Our little angel.

di Jade Tisdale
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1. A little interview. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2. She's Maddie. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3. I desideri! ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4. Esaudiamo i primi due desideri. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5. Conosciamo Mikayla! ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6. The 28 girl is confused. ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7. A bad news. ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8. Hidden love. ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9. My love for you is special. ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10. The mum's love is the best thing. ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11. Mum, I love you so much. ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12. Live your life. ***
Capitolo 14: *** Epilogo. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


Prologo.

 

Il mio nome è Ashley Tisdale: credo che sappiate bene chi sono. Se avete qualche dubbio, posso dirvi che ho ventisette anni, vivo a Los Angeles e che ci crediate o no, sono single. Io e Scott, il mio ex fidanzato, ci siamo lasciati da più di un anno ormai: la causa della nostra rottura è una cosa davvero stupida... Lui è un regista e io ho più di un lavoro: attice, cantante, modella, doppiatrice e produttrice. Ci siamo lasciati perchè ci vedevamo pochissimo ed eravamo convinti che non saremmo riusciti a mantenere una relazione a distanza. All'inizio, nonostante fosse stata una scelta presa da entrambi, ci sono stata davvero male, ma adesso mi sono ripresa e non lo amo più, almeno credo... Comunque sia, nessuno, al di fuori di noi e delle nostre famiglie, conosce il vero motivo della nostra rottura. Non mi piace che il mondo intero conosca le mie questioni sentimentali... Non ci vediamo da molto tempo. Pochi giorni dopo la nostra rottura, ho saputo che aveva accettato di girare un film in Canada e che sarebbe stato via un bel po'. So che è tornato da qualche giorno, ma ovviamente non ci siamo sentiti...

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Capitolo 2
*** Capitolo 1. A little interview. ***


Capitolo 1.

 

"Ashley, svegliati che arriviamo in ritardo!" 
Avrei riconosciuto la voce di mia sorella anche lontano un miglio. Aprii gli occhi lentamente e mi ritrovai Jennifer in fondo al mio letto.
"Ehi, ma come hai fatto ad entrare?" chesi stropicciandomi gli occhi. 
"Ricorda che ho le chiavi! Forza, alzati che devi fare un'intervista!" mi disse lei sorridendomi. 
Io risposi sbadigliando, ma poi fui obbligata ad alzarmi, sennò sarei arrivata veramente in ritardo! Scendemmo insieme al piano inferiore: ad attendermi c'erano mia madre Lisa e la mia nipotina di tre anni Mikayla, la figlia di Jennifer, seduta sul divano a giocare con Maui, il mio cane. Non appena la piccola mi vide, mi corse incontro.
"Zia Ash!!!" urlò dalla gioia, saltandomi letteralmente addosso.
"Oh, ciao tesorino!" risposi io, stampandole un grosso bacio sulla guancia.
"Adesso però torna a giocare con Maui, che devo aiutare la zia a prepararsi!" le disse Jennifer.
Mikayla obbedì e ritornò sul divano: dopodiché, salutai mia madre e mi preparai in fretta. Lei sarebbe rimasta a casa mia, per guardare Mikayla, mentre Jennifer sarebbe venuta con me per l'intervista. Dopo circa un quarto d'ora, ero già pronta e ci dirigemmo a destinazione. Arrivammo nelle cosiddette 'dietro le quinte'. Jennifer era andata un secondo in bagno, quando all'improvviso, sentii picchiettare delle dita sulla mia spalla: mi voltai di scatto. No, non poteva essere lui..
"Ciao Ashley!" mi disse Scott, con un sorriso raggiante.
"Oh, ciao Scott!" risposi io, nonostante fossi sorpresa di vederlo dopo tutto quel tempo. "Che ci fai tu qui?"
"Lo stesso motivo per cui ci sei tu! Ho un'intervista alle dieci... Tu?"
"Ehm, no, io ce l'ho tra poco.."
Lo guardai: stava ancora sorridendo.
"Suppongo che ti vogliano intervistare per il nuovo album che hai pubblicato.." disse lui.
"Oh, beh, anche. In realtà è un'intervista che si basa soprattutto sulla mia vita.. E tu invece? So che a breve uscirà il tuo nuovo film.."
"Già! Infatti è proprio per quello che mi intervistano.."
"Non contarci troppo, ti faranno di sicuro delle domande sulla sua vita privata: fidati, conosco bene i giornalisti!"
"Beh, grazie per l'avvertimento!" rispose lui facendomi un occhiolino.
In quel momento, sentii una voce dire con un microfono, "La signorina Tisdale è pregata di raggiungere la sala principale. L'intervita comincia tra cinque minuti!"
Guardai Scott e gli dissi "Devo andare! Ci si vede..."
Lui rispose semplicemente con un "Certo, ci si vede!"
Dopodiché mi recai nella sala dove si sarebbe svolta l'intervista...

 

"Allora signorina Tisdale, cosa ci può dirci sul suo nuovo album?" mi chiese la giornalista.
"Beh, innanzitutto voglio ringraziare i fans, perchè senza di loro non ne avrei mai fatto uno nuovo! Poi posso dire che è molto diverso rispetto ai precedenti e credo che la gente lo apprezzerà molto." risposi io.
"Andiamo un po' più sul personale: è in single, al momento?"
"Oh si, sono totalmente single!"
"Cosa può dirci riguardo alla rottura col suo precedente fidanzato, Scott Speer?"
"Preferirei non parlare della mia vita privata. Sono cose personali e non voglio che la gente sappia tutto della mia vita."
Mentre ascoltavamo queste parole, io, Jennifer, Mikayla e mia madre eravamo a casa di quest'ultima, davanti alla tv, che guardavamo l'intervista durante il telegiornale della mattina seguente.
"Secondo te se hanno fatto la stessa domanda a Scott, lui come ha risposto?" mi chiese mia madre.
"Beh, io mi fido ancora di Scott e non credo che sia andato a spifferare tutto." risposi io.
"Allora non conosci bene Scott.." mi disse mia sorella.
"Che intendi dire?" chiesi io, perplessa.
Lei rispose alzando il volume della tv.
"Cosa ci può dire della sua ex, Ashley Tisdale? Può dirci qualcosa sul perchè vi siete lasciati?"
"Oh, beh, entrambi abbiamo dei lavori molto impegnativi e non pensavamo di riuscire ad essere una coppia solida e..."
Non riuscii a sentire altro, perchè spensi di colpo la tv. Sicuramente ero rossa dalla rabbia. Mi alzai di scatto: presi la mia borsa e mi diressi verso la porta.
"Ma dove vai?" mi chiese Jennifer.
"Vado da Scott. Dobbiamo chiarire questa cosa!" risposi io, sbattendo la porta. 

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Capitolo 3
*** Capitolo 2. She's Maddie. ***


Capitolo 2.

 

Non appena mi ritrovai di fronte a casa di Scott, suonai ripetutamente il campanello. Quando mi venne ad aprire, era ancora in pigiama e si stropicciò gli occhi: probabilmente l'avevo svegliato, oppure era semplicemente stanco. Ma poco importava.
"Ashley... Che ci fai qui?" mi chiese lui.
"Devo parlarti di una cosa importante.. Vedi.." fui bloccata da un rumore provenire da dentro casa.
Scott si voltò di scatto, ma poi si rivoltò subito verso di me.
"Senti, questo non è proprio il momento.. Puoi ripassare più tardi? Magari.." questa volta, fu lui ad essere bloccato.
Una bambina si avvicinò. Era piccola, minuta: aveva i capelli lunghi e castani e gli occhi nocciola.
"Oh mio Dio, non posso crederci: tu sei Ashley Tisdale!?" urlò dalla gioia non appena mi vide.
"Ehm, si piccola, sono io!" risposi sorridendo.
"Non posso crederci! Sei il mio idolo!" mi disse lei abbracciandomi.
Io ricambiai l'abbraccio e Scott si decise a farmi entrare. Ci accomodammo in salotto e la bambina restò in un angolo a giocare.
"Lei è Madison, vero?" chiesi a Scott, cercando di non farmi sentire dalla bambina.
"Si, è proprio lei..." rispose lui.
Madison è un'orfana. Scott mi aveva raccontato che i suoi genitori erano degli amici di famiglia e che quando sono morti in un incidente stradale, quando aveva solo tre anni, la sorella di Scott, Wendy, decise di adottarla. Io però non l'avevo mai vista dal vivo.
"Aspetta.. Ma Wendy non abita a Miami? Che ci fa qui?" chiesi.
"Wendy ha trovato una lavoro che la porta a stare molto fuori casa... Adesso è stata trasferita qui a Los Angeles e siccome non aveva un posto dove stare, le ho detto che potevano stare qui.. Purtroppo però, a causa del suo lavoro, non può stare dietro alla bambina e mi ha confidato che vorebbe darla in adozione.." rispose lui.
"In adozione? Ma la bambina si sarà già affezionata a lei... Quanti anni ha adesso?"
"Ne farà otto a fine estate.."
"Beh, allora è letteralmente cresciuta con Wendy! Ormai la considera una madre..."
"Oh, a dire il vero ne ha già parlato con Madison. Inoltre, pensavo di adottarla io e sono entrambe d'accordo. Ma devo ancora pensarci bene.. Non so se sarò in grado di fare il padre."
Mi voltai verso la bambina e la guardai mentre disegnava qualcosa su un foglio.
"Cos'è che dovevi dirmi?" mi chiese lui.
"Di che parli?" chiesi io a mia volta.
"Beh, sei venuta qui per un motivo.."
"Oh, si, giusto! Ecco, Scott, volevo chiederti perchè hai raccontato le nostre questioni personali in televisione..."
"Ah, ho capito a cosa ti riferisci.. L'ho fatto perchè ormai è una cosa passata. Non te la sarai mica presa?"
"No, affatto. Semplice curiosità.." mentii.
In quel momento, la bambina mi venne vicina.
"Ashley, questo l'ho fatto per te!" mi disse porgendomi il disegno.
C'era un cuore con dentro la lettera "A". 
"Oh, tesoro, grazie mille!" dissi io abbracciandola.
"Prego!" rispose lei.
"Come ti chiami tesoro?" le chiesi.
"Madison, ma puoi chiamarmi Maddie!"
"Oh, piacere di conoscerti Maddie!"
In quel momento, qualcuno suonò il campanello e Scott si alzò per andare ad aprire. Poco dopo, mi trovai davanti Wendy.
"Ashley, ciao!" mi disse lei, sorpresa di vedermi.
"Ciao anche a te Wendy!"
Nonostante vivesse lontano, Wendy era venuta qualche volta in California e c'eravamo conosciute, ma non si era mai portata dietro la bambina.
"Che ci fai qui?" mi chiese lei, facendo un occhiolino e voltandosi verso Scott.
"Oh, non pensare male.. Dovevo discutere con Scott di una cosa e ho conosciuto la tua splendida bambina!" risposi sorridendo.
"Ah, si, Maddie!"
Poi si rivolse a Scott.
"Senti, oggi mi hanno dato i turni per i prossimi mesi e sarò molto impegnata.. Ho accettato un trasferimento a New York per un po'."
"Cosa? Te ne vai a New York?" chiese Scott.
"Si, parto la settimana prossima e non so ancora di preciso quanto ci starò. Per questo, devo chiederti se vuoi adottare Maddie."
"Ecco, non lo so. Non ho ancora deciso..."
"Okay, posso darti ancora il tempo che starò via, ma se poi non mi darai una risposta precisa, sarà obbligata a portarla in orfanotrofio!" ribatté la sorella.
"Però adesso sto promuovendo il film e non potrò stare molto dietro a Maddie..." rispose Scott.
"Oh, posso guardarla io!" mi intromisi.
"Dici sul serio!?" mi chiese Wendy.
"Ma certo! Adesso che comincia l'estate sarò molto più libera di prima: e poi, io amo i bambini!"
"Sei sicura? E' una responsaiblità molto grande.." mi disse Scott.
"Tranquillo! Sono sicurissima! Ti darò una mano!" lo rassicurai.
"Allora è deciso! Ti ringrazio molto Ashley!" disse Wendy.
Poi la bambina mi venne vicina e mi disse "Non vedo l'ora di stare con te!" 

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Capitolo 4
*** Capitolo 3. I desideri! ***


Capitolo 3.

 

Era passata una settimana esatta. Wendy era partita quella notte e io non vedevo l'ora di conoscere per bene quella bambina. Non so il motivo.. Forse perchè mi pareva strano che una bambina della sua età fosse una mia fan, o semplicemente perchè mi dispiaceva per la situazione in cui si trovava. Insomma, ha perso i genitori quando era molto piccola e poi Wendy che vuole darla in adozione... Chissà come si sentiva. Comunque, avevo promesso sia a Wendy che a Scott che li avrei aiutati e sarebbe dovuto essere così. Quella mattina, verso l'ora di pranzo, andai a casa di Scott. Quando suonai il campanello, me lo ritrovai davanti ben vestito.
"Buongiorno! Dov'è la piccola?" chiesi io.
"In salotto a giocare. Entra pure!" rispose lui.
Entrai in casa e mi diressi in salotto. Madison era seduta a terra, con una bambola. Non appena mi vide, le vennero gli occhi lucidi.
"Ashley, sei arrivata!" urlò lei dalla gioia, saltandomi letteralmente addosso.
"Si amore, te l'avevo promesso!" risposi io, abbracciandola.
Ci lasciammo dall'abbraccio e lei mi sorrise. Quella bambina era bellissima e solo in quel momento, guardandola negli occhi, notai che nonostante fossero color nocciola, aveva dei riflessi verdi, lo stesso verde del colore degli occhi di Scott.
"Okay, allora oggi me la puoi tenere tu, vero? Ho una riunione importante." mi disse Scott.
"Oh, certo..."
"Bene, allora portala a mangiare e passate il pomeriggio insieme: io dovrei tornare per l'ora di cena."
"Va bene capo!" risposi io, ironicamente.
Maddie scoppiò a ridere. Scott se ne andò via pochi minuti dopo ed io e Maddie andammo in una pizzeria a mangiare. Subito dopo pranzo, andammo a prendere un gelato e poi a sederci in un parco.
"Allora, raccontami qualcosa di te. Dobbiamo conoscerci bene, dato che passeremo i prossimi mesi insieme." dissi io, accennando un sorriso.
"Beh, penso che tu sappia già molte cose su di me.." rispose lei, cominciando a mangiare il cono del gelato.
"Oh, io intendevo, che ne so, i tuoi gusti.."
"Mmh.." disse inizialmente, fissando il vuoto. "Beh, vado bene a scuola, la mia materia preferita è inglese... Adoro il rosa e i cani.."
"Oh, allora sarai felicissima di conoscere il mio cane Maui!" risposi io, mostrandole una foto sul mio telefonino.
Lei rispose sorridendo e annuendo.
"Poi?" chiesi io.
"Beh, amo le bambole, disegnare e cantare. Non sono mai stata in una spiaggia, in una pista di pattinaggio... e tu sei il mio idolo!"
Le sorrisi, come per ringraziarla.
"Davvero non sei mai stata in questi posti?" chiesi perplessa.
"No! Wendy non mi ci ha mai portata..."
"Wendy?"
"Oh, si.. Non mi piace chiamarla mamma se non lo è per davvero."
"Beh, ma lei è tua madre comunque. Insomma, ti ha cresciuta.." le dissi io.
"Si, ma lei è sempre stata molto distante da me. Non mi ha mai trattata come una mamma... E poi è stata lei a dirmi che non devo chiamarla mamma."
"Come mai?"
"Oh, perchè mi ha detto che qualcun altro mi dovrà adottare molto presto e mi ha chiesto di prometterle che chiamerò mamma e papà solo le due persone a cui vorrò davvero bene e che mi dimostreranno gli stessi sentimenti anche loro!"
Restai un po' scioccata. Non pensavo che Wendy potesse dire una cosa del genere ad una bambina.
"Hey, adesso però dimmi qualcosa su di te!" mi disse Maddie.
"Ma certo!" risposi io, facendola sedere sulle mie gambe. "Allora... A breve compirò ventotto anni e non vedo l'ora! Mi piacciono i cavalli, i bambini e leggere: passo molto tempo con la mia nipotina di tre anni, Mikayla e con la mia cagnolina Maui.."
Mi bloccò.
"Sei fidanzata?" mi chiese.
"Oh, no, non al momento.."
"Ed è vero che eri fidanzata con Scott?"
Deglutii.
"Beh, ecco.. Io.." ero agitata: cosa potevo rispondere!?
"Hey, calmati! Me l'ha detto Wendy!"
Tirai un lungo sospiro.
"Ah, beh, allora si.."
"E come mai vi siete lasciati? Non vi amavate più?" mi chiese, curiosa.
"Oh, no tesoro.. E' complicato da spiegare a una bambina.."
"E adesso? Lo ami ancora?"
"No, non più adesso.." risposi io.
All'inizio mi guardò con uno sguardo triste. Poi mi disse "Sai, Wendy mi ha sempre detto che, anche se ti ha conosciuta poche volte, sei stata la fidanzata migliore che Scott abbia mai avuto.. Ha anche detto che secondo lei siete fatti l'uno per l'altra."
"Davvero ha detto questo!?" chiesi, arrossendo dalla vergogna.
"Si, l'ha detto!" rispose lei sorridente.
Le diedi un bacio sulla guancia, ma poi lei mi guardò seriamente.
"Ashley.. Mi fai una promessa?" mi chiese.
"Ma certo tesoro!"
"Mi prometti che riuscirai ad esaudire i miei desideri?"
"Ehm, certo.. Ma quali sono i tuoi desideri?"
"Beh, ne ho molti a dire il vero.. Come andare in una spiaggia, cavalcare un cavallo.."
La abbracciai forte e le sussurrai nell'orecchio "Maddie, io ti prometto che entro la fine dell'estate, avrai realizzato tutti i tuoi sogni!" 

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Capitolo 5
*** Capitolo 4. Esaudiamo i primi due desideri. ***


Capitolo 4.

 

"Pronto?" dissi portandomi il cellulare all'orecchio.
"Hey, Ashley! Ascolta, dovrei chiederti un piccolo favore.." mi disse Scott, dall'altra parte.
"Certo. Dimmi pure."
"Vedi, ho diverse riunioni nei prossimi giorni e poi da metà luglio comincerò a promuovere il mio film, così volevo chiederti se eri disponibile a passare più tempo del previsto con la bambina.."
"Oh, ma certo! Ne sono felicissima."
"Grande! Comunque non ti darà fastidio proprio tutti i giorni.. Avrò bisogno del tuo aiuto tre, massimo quattro giorni a settimana."
"Sta tranquillo! Per me è un piacere!" dissi io.
"Ne sono contento! Se non ti dispiace, te la porterei già più tardi.. Facciamo per le tre?"
"Va bene: ci vediamo alle tre allora!"

Alle tre precise, Scott si presentò a casa mia. La prima cosa che Maddie fece dopo avermi salutata, fu mostrarmi un foglio.
"E questo cos'è?" le chiesi incuriosita.
"I miei desideri!" rispose lei porgengomi il foglio. "Vedi, tu mi hai promesso che mi avresti aiutata a realizzarli tutti.. Così mi sono preparata!"
"Oh, ma che brava che sei!" dissi io, dandole un bacio sulla guancia. "Beh, ovviamente ti ho promesso che li avremmo realizzati tutti.. Vedrai che entro la fine dell'estate, ne avremo già esauditi la maggior parte!"
Lei rispose con un sorriso e io cominciai a leggere...

"La lista dei desideri di Maddie.
Desiderio n.1: Conoscere Maui.
Desiderio n.2: Andare in spiaggia.
Desiderio n.3: Salire su una bicicletta.
Desiderio n.4: Conoscere Mikayla.
Desiderio n.5: Andare al luna park.
Desiderio n.6: Cavalcare un cavallo.
Desiderio n.7: Andare in una pista di pattinaggio.
Desiderio n.8: Rivedere Wendy.
Desiderio n.9: Avere la festa di compleanno migliore del mondo.
Desiderio n.10: Conoscere i miei genitori."

La guardai un po' perplessa.
"Come mai non hai mai fatto tutte queste cose?" chiesi.
"Oh, Wendy ha sempre avuto paura che mi facessi male.."
"Va bene essere prudenti, ma non ti fai mica male se sali su una bicicletta!"
"Lo so.. Ma Wendy è fatta così!" rispose lei mettendosi a ridere.
"Io direi di cominciare subito! Cosa vuoi fare?"
"Mmh.. Io vorrei andare nell'ordine in cui li ho scritti." disse puntando il dito sul primo desiderio.  "Desiderio numero uno: conoscere Maui!"
Le sorrisi e poi le dissi "Subito!"
Andammo al piano superiore, dove si trovava Maui. Nel pomeriggio, adorava fare un pisolino sul mio letto. Quando entrammo però, era sveglia. Mi avvicinai e la presi in braccio.
"Oooh.. Ma è bellissima!" disse Maddie, stupita.
"Non hai mai visto un cane, vero?"
"Non da così vicino!" rispose lei, allungando la sua manina per farle una carezza.
 Maui, affettuosa com'è, scappò dalle mie braccia e cominciò a strusciarsi sulle gambe di Maddie, come per farle capire che voleva essere presa in braccio da lei. Madison giocò con Maui per un paio d'ore: si divertiva coccolandola o lanciandole la sua pallina. Ad un tratto, mentre io ero intenta a leggere un libro, mi venne vicina e mi disse "Adesso che si fa?"
"Oh, adesso potremmo esprimere un altro desiderio!" risposi io, prendendo in mano il foglio. "Desiderio numero due: andare in spiaggia!"
"Andare in spiaggia?" mi chiese lei perplessa. "Ma sono le cinque e mezza.. E' tardi! E poi non ci sarà nessuno!"
"Oh, ma no cara! Non è affatto tardi.. Qui a Los Angeles le spiaggie sono piene fino a sera tardi! Adesso direi di andare a casa di Scott a prendere un costume.."
"Ehm, c'è un piccolo problema.." mi disse lei.
"Sarebbe?"
"Io non ho un costume!"
"Vuoi dire che non sei mai andata nemmeno in piscina?"
"Ehm, no.." disse abbassando lo sguardo. "In realtà non ho mai toccato l'acqua in vita mia.. E non so nuotare.."
All'inizio restai un po' scioccata.
"Beh, allora significa che dobbiamo andare subito a comprare un nuovo costume!" dissi io, sorridendole.
Andammo in un negozietto vicino alla spiaggia e le comprai due costumi nuovi. Andammo in una cabina e si cambiò in fretta: io mi ero già messa il costume a casa. Dopodiché, andammo a sistemarci in una spiaggia con poche persone. C'era un sole caldo, ma non era una giornata afosa, anzi, c'era una brezza fresca.
"Che bello che è qui.." disse Madison, osservando il mare.
"Vuoi fare un tuffo?" le chiesi ironicamente.
"Oh, no.. Non so nuotare!"
"Allora vieni in braccio a me! Fidati, non ti accadrà nulla."
All'inizio rispose di no, ma poi mi allungò la sua manina. La presi in braccio e andammo piano piano in acqua. Sentivo che tremava: aveva paura.
"Ehi, devi stare tranquilla.. Ti tengo io!" dissi sorridendole.
"Io.. Io voglio imparare a nuotare!" mi disse lei, ricambiando il sorriso.
"Oh, beh, ci vorrà del tempo: ma se vuoi posso cominciare ad insegnarti a restare a galla."
La riportai a riva, in un tratto dove potesse toccare coi piedi. Cominciai a farle vedere come fare e imparò subito la posizione del "morto": notai che era molto felice e speravo tanto che, in qualche modo, si fosse affezionata a me. 

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Capitolo 6
*** Capitolo 5. Conosciamo Mikayla! ***


Capitolo 5.

 

Era un caldo pomeriggio di giugno. Stavo guardando la tv quando, all'improvviso, sentii suonare il campanello.
"Ehi!" mi disse Scott, che teneva in braccio Madison.
"Scott! Maddie!" dissi io sorridendo. "Che ci fate qui? Oggi non devo tenere Maddie.."
"Oh, beh, lo so.. E' solo che continuava a dirmi che oggi voleva stare con te. Se disturba, però.."
"No no, non mi disturba affatto! Anzi, sono felice che sia qui, tanto mi annoiavo!" risposi io, sorridendo.
"Bene allora! Ripasso a prenderla prima di cena.."
"Va bene, a dopo!"
Io e Madison andammo in salotto. Ci sedemmo sul divano e lei mi diede la sua lista.
"Immaginavo che volevi esaudirne un altro!" dissi io. "Ma l'hai detto a Scott?"
"Ehm, no.. Non ne sa niente!" rispose lei.
"Allora.. Vediamo un po' qui... Desiderio numero tre: salire su una bicicletta."
"Mi sa che ho scritto dei desideri impossibili.." disse lei, con lo sguardo basso.
"Ma no, niente affatto! La bicicletta possiamo andarla a comprare anche subito.."
"Però mi dispiace farti spendere tutti questi soldi.. Mi hai già comprato quei bei costumi!"
"Oh, Maddie.." dissi io facendo una risata. "I soldi non sono un problema per me, affatto!"
"Vuoi dire che sei ricca?" mi chiese lei, con gli occhi lucidi.
"Beh, si.. Diciamo di si!"
"Mmh.. C'è un problema però.. Cosa dirò a Scott quando mi vedrà con una bici nuova?"
"Oh, beh, puoi sempre dirgli che è un regalo che ti ho fatto io.. Adesso andiamo!"
Andammo in un negozio lì vicino e comprammo una bicicletta rosa, con delle sfumature violacee. A Madison piaceva proprio. Una volta tornare a casa, le misi il casco e cominciai a insegnarle come andare in bicicletta. Avevamo preso una bici con le rotelle, ma poi avremmo sempre potuto toglierle quando avrebbe imparato. Maddie cominciò a fare un giro nel vialetto.
"Voglio togliere le rotelle!" mi disse lei sorridendo. 
"Oh, testoro, è meglio di no.. Prima devi imparare ad andarci bene!"
Sbuffò, ma poi si rassegnò e continuò a girare lì intorno.

Passò circa un'ora e proposi a Maddie di esaudire un altro desiderio.
"Desiderio numero quattro: conoscere Mikayla!" disse lei, sorridendo.
Siccome Jennifer abitava lì vicino, ovviamente, siamo andate a casa sua in bicicletta. Quando venne ad aprirci la porta, notai che Madison cominciò ad arrossire.
"Ashley, ciao! Chi è questa bella bimba?" mi chiese Jenny, facendoci entrare.
"Questa qui è Madison, la figlia della sorella di Scott." risposi io. "Maddie, questa qui  è mia sorella maggiore Jennifer, la mamma di Mikayla."
"Oh, piacere tesoro.. Io sono Jennifer, ma puoi chiamarmi Jenny!" disse mia sorella, sorridente.
"E io sono Madison, però tutti mi chiamano Maddie!"
"Come mai la nipote del tuo ex è qui con te?" mi sussurrò all'orecchio Jennifer.
"Oh, ehm.. Dov'è Mikayla?"
"In camera sua.." rispose Jenny.
"Bene! Allora Maddie, andiamo così la conosci!"
Salimmo al piano superiore ed entrammo in camera di Mikayla, che giocava con delle bambole.
"Zia Ashley!" mi disse lei, venendomi incontro.
"Ciao amore mio! Oggi ti ho portato a conoscere una persona.. Si chiama Maddie ed è una mia amica!"
Maddie sembrava contenta di conoscere Mikayla: mi aveva detto che desiderava tanto avere una sorella minore. Mentre loro restarono in camera a giocare, io e Jenny andammo in cucina.
"Allora, mi spieghi questa faccenda?" mi chiese mia sorella.
"Beh, ecco, quel giorno, quando sono andata a casa di Scott, ho conosciuto la bambina, che poi è la figlia adottiva di Wendy.."
"Oh, si, l'anno scorso me l'avevi detto che Wendy aveva una figlia adottiva.. E come mai esci con lei?"
"Beh, Wendy è via per lavoro e allora, siccome anche Scott è molto impegnato, mi sono offerta di aiutarlo a seguire la bambina per i prossimi mesi.."
"Non è che dietro c'è qualcosa?" mi chiese, con uno sguardo furbo.
"Che intendi?"
"Beh, così all'improvviso riprendi i contatti con Scott.."
"Oh, no no no! Non pensare male! Scott non lo amo più da un bel po'..."
"Un bel po'? A me sembrano pochi mesi.. C'hai messo un sacco di tempo a riprenderti."
"Beh, si, è vero.. Ma adesso è tutto finito: lo giuro! A me interessa solo mantenere buoni rapporti con la bambina, tutto qui." 

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Capitolo 7
*** Capitolo 6. The 28 girl is confused. ***


Capitolo 6.

 

Il tempo passò in fretta e si fece già Luglio: il 2 Luglio, per la precisione. Quel giorno era il mio compleanno! Di solito lo festeggiavo coi miei genitori tutto il giorno, ma quell'anno promisi a Maddie che il pomeriggio l'avremmo trascorso insieme soltanto io e lei. Dopo pranzo, sentii suonare il campanello. 
"Ashley!" urlò Madison, saltandomi letteralmente in braccio. "Auguri!"
"Oh, ti ringrazio tesorino!" risposi io, dandole un bacio sulla fronte.
La rimisi a terra e lei mi diede un pacchetto.
"Cos'è?" chiesi io incuriosita.
"Il tuo regalo." mi rispose Scott. "L'ha scelto Maddie."
Madison mi sorrise ed io cominciai a scartare il regalo. Quando lo aprii, li ringraziai e diedi un'altro bacio a Maddie: era una collana a forma di cuore con la lettera A. Me la misi subito al collo.
"Sai, non riesco a credere che compi già ventotto anni!" mi disse Scott.
"Già, nemmeno io!" risposi, sorridendo.
Scott se ne andò dopo pochi minuti ed io proposi a Maddie di andare a fare una passeggiata insieme. Ci fermammo in un parco e cominciammo a parlare.
"Come ti senti all'idea di avere ventotto anni?" mi chiese la piccola.
"Oh, non è che cambiato molto.. Sono vecchia solo di un anno!" risposi io facendole un'occhiolino.
"Io invece non vedo l'ora di crescere.. Sai, Wendy mi ha detto che più cresco e più probabilità ho di conoscere i miei genitori."
A quelle parole, mi sentii un po' a disagio. Quella bambina, così piccola ma costretta a conoscere delle tristi verità, mi aveva cambiata: da quando la conoscevo, avevo capito che ci sono certe situazioni familiari davvero brutte. Mi sembrava ancora strano che una bambina di sette anni dovesse affrontare da sola un mondo così complicato...
"Sai, io invece credo che potrai conoscere i tuoi genitori anche prima!" dissi io, sorridendo.
"Dici!?"
"Oh si! Ne sono sicura!"
Ci fissammo per un po' e ad un tratto cominciò a sorridere.
"Ehi, come mai quel sorrisetto?" chiesi.
"Oh, niente.." si giustificò lei, coprendosi la bocca.
"Guarda che non ci casco.. Avanti, dimmi cosa ti è passato per la testa!"
Abbassò lo sguardo, ma poi mi fissò dritta negli occhi.
"Se ti faccio questa domanda, giuri che mi risponderai onestamente, anche se non capirò?" mi disse.
"Oh beh, dipende.."
"No Ashley! Voglio un sì o un no!"
Riflettei bene. Poi alzai la mano destra e dissi "Va bene, lo giuro!"
"Okay.. Allora.." disse, sorridendomi di nuovo. "Come mai tu e Scott vi siete lasciati?"
Sicuramente ero arrossita..
"Oh, ecco, vedi.." cominciai a balbettare.
"Non trovare scuse! Hai giurato che me l'avresti detto, anche se non capirò!"
Sospirai.
"Okay.. Vedi, io e Scott abbiamo due lavori molto faticosi e ci vedevamo pochissimo. Abbiamo deciso di lasciarci perchè non avevamo nemmeno un momento per noi due.." dissi io.
"Ma vi amavate ancora al tempo?"
"Oh, beh, si che ci amavamo ancora.."
"E tu lo amavi anche dopo che vi siete lasciati?"
"Si, lo amavo ancora.." sussurrai io.
"E adesso?"
"Oh, no no no! Adesso è tutto finito! Non ci amiamo più!" dissi agitandomi.
"Sicura?"
"Sicurissima!" esclamai io.
"E non hai mai pensato di rimetterti con lui?"
Quella domanda mi lasciò perplessa.
"No, non c'ho più pensato a dire il vero.." cominciai a dire, prendendola in braccio. "Vedi, quando due persone non si amano più non tornano insieme.."
"E se invece le due persone si amano ancora ma non lo sanno?" mi chiese lei.
"Che intendi dire?"
"Beh, se voi due in realtà vi amate ancora, ma non lo sapete?"
"E' una domanda complicata.. Non so cosa dirti."
"Come pensavo.." sussurrò, accennando un sorrisino.
"Come dici?" chiesi io.
"Oh, niente!" rispose lei.
Quelle parole mi avevano fatta riflettere. C'avevo messo un bel po' per dimenticarmi di Scott e i dubbi, dopo un anno, cominciarono a ritornare. Lo amavo o non lo amavo? Forse era troppo presto per farmi una domanda del genere. Avevo bisogno di capire...

 


 

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Capitolo 8
*** Capitolo 7. A bad news. ***


Capitolo 7.

 

Passò un po' di tempo e i dubbi erano ritornati per davvero. Amavo Scott o no? Era la domanda che mi assillava da più di due settimane ormai. Io sentivo di non amarlo, ma qualcosa mi legava ancora a lui. Comunque, riguardo a Maddie, avevamo esaudito anche i desideri 5 e 6, ovvero andare al Luna Park e cavalcare un cavallo. Madison sembrava proprio contenta. Quel giorno, avremmo realizzato il desiderio 7: andare in una pista di pattinaggio. Faceva davvero caldo quel giorno e un clima fresco sarebbe stato l'ideale. Ci recammo in una pista di pattinaggio non molto lontana da casa e ci preparammo.
"Ashley..." cominciò a dirmi Maddie, mentre le mettevo i pattini, sulle gradinate della pista.
"Si tesoro?"
"Io non ci sono mai salita.. Non è che poi cado?"
"Non se mi tieni la mano!" risposi io allungandogliela.
Lei mi diede la sua e la strinsi forte. Entrammo nella pista: c'erano poche persone, quindi avevamo molto spazio a nostra disposizione. Ci muovemmo piano piano e lei cominciò a tremare.
"Ehi.." le sussurrai.
Lei aveva lo sguardo basso, ma quando mi sentì lo alzò.
"Ascolta, non devi avere paura.. Ci sono io qui con te!" le dissi.
"Oh, si, ma non è per quello.."
"Allora cos'hai?"
"Niente, mi gira solo un po' la testa, tutto qui.."
"Vuoi che ce ne andiamo?" le proposi.
"No no, voglio imparare a pattinare!" rispose lei, con un sorriso stampato in faccia.
Per un quarto d'ora circa, pattinammo insieme e le insegnai a mantenersi in equilibrio.
"Ashley! Sono pronta, puoi lasciarmi!" disse lei tutta contenta.
"Nei sei sicura?"
"Si!"
"Bene, allora ti lascio!"
Così, le lasciai la mano e con molta sorpresa, iniziò a pattinare da sola. Io pattinai un po' con lei per tenerla sotto controllo, ma poi andai per pochi secondi vicino alle sbarre, ai lati della pista. Ad un tratto, sentii un tonfo. Mi voltai di scatto e vidi Maddie, a terra.

"Scott, mi dispiace da morire! Mi sono girata un secondo per mettermi a posto un pattino e lei è caduta.." dissi io, in lacrime.
"Su Ashley, adesso calmati, sono cose che capitano..." disse lui cercando di calmarmi.
Eravamo nella sala d'attesa dell'ospedale da più di un'ora ormai e l'ansia continuava a crescere. Ad un tratto, un dottore uscì dalla camera dove era Madison. 
"Allora, la bambina ha una caviglia slogata, ma non è una cosa molto grave: due settimane circa e la dimetteremo. Adesso potete andare a vederla."
Ci precipitammo nella sua stanza. 
"Maddie!" disse Scott dalla gioia.
"Ashley! Scott!" rispose la bambina, anche lei contenta di vederci.
"Tranquilla tesoro, ho già detto alla mamma cos'è successo.." le disse Scott.
Io avevo ancora le lacrime.
"Ciao piccola.." le sussurrai accarezzandole i capelli.
"Ashley, perchè piangi?" mi chiese Maddie.
"Perchè è tutta colpa mia.."
"No, è a me che girava la testa.. Tranquilla, non è colpa tua!"
Mi asciugai le lacrime, ma continuavo a sentirmi terribilmente in colpa.
"Avrei una domanda.." disse Scott. "Come mai eravate alla pista di pattinaggio?"
Io e Maddie ci guardammo, poi lei mi disse 'Fagliela vedere!' Presi la mia borsa e tirai fuori la lista di Maddie.
"Questa è la lista dei desideri di Maddie.. L'abbiamo creata un mese fa circa e ne abbiamo già esauditi la maggior parte." dissi io.
Mentre Scott la stava per leggere, arrivò un infermiera.
"Scusate il disturbo, ma non essendo i genitori della bambina non potete restare qui con lei! Ritornate pure domani mattina!" ci disse l'infermiera.
Così io e Scott uscimmo dalla stanza. Scott, che aveva ancora in mano quella lettera, stava quasi per mettersi a piangere, ma si trattenne.
"Scott, che succede?" gli chiesi preoccupata. 
Lui puntò il dito sul desiderio numero 8, rivedere Wendy.
"Sai, non credo che riuscirà a vederla di nuovo.." disse lui, con la voce tremante.
"In che senso?" chiesi scioccata.
"Non penso che potrà vederla perchè..." si bloccò e gli cadde una lacrima. "Perchè Wendy ha un cancro mortale e non so quanto resterà ancora in questo mondo." 

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Capitolo 9
*** Capitolo 8. Hidden love. ***


Capitolo 8.

 

Siccome non potevamo vedere la bambina, io e Scott andammo a casa mia. Si erano fatte le dieci di sera ormai. Mi sentivo davvero a disagio per ciò che mi aveva detto riguardo a Wendy, ma decisi di fargli alcune domande.
"Ehi, Scott.." cominciai a dire.
Eravamo seduti nel divano, ma non c'eravamo parlati fino a quel momento.
"Si?" disse lui.
"Puoi parlarmi di questa storia, insomma... Beh, di Wendy." dissi io.
Lui sospirò.
"Okay, ti racconterò tutto.." finalmente mi guardò negli occhi. "Maddie è la figlia biologica di Wendy, lo è sempre stata. Il padre è morto poco prima della sua nascita e Wendy, un anno dopo, ha scoperto di avere un cancro. E' per questo che ha finto di averla adottata: per paura che, se un giorno lei fosse morta, la bambina avrebbe sofferto. Invece, ha preferito mentire. Poi, quando la bambina ha compiuto quattro anni, è riuscita a guarire, ma ormai il danno era fatto. Ma l'anno scorso, ha scoperto di avere un cancro al cervello e..." le cadde una lacrima.
Io restai pietrificata: un sacco di brividi mi accarezzavano la schiena. Lui continuò a parlare, nonostante fosse lì lì per piangere.
"E i dottori gli hanno detto che aveva poco più di nove mesi di vita. Così ha deciso di mettere in adozione la bambina, ma io le ho detto che volevo prenderla con me, ma ora non ne sono del tutto sicuro, anche perchè l'ho vista poche volte e non c'è molta confidenza.. E non voglio che cresca senza una madre."
"Quindi, credi che non accetterai di prenderla in affido?" chiesi.
"No, non credo proprio..."
"Perciò Wendy adesso non è a New York per lavoro, vero?"
"No, affatto. E' a New York per fare delle cure e adesso è ricoverata in ospedale. Le resta poco..."
Quella storia mi faceva star male. Anche se la conoscevo poco, Wendy era una donna meravigliosa, ma soprattutto giovane e non si meritava di certo una fine del genere...

Dopo circa un'ora, giusto il tempo di calmarci, cominciammo a parlarci.
"Sai Scott, Maddie mi ha detto una cosa.." dissi sospirando.
Lui mi guardò perplesso e notò la mia agitazione.
"Hey, mica ti mangio!" disse sorridendo. "Allora, che ti ha detto?"
"Che Wendy..." deglutii. "Ci vede bene insieme.. E pensa che siamo una coppia perfetta.. E Madison la pensa allo stesso modo.."
Sicuramente ero rossa come un peperone.
"E tu, la pensi come loro?" mi chiese, ad un tratto.
"Non so, io, ecco.. Sono confusa, è passato un anno e..." mi bloccai.
"...E?" continuò lui.
"E non sono più sicura dei miei sentimenti." dissi poi. "Tu?"
Sospirò.
"Beh, mentirei se dicessi che non la penso come lei.." sussurrò.
Restai di stucco. Poi lui mi prese la mano e improvvisamente, sentii un altro brivido attraversarmi la schiena. Ci guardammo negli occhi e ci avvicinammo, piano piano. Riuscivo a sentire il suo fiato nella mia pelle e il cuore mi batteva all'impazzata, ma lo bloccai e mi vennero gli occhi lucidi.
"Ehi.." sussurrò lui.
"Scusami, non ce la faccio.." dissi alzandomi in piedi.
"Che intendi dire?" mi chiese lui, alzandosi e venendomi vicino.
"Intendo dire che ho paura.."
"Paura di cosa?" mi chiese.
"Paura di commettere un errore, di nuovo!" dissi iniziando a piangere. "Io ti amo, ti amo da morire, ma ho paura che se ci rimettiamo insieme e ci lasceremo, soffrirò di nuovo.."
"Non soffrirai, te lo prometto... Ma non lo sapremo mai se non ci proviamo!"
"No Scott, mi dispiace, ma non voglio stare male di nuovo..."
Mi allontanai, ma lui mi prese la mano e mi bloccò contro il muro. Mi guardò di nuovo negli occhi e mi diede un bacio, uno di quelli lunghi.
"E adesso? Hai ancora paura?" mi chiese, quando ci lasciammo.
La mia risposta, fu dargli un altro bacio. Continuammo così per un po', poi andammo in camera mia e una cosa tira l'altra, ci ritrovammo nel letto.
"Se non ne sei sicura, non contino.." mi disse lui.
"Adesso pensiamo solo a noi due..." risposi.
Ci scambiammo un altro bacio e cominciammo a spogliarci... 

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Capitolo 10
*** Capitolo 9. My love for you is special. ***


Capitolo 9.

 

Io e Scott quella notte, dopo tanto tempo, avevamo fatto l'amore. Quando mi svegliai, lui era lì, al mio fianco, che mi fissava.
"Che fai, mi guardi?" chiesi io, sentendomi in soggezione.
"Certo, sei bellissima." rispose lui.
"Sei dolce.." sussurrai.
"Lo so."
"Ehi, adesso però non fare il vanitoso!"
Scoppiammo a ridere.
"Ti è sembrata strana questa notte?" mi chiese.
"Un pochino.."
Ci guardammo negli occhi.
"Sei bellissima, lo sai?" mi disse.
"Detto da te mi rende felice.." sussurrai. "Ma non ho mai capito cosa ti piacesse di me."
"Beh, a dire il vero non lo so nemmeno io..." disse ridendo. "Dipende. Non so se si tratti dei tuoi capelli castani o dei tuoi meravigliosi occhi nocciola, o se si tratta solo del tuo modo di fare determinato: oppure si tratta semplicemente del tuo ottimismo e dei tuoi meravigliosi sorrisi. So solo che per me tu sei perfetta."
Non riuscii a resistere alle sue parole e gli diedi un bacio.
"Senti, io non ti voglio obbligare.. Ieri sera ti ho solo detto ciò che pensavo e..." cominciò a balbettare lui, ma io lo zittii.
"Scott, basta, c'ho già pensato.."
"Davvero!?"
"Si!" dissi sorridendogli. "E la mia risposta è si, voglio riprovarci!"
Improvvisamente, mi fece un enorme sorriso e cominciò ad urlare dalla felicità.
"Ehi, adesso calmati però!" dissi io.
"E come faccio?" 
Dopodiché mi prese in braccio e mi fece girare.
"Non cambierai idea, vero?" mi chiese serio.
"No, sciocco! Dobbiamo cercare di non commettere lo stesso errore.."
"Giusto, mi sa che hai ragione tu!"
Gli diedi un bacio sulla guancia e gli dissi "C'è un'altra cosa... Sempre se tu sei d'accordo, è ovvio."
"Ovvero?"
"Beh, pensavo di prendere in adozione Madison.. Insomma, hai detto che ti serve una mano e si è abbastanza affezionata a me, quindi credo che sia la decisione migliore."
"Grazie, ti sono debitore.."
"Di niente, ma ad una condizione: adotterò Maddie solo se tu le permetterai di rivedere sua madre."
"E come facciamo?"
"Semplice, quando la bambina esce dall'ospedale, la portiamo subito a New York."
All'inizio sbuffò, ma poi riuscii a convincerlo. Era molto pessimista: secondo lui Wendy avrebbe lasciato questo mondo molto presto, mentre io, invece, ero piuttosto ottimista al riguardo.

Si fece mezzogiorno, l'ora delle visite in ospedale. Io e Scott andammo immediatamente da Madison, che era contentissima di vederci. Parlammo un po' con lei e decidemmo di dirle che io e Scott eravamo tornati insieme, ma Scott mi chiese la cortesia di non dirle ancora niente sul cancro della madre, tantomeno che era la sua vera madre!
"Ascolta Maddie, io e Ashley adesso dobbiamo dirti una cosa..." cominciò Scott.
Maddie ci guardò attentamente, curiosa di ciò che le avremmo detto.
"Vedi, io e Scott ci siamo.." dissi io, iniziando ad agitarmi.
Scott mi prese la mano e all'improvviso mi calmai. Così, continuai.
"Io e Scott ci siamo.. Ci siamo rimessi insieme!"
All'inizio non reagì, ma poi sorrise felicemente.
"E' la cosa più bella che mi poteste dire!!!" urlò dalla gioia. 
Io e Scott ci guardammo e ci sorridemmo a vicenda.
"C'è un'altra cosa che dovremmo dirti.." dissi io.
"Cioè?" chiese lei.
"Vedi, siccome la mamma, cioè, Wendy è impegnatissima con il suo lavoro, ma abbiamo visto che il prossimo desiderio sulla tua lista è quello di poterla rivedere, abbiamo pensato che magari, quando ti dimetteranno dall'ospedale, potremmo andare a trovarla a New York..." disse Scott.
"Che te ne pare? Ti piace l'idea?" chiesi io.
Dopo un primo momento di silenzio, sussurrò un 'Si!' di felicità. In fondo, anche se non la chiamava mamma, le voleva molto bene ed ero più che certa che era lo stesso per Wendy. 

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Capitolo 11
*** Capitolo 10. The mum's love is the best thing. ***


Capitolo 10.

 

Le due settimane passarono in fretta, ma aspettammo altri tre giorni prima di andare a New York. Avevamo già avvertito Wendy della notizia e ne era molto contenta. Partimmo alla mattina presto e arrivammo verso mezzogiorno. La prima cosa che fecimo, fu andare nell'hotel che avevano affittato i genitori di Scott e Wendy per stare vicini a quest'ultima e poterla andare a trovare ogni giorno.
"Ashley! Scott! Madison! Siete arrivati, finalmente!" fu così che ci accolse Abigail, la madre di Scott.
"Ciao nonna!" le disse Maddie, saltandole in braccio.
Abigail portò la bambina in un'altra stanza, cosicché potessimo parlare con John, il padre di Scott.
"Ashley, quanto tempo.. Scott mi ha detto che siete tornati insieme!" mi disse lui.
"Oh, si, è vero.." dissi arrossendo. "Wendy come sta?"
"Non molto bene a dire il vero, ma quando ha saputo che la sua bambina sarebbe andata a trovarla, è ritornata di buon umore... E comunque non gli abbiamo detto di voi due!" ci disse infine, con un occhiolino.
Il patto che avevo fatto con Scott era quello di andare a trovare Wendy e chiederle cosa ne pensava nel raccontare tutto a Maddie: poi, nel pomeriggio, saremmo passati di nuovo a trovarla assieme alla bambina. Avevamo raccontato a Madison che io e Scott saremmo andati a fare un giro in centro; mentre in realtà, eravamo andati da sua madre.

Una volta giunti nella camera di Wendy, fu molto felice di vederci, ma purtroppo potevamo entrare uno alla volta e Scott fece andare prima me. Mi salutò con un grande sorriso e quando mi avvicinai a lei, notai che aveva una parrucca bionda sul comodino.
"Credo che ormai sai già tutto..." sussurrò.
"Si, Scott me ne ha parlato..." dissi io. "Wendy, mi dispiace davvero tanto.."
"Fa nulla, ormai sono quasi alla fine del mio viaggio..." disse sospirando. "E Maddie? E' già qui?"
"Oh, no no, è a casa coi nonni. Prima di portarla volevamo sapere cosa volevi fare tu.."
"Beh, non ne ho idea.. Voglio dirle del cancro, ma non mi sento pronta a raccontarle tutta la verità."
Cominciò a rattristarsi, così decisi di dirle una buona notizia per farla rallgrare.
"Sai, io e Scott siamo tornati insieme e abbiamo deciso di adottare Maddie..." dissi tutto d'un fiato.
Lei mi guardò con gli occhi lucidi e un enorme sorriso stampato sulla faccia.
"L'avevo detto che eravate una coppia perfetta io!" disse poi.
"Già, Maddie me ne ha parlato.."
"Com'è il vostro rapporto? Si è affezionata a te?"
"Beh, direi di si.. Siamo sempre insieme e devo dire che le voglio molto bene."
"Ne sono felice." rispose, ancora sorridendo.
"Sai, adesso però ho un piccolo dubbio..." sussurrai.
"Ah si? Che tipo di dubbio?"
Io risposi semplicemente toccandomi la pancia. Poi dissi "Sai, credo di essere incinta... E tu sei la prima a cui lo dico!"
"Cosa te lo fa pensare!?"
"Beh, ho mal di stomaco da qualche giorno, ma non ho ancora fatto un test.. Però l'idea mi eccita un bel po'!" dissi agitata.
"E' meglio che fai un test al più presto allora! Sono felice per te Ashley, lo sono davvero! Un figlio è la cosa migliore che si possa desiderare!"
"Immagino Wendy, immagino.."
Ci guardammo un po'.
"Quanto tempo ti hanno dato?" chiesi.
"Dicono che arrivare a fine mese è già un'impresa.."
"Sai, stiamo organizzando una bella festa per Maddie. Ultimamente ha legato molto con la mia famiglia e abbiamo deciso di invitare anche loro... Ti va di venire?"
"Sei così ottimista? Credi davvero che riuscirò ad arrivare a fine mese?"
"Beh, io sono ottimista, ma tu e tuo fratello no, a quanto pare!" dissi ironicamente.
"Ormai ho perso tutte le speranze..." disse sospirando. "Ma cercherò di venire."
"Brava, questo è lo spirito!"
"Però tu devi farmi una promessa..."
"Va bene, dimmi pure."
"Devi promettermi che sarai una brava mamma, sia con mia figlia che con il tuo... E che dirai a Maddie la verità solo quando lo riterrai giusto."
"Okay, ma..." mi bloccò.
"Non ho finito!" disse facendomi l'occhiolino. "Promettimi anche che cercherai di mantenere un buon rapporto con Scott. Siete perfetti l'un con l'altro. Ne sono sicura."
"Va bene Wendy, lo farò."
Dopodiché uscii dalla stanza per far entrare Scott. 

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Capitolo 12
*** Capitolo 11. Mum, I love you so much. ***


Capitolo 11.

 

Nel pomeriggio, portammo finalmente Maddie da sua madre. Le avevamo detto che saremmo andate a trovarla al lavoro, ma non appena entrammo in ospedale, capì che c'era qualcosa che non andava. Mentre ci dirigevamo nella stanza di sua madre, ad un tratto, si fermò e mi tirò per la manica della maglia.
"Ehi, cosa..." cominciai a dire, ma non riuscii a finire.
"Che è successo a Wendy?" mi chiese con gli occhi lucidi.
"Oh, ecco.." non sapevo cosa dire e Scott mi venne in aiuto.
"Wendy stava poco bene ed è venuta qui. Su, adesso andiamo da lei!" disse lui.
Così, riprendemmo a camminare e non appena entrammo, notai che Wendy aveva indosso la parrucca. 
"Ciao tesoro.." disse Wendy rivolta alla bambina.
"Ciao.." sussurrò Maddie, che mi prese la mano e me la strinse forte.
"Ehi, che succede? Guarda che non ti mangia mica! Su, vai da lei." le dissi.
Così Maddie mi lasciò la mano e andò vicino a sua madre.
"Come mai sei in ospedale?" le chiese.
"Oh, ecco, mi sono sentita poco bene.." disse Wendy.
Madison continuava a guardarla con gli occhi lucidi. Evidentemente la faceva star male vedere la madre in quello stato.
"Mi dici la verità?" disse tutto d'un tratto Maddie.
Wendy sospirò, chiuse gli occhi e piano piano si tolse la parrucca.
"Amore, ho un cancro.." sussurrò, ancora con gli occhi chiusi.
"Ma riuscirai a venire al mio compleanno, vero?" le chiese Maddie.
"Non lo so amore.. Ci proverò!"
Dopo qualche minuto di silenzio, la bambina disse "Mi dispiace mamma.."
Wendy iniziò a piangere e abbracciò forte la bambina.
"Non devi chiamarmi così, dimentichi? Devi chiamare mamma solo la persona che ti vorrà tanto bene e a cui ne vorrai tanto anche tu..." le disse la madre.
"Ma io ti voglio bene.. Anche se non sei mia madre.."
Si guardarono negli occhi.
"Come farò a capire chi è davvero la mia mamma?" le chiese Maddie.
Wendy mi diede un'occhiata e poi sussurrò qualcosa nell'orecchio alla bambina.

Poco dopo, per far calmare la bambina, Scott la portò a prendere un gelato e io restai con Wendy.
"Cosa le hai detto prima nell'orecchio?" le chiesi.
Lei si limitò a sorridere.
"Ogni cosa a suo tempo Ashley. Presto capirai.." rispose.
"Si ma, è una cosa che riguarda me?"
"Più o meno.. Diciamo di si." disse, ancora sorridendo.
Ero perplessa, ma decisi di non pensarci più.
"Senti, adesso vorrei riposare un po'... Ti dispiace?"
"Oh no, niente affatto!" risposi. "Tolgo il disturbo.."
"Aspetta Ashley.." mi disse.
Io mi voltai e le dissi "Si?"
"Tornerete, vero?"
"Certo Wendy.. Restiamo qualche giorno!"
Così fu. Restammo a New York per circa una settimana, cosìcché Maddie e Wendy potessero passare insieme più tempo possibile. Notai che la bambina cominciava a mostrare affetto verso sua madre. Finalmente, si stava affezionando a lei... 

Arrivò il giorno dell'ottavo compleanno di Maddie. Organizzammo una grande festa nel mio giardino: avevamo invitato la mia famiglia e ovviamente, anche Wendy e i suoi genitori. Sarebbero dovuti arrivare verso l'ora di pranzo, ma ancora niente. "Saranno in ritardo con il volo." pensai. Ma il tempo passava e non avevamo loro notizie. Ormai la festa era finita ed era sera. Maddie era andata a dormire e stavamo andando anche io e Scott, quando, all'improvviso, il suo cellulare suonò.
"Pronto?" disse lui.
Questione di pochi attimi, poche parole e fece scivolare il telefono, che cadde a terra e si ruppe in mille pezzi. Lui si accasciò a terra e iniziò a piangere, in silenzio.
"Scott! Scott, che succede? Scott!!!" urlai fino allo sfinimento, preoccupata dalla sua reazione.
"Wendy.. Wendy.." cominciò a sussurrare. "Wendy se ne è andata.." disse con un filo di voce.
Sentii la porta sbattere e mi voltai: Maddie era scappata.

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Capitolo 13
*** Capitolo 12. Live your life. ***


Capitolo 12.

 

Io e Scott uscimmo subito alla ricerca di Maddie: una bambina della sua età che girava da sola per Los Angeles, a quell'ora, non era di certo una bella cosa. Anche se conosceva la città, rischiava di perdersi o incontrare le persone sbagliate. Entrammo subito nel panico, ma decidemmo di dividerci. Cercammo in lungo e in largo e ogni tanto ci chiamavamo, ma non l'avevamo ancora trovata. Poi mi venne in mente che a Maddie piaceva tanto andare in quel parco dove la portavo sempre e mi resi conto che era l'unico posto che non avevo visto e mi diressi subito lì. Per fortuna, era seduta in una panchina, con lo sguardo basso. Le corsi incontro, mi sedetti vicino a lei e la abbracciai forte.
"Non farlo mai più, c'hai fatto prendere un colpo..." le sussurrai.
Lei non reagì, poi alzò di scatto la testa.
"Wendy è morta, non è vero?" mi chiese, quasi sul punto di piangere.
"Oh, tesoro.." mi lasciò a bocca aperta, ma promisi a Wendy che non avrei mentito. "Si, è morta."
Fissò il vuoto per un po' e io ne approfittai per inviare un messaggio a Scott e dirgli di raggiungerci. Ad un tratto, le scese una lacrima, ma non scoppiò a piangere.
"Ehi.." le dissi, asciugandole la lacrima.
Dopodiché, cominciò a sorridere.
"Adesso come mai sorridi?" le chiesi.
"Perchè è stato bello finché è durato.."
"Che intendi dire?"
"Beh, perchè ormai me lo aspettavo già."
"Maddie, lei è sempre tua madre.. Insomma, ti ha cresciuta.." le dissi.
"Lo so, ma lei mi ha sempre detto di non chiamarla mamma. Da piccola, quando lo facevo, mi sgridava sempre e non ne capivo il motivo..."
Dopo qualche attimo di silenzio, continuò la frase dicendo "Adesso invece, ho capito alla perfezione il motivo."
In quel momento, arrivò Scott, ma se ne restò in disparte per ascoltarci senza interromperci.
"Che intendi dire?" le chiesi.
"Intendo dire che ho capito chi è mia madre."
"Cioè?" le dissi.
Ero quasi sul punto di piangere. Non riuscivo a capire come riuscisse una bambina di otto anni a fare la dura, mentre io, che ero già una donna, mi deprimevo in una situazione del genere.
"Cioè, sei tu.." si bloccò e mi fece un altro sorriso. "Sei tu la mia mamma."
"Aspetta, non ti capisco.."
Scott si avvicinò e si sedette con noi, ma non disse nulla.
"L'avevo già capito da tempo, ma non ne ero sicura..." continuò lei. "Poi però quel giorno, quando siamo andati a trovare Wendy in ospedale, lei mi ha detto che eri tu!"
Era tutto chiaro: ciò che le aveva detto all'orecchio era questo!
"Siete voi i miei genitori.. Mia mamma e mio papà.." disse, anche lei sul punto di piangere. "Vi voglio un bene dell'anima.. E penso che sia lo stessi per voi.. Me lo sento.."
"Adesso non devi chiamarmi più zio Scott, ma papà.." le disse Scott, emozionato.
"Esatto.." rispose la bimba.
Si abbracciarono.
"Ashley.." disse poi rivolgendosi a me. "Adesso posso chiamarti mamma?"
Troppo tardi: ormai stavo già piangendo. La abbracciai forte, in un modo che solo una madre sa fare.
"Si amore mio.. Puoi farlo!" le dissi.
Ritornammo felicemente a casa, felicemente per modo di dire: eravamo comunque tristi per Wendy, ma cercammo di restare allegri.
"Ho una cosa da dirti!" dicemmo io e Scott in coro, una volta a casa.
"Prima tu!" dissi io.
"No, prima tu!" rispose Scott.
"Comincia la mamma, ok?" disse Maddie per venirci in aiuto.
Scott sorrise, come per dire di si.
"Okay.." sussurrai, arrossendo. "Ecco, recentemente ho avuto dei dubbi e ho anche fatto numerosi test.. Arrivando alla conclusione che.."
Cominciai ad agitarmi e Maddie mi prese la mano, ricordandomi che quando era agitata, lo faceva sempre con me e poi si calmava. Così feci un respiro profondo e cominciai a parlare.
"Ho scoperto di essere incinta di un mese!" esclamai felicemente.
Scott e Maddie urlarono come dei matti e mi abbracciarono forte.
"Sono felicissimo.. E' una notizia meravigliosa!" mi disse lui.
"Adesso tocca a te.." gli disse Maddie.
"Oh, ma ciò che devo dire io non sarà mai una cosa meravigliosa quanto questa..." si giustificò lui.
"Beh, almeno provaci!" dissi io.
Lui sospirò e poi si inginocchiò.
"Ashley.. Vuoi sposarmi?" mi chiese, mostrandomi un anello.
Io restai pietrificata, letterlamente.
"Si, scemo, si che lo voglio!" dissi, con le lacrime agli occhi.
Lui mi mise l'anello, poi mi prese in braccio e mi fece girare: una volta rimessa a terra, gli diedi un lungo bacio. Dopo esserci lasciati, Maddie ci venne vicini: aveva la sua lista in mano.
"E adesso con questa che ci fai?" le chiesi.
"Semplice: questo!" esultò felice, strappandola in mille pezzi. "Tutto ciò che volevo si è realizzato.. Non potevo desiderare di più che far parte di questa famiglia!" 

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Capitolo 14
*** Epilogo. ***


Epilogo.

 

Erano passati oltre sette mesi da quel giorno. Era una fresca mattinata dei primi di aprile. Mancava poco: a breve, io e Scott ci saremmo sposati. Dopo la morte di Wendy, ad un tratto, ci stringemmo molto a Maddie, divenuta ormai per la legge nostra figlia. Poco prima di morire, a nostra insaputa, Wendy aveva firmato un attestato che affermava che io e Scott, dopo la sua morte, saremmo diventati i genitori della bambina. Al funerale, la madre di Scott mi diede una lettera, che ricordo ancora perfettamente...

"Cara Ashley,
Quando verrai a sapere di ciò che ho fatto, sarò ormai in paradiso. Come già sai, ho messo in adozione Madison. Scott aveva detto di volere diventare suo padre, ma so che da solo non ce la farebbe mai. Così, ho pensato subito a te: ti conosco, sei una brava ragazza e fidati, se quel giorno non ti fossi presentata a casa sua, ti avrei cercata comunque. Sei una ragazza, cioè, una donna fantastica e mi fido ciecamente di te. In questi ultimi giorni Maddie mi ha parlato molto di te. Mi ha detto che hai fatto in modo di realizzare ogni suo desiderio e mi ha anche detto di essersi molto affezionata a te. Sai, è sempre stata una tua grande fan... Infatti sei un'attrice bravissima e sei riuscita a incantarla, in qualche modo! Ma la cosa non mi stupisce. Adesso però, devo spiegarti perchè ho firmato quel documento. Tu e Scott vi amate, io lo so: ve lo leggo negli occhi. Quando mi siete venuti a trovare e mi avete detto di essere ritornati insieme, non ero così sorpresa come mi sono mostrata; me lo aspettavo. Ricordo ancora la prima volta che ti ho conosciuta: lo ricordo come se fosse ieri! Siamo andati a cena, in quel ristorante costoso. All'inizio ti vedevo come una delle tante fidanzate oche e famose di mio fratello, ma poi, mi sono resa conto che è bastata una sera per capire quanto tu fossi speciale per lui. Insomma, sei una donna di fama mondiale, eppure non ti sei montata la testa come le altre star. Tu sei vera. Quella sera mi hai parlato dei tuoi progetti, di sposarti, di avere figli e un giorno, della possibilità di lasciare il mondo dello spettacolo per dedicarti solo alla tua famiglia. Ho apprezzato molto ciò che hai detto quel giorno e Scott mi aveva fatto capire che eri quella giusta. Poi, quando ho saputo che vi eravate lasciati, ero sicurissima che vi sareste riconciliati presto. Certo, c'è voluto un anno perchè ciò accadesse, ma alla fine è successo. Spero che in futuro non vi dividiate di nuovo, perchè state davvero bene insieme. Ma ogni cosa a suo tempo... Spero che diventiate per Maddie dei genitori perfetti. Ma che dico: già lo siete! Ti auguro il meglio Ashley. Ti ringrazio ancora per essere diventata parte di mio fratello, perchè che tu ci creda o no, gli hai cambiato la vita. E se un giorno ti verranno dei dubbi, ricordati le mie parole: il vostro è un amore vero, che merita di durare per sempre. Rifletti bene su ciò che ho detto. 
Wendy"

Mi trovavo nella mia camera, seduta sul letto, a leggere questa lettera. Avevo dei dubbi. Io e Scott c'eravamo già lasciati una volta e il pensiero che potesse accadere di nuovo mi stava ossessionando. In quel momento, sentii bussare alla porta.
"Avanti!" dissi mettendo via la lettera.
In quel momento, entrò Maddie, più bella che mai. Aveva i capelli boccolati e un vestitino bianco a pois verdi, delle ballerine celesti e degli orecchini con delle perline.
"Amore.. Ma sei meravigliosa!" dissi accovacciandomi, per abbracciarla.
"Anche tu mamma! Sei bellissima.." rispose lei.
Avevo i capelli sciolti, mossi, come erano naturali. Il trucco era leggerissimo: soltanto un po' di mascara. Il vestito era lungo, bianco, come quelli tradizionali: esattamente come lo volevo. In più, col pancione che avevo, era stato difficile trovare qualcosa di comodo. Maddie mi si avvicinò e mi disse, allungando la mano verso la mia pancia "Posso?"
"Ma certo tesoro.." risposi io. 
Cominciò ad accarezzarmi il ventre: le piaceva farlo. Diceva che riusciva a sentirsi in contatto con la sua sorellina. La mia bambina sarebbe nata a breve. Andammo in chiesa in macchina con mio padre: la cerimonia stava per cominciare. Entrai in chiesa a braccetto con papà, seguita da Maddie, che era la damigella d'onore e da Mikayla, anche lei bellissima. Una volta giunta all'altare, la prima cosa che Scott mi disse fu 'Sei bellissima' e io ricambiai scambiandogli un sorriso. Arrivò il momento finale.
"Vuoi tu Scott Speer prendere come tua legittima sposa la qui presente Ashley Michelle Tisdale?"
"Si, lo voglio eccome." rispose lui, mettendomi l'anello al dito.
"E vuoi tu Ashley Michelle Tisdale prendere come tuo legittimo sposo il qui presente Scott Speer?"
"Certo che lo voglio." risposi io, mettendogli la fede.
"Allora io vi dichiaro marito e moglie!" 
Scott ed io non ce lo facemmo ripetere due volte: mi prese un braccio e ci scambiammo un tenero bacio. Festeggiammo tutto il giorno con la nostra famiglia e andammo a dormire tardi.

La mattina seguente, eravamo pronti per la luna di miele: io, Scott, Maui e la piccola Maddie. Saremmo andati alle Hawaii. Stavamo per andare in aeroporto quando, all'improvviso, sentii una grandissima fitta nello stomaco.
"Scott.." cominciai a sussurrare.
"Ehi, che succede?" dissero lui e Maddie in coro.
"Mi si sono.. Rotte le acque.." sussurrai io, con la poca voce che avevo.
Scott chiamò subito un'ambulanza e Maddie, per abitudine, mi strinse la mano. In meno di mezz'ora ero già in ospedale, pronta per partorire... Ero davvero agitata. Insomma, era una cosa che non avevo mai fatto prima e Scott doveva controllare Maddie, quindi sarei rimasta sola.

Dopo nemmeno un'ora, stringevo tra le braccia la mia bambina.
"E' bellissima.." sussurrò Scott, non appena la vide.
"Come si chiama? Sono curiosa!" mi chiese subito Maddie.
Scott prese la bambina in braccio e Madison mi venne vicina.
"Si chiama Wendy." dissi poi.
Sia Scott che la bambina restarono scioccati: non se lo sarebbero mai aspettati.
"A dire il vero si chiama Gwendoline, ma il diminutivo è Wendy... Non so, pensavo che fosse un gesto carino chiamarla così, in ricordo della nostra Wendy."
"E' un gesto bellissimo.." mi disse Scott.
"Già! Anche io sono felice!" continuò Maddie, con gli occhi lucidi.
Mi vennero tutti vicini e in quel momento mi sentivo davvero felice, perchè tutta la mia famiglia era lì con me. 

Col passare degli anni, decisi di raccontare a Maddie la verità sulla madre. Aveva compiuto quattordici anni da poco quando glielo dissi e sembrava abbastanza soddisfatta.
"Volevo molto bene a Wendy, questo è certo." mi disse, dopo che le raccontai la verità. "Ma ciò non toglie, che la mia vera madre sei tu Ashley. E lo sarai per sempre, perchè ti voglio un bene dell'anima..."
Quella bambina tanto dolce, era diventata una ragazza intelligente e intuitiva. Ero davvero fiera di lei e delle sue parole ed ero sicurissima che in quel momento, Wendy ci stava ascoltando. E sono anche sicura, che in quel momento, fosse felice più che mai, perchè sua figlia aveva finalmente trovato la famiglia amorevole che tanto desiderava.


THE END. ♥
 

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