L'ultimo Respiro

di ShadowsOfBrokenGirl
(/viewuser.php?uid=459696)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


L’uomo riposava su una poltrona e pensava a quello che avrebbe fatto dopo. Sollevò la tazza di caffè e ne bevve un sorso. Improvvisamente la porta si aprì ed entrò il suo cameriere che gli porse una lettera.La lettera emanava un odore molto forte  che ricordava la fragranza del cioccolato.
L’uomo lesse attentamente la lettera poi coprì il volto con le mani e le lacrime bagnarono il suo viso.

Il momento che contiene più adrenalina è sicuramente il momento di andare in scena. L’attrice di punta di quel teatro si chiamava Chocola Meilleure. Il teatro era situato in una delle strade più malandate di una Londra del lontano 1800. Anche il teatro era molto vecchio e rovinato e tutti gli attori erano di scarsa preparazione e i loro vestiti erano malridotti e pieni di toppe.L’unica attrice che brillava come una stella in un cielo scuro era lei.Lei che dietro il sipario rosso e di velluto era davvero molto agitata come se fosse stata la sua prima apparizione in pubblico e invece non lo era.
Per lei il teatro era tutto:era l’unico modo con il quale riusciva a vivere tante vite.
Poteva essere una Regina,una Principessa,una Dea e molte altre donne che avevano vissuto una vita migliore della sua. Infatti lei,orfana sia di madre che di padre,viveva con i suoi due fratelli Houx e Saule e nonostante anche loro lavorassero conducevano una vita umilissima.Ora torniamo allo spettacolo.Lo spettacolo durò come sempre e nonostante nessuno degnasse mai di uno sguardo la splendida attrice lei si impegnò ugualmente molto dando il meglio di se stessa.Ma quella sera qualcosa fu diverso.
Quella sera Chocola quando lo spettacolo finì fu molto colpita.Si,perché quando si voltò verso il pubblico(che di solito non era composto che da uomini ubriachi) per inchinarsi notò un ragazzo bellissimo.Era molto bello,biondo e aveva un aspetto da vero nobile…allora cosa ci faceva lì?Lui stava applaudendo.Questo voleva dire che aveva seguito lo spettacolo e che gli era piaciuto…oppure che lei gli era piaciuta.Mentre pensava questo il sipario si abbassò e rimase sola a fissare il tessuto del sipario che la separava dal ragazzo che occupava i suoi pensieri.Spostò leggermente il sipario con la speranza di scorgerlo tra le poltrone vuote,ma se ne era già andato.Probabilmente non gli era piaciuto per niente lo spettacolo e non sarebbe mai più tornato.In fin dei conti aveva l’aspetto di un Principe e un principe non frequenta certi ambienti.Chocola fece un sospiro profondo e andò a cambiarsi.Uscita dal teatro vide i suoi fratelli che la aspettavano.Li salutò e si avviarono a casa.Salite le scale malconce arrivarono nella loro piccola casa e Chocola andò a letto.Ma non pensava ad altro che a lui. 
 
Ecco la nuova fanfic ispirata ad un libro di Oscar Wilde “Il ritratto di Dorian Gray”.In questo libro c’è una storia d’amore tra il protagonista e un’attrice.Io la farò rivivere a Chocola e Pierre.Spero che il capitolo vi piaccia.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Allora…vi avverto:le parti che ho preso dal libro le ho scritte in corsivo,così potete capire cosa ho inventato io e cosa no.
Ho usato lo stesso sistema di Remedios La Bella nella fanfiction Morirei pur di stare al passo con te nel cap 3 (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=724022&i=1).Ossiaho aggiunto delle informazione alla fine del racconto.Spero che non ti offenderai Remedios La bella.
Ok ora vi lascio al racconto!
 
Il ragazzo arrivò fuori la porta della sua casa e mosse con forza il martello.Erano intorno alle 11 di sera…era piuttosto tardi.Uno dei servitori aprì la porta ed esclamò:-Bentornato Vostra maestà-
-Prepara la vasca…voglio fare un bagno caldo e dopo andrò a letto…ho già cenato al club-
-Certo,vostra maestà-
Il ragazzo fece il bagno nella vasca piena di Sali,che lo aiutavano a rilassarsi e poi andò a letto.
Si svegliò e andò al piano inferiore per fare colazione.Si sedette al tavolo e mangiò il delizioso cornetto preparato da uno dei migliori cuochi della città. Improvvisamente arrivò un servo per annunciargli l’arrivo di un ospite:era Ser Sylvett Di Monmouth.
Il principe gli disse di farlo entrare e in poco tempo il lord entrò nella stanza.
-Pierre,amico mio,come stai?-
-Tutto bene…vuoi favorire?-
-No…grazie ho già mangiato-
-Ok…cosa ci fai qui?-
-Mi sono solo preoccupato per te…insomma non sei venuto ieri sera al club!Che cosa hai fatto?
Non sai che cosa ti sei perso!!C’erano tutto i lord del paese e anche Lady de Shampoo-
-Non ne avevo voglia…-
-E dove sei stato?-
-Sono stato a Hyde Park-
-E che cosa ci facevi lì?Lì non ci sono che cafoni,poveri ubriaconi…-
-Camminavo e pensavo ed improvvisamente mi sono trovato lì…e mi sono innamorato-
-Che cosa??-
-Ti racconterò dall’inizio.Ero arrivato fuori ad un teatro dall’aspetto malconcio e rovinato…e l’ultima cosa che volevo fare era entrarci,ma un uomo dall’aspetto grassoccio e antipatico mi invitò e insistette affinché assistessi alla rappresentazione.Lo spettacolo rappresentato era il Pirata.La platea e il palco erano davvero orrendi e anche l’attore che interpretava Gualtiero lo era.Era un uomo molto anziano con il vestito pieno di toppe.Decisi di andarmene subito,ma fui trattenuto dal suo arrivo.L’attrice che interpretava Imogene era davvero bellissima.Una ragazza di nemmeno diciassette anni,con i capelli rossi che le cadevano sulle spalle e le circondavano il volto delicato.
Poi cominciò a recitare.La sua voce era molto bassa con delle note profonde e calde,che sembravano cadere ad una ad una nell’orecchio.Ad un tratto la sua voce divenne più alta come il suono di un flauto e mi incantò profondamente.-
-Allora che cosa c’è stato tra voi?-
-Cosa dici?Chocola è sacra-
-Allora è così che si chiama!Ma fammi capire…non vi siete nemmeno incontrati?-
-No!-disse dopo aver bevuto un sorso di caffè
-E come fai a sapere il suo nome?-
-Finito lo spettacolo stavo per andarmene quando arrivò quel uomo grassoccio e mi chiese se avevo gradito lo spettacolo.Io cortesemente gli dissi di si e feci alcuni complimenti sull’attrice che interpretava Imogene.Lui mi disse che si chiamava Chocola ed era molto povera e vive in una casa molto piccola insieme ai suoi fratelli.Mi chiese se volevo incontrarla ma io mi rifiutai e me ne andai.-
-Ok si è fatto molto tardi devo andare…ci vediamo stasera al club-
-No…io non vengo torno in teatro-
-Che cosa?Ma…quando questa stupida infatuazione passerà ti pentirai di aver trascurato i tuoi amici per lei…e poi lei è troppo povera per te…perché interessarti ad un’attrice da quattro soldi quando ci sono milioni di contesse che stravedono per te-
-Ok ci vediamo al più presto…ciao-
-Ciao-disse il suo amico sbattendo la porta dietro di sé.
Pierre si affacciò alla finestra e lasciò che l’aria gelida gli arrivasse in viso.Sorrise pensando al suo amico.Poverino!Che cosa poteva saperne lui dell’amore?Lui era condannato a vivere tra noiosi lord e conti…mentre Pierre poteva vivere davvero la vita…e amare.Che bella sensazione pensare a lei…in tutta la sua bellezza,gentilezza e dolcezza.E si rattristò quando pensò che una simile creatura dovesse vivere quella vita. Scosse la testa…non era il momento di pensare a questo…ora i suoi pensieri dovevano essere diretti solo allo spettacolo di quella sera.
 
Martello: è il campanello delle porte antiche come questo:
http://www.google.it/imgres?imgurl=http://us.123rf.com/168nwm/pontuse/pontuse0708/pontuse070800015/1391679-testa-del-leone-utilizzata-per-la-decorazione-interna-antico.jpg&imgrefurl=http://it.123rf.com/stock-photo/campanello%2Bdella%2Bporta.html&usg=__LXCF9jNFdA36mVdKVr4jNB8lwIg=&h=136&w=168&sz=8&hl=it&start=28&sig2=HBPTf2WbBSMGMB0oXmwuzA&zoom=1&tbnid=rE-YO5PyBkOgxM:&tbnh=108&tbnw=134&ei=yO_xTZmQE4SEswbu2-GHBw&prev=/search%3Fq%3Dcampanello%2Bantico%26um%3D1%26hl%3Dit%26biw%3D1024%26bih%3D653%26tbm%3Disch&um=1&itbs=1&iact=rc&dur=486&page=3&ndsp=15&ved=1t:429,r:7,s:28&tx=70&ty=44&biw=1024&bih=653
Credo si chiami così non ne sono sicura…
 
Il pirata:L'azione si svolge in Sicilia, nel Castello di Caldora e nelle sue vicinanze.
Durante l'antefatto, l'amore tra Imogene e Gualtiero è ostacolato dal duca Ernesto di Caldora, partigiano di Carlo I d'Angiò, che fa imprigionare il padre di Imogene per costringerla a sposarlo. In esilio forzato, ignaro delle nozze tra Imogene ed Ernesto e della nascita del loro primogenito, Gualtiero organizza una squadra di pirati aragonesi e inizia una serie di scorribande sulla costa siciliana, col proposito di tornare nella sua terra e sposare Imogene. La flotta dei d'Angiò, capitanata da Ernesto, sconfigge i pirati in battaglia: si salva solo un vascello, quello su cui si trova Gualtiero, che una tempesta getta sulla costa siciliana, non lontano da Caldora.

Allora che ve ne pare?Nel capitolo precedente ho raccontato la reazione di Chocola e invece qui quella di Pierre.Nel prossimo capitolo Chocola e Pierre si incontreranno per la prima volta.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Le lancette del grande orologio antico segnarono le 8 e un suono assordante invase la stanza.
Eppure quel suono che poteva sembrare così fastidioso fu molto più che gradito per una persona.
Questa persona stava aspettando impazientemente che fossero le otto perché doveva recarsi in teatro. Per questo quando il rumore terminò di stravolgere i timpani della servitù Pierre afferrò il soprabito e uscì dalla porta principale. Camminava lentamente per le strade di Londra salutando ogni passante che incontrava. Effettivamente in città era molto conosciuto…ma nessuno lo conosceva davvero.Infatti lui non era solo il lord inglese che sprecava il suo tempo a giocare a carte o a partecipare a ricevimenti insignificanti…era molto di più.Era un principe erede di un grande regno…quello dei Malefici.Era un discendente della dinastia di cui Ice era stato il fondatore,la dinastia più temuta e rispettata di tutto Extramondo.
E allora che cosa ci faceva a Londra?Aveva deciso di trascorrere con la nobiltà londinese la sua giovinezza fino all’anno  della sua incoronazione.
 
Era arrivato fuori alla porta del teatro.Lì vide il solito ometto grassoccio e antipatico che lo invitò ad entrare.La platea era vuota come anche la sera precedente.Pierre gli chiese se fosse sempre vuota e l’ometto esclamò:
-Si effettivamente si,molte persone si lasciano ingannare dall’aspetto del teatro e da quello dei costumi degli attori,ma sbagliano…giusto?-
-Si certo-
Le luci che illuminavano il teatro si spensero e ciò costrinse l’ometto a tacere e soprattutto ad allontanarsi.Il sipario di velluto si alzò e comparsero i primi personaggi.L’opera rappresentata quella sera era Romeo e Giulietta.Certo che per essere un teatro da quattro soldi rappresentavano delle opere davvero importanti!
Pierre sorrise al pensiero di chi potesse interpretare Giulietta.Quale donna era più adatta della sua amata Chocola per interpretare Giulietta?
E infatti dopo pochi atti entrò Chocola con il delicato vestito di scena e un rossore sulle guance che la rendeva davvero perfetta.Pierre si perse fra i suoi pensieri.-Come era possibile-pensava-che ci fosse un’anima così incantevole racchiusa in quel piccolo corpo d’avorio?-
Questi pensieri lo riempirono di sgomento.
In ben che non si dica lo spettacolo era finito e tutti gli attori si inchinarono per ringraziare il pubblico…ehm Pierre.Lui non aveva occhi che per lei e lei sembrò accorgersene…infatti prima ne fu sorpresa e poi gli sorrise.O almeno a lui sembrò così.
Il sipario calò e l’uomo tornò da Pierre.
-Chocola è davvero bellissima,vero?-gli chiese guardandolo con uno sguardo malizioso.
Pierre prima impallidì.Poi arrossì.Infine annuì.
-Dovete assolutamente conoscerla…-
-No…-
-Ma dovete…-
-No…vado di fretta…-
-Vado a chiamarla.-
L’uomo lo aveva spiazzato.Si certo poteva pur sempre scappare…ma in fondo perché avrebbe dovuto.
L’uomo andò nella grande sala dove stavano tutti gli attori e si avvicinò a Chocola.
-Di là c’è un’uomo che vuole vederti…è un principe o magari un lord…comunque è sicuramente molto ricco.-
-Si vengo subito-disse la ragazza che aveva già capito chi la cercava.
L’uomo la condusse da Pierre e poi si allontanò.
Seguì un momento in cui nessuno dei due parlò,ma per fortuna lo ruppe Chocola.
-Posso farti una domanda?-chiese Chocola
-Certo-
-Hai l’aspetto di una persona molto ricca e allora perché vieni qui?-
Chocola lo chiese sperando però di conoscere già la risposta(ossia per lei).
Pierre però non rispose,ma arrossì soltanto. Questo comunque rese felice lo stesso Chocola.
-Sei stata bravissima stasera…bè anche ieri sera…sei davvero una grande attrice!Direi che sei sprecata in questo teatro-
-Bè sono molto lusingata dai tuoi complimenti…ma non credo che in un altro teatro mi accetterebbero…-
-Già…oh come è tardi!Devo andare!-disse Pierre e si voltò per andarsene
-Aspetta…-disse Chocola avvicinandosi-non mi hai ancora detto il tuo nome-
Pierre esitò un attimo e poi si avvicinò alla ragazza,le accarezzo dolcemente il viso e poi la baciò.
-Chi ha guidato i tuoi passi a scoprire questo luogo? -
-L’Amore, il quale mi ha spinto a cercarlo: egli mi ha prestato il suo....consiglio, ed io gli ho prestato gli occhi.-
Chocola avendo capito che il ragazzo non voleva dirle il suo nome esclamò:
-Hai l’aspetto di un Principe…vi chiamerò Principe Gentile!-
Pierre sorrise e poi usci dal teatro.
Chocola invece fu raggiunta dal proprietario del teatro(l’uomo grasso…avete presente??).
-Allora signorina avete visto quanto è carino?-
-Si…-disse con sguardo sognante
-Deve riuscire a conquistarlo…potrebbe farla sfondare in un teatro degno di questo nome….-
-Si…-disse Chocola senza averlo ascoltato e pensando ancora al bacio che aveva ricevuta qualche minuto prima.
-La sua vita potrebbe cambiare…-
-Sta già cambiando…-pensò Chocola arrossendo e si avviò verso il suo camerino.Prese tutte le sue cose e tornò a casa.
 
Spero vi sia piaciuto. Sono davvero carini…molto dolci vero?
-Chi ha guidato i tuoi passi a scoprire questo luogo? -
-L’Amore, il quale mi ha spinto a cercarlo: egli mi ha prestato il suo....consiglio, ed io gli ho prestato gli occhi.-
Queste due frasi le ho prese da un sito dove c’erano molte frasi di Romeo e Giulietta.
Ok alla prossima allora!

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Chocola il giorno seguente avrebbe voluto dormire un po’ più a lungo,ma fu svegliata da una visita improvvisa.I suoi due fratelli uscirono di casa molto presto e quindi lei era sola.
Nella casa non si udiva alcun rumore e lei era sotto le calde coperte e pensava a cosa era successo la sera precedente. Sospirava in continuazione e non faceva altro che arrossire. Improvvisamente i suoi pensieri furono interrotti dal campanello.Chocola si alzò dal letto e si guardò allo specchio:aveva davvero un aspetto orribile!Così si pettinò e si infilò un vestito a caso…giusto per non far vedere che si era appena svegliata!
Si precitò all’entrata e aprì la porta.Davanti a lei comparve una figura alta,snella e dai capelli biondi e lucenti.
-Chocola…da quanto tempo!-
-Vanilla!-
(Credevate fosse Pierre,vero?Ahahah!E invece no!Mi dispiace…vabbè torniamo alla storia!)
-Vanilla ma cosa ci fai qui?-esclamò la ragazza dai capelli rossi
-Volevo invitarti a partecipare con me ad un ballo-
-Quando?-
-Adesso!-
-Adesso?Ma non sono in condizione di…-
-Sta tranquilla ti preparo io in ben che non si dica-
-Ma Houx e Saule non lo sanno…-
-Gli lasceremo un biglietto…ti ho convinta ora?-
-Si andiamo ma devo essere qui per le 8-
-Per quale motivo?-
-Ho uno spettacolo-
-Okok adesso vieni-
Il vestito della ragazza divenne più elegante e largo…Chocola ora era pronta per partecipare.
Vanilla condusse la sua migliore amica verso un gruppo di ragazze snob che stavano parlando.
-Si…è così carino…-
-Hai ragione…peccato che sia un Malefico…-
-Il principe dei Malefici-
Queste le uniche cose che Chocola sentiva uscire dalle labbra rosso fuoco di quelle ragazze.
-Ragazze…vi voglio presentare una mia amica…Chocola Meilleure-
-Piacere…-esclamarono in coro
-Lei vive sulla terra a Londra-disse Vanilla
-Ho sentito dire che è una città deliziosa..è vero?-
-Verissimo…ma voi piuttosto di chi stavate parlando?-chiese la rossa
-Del Principe dei Malefici…ha molto fascino-rispose
-Ed è qui?-chiese Chocola
-No…vive a Londra…sciocchina-
-A Londra?Quindi potresti conoscerlo!-disse una ragazza
-Forse…mi piacerebbe vedere almeno una sua foto-
-Vieni con me…tesoro-disse la più agghindata
-Eccola qui-disse porgendole una foto
Chocola la guardò e ne restò sorpresa.Non poteva essere!Era il Principe Gentile…!!
Allora era davvero un Principe!Il principe dei Malefici!
-Lo conosci?-
-No…ma è davvero bellissimo!-
-Sembrava che tu lo conoscessi-
-No…purtroppo!Ora devo andare!Ho mille impegni…scusatemi con Vanilla-
Chocola fuggì e tornò a casa sua.
-Ti dirò a me mi è sembrato come se lo conoscesse…e non solo di vista-disse la ragazza.
Poi bevve un sorso di champagne sporcando il bicchiere con il suo rossetto e si unì di nuovo al gruppo.
 
Spero vi piaccia.Lo so è un po’ corto…e nemmeno chissà  quanto importante però così si allunga un po’ di più la storia…che di per se è molto breve!
Ora che lei sa chi è lui…che cosa farà?
Prometto che il prossimo sarà più lungo!

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Lo spettacolo iniziò non appena il sipario si sollevò.Naturalmente nel pubblico c’era Pierre e sul palco c’era Chocola.Lo spettacolo rappresentato era Amleto,la famosissima opera di Shakespeare. La bellissima Chocola interpretava Ofelia,la figlia del ciambellano del regno di Danimarca.
Quando il padre di Amleto (Re di Danimarca) muore la madre di Amleto, Gertrude, sposa il fratello del re defunto, Claudio, che prende il trono. Amleto incontra il fantasma di suo padre che gli dice che è stato assassinato da Claudio e Amleto decide di vendicarsi.
Amleto finge di essere matto e rifiuta l'amore di Ophelia, la figlia di Polonio consigliere del re. Per dimostrare che suo padre è stato ucciso, chiede un gruppo di attori di rappresentare l’omicidio di fronte a Claudio per vedere la sua reazione. Durante la scena dell'omicidio, Claudio esce dalla stanza in apparente furia colpevole. Amleto rimprovera poi alla madre di aver tradito la memoria di suo padre sposando Claudio. Durante questa scena sente un rumore dietro una tenda e uccide l'intruso, pensando che sia Claudio, quando invece è Polonio. Amleto viene quindi inviato in Inghilterra per essere ucciso,ma lui scappa e ritorna in Danimarca. Nel frattempo Ofelia, ormai pazza, si è suicidata gettandosi in un lago e due becchini le stanno scavando la fossa. Amleto passeggiando con Orazio passa di lì e s’interroga su quale nobildonna (perché solo una nobildonna potrebbe avere una sepoltura cristiana anche suicidandosi) debba esser seppellita lì. Quando vede il corteo funebre capisce tutto e non può fare a meno di accorrere sulla bara di Ofelia. Laerte(fratello di Ofelia), pieno di collera contro di lui, lo riempie d'insulti e lo sfida a duello. Claudio organizza il duello tra i due e dà a Laerte una spada avvelenata, ma il suo piano fallisce e sia Amleto e Laerte vengono feriti dalla stessa spada. Alla fine, Gertrude beve una coppa avvelenata destinata per suo figlio e Amleto uccide suo zio, Claudio, prima di morire.
Il sipario cala e gli attori si avviano lentamente nei loro camerini.La più veloce a cambiarsi fu Chocola che in un secondo si cambiò e usci dal suo camerino.
Corse nella platea per incontrarlo ma non c’era nessuno.Così delusa tornò nel camerino e chiese al proprietario se avesse visto il ragazzo,ma lui le rispose:
-Mi dispiace…era qui,ma appena è finito lo spettacolo se ne è andato-
Così ancora più delusa Chocola uscì dal teatro e si avviò verso casa,ma uscita senti una voce che sussurrava il suo nome.Si voltò e lo vide.
-Ciao…credevo che te ne fossi andato-disse la ragazza
-E invece sono qui-
-Già-
Cominciarono a camminare e lui le mise un braccio dietro alla schiena avvicinandola a sé.
-Pierre…ti dispiace se andassimo in un posto un po’ più appartato…sai ho paura che i miei fratelli ci vedano…-
-Si…andiamo a casa mia?-
-Ok…-
Si staccarono l’uno dall’altro ed entrarono nella lussuosa casa di Pierre.Per fortuna tutti i servitori stavano già dormendo,così i due piccioncini poterono salire al piano di sopra ed entrare nella stanza di Pierre senza essere disturbati da domande indiscrete.
I due si sedettero sul grande letto al centro della stanza e scese un silenzio imbarazzante.
Entrambi erano abbastanza imbarazzati di stare da soli…
Fu Chocola la prima a fare qualcosa…infatti appoggiò la sua testa sulle gambe di Pierre.Lui cominciò ad accarezzarle i capelli e a baciarle la testa.Poi la abbracciò e la spinse dolcemente sul letto.Le baciò dolcemente la fronte.
-Credo di amarti…Pierre-
-Anche io…aspetta come mi hai chiamato?Come fai a sapere il mio nome?-disse sedendosi sul letto
-Bè sono anche io un abitante di Extramondo e stamattina la mia amica Vanilla mi ha portato ad una festa…lì stavano parlando di te…ossia del Re dei Malefici,mi hanno detto che viveva a Londra e mi hanno fatto vedere la sua…cioè la tua foto-
Pierre si alzò dal letto ed andò vicino alla finestra.Si mise una mano sulla sua faccia e si sedette sul bordo della finestra.
-Pierre…perché non mi hai detto chi eri?-chiese Chocola avvicinandosi a lui
-Bè perché avevo paura che tu mi lasciassi perché sai sono un Malefico e poi tra qualche anno sarò incoronato re dei Malefici…e che ne sarebbe stato di noi?-
-Hai paura di presentarmi ai Malefici?-chiese Chocola essendosi seduta accanto a lui
-No…ho paura che tu non voglia essere la fidanzata di un Malefico!-
-Bè sei il Malefico più dolce che io conosca-disse Chocola sorridendogli dolcemente
Pierre le accarezzò la guancia e la baciò dolcemente.Quando si staccò da lei pensò a lungo poi si alzò e le disse:-Aspettami qui…vengo subito!-
-Certo-
La ragazza aspettò pazientemente affacciata alla finestra.Vedeva le carrozze trainate dai possenti cavalli attraversare la strada e pensava.Tra un po’ sarebbe dovuta tornare a casa ed inventare una scusa per giustificare il fatto di essere arrivata a casa così tardi.Ma in fin dei conti cosa importava?
L’unica cosa importante era il fatto che lei si fosse innamorata…
I suoi pensieri furono interrotti dall’arrivo di Pierre.Si voltò e vide che nascondeva qualcosa dietro la schiena.
-Che cosa hai dietro la schiena?-
-Bè…aspetta…allora prima avevo tanta paura di chiedertelo,ma ora che ci siamo chiariti,che sai chi sono in realtà…non ho più paura di chiedertelo-Pierre si inchinò e le mostrò ciò che aveva dietro la schiena:era una scatola di velluto blu-Chocola…vuoi sposarmi?-
Aprì la scatola e dentro c’era un bellissimo anello di diamanti e rubini:
 http://www.gennarogiovatore.it/public/immagini/moissanite_anello_contorno_rubino_malossi.jpg
-Ma sul serio?-
-Certo…perché?Non vuoi?-
-Certo che voglio…-disse Chocola abbracciandolo
-Ah che sollievo…vieni-disse il ragazzo prendendola per mano e portandola sul letto.
Si stesero entrambi da parti opposte del letto,ma i loro erano così vicini da riuscire a sfiorarsi.
-Adesso che sei la mia fidanzata ti farò diventare una grande attrice…la più famosa e bella di Londra-
Chocola non lo rispose perché i suoi pensieri erano altrove…
-Pensi ai tuoi fratelli,vero?-
-Si…-
-Sta tranquilla gli parlerò io e tutto si sistemerà…vuoi che gli parli stasera?-
-No…aspettiamo ancora un po’!-
-Ok…-
L’orologio segnò mezzanotte e il suono invase tutta la casa:
-Oh no!E’ tardissimo…devo andare-disse alzandosi Chocola
-Aspetta ti aiuto io-disse Pierre aprendo un portale
-Ci vediamo domani sera-
-Si a domani-
Chocola entrò nel portale e si ritrovò fuori la porta di casa sua.La aprì pronta a ricevere una bella sgridata e invece:
-Chocola…è durata così tanto la festa di Vanilla?-chiese Saule
-Ti sei divertita?-Chiese Houx
-Si…ma ora sono davvero stanchissima…ci vediamo domani mattina-
Chocola entrò nella sua stanza e si lasciò cadere sul letto.Avrebbe dovuto trovare il coraggio di annunciare ai suoi due fratelli il suo fidanzamento…si avrebbe dovuto farlo…prima o poi!
Intanto guardava il suo bel anello che luccicava sul suo dito.
-Ti amo…-sussurrò e si addormentò
 
Ciao…allora che ve pare?
Ho delle cose da chiedervi:
-Vi è piaciuta l’opera?L’Amleto?
-Avete visto …le ha chiesto di sposarla!Secondo voi è troppo presto?Vabbè ma sono così carini insieme!!
-Secondo voi come reagiranno Houx e Saule alla grande notizia?
 
Ok ci vediamo domani per il prossimo (importantissimo) capitolo.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Il giorno dopo il Principe ricevette una visita inaspettata.Era il suo amico Sylvett.
-Allora ti è passata la fissazione per quell’attrice?-
-No…io le ho anche chiesto di sposarla-
-Che cosa?Ma la conosci appena!-
-E allora il tempo non è importante a volte non bastano 7 anni per conoscere una persona,mentre bastano 7 giorni per conoscerli davvero!E per me è come se si conoscessimo da anni!
Stasera devi assolutamente venire a teatro per vederla recitare-
-Ok verrò-
-Be ci sarà anche il padrone dell’importantissimo teatro Wellington…appena la vedrà recitare la farà recitare nel suo teatro…ne sono sicuro-
Pierre e Sylvett si misero d’accordo riguardo all’orario e al luogo in cui dovevano incontrarsi,poi si salutarono e Sylvett se ne andò.
 
L’orologio segnò le 8 e i due gentiluomini si recarono a teatro,dove furono accolti molto gentilmente dal (solito) omino grasso che li condusse ai loro posti.Dopo poco tempo arrivò anche il proprietario del importante teatro e il sipario si alzò.
Lo spettacolo rappresentato era Romeo e Giulietta.Pierre sorrise:Chocola era nata per interpretare Giulietta.I primi atti furono rappresentati dagli altri attori mentre Pierre e gli altri diventavano sempre più impazienti  di vedere la ragazza.
Finalmente nella seconda scena Chocola salì sul palco.Era bellissima come sempre e indossava un bellissimo vestito medievale rosso fuoco:
http://www.123rf.com/photo_7992404_portrait-of-a-beautiful-woman-in-medieval-era-dress-shot-in-a-studio.html
Cominciò a recitare,ma in quel momento il cuore di Pierre si spezzò.
La sua recitazione era a dir poco penosa e questo lo sconvolse.
Si ricordò di non essere solo,così si voltò e disse:
-Vi giuro che non ha mai recitato così…non so che cosa le sia successo…forse non sta bene!-
-Pierre,amico mio,è bellissima…ma non sa recitare-esclamò Sylvett
-Ma ieri…non recitava così…-
-Pierre sicuramente è stato l’amore per lei a spingerti a credere che fosse capace di recitare-
-Ma…-
-Pierre…devi accettarlo non ne è capace-
Il proprietario del teatro si alzò e se ne andò.Anche Sylvett si alzò…ma prima di andarsene chiese a Pierre se volesse andare con lui al club.
-No…io resto qui-
-Come vuoi…ci vediamo-
Pierre restò lì per tutto lo spettacolo.Soffrì tantissimo perché non riusciva a capire…e il suo cuore sembrava non avere proprio pace.
Poi finalmente lo spettacolo finì e lui potè correre dalla sua amata per capire che cosa fosse successo.
Andò nel suo camerino e la vide seduta su una sedia.Lui prese un’altra sedia e si sedette proprio di fronte a lei.
-Chocola,amore mio,che cosa è successo?Stai bene?-
-Si-disse sorridendo
-Ma hai recitato malissimo…non capisco che cosa ti è successo?-disse Pierre stringendo le mani dell’amata.
-Proprio non capisci,vero?-
-Che cosa?-
-Quando stasera sono arrivata e sono salita sul palco non riuscivo a capire perché tutto fosse svanito così.Poi la mia anima si è aperta e ho capito tutto.Prima l’unica realtà della mia vita era recitare…amavo attraverso Giulietta,morivo attraverso Ofelia e così via.Ma ora sei arrivato tu e mi hai insegnato che cosa è la realtà!-
-Che cosa dici?Smettila!Sei fuori di te!-gridò Pierre
-Ma ancora non capisci? Stasera mi sono accorta che Romeo era un brutto vecchio,che il teatro è un disastro e che il mio vestito era rovinato.Non posso mimare una passione che non sento.Le parole che pronunciavo non erano mie!Perchè mi sarei dovuta uccidere per un Romeo che non amo quando potevo amare te?Dovresti esserne felice!-
-Felice?Stasera avevo portato un mio amico e il proprietario di un prestigioso teatro…tutto solo per farti diventare una grande attrice…e tu mi fai questo!Hai ucciso il mio amore!Tu eccitavi l’immaginazione,ora non produci più nessun effetto!Sei fredda e senza anima…un’attrice mediocre e banale!Ora non sei più nulla per me!Non immagini nemmeno che cosa sei stata per me un tempo!
Vorrei…vorrei non averti mia incontrata!Quanto poco sai dell’amore se dici che rovina la tua arte!Senza di essa non sei nulla…ti avrei reso famosa…ora cosa sei?Un’attrice di terzo ordine con un bel visino!-
Detto questo Pierre si alzò di scattò e se ne andò sbattendo la porta così forte da far rompere un vaso che era sul tavolino.Chocola si sedette sul divano e si coprì il volto con le mani.
Intanto Pierre stava vagando per le strade di Londra senza sapere nemmeno dove andava.
La sua mente era piena di pensieri…pensava a Chocola….in fin dei conti quello che aveva detto la aveva ferita molto…ma aveva ferita molto anche lui.Non avrebbe voluto trattarla…così male…ma aveva fatto bene?Si…sicuramente si!No…non proprio!
Si sedette su una panchina e guardò l’ora sull’enorme orologio che c’era nella piazza.
Erano le 11.La sera precedente a quell’ora si stavano baciando sul suo letto.
Questo pensiero gli spezzò il cuore.I suoi occhi si fecero lucidi e gli venne un groppo in gola.
Quando la aveva sentita recitare gli si era spezzato il cuore…ed era stato male…ma ora che la aveva persa stava anche peggio!
Aveva esagerato…non c’era dubbio…ma ora voleva rimediare!Doveva chiederle scusa!
Si alzò e guardò di nuovo l’orologio.Erano le undici e mezza.Sicuramente lei era già tornata a casa.
Ok…il giorno dopo si sarebbe precipitato da lei e avrebbero fatto pace.Inoltre avrebbe anche parlato ai suoi fratelli del fatto che lui la amava e voleva sposarla.Si si sarebbe tutto risolto!
Si diresse verso casa attraversando le strade deserte che di tanto in tanto venivano percorse da alcune carrozze trainate dai veloci cavalli.
 
Intanto in una casa non poco lontano da dove stava camminando Pierre c’erano due ragazzi molto preoccupati.I loro nomi erano Houx e Saule.La loro sorella non era tornata a casa e dato che era davvero tardi…non sapevano più cosa pensare.Avevano anche cominciato a pensare di chiamare la polizia…ma qualcosa li tratteneva.Eppure non riuscivano a stare tranquilli.
 
Ciao ragazzi e ragazzi…che ve ne pare?
Vi ricordo che le frasi in corsivo non le ho scritte io,ma le ho copiate dal libro…
Sono d’accordo con voi…Pierre ha davvero esagerato!Però adesso vuole sistemare tutto!
Secondo voi che fine ha fatto Chocola?

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Pierre si svegliò di ottimo umore e guardò fuori dalla finestra.Era una bellissima giornata…una giornata ottima per fare una passeggiata.Ordinò al suo cameriere di portargli la colazione.
Pierre si sedette sulla poltrona e fu subito servito dal suo cameriere che appoggiò delicatamente la tazza di caffè sul tavolino,poi appoggiò anche un piattino pieno di biscotti.
L’uomo intanto riposava sulla poltrona e pensava a quello che avrebbe fatto dopo. Sollevò la tazza di caffè e ne bevve un sorso. Improvvisamente la porta si aprì ed entrò il suo cameriere che gli porse una lettera.La lettera emanava un odore molto forte  che ricordava la fragranza del cioccolato.
L’uomo lesse attentamente la lettera poi coprì il volto con le mani e le lacrime bagnarono il suo viso.
 
Caro Pierre,
ti sembrerà strano che io ti scriva dopo quello che è successo ieri sera.Ti giuro che sono davvero dispiaciuta per quello che ho fatto.Non avrei mai voluto farti arrabbiare così tanto.Quando ero piccola non avevo amici e l’unica consolazione che avevo era immaginare e sognare. Leggevo un libro che era appartenuto a mia madre,che era stata una grande attrice,e sognavo di diventarlo anche io.Così quando ho compiuto dodici anni ho espresso il desiderio di lavorare in una compagnia teatrale.I miei fratelli non volevano poiché mia madre è morta a causa del suo lavoro.
Adesso mi spiego meglio.Mia madre era una grande attrice e lavorava nei teatri più importanti di Londra,poi conobbe mio padre che abitava su Extramondo(per questo sono una strega) e si sposarono.Poi mia madre entrò in competizione con un’altra attrice e questa la uccise.Quando mio padre lo seppe la cercò e la uccise.A causa di questo fu catturato e condannato alla pena di morte.
Io e i miei fratelli andammo a vivere per un po’ di tempo su Extramondo,poi tornammo sulla Terra.
Per questo i miei fratelli non volevano che diventassi un’attrice,ma poi li ho convinti.
Ma da quando ti conosco nulla ha più senso…non riesco più a recitare!
Pensandoci…credo che i miei fratelli avrebbero impedito il nostro fidanzamento perché anche tu(come mio padre) sei di Extramondo.Dico avrebbero…perché adesso è inutile chiederglielo.
Per due motivi:
1)Perché mi hai lasciato
2)Perché la mia vita non durerà molto.
Già,hai capito bene!Ho deciso di uccidermi!Adesso!Ho già preso un’intruglio  che appena lo berrò  morirò avvelenata.Non considerarmi una stupida e cerca di capirmi:non sono più capace né di recitare né di farmi amare…che cosa vivo a fare?
Tranquillo tu resterai fuori da tutte le eventuali indagini che la polizia farà.Infatti nessuno sa del nostro fidanzamento tantomeno i miei fratelli…in ogni caso ti consiglio di andare via da Londra.
Sai…non si sa mai!Ovviamente voglio ringraziarti per tutti i bei momenti che abbiamo passato.
Soprattutto ieri sera…non ero mai stata così felice con nessun altro!
Che stupida che sono!Le mie lacrime stanno bagnando il foglio…
Tranquillo io non ti odio…io ti amo e ti amerò per sempre…spero che lo farai anche tu…
Che stupida…sicuramente incontrerai un’altra ragazza…vi sposerete…e tu ti dimenticherai di me…uffa sto bagnando…di nuovo la lettera!
Basta!Ora basta!Non ce la faccio più…Addio
 
-Chi ha guidato i tuoi passi a scoprire questo luogo? -
-L’Amore, il quale mi ha spinto a cercarlo: egli mi ha prestato il suo....consiglio, ed io gli ho prestato gli occhi.-
 
Chocola
 
Pierre singhiozzò per molto tempo e per poco non svenne.Il cameriere preoccupato chiamò il lord Sylvett.
L’uomo entrò nella stanza consapevole di cosa era successo,infatti aveva appreso la notizia per strada.
Si avvicinò a Pierre che non faceva che ripetere:-Si è uccisa a causa mia-
-Pierre…devi andartene…le indagini sono già iniziate-
-No…io vado al teatro…-
-Ma c’è la polizia-
-Ma non l’hai capito?Io voglio costituirmi!-
-E’ assurdo!Tu non lo farai!Devi tornare in te!Non è stata colpa tua-
-Si lo ha scritto lei in questa lettera…Sylvett io sto troppo male…-
-Passerà-
 
Ciao Ragazzi e ragazze
Ok per favore non uccidetemi!Lo so che non è proprio del carattere suicidarsi per una ragione del genere,ma devo per forza seguire la storia!E la ragazza nella storia si suicida.Ma nella storia il ragazzo non se ne dispiace nemmeno un po’…mentre Pierre,come vedete,sta malissimo.
Mi dispiace…è tutto così triste!
Nel prossimo capitolo ci saranno i funerali.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Intanto in una casa non poco lontano da dove stava camminando Pierre c’erano due ragazzi molto preoccupati.I loro nomi erano Houx e Saule.La loro sorella non era tornata a casa e dato che era davvero tardi…non sapevano più cosa pensare.Avevano anche cominciato a pensare di chiamare la polizia…ma qualcosa li tratteneva.Eppure non riuscivano a stare tranquilli.
-Houx…io vado a cercarla al teatro…-disse Saule preoccupato
-Vengo con te-
I due fratelli preoccupati corsero in direzione del teatro. Arrivarono fuori alla porta del teatro ormai deserto.
Entrambi avevano il fiatone in parte causato dalla paura in parte dalla corsa che li aveva portati lì.
-Credi che sia ancora dentro?-disse Houx
-Lo spero…-
Forzarono la porta del teatro ed entrarono nell’ampia sala buia.
-Qui non c’è!-
-Forse è in camerino-
I due ragazzi corsero verso il camerino della loro sorella chiamandola,ma nessuno rispose.
-Sicuramente si è addormentata!-
I due allora aprirono la porta e videro la loro amata sorella stesa sul pavimento.
-Chocola…-sussurrarono con un peso sul cuore.
Infatti immaginavo già il motivo per cui lei non si rialzava,ma non volevano ammetterlo.
Si avvicinarono al corpo della ragazza e lo appoggiarono sul divano.
Houx le accarezzava la guancia sussurrandole qualcosa nell’orecchio.Il suo volto era rigato dalle lacrime.Saule le prese il polso per capire se fosse viva o morta.
Quando gli occhi di Saule si fecero lucidi,Houx capì tutto e cominciò a singhiozzare.
-E’ colpa nostra…saremmo dovuti venire prima…-esclamò Houx tra le lacrime
-Ma non dire sciocchezze!Non sappiamo nemmeno da quanto è morta!-
-Secondo te…chi è stato?-
-Non lo so…Chocola non aveva nemici…-disse Saule-era troppo buona per averne-
Saule improvvisamente si alzò di scatto e si avvicinò al telefono…compose un numero e rimase in attesa.(Esistevano già i telefoni?Boh!Vabbè torniamo alla storia)
-A chi telefoni?-
-Alla polizia…voglio che la faccenda si chiuda in fretta…insomma domani le faremo un funerale e poi cercheremo il colpevole da soli-rispose Saule
-No…non credo sia una buona idea…Lo ha fatto anche nostro padre ricordi?-
-Ma noi non lo uccideremo lo spediremo in tribunale!-
-Ok dopo avvisa anche Vanilla…dato che sono sicura che vorrà assistere ai…-Houx non riuscì a finire la frase poiché i suoi occhi tornarono ad essere lucidi.
Saule si avvicinò a suo fratello e gli diede una pacca sulla spalla.(Ha finito la telefonata e la polizia sta arrivando)
-Sii forte-
-Si…-disse ed uscì dalla stanza.
 
Il giorno dopo tutti gli amici di Chocola(Houx,Saule,Vanilla e i colleghi del teatro) erano nel cimitero davanti alla tomba della giovane ragazza.
Il prete stava recitando la solita lettura che viene recitata in questi casi,ma nessuno lo stava ascoltando.Vanilla piangeva appoggiata alla spalla di Houx,le cui guance erano rigate dalle lacrime e Saule cercava di non far vedere agli altri quanto soffriva.
Il cielo era grigio e sulle loro teste cadevano delle gocce di acqua gelida.Era come se anche il cielo soffrisse per lei.Il prete finì e quasi tutti se ne andarono.I tre ragazzi fissavano la tomba senza parlare.Saule si avvicinò alla tomba accarezzò la foto della sorella ed esclamò a voce molto alta:-Non preoccuparti…lo troverò e me la pagherà-
Detto questo baciò la tomba e si allontanò insieme a suo fratello e Vanilla.
In questo momento una sagoma sbucò da dietro ad un muro e dopo aver controllato che non ci fosse più nessuno si avvicinò alla tomba.In mano aveva un mazzo di rose rosse bagnate dalla pioggia.Si sedette sulla tomba e appoggiò sopra questa i fiori,poi osservò la foto.A quel punto non riuscì più a resistere scoppiò in un pianto disperato…perché in fin dei conti se quella giovane vita era stata stroncata prematuramente la colpa era tutta sua!
 
Intanto Houx,Saule e Vanilla erano andati in teatro intenti a scoprire la verità sulla morte della loro Chocola.
Si avvicinarono al proprietario e gli chiesero se la polizia gli aveva detto qualche cosa.
-Parlano di un suicidio…-
-Suicidio??-
-Si…ma io non ci credo…vostra sorella era così felice soprattutto da quando stava frequentando quel ragazzo…-
-Quale ragazzo?-chiese Saule abbastanza alterato
-Credevo che voi lo sapeste…è da un bel po’ di sere che veniva a vedere gli spettacoli…credo che sia un duca..o un principe..un nobile…insomma-
-E come si chiama?-
-Non lo so…so solo che è biondo…occhi celesti…ma mi dispiace non lo conosco…-
-Aspettate…-disse Vanilla pensandoci su-ho capito chi è!-
 
Allora lo so che è tristissimo…ma spero che vi piaccia lo stesso!!

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Intanto Houx,Saule e Vanilla erano andati in teatro intenti a scoprire la verità sulla morte della loro Chocola.
Si avvicinarono al proprietario e gli chiesero se la polizia gli aveva detto qualche cosa.
-Parlano di un suicidio…-
-Suicidio??-
-Si…ma io non ci credo…vostra sorella era così felice soprattutto da quando stava frequentando quel ragazzo…-
-Quale ragazzo?-chiese Saule abbastanza alterato
-Credevo che voi lo sapeste…è da un bel po’ di sere che veniva a vedere gli spettacoli…credo che sia un duca..o un principe..un nobile…insomma-
-E come si chiama?-
-Non lo so…so solo che è biondo…occhi celesti…ma mi dispiace non lo conosco…-
-Aspettate…-disse Vanilla pensandoci su-ho capito chi è!-
-Davvero?-disse Saule avvicinandosi all’amica.
-E’ Pierre…il principe dei Malefici…-
-Che cosa dici?-chiese Houx ironico
-Già …è impossibile…-continuò Saule
-Non così impossibile…lui vive a Londra…e poi ci sarebbe una cosa che conferma la mia idea…-
-Che cosa?-
Vanilla raccontò loro quello che era successo alla festa in cui aveva portato Chocola qualche giorno prima.I due ragazzi furono davvero sorpresi di sentire quelle cose e soprattutto del fatto che Chocola avesse lasciato la festa così presto,mentre lei a loro aveva raccontato diversamente.
-Si ma dobbiamo esserne certi…per condannarlo-disse Houx
-Hai ragione…-disse Vanilla,che dopo averci pensato un po’ su esclamò-E se facessimo vedere al proprietario del teatro la foto di Pierre…lui ci saprà dire…se era lui…-
-Che grande idea!-disse Saule
-Si ma anche se fossero…fidanzati questo non dimostra che la abbia uccisa lui-esclamò Houx
-Già…-disse Vanilla
-Ma dimostra che sa qualcosa…-
-Ok prendo la foto-
Vanilla prese una foto di Pierre e la mostrò al proprietario del teatro,che confermò che era proprio lui il ragazzo che frequentava il suo teatro così assiduamente.
I tre ragazzi delusi si avviarono verso la porta.
-Ma come mai non ce l’ha detto?-chiese Houx
-E cosa sarà successo tra loro?-chiese Saule disgustato da alcuni pensieri maligni.
-Aspettate ragazzi ho ricordato una cosa!-disse il proprietario del teatro avvicinandosi ai tre ragazzi.
-Ragazzi miei,ho appena ricordato una cosa:la sera in cui Chocola è morta…Chocola e Pierre avevano litigato-
-E per quale motivo?-
-Mi dispiace non lo so…-
-Ok…grazie lo stesso-esclamò Saule uscendo di corsa dal teatro.
-Saule dove vai?-
-In commissariato…abbiamo abbastanza prove…non credete?-
Saule corse via mentre Vanilla e Houx si sedettero su una panchina.Intanto il ragazzo entrò in commissariato.L’ufficio era formato da un’ampia stanza grigia piena di scrivanie grigie.Saule si avvicinò alla scrivania al centro della stanza.
-Lei chi è?-
-Sono Saule…il fratello della ragazza trovata morta in teatro ieri sera…ho delle prove che potranno interessarvi.-
 
Intanto Pierre era tornato a casa e si stese sul divano stremato.Improvvisamente sentì un rumore:qualcuno stava bussando alla porta.Pierre pensò che fosse il suo amico Sylvett così non si alzò nemmeno dalla poltrona.Mentre stava steso sentì che molte persone stavano attraversando il corridoio.In quell’istante capì che non era Sylvett.Si alzò dalla poltrona e si avviò verso la porta per capire chi fosse arrivato,ma questa fu aperta dal suo servitore.In pochi minuti si ritrovò davanti a quattro poliziotti.
-Lei è Il Signor Pierre Kakashi?-
-Si-
-Allora ci segua-
-Dove?-
-In commissariato…-
-Ma perché??-
-Saprà tutto a tempo debito-
Due uomini gli bloccarono le braccia e gliele misero dietro la schiena,poi lo trascinarono nel camion della polizia e chiusero le porte.Il camion partì e dopo un paio di chilometri si fermò.
I due uomini aprirono le porte e lo portarono in commissariato.Poi scesero le scale ed entrarono in un corridoio molto umido con delle celle piene di detenuti.
Improvvisamente si fermarono e uno di loro prese delle chiave dalla tasca e aprì la cella.
L’altro uomo gettò Pierre in cella.
-Ti converrebbe di trovarti un buon avvocato e in fretta…domani ci sarà il processo,ma sicuramente con tutti i soldi che hai non ti sarà difficile trovarlo…-
-Ma non sarà facile salvarti da dieci anni di galera…anche se tu avessi tutto il denaro del mondo…-disse l’altro ridendo.
Pierre,infastidito dalle parole dei due poliziotti batté il pugno contro il muro della cella.Il rumore fece spaventare i topi che erano appoggiati al muro e questi entrarono nella loro tana.
-Signorino…abbiamo una visita per lei-disse il poliziotto con fare ironico.
Un ragazzo dai capelli blu scuro si avvicinò alla cella e il poliziotto la aprì.
-Non mi sembra di conoscerti…sei il mio avvocato?-disse Pierre
-No…non sono il tuo avvocato…anzi…-
-E allora chi sei?-
-Sono il fratello di Chocola Kato-
Pierre non rispose e abbassò il viso.
-Ah ora non rispondi?-
-Che cosa vuoi da me?-
-Voglio solo sapere se l’hai uccisa tu…-
-Perché avrei dovuto?-
-Perché avevate litigato!-
-Comunque questo lo deciderà il giudice…-disse Pierre
-Ho un’altra domanda…Cosa c’è stato tra di voi?-
-Molto…-
Saule sbattè la mano contro i ferri della cella per attirare l’attenzione dei poliziotti.Questi si avvicinarono e Saule chiese di farlo uscire.
Il ragazzo percorse il corridoio furioso ed uscì dal commissariato.Si ritrovò in strada e si guardò attorno.Cosa doveva fare ora?
Gli venne un’idea e con passo veloce attraversò le strade di Londra.Si fermò davanti ad una villa da cui stavano uscendo tre poliziotti.Questi si avvicinarono al ragazzo e gli porsero una lettera.
-Abbiamo trovato questa lettera…credo che potrebbe interessarle…è stata scritta da sua sorella.-
Detto questo i poliziotti se ne andarono lasciandolo solo.Il ragazzo entrò nella villa e si sedette su una poltrona nel salotto.Guardò la lettera…si era stata scritta proprio da sua sorella!
Ma voleva davvero leggerla??
 
Allora spero vi piaccia…il prossimo capitolo sarà l’ultimo(oh me infelice!) e quindi saprete come andrà a finire.Voglio sapere la vostra opinione su una cosa…
Secondo voi Pierre si merita di essere dichiarato colpevole?
(Secondo me..no…)

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Saule sbattè la mano contro i ferri della cella per attirare l’attenzione dei poliziotti.Questi si avvicinarono e Saule chiese di farlo uscire.
Il ragazzo percorse il corridoio furioso ed uscì dal commissariato.Si ritrovò in strada e si guardò attorno.Cosa doveva fare ora?
Gli venne un’idea e con passo veloce attraversò le strade di Londra.Si fermò davanti ad una villa da cui stavano uscendo tre poliziotti.Questi si avvicinarono al ragazzo e gli porsero una lettera.
-Abbiamo trovato questa lettera…credo che potrebbe interessarle…è stata scritta da sua sorella.-
Detto questo i poliziotti se ne andarono lasciandolo solo.Il ragazzo entrò nella villa e si sedette su una poltrona nel salotto.Guardò la lettera…si era stata scritta proprio da sua sorella!
Ma voleva davvero leggerla??No il solo pensiero lo disgustava!Sbadigliò.
Così decise di coricarsi,domani era un giorno importante…sua sorella,la sua amata sorella avrebbe avuto giustizia e lui avrebbe finalmente capito che cosa era successo quella sera.
 
Pierre era steso spalle al muro della umida cella quando sentì dei passi.Erano dei poliziotti…probabilmente erano incaricati di portarlo in tribunale.Tra pochi minuti sarebbe iniziato il suo processo e non aveva alcuna intenzione di difendersi…in fin dei conti se lo meritava.I poliziotti aprirono la cella e lo sollevarono,poi lo condussero in una grande sala con mobili di legno scuro.La sala era piena di persone…alcune erano andate per assistere perché conoscevano Chocola,altri erano andati lì perché incuriositi dalle notizie dei giornali.
I poliziotti lo scortarono dietro ad un banco dove era già seduto il suo avvocato.Non era la prima volta che lo vedeva…infatti la sera prima ci aveva parlato e gli aveva mentito riguardo a cosa era successo quella sera.
-Nega tutto…-gli aveva consigliato l’avvocato,ma non erano quelle le intenzioni del ragazzo.
Ora il processo poteva iniziare.
 
Saule si svegliò di colpo.Si ritrovò steso sulla poltrona di Pierre con la lettera in mano.Guardò l’orologio:erano le nove…il processo era già iniziato.Saule sospirò e buttò la lettera a terra.
Prese il soprabito e aprì la porta con l’intenzione di andare via,ma il suo sguardo si posò sulla lettera caduta sul pavimento.Fu preso da una grande curiosità e così chiuse la porta e prese la lettera in mano.
(Allora sto dando una così grande importanza alla lettera perché è l’unico elemento che può far capire tutto a Saule…)
La lesse attentamente e quando la lettera finì era in lacrime.La lettera scagionava Pierre dall’accusa di averla uccisa…
Si lasciò cadere su una poltrona e pensò a cosa fare…quando lo capì uscì dalla porta e si diresse di corsa al tribunale.
 
Il processo procedeva lentamente poiché Pierre non si difendeva e subiva le accuse in silenzio.
Improvvisamente le porte si aprirono e comparve Saule:
-Interrompete il processo!-
(Wow per la serie…Fermate questo matrimonio!!ahahhah!Ok torniamo alla storia)
-Ma non possiamo…-disse il giudice
-Per favore devo chiedere una cosa importantissima a questo stup…cioè a Pierre-
-E ok ma solo per cinque minuti-
-La ringrazio e tu vieni con me-
Pierre seguì il ragazzo in un’ altra stanza ed entrambi si sedettero.
-Ho le prove per scagionarti-
-Davvero?E fammi capire cosa vuoi in cambio?-chiese Pierre sospettoso
-Devi rispondere a due domande-
-Riguardo cosa?-
Saule prese la lettera dalla tasca e gliela mostrò…
-Riguardo questa!-
-Ok…spara-
-Prima domanda:Perché la avevi lasciata?-
-Non l’avevo lasciata…avevamo soltanto litigato perché avevo portato il proprietario di un prestigioso teatro per farla fare carriera…ma proprio in quel giorno aveva deciso di recitare male…ok sono stato troppo duro con lei e quindi avevo deciso di chiederle scusa,ma prima di poterlo fare ho ricevuto questa-
-Seconda domanda:Senti qui:Ovviamente voglio ringraziarti per tutti i bei momenti che abbiamo passato.Soprattutto ieri sera…non ero mai stata così felice con nessun altro!Che cosa era successo?-chiese con uno sguardo disgustato
-Sei fuori strada…io non le ho mai messo un dito addosso…avevo intenzioni serie con lei…le avevo chiesto di sposarmi e ci eravamo messi d’accordo per raccontarlo a te e a tuo fratello,ma poi…-disse,ma i suoi occhi si fecero lucidi e un groppo in gola gli impedì di parlare.
-Ok vieni con me-disse Saule e tornò nella sala del tribunale insieme a Pierre.
-Vostro onore ho le prove che quel ragazzo è innocente…-disse Saule mostrandogli la lettera.
Il giudice dopo averla letta sbatté il suo martelletto sul suo banco e dichiarò innocente Pierre.
Il tribunale si sfollò in poco e tempo e fuori dalla porta di questo i tre amici (Houx,Saule e Vanilla) stavano parlando tra loro quando furono interrotti da Pierre.
-Saule…io volevo ringraziarti…e se potessi fare qualcosa per voi…-
-Bè non puoi far tornare in vita Chocola-
-Già…-disse Pierre abbassando lo sguardo-No aspettate…forse posso…si posso!-
-Che cosa?-chiesero i tre all’unisono
-Si…c’è un’incantesimo che posso usare,venite con me-
I tre ragazzi andarono davanti alla tomba di Chocola e quando furono raggiunti da Pierre sollevarono la grande lastra di marmo e sollevarono il corpicino della ragazza.Sembrava  che dormisse.
-Che cosa intendi fare?-
-Un’incantesimo di magia nera-
-E’ sicuro…che lei si risvegli?-
-Al 20% ma è meglio tentare,no?-
Pierre unì le due mani e pronunciò la formula:
-Velenum Deponit hunc corporem-
Non accadde nulla.Niente…Chocola non si mosse.Così Pierre le afferrò il polso per controllare se il cuore batteva.
-Allora?-chiese Vanilla
Pierre non rispose,ma le lacrime bagnarono il suo volto.
Vanilla stava per chiederglielo di nuovo,ma non ce ne fu bisogno poiché Chocola non solo aprì gli occhi,ma si sollevò.
-Ma che cosa è successo?-chiese lei confusa
I suoi tre amici la abbracciarono felici e Pierre si fece in disparte.
Stava per andarsene quando fu richiamato dalla dolce voce di lei.
-Pierre…-
Lui si voltò e la vide in piedi davanti a lui.
-Mi dispiace…-sussurrò Pierre
Chocola lo abbracciò e gli sussurrò all’orecchio:-Anche a me…-
A quel punto Pierre la baciò dolcemente e la prese in braccio per evitare che si sforzasse.
Chocola guardò i volti dei suoi due fratelli per capire se fossero arrabbiati,ma entrambi la sorrisero.Chocola sospirò felice e chiese:-Dove stiamo andando?-
-Su Extramondo…qui tutti sanno che sei morta…e non sarebbe facile spiegare come hai fatto a tornare in vita…-
-Già…-
-Aprroposito…ovviamente venite tutti a vivere nel palazzo dei Malefici-
-Certo…dobbiamo controllarti…-disse Saule.
Chocola rise di gusto e appoggiò il suo viso sulla spalla del suo amato.Non era mai stata così serena e felice.Guardò il sole che era alto nel cielo e sorrise.Era innamorata qualsiasi cosa la avrebbe fatta sorridere.Poi chiuse gli occhi e si addormentò.
 
Allora avrei tante cose da dirvi,ma sarò breve…
Prima di tutto giuro che non avevo intenzioni di far resuscitare Chocola,ma dopo che me lo avete chiesto con così tanta insistenza ci ho pensato bene e ho capito che questo era il finale perfetto!Spero vi piaccia!
Secondo punto…volevo ringraziare tutte coloro che hanno recensito,mi hanno sostenuto e hanno seguito la mia storia:
 Remedios la Bella neko15 kiara0.
Punto tre…ma forse già immaginate cosa sto per dirvi…
Ho in mente una nuova fanfic che credo vi piacerà.(Il mio cervello non si ferma mai e lavora solo per voi).Spero che la seguirete…ah e mi aiutate a scegliere il titolo:
-I due lati dell’amore
Oppure
-Due cuori
????
La trama non ve la dico…ma sarà molto lunga come fanfic…più di Nero come il suo cuore(40 capitoli)
Ok ora vado!Spero di rivedervi presto!!
Ciao!

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1917130