Finalmente tu ed io

di EmilyG66
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cambiamenti. ***
Capitolo 2: *** Pensando a te ***
Capitolo 3: *** Preparativi ***
Capitolo 4: *** Notte piena di sensazioni ***
Capitolo 5: *** Verso la normalità ***
Capitolo 6: *** Alla fine... ***



Capitolo 1
*** Cambiamenti. ***


A Nightmaren tutto era calmo e silenzioso.
I nightmaren distrutti erano stati ricreati da Reala con le ultime Ideya rimaste nel castello.
Ora tutti si trovavano nella sala dove prima si trovava la camera di Wizeman e, al suo posto, si ergeva un maestoso trono a scacchi rossi e neri, anche l’ambiente era cambiato da blu a rosso.
Il trono finiva verso l’alto con un paio di corna rosse. Reala sedeva su di esso teso.
Jackle gli stava di fianco pronto con carta e penna. Il nuovo re di Nightmaren non era cambiato molto. Era temuto, sempre poco sorridente e alzava spesso la voce profonda.
:- Bene – disse Reala e tutti guardarono il loro nuovo padrone. Aveva il viso coperto come al solito da una Persona d’orata ma sulla testa il suo consigliere arancione (Jackle) l’ aveva obbligato a portare una corona con incastonati alcuni rubini della montagna dei gioielli.:- Le leggi del Maestro Wizeman sono quasi sempre state rispettate citandone qualche esempio come quelle sul combattere, raccogliere molte Ideya……sull'accoppiamento ed altre ancora. Da oggi tutte queste regole sono sciolte, al loro posto io ne proclamerò di nuove…- ci fu un sommesso vociare di nightmaren stupefatti e altri intimoriti da quali leggi potesse mai emanare Reala.
:- Le leggi sono le seguenti e sono poche- qualcuno tirò un sospiro di sollievo :-numero uno… Siete liberi di accoppiarvi con chi volete.
:- Tutti esultarono ma Jackle facendo volare un carta fece ritornare il silenzio.
:- grazie Jackle- riprese Reala:- numero due… Nessun nightmaren deve ferire un altro nightmaren in particolare Nights…la punizione sarebbe dura.- I nightmaren ricordando com'erano stati sconfitti sbiancarono:- numero tre non dovete più rubare Ideya ma blue chip che abbiamo scoperto possono sostituirle molto bene e sono facilmente trovabili. Numero quattro si lavorerà metà giornata invece che tutta tranne il mercoledì e la domenica, prendeteli come giorni liberi oltre alla festa annuale che si farà per ricordare la sconfitta di un’oppressore.-
Finì stringendo il pugno. Tutti i presenti urlarono di gioia alcuni gridarono anche il nome di Reala mentre lui sorrideva soddisfatto. Gli piaceva parecchio comandare ma voleva anche essere flessibile. :- Ah! –aggiunse mentre i nightmaren si voltavano per andare a festeggiare.
- Numero cinque per qualunque richiesta di creare camere, nightmaren o anche animali e oggetti chiedete a me ma fatelo sapere a Jackle che prenderà nota. Ora godetevi la giornata.
:- Detto questo Reala si tolse la corona e l’appoggiò sul trono.
Subito si sentirono schiamazzi e Jackle prendeva appunti su appunti per le richieste.
Reala si coricò.
La sua camera da letto era la stessa. Un letto matrimoniale al centro rosso (come il resto della camera), un armadio un tavolo lungo a sinistra, in caso volesse mangiare in camera, una libreria con libri su guerre e soldati che aveva creato Wizeman apposta per lui e una finestra accanto al letto che dava su un balcone rotondo. Reala si cambiò con un pigiama.
Indovinate di che colore? Rosso, ne aveva anche alcuni neri, ma oggi si sentiva di rosso.
S’infilò nelle coperte e si addormentò. I giorni nel castello Nightmaren sembravano sempre bui, infatti era sempre notte, quindi i nightmaren dovevano sempre guardare l’orologio per sapere che ora fosse.
Ma questo succedeva anche negli altri mondi, per esempio attraverso alcune porte del Dream Gate era sempre giorno o in alcune sempre notte.
In un’altra parte lontano dal castello Nightmaren una giullare viola cercava di prendere sonno appisolata vicino al laghetto del Dream Gate sotto un albero.
:- Awww… che bella giornata è stata oggi.
- Nights disse. Aveva sconfitto Wizeman, aveva rivisto Will e Helen, scoprendo che si erano incontrati nel mondo reale e si erano fidanzati e poi non era stata disturbata da nessun Nightmaren.
In verità questo le era un po’ dispiaciuto. Di solito puntuale come un orologio si presentava un nightmaren o Reala.
:- Reala…:- un pensiero balenò nella testa della Nightmaren paladina di Nightopia.
Il suo costante inseguitore non si era presentato da un paio di giorni dopo che lei lo aveva affrontato nel mondo reale sulla torre con l’orologio.
Era triste al pensiero di non rivederlo per un bel po’, ma forse era meglio così. Con uno sbadigliò si addormentò.
Reala si trovava in prato, probabilmente il mondo con i denti di leone più alti di lui.
Si guardò in giro e vide qualcosa seduta sull’erba, era tutta viola e gli assomigliava parecchio solo che aveva una figura più femminile.
Reala sgranò gli occhi per ciò che vide quando si avvicinò già sapendo di chi si trattava. Le parole gli uscirono dalle labbra nere senza volerlo.
:- Nii…:- si voleva portare la mano guantata e artigliata alla bocca ma il suo corpo non rispondeva. Nights sentitasi chiamata per il soprannome che Reala le aveva dato si girò.
Pensava che sarebbe scappata o l’avrebbe guardato con odio, invece sorrise come faceva da ragazza quando non si era ribellata.:- Ree…:- rispose dolcemente poi si alzò in piedi e gli si avvicinò.
Reala non capiva come mai ma si trovò davanti ai bellissimi occhi blu di Nights. Lei che gli stava di fronte gli tolse la maschera anche se lui lottava per far muovere le sue braccia per fermarla.
Non gli era mai piaciuto che qualcuno vedesse oltre la sua Persona. Gli occhi sono lo specchio dell’anima e lui non sopportava che qualcuno potesse leggere le sue emozioni più profonde e nascoste.
Era tardi però il suo copro rispose all’azione di Nights prendendola per i fianchi e baciandola ma nello stesso tempo facendogli vedere ogni istante. Sentì che la nightmaren non si opponeva e ansi voleva approfondire.
Reala a quel punto chiuse gli occhi.
Si svegliò di colpo mettendosi a sedere con una mano sul viso. Tastò e la sua Persona c’era ancora, ancora era nel suo letto. Sospirò, quel sogno lo aveva stravolto e al pensiero arrossì involontariamente.
Se fosse stato davvero lui forse… non avrebbe mai baciato Nights e tanto meno non l’avrebbe uccisa.
Non riusciva a spiegarsi perché lui, il re dei nightmaren non riusciva a controllare la sua volontà nei sogni?
Già… era stato un sogno o un incubo?
Reala sorrise compiaciuto, per Nights di sicuro un incubo… o forse no?
Ripensò al soprannome che gli era uscito dalla bocca, era da secoli che non lo pronunciava. Si ricordava tutto di quando Nights era fedele, perfino il loro primo incontro.
:- Come dimenticare…:- Reala sorrise e si lasciò andare ai pensieri del passato.
Flashback
Reala aprì per la prima volta i suoi magnifici occhi color ghiaccio e si guardò in torno. Davanti a lui c’era un signore che lo osservava aveva un mantello blu una testa strana e lo teneva su una mano.
:-Cos- Shhhh…- Disse la figura. Il piccoletto capì che doveva tacere ma non sapeva perché così guardò quel…quel coso con un’espressione dubbiosa.
Il Dio avvicinò una mano al piccolo che doveva avere si e no 4 anni e gli fece vedere il suo contenuto.
Reala vide una luce rossa poi una nightmaren viola con delle corna, non vedeva però il suo viso quindi si sporse un po’ dalla mano poi sentì muoversi sotto di lui. Wizeman stava spostando la mano per permettergli di vedere la sua partner nightmaren.
Reala finalmente vide bene la sua figura. Aveva la sua stessa età ma un viso più colorito del suo e respirava lentamente.
Non poté trattenere lo stupore e la meraviglia e disse la sua prima parola, la prima che gli venne in mente.
:- Bella…:- Il Dio lo guardò con un’espressione preoccupata, non sapeva che i nightmaren potessero provare dei sentimenti, questo sarebbe stato un problema per i suoi piani.
Reala non si accorse di niente, tanto era intento ad osservare la bella nightmaren. Lei si scosse e cominciò a stiracchiarsi.
Il piccoletto rosso invece si avvicinò ancora di più al suo viso, voleva vedere che cosa avrebbe fatto.
Nights aprì gli occhi lentamente per trovarsi di fronte un paio di occhi celeste giacchio in cui poteva specchiare i suoi blu oceano.
Li fissò per alcuni minuti poi decise di vedere a chi appartenessero e vide il nightmaren rosso che la guardava sorpreso, aveva due tagli neri lungo gli occhi e non le piacevano. Lei però sorrise alla vista di quel faccino rotondo e bianco.
Reala tuttora ricordava il suo sorriso. Il suo primo sorriso che lei aveva fatto a lui e lui aveva fatto a lei, come il primo sguardo. Prima che potessero colloquiare il Dio parlò con voce profonda e li spaventò un poco ridestandoli.
:- Ben venuti, voi due siete due nightmaren di primo livello, creature forti, agili e intelligenti. Tu- disse indicando con un’altra mano Reala- Sei Reala e da grande sarai un generale e forse un giorno un Dio. Mentre tu -stavolta indicò Nights- sei Nights e da grande potresti diventare la dea di Nightmaren cioè di questo mondo. -I due si guardarono attribuendosi i nuovi nomi strani.
:–Io sono Wizeman il vostro creatore, signore e maestro. Questa in vece è un’Ideya- spiegò porgendogliene una. Andò avanti a spiegare diverse cose poi tirò fuori due maschere chiamandole Persona e le affidò ai rispettivi nightmaren.
Reala subito se la mise visto che era un ordine del creatore ed era il suo primo regalo.
Poi col tempo l’avrebbe indossata anche perché gli donava molto.
La sua “gemella” non era molto entusiasta ne della maschera ne del fatto che non avrebbe potuto vedere più il viso libero di Reala però sorvolò.

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Capitolo 2
*** Pensando a te ***


Reala sorrise ai bei tempi e ai ricordi, si chiedeva se Nights si ricordasse di quel giorno, presumeva di no, ma qualcosa interiore gli diceva di sì. Ormai era “mattina” e non sarebbe servito a niente stare a letto.
Si stava togliendo la maglietta quando Jackle entrò nella sua stanza tutto trafelato spalancandola. Reala, che ormai si era girato e aveva quasi rimosso del tutto la camicia, con un sguardo di resa se la tolse restando a petto nudo con la maglia sulle mani.
:- Non ti hanno insegnato a bussare Jackle?-
Chiese stizzito maledicendosi per non aver chiuso come sempre la porta a chiave.
Ma infondo Jackle se voleva sarebbe anche potuto passare attraverso i muri.
–Che cosa vuoi?- riprese.
Il giullare arancione-trasparente che era caduto si alzò mettendosi bene il cappello e guardò il giullare rosso non che suo migliore amico e quando lo vide con una mano sul fianco e senza maglietta solo con il pigiama scoppiò a ridere con una delle sue risate da pazzo.
Reala roteò gli occhi aspettando che finisse.
Jackle si asciugò una lacrima e disse ironico:- Reala se volevi far colpo su di me ti giuro che non è questo il modo di presentarsi ah ah ah.-
Non poté dire altro poiché il re dei nightmaren lo prese per il collo, come era suo solito fare con i nemici, e lo sbatté sul muro pieno d’ira.
-Cosa vuoi Jackle?- lui subito parlò.
-Hai una lista immensa di creazioni da fare ti conviene iniziare subito se vuoi finire tra una settimana- ridacchiò.
Reala mollò la presa e chiese:-tutti i nightmaren sono stati avvertiti delle mie regole, anche quelli assenti ieri?-
Sì signor Reala-
rispose Jackle massaggiandosi il collo.
-Bene allora mi vesto scendo per la colazione e mi metto all’opera puoi andare.-
disse congedandolo
-Bene come volete signor Reala- disse inchinandosi e uscendo dalla porta chiudendola.
Il re dei nightmaren fu lasciato solo a cambiarsi.
- Non proprio tutti-
ammise Jackle mentre fluttuava fuori dalla stanza. Decise di andare ad informare di persona l’unica nightmaren che non sapesse delle regole di Reala.
Nights.
Lei stava suonando il suo flauto melodioso seduta sulla fontana aspettando i visitatori. Sobbalzò quando, aprendo un occhio, vide un mantello arancione con guanti scarpe e una faccia sorriderle. Quasi cadette nella fontana.
–J-Jackle! Che ci fai tu qui?!-
Il giullare sorrise salutando con la mano.
- Ciao Nights come stai? Io bene, anche Reala…più o meno…-
Nights sgranò ancora di più gli occhi poi si riprese ricordandosi che Jackle era pericoloso solo quando dava i numeri, ansi in quei casi era addirittura comico, sorrise. Gli era mancato un po’.
- Sono contenta– rispose -come mai da queste parti v- vuoi giocare a poker o a carte?-
La interruppe il nightmaren. Nights sospirò esasperata come ai vecchi tempi.
-Jackle lo sai che non mi piace giocare d’azzardo e poi vinco sempre io al tuo gioco!-
Jackle rise.
-eh eh no stavolta mi sono allenato. Sono venuto come banditore.-
disse tirando fuori le nuove regole. La nightmaren viola incrociò le gambe e ascoltò quello che il suo ex-collega voleva dirle da “banditore”.
-Re Reala ha annullato le vecchie leggi del maestro Wizeman e ne ha scritte di nuove. Ha poi chiesto che tutti i nightmaren ne fossero a conoscenza…-
Come Nights udì quelle parole rimase scioccata. Reala re…nuove leggi, lei non pensava che avesse sciolto le regole che strettamente avevano seguito quasi alla lettera da ragazzi.
Le sentì una per una.
La legge dell’accoppiamento vietato non piaceva neanche a lei e un po’ sorrise, per quella che riguardava lei arrossì e su quella della festa tirò un sospiro di sollievo.
Capiva che Reala non era arrabbiato o triste, ma felice che Wizeman si fosse levato dai piedi. Nights sentì un pizzico di orgoglio pervaderla ma poi passò come Jackle finì e si girò andandosene. Nights passò tutto il giorno a pensare al “re di nightmaren” e rifletté su quanto in fatti era cambiato.
Reala riuscì, sapendo solo lui come, a finire una lista di richieste che non finiva più, aveva creato: oggetti, abiti, attrezzi e i suoi capolavori di nightmaren che, doveva ammettere riconoscendosi il merito, con le blue chip erano venuti proprio come voleva.
Solo uno gli sembrava un po’ ostile, uno di nome Black, perché era tutto nero e con il suo carattere non aveva soddisfatto una nightmaren che lo aveva pregato di farne un altro. Reala voleva stare un po’ da solo per riflettere sul suo passato e su Nights. Gli mancava la sua presenza nel palazzo e nelle loro lotte così prese un mantello e uscì.
Non è che al Dream Gate facesse freddo, ma aveva notato che il mantello gli dava un’aria più elegante.
Nights stava ancora aspettando i visitatori.
-Di sicuro staranno nella foresta della memoria accoccolati a scambiarsi carezze ecc…- pensava.
Li attendeva vicino ad un albero a tre o quattro metri da terra.
:- Ciao Nights.-
La nightmaren viola si girò piano piano aveva riconosciuto la voce calda e fredda allo stesso tempo. Quella voce che le faceva gelare il sangue, già si sentiva un paio di artigli sul collo. Si voltò.
Reala era a qualche metro lontano da lei, indossava un mantello e la guardava…con affetto, con nostalgia magari. Anche lei ricambiò con lo stesso sguardo. La voce le uscì con tremore:-…Che cosa vuoi?!- chiese.
-Niente- rispose il nightmaren con noncuranza avanzando.
Lei indietreggiò piano.:-cosa vuoi fare?- Reala non rispose e continuò a muoversi con gli occhi fissi su di lei. La nightmaren viola cercò di sviare quegli occhi gelati ma non ci riuscì e cercò di re-beccare.
- Re-
Fu interrotta però da Reala che le afferrò i polsi e la spinse contro il legno dell’albero. Nights era spaventata, i suoi occhi guizzarono dall'avvicinamento con quelli di lui. Reala decise di rispondere alla sua domanda.
- Questo.-
Disse e poi con molto coraggio e stupore la baciò sulle labbra chiudendo gli occhi. La sua gemella rimase scioccata non riusciva neanche a pensare in parte. Reala invece aveva chiuso gli occhi per non vedere lo spavento che sapeva sarebbe stato impresso nella sua mente per sempre.
Quindi decise di non guardare, non sapeva perché lo stava facendo ma sentiva che Nights era una parte di lui, del suo passato, che non voleva assolutamente perdere, non come prima. Forse lei lo odiava ancora ma lui non ci riusciva, non riusciva più a trattenersi, a tenersi dentro quello che provava da sempre.
- Mi dispiace.-
Reala pensò e fece per staccarsi dal bacio allontanandosi un po’. Nights sentendo che voleva staccarsi ancora rossa in volto pensò "no non lasciare!" e spinse le sue labbra contro quelle di Reala poi per l’imbarazzo chiuse gli occhi. Lui invece sentendo che la sua compagna desiderava quel bacio aprì di scatto gli occhi e vedendo che li aveva chiusi li richiuse sorridendo un po’ contro il bacio.
Nights poi si liberò i polsi mentre Reala aprì lentamente un occhio per vedere quello che voleva fare e se gli sarebbe arrivato uno schiaffo. Con sua sorpresa lei gli mise le mani intorno al collo per baciarlo meglio e inclinò la testa. Lui chiuse per l’ennesima volta gli occhi e le avvolse, con le sue braccia, i fianchi facendole percorrere un brivido caldo. L’aria stava per finire quando…
- Nights dove sei?-
Siamo noi, Will e Helen vieni fuori!- I due nightmaren si ridestarono e Reala si allontanò in fretta volando via nonostante Nights lo chiamò.
- R-Reala!...-
La nightmaren viola volò vicino ai visitatori e si lasciò pervadere dall'imbarazzo per essere stata baciata per la prima volta da Reala, proprio lui. Si toccò poi le labbra ricordando ancora il tocco fresco di quelle di Reala sulle sue.
Arrossì e, nonostante i visitatori le chiedessero se andava tutto bene, lei accennava con la testa e sospirava. Non aveva seguito un solo discorso da quando erano arrivati. Aveva un chiodo fisso.
Reala! Chissà cosa stava pensando di lei.
Lui volava a tutta velocità come se la sua compagna potesse raggiungerlo e chiedergli spiegazioni. Infondo non sarebbe servito, lei era sempre stata più veloce di lui. Entrò di nuovo nella sua camera felice come non mai.
Scese per la cena con tutti i nightmaren finalmente divertendosi, ma non per i motivi che pensavano loro. Erano molto lontani solo dall'immaginarlo. Il signore dei nightmaren sorrise per tutta la sera e quando andò a dormire rivolse uno sguardo alla finestra sul davanzale e sovrappensiero, ricordandosi il bacio che si erano dati, disse a tono basso come se qualcuno potesse udirlo.
- Buona notte e sogni d’oro mio dolce angelo viola-
Fece poi un sorrisetto con le sue labbra nere che avevano sverginato quelle di Nights e le sue, almeno sperava. Dall'altra parte invece lei era distesa sull'erba fresca e guardando le stelle gli rivolse un piccolo innocente pensiero e un sorriso, poi si addormentò subito.

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Capitolo 3
*** Preparativi ***


Nights e Reala si svegliarono fecero colazione e cominciarono le loro attività. Il re dei nightmaren aveva deciso di fissare il giorno annuale della festa per la sconfitta di Wizeman e aveva informato tutti che ci sarebbe stata la cena, un ballo – E qualche partita a carte?-
Jackle chiese ansioso. Reala sorrise.
- Certo…se riesci a trovare qualcuno che voglia giocare con te.- rispose con ironia il re dei nightmaren. Aveva organizzato quasi tutto, mancavano solo alcune blue chip e decise di andare con gli altri nightmaren a cercarle. Per tanto affidò il comando a Jackle durante la sua assenza, anche se non era una buona idea, si fidava.
Il giullare arancione non aspettava altro, appena Reala volò via lui si catapultò al Dream Gate per invitare alla festa Nights. Lei era in compagnia di Owl, Will e Helen che si tenevano per mano. Quando videro comparire Jackle stettero all’erta ma si rilassarono quando invitò tutti alla festa. Nights non voleva andarci. Ancora arrossiva pensando al fatto che ovviamente partecipava anche Reala.
- Ti prego Will non sono mai stata a una festa nightmaren mi ci porti?-
Helen fece gli occhioni dolci al suo fidanzato e lui rispose di si. Poi provò anche con Nights che rimase impassibile.
:- Non è una buona idea, potrebbe essere una trappola.-
Aggiunse Owl preoccupato. La nightmaren viola ci pensò su. Jackle come se potesse leggere i suoi pensieri riprese.
:-Dai Nights ti prego vieni anche tu il maestro Reala ne sarebbe contento. Noi festeggiamo chi c’è, c’è chi non c’è…non mi ricordo come finisce.-
Affermò Jackle facendo scoppiare a ridere i due visitatori. Nights dal canto suo voleva andarci, le feste nightmaren erano una ogni millennio si e no. Cercò una buona scusa però per non presentarsi.
- Però…sai Jackle si dovrebbe vestire in maniera adeguata e…io non ho niente da mettermi- si mise una mano sulla testa lievemente imbarazzata. Il nightmaren trasparente rise- ah ah non ti preoccupare, ci sono ancora i tuoi vestiti a nightmaren, vieni, ne scegli uno e te ne vai come se niente fosse.-
Nights stette un po’ accigliata alla proposta, ma Jackle la convinse.
-inoltre re Reala in questo momento è fuori, quindi non c’è…e- D’accordo andiamo!-
La nightmaren lo interruppe.
Tutti i presenti rimasero stupiti. Jackle prese il volo con Nights dietro e lasciarono il Dream Gate per andare a Nightmaren. Arrivati si aggirarono per le sale come degli intrusi e arrivarono alle porte delle camere dei nightmaren di primo livello.
Quella di Reala aveva una porta rossa e si trovava a destra, mentre quella di Nights si trovava a sinistra ed era tutta viola. Lei spinse la porta lentamente, come se non volesse vedere in che ovvie condizioni i nightmaren l’avessero ridotta, ma si dovette ricredere.
- Wow-
Disse appena entrata, la sua camera era pulita, addirittura splendete. Il nightmaren che le stava accanto sorrise.
- eh eh chi a pulito questa camera ha fatto un buon lavoro?-
- Un buon lavoro? Un ottimo lavoro, pensavo che nessuno l’avrebbe mai pulita.-
- eh eh non dovevi, Reala la pulisce ogni settimana. Oh!-
Il nightmaren arancione si mise una mano guantata sulla bocca. Aveva detto troppo. Nights spalancò gli occhi blu.
- Reala! È…è stato lui?-
-si-
Rispose alla fine Jackle colpevole.
- Da quando te ne sei andata…-
I due nightmaren stettero in silenzio poi la proprietaria della camera aprì l’armadio. La sua camera era uguale a quella del suo gemello solo tutta sulle tonalità del viola e del rosa.
- Che cosa ti metti?-
Chiese Jackle ansioso. Nights si girò e gli fece l’occhiolino.
- Sarà una sorpresa-
Il nightmaren arancione saltello per tutta la stanza. Amava le sorprese, tranne quelle di Reala, nel novanta per cento dei casi prendeva le botte.
- Va bene allora io faccio il faro.-
La nightmaren viola alzò un sopracciglio.
-Il faro?-
- Sì, sai quello che controlla se arriva qualcuno.-
-Il palo caso mai.-
-E io cosa ho detto? Il palo.-
Fece la linguaccia poi uscì dalla camera chiudendo la porta. Nights alzò gli occhi al cielo, Jackle era così stupido a volte. Tornò poi a scrutare l’interno del suo armadio. C’erano vestiti strani e di tutti i generi, ma lei voleva scioccare tutti quindi ne scelse uno che si trovava dentro una scatola. Wizeman lo aveva creato per la nightmaren più giovane su richiesta di un determinato colore, diverso dal solito. Nights lo prese tra le mani.
- Questo è perfetto.- sorrise. Poi scelse degli accessori ricavati dalla montagna dei gioielli e li infilò nella scatola. Si stava per immergere nei ricordi quando…
-Oh! Maestro Reala, com’è andata la missione?-
La voce era quella di Jackle.
–Niente male ho trovato quello che cercavamo. Tutto è pronto per stasera?-
-Sì maestro- rispose il nightmaren pazzo. Nights decise che era ora di andarsene quindi prese la scatola e volò via dalla finestra. Poco dopo Jackle prese il coraggio a due mani e durante l’inizio della festa confessò a Reala che aveva invitato sia la sua gemella che il vecchio uccello con i visitatori.
- MA SEI MATTO!- gli urlò contro.
- Effettivamente sì,-
Rispose Jackle con ironia.
- e ammettilo che ho avuto una trovata geniale-
Pronunciate queste parole gli arrivarono dritte dritte due botte sonore sulla nuca.
- Ah!- si sfregò la testa come il re dei nightmaren riprese.
- TI RENDI CONTO IN CHE MODO REAGIRANNO TUTTI GLI ALTRI!?-
Jackle rispose.
- Manca anche a loro! E comunque Nights e venuta e ha preso anche un vestito.-
Furono le ultime parole del nightmaren prima di darsi alla fuga. Reala era rimasto spiazzato. Non pensava sarebbe venuta anche la sua gemella e soprattutto che avrebbe indossato un vestito, lei non sopportava i vestiti!. Il nightmaren rosso decise di calmarsi, ormai quello che era fatto era fatto. Si preparò mentalmente e fisicamente per la serata.
Nights si era vestita nella porta con i Nightopians, che l’avevano osservata curiosi. Non avevano mai avuto paura di lei ma vedendola con quel vestito, che richiamava un colore molto scuro, non l’avevano quasi riconosciuta, in più portava dei gioielli. Lei uscì dalla porta guardando i suoi tre amici stupiti.
- Per favore niente commenti e non fate quelle facce finché non siamo arrivati al castello Nightmaren Chiaro?!- tutti annuirono.
Reala sedeva come al solito sul trono nella grande sala. Aveva indossato, di mala voglia, la sua corona ed era teso. Nights avrebbe fatto la sua comparsa tra poco e a lui questa cosa metteva i brividi. Jackle gli si accostò e lo squadrò per bene.
- Molto elegante vostra altezza- ridacchiò.
– Sta zitto!-
Gli urlò Reala leggermente rosso. Aveva indossato un paio di pantaloni neri come la giacca a maniche lunghe aperta leggermente dai bottoni, sotto si intravedeva che portava una maglietta rossa. C’era poi sempre la sua Persona come ornamento ma sul petto portava una collana abbastanza lunga al posto del suo solito medaglione.
Questa gli dava un tono un po’ più casual. La collana era con un filo nero e una pietra enorme rossa che formava un paio di corna. Nella sala vi fu silenzio e Reala si ridestò guardando attraverso l’entrata. La sua gemella fece la sua comparsa e, come lei aveva sperato, rimasero tutti a bocca aperta. Indossava un abito che nessuno aveva mai visto.
Era tutto…Rosso! Rosso con tonalità più scure, lungo, leggermente svasato, senza spalline con ghirigori come decorazioni e con un piccolo spacco molto al disotto del fianco dove stava una cintura fina e scura. Aveva guanti lunghi ma senza dita. Sotto era impossibile vedere gli stivali, ma quello che colpiva erano i gioielli, aveva bracciali intrecciati di colore viola, rosso e blu e al collo portava esattamente la riproduzione della collana di Reala solo di viola.
E proprio per finire in bellezza sul viso portava la sua Persona con le piume. Tutti trattennero il fiato non aspettandosi di vederla, ne vestita così, ne con i visitatori. Owl per la paura di essere spennato e cotto non era venuto. Sarebbe stato un ottimo antipasto, visto che tutti i nightmaren, tranne Nights, mangiavano nightopians.
Jackle le corse in contro e l’abbracciò poi alcuni nightmaren le si fecero in contro complimentandosi per il vestito eccetera. Alcuni dissero:- sai Nights in fondo ci è mancata la tua presenza qui.
- Anche voi mi siete mancati.-
- Ciao- dissero in coro Will e Helen. I presenti si presentarono e tra una battuta e un’altra sul povero Jackle invisibile tutti risero. Nights poi svolazzò da Reala aspettandosi almeno un saluto ma lui sorrise solo.
- Benvenuta Nights- si alzò facendo un inchino.
Lei gli sorrise e facendo una riverenza gli rispose.
- Grazie re Reala-
Lo prese in giro, anche se era vero. Per lei sarebbe sempre stato un generale dell’esercito dei nightmaren. Lui alzò gli occhi verso l’esagerata corona che era obbligato a portare poi fece cenno a tutti di sedersi. Nights decise di mettersi lontana dal re dei nightmaren per poter dialogare con tutti.
La cena era stata abbastanza normale, solo che quando arrivò la carne sia la nightmaren viola che i visitatori, uscirono nel giardino per passeggiare. Dopo ore e ore cominciarono le danze che, per forza, dovevano essere aperte dai due nightmaren di primo livello.
Will e Helen erano già pronti in posizione per ballare ma Nights e Reala no. Si ricordavano troppo bene di come si erano presi per il bacio, e quindi arrossivano guardando da un’altra parte. Jackle per velocizzare la situazione si avvicinò ai nightmaren che dovevano suonare ma Reala lo fulminò con la voce.
- Jackle non azzardarti a muoverti!-
Il nightmaren colto in fallo alzo le mani guantate e tutti si misero a ridere mentre il giullare rosso tornava a guardare la sua gemella. - Dovremmo cominciare, i visitatori non staranno qui a lungo- Azzardò lei.
Reala sgranò gli occhi poi guardò gli invitati, aveva ragione. Con rinnovato coraggio fece un inchino perse le mani Nights tra le sue artigliate e partì la musica. All’inizio erano tutti e due rigidi poi una piccola risata li fece sciogliere.
Volarono anche in alto in modo da poter dare il via alle danze per tutti gli altri. Will e Helen li guardarono stupiti ma poi si concentrarono su loro due. Nights passò le braccia al collo di Reala mentre lui le sposò sui suoi fianchi. Alla fine della terza canzone la giullare viola teneva la testa sul petto del suo cavaliere e lui le abbracciava le spalle e la schiena.

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Capitolo 4
*** Notte piena di sensazioni ***


Finita la canzone i visitatori salutarono e scomparirono. Nights li salutò, ballando per altre ore. Alla fine quando stava per andarsene e tutti si erano coricati scoppiò un temporale.
Lei sobbalzò davanti alla porta con gli occhi spaventati. Non aveva paura di niente, di niente tranne dei temporali, i lampi e i suoni improvvisi la spaventavano molto. Reala, che l’aveva vista ferma davanti alla porta, sentendo il temporale incrociò le braccia.
- Qualche problema?- le chiese beffardo. Nights si girò.
- Come?-
Un altro tuono trapassò il cielo e la nightmaren viola si coprì le orecchie inclinandosi un po’ verso il basso. Il re dei nightmaren le si avvicinò e le sussurrò- Puoi rimanere qui se vuoi.
- Cosa?!- rispose lei alzandosi stupita.
- Beh non credo che qualcuno voglia volare con il temporale e poi c’è ancora la tua camera qui ed è in perfette condizioni, quindi se vuoi puoi stare…cioè…non saresti obbligata o…-
Reala cominciò a balbettare imbarazzato. Non voleva che suonasse come un obbligo ma come un consiglio. Nights pensò che fosse carino come cercava di convincerla così gli porse la mano. Lui la guardò interdetto poi capì, quindi le porse il braccio dove lei si aggrappò e volarono fino alle loro camere.
- Se hai bisogno di qualcosa chiama pure.-
La rassicurò il gemello. La nightmaren sorrise, si augurarono una buona notte ma prima di entrare in camera Nights diede un bacio veloce a Reala sulla guancia, poi chiuse la porta. Lui rimase spiazzato toccandosi la guancia diventando rosa. Provava una sensazione dolce e calda allo stomaco. Non aveva ricevuto uno schiaffo ma continuava a massaggiarsi la guancia come se lo fosse stato.
- Ah! Grazie per averla tenuta pulita Reala sei stato molto gentile- si sentì la voce della giullare viola da dentro la camera. Il nightmaren rosso rimase pietrificato dimenticandosi dell’innocuo bacetto della buona notte.
"Chi gliel’ha… Jackle!! Io lo uccido!!" il re dei nightmaren pensò poi aprì la porta e la sbatté.
" Mai una volta che si faccia da parte!" Reala ribolliva dentro. Si era messo un pigiama nero e con furia aveva scostato le coperte immergendosi dento. Stava ancora tronando di fuori e lui riuscì a chiudere gli occhi. I temporali lo avevano sempre aiutato ad addormentarsi.
Flashback
Dopo essere stati creati e istruiti i due nightmarens erano stati portati nella loro cameretta. Aveva una porta semplice marrone con su scritte le iniziali “R e N”. Dentro c’erano due specie di letti attaccati l’uno all’altro con delle sbarre ai lati come in un box. Uno era rosso e uno viola. Wizeman li sistemò entrambi nei rispettivi e se ne andò. Nights non riusciva a dormire così svegliò Reala che era riuscito ad addormentarsi.
- Che c’è?- Chiese assonnato.
- Ree non riesco a dormire posso venire lì con te?-
Va bene- rispose il giullare rosso spostandosi e scostando le coperte per farle posto. Lei dalla gioia volò sul letto del suo gemello e saldando lo abbracciò. Lui che era girato di schiena le disse:- Va bene abbracciami ma adesso dormi ok?-
- Ok notte Ree e sogni d’oro.-
Disse sbadigliando e strattonando ancora un po’ il suo compagno.
- Reala rispose-anche a te Nights-
Un fulmine illuminò la camera di Reala obbligandolo ad aprire gli occhi. La porta lentamente si aprì e lui li richiuse.
- Reala…-si sentì chiamare, niente neanche una risposta.
- Reala…- Nights che era entrata con il pigiama lilla addosso stava per richiudere la porta quando lui finalmente rispose :-Che c’è?- La nightmaren viola si rigirò.
- Non riesco a dormire-
Reala ebbe come un déjà-vu quindi si mise a sedere, sapeva cosa la sua gemella gli voleva chiedere ma volle giocare un po’ con lei per scoprire se anche adesso che erano grandi volesse farlo.
- E allora?- rispose freddamente. Nights con una nota di tristezza disse.
- No niente.-
Stava per prendere la maniglia quando Reala ridacchiò e volò sparato verso di lei sussurrandole in un orecchio:- Sì, puoi dormire con me.-
La giullare si girò a occhi sgranati guardando i suoi azzurri, lui riprese fissandola intensamente.
- Mettiti pure comoda sul letto.-
Nights arrossì si vergognava per averglielo chiesto e ancora di più perché lui aveva accettato, ma era troppo contenta. Così eseguì i suoi ordini e si mise a sedere sotto le coperte. Il nightmaren scuro la guardò divertito da tanta ingenuità e infantilità, ma Nights era fatta proprio così, come a lui piaceva. Prese poi la chiave della sua stanza e chiuse la porta a chiave.
Nights lo guardò chiudere la porta e infilarsi nel letto.
- P-perché hai chiuso a chiave?-
Reala si stese voltandosi su un fianco verso di lei.
- Chiudo sempre la porta a chiave.
- Ma prima non era chiusa.-
Rispose la nightmaren interdetta mentre il suo compagno ridacchiava.
- Lo so. Ricordavo che avessi paura dei fulmini e dei tuoni, ma non ne ero sicuro, così ho decido di lasciarla aperta. Immaginavo che saresti venuta per chiedermi se potevi dormire con me come tanto tempo fa- ricordò lui mentre Nights era tutta rossa.
Flashback
Dopo alcuni anni Nights e Reala ottennero due camere distinte ognuna fatta a posta per i loro gusti. La prima notte nelle nuove camere scoppiò un temporale. Il nightmaren rosso ne aveva già sentiti molti, ma la sua gemella no, si era sempre addormentata prima che questi iniziavano. Infatti lei irruppe nella sua camera piangendo disperata, aveva più o meno dodici anni.
– REE! CHE COSA SONO TUTTI QUESTI RUMORI!? HO PAURA! WIZEMAN SI è FORSE ARRABBIATO!?-
Chiese piangendo ancora di più poi un tuono la fece volare dritta nel letto di Reala abbracciandolo più forte che poteva. Lui poteva sentire il suo cuore battere freneticamente e la calmò.
- No il Maestro Wizeman non si è arrabbiato, è solo un temporale, sono solo rumori e luci.-
Rispose consolandola come un fratello maggiore. Lei si asciugò le lacrimuccie e tra i singhiozzi gli chiese:- Sì ma io ho paura! Posso…dormire qui con te?-
Reala rivenne rosso.
- Ma Nights veramente il maestro Wizeman ha fatto due camere perché…-
Non poté continuare guardando lo sguardo spaventato e bisognoso della sua gemella. Wizeman aveva fatto le camere separate in modo che i suoi due unici nightmaren di primo livello non potessero dar vita a dei sentimenti che lui non voleva comprendessero. Il suo motto era “l’amore indebolisce” quindi non voleva che le sue creazioni si scambiassero gesti d’affetto.
E poi Nights aveva cominciato a sviluppare forme femminili che cominciavano a risaltare agli occhi, soprattutto ad un nightmaren così vicino come Reala che, aveva cominciato a sviluppare i primi muscoli grazie ai continui allenamenti. Wizeman sapeva che qualcosa sarebbe potuto nascere. Ma quella sera “Ree” la invitò a condividere il suo letto con lei e d’allora, finché non si ribellò, dormivano insieme.
Reala vide Nights così lontana, sembrava che avesse freddo o provasse paura, ma del temporale o di lui?. Il suo istinto gli diceva di fare qualcosa per farle capire che provava dei sentimenti per lei, ma un’altra parte gli diceva di non farlo. L’ultima volta che aveva rivelato i suoi sentimenti su Nights a qualcuno, quel qualcuno aveva emanato la legge contro l’accoppiamento.
Sì, il nightmaren rosso aveva detto al suo maestro che ogni volta che stava con la sua gemella ultimamente sentiva caldo, il cuore gli batteva forte e voleva sempre abbracciarla perché adorava il suo profumo. Wizeman gli disse che non era niente che dovesse provare, era illegale, uno sbaglio.
Forse se si fosse tenuto dentro i suoi sentimenti quella regola non sarebbe mai stata fatta e gli altri nightmaren sarebbero stati più felici.
Ora Reala pensava che Wizeman si fosse sbagliato di grosso, l’amore non era debolezza. Scosso da un lampo su quei pensieri guardò Nights che l’osservava preoccupata, non voleva vederla tesa, avevano passato dopotutto gran parte della loro vita insieme quindi che problema c’era?
Forse il loro primo bacio o i sentimenti contrastati?
Non ci pensò e con una mano prese il braccio della giullare e la tirò verso di lui. Lei s’irrigidì di colpo e Reala non continuò solo le disse ironico:- Vieni più vicina, non mordo mica sai.-
Sorrise e con l’altra mano le afferrò il bacino per portarla davanti a lui ma lei si ritrasse tremante e sganciò la presa. Reala stava per dire qualcosa quando un tuono fece spaventare la ragazza che presa alla sprovvista gli prese la mano chiudendo gli occhi. Li riaprì subito accorgendosi di quello che aveva preso e la lasciò. Il nightmaren rosso era triste di quel gesto.
- Hai più paura di me che di un temporale?-
Doveva proprio aver sorpassato il limite se lei si comportava così.
- Io non ho paura.-
Ammise seguita da un rombo assordante che quasi spaventò anche il re dei nightmaren. Lei si gettò su Reala dicendo con gli occhi chiusi per lo spavento.
- Ho paura dei temporali ma non ho mai avuto paura di te.-
Reala sospirò sollevato e l’abbraccio. Nights aprì gli occhi guardando dolcemente il suo cavaliere senza paura, mise la testa sul suo petto scolpito e le braccia intorno a lui guardando quegli occhi gelidi che le piacevano tanto. Nonostante i nightmaren non avessero freddo, e sarebbero dovuti essere freddi, Reala era caldo e anche morbido. L’unica cosa fredda erano i suoi occhi.
Lei accostò le mani sulla Persona del re dei nightmaren voleva toglierla per vedere di nuovo il suo viso libero ma Reala, intuendo ciò che voleva fare le fermò la mano e scosse la testa. Nights sospirò sconfitta poi si accoccolò meglio a Reala e con un sorrisetto si addormentò. Lui invece restò a guardarla per alcuni minuti, infine la baciò sulla fronte.
Era una bella sensazione di poter abbracciare di nuovo la sua dolce metà e soprattutto vederla sorridere. Il loro rapporto si stava rattoppando piano piano. Reala abbracciò Nights e si addormentò.

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Capitolo 5
*** Verso la normalità ***


Il re dei nightmaren si svegliò per primo, nonostante le innumerevoli attività che quotidianamente svolgeva, gli piaceva alzarsi presto. Forse era solo l’abitudine. Voleva stiracchiarsi ma si ritrovò bloccato con qualcosa che, anche se era leggera, gl’impediva di muoversi. Aprì gli occhi e guardò giù, subito li posò in alto arrossendo di molto.
La sua gemella durante il sonno, non sapeva come, l’aveva scavalcato appoggiandosi proprio sopra di lui e aderendo perfettamente al suo corpo. La testa si trovava sotto il suo collo e aveva le braccia strette strette al suo torace con gli addominali. Il cuore del nightmaren, a quella visione, si bloccò. Non voleva neanche respirare per paura di svegliarla. Abbassò lo sguardo e la osservò dormire. Era davvero bella.
A parte il fatto che sorrideva, e fece sciogliere Reala, e che il suo corpo si alzava e si abbassava, i suoi respiri facevano aria al giullare rosso che cercava di non muoversi. Gli occhi di Nights erano ancora chiusi. Reala con fare affettivo, liberato un braccio, le accarezzò prima la testa poi una guancia, voleva arrivare sino alle labbra ma un sospiro della nightmaren viola lo bloccò.
Si mosse verso l’alto contro il giullare a cui era attaccata e lo strinse mettendo il suo viso a destra vicino a quello di Reala. Lui rimase di stucco e non voleva muoversi, ma si sa come sono fatti i letti, appena ti ci metti sopra sbadigli. Infatti sbadigliò cercando di trattenersi e invece il suo petto si alzò e la nightmaren sopra cominciò a svegliarsi. Reala maledisse il suo stupido letto per essere così comodo, ma lui non ne aveva colpa. Nights aprì gli occhi blu e il suo compagno la vide stiracchiarsi e poi mettersi di nuovo sul suo petto con la testa appoggiata sui palmi delle mani.
- Buon giorno vostra altezza dormito bene?-
Domandò sorridendo verso di lui. Reala colse l’ironia e si riprese dal totale imbarazzo che, lei sembrava non provare nel stare con lui nel suo letto.
- Ti dirò la serata non sarebbe potuta andare meglio. C’era una nightmaren che dormiva abbracciata a me per tutta la notte e stamattina me la sono ritrovata sopra.-
Scherzò lui distendendo le sue labbra nere come catrame in un ghigno. Nights arrossì molto abbassando la faccia e appoggiandola sul petto di Reala.
Lui compiaciuto le chiese:- Stai comoda?- lei lo abbracciò e gli disse- Con tutti questi muscoli sì.-
Il giullare rosso rise facendo vibrare la sua gemella sopra di lui. Dopo un po’ di silenzio mentre Reala l’accarezzava lei ammise.
- Reala sei caldo.-
Lui si fermò e le chiese soddisfatto:- E anche morbido?-
-Più o meno-
Rispose lei scherzando poi Nights uscì andandosi a vestire e Reala anche. La giullare corse trafelata in camera del suo muscoloso-caldo e morbido nightmaren una volta vestita, e lui vedendola correre le disse ironico:- Mi dispiace ho già finito, dovevi venire prima se volevi vedere lo spettacolo.-
Le fece un sorrisetto furbo. Lei si arrabbiò diventando rossa sia per la furia, sia per l’imbarazzo.
- Non ci avrei tenuto!-
Reala con ancora il sorriso sulle labbra le fece cenno di sedersi sul letto vicino a lui. Non si fece ripetere l’invito due volte pronta all’assalto. Ma appena seduta lui la tirò in un abbraccio.
- Davvero?-
Il nightmaren gli domandò con voce molto soave e calma. Lei intenerita da quella voce gli rispose sinceramente.
- Beh forse un…un pochino.-
Sentì le guance andarle a fuoco poi Reala si girò e la guardò negli occhi.
- Nights mi piacciono i tuoi occhi.- le disse quasi in trans.
Lei catturata dai suoi gli rispose:- Anche i tuoi sono molto belli senza la tua maschera.- si avvicinarono piano piano- e per questo che volevi togliermi la mia Persona?-
Quasi in sussulto con le labbra molto vicine Nights rispose:- Sì…- stavano per sfiorarsi chiudendo gli occhi quando si sentì una voce roca dall’esterno.
- Maestro Reala ho qui la vostra colazione e quella dell’invitata, ma lei non c’è.-
Reala sbuffò, l’aveva interrotto proprio sul più bello, su una replica di un episodio che lui voleva tanto rivivere, quindi si alzò e rispose:- Lei è qui un momento che ti apro.-
Prese le chiavi e fece entrare il nightmaren che si svelò essere Black. Lui guardò prima Reala come un sottomesso poi Nights squadrandola da cima a fondo come se gli potesse fare un paio di lastre. Un sorriso sporco comparve sul suo volto. E la nightmaren si spaventò quando vide che lui si leccava le labbra con la lingua.
- Bene potete anche andare grazie mille- disse Reala non accorgendosi di niente.
- è stato un piacere maestro.-
Rispose il giullare poi si riferì a Nights.
- A presto.-
E con questo se ne andò. La nightmaren fu percossa da un brivido ma non era caldo, anzi freddo. Si diresse verso il tavolino, dove Reala evidentemente si era scordato le buone maniere.
Anche se era un nightamren poteva sempre scostarle la sedia per farla sedere, ma lei non ci fece più di tanto caso. Mangiarono in silenzio e appena finito Nights lo ringraziò. Fece per andarsene ma Reala la fermò.
- Potresti sempre venire a dormire qui, ovviamente non devi stare alle regole del castello, cioè alle mie se non vuoi.- La nightmaren ci pensò su poi pensando che avrebbe potuto avere un’altra nottata come quella precedente arrossì e rispose un lieve sì.
- Però la mattina me ne vado e ritorno alla sera.-
Reala accettò le condizioni e se ne andò a svolgere i suoi compiti. Nights poi volò al Dream Gate dove Owl era preoccupato da morire. Lei gli spiegò che la festa era andata per le lunghe e si era fermata a dormire lì, tralasciando ogni particolare dei nightopians arrosto, del ballo e soprattutto della nottata con Reala.
Nights aveva raccontato a Owl però della sua decisione di tornare a dormire sempre lì. Lui non era stato molto felice all’inizio, infatti era sia stupito che preoccupato, ma poi ricordandosi che Nights era una nightmaren e che era ritornata senza un graffio decise di acconsentire come un padre premuroso.
Il pennuto era andato a controllare alcuni nightopians appena nati per dargli da mangiare, Will e Helen sarebbero arrivati a momenti e Nights si librava libera sullo specchio d’acqua del Dream Gate. Sì fermò quando sentì una presenza alle sue spalle e si voltò. Vide Black sempre con l’espressione di quella mattina e la lingua di fuori.
- Nights giusto bene bene… allora che ne dici se io e te giocassimo un po’?-
La giullare viola sentendo quelle parole fece accendere il suo spirito coraggioso e ringhiò:- Non pensarci nemmeno! Che cosa vuoi da me? Chi sei? Lasciami in pace.-
Il nightmaren nero continuò.
- Mi chiamo Black. Voglio solo divertirmi un po’, per l’esattezza vorrei accoppiarmi con qualcuna, e quella nightmaren sei tu!- scese in picchiata ma Nights con una mossa acrobata lo schivò.
- Nessuna si accoppierebbe mai con te. E di certo non io!-
-Ah! Già impegnata, capisco…ma si può sempre rimediare no?-
Rispose Black volando a velocità super dietro di lei. Nights gli mollò due pugni ma lui sembrò non fare una piega. Dov’era la sua Persona quando ne aveva bisogno? Ah giusto al castello nightmaren nella sua stanza.
- No?-
Continuò seccato e arrabbiato il nightmaren nero.
- D’accordo allora te le sei volute!-
E con questo picchiò di santa ragione Nights che non riuscì neanche a difendersi, non credeva che un nightmaren appena creato fosse così forte. Ma non lo credeva neanche la prima volta che aveva combattuto contro il suo gemello. Black alla fine la lasciò con il viso pieno di lividi ferite e sangue poi volò via.
Nights riuscì ad alzarsi tutta dolorante e si guardò la faccia sullo specchio d’acqua del laghetto li vicino. Era tutta piena anche di tagli che sembravano artigli.
–Come ha potuto un nightmaren farmi questo.-
Si disse arrabbiata e triste allo stesso tempo, una lacrima quasi le voleva scivolare dagli occhi color oceano. Neanche Reala l’aveva mai ridotta così, anzi non l’aveva neanche mai toccata. Da piccola una volta lei gli aveva dato uno schiaffo e lui invece di rispondere le aveva detto che non poteva fare del male alla sua gemella e l’aveva abbracciata.
Lei si era scusata aveva pianto e gli aveva dato un bacetto come atto di scusa. Ma ora le cose erano diverse.
- Nights!-
-Dove sei?!-
Si ridestò immediatamente sentendo le voci dei visitatori e si lavò per bene la faccia.
- Ah! Allora sei qui Nights com’è andata la festa?- Bene grazie- rispose non voltandosi.
- Ehi ma stai bene?- le chiese Will poi la guardò in faccia e sgranò gli occhi.
- Nights! Chi ti ha fatto questo?!-
- Questo cosa?-
Helen si avvicinò e guardò in faccia l’amica poi sbiancò preoccupata.
- Oh! Nights…-
Rispose Helen sull’orlo delle lacrime poi abbracciandola.
- Chiunque l’abbia fatto dovrà vedersela con me!-
Rispose Will arrabbiato e pronto a combattere.
- No!-
Rispose la giullare viola alzandosi.
- è stato un nightmaren è una questione che devo risolvere da sola, voi andate dai nightopians io vi raggiungerò tra un po’.-
Will e Helen la guardarono sbalorditi, aveva l’orgoglio ferito e si capiva, ogni battaglia di Nights era la battaglia stessa di Nightopia quindi doveva vincere per tutti. I visitatori se ne andarono facendo come gli era stato detto.
Nights intanto si chinò di nuovo lavandosi di nuovo il viso, sperava che l’acqua avrebbe cancellato tutto. Intanto i visitatori si stavano incamminando verso la porta ma Helen si fermò.
- Cosa c’è Helen?-
Gli chiese il suo fidanzatino.
- Chi pensi sia stato a ridurla così? Nemmeno Wizeman c’è riuscito.-
Rispose triste guardando a terra. Will stringendo i pugni gridò.
- Wizeman non voleva! Voleva solo distruggerla non picchiarla! Io dico che è stato il suo gemello Reala! Lui la odia da sempre è evidente che sia stato lui!.
- Salve visitatori.-
Salutò una voce alle loro spalle.
Will e Helen si girarono trovandosi davanti proprio Reala. Will non ci vide più dalla rabbia e con Helen si gettò verso il ngihtmaren rosso che, preso alla sprovvista da quell’attacco, li prese per la maglietta e li tirò su.
- Si può sapere che cosa vi prende a voi due?-
Domandò interrogativo mentre i visitatori gli risposero.
- Non fare il finto tonto sappiamo ciò che hai fatto a Nights- disse Will.
–Come hai potuto?- aggiunse Helen.
Il re dei nightmaren li guardò dimenarsi, ma senza riuscita, dalla sua presa. Che la sua gemella avesse detto loro del bacio e del resto? No non lo credeva possibile.
- Di che cosa state parlando?-
- Lo sappiamo che sei stato a picchiare in modo Nights brutto.
–Nights è stata picchiata?!-
Urlò Reala e lasciò subito cadere a terra i due visitatori.
- Dov’è lei?- chiese.
Helen non rispose ma guardò preoccupata in direzione del lago. Il nightmaren rosso colse subito lo sguardò e volò via velocissimo.
- Helen come stai è tutto ok?-
Chiese Will premuroso alla sua fidanzata. La ragazza aveva solo un dolore sul fondoschiena ma stava bene. Preoccupati per la loro amica e rimessi in piedi corsero da Nights. Intanto Reala era arrivato dietro la nightmaren viola e la chiamò.
- Nights!-
Lei si girò sorpresa e vide l’espressione indecifrabile sul volto del suo gemello. Lui si avvicinò ma lei si ritrasse. Pazientemente il giullare rosso si inginocchio vicino alla giullare viola e le prese il viso tra le mani artigliate e le accarezzò una guancia.
- Oh…Nights che ti hanno fatto?...- chiese addolorato.
Lei stava per rispondere un niente ma fecero capolino i visitatori.
- Lasciala mostro!- gli corse contro Will.
Questa volta Reala non era impreparato e con scatto fulmineo prese la sua compagna, ancora inginocchiata, per la vita a stile sposa e volò in aria.
- Scendi furfante!- urlò Will.
- Voglio solo parlare in privato con Nights.- rispose.
I visitatori guardarono la nightmaren viola che, in braccio al giullare rosso disse:- Andate fate come vi ho detto, non è stato lui a farmi questo.-
I visitatori la guardarono sbigottiti ma se ne andarono. Will prima di scomparire dietro un albero fece cenno a Reala come per dire “io non mi fido di te e ti tengo d’occhio”.
Finalmente i due giullari rimasero da soli. Nights guardò colui che la teneva in braccio, e lui prese il volo per portarla in cima a una roccia del Dream Gate dove si trovava una corrente d’aria, poi la pose a terra.
–Nights chi ti ha ridotto così?- chiese piano.

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Capitolo 6
*** Alla fine... ***


Lei non rispose.
-Nights dimmelo…-
Riprese Reala ma senza successo.
-NIGHTS!-
Le prese le spalle scuotendola.
- DIMMI CHI TI HA TOCCATO!-
-Così posso punirlo- pensò.
- Perché ti interessa?-
Chiese triste.
- è la mia battaglia non la tua.-
- Adesso noi siamo alleati Nights! Non posso sopportare che qualcuno ti faccia del male, non rispetti le mie regole e rimanga impunito! Che razza di re sarei?!-
La sua gemella pensò alle sue parole e voltò lo sguardo da un’altra parte un po’ rossa. Reala si tranquillizzò e scese dalle spalle alle mani della sua compagna.
- Nights guardami.-
Lei si girò guardando i suoi occhi celesti.
- Non ti fidi di me?-
-No, non è questo…-
Gli rispose Nights, con sua sorpresa Reala l’abbraccio.
- Allora che problema c’è?- Chiese.
La giullare finalmente abbracciò indietro il nightmaren.
- è stato Black.-
Rispose sprofondando nel petto di Reala che, a quel nome, spalancò gli occhi.
- La pagherà cara!- Pensò.
Non gli dispiacque che la sua gemella si fosse messa in quella posizione, capiva che ne aveva bisogno e lasciò fare accarezzandola piano. Tra gli alberi un visitatore osservò quelle scena e sorrise, si era sbagliato su Reala. Vista la scena dell’abbraccio se ne andò. Nights si staccò piano piano dal nightmaren rosso.
- Hai intenzione di punirlo vero?-
-Sì, e lo farò soprattutto per te.-
Rispose Reala prendendo il volo.
- Reala!-
Lui si fermò girandosi.
- Grazie.- gli disse.
Il giullare rosso sorrise sornione e le volò affianco baciandola su una guancia, poi vide Nights colorarsi di rosso e esclamò:- Lo sai che ci tengo a te.-
Detto questo volò via e la nightmaren rimase silenziosa a pensare.
Al castello re Reala aveva convocato, di fretta, un’assemblea e tutti i nightmaren parlottavano. Era la prima da quando aveva dettato le nuove regole. Jackle richiamò al silenzio fischiando su un foglio di carta che, aveva scoperto, poteva fare rumore. Che grande scoperta!
- Nightmaren ho scoperto attraverso fonti anonime che un Nightmaren non ha rispettato una regola che avevo fissato. MOLTO IMPORTANTE PER ME!-
Finì alzando tutto un tratto la voce. I presenti rimasero impauri e muti ma solo uno spavaldo parlò.
- E allora?-
Reala andò su tutte le furie.-
E ALLORA?! BLACK SEI STATO PRORPIO TU AD INFRANGERE LA SECONDA REGOLA E IO TI CONDANNO A MORTE! JACKLE PORTAMELO QUI!-
Ordinò al nightmaren trasparente.
- Con piacere maestà.-
Disse Jackle in maniera paurosa, aveva capito che era una cosa seria e quindi il suo lato più aggressivo aveva sopraffatto quello giocoso e infantile. Anche se qualcuno avesse nominato la parola carte o poker non sarebbe cambiato fino a che non avesse portato a termine l’ordine.
Tutti i nightmaren si scansarono, per far passare il consigliere e alcune abbracciarono i loro compagni. (Tra un paio di mesi qualcuna di sicuro sarebbe rimasta incinta.) Black spaurito come una foglia cercò di scappare ma Jackle fece volare una carta che gli tagliò un po’ la gola e lui non riuscì a muoversi.
Nights intanto cercava di volare più in fretta che potesse, odiava le condanne e, essendo troppo buona, voleva risparmiare la vita al nightmaren nero. Arrivò al castello spalancando il portone e vide re Reala con un coltello vicino allo stomaco di Black tenuto in piedi da Jackle.
- NO!- urlò entrata dentro facendosi vicino ai tre nightmaren.
- Nights?! Che ci fai qui?- chiese Reala.
- Non farlo! Non ucciderlo.-
Disse pregando il re dei nightmaren.
- Perché?- Le chiese pieno di odio.
- Non mi piace che tu uccida una tua creazione, un nightmaren come te e me, un tuo pari.-
Reala rimase a bocca aperta ma replicò guardando Black.
-Tu sei una mia pari Nights. Una nightmaren di primo livello e come tale devi essere rispettata o farti rispettare.- sibilò.
- Se vuoi puoi dargli una punizione, ma non sopporto che ti macchi di un crimine per una cosa così stupida come un paio di botte!-
Tutti i presenti erano scioccati. Aver visto Nights ferita, arrabbiata e tener testa a Reala in un’assemblea punitiva come quella non era da tutti i giorni!. Il re dei nightmaren ci pensò molto poi senza volerlo veramente mise giù il coltello e tutti sospirarono di sollievo. Ma Reala li stupì dando un pugno a Black e poi un altro.
Nights riuscì a parlare allargando i suoi occhi.
- Che stai facendo!? Sai che odio la violenza.-
- Sì lo so,- rispose il giullare rosso- avevi detto però che un paio di botte non sono niente e beh lui merita almeno tre pugni di sana pianta.-
Finita la frase gliene diede un altro, poi ordinò.
- Tu, tu e tu con Jackle portatelo nelle segrete e fate in modo che ci rimanga.-
Indicò alcuni nightmaren che poi scortarono Black, ormai privo di coscienza per le sonore botte, di sotto. Si rivolse in fretta agli altri.
- Che vi serva di lezione. Io sono generoso ma anche cattivo e come tutti i presenti non sopporto le ingiustizie perciò questa sarà la fine di chiunque non rispetti le mie leggi!–
Detto questo si voltò verso Nights ma lei scioccata e inorridita dal suo comportamento volò via in camera sua sbattendo la porta, però non chiudendola a chiave. Reala sapeva che forse con lui non voleva parlare ma provò ugualmente. La seguì, quindi bussò alla porta…niente riprovò…niente alla fine entrò.
Nights era seduta sul suo letto viola con le mani sulle gambe e uno sguardo perso. Re Reala si avvicinò e le si mise in ginocchio davanti.
- Nights lo so che sei amareggiata e mi dispiace ma…- mise una mano sulle sue e lei alzò lo sguardo verso di lui. -ho fatto quello che andava fatto. Puoi perdonarmi per aver fatto una cosa che secondo me era giusta da fare?-
La gemella stette in silenzio poi si alzò lasciando cadere la mano del suo compagno.
- No perdonami tu, pensavo che ti importasse di me, che fossi cambiato, invece mi sbagliavo. A te interessa solo essere un dittatore come Wizeman.- Fece per andare al balcone ma lui la fermò abbracciandola da dietro.
- Ti prego Nights non te ne andare, ho bisogno di te, resta qui.-
Nights stizzita si girò.
- Vedi è questo il problema tu mi vuoi a Nightmaren! Ma io voglio Nightopia e sempre sarà così, siamo diversi ed è meglio stare lontani come prima…prima che io distruggessi il vero tiranno di Nightmaren.-
Con questa frase prese il volo e se ne andò lasciando nel cuore di Reala una profonda crepa.
–Io me ne frego di Nightmaren a me importa solo di te Nights io farei tutto per te…io…io ti amo, morirei per te, forse ho fatto una stupidaggine a tenerti qui con me, perché ora più che mai è difficile dirti addio amore mio.-
Reala pensò tristemente, chiuse la finestra e poi la porta alle sue spalle respirando il profumo svanente della nightmaren che si trovava in quella stanza con lui. Voleva quasi piangere per il dolore, per la morsa stretta che aveva nel cuore, ma un nightmaren forte non piange mai, solo Nights poteva.
Nights era ritornata a casa da Owl che non credeva di vederla per la notte, ma stette zitto vedendo i suoi occhi tristi e piano piano velarsi, quindi la lasciò da sola. Lei diede così sfogo ai suoi liberi pensieri.
- Scusami Reala ma io proprio non ti capisco, vuoi essere un tiranno? Anche se fosse per me? Mi dispiace non volevo dirti quelle cose ma le pensavo veramente. sigh…- Cominciò a piangere- Tu mi volevi accanto e io ti ho respinto sigh…non mi parlerai più, sigh…proprio ora che ho bisogno di chiarirmi, di parlarti e di sentire la tua voce sigh…- Si asciugò poi con rinnovato coraggio le lacrime e disse- quel che ho fatto era giusto, e non me ne pento poi ormai è tardi per le scuse.-
Si accomodò sotto l’albero e, stanca per le troppe emozioni si addormentò, anche il sonno era agitato.
Re Reala invece non riusciva a chiudere occhio pensando a Nights. Tastò il letto accanto a lui sperando di trovarci lei, ma non c’era. Si rassegnò e provò a dormire, lei gli mancava. Sperava nel profondo che anche lui le mancasse. Quando finalmente cominciò ad addormentarsi era mattina.
Decise che voleva a tutti i costi rivelare alla nightmaren tutti i suoi sentimenti, pregando che l’avrebbe seguito a Nightmaren o l’avrebbe ricambiato. Si vestì in fretta e volò al Dream Gate, era troppo presto, Owl dormiva su un ramo di un albero e Nights come sempre vicino al laghetto. Stette però a un metro di distanza guardandola. Aveva un’espressione corrucciata come dispiaciuta di qualcosa, a Reala non piacque. Preferiva quando sorrideva e, in special modo, quando sorrideva a lui.
La guardò meglio, vicino a lei stava strisciando un serpentello, evidentemente un sognatore aveva cominciato ad addormentarsi pensando a loro e uno gli era sfuggito. Reala lo osservò attentamente, stava avanzando era quasi vicino a Nights, spalancò la bocca mostrando i denti veleniferi e… Reala volò a scatto e tirò la nightmaren su in cielo per un braccio e per la vita.
- Per un pelo. Appena in tempo- Pensò il nightmaren guardando il serpente.
Naturalmente Nights si svegliò di soprassalto.
-Che…Reala! Toglimi le mani di dosso, lasciami…lasciami!-
Lui non si mosse e la guardò dargli delle botte piccole sui bracci muscoli per lasciarla.
- Non vuole neanche che la tocchi- pensò triste ma un po’ innervosito le disse alzando la voce:- Grazie! Questo è il ringraziamento per averti salvata?-
-Come?-
Nights smise di fare resistenza e lo guardò non capendo. Reala la lasciò a malincuore. Arrivò in quel momento Owl che si era allarmato.
- Cos-cosa è successo?-
Il giullare rosso indicò il serpente.
- L’ho salvata dal morso di quel serpente.-
Chiamatosi in causa lui sibilò al re dei nightmaren, che per risposta cominciò a scendere.
- Non ti conviene avvicinarti ragazzo, è molto pericoloso, un suo morso potrebbe esserti fatale.- Spiegò il vecchio gufo.
- So cavarmela benissimo da solo grazie- rispose Reala andando di fronte al serpente.
Nights era sulle spine, non gli aveva chiesto scusa, non l’aveva ringraziato e lui poteva essere in pericolo. Forse era questa la sensazione che aveva provato il suo compagno del vederla ferita. Doveva ammettere che era schiacciante. Il serpente sibilò di nuovo e Nights colta dalla paura pronunciò una parola che sapeva non doveva mai pronunciare.
- STA ATTENTO REE!-
Lei accortasi dell’errore si tappò la bocca con la mano ma era troppo tardi, Ree inginocchiato si girò di scatto a occhi spalancati.
- Come mi hai chiamato?!-
Il serpente non aspettò altro saltò e morse affondo Reala tra la clavicola e la spalla.
- Ah!-
Lui si rivoltò e afferrando il serpente con il braccio buono ordinò:- Nights non guardare.-
Lei subito si tappò gli occhi. Il re dei nightmaren estrasse il suo coltello e lo uccise. Questo sparì in una nuvoletta viola mentre Reala sorrideva alla vittoria.
- Ah!- urlò toccandosi la spalla dolorante.
Nights aprì gli occhi e, quando vide che non c’era più pericolo, si buttò in picchiata vicino a Reala mettendogli una mano sulla spalla controllando come stesse. La sua pelle molto chiara e bianca ora stava diventando un tantino rossa, probabilmente il veleno stava facendo infezione.
- Ragazzo devi disinfettarla immediatamente!- ammise preoccupato il pennuto.
Nights quasi voleva piangere.
- Tutto questo è colpa mia. Lo riporto io a Nightmaren!-
-No se non vuoi…- Rispose il giullare rosso dolorante.
- Sì che voglio e te lo devo anche!-
Detto questo aiutò Reala ad alzarsi e lo portò, con il braccio sopra la spalla, al castello. Nights sentiva i lamenti di dolore del suo compagno ma non disse assolutissimamente niente. Arrivati re Reala fu portato d’urgenza in infermeria, ma lui non voleva starci così lo portarono nella sua camera.
Nights era fuori dalla porta sentendo il nightmaren urlare dal dolore per il bruciore, ma poi tutti i nightmaren uscirono e lei entrò. Reala aveva un’espressione serena, ma il tremore del suo corpo diceva il contrario.
- Ciao.- la salutò.
Lei si avvicinò al lettone e gli si mise a sedere vicina.- ciao…-rispose guardandolo in quegli occhi azzurri pieni di sofferenza.
- Mi dispiace…-cominciò Reala- io…-
- No Reala è colpa mia!-
Lui la guardò finalmente negli occhi blu quasi pieni di lacrime.
- Mi dispiace è tutta colpa mia! Non avrei dovuto andarmene ieri, non avrei dovuto parlarti così, non avrei dovuto non crederti e non avrei dovuto chiamarti…Ree.-
Riuscì a dire scoppiando a piangere.
- Ora tocca a me. È la mia occasione- pensò Reala.
- Mi dispiace anche a me Nights non dovevo dire quelle cose, fare ciò che ho fatto e volerti tenere qui. Sono stato stupido ed egoista.-
-Ma mi hai salvato la vita, che cosa avrei fatto se non ci fossi stato tu?- Chiese lei piena di ringraziamento per questo.
- Non lo so, ma è stato un piacere sentirti dire il mio soprannome ancora una volta.-
Sorrise contro il dolore.
Nights si sentiva un po’ in colpa ma rispose sorridendo e lievemente rossa- Quale soprannome? Per caso Ree?- lui sorrise di gusto.
- Sì hai indovinato Nii.
- Nights spalancò gli occhi e più sorridente che mai lasciò la tristezza e abbracciò Reala. Lui ricambiò e finito batté una mano sul lato del letto accanto. Nights si fiondò sotto le coperte vicino a Reala stando attenta alla spalla. Divenne bordò accorgendosi che non portava la maglietta sopra del pigiama e Reala la guardò interessato.
- Cosa c’è non mi abbracci più? O devo mettermi una maglia?-
-No!-
Esclamò rossa mentre Reala rideva tirandola vicina.
- No…è che insomma, sì ti abbraccio.-
Finì lasciando il discorso in sospeso e abbracciandolo imbarazzata. I suoi muscoli del torace erano ben definiti e poteva vederli tutti.
- Adesso hai un’altra scusa per venire a dormire con me.- riprese Reala sorridendo un po’ della situazione- a davvero? Quella che stai male?- lui annuì.
- Non credevo di averne mai avuto bisogno.-
Nights alludeva a tutte le volte che andavano a dormire insieme senza scusanti, solo come abitudine. Nights scese dal letto visto che aveva fame e quando ritornò portò al re Reala la colazione, il pranzo e la merenda tutto insieme. Lui mangiò fino all’ultimo boccone, ma ci rimase male quando non vide nessun Nightopian cucinato in nessun modo. Solo frutta e pesce. Nights cogliendo il suo sguardo si scusò.
- Mi dispiace per gli spiedini di Nightopians ma proprio non avevo il coraggio di guardarli.-
Reala sospirò desolato.
- Uffa! Proprio gli spiedini!-
La sua gemella fece una faccia disgustata ricordandosi che da piccola ne mangiava più di lui! Reala la tirò vicino a lui sotto le coperte.
- Hai chiuso la porta a chiave?-
-Sì- rispose Nights sorridendo e abbracciando Reala.
- Bene.- rispose.
- Sai Nii mi piace il tuo profumo, odori di Nightopia.- ammise annusandola.
Lei arrossì e mise la testa nell'incavo del suo collo, sempre stando attenta al morso, e inspirò sentendo un profumo fresco.
- Anche il tuo profumo mi piace Ree.-
Reala voltò la testa e guardandola negli occhi si avvicinò e le diede un dolce bacio sulle labbra.
- Ti piace anche questo?- Chiese un po’ dolce e un po’ ironico con un bel sorriso.
Nights che era rimasta spiazzata disse di sì alzando le mani verso la Persona di Reala e, anche se lui voleva fermarla, riuscì a toglierla. Vide di nuovo il suo bel viso libero e le due cicatrici nere sugli occhi poi implorante come una bambina chiese:- Ree posso?- facendo gli occhi dolci.
Reala non seppe resistere e gli permise di fare una cosa che non faceva da tempo. Contenta piano piano, mentre Ree aveva giuso gli occhi, gli sfiorò con il dito della mano libera e non guantata la cicatrice a desta poi quella a sinistra. Infine, quando Reala aprì gli occhi e stava per chiederle se era soddisfatta, lei mise il dito anche sulle sue labbra nere e lo baciò.
Cercando di far durare quella bella sensazione approfondirono il bacio anche contorcendo i loro corpi. Continuarono per poco però perché Reala tra le labbra di Nights fece uscire un gemito di dolore e lei si fermò mettendo la testa sul suo petto.
- Mm…credo che dovremo rimandare. Ti fa tanto male Ree?- rispose alzando lo sguardo.
Reala rispose:- Non tanto.- poi tirò su la sua compagna e la baciò.
- Ti amo Nii-
- Anche io ti amo Ree.-
Si avvicinarono e si ribaciarono dolcemente. Dopo alcuni giorni Nights e Reala, una notte, si unirono e il giorno seguente ci fu una cerimonia in cui re Reala incoronava Nights regina di Nightmaren e di Nightopian. I nightmaren, alcune con il pancione, come avevo spiegato, festeggiarono e Jackle, al settimo cielo per avere di nuovo tutti e due i suoi migliori amici insieme, porse a Nights una corona più graziosa e piccola di quella di Reala con incastonate pietre preziose viola. Tutto alla faccia di Wizeman che li aveva divisi.
Fine.

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