Nuovi amori

di Anomis
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nuovi amori ***
Capitolo 2: *** Scoperte pericolose ***
Capitolo 3: *** Lacrime trasparenti ***
Capitolo 4: *** Niente più segreti ***
Capitolo 5: *** Società importanti ***
Capitolo 6: *** Ecco... Lo aveva fatto di nuovo ***



Capitolo 1
*** Nuovi amori ***


-Veronica, Veronica svegliati che è tardi e dobbiamo andare in classe!-.
-Ma che ore sono, Piz?-.
-Sono le otto-.
-Cosa? Ma è tardissimo potrei fare tardi alla lezione di criminologia-.
Veronica fece un balzo dal letto e ancora mezza addormentata corse in bagno. Iniziò a prepararsi e 20 minuti più tardi era pronta.
-Ciao- disse a Piz dopo avergli dato un bacio-ci vediamo alla pausa pranzo-.
E corse via senza che Piz le potesse rispondere.
-Veronica!Veronica!-.
Una voce familiare la stava chiamando. Lei si girò per vedere chi la cercasse ma non vide nessuno. O almeno era quello che pensava lei! Infatti quando si girò davanti si ritrovò di faccia Logan.
-Ciao- le bisbigliò.
Strano, in quel momento Veronica si sentì molto attratta da Logan e stava quasi per baciarlo fino a quando la campanella la riportò con i piedi per terra.
-Ciao, scusa ma devo andare o farò tardi al corso di criminologia-.
-Si certo anche io devo andare.
Sfortunatamente per Veronica ad assistere alla scena c' era Piz che andò su tutte le furie e appena Veronica girò l' angolo corse verso Logan dandogli un pugno in faccia.
Logan non reagì ma si mantenne dicendo
-Hei amico sei impazzito?-.
Piz lo indicò e gli disse
- No, e ricorda che io non sono tuo amico-.
E andò via.
Le ore del corso di criminologia volarono e dopo essere uscita dalla porta dell' aula, Veronica incontrò Logan che le disse
-Ciao, senti mi dispiace per quello che è successo oggi, non vorrei crearti problemi con Piz, sai oggi ha assistito alla scena-.
Veronica gli rispose prontamente
-Bhè non è successo niente oggi e poi... Hei ma stai sanguinando al naso, vieni ti accompagno in infermeria-.
-Dai non è niente- le rispose Logan mentre Veronica gli faceva strada.
Mentre stavano tornando alle rispettive classi, Veronica chiese a Logan
-Con chi hai fatto a pugni questa volta?-.
-In realtà con nessuno, è solo che Piz dopo aver assistito alla scena mi ha dato un pugno-.
-Oh mi dispiace! A proposito di Piz, oh no avevo appuntamento con lui a pranzo devo correre forse ce la faccio ancora! Ciao-.
Quando Veronica arrivò Piz era ancora lì che la aspettava.
-hei ciao scusa del ritardo-.
-Ciao ma dove sei stata fino ad ora?-.
-Bhè ecco ho accompagnato Logan in infermeria e...-.
- Veronica adesso devi rispondermi con sincerità. Sei ancora innamorata di Logan?-.
Veronica non rispose e quel silenzio era per Piz come una chiara risposta di si.
-Allora è meglio se ci lasciamo- fu l' ultima cosa che disse Piz.
A quel punto lui si alzò e andò via mentre Veronica rimase seduta al tavolino in silenzio a pensare e questa volta neanche la campanella riuscì a svegliarla.
Quando arrivò a casa si chiuse in camera e, dopo aver acceso lo stereo mise come sottofondo una canzone tristissima fino a quando stanca e stremata non si addormentò.
Quando si svegliò trovò due messaggi nella segreteria, era Logan che dopo aver saputo la notizia le chiedeva se stava bene.
Veronica capì subito quello che doveva fare: Corse a casa di Logan e bussò fino a quando Logan aprì. Subito dopo che Logan aprì fece una corsa verso di lui e lo baciò appassionatamente.
Il giorno dopo era lì, nuda a fianco Logan e avvolta dalle sue calde lenzuola. Quando si svegliò Logan le stava dolcemente accarezzando i capelli e appena si accorse che era sveglia le si avvicinò con la testa e le sussurrò
– Ti amo-.
– Anche io ti amo e solo adesso sono riuscita a rendermene conto-.
- Hei piccola meglio tardi che mai!- le rispose prontamente Logan.
Subito dopo si abbandonarono in una grande risata che venne subito interrotta dalla suoneria del cellulare di Veronica.
Rispose.
– Pronto amore sono tuo padre dove sei?-.
- Bhè… vedi… si… mi sono alzata presto e sono andata a scuola avevo voglia di…-.
-Ho capito sei a casa di Logan. Ti sei dimenticata che hai davanti il più grande detective di tutti i tempi?- Disse Keith e subito dopo iniziò a sghignazzare-La prossima volta che vai da Logan almeno avvertimi-.
-Va bene papà lo farò ma ieri ero molto giù e avevo bisogno di Logan -.
-Va bene ti chiamo dopo-.
– Ok ciao papà-.
Clic, Veronica agganciò il telefono e tirò un sospiro di sollievo, poi rivolta a Logan
– Poteva anche andare peggio!-
E gli diede un bacio-.
Logan guardò l’ orologio e poi disse a Veronica
–Hem… detective Mars-.
–Si signorino Echolls-.
-Bhè mi promuove come suo aiutante se riesco a capire che le serve un passaggio a scuola?-.
-Ma certo che no devi capire anche qualcos’ altro-.
-E se riesco ad intuire che se non ci muoviamo faremo tardi?-.
- PROMOSSO!- e gli diede un bacio.
Poi si arrotolò le coperte intorno il corpo e andò in bagno per prepararsi.
1 ora dopo erano già a scuola, e mano nella mano salirono le scale fino a quando passarono davanti Piz che nervosamente disse a Veronica
– Non hai perso tempo è Mars? Complimenti-.
Veronica gli si avvicinò e gli rispose
– Geloso per caso?-.
-Dai Veronica non perdiamo tempo con i pivelli-.
– Hei pivello a chi?- Disse Piz e gli diede un pugno in faccia.
A quel punto Logan reagì dando a sua volta un pugno in faccia a Piz. Stavano cominciando una vera e propria rissa, finchè Veronica non li divise e portò Logan in infermeria.
- Cavolo Logan non riesci mai a stare calmo?-.
-Guarda che ha iniziato lui-.
–E quindi? Tu Hai continuato lo stesso -.
-Si ma che dovevo fare stare a guardare mentre l’ ex ragazzo della mia ragazza le dava fastidio?-.
-Bhè dovresti capire che ogni tanto è meglio lasciare correre-.
-Hei ma tu sei Veronica Mars ?-Disse una ragazza mentre squadrava Veronica dalla punta dei capelli fino all’ ultimo dito del piede.
-Si sono io hai bisogno che risolvo qualche caso?Vedi ora c’è anche una nuova offerta il pacchetto intero a soli 100 dollari-.
- Bhè si direi che ho proprio bisogno del tuo aiuto!Potresti venire un attimo fuori?-.
-Veramente ora sarei occupata possiamo vederci a pranzo?-.
-Si-.
-Perfetto allora ci vediamo lì all’una-.
-Ok ciao-.
-Ciao-.
Logan la guardò perplesso poi le disse
-Ma così salteremo il nostro rito di mangiare insieme-.
-Che vuoi è lavoro Echolls! Mi spiace. Comunque credo che ce la puoi fare un giorno senza pranzare con me!-.
-Non lo so Mars non credo di farcela.
Pausa Pranzo
Veronica si trovava all’ una in sala mensa rispettando l’ appuntamento e 2 minuti dopo che era arrivata lei vide una ragazza che correva dalla sua parte.
-Ciao- le disse.
-Ciao, scusa prima non mi sono presentata io sono Felicity Brai-.
-A quanto ho capito già mi conosci ma in ogni caso mi presenterò, piacere io sono Veronica Mars. Allora qual’ è questo caso?-.
-Mio padre è un uomo molto bello e poiché non rispetta mai gli orari e torna sempre tardi a casa, io e mia madre pensiamo che lui abbia un’ amante-.
- bhè questo è un classico, vediamo dammi al massimo tre giorni e il caso sarà risolto-.
-Quanto hai detto che ti dovrò?-.
-100 dollari è il pacchetto completo-.
-Ok senti ho preparato delle informazioni nel caso ti sarebbero servite-.
- Grazie hai fatto benissimo. Ora vado ciao-.
-Ciao -.
Mentre Veronica si avviava alla macchina sentì un rumore alle sue spalle e quando si girò Logan le diede un bacio lunghissimo e passionale, poi le disse
- Hei detective mi sei mancata-.
- Già anche tu tanto-.
E gli restituì il bacio di prima.
-Scusa Echolls ma ora devo andare a fare il mio lavoro. Quando inizierò a mancarti troppo chiamami potrei venire a fare compagnia a te e al tuo letto-.
- Attenzione Mars perché ti chiamerò il più presto possibile.
Veronica aveva risolto quasi metà caso pensando che il padre di Felicity, ossia Benjamin Brai, avesse un amante, anche se c’ erano ancora delle cose che non quadravano. Mentre ci pensava sentì il telefono squillare e rispose
- Hei piccola non faccio più senza di te-.
- Ok Logan arrivo subito-.
-Bene, e piccola?-.
-Si?-.
-Ti amo-.
-Anche io tantissimo-.
Clic, Veronica ce la aveva riagganciato il telefono ed era felice come non mai.
20 minuti dopo era da Logan. Bussò al suo solito modo e salutò Logan con un piccolo bacio.
-Hei Veronica si sono scaricate le pile?-.
-No Logan sto conservando l’ energia per qualcos’ altro!-.
Lui capì, la prese in braccio e la spinse delicatamente sul letto e iniziò a spogliarla. Ne seguì una notte molto infuocata.

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Capitolo 2
*** Scoperte pericolose ***


Il mattino dopo, Veronica si era accorta di aver dimenticato di nuovo di avvisare il papà che sarebbe stata da Logan eprovò a chiamarlo per diminuire la gravità

 della faccenda, ma quando chiamò non ebbe nessuna risposta. Leggermente preoccupata, ma anche sollevata, uscì di casa con Logan.

Appena arrivati a scuola, Veronica incontrò Felicity -Ciao Veronica hai scoperto qualcosa?-.-Ciao Felicity, sto iniziando a risolvere il caso ma mi servono altri

giorni-.-Va bene, facciamo così per non pressarti troppo mi fai tu uno squillo quando hai risolto il caso-.-Mi sembra un' ottima idea, scusa ma ora devo andare

oggi sarà una giornata pesante. Ciao-.-Ciao-. Le prime due ore scolastiche erano le più pesanti, trattasi di chimica e letteratura, ma Veronica non ne risentì

molto visto che non ascoltò neanche una parola. A tutte quelle formule chimiche o a quei testi che spiegavano la vita,morte e miracoli di tante persone, Veronica
preferiva certamente pensare ai suoi casi. Il papà di Felicity… no non poteva avere un’ amante. Per quanto lui fosse bello e affascinante era anche un uomo

intelligente e fedele alla sua famiglia e alla sua compagna.  Ma se lui non ha un amante, come fa a passare tutto quel tempo? Soprattutto considerando che non è

né a casa né in ufficio? Domande complicate alle quali non si può rispondere subito e più Veronica andava avanti, più il caso diventava difficile e pericoloso.  La

 campanella suonò e Veronica potè finalmente andare a casa per rivedere suo padre. Quando arrivò a casa non trovò nessuno, suo padre non c’ era e non l’

aveva avvisata! Se in mattinata era un po’ preoccupata, ora lo era tantissimo e il cuore le batteva a duemila. Setacciò la casa, ma non trovò nemmeno un

biglietto in cui c’ era scritto dov’ era andato il padre e provò più volte a chiamarlo sul cellulare.  Niente.  Ora Veronica aveva tanta paura, paura che il papà

avesse fatto come la mamma, cioè scappare via senza nemmeno spiegare perché. Il suo istinto le diceva di correre a vedere se c’ era ancora, nel grosso

armadio della camera di Keith, la valigia che lui usava per viaggiare, e dopo aver controllato e ricontrollato almeno una decina di volte, Veronica si rassegnò al

fatto che non c’ era.  Era molto agitata e, dopo aver preso le chiavi della macchina ed esservi saltata su, cercò di ricordare se il padre le avesse detto di qualche
caso.  Non ricordava niente e, ormai sconfitta dalla paura e dalla tensione fece retromarcia per andare all’ ufficio dello sceriffo per vedere se i poliziotti 

sapevano qualcosa. -E’ andato a New York per seguire un caso molto importante… credo riguardasse una specie di club chiamato castello , e

che c’entrasse qualcosa con il papà di Duncan… -.  – Grazie sei stato magnifico!-.

Veronica andò a New York e dopo essere arrivata si ricordò che quando seguiva il caso del castello era venuta a sapere che di solito si riunivano in una

camera in una strada chiamata Nichols, più precisamente al numero 90. Quando arrivò lì c’ era suo padre con un gruppo di agenti e qualche uomo per terra. 

Qualcuno si accorse della sua presenza visto che la persona aveva prima detto qualcosa a Keith e poi aveva sparato un colpo verso di lei. Veronica chiuse gli

occhi. Vide come un flash di tanti episodi passati insieme al papà, poi pensò a Logan, Duncan, Mac, Parker e persino a Felicity.  Poi era per terra svenuta.

Sognava di vivere per sempre con il papà e che Logan venisse accettato finalmente da lui. Poi si svegliò, si guardò intorno come spaesata e si accorse di essere

in ospedale. Subito dopo entrò il padre e Veronica si ricordò di quello che era successo. – Amore stai bene? Sai dopo lo sparo sei svenuta e … -.- Cosa? vuoi
dire che la pallottola non mi ha colpita?-.-No , non ti ha colpita, sai avevo chiamato rinforzi e Leo è arrivato giusto in tempo e si è messo davanti. So che ora ti

starai chiedendo se sta bene e ti anticipo la risposta: Sta bene nel senso che è fuori ogni pericolo perché la pallottola gli ha colpito il braccio, ma purtroppo

il braccio è rotto e dovrà tenere il gesso, quindi non venire a lavoro,  per quaranta giorni.-Ah meno male! Senti hai recuperato l’ hard disk con i nomi delle

persone che facevano parte del castello?-.-Si perché?-.-Perché devo risolvere un caso di un uomo Benjamin Bray e ieri mi è sembrato di vederlo fra gli

altri e …-.-Ora pensa solo a riposarti, controllerò e ti farò sapere ok?-.-ok-. Quando uscì dalla stanza dell’ ospedale trovò Logan che, molto più preoccupato

del solito le si avvicinò, l’ abbracciò e le disse-Amore mio ho avuto tanta paura di perderti per sempre-.-Ora sono qui Logan e papà ha detto che posso venire

da te a patto che tu mi faccia riposare-.- Parola d’ onore- rispose Logan mettendo la mano destra sul petto e la sinistra in alto. Veronica ridacchiò e gli disse –

Spiritoso come sempre Echolls!-. Lo abbracciò e si avviarono a casa di Logan.Il giorno dopo niente scuola per Veronica che, contentissima per aver

avuto questa “grazia dal medico”, si svegliò a mezzogiorno con assoluta calma e, dopo aver fatto colazione, si mise davanti il computer e inziò a trovare

ulteriori prove per il caso Bray in attesa della risposta del padre. La giornata passò con calma, senza avvenimenti “alla Veronica  Mars” e per questo passò in

fretta. – Ah se tutti i giorni fossero così… - pensò fra ad alta voce Veronica e prontamente Logan le rispose- Se tutti i giorni fossero così tu non saresti

Veronica Mars-. Il giorno dopo non c’ era scampo. Veronica doveva svegliarsi di nuovo alle 7, andare a scuola, incontrare Felicity e affrontare il fatto che le

avrebbe dovuto dire che suo padre non aveva un’ amante, ma peggio faceva parte della più grande associazione di imbroglioni di tutti i tempi, e poi doveva

riuscire a superare la giornata dopo che si era venuto a sapere il tentato omicidio nei suoi confronti … Bhè che dire … al prossimo capitolo!

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Capitolo 3
*** Lacrime trasparenti ***


Quando Veronica riflette tra sé, i suoi pensieri li scrivo dentro le virgolette “ “per non far confondere i lettori.  

A proposito il capitolo è arrivato un po’ tardi ma, come quasi tutti, ho avuto problemi con la scuola, spero di riuscire a scrivere in meno tempo i prossimi

capitoli. Ma ora vi lascio alla storia! Ore 7, la sveglia di Veronica suonò con la sua solita musichetta  da far scoppiare i timpani e costrinse Veronica a

svegliarsi. Con una camminata da perfetto Zombie ed una faccia tristemente addormentata, la nostra giovane detective accennava un finto sorriso al padre, il

quale notando il sonno di Veronica, le porse una tazza di caffè. Quel tazza di caffè, per Veronica, non era semplicemente un gentile gesto del papà, ma anche

una chiara frase del tipo “Veronica sbrigati, un’ altra giornata da Mars è iniziata”. E dopo poco Veronica era pronta a cercare di giornata d’ inferno.

Il primo ostacolo da superare era Felicity, la quale per fortuna (o sfortuna) di Veronica non si presentò a scuola. Veronica si insospettì parecchio ma pensò

“Lasciamo stare, la giornata di oggi non sarà molto tranquilla ed è meglio, per una volta, farsi i propri fatti evitando di aggiungere altri casini”. La giornata non

stava continuando molto bene … Sentirsi osservata da tutti e percepire i bisbiglii perfino delle persone che Veronica non conosce, la rendeva

molto nervosa. Ma una voce superava quella di tutti, un grido per l’ esattezza, un grido femminile. L’ istinto di Veronica fu quello di correre nella direzione del

grido e, dopo essersi fatta spazio tra la folla di ragazzi che ormai si era creata, si trovò davanti una scena raccapricciante: c’era Felicity stesa per terra con un

taglio molto profondo nello stomaco e, mentre continuava a sanguinare, con l’ultimo respiro che le era rimasto, si rivolse a Veronica – Gra … grazie di aver

ri… risolto il caso di mio padre-. E quasi sollevata come se si fosse liberata da un peso, si abbandonò ad un breve sospiro. Veronica rimase pietrificata e non

potè fare a meno di notare che vicino la ragazza c’ era un foglietto accartocciato. Lo prese e lo srotolò; mostrava un’immagine di suo padre abbracciato ad una

 ragazza. “No non può essere, Benjamin stava tutto il giorno al Castello, non aveva anche il tempo di avere un’ amante … Ma,

allora chi è questa donna? E che ci faceva abbracciata al presunto Benjamin? E se quello non fosse Benjamin?”.-Veronica! Dio mio perché non rispondi al

cellulare? Tutte le volte è sempre la stessa storia, quando ho saputo di Felicity ho temuto che dopo il tentato omicidio nei tuoi confronti, fossero ritornati per

finire il lavoro lasciato a metà. Veronica! Veronica ma mi ascolti?-. Logan era molto arrabbiato, ma Veronica non lo stava ascoltando e all’ improvviso

scappò via, lasciando Logan come un deficiente che continuava a chiamarla. “Ma certo. Come ho fatto a non pensarci subito?” Veronica corse nell’ ufficio dell’
ex-rettore e, dopo aver cercato nei vari fascicoli ne aprì uno che aveva un nome familiare : Jessica Iarb. “Sicuro, ora si che ho davvero risolto il caso!”.

– Hey non è permesso stare qui, nel nome del rettore defunto le ordino di uscire subito da qui, e se lo farà senza fiatare, per questa volta chiuderò un

occhio. –A uscirò subito con piacere signor… -. – Veronica fece un passo avanti per leggere il cartellino del poliziotto, subito dopo tornò indietro e alzando il

sopracciglio disse – Lamb? -.-Si sono il fratello del ex-sceriffo-. Veronica si accorse che una lacrima stava scendendo lungo la guancia del

poliziotto, ma fece finta di non vederla e con fare sbrigativo gli disse- Ah condoianze e… mi scusi ora devo andare.E

uscì dalla camera. Quando arrivò a casa trovò Keith intento aguardare un telegiornale che parlava ovviamente di lui. – Ed ecco che per l’ ennesima volta

Neptune viene salvata dalgrande sceriffo Keith Mars, che ieri è personalmente intervenuto in una sparatoria tra due delle più grandi

associazioni della città tra cui una è la famosissima “Castello” .  Grazie di averci seguito-. – Ancora il castello? Non ne hanno avuto abbastanza? E poi papà

sbaglio o sei diventato pazzo? Come ti è venuto in mente di intervenire in una sparatoria? Se ti avessero colpito io che avrei fatto?-. Veronica era molto

arrabbiata e non riusciva a fermare le lacrime che gli scendevano lungo la guancia “Magari ho esagerato ma non riesco a pensare che poteva anche

morire nella sparatoria, Hey ma che sta facendo papà?”-Hey papà ma che fai piangi? So di aver sbagliato ma ora mi faresti mortificare-. Ormai Veronica non

era arrabbiata con il papà, né tanto meno aveva voglia di piangere, ma era preoccupata per il papà. – Papà calmati e mi vuoi spiegare cosa è successo?-.  Un

attimo di silenzio poi, dopo che Keith si è soffiato il naso, inizia a raccontare. Una lacrima scendeva dalla guancia di Veronica, seguita da altre lacrime

che, innocenti e sofferenti non potevano far altro che scendere, scendere e, senza singhiozzi lasciare il loro segno sulla faccia di

Veronica. – Ma non è possibile! No, no papà dimmi che è un brutto sogno, dimmi che se,da un momento  all’altro mi svegliassi, tutto

scomparirebbe, DIMMELO PAPA’!-. Keith non fece altro che girare la testa da un lato all’ altro e Veronica, ancora triste e sofferente si avviò in macchina per
andare da Logan.

Questo capitolo è un po’ più corto degli altri ma vi volevo lasciare un po’ di suspance. Un bacio a tutti e … AL PROSSIMO CAPITOLO ...

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Capitolo 4
*** Niente più segreti ***


Inizio flashback

-Papà calmati e mi vuoi spiegare cosa è successo?- Un attimo di silenzio, poi Keith inizia a raccontare – Qualche giorno fa mi arrivò una lettera da

un’ hotel di Las Vegas, la calligrafia era abbastanza leggibile, ma era evidente che qualcuno voleva camuffare la propria in modo da non essere riconosciuto-.

Keith porse la lettera a Veronica  “Se vuoi rivedere tua moglie vieni Venerdì pomeriggio alle 16.30 a quest’inidirizzo... Firmato Il Castello” 

Veronica non capiva –Papà che c’entra la mamma con tutta questa storia del castello?-.  –Vedi Veronica tua madre provava ancora qualcosa per Jake

quando mi ha sposato, ma tu dovresti saperlo visto che sai benissimo che quando Lily è morta tua madre era da Jake.- -Mi dispiace papà non potevo dirtelo, ti
avrei distrutto-. –Non importa Veronica, comunque continuando il racconto, tua madre aveva ricevuto un messaggio da Jake che la invitava a cinema cercando

di ripristinare il loro rapporto, e le ha dato lo stesso indirizzo che ha dato a me. Ovviamente a questo indirizzo non c’è nessun cinema e quando tua madre lo ha

scoperto, dopo aver trovato una pistola, ha minacciato di uccidere Jake-. –No. La mamma non lo avrebbe mai fatto-.–Chiunque conosce tua madre lo

avrebbe pensato e anche Jake non è stato da meno, solo che tua madre lo ha fatto … Lei ha ucciso Jake Keane. Voleva uccidere anche me e poiché sono uno
sceriffo e lei voleva uccidere un pubblico ufficiale le ho dovuto sparare e …-.-E?-.  –E ora è in gravi condizioni in ospedale, e qualora guarisse io non potrei

fare nulla per evitare che sconti una 15ina di anni in galera per aver ucciso un uomo-. Ma non è possibile! No, no papà dimmi che è un brutto sogno, dimmi che
se, da un momento  all’altro mi svegliassi, tutto scomparirebbe, DIMMELO PAPA’!-.

Fine flashback

Veronica era davanti casa di Logan, seduta per terra e, mentre aspettava che lui ritornasse, ripensava a tutto quello che le aveva detto il papà la sera prima

quando… -Hey, sono sicuro di conoscerti-. Ci mancava solo questa, Logan ubriaco, ma d’altronde c’era da aspettarselo da Logan.-Si in effetti sono Veronica
la tua ragazza, dammi le chiavi che ti accompagno dentro-. –Ok Veronica la mia ragazza! Eppure stanotte credevo che la mia ragazza avesse i capelli scuri-.

–Bhè di questo ne parliamo quando sei lucido,voglio che ti ricordi quando farai una brutta fine!-.-Va bene tanto ora sono molto stanco…- Logan non

riuscì nemmeno a finire la frase che cadde a dosso a Veronica, e lei in un primo momento barcollò poi cadde a sua

volta per terra. Si rialzò e andò a dormire in camera da letto, era molto stanca, aveva passato la notte in bianco.  -Veronica, Veronica svegliati!-.–Papà sei tu?

Mi puoi preparare una tazza di quella bevanda che adoro tanto e che prende il nome di caffè?-.-Veronica non sono tuo padre, sono Logan e, bhè avevo

immaginato che volessi del caffè quindi ti ho anticipata-.-Eh? Uh ciao Logan, allora è vero che sei il mio ragazzo!Pensavo che tu con me volessi solo fare

sesso!-.-Diciamo che sul sesso non ti posso biasimare, ma che con te voglio fare solo quello no. Io sono come tutti gli altri ragazzi, voglio fare sesso, voglio

baciarti, voglio accompagnarti da tutte le parti!-.-Diciamo che sull’ultima non è che ti creda tanto … A proposito di sesso, dovremmo discutere un

secondo di quando tu stamattina mi hai detto che pensavi che la tua ragazza aveva i capelli scuri-.- Ehm … ieri diciamo che sono stato invitato ad una festa

e…-.-Potevi chiamarmi-. –Credi che non ci ho provato?-. Silenzio …Veronica non sa proprio cosa rispondere, ma una cosa è sicura: sa che

è arrabbiatissima con Logan e per evitare discussioni si alza e corre in bagno. Dopo essersi preparata chiede a Logan –Ti va di andare in spiaggia? Oggi è una

bella giornata-. –Si certo vado un secondo a prepararmi-.-ok-. Veronica va in cucina e per caso si trova davanti una busta Per Logan da Parker.La tentazione

di aprire quella busta è tanta per Veronica. La gira e la rigira in mano “Cosa sarebbe più giusto, aspettare che Logan la apra la legga e magari mi

dica cosa contiene, o invadere la sua privacy e leggere quello che c’è scritto? E se Logan poi non mi dice che c’è scritto? In ogni caso avrei una buona scusa

per aprirla e leggerla, voglio dire sono la sua ragazza! Ma non so se Logan capirebbe e soprattutto non so se me lo perdonerebbe mai. Cosa faccio?” Veronica

 stava pensando a cosa sarebbe stato più giusto fare quando  – Scommetto che ti starai chiedendo se puoi aprirla oppure no, giusto? L’ho messa lì proprio per

vedere che cosa avresti fatto e soprattutto se avresti avuto la forza per fidarti di me. Sono felice che non l’hai ancora aperta, e comunque io volevo aprirla con

te voglio che non ci siano più segreti fra me e te-. – Oh Logan sei fantastico!Hai ragione non ci devono essere più segreti fra me e te e sono felice di non aver

aperto questa busta, perché se lo avessi fatto avrei perso tutta la tua fiducia per un insigni … per un foglietto di carta qualunque-. Logan scoppiò in una grossa

risata.- Hey perché ridi?-. Gli chiese Veronica – Perché stavi dicendo insignificante foglietto di carta, ma poi ti sei fermata e ti sei corretta, in realtà ti

incuriosisce molto che cosa mi ha scritto la mia ex-.  Veronica accennò un sorriso – Hai ragione era proprio per questo che mi sono corretta e ora … andiamo

in  spiaggia non mi va di rovinarmi la giornata-.-Va bene Veronica, apprezzo questa tua finta, ma prendo comunque la lettera, sai se tu ci dovessi ripensare …

bhè non mi andrebbe di ritornare a casa e solo in quel caso avremmo rovinato la giornata. I  due andarono sulla spiaggia e, tra scherzi ed

inciuci vari la giornata passò in fretta. Non ebbero nemmeno il tempo e la voglia di aprire la lettera. Tornarono a casa alle due di notte, dopo aver fatto un

divertente falò sulla spiaggia, una cena non molto breve, si buttarono assonnati sul letto matrimoniale e diedero spazio alle loro menti per farle vagare nei

sogni. Logan si svegliò di notte con un unico pensiero in testa: la lettera. Silenziosamente aprì la tasca della giacca dove aveva messo la lettera e, dopo averla

aperta iniziò a leggere

Caro Logan, Non ce la faccio più a stare senza di te, ho il tuo pensiero fisso nella mente e il tuo profumo in mezzo alle coperte. Il pensiero che tu stia con

Veronica e che vi amiate tutte e due da impazzire, mi fa soffrire incredibilmente. Tante volte, troppe sento il desiderio di chiamarti e di dirti tutto quello che

provo, ma non ce la faccio, o perché sei sempre con Veronica o perché non ce la faccio io. Veronica è una mia cara amica ed è questo quello che mi fa

vergognare ancora di più, avrei dovuto dirle fin dall’ inizio quello che provavo per te, magari avrebbe capito e mi avrebbe dato una seconda possibilità, ma è

tutto così dannatamente complicato. Cazzo. Che razza di amica è una che non ha nemmeno il coraggio di dire in faccia alla persona a cui vuole

più bene che continua da amare il suo ragazzo? Molti potrebbero dire che è proprio perché si vuole bene ad una persona che la si tiene all’oscuro di qualcosa

che, si sa, le farebbe male. Ma secondo me non è una buona giustificazione visto che alla fine tutto si viene a sapere e a quel punto è meglio venire a sapere la

verità dalla propria amica. Senza girarci troppo intorno, io ti amo Logan, fin dal primo momento e anche quando ti ho mollato. E la cosa che mi fa

soffrire di più è che tu ami Veronica. Ti prego fai leggere questa lettera a Veronica e dille che le voglio bene. Io parto, torno a casa e cercherò di dimenticarti … Con affetto Parker.

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Capitolo 5
*** Società importanti ***


Scusate per la lunga attesa, ma ho avuto dei problemi con internet e con il computer. Cercherò di scrivere più in fretta
 
ma ho la scuola e davvero molti compiti... Non posso promettere niente ma ci metterò davvero molta buona volontà!
 
Grazie a tutti quelli che stanno seguendo questa storia.


"Sto facendo la cosa giusta? Parker è... Devo assolutamente chiarire le cose con lei, è ovvio che sono innamorato solo di

Veronica ma... E allora perchè sto andando da Parker? Perchè non sono nella mia camera d'albergo a godermi il

risveglio della persona che amo?"

Tanti pensieri passano per la testa di Logan, e lo fanno letteralmente impazzire. Non si aspettava una dichiarazione del genere da Parker e quando ha letto la

sua lettera è stato preso alla sprovvista. Non sapeva cosa fare e alla fine ha deciso di andare da lei lasciando una contrariatissima quanto arrabbiata Veronica in

 hotel.

E' diretto nella parte nord di Neptune guidando la sua nuova Ferrari rossa fiammeggiante, un tipico regalo di sua madre: molto costoso e molto, forse troppo,

appariscente. Mentre guida non riesce a scacciare via tutti quei pensieri e, pensando che cosi avrebbe eliminato un problema, prende il cellulare e compone il

numero di Veronica che ormai ha imparato a memoria.

Uno squillo... Due squilli... Tre...

- Pronto?-.

- Veronica, amore... Senti mi dispiace...-.

- Che cosa Logan? Che per l'ennesima volta hai fatto di testa tua senza prima ascoltare la mia opinione?-.

- Veronica fammi spiegare-.

- Sono contrariata dalla tua decisione, ma ormai l'hai presa-. Veronica si ferma, non riesce a continuare, dire quelle ultime

parole è molto più difficile di quanto pensasse, e il suo tono diventa gelido e anche un pò triste, tant'è che le esce appena

un sussurro: - Hai scelto lei... non c'è più niente da spiegare-.

Click...

Veronica aggancia ma Logan rimane con il cellulare all'orecchio, incapace di muoversi, e di pensare.

Con quelle parole lo aveva lasciato? Non riusciva a crederci, aveva buttato all'aria la storia con Veronica per l'ennesima

volta. 

Logan è immerso nei suoi pensieri finchè il clacson di una macchina dietro la sua lo risveglia, aveva frenato di brutto e aveva

bloccato il traffico. Lentamente ripone il cellulare sul sedile a fianco al suo e riprende a camminare.

Non è più sicuro di voler affrontare anche Parker oggi, ha già rovinato troppe cose. In realtà è sicuro solo di una cosa:

Veronica non gli avrebbe più concesso un' altra possibilità.

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Dopo aver agganciato, anche Veronica è rimasta sorpresa, sorpresa di quello che aveva appena detto al suo ragazzo, o meglio al suo ex ragazzo.

 Non riesce a capire cosa prova in questo momento e prova a rifletterci un momento sopra.

Rabbia: sicuramente, cioè il suo ex ragazzo, quando era ancora il suo ragazzo, è corso verso la sua ex ragazza dopo aver letto una sua lettera in cui gli diceva

che lo amava, senza prima chiedere niente alla sua, in quel momento, ragazza.

Odio: quello forse no, ama troppo Logan per odiarlo

Indifferenza: sì, verso Parker, si considera superiore a lei per questo la eviterà senza alcuno scrupolo.

La ragazza viene attratta da un bordo di qualcosa che sporge da una finestrella nascosta nel muro.

La sua curiosità la spinge a correre in quella direzione e a prendere una cartellina, ma appena si gira con quella cartellina...

Uno sparo.

"Accidenti! Per poco non mi beccava, ma chi cavolo..."

Un altro sparo.

 E' evidente che la ragazza ha in mano qualcosa di molto importante, vuole scoprire di cosa si tratta, ma la sua priorità è quella di mettersi in salvo, così dopo

l'ennesimo sparo, Veronica si lancia contro il mobile della cucina, li sarebbe stata al sicuro per un pò di tempo.

Vede il cellulare che tiene ancora stretto in pugno e ritrova un pò di quella lucidità che l'ha salvata in molte occasioni.

"Ma certo!! Perchè non ci ho pensato prima? Lui saprà togliermi da questo impiccio"

Compone il numero più veloce che può con una mano, mentre con l'altra nasconde sotto il mobile della cucina la

cartellina: sarebbe venuta a riprenderla in un secondo momento e, soprattutto, avrebbe lasciato suo padre all'oscuro di

tutta quella situazione.

- Papà! Ho bisogno del tuo aiuto, sono nella suite di Logan, lui non c'è, c'è solo un pazzo che sembra poco intenzionato a

parlare e risolvere la cosa e molto intenzionato a farmi fuori. Ha una pistola fa attenzione-.

Fatto, adesso doveva solo aspettare che il suo super-papà l'avrebbe tirata fuori da quella situazione per l'ennesima volta.

Per un attimo Veronica si ricordò di quando aveva cinque anni e un uomo, armato di coltello, la prese in ostaggio, durante

una rapina in una banca. La mamma rimase immobile, mentre il papà, rischiando probabilmente la vita sua e quella della

figlia, si fiondò su di lui, facendo cadere e infilzarsi nel braccio col suo stesso coltello. Era stata la prima,  di molte altre volte,

in cui, nonostante fosse cosi piccola, la colpì la quasi totale indifferenza della madre e il molto riguardo che invece aveva suo

padre. Collega il ricordo appena pensato alla notizia che gli diede due giorni prima il padre: sua madre è in ospedale in fin

di vita.

Sua madre non era mai stata un fenome nel crescerla ed educarla, anzi, aveva commesso non pochi errori, ma è pur

sempre sua madre e il pensiero che lei stesse in un ospedale quasi totalmente in fin di vita, la turba parecchio.

E' inevitabile pensare al peggio in queste situazioni, e Veronica non riesce a frenare il pensiero di sua madre stesa su una

brandina all'obitorio.

Veronica scuote la testa e cerca di scacciare via tutti questi pensieri, adesso non è proprio il momento di pensare a sua madre.

Si ferma un attimo ad ascoltare un silenzio fin troppo strano, gli spari sembrano essere cessati ma lei non sembra essere

convinta da quella situazione: preferisce aspettare suo madre.

Pochi minuti dopo arriva Keith che, turbatissimo dalla telefonata della figlia, si fionda su di lei e l'abbraccia fino a quasi soffocarla.

- Tesoro stai bene?-. Keith ha uno sguardo interrogativo, come se si chiedesse che diavolo era successo, ma da sceriffo

sa bene che quello non è proprio il momento di soddisfare i suoi dubbi.

- Io, credo bene ma possiamo andare prima che...-.

Troppo tardi. Colui che voleva evitare di incontrare in questo momento,ha appena varcato la soglia di casa, non riuscendo

a capire cosa è successo.

- Veronica ma cosa..?-.

- Niente Logan-.

Veronica si sta avviando all'uscita della suite, ma una mano la blocca, spingendola contro il muro e impedendole di

andarsene.

- Adesso tu mi spieghi che cosa è successo, altrimenti non te ne vai da qui-. Logan è  visibilmente arrabbiato e certo non

lo nasconde.

- Io credo invece che tu toglierai subito le mani di dosso a mia figlia-. Interviene Keith, che fino a quel momento era rimasto

a guardare.

- Altrimenti che mi fa signor Mars? Mi spara?-. Il tono di Logan è passato dall'arrabbiato all'ironico e sul suo viso è comparso

il suo solito sorrisetto di sfida. Allora Keith non ci vede e più e carica la pistola.

- Se mi obbligherai ad usarla...-. Keith prende la mira e sta per sparare quando interviene Veronica.

- Hey papà non esageriamo adesso, so cavarmela in questa situazione-.

La mano sinistra di Logan è sul suo collo senza stringere, Veronica mette la sua mano destra sul gomito della mano sinistra

di Logan, l'altra sul braccio, e inizia a girare con forza facendo letteralmente stendere al tappeto Logan.

- Andiamo adesso-. Keith guarda Veronica a bocca aperta: non se la sarebbe mai aspettata una mossa del genere dalla

figlia, ma si rende conto che ora di andare, non prima però di cedere ad un suo fortissimo impulso, si avvicina a Logan

che intanto si stava alzando dolorante, e gli da un calcio nelle parti basse stendendolo per la seconda volta.

*****************************************************************************************************************

Due giorni dopo Veronica si trova in camera sua ad armeggiare sulla tastiera del computer, mentre cerca di capire cosa

significano tutti quei dati contenuti dalla cartellina che aveva recuperato mentre ne Logan ne suo padre potevano vederla  . E' qualcosa di grosso, ne è sicura,

ma da sola non riesce a combinare niente

cosi chiama Mac, l'impeccabile genio dei computer.

- Pronto Mac? Che cosa stai facendo?-. Veronica finge un amichevole interesse nei confronti dell'amica che però la smaschera

subito.

- Come mai tutto questo interesse Veronica?No! Ti serve un favore...?!-.

- Colpita! Mi serve il tuo genio informatico per smascherare qualle losco affare di cui però non comprendo un accidente!-.

- Sono subito li da te!-.

- Grazie Mac a dopo-.

Pochi minuti dopo...

- Allora Veronica praticamente devo decodificare questi codici, scoprire le password, entrare illegalmente nei loro documenti

e stampare il tutto. Chiaro?-.

- Quando hai detto stampare il tutto, si, ma per il resto... Mi affido nelle tue mani-.

Passano ore finchè in uno dei documenti appare un grosso simbolo conosciuto molto bene da Veronica e Mac. Le due rimangono

sbigottite, in fondo quella cartellina è stata tovata nell'appartamento di Logan... Quindi tirando le somme in tutta quella

storia c'entrava anche Logan.

" Quindi alla fine anche Logan è finito nelle loro mani... Sono davvero così potenti? E cosa c'è dietro al loro nome, la loro fama

e tutti i crimini commessi? C'è uno scopo a tutto ciò?"

- Veronica... M-ma quello non è...?-. La voce di Mac è tremante, segno di tutta la paura che incombe dentro di lei in questo

momento e non riece nemmeno a terminare la frase, a dire quel nome che apparentemente è un nome come altri ma scavando

a fondo nasconde moltissimi scheletri nell'armadio.

- Si è proprio quello-. A differenza di quella di Mac, la voce di Veronica non fa trasparire alcuna emozione, tant'è che Mac

non riesce a capire come la sua amica riesca a rimanere così calma. Adesso che avevano scoperto tute queste cose, e considerando

il brutto incidente capitato a Veronica, sarebbero state al sicuro?




Cari lettori, vi ringrazio molto per le recensioni, spero che questo capitolo vi sia piaciuto e... vediamo un pò chi indovina di

cosa sto parlando! Aggiornerò i capitoli più in fretta possibile, cercando sempre di mantenere una trama carina, quindi al prossimo capitolo

e ricordate che le recensioni sono sempre gradite!

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Capitolo 6
*** Ecco... Lo aveva fatto di nuovo ***


Il giorno dopo... Veronica cerca di capire cosa c'entra Logan con il castello, già perchè la sera prima Mac e Veronica stavano provando a capire cosa

contenesse la cartellina trovata nell'appartamento di Logan, ma il risultato è stato che si trovarono di nuovo in mezzo alla società di imbroglioni e killer più

grande e formata di Neptune, e adesso sono molto probabilmente in pericolo di vita. Ma ciò non sfiora nemmeno i pensieri di Veronica che viene interessata

molto più al "caso Logan". "Logan... Un nome così dolce non può assolutamente essere paragonato a gentaglia del genere". In alcuni momenti, per fortuna

pochi, Veronica lascia che la sua parte romantica prenda il sopravvento sulla ragione, e lascia scappare alla sua mente commenti fin troppo meliosi, seguiti poi,

per fortuna, dalla fretta di risolvere i casi. Certo che fare la detective alla fine non è così facile come sembra... Quindi, dopo il commentino fuori luogo, visto che

ormai Logan non è più nemmeno il suo ragazzo ma semplicemente il suo ex, arriva il momento di riprendere a pensare al castello. Solo pensare quel nome

provoca in Veronica senso d'angoscia e inspiegaile odio e non ferma l'impulso di fare una smorfia schifata. Trovarsi in questo ennesimo casino provocato come

al solito dai Confratelli del castello, è stato tutto un gioco del destino; scoprire la cartellina gialla nell'appartamento di Logan, lo sparo, e il segno indimenticabile

del castello apparito sul pc di Veronica, non sono altro che uno sfizio del destino, quasi come se avesse fatto una scommessa con il tempo, e insieme l'hanno

attirata per l'ennesima volta nella trappola più bella, incredibile, brutale e felice che una persona può conoscere nel tempo: La Vita.

Veronica non capisce niente e prova a prendere la via migliore per risolvere due importanti casi. Sarebbe a dire quella di risolverne uno alla volta, partendo da

quello che la attira di più. Così prende cellulare, il suo paralizzatore elettrico, le chiavi di casa e della macchina e le mette disordinatamente nella borsetta, poi

avvisa il papà che va da Logan e si avvia verso la macchina. Percorre la strada meccanicamente, parcheggia al suo solito posto, e poi si avvia all'ascensore.

Prima che vi giunga, qualcuno le cinge la vita con un braccio, e con l'altro le appoggia sul viso un fazzoletto piegato, probabilmente drogato. Veronica inizia a

sentire il suo corpo perdere contatto con il mondo e la gente intorno a lei, e notare che la sua vista va sempre più sfocandosi finchè sviene. Nonostante tutto

riesce a sentire che qualcuno la trascina in una macchina non troppo delicatamente e che inizia a farfugliare qualcosa. Poi perde totalmente i sensi.

*************************************************************************************************************************

Al suo risveglio non è nell'appartamento di Logan nè a casa sua, è ancora molto stordita, ma è sicura di non essere mai stata in questo posto.

"Dove sono....?"

Veronica prova un pò a riflettere, ma... niente

"Dunque analizzando il posto potrei capire dove mi trovo, ci sono candele, uomini familiarmente incappucciati e.... BINGO! Un enorme simbolo del castello

disegnato sul muro".

Le scappa un sorriso, poi si scurisce di nuovo in volto, accorgendosi di essere fuori luogo e di non aver deciso di sua spontanea volontà di essere qui, in questo

preciso istante, con moltissimi uomini dall'aria forte e feroce pronti, di sicuro, ad ammzzarla, e soprattutto, cosa più importante che vi è da sola.

Un suono molto simile ad un corno la riportà alla realtà. Non può fare a meno di guardare nella direzione del suono e di accorgersi che una decina di uomini le

si avvicinano formando un cerchio attorno a lei, rigorosamente seri, con il capo abbassato e le mani congiunte, in segno di preghiera.

Un uomo dei dieci si muove verso lei e inizia a legarle le braccia, per poi passare alle gambe. Lei si fa legare capisce che se opponesse resistenza si troverebbe

soltanto in altri guai, quindi cerca di limitare i danni. L'uomo ha finito e inizia a recitare qualcosa in latino, Veronica si accorge subito che i nodi alle braccia e alle

gambe sono facilmente scioglibili, quindi guarda l'uomo con fare interrogativo e scorge il sorriso furbo di Logan.

Veronica si sente mancare, ma non sa se essere

felice, perchè il suo ex è qui e la può salvare, o terribilmente arrabbiata perchè i due, pochi mesi prima, si erano ripromessi niente più segreti, e Logan

ha violato questa promessa.

Logan continuando a recitare delle parole in latino, si avvicina a Veronica e le sussurra all'orecchio

- Aspetta il mio segnale, poi sciogli le corde e inizia a correre, io e dei confratelli ti faremo scappare-.

- E tu?-. Un brivido percorre la schiena di Veronica, e un brutto presentimento s'impossessa della sua mente.

- Non ti preoccupare piccola-. Logan sorride, ma non è il suo solito sorriso. E' un sorriso forzato, triste, stampato sul suo viso solo per rassicurare Veronica.

Ma non ci riesce, e lascia Veronica più turbata che mai. Lei sa che sicuramente verrà punito dai confratelli superiori, conosce moltissima gente che, per aver

sgarrato anche solo di una A, aveva passato le peggiori pene dell'inferno.

Logan dà il segnale.

" Ecco, adesso potrebbe essere l'ultimo momento che posso vedere Logan, o quantomeno che lo posso vedere tutto intero, e tremendamente bellissimo...

Anche se Logan lo sarà anche dopo aver pagato una giusta punizione...Ma... non riesco a immaginare niente senza lui. Se gli toccano anche solo un capello io li

ammazzo! Logan Ti Amo!".

E quelle parole, solo pensate, dicono tutto.

Vorrebbe gridarle a tutto il mondo, ma adesso non è proprio il momento, così cerca di non deludere l'uomo che ama e, dopo aver sciolto le corde, parte in

direzione di quella che le sembra l'uscita. Logan non gliel'aveva specificata. Si è dimenticato uno dei particolari più importanti del piano, come suo

solito... Pianifica tutto alla perfezione e poi fallisce tutto per un particolare dimenticato.

" Ma adesso non fallirà tutto, forza Veronica ce la puoi fare".

Ripete queste parole all'infinito nella sua mente mentre si appresta ad uscire da quest'inferno. I confratelli rimangono sbigottiti e pietrificati, poi però due di loro

bloccano e prendono Veronica prima potesse uscire. Logan allora, che fino a quel momento si è limitato a controllare che il piano andasse come previsto, corre
verso Veronica, la libera, la prende in braccio e corre. Ma c'è qualcuno di fronte loro. Qualcuno che Logan aveva previsto nel piano, ma che lascia Veronica a

bocca aperta: Duncan  "Dunque anche Duncan... Ma che cavolo, me li scelgo tutti sul catalogo S&C Forever? (Stronzi e Casinisti Forever) Ma cosa hanno in

mente?". Logan prende una pistola e la passa a Duncan. -Come nel piano amico-. Non si dicono altro.

Logan continua a correre e si iniziano a scorgere i primi spiragli di luce, mentre Duncan gli copre le spalle. Saltano sulla decappotabile nuova di Logan e

partono. Si sente uno sparo. Poi il tremendo odore del  sangue e la mano di Veronica, rimasta sulla spalla di Logan, riempirsi sempre più di un colore rosso

acceso. Veronica, che prima era quasi svenuta, se ne accorge si ricompone e controlla la ferita di Logan. Non sembra grave, ma deve procurargli molto dolore,
cosi un pò imbarazzata dalla presenza di Duncan gli chiede. -Tutto bene Logan?-. Logan la guarda con il primo vero sorriso stampato sulle labbra di quel

giorno e Veronica non  riesce a trattenersi dal baciarlo. Duncan li guarda dal sediolino del guidatore grazie allo specchietto retrovisore e sente una fitta al cuore.

Lei. La donna che aveva amato con tutto se stesso, adesso sta baciando il suo migliore amico. D'altronde non può biasimarli, lui è scappato con la figlia di

un'altra donna, cosa pretende adesso, che lei torni con lui? Prova a resistere un pò, ma poi non ce la fa più e tossisce.

Veronica imbarazzata si stacca da Logan e abbassa gli occhi.

*****************************************************************************************************

Casa Mars...

Keith è uscito e Veronica è da sola in casa a rimurginare sull'accaduto. Dlin Dlon. Dliiin Dlooon.

Veronica si alza dal divano. " E chi sarà adesso?"

Apre la porta. Logan si fionda dentro e la bacia frettolosamente.

-Mi sei mancata-.E continua a baciarla, poi passa sul collo. Veronica cerca di bloccarlo, ma lui la ignora e continua a baciarla.

-Logan ti prego fermati-. La ignora di nuovo

Allora alza il tono.

-Logan fermati-. Allora Logan si ferma.

-Che è successo?-. Logan è serio, vuole una risposta da Veronica.

- Logan io ho paura-. Veronica lo guarda fisso negli occhi e Logan contraccambia.

-Di cosa? Di me forse?-. Adesso Logan inizia ad essere nervoso. Veronica abbassa lo sguardo, non riesce a reggere quello di Logan.

-Logan ci eravamo ripromessi niente più segreti ricordi? E hai violato la promessa ben due volte. Ho paura di iniziare di nuovo un rapporto con te, e di soffrire

di nuovo. Senza contare che adesso rischio la vita per colpa del tuo dannatissimo segreto-.

- Con questo stai cercando di dirmi che mi hai dimenticato? Hai dimenticato tutto quello che abbiamo passato insieme, e non te ne importa più nulla di me?-.

Logan è arrabbiatissimo, i suoi occhi tramano una tremenda vendetta. E il fatto che Veronica non risponde lo avvia ad un nervosismo sempre più accentuato,

tant'è che non controlla più quello che dice

-Quindi se domani io venissi insieme a Parker, convincendola a restare,e la baciassi davanti a te non proveresti nulla?-. Veronica alza finalmente lo sguardo e

incrocia di nuovo quello di Logan. E a lui basta guardarla negli occhi per capire che ha sbagliato tutto con lei, soprattutto queste ultime frasi.

"Dunque era questo il suo scopo. Tirare in ballo la possibilità che lui si metta con Parker. Che stronzo! E pensare che io mi sono fidata cosi tanto di lui..."

Veronica non riesce a frenare le lacrime, e Logan sente di averla ingiustamente fatta soffrire di nuovo. Che cretino. Ha fatto tutto ciò che Veronica gli ha chiesto
di non fare. Cerca di riparare abbracciandola questo provoca ancora più rbbia in Veronica che si libera dalla sua stretta e a denti stretti gli risponde

-Vattene-. Logan sente un tuffo al cuore...

-Veronica io...-.

-VATTENE HO DETTO-. Veronica non ci vede più dalla rabbia, Logan se ne va, e appena chiude la porta

Veronica scoppia in un tremendo pianto che Logan vede dalla finestra.

Ecco l'aveva ferita di nuovo.



Ufff!! Che fatica scrivere questo capitolo, ma spero che ne è valsa la pena. Ho cercato di rallentare un pò i tempi come mi avete consigliato, non so se ci sono

riuscita, fatemi sapere! Effettivamente i capitoli  precedenti mi sembrano cosi stupidi e veloci... Vabbè dai spero di essere migliorata un pò...

Vorrei chiedervi un parere... Mentre scrivevo questo capitolo mi è venuto in mente la possibilità di introdurre, oltre a quelli di Veronica, anche i pensieri di

Logan... che ne pensate? Fatemi sapere!!!

Un bacio   Simona

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