Storie di One Piece

di Zorobin78
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La cicala e la formica ***
Capitolo 2: *** La volpe e la cicogna. ***
Capitolo 3: *** Il lupo e l'agnello ***
Capitolo 4: *** La lepre che sconfisse il leone. ***
Capitolo 5: *** Un cappello occupato ***
Capitolo 6: *** Il Giuramento. ***
Capitolo 7: *** Il Furto. ***



Capitolo 1
*** La cicala e la formica ***


Brook che aveva cantanto tutta l'estate,si trovò con la dispensa vuota quando venne il freddo: non c'era nemmeno una goccia di thè.
Andò a piangere da Nami,sua amica,pregandola di prestarle qualche goccia di thè per sopravvivere fino alla buona stagione.
Le disse:
-Ti pagherò il debito e l'interesse prima di agosto; parola di scheletro!
Nami non è il tipo che fa prestiti:anzi,questo di non prestare è il suo difetto più piccolo.
-Che facevi quand'era caldo ?- domando quella accumulatrice.
-Ho cantato notte e giorno,se non ti dispiace.
-Oh,io ne sono contentissima.Hai cantato ? E adesso balla,allora.
Fine.
( Da.j.de La Fontaine,Tante Favole.)

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LoL.
Questa è la prima storia.
Spero che vi piaccia :)
Commentate.♥

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Capitolo 2
*** La volpe e la cicogna. ***


Rufy e Usopp erano buoni amici.Un tempo si vedevano spesso,e un giorno Rufy invitò a pranzo Usopp;
Rufy si sedette su una sedia normale,ma invece Usopp una sedia molto alta! Rufy,era seduto su una sedia molto comoda e poteva mangiare.
Ma Usopp non poteva mangiare nulla!
Dopo pranzo era più affamato di prima.'''Mi dispiace'' disse Rufy' ''Il pranzo era di tuo gradimento?'' ''Oh,non ti preoccupare:spero anzi che vorrai restituirmi la visita e che verrai presto a pranzo da me'' Rispose Usopp.
Così fu stabilito il giorno in cui Rufy sarebbe andato a trovare Usopp.
Si sedettero a tavola,ma il piatto di Rufy era minuscolo,invece quello di Usopp era molto grande.
Nei quali Rufy non riusciva a mangiare nulla,mentre Usopp mangiava.
''Non ti piace,Rufy,ciò che ho preparato ?''
Fu così che Rufy burlone fu a sua volta perso in giro da Usopp.
(Favole,libro I,26)

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Capitolo 3
*** Il lupo e l'agnello ***


Zoro e Sanji,spinti dalla sete,erano giunti allo stesso ruscello.
Più in altro si fermò Zoro,molto più in basso si mise Sanji.
Allora quel furfante di Zoro,spinto dalla sua golosità,cercò un pretesto di litigio.
-Perchè?-disse-intorbidi l'acqua che sto bevendo?
Pieno di timore Sanji rispose:
-Scusa,come posso fare ciò che tu mi rimproveri? Io bevo l'acqua che passa prima di te.
E quello,sconfitto dall'evidenza del fatto, disse:
-Sei mesi fa hai parlato male di me.
E Sanji ribattè.
-Ma se io non ti ho mai visto!
-Hai ragione,era stata la tua ragazza Nami a parlare male di me- disse Zoro.
E subito gli saltò adesso e lo picchiò ingiustamente.
------------------------------------------------------------------------♥ Ehi ^w^
Si,forse questa è un pò violenta Ahahahaha x)
Mi dispiace che Sanjino x) ♥
LoL :)
Spero che vi piaccia!

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Capitolo 4
*** La lepre che sconfisse il leone. ***


Nel cuore della foresta viveva uno spadaccino,malvagio e crudele.
Faceva a pezzi ogni persona che incontrava,e gli abitanti della foresta erano terrorizzati dalla sua presenza.
Un giorno decisero di implorare pietà da lui.
Rufy,Chopper,Robin e tutti gli altri andarono da Zoro,si inchinarono e dissero:
-Salve,potete re del Mondo!Perchè ci uccidi quando ci incontri? Hai già decimato la foresta:cosa ucciderai quando saremo morti tutti ? Abbi pietà di noi e non ucciderci più,e noi ti promettiamo che ogni giorno ti manderemo una creatura da uccidere.
Zoro accettò la loro offerta.
Il primo giorno gli mandarono un uomo.
Il giorno seguente una scimmia,poi un pappagallo,ed infine venne il turno di Robin.
Ma Robin non aveva nessuna voglia di lasciarsi uccidere,e meditava di ingannare Zoro.
Pensa e pensa,quando arrivò Zoro era già passato mezzogiorno.
-Cosa hai fatto in tutto questo tempo ?- Disse Zoro.
-Sì,lo so,potente Zoro,ma non è stata colpa mia se lui mi ha trattenuta così a lungo- rispose Robin.
-Chi ti ha trattenuta ?- Disse Zoro.
-Sanji- Rispose Robin.
-Chi Sanji? Vuoi dire che c'è qualche altro spadaccino,oltre me,in questa foresta?
-Sì.Zoro, e dice di essere più forte di te,potente Zoro!Mi ha incaricata di dirti che quando ti incontrerà ti farà a pezzi.
-Cosa?-Disse Zoro furibondo.-Portami subito da questo Sanji,e gli mostrerò io chi è il più forte!
Robin si avviò e condusse Zoro ad un pozzo:
-Potente Zoro,guarda in questo pozzo,perchè Sanji vive qui.
Zoro guardò giù nel pozzo e vide effettivamente Sanji.
Si lanciò nel pozzo,dove naturalmente annegò.
E così l'abile Robin ingannò Zoro e salvò tutte le persone della foresta.

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Capitolo 5
*** Un cappello occupato ***


Chopper salì nello scompartimento.
-Scusi,-chiese Chopper al Signor Usopp che stava seduto accanto al finestrino-questo posto è occupato ?
-Come?- Chiese il signor Usopp.
-Le ho chiesto-ripetè il signore indicando ancora il cappello-se questo posto è occupato.
-A parte il fatto-rispose il signor Usopp-che quello che lei chiama posto,io e tutti gli uomini normali lo chiamiamo cappello,non vedo perchè lei,avendo bisogno di un cappello,venga proprio a cercarlo qui invece di andare in un cappellificio.E poi guardi,si tolga dalla mente che questo cappello sia libero:appartiene a mio zio Rufy.
-Ma io-balbettò Chopper-non volevo il cappello.
-Ma allora,perchè mi viene a chiedere se è libero?
-Io intendevo il posto-balbettò Chopper.
-Che posto?-chiede il signor Usopp.
-Questo qui- Rispose la renna indicando ancora il posto occupato dal cappello.
Il signor Usopp,in uno scatto d'ira,afferrò il cappello,lo agitò sopra il capo alzandosi.
-Scusino,signori,-gridò il signor Usopp rivolgendosi ai passeggeri nello scompartimento- che cos'è è questo ?
-Un cappello!- esclamarono in coro i passeggeri.
-Avete visto bene?- Ripetè Usopp.-Siete sicuri che non è un posto?
-Sicurissimi-risposero tutti in coro.
-Ha visto? E' persuaso adesso?- chiede il signor Usopp a Chopper.-Questo è effettivamente un cappello ed essendo un cappello di proprietà di mio zio Rufy, è un cappello occupato.Se lei ne trova uno libero in tutto il treno, il che è difficile,ci si sieda pure sopra e lo chiami posto, o Nami,o piccolo Zoro o come vuole,che a me non me ne frega niente.
E il signor Usopp si sprofondò nella letture del giornale.
(C.Manzoni,Il signor Veneranda,Rizzoli,Milano,1984).

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Capitolo 6
*** Il Giuramento. ***


Un antico imperatore di nome Rufy face,un giorno un solenne giuramento.
"Conquisterò e cancellerò dal mio regno tutti i miei nemici"
Un pò di tempo dopo,i sudditi sorpesi videro l'imperatore Rufy che passeggiava per i giardini imperiali a braccetto con i suoi peggiori nemici,ridendo e scherzando.
"Ma..."gli disse Zoro"Non avevi giurato di cancellare dal tuo regno tutti i tuoi nemici?".
"Li ho cancellati,infatti"Rispose Rufy.
"Li ho fatti diventare tutti miei amici!".
(da Bruno Ferrero,Cerchi nell'acqua,Elledici,Torino 1994)

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Capitolo 7
*** Il Furto. ***


Tutto era silenzio nella stanza....
Trattenendo il fiato,in punta di piedi, Rufy si diresse verso la porta della camera vicina,quella di Nami.
Arrivato alla porta,la trovò socchiusa.
La spinse con la punta del dito,leggermente,con dolcezza furtiva e inquieta d' un gatto che vuole entrare,la porta cedette silenziosamente.
Entrò,Avanzò con precauzione evitando di urtare nei mobili.
Udiva dal fondo della camera la respirazione uguale e tranquilla di Nami addormentata.
S'arrestò d'un tratto.
Era vicino al letto.
Vi era arrivato prima di quando pensasse.
Da circa mezz'ora una grande nuvola copriva il cielo.
Nel momento in cui Rufy si fermò accanto al letto,questa nube si aprì,come se avesse fatto di proposito,e un raggio di luna,traversando la grande finestra,andò a illuminare improvvisamente il volto di Nami.
Rufy invece era nell'ombra,ritto,immobile,dinnanzi a quel volto luminoso.
Avanzò rapido verso l'armadio a muro che intravedeva a capo del letto;l'aprì.
La prima cosa che vide fu il cesto dell'argenteria,lo prese,attraversò la camera a grand passi senza preoccuparsi del rumore,raggiunse la porta,rientrò nella nave,afferrò l'oro,aprì la finestra,scavalcò il parapetto del pianterreno,mise l'argenteria nel sacco,buttò via il cesto,attraversò il giardino,saltò al di là del muro come una tigre e fuggì.
(V.Hugo,I miserabili,Mondadori.)

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