You smell like the ocean in winter.

di BeautifulDreamer
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'INVITO ***
Capitolo 2: *** OSTINATA PERSEVERANZA ***



Capitolo 1
*** L'INVITO ***


CAPITOLO 1 : L’INVITO 


Uscii piangendo da quella casa. Mi sembrava che tutto il mondo mi stesse cadendo addosso. Amavo entrambi ma non potevo più dividermi tra due fuochi. No. non ce la facevo.
Visto che la residenza di Bill era così vicina alla mia, corsi verso casa il più velocemente possibile.
Ero sconvolta, tanto che non mi resi nemmeno conto che stavo già attraversando il vialetto che portava al grande edificio che un tempo apparteneva alla mia splendida nonnina. Quanto vorrei che tu fossi qui Adele Stackhouse, tu si che sapresti cosa fare!
Avevo assolutamente bisogno di un caffè, una doccia calda e una bella dormita.
Entrai in casa ancora in lacrime e mi diressi subito in camera. Rimasi per circa una ventina di minuti distesa sul letto immobile a piangere e a mirare il distante soffitto bianco sopra di me.
Non appena mi calmai un poco, mi asciugai le lacrime e mi alzai dal letto.
Entrai in bagno e con cura mi spogliai dei vestiti che avevano affrontato quella lunga giornata e anche se non erano realmente sporchi potei percepire su di essi la pesantezza di quella giornata trascorsa così lentamente.
Aprii l'acqua ed entrai nella doccia. Riuscivo a sentire che l'acqua portava via parte della stanchezza.
Mi lavai con cura cercando di non ripensare ai fatti delle ultime ore e poi mi asciugai.
Ancora con l'accappatoio andai in cucina intenta a bermi qualcosa, aprii il frigo e optai per una birra.
Direi che non c'era bevanda migliore per una giornata simile.
Dopo essere tornata a casa ed essermi messa la camicetta con la quale di consueto dormivo mi distesi finalmente a letto e sentii ogni singolo muscolo rilassarsi lentamente.
Infine mi addormentai.
 
__
 
Quando aprii gli occhi era mattina inoltrata, non avevo in programma alcun turno al Merlotte's fino a sera, così decisi di non preoccuparmi dell'ora e di rimanere ancora può nel letto ad oziare, cercando di non pensare troppo.
Quando mi alzai dal letto constatai che si stava avvicinando l'ora del pranzo; quindi dopo aver bevuto velocemente un caffè per riprendermi un pò iniziai a preparare qualcosa da mettere sotto i denti.
Nel pomeriggio cercai, come facevo sempre ogni qualvolta me ne capitava l'occasione, di leggere un libro che avevo preso in prestito dalla biblioteca, ma poco alla volta mi riaffiorarono alla mente i ricordi del giorno prima e sentivo piano piano crescere il pianto.
Capii che dovevo trovare qualcosa di più impegnativo, di più fisico per passare il tempo.
Mi guardai un po’ intorno per vedere cosa potessi fare e mi accorsi delle erbacce in giardino che stavano tentando di avere la meglio e ripensando a quanto la nonna amasse quel giardino decisi di dedicarmi a ciò.
Si fecero purtroppo le 18:30 e dovetti andare a lavoro.
La serata sembrava tranquilla al Merlotte's e non c'erano nemmeno troppi energumeni che pensavano di continuo alla mia biancheria intima o alla mia taglia di reggiseno. C'erano delle serate in cui le persone là dentro proprio non si sopportavano, e il mio dono di certo non mi aiutava in questo.
Servii una birra ad Hoyt Fortemberry e un paio a Jason, mio fratello, che come sempre era intento ad infilarsi fra le gambe di qualche sua nuova fiamma. Ma dopotutto era la solita routine.
Improvvisamente vidi con la coda dell'occhio una figura femminile entrare nel locale, all'inizio non ci detti troppo peso ma quando sorpresi diverse persone a fissarla mi girai e scoprii che si trattava di una donna alta,  bionda e vestita con un completo di un lilla rosato; si trattava di Pam, la "figlia" di Eric.
Non sapevo bene cosa stesse facendo lì e non mi reputo una persona molto egocentrica, ma qualcosa mi diceva che la sua presenza aveva a che fare con me; forse per il fatto che continuava a fissarmi con quei suoi splendidi occhi chiari e cristallini.
Il fatto che lei fosse lì non mi piaceva affatto. Decisi di ignorarla per quanto questo potesse infastidirla ma sapevo che era inutile, infatti passarono non più di una decina di secondi prima di ritrovarmela affianco a velocità vampiresca.
Pam disse con il suo solito charme: " Devo parlarti "
E io ribattei: " Non qui, le persone sono troppo .. come dire .. interessate; andiamo di là nell'ufficio di Sam." Appoggiai il vassoio con il quale stavo raccogliendo i resti che un tempo dovevano essere due margarita e mi diressi verso l'ufficio scoccando un'occhiata a Sam, il mio capo, che sembrava non infastidito dalla nostra destinazione: il suo ufficio.
Ci avevo messo tutto il mio impegno per non pensare a quei due uomini che entrambi mi pretendevano, ma ora alla vista di Pam le barriere di sicurezza che avevo creato non poterono che abbassarsi.
Arrivate nell'ufficio di Sam mi girai a fissarla e assunsi un espressione scocciata con la quale mi preparavo a sentire qualsiasi cosa fosse così importante tanto da volare fino a Bon Temps non appena fosse calato il sole.
" Eric, vuole che tu abbia questo.. " esordì porgendomi una busta dorata.
" E non poteva venire lui di persona a darmela? Cos'è .. ha cose più importanti da fare il signor Sceriffo dell'area 5?" risposi
" Eric dice che tu non vuoi vederlo al momento .. e mi ha detto di ritornare a velocità della luce non appena consegnato l'oggetto, non gli occorre nessuna risposta... vuole il beneficio del dubbio, dice che .... rende tutto più eccitante"
Detto questo, Pam usci dalla stanza a velocità vampiresca e presumo fece lo stesso dal locale, non ebbi il tempo per verificarlo io stessa e nemmeno per sillabare altro.
Così rimasi lì impalata, nell'ufficio di Sam intenta ad osservare quella strana lettera, proveniente da un mittente altrettanto strambo a quanto pare.

 

" If I want Sookie, I can simply take her . "

-

Salve a tutti ^^ 
Primo capitolo della storia.
Che ne pensate? Lasciate un commentino :P
-E

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Capitolo 2
*** OSTINATA PERSEVERANZA ***


CAPITOLO 2:  OSTINATA PERSEVERANZA

Continuavo a tener stretta quella  busta lucida e dorata fra le dita, in modo da potervi leggere cosa ci fosse scritto sopra : ‘ Alla mia fatina preferita ‘.
Voleva fare il simpatico adesso, come se non avesse compreso il fatto che non volevo sue notizie, almeno per un po’.
Mi decisi ad aprirla. Ruppi l’adesivo del Fangtasia che la sigillava e ne mirai il contenuto.
Su di un cartoncino appariva con una scrittura in corsivo in stile antico: ‘La sig.na Sookie Stackhouse è ufficialmente invitata alla serata in maschera che si terrà all’unico e solo bar con del mordente di Shreveport, in onore del fine settimana dell’occulto. Sarà una serata fangtastica !! Appuntamento al Nightclub Fangtasia Sabato 31 Maggio alle 21 esatte. Vedrete che non ve ne pentirete’.
Girai il cartoncino per rimirarlo meglio. Era fatto di una strana carta, che definirei ruvida e liscia nello stesso tempo. Sul retro vidi un appunto in basso, vicino all’angolo destro. Era ovviamente di Eric, diceva: Aspetto con ansia di vedere il tuo travestimento –E
Che soggetto! Non sapevo come definirlo:  non solo aveva ignorato il mio desiderio della sera prima, ma ora con quell’ultima frase, conoscendolo, pretendeva che mi presentassi alla sua stupida festa.
D’impulso gettai l’invito a terra, ma mi ritrovai a fissarlo, così lo raccolsi pensando che dopotutto non si sa mai nella vita.
Nel momento in cui lo stavo riponendo nella borsa, Sam aprì la porta per ricordarmi di tornare a lavoro.
Me ne stavo quasi dimenticando, presa dal momento.
Tornai di là, e constatai con i miei occhi il perché Sam fosse tanto agitato: un gruppo di ragazzi alticci stava rovesciando a terra qualsiasi cosa gli capitasse a tiro, intenti a cantare e ballare  una canzone country che doveva appartenere all’epoca di mia nonna, presumo.
Corsi a ripulire il disastro cercando di non apparire troppo scocciata, infondo erano dei clienti, ma non appena mi avvicinai, il più alto di loro mi prese sotto il suo braccio e cominciò a ridere e a scherzare ammiccando verso gli altri.
“ Ehi, ragazzi.. guardate che carina questa cameriera .. chissà se ha bisogno di qualcuno che l’aiuti a farsi la doccia quando andrà a casa .. eh biondina? Che ne diresti di compagnia stasera?” finì la frase rivolgendosi verso di me. Gli puzzava tremendamente l’alito.
Rimasi in silenzio a fissarlo con una faccia credo piuttosto schifata, dopo tutto non mi erano così nuove certe situazioni, in quel bar e soprattutto in quella città se ne vedevano veramente per tutti i gusti.
Improvvisamente sentii qualcuno strattonarmi via da quell’abbraccio puzzolente. Era Jason.
Non mi ero accorta che ci fosse anche lui, probabilmente doveva essere arrivato mentre mi trovavo nell’ufficio di Sam.
“Ehi amico.. questa è mia sorella.. bada a come parli!”
“ Non ti scaldare ragazzo! Qui si scherza.. e dai .. tanto te ne rendi conto anche te di che bocconcino delizioso sia tua sorella!” rispose l’enorme uomo moro che pochi secondi prima mi alitava in faccia.
Potei vedere l’espressione di Jason cambiare in una moltitudine di strane smorfie di rabbia; e decisi che era il momento di intervenire.
“Dai Jason, non ti preoccupare, lasciali stare. Sono solo un po’ … allegri .. Piuttosto aiutami a raccogliere queste cose qua a terra e finiamola qui.”
Jason non apparve così entusiasta all’inizio, ma alla fine decise ad obbedire.
“Ok Sook, ma se ci riprova io lo …”
“ Jason … calmati per l’amor di Dio!” lo ammonii.
Raccogliemmo tutte le cose che ingombravano il terreno vicino al tavolo e ci allontanammo.
Non appena mi voltai per raggiungere il bancone scorsi una figura fin troppo familiare. Era Bill in piedi affianco ad un tavolo con i canini semi allungati, come se avesse voluto intervenire nella scena di poco fa, ma non fosse arrivato in tempo.
La vista di Bill completava la giornata.
“Sembra che non avrò mai una giornata tranquilla di questi tempi “ pensai non appena lo vidi.
Perché Bill ed Eric non mi prendevano mai sul serio ?
Almeno Bill non mi aveva ancora chiesto di onorarlo con la mia presenza ad un ballo in maschera nel suo locale !!
Ma non appena posai lo straccio sul bancone vidi con la coda dell’occhio un suo movimento e capii che si stava avvicinando.
“ Ehi Sookie, tutto a posto?” chiese.
“ Si Bill, tutto ok. “ risposi fredda
“ Ho capito .. non sei molto contenta di vedermi, ma sappi che non ho resistito e volevo controllare come stavi .. con i miei occhi “ disse con un viso mortificato
“ Hai centrato la questione, Bill. Ieri vi avevo detto di lasciarmi in pace per un po’ .. non vi ferisce nemmeno lievemente il fatto che io ami entrambi?”
“Perché parli al plurale ? Eric si è fatto sentire?” disse lui accigliato continuando a farfugliare qualcosa sottovoce.
“Diciamo di si”
“Ah .. ne ero certo, non è un tipo che abbandona così facilmente. La sua ossessione per te deve essere davvero grande se inizia a comportarsi come me, non mi era mai capitato di vederlo così “ disse pensieroso
“ Senti Bill, non per essere scortese, ma ora dovrei tornare a lavoro .. “ dissi.
“Si , ok , Sookie .. me ne rendo conto. Io mi andrò a sedere nuovamente laggiù, al solito tavolo”
“Ehi, aspetta! Visto che ormai sei qui, prendo direttamente la tua ordinazione, cosa ti porto? Il solito?” velocizzai il tutto visto che il tavolo sul quale aveva intenzione di sedersi era di mia competenza
“ si,  il solito grazie” concluse prima di girare i tacchi e appollaiarsi sulla solita panca del solito tavolo.

 Finii di servire i tavoli che avevo lasciato indietro grazie alla visita di Pam e portai la consueta bottiglia riscaldata di B negativo a Bill, che di tanto in tanto mi lanciava occhiate che potrei addirittura definire vogliose.
Non aveva risposto alla mia domanda. Possibile che non gli importasse affatto che fossi innamorata anche di Eric ? Come poteva far finta di niente così?
Bah .. valli a capire.. i vampiri !
Bill evidentemente capì che per quella sera si doveva far bastare quella breve conversazione, visto che verso l’una se ne andò lasciando una generosa mancia.
Il resto della serata, non appena i ragazzi dello scontro di prima se ne andarono, fu abbastanza tranquilla e non fu difficile prendere delle mance consistenti.
Finalmente verso le 2 e 30 il locale era vuoto e potei passare alla pulizia finale insieme a Jessica ed Arlene che quella sera erano di turno .
Alle 3 stavo già imboccando il vialetto di casa e già sognavo il mio lettuccio morbido che avrebbe spazzato via tutta la mia stanchezza e i miei pensieri per almeno 8 ore.
Entrai, mi preparai un thè rilassante e andai in camera intenta a leggere un libro prima di una bella dormita.
Mi distesi sul letto supina godendo di ogni singola doga che lo componeva, poi mi girai su un fianco e vidi che dalla borsa usciva un angolo dell’invito così ripensai a tutta la situazione e a quanto fossero bizzarri quei due ad insistere così nonostante la mia volontà.
Infine mi appisolai.

"I don't wanna lie to you"

   

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Risalve a tutti ^ ^ Altro capitolo.
Non ci credooo mancano due giorni alla stagione 6 ! Sono troppo agitata ^^ Secondo voi cosa succederà?
Fatemi sapere se apprezzate :3 Thanks ^^

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