I MILLE ANNI

di VeNoBa
(/viewuser.php?uid=103944)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo uno ***
Capitolo 2: *** Capitolo due ***



Capitolo 1
*** Capitolo uno ***


Ora che Vampire Knight è finito (meravigliosamente ZEKI *_*) mi ritrovo commossa dal finale…ma scontenta dal fatto che sia stato lasciato tutto troppo all’immaginazione. Quindi, per colmare questo vuoto, ho pensato a una raccolta di ff che racchiuda alcuni momenti, a mio parere plausibili u.u, dei famosi “mille anni” in cui Yuuki e Zero sono stati insieme ^^ Ho pensato di farli un po’ dilazionati nel tempo, per dare più l’idea del tempo che passa…

Capitolo uno

“Allora, questa storia del matrimonio sta iniziando a stressarmi, io ti avverto” esordì Zero, dietro alla scrivania, intento a firmare delle scartoffie.
Yagari, lo sguardo perso oltre la finestra, fumava in silenzio; Kaito rideva, con la schiena appoggiata al muro; Cross sognava la sua Yuuki in abito da sposa, con gli occhi a cuoricino.

“Nel senso che hai cambiato idea??” chiese, allarmato.

“Non ho detto che ho cambiato idea, ma tu devi rendere tutto una pesantezza come al solito!”

“Sono tre anni che vivete insieme, mi sembra giusto che facciate il grande passo!”

“Infatti la data è stata fissata, Yuuki ha detto che se ne sarebbe occupata lei, quindi piantala di seccarmi mentre lavoro!”

“Ma la cerimonia intima che avete in mente non è adatta! Lei è l’ultima del casato Kuran e tu il Presidente dell’Associazione, serve qualcosa in grande stile, la vostra è un’unione importante!”

“Francamente non me ne importa un accidente di farmi bello agli occhi altrui, è una cosa che riguarda me e lei, punto”

Cross sospirò, deluso.

“Sarebbe opportuno che l’Associazione e i membri partecipassero, così come i vampiri nobili più in vista e i purosangue rimasti. Capisco che tu non sia tipo da vita mondana, Zero, ma questo matrimonio sancirà definitivamente la collaborazione hunter-vampiri…” intervenne Yagari.

Zero smise di scrivere per un attimo, senza alzare la testa dal foglio. Era frustrante…doveri, doveri, doveri, sempre doveri. Lui e Yuuki facevano coppia fissa ormai da tre anni, ma già anche prima che andassero a vivere insieme, quando avevano cominciato a frequentarsi come “coppia”, dopo la morte di Kaname 5 anni prima, tutti avevano iniziato a pressare perché si presentassero insieme alle occasioni mondane. Per fortuna Yuuki era una persona disponibile, chiacchierava volentieri, era espansiva, gentile…lui si limitava a starle accanto, in silenzio, mentre un’orda di gente li circondava, riempiendoli di lodi e idiozie solo per accaparrarsi la loro simpatia.

Che cosa viscida.

Fosse dipeso da lui, avrebbe preso Yuuki e se ne sarebbe andato in un posto lontano, dove nessuno li conoscesse. A cosa serviva sposarsi? Con una cerimonia in grande stile, oltretutto! Era solo un modo come un altro per salvare le apparenze. A lui importava solo di stare con lei, la parte migliore della giornata era il bacio che gli dava la mattina prima che andasse a lavoro e rivedere la sua faccia felice quando tornava a casa la sera.

“Ci penserò su” concluse, rassegnato.

“Ah! Perché se te lo dice lui va bene e se te lo dico io no?!” si lamentò Cross, a gran voce.

Fece girare la chiave nella toppa, quella sera, tremando per il freddo. Nevicava fitto e il cielo era incredibilmente chiaro, nonostante fossero le otto passate.
Entrò, scrollandosi la neve di dosso, come sempre aveva dimenticato l’ombrello in ufficio, chiamando Yuuki a gran voce…ma lei non c’era, l’appartamento era vuoto.

Lasciò scivolare a terra la 24 ore, si levò scarpe e cappotto e andò in cucina. Sul tavolo c’era un bigliettino a forma di cuore:

“Scusa se ti ho abbandonato, ma Yori mi ha invitata a cena, penso voglia presentarmi il suo fidanzato! In realtà, a cena eri invitato anche tu, ma le ho fatto presente che sei troppo stacanovista per poterti permettere di uscire prima dall’ufficio -.-”…però, ti ho preparato una bella cenetta ^^ (spero che sia commestibile XD). Non aspettarmi sveglio, và pure a dormire se sei stanco <3”

L’hunter ridacchiò, guardando l’omelette bruciacchiata e la zuppa di verdure crude che la fidanzata aveva amorevolmente preparato per lui. Yuuki peggiorava di giorno in giorno in cucina, era desolante, sembrava una malattia terminale! Menomale che sapeva cucinare lui o sarebbero morti di fame entrambi…per modo di dire…

Si sforzò di mangiare quella poltiglia, fece una doccia e andò a letto presto, sprofondando nel sonno all’istante.

Qualche ora dopo, qualcuno lo svegliò, cingendogli il petto con le braccia. Aprire gli occhi non era necessario, l’odore di Yuuki gli era arrivato dritto al cervello in un istante.

Si voltò, abbracciandola e affondando il viso nei suoi capelli.

“Mmm…che ore sono?” sbiascicò, con la bocca impastata.

“Le due, ci abbiamo dato dentro con cibo e bevande…è stata una serata divertente” rispose lei.

“ Sono contento”

“Il fidanzato di Yori è molto simpatico, si chiama Haruto, Yori ha detto che ci teneva molto a conoscermi, perché lei gli parla sempre di me. Ovviamente, essendo lui un umano, non gli ha raccontato certi dettagli…”

“Perché non mi hai detto della cena? Mi sarei liberato…”

“Ma se non sei uscito prima neanche per il mio compleanno, quest’anno!”

“Perché c’era un emergenza, ma oggi la giornata era tranquilla, quindi avrei anche potuto farlo”

“Non l’avresti fatto volentieri, però…a te non piace conoscere gente nuova, saresti stato zitto tutta la sera e ti saresti annoiato a morte, Signor Musone”

“Non sono così asociale, Signora Esagerazione”

“Ma se per farti uscire di casa ti devo trascinare! L’anno scorso alla cena degli ex-studenti è stato imbarazzante, hai scambiato due parole giusto con Yori, sembrava non parlassi neanche la nostra lingua!”

“Non davo confidenza a nessuno, a scuola, quindi non sapevo di che parlare”

“Esatto, è precisamente questo il punto”

Non avendo granché voglia di discutere nel cuore della notte, Zero cambiò rapidamente discorso:
“Come vanno i preparativi, piuttosto?”

“Oh, bene! Yori ha detto che verrà con me a scegliere il vestito, la prossima settimana”

“Vuoi che venga anch’io?” chiese lui, con ben poco entusiasmo.

“No, no! Lo sposo non deve vedere il vestito della sposa prima delle nozze, porta malissimo!” esclamò Yuuki.

Zero si sentì immensamente sollevato.

“Tu dovresti trovarti un testimone, piuttosto” aggiunse lei.

Lui cadde dal pero…il testimone non gli era neanche passato per l’anticamera del cervello…poteva chiedere a Kaito, in effetti, magari si sarebbe anche offerto di accompagnarlo a prendere il maledetto smoking. Fosse stato per lui…si sarebbe sposato in mutande, per quanto poco gliene importava.

“Stavo pensando che…mi piacerebbe un vestito semplice, senza fronzoli…però con un bel velo lungo e un bouquet grosso. Posso anche farmi acconciare i capelli, ora sono abbastanza lunghi…”

Il timbro di voce di Yuuki era cambiato, si era fatto più dolce e sognante.

“Vorrei anche chiedere a Kaito di far portare gli anelli a suo figlio…a te sta bene?”

“Ah, per me…fa un po’ come ti pare”

Yuuki fece una pausa.

“E…so che avevamo detto che avremmo avuto solo i testimoni, ma a me non dispiacerebbero le damigelle…giusto Yori e la moglie di Kaito e Yagari…”

Zero, sentendola parlare così…si sentì improvvisamente in colpa. Non aveva capito che Yuuki tenesse alla cerimonia; si rese conto in quel momento che lei aveva accettato di fare una cosa molto intima solo per far piacere a lui.

Yuuki aveva smesso di parlare. Zero la strinse più forte.

“A questo punto…visto che avremo damigelle e paggetto…tanto vale fare il tutto come si deve” esordì.

“In che senso?”

“Cross e Yagari pressano perché si faccia una cosa in grande, invitando vampiri e hunters…dicono che questo matrimonio sia “importante”. Quindi, a questo punto, invitiamo tutti e buonanotte” convinto.

Yuuki era incredula, le aveva fatto una testa tanta perché invitasse solo i conoscenti più intimi…

“Anzi, visto che ci siamo, facciamo una festa dopo la cerimonia, con musica, cibo e il resto…e invitiamo tutti”

“Esci da questo corpo! Che fine ha fatto lo Zero allergico alle persone che conosco??” ridacchiò lei, basita.

L’hunter sorrise, baciandole il naso.

Poteva mettere da parte il suo essere scorbutico, almeno per un giorno. Dopotutto…era stata Yuuki a chiedergli di sposarla, il minimo che poteva fare era dimostrarle che l’idea di diventare suo marito…non gli dispiaceva affatto.

“Lo sai che…se ci sarà la musica, vuol dire che ci sarà anche il primo ballo?” domandò Yuuki, furbetta.

Zero non rispose.

“Me lo concederai, il primo ballo?”

Zero sorrise, nel buio. Le accarezzò il viso e le diede un bacio.

“Non esageriamo, adesso”

Un primo ballo l’avevano già avuto, dopotutto.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo due ***


Capitolo due


Il famigerato giorno X era arrivato. Tutto era stato preparato a puntino: il figlioletto di Kaito, Takeru, di due anni, avrebbe portato le fedi; Yori, Yukari (la moglie di Kaito), Mai (la moglie di Yagari), Ruka e Rima avrebbero fatto da damigelle; Kaito sarebbe stato il testimone di Zero, visto e considerato che lui era stato il suo; erano stati invitati tutti, compresi, naturalmente, Aidou, Kain, Ichijo e Senri; Yagari e il Direttore Cross sarebbero stati in prima fila.

La sala della cerimonia era riccamente addobbata di nastri, tulle e fiori e, per tenere il ricevimento, era stato deciso di utilizzare il Grande Salone da ballo del Collegio Cross, anch’esso farcito di ghirlande, cibo e palloncini.

Insomma…il matrimonio…era diventato una vera baraonda.

Zero, dritto davanti allo specchio, preso dal nodo della cravatta, si sentiva teso all’idea di avere tutti quegli occhi addosso. Gli sembrava di essere passato da cacciatore a preda, di essersi trasformato in un animale da esposizione.

Deglutì, pensando a cosa stesse facendo Yuuki, in quel momento.


Yuuki, in quel momento, era alla prese con l’acconciatura e il trucco. Seduta su uno sgabello, già dentro all’abito da sposa, si osservava…non era mai stata una persona vanitosa o che faceva particolarmente caso all’aspetto fisico o al vestiario, però in quel frangente ci teneva ad essere carina…anzi, teneva al fatto che Zero la trovasse carina.

Era scocciata che lui non avesse voluto farle vedere il suo smoking, ma era sicura al 100% che lo avesse fatto come dispetto, perché lei si era rifiutata di fargli vedere il suo abito da sposa. In ogni caso…certamente sarebbe stato benissimo.

Pregava che qualcuno lo obbligasse ad annodarsi la cravatta.


“Oh, al diavolo!” sbottò Zero, sbuffando. Fare il nodo…non era cosa per lui.

“Lascia, faccio io”

L’hunter si voltò e si ritrovò le mani di Yagari alla gola, a trafficare con la sua cravatta.

Lo lasciò fare, squadrandolo: era in tiro anche lui.

“Ti sei dato una ripulita, eh?” lo canzonò.

“La cosa vale anche per te, signorino” ridacchiò l’uomo, scompigliandogli i capelli.

Si guardò allo specchio: il nodo era perfetto.

“Tieni, prendi questa” disse Yagari, allungandogli qualcosa.

Era una foto…di lui ed Ichiru, da piccoli. La prese, mentre un mezzo sorriso triste gli si distendeva sulle labbra.

“Dove l’hai trovata?”

“Me l’ha data quel sentimentale di Cross, si è raccomandato di dartela…non è passato di qui perché è da stamattina che fa lo stalker, appostato davanti alla stanza dove si sta preparando tua moglie”

“Tua moglie”…quella parola…gli suonava ancora strana.

“Mettila in tasca. Credo sia l’unica dove ci siete solo tu e tuo fratello…almeno si godrà lo spettacolo dal posto migliore” aggiunse Yagari.

Già…Ichiru…chissà cosa avrebbe detto, nel vederlo sposarsi. Lo avrebbe senz’altro preso in giro, borbottando “Hai dei pessimi gusti”. Sarebbe stato lui, il suo testimone…avrebbe organizzato lui l’addio al celibato (che era stato davvero un devasto, concludendosi con Cross, ubriaco fradicio, che ballava nudo sul tavolo XD)…Ichiru era un tipo ordinato, non era scapestrato come lui, probabilmente l’avrebbe convinto a prendersi un completo da elegantone, qualcosa di totalmente inadatto alla sua personalità. E, ovviamente, sarebbe stato suo fratello…a fargli il nodo alla cravatta.

Sentendo salire una stretta allo stomaco, ficcò la foto in tasca e distolse la testa dal pensiero di Ichiru.

Yagari gli diede una pacca sulla spalla.

“Sta tranquillo, non è il caso di farsi venire la tremarella”

Zero gli lanciò un’occhiataccia.

“Detto da te…hai avuto la stessa donna per più di vent’anni, senza che nessuno lo sospettasse minimamente, e l’hai sposata solo quattro anni fa. Altroché tremarella…”

La risata cristallina di Kaito si espanse nella stanza.

I due lo guardarono: anche lui si era sistemato per bene.

“Accidenti, Zero. Sei così bello…che quasi quasi ti sposo io!” ridacchiò, sistemandogli la giacca.

L’hunter storse il naso, levandosi le mani di Kaito di dosso.

“Guarda il lato positivo, comunque: la cerimonia non è la cosa peggiore…il peggio arriva dopo”

“E dove sarebbe il lato positivo, scusa?”


Cross, approfittando dei cinque minuti appena prima dell’inizio della cerimonia, aspettò che le damigelle uscissero, e si intrufolò nella stanza di Yuuki.

“Eccomi qui!” esclamò, chiudendosi la porta alle spalle.

Yuuki, in piedi davanti alla finestra, si girò verso di lui, sorpresa.

Cross si fermò, esattamente dov’era, e un sorriso a trentadue denti gli illuminò il volto…Yuuki era bellissima.

La ragazza gli sorrise a sua volta e lui trattenne a stento le lacrime. Le si avvicinò, prendendole le mani.

“Ha aspettato là fuori tutto il giorno, Direttore?” chiese lei, tra lo sconvolto e il divertito.

“Avrei aspettato anche tutta la vita, se necessario! Volevo essere il primo a vederti in abito da sposa!”

Yuuki lasciò le sue mani, afferrò la gonna dell’abito, la sollevò appena e fece un giro su se stessa, ridendo di gusto.

“Quindi il vestito è bello?” domandò, radiosa.

Cross la guardò, da capo a piedi, con gli occhi lucidi.

“Non solo il vestito, Yuuki…

Era così splendente…che sarebbe risultata bella anche vestita con un sacco, emanava luce propria, era quasi abbagliante. Trasudava felicità.

L’uomo le posò una mano sul viso, dolcemente.

“Non puoi capire…quanto mi renda sereno vederti così felice. C’è stato un momento in cui ho pensato…che un sorriso simile non l’avrei mai più visto, sul tuo viso”

La ragazza poggiò la sua mano su quella del Direttore, il suo sorriso si era fatto un po’ triste, improvvisamente.

“Ho trovato l’uscita dalla selva oscura che era cresciuta nel mio cuore…è stato Kaname a indicarmela. Poi…Zero mi ha presa per mano e ne è uscito con me. Questo mi rende felice” senza che se ne fosse resa conto, anche i suoi occhi si erano riempiti di lacrime.


Mentre Yuuki si avvicinava, a braccetto con Cross, Zero la guardava: lei gli sorrideva, evidentemente emozionata. Lui storse leggermente la bocca, tentando un sorriso, ma il suo goffo tentativo non fece altro che far ridere sia lei che Cross.

Arrivati uno di fronte all’altro, Yuuki prese le mani di Zero, stringendole. Lui alzò un sopracciglio, ghignando.

Venne loro chiesto se avessero scritto le promesse o se preferissero un rituale tradizionale. Mentre rispondevano di non aver scritto nulla, le loro menti, all’unisono, presero a vagare, ritornando a quella mattina…

Mentre stavano uscendo di casa, per recarsi nel luogo dove si sarebbe svolta la cerimonia, Yuuki aveva afferrato il braccio di Zero, fermandolo.

L’hunter si era voltato, con aria stupita.

“Senti…eh…prima di andare…c’è qualcosa che vorrei dirti”

Zero, che conosceva Yuuki come le sue tasche e sapeva che il suo metodo di convincimento migliore ero quello di prendere per sfinimento, la precedette: “Mi rifiuto di pronunciare cose imbarazzanti in pubblico, te l’ho già detto. Niente promesse personalizzate…sono irremovibile”

“Lo so, però…io l’ho fatta. Non la dirò davanti a tutti, ma…voglio dirla a te” aggiunse lei, insistente.

Lui alzò gli occhi al cielo: certe ridicolaggini sentimentali gli facevano venire l’orticaria.

Sbuffò, facendo un cenno con la testa.

“Sei fastidiosamente insistente”

Yuuki, gongolando sotto i baffi per la vittoria, respirò a fondo, poi piantò il suo sguardo scuro in quello chiaro di lui.

“Zero…verrò con te. Non importa quanti anni saranno, se dieci anni o decine di anni, verrò con te fino al momento in cui tu sarai diventato polvere per la fame…te lo dico, ora”

Mentre Yuuki ripeteva le parole che Zero stesso le aveva detto, il giorno in cui era morto Kaname, ben cinque anni prima, lo sguardo di lui era cambiato, si era fatto felice e malinconico, al tempo stesso.

La tirò a sé con un braccio e le baciò la testa.

“Mai più romperò una promessa fatta con te, mai più. Non importa quanto litighiamo, non importa se mi viene voglia di prenderti a piatti in testa per il tuo caratteraccio, non importa se fai il musone, se fai lo scontroso, se non vuoi parlare, se non vuoi sorridere…io sorriderò sempre per te” concluse lei.

Zero restò in silenzio, per un attimo, poi sussurrò: “Grazie”

“Lo voglio” disse Zero.

“Lo voglio” disse Yuuki.

Gli sposi s’infilarono le fedi, mentre tutti i loro invitati trattenevano il fiato, aspettando il gran finale: il bacio.

Anche se “lo sposo può baciare la sposa”, fu Yuuki ad alzarsi sulle punte e a tirare Zero a sé, scatenando un applauso generale.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1868489