CAPITOLO 2: OSTINATA
PERSEVERANZA
Continuavo
a
tener stretta quella busta
lucida e
dorata fra le dita, in modo da potervi leggere cosa ci fosse scritto
sopra : ‘ Alla
mia fatina preferita ‘.
Voleva fare
il simpatico adesso, come se non avesse compreso il fatto che non
volevo sue
notizie, almeno per un po’.
Mi decisi ad
aprirla. Ruppi l’adesivo del Fangtasia che la sigillava e ne
mirai il
contenuto.
Su di un cartoncino appariva con una scrittura in corsivo in stile
antico: ‘La sig.na
Sookie Stackhouse è ufficialmente invitata alla serata in
maschera che si terrà
all’unico e solo bar con del mordente di Shreveport, in onore
del fine
settimana dell’occulto. Sarà una serata
fangtastica !! Appuntamento al
Nightclub Fangtasia Sabato 31 Maggio alle 21 esatte. Vedrete che non ve
ne
pentirete’.
Girai il cartoncino per rimirarlo meglio. Era fatto di una strana
carta, che
definirei ruvida e liscia nello stesso tempo. Sul retro vidi un appunto
in
basso, vicino all’angolo destro. Era ovviamente di Eric,
diceva: Aspetto con
ansia di vedere il tuo travestimento –E
Che
soggetto! Non sapevo come definirlo: non solo aveva
ignorato il mio desiderio
della sera prima, ma ora con quell’ultima frase,
conoscendolo, pretendeva che
mi presentassi alla sua stupida festa.
D’impulso
gettai l’invito a terra, ma mi ritrovai a fissarlo,
così lo raccolsi pensando
che dopotutto non si sa mai nella vita.
Nel momento
in cui lo stavo riponendo nella borsa, Sam aprì la porta per
ricordarmi di
tornare a lavoro.
Me ne stavo
quasi dimenticando, presa dal momento.
Tornai di
là, e constatai con i miei occhi il perché Sam
fosse tanto agitato: un gruppo
di ragazzi alticci stava rovesciando a terra qualsiasi cosa gli
capitasse a
tiro, intenti a cantare e ballare una
canzone country che doveva appartenere all’epoca di mia
nonna, presumo.
Corsi a
ripulire il disastro cercando di non apparire troppo scocciata, infondo
erano
dei clienti, ma non appena mi avvicinai, il più alto di loro
mi prese sotto il
suo braccio e cominciò a ridere e a scherzare ammiccando
verso gli altri.
“ Ehi,
ragazzi.. guardate che carina questa cameriera .. chissà se
ha bisogno di
qualcuno che l’aiuti a farsi la doccia quando
andrà a casa .. eh biondina? Che
ne diresti di compagnia stasera?” finì la frase
rivolgendosi verso di me. Gli
puzzava tremendamente l’alito.
Rimasi in
silenzio a fissarlo con una faccia credo piuttosto schifata, dopo tutto
non mi
erano così nuove certe situazioni, in quel bar e soprattutto
in quella città se
ne vedevano veramente per tutti i gusti.
Improvvisamente
sentii qualcuno strattonarmi via da quell’abbraccio
puzzolente. Era Jason.
Non mi ero
accorta che ci fosse anche lui, probabilmente doveva essere arrivato
mentre mi
trovavo nell’ufficio di Sam.
“Ehi amico..
questa è mia sorella.. bada a come parli!”
“ Non ti scaldare ragazzo! Qui si scherza.. e dai .. tanto te
ne rendi conto
anche te di che bocconcino delizioso sia tua sorella!”
rispose l’enorme uomo
moro che pochi secondi prima mi alitava in faccia.
Potei vedere
l’espressione di Jason cambiare in una moltitudine di strane
smorfie di rabbia;
e decisi che era il momento di intervenire.
“Dai Jason,
non ti preoccupare, lasciali stare. Sono solo un po’
… allegri .. Piuttosto aiutami
a raccogliere queste cose qua a terra e finiamola qui.”
Jason non apparve così entusiasta all’inizio, ma
alla fine decise ad obbedire.
“Ok Sook, ma se ci riprova io lo …”
“ Jason … calmati per l’amor di
Dio!” lo ammonii.
Raccogliemmo tutte le cose che ingombravano il terreno vicino al tavolo
e ci
allontanammo.
Non appena mi voltai per
raggiungere il
bancone scorsi una figura fin troppo familiare. Era Bill in piedi
affianco ad
un tavolo con i canini semi allungati, come se avesse voluto
intervenire nella
scena di poco fa, ma non fosse arrivato in tempo.
La vista di
Bill completava la giornata.
“Sembra che non avrò mai
una giornata tranquilla
di questi tempi “ pensai non appena lo vidi.
Perché Bill
ed Eric non mi prendevano mai sul serio ?
Almeno Bill
non mi aveva ancora chiesto di onorarlo con la mia presenza ad un ballo
in
maschera nel suo locale !!
Ma non appena posai lo straccio sul bancone vidi con la coda
dell’occhio un suo
movimento e capii che si stava avvicinando.
“ Ehi
Sookie, tutto a posto?” chiese.
“ Si Bill,
tutto ok. “ risposi fredda
“ Ho capito .. non sei molto contenta di vedermi, ma sappi
che non ho resistito
e volevo controllare come stavi .. con i miei occhi “ disse
con un viso
mortificato
“ Hai
centrato la questione, Bill. Ieri vi avevo detto di lasciarmi in pace
per un
po’ .. non vi ferisce nemmeno lievemente il fatto che io ami
entrambi?”
“Perché parli al plurale ? Eric si è
fatto sentire?” disse lui accigliato
continuando a farfugliare qualcosa sottovoce.
“Diciamo di si”
“Ah .. ne ero certo, non è un tipo che abbandona
così facilmente. La sua
ossessione per te deve essere davvero grande se inizia a comportarsi
come me,
non mi era mai capitato di vederlo così “ disse
pensieroso
“ Senti
Bill, non per essere scortese, ma ora dovrei tornare a lavoro ..
“ dissi.
“Si , ok ,
Sookie .. me ne rendo conto. Io mi andrò a sedere nuovamente
laggiù, al solito
tavolo”
“Ehi, aspetta! Visto che ormai sei qui, prendo direttamente
la tua ordinazione,
cosa ti porto? Il solito?” velocizzai il tutto visto che il
tavolo sul quale
aveva intenzione di sedersi era di mia competenza
“ si, il
solito grazie” concluse prima di girare i
tacchi e appollaiarsi sulla solita panca del solito tavolo.
Finii
di
servire i tavoli che avevo lasciato indietro grazie alla visita di Pam
e portai
la consueta bottiglia riscaldata di B negativo a Bill, che di tanto in
tanto mi
lanciava occhiate che potrei addirittura definire vogliose.
Non aveva
risposto alla mia domanda. Possibile che non gli importasse affatto che
fossi
innamorata anche di Eric ? Come poteva far finta di niente
così?
Bah .. valli
a capire.. i vampiri !
Bill
evidentemente capì che per quella sera si doveva far bastare
quella breve
conversazione, visto che verso l’una se ne andò
lasciando una generosa mancia.
Il resto
della serata, non appena i ragazzi dello scontro di prima se ne
andarono, fu
abbastanza tranquilla e non fu difficile prendere delle mance
consistenti.
Finalmente
verso le 2 e 30 il locale era vuoto e potei passare alla pulizia finale
insieme
a Jessica ed Arlene che quella sera erano di turno .
Alle 3 stavo
già imboccando il vialetto di casa e già sognavo
il mio lettuccio morbido che
avrebbe spazzato via tutta la mia stanchezza e i miei pensieri per
almeno 8
ore.
Entrai, mi
preparai un thè rilassante e andai in camera intenta a
leggere un libro prima
di una bella dormita.
Mi distesi
sul letto supina godendo di ogni singola doga che lo componeva, poi mi
girai su
un fianco e vidi che dalla borsa usciva un angolo dell’invito
così ripensai a
tutta la situazione e a quanto fossero bizzarri quei due ad insistere
così
nonostante la mia volontà.
Infine mi
appisolai.
"I don't wanna lie to you"
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Risalve a tutti ^ ^ Altro capitolo.
Non ci credooo mancano due giorni alla stagione 6 ! Sono troppo agitata
^^ Secondo voi cosa succederà?
Fatemi sapere se apprezzate :3 Thanks ^^
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