Twoshot
Myungsoo
POV
"Hyung...lasciami
andare,
per favore." Scossi il capo, trattenendolo a me, ed impedendogli di
muoversi. Sapevo che non avrei dovuto farlo, ma il cuore non accennava
a calmarsi e le mie braccia sembravano come pietrificate. Sia la mente
che il mio corpo non erano pronti a farlo scappare da me. Gli
accarezzavo i capelli, con gli occhi serrati. Non avevo il coraggio di
vedere il suo viso, ero certo fosse infastidito e sul punto di
scaraventarmi via. E, approfittando della forza nelle mie braccia e del
suo corpo chiuso in quell'abbraccio non ricambiato, mormorai: "Io...ti
amo."
L'avevo detto. Quelle parole che avevo ripetuto
continuamente, ed in modo ossessivo, nella mia mente, avevano
finalmente preso voce. Le sue mani si
fecero strada tra di noi, poggiandosi sul mio petto. Spostai il capo
dalla sua spalla per guardare verso di lui, stupito, e fu in quel
momento che mi spinse via. Fece qualche passo indietro, scuotendo la
testa, sconvolto: "Non farlo...non dire questo genere di cose hyung."
Ero consapevole del fatto che avrei rischiato di sconvolgerlo, con la
mia dichiarazione, ma al tempo stesso ero certo che il nostro non fosse
il tipico rapporto tra due amici. Sin dal primo giorno che l'avevo
conosciuto, anni addietro, per me si era trattato senza ombra di dubbio
di amore a prima
vista. Le mie giornate, da quel momento, erano state scandite da lui,
dal suo
sorriso, dalla sua voce.
Guardavo fuori dalla
finestra, seduto
al mio posto, annoiato. Voci indistinte dal campo di calcio sottostante
si confondevano con il tono soporifero del professore che elencava
questa e quella regola matematica. Improvvisamente, la porta dell'aula
si aprì e ci fu presentato un nuovo componente della nostra
classe. "Il mio nome è Lee Sungjong." Il ragazzino, tipico
taglio di capelli a scodella, grandi e luminosi occhi, sorriso stampato
su quel viso paffuto e color latte, la divisa scolastica che ricadeva
ordinatamente sul corpo esile e delicato, si avviò verso il
suo
posto. Accanto al mio. L'osservavo, senza neppure mascherarlo, e tutto
ciò che fece, una volta che si voltò verso di me,
fu di
sorridermi: "Sembra che d'ora in avanti saremo vicini di banco. Piacere
di conoscerti. Il tuo nome?" Non risposi. Non riuscivo a smettere di
guardare nei suoi occhi, come sotto shock. "E' questo che chiamano
amore a prima vista?" Mi domandavo, mentre Sungjong, dal canto suo,
riordinò i libri sul piano del piccolo banco quadrato a lui
assegnato, attento a seguire la lezione, ben presto ripresa. Da quel
momento, come se fossi stato attacato da un incantesimo, andare a
scuola non era più così noioso. La finestra alla
mia
sinistra non attirava più, pigramente, la mia attenzione. I
miei
occhi avevano finalmente trovato l'oggetto su cui posarsi, curiosi, con
cuore palpitante, e incessantemente, da quel fortunato giorno.
"Dimmi che provi lo stesso per me, per favore..."
Sussurrai, con tono non volutamente disperato.
Sungjong sfiorava con la schiena il muro, la borsa sulle spalle e la
testa bassa: "Smettila ti prego. Non dire...queste cose." Feci qualche
passo, per avvicinarmi a lui, e Sungjong sollevò il capo,
visibilmente spaventato. Indietreggiò, come se dietro di lui
vi
fosse una via di fuga, e non la parete e mormorò, confuso:
"Non
prenderla a male hyung...ma voglio andare a casa. Non trattenermi
ancora." Come se non avessi ascoltato le sue parole, mi parai dinanzi a
lui, con le braccia ai lati della sua testa e i palmi delle mani contro
il muro. Guardavo dritto verso di lui, con il cuore che batteva forte e
il respiro corto: "Per favore...ho bisogno di sapere."
Mormorò, sempre più a disagio, e mai incrociando
il suo
sguardo con il mio: "Cosa vuoi sapere...?" Allungai una mano verso di
lui, sollevandogli il mento per costringerlo a guardare verso di me:
"Non è ovvio? Devo sapere...cosa provi per me."
Abbassò
nuovamente lo sguardo, incapace di reggere il contatto visivo, e
sussurrò, con la voce quasi rotta da un imminente pianto:
"Non
posso...ricambiare i tuoi sentimenti hyung. Mi dispiace..."
Le braccia, fino a qualche secondo prima contro il muro, scesero lungo
i fianchi, inermi. Due erano le strade a disposizione. L'accettazione
dei miei sentimenti, e la conseguente dichiarazione del suo amore per
me, in una romantica scena da film, in cui tutto sembra essere perfetto
e le pene patite nel corso degli anni dissolte in una manciata di
secondi, o il rifiuto.
Le sue parole erano state chiare.
Riprese, guardando finalmente verso di me, mordendo il labbro,
nervosamente: "Tu sei...fondamentale per me. Se succede qualcosa, o se
ho del tempo libero, la prima persona che
chiamirei, in qualsiasi momento della giornata, per qualsiasi ragione,
sei sempre e solo tu. Non voglio perderti, da quando ti ho conosciuto
tutto è stato così piacevole...ho sempre avuto te
che mi
supportavi, che mi regalavi un sorriso quando ero triste, o un ombrello
quando pioveva ed io ne ero sprovvisto. Ti sono grato per tutto quello
che hai fatto per me ma..."
Si interruppe, per pochi istanti, per poi riprendere, abbassando
nuovamente lo sguardo: "Non mi piacciono i ragazzi. Non posso...che
esserti amico."
Dovevo aver frainteso le sue intenzioni, le sue parole, i suoi gesti,
in tutti quegli anni. Come avevo potuto credere che potesse amarmi a
sua volta? Ero forse accecato dai miei sentimenti per lui, da non
essere stato in grado, fino a quel momento, di comprendere la
realtà dei fatti? Abbandonato sul pavimento, tutto il peso
del mio corpo sulle gambe, confuso e quanto mai stordito, come risvegliandomi lentamente e
dolorosamente da una crudele illusione, fissavo la porta che, pochi
minuti prima, aveva risucchiato Sungjong, allontanandolo da me, e
lasciandomi solo, in quella piccola, opprimente stanza.
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Lo so, mi starete
odiando. Non ho quasi mai avuto tempo per questa storia, ed ora che
l'ho completata, finisce pure male
X°°°°°D Ammetto che l'avevo
pensata e immaginata in questo modo. Ma, se questo finale dovesse
essere per alcune di voi poco soddisfacente - e in effetti, da
inguaribile romantica quale sono, mi rendo conto che lascia con l'amaro
in bocca - me lo comunicasse che appena avrò un po'
di tempo potrei provare a buttare giù un ulteriore,
alternativo finale, un happy ending, modificare questa storia ed
aggiungerlo come terzo capitolo (lasciando quindi sia questo che il
nuovo, eventuale finale) Nel caso fatemi sapere ^^
Baci~~~♥
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