The game of memories

di Ele17
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** First day we met ***
Capitolo 3: *** For you ***
Capitolo 4: *** That night in Paris ***
Capitolo 5: *** Go and take it Ziva ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Casa di Abby, 21:08
 
“  amici, amanti e…”
“ è solo un collega e un caro amico!” si sentì in dovere di dire Ziva mentre il piatto che stava lavando gli scivolò dalle mani.
“ eh?? Ma se alla fine si mettono insieme, sicura di aver visto quel film??”
“ ah si si scusa.. mi stavo confondendo”
Abby le sorrise con dolcezza avendo intuito perfettamente a chi stava pensando in realtà “ vabbè visto che non abbiamo film da vedere, ti va di fare un gioco??”
“ dipende, se c’entrano i numeri no..” Ziva fece una piccola risata prima di sedersi sul divano accanto all’amica.
“ niente numeri, solo ricordi.. “
“ cioè..?”
“ quelli più significativi legati ad una persona”
“ e questa la scelgo io??”
“ no lo faccio io ma prima di dirtela tu devi accettare di giocare”
“ scusa ma chi te l’ha insegnato?”
“ mia nonna.. lei diceva che questo era uno dei pochi giochi del quale valesse la pena imparare e rispettare le regole.. da bleffatrice al poker quale era!”
“ beh se lo diceva lei come rifiutare giusto?!”
“ Giusto! allora io scelgo…” Abby fece finta di pensarci “ beh che ne dici di Tony?”
“ no, Abby mi dispiace ma lui no!”
“ perché? Qual è il problema?”
Avrebbe voluto rispondere che aveva paura, paura di non riuscire a contenere le sue emozioni ripensando a tutti i momenti che avevano condiviso, ma l’unica cosa che riuscì a dire prima di dirigersi verso la porta del bagno fu “ è successo troppo, non ci riesco..”
“ Ziva aspetta.. questa volta ne può davvero valere la pena!”
Quelle parole in qualche modo la colpirono. Si girò nuovamente verso l’amica, fece un respiro profondo tenendo gli occhi chiusi e poi disse “ la prima volta che l’ho incontrato.. sembrava davvero un’idiota..”
 


Navy Yard, 21:06
 
“ ma siamo rimasti solo io e te?”
“ eh già, noi ultimi eroi..” rispose Tony stiracchiandosi un po’.
“ Ziva è andata a cena da Abby giusto?”
“ credo di si..” sentire quel nome gli fece riportare istintivamente lo sguardo su fogli presenti sopra la sua scrivania.
“ a proposito di Abby, tormenta anche te con quel gioco dei ricordi di sua nonna??”
“ strano, ma non ne so niente..”
“ ma si, quello dove lei sceglie una persona e tu devi raccontarle tutti i ricordi più significativi che hai riguardo ad essa..” spiegò meglio Mcgee.
“  sto cominciando a sentirmi offeso che non l’abbia fatto anche a me..”
“beh possiamo sempre rimediare, te lo faccio io!” un enorme sorriso si stampo sulla sua faccia.
“ oh no pivello, a parte che devo finire questi rapporti e poi detto con grande affetto tu sei una vera frana sia a raccontare le barzellette che a fere gli indovinelli” disse Tony facendogli l’occhiolino.
“ ma questo non è un indovinello, è un gioco serio! Avanti prometti che giocherai chiunque sia la persona che io sceglierò”
“ è l’unico modo per farti stare zitto??”
“ assolutamente!”
“ avanti, di quale mia impresa ti devo far partecipe??” chiese con aria da sbruffone.
“mmm.. non so chi scegliere..” Mcgee fece finta di guardarsi intorno.
“ ecco, tanto rumore e poi..”
“ no no ci sono, Ziva!”
“ Ziva cosa?” Tony sbiancò e la sua espressione mutò completamente.
“ raccontami i ricordi più importante che hai legati a lei”
“ senti io.. io ho ancora tanto lavoro da fare”
“ e adesso cosa ti prende? Non ti puoi tirare indietro in questo modo”
“ infatti non è quello che sto facendo, è solo che non vorrei stare qui fino a domani mattina” disse cercando di dimostrarsi il più tranquillo ed indifferente possibile ottenendo però il risultato contrario.
“  a me sembra che tu abbia timore di parlare di lei..”
“ non ho affatto paura Timmy, è che.. è semplicemente complicato!” e invece lui ne aveva eccome,  perché non poteva fare a meno di chiedersi se andando a ripescare certi ricordi sarebbe riuscito a nascondere ancora i suoi sentimenti, a mentire ancora.
“ magari grazie a questo gioco poi lo sarà meno..”
In quel momento il pensiero di poter alleviare un po’ quel peso che si portava dentro ormai da tanto tempo prese il sopravvento “ okok, Mcinsistente facciamo questa cosa ma poi se.. “ respirò profondamente “ beh, la prima volta che ho incontrato Ziva… anche se negherò di averlo detto, mi sono sentito affascinato ed intimorito allo stesso tempo..”
 

Nel frattempo sul cellulare di Mcgee..
 
1 nuovo messaggio: ok, allora come concordato proviamo entrambi con il gioco dei ricordi.
Fammi sapere come va, Abby.
 



Angolo autrice
Ciao a tutti!! l'idea per questa storia mi è nata dopo aver visto un video ( stupendo secondo me *__*) con tutte le ragione per tifare questi due..
in ogni capitolo successivo a questo entrambi ripercorreranno un momento che è stato fondamentale nel loro rapporto e ci sarà prima un flashback con i loro pensieri e poi una riflessione su quanto e come esso abbia modificato il loro legame <3 insomma ogni ricordo sarà un tassello che forse li porterà alla piena consapevolezza del sentimento che li accomuna! spero che primo capitolo vi sia piaciuto e fatemi sapere cosa pensate anche su come intenderei proseguire la storia :)
ps. la storia segue il telefilm, cioè è ambientata dopo la 10x24 ma qui tutta la faccenda di Gibbs si è già risolta e loro sono tornati tutti al lavoro ;)
un bacio e come sempre un ringraziamento speciale a Vale per come mi supporta/sopporta sempre con grande entusiasmo!! <3<3<3
 
 

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Capitolo 2
*** First day we met ***


First day we met…
 
 
“..mi sono sentito intimorito ed affascinato allo stesso tempo..”
 
“ hei.. stavo solo..”
“ facendo sesso al telefono?”
“ sesso al telefono.. ah no.. giocando a sciarada”
“ sciarada? Come..”
“ ci giochi?”
“ mai al telefono..”  
“si.. io e il mio amico ci stiamo preparando per sabato sera”
“ tu giochi a sciarada il sabato sera?”
“per passare  il tempo prima di uscire, tu sei?”
“ Ziva David, Mossad”

 
“ mentre lei invece.. beh non credo che abbia avuto le stesse sensazioni riguardo a me”
“  beh forse dipende dal fatto che le hai detto che giocavi a sciarada il sabato sera..?”
“ cosa? e tu come fai a saperlo??”
“ le voci corrono Tony..”
“ perfetto!! In ogni caso dovevi vederla come si divertiva a provocarmi” per quanto si sforzasse un piccolo sorriso continuava a comparire sulla sua faccia.
“ beh se però hai messo questa conversazione tra i ricordi migliori deve esserci stato qualcosa di positivo no?”
Istintivamente penso subito al fatto che in fondo quello era il momento in cui lei era entrata nella sua vita . Sapeva però di non essere ancora pronto per dire a Mcgee una cosa del genere e allora continuò a rifletterci. All’improvviso gli venne in mente un’altra cosa e  allora disse “ i suoi sguardi..”
L’amico continuava a guardarlo come per incitarlo a continuare.
“ si, insomma credo di poter dire che erano quelli la fonte di fascino e di timore per me e adesso..”
“ e adesso..?”
“ sono un bel ricordo ecco!” Tony taglio corto ma era consapevole che ciò che li rendeva tanto speciali era che nonostante fossero passati 8 anni, se ci ripensava, erano in grado di farlo sentire nello stesso modo.
 

************************

 
 
“… sembrava davvero un’idiota.. e probabilmente quello su cui stava fantasticando lo aveva reso anche un po’ tale in quel momento ma.. “
 
“ abbiamo iniziato con il piede sbagliato, sono l’agente speciale Tony Dinozzo.. non stavo giocando a sciarada, stavo.. ricordando una collega”
“ nuda?”

 
“ ma..?”
“  sai quando si incontra qualcuno per la prima volta si possono provare tante emozioni.. dalla gioia alla paura, dall’attrazione alla repulsione ma raramente si crea così facilmente.. tensione ecco!”
“ tensione sessuale intendi??” chiese incuriosita Abby.
 
“no.. si.. io.. stavo solo.. guarda, non sono l’unico uomo che lo fa!”
“ oh, lo fanno anche le donne.. con gli uomini attraenti! E occasionalmente anche con altre donne”
“ mi stai stuzzicando eh..”

 
“ a dire il vero il sesso è stato uno degli argomenti principali di quella prima conversazione ma.. no, non era solo quello!” Ziva sembrò rendersene conto davvero solamente in quel momento.
“ di qualunque tipo fosse, pensi che sia presente ancora oggi tra voi?”
La domanda di Abby l’aveva spiazzata, di nuovo. Non rispose e si limitò ad abbassare velocemente lo sguardo verso il pavimento, ma dentro di se non potè fare a meno di pensare che in realtà lei la sentiva e che essa era sempre più intensa man mano che passava il tempo.
“ se dovessi rispondere io, sarebbe un si” Abby le sorrise appoggiandogli dolcemente la mano sulla spalla. “ ma adesso è diversa perché sta alla base di un legame!”
Ziva fece l’ennesimo respirò profondo “ già la nostra amicizia..”
“ dai tesoro, qual è il prossimo ricordo?” esclamò a quel punto Abby capendo che dovevano andare avanti con quello strano gioco se voleva sperare che entro la fine della serata la sua amica potesse finalmente avere la forza di modificare quell’ultima frase.



Angolo autrice
eccomi qui con il primo ricordo, quello del loro incontro :) spero di vi sia piaciuto e di non aver deluso nessuno davvero <3
ringrazio ancora tutti coloro che hanno letto e recensito quello precedente!!
un bacio e apresto <3

 

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Capitolo 3
*** For you ***


For you..
 
“ Abby, sinceramente non so bene cosa raccontarti adesso..”
“ non ci credo che non hai altro da dire sul capitolo Tony..”
“ esiste un capitolo Tony?” chiese Ziva nonostante avesse compreso perfettamente a cosa si riferisse l’amica.
“ ho capito, devo prendere in mano la situazione..” disse Abby tra se e se a bassa voce “ voi due siete amici, ottimi amici e lui ha fatto tante cose per te giusto?”
“ per te..” Ziva assunse improvvisamente un’espressione pensierosa
 
“perché ti starei mentendo Ziva?”
“ per salvarti il culo..”
“ da chi? Vance? Il Mossad?”
“ hai messo a repentaglio tutta la tua carriera per cosa?”
“ per te.. ti stava predendo in giro Ziva”
 
“ cosa? ”
“  ora che ci ripenso in quel momento l’ho totalmente ignorato…”
“ ma quando??”
“ ero arrabbiata anzi furiosa, ma.. era la prima volta che mi sottolineava questa cosa e io.. io ho solo continuato ad urlargli e a prendermela con lui, forse anche più di prima dopo quelle due parole”
 
“ per qualche ragione allora ti sei sentito in dovere di proteggermi”
“ ho fatto quello che dovevo..”
“ l’hai ucciso!”
“se non l’avessi fatto staresti avendo questo conversazione con lui, ma forse l’avresti preferito..”
“ forse si!”
 
“ non vorrei disturbarti ma ci sono anche io e vorrei capire!” esclamò Abby alzando leggermente il tono nel tentativo di attirare finalmente l’attenzione dell’amica.
“ 4 anni fa, fuori dal Mossad… poco dopo la morte di Michael!”
“ oh..”
“ già! Non credo avessimo mai litigato così prima, gli ho addirittura puntato la pistola addosso..”
“ eri ferita..”
“ voleva proteggermi, ma io in quel momento riuscivo a vedere solo il fatto in se e non tutto quello che ci stava attorno” Ziva  scossava la testa “ Sai Abby, io non l’ho mai sentito più lontano da me, mi sembrava di essere stata tradita anche da lui..”
“ aveva ucciso il tuo fidanzato, è una reazione comprensibile” disse la ragazza toccandole dolcemente il braccio e utilizzando un po’ di vecchia psicologia inversa.
“ lo so..”
“ io penso che quello sia stato un momento di svolta per entrambi… e poi ti ha permesso si capire che lui poteva ferirti sul serio, ma non in quanto assassino del tua fidanzato ma piuttosto come persona alla quale tenevi..”
Ziva continuava a guardarla fisso ma dall’espressione dei sui occhi Abby capì che aveva centrato nel segno “inconsciamente credo di essere arrivata ad odiarlo perché mi aveva lasciata da sola anche lui!” Ziva si passò lentamente le mani sul viso, come per allentare un po’ della tensione che aveva in  corpo. Poi rivolse lo sguardo nuovamente verso l’amica ” sai alla fine nonostante tutto mi ha chiesto se ne ero innamorata, gli  ho detto che non l’avrei mai saputo..”
“ questa volta non sarà così tesoro!” le rispose prontamente Abby.
“ cosa??” quest’ ultima frase gliene diede la conferma. Lei sapeva tutto, ora doveva solo avere la forza per confermarle la cosa, per confermare che si, provava dei sentimenti per Tony ma che dentro di lei vi era paura, anzi terrore puro per tutto ciò che quello comportava o poteva comportare.
“ volevo solo dire che..” la ragazza capì che forse aveva esagerato, che forse si era esposta troppo per il momento, ma prima che potesse finire sia la frase che i suoi ragionamenti Ziva la interruppe “ aspetta Abby, dovrei dirti una cosa..”
 
 

***************************************

 
 
“ guarda che non ti devi mettere sempre sulla difensiva con me Tony..”
“ è che mi sento psicoanalizzato Timmy!”
“ solo perché ti ho chiesto se ti sei sentito ferito?”
 
“ecco cos’è che ti fa arrabbiare davvero.. non che sia morto ma che il tuo ragazzo del Mossad sia stato preso a calci nel culo da un idiota come me!”
“ tu avevi un vantaggio su di lui!”
“ mi ha attaccato, cosa avrei dovuto fare..”
 
“ sinceramente non capisco come siamo arrivati a parlare di Michael!”
“  continui a non rispondermi, lo prenderò come un..”
“ si, ok lo ammetto.. mi ha fatto male, ora sei contento?!”  disse Tony facendo cadere il barattolo delle matite.
“ affatto..” rispose Mcgee scossando la testa.
“ comunque smettila di farne un dramma, in fondo è stata solo una delle tante volte in cui ho provato a fare qualcosa per lei ma ho ricevuto picche!” disse l’uomo con un tono che voleva essere sarcastico ma che invece non faceva altro che trasmettere tristezza
“ tutto questo risentimento Tony non..”
“ non va bene?! A chi lo dici ma è vero.. nonostante tutto però lo rifarei e in più sono stato sincero al cento per cento come non sono da tempo, perciò se stiamo ancora giocando a quello stupido gioco puoi segnarti questo momento tra i ricordi migliori!” continuò Tony lanciandogli anche un falso e velocissimo sorriso finale
“ non mi sembra che stiamo più giocando da un po’ di tempo, tu.. sei arrabbiato!” gli rispose l’amico tra un misto di preoccupazione e sorpresa.
“ si, con te perché non mi lasci in pace!!”
“ senti sai che c’è?! Io mi sono stancato..” Mcgee si alzò dalla sedia “ pensavo di fidassi di me, e che mi considerassi un amico su cui contare ma forse non è così” continuò il pivello sempre più vicino all’ascensore.
“ sono arrabbiato con Ziva perché non se ne accorge come invece hai fatto tu.. e forse tutto il resto del mondo!” gli urlo allora tutto d’un fiato Tony appena un secondo prima che si aprissero le porte.
 


Angolo autrice
ecco il nuovo capitolo!! spero non risulti troppo slegato da quello precedente e che vi sia piaciuto almeno un po' <3
la scena a cui si ricollega questo capitolo/ricordo io la adoro, è di un'intensità unica secondo me *___*
in ogni caso mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate e quali sono le vostre impressioni su come sta procendendo la storia. Approfitto anche per ringraziare chi ha letto i capitoli precedenti :)
ps. Vale, avevi indovinatooooo, ma dovevo tenerti un po' sulle spine ahahah!! non uccidermi <3<3<3



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Capitolo 4
*** That night in Paris ***


That night in Paris..
 

“ ho capito cosa Tony..?” chiese lasciando subito perdere l’ascensore e riavvicinandosi alla scrivania dell’amico.
“ non credo che a questo punto ci sia bisogno che lo dica!”
“ forse no… “ Mcgee fece una piccola pausa “ma penso potrebbe farti bene visto che non credo tu l’abbia mai detto alta voce a qualcuno.. o sbaglio?!”
 “indovinato Mcintuito, indovinato..”
“ guarda che posso ancora andarmene se vuoi..” chiese poi notando ancora un po’ di chiusura in quella frase.
“ no..” Tony alzò la testa e lo guardò negli occhi per un secondo “ insomma tu ti sei accorto che.. le cose sono cambiate!”
“ a cosa ti riferisci esattamente?”
“ al fatto che mi sono cacciato in una situazione impossibile, al fatto che.. “
“ che..?
“ al fatto che mi sono innamorato di lei cavolo!” aveva quasi il fiato corto. Quelle ultime parole gli uscirono dalla bocca come un torrente in piena “ e ora non azzardarti a guardarmi con tenerezza o altro pivello, perché mi sento già abbastanza.. scoperto” continuò poi abbassando nuovamente lo sguardo e passandosi nervosamente la mani tra i capelli.
“ quando hai cominciato a capirlo?”
“ ma come, non un commento?! niente?!”
“ sono Mcgee, lo sai che voglio prima tutti i dati.. “
“ sei irritante persino nella veste di psicologo! “ disse Tony sarcastico, ma con tono insolitamente duro “lo so lo so, scusa… è che insultarti mi tranquillizza!” aggiunse poi notando l’espressione quasi ferita del collega “comunque direi… Dawson’s Creek e Parigi!”
“ cosa?”
capisci di provare dei sentimenti per una persona quando puoi passere tutta la notte a guardarla mentre dorme.. lo dice la nonna in un episodio.” finite quelle parole accennò anche un debolissimo sorriso.
“ a parte che non sapevo lo guardassi.. ma poi che c’entra tutto questo con te e Ziva?” Mcgee era decisamente confuso.
“ senti mi sento già abbastanza una femminuccia per essere qui a scambiare confidenze amorose con te senza che mi fai pesare di aver visto qualche episodio..” disse Tony mettendosi leggermente sulla difensiva “.. e comunque c’entra con quello che è successo a Parigi!”
“ più di tre anni fa intendi?”
“ sai, quella volta nessuno di noi ha dormito sul divano..”
“ vuoi dire che avete..”
“ no..no.. “ Tony scossò la testa come se incredibilmente il sesso fosse la cosa più lontana dai suoi pensieri in quel momento.
“ e allora dove…?”
“ nella stanza che ci avevano dato c’era un piccolo camino e di fronte ad esso uno di quei tappeti soffici.. quelli fatti apposta per potersi stendere accanto al fuoco..”  Mcgee gli fece un cenno con la mano come per incitarlo a continuare “ ..dopo cena avevamo deciso di riscaldarci un po’, ma prima io volevo fare una doccia.. beh quando sono tornato si era addormentata”
“ e tu cosa hai fatto allora?”
“ avrei potuto svegliarla, avrei potuto mettermi sul divano o nel letto e invece.. mi sono semplicemente steso a poca distanza da lei e.. l’ho guardata” Tony aveva sorriso per tutta la durata del racconto ma dal suo sguardo  traspariva quasi un po’ di nostalgia.
 
“ come mai sei così di buon umore?”
“ ho solo dormito bene la notte scorsa.. tu no? sembri abbastanza riposata..”
 
“ tutta la notte?”
“ diciamo per il tempo sufficiente per fermarmi a pensare un po’..”
“ Tony ma è una cosa davvero.. dolcissima!” esclamò Mcgee piacevolmente sorpreso.
“ ti avevo detto di non guardarmi così però..”
“ hai ragione, scusa..” il pivello cercò di nascondere un po’ del suo entusiasmo ”quindi quella notte c’è stata la svolta diciamo..?”
“ adesso credo di poter dire che ci fosse già stata.. “
 
“Tony, why are you here?”
“ couldn’t live without you, I guess…”
 
“ ma sicuramente in quel momento ho smesso di rimandarne..”
“ la presa di coscienza?”
“ già.. comunque è solo tutta teoria!” replicò a quel punto Tony un po’ sconsolato.
“ non ti seguo?”
“ sono passati anni da quella notte a Parigi nei quali ho tentato di ignorare tutto di nuovo, di distrarmi, mi sono detto la gelosia che provavo era quella per una sorella, che la continua voglia di abbracciarla o baciarla erano solo uno strano senso di protezione da ulteriori dolori per lei, ma la verità è che.. ci sono dentro fino al collo Timmy e più passa il tempo più è difficile fingere!”
 
 


Angolo autrice
sera a tutti!! <3 per prima cosa mi scuso per l'enorme ritardo dell'aggiornamento e poi.. beh dico che questa è la mia interpretazione alla famosissima domanda " what's happened in Paris?" ahahah
spero di non aver reso i personaggi troppo OOC e che il capitolo non sia venuto troppo male <3 aspetto i vostri pareri e alla prossima con la dichiarazione di Ziva :)
ps. la frase della somalia DOVEVO metterla in inglese, rende 1000 volte di più <3
pps. l'inserimento di Dawson Creek è perchè, oltre ad essere stato uno dei miei amori XD, quella è decisamente una delle miei citazioni preferite di sempre <3<3<3
un bacio!

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Capitolo 5
*** Go and take it Ziva ***


Go and take it Ziva…
 

 
“ ma è una cosa meravigliosa Ziva!!” Abby era decisamente euforica e per quanto si sforzasse non riusciva a smettere di sorridere.
“ no, per niente. Mi sento così.. vulnerabile!”
“  io non ti giudicherei mai” disse Abby prendendole la mano “.. e poi anzi, io ne sono felicissima!” continuò poi cercando di incrociare il suo sguardo che fino a quel momento era sempre stato rivolto o verso il pavimento o in direzione della finestra.
“  è che questi sentimenti.. non so come controllarli”
“ e perché mai dovresti farlo?! Vivili e basta..”
“ ti giuro che non erano programmati Abby,ma.. ma non riesco a farne a meno!”  nonostante l’incoraggiamenti dell’amica, Ziva appariva mettersi sempre più sulla difensiva.
“ sembra che tu ti stia in qualche modo scusando per quello che provi, ma non devi! Senti tesoro so che sei spaventata ma.. “
“ sono terrorizzata vorrai dire!” la correggesse subito tirandosi nervosamente indietro i capelli che gli erano scivolati sul viso.
“ si lo so.. ma non puoi tenerti tutto dentro!”
“ magari mi passerà..” sapeva che era impossibile e il tono che usò lo fece capire perfettamente.
“ avanti, lo sappiamo entrambe che non è una semplice cotta..”
“ già” rispose allora prima di lasciarsi andare ad un respiro profondo, come se si fosse appena liberata di un enorme segreto  “… è che a volte mi guarda in un modo!” 
“ finalmente te ne sei accorta!” questa consapevolezza la sorprese piacevolmente “ Non so come hai fatto a non notare prima d’ora che..”
“ una volta non era così.. ne sono sicura!” la  donna scosse leggermente la testa ed Abby ebbe la sensazione che volesse convincere anche un po’se stessa “ una volta non mi sentivo come se riuscisse a capire i miei pensieri solo guardandomi negli occhi, come se incrociarli con i suoi, anche solo per un attimo, riuscisse a farmi sentire..bene, a casa!”
“ adesso si però” si fecero un piccolo sorriso a vicenda, una dopo l’altra “ anche se ti posso assicurare che Tony prova a fare tutto questo da tanto e perciò penso che meriti di sapere che i suoi sforzi non sono stati inutili.. non credi anche tu?”
 
“sai, continuo a pensare che se non fosse stato per Orli, le cose avrebbero potuto essere diverse.. io potrei essere una persona diversa.”
“ allora dovrei raggiungerla prima che parta. Sai e.. ringraziarla”
 
“ già.. forse..” 
 
“so che non è lo stesso ma.. magari, se chiudessi gli occhi potrebbe essere come se fossi all’opera. E magari potrebbe anche essere come se Tali fosse li con te.”
“Grazie”
 
“ ma mi dici come faccio Abby?! La verità è che a volte vorrei solo rivivere quel ballo a Berlino, quando per un secondo tutto mi era sembrato più semplice e .. e che non ci fossero più bisogno di spiegazioni, per nessuno dei due.” esclamò poi riemergendo dai ricordi.
 
“one day you’ll dance with a man who deserves your love”
 
“ voi due che ballate un lento, che cosa romanticissima!!!” non riuscì a trattenersi dal dire l’amica, perdendosi un attimo ad immaginare la scena.
“in realtà eravamo sotto copertura, anche se..”
 
“ stai con me, ce l’ho.. comportati come se fossi semplicemente qui con me”
 
“ in ogni caso, visto che riconosco quando ad una donna brillano gli occhi ed è quello che ti sta succedendo ora,  anche se fai di tutto per nasconderlo, rispondi ad una domanda…”
“ quale?”
“cosa conta di più per te, mantenere intatto sia l’orgoglio che tutte le tue paure oppure correre il rischio di ottenere tutto??”
“ oh Abby.. non sai quanto disperatamente io voglio quel tutto!” rispose immediatamente Ziva guardandola negli occhi.
A quel punto Abby le getto le braccia al collo ed una volta che si ritenne soddisfatta di quell’abbraccio le ordinò con il tonò più dolce del mondo “ e allora corri a prendertelo!”
 
 


Angolo autrice
eccomi, tornata dal campeggio e come al solito in tirardo XD con il nuovo capitolo! <3
i nostri Mcgee ed Abby li stanno scossando per bene eh!! Grazie mille a chiunque la legga e fatemi sapere cosa ne pensate :)
un bacio!!

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