Let me be your last first kiss

di You_are_my_sunshine
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 - ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 - che confusione ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 - rivelazioni ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 - pro o contro destino? ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5- Non sei solo un'amica ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6- Ansia ***
Capitolo 7: *** capitolo 7- Finally togeter ***
Capitolo 8: *** capitolo 8 - I'm in love with you ***
Capitolo 9: *** capitolo 9- I belong to you , you belong to me ***
Capitolo 10: *** capitolo 10- brucia ancora ***
Capitolo 11: *** capitolo 11- Irresistible ***
Capitolo 12: *** capitolo 12 - All I want to see is a sky full of lighters ***
Capitolo 13: *** capitolo 13 - no one ever makes me feel like you do when you smile ***
Capitolo 14: *** capitolo 14- There's something in your eyes ***
Capitolo 15: *** capitolo 15- birthday's surprise! ***
Capitolo 16: *** capitolo 16- Valentine's day ***
Capitolo 17: *** capitolo 17- Big mess ***
Capitolo 18: *** capitolo 18- I can love you more than this ***
Capitolo 19: *** 19. just a friend ***
Capitolo 20: *** capitolo 20- Surprise ***
Capitolo 21: *** capitolo 21- ' bisogni ardenti' ***
Capitolo 22: *** capitolo 22- ' the loves of my life' ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 - ***


<< Ciao! >> << Ciao..>> << Io sono Harry e tu , come ti chiami?>> . La dolce bimba dai capelli biondo cenere lunghi e lisci alzò timidamente la testa  e si ritrovò davanti a due occhioni verde smeraldo. Sorrise spontaneamente e poi disse << Io..io mi chiamo Maddison>> . Il bimbo ricambiò il sorriso e strinse la mano alla piccola Maddison. << Che bel nome! Posso chiamarti Maddy?>> la bimba annuì leggermente , arrossendo.

<< Harry! O vedo che hai conosciuto la piccola Maddison! Ne sono felice! Sai lei è la sorellina di Jennifer>> . Quando Maddison vide avvicinarsi Anne, la mamma di Harry , le si illuminò il viso, quella donna le piaceva davvero tanto , era sempre così dolce! Appena Anne finì di parlare Harry sorrise nuovamente alla piccola Maddy e disse << Io invece sono il fratello di Gemma! Ei Maddy, vuoi diventare la mia migliore amica?>> Maddison arrossì nuovamente ma appena vide Anne allontanarsi, si avvicinò al piccolo ricciolo dagli occhi verdi, gli diede un tenero bacio sulla guancia e poi disse << si!>> .

Quello fu uno dei giorni più belli della vita di Harry e di Maddison.

<< Mamma io escooo >> disse Maddison prendendo una brioches al volo. << Cosa? E dove vai di domenica mattina alle 10?>> << Da Harry! Dai mamy te l'avevo detto! >> << No che non me l'hai detto altrimenti me ne ricorderei! Comunque va bene va pure, salutami tanto Anne! Torni per cena?>> chiesa Kathrine, la mamma di Maddison, cercando di attirare l'attenzione della figlia. << Non lo so dipende, tu non mi aspettare io mi aggiusto! Ci sentiamo Ma', ti voglio bene!>> E detto questo si chiuse la porta di ingresso alle spalle. Fortunatamente casa di Harry non era molto distante, circa a 3 fermate di pullman, pullman che per immensa gioia di Maddison stava passando proprio in quel momento! La bionda salì al volo e appena trovó un posto per sedersi sentì il telefono vibrare. Un nuovo messaggio da: Harry. Sorrise spontaneamente e lesse: " Eiii! Sono le 10.10 dove sei???? Voglio un tuo abbraccio,ORA! " . Maddison digitó  velocemente un: " 5 minuti e sono da te, sbrigati che ho fame <3 " e invió il messaggio.

Arrivata davanti a casa dell'amico lo trovó davanti alla porta , imbacuccato nella sua sciarpa preferita, quella Bordeaux che le aveva regalato lei qualche anno prima. Appena il giovane ricciolino la vide, il suo viso si illuminó e le corse incontro stringendola in uno di quei mega abbracci che entrambi amavano. << Bene ora che sei qui e ti ho abbracciata, andiamo a mangiare che sto morendo di fame! Poi scegliamo i piani per la giornata! >> esclamò Harry, avvolgendo le spalle di Maddison con un braccio.

Pochi minuti dopo erano davanti a uno Starbucks, il loro preferito però, perché in quel bar avevano molti dei loro ricordi migliori. Entrarono, ordinarono e si sedettero al solito tavolo. Risero e scherzarono come erano soliti fare finché arrivarono i 2 mega cappuccini e le ciambelle. Poco dopo una signora di circa 60 anni, seduta al tavolo vicino al loro sorrise a entrambi e disse: << Siete molto carini, da quanto state insieme?>> . Tra i due ci fu un attimo moolto imbarazzante che sembrava non finite più , poi Maddison prese la parola e disse << Oh la ringrazio ma in realtà noi non stiamo insieme, siamo migliori amici! >> . La donna parve un po' confusa... Si limitó a rispondere con un semplice << Oh scusate ho frainteso >> e ritornó al suo giornale e al suo caffè.

Harry e Maddy tornarono a parlare tranquillamente ma nella testa del ragazzo continuarono a tornare le parole della donna.. È inizió a pensare.

Si ritrovó a guardare imbambolato la sua amica intenta a raccontare non so più quale avventura scolastica o chissà che. Era davvero bellissima. Portava i capelli lunghi,lisci e biondi sciolti e indossava il suo cappellino grigio che le valorizzava gli occhi , anche essi grigi, o meglio azzurro-grigi. Le sue labbra erano carnose e incurvate in un sorriso, e Harry non poté far a meno di sorridere notando il piccolo neo vicino al labbro inferiore. Era veramente una bellissima ragazza, ma lei non ci credeva. << Harry! Cavolo ma mi ascolti?>> se ne uscì stizzita la biondina. << Eh? Sisi scusami continua.. >> << cosa stavo dicendo!? >> << stavi parlando di Julie.. E di qualcosa che ha fatto.. >> rispose lui arrossendo per l imbarazzo. << ecco vedi che non mi ascolti?! Stavo parlando della mia litigata con quella scema della professoressa di inglese! Vabbe è inutile, a che pensavi tu piuttosto?>> . Al suono di quelle parole Harry sbarró gli occhi." Oh cazzo e ora? " pensó. << a nulla>> si affrettó a rispondere grattandosi la testa << Harry ma ti sembro stupida? Daiii sputa il rospo baby!>> . Maddy sorrise incoraggiandolo ed Harry ricambió il sorriso  dolcemente, poi le prese una mano e disse << pensavo a quanto tu sia....>>

 

*Spazio autrice*

Ciaooo! Oddio, è la prima volta che scrivo e pubblico una FF, spero vi piaccia. Come inizio non è gran che ma se la mia immaginazione non mi tradisce dovrebbe migliorare :) che ne pensate?

Se lasciaste una recensione ve ne sarei grata, mi farebbe piacere sentire anche alcune vostre idee ,anche se sono all'inizio!

Un bacio, Mary <3

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 - che confusione ***


<<  .. A quanto tu sia buffa! >> disse alla fine Harry schiacciando con la punta del dito il naso di Maddison. <<  Buffa? Ei, a chi hai dato della buffa? >> gli tenne il gioco lei. Iniziarono uno dei loro soliti ( e finti ) battibecchi. Lei si fingeva offesa, lui la prendeva in giro poi cedeva e chiedeva il suo perdono, lei faceva un po' la difficile e poi si facevano una bella risata. Insomma una cosa abbastanza scontata, ma anche tenera. :)

 

Finito il battibecco,e quindi la risata ,decisero di andare a casa di Harry.

<<  c'è tua madre? >> chiese Maddy. <<  sai che non ne ho idea? >> <<  ahahahahah! Oddio sei sempre il solito! >> . Maddison scoppió in una fragorosa risata vedendo la faccia visibilmente confusa di Harry che dopo poco la seguì a ruota e cominció a ridere.  in pochi minuti arrivarono a casa Styles. Harry aprì con le sue chiavi e notarono che effettivamente Anne era a casa. <<  Ei ma! Sono a casa! C'è anche Maddy! >> esordì Harry alquanto svogliato. A quel punto comparve Anne nell' entrata. <<  Madison tesoro! Che bello vederti! Sei sempre più bella lo sai? Vieni qua e fatti abbracciare>> gridó quasi entusiasta la mamma di Harry, senza togliersi dalla faccia quel suo splendido sorriso. Maddy abbracció calorosamente la donna ed Harry, visibilmente irritato disse: <<  mamma ma la lasci!? Dai non la vedi da nemmeno una settimana.. >> e intanto batteva il piede spazientito. La dolce Anne sciolse l abbraccio, poi guardó il figlio e disse : <<  e smetti la di essere così geloso! Non te la tocca nessuno la tua Maddy, vabbe andate pure su, vi chiamo poi per il pranzo. Ah madison, se diventa insopportabile non farti problemi a picchiarlo o qualsiasi altra cosa ti possa sembrare necessaria !>> concluse ridendo genuinamente.  Maddison soffocó una risata vedendo la reazione confusa e irritata di Harry, poi salirono in camera del ragazzo. Harry si fiondó sul letto e vi si gettò sopra con la delicatezza di un bisonte, Maddy ebbe appena il tempo di entrare in camera che il riccio la trascinò sul letto vicino a lui abbracciandola . <<  a cosa devo tutta questa tenerezza Styles ? >> sussurró dolcemente lei. <<   Lo sai che odio quando TU mi chiami Styles. Comunque non lo so nemmeno io, oggi mi va così. >> disse stringendo ancora di più la presa intorno all'amica. Madison sorrise e rimase in silenzio. La mattina passò tra videogiochi ( dove Maddy perdeva puntualmente ) pause televisive e piccole lotte tra amici. Poco prima dell' una il telefono di Harry suonó. Era Louis, il suo migliore amico. <<  ehi Boo dimmi >> disse prendendo la chiamata.  <<   Ei bro, come stai? >> <<  alla grande e te? >>  <<  a parte che Eleanor mi ha appena svegliato gridandomi contro ..bene, ascolta volevo ricordarti della festa di sta sera, sai la festa di natale della scuola.. >> Harry si portò la mano alla testa e disse <<  ah già cazzo la festa, me ne ero scordato! Certo ci sarò bello, a più tardi >> e detto questo chiuse la chiamata interrompendo la risata dell' amico per la sua storditaggine. Madison ovviamente aveva sentito la Conversazione così chiese ad Harry di che festa parlavano e  il ragazzo rispose : <<  mi consola il fatto di non essere l ' unico ad essersene scordato! Comunque è la festa di natale della scuola.. Vieni vero? >> le disse ammiccando , la biondina sorrise poi disse: <<   devo sentire le altre, ma penso di si! Me lo Concedi un ballo vero rubacuori? >> disse lei cominciando a stropicciare i capelli all'amico. Harry si avvicinò incautamente a madison, e quando fu molto, ma molto vicine rispose <<  sarai la prima e l'unica baby>> poi le schioccó un tenero bacio sul naso. Maddy sorrise e arrossì impercettibilmente.

Verso l'una e mezza Anne li chiamò per il pranzo e visto che la Sera ci sarebbe stata la festa Madison decise di tornare a casa subito dopo il pranzo per sentire le amiche e prepararsi con calma.

POV Harry

Poco dopo che Madison uscì di casa mi arrivò un messaggio. Era Niall che mi scriveva:  " ei bro, sai mica se sta sera alla festa c'è Anche Maddy?" Lessi il messaggio e buttai il telefono sul letto , sbuffando. A Niall madison piaceva già da un po' e a me questa cosa aveva sempre dato fastidio ma ovviamente non ho mai detto nulla. Che diavolo stava succedendo? Perché mi veniva da spaccare tutto al solo pensiero di Niall che ci prova con la mia Madison? O no. Merda. Non posso aver detto MIA madison. Cioè si è mia perché è la mia migliore amica, ma ..nulla di più. Si Harry, e così calmati. Mentre mi auto convincevo a calmarmi mi arrivò un altro messaggio. Era madison e diceva: " ciao porcospino, sta sera ci sono sicuro ;) ho promesso alle altre di stare con loro ma ti ricordo che mi hai promesso un ballo! A sta sera <3 " a leggere quelle parole sorrisi e risposi : " te l ho promesso e manterrò la promessa. A sta sera piccola <3 " dopo quel messaggio mi calmai , così decisi anche di risponder al povero Niall, infondo non era colpa sua se io ero un bambino indeciso.  Digitai un veloce " si bello, sta sera c'è "  , Poi mi buttai sul letto e cominciai a pensare. Che diavolo stava succedendo? Merda Harry sei sempre il solito coglione che non capisce nemmeno se stesso!

POV madison

Lessi la risposta di Harry e sorrisi. Eleanor sarebbe venuta da me intorno alle sette per prepararsi insieme , o meglio io avrei approfittato della mia migliore amica per farmi truccare e pettinare e sembrare davvero figa. Ad ogni modo verso le 6 ricevetti un messaggio da jack il mio ex ragazzo, che diceva : " sta sera ci si becca alla festa? " eh? Cioè che diavolo voleva ora? Non lo sentivo da un secolo ormai.. Vabbe siccome mi sentivo di buon umore decisi di rispondergli : " Ei, si :) a sta sera " zero, non rispose più. Tipico. Vabbè decisi di non pensarci e mi andai a fare una bella doccia .

Le 7 arrivarono in fretta e con loro El,  cosi ci preparammo.  Devo dire che fece un gran bel lavoro, mi sentivo davvero bella. Indossavo un tubino rosso un po' corto e senza spalline che mi fasciava . Nonostante pensassi potesse essere azzardato, non era volgare ,anzi mi stava davvero bene. I capelli li portavo sciolti e lisci, e Eleanor mi fece un trucco leggero ma molto bello. Per concludere il tutto indossavo un paio di tacchi neri, molto alti, abbinati alla pochette. Anche Eleanor era magnifica, aveva scelto di indossare una gonna a tubino nera con un top bianco un po' largo. Le scarpe erano nere ma non troppo alte, e i capelli erano raccolti in una semplice coda laterale. Si prospettava una gran bella serata, ma sapevo già che avrei avuto un male ai piedi allucinante! Di solito infatti quando decidevo di andare a ballare optavo per stivali o paperine per essere libera di ballare senza pensare al dolore ai piedi, ma in teoria era una festa privata e quindi ci sarebbero stati dei posti per sedersi, quindi potevo azzardare e usare i tacchi. Verso le 10 e mezza arrivarono Julie e Perrie sotto casa mia a prenderci e andammo alla festa. Appena scendemmo dalla macchina Julie ci fermò tutte e disse: <<  okkei ragazze, sta sera e una serata tra di noi quindi cercate di non mollare il nostro bel quartetto per fidanzati, migliori amici, flirt e quant'altro! >> e finì per lanciare un occhiataccia a Eleanor che alzò gli occhi al cielo di rimando. Io è Perrie scoppiammo a ridere e poi entrammo nella discoteca. Tempo zero e ci si parò davanti Niall ed ecco subito Julie sciogliersi. Lei non voleva ammetterlo ma si stava prendendo un gran bella cotta per l'irlandesino che invece sembrava non accorgersene. Mentre Julie e Niall chiacchieravano El ne approfittó e sgattaioló da Louis, e Perrie.. Beh in realtà non so dove fosse andata ma sparì. Sentendomi decisamente a disagio con Julie e Niall, soprattuto per i sorrisi che mi lanciava quest'ultimo , cercai di andarmene senza che se ne accorgessero e non so come ,ce la feci. Andai al bar quando mi si avvicinò .. Jack. <<  Ei Maddy >> mi salutó. <<   Ei Jack >> risposi con un sorriso,visibilmente falso. <<  ti divertì? >> mi chiese sorridendo, <<   bho in realtà sono appena arrivata.. Tu?>> <<  diciamo che vederti mi ha migliorato la serata >> disse ridendo.  Risi anche io di rimando per smorzare la tensione, poi se ne uscì dicendo : <<  che dici di ballare? >> . oh finalmente diceva qualcosa di sensato! <<  ci sto >> risposi. Così andammo sulla pista da ballo. Dopo circa 3 canzoni Jack mi trascinó su uno dei tavolini e continuammo a ballare , ma mentre ballavamo notai Harry da lontano. Era troppo lontano per riuscire a vedermi così feci finta di nulla, e notai che stava ballando con Victoria, la sua ex fidanzata. Strano il destino, stavamo ballando tutti e due coi nostri ex. Decisi di sgombrare la mente e tornai a ballare e distrarmi, ero determinata a divertirmi e basta!

POV Harry

Ero là già da un' ora e dopo essere stato scaricato da Louis per Eleanor avevo incontrato Vicky così , per passare il tempo mentre aspettavo Maddy , le ho chiesto di ballare. Però mentre ballavamo notai una ragazza molto bella, molto simile a Madison che stava ballando su uno dei tavoli con .. Jack?! Che strano.. Poi però guardai meglio e mi resi conto che quella era Maddy! O cavolo . Mi ritrovai a fissarli , ballavano molto vicini e lui la guardava con certi occhi .. Mi irrigidii al pensiero di quello che poteva passare per la testa di quel coglione. Continuavo a fissarli e loro sembravano non accorgersi di nulla. Iniziai seriamente ad irritarmi così mollai in tronco Vicky e uscii dal locale. Andai nella zona fumatori e mi ritrovai a dare un pungo alla porta, facendomi anche male. Dopo pochi minuti uscì Louis, che appena mi vide corrugó la fronte confuso notando la mano sanguinante. <<  Ei Harry che succede? Che hai fatto alla mano? >> mi chiese preoccupato. <<  nulla Lou.. Lascia perdere >> risposi ancora incazzato. <<  Harry dai sono io.. Lo sai che puoi dirmi tutto.. >> insistette lui. A quel punto sbottai urlando : <<  Cazzo Louis ti ho detto che non ho nulla, la vuoi smettere di fare la mamma apprensiva? Hai rotto le palle! >> mi sentii immediatamente in colpa. Non era colpa di Louis se io ero confuso. Stavo male al pensiero di Madison con Jack,o Niall.. O qualsiasi altro. Vidi lo sguardo ferito del mio amico così andai ad abbracciarlo e a bassa voce gli dissi : <<  scusami , scusami davvero. Sono solo un coglione ma sta sera non mi va di parlare del motivo per cui sono così incazzato.. Ne parliamo domani okkei Boo? >> sentii che lui sorrise e rispose <<  va bene Hazza, visto che sono immensamente buono, oltre che magnifico , super simpatico e bello , ti perdono per la tua scenata da ragazza mestruata >> a quelle parole scoppiai a ridere e scherzando dissi: <<  hai dimenticato di dire modesto..>> e insieme ridemmo di gusto.

Poco dopo rientrammo e incrociammo Madison, questa volta da sola. Ci vide e ci venne incontro, salutó Louis con un bacio sulla guancia e quando fu il mio turno mi scostai bruscamente. Non ce la facevo proprio a sostenerla dopo a come mi ero sentito. <<  Harry? >> mi chiese stupita lei, <<  scusate devo andare.. Ci vediamo dopo >> dissi mollandoli lì sbigottiti e mi allontanai sentendo i loro commenti confusi.

Ma quanto posso essere idiota?!

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 - rivelazioni ***


-POV Madison-

<< Billyyy basta! >> urlai ancora mezza addormentata al mio cane che aveva deciso bene di iniziare ad abbaiare come un pazzo furioso. Stanca e dolorante mi alzai dal letto e filai dritta in cucina. Primo obbiettivo della giornata: un caffè. Secondo obbiettivo: capire che ore fossero e se mia madre era in casa. Conquistato il primo obbiettivo mi occupai di capire l'ora, così presi il cellulare e trovai circa 3 chiamate perse da Eleanor più 1 messaggio sempre suo e uno di mia sorella. Ignorando tutto vidi che era l'una e mezza. Realizzato il fatto di aver sprecato circa mezza giornata a dormire mi accorsi di un biglietto sul tavolo della cucina, c'era scritto:

Piccola io sono via fino a sta sera, problemi con zia Carol. Anne ci ha invitato per un caffè sta sera, tieniti pronta per le 9 e chiamami quando ti svegli. Ti voglio bene, mamma.

P.S. Dimenticavo! Oggi arriva tua sorella, devi andare a prenderla in stazione alle due!

Alle due? Merda era tardissimo! Mi infilai una tuta addosso e mi precipitai fuori casa! Alle 2 meno 2 minuti, per grazia divina ero davanti alla stazione di Londra. In qualche modo individuai il binario e andai ad accogliere mia sorella. Appena la vidi le saltai in braccio! << Jennyyyyy mi sei mancata da morire! >> dissi stritolandola letteralmente. Lei tossì per farmi capire che le mancava il respiro , poi mi disse << mi sei mancata tanto anche tu pulce, ora andiamo a mangiare che sto morendo di fame! Così ci aggiorniamo un po'! >> sorrisi e risposi << si però paghi tu! >> lei sorrise e ci dirigemmo verso un Mc donald la vicino.

Alla fine restammo fuori a fare un giro e tornammo a casa per le sette. Oltre ad aver preso un maglione davvero molto bello, quel pomeriggio scoprii che mia sorella stava frequentando un ragazzo a Milano, un certo John. Inglese pure lui. (Viva la fantasia! -.-") Così non mancai di prenderla in giro ripetutamente come una bambina! Penso che sia questo il bello Dell' avere una sorella più grande, in qualche modo ti sentì sempre la piccola di casa, quella più coccolata. Essendo in vena di confidenze approfittai per parlare a mia sorella dello strano comportamento di Harry la sera prima e del fatto che non l'avessi ancora sentito dopo l'episodio. Nemmeno lei riusciva a spiegarselo ma intanto io diventavo parecchio nervosa al pensiero di doverlo vedere la sera stessa.

Ad ogni modo arrivate a casa ci preparammo con calma e alle 9 esatte mamma arrivò a prenderci.

 Alle 9.10 eravamo a casa STyles. Dio mi sentivo davvero male. Suonammo e ci venne ad aprire Gemma! Fu una sorpresa perché anche lei, come mia sorella , era via da casa per studiare, per la precisione lei si era trasferita a Parigi. Ci fece entrare, era carina e gentile come sempre. Nel salotto trovammo Anne che ci fece accomodare, e un tavolo pieno di dolci. I soliti " caffè " di Anne. Sorrisi al pensiero e mi sedetti vicino a mia sorella cercando sostegno, lei di rimando mi fece un caloroso sorriso poi il suo sguardo si spostò in un punto dietro di me. Confusa stavo per girarmi quando sentii Anne dire: << grazie per averci degnato della tua presenza Harry >> subito dopo vidi Harry passarmi davanti e sedersi parecchio lontano da me, in una poltrona più isolata. Avevo uno sguardo duro, non sorrideva e i suoi occhi erano spenti. Era decisamente arrabbiato oppure confuso. << figurati mamma, ciao Kate, Jenny >> disse con un sorriso sincero, poi si girò verso di me e disse << ciao Madison>> wow. Una ventata di aria gelida invase la stanza. Lui distolse immediatamente lo sguardo, io mi sentii davvero a disagio così trovai la scusa di dover dare un libro ad Harry per allontanarmi e cercare di capire che diavolo stava succedendo!

Arrivammo in camera sua e lui si buttó svogliatamente sul letto accendendo la play station. << Harry? >> iniziai titubante. << che vuoi? >> mi rispose bruscamente lui. << sapere che cazzo ti è preso, ecco cosa voglio! >> lui non distolse gli occhi dal gioco, fece un cenno impercettibile e rispose << assolutamente nulla. >> Dio mi stava davvero facendo impazzire, respirai profondamente cercando di contenere la rabbia ma fu inutile e sbottai gridando: << Cazzo Harry smettila e guardami! É da ieri sera che sei così.. Così freddo e strano! Dimmi cosa e successo, cosa diavolo ti è preso per favore! >> lui , senza distogliere l'attenzione dallo

Schermo fece un ghigno strano e disse : << a me non è preso nulla, forse sei tu quella che dice tanto che sono il suo migliore amico e poi evita di dirmi certe cose.. >> io lo guardai davvero confusa. Cosa poteva mai essere successo in nemmeno 24 ore che non gli avevo detto? << Harry non capisco.. Cosa intendi? >> finalmente mi guardó negli occhi. << intendo il ritorno di fiamma tra te e quel coglione di Jack. >> mi penetrò duramente con lo sguardo. Io spalancai gli occhi incredula. << cosa? È sta cazzata da dove l hai tirata fuori scusa? >> << vi ho visto ieri .. Non fare la finta tonta. Tante scene da " oh Harry mi hai promesso un ballo" e poi ti strusci senza vergogna con quell' idiota del cazzo >> ero sempre più perplessa. Mi stava davvero facendo una scenata di gelosia? Cioè, e sempre stato un po' geloso con me..ma mai così tanto. Mi sedetti vicino a lui, lo guardai negli occhi e sorrisi dicendo: << Ei .. Non so che idea tu ti si fatto.. Ma io è Jack non siamo tornati insieme e non è nemmeno nei miei piani farlo. Ho chiuso con lui, e un coglione. Ieri ci ho ballato insieme è vero, ma perché avevo voglia di ballare e divertirmi, le altre mi avevano mollata e non ti trovavo. Poi mentre ballavo con lui ti ho visto ballare con Victoria e non volevo romperti così ho pensato di aspettare.. Dopo aver ballato con Jack, appena ho visto come iniziava a comportarsi.. L ho mollato da solo e sono venuta a cercarti. Ti ho trovato con Louis e poi mi hai trattata di merda e te ne dei andato. Quindi no, non sto con Jack, Harry. >> lui contrasse visibilmente la mascella. << sono un coglione..>> sussurrò. Io sorrisi e gli accarezzai una mano. << si lo sei, apprezzo che tu ti preoccupi per me , davvero, ma pensavo avessi più fiducia..>> Lui alzò lo sguardo su di me, aveva gli occhi lucidi. Lo abbraccia forte e gli dissi : << tranquillo, è tutto a posto. Siamo io e te come sempre, non è successo nulla. >> Harry ricambió l' abbraccio. Mi sentivo davvero una mamma quando faceva così. Stavo per sciogliere l'abbraccio ma lui mi trattenne. Rimanemmo così qualche minuto, poi come se nulla fosse successo ridemmo e scherzammo Per il Resto della serata. Mi sentivo decisamente meglio, Harry era troppo importante per me..

-POV Harry -

Dopo aver sentito le Parole di Madison mi sentii un idiota. È mi sentii sempre più confuso. La mia reazione era stata spropositata. Ero forse..no Harry non pensarci nemmeno.

Il giorno dopo mi vidi con Louis, decidemmo di fare un giro in centro, giusto per stare insieme e parlare. << allora amico, ti va di raccontarmi che succede o devo prima flirtare con te? >> inizió lui ad un certo punto. Io mi girai, lo guardai, sospirai, sorrisi e risposi: << si.. Penso sia il caso >> così ci sedemmo in un bar,ordinammo due cappuccini e cercai di prendere coraggio. Fortunatamente Louis cominciò il discorso per me,dicendo : << allora riguarda Madison, giusto? >> io annuii. << okkei oltre a ciò non posso andare quindi inizia a parlare Harry.. >> io presi un bel respiro e poi cominciai a raccontargli tutti gli ultimi avvenimenti, le mie sensazioni, la mia gelosia assurda. tutto. << io davvero non so cosa mi stia prendendo Lou, sono confuso.. >> conclusi. Il mio amico mi sorrise, mi mise una mano sulla spalla e poi mi disse : << allora vuoi il mio parere sincero o una palla per farti sentire meglio? >> io Risi poi optai per la verità. Louis si mise più comodo e poi iniziò: << allora.. Secondo me ti sei innamorato Harry. No, non mi interrompere e fammi finire >> disse bloccando la mia reazione. << di sicuro ci avrai pensato anche tu a questa eventualità ma sei troppo confuso e spaventato per considerarla davvero. Ma secondo me è così, voi due avete sempre avuto un legame speciale e secondo me era solo questione di tempo.. Ma per me l unica spiegazione a tutta questa tua ansia, gelosia e rabbia è l'amore mio caro Harry. Senza dubbio sareste una Coppia fantastica ma ora dimmi.. Quando sei con lei sei felice? Non hai voglia di stare con nessun altro? Quando dovete vedervi non ti sentì elettrizzato? >> io rimasi un attimo in silenzio, poi alzai lo sguardo fino a incrociare gli occhi di Louis, poi dissi : << si,si e si. >> Louis rise poi con voce innocente disse << è amore baby! >> io ero pietrificato. Non sapevo che dire. Quello era ciò che stavo cercando di non ammettere, ogni volta che la mia mente sfiorava l'idea io la allontanavo. Cazzo, ma perché sono sempre il solito casinista? << penso tu abbia ragione .. Ma ora cosa cazzo faccio? Io non posso sconvolgere tutto.. Magari e momentaneo.. Magari non è così..>> Louis mi guardó  con uno sguardo severo e poi disse: << senti Harry, solo tu sai cosa è vero e cosa non lo è. Solo tu sai cosa fare, va bene che io sono Superman e sono il tuo modello di vita.. Ma a certe cose devi arrivarci da solo amico. >> io sorrisi . << cavolo Boo non ti facevo così saggio >> scherzai, e colsi l'occasione per cambiare discorso.

La sera quando arrivai a casa, mi chiusi in camera, sparai la musica a tutto volume e mi ritrovai a scrivere. È scrissi precisamente: Non mi sono mai sentito così prima. Cosa siamo? Siamo amici o siamo qualcosa di più?

Cavolo leggere quelle parole mi confermava la teoria di Louis perché leggendolle mi soffermavo su quel " siamo qualcosa di più?"

Merda!

*spazio autrice*

Ciaooo! Mi scuso subito per eventuali errori grammaticali! Scusate :S comunque, per essere la mia prima FF ho già ricevuto parecchie visite e vi ringrazio davvero **

Sto aggiornando spesso perché ultimamente ho più tempo libero e mi sta prendendo molto questa storia perché mi ci immedesimo tantissimo!

Però mi farebbe piacere sapere se anche a voi piace, ispira.. Insomma le vostre opinioni!

Vi ringrazio comunque per le visite e per il fatto che dedicate del tempo a leggerla, per me è davvero importante!

Ps. Se c'è qualcosa di strano e perché sto aggiornando dal Cell!

Un bacio a tutte <3 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 - pro o contro destino? ***


-Pov madison -

 

Natale si stava avvicinando ed il mio umore peggiorava di giorno in giorno. Si può dire che le feste non siano mai state molto amate da me, ma il natale lo odiavo in particolar modo. Da cinque anni ormai era la festa che detestavo di più in assoluto. La spiegazione? È molto semplice. Il natale e una festa che si passa in famiglia, un momento di gioia e serenità , e beh quando la tua famiglia cambia perché viene a mancare il pilastro più importante, inizi a vedere le cose diversamente e ad odiare le feste. A me il natale faceva sentire terribilmente la mancanza di mio padre, morto ormai da cinque anni. Io e lui abbiamo sempre avuto un rapporto molto speciale, eravamo complici in tutto, anime gemelle insomma. La sua morte per me è stato un trauma , trauma che non ho ancora superato del tutto. Sapete, quando vi viene a mancare il centro del vostro universo, e avete solo 12 anni.. Bhe è davvero dura. L'unica cosa che mi ha permesso di affrontare tutto e tornare a sorridere e vivere.. È stato Harry. È a lui che devo tutto quanto da quel maledetto 20 febbraio 2007. Ricordo ancora la sua espressione al funerale, triste e afflitta. Ma appena incroció il mio sguardo si drizzó, sforzó un sorriso e fece un cuore con le mani. Quel ragazzo è la tenerezza fatta  persona, anche se cerca di nascondersi dietro la sua reputazione da rubacuori. Ad ogni modo io il natale lo odiavo, e lui lo sapeva. Ecco perché ogni anno Harry in quel periodo si sforza e cerca ogni modo per farmi distrarre e divertire. Abbiamo iniziato addirittura a festeggiare il natale insieme, con le nostre famiglie, pur di rendere quella feste meno odiosa.   Harry è sempre stato il mio punto di rifermento.

Decisi di smetterla con i pensieri tristi e mi collegai al computer. Tempo zero e Niall mi scrisse su Facebook:

- Ei Maddy!

- ciao Niall :)

- come stai?

-bene e te?

- alla grande :)

Dopo le domande di circostanza io e il biondino iniziammo a parlare del più e del meno e lui si rivelò davvero molto simpatico. Tra una cosa e l'altra mi chiese il numero e dopo un po' di titubanza decisi di darglielo. Infondo non mi stava mica chiedendo di sposarlo! Iniziò quindi a scrivermi abbastanza spesso, e anche se mi sentivo in una situazione scomoda per via di Julie, cercai di non farmi tanti problemi. In fondo io lo vedevo solo come un amico. Si, io sapevo i miei sentimenti.. Bisognava giusto sperare che Julie non fraintendesse. Ma Julie non era l'unica che rischiava di fraintendere. Indovinate un po'? Harry, e chi se no! Poco dopo la mia conversazione con Niall, con tanto di scambio di numero, mi vidi con Harry. Andai a casa sua, e trascorremmo uno dei nostri solito pomeriggi, quando, mentre mi stava uccidendo di solletico, mi arrivò un messaggio. Leggendolo mi uscì un sorriso spontaneo. Mentre digitavo la risposta il ricciolo mi prese il telefono dalle mani e disse facendo lo scemo : << di a Eleanor di non rompere le palle, ha Louis per questo! tu ORA sei mia. >> tentai inutilmente di contrastare il suo gesto e tenermi il mio telefono, ma l'ebbe vinta lui. Appena vide a chi stavo rispondendo il suo sorriso scomparve, inarcò le sopracciglia e mi guardó sorpreso. << E sta novità? >> chiese cercando di nascondere un espressione infastidita. << ma che novità! È un amico e ogni tanto ci sentiamo >> risposi molto tranquilla. << si certo ora si dice amico.. >> disse a bassa voce. << si Harry, AMICO. Lo sai che te lo direi.. Mi scrive da un po' ma è una cosa molto innocente, amichevole ecco. È poi sai che c'è Julie di mezzo. >> Harry sorrise sarcasticamente e poi tornando serio disse: << Madison ti svegli? Lo sai bene che Niall è cotto di te! Quindi o la smetti di dire palle o fai cosa cazzo vuoi>> e finì lanciando poco delicatamente il mio cellulare sul suo letto. Lo fissai incredula. << hai ragione, cercherò di mettere le cose in chiaro.. Ma ora che ne dici di una belle crêpes con banana e nutella?>> dissi avvicinandomi a lui e lasciandogli un tenero bacio sulla guancia. Lui si rilassó immediatamente , conoscevo bene il mio pollo :P

Dopo esserci mangiati una mega crêpes e aver preso circa 15 chili a testa, lo salutai e tornai a casa , dovevo prepararmi per uscire con Eleanor. Avevo seriamente bisogno della mia migliore amica.

-POV HARRY-

È così Niall aveva iniziato a scriverle? Wow ,non me lo aspettavo. È non mi aspettavo di vedere lei rispondergli con un sorrisino ebete  e innamorato. Cazzo! Cosa dovevo fare? Ad ogni domanda c'è una risposta, infatti nemmeno due secondi dopo essermela posta ecco un messaggio da: Victoria. " Ei baby, mi sono divertita molto l' altra sera. Mi manchi :( ti va di vederci oggi? " okkei lo presi come un segno del destino. Evidentemente l'universo non ci voleva insieme, così accettai l'invito di Vicky, determinato a farmela e a scordarmi di Madison. 

Obbiettivo conquistato. Quel pomeriggio certamente mi distrassi.. Ma fu sconvolgente tornare a casa e ritrovarmi a guardare le foto di Madison e pensare a lei. Confuso più che mai chiesi a Louis di vederci quella sera stessa e per mia grande fortuna ( o sfortuna) lui accettò.

Andammo al Crox, un pub che frequentavamo spesso. Ordinate due birre gli raccontai gli ultimi avvenimenti e ... Lui non reagì affatto bene. << dico, sei coglione o cosa? >> mi rimproverò. Poi subito continuó : << ti sei accorto di amare la tua migliore amica e al minimo ostacolo ti scopi un'altra così a caso? Ma cosa diavolo hai in testa? È quando lei verrà a saperlo, che hai intenzione di dire? >> mi guardó duramente. Io mi sentii uno schifo, ma sapevo che aveva ragione. << lo so amico, hai ragione .. Sono.. Sono un coglione. Non so cosa ho nel cervello.. È che non ho idea di come affrontare tutto questo. >> finita quella frase vidi entrare Eleanor e Madison. Ecco quello che si dice il tempismo! Feci un cenno a Lou, che subito mi intimó di giocarmi bene le mie carte anche se non capii bene il significato di quella frase. Poco dopo chiamammo le due ragazze e facemmo loro cenno di sedersi al nostro tavolo. Dopo saluti e cose varie iniziammo una delle nostre tipiche serate, le ragazze scherzavano, io ridevo e Louis faceva il coglione e dopo la quarta birra iniziò seriamente a peggiorare e a parlare di anatre e piccioni che si accoppiano nutrendosi di frutto della passione e generando ornitorinchi. Wow quel ragazzo aveva seri problemi. Intanto Eleanor si scompisciava a vedere il suo ragazzo in quelle condizioni, e Madison non era da meno. Poi ho un vuoto totale e ricordo solo di essersmene andato con Madison. Cosa cazzo sarà successo?

-POV Madison - 

Dopo la quarta birra Louis inizió seriamente a dare i numeri blaterando di qualcosa riguardo ad anatre e piccioni. Harry invece iniziò a biascicare dopo la terza birra. Erano davvero comici insieme, io è Eleanor non facevamo altro che ridere! Verso mezzanotte circa Louis se ne uscì con una frase parecchio strana, una cosa del tipo << Maddy guarda come è bello Harry, io fossi una ragazza me lo sposerei. Poi quei ricci, mm sono così sexy! Ei ma tu sei una ragazza! Ho un idea! Perché tu e Harry non uscite insieme? A lui farebbe piacere me l ha detto giusto..>> e logicamente non finì la frase. Eleanor mi guardó con aria interrogativa e poi mi disse che avrebbe indagato meglio una volta fosse stato sobrio. Non so se lo facesse per chiarirmi le idee o per capire il perchè il suo ragazzo parlava di quanto fosse sexy il suo migliore amico. Per evitare altri casini, verso l'una decidemmo di tornare a casa. Eleanor si occupò di Louis e io di Harry. Una volta saliti sul taxi Harry mi strinse la mano e iniziò tenetramente ad accarezzar mela biascicando qualcosa di incomprensibile. Ma le stranezze non erano ancora finite! Non so come riuscii a farlo salire fino in camera sua, per fortuna quella notte non ci sarebbero state ne Anne ne Gemma .  Una volta messo Harry sul letto , stavo per preparargli l'acqua e poi andarmene quando mi prese per un braccio e mi disse : << Maddy ti fermi a dormire qua per favore? >> me lo Chiese con la sua voce da cucciolo, alla quale io proprio non riuscivo a resistere. Accettai, infondo così potevo controllare meglio gli effetti della sbornia e assicurarmi che stesse bene. Ci infilammo nel letto, lui mi abbracciò forte, poi io dissi << buona notte Harry>> ma lui piagnucoló dicendo che voleva dirmi ancora qualcosa. È così fece, : << sei bellissima lo sai? Insomma ..si.. Lo sei. È poi hai un profumo così buono! Non mi lasciare Madison..io..io>> e si bloccò. Oddio non era certo paragonabile a una poesia di Shakespear ma ..andiamo, come parole di un ubriaco erano davvero tenere. Come risposta gli scompigliai i capelli, gli ridiedi la buona notte e gli diedi un bacio sulla guancia, ma lui si girò inaspettatamente e divenne un bacio a stampo. Io arrossii violentemente, per fortuna era buio! Harry mi strinse i fianchi, mi diede un bacio sulla fronte e poi mi disse : << buona notte amore >> Wow. Avevo forse capito male? Aveva davvero detto AMORE? È io avevo davvero sorriso? Merda, qui qualcosa non andava!

*spazio autrice*

Allora, che ne dite? Spero di non sembrare troppo banale..

Ringrazio tutte quelle che dedicano tempo a leggere questa storia, non sapete la gioia che mi date!

Un bacio , Mary <3 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5- Non sei solo un'amica ***


-POV Harry-

 Quando mi svegliai mi sentii davvero uno schifo. La testa mi scoppiava, la bocca era impastata e non avevo nemmeno la forza di alzarmi dal letto.  Il massimo che riuscii a fare fu allungare una mano per stiracchiarmi. Non ricordavo nulla dopo un certo racconto stupido di Louis.. Ma ricordavo di aver chiesto a Madison di fermarsi a dormire da me, quindi mi stupì non sentirla distesa vicino a me. A fatica aprii gli occhi. La stanza era vuota.. Cioè c'erano i mobili e tutto ma di Maddy nessuna traccia. In qualche modo mi alzai e vidi un biglietto sulla scrivania. Lo lessi, diceva :

" Buongiorno porcospino! Sono andata a prendere qualcosa per la colazione, un bacio <3 "

Che dolce. Però a leggere la parola bacio mi venne un flashback.. La sera prima avevo dato un bacio a Madison. Certo un bacio innocente e casto ma comunque c'era stato. Merda. Decisi di fare finta di nulla e vedere il comportamento di Madison prima di decidere qualsiasi cosa.

 

Dieci minuti più tardi sentii rientrare Maddy così scesi. << oh ma chi si vede! Ben svegliato ubriacone! Come stai?>> mi chiese sorridendomi dolcemente. Wow era bellissimo il suo sorriso. Non riuscii a trattenere un sorriso di risposta e poi risposi << Mm come uno che ieri sera si è ubriacato direi.. Tu bellezza?>> e mi avvicinai a darle un bacio sulla guancia e ad abbracciarla. << io molto bene, oggi mi sono svegliata di buon umore! >> disse stringendomi forte. Dio sarei stato in grado di non lasciarla più andare da quell'abbraccio. Stavo divinamente. << sarà che hai passato la notte qui..>> dissi sarcasticamente ma la vidi arrossire... Okkei magari era tutto frutto della mia immaginazione ma lo vedevo come un buon segno . Decisi di farmi raccontare la sua versione della serata per vedere se nominava il bacio.. << Maddy.. Ti andrebbe di raccontarmi cosa e successo ieri? Dopo la storia di Louis su dei piccioni non ricordo nulla..>> Lei mi sorrise << va bene però intanto mangiamo>> ci sedemmo al tavolo e addentando la ciambella iniziò << in realtà nulla di che.. Louis ha detto cose strane .. Tipo che sei sexy e se fosse una donna si metterebbe con te.. Inutile dirti come ha reagito Eleanor, poi quando eravate persi abbiamo deciso di portarvi a casa, non so come sono riuscita a portarti fino in camera.. Poi hai fatto i capricci e mi hai chiesto di fermarmi a dormire.. Così ho dormito qua e ora ti ho portato la colazione >> concluse con un sorriso. << e non è successo niente di particolare?>> chiesi curioso. Lei scosse la testa e continuò a mangiare la sua ciambella. Dovevo capire che fare. << Madison ti va di passare la giornata insieme? >> lei sembrò stupita dalla mia proposta, poi un sorriso le illuminó il viso e disse << assolutamente si ! Ma non chiamarmi Madison che sembra tu sia arrabbiato con me!>> concluse fingendo un broncio. La gioia che mi diede sentire quel si era davvero troppa.

Per prima cosa decisi di portarla sul London Bridge,sapevo quanto amasse quel posto. Giustamente iniziammo a fare gli idioti attirando lo sguardo dei passanti ma, poco mi importava. vederla ridere mi dava una gioia immensa. Dopo la portai al Richmond Park, ci sdraiammo sull'erba ( freddissima ) e come sempre lei appoggiò la testa al mio petto e io iniziai a giocare con i suoi capelli, sapevo quanto lo amasse. È io mi rendevo sempre più conto di quanto amavo lei. Dovevo dirglielo, non ce la facevo più. Ma decisi che quello non era il momento giusto, così per chiudere bene la serata la portai da Beppe, una pizzeria italiana magnifica. Mangiammo tranquilli ridendo e scherzando, ma sentivo che non sarei riuscito a tenermi dentro ancora per molto quello che sentivo. Finita la pizza , aveva gli angoli della bocca sporchi, così iniziai a prenderla in giro, poi le dissi << dai vieni qui ti aiuto>> e mi avvicinai per pulire la bocca. Mi avvicinai sempre di più, fino ad arrivare a pochi centimetri dal suo viso. Da vicino era ncora piu bella. i suoi occhi erano più grigi del solito, la sue guancie erano arrossate a causa dello sbalzo di temperatura freddo-caldo,le labbra erano ancora più rosse. Era un sogno.  Le pulii la bocca senza staccare i miei occhi dai suoi. La desideravo da morire. " Harry, ora o mai più" pensai. Presi coraggio e mi avvicinai ancora di più fino ad annullare la distanza tra di noi. Quando le mie labbra toccarono le sue mi prese una strana sensazione allo stomaco. Era la sensazione più strana e bella che avessi mai provato. Mi stupì vedere che lei non mi respinse e che dopo un attimo di esitazione ricambió il bacio. Fu il bacio più bello della mia vita. Mal volentieri sentii che iniziò a staccarsi da me.. Mi guardó decisamente confusa e poi disse << Harry.. Che vuol dire? >> "cavolo Speravo di evitarla questa parte! " pensai. << vuol dire che.. Madison vuol dire che sono innamorato di te, che per me non sei più solo la mia migliore amica.. Sei qualcosa di più.. Di molto di più in realtà >> dissi tutto d'un fiato convinto del fatto che altrimenti non avrei più avuto il coraggio di dirle cioè che provavo.

*spazio autrice*

Allora, che ne dite? Sta volta c'è solo Harry(: come omaggio di compleanno :P  Dai ragazze lasciate una recensione per favore,

Anche una piccola piccola ma ve ne sarei infinitamente grata!

Un bacio a tutte ee TANTI AUGURI HAZZAAA <3 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6- Ansia ***


-POV Madison-

 Il risveglio di Harry non sembrò così tragico, ovviamente mi chiese di raccontargli cos'era successo la sera prima, cosa che io feci evitando di accennare al bacio o al fatto che mi aveva chiamata amore. Però quel

" buona notte amore" mi ronzava ancora in testa. Ma perché diavolo continuavo a pensarci!? Dovevo evitarlo! Harry mi risvegliò dai miei pensieri proponendomi di passare la giornata insieme , cosa che io accettai di buon grado.

Mentre lui si faceva una doccia io ne approfittai per chiamare Eleanor e raccontarle in breve che cosa era accaduto. << e tu continui a ripensare sia al bacio che al fatto che ti ha chiamata amore? >> mi chiese in conclusione. << Si El è quello che ti ho appena detto! >> << Bhe evidentemente in quel bacio hai sentito qualcosa.. Ed è probabile che tu stia iniziando a vedere Harry con occhi diversi. >> disse soddisfatta. << che? No El non è possibile! Lui è il mio migliore amico da tredici anni! >> << e cosa c'entra? L'amore arriva quando meno te lo aspetti cara! È poi che ne sai che magari lui non sia innamorato di te? Sai.. In vino veritas! È in più darebbe un senso a quel discorso idiota di Louis ieri! >> disse come se si fosse illuminata! << Bho non lo so .. Oggi passiamo la giornata insieme, penso possa farmi bene per cercare di capire che sta succedendo, ti tengo aggiornata baby, ora stacco! >> << ciao tesoro divertiti! >> e chiusi la telefonata appena in tempo perché nemmeno

Cinque minuti dopo Harry scese , pronto ad uscire.

Fu un pomeriggio magnifico, prima mi portò al London Bridge dove come al solito ci facemmo notare, e poi mi portò al parco! Io AMAVO il parco! Era uno dei posti in cui andavano di più.. Dove potevamo ridere, scherzare, giocare e stare insieme .. Spensierati e tranquilli come bambini! Ma mi piaceva anche andarci da sola, e osservare le persone che passeggiavno. Sorridevo ogni vita che vedevo un nonno giocare col nipote, o una mamma con un figlio.

A cena mi portò in una pizzeria davvero molto carina.. È giusto per confermare la mia capacità di fare danni.. Harry mi prese in giro perché, finito di mangiare, avevo gli angoli della Bocca sporchi di sugo! Mi aiutó a pulirmi quando poi.. Mi bació. Sinceramente non me lo Aspettavo. Cioè mi stava guardando intensamente ma io mi ero totalmente persa nei suoi occhi per accorgermi di quanto fossimo vicini. Inizialmente non reagii al bacio, ma poi una forza più forte di me mi spinse a continuare, ad approfondirlo, e scoprii che mi piaque, e non poco. Il battito del mio cuore accelerò e le mie labbra non volevano saperne di staccarsi dalle sue. Ma poi, non so con che forza , riuscì a staccarmi, lentamente. Guardai Harry confusa e gli chiesi spiegazioni. Lui mi rispose esattamente così : << vuol dire che.. Madison vuol dire che sono innamorato di te, che per me non sei più solo la mia migliore amica.. Sei qualcosa di più.. Di molto di più in realtà >> . Dio , non riuscivo a credere alle mie orecchie. Persi un battito, e appena mi resi conto che non era un sogno ma era tutto reale ne persi un altro. Vedevo Harry supplicarmi  con gli occhi di dire o fare qualcosa e mentre mi decidevo a reagire ecco spuntare una chioma bionda dietro al riccio. << ciao ragazzi! >> ci salutó Niall entusiasta. Non sapevo se essergli grata per avermi concesso la possibilità di darmi più tempo per pensare, o se odiarlo per aver rovinato un momento così perfetto. Mentre io pensavo se amore o odiare Niall , non era difficile capire che ciò che provava Harry era.. Rabbia. << Niall>> lo salutó freddamente. << ciao Niall>> dissi io sorridendo. L'irlandese cominciò a fissarmi in modo inappropriato, cosa che faceva irritare maggiormente Harry. Senza cogliere gli sguardi omicidi di Harry , NIall si sedette vicino a noi è iniziò a chiacchierare amichevolmente . << che fate qua?>> chiese. << abbiamo mangiato, non si vede? >> rispose Harry, retorico e duro. << oggi abbiamo fatto un giro per Londra e ora siamo qua a mangiare >> cercai di recuperare io la situazione. << ah capisco.. Che dite di venire a fare un giro insieme allora? >> propose il biondino. Harry contrasse ulteriormente la mascella, e mi fisso implorante. Io non avevo idea di che diavolo fare!  << Dai ci sono anche Liam e Zayn! >> ci esorto Niall. << No grazie, e stata una giornata  abbastanza lunga e preferisco andare a casa a riposare >> risposi. Notai un leggere sorriso sulle labbra di Harry, mentre sul volto di Niall c'era un espressione triste. << oh capisco.. >> disse lui, ma poco dopo si avvicinarono LIam e Zayn . << ciao ragazzi! >> ricambiammo il saluto e anche loro ci chiesero che facevano e se volevano unirci a loro per una passeggiata. È che palle, io avevo già rifiutato una volta sta volta toccava ad Harry! Miracolosamente sembrò capitolo e rispose più o meno ciò che io avevo detto prima all'irlandese. << ah capisco, bhe HArry ma tu puoi venire! accompagnamo Maddy e poi facciamo un giro >> disse Liam. Voi HArry irrigidirsi, non sapeva con uscire da quella situazione e snceramente a me la cosa faceva anche un po' ridere! Sapevo quanto Harry tenesse ai suoi amici quindi non mi stupì molto vederlo accettare, anche se sapevo benissimo che stava morendo dentro aspettando una mia risposta. Mi sentii una merda.

 

I ragazzi mi accompagnarono a casa da bravi ragazzi . Fu solo un po' imbarazzante essere seduta dietro tra Harry e Niall ma eravamo tutto abbastanza impegnati a prendere in giro Zayn per la sua solita vanità per dar retta alla tensione che c'era nei sedili posteriori. Finalmente li salutai e mi rifugiai in casa. Non ero mai stata così contenta di vedere mia madre! Le raccontai tutti, dalle prima scenate di Harry alla dichiarazione di qualche ora prima, alle mie sensazioni ai miei sentimenti. << Tesoro io non posso dirti quello che provi. Certo non mi stupisce che Harry si sia innamorato di te, penso fosse questione di tempo. È non mi stupisce nemmeno che tu abbia determinate sensazioni. Io vi trovo bellissimo insieme, ma amore sei solo tu che puoi sapere davvero cosa provi. >> mi disse mia madre. " wow e proprio d'aiuto " pensai, ma in fondo sapevo che aveva pienamente ragione. << io penso di avere bisogno di vederlo per capire definitivamente ciò che provo. Mi ha colto impreparata, e stato tutto molto rapido e penso che ormai non sia più solo il mio migliore amico, ma sono davvero confusa mamma.. >> le dissi con le lacrime agli occhi. Mia madre mi diede uno dei suoi abbracci più dolci e poi mi disse: << direi che per tirarti su ci serve vedere un film. È penso sia scontato dire che vedremo Colazione da Tiffany>> mi disse sorridendo. Cavolo che donna! Ecco perché amavo mia madre, mi conosceva alla perfezione. Dopo la morte di papà lei è diventata tutto per me. Le sorrisi e mi accoccolai vicino a lei sul divano.

Verso  mezza notte mi arrivò un messaggio da parte di Harry: " avrei voluto baciarti prima. Non so quello che hai provato tu ma per me e stato il bacio migliore della mia vita. Ho bisogno di parlarti Madison" cazzo . Quel messaggio mi mandò in crisi! Ricominciai a piangere per il casino che avevo in testa e perché mi sentivo in colpa a far aspettare Harry. " non me lo aspettavo, ho bisogno di parlarti anche io, ma ora sono stanca e vado a dormire, se ti va domani ci vediamo e parliamo! Notte Harry <3 " impiegai mezz'ora a decidere se mettere o no il cuore ma poi optai per il si. Alla fine non era un cuore a cambiare le cose. Nemmeno due minuti dopo aver invito il messaggio mi arrivò la sua risposta " certo che mi va, domani alle 10 al parco? Notte piccola <3 " perfetto. Ora l'unico enorme problema era dormire, impresa che mi sembrava più difficile che mai.

 

 

 

*spazio autrice*

 

Alloooooora?? Vi sto tenendo un po' sulle spine lo so v.v e so anche che non è molto lungo,Ma giuuuuro che non vi deluderò :D Comunque che ne pensate, mi lasciate una recensioncina please :(??

 

Ringrazio di cuore coloro che l'han messa tra le seguite e le preferite :D

 

Un bacione a tutte <3

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Capitolo 7
*** capitolo 7- Finally togeter ***


-POV Harry-

 Quella mattinai mi svegliai alle 8, nonostante fossi andato a dormire alle 3. Oddio dormire era una parolona, passai quasi tutta la notte a pensare al bacio che aveva dato a Madison, al suo sguardo, a ciò che sarebbe potuto succedere.  Per smorzare la tensione decisi di andare a fare una passeggiata. Avevo bisogno di distrarmi ma la cosa era veramente impossibile, qualsiasi cosa facessi o vedessi mi portava a pensare a Madison. Decisi dunque di passare da starbucks a prendere la colazione per entrambi.

 

Alle 9 e mezza ero già all’ ingresso del parco. Non ce la facevo più. Per l’agitazione continuavo a camminare avanti e indietro a quell’ingresso pensando e pensando a tutto ciò che avrebbe potuto dirmi. Dovevo sapere, ne avevo bisogno.

 

 

 -POV Madison-

 

Alle otto ero già sveglia, più impaurita che mai. Sapevo quello che volevo ? no. Però ero convinta che una volta visto Harry avrei capito tutto. Alla fine se ami una persona lo capisci appena la guardi no? Non ne ho idea, non è che io abbia questo passato di ragazzi alle mie spalle, m va bhè dai.

 

Non so come arrivarono le 10 e io arrivai davanti al parco. Mi fermai qualche metro prima, intravedendo Harry visibilmente agitato che continuava a camminare davanti e indietro di fronte all’ingresso ignorando il fatto di rendere difficile il passaggio alle persone. Vederlo mi fece spuntare un sorriso e mi sentii immediatamente sollevata. Era incredibile come ogni volta che c’era qualcosa che non andava mi bastava vederlo e stare con lui per dimenticarmi di tutto e tornare a sorridere. Bhe direi che questo doveva farmi capire già molte cose. Ad un certo punto Harry mi notò, e si illumino sfoggiando un sorriso a 35 denti, un sorriso magnifico direi, con quelle sue fossette così carine. Ad ogni modo, mi avvicinai sorridendo, lui mi porse il caffè e disse << Ti va di camminare un po’? >> io annuii. Poco dopo Harry riprese a parare e disse << Madison, io non voglio forzarti a nulla, ma voglio solo sapere quello che provi tu. E se tu non provi quello che provo io, bhe io non voglio comunque perderti perché per me sei troppo importante, ma non posso prometterti che riuscirò a far finta di nulla perché anche solo vedere come ti guarda Niall mi fa ribollire il sangue cazzo! Ma per te farei di tutto, metterei anche da parte i miei sentimenti  pur di non perderti. >> Wow, quel discorso un po’ contorto mi lasciò senza fiato. Aveva appena detto una cosa veramente dolcissima, la più dolce che lui mi avesse mai detto.  Sentire quanto ci tenesse a me mi fece capire che, alla fine era quello che io provavo per lui. La sua felicità veniva prima di tutto, il solo vederlo stare bene mi faceva stare bene , il suo sorriso per me era aria fresca. << Harry sei un ragazzo magnifico lo sai?>> chiesi retoricamente provocandogli un sorriso imbarazzato. << Per chiarirmi definitivamente le idee ho bisogno di fare una cosa però, per essere sicura di ciò che voglio dirti intendo.. >> dissi timidamente. Harry mi guardò confuso ma poi accettò. Io lo fermai e lo guardai negli occhi, poi piano piano mi avvicinai, lui capì le miei intenzioni e mi facilitò il compito azzerando la distanza tra di noi e baciandomi delicatamente. Quel bacio fu ancora più emozionante del primo. Il battito del mio cuore accelerò nuovamente , le gambe mi tremavano e nel mio stomaco c’era tipo una festa piena di pazzi adolescenti e casinisti. Piano piano mi allontanai fino a staccarmi. Harry mi guardò speranzoso. << Okkei direi che ho definitivamente le idee chiare. >> iniziai sorridendo. << Harry.. bhè non avrei mai pensato di dirlo ma penso di essermi innamorata di te. Ed è grazie a te che me ne sono resa finalmente conto, penso sia a causa tua se non sono mai riuscita a costruirmi una storia duratura, perché nessuno riusciva a reggere il tuo confronto. Quindi scusa se ti ho torturato non rispondendoti subito ieri sera, ma.. Nemmeno io ti considero più solo il mio migliore amico. >> dissi infine. Sul volto di Harry  comparve un sorriso mozzafiato e giurerei che gli luccicavano gli occhi. Poi mi abbracciò calorosamente facendomi respirare il suo profumo,che io amavo. << Mi hai reso la persona più felice sulla faccia della terra >> mi sussurrò dolcemente all’orecchio. Io sorrisi ancora appoggiata al suo petto, e poi mi scostai facendo in modo di riuscire a guardarlo negli occhi. << Scusa se ci ho messo un po’ a capirlo >> gli dissi. << Scusami tu se sono un cretino e invece di dirtelo subito ho iniziato a fare il geloso >> per risposta gli sorrisi maliziosa, e poi le nostre labbra si incontrarono nuovamente. Ogni bacio sembrava più bello.

 

<< Che dici di passare la giornata insieme allora? >> mi propose. << Direi che non trovo proposte migliori. >> risposi. Appena finii di parlare mi arrivò un messaggio. Era Eleanor: “ Ciao bellezza, ieri non mi hai più detto nulla! Oggi shopping in centro? Così mi aggiorni  xx “ . Il tempismo era proprio una delle qualità che Eleanor non possedeva. << Chi è?>> mi chiese Harry notando la mia espressione. << Eleanor, mi chiede se passiamo la giornata insieme..>> Appena finii la frase arrivò un messaggio ad Harry. Anche lui assunse un’espressione stranita , poi mi guardò sorridendo e mi passò il telefono. Era un messaggio di Louis che diceva “ Bro oggi giornata uomini? “ risi anche io, poi Harry se ne uscì con una certa proposta. << Che dici se gli chiediamo di vederci tutti insieme? Tanto prima o poi verrebbero a saperlo quindi tanto vale >> << Dico che è un’idea geniale, però non stiamo tutto il giorno con loro, non sopporterei le loro battutine e poi ho voglia di stare con te >> dissi io. Harry mi sorrise e mi diede un tenero bacio a stampo poi mi sussurrò a fior di labbra << Sapessi quanta voglia ho io di stare con te >> . Così decidemmo di accettare entrambi e dare appuntamento a Eleanor e Louis ,separatamente, nello stesso posto . Il piano era di arrivare insieme e fare una sorpresa ad entrambi.

 

L’appuntamento era alle due davanti alla statua di Trafalgar Square. Io ed Harry arrivammo volutamente in ritardo e trovammo Eleanor e Louis parlare animatamente, se non sbaglio stavano discutendo sul fatto che uno dei due stava certamente seguendo l’altro. Cavolo quei due erano davvero strani. Li vedemmo da lontano ed Harry percepì il mio nervosismo, così mi prese la mano e la strinse infondendomi coraggio e tranquillità. Di cosa potevo avere paura alla fine? Erano i nostri migliori amici, sarebbero stati solo contenti!  Così ci avvicinammo mano nella mano fino ad arrivare a pochi passi da loro. Inizialmente non ci notarono, erano troppo presi dalla loro discussione,ma poi, finalmente , si accorsero della nostra presenza. Appena vidi lo sguardo di Eleanor guardai vero il basso imbarazzata, mentre Harry mi avvicinò a lui con una mano, e con l’altra di grattò la testa, anche lui imbarazzato. << E questo che significa?>> chiese Louis ridendo . << Secondo te idiota?>> rispose Eleanor ancora irritata. << Stavo parlando con te scusa?>> rispose a sua volta Louis. << O senti eh..>> << Calmi ragazzi!>> intervenni io cercando di porre fine a quel teatrino. << Si scusa tesoro ma Louis ha la capacità di farmi uscire di testa! Ad ogni modo, qualcuno ci da qualche spiegazione?>> disse infine sorridendo. Harry mi guardò e mi sorrise, come per dire “ parlo io o parli tu “ e per risposta io gli strinsi la mano. Lui capì al volo e disse << Penso sia evidente.. non siamo più solo migliori amici ma abbiamo capito di provare qualcosa di più l’uno per l’altra , e quindi.. eccoci qui! >> << Awwwww, sono così felice! Siete talmente teneri! E poi così ora potremmo fare uscite a 4 ufficiali e non mi sentirei più in colpa e..>> << Oi,oi,oi fermati Eleanor li stai mandando in confusione cavolo! Ragazzi sono davvero contento per voi, finalmente ci siete arrivati! >> disse poi Louis interrompendo la sua ragazza , che gli lanciò uno sguardo omicida, e tirando una pacca sulla spalla ad Harry e facendomi l’occhiolino. << Bhe direi di festeggiare! >> propose poi Eleanor. Così decidemmo di andare a fare un giro per Londra, e dopo circa un oretta e mezza ci separammo, Eleanor e Louis, dopo essersi riappacificati, andarono a fare shopping, mentre io ed Harry decidemmo di andare a casa sua.

 

 

 

<< Che dici, dovremmo dirlo ai nostri genitori no?>> m chiese Harry tenendomi stretta e coccolandomi sul suo letto. << In realtà mia madre sa già della tua dichiarazione, manca solo la mia..>> Harry mi guardò stranito e poi disse << Ah bhe tanto meglio, manca solo mia madre e le nostre sorelle. Facile.>> concluse sorridendo. Ricambiai il sorriso e mi avvicinai in cerca di un altro magnifico bacio. << Sei stupenda lo sai?>> mi sussurrò flebilmente. << Si lo so, Niall me lo dice spesso >> lo stuzzicai io. Lui si staccò, mi fissò intensamente e poi disse << Bhe allora Niall deve sapere che ora tu sei MIA a tutti gli effetti e lui deve girare a largo!>> e fece finta di offendersi. << O ma come siamo gelosi signor Styles >> dissi io avvicinandomi maliziosamente. << Bhe vorrei vedere te se nominassi Vicky..>> mi stuzzicò lui sta volta. Io misi il finto broncio e dissi << A parte che si chiama Victoria, e.. bhè risolverei il problema facendo in modo che lei lasci la città, semplice >> conclusi. Harry scoppiò in una grande risata a cui mi unii anche io e dopo poco iniziò a farmi il solletico. Dopo alcuni minuti di tortura ci trovammo distesi sul letto, io sotto e lui sopra con gli occhi dell’uno fissi in quelli dell’altro. Gli lasciai un leggero bacio a stampo, ma subito dopo lui si avvicinò e mi diede un altro bacio, e poi un altro ancora e un altro. Io infilai le mani nei suoi ricci, lui con una mano si teneva sul letto in modo da non pesarmi e con l’altra scivolò fino ai miei fianchi che prese saldamente. Il bacio si approfondiva sempre di più. Eravamo isolati dal mondo, c’eravamo solo io e lui e ci preoccupavamo solamente di noi, di stare insieme e mostrarci il nostro amore. Era tutto perfetto, tutto magnifico fino a quando sentimmo la porta di casa aprirsi ed Anne urlare un << Sono a casa!>>. Mal volentieri ci staccammo e dopo vari sospiri decidemmo di scendere, ognuno a casa sua e ognuno ad affrontare il proprio genitore, era questo il piano.

 

*spazo autrice*

 

Allora che ne dite? Sono quasi fiera di questo capitolo, e mi riguarda parecchio :) Spero vi sia piaciuto, finalmente Harry e Maddison ce l'hanno fatta!!!

 

Lasciate un reensione, anche piccina, anche solo due parole :) mi farebbe enormemente piacere, e poi voglio sapere se questa storia vi piace! (:

 

un bacio a tutte <3

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Capitolo 8
*** capitolo 8 - I'm in love with you ***


-POV Harry-

 

Maddy era uscita da poco da casa mia, così decisi di affrontare mia madre.

 << Ei ma..>> dissi raggiungendola in cucina. << Ei, come stai?>> mi rispose lei guardandomi in maniera un po’ strana. << A dire il vero sto benissimo, penso di non essere mai stato meglio >> esclamai sorridendo beatamente. Ed ecco che il suo sguardo strano si fece ancora più strano, poi accennò un sorriso e disse: << Mi devi forse dire qualcosa Harry?>> << In effetti si..>> dissi sedendomi. << Se ti siedi vuol dire che è proprio seria eh >> disse dolcemente prendendo posto davanti a me. << Sì mamma. Penso di essermi innamorato, ma innamorato sul serio. >> << E chi è la fortunata tesoro? >> << Bhe ecco mamma qui arriva la parte difficile..>> a quel punto mia madre sbiancò in faccia e timorosa disse << Oddio, Harry..non è che.. cioè.. è..è..un ragazzo?>> << Cosa? No mamma non sono gay!>> dissi io disorientato e anche un po’ offeso per quella sua uscita. Cosa diavolo poteva farle pensare che fossi gay? << Bhe tesoro hai detto che era difficile dirmi chi era, e poi ultimamente non sei uscito con nessuna ragazza.. quindi pensavo..>> << No mamma, non pensare più per favore. Sono etero.. è difficile dirti chi è perché si tratta di..>> a quel punto mi fermai un attimo. Non so cosa mi bloccava, mia madre adorava Madison ma era sempre stata gelosa di qualsiasi ragazza mi frequentasse. Presi un respiro profondo e presi coraggio. << E’.. è Madison mamma. >> dissi infine. Sul volto di mia madre apparve un sorriso spontaneo e sincero. Un sorriso pieno di gioia. << O tesoro finalmente! Sono così contenta!>> e dicendo questo mi strinse forte. << Cosa vuol dire ‘finalmente’ scusa?>> chiesi un po’ confuso. << Bhe Harry, tra voi due c’è sempre stato un certo rapporto.. e io ho sempre visto il modo in cui vi guardate, e poi insieme siete così belli! Ci ho sempre sperato ecco..>> mi confessò. A quel punto sorrisi. Era strano come tutti dicessero la stessa cosa. << Che dici se sta sera la invitiamo a cena insieme a Kathrine così festeggiamo?>> disse entusiasta, peggio di una bimba di tre anni a cui regalano un pacchetto enorme di caramelle. << Oddio mamma ci siamo solo messi insieme .. non esagerare! Comunque dopo glielo propongo.. è andata a casa appunto per parlare con sua mamma>> Conclusi io. Dopo di che mi rifugia in camera con una scusa a caso per evitare altre crisi euforiche di mia madre. Quella donna era davvero strana a volte.

 

 

 

-POV Madison-

 

<< Mamma sono a casa!>> esclamai entrando. << Ciao tesoro sono in cucina!>> La raggiunsi. << Mmm frittelle?>> chiesi vedendola indaffarata. << Esatto! Ti va di assaggiare l’impasto?>> mi chiese sapendo già la risposta. << Mmm buonissima mami! >> esclamai assaggiando. << Allora, hai visto Harry? Come è andata?>> chiese lei intuendo già di che cosa volevo parlare. << A dire la verità bene >> risposi. << Raccontami allora!>> mi incitò lei eccitata come una adolescente alle prese con i primi amori. Io sorrisi e poi dissi. << Sai che ti avevo detto che avevo bisogno solo di vederlo per capire bene cosa provavo? >> lei annuì << Ecco non è stato proprio così, o meglio sì mi si sono chiarite le idee appena l’ho visto ma ho usato una specie di prova del nove e..l’ho baciato. >> conclusi imbarazzata. << oH amore e cosa hai concluso?>> mi chiese lei visibilmente curiosa. << Ho concluso che non è solo un amico e che.. sono innamorata di lui mamma. E.. quindi abbiamo deciso di provarci. L’abbiamo detto anche a Eleanor e Louis>> risposi sorridente. Mia madre mi strinse forte e mi stampò un bel bacio sulla fronte. << Sono davvero felice tesoro! Ma sono offesa perché  l’hai detto prima ad Eleanor.. ma solo perché sono tremendamente contenta ti perdono. >> mi disse fingendosi offesa. Io la strinsi forte e con la faccia da cucciolo dissi << Scusa gelosona!>>. << A proposito Anne lo sa? E a tua sorella quando intendi dirlo?>> << Anne di fisso l’avrà saputo circa..adesso e a Jenny lo dirò appena ho il tempo di sentirla . Anche se in effetti dovrebbe tornare tra due giorni per Natale.>> dissi, e non appena finii di parlare mi arrivò un messaggio. Vidi il mittente: Harry. Cosi con una scusa lasciai mia madre e andai in camera mia. Il messaggio diceva:” L’ho detto a mia madre, non puoi capire la sua gioia (: è talmente contenta che vuole invitarvi a cena. Che ne dici ?” digitai velocemente la risposta: “ dico assolutamente si! Fammi sapere l’ora e noi saremo lì, a sta sera!”. Dopo poco Harry mi comunicò orario e dettagli aggiuntivi così avvisai mia madre e poi mi dedicai a me stessa per un’oretta prima di dover andare dal mio ragazzo. Wow faceva davvero uno strano effetto chiamarlo così, però era un effetto piacevole.

 

 

 

 

 

-9.00 pm-

 

Verso le nove eravamo già davanti a casa Styles. Alla porta ci accolse Anne, con un sorriso a 32 denti che mi imbarazzò alquanto. << Ciao! Entrate pure, Harry scende subito! Ooo sono così felice di vedervi! Vieni qui Maddy e fatti abbracciare.>> Ecco il mio imbarazzo era triplicato dopo quell’affermazione. Fortunatamente dopo poco scese Harry che mi vide in balia di Anne e cercò di salvarmi. << Mamma ma è possibile che ogni volta che la vedi fai le stesse scene?>> chiese sarcastico facendomi staccare gentilmente da sua madre e abbracciandomi teneramente. << O smettila, ora che è tutta tua vedi di non farmi più storie per qualche abbraccio>> . Ed ecco mia madre sorridere intenerita dalla scena. In realtà non so se sorridesse a causa mia e di Harry, o a causa di Anne ed Harry. Ad ogni modo, grazie a Dio la cena era già pronta così andammo a mangiare. Ovviamente non scampammo alle solite domande e ai mille” siamo così contente” da parte di entrambe . Il momento peggiore fu quando Anne iniziò a dire che lei l’aveva capito fin dal nostro primo incontro che eravamo destinati a stare insieme. Decisamente non potevo più reggere quella situazione a dir poco imbarazzante. Così  Harry per una volta fece un’uscita intelligente e disse << Bhe mentre voi decidete come chiamare i nostri futuri figli noi andiamo di là eh.. ci vediamo dopo!>> concluse facendomi alzare per seguirlo. << Va bene ma non fate cavolate, noi potremmo anche pensare ai nomi dei vostri futuri figli ma non vogliamo sia una cosa a breve termine! >> risposero quelle due pazze. Dio, in quel momento diventai bordaux. Harry fece finta di nulla e tenendomi per mano mi portò fino in camera sua. Come sempre ci buttammo sul letto, ma sta volta non iniziammo nessuna lotta, o guerra del solletico o chissà che. Questa volta Harry mi prese dai fianchi e mi avvicinò a lui. I nostri nasi combaciarono e poco dopo anche le nostre  bocche. Percepivo il suo respiro sulle mie labbra, affannato, emozionato. Finalmente le nostre labbra si unirono, e in poco tempo approfondimmo il bacio, facendo giocare le nostre lingue. Era tutto così perfetto, così eccitante. Il mio cuore palpitava e sentivo il suo accelerare i battiti. La sua presa sui miei fianchi si fece più salda , mentre le mie mani erano posizionate dietro il suo collo. In pochi secondi ci ribaltammo e lui era sopra di me, come poche ore prima. Le mie mani scivolarono fino ai suoi capelli, e cominciai a giocare con i suoi ricci sentendolo sorridere sopra le mie labbra che erano ancora attaccate alle sue. La sua mano sinistra scivolò su , sotto la maglietta fino alla mia vita, e cominciò a farmi dei grattini molto teneri. Questo mi provocò dei brividi, che lui percepì, così ci ribaltammo di nuovo. Sta volta ero io sopra, ed ero a cavalcioni su di lui. Le sue mani si spostarono sulla mia schiena, e poi sempre più in basso. Sentivo la sua eccitazione, e la cosa mi piaceva. Ma poi mi ricordai che al piano di sotto c’erano le nostre madri, e sussurrando dissi << Harry forse dovremmo fermarci, giù ci sono le nostre madri.. e bhe ecco mi sento a disagio per questo>> Lui mi stampò un altro piccolo bacio sulle labbra e poi disse << Hai ragione, ci sarà un occasione migliore. E poi non abbiamo fretta.>> Dio, quel ragazzo mi piaceva ogni secondo di più. Era così dolce e tenero.

 

Ci ricomponemmo e decidemmo di guardare un film per distrarci, optammo per  Step up 3. Inutile dire che decisi io più che lui il film da vedere, ma si sa l’amore è fatto di compromessi! Giusto per non rovinare la routine che si era creta negli ultimi giorni, a pochi minuti dall’inizio del film mi arrivò un messaggio da parte di Niall. Diceva “ Ei Maddy come stai? Mi spiace da morire che non sei venuta ieri, ma anche Harry era strano, per caso è successo qualcosa? avete litigato? Xx” Leggendo quelle parole sospirai. Ormai ero conscia del fatto che Niall provava qualcosa per me, e mi trovavo davvero in una situazione scomoda perché lui piaceva a Julie. Ad ogni modo, non sapevo cosa cavolo fare a quel punto. << E’ Niall che ti ha scritto?>> chiese Harry. Io mi stupii di quella sua uscita e chiesi << E come fai a saperlo scusa?>> << Sei preoccupata, e dopo ieri non è molto difficile intuire che ti abbia scritto lui. >> Disse secco. << Sì è Niall, ma ora non ti incazzare per nulla Harry. Tieni , leggi il messaggio >> e dicendo ciò gli passai il telefono. Si stupì persino lui di quello che lesse. << Hai intenzione di dirglielo spero >> disse infine. << Certo, ma non so come fare. Fosse per me lo urlerei al mondo>> Dissi avvicinandomi a lui e riuscendo finalmente a farlo sorridere. << Non potevi dirmi cosa più bella sai?  anche io voglio gridarlo al mondo intero , Voglio gridare che sei mia Madison, e che ti amo, ti amo amore mio!>> a quelle parole rimasi un po’ perplessa. Mi aveva detto che mi amava e mi aveva chiamata “ amore mio” nell’arco di due secondi, non so se potevo reggere tanto. << Come scusa?>> dissi confusa. Harry sorrise, capendomi al volo e disse << Ho detto che ti amo, amore mio >> e poi mi baciò teneramente. Ricambia il bacio molto volentieri e dopo essermi distaccata di poco dalle sue labbra, ancora con le braccia intorno al suo collo , giocando coi suoi capelli dissi << Wow, scusa ma faccio ancora un po’ di fatica a crederci. E mi sembra così strano sentirti dire queste cose. Ma-.. ti amo anche io amore mio >> . Dopo qualche altro bacio Harry tornò all’attacco dicendo << sì ma c’è ancora il problema di Niall>> << Hai ragione. Penso dovrei scriverglielo..>> << o magari potremmo aggiornare il nostro stato su facebook. Alla fine è la cosa che va più vicino all’urlarlo al mondo>> disse sorridendo soddisfatto. << Si hai ragione, ma sarebbe brutto cambiare il mi stato e non rispondergli nemmeno >> osservai io. << Hai ragione. Allora rispondigli e poi aggiorniamo la nostra situazione sentimentale >> << Va bene ma aiutami a decidere che scrivere >> lo implorai facendo il labbruccio tenero. Ovviamente funzionò.  Sapevo l’effetto che avevo su di lui quando ricorrevo a tattiche come il labbruccio o la faccia da cucciola smarrita. Comunque Ci pensammo circa mezz’ora e dopo aver cambiato quasi 30 tipi di messaggi  ciò che uscì fu “ Ei Niall. Tutto bene stai tranquillo. Anzi più che bene..in effetti è successo qualcosa. Io ed Harry abbiamo capito di provare di più dell amicizia l’uno per l’altra.. e quindi abbiamo deciso di provarci.. e stiamo insieme. Scusa non avrei voluto dirtelo per messaggio “ direi che non faceva poi così schifo. Così inviammo il messaggio e aggiornammo Facebook, psicologicamente pronti alle mille domande da parte di tutti.

 

<< ti amo >> mi sussurrò alla fine Harry. E io persi un battito.

 

-POV Harry-

 

Dire che quella fu una delle serata più belle della mia vita penso sia riduttivo. Le emozioni che provavo erano indescrivibili, lei era in grado di farmi sentire totalmente un'altra persone. Con lei non mi importava di nulla se non di lei, di noi, di baciarla, di sentire il suo profumo, di sentirla mia. Dio , io non sono mai stato un tipo sdolcinato, da diabete. Ma con lei.. con lei tutto era diverso. Lei era  la mia metà, e ogni attimo che passavamo insieme non faceva che confermarmi questo pensiero. E mi sentivo un idiota a irritarmi appena sentivo pronunciare il nome di Niall, che per altro era anche uno dei miei più cari amici, ma il solo pensiero che qualcun altro potesse toccarla mi faceva andare il sangue al cervello e schizzare male. Merda, io non ero nemmeno mai stato un tipo possessivo e geloso! Ma Madison era in grado di tirare fuori il mio meglio e il mio peggio. Nonostante tutto mi sentii più rilassato quando mandò quel messaggio a Niall, e mi resi conto che forse era il caso che anche io affrontassi il mio amico.

 

La mattina dopo entrai su facebook. Inutile dire la quantità di notifiche che vi trovai, tutti che chiedevano spiegazioni. Decisi di ignorare tutto, avrei dato spiegazioni quella sera stessa. Era la vigilia, e quindi anche il compleanno di Louis, e la sera ci sarebbe stata la sua festa, in quell’occasione avrei chiarito agli altri che era tutto vero e avrei affrontato Niall, per essere finalmente libero di stare con Madison senza avere sensi di colpa o altro. Ma purtroppo avrei dovuto affrontare tutta la giornata lontano da Madison, in quanto ognuno era impegnato con la propria famiglia, ma avevo già una mezza idea di come organizzare la nottata. Io avrei avuto casa libera, e sia chiaro nessun secondo fine, solo avevo voglia di stare con lei, da solo. Le mie intenzioni erano solo di dormire ( dormire e basta, giuro!) insieme per sfruttare ogni momento a nostra disposizione. Cavolo ero veramente veramente cotto! Sì, ero deciso a preparare tutto per passare una notte indimenticabile, solo noi due.

 

 

 

*Spazio autrice*

 

Saaaaaaalve bellezzee (:(: Allora? COsa ne dite? Ve gusta il capitolo?

 

Se vi piace la storia lasciatemi una recensione, anche piccina picciò please ** <3<3

 

Un bacioooo grande grande :D <3

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Capitolo 9
*** capitolo 9- I belong to you , you belong to me ***


-POV Madison –

Era la vigilia di Natale! Come ho già detto non amavo molto il Natale e le feste in generale, tuttavia quel giorno ero contenta perché mia sorella sarebbe tornata da casa del suo nuovo ragazzo e non vedevo l’ora di raccontarle di Harry visto che ancora non ne avevo avuta l’occasione. Verso le nove arrivò a casa e io , che stranamente ero già sveglia, l’accolsi con mooolto entusiasmo. << Wow Maddy non ci vediamo da soli tre giorni, che succede? >> mi chiese sorridendo. << Devo raccontarti un sacco di cose! Quindi ora molla le valigie qua e andiamo a fare colazione in centro e poi facciamo un giro, visto che oggi pomeriggio saremo bloccate a casa con i parenti >> Le dissi euforica. << Va bene dammi due minuti e usciamo piccola >> . Dieci minuti più tardi eravamo già sulla metro in direzione centro. Arrivate al nostro bar preferito ordinammo due cioccolate calde con panna e delle ciambelle, giusto per mantenere la linea insomma. << Allora? Cosa è successo? Ora sono curiosa! >> mi disse eccitata. << Okkei allora.. è un po’ complicato ma praticamente.. >> e gli raccontai gli avvenimenti degli ultimi giorni che mi avevano portato a far diventare il mio migliore amico il mio ragazzo. Man mano che procedevo col racconto mia sorella si illuminava sempre di più e il sorriso sul suo volto cresceva in continuazione finchè dissi << E quindi abbiamo deciso di provarci, di metterci insieme. >> A quel punto lei piantò un grido disumano per la gioia ( oddio poteva anche evitarselo eh ) e mi strinse forte forte. <<  Dio sono così contenta per voi!  Finalmente cavolo! Io e Gemma è da anni che diciamo quanto stareste bene voi due insieme! >> A quelle parole risi, ma allo stesso  tempo mi stava un po’ irritando come TUTTI dicessero sempre la stessa cosa “ finalmente,  si era sempre capito “ e menate varie. Comunque ora che le avevo raccontato tutto mi sentivo decisamente meglio, così ne approfittai per scrivere un messaggio ad Harry “ Buon giorno amore (: Ho appena parlato con mia sorella e le ho detto tutto, non hai idea di quanto sia contenta! Comunque non vedo l’ora che sia sta sera <3 “ e inviai il messaggio. Io e Jennifer aprofittammo di essere già in centro per prendere gli ultimi regali. In realtà solo lei doveva prenderli , io avevo miracolosamente già finito. Verso le undici e mezza Harry mi rispose “ Buongiorno piccola! Non sai quanto sia felice IO ;) Ance io non vedo l’ora che sia sta sera, sta giornata in famiglia non passerà più. Comunque ho una sorpresa per te poi, buona giornata amore <3 “ Sorpesa? E perché diavolo me l’aveva detto? Sapeva bene quanto io mi agitassi per le sorprese! Il solito Harry! Fortunatamente poco dopo mi chiamò Eleanor.  << Ciao baby >> mi salutò. << Ciao stella, come stai? >> << Bene amore, a parte che Louis mi ha fatto svegliare prestissimo per aiutarlo a preparare tutto per sta sera, visto che oggi pomeriggio deve andare con i suoi non so dove. >> << Ahaha il solito Louis >> << Già il solito Louis, ascolta tesoro visto che è un secolo che  non stiamo più insieme e io sta sera ho promesso a Louis di arrivare prima, e domani è Natale, che dici se il 26 ti prenoto e stiamo insieme tutto il giorno? Poi decidiamo che fare anche se io una mezza idea ce l’ho già.. >> Disse Eleanor alla fine. << Certo bellezza non vedo l’ora , ora stacco che sono con Jenny, a sta sera >> << A sta sera tesoro >> e chiusi la telefonata. Almeno mi distrasse dalla “ SORPRESA” di Harry.

Con mia immensa gioia quella giornata passò velocemente. Così verso le otto, dopo un pomeriggio immersa nei parenti che non facevano che ricordare che mio padre era morto, e che era una persona magnifica, giusto per migliorare le feste a tutti, riuscii a scappare e a rintanarmi in camera mia trascinando mia sorella con me con la scusa che doveva aiutarmi a prepararmi. Ovviamente lei mi fu grata. Avevo davvero poco tempo per prepararmi, Harry sarebbe passato a prendermi alle 9 e mezza. << Che dici, metto il vestito rosso o quello blu notte? >> chiesi e mia sorella che non mi stava considerando perché molto probabilmente stava messaggiando con John a giudicare dalla sua espressione da ebete. << Jenny! Cagami! Dio spero di non avere anche io quella espressione quando m scrive Harry >> la presi in giro. Però riuscii ad attirare la sua attenzione.  << Ou finiscila un po’ ! Non ho l’espressione da ebete >> mi disse facendo la finta offesa. Io risi e poi dissi << Sì ma sei un ebete bellissima se ti consola >> da brava sorellina. << Salvata in extremis! >> Mi rispose ridendo. << Allora, rosso o blu? >> chiesi nuovamente. << Mmm, blu. Sei magnifica con quello blu. >> disse lei. Io sorrisi e indossai il vestito. Era uno dei miei vestiti preferiti.  Aveva uno scollo a cuore , era più stretto sul seno e poi cadeva morbido. Arrivava circa a metà coscia. Era stupendo!  Ci abbinai un paio di decoltè Blu notte con plateau. I capelli li lasciai lisci e sciolti per smorzare un po’ il tutto. Misi glii orecchini di tiffany con la collana abbinata . Mi truccai davvero molto leggera, solo un filo di eyeliner e del mascara. Ed ero pronta.

Alle 9.30 precise Harry era sotto casa mia, dopo aver salutato velocemente tutti scesi e salii in macchina. Lui rimase qualche minuto a fissarmi, mettendomi in soggezione, e alla fine disse << Sei semplicemente magnifica >> e poi mi diede un bacio. Io sorrisi e lo ringraziai, Poi mise in moto. Nemmeno un quarto d’ora dopo eravamo davanti al locale che aveva affittato Louis per la festa. Dopo essere scesi dalla macchina osservai Harry. Indossava dei pantaloni neri eleganti con un camicia bianca che gli metteva in risalto i pettorali. Sopra portava una giacca grigia e ai piedi le immancabili converse bianche. Era veramente bellissimo, così m avvicinai e prendendogli la mano gli sussurrai << Anche tu non sei niente Male Styles, e gli schioccai un bacio sulla guancia. Lui ricambiò con un altro bacio e poi disse << Ti ringrazio amore, ma non chiamarmi più Styles per favore. >> Sapevo quanto lo irritava quindi quando volevo stuzzicarlo lo chiamavo sempre così.  Entrammo nel locale e individuammo subito Eleanor e Louis , così andammo a salutarli. << Waaa la mia migliore amica è uno schianto! >> urlò Eleanor facendomi scoppiare a ridere. La abbracciai forte e poi urlai << Anche la mia migliore amica è uno schianto wooo >>.  Io ed Harry ci separammo quasi subito, io cercai le mie amiche sicura che volessero sapere cosa era successo, e penso che Harry fece lo steso con i suoi.  Eleanor rimase con Louis mentre io mi diressi verso Julie e Perrie che avevo notato sedute al bancone del bar a chiacchierare. << Hola bellezza >> esordii. << Waaaa ciao stronza! Com è che dobbiamo sapere da facebook che ti sei messa con il tuo “ migliore amico “ ? >> mi chiesero sorridendo maliziosamente. << Lo so lo so scusate! È che è successo tutto talmente in fretta che non ho avuto nemmeno il tempo di dirvelooo! Mi perdonate? >> chiesi poi facendo la faccia da cucciola smarrita.  Loro mi abbracciarono forte e dissero << Awww certo piccola, ma ora devi raccontarci ogni cosa! >> e così feci e iniziai dalla prima scenata. Le mie amiche furono entusiaste e mi raccontarono anche i loro avvenimenti. Ora il mio piano era far confessare a Julie che le piaceva Niall, ma non si presentava come un’ impresa facile.

 

-POV Harry-

 

Arrivati alla festa Madison andò a cercare le sue amiche e io miei amici.  Louis a parte, dovevo dare spiegazioni a tutti.  Poco dopo trovai Liam e Zayn. << Ei bello! Che si dice, novità ? >> chiesero facendomi l’occhiolino.  Io risi di gusto e poi dissi << Lo so ragazzi devo spiegarvi, avete ragione >> << Tranquillo Harry, ci siamo solo stupiti , ma in realtà nemmeno troppo. L’avevamo capito tutti che eravate destinati voi due! Comunque ti è andata bene fratello, Madison è davvero una bellissima ragazza. >> disse Zayn sorridendomi. << Grazie ragazzi. Sì lo è davvero, ed  anche bravissima, e speldinda.. bho dai non voglio fare il diabetico. Ora che vi ho spiegato, vado a cercare Niall.. penso che con lui sarà un po’ più lunga. >> dissi infine. Zayn e Liam mi diedero una pacca sulla spalla e poi Liam disse << Tranquillo, Non l‘ha presa malissimo.. però sì, ti conviene parlagli.  >> ringraziai e salutai, poi mi misi a cercare Niall.

Lo trovai dieci minuti dopo che chiacchierava con una biondina. << Ei Niall >> lo salutai. << Harry! >> ricmbò lui. Bhe non sembrava per niente incazzato e questa era già una buona cosa. Era strano come m sentivo. Da una parte mi sentivo in colpa per essermi messo con la ragazza che gli piace, ma dall’altra mi fa ingelosire da matti sapere che è interessato a Madison.  << Ti va se parliamo un attimo?>> gli chiesi poi.. << Certo amico, Chris ci vediamo più tardi >> disse poi alla biondina.  << Harry so di che vuoi parlare e ti assicuro che non ci sono problemi >>  disse prima ancora che io potessi aprire bocca. << No, Niall è il minimo che possa fare. È solo che.. non ci posso fare nulla . Sono innamorato di Madison da un po’ ormai, e non ce la facevo più a tenermelo dentro così gliel’ho confessato. E mi dispiace perché in qualche modo sento di averti scavalcato. >> dissi. << Harry tu non hai colpe. Ti sei innamorato, basta. E tanto anche se tu non ti fossi dichiarato non penso sarebbe cambiato molto per me. Madison mi ha fatto capire che da me voleva solamente amicizia, quindi me ne sono fatto una ragione. Perciò tranquillo amico, solo trattala bene e non farla soffrire se no te la vedi con me >> concluse poi ridendo. Ci abbracciamo come vecchi amici quali eravamo e lui tornò dalla sua biondina. Mi avevano fatto piacere le sue parole, tutta via io lo sentivo ancora come una minaccia. Decisi di  distrarmi e andai a cercare Madison. Mentre la cercavo mi sentii afferrare da dietro, mi voltai e mi ritrovai davanti Victoria. << Ciao bel fusto >> Disse avvicinandosi. << Sparisci >> le dissi cercando di andarmene. << Eddai, dopo quello che è successo mi tratti così? >> << Quello che è successo non m interessa, tu non mi interessi, quindi fai il favore e vattene. Io ho di meglio da fare. >> << Ceerto non rimango da chi non apprezza >> disse poi lei prima di girare i tacchi e andarsene.  Poco dopo trovai Madison.  << Cosa voleva Victoria? >> mi chiese un po’ indispettita. << Rompere i coglioni come sempre >> dissi io abbracciandola. << Si però Harry dopo che avete parlato è venuta da me e ha detto che c’era qualcosa che non mi avevi detto su di voi. Cosa? >> chiese seria. Io giuro che in quel momento l’unica cosa che volevo fare era andare a cercare quella troia e staccarle la testa. << Vuoi veramente dar peso a quello che dice Victoria  >> chiesi poi retorico. << Harry, sai che di te mi fido, ma voglio sincerità assoluta. >> disse poi più tranquilla. A quel punto presi un bel respiro e poi iniziai a parlare. << Va bene. Hai  presente  quando Niall ti aveva scritto mentre eri a casa mia .. e avevamo avuto quella specie di lite? >> chiesi. Lei annuì. << Ecco io  sapevo già di provare qualcosa per te.. e vedere quella scena mi ha fatto incazzare Madison! Così quando dopo mi ha scritto Victoria chiedendomi di vederci ho accettato, pensando che tu e Niall vi eravate visti. E bhe ecco.. abbiamo ..>> << te la sei scopata Harry?>> chiese con una strana espressione sul viso. << Si..>> risposi senza avere il coraggio di guardarla negli occhi. << Dio quanto sei immaturo. >> disse lei andandosene via. Passai più di un’ora a cercarla, alla fine trovai Eleanor e le chiesi dove fosse Madison. << Era con Perrie e Julie ma mi sembra che ora sia uscita a prendere una boccata d’aria. Eh Harry, qualsiasi cosa sia successa , lo sai che ci tiene. Solo non fare minchiate >> mi disse con un sorriso comprensivo. Quella ragazza aveva tutta la mia stima, sia perché sopportava Louis da più di un anno, sia perché non si incazzava quasi mai, se non con il suo ragazzo ovviamente.

Uscii dal locale ed effettivamente trovai Madison con la schiena appoggiata al muro a fissare il vuoto. << Posso farti compagnia ? >> chiesi avvicinandomi. << Fa cosa vuoi >> rispose lei fredda. << Madison scusami, lo so di essere stato tremendamente infantile, ma ero accecato dalla gelosia e non sopportavo l’idea che tu potessi uscire con Niall. Non sto cercando giustificazioni ma sto provando a dirti quanto tengo a te. Non ti farei mai una cosa del genere, ma non stavamo insieme. >> dissi tutto d’un fiato. Lei si voltò verso di me. Aveva gli occhi pieni di lacrime e poi disse << Lo so Harry, ma se tu avessi una crisi di gelosia ora che stiamo insieme chi mi garantisce che non faresti di nuovo una minchiata simile? >> disse scoppiando a piangere. Quella scena mi spezzò il cuore. La strinsi forte, appoggiando la sua testa sul mio petto, e le baciai i capelli. Sapevo che questo serviva a calmarla. << Non lo farei mai più, perché come mi sono sentito dopo mi h fatto capire la minchiata che ho fatto. Dopo essere stato con lei non ho fatto altro che guardare le nostre foto e sentirmi uno schifo. Madison non ti farei mai una cosa del genere ora che so quello che anche tu porvi per me. Io ti amo, e ci ho messo troppo a capirlo e a dirtelo, ma ora che sei mia , non sarei così coglione da farti scappare così. Quindi per favore, passaci sopra, non darci peso, e pensa a noi, a noi come siamo adesso. Ricordati quello che tu sei per me Madison. >> disse guardandola negli occhi. Lei si asciugò le lacrime e poi disse << Voglio crederti, voglio fidarmi perché tu sei la cosa più bella che mi sia capitata. Ma ti prego Harry, controllati, non essere un bambino geloso. Fallo per me. >> e poi mi baciò teneramente. << Farei di tutto per te , ti amo Madison >> le sussurrai a fior di labbra. << Ti Amo anche io >> rispose lei.

 

Verso le due decidemmo di lasciare la festa, consapevoli di dover affrontare una giornata impegnativa  l’indomani.  << Sai la sorpresa di cui t ho accennato sta mattina? >> dissi salendo in macchina. << Si? >> disse lei visibilmente curiosa. << Bhe non è chissà cosa, però st sera mia madre dorme fuori, così ho casa libera e ho chiesto a tua padre se potevi venire a dormire da me, così domani saresti già lì. Lei ha detto che va bene, si è solo raccomandata di non fare stupidaggini, e oggi è venuta a lasciarti le cose per la notte e il cambio di domani. >> dissi infine con un ghigno sulla faccia. << Scherzi? Hai davvero avuto il coraggio di chiamare mia madre e chiederle se potevo passare la notte da te? Ma io ti amo! >> disse scoppiando a ridere. Fui soddisfatto della sua reazione, senza tenere conto che in realtà la sorpresa non era ancora finita.

Quando entrammo in casa andammo diretti in camera, Madison entrò per prima e vide sul letto un peluches enorme, con un fiocco rosso e una scatolina con una lettera là vicino. << Harry? >> chiese guardandomi incredula. << Pensavi sul serio che la sorpresa potesse essere solo il dormire qua? >> dissi ridendo. Lei mi diede uno strattone, poi aprì la scatola che conteneva  una maglietta con la scritta “ You are my sunshine “ , e sapevo che lei l’adorava. E poi lesse la lettera, che io ho impiegato tanto a scrivere. Dopo di che mi saltò addosso con le lacrime agli occhi e mi disse << io non merito tutto questo! Direi che ti amo è dire poco Harry! >> . << Ti amo anche io piccola, sono io che non merito te. Domani comunque ti darò il tuo regalo di natale ufficiale. >> le dissi infine baciandola.

-POV Madison-

Trovai tutte quelle cose sul letto e rimasi meravigliosamente stupita! Quel ragazzo era pazzo!  C’era un orso di peluches enorme, una scatola in cui trovai una t-shirt che volevo da un sacco di tempo, e poi c’era una lettera.  Era  la lettera più bella che io avessi mai ricevuto .

‘ Amore mio, mi sembra ancora di sognare quando mi baci, o quando mi accarezzi. Non riesco ancora a credere che sia tutto vero, che tu sia finalmente mia. Ci ho impiegato tanto, troppo ad ottenerti, ma ora non ti lascerò mai più andare via. Sei la mia aria Madison, la mia ragione di vita. Sei la cosa più bella che mi sia mai capitata, sei il mio raggio di sole. Vederti sorridere mi illumina la giornata, tenerti tra le braccia mi fa sentire completo, baciarti mi fa sentire la persona più fortunata del mondo. E si sono fortunato, sono fortunato perché uno come me non merita una ragazza come te. Non merito tanta fortuna e perfezione accanto. Non riesco a trovare nulla di più bello di te.

Madison, io ti prometto che farò di tutto per renderti felice, per renderti fiera di me, fiera di noi. Il mio unico scopo sarà mantenere il tuo splendido sorriso sul tuo volto, e farlo solo migliorare.

Ti amo piccola mia ,

tuo per sempre

Harry ‘

Leggendo quelle parole mi scesero fiumi dagli occhi, non semplici lacrime.   A Leggere quelle parole mi sentii una cretina per la scenata che avevo fatto poco prima.

Gli saltai addosso e lo abbracciai forte  e con le lacrime agli occhi  dissi  <<  io non merito tutto questo! Direi che ti amo è dire poco Harry! >> . << Ti amo anche io piccola, sono io che non merito te. Domani comunque ti darò il tuo regalo di natale ufficiale. >> mi disse poi baciandomi. Il bacio divenne sempre più lungo e profondo. Le nostre lingue ormai avevano preso il loro ritmo, io infilai le mani tra i suo capelli e lui mi prese dai fianchi. Piano piano mi adagiò sul letto, ci sdraiammo e io mi misi a cavalcioni su di lui. Iniziai a strusciami involontariamente, e continuavo a giocare con i suoi capelli. Le sue mani finirono sotto il mio vestito e io cominciai a sbottonargli la camicia. << Madison non avevo questo in programma. Io volevo solo dormire con te e coccolarti >> mi disse tra un bacio e l’altro. << Fidati, nemmeno io avevo questo in programma. >> sussurrai. << Nessuno ci obbliga >> disse lui affannato e fermandosi a guardarmi negli occhi.  << Hai ragione, nessuno ci obbliga ma io lo voglio. Se non vuoi però possiamo aspettare.. >> dissi ricambiando lo sguardo in maniera dolce. Lui mi sorrise malizioso e disse << Io ti voglio più di ogni altra cosa al mondo >> poi riprese a baciarmi. Io finii di sbottonargli la camicia, lui tirò giù la zip del mio vestito , io mi alzai e me lo sfilai, rimanendo in intimo. A quel punto Harry mi guardò estasiato << Sei magnifica >> mi disse. Io mi avvicinai e tornai su di lui, gli slacciai la cintura e i pantaloni, e lui abilmente se li tolse. Non impiegammo molto a liberarci anche dell’intimo, e finalmente ci unimmo. I nostri corpi si desideravano  e fremevano. Ad ogni suo tocco io rabbrividivo,  e ad ogni mio tocco lo faceva lui. Le nostre mani si cercavano in continuazione, come le nostre bocce. Fu la notte più bella della mia vita. Fu una notte perfetta.

Dopo esserci amati ci addormentammo così, nudi, uno nelle braccia dell’altro. 


*spazio autrice*

Allora donzelle che  ne dite? Ci ho messo davvero molto di me stessa qua.. e ho dato tutta me stessa nello scriverlo. Cosa ne pensate, vi piace? Mi interesserebbe sapere le vostre opinioni, quindi se vi piace la storia, e il capitolo lascia una recensioncina please?** anche solo due parole :’)

Un bacio a tutte splendori <3 

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Capitolo 10
*** capitolo 10- brucia ancora ***


-POV Madison-

<< Ragazzi sono arrivata! >> urlò Anne dall’ingresso facendoci svegliare di soprassalto. << Merda Harry che ora è? >> dissi nervosa. << Le nove. Mi infilo i boxer e scendo, tu vestiti intanto >> disse lui cercando di rimanere tranquillo. << Ma’ ora scendo! >> urlò subito dopo.  << Harry mettiti anche dei pantaloni >> gli consigliai lanciandogli dei pantaloni della tuta. Lui li afferrò , se li infilò e corse giù da sua madre. Io mi misi addosso i pantaloni del mio pigiama, infilai il reggiseno e la maglietta, mi guardai di sfuggita allo specchio, e raggiunsi Harry ed Anne al piano di sotto. Quando Anne mi vide, sorrise e disse << Scusa Maddy non pensavo di avervi svegliato. Qui penso a tutto io, voi andate su a prepararvi con calma. >> << Va bene mamma, grazie >> disse Harry dandole un bacio. Poi salì sulle scale facendomi  cenno di seguirlo. Io lo ignorai e andai a salutare sua madre. << Buongiorno Anne >> dissi dandole un bacio sulla guancia, che ricambiò. << Buongiorno tesoro >> mi disse sorridente. << Sei sicura di non avere bisogno di una mano? In cucina, in salotto, anche solo per apparecchiare? Davvero per me non è un problema >> le dissi. Lei mi guardò dolcemente, poi mi accarezzò e disse << No tesoro, sei un angelo, ma stai tranquilla faccio tutto io. Tu vai su e fatti bella per noi. >> Così le sorrisi e feci per andarmene, quando disse << Ah , spero tu abbia passato una bella serata >> ammiccando. Io arrossii violentemente, poi risposi con un tono pacato << Una splendida serata, grazie >> ricambiai il sorriso e corsi al piano di sopra.

<< Allora amore, se vuoi fai la doccia prima tu, tanto io sono rapido, o se no la facciamo insieme >> disse Harry venendomi incontro e prendendomi dai fianchi. Io lo baciai poi dissi << Mmm, non so se è il caso con tua madre giù. Mi ha appena detto che spera che io abbia passato una bella serata, e penso di essere diventata rossa come un peperone. >> gli risposi mettendomi le mani sul volto. Lui mi abbracciò, mi baciò la fronte e disse << Tranquilla, anche l avesse capito non mi interessa. Mi interessa invece sapere se anche tu gradisci fare la doccia con me, perché sai, io non chiedo altro >> continuò poi lasciandomi piccoli baci sul collo. << Se fai così come faccio a rifiutare io? >> dissi iniziando a cedere alle sue provocazioni. << è proprio questo il mio piano >> continuò lui, senza smettere di lasciarmi umide scie sul collo. Tra un bacio e l’altro ci dirigemmo nel suo bagno, buttammo i vestiti per terra e ci infilammo nella doccia. Fu decisamente una doccia diversa dal solito, e senza dubbio molto più divertente.

<< Sinceramente mi disturba vederti vestire >> mi disse Harry ancora in accappatoio, seduto sul suo letto. << Perché scusa?>> chiesi, decisamente senza capire  cosa intendeva. << Sei più bella ’ au nature’ . >> disse scherzando. Gli lanciai l’asciugamano addosso e continuai a vestirmi. << Piuttosto vestiti anche tu, già tua madre non vuole che facciamo nulla, evitiamo di stare chiusi in camera fino all’arrivo degli altri >> dissi infilandomi il mio vestito rosso. Feci per mettere il cardigan bianco sopra, quando Harry mi prese dai fianchi e mi trascinò verso di sé. << Vengo in pace lo giuro, chiedo solo un bacio >> disse sorridendomi e alzando le mani a mo’ di resa . Gli diedi un bacio, come richiesto. Mezz’ora dopo eravamo di sotto.

Il pranzo passò velocemente e in allegria, finalmente anche Gemma fu resa partecipe della nostra relazione. Rimanemmo a casa Styles fino alle cinque del pomeriggio circa, poi tornammo a casa nostra. Come ogni Natale la cena, oddio sempre se qualcuno era ancora in grado di mangiare qualcosa , la passavamo solo noi tre, insieme. A goderci un po’ di sana vita familiare. Quel Natale fu stranamente piacevole, e stranamente meno malinconico.

La mattina dopo alle nove Eleanor era già sotto casa mia. Come promesso avremmo passato la giornata insieme.  El decise di passare la giornata in giro per Londra, ma senza spendere.

<< Maddy, forse dovresti saper e una cosa >> mi disse a un certo punto. << Cosa? >> chiesi preoccupata. << Julie ha finalmente ammesso che le piace Niall >> << O ma è una cosa fantastica! >> <<  Sì, peccato che quando alla festa l’altra sera lei ci abbia semi provato, lui le abbia detto che al momento non è interessato perché è interessato ad un'altra>> Rimasi abbastanza di merda a quelle parole. << Ah. E ha detto di chi si tratta? >> El mi guardò e disse << No, ma Julie è convinta che sia tu >>  << Io? Ma se sto con Harry! >>  << Cosa c’entra Maddy, si sa che Niall ti muore dietro da una vita. >>  << El te lo giuro, Harry ci ha parlato l’altra sera e lui ha detto che era da un po’ che aveva capito che con me non ce n’era e se ne stava facendo una ragione! >> dissi seriamente preoccupata. << Che ne so io Madison! Ti dico solo quello che mi ha detto Julie! >>  << Sì scusa non volevo prendermela con te, ma se fossi veramente io tu non immagini i casini che verrebbero fuori con Harry. >> dissi esausta. Eleanor mi guardò in maniera strana e poi disse << Non solo con Harry >> Non seppi come interpretare quelle parole e chiesi << cosa intendi con questo? >>  << Bhe ecco, Julie è convinta che sia tu e non l ‘ha presa molto bene, anzi. >>  << Ma io che diavolo ne posso ? >> chiesi esasperata. Che diavolo ne potevo? Non potevo controllare a chi piacere, e dal momento che io non ricambiavo, che colpa ne avevo? Dio! Eleanor mi prese la mano, in segno di comprensione. Poi mi abbracciò e disse <<  Tu nulla, e Julie è davvero stupida a prendersela con te, ma tesoro se vuoi evitare problemi t consiglio di risolverla >> Io chinai il capo e acconsentii. << Che ha detto di preciso Julie? >>  << Che sei una stronza perché anche da fidanzata riesci a rubarle i ragazzi >> disse poi Eleanor. A quel punto io sgranai gli occhi. Ma che diavolo si era fumata quell’idiota? << Basta le chiedo di vederci! >>  <<  Non ce n’è bisogno , so che oggi lei e Perrie sono da Harrods, quindi ci faremo trovare là fuori. Sai bene che quando è incazzata con qualcuno non risponde alle  chiamate o   ai messaggi, almeno così la cogli di sorpresa e non può dirti nulla. >> Disse poi facendomi l’occhiolino <<  Ecco perché ti amo e perché sei TU la mia migliore amica! >> dissi stampandole un mega bacio sulla guancia, provocandole delle smorfie.

Poco più tardi eravamo fuori da Harrods. La fortuna era dalla mia parte, infatti dieci minuti dopo il nostro arrivo Julie e Perrie uscirono. Appena Perrie mi vide sorrise, mentre Julie non mi degnò di uno sguardo. Eleanor le fermò, così  furono obbligate a raggiungerci.  Salutarono Eleanor normalmente, quando fu il mio turno Perrie mi salutò come sempre, mentre Julie mi fece solo un cenno. Decisi di affrontare la situazione. << Cosa succede Juls? >> chiesi.  << Nulla >> rispose fredda. << Certo ci credo. Dai dimmi che succede >> la incitai. << nulla davvero >> disse senza guardarmi negli occhi. << Bene se non affronti tu la cosa lo faccio io >> cominciai convinta . <<  Madison..>> tentò di vanificare i miei piani ma senza  riuscirci. << No Julie. Ho saputo quello che pensi di me. E sinceramente ti consiglieri di chiedere conferma a qualcuno che si tratta di me prima di darmi della stronza così a caso. E poi nel caso non lo avessi notato, io sono fidanzata e felice. E mi fa male pensare che tu riesca sul serio a prendertela con me, perché piaccio a Niall! Cosa che comunque non è nemmeno sicura! Ma io che diavolo ne posso? >> sbottai frustrata. << Non ti ho mai dato della stronza..>> disse lei sulla difensiva. << Non dire cazzate Julie >> intervenne Eleanor. Julie le lanciò un occhiataccia per tutta risposta. Così ripresi io il discorso. <<  Sinceramente sono rimasta ancora più male perché tu non mi hai detto quello che pensi. Tu veramente preferisci mandare all’aria la nostra amicizia, per un ragazzo quando nemmeno sei sicura che sia io la ragazza in questione? >>  << Non è questo il punto Madison, il punto è che fa male. >> disse poi. Io mi fermai un attimo, poi presi un bel respiro e continuai. << Lo so che fa male, e mi dispiace. Ma magari Niall ha solo bisogno di tempo Juls. Ma in ogni caso il tuo atteggiamento mi ha ferita! >>  << Ma cosa me ne frega ,cazzo! Cosa mi importa! Qua sono io quella che è stata rifiutata a causa tua e tu ancora cerchi di vittimizzarti! Cazzo Madison svegliati! Non sai cosa cazzo voglia dire soffrire, hai una famiglia che ti adora, in più ora hai anche Harry, che cazzo vuoi ? Che te ne fai di rubarmi il ragazzo? Lo vuoi capire che non esisti solo tu? >> Rimasi di sasso a quelle parole. Davvero quella là, aveva osato dire a ME, che non avevo idea di cosa volesse dire soffrire? Solo perché Niall l’aveva rifiutata? Ma poi da dove la tirava fuori sta storia che le volevo rubare il ragazzo? Qui si stava degenerando. Guardai prima Eleanor e poi Perrie. Entrambe stavano guardando Julie molto male, tutti sapevano ciò che avevo dovuto passare io, tutti sapevano che conoscevo molto bene il dolore. Così ripresi a parlare. << Vedi di non dire più un cazzo sulla mia famiglia, o sparare minchiate come ad esempio che io non so cosa voglia dire soffrire. Cazzo Julie ma sei idiota? Ma ti sei scordata forse che io ho perso la persona più importante della mia vita e che ogni giorno, ogni cazzo di giorno, devo convivere con questa assenza? Ti stai rendendo conto delle minchiate che escono dalla tua bocca? Se sei davvero così chiusa , insensibile e preoccupata di te stessa per renderti conto che io so molto bene, anche troppo,  cosa voglia dire soffrire, allora bè mi spiace per te. Se credi davvero che essere rifiutate da un ragazzo sia anche lontanamente paragonabile a perdere il proprio padre, bè in questo caso hai dei seri problemi. E sai che ti dico? Che mi dispiace per te, perché ti credevo più furba. Quindi non mi va nemmeno di perdere il mio tempo cercando di farti capire che qui io non c’entro, e che tutto si può risolvere. Quindi Julie, vedi di maturare, fatti una vita e non farti mai più vedere! >> e detto questo, presi le mie cose e me ne andai senza degnarla più di uno sguardo, senza preoccuparmi della sua reazione. Lei con me aveva chiuso.  Io generalmente cerco di andare incontro alla gente, di ascoltarla e cerco di aiutarla, ma dal momento che mi si tocca qualcosa di davvero importante o doloroso, in quel caso il mio atteggiamento cambia. E tutti, dico tutti, sapevano quanto fossi ancora suscettibile riguardo a tutta la faccenda di mio padre. Non poteva fare di peggio Julie, non poteva toccare tasto peggiore.

Mi feci riportare a casa da Eleanor. Arrivata a casa mi chiusi in camera e piansi, piansi tutte le lacrime che avevo, finchè non rimasi senza. Ad un certo punto sentii bussare alla porta.  << Non ho voglia di vedere nessuno mamma >> dissi. Ma la porta si aprì e ne entrò Harry. << Nemmeno me? >> chiese con gli occhi da cucciolo. Io feci un debole sorriso poi mi girai dall’ altra parte. Lui mi raggiunse e si sdraiò accanto a me sul letto, abbracciandomi da dietro. Mi posò un delicato bacio sulla nuca poi disse. << Mi ha chiamato tua madre, era preoccupata. Ha detto che sei arrivata e ti sei chiusa in camera, che ti ha sentito urlare e piangere e che ha provato a parlarti ma non ne hai voluto sapere. Così sono venuto qua. Non voglio costringerti a fare nulla, né parlare, né altro se non vuoi. Io sono qui solo per farti capire che ci sono sempre, e starò qua finchè non starai meglio, e anche dopo se vorrai. >> A sentire quelle parole scoppiai nuovamente a piangere, mi girai e iniziai a singhiozzare contro il suo petto, avvolta da un suo abbraccio. Tutto ciò che riuscii a dire fu: << Mi manca Harry..>> poi ripresi a piangere. Lui  mi strinse forte e disse solamente << Lo so amore mio, lo so ..>> poi mi strinse più forte. Harry mi conosceva meglio di chiunque altro, sapeva che quando stavo male per mio padre non mi si doveva forzare a parlare, l’avrei fatto da sola quando mi sarei sentita pronta. E sapeva anche che non doveva dire cose tipo “ Lui è sempre con te amore “ o “ Non vorrebbe vederti così” , servivano solo a farmi incazzare e non mi aiutavano di certo. Lui sapeva che mi bastava piangere tra le braccia di qualcuno, fino a quando non mi sarei sentita meglio. Avevo bisogno solo di quello. E fu ciò che feci.

 

 

 

*Spazio autrice*

Salve gente! Che ne pensate di questo capitolo? Vi piace? Sinceramente mi è venuto dal cuore perché oggi ho passato davvero una brutta giornata  e scrivendo questo capitolo mi sono sfogata. E per questo motivo ho trattato solo il punto di vista di Madison, scusate. 

Vi è piaciuto? Mi farebbe davvero piacere saperlo. Quindi lasciate una recensione se avete voglia, anche piccola.

Grazie di cuore <3 

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Capitolo 11
*** capitolo 11- Irresistible ***


-POV Harry -

La strinsi ancora tra le braccia finchè non si addormentò, esausta, dopo aver pianto.  Vederla così mi spezzava il cuore e mi faceva sentire terribilmente impotente. Più di una volta, già prima di innamorarmi di lei, ho desiderato poter tornare indietro, poter cercare di cambiare le cose, anche se è impossibile.  Ma ogni volta che mi capitava di vedere Madison piangere, il mio mondo si fermava, e improvvisamente diventava tutto nero e nuvoloso. Il suo sorriso era la mia luce, il mio sole. Lei non poteva immaginare neanche lontanamente quanto io fossi seriamente, assolutamente, follemente, consciamente, letteralmente innamorato di lei. Non aveva idea che per lei avrei fatto qualunque cosa, anche buttarmi sotto un treno.

Travolto dai miei pensieri e da una stanchezza sovrumana, mi addormentai, stringendo la mia ragione di vita tra le braccia.


Mi sveglia qualche ora dopo, era già buio fuori, Mi voltai appena per scorgere l’ora, erano le undici di sera. Io e Madison eravamo ancora abbracciati, nella stessa posizione in cui entrambi ci eravamo addormentati. Mi scostai leggermente per guardarla meglio. Mentre dormiva era ancora più bella. Le sue dolci labbra carnose erano leggermente dischiuse. I lineamenti del viso erano rilassati, quasi sereni. I capelli, spettinati , le incorniciavano il volto , rendendola quasi una visione angelica. Gli occhi erano contornati da dei segni neri , dovuti al pianto, ma io la trovavo ugualmente splendida. Mi riavvicinai e le lasciai un dolce bacio sulla fronte. Poco dopo la sentii muoversi, mi riscostai leggermente e vidi che piano piano apriva gli occhi. Appena mi vide sorrise, mi strinse di più e nascose il volto nel mio petto. << Ciao piccola >> le dissi dolcemente. Lei sempre nascosta nel mio petto rispose << Buongiorno >> << Mica tanto cucciola, sono le undici di sera. Abbiamo dormito un po’ >> le dissi sorridendo. Lei si scostò, mi sorrise e disse << E tu sei stato qua con me tutto il tempo?>> Io annuii. << Non ti merito lo sai vero? >> mi disse convinta. Io risi di gusto, le lascia un casto bacio sulle labbra poi la guardai seriamente e dissi << Non dire cavolate, sono io che devo ringraziare il cielo per avere al mio fianco un angelo come te >> Lei come risposta mi lasciò un altro bacio sulle labbra, poi mise la sua testa nell’ incavo della mia spalla e disse << Harrry.. grazie. Grazie per essere venuto e non aver fatto domande, grazie per aver capito, e grazie per essere rimasto. Io ti amo, ti amo davvero tanto >> e poi sospirò, come se si fosse tolta un peso. Io sorrisi, cercai la sua mano e intrecciai le mie dita tra le sue. Era incredibile come si incastrassero alla perfezione, sembravano fatte apposta le une per le altre.  << Harry? >> disse ancora. << Si amore? >>  << Dormi qua con me sta notte per favore? >> mi chiese dolcemente, così dolcemente che mi sembrò quasi una bambina. << Certo piccola, non vado da nessuna parte >>  risposi stringendola più forte a me e inspirando il suo odore, senza il quale ormai mi sentivo perso.

Ci riaddormentammo dopo mezz’ora, e ci risvegliammo la mattina seguente intorno alle otto .

<< Buongiorno >> disse lei cogliendomi di sorpresa << ‘Giorno >> risposi ancora assonnato. << Dormito bene?>> << Benissimo , e tu ? >> << Anche >> rispose lasciandomi un bacio sulla guancia. << Mamma mi ha scritto un messaggio poco fa, non voleva svegliarci. Ha detto che lei e Jen sono uscite a comprare delle cose e torneranno per pranzo, quindi abbiamo casa tutta per noi >> disse sorridendo.<< perfetto, vado a prepararti qualcosa per colazione >> proposi. Lei rifiutò e si offrì di prepararla lei. Mangiammo tranquilli, e Maddy decise anche di raccontarmi cosa le aveva causato una crisi tanto forte il giorno prima. << E quinid le sue parole hanno riaperto tutto Harry, e non ho retto >> concluse con voce rotta. Andai da lei e l’abbracciai. << Shh amore, ci sono qua io Affrontiamo tutto insieme, tranquilla >> . Ero seriamente preoccupato che fosse lei la ragazza di cui Niall parlava,  non per Julie, quanto per me. Sapevo di non poter reggere una cosa simile, sapevo che se fosse stato così avrei finito per fare una cazzata in qualche modo. Cercai di non pensarci e decisi di dedicarmi totalmente alla mia ragazza. << Amore Julie è una stupida e senza cervello, quando capirà la cazzata che ha fatto ti chiederà scusa, tu ora non pensarci. >> dissi sorridendole. Lei ricambiò il sorriso, poi mi fissò. << Meno male che ho te. >> disse. Poi si avvicinò e mi baciò, dolcemente. Ricambiai il bacio, ma dopo un pochino questo divenne sempre più profondo e caldo, e ben poo innocente. Lei mie mani passarono dal suo viso ai suoi fianchi, lei sue anche. << Andiamo di là? >> mi sussurrò a fior di labbra. Io annuii. Arrivammo in camera sua e ci buttammo sul letto, ancora avvinghiati. << Madison guarda che non dobbiamo fare nulla se non vogliamo >> dissi preoccupandomi per lei. << Harry, sto bene ora, grazie a te. Non sto facendo nulla che non mi vada di fare >> rispose a pochi centimetri dalle mie labbra. Sentire il suo respiro sulla mia pelle mi mandava in estasi, non riuscivo a resisterle. Così la presi per i fianchi e la feci adagiare sotto di me. Iniziai a giocare con l’elastico dei suoi pantaloni , mentre lei giocava con la mia maglietta. Nel frattempo le nostre labbra non avevano pace, erano avide le une delle altre, e cercavano un contatto continuo. Mi discostai un attimo ad osservarla, e constatai quanto fosse bella. << Sei Bellissima Madison >> le dissi guardandola negli occhi. Sul suo volto si dipinse un sorriso imbarazzato, poi mi guardò nuovamente negli occhi, mi accarezzò una guancia e mi disse << Lo sei anche tu Harry, lo sei anche di più >> poi riprese a baciarmi. Ci spogliammo con una lentezza incredibile, e con altrettanta lentezza ci amammo, per godere di ogni singolo istante insieme, per godere pienamente della gioia che l’uno regalava all’altro.  Ogni volta con lei sembrava sempre più bella. Lei era la prima ragazza che amavo veramente, lei era la prima ragazza di cui mi preoccupavo mentre facevamo l’amore, e soprattutto lei era la prima ragazza con cui facevo l’amore e non solo del sesso. Era la prima, e per me sarebbe stata anche l’unica.

 

-POV Madison-

Nonostante la serata passata a piangere, e l’esserci addormentati l’uno nelle braccia dell’altro, la mattina dopo fu decisamente eccitante. Io ed Harry facemmo l’amore per la secondo volta, e fu ancora più bello della prima. Le emozioni che provavo erano qualcosa di indescrivibile.  Non era certo la prima volta per me, ma era tutto così nuovo con lui, anche il sesso mi sembrava diverso, migliore, decisamente più intenso ed emozionante. Era davvero amore. E sentivo che l’amore che ci univa cresceva ogni giorno di più, e rendeva il nostro legame più solido. Harry in quel momento significava tutto per me, gli ero infinitamente grata per quello che avevo fatto. Anche se sapevo che mentre gli raccontavo di Julie e Niall lui dentro stava morendo di gelosia , a causa della probabilità di essere la ragazza di cui Niall è preso, ho apprezzato infinitamente che lui abbia fatto finta di nulla per me, e sia passato oltre. Con questo e con ciò che aveva fatto la sera prima, lui mi stava dimostrando in ogni modo quanto mi amasse e quanto ci tenesse a me. E anche se da un certo punto di vista la cosa mi spaventava, io ne ero immensamente contenta. Mi spaventava perché avevo paura all’eventualità di una rottura, di un incrinamento, ma la consapevolezza di amarlo così infinitamente, e la sicurezza di essere ricambiata nello stesso modo, se non in uno ancor più grande, mi dava una serenità fisica e mentale, che mai avevo raggiunto.

Il giorno dopo Harry mi propose una specie di fuga romantica, solo io e lui. Decise di non dirmi nulla finchè non arrivammo a destinazione.

Mi portò in una villetta in riva al mare. Era una casa isolata, non molto grande, ma decisamente carina e perfetta per due persone solamente. Dentro era tutta arredata in stile marino, le tonalità erano quasi tutte sul blu o sull’azzurro. << Eccoci qua >> disse portandomi nella stanza da letto. Era abbastanza  grande, le pareti erano bianche con dei motivi floreali blu. Al centro della stanza, contro la parte, c’era un enorme letto a baldacchino bianco e azzurro. Su una delle pareti c’era una finestra enorme che dava sul mare. Er tutto semplicemente splendido. << Che dici, ti piace? >> chiese Harry un po’ preoccupato, forse perché da quando eravamo arrivati non avevo ancora aperto bocca. << Harry, è tutto.. è tutto semplicemente perfetto. >> dissi io, aprendomi in un sorriso a 32 denti.  Il suo volto si illuminò, mi corse incontro e mi abbraccio, sollevandomi da terra e facendomi girare in aria. << Sono così felice che ti piaccia amore mio! Staremo qua finchè ne avremo voglia, solo io e te >> disse finendo col darmi uno dei suoi baci più dolci. Dio, amavo il contatto con le sue labbra. Erano  di quel rosso ciliegia che ti chiama in continuazione, e poi il loro sapore, era qualcosa di sublime. Non ne avevo mai abbastanza, le ricercavo continuamente. A fatica cercai di reprimere i miei istinti e mi offrii per preparare qualcosa da mangiare.

Dopo cena decidemmo di guardare un film, optammo per Titanic, e sinceramente non ho la minima idea di come arrivammo a scegliere quel film. Io ormai lo sapevo a memoria, e riuscivo addirittura a controllarmi alla fine, senza far uscire un fiume in piena dai miei occhi.

Alla fine del film mi voltai e vidi Harry che piangeva come un bambino. Quella visione mi provocò un’ondata di tenerezza davvero incredibile, ma allo stesso tempo mi fece scoppiare a ridere. Non mi sarei  mai immaginata Harry piangere per un film! Non riuscii a trattenere una risata. << Ma ti pare il caso?? Io ti mostro il mio lato sensibile e tu ridi? Sul serio? Non me lo aspettavo da te >> disse cercando di fare l’offeso e mascherare le lacrime che ancora gli uscivano dagli occhi. Questo mi fece ridere ancora di più, allora Harry cominciò a lanciarmi cuscini, vedendo che non funzionava si lanciò su di me e iniziò la lotta del solletico. << Mi arrendo! Mi arrendo! Scusa scusa scusaa! >> implorai io, morendo dalle risate. Lui mi lasciò libera, ma poco dopo era di nuovo sopra di me. I nostri visi distavano pochi millimetri, le nostre mani erano intrecciate. Mi guardò intensamente e sorrise prima di iniziare a baciarmi. << Perché non mi basti mai?>> mi sussurrò sensualmente all’orecchio dopo avermi lasciato qualche bacio sul collo. << Perché tu non basti mai a me >> risposi io flebilmente. Poi le nostre bocche si rincontrarono, schiusi le labbra e accolsi la sua lingua, che si intrecciò alla mia e iniziarono una danza che solo loro conoscevano, e che solo a loro apparteneva.  Le nostre mani si muovevano bramose di qualcosa in più. Le nostre labbra, arrossate dal ripetuto contatto, non si lasciavano nemmeno per un secondo, e in poco tempo ci unimmo definitivamente. Eravamo solo io e lui, i nostri corpi, il nostro amore.

Quella notte facemmo l’amore tutta la notte, una due, cinque volte. E ogni volta aveva qualcosa in più, ongi volta mi riempiva di più il cuore, ogni volta mi sentivo più sua, e allo stesso modo lo sentivo più io. Ci addormentammo con le dita intrecciate, e abbracciati, con la mia testa sul suo petto. Mi addormentai cullata dal battito del suo cuore.

 

*Spazio autriceee *

Sooooo people! Eccomi qua (: che ne dite? VI PIACE???

So di aver scritto un capitolo tremendamente sdolcinato , ma io lo adoro! Mi piace davvero come è venuto fuori! Ma la cosa importante è, a voi piace??

Ditemi ciò che  pensate, lasciate un recensione (: Ah volevo chiedervi, secondo voi sta diventando troppo sdolcinata e scontata come storia? 

Grazie di cuore, siete fantastiche <3 

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Capitolo 12
*** capitolo 12 - All I want to see is a sky full of lighters ***


-POV Harry-

Rimanemmo due giorni nella casa al mare, poi decidemmo di tornare. Diciamo che più che una scelta nostra fu un obbligo. Più o meno tutti ci stressavano, Louis ed Eleanor ci chiamavano in continuazione, le nostre madri anche, per non parlare del fatto che io continuavo a ripensare al fatto che Madison, la mia Madison, potesse essere la ragazza di cui Niall dice di essere così preso. Il solo pensiero.. mi faceva stare tremendamente male. Ma poi perché? Forse non mi fidavo abbastanza di lei? No, non era quella. Era che avevo una tremenda paura di perderla. Non so come spiegarlo , sapete quando finalmente ricevete un regalo che aspettavate da un eternità ? e nel momento in cui lo scartate vi sentite al settimo cielo? Ma allo stesso tempo avete paura di usarlo, paura di rovinarlo in qualche modo, o di perderlo. Ecco più o meno era quello che provavo. Oddio come paragone fa davvero schifo, ma penso che chiunque abbia realmente, appassionatamente e totalmente amato una persona capisca ciò che intendo.

Ad ogni modo, tornammo a Londra. Maddy decise di uscire con Eleanor, o meglio, non ebbe molta scelta. Lo stesso fece Louis con me. Ma a me andava bene, così avrei cercato Niall e ne avrei approfittato per farci due chiacchiere.

<< Amore ci sentiamo sta sera?>> mi chiese dopo avermi dato un bacio, scendendo dalla macchina. Io le sorrisi e annuii. << Buona giornata >> mi disse ricambiando il sorriso e andando via. Tirai un profondo sospiro e decisi di andare direttamente da Louis.

Poco dopo ero a casa del mio amico. << Oh Harry! Sei vivo, sei ancora bello, e ricciolo! >> disse scherzando. Io gli tirai un pacca. << Sul serio amico, l amore ti fa bene, perché sembri addirittura più bello del solito, e la cosa mi eccita, ma vedi di non sparire, io ho bisogno del mio amico >> disse abbassando lo sguardo nel pronunciare le ultime parole. A quel punto mi preoccupai. << Tutto bene boo? >> << Si.. diciamo che è tutto regolare. Ma ..ecco.. è un periodo in cui io ed Eleanor litighiamo solo, sta diventando pesante come situazione. >> disse per poi guardarmi negli occhi. Io non sapevo cosa dire, non pensavo avessero dei problemi, li ho sempre visti come una delle coppie più solide e belle che abbia ma visto. <<  Magari è solo un periodo Lou, state insieme da più di un anno, penso sia normale avere degli attimi d tensione >> dissi poi cercando di infondergli coraggio. Loui sorrise, poi mi guardò e disse << Probabile.. poi teniamo conto che è l’unica che mi sopporta.. quindi non mi conviene lagnarmi troppo >> . A quelle parole risi, cogliendo però una nota amara nel tono di Louis, era seriamente preoccupato. << Dai ricciolina, vieni qua che ti insegno a giocare a fifa dai..>>disse poi sfottendomi. Tipico di Louis, ti getta l’amo e poi ti lascia là come un imbecille perché lui è determinato a non affrontare il discorso. Decisi di assecondarlo, volevo davvero aiutarlo, ma avevo prima bisogno di risolvere il problema “ Niall” .

Dopo aver stracciato Louis circa 3 volte, decidemmo di andare a fare “merenda” al Mec, in centro.

<< Lou, ho bisogno di una mano >> dissi serio addentando il mio big Mac . << Dimmi tutto >> rispose con una manciata di patatine in bocca. Inutile dire che quella immagine non era proprio uno spettacolo.  << Si tratta di Niall.. e di un casino che è successo qualche giorno fa tra Madison e Julie..>> dico io , sospirando. << Ah si, El mi ha raccontato di una scenata senza senso di Julie.  Ha detto qualcosa riguardo al fatto che secondo quella là, maddy vorrebbe rubarle il ragazzo. >> disse continuando a ingozzarsi. Carino. Sorrisi nel vederlo strafogarsi e continuai. << Esatto. Cioè in realtà Julie non è mai stata con Niall, ma a lei lui piace mentre lui le ha detto di esser preso di un’altra ragazza e non riuscire a vedere altre al momento. Ora.. Julie è estremamente convinta che quella ragazza sia Madison, e sorvolando sul fatto che l’ha fatto sapere in maniera a dire poco incivile a Maddy, e ha toccato tasti dolenti.. Il punto è . che ho paura che sia effettivamente Madison, Lou. >> conclusi sospirando, come se mi fossi tolto un peso. A quel punto Louis smise di mangiare. Mi guardò dritto negli occhi e sorrise. << Okkei posso confermare che sei totalmente innamorato. Prima non ti sarebbe cambiato nulla se qualcuno era preso della tua ragazza, anzi l’avresti visto come una specie di complimento per te. Ora invece si vede chiaramente quanto questa cosa ti turbi e.. bè la trovo davvero dolce come cosa. >> sorrise di nuovo. << Comunque, a parte il fatto che sono più che certo che anche fosse , Madison a Niall proprio non ci pensa, per farti tranquillizzare in qualche modo, parla con Niall. >> concluse. Io ci pensai. << è quello che già volevo fare, ma voglio che tu venga con me, per evitare casini inutili dico. >> << Certo amico, dai scrivo a Niall e gli chiedo di vederci >>disse alla fine.  << Penso di amarti >> gli dissi infine provocando una risata comune. << Oh ti amo anche io burloncello >> rispose lui con voce effeminata. Dio, senza di lui non so come avrei mai potuto fare nella mia vita.

Verso le cinque avevamo appuntamento con Niall e Liam vicino a Nando’s.  Ero intenzionato ad affrontare tutto con calma, in fondo Niall era uno dei miei migliori amici, che pensavo, di prenderlo a pungi solo perché gli piaceva la mia ragazza? Merda, non potevo!

<< Ei >> ci salutò il biondino venendoci incontro con lui suo immancabile sorriso. Aia, primo colpo allo stomaco. Sensi di colpa, sensi di colpa per mancanza di fiducia. Che amico del cazzo che ero.  < ei biondino > lo salutammo io  Louis, poi arrivò subito Liam. Niall ci supplico di andare a mangiare qualcosa da Nando’s, io e Louis accettammo ma veramente di controvoglia, avevamo appena mangiato come dei buoi .aztechi! Dopo che Niall ebbe ordinato circa metà menù, Liam un panino, e io e Lou due coche, decisi di affrontare la situazione.  << Niall amico, avrei bisogno di chiederti una cosa ..>> cominciai insicuro. Lui mi sorrise. << Certo Harry, spara >>. Cavolo era difficile! << Ascolta, non voglio che tu fraintenda.. ma qualche giorno fa è successo un casino.. e in pratica Julie si è incazzata con Madison , gridandole che tu non volevi stare con lei perchè sei innamorato di Madison, e bho hanno litigato e Julie ci è andata giù pesante. >> vidi che la sua espressione stava cambiando da dolce e serena a incazzata, ed era davvero raro. << Bè quello che voglio chiederti io è la tua versione, se veramente è Madison la ragazza che intendevi quando hai parlato con Julie, oppure Maddy si è presa insulti a gratis. >> Okkei, non era proprio per quello che volevo saperlo ma sono piccoli dettagli. Mentre Niall prendeva un respiro profondo Liam parlò. << Julie è una pazza..e se lo dico io ragazzi c’è da crederci >> non ebbi il tempo di riflettere su quelle parole che Niall cominciò a parlare. << Harry mi dispiace, non hai idea di quanto io sia incazzato ora. Sai bene quanto tenga a Madison, sai della cotta che ho avuto per lei da molto tempo, ma quello che ti ho detto alla festa di Lou è vero, io avevo capito che lei non voleva me, così ho iniziato a sentire un’altra ragazza. Quindi per rispondere alla tua domanda .. non è Madison la ragazza di cui parlavo, e poi sai che non ti farei mai una cosa simile. E ti giuro, non hai idea di come mi senta uno schifo al momento. Mi dispiace essere stata  la causa di una lite, e mi dispiace che ci sia andata di mezzo Madison, non pensavo che Julie fosse così stupida. >> la rabbia non voleva sparire dal suo viso. Vidi Liam dargli una pacca come per confortarlo. Mi sentii uno schifo per tutto ciò che avevo pensato, vederlo così fragile mi faceva capire la mia immaturità. << Tranquillo amico, anzi scusa non volevo pensassi male o cosa, ma era per capire.. e magar far star meglio Madison. >> dissi sforzando un sorriso. Niall ricambiò, un po’ mogio. << Bè direi che è il caso di parlare con Julie >> disse infine sospirando. Poi intervenne Louis. << Ei biondino, pensi di cavartela così? Devi dirci di chi si tratta!>> disse sorridendo maliziosamente. Niall arrossì violentemente e Liam sorrise. << Ecco..>> iniziò insicuro. <<.. non so se è il caso >> << Eddai Niall, non puoi dire una cosa e non concluderla! Su su il nome, vogliamo il nome! >> continuò Louis lagnadnosi peggio di un bambino. Niall rise di gusto poi respirò profondamente. << Okkei okkei, è… Maggie.. >> disse  guardando in basso. << Meggie? La cugina di Liam che ti muore dietro da circa 4 anni? Oh Niall, finalmente ti sei svegliato! È pure gnocca! >> sbottò Louis guadagnandosi un’occhiataccia da parte di Liam e provocando una grande risata all’irlandese. Io ero troppo contento per il fatto che non fosse la mia Madison per capire bene di chi si stava parlando.

 

Quella sera mi precipitai a casa di Madison, e una volta sotto casa la chiamai. << Amore sono sotto >> dissi. << Cosa? E perché? >> chiese confusa.<< Avevo voglia di vederti.. >> dico semplicemente. << Dai vestiti e scendi, ti porto a prendere una crepes >> << Arrivo subito! >>. Sapevo i suoi punti deboli  ;).

 

<< Eccomi! >> disse precipitandosi in macchina! << Su, su parti voglio la crepes! >> disse entusiasta, peggio di una bimba. La portai in un posto verso la periferia che conoscevo molto bene. Ordinammo due crepes e ci mettemmo a parlare della giornata. Era incredibile come ogni volta che mi fermassi a guardarla mi sembrava sempre più bella. Mi persi per l’ennesima volta nei suoi splendidi occhi grigi mentre raccontava di non so cosa riguardo ad EL.

-Pov Madison-

Eccolo, mi stava di nuovo guardando con occhi da pesce lesso. Era una cosa che trovavo irritante e immensamente dolce allo stesso tempo. << Harry tutto bene?>> dissi richiamando la sua attenzione e sorridendo dolcemente.  << Eh? Certo amore scusa.. Comunque sai che oggi ho visto Niall? >> disse. Non capivo dove volesse andare a parare. << Come sta? >> chiesi ingenuamente. << Bene.. è innamorato. >>  disse secco. Ma dai? Secondo lui non lo sapevo? Julie me l’aveva gridato dietro! << Ha detto anche di chi sta volta? >> chiesi retorica. Harry sorrise, come se si aspettasse una reazione simile da parte mia. << In effetti si..>> disse sorridendo malizioso. << Oh..>> rimasi di sasso. Non me lo aspettavo! << E quindi chi è? >> chiesi forse un po’ troppo curiosa. << Non ci crederai mai ..>> continuò Harry facendomi rimanere sulle spine. << Se non me lo dici non puoi saperlo..>> risposi alquanto spazientita. Lui sorrise. << Okkei, okkei.. è Meggie. >> Rimasi di sasso. << Maggie la cugina di Liam?? Quella Maggie che sbava dietro a Niall da circa 4 anni? >> dissi quasi gridando e attirando parecchi sguardi. Arrossii per l’imbarazzo e mi accorsi dell’ espressione divertita di Harry. Gli lanciai un occhiataccia e lui tornò serio. << Si quella Meggie! Vedi, Julie è un’idiota e appena Niall le parlerà tornerà a chiederti scusa con la coda tra le gambe >>. Di sicuro Harry aveva detto quelle parole cercando di infondermi coraggio, ma io mi irrigidii solamente. Non avrei perdonato tanto facilmente a Julie ciò che mi aveva detto, e soprattutto come mi aveva fatto sentire.  << Vedremo >> mi limitai a rispondere, fredda e impassibile. Harry capì il mio stato d’anmo e mi portò via da quel locale.

Eravamo in macchina da più di mezz’ora e io non avevo idea di dove stessimo andando. << Mi vuoi dire dove stiamo andando per favore? >> chiesi esasperata. Harry sorrise, e senza togliere gli occhi dalla strada mi porse una specie di benda. << No, e anzi metti questa, voglio farti una sorpresa >>disse divertito. Controvoglia presi la benda e me la misi, ma in modo da riuscire a vedere, Harry se ne accorse. << Non ci casco furbona, mettitela bene, e ricordati che mi accorgo di tutto >> disse poi. Obbedii, e finii per non vedere più un cavolo. Questo mi causò ansia. << Ti prego posso toglierla? Ho paura! >> << No amore aspetta ancora un’attimo >> << No Harry davvero, mi viene l’ansia! >>  lui sospirò e poi disse << Dio Madison! Fidati e non rompere! >>.  Okkei non era stato proprio dolce nel rispondermi, ma non importa, mi rendevo conto di quanto potessi diventare snervante. Finalmente accostò la macchina, io ero pronta a togliermi la benda ma lui mi bloccò. << Non ancora! Ora aspetta che vengo a prenderti! >> pochi secondi dopo sentii la portiera aprirsi e le sue mani afferrarmi. Mi strinse a sé, inspirai il suo odore e subito mi tranquillizzai. Mi lasciò un veloce bacio sulle labbra, poi mi circondò con il braccio e mi fece camminare. Pochi minuti dopo si fermò. << Pronta? >> chiese eccitato. << Si! >> gridai io, euforica. Lui rise e mi tolse la benda. Davanti agli occhi mi si presentò uno spettacolo mozza fiato.  Eravamo su Primrose Hill, o meglio in uno dei suoi angoli sconosciuti. Ad ogni modo il paesaggio era spettacolare e io rimasi letteralmente senza parole. Harry mi circondò ii fianchi con un braccio, guardò l’orizzonte e sorrise. << Ti piace? >> chiese titubante.  Io mi girai verso di lui, ancora incredula, e mi aprii in un sorriso enorme. << Harry è semplicemente magnifico! >> disse buttandogli le braccia al collo. Lui rise spontaneamente.  << Sono contento che ti piaccia! Sei la prima persona che porto qui. Di solito ci vengo da solo, per pensare. Non c’è ma nessuno ed è un posto incredibilmente calmo e.. >> << Romantico >> finii io per lui. Lui mi sorrise calorosamente, mi attirò a sé e mi chiuse in uno degli abbracci più dolci che avessi mai ricevuto. Poggiai la testa sul suo petto e sentii i battiti del suo cuore. Il suo profumo mi stordiva e allo stesso tempo cullava. Sarei potuta rimanere così  abbracciata a lui per il resto della mia vita. Era tutto semplicemente stupendo, e lui era l’unica persona che volevo al mio fianco. Non avrei cambiato una virgola, un istante di quel momento.  <<  Tra le tue braccia mi sento a casa >> dissi senza neanche rendermene conto. Lo sentii sorridere sopra di me, con le labbra premute sulla mia nuca. Il suo abbraccio si strinse ancora di più, e una delle sue mani scivolò a cercare la mia per poi far incrociare le nostre dita. << Io con te mi sento a casa >> disse prima di lasciarmi un bacio sulla fronte. Sta volta fui io a sorridere alle sue parole. Senza staccare l’abbraccio alzai la testa per guardarlo negli occhi. Lui stava guardando il panorama, io guardavo lui.  Esaminavo attentamente i suoi lineamenti, la linea del suo naso, il mento, il profilo delle sue labbra, così rosse e invitanti anche nel buio della notte. Il suo volto illuminato dalle luci in lontananza della città, era qualcosa di spettacolare, forse più della vista che si godeva da quella collina. Le sue labbra si incurvarono in un sorriso, e senza togliere gli occhi dall’orizzonte disse : << Mi piace quando mi guardi sai? >> Io sorrisi, e appoggiai la fronte sul suo petto per l’imbarazzo. Poco dopo le sue dita alzarono il mio mento, fino a far incrociare i nostri sguardi. I nostri volti erano a pochi millimetri, sentivo il suo profumo sulla pelle e i suoi occhi che affondavano nei miei. Io mi persi nei suoi occhi, e mi parve quasi di sentire lui scavare nei miei, come per raggiungere la mia anima. I suoi occhi , uno spettacolo inimitabile. Di un verde così intenso, così acceso, paragonabili forse ad uno smeraldo, ma senza dubbio più preziosi. Occhi sempre pieni di vita, di gioia, ma soprattutto di amore. Cercai di comunicargli in quello sguardo, tutto ciò che provavo in quel momento, tutto quel groviglio di emozioni  che stavano uccidendo il mio stomaco e facendo accelerare i battiti del mio cuore. << Solo tu mi fai quest’effetto >> dissi prendendo una sua mano e posandola sul mio cuore. Lui prese la mia e la posò sul suo petto. << Tu fai lo stesso effetto a me, e sei la prima , e sarai anche l’unica. >> disse. Io non avevo il coraggio di guardarlo ancora negli occhi, e abbassai lo sguardo. Lui mi alzò nuovamente il mento, mi fissò velocemente e disse << Non farlo più ti prego, i tuoi occhi sono la mia anima, il tuo sguardo mi da forza, non interromperlo più cosi, per favore. >> Lo disse quasi con tono dispiaciuto. Io sorrisi intimidita e annuii flebilmente. Lui avvicinò il mio viso al suo, e annullò le distanze dando via a uno dei nostri baci più emozionanti. Io schiusi le labbra sentendo la sua lingua premere, le nostre lingue si incontrarono e dissero, in un linguaggio loro , quanto ci amassimo. Tutto di noi gridava amore, gli occhi, il cuore, il sorriso, la bocca. Stavamo vivendo uno dei momenti migliori della nostra vita, uno di quei momenti in cui non eravamo Madison ed Harry, ma eravamo noi, una forza unica, un amore unico.  Finito quel bacio idilliaco, perfetto e profondo, ci sdraiammo , lì, sull’erba e ci abbracciammo. Sentire il suo profumo mi faceva sentire al sicuro. Ci tenemmo stretti e ci perdemmo ad osservare le luci della splendida Londra, senza parlare, ma sentendoci uniti da una forza più grande di noi, più grande dell’universo. Più potente della forza di gravità. Era l’amore, il nostro amore.

 

*spazio autrice*

Saaalve! Chiedo umilmente perdono per il super mega iper ritardo! Vi chiedo scusa in aramaico antico,davvero! Avrei voluto aggiornare giorni fa ma c’è stato il mio compleanno  e poi la scuola è stata improponibile e lo sarà anche la prossima settimana, ma giuro che farò del mi meglio per aggiornare in tempi decenti!

Detto questo.. che ne pensate? È un po’ dolcioso, ma suvvia giovedì era San valentino people! :D A proposito come l’avete passato? Bello,brutto, normale?? Io.. normale direi ;)

Allora mi piacerebbe sapere che ne pensate, lasciate una recensione e ditemi anche come avete passato questi giorni! Chiedo nuovamente scusa!

Vii adoro! Un bacione enorme! <3 

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Capitolo 13
*** capitolo 13 - no one ever makes me feel like you do when you smile ***


-Pov Madison -

<< Maddy tesoro, avrei bisogno di parlarti di una cosa.. >> disse mia madre con uno sguardo a dir poco incomprensibile. << certo mamma dimmi.. >> dissi mettendomi a sedere vicino a lei e sorridendole come per incoraggiarla. Lei ricambiò il sorriso un po’ forzatamente poi prese un bel respiro. << Allora è difficile da spiegare.. e io non voglio che tu fraintenda o tragga conclusioni affrettate Madison, sai bene che tu e tua sorella siete le cose più importanti per me, la mia ragione di vita >> okke, solitamente quando iniziava un discorso in questo modo significava che ciò che stava per dire non mi sarebbe piaciuto. Mi preparai psicologicamente a qualsiasi cosa, dal fatto che volesse diventare uomo a una semplice decisione di vita o cose così. Non chiedetemi che logica seguivo perché sinceramente non lo so dire nemmeno io. Decisi di provare a calmarla, in fondo era mia madre, qualsiasi cosa avesse detto non me la sarei presa poi più di tanto. << Mamma tranquilla, respira! Io sono qui, ti voglio bene e qualsiasi cosa tu mi dirai ora, non pensò sarà così orrenda. >> detto questo cercai di farle un altro sorriso incoraggiante. Lo sguardo di mia madre era ancora preoccupato. Poi prese coraggio, sospirò e iniziò finalmente a parlare. << Tesoro, io voglio che tu sia sincera riguardo a quello che sto per dirti. Bè è da un po’ che frequento una persona. John, hai presente chi è? Quel dottore, amico di Karen. Ecco , ci siamo avvicinati, prima come amici e ora ci stiamo frequentando. E amore, io voglio che tu non pensi che andrà a sostituire tuo papà, perché nessuno potrà mai farlo. Il tuo papà era il mio unico vero amore, e lo rimarrà per sempre.. Ma solo tesoro, io non voglio invecchiare sola. È giusto che tu e tua sorella vi facciate la vostra vita, ma è giusto che anche io continui con la mia, e trovare una persona che mi dia affetto, anche se non sarà mai come tuo padre Madison, mi può far star meglio. >> parlò tutto  d’un fiato. Dio , sul serio mia madre aveva paura a dirmi tutto ciò? Insomma è ovvio che per un figlio non è piacevole vedere un genitore che frequenta qualcun altro, ma se questo la rendeva felice e in qualche modo alleviava il suo dolore, chi ero io per impedirglielo? Certo, la paura che qualcuno potesse sostituire mio padre c’era.. ma io so anche quanto loro si amassero e quanto sia raro trovare un amore così. Sei fortunato se lo trovi una volta nella vita! Il loro era un amore speciale, unico. Io ho sempre desiderato trovare qualcuno che mi amasse così, e spero vivamente che Harry sia quel qualcuno, non riuscirei a immaginare di amare di più una persona. A quei pensieri le sorrisi, cercando di farle capire tutto l’affetto che provavo in quel momento per lei. << Mamma, non devi sentirti in colpa per essere felice, e non devi rendere conto a me o addirittura chiedermi il permesso per  esserlo. John è una bravissima persona, un uomo davvero per bene, e se ti rende felice questo rende felice anche me. L’unica cosa che mi può far paura è che papà venga dimenticato, ma so che questo non è possibile, lo capisco dalla luce che hai negli occhi quando parli di lui. Quindi mamma, tranquilla . Se tu sei felice io sono felice. >> dissi poi chiudendola in un grande abbraccio. La sentii piangere e strinsi ancora di più la presa. Rimanemmo abbracciate a lungo, ci facemmo le coccole e finimmo per fare la lotta come quando ero piccola. Mia madre era la donna migliore del mondo,lo è sempre stata. L’ho sempre stimata, fin da bambina. L’ho stimata per il suo carattere forte, la sua bellezza, il suo sorriso sempre presente , anche nei momenti più bui. E vederla piangere mi spezzava il cuore. << Che dici di scacciare i pensieri tristi con un po’ di shopping? >> proposi poi io. Lei si aprì in un gran sorriso e accettò.

Passammo un pomeriggio tutto nostro, a ridere, scherzare, parlare. Parlai un sacco di Harry, e lei sembrava sempre più felice per me, ad ogni parola che pronunciavo.  << Siete una coppia perfetta tesoro..>> disse alla fine, riempiendomi il cuore di gioia.

Nemmeno a farlo apposta quella sera Anne chiamò mia madre, e ci invitò a una festa che si sarebbe tenuta il giorno dopo a casa Styles con tutti gli amici, compresi noi ragazzi. Mamma accettò, e le proposi di portare John visto che conosceva tutti. Lei fu semplicemente commossa dal mio gesto. Che figlia adorabile che ero **.

 

Per l’occasione mia madre comprò un vestito nero, lungo, non troppo lavorato, che le stava divinamente. E giusto per essere pari, io mi feci comprare un vestito bordeaux corto, che cadeva morbido a stile impero mettendo in risalto il seno.

Purtroppo quella sera non ci sarebbero state né mia sorella né Gemma, entrambe erano tornate all’università. Questo mi rendeva ancora più eccitata, non era solo la prima uscita ufficiale e pubblica di mamma e John, ma lo era anche per me ed Harry. Cioè quasi tutti i nostri amici sapevano di noi, ma gli amici di famiglia, bè quello è tutto un altro paio di maniche.

Messaggiai con Harry tutto il giorno e lo informai della mia angoscia. Lui nemmeno ci pensava! Evitai di prendermela con lui, in effetti sembrava esagerato anche a me prenderla così sul serio, eppure non riuscivo ad evitarlo. Ci tenevo davvero a fare buona impressione a tutti, ci tenevo che tutti capissero che era una cosa seria, e non un gioco!

 

La sera arrivò in fretta. Mia madre cercava di tranquillizzarmi in ogni modo. Arrivammo a casa di Harry verso le 9 e mezza. Ci venne ad aprire lui, che appena mi vide si aprì in un grande sorriso, il che mi rassicurò subito. << Stai benissimo Kate >> disse rivolgendo un sorriso a mia madre. << Adulatore! >> rispose lei scherzando, poi entrò e raggiunse Anne. Harry mi prese per mano, e mi portò dento. Posammo la mia roba poi mi portò in salotto. C’era già parecchia gente, salutai un po’ tutti e notai che praticamente ogni singola persona nella stanza scrutava me ed Harry con aria curiosa. Ma era così incredibile che lui avesse una fidanzata seria? La cos ami innervosiva parecchio. << Perché ci fissano? >> chiesi irritata. << Forse perché sta sera sei incantevole >> disse lui baciandomi la mano. Gli sorrisi come segno di ringraziamento e strinsi ancora di più la sua mano.  << Dai tra un po’ dovrebbero arrivare Louis ed El, così ce la svignamo un po’.. ma prima voglio fare una cosa..>> disse avvicinandosi sempre di più a me.  Poi mi mise una mano sulla guancia e mi diede un tenero e casto bacio sulle labbra. Arrossii violentemente, non ero abituata a fare così con lui in pubblico. Mi guardai intorno e notai che tutti quelli che ci guardavano stavano sorridendo , inteneriti, così mii calmai.

Verso le undici c’eravamo tutti, adulti , ragazzi e  bambini.  Noi ragazzi optammo per andare in tavernetta da Harry e staccarci dalla bolgia.

<< Allora people, iooo proporrei di giocare ad obbligo o verità! >> disse Louis esaltato.  Eleanore alzò gli occhi al cielo. << Ma è un clichè da adolescenti! >> disse. << E allora? È divertenteeeeee daiiiiiii ragazzi! Ci si fa due risate! >> continuò. A me sinceramente andava bene, era una vita che ormai non ci giocavo più, sarebbe stato divertente! << Io ci sto! >> dissi . El mi guardò un poi male, poi sorrise e disse  << Va bene ci sto anche io! >> e poi tutti gli altri , e quindi Liam, Zayn, Perrie, Harry, Niall, Maggie ( siii anche Maggie ** ) , Josh, Tara, Jack acconsentirono.

Io fui obbligata a baciare Eleanor, così per stupire tutti ci scambiammo un bacio a stampo, e Louis ed Harry non mancarono di farci notare quanto questo li avesse eccitati.  << Wow, abbiamo due ragazze Trasgry Harry! >> disse Louis fingendosi arrapato e provocando una gande risata ad Harry che lo seguì a ruota. << Mmm come siete maturi! >> commentò Eleanor facendo la finta snob. Poi però qualcuno si divertì a farci incazzare.  Ovviamente si tratta di Josh, sempre pronto a creare tensioni giusto per farsi due risate.  A un certo punto o fui costretta a scegliere obbligo perché avevo detto già tre volte di fila verità. << Okkei Mad, allora vediamo.. un obbligo divertente. Mmm direi che potresti dare un bel bacio e Louis. >> sentii Harry e Eleanor irrigidirsi, io e Louis spalancammo gli occhi, decisamente shockati. << Scherzi spero! >> Dissi io. << No bellezza! Sono le regole.. questo è l’obbligo. >> << Ma io mi rifiuto! >> dissi poi esasperata.  << Non puoi! >> << Ma io posso! >> disse Louis salvandomi da quella situazione. << Non puoi nemmeno tu. >> disse Josh serio. << Si che può , è lei che è sotto obbligo ,non lui. >> intervenne Harry parecchio alterato. << Styles non fare il geloso >> lo provocò Josh. Vidi la vena sul collo di Harry pulsare, e lo vidi contrarre la mascella. Notai che Eleanor teneva Louis, che guardava preoccupato l’amico, come se fosse pronto a partire ad un suo cenno. Io mi avvicinai ad Harry e gli presi una mano. << Amore calmo, basta andare via. >> gli sussurrai. Harry ringhiò un << Hai rotto i coglioni Josh, non sei divertente fila via >>. Josh rise, un po’ spaventato , poi disse. << Wow non pensavo ci tenessi tanto, pensavo fosse un'altra delle puttanelle che ti scopi e poi molli >> sputò fuori alla fine.Harry si liberò dalla mia presa e nemmeno tre secondo dopo era su di lui e gli stava lanciando un bel gancio destro. << Harry! >> gridai.  Lui lasciò Josh, mi prese per mano e mi portò fuori. In lontananza sentii Louis gridare qualcosa a Josh. Harry mi portò in camera sua.

<< Amore stai calmo, non è successo nulla. >> dissi accarezzandolo dolcemente. Lui si spostò e mi guardò dritto negli occhi. << Nulla dici? Ti ha dato della zoccola Madison! E voleva anche farti baciare il mio migliore amico! >> << Harry tranquillo, Josh è un idiota e lo so bene! Non prendertela, sai bene che né io né Louis l’avremmo mai fatto. >> Lui si incupì improvvisamente e si sedette vicino a me. << è solo che odio che non ci prendano sul serio. Odio che non capiscano che ti amo davvero, che sei l’unca, sei quella giusta. Odio che ignorino il modo in cui ti guardo, che non credano al fatto che per te farei di tutto. Odio che ti scambino per una delle tante. Perché Madison so che questo è un tuo timore, ma sul serio amore, devi crederci, devi fidarti di me. Mi uccide sapere che non ti fidi, che hai paura del giudizio degli altri. >> e appena finì di dire quello, scoppiò a piangere. Dio vedere la persona che ami piangere penso sia una delle sensazioni peggiori che esistano al mondo. Mi avvicina e lo strinsi forte a me. Sembrava un bambino tra le mie braccia. << Perché non mi hai mai detto questi tuoi timori? >> chiesi in un sussurro. << Non volevo pensarci >> rispose lui. Gli bacai la nuca e lo cullai come un bimbo. Aspettai che si calmasse e ci sdraiammo sul suo letto.  << Amore io non ho paura di essere scambiata per una delle tante perché so che non è così. È vero ho paura del giudizio della gente, ma io di te mi fido. So quanto mi ami Harry, nessuno avrebbe mai fatto ciò che tu hai fatto per me fino ad ora. Ti amo più della mia vita, e l unica cosa che mi spaventa qui, è che tutto questo sogno possa finire. Ma non devi pensare che io non mi fidi di te, perché a quest’ora non sarei nemmeno qua, mettitelo in quella testa riccioluta. Cerca di capire che per me sei l’unico e il solo, non esiste nessun Niall, nessuno di nessuno. Per me ci sei tu Harry Styles, migliore amico e fidanzato, e nessun altro. >> gli dissi tutto questo senza mai staccare i miei occhi sai suoi occhi arrossati. Notai un filo di sollievo sciogliersi sul suo volto . Io gli sorrisi incoraggiante e lui ricambiò. Si aprì in uno dei suoi sorrisi sghembi, con quelle fossette che lo rendevano semplicemente magnifico. << Dai ricciolina mettiti un po’ di cipria e scendiamo >> dissi scherzando. Come risposta ebbi un bacio appassionato che per qualche secondo mi fece valutare l’idea di rimanere in quella stanza e approfondirlo invece di seguire gli altri.

Poco domo raggiungemmo tutti in salotto. Louis ed Eleanor erano seduti sul divano, e sembravano coccolarsi, cosa che non succedeva da un po’. << Tutto bene tesoro? >> mi chiese Perrie avvicinandosi. << Si,  era solo un po’ arrabbiato già di suo, e Josh ha dato il colpo di grazia >> le risposi sorridendole. Era così tenera quella ragazza. Il suo sorriso mi metteva sempre di buon umore! E poi no l’avevo mai sentita parlare male di nessuno, che non fosse la professoressa di matematica ovviamente.  << Josh è un cazzone, non capisce quando deve smetterla.. >> continuò incoraggiante.  Le sorrisi quando ci interruppe Zayn. << Posso rubartela, Madison? >> chiese sorridendo. Mmm dovevo essermi persa qualcosa. << Certo, purchè me la tratti bene ciuffo ribelle >> dissi stuzzicandolo. Lui m fece una linguaccia, e Perrie mi sorrise calorosamente, poi andarono via. Effettivamente sarebbero stati davvero un bella coppia. Mi misi a fantasticare su quei due, quando due forti mani mi afferrarono dai fianchi facendomi sobbalzare. Poi sentii dell’aria calda sul collo, e questo mi provocò dei brividi. << Stai pensando di tradirmi con Zayn? O forse con Perrie? Non mi stupirei scegliessi la seconda a giudicare da cosa ho visto sta sera >> sussurrò Harry vicino al mio orecchio per poi lasciarmi un umido bacio sul collo. Altri brividi. Mi girai in modo da riuscire a guardarlo in faccia, misi su la faccia più maliziosa che avevo e dissi  << Naa, se dovessi tradirti punterei su Eleanor, è la più sexy. >>  Lui mi lanciò un occhiataccia. Poi fece la faccia pensierosa e disse << Se tu te la fai con Eleanor io mi prendo Louis! >> . Io scoppiai a ridere, lui mi avvicinò nuovamente a sé . << E se invece rimanessimo fedeli l’uno all’altra? Nessuno mi fa sentire quello che mi fai sentire tu, in tutti i sensi >> disse, mettendo enfasi nelle ultima 4 parole.  Gli lasciai un bacio sul collo e poi dissi << Senza dubbio la trovo la soluzione migliore.  >> Lui mi abbracciò forte. << Non vedo l’ora di approfondire il bacio di prima sai? >> sussurrò in maniera molto sexy.  Non ebbi il tempo di rispondere che Louis si infilò tra di noi. << Okkeyy piccioncini, io proporrei di andare a bere qualcosa per concludere la serata, e El è d’accordo. Quindi le opzioni sono: la scorta di alcolici di casa Styles o andare al Crox. Che proponete? >>  Nel frattempo era arrivata anche El. << Io opto per rimanere qua >> dissi convinta. <<  Idem >> dissero Harry ed Eleanor all’unisono. Così gli uomini si occuparono di prendere da bere, e noi donne ci dirigemmo in camere di Harry ad aspettare comodamente.  Quando Louis ed Harry fecero il loro ingresso , Louis sembrava già ubriaco. << Dobbiamo veramente bere qua, in camera di Harry, dove voi due avete certamente fatto sesso ripetutamente.? Daiiiii noo. Sono geloso! >> Scoppiammo tutti a ridere, e dopo aver convinto Louis a stare in camera iniziammo la NOSTRA serata. Non ho idea di quando finì la serata, so che ci addormentammo tutti e  quattro in quella stanza.

Il risveglio fu traumatico. A parte il mal d testa allucinante , mi ritrovai circa 8 chiamate di mia madre.   << Merda! >> strillai svegliando tutti.l La reazione degli altri fu uguale alla mia. Eleanor e Louis scapparono, Harry scese e trovo Anne. Fortunatamente la sera prima ci aveva trovato tutti addormentati e aveva avvisato i nostri genitori. L’ho già detto che amo quella donna? Bè è così. Chiamai mia madre, che stranamente non era nemmeno troppo arrabbiata, e mi avvisò che sarebbe stata fuori tutto il giorno. Così io ed Harry decidemmo di passare la giornata insieme. Poco dopo Anne ci comunicò che sarebbe uscita, così Harry si avvicinò a me, mi abbracciò da dietro e iniziò a lasciarmi umidi baci sul collo, provocandomi brividi. << Che ne dici di riprendere da dove eravamo rimasti ieri sera?>> disse con la sua voce roca. Io non risposi, e mi limitai a girarmi e baciarlo. Fu un bacio tutt‘altro che casto. Dopo qualche bacio decisamente spinto eravamo finiti sul letto, e io sentivo chiaramente la sua eccitazione premere sulla mia gamba. A pensarci bene erano due giorni quattro giorno che non stavamo un po’ insieme, solo noi due. Forse per quello mi sembrò tutto intensificato, tutto più bello. La mia eccitazione era più grande che mai, e mi pareva di capire che lo stesso valeva per lui.  Fu bellissimo, come sempre, più di sempre.

<< Ho deciso, la prossima volta ti porto i palloncini il giorno dopo, come fa Ashton Kutcher  in ‘ Amici di letto ‘ >> Mi disse credendosi simpatico mentre ci facevamo le coccole.  << Dovrei prenderlo come un complimento oppure offendermi? >> chiesi confusa. Lui scoppiò a ridere e iniziò a baciarmi e farmi il solletico  e demmo il via ad una delle nostre lotte del solletico. Dio, cm era possibile che tutto con lui andasse sempre così bene? Che fosse tutto sempre così perfetto? Era un sogno? Sarebbe durato? Per il momento pensavo solo a godermi l’attimo e ad inebriarmi del suo profumo. Ero felice, finalmente.

 

-Pov Harry-

Dopo una serata, nottata e mattinata movimentata Madison si era addormentata tra le mie braccia. Sembrava una dolce bambina innocente.  Chiusi gli occhi e cercai di immaginare la mia vita senza di lei, inorridii . Da quando avevo capito ciò che provavo per lei la mia vita era totalmente cambiata. Non riuscivo a vedere nessun altra ragazza che non fosse lei. Ero immerso nei miei pensieri troppo romantici quando suonò il telefono di Madison, svegliandola. << Pronto? >> rispose assonnata. Non sentii cosa dicevano dall’altra parte, ma vidi la sua faccia sbiancare e la sua espressione mutare totalmente. << Cosa? Dove? Sta bene? Arrivo subito! >> chiuse la chiamata e si alzò di scatto, cercando vestiti a caso. << Madison che succede? >> chiesi preoccupato. << Mia madre, lei , John.. >> << Cosa? Madison spiegami! >> dissi bloccandola. Lei scoppiò a piangere. << Hanno avuto un incidente Harry! Sono all’ospedale! >> Disse tra i singhiozzi. Presi un paio di pantaloni e una felpa e me li infilai. La aiutai a cercare le sue cose, poi la abbracciai e la portai fuori di casa. Prendemmo la macchina e corremmo all’ospedale.

In ospedale chiedemmo informazioni a un infermiera che ci portò a parlare con un medico.  << Lei è la signorina Clark? >> chiese l’uomo a Maddy. Lei era troppo scossa e si limitò a sorridere. << Allora, sua madre non dovrebbe aver subito forti danni, ma al momento è in sala operatoria. A intervento terminatole comunicherò gli esiti. >> detto questo se ne andò. Madison si sedette a peso morto su una delle sedie della sala d’aspetto.  Era visibilmente scossa. Mi sedetti vicino  lei e la circondai in un abbraccio, facendo appoggiare la sua testa al mio petto ed accarezzandole dolcemente i capelli. <> le sussurrai. << No Harry, ha detto che non dovrebbe aver subito gravi danni. E diverso! >> e scoppiò di nuovo a piangere.  La strinsi più forte e cercai di consolarla in ogni modo  << Harry, ho solo più lei. Non posso stare senza di lei, non possono togliermi l’unico genitore che mi rimane.. io non potrei affrontarlo non potrei superarlo. >> disse infine tra i  singhiozzi , liberando le sue paure. << Amore andrà tutto bene, te lo prometto! Io sono qua con te, affronteremo tutto insieme. Non preoccuparti prima del tempo, il dottore era positivo. Cerca di esserlo anche tu. >> Lei si mise di impegno e cercò di essere forte, nel frattempo arrivò anche Jennifer. Dio mi sentivo tremendamente impotente e male .  Avrei fatto qualunque cosa  per farla stare meglio in quel momento, davvero qualsiasi.

 

*spazio autrice*

Hiiiii giiiirrrlll! Come state?? Allora non so comeeee sono riuscita a continuare, certo la mia verifica di chimica domani andrà malissimo, ma sono dettagli :’) Per voi questo e altro! :D

Quindi tornando serie, come vi sembra questo capito? Un tocco di suspance non guasta mai a parer mio :P

Mi lasciate le vostre opinioni in una recensione J ? O anche x posta, mi farebbe davvero piacere J

PS: SCUSATE X EVENTUALI ERRORI DI  SINTASSI, RICONTROLLERò TUTTO APPENA AVRO’ TEMPO!

Un besito splendori! <3 <3

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Capitolo 14
*** capitolo 14- There's something in your eyes ***


-Pov Harry-

Eravamo là da due ore, Madison non parlava più, Jennifer era nervosa, io mi sentivo inutile. Ci avevano raggiunti anche mia madre e lo zio di Madison, e la figlia di John. Mi avvicinai alla mia ragazza e la abbracciai semplicemente. Lei mi strinse forte. << Grazie di essere qua con me, senza di te non saprei cosa fare >> sussurrò sommossamente. Io sorrisi amaramente, le accarezzai i capelli e le lasciai un bacio sulla nuca. << Per te farei di tutto >> dissi. Lei non rispose, si limitò a non lasciare la presa dell’abbraccio. Sapevo che sentire il mio profumo la tranquillizzava, e in un certo senso mi rendeva orgoglioso, e mi faceva sentire un minimo utile. Dopo altri venti minuti vidi rispuntare il dottore che ci aveva parlato prima. Feci cenno a Madison di alzarsi.  << Signorina l’intervento è andato bene. Sua madre ha riportato l’inclinazione di due costole , una frattura al gomito e un lieve trauma cranico. Ma sta benone, non dovrebbero esserci danni celebrali perché il trauma è stato lieve. Ora sta dormendo, ma appena di sveglia potrete andare a trovarla. >> Madison si illuminò di immenso a quelle parole, lo stesso fece Jennifer. << Grazie mille dottore >> disse Jenny, poi il medico andò a parlare con Amanda, la figlia di John. Fortunatamente anche lui stava bene e non aveva subito gravi traumi, “ solo “ due fratture.

Madison mi abbracciò nuovamente, sta volta piena di gioia.

Poco dopo ci informarono che Kathrine era sveglia così andammo a salutarla. Nonostante l’incidente sembrava stare bene. Essendosi calmate sia Madison che Jennifer tornammo a casa, mia madre le invitò a mangiare da noi. Jenny rifiutò, il suo ragazzo l’aveva accompagnata e preferì stare con lui, dopo tutto il trambusto. Madison ovviamente accettò.

<< Grazie Anne, come sempre. Sei stata dolcissima e mi dispiace di essere sempre qua ultimamente.. >> disse Maddy quasi imbarazzata. Mia madre la strinse in un forte abbraccio. << Non dire sciocchezze! Da quando tu ed Harry state insieme la mia vita è solo migliorata! Quindi meno scuse e più affetto >> disse senza lasciarla. << A proposito tesoro, mi pare di capire che tua sorella sta sera stia con il suo ragazzo, quindi magari potresti fermarti a dormire qua, così non sei da sola. >> le disse infine. Wo, mia madre era davvero una grandissima donna! Madison sorrise sinceramente e annuì, ringraziandola ancora. << Bene fate cosa volete, vi preparo una bella cioccolata calda >>. Così trascinai la ragione del mio sorriso n camera, consapevole di quanto, nonostante il lieto fine, fosse scossa, e triste, e quindi le proposi di vedere Grease, uno dei suoi film preferiti. Lei mi lanciò uno di quelli sguardi pieni di gratitudine e amore. Quando mi guardava così il mio cuore si riempiva di orgoglio e amore.

Ci accoccolammo sul letto a guardare il film, mia madre ci portò la cioccolata calda, e per tutta la sera non facemmo altro che farci le coccole e seguire le vicende di Sandy e Danny. ­<< Harry, ma tu mi trovi bella? >> mi chiese inaspettatamente, lasciandomi stupito. << Ma che domande fai >> dissi io. << Non sul serio, rispondimi per favore. >> . << Ti trovo bellissima, i tuoi capelli, i tuoi occhi, le tue labbra, il tuo fisico, tutto di te è bello. Poi quando sorridi, la tua bellezza può solo aumentare. Ma perché me lo chiedi? >> << Perché.. prima di te, a parte Niall, quasi nessuno ci provava con me, o mi diceva che ero bella o carina. Nessuno mostrava interesse, mi cercava. Questo mi ha sempre fatto credere di non essere abbastanza. Non ho mai creduto in me stessa, e vedere di non essere cercata o apprezzata mi ha dato la conferma di non essere effettivamente abbastanza. Ogni volta mii chiedevo perché a Julie scrivessero tutti, dopo anche solo una sera , a me mai nessuno. Mai nessuno diceva “ come sei bella” , nessuno scriveva chiedendomi di uscire. E questo mii ha sempre fatto sentire male. >> disse, lasciandomi totalmente senza parole. Non avevo idea di quel suo stato d’animo, anche prima, quando eravamo solo migliori amici non mi aveva mai detto nulla su questo. << Sono in molti a pensare che tu sia bella, credimi. >> le dissi. << E perché nessuno mi ha mai cercato, o ci ha mai provato con me? Perché non è vero. >> disse, con tono triste. << Madison ma non è vero. Se una bellissima ragazza. Non so perché pensi questo, io ti trovo bellissima, e posso dire con certezza che anche tutti i miei amici ti trovano davvero bella. >> << E perché mai nessuno di loro ci ha provato? Escludi Niall, ma prima che noi due ci mettessimo insieme, dopo Jack, non ho avuto nessuno per tantissimo tempo. Nessuno si è avvicinato, nessuno dei tuoi amici ci ha provato. >>  << Madison ma perché dici così? Non ci hanno provato perché tu metti soggezione. Non fraintendermi, io non cambierei una virgola di te, ma ogni tanto per nascondere la tua insicurezza, la tua sofferenza, metti un muro, sei rigida, e fidati che questo può spaventare i ragazzi, perché non si sentono abbastanza per provare. >>  << Dovrebbe farmi sentire meglio sapere che metto in soggezione?>> chiese visibilmente irritata. Dio ma ne combinavo una giusta?? << No amore, secondo me questo è un bene, perché chi decide di affrontare quel muro merita davvero, perché è veramente interessato. Vedila come una selezione naturale, hai a che fare con meno cretini. >> dissi cercando di sollevarla. Non ci riuscii molto. << Ma ora questo non ti deve interessare, perché tu hai me, e non ti deve importare di altri. Io ti amo, più della mia stessa vita, e ti trovo bellissima. Quindi non deprimerti e renditi conto che qua contiamo solo io e te. >> nel dire le ultime parole le presi il meno facendola girare per guardarla negli occhi. Lei fece un sorriso, sapevo che non era minimamente convinta di tutto il mio discorso, ma con il tempo l’avrei convinta. Lei non se ne accorgeva, ma quando passava gli sguardi che attirava erano molti, e questa cosa a me dava davvero fastidio. Non capivo il motivo della sua insicurezza, ma ero deciso a fargliela passare con il tempo.

 

Il film finì e ci addormentammo abbracciati. Ogni notte che dormivamo insieme, uno nelle braccia dell’altro , erano sempre le notti più belle, tranquille, in cui non potevi che essere sereno.

 

-Pov Madison-

Quella notte dormii da Harry, ma ero particolarmente triste. Ogni volta che succedeva qualcosa che mi scombussolava, o semplicemente ero un po’ giù, tutte le mie insicurezze prendevano il sopravvento. È sempre stato così, non ho mai, mai , mai creduto abbastanza in me stessa. Ho sempre visto le altre come migliori. Più belle, più brave, più intelligenti, più tutto insomma. Era una cosa che non riuscivo a togliermi, a superare. Penso che l’essere cresciuta senza un padre non mi abbia aiutata inoltre.

Ad ogni modo mi svegliai tra le braccia di Harry, uno dei risvegli più dolci, ed era ciò che ci voleva dopo quella giornata snervante, in cui penso di aver perso almeno 10 anni di vita. Mi alzai, cercando di non svegliarlo, e andai giù in cucina in cerca di Anne. Trovai un bigliettino:

‘ Ragazzi, io sono andata da Kate, poi vado a lavorare.

Vi ho lasciato dei soldi per prendere la colazione, buona giornata!

Xxx

Anne ‘

Quella donna era la dolcezza fatta  persona.  Tornai in camera di Harry a prendere la borsa, poi uscii a prendere la colazione. Tornando da starbucks chiamai mia madre.

<< Ciao mamma! Come stai?>>

<< Bene tesoro, non vedo l’ora di tornare a casa, qui è così noioso! >> disse. La sentivo bene, e questo mi rincuorò.

<< Oggi passo a trovarti e vediamo quando puoi tornare a casa ! >>

<< Oh piccola non vedo l’ora di stringerti! Prima è passata Anne, ha detto che sei stata da loro >>

<< Si mi ha invitata, non avevo voglia di stare da sola >>

<< Hai fatto bene stella, quindi con Harry va tutto bene? >>

<< Oh si mamma, tutto benissimo. L’altro giorno è stato in ospedale con me tutto il tempo. Non mi ha lasciata un attimo, e ieri gli ho parlato dei miei timori e delle mie insicurezze, di quelle cose su di me che solo tu sai. >> dissi decisa e fragile allo stesso tempo.

<< Mi fa piacere amore, e penso che faccia piacere anche a lui vedere che ti stai aprendo davvero con lui. Penso sia importante. Siete bellissimi insieme, e tu sai quanto io abbia sempre stimato Harry. Ora tesoro ti lascio, ci portano la “ colazione”, ci vediamo oggi pomeriggio. >> Io risi per il suo tono, ricambiai il saluto e chiusi la chiamata.

Arrivai da Harry che ancora dormiva, così decisi di fargli una sorpresa in piena regola e gli portai la colazione a letto.

<< Buongiorno >> lo svegliai lasciandogli un bacio sulla fronte. Lui aprì lentamente gli occhi, mi guardò oon sguardo assonnato, e mi sorrise.

<< Buongiorno amore >> disse con la voce roca, impastata dal sonno. Gli sorrisi e gli porsi il vassoio con la nostra colazione.

<< Mmm, colazione a letto? Sei di buonumore oggi? >>  << direi di si, sii grato. >> risposi ironica, poi mangiammo tranquilli.

<< Non voglio tornare a scuola domani >> dissi lamentandomi come una bimba.  << Dai amore, vedila così siamo insieme. >> << Ma non è vero, tu sei un anno avanti, e sai quanto odio vedere le coppiette in giro per scuole, quindi scordati che faremo così anche noi. >> dissi facendogli la linguaccia. << Va be ma se le altre ci provano con me quindi, devo comportami come sempre? >> mi stuzzicò lui. << Assolutamente no! Non cambia il fatto che sei mio caro Styles. >> dissi convinta. Appena pronunciai “ Styles” mi guardò davvero malissimo. << Come mi hai chiamato? >> chiese minaccioso. << Styles! >> risposi stuzzicandolo, e tre secondo dopo era sopra di me a riempirmi di solletico per vendicarsi. Amavo le nostre lotte del solletico, erano una cosa mia e sua!

 

Quel pomeriggio passai a trovare mia madre, sarebbe potuta tornare a casa l’indomani, il che la rese estremamente felice. Rimasi da lei per 3 ore, mi mancava da matti!

La sera invece la passai con Eleanor. Le chiesi io di vederci, era da tanto che non passavamo una delle nostre serate.

 

<< Dormi qui vero? >> chiesi. << Certo caccola >> rispose affettuosamente. << Il programma è sempre il solito : Film, schifezze, schifezze, schifezze, chiacchiere, e quello che ci pare! Va bene? >> << Alla grande amore! Non vedo l’ora, mi mancano queste serate! Sta diventando noioso stare sempre con Lou! >> a quelle parole scoppiamo a ridere entrambe. << A proposito, lo sai che dall’altra sera, che ci siamo date quel bacio a stampo, non la smette di dire che dovremmo farlo più spesso, che lo eccita e che ha un sacco di fantasie ora? Per carità, questo ha giovato al nostra rapporto, negli ultimi due giorni come dire.. ci siamo divertiti parecchio, ma ora mi sta snervando con sta storia! >> sbottò alla fine, senza riuscire a contenere una grande risata! << Povero Louis! Bhè anche Harry ha fatto qualche battuta ma poca roba. Avessi visto come è stato dolce l’altro giorno El.. non mi ha lasciata un attimo si è preoccupato per me tutto il tempo. >> dissi guardandola. Lei sorrise dolcemente, e comprensiva. << Madison, chiunque vi veda insieme capisce quanto vi amate, e chiunque veda Harry capisce quanto tu sia fondamentale per lui. Quando non ti ha vicina è come se fosse sperso, e spento. Sei la sua vita Maddy, lo capirebbe anche un cieco. >> disse sorridendo sincera. << Sono così contenta che vi siate trovati! >> disse poi. << Anche io. Ma che mi dici di te e Lou? >> la vidi abbassare lo sguardo, questo non è mai stato un buon segno.  << El che succede? >> << Nulla, ma nell’ultimo periodo è tutto così strano. Litighiamo tanto, troppo, e dopo ogni lite finiamo a letto, ma le cose non cambiano e io non riesco a capire il perché e.. bè Maddy ho un po’ paura. >> disse infine. Mi fiondai da lei e la circondai con un abbraccio , cercando di farle capire che io ero là per lei. << Amore stai tranquilla, risolverete tutti i problemi dovete solo parlarne, e poi state insieme da tanto, magari avete solo bisogno di qualche novità! Ma poi scusa, il sesso riparatore non è il migliore? >> chiesi maliziosa cercando di strapparle un sorriso. E ci riuscii. << Sì in effetti è grandioso! Ma evitiamo va.. piuttosto, sta sera che si vede? Voglio un figo della madonna ti avviso! >> << Io pensavo Dear John, La memoria del cuore, Magic Mike, step up 1, dimmi tu.. >> lei mi fissò seria. << Cioè tu pensavi : Channing Tatum, Channing Tatum, Channing tatum no? > > A quelle parole e alla vista della sua espressione scoppiai a ridere! << E dai, dimmi che è brutto! >> << Ma va, vada per Magic Mike, è giusto pieno di fighi là, su metti io prendo cibo! >> disse dirigendosi in cucina. Iniziammo così la nostra serata solo donne, o meglio solo noi, che era anche meglio. Eleanor era la mia migliore amiche da circa 5 anni. C’era sempre stata per me, in ogni momento. Ci eravamo conosciute l’anno dopo la morte di mio padre, e da lì eravamo diventate inseparabili. L’unica cosa che odiavo del nostro rapporto, era il fatto che mi sentissi inferiore anche a lei, sempre. Ma lei era la prima a credere in me, a pensare che fossi una bellissima ragazza, era la prima a incoraggiarmi, e di questo le ero semplicemente grata.

 

Ci addormentammo intorno alle 2, dopo aver visto due film ed esserci fatte fuori due vaschette di Hugendaz. Due vacche proprio ( xD ) .

La mattina dopo alle 7 suonò la sveglia, e noi non eravamo psicologicamente pronte a tornare a scuola. Io non ero psicologicamente pronta a vedere Jack ogni giorno per i corridoi, e soprattutto a vedere Victoria strusciarsi sopra Harry ad ogni occasione. Ma ancora di più non ero pronta a rivedere Julie. Per niente. Non avevo idea di come sarebbe andata a finire.

*spazio autrice*

Salve bellezze :) Come state? Spero che il capitolo vi piaccia, è un po’ diverso dal solito, non troppa dolcezza, un po’ più di Eleanor e un po’ di depressione. Vi chiedo scusa, ma oggi sono un po’ giù e mi è venuto un capitolo un po’ problematico :(

Ad ogni modo, che ne pensate, vi piace? Lasciatemi la vostra opinione in una recensione! Ve ne sarei grata.

Chiedo scusa per eventuali errori di grammatica, non ho avuto tempo di ricontrollare!

 

Ps: Ragazze non voglio stressare ma mi farebbe piacere se passaste dall’altra mia FF, si chiama “ Just the way you are “ , se avete voglia lasciate anche una recensione. Vi ringrazio di cuore <3

Siete magnifiche e ringrazio chi recensisce, segue, mette tra le preferite, e seguite! Vi adoro <3 

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Capitolo 15
*** capitolo 15- birthday's surprise! ***


-Pov Madison.-

La scuola riiniziò e tutto continuò normalmente. Julie aveva tentato più volte di affrontarmi, era decisa a farsi perdonare, ma io ancora non ero pronta. Ci ero stata davvero troppo male, le sue parole erano stato un taglio inferto da una lama arrugginita. Non potevo comunque negare di volerle bene, in fondo era una delle mie amiche più care, però avevo bisogno ancora di tempo. Non è poi tanto facile passare sopra a delle cose che ti portano a rivivere il passato e ti fanno sentire quella morsa al cuore che non augureresti nemmeno al tuo peggior nemico.

Comunque, di Julie mi sarei preoccupata più avanti. A scuola avevo proibito ad Harry di starmi troppo appiccicato, non volevo assolutamente che diventassimo come una di quelle coppiette che io ho sempre insultato. Sì sapete, quelle che urtano la sensibilità altrui, piazzandosi nei corridoi della scuola a scambiarsi germi e saliva. Dico io, ma una casa? Un bagno? Qualsiasi cosa che non sia un corridoio o un aula scolastica ,no?  Ma sorvoliamo. Il mio intento stava riuscendo, non stavamo proprio appicciati, ma i nostri sguardi bastavano. L’unica cosa un po’ più difficile era quando si accendevano quegli istinti, sapete no, quelli che  proprio fai fatica a reprimere. Quelli che si accendono con uno sguardo, un po’ più intrigante e malizioso, e non ti scatenano le farfalle nello stomaco, ma piuttosto un gran calore un po’ più in basso. Oddio, non pensate male eh, sono cose normalissime. Solo che, diciamo che esserne preda a scuola, magari alla seconda ora durante filosofia, non è poi il massimo. Ed è ancora peggio aver subito dopo un incontro ravvicinato con la causa di quei “ bollori” .  Incontro che ovviamente non si può approfondire a scuola. Bhe ecco, quelle situazioni sono abbastanza frustranti.  Comunque, tornando seri, dopo aver fatto capire molto chiaramente a Victoria , con una scenata poco minacciosa, di lasciare in pace Harry e stare alla larga da lui, la mia vita sembrava quasi tranquilla. Avevo raggiunto un equilibrio, e la cosa era nuova per me. Ero finalmente felice, avevo una migliore amica semplicemente perfetta, con cui passavo gran parte del mio tempo, che era ormai più una sorella che un’amica per me, e a cui volevo un bene inimmaginabile. Poi avevo trovato un grande amico in Louis, anche se devo dire che le gelosie da parte di Eleanor e Harry non mancavano. E poi, bhe, poi c’era LUI. Lui che rendeva tutto più facile e più bello. Che era la ragione dei miei sorrisi, e che riusciva a sorprendermi ogni giorno. Lui che mi faceva capire che io non ero da dare per scontata, e lui lo sapeva. Lui che con un sorriso mi rallegrava la giornata. Veder comparire quelle fossette sulle sue guance, era un’emozione unica e nuova ogni volta. Lui che mi stava facendo capire cos’era davvero l’amore. Lui che semplicemente, era la mia vita. Lui, il mio migliore amico, il mio ragazzo, Harry.

Poi, premettendo che io sono dolce quanto un pompelmo, devo dire che con lui tiravo fuori il meglio di me. E soprattutto non mi venivano attacchi diabetici ogni volta che mi faceva un complimento, o mi diceva una cosa tenera. Perché ? Perché lui sapeva come prendermi, perché dopo ogni complimento c’era una battuta, perché c’era sempre una leggera ironia nell’aria , ad alleggerire tutto. E proprio lui, questo ragazzaccio con gli occhi verde smeraldo che potevano far resuscitare un morto, con i ricci castani che ti veniva voglia di stropicciare, con quelle labbra sottili e rosse che ti chiamavano costantemente, e con quel sorriso che sapeva farti sciogliere SEMPRE, ecco, lui riuscì a stupirmi ancora una volta.  Come? Bè è un po’ lungo da dire, ma ne vale la pena.

Il mio compleanno è il 12 febbraio. Il 14 , come tutti sanno, è San Valentino. Io ho sempre pensato che essendo così vicini come giorni, se mai fossi stata fidanzata in quel periodo dell’anno, nessun ragazzo si sarebbe messo a farmi due regali. Ecco questo era quello che pensavo, ma quello che volevo, e in un certo senso pretendevo, era proprio riceverne due diversi! Era una fissa, una piccola cosa che non riuscivo a levarmi dalla testa. Ma ero consapevole dell’immaturità del pensiero, e quindi ho sempre evitato di parlarne con qualcuno. Ho sempre pensato  “ Il ragazzo giusto mi sorprenderà con due regali “. Insomma, mi sono sempre fatta parecchi film mentali. Così quell’anno evitai accuratamente di parlare di San Valentino e mi concentrai sul mio compleanno.  Fin da piccola è sempre stato un momento di gioia, era uno dei momenti miei e di mio padre. Avevamo una specie di tradizione, tutta nostra. Ogni anno da che ne ho memoria, lui mi portava con sé e facevamo un giro di tutti i negozi, mi faceva scegliere il mio regalo e poi insieme sceglievamo il regalo di San Valentino per mia madre, per mia sorella e anche per me. Mio padre è sempre stato l’unico uomo che inconsciamente ha sempre realizzato quel mio piccolo desiderio infantile. Perché era una cosa infantile infondo, il voler scartare due pacchetti diversi per aver qualche gioia in più. Eppure lui l’ha sempre fatto senza rendersene conto, è sempre stato il mio uomo, il mio re. Dopo la sua morte, il mio compleanno per me è diventato un periodo terribilmente strano e contorto. Alternavo stati d’eccitazione per l’imminente festa a stati di depressione per la sua assenza. C’era sempre quel velo di tristezza che mi rabbuiava la giornata. Negli anni precedenti, El ed Harry, sapendo la precarietà del mio amore in quel giorno, cercavano sempre di stupirmi, con piccole sorprese per rendermi la giornata migliore. Si organizzavano per non lasciarmi sola tutto il giorno, e si sforzavano in ogni modo per farmi passare una bella giornata. Un anno, per i miei 16 anni, arrivai in classe e mi ritrovai un cartellone appeso sul muro. Era rosso con un’enorme scritta: Madison e poi 16. Intorno era pieno di foto mie e di Eleanor, e c’erano frasi delle nostre canzoni preferite. Un altro anno mi aveva scritto la nostra canzone su un specie di quadro. Insomma, ogni anno faceva qualcosa di spettacolare. Per i  miei 18 anni mi aveva fatto trovare la torta in classe con le candeline, 2 pacchetti e una lettera. Inutile dirvi che mi sono commossa. Comunque, questo per farvi capire come comunque , loro si sforzassero sempre per farmi passare piacevolmente il 12 febbraio. E quell’anno, bè, fu il migliore. Oltre i mille auguri ricevuti già a mezza notte, la mattina del 12, che era un lunedì, Harry mi passò a prendere sotto casa. Appena scesi lo vidi con un mazzo enorme di rose bianche. << Buon compleanno splendore >> mi sussurrò. Dio, già solo quando mi chiamava “ splendore” mi scioglievo, era il soprannome che preferivo. Era l’unico che poteva, e doveva, chiamarmi così. Risposi agli auguri con un lungo bacio. Presi i fiori che  gentilmente mi porse e li annusai. Una goduria! Sul mio viso intanto si era stampato un sorriso ebete, che mi avrebbe accompagnato per tutta la giornata.  << Oggi niente scuola piccola, ho già pensato a tutto. Oggi vieni con me, e niente domande. >> disse con tono autoritario, ma con un sorriso malizioso sulle labbra, che cercava di nascondere. << Va bene >> dissi semplicemente. Lui mi guardò stupito, non penso si aspettasse una risposta simile. Rise divertito e mi fece salire in macchina. << Questi fiori sono magnifici Harry >> dissi ancora euforica. Sbirciai nella sua direzione e vidi le sue labbra incurvate in un sorriso sincero. Mi sembrava ancora più bello quel giorno. I suoi lineamenti così perfetti venivano migliorati dal suo sorriso. << Solo il meglio per la mia principessa >> disse ridendo. Gli tirai un pizzicotto, in segno di affetto, e lui rise. Dopo un quarto d’ora circa arrivammo nei pressi del Parlamento, nella zona di Westminster. << Che ci facciamo qua? Mi vuoi far imbucare al parlamento? >> chiesi curiosa e un po’ confusa. Che sorpresa poteva esserci là? Harry rise.<< Abbi pazienza pulce >> disse senza togliersi quell’espressione divertita dal viso.  Parcheggio, mi fece scendere dalla macchina e mi prese per mano. Mi portò nei giardini dietro la casa del parlamento, davanti all’abbazia. Rimasi a fissarla imbambolata, amavo quella chiesa, aveva un non so che che mi intrigava parecchio. << so di essere ripetitiva, ma che ci facciamo qua ? >> chiesi rivolgendogli uno sguardo curioso. Lui sorrise. << Vieni andiamo a vedere quella bacheca, magari ci sono informazioni sulle visite all’abbazia >> disse, senza rispondermi. Lo seguii, e arrivammo davanti alla bacheca. C’erano poche persone, per lo più turisti. Era pur sempre Lunedì mattina , e la gente era a scuola o al lavoro. Diedi un’occhiata veloce alla bacheca. Notai che lo sguardo di Harry , sempre divertito, era fisso su un punto. Seguii il suo sguardo e notai un foglietto rosso. Mi avvicinai. Il foglietto diceva :

“ Ciao splendore, ti va di fare un gioco? Una caccia al tesoro, per tutta Londra. Cerca il prossimo indizio per scoprire di che si tratta. –H “

 Lessi il biglietto un paio di volte, lo staccai dalla bacheca e guardai Harry con aria interrogativa. << Volevo fare qualche cosa di diverso >> mi disse contento. Io scoppiai in una dolce risata. << Spero solo non comporti troppo cammino o sforzo, sai la mia pigrizia >> dissi lasciandogli un bacio a fior di labbra. Ma quando feci per staccarmi Harry mise le sue mani dietro la mia schiena e mi attirò a sé. Mi baciò con più passione, poi si distacco e mi lanciò un sorrisetto malizioso. << Gira il biglietto e scopri dove dobbiamo andare >> mi ordinò, e così feci. Il biglietto indicava di andare al London Bridge. << Harry, ma sarà tanto lunga sta cosa? >> dissi. Lui mi guardò confuso. Poi sorrise. << Amore, al prossimo posto giuro che ti sarà tutto più chiaro. >>  Conoscendo la mia pigrizia, mi portò al luogo indicato in macchina. Una volta arrivati iniziai a percorrere il ponte con aria spaesata. Non avevo idea di dove guardare e cercare.  Lanciai al mio fidanzato uno sguardo implorante. Lui si avvicinò sorridendo, mi prese per mano, poi lanciò uno sguardo verso un’estremità del ponte. La raggiungemmo: Nascosto, dietro a un muretto c’era un pacchetto rosso. Lo presi curiosa e lo scartai. Dentro vi trovai una collana con un ciondolo particolare. Più che ciondolo erano due lettere e un anello. Guardai Harry confusa. << Una delle prime volte che siamo usciti come coppia siamo venuti qua, e tu hai detto che ti sarebbe piaciuto avere qualcosa di mio sempre con te. Quindi ti ho preso questa collana, con le nostre iniziali e il mio anello. Così avrai sempre qualcosa di mio, e qualcosa che rappresenta noi due. >> disse quasi imbarazzato , tenendo gli occhi fissi sulla collana. Sentii gli occhi inumidirsi. Tirai su il volto ad Harry e gli gettai le braccia al collo. << TU, sei sensazionale ! >> gli sussurrai. Lui ricambiò l’abbraccio, poi mi catturò con una carezza una delle lacrime di gioia che minacciavano di uscire dai miei occhi. << Guarda bene nel pacchetto >> mi disse poi , senza staccare i suoi occhi dai miei.  Sotto la collana c’era un altro bigliettino. Diceva:

“ Hai visto ? Mi ricordo tutto ciò che mi dici. –H”

Poi girai il foglietto, in cerca delle prossime indicazioni e trovai l’indirizzo di Harrods.  Guardai Harry con aria stupita, lui mi prese la mano e mi riportò alla macchina. Cinque minuti dopo eravamo di fronte al grande edificio, oggetto di molte mie fantasie. Io ero sempre più confusa ed Harry era sempre più divertito. Entrammo, e lui mi portò diretto nel reparto gioielleria. Arrivammo a un bancone, lui disse qualcosa a una commessa, qualcosa che non capii. La commessa sparì dietro una porta, Harry si girò verso di me con uno strano sorriso. Lo osservai. I suoi occhi verde erano illuminati da una luce particolare, il suo sorriso era più grande del solito, le sue fossette immancabili più marcate. Mi avvicinai ancora di più ed afferrai la sua mano. Poco dopo tornò la commessa e lasciò un pacchetto sul bancone. Guardai Harry in cerca di una risposta , lui fece un cenno al pacchetto. << Aprilo >> disse. Io ero tremendamente titubante. Appoggiai la mia borsa a terra e presi in mano il pacchetto. Me lo rigirai tra le mani. Piano, molto molto piano , iniziai a scartarlo. Ero tesissima. Cioè, avete idea di cosa voglia dire scartare un pacchetto di Harrods? Nel reparto gioielleria per di più! Il pacchetto conteneva una specie di scatola, la aprii e mi ritrovai davanti agli occhi un piccolo diadema Lo guardai, incredula. Spostai il mio sguardo  da quello splendido gioiello al mio ragazzo, ancora in piedi vicino a me, con un sorriso sempre più grande. << è uno scherzo vero? >> chiesi. Lui rise piano. Mi prese peri fianchi e mi lasciò un bacio sulla testa. Individuai un biglietto nella scatola:

“ Avevi nove  anni, mi hai ripetuto per un anno intero che tu saresti diventata una principessa. Hai continuato a ripeterlo per tutto l’anno successivo. Quindi: Vuoi essere la MIA principessa? Tuo –H”

A quelle parole non riuscii a trattenere qualche lacrima. Nessuno aveva mai fatto tanto per me, e pensare che Harry si ricordasse di cose successe dieci anni prima mi sconvolgeva. Harry strinse la presa sui miei fianchi . << ti prego dimmi che sono lacrime di gioia >> sussurrò. Mi lasciai scappare una piccola risate. Alzai il volto per guardalo negli occhi. Cercai di esprimere tutto il mio amore in quello sguardo. Mi avvicinai a lui e gli lasciai un tenero bacio. Mi discostai di poco, e appoggiai la mia fronte sulla sua. << Io non merito tutto ciò >> dissi debolmente. << Hai ragione: tu meriti di meglio. >> disse, poi mi strinse forte.

Dopo essermi ripresa dallo shock, aver provato il mio MAGNIFICO diadema, aver ripetuto mille volte ad Harry quanto fosse fantastico e quanto lo amassi, dissi: << Ti prego dimmi che le soprese sono finite perché non credo reggerei altro. >> Lui sorrise e annuì debolmente. << Per quanto riguarda me e te sono finite. Oggi pomeriggio ho promesso a Eleanor che ti avrei lasciata a lei. >> io lo guardai con un espressione un po’ triste. Avrei voluto passare con lui tutto il giorno.  << Non fare così splendore, staremo di nuovo insieme sta sera >> mi sussurrò cogliendo la mia tristezza. Poi mi prese per mano, e mi riportò in macchina. Facemmo ancora un giro per Londra, pranzammo in un dei nostri ristoranti preferiti, Harry mi comprò 19 cupcakes, e poi verso le 2 e mezza del pomeriggio, controvoglia, mi riportò a casa.

 << Sali? >>  chiesi speranzosa. Lui mi prese il volto tra le mani e mi baciò. << Non posso amore, tra mezz’ora arriverà Eleanor, se salgo non ti lascio più. Ci vediamo sta sera >> mi disse a due centimetri dalle mie labbra. Dio il suo respiro , il suo odore, tutto di lui mi dava alla testa. In fondo aveva ragione, se fosse salito non sarei riuscita a resistere, e nemmeno lui. Era decisamente meglio rimandare.

 

Alle 3 arrivò  Eleanor, puntuale come sempre. Scesi e non ebbi nemmeno il tempo di salutarla che lei mi saltò addosso. << Auguri amica mia! Auguri! Auguri! Auguri! >> continuò a ripetere euforica. Abbracciai calorosamente la mia migliore amica . Mi fece salire in macchina. << Dove mi porti bellezza? >> tentai di chiedere io. << Sorpresa! >>  rispose, ovviamente, la mora. Sbuffai divertita e mi lasciai andare. Venti minuti dopo ci fermammo davanti a un edificio che non mi era del tutto estraneo. << El, ma siamo alle terme? >> chiesi euforica fissando la mia amica. Lei scoppiò  in una risata euforica e annuì , visibilmente eccitata. << Sorpresaaaa >> gridò. La abbracciai emozionata. Entrammo nel grande edificio bianco, vidi El avvicinarsi alla ragazza alla reception. Poco dopo la mia amica tornò da me. << Okkei amore bello, ho già prenotato un po’ di cose: c’è un programma preciso che faremo insieme. Alla fine del poemriggio poi, ti darò l’altra sorpresa! >> disse con un sorriso malizioso.

Fu un pomeriggio spettacolare. Eleanor aveva prenotato dei massaggi col fango, trattamenti rilassanti, pulizia del viso, Manicure, pedicure e per finire c concedemmo una sauna veloce. Verso le sette uscimmo da la. Alle otto e mezza sarebbe iniziata la cena di compleanno che mia madre si era impegnata ad organizzare a casa nostra, invitando parenti e amici più stretti. Tornammo verso casa mia e appena Eleanor parcheggiò sotto casa mi fissò in maniera strana. << Che c’è? >> chiesi un po’ spazientita. << La sorpresa! >> rispose lei eccitata. Sorrisi, me ne ero già scordata. << Non puoi darmela su? >> chiesi. Eleanor si sarebbe fermata da me, mancavo poco all’arrivo degli ospiti, sarebbe stato inutile tornare a casa sua per poi ritornare a casa mia. << No, è una cosa.. che voglio darti da sola. >> disse timidamente. Poi senza darmi il tempo di replicare mi porse una busta abbastanza grande. La presi . Alla busta era attaccata una lettera. La aprii per prima. Era estremamente dolce, ripercorreva alcuni dei momenti più belli che avevamo vissuto insieme, mi diceva quanto fossi importante per lei, e quanto la mia presenza rallegrasse la sua vita. Era stata tremendamente tenera. Ma la parte che più mi ha commosso della lettera è stata questa:

Ma soprattutto, tu per me sei come una sorella, la sorella che ho sempre voluto e mai avuto. Sei una boccata d’aria fresca, sei la mia risata facile, la mia spalla su cui piangere. Sei la mia anima gemella, la mia amica perfetta. Sai nell’ultimo episodio di Sex and the City quando big dice a Miranda, Samantha, e Charlotte che loro sono le vere anime gemelle di Carrie e un uomo è fortunato se arriva quarto? Bè tu sei la mia anima gemella, e un uomo è fortunato ad arrivare secondo. Grazie di tutto, stellina. Ricordati: fino alla vecchiaia! È una minaccia.

Questa era stata la parte che aveva dato il via alle lacrime. Se già piangevo per la lettere non osavo immaginare per il regalo che avrei fatto. Riposi la lettera e gettai le braccia al collo della mia migliore amica. << Ti voglio bene >> le sussurrai tra i singhiozzi. << Te ne voglio anche io topo, ora scarta il regalo! >> rispose lei. E così feci. Non stavo più nella pelle mentre scartavo . Tirai fuori dalla busta una borsa di Liu Jo semplicemente favolosa. Era blu elettrico, una degli ultimo modelli, una borsa che desideravo da tanto tempo! Lanciai un grido di gioia a cui Eleanor rispose con una smorfia, poi gettai nuovamente le braccia al collo della mia amica. La giornata fino a quel momento era stata semplicemente perfetta.

 

Alle 8.30 precise erano già arrivati tutti. Per l’occasione mia madre aveva invitato solo le persone più strette alla nostra famiglia. Per lo più c’erano la famiglia di Harry, la mia, Eleanor, e altri amici di mia madre che mi conoscono da quando avevo circa 3 anni. Quella sera Harry era più bello che mai. Aveva indossato dei jeans neri aderenti, una camicia bianca stretta che metteva in mostra i suoi pettorali, e una giacca grigia, per dargli un tocco di classe. I capelli erano rigorosamente spettinati e ricci. Ma tutto ciò che vedevo io erano due pietre verdi scintillanti, incastonati in tanta bellezza.

Quella serata concluse perfettamente quella giornata. Era stato tutto semplicemente magnifico. La cena fu perfetta e alla fine mia madre mi diede un’ultima sorpresa. Appena vidi il pacchetto mi illuminai . Era un pacchetto di Fendi. Aprii la scatola e trovai una pochette marrone, con delle sfumature beige. Era semplicemente stupenda: tutto era stato semplicemente stupendo. Quello, fu ufficialmente il compleanno più bello della mia vita dopo la morte di mio padre. Ero veramente e totalmente felice.

 

Verso mezza notte andarono tutti via. Convinsi Harry a fermarsi, avevo una voglia immensa di stare con lui, e fu facile convincere mia madre. Inutile dire che conclusi quella giornata in maniera perfetta.

-Pov Harry-

Vedere la sua espressione di stupore e gioia durante tutta la mattinata mi rese il ragazzo più felice del mondo. Mi ero impegnato in ogni modo per far sì che quello fosse il compleanno migliore della sua vita. La mia caccia al tesoro l aveva colta impreparata, ma anche piacevolmente sorpresa . Riuscivo a leggere la gioia e la gratitudine nei suoi occhi, e le emozioni che mi dava essere consapevole di ciò sono assolutamente indescrivibili.  L’unica cosa che mi era dispiaciuta, era di non poter passare anche il pomeriggio con lei, ma in fondo era giusto che anche Eleanor potesse passare del tempo con Madison. Mi rendevo conto di essere decisamente ed eccessivamente geloso di Maddy, ma proprio non riuscivo a contenermi. Sapevo di essere il ragazzo giusto per lei, e sapevo che lei lo era per me, anzi lei era l’unica, la mia metà, la mia anima gemella.

Quella sera mi chiese di fermarmi da lei. Ovviamente non desideravo altro, ma cercai di non darlo a vedere.  Verso mezza notte casa sua si svuotò, in breve rimanemmo io , lei , Kate, Jenny e John. Jenny sarebbe andata a dormire dal suo ragazzo, Kate e John sarebbero rimasti, ma io e Maddy non avevamo strane intenzioni. Per una notte potevamo resistere.

Ci coricammo sul suo letto e ci abbracciammo. La sua testa era appoggiata sul mio petto, io le accarezzavo dolcemente il braccio con una mano e con l’altra stringevo la sua. << Grazie di tutto >> mi sussurrò ancora lei. Io mi voltai, appoggiai la mia fronte alla sua e sorrisi. << Ti amo >> le soffiai sulle labbra. Sta volta fu lei a sorridere. Mi lasciò un bacio delicato sulle labbra e disse a sua volta << Ti Amo anche io >>.  Poi fui io a baciarla. L’attrazione però era molto forte, un bacio tirava l’altro , e le nostre mani andavano ormai a ruota libera sui nostri corpi. La desideravo, e anche da morire, e sentivo che anche lei desiderava me. Ma non potevamo, sua madre e il suo compagno erano nella stanza accanto, e non sarebbe stato proprio carino farci sentire. Cercai in ogni modo di resistere alla tentazione. Non so come, riuscii a staccarmi da quel bacio poco casto. << Non possiamo amore, c’è tua madre.. >> dissi con il fiato corto. La sentii sospirare e adagiarsi col capo sul mio petto. << Hai ragione, mi farò bastare le tue coccole sta sera >> disse lei , in un tono a dir poco tenero e sexy allo stesso tempo. Risi divertito dalla sua risposta, la strinsi più forte e le lasciai un bacio sulla nuca. Infondo non avrei dovuto aspettare tanto, avevo in serbo una grandissima sorpresa per San Valentino , e ci saremmo rifatti di tutte le occasioni perse in passato. Ero eccitato all’idea di quel San Valentino. Era la prima volta che mi importava di quella insulsa festa. Per la prima volta in vita mia, volevo festeggiare con l’amore della mia vita. E sarebbe stato tutto magnifico.

 

*spazio autrice*

Salve bellezze! Come state? Scusate se ci ho messo tanto ad aggiornare, ma la scuola mi sta uccidendo.

Volevo chiarire un po’ di cose riguardo a questa FF. Come avrete notato non è una di quelle storie caratterizzate da continui colpi di scena, da amori che trionfano solo alla fine , lasciando col fiato sospeso per tutta la FF, e angosciando i lettori. Bè ecco, io volevo scrivere una storia un po’ diversa. Una storia “ felice” non angosciata, una storia in cui ci si possa immedesimare , sognare, viaggiare con la fantasia. Una storia tranquilla. Il mio unico scopo e  farvi sognare un po’, farvi vivere indirettamente una storia d’amore bellissima e piena di sentimento. Spero che questo fatto sia apprezzato, e che questa FF vi piaccia quanto possa piacerne una piena di ostacoli che creano sempre situazioni imprevedibili e angosciose (:

detto ciò: che ne dite? Vi piace? Non vi piace? Avete qualche idea sulla possibile sorpresa di Harry?

E tra Louis ed Eleanor si sarà sistemato tutto? Fatemi sapere che ne pensate (:

Ringrazio tutte quelle che han messo tra le preferite/ seguite/ ricordate. Non avete idea della gioia che mi date!

ps: il prossimo capitolo sarà sempre dolcios, forse di più, vi anticipo solo che si tratta di San valentino **

Vi adoro, Mary <3 

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Capitolo 16
*** capitolo 16- Valentine's day ***


-Pov Harry-

Era il 14 febbraio, ore 6.30. Io non sono mai stato un mattiniero, ma Madison era in grado di togliermi il sonno. Aveva un potere su di me, davvero forte e.. strano. Fin dal primo giorno in cui l’ho conosciuta, mi ha colpito. Non saprei dire cosa di lei, se il suo sguardo, il suo sorriso o chissà che altro, ma qualcosa mi colpì. Figurarsi che avevo solo 5 anni! Ad ogni modo quella mattina alle 6.30 ero già sveglio, vestito e pronto ad uscire di casa. Quel giorno, per la precisione mercoledì, non ci sarebbe stata scuola per via delle vacanze di carnevale ( per altro, create molto male, ma tanto meglio per noi studenti! ) Quindi ero certo che Madison avrebbe voluto dormire fino a tardi, e sottolineo il voluto!  Presi le cose di cui avevo bisogno ed uscii di casa, senza preoccuparmi di salutare nessuno, tanto sia mia madre che Gemma , che stranamente era a casa, sapevano dei mie piani. Quindi entrai in macchina con un sorriso da ebete stampato in faccia cercando di immaginare la possibile reazione della mia fidanzata davanti a tutto ciò che le avevo preparato. Avevo ancora stampato in testa la sua espressione di pochi giorni prima, quando le avevo organizzato la mini caccia al tesoro in giro per Londra. Era visibilmente scioccata, ma anche estremamente contenta. Lo si capiva dai suoi occhi, che io ormai avevo imparato a leggere quasi perfettamente. Ogni volta che era felice si illuminavano di una strana luce, e il loro grigio diventava molto più intenso. Quando si inteneriva per qualcosa invece, abbassava sempre lo sguardo e gli angoli dei suoi occhi si riempivano di lacrime. Quando era turbata poi, era come se si rimpicciolissero, diventavano più tendenti al verde, ed erano cupi. Ma in ogni modo, in qualsiasi stato d’animo, io amavo i suoi occhi. Mi ci perdevo continuamente, mi estraniavo dal mondo quando ci rivolgevamo uno dei nostri sguardi intensi e profondi. Intorno a noi poteva esserci addirittura l’Apocalisse e noi non ce ne saremo resi conto. Perso nei miei pensieri sugli occhi della ragazza che mi aveva fatto perdere la testa, entrai dal fioraio e ritirai ciò che avevo ordinato. Un mazzo di gigli bianchi, dei lillà e delle rose rosse.  La spesa fu un po’ salata, ma ne valse la pena. In macchina avevo tutto ciò che mi serviva per affrontare quella giornata, mi mancava solo più la protagonista del tutto: la ragazza. Guidai fino a casa di Madison continuando a rimuginare su tutto ciò che avevamo passato insieme, già prima di scoprirci innamorati. Ero così preso dai miei ragionamenti che quasi sbagliai a svoltare per casa Clark, ecco l’effetto che mi faceva quella ragazza! Fortunatamente riuscii ad arrivare senza intoppi. Erano le 7.15 , Kate sapeva tutti i miei piani quindi doveva già essere fuori di casa a quell’ora.  Madison abitava in una villetta, in un quartiere tranquillo di Londra. Proporzioni modeste, ben arredata, piena zeppa di soprammobili e cianfrusaglie varie, ma decisamente confortante. La prima volta che misi piede in quella casa ,ricordo di essermi sentito subito a mio agio. Certo, il merito era anche di Kathrine e delle altre due splendide donne di quella famiglia, una in particolar modo. 

Scesi dalla macchina, mi assicurai che le persiane della finestra di Madison fossero ancora chiuse, e così era. Scrissi un messaggio a Kate per informarla che ero arrivato, e come previsto lei mi avvisò che era già uscita. Jennifer era di nuovo a Milano, tutto sarebbe andato bene. Iniziai ad allestire tutto ciò che avevo in mente, ci impiegai una mezz’ora buona. Poi pensai ad una scusa plausibile per svegliare Madison e farla uscire di casa. A quel piccolo, ma fondamentale, dettaglio non avevo ancora pensato. Pensai, pensai e ripensai e optai per un banalissimo” Ho assolutamente bisogno che tu mi dia la mia felpa, questione di vita o di morte, poi ti spiegherò! “ e sinceramente, mi resi conto da solo che si trattava di una scusa tremendamente pessima. Decisi quindi di chiedere nuovamente aiuto a Kate.  << Harry dimmi >> mi rispose molto tranquilla dopo un paio di squilli. << Kate scusa se disturbo ancora, ma non ho pensato a come far uscire Madison da casa.. Non è che potresti aiutarmi? A me manderebbe a quel paese in due secondi, e te magari porta più rispetto >> azzardai. Dall’altro capo del telefono sentii una sana risata che mi lasciò un po’ confuso ma mi fece sorridere allo stesso tempo. << Oh Harry mi lusinghi, ma sappiamo entrambi che non mi riserverebbe un trattamento migliore! Comunque ti aiuto volentieri! >> rispose, salvandomi la vita. Ci mettemmo d’accordo sul da farsi, e decidemmo che Kate avrebbe chiamato la figlia dicendole di sporgerle dei documenti che aveva lasciato in studio, che erano di vitale importanza e non aveva tempo di fermarsi. Sicuramente Madison l’avrebbe insultata, ma erano dettagli. Appena chiusi la chiamata presi posizione e attesi. Dieci minuti dopo, circa, vidi uscire di casa, in pigiama, imbronciata e spettinata, la ragione di tutti i miei sorrisi. Appena la vidi, mi comparve un sorriso bonario,  e la guardai con tutto l’amore possibile.

 

-Pov Madison-

Un rumore estremamente fastidioso continuava a torturarmi le orecchie. Incavolata come pochi afferrai il telefono e risposi. << Chi diavolo è? >> chiesi garbatamente. Dall’altro capo sentii la voce di mia madre. << Amore ascolta, dovresti sporgermi dei documenti, sono di vitale importanza e me ne stavo scordando! Sono in ritardo! Cinque minuti e sono là, fatti trovare fuori! I fogli sono sulla mia scrivania >> disse e agganciò senza darmi nemmeno il tempo di replicare. Più svogliata che mai scesi dal letto e mi diressi verso il suo studio. Fortunatamente c’era solo un plico di fogli sulla scrivania, lo acciuffai e mi diressi verso la porta. Dio, avevo 3 cavolo di giorni per dormire e quella donna decideva pure di scordarsi i documenti a casa e buttarmi giù dal letto di prima mattina! Non feci minimamente caso alle mie condizioni e uscii di casa, senza nemmeno mettere una giacca, tanto il mio piano era di tornare sotto al caldo delle mie coperte in meno di dieci minuti. Aprii la porta e uscii parecchio svogliata. Ma una volta fuori non trovai mia madre, ma decisamente di meglio. Mi bloccai sull’uscio a bocca aperta e mi guardai intorno. Davanti ai miei occhi vidi Harry, in piedi nel mezzo del mio giardino, con un sorriso sghembo stampato in faccia e due occhi verdissimi e luminosissimi. Ancora a bocca aperta feci correre lo sguardo e notai, dietro al mio ragazzo, davanti alla sua macchina, un cartellone rosso, con un sacco di foto che formavano un cuore e una scritta in mezzo : “ tu come nessun’altra, mille volte ancora grazie di esistere “ .  Sentii gli occhi inumidirsi a leggere quelle parole. Poi scorsi un mazzo enorme di gigli, i miei fiori preferiti, nelle mani di Harry. L’altra mano era infilata in una delle tasche anteriori dei suoi jeans. Era tremendamente tenero e sexy, ma poi si spostò mostrando alle sue spalle una tela con una nostra foto. Una foto bellissima, che non ricordavo nemmeno di aver fatto. Eravamo io e lui, ci stavamo baciando teneramente, e sulle nostre labbra erano abbozzati due sorrisi. Era una foto in bianco e nero, e a quel punto sentii le lacrime scendere sulle mie guance. Sul vialetto di casa erano sparsi petali di lillà e cuori di carta. Mi gettai tra le sue braccia e lo strinsi forte, dando sfogo alle lacrime. Sentii Harry ridere, poi mi strinse forte  e mi alzò il volto. Mi porse il bellissimo mazzo di fiori, mi schioccò un dolce bacio sulla guancia e poi mi sussurrò : << Buon giorno e buon san valentino cuore mio! >> . Le mie lacrime non volevano saperne di smettere di uscire, così lui mi prese il volto tra le mani e cercò di catturarne qualcuna con le dita. << Devi smetterla di farmi piangere! >> mi lagnai senza riuscire a nascondere un sorriso. Harry rise di gusto e mi strinse nuovamente a sé. Non potevo credere a tutto quello. Harry aveva veramente fatto tutto ciò per me? Era davvero arrivato a casa mia alle 8 del mattino e preparato quell’incredibile sorpresa??  Per me??? Wow, non riuscivo a esprimere le mie emozioni. Poi presi un respiro profondo, mi ripresi dalla commozione, fissai Harry negli occhi e mi decisi a parlare. << Dio Harry, non ci credo! È tutto semplicemente.. perfetto! Non me lo aspettavo! >> dissi imbarazzata. Harry sfoderò l’ennesimo sorrisino poi si avvicinò e mi lasciò un dolce bacio sulle labbra. Sorrisi intenerita, poi mi resi conto di essere nel giardino di casa mia, in pigiama, con le lacrime agli occhi e un giardino pieno di petali sparsi.  Una persona normale sarebbe diventata rossa di vergogna e scappata in casa a rendersi presentabile, ma io dovevo sempre distinguermi dalla massa. << Aspetta qua! >> gridai improvvisamente. Gli lasciai fiori e palloncini ed entrai in casa. Fui di ritorno in pochi secondi con la mia macchina fotografica, decisa a immortalare quel magnifico momento. Appena Harry vide la macchina fotografica rise, ma fu una risata davvero dolce.  Non gli diedi retta e scattai un sacco di foto, poi corsi nuovamente tra le sue braccia. << Che ne dici di portare tutto dentro ora? Non vorrei dare ulteriore spettacolo!>> dissi riferendomi al mio abbigliamento e ai vicini che sembravano particolarmente interessati.  Va bene essere diverse dalle altre, ma anche io avevo una dignità! Lui annuì, andò a prendere il cartellone e la foto ed entrammo in casa. Posai tutto frettolosamente e mi rimpossessai del mio ragazzo. Lo strinsi forte, mi avvicinai al suo viso e soffiai un debole << grazie >> sulle sue labbra. Poi poggiai le mie labbra sulle sue, facendole combaciare. Lo baciai teneramente , poi feci incontrare le nostre lingue, e piano piano il bacio divenne sempre più profondo. Quindi portai le mani dietro la sua nuca e feci passare le dita tra i suoi morbidi ricci. Lui a sua volta, mi avvicinò ulteriormente a sé , tenendomi più stretta e più salda. Le sue mani scivolarono lentamente verso i miei glutei. Mi staccai sorridendo maliziosa , Harry mi lanciò un occhiata piena di significati. << Che dici se come ringraziamento riprendiamo da dove ci siamo interrotti l’altra sera? >> sussurrai il più sensuale possibile. Vidi gli occhi di Harry illuminarsi e come risposta mi stampò un altro bacio sulle labbra. << Lo prendo come un sì >> affermai, provocandogli una risata. Riprendemmo a baciarci, sempre con più foga e sentimento. Lo trascinai letteralmente nella mia stanza, mi buttai sul letto e lo trascinai sopra di me. Lo desideravo da morire, era da tanto che non riuscivamo stare insieme e.. bhè avete capito. Le nostre mani erano intrecciate, Harry era sdraiato su di me , ma si reggeva cercando di non pesarmi. Io avvinghiai le mie gambe attorno al suo bacino. Sentii la sua eccitazione premere su di me e non riuscivo più a controllare la mia. << Ti amo da morire >> disse , col fiato corto, guardandomi negli occhi e interrompendo per un attimo il contatto delle nostre labbra. << Non immagini quanto ti ami io >> risposi ricercando quel contatto. In breve ci spogliammo, e facemmo l’amore, cercando di renderlo lungo, di prolungare il piacere per entrambi. Raggiungemmo il culmine nello stesso momento , ed entrambi, all’apice del piacere gridammo un “Ti amo” strozzato per l’eccitazione . Erano le due parole che meglio esprimevano quel momento. Ci sdraiammo uno di fianco all’altra. Ci abbracciammo teneramente. Lì, tra le sue braccia, sentendo il suo profumo, il suo respiro, lì mi sentivo pienamente felice. Averlo accanto a me, mi faceva sentire completa. << cavolo, se questo è il tuo modo di ringraziarmi penso ti farò sorprese molto più spesso >> scherzò Harry , distraendomi dai miei dolci pensieri. << Dai, la fai sembrare una cosa così squallida! >> mi difesi imbarazzata. Suonava estremamente male come cosa : lui arriva, mi fa trovare una sorpresa magnifica e per ringraziarlo ci faccio sesso? Naaaa. Harry rise di gusto e mi strinse più forte. << sarebbe squallido se non fossi il tuo ragazzo >> disse poi dolcemente. E mentre ero tra le sue braccia mi rendevo conto della fortuna che avevo. Dio! Giuro che lì, tra le sue braccia, sarei potuta stare per tutta la vita. << Ma io pensavo saremmo andati a cena fuori  e ci saremmo scambiati i regali sta sera.. >> piagnucolai poi, di punto in bianco. Mi voltai verso di lui , sorrideva beffardo, come se avesse in mente qualcosa. << Perché quella faccia? >> chiesi sorridendo a mia volta. Il suo sorriso si allargò ancora di più. << Chi ti dice che non andremo a cena sta sera? >> mi disse poi. Ma prima di avere il tempo di rispondere riprese a parlare << Mica è finita la sorpresa >> disse , sempre con il solito sorriso. Io assunsi un’aria pensierosa. Cercai di pensare a che altro potesse avere organizzato quel ragazzo! Harry si accorse della mia espressione corruciata e si irrigidì. << Che c’è? >> chiese poi, allarmato. Bastava un niente a farlo spaventare quando si trattava di me o di noi. << Dimmi, mi vuoi fare morire? >> chiesi, serissima. Harry spalancò gli occhi , incredulo per le mie parole. << Che diavolo dici? >> << No, dico, con tutti questi gesti romantici, queste sorprese.. penso di non reggere. Penso quasi che potrei morire per tutto l’amore che provo per te. E ogni tuo gesto, ogni piccolezza, ogni bacio. Tutto, tutto ciò che fai non fa che aumentare questo amore. E io non so se sono in grado di  riuscire a contenerlo nel mio cuore tutto questo amore Harry. >> spiegai, seria. L’espressione del mio ragazzo passò da spaventata a intenerita. Lo vidi aprirsi in uno dei suoi sorrisi migliori. Mi fissò per qualche minuto, molto intensamente. << Se tu morissi , morirei anche io. La mia vita non ha senso senza di te. >> disse poi tornando serio. A quel punto presi un cuscino e glielo lanciai. << Ok, abbiamo raggiunto la soglia del diabete Styles, non ce la faccio più! >> esordii in mezzo alle risate. Harry afferrò un altro cuscino e me lo lanciò. << La smetti di chiamarmi Styles? O inizio a chiamarti Clark! >> disse infastidito per poi avventarsi su di me. Ma ben presto la nostra lotta passò a sfumature decisamente diverse. Io mi ritrovai a cavalcioni su di lui, mentre ci baciavamo appassionatamente. << Secondo round? >> sussurrai dolcemente. Harry sorrise sulle mie labbra. << Non so con quale forza, ma devo dirti di no. E questo mi uccide, credimi. Ma dobbiamo continuare la nostra romantica giornata e io devo continuare a stupirti con le mie doti di Romeo. >> disse infine, un po’ affranto. Rimasi un po’ delusa, ma allo stesso tempo ero impaziente di vedere cos’altro avesse organizzato per me. Poi all’improvviso pensai che i miei regali per lui sarebbero stati estremamente miseri confronto a tutto ciò. << Harry non dovevi, mi hai già riempito di sorprese e attenzioni per il compleanno, non era il caso di organizzare tutto questo.. >> tentai di dire. Ma lui mi bloccò. << Non dire cazzate! Ma poi solo un fidanzato pessimo non ti preparerebbe due sorprese! Smettila di lagnarti e vestiti va.. >> disse ridendo. Feci finta di offendermi e rimasi impalata, seduta sul letto accanto a lui. Braccia e gambe incrociate e muso lungo.  In realtà dentro di me gioivo. Si, gioivo perché lui era l’unico, oltre a mio padre, ad aver intuito la mia piccola fissa. Harry vedendo che non avevo intenzione di muovermi ,soffocò una risata. << Guarda, io ti preferisco così ‘au naturel’, ma ho l’impressione che se uscissi di casa così.. svestita per prima cosa moriresti di freddo, e poi penso che dovrei picchiare troppa gente per gli sguardi che attiri. >> disse avvicinandosi a me, per poi stamparmi un bel bacio sulla guancia. Sbuffai. << Mi vesto solo perché non voglio avere vittime sulla coscienza >> disse, fingendomi irritata. Harry rise e risi anche io. Dio era incredibile come non riuscissi a tenere il broncio a quel ragazzo! << Ti amo! >> mi gridò mentre mi dirigevo verso il mio amatissimo e grandissimo armadio.

 

 

 

Mezz’ora dopo eravamo in macchina, diretti chi sa dove. O meglio, Harry lo sapeva ma ovviamente non volle dirmi nulla. Dopo qualche mia lamentela il genio lì vicino se ne uscì con questa frase : << Ringrazia che non ti bendi come l’altra volta! >> Ma si credeva simpatico? Meno male che l’amore va oltre a certe cose. Comunque, io ero irritabile. Pensavo di non meritarmi tutto ciò, e poi mi sentivo in colpa nei suoi confronti.

 

 

Dopo mezz’ora di viaggio arrivammo in un posto che mi sembrava di conoscere. Scesi dalla macchina un po’ stranita, mi guardai attorno con attenzione e trovai un Harry divertito ad osservarmi. << Se spremi bene le meningi ti viene in mente che posto è >> disse infine. Poi mi prese per mano, mi trascinò in un punto in cui scoprii esserci una tovaglia da picnic a quadri, con delle candele vicino. << Picnic di San Valentino, ti piace come idea? >> chiese sempre sorridendo. Io annuii con vigore, era di nuovo tutto bellissimo. Mi chiesi come avesse fatto ad essere già tutto lì, ma poi pensai che il mio ragazzo poteva essersi fatto aiutare da qualcuno. Era la spiegazione più logica. Poco dopo Harry mi lasciò un attimo per andare a prendere da mangiare in macchina. In quei pochi istanti di solitudine mi guardai intorno, cercando ancora di ricordare di che posto si trattasse. Poi osservai attentamente il panorama e mi venne un flash! Mi aveva organizzato un picnic a Primrose Hill! Sapevo quanto fosse importante quel posto per lui, mi aveva confessato che si trattava del suo rifugio personale, e io mi ero subito sentita onorata di essere stata resa partecipe anche in qualcosa di così privato. Ricordavo ancora la conversazione che avevamo avuto quella sera..

***

<< Ti piace? >>

<< Harry è semplicemente magnifico! >>

<< Sono contento che ti piaccia! Sei la prima persona che porto qui. Di solito ci vengo da solo, per pensare. Non c’è mai nessuno ed è un posto incredibilmente calmo e.. >> << Romantico >>  A quel punto mi sorrise calorosamente, mi attirò a sé e mi chiuse in uno dei suoi abbracci più dolci. Sorrisi al pensiero di quel ricordo. E poi ci fu quella mia piccola confessione, tra le sue braccia . <<  Tra le tue braccia mi sento a casa >>  E ricordo che lui mi sorprese ancora una volta dicendomi semplicemente << Io con te mi sento a casa >>

***

 

Si quello era decisamente un posto speciale per noi due. Immersa ancora nei ricordi quasi non mi resi conto del suo ritorno. << Allora hai fatto lavorare la materia grigia? >> scherzò. Gli feci una linguaccia. << Ho capito dove siamo, non potrei mai scordare questo posto. È solo che non l’avevo mai visto di giorno, quindi ci ho impiegato un po’.. >> mi difesi prontamente. Harry sorrise ,poi mi fissò. << E sentiamo, perché non potresti dimenticarti di questo posto? >> mi chiese. << Dai lo sai.. >> risposi imbarazzata dalla piega che stava prendendo la conversazione. Lui sorrise. << No ti prego, illuminami >> mi provocò. Sbuffai. Guardai le mie mani e iniziai a parlare, senza realmente capire quel mio stato di imbarazzo.  << Bè, questo posto è una specie di rifugio per te.. e quando mi ci hai portato la prima volta mi hai fatto sentire davvero importante. E bè mi sono sentita lusingata. >> dissi debolmente. Poi sentii la mano di Harry alzarmi il mento. Era estremamente vicino a me. Mi guardò fisso negli occhi. << Tu sei tutto per me e voglio condividere tutto con te, tutto. Quindi spiegami perché sei così in imbarazzo a dirmi questo. >> disse serio. Io ricambiai lo sguardo, ricercando un accenno di un sorriso sul suo volto. << Non lo so, so solo che nessuno mi aveva mai portato in un posto che considerava tanto importante.. e bè Harry, te l ho già detto sta mattina come sei in grado di farmi sentire. >> dissi infine, sorridendo. Il suo volto si rasserenò e sfoggiò uno dei suoi famosi sorrisi sghembi. << Sei davvero tenera amore >> mi disse prima di baciarmi dolcemente. Poi ci mettemmo a mangiare. C’erano davvero un sacco di cose buonissime, ero colpita da come avesse organizzato tutto minuziosamente per quella giornata. Mangiammo, e non poco, poi ci sdraiammo uno accanto all’altra e guardammo il cielo. << facciamo un gioco? >> chiesi infine, divertita. << Spara Clark >> se ne uscì lui. << Cerchiamo le figure nelle nuvole? Come quando eravamo piccoli >> dissi cercando di fare la voce più tenera del mondo. Sentii Harry sghignazzare silenziosamente, poi mi strine una mano. << Ci sto, ma sappi che ti straccerò >> disse infine. << Ma non vince nessuno! >> esclamai ancora più divertita. << Io si! Ho sempre vinto, solo che l’hai rimosso dalla tua testolina pervia dell’umiliazione>> rispose determinato e divertito allo stesso tempo. Così iniziammo a giocare. Ma il gioco non durò molto, dopo circa un quarto d’ora ci mettemmo a discutere riguardo alla possibile forma di una nuvola. Io sostenevo assomigliasse a un coniglio, lui a un gatto. Discutemmo animatamente per mezz’ora. Poi Harry si ammutolì e mi fissò. << Ho ragione io e basta. Ora taci e preparati a un altro piccolo regalo. >> disse serio. Io rimasi alquanto spiazzata da quel suo modo di fare, ma evitai di farmi domande. Poi andò in macchina a prendere un pacchettino. Tornò porgendomi questo regalo incartato con della carta fuxia parecchio appariscente. Lo presi tra le mani curiosa, e senza tante cerimonie lo scartai. Appena capii di che si trattava scoppiai in una grossa risata, ed Harry mi seguì a ruota. Mi aveva regalato il DVD di LOL:Pazza del mio migliore amico . << Sei senza speranze Styles! >> dissi ancora tra le risate. Lui mi prese dei fianchi e mi avvicinò a se. I nostri volti distavano pochi millimetri. Lui sorrise beffardo. << è per questo che mi ami, lo sai. Comunque dimmi se non è perfetto! >> esclamò. Risi ancora, poi gli diedi ragione e gli regalai un dolce bacio. << Io ti do tutto questa sera.. >> dissi intimidita da tutti i suoi gesti. Lui mi alzò nuovamente il viso. << Io da te non voglio nulla, tu sei il regalo più bello >> disse malizioso. Sorrisi. << Ok, Harry diabete Styles, in ogni caso ti darò il regalo sta sera, e ti chiedo già scusa perché non sarà minimamente paragonabile a tutto ciò che hai fatto tu. >> dissi , con un tono leggermente rotto dalla tristezza. Harry mi diede un bacio sulla fronte. << Non pensare nemmeno lontanamente di farti venire inutili sensi di colpa! Io ho fatto tutto ciò perché ne avevo voglia, e non ho voglia che tu lo faccia per me. Fare l’amore con te, mi farebbe molto più piacere che ricevere una sorpresa ad essere sinceri.  >> disse senza levarsi quel suo sorrisetto malizioso. Ricambiai il sorriso divertita, ed estremamente grata al cielo per avermi donato un ragazzo così.

 


Il resto del pomeriggio lo passammo ad ascoltare musica, giocare e fare la lotta. Insomma coma due idioti, quali eravamo. Poi verso le sei mi riportò a casa. Una volta arrivati davanti alla mia villetta, mi fermò per il braccio, mi baciò dolcemente e disse: << Metti un bel vestito per sta sera, dì a tua madre di non aspettarti e tieniti pronta per le 8.30 >> poi mi fece l’occhiolino e mi lasciò uscire. Entrai in casa con il sorriso stampato in faccia. Potevo desiderare di meglio nella vita? Bè di sicuro potevo desiderare di non trovare mia madre a sbaciucchiarsi con il suo fidanzato nel MIO salotto. Scena a dir poco imbarazzante e raccapricciante. << Ciao! >> gridai a dir poco imbarazzata per poi precipitarmi in camera mia. Avrei certamente usato la scusa di dovermi preparare per la serata per evitare altri contatti con loro. Dio, com’è difficile essere figli ai giorni d’oggi!

 

 

Mi feci una doccia lunga e rilassante, decisi di lisciare i capelli, e optai per indossare un vestito blu notte. Era uno dei miei preferiti e sapevo che piaceva molto anche ad Harry. Aveva una scollatura a cuore, era senza spalline e aveva il bordo svasato, la gonna era più lunga dietro e corta davanti. Abbinai un paio di decoltè blu con il laccetto, misi un cardigan panna, per smorzare un po’ i toni e mi truccai con un filo di cipria, dell’eyeliner e tanto mascara.

Alle 8.15 ero miracolosamente pronta! E alle 8.20 Harry era già fuori da casa mia.

Salii in macchina e gli rivolsi uno dei miei sorrisi migliori. << Pronta per concludere in maniera perfetta questa giornata? >> chiese lui. Io sorrisi e annuii. Era stato solo complicato chiudere i suoi pacchetti in modo che non capisse cosa fossero, ed era stato anche un po’ ingombrante portarli dietro, ma dopo tutto ciò che lui aveva già fatto per me quel giorno, mi sembrava il minimo da parte mia.

Harry mi portò in un ristorantino in collina. Ci ero già stata qualche anno prima, ad un pranzo di cresima, e ricordavo bene quanto fosse lussuoso. Da perfetto gentiluomo Harry mi aprì la portiera e mi porse la mano. La afferrai saldamente, senza riuscire a togliermi il sorriso dalle labbra. Un cameriere molto gentile ci accolse e ci comunicò che sarebbe stato il nostro cameriere personale. Poi ci condusse in una saletta privata, dove c’era un tavolino circolare apparecchiato per due. Al centro c’era una candela inserita in un mazzo di rose rosse e bianche. Le luci erano basse e calde. Il cameriere ci prese i cappotti e ci fece accomodare. Ma Harry mi bloccò prima di farmi sedere. Mi prese la mano e mi fece girare una volta su me stessa. Sorrise e disse: << Sei semplicemente perfetta >> , poi mi lasciò un tenero bacio sulle labbra. << Devo dire che anche tu sei decisamente bello >> dissi io ammiccando . Ed era la verità. Cioè siamo onesti, Harry era un bellissimo ragazzo, qualsiasi cosa indossasse rimaneva davvero bello. Ma quella sera, in quel suo completo blu, con quella camicia bianca che gli faceva risaltare i pettorali, e con quei ricci più ribelli del solito, mi sembrava dannatamente meraviglioso. Poi ci accomodammo e iniziammo a chiacchierare.

Ci furono servite numerose portate, una più buona dell’altra. L’atmosfera era perfetta, era tutto estremamente romantico, ma io e lui rimanemmo sempre noi stessi. Ridemmo e scherzammo come sempre, ci lanciammo qualche battutina, qualche complimento. Ci scambiammo molti baci, e poi arrivò il momento del dolce, e quindi dei regali. Come dolce ci avevano portato un tortino di cioccolato con un cuore di cioccolata calda, servito con del gelato alla crema e della panna. Una goduria!  Mi viene l’acquolina solo a ripensarci! Finito di mangiare quel ben di dio, iniziai a sorridere maliziosamente. << Madison Clark, a cosa pensi per sorridere in quella maniera? >> chiese lui. << Penso che sia arrivato il momento di darti il mio regalo. >> dissi decisa. Vidi una scintilla passare nei suoi occhi. << Allora dammi il regalo >> disse lui, tentando di nascondere la curiosità. Tirai fuori prima il pacco più grosso e glielo consegnai, era un album con le nostre foto, fin da quando avevamo cinque anni. Ad ogni serie di foto si accompagnava il testo di una canzone, avevo scritto le più significative. Lo vidi aprire il regalo estremamente curioso, quando aprì l’album potrei giurare di aver visto i suoi occhi illuminarsi di un nuovo spirito. Lo sfogliò tutto con cura, e notai addirittura qualche lacrima affacciarsi agli angoli degli occhi. Quando richiuse l’album mi guardò intensamente. << Tu sei straordinaria lo sai? >> chiese retoricamente. << Ti piace? >> chiesi io, agitata. Harry prese la mia mano sul tavolo, fece incastrare le nostre dita e continuò a fissarmi. << Se mi piace? È il regalo più bello che abbia mai ricevuto. È perfetto Madison, è perfetto perché rappresenta noi due, e per me non c’è nulla di meglio. >> disse. E io credetti fermamente nelle sue parole, lo capivo dal suo sguardo, dal suo tono di voce che era sincero.  << Mi fa piacere che ti piaccia.. perché ho qualcos’altro per te >> dissi contenta. Harry sfoggiò un espressione sorpresa. << Amore non qua, ripetiamo ciò che abbiamo fatto sta mattina più tardi, non avere fretta >>  disse ammiccandomi. A quelle parole scoppiai a ridere. << Ma quanto puoi essere scemo? Dai smettila! >> dissi prendendo l’altro pacchetto. Glielo porsi, insieme ad una lettera. Lui li prese, poi si passò la lettera tra e mani. << Non devi leggerla ora, ti prego. Leggila quando sei solo. >> chiesi implorante. Non avrei retto a stare là mentre leggeva i miei sentimenti più profondi. Lui annuì leggermente e passò all’altro pacchetto. Lo aprì, e ne tirò fuori un orologio. O meglio L’OROLOGIO. Il famoso orologio che desiderava da molti anni. Un orologio della Rolex, eccessivamente caro. Fortunatamente però,  John voleva fare qualcosa per me , così mi aiutò a comprare quell’orologio per l’uomo della mia vita. Dire che Harry rimase a bocca aperta sarebbe riduttivo. Spostò lo sguardo circa quindici volte da me all’orologio, poi assunse un espressione indecifrabile e disse << Stai scherzando vero?? >> Io scoppiai a ridere e feci cenno di no con la testa. << Tu.. tu sei pazza Madison! Ti sarà costato una fortuna! >> disse euforico rigirandosi l’orologio tra le mani. << A parte che dopo  tutto quello che mi hai fatto tu non ti devi permettere di fiatare, ma poi non preoccuparti. L’importante è che ti piaccia! >> dissi, sinceramente contenta. Lui si sporse sul tavolo e mi baciò teneramente, poi infilò la lettera nella tasca interna della giacca e tornò a guardarmi con uno strano sorriso in volto. << Harry mi spaventi quando fai quel sorriso >> dissi ridendo per l’imbarazzo. Harry rise con me, poi mise una mano in tasca e ne tirò fuori una scatoletta di velluto blu. Me la porse e la appoggio davanti a me. << Aprila >> disse facendo un cenno. Io lo guardai confusa. << Ah no aspetta manca un pezzo! >> disse poi, prendendo qualcos’altro dalla tasca. Mi porse un bigliettino su cui c’era scritto :

Ti dissi che averti incontrato era una delle cose più belle che mi fossero capitate..

Non era vero, è stata la più bella..

Ti amo con tutto il cuore,

tuo H.

A leggere quelle parole non riuscii a trattenere qualche lacrima. Poi Harry mi incitò ad aprire la scatoletta. Così feci e dentro vi trovai un meraviglioso anello d’argento. Era una semplice fedina con un microscopico diamantino. << Guarda dentro >> mi disse . Dentro c’era un incisione. “ Eternamente tuo, Harry “ . A quel punto le lacrime scesero a dirotto. << Harry .. io non so cosa dire >> dissi singhiozzando per la gioia. Il mio ragazzo sorrise. Si alzò, venne da me, mi fece alzare e mi strinse forte a sé . << Non devi dire nulla. >> mi sussurrò dolcemente.  Restammo stretti in quell’abbraccio per parecchio tempo. << dai andiamo, la serata non è finita >> mi disse prendendomi per mano e portandomi fuori da quel magnifico posto. Il suo anello era già al mio dito, e il mio orologio al suo polso.

 << Altre sorprese? >> chiesi preoccupata una volta in macchina. Harry sorrise. << Non proprio.. ma vedrai >> disse evitando di darmi una risposta chiara, come sempre!  Poi però ci ritrovammo davanti a casa Styles. << Che ci facciamo da te? >> chiesi. Harry sorrise. << Mia madre dorme fuori sta sera, Gemma anche. Hanno pensato di lasciarci la casa. >> disse alzando le spalle. << Che carine che sono state >> dissi iniziando a scendere. Harry mi obbligò a cercare una cosa in macchina,  ma di punto in bianco  sparì e ritornò  dopo cinque minuti buoni . << Dove diavolo eri? >> chiesi irritata. << Scusa avevo perso una cosa >> rispose lui evasivo. Poi mi prese per mano e mi condusse verso l’entrata di casa sua. Il bello venne quando aprì la porta. Due file parallele di candele conducevano verso le scale, continuavano su di esse fino alla porta della camera di Harry.  Ecco dove era sparito, ad accenddere tutte quelle candele! Aprii la porta, la camera era in perfetto ordine e sul letto c’era un grande cuore disegnato con dei petali di rosa. Mi volta, a bocca aperta e senza parole. Fissai Harry, stupita per la millesima volta in quella magnifica giornata. Lui , immancabilmente con le mani nelle tasche dei pantaloni, mi rivolse uno dei suoi sorrisi migliori. Mi raggiunse e mi prese per mano. << Questa era l’ultima >> mi sussurrò nell’orecchio per poi baciarmi. << Harry Styles sei un inguaribile romantico >> dissi ironicamente, riprendendo poi a baciarlo dolcemente.

E in men che non si dica eravamo solo noi due, solo io e lui nel nostro mondo. Un mondo in cui non c’era spazio per nessun altro e per nient’altro. Tutto ciò che contava eravamo noi, e il nostro amore, la nostra passione, il nostro desiderio, e di nuovo il nostro amore. Ci liberammo dei vestiti, e facemmo l’amore. Facemmo l’amore per la secondo volta in quella giornata, e non so se fosse dovuto alle emozioni delle innumerevoli sorprese, o all’effetto del vino, o semplicemente a quel sentimento che minacciava di togliermi il fiato, ma quella notte fu una delle notti più belle della mia vita. Ogni suo tocco sembrava farmi volare, ogni cosa era amplificata, migliorata. Io ero follemente e perdutamente innamorata di quel ragazzo, e non avrei rinunciato a lui per nulla al mondo. Facemmo l’amore più di una volta, poi ci facemmo cullare da Morfeo e cedemmo ad un sonno profondo. 

-Pov Harry-

Ero lì, coricato vicino all’amore della mia vita, incredulo di fronte a tanta bellezza. Lei dormiva, io la guardavo, la ammiravo. Ogni giorno era più bella. Non potei fare a meno di ripensare a tutta quella giornata. Alla sorpresa preparata per quella mattina, al picnic sul colle, alla cena e ai regali, e alle ultime sorprese. E ovviamente a ciò che avevamo nuovamente condiviso. Sebbene io fossi sempre stato un ragazzo che non si era mai impegnato sul serio con qualcuno, che non aveva mai preparato tanti gesti romantici.. con lei ero diverso. C’era qualcosa che mi legava a lei, una specie di forza. Non so spiegarlo, ma so solo che ogni volta che lei non era con me , io stavo male. Quando invece eravamo insieme, nulla aveva più importanza di me e lei insieme. Cavolo, io Harry Edward Styles mi ero veramente innamorato a tal punto di una semplice ragazza? No. Io ero perdutamente innamorato. E lei non era una semplice ragazza, era la MIA ragazza, la causa di ogni mio sorriso. Sarà banale, ma lei era il mio ossigeno. Cavolo, l’amore mi rendeva proprio smielato, ma non riuscivo a farne a meno.

La vedevo dormire e mi veniva spontaneo sorridere. Ma poi mi ricordai della sua lettera. Le avevo promesso di leggerla una volta da solo, ma lei stava dormendo.. quindi in teoria ero solo. Mi scostai da lei cercando di non svegliarla e mi diressi verso la mia giacca, sparsa per terra chissà dove. Dopo vari tentativi la trovai. Presi velocemente la lettera dalla tasca e uscii dalla stanza per evitare di fare altri rumori. Mi sedetti sulla poltrona del corridoio. Aprii la lettera e iniziai a leggere deciso. Era una lettera di 6 facciate! Le pagine non erano quelle piccole, delle carte da lettere solite, erano invece grandi. Aveva scritto tutto su fogli A4 azzurri. Ora.. non sto a scrivervi tutta la lettera, ma confesso che dopo le prime due righe gli occhi mi si riempirono di lacrime e per quanto mi sforzassi di trattenerle, all’inizio della seconda facciata qualcuna scappò. Fortunatamente la mia ragazza aveva deciso di inserire anche qualche battuta ironica tra una sdolcineria e l’altra , ma il livello di zucchero in quella lettera era ai picchi massimi. Ma più che dolce, era una lettera d’amore, ma di quelle vere. Una di quelle in cui riveli i tuoi sentimenti per davvero, in cui non ti vergogni di dire nulla. Io sapevo quanto questo fosse difficile per Madison,  e sapere che aveva fatto tutto quello sforzo per me, mi rendeva la persona più orgogliosa e fortunata del pianeta.  Quella lettera, quell’album di noi due, erano le cose che più mi avevano reso felici. Perché c’era lei in quelle cose, e c’ero io. E più di tutto, c’eravamo io e lei insieme e la nostra storia d’amore.

 Una cosa però ci tengo a riportarla. Una delle parti che più mi rimase impressa è questa:

[…]Quando si ha qualcosa da perdere, si comincia ad avere paura.

Ma la felicità è questo. Conoscere il valore di quello che possiedi. E per me tu Harry sei tutto, e sono perfettamente cosciente di quanto tu valga per me, per questo ho una paura immensa e radicata di perderti, perché so che senza di te oramai io non potrei più andare avanti.

Lessi e rilessi quella frase cinque, dieci, cento volte. Ogni volta provavo la stessa emozione. Ed ero felice, perché era esattamente ciò che io provavo per lei. Lei era la mia metà, lo sapevo, ne ero consapevole.

Rilessi la lettera un paio di volte, mi asciugai gli occhi e tornai in camera. Appoggiai quei preziosissimi fogli sulla mia scrivania ,incredibilmente immacolata, e tornai nel letto. Abbracciai la mia fidanzata e in breve mi addormentai, con un sorriso stampato in faccia, il cuore pieno di amore e la consapevolezza che la mia vita fosse perfetta. Quella giornata era stata una delle migliori in assoluto. Lei era la migliore in assoluto.

 

 

*spazio autrice*

Ciao (: Scusate se ci ho messo tanto, la scuola mi uccide!  Comunque sono davvero fiera di questo capitolo. E’ diabete allo stato puro e me ne rendo conto, ma volevo ricreare un San Valentino con i fiocchi e dare la possibilità a tutte voi di viverlo attraverso Madison ed Harry. Personalmente, se qualcuno organizzasse tutto ciò per me a San Valentino, penso che lo sposerei! *sognaadocchiaperti*

Ma tornando seri: a voi piace? Sono contenta delle numerose visite ogni volta, ma poi nessuno recensisce. Chiariamo che io scrivo perché mi piace e lo faccio perché mi fa stare bene, ma vedere così pochi commenti e pareri, bè.. mi demotiva un po’. Forse la storia non vi piace? Ditemelo per favore!

 

NB Questa volta, data la lunghezza e la dolcezza del capitolo, non penso continuerò se non raggiungo almeno 3 recensioni. Ho bisogno di capire se vi piace tutto questo, perché la mia vena artistica ne risente. Inizio a pensare di essere scontata e di non riuscire a colpirvi e mi deprimo ! :-( Dai ragazze, so che non mi deluderete!

Ringrazio comunque tutte coloro che la seguono , la preferiscono e la ricordano!

Vi voglio bene bellezze <3 

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Capitolo 17
*** capitolo 17- Big mess ***


 Finalmente la primavera! Da dicembre potevo dirmi pienamente felice e soddisfatta della mia vita, e ora che era arrivata la primavera sembrava tutto ancora più bello. Sapete no ? I fiori, le belle giornate, il caldo, il cambio di vestiti.. tutte cose che personalmente mi hanno sempre messo di buon umore. Uscire di casa, vedere una bella giornata di sole, gli alberi verdi e fioriti, sentire il calore del sole sulla pelle.. tutte queste piccole cose riescono a migliorare una giornata. E in quel periodo la mia vita era già perfetta. La primavera gli dava solo quel tocco di perfezione in più.  Inoltre avevo deciso di trovarmi un lavoro per mettermi dei soldi da parte. Eleanor lavorava alla Hollister, ma non era il genere di lavoro che faceva per me sebbene lei avesse insistito fino alla nausea per convincermi a sostenere un colloquio. Io invece avevo preferito andare a lavorare all’asilo vicino a casa mia. Per l’esattezza si trattava del mio asilo. Avevo moltissimi ricordi legati a quel posto, inoltre amavo i bambini e l’idea di passare alcuni pomeriggi con loro, aiutando le maestre, mi attirava parecchio. Così avevo preso qualche informazione, e verso l’inizio di marzo avevo iniziato a lavorare lì come aiuto maestra. Oltre a divertirmi come una pazza devo dire che nemmeno la paga era male. L’unica cosa negativa era che lavorando passavo un po’ meno tempo con Harry. Ma ci si deve accontentare nella vita , no? 

Era esattamente il 27 marzo. Avevo il turno dalle 14 alle 18. Mi ero preparata un gioco da far fare ai bambini quel giorno, e sinceramente mi sentivo particolarmente esaltata. Molto spesso capitava che io mi divertissi quasi più dei bambini durante quei pomeriggi. Ad ogni modo, quel giorno Harry aveva deciso di venirmi  a prendere al lavoro, per poi passare un paio di ore insieme prima di vederci con Eleanor e Louis. In tutti quei mesi il nostro rapporto non aveva fatto che crescere, e io di questo ero semplicemente grata.

 Erano le sei, stavo aiutando uno dei bambini a prepararsi e stavano arrivando alcuni dei genitori.

<< Ecco fatto Tom, vedi la mamma? >> dissi abbottonando l’ultimo bottone della sua giacchetta.  << è lì! >> il bambino indicò una donna alta che doveva essere sua madre. Sorrisi intenerita e lo spinsi verso il punto che aveva indicato. << Ciao Maddy! >> gridò quel magnifico bambino prima di uscire dalla porta mano nella mano con la mamma. Tom era uno dei miei bambini preferiti. A parte il fatto che aveva dei bellissimi occhi verdi che mi ricordavano moltissimo quelli di Harry, era un bimbo particolarmente simpatico. Vivace ma educato, determinato e veramente bello. Avessi avuto quattro anni giuro che ci avrei fatto un pensierino.  Sorridevo come una stupida mentre sistemavo le ultime cose, i bimbi erano usciti quasi tutti ormai, quando sentii una voce chiamarmi.  << Madison ? Madison Clark? >> mi girai stranita per l’insolita domanda.  << Si? >> chiesi notando un ragazzo poco distante. Fu proprio quel ragazzo che come risposta sfoderò un gran bel sorriso. Era alto, capelli neri , occhi azzurri e con un accenno di pizzetto sul mento. << Madison Clark! Allora sei tu! >> quasi urlò il moretto. Lo guardai incuriosita.. quegli occhi non mi erano nuovi. Lui si accorse della mia curiosità. << Insomma Mad, non mi riconosci? Così mi deludi però! Sono David! David Russo! >> Ecco perché quegli occhi mi erano famigliari! Ora aveva tutto molto più senso! << Dave! O mio dio quanto tempo! Come stai? >> << Alla grande! E tu? Tua madre? >> << Noi anche stiamo bene! Ma che ci fai qui? Non vivete più a Milano? >> << No, siamo tornati qui a Londra l’anno scorso. Sai, papà è andato in crisi dopo .. >> .. dopo la morte di mio padre. Si ne ero consapevole. Josh , il padre di Dave , era , per così dire, il migliore amico di mio padre. Si conoscevano dai tempi del college ed era stato anche il suo testimone di nozze. Le nostre famiglie si sono frequentate per molto tempo, ma un paio d’anni prima che papà si ammalasse Dave e la sua famiglia si erano trasferiti a Milano per motivi di lavoro. Josh lavorava per un azienda molto grande la cui sede principale si trovava appunto in Italia. Da allora non eravamo più riusciti a vederci, se non al funerale di papà. Sapevo che Amanda, la mamma di Dave, chiamava spesso mia madre per chiedere notizie, ma data la grande distanza ci era impossibile vederci . Comunque io e Dave eravamo praticamente cresciuti insieme. Nei dieci anni di vacanze in comune e cene ogni week end ci eravamo uniti molto, e lui aveva addirittura confessato di avere una cotta per me. Ma dopo la loro partenza avevamo perso i rapporti, e ora vederlo lì in piedi davanti a me, così .. bello, era abbastanza traumatico.

<< Certo lo capisco.. >> dissi per evitargli l’imbarazzo di rievocare la morte di mio padre. << Mia madre l’aveva detto alla tua, pensavo lo sapessi.. >> disse confuso. << No non mi ha detto nulla. Va bè ma è bellissimo sapere che siete tornati! Come sta Meg? E i tuoi? >> chiesi in un ondata di eccitazione. << Tutti bene! Meg è rimasta a Milano, ha trovato un lavoro là.. >> Mentre parlava mi resi conto del fatto che Dave stesse tenendo per mano .. Chris. Un bellissimo bambino dagli occhi nocciola. << E.. come mai sei qui, con Chris? >> chiesi confusa. << Lui è l’ultimo arrivato nella nostra famiglia. Ha quattro anni, non abbiamo nemmeno fatto in tempo a dirvelo.. ma tua madre sapeva anche quello. >> disse ancora più confuso di me. Sinceramente non mi stupiva il fatto che mia madre non mi avesse più detto nulla della famiglia Russo, sapevo quanto le faceva male ripensare ai vecchi tempi tutti insieme, e Josh, Amanda, Meg e Dave non facevano altro che ricordarle mio padre. << Ecco Dave, per mamma non è molto facile parlare di voi… sai tuo padre le ricorda costantemente mio padre. >> dissi distogliendo lo sguardo. << Immagino. Anzi scusa.. comunque mi ha fatto stra piacere vederti Mad! Che ne dici di un caffè? >> << Volentieri! Ma non oggi, sono di fretta.. >> dissi sbrigativa. Nel frattempo vidi una chioma riccia, fin troppo conosciuta , avvicinarsi alla porta dell’aula. Mi girai e scorsi Harry appoggiato allo stipite della porta guardarmi con un espressione estremamente seria.  << Oh, bene allora mi dai il tuo numero? >> chiese Dave facendomi spostare l’attenzione su di lui. Merda, sapevo che Harry avrebbe sicuramente frainteso quella frase. Infatti lo vidi avvicinarsi speditamente a noi. << No Dave sono di corsa.. >> dissi decisa prendendo la borsa, poi sussurrai << Cercami su facebook. >> e mi diressi verso il riccio prima che arrivasse nella mia precedente postazione. Presi la mano di Harry, lanciai un ultima occhiata verso i due ultimi rimasti in aula , feci un cenno di saluto e uscii fuori. Harry stringeva saldamente la presa e guardava dritto davanti a sé. Percorremmo tutto il tragitto fino alla macchina in silenzio. Non osavo parlare. Sapevo di non avere alcuna colpa, ma in quel momento mi sentivo tremendamente in imbarazzo. << Harry.. >> cominciai titubante quando mise in moto, rendendo coraggio da non so dove. Lui non parlò, rimase concentrato sulla strada. Non riuscii a parlare per il resto del viaggio. Arrivammo sotto casa mia, il piano era di stare là prima di uscire. Parcheggiò, mi fece scendere e salimmo in casa, tutto rigorosamente in silenzio. La casa era vuota. Mia madre era ancora al lavoro e Jennifer era a Milano per gli studi. Harry si diresse subito verso camera mia, e quando lo raggiunsi lo trovai seduto al fondo del mio letto che guardava un punto indefinito con un espressione decisamente arrabbiata sul volto. << Harry potresti rivolgermi la parola per favore? >> chiesi esasperata. Nulla. Silenzio. Dio quel diavolo di silenzio mi stava facendo impazzire! << Harry Styles che diavolo! Parlami ti prego! >> sbottai infuriata. Finalmente Harry si degnò a rivolgermi uno sguardo . I suoi occhi erano freddi, la sua espressione dura, e tutto quello mi spezzò il cuore. << Cosa vuoi? Vai a dare il numero in giro va! >> sbottò . << Harry, prima di arrivare a conclusioni affrettate ascolta la mia versione dei fatti per piacere. >> Lui distolse lo sguardo. << Per piacere.. >> quasi lo supplicai. << Ti ascolto >> disse infine, ma senza guardarmi. Posai la borsa e mi sedetti dall’altro capo del letto. << Il ragazzo con cui mi hai vista prima di Chiama Dave Russo. È il figlio di Josh Russo, il migliore amico di mio padre. >> vidi Harry muoversi impercettibilmente. Sapevo che quel nome non gli era del tutto estraneo. Quando ero più piccola gliene avevo parlato, anche se superficialmente. Per me non c’era mai stato paragone tra Harry e David, erano sempre stati entrambi importanti, ma Harry.. Harry è sempre stato il migliore. << Non so se ricordi, ma io e Dave siamo praticamente cresciuti insieme. Fino ai 12 anni ci vedevamo ogni santo week end e poi lui e la sua famiglia si sono dovuti trasferire a Milano per motivi di lavoro. Da lì non ci siamo mai più rivisti se non al funerale di papà. E non ho più avuto sue notizie Harry, fino ad oggi , quando l ‘ ho incontrato a scuola. Era venuto a prendere il suo fratellino, di cui ho scoperto l’esistenza oggi. E mi ha chiesto se ci vedevamo per un caffè, per raccontarci gli avvenimenti di questi anni. Tutto molto innocentemente Harry, è un amico di infanzia che non vedo da 6 anni, mi ha chiesto solo un caffè ed io ho accettato. >> Mentre pronunciai le ultime parole mi avvicinai a lui. Harry continuava a tenere il viso rivolto verso il basso. << Harry.. >> provai ancora. Lo presi dal mento e tirai su il suo bellissimo viso per far incrociare i nostri sguardi. Aveva ancora la mascella contratta , ma il suo sguardo era meno duro. Gli lasciai un dolce e veloce bacio sulle labbra. Cercai la sua mano , la presi e incrociai le mie dita con le sue. << Posso avere un bacio? >> chiesi flebilmente. Vidi un mezzo sorriso comparire sul suo volto. Poi si girò verso di me e mi regalò un bacio stupendo. Quando sentii la sua lingua chiedere accesso sorrisi sulle sue labbra e approfondii il bacio.Non era più arrabbiato. Harry poi si staccò a malincuore, mi sorrise. << Scusami.. >> cominciò a dire. << è solo che quando vi ho visti nell’aula da soli ho iniziato a pensare al peggio, poi ho visto che gli sorridevi e mi sono ingelosito e quando ti ha chiesto il numero non ci ho più visto. >> quasi sussurrò. Era così tenero quando si scusava! Mi lasciai scappare un sorriso. Infilai le dite tra i suoi ricci ribelli e gli stampai un bacio sulla guancia. << Quindi tutto perdonato? Posso andare a prendere un caffè con Dave uno di questi giorni? >> chiesi cauta. Harry mi guardò intensamente. << Sì. Ma io mi ricordo bene che lui aveva ammesso di avere una cotta per te! >> disse poi. A quelle parole spalancai gli occhi. Come diavolo faceva a ricordarsi una cosa successa 7 anni prima? << Harry, come diavolo fai a ricordartelo? >> << Ei, ho sempre tenuto a te. Ricordo tutto ciò che ti riguarda. >> disse quasi offeso dalla mia domanda. Sorrisi. << Si ma sono passati 7 anni, le cose sono cambiate.. >> << E tu sei diventata più bella che mai. Il caffè te lo concedo, ma non troppi spazi che sicuramente lui avrà già notato quanto sei bella. >> disse in tono possessivo. << Sì signor capitano. Ma piuttosto, deve ritornare un amico di infanzia per farmi dire tutte queste belle cose da te? >> chiesi provocante. Harry sfoderò uno dei suoi sorrisi più sexy. << No baby, io sono sempre dolce, ma la gelosia tira fuori il mio lato sensibile. >> disse con voce roca. << Mmm che ore sono? >> chiesi avvicinandomi. << Le sette meno un quarto.. >> .Merda, era tardi!  Gli stampai un bacio molto rapido. << Devo farmi la doccia! >> quasi urlai , spaventandolo. << Possiamo farla insieme se ti va.. >> azzardò ammiccandomi. Io scoppiai in una fragorosa risata. Ma perché no? << Mmm, non vedo buoni motivi per dirti di no.. >> risposi fingendo indifferenza. Sentii Harry irrigidirsi per lo stupore, poi mi diressi in bagno e nemmeno due minuti dopo Harry mi raggiunse.

 

Erano le nove e mezza, eravamo in una pizzeria poco lontana da casa di Louis e avevamo appena finito di mangiare. Harry aveva abilmente evitato di parlare del mio incontro pomeridiano con Dave, e ogni volta che si accennava al pomeriggio cambiava discorso. Lo trovavo irritante e tenero allo stesso tempo. Ma poi lo guardavo in quei magnifici pozzi verde smeraldo e mi scordavo qualsiasi cosa. Ma la magia degli occhi di Harry veniva quasi sempre interrotta da qualche battibecco tra Eleanor e Louis. Non avevo idea di quello che stava accadendo a quei due! Negli ultimi mesi non facevano altro che litigare, e sapevo che la cose stava seriamente preoccupando la mia amica.  Ma quella sera sembravano più irritati del solito. Louis continuava a messaggiare, cosa che irritava a dir poco Eleanor. Ma la parte più.. bella? Ma sì diciamo così.. ecco la parte più bella è stata quando Louis ha letteralmente detto alla sua ragazza : “ Dio El, sei una pressa! Scollati! “ . Inutile dire che Eleanor andò su tutte le furie , gli urlò come risposta un “ Mi scollo, ma tu ammazzati di seghe!” Per poi prendere e uscire. Ovviamente gli occhi di tutte le persone presenti nel ristorante erano puntati su di noi, e per la prima volta la colpa non era mia. Il che mi rendeva estremamente fiera, ma allo stesso tempo non avevo idea di come risolvere quella situazione piena di tensione. Così provò a pensarci Harry. Volete sapere la sua idea geniale? Andare in discoteca. Io non condividevo, ma sia Lou che El accettarono di buon grado, sopsettavo una specie di vendetta che stava prendendo forma nella bella testolina della mia amica, e la cosa mi preoccupava. Così verso mezza notte ci ritrovammo in una delle discoteche più frequentate di Londra. Era un posto in cui andavamo spesso e si trovavano sempre facce conosciute. Entrammo senza molte difficoltà, e una volta dentro decisi di trascinare Eleanor in pista per farla scaricare. Ci dimenammo come non mai, ballavamo sentendoci libere e sensuali. Lanciai più volte occhiate in direzione dei nostri ragazzi. Gli occhi di Harry erano costantemente fissi su di me, mentre Louis non sembrava prestare grande attenzione alla sua ragazza, e la cosa iniziava ad irritare anche me. Ma insomma, che diavolo aveva in testa? Mentre ero mentalmente impegnata a insultare il migliore amico del mio ragazzo, un paio di ragazzi si avvicinarono a me ed Eleanor. Iniziarono a ballarci molto,ma molto vicino. Uno , quello incollato a me, era biondo, alto con gli occhi verdi, il ragazzo appresso ad Eleanor era sempre moro  con dei magnifici occhi azzurri. Ad essere onesti erano davvero due gran bei ragazzi, ma sembravano particolarmente sversi e non si fecero molti problemi ad allungare le mani. Lanciai uno sguardo nella direzione di Harry e notai che non si trovava più ai divanetti. Mi preoccupai, ma la mia preoccupazione svanì quando sentii una voce profonda e magnificamente familiare provenire da vicino a me. Mentre mi dimenavo per staccarmi dal biondino Harry disse << Levati dal cazzo, non vedi che non ti vuole? >> Era decisamente irritato. Il ragazzo che continuava a ballare attaccato a me lo ignorò palesemente, il che non fece che aumentare l’irritazione del mio bel riccio. Gli lanciai un occhiata supplicante. Nel frattempo Eleanor, leggermente sversa , quasi non si rendeva conto di cosa stava succedendo. Ma poi notò Harry, e realizzò la situazione. Iniziò a dimenarsi per staccarsi dalla presa dell’altro ragazzo. << Andatevene via dal cazzo o vi spacco il culo >> disse un Harry decisamente infuriato. I due ragazzi gli lanciarono un'occhiata. Il moro  allungò nuovamente le mani,  palpò poco gentilmente il sedere di El provocandole un urlo infastidito. Harry scattò in avanti e mollò un pungo in faccia a quell’idiota, poi prese sia me che Eleanor e ci trascinò fuori dal locale. Io mi gettai tra le bracciai di Harry. << O dio Harry grazie mille! >> disse sconvolta Eleanor.  Sciolsi l’abbraccio per andare a stringere forte la mia amica. Era agitatissima, e vidi il suo sguardo farsi sempre più interrogativo . << Harry. >> disse seria guardando il mio ragazzo. << Perché sei venuto tu a difendere anche me? Dove è Louis? >> chiese, la voce leggermente agitata. La sentii irrigidirsi sotto la mia stretta. Harry evitò il suo sguardo, prese il telefono in mano e compose un numero. Si avvicinò il cellulare all’orecchio. Eleanor non distoglieva lo sguardo da lui. << Dove cazzo è Louis? >> chiese irritata e spaventata. << Lou, esci. Subito >> furono le uniche parole che uscirono dalla bocca di Harry.  Poi calò il silenzio. Io tenevo la mano di Eleanor, cercando di calmarla, Harry ci guardava fisso. Gli lanciai uno sguardo interrogativo, chiedendogli spiegazioni e lui mi rivolse uno sguardo esasperato. Poco dopo uscì Louis dal locale. Era leggermente sverso, ma lucido. << Hei amico che c’è che succede? >> chiese Lou divertito. Lo sguardo di Eleanor divenne glaciale. << Dove cazzo eri? >> gli gridò contro. Louis la guardò confuso. Sicuramente aveva notato che qualcosa era successo. << Ero dentro, mi pare ovvio! >> rispose. Eleanor lasciò la mia mano, io mi avvicinai a Harry. << E cosa stavi facendo dentro, si può sapere? >> Gridò furiosa dirigendosi verso il suo ragazzo.  << Ero andato a prendere da bere!>>  si difese lui. << Harry che succede? >> chiesi in un sussurro. Lui mi strinse forte. << E c’era qualche bella ragazza, Louis? >> chiese Eleanor, diventando glaciale. Il suo tono era calmo ma terribilmente freddo. Sinceramente, mi faceva paura.  Louis spalancò gli occhi, quasi ad ammettere la sua colpa. << Cristo Louis! Tu eri al bar a provarci con qualche ragazza mentre la tua fidanzata era in pista e stava venendo infastidita, e non poco , da un maniaco del cazzo che ha pure allungato le mani! >> gridò poi furiosa, dando libero sfogo a tutta la sua rabbia. Louis spalancò maggiormente gli occhi. Sul suo viso passarono mille emozioni. Senso di colpa, paura, realizzazione, rabbia, gelosia. << Che cazzo è successo? >> gridò a sua volta. << è successo che due coglioni ci si sono avvicinati e non volevano andarsene. Hanno allungato le mani Louis, ci stavano costringendo a stare con loro . poi però è arrivato Harry. E per fortuna che è arrivato! Perché è stato  lui che quando uno di quei due vermi mi ha letteralmente infilato una mano sotto il vestito, a mollargli un bel pungo in faccia facendoci andare finalmente via. Era lui là a difendere la sua e la tua ragazza da due coglioni, mentre tu eri al bar! Ignorandomi totalmente!  >> Eleanor scoppiò in un pianto disperato. Mi avvicinai in fretta a lei. Le circondai le spalle con un braccio. Lei si voltò verso di me e mi strinse forte. Provai una tenerezza smisurata nei suoi confronti in quel momento. Mi sentivo totalmente inutile. << Io.. >> Louis non riusciva a parlare. Provò a iniziare una frase circa 15 volte, senza successo.  Harry mi si avvicinò. << Amore andiamo a prendre le nostre cose, poi usciamo e torniamo tutti a casa. >> disse, calmo. Io annuii, ma Eleanor mi bloccò per un polso. << Stai qui con me , ti prego >> mi chiese con uno sguardo disperato. Mi si strinse il cuore. Harry capì e ci lasciò soli, mentre tornò dentro a prendere le cose di tutti e quattro. Louis ci lanciò un occhiata incomprensibile e seguì Harry, lasciandomi totalmente senza parole. Ma che diavolo aveva intesta quel deficiente? Eleanor si gettò tra le mie braccia e cominciò a piangere. Cercai di rassicurarla in ogni modo, ma mi sentivo semplicemente inutile. Louis aveva praticamente confessato di averci provato con un'altra, di averla ignorata, cosa potevo dire per farla sentire meglio?  

Poco dopo i ragazzi uscirono . Harry era visibilmente deluso, e Louis sembrava mortificato. Rimasero a una certa distanza l'uno dall'altro. Poi  tornammo a casa, e rimanemmo completamente zitti per tutto il viaggio. Harry riportò a casaper prima Eleanor. Sapevo bene che aveva intenzione di gridare dietro al suo migliore amico quanto fosse idiota , ma per farlo aveva bisogno che Eleanor non ci fosse. Decisi però di fermarmi a dormire da lei, non me la sentivo a lasciarla sola in quelle condizioni. Harry capì, forse questa mia assenza avrebbe permesso a quei due di parlarsi ancora più chiaramente. Louis non ci salutò. Guardava il vuoto con sguardo vitreo. A un certo punto non capii più se ciò che provavo per lui era collera oppure pietà. Ignorai tutti quei pensieri e mi preoccupai solo della mia migliore amica. 

 

*spazio autrice*

CHIEDO UMILMENTE SCUSA! Scusate, scusate, scusate se ho aggiornato così tardi, ma ho avuto die problemi in famiglia.. e non ho avuto molto tempo per scrivere. :( 

Per farmi perdonare cercherò di aggiornare super in frettissima il prossimo capitolo! 

Ma bando alle ciance: che ne pensate bella gente? Lasciate una recensioncina per dirmi come vi è sembrato questo capitolo? Non so io non sono troppo convinta. :( 

Dai, siete state magnifiche e siete riuscite a farmi avere tre recensioni nello scorso capitolo, riusciamo a fare arrivare a 3 anche questo? Anche 4 non sarebbe male :D 

Love you so much bellezze <3 

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Capitolo 18
*** capitolo 18- I can love you more than this ***


-Pov Harry-

Guidai in silenzio fino a casa di Louis. Quando accostai la macchina, chiusi le serrature. << Harry.. >> disse confuso il mio amico . << Tranquillo Lou, non ho intenzione di aggredirti. Solo di farti capire quanto tu sia idiota. >> dissi cercando di simulare tranquillità. << Il concetto è chiaro Haz. Non c’è bisogno di spiegarlo >> guardava fisso davanti a sé . Sembrava.. distrutto. Non avevo idea di ciò che effettivamente aveva fatto quella sera. Poco dopo che le ragazze erano andate a ballare lui  era andato al bar per prendere da bere, e poi è successo quel che è successo. << Lou che sta succedendo? >> la domanda mi uscì spontanea. Louis si mise le mani tra i capelli. Poi si girò verso di me. Aveva le lacrime agli occhi e la cosa mi lasciò letteralmente senza parole. << Harry mi sento uno schifo. Insomma Eleanor aveva bisogno di me  e io.. io stavo facendo il coglione al bar. È vero Haz, stavo flirtando con una tipa. Era per gioco, non avevo intenzione di fare nulla.. ma El aveva bisogno di me ed io.. io stavo facendo il cazzone come sempre. Non so perché.. è che è un periodo così strano. Litighiamo solo, non facciamo più sesso da un mese.. e vedere te e Madison così felici.. mi manda in frustrazione Harry. Non so come affrontare la cosa. >> A quel punto le lacrime cominciarono a scendere, e  io ero ancora senza parole. Misi una mano sulla spalla del mio amico, sentendomi completamente inutile. << Lou perché non me ne hai parlato prima? >> chiesi, incapace di formulare un'altra frase. << E che diavolo potevo dirti? Ei Haz, scusa so che tu sei estremamente felice.. ma la mia relazione va a puttane, piango come un coglione e non so come riparare le cose? >> << Bè sarebbe stato un inizio >> scherzai, riuscendo a strappargli una risata.  << Hai ragione. È che non sapevo nemmeno io che dire o fare. Fino a sta sera non pensavo fosse così grave. Ma non mi posso perdonare per essere mancato così in un momento in cui Eleanor aveva bisogno di me. Sarà una stronzata, ma vederla piangere , gridarmi contro perché non l’ho difesa, sentirmi accusare .. mi ha spezzato il cuore Harry. Mi ha fatto capire che io la amo, nonostante tutto. E sono deciso a risolvere tutti i nostri problemi. Ma ho una fottuta paura che lei non voglia più saperne di me. Dopo sta sera , con che faccia potrò guardarla? >> . Scosse il capo disperato.  << Ei amico. Calmati, respira e calmati. Risolviamo anche questa. Eleanor ti ama, lo sai molto bene. Se non ci tenesse a te non si sarebbe incazzata così sta sera. E poi non dimenticare che Madison, è la sua migliore amica. Questa può essere una carta a nostro favore. >> mentre pronunciavo quelle parole, realizzai di non sembrare molto convincente. Ma insomma, quando il tuo migliore amico si mette a piangere con te in macchina per la sua relazione, come cazzo si deve reagire? Non mi era mai capitato! L’unica persona che avevo consolato era Madison, e con lei tutto mi veniva facile. E poi era diverso. Se piangeva bastava stringerla forte, farle sentire che ero là vicino a lei , e lasciarle qualche tenero bacio sulla nuca. Ma con Lou, non sapevo da che parte iniziare. Quindi cercai di sorridergli e dargli conforto. << Dai amico, la notte porta consiglio.  Dormici su, domani ci sentiamo e studiamo un piano. Intanto sento Madison e cerco di farle capire che ci tieni davvero. >> << Grazie Harry. Sei il migliore. >> In realtà io mi sentivo il peggiore. Non avevo mai immaginato che la mia storia con Madison potesse creare disagio a Louis ed Eleanor. Non pensavo che la mai felicità potesse creare invidia. La vita era decisamente strana. Comunque, abbracciai Lou , smorzai la tensione con qualche battutaccia e poi ci salutammo.

 

 

-Piccola ho appena finito di parlare con Louis. Ci sta malissimo. Domani parliamo. Stai vicina ad El, ti amo da morire. H x – Decisi di rimanere sul vago con Madison. Avevo intercettato qualche suo sguardo diretto a Louis nel viaggio di ritorno, che certamente non trasmetteva simpatia. Sapevo molto bene quanto lei tenesse ad Eleanor, ma sapevo anche quanto volesse vederla felice e quanto avesse sempre ammirato Lou ed El come coppia. Ero davvero convinto che non sarebbe stato difficile convincerla ad aiutarci.

- è il minimo che stia male. El è distrutta Harry. A domani, ti amo da morire. Xx – Chissà perché una risposta del genere me l’aspettavo. Sorrisi tra me e me, ripensando alla mia magnifica ragazza, mentre tornavo a casa. Ero davvero fortunato.

 

-Madison pov-

Aiutai Eleanor a cambiarsi e mi assicurai che si mettesse sotto le coperte. << Maddy, dormi con me? >> chiese con una voce flebile. << Sono qui da te, è ovvio >> risposi dolcemente. << No ,intendo nel letto con me. Ho bisogno di sentirti vicina. >> il suono di quelle parole mi spezzò il cuore. Sembrava così piccola e indifesa, sebbene fosse più grande di me. << Certo tesoro. >> dissi infilandomi sotto le coperte con lei. La strinsi forte. << Grazie Madison. >> sussurò. << Non devi dirlo. Per te farei di tutto, questo è il minimo. >> risposi sinceramente. << Io lo amo.. >> disse poi, cogliendomi di sorpresa. << Lo so El. E sono sicura che anche lui ti ama. Affronterete anche questa. >> cercai di sembrare convincente. << Ma io l’ho visto. L’ho visto che faceva l’idiota con quella bionda al bar. . >> disse con voce rotta. E sentii di nuovo le sue lacrime bagnarmi. << Amore.. magari faceva solo il cretino, sai com’è Louis. Non arrivare a conclusioni affrettate. Non pensarci. Ora dormi, stai tranquilla. Domani è un altro giorno e affronteremo tutto. Ora dormi tesoro. Ci sono io con te. >> le sussurrai accarezzandole dolcemente la nuca. Mi sentivo molto una mamma che consolava la propria bimba da una grande delusione. E in fondo era un po’ così. Eleanor era la persona a me più cara a parte Harry e la mia famiglia.  Vederla piangere, stare male, mi spezzava il cuore. Ero determinata a farla stare meglio. << E se non mi amasse? >> chiese in un sussurro. Un sussurro che mi spezzo il cuore. Capivo come si sentiva. La paura più grande al mondo è di non essere ricambiati dalla persona per cui si darebbe la vita. Da quella persona che ti causa le palpitazioni, ti fa mancare il respiro, ti fa incazzare come non mai e ti occupa la testa tutto il giorno tutti i giorni. Spesso anche io mi raggelavo all’idea di poter perdere Harry, di poter non essere ricambiata. L’idea di vederlo con un'altra ragazza mi uccideva. Capivo esattamente come si sentiva la mia amica. << Lui ti ama El. Ne sono convinta, si vede da come ti guarda. Potete urlarvi contro di tutto, ma lui quando ti guarda.. si illumina. Ti Ama El, ma ora non pensarci. Ora dormi. Ci sono qua io. >> dissi, e continuai a sussurrarle parole rassicuranti finchè non la sentii cadere in un sonno profondo, e poco dopo la seguii anche io. Era stata una giornata piena di avvenimenti, avevo decisamente bisogno di dormire un po’.

 

 

La mattina dopo venni svegliata da un rumore incessante che mi stava dando alla testa. Il mio cellulare che vibrava. Mi scastrai dolcemente dall’abbraccio di Eleanor e corsi verso la mia borsa. Tirai fuori il telefono e un sorriso fece capolino sul mio volto quando vidi il nome di chi mi stava chiamando. << Pronto? >> dissi in uno sbadiglio. <<  Giorno bella addormentata >> mi rispose una voce calda e roca. << come stai piccola? >> aggiunse poi. << Indolenzita. Eleanor non è comoda come te quando si tratta di dormire abbracciati. >> biascicai. Sentii una grande risata provenire dall’altro capo del telefono. << Non sono geloso di Eleanor solo per quello che è successo ieri, ma dopo la festa a casa mia ho pensato spesso che avresti potuto lasciarmi per lei. Sai , non ho ancora scordato il focoso bacio che vi siete date. >> disse in tono provocante. << Sì come ti pare.Tanto sappiamo che se dovessi lasciarti per una ragazza il tuo ego andrebbe a puttane. >> dissi in tono di voce alquanto basso, e sentii un'altra risata nascere in lui. << Perché parli piano? >> chiese poi. << El dorme ancora. >> spiegai. << Perfetto. Amore, devo chiederti un favore. Louis è disperato, vuole in tutti modi recuperare e far capire a Eleanor che la ama da morire. Quindi abbiamo un piano. Oggi farà di tutto per riacquistare la sua fiducia e il suo amore. >> Cominciò a spiegarmi il mio bel riccio, e sul mio viso comparve un nuovo sorriso. Ero contenta, finalmente Louis aveva capito. Io ho sempre tifato per quei due, li ho sempre visti come la coppia ideale: belli, simpatici e per niente smielati. E sinceramente, desideravo con tutta me stessa che risolvessero i loro problemi e tornassero ad essere la coppia di una volta. << Ci sto. >> dissi semplicemente. Harry tacque per un secondo. << Wow, pensavo ci sarebbe voluto più tempo a convincerti. >> disse, percepii un sorriso dal tono della sua voce. Intanto uscii dalla stanza della mia amica, consapevole di rischiare di incontrare qualche suo famigliare. << Spiegami il vostro piano >> dissi svelta. << Perfetto. Allora, tra poco Louis viene da voi con un mazzo enorme di rose, più grosso di quello che ti ho regalato per il compleanno. Ad ogni modo: viene là con questo mazzo di fiori, un biglietto e i cioccolatini preferiti di Eleanor. Tu dovrai cercare di far reagire bene El e convincerla ad accettare di uscire con Lou oggi, se accetta lui la porterà in un posto magnifico.. poi ti ci porto amore è spettacolare, e questo posto in pratica è dove si sono dati il primo bacio. Là le darà una lettera, in cui si scusa per tutto e le spiega quanto in realtà la ami. Dopo di chè ha intenzione di portarla a cena fuori, nel ristorante preferito di El. Che ne dici? >> Wow, si erano proprio impegnati. << Dico che è perfetto Harry! Di comunque a Lou di chiedere scusa più volte, e di farle capire sul serio quanto la ama, perché lei è terrorizzata dall’idea che lui non la ami più. >> spiegai cercando di abbassare il tono di voce. << Madison, sei giù? >> sentii la voce assonnata di Eleanor chiamarmi. << Harry El si è appena svegliata. Fatevi trovare qua tra mezz’ora circa. Quei due usciranno per la loro giornata speciale, te lo garantisco, e io tornerò a casa con te, ora scappo. A dopo! >> << Sei fantastica Baby, a dopo! >> mi salutò Harry con un ghigno divertito. << Sì El sono sotto, vieni che preparo la colazione! >> urlai senza pensare al fatto che probabilmente in casa non c’eravamo solo noi due.

 

Vidi arrivare la mia amica ancora in pigiama . Era decisamente bella, una di quelle bellezze naturali, che riconosci anche al mattino appena sveglie. << Buongiorno bellezza, stai meglio? >> chiesi porgendole una tazza di caffè. Lei mi sorrise. << Sì molto. Ho intenzione di affrontare Lou e fare in modo di chiarire questa situazione. Io lo amo e non lo lascerò andare così facilmente. >> disse convinta. Fiuc, era un sollievo sentirle pronunciare quelle parole. Quei due erano solo troppo stupidi per arrivare a fare tutto da soli, ma erano destinati a stare insieme infondo, e il piano ideato Da Harry e Lou avrebbe unicamente facilitato il tutto. Sorrisi distrattamente, e mentre le porgevo la colazione le dissi << Sono felice di sentirtelo dire. Ora mangia, tra venti minuti usciamo per una seduta di shopping. >> dissi in tono malizioso. Dire bugie non era certamente il mio forte. Ma Eleanor se la bevve, e una scintilla passò nel suo sguardo.

 

Venti minuti esatti dopo suonarono alla porta. << Maddy vai tu? Sto finendo di preparare la borsa! >> gridò El dalla sua camera. << Okay.. >> risposi evitando di crearle sospetti. Aprii la porta e mi ritrovai Lou davanti nascosta da un mazzo decisamente enorme di rose. << Lou sono Madison, El ha mandato me. Entra , tieni il mazzo di fiori davanti a te, ora la faccio scendere. >> dissi gentilmente. << Grazie Madison , Harry ha detto che ti aspetta in macchina poi. >> disse Louis. Il suo tono era stranamente serio, ma anche tranquillo. Quasi teso. Provai una grandissima tenerezza nei suoi confronti in quel momento. Salii le scale ed entrai in camera di Eleanor. << El è per te >> dissi facendole cenno di seguirmi. Arrivate in cima alle scale Eleanor individuò il mega mazzo di rose rosse esattamente in fondo alle scale. Poi notò che da sotto il mazzo spuntavano un paio di gambe e quando vide che quel paio di gambe avevano ai piedi un paio di Toms rosse intuì subito di chi sitrattasse. Si mise una mano davanti alla bocca e si girò verso di me con aria interrogativa. << Vai >> le sussurrai. Lei scese le scale di corsa e si fermò davanti al ragazzo/mazzo. << Louis? >> quasi sussurrò. Il ragazzo abbassò il mazzo di rose, facendo vedere il suo volto, visibilmente stanco. Non doveva aver passato una bella nottata. << El, ti prego perdonami. Mi sento uno schifo e tu non meriti questo. Ti prego dammi la possibilità di recuperare tutto il nostro rapporto oggi, mostrandoti quanto ci tengo a te. Ti chiedo solo una giornata. >> disse guardandola dritta negli occhi. Aveva uno sguardo intenso. El si limitò ad annuire, poi dopo un po’ disse: << Sì Louis, ti concedo questa giornata.. >> e notai un dolce sorriso fare capolino sul suo volto. Lou ricambiò il sorriso. Erano dannatamente teneri. << Perfetto, io tolgo il disturbo allora. Ci sentiamo sta sera El, divertitevi >> dissi salutandola con un bacio e dando una pacca sulla spalla di Louis, e prima di uscire mi girai e lanciai un occhiolino a entrambi. Mi sentivo esaltata per loro!

Poco dopo individuai la macchina di Harry e mi ci fiondai dentro. << Buongiorno signorina >> disse il mio bellissimo ragazzo porgendosi verso di me. Gli stampai un tenero bacio sulle labbra, e lo osservai mentre mise in moto. Era dannatamente bello. I suoi lineamenti erano dolci e decisi allo stesso tempo. Il modo in cui strizzava gli occhi concentrandosi sulla strada , era estremamente sexy. E i suoi ricci? Dio erano così soffici e selvaggi. Mi veniva sempre voglia di affondarci le mani dentro. Un ghigno divertito gli si dipinse in faccia mentre lo osservavo. << So di essere bello, ma se mi fissi tanto poi mi sciupi. >> disse provocante. << Giusto. Ma non montarti la testa, io sono più bella.. >> dissi per istigarlo. Una profonda risata nacque in lui , provocandone una anche in me.  << Che vuoi fare oggi? >> mi chiese poi. << Scegli tu.. >> dissi vaga. << Che ne dici di un picnic al lago allora? >> << Ci sta! Però prima portami a casa, ho bisogno di  una doccia. >> dissi fingendomi schifata e provocando una nuova risata ad Harry. La sua risata era così bella!

 

 

Mezz’ora dopo stavo uscendo dalla doccia. Harry era collegato con il mio computer, mi avvicinai da dietro e avvolsi le braccia intorno al suo petto, lasciandogli un dolce bacio sul collo. Una della sue mani salì fino al mio braccio per lasciarmi una carezza. Si voltò e mi regalò un bel bacio. Sorrisi maliziosa e mi stacca controvoglia da lui per andare a vestirmi. Presi un paio di mutandine e un reggiseno abbinato dal cassetto della biancheria. Infilai le mutandine ancora con l’accappatoio addosso. Mi sentivo osservata . << Puoi anche togliertelo l’accappatoio, ti ho già vista nuda, non mi scandalizzo. >> scherzò Harry. Accettai la sfida silenziosa e feci scivolare l’accappatoio per terra rimanendo con addosso solo il perizoma appena infilato. Il sorriso dalla faccia di Harry scomparì. Contrasse la mascella e lo sentii deglutire rumorosamente. Sorrisi soddisfatta. Mi voltai e mentre  infilavo il raggiseno sentii Harry avvicinarsi da dietro. Mi bloccò , spostò i miei lunghi capelli da un lato e iniziò a lasciarmi umidi baci sul collo. Rabbrividii al contatto con le sue dolci labbra. Inclinai la testa all’indietro dando maggior spazio ad Harry. Le sue labbra salirono fino alla mia mascella. Poi si spostò vicino al mio orecchio e mi sussurrò: << Sei bellissima >> prima di lasciarmi un bacio poco sotto il lobo. Le sue mani si spostarono: una cercò la mia mano, l’altra scivolò verso il mio ventre fino ad incontrare l’elastico delle mutandine. Un brivido percosse il mio corpo. Iniziò a giocare con l’elastico del perizoma e sentii una calda ondata invadermi il corpo. Voltai il viso e guardai Harry negli occhi, poco dopo mi avvolse in un bacio passionale. Lo volevo con tutta me stessa. E sapevo che anche lui mi voleva, sentivo la sue erezione indurirsi sempre più contro di me. Passai una mano sul suo collo e la infilai nei suoi bellissimi ricci. Con un movimento abile mi fece voltare e ci ritrovammo faccia a faccia. Riprendemmo a baciarci. I baci divennero sempre più spinti. Gli tolsi la camicia, impaziente. Feci scivolare una mano sul suo petto, poi sul suo addome fino a incontrare i suoi Jeans. Iniziai a sbottonarli. In un'unica mossa si tolse pantaloni e boxer. Poi fu il mio turno. Con un abile mossa Harry fece scivolare il mio perizoma che si unì ai suoi vestiti sul pavimento, poi mi spinse verso il letto. Eravamo pieni di passione, di amore.  Ci volevamo con tutti noi stessi, volevamo provare e provocare piacere l’uno all’altra. Volevamo amarci. E così facemmo. Facemmo l’amore, un amore passionale e semplicemente stupendo, come infondo era Harry. Ci guardammo più volte negli occhi mentre facevamo sesso, e l’incredibile sensazione di sicurezza che mi avvolgeva ogni volta che incontravo il suo sguardo, mi faceva capire quanto tutto ciò che stava accadendo era giusto.

 

Dopo esserci ripresi dal nostro piccolo fuori programma chiesi ad Harry di collegarsi con il mio account facebook mentre mi vestivo. << Sei collegata..  e hai un po’ di notifiche >> disse con uno strano tono . Mi diressi al computer. In effetti era da un po’ che non entravo su Facebook. C’erano le solite notifiche, qualche amica che commentava qualche foto, dei mi piace.. un link in cui mi aveva taggata Jenny. Solite cose insomma. Poi aprii le richieste di amicizia e sorrisi nel veder quella di un certo David Russo. Accettai senza tante storie. Sentii la presenza di Harry sopra di me. Percepivo il suo respiro controllato vicino al mio collo. << è Dave. >> dissi, come se non fosse già una cosa ovvia. E nemmeno due minuti dopo aver accettato la sua richiesta di amicizia , Dave mi scrisse in Chat.

“ Ei Clark! :) “

“ Russo :) “ Intanto Harry non voleva saperne di spostarsi. << Alzati, siediti sulle mie gambe >> disse in tono alquanto autoritario. Lo lasciai fare sperando di farlo calmare. Sapevo già che aveva intenzione di seguire tutta la conversazione infondo. 

“ Quel caffè?”

“ Quando vuoi “

“ Perfetto! Oggi?” Sentii Harry tirare un profondo respiro e irrigidirsi.

“ Oggi non posso.. “

“ Nemmeno sul tardi? Tipo verso le 5? “ << Un po’ troppo insistente il ragazzo. >> commentò sarcasticamente il bel riccio. Sorrisi per quelle parole. In effetti stava diventando un po’ opprimente David. Guardai Harry in cerca di una risposta. << Perché non gli dici che sei con il tuo FIDANZATO oggi? >> disse marcando bene la parola fidanzato. Sorrisi divertita per la sua gelosia.

“ Oggi sono con il mio fidanzato “

“ oh.. Ti ruberei solo mezz’oretta , davvero. “ Harry sospirò. << Dio ma è una piaga questo Dave! Va bene.. ma solo mezz’ora. Alle 5.30 ti vengo a prendere, e sta sera andiamo alla festa. >> disse deciso. Sapevo bene quanto gli costasse concedermi mezz’ora con un altro ragazzo, anche se si trattava di un vecchio amico e non c’erano assolutamente secondi fini .

“ Vada per le 5. “

“ Grande! Alle 5 davanti a Star Bucks, quello dietro all’asilo :)”

“ A dopo. “  Chiusi immediatamente facebook. << Grazie >> sussurrai sulle labbra di Harry per poi lasciarmi un dolce bacio . << Sappi che mi da comunque molto fastidio. Non mi fido di quello là, tu sei Mia. Deve capirlo. >> il suo sguardo era duro. Era seriamente preoccupato. Per tranquillizzarlo gli lasciai un profondo, caldo e passionale bacio, e lo sentii rilassarsi sotto il mio tocco. << Basta distrarmi, abbiamo un picnic che ti attende signorina >> disse finalmente con un sorriso quel bellissimo ragazzo.

 

 


La giornata al lago fu semplicemente magnifica. Eravamo di nuovo solo noi due. Abbiamo parlato, riso, scherzato, lottato, ci siamo fatti le coccole , ci siamo baciati e ribaciati e ribaciati.. ed Harry mi ha fatto leggere una cosa. Per l’esattezza una canzone. Mi ha confessato di averla scritta all’inizio della nostra storia. Inoltre ha detto di averne scritte altre , sia prima che dopo che ci confessassimo il nostro amore. Ma leggere quelle parole, mi ha fatto emozionare, mi ha fatto capire che non era un sogno, che mi amava davvero .  Ogni singola parola, diceva qualcosa. Traspariva la sua possessività nei miei confronti, la sua paura di perdermi. Il suo amore. L’aveva intitolata Eveything about you .

You know I've always got your back girl

So let me be the one you can run into, run into, run in

I say this, cause it's a matter of fact girl

You just call my name

I'll be coming through, coming through, I'll get coming

 

On the other side of the world

It don't matter, I'll there in two, i'll there in two, i'll there in two

I still feel it everytime

It's just something I have to do

Now ask me why I want to

 

It's everything about you, you, you

Everything that you do, do do

From the way that we touch baby

To the way that you kiss on me

It's everything about you, you, you

The way you make it feel, new, new, new

Like everybody, it's just us too

And there's nothing that could want too

It's everything about you, you, you

Everything about you, you, you

It's everything that you do, do do

It's everything about you

 

Yes I like the way you smile with your eyes

Other guys see you but they realize that it's my, my loving

There's something about your laugh that it makes me want to have to

There's nothing funny so we laughing, no-no-nothing

 

Every minute, it's like a last song

Let's just take it real slow

Forget about the clock, that's tick-tick-ticking

I still feel it everytime

 

It's just something I have to do

Now ask me why I want to

 

It's everything about you, you, you

Everything that you do, do do

From the way that we touch baby

To the way that you kiss on me

It's everything about you, you, you

The way you make it feel, new, new, new

Like everybody, it's just us too

And there's nothing that could want too

It's everything about you, you, you

Everything about you, you, you

It's everything that you do, do do

It's everything about you

 

And you have always been the only one I wanted

And I wanted you to know without you I can't face it

All we wanna have is fun

But they say that we're too young

Let them say that they want

 

It's everything about you, you, you

Everything that you do, do do

From the way that we touch baby

To the way that you kiss on me

It's everything about you, you, you

It's everything that you do, do do

Like everybody, it's just us too

And there's nothing that could want too

 

It's everything about you, you, you

Everything about you, you, you

It's everything that you do, do do

It's everything about you

Quel piccolo gesto, quel suo scoprire così i suoi sentimenti davanti a me, mi han legato indissolubilmente a quel ragazzo mozzafiato dalle labbra color ciliegia e gli occhi verde smeraldo. Sapere di essere la prima, e a detta sua l'unica, a fargli provare certe emozioni, a coincolgerlo così tanto, mi faceva sentire speciale. Ma infondo, era lo stessa che accadeva a me con lui. Ma..

Ora , come diavolo facevo ad affrontare Dave e una chiacchierata sui vecchi tempi, quando nella mia testa c’era solo Harry? 

 

*spazio autrice*

Salve bellezze :) Come state? Finalmente Spring Break! Contenteeeeee? Io da matti! :D 

Ma parlando di cose serie.. cosa ne dite di questo capitolo? Dai, fatemi sapere le vostre impressioni, e se avete suggerimenti dite pure! Accetto tutto :) 

Anyway, l'ho caricato anche se non sono arrivata a 3 recensioni :( Però, mi fareste taaaanto contenta se recensiste anche questo! Suvvia è Pasqua! 

Comunque spero che vi sia piaciuto, a me è piaciuto molto scriverlo :)

Love you guys <3 

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Capitolo 19
*** 19. just a friend ***


-Pov Madison-

Alle 5 precise Harry mi fece scendere davanti allo Starbucks a cui Dave mi aveva dato appuntamento.  Mentre stavo scendendo dall’auto però Harry mi bloccò. << Amore, mezz’ora , non un minuto di più. Alle 5.30 io sarò di nuovo qui. Se devo venire a prenderti in un altro posto scrivimi. E.. non divertirti troppo senza di me >> Le ultime parole le disse un po’ esitante. Doveva costargli davvero tanto farmi uscire con un ragazzo che in fondo lui non conosceva . Mi fece un enorme tenerezza. Gli rivolsi uno dei miei sorrisi più dolci. << Tranquillo, alle 5.30 sarò di nuovo tra le tue braccia. >> dissi poi per lasciargli un veloce bacio prima di scendere. Mi sentii osservato finchè non entrai nel bar, a quel punto Harry ripartì. Notai che Dave era già arrivato e occupava un tavolino in un angolo vicino alla grande vetrata. Appena mi vide mi fece cenno di raggiungerlo. << Piccola Maddy >> disse stringendomi in un abbraccio, che ricambiai. << Ciao Dave >> risposi sinceramente contenta di rivederlo. Infondo lui aveva fatto parte di un periodo molto felice della mia vita, e gli volevo bene. Poco dopo avermi fatta sedere si alzò per ordinare e ne tornò con due cioccolate calde giganti e una ciambella a testa. Alla vista di quel ben di dio mi si illuminarono gli occhi, cosa che Dave notò. << Vedo con piacere che il tuo amore per cibo, e cioccolato in particolare, non è cambiato >> scherzò porgendomi la ciambella e la cioccolato. << Assolutamente no. Loro non mi abbandoneranno mai, è l’amore più sincero >> risposi fingendomi seria e provocando una gran risata in Dave. Divorai quasi subito la ciambella, sebbene avessi mangiato non poco durante il favoloso picnic con Harry. << Allora biondina, come stai? Raccontami un po’ cosa mi sono perso >> cominciò a dire David. Mi misi comoda e sospirai. << Direi che di roba da raccontare ce n’è un po’.. >> risposi sarcastica. << Mmm, visto che per oggi abbiamo solo mezz’ora ti concedo di raccontarmi i fatti a grandi linee, magari soffermati solo su quelli importanti >> . Mi soffermai a pensare a quel “ per oggi”. Dave pensava che ci saremmo visti altre volte? Ma io lo volevo? Decisi di non pensarci più di tanto e cominciai il mio racconto. << Bè come ben sai poco dopo il vostro trasferimento papà si è ammalato. E.. bè è inutile dire quanto questo ci abbia sconvolti. Abbiamo passato un anno davvero duro e complicato, poi è mancato. Da lì tutto in salita. Non riuscivamo a riprenderci .. io ho trovato fortunatamente poco dopo un’amica fantastica che mi ha aiutata molto e che è tuttora la mia migliore amica. Si chiama Eleanor, e ormai siamo come sorelle. È una delle poche che sa come prendermi, specie nei momenti difficili. Intanto ho smesso di ballare e.. >> << Hai smesso di ballare? >> mi chiese stupito. << Sì ho smesso. Era davvero dura continuare. Per una serie di motivi.. >> << Mi dispiace da morire. Amavi ballare. >> disse quasi dispiaciuto. Era vero, ma c’erano determinate cose che non mi facevano più vivere la danza nel modo giusto. << Sì, e lo amo tuttora. Ma per determinate ragioni ho deciso di smettere. Anche Jen ha smesso. Comunque, circa un paio di anni fa Jen si è trasferita a Milano per studiare. Ma il nostro rapporto e diventato bellissimo e siamo davvero legate. Anche con mamma le cose sono migliorate. Comunque.. durante la malattia e dopo la morte di papà c’è stata un'altra persona che è stata fondamentale per me. Harry. Non so se te lo ricordi.. ci conosciamo da tempo ormai . comunque Harry mi è stato costantemente vicino, sopportando i miei sbalzi di umore, le mie scenate insensate, i miei pianti improvvisi e i miei attacchi di rabbia. Ma soprattutto ha sopportato il mio periodo di ribellione in cui frequentavo gente davvero poco carina, e nonostante io facessi di tutto per allontanarlo lui non si è mai dato per vinto e mi ha sempre aiutata. È grazie a lui se sono riuscita a ricominciare e ora sto bene.  Quindi è diventato a tutti gli effetti il mio migliore amico. Un amicizia davvero spettacolare, cioè non hai idea. Con lui potevo parlare di tutto , insomma un rapporto magnifico. Inoltre le nostre mamme sono molto amiche, il che ci ha agevolato a coltivare questa amicizia. Così abbiamo iniziato ad avere amici in comune , e infatti la mia migliore amica Eleanor si è poi fidanzata con il suo migliore amico Louis. Ma questa è un'altra storia. >> dissi ridendo. Dave mi rivolse un gran sorriso. << E a livello sentimentale, quanti cuori hai spezzato Madison Clark? >>  mi rivolse la domanda con una strana smorfia , ma preferii non farmi domande. Invece sorrisi imbarazzata. << In realtà non molti. Sono stata con un certo Jack per un certo periodo. Ma diciamo che non era proprio la persona giusta per me, anzi l’opposto. E quando finalmente ho aperto gli occhi ho chiuso quella storia insensata. Anche se l’ho portata avanti per circa un anno e mezzo prima di rendermi conto dell’idiozia della cosa. >> dissi sorridendo amaramente al ricordo della mia relazione con Jack. Mi faceva davvero schifo quel ragazzo. << Mica vuoi dirmi che hai avuto solo lui in questi anni? >> Quella domanda mi irritò. Ma anche se fosse, a lui cosa cambiava? << No. Tralasciando qualche storiella estiva di poco conto, mi sono sentita per un certo periodo con un certo Niall, un mio buon amico. Ma a me non piaceva in quel senso e quindi gli ho fatto capire che in realtà a me interessava solo come amico. Inoltre c’era una mia amica di mezzo, e bè sono successi un po’ di casini. Comunque diciamo che mentre io stavo sentendo come amico Niall, Harry il mio migliore amico, ha iniziato a comportarsi in maniera strana. >> << Non dirmi che siete caduti nel clichè dei migliori amici che si innamorano!? >> mi interruppe Dave. Anche se aveva affermato la cosa con un sorriso io mi sentii infastidita. Lui non sapeva nulla, non poteva definirci come tutte le altre coppie. << Se mi facessi finire .. Comunque. Ha iniziato a comportarsi in modo strano, abbiamo passato un periodo di liti e scenate finchè Harry non mi ha confessato di provare qualcosa in più per me.  Al che io sono andata un po’ in crisi. Non sapevo cosa fare, ma sapevo che quando mi baciava mi sentivo in paradiso. Allora abbiamo deciso di provarci. Da allora le cose sono andate sempre meglio.. e ora stiamo insieme da quasi sei mesi. >> dissi fiera della mia conclusione. Harry era la cosa migliore della mia vita ed era anche ciò di cui io andavo maggiormente fiera. << Bè spero almeno che a parte il clichè,  ti faccia sentire in paradiso anche sotto le lenzuola. >> scherzò maliziosamente Dave. A quell’affermazione arrossii. << David Russo! Così mi imbarazzi.. Comunque sì, ci sa fare parecchio >> risposi ammiccando e provocandogli una sonora risata. << Scherzi a parte. Sono felice per te, e spero che questo Harry si renda conto della fortuna che ha di avere una ragazza come te al suo fianco. >><< Grazie Dave. Ma ora parlami un po’ di ciò che è successo a te! >> lo incitai, il discorso sulla mia vita stava diventando seriamente imbarazzante.  Alle mie parole lui fece una smorfia, prese un respiro profondo e iniziò a parlare. << Bene. A Milano la vita è stata grandiosa, cioè a parte l’inizio.. sai imparare la lingua e tutto quanto è stato faticoso.. ma poi ho cominciato a conoscere gente e mi sono adattato perfettamente. Là ho conosciuto una ragazza fantastica: Sara. Era splendida Maddy, bionda con gli occhi chiari.. un po’ ti somiglia. >> a quel punto sorrise e poi continuò. << Siamo stati insieme per quattro anni. Poi le cose hanno iniziato ad incrinarsi e il nostro rapporto è cambiato. Lei aveva un migliore amico, e guarda caso il casino è successo a causa sua. Per questo prima mi è uscita la battuta sui migliori amici, a proposito, ti chiedo scusa. Ad ogni modo.. per quanto provassi a recuperare le cose.. sentivo che c’era qualche cosa di diverso. E poi il colpo di grazia: i miei hanno deciso di tornare qua a Londra e a quel punto Sara ha preferito chiudere la nostra storia. Io penso sinceramente che abbia colto l’occasione al volo,come scusa diciamo. Ad ogni modo siamo rimasti amici.. ma a me non è che sia molto passata. >> concluse con uno sguardo estremamente triste e affranto. Provai tanta pena per lui in quel momento. Istintivamente lo abbracciai. << Mi spiace tanto Dave. Sicuramente lei ci ha perso. Ma vedrai che ora andrà meglio! Londra è piena di ragazze bellissime, non hai che da scegliere >> dissi cercando di sollevargli il morale. Ora tutti i riferimenti che mi avevano precedentemente infastidito su me ed Harry si chiarivano. Mi dispiaceva davvero per David.

Passammo il tempo rimanente a ricordare i vecchi tempi e le piccole avventure da bambini. Ridemmo molto e ci fu poco spazio per la malinconia. In breve furono le 5.30 , me ne accorsi poiché ricevetti un messaggio da parte di Harry. “ Sono fuori bellezza, ti aspetto. xx “ A quel punto mi venne la pazza idea di far conoscere quei due. << Dave sono le 5.30 e il mio ragazzo è qua fuori. Che ne dici se te lo presento un attimo? >> proposi speranzosa. In risposta ricevetti un caldo sorriso e un cenno vigoroso della testa. Uscimmo dal bar e ci dirigemmo verso la Range Rover nera di Hary. Bussai al finestrino per fargli capire che non ero sola . Appena si accorse della presenza di Dave il suo solito sorriso scomparì. Scese dalla macchina e ci raggiunse. Prese posizione accanto a me e dopo avermi baciata, mise una mano sul mio fianco poi allungò l’altra verso Dave. << Ciao , io sono Harry >> disse cercando di sforzare un sorriso, che per sua fortuna sembrava vero. David ricambiò stretta e sorriso. << Ciao Amico, io sono Dave. Congraturazione per aver fatto breccia nel cuore di Madison >> scherzò. Harry sorrise compiaciuto. Avevo parlato di lui, e questo lo rassicurava. << Grazie, ma quello fortunato sono io. >> disse,  poi David mi rivolse uno strano sguardo, che non sfuggì ad Harry, il quale strinse la presa intorno a me e disse << Amore è tardi. Dobbiamo andare se no faremo tardi alla festa. >> disse. In realtà la festa sarebbe cominciata alle 10, ma evitai di puntualizzare.  << Ciao Dave, è stato un piacere. >> salutò Harry. Io mi scostai da lui e andai ad abbracciare Dave per salutarlo. << Ci si sente >>  concluse lui, poi salimmo sulla grande auto nera di Harry.

Era stato stranamente silenzioso per tutto il tragitto, ed eccessivamente concentrato sulla strada.  Salimmo a casa, dove trovammo mia mamma e John. Li salutammo e andammo in camera mia. Harry si sdraiò sul letto. << Tutto bene? >> chiesi. << Non mi piace come ti guarda. >> << Chi? >> avevo capito che si riferiva a Dave, ma volevo capire che gli passasse per la testa. << Dave. >> rispose freddo. << Harry non farti strani viaggi. È un vecchio amico tutto qui. Inoltre è innamorato di una certa sara.>> dissi, poi andai da lui , mi sdraiai affianco a lui e lo baciai dolcemente. Lo sentii rilassarsi piano piano sotto il mio tocco. << Per me ci sei solo tu.>> gli sussurrai sulle labbra, che si incurvarono in un bellissimo sorriso. << L’importante è che lui capisca che tu sei mia. >> amavo quando diceva “ sei mia”. Mi faceva sentire elettrizzata e estremamente amata. Ci lasciammo andare a effusioni poco caste, finchè non sentii il cellulare suonare. Mi era arrivato un messaggio. Di malavoglia mi spostai e raggiunsi il telefono. Era un messaggio di Dave

. “ Sono stato benissimo oggi Maddy, mi mancavi! Spero replicheremo presto ;) un bacio. “ Evitai di rispondere e posai il telefono nella borsa. Harry non chiese nulla.  Erano appena le 6, così decidemmo di guardarci un film. Ma quel giorno eravamo particolarmente eccitati e del film seguimmo ben poco, tanto che ad un certo punto staccammo tutto e decidemmo di farci una doccia.. insieme. Era giò ne piani che Harry si preparasse a casa mia intanto.

La nostra “ doccia” estremamente piacevole e divertente durò una quarantina di minuti buoni, poi ci decidemmo a uscire. Harry si diresse subito in camera per cambiarsi, mentre io rimasi in bagno ad asciugarmi i capelli. Ci misi relativamente poco, decidendo di lasciarli lisci. Quando uscii dal bagno  Harry era praticamente già pronto. Così mi divertii a stuzzicarlo un po’ maliziosamente. Cominciai a girare per la stanza con addosso solo un completino di pizzo nero, che Harry adorava. Ci misi secoli a scegliere un vestito, e per tutto il tempo sentii il suo sguardo infuocato addosso a me. Gli lanciai alcuni sguardi maliziosi, e notai il suo grande sforzo per contenersi. << A che gioco stai giocando? >> chiese poi, avvicinandosi quando presi in mano un paio di jeans aderenti neri e strappati. La festa era informale, organizzata a casa di Josh, quindi non era necessario che mettessi un vestito. Mi voltai verso Harry con un espressione ingenua. << Non capisco a che cosa tu ti riferisca >> dissi infilando i pantaloni nella maniera più sensuale possibile. Lo vidi mordersi il labbro. Nel frattempo presi una canotta bianca abbastanza trasparente, larga al fondo. Me la infilai e subito mi ritrovai Harry davanti che mi fissava serio. << Tu non ti metti quella maglia >> disse deciso. << Harry non cominciare. Io metto ciò che mi pare. >> risposi decisa. Odiavo quando faceva così! In fondo mica mi vestivo da zoccola! La maglia non era per niente volgare, perché sì, era semitrasparente, ma era lunga e non era scollata. << Già indossi dei jeans strappati che ti fasciano divinamente, la maglia è troppo. >> disse. Cercai un compromesso. << E se mettessi sopra la giacca nera? Così è meglio? >> dissi infilando la giacca. Lui mi guardò insicuro. << Non mi piace lo stesso. Ma sei bellissima, quindi va bene.  Ma vedi di non allontanarti da me sta sera. >> disse con un ghigno. Soddisfatta del mio risultato mi diressi in bagno per truccarmi. Ero intenta a mettermi l’eyeliner quando sentii il telefono suonare. Un messaggio. << Amore hai un messaggio>> disse Harry dalla stanza. Senza pensare gli dissi di leggerlo, probabilmente si trattava di Eleanor. Infatti era lei. Harry lesse il messaggio :

“ Tesoro ho un sacco di cose da raccontarti. Sta sera noi non saremo alla festa, Louis ha programmato una cena speciale. Divertiti e mi raccomando, domani pomeriggio sei mia. Ti voglio bene “

Ero estremamente contenta per quei due. Pochi secondi dopo Harry entrò in bagno con una faccia a dir poco incazzata. << Ti ha scritto Dave prima per caso? >> sembrava un’affermazione più che una domanda, ma risposi ugualmente. << Sì, per ringraziarmi per oggi. >> risposi cercando di farla sembrare una cosa insignificante. << E ti pare normale? >> era seriamente arrabbiato. << Harry dai, non ci vedevamo da 7 anni, ci sta un messaggio di ringraziamento. >> dissi cercando di sembrare calma. Harry sbuffò. << Posso ancora accettare un ‘ grazie ‘ ma il replichiamo già no. Ma poi ti ha scritto nemmeno mezz’ora dopo averti vista Madison. Questo ti sembra normale? >> esitai  rispondere. Infondo Harry aveva ragione. Era vero, non vedevo Dave da tempo, ma scrivermi nemmeno mezz’ora dopo il nostro incontro e pressarmi già sul quando rivederci, sembrava un po’ esagerato anche a me. <> tentai. Harry fece un ghigno. << Esatto, hai centrato il punto. Lo faccio io, che sono il tuo ragazzo. Non l’ho mai fatto con nessun altra ragazza. E se c’è una cosa certa.. è che un ragazzo non scrive quasi immediatamente dopo aver visto una ragazza, a meno che non ci sia un forte interesse. >> Era preoccupato, e la cosa mi faceva incazzare e stare male allo stesso tempo. Da una parte sembrava aver poca fiducia, dall’altra mi sembrava che soffrisse per questo. << Harry non fasciamoci la testa prima del tempo. Sono sicura che non abbia secondi fini. Staremo a vedere, ma cerca di stare tranquillo. Io amo te e di lui sinceramente poco mi importa. >> dissi andandogli incontro. Presi una delle sue grandi mano e intrecciai le mie dita con le sue, sapevo che questo gesto lo calmava. Harry prese un respiro profondo. << Hai ragione. Ma perché non mi hai detto che ti aveva scritto allora? >> sta volta nei sui occhi c’era dolore. Sinceramente non lo sapevo nemmeno io il motivo. << Non volevo che pensassi male. E poi non gli ho risposto. >> dissi sincera. Harry si voltò dall’altro lato. Gli presi il mento dolcemente e lo feci voltare verso di me. Lo guardai negli occhi e dissi << Scusa. >> . Lui appoggiò la sua fronte sulla mia, e mi avvolse in un caldo abbraccio. << La prossima volta non farlo più per favore. >> La sua sembrava quasi una supplica. << Ma tu promettimi che ti fiderai di me. Io amo te, e Dave non ha secondi fini. Ma ti dirò tutto >> dissi per rassicurarlo. Come risposta ricevetti un bacio. Un bacio forte, passionale. Un bacio che dichiarava la proprietà. Io ero sua. E a me stava bene così.

Finii poi di truccarmi e tornai in camera per prendere la borsa e le ultime cose. Mi soffermai a guardare Harry. Indossava un paio di jeans neri aderenti, che personalmente amavo. Una camicia azzurra, una giacca nera e le immancabili converse bianche. Era estremamente bello. Lo raggiunsi. Poiché indossavo i tacchi, la differenza di altezza era meno accentuata. << Ti preferisco senza tacchi. Sei la mia piccolina. >> disse prima di stamparmi un bacio. Sorrisi. << Tanto non funziona, i tacchi li tengo. >> risposi.

 

Alle 10 arrivammo davanti a casa di Josh. C’era gente ovunque. Il giardino era pieno di persone, c’era chi si strusciava senza ritegno, chi si girava canne, chi se le fumava, e c’era già qualche ubriaco che dava spettacolo. Dentro non era tanto diverso. Ormai i bicchieri erano sparsi ovunque, c’era un odore di alcool fortissimo mischiato a fumo. Una tipica festa, insomma. Harry adocchiò Josh e mi trascinò con lui per  andare a salutarlo. In qualche modo sorpassammo la marea di gente che ci divideva dal proprietario di casa e lo raggiungemmo. << Siete arrivati! >> ci accolse Josh prima di abbracciare entrambi.  << In orario anche . Sembra una festa grandiosa amico >> disse Harry. Josh sorrise, sembrava già brillo. << Come sempre amico! Ei Madison sei.. uno schianto >> disse poi Josh, rivolgendosi a me e squadrandomi con uno sguardo poco casto. Ero convinta di non essere vestita in maniera troppo provocante. Harry mise subito un braccio intorno alla mia spalla e mi tirò verso di sé con possesso. << Già. Ehm, dov’è Jil ? >> Tipico. Harry chiese subito dove si trovava Jil, la ragazza che Josh stava frequentando. Non era niente male a dirla tutta. Alta, mora , occhi marroni e carnagione olivastra. Un bel fisico e decisamente simpatica. << Oh non c’è. Abbiamo discusso.. penso sia finita in realtà. >> rispose Josh, continuando a lanciarmi sguardi non graditi a Harry. << Mi spiace. Okei noi ci facciamo un giro, ci si vede eh >> ci congedò rapidamente Harry. Ovviamente voleva allontanarmi da Josh. Mi prese la mano e la strinse forte, poi mi obbligò a seguirlo finchè non raggiungemmo la cucina. Lì era decisamente tranquillo! << Ti avevo detto di cambiarti >> sbottò Harry mollando la mia mano. << Harry non cominciare per favore >> non avevo proprio voglia di riaffrontare una lite, per una cazzata simile poi! << Mi irrita quando attiri troppi sguardi. >> Ma perché doveva prendersela tanto ogni volta? << Harry, vorrei ricordarti che non sono io quella che le ragazze puntano in continuazione. Quella che attira gli sguardi di qualsiasi ragazza nella stanza. Io sono quella che attira gli sguardi d’odio delle ragazze, perché sono con te. Quindi, per favore taci. Josh era brillo, non prendertela. Piuttosto vedi di non cedere a qualche altra gallina. >> dissi ribaltando la situazione e alterandomi al pensiero di Harry insieme a una di quelle oche. Un sorriso malizioso spuntò sul suo volto. << Mi piace quando sei gelosa >> disse avvicinandosi. Cercai di rimanere impassibile, ma con scarsi risultati . Un sorrisino mi segnò il volto quando lo abbassai. Harry era sempre più vicino. Mi spinse contro la parete e mise le sue mani ai lati della mia testa,i nostri volti distavano pochi millimetri. << Sei sexy >> disse senza togliere lo sguardo dal mio. I suoi occhi. Dio ,i suoi occhi erano qualcosa di spettacolare. Mi rapivano sempre, ma in quelle situazioni non riuscivo proprio a farne a meno, e inoltre mi accendevano di desiderio. Il suo sguardo era leggermente più scuro. Poi cominciò a lasciarmi dolci e umidi baci sul collo, e a un certo punto si mise a succhiarlo con una certa forza. Gemetti a quel tocco. Una delle sue mani scese a prendere la mia , l’altra mi afferrò il fianco. I nostri corpi erano attaccati. Decise di lasciare in pace il mio collo ormai sicuramente marchiato e si dedicò alle mie labbra. Istintivamente infilai la mano libera nei suoi ricci, tirandoli leggermente. A quel mio gesto lui strinse la presa sui miei fianchi e mi tirò ancora più verso di sé, se la cosa era possibile. Le sue mani passarono poi sul mio sedere, e a quel gesto avvinghiai le mie gambe attorno al suo bacino. Lui mi sostenne dai glutei, e mi appoggiò nuovamente al muro. A quel punto presi io l’iniziativa e mi fiondai sul suo collo. Il suo profumo mi inebriava. Cominciai a lasciare baci e creare percorsi immaginari con la lingua. Lo sentii trattenere dei gemiti, mentre cercava sempre più contatto tra i nostri corpi. Tornai alle sue labbra, gliele mordicchiai. Mi ero totalmente scordata di dove fossimo finchè la porta della cucina si spalancò. Imbarazzata al massimo lanciai un’occhiataccia a chiunque avesse osato interrompere quel momento. Era Zayn. La mia faccia divenne presto viola, e mi nascosi sul petto di Harry, il quale si voltò e notò l’amico. << Oh scusate, non volevo disturbare. Me ne vado. Ma forse fareste meglio a cercarvi una stanza >> disse Zayn con un tono piuttosto malizioso. Io volevo scomparire. Harry invece rise tranquillo. Chissà quante altre volte gli era capitato con tutte quelle oche che gli ronzavano sempre intorno e con cui si divertiva prima di mettersi con me. La mia fronte era ancora contro il suo petto quando sentii la porta chiudersi. Non aveva intenzione di guardarlo, ero ancora incredula per ciò che era appena successo.  << Amore è andato via , possiamo anche continuare >> disse posandomi un leggero bacio sulla nuca. Io tornai con i piedi per terra, letteralmente,e con non so quale coraggio lo guardai. << No, dio sono troppo imbarazzata >> riuscii a dire. Harry sorrise. Era un sorriso misto tra divertimento e tenerezza. Ed era dannatamente sexy. << Sei adorabile >> disse prendendomi nuovamente la mano ed intrecciando le nostre dita. << Allora che ne dici di tornare a casa e riprendere? >> << Harry siamo arrivati da nemmeno mezz’ora. Evitiamo dai.. >> dissi trascinandolo fuori dalla cuicna. Poco dopo ritrovammo il nostro solito gruppo. Erano seduti in disparte a bere e fumare. C’era anche Zayn. Cercai in tutti i modi di evitare il suo sguardo, ma mi sentivo osservata e Quando alzai gli occhi notai che il moro era intento a fissarmi con uno sguardo estremamente divertito.  << Avete deciso di lasciare perdere? Sennò mi han detto che la camera dei genitori di Josh è libera >> scherzò a quel punto Zayn, ma fortunatamente ricevette una gomitata da parte di Perrie. Amavo quella ragazza. Io gli lanciai un’occhiata omicida e intanto sentii Harry circondarmi la vita con un braccio. Nel frattempo gli altri si erano fatti una risata, di sicuro aveva raccontato la scenetta.  << Io vado a ballare, Perrie vieni? >> dissi. Non mi andava di rimanere là, dovevo sbollire un attimo. Perrie annuì, e percepii uno sguardo non molto amichevole da parte di Harry. Aveva capito che volevo stare ‘sola’. Così ci dirigemmo verso la ‘ pista’, o meglio, l’unica parte sgombra della sala in cui c’era già un po’ di gente che ballava. Cominciammo a scatenarci come ai vecchi tempi, quando non avevamo ragazzi a cui badare. In pista incontrammo anche Lex, una ragazza che veniva a scuola con noi, molto simpatica e decisamente carina. Così continuammo il nostro piccolo show, e quando partì  Mr Saxobeat di Alexandra Stan cominciai a dimenarmi come non mai.  A un certo punto sentii delle mani sui miei fianchi e subito mi irrigidii. Perrie e Lex non mi stavano calcolando molto talmente erano prese dalla canzone, così mi voltai con attenzione per vedere di chi si trattava. Con mia a dir poco enorme sorpresa mi trovai davanti: Dave. La prima cosa che attraversò la mia mente fu: ‘ che diavolo ci fa qua Dave? ‘ Così decisi di dare voce ai miei pensieri. << Dave? E tu cosa diavolo fai qua? >> chiesi prendendo un po’ di distanza. Va bene l’amicizia, ma mi irritava quando qualcuno che non fosse Harry si teneva così vicino a me. << Sono venuto con un amico che conosce il proprietario della casa >> disse molto tranquillamente. << Oh, capisco! >> Ero sinceramente stupita di vederlo là di fronte a me.Poi notai che fissava il mio collo, e mi ricordai del succhiotto di Harry. Istintivamente coprii il segno con una mano, decisamente imbarazzata. Daver rise. << Ti va di ballare? >> chiese senza tanti giri di parole. << No grazie,è meglio se torno da Harry >> dissi fingendo un sorriso. Sapevo che Harry aveva visto qualcosa, non mi andava di peggiorare ulteriormente la situazione. << Dai solo un ballo>> insistette lui. Ma non ebbi il tempo di rispondere che sentii una mano cingermi il fianco . Una mano decisamente familiare.

-Pov Harry-

<< Dai solo un ballo >> disse quello sfacciato di Dave. Ma che cazzo faceva? Si era messo a seguire Madison? La cosa mi irritava parecchio. Li raggiunsi e cinsi con un braccio il fianco della mia ragazza. << Amico ha detto di no >> dissi sforzando un sorriso. Non avevo intenzione di fare a botte, ma di levarcelo dalle palle. Dave mi guardò stupito. Non si aspettava di vedermi? Intanto sentii Madison passare un braccio intorno alla mia vita e stringersi a me. La cosa mi fece sorridere e mi rassicurò. << Ciao Harry >> disse ingenuamente con quegli occhi azzurri sfacciati. << Dave >> mi limitai a rispondere. << Come mai qui? >> azzardai. Lui sorrise. << Sono venuto con un amico che è amico di Josh. >> chiarì. Bene, dovevo avvertire Josh di non invitarlo mai più. << Quindi non mi concedi nemmeno un ballo? >> Dave tornò a rivolgersi a Madison con occhi da cane bastonato. Mi trattenni dal saltargli al collo. Ma con che faccia glielo chiedeva davanti a me? <<  Amico è pieno di belle ragazze. Sono sicuro che ce n’è qualcuna che sicuramente vorrà ballare con te, ma se permetti io mi riprenderei la mia fidanzata e andrei.. >> dissi precedendo la risposta di Madison. << Harry ha ragione. Scusa Dave ma non sono dell’umore ora. Divertiti però >> disse lei più gentile. Dave sorrise a entrambi. Non sembrava infastidito dal mio atteggiamento. << Avete ragione. Forse ho esagerato.. Ciao ragazzi ,buona serata >> disse prima di voltarsi. A quel punto presi Madison per mano e la trascinai fuori dalla massa. In qualche modo raggiunsi la cucina . Una volta dentro chiusi la porta e iniziai a camminare nervosamente. Madison mi guardava. Avevo la rabbia a mille. Io stavo cercando in tutti i modi a non pensare male di quel ragazzo, ma lui non mi rendeva le cose facili con quel suo atteggiamento delle palle!  << Madison ti avverto che in questo momento vorrei tanto spaccargli la faccia. >> dissi. << Lo so >> rispose lei.<< Non continuare a trovare giustific.. >> ma poi mi bloccai. Aveva detto 'lo so'? Ero convinto che avrebbe tirato fuori una delle solite giustificazioni per difenderlo, invece no. << Lo sai? >> chiesi stupito. << Ti stupisce tanto? >> << è da oggi che lo difendi. >> dissi avvicinandomi a lei. << Lo so. E sono convinta che lui voglia essere mio amico. Ma quando in pista mi ha preso per i fianchi mi ha irritata. Mi ha irritato che mi abbia chiesto di ballare sapendo che io ero qua con te. È che sta diventando un po’ pressante . >> disse sincera. A quelle parole un gran sorriso mi si dipinse sul volto. Mi stava dando implicitamente ragione! Ma poi rimuginai su ciò che aveva appena detto. << Ti ha preso per i fianchi? >> chiesi irritato. Cazzo, tutti sanno che se un ragazzo prende per i fianchi una ragazza certo non è per amicizia! << Si per farmi voltare penso >> cercò d rimediare a ciò che mi aveva appena detto. << Quel ragazzo mi sta sulle palle. Non mi piace Madison, io te lo dico. >> dissi sinceramente. Lei era mia! Dio ,ci avevo messo secoli a capirlo, a prendere coraggio e dirglielo e ora che era mia non avrei permesso a nessuno di portarmela via. Per niente al mondo. << Quanto puoi essere geloso Styles? >> eccola che usava il mio cognome. Era certamente intenzionata a istigarmi. << Anche tu non scherzi quando ti ci metti >> scherzai avvicinandomi maggiormente a lei. Era seduta sul bancone della cucina. << Ricordati che sei mia >> sussurrai a pochi centimetri dalle sue labbra, per poi spostarmi e darle un bacio sulla guancia. Lei sorrise. << E tu sei mio. >> Disse  tirandomi dalla maglietta e facendomi avvicinare a lei. Intanto aprì le gambe in modo da farmi avvicinare di più a lei appoggiandomi al bancone. Avvolsi le mie braccia intorno alla parte bassa della sua schiena, stringendola in un caldo abbraccio mentre mi baciava. Quando si staccò mi rivolse un sorriso malizioso, fissò le mie labbra e poi si spostò sul mio collo. Iniziò a baciarlo dolcemente, poi risalì verso l’orecchio e iniziò a mordicchiarmi il lobo. Sapeva che mi faceva impazzire. Non riuscii a trattenere un piccolo gemito. Poi torno sul mio collo e cominciò a succhiarlo. Prima dolcemente, poi sempre più avidamente.  Sorrisi al ricordo di nemmeno un' ora prima, quando a marchiarla ero stato io. Intuii subito che si trattava di una piccola vendetta, ma era decisamente piacevole come vendetta. Le mie mani intanto scivolarono sulla lunghezza della sua coscia. Quando decise di lasciare in pace il mio collo tornò a guardarmi intensamente, mi lasciò un piccolo bacio a stampo e poi mi sussurrò all’orecchio << Che dici di andare? Mi sta annoiando questa festa.. >> . Ovviamente ero pienamente d’accordo. Anche se era davvero presto per andarsene. Annuii , la presi per mano e la trascinai fuori, sentendo le sue risate.  Uscimmo di casa senza salutare nessuno. Io ero sinceramente troppo distratto per ricordarmi dei miei amici.

Un volta in macchina mi venne un dubbio. << Madison, ma dove andiamo? >> chiesi. Notai uno strano sguardo sul suo volto, come di sorpresa. << A casa mia c’è mia madre. >> disse quasi dispiaciuta.  Ma poi realizzai che da me molto probabilmente non c’era nessuno. Mia madre era uscita con il suo compagno, e la maggior parte delle volte quando questo succedeva, rimaneva fuori tutta la notte avvisandomi con un biglietto. Inoltre Gemma era tornata a Parigi per gli studi. << Io non sono sicuro, ma molto probabilmente per sta notte ho casa libera. Ma dovremmo controllare se mia madre mi ha lasciato un biglietto, se no.. vuol dire che faremo piano. >> dissi ammicandole e provocandole una grande risata. << Allora muoviti, vorrei scoprirlo in fretta. >> disse guardandomi maliziosamente.

 

In cinque minuti arrivammo davanti a casa mia. Le luci erano tutte spente, e questo era un buon segno. Entrammo in casa e io mi diressi subito verso il tavolino nel piccolo atrio. C’era un biglietto! I miei occhi si illuminarono.

“ Tesoro, sta notte rimando da Bill. Non combinare disastri.

Ci vediamo domani, ti faccio sapere se per pranzo arrivo.

Ps. Se c’è Madison salutala. Fate le cose con un po’ di  testa amore.

TI voglio bene,

Mamma xx “

Quello era il biglietto più bello che potessi leggere al momento, ma anche estremamente imbarazzante. In ogni caso mi voltai verso quello schianto di ragazza e le rivolsi uno dei miei sorrisi migliori. << Via libera? >> chiese per conferma. << Via libera >> dissi posando il biglietto e andandole incontro. Lei mi saltò in braccio, cominciai  a baciarla e in breve fummo in camera mia, e finalmente finimmo ciò che avevamo più volte cominciato nel corso della serata.

Era stata una giornata lunga e anche piena, ma non potevamo concluderla in maniera migliore. 

 

*spazio autrice*

Salve tesori miei! Come va? :) Scusate se ci ho messo tanto, so di essere noiosa e ripetitiva ma ho davvero poco tempo libero. In più sono stata parecchio impegnata nel ruolo di amica in questi giorno :3 

Che mi dite di questo capitolo? Vi piace?

E sto Dave? vorrà essere solo un'amico o darà filo da torcere a 'Marry'?? Mi farebbe un sacco piacere sapere ciò che pensate. Accetto anche critiche ovviamente! ;) 

Spero di aggiornare presto. 

Ringrazio tutte quelle che leggono, mettono tra preferite, seguite, ricordate. Siete MAGNIFICHE!

Vi voglio bene splendori,

<3

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Capitolo 20
*** capitolo 20- Surprise ***


<< El sono così felice che abbiate fatto pace! >> gridai entusiasta saltando al collo della mia migliore amica. Lei e Louis erano perfetti l’uno per l’altra, avevano solo bisogno di riscoprirlo.  << Anche io Mad, non sai quanto! Cosa mi sono persa alla festa di ieri a proposito? >> chiese come se sapesse già cosa era successo. << Nulla in realtà, anche se non siamo stati molto >> ammisi arrossendo lievemente. El mi lanciò un sorrisino compiaciuto. << Mmm, si ho sentito qualcosa riguardo una quasi scopata in cucina a casa di Josh.. >>  disse senza togliersi il sorrisino malizioso dal volto.  << Eleanor! >> gridai coprendomi la faccia con entrambe le mani per  l’imbarazzo. << E dai ridici sopra! Fidati, hai fatto solo bene. Ma come mai tutta questa passione? >> chiese curiosa. << Nulla diciamo che.. è spuntato fuori David, ti ricordi? Te ne ho parlato.. quel mio amico di infanzia. Bè Harry è a dir poco gelosissimo, e ogni volta che Dave è nei paraggi fa scenate, ieri poi gli ho dato ragione, ho fatto la gelosa per una cazzata e bho, sembravamo non essere più in grado di starci lontani.. così una cosa tira l’altra.. e bè hai capito dai. >> dissi ancora più rossa di vergogna. << Awwwww ma quanto siete teneri! >> disse abbracciandomi. << Piuttosto racconta di Dave. Io ero rimasta che dovevate vedervi ieri pomeriggio. >> Ecco, ero più che certa ce dopo averle raccontato tutto lei sarebbe stata dalla mia parte. << Esatto. Ieri pomeriggio ci siamo visti mezz’oretta. Gli ho raccontato cosa è successo in questi anni , di te, di tutto e poi di Harry. Ha fatto qualche battuta di troppo, ma poi mi ha spiegato che era perché la sua ragazza l’ha lasciato da poco e a quanto pare proprio a causa del suo migliore amico. Comunque, poi gli ho fatto conoscere Harry.. e si vedeva che c’era un po’ di tensione.. ma penso sia normale, soprattutto conoscendo Harry. Comunque, ieri sera poi me lo sono ritrovata alla festa di Josh! E mi ha tipo presa dai fianchi e mi ha chiesto di ballare con lui, io ho rifiutato.. poi è arrivato Harry e lui me lo ha chiesto di nuovo. Lì mi ha un po’ infastidita.. cioè so che vuole tornare a essere mio amico, ma forse sta diventando troppo invadente.. >> le raccontai tutto molto velocemente, non mi andava di scendere troppo nei dettagli.  Eleanor mi guardò per qualche minuto seria, come se stesse pensando a qualcosa di davvero importante. Poi disse << Vuoi sentire il mio parere? >> Annuii decisa. << Secondo me forse forse Dave non cerca proprio solo amicizia. Insomma hai detto che si è appena lasciato con la ragazza, magari cerca qualcosa di più da te.. sai no? E quindi secondo me dovresti andarci un po’ cauta e mantenere le distanze.. almeno un pochino >> concluse con un dolce sorriso. La guardai attentamente, era davvero bellissima. E forse aveva anche ragione.  << Sì forse hai ragione.. Grazie El, sei l’unica con cui io mi senta di parlare di tutto! >> dissi stringendola forte. Lei ricambiò l’abbraccio . << Piccola vale lo stesso per me! >> . Era in assoluto la migliore amica che potessi desiderare. Chiacchierammo un altro po’, poi ci dirigemmo verso casa mia.

 

 

<< Uuuu metti quella canzone nuova, quella di pitbull e l’Aguilera.. ‘ Feel this moment’ >> gridò El saltando sul mio letto.<< Agli ordini capo >> e misi la canzone. Poco dopo che partì cominciammo a dimenarci come matte e ballare liberamente, cantando e facendo le cretine. Ci divertimmo davvero tanto, era l’unica con cui mi sentivo talmente a mio agio da fare queste cose! << One day when the light is glowing  ,I’ll be in my castle golden  , But until the gates are open , I just wanna feel this moment . Oooohh >> cantammo insieme come matte. Gridammo così tanto che sicuramente ci aveva sentito tutto il vicinato . Finita la canzone ci buttammo sul letto esauste. Intanto bussarono alla porta, e poco dopo il volto di mia madre fece capolino alla porta. << Disturbo? >> chiese con un gran sorriso. Sia io che El facemmo cenno di no con la testa. << Volevo solo avvisarti che io e John usciamo. Si ferma a dormire, ci sono problemi? >> chiese. << No tranquilla >> risposi atona. << Va bene. Voi sta sera cosa fate? >> chiese mostrandosi allegra. << Usciamo con Harry e Louis >> rispondemmo quasi insieme, il che ci fece scoppiare nuovamente a ridere.  << Perfetto . Buona serata allora >> disse prima di mandarci un bacio e uscire dalla stanza. Eleanor aspettò di sentire la porta di casa chiudersi, poi si voltò verso di me e mi fissò. << Che c’è? >> chiesi confusa.  << Non lo so, dimmelo tu >> rispose continuando a guardarmi. << Non afferro il concetto El.. >> dissi sempre più confusa. << Okkei allora te lo spiego. Quando tua madre ti ha detto che John si fermava a dormire da voi, tu hai risposto con un tono che.. certamente non è da te. Eri quasi fredda, incurante. Quindi, che succede? >> alla sua domanda sospirai. Non ne avevo ancora parlato con nessuno, nemmeno con Jennifer, forse parlarne con Eleanor mi avrebbe fatto bene. << In realtà niente di che.. >> << ..ma..>> continuò lei incitandomi a parlare. << ma io non ce la faccio più. John è più qui che a casa sua ormai. Io e mia madre non parliamo quasi più, lui è sempre qua in giro e io non sento nemmeno un po’ della mia privacy. Poi è assillante! Quando siamo solo io e lui in casa, mi chiede in continuazione se ho bisogno di qualcosa, il che è carino all’inizio.. ma dopo un po’ è snervante! E poi insomma, per me è gia strano vedere mia madre con un uomo che non sia mio padre, in più il nostro rapporto sta praticamente scomparendo.. e lui è sempre qua e io ..non ce la faccio più! Il fatto è che non posso  nemmeno dirlo.. non voglio essere egoista. >> mi sfogai lasciando uscire le lacrime che mi inumidivano gli occhi. Eleanor mi abbracciò stretta, mi accarezzò dolcemente la nuca. << Tesoro, va tutto bene! È normale okkay? Non devi sentirti in colpa per questo, non sarebbe normale se no.  Devi stare tranquilla. Parlarne fa bene.. ma ora shh, calmati piccola >> mi sussurrò dolcemente. Mi calmai e la guardai negli occhi. << ora ascoltami. È normalissimo che tu ti senta strana al riguardo, è normalissimo che tu non sopporti di averlo sempre per casa.. insomma io non sopporto i miei genitori già.. figuriamoci un estraneo praticamente! Ed è normale che tu ti senta così.. e ce abbia paura di perdere tua madre. Ma tu non la perderai, perché lei ti adora.. e non sarà un uomo a separarvi. E non devi sentirti in colpa per provare tutto ciò, è normale.. con il tempo passerà e magari avrai occasione di parlarne con tua madre. Ma non tenerti più tutto dentro tesoro. Impara a parlarne, anche di queste cose. >> disse per poi sorridermi dolcemente. Ricambiai il sorriso. << Grazie El, per tutto >> dissi prima di prenderle la mano e stringerla forte.  << Ti voglio bene >> mi disse lei. << Te ne voglio anche io >> risposi. << Bene ora che abbiamo finito l’attimo smancerie, proporrei un bel film e poi ci prepariamo per quei due caproni, ti va? >> mi chiese entusiasta. Appena finì di parlare nella mia stanza si intrufolò Billy, il mio cagnolino. << Billy! Vieni qua cagnaccio puzzone! >> lo chiamò Eleanor. Billy corse subito da lei, le si gettò ai piedi e cominciò a farsi coccolare. Adorava Eleanor, era una delle poche da cui si faceva fare di tutto.  << Ma quanto sei bello eh? Ma ciaaaao cucciolo! Siii io sono bella mentre Madison è brutta e puzza, diglielo un po’ >> ed ecco che Eleanor cominciò a parlare con la vocina stupida che si usa quando si parla ai cani ( o almeno che io uso :P) e a isolarsi con il mio cane ignorandomi totalmente. << Mmm, questo vuol dire che il film devo prenderlo io, metterlo io e fare tutto io? >> chiesi retorica. << Esatto! Anche i popcorn! >> specificò lei senza distrarsi troppo da Billy.  <<  Capito! Che dici di Step-up 3? >> chiesi. << Sii! C’ quel figo là, assolutamente vacci di step-up 3 ! >> << Oh ci voleva Luke di step-up 3 per farti rinvenire! >> dissi ridendo. << Faccio i popcorn e arrivo >> esclamai dirigendomi in cucina. Mentre misi il saccetto dei popcorn nel micronde mi arrivò un messaggio, era Harry:

‘Non vedo l’ora che arrivi sta sera! Ci sarà una sorpresa ;) xx H’

‘Ora sono curiosa!:P ‘

‘Devi aspettare piccola ;)’

‘ A sta sera allora :) x ‘

 

‘Ti Amo :) ‘

‘Ti amo anche io :) ‘

E intanto i popcorn erano fatti. Così tornai da Eleanor. Appena entrai in camera vidi Billy comodamente steso sul letto e El che gli faceva i grattini. << No ma fate con comodo >> dissi scherzando. << Ovvio! A proposito, non voglio scomodare Billy quindi tu stai pure per terra >> disse lei facendomi la linguaccia. << Spiritosa! Sposta il culo e fammi spazio va! >> dissi prendendo posto e porgendole i popcorn. All’odore del cibo Billy si era subito rialzato e aveva iniziato a seguire ogni nostro movimento. Il solito mangiatutto! Feci partire il dvd. << Harry ha detto che sta sera ci sarà una sorpresa >> dissi con la bocca piena di popcorn, tanto che El scoppiò a ridere. << Anche Lou me l ‘ha detto comunque >> rispose. Ora ero doppiamente curiosa, ma feci finta di nulla e mi concentrai su quel figo di Rick Malambri ( Luke) .

 

 

 

<< El merda sono le 7! Tra quaranta minuti passano i ragazzi! >> gridai saltando sul letto. Ci eravamo addormentate -.- Ma come diavolo si fa, mi chiedo io! << Che diavoolo??? >> quasi gridò lei saltando in piedi. << MERDA! È tardissimo! Muovi il culo! >> disse trascinandomi giù dal letto e portandomi in bagno. << Lavati i denti, poi di trucchiamo e dopo ci vestiamo, così anche se scegliamo vestiti di merda saremo decenti in faccia ! >> disse tutta soddisfatta. Ma che ragionamento era? Accettai facendo poche storie. Mi lavai velocemente i denti, poi mi truccai leggermente. Optai per un po di fondotinta, del  blush leggero. Sugli occhi passai una leggera striscia di eyeliner nero, abbondai con il mascara e passai un filo di ombretto color carne brillantinato sulla palpebra alta. Eleanor si truccò leggermente di più, non mise l’eyeliner ma fece un leggero smokey con l’ombretto marrone. Era splendida come sempre! << Perfetto sono le 7.15 dovremmo farcela senza problemi >> disse contenta. Così tornammo in camera mia. << Mi presti qualcosa? >> chiese El con la faccia da cucciola. << Certo! Prendi quello che vuoi baby >> risposi. Eravamo solite a scambiarci i vestiti. Molto spesso capitava che decidessimo di uscire all’ultimo e magari mi trovavo a casa sua , allora mi prestava i suoi vestiti, e lo stesso facevo io. L’unico dettaglio e che di gambe lei era un po’ più magra di me, quindi prendevo solo gonne e vestiti o pantaloni larghi. Così io indossai dei semplici jeans a sigaretta con un maglione largo nero sopra. Non avevo voglia di mettere i tacchi, ma El mi obbligò. Così optai per un paio di tronchetti neri semplici. Lei invece indossò una gonna a tubino nera, una maglia bianca larga e le scarpe che aveva lasciato da me qualche tempo prima, delle zeppe chiuse nere e alte. Eravamo davvero belle, entrambe. Per una volta mi sentii sicura di me stessa. Erano le 7.30 e noi eravamo miracolosamente pronte!

 

 

 

I ragazzi arrivarono puntualissimi. Appena ci videro espressero il loro apprezzamenti, con commenti non troppo pudici. Dopo di che salimmo in macchina, io in quella di Harry e El ovviamente sulla mini di Lou.

Ci portarono in un ristorante italiano abbastanza famoso, nella zona più frequentata di Londra. Era un posto davvero bello, arredato in stile moderno con quadri e scritte italiane come decorazioni. I camerieri erano tutti italiani, ma parlavano inglese perfettamente. Ah dimenticavo, sia io che Eleanor andiamo pazze per l’Italia e in particolar modo per il cibo italiano.

Ci fecero sedere in un tavolino appartato, in una posizione davvero carina. Ordinammo, poi Louis ed Harry si scambiarono un’occhiata d’intesa.  << Cos’era quello sguardo? >> chiesi senza tante cerimonie. << Quale sguardo? >> chiese Harry di rimando, in maniera del tutto innocente. Ma mi credeva stupida? << Lo sguardo di intesa che vi siete scambiati >> disse Eleanor precedendomi e guardando fissa Louis. << Non so di cosa parliate >> rispose quest’ultimo evitando di incrociare lo sguardo della sua ragazza. Io ed El ci guardammo interrogative, poi decidemmo di ignorare il tutto.

Le ordinazioni arrivarono in fretta, mangiammo con calma chiacchierando del più e del meno. Harry ed Eleanor si coalizzarono contro Dave cercando di farmi capire il loro punto di vista, Louis continuava a ripetere ce secondo lui Eleanor si preoccupava tanto per me perché infondo era innamorata di me e lui aveva paura che avrebbe potuto lasciarlo per me.. Harry disse che pensava lo stesso di me, e si misero a fare ipotesi assurde su un eventuale relazione tra me ed Eleanor, che ovviamente ai loro discorsi senza senso reagimmo con tante risate.

<< Allora.. >> cominciò Harry appena finì di mangiare il suo tiramisù. << Dunque.. >> continuò Louis ingoiando l’ultimo boccone del suo dolce. Io ed Eleanor li guardammo stupite e curiose. << Entrambe sapete che sta sera c’è una sorpresa..>> continuò Louis. << Siiii >> gridò El entusiasta interrompendolo.  << Ma se non sai ancora di cosa si tratta >> la ammonì il suo ragazzo sogghignando. << Allora parla! >> quasi lo minacciò lei. Intanto io lanciai un’occhiata ad Harry che voleva esprimere più o meno lo stesso concetto espresso a parole da Eleanor, cioè ‘ Parla!’.  << quanta impazienza >> commentò lui con il suo magnifico sorriso sghembo. ‘ No Maddy, concentrati. Non farti distrarre dal suo sorriso proprio ora! ‘ dissi a me stessa. Lo fissai sempre seria e lui scoppiò a ridere. << Okkei Madison inizia a farmi paura, direi che è ora di scoprire le carte Lou .. >> disse poi rivolgendosi all’amico. Io ed El ci guardammo nuovamente, a dir poco impazienti. << Lo penso anche io rispose quest’ultimo. >> << Allora? >> esclamammo io ed Eleanor all’unisono. I nostri fidanzati soffocarono una risata, poi ognuno prese qualcosa dalla tasca interna della propria giacca. Tennero nascosto ciò che avevano in mano per qualche secondo, come a prolungare la nostra tortura, poi si guardarono e insieme poggiarono quattro foglietti sul tavolo. All’inizio non capimmo, poi osservammo meglio e notammo che erano biglietti, biglietti aerei. Io prese velocemente in mano quelli appoggiati da Harry, Eleanor quelli appoggiati da Louis. Erano biglietti di andata e ritorno per Parigi. Entrambe ci guardammo con un mega sorriso stampato in faccia e lanciammo un urlo che fece voltare tutti i presenti nella nostra direzione, poi ci ricomponemmo soffocando una risata. Louis ed Harry ci guardavano increduli e divertiti allo stesso tempo. << Spiegatevi meglio >> disse poi Eleanor, senza staccare lo sguardo dai biglietti che teneva in mano. << Non è complicato. Tra tre giorni partiamo per passare una settimana a Parigi. Le vostre madri sanno già tutto e sono d’accordo. Non vi resta che fare le valigie. >> disse Louis con un sorriso stampato in faccia. Intanto Harry mi fissava attentamente e cercava di captare ogni mio movimento e ogni mia espressione. Lo guardai e gli rivolsi un sorriso sincero, pieno di gratitudine. Chissa quanto avevano speso per quel viaggio! Appoggiai nuovamente i biglietti sul tavolo ed Eleanor fece lo stesso, poi ci girammo l’una verso l’altra e ci abbracciammo entusiaste. << Certo, noi  gli regaliamo dei biglietti per Parigi, per una settimana romantica con i propri fidanzati, e loro anziché ringraziarci con un bacio come si deve, si abbracciano.>> disse Harry cercando di fare dell’ironia. << Te l’ho detto amico, ci lasceranno per mettersi insieme loro due.. >> rispose Lou scoppiando a ridere. Io ed El ci staccammo lievemente, ci scambiammo uno sguardo d’intesa e , dopo esserci assicurate che i ragazzi ci stavano guardano, ci demmo un leggero bacio a stampo. Poi ci rigirammo e notammo che entrambi i nostri fidanzati erano a bocca aperta. << Merda, mi sa che hai ragione Boo >> disse poi Harry, senza togliermi gli occhi di dosso.

I ragazzi pagarono, poi ci portarono a fare un giro, andammo a bere qualcosa e poi ci separammo, ognuno diretto a casa propria. Entrai nella macchina di Harry ma non feci in tempo ad allacciare la cintura di sicurezza che Harry mi prese dai fianchi e mi girò verso di sé, per poi lasciarmi un profondo bacio sulle labbra. Sembrava  passato un secolo dall’ultimo bacio, in realtà erano passate nemmeno due ore. << A cosa devo questo bacio? >> gli chiesi appoggiando la mia fronte sulla sua. << Avevo voglia di dartelo da quando ti sei seduta a tavola, poi la voglia è aumentata quando hai visto i biglietti, per non parlare di quando hai bacato Eleanor >> disse sogghignando verso la fine. Gli lasciai un leggero buffetto sulla guancia, come per prenderlo in giro, poi l baciai nuovamente. Quando riuscimmo finalmente a staccarci, Harry mise in moto e io mi misi a guardare il panorama fuori dal finestrino. Londra di notte era semplicemente magica. << Allora, sei contenta? >> mi chiese poi. Mi voltai verso di lui, guardava la strada concentrato, ed era dannatamente bello. << Scherzi? È favoloso! Non vedo l’ora di partire! Grazie Harry! >> dissi entusiasta. Si lasciò scappare un sorrisino. << Sono contento che tu sia felice. Sarà la settimana più bella della nostra vita amore. >> disse per poi rivolgermi un sorriso rapido prima di tornare a guardare la strada. Il resto del tragitto lo percorremmo in silenzio. Poi si fermò davanti a casa mia. La macchina di John non c0era, quindi non erano ancora rientrati. << Me lo merito un bacio quindi? >> mi chiese facendo gli occhi da cucciolo. Sorrisi maliziosa e mi sporsi per dargli un bacio. Inizialmente era un bacio casto e dolce, ma piano piano divenne sempre più profondo. Harry allungò la presa sui miei glutei, io mi spostai rapidamente e in qualche modo mi misi a cavalcioni su di lui. Ero decisamente stretta tra lui e il volante, ma la sensazione era piacevole. La sua presa aumentava sempre più mentre le mie mani esploravano i suoi ricci. Incominciai involontariamente a strusciarmi sopra Harry, presa dal bacio. Sentii il suo pacco gonfiarsi e sorrisi spontaneamente, sentii sorridere anche lui sotto il nostro bacio e un gemito uscì dalle sue labbra. << Sarebbe tanto squallido farlo qua ? >> chiese tra un gemito e l’altro, nei pochi attimi in cui ci staccavamo. << Sarebbe squallido farlo in macchina davanti a casa mia >> risposi sorridendo.  << Quindi mi stai suggerendo di spostare la macchina? >>  chiese malizioso. Gli risposi con un bacio ancora più appassionato, feci scendere una mano sul suo pacco, consapevole della reazione che avrei suscitato in lui. Proprio in quel momento però due fari abbaglianti ci illuminarono. Entrambi ci girammo in direzione della luci, socchiudendo gli occhi per lo sforzo. La macchina ci sorpassò e si parcheggiò davanti a noi. Era la macchina di John. Mi ero appena sparata la figura di merda più colossale della storia. Nascosi la faccia nell’incavo del collo di Harry piagnucolando. << Merda! >> bisbigliai provocando una gran risata in Harry. << Tu hai poco da ridere. Le cose qua si fanno in due >> dico puntandogli un dito sul petto. << Sì ma io non sono la dolce e innocente figlioletta. >> disse sghignazzando. << Comunque penso sia il caso che tu ritorni a sedere sul tuo sedile, per quanto io non sia d’accordo. Almeno se passano ti vedono non avvinghiata a me, e magari la figura di merda di minuisce >> disse tra una risata e l’altra. Ma era tanto divertente per lui?? Nascosi il volto tra le mani e feci quanto mi aveva consigliato. Mamma e John passarono in qual momento, ci fecero un cenno piuttosto imbarazzato ed entrarono in casa. << Se vuoi puoi sempre trovare rifugio a casa Styles >> disse Harry lasciandomi un bacio sulla guancia. << Non sai quanto io sia tentata, ma non dormo a casa da un po’ di notti ormai signor Styles. Riuscirai ad aspettare un po’? >> chiesi istigandolo, poggiando solo lievemente le mie labbra sulle sue. << Sarà dura ma ci proverò >> rispose per poi baciarmi. Mi staccai di malavoglia e uscii dall’auto. Presi un respiro profondo, mi voltai nuovamente e ricevetti un sorriso da Harry, poi mi diressi verso l’ingresso di casa.

<< Ciao , io vado a dormire! A domani ! >> gridai appena misi piedi in casa, poi mi precipitai in camera mia e mi ci chiusi dentro. Come risposta ricevetti delle risate divertite. Ma poco m’importava in fondo della mia figura di merda, tra circa 72 ore sarei partita per Parigi con il ragazzo di cui ero innamorata, la mia migliore amica e il migliore amico del mio ragazzo. Cosa potevo chiedere di meglio? 

 

*spazio autrice*

Salve dolcezze :) Come state? Io sono stanchissima :( Non avete idea di quanta roba ho da studiare ! A tale proposito vi chiedo scusa per l'enorme ritardo!:(( Scusatscusatescusatescusate!

Cooomunque, che ne dite di questo capitolo? Si vede una Madison anche al di fuori della coppia! Pareri, opinioni,critiche?? Sarei felice di leggere i vostri pareri :)

Un bacione a tutte <3

Cercherò di aggiornare appena ho un secondo libero :( <3

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Capitolo 21
*** capitolo 21- ' bisogni ardenti' ***


Attenzione: vi avviso che in questo capitolo ho inserito una parte rossa , quindi se non piace il genere , segnalo l'inizio  e la fine della parte rossa, e potete saltarla. Non è essenziale per capire il capitolo tanto :) 

Pov Madison

Tre giorni. Avevo solo tre giorni per trovare tutti i vestiti migliori, e anche comodi, nel mio guardaroba, e comprare quelli che mi mancavano, con tanto di scarpe accessori e robe varie. Dovevo assolutamente sbrigarmi! Ma la mattina avevo scuola.. ciò significava che avevo solo tre pomeriggi!

**

Erano le sette del mattino, io ero stravolta. La sera prima avevo fatto fatica ad addormentarmi perché mi ero messa a fare una lista di tutto ciò che mi serviva. Il lato positivo era  che non ero l’unica scema a perdere il sonno pensando a che mettere in valigia. Infatti verso l’una mi era arrivato un messaggio disperato di El, in cui mi supplicava di andare a fare shopping insieme il pomeriggio dopo. L’unico piccolo e davvero quasi irrilevante dettaglio era la questione soldi.. ero rimasta a secco, ciò voleva dire chiederli a mamma e conoscendola, avrei ricevuto come risposta un bel ‘no!’ secco, o tipo una mini elemosina con tanto di predica. Quindi studiai un piano tattico.. glieli avrei chiesti davanti a John, così non poteva dirmi di no! O meglio, se diceva no interveniva il caro Johnny in mio soccorso. Ecco a cosa servono i fidanzati delle mamme! Anche se sono gli stessi che la sera prima ti hanno beccata in flagrante avvinghiata in maniera poco casta al tuo ragazzo, ma questi sono di nuovo dettagli.

Bene, avevo 40 minuti per farmi la doccia, prepararmi, elemosinare denaro alla mami e uscire di casa sana, salva e magari decente. Non era un’impresa impossibile dai.

**

Avevo fatto una bella doccia rigenerante, mi ero vestita, truccata, avevo preparato la borsa con i libri e tutto il necessario.. ora iniziava l’operazione ‘ chiediisoldiamammaeottieniliadognicosto’.

<< Buongiorno! >> esordii entrando in cucina e trovando sia lei che John a bere caffè e leggere il giornale. Sembravano quasi teneri. << Oh ciao tesoro! Caffè? >> chiese mia madre sorridendomi.  <<  No Mami grazie >> dissi dandole un bacio sulla guancia. Lei sorrise maliziosa. << Di che cosa hai bisogno Madison? >> chiese cercando di sembrare dura, ma riuscendoci davvero poco. << Oh ma pensi subito male! >> mi cercai di difendere, senza riuscire a trattenere la mia maledetta risata isterica che veniva fuori sempre nei momenti meno opportuni. << Certo certo, allora dimmi. >> disse poi. << Va bene. Sai, ieri sera Harry e Louis ci hanno detto di Parigi, e bhe.. sai ho solo tre giorni per preparare tutto.. e sia io che El siamo un po’ in crisi, quindi sai, pensavamo che.. >> << .. che andare a fare shopping sarebbe una fantastica idea.  Va bè, va bene. Ringrazia che oggi sono buona. Quanto vuoi? >> chiese poi con un sorriso. Ho la madre migliore del mondo , l’ho mai detto questo? Bè, in ogni caso, ho la madre migliore del mondo.  << Quanto puoi darmi? >> chiesi con la faccia da cucciola. Lei prese il portafoglio e ci frugò dentro. << Ho un pezzo da 20 e tre da 50. Ti do 70? O vuoi 150? >>  . Wow, era davvero disposta a darmi 150 sterline? Di sicuro doveva aver passato una gran bella nottata. << Facciamo 150 e cerco di non spenderli tutti? >> chiesi sempre più dolcemente. << Andata >> rispose passandomi i soldi. Le saltai al collo lasciandole un grande bacio sulla guancia. Dopo di che salutai entrambi, presi le mie cose e uscii di casa. Fortunatamente Harry era già arrivato e mi stava aspettando appoggiato alla sua macchina. Ed era dannatamente sexy.  Indossava un paio di blu jeans, un maglione nero , le solite converse bianche e un cappellino di lana. Quel giorno avrei decisamente dovuto trovare un po’ di tempo da passare con lui.

Pov Harry

Alle 7.40 ero davanti a casa di Madison . Un record, di solito ero in ritardo. Ero decisamente ansioso di vederla e baciarla. La sera prima ci eravamo interrotti sul più bello , e mi aveva lascità là, eccitato come un procione in calore ma che non può fare nulla. Non c’è quindi molto da stupirsi se quella notte avevo fatto dei sogni decisamente spinti su Madison. E la mattina mi ero svegliato dopo qualcun altro.. insomma sì, avete capito. Quindi, ero decisamente desideroso di vedere la mia ragazza.

All’improvviso la vidi uscire di casa. Era bellissima, come sempre. Aveva indossato un paio di jeans chiari strappati, i miei preferiti, quelli che le facevano un culo davvero spettacolare. Sopra portava un maglione bordeaux largo con le vans nere e un cappellino di lana nero. Era stupenda.

<< Amore! >> mi salutò saltandomi addosso. Ricambia l’abbraccio affondando il viso nell’incavo del suo collo e respirando il suo odore.  Non aveva messo il profumo, e la cosa mi eccitava ancora di più. Amavo il suo odore, era qualcosa che mi faceva sentire ancora più legato a lei. << Buongiorno piccola >> le dissi per poi lasciare un dolce bacio sulle sue labbra. Era inspiegabilmente di buon umore , lo si capiva dalla sua espressione.  << Felice? >> chiesi  facendola entrare in macchina. << Da morire! Tre giorni e siamo a Parigi, ci credi? Devo fare ancora un sacco di cose! >> disse cominciando con i suoi mille viaggi. << Ei calma, stiamo una settimana amore, non portarti il guardaroba! >> scherzai mettendo in moto. Le mi diede un leggero buffetto sulla spalla per poi ridacchiare. << Sono seria! Ieri ho fatto la lista di tutto ciò che mi serve.. e ho sentito Eleanor , e abbiamo deciso di andare a fare shopping oggi così possiamo prendere quello che ci manca e .. >>  << Frena ,frena!  Oggi non lavori? >>chiesi stupito. << No, in realtà non devo lavorare per tutto aprile perché la scuola ha iniziato un progetto, e i bambini rimangono per questo progetto il pomeriggio.. Quindi per un po’ il dopo scuola è annullato. >> mi spiegò tranquilla. << Quindi tu oggi pomeriggio non devi lavorare, e preferisci passare questo tempo libero con Eleanor a fare shopping piuttosto che con me? Magari a fare altro? >> chiesi provocandola. Insomma, avevo delle esigenze anche io. È vero che non lo facevamo da nemmeno un giorno, ma la colpa non era mia se lei era così sexy e provocante. << Harry non iniziare. Abbiamo una settimana intera a Parigi poi! >> rispose decisa. << Amore, siamo con El e Lou a Parigi comunque! E poi girando tutto il giorno sai quanto saremo stanchi? Ma poi aspetta, con questo vuoi dirmi che non hai intenzione di dedicare un po’ di tempo a noi due prima di partire? >> chiesi realizzando bene ciò che mi aveva detto. << Ma scherzi? >> rispose immediatamente, come se le avessi detto qualcosa di orrendo.Sorrisi per la sua reazione.  << Io VOGLIO stare con te Harry, tu non immagini quanto. Ma ho davvero bisogno di fare un giro in centro oggi! Stiamo insieme sta sera va bene? >> propose poi, prima di avvicinarsi e lasciarmi un bacio sul collo. << Non fare così mentre guido, il giorno dopo avermi lasciato con un erezione e senza aver nemmeno concluso, per favore. Comunque va bene.. ma guai a te se sta sera mi dai buca bionda. >>  La sentii ridere divertita. << Sappi che è costato tanto anche a me lasciare tutto così, e poi dai.. sta sera rimediamo. Spero solo che mamma e John escano. >>  disse poi pensierosa.  Poi si avvicinò nuovamente a me. << Parcheggia un po’ distante da scuola >> mi sussurrò sensualmente. Non feci domande, sperando che le mie intuizioni si rivelassero poi corrette.

INIZIA LA PARTE ROSSA!!!

Poco dopo parcheggiai a un paio di isolati da scuola,   in una di quelle traverse in cui non c’era mai nessuno, come mi aveva chiesto lei.  Poi mi voltai verso di lei. << Perché mi hai fatto parcheggiare più distante piccola? >> chiesi guardandola profondamente. Sul suo volto si dipinse un’espressione maliziosa. Si slacciò la cintura e si avvicinò a me.<< Sai, mi sei mancato tanto >> disse prima di lasciarmi un bacio sulle labbra. << Anche tu , non immagini quanto >> dissi mordendole il labbro inferiore. << Bè, potresti aiutarmi a capire quanto ti sono mancata allora.. >> disse provocandomi  iniziando a giocare con i ricci che cadevano sul mio collo . Sapeva quanto mi eccitasse quando faceva così. << Che fai, provochi Clark? >> chiesi a pochi millimetri dalle sue labbra, che alle mie parole si incurvarono in un sorriso sfacciato. << Mmh >> mugugnò lei. Poi allungò una mano e sfiorò ' casualmente' il cavallo dei miei pantaloni.  Non ce la facevo più. Posizionai una mano sul suo fianco incitandola a mettersi a cavalcioni su di me.  Lei intuì a mi assecondò. La baciai sempre più appassionatamente. Le nostre lingue si cercavano, le nostre labbra si bramavano. Io ero decisamente già eccitato. Lei se ne accorse presto  e la sentii sorridere sulle mie labbra. Istintivamente sorrisi anche io.  << Penso di esserti mancata davvero tanto >> disse poi tra un bacio e l’altro. Infilò una mano tra i miei capelli  e fece scorrere l’altra sul mio petto. Prese a strusciarsi leggermente sulla mai erezione. Era davvero troppo, non ce la facevo. Feci scorrere le mie mani verso l’alto e ne infilai una sotto il suo maglione. Mi accorsi con piacere che sotto non aveva altre magliette. Mi feci strada verso il suo seno, mentre con l’altra mano ero arrivato al suo gluteo, che strinsi possessivamente.  Presi a massaggiarle il seno da sopra la stoffa del reggiseno e la sentii gemere leggermente. Si staccò dal nostro bacio, appoggiò la sua fronte sulla mia guardandomi fisso negli occhi. I suoi movimenti su di me si fecero  più veloci e questo non faceva che aumentare la mia erezione.  << Madison >> gemetti chiudendo gli occhi. Lei si abbassò leggermente e sentii lo schienale del mio sedile abbassarsi. Con un movimento rapido mi tolse poi il maglione. Io tolsi il suo e mi sdrai. Lei seguì i miei movimenti, sul suo viso un’espressione sempre più maliziosa che mi eccitava da morire. << Entriamo alle 9, ti va? >> chiese in un sussurro al mio orecchio. << Non chiedo di meglio. >> risposi per poi prendere a baciarle dolcemente il collo, alternando dolci baci a morsi vogliosi. Nel frattempo le levai il reggiseno, liberando il suo seno pieno. Lo fissai con ammirazione e poi mi fiondai su uno dei capezzoli, continuando a massaggiare l’altro. La sentii gemere sotto il mio tocco. Con l’altra mano mi feci strada verso i suoi pantaloni. Ci giocai leggermente prima di infilare dentro la mano.  Iniziai  a stimolarle il clitoride e notai poi con piacere che era bagnata. Infilai così un dito dentro di lei. Questo le provocò un gemito più profondo. Intanto lei mi aveva slacciato i pantaloni, ma essendo in macchina era difficile dedicarci l’uno all’altro come a casa, nella comodità del letto.  La posizione era decisamente scomoda, così ribaltai la situazione facendola stendere sopra di me. Infilai un altro dito nella sua fessura quando lei raggiunse con le mano il membro dentro i miei boxer. Il suo tocco mi fece quasi vibrare dal piacere. Volevo di più. Lasciai in pace il suo seno per tornare alle sue labbra senza smettere di stimolarle il clitoride. << Harry >> gemette continuando a massaggiare la mia lunghezza che soffriva a stare chiusa nei boxer e nei pantaloni. Era davvero insopportabile come cosa. << Harry, fammi tua, ora. >> disse in un sussurro di piacere a pochi millimetri dalle mie labbra . Quelle parole furono musica per le mie orecchie. In breve le levai i pantaloni e le mutandine, e lei mi aiutò a togliere jeans e boxer. Ero libero, eravamo entrambi nudi e la desideravo come non mai. Il suo sguardo era estremamente provocante. Mi sdrai nuovamente sopra di lei, cercando di sostenermi sui gomiti per non pesarle. << Entra, ora >> mi incitò. Sembrava davvero eccitata anche lei.  Afferai il mio pene e mi aiutai a entrare dentro Madison, cercando di essere delicato. Poi iniziai con dei movimenti dolci e lenti. Sentivo il suo respiro crescere sotto il mio, le sue unghie graffiare la mia schiena. Io non riuscivo a contenere i gemiti, e mi mordevo il labbro inferiore per trattenerne il più possibile. Aumentai il ritmo delle spinte, sentendo crescere il mio piacere e percependo il suo. << Di più >> mi incitò Madison. Aumentai ancora, stavo per venire lo sentivo. << Sto per venire >> la avvisai prima di bacarla con passione. Lei afferrò i miei capelli , mi staccai un attimo prima di raggiungere il culmine, gemendo il suo nome. Madison venne quasi in contemporanea, soffiando il mio nome a tratti fuori dalle sue labbra. La sensazione più bella del mondo? Sentire la persona che ami dire il tuo nome mentre raggiunge l’orgasmo. Uscii da lei e mi accasciai sopra di lei dandole un altro bacio e stringendola a me. << Ti amo Harry >> mi sussurrò all’orecchio stringendomi forte. << Ti amo Madison, da morire >> dissi  guardandola intensamente negli occhi. Mi sentivo la persona più felice del mondo.

FINE PARTE ROSSA

 

**

Pov Madison

Alle nove entrammo a scuola. Io mi diressi nell’aula di inglese. Quell’ora l’avevo con Eleanor per fortuna.

Quando entrai in classe lei era già seduta al solito banco. La raggiunsi. << O ma buongiorno! >> disse sorridente. << Buongiorno! >> esclamai sorridente. << Come mai entri ora? >> mi chiese poi con sguardo indagatore. << Avevo da fare >> dissi vaga, sentendomi arrossire violentemente. Lei scoppiò a ridere. <> quasì gridò. << Shhh! >> la zittii prima di girarmi a prendere il libro di inglese. << Ebbrava Madison! Ora marini anche la scuola per farti il tuo ragazzo! Oddio, la mia piccolina sta crescendo così in fretta! >> disse poi facendo la sceneggiata e fingendo di commuoversi. Quella ragazza era tanto bella quanto stupida ogni tanto! << Chi è che marina per farsi il ragazzo?  >> disse una voce alle mie spalle. Mi voltai rapidamente. << Perrie! >> quasi gridai. Era una vita che non stavamo più tutte insieme. Dopo la lite con Julie il quartetto non esisteva più e io mi ero attaccata ancora di più ad Eleanor. Ma adoravo Perrie e mi spiaceva da morire non vederla più tanto.  Inoltre Julie aveva tentato più volte di parlarmi e cercare di scusarsi, ma non mi sentivo ancora pronta a farlo. << Salve bellezze! >> ci salutò sorridente la biondina. Che non era più biondina, notai. << Che hai fatto ai capelli? >> chiesi allarmata notando uno sgargiante fuxia sulle punte  . Lei si aprì in un gigantesco sorriso. << Ti piacciono? Avevo voglia di cambiare e mi è venuta questa idea! >> disse pasticciandosi i capelli. Oddio, era un cambiamento parecchio grosso e.. appariscente, ma era comunque stupenda. << Io non lo farei mai, ma sei splendida ! >> dissi sorridendole sinceramente. << Concordo con Mad, sei una gnoccona allucinante! >> convenne Eleanor facendoci ridere tutte. << Oddio, mi mancate ragazze! >> disse poi Perrie rivolgendoci uno sguardo colmo di malinconia. E in quel momento mi sentii uno schifo. Sì, perché non sapevo praticamente più nulla della sua vita. Sapevo che aveva iniziato ad uscire con Zayn e a quanto pare le cose andavano bene, ma ne avevamo parlato a scuola! Non avevamo passato molto tempo da amiche insieme ultimamente. Rivolsi uno sguardo colmo di significato ad Eleanor, e capii che stava pensando esattamente ciò che stavo pensando io.  << Anche tu Pez! >> dicemmo poi all’unisono.  << Scusaci per questo periodo.. mi sa che dobbiamo aggiornarci su un po’ di cose.. e soprattutto ti dobbiamo delle scuse! >> dissi poi. << Assolutamente! Madison ha di nuovo ragione! Oh ho un idea! >> disse poi El, quasi illuminandosi. << Oggi noi andiamo a fare shopping perché tra un paio di giorni partiamo per Parigi! Ti va di venire con noi? Così possiamo aggiornarci su tutto, recuperare un po’ di tempo.. ed evitare di allontanarci di nuovo. >> disse infine. I suoi occhi scintillavano mentre parlava, era davvero fiera della sua idea ed era estremamente tenera! << Sarebbe perfetto >> disse poi Perrie sorridendoci calorosamente. In quell’esatto istante passò vicino a noi Julie, e si andò a sedere due banchi dietro a noi. Mi lanciò uno sguardo indecifrabile mentre passava. Sembrava quasi dispiaciuta, come se chiedesse scusa. Ancora. Mi voltai, ignorandola incrociando gli occhi comprensivi di Eleanor.  << Sembra che ci stia davvero male, Mad >> sussurrò poi, lievemente. Non risposi, la professoressa stava entrando e decisi, stranamente, di concentrarmi sulla lezione.

**

<< Eleanor, è il quinto negozio di scarpe in cui entriamo. Spiegami quante cavolo di scarpe ti servono??? Ma poi, non ne hai già abbastanza a casa? >> chiesi disperata. Erano le 4 e Eleanor aveva già svaligiato migliaia di negozi.  << Si ma bisogna avere scarpe per ogni occasione! Non bisogna sottovalutare l’importanza delle scarpe! >> spiegò concentrata. << Sì ma , vorrei solo ricordarti che c’è un limite di peso per i bagagli.. magari non portarti tipo 10 paia di scarpe e ora concentrati su ciò che serve DAVVERO. >> risposi marcando l’ultima parola. Io ero esausta. Nemmeno 20 metri più avanti El voleva entrare in un altro negozio di scarpe. Io e Perrie ci rifiutammo di entrare e decidemmo di aspettarla fuori, comodamente sedute su una panchina là vicino.

<< Quindi con Harry le cose vanno a gonfie vele >> disse Perrie sorridendomi maliziosamente. Alla fine la mattina avevo ceduto e avevo raccontato a entrambe del.. ‘ incontro  ravvicinato’ di quella mattina. Alle sue parole arrossii ricordandomi quanto avevo detto. << Decisamente. . >> Mi limitai a rispondere, poi contrattaccai. << E tu e Zayn? Insomma ormai uscite insieme da un po’.. >> iniziai a stuzzicarla.  La vidi abbassare gli occhi imbarazzata. << Si bhe.. sai com’è Zayn.. è parecchio chiuso e io non ho ancora molto ben capito le sue intenzioni, ma con lui sto bene. >> disse aprendosi in un sorriso sognante. << Oooo Perrie è innamorataaaaa >> iniziai a prenderla amorevolmente in giro, per poi stringerla in un forte abbraccio. << Mi sei mancata tanto >> mi sussurrò poi. << Anche tu Pez, da matti! >> dissi schioccandole un bel bacio sulla guancia. << Manchi tanto anche a Julie… >> disse poi, senza staccare i suoi occhi azzurri dai miei occhi grigi. A quelle parole mi irrigidii e mi voltai dall’altro lato. Non mi andava proprio di rovinare un bel pomeriggio parlando di JulieMiIncazzoConTeACasoEtiFaccioStareDiMerda.  << Madison lo so che sei arrabbiata. E hai ragione, ma Julie ci è stata malissimo da subito. Si è resa conto di avere decisamente esagerato. Ma sai che lei è sempre stata un po’ gelosa di Eleanor per il rapporto ce avete voi due. Mi ha spiegato che era già infastidita dal fatto che avessi detto di te ed Harry solo a El, e a noi non avevi detto nulla, in più sapeva quanto Niall ti morisse dietro, e tra una cosa e l’altra è scoppiata. Ha detto che si è sentita uno schifo, perché lei sa bene quanto hai sofferto Mad, quanto tu soffra ancora per tuo padre, ma non pensava in quel momento. Ci sta da cani. Mi chiede sempre di te.. vorrebbe poterti chiedere scusa e spiegarti che le manchi davvero tanto. >>disse diretta. Non sapevo cosa dire. Ero ferita per l’atteggiamento di Julie, ma era anche una delle persone più importanti per me. Forse aveva diritto a una spiegazione . Sospirai. Alla fine ero stata egoista, di nuovo. Avevo pensato solo a me ed Harry senza preoccuparmi delle mie amiche, a parte Eleanor. Mi sentivo davvero in colpa. << Almeno pensaci >> disse poi Perrie vedendo che non rispondevo. << Hai ragione. Ha diritto almeno a provare a spiegarmi. >>  dissi poi voltandomi verso di lei. Un sorriso le illuminò il volto. Mi allacciò le braccia al collo. << Grazie Mad! Juls sarà felicissima! Che dici, pensi che potreste parlare già domani? >> chiese speranzosa. Annuii accennando un sorriso. Non pensavo che anche Perrie ci tenesse tanto che io e Julie facessimo pace. Forse anche a lei mancava il nostro quartetto. << Fantastico! Sta sera la chiamerò >> disse ancora eccitata. In quell’esatto momento Eleanor uscì fuori dal negozio. << Chi chiamerai? >> chiese poi curiosa. Io guardai la mia amica, la presi per mano  e iniziai a trascinarla verso un nuovo negozio, NON di scarpe. << Julie, mentre torniamo a casa ti racconto. Intanto finiamo questo cavolo di giro di Shopping, sta sera non avrò molto tempo per le valigia >> dissi decisa entrando in un negozio che vendeva cosa vintage molto carine. << Ah già , devi scopare.. scusa intendevo.. devi vedere Harry >> disse la mora ridendo sfacciatamente , seguita poi a ruota da Perrie. Quanto potevo odiarle? Decisamente poco , loro erano la mia ragione di vita! Dopo Harry, si intende. Così risi con loro, per poi dedicarmi allo shopping.

**

Risultato del pomeriggio di shopping? Io ero tornata a casa con lo stretto necessario, Eleanor con una marea di borse, tanto da non riuscire a portarle tutte da sole e obbligare la povera Perrie ad aiutarla. Solita storia quindi.

Verso le otto era arrivato Harry. Il programma era di mangiarci una pizza a casa, tanto mamma e John erano usciti, poi guardarci un film e rilassarci.

Avevamo finito la pizza, ed eravamo sdraiati sul divano a vedere Iron Man 2. Quanto può essere figo Robert Downey??' Troppo. Harry mi accarezzava dolcemente la schiena, alternando carezze e grattini, quando mi ricordai di non avergli detto della mia decisione riguardo a Julie. << Amore >> iniziai voltando il mio viso in modo da riuscire a vedere il suo. Era bellissimo. Stava guardando la televisione concentrato. Aveva le sopracciglia un po’ incurvate mentre osservava attento ciò che accadeva.  Le sue labbra erano rosse e piene. I suoi lineamenti perfetti, come sempre. Poi si voltò verso di me, regalandomi uno dei suoi sorrisi più belli. I suoi sorrisi erano il mio ossigeno. << Si piccola >> disse prima di schioccarmi un dolce bacio sulla fronte. << Oggi ho parlato con Perrie, mi ha raccontato un po’ di Julie, di quanto si senta in colpa e stia male per ciò che è successo..  >> dissi giocando con le mani, per poi tornare a guardarlo negli occhi. Era serio, ma dolce. << Ho deciso di darle l’opportunità di spiegarmi. >> dissi infine, un po’ titubante. Lo vidi sorridere. << Hai fatto bene amore. Eravate molto unite, sarebbe un peccato non porvarci nemmeno >> disse poi semplicemente. Quelle parole mi fecero sentire meglio. In qualche modo cercavo l’approvazione di Harry in tutto ciò che facevo. Era come se non volessi deluderlo. Ricambiai il sorriso prima di lasciargli un dolce bacio sulle labbra.

E ci addormentammo così, uno tra le braccia dell’alto a osservare quel gran figo di Robert Downey. O almeno , io mi concentravo su di lui, Harry probabilmente su Gwyneth Paltrow

 -meno 2 giorni a Prigi. <3 


*spazio autrice*

Hola Giiiiirl! Come staaaaaaaate??? chiedo perdono per il ritardo :( sono pessima lo so! Ma avevo iniziato un'altra FF, in più sta scuola mi sta uccidendo, sono a casa pochissimo ultimamente e trovo difficile trovare tempo per scrivere :( potrete perdonarmi?? Però dai, ho aggiunto una parte rossa :D Lo accettate come scusa per questo mio ritardo cronico?? Spero di si!

Allora, in questo capitolo vediamo un Harry super arrapato ** che carino eh? Aahahaha, una Madison che si rende conto di un po' di cose, e uno spiraglio di luce sull'amiczia con Julie. Secondo voi che le dirà? Faranno pace? Ditemi eh (: 

Intanto manca sempre meno a Parigi ** 

Recensite bellezze, mi mancano le vostre recensioni :( 

un bacione a tutte <3 

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Capitolo 22
*** capitolo 22- ' the loves of my life' ***


 

Leggete tutto lo spazio autrice per favore. 

 

Pov Madison

Ho sempre odiato gli ingressi delle scuole, voi no? Insomma c’è sempre una calca allucinante di studenti addormentati e insopportabili. In più devi strabuzzare gli occhi per cercare i tuoi amici e ci perdi sempre un’eternità di tempo. Oltre al fatto che magari ti senti una cretina patentata a cercare persone tra la folla di studenti davanti a un ingresso infernale chiamato scuola. Insomma, stai li ferma come una scema, a guardarti intorno mentre strizzi gli occhi come una talpa perché non vedi nulla, ecco io non mi sono mai sentita troppo furba a farlo. Comunque, quella mattina stavo cercando Eleanor. Harry sarebbe entrato alle 9 perché aveva la prima ora buca. Culo, dico io. Ad ogni modo, mi stavo guardando intorno come una scema quando sento qualcuno picchiettarmi sulla spalla. MI volto e mi ritrovo davanti due occhi  color nocciola scrutarmi speranzosi. << Julie.. >> sussurrai. Lei si aprì in un timido sorriso. << Ciao Mad. Perrie ieri sera mi ha chiamato, ha detto che mi vuoi concedere la possibilità di spiegarti e parlarti, e voglio coglierla al più presto. Mi manchi davvero tanto. >> la sua voce era poco più di un sussurro, e verso la fine si spezzò ulteriormente. Provai una stretta al cuore a veder Julie così.. infondo lei era stata una delle mie migliori amiche per un sacco di tempo , non mi andava proprio di perderla per un ragazzo. <<  Certo.. ti va bene se andiamo a prenderci un caffè dopo scuola, così ne parliamo tranquille? >> proposi sorridendole incoraggiante. Infondo, io non ero proprio nessuno per far soffrire così inutilmente una persone. È vero, Julie aveva sbagliato, ma non per questo non meritava di poter spiegare il suo punto di vista , o peggio, che io la perdonassi. E poi… mancava anche a me. << Sarebbe perfetto. >> rispose sorridendo trionfante. << Allora a più tardi >> dissi facendole un segno di saluto e dirigendomi verso le scale che portavano alla porta di ingresso. Fortunatamente là trovai Eleanor che chiacchierava tranquillamente con Josh. << Ciao ragazzi >> salutai entrambi. << Madison, c’è un ragazzo che ti fissa abbastanza intensamente.. >> mi disse poi Josh con lo sguardo puntato dietro le mie spalle. Sia io che Eleanor ci voltammo per veder di chi si trattasse. Appena vidi il soggetto in questione mi mancò il fiato. La sfiga era ovviamente dalla mia parte. Il ragazzo alto, con due occhi azzurri e intensi si avvicinò a me. << Madison Clark! Il fato gioca al posto mio! >>  << Dave  >> lo salutai accennando un sorriso. Chiariamo le cose: io volevo bene a Dave, era un caro amico di infanzia, ma la cosa finiva là. Infondo erano anni che non ci frequentavamo, e sia Eleanor che Harry preferivano che io ne stessi alla larga. << Che ci fai qua? >> tentai poi, una volta che raggiunse il nostro gruppo. << Sono iscritto qua. Oggi è il mio primo giorno >> disse tutto sorridente. Bene, rettifico: la sfiga mi ama proprio. Lanciai a Eleanor uno sguardo implorante. << Ciao Dave, Io sono Eleanor, piacere >> si presentò, cercando di smorzare la tensione. Altrettanto fece Josh. Fui grata del fatto che sia Josh che Dave fossero all’ultimo anno, almeno si erano messi a parlare di quello, il piccolo dettaglio che mi preoccupava a morte, era che anche Harry fosse all’ultimo anno. 

Trascinai letteralmente Eleanor dentro la scuola, salutando in maniera sbrigativa gli altri due.  Fortunatamente avevamo in comune la prima ora. Entrammo in classe in tutta fretta e occupammo i banchi al fondo dell’aula.

<< El, sono una sfigata colossale. >> dissi disperata gettando la testa sul banco. << Ma no tesoro, mica è colpa tua! >> << Sì lo so, ma capisci? Averlo qua a scuola sarà una tortura.. tu hai presente quanto sia geloso Harry? >> Lei sorrise. << Sì ho ben presente. Ma dovete stare tranquilli entrambi.. ho un piano. >> disse maliziosa. Al che alzai lo sguardo e la fissai. << Che intendi? >> chiesi dubbiosa. << Oggi ho avuto al conferma che lui non ti vede proprio come una amica e basta, o almeno non ti guarda come tale. Ti ha guardata in continuazione prima, e anche in modo …strano. Quasi famelico. Ora, visto che tu ed Harry siete la mia coppia preferita, e che confido veramente in voi, il mio piano è quello di trovare una ragazza al caro Dave. Così, Harry sarà più tranquillo e tu anche. Ma tu faresti comunque meglio a mettere le cose in chiaro Mad.. >> disse serena. L’ho mai detto che io amo questa ragazza? Sì, penso di averlo ripetuto una marea di volte, ma il fatto è che ogni volta fa qualcosa di nuovo che mi stupisce, e non posso che amarla di più!  << E poi, ricorda che dopo domani si parte per Parigi bellezza, hai una settimana per  far distrarre Harry e fargli metabolizzare la storia di Dave, e soprattutto hai una settimana per convincerlo pienamente che è lui e solo lui che ami. Anche se a giudicare dal fatto che saltiate scuola per scopare, penso che lui un’idea ce l’abbia >> concluse sogghignando. Io divenni rossa dalla vergogna. << Eleanor! >> la richiamai fulminandola con lo sguardo e provocandole una risata sonora. Risata che si placò poco dopo, appena la professoressa di chimica entrò in classe. Penso che quella fu l’unica volta in cui fui contenta di vedere quella donna.

 

Alla fine dell’ora mi catapultai fuori dalla classe alla ricerca di Harry. Lo trovai proprio di fronte al mio armadietto che mi aspettava sorridente. << Buongiorno bellezza >> mi sorrise prima di baciarmi dolcemente. Era mai possibile che ogni singolo bacio mi faceva sentire ancora le farfalle nello stomaco? Si, lo era decisamente. << Ciao amore >> risposi a fior di labbra. << Come stai? >> chiese poi. << Bene, oggi pomeriggio vedo Julie, prendiamo un caffè così parliamo anche.. >>  gli spiegai posando i libri nell’armadietto e prendendo quelli dell’ora successiva. << Perfetto! >> disse entusiasta. << Già.. >> << Che c’è? >> chiese. Lo fissai in modo strano. << Nulla perché? >> chiesi di rimando. << Sei strana piccola, c’è qualcosa che non va.. lo sento. Dimmi tutto >> Ecco cosa amavo del nostro rapporto. Il fatto che entrambi riuscissimo a capire quando c’era qualche cosa che non andasse. Presi un respiro profondo. << C’è una novità >> dissi guardandolo negli occhi. E gli occhi che tanto amavo mi trasmettevano ansia. Odiavo far stare così Harry. << Di che si tratta ? >> chiese poi. Non ebbi il tempo di rispondere che Dave si materializzò non so come vicino a noi. << Ciao Harry! >> disse allegro. Harry lo guardò, si voltò verso di me con sguardo indecifrato. Gli lanciai uno sguardo che significava ‘ era ciò che stavo per dirti’ . Si voltò nuovamente verso Dave. << Ciao Dave, che ci fai qua? >> chiese  cercando di essere il più cordiale possibile. << è buffo che sia tu che Mad abbiate detto esattamente le stesse parole. >> disse poi. Harry mi lanciò uno sguardo più sereno e mostrò un mezzo sorriso, il che mi fece tranquillizzare un po’. << Quando troverai la tua anima gemella capirai. >> rispose Harry. << Comunque, che ci fai qua? >> chiese nuovamente. Dave sorrise. << Vengo a scuola qui. Oggi è il mio primo giorno. >> vidi Harry contrarre impercettibilmente la mascella. << Bene, spero ti troverai bene. Ci vediamo in giro >> poi gli fece un cenno di salutò e mi trascinò via con lui. Ci infilammo in uno dei pochi angoli bui della scuola, era uno dei nostri posti preferiti. << Che diavolo ci fa quello là qui? >> chiese poi esasperato Harry, guardandomi dritta negli occhi. Il suo sguardo non era freddo, ma quasi triste. << Era quello che stavo per dirti.. l’ho scoperto solo sta mattina. Non so che dire. >> dissi distogliendo lo sguardo. << Spero solo non faccia cazzate, se no è un uomo morto. >> disse poi freddo. Io evitai ancora il suo sguardo. Poi sentii le sue dita prendermi dal mento e voltarmi verso di lui. Fissai nuovamente i suoi occhi. << Ei.. >> sussurrò. << Ei >> risposi, flebilmente. << Che c’è? >> chiese dolcemente. << Non voglio che questo rovini il nostro rapporto. Non voglio che tu sia geloso di qualcosa che non esiste nemmeno . Non voglio che tu sia arrabbiato con me perché lui ora viene a scuola qui. >> dissi trattenendo una lacrima. Avevo una folle paura che Harry si arrabbiasse con me a causa di Dave. Mi rendevo conto che io non avevo nessuna colpa , ma quando Harry era geloso c’era poco di razionale infondo. I suoi occhi mi fissarono dolcemente. Grigio nel verde, verde nel grigio. Insieme sembravano una giornata nebbiosa ma dannatamente bella. << Ascoltami bene: io non sono assolutamente arrabbiato con te, e mi fido ciecamente di te. Sono solo scazzato che quel cretino abbia proprio scelto questa scuola, ma io sono determinato a non perderti Madison, e lui capirà ,presto o tardi, che tu sei mia, e che il nostro amore è unico e soprattutto reale. Non permetterò a niente e nessuno, specialmente Dave, di rovinare questo rapporto magnifico che abbiamo noi. Io ti amo Madison, ti amo da morire, e supereremo anche questo >> disse con una dolcezza incredibile, quella che si usa per spiegare le cose ai bimbi, per poi sorridermi e baciarmi. Un bacio che trasmetteva amore, bisogno, necessità, possesso. Un bacio meraviglioso. Sorrisi sulle sue labbra prima di staccarmi da lui. << Eleanor ha un piano >> dissi poi, sorridendo maliziosa. Harry mi guardò stranito. << E’ determinata a trovare una ragazza a Dave, così non avremo più problemi e lui si fisserà con questa qua.. >> spiegai brevemente. Harry rise , poi mi stampò un altro dolce bacio sulle labbra. << Eleanor è un genio >> disse infine. << E io ti amo >> dissi circondandogli il collo con le braccia. << Mai quanto io amo te però >> disse sorridendo. << Dici? Io non credo >> << Io invece credo proprio di si.. >><< Mmm.. ti amo, ti amo, ti amo >> dissi strofinando il mio naso contro il suo. << Ti amo come non ho mai amato nessuno >> disse lui appoggiando la sua fronte sulla mia. E di novo mi persi nel suo sguardo, così limpido e sincero. E di nuovo sentii i suoi occhi perforarmi l’anima. Era come se ci fossimo estraniati dal mondo, e fossimo entrati nel nostro mondo. Un mondo perfetto, fatto solo di noi due, e del nostro amore. Ma ecco che le cose belle finiscono,e venimmo risucchiati nel mendo reale dalla dolce voce della vice preside Cost. << Ragazzi, mi fa davvero molto piacere tutto questo amore, ma la campanella è suonata, quindi muovete il culo ed andate in classe. Ai prossimi sbaciucchiamenti e ritardi vi beccate la punizione. Muoversi >> Ecco che il colonnello impartì l’ordine. Ora, a parte l’imbarazzo per essere stati ripresi a scambiarci baci, l’umiliazione di quelle parole non è da sottovalutare. E poi la dolcezza con cui erano state pronunciate, fu quasi spaventosa. Comunque io ed Harry, rossi di imbarazzo, ci dileguammo nelle nostre classi, e per il resto della giornata evitammo di sfiorarci troppo, anche se la cosa era alquanto difficile e straziante. Sapete, è davvero difficile trattenersi dal baciare o accarezzare la persona che si ama con tutti sè stessi. 

Dopo altre 5 estenuanti ore, anche quella mattinata finì. << Che dici posso dartelo un bacio ora, o pensi che la Cost possa spuntare fuori dal cespuglio e sgridarci? >> chiese Harry abbracciandomi da dietro. Sorrisi, per poi voltarmi e baciarlo dolcemente. << Ho una proposta. >> disse poi. Lo guardai curiosa. << Spara. >>  << Che dici se sta sera usciamo a cena io te, tua madre e John? >> A quella domanda rimasi letteralmente senza parole . Non era una cosa normale uscire a cena con la propria madre, il suo fidanzato e il proprio fidanzato, no? Non ne capivo il senso. << Perché questa idea? >> chiesi dunque. Lui mi sorrise. << Ti rapisco una settimana amore mio, ultimamente non sei mai a casa perché sei quasi sempre con me.. mi sento un po’ in colpa nei confronti di tua madre. So che avete un bellissimo rapporto, non voglio rovinarlo non facendoti passare del tempo con lei. Ma allo stesso tempo non mi va di stare troppo lontano da te, e quindi ho avuto questa idea. Così tu potresti conoscere meglio John, con me a fianco a te pronto a sostenerti. >> Sorrise soddisfatto delle sue parole e mi strinse in un abbraccio forte. Poteva esistere al mondo un ragazzo più dolce? Io  non penso proprio. In quanti si sarebbero messi a fare un ragionamento simile? IN quanti si sarebbero sentiti in colpa nei confronti della madre della propria ragazza? Io non penso sarebbero stati molti, onestamente. Così sorrisi sinceramente colpita dal gesto di Harry. Lo baciai dolcemente, cercando di fargli capire ancora una volta quanto lo amassi. << Dire che sei perfetto comincia ad essere riduttivo sai? >> lui scoppiò a ridere. << Questo sarebbe un si? >> chiese poi, accarezzandomi la mano con il pollice. Annuii. << Certo amore. >> << Perfetto! Allora, oggi pomeriggio ti vedi con Julie giusto? >> chiese poi . << Esatto. >>  << Bene allora magari per le sette passo a prenderti e andiamo tutti insieme al ristorante, ti va? Avvisi tu tua madre, o la chiamo io ? >> Sorrisi dolcemente. << La avviso io tranquillo. >> << Perfetto. A sta sera piccola >> disse prima di baciarmi nuovamente. Dopo di che si diresse verso la macchina , mentre io aspettavo Juliet. Appena Harry si allontanò, notai la figura di Dave in piedi, sulle scale dell’entrata, intenta a fissarmi. Sembrava avesse assistito a tutta la scena, e la cosa mi diede fastidio. Non riuscii a interpretare bene il suo sguardo, ma non mi andava più tanto a genio quel ragazzo. Era diventato strano, davvero troppo.

Poco dopo lo vidi avvicinarsi verso di me, ma per una buona volta la fortuna fu dalla mia parte, poiché Julie lo precedette. Altro punto a favore di Juliet!

<< Ciao >> disse allegra. << Ciao >> risposi con un sorriso. << Andiamo? >> chiese. Annuii. << Che dici, andiamo in quel bar vicino alla biblioteca? Quello che ci piaceva tanto.. >> propose. E io acconsentii. Oltre a contenere bei ricordi, quel bar faceva i migliori panini di Londra, garantito al 100 %. Avevo già l'acquolina in bocca solo a pensarci. 

Dopo esserci sedute, aver ordinato due panini a dir poco giganteschi, e aver iniziato a sorseggiare il nostro bicchiere di coca cola, Julie cominciò a parlare. << Dio, ancora non ci credo.. cioè siamo qui insieme e forse veramente è la volta buona che le cose si risolvono. >> disse quasi disperata. E mi fece una tenerezza infinita. La incoraggiai a parlare. << Mad.. chiederti scusa mi sembra riduttivo. Ero ferita, non mi aspettavo che Niall mi dicesse quelle cose.. sai meglio di me come possa diventare cattiva una ragazza ferita. E quindi non ci ho più visto.. sapevo quanto Niall ci avesse provato con te, ed ero fermamente convinta che fossi tu quella ragazza. E a quel punto mi sono sentita doppiamente ferita, perché il ragazzo di cui mi ero innamorata non mi voleva per la mia migliore amica, o almeno così credevo. In più ero arrabbiata con te perché non mi avevi detto nulla di Harry e ho dovuto scoprirlo da facebook, mi sono sentita esclusa dalla tua vita. E quindi non ci ho più visto e ho agito senza pensare. Ma ti posso assicurare che un secondo dopo aver detto quelle brutte cose, mi sono resa conto di ciò che effettivamente avevo detto.. e mi sono sentita un mostro. Un mostro perché ho messo in dubbio i tuoi sentimenti , un mostro perché non ho fatto attenzione alle parole e ti ho riaperto ferite profonde. E mi sono sentita una schifo Madison. So quanto tu sia stata male per tuo padre, e so bene che ancora oggi tu ci stai male, e io vorrei poterti aiutare mille volte di più. E quando mi sono resa conto di ciò che avevo insinuato, non sapevo più come rimangiarmi tutto, e quando mi hai gridato contro, pensavo a quanto tu avessi ragione. Mi sono sentita uno schifo sempre dopo quel giorno, non facevo altro che pensare a ciò che ti avevo detto, e cercavo una soluzione, un qualcosa che potesse farti capire che era tutto dettato dalla rabbia e dal dolore. E mi odio per averti fatta stare male, mi odio da morire Madison, voglio che tu sappia che io ti voglio bene, per me sei come una sorella , non voglio vederti stare male, meno che mai se è a causa mia! Io.. io.. io non meriterei nemmeno un tuo perdono, sono stata così insensibile.. e..  >> e a quel punto scoppiò in un pianto liberatorio e colmo di dolore. Mi fece male vederla così, e tutto ciò che riuscii a fare fu abbracciarla. La lasciai piangere, confortandola con qualche carezza, ma la lasciai sfogare. Quando si riprese le sorrisi. << Julie è vero , ci sono stata davvero molto male, perché ho rivissuto tutto il dolore provato fino ad adesso. Sono stata male perché certe cose ti feriscono di più se sono dette da persone davvero importanti.. e io non mi aspettavo una cosa simile da te. Ma è vero, so bene come può diventare una ragazza ferita. Io non so come reagirei se Harry dovesse lasciarmi e avessi anche solo lontanamente il sospetto che sia a causa di una di voi, quindi capisco il dolore. Non posso dirti che mi è passata subito, ero molto arrabbiata e ferita, ma capendo quanto ci hai sofferto tu, capendo che comunque ti sei resa conto che ciò che mi ha detto era forte, e doloroso.. vedendo come ci stai male.. io non posso proprio non perdonarti Juls.. L’hai detto anche tu, siamo come sorelle, e le sorelle si perdonano, soprattutto quando mostrano di essere davvero pentite e di soffrire. Ti voglio un bene dell’anima e sono contenta di averti sentito dire certe cose >> sorrisi incoraggiante. Julie mi guardò con immensa gratitudine. << Te l’ha mai detto nessuno che sei una persona fantastica? Dico sul serio , non so cosa darei per essere anche solo un minimo come te >> disse asciugandosi le ultime lacrime. Le strinsi dolcemente una mano sorridendo. << Grazie >> sussurrai. Julie mi strinse forte a sé. << Ti voglio bene Mad >> sussurrò. << Ti voglio bene Juls >> risposi, per poi lasciarle un bacio sulla guancia e sorriderle nuovamente. Sì, mi era decisamente mancata la mia amica.

<< Ora però, dimmi pure se ti sembro troppo invadente eh, ma sono curiosa di sapere tutti i dettagli della tua storia con Harry! >> chiese poi eccitata. Mi fece una tenerezza incredibile. Onestamente? Anche io non vedevo l’ora di raccontarle ogni cosa. E poi diciamocelo, a me faceva piacere far sapere a tutti quale ragazzo magnifico avevo la fortuna di avere al mio fianco.

Così, passammo un intero pomeriggio a chiacchierare, ridere e scherzare, come una volta. E fu uno dei pomeriggi più belli di sempre. Le raccontai tutto ciò che si era persa, mi soffermai particolarmente sulla sorpresa del compleanno e di San Valentino, le spiegai di Parigi e le raccontai anche di Dave. E la cosa più bella era che lei mi ascoltava interessata, quasi rapita, e ciò non faceva altro che procurarmi orgoglio.  A quel punto consideravo la mia vita quasi perfetta: avevo un ragazzo spettacolare, una migliore amica unica, altre due migliori amiche a dir poco speciali, una madre senza paragoni e una sorella eccezionale. Era vero, mi mancava la mia roccia, il mio mondo e il mio pilastro, mi mancava il mio papà e niente e nessuno avrebbe potuto restituirmelo o sostituirlo, sarebbe stato una mancanza costante e anche profonda, ma fortunatamente avevo molte persone al mio fianco che cercavano di rendere tale mancanza meno dura da sostenere.

Molto spesso mi ritrovavo a pensare a quanto avrei voluto che mio padre conoscesse Harry come mio fidanzato, e non come mio migliore amico. Avrei voluto vedere le sue scene di gelosia, i suoi discorsi inesistenti solo per provare a fare il papà duro. Avrei voluto averlo al mio fianco il giorno del mio matrimonio, il giorno in cui avrei messo al mondo i suoi nipoti. Avrei voluto molte cose, e avevo la consapevolezza di non poterne più condividere con lui nessuna, e la cosa mi uccideva. Ma sapevo anche che lui c’era, era lì con me sempre, mi sosteneva e mi guidava, e questa consapevolezza mi ha sempre regalato un po’ di speranza e tranquillità. E nei momenti più bui, quelli in cui la mancanza è troppa e non riesci a fare altro che piangere, bhe in quei momenti avevo Harry, che pazientemente mi stava vicino e asciugava ogni mia lacrima, senza fare domande, senza essere di peso. Semplicemente lui era lì, e il dolore un po’ diminuiva.

 

 

 

Quella giornata era diventata una delle migliori. Chiarire con Julie mi aveva decisamente tirato su l’umore, e la prospettiva di passare la serata con le due persone più importanti della mia vita, non faceva che migliorare quella giornata.

Quando avevo detto a mia madre l’idea di Harry, lei ne era rimasta sorpresa ma in modo positivo. Non si aspettava una cosa simile, ma ne era a dir poco contenta. Lei aveva sempre avuto un debole per Harry, aveva sempre sperato in un lieto fine per noi due, ed era senza dubbio la nostra sostenitrice numero uno, insieme ad Anne, si intende.

Onestamente, ero emozionata per quella serata. Per me alla fine era importante, ed ero agitata all’idea di conoscere meglio John, anche se ormai passava più tempo a casa nostra che a casa sua, ma questi sono dettagli. Per l’occasione decisi di indossare dei jeans chiari molto semplici e aderenti, ci abbinai un paio di Jeffrey Campbell nere, un maglione largo nero, con dei ricami beige, e indossai la catenina che mi aveva regalato Harry. Lasciai i capelli sciolti e mossi, e mi truccai davvero poco, ma non rinunciai al mio rossetto rosso. Era diventato una specie di marchio ormai, senza rossetto rosso non mi sentivo io. Quando raggiunsi mia madre in salotto, quasi mi commossi a vederla così bella. Sapete, magari uno non si sofferma troppo a vedere i propri genitori, cioè ad osservarli come persone e non come mamma o papà, ma quella sera io non vidi mia madre, vidi una donna bellissima, con un sorriso che faceva sciogliere il cuore. Indossava un vestito nero a tubino, lungo fino al ginocchio, delle scarpe con il tacco nere, molto semplici, e al tutto aveva abbinato un cardigan morbido e di colore grigio scuro. I capelli erano sciolti e lisci, come sempre, e non indossava praticamente trucco, se non un filo di matita e del mascara. Era una delle donne più belle che avessi mai visto. L’abbracciai di istinto, stringendola forte. Era da troppo tempo ormai che non lo facevo. << Ti voglio bene mamma >> le sussurrai all’orecchio senza mollare la presa. Mia madre mi strinse a sua volta. << Ti adoro piccola mia >> disse di rimando. Ci staccammo appena in tempo per sentire la chiamata di Harry che ci avvisava di essere arrivato. Recuperammo un John tutto indaffarato a sistemarsi nel bagno, e uscimmo. Mamma e John presero la macchina di quest’ultimo, mentre io salii su quella di Harry. Lui, da buon gentiluomo, scese dall’auto appena ci vide uscire di casa, salutò mia madre e John e spiegò dove ci voleva portare. << Comunque Kate, sei sempre più bella >> aveva detto a mia madre prima di dirigersi verso la macchina.  Lei aveva sorriso sinceramente, e quando sorrideva sembrava ancora più bella.

Harry aveva prenotato nel ristorante preferito di mia madre, e la cosa non faceva che farmi sciogliere ancora di più. Lo guardai attentamente mentre guidava. Indossava dei jeans neri stretti, degli stivaletti marroni, che onestamente odiavo, ma che a lui stavano comunque bene, una camicia bianca e una giacca grigia scura. Era davvero bellissimo. << Grazie ancora >> dissi poi. Lui si voltò un attimo per sorridermi, poi tornò a guardare la strada. << A me fa solo piacere piccola. E comunque, sei splendida sta sera. >>  A dire la verità lui mi diceva cose di questo genere ogni volta che ci vedevamo , ma sentirglielo dire mi faceva sempre un certo effetto, e mi emozionava ancora. Gli lasciai un dolce bacio sulla guancia, e tornai a guardare fuori dal finestrino.

In poco tempo arrivammo al ristorante. Il cameriere che ci accolse, ci accompagnò a un graziosissimo tavolo in uno degli angoli più tranquilli della sala da pranzo. Era tutto molto bello ed elegante.

Volete la verità? È stata forse la serata più bella della mia vita. Io ed Harry non ci siamo trovati in imbarazzo nemmeno una volta, lui e mia madre hanno parlato moltissimo e vedere mia madre così felice, serena e contenta mi ha riempito il cuore di gioia. In più, ho avuto la possibilità di conoscere meglio John, e devo dire che ne sono stata solo contenta. Si è rivelato una persona davvero fantastica, e posso dire che fui quasi contenta che mia madre avesse deciso di legarsi a lui. Anche se ovviamente, era difficile accettare un altro uomo nella vita di mia madre, ero contenta che lei potesse di nuovo essere serena, ed ero ancora più contenta del fatto che ci fosse qualcuno che si prendesse cura di lei.

Durante il corso della serata mia madre ripetè più volte quanto fosse contenta per me ed Harry, e quanto Harry fosse straordinario. E come darle torto? Mi sentivo al settimo cielo. Avevo ritrovato la mia migliore amica, avevo visto mia madre felice e serena, e passato una serata splendida con le mie due ragioni di vita. Senza dubbio, la vita con me, quel giorno, aveva deciso di essere buona.

Come ciliegina sulla torta, mia madre aveva deciso di andare a dormire da John, per dare la possibilità a me ed Harry di stare un po’ insieme. Lo trovai un gesto davvero dolce, e comunque strano da parte di una madre, ma infondo avevo la possibilità di passare la notte con l’amore della mia vita, non avevo intenzione di farmi poi troppe domande.

Così, ci salutammo e io ed Harry tornammo a casa mia. A parte Billy il rompiscatole, avevamo tutta la casa per noi, e la cosa era davvero eccitante.

<< Sono stato benissimo questa sera >> disse il riccio entrando in casa. << Anche io amore, è stata una serata perfetta, e mamma sembrava davvero felice >> risposi posando la mia borsa sul tavolino dell’entrata. << Grazie, davvero di cuore >> aggiunsi andandogli incontro. << E di cosa? Grazie a te. Non sai quanto mi abbia reso felice questa cena. >> disse appoggiando la sua fronte contro la mia. Era una delle cose che amavo di più. Quando le nostre fronti erano a contatto, i nostri occhi si fissavano inevitabilmente ed era una delle sensazioni migliori del mondo.  Sarà banale, ma quelle iridi verdi per me significavano il paradiso. Significavano amore incondizionato e felicità, tanta felicità.  << Sai piccola , non vedo l’ora di essere a Parigi e di poterti baciare sotto la Tour Eiffel. >> Disse sorridendo dolcemente. Sorrisi anche io. Mancava davvero poco alla settimana più bella della mia vita. << E ora non me lo dai un bacio? >> chiesi poi innocentemente, poco prima di ritrovarmi le sue dolci e rosse labbra sulle mie. Fu un bacio dolce e casto, ma pieno di amore.  << Che dici, doccia insieme? >> chiese poi, mostrando un sorriso sfacciato. << è tardi per la doccia amore >> gli feci notare. Era davvero tardi, e il giorno dopo dovevamo comunque andare a scuola. Ma lui non rispose, e iniziò a baciarmi. Prima baci dolci e morbidi, poi baci sempre più profondi e infine baci urgenti e ardenti di desiderio. Infondo avevamo casa libera per tutta la notte, non era poi una grande idea sprecare un’opportunità simile. Così tra un bacio e l’altro, una parola dolce e l’altra ci ritrovammo in camera mia. Ci fermammo un attimo, di nuovo fronte contro fronte, occhi negli occhi. << Sei bellissima >> mi sussurrò Harry, accarezzandomi il viso con le sue grandi mani . E a quelle parole sentii il battito accelerare come la prima volta. Spostai i ricci dalla sua fronte, tracciai il contorno del suo viso con le mie dita, così piccole in confronto alle sue. Mi soffermai particolarmente sulle labbra, ammirandole e pregustandole. E come se mi avesse letto nel pensiero, prese la mia mano, intrecciò le nostre dita e si avvicinò  , per baciarmi nuovamente. Non ero mai sazia di lui, delle sue labbra, del loro sapore dolce. Ne volevo sempre di più. E quando ero costretta a rimanere lontano da lui  e dai suoi baci, mi sentivo sempre un po’ persa e spenta. Era come se lui, i suoi baci, le sue carezze, fossero la mia linfa vitale, senza la quale sarei morta. Ed era così che mi sentivo. Harry mi teneva viva, lui mi rendeva ciò che ero.

Infilai le mani nei suoi ricci, mentre lui si distese sul letto trascinandomi sopra di lui. Entrambi ci separammo per levarci le scarpe, e poi le nostre labbra tornarono a cercarsi, le nostre mani ad accarezzarsi, i nostri corpi a sfiorarsi. Delicatamente lui infilò le mani sotto il mio maglione e iniziò a tracciare cerchi immaginari sulla mia pelle, per poi sfilarmi la maglia. Lo lasciai fare, sentendo il respiro accorciarsi e i battiti aumentare. In breve tempo mi ritrovai anche senza reggiseno.  Invertì la posizione e mi ritrovai sotto di lui. Mi fermai un attimo a guardarlo. Era dannatamente bello. Non riuscivo a trovargli un difetto, e la cosa era frustrante ma anche decisamente sexy. Mentre ero intenta ad ammirarlo, lui cominciò a sbottonarmi i pantaloni per poi mettersi  a giocare e infine sfilarmeli. Io indossavo solo più gli slip di pizzo bianco mentre lui era ancora tutto vestito. << Sei troppo vestito >> sussurrai prima di baciarlo dolcemente e poi mordicchiargli il labbro inferiore. Poi gli sfilai dolcemente la giacca, sbottonai lentamente la camicia alternando i bottoni ai baci e infine  gli lasciai umidi baci sul collo che gli provocarono dei brividi. Giocai un po’ con la sua catenina, tracciai il contorno dei suoi tatuaggi e poi raggiunsi il bottone dei  jeans. Lo sbottonai lentamente, facendo fremere Harry che era visibilmente eccitato. Sorrisi maliziosa prima di leccargli il lobo dell’orecchio e tracciargli linee immaginarie sulle schiena. Lo sentii contrarre la mascella e sorrisi divertita, per poi concludere lo strazio e sfilargli i jeans. Ci liberammo in poco tempo anche dell’intimo rimasto, non prima che Harry esprimesse il suo apprezzamento per la mia biancheria di pizzo. Ero a conoscenza della sua piccola fissa per il pizzo, e mi piaceva accontentarlo, rendeva tutto più eccitante.

E tra un bacio e l’altro facemmo l’amore, e come sempre fu unico e speciale. E come sempre fu emozione allo stato puro. Mai nessuno mi aveva fatto sentire così, mai nessuno mi aveva amata così. Harry era l’unico, era speciale, era l’amore della mia vita. E sentirlo dentro di me mi faceva sentire completa, e quando facevamo l’amore non si capiva più dove finivo io e dove iniziava lui. Diventavamo un unico corpo, un unico cuore, un unico e immenso amore. Diventavamo energia pura, elettricità. Diventavamo qualcosa di unico e magnifico. E ci vivevamo, ci vivevamo fino in fondo. Ci dedicavamo l’uno all’altro, ci baciavamo, ci accarezzavamo, avevamo bisogno del contatto continuo.

Facevamo l’amore, e ogni volta era più bello. E quella volta non fu diverso, mi sentii completa, mi sentii felice. Mi sentii amata. E raggiungemmo l’apice del piacere insieme, guardandoci negli occhi e sussurrando i rispettivi nomi. E in quel momento il mondo poteva finire, che niente sarebbe stato più bello che vivere quell’attimo.

Eravamo io e lui, e ci amavamo come se non ci fosse stato un domani.

E così ci addormentammo, nudi, abbracciati , cuore contro cuore, fronte contro fronte. Mani e gambe intrecciate, amore condiviso. Così ci addormentammo, impazienti di vivere un altro sogno.

-1 giorno a Parigi.

 


*spazio autrice*

Salve ragazze. So che è passato più di un mese dall'ultimo capitolo, ma la verità è che sono un po' delusa. Non so, sembra che questa storia non vi piaccia poi tanto, sbaglio? Non so, sono un po' demoralizzata, e vedendo il poco interesse non riuscivo a trovare l'ispirazione per continuare e scrivere questo capitolo, che per altro non sono nemmeno sicura sia venuto poi tanto bene. 

Perciò ragazze, ci terrei davvero a ricevere più pareri, più consigli e anche idee. Sentitevi ibere di dirmi i vostri pensieri, che siano positivi o negativi, in ogni caso mi aiuterebbero! 

Recensite, scrivetemi in posta, come volete ma davvero io vorrei vedere se c'è davvero interesse per questa storia o no, perchè sono veramente in crisi. 

Sapete, più uno vede che la sua storia è apprezzata, più ha ispirazione e voglia di continuare, quindi mi aiuterebbe davvero se voi lo faceste! 

Ora, parlando del capitolo, che ne pensate ? 

Inoltre, stavo pensando: se la facessi diventare una ff rossa, a voi piacerebbe? Ditemi ciò che ne pensate! Perchè come vedete Harry e Madison finiscono davvero molto spesso a fare l'amore, e magari sarebbe carino descrivere più spesso ciò che accade e ciò che provano. Quindi: siete pro o contro al farla diventare una storia rossa?


In più: sto lavorando a una nuova FF, che presto penso inizierò a pubblicare, quante di voi sarebbero interessate a seguirla? 

Il protagonista è sempre Harry (: 

Bene ragazze, spero che cominciate davvero a farmi sapere i vostri pareri e farmi sapere se questa storia vi appassiona o meno.

A presto, un bacio (: 

Harry amore bellissimo **

A ragazze , dimenitcavo!

Sto aiutando un'amica a pubblicizzare la sua pagina! passereste e mettereste mi piace? Significherebbe molto per lei, e per me <3 

                                            https://www.facebook.com/kissmeslowlyidk

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