Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Victims
of Love In
the beginning I tried to warn you You
play with fire, it’s gonna burn you And
here we are now, same situation, You
never listen, I never listen (Good
Charlotte, Victims of love)
Capitolo 1: Walk away We break up,
it’s something that we do now Everyone has
got to do it sometimes (Good
Charlotte, Dance Floor Anthem) Maggio 2007
Kris passò il the a Julia, poi si sedette sulla poltrona, di
fronte al divano su cui si trovava l’amica, ed
iniziò a sorseggiare il suo caffè: normalmente lo
avrebbe bevuto anche July, ma al momento Kris era
dell’opinione che la ragazza fosse già abbastanza
nervosa senza aggiungerci l’aiuto della caffeina.
A dire il vero, anche lei
era già sufficientemente stressata, ma a differenza di July,
lei non poteva assolutamente vivere senza caffeina, lo stress da
astinenza sarebbe stato decisamente più dannoso del semplice
apporto della caffeina. ‘Com’è
andata l’ultima chiamata?’ chiese Kris. ‘Ultima chiamata?
Nemmeno mi ricordo quando è stata,l’ultima
chiamata...forse cinque giorni fa? Comunque,male,ricordo vagamente di
aver sbattuto il cordless sul pavimento...e a dirla tutta, è
un miracolo che sia ancora intatto’ rispose lei, assumendo un
tono ironico. ‘July,non potete
andare avanti così...dovete parlarne...’ ‘Lo so...ma lo so
adesso,quando lo sento improvvisamente me ne scordo’
ribattè Julia. ‘Dopo tre mesi
che non parlate faccia a faccia le cose non saranno certo
migliori...’ osservò Kris. ‘Hai
ragione,però...’. La ragazza fu interrotta
dal telefono che squillava,allora Kris le fece cenno di scusarla e
rispose. ‘Pronto?’ ‘Buongiorno mia
cara!’ ‘Ciao
Benji!’ disse Kris, sfoderando un sorriso a trentadue denti
‘Tutto ok?’ ‘Mmh...no’ ‘Ok...July,aspettami
un attimo qui,devo avere una conversazione privata con
l’individuo dall’altro capo del filo...come
sempre,come se fossi a casa tua!’ disse lei e
l’altra annuì,sorridendo davanti
all’espressione beata di Kris. Quest’ultima
raggiunse la sua camera,chiuse la porta e si sedette sul letto. ‘Allora?’
chiese Kris. ‘Dammi un buon
motivo per cui io non dovrei uccidere quella zucca vuota di Joel
Madden,che mi rifiuto categoricamente di annoverare come mio fratello,
tanto meno come mio gemello,al momento...’ le rispose Benji,
l’esasperazione più pura nella voce. ‘Te ne do due di
motivi,amore: primo,se uccidi Joel finisci in prigione e questo ci
terrebbe lontani più del necessario,secondo,se tu uccidi
Joel e finisci in prigione, io non ho più nessun motivo per
non uccidere quella simpatica ragazza seduta sul divano al piano di
sotto,che per quanto sia la mia migliore amica sta seriamente mettendo
a durissima prova il mio sistema nervoso...’ gli rispose Kris. ‘Ok...suppongo
che queste siano due ottime motivazioni...ciò non toglie che
io non lo reggo più...’ ‘Che
fa?’ ‘Il punto
è che non fa un bel niente!’ ‘...Sii
più chiaro,Benji...’ disse Kris,abbastanza confusa. ‘Apatico,è
completamente apatico...si lascia vivere,capisci cosa
intendo?’ ‘Ok,capito...beh,sempre
meglio di un melodramma,no?’ ‘Oh,sarebbe
meglio di un melodramma,se non si facesse prendere da momenti
melodrammatici più o meno ogni sera...’ rispose
Benji,sempre più esasperato. ‘Ah...tesoro...non
so che dire,sarò ripetitiva,ma...’ ‘Sopportalo,lo
so...non c’è soluzione...’ disse Benji
rassegnato,concludendo la frase per lei. ‘Vedrai che prima
o poi ne troveranno una...in caso contrario,c’è
sempre la possibilità che ci lascino dividere una
cella,no?’ ‘Già...’
rispose Benji,ridacchiando all’idea di lui e Kris dietro le
sbarre ‘Cambiando argomento,ho sentito Sarah,mi ha detto di
riferirti un messaggio’ ‘Cioè?’
chiese Kris. ‘La cosa era
più o meno impostata in questo modo: se Kris osa farmi
vestire di rosa,io boicotto il matrimonio’. Kris non poté
fare a meno di sorridere e di contemplarsi per l’ennesima
volta l’anulare,dove spiccava il suo anello di
fidanzamento,che stava saldamente incollato al suo dito da quando, due
mesi prima, il giorno dell’uscita di Good Morning
Revival, Benji le aveva chiesto di sposarlo,proposta che lei
aveva, ovviamente,accettato. ‘Dì a
Sarah di non preoccuparsi...dovrebbe sapere benissimo che piuttosto che
vestire le mie damigelle come confetti le vesto di nero...’
rispose Kris. ‘Gliel’ho
detto anch’io,ma dice che è sempre meglio essere
sicuri...e si è anche raccomandata di sottolineare che
sarebbe davvero capace di boicottare...non che io abbia dubbi in
proposito...’ ‘Nemmeno
io...è pur sempre una Madden’ ‘Infatti...Kris?’ ‘Sì?’ ‘Te
l’ho mai detto che ti amo?’ ‘Mmh...sì,ma
se lo ripeti non mi offendo...che sono queste risate in
sottofondo?’ chiese lei. ‘Sono quei tre
deficienti di Paul,Billy e Deano che stavano origliando e trovano la
conversazione molto divertente per qualche motivo...ti lascio, vado ad
ucciderli,ci sentiamo domani’ ‘Ok,baci!’
rispose lei e prima che lui riagganciasse riuscì a sentire
distintamente le parole ‘miele’,
‘smielato’ e Benji che lanciava ai tre una serie di
insulti non ripetibili. Sorridendo,tornò
al piano di sotto,dove Julia la stava aspettando seduta sul divano. ‘Tutto
ok?’ chiese Julia, pur non avendo dubbi in proposito,il
sorriso di Kris parlava da solo. ‘Sì...ho
ricevuto una minaccia di boicottaggio del matrimonio da parte di Sarah
se mi azzardo a vestirla di rosa...’ ‘Vorrei ben
vedere,mi unisco a lei in caso!’ rispose Julia,ridendo. ‘Tranquilla,sai
benissimo come la penso sul rosa...’ ‘Sì...lo
so...beh,adesso è meglio che vada,ti ho già fatto
perdere abbastanza tempo’ ‘Ehy,ehy,frena,nemmeno
per scherzo,ok?’ ‘Tu sei troppo
paziente...tu e Benji siete troppo pazienti...perché so
benissimo che Benji vuole uccidere Joel...’ rispose
July,accennando un sorrisetto. Kris non poté
evitare di fare altrettanto: negare sarebbe stato assolutamente
inutile,non era brava fino a quel punto come attrice. ‘Sono certa che
troverete una soluzione...siete due persone adulte e intelligenti,basta
solo riuscire a parlarne’ le disse Kris. ‘Spero che tu
abbia ragione...ci si sente!’ rispose Julia,salutandola,poi
uscì di casa,salì in macchina e partì
alla volta di casa sua. °°°°°°°°°°°°°°°°
Julia era arrivata a casa da circa mezz’ora e stava davanti
alla credenza,cercando di decidere cosa si sarebbe cucinata per cena.
Stava spostando una scatola
di cereali quando squillò il telefono, cosa che la fece
spaventare con la conseguenza che la scatola le sfuggì di
mano e i cereali pensarono bene di farsi un giro sui suoi capelli. Decisamente seccata,si
diresse verso il divano,dove si trovava il cordless, e rispose. ‘Pronto?’ ‘Ciao’. Julia non poté
fare a meno di pensare che la sorte era davvero bizzarra: lei era
seccata,piena di cereali dalla testa ai piedi e Joel, il mago del
tempismo, aveva deciso di telefonarle,la combinazione perfetta
considerata la loro attuale situazione,che poteva essere descritta come
molto,molto tesa. ‘Ciao...come
mai?’ chiese lei. ‘Così...è
un brutto momento?’ chiese lui. ‘No...sono piena
di cereali dalla testa ai piedi,ma a parte quello è un
ottimo momento...’. ‘...Cereali?’
chiese lui,abbastanza confuso. ‘Lasciamo
perdere...’ ‘Ok...tutto
bene?’ chiese lui,decidendo di assecondarla ed ignorare la
questione: d’altronde conosceva Julia, la ragazza era tutto
tranne che convenzionale. ‘Sì...nulla
di speciale,il solito...tu?’ ‘Solito...aerei,sound
check,concerto,hotel...’ ‘La vita del
musicista...’ rispose lei, sorridendo fra sé e
sé: ne sapeva qualcosa, in fondo. ‘Già...senti...’
iniziò lui,esitando. ‘Cosa?’ ‘Beh...è
che la settimana prossima abbiamo un weekend libero e Benji ha chiesto
a Kris se voleva venire a fare un salto in Germania, che è
dove saremo...ed io mi chiedevo se ti andava di venire con
lei...’. Julia rimase un attimo in
silenzio: non era sicura che fosse una buona idea,ma non credeva che
quello sarebbe stata sufficiente come motivazione per rifiutare,non con
Joel,non in quel particolare periodo. ‘Non saprei...sto
lavorando su alcune cose per il nuovo album ultimamente e senza me e
Kris,Rob e Alex non possono combinare molto...’ rispose
infine lei, poco convinta: sebbene fosse vero che lei e gli altri si
stavano occupando del nuovo CD, sapeva anche che non erano ad un
livello tale per cui non potessero permettersi di prendersi qualche
giorno di riposo e temeva che anche Joel lo sapesse benissimo. ‘Non mi puoi
evitare per sempre,Julia...’ rispose infatti lui: non se
l’era bevuta, per nulla. ‘Non ti sto
evitando,Joel...’ rispose lei,ma in realtà lui
l’aveva punta sul vivo,colpita e affondata. ‘No?’
rispose lui, non riuscendo a mascherare l’ironia nella
voce,pur sapendo che lei lo detestava quando faceva l’ironico. ‘Non usare quel
tono,lo sai benissimo che mi da ai nervi’ rispose lei: come
volevasi dimostrare. ‘Scusa,mi
è venuto spontaneo...’ rispose lui, rassegnato:
come al solito,sarebbero finiti a litigare,ormai la bomba era stata
innescata. ‘Come?’ ‘Sai
com’è,quando neghi quello che è
palese...’ ‘Semplicemente
non mi sembra il caso’ ‘E pensi che fra
tre mesi le cose si saranno magicamente risolte?’ rispose
lui,ormai non preoccupandosi più di nascondere
l’ironia nella voce. ‘Non parlarne
come se fosse colpa mia,ti devo ricordare chi ha iniziato tutta la
storia?’ ribattè lei con un tono pericolosamente
alto. ‘Stai dicendo che
è colpa mia? Senti un po’,se tu ti inventi le
storie che non esistono,nessun problema,affari tuoi,ma non cercare di
dare la colpa a me adesso!’ rispose lui, irritato. ‘Certo,ero io
quella che lasciava che un’attrice gli si strusciasse
addosso...’ osservò lei. ‘Io non le
lasciavo fare un bel niente,era il video,dannazione!’ ‘Certo,era il
video...anche fuori dagli orari di ripresa era il video?’
ribattè lei, ormai furiosa. ‘Fuori dagli
orari di ripresa non è successo niente,come accidenti devo
dirtelo perché tu lo capisca?!’ ‘Ovviamente...niente...peccato
che ce l’avevi sempre intorno...e non mi venire a parlare di
cortesia,perché non pranzi con tutte quelle che recitano nei
video!’ ‘A parte il fatto
che non era un pranzo fra me e lei,ma c’erano anche gli
altri,si è seduta lì,che dovevo fare,cacciarla
via?!’ chiese lui,ormai al limite
dell’esasperazione. ‘Sinceramente non
mi sembravi un granché dispiaciuto...’ ‘Senti,ci
provava,lo ammetto,ok,è colpa mia?’ ‘Non mi
è parso che facessi i salti mortali per
scoraggiarla...’ disse lei,ormai definitivamente furibonda. ‘Tu sei
paranoica!’ ‘Ok,io sono
paranoica,quindi non capisco perché perdi tempo a parlare
con una povera pazza!’ rispose lei,riagganciando e sbattendo
il telefono sul divano. La ragazza si
lasciò poi cadere a fianco del telefono,prese un cuscino e
ci nascose il viso in mezzo,cercando di calmarsi,altrimenti avrebbe
finito col distruggere qualcosa. Maledisse mentalmente
quella che fino a poco tempo prima era stata la sua canzone preferita
fra quelle di Good Morning Revival, Dance
Floor Anthem: infatti, se ora la sua vita sentimentale stava
colando a picco era a causa del maledetto video di quella canzone. Non aveva nessun problema
se le esigenze di copione richiedevano che una sottospecie di modella
si strusciasse sul suo ragazzo,si fidava di lui,in più era
capitato anche a lei per lo stesso motivo di avere a che fare con
ragazzi decisamente affascinanti,erano parte del suo lavoro,nulla di
più,i problemi cominciavano quando la sottospecie di
modella,nel caso specifico quella del video di Dance Floor
Anthem, iniziava a strusciarsi e a pedinare il suo ragazzo al
di fuori delle riprese,in quel caso Julia Armstrong diventava furiosa. Nonostante tutto,
all’inizio aveva cercato di non fare scenate,non era certo
colpa di Joel se quella non desisteva, quando però il
ragazzo aveva iniziato a mostrarsi un po’ troppo
amichevole,lì aveva iniziato a protestare. La goccia che aveva fatto
traboccare il vaso era stata Joel stesso,il quale le aveva dato,come
poco prima al telefono,della paranoica,dicendo che lui si stava
comportando semplicemente da persona educata e che non poteva cacciarla
via se si sedeva al tavolo con loro o se lo fermava per parlare,ma
Julia era dell’opinione che lui avesse passato di molto il
limite della semplice educazione. Il risultato erano state
liti furiose che continuavano anche ora che i Good Charlotte erano in
tour in Europa e che non accennavano a placarsi. Fu costretta ad
interrompere i suoi pensieri perché il telefono aveva
ripreso a squillare. ‘Pronto?’
rispose lei, decisamente minacciosa. ‘Possiamo provare
a parlarne civilmente?’ disse Joel, ormai esausto a causa di
tutti quei litigi e dello stress che gli facevano accumulare. ‘Non vedo di cosa
dobbiamo parlare...tu sei convinto che io sia paranoica, quindi la
colpa è mia,fine della storia’ ribattè
lei, acida. ‘Accidenti
Julia,che devo fare per convincerti che non me ne importa un bel niente
di quella? Nemmeno mi ricordo come si chiama,dannazione!’ ‘Avresti dovuto
pensarci prima!’ ‘Pensare a cosa?
A cosa?! Dio, ti rendi conto di quanto è assurda questa
situazione?! Non si può vivere così!’
esclamò lui, esasperato. ‘Non fare la
povera vittima,ti prego...’ ‘Ok,sai che ti
dico? Lasciamoci,almeno la finiamo con questa storia!’ ‘Ok!’ ‘Ok!’ ‘Perfetto,allora
tanti saluti!’ concluse lei,sbattendogli di nuovo il telefono
in faccia. Rimase qualche istante a
fissare il tavolo di fronte a lei,poi improvvisamente si riscosse: Ok?
Ma che accidenti le era preso?! Ok?! Certo,la situazione era
davvero insostenibile,ma voleva davvero arrivare al punto di finirla
con Joel? Non lo
sapeva,l’unica cosa certa era che il danno, se di danno si
trattava,era fatto. Per una frazione di secondo
si sentì infinitamente sollevata,niente più
discussioni,niente più tensione,ma fu solo un
attimo,l’istante dopo si ritrovò di nuovo con la
testa affondata nel cuscino e gli occhi pieni di lacrime.
If we could just re-set And live in
happiness Instead of our
regrets We would
salvage everything, We
don’t have to walk away (Good
Charlotte, Walk away[Maybe])
°°°°°°°°°°°°°°°° Joel fissava il suo
cellulare,in trance. Lasciamoci,almeno
la finiamo con questa storia? In quel momento, si chiese
se Benji non avesse ragione quando gli diceva che nel cervello gli
giravano i criceti: che diavolo gli era saltato in mente?! Aveva passato gli ultimi
due mesi nel tentativo di far ragionare Julia e di rimettere le cose a
posto e poi se ne usciva con una frase del genere? Doveva proprio aver perso
il cervello,se mai ne aveva avuto uno,aggiunse fra sé. Si sedette sul letto della
sua camera d’albergo,senza smettere di fissare il cellulare:
certo,come se dal telefono potesse scaturire la soluzione di tutto quel
disastro che lui stesso aveva creato. Idiota Joel,idiota che non
sei altro,sei un idiota. Rompere con Julia era
esattamente quello che non voleva e lo aveva appena fatto. Certo,tecnicamente lui
aveva solo lanciato la proposta,ma lui per primo l’avrebbe
preso come un invito,figuriamoci Julia,che era tutto tranne che in
sé. Joel chiuse gli occhi e
respirò profondamente un paio di volte,i suoi pensieri
iniziavano ad essere terribilmente confusi e questo non aiutava affatto. Appoggiò il
cellulare sul comodino, meglio smettere di fissarlo, era chiaro che non
era di nessun aiuto,poi iniziò a riflettere: la situazione
era irrecuperabile? Per quanto ci pensasse, non
riusciva a darsi una risposta: in fondo, lui e Julia non avevano fatto
altro che litigare da quando i Good Charlotte avevano girato quel
maledetto video, non era meglio che fosse finita? Si rispose in meno di un
secondo: no, non era affatto meglio,perché lui non lo
voleva,per quanto in quei mesi avesse sfiorato l’esaurimento
nervoso più volte non riusciva ad immaginare di restare
senza Julia. I suoi pensieri furono
interrotti da qualcuno che bussava alla porta. Ci pensò un
istante,ma non aveva voglia di vedere nessuno,per cui rimase
immobile,nella speranza che chiunque ci fosse dall’altra
parte si convincesse che non era in camera.
Fortunatamente gli andò bene,dopo un altro tentativo
chiunque stesse bussando rinunciò,allora il ragazzo si
sdraiò sul letto e tornò alle sue riflessioni.
Everybody has
hurt somebody before Everybody has
been hurt by somebody before You can chase
but you’ll always come back for more It’s
a game and we’re all just victims of love (Good
Charlotte, Victims of love)
°°°°°°°°°°°°°°°° Quella sera i Good
Charlotte, dopo aver cenato, avevano deciso di trascorrere la serata al
pub dell’albergo,ma mentre Billy,Paul,Deano e Benji si
stavano divertendo, Joel sembrava del tutto apatico. Benji non ci mise molto ad
accorgersene,ma all’inizio non ci diede molto peso,tutte le
sere c’era la fase maniaco-depressiva,ma quando vide che dopo
un’ora suo fratello continuava ad avere la stessa voglia di
vivere di un’ameba iniziò a preoccuparsi e gli si
avvicinò. ‘Joel?’
lo chiamò,cautamente: in quel periodo il gemello era una
bomba sempre sul punto di esplodere e andava approcciato con prudenza. ‘Mmh?’
mugugnò Joel in risposta. ‘Tutto
ok?’ ‘Ci siamo
lasciati’ disse lui: non era certo il massimo del tatto,ma
era inutile girarci intorno. Benji per poco non cadde
dallo sgabello,fortunatamente riuscì ad aggrapparsi appena
in tempo al bancone e non appena si fu rimesso a sedere stabilmente si
mise a fissare il fratello, sotto shock. ‘Voi
cosa?!’ ‘Ci siamo
lasciati’ ripeté Joel tranquillamente, troppo
tranquillamente, secondo Benji. ‘Ma che
è successo?’ chiese Benji confuso. ‘Il solito:
l’ho chiamata,abbiamo litigato,mi ha sbattuto il telefono in
faccia,l’ho richiamata,abbiamo ripreso da dove avevamo
interrotto, ci siamo lasciati,mi ha sbattuto di nuovo il telefono in
faccia’ raccontò Joel, sempre mostrando una calma
invidiabile. ‘Stai
bene?’ chiese Benji. ‘Certo,perché
non dovrei? Ormai era insostenibile...’ ‘Te lo chiedo di
nuovo: stai bene?’ ‘Ti ho detto che
sto bene,Benji!’ ribattè Joel. ‘Ok...questa
è l’ultima volta: stai bene?’ insistette
Benji. Joel lo fissò
per un attimo con fare insofferente, poi la sua espressione
cambiò. ‘No,non sto
bene,sto da schifo,ma passerà,ok?’ ammise infine. ‘Mmh...ok...’
rispose Benji ‘Ne vuoi parlare?’ aggiunse poi. ‘Non ora...al
momento preferisco ubriacarmi e passare il resto della notte a
piangermi addosso,magari domani’ ‘Ok,come
vuoi...io resto nei dintorni,nel caso ti debba trasportare in
camera...’ ‘Grazie,apprezzo...’ ‘Sicuro?’
chiese di nuovo Benji. ‘Sicuro,torna
dagli altri,davvero’ lo rassicurò
Joel,sorseggiando il drink che aveva davanti. Benji lo fissò
ancora per qualche istante,esitando,ma poi decise che era meglio
lasciargli fare come credeva: in fondo il giorno successivo non avevano
concerti ed era scientificamente provato che in situazioni come quella
una bella sbronza era quello che ci voleva. °°°°°°°°°°°°°°°° Kris corse ad aprire alla
porta e non fu sorpresa di trovarsi davanti Julia. ‘Ciao
carissima,entra pure...scusa,ma sto tentando di mettere a posto la
stanza da letto,approfitto dell’assenza di Benji,altrimenti
non potrei mai osare mettere le mani fra quello che lui chiama il suo
armadio,ma che in realtà è molto più
simile ad una discarica...vieni pure!’ disse Kris e senza
dare a Julia il tempo di replicare nulla si diresse verso le scale. La cantante la
seguì,ma mentre stavano salendo decise di sganciare la bomba. ‘Ci siamo
lasciati’ disse semplicemente,come se fosse la cosa
più naturale al mondo. Per poco Kris non
volò giù dalle scale,ma fortunatamente
riuscì a ritrovare l’equilibrio,si
piantò su un gradino e si voltò verso
l’amica,che la seguiva. ‘Voi
cosa?!’ chiese, incredula. ‘Ci siamo
lasciati...ieri stavamo litigando per telefono come al solito e alla
fine abbiamo deciso che era meglio farla finita’
spiegò Julia. ‘Fammi
capire...avete deciso? Di comune accordo,vuoi dire?’ chiese
lei: non riusciva a credere che Joel potesse essere d’accordo
su quel punto. ‘Beh...a dire il
vero lui ha lanciato la proposta ed io ho detto ok’ ‘Ah...tu hai
detto ok?’ ‘Ho detto
ok’ ‘July?’ ‘Sì?’ ‘Ti sei
completamente bevuta il cervello?!’ chiese Kris,quasi urlando. ‘Io...non lo
so’ rispose Julia,abbassando lo sguardo. ‘Ok...scendiamo
in salotto e ne parliamo?’ propose Kris,addolcendo il
tono:era evidente che Julia non era poi così convinta di
quello che aveva fatto. La ragazza
annuì,allora le due tornarono al piano inferiore e si
sedettero sul divano. ‘Allora?’
chiese Kris,incoraggiando Julia a parlare. ‘Non so che sia
successo esattamente...stavamo litigando come al solito,poi lui ha
detto che forse era meglio se ci lasciavamo e la finivamo una volta per
tutte con questa storia assurda ed io...io ho detto ok,ma non volevo
dirlo davvero...cioè,non lo so...forse volevo dire ok,ma non
lo so...’ ‘Mi pare di
capire che non hai le idee molto chiare...’
osservò Kris. ‘No...cioè...ero
stufa di quella situazione,ero stufa di litigare,ma non so se volevo
finirla...da un lato è un sollievo,ma non del
tutto...’ ‘E tu non hai
idea di come ci siete arrivati?’ ‘Importa
qualcosa?’ ‘Non lo
so...magari per capire se lo pensava davvero?’ ‘Beh...non so,mi
ha detto se volevo unirmi a te quando raggiungerai Benji la prossima
settimana,io ho detto di no,lui ha detto che non potevo evitarlo per
sempre e poi la situazione è degenerata’ ‘Quindi voleva
che lo raggiungessi?’ chiese Kris. ‘Sì,questo
ha detto’ confermò Julia. ‘Forse dovresti
parlarci di nuovo...magari è stata la rabbia del
momento...’ ‘Io? E
perché ci dovrei parlare io? Non è mica colpa
mia!’ rispose Julia. ‘Tu hai detto
ok’ osservò Kris. ‘Sì,ma
la proposta l’ha lanciata lui!’ ribattè
Julia. Kris scosse la testa
rassegnata: era difficile dire chi avesse la testa più dura
fra Joel e Julia,ma in quel momento propendeva decisamente per la sua
migliore amica. ‘Quindi cosa
pensi di fare ora?’ chiese Kris. ‘Niente...continuo
a vivere senza di lui...non mi sembra poi così
difficile’ rispose Julia. ‘Quindi
è finita?’ ‘Suppongo di
sì...non dico di essere felice e contenta,ma
sopravviverò’ ‘Convinta?’ ‘Sì...ti
serve una mano con l’armadio?’ domandò
Julia,cambiando discorso. ‘Mmh...ti senti
pronta ad un’esperienza traumatizzante?’ chiese
Kris,assecondandola: la conosceva abbastanza bene da sapere che per il
momento non avrebbe ottenuto nulla di più da lei. ‘Sì,credo
di poterlo sopportare...’ ‘Allora sei
arruolata!’ disse Kris e le due si diressero al piano
superiore. °°°°°°°°°°°°°°°° ‘Joel?’. Il cantante si
voltò a guardare il fratello,che lo fissava preoccupato:
dopo la pseudo chiacchierata della sera precedente, non aveva
più detto una parola sull’argomento Julia e la
cosa non sembrava normale nemmeno a lui,quindi poteva facilmente
dedurre perché Benji fosse in ansia. ‘Che
c’è?’ gli chiese Joel, cercando di
mettersi comodo, per quanto fosse possibile farlo su quelle orrende
sedie di metallo: si trovavano all’aeroporto di Dublino, la
loro ultima tappa nelle isole britanniche, e il volo che avrebbe dovuto
portarli nei Paesi Bassi era in ritardo di un’ora a causa di
problemi tecnici. ‘No,dimmelo tu
che c’è...non è normale...’ ‘Cosa?’ ‘Lo sai benissimo
di cosa sto parlando...’ disse Benji,guardandolo storto. ‘Non mi va di
parlarne Benji,è tutto qui...’ rispose Joel
evasivo: non era esattamente la verità,ma non era nemmeno
una bugia,in fondo. ‘Lo sai che non
ti fa bene non parlarne...dopo ti deprimi e siamo nel bel mezzo di un
tour e non mi sembra l’ideale’ gli disse
Benji,sedendosi esattamente di fronte a lui e iniziando a fissarlo
intensamente. ‘Lo sai che se
inizi a fissarmi mi spaventi’ disse Joel. ‘Certo che lo
so,per cui se non vuoi che io continui sputa il rospo’ ‘Che cosa vuoi
che ti dica Benji? È finita,non c’è
altro!’ ‘Che accidenti
è successo,per esempio...chi ha lasciato
chi,innanzitutto?’ indagò Benji. ‘Beh...a dire il
vero non ne sono sicuro...’. Benji si trattenne dallo
scoppiare a ridere: non ne era sicuro? ‘Come sarebbe a
dire?’ chiese a Joel. ‘Io ho detto che
forse era meglio lasciarci perché la situazione stava
diventando assurda e lei ha detto ok’ ‘...Tu le hai
detto cosa?!’ chiese Benji,seriamente sconvolto ‘Ma
che diamine hai nel cervello,i criceti?!’ ‘Tu si che sei di
conforto...’ rispose ironicamente Joel, non potendo
però fare a meno di ricordare che si era chiesto esattamente
la stessa cosa il giorno prima. ‘Scusa,però...cioè,non
avevo capito che avessi in mente di lasciarla...’ rispose il
fratello. Joel esitò un
attimo prima di rispondere: se avesse detto la verità, Benji
lo avrebbe definitivamente preso per pazzo,ma d’altronde non
aveva scelta,se avesse mentito il gemello se ne sarebbe accorto
immediatamente. ‘A dire il vero
non la volevo lasciare...’ rispose, abbassando lo sguardo e
aspettando una reazione di Benji,che non si fece attendere. ‘Joel?’ ‘Mmh?’ ‘Posso dirti una
cosa molto direttamente?’ ‘Vai’ ‘A volte mi
chiedo se tu ci sia o ci faccia,ma più passa il
tempo,più mi convinco che tu ci sei proprio’ disse
Benji. ‘Grazie’ ‘Di nulla...pensi
di parlarci?’ ‘Io? E
perché dovrei?!’ chiese Joel,fissando il fratello
confuso. ‘...Perché
non volevi rompere con lei?’ ‘Senti,io
avrò anche detto una cazzata,ma lei ha detto ok’ ‘...E quindi
Joel?’ ‘Quindi
evidentemente aspettava solo l’occasione buona per
finirla,quindi meglio così!’. Benji scosse la testa
rassegnato: Joel era testardo e orgoglioso,come sempre. ‘Ti rendi conto
che stai rischiando di mandare tutto in rovina per il tuo maledetto
orgoglio?’ chiese al fratello. ‘Tutto
cosa,Benji? Non c’è più
nulla,è finita,basta,chiuso,ognuno per la sua strada e tanti
saluti!’. Benji decise che per il
momento era il caso di lasciar perdere: se ancora aveva qualche chance
di far ragionare Joel, era decisamente meglio aspettare che le acque si
calmassero. ‘Come ti pare,
Joel...ma pensaci bene,lo hai detto anche tu che non volevi davvero
rompere con lei,rifletti bene prima di perdere tutto’ disse
Benji, poi, senza dargli il tempo di rispondere, tornò dagli
altri,che si trovavano qualche sedia più in là. Joel rimase a fissare il
punto in cui fino a pochi istanti prima stava suo fratello: aveva
ragione,Benji aveva maledettamente ragione,ma al tempo stesso non
riusciva a convincersi che parlare con Julia sarebbe stata una buona
idea e non solo a causa del suo orgoglio, la verità era che
aveva paura di sentirsi confermare che lei era felice che fra loro
fosse finita.
Maybe I’m just scared To face the
things I fear It’s
easier to walk away from everything (Good Charlotte, Walk away[Maybe])
°°°°°°°°°°°°°°°° L’avventura
continua, my darlings… Mi sono
affezionata in modo spropositato a questa storia e a queste
coppie…e quindi eccomi qui di
nuovo…però stavolta la vita gliela complichiamo
un pochetto, altrimenti che gusto c’è? Un bacione! p.s. la modella di
cui parlo è quella che nel video si struscia addosso a Joel
nell’ascensore…e alzi la mano chi non ha
desiderato anche solo per un secondo di essere al suo posto! (Della
modella, ovviamente…^__^) p. p. s.
attenzione al titolo...quando parlo di “Victims of
love” parlo di vittime in molti sensi di ogni tipo di
amore...ora sta a voi capire quanto possa allargarsi il mio concetto di
vittima e di amore!!^_-
DISCLAIMER Come al
solito, le precisazioni del caso... Io non
conosco assolutamente iGood
Charlotte, non ho idea delle abitudini, pensieri, passioni e
quant’altro dei gemelli Madden, se non di ciò che
trapela tramite giornali e Internet. Ovviamente appartengono a loro
stessi e a nessun’altro e non è mia intenzione
offenderli o diffamarli in alcun modo. I Damned Angels sono una mia
invenzione, se esistessero delle attinenze con persone reali
è puramente casuale, ho creato i personaggi basandomi sulla
mia personalità o su quella di persone che conosco.
Some
friends become enemiess Some friends become your
family.
(Good
Charlotte, Movin’ on)
Agosto 2007
Benji appoggiò le valigie
nell’ingresso,cercando di non fare rumore: era arrivato quattro ore prima del
previsto e voleva fare una sorpresa a Kris. Pensando che la ragazza fosse ancora a letto,dal
momento che erano le otto di mattina, si diresse silenziosamente verso la
camera da letto e aprì la porta,affacciandosi all’interno. Quando realizzò che,nonostante il letto fosse
sfatto,non c’era nessuno che vi dormiva dentro,entrò nella stanza e si guardò
attorno confuso: non sentiva nessun rumore in casa,dove si era cacciata Kris? ‘Ahh!’ sentì urlare dietro di sé. ‘Ahh!’ urlò lui a sua volta, voltandosi. ‘Santo cielo,Benji,sei impazzito?!’ chiese
Kris,appoggiandosi allo stipite e reggendosi con una mano. ‘Scusa...volevo farti una sorpresa...’ rispose
lui,sinceramente dispiaciuto. Kris non poté fare a meno di sorridere, quando
Benji faceva quel faccino triste era semplicemente adorabile. ‘Sei in anticipo...’ disse lei,cambiando
discorso e sorridendo. ‘Lo so...fortuna,ogni tanto capita anche a
noi...’ ‘Mi sei mancato...’ disse lei,abbracciandolo. ‘Idem’ rispose lui,abbracciandola a sua volta e
baciandola. ‘Allora giovane chitarrista...hai esattamente
mezz’ora per riassumermi i tuoi mesi on the road prima che io debba iniziare a
prepararmi per andare in studio!’ disse lei,sedendosi sul letto e
accoccolandosi vicino a Benji. ‘Mmh...’ iniziò lui,passandole un braccio
attorno alla vita ‘Che ti posso dire...ovviamente siamo stati dei
grandi,abbiamo mandato in delirio le folle e probabilmente dovremmo entrare
nella storia per questo tour...’ ‘Viva la modestia...’ scherzò lei. ‘Certo...no,scherzi a parte,mi è piaciuto questo
tour,grandioso...se non fosse stato per gli impulsi al fratricidio che mi
prendevano una volta ogni tanto,anche meglio...’ commentò Benji. ‘Ancora?’ ‘Ultimamente no...cioè,da quando hanno rotto ad
essere sinceri non ha più fatto cenno all’argomento e si è comportato più o
meno normalmente...’ ‘Più o meno?’ chiese Kris. ‘Esattamente,più o meno...allegro,vivace e
solare,ma nonostante sia ufficialmente single,non ha dato segno di essere
interessato a nessun’altro individuo di sesso femminile...e ti assicuro che ne
giravano...’ ‘Ah sì,Madden?’ chiese Kris,osservandolo storto. ‘Donna di poca fede,giravano,ma le tenevo a
distanza,tranquilla...cosa che non avrebbe avuto motivo di fare Joel e
credimi,lo conosco abbastanza bene da sapere che un paio di quelle erano di suo
gradimento...’ ‘Quindi sei ancora convinto che, se ne avesse
l’occasione, recupererebbe il rapporto con July?’ ‘Assolutamente convinto’ confermò lui ‘Julia?’ ‘Ti dirò...io credo che le dispiaccia,nonostante
provi a convincersi del contrario...il problema è che non lo ammetterebbe
nemmeno sotto tortura...’ ‘Lo stesso vale per la zucca vuota, alias
Joel...’ ‘Che dovremo mai fare con quei due...’ ‘Io direi...’ iniziò Benji, fermandosi un attimo
per pensare a come meglio esprimere quello che pensava ‘Direi che abbiamo fatto
quello che potevamo fare,ma alla fine quei due sono adulti e vaccinati, se sono
così certi che questo sia meglio per loro,allora lasciamo che ne vivano le
conseguenze,se poi è destino che tornino insieme,ci torneranno...in fondo io e
te abbiamo un matrimonio da organizzare,non possiamo preoccuparci anche della
loro vita sentimentale...’ ‘Sai che ti dico? Sono d’accordo con te...a
proposito di preparativi...ho trovato dei vestiti per le damigelle che sono
semplicemente adorabili!’ disse Kris e Benji iniziò a preoccuparsi vedendo la
lucina che si era materializzata nello sguardo della sua fidanzata. ‘Colore?’ chiese,non sicuro di volerlo sapere. ‘Non rosa,tranquillo...violetto...sono
carinissimi!’ disse lei. ‘...Violetto? Mmh...passabili...credo che anche
Sarah sarà d’accordo!’ ‘Meno male,perché li ho già presi praticamente’ ‘Ti pareva...’ rispose lui,scuotendo la testa. ‘Mmh...spiacente,devo lasciarti...a meno che io
non decida di arrivare in ritardo,ma non credo che gli altri
apprezzerebbero...’ disse Kris,lanciando un’occhiata alla sua radiosveglia. ‘Devi proprio?’ chiese Benji,non molto
entusiasta di quella prospettiva. ‘Sì...a meno che tu non voglia vedere Rob ed
Alex che mi vengono a prendere e mi trascinano via con la forza...’ ‘Credo che potrei fargli del male se osano
toccarti...sono geloso,dovresti averlo capito...’ ‘Anche di quei due?’ chiese lei, divertita. ‘Soprattutto di quei due...devo ricordarti che
sono due esemplari di sesso maschile, nemmeno tanto male volendo essere
obiettivi, sicuramente non tuoi consanguinei che passano con te molto tempo,
tour inclusi?’ ‘Idiota...comunque non devi preoccuparti...Alex
è praticamente il mio fratellone adottivo, mentre Rob pare estremamente preso
dalla sorella di Alex...’ ‘Immagino che lui sarà al settimo cielo...’
commentò Benji divertito. ‘Chi, Alex? Sta rivelando un lato di lui che non
conoscevo a dire il vero...non lo facevo fratello geloso,ma mi sono dovuta
ricredere,manca solo che metta delle microspie addosso a Lily e le ha provate
tutte... e la suddetta a quel punto lo ucciderà, costringendo i Damned Angels a
trovare il chitarrista numero tre...’ rispose Kris, altrettanto divertita. ‘Quant’è che quei due escono insieme?’ ‘Sono quasi sei mesi...incredibile ma vero, Rob
resiste...sto indagando per scoprire quale sia il segreto di Lily...’ ‘Ad ogni modo, mi ergerò a difensore di
Alex...tu e i chitarristi dei Damned Angels siete una combinazione troppo
pericolosa,lui va bene,non sia mai che corro rischi’ ‘Alex sarà commosso dal tuo perorare la sua
causa...adesso vado a vestirmi,mio carissimo’ disse lei, poi gli stampò un
bacio sulle labbra e si alzò, lasciando Benji con un faccino triste. ‘E non fare il faccino triste, Benjamin
Madden...devo andare!’ ‘Ok...però il pranzo me lo devi concedere...’
protestò lui. ‘Dal momento che il piano era di lavorare fino
alle undici perché poi io ti avrei dovuto fare un’improvvisata in aeroporto,
per pranzo sono libera come l’aria...e anche oggi pomeriggio, se è per
quello...’ ‘Interessante...’ rispose lui, con
un’espressione alquanto eloquente. ‘Scemo!’ disse lei, lanciandogli addosso una
ciabatta, che lui però riuscì ad evitare, poi la ragazza scese al piano di
sotto e dopo qualche minuto urlò un saluto a Benji,che aveva deciso che tanto
valeva mettersi a letto, ed uscì.
°°°°°°°°°°°°°°°°
‘Buongiorno meravigliosi!’
esordì Kris, entrando nella sala prove dei Damned Angels. ‘...A che si deve tutta questa felicità?’ chiese
Alex perplesso. ‘Azzarderei all’imminente ritorno del suo
fidanzatino...’ disse Rob. ‘Errore!’ rispose la ragazza. ‘E allora che c’è?’ chiese Julia, apparendo da
dietro la batteria. ‘...E tu che ci facevi accucciata dietro la mia
ciccina?’ chiese Kris. ‘Cercavo il mio plettro portafortuna...’ ‘Ah...comunque, il fidanzatino è già a casa!’ ‘Quindi questo significa che dobbiamo restare
anche oggi pomeriggio qui?’ chiese Rob. ‘Assolutamente no!’ rispose Kris. ‘Meno male...ho promesso a Lily che ci saremmo
visti oggi...’ ‘Kris, proprio sicura che oggi non ti vuoi
fermare?’ chiese Alex. ‘Piantala di fare il fratello geloso o tua
sorella prima o poi ti ucciderà, Alex...’ gli rispose la batterista, ridendo. ‘E poi scusami, un bravo ragazzo come Rob dove
lo trovi?’ chiese Julia, ridacchiando a sua volta. ‘E da quando le parole “bravo”, “ragazzo” e Rob
possono stare nella stessa frase?’ chiese Alex, facendo scoppiare a ridere le
ragazze e beccandosi un’occhiata poco amichevole da Rob. ‘Molto spiritoso, Alex...davvero molto
spiritoso...’ rispose sarcastico Rob ‘Voi due pensate di ridere ancora per
molto?’ chiese poi a Julia e Kris, che erano accasciate al suolo e ridevano
sguaiatamente. ‘Ok, ok,torniamo seri...al lavoro,così potrete
passare il pomeriggio con le vostre dolci metà, voi due’ disse poi Julia,
soffocando le ultime risate. ‘Già...ed io e te che facciamo, July?’ chiese
sconsolato Alex. ‘Forza e coraggio,mio baldo chitarrista,
qualcosa ci inventeremo...’ ‘Poveri noi...’ ‘Nah...io direi beati noi...la vita del single
può essere uno sballo,sai?’ rispose la cantante. A quest’affermazione, Kris fissò Julia
perplessa: i casi erano due, o stava cercando di dissimulare il nervosismo che
sicuramente il ritorno a casa dei ragazzi le causava, oppure era successo
qualcosa di cui non era stata informata, ma che aveva reso particolarmente
allegra la sua amica. Conoscendola, Kris puntava sull’opzione uno. ‘Se lo dici tu, July...ok, che si cominci!’
rispose Alex, preparandosi ad iniziare seguito a ruota da tutti gli altri.
°°°°°°°°°°°°°°°°
‘July?’ ‘Ehy, Kris come mai ancora qui?’ le chiese
sorpresa la cantante: Alex e Rob erano già andati via e sapeva benissimo che
Kris non vedeva l’ora di stare un po’ con Benji, per cui non capiva come mai
fosse ancora in sala prove. ‘Volevo solo sapere se è tutto ok...voglio dire,
con i ragazzi che sono tornati e tutto il resto...’ ‘Sì...tutto ok...ammetto che ora le cose saranno
un po’ più strane...senza parlare della crisi di nervi che mi prenderà quando
la stampa realizzerà che io e Joel non stiamo più insieme...però tutto sommato
meglio di quello che credevo...’ ‘Ma?’ ‘Nessun ma,mia cara’ ‘Sciocchezze, c’è sempre un ma, July...’ ‘Beh...è che...ok, andiamo per gradi: Joel è fratello
di Benji, giusto?’ ‘...Sì, direi che non è possibile metterlo in
discussione’ rispose Kris, non riuscendo a capire dove la cantante volesse
arrivare. ‘E sono molto uniti, giusto?’ ‘Sì...’ rispose la batterista, sempre più
confusa. ‘Ora, io mi sono lasciata con Joel’ ‘Così pare...’ ‘E non credo che Joel sia tanto insensibile da
saltellare di gioia’ ‘Me lo auguro...’ ‘Quindi probabilmente non ha passato un bel
periodo’ ‘Presumo di sì...’ rispose Kris, anche se in
realtà ne era certa, Benji l’aveva tenuta costantemente aggiornata, ma decise
di sorvolare. ‘Benji non è mai contento quando Joel non passa
un bel periodo’ ‘July...sto iniziando a non capirci più un
accidente...’ le disse Kris, che stava seriamente iniziando a credere che l’amica
avesse perso qualche rotella. ‘Ecco...credi che Benji ce l’abbia con me?’. Kris fissò l’amica a bocca aperta: mai, nemmeno
per un secondo le era passato per la testa che Julia potesse avere quel timore. ‘Tesoro...hai lasciato suo fratello, non lui...io
non credo che ce l’abbia con te, comunque se vuoi posso introdurre
l’argomento...con tatto, ovviamente...’ ‘Beh...mi piacerebbe togliermi il
dubbio...perché mi spiacerebbe, io e Benji siamo amici...’ ‘Appunto...e poi non è stupido, sa benissimo che
se ha un problema con te ha anche un problema con me...’ disse Kris,
sorridendo. ‘Grazie...’ ‘Di niente July...beh,adesso vado...ti chiamo
stasera, ok?’ ‘Ok, buon pomeriggio!’ ‘Grazie...bye bye!’ ‘Ciao!’ la salutò Julia. Kris uscì dallo studio e salì in macchina,
pensando a come introdurre l’argomento con Benji: aveva promesso a Julia che
avrebbe usato tatto, ma il tatto non era propriamente il suo forte, quindi
doveva concentrarsi ed
elaborare un piano di
battaglia.
°°°°°°°°°°°°°°°°
‘Tu per caso ce l’hai con
Julia?’ chiese Kris una volta che fu entrata in casa: aveva deciso di
rinunciare al tatto, non faceva per lei. Benji, seduto sul divano a guardare la
televisione, si voltò di scatto, fissandola confuso. ‘E perché mai dovrei avercela con July?’ chiese
il ragazzo, chiedendosi se Kris stesse scherzando o fosse impazzita. ‘Perché lasciandosi con tuo fratello ha
provocato al suddetto un periodaccio’ ‘Kris...stai scherzando?’ chiese Benji,
spegnendo la televisione. ‘Sono serissima’ rispose lei, andandosi a sedere
a fianco a lui sul divano. ‘Diamine, io non ho nessunissimo problema con
Julia...prima di tutto perché sono assolutamente convinto che l’idiota sia
stato Joel, lei avrà anche detto ok, ma lui ha detto quella frase ridicola,
secondo, mi pare che si sia comportata in maniera correttissima, terzo, se
dovessi avere problemi con tutte le ex di Joel, avrei problemi con la metà
della popolazione femminile di Los Angeles...’ ‘Sono perfettamente d’accordo con te’ ‘...E allora perchè ti è venuta quest’idea
assurda?’ chiese Benji, sinceramente stupito che alla sua ragazza potesse
essere balenata in mente un’ipotesi del genere. ‘Non è venuta a me, è venuta a Julia’ rispose la
batterista. ‘Eh?!’ ‘A Julia!’ ‘Ho capito, ho capito...ma è impazzita?’ ‘Probabilmente’ ‘Non ci credo...comunque, no, assolutamente non
ce l’ho con lei’ ‘Siete sempre amici, quindi?’ ‘Certo!’ rispose lui. ‘Bene, sarà contenta di saperlo...non mi ero
resa conto che questa cosa la preoccupasse...e direi che la angosciava non
poco’ ‘E dire che io non mi ero nemmeno posto il
problema...’ ‘Stasera la chiamo e riferisco’ ‘No,facciamo che stasera faccio un salto io da
lei e ci parlo,ok?’ ‘Lo vedi che quando vuoi te ne esci con delle
cose argute e intelligenti?’ gli disse lei, accoccolandosi fra le sue braccia. ‘Ehy, io sono Benji Madden, sono molto
intelligente...’ ‘Come no...’ ‘E la dimostrazione è il fatto che sto con te,
mia cara...’ ‘Questa è una mossa scandalosamente sleale...’
rispose lei. ‘Lo so...andiamo fuori a pranzo?’ ‘A meno che tu non sia diventato un fan
sfegatato delle buste surgelate...sono tutto quello che mi è rimasto in
casa...’ ‘Nah, ti porto io in un posto carino...’ ‘Ok...’ acconsentì lei. ‘Andiamo allora!’ disse lui, prendendola in
braccio e portandola verso la porta.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Benji sentì un rumore
assordante seguito da una serie di imprecazioni non propriamente delicate. Per un attimo pensò di fare retromarcia,
qualsiasi cosa fosse successa sarebbe stato folle arrivare proprio in quel
momento, ma pensò a quello che gli avrebbe fatto Kris se non fosse andato
avanti, le aveva promesso che avrebbe parlato lui stesso con Julia e se non
avesse tenuto fede alla parola data, il minimo che poteva aspettarsi era di
dover dormire in macchina. Questo bastò a convincerlo a suonare il
campanello, senza contare che voleva davvero parlare con la ragazza e
assicurarle che non gli era mai nemmeno passato per l’anticamera del cervello
di avercela con lei. Sentì dei passi e dopo qualche istante la porta
si aprì e dovette fare uno sforzo sovrumano per non scoppiare a ridere in
faccia a Julia, che aveva tutta l’aria di aver appena ingaggiato una lotta con
la casa intera. ‘Ehy...ciao Benji’ ‘Ciao...che è successo prima? Sembrava che la
casa stesse crollando...’ chiese lui. ‘Ah, quello...diciamo che la prossima volta che
deciderò di mettere a posto i miei libri ci penserò molto bene...tre scaffali
interi, sono viva per miracolo...ma entra, non vorrei farmi vedere in queste
condizioni dal mondo, devo sembrare un pagliaccio...uscito male, fra
l’altro...’ disse lei, spostandosi per farlo entrare. Lo fece accomodare in salotto e si sedette anche
lei, poi calò un silenzio imbarazzante che per fortuna durò solo qualche istante. ‘Tanto per andare direttamente al punto, July,
io non ce l’ho con te, ne ce l’ho mai avuta con te,ok?’ chiese Benji. ‘Devo dedurre che Kris te ne ha parlato...’
disse lei, sorridendo. ‘Già...’ ‘Ti prego, dimmi che ha usato tatto...’. Benji alzò un sopracciglio e fissò la ragazza
perplesso. ‘Ti devo ricordare di chi stai parlando,Julia?’ ‘Ok, era una battuta...’ rispose lei, facendolo
ridere. ‘Comunque, capito? Nessun problema con me’ ‘Ok...mi sento molto sollevata,giuro’ ‘Non so nemmeno come possa esserti saltata in
testa un’idea del genere...’ ‘Sono molto più paranoica di quanto tu creda,
Benji... ‘Ho notato...’ ‘Bene,sono contenta che il problema sia
risolto...e dimmi,come va?’ ‘Non c’è male...casina è sempre casina,il mondo
è bello, ma ogni tanto bisogna tornare...’ ‘Mi trovi pienamente d’accordo...e poi hai un
matrimonio da organizzare, giusto?’ ‘Sempre che Kris mi lasci fare qualcosa...ha già
ordinato gli abiti delle damigelle, il suo, gli addobbi, il ristorante...mi
auguro di poter scegliere da me cosa mettere...’ ‘Non essere così ottimista...’ scherzò Julia. ‘Non mi illudo di avere tanta fortuna...’
rispose il ragazzo, sospirando rassegnato. ‘Beh, magari ci potremo coalizzare...si è
fissata che mi vuole vestita di giallo...sì,piuttosto la morte’ disse lei,
vedendo la faccia inorridita di Benji. ‘Oh mio Dio...pazza, è impazzita...ma direi che
non glielo farò notare e la lascerò fare...’ ‘In bocca al lupo!’ ‘Grazie...ti serve una mano con quei libri?’
chiese poi il ragazzo. ‘Quelli? No, credo che li lascerò sul pavimento
finchè non mi torna l’ispirazione,grazie...’ ‘Allora io vado...giusto per restare in tema, ho
lasciato Kris a riflettere sui vantaggi e svantaggi delle rose...e non sono
sicuro di voler sapere cosa abbia concluso, ma sono anche dell’opinione che più
so, meglio posso prepararmi psicologicamente...’ ‘E preparare il resto degli invitati, non
scordartelo...grazie, davvero Benji, non sai quanto mi senta sollevata...’ ‘Stai scherzando? Se avessi saputo che avevi un
dubbio del genere ti avrei chiamata io molto prima, ma a dirti la verità non ho
nemmeno considerato l’idea...’ ‘Che ci vuoi fare...a quanto pare ho
attraversato un periodo di autolesionismo psicologico...’ ‘Dimenticalo, abbiamo Kris da controllare ora,
dobbiamo essere lucidi...senti, mi permetti di darti un consiglio?’ chiese
esitante il ragazzo. ‘Cosa?’ domandò curiosa lei. ‘Quando ne avrai voglia e te la sentirai...beh,
credo davvero che tu e Joel dobbiate fare una chiacchierata faccia a faccia...’ ‘Ci avevo pensato, che tu ci creda o no...sto
solo aspettando di avere il controllo della mia testa, non ho intenzione certo
di lasciare che la cosa finisca con una telefonata e basta’ ‘Questo si chiama parlare, Julia!’ ‘Che ci vuoi fare, doni di natura...’ rispose
lei, ridendo. ‘Modestia marchio Armstrong...va beh, notte!’
disse il ragazzo. ‘Notte, saluta Kris!’. Una volta che Benji se ne fu andato, Julia
rientrò in casa e andò a sedersi sul divano: era davvero contenta di essersi
tolta quel tremendo dubbio riguardo a Benji. Ora le restava la gatta peggiore da pelare:
doveva trovare abbastanza coraggio e autocontrollo per parlare con Joel. Affondò la testa fra i cuscini del divano:
perché pensarci proprio in quel momento? In fondo erano già passati mesi,
giorno più, giorno meno, ormai che differenza poteva fare?
°°°°°°°°°°°°°°°°
Salve a tutti!
Chissà perché, ma me lo sentivo che dopo il primo capitolo questo trequel
avrebbe creato delle reazioni di spaesamento...^_^ Ebbene sì, temo che dovrete decisamente dire adios a Joel e Julia
pucciosi... Se state pensando che io sia l’essere più sadico che abbiate mai visto, vi
dirò una cosa: avete ragione...*__* Comunque, personalmente sono molto affezionata a questo trequel, per cui vi
invito caldamente a recensire, così mi farete davvero contenta! Baci!
E ovviamente non potevo mancare di fare una cosuccia…
CONGRATULAZIONI A JOEL MADDEN E A NICOLE RICHIE PER LA
NASCITA DELLA PICCOLA HARLOW WINTER KATE MADDEN!
THANKS! OOgloOO: ciao!
Innanzitutto, scusa se l’aggiornamento non è stato tanto presto, ma qui è
periodo di esami e questo significa che io mi trasformo in una suora di
clausura che studia, studia e studia…ho la sindrome da massacro da studio, temo
sia incurabile…
Comunque...non sono più pucciosi e temo che bisognerà rassegnarsi a questa
cosa, ho grandi progetti per questi due presi singolarmente…se ti può
consolare, Kris e Benji sono definitivamente intoccabili…
Baci!!!
‘Cesca: hello!
Anche a te chiedo scusa se ho aggiornato così tardi, ma come ho detto sono in
periodo di esami e la vita si fa difficile…o meglio, me la rendo difficile…
Ad ogni modo, sono contenta che l’arrivo di questi problemucci ti intrighi,
perché io adoro queste situazioni altamente problematiche e complesse…anzi, ti
dirò di più, io ci sguazzo proprio nelle cose drammatiche…e il meglio deve
ancora venire, tutto questo non è nulla in confronto a quello che succederà
dopo…che potremmo sintetizzare come un gran bel casino…
Besos!!
Ciao.
Credo che dovremmo incontrarci...almeno una chiacchierata ce la dobbiamo a
vicenda, no?
Chiuse
il messaggio e mise il cellulare sul tavolo: erano tornati a casa dal tour da
quasi una settimana, la stampa stava iniziando a sospettare qualcosa riguardo la
fine della sua storia con Julia e c’erano già i primi reporter che lo
seguivano come ombre, ciononostante non riusciva ad inviare quel benedetto
messaggio a Julia, messaggio che, fra l’altro, era quanto di più squallido
potesse esserci.
Sia
Benji, sia Kris gli avevano consigliato di parlare con la ragazza e lo voleva
anche lui, dopo due anni gli sembrava semplicemente triste finirla con una
telefonata, senza contare che era decisamente il caso di fornire una versione
comune alla stampa se non volevano diventare la notizia del mese.
Il
corso dei suoi pensieri fu interrotto dallo squillo del suo cellulare.
Ciao...tutto
ok? Credo che dovremmo parlare...sia per la stampa, sia per noi...
A
Joel venne quasi da ridere: tempismo perfetto.
Ciao.
Tutto ok, grazie...sono d’accordo con te comunque...domani alle tre al solito
posto?
Il
ragazzo rimase in attesa di una risposta che non tardò ad arrivare.
Ok,
perfetto. Ci vediamo domani allora.
Il
cantante rimise il telefono sul tavolo: fantastico, finalmente avrebbe parlato
con la ragazza, ora doveva solo elaborare un discorso di senso compiuto, mettere
insieme un briciolo di autocontrollo e sperare di non sparare altre idiozie
mentre parlava con lei.
°°°°°°°°°°°°°°°°
‘Robert
Thomasson!’.
Kris
e Julia fecero un passo indietro quando videro entrare Alex: il solo fatto che
avesse chiamato Rob per nome, fra l’altro intero, e cognome non prometteva
nulla di buono, ma il tono che aveva usato prometteva decisamente bufera.
‘Sì?’
chiese tranquillamente Rob, non mostrando di essere minimamente turbato e
continuando a sistemare il suo basso.
‘Tu
dove avresti intenzione di portare mia sorella questo weekend?’ chiese Alex,
guardandolo decisamente male.
Kris
e Julia alzarono gli occhi al cielo, ridacchiando: di nuovo Lily.
‘A
Santa Barbara, perché?’ chiese il bassista, senza alzare lo sguardo dalla
corda che stava cambiando.
‘E
vorresti andarci da solo con lei?’
‘No,
certo che no Alex...’
‘Volevo
ben dire...’ iniziò Alex.
‘Ci
porto anche il suo cagnolino, non esiste che resti a casa con te, lo vorremmo
entrambi vivo, sai...’ concluse Rob.
‘...Non
sei divertente, Rob...’
‘Alex,
certo che ci andiamo da soli!’ disse il bassista, finalmente distogliendo
l’attenzione dal basso per rivolgerla all’amico.
‘Mia
sorella ha vent’anni!’
‘Ed
io ne ho ventitre...quindi?’
‘Rob,
è giovane...’ rispose il chitarrista esasperato.
‘Com’è
che il ragionamento vale solo se è tua sorella?’
‘...Questo
è irrilevante!’ protestò Alex, poco convinto.
‘No,
non lo è...andiamo Alex, lascia vivere quella povera ragazza...preferisci che
facciamo le cose di nascosto?’ chiese Rob.
‘No,
ma...’
‘E
allora basta, su! Allora, si prova?’ chiese il bassista, rivolgendosi anche
alle ragazze, che stavano trattenendo a stento una risata vedendo la faccia
sconvolta di Alex.
‘...Io
non ho parole...non ho parole...’ disse Alex, imbracciando la chitarra senza
però distogliere lo sguardo da Rob.
‘Ragazzi,
vi dispiace se oggi finiamo alle due e mezzo anziché alle tre?’ chiese Julia.
‘Per
me è ok, nessun problema’ rispose Rob.
‘Idem’
gli fece eco Alex.
‘Nessun
problema...e che genere di impegno abbiamo, signorina Armstrong?’ chiese Kris,
curiosa.
‘Niente
di quel che pensi, cara la mia ficcanaso...’ rispose Julia, facendole una
linguaccia quando vide l’espressione scettica dell’amica ‘A dire il vero
mi incontro con Joel...sai, per parlare un po’...’
‘Ah...’
rispose Kris ‘Beh, lasciati dire che era ora...’
‘Se
non altro perché la bomba sta per scoppiare, tempo una settimana e vi trovate
reporter di ogni genere e tipo alle calcagna...’ disse Rob.
‘Senza
contare gli innumerevoli flirt che attribuiranno sia a te, sia a lui...’
aggiunse Alex.
‘Falsi
il 99,9% delle volte...’ concluse Kris.
‘Accidenti
ragazzi, se volevate spaventarmi ci siete riusciti...’ rispose Julia.
‘Noi?
E quando mai, tesoro? Su, al lavoro!’ ribattè Kris, sedendosi alla tastiera e
iniziando a battere il conto alla rovescia con le bacchette.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Julia
scese dalla macchina e guardò l’orologio: le tre precise.
Si
avviò verso l’entrata del locale e, come ogni volta quando si trovava lì,
non poté impedire al flusso dei ricordi di farsi largo nella sua mente: quel
locale era quello in cui Joel aveva cercato, con un mezzo successo, di farle
cambiare opinione sui Good Charlotte, quello in cui avevano passato ore a
parlare la sera della festa dopo il concerto di Los Angeles, il loro primo
concerto serio, quel posto, in poche parole, la riportava sempre a due anni
prima, quando lei e Kris avevano incontrato per la prima volta i gemelli Madden.
Lei
e Joel, quando stavano insieme, lo avevano usato più di una volta come ritrovo
per evitare di essere assaliti dai giornalisti dal momento che il proprietario,
Ronnie, era un amico dei gemelli e, quando teneva chiuso, prestava volentieri il
locale a Joel o Benji e gli garantiva copertura assoluta dalla stampa.
Fu
proprio Ronnie ad accoglierla all’ingresso e dopo i saluti di rito, le disse
che avrebbe potuto trovare Joel vicino alla pista da ballo.
Julia
tirò un respiro profondo, poi si decise e qualche istante dopo arrivò al
tavolo dove sedeva il cantante.
‘Ciao’
la salutò lui.
‘Ciao’
rispose lei, sedendosi.
‘Tutto
ok?’ le chiese Joel, sentendosi un completo idiota: da quando erano passati a
certe formalità così fredde?
‘Non
c’è male...il solito,niente di rilevante’ rispose Julia, chiedendosi
esattamente la stessa cosa ‘Tu? Il rientro e tutto il resto...’
‘Bene,
per il momento tranquillo...’.
Calò
un silenzio decisamente imbarazzante, nessuno dei due sapeva cosa dire,ma al
tempo stesso entrambi volevano disperatamente trovare un argomento di
conversazione che non fosse incredibilmente convenzionale e banale.
‘Credo
di doverti delle scuse’ disse finalmente Julia, rompendo il silenzio.
‘Come?’
chiese Joel, sinceramente sorpreso.
‘Quella
telefonata...beh, non sono stata propriamente...civile, ecco, diciamo così...’
‘Suppongo
che ci abbiamo messo impegno entrambi...tuttavia, se insisti a prenderti la
responsabilità, ti lascerò il piacere...’ aggiunse poi lui, accennando un
sorriso divertito.
Julia
gli lanciò un’occhiataccia di sbieco, ma sorrideva sotto i baffi.
‘Tu
e la serietà sempre due cose diverse, eh?’
‘Più
o meno...scherzi a parte, diciamo che ci ho messo del mio esattamente quanto ci
hai messo del tuo...credi che possiamo provare a mantenere dei rapporti più o
meno normali?’ chiese lui.
‘Dimenticando
per un attimo il fatto che, causa Benji e Kris, noi siamo obbligati a mantenere
dei rapporti più o meno normali, credo che un tentativo si possa fare...e che
potrebbe anche andare a buon fine, per quel che mi riguarda...’
‘Idem...dimenticavo
che siamo testimoni di nozze di quei due...’
‘Non
preoccuparti, Kris non te lo farà più scordare fino a febbraio...’ disse
lei, ridendo quando lui fece un’espressione esasperata e pensando che non
poteva andare meglio, evidentemente i mesi passati separati avevano contribuito
a sciogliere ogni eventuale tensione.
‘Ah,
ci sarebbe un dettaglio abbastanza noioso...’ iniziò Joel, ma fu interrotto
dalla ragazza.
‘Se
intendi cosa dire agli squali della stampa, io punterei su un classico “no
comment”...al riparo da equivoci e contraddizioni...certo, nasceranno
illazioni di ogni tipo, ma vale la pena di rischiare...’
‘Concordo...mi
sembra la soluzione ideale...’ commentò lui.
‘Allora
siamo d’accordo’
‘Sì...e
adesso temo di dover andare a sperimentare personalmente l’efficacia del piano
di battaglia...il tour finisce, le interviste no...’
‘Buona
fortuna!’ gli disse lei, alzandosi e iniziando a dirigersi verso l’uscita
‘Beh...ci si vede’
‘Certo...’
‘Ciao!’
lo salutò lei, poi entrambi uscirono dal locale e si diressero alle rispettive
auto.
Joel
vide la ragazza uscire dal parcheggio e solo quando fu fuori dal suo campo
visivo lasciò cadere la testa sul volante: idiota, tanti buoni propositi di
parlarci seriamente e invece non aveva combinato proprio un bel niente.
°°°°°°°°°°°°°°°°
‘Buonasera
fratellino!’
‘...Che
vuoi Benji?’ chiese Joel.
‘Tu
sì che sei il mago dell’ospitalità, Joel...’ ribattè ironicamente Benji.
‘Quando
fai così vuoi qualcosa, ti conosco mio caro...’ ribattè l’altro.
‘Oh,
e va bene...che mi dici di oggi pomeriggio?’ si arrese Benji.
‘Oggi
pomeriggio cosa?’ chiese Joel, fingendo di non capire a cosa il gemello si
riferisse,mentre si spostava per farlo entrare.
‘Andiamo
Joel, non fare il finto tonto con me, sai benissimo di cosa sto parlando!’
rispose l’altro, andandosi a sedere sul divano.
‘Benji,
io non so assolutamente di cosa parli...’ ribattè il cantante: ci stava
decisamente prendendo gusto.
‘Joel
Madden, vuoi farmi uscire dai gangheri?’ rispose Benji.
‘Oh,
sì, sarebbe incredibilmente divertente...’ rispose Joel, ridacchiando.
‘Molto
spiritoso...ma ora ti do un buon motivo per scucirti: la ragazza che vive qua di
fianco, meglio nota come Kris Adams, verrà qui di persona se non le porto
informazioni da parte tua...’
‘Ehy,
non c’è bisogno di ricorrere alle minacce, collaboro...’ rispose Joel,
alzando le mani in segno di resa: voleva bene a Kris, ma un interrogatorio da
parte della batterista era l’ultima cosa che chiunque sano di mente avrebbe
voluto.
‘Quindi?’
chiese Benji, curioso.
‘L’ho
incontrata’
‘Grazie
Joel, se non me lo avessi detto tu non ci sarei mai arrivato...’ replicò
sarcastico Benji ‘Dettagli fratello, quello che voglio sono i dettagli!’
‘...Sicuro
che sia Kris quella che vuole essere informata di quello che è successo?’
‘Io,
Kris, che differenza vuoi che faccia?’ rispose il gemello.
‘...Lasciamo
perdere...comunque, direi che abbiamo tenuto una conversazione civile che ci ha
portato a concludere che possiamo restare per lo meno amici, abbiamo concordato
una versione per la stampa, e a proposito, è un no comment, e basta, tutto a
posto...’ spiegò il cantante.
‘Joel?’
‘Dimmi’
‘Tutte
le buone intenzioni?’ chiese perplesso Benji.
‘Ehm...la
domanda di riserva?’ chiese l’altro.
‘Joel!’
‘Cosa
vuoi che ti dica Benji, il discorso ha preso una piega diversa da quella che
pensavo’ protestò Joel, poco convinto.
‘E
tu vorresti farmi credere che non sei in grado di portare il discorso dove vuoi
tu?’ rispose Benji scettico.
‘Beh...non
con lei’ disse Joel, abbassando lo sguardo: odiava doverlo ammettere, ma
quando si trattava di Julia non era mai padrone di se stesso.
‘Mmh...sei
molto più grave di quello che pensassi, fratellino...e cosa conti di fare a
questo punto?’
‘Posso
risponderti con una frase fatta?’ chiese Joel.
‘Vai’
‘Vivi
e lascia vivere’
‘Fammi
capire...sarebbe come dire rassegnarsi?’ domandò Benji.
‘Più
o meno...ma non la metterei così...’
‘E
come la metteresti?’ chiese il chitarrista.
‘Ehm...quanto
mi giudicheresti pazzo se dicessi che potrebbe essere un segno del destino? Che
magari dovremmo andare tutti e due per le nostre strade, che non sono
necessariamente le stesse?’
‘...Cielo
Joel, tu sei impazzito...o ti sei fatto di qualcosa...’
‘Non
mi faccio!’ protestò il cantante.
‘Peggio,allora
sei impazzito...’
‘Senti
Benji, che vuoi che faccia? Lei mi sembra convinta, non voglio certo mettermi a
strisciare!’
‘Ok,
manteniamo la calma...è solo che...non lo so, suona strano...’ ammise Benji.
‘Devo
ancora farci l’abitudine anch’io...ma è finita, ognuno per la sua strada,
nuova vita...’
‘Se
ne sei convinto...’
‘Lo
sono’ mentì spudoratamente Joel, ma fortunatamente Benji sembrava troppo
assorto per accorgersi di questo fatto.
‘Ok...allora
torno di là...Kris mi starà aspettando al varco...’
‘Salutala’
‘Senz’altro...io
e te ci si vede domani all’intervista, giusto?’
‘Sto
seriamente valutando di non presentarmi...dopo il terzo grado della simpatica
giornalista di oggi...’ disse Joel, assumendo un’espressione inorridita al
ricordo dell’intervista del pomeriggio.
‘Ma
è vero che con Julia Armstrong è finita? Cos’è successo? Per favore, almeno
un indizio...’ disse Benji, facendo eco all’intervistatrice.
‘Non
ricordarmelo...’
‘A
domani, dormici sopra e stai pronto!’ gli disse Benji prima di uscire e
tornare verso casa sua, di fianco a quella del fratello, per raccontare tutto a
Kris: tutte le peggiori previsioni che lui e la ragazza avevano fatto si stavano
avverando e le speranze che quelle due zucche vuote decidessero di fare un passo
indietro sembravano essere andate in fumo.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Tre
settimane più tardi...
‘Julia!’.
La
cantante, che stava parlando con Benji in salotto, alzò gli occhi al cielo e
altrettanto fece il ragazzo: era più o meno la ventesima volta che Kris la
chiamava dal piano di sopra e lei sapeva benissimo il perché.
‘Arrivo...’
rispose rassegnata Julia e si diresse verso le scale, mentre Benji le esprimeva
la sua partecipazione morale.
‘Guarda
che ti sento, Benji!’ urlò Kris dal piano di sopra, facendo scoppiare Julia e
il ragazzo in una sonora risata.
‘Che
c’è Kris?’chiese la cantante, una volta che ebbe raggiunto l’amica in
camera.
‘Ho
un dubbio...’
‘Un
altro?’ chiese Julia sarcastica.
‘Non
scherzare...gonna nera o azzurra?’
‘Ma
non avevamo deciso per i pinocchietti verdi?’ chiese la cantante, ormai
sull’orlo della disperazione.
‘No,
non vanno...ci vuole qualcosa di più elegante, ma ribelle al tempo stesso...’
rispose la batterista, osservando le due gonne che teneva in mano.
‘Kris,
è un party di MTV, non dobbiamo incontrare il presidente!’
‘Io
non esco mai di casa vestita a caso, mia cara’
‘...Io
ci rinuncio...quella nera, comunque...’
‘Grazie
tesoro!’
‘E
muoviti, Rob ed Alex passano fra venti minuti’ le disse Julia.
‘Sarò
pronta!’.
La
cantante guardò Kris scettica, dubitava fortemente delle parole dell’amica,
ma preferì evitare di farglielo notare e decise che era decisamente meglio
tornare in salotto e riprendere la conversazione con Benji che aveva interrotto
poco prima.
°°°°°°°°°°°°°°°°
‘Ragazzi,
non so voi, ma io mi sto annoiando a morte’ disse Rob, mentre l’ennesimo
pezzo grosso della serata iniziava il suo discorso, interrompendo quello che era
il party vero e proprio, la cui vitalità era paragonabile a quella di un
monastero di clausura.
‘Concordo...ma
non possiamo andarcene...’ rispose Alex, facendo una smorfia disperata.
‘Per
favore Alex, ricordami il perché, ho bisogno di un buon motivo per non correre
verso l’uscita’ disse Kris.
‘Perché
il produttore ha detto che se non ci facciamo vedere da tutta questa gente, fra
l’altro mai vista, non ci pubblica più nemmeno una ninna nanna’ le rispose
il chitarrista.
‘Ricattatore...’
commentò Julia ‘Ehy, ha finito,musica!’ disse poi, sollevata: per lo meno
la musica la teneva sveglia.
‘Sai
che sollievo...’ commentò Rob sarcastico.
‘Già...voglio
andare a casa!’ si lamentò Kris, lasciando cadere la testa sul tavolo, mentre
Alex tentava di confortarla.
‘Quanto
dobbiamo restare ancora?’ chiese poi la batterista, alzando appena la testa.
‘Per
non essere giustiziati? Almeno un’ora’ le rispose Julia.
La
batterista la guardò sconsolata, sperando che l’amica stesse scherzando, ma
quando capì che Julia era serissima nascose il viso fra le mani, sempre più
disperata.
‘Ok,
cerchiamo di non pensarci, altrimenti è peggio...Kris, come vanno i preparativi
per il matrimonio?’ chiese Rob, che per tutta risposta ricevette un’occhiata
omicida da parte di Julia ed Alex: quando la batterista iniziava a parlare di
quell’argomento era la fine.
‘Oh,
procedono...alla grande, direi...ho trovato un posto davvero molto carino per le
foto, poi sto dando un’occhiata agli addobbi, non è facile, sai? Ah, ho
trovato un vestitino per Kory, sarà la damigella più bella che si sia mai
vista...a proposito, a tua sorella piace il violetto, vero?’ chiese Kris,
rivolgendosi alla cantante.
‘July?’
la chiamò di nuovo, visto che la ragazza non rispondeva.
‘Ma
che sta guardando?’ chiese la batterista ai due ragazzi, non riuscendo a
capire cosa stesse guardando Julia, che sembrava essersi trasferita su di un
altro pianeta.
I
due alzarono le spalle, ma dopo qualche istante Alex sfoderò un sorrisetto
divertito.
‘Mai
sentito parlare dei Black Line?‘ chiese il chitarrista, riuscendo in questo
modo a riportare l’attenzione della cantante su di loro.
‘Eh?’
chiese Julia su di giri.
‘Bentornata
sulla terra! Comunque, sì, sono quel nuovo gruppo che sta spopolando,
sbaglio?’ chiese Kris.
‘No,
non sbagli...lo vedi quello?’ disse Alex, indicando un punto dall’altra
parte della sala.
‘Quello
chi?’ chiese Rob.
‘Quel
ragazzo con i capelli biondi seduto al tavolo vicino al palchetto...’ disse il
chitarrista.
‘Piantala
Alex!’ gli intimò Julia, arrossendo violentemente.
‘Tesoro
mio, sei la nostra cantante, sono anche affari nostri!’ le disse Kris,
sporgendosi leggermente dal suo posto per vedere il ragazzo in questione ‘Ah,
sì, lo vedo...mmh...lo vedo...’
‘Guarda
che lo dico a Benji!’ la minacciò Julia scherzosa, sentendo il tono di
apprezzamento che aveva usato Kris.
‘Cara,
sono ancora una ragazza...fidanzata, ma pur sempre dotata di un ottimo senso
critico...’ rispose la batterista, facendo ridacchiare tutti gli altri
‘Alex, che ci sai dire su quell’ometto?’
‘David
Bradford, ventiquattro anni, batterista della band e, credo possa interessarti
Julia, single’ disse il chitarrista.
‘Certo
che le interessa...’ disse Rob, facendo avvampare Julia.
‘Perché
dovrebbe interessarmi?’ chiese la cantante, decisamente in imbarazzo.
‘Mmh,
vediamo...il fatto che te lo stai mangiando con gli occhi non ti sembra un buon
motivo?’ rispose Alex.
‘Senza
contare che lui sta facendo lo stesso con te...’ osservò Kris.
‘Piantatela!’
ribattè Julia.
‘Oh,
sì, ti sta decisamente guardando, cara la mia July...’ commentò Rob,
ignorando la cantante e le sue proteste.
‘Ehy,
si sta alzando, si sta alzando! Viene qui!’ disse Kris, beccandosi una
gomitata da Julia.
In
effetti il soggetto dei loro discorsi si era alzato e stava dirigendosi proprio
verso il loro tavolo.
‘Scusate,
voi siete i Damned Angels, giusto?’ chiese il ragazzo, arrivando alle spalle
di Julia e facendola spaventare, infatti dopo che si era accorta che lui stava
puntando il loro tavolo aveva riportato lo sguardo fisso davanti a sé.
‘Sì,
siamo noi...tu invece sei dei Black Line, sbaglio?’ rispose Alex, dal momento
che Kris e Rob erano troppo impegnati a cercare di non scoppiare a ridere.
‘Sì,
proprio così...sono sempre stato un vostro fan...è un piacere conoscervi, io
sono Dave’.
‘Piacere,
io sono Alex, loro sono Rob, Kris e Julia’ disse, indicando gli altri man mano
che li presentava ‘Ti va di unirti a noi? Questa serata è un mortorio, un
po’ di novità ci vuole...’
‘Concordo...beh,se
per voi non è un problema...’
‘Certo
che no...Rob, July?’ chiese Kris.
‘No
problem!’ rispose il bassista.
‘...No,nessun
problema’ rispose infine Julia, sempre in preda all’imbarazzo.
Il
ragazzo ringraziò e si sedette, poi iniziarono a parlare del più e del meno e
dopo l’iniziale silenzio, anche Julia si unì alla conversazione e la serata
proseguì in maniera decisamente più divertente di quello che prometteva
all’inizio.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Due
settimane più tardi...
Ottobre
2007:
Joel
riuscì miracolosamente a sgattaiolare sul retro prima che il gruppo di
giornalisti che da una settimana circa viveva accampato davanti a casa sua lo
notasse.
Spinse
la porta della lavanderia e ringraziò tutti i santi del cielo per il fatto che
fosse aperta.
Aveva
appena messo un piede all’interno che partì un urlo assordante.
‘Accidenti,
Joel! Ma ti pare il modo? Mi hai fatto prendere un colpo!’ urlò Kris.
‘Scusa...casa
mia è inaccessibile, sono ovunque...’ si scusò Joel.
‘Lo
so, caro mio, lo so...’ gli rispose Kris, comprensiva: ultimamente la stampa
non lo stava facendo vivere.
‘Non
so cosa si aspettino poi, che mi tagli le vene perché Julia esce con un
altro?’ chiese Joel, esasperato.
‘Probabile...forse
dovresti buttarti in giardino e iniziare a strapparti i capelli...i casi sono
due: o si spaventano a tal punto da lasciarti in pace, oppure chiamano il
manicomio, ovviamente dopo aver documentato il tutto...’
‘...Ok,
preferisco decisamente che mi tormentino allora...ma stasera no, ho la testa che
scoppia e non mi va di farmi strada a gomitate...’
‘Che
ne dici di fermarti a cena? Magari più tardi sono più facili da aggirare...’
‘Mmh...considerando
che il mio frigorifero langue, accetto più che volentieri...anche se non ci
spererei così tanto, riguardo al fatto che sarà più facile...’
‘Mai
perdere la speranza...’ rispose Kris, mentre si dirigevano al piano superiore.
‘E
tu da dove sbuchi?!’ chiese Benji, che si trovava in cucina, rivolto al
fratello.
‘Dalla
porta sul retro’ rispose tranquillamente l’altro.
‘...E
tutto questo ti pare perfettamente normale...’ ribattè perplesso l’altro.
‘Abbi
pietà di lui, tesoro...hai visto che razza di campeggio c’è davanti a casa
sua?’ disse Kris.
‘In
effetti ho notato...ma è legale una cosa del genere?’
‘Non
credo,ma non penso gliene importi qualcosa...’ rispose Joel.
‘Comunque,
l’ho invitato a cena, quindi apparecchia per tre!’ spiegò Kris.
‘Non
ci credo...vederti apparecchiare mi mancava!’ disse Joel ridacchiando,
sedendosi su di una sedia pronto a godersi lo show.
‘Spiritoso...’
rispose il fratello, iniziando ad apparecchiare, con gran divertimento di Joel.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Più
tardi quella stessa sera, quando Joel fu riuscito a rientrare in casa sua più o
meno indenne, Kris decise che era arrivato il momento di impicciarsi degli
affari del cantante dei Good Charlotte, cosa che non aveva fatto fino a quel
momento, ma che a seguito di alcuni atteggiamenti del ragazzo nel corso della
serata gli pareva necessario sapere e non c’era modo migliore se non carpire
ciò che voleva direttamente da Benji.
Andò
a sedersi sul divano, dove il ragazzo stava seduto a guardare la televisione, e
si sdraiò appoggiando la testa sul petto di lui.
‘Qualcosa
di interessante?’ chiese lei, facendo cenno alla televisione.
‘No...’
rispose lui ‘Le solite cose...telegiornali, video...’
‘Ah
ah...’
‘Che
vuoi, Kris?’ chiese il ragazzo, non potendo trattenere un sorrisetto
divertito: quel giochetto funzionava fino a poco tempo prima, ma ormai Benji
aveva imparato a riconoscere le tattiche della ragazza.
‘Perché
devi sempre pensare che ho dei doppi fini?’ chiese Kris, fingendosi offesa.
‘Perché
ti conosco, piccola’ rispose lui, stampandole un bacio sulla fronte, sempre
sorridendo ‘Quindi?’
‘Posso
farti una domanda?’ si arrese Kris, prendendo una mano del ragazzo fra le sue
e cominciando a giocherellare con le dita di lui.
‘Ok,
a patto che alla fine le mie dita non abbiano bisogno dell’ingessatura...’
rispose lui, ricordando che l’ultima volta che Kris aveva iniziato a
tormentare la sua mano mentre parlavano si era leggermente arrabbiata, se
l’era presa con le sue dita e come risultato lui non aveva potuto suonare la
chitarra per un paio di giorni.
‘Promesso...’
rispose Kris, sorridendo mentre anche lei ripensava allo stesso episodio
‘Vado? Pronto?’
‘Credo
di essere pronto’ rispose il chitarrista.
‘Ok...
quando Joel ha saputo di Julia e Dave...come l’ha presa?’.
Benji
rifletté per un attimo: aveva pensato diverse volte a quello che avrebbe potuto
dire in una circostanza come quella, perché era certo che fosse solo questione
di tempo prima che Kris gli chiedesse qualcosa al riguardo, ma la verità era
che nemmeno lui era certo di come l’avesse presa suo fratello.
‘Vuoi
la verità? Non ne ho la più pallida idea...apparentemente bene,
ma...ecco,diciamo che la so lunga...e non farmi dire di più,se scopre che ho
parlato troppo sono morto...’ rispose infine lui.
‘Quindi
tu non sei convinto?’
‘Affatto...è
che...oh, e va bene...ma bada Kris, questa deve restare fra me e te, tu non sai
niente, ok?’
‘Parola
mia’ rispose lei.
‘Allora...la
verità è che Joel non ha mai voluto lasciare Julia’
‘...Premettendo
che il dubbio l’ho sempre avuto...allora perché sta lasciando che le cose
vadano così?!’ chiese la ragazza confusa.
‘Perché
è Joel Madden ed è una zucca vuota, eccezion fatta per quel maledetto orgoglio
che si ritrova...e questo lo porta ad evitare di introdurre l’argomento con
Julia perché la prospettiva di dover sostanzialmente strisciare non gli
piace,anche perché è convinto che la colpa sia anche di lei...ed
effettivamente tutti i torti non li ha...’ spiegò Benji.
‘Oh
sì,ci hanno messo impegno entrambi a creare questo casino...quindi,
riassumendo, Joel non la sta prendendo così bene come sembra?’
‘Non
credo...posso chiederti cosa ha scatenato questa curiosità?’
‘Alcune
espressioni che ha fatto stasera quando per caso si nominavano Julia o
Dave...’
‘Capito...a
proposito, Julia e Dave?’
‘Procede...per
adesso escono e basta, ma lei mi sembra contenta...è anche per questo che ti ho
chiesto come la sta prendendo Joel, perché credo che dovrà abituarcisi in
fretta...mettiamo le cose in chiaro, io farei follie per vederli tornare
insieme, peccherò di superbia, ma sono convinta che siano perfetti come coppia,
però Julia adesso è felice, il che dopo aver visto come stava dopo che ha
rotto con Joel è come la manna dal cielo per me, quindi non le metterò i
bastoni fra le ruote a meno che Joel non dia segni di una reale volontà di
impegnarsi... e dal momento che anche a tuo fratello voglio bene, non voglio
vederlo rodersi ogni volta che vede Julia e Dave assieme...ho reso il
concetto?’
‘Un
po’ intricato, ma lo hai reso...e concordo con te, voglio bene a Julia e se
lei è contenta, io non posso che esserne soddisfatto...e se Joel non si
sveglia, io non posso farci nulla di più di quello che già faccio...’
‘Vedo
che io e te ci capiamo perfettamente...’ osservò Kris, sorridendo.
‘Già...dovremmo
proprio sposarci,io e te...’ rispose lui.
‘Credo
che sia già nella mia agenda...’ lo informò lei.
‘Fantastico...’
commentò lui, chinandosi per baciarla.
‘Mi
spieghi come siamo passati da un discorso estremamente serio a questo?’ chiese
Kris, spostando le braccia dietro il collo del ragazzo.
‘Signorina
Adams, questa è una questione estremamente seria...’ ribattè Benji
contrariato.
‘Se
lo dici tu...’
‘Sarà
certamente vero’ rispose lui, baciandola di nuovo prima che avesse tempo di
ribattere.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Perdono,
perdono, perdono!
Avevo
promesso di aggiornare presto e non l’ho fatto, ma vi giuro, vi giuro che non
ho avuto nemmeno tempo di respirare, se fate il conto delle ore in cui ho messo
il naso fuori di casa dall’ultimo aggiornamento non arriverete a conteggiarne
24…ma adesso gli esami sono finiti e lezioni permettendo manterrò un ritmo
regolare…
Comunque…spero
che la storia stia piacendo…come ho già detto, io ci tengo…
Bacioni!
THANX!
OO_glo_OO:
scusa, scusa, non so che altro
dire se non scusa, sono imperdonabile, ma sono stata davvero tanto
impegnata…purtroppo l’essere accademicamente ambiziosa è terribile, mi
porterà alla neuro prima di laurearmi…
Spero
che almeno il capitolo sia buono, comunque, gli sviluppi interessanti arrivano
dal prossimo, garantisco…la vita si farà molto più movimentata di adesso,
parola mia…
‘Buongiorno
mia adorata cantante!’ salutò allegro Rob quando vide Julia entrare in sala
prove.
‘Non
saprai nulla di ieri sera...buongiorno anche a te, Rob!’ rispose Julia.
‘Please!’
‘Puoi
anche strisciare, nonotterrai
nulla...’ rispose lei, ridendo.
‘E
se a strisciare fosse Alex?’ si intromise Kris, che era anche più curiosa del
bassista.
‘Mmh...mi
tenta...ok, nel caso potrei decidere di dirvi qualcosa...’ rispose la cantante,
osservando divertita Alex, che fissava Kris sconvolto.
‘Scordatevelo,
io posso anche vivere senza sapere i dettagli’ rispose il chitarrista ‘Non che
non mi interessi sapere se la tua vita vada bene o meno, July, sia chiaro, ma
mi basta sapere che sei felice’
‘Tu
adesso strisci!’ gli intimò Kris.
‘No!’
‘Muoviti!’
gli disse Rob, spingendolo verso il pavimento, subito aiutato da Kris.
‘Ehy...ehy,
lasciatemi in pace! Robert Thomasson, guarda che non ti faccio più vedere mia
sorella!’ lo minacciò Alex, al che Rob lasciò la presa.
‘Spiacente
Kris, Lily è Lily...’ si scusò il bassista.
‘Certo,
certo...ci penso io, tranquillo romanticone!’ gli rispose Kris, riuscendo a far
inginocchiare Alex.
‘Dai
Kris, lascialo stare, ti racconto lo stesso com’è andata...’ disse Julia,
avendo finalmente pietà del chitarrista, che le scoccò uno sguardo colmo di
gratitudine.
‘La
carta della tortura funziona sempre...’ commentò soddisfatta Kris, lasciando
libero Alex dalla sua presa.
‘Quindi?’
chiese Rob.
‘Siamo
stati fuori a cena, un posto molto carino e soprattutto niente giornalisti...’
‘Voglio
l’indirizzo!’ disse Kris.
‘Lo
avrai...comunque, poi abbiamo fatto un salto da me, abbiamo chiacchierato un
po’ e basta...è tornato a casa e buonanotte...’ concluse Julia.
‘Se
ce lo dici con quell’aria sognante...’ osservò Alex.
‘In
effetti...’ disse Kris.
‘Beh...devo
dire che sta andando bene...e mi sembra così...strano, non lo so...’
‘Credo
che sia sempre così all’inizio...’ osservò Rob.
‘E
tu che ne sai?’ chiese Alex.
‘Perché
con tua sorella è stato lo stesso, se proprio lo vuoi sapere...’ rispose il
bassista.
‘Avrei
fatto meglio a non chiederlo...comunque, July, se tu sei felice, lo siamo anche
noi!’ concluse il chitarrista.
‘Ehy...ha
detto una cosa sensata, quasi non ci credo...’ disse Kris.
‘Spiritosa...’
‘Ok,
ora basta parlare di me...proviamo?’ propose Julia.
‘Oh,
yes!’ rispose Rob e tutti presero posto, pronti per iniziare a suonare.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Un
paio di giorni più tardi, Benji e Joel stavano concedendosi un giro per Los
Angeles, ovviamente camuffati a dovere, sperando che i giornalisti non li
riconoscessero, speranza che era soprattutto di Joel: anche se doveva ammettere
che negli ultimi giorni si erano un po’ calmati, quelli della stampa
continuavano comunque a rendergli la vita un inferno.
‘Ehy,
Joel, se ci facessimo un giro al solito negozio di musica?’ chiese Benji: era
un posto tranquillo, abbastanza nascosto, dove potevano sicuramente stare
tranquilli e pure trovare qualcosa di interessante.
‘Mmh...mi
pare una buona idea...ci vuole qualcosa di rilassante’ rispose il fratello.
Si
stavano dirigendo verso una strada secondaria, che li avrebbe portati alla
meta, quando Joel sentì qualcuno dietro di lui che lo chiamava per nome.
Entrambi
si bloccarono e iniziarono a lanciare improperi mentalmente: ci avrebbero
scommesso qualunque cosa che si trattava di una giornalista che gli avrebbe
fatto passare dieci minuti di terrore.
Joel
si voltò lentamente, già pronto alla lotta, ma non appena vide di chi si
trattava sentì un enorme senso di sollievo.
Si
voltò anche Benji e non appena vide di chi si trattava provò di tutto, tranne
che sollievo: non ne era certo, ma credeva che avrebbe preferito una
giornalista, cento volte meglio.
‘Mi
pareva che foste voi!’ disse la ragazza, sorridendo ‘Come va?’
‘Beh...a
parte il fatto che temo di veder sbucare un giornalista anche dal cestino della
spazzatura, bene...tu che mi dici, Jade? È una vita che non ti si vede qui a
Los Angeles...’ le rispose Joel.
‘Ho
lavorato in Europa per un annetto, prima mi ero spostata a New York...ma prima
o poi bisogna sempre tornare a casa propria, no?’ rispose lei.
‘Concordo
perfettamente’
‘I
giornalisti sono ancora per la fine della storia con la Armstrong?’ chiese poi
Jade.
‘Sì...e
per la sua storia col batterista dei Black Line...come se io fossi persona
informata dei fatti...sono un incubo...’ disse il cantante.
‘Ne
so qualcosa...a proposito, mi è spiaciuto quando ho saputo che era
finita...insomma...ho avuto l’impressione che ci tenessi parecchio...’ disse
poi lei.
Benji
represse a fatica una smorfia irritata: a lui Jade pareva tutto tranne che
dispiaciuta e questo non gli piaceva, per niente.
‘Che
ci vuoi fare, le storie finiscono...no?’ rispose lui, sentendosi stranamente
tranquillo e a suo agio parlando dell’argomento.
‘Già...accidenti,
avrei voglia di fermarmi a fare quattro chiacchiere, ma devo scappare, ho un
servizio fra mezz’ora...ti va se ci incontriamo per parlare un po’? In fondo
sono quasi tre anni che non ci vediamo, ne abbiamo di racconti!’ disse lei.
‘Perché
no? Fammi sapere, il numero è sempre quello!’ le rispose Joel, non notando lo
sguardo contrariato del fratello.
‘Ok,
allora ci sentiamo! Ciao! Ciao Benji!’ salutò Jade, prestando per la prima
volta attenzione al chitarrista.
Benji
borbottò un saluto fra i denti, poi la ragazza se ne andò, non dopo aver
sorriso a Joel per l’ennesima volta.
‘Tutto
bene Benji?’chiese Joel, notando finalmente la faccia scura del fratello.
‘Come
no...’ rispose l’altro.
‘Non
dirmi che è per Jade!’ disse Joel, guardandolo incredulo.
‘Sai
benissimo che non mi è mai piaciuta’ ribattè Benji.
‘Ti
prego Benji, non ricominciare con questa storia...e poi mica mi ci devo
fidanzare, ci parlo e basta, si può?’ chiese Joel, leggermente irritato.
‘Certo,
certo, nessun problema...e poi non sono affari miei...allora, andiamo?’ chiese
poi Benji, liquidando il discorso.
‘Ok,
andiamo’ rispose il fratello e presero la strada per il negozio.
In
realtà, Benji aveva lasciato cadere il discorso con Joel semplicemente per non
far arrabbiare il gemello, ulteriore stress era l’ultima cosa che gli serviva
in quel periodo, però non era affatto intenzionato a lasciar perdere, avrebbe
semplicemente aspettato un momento migliore: se c’era una cosa certa a questo
mondo era che a lui Jade Farret non piaceva e nemmeno Dio in persona gli
avrebbe fatto cambiare idea.
Non
gli era andata a genio dalla prima volta che Joel gliel’aveva presentata, circa
dieci mesi prima di incontrare Julia: lei e suo fratello avevano avuto una
storia che era durata sì e no tre mesi, poi era finita a causa degli impegni di
lavoro di entrambi, che li portavano a stare separati per lunghi periodi,
tuttavia Benji non poteva fare a meno di pensare che se Jade aveva degli
impegni di lavoro era perché da quando stava con Joel aveva acquistato molta
più visibilità.
Era
innegabile che Jade Farret fosse una bellissima ragazza, ma era anche vero che
prima di incontrare Joel posava solo per stilisti minori, ma non appena era
trapelato che usciva con Joel Madden le offerte di lavoro avevano iniziato a
pioverle addosso e Benji era convinto che a lei di Joel non importasse nulla,
ma che lo avesse usato per mettersi in vista all’inizio e che successivamente
lo volesse solo mettere in bella mostra come uno dei suoi trofei personali.
Ovviamente
ne aveva parlato col fratello, ma lui, naturalmente, non la pensava allo stesso
modo e avevano anche litigato piuttosto seriamente per quella storia, cosa che
capitava solo eccezionalmente, per cui Benji alla fine aveva desistito,
concludendo che nel momento in cui Joel avesse sbattuto la testa contro al
muro, gli sarebbe stato più utile se fossero stati in pace.
Quando
finalmente si erano lasciati, Benji aveva tirato un sospiro di sollievo, poi
c’era stata Julia e lui aveva definitivamente archiviato la questione Jade, ma
ora Julia non c’era più e, anche se sperava con tutte le sue forze di
sbagliarsi, aveva la netta sensazione che Jade fosse intenzionata a riprendersi
Joel, ma soprattutto aveva la sgradevole impressione che Joel fosse pronto a
farsi ingannare di nuovo da quell’approfittatrice.
°°°°°°°°°°°°°°°°
‘Piaciuto
il film?’ chiese Dave a Julia, mentre salivano in macchina dopo essere stati al
cinema.
‘Esiste
un essere umano a cui non piaccia Shrek?’ chiese Julia.
‘Mmh...qualche
pazzo, forse...’ rispose lui, mettendo in moto l’auto.
‘Già...non
c’è altra spiegazione...’ commentò lei, divertita.
‘Cosa
vuoi fare adesso?’ chiese lui.
‘Mmh...che
ne dici se ci fermiamo da me a bere qualcosa? Al cinema si sta seduti e non ho
la forza di fare altro...ma non mi sembra il caso di tornare indietro, siamo
stati anche troppo fortunati stasera sul fronte stampa...’
‘Mai
sfidare la sorte...proposta accolta!’ rispose lui.
La
ragazza sorrise soddisfatta e si mise comoda sul sedile, poi lei e Dave si
misero a chiacchierare fino a che arrivarono a casa di lei, a quel punto si
trasferirono in salotto, lei con la sua adorata bottiglia di Coca Cola, lui con
una di birra.
‘Hai
più sentito Joel?’ chiese lui ad un certo punto.
Julia
esitò un attimo, non era sicura di voler parlare di Joel con Dave, ma
d’altronde aveva detto al ragazzo che lei e il cantante avevano deciso di
restare amici, per cui era normale che Dave volesse sapere come andassero i
rapporti, probabilmente anche per essere certo che ci fosse solo amicizia, in
fondo venivano pur sempre da una relazione durata due anni.
‘A
dire il vero no... credo che il “restiamo amici” non possa avere effetto
immediato...ci vuole tempo per metabolizzare la cosa, suppongo...da entrambe le
parti...’
‘L’importante
è essere amici al matrimonio di Kris, giusto?’ disse Dave, ridacchiando: ormai
anche lui era al corrente di ogni singolo dettaglio del matrimonio di Kris,
senza contare le innumerevoli volte che aveva dovuto trattenersi dal ridere
davanti a Kris in crisi pseudoisterica per qualche intoppo nell’organizzazione.
‘Ovviamente...perché
“se tu osi rovinarmi la giornata tenendo il broncio a Joel, non avrò pietà”...’
disse Kris, sogghignando mentre ripeteva quello che Kris le aveva detto e
facendo ridere anche Dave.
‘Lasciamelo
dire, Kris è la persona più pazza che abbia mai conosciuto...nel senso buono,
ovviamente...’ commentò Dave, ancora ridacchiando: Julia era favolosa
nell’imitare Kris.
‘Certo,
altrimenti come potrebbe essere amica mia?’ rispose la ragazza.
‘Giusto!’
concordò lui, avvicinandola a sé.
‘Ehy!
Mi hai appena dato della pazza!’ disse lei, guardandolo contrariata.
‘Credimi,
sei la pazza più carina che mi sia mai capitato di incontrare...’ rispose lui,
chinandosi per baciarla.
‘Grazie...’
rispose lei sorridendo, una volta che si furono divisi.
‘Dico
solo la verità’ rispose lui.
‘Adulatore...’
‘Se
vuoi la smetto...’
‘Non
ci provare!’ rispose lei, ridendo e stringendosi maggiormente al ragazzo.
Dave
si fermò a casa della ragazza per un’altra ora circa, poi si congedò.
Julia
lo guardò andare via, poi richiuse la porta di casa e si buttò sul divano,
sorridendo: continuava ad andarci coi piedi di piombo, dopo aver chiuso in
maniera così inattesa una storia che durava da due anni faceva fatica a credere
di nuovo nelle relazioni serie, ma con Dave le cose stavano andando
incredibilmente bene e lei si sentiva in Paradiso.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Kris
si era messa a letto da circa mezz’ora e stava guardando la televisione, mentre
a fianco a lei Benji dormiva, o meglio, lei era assolutamente certa che stesse
fingendo, ma decise di aspettare prima di indagare sul perchè stesse
comportandosi in quel modo, nella speranza che fosse lui il primo a parlare.
Lasciò
passare un’altra mezz’ora, ma a quel punto la curiosità era troppa e, una volta
appurato che Benji stava sempre fingendo di dormire, decise di chiedere
spiegazioni.
‘Che
succede Benji?’ chiese lei.
Il
ragazzo non rispose e Kris alzò gli occhi al cielo: insisteva con la recita, a
quanto pareva.
‘Benjamin
Madden, so benissimo che stai facendo finta di dormire’
‘...Lascia
perdere’ rispose infine lui, senza però voltarsi verso la ragazza.
Kris
lottò con tutte le sue forze per mantenere l’autocontrollo: lei odiava, no,
anzi, lei detestava parlare con la schiena di Benji e questo lui lo sapeva
benissimo, tuttavia stavolta era lei che si era impicciata, quindi doveva
ignorare la cosa.
‘Come
ti pare...’ rispose infine lei, spegnendo la tele, a cui fra l’altro non aveva
prestato attenzione nemmeno per un minuto, poi spense la luce e si sdraiò dalla
sua parte, curandosi di dare la schiena alla schiena di Benji.
Il
ragazzo sembrò non avere nessuna reazione al comportamento di Kris, in realtà
ascoltava attentamente ogni singolo movimento della ragazza, sempre pensieroso:
aveva capito benissimo che se l’era presa, probabilmente voleva che lei se la
prendesse affinché lo lasciasse stare, non gli andava di parlare di quello che
aveva in testa, ma pensandoci bene non voleva nemmeno far espiare il suo
malumore a Kris.
‘Conosci
Jade Farret?’ disse infine lui, senza muoversi né accendere la luce.
Kris
balzò a sedere e accese la sua lampada.
‘Quella
Jade Farret?’ chiese lei, sconvolta: certo che la conosceva, Jade Farret aveva
una certa fama, per nulla positiva.
‘Proprio
quella’ confermò lui, mettendosi a sedere a sua volta.
‘Non
so se lo voglio sapere...ma che c’entra col tuo umore?’ chiese Kris.
‘L’abbiamo
incontrata oggi...io e Joel’.
Kris
lo guardò incredula.
‘Aspettavi
che lo venissi a sapere dai giornali?’ chiese lei, abbastanza irritata.
‘Frena
Kris, non è quello che pensi’ rispose lui.
‘E
allora che c’è?’ chiese Kris, ancora indispettita.
Benji
ci pensò un attimo, ma decise che era in una pessima posizione, per cui che
andassero al diavolo gli indugi, non aveva certo intenzione di litigare con Kris
per colpa di Jade.
‘Beh...a
dire il vero è Joel’ rispose lui.
Kris
sembrò calmarsi, ma restava piuttosto confusa.
‘Joel
cosa?’ chiese lei.
‘Prima
di conoscere Julia, dieci mesi prima più o meno, Joel ha avuto una storia con
lei...’
‘Sì...ora
che me lo dici mi ricordo qualcosa...’
‘Non
mi è mai piaciuta, mai, nemmeno per un istante, ma ovviamente Joel fa orecchie
da mercante a questo proposito...dice che sono paranoico...’
‘Devo
dire che gli piace come definizione...’ commentò ironica Kris: sebbene con Joel
non avesse davvero nessun genere di problema, l’aver definito Julia paranoica
ai tempi dei loro litigi era forse l’unica cosa che faticava a mandare giù.
Benji
decise di ignorare la frecciatina, in fondo capiva benissimo le motivazioni di
Kris, e continuò col suo racconto.
‘Ho
sempre avuto l’impressione che stesse con Joel solo perché le conveniva...prima
l’ha messa in luce, poi le permetteva di essere sempre sotto l’obiettivo dei
fotografi...quando è finita è stato un sollievo, ma adesso...’
‘Cosa?’
chiese lei, preoccupata: aveva la netta sensazione di aver capito dove Benji
stava per arrivare e non le piaceva.
‘Hai
presente il cacciatore che punta la preda? Beh, non riesco a trovare una
definizione migliore per il suo comportamento di oggi...ma la cosa peggiore è
che Joel sembra pronto a farsi prendere al cappio, ha anche accettato di
rivederla...’ rispose Benji, amareggiato.
‘Ehy...’
disse Kris, abbracciandolo ‘Lo so che non è facile da accettare, ma se non lo
vuole capire c’è poco che puoi fare...tu glielo hai detto come la pensi, ma sta
a lui decidere’
‘Normalmente
ti direi che hai ragione, ma io credo che la stia lasciando fare solo perché ha
bisogno di dimenticare Julia...il problema è che io sono assolutamente convinto
che alla fine ci starà anche peggio di come sta adesso’ rispose Benji.
‘Hai
provato a dirglielo oggi?’ chiese la ragazza.
‘Certo,
ma mi ha bloccato sul nascere...quando c’è di mezzo Jade la scelta è sempre la
stessa: litigarci in maniera eccezionale oppure sopportare e fare la spalla su
cui piangere quando ci resta scottato...’
‘Credo
che dovresti lasciar passare qualche giorno e poi riprovare a parlargliene...se
vuole ascoltare, ben venga, altrimenti l’unica soluzione è lasciarlo
sbagliare...che non è il massimo, ma certe volte ci vuole...no?’ propose lei.
‘Sai
che ti dico? Hai ragione...’
‘Come
sempre...’ osservò lei, sorridendo.
‘Come
sempre’ concesse Benji, abbracciandola.
‘Facciamo
la nanna adesso, che ne dici?’ chiese lei.
‘Ci
sto...notte!’
‘Notte’
disse Kris, spegnendo di nuovo la luce e andandosi poi ad accoccolare vicino a
Benji.
°°°°°°°°°°°°°°°°
I
Good Charlotte si trovavano nello studio del loro manager, Steve, che voleva
discutere con loro alcune proposte che aveva ricevuto, ma dato che lui era
uscito per andare a fare qualcosa di non meglio specificato, i ragazzi lo
stavano aspettando chiacchierando.
Mentre
Billy e Benji discutevano vantaggi e svantaggi della convivenza, facendo morire
dal ridere gli altri tre, il cellulare di Joel iniziò a squillare e il cantante
decise di uscire dallo studio prima di rispondere.
‘Pronto?’
rispose Joel, una volta in corridoio.
‘Ehy
Joel, sono Jade’
‘Ciao
Jade!’ salutò Joel, sorpreso: era passata una settimana da quando lui e Benji
avevano incontrato la ragazza e non pensava che lei lo avrebbe chiamato
davvero.
‘Scusa
se non mi sono fatta sentire prima...è stata una settimana a dir poco
frenetica...comunque, sei ancora dell’idea di fare quattro chiacchiere?’ chiese
lei.
‘Certo,
quando vuoi!’ rispose lui, chiedendosi perché esattamente gli piacesse tanto
l’idea.
‘Stasera
ti andrebbe bene? Verso le nove al Diamond, lo conosci?’
‘Sì
lo conosco...stasera va benissimo, ci troviamo là?’ chiese lui.
‘Decisamente
meglio, non diamo adito a pettegolezzi, ok?’
‘Sarebbe
l’ultima cosa di cui ho bisogno...’ commentò lui.
‘Allora
a stasera, buona giornata!’
‘Anche
a te, ci vediamo!’ disse lui, riattaccando e dirigendosi di nuovo verso lo
studio.
‘Ma
Steve si è perso?’ chiese perplesso Joel vedendo che il loro manager era ancora
assente.
‘Sto
iniziando a crederlo...tutto ok?’ chiese Benji, riferendosi alla telefonata.
Joel
ponderò un attimo segli conveniva o
meno dire la verità a Benji, ma decise che, almeno per il momento, era meglio
evitare, Benjinon aveva mai fatto
mistero della sua antipatia per Jade e lui non aveva voglia di discutere col
gemello.
‘Sì,
tutto ok, era George, stiamo organizzando una serata di divertimento...’
‘Poveri
noi...’ commentò Benji divertito, sapendo benissimo cosa significava una serata
col loro amico George: alcool e follia, fondamentalmente, ne sapeva qualcosa.
In quel momento il loro manager riapparve e Joel lo
ringraziò mentalmente, temeva che Benji volesse chiedergli qualcosa riguardo a
George ed era certo che non avrebbe saputo mentirgli ancora a lungo senza che
l’altro lo notasse.
All they’re gonna do is put you under a spell
And
when you’re falling down you’re going straight to hell
(Good Charlotte, Walk by)
°°°°°°°°°°°°°°°°
Qualche
giorno più tardi, Benji decise che Joel aveva decisamente avuto sufficiente
tempo per elaborare la questione Jade, per cui decise di fare ancora un
tentativo per parlarne con lui cercando di non urtare la sua sensibilità e
metterselo quindi contro.
Approfittò
del fatto che doveva restituirgli gli occhiali, che Joel aveva“accidentalmente” perso sulla macchina del
chitarrista, per andare a casa del fratello.
Suonò
il campanello e dopo qualche istante Joel venne ad aprire.
‘Benji?
Che c’è, ho dimenticato qualche impegno?’ chiese Joel, perplesso.
‘No,
ti sei scordato questi...’ disse il ragazzo, mostrando al fratello i suoi
occhiali.
‘Dio
ti benedica, temevo già di dover rivoltare la casa...caffè?’ propose poi Joel
‘Stavo giusto per farmi la mia dose pomeridiana di caffeina’
‘E
pensavi di non dividere?! Vergognati!’ scherzò Benji, pensando che qualcuno
lassù doveva essere dalla sua parte, dal momento che Joel stesso gli aveva
servito la scusa per entrare senza sembrare invadente.
‘Senti,
mi è venuta in mente una cosa, l’hai poi sentita Jade?’ chiese Benji mentre
bevevano il caffè, sperando che la domanda non sembrasse preparata in
precedenza.
Gli
parve per un attimo di notare qualcosa di strano nello sguardo del gemello, ma
pensò di esserselo solo immaginato, dal momento che l’espressione di Joel tornò
immediatamente normale.
‘No,
a dire il vero no...probabilmente ha altro da fare...e poi erano le solite
frasi di cortesia, almeno, io l’ho presa così...’ rispose Joel: odiava mentire
a Benji, ma una discussione non gli andava ed era certo che se gli avesse detto
come andavano davvero le cose Benji sarebbe partito con la paternale.
‘Ah...sì,
probabilmente era così’ rispose Benji, sinceramente spiazzato: era convinto che
Jade avesse tutte le intenzioni di riprendersi Joel, non si spiegava come mai
non si fosse più fatta sentire, anche se sinceramente la cosa gli faceva solo
piacere.
‘Già...senti, posso chiederti una cosa?’
‘Certo’
‘Beh...Kris
mi ha fatto una telefonata strana...non ho capito molto bene, diceva qualcosa
su cravatte strane e teste che sarebbero saltate...tu sai esattamente che
voleva dire?’.
Benji
scoppiò a ridere: non ci poteva credere, lo aveva fatto per davvero.
‘La
questione è molto semplice: Kris ha votato di far fuori chiunque osi
presentarsi in chiesa con cravatte troppo strane o di colori assurdi...ed io
sono compreso...’ spiegò Benji, ancora con le lacrime agli occhi dal ridere.
‘E
mi spieghi perché preoccuparsene ad Ottobre?’
‘Joel,
ti pare che siano domande a cui io so rispondere?’
‘No,
infatti...comunque, dì a Kris di stare tranquilla, io sono per il classico
nero’
‘Sarà
felice di saperlo...adesso vado, a proposito di Kris, ho promesso che saremmo
usciti oggi...dove non chiedermelo...’ disse Benji.
‘Buon
divertimento!’ disse Joel ‘Domani alle tre, giusto?’ chiese poi.
‘Studi
di MTV, tu e Billy, divertitevi!’ gli augurò scherzosamente Benji, ancora la
settimo cielo per essere riuscito ad evitare quell’intervista, anche se l’unico
motivo per cui ci era riuscito era il fatto che doveva girare per negozi di
bomboniere con Kris e nessuno, nemmeno Steve, era tanto coraggioso da dire alla
ragazza che Benji non poteva andarci: ci tenevano tutti alla vita, soprattutto
Steve.
‘Divertente...ciao!’
lo salutò Joel.
Benji
uscì soddisfatto dalla casa del fratello, era davvero felice di sapere che le
sue preoccupazioni non avevano motivo di esserci.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Are you really going to
throw your heart away?
(Good Charlotte, Victims of love)
‘Giorno’
salutò Benji, ancora assonnato, entrando in cucina.
‘Ehy,
sono solo le nove e mezzo, come mai così presto?’ gli chiese Kris, dandogli un
bacio sulla guancia.
‘Dire
che ho dormito male è un eufemismo, mi sono svegliato mezz’ora fa e non c’è
stato verso di riaddormentarmi...per cui eccomi qui!’ rispose il ragazzo ‘Per
caso hai un’idea di dove si trovino le mie scarpe nere?’ chiese poi.
‘Calorifero
sotto la finestra, il perché non lo so’ rispose Kris.
‘Sei
un tesoro!’ le disse lui e andò ad infilarsi le scarpe, aveva infatti
intenzione di uscire a fare quattro passi nel quartiere.
Quando
ebbe finito si alzò in piedi e lo sguardo gli cadde sulla porzione di strada
che si vedeva da quella particolare finestra.
Stava
per tornare a sedersi al tavolo, quando qualcosa catturò la sua attenzione.
Una
volta che ebbe messo a fuoco di cosa si trattava, rimase di sasso.
Jade
stava uscendo da casa di Joel, Benji la vide salire in macchina, fare un cenno
di saluto e poi partire.
Il
chitarrista fissava incredulo il punto in cui fino a qualche istante prima si
trovava la macchina di Jade: non era possibile, perché diavolo Joel gli aveva
mentito?
Non
appena si fu ripreso dallo shock, si diresse a passo spedito verso la porta di
ingresso, sotto lo sguardo allibito di Kris.
‘Benji?
Ma che succede?’ chiese lei, ma il ragazzo non rispose e si diresse a passo di
marcia a casa del fratello.
Suonò
il campanello e mentre aspettava che Joel venisse ad aprirgli cercò di
calmarsi, ma con scarsi risultati.
‘E
tu che ci fai qui a quest’ora?’ chiese Joel.
‘No
Joel, spiegami che ci faceva Jade qui a quest’ora...’ ribattè Benji,
evidentemente furioso.
Joel
rimase per un attimo spiazzato, chiedendosi come diamine facesse Benji a
saperlo, ma decise che poco importava, anche se non se lo era immaginato
esattamente così, era il momento di affrontare il discorso.
‘Beh...stiamo
uscendo, ecco’ rispose Joel.
‘Non
ci posso credere...si può sapere perché accidenti mi hai detto una balla
ieri?!’
‘Perché
sapevo che avresti reagito così, ecco perché!’ rispose Joel, che stava
iniziando ad irritarsi ‘Non è un mistero che Jade non ti piaccia e non mi
andava di discutere e questo è quanto!’
‘E
te lo sei mai chiesto perché non mi piace? Credi davvero che sia così stronzo
da dirtelo solo perché mi piace farlo?!’ chiese Benji, furioso e anche ferito
dal comportamento di Joel.
‘E
tu hai mai pensato che forse potresti avere torto?!’ ribattè l’altro.
‘Beh,
che tu ci creda o no, sì, ci ho pensato, ma non ho mai avuto buoni motivi per
cambiare idea! Quella ti ha sempre usato Joel e stavolta non sarà diverso!’
‘Diamine,
ma non puoi per una volta fare almeno finta di fidarti delle scelte che faccio
io? Non sono un bambino, so scegliere da solo! Non puoi lasciarmi in pace una
volta ogni tanto?!’ gli urlò Joel, ormai fuori controllo.
‘Già...che
mi preoccupo a fare, giusto? Sai cosa ti dico? Fai quello che ti pare,
rimettiti con Jade, ma quando capirai la cazzata che hai fatto non venire a
piangere da me!’ gli rispose Benji, poi voltò le spalle al fratello e tornò
verso casa sua.
Kris
lo sentì sbattere la porta di ingresso, poi lo sentì salire le scale e
successivamente udì un’altra porta sbattere, poi il rumore di una chiave che
girava nella toppa: gran brutto segno, Benji si era chiuso a chiave nel suo
studio.
La
ragazza non prese nemmeno in considerazione l’idea di andare a bussare alla
porta, conosceva i suoi limiti, quando Benji si chiudeva a chiave là dentro
significava che non voleva parlare con nessuno, o meglio, che era decisamente
meglio per il resto del mondo non rivolgergli la parola, a meno che non si
volesse essere aggrediti verbalmente, l’unica soluzione era aspettare che Benji
uscisse di sua spontanea volontà e sperare che lo facesse presto.
And
here we are now, same situation,
You
never listen...
(Good Charlotte, Victims of Love)
°°°°°°°°°°°°°°°°
Hello!
Innanzitutto,
perdono, chiedo perdono, so che è più di un mese che non aggiorno, ma
ultimamente è stato un periodo pessimo, davvero pessimo...una brutta cosa
dietro all’altra, davvero...
Tornando
a noi...
Finalmente le acque cominciano a
smuoversi...oddio, non che non si siano smosse già dal primo capitolo...forse
si inizia a capire cosa intendevo dire nell’introduzione, quando specificavo
che era necessario capire quale fosse la mia concezione di amore...
Bene, vi lascio con questa pillola di saggezza
riciclata...
Un
grazie ENORME alle mie due adorate recensiticiValery_Ivanov (bentornata carissima!) e OO_glo_OO, giuro che la prossima
volta sarò più prolissa!
Dopo
tre ore, Kris stava seriamente iniziando ad impazzire.
Non
aveva la più pallida idea del perché Benji fosse rinchiuso in quel maledetto
studio da così tanto tempo, ma era certa che Joel fosse coinvolto in qualche
modo e questo non faceva che renderla ancora più preoccupata.
Era
sul punto di recarsi da Joel per saperne di più, sebbene l’istinto le
suggerisse che non era affatto una buona idea, quando sentì la chiave aprire la
serratura.
Tirò
un sospiro di sollievo, ma anziché correre di sopra come avrebbe voluto fare
rimase sul divano, fingendo di leggere il giornale che aveva fra le mani:
sapeva che quando si trovava in quel tipo di situazioni, Benji andava trattato
con estrema cautela, doveva lasciare che fosse lui ad introdurre l’argomento.
Lo
sentì scendere le scale e poi lo vide sedersi sul divano vicino a lei.
Il
ragazzo rimase in silenzio per un po’, mentre Kris fingeva di trovare
estremamente interessante il fatto che Angelina Jolie e Brad Pitt fossero in
crisi, ma in realtà dentro stava per esplodere: odiava vederlo così e se non
avesse esercitato forti pressioni sui suoi istinti sarebbe andata direttamente
a prendere Joel.
‘Mi
ha mentito’ disse semplicemente Benji, ma non ci voleva certo un genio per
capire che era profondamente ferito.
‘Io
lo ammazzo...’ pensò Kris, ma si trattenne dal dirlo ad alta voce ‘Su
cosa?’ chiese invece, avvicinandosi e Benji e prendendogli una mano, che lui
strinse debolmente.
‘Jade...
ci sta uscendo, ma ieri mi ha detto che non l’aveva più sentita...’ rispose
lui.
Kris
era quasi certa che la sua mascella fosse finita direttamente sul tappeto dalla
sorpresa: cos’aveva fatto?!
‘Oh
mio Dio...ma perché lo ha fatto?’
‘Dice
che sapeva che non avrei approvato...ah, mi ha anche invitato a farmi i fatti
miei...’ spiegò Benji, non riuscendo a trattenere una risatina a metà fra
l’ironico e l’amareggiato.
Kris
era sempre più incredula: ma che era preso a Joel? Quello non era lo stesso
ragazzo che conosceva lei, dove era finito il vero Joel Madden?
‘Ma
è impazzito?’
‘Ah,
non ne ho idea...’
‘Ehy...su
col morale, ok? Non è la prima volta che vi capita di litigare, vedrai che poi
gli passa...’
‘No
Kris...’ rispose lui ‘Stavolta sono io quello a cui non passa...’
‘...Come?’
chiese Kris, incredula per l’ennesima volta.
‘Sarà
anche mio fratello, ma non permetto a nessuno di trattarmi in quel modo...anzi,
proprio perché è mio fratello non glielo permetto...come ho detto anche a lui,
che non venga a piangere da me quando capirà di aver fatto una cazzata, da
questo momento in poi io con Joel avrò solo rapporti chitarrista-cantante e
questo è quanto’ rispose Benji, freddo ed imperturbabile.
Kris
annuì, senza riuscire a dire nulla: questa volta era grave, molto peggio del
solito, Benji non era mai arrivato a quel punto, qualunque cosa gli avesse
detto Joel, stavolta l’aveva davvero combinata grossa.
°°°°°°°°°°°°°°°°
‘Kris?’.
La
batterista si voltò verso Julia: dopo aver provato per circa un paio d’ore dei
pezzi nuovi si stavano concedendo un momento di pausa e lei era completamente
persa nei suoi pensieri.
‘Che
c’è July?’
‘È
solo che...beh, mi sembri strana stamattina...’ le disse la cantante, sedendosi
vicino a lei ‘Va tutto bene?’
‘A
dire il vero no...qualche problema con Benji’
‘Avete
litigato?’ si informò Julia.
‘Oh,
no, io non c’entro niente...qualche problema con lui nel senso che è abbastanza
giù da un paio di giorni a questa parte, ma non per causa mia...’ si spiegò
Kris.
‘...Credo
di aver capito...il problema ce l’ha lui con qualcun’altro, giusto?’ chiese
conferma Julia.
‘Esatto...con
Joel, precisamente’
‘Hanno
litigato?!’ chiese Julia stupita: un conto erano i piccoli dissidi quotidiani,
ma vedere i gemelli litigare era un evento eccezionale.
‘Già,
e anche piuttosto seriamente...in poche parole,Benji non vuole più parlare con
Joel se non per lavoro’ disse Kris.
‘Accipicchia...’
commentò Julia.
‘Peccato
che quell’idiota, e sto parlando di Joel, abbia detto a suo fratello qualcosa
di veramente grave, o almeno lo credo, perché Benji ci è rimasto male, e quando
dico che ci è rimasto male intendo dire ferito nel profondo... io voglio bene a
Joel, ma stavolta non la passa liscia...tutto per quell’idiota della Farret!’
sbottò Kris, furiosa.
‘Jade?’
chiese confusa Julia.
‘La
conosci?’ chiese Kris.
‘Joel
me ne aveva parlato, so che stavano insieme prima che mi conoscesse e poi
ovviamente so quello che tutto il mondo sa tramite giornali...è tornato con
lei?’ chiese Julia, curiosa.
‘Pare
di sì...il dettaglio è che ha mentito a Benji, dicendo che non era vero, lui lo
ha scoperto per caso e si è pure sentito dire di farsi gli affari suoi...e
penso sia a questo punto che Joel l’ha sparata grossa...’
‘Non
lo ha detto a Benji?!’ chiese esterrefatta Julia.
‘A
quanto pare non voleva sentirsi fare la paternale, a Benji Jade non è mai
piaciuta e Joel lo sa benissimo...’
‘Io...è
incredibile...cioè, non è da Joel, ecco...’ commentò Julia.
‘È
quello che ho pensato anch’io...ciò non toglie che per colpa sua Benji ci stia
male ed io odio vederlo così, quindi almeno per un po’ sarà meglio che mi giri
al largo...anche se non pare che faccia troppa fatica...’ disse Kris
‘Ultimamente passa tutto il tempo con Jade, sembra che ogni volta che guardo
fuori dalla finestra lei stia entrando o uscendo da casa sua...mi stupisce che
non li abbiano ancora sbattuti in prima pagina...e mi sorprende che lei stia
ancora con lui, dal momento che probabilmente l’unica cosa che vuole è finire
su tutte le prime pagine...’ osservò Kris, vagamente acida.
‘Sono
senza parole...mi dispiace per Benji...non se lo merita proprio...’
‘Già...spero
solo che si risolva prima del matrimonio...e stavolta non c’entra niente il
fatto che voglio che tutto sia perfetto...parliamoci chiaro, non credo che
questa rottura sia definitiva, ma di certo è a lungo termine, se non dovessero
risolvere prima della data del matrimonio Benji non si sognerebbe mai di
spostarla, in fondo resta un Madden, l’orgoglio che ha Joel ce l’ha anche lui,
ma sono certa che in futuro se ne pentirebbe amaramente e così anche Joel...’
disse Kris.
‘Sono
d’accordo con te...altrimenti si possono...come dire, “forzare” un po’ le
cose...’
‘Intendi
chiuderli in uno sgabuzzino buio finchè non si chiedono scusa?’ chiese Kris,
abbozzando un sorriso.
‘Sì...però
li si tira fuori solo dopo che si sono abbracciati e si sono chiesti scusa
piangendo...’ le diede corda Julia.
‘Non
male come scena...’ ridacchiò Kris ‘Senti, che ne dici di venire a cena da noi
domani sera? Così mi distrai un po’ anche Benji, come ci riesci tu non ci
riesce nessuno...’
‘Molto
volentieri!’ rispose la ragazza ‘Vedi di preparare una delle tue specialità, mi
raccomando!’
‘Certo!
Che facciamo, proviamo ancora un po’? Mi è tornata la voglia di suonare...’
propose Kris.
‘Approvato!’
disse Julia, dirigendosi verso Alex e Rob per riportarli all’ordine.
°°°°°°°°°°°°°°°°
‘Non
puoi lasciarmi in pace una volta ogni tanto?!’.
Benji
alzò il volume della televisione, come se il vociare indistinto che proveniva
dall’apparecchio potesse mettere a tacere la voce di Joel che, nella sua testa,
continuava a ripetergli di lasciarlo in pace.
La
verità era che non riusciva ad essere così indifferente come voleva far
credere, aveva detto a Kris che non aveva alcuna intenzione di perdonarla a
Joel ed era vero, questa volta non sarebbe stato lui il primo a farsi avanti
per risolvere le cose, ma gli faceva male, aveva sempre odiato litigare con
Joel e in quel momento era anche peggio, perché doveva stare a guardare mentre
Jade lo spremeva fino all’estremo solo per ottenere quello che voleva,
popolarità, visibilità e qualcuno con una bella faccia da portarsi in giro.
D’altro
canto, le parole e soprattutto il tono che aveva usato Joel non erano facili da
accettare, anche se sapeva che in quel periodo suo fratello era a pezzi, molto
più di quanto chiunque altro credesse, non aveva nessun diritto di trattarlo in
quel modo, specie dopo che si era fatto in quattro per lui, aveva passato sere
intere ad ascoltarlo, a tirarlo su di morale e lui lo ringraziava così.
La
verità era che era deluso e ferito, perché Joel era una delle pochissime
persone al mondo in grado di ferirlo e vedere che apparentemente non gliene
importava nulla del loro litigio lo faceva stare anche peggio.
Benji
aveva infatti visto che Jade continuava a fare avanti e indietro da casa di
Joel, tanto spesso che stava iniziando a chiedersi se non si fosse trasferita
lì, segno che non solo Joel non aveva nemmeno preso in considerazione quello
che Benji pensava, cosa che, in verità, il chitarrista non si aspettava, ma a
quanto pare il cantante non si curava più nemmeno di nascondere la cosa.
Sapeva
che Kris stava male vedendolo così giù di morale e gli dispiaceva da morire,
l’ultima cosa che avrebbe voluto era farla preoccupare, ma proprio non ce la
faceva a fingere che andasse tutto bene, era già difficile fingere, fra l’altro
piuttosto male, quell’indifferenza che diceva di avere nei confronti del
fratello.
‘Diamine, ma non puoi per una volta fare
almeno finta di fidarti delle scelte che faccio io?’
Ecco
che la voce di Joel tornava ad urlargli quello che gli aveva già detti tre
giorni prima, sebbene Benji fosse dell’opinione che una volta sola fosse stata
più che sufficiente.
‘Buonasera!’.
Benji
si voltò: quella non era la voce di Kris, poco ma sicuro.
‘Ehy,
July! Stavo iniziando a chiedermi se non fossi dispersa!’ disse Benji.
‘Perché
tu invece non sai dove vivo, giusto?’ rispose Julia, ridendo.
‘Questa
è tua’ fu costretto ad ammettere Benji, accennando un sorriso e Kris ebbe il
forte impulso di abbracciare Julia, chiunque riuscisse a far ridere Benji in
quei giorni era eleggibile per la beatificazione, per quel che la riguardava.
‘Certo
che è mia, Benji Madden, quando mai io non ho ragione?’ chiese scherzosamente
la cantante.
‘E
a che devo il piacere?’ chiese Benji.
‘L’ho
invitata a cena ieri, mi ero scordata di dirtelo...’ disse Kris, tralasciando
il fatto che in realtà la sera prima Benji aveva a malapena aperto bocca e lei
non aveva avuto l’occasione per introdurre l’argomento.
‘Fantastico!’
commentò il ragazzo ‘Così ci aggiornerai un po’...qui manca il pettegolezzo,
mia cara!’ disse Benji, facendo ridacchiare Kris.
‘...Tu
stai passando troppo tempo con Kris...’ commentò Julia.
‘Stai
forse insinuando che la mia sia una presenza negativa?’ chiese Kris, divertita.
‘Tesoro,
come puoi pensarlo?’ chiese Julia, fingendosi indignata ‘Piuttosto, passiamo
alle cose serie...cosa si mangia?’.
‘Sorpresa,
mia cara...’ disse Kris, sparendo in cucina ‘E guai a chi entra!’ urlò, prima
di chiudere la porta.
‘Allora,
Benji, che mi racconti?’ chiese la ragazza, sedendosi sul divano a fianco del
ragazzo.
‘Facciamo
finta che Kris non ti abbia raccontato nulla oppure diamo per scontato che tu
sappia tutto?’ chiese Benji, sorridendo.
‘Mmh...non
mi piacciono le ripetizioni, facciamo che lo so...’ rispose Julia, ridacchiando
a sua volta.
‘In
questo caso, ti racconto che potrebbe andare molto meglio...’ rispose il
chitarrista.
‘Non
si è fatto sentire?’chiese Julia.
‘No’
‘Faccio
ancora fatica a crederci...comunque, posso darti un consiglio, anche se so che
non è facile da seguire?’
‘Spara
Armstrong’ le rispose Benji.
‘Allora,
Madden...invece di fare solo finta di fare l’indifferente, e non guardarmi
così, lo so benissimo che fai finta, fallo per davvero...non puoi vivere
facendo da balia a Joel, stavolta ha fatto una cazzata enorme, mi congratulo
con te per non averlo picchiato, a proposito, stavolta deve essere lui a
strisciare...e deve farlo, sia ben chiaro, non osare perdonarlo per qualcosa
meno di una sana strisciata...e vedi di filmare la cosa’ concluse Julia,
sorridendo.
‘Più
facile a dirsi che a farsi...’ osservò Benji.
‘Ehy,
io ho specificato che non sarebbe stato facile da seguire, non dare la colpa a
me!’ rispose Julia, ridendo ‘Seriamente Benji, tu non meriti di stare in questo
modo...e nemmeno Kris se lo merita...’
‘Lo
so...e credimi quando ti dico che l’ultima cosa che voglio è coinvolgere
lei...in effetti mi sento un idiota quando mi viene in mente...’
‘Benji,
se c’è una cosa che ho imparato negli ultimi anni è che l’idiozia sta nei geni
Madden...per lo meno nei vostri...’ commentò Julia.
‘Spiritosa...’
le rispose Benji, sorridendo.
‘Grazie,
è una gran qualità delle mie...comunque, se lo sai, vedi di smetterla alla
svelta, ok? Ehy, guarda che dovrai vedertela con me se la fai star male,
chiaro?’ precisò la cantante, scherzosamente.
‘Credo
di non avere scelta quindi...non avrei speranze contro di te...’ rispose Benji,
ridacchiando.
‘Ecco
bravo...parlando d’altro, tu hai una vaga idea di cosa stia preparando? Ho una
fame che non ci vedo più...’.
Benji
rise: non era certo una novità, Julia aveva sempre fame.
‘Mmh...stamattina
mi ha mandato in missione al supermercato e mi ha incaricato di comprare molte
uova... punto tutto su una torta salata delle sue...’ rispose il ragazzo.
‘Questa
sì che è una bella notizia...’ rispose lei, ma fu interrotta dallo squillo del
suo cellulare.
‘Pronto?’
rispose la ragazza.
‘Buonasera
signorina!’
‘Ehy
Dave!’ disse lei, sorridendo ‘Come mai?’ chiese poi, curiosa.
‘Volevo
sapere se avevi impegni per stasera...’ chiese il ragazzo.
‘Sono
da Kris e Benji, ceno da loro, mi dispiace...’
‘Ah...come
mai?’
‘Per
stare un po’ insieme, è un po’ che non passavamo una serata noi tre e quindi
eccomi qua!’ spiegò la ragazza.
‘Ah...non
me lo avevi detto’
‘Lo
so, a dire il vero ho cercato di chiamarti oggi, ma avevi il telefono
spento...’
‘Sì,
ero ad un intervista...c’è anche Joel?’
‘Non
mi sembrerebbe il caso...’ rispose lei.
‘Perché?’
‘Facciamo
che ne parliamo domani?’ rispose Julia, abbastanza sorpresa, non capiva perché
Dave le facesse tutte quelle domande.
‘Sì...era
Dave, voleva sapere se ero libera e...non lo so, ha fatto un po’ di domande...’
‘Beh,
mi sembra normale...’
‘Dici?’
‘Vuole
sapere dove sei, tipico comportamento del ragazzo nei primi tempi, ero identico
con Kris’ rispose Benji.
‘Se
lo dici tu...se non mi posso fidare di un rappresentante del sesso maschile...’
‘E
che rappresentante...’ rispose Benji, ridendo.
‘Scemo!’
disse Julia, lanciandogli addosso un cuscino.
‘Lasciaglielo
credere, Julia, è l’unico modo per sopportarlo...’ disse Kris, emergendo dalla
cucina ‘Potete entrare, la pappa è pronta!’
‘Evvai!’
esultò Julia, saltando in piedi e correndo verso la cucina.
Kris
scosse la testa ridendo mentre la vedeva raggiungere il tavolo e mettersi
seduta, poi fece per raggiungerla, ma Benji la fermò.
‘Che
c’è?’ chiese Kris.
‘Scusa’
disse semplicemente lui.
‘Per
cosa?’ chiese lei, perplessa.
‘Per
averti fatto preoccupare...giuro che inizio a comportarmi bene’ rispose lui,
sorridendole.
Kris
gli sorrise a sua volta, gli stampò un bacio sulle labbra e benedisse
mentalmente Julia.
‘Tutto
a posto...e adesso andiamo, oppure stasera rischiamo di digiunare...quella
ragazza è micidiale a tavola!’ gli disse lei, prendendolo per mano e portandolo
verso il tavolo, raggiante: questo era il Benji che voleva vedere e che amava
più di ogni altra cosa al mondo.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Julia
stava in meditazione davanti alla credenza, dopo una cena da Kris era davvero
difficile pensare ad uno dei suoi soliti pranzi, ma bisognava pur sempre
mangiare.
I
suoi pensieri furono interrotti dal rumore di un auto che si fermava, allora si
affacciò alla finestra e vide l’auto di Dave parcheggiata davanti a casa sua e
il ragazzo che stava per suonare il campanello.
‘Ehy, entra!’ gli urlò Julia, affacciandosi alla finestra.
Il
ragazzo fece un cenno di ringraziamento, poi si diresse verso l’ingresso.
‘Come
mai qui?’ chiese Julia, dopo che il ragazzo fu entrato.
‘Così,
non avevo nulla da fare e dato che non ci siamo visti ieri, ho pensato di fare
un salto...disturbo?’
‘No,
no, anzi...potresti darmi una mano a scegliere qualcosa di commestibile...dopo
la cucina di Kris è difficile trovare qualcosa che competa...’ spiegò lei.
‘Vedrò
di fare quel che posso...com’è andata ieri sera, a proposito?’ chiese lui,
mentre si dirigevano verso la cucina.
‘Bene,
ci siamo divertiti, chiacchiere e pettegolezzi, la serata tipo del trio’
rispose lei.
‘Cos’è
questa storia che non era il caso che Joel ci fosse? Mi hai incuriosito...’
‘Il
motivo principale per cui ero lì era il fatto che Benji era giù perché ha
litigato molto seriamente con Joel, il che è un evento pressoché eccezionale e
a quanto pare sono l’unica in grado di tirarlo su di morale...humour Armstrong,
un’arma infallibile!’ spiegò Julia, sorridendo.
‘Sfido
chiunque a resisterti...accidenti, brutta situazione...sta meglio Benji?’ si
informò Dave.
‘Ti
hi appena detto che sono infallibile, signor Bradford!’ rispose Julia.
‘Giusto,
chiedo perdono...’ le disse lui, alzando le mani in segno di resa,
ridacchiando.
‘Ecco,
bravo...’
‘Quindi
deduco che al momento sentire Joel sia fuori discussione’
‘L’altro
giorno avevi detto che prima o poi avreste dovuto dare vita alla fase del
“restiamo amici”...intendevo dire che probabilmente al momento è escluso, no?’
si spiegò Dave.
‘Ah...quello...beh,
sì...direi che è fuori discussione...Dave, perché tutte queste domande?’ chiese
Julia, piuttosto infastidita: forse Benji aveva ragione sul fatto che agli
inizi era normale, ma a lei quella storia non piaceva, odiava sentirsi
controllata.
‘Ehy,
non arrabbiarti...volevo solo sapere, tutto qui’ rispose lui.
‘Ok...scusa,
non mi piace sentirmi così...sotto osservazione, ecco’ disse lei.
‘Scusami
tu, non era nelle mie intenzioni...ehy, che ne dici se usciamo a pranzo?’
‘Mmh...l’idea
non è niente male...’ rispose lei, abbozzando un sorriso.
‘Dai,
ti porto in un posto che conosco io e che non è affatto male’ disse lui.
‘Promosso!’
rispose lei ‘Dammi un secondo, vado a cambiarmi!’.
Julia
salì al piano superiore e dopo qualche minuto raggiunse il ragazzo, che
l’attendeva in macchina, sentendosi sollevata per aver risolto quella
situazione prima che potesse peggiorare.
°°°°°°°°°°°°°°°°
‘Joel,
ci sei?’.
Il
ragazzo sobbalzò appena, era talmente preso dai suoi pensieri che si era dimenticato
che Jade si trovava sul divano con lui, o meglio, addosso a lui.
‘Sì...sì,
ci sono’ rispose il cantante.
‘Hai
capito quello che ho detto?’ chiese lei.
‘Ehm...no...ero
sovrappensiero, scusa’
‘Dicevo:
quanto tempo pensi che dovremo starcene reclusi? Capiamoci, non è che mi
dispiaccia...’ iniziò lei, con un sorriso malizioso ‘Però ogni tanto mi
piacerebbe anche uscire...vedere la luce del sole, capisci?’
‘Sai
che ti dico?’ rispose Joel, dopo un momento di esitazione ‘Ok, stasera c’è una
festa al Dark Light, che ne dici?’
‘Ok...fantastico!’
rispose Jade sorpresa, non si aspettava che Joel cedesse così facilmente
‘...Posso chiederti come mai hai cambiato idea così improvvisamente?’
‘Lo
stesso motivo per cui vuoi uscire tu, sono stanco di fare il recluso...non vedo
perché dovrei...e poi tu sei sprecata reclusa...insomma, guardati un po’...’
‘Tu
sei un adulatore, Joel Madden...’ rispose lei, sorridendo.
‘Sì...però
ovviamente vai mostrata in piccole dosi...sono sempre geloso, mia cara...’
rispose lui, chinandosi per baciarla.
‘Sai
cosa credo?’ disse Jade, lanciando al ragazzo un’occhiata che parlava da sola.
‘Cosa?’
rispose lui, sorridendo.
‘Credo
che abbiamo ancora un po’ di tempo prima di doverci preparare per la festa...’
spiegò lei, spostando le braccia dietro il collo del ragazzo.
‘Credo
proprio che tu abbia ragione...’ disse lui, stringendola maggiormente a sé.
‘Ovviam...’
iniziò la ragazza, ma Joel la interruppe baciandola.
°°°°°°°°°°°°°°°°
‘Accipicchia,
pensavo che al peggio non ci fosse mai fine!’ disse Joel quando finalmente
riuscì ad entrare nel locale dove si sarebbe svolta la festa.
‘Cioè?’
gli chiese Jade.
‘Pensavo
che fossero degli avvoltoi quando mi pedinavano dopo la rottura con Julia, ma
stasera erano anche peggio...mio Dio, quelle macchine fotografiche non la
smettevano più di fare foto!’ spiegò il ragazzo, sistemandosi i capelli che gli
si erano scompigliati a causa della fuga a cui lui e Jade erano stati
costretti.
‘Li
hai colti di sorpresa, è una cosa a cui non sono abituati...e credo anche che
non gli piaccia’
‘In
questo caso, lieto di averli contrariati!’ rispose Joel, ridendo ‘Bene...ci
buttiamo nel party?’
‘Ottima
idea, tesoro’ rispose lei, trascinandolo verso la sala principale.
‘Non
ci posso credere, è una vita che non la vedo! Joel, scusa, torno subito, vado a
salutare un’amica!’ gli disse Jade.
‘Ok,
io vado a prendere da bere, vuoi qualcosa?’ chiese lui.
‘Stasera
ti trovo particolarmente geniale...quello che vuoi, grazie!’ rispose lei,
dandogli un bacio prima di allontanarsi.
Il ragazzo
sorrise, poi si diresse verso il bar, ma a causa della confusione finì per
scontrarsi con qualcuno.
‘Accidenti!’
disse l’altra persona, la cui voce era decisamente familiare al ragazzo.
‘Julia?’
chiese il ragazzo.
‘Ma
chi...oh, ciao Joel’
‘Scusa,
mi hanno spinto...’ si giustificò lui.
‘Tutto
a posto, lascia stare’ liquidò la questione lei, ma a Joel non sfuggì il suo
tono distaccato.
‘Va
tutto bene?’ chiese il cantante.
‘Sì
Joel, c’è casino, può succedere...’
‘Non
è quello che intendevo...’
‘E
allora cosa intendevi?’ chiese Julia, leggermente irritata, o almeno, questa fu
l’impressione di Joel.
‘In
generale...’ spiegò lui.
‘No,
in generale non è tutto a posto, ma non c’è certo bisogno che te lo venga a
spiegare io, giusto?’ rispose lei.
‘No,
invece me lo devi proprio spiegare, perché non capisco di che diavolo tu stia
parlando’ ribattè lui.
‘Beh,
vedrò di rinfrescarti la memoria: hai detto qualcosa, e non voglio sapere cosa,
a tuo fratello, che guarda caso sta con la mia migliore amica, lui ci sta male,
lei ci sta male e se Kris sta male io mi incazzo e dal momento che tu sei la
causa scatenante del tutto, beh, allora sei l’obiettivo della mia rabbia, così
ti è più chiara la situazione?’ rispose lei, senza più preoccuparsi di
trattenere l’irritazione.
‘Ehy,
tutto a posto?’ chiese Jade, che era arrivata proprio in quel momento e si era
messa a fianco di Joel.
‘Certo...facevamo
solo due chiacchiere...ci si vede, Joel’ disse Julia, voltando le spalle al
ragazzo prima che avesse il tempo di dire qualsiasi cosa.
‘Tutto
a posto tesoro?’ chiese la ragazza a Joel.
‘Sì,
tutto bene...stavo andando al bar e l’ho incontrata, niente di che...vieni con
me? Devo ancora prendere quei famosi drink’ disse lui.
‘Certo!’
gli rispose la ragazza, seguendolo mentre si dirigevano al bar.
In
realtà, Joel non stava affatto bene: per una volta che riusciva a non pensare a
Benji e alla discussione che avevano avuto, ci aveva pensato Julia a
ricordarglielo, come se ne avesse bisogno.
Prese
il drink che il barista gli stava porgendo e lo buttò giù a velocità record,
poi accettò quando Jade propose di ballare: aveva bisogno di perdizione, nel
letterale senso del termine, era l’unico modo per staccare la spina al
cervello.
°°°°°°°°°°°°°°°°
‘Era
Joel quello con cui stavi parlando?’chiese Dave a Julia, una volta che lo ebbe
raggiunto.
‘Già...non
mi aspettavo che uscisse all’aria aperta’ commentò ironica Julia.
‘Sta
con la Farret?’
‘A
quanto pare...’
‘Ehy,
calmati, potresti uccidere un serpente a sonagli se lo mordessi!’ tentò di scherzare
lui, notando che la ragazza era estremamente nervosa.
Il
suo tentativo sembrò funzionare, dal momento che Julia sorrise.
‘Scusa...è
stato un momento, non mi lascerò rovinare la festa da quell’oca ambulante e dal
suo damerino...’
‘Così
ti voglio...balliamo?’ propose lui.
‘Dave,
ho detto che non voglio rovinarmi la festa...’ rispose lei, guardandolo
malissimo e facendolo scoppiare a ridere.
‘E
dai...un ballo, uno solo...’ implorò lui.
‘Mmh...e
va bene, ma che sia uno, sai che odio ballare, lo faccio solo per te!’ concesse
lei.
‘Troppo
buona...’ disse lui, portandola verso la pista.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Joel
guardò l’ora: le cinque di mattina e lui non riusciva proprio a dormire.
Decise
di scendere al piano di sotto per evitare di svegliare Jade continuando a
rigirarsi sul letto, per cui cercando di fare il minor rumore possibile si alzò
e scese in salotto.
Si
sdraiò sul divano, affondando la testa in uno dei cuscini: certe volte odiava
avere una mente per poter pensare.
‘Lui
ci sta male’,
così aveva detto Julia, Benji stava male per tutta quella storia: questo di
certo non gli semplificava la vita.
Pensava
ogni maledetto giorno al litigio che aveva avuto con Benji, alle cose che gli
aveva detto e a quelle che il gemello aveva detto a lui e nonostante si rendesse
conto che il suo comportamento non fosse stato dei migliori, dall’altro lato
era assolutamente certo che stavolta Benji avesse torto, non gli era mai
piaciuto che qualcuno si intromettesse nelle sue scelte, nemmeno se si trattava
di suo fratello, senza contare il fatto che in quella particolare situazione
suo fratello non voleva concedergli nemmeno il beneficio del dubbio.
Non
era così stupido come Benji sembrava credere, si rendeva conto che la sua prima
relazione con Jade non era stata esattamente il trionfo dei sentimenti, almeno
da parte della ragazza, ma era anche vero che la gente cambiava e questo Benji
avrebbe dovuto prenderlo in considerazione.
Ormai
però era tardi per pensarci, i fatti erano quelli, lui e Benji non si
rivolgevano più la parola se non per lavoro e a quanto pare Joel non era il
solo a starci male, ciononostante non aveva la benché minima intenzione di fare
un tentativo per mettere a posto le cose: sapeva benissimo che finchè Jade ci
fosse stata, Benji non avrebbe sentito ragioni e lui non aveva certo intenzione
di lasciare la ragazza per fare un favore a qualcuno, anche se si trattava di
suo fratello.
L’unica
speranza era che le cose con Jade andassero bene e che alla fine Benji fosse
costretto ad ammettere di essersi sbagliato, altrimenti Joel era convinto che
la situazione avrebbe impiegato moltissimo tempo per risolversi e la
prospettiva non gli piaceva affatto.
‘Joel?’.
Il
ragazzo alzò la testa dal cuscino e vide Jade sulla porta del salotto.
‘Tutto
ok?’ chiese la ragazza.
‘Sì...’
rispose lui, mettendosi a sedere ‘Non riuscivo a dormire e non volevo
svegliarti’
‘Molto
cavalleresco...’ commentò lei, sorridendo e andandosi a sedere accanto a lui.
‘Joel,
sicuro che sia tutto a posto? Per quella storia di Benji, voglio dire...’ iniziò
lei: Joel le aveva raccontato del litigio con suo fratello e sebbene non fosse
sceso nei dettagli, aveva la netta sensazione di essere una delle cause
scatenanti.
‘Sì,
è tutto a posto, perché?’ chiese lui: ultimamente era diventato bravo a
mentire, anche se a dire la verità non era mai stato poi tanto male, era solo
Benji quello che lo scopriva subito.
‘Ultimamente
sei spesso sovrappensiero e mi chiedevo se questa storia non c’entrasse
qualcosa, tutto qui’
‘No,
sono pensieroso di natura, dovresti saperlo...’ le rispose lui, prendendola per
la vita e tirandola verso di sé.
‘Già...anche
troppo a volte’ rispose lei, appoggiando la testa sulla spalla di Joel.
‘L’intelligenza,
cosa ci vuoi fare...’ disse lui scherzosamente.
‘Certo,
modesto lui...’ ribattè lei, ridendo ‘Che ne diresti di tornare a dormire,
genio?’ propose poi lei.
‘Mmh...proposta
accolta!’ rispose lui, prendendola in braccio e dirigendosi verso le scale.
‘Joel
Madden, mettimi subito giù!’ protestò lei, ridendo.
‘Non
ci penso nemmeno!’ ribattè lui, iniziando anzi a correre su per le scale,
ridendo a sua volta: ne era convinto, stavolta le cose stavano andando troppo
bene perché si trattasse di un’altra delusione ed era altrettanto certo che
prima o poi anche suo fratello lo avrebbe capito.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Ciao
a tutti!
Allora,
allora, cosa mi dite? Che ne pensate della direzione che sta prendendo la
storia? Ve gusta? Spero di sì, io per la prima volta credo di aver trovato la
sintesi ideale (o almeno, ideale per me) fra tragedia, romanticismo e
sentimenti vari…e sono tanto affezionata a questa storia…
Insomma,
tante belle recensioni per farmi sapere, suvvia, fate felice questa povera
autrice…
Besos
besitos!
THANKS...
OO_glo_OO:
hello!
Tu hai
ragione, se quei due stavano insieme nessuno qui litigava…ma se nessuno avesse
litigato,che gusto ci sarebbe stato? Mamma, quanto so essere cattiva…se poi
consideri che piangerò per il prossimo mese perché cause di forza maggiore mi
hanno costretto a rinunciare al concerto dei Simple Plan ieri sera, immaginerai
bene quanto io possa essere cattiva ancora…eh eh…
Baci!^_^
Valery_Ivanov: hola!
Innanzitutto:
grazie, dirmi che le storie non sono prevedibili è il miglior complimento che
potessi farmi...Lady Numb si inchina e ringrazia di cuore!
Joel
un tantino testardo? Ma no…solo decisamente moltissimo…^_^
Dave...cosati
devo dire, non potevo lasciare Julia da sola…e Dave è capitato nel posto giusto
al momento giusto…ma chissà cosa vi riservo per il futuro…
Il matrimonio…mia
cara, l’hai detto tu, sono imprevedibile, sai mai che mi scoppia un aneurisma e
faccio qualcosa di strano a quei due… insomma, così belli, zuccherosi…dureranno?
Non dureranno? In questa storia sto facendo cadere tante di quelle teste…due
più…due meno…chi lo sa…mamma, sono terribile!
Un
mese più tardi, la situazione non era per nulla cambiata, anzi, se possibile
era anche peggiorata: Benji e Joel continuavano a non rivolgersi la parola al
di fuori delle occasioni di lavoro, ma anche in quei casi Benji aveva fatto in
modo di ridurre la loro interazione al minimo.
Fortunatamente
le cose erano migliorate almeno sul fronte dell’umore, soprattutto per Benji,
sebbene ogni tanto avesse dei momenti in cui non poteva fare a meno di farsi
prendere dallo sconforto per quella storia, ormai aveva quasi imparato ad
ignorare il fatto che lui e Joel si comportassero come due sconosciuti e
soprattutto che lui continuasse a farsi vedere in giro con Jade, che a parer
suo lo trattava come un trofeo, nulla di più, nulla di meno.
Kris
e Julia erano da un lato molto sollevate, dall’altro temevano che alla fine il
ragazzo sarebbe crollato e la prospettiva non era delle migliori, tuttavia
cercavano di comportarsi come se nulla fosse, andando avanti normalmente con le
loro vite, cosa che in realtà non richiedeva un grande sforzo a Julia, che
doveva preoccuparsi della sua relazione con Dave.
Le
cose fra lei e il batterista dei Black Line andavano piuttosto bene, ma Dave,
dopo aver limitato di molto quella che lui definiva “semplice curiosità” dopo
che Julia glielo aveva chiesto, negli ultimi tempi aveva ricominciato a farle
molte domande, specialmente riguardo a Joel e la ragazza non se lo spiegava,
Dave sapeva benissimo che in quel periodo Joel era l’ultima persona con cui
aveva e voleva avere a che fare.
Stava
parlando proprio di questo con Kris mentre aiutava l’amica a scegliere fra i
vari ristoranti quello ideale per il matrimonio e la batterista cercava di
rassicurarla come poteva, anche se non poteva negare che la situazione fosse
quanto meno particolare.
‘Julia,
in fondo tu e Joel siete stati insieme per due anni...’ le stava dicendo Kris.
‘Ok,
ma se gli ho detto che con Joel non voglio parlarci al momento, perché continua
ad essere fissato con questa storia?’ ribattè l’altra.
‘Non
posso negare che sia un po’ esagerato, però ultimamente passi molto tempo qui,
Joel vive qui di fianco e tu sei una persona impulsiva, non puoi negarlo...se
ti capitasse di incontrarlo sono certa che gli lanceresti una frecciata come
quella della festa...’
‘Ok,
ma non c’è bisogno di farmi il terzo grado perché rischio di litigarci!’
‘Vero...ok,
devo ammettere che probabilmente è troppo geloso...gliene hai parlato?’
‘Ho
accennato la cosa, ma lui nega...però...non lo so, ho l’impressione che si
comporti in modo strano...’ disse la cantante.
‘Cosa
vuoi dire?’
‘Quando parla di Joel sembra sempre...irritato,ecco, forse
mi sbaglio, però non credo...e quindi non capisco perché tiri sempre fuori il
discorso se gli dà tanto fastidio, è contraddittorio...’
‘Julia,
credo che tu abbia solo un’opzione, parlargliene’ sentenziò Kris.
‘Già...cambiando
argomento, tutto pronto per il vostro weekend?’.
Kris
fece un sorriso a trentadue denti: lei e Benji avrebbero passato il weekend
prima di Natale a San Francisco e lei non vedeva l’ora.
‘Sì…albergo
prenotato, programma già pronto, almeno così sostiene Benji...non mi vuole dire
nulla, tutto una sorpresa...’ rispose lei, sospirando estatica.
‘Che
tenero...quel ragazzo è un tesoro, non osare fartelo scappare, mai!’ disse
Julia, sorridendo.
‘Puoi
giurarci! Credo che dovrei iniziare a considerare la possibilità di chiuderlo
in casa...’ rispose Kris, ridacchiando.
‘Se
ti prometto di fare il bravo posso avere un’ora d’aria?’ chiese il ragazzo,
arrivando alle spalle della ragazza e abbracciandola da dietro.
‘Mmh...forse,
ci devo riflettere...’ rispose lei.
‘Posso
dirvi una cosa?’ chiese Julia.
‘Certo!’
risposero i due contemporaneamente.
‘Siete
assolutamente ed indiscutibilmente adorabili!’ disse la cantante, facendoli
ridere.
‘Diciamo
che è più merito suo che mio, comunque grazie’ le rispose Benji.
‘Lo
adoro quando tesse le mie lodi...’ osservò Kris.
‘Benji,
tu sei indubbiamente da sposare!’ disse Julia.
‘Ehy,
piano coi complimenti, carissima!’ le intimò Kris.
‘Non
oserei mai, tesorino...lo so benissimo che è tua proprietà privatissima’ le
rispose Julia, ridendo.
‘Ecco,
brava...’ disse Kris, sorridendo.
‘Comunque,
ero qui per chiedere a Julia se si ferma a cena o se ha da fare’
‘Dave
ha un’esibizione, quindi accetto volentieri, grazie’
‘Però
cucino io, quindi devi fidarti di me...’ disse Benji.
‘Mi
fido ciecamente di te, Benji...’ rispose la cantante.
‘Perfetto,
allora vado ai fornelli, a dopo!’ disse lui, dando un bacio sulla fronte a Kris
e sparendo poi in cucina.
Kris
lo seguì con lo sguardo, poi si voltò verso Julia, a dir poco incantata.
‘...Io
lo amo’ disse semplicemente, sorridendo a più non posso.
‘Ti
capisco...’
‘Ehy!’
disse Kris, guardandola storto.
‘Oh,
non capire male, semplicemente riconosco che sia adorabile, ma non è nei miei
obiettivi, tranquilla...e in ogni caso credo che non degni di uno sguardo
nessuno che non sia tu, mia cara’
‘Vero...’
ammise lei, sorridendo ‘Sono una ragazza fortunata, eh?’
‘Incredibilmente,
Kris’ rispose Julia ‘Tornando a noi...cos’ha che non va questo posto? A me non
sembra male, no?’ chiese la cantante, porgendo un volantino all’amica.
‘No,no,
non se ne parla! Innanzitutto non hanno abbastanza posti al coperto in caso di
maltempo e poi...’.
Julia
lasciò che Kris continuasse ad elencarle i contro del ristorante in questione,
pensando che non aveva mai visto l’amica così raggiante come da quando stava
con Benji e che questo da solo sarebbe stato un motivo più che sufficiente per
venerare il chitarrista.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Il
giorno successivo, Joel si trovava a casa sua e stava disperatamente cercando
di inventare una scusa plausibile per evitare un’intervista la settimana
succesiva, non tanto perché non avesse voglia di andarci, quanto perché ci
doveva essere anche suo fratello, o meglio, solo suo fratello, dal momento che
Billy e Deano erano impegnati con un giornale e Paul era impegnato con la sua
ragazza.
Cercava
sempre di evitare di restare da solo con Benji più del necessario, non riusciva
a sopportare il gelo che sembrava essere calato fra di loro, specie da quando
si era reso conto che stavolta sarebbe toccato a lui fare il primo passo, dal
momento che suo fratello non sembrava minimamente intenzionato a cambiare idea.
Decise
di lasciar perdere, era decisamente un’impresa disperata.
Pensò
per un attimo a cosa poteva fare e alla fine risolse di andare a casa di Jade,
dal momento che anche la ragazza quel pomeriggio era libera.
Prese
le chiavi dell’auto, chiuse la porta e uscì.
Mentre
si dirigeva verso l’auto intravide Kris che usciva nel giardino della casa a
fianco, ma come ormai succedeva da quando aveva litigato con Benji, i due si
ignorarono a vicenda, Joel sapeva benissimo che Kris ce l’aveva a morte con lui
per aver fatto star male Benji e, in fondo, non riusciva proprio a biasimarla.
°°°°°°°°°°°°°°°°
He was dedicated, but most suckers hate it
The girl was fine, but she didn’t appreciate him
(Good Charlotte, Dance Floor Anthem)
Joel
non fece nemmeno in tempo a parcheggiare l’auto davanti a casa di Jade che
partì un flash.
Alzò
gli occhi al cielo, esasperato: i paparazzi una vita propria non l’avevano
proprio?
Decise
di ignorarli, tanto ormai non faceva più molta differenza, foto più, foto meno,
poco importava, lui e Jade erano il pettegolezzo numero uno.
Si
diresse verso la porta di ingresso e suonò il campanello, restando in attesa.
‘Joel?’
chiese piuttosto sorpresa Jade.
‘Ehy,
disturbo?’ chiese lui.
‘No...no,
certo che no, è che non ti aspettavo...come mai?’
‘Non
avevo niente da fare e mi stavo chiedendo se ti andava di uscire e fare
qualcosa...’
‘Certo,è
un’ottima idea! Dammi solo cinque minuti per prepar...’.
Jade
si bloccò, sentendo un rumore provenire dal piano superiore.
‘C’è
qualcuno?’chiese Joel, osservandola curioso e accorgendosi solo in quel momento
dei capelli scompigliati della ragazza, generalmente sempre perfettamente in
ordine anche quando si trovava a casa propria.
‘No...chi
ci dovrebbe essere,scusa?’ chiese Jade, ma era evidentemente nervosa.
A
Joel parve di risentire le parole di Benji, “Quella ti ha sempre usato Joel
e stavolta non sarà diverso”, con l’unica differenza che per la prima volta
ci credette.
Il
ragazzo, senza dire nulla, spostò di peso Jade e si diresse a passo spedito
verso il piano superiore, mentre lei lo seguiva, cercando inutilmente di
fermarlo, dicendo che non c’era nulla.
Joel
si diresse verso la stanza della ragazza, spalancò la porta e vide esattamente
quello che temeva: un ragazzo, chi fosse non avrebbe saputo dirlo, che cercava
di uscire dalla finestra.
‘Joel...Joel,
non è come sembra...’ iniziò Jade, senza però avere il coraggio di guardarlo
negli occhi.
‘Risparmiami
la recita Jade, per favore...sono un idiota, questo è tutto...fammi un solo
favore, lasciami in pace’ disse lui, gelido, poi scese di nuovo le scale e
tornò alla sua auto più in fretta che poteva, sapendo benissimo che c’erano dei
fotografi appostati e deducendo che avessero visto l’altro entrare e che
avessero già fatto due più due.
Mise
in moto e partì alla cieca, senza nessuna idea di dove volesse andare: per la
prima volta aveva realizzato di essere stato un vero imbecille, ma sapeva di
non poter andare da Benji, ovvero l’unica persona con cui avrebbe voluto
parlare in quel momento e quella consapevolezza lo faceva stare anche peggio
del tradimento di Jade.
Can’t
you see what you’ve done,
What
I’ve become, what I’ve become?
(Good Charlotte, Break apart her heart)
°°°°°°°°°°°°°°°°
I’ve seen a vision of my life
And I want to be delivered
(Good Charlotte, The river)
La
mattina seguente, come al solito Benji stava bevendo il suo caffè per colazione
e aveva appena aperto il giornale per dare un’occhiata alle notizie del giorno.
Stava
per saltare la pagina del gossip, come faceva ogni giorno, dal momento che
ormai si parlava solo di ogni singolo movimento di Joel e Jade, quando uno dei
titoli, sotto ai quali si trovava una foto di suo fratello con Jade, attirò la
sua attenzione: Lui, lei e l’altro.
Lesse
le prime righe dell’articolo e per poco non si strozzò col caffè, iniziando a
tossire.
‘Ehy,
che succede Benji?’ chiese preoccupata Kris.
‘Le...leggi’
rispose lui, passandole il giornale fra un colpo di tosse e l’altro.
‘Che
disgraziata...’ commentò Kris, dopo che ebbe letto il breve trafiletto.
Benji
si limitò ad annuire, improvvisamente si era fatto particolarmente pensieroso.
‘Vai
da lui’ gli disse Kris dopo qualche istante.
‘Io...’
iniziò Benji, ma la ragazza lo interruppe.
‘Benji,
si vede che sei preoccupato e sicuramente lui è a pezzi, ma dal momento che gli
hai chiaramente detto di non venire a piangere da te nel caso fosse finita
così, sicuramente lui non si farà avanti...’
‘Non
lo so...’ esitò il ragazzo, incerto sul da farsi.
‘Tesoro,
non credi che sia arrivato il momento di risolvere questa benedetta storia?
Sono certa che Joel ti chiederà scusa in ginocchio...non puoi e so benissimo
che non vuoi lasciarlo da solo proprio ora, sbaglio?’
‘E
sei ancora qui? Vai, su!’ lo incitò Kris, sorridendo.
‘Ok...vado’
disse lui, alzandosi in piedi e dirigendosi verso la porta.
Kris
tirò un enorme sospiro di sollievo, forse quell’assurda storia stava davvero
per finire.
Rimase
piuttosto sorpresa di veder tornare Benji in casa dopo qualche minuto e per un
attimo temette che Joel fosse così orgoglioso da non voler nemmeno parlare col
fratello.
‘Che
succede?’ chiese Kris.
‘Non
c’è...’ rispose Benji, preoccupato.
‘Come?’
chiese sorpresa Kris, iniziando a preoccuparsi anch’essa: conoscendo il
carattere impulsivo di Joel, quello non era decisamente un buon segno.
‘Ho
suonato diverse volte, ma non risponde nessuno, non ha dato da mangiare ad Eazy
ieri sera, quindi non è tornato a casa...’ spiegò il ragazzo.
‘Hai
provato a chiamarlo?’
‘No,
ci provo adesso’ rispose Benji, prendendo il cellulare e componendo il numero
del fratello.
‘Andiamo,
rispondi...’ sussurrò Benji, mentre faceva squillare il cellulare di Joel.
‘Benji!’
lo chiamò Kris, indicando qualcosa fuori dalla finestra.
Il
ragazzo guardò e vide l’auto di suo fratello, che si era appena fermata davanti
alla casa.
Benji
ringraziò tutti i santi che conosceva, poi uscì di casa e si avvicinò
cautamente all’auto, in fondo non poteva essere certo che Joel volesse parlare
con lui.
Bussò
al finestrino del passeggero e vide il fratello sobbalzare.
Benji
gli chiese a gesti se poteva salire e Joel si limitò a togliere la sicura alle
portiere, allora il chitarrista aprì lo sportello e si sedette sul sedile a
fianco a quello del fratello.
‘Sono
un idiota’ disse Joel dopo qualche istante di silenzio.
‘Lo
so’ rispose Benji.
‘Avevi
ragione tu’ disse ancora il cantante.
‘Lo
so’
‘Mi
dispiace’
‘Scuse
accettate...e dispiace anche a me, forse ho esagerato’ ammise Benji.
‘No,
stavolta avevi ragione su tutta la linea...e per favore, vedi di farteli più
spesso gli affari miei’
‘Ok’
rispose Benji, accennando un sorrisetto, ma tornò immediatamente serio ‘Dove
sei stato fino ad ora?’
‘Vuoi
la verità o una bugia rassicurante?’
‘Verità,
niente bugie, grazie’.
Anche
Joel si lasciò scappare un sorrisetto, mentire con Benji non lo aveva portato a
nulla di buono, suo fratello aveva ragione. Un’altra volta.
‘Beh...ieri
pomeriggio sono andato da Jade, l’ho trovata con un altro, ho girato un po’
alla cieca, mi sono fermato ad un bar, ho bevuto un po’ di birre...un po’
tante, a dire il vero, poi mi sono rimesso a guidare alla cieca e credo di aver
schiacciato volontariamente un po’ troppo l’acceleratore...a dirla tutta,
qualcuno lassù deve volermi davvero molto bene se non mi sono schiantato da
qualche parte’ spiegò Joel, tenendo lo sguardo fisso a terra.
‘...Sei
scemo?!’ chiese Benji, indeciso se essere davvero preoccupato, terrorizzato o
arrabbiato.
‘Cazzo
Benji,credevo di essere rimasto da solo, non avevo il coraggio di venire da te,
lasciamo perdere andare dagli altri, non capivo più niente!’ ribattè l’altro.
‘...Tu
sei un idiota’ osservò Benji, scuotendo la testa.
‘Questo
l’ho già detto’ disse il cantante.
‘Non
fa mai male sentirselo ripetere...’ commentò il chitarrista.
‘Posso
chiedertela una cosa?’ chiese Joel.
‘Vai’
‘Potremmo
evitare di litigare in questo modo in futuro? Lo odio’
‘Idem...sì,
direi che una volta nella vita è sufficiente’
‘Grazie’
‘Di
niente...ti va di venire dentro un attimo?’ chiese Benji.
‘No,
adesso sono nella fase del piangermi addosso da solo...magari più tardi faccio
un salto...credo di dovere delle infinite scuse a Kris...dici che me la cavo
strisciando?’.
Benji
ridacchiò divertito.
‘Forse...fai
un tentativo’ gli rispose.
‘Ok...a
dopo’
‘A
dopo idiota...posso chiamarti idiota d’ora in poi?’.
Il
ragazzo rise all’occhiata omicida che gli lanciò Joel e alzò le mani in segno
di resa: quello era suo fratello, il Joel che conosceva lui e grazie al cielo
era tornato.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Joel
era molto nervoso mentre suonava il campanello, ma cercò di non darlo a vedere,
anche se sapeva benissimo che era inutile.
Kris
non fu affatto sorpresa di trovarselo davanti, ma decise che aveva voglia di
divertirsi un po’ alle spalle del ragazzo, in fondo se li meritava gli ultimi
attimi sulle spine.
‘Ciao
Joel’ lo salutò lei, senza mostrare nessuna emozione particolare.
‘Ciao...posso
parlarti un attimo?’ chiese il ragazzo.
‘Vieni pure’ rispose lei, pensando che si stava
divertendo un mondo: tenere in sospeso Joel era persino più divertente che fare
lo stesso con Benji.
‘Dimmi’ disse la ragazza, facendo cenno a Joel di
sedersi, mentre lei faceva altrettanto.
‘Ecco...mi dispiace, sono stato un idiota, sono
pronto a mettermi a strisciare se fosse necessario’ disse tutto d’un fiato il
ragazzo.
Kris restò in silenzio per un attimo, poi si alzò in
piedi e si avvicinò a Joel, che la osservava preoccupato.
‘Sei sicuro di essere completamente rinsavito?’
chiese Kris, scrutandolo in modo poco rassicurante.
‘Credo...credo di sì...’ rispose lui, a volume molto
più basso del normale.
‘In questo caso...’ iniziò Kris, che stava per
scoppiare a ridere a causa di Benji, che li spiava dalla porta della cucina e
che era praticamente a terra dal ridere ‘bentornato a casa, Joel!’ urlò lei,
dandogli una sonora pacca sulla schiena che fece temere al cantante di aver
perduto i polmoni per qualche istante.
‘Ahia...’ si lamentò lui.
‘Uh, come siamo diventati fragili, Joelle!’ lo prese
in giro Kris, beccandosi un’occhiataccia da Joel, ma la loro attenzione si
spostò immediatamente alla cucina, da cui proveniva un rantolo soffocato.
Entrambi si guardarono negli occhi confusi, poi
tornarono a fissare Benji, a cui mancava il fiato dalle risate.
‘Dici che devo cercare di farlo smettere?’ chiese
Kris a Joel.
‘Nah...lascia perdere, se vuole sopravvivere la smette
da solo’ rispose il cantante, ridacchiando a sua volta.
‘A...avres...avresti dov...dovuto ved...ere la...la
tu...tua fa...faccia!’ riuscì a dire Benji, appoggiandosi con la schiena alla
parete e cercando di riprendersi.
‘Era tutto calcolato?’ chiese incredulo Joel.
‘Joel Madden, credevi davvero che l’avresti passata
liscia? Il piacere della tortura me lo dovevi proprio concedere...’ rispose
Kris, come se fosse una cosa assolutamente normale.
‘Ok, hai ragione...’ concesse il cantante ‘Stai
bene?’ chiese poi a Benji.
‘Sì...respiro...sto bene...’ rispose l’altro.
‘Perfetto...allora, che ne dite di festeggiare tutti
insieme appassionatamente il rinsavimento del folle?’ chiese Kris.
‘Suggerisco
che adesso tu venga in salotto a concludere la tua crisi respiratoria e lasci
la cucina a me, così... mmh, sono le undici...fra un’oretta circa si mangia!’
propose la ragazza, rivolgendosi a Benji.
‘Approvo!’
disse Joel, balzando in piedi e iniziando a trascinare il fratello in salotto,
fra le risate di Kris e le proteste di Benji.
°°°°°°°°°°°°°°°°
‘Hai
letto il giornale oggi?’ chiese Dave a Julia, mentre la ragazza ordinava la
colazione al solito bar.
‘No,
perché?’ chiese lei, incuriosita.
‘Dai
un’occhiata’ le disse lui, porgendole il giornale.
Julia
scorse gli occhi sulla pagina finchè non trovò il breve articolo che parlava di
Joel e Jade.
‘Accidenti...’
commentò la ragazza.
‘Già...sarà
a pezzi’ disse Dave.
‘Credo
proprio di sì...d’altronde era l’unico modo perché rinsavisse...’
‘Dici
che è tornato in sé?’domandò il ragazzo.
‘Lo
spero...soprattutto per Benji, anche se ultimamente la sopportava meglio, non
credo che avrebbe retto ancora a lungo...’ rispose Julia.
‘Pensi
di andare là?’
‘Magari
più tardi faccio un salto da Kris...ma nel pomeriggio, conoscendo Joel starà
ancora attraversando la fase maniaco-depressiva e Benji sarà impegnato a tempo
pieno’ rispose Julia.
‘Ah,
ok’ rispose semplicemente il ragazzo.
‘Tutto a posto?’ chiese Julia, notando la strana
espressione del ragazzo.
‘Certo,
perché?’ le rispose lui.
‘Nulla,
mi sembravi strano’
‘Tutto
perfettamente ok, tesoro’ ripeté lui, sorridendo.
‘Bene!’
disse lei, sorridendo a sua volta ‘Ehy, colazione in arrivo!’ esclamò poi,
vedendo il cameriere che arrivava con la sua prenotazione.
Dave
ridacchiò vedendola letteralmente avventarsi sulla sua brioche, poi riprese a
leggere il giornale, dedicandosi alle notizie sportive.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Julia
parcheggiò l’auto davanti a casa di Benji e Kris e scese, poi si diresse verso
l’ingresso.
Stava
per suonare quando la porta si aprì e si trovò davanti Joel.
‘Ehm...ciao
July’ la salutò lui, esitante.
‘Ciao...come
ti senti?’ chiese la ragazza, decisamente più amichevole dell’ultima volta che
si erano visti: il fatto che stesse uscendo da casa di Benji e Kris era segno
che fra i tre andava tutto bene, quindi i problemi che lei poteva avere con il
cantante in quel caso non avevano più motivo di esistere.
‘Bene...diciamo
bene, senza esagerare’ rispose lui, accennando un sorriso: la ragazza non
sembrava più avercela con lui e questo lo sollevava enormemente.
‘Mi
dispiace per quella sera alla festa, Joel...ero solo arrabbiata’ disse Julia.
‘Tutto
a posto, avevi ragione di esserlo...a dire il vero sono leggermente irritato
con me stesso per primo...’ rispose lui.
‘Ehy,
fratello, parli da solo?’ sentirono chiedere a Benji ‘Oh, ciao July!’ la salutò
poi il ragazzo, arrivando dietro il fratello.
‘Ciao
Benji! Kris?’ chiese poi lei.
‘Credo
che sia di sopra...’
‘Allora
io la raggiungo...ciao Joel, ci vediamo!’ salutò lei, poi si diresse al piano
di sopra.
‘Ti
piace ancora, vero?’ chiese Benji, una volta che Julia fu sparita.
‘Per
oggi è meglio che mi limiti ad un problema solo, Benji...e smaltire Jade mi
sembra più che sufficiente per iniziare...’ rispose l’altro.
‘Sì,non
hai torto in effetti...ma non ci perderei troppo tempo, non ne vale la pena
Joel...lei invece ne vale la pena eccome...’ gli disse Benji, riferendosi a
Julia.
‘Già...’
rispose il cantante, pensieroso ‘Beh, adesso vado...ci si sente’
‘Senz’altro,
qui c’è più di un mese da recuperare...santo cielo, tu hai idea di che cosa
possa essere un mese di preparativi senza nessun’altro da poter stressare?!’
chiese il chitarrista, esasperato al solo pensiero.
‘...Mi
sa che io e te non dobbiamo parlarci almeno fino alla vigilia del matrimonio’
commentò Joel, piuttosto terrorizzato all’idea di venir coinvolto.
‘Idiota!’
gli disse il gemello, spingendolo via dalla porta.
‘Bye
bye!’ lo salutò Joel, tornando verso casa sua.
‘E
da la pappa ad Eazy!’ gli urlò il fratello.
‘Sarà
fatto!’ rispose Joel, ridendo.
Benji
richiuse la porta: era molto soddisfatto per vari motivi: perché Joel aveva
realizzato chi fosse Jade finalmente, perché le cose fra lui e il fratello
erano tornate come dovevano essere, perché aveva capito che forse per Joel e
Julia c’era ancora una possibilità, non gli era sfuggito l’atteggiamento di
Julia, forse si inventava cose che non c’erano, ma era abbastanza convinto che
anche la ragazza non fosse del tutto indifferente a Joel, magari non ne era
conscia, ma quello non era un problema, ne avrebbe parlato con Kris e ci
avrebbero pensato loro a farglielo realizzare e per quanto riguardava
Dave...beh, era davvero spiacente, ma lui era certo che non rientrasse nel
destino della cantante.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Hello my darlings!
Dunque...come vedete non sono così crudele, almeno ai
gemelli un po’ di pace la concedo...e chissà cosa vi riservo per il futuro...in
fondo ci sono ancora quattro capitoli dopo questo, tutto è possibile...e se mi
conoscete, ormai avrete capito che dalla sottoscritta potete aspettarvi di
tutto e che questo tutto non è sempre necessariamente buona cosa...
Alla prossima e mi raccomando, recensioni sweeties!
Besos!!
THANKS!
Chiedo scusa se non ringrazio singolarmente, ma se
aspetto di avere il tempo necessario aggiorno dopo la laurea, che è a novembre,
per la cronaca…quindi GRAZIE a OO_glo_OO e a Valery_Ivanov…vi adoro, grazie,
grazie, grazie!!!!!!!^_____^
‘...Non
sei ancora pronta, devo entrare, sedermi e scendi fra due minuti, giusto?’
chiese Dave ridacchiando quando Julia gli aprì la porta.
‘Bravo!’
rispose lei, facendolo entrare ‘Giuro che ci metto un attimo’.
Il ragazzo
annuì automaticamente, ormai ci era abituato, si mise a sedere sul divano
mentre Julia tornava in bagno a prepararsi e iniziò a sfogliare una rivista.
‘Alla
fine sei andata da Kris?’ le chiese dopo un po’ Dave.
‘Sì,
oggi pomeriggio!’ gli urlò Julia dal bagno.
‘Hai
visto Joel?’
‘Sì,
l’ho beccato che usciva da casa loro!’
‘Ci
hai parlato?’.
Ci
fu un attimo di silenzio, poi Julia uscì dal bagno e Dave notò che era
pericolosamente seria.
‘Se
ci avessi parlato sarebbe un problema?’ chiese la ragazza, fissandolo
estremamente accigliata.
‘No,
che ti salta in mente?’ rispose lui, confuso.
‘Ogni
sacrosanta volta che si parla di Joel mi fai il terzo grado, ecco che mi salta
in testa’
‘Non
è affatto vero!’ protestò lui.
‘Non
dire che non è vero, lo è accidenti...mettiamo in chiaro le cose: se la tua è
semplice curiosità, vedi di moderarla, perché nemmeno Kris si interessa di
tutti questi dettagli, se invece non ti fidi di me, allora dimmelo, perché in
quel caso abbiamo un problema!’ ribattè lei.
‘Ti
ho solo fatto una domanda, accidenti!’ urlò lui, raggiungendola e prendendola
per un braccio.
‘Mi
fai male, Dave!’ si lamentò lei, dal momento che la presa del ragazzo sul suo
polso era piuttosto energica.
‘Non
mi sembra niente di tanto grave!’ continuò lui, ignorando le sue proteste.
‘Lasciami!’.
Il
ragazzo sembrò finalmente rendersi conto di quello che stava facendo e le
lasciò andare il polso.
Julia
rimase sconvolta dalla reazione del ragazzo, non le pareva che la situazione
giustificasse tutta la rabbia che sembrava avere addosso e si ritrovò
inconsciamente a fare un passo indietro.
‘...Fuori
di qui Dave’.
‘Julia,
senti...’
‘Fuori
di qui, non farti più vedere, finisce qui!’ ribattè lei, usando un tono che non
ammetteva repliche.
Il
ragazzo stava per replicare, ma decise di rinunciare e, sempre scuro in volto,
uscì di casa.
°°°°°°°°°°°°°°°°
‘Oddio...ah!’
urlò Kris, nascondendo il volto nell’incavo del collo di Benji.
‘Eddai,
non succede niente!’ la prese in giro lui, abbracciandola.
‘Non
succede niente?! Sta per staccargli la testa a morsi!’ protestò lei, senza
osare alzare lo sguardo.
‘Kris,
non può farlo’ rispose il ragazzo.
‘Perché
no?’
‘Perché
lui è uno dei protagonisti, morto lui finirebbe il film, mentre secondo il dvd
ci sono ancora...trenta minuti’ disse lui, dopo aver controllato la durata del
film sulla custodia.
‘Ti
dico che lo sta per fare...lo becca, lo becca!’ insistette lei, riportando però
timidamente lo sguardo sul film.
‘E
io ti dico...’ iniziò lui, ma fu interrotto dall’urlo di Kris.
‘...Cazzo,
lo ha beccato’ osservò Benji, incredulo mentre il mostro faceva polpette della
testa del povero protagonista
‘Te
lo avevo detto, te lo avevo detto!’ rispose lei, che aveva di nuovo nascosto il
viso nella spalla del ragazzo ‘Ma perché accidenti ti do ascolto io,me lo dici
perché?’ si lamentò lei, iniziando a dare dei leggeri colpetti sulle braccia di
Benji.
‘Ehy,buona,
buona...’ disse lui, bloccandole le braccia.
‘Lascia
le mie braccia,Benji!’ protestò lei.
‘Non
ci penso nemmeno, ci tengo troppo alle mie!’ ribattè lui, ridacchiando.
‘Benji!’
‘Sì?’
rispose lui, sorridendo divertito.
‘...Lasciami!’
si lamentò lei, indecisa se infuriarsi per il fatto che lui si stava
palesemente divertendo o se stare al gioco.
‘E
che me ne viene in tasca?’ chiese lui.
La
ragazza lo guardò per un attimo interdetta, poi la sua espressione confusa
lasciò spazio ad un sorriso malizioso.
‘Mmh...io
un’idea ce l’avrei...’ disse poi, poggiando la fronte sulla sua e sfiorandogli
appena le labbra con le sue.
‘Direi...’
iniziò lui, lasciando le braccia della ragazza e attirandola a sé ‘Direi che è
un’ottima idea, la tua...’.
In
quel momento il telefono iniziò a squillare ed entrambi emisero uno sbuffo
molto contrariato.
‘Chiunque
sia, farà meglio ad essere in immediato pericolo di vita...’ disse Benji,
alzando il ricevitore ‘Pronto?’
‘B-Benji?’
‘July,
che succede?’ disse il ragazzo, scattando a sedere non appena sentì la voce
dell’amica rotta dalle lacrime.
Anche
Kris al suo fianco si mise seduta e iniziò a fissarlo ansiosa.
‘Kris
c’è?’ riuscì a chiedere la ragazza.
‘Te
la passo subito’ disse lui, passando il cordless a Kris.
‘Tesoro,
che c’è?’ le chiese la batterista.
‘Dave...l’ho
lasciato...lui...mi ha spaventato Kris, mi ha fatto davvero paura...’
‘Julia,
non ti muovere, vengo lì, ok?’
‘O...ok’
rispose la cantante, sempre fra le lacrime.
‘Stai
calma, calma, sto arrivando’ le ripeté Kris prima di riattaccare.
‘Che
succede?’ chiese Benji, mentre seguiva Kris al piano di sotto.
‘Non
lo so, c’entra Dave, non so cos’abbia fatto, ma l’ha spaventata a morte, devo
andare là, di corsa’
‘Vengo
con te’ disse deciso Benji.
‘Ok,
io chiudo,tu prepara la macchina’ gli disse lei, allora il ragazzo corse fuori
a prendere la macchina mentre Kris chiudeva la casa.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Julia
si avvicinò esitante alla porta, qualcuno aveva appena suonato e temeva che
potesse trattarsi di Dave.
‘Chi
è?’ chiese la ragazza.
‘July,
tesoro, sono Kris’ disse la batterista e Julia le aprì.
Non
appena fu dentro, Kris abbracciò Julia, che scoppiò a piangere.
La
portò verso il divano e la fece sedere, tentando di calmarla, mentre Benji
osservava la scena estremamente preoccupato: che poteva aver fatto Dave per
terrorizzarla in quel modo?
‘July,
calmati...che è successo?’ chiese Kris, sempre più angosciata.
‘Lui...lui...’
cercò di spiegare la cantante, ma i singhiozzi le impedivano di parlare.
‘Ok,
prima di tutto cerca di tranquillizzarti...Benji, ti dispiace fare del thè? È
nell’armadietto sopra il lavandino’ disse Kris, senza lasciare Julia.
‘Ok,
ci penso io’ rispose il ragazzo dirigendosi verso la cucina.
Mentre
Benji preparava il thè, Julia riuscì a calmarsi un po’, quanto bastava perché
riuscisse a parlare.
‘Stavamo
parlando...mi ha chiesto se fossi stata da te oggi...dopo aver letto di Joel
gli ho detto che magari avrei fatto un salto da te...per sentire se le cose fra
Joel e Benji erano tornate a posto...’ iniziò a spiegare Julia.
‘Dopo
ha cominciato a chiedere di Joel...se lo avessi visto, se ci avessi parlato...e
allora io ho deciso di affrontare la questione...e lui...’ continuò la ragazza,
interrompendosi sulla parte finale.
‘Cosa
July? Che ha fatto?’ chiese Kris, cercando di restare il più tranquilla
possibile.
In
quel momento arrivò Benji col thè, allora Kris invitò Julia a berne un po’ e il
ragazzo le passò una tazza e fu allora che notò qualcosa che lo fece a dir poco
rabbrividire.
‘July,
che hai fatto al polso?’ le chiese, cercando di non far trapelare l’agitazione:
il polso di Julia era un livido unico ed era assolutamente certo che quel
pomeriggio la ragazza non lo avesse.
‘Dave...è
stato lui...quando gli ho detto che esagerava lui mi ha preso per il
polso...poi ha iniziato ad urlare... io gli dicevo che mi faceva male, ma non
sembrava ascoltarmi...poi gli ho detto di andarsene...e per fortuna lo ha
fatto...’ spiegò Julia, tremando.
‘Ehy,
tesoro, è tutto ok, va tutto bene...’ le disse Kris, abbracciandola, poi
scambiò uno sguardo con Benji, che annuì energicamente ‘Tu stasera vieni a dormire
da noi, ok?’ propose poi la batterista a Julia, anche se più che un invito
sembrava un ordine.
‘Ok...grazie’
rispose la cantante, che aveva i brividi al solo pensiero di trascorrere la
notte da sola.
‘Perfetto...adesso
tu finisci il thè, io vado su a prenderti qualche vestito, ti lascio con Benji,
ok?’.
Julia
annuì, allora Kris salì al piano di sopra e lasciò i due soli in salotto.
Il
ragazzo notò che Julia faticava a reggere la tazza a causa del dolore al polso
e infatti dopo qualche tentativo dovette appoggiarla sul tavolino.
‘Ti
fa molto male, July?’ le chiese.
‘Un
po’...’ ammise la ragazza.
‘Forse
è il caso che gli facciamo dare un’occhiata al pronto soccorso, no?’ propose
lui.
‘No...domani
andrà già meglio...e se non dovesse essere così, domani vado dal mio
dottore...’
‘Sicura?’
‘Sì...tranquillo,
il polso mi serve, non lo trascurerei mai...’.
Benji
accennò un sorriso forzato: non era quella la sua preoccupazione, la verità era
che sperava che Julia volesse denunciare quello che Dave aveva fatto, un fatto
indubbiamente grave, ma non voleva forzare la ragazza, rischiava di ottenere
l’effetto opposto.
‘Ok,
come preferisici’ le concesse lui, infine, sebbene non fosse affatto convinto.
‘Ehy,
io ci sono’ disse Kris, scendendo le scale e tornando nel salotto.
‘Perfetto...allora
facciamo così, io vado avanti, nel caso sia ancora qui in giro, e voi mi
seguite, ok?’ disse Benji.
Le
ragazze annuirono e nel giro di pochi minuti furono al sicuro in macchina e
fortunatamente nessuna di loro due notò l’auto ferma a poche centinaia di metri
di distanza, cosa che invece aveva notato Benji, che fu felice come non mai di
mettere in moto e dirigersi il più in fretta possibile verso casa sua.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Benji
si precipitò verso la porta quando sentì il campanello suonare.
‘Cia...’
iniziò Joel, ma Benji gli fece cenno di tacere, poi lo fece entrare, lo spinse
a forza in cucina e chiuse la porta.
‘Che
succede?’ sussurrò il cantante, confuso.
‘Julia
e Kris stanno ancora dormendo, sono andate a letto piuttosto tardi’ spiegò
Benji, lasciandosi cadere su di una sedia e Joel notò che il fratello aveva due
occhiaie terribili.
‘Non
sono state le sole a quanto pare...’ commentò Joel.
‘Nah,
è il divano, è scomodissimo per dormirci’ rispose Benji.
‘Comunque,
perché Julia? Che è successo?’ chiese il cantante, registrando solo in quel
momento l’informazione riguardante la ragazza.
‘È
una storia abbastanza...complicata...’ iniziò Benji, esitando.
‘Benji,
cos’è successo?’ chiese di nuovo Joel, intuendo che la storia era più seria di
quel che credeva.
‘È
meglio se ti siedi...’ gli rispose il fratello: non era sicuro che fosse una
buona idea raccontare tutto a Joel, ma d’altronde si fidava di lui, sapeva che non
ne avrebbe parlato con anima viva, inoltre un occhio in più nel caso Dave si
facesse vedere lì in giro faceva sempre comodo.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Benji
osservava preoccupato suo fratello, che aveva stretto le mani a pugno e annuiva
man mano che lui raccontava quello che è successo.
Il
chitarrista si ritrovò a pensare, sebbene fosse del tutto fuori luogo in quel
momento, che se suo fratello non si decideva ad ammettere di essere ancora
innamorato perso di Julia prendeva in giro se stesso, perché la sua reazione in
quel momento mostrava chiaramente come stessero le cose in realtà.
‘Bastardo...’
disse finalmente Joel, anche se al fratello sembrò più che altro un ringhio ‘E
dici che era ancora lì quando ve ne siete andati?’ chiese poi il cantante.
‘Non
ne sono sicuro...c’era una macchina, ma non potrei dirti se ci fosse qualcuno a
bordo...non ho idea della macchina che usi Dave, per quel che ne so potrebbe
anche essere la macchina di qualcuno che vive lì... ieri sera ero leggermente
paranoico, sinceramente il pensiero che fosse lì in giro con Kris e Julia lì
potrebbe avermi fatto correre un po’ troppo con la fantasia...ad ogni modo,
voglio cercare di sapere da Julia che macchina guidi Dave, giusto per essere
sicuro’ spiegò Benji.
‘Perfetto...’
disse il fratello.
‘Tutto
a posto Joel?’ chiese il chitarrista.
‘Sì...’
‘Giorno’
disse Julia, entrando in cucina.
‘Giorno
July, come va?’ chiese Benji.
‘Non
male...ehy, ciao Joel...’ lo salutò la ragazza, quando si accorse della sua
presenza.
‘Tutto...tutto
tranquillo fuori?’ chiese Julia a Benji, evidentemente spaventata.
‘Pare
di sì...’ rispose Benji, esitando un attimo con lo sguardo su Joel: non era
certo ora che Julia volesse che Joel sapesse.
‘Ti
ha già spiegato tutto?’ chiese Julia al cantante, sembrando leggere nel pensiero
a Benji.
‘Sì...’
rispose Joel.
‘Non
avrei dovuto farlo?’ chiese Benji.
‘No,
figurati...anzi...considerato che ce l’ha a morte con lui a quanto pare, direi
che è meglio che tu stia in guardia, Joel...’ rispose la ragazza.
‘Credo
di sapermi difendere...’ commentò lui.
‘Senti,
che macchina ha Dave?’ chiese poi Benji.
‘Una
Mercedes nera, perché?’ chiese la ragazza.
Joel
vide uno sguardo per nulla rassicurante negli occhi del fratello e capì che ora
Benji era certo di aver visto proprio Dave la sera precedente.
‘A
titolo informativo, nel caso si faccia vedere in giro’ rispose Benji per
evitare di allarmare Julia, che di certo non sarebbe stata tranquilla se avesse
saputo che Dave la stava effettivamente controllando il giorno prima.
‘Ok...’
‘Kris?’ chiese Benji.
‘Stava
dormendo quando sono scesa, ieri sera ci siamo addormentate tardi, era a pezzi’
spiegò Julia.
Proprio
in quel momento la porta della cucina si aprì e una alquanto assonnata Kris
fece il suo ingresso.
‘Giorno’
salutò lei, andandosi a sedere su di una sedia accanto a quella di Benji
‘...Joel?’ chiese poi, sorpresa di vedere il ragazzo e soprattutto stupita di
vederlo seduto vicino a Julia, la cantante infatti si era seduta vicino a lui
mentre parlava con i gemelli.
‘Giorno
Kris’ rispose Joel.
‘...Stiamo
diventando incredibilmente mattinieri, Madden’ osservò la batterista.
‘Quale?’
chiese Benji.
‘Mmh...entrambi,
direi...’ rispose Kris, spostando lo sguardo dall’uno all’altro ‘Si può fare
colazione in questa casa o devo fare richiesta scritta?’ chiese poi la ragazza,
rivolgendosi a Benji.
‘Questo
significa che mi devo alzare da questa sedia e preparare il caffè?’ chiese il
ragazzo.
‘Certo’
‘Allora
scordatelo’ rispose lui, facendo ridere sia Julia, sia Joel.
‘...No,
che caspita ridete voi? Mi ha detto proprio “scordatelo”, ho capito bene?’
chiese Kris, osservando Benji sconvolta.
‘Tesoro,
faccio fatica a tenere gli occhi aperti, se vuoi che finisca in ospedale
ustionato dalla caffettiera, col rischio di diventare lo zimbello del pronto
soccorso, allora troverò la forza di alzarmi, ma io escludo che tu lo
voglia...e comunque, non lo voglio io’ rispose Benji.
‘...Non
ho parole...da quando ti ribelli, Benji?’ chiese la batterista, sempre più
sconcertata.
‘In
effetti non ti vedevo uscire dalla fase servetto da un po’...’ commentò Joel,
beccandosi un’occhiata omicida dal fratello.
‘Molto
spiritoso, Joel...e va bene, vada per il tuo caffè’ si rassegnò Benji,
alzandosi ‘Ma non ti lamentare se ne uscirò ustionato’
‘Volevo
ben dire...’ disse Joel, facendo ridacchiare Julia e Kris.
‘Joel
Madden, se ci tieni alla vita fammi un favore: stai zitto!’ gli intimò Benji,
mentre preparava la caffettiera per poi metterla sul fuoco, dopo di che tornò a
sedersi.
‘Visto
che sei ancora vivo?’ osservò ironica Kris.
‘Stamattina
siete tutti estremamente spiritosi o sbaglio?’ commentò Benji.
‘Come
sempre, tesoro mio’ rispose Kris, circondandogli la vita con le braccia e
appoggiando la testa sulla sua spalla.
‘Lasciamo
perdere...July, che pensi di fare?’ chiese Benji alla cantante.
‘Credo
che tornerò a casa...non credo sia davvero pericoloso, in fondo...e se si
facesse vedere ancora, gli farò capire che deve starmi alla larga’ rispose la
ragazza.
Joel
scambiò un’occhiata veloce col fratello e capì che nemmeno lui pensava che
quella di Julia fosse una buona idea e il cantante ebbe la netta sensazione che
anche Kris la pensasse come loro.
‘July,
sicura che sia una buona idea?’ chiese Kris, confermando l’ipotesi di Joel.
‘Che
dovrei fare, Kris, nascondermi? Non credo sia necessario essere tragici...ieri
sera ero terrorizzata, ok, non sono il massimo della tranquillità nemmeno ora,
ma guardiamo le cose lucidamente, fino a prova contraria Dave non mi ha mai
dato nessun motivo di preoccuparmi...al momento sinceramente temo che se la
possa prendere con Joel, piuttosto che con me...’
‘Ok...allora
ti riaccompagniamo dopo colazione, ok?’
‘Colazione...accidenti,
il caffè!’ urlò Benji, scattando in piedi, erano tutti talmente presi dalla
conversazione che nessuno si era accorto del caffè, che era ormai pronto e
quasi bruciato.
Joel
e Julia scoppiarono a ridere, infatti, alzatosi Benji, a Kris era mancato
l’appoggio e la ragazza, dopo aver miracolosamente evitato di cadere a terra,
fissava il chitarrista estremamente contrariata.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Benji
e Kris avevano lasciato Julia a casa sua, poi erano tornati a casa loro e in
quel momento Benji si trovava nel suo studio a suonare, mentre Kris cercava di concentrarsi
su alcuni testi che necessitavano qualche modifica, ma non le riusciva proprio.
Decise
di lasciar perdere e andò a bussare allo studio di Benji.
‘Vieni
pure’ le disse il ragazzo, smettendo di suonare.
Kris
entrò nella stanza e andò a sedersi, poi iniziò a parlare.
‘Tu
la pensi come me, vero?’ chiese la ragazza.
‘Riguardo
a cosa?’
‘Dave’
disse semplicemente Kris.
‘Credo
di sì...’ rispose Benji.
‘Non
mi fido di lui e non sono d’accordo con Julia...’
‘Decisamente
la pensiamo allo stesso modo...’
‘Pensi
anche tu che potrebbe farsi rivedere ed essere pericoloso?’
‘Temo
di esserne quasi sicuro...’ disse il ragazzo.
‘...C’è
qualcosa che non mi hai detto, Benji?’ chiese Kris, notando la strana
espressione del ragazzo.
‘Ieri
sera era poco lontano da casa di Julia quando siamo usciti’
‘...Cosa?!’
chiese la ragazza.
‘Non
ne ero sicuro, ma Julia mi ha detto che Dave guida una Mercedes nera e sono
piuttosto sicuro che sia esattamente la macchina che ho visto ieri sera...’
spiegò Benji.
‘E
non lo hai detto a Julia?’
‘No...a
dire il vero, speravo che decidesse di parlarne con la polizia di sua spontanea
volontà, ma sto valutando di dirglielo, a questo punto...’
‘Beh,
diglielo immediatamente...’
‘Ok...sì,
hai ragione, la chiamo immediatamente’ disse Benji.
Kris
annuì, ma prima di lasciare che il ragazzo prendesse il telefono si avvicinò a
lui e lo abbracciò.
Benji
la strinse a sua volta, cercando di calmarla, Kris infatti stava tremando e il
ragazzo si sentì incredibilmente furioso, né Kris né Julia si meritavano di
vivere in quel clima e dal momento che Dave era il responsabile, allora era
decisamente meglio che non gli capitasse fra le mani.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Salut à tous!
Allora... avete intuito cosa ha in mente questo
cervellino malato che mi ritrovo? Se non lo avete capito, tranquilli, l’attesa
è breve, il prossimo capitolo svelerà tutto quello che c’è da svelare...
Aspetto con ansia le vostre recensioni, besos a todos!
THANKS!
OO_glo_OO: hello!
Se Benji comincia a fare comunella con Kris, si salvi chi
può... quei due insieme, nella mia fantasia malata, possono diventare davvero
terribili... anche se visto come si stanno mettendo le cose, forse il loro
compito sarà più facile... ma attenzione, ho detto forse...
Besos!
Lithi: ciao!
Che bello, new entry...^____^
Sono felicissima che anche le altre storie ti siano piaciute...
anch’io amo questi quattro pazzi, tanto che sarà molto difficile mettere la
parola fine, ma d’altronde non posso trascinarla per sempre, diventerebbe noiosa
poi...
Chissà cos’hanno in mente Benji e Kris... quei due sono
terribili...
Baci!
Valere_Ivanov: privet!
Allora, intuisci cosa ci sia dietro lo strano comportamento
di Dave?
L’immagine delle fette di prosciutto che scivolavano via
dalla faccia di Joel è ilare, davvero...^_^
Ma, adesso vedremo come mi gira... cosa avrò in serbo per i
nostri mitici quattro? Lo scoprirai solo leggendo!^^
NDA: in questo capitolo il linguaggio in certi punti è
piuttosto volgare, chiedo scusa anzitempo, cerco sempre di censurare dove
possibile, ma stavolta per quel che mi riguarda non sarebbe stato possibile
senza togliere qualcosa alla scena e all’atmosfera che volevo trasmettere.
Capitolo ottavo:
Hurt
Una
settimana più tardi...
‘Julia,
sicura che non vuoi restare qui mentre io e Benji siamo via?’.
Julia
alzò gli occhi al cielo: Kris e Benji sarebbero partiti per il loro weekend a
San Francisco di lì a due giorni e la batterista stava cercando di convincerla
a trasferirsi da loro in quel periodo, per paura di Dave e di una sua
riapparizione.
‘Kris,
non ce n’è bisogno...’ cercò di persuaderla Julia e lo credeva davvero: dopo
che Benji le aveva raccontato di aver visto Dave fuori da casa sua la sera in
cui lo aveva lasciato, Julia si era decisa a parlare con la polizia ed era
stato emanato un ordine restrittivo nei confronti del ragazzo, che ora non
poteva avvicinarsi alla cantante, salvo desiderio improvviso di essere
arrestato.
‘Non
lo so...’ iniziò Kris, dubbiosa.
‘Kris,
se avesse voluto tornare all’attacco non avrebbe avuto problemi a farlo in
questa settimana, fino a prova contraria ero a casa da sola, giusto?’.
Kris
fu costretta ad annuire: Julia aveva ragione, ma lei non poteva fare a meno di
essere preoccupata.
‘Ok...va
bene, però se dovesse succedere qualunque cosa ti sposti qui,siamo d’accordo?’
‘Va
bene mamma...’ la prese in giro Julia.
‘E
non scherzare!’ la riprese Kris.
‘Kris,
stai tranquilla, ci pensano già i miei e mio zio a tenermi d’occhio...ho il
terrore di trovarmi i Green Day accampati in casa dall’oggi al domani...’.
Kris
rise, non le riusciva affatto difficile immaginarsi Billie Joe, Mike e Tré
davanti a casa di Julia, armati fino ai denti e pronti a difendere la ragazza.
‘Un’immagine
esilarante, se me lo concedi...’ disse Kris, sempre ridendo.
‘In
effetti...comunque, goditi il tuo weekend e stai tranquilla, andrà tutto
bene...’
‘Vedrò
di godermelo al massimo...ho visto l’albergo che ha scelto Benji...credo che
dovrà faticare per costringermi ad uscire...piscina coperta, sauna,
solarium...c’è tutto!’ disse Kris, in estasi al solo pensiero.
‘Wow...’ commentò Julia.
‘Esatto,
proprio quello che ho detto io, wow...’
‘Kris,
io te lo ripeto, tu sei una ragazza molto fortunata...’
‘Sto
pensando di anticipare il matrimonio a Gennaio...insomma, prima lo si toglie
dal mercato definitivamente, meglio è...’
‘Grazie
della fiducia, eh...’ disse Benji ridacchiando.
Julia
e Kris si voltarono, non si erano accorte che il ragazzo si trovava sulla porta
della stanza e che aveva sentito tutto.
‘Fidarsi
è bene, non fidarsi è meglio, così si dice’ ribattè Kris, sorridendogli.
‘Ad
ogni modo, non credo che gli invitati gradirebbero...specie quelli che hanno
spostato impegni appositamente per essere liberi il 16 Febbraio...’ osservò
Benji.
‘Temo
che tu abbia ragione...vorrà dire che tornerò alla soluzione iniziale’
‘Sarebbe?’
chiese il ragazzo curioso.
‘Credo
che fosse chiuderti in casa, Benji...’ spiegò Julia, ridendo.
‘Insomma,
comunque vada sono un prigioniero...’
‘Rassegnati
tesoro...’ gli disse Kris.
‘Comunque,
ero qui per un altro motivo...Kris, non vorrai davvero portare tutta quella
roba?’ chiese Benji, facendo riferimento alla montagna fra vestiti e oggetti
che la ragazza aveva accumulato nella loro camera.
‘Benji,
è solo il minimo indispensabile...’
‘Certo...se
dovessimo esiliare in Alaska potrei anche crederti...ma si parla di tre
giorni...anzi, due giorni e mezzo, volendo essere pignoli...’ commentò Benji.
‘Molto
spiritoso...’ disse Kris, fulminando con lo sguardo Julia, che stava accennando
una risata.
‘Non
stavo cercando di esserlo...’ rispose lui.
‘Sia
chiaro che ho già eliminato l’eliminabile’.
Benji
scosse la testa e decise di lasciar perdere, annuì e disse che tornava di
sopra.
‘Poveri
facchini!’ urlò il ragazzo mentre saliva le scale e a quel punto Julia non poté
più trattenere le risate, mentre Kris alzò gli occhi al cielo, ma era evidente
che anche lei era piuttosto divertita.
‘Beh...io
adesso...andrei...’ disse Julia, cercando di smettere di ridere ‘Sto finendo di
sistemare la mia stanza e vorrei finire entro stasera, altrimenti mi toccherà
dormire sul divano...’
‘Perché?’
chiese Kris.
‘Perché
ho messo tutto sul letto...e tu non hai idea di cosa si nascondesse nel mio
armadio...’
‘Non
oso immaginare...allora ci si vede domani sera, ricordi?’
‘Tutti
a cena da voi alle otto, lo so’ rispose la cantante.
‘Brava...oddio,
che è stato?’ chiese Kris preoccupata, dal momento che lei e Julia avevano
sentito un tonfo provenire dal piano di sopra.
‘Kris!
I tuoi vestiti stanno cercando di seppellirmi vivo!’ urlò Benji.
Kris
scosse la testa, esasperata.
‘Sempre
esagerato...vado a salvarlo, a domani!’
‘Ok!’.
Julia
salutò la batterista, poi uscì di casa e si diresse verso la sua auto.
‘Buondì!’
‘Ciao
Joel!’ lo salutò Julia, vedendo il ragazzo, che stava dirigendosi verso la casa
del fratello ‘Io non lo farei se fossi in te...’
‘Cosa?’
chiese lui curioso.
‘Andare
da Benji in questo momento...’
‘Perché?’
‘Perché
è appena stato travolto da una valanga di vestiti di Kris e non credo sia di
umore roseo...’
‘Ah...in
questo caso rimanderò la mia visita...’ rispose Joel, evidentemente divertito
‘Anche se a dirla tutta una foto gliela farei volentieri...credo che nella
prossima newsletter ai fans potrebbe diventare un punto di forza...’
‘Certo,
se vuoi una morte molto rapida credo che sia il modo migliore di ottenerla...’
osservò Julia.
‘Sciocchezze,
non mi farebbe mai del male...’
‘Sicuro?’
‘Sì...beh,
almeno credo...’ rispose Joel.
‘Basta
crederci, Joel...’ commentò Julia divertita.
‘Infatti...tutto
ok, comunque?’
‘Sì...Kris
è convinta che io sia in immediato pericolo di vita, ma credo che esageri...’
‘Sicura?’
‘Non
ti ci mettere anche tu, ti prego!’ rispose Julia, implorante.
‘Scusa,
è solo che...beh, devi ammettere che la situazione è alquanto inquietante’
‘Te
la concedo, ma è anche vero che non si è fatto più vedere...l’ha capita, non
credo si farà arrestare per me...’
‘Spero
che tu abbia ragione’
‘Un
po’ di fiducia, Joel!’ disse lei, sorridendo.
‘Ok...domani
sera ci sei anche tu?’ chiese il ragazzo, cambiando discorso: la verità era che
lui la pensava esattamente come Benji e Kris, l’ordine restrittivo non li
rassicurava affatto, finchè Dave era in giro nessuno di loro aveva intenzione
di stare tranquillo, nonostante Julia continuasse a ripetere che esageravano.
‘Certo...e
se avessi anche solo provato a dire di no, credo che Kris mi avrebbe
giustiziato sul posto...’.
Joel
sorrise: era più o meno la stessa sorte che gli aveva prospettato Benji quando
lo aveva invitato se avesse osato rifiutare.
‘Devo
dire che sono una coppia molto tranquilla...’ commentò Joel.
‘Hanno
minacciato anche te?’ dedusse Julia.
‘Bingo’
‘Si
sono decisamente trovati...’
‘Il
che sarà una fortuna per loro, ma non so cosa ne possa pensare il resto del
mondo...’
‘E dì
la verità che sei contento...’ disse la ragazza.
‘Per
lui, di sicuro...’ rispose Joel.
‘E
questo è quel che conta...adesso scappo, ho una camera da riordinare che mi
attende...’ spiegò Julia.
‘Buon
divertimento...’
‘Spiritoso...a
domani, ciao!’.
Joel
la salutò a sua volta, poi decise di seguire il consiglio di Julia e di tornare
a casa sua, dando il tempo a Benji di riprendersi dallo shock post- valanga di
vestiti e a se stesso di riprendersi dalla chiacchierata con Julia: non lo
aveva ancora detto a Benji, ma era stato costretto ad ammetterlo almeno con se
stesso, la cantante gli piaceva ancora, eccome se gli piaceva, e il dover
fingere di essere semplicemente un amico ogni volta che la incontrava stava
diventando stressante.
Esattamente
come all’inizio, si ritrovò a pensare, con l’unica differenza che stavolta
prometteva di essere una situazione permanente.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Julia
fu bruscamente risvegliata dal suono del telefono e sobbalzò sul letto, leggermente
spaventata, poi guardò la radiosveglia: chi accidenti la chiamava la mattina
alle otto?!
‘Pr-pronto?’
rispose la ragazza, cercando di svegliarsi del tutto.
‘Tesoro,
scusa, sono Kris, ho bisogno di un favore, è un’emergenza’
‘Kris?
Ma tu non dovresti essere in aeroporto da almeno mezz’ora ?’ chiese Julia,
piuttosto confusa.
‘Sì,
dovrei, ma non riesco a trovare il cellulare...c’è qualche possibilità che ieri
sera lo abbia preso tu per sbaglio? Ho chiamato Joel, ma dice che lui non lo ha
e poi mi è venuto in mente che l’ho messo vicino alla tua borsa...’ spiegò la
ragazza.
‘Mmh...dammi
un secondo e controllo...’ rispose Julia, allungando un braccio per prendere la
sua borsa, che aveva appoggiato sul comodino la sera precedente.
‘Allora...ah ah! Sì, è qui...dammi dieci minuti e te lo porto,
ok?’
‘Meno
male! Ok, ti aspetto!’ rispose sollevata Kris, riattaccando.
Julia
riattaccò a sua volta, poi si alzò a fatica dal letto ed iniziò a prepararsi,
maledicendo la sua distrazione.
°°°°°°°°°°°°°°°°
‘Grazie,
grazie, grazie!’ disse Kris a Julia, precipitandosi fuori di casa.
‘E
di che? Scusami tu, non me ne sono proprio accorta ieri...’ rispose la ragazza.
‘Ok,
allora ci vediamo lunedì...mi raccomando, attenta e fai la brava!’
‘No,
vedete di fare voi i bravi...giusto Benji?’
‘Che
vorresti insinuare?’ chiese il ragazzo.
‘Io?
Niente... vedete di non tornare in tre, però...’.
Julia
e Kris scoppiarono a ridere vedendo che al chitarrista era quasi venuto un
colpo, quella era una battuta che non si aspettava.
‘Scherzavo
Benji...su, andate, ciao ciao!’
‘Ciao!’
salutò Kris.
Benji
salutò a sua volta, poi salirono in auto e partirono sgommando.
Julia
fissò preoccupata l’auto dei due, pregando che non andassero a schiantarsi da
qualche parte, poi decise di tornare a casa e rimettersi a letto.
Salì
in macchina, ma anziché mettere in moto lasciò cadere la testa sul volante, era
troppo stanca persino per guidare.
Quando
sentì qualcuno picchiettare sul vetro balzò a sedere impaurita, ma poi vide che
si trattava di Joel, allora fece scendere il finestrino.
‘Dolce
risveglio tramite telefonata?’ chiese il ragazzo.
‘Anche
tu, mi pare di aver capito’
‘Già...tutto
ok?’
‘Sì...sono
in coma, ma quando riuscirò a tornare a casa andrà meglio...’
‘Caffè?’
offrì lui ‘Non vorrei averti sulla coscienza lasciandoti guidare in questo
stato’
‘Mmh...proposta
accolta’ accettò lei, scendendo dall’auto e seguendo il ragazzo in casa sua.
°°°°°°°°°°°°°°°°
‘No,
non posso credere che tu glielo abbia detto davvero!’ disse Joel, mentre
riaccompagnava Julia alla sua auto, all’incirca mezz’ora più tardi.
‘Sì,
gliel’ho detto, testuali parole, vedete di non tornare in tre!’ rispose la
ragazza.
‘E
lui che ha risposto?’ chiese il ragazzo curioso.
‘Non
ha risposto, credo che abbia avuto un principio di infarto o un ictus, avresti
dovuto vedere la sua faccia!’ spiegò lei, ridacchiando.
Joel
dovette fermarsi e appoggiarsi al cancello dal ridere, l’immagine di suo
fratello dopo aver sentito una battuta del genere di prima mattina era a dir
poco esilarante.
‘Ehy,
non morirmi qui, per piacere!’ disse Julia, che stava ridendo a sua volta.
‘Scusa...scusa...oddio...’
disse lui, riprendendo a camminare ‘Comunque, non la escluderei come
ipotesi...’
‘Un
piccolo Benji...o una piccola Kris...certo che non sarebbe male...’ osservò
Julia.
‘Non
corriamo troppo con la fantasia...’
‘Giusto,
piedi saldamente piantati per terra...dovevo fargli una foto, accidenti...’
‘Già...peccato...’
commentò Joel.
‘Va
beh, sarà per la prossima volta...grazie del caffè, ci vediamo prossimamente!’
disse la ragazza, salendo in auto.
‘Di
nulla, ciao!’.
Julia
mise in moto e fece un cenno di saluto a Joel con la mano e il ragazzo
ricambiò, poi rientrò in casa, sempre meditando sull’espressione che Benji
doveva aver avuto quella mattina.
Nessuno
dei due si accorse dell’auto che era ferma poche case più in là e che partì
poco dopo che la macchina di Julia aveva imboccato l’uscita della strada dove
vivevano i gemelli.
°°°°°°°°°°°°°°°°
‘Quindi
mi consigli il Sand Beach?’ chiese Rob a Julia.
‘Sì...’
rispose la ragazza, preparandosi la cena mentre parlava al telefono col
bassista ‘Si trova fuori Los Angeles, in effetti ci vuole un po’ per arrivarci,
però è davvero molto carino...l’ideale per una serata romantica, fidati di Julia’
‘Mia
cara, io mi fido ciecamente di te...allora andrò lì, deciso...grazie, tu sì che
te ne intendi!’
‘Figurati
Rob! Per curiosità, Alex che ne pensa?’ chiese la cantante.
‘Alex...chi
ha detto che Alex deve saperlo?’ chiese il ragazzo, facendola ridere.
‘Quindi
Alex non è a conoscenza del fatto che vuoi trascorrere una romantica serata con
sua sorella il più lontano possibile da lui...’
‘Ci
sono molte cose di cui Alex non è a conoscenza...ed io e Lily abbiamo deciso
che non dovrà mai saperle...’
‘Se
mai doveste chiamare idea, chiamami, vorrò esserci per vedere la sua faccia’
‘Senz’altro,
carissima...ci vediamo lunedì, grazie ancora...anche da parte di Lily, sono
certo che ringrazierebbe’
‘Quando
vuoi, buona serata Rob!’ rispose lei, poi riattaccò.
La
ragazza si ritrovò a guardare fuori dalla finestra quasi involontariamente
mentre rimetteva il cordless sulla base: anche se aveva detto a tutti che
stavano esagerando riguardo a Dave e che non c’era nulla di cui preoccuparsi,
tutto quello che le avevano detto la stava rendendo leggermente paranoica,
specie ora che sapeva che Kris non era esattamente a portata di mano.
Quando
vide che fuori era tutto tranquillo si sentì sollevata e tornò a preparare la
cena, dandosi della stupida, non c’era nulla di cui preoccuparsi e doveva
smetterla di crearsi inutili complessi mentali che avrebbero ottenuto l’unico
risultato di non farla dormire.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Julia
sentì un fastidioso movimento d’aria colpirla proprio in pieno viso e fu per
questo che si svegliò.
Chiedendosi
come avesse potuto dimenticarsi di chiudere la finestra fece per alzarsi, ma un
secondo dopo si ritrovò di nuovo sdraiata sul letto e le ci volle qualche
istante per capire che era stato a causa di uno schiaffo.
Impiegò
qualche istante ad abituare gli occhi al buio e capì chiaramente che c’era
qualcuno nella stanza.
Fu
colpita in volto da un altro schiaffo e improvvisamente capì di chi si
trattava.
‘Sei
una puttana! Non aspettavi altro che tornare da lui!’ urlò Dave, tentando di
colpirla di nuovo, ma stavolta Julia riuscì ad evitarlo, scese dal letto e
riuscì a rifugiarsi in bagno.
Chiuse
a chiave la porta appena in tempo, ma il ragazzo stava bussando violentemente e
temeva che prima o poi l’avrebbe buttata giù.
‘Vieni
fuori, non puoi scappare, vieni fuori!’ stava urlando lui e Julia tratteneva a
stento le lacrime, aveva bisogno di avere la mente lucida e pensare in fretta,
molto in fretta.
Fortunatamente
aveva seguito il consiglio di Kris di dormire col cellulare nella tasca del
pigiama, per cui ora doveva chiamare qualcuno.
Benji
e Kris ovviamente erano esclusi, così come Rob, il locale in cui si trovava era
a più di un’ora d’auto da casa sua e anche Alex era escluso, abitava
esattamente dalla parte opposta di Los Angeles e temeva che la polizia ci avrebbe
messo troppo tempo.
La
sua unica possibilità era che Joel rispondesse al telefono.
Compose
il numero del ragazzo, raggomitolandosi in un angolo, mentre Dave continuava ad
urlare dall’altra parte della porta.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Joel
aveva appena spento la televisione, erano le due di notte e lui si era appena
svegliato e si era accorto di essersi addormentato sul divano guardando la
televisione.
Stava
per salire in camera sua quando il telefono iniziò a squillare.
Iniziò
a cercare il cordless preoccupato, le due di notte non erano esattamente l’ora
tipo per ricevere una telefonata e quando trovò l’apparecchio sepolto sotto i
cuscini del divano rispose.
All’inizio
sentì solo una voce maschile urlare, poi riconobbe la voce di Julia e la
preoccupazione si tramutò in paura allo stato puro.
‘Julia,
che succede?’
‘Dave,
è impazzito, è entrato...’ ma la ragazza si interruppe di colpo e Joel riuscì
solo a sentire lei che gridava e sentì che le urla del ragazzo si erano fatte
molto più distinte, segno che si era avvicinato.
Il
cantante non ci pensò due volte, riattaccò, prese le chiavi dell’auto e si
precipitò fuori di casa, mentre col cellulare chiamava la polizia: era convinto
che non sarebbero arrivati prima di lui, ma valeva la pena di fare un
tentativo.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Julia era finalmente
riuscita a parlare con Joel, ma proprio mentre cercava di spiegare a Joel
quello che stava succedendo, Dave era riuscito a buttare giù la porta.
La
ragazza aveva lasciato cadere il cellulare e aveva tentato di uscire, ma lui
l’aveva afferrata per i capelli e l’aveva sbattuta a terra, iniziando a
picchiarla violentemente mentre la insultava.
‘Sei
una puttana, sei corsa subito da lui, vi ho visti, stamattina, l’altro giorno,
chissà da quanto tempo andava avanti,eh?! Vero?! La devi pagare, puttana che
non sei altro!’.
Julia
si sentiva stordita, sentiva solo un gran male in ogni singolo muscolo, ma era
ancora abbastanza lucida da capire che doveva scappare se non voleva che lui
finisse con l’ucciderla.
Riuscì
ad alzarsi in piedi e ad allontanarsi da lui, ma Dave la riprese subito e la
trascinò verso le scale.
Julia
cercò di lottare, ma era troppo debole e lui aveva ricominciato a picchiarla.
Sentì
che le mancava la terra sotto i piedi, poi batté la testa contro qualcosa e non
vide più nulla.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Julia
aprì gli occhi e la prima cosa che avvertì fu un tremendo mal di testa.
Subito
dopo sentì delle voci e poco dopo capì che appartenevano a Rob ed Alex, seduti
accanto al suo letto.
‘July,
come ti senti?’ le chiese il bassista, osservandola preoccupato.
‘Mi
fa male la testa...dove sono?’ chiese la ragazza, confusa.
‘Sei
in ospedale, July...ti ricordi cos’è successo?’ chiese Alex, avvicinandosi a
lei.
‘Sì...Dave
è entrato in casa mia...ho chiamato Joel, ma poi non ricordo più niente...’
disse la ragazza: per quanto cercasse di ricordare, non ricordava cosa fosse
successo dopo che aveva chiamato il cantante.
‘Proprio
nulla?’ chiese gentilmente Rob.
‘No...ma
deduco che non sia nulla di buono, se sono qui...’ rispose lei.
‘Già...ti
ha picchiato Julia e non ci è andato piano...’ le spiegò Rob, con una rabbia
nello sguardo che Julia non gli aveva mai visto.
La
ragazza annuì,iniziando a ricordare qualcosa.
‘Joel?’
chiese lei, ricordandosi che il ragazzo era ancora in linea quando Dave l’aveva
raggiunta.
‘Grazie
a Dio è arrivato dopo la polizia, altrimenti temo che sareste in ospedale in
due...’ spiegò Alex.
‘Ma
come...’ iniziò a chiedere Julia, sapendo che era impossibile che la polizia
fosse arrivata prima di Joel.
‘Un
fotografo appostato fuori casa tua...’ disse Rob ‘Per una volta la stampa è
stata utile, lo ha visto entrare e ha chiamato immediatamente la polizia’
‘Ah
ah...quindi Joel sta bene?’
‘Sì,
adesso gli stanno facendo un paio di domande, ha detto che sarebbe venuto qui
non appena avessero finito con lui’ le rispose Alex.
‘Ok...come
sono messa?’ chiese poi Julia.
‘Allora...oltre
ai lividi, qualche costola fratturata, una microfrattura all’indice sinistro e
un trauma cranico e ti sei rotta la gamba sinistra cadendo dalle scale’.
Julia
assentì, ricordando che prima di perdere i sensi Dave l’aveva trascinata verso
le scale.
‘L’hanno
preso, vero?’ chiese poi la ragazza.
‘Sì...a
quanto pare ha colpito un poliziotto, era fuori di sé...’ spiegò Alex.
‘Ed
è per questo che siamo estremamente felici che Joel non sia arrivato prima
della polizia’ concluse Rob.
‘Già...’.
Julia
si interruppe vedendo la porta aprirsi e sorrise quando vide Joel entrare nella
stanza.
‘Ehy,
come ti senti?’ le chiese lui, andando a sedersi dall’altro lato del letto
rispetto a dove si trovavano Alex e Rob.
‘Un
po’ a pezzi...’ rispose lei ‘Tu sei sicuro di stare bene?’
‘Sì,
non te lo hanno spiegato?’ chiese lui, riferendosi ad Alex e Rob.
‘Sì...ma
è sempre meglio non fidarsi...’ rispose lei, accennando un sorriso.
‘Grazie
della fiducia...’ ribattè Alex, ma sorrise a sua volta, se faceva dello humour
Julia stava chiaramente meglio.
‘Comunque
tutto a posto, sul serio...mi hai solo fatto venire un mezzo infarto, ma ora va
meglio...’ continuò Joel.
‘Hai
avvisato Kris?’ chiese Julia.
‘Sì...arrivano
domani mattina, si sono messi in viaggio praticamente subito...Kris era in
preda ad una vera e propria crisi isterica...’ spiegò Joel.
‘Immagino...spero
che Benji sia riuscito a calmarla’
‘Me
lo auguro,ma non credere, mio fratello era messo quasi come lei...’
‘Molto
confortante...’ commentò Julia.
‘Già...’
rispose Joel ‘Beh, adesso direi di lasciarla riposare, che ne dite ragazzi?’
chiese poi, rivolto ad Alex e Rob.
‘Perfettamente
d’accordo’ rispose il bassista e anche il chitarrista annuì.
‘Allora
ci vediamo domani, ok?’ chiese il cantante a Julia.
‘Va
bene...’ rispose la ragazza: in effetti ora che aveva avuto tutte le risposte
di cui aveva bisogno si sentiva incredibilmente stanca.
Salutò
i tre prima che uscissero dalla stanza, poi chiuse gli occhi e si addormentò
profondamente.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Joel
era seduto su una delle sedie nel corridoio dell’ospedale, era tornato a
trovare Julia, ma in quel momento la polizia le stava facendo alcune domande
riguardo alla sera precedente e doveva aspettare che finissero.
‘Joel!’
sentì improvvisamente chiamare dal fondo del corridoio.
Si
voltò e vide Kris che si stava dirigendo verso di lui, evidentemente
preoccupata, seguita a ruota da Benji, che non era certo messo meglio.
‘Come
sta?’ chiese la ragazza, trafelata, sedendosi su di una sedia e riprendendo
fiato.
‘A
pezzi, ma si riprenderà...’
‘Cosa
intendi esattamente con “a pezzi”?’ chiese Benji, sedendosi vicino a Kris.
‘Gamba
sinistra rotta, indice sinistro con microfrattura, qualche costola
fratturata...ah, sì, trauma cranico...e shock, ma quello mi pare ovvio’ spiegò
Joel.
‘Io
lo ammazzo...’ sussurrò appena Kris.
‘Non
sei la sola a volerlo fare, credimi...’ le disse Joel.
‘Come
mai sei fuori ora?’ chiese Benji.
‘La
stanno interrogando, ieri sera era troppo stanca’ gli rispose il fratello
‘Dovrebbero aver quasi finito comunque, è quasi un’ora che sono dentro’
‘Povera July...accidenti,lo sapevo,lo sapevo
che quello era pericoloso!’ disse Kris.
‘Lo
sapevamo tutti, ma sinceramente non credevo arrivasse a questo punto...’
commentò il cantante.
‘Se
solo mi avesse dato ascolto, gliel’avevo detto di non restare da sola...’
continuò la ragazza, tormentandosi il bordo della maglietta con le mani.
‘Ehy,
calmati...’ le disse Benji, appoggiandole una mano sulla spalla ‘L’importante è
che Julia ora stia bene, ok? Sarebbe stato meglio se non fosse successo, ma non
possiamo cambiare le cose, adesso dobbiamo solo cercare di farglielo
dimenticare alla svelta, ok?’
‘Ok’
rispose Kris, calmandosi.
Dopo
pochi minuti i poliziotti uscirono dalla stanza di Julia e i dottori dissero ai
tre ragazzi che potevano entrare, allora Kris si precipitò all’interno, seguita
da Benji e Joel.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Hello!
Allora,
che mi dite? Ve lo aspettavate, non ve lo aspettavate...venghino, signore e
signori, venghino con i loro commenti!
La
storia però non è ancora finita... sappiamo benissimo che ci sono ancora delle
cosucce in sospeso... e dei missing moments che sono già pronti per la
pubblicazione... non vi libererete mai di me...^__^
Besitos!
Thanks!
OOgloOO:
hallo!
Direi
che il tuo presentimento era più che azzeccato... direi che Dave non era ancora
uscito di scena, ma direi che ora non lo rivedremo più...
Mi
stai simpatica, questo è certo, ma chissà se farò andare le cose per il verso
giusto... ormai dovresti aver capito quanto sono imprevedibile... mai dire mai,
spesso più che al cuore io ascolto il mio sadismo...^__^
Bacioni,
al prossimo capitolo!
Valery_Ivanov:
hola!
Dave
l’ha fatta grossa comunque, non ci eri andata lontanissima... e Joel
probabilmente lo ucciderà comunque... sempre che non lo uccida prima Kris... o
Benji...^_^
Non
farei mai finire Joel in prigione, però non so se anche a piede libero si
rimetterà con Julia... io sono molto crudele, non si sa mai cosa può balenarmi
in questa mia testolina buffa... chi leggerà il prossimo capitolo, scoprirà!^_-
Baci!!!!
Lithi:
bonjour!
Accipicchia,
se gli volevi rompere le gambe prima, non oso immaginare cosa tu voglia fare a
Dave ora... ma qualunque cosa sia, credo che i gemelli Madden e Kris saranno
ben felici di unirsi a te!^_^
Erano
passati due mesi dall’aggressione di Julia ad opera di Dave ed ora la cantante
si era perfettamente rimessa, aveva tolto il gesso alla gamba due settimane
prima e i lividi erano ormai spariti.
Kris
l’aveva praticamente costretta a trasferirsi da lei e Benji per un lungo
periodo dopo che era stata dimessa e dal momento che l’alternativa era avere la
sua famiglia al completo in casa, Julia aveva accettato di buon grado, si rendeva
conto di non essere esattamente autosufficiente nelle condizioni in cui si
trovava.
Nel
periodo in cui aveva vissuto a casa di Benji e Kris, oltre ad essere coinvolta
in ogni singolo momento dei preparativi del matrimonio, che si sarebbe svolto
il giorno successivo, Julia aveva passato molto tempo con Joel, che ovviamente,
almeno secondo Benji, non poteva pretendere di vivere tranquillo e beato quando
lui invece era obbligato da Kris a correre da una parte all’altra per comprare
qualcosa o parlare con qualcuno.
Il
risultato era che al momento Julia era estremamente confusa riguardo alla sua
amicizia con Joel, se da un lato infatti ricordava benissimo la tensione che
c’era fra loro nell’ultimo periodo e ne aveva paura, dall’altro non poteva
negare che il rapporto fra lei e il cantante in quel periodo fosse stata una
delle cose migliori che le potessero capitare, dopo quello che era successo
aveva solo bisogno di qualcuno che la facesse sentire tranquilla e allegra e
Joel non falliva mai in quel senso.
Tuttavia
in quel periodo la vita era decisamente frenetica, se Kris era stata nervosa
negli ultimi mesi, in quell’ultima settimana prima delle nozze Julia aveva
dovuto lottare con tutta se stessa per non strangolare l’amica, che aveva
raggiunto addirittura l’isteria, perciò non le sembrava il caso di complicarsi
la vita anche con quella questione, avrebbe potuto tranquillamente pensarci in
futuro.
In
quel particolare momento, poi, aveva un’unica preoccupazione.
Si
guardò allo specchio per un po’, acconciando i capelli ancora bagnati in modi
diversi, cercando di decidere quale acconciatura sarebbe stata ideale per il
giorno successivo.
Alla
fine optò per i capelli sciolti, puntare sul classico era sempre la scelta
migliore, quindi decise che se voleva evitare un raffreddore, cosa per cui Kris
avrebbe potuto ucciderla, dal momento che quando era raffreddata Julia
starnutiva ogni due minuti, era decisamente il caso di asciugarsi i capelli.
Qualche
minuto dopo le parve di sentire un rumore, allora spense il phon e capì che
qualcuno stava suonando il campanello in maniera piuttosto insistente.
Si
precipitò giù dalle scale, poi guardò dallo spioncino chi fosse e aprì la
porta.
‘Scusami
Joel, stavo asciugando i capelli e non ti ho sentito’ si scusò lei, trafelata a
causa della corsa.
‘Ok,
stavo iniziando a preoccuparmi...’ rispose lui, ridacchiando: i capelli di
Julia erano qualcosa di incredibilmente buffo, metà bagnati e metà asciutti,
nonché sparati da tutte le parti.
‘Invece
di ridere come un idiota entra, che altrimenti prendo freddo e mi ammalo’ lo
riprese Julia.
‘E
Kris a quel punto ti condanna a morte...’ aggiunse Joel.
‘Precisamente...che
c’è, è successo qualcosa? Benji si è buttato da una finestra per insofferenza
della futura sposa in fase isterica?’ chiese Julia, facendo scoppiare a ridere
il ragazzo.
‘No,
anche se Benji c’entra...Kris gli ha chiesto un favore e lui lo ha delegato a
me,ovviamente senza dirlo a Kris, così ha avuto la scusa per sparire per un po’
e andare non si sa dove a rilassarsi, altrimenti domani ci arriva isterico in
chiesa...’
‘E
il favore sarebbe?’ chiese Julia, divertita.
‘Dal
momento che tua sorella è la damigella e domani mattina dovrebbe essere a casa
tua, sei ufficialmente la depositaria delle fedi’ spiegò Joel, tirando fuori
dalla tasca una scatoletta e porgendola a Julia.
‘Wow...questa
sì che è una responsabilità...’ commentò Julia, prendendo le fedi dalle mani di
Joel e andando a riporle in un posto sicuro.
‘Sai
che sollievo? Non mi sentivo per nulla tranquillo viaggiando con quegli anelli
addosso...’ rivelò il ragazzo.
‘Io
non sarò tranquilla finchè non saranno in mano a Kory...e a quel punto sarà
solo colpa sua se succede qualcosa...’
‘Ma
tua sorella ha otto anni!’ disse Joel.
‘E
allora? Devo prendermi la responsabilità io? Almeno a lei Kris non farà
niente...io rischio l’impiccagione, come minimo...’ ribattè Julia.
‘Questa
è un’ottima obiezione...’ fu costretto ad ammettere Joel.
‘Ti
aspettavi altro da me?’
‘Modestia...’
rispose semplicemente Joel.
‘Stai
cercando di insinuare qualcosa?’ chiese la ragazza, guardandolo di sbieco.
‘Io?
E quando mai?’ chiese lui, fingendosi stupito.
‘Ok...lo
hai voluto tu!’ disse lei, voltandosi all’improvviso, dal momento che gli stava
dando le spalle, e lanciandogli addosso il contenuto di una bottiglietta di
succo di frutta.
‘Tu...tu
vedi di iniziare a correre!’ disse lui, dirigendosi verso di lei.
‘Non
vale, sono reduce da un mese e mezzo di gesso!’ protestò lei, mentre lui
riempiva un bicchiere di acqua.
‘Avresti
dovuto pensarci prima, Julia’ rispose lui, gettandole addosso l’acqua non
appena l’ebbe a portata di mano.
‘Vuoi
la guerra, Madden?’ lo provocò Julia.
‘E
guerra sia!’ assentì lui, prendendo un’altra bottiglietta di succo e
lanciandone una a Julia: lotta ad armi pari, giusto per essere leali.
Stavano
per dare il via alla doccia reciproca, quando squillò il telefono.
‘Chiedo
tregua...’ disse Julia.
‘Nah...’
rispose Joel, dirigendosi verso di lei.
‘No...fermo!’
urlò lei, ma fu inutile, allora corse verso il piano di sopra e si chiuse nella
sua camera, dove rispose al telefono.
‘Pronto?’
‘July,
Benji è ancora da te?’le chiese Kris dall’altro capo del telefono.
‘Ehm...guarda,
Benji è appena andato via’ disse la ragazza, alzando leggermente il tono, di
modo che Joel capisse che doveva avvisare il fratello.
‘Ah,
ok, mi stavo preoccupando’
‘Scusa,
l’ho trattenuto io, quattro chiacchiere...tutto ok?’
‘Sì,
sì, credo di sì...vado,grazie, a domani!’
‘A
domani, stai calma!’ le disse Julia prima di riagganciare, poi si diresse verso
l’uscita della camera e rimase interdetta quando sentì del succo colarle sui
capelli.
‘Joel,
è una mossa sleale!’ protestò lei, tentando di rispondere allo stesso modo, ma
il cantante fu più veloce di lei e le bloccò le mani, portandole via la sua
bottiglietta.
‘Chi
ha vinto?’ chiese Joel con un sorrisino vittorioso stampato in volto.
‘Mpfh...’
‘Ammettilo,
sono il migliore...’ continuò lui.
‘Hai
avvisato Benji?’ cercò di cambiare discorso lei.
‘Sì...dura
perdere, eh?’
‘Piantala
Joel’
‘Non
ci penso nemmeno’
‘Ah
no?’ rispose lei, prima di dargli un calcio negli stinchi.
Il
ragazzo trattenne a stento una serie di imprecazioni, ma non mollò la presa su
Julia, anzi, per maggior sicurezza le bloccò i piedi con i suoi.
‘Sei
pericolosa, accidenti!’ commentò lui, che ancora vedeva le stelle a causa del
dolore.
‘Che
ci vuoi fare...ci si difende come si può...’.
Solo
quando la ragazza parlò, Joel si rese conto che si trovava abbastanza vicino da
poter sentire il respiro della ragazza sul suo viso e questo significava solo
una cosa: era troppo vicino.
Anche
Julia se ne accorse e, anche se avrebbe voluto evitarlo, non poté fare a meno
di arrossire.
Joel
ci pensò per un attimo, poi decise che tanto valeva seguire la filosofia di vita
del “carpe diem”, il peggio che poteva succedere era sentirsi dire di restare
solo amici.
‘July?’
‘Sì?’
rispose lei, sussurrando appena.
‘...L’hai
mai sentita quella storia riguardo alla testimone della sposa e al testimone
dello sposo?’ chiese lui, sorridendo.
‘Quella
che dice che i due finiranno insieme o qualcosa del genere?’ domandò lei.
‘Proprio
quella...’ confermò lui.
‘Sì,
ne ho sentito parlare...’
‘Tu
ci credi?’ le chiese Joel.
‘Mmh...mi
sono sempre fidata delle tradizioni...’ rispose lei, poi si avvicinò al ragazzo
quanto bastava per annullare la distanza fra le loro labbra.
Joel
spostò le mani dai polsi alla vita della ragazza, stringendola a sé e
approfondendo ulteriormente quello che era iniziato come un semplice contatto
fra labbra e lei ricambiò, in quel momento non chiedeva di meglio.
Quando
si divisero, dopo diverso tempo, Joel appoggiò la fronte a quella della ragazza
e sorrise.
Julia
fece altrettanto, poi iniziò a parlare.
‘Joel?’
‘Mmh?’
‘Era
fra il testimone e la damigella, comunque...’ puntualizzò lei.
‘Bah,
che differenza vuoi che faccia?’ rispose lui per poi baciarla di nuovo.
‘E
comunque...’ riprese il ragazzo, una volta che si furono di nuovo separati
‘Rimango in famiglia, questo è innegabile...’
‘Mmh...già...direi
che possiamo considerare salva la tradizione...’ rispose la ragazza,
sorridendo.
‘E
poi non credo che sarebbe esattamente legale, considerato che tua sorella ha
otto anni... e l’altra damigella è mia sorella...no, non sarebbe legale...tu
non credi?’
‘Joel?’
‘Sì?’
‘Piantala
di vaneggiare e baciami’ disse lei.
‘Agli
ordini’ rispose lui, che non se lo sarebbe certo fatto ripetere due volte.
Julia
spostò le braccia dietro al collo di Joel e pensò che la prova finale del suo
vestito, che Kris si era tanto raccomandata che lei facesse, avrebbe dovuto
decisamente aspettare, anzi, aveva la netta sensazione che per quel giorno non
se ne sarebbe fatto proprio nulla.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Il
telefono iniziò a squillare, ma Julia pensò che non poteva farcela a
rispondere, per cui cercò alla cieca il tasto del vivavoce sul telefono che
teneva sul comodino e quando finalmente lo trovò lo premette.
‘Pronto?’
rispose, con la voce ancora impastata dal sonno.
‘Ahhhh!!’.
Nonostante
l’urlo non fosse stato gridato direttamente nella cornetta, segno che anche
Kris era in vivavoce, Julia balzò a sedere allibita e lo stesso fece Joel di
fianco a lei.
‘Kris,
che succede?’ chiese la cantante, riprendendo fiato dopo lo spavento.
‘Sparito...il
testimone di Benji è sparito...Joel è sparito!’ urlò la batterista.
‘Kris...’
‘Mezz’ora
fa Benji è andato da lui e non c’è, sparito, puff...cosa faccio adesso, eh,
cosa?’
‘Kris,
ascolta...’ provò di nuovo Julia, invano.
‘Non
può farmi questo...Benji per qualche strano motivo rifiuta di sposarsi senza
Joel!’
‘Come
sarebbe a dire per qualche strano motivo? Io non mi sposo senza mio fratello!’
urlò Benji.
‘Ma
che ci fa Benji ancora lì?’ chiese confusa Julia.
‘Doveva
andare a prepararsi da Joel, ma Joel è sparito!’.
Julia
si voltò verso il cantante, che già vedeva la sua fine per mano di Kris.
‘Adesso
glielo spieghi tu...’ sussurrò Julia.
‘Sadica...’
le sussurrò Joel ‘Ehy, Kris?’ disse poi lui, ritornando al suo normale tono di
voce.
‘...Joel?’
chiese sorpresa la batterista
‘Ma
stai sempre chiamando casa di Julia?’ chiese Benji, altrettanto stupito.
‘Sì...ehm...credo
di aver perso la cognizione del tempo...che ore sono?’ chiese Joel.
‘Le...nove
e mezzo...’ rispose Kris.
‘Ah...ok,
giuro che arrivo in un baleno’
‘Ma
che ci fa da Julia?’ chiese Benji.
‘Giusto,
che ci fai lì?’ chiese Kris, che dopo il momento di concitazione iniziale stava
iniziando a fare i collegamenti del caso.
‘Dieci
minuti e sono lì!’ ripeté Joel, interrompendo la comunicazione.
‘Sono
nei guai’ disse poi il cantante a Julia.
‘Credo
che tu possa barattare il “cosa ci facevi da Julia” con la tua vita...’ propose
la ragazza, sorridendogli.
‘Potrebbe
anche funzionare...’ commentò lui, poi si chinò a baciarla.
‘Adesso...è
decisamente meglio che tu vada...’ gli disse Julia, trattenendosi a fatica dal
baciarlo di nuovo.
‘Ripetimi
perché dovrei farlo, per favore’
‘Innanzitutto
non vuoi testare la pazienza di Kris più del necessario, in secondo luogo, i
miei saranno qui fra mezz’ora e non credo che questo sia il modo ideale per
comunicargli certe notizie, punto terzo, più o meno contemporaneamente
arriveranno anche mio zio, Mike e Tré...’ spiegò Julia, ridacchiando quando
vide l’espressione di puro terrore che si era dipinta sul volto di Joel.
‘Il
punto terzo è decisamente persuasivo...’ commentò il ragazzo, a cui Billie Joe
incuteva ancora un certo timore.
‘Non
avevo dubbi...’ rispose lei, alzandosi in piedi prima che le venisse la
tentazione di ignorare tutte le motivazioni che lei stessa aveva elencato.
I
due scesero in salotto, poi Joel recuperò le chiavi della sua macchina, che
erano rimaste in cucina.
‘Ci
vediamo più tardi quindi...’ disse lui.
‘Sì...’
‘Se
parte l’interrogatorio?’
‘Direi...’
iniziò lei, abbracciandolo ‘Di essere sadici e non scucirci fino a dopo il sì’
‘E
tu credi che sarà umanamente possibile?’ chiese il ragazzo, scettico.
‘Scommettiamo?’
‘Andata...’
rispose lui, baciandola.
‘Adesso
vado...meglio...’
‘Ok...a
dopo’ lo salutò lei.
‘A
dopo!’.
Julia
lo guardò partire, poi chiuse la porta e corse al piano superiore: era in
ritardo pazzesco, doveva ancora vestirsi, pettinarsi e truccarsi, senza contare
che casa sua era un disastro e sua madre non avrebbe mancato di farglielo
notare, ma non gliene importava nulla, era felice come non lo era più stata
dall’ultima volta che lei e Joel erano stati insieme senza litigare, insomma,
al settimo cielo e niente e nessuno avrebbe potuto rovinarle quella
meravigliosa sensazione.
°°°°°°°°°°°°°°°°
‘Koral
tesoro, sei un amore!’ disse Kris alla bambina, che era appena entrata con
Julia nella stanza dove la batterista si stava preparando.
La
piccola sorrise e ringraziò Kris, poi corse al piano di sotto, da cui sua madre
l’aveva chiamata.
‘Sono
molto in ritardo?’ chiese Julia con aria colpevole.
‘Solo
mezz’ora...che ci faceva Joel da te?’ chiese curiosa Kris, sfoderando un
sorrisetto estremamente malizioso.
‘I
capelli così vanno bene?’ chiese Julia, ignorando la domanda dell’amica.
‘Sono
perfetti...allora?’ insistette Kris.
‘Meno
male, non avevo idee alternative...allora, ti senti pronta?’
‘Sei
assolutamente ed indiscutibilmente un incanto, tesoro...’ le rispose l’altra,
sincera.
‘Davvero?’
‘C’è
solo da pregare che Benji possa reggere a tanto splendore...’
‘Oddio,
sono così...’
‘Agitata?’
finì Julia per l’altra.
‘A
dir poco...’ ammise Kris.
‘Andrà
tutto bene...non può che andare bene, Kris, voi due siete fatti per stare
insieme, è innegabile’
‘Grazie
July, tu sì che sei utile in queste situazioni’
‘Sono
un balsamo naturale...’ si vantò la ragazza, facendo scoppiare Kris a ridere.
‘Adesso
andiamo, il fotografo ci sta aspettando’ disse poi Kris.
‘Ok...ah, Kris?’
‘Che
c’è?’
‘Te
l’ho mai detto che ti voglio un sacco di bene?’ le disse Julia.
Kris
sorrise, trattenendo a stento le lacrime, stavano decisamente succedendo troppe
cose in quella mattinata.
‘Anch’io
ti voglio bene, pazza che non sei altro...dai, andiamo’ le rispose la
batterista, uscendo dalla porta.
Julia
sorrise, anch’ella sull’orlo delle lacrime, poi seguì la ragazza e raggiunsero
l’auto dove il fotografo le attendeva per portarle nel luogo che avevano scelto
per le foto, Kris aveva infatti insistito per fare delle foto esclusivamente
con Julia e ovviamente non aveva ammesso alcun tipo di replica.
°°°°°°°°°°°°°°°°
‘Ma
quanto ci metti a vestirti, Benji?’ urlò Joel al fratello, che si trovava
ancora al piano di sopra a prepararsi, mentre lui era seduto sul divano al
piano di sotto, o meglio, era sdraiato sul divano, cosa per cui Kris lo avrebbe
ripreso per ore, dal momento che stava sgualcendo tutto lo smoking.
‘Arrivo,
e che diamine!’ gli urlò di rimando Benji.
‘Accidenti,
se tu arrivi in ritardo non vedo perché sono io quello che deve fare le cose di
fretta!’ continuò a lamentarsi Benji, mentre scendeva le scale.
Joel
sorrise appena ripensando al perché era arrivato in ritardo, però assunse
un’aria preoccupata una volta che ebbe visto in faccia suo fratello.
‘Ehy,
Benji, stai bene?’
‘No’
‘Nervosetto?’
‘No,
perché mai dovrei esserlo?’ chiese Benji sarcastico.
‘Infatti’
rispose Joel.
‘Certo
che sono nervoso, Joel!’
‘Non
ne hai motivo...tu e Kris siete talmente perfetti da fare invidia e poi vivete
già insieme, un matrimonio non cambierà certo le cose, no?’ disse Joel.
‘Hai
ragione...ciò non toglie che io sia nervoso’
‘Respirazione,
di solito funziona’ propose Joel.
‘Nah,
ho bisogno di distrarmi...che ci facevi da Julia?’ chiese Benji.
‘Scordatelo’
rispose l’altro.
‘E
dai!’
‘C’è
una scommessa, nemmeno una parola prima del sì’
‘E
tu non credi che Julia sarebbe estremamente più contenta se la vincesse lei?’
suggerì Benji.
‘Mmh...caspita,
devo ammettere che hai ragione...’ fu costretto ad ammettere Joel.
‘Dai,
spara!’ lo incitò il gemello.
‘E
va bene...’ si arrese Joel, iniziando a raccontare.
Quando
ebbe finito, Joel vide che sul volto di Benji era apparso un sorriso a
trentadue denti, quasi inquietante dal momento che sembrava non volersi levare
dalla faccia del fratello.
‘Joel?’
chiese Benji.
‘Sì?’
‘Posso?’
chiese il chitarrista implorante.
‘...Fai
pure’ rispose Joel, sapendo perfettamente a cosa si riferisse il fratello.
Benji
scattò in piedi ed iniziò a saltellare sotto lo sguardo rassegnato del gemello.
‘Sì,
sì, sì, lo sapevo, lo sapevo!’ disse Benji, mentre lo sguardo di Joel passava
dall’essere rassegnato a perplesso: forse era colpa del nervosismo, ma Benji
stava iniziando ad essere un po’ strano.
‘Hai
finito?’ chiese il cantante al fratello.
‘Sì...finito...’
rispose l’altro, sedendosi ‘Ehy, che ore sono?’
‘Undici
e mezzo, perché?’
‘Credo
che dovremmo andare...’ rispose l’altro, tornando nervoso.
‘E
allora andiamo, che stiamo aspettando?’ disse Joel, alzandosi in piedi e
sistemandosi lo smoking.
‘Beh...ripensandoci
si può aspettare qualche minuto...’ osservò Benji.
‘Oh,
andiamo, muoviti!’ ribattè Joel, prendendolo per un braccio e letteralmente
trascinandolo verso l’uscita.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Hello!
Vi
ho fatto contenti? Eh? Vi ho fatto contenti? Julia and Joel are back together,
ladies and gentlemen!
Eh
eh, non sono proprio così crudele come posso sembrare, ci tengo a queste due
zucche vuote...
Bacioni
a tutti, al prossimo capitolo!
THANKS!
Valere_Ivanov:
ma ciao!!!
Tu sei
un po’ sadica? Sapessi io…^__^
Comunque,
spiacente, ma Joel non picchierà nessuno... purtroppo è perseguibile in teoria,
non sia mai che rischiamo di mandarlo dietro le sbarre... però devi
riconoscermi che gli ho fatto un bel regalino, no?
Baci!
OOgloOO: hello!
Come
vedi Julia ha capito tutto... la ragazza è furba, molto furba...
La coppietta
numero due per il momento non conta terzi, ma il futuro è davanti a loro ed è
lunghissimo... chissà...
Bacioni!
Lithi:
hola!
Uccidiamo
il vermiciattolo, yeah! Scommetto che ti è già arrivata la domanda di
iscrizione da parte dei gemelli Madden e di Kris...^_^
Un
paio d’ore più tardi, una volta conclusasi la cerimonia, gli invitati avevano
raggiunto il ristorante dove si sarebbe tenuto il pranzo ed erano in attesa di
Kris e Benji, che erano andati col fotografo per le foto di rito.
Joel
stava chiacchierando con Paul e Deano, o meglio, stavano spudoratamente
prendendo in giro Billy dal momento che Linzi aveva preso il bouquet di Kris.
Mentre
Deano si lanciava in una fantasiosa descrizione di Billy tirato a lucido, Joel
notò Julia che parlava al cellulare nel parco giochi del ristorante, in una
posizione più o meno isolata dal resto degli ospiti, allora inventò una scusa
per i ragazzi, che erano troppo presi a far disperare Billy per accorgersi che
le motivazioni di Joel per andarsene non reggevano, e si diresse vero la
ragazza, che aveva appena riattaccato.
‘Salve
testimone della sposa’ la salutò lui, sorridendole.
‘Buongiorno
a lei, testimone dello sposo’ rispose la ragazza, voltandosi verso Joel.
‘Con
chi si parlava qui?’ chiese lui con fare inquisitorio.
‘Non
sarei tenuta a dirtelo, ma si parlava con la sposa...e mi ha comunicato che gli
ci vorrà ancora mezz’ora...o meglio, almeno mezz’ora...’
‘No...io
muoio di fame!’ si lamentò Joel.
‘Non
sei l’unico...’ rispose lei.
‘Tu
non conti, tu hai sempre fame’ ribattè lui.
Julia
assunse un’espressione oltraggiata, mise le mani sui fianchi e iniziò a
guardarlo storto.
‘Cosa?!’
chiese lei.
‘Negalo
se hai il coraggio’
‘Non
è vero!’ disse Julia.
Joel
alzò un sopracciglio, evidentemente scettico.
‘Oh,
e va bene, forse un po’...’ si arrese Julia: per quanto ci provasse, non era
mai stata capace di resistergli quando faceva quell’espressione diffidente.
Joel
sfoderò il suo solito sorriso vittorioso, evidentemente soddisfatto.
‘E
la scommessa?’ chiese poi Julia.
‘Ehm...’
iniziò Joel, perdendo immediatamente l’aria trionfante ‘Credo di averla
persa...a meno che anche tu non ti sia scucita...’
‘Ho
vinto, ho vinto! Non una parola!’ esultò la ragazza, saltellando felice.
‘Ok,
ok, questa volta hai vinto tu...’ disse lui.
‘E cos’ho
vinto?’ chiese la ragazza, avvicinandosi a lui e rivolgendogli uno sguardo
molto eloquente.
‘Mmh...un’idea
ce l’avrei...’ rispose lui, facendo un passo verso di lei.
‘Ehy,
Julia, Joel, che ci fate qui?’.
Joel
fece involontariamente un salto indietro: Billie Joe e le sue apparizioni
improvvise erano probabilmente le uniche cose che non gli erano mancate dello
stare con Julia.
‘Ciao
zio...stavo giusto dicendo a Joel che ho appena parlato con Kris, mi ha detto
che di certo non tornano prima di mezz’ora e c’è solo da sperare che la
mezz’ora non si trasformi in un tempo molto più lungo...’ disse Julia,
trattenendo a stento le risate, la faccia di Joel era qualcosa di impagabile.
‘Questo
potrebbe diventare un problema...starei anche morendo di fame...’ si lamentò il
cantante dei Green Day, lanciando occhiate interrogative a Julia e a Joel:
conosceva benissimo la faccia che aveva il ragazzo in quel momento, ma dal
momento che lui e Julia non stavano più assieme non avrebbe dovuto averla.
‘Esattamente
quello che pensiamo noi’ continuò Julia.
‘E
già...’ riuscì finalmente a dire Joel ‘Beh, io torno con gli altri
allora...dimentichiamo i morsi della fame prendendo in giro Billy...’
‘Povero
Billy!’ disse Julia.
‘Lo
so...ma è troppo divertente...’ rispose Joel, ridacchiando ‘Beh, a dopo!’
‘A
dopo...ah, Joel?’ lo richiamò Billie.
‘Sì?’
chiese il ragazzo, preoccupato.
‘Non
prenderesti in giro nemmeno mio figlio Jakob...’ gli disse l’altro.
‘...Faccio
il cantante, non l’attore’ rispose Joel ridacchiando appena, poi tornò dagli
altri, mentre Billie lo fissava stupito.
‘Quand’è
che ha imparato a ribaltare le mie battute?’ chiese alla nipote.
‘Non
ne ho idea...’ rispose lei, più sorpresa di Billie.
‘Per
curiosità, da quant’è che state di nuovo insieme?’
‘Più
o meno da ieri pomeriggio...’ rispose la ragazza.
‘Interessante...il
mondo ne è al corrente?’
‘Solo
Kris e Benji e solo per caso’
‘Sarebbe
a dire?’ chiese curioso Billie.
‘Non
vuoi saperlo, zio...’ lo avvisò Julia.
‘Questo
lo dici tu’
‘Come
vuoi...stamattina Kris mi ha chiamato in piena crisi perché non trovavano Joel
e Benji si rifiutava di sposarsi senza suo fratello ed è saltato fuori che il
testimone dello sposo era con me’
‘...Avevi
ragione, non volevo saperlo’ fu costretto ad ammettere Billie.
‘Io
ti avevo avvisato...’
‘Ok,
ok, hai ragione...’ concesse lui ‘Torniamo ad unirci alla folla?’
‘Buona
idea...’ rispose la ragazza, seguendolo verso il gruppo degli invitati.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Dopo
un’attesa che a tutti era parsa decisamente troppo lunga, Benji e Kris erano finalmente
arrivati e il pranzo era cominciato.
Verso
la fine del secondo, Julia aveva ricevuto un messaggio da Joel che le chiedeva
di portare via Kris per almeno una mezz’oretta, per cui la ragazza aveva
chiesto all’amica di uscire, con la scusa di doverle raccontare tutto, cosa che
in effetti doveva fare per davvero.
Kris
non se l’era fatto ripetere due volte e aveva seguito l’amica nel giardino del
ristorante, dove potevano parlare in tranquillità.
Quando
Julia le ebbe raccontato quello che era successo, Kris rimase per un attimo in
silenzio, con un sorriso radioso stampato in volto, poi iniziò a parlare.
‘Posso
dirtela una cosa?’
‘Dimmi
Kris’
‘Ci
speravo da sempre’ rivelò la batterista.
‘Lo
sapevo...’
‘Quindi
è ufficiale? Tu e Joel esistete di nuovo?’ chiese conferma Kris.
‘Beh...direi
proprio di sì...’ rispose Julia.
‘Evvai!’
urlò Kris.
‘...Sì,
magari evitiamo le manifestazioni di gioia da stadio...’ commentò Julia,
perplessa.
‘Senti,
tu non hai idea di quanto stessimo lavorando sottobanco per questa cosa,
avevamo già pronti i piani di emergenza...’
‘Tu
e chi altro?’ chiese curiosa Julia.
‘Io,
Benji, Alex, Rob, Billy, Paul, Deano...un po’ tutti direi, stavamo anche
pensando di coinvolgere tuo zio...’ spiegò Kris.
Julia
osservò l’amica, senza parole, ma decise di non dire nulla, limitandosi a
scuotere la testa: erano incredibili, tutti quanti.
‘Io
vi ammazzo, tutti quanti!’.
Kris
e Julia si voltarono verso il ristorante, da cui era arrivata quella minaccia
urlata che sembrava provenire da Benji.
Un
attimo dopo videro uscire Billy, Deano, Paul e Joel di corsa che ridevano
sguaiatamente, inseguiti da Benji, coperto di panna dalla testa ai piedi.
Kris
e Julia scoppiarono a ridere, il chitarrista era uno spettacolo favoloso, ma la
cosa più divertente era vederlo rincorrere gli altri quattro, che faticavano a
correre a causa delle risate, per tutto il cortile del ristorante.
‘Altolà
Benji, non vorrai mica fare del male e Kris?’ disse Joel al fratello,
rifugiandosi dietro a Kris.
‘O
a Julia?’ chiese Billy, nascondendosi dietro la cantante insieme agli altri.
‘...Levatevi
di lì ragazze’ disse Benji, fulminando con lo sguardo i compagni di band.
‘Lo
faremmo se ci mollassero, tesoro’ rispose Kris, infatti Billy e Joel non
avevano alcuna intenzione di permettere loro di alzarsi.
‘Joel
Madden, molla immediatamente mia moglie o giuro che appena ti prendo...beh,
diciamo che dopo nessuno potrà mai dire che siamo gemelli...’ lo minacciò
Benji.
‘Tesoro...era
uno scherzo...’ provò ad intervenire Kris.
‘No
amore, era un agguato...quello...’ disse il ragazzo, indicando Deano che
iniziava già a sghignazzare ‘Mi ha bloccato da dietro e gli altri tre idioti mi
hanno attaccato con due bombolette di panna montata a testa!Due a testa!’ si
lamentò Benji.
Kris
si voltò verso Julia e le due si fissarono per qualche istante, poi si
voltarono verso i quattro dietro di loro, infine scoppiarono in una sonora
risata.
‘Billie
Joe ha... filmato ogni singolo... istante... tranquilla...’ la rassicurò Billy,
ridendo senza ritegno.
Nel
frattempo, Benji osservava la moglie e Julia oltraggiato.
‘Anche
voi...’ disse il chitarrista.
‘Scusa
Benji...ma santo cielo, deve essere stato esilarante!’ gli disse Julia,
cercando di darsi un contegno.
‘Molto
più che esilarante, July...’ le disse Joel.
‘E
dai Benji...non prendertela...sono scherzi che si fanno...’ gli disse Julia,
lanciando un’occhiata a Kris senza che l’amica la notasse.
Benji
invece se ne accorse e lanciò uno sguardo interrogativo a Julia.
Quando
la ragazza annuì, il ragazzo sembrò combattuto per qualche istante, ma
immediatamente sul suo volto si dipinse un sorrisetto inquietante.
‘E
va bene...vi perdono solo perché siete voi, ragazzi...’ disse infine Benji,
stupendo gli altri.
‘Wow,
non mi aspettavo tanta clemenza...’ commentò Joel.
‘Fratellino,
non potrei mai farti del male, in fondo...’ ribattè il gemello.
‘...Tu
non ce la conti giusta’ commentò Paul, sospettoso.
‘Ma
quanto vi fidate di me! Dai, andiamo...’ disse Benji, spingendo i quattro, che
nonostante tutto continuavano a temere per la loro incolumità, verso il
ristorante, mentre Kris li osservava perplessa.
‘Ha
cambiato idea troppo in fretta...c’è qualcosa che non mi quadra...’ commentò la
batterista.
‘Ha
solo capito che era uno scherzetto innocente, smaltita la furia omicida l’ha
presa con filosofia...’
‘Sarà...’
rispose la batterista ‘Ehy, che fai?’ chiese poi a Julia, che si era alzata in
piedi.
Kris
non fece in tempo a sentire la risposta, infatti fu investita da un getto
d’acqua improvviso.
Quando
si riprese dallo shock, vide Rob ed Alex alle sue spalle che ridevano come dei
disperati, reggendo ancora in mano i secchi vuoti, e Julia che faceva
altrettanto poco distante.
‘Voi!’
urlò la ragazza, furente.
‘Kris...è
stato lo scherzo migliore della mia vita!’ le disse Rob fra le risate.
‘Oh
sì!’ concordò Alex.
‘Avresti
dovuto vedere la tua faccia!’ continuò Julia.
‘Molto
divertenti...’
‘Lily,
filmato tutto?’ urlò Rob.
‘Ogni
istante!’ rispose la ragazza, sbucando da dietro un albero.
‘Anche
tu con loro, Lily!’ le disse Kris, sconvolta.
In
quel momento però la ragazza sentì delle risate sguaiate provenire da un punto
poco lontano, allora fece scorrere lo sguardo attorno finchè non vide i Good Charlotte,
Benji compreso, che ridevano come pazzi.
‘Benjamin
Madden! Anche tu eri d’accordo?!’ urlò lei, furiosa.
‘No...no,me
lo ha fatto capire...July...oddio, complimenti ragazzi!’ disse rivolto ad Alex,
Rob e Julia.
Per
tutta risposta, i tre si inchinarono e iniziarono a battersi il cinque a
vicenda.
‘Questa
me la pagate!’ gli disse Kris.
‘Tesoro...era
uno scherzo...’ disse Benji, usando esattamente le stesse parole che Kris aveva
usato con lui precedentemente.
‘Non
sei affatto spiritoso, Benji...’ rispose lei, che aveva colto l’ironia della
situazione.
‘Pensavi
davvero di cavartela senza lo scherzetto matrimoniale, Kris?’ le chiese Alex.
‘Povera
ingenua...’ aggiunse Rob.
‘Oh,
va bene, basta, avete ragione...torniamo dentro adesso?’ chiese lei, rivolta a
Benji.
‘Tutto
quello che vuoi’ rispose lui dirigendosi con lei verso il ristorante.
Gli
altri li seguirono, finchè in giardino non rimasero solo Julia e Joel.
Il
ragazzo andò a sedersi di fianco a lei sulla panchina dove la ragazza si
trovava e lei appoggiò la testa sulla sua spalla.
‘La
giornata si sta rivelando divertente, non trovi?’ chiese lei.
‘Già...ma
credo sia meglio fermarci qui, oppure non ne usciremo illesi...’ rispose Joel.
‘Joel?’
‘Che
c’è?’
‘Io
e te siamo di nuovo insieme, giusto?’ chiese lei.
‘Ti
sembrano domande da fare?’ chiese lui, osservandola divertito.
‘Mai
dare nulla per scontato con voi Madden...’
‘Sì,
direi di sì...’ le rispose lui, abbracciandola.
‘Bene,
adesso posso dirmi soddisfatta...’ disse lei prima di baciarlo.
‘Evvai!’.
Joel
e Julia si voltarono e videro Good Charlotte e Damned Angels esultare poco
distanti, scambiandosi cinque e lasciandosi andare a danze festanti.
‘...Io
li disconosco’ disse Joel.
‘Idem,
credimi...’ ribattè Julia.
‘Torniamo
dentro?’ propose poi Joel.
‘Ok’
acconsentì lei.
I
due si alzarono e tornarono verso il ristorante, evitando accuratamente
qualsiasi domanda proveniente dal gruppo di pazzi scatenati, che li stava
pedinando fedelmente.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Julia
e Joel avevano seguito Benji e Kris a casa loro la sera, quando il pranzo, che
ormai era diventato una cena vista l’ora, era finito, e in quel momento li
stavano letteralmente mettendo sul taxi che li avrebbe portati all’aeroporto.
‘Mi
raccomando, fate i bravi!’ disse Joel, ricevendo un’occhiataccia da Kris e dal
fratello.
‘E
stavolta potete tornare in tre!’ disse Julia, facendo ridere l’amica e Joel.
‘Fate
i bravi voi due, piuttosto...’ ribattè Benji.
‘E
vedete di non farvi trovare in tre voi, piuttosto...’ continuò Kris.
‘Non
avete proprio fantasia...’ commentò Joel.
‘Riciclare
le nostre battute contro di noi...’ continuò Julia.
‘Fuori
moda’ concluse il cantante.
‘Su,
che perdete l’aereo!’ disse poi Julia, spingendo l’amica sul taxi, mentre Joel
faceva lo stesso con Benji.
‘Della
serie “ci vogliono bene”...’ commentò Benji, rivolto a Kris.
‘Già...’
rispose lei, chiudendo lo sportello del taxi.
‘Buon
viaggio!’ dissero in coro Julia e Joel, mentre il taxi partiva.
Una
volta che Benji e Kris furono fuori campo, Joel si voltò verso Julia, che si
era appoggiata al cancello della casa dei due amici.
‘Dunque,
signorina Armstrong...’ iniziò lui, appoggiando le mani una alla destra di
Julia e una alla sinistra, bloccandola dove si trovava ‘Ha impegni per
stasera?’ chiese il ragazzo, appoggiando la fronte a quella di lei.
‘Mmh...temo
che la mia famiglia mi aspetti a casa...vorrebbero salutarmi prima di tornare a
Berkeley...’.
Sul
volto di Joel apparve un’espressione imbronciata che fece letteralmente
sciogliere Julia, che gli sorrise.
‘Ho
detto: prima di tornare a Berkeley, Joel...’
‘Quindi?’
chiese lui.
‘Facciamo
che ti aspetto fra un’oretta?’ propose lei, dandogli un bacio sulla punta del
naso.
‘Questa è musica per le mie orecchie...’
rispose lui sfiorandole appena le labbra con le sue.
‘Mi
stai prendendo in giro, Madden?’
‘Mmh...se
non fosse che farei del male anche a me stesso ci penserei...’ rispose lui, poi
la baciò.
‘Io
andrei...’ disse la ragazza, staccandosi a malincuore da Joel ‘Ci vediamo dopo’
‘Contaci’
rispose lui.
Julia
salì in macchina e mise in moto: era ufficiale, era la persona più felice sulla
faccia della terra, se ripensava al passato, al motivo per cui lei e Joel si
erano lasciati non poteva non darsi della stupida, aveva rischiato di perdere
tutto per un’idiozia del genere.
Scacciò
quei pensieri: l’importante era che le cose fossero tornate come erano prima,
anzi, forse erano anche meglio di prima e aveva intenzione di fare in modo che restassero
così molto a lungo, possibilmente per il resto della sua vita.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Hello!
Ragazzi,
ci siamo...è la fine...
Cioè,
specifichiamo, mancano ancora epilogo e cinque o sei missing moments, però le
avventure dei nostri eroi terminano qui... vi giuro che mi viene da piangere,
sono così affezionata a questi quattro assieme che sarà dura...
Comunque,
spero che siate tutti felici e contenti di come sono andate le cose!
Mi
raccomando, vi aspetto all’epilogo!
Bacioni!
THANKS!
OOgloOO:
hola!
Hai
visto che alla fine li ho fatti tornare insieme? Sono troppo carini per stare
divisi...
L’amore
non è bello se non è litigarello: vero, vero...
Besos!
Valery_Ivanov:
hello!
Lo spumante
lo stappiamo ora...evviva gli sposi!
Fortunatamente Benji ha fatto bene tutto quello che doveva
fare ed ora tutti sono felici e contenti!
Il
bambino avanzò con lo sguardo basso e si fermò a poca distanza dalla madre.
‘Qui
c’è un bicchiere rotto...chi è stato?’ chiese lei.
‘...Scusa
mamma’ rispose lui, alzando lo sguardo e fissandola negli occhi con aria
colpevole.
‘...Joel
Madden!’ urlò Julia, dopo qualche istante di silenzio.
‘Che
c’è? Che ho fatto?’ chiese lui entrando in cucina, evidentemente preoccupato
dal tono che aveva usato sua moglie.
‘Gli
hai insegnato a fare la faccia da cucciolo bastonato! È una mossa sleale!’
disse lei, alludendo al bambino, il cui sguardo avrebbe fatto sciogliere anche
un iceberg.
‘Io?
Assolutamente no!’ negò lui, ma l’occhiata omicida che gli rivolse Julia lo
fece desistere dall’insistere sulla via della menzogna ‘...Gli viene bene, eh?’
disse infine, non senza una nota d’orgoglio.
Julia
scosse la testa rassegnata, ma sorrideva: certo che gli veniva bene, prima di
tutto perché Matt aveva sette anni ed era adorabile semplicemente per quel
motivo, secondo, perché aveva esattamente gli stessi occhi di Joel e così come
non sapeva restare arrabbiata con lui, non riusciva a restarlo nemmeno col
bambino.
‘Passi
per stavolta, Matt...ma stacci attento in futuro...lo sai che è pericoloso...’
aggiunse lei, addolcendo il tono.
‘Va
bene mamma’ rispose lui, regalandole uno dei suoi adorabili sorrisi.
‘Lo
sai cosa sei tu? Un piccolo diavolo come tuo padre...’ disse lei,
scompigliandogli affettuosamente i capelli castani.
‘Ehy,
chi sarebbe un diavolo?’ chiese Joel contrariato.
‘Tu,
tesoro’
‘Ti
dico che è tutta colpa del suo nome... sei stata tu che hai voluto mettere un
po’ di Benji in lui...’ protestò Joel.
‘Io
non mi lamenterei troppo, perché se su quell’ascensore non ci fosse stato tuo
fratello, non credo che saremmo qui a discuterne’ rispose lei, scoccandogli un
bacio sulla guancia: infatti, quando Julia aveva avuto Matthew era bloccata su
un ascensore insieme a Benji e in realtà Joel sapeva benissimo che se era andato
tutto liscio era stato soprattutto grazie a suo fratello.
‘Anch’io
bacio!’.
Joel
sorrise e prese in braccio la bambina che era appena entrata in cucina, poi le
stampò un bacio sulla fronte.
‘Contenta
tesoro?’ disse poi lui.
‘Sì!’
esultò la piccola, spostando le braccia dietro al collo del padre.
‘Bene...e
adesso si vola!’ disse Joel, poi cominciò a far roteare la piccola, che iniziò
a ridere.
‘Joel,
stai attento...’ disse Julia: sapeva benissimo che non l’avrebbe fatta cadere,
ma ogni volta si preoccupava.
‘Non
preoccuparti, ho intenzione di farla vivere oltre i due anni...’ rispose lui,
fermandosi.
‘Voglio
ben sperare...’ disse lei.
‘Ehy?
Si può?’
‘Vieni
Benji, siamo in cucina!’ urlò Joel.
Il chitarrista
entrò in cucina, seguito a ruota da un piccolo tornado che si fermò accanto a
Matthew.
‘Ehy,
Kev, vieni di sopra, ho un nuovo videogioco!’ disse Matt, rivolto al cugino.
‘Ok!’
rispose l’altro e i due sparirono immediatamente, ignorando Benji e Julia che
gli urlavano di non correre per le scale.
‘Che
hai fratello?’ chiese poi Joel, rivolto a Benji.
‘A
parte il fatto che Kevin voleva disperatamente giocare con suo cugino, nulla di
che...’
‘Come
se non si vedessero mai...’ commentò Julia, divertita: Kev e Matt si vedevano
praticamente ogni giorno, se non altro perché erano nella stessa classe, senza
contare il fatto che abitavano uno di fianco all’altro e i balconi delle loro
stanze gli permettevano di comunicare anche quando ciascuno si trovava a casa
propria.
‘Zio
Benji!’ urlò la bambina, tendendo le braccia verso Benji, che la prese dalle
braccia del fratello.
‘Ehy,Ellie!
Ah, dolce età senza complicazioni di sorta...non come la mia piccolina...’
sospirò il chitarrista.
‘Benji,
vorrei farti notare che Elektra ha solo un anno meno di Miryam...’ disse Julia.
‘Già...ma
a tre anni si va all’asilo...e Miry ha conosciuto un bambino che ora chiama
“amichetto”, July...’ disse Benji.
‘Oddio,
non iniziare a fare il padre geloso ora...quando diventa grande che fai?’
chiese divertita lei.
‘La
chiudo in casa’ rispose tranquillamente Benji.
‘Mi
pare logico’ gli diede manforte Joel.
‘Tu
non chiuderai in casa nostra figlia!’ gli disse Julia.
‘Allora
farà meglio a stare alla larga dai ragazzi...ehy, Ellie, tu non devi uscire coi
ragazzi fino ai...mmh, venticinque anni,ok?’ disse Joel, rivolgendosi alla
bambina, che nel frattempo si era seduta al tavolo della cucina e osservava
divertita la faccia sconsolata di Benji.
‘Perché?’
chiese curiosa la piccola.
‘Perché
tu devi studiare e i ragazzi ti distraggono, quando hai venticinque anni puoi
uscire e anche trovartene uno da sposare se vuoi, prima no’
‘Io
sposo papà!’ disse la bambina sorridendo.
‘...Il
mio tesoro, lei è il mio tesoro!’ disse Joel, prendendo in braccio Ellie mentre
Julia e Benji ridevano.
‘A
proposito di Miry, come mai non è con te?’ chiese curioso Joel, dal momento che
normalmente la bambina era l’ombra di Benji, lei adorava lui e lui adorava lei.
‘Ha
un po’ di febbre, ha protestato, ma Kris le ha impedito di uscire...credo che
le stia tutt’ora tenendo il broncio...’ rispose Benji, divertito.
‘Tanto
Kris la ignora...’ commentò Julia.
‘Infatti
non durerà molto, sta iniziando a capire che così ottiene quello che vuole solo
da me, con Kris non ha speranze...’ rispose il chitarrista ‘Forse la sto
viziando un po’ troppo...’ aggiunse, facendosi pensieroso.
‘Oh,
non preoccuparti, non sei l’unico che vizia la figlia qui...’ osservò Julia,
lanciando un’eloquente occhiata a Joel, che nel frattempo aveva messo giù Ellie.
‘Stai
parlando di me?’ chiese Joel.
‘No,
del tavolo...’ rispose sarcastica Julia.
‘Tesoro,
cerca di capirmi...con i due occhioni che si ritrova...’
‘Adulatore...’
lo prese in giro Benji, sapendo benissimo che il fratello cercava solo di
lusingare Julia, dal momento che Elektra aveva i suoi stessi occhi verdi.
‘Lascialo
adulare, Benji...fa bene al mio ego...’ disse Julia, sorridendo ‘E comunque non
cambio opinione...’ aggiunse poi, spegnendo sul nascere l’occhiata vittoriosa che
Joel aveva lanciato al gemello.
‘Ti
ha spento, Joel...’ commentò Benji divertito ‘Credo di dover tornare da Kris,
mi ha minacciato di morte se non le do una mano a spostare i mobili del
salotto...’ disse poi, assumendo un’espressione disperata.
‘I
mobili del salotto?!’ chiese Joel, abbastanza confuso.
‘Dice
che c’è bisogno di rinnovare la disposizione...’ rispose Benji, alzando le
spalle: certe volte Kris proprio non la capiva, nonostante ci vivesse insieme
da dieci anni.
‘Beh,
non ha tutti i torti...è un’idea...’ osservò Julia, facendosi pensierosa.
‘Non
pensarci nemmeno’ le intimò Joel.
‘Chi
comanda qui, Madden?’ chiese la ragazza.
‘Siamo
in democrazia, sbaglio?’ rispose lui.
‘Ti
sbagli di grosso...comando io, amore...’ rispose lei, con un sorriso che non
prometteva nulla di buono.
‘Fratello,
mi sorprende che dopo otto anni tu creda ancora di avere qualche potere
decisionale in casa... comunque, dite che ho qualche possibilità di riportare a
casa Kevin senza usare la forza?’ chiese Benji.
‘Se
vuoi, lascialo pure qui, non c’è problema’ rispose Julia.
‘Sicuri?’
‘Te
lo riporto sano e salvo dopo cena...sempre che riusciamo ad attraversare
indenni il giardino...’ rispose Joel con fare melodrammatico.
‘Idiota...ok,
allora grazie...vado!’ disse Benji, facendo una smorfia di dolore al pensiero
dei mobili che lo aspettavano nel salotto di casa sua.
‘In
bocca al lupo, fratello!’
‘Saluta
Kris e dai un bacio a Miry!’ disse Julia.
‘Sarà
fatto!’ rispose Benji prima di uscire.
‘E
così Ellie non dovrebbe uscire coi ragazzi prima dei venticinque anni...’ disse
Julia a Joel, una volta che furono rimasti da soli.
‘Ovviamente’
rispose lui.
‘Ti
devo ricordare quanti anni avevo io quando ho cominciato ad uscire con te?’
disse Julia, sorridendo.
‘Non
c’entra...’
‘Joel,uscivo
con te da quando avevo diciannove anni, non puoi pretendere che tua figlia
cresca in clausura... soffri in silenzio come tutti i padri di questo mondo!’
‘Mpfh...’
borbottò Joel.
‘Spiacente
amore, io ho ragione, tu hai torto’ disse soddisfatta Julia.
‘La
storia della mia vita, da quando ti conosco...’ commentò lui, cercando di
apparire contrariato, ma senza riuscire a trattenere un sorriso: Dio, quanto
adorava quella donna.
‘Ed
è per questo che tu mi ami...’ sembrò leggergli nella mente lei,
abbracciandolo.
‘Questo
è certo...’ le rispose lui, chinandosi per baciarla.
‘Mamma,
papà!’ urlò Matt, che stava chiaramente correndo giù per le scale.
Joel
e Julia si divisero all’istante, Matt era ancora decisamente troppo piccolo per
trovarli in certe situazioni e un sorrisetto si dipinse sul volto di Joel.
‘E
questa è la storia della nostra vita da quando ci sono quelle due piccole
pesti...’ sussurrò lui all’orecchio di Julia, facendola ridere.
‘Mamma,
papà!’ urlò di nuovo Matt, una volta che fu arrivato in cucina, seguito da Kev
‘Scendiamo in piscina?’ chiese il bambino, sapendo benissimo che affinchè loro
potessero stare in piscina era necessario che almeno Julia o Joel fossero con
loro per controllare che non succedesse nulla..
‘Per
favore zia...’ chiese Kev e Julia non poté fare a meno di pensare che era
esattamente identico a Kris quando le chiedeva un favore.
‘Mmh...che
dici Joel, potremmo passare il resto del pomeriggio in piscina, no?’ chiese al
marito, sorridendo quando vide i visetti dei due bambini illuminarsi di gioia.
‘Questa
è la migliore idea della giornata...ehy, Ellie!’.
La
bambina corse in cucina non appena sentì che il padre la chiamava e si fermò
davanti a Joel, puntando gli occhioni verdi in quelli castani del cantante.
‘Cosa
c’è?’ chiese la piccola, inclinando la testa di lato in quel modo che faceva
andare in brodo di giuggiole Joel.
‘Che
ne dici se andiamo a divertirci un po’ in piscina?’ chiese lui.
Lo
sguardo della bambina si illuminò di gioia e iniziò a saltellare.
‘Sì,sì!
Che bello! Che bello!’ urlò, felice.
‘Allora
andiamo a mettere il costumino!’ disse Julia, prendendola in braccio e
dirigendosi al piano di sopra, mentre Joel accompagnava i bambini nella stanza
di Matt per aiutarli a prepararsi.
Hola
a tutti quanti!
Quindi
siamo ufficialmente alla fine... ripeto, mancano i Missing Moments, e non sono
stata avara stavolta, al momento sono sette, ma prima della fine chissà cosa mi
può saltare in mente... inoltre sono ben accetti i suggerimenti!!^__-
Comunque
io non sparisco, spero fra non molto inizierò a pubblicare una storia breve sui
Simple Plan e ne ho in cantiere un’altra sui Good Charlotte, perciò stay tuned,
Lady Numb appare sempre quando meno ve lo aspettate...
Grazie
mille a tutti quelli che hanno letto e commentato, o anche solo letto...per i
thanks, rimando a più sotto!
Un
bacione!
Lady Numb
THANKS!!!
OOgloOO:
ciao!!!!
Non
preoccuparti, la fine per il momento è posticipata…anche se, ahimè, prima o poi
giungerà… ‘___’
Baci!!!
Valery_Ivanov: hola!
Direi
che il lieto fine è molto lieto, tu che dici?^_-
Capitolo 12 *** Missing Moment- Crime Scene (In the beginning) ***
Missing Moment:
Crime scene (In
the beginning)
Marzo
2007:
Dopo
aver spiegato al ragazzo di guardia che non erano due fans impazzite,
ma le ragazze del cantante e del chitarrista dei Good Charlotte, Julia e Kris
riuscirono finalmente ad entrare sul set dove i ragazzi stavano girando
il video di Dance flooranthem.
Dedussero
che dovevano essere arrivate in un momento di pausa, dal momento che
c’era una gran confusione e soprattutto perché i Good Charlotte non sembravano
essere reperibili.
‘Riesci
a vedere Benji o
Joel?’ chiese Julia a Kris, guardandosi intorno.
‘No...aspetta,
forse là c’è...’ rispose la
batterista, ma si bloccò subito: aveva visto Joel, ma non
era affatto certa di volere che anche Julia lo vedesse.
Il
cantante stava parlando con l’attrice che era stata
ingaggiata per il video, ma la cosa che aveva portato Kris ad
interrompere la sua frase era il modo in cui la conversazione si stava
svolgendo: la ragazza stava decisamente troppo vicina a Joel non solo
per i gusti di Julia, ma per i gusti di qualunque altra ragazza e
proprio nel momento in cui Kris lo aveva visto, entrambi erano
scoppiati a ridere per qualche motivo e lei aveva appoggiato una mano
sul braccio di Joel in maniera un po’ troppo confidenziale ed
era certa che quel gesto avrebbe fatto inferocire Julia.
Sfortunatamente,
la cantante sembrava aver visto tutta la scena, poiché Kris
vide l’espressione dell’amica farsi pericolosamente
buia.
‘Io
vado a fare quattro chiacchiere col signorino Madden’
disse Julia, quasi sibilando e dirigendosi a passo di marcia verso il
suo ragazzo.
‘Ehy
Kris!’.
La
ragazza si voltò e vide Benji
venire verso di lei.
‘Come
mai?’ chiese il ragazzo, abbracciandola e stampandole un
bacio sulle labbra.
‘Abbiamo
pensato di farvi una sorpresa’ rispose lei, riportando lo
sguardo su Julia, piuttosto preoccupata.
‘Ottima
idea...ma che è preso a Julia?’ chiese il ragazzo,
osservando anch’egli la cantante, perplesso.
‘Ti
dico solo che tuo fratello è nei guai...seri
guai...’ rispose Kris.
Nel
frattempo, Julia era arrivata dove si trovava Joel, che non appena
l’aveva vista aveva lasciato l’attrice e si era
diretto verso di lei.
‘Ehy,
ciao!’ la salutò lui allegro.
‘Ciao...disturbo?’
chiese lei, evidentemente furiosa, cosa che incuriosì Joel.
‘Tutto
ok?’
‘Certo...mi
chiedevo solo se avevi intenzione di portartela in camerino...in caso,
scusa se ho rovinato i tuoi piani’ rispose lei acidamente.
‘...Ok,
vieni’ rispose Joel, prendendola per un braccio e
trascinandola, non senza fatica, nel suo camerino.
‘Che
diamine ti salta in mente?’ chiese il ragazzo, una volta
chiusa la porta dietro di sé.
‘Che
mi salta in mente?! Mi salta in mente che arrivo qui, convinta fra
l’altro di farti una bella sorpresa, e ti trovo a
chiacchierare con quella!’ ribattè
lei.
‘Cos’è,
parlare è diventato un crimine?’ ribattè lui, ironico.
‘No...vorrei
solo sapere da quando è diventato necessario il corpo a
corpo per fare quattro chiacchiere’ rispose lei.
‘Non
esagerare Julia!’
‘Certo,
sono io quella che esagera...Dio, quella stava per saltarti addosso e
tu glielo stavi pure lasciando fare! E diciamola tutta, non
è nemmeno la prima volta...’
‘Tu
sei paranoica, July...’
si lasciò scappare Joel, ma se ne pentì
immediatamente quando vide l’espressione della ragazza
passare da arrabbiata a furiosa.
‘Io
sono cosa?! Io sarei paranoica? Non cercare di farmi passare da matta,
sai! Spiacente di deluderti, ma iosono perfettamente sana di mente e dal momento che ho la
pretesa di conoscerti almeno un po’ so bene quello che ho
visto!’
‘Dannazione,
non mettermi in bocca parole che non ho detto! Non so che accidenti tu
creda di aver visto, ma hai preso un granchio, enorme, ok?!’ ribattè lui, che
stava iniziando ad essere seriamente seccato.
‘Certo...certo,
come credi’ rispose lei, poi, senza dargli il tempo di
ribattere, uscì dal camerino sbattendo la porta, che per
poco non colpì Joel, che stava tentando di andarle dietro.
Julia
si diresse a passo deciso verso l’uscita, sotto lo sguardo
attonito di Benji e
Kris, davanti ai quali si fermò.
‘Kris,
io torno a piedi...Benji,
ci vediamo’ disse la cantante, poi, dopo che i due ebbero
annuito, uscì dal set.
‘Sembrava
una furia...’ osservò Benji.
‘Credimi,
una furia al confronto è un agnellino...io fossi in te
andrei a vedere se Joel è ancora tutto intero...’
‘’Sì...credo
che tu abbia ragione...’ concordò Benji ‘Tu raggiungi
lei?’ chiese poi a Kris.
‘Sì...non
vorrei che se la prendesse con qualche passante innocente...sarebbe
capacissima di farlo...’ rispose la ragazza.
‘Allora
ci si vede a casa’ concluse lui, non poco deluso.
‘Non
fare quel faccino imbronciato...’
‘Perché
se loro litigano ci dobbiamo sempre finire in mezzo noi?’ si
lamentò Benji.
‘Perché
siamo i loro migliori amici...e tu sei anche il fratello di Joel...
comunque, gli vogliamo tanto bene anche se sono due zucche
vuote’
‘Sì?’
‘Benji!’
‘Ok,
ok...vado a vedere se il gemellino è vivo...’ si
arrese lui, salutando la ragazza e andando poi a bussare al camerino
del fratello.
‘Joel?’
chiese preoccupato Benji,
dal momento che dopo un minuto buono non aveva ancora ricevuto nessun
segnale di vita da parte del fratello.
‘No
Benji’ rispose
semplicemente Joel da dentro.
‘Lo
sai benissimo che non mi muovo’ ribattèBenji.
‘Buon’attesa’
rispose l’altro.
‘Grazie’
replicò il gemello, sedendosi fuori dalla porta e
aspettando: conosceva suo fratello e sapeva benissimo che era solo
questione di poco prima che Joel aprisse la porta.
Come
volevasi dimostrare, dopo nemmeno cinque minuti la porta si
aprì e il cantante mise la testa fuori dal camerino.
‘Entra’
disse semplicemente a Benji
prima di rientrare e il chitarrista trattenne a fatica un sorriso
soddisfatto: gli faceva sempre bene constatare che aveva ragione.
‘Julia
è impazzita’ disse semplicemente Joel.
‘Che
è successo?’
‘È
impazzita’ ribadì Joel.
‘Dettagli
Joel, per quanto ti possa sembrare incredibile ancora non ti leggo nel
pensiero’ rispose Benji.
‘Dice
che ci provo con Tricia!’
(nome di immaginazione che io ho dato
all’attrice, nda).
Benji non rispose, ma a Joel non
sfuggì l’espressione del fratello.
‘Che
è quella faccia?’ chiese il cantante, confuso.
‘Joel...devi
ammettere che vista da fuori è strana’ disse Benji, cercando di essere il
più schietto possibile senza far arrabbiare suo fratello.
‘Pensi
anche tu che ci stia provando con lei?’ chiese Joel,
già piuttosto alterato.
‘Calma
Joel, non prenderla subito male...non sto dicendo questo...è
lei che ci prova, ma...ecco...diciamo che potresti essere un
po’ più distaccato, ecco’ concluse Benji.
‘...Dici?’
‘Joel, dovresti saperlo
che a ragazze come lei se gli dai una mano si prendono tutto il
braccio...’
‘Io
volevo semplicemente essere gentile’
‘Meglio
se inizia ad essere sgarbato allora, subito, altrimenti Julia ti
disintegra’ commentò Benji.
‘E
tu non potevi dirmelo prima?’
‘Come
minimo mi avresti mandato a quel paese’ osservò Benji.
‘Ma
dai!’
‘Joel?’
disse Benji, alzando un
sopracciglio.
‘Ok,
ok, hai ragione...’ ammise infine Joel
‘Senti...quanto era furiosa?’ chiese poi.
‘Mmh...io
direi di presentarti da lei col giubbotto antiproiettile e il casco
saldamente legato alla testa’ rispose Benji.
‘Accidenti...sono
nei casini’ constatò Joel.
‘Non
che ci volesse un genio per capirlo, fratellino...’
‘Grazie
del conforto...’ commentò ironicamente Joel.
‘Mi
è saltata la pausa con la mia ragazza per colpa tua, non
puoi pretendere che sia un tesoro...’ ribattèBenji.
‘Questa
te la devo concedere...beh, adesso direi che è meglio
pensare a finire le riprese del giorno, poi...’
‘Poi?’
‘Poi
non lo so, vedrò...se ho voglia di morire vado da lei,
altrimenti aspetto che mi venga ad uccidere di sua
sponte...perché tanto verrà a cercarmi comunque
per farmi fuori...’
‘Molto
arguto, fratellino...’ commentò Benji.
‘Tanto
finisco morto comunque...’ ribattè
Joel, facendolo ridere: non poteva che ammetterlo, suo fratello aveva
maledettamente ragione, aveva fatto inferocire Julia, ormai era una
specie di morto che camminava.
****************
‘Per l’amor del
cielo July, vuoi salire
su questa maledetta macchina o ti ci devo trascinare con la
forza?!’ chiese Kris esasperata: stava guidando a passo
d’uomo per stare dietro a Julia, che camminava sul
marciapiede e che le sembrava decisamente pericolosa.
‘Kris,
stai bloccando il traffico!’
‘E
allora sali, accidenti!’
‘Non
mi va, voglio camminare, posso farlo?’ si lamentò
la cantante.
‘Non
quando sei un pericolo’
‘Io
non sono un pericolo!’ protestò Julia.
‘Tesoro,
in questo momento sei più pericolosa di un serpente a
sonagli, fidati di Kris che ti conosce...per favore?’ la
implorò la batterista.
‘E
va bene, va bene!’ si arrese infine Julia, salendo
sull’auto.
‘Ti
porto a casa tua?’ chiese Kris.
‘Sì
grazie’ rispose la cantante.
Kris
poté finalmente partire ad una velocità
socialmente accettabile e lasciò passare qualche istante per
far calmare Julia, la quale però cominciò a
parlare prima ancora che lei potesse pensare ad una domanda da farle.
‘Crede
forse che io sia completamente scema? Era chiaro come il sole, caspita,
quella ci provava e lui la lasciava fare, ci stava,
accidenti!’.
Kris
avrebbe tanto voluto negarlo, ma purtroppo non poteva fare a meno di
pensare che se al posto di Joel ci fosse stato Benji,
in quel momento pezzi del chitarrista si sarebbero trovati sparsi nei
cinque continenti.
‘Lui
cosa dice?’ chiese Kris.
‘Che
sono paranoica...’
‘Che
ha detto?!’ chiese sconvolta la batterista: Joel doveva
essere depresso, se andava in cerca di una morte così facile.
‘Dice
che esagero...ma caspita, quella gli stava addosso...e lui non
faceva...non mi sembrava particolarmente contrariato,
ecco...’ rispose Julia, che aveva smaltito la rabbia ed ora
era sull’orlo delle lacrime: solo in quel momento il ricordo
dell’atteggiamento del suo ragazzo stava iniziando a farle
veramente male.
‘Ehy,
tesoro, calmati...non ne vale la pena, ok? È lui che ha
fatto l’idiozia, lui ci deve stare male, non tu,
d’accordo?’
‘Ok...scusa...’
‘E
di che? Dai, adesso bella pimpante, andiamo da te e tu mi offri un bel
caffè, poi ci guardiamo un bel film di quelli demenziali,
che ne dici?’ propose Kris.
‘...Tu
sempre da me lo scrocchi il caffè?’
commentò Julia, sorridendo.
‘Ammetto
di avere un debole per come lo prepari tu...’
‘Sono
la migliore, grazie...comunque, il tuo programmino mi piace molto...ho Scary Movie 3, sai?’
‘Perfetto!
Cellulari spenti, film demenziale nel cervello!’
urlò Kris, facendo ridere Julia.
****************
‘Questo
film è la cosa più demenziale che io abbia mai
visto!’ commentò Julia.
‘Concordo...ehy,
è la mia pizza!’ si lamentò Kris, dal
momento che la cantante aveva appena rubato una fetta della sua pizza.
‘Sono
depressa, devo consolarmi col cibo...’ ribattè
l’altra.
‘Ricattatrice
morale...’ rispose Kris, stringendo possessivamente la sua
scatola e facendo scoppiare a ridere Julia.
La
cantante stava ancora ridendo quando suonò il campanello e
si alzò per andare ad aprire, sempre con Kris che la
guardava storto, ma il sorriso le morì immediatamente sulle
labbra quando aprì la porta e si trovò davanti
Joel.
‘Che
vuoi?’ chiese la ragazza.
‘Parlare...per
favore’ chiese lui.
‘Non
ne ho voglia’ rispose lei, facendo per chiudere la porta.
‘Ti
prego...’ la implorò lui.
La
ragazza ci pensò un attimo, ma i suoi pensieri furono
interrotti da Kris, che si era alzata e si era avvicinata a Julia.
‘Vieni
un secondo?’ chiese la batterista, facendo cenno a Joel di
restare dov’era.
‘Che
c’è?’ chiese Julia sottovoce una volta
che si furono spostate.
‘Parlaci
July...’
‘Kris...’
‘July, ci stai male, giusto? E
allora parlate, risolvete...non puoi tenergli il broncio per sempre...o
lo molli o ci parli’
‘Io
non voglio mollarlo...’ iniziò la cantante, ma fu
interrotta dall’amica.
‘Appunto,
allora parlaci’
‘E
va bene...’
‘Brava!
Io allora vado...ci vediamo domani?’
‘Sì...vai
da Benji?’
chiese Julia.
‘Già...poverino,
oggi ci è rimasto male...’
‘Scusa...’
‘E
di che? Mica è colpa tua...ci vediamo tesoro! Ciao
Joel!’ disse Kris rivolta al ragazzo, mentre usciva di casa.
‘Entra’
disse poi Julia, evitando accuratamente di guardare Joel in faccia.
‘Quindi?’
chiese poi Julia, andandosi a sedere sul divano, mentre il ragazzo era
rimasto in piedi a distanza di sicurezza.
‘Mi
dispiace...ho detto un sacco di idiozie oggi e mi dispiace, ma te lo
giuro, non ci stavo provando con lei...’ disse lui.
‘Non
è quello che sembrava’
‘Lo
so...ma non l’ho fatto intenzionalmente, non mi ha mai
nemmeno sfiorato l’idea...andiamo July,
sai benissimo che non lo farei mai...’
‘Il
punto è proprio questo, Joel... io credevo di saperlo e
proprio per quello che ho visto oggi non ne sono più tanto
convinta...’.
Joel
dovette suo malgrado incassare il colpo: se persino agli altri la
situazione era sembrata equivoca, poteva ben capire il punto di vista
di Julia su quella storia.
‘So
quello che sembrava e te lo ripeto, mi dispiace, vorrei essermene
accorto senza che me lo doveste dire tu, Benji
o chiunque altro, ma non l’ho fatto...ho sbagliato, non so
che altro dire a mia discolpa’.
Julia
rimase in silenzio qualche istante, raggomitolata sul divano, prima di
parlare.
‘Tu
hai una vaga idea di come mi sono sentita?’ chiese infine lei
e Joel si sentì ufficialmente un mostro vedendo gli occhi
lucidi della ragazza.
Pensò
molto bene alla risposta che aveva in mente di dare a quella domanda,
indubbiamente fare la parte del verme gli avrebbe giovato, ma non era
nel suo stile, per cui decise di optare per una comoda via di mezzo.
‘Non
per tirare l’acqua al mio mulino, ma
sì,un’idea ce l’ho...ed è
proprio per quello che avrei dovuto capirlo prima ed
evitarlo...’.
Julia
fu sorpresa dalla risposta di Joel, ma non ci mise molto a capire cosa
intendeva: le foto di lei e John l’anno precedente avevano
provocato una situazione più o meno come quella, anche se
leggermente più negativa.
‘Non
sto cercando di giustificarmi con quella storia, July, sto solo dicendo che
dovresti capire cosa intendo quando ti dico che non l’ho
fatto intenzionalmente’ proseguì lui, chiedendosi
se il silenzio della ragazza fosse o meno un buon segno: era
assolutamente certo che lei avesse capito a cosa lui si riferiva, ma
non era altrettanto certo che stesse prendendo bene la sua decisione di
puntare su quell’episodio.
‘Ok...’
disse infine Julia ‘Su questo hai ragione
tu...però John era pazzo, quella mi sembra perfettamente in
grado di intendere e di volere e soprattutto le sue intenzioni sono
molto più che chiare...’ ribattè
poi.
‘July, fra tre giorni al massimo
finiamo le riprese, fra cinque partiamo per il tour e quella non la
vedo più nemmeno in foto...’.
La
ragazza, dopo qualche istante di silenzio, alzò finalmente
lo sguardo sul ragazzo, cosa che fece tirare, almeno mentalmente, un
sospiro di sollievo a Joel: quello era decisamente un ottimo segno.
‘Sicuro?’
chiese lei.
‘Certo
che sono sicuro Julia...’.
Il
ragazzo rimase ad osservare Julia, che non parlava né si
muoveva, chiedendosi se aveva qualche possibilità di essere
graziato.
‘Vedi
di non farlo mai più’ disse infine lei.
‘Ok
capitano!’ rispose lui, mettendosi sull’attenti.
‘Scemo...’
lo apostrofò lei, appoggiando la testa sulla sua spalla: non
ci poteva fare niente, davvero non le veniva di rimanere arrabbiata con
lui in quelle situazioni.
‘Lo
sapevo, ma grazie’ ribattè
lui, cogliendo la palla al balzo e abbracciandola.
‘Guarda
che non sto scherzando, Madden...’
‘Lo
so...avevi programmi per la serata?’
‘Non
cambiare argomento così repentinamente, è troppo
evidente...’ disse Julia, ridendo appena.
‘Affinerò
la tecnica...’
‘Comunque,
no, ma non ho assolutamente voglia di mettere piede fuori casa, sono
stanca...’
‘Film?’
propose Joel.
‘Oggi
sono molto cineasta...e sia, però lo scelgo io!’.
Joel
annuì rassegnato: conoscendo Julia, gli sarebbe toccato
sorbirsi una commedia strappalacrime, ma d’altronde doveva
farsi perdonare, tuttavia vista la posta in gioco ne valeva decisamente
la pena.
****************
Due giorni dopo...
‘Kris?’
‘Dimmi
July’
‘Mi
annoio...’
‘Dovremmo
produrre canzoni, non annoiarci...’ commentò la
batterista, alzando la testa dal cuscino del divano di Julia, dove era
saldamente incollata da almeno mezz’ora.
‘Facciamo
un salto dai ragazzi?’ propose la cantante.
‘Mmh...perché
no?’ acconsentì Kris.
Le
due si prepararono e nel giro di mezz’ora erano davanti agli
studio dove i ragazzi stavano concludendo le riprese del video.
‘Certo
che avremmo potuto pranzare prima...è mezzogiorno, ho
fame...’ si lamentò Julia, facendo ridere Kris.
‘Vorrà
dire che lasceremo a digiuno Joel e Benji
e ci nutriremo del loro pranzo’
propose Kris.
Kris
le fu subito dietro, ma per poco non si scontrò con la
schiena dell’amica, che si era piantata a pochi metri
dall’ingresso.
‘July, accidenti,
perché...oh caspita’ disse poi Kris, capendo
improvvisamente tutto: i ragazzi erano seduti al tavolo e pranzavano,
ma il grosso, anzi, enorme problema era che Joel stava parlando con Tricia, o almeno così
le pareva si chiamasse l’attrice, e come la volta precedente
la cosa vista da fuori appariva decisamente equivoca.
Capì
che anche Benji le
aveva notate nel momento in cui lo vide spostare lo sguardo da Julia a
Joel alternativamente, ma sfortunatamente Joel non pareva aver notato
il loro arrivo, cosa che, a parere di Kris, gli stava per procurare un
biglietto di sola andata per l’inferno.
Kris
vide Benji tirare un
calcio sotto il tavolo a suo fratello che solo in quel momento si
accorse di Julia e solo in quel momento probabilmente
realizzò di essere in guai seri.
Julia
improvvisamente si riscosse e si diresse verso l’uscita, non
prima di aver detto a Kris di lasciarla in pace.
La
batterista tornò ad osservare Joel, che sbatté il
pugno sul tavolo e poi si diresse verso i camerini.
Benji raggiunse Kris, che si stava
chiedendo nel frattempo se fosse il caso di seguire Julia oppure se
fosse meglio andare ad uccidere Joel.
‘Giuro
che io gliel’ho detto’
disse immediatamente Benji,
prima che la ragazza avesse anche solo il tempo di pensare di
chiederglielo.
‘A
quanto pare non è servito a molto...’
osservò ironica Kris.
‘Non
ucciderlo...ci penserà Julia’
‘Non
le toglierei mai il piacere, credimi...’
‘Pensi
di andarle dietro?’ domandò Benji, deviando il discorso e
pregando che a Joel non saltasse in mente di farsi vedere.
‘A
distanza...non ne vuole parlare e questo l’ho capito, voglio
essere certa che arrivi a casa però...’
‘Ok...ci
sentiamo dopo?’
‘Sì,
ti chiamo io...’ rispose Kris, dirigendosi verso
l’uscita: non era dell’umore di parlare con Benji, perché era
troppo nervosa e avrebbe finito per litigarci e l’ultima cosa
di cui aveva bisogno era un altro motivo per prendersela con Joel.
****************
Benji raggiunse suo fratello in
camerino, ma non fece nemmeno finta di bussare, entrò e
basta.
‘Contento
adesso?’ gli chiese, ironico.
‘Non
ti ci mettere anche tu Benji!’
ribattè Joel.
‘Oh
sì che mi ci metto invece, dannazione Joel, non puoi
continuare a comportarti in questo modo!’
‘Benji, te lo ripeto ed
è l’ultima volta, non ti ci mettere anche
tu!’ ripetè
Joel, urlando.
‘E
invece tu mi ascolti, dannazione! Julia è anche amica mia e
non tollero più che tu la tratti in quel modo!’
‘Che
accidenti stai dicendo?’
‘Ma
non ti vedi Joel? Non ti vedi? Ti stai comportando come un bambino,
sbagli una volta e ti ostini a rifarlo! Dio mio, cresci, una volta
tanto cresci!’
‘Ok,
adesso che hai fatto la tua predichetta
sei contento?’ gli urlò di rimando Joel.
‘Santo
cielo Joel, vuoi smetterla di pensare che il mondo ce l’abbia
con te e prenderti le tue responsabilità una volta
tanto?!’ gli rispose Benji,
per poi uscire sbattendo la porta.
Joel
si lasciò cadere su una sedia, cercando di calmarsi: odiava
ammetterlo, ma come sempre Benji
aveva maledettamente ragione e questa volta era nei guai fino al collo.
****************
So take your
empty words
Your broken
promises
(Good
Charlotte, Predictable)
‘Che
non si faccia vedere, glielo avevo detto!’ urlò
Julia e Kris fece appena in tempo a tapparsi le orecchie prima che
l’ennesimo, assordante rumore di piatti buttati a terra le
facesse perdere l’udito.
La
batterista pensò che era ironico: solo la settimana prima
Julia aveva detto di odiare quei piatti, che in effetti erano orribili
e che teneva solo perché erano un regalo di sua madre, e
aveva anche aggiunto che avrebbe voluto tanto liberarsene.
Decisamente
se ne stava liberando.
‘Julia...per
favore...calmati...’
‘Calmarmi?
Come faccio a calmarmi Kris, me lo spieghi?!’ urlò
di rimando Julia, distruggendo un altro piatto.
‘Non
lo so, ma fra un po’ i vicini chiamano la polizia se continui
a rompere piatti!’ rispose Kris, alzando la voce: non voleva
urlarle contro, ma la situazione le stava sfuggendo decisamente di
mano, anzi, non aveva più il controllo dell’amica
da un bel pezzo ormai.
Fortunatamente,
Julia sembrò calmarsi vedendo l’amica tanto
irritata, anche se a dire il vero Kris tendeva nettamente verso la
disperazione, si sedette di fianco a lei sul divano e rimase in
silenzio.
‘...July?’ chiese
cautamente Kris: si era calmata troppo in fretta.
‘S...scusa...’
disse la cantante con la voce che tremava.
‘Tesoro,
ma che dici?’ rispose Kris, avvicinandosi a lei e
abbracciandola ‘Scusa di cosa?’
‘Sono
un’idiota...andiamo, solo le pazze isteriche si mettono a
distruggere piatti!’ ribattè
Julia.
‘Premettendo
che hai tutto il diritto di comportarti da pazza isterica, tu sei molto
furba...ti sei liberata dei piatti, no?’ disse Kris, sperando
di sdrammatizzare e sentendosi enormemente sollevata quando
notò che era riuscita a strappare un mezzo sorriso a Julia.
‘Già...erano
osceni...’ commentò la cantante.
In
quel momento qualcuno suonò alla porta e Kris
sentì Julia irrigidirsi.
‘Se
è lui non lo voglio vedere’ disse lei e la
batterista annuì, poi si alzò e si diresse verso
la porta.
‘Chi
è?’ chiese, prima di aprire.
‘Sono
il gemello buono’ rispose Benji
dall’altra parte.
‘Sicuro
che non stai facendo da tramite a tuo fratello?’
‘Kris,
ho appena finito di dirgli che è un idiota di
prim’ordine, secondo te?’ rispose il ragazzo.
‘Ok...’
disse la ragazza, aprendo la porta ‘Entra...’
‘Come
sta?’ chiese a bassa voce Benji,
preoccupato.
‘Ha
distrutto un servizio di piatti da sei...’ rispose Kris, non
potendo trattenere un’espressione divertita davanti alla
faccia sconvolta del ragazzo.
‘Chi
era?’ chiese Julia dal salotto.
‘Ehy,
sono io July...’
disse Benji, entrando
nella stanza ‘E lui non c’è, non
preoccuparti, né sono qui in sua vece’ aggiunse
immediatamente, vedendo l’espressione terrorizzata della
cantante.
‘Ok,
allora ciao’ disse la cantante, accennando un sorriso.
‘Come
va?’ chiese lui, sorvolando sui frammenti di piatti ben
visibili in cucina.
‘Da
schifo...mi ero fidata di lui, accidenti...’ rispose Julia
mentre Kris di fianco a lei cercava di consolarla, dal momento che
ormai era in lacrime.
‘July, non sei tu quella che ci
deve stare male...che diamine, è stato lui
l’idiota, che sia lui a rovinarsi la giornata’
commentò Benji,
ancora irritato ripensando al comportamento del fratello e alla
discussione che ne era seguita, una volta che Julia e Kris se ne erano
andate.
‘Lo
so...ma è...più forte di...di me...’
‘Ok,
basta...Julia, Kris, si esce, veloci’.
Kris
alzò la testa perplessa e anche Julia azzardò una
smorfia confusa.
‘A
dire il vero non...’ iniziò la cantante, ma Benji la interruppe.
‘July,mi viene male a vederti
così, tu non vuoi che io mi senta così, vero?
Ecco, allora forza, dai, reagire, questa è la cura, fidati
di me, lo so!’ disse Benji,
saltando in piedi.
Kris
osservava il suo ragazzo preoccupata, Benji
le pareva completamente impazzito, ma vide che Julia stava rimuginando
sulla cosa, la tattica del ragazzo sembrava funzionare.
‘Sai
una cosa Benji? Hai
ragione...dammi dieci minuti, ok?’ disse infine Julia.
‘E
brava, così ti voglio!’ rispose allegro Benji.
Julia
si allontanò per sistemarsi e quando fu abbastanza lontana
Kris si rivolse a Benji.
‘Tu
sei un genio’
‘Lo
so, grazie piccola’ rispose lui, sedendosi vicino a lei e
dandole un buffetto sulla guancia.
‘Ci
hai litigato?’ chiese poi Kris.
‘Precisamente’
‘Quanto?’
‘Mettiamola
così...’ disse lui, prendendole una mano fra le
sue ‘Ho bisogno di distrarmi quanto lei...’
concluse, riferendosi a Julia.
Kris
annuì, non sapendo che cosa dire, Benji
odiava litigare con Joel, questa era cosa nota.
‘Non
preoccuparti, fra me e lui torna a posto prima o poi...quello che mi
preoccupa sono lei e lui...’ aggiunse poi Benji.
‘Già...’
confermò Kris ‘E scusamela, ma lei non avrebbe
tutti i torti stavolta’
‘Certo
che no, te l’ho detto, è un idiota, deve
crescere...’
‘Ci
sono ragazzi!’ disse Julia, entrando in salotto.
‘Benissimo...madamigelle,
se volete seguirmi vi porto in paradiso!’ disse Benji, facendo cenno alle due
ragazze di precederlo.
Le
due ridacchiarono appena e Kris riservò uno sguardo colmo di
gratitudine a Benji:
non aveva ancora ben chiaro come avesse fatto, ma poco le importava,
aveva risollevato il morale a Julia e lei lo adorava.
She’s
going out to forget they were together br>
All the time he was taking her for granted
(Good
Charlotte, Dance Floor Anthem)
****************
Joel
guardò la radiosveglia, vide che erano quasi le undici e si
girò dall’altra parte: alzarsi era proprio
l’ultima cosa che aveva intenzione di fare.
Stava
decisamente da schifo: il giorno dopo sarebbe partito per il tour,
quattro mesi e mezzo lontano da casa, era in crisi nera con la sua
ragazza e in rotta con suo fratello, proprio un quadro roseo, non
c’era da stupirsi che la sua voglia di vivere fosse ai minimi
storici.
Certo,
restando a letto non avrebbe risolto un granchè,
ma d’altronde andare da Julia era escluso, come minimo la
ragazza gli avrebbe tirato dietro un soprammobile, senza contare che
aveva buone probabilità che gli aprisse Kris, in quel caso
avrebbe avuto una sola speranza di salvezza: correre.
Aveva
provato a telefonarle la sera prima, ma i casi erano due: o Julia non
voleva rispondere, oppure era uscita, perché il telefono
aveva squillato a vuoto per tutto il tempo.
Decise
di fare un ulteriore tentativo, in fondo non poteva succedere nulla di
peggio che essere insultato e sentirsi sbattere il telefono in faccia,
cento volte meglio che essere inseguito da Kris furibonda e, se aveva
parlato con Benji e
aveva saputo del loro litigio, probabilmente armata.
‘Pronto?’
rispose Julia, proprio quando Joel stava per riattaccare.
‘Ciao’
disse semplicemente Joel: meglio andarci coi piedi di piombo, era
già stato abbastanza fortunato che lei rispondesse.
‘...Ciao’
rispose infine la ragazza, in fondo era inutile evitarlo, prima o poi
ci avrebbe dovuto parlare.
‘Senti...’
iniziò lui, ma lei lo interruppe immediatamente.
‘No,
sentimi tu Joel: stavolta hai fatto una cazzata e non da poco, io ho
bisogno di pensarci bene, per cui la mia proposta è questa:
parti per il tour, ci sentiamo ogni tanto, ma per lo meno
avrò la lucidità di pensarci, prendere o
lasciare’ disse lei.
‘Direi
che prendo...posso dirla solo una cosa?’
‘Ok’
concesse lei.
‘Scusa’
‘Grazie...buon
viaggio, comunque’
‘Come
no...’ commentò sarcastico Joel: Paul e Deano sembravano aver eletto
come loro attività preferita quella di tendergli agguati in
aereo, in autobus, in auto, ovunque, in una parola.
Julia
dall’altra parte del telefono sorrise, pensando alla stessa
cosa.
‘Beh,
almeno provaci...’
‘Ok...ciao’
rispose Joel, riattaccando: non c’era che dire, era andata
molto meglio di quanto non avesse sperato, la fine era stata anche
piuttosto civile.
Ora
gli restava solo il problema Benji,
ma ci avrebbe pensato nel pomeriggio, un problema per volta, si disse.
Ciao a tutti!
No, non sono morta…è
solo che prima ho avuto un piccolo contrattempo (dicesi stesura della
tesi e laurea), poi EFP ha deciso che non potevo più
pubblicare e subito dopo l’università ha deciso
che io non potevo più avere una vita...
Capitolo 13 *** Missing Moment-Benji after the fight with Joel ***
Missing Moment:
Missing
Moment:
Benji
alone after quarreling with Joel
I
heard that evil comes disguised...
(Good
Charlotte, The river)
Benji
chiuse a chiave la porta del suo studio, dopo averla sbattuta violentemente,
poi andò a sedersi sul divano, cercando di calmarsi, ma la cosa stava
risultando più complessa del previsto.
Dopo
qualche minuto riuscì a raccogliere un minimo di lucidità, quanto gli era
necessario per trattenersi dal tornare da Joel e urlargli addosso tutto quello
che si era trattenuto dal dirgli poco prima, perché in fondo, anche se questa
volta ce l’aveva a morte con suo fratello, non era ancora così crudele da
dirgli ciò che davvero pensava.
Pensava
che Joel fosse un maledetto bambino che si ostinava a non voler crescere,
voleva sempre avere ragione, sempre,si impuntava anche quando era evidente che stava
sbagliando e finchè non sbatteva la testa contro il muro della realtà non c’era
verso di fargli ammettere che stava sbagliando.
Pensava
che suo fratello fosse un maledetto orgoglioso che pur di non ammettere che
Julia gli mancava da morire era disposto a fingere di essere innamorato di
un’altra, usando quest’altra persona anche se, almeno di questo era certo, lui
non ne era consapevole.
Certo,
non che Jade Farret non meritasse un simile trattamento, dal momento che anche
lei si stava semplicemente servendo di Joel.
Al
solo pensiero di quella serpe, Benji sentì che la rabbia tornava ad acuirsi
perciò cercò di eliminarla dai suoi pensieri, non voleva cadere tanto in basso
da distruggere la stanza per colpa sua.
Decise
di camminare, se stava fermo rischiava di impazzire, doveva smaltire la
tensione in qualche modo e al momento camminare avanti e indietro per il suo
studio era la sola soluzione non violenta che gli venisse in mente.
Ripensò
con calma alla conversazione, se così si poteva definire quello scambio di
battute urlate l’uno contro l’altro, che aveva avuto col gemello e il
comportamento di Joel lo colpì di nuovo peggio di una botta in testa.
Si
sedette di nuovo, camminare era un ottimo sistema per smaltire la tensione, ma
di certo non per ragionare.
La
cosa che gli faceva più male di tutte era il fatto che Joel non solo avesse
ritenuto opportuno mentirgli, ma anche che credesse che lui avesse così poca
fiducia nelle sue scelte, il fatto che Benji a volte si permettesse di
criticarlo non significava certo che lo ritenesse un incapace.
Questo
fatto non riusciva proprio a mandarlo giù, soprattutto il fatto che Joel gli
avesse spudoratamente mentito, se voleva tornare con quella erano affari suoi,
non che ne fosse felice, ma non poteva certo chiudere Joel in casa, però che a
causa sua fra lui e suo fratello sorgessero dei problemi, questo proprio non
gli andava giù.
D’altronde, la storia si ripeteva: anche tre anni prima
era stato così, con l’unica differenza che allora Benji aveva deciso di stare
zitto e fare la spalla su cui piangere, mentre stavolta non l’avrebbe fatta
passare liscia a suo fratello, non dopo quello che gli aveva detto, non dopo
averlo trattato in quel modo.
Pensò
che forse era il caso di andare a tranquillizzare Kris, che certamente era
preoccupata dopo averlo visto rientrare in quel modo, ma ci ripensò
praticamente subito: la ragazza avrebbe, giustamente, voluto delle spiegazioni,
ma lui non aveva voglia di darne e avrebbe finito con l’innervosirsi e
probabilmente litigarci e quella era esattamente l’ultima cosa che voleva.
No,
decisamente meglio aspettare di essere davvero calmo.
Prese
la chitarra, si mise le cuffie e iniziò a suonare qualcosa, senza prestare in
realtà troppa attenzione ai suoni, la sola cosa che gli interessava in quel
momento era scaricare la spaventosa quantità di rabbia che aveva accumulato in
quell’ultima ora.