La nuova nemica e il plotone oscuro

di DeltAmb3r
(/viewuser.php?uid=407354)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il rapimento di Garuru ***
Capitolo 2: *** L'arrivo a casa Hinata ***
Capitolo 3: *** Il racconto dei Keroniani e la nuova arrivata ***
Capitolo 4: *** Lo pseudo-droide di Garuru ***
Capitolo 5: *** Il tentativo di un Keroniano ***
Capitolo 6: *** Il racconto di Ailè ***
Capitolo 7: *** Un'ostinata Angol Mois ***



Capitolo 1
*** Il rapimento di Garuru ***


Sul  pianeta Pekopon, che  ormai si definisce con il nome di terra, era tutto tranquillo,grazie al plotone di Keroro e alla famiglia Hinata, che aveva salvato il mondo per l’ennesima volta.
Erano tutti felici, il sergente Keroro, montava i suoi modellini di Gundam, assistito dalla dolce Angol Mois, e da Fuiuki, Tamama si rimpinzava di dolci sul divano del salotto,Natsumi e la ragazza fantasma, ascoltavano il programma di Mutsumi alla radio, mentre Giroro, Kururu, e Dororo, erano in laboratorio, per lavorare su un nuovo esperimento, per la conquista del pianeta.
Insomma, tutti, erano felici, calmi, e tranquilli, tranne il plotone di Garuru, che quella mattina, per ragioni sconosciute, era parecchio agitato, sorvolando il cielo con la loro astronave, per accompagnare la capo-infermiera Pururu, nel suo studio al laboratorio segreto, sotto, la casa degli Hinata.
-Pururu…- cominciò a parlare Garuru -Sei sicura di doverlo recuperare?Non era poi tanto speciale…-.
Pururu arrossì imbarazzata -Q..quell’amuleto conserva qualcosa di cui ho talmente bisogno-.
-Non capisco perché fare così tanta strada su questo patetico pianeta solo per un gioiello.- rispose Zoruru seccato, mentre meditava a testa in giù.
-Sono semplicemente d’accordo- disse Taruru, rivolgendosi al tenente.
Dopo qualche minuto di silenzio, Pururu, chiese a Garuru, di venire a parlare con lei, nel suo studio, e finalmente soli in corridoio, cominciarono a parlare tra di loro.
-Garuru…- sussurrò Pururu arrossendo-Ho sentito da Tororo, che vorresti dimetterti vero?-. La sua voce si fermò. Stava tremando.
-C...cosa?Perchè mi fai una simile domanda?- rispose Garuru con un viso pallido. Ci fù un attimo di silenzio.
-Io non voglio che tu torni su Keron!- Pururu gli urlava contro -Non posso accettare l’idea delle tue dimissioni!E poi, tu… io… siamo amici, no?-.
Alla sua risposta, Garuru arrossì. Pururu non si era mai comportata così prima d’ora, ma dopo una seguente riflessione da parte del tenente, le rispose –Sono indeciso su questo argomento. Fino ad ora, non abbiamo fatto nessun progresso.-.
-Io non voglio che tu te ne vada!Io ti… ti…- Pururu non fece in tempo a finire la frase, che ci fù una fortissima esplosione.
- ALLARME INTRUSO! ALLARME INTRUSO!- gridava il sistema d’allarme, poi si sentì la voce di Tororo al microfono –Capo, c’e un intruso sul ponte di comando!Devi aiutarci!Devi…no… non farlo… ti prego…AAAAAAAAHHHHHH!,AIUTOOOOO! -.
-Tororo!- esclamò Pururu spaventata. Cosa sarà mai successo?
A quella richiesta, Garuru non poté trattenersi, e si diresse con Pururu, verso il ponte di comando.
Finalmente, i due Keroniani, raggiunsero la destinazione.
-Tororo, ragazzi, ci siete?- Domandò Garuru in mezzo al fumo, ma non ebbe risposta –Allora, dov’è l’intruso?!-.
-Eccomi qui!- disse una voce femminile dall’altro lato della stanza -Mi cercavi?-.
Al di là del fumo, si intravise una figura scura, umana, no, non lo era… era una ragazza vestita di nero, i capelli scuri, avvolti in una treccia, con un simbolo a bersaglio rosso, sul petto e sulla fronte, i suoi occhi erano rossi, e dietro alla schiena aveva due paia di tentacoli, con cui aveva catturato sia Zoruru, che Tororo e Taruru.
-Non sei una Pekoponiana, vero?- le chiese Garuru con tutta tranquillità.          
 -Neanche tu piuttosto.- rispose la ragazza -Ma  forse sei colui che stavo cercando da un pezzo.-
-Che cosa vorresti dire con questo?- chiese ripetutamente Garuru -Chi sei e da dove vieni?-.
-Bene, mi chiamo Xana, e sono venuta da un’altra dimensione. Sono venuta qui per creare il mio esercito e per conquistare questo pianeta. Ti faccio una proposta da amica, facciamo una sfida corpo a corpo, se vinci tu me ne andrò, ma se vinco io…-.
-AVANTI, PARLA!- gli urlò lui furibondo.
A quel punto Xana cominciò a ridere,una risatina malvagia che avrebbe fatto infuriare chiunque. Il suo sguardo si fece più cupo.
-Se vinco io, tu ti unirai a me,e diventerai il generale del mio esercito. Potrai fare tutto quello che vuoi, anche conquistare l’intero universo!Allora, ci stai?-.
Garuru strinse il pugno in segno di rabbia, non era molto deciso sul da farsi. Pururu non faceva altro che peggiorare la situazione. Lo supplicava di non accettare la sfida. Anche se lei non voleva ammetterlo, lei era piuttosto preoccupata per la situazione.
-Attendo una risposta!Non vorrai che succeda qualcosa ai tuoi soldati, vero?-disse Xana, che aveva perso la pazienza, rivolto all’indeciso Keroniano viola, ma Pururu gli si parò davanti.
-Se vuoi combattere con lui, dovrai combattere anche con me!- urlò Pururu, ma al sentire quelle parole, Xana alzò il braccio, e con lui, anche la Keroniana si alzò da terra.
-Togliti di mezzo!Non intralciarmi!-le disse, mentre spostava il braccio violentemente verso sinistra, e Pururu, venne scaraventata verso il muro,per poi ricadere a terra, priva di sensi.

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-PURURU!!!!- Garuru era disperato, e senza pensarci due volte, accettò la proposta.
-Bene!- Rispose la ragazza soddisfatta, scaraventando al muro anche i tre cadetti privi di conoscenza con i suoi possenti tentacoli -Che inizi il duello!-.
All’improvviso, la ragazza cominciò a cambiare forma, generando un inquietante stupore da parte di Garuru. Prese le sembianze di un grosso felino nero, con una lunghissima coda, e il suo simbolo rosso ancora sulla fronte. Garuru usò su di lei tutte le armi più pericolose che aveva in dotazione, dal cannone al plasma, al lanciarazzi, alle pistole esplosive Keroniane, ma nessun’arma aveva effetto, infatti si spostava così velocemente, che neanche i suoi occhi potevano intravederla.
-Sei fantastico!Esattamente quello che stavo cercando!- si ripeteva nella mente Xana, che lo attaccava sferrando i suoi artigli, e i suoi colpi superefficaci contro Garuru stremato –La tua tenacia, la tua forza, la tua resistenza, sei formidabile!-.
Garuru non faceva altro che resistere –Me la pagherai per aver fatto del male ai miei amici. Non mi arrenderò mai!-si ripeteva in mente questa frase almeno un milione di volte.
Xana, che voleva vincere a tutti i costi, saltò alle spalle di Garuru, e lo atterrò con un colpo micidiale di zampe, che lo mandò K.O. L’incontro si concluse con la vincita dell’intrusa.
-Allora, ho vinto io!- si disse soddisfatta la ragazza, dopo aver ripreso le sue sembianze –Ora è meglio che ti consegni senza fare storie!-.
-No! Mai!- urlò Garuru, rialzandosi. Non riusciva ad accettare la sua sconfitta.
-Fai il difficile eh?Che caratterino!Ed è per questo che mi piaci!Beh, non volevo arrivare a tanto, ma non mi lasci altra scelta.-
Xana, alzò il braccio, sopra di esso, vi era un piccolo oggetto nero che si attaccò rapidamente sopra la testa di Garuru, rendendolo più confuso che mai.
-Su Garuru, vieni, avanti. Starai bene con noi, ti ci abituerai, vedrai-.
Garuru si ritrovò in una specie di trance, i suoi occhi divennero bianchi, il suo sguardo si rasserenò. Cominciò a camminare verso Xana.
-Avanti, un altro passo, e sarai finalmente nostro-.
Pururu, che intanto si era ripresa, osservava la scena.
-Garuru… non andare…- diceva a stento la Keroniana -Che cosa gli hai fatto!-.
-Oh, beh, questa è facile, l’ipnosi e il controllo mentale sono molto frequenti sul mio pianeta. Questo risponde alla tua domanda?-.
Garuru, arrivò ai piedi di Xana, e cadde a terra stremato, e la ragazza lo avvolse in uno dei suoi tentacoli. Lo osservava con occhi sbalorditi. In un attimo, trasformò due dei suoi tentacoli, in grandi e possenti ali, e prese il volo, con il Keroniano svenuto avvolto nella sua stretta micidiale.
-GARURU!!!- urlava Pururu, ma ormai era troppo tardi. Stava per mostrare i suoi veri sentimenti verso Garuru, e …. POOF!Sparì tutto quanto. Lei non riusciva a credere ai suoi occhi, quegli occhi pieni di lacrime. Garuru era stato rapito.




Amber:E fine del primo capitolo!
Xana:Finalmente!
Amber:Alla prossima!Ciao!  

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** L'arrivo a casa Hinata ***


Nessun Terrestre si accorse dell’incidente sull’astronave di Garuru a causa dell’antibarriera, sembrava tutto a posto, come sempre, ma, in realtà, andava a fuoco in modo micidiale.
Intanto a casa Hinata, c’è chi lavora, e chi si riposa: Kururu, Giroro, e Dororo, lavoravano ancora al progetto dell’invasione, mentre Keroro e Tamama, pulivano tutta la casa, seguiti dalle occhiatacce di Natsumi, e di Momoka, venuta con una scusa, per vedere il suo adorato Fuiuki.
Angol Mois, trovava la scena dei due schiavetti quasi comica, i due alieni litigavano su chi pulire il pavimento, e lavare i piatti. Ognuno voleva fare la stessa cosa.
 -Mi dia la scopa!Che ci vada lei a lavare i piatti, sergente!-.
- Che strano, eppure Tamama è molto gentile con il sergente di solito…- disse Fuiuki, mentre guardava la scena –E tu, Momoka?Come mai sei qui?-.
Momoka arrossì velocemente –Io?...ehm…, sono venuta qui per chiederti se vuoi venire con me, a casa mia, se ti va…-.
Fuiuki, che non aveva capito la domanda, si fece venire in mente un’idea - Hey, perché invece non facciamo tutti un bel pic-nic in giardino?Ci sarà da divertirsi!- rispose, lasciando la ragazza di sasso. Possibile che quel ragazzo sia così ottuso?
(beh, non lo biasimo con quella specie di madre e di sorella che is ritrova in casa)
Quando arrivò l’ora di pranzo, come stabilito, apparecchiarono il giardino, anche gli altri si tolsero dal loro lavoro per venire a mangiare. Giroro cominciò ad arrostire le patate dolci che prese dal suo orto, mentre Kururu guardava incredulo la scena dei laboriosi. Natsumi, per l’occasione, aveva preparato dei deliziosi manicaretti.
 
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------  

Intanto nella foresta,  Milulu e Koiuki, avevano intravisto la nave malconcia di Garuru, dirigersi verso la casa degli Hinata, e per avvertirli dell’arrivo inaspettato, le due adolescenti, corsero più veloci della luce, saltando su ogni ramo d’albero, per guadagnare più tempo possibile.
Nello spazio profondo, più precisamente nella galassia Gama, stava partendo una navicella da Maron, un  pianeta non molto distante da Keron. Erano Meru e Maru, che si dirigevano verso Pekopon per ragioni insolite.
A casa Hinata, stavano finalmente a dare inizio al banchetto.
-Ah, Kero Kero, oggi sono proprio di buon umore!- si diceva Keroro soddisfatto -Bene!Che il banchetto inizi!-.
Tutti acclamarono con un folle applauso, ma qualcosa cadde in testa a Keroro. Era una pergamena dei ninja. Dororo la riconobbe subito.
-Avanti!Esci fuori dal tuo nascondiglio!- urlò Giroro, puntando le armi contro il vuoto muro bianco della casa.
Improvvisamente qualcosa staccò il muro in due parti. Era un travestimento tipico dei ninja esperti. Erano Milulu e Koiuki.
-Mi-Milulu?! - Si stupì Dororo, arrossendo completamente. Dal tronde, loro sono molto amici.
-Che corsa abbiamo fatto per venire ad avvertirvi…- disse invece Milulu, poggiandosi alla spalla di Dororo, che aveva il viso rosso dall’imbarazzo.
-Avvertirci di cosa?- rispose Giroro, mentre abbassava le armi.
-Ecco… si tratta del plotone di Garuru. Abbiamo visto la loro nave andare a fuoco. Si stà dirigendo proprio qui. Dev’essere successo qualcosa laggiù. Qualcosa di terribile.-
-Garuru…- Giroro si prese un colpo all’idea che a suo fratello fosse successo qualcosa di grave -Milulu!Dove avete avvistato la navicella?Vado a vedere che cosa stà succedendo lì.-
Improvvisamente il cielo si oscurò. Qualcosa bloccava i raggi del sole. Tutti guardarono in alto.
-Credo che non ce ne sia bisogno, caporale.- aggiunse Fuiuki -La navicella è proprio sopra di noi.-
Infatti l’astronave era proprio sopra di loro. Andava letteralmente a fuoco.
-Kerooo!Se non interveniamo si schianterà sulla nostra casa!-
Kururu fece in tempo ad azionare l’hangar di emergenza. La casa si aprì in due, e l’astronave ci si schiantò dentro, creando comunque un bel danno.
Giroro faceva fatica ad aprire il portellone, tanto che ci volle l’aiuto di tutti quanti, ma s aprì comunque. Attraverso il fumo si intravidero i 3 Keroniani privi di sensi, e, nei comandi, c’era Pururu, semi-svenuta.
-Pururu!Cos’è successo?!E dov’è mio fratello?!-.
Pururu era conciata piuttosto male. Era tutta dolorante. Ebbe solo la forza di rispondere al caporale, dicendogli che lui non era con loro.
Alla sua risposta, Giroro impallidì. Che fine aveva fatto suo fratello Garuru?
 
 
 
 
Xana:Ke capitolo minuscolo….
Amber:Ti infetto con la Sindrome di Kakaroth?
Xana:AAAAAHHHH!NO STAVO SOLO SCHERZANDO! Perché non posso scherzare anch'io?
Amber:... no

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Il racconto dei Keroniani e la nuova arrivata ***


In infermeria, i feriti, conciati molto male, vennero immersi nelle acque ristrutturanti delle macchine mediche. Nella base segreta, tutti stuzzicavano Pururu, chiedendole continuamente cosa fosse successo.
Pururu era rimasta shockata -Ecco... è successo che... siamo stati attaccati... una ragazza... e poi... Garuru!- la Keroniana scoppiò in lacrime. Giroro le porse un fazzoletto.
-Pururu, non piangere. Per favore, dimmi cos'è successo a mio fratello.-
-Questo possiamo raccontarlo noi- rispose una voce, e in un attimo, apparvero le tre vittime dell'attentato. Tororo, aveva un braccio, una gamba, e un occhio fasciato, camminava su una stampella. Taruru, era fasciato alla testa e aveva qualche cerotto sparso su tutto il corpo. Zoruru, invece, aveva solo qualche graffio, e dei cerotti sul braccio destro (Quello della parte vivente che gli rimane).-O almeno possiamo raccontare solo una parte.-
-Dunque...- cominciò Zoruru -Dovevamo accompagnare Pururu da voi, per via di un oggetto smarrito, e stavamo sorvolando la città di Tokio, quando...- poi continuò Taruru-Siamo stati attaccati da una ragazza umana, cioè, lo sembrava, ma non lo era. aveva due paia di tentacoli dietro la schiena...- infine riprese Tororo -Poi ci ha catturato senza che ce ne accorgessimo, senza neppure la minima difficoltà. L'unica cosa di cui ci ricordiamo, sono una scarica elettrica, che ci ha mandati K.O, e un tonfo, forse quando ci ha sbattuti tutti sulla parete. Poi, non ricordiamo più nulla. Il vuoto. Non sappiamo cosa successe poi...-
-Quello che successe poi racconto io.- disse Pururu, mentre si riprese dallo shock. -Quella ragazza, disse di chiamarsi Xana, e che veniva da un’altra dimensione. Sfidò Garuru in una lotta corpo a corpo, io gli chiesi di riflettere, pensavo che fosse una pazzia, ma la ragazza mi scaraventò con violenza, tanto che, per un po’, non ci vidi più. Naturalmente lui accettò la sfida, combattè con rabbia, e con tutta la forza che aveva in corpo per proteggerci, ma ella era molto più forte di lui. Alla fine Garuru perse la sfida, e lei se lo portò via, e in quel momento... la rabbia mi assalì. Volevo inseguirla per salvarlo, ma il dolore era più forte, sia fisico, che mentale, così sono strisciata a fatica verso i comandi, ormai guasti, e ho cercato di dirigere la navicella fino a qui.-
-Non può essere… non può essere vero…- si stupì Tamama. Sapeva che il tenente era un osso duro, ma non avrebbe mai immaginato che sarebbe stato battuto da una ragazza.
-Kero kero, questo è davvero un grosso guaio, non oso immaginare come si senta in questo momento…-
-Fratello mio…- Giroro era completamente bianco. Come avrebbe potuto spiegare ai suoi genitori che suo fratello era stato rapito?
-Successe tutto così in fretta che ancora non riesco a credere a quello che è successo-.
In quel momento, Kururu entrò nella base.
-kukuku, ho una buona, e una cattiva notizia. La buona è che, esaminando la navicella, ho trovato delle tracce, che forse ci condurranno al nascondiglio di Xana.-
Pururu cambiò espressione, era più felice, ma il suo viso tornò quello di prima, quando vide l’occhiataccia di Kururu .
-E la cattiva notizia?- domandò Dororo
-Ecco, la cattiva notizia è che ci vorranno mesi prima di riuscirci. Le tracce sono poche, poi le probabilità di trovarlo sono una su un milione.-
Pururu prese il fazzoletto che gli aveva dato Giroro, e scoppiò a piangere. Uscì di corsa dalla base con il viso in lacrime.
-Pururu aspetta! Dove vai?- urlava Milulu, ma Pururu non la ascoltava. Era più decisa ad andarsene da lì.
Qualche ora dopo, i Keroniani tornarono in infermeria per le loro cure, ma Pururu era scomparsa. Nessuno riusciva più a trovarla. Neanche lady Natsumi e mr. Fuiuki, che avevano setacciato tutte le stanze della casa. Keroro si spaventò a morte: e se Pururu fosse partita fino in capo al mondo per sconfiggere Xana e per salvare Garuru da sola?
-Pronto Keroro?Mi senti, rispondi! passo.- Chiamò Giroro dal trasmettitore.
-Cosa vuoi, caporale? Non vedi che siamo occupati per cercare Pururu?-
-Questo è il punto!- esclamò lui -Penso di averla trovata. Si è chiusa da sola in una stanza, ma non riesco ad aprire la porta. Dietro si sentono dei singhiozzi. Venite ad aiutarmi. Passo e chiudo-.       
 
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
Quasi tutta la casa era messa a soqquadro per via delle ricerche. Tutti accorsero per aprire la porta della stanza misteriosa.
-Proviamo con un impatto Tamama-
Tamama si mise in posizione per l’attacco, ma Dororo lo fermò.
-Non vorrai mica far saltare in aria la stanza con Pururu dentro.-
-Dororo ha ragione.- Commentò Milulu. –Non possiamo correre questo rischio.-
-Allora proviamo con qualche colpo di pistola.- Disse Giroro, prendendo in mano il suo fucile, ma i colpi non graffiarono neanche il portellone.
-Kukuku, l’intera base è fatta di titanio. Non puoi scalfirli con un colpo di fucile.-
A quel punto Angol Mois, si trasformò nella sua forma Angoliana.
-Ser Keroro? Potrei colpire la porta con un colpo di Harmageddon.-
Neanche quella nozione fu approvata. Avrebbe distrutto Pekopon in un solo colpo.
L’’unico a dimostrare le sue capacità fu Dororo, prese la sua fidata spada, e tagliò in due secondi netti la porta.
-MA COME HAI FATTO????- chiesero tutti sbalorditi.
-Beh…- rispose lui. Non sapeva come riuscisse fare una cosa del genere, quando gli venne in mente che non era il momento di fare domande del genere.
-Non pensiamo a questo !Su forza, andiamo a vedere dov’è Pururu.-
Pururu era seduta al centro di una grande stanza. Dentro non c’era niente di niente, solo un armadietto aperto. Pururu aveva qualcosa in mano, il fazzoletto posato sulla  testa. Stava piangendo. Poi mostrò a tutti un gioiello.
-Vedete quest’amuleto?-domandò poi rivolta ai presenti. Aveva gli occhi invasi dalle lacrime –Questo mi è stato regalato da Garuru durante i periodi dell’infanzia. Era il simbolo della nostra amicizia. Quando ce l’ho al collo non ho più paura di niente, ma adesso che chi me ‘ha regalato non è con me, a cosa può servire? Siamo fedeli l’uno all’altro, facciamo parte dello stesso plotone. Ormai dovrei rassegnarmi…-.
All’improvviso si udì una voce –Non piangere. Non arrenderti!- e apparve una luce azzurra, che prese le sembianze di una figura umana. Davanti agli occhi di tutti, apparve una ragazza. Aveva gli occhi e i capelli blu, raccolti in una fascetta gialla, e dietro di lui, c’era un piccolo Keroniano bianco, con una “X” rossa sul petto e sulla fronte, che il plotone conosceva benissimo.
-Salve!- li salutò la ragazza -Finalmente ho trovato questo posto! Non ce la facevo più a volare avanti e indietro per le indicazioni sbagliate di Kiruru.
-MASHY!!!- urlarono di sorpresa i membri del plotone -SEI TORNATO!-.
-Ciao a tutti!- rispose lui, tutti sobbalzarono. Mashy non era cambiato da quando era uscito dal conta-giorni, eppure adesso sapeva parlare, all'inizio diceva solo “kiru”, ma adesso, era diventato più loquace.
- Mashy, sai parlare!- esclamò Keroro sbalordito, ed ebbe subito risposta -Si, adesso so parlare, non sai quanto io sia contento di rivederti Keroro!-.
Tutti rimasero a bocca aperta, stupiti, finché Keroro non chiese -Mashy, chi è questa?-.
Kiruru si voltò verso la ragazza sorridente, e rispose –Lei, gente, è la mia amica del cuore!-.
 
 
 
 
 
 
 
 
“Angolino di Amber”
Scusate se non ho ancora scritto personalmente dei lunghi capitoli, ma ero piuttosto occupata, comunque…, vi piace la mia storia, e i due nuovi personaggi, Milulu (l’inseparabile amica d’infanzia di Dororo)e la ragazza blu?
Xana: Ehi, e io?
Amber: Oh, scusa, eccovi la seccatrice della fanfiction, la principessa Xanadu del pianeta Kepokon!
Xana: Ah, bene……ehi, MA COME TI PERMETTI!!!
Amber: Invece mi permetto, SFACCIATA!
Pururu: Amber, calmati…
Amber: Che succederà la prossima volta? Lo scoprirete nel prossimo capitolo “Lo pseudo-droide di Garuru” non mancate!
Pururu: Finitela di litigare! Già non soffro abbastanza? Per farmi piangere mi avete lasciato due giorni con una cipolla in mano.*lo dice sottovoce*Garuru, andiamo a prenderci un caffe alla macchietta?
Garuru: *Ancora sottovoce*Perché no?Usciamo e lasciamole litigare in pace…
Amber: Per eventuali impegni (scuola, ecc.) dovrei pubblicare un capitolo a settimana. (eccezione se ho qualche giorno di festa), se volete chiedermi qualcosa a riguardo, io risponderò a tutte le vostre domande.
Saluti, Ambersuperfun03
(|@=@|)

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Lo pseudo-droide di Garuru ***


Il giorno dopo l’arrivo di Kiruru, e della sua amica, tutti si erano riuniti nella base. I membri del plotone di Garuru, erano ancora malridotti. Il plotone di Keroro, si chiedeva chi fosse mai quella ragazza.
-Fammi capire, lei è la tua amica del cuore?- domandò Kururu, mentre tutti, si voltarono di scatto verso la ragazza dai capelli blu elettrico, che li salutò con la mano. Kiruru annuì, Keroro invece sospirò.
-Kero,  ora si spiega tutto, bene.- Keroro si avvicinò, e si presentò alla nuova arrivata -Kero  Kero, tu hai un viso familiare, lo sai?Ma non ricordo bene dove io ti abbia visto …-
-Salve a te, sergente Keroro, è davvero un onore conoscerla. Kiruru mi ha parlato tanto di lei.- rispose la ragazza, stringendogli dolcemente la mano, in segno di benvenuto -Io sono Ailè, e sono venuta qui per chiedervi ospitalità, e anche aiuto.-
Keroro e gli altri sussultarono con lo sguardo. Non osavano rispondere. Neanche Natsumi e Fuyuki osavano parlare, mentre un filo di gelosia circondava Tamama, e Angol Mois, perché la ragazza teneva ancora per mano la ranocchia verde.
-O almeno per qualche mese. Mi piacerebbe anche avere il permesso per l’utilizzo per l’utilizzo delle vostre armi, se non chiedo troppo. Sono in cerca di una mia vecchia rivale, che dovrò sconfiggere definitivamente, a tutti i costi.-
Keroro, tornò dai suoi compagni per consultarsi. A volte, da quella che sembrava una riunione strategica, uscivano delle voci, tipo “Secondo me non c’è da fidarsi”(Xana:inutile dire che parlasse Giroro), oppure “Fidatevi, è tutto a posto”, o magari “Sembra avere buone intenzioni”. Alla fine tutti si voltarono verso di lei, con sguardi cupi. Ailè aveva in braccio l’affettuoso demone Keroniano.
-Kero Kero, avrai il permesso di rimanere qui perché Mashy è nostro amico, ma solo se ci racconti chi è questa nemica di cui dovresti sbarazzarti, signorsì!-
-Bene, allora, il suo nome è …- non finì la frase, che subito Pururu la interruppe.
-Scusami un attimo, ma non è che per caso, la tua nemica si chiama Xana?-.
Ailè, e Kiruru guardarono Pururu sbalorditi, poi si guardarono in faccia.
-Che cosa ha combinato questa volta?- rispose Ailè, avvicinandosi a Pururu. Tutti si impietrirono. Il solo pronunciare di nuovo quel nome, li avrebbe fatti rabbrividire dal terrore.
-Beh, vedi, è successo che Xana ci ha attaccati, e ha anche catturato un amico a noi caro-
-Santo cielo!Questo è un disastro!Mi-mi dispiace molto. Non pensavo che sarebbe finalmente successo… - rispose dispiaciuta la ragazza.
-Non riesco ancora a credere che Garu... KEROOOO!- il sergente non finì la frase che rimase a bocca aperta, come il suo plotone, e gli Hinata del resto. Ailè fluttuava a non più di un metro da terra.
-Kero kero, ma si può sapere chi diavolo sei, signorsì?-
-Dalla seconda lettera al sergente: Keroro, Giroro e Zeroro, sveglia! Non vi sarete mica dimenticata di me?Anche se è da un pezzo che non ci vediamo.- rispose lei sarcastica. Keroro non riusciva a capire di cosa stesse parlando, poi si ricordò un esperienza di quando era un girino. Era finito nei guai assieme a Giroro e Dororo.Stavano per essere picchiati da dei bulli, quando…
 
FLASHBACK
 
-OK, ora vi farò pentire di essere nati, poppanti!- gridava il capo dei bulli.
-Vi prego!Non fateci del male!In fondo, è stato solo un incidente!- lo supplicava Keroro, mentre Giroro e Dororo erano dietro di lui.
-Nessun incidente!Ora preparatevi ad essere seppelliti sotto terra!-
Tutti si avvicinavano, ma qualcosa di affilato quasi colpì il capo.
-Chi è stato?-
-Sono stata io- apparve una ragazzina sopra i rami di un albero, che scese di scatto, e con abili colpi di arti marziali, stese tutti i suoi compagni.
-Così impari a fare lo sbruffone!-
-Ehm… ma no, che dici, ora… è meglio che me ne vada!- e il capo scappò piangendo. Keroro si avvicinò.
-Grazie…-
-Non ce di che, amico, ora però è meglio che me ne vada. Ci rivedremo, ciao sergente!- e la ragazza si librò in aria, e volò via.
-sergente…?-
 
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------
  
-Adesso mi ricordo, tu eri quella ragazza di molto tempo fa!Signorsì!- esclamò lui stupito. Anche Giroro e Dororo si ricordarono di lei, e accorsero.
-Finalmente ci siete arrivati!- rispose lei, ma non passò neanche un secondo, che arrivò subito il sergente maggiore Kururu, con delle buone notizie.
-Kukuku, scusate se vi interrompo, ma ho delle buone notizie. Ho rilevato la posizione di Garuru, nella parte nord-est della città.-
-Da…davvero?- si rasserenò  la Keroniana, smettendo subito di piangere, e asciugando le sue lacrime.
-Una trappola!- rispose la ragazza che fluttuava dietro Natsumi -Solo e soltanto una trappola!-
-Spiegati meglio, cosa intendi dire con questo.-
-Sai bene cosa intendo, ho una domanda da farvi, com’è possibile che il vostro amico sia riuscito a scappare da solo? E soprattutto davanti a un essere così potente? E poi… Xana è un osso duro da piegare, quando vuole qualcosa, lo prende e  non lo molla per nulla al mondo. Non può essere che l’abbia lasciato andare così facilmente.-
Pururu si voltò verso la ragazza, il suo viso lanciava brutte occhiatacce di fuoco -MA CHE NE SAI TU?!- le urlò contro -IO HO FIDUCIA IN GARURU, TU NON LO CONOSCI NEANCHE, IO INVECE, LO CONOSCO FIN DALL’INFANZIA,E SO CHE LUI NON SI ARRENDE MAI! - e detto questo, Pururu di diresse verso l’uscita, con viso umido.
-Pururu…-
-Non fare così Ailè…- Kiruru cercava di tranquillizzarla, dopo qualche minuto, il sistema d’allarme cominciò a suonare.
-Kero!Ma che stà succedendo signorsì?-
-Kukuku,il sistema stà andando in tilt!Si rileva la presenza di Garuru , però analizzandole, il sistema ha captato delle tracce false, o infette, create da un altro sistema.-
-Spero per Pururu che sia la prima cosa che hai detto.- sospirò Tamama con sguardo di fuoco -Ma come può succedere una cosa del genere?Questo è praticamente impossibile!-
-Kero!Pururu!Che qualcuno l’avverta del pericolo imminente!Sbrighiamoci, presto, Signorsì!-
-Per Xana niente è impossibile. Ha pensato che Pururu le sia d’intralcio, così deve aver mandato uno dei suoi scagnozzi pseudro droidi.-
-Kuku, interessante…- commentò Kururu, con le sue solite risatine da maniaco.
-Interessante un corn… sbrighiamoci a trovarla!In sette non ce la faremo mai in tempo!- disse Giroro, stringendo i pugni in segno di rabbia.
-Ma con il nostro aiuto sì- rispose una voce proveniente dalla porta. Era Zoruru, accompagnato da  Taruru e da Tororo.
-Siete sicuri di poterlo fare? Siete ancora in gravi condizioni.- domandò Milulu, con la sua fidata spada tra le mani.
-Noi Keroniani guariamo in fretta, ora io e Taruru ci siamo rimessi in sesto. Tororo invece rimarrà qui ad aiutarvi con le macchine. Poi fuori, qualcuno vi stà aspettando per iniziare le ricerche.-
-Chi, signorsì?- domandò confuso Keroro.
-Alieni che già conoscete.-
Keroro si impietrì -Non… non può essere… vuoi dire che?-
-Sì, una coppia di Maroniani, e un plotone Keroniano formato da quattro soldati.-
-Due Maroniani?- domandò Natsumi, in viso completamente bianco.
-C…come quattro Keroniani?- impallidì Dororo.
-Salve!Sarà da un pezzo che non ci vediamo, mia copia!- una voce che proveniva da dietro la porta, salutò amichevolmente Keroro.
-Sei veramente tu?- domandò la rana verde, con le lacrime agli occhi.
-E chi altri dovrei essere se non te?- rispose il fantomatico Dark Keroro, con accanto i soldati del suo plotone, Doruru, Shivava, e… Miruru?C’era anche lei?Com’era possibile?
-Dark Keroro!Ce bello rivederti!Cosa ci fai tu qui?- domandò Keroro, abbracciandolo amichevolmente.
-Ehi, non vorrai prenderti tutto il merito!In fondo io sono te, e viceversa. E poi è da un pezzo che non ci vediamo.- rispose lui, facendogli un’amichevole stretta di mano
-Ciao Natsumi!Come siamo contenti di rivederti!- Esclamò invece Meru, correndo ad abbracciarla. Natsumi era felicissima di rivedere sia lui, che la piccola Maru, mentre portava sul capo il diadema che le aveva dato, in modo che i due potessero andare sempre d’amore e d’accordo.
-Anch’io sono contenta di rivedervi.- rispose accarezzandogli la testa -Non sapete quanto.-
E dopo aver festeggiato amichevolmente, il plotone si rimise a lavoro, ci volle un po’ di tempo per abituarsi ai nuovi compagni, ma alla fine, riuscirono a mettersi nuovamente  d’accordo, e finalmente riuscirono a localizzare l’esatta posizione di Pururu.
Intanto, nella parte nord-est della città, le strade erano deserte, e Pururu girava per le strade, nella speranza di ritrovare Garuru, e all’improvviso, intravide una figura, un Keroniano avanzava verso di lui, Pururu lo vide, era lui, era proprio Garuru, lei spalancò gli occhi, e in lacrime, corse per abbracciarlo.
-Garuru!Stai bene!Credevo che Xana ti avesse fatto del male!-
-Anch’io sono contento di vederti.- rispose lui, uscendo dalla penombra. Pururu stava  correndo verso di lui, ma si fermò di colpo, in lui c’era qualcosa che non andava, poi comprese, quello non era il vero Garuru, quello era solo un falso. In confronto all’originale, aveva il braccio destro completamente scuro, come la fascia che aveva sulla testa, inoltre portava il simbolo di Xana.
-Tu non sei Garuru.-
-Credevi che lo fossi?Ah ah, che ingenua!Allora sei davvero come dice la mia comandante. Per lei non vali niente, ecco perché mi ha chiesto di liberarsi di te.-
Pururu si sentì una fitta al cuore. Le lacrime cominciarono a cadere, mentre quell’essere si avvicinava con sguardo malvagio, trasformando improvvisamente il braccio scuro, in una lunga spada nera, puntandola contro di lei.
-Non hai scampo, ti eliminerò senza fare storie. Preparati a morire!
-FERMATI!- gridò una voce, e subito, il falso Garuru, si ritrovò circondato da tutto il plotone, più i nuovi arrivati.
-ATTACCHIAMO!- gridò Giroro, come se dovesse andare ad una guerra fredda, cercando di colpire quella creatura con i proiettili del suo fucile, che schivò con destrezza. Tutti cercavano di tenergli testa, ma lui era più forte di tutti quanti messi insieme, cercando di portare a compimento la missione affidata.
-Attenzione!Tenetelo fermo!- urlò Ailè, mentre correva a tutta velocità verso la mischia. A quell’ordine, tutti, presero il nemico per le gambe e le braccia, e la ragazza, lanciò una sfera color cobalto ad alta potenza, che lo colpì in pieno. L’essere urlò, forse per il dolore, cominciò a deformarsi, finche di lui non rimase solo una chiazza d’acqua nera, che strisciò, fino a scomparire, attraverso le prese elettriche di un lampione rotto.
-Pururu, stai bene?- le chiese Ailè, toccando terra.
-Mi dispiace…- rispose lei -Dovevo ascoltarti, se non fosse stato per te, a quest’ora non sarei qui. Scusami, sono stata una sciocca a non darti retta. Il fatto è che Garuru mi manca, e…- non finì che Ailè, posò delicatamente una mano sul capo.
-Su, dai non dire così- rispose lei abbracciandola -Sono certa che stà bene. Non mi hai detto tu che Garuru non si arrende mai?-
Pururu la guardò, e si asciugò le lacrime, e sorrise -Hai ragione, anch’io sono sicura che lui stà bene, devo solo essere ottimista.-
-Questo è lo spirito giusto!- esclamò la ragazza, rimettendola a terra -Ora… è meglio che diamo una ripulita prima di tornare. Non vorrei vedere le facce dei cittadini se vedessero tutto questo parapiglia.-
 
 
 
 
Amber:Oddio! Scusate per il mio ritardo!Non mi ero dimenticata, è solo che sono stata ad Assisi, e avevo dimenticato di portarmi il PC per scrivere, e poi, appena sono tornata,mi hanno bloccato la linea di Internet, si insomma, è stato un incubo.
Ailè:Non preoccuparti di questo, e non continuare a pensare che come scrittrice
fai pena, preoccupati invece per Xana.
Amber: Perché?
Xana:*canta*la, la, LAAAAA!
Amber:Oddio… Aelita!Dov’è la telecamera?!
Aelita:Santo cielo!Ma cosa le è successo?
Ailira:Nulla di grave, mia sorella maggiore ha solo alzato un po’ troppo il gomito la scorsa notte… sembra impazzita!
Keroro:Lo vedo, signorsì…
Xana:Forza tutti insieme *canta* Oggi siamo in vacanza!
Tutti:……… 
Amber: *la riprende con la telecamera *Per fortuna che non c’ero…
Pururu:Quella lì è  veramente pazza.
Giroro:Sono d’accordo.
Garuru:Idem.
Ailè & Amber:Calmati Xanadu…
Xana:NON OSATE CHIAMARMI COSI CACCHIOO!!!
Pururu:Modera le parole! potrebbero esserci dei bambini a leggere questa fiction!
Giroro:Se non altro, ha funzionato a farla tornare come prima…
Taelia:Nel prossimo capitolo “Il tentativo di un Keroniano”, ne vedremo delle belle!Ma belle davvero!
Ailira:(|@=@|)
Xana:(Mi odiano tutti…)
Amber: Al prossimo capitolo!Ciao!

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Il tentativo di un Keroniano ***


-Pu…ru…ru…- Garuru si era finalmente svegliato dal lungo sonno che lo aveva imprigionato, ritrovandosi in una grandissima prigione, in una cella, giustamente,  preparata appositamente per lui. Una marea di esseri neri andavano avanti e indietro, controllandolo con occhi rossi come il sangue, tenevano in mano lance affilatissime, armi molto pericolose, dato che alla punta, era spalmato un liquido scuro, forse veleno. 
-Ma dove diavolo sono finito? Questo spazio non mi sembra terrestre.- si domandò, e notando finalmente le sbarre, si rese conto che era in trappola.
-Ora ricordo, quella ragazza che ha attaccato me, e i miei amici. Ricordo di essere stato battuto, e che lei mi portò via. Si, ma dove? Non posso essere già sul suo pianeta.-
Sentì una pressione sulla gamba, una catena lo tratteneva, ma, a lui quella massa di ferro sembrava muoversi. Si girò, ignorandola, prima di avere brutte sorprese.
-L’unica cosa che ricordo dello scontro con quella ragazza, è stata una grande scossa elettrica mentre mi portava via. Devo uscire da qui! Ma come? Forse guardare fuori dalla stanza mi aiuterà? Non mi sembra che su queste sbarre  ci siano porte, quindi deve esserci un congegno in grado di aprirle!- deciso come non mai, afferrò le sbarre per riuscire a vedere qualcosa, ma all’improvviso, venne colpito da una scossa molto potente che lo fece gridare. Garuru ebbe un forte dolore alle braccia, dopo essersi allontanato subito, dal tronde, se avesse lasciato le braccia sopra quelle sbarre ancora a lungo sarebbe diventato una ranocchia arrostita.
-Maledizione! Le sbarre sono elettrificate! E adesso come esco da qui?!- esclamò, tirando un calcio contro il muro dalla frustrazione. Ma sentì in freddo gelo dopo aver toccato la parete. Rabbrividì dallo stupore.
-Questo muro… tutte le mura, sono fatte di materia oscura! La materia più pericolosa che esista! E questa prigione ne è piena! Dannazione, come può essere?! Nessuno al mondo è mai riuscito a controllarla! Lei…dove cavolo è?-
-Ehi tu! Ti ho sentito, mi stavi cercando?- Garuru sentì la porta in fondo aprirsi. Xana apparve davanti ai suoi occhi. Quei mostri la lasciarono passare.
-Ok, prima cosa, dove sono?! Seconda cosa, che diavolo vuoi da me?!E terza cosa, dimmi come diamine fai a non subire gli effetti della materia oscura di cui è fatto questo posto?!- le urlò contro, furioso come non mai. Xana, ordinò alle creature di uscire dalla prigione, ormai vuota, e rispose alle domande concesse da Garuru, semi esausto.
-Mi devo scusare con te per il trattamento che i miei soldatini ti hanno concesso, inoltre, penso che tu ti sia già reso conto che le sbarre sono elettrificate, ovviamente da un generatore di mia invenzione. Ti ho sottratto tutte le armi che avevi a disposizione, non penso che tu abbia così tanto coraggio da uscire di qui. Questa cella è a prova di Keroniano, anche per uno di sangue freddo come te.-
-RISPONDI ALLE MIE DOMANDE, SUBITO!- la rana viola si infuriò a morte.
-Tanto per cominciare dovrei essere IO a farti le domande, ma risponderò
comunque. Risposta numero 1:Siamo ancora su Pekopon, ma non posso dirti di preciso dove, non sarebbe più un segreto. Risposta numero 2:Voglio che tu diventi sovrano del mio pianeta. Vedi, il precedente sovrano, mio padre è morto dopo essere andato in guerra, invece, mia madre, mentre era su un altro pianeta, ha avuto un incidente, ed è morta. Io, assieme alle mie due sorelle, Taelia e Ailira, siamo rimaste le uniche tre eredi di Kepokon, il mio pianeta natale, ma, Taelia, la più piccola, ha preso una malattia incurabile, chiamata “Sindrome di Kakaroth” ed è diventata inerme per essere eletta regina. Ailira, è comunque cattiva quanto me, però si è messa contro il suo stesso popolo, e contro di me, e molto spesso collabora, assieme a Taelia, con i miei peggiori nemici, i guardiani di Pekopon G, e io, vago per anni, in cerca di un sovrano adatto. Infine, risposta numero 3:Io stessa, le mie sorelle, e tutti gli abitanti di Kepokon…- a grande stupore di Garuru, il suo braccio, si trasformò in una lunga, sottile, e letale spada nera-Siamo fatti di materia oscura e ne controlliamo il potere per i nostri scopi malvagi, ma tu non devi preoccuparti, appena avrò finito con i macchinari, non subirai più l’effetto della materia oscura. Ne tu, ne tuo fratello Giroro, ne i membri del plotone di cui fa parte.-
Garuru, era letteralmente confuso, mentre il braccio della ragazza, ritornava normale -Kepokon? Pekopon G? Ma che razza di pianeti sono? E poi come conosci mio fratello?-
- Stessa cintura, stesso stile di combattimento, è normale che l’abbia capito. Tuo fratello è forte, ma non è come te. Per quanto riguarda i pianeti…- per un attimo Xana non rispose. Garuru capì che l’aveva colta nel segno -Sono i pianeti  della dimensione parallela da cui provengo io, le mie sorelle, i guardiani di Pekopon G, e la mia nemica, che in questo momento stà complottando con i tuoi amici e soldati per scavarmi la fossa. Tu, invece, come ti trovi qui?-
Garuru si raggomitolò su sé stesso -Sono stato in situazioni peggiori di questa.-
-Bene, ora devo andare. Ti ricordo che le sbarre sono elettrificate, e che se cercherai di scappare, finirai folgorato. Sono sicuro che da qui, non ti muoverai. In fondo, per essere un buon soldato, sei anche ottuso e insensibile.-
Garuru si voltò di scatto, Xana stava per andarsene, ma Garuru la fermò
-Aspetta!Che vuol dire “ottuso e insensibile”?- domandò lui, seccato. Xana rise.  
-Ottuso e insensibile vuol dire che non ti sei neanche accorto di quella Keroniana, Pururu. Lei non ti vuole solo bene, lei ti ama. Quel giorno, stava per confessarti i suoi sentimenti, ma io, ho rovinato tutto, e ti ho portato qui.-
In quel momento Garuru stava per esplodere dalla frustrazione. La rabbia lo aveva completamente assalito. -Tu… TU CHE COSA LE HAI FATTO!?!-
-Non preoccuparti, stà bene, per ora. In questo momento la tengo sott’occhio, e se non farai quello che ti dico…- finì la frase con il segno di tagliare la gola.
-Non oseresti!-
-Invece sì!-
-Se solo le farai del male io ti…-
-Tanto quando avrò finito con te, non ti ricorderai più neanche il suo nome. La ucciderai tu stesso!-
-Stai bleffando!-
-Oh no, non stò affatto bleffando. Bene, ora io devo andare, ciao Garuru.-
-Torna qui maledetta! Non ho ancora finito con te!-
Indifferenza totale. Se ne andò facendo ritornare i soldati al loro posto. In cuor suo, Garuru prometteva che gliel’avrebbe fatta pagare.
 
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
-Garuru…- Pururu osservava il cielo dalla grande finestra che si affacciava al balcone di casa Hinata -Dove sei…? se solo tu potessi darmi un segno…-.
Intanto Garuru era chissà dove, ancora rinchiuso nella cella. Ripensando a quello che gli disse Xana. Pururu era davvero innamorato di lui? Un soldato così, di sangue freddo? Ma ultimamente, non aveva fatto altro che inutili cose. Passava il tempo a pensare, ma tutto d’un tratto sentì una voce familiare.
-Ma questa voce…Pururu. Sento, tutto quello che pensa. Mi ha chiesto di darle un segno…- Garuru sentì tutto quello che Pururu pensò in quell’istante. Lui provò a chiamarla, ma evidentemente non riusciva a sentirlo. Ora comprese, tutto quello che lei provava per lui, e non avrebbe permesso mai più che soffrisse ancora.
-Devo uscire da qui!- la rana così, cercò di utilizzare l’ unica arma che avevano dimenticato di requisire, la sua cintura. Se la tolse, per riuscire almeno a spezzare la catena che lo teneva legato al muro. Si sedette, e incominciò a battere violentemente contro il ferro, ma quello che vide, fu il colmo. Non era un miraggio, la catena si muoveva veramente da sola, liberandolo, e prendendo le sembianze di un serpente scuro, puntava i suoi occhi rossastri proprio verso di lui.
-Questo è troppo!Adesso devo lottare pure contro un serpentaccio!- il Keroniano prese subito la sua cintura per fare da scudo, intanto quell’essere gli saltò addosso, ma lui, con le sue abilità, lo schivò, gli prese la coda, e lo lanciò verso le sbarre. Inutile dire che quella creatura finì arrosto. Letteralmente stecchita. Garuru la calpestò per vedere se fosse ancora viva, ma nulla.
-Questo è quello che succede quando qualcuno si mette sulla mia strada!- disse seccato, intanto i guardiani si fecero più arditi, armati di lance avvelenate. Garuru se ne accorse, e lanciò la cintura attraverso le sbarre. Con un colpo di fortuna, quella atterrò proprio sui comandi della cella, che si aprì automaticamente. Venne subito circondato da soldati-mostro che cercavano di farlo ritornare dentro, ma lui, li sconfisse tutti a mani nude,  e uno dopo l’altro, caddero tutti (come hai fatto? Garuru:Anni di addestramento). Prese tutte le armi che gli requisirono, ed era pronto per uscire, rimase solo un problema, ed era questo: la porta poteva aprirsi solo con un codice, e lui non sapeva quale fosse, poi, si ricordò improvvisamente di  parole che borbottavano sempre i mostri. A parole schiarite, si leggeva un codice a numeri.
-5, 9, 6, 5, 6?Che razza di codice è?- si domandò lui perplesso, scappando dalla prigione , ovviamente, non sapeva proprio dove andare, e cominciò a correre da ogni parte, naturalmente senza farsi vedere, sarebbe stato troppo, dopo quello che aveva passato negli ultimi 10 minuti, anche perché era da solo contro un intero esercito di mostri. La sua testa, era anche da altre parti. Pensava a questo.
-E se non riuscissi a scappare? Se non rivedessi più nessuno?- si diceva, anche per distrarsi, e finì in un vicolo cieco, dovendo rifare tutta la strada da capo. Un'altra volta, e chi più ne ha, più ne metta. “Ma dove sono? In un labirinto per caso?”si chiese lui, ma  alla fine si ritrovò davanti ad una grandissima porta, ornata di rubini rosso fuoco.
 
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
-Finalmente ho raggiunto la base di controllo, almeno credo sia questo. Dev’essere qui che troverò delle risposte su dove sono andato a finire.- disse in modo sarcastico, e inserendo tutt’ora il codice per riuscire ad entrare -Una base di controllo “vuota”, direi.-
Infatti, dentro non c’era proprio nessuno, neanche Xana, mentre sul monitor del computer centrale, era aperto un file criptato. Questo era molto strano, ma lasciò perdere, Garuru cercò di aprirlo, ma era protetto da un’altra password (Non quella di prima).
-Quale potrà mai essere? Questa avrà almeno sette lettere!- disse seccato, però, a pensarci bene, la parola “Pekopon” andava nello schermo, ma  non successe nulla di nulla.
-Maledizione! Questa non è, allora? No, aspetta un attimo!Kepokon!- digitò il codice,…  et voilà! Il file segreto si aprì. Non erano semplici documenti, in realtà erano  i video-diari  di Xana. Garuru non poteva sprecare quell’occasione, anche con la dura lealtà, che da sempre aveva usato per diventare militare, e così cliccò il video con su scritta la data del suo rapimento (Ovvero 5 giorni fa).
Diario di Xana, data:11\02\2006, luogo di ritrovo: Pekopon. Finalmente ho trovato quello che cercavo da molto tempo! Il nuovo sovrano del mio pianeta! Un Keroniano di nome Garuru, uno dei soldati più valorosi dell’esercito di Keron, ma per finire il lavoro che oggi ho iniziato, devo semplicemente finire i lavori di restauro, prima che se ne accorga. Il macchinario a cui stò lavorando, servirà a trasformarlo nel perfetto sovrano che Kepokon attende da generazioni!Non vedo l’ora che in questo giorno  tanto atteso cominci la nuova era! Intanto sciocchi intrusi stanno interferendo con il piano di conquista di Pekopon, ma me ne occuperò più tardi. Molto più tardi, ah.. ah.”e con questo si interruppe il video. Il ranocchio rimase a bocca aperta, ma decise comunque di andare avanti, così azionò il video  che venne dopo.
Diario di Xana, data:12\02\2006, luogo di ritrovo: Pekopon. Come ho spiegato nel giorno precedente, molte interferenze di basso conto si stanno facendo sentire, i Keroniani che ho lasciato in vita il giorno precedente hanno chiesto aiuto alle mie prossime prede, ma ho un problema molto più importante da risolvere, la mia nemica ha raggiunto questo pianeta, con il solo scopo di sconfiggermi, alleando le sue grandi forze con quei ridicoli esseri, non all’altezza del presente soggetto che ho catturato…sono ancora troppo debole per affrontarla. Dopo l’ultimo scontro, sono uscita illesa. Viva, ma illesa….
Per oggi sono stanca, ho rifornito l’astronave con troppo petrolio, dev’essere sufficiente per creare altri mostri, per il piano di conquista, e con questo è tutto, controllerò il prigioniero prima di cominciare il lavoro, poi, comunicherò la grande notizia sul mio pianeta.” e anche questo video finì. Allora Garuru era su un’astronave, infatti si affacciò dalla grande visuale che separava il cielo, dalle sue mani. Era tutto vero, si notavano i nuvoloni che avvolgevano la grande struttura, e sotto di lui si scorgeva un grande edificio altissimo, non sapeva con certezza cosa fosse, a causa delle nuvole grigie, ma non sembrava un comune palazzo.
-Devo assolutamente andarmene, prima che ritorni!- urlò, e cercando nei file del computer centrale , trovando una cartina, su cui disegnata ogni sala della nave. L’hangar più vicino dove poteva scappare, era quello a Sud-est.
-Perfetto!Scapperò proprio da lì- Garuru uscì velocemente dalla base di controllo, facendo attenzione a rimettere tutto com’era, per avviarsi verso l’hangar, facendo attenzione a non incontrare nessuna guardia, se no, addio libertà. Giunse finalmente alla tanto attesa destinazione, ormai era tutto pronto.  Si avvicinò ai comandi per aprire l’hangar, ma un pugnale affilato quasi non lo prese in pieno, gli fece solamente un taglio a striscio, dove uscirono piccoli filini di sangue. Si voltò per vedere da dove proveniva quel pugnale. Udì un applauso.
-Bene, bene, bene…così questo Keroniano è riuscito a superare la prova che gli ho imposto, davvero un bel lavoro! Complimenti!- disse una figura, uscendo allo scoperto, con passo lento, da mozzare il fiato.
-Come?Era solo una prova? Come sarebbe a dire?- Domandò lui, afferrando il pugnale, e puntandoglielo contro.
-Ma stai tremando? Questa è rabbia, o paura? Comunque, mi vedrò a catturarti  di nuovo, ma questa volta lo farò con le mie sembianze, e con qualche trucchetto…-
I due cominciarono a combattere corpo a corpo, usando solo calci e pugni (e i tentacoli che Xana riusciva a creare con i suoi poteri). Ognuno aveva lo stesso livello dell’altro, combattevano a perdi fiato, nessuno dei due voleva darla vinta.
-Ti stai divertendo?- chiese lei.
-E tu, invece?- chiese lui, non rispondendo alla domanda.
-Certo che si!Ma ora, mi divertirò di più, facendo questo!- e lo colpì in petto con un fortissimo pugno. Garuru urlò dal dolore, ma si riprese subito, e la colpì dritto in faccia. Dopo questo, fù tutto come la prima volta, Garuru veniva sbattuto di qua e di là, come una bambola di pezza, mentre Xana, si feriva solo ogni tanto.  Sembravano tornare indietro nel tempo, ma alla fine, la rana viola cadde a terra, sconfitto.
-Sciocco! Non hai speranze, almeno per ora. Non appena avrò catturato ogni singola cellula della tua ombra grazie agli immensi poteri della materia oscura, sarai sempre come gli altri!-
Garuru la guardò, facendo un sorrisino, mentre la pressione si faceva sentire.
-Cos’hai da sorridere?- chiese lei, facendo sparire il suo sorrisetto ironico dalla faccia, e assumendo uno sguardo serio.
-Tu…non capisci una cosa…- riusciva a malapena a parlare, dato le sue condizioni.
-E sarebbe?-
-Essere come gli altri… non vuol dire arrendersi…- rispose, rialzandosi,  ma subito dopo cadde, e svenne (Non lo biasimo, dopo tutte le botte che ha preso…).
Xana lo fissò per un pò, poi guardò in alto, ridendo, e buttandosi a terra, divertita.
-Sei troppo ingenuo per capire, Garuru…ma prima o poi te ne accorgerai.- disse, accarezzando dolcemente la testa del Keroniano privo di sensi.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Amber:Ammetto che per farlo mi sono data parecchio da fare…
Xana:Per una volta si…
Garuru:Ahi!Pururu, per favore!
Pururu:Scusa, ma se tu rimanessi fermo, forse non ti farei male a medicarti le ferite. E adesso vieni qui, che ti bendo.
Kiruru:Kiru?
Ailè:Però non è che mi piaccia molto che Garuru venga preso a calci, povero…
Garuru:Ah, davvero?*commosso*
Ailira:Dacci un taglio, mocciosa!
Ailè:Senti chi parla!
*Le due cominciano a combattere, scatenando il putiferio*
Pururu:BASTA! STOP! POTETE UCCIDERVI DOPO CHE IO HO FINITO IL MIO LAVORO!
Ailè & Ailira:Non è stata colpa mia, LA COLPA E’ SUA!*ognuno indica l’altra*
*Xana tiene le braccia conserte*
Ailè & Ailira:La colpa è sua!*Indicano un foglio*
Kiruru:E il foglio che c’entra, scusa?
Ailè & Ailira:Mah, e chi lo sa?
Taelia:Prossimo capitolo, “Il racconto di Ailè”, non perdetevelo! Quasi alla fine del capitolo, ci sarà da ridere!
Xana:E non rovinare la sorpresa!
Ailè & Ailira:*Srappano il foglio*Non osare offenderci!
Amber:NO! QUELLO ERA IL DISEGNO CHE DOVEVO PUBBLICARE ASSIEME A QUESTO CAPITOLO!
 
 
 
 
                                                                     
 
 
 
“Dedicato a chi?”
Ok, questa è un idea scema, ma ho deciso di dedicare i capitoli, a chi metterà più recensioni, e al momento, abbiamo una favorita, questa, signori, è la nostra amica “Nefertiti_97”, che, fino ad ora, è l’unica che recensisce i miei capitoli. Facciamogli un bell’applauso.
*Tutti  i presenti in sala, si alzano, applaudiscono, e si  risiedono* Ma arriviamo al dunque, cara abbiamo un messaggio per te. Siete pronti?Allora…1…2…e 3!
Tutti:“CONTINUA COSI’ SEI GRANDE!!!!!TI STIMIAMO!!!!!!”
Così si fa!Forza ragazzi, festeggiamo!
 
 
 
 
 
Finalmente ho finito! Dopo che quelle due me lo avevano strappato, ho dovuto rifarlo, ed è stato un vero e proprio incubo! Però, a pensarci bene, ne è valsa la pena…
Ed ecco una scena divertente (Tagliata) di Xana, con tanto di ali da diavolo, che tiene il povero Garuru  legato come un salame.
 
Image and video hosting by TinyPic  
Allora? Vi piace? Non è che sia un granché, ma come si dice, nessuno è perfetto, no?
Tornerò con altri capitoli, aspettate e vedrete, ciao! 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Il racconto di Ailè ***


Ailè dormiva beatamente, nella sua stanza. Sognava delle scene, che non ricordava di aver mai vissuto, ne, pensava che fossero sogni. La scena che vedeva, era la seguente: un intero esercito di adolescenti terrestri, ricoperti da armature che lei non aveva mai visto, combattevano contro mostri assetati di sangue, “possibile dedurre,  che sia…?”si chiedeva, non riuscendo a finire le frasi, con lo stupore che le teneva il fiato sul collo. Al comando dell’esercito, c’era una ragazza, all’incirca della sua età, capelli lunghi, color verde acqua, che arrivavano fino a terra (peccato che nel sogno, fluttuassero tutti). Portava armi di ogni genere, legate alla cintura, tra cui, una spada lucente. Si teneva il braccio sinistro. Sanguinava da tutte le parti, quindi, doveva avere una ferita di striscio proprio su quel braccio. Era tutto un pianeta di esseri come lei, contro un’enorme astronave nera, dove alla postazione di comando, vi era seduta una persona, che Ailè pensava di non rivedere mai più. Una donna con i capelli neri, sui 20 anni, molto somigliante a Xana. Ailè si mise ad ascoltare il discorso.
-Perché ci stai attaccando, Phantea! Noi Alariani abbiamo fatto tutto quello che volevi! Allora perché?!- urlò improvvisamente la ragazza, puntando la sua spada verso la figura scura. Le guardie vicino a quella sagoma voltarono gli occhi verso il pianeta che cadeva a pezzi, proprio dietro l’esercito.
-Ah ah! Povera illusa!- rispose la prima guardia, sorridendo ironicamente.
-Voi Alariani siete statati solo “usati” per tutto questo tempo!- rispose anche la seconda guardia, guardando la sua faccia.
-Il vostro aiuto, ormai non mi serve più!- rispose finalmente la figura -Adesso è ora che tu e la tua razza, veniate distrutti per sempre!- si alzò, e con i palmi delle mani, creò una piccola sfera, che man mano, diventava sempre più grande.
-Una leggenda dice che un guerriero della vostra razza, sconfiggerà il mio pianeta, quindi, non ho intenzione che questo accada. Preparatevi a morire, assieme al pianeta Avalon!- e detto questo, lanciò la sfera (che ormai era diventata enorme) verso l’ esercito, e il loro pianeta.
-SEI TU CHE MORIRAI!!!- urlò la tredicenne, creando, anch’essa, una sfera e lanciandola contro, senza successo, l’altra era molto più potente. Tanto da disintegrare quella minuscola luce.
-Questa è la tua fine, tua, e della tua miserabile razza!- esclamo Phantea, ridendo alla follia, mentre osservava l’esercito disintegrarsi, a contatto con quella sfera scura, e sentendo le loro ultime urla. La guerriera, a capo dell’esercito, venne coinvolta nell’esplosione.
-MALEDETTA!!!!!- la ragazza entrò totalmente all’interno della sfera, dietro di lei, c’era solo il suo pianeta, che venne centrato in pieno, e si disintegrò completamente, riuscendo a vedere per l’ultima volta, il viso di quel mostro, che sorrideva con sguardo truce. Ailè venne accecata da una luce si svegliò, e quasi non le venne un colpo. Anche Kiruru si svegliò di soprassalto, vedendo che la sua amica, aveva avuto una reazione così esagerata.
-Ailè?Tutto ok?- le chiese il piccolo demone, accarezzandole la testa.
-Si, stò bene. Ho solo avuto un incubo.- si giustificò la ragazza, grattandosi la testa -Beh, allora, andiamo fuori, prima che si accorgano che io non ci sono.-
Kiruru annuì, salendo in spalla alla sua amica.
Intanto a casa Hinata, erano tutti indaffarati, il sergente era preoccupatissimo per la situazione, ma dava comunque una mano a ripulire la casa.
-Allora mr. Fuyuki , la reale madre sarà fuori ancora per molto?- domandò Keroro, mentre ripuliva il pavimento. Il ragazzo annuì.
-Mamma è ancora in viaggio per l’Italia. Con tutta la strada che procede, sembra non avere idee per il suo lavoro…- rispose, sedendosi sul divano.
-Meno male che siamo in vacanza, la scuola rimarrà chiusa finché non finiranno di costruire le nuove sale, signorsì…-
-Già!- lo interruppe Natsumi -Per colpa del nostro preside, la scuola si è trasformata in un vero e proprio cantiere. La prima cosa buona è che andrà avanti così per almeno tre settimane…- parlò contenta la ragazza, mettendo le mani dietro la testa.
Intanto Kururu apparve dal nulla, chiedendo ai presenti, se in giro avessero visto quella strana ragazza dai capelli blu elettrico.
-Veramente, noi non l’abbiamo vista da ieri, signorsì.- rispose il sergente, facendo cenno di no con la testa. Anche Fuyuki fece lo stesso.
-Scusatemi, qualcuno mi cercava?- si udì una voce fuori dal cortile -Natsumi, potresti aprire la finestra del salotto, per favore?- Natsumi ubbidì, e dopo aver fatto ciò, si ritrovò la faccia di Ailè, messa a testa in giù.
-AAAHHH!-urlò lei, spaventata, e cadendo a terra. Shivava e Dark Keroro caddero a terra dalle risate -Ailè! Non dirmi che per tutto questo tempo, hai dormito sul tetto di casa nostra?!- la rimproverò.
-Veramente no. Ho una stanza tutta mia dove passare la notte. Però, anche se fosse, nessuno mi avrebbe visto sul tetto. Se no, l’anti-barriera a cosa servirebbe?- rispose, scendendo  con i piedi, dalla finestra del secondo piano, e atterrando, stando  in verticale (Ailè:Per fortuna che avevo il pantalone…). Si rimise in piedi facendo una capriola.
-Kuku, bene, vorresti venire con me? Io, e i miei colleghi (Scusa,quali colleghi?) vorremo farti qualche domandina “in privato”.
-Se servirebbe a fermare quella maniaca da strapazzo di Xana, puoi contare su di me, sergente maggiore Kururu.- e detto questo, si incammino con la ranocchia gialla, verso l’entrata della stanza segreta.
-A…aspettate, posso fare anch’io qualche domanda, alla presente, per favore?- Pururu interruppe la loro strada, sbucando dal nulla -Se non ti dispiace Ailè, mi piacerebbe chiederti qualche cosina, ok?- domandò a fatica.
-Mi dispiace Pururu, ma…- 
-Va bene. Ho anche bisogno di te.- Ailè interruppe Kururu, prima di negarlo.
-Se non mi sbaglio, avevo detto che erano cose da dire, a quattrocchi.- disse la ranocchia con sguardo perplesso.
-E io, se non mi sbaglio, ti ho interrotto prima che tu negassi l’accesso alla capo infermiera, quindi, è libera di venire con me, anche perché l’ho chiesto personalmente.- ribatté, facendo la saputella verso Kururu -Oppure  è vietato fare anche questo nel “Plotone grandi manovre”?-
Kururu sbuffò, ma annuì seccato -Andiamo, prima che le cose si complichino…- e detto questo, entrarono nel passaggio segreto, per poi scomparire. Tutti osservarono la scena e rimasero di sasso, soprattutto Natsumi e Keroro.
-Cavoli, signorsì. È la prima volta che vedo qualcuno affrontare la freddezza di Kururu in questo modo, signorsì. Nessuno ci era mai riuscito, a parte il capo supremo…- a Keroro  cadde la scopa di mano, dopo aver visto la scena. Natsumi, per lo più, non aveva mai fatto il verso a Kururu, tanto da mandarlo in paranoia. Eppure, quella ragazza di 13 o 14 anni ci è riuscita senza problemi. Neanche una parola avrebbe potuto dire il sergente maggiore per difendersi.
Kururu, seguito a ruota da Ailè e da Pururu, entrò nella stanza dove di solito partecipa per mostrare le sue strambe invenzioni a Keroro. Sopra due sedie, erano seduti la recluta Tororo, e Miruru, pronti a tempestare la ragazza di domande strampalatamente assurde (ah, ecco quali colleghi O_O”), ma a grande sorpresa, videro chi c’era dietro di lei.
-Scusa Kururu, ma non dovevamo interrogare solo la ragazza?Cosa ci fa qui Pururu?- chiese Tororo seccato.
-Ha insistito a venire, perché vorrebbe fare  anche lei qualche domanda, e io ho detto di si.-
Miruru annuì -Ok, se la mettiamo così, cominciamo con l’interrogatorio.-
Kururu si sedette nella sedia in mezzo alle altre due -Allora Ailè, da quale pianeta provieni? Non mi pare che tu sia di questo mondo.-
-In verità, no però provengo da un pianeta che non esiste in questa dimensione, almeno non più. Non posso dirvi con esattezza il nome, sono informazioni riservate, ma non sono né nata, né cresciuta su quel pianeta. Sono nata qui su Pekopon, con mia sorella minore, ma lei non ha i miei stessi poteri.-
-Vedo che sei stata abbastanza sincera- rispose Miruru -Dunque, seconda domanda. I tuoi genitori di che razza aliena sono?-
-Beh, mio padre è Pekoponiano. Invece mia madre, e mia sorella provengono da una dimensione speculare, rispetto a questo pianeta, di fatto, “questo” pianeta di cui parlo,  si chiama Pekopon G. Solo la mia zia materna, apparteneva al pianeta da cui provengono i miei poteri. Essere chi, su quel pianeta, è solo basato sul fatto ereditario. Non contano i genitori, più delle volte. Ci reincarniamo per l’eternità.-
-Bene…- concluse Tororo -Riguardo Xana, come penseresti di fermarla. Se non mi sbaglio, non è la prima volta che la sconfiggi, vero?-
-Conosco molto bene Xana per via di questo: è stata una delle acerrime nemiche più forte con cui abbia mai combattuto fin dall’infanzia. La mia razza creò il pianeta da cui proviene moltissimi anni fa infatti, doveva essere solo una versione di Pekopon, ma un essere malvagio, ha solo pensato di ricostruire una popolazione  di ombre, speculare per giunta. Trasformò le acque del mare, in inquinante petrolio, e le terre, in lande desolate, perfetta come loro Habitat. I miei genitori, facevano parte di un gruppo chiamato, “i guardiani”, che da secoli combatte contro il pianeta Kepokon, ma non ritornarono più dalla battaglia contro di loro, così, io e mia sorella, abbiamo preso il loro posto.-
-Davvero una bella risposta, non mi sembrano menzogne il fatto di quest’altra dimensione.- ripeté Tororo -Dal tronde, lo sappiamo anche noi che esistono altri universi, però non ho mai sentito parlare di versioni speculari di Pekopon.-
Ala ragazza alzò lo sguardo verso il giovane girino color arancio -Oh, si, esistono moltissime versioni speculari di Pekopon, sia buone, che malvagie, però, in questo momento ci concentriamo solo su Kepokon. Potrebbe attaccare questo pianeta da un momento all’altro, e io ho il dovere di proteggerlo.-
-Adesso vorrei farti io qualche domanda, per favore.- chiese la ranocchia color lilla, avvicinandosi alla ragazza -Per quale motivo Xana non attacca il pianeta direttamente?Avrebbe già dovuto farlo, ma ancora nulla, questo perché?-
-Si, mi aspettavo certe domande del genere da parte vostra, e io ho risposto con assoluta onestà, ma Xana non attaccherà mai il pianeta, se non incoronerà qualcuno come sovrano del suo pianeta, da ciò è uscito tutto questo trambusto del rapimento del tenente Garuru. Leggendo il suo curriculum, ho notato che ha certe caratteristiche particolari, proprio quelle che Xana cerca da anni, e poi siamo arrivati a questo punto…-
-Un’altra cosa…- disse Kururu -Ma di quale curriculum stai parlando?-
-Del curriculum appartenente a tutti i superiori del quartier generale Keroniano, mi sembra ovvio.-
-E tu avresti il diritto di farlo?-
-In verità, sono una vecchia amica del comandante supremo, quindi ne ho tutto il diritto.-
-Ma…non avrai parlato…di quello che stà accadendo qui, vero?- chiese Tororo, scosso, pensando a un invasione improvvisa, da parte di Keron.
-Perché avrei dovuto dirlo, se sono informazioni riservate?Ho solo chiesto il suo curriculum, tutto qua.Mi ha chiesto il motivo, ma io gli ho risposto che avevo combattuto spesso con Garuru, e così me l’ha prestato.-
Pururu abbassò la testa -Tornando a noi, come pensi di fare per fermare Xana?-
-Ancora non lo so, ma forse un sistema ci sarebbe. La buona notizia è che abbiamo un’ infiltrata, che coordina tutto quello che Xana regola in questo preciso momento, alla nostra base segreta su Pekopon, e sarebbero pronti a far fuoco, se le cose si metteranno più male di così…-
-Cosa intendi dire con questo?-
-L’infiltrata di cui parlo, ha segnalato un fatto accaduto qualche giorno fa, avvenuto più precisamente l’altro ieri: il prigioniero, che in pratica dovrebbe essere il tenente, cercò di evadere dal luogo in cui era rinchiuso, ma il poveretto non ce l’ha fatta. È stato di nuovo catturato da quell’arpia senza scrupoli e senza onore. In questo momento, la cella dove adesso è rinchiuso, è a prova di Keroniano, legato mani e piedi da catene pericolosissime, che potrebbero generare forti scosse elettriche al minimo movimento che percepiscono.-
-È orribile!- esclamò Pururu -Come possono fare tutto ciò?Questo è veramente inaccettabile!-
Sentirono un rumore proveniente dalla porta, come se qualcuno bussasse, ma non si aprì per nulla, e così continuarono a parlare.
- Ailè, per caso sai dove si trova il rifugio di Xana?- domandò Kururu, leggermente turbato. Ailè scosse la testa.
-Non ne ho la minima idea. Neanche l’infiltrata sa dove lei si trovi in questo momento, quindi, penso che dovremmo cavarcela da soli.-
-Ok, un ultima domanda, e poi basta, dimmi perché ci dovresti aiutare in tutta questa faccenda, se riguarda solo noi Keroniani?- Kururu adesso, era turbato in tutti i sensi.
-Forse perché la presunta rapitrice di Garuru è Xana, e lei ha a che fare con me? Non sarei giunta qui, se Xana non ci fosse. Adesso, per favore, raffredda i bollenti spiriti, e calmati!Non sono mica qui per uccidere qualcuno!- adesso anche Ailè era leggermente turbata, finchè Miruru non li interruppe.
-Bene…tanto per cominciare, dovremmo fare di tutto, per mantenere queste informazioni, all’oscuro di tutti.-
-Non penso che siano più un segreto ormai.- rispose la ragazza, avvicinandosi alla porta di prima.
-Ku ku, stavo per dirlo io.- disse il ranocchio con aria sadica.
-E da quando te ne sei accorto?-
-Da quando te ne sei accorta tu.-
-Ragazzi, ma di che cosa state parlando?- chiese la ranocchia arancione.
-Ku, ku ku. Fattelo spiegare da Miss ”So tutto io”!-
Infatti, Ailè si avvicinò alla porta, per poi farci sopra il singolo “Toc toc”, per poi aprirsi di scatto. Caddero tutti a terra, Keroro, Giroro, Tamama, Dororo, e Milulu. Fuyuki, Natsumi, Angol Mois, e anche Dark Keroro e i suoi amici. Meru, Maru, e Kiruru. Persino Taruru e Zoruru. Stavano tutti origliando quello che dicevano.
-Kero…che male…- sussultò la ranocchia verde, mentre la figura blu, si avvicinava amichevolmente.
-Lo sapete che siete davvero degli spioni?Origliare alle porte non si fa.- disse la ragazza, davanti a quel cumolo di persone e alieni caduti per terra, per poi aiutarli ad alzarsi.
-Allora?Non avevo detto che era una conversazione in privato?- disse Kururu mantenendo il sangue freddo.
- Conversazione?E tutte quelle domande che hai fatto me la chiami conversazione?- rispose Keroro con le sue solite arrabbiature.
-Piantala di urlare!Sei ridicolo!- lo sgridò il caporale -Se non altro, ora sappiamo qualche informazione in più su di lei, e su Xana…-
Per un attimo, rimasero tutti fermi e muti, poi la ragazza sorrise allegramente, per poi  scoppiare a ridere. Automaticamente anche tutti i presenti scoppiarono in una grossa, e frenetica risata. Tutti, tranne Kururu, che guardava la scena con sguardo piuttosto irritato. Si accorse di un particolare, e cioè che la tastiera del computer, era macchiata di liquido nero, che, come per magia, si mosse, diventando un piccolo serpente, e nascondendosi nelle tubature vicine.
-Ku ku, interessante…- si disse in mente, rivolgendo di nuovo lo sguardo verso la combriccola.
-Allora- si riprese Ailè, prendendo come al solito il piccolo Kiruru in braccio -Mi aiuterete, per favore?-
-Kero kero, certo che si, signorsì. Ma saremo noi a dirti cosa fare per aiutarci, ci stai?-
La ragazza annuì -Tutto, ma conquistare Pekopon proprio no, o (espressione da demonio) ti spaccherò in due con un solo colpo!-
Ovviamente, all’inizio Keroro si spaventò.
-Io naturalmente scherzo. Farei male a qualcuno solo per difesa personale e altrui.-
Il ranocchio si rasserenò, poi con un balzo felino, saltò sopra la testa di Ailè, per poi gridare.
-Forza, diamoci da fare!Comincia l’operazione “SALVIAMO IL TENENTE GARURU!”-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Amber:Buonagiornataaaaaaaaaaaaaa!
Xana:E ti pareva!
Amber:Si, lo so. Questo capitolo non è dei migliori, ma non sapevo che cosa inventarmi…
Taelia:Finalmente si comincia a parlare anche di qualcun altro in questione.
Ailira:Ma piantatela e basta!Chi se ne frega dei vostri commenti!
Amber:Vi starete chiedendo chi sia l’infiltrato di cui parli la nuova arrivata, vero?Beh, vi do un indizio. È una delle persone che hanno appena commentato. Indovinate voi chi è.
Xana:Non faccio nessun commento…
Ailira:Più che altro, non dovevamo fare le prove per quella cosa?
Xana:Ah, si, è vero. Ciao a tutti, dobbiamo andarcene.
*se ne vanno*
Amber:Ma che????
Pururu:Lascia perdere. Sono matte!
Taelia:Prossimo capitolo “Un'ostinata Angol Mois” non perdetevelo. Ci saranno molti colpi di scena, in più, Kururu e Tororo  scompariranno fino allla fine del capitolo. Finalmente!Non li sopportavo più!
Amber:Alla prossima, ciao!
 
 
 
 
 
 
 
 
“Dedicato a chi?”
Ancora con questa storia di dedicare i capitoli a qualcuno, ebbene si. Questa volta dedico il capitolo alla carissima “Malanova”
Xana:Eh, si quella ragazza mi va proprio a genio!
Puoi dirlo forte, allora, facciamogli un bell’applauso!
*I presenti si alzano. Incominciano ad applaudire e a fischiare*
Ok, ora basta,  cara, ti diciamo solo di continuare la storia che stai facendo, è davvero bellissima.
Ailira:Di sicuro la finirà presto. Della storia non ti preoccupare.
Ti stimiamo tutti quanti!Continua così!

Image and video hosting by TinyPic

Finalmente vediamo la nostra amica Ailè da molto vicino. Alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Un'ostinata Angol Mois ***


Una giornata di fulmini e temporali attendeva tutta la città di Tokyo, e naturalmente la famiglia Hinata e tutti i suoi ospiti avrebbero avuto guai seri, ovviamente per colpa di una presenza inaspettata che mirava solo a non essere ritrovata, né lei, né chi tiene in prigionia. Tutto cominciò con una sonora discussione tra i fratelli Hinata.
-No, no e poi no!- protestò Natsumi, seduta sopra il letto, nella stanza del fratello -Già ci basta il brutto ranocchio e il suo plotone, ma tutti questi alieni in casa mia non li voglio!È inaudito!E se qualcuno li vedesse?Poi come lo spiegheresti la presenza di questi extraterrestri da strapazzo?-
-Ma sorellona, sarà solo finché non andremo a scuola!- obbiettò Fuyuki.
-Comunque no!Non li voglio in casa mia!-
Fu una discussione accesa, intanto, Kururu, Tororo e Miruru, guardavano la scena dal monitor, mentre studiavano una curiosissima creaturina nera, che aveva catturato il sergente maggiore.
-Ma che cavolo sarà mai?Non mi sembra un organismo vivente, eppure lo è.- disse Miruru, osservando lo strano essere, chiuso in un barattolo, mentre cercava di abbattere il vetro.
-Mi sono accorto ieri di questa presenza indesiderata, strisciava vicino al monitor del computer. E come se cercasse qualcosa.- rispose Kururu, dopo aver fatto un’altra di quelle odiose risatine.
-Mah, e se lo liberassimo?- domandò il girino arancione, prendendo il barattolo. Kururu lo fermò immediatamente.
-Non penso sia una buona idea. Mentre cercavo di prenderlo, quell’affare ha cercato di aggredirmi, come se volesse entrare nel mio corpo. Credo sia meglio lasciarlo lì dov’è. Miruru, potresti andare a parlare di questo fatto con Kiruru e con quell’odiosa mocciosetta?- disse, cambiando leggermente espressione. Miruru annuì, e uscì dalla stanza. Intanto Ailè era in salotto, a guardare Doruru, e Shivava, mentre facevano i fatti loro, mentre rifletteva sul sogno di quella notte. La ragazza, quella strana ombra, la distruzione del suo pianeta, era forse troppo chiedere un po’ di pace, di tanto in tanto?
-Miaoooo…- la ragazza udì, una piccola voce che proveniva dalla finestra, la gattina bianca di Giroro cercava di ripararsi dalla pioggia.
-Miaooo…-
Ailè si alzò dal divano, per poi aprire il balcone e farla entrare, la prese in braccio, e le asciugò il pelo con un asciugamano. Keroro si voltò verso di lei.
-Lady Ailè, dovrei dirti che la reale madre odia gli animali, e che non li vuole in casa, signorsì.-
-Però adesso la reale madre non è qui. Come potrebbe accorgersi di questa innocua gattina?- rispose, asciugandola.
-Miao…-
-Prego. Non c’è di ché.-
-Miao?- domandò la gattina, guardando la nuova arrivata in modo strano.
-Ma certo che capisco quello che dici. Imparare la lingua degli animali è facile, basta solo un po’ di forza di volontà.-
La gatta si accucciò sopra le sue gambe, facendo dolcemente le fusa -Miao, miao…-
-Prego.-
Dororo la fissava, mentre parlava  con la piccola gattina, e si stupì di come sapeva parlare bene il linguaggio degli animali, ma allo stesso tempo, il ninja capiva che si sentiva sola.
-Capisco perfettamente cosa provi Ailè.- comparve davanti Dororo.
-Salve soldato scelto, no stavo solo pensando a una cosa…- si giustificò la ragazza.
-Chiamami pure Dororo, il tuo problema è che ti emargini troppo dal mondo esterno, e così ti chiudi in te stessa, per poi non voler accettare la realtà che ti circonda. Anche a me succedeva da girino.-
Ailè sorrise -Non vorrei attivare il tuo interruttore trauma, però... ti ricordi quando Keroro inciampò dalle scale, e divenne lo zimbello di tutti?Se non ricordo male, poco prima di cadere, ti aveva fatto uno scherzetto di cattivo gusto. Qualcosa simile ad una cordicella comparve all’improvviso sulla sua strada, e gli fece lo sgambetto.-
-Non dirmi che eri stata tu!- anche Dororo rise. Ailè e il ranocchio azzurro, ad un certo punto cominciarono  fissare Keroro, ridendo.
-Sarà il nostro segreto, ok?-
-Certo che si, non vorrei che ti incolpassero dell’accaduto. Lo hai fatto solo per farmi sentire meglio, no?- domandò amichevolmente il ninja. Lei annuì, ridendo.
-Dororo?Mi daresti una mano, per favore?- la voce di Milulu, che proveniva dalla cucina lo chiamò.
-Arrivo subito.- rispose lui.
 -Almeno c’è qualcuno qui che ti apprezza.-
Dororo arrossì -Eh già, ma per quanto riguarda oggi, ti do solo un consiglio devi soltanto capire nel mondo chi sei.- disse infine, per poi ritrovarsi in cucina.
-Capire chi sono?Ha ragione, ma…chi sono io veramente…?- si chiese nella testa, fissando il suo amico Kiruru, giocare con i modellini di gundam con il sergente, e vedere come si divertivano -Se solo ci fossi riuscita, forse non avrei messo Kiruru nei guai quel giorno…-
Apparve la ragazza fantasma proprio dietro di lei, Doruru e Meru caddero a terra dal terrore, mentre Shivava, Dark Keroro, e Maru ridevano a crepapelle, ma Ailè se ne accorse, e si voltò verso di lei.
-Ciao, tu devi essere il fantasma che abita qui in casa Hinata, piacere di conoscerti.-
-…- lei non rispose.
-Qualcosa non va?-
-Non mi aspettavo questa reazione.-
-In che senso?-
-Io sono un fantasma, non hai paura di me?-
-Non è la prima volta che vedo un fantasma sai?Sul mio pianeta ho avuto troppo spesso incontri ravvicinati con i fantasmi, sia buoni, che cattivi.-
-Ah, davvero?-
-Dalla tua faccia, sembra che tu ci sia rimasta un po’ male, vuoi che ti riporti in vita?-
Il fantasma sobbalzò -Perché, tu sei in grado di farlo?-
-Si, e no, poi lo spiegherò più tardi, ma da allora, bocca chiusa per favore, ok?-
-Ok, e grazie. Mi fa piacere averti conosciuto. Ciao.- e sparì.
-Che fantasma simpatico.-
-Ailè?- la ragazza si spaventò, nel ritrovarsi davanti Miruru. Intanto il fantasma se la rideva da dietro il muro.
-Si cosa c’è?-
-Senti, Kururu mi ha chiesto di parlarti…su un fatto strano.-
-Sarebbe?-
-Ieri sera, trovò una strana creatura nera, che lo aggredì.-
-Strana creatura nera?- Ailè sbiancò -Per caso somiglia molto a un serpente, lungo 15 centimetri e largo 2?-
-Beh, si, ma…-
La loro discussione venne interrotta da un rumoroso tuono, poi si senti un rumore sordo, come se qualcuno avesse usato un coltello per tagliare delle funi. Le luci si spensero in tutta la casa.
-Kero kero, ma che diamine stà succedendo?-
-Se non mi sbaglio, si tratta di un black out a porte chiuse.- rispose Angol Mois, notando che nel laboratorio, qualcosa non andava, così entrò nel passaggio segreto per andarci.
-Mah, è solo saltata la corrente, non mi sembra nulla di ché, signorsì.- disse il sergente, anche per tranquillizzare sé stesso -Non c’è nulla di cui preoccuparsi,signorsì.-
-Kiru… non mi è mai piaciuto il buio…-
-Vado a vedere quale sia il problema.- Natsumi prese l’impermeabile, e uscì di casa per controllare il generatore, in quel momento, entrò di corsa, un Giroro bagnato fradicio.
 
 
Intanto, nel laboratorio di Kururu…
-Kururu?Tororo?Sono Angol Mois, posso entrare?- dopo un bel po’ di strada, la bionda riuscì a entrare nel laboratorio -Scusatemi, potrei sapere che stà succedendo alle luci?-.
Nel laboratorio vi erano i due al computer, mentre lo sguardo di Angol Mois, si posò sul barattolo, e sulla creaturina imprigionata all’interno. I due non se ne accorsero, ma intanto lei divenne cupa, con sguardo spento, e con tutto fare, prese velocemente il barattolo.
-NO!FERMATI!- urlò Kururu, e scese dalla sedia, per cercare di fermarla, ma invano. La ragazza non sembrava nemmeno lei. Lo aveva già aperto del tutto, tanto che l’essere uscì del tutto, e aggredì i due ranocchi.
Angol Mois, dopo essersi ripresa da quella specie di trance, cercò di aiutarli, ma l’essere se ne accorse, e le saltò addosso.
-AIUTOOOOO!!!!!!!!!-
Torniamo nel salotto di casa Hinata.
-Tutto questo trambusto solo per un black out?Ma insomma, siamo dei soldati, non dei fifoni!- li rimproverò il caporale. Pururu annuì, confermando quello che aveva detto il ranocchio rosso.
-Giroro ha ragione. Dovreste stare calmi durante un temporale, così affronterete in modo ragionevole anche le vostre paure.- disse Milulu, con una delle sue perle di saggezza.
-Dacci un taglio, Milulu!- esclamò il sergente -tu sei quella che la fa sempre facile eh?Quella che non sbaglia mai!Sei una vera e propria spina nel fianco, signorsì!-
Dororo si parò davanti a Keroro -Non osare offendere la mia ragazza, ok?!?-
I due cominciarono a litigare furiosamente, mentre Milulu cercava di fermarli, e Ailè osservava la scena, seguita da Miruru. Natsumi entrò di corsa, con una faccia seriamente preoccupata.
-È successa una cosa terribile…!- urlò, appena entrata in casa.
-Cos’è successo Natsumi?- chiese Giroro, notando il cambiamento della terrestre.
-I cavi del generatore…-
-E allora?- Giroro era sempre più curioso.
-Qualcuno li ha tagliati!- alla sua risposta, tutti la guardarono preoccupati.
-Ho anche trovato questo tra i cavi. O almeno quello che ne rimane.- e mostrò un pugnale nero, ornato di rubini color lava. Ailè sbiancò completamente, Kiruru invece cominciò a tremare (di certo non poteva sbiancarsi perché è gia bianco di natura).
-Oh, no…-
Tutti si voltarono verso la ragazza dai capelli color cobalto e il piccolo demone Keroniano.
-Oh no, che cosa?- domandò Natsumi, mentre anche lei sbiancava.
-È qui…Lei è qui…- dissero entrambi all’unisono.
-Lei chi?-
Non fecero in tempo a rispondere che subito si sentì urlare verso la botola.
-Ma questa è Angol Mois!-
-Forza!Andiamo a vedere cos’è successo!- ordinò Doruru, e subito tutti si ritrovarono  nel laboratorio di Kururu tramite il passaggio segreto. Anche se ci volle un po’ per arrivarci, visto che il laboratorio di Kururu era nei sotterranei più remoti. Angol Mois era in piedi con lo sguardo verso il monitor. Teneva in mano un barattolo, con dentro dei piccoli residui di colore nero appiccicati. Kururu e Tororo, invece, erano scomparsi, non c’erano più. Miruru sbiancò, e si ricordò delle parole del sergente maggiore.
Non penso sia una buona idea. Mentre cercavo di prenderlo, quell’affare ha cercato di aggredirmi, come se volesse entrare nel mio corpo. Credo sia meglio lasciarlo lì dov’è.”
-Allora Angol Mois!Qual è il problema?Perchè hai urlato?-
La ragazza si limitò a rispondere così -Per nulla. Ora vorrei rimanere da sola prego, andate via.-
-Vuol dire che hai urlato solo per attirare l’attenzione?!?- ora Giroro era infuriato, oltre che tremante. Tutti chiedevano spiegazioni plausibili, Zoruru, invece, si accorse che mancavano i due addetti al computer.
-Dove sono finiti il sergente maggiore Kururu e la recluta Tororo?-
-Sono andati a controllare il generatore di riserva…Dovrebbero tornare a momenti…- la ragazza si rivolgeva a scatti. Non l’aveva mai fatto prima.
-Lady Angol Mois, sei sicura di star bene?- chiese il sergente, avvicinandosi alla ragazza.
-Benissimo…Anzi, mi sento più che bene…- rispose, voltandosi verso i presenti. Tutti si turbarono, nel vederla indossare degli occhialini a specchio, il vestitino che indossava, era strappato in più punti, portava un gioiello al collo, ma cambiava spesso il colore.
-A-Angol Mois?Ma sei veramente tu, signorsì?-
-Perché tremi, ser Keroro?Qualcosa non va?Sembri spaventato.- disse , con una dolcezza che Tamama non sopportava, Ailè non era molto convinta, ma decise di stare al gioco.
-Grrrrrr…- il soldato semplice accumulò abbastanza gelosia -TI SEI MESSA IN GHINGERI PER FAR COLPO SUL SERGENTE, VERO?!?!ORA TI FACCIO VEDERE IO!!!! ATTACCO TAMAMA!-
Il piccolo girino lanciò uno dei suoi impatti, creando una luce accecante, ma non l’effetto desiderato. Angol Mois, senza trasformarsi in forma aliena, respinse con un pugno, il super impatto, che andò a colpire dalla parte opposta. Tamama rimase vittima dal suo stesso attacco (Taruru:E ti pareva! Tamama:No comment…-.-“). Angol Mois rise dal patetico tentativo del girino nero di colpirla. Tutti ne rimasero avviliti.
-Angol Mois, perché lo hai fatto, signorsì?-
-Perché lei non è la vera Angol Mois!- rispose Ailè, prendendo in mano, il ciondolo di una collana. Automaticamente, questo si trasformò in una lancia. Anche il vestito cambiò, ora era una tuta da combattimento, immaginatevi una tuta di colore  blu, con dei lineamenti gialli, qualche graffio qua e la, una cintura di stoffa gialla, che partiva dalla spalla, fino a legare l’intero busto. Guanti scuri alle mani, che mantenevano la grande lancia, questa raffigurava una sfera, con dentro una stella divisa in tre parti, da tre colori differenti: la parte di sinistra, era di colore rosa, quella di destra, era di colore rosso, e il centro, era di colore blu. Portava un pantalone stretto, con piccoli segni di strappo, e degli stivaletti di pelle gialli, dove i lacci, erano legati fino alla caviglia.
-Vedo che sei in modalità “guardiana”, complimenti, ma questa non è la tua reale forma, dico bene?Quella con cui dovresti proteggere l’universo intero?Ahahah!Patetico!Forse una volta ci sarai riuscita, ma per malasorte non ti ricordavi nulla di ciò che accadde, però qualcuno qui lo sa, vero…Kiruru?- disse sarcastica Angol Mois, togliendosi gli occhiali, e mostrando degli orribili occhi rossastri. Lei, a quelle parole strinse con i pugni la lancia. Tutti ci rimasero di sasso, tranne Kiruru e Ailè, che abbassarono la testa.
-Mashy…- sussurrò il sergente rivolto al piccolo demone -Cosa significa?-
Kiruru corse verso la sua amica, che fluttuava da qualche centimetro da terra.
-Senti! specie di leccapiedi inviato da Xana, piantala di importunarla, ok?!?!Lei non si ricorda niente, perché non era assolutamente lei, era un altro essere che la controllava, tutto qui!Non è stata colpa sua!È stata tutta colpa di Ailira!-
-Si, certo, come no!La verità è solo questa: Ailè ha raso al suolo un’intera città, punto e basta!- questa volta, la voce di Angol Mois, divenne più roca. A quella risposta, la ragazza cedette, e scoppiò in lacrime. Il bastone le cadde dalle mani, mentre la bionda le sferrò una serie di calci e pugni potentissimi, Ailè avrebbe voluto fermare il suo dolore, ma si sentiva male oltre che depressa. Alcuni tra i presenti, rimasero più avviliti di altri, ma decisero comunque di fare qualcosa. Giroro e Doruru passarono alle armi, mentre Angol Mois, o chi diamine fosse, prese il telefono cellulare, che si tramutò in una versione oscura temuta lancia dell’energia, appartenente alla famiglia Angol da generazioni. Anche gli abiti che indossava erano differenti, il mantello da blu, passò al nero, ed era strappato in più punti, il simbolo si Xana, comparve  sia sulla fronte, che al centro dell’abito. I due ranocchi spararono proiettili a mille, ma lei, li schivava con tenacia e con una velocità inaudita. Tamama (che intanto si era ripreso) e Taruru sferrarono i loro attacchi più potenti, ma invano. Zoruru, Dororo e Milulu, sferrarono le loro spade, ma senza successo. Si avvicinò ad una Ailè sofferente, che non aveva più voglia di combattere. Mentre Meru, Natsumi, Kiruru e Pururu aiutavano ad alzarla, vennero travolti da ombre scure spuntate dal nulla. Era pronta per sferrarle il colpo di grazia, ma qualcosa la bloccò. Una ranocchia gialla cadde dal soffitto, e stava quasi per colpire la presunta nemica, ma lei se ne accorse, e lo colpì dritto in faccia con un pugno. Kururu si ritrovò a terra, ricoperto da gelatina nera (bleah!), con gli occhiali rotti, e un bel cerotto a “X” sopra la testa.
-Tzè, pa-te-ti-co!Mai visto nulla di così patetico in vita mia!Eppure non ci go messo molto per sconfiggerli, e appenderli al soffitto, mah!-
Giroro guardò avvilito il soffitto, c’era Tororo svenuto, e appeso a testa in giù, legato da un’ ammasso di roba nera, che gli copriva gran parte del corpo, e della faccia. Accanto, vi era uno stesso bozzolo nero, però vuoto. Evidentemente Kururu era riuscito a liberarsi dalla presa.
-Ormai il veleno stordente avrà fatto effetto. Rimarranno così per un po’!Il tempo che la mia padrona utilizzerà per conquistare Pekopon!Mi dispiace, hai perso!-
La bionda, dopo essersi divertita, stava per colpirla in pieno, quando qualcuno si parò davanti a lei. Kiruru e Kururu, la fermarono. La ragazza si sorprese, nel vedere che quel ranocchio era ancora in piedi, dopo tutto il veleno che aveva assorbito.
-S-smettila A-Angol Mois…ba-basta…-
La ragazza si mise a ridere, trucidandolo con i suoi occhi rossastri -Credi davvero di riuscire a liberare la tua amica dal mio controllo mentale?Stai scherzando con il fuoco!Attento, rischi di bruciarti!La mia padrona mi aveva ordinato di uccidere solo quella sciocca Keroniana…- indicò Pururu -e la sciocca ragazzina blu, ma se faccio fuori qualcun’ altro, non porà che ringraziarmi del favore! -
-Angol Mois, lo so che mi senti. Torna in te, ti prego…-  balbettò il ranocchio malridotto, afferrandole il piede.
-Lasciami subito!- urlò lei, puntando la lancia verso di lui, mentre dimenava il piede.
Keroro e tutti gli altri, aiutarono Ailè ad alzarsi, e veloci come non mai, si avviarono verso Kururu per aiutarlo, ma vennero imprigionati in una gabbia formata da ombre.
-Angol Mois!Smettila signorsì!- lei ignorò le parole del sergente, e si girò verso l’alieno giallo. Stava quasi per colpire in pieno il Keroniano, quando...
-ANGOL MOIS! TI PREGO, TORNA IN TE!- urlò, mettendosi le mani in testa, preparato per la botta, ma ciò non avvenne. Angol Mois lo fissava spaventata.
-Ku-Kururu…- indietreggiò e cadde a terra, urlando e mettendosi le mani tra i capelli. il colore degli occhi variava da rosso, a marrone. La vera Angol Mois, cercava di riprendere il possesso del suo corpo, mentre l’ospite, glielo impediva con ogni mezzo. Intanto Ailè si riprese, mentre guardava la scena, impotente, prese la sua lancia da terra, usandola per rialzarsi.
-SMETTILA DI DISUBBIDIRMI!- gridava l’ospite.
-ESCI FUORI DAL MIO CORPO!- gridava invece Angol Mois.
Ailè corse con tutta velocità verso Angol Mois, la lancia iniziò a brillare, con tutta la forza in corpo, cominciò farfugliare delle formule incomprensibili. Un’ombra scura uscì allo scoperto, e la ragazza la colpì con la punta inferiore della lancia, e l’ombra svanì urlando. Le altre ombre svanirono con lei, liberando i prigionieri, che accorsero per aiutare le due, cadute a terra. Tororo quasi non cadde a terra, per fortuna Natsumi lo prese appena in tempo, ma lui era ancora sotto l’effetto del veleno stordente. Kururu invece, era lì a terra, privo di sensi.
-Pensate che siano…?- chiese Zoruru, temendo di sapere la risposta.
-Non preoccupatevi- rispose Ailè -Il veleno stordente ha un effetto limitato. Sparirà non appena riprenderanno conoscenza. Occupatevi invece di Angol Mois.-
Keroro ordinò di portare Kururu, Tororo, e Angol Mois (ritornata normale) in infermeria, poi rivolse lo sguardo verso Dark Keroro.
-Lady Ailè, dovremmo parlare con te, signorsì.-
-Mi dispiace, se riguarda la conversazione che avete ascoltato 10 minuti fa, non posso proprio rispondervi, ora vorrei rimanere sola, ciao…- e detto questo, con i palmi delle mani, creò un piccolo cerchio luminoso, e ci sparì dentro, seguito da Kiruru, che fece ciao al sergente con la mano, aggiungendo -le passerà presto, vedrai- e svanendo nel piccolo portale. Adesso Keroro e il suo plotone le avevano viste proprio tutte.
 
Intanto…
-Mi dispiace!- supplicò una voce neutra, quasi sovrannaturale.
-Sei una sciocca!- gridò una voce femminile -te la sei lasciata sfuggire!-
-Petà mia signora, chiedo pietà…-
-Non te la meriteresti neanche, ma te la concedo per il lavoro che hai svolto, per aver inserito il virus nel computer dei Keroniani.-
-Oh, grazie…-
-Bene!Ora vattene!Sparisci dalla mia vista!-
L’ombra si dissolse. La ragazza dai capelli scuri era libera di fare qualunque cosa nel centro di comando.
-Per fortuna i due sono sistemati…- dopo aver detto ciò, entrò un soldato che farfugliava parole incomprensibili.
-Allora, che vuoi?!?- il mostro rispose pronunciando parole sensa senso logico.
-Come?Una chiamata urgnte?Ok, grazie per avermi avvisato, e vai a controllare il prigioniero.- rispose lei. Dopo che il mostro se ne andò, Xana accese il monitor del suo grande computer. Era accesa una video-chiamata. Dal monitor, apparve una figura. Era piuttosto identica ad Ailè, solo con delle piccole differenze, aveva i capelli e gli abiti neri, con il solito simbolo rosso a spirale in fronte, e sul petto.
-Buona sera, sorellona. Da quanto tempo!- cominciò a parlare la ragazza, cercando di dare su i nervi l’altra.
-Ti ho già detto di non chiamarmi così Ailira! E comunque, sono passati 2 anni, 4 mesi, 5 settimane, e 1 giorno.- rispose sarcastica Xana. Ailira rise.
-Sai, se non fossimo sorelle, non sarei mai stata contro di te.-
-E tu continuerai a mettermi i bastoni tra le ruote assieme a Taelia, vero?- chiese. Ailira annuì.
-Sono pronta a tutto pur di combatterti!-
-Ma se non fosse che nell’infanzia tu non fossi rimasta coinvolta in quel piccolo incidente con Ailè, non saresti mai passata dalla parte dei buoni.-
-Mi conosci bene eh, Xana?-
-Normale, sono tua sorella!- le due, per un po’, stettero in silenzio.
-Allora, ho sentito che hai trovato un sovrano eh?Il tenente Garuru delle forze militari di Keron?-
-Si, ma non posso parlare, lo so che cerchi ti togliermi la verità di mano per usarla contro di me.-
-Eh eh, mi hai beccato!Ora devo andare, ciao “sorellona”.- e chiuse la chiamata.
-Ailira, sei una nobile traditrice!- disse ridendo -ora devo pensare a come catturare il plotone grandi manovre, per il tassello finale.-
Si avvicinò alfile segreto del computer, dove aprì le immagini del progetto segreto.
-Grazie al progetto del piano “K”, che potrà essere attivato dal plotone oscuro al completo, Pekopon avrà l’invasione più distruttiva di tutto l’universo!-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Amber: È  finalmente fatta!
Kururu:Vorrei ancora sapere, chi cazzo l’ha scritta sta sceneggiatura!
Taelia:*si nasconde*ecco, lo sapevo!
Amber:Allora anche questo capitolo è finito, anche se sembra più smielato degli altri…
Ailè:Io gia sono depressa. Così non mi aiuti lo sai? TT_TT
Garuru:E menomale che il protagonista dovrei essere io eh?
Amber:Dici quello che vuoi, io invece sono felice!
Taelia:Perché?
Amber:Con i voti a scuola, ho preso la media dell’8, e avrò una borsa di studio, evvai!
Ailira:Te lo ripeto: Chi se ne frega!Poi al massimo sono solo 2 o 300 euro!
Amber:No, davvero? Non è possibile! Prima le borse di studio avevano molti più soldi!
Xana:E che ci puoi fare, la crisi è arrivata anche sul mio pianeta!
Ailè:È tutta colpa di Berlusconi che alza le tasse!
Ailira e Xana:* annuiscono*come se non avesse mai fatto qualcosa di buono nella vita!
Taelia:Come mandare in onda i nuovi episodi di YuGiOh!Zexal?
Amber:See, magari!Aspetta! Ma adesso tutto questo che c’entra?!? O_O”
Xana:Ovviamente c’entra perché votiamo per un nuovo governo e per un nuovo presidente, ma ci si ritrova sempre con lo stesso governo, e con lo stesso presidente. Allora che cappio votiamo a fare?!?!
Amber:Ti ricordo che tu hai 15 anni -.-“
Xana:Cavolo! Hai ragione…
Tutti: -.-“ (ovviamente su tutto questo, scherziamo)
Taelia:Prossimo capitolo “Curiosa perdita di memoria” non mancate!
Garuru:Hai fatto spoiler!
Amber: Ciao!
 
 
 
 
 
“Dedicato a chi?”
Quest’oggi dedichiamo il capitolo a “gatta98” che ha messo la storia tra le seguite.
Xana:E io che pensavo che questa storia non piacesse a nessuno…
Grazie a tutti, vi adoro!
 
 
 
Ecco un disegno della ragazza di Dororo, la ninja Milulu. Prima o poi farò una storia anche a lei, ok?
 
 
 
Image and video hosting by TinyPic
 

 
  
E qui c’è la nostra cara Angol Mois (E la dietro Kururu)
 
 
 Image and video hosting by TinyPic
 

Spero vi piacciano, ciao! 
 
 
 
Din-Don: Avviso importante!
Finchè non avrò finito delle piccole faccende, questa storia sarà sospesa fino a nuovo ordine, ma continuate pure a recensire, io vi risponderò comunque O.<
Ciao!

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1763589