My Vampire Knight

di ILoveZero00
(/viewuser.php?uid=454884)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Zero e Crystal, Riunione. ***
Capitolo 2: *** Allontanandomi mi avvicini. ***



Capitolo 1
*** Zero e Crystal, Riunione. ***


Il lato di Zero.

 

Quella sera, dopo aver litigato con Yuuki riguardante il nostro...discorso, cioè che le dissi di uccidermi, di farmi scomparire prima che fossi diventato un livello E, ma lei insisteva sul non volerlo fare, nel credere in un altro modo per farmi restare stabile, una speranza che io da fin troppo tempo tenevo caro ma che oramai era scomparsa, ma quando la sentì dietro di me, abbracciandomi forte dicendomi che qualsiasi cosa succedesse lei fosse stata accanto a me, e a quel punto lasciai che credessi nelle sue parole, non potei più resistere alla sua insistenza e la lasciai “vincere”.
Dopo essere tornato nella mia stanza m'iniziai a sistemare la stanza per com'era prima, anche se c'era ancora il dubbio che mi avrebbero dovuto trasferire nella classe notturna, ma sentí nell'aria un odore, sangue umano, mi avvicinai alla finestra aperta odorando leggermente nell'aria per poi buttarmi velocemente da essa per arrivare a terra e incamminarmi verso l'odore. Camminai e a pochi passi dalla mia stanza l'intensita aumentò, sentì difficolta nel controllare i miei istinti e vidi una ragazza dai capelli rossicci inginocchiata a terra, ma quel che notai per bene era il sangue che scorreva dalla sua mano, sentì un'altra volta un istinto conquistarmi e i miei canini ingrandire, mi avvicinai inginocchiandomi anch'io davanti a lei mentre fissai silenziosamente quel suo sangue e avvicinai la bocca alla sua ferita, e quando i miei canini stavano per penetrare la sua pelle sentì una voce che riconobbi, velocemente tornai alla sanità mentale, “Z-Zero..?” Mi chiese, e alzai il viso per guardarla, era lei, come ho potuto fare una cosa del genere a lei? “Crystal?” Chiesi quasi in un sussurro mentre la fissai negli occhi, quegli occhi pieni di lacrime pronte per attraversare la sua guancia, ma non la vidi piangere perche subito dopo si alzò scappando via nel bosco vicino. Non sapevo perche fosse qui ma sapevo che inseguirla fosse stato peggio, mi limitai a gridare un'altra volta il suo nome e lasciarla scomparire sperando che fosse stato solo un brutto sogno.

L'indomani, dopo aver trovato il mio vecchio maestro come professore della mia classe marciai dal signor Cross, entrai senza bussai e diedi un colpo alla sua scrivania per mostrargli la mia rabbia.
"Prima mi ritrovo Crystal sanguinante nel bosco, ora Toga come professore... Cosa sta succedendo?!"
Chiesi pieno di rabbia lasciando ancora il mio pugno sulla sua scrivania per qualche secondo, aspettai con ansia la sua risposta, il motivo di questi eventi. Lo sentí sospirare e poi iniziò finalmente a parlare.
" L'associazione... Non si fida delle mie parole, voleva vedere se sei ancora... sano di mente... Quindi ho fatto di tutto per prendere delle persone che conosci in modo che anche sapendo come stanno le cose mentiranno all'associazione."
"Che vuoi dire che hai fatto di tutto?" Chiesi curioso al Signor Cross, l'associazione non dava mai pietá a nessuno.
"Ho detto alla segretaria, 'Per favore potresti fare in modo da fare venire delle persone che Zero conosce a salvaguardarlo, cosí non si sente troppo a disagio' e lei mi ha detto che avrebbe fatto di tutto" 
Abbassai la testa e poi lo guardai ancora più arrabbiato di prima.
"Quello non é fare di tutto é chiedere gentilmente!"
"Saresti sorpreso quante belle cose succedono quando sei gentile Zero, dovresti provarci ogni tanto ad esserlo."
Mi disse con quella voce irritante da padre che ovviamente per me non era.
"Ieri sera ho quasi bevuto il sangue di Crystal, mi ha visto nel mio stato peggiore ed é scappata inpaurita per colpa tua!"
Dissi ancora arrabbiato, forse anche un po' triste mentre fissai il Signor Cross, stavo ancora con le mani sulla scrivania, quello destro ancora chiuso in un pugno. Lui mi guardò dispiaciuto ma senza dire una parola.
"Come farò ora a guardarla di nuovo negli occhi? Come farò a darle spiegazioni? Come farò a trovarla?"
Chiesi ancora ma subito dopo sentí bussare alla porta.
"Ecco il tuo momento"
Mi disse il signor Cross prima di dire alla ragazza di potere entrare, sentí il mio cuore battere velocemente, i miei occhi si aprirono per la paura di quel che stava succedendo, tolsi le mani dalla sua scrivani indietreggiando mentre guardai la ragazza entrare e chiudere la porta dietro di lei, iniziò a parlare prima di vedermi.
" Signor Cross, ieri sera c'é stato un..."
"Si lo so tutto grazie a Zero." Disse con calma l'uomo da dietro la scrivania, io la fissai anche se lei non mi degnò nemmeno di uno sguardo in quel momento. "Sai che significa questo giusto? Sai che non puoi parlarne con l'associazione sennò Zero..." Continuò fissando la ragazza negli occhi.
" É vietato tenere segreti, specialemente di questo genere dall'associazione." Disse la ragazza con tono professionale.
"Si lo so, ma sai cosa fanno i cacciatori con i livello E."
"Li uccidiamo." Dissi con un tono sicuro di sé, iniziai ad avere paura, forse ormai fra me e lei quell'amicizia era passata secondo Crystal, forse preferiva la fiducia dell'associazione piuttosto che la mia, ma il Signor Cross sembrava cosí calmo, avevo un piano ne ero certo.
"E tu lasceresti che loro uccidano Zero?"
"... No" Dissi la ragazza dopo un veloce sguardo verso la mia direzione. "Ma, ma lui é anche uno di noi, forse invece lo aiutano e-" Continuò la ragazza guardando determinata il signor Cross, alzando le mani leggermente in due pugni, ma fu interrotta dall'uomo dietro la scrivania. "Non pensi che se fosse cosí facile avrei giá portato Zero all'associazione?" 
Lo sguardo delle ragazza si abbassò e con esso le sue braccia e il suo coraggio.
"Capisco pienamente perché hai scelto me per venire qui a verificare... Dirò all'associazione che Zero é in perfetto stato." Dissi infine, la guardai sorpreso anche se lei continuava a fissare a terra."Vado..." Disse infine uscendo dalla porta, i suoi meravigliosi lunghi capelli rossicci la seguirono mentre i suoi occhi azzurri, quasi come il colore del ghiaccio, mi guardarono per una frazione di secondo prima che vidi la porta aprire e chiudere di nuovo, mi girai verso il signor Cross e lui mi fece un sorriso, cosí corsi verso la porta per inseguirla.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Allontanandomi mi avvicini. ***


Il lato di Crystal


Lasciai la stanza quasi in lacrime, confusa e delusa dalla realtà della situazione che si faceva sempre più turbante e fastidiosa, non volevo accettarla, volevo sfuggire da essa proprio come avevo fatto con quella stanza, con Zero, ero semplicemente sfuggita. Poco dopo lo sentì, lui e i suoi passi veloci che s'indirizzavano verso me, ma non sapevo affrontarlo non in quel momento, così iniziai a correre anch'io fino a che non sentì la sua mani sul mio polso fermandomi, mi girai di scatto guardando i suoi occhi di quel viola particolare che avevo sempre adorato così tanto, la sua espressione che faceva ben capire che voleva parlare, ma io rimasi con la bocca chiusa mentre sentì quella lacrime attraversare lentamente la mia guancia.
“ Crystal ti prego ascoltami” Mi disse con un tono di voce pieno di paura e di tristezza, lo guardai ancora persa nel momento, il mio cuore batteva forte mentre la mia mente pensava solamente alla serata prima, ricordava lo sguardo vampiresco di Zero, i suoi occhi rossi e i suoi canini appuntiti.
“ No, no, no!” Gridai impaurita mentre tirai il polso via dalla sua presa, ma era inutile lui era sempre stato più forte di me, in ogni modo. Rimasi con gli occhi chiusi pronta a gridare se avrei sentito il suo respiro sul mio collo, mi buttai contro il muro poco dietro di me e strinsi i denti di paura, ero del tutto persa in un momento di tristezza e terrore verso una persona che volevo davvero bene, una delle poche, volevo svegliarmi da quel bruttissimo sogno.
“Riprenditi cavolo!” Sentì insieme alla mano del ragazzo sul mio mento per alzarmi il viso, quando mi aprì gli occhi il suo sguardo erano diretto a me e iniziai a respirare profondamente per riprendermi da quel momento, forse un piccolo crollo nervoso, Zero capì forse dal mio sguardo che ero tornata ad uno stato di equilibrio mentale e mi lasciò la presa lentamente lasciando che mi riprendessi. Guardai per terra mentre appoggiai del tutto la schiena sul muro questa volta più rilassata e tranquilla, mettendomi più comoda, portai lo sguardo al suo viso che ora stava molto più alto di quello mio, la nostra differenza di altezza era un bel po' e mi metteva sempre a disagio, lo guardai negli occhi e poi gli dissi “S-Scusa Zero...ho avuto un-” Riuscì solamente a dire prima che lui mi interrompesse. “L'avevo capito” Dissi freddo, forse arrabbiato per la mia scenata, infastidito per la mia reazione, pentito del suo gesto di avermi seguita, portai lo sguardo di nuovo a terra mentre portai la mia mano destra appena sopra il mio gomito sinistro imbarazzata.
“Guarda, so che questo é difficile da accettare... Ma voglio spiegarti tutto, e se dopo vuoi odiarmi puoi.” Mi disse con serietà e io rimasi stupita da queste sue parole, alzai lo sguardo un'altra volta al suo annuendo leggermente mentre lo guardai anch'io con sguardo serio.

 

------------------------------

Sotto un albero vicino l'istituto ci sedemmo all'ombra e lui mi disse tutto, mi parlò dell'incidente con la vampira sangue pura che uccise la sua famiglia della quale avevo sentito qualcosa all'associazione, di come tenne i suoi istinti da vampiro soppressi per quattro anni, mi spiegó la motivazione per la quale non poteva dirmi tutto questo prima cioè che l'associazione non volesse che tutti lo sapessero, quindi doveva mantenerlo un segreto che solo i superiori sapevano, poi mi parlò degli ultimi giorni quando era diventato un vampiro e di come non riescí a controllare la sua voglia di sangue, che lui aveva quasi ucciso una ragazzina dal nome Yuki che abitava con lui e il Signor Cross, preside della scuola. Udì attentamente la sua storia mentre stavo seduta di fronte a lui sull'erba verde, annuendo per fargli capire che l'ascoltavo ma senza fare domande, quel che mi stava dicendo mi bastava per una giornata, avevo ancora bisogno di accettare ed adeguarmi alla nuova situazione e nuova realtà.
“Come mai così silenziosa?” Mi chiese alla fine, non potevo negare di non aver detto nemmeno una parola da quando mi iniziò a raccontare tutto. “Scusa solo che...non so cosa chiedere o dire o...” Dissi con voce un po' timida e triste. “ Non sono un piccolo bambino fragile, possiamo parlare del mio passato, voglio essere sincero con te, tanto so che non mi consegnerai all'associazione.” Dissi ancora facendo apparire un piccolo sorriso, e aveva ragione, nonostante so cosa é Zero, anche prima delle sue spiegazioni, non avevo intenzione di lasciarlo morire, anzi lo sto difendendo anche se é sbagliato. “Hai ragione...” Sussurrai con un piccolo sorriso mentre fissai l'erba che toccava le mie scarpe, alzai lo sguardo lentamente fino al suo viso, guardandolo negli occhi sorridendo ancora mentre iniziai a pensare che forse, in fondo Zero non era cambiato, forse era ancora lo stesso ragazzo apparentemente acido e antipatico ma che in fondo al cuore fosse dolce e affettuoso.
“Perché quel sorriso da ebete?” Mi chiese dal nulla facendomi arrossire mentre il mio sorriso divenne velocemente un'espressione timida e un po' arrabbiata per il fatto che lui si mise a ridere prendendomi ancora in giro, ma alla fine risi anch'io ricordandomi i vecchi tempi. Si, penso proprio che potrò accettare questo Zero diverso ma in fondo uguale, e mi promisi che l'avrei aiutato in qualsiasi modo.
Dopo il nostro piccolo discorso Zero se ne andò per andare in città con Yuki per comprare delle cose che servivano al Signor Cross, mentre io andai da quest'ultimo per far tutto ciò che mi serviva per diventare studente nella scuola, era quella la mia missione iniziale, infiltrarmi nella scuola e tener d'occhio il vampiro.

-----------------------------------

Il Signor Cross mi diede il permesso di uscire anche durante la notte in modo che potevo stare attenta a Zero, non voleva dare dubbi all'associazione che io potessi essere sul lato opposto, che mentissi per tener salvo il mio vecchio amico, lo ringrazia per questo e quella sera uscì. Sentì un sparo vicino la piscina e corsi in quella direzione tenendo una mano sulla mia arma. Quando arrivai sentì la voce di una ragazza che non conoscevo e del Sensei, iniziai a sbirciare mentre si introdusse alla conversazione il “padre” di Zero e intuì che la ragazza fosse Yuki, ascoltai la conversazione fino a quando non sentì la ragazza andar via. “Scusate, ci sono anch'io, ho assistito alla scena...” Dissi uscendo da dietro gli alberi, il maestro con l'ex cacciatore mi guardarono mentre Zero, forse per vergogna o forse per rabbia non mi guardò Iniziarono a parlare di spostare Zero da qualche parte dove non poteva far male a nessuno, magari qualche stanza a parte, e per il momento lasciare che si abitui ai suoi istinti e alle pasticche, ovviamente Zero accettò queste condizioni senza esitazione.
Rividi Zero solamente l'indomani, di pomeriggio l'andai a visitare nella stanza degli ospiti del Preside Cross, entrai nella stanza dopo aver bussato. “Zero?” Chiesi nel caso avessi sbagliato stanza, lui mi aprì la porta con il suo solito sguardo indifferente. “Non dovresti stare qui, é pericoloso stare vicino a me...” Disse mostrando solamente il suo viso dalla piccola apertura della porta, gli mostrai l'arma che stava attaccata alla mia cinta e solamente a quel punto mi aprì chiudendo velocemente la porta e girandosi verso me. “Cosa vuoi? Perché sei qui?” Chiese volendo arrivare al sodo con premura. “Volevo vedere come stai...” Chiesi con un po' di tristezza nella voce, sembrava che non volesse stare nella stessa stanza con me. “Sto bene ma starei meglio sapendo che tu sei lontana da me.” Dissi ancora con quella voce fredda che mi irritava così tanto. “Non mi farai male Zero.” Dissi con voce sicura e seria, forse non ero del tutto convinta delle mia parole, forse avevo un po' di paura, ma volevo credere che la sua volontà umana fosse maggiore della sua voglia di sangue. “Non puoi saperlo, tu non vuoi capire come sono pericoloso.” Mi disse avvicinandosi a me, ma rimasi ferma, volevo mostrargli che si sbagliava, che potevo fidarmi di lui. Arrivò vicino a me, la sua mano spostò i miei lunghi e ondulati capelli dal collo in modo da mostrarlo per bene, ma io lo fissai negli occhi come se volessi trasmettergli la mia fiducia. “Non hai...paura?” Chiesi fissandomi il collo e poi guardandomi negli occhi, ma io risposi con voce ferma, “No”. Vidi il suo viso avvicinarsi al mio, mi venne istintivo fare un passo indietro ma fermai quel gesto, gli avrei dato ragione sulla paura e non potevo fargli capire una cosa del genere, sentì la sua fronte sulla mia, la sua mano accarezzare il mio collo. “Sai che il tuo sangue é quello che desidero gustare più degli altri?” Mi sussurrò ancora, voleva impaurirmi ancora, voleva che cadessi per mostrargli di avere ragione, ma io non volevo perché significare non poter stare vicino a Zero, e ora che sapevo la verità su di lui volevo stargli ancora più vicino. Mentre pensai a cosa rispondere sentimmo bussare sulla porta, chi poteva essere?

Salve, spero vi stia piacendo il mio fanfiction, voglio avvisare che é la prima volta che scrivo cose di questo genere quindi non prendetemi in giro (?), in ogni caso mi scuso se ci sono errori, per favore avvisatemi se ne vedete e li risolveró al piú presto! Datemi la vostra opinione please, che sia positiva o negativa non mi offendo ^---^

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1894980