuffa.

Ma Kaito la prende alla leggera e gli bacia una guancia perché, dopotutto, ama anche quella parte permalosa del biondino.

 

Scherzo, so che è molto piacevole dormire accanto ad uno come me”.

Sarà!”

 

Yori si piega ed accetta il bacio del buongiorno.

Muove le labbra, socchiude la bocca, le lingue si toccano, ruotano, la saliva le unisce, sino a che il tenero bacio di prima diventa alla francese.

Gli piacciono gli affettuosi risvegli.

Dopo, piano, si tira un po' su per distendersi supino al petto di Kaito.

Gli piace affondare le labbra tra le pieghe dei muscoli per riempirlo di piccoli segni e lasciarsi accarezzare i capelli. E infatti lo fa, ma poi si sente ancora troppo stanco e chiude gli occhi.

Izumo adora quella posizione, la trova fino a mai troppo confortevole.

Non vorrai riprendere a dormire in quel posto” ride, allegro.

Perché no. Infondo per uno grosso come te è niente sostenere il mio peso”.

Ma Kaito non si riferiva alle masse, bensì alle misure.

Guarda che si sveglia”

 

Gli occhi complici dei due si incontrano e si illuminano.

Il biondino capisce e forse si era messo in quella posizione, bacino contro bacino, proprio per stuzzicarlo.

Perciò sorride e dall'alto lo guarda con un espressione molto sensuale.

Lo sa che alla mattina è sconveniente lasciarsi andare ai piccoli piaceri.

Dopotutto ha il lavoro e Kaito è bene che vada a lezione. Ma infondo qualcosa di veloce lo si può sempre fare, ed entrambi lo sanno bene.

Bene in vista da quella postura Yori a bocca aperta incomincia a sfregare ritmicamente il sesso nudo su quello dell'altro. Dice: “Non sono affari miei se si sveglia”.

Il moro se la ride e gli carezza le natiche.

 

Ma come, non hai paura della bestia?”

Spiegami perché dovrei avere paura della “bestia” ”.

Perché esce e ti penetra!”

Ma smettila, non mi spaventi per niente!”

 

Ridono e Yori si accascia ancora sul comodo letto di pettorali e ci affonda le labbra.

Poi rotolano sul fianco e Izumo, che intanto aveva avuto un erezione, si sposta e si mette a cavalcioni sopra il suo bello.

 

Cosa posso fare io con questo bel furbacchione?”

Ah non lo so, dimmi tu”.

No, tu dimmi, io eseguo”.

Basta che non mi torturi e poi tutto va bene”.

Gli bacia una guancia e a pochi centimetri dalla sua pelle mormora un “quanto sei bello” , un “ho fatto bene a diventare frocio” e un “Ti amo tanto. Dimmelo anche tu”.

No, non te lo dico”.

Dai dimmelo”.

mm.. non lo so”.

Il ragazzo gioca con i capezzoli del più piccolo e alla fine questi cede, parla e ora gli ruba un bacio bagnato.

Ti amo Kaito”.

mmm.. ancora”

 

Senza smettere di guardarlo, lo scimmione abbassa la mano sul suo membro e lo tiene con l'altro rosa e ingrossato del compagno.

Un gemito, poi gli occhi ancora fissi sull'amato e la ripetizione:

 

Ti amo Yori. E tu?”

Ti amo Kaito”.

Sorride. “Io ti amo di più”.

Baka. Sono io quello che ha più pazienza, perciò ti amo di più io”.

 

Lo bacia tante volte e quando vengono lo serra tra le sue braccia.

Se potesse, lo terrebbe stretto a se per tutta la vita, in modo che stiano sempre assieme e nessuno possa rubarglielo. E' certissimo dei suoi sentimenti, poiché il batticuore dei primi giorni vige ancora in lui, freme tutte le volte che si scambiano uno sguardo qualunque, tenero, dolce, cordiale, simpatico, serio o triste. E' diventato naturale per lui amare Yori Ikeda, con qualche battibecco farsi aiutare a fare i compiti, aspettarlo e guardarlo cucinare la cena, passare le serate abbracciati sul divano economico con la tv accesa e la notte stringersi e amarsi se lui non è troppo stanco dopo aver lavorato al negozio. Col tempo si è creato questo legame: dipendere da Yori, e Yori da lui.

Essere dell'altro, ed il biondino di Kaito.

 

 

Intanto sotto l'ammasso di muscoli qualcosa o qualcuno che è andato nel panico si muove e parla.

Che ore sono?”

Lo scimmione muscoloso se ne frega beatamente.

Che te ne importa”.

No, Kaito, che ore sono?”

mmmmnn.. non lo so”.

Irritato perché non lo ascolta gli da uno spintone e quando può uscire posa drammaticamente lo sguardo sul comodino.

Le 9 e mezza.

E' venerdì mattina. Kaito sta perdendo scuola e Capo Aoi sarà furente.

Yori impallidisce. Colto dall'atmosfera e da futili bacetti si è dimenticato degli impegni della giornata ed ora è in ritardissimo!

 

Ma quel che più lo fa arrabbiare è che... quell'altro... KAITO SAPEVA! Non gliel'ha ricordato, l'ha lasciato dormire e approfittando del fatto che appena sveglio non è molto lucido, gli ha fatto perdere tempo con le sue moine ti amo, tu mi ami, ti amo, ti amo anche io!

Nero, gli da una sberla e vomita il suo rancore.. lui sapeva e ha taciuto.. della scuola se ne è fregato e del lavoro di lui pure, ignorando il fatto che sono poveri e che vivono dei suoi soli risparmi dato che Kaito non ha lavoro.

 

Ma dai Yorii! Come facevo a svegliarti, eri così bello quando dormivi! Adesso ti sei rovinato con quest'incavolatura inutile!”

 

Lo punisce con un calcio e lo trascina giù dal letto.

Conto fino a dieci.. tu ti pulisci, vai a cambiarti e fili a scuola!”

Ma adesso è tardi! E poi che ti incavoli.. infondo il tuo capo ti considera un figlio e non hai mai sgarrato.. vedrai che ti perdona!”

...Sto iniziando a contare.. 1..2...”

 

Quella mattina il biondino esce di casa in fretta e di malumore. E' arrabbiato, sta già pensando che col cavolo che prepara la cena a Kaito, e col cavolo che gli ripete le smancerie e col cavolo.. che gli farà fare quello che vuole...! E' incavolato, e sa che anche la sera si comporterà così con quel scimmione bacato che gli aveva promesso che avrebbe cercato un lavoro... ma che invece fa la bella vita. Basta, Yori ha deciso: stasera lo sentirà Kaito.

 

 

-continua-

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Capitolo 2
*** Chi comanda a casa -parte 2 ***


Ed ecco il secondo capitolo. E' volutamente più breve del precedente, perché volevo lasciare il resto nella prossima (e credo ultima) parte.
Ringrazio AoiBara, DreamParadis, micki che hanno messo la storia tra le seguite, Giu_81 che l'ha inserita tra le preferite e cesca81 che mi ha lasciato un bel commento. ^^


Scusate se ci sono errori, mi dispiace, io cerco sempre di stare attenta ma molte volte scappano lo stesso. Buona lettura! 

 

*****


 

Chi comanda a casa -parte 2”

 


 


 

Ebbene neanche Kaito è l'amante perfetto; esiste qualcosa che è in grado di distrarlo dal pensiero a Yori... ed è il basket.

In quest'occasione la partita delle 20,40 Tokyo Kings vs Osaka.

Infatti è da metà mattina, da quando è stato cacciato a calci a scuola che non fa che pensarci.

Tokyo Kings, Tokyo Kings!

Pensa che non possono assolutamente perdere, ne vale della loro reputazione e del primo posto in classifica. Se perdono i secondi li arrivano, mentre se mantengono il record di vittorie, bene, hanno buone chances per vincere il torneo.

Perciò, ci riflette bene: negli spogliatoi dopo l'allenamento si farà una doccia breve, per lavarsi quel tanto che basta per eliminare l'odore. Prenderà il bus, correrà a casa e alle 18.. se gli verrà voglia farà un po' di esercizi di matematica, mentre alle 19,00 ha già pensato di piazzare il culo sul divano

con l'intenzione di non alzarsi più (salvo imprevisti: implosione di Kaito Junior) sino alla fine dell'anticipo e del match.

Quanto alla cena.. beh la fa sempre Yori, quindi è apposto..

Insomma” si dice “Mi porterà qualcosa di veloce ma nutriente da mangiare.. come della carne.. delle bistecche al sangue! Le bistecche al sangue del suo negozio! Quelle mi daranno energia dopo l'allenamento! Certo che sono proprio intelligente”.

Contento, sorride tra se, poi abbassa la mano nella cartella per prendere il cellulare e da sotto il banco digita il seguente messaggio:

 

Yori, mi prepari tu la cena, vero? Voglio qualcosa di sodo, di spesso, mangiabile e buono come la carne di manzo del negozio. Me la compri? E me la cucini, vero? Avrò fame. Grazie. Ti penso sempre”.

 

Quindi, soddisfatto, riprende a far finta di ascoltare la pallosa lezione di storia dell'arte.

Mm.. già, in realtà medita che si metterà a scarabocchiare qualcosa sul quaderno.. magari proprio lui stesso che si esibisce in una micidiale schiacciata!

In fondo non sono bravo?”

Si domanda se mai in futuro avrà occasione di giocare nella squadra dei suoi idoli.

A conti fatti si dice che è bravino, che l'unica cosa che gli manca è un tantino in più di agilità, ma che anche le sue doti attuali andrebbero bene.

Dopotutto è figo e presto il coach lo sceglierà come capitano.

Beh, non è ancora detto che capiti proprio a lui..

Ma dai” considera “Che alternative ci sono oltre a me? Brufolo Toshi? Le matricole senza esperienza? O quel nano di Nashi? Non sono io il meglio? E poi sono fortunato, no? Porterei una spruzzata di buona sorte alla squadra. Già, vedi, sono come un portafortuna, ma vengo preso a calci lo stesso.. che vita di merda!” pensa al biondino “Chissà perché proprio delle persone che non mi capiscono mi devo addolcire tutto. Sono un martire io, santo Kaito dalle mille ferite! Ma che, duro come una roccia, resiste e non crolla mai! Che forza, che potenza! Sono un uomo fantastico, vigoroso ma comprensivo al punto giusto! Un giorno o l'altro mi comprenderanno e quel qualcuno mi ringrazierà per la mia dedizione. In fin dei conti quando sarà vecchio sarò io più giovane che lo aiuterò a vestirsi perché un anno di differenza non sembra ma vuol dire tanto... poi sono anche più grosso! Se vengono dei ladri e lui non è cosciente perché dorme li caccio via tutti a manate e sberle! Sono un bodyguard! Con me non ha bisogno dei cani che gli sorvegliano la casa... perciò, avrebbe mille motivi per restare sempre con me, no?”

 

 

 

 

Quando Yori Ikeda riceve il messaggio del moroso sente la rabbia che aveva accantonato ri-bollirgli nella vene. Sì, Aoi l'aveva rimproverato, ma un po' gli era passata.. insomma alla fine dai, Yori non è così egoista da dare la colpa solo a Kaito, riconosce che anche a lui piace dormire.. e che.. vabbè Kaito è “speciale” e da lui non si può pretendere tanto.

Ok Yori, è anche colpa tua” si era detto.

Ma ora, mentre legge il messaggio......... ecco, si sta ri-arrabbiando.

Insomma, per chi l'ha preso? Per uno che serve solo a cucinare, comprare da mangiare, scopare.. e poi l'altro non fa niente!

Ma vattele a prendere te! Chi me lo fa fare di aiutare uno che non mantiene le promesse, che è stupido e se ne approfitta e che da quando è venuto a vivere da me non ha fatto altro che complicarmi l'esistenza?!”

Già aveva dei sospetti, ma da quando è venuto a convivere l'ha realizzato pienamente: Kaito è sciatto, totalmente imbranato nelle faccende domestiche e viziato.

E' da un solo mese che abitano sotto lo stesso tetto, ma lo scimmione carnivoro ha preso l'abitudine di abbandonare vestiti e la biancheria sporca per terra, mutande comprese, profilattici anche.

Va bene, anche se gli dava fastidio si potevano organizzare, il bucato l'avrebbe fatto lui, che aveva più cura e premura di tenere la casa in ordine.

Allora gli aveva domandato: “sai cucinare?”

No.”

Come no! Non sei figlio di un ristoratore?”

Te l'ho detto, ci ha sempre tenuto che non gli sporcassi la cucina e poi a me sinceramente di imparare è importato poco. Cioè, ho il basket, e poi c'era già lui che si divertiva a cucinare da dio, perché dovevo farlo io? Al massimo lo ripagavo servendo ai tavoli nel weekend..”

Infine gli aveva proposto: “Ok, allora lavi i piatti”.

Ma neanche quello Kaito aveva fatto perché ha continuato a rimandare con frasi si convenienza come: “si, si”, “non ora”, “dopo”.

 

In realtà Yori si rende conto che è lui che è troppo buono, che pulisce, compra, cucina, che in buona fede accetta ogni richiesta purché gli dica “Ti amo”, “ti voglio bene” o “ti penso sempre” come scritto nel messaggio appena ricevuto.

Invero gli avrebbe scritto “arrangiati!” se non avesse letto la frase dolce a fine testo.

Che è lui che alla fine lo vizia un po' lo pensa, ma sa che in fin dei conti Kaito è onesto ed ha già fatto tanto accettando se stesso e venendo a convivere.

Per questo Yori pensa che gli comprerà le bistecche e che gliele cucinerà, proprio per farsi sentire:

Sono una meraviglia! Come sei bravo, grazie! Ti amo”.

 


 

-continua-

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Capitolo 3
*** Chi comanda a casa -parte 3 ***


Allora.. che posso dire, sono sparita. o.o
Il fatto è che a volte mi blocco nello scrivere e poi mi sentivo demotivata e gli impegni.. ma non voglio stare a giustificarmi perché non è giusto e non lo meritate e davvero dovevo aggiornare prima anche se non ho le idee chiare su questa storia e come vuolesi dimostrare invece che scrivere l'ultimo capitolo ne ho scritto uno.. che non è l'ultimo! -_-
Ok, avete imparato? Non prendetemi mai sul serio. Posso scrivere una cosa ma di sicuro farò il contrario.
Bene. Patti chiari amicizia fatta (?) no, non mi ricordo il proverbio, sto improvvisando.
Chiudo l'intro e vi lascio alla lettura. Davvero, se vi va lasciatemi una recensione, un commento.. sono molto importanti e mi motivano, anche se il fatto che siete qui a leggere una mia storia è già prezioso per me. ^^
Buona lettura, grazie a 
Meddy_Cuore_Nero  per gli ultimi commenti. 





 

*****




 

“Chi comanda a casa -parte 3”
 

 


 

Alle 19 Kaito è già rincoglionito davanti alla tv.

Questo perché un appassionato di basket come lui vuole essere informato sulle ultime novità dell'importantissimo match, non a caso sta seguendo contemporaneamente tre trasmissioni di sport, passando da un canale all'altro non appena parte la pubblicità.

Non è fanatico, o non è che sta là stravaccato sul divano perché non ha nulla di meglio da fare. Semplicemente, da bravo tifoso vuole avere gli ultimi aggiornamenti della sua squadra del cuore perché ci tiene e come naturale si aspetta una gloriosa vittoria.

Cribbio, come spiegare, lui si definisce una persona seria.

Si dice: “quando prendo un impegno, lo porto a termine! Sono fedele alle cose che ci tengo. Per questo devo guardare gli anticipi oltre alle partite.. altrimenti è come se tradisco la squadra e le mie convinzioni! Già, perché uno che gioca a basket deve dare l'esempio. Se guardo la partita imparo le mosse che posso insegnare agli altri visto che sarò capitano. Che bravo, le cose vanno fatte con la testa, non solo coi muscoli!”

 

Durante l'attesa per essere più comodo si è levato tutti i vestiti ed è rimasto in boxer.

Sa infatti che presto mostreranno gli schieramenti, e che conoscendosi appunto gli salirà l'adrenalina e inizierà a sudare come un cammello.

Pensa: “sono stato giudizioso”, “ho fatto bene” poiché dopotutto i vestiti sono solo un impiccio e svestito può meglio attuare la strategia portafortuna, cioè la toccatina porta-bene, che ha il potere di ribaltare le sorti del match che sembra perso.

In genere non è scaramantico e rifiuta ogni tipo di magia e superstizione che, a suo avviso, servono solo a far spaventare la gente.

Ma quando si tratta dei suoi Kings beh, pensa che una toccatina al pacco non può fare che bene, se non alla sua squadra, almeno a lui.. per calmare i bollenti spiriti e l'ansia e il naturale incazzamento agonistico.

 

Altri gesti, se volgiamo definirli “porta bene” non ne ha mai fatti a parte quel disastroso spogliarello sul divano......... che già gli aveva procurato una sonora strigliata dal fidanzato.

 

In breve, ecco la faccenda: scommessa col sadico Nagi della vittoria contro i Phoenix ma difficoltà di attuazione, ovvero situazione di stallo tra le due squadre bloccate nell'azione tra loro perché forti uguali.

Kaito ricorda che mai in nessun'altra partita si era agitato, aveva urlato e sudato tanto.

Ma doveva vincere. Aveva scommesso con l'ex capitano e che figura ci faceva se i suoi eroi perdevano.

Per non parlare della possibile situazione del giorno dopo, cioè di come l'avrebbero snobbato in palestra e negli spogliatoi.

E beh.. Kaito non ci stava, non voleva ma non segnavano..

 

..un ultimo vocabolo scurrile.. e basta! Via i boxer, via tutto! Nudo, il telecomando in mano, un corpo massiccio saltellante sui cuscini del divano.

 

E allora era intervenuto colui che sì gli stava a cuore, ma che ogni volta riusciva a inibirgli l'iniziativa: il fidanzato.

 

Gli aveva urlato di vestirsi e che, a danno della sua virilità, gli faceva schifo vedergli il pisello rotolare tra i cuscini.

“Datti un contegno, ammasso di peli pubici, giù dal mio divano!”

Certo Kaito si era offeso:

“Se salto non lo tocca il divano. Ora zitto, devo sentire!”

“Non è solo questione rotolarlo sul divano.. ma non ti vergogni a farti vedere così dal tuo ragazzo?”

“Perché devo vergognarmi! Il certiolone lo vedi tutte le sere.. “

“Non è questo!” arrossisce “ho sposato una scimmia!”

“Ma non capisci quanto è importante per me? Se perdo come faccio col capitano? Non riuscirò più a guardarlo in volto dalla vergogna! Il mio orgoglio ne sarà ferito”

“..a per quello ti vergogni..”

“Certo che mi vergogno se perdo! Dovresti comprendermi, sei un uomo anche tu!”

“Che c'entra.. tu sei tutto matto! Sei sudato ed è poco igienico, per favore smettila”

“SSShh aspetta che adesso riparte l'azione”

“Kaito”

“Devo sentire!!”

 

Ma vabbè, la solita storia: Yori si arrabbia e costringe il fidanzato-scimmia a rivestirsi.

Kaito che si definisce “debole d'amore” lo fa contento ma mette il muso.

Pareggiano e niente figuracce a scuola il giorno dopo.

 

Fine flash back.

Si ritorna alla realtà.

 

 

Monkey-man tiene una lattina in mano, gli è scappato un rutto e sul tavolino davanti sta il telecomando rigato dalle cadute e due pacchetti di patatine di cui uno aperto e rovesciato.

Attorno, sparsi per terra ci sono: il quaderno dei compiti, lo zaino di scuola, quello di atletica e i vestiti puzzolenti, sporchi e bagnati dell'allenamento.

Beh, lui è troppo preso per occuparsene e tanto ci avrebbe pensato “Yori il capo della casa” a sistemare perché più esperto.

“Vedi, bisogna far far le cose a chi è capace. Io sono il bodyguard e il re del letto, lui pulisce. Io ho i muscoli, lui fa il resto. Siamo proprio perfetti insieme”.

Sorride a questo pensiero. Veramente riflette che di questi giorni sorride molto spesso.

Probabilmente perché è soddisfatto.

Daltronde è fortunato.

 

 

 

L'ha detto Yori: detesta il disordine e lo sporco. Ma non è neanche un fanatico.. solo che le sue cose le vuole apposto.

La mattina pettina con cura i capelli corti e tinti, sceglie con attenzione gli abiti da lavoro e quelli di Kaito, poi va in cucina c'è l'Homo di Neanderthal che lo aspetta, cucina la colazione e prima di uscire di casa si assicura che tutto sia in ordine.

Si dice che non ci vuole tanto a mantenere la casa pulita e aggiunge che non è fissato, come continua a dirgli Kaito.

Vuole solo essere pulito.

Si vede che lo sciattone di 1,90 m non ci è abituato.

Essendo cresciuto senza una madre.. no, non insinua.

E' meglio dire che c'è abituato alla sua maniera: rimando a dopo.

O rimando a Yori.

Dio santo, per questo si incazza!!

Ma che farci, poi gli passa... perché l'avrebbe già cacciato se non ne fosse stato innamorato.

 

 

 

E' sera, il suo turno è finito e il biondino torna a casa con le borsine della spesa.

Sta per aprire la porta; sente il volume alto della televisione.

 

“E' a casa”.

 

Apre con l'intenzione di farglielo abbassare per evitare la ramanzina del vicino stizzoso.

Ma sbaglia: appena dentro si guarda intorno e vede il caos.

 

Gli viene da piangere.

 

Le scarpe impiastricciate di terra sul tappeto del salotto, due zaini morenti sul pavimento, penne matite biro e quaderni un po' sul tavolo e un po' a terra e...

 

...due ascelle grosse pelose e muscolose appartenenti ad un corpo attraente ma trasandato che beve qualcosa e si ingozza di patatine giacciono su un vecchio divano sporco di briciole.

 

Va di matto.

 

Vaffanculo vaffanculo vaffanculo. Basta!

Zozzone capra!

Muori nel tuo sporco!

Ingozzati di porcherie sul divano.. tienitelo!

E ingrassa pure che tanto 100kg o meno mi vai bene lo stesso, no?!

Tu e la tua televisione.. che non la volevo neanche! Avevo il notebook e tu.. comprami la tv ho le partite, ho le partite! Quanto mai! Sciatto! Animale puzzoide e in calore!

Vuoi stare li? Va bene! Non è affare mio!

Basta! Io stasera me ne vado! Esco, chiamo Shiro e andiamo a Nichome!

Eh, non ti piace che vado al quartiere gay? Non ti piace che gli altri maschi mi guardino il culo?! Non ti piace che pensi di farti le corna, vero?!”

 

 

E' esterrefatto.

L'ha pensato ma non l'ha detto.

Ha la bocca aperta.

Guarda ancora Kaito che a sua volta mangia e fissa la televisione.

No, adesso Izumo si gira, l'ha visto e salta in piedi.

 

“Yoriiiii amore! Me le hai comprate, me le hai comprate!”

La borsina con la carne gli cade a terra.

Yori si sente avvolgere da un tenero ed erotico bacio.

Non può.

Il suo uomo è mezzo nudo.

Lo accarezza, lo sbaciucchia e preme il seminudo pacco inferiore contro l'inguine.

Il biondino sente caldo.

Tutto in un istante si sblocca, l'irritazione svanisce, alluga le mani su di lui e mentre divarica le gambe gli morde le labbra e poi accoglie la sua lingua.

Geme al contatto delle parti inferiori e quando avverte il familiare formicolio tra le gambe chiude gli occhi e sussurra.

 

Scimmione”.

 

Ma è appena terminata la pubblicità e Kaito non può fare aspettare i suoi eroi.

In meno che non si dica molla il suo uomo e ri-piazza il culo su divano.

Insomma, il suo ragazzo lo capirà, no? Il suo possente corpo lo tocca tutti i giorni mentre la partita mica la fanno sempre. Specialmente questa poi che è importante.

Comunque non vuole essere frainteso e per fargli capire che ci tiene lo stesso gli dice:

“Dopo continuiamo. Se vinco festeggiamo, se perdo mi consoli. Grazie per le bistecche, ho fame, me le cucini? Sei meraviglioso.”

 

 

*

 

 

Muori muori muori!!”

Sì, aveva pensato a questo. Chessò, incendiargli la televisione, sparargli a morte e gettare il suo cadavere nel fiume della città.

Ecco, bene.. ma perché adesso invece che stare a progettar il piano malefico.. gli sta cuocendo le bistecche?

 

Possibile che ripensare al semplice “sei meraviglioso” gli abbia scaldato il cuore?

Possibile che il suo umore sia così.. variabile?

 

“Yori Yori Yorii! Che scemo che sei! Quando lo capirai che quello scimunito là pensa solo al basket, a mangiare e a fare l'amore..!”

Sì, peccato che per il biondino innamorato, infondo, l'ultima opzione è in grado di sovrastare le altre.

Subito se l'era detto.. e subito l'aveva capito mesi fa quando per la prima volta loro due inesperti si erano uniti in quel vecchio sgabuzzino della scuola.

Kaito, zozzone.. dentro lui c'era entrato e pure rimasto. Ne aveva pieno l'animo e il corpo di sentimenti per lui.

“Maledetto bastardo. Guai a te se ti lamenti del cibo. Stronzo. Mammifero, maiale! Mi fa male ancora.. ti voglio ancora! Otaku del basket! Maledetti voi tutti giocatori stra fighi ma invasati. Guarda se devo essere geloso di una partita di pallone. “ arrossisce violentemente

“Cacca imbecille. Se non vieni quando sono pronte le bistecche le mangio io e a te niente”.

 

Con foga infilza la carne e la gira, mentre l'altro allegro pensa a come è stato bravo la persona che ama a comperargli la cena.

“Come sono felice, come sono fortunato”.

 

 

-continua-

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Capitolo 4
*** Chi comanda a casa -parte 4 ***


 

Non ho nessuno da ringraziare.. nessuno ha commentato >.< oppure ho aggiornato troppo presto e non ho consentito di commentare.. vabbè, ringrazio voi che leggerete. Questo è l'ultimo capitolo! Sono felicissima! Spero di iniziare altre ff!
Bando alle ciance inutili, buona lettura.!

 


 

 

 

“Chi comanda a casa -parte 4”

 


 

 

 

Stanotte non glielo do. Stanotte niente sesso. Nessuna scopata spaventosa! Niente consolazione, mai festeggiamenti per la vittoria! A digiuno! Quel divoratore e schizzato del basket!”

 

 

 

A questo pensa alle 21,30 Yori nel letto.

Basta. Per punizione Kaito non lo toccherà.

Per quanto sia una costrizione anche per lui.. il biondino deve vendicarsi! Stanotte niente sesso, forse domani, ma non ne è sicuro, dipende dal suo umore il giorno dopo.

 

Sotto le coperte si morde le labbra e stringe i pugni dal nervoso.

 

“Come si è permesso, il babbuino!” si dice tutto nero “Scemo, crede che gli faccia tutto io.. pulire eccetera mentre lui sta sul divano e vuole essere servito. Mi sento una casalinga sfruttata.”

 

Picchia, da un pugno al cuscino.

 

“Gli ho preparato da mangiare, mi ha ringraziato con le sue frasine dolci.. ma ancora quando è terminata la pubblicità si è rintanato sul divano urlando come un ossesso: è iniziata è iniziata!

..lasciandomi sbigottito.. e solo.. e incavolato! Ma io stavolta gliel'ho fatta. Ho terminato la cena e niente! Sono andato subito a letto senza fare nessuna pulizia. La cucina è sporca, i piatti, i bicchieri e le padelle sono ancora da lavare. I suoi abiti di atletica stanno ancora sul pavimento così come le scarpe marce e i quaderni e gli zaini. Adesso voglio vedere cosa farà.. perché neanche domani io pulisco. Se vuole le sue cose a posto.. se le prepara! Imparerà a lavare la biancheria sporca.. e la preziosa divisa della squadra.. se vorrà usarle ancora!”

 

E' arrabbiato, si sente stupido per quella vendetta da bambini e per di più in colpa e un deficiente per permettere a quel marciume di restare per casa.

Perché lo sa, Kaito non farà nulla: lo lascerà dov'è.. e toccherà ancora a lui.

Dio, sta riconsiderando l'idea di uscire per mettergli le corna.

Infondo quell'atto avrebbe più effetto sul cervello da idiota di Kaito..!

 

Ma non può tradirlo. I rimorsi lo torturerebbero.. e lui lo ama davvero quello sciattone con le palle al posto del cervello.

Da un altro pugno al cuscino, poi si rintana sotto perché sente che il gorillone sta arrivando.


 

 

*


 

Kaito cammina e fischietta allegro verso la camera da letto.

Pensa: “Che gloria. E come non immaginarselo. Dopotutto i Kings sono i più forti. C'è un motivo, no, se sono i primi in classifica”.

Già, la sua amata squadra ha stracciato gli avversari e lui, tifoso accanito, ha goduto per tutto il tempo.

Appena è finita la partita si alzato esultante, guardandosi intorno per cercare il suo amore.

Non vedendolo si è detto “ha lavorato, è stanco” ed ora è corso in camera con una voglia matta di stringerselo tutto.

Il suo pupazzolino, il suo coniglietto porta fortuna che gli cucina e con cui divide il letto.

Era stanchino davvero, altrimenti non avrebbe lasciato tutto in disordine... ma gli ha detto che avrebbero festeggiato, perciò...

 

Perciò Kaito ancora in boxer ride e come una bestia in calore agguanta il lenzuolo, lo sposta e bacia la fronte soffice dell'amato.

 

“Yori ti voglio.. sei sveglio?”

“No, dormo”.

“Yoriii abbiamo vinto, devo festeggiare”

“Sto dormendo”.

 

Il suo coniglietto è piatto, non si gira e fa il difficile.

Quella situazione attizza la bestia di Kaito, che si sente attratto da questa improvvisa timidezza.

 

“Amore, mi stai facendo il timido?”

“Kaito, No. Sto dormendo, lo capisci?”

 

Si sente spiazzato, ma non demorde.

Il moraccione si abbassa un po' ed inizia ad accarezzare il collo snello dell'altro.

 

“Dai.. promesso, lo facciamo per poco.. ho capito che sei stanco, altrimenti non avresti lasciato tutto in disordine”.

Pensa agli zaini per terra che dovrebbe usare il giorno dopo, ai piatti e alle padelle sporche.

 

Dal canto suo Yori sente che quello è il momento giusto, salta in piedi e guardandolo negli occhi con aria di sfida gli dice: “e se avessi lasciato in disordine apposta?”

 

Kaito non resiste a quello sguardo sexy, perciò avvicina le labbra e prova a baciarlo.. tanto non l'ha neanche ascoltato.

Il biondino frena.

 

“Kaito, ti sto parlando seriamente!”

“Eee, ma che vuoi?!!” Irritato sbuffa, perché ancora gli ha bloccato l'iniziativa.

“Kaito ho fatto apposta a non sistemare perché voglio che lo faccia tu!”

“Io..?”

“Sì, esatto tu, tu, TU!!!”

“Ma non sono capace, te l'ho detto!”

“Impari. Anche io non sono nato imparato.. tu inizi.. e poi ci prendi la mano!”

“Ma cos'hai stasera, sei arrabbiato!”

 

Ikeda si mette a braccia conserte.

“Bene, ci arrivi finalmente!”

“Che cos'hai, che ti ho fatto!”

“Tu.. tu tuuuuu!” lo guarda con occhi feroci, lo tira sul letto e si mette sopra di lui.

 

“TU sei uno SCIATTONE! Sei INGORDO! Sei VIZIATO e FISSATO! Sporchi e non pulisci perché pensi che tanto ci sono io. Tanto c'è Yori che mi fa da servo, mi compra da mangiare, mi cucina.. lavora! Che me ne frega, fa tutto lui, no? Io posso anche fare la bella vita, ci pensa lui che poi me lo da lo stesso tutte le sere!”

 

“Ma che ti sei messo in testa Yori! Io ti voglio bene e non ti considero affatto il mio cameriere!”

“Non ci credo!! Non fai mai nulla per renderti utile in casa e per di più non ti sei neanche messo d'impegno per cercare un lavoro! Quando mi hai regalato l'anello e mi hai proposto di convivere.. mi avevi promesso che avresti cercato un lavoro! Ma non ti ho neanche visto aprire il giornale degli annunci!!!”

Kaito si blocca.

E' vero.

In questi tempi è stato talmente felice che se n'è dimenticato.

Si è dimenticato di quella promessa ed ora il suo uomo è ferito.

Il suo prezioso e amato fidanzato.

Com'è mai potuto succedere.

Allarga le braccia per stringerlo dicendogli: “Hai ragione scusa.. me ne sono dimenticato.. da domani prometto che m'impegno seriamente”.

Ma Yori lo respinge:“Via le tue ganasce, baka!” dice trattenendo i singhiozzi.

 

O mio dio. Adesso Kaito si sente veramente in colpa. Adesso.. il biondino sta piangendo.. e per di più ne è lui la fonte e causa ispiratrice. Dio santo come è successo! Come ha potuto permetterlo lui che è l'amato, premuroso ed affettuoso marito?

Che cazzo, si sente una merda. Si sente peggio.. di quando perde le partite!

 

Con rapida decisione lo stringe tra le sue braccia.

“Perdonami scusa.. non fare quella faccia, ci sto male, domani mi impegno, te lo prometto”.

“No, lo so, tu non ti impegni mai se non quando giochi a basket”.

“Io mi impegno in tutte le cose che faccio”.

“Non è vero, sei un puzzone buono a nulla”.

 

Mentre l'altro si asciuga una lacrima, Kaito gli carezza il capo e gli bacia una guancia.

“Yori dai, ti fidi delle mie promesse? Lo mantengo, lo giuro. Domani papà inizia a cercare un impiego”.

“Papà?!” Dice in un misto tra un singulto e una risata.

“Sì, tuo papà Kaito si mette d'impegno per farti felice perché ti ama davvero tanto e non vorrebbe mai causarti dispiaceri”.

“Non basta solo il lavoro. Se vivi qui mi piacerebbe che almeno mi aiutassi a fare le pulizie.. ti insegnerò io, andrebbe anche.. che facessi solo una cosa, come lavare i piatti”.

 

Lavare i piatti?

Kaito, dall'ego ineguagliabile e splendente si dice che ci vorrà mai! A far questo sono capaci tutti, ed io che gioco pure a basket devo avere una manualità assurda perciò..

..bacia il suo ragazzo, lo stringe e lo accarezza.

 

“Ok Yori, te lo prometto. Dammi un'altra possibilità. Da domani faccio tutto”.

“L'hai promesso”.

“L'ho promesso e lo mantengo”.

 

Sarà vero? Yori non lo sa, ma il moraccione è troppo buffo e perciò ride e gli sorride.

Il maschione notando le belle iridi splendenti del bellissimo suo caro si riempie di confidenza.

“Davvero stanotte non possiamo farlo?”

L'altro gli da un pugno leggero e poi si nasconde sotto le lenzuola.

“No stronzo. Ti arrangi. Mi hai fatto arrabbiare.”

Kaito, il grande ammasso di muscoli si butta su di lui e gli fa il solletico.

Il biondino ride, dice: “che fai baka, baka, baka!”

Scherzano e flirtano per un po' sino a quando stanchi, si addormentano l'uno tra le braccia dell'altro.

Quale sarà stato l'ultimo pensiero di Kaito prima di appisolarsi?

“Questa volta lascio. Ma domani mattina non mi scappi. Mi devi ancora un festeggiamento. Dopotutto i Kings hanno vinto”.

 

 

*****
 

 

 

Che lavoro fare? Quale lavoro cercare?

Kaito ci pensò tutti i giorni successivi, sino a che passò accanto ad un cantiere e venne fermato da un signore ben vestito.

“Selezioniamo part-timer. Saresti disposto a lavorare per noi? Cerchiamo persone grandi e forti come te”.

Il giovane, che di impiego non aveva trovato neanche l'ombra, si ritrovò ad accettare subito... e ne fu anche lieto.

Si disse che con tutto quell'esercizio sarebbe restato figo e muscoloso per tutto l'anno.

E Yori?

Ovvio, adesso è al settimo cielo.

L'unica cosa che gli scoccia è che da quando Kaito è stato incaricato di lavare i piatti continua a lamentarsi di comperare una lavastoviglie.

 

“Siamo nel 2013, perché devo essere obbligato a fare questi lavori da secolo scorso? Giuro che la compero io. Adesso lavoro.”

“Se la comperi ti faccio fare il bucato”.

“Anche quello?”

“Dovrai pur fare qualcosa.. non posso fare tutto io, vuoi che mi arrabbio ancora”.

“No, non voglio che ti arrabbi. Ma tu comunque sai sempre come demotivarmi. Quando fai così mi sento bloccato. Mi rubi l'iniziativa”.

“Scusa, sono sadico”.

“Già. E io sono il tuo martire. Ma ti amo.”

“Meno male. Ti amo anche io”.

 

E fu così che Kaito trovò un lavoro ed imparò a fare i mestieri.

 

 

END

 

 

 

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