Capitolo 3
Le campane suonarono. DIN DON DIN DON.
Erano passati 8 mesi da quando Blair aveva scoperto di essere incinta e lei si sentiva intrappolata. Chuck ancora non sapeva niente e quello era il giorno del suo matrimonio.
Blair sorrideva mentre si avvicinava all'altare, ma in realtà stava soffrendo, non solo perché le scarpe le facevano malissimo ai piedi gonfi o per il mal di schiena che la tormentava da molti giorni, e nemmeno dal fatto che il bambino stava scalciando come un matto, stava soffrendo perché tra le file di gente che commossa guardava Blair avanzare c'era anche Chuck Bass, l'unica persona che avrebbe voluto da sempre sposare.
Lei aveva provato a dirgli che era il papà del suo futuro figlio, ma ogni volta c'era qualcosa che la tratteneva.
Qualche mese prima era stata sul punto di dirglielo, ma un attacco di nausea la aveva costretta ad andarsene. Un'altra volta era arrivato il principe e un'altra ancora Chuck aveva ricevuto una telefonata importante.
Una mezz'ora dopo Blair era ufficialmente una donna sposata.
Mentre si stava avvicinando a rinfresco la raggiunse Chuck:
“Congratulazioni” disse tetro, suonava più come condoglianze che come congratulazioni.
“Grazie” rispose Blair con lo stesso tono di Chuck.
In quel momento il bambino tirò un calcio che lasciò Blair completamente senza fiato.
“che succede?” chiese Chuck preoccupato
“niente niente” rispose Blair con un filo di voce, ma la cosa si ripeté e i calci cominciarono a divenire più forti e più frequenti.
“vado a chiedere aiuto” disse Chuck quando si accorse che nessuno aveva fatto caso al problema di Blair.
“No....” rispose Blair “Per favore rimani qui”
Dopo un calcio dieci volte più forti dei precedenti le acque si ruppero, Blair urlò di dolore, Chuck rimase pietrificato , come tutti i presenti. La prima che si riebbe fu' Eleonor che disse “presto chiamate la ginecologa”
Blair fu' portata al più presto all'ospedale con Louis al seguito. Chuck sembrava sul punto di scoppiare in lacrime, ma rimase lì , vicino al tavolo del rinfresco a guardare gli altri andarsene e ripensando alle sue scelte.
Louis sprizzava di gioia, finalmente avrebbero avuto un erede al trono. Mentre portavano Blair nella stanza dove avrebbe partorito, un inserviente fermò Louis.
“è lei il padre?”
Sì, sono io”
“Bene, signor Bass, la preghiamo di attendere un momento”
“Mi scusi?come mi ha chiamato?” Louis era confuso.
“Signor Bass, lei non è Chuck Bass?”
“No!assolutamente no! Io sono Louis grimaldi, principe di Monaco! Chii vi ha detto che il padre è Chuck?” La tonalità di voce di Louis toccava le stelle.
“ LE analisi naturalmente, non era al corrente che Blair ha fatto un test di paternità?” chiese l'inserviente calmo.
Louis sembrava sul punto di scoppiare. In quel momento entro un'altra inserviente:
“Blair chiede di lei, signor Grimaldi”
“Dica a Blair di arrangiarsi allora!” Urlò Louis uscendo e sbattendo la porta.
Appena uscito dalla porta di ospedale Louis fece un respiro profondo e chiamo l'unica persona che non avrebbe mai voluto chiamare.
“Pronto?” rispose la voce roca di Chuck.
“Sono Louis.”
“Che piacere sentirti” disse Chuck con ironia. “Come sta Blair?” chiese subito dopo ricordandosi degli attimi prima.
“non lo so , chiedilo tu visto che ultimamente siete stati molto intimi.”
“Ma che cavolo stai dicendo?”
“8 mesi e mezzo fa siete andati a letto assieme?”
“non sta a me dirlo”
“invece sì! Visto che ho scoperto che sei tu il padre de bambino in grembo di Blair”
“Non è possibile, avrai capito male. Gliel'ho chiesto” una scintilla di speranza si accese nel petto di Chuck.
“NON E' QUELLO CHE MI HANNO DETTO I MEDICI!” urlò Louis. Per strada molti si giravano a guardarlo e già le prime foto erano spuntate su Gossip Girl.
“Insomma, io me ne vado, torno a Monaco” continuò il principe.
“NO!” esclamò Chuck “non puoi andartene e lasciare Blair e il bambino da solo, di chiunque esso sia.”
“Sì , invece, posso, visto che non sono il padre ed è proprio quello che farò ,vai tu da lei, Blair non mi merita, ha giocato con i miei sentimenti , mi ha tradito e non so cosa credeva di fare una volta che il futuro erede del trono fosse assomigliato a te! Siete fatti l'uno per l'altra, tutti due arroganti, che pensano solo a se stessi. Addio, salutami Blair...”
“No aspett...” ma Louis aveva già riattaccato.
Chuck era confuso, aveva paura di andare da Blair, ed era anche arrabbiato con lei, non gli aveva detto niente e nel fondo della sua mente sapeva che non voleva un figlio da lui, nessuno avrebbe voluto come padre Chuck Bass.
Intanto Blair era sola, in una camera da ospedale che aspettava il suo Louis mentre nessuno aveva il coraggio di dirle che se n'era andato.
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