Non lasciare che i tuoi sogni siano semplicemente sogni-Part 2.

di Helloswag
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 6. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 7. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 8. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 6. ***


 

Sciolsi l'abbraccio e insieme sorridemmo.

-Facciamo una cosa- gli accarezzai dolcemente la guancia pungente.

-Per ora rimaniamo...amici. Poi col tempo ci conosceremo,e se dovrà accadere qualcosa,accadrà.- sorrisi speranzosa.
Annuì accennando un sorriso.

Mi strinse a sé in un nuovo abbraccio; più forte e più dolce.

Guardai l'orologio.

-Oddeo,oddeo,oddeo! È tardissimo! mi devo preparare!- mi portai le mani alla fronte.

-Dove devi andare?- chiese preoccupato.

-Al concerto!Al concerto!- corsi per il corridoio avanti e indietro.

-Kelsey..- rise sotto baffi.

-Allora il mio vestito è in camera,le scarpe nel Borsone e...Oddeo non ce la farò mai- continuai a dimenarmi per il corridoio.

-Kelsey!- alzò leggermente il tono ancora ridendo.

-Adam dovevo andare lì all'alba! Ora non troverò un posto decente e non riuscirò a vede...- balbettai.
Mi prese per i polsi e mi tappò la bocca.
-Kelsey,sei mia "amica". Tu starai nel backstage- sorrise accarezzandomi il viso.
Aprì la bocca senza sapere cosa dire.

-Ddavvero?- la mia voce iniziò a tremare.

Annuì sorridente.
Non riuscì più a trattenere le lacrime,

-Su forza andiamo- avvicinò la sua mano alla mia.

Gliela strinsi.
Entrammo in un furgone scuro; lì incontrai Pj,Matt,James e Mickey. Dopo averli abbracciati uno per uno,iniziammo a scherzare insieme.

-E così sei la nuova fiamma di Adam?- sghignazzava Mickey.

Arrossì.
Adam gli tirò uno scappellotto sul collo,e lui si lamentò dolorante.

Tutti ridemmo rumorosamente.

Arrivati fuori l'arena,Adam mi prese per mano e corremmo verso l'entrata,mentre fans impazzite urlavano.

Dopo circa due o tre ore ,Adam si avvicinò.

-Fra poco si va in scena- strofinò le mani.

-Buona fortuna- lo abbracciai.

Sparirono dietro le quinte.

Poco dopo il concerto iniziò; Adam ogni tanto mi rivolgeva uno sguardo,soprattutto durante la canzone She Will Be Loved.

Io piansi ed urlai tutto il tempo,il mio sogno si stava realizzando.
Quando il concerto finì,Adam mi corse incontro e mi abbracciò forte,asciugandomi le lacrime.

-Grazie- balbettai tremante. -È il giorno più bello della mia vita- scoppiai di nuovo a piangere.

Quando mi calmai,Adam si avvicinò.

-Dobbiamo parlare,ti va di andare in un posticino appartato?- mi sussurrò.
Annuì.

Adam fece per raggiungermi,quando inciampò in una delle funi delle quinte,cadendo su di me.
Tutti intorno iniziarono a ridere,compresi noi due.
Spiaccicati a terra l'uno contro l'altro,ci fissammo a lungo.

Io lo volevo,più di qualsiasi altra cosa; era un idiota,il mio idiota.
Il mio cuore velocemente accelerò e sentii il suo respiro affannarsi.

Impotente poi,si avvicinò e mi diede un lungo bacio sulla fronte. Sorrisi a quel contatto tanto caldo e sicuro.

Si alzò leggermente da me e si distese al mio fianco,stringendomi a sé.

 

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 7. ***


Kelseys point of view

-Sei stanca?- mi chiese accarezzandomi i capelli.

-Hmm no- sussurrai strofinandomi gli occhi.

Che pessima bugiarda che ero.

-Dai che ti accompagno a casa- sorrise intenerito.

-Devo andare in albergo- sbadigliai.

-Etroppo lontano da qui... stasera dormi da me- continuò a condurmi verso il furgone

-Ma adam io...- mi fece salire su una scaletta

-Shh- mi sussurrò,facendomi  sdraiare al suo fianco e facendomi chinare la testa sulle sue gambe .

Non avevo né la forza di parlare tantomeno di contrabattere,perciò zitii e mi godetti la meravigliosa posizione sulle sue gambe.

Presi immediatamente sonno,anche se ero ancora in dormiveglia.

-Ti piace tanto eh?- Chiese matt.

-già- sussurrò Adam accarezzandomi i capelli.

Sorrisi.

 


 

Sentii le braccia muscolose di Adam sotto la mia schiena prendermi in braccio e portarmi in un palazzo; entrò poi nel suo appartamento e mi portò in una stanza.

-Vuoi dormire con me o nella stanza degli ospiti?- mi sussurrò piano

-Hmm- in realtà non avevo capito la domanda.

Sospirò divertito e mi posò su un letto morbido.

Poi prese una coperta calda e me la mise addosso.

-Se vuoi sono nella stanza affianco-

-Buonanotte- mi aveva sussurrato con un bacio sulla fronte.e mi ero subito addormentata.

 


 

Adams point of view

Sentii rumori e sussulti dalla stanza di Kelsey;Lamenti come se stesse quasi morendo.

Mi alzai velocemente e corsi nella sua stanza.

Quando aprii la porta vidi Kelsey rigirarsi nel letto tutta sudata.

Stava avendo un incubo.

Le sue mani erano sul collo e cercavano di liberarsi da una presa,e il suo corpo si dimenava come un pesce fuor dacqua.

Mi avvicinai e mi infilai nel letto.

 


Kelseys point of view.

Incubi.

Li avevo sempre odiati; eppure ogni notte ne avevo uno diverso.

Quella notte sognai un uomo che cercava di strozzarmi.

Le sue mani erano callose e cera un odore di melma nauseante.

La stretta era troppo forte,e per quanto provassi a liberarmi,stavo per perdere conoscenza.

Improvvisamente venni svegliata.

Grondante di sudore,sospirai rumorosamente ancora spaventata,per poi accorgermi della presenza di Adam al mio fianco.

-Va tutto bene- mi disse stringendomi a lui.

-E tutto finito- disse asciugandomi il sudore.

Mi aveva dato uno di quei baci sulla fronte che amavo tanto e mi aveva stretta il più possibile.

-Dormi,io rimango qui- aveva concluso.

E ci eravamo addormentati così,attaccati come una cozza.

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Capitolo 3
*** Capitolo 8. ***


Kelsey’s point of view.

-Buongiorno- mi aveva sussurrato Adam.

-Ciao- avevo sospirato teneramente.

Eravamo ancora abbracciati.

-Grazie per stanotte- appoggiai la mia fronte sulla sua.

-Di niente.- strusciò il suo naso contro il mio.

-Ti va di andare in giro a fare shopping?- continuò

-A me andrebbe bene anche mangiare una disgustosa pizza in uno squallido posto- sorrisi.

Mi guardò stranito.

-Basta che ci sei tu- confessai.

Mi guardò per qualche secondo sorridendo teneramente e chiusi gli occhi pensando mi stesse per dare un bacio sulla fronte.

Ma non sentii le sue labbra sulla fronte,bensì sulle labbra.

Aprii gli occhi sorpresa,ma mi lasciai avvolgere dalle sue labbra morbide come se fossero una coperta calda.

Si staccò.

-Perché l’hai fatto?- sorrisi.

-Mi sembrava più adatto.- fece spallucce.

-Lo era- dissi,prima che mi racchiudesse in un tenero abbraccio.

Afferrai tra le mani la sua maglia; il mio stupido vizio.

-Amo quando lo fai- si staccò.

-Cosa?-

-Stropicciarmi la maglia.- mi guardò. –Lo fai con tutti?-

-No.-

-“Solo con le persone che amo”- volevo dirgli,ma non ebbi il coraggio.

Rimase deluso dal fatto che non continuai la frase,ma cambiai discorso per non soffermarmici troppo.

Purtroppo avevo già deciso che me ne sarei andata; non solo da quella casa,ma da quella città.

Non volevo costringere Adam a starmi appresso quando non ero quella giusta,bensì una stupida ragazzina innamorata.

Con tante belle modelle,aveva il diritto di essere veramente felice.

-Dopodomani parto- sputai tutto  d’un fiato come se fosse acido.

I suoi occhi si spensero.

-Cosa? Perché?- mi guardò ancora più deluso.

Deglutii. A questo non avevo pensato.

-Non ti rendo felice?- mi chiese dispiaciuto.

COSA?

-Certo che mi rendi felice!Sei tutto quello che desidero.. ma..io-

-Non importa. Ho capito.- si alzò dal letto e si vestì.

-Adam ,io..-

-Dovevo capirlo che non ti interesso. Maledizione sono Adam Levine!Cos’ho di sbagliato? La gente pagherebbe per passare 10 secondi con me-

Provavo a non ascoltarlo. Sapevo che quello che diceva era solo il frutto della sua rabbia.

-Io sto facendo di tutto per farmi entrare nel tuo cuore,Kelsey. Ma non ci riesco.-

-Ci vediamo- completamente arrabbiato mi disse,sbattendo la porta.

-Perfetto,che grande idiota che sono.- sussurrai a me stessa con le lacrime agli occhi.

-Mi sono lasciata scappare l’uomo della mia vita dalle mani-

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