When love comes to you

di Silkye53
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Who I am ***
Capitolo 2: *** L'invito al ballo ***
Capitolo 3: *** La pedina ***
Capitolo 4: *** Introducing me ***
Capitolo 5: *** No! ***
Capitolo 6: *** Safe ***



Capitolo 1
*** Who I am ***


fdeo Rachel non credeva nell'amore.
Non l'aveva mai sentito prima e la cosa non la sorprendeva.
Nella sua mente nessuno avrebbe mai potuto amarla, si sentiva strana.
Con i suoi capelli viola e i suoi grandi occhi color ametista, la pelle pallidissima e l'anima goth.
Ma le cose cambiarono nel momento in cui conobbe Garfield Logan.
Garfield era il buffone della classe, caratterizzato dalla corporatura minuta  e dai folti capelli tinti di verde, in contrasto con i suoi occhi color dell'erba fresca.
Kori, la migliore amica di Rachel, non faceva altro che ripeterle che Gar l'amava ma lei faceva orecchie da mercante.
- Rae! Devi credermi! Gar vuole chiederti di uscire! -
- Senti, io sono fermamente convinta che l'unico uomo che valga la pena aspettare sia il fattorino della pizza... Di Garfield non m'importa,io non sono in grado di amare-
- Tutti ne sono in grado, tu sei solo un po' più restia -
Rachel roteò gli occhi annoiata.
I discorsi confortanti non le servivano.
Non dalla sua amica tutta zucchero e mele caramellate.
- Senti nuvoletta, perché invece non ci dici quando hai intenzione di invitare Dick al ballo - esclamò Karen.
Karen era l'altra amica di Rachel.
Una ragazza di colore dai ricci capelli color cioccolato e dai dolci occhi color pece.
D'altro canto Kori era totalmente differente.
Sembrava provenisse da un altro pianeta.
La pelle dorata, i dolcissimi occhi verdi per cui tutti i ragazzi sbavavano e i capelli lunghi color del fuoco.
- Io? Non potrei mai ... Voglio che mi inviti lui ... -
Rachel sorrise appena.
- Forse lo farà prima di quel che credi.
Detto ciò, la goth indicò di fronte a loro.
Un ragazzo dai capelli neri e i penetranti occhi color ghiaccio , si stava avvicinando a loro.
Kori si gelò sul punto.
Rachel e Karen si scambiarono un cenno d'intesa prima di sospirare.
- Ciao ragazze ... - mormora con un sorisetto sghembo
- Ciao Dick - rispose Karen
- Ciao - borbottò Rachel .
Kori rimase ferma a fissarlo.
- Sta bene? - chiese Dick
- Sì, ha .... Mal di gola -
Rachel fulminò Karen con lo sguardo, odiava le bugie anche se dette a fin di bene.
- Povera ... Uhm .. Bè io sono qui per ... Per invitarti al ballo .... Rachel -
La ragazza sgranò gli occhi e Kori praticamente svenne sul posto.
- Tutto bene? -
- Sì, Dick ... Non preoccuparti....Ora la porto in infermeria eheh -
Karen prese Kori per un braccio e la rascinò via.
Dick si voltò nuovamente verso Rachel.
- Uhm ... Grazie per avermelo chiesto ma non posso -
- Perché ? -
- Non credo di essere quella giusta per te -
- Ma ... -
- Invita Kori e basta -
- No senti ... Ho bisogno di far .... -
- Di farla ingelosire? Lo so l'avevo capito, non voglio essere un ripiego -
- Ti prego! -
- Non voglio litigare con Kori perché tu sei un codardo -
- Non litigherete .. -
- No, e ora sparisci -
Dick scosse il capo e corse via.
Rachel sospirò e si diresse in infermeria.
Quell'idiota non capito nulla di come si conquista una come Kori pensò la goth.
Entrando nella porta dell'infermeria l' odore di farmaci pervase le narici della ragazza.
- Kori, Karen ? -
- Siamo qui -
Rachel si diresse verso un piccolo lettino viola.
- Kori ... -
- Non gli hai detto di sì vero? - chiese intimidita la rossa
- Come avrei potuto? E poi te l'ho detto, l'amore non m'interessa -
- Non dire così Rae! - esclamò Karen
- Finché non esci con Richard per me va bene tutto -
- Grazie Kor , sono commossa -
- Figurati-
- Il mio era sarcasmo -
- Usi sempre lo stesso tono di voce, come pretendi che capisca? -
 - Lascia stare nuvoletta -
Kori, tutti la chiamavano nuvoletta perché viveva in un mondo tutto suo.
- Rachel? -
- Mh ? -
- Tu credi che Richard non mi consideri all'altezza di andare al ballo con lui -
- Non sono la persona più adatta a cui chiedere Kori -
- Karen? -
- Io credo solo che sia un idiota -
- Concordo, tutti gli uomini sono idioti - borbottò la goth.
Karen annuì.
Kori rimase semplicemente a fissarle.

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Capitolo 2
*** L'invito al ballo ***


Ballo Quando le tre uscirono dall'infermeria furono accolte da uno spettacolo a dir poco raccapricciante.
Le tre streghe senza cervello le chiamavano, il gruppo di Katherine Moth, Barbara Gordon e Tara Markov.
- Oh no - mormorò Karen con tono lamentoso.
Kori, Rachel e Karen odiavano quelle tre streghe più di chiunque altro.
Erano stupide, altezzose e ci provavano con ogni forma di essere vivente sulla Terra.
Questo non andava giù a nessuno , specialmente alle ragazze che avevano perso un fidanzato per colpa loro.
- Cambiamo strada finché siamo in tempo - borbottò Rachel iniziando a camminare nella direzione opposta.
Kori annuì e fece altrettanto ma , no, non ebbero scampo.
Tara le aveva viste ed aveva iniziato a correre verso di loro richiamando all'ordine le altre due scocciatrici.
- Niente da fare - sibilò Rachel .
Non aveva proprio voglia di litigare.
Specialmente non con quelle sceme.
- Ma tu guarda chi si vede, il club degli avanzi .... -
- Perché non giri a largo Tara? - sbottò Karen
- Perché non vi ho ancora tormentate intelligentona -
Rachel ringhiò in direzione della bionda rachitica e scosse il capo.
- Senti Tara, tu non hai una vita, buon per te. Ma ti prego, smettila di tormentare chi ce l'ha o finisce male, lo sai che non ti conviene farmi arrabbiare e ora ... Via di qui! -
Le Tre del Terrore scapparono via, intimidite dallo sguardo cruento della goth.
Kori e Karen sorrisero e ripresero a camminare accanto alla loro amica.
Una volta giunte ai loro armadietti le ragazze ne estrassero i libri e iniziarono a dirigersi ognuna nella propria classe.



Rachel odiava matematica, non è che non la capisse o non fosse brava, semplicemente era una cosa noiosa.
Inoltre in classe con lei c'era Garfield Logan e visto che era il suo compagno di banco non c'era modo di concentrarsi.
Lui parlava in continuazione e raccontava storie ridicole ad oltranza.
Rachel non lo trovava divertente , lui la annoiava, la irritava e per qualche strano motivo la cosa le piaceva.
Non era amore, era un'amcizia davvero strana.
Rachel non conosceva l'amore.
Si sedette al suo posto guardandosi attorno con falsa curiosità.
Cercava di capire chi mancasse e chi meno e se avrebbe potuto prendere uno dei posti in fondo in modo da concentrarsi meglio sulla lezione.
Con sua enorme delusione li trovò tutti occupati e gli studenti erano tutti in classe.
Tutti tranne lui.
Arrivava sempre in ritardo e il suo posto rimaneva vuoto per dei buoni cinque minuti.
Poi entrava e si inventava una scusa insulsa a cui nessuno credeva e quindi, detenzione.
Quel giorno però sembrava diverso.
Era come se Rachel sapesse che non sarebbe arrivato, che Garfield non sarebbe entrato da quella porta.
In realtà la cosa la rattristava un po'.
In fondo, non era poi così fastidioso quel microbo umano.
L'insegnante entrò, la porta si chiuse e per un istante la ragazza desiderò che Gar entrasse da quella porta colmo d'affanno come sempre faceva.
Ma lui, lui non entrò.



Karen, dal canto suo, aveva letteratura e la cosa non la faceva impazzire.
La lezione era noiosa e il professor Mod era un pazzo inglese dallo sguardo inquietante.
La ragazza si sistemò i jeans ed entrò in classe con falsa emozione.
Si sistemò accanto a Victor Stone, stavano insieme dall'alba dei tempi ed erano sempre appiccicati.
- Buongiorno Sparky -
- Vuoi piantarla di chiamarmi così Bee? -
- No -
Victor roteò gli occhi e le baciò dolcemente una guancia.
La ragazza sorrise e ricambiò il bacio con un altro uguale.
Nel mentre gli prese il quaderno dallo zaino.
- Bee .... -
- Eddai Sparky, sei il mio piccolo, fammi copiare i compiti -
Il ragazzo sospirò e le lasciò il quaderno.
Se si giocava la carta della ragazza non poteva dire nulla altrimenti niente di niente, niente baci, niente sesso ... .Niente.




Kori era ancora 'quella strana' per tutti.
Anche lei sapeva di non essere esattamente un esemplare di bellezza classica ma tutti quegli sguardi la innervosivano.
Ginnastica era la sua lezione preferita ed odiava doversi guardare attorno tutto il tempo perché si sentiva osservata.
Richard andò alla riscossa e la salvò da quegli sguardi indiscreti.
Kori e Dick si amavano da diverso tempo e si rincorrevano continuamente cercando di dissimulare ma in realtà se ne accorgevano tutti tranne loro.
Il ragazzo le prese la mano e la trascinò nel campo da gioco.
- Giochi a basket? - le chiese lanciandole la palla.
Lei la prese.
Si voltò, chiuse gli occhi e si spostò più lontano possibile dal canestro.
Lanciò la palla e fece canestro.
- Allora? Gioco a basket? - chiese lei con tono malizioso.
Richard rimase a bocca apera con espressione a dir poco sconvolta.
- Wow -
- Già ... Ehm .... Che ne dici di insegnarmi le arti marziali? - propose la ragazza.
Dick si lasciò sfuggire un ghigno compiaciuto e annuì.
Kori sorrise e i due si sistemarono su un tappetone blu.



Uscita da scuola Rachel decise di aspettare i suoi amici.
Mentre camminava verso il cancello venne bloccata da Garfield.
 -Hey Rae -
- Non chiamarmi Rae, non eri in classe oggi -
- Sì bè, non mi andava ... -
Rachel scosse il capo innervosita da quella risposta noncurante.
- Che vuoi ? -
Garfield sbuffò e roteò gli occhi.
- Sempre così dolce eh ? -
La ragazza sospirò e lo osservò attentamente - Allora? - incalzò
- Volevo farti una domanda in realtà -
- Fammela -
Garfield alzò gi occhi al cielo ed iniziò a pregare mentalmente.
- Ti va di venire con me al ballo ? -
Rachel scrollò le spalle.
- Ok - rispose
- Solo .... Solo ok ? -
- Ti aspettavi che esultassi forse ? -
- No! Non speravo in tanto .... Comunque .... Grazie -
- Figurati -

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Capitolo 3
*** La pedina ***


Cap 3 Rae/BB Rachel non aveva idea del perché avesse accettato di uscire con Garfield.
Non era un appuntamento e lei lo sapeva bene.
Non poteva permettersi certe cose, lei non conosceva certi sentimenti e non doveva conoscerli.
Non con tutti i problemi che aveva in famiglia.
Sbuffò e si voltò verso il ragazzo con la ferma intenzione di dirgli che aveva cambiato idea.
Qualcosa però la bloccò... Vide quegli occhi verdi luminosi e ricchi di speranza, di felicità.
Le sembrò troppo crudele dovergli dire di no dopo tanto imbarazzo.
Decise di starsene zitta e vedere come si evolveva la faccenda.
- Dove si sono cacciati tutti? - chiese poi , spazientita dall'attesa.
Garfield la guardò per un attimo poi sorrise - Saranno in giro -
- Bè dovrebbero muoversi -
Il ragazzo rise e puntò un dito contro l'ingresso.
- Eccoli! -
Rachel e Garfield corsero loro incontro e si fermarono di fronte ai loro amici.
- Oh, eccoti qui Rae - borbottò Karen
- Non chiamarmi Rae, mi chiamo Rachel ... -
- Ok, ok .... -
Karen e Victor si guardarono attorno confusi per un attimo.
Poi Victor prese la parola.
- Dove sono Kori e Dick? -
Rachel notò che i due non erano lì insieme a loro e iniziò a farsi delle domande.
Forse Dick voleva semplicemente invitare Kori al ballo.
Non ne era certa.
E comunque in quel momento era troppo occupata a pensare a Garfield e il suo invito.




Kori uscì dallo spogliatoio accorgendosi dell'ora.
Aveva fatto pratica con Richard fino a quel momento .
Il problema è che nessuno dei due si era accorto di quanto fosse tardi.
Non appena si piegò per prendere il suo zaino, Kori, andò a sbattere contro qualcosa.
O meglio, qualcuno.
Alzò lo sguardo e si tinse di rosso nel notare di aver travolto Xavier Redd.
Dopo Richard era il ragazzo più ricco e bello della scuola.
- Ciao Kori -
La ragazza ricambiò il saluto.
- Mi chiedevo se ti andasse di venire al ballo con me -
Kori stava per dire no, poi però si ricordò di Richard e di come aveva chiesto a Rachel di andarci con lui.
Così alla fine accettò di buon grado l'invito di Xavier.
Ciò che non sapeva, era che Richard aveva ascoltato ogni cosa e pensava di non piacerle.
Così, il ragazzo, decise di andare a cercare Katherine Moth e di invitarla alla festa.



Una volta usciti anche  i due ritardatari, Rachel e gli altri si diressero verso la metro.
Arrivarono in centro dove decisero di farsi un giro.
Rachel fu lasciata di nuovo sola con Garfield.
Iniziò inevitabilmente a pensare che i loro amici ci facessero apposta.
Insomma , altrimenti perché lasciarli così spesso da soli?
La ragazza si voltò lentamente verso di lui, intento a gustarsi un gelato.
- Perché io? - chiese confusa.
La sua domanda catturò l'attenzione del vegetariano, il quale si voltò per guardarla negli occhi.
- Che intendi dire? -
- Perché vuoi venire al ballo con me? Io sono quella strana ... Lo sai .... -
Garfield scoppiò a ridere.
- E dunque? Io sono strambo tu anche, faremo una coppia impeccabile ... Inoltre, tu non sei affatto strana, per me ... Sei bella e .... Acuta, intelligente .... -
Rachel arrossì .
- Grazie Gar, non sapevo pensassi questo di me -
- Ora lo sai -
Garfield si allungò cercando di baciarla ma lei si scostò ed indicò il negozio di cosmetici.
- Guarda c'è Karen! -
Correndo verso l'amica pensava "Devo sembrare una perfetta imbecille".



Finito lo shopping, ognuno tornò a casa propria.
Rachel cercò di non fare rumore mentre saliva le scale.
Suo padre la bloccò .
- Roth, vieni qui -
La ragazza ubbidì senza nemmeno ribellarsi.
Sapeva bene che non era il caso.
Inoltre, suo padre, era di pessimo umore.
- Dimmi -
- Ho trovato la prossima vittima .... Tieniti pronta-
Rachel tremò per un attimo.
Non le piacevano questo genere di 'buone' notizie.
- Chi è ? -
- Garfield Logan -
La ragazza sgranò gli occhi e sbiancò improvvisamente.
- Problemi in merito? -
- No, nessun problema, dimmi solo quando devo entrare in azione -
Detto questo la poverina corse in camera sua.
L'idea di fare del male al ragazzo che amava la attanagliava e la trafiggeva come cento aghi infilati nel cuore.
Non voleva ammetterlo ma ... Forse l'amore era possibile anche per lei.
Solo che .... Era complicato, lei era solo una pedina nelle mani di un uomo malvagio.
Suo padre.

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Capitolo 4
*** Introducing me ***


Introducing me Era sera.
Ma non una sera qualunque, la sera del ballo.
Rachel era ancora indecisa.
Non sapeva se era in grado di andare contro i suoi sentimenti per Garfield.
Si chiedeva come poteva essere possibile che capitassero tutte a lei.
Sbuffò e si concentrò su altro.
Due giorni prima Garfield le aveva regalato un CD pregandola di ascoltarlo la sera del ballo.
Kori l'aveva incoraggiata a trattenere la curiosità fino ad allora.
Karen, dal canto suo, non vedeva l'ora di sapere che cosa ci fosse di così importante in quel CD .
Così, non avendo altra scelta, Rachel le invitò a casa sua per prepararsi ed ascoltare il regalo di Gar.
Non l'avrebbe mai ammesso ma ... Anche lei era molto curiosa.
Per quello che avrebbe dovuto fare anche troppo .
Quando suonò il campanello, Arella, la madre della ragazza, aprì la porta solo per trovarsi davanti Kori e Karen con due enormi bustoni in mano e una trousse di trucchi.
- Rachel è di sopra ragazze - mormorò la donna.
Le due ringraziarono e presero d'assalto le scale.
Una volta giunte in camera della loro amica Karen le ordinò di mettere il CD nel computer e di vedere che diceva.
Rachel fece quanto detto e all'improvviso sullo schermo comparse il viso di Garfield con una chitarra in mano.
Kori iniziò ad esultare e Karen scoppiò a ridere.
Rachel decise di non mostrare nessuna emozione.
All'improvviso Gar iniziò a parlare.
- Rachel, tu non conosci molto di me ... Non quanto vorresti ... Qualche giorno fa mi hai confessato che vorresti saperne di più sul mio conto ma ... Anche se non sembra io sono timido e non riesco a parlare apertamente di me , quindi .... Ora te lo canto -
Il cuore della ragazza si bloccò.
Non sapeva che Garfield potesse essere così romantico.
Mandò avanti il video.


I'm good at wasting time
I think lyrics need to rhyme and you're not asking
but I'm tryna grow a mustache
I eat cheese, but only on pizza, please
and sometimes on a home made quesadilla
Otherwise it's smells like feet to me
And I, I really like you
And the moon looks like a toenail
And I love you when you say my name


Kori sorrise e così fece anche Karen, sembrava una canzone così dolce già dalle prime parole.
In effetti Garfield era il campione di dolce far niente.
La sua era un po' una filosofia di vita.
Sapeva perdere tempo come nessuno.
Rachel trovava carino il fatto che volesse farsi crescere i baffi ma non credeva che gli avrebbero donato.
Tutto quel sentimento però, le rendeva ancora più difficile prendere una decisione.
Non sapeva davvero che fare giunta a quel punto.
Non sapeva nemmeno per quale razza di motivo giorni prima gli aveva chiesto di parlarle di lui.
Insomma, l'amore non era cosa per lei.
Non poteva permettersi certi lussi e lo sapeva bene.



If you wanna know
Here it goes, gonna tell you this
A part of me that shows, if we're close gonna let you see
Everything, but remember that you asked for it
I'm tryna do my best to impress
But it's easier let you take a guess at the rest
But you wanna hear what lives in my brain, my heart, well you asked for it
For your perusing, at times confusing, slightly amusing
Introducing me


Certo che voleva sapere.
Lei voleva sapere ogni cosa di lui anche la più stupida.
Non voleva ammettere perché ma lo sapeva bene.
Sapeva che Garfield stava facendo del suo meglio per impressionarla ma non serviva.
Lei era già impressionata.
Tanto.



Do do, do do do do do
Do do, do do do do do
La da da ta
La da da da da da da da, ta

I never trust a dog to watch my food
And I like to use the word dude
As noun or an adverb or an adjective
And I never really been into cars
I like really cool guitars and superheros
And checks with lot of zeros on them
I love the sound of violins, and making someone smile


Kori si mise a ridere.
- Chi mai si fiderebbe di un cane per fare la guardia al cibo? -
- Nemmeno un cane mangerebbe quell'orrido tofu - borbottò Rachel con un fantasma di sorriso sulle labbra.
Karen ghignò quando se ne accorse.
Nessuna delle due sapeva che Rachel non poteva amare Garfield.
Poteva solo fargli del male.
- Gli piacciono i supereroi - mormorò.
Quasi come per annotarselo nella mente.
Anche a lei piaceva molto il suono dei violini.
Credeva fosse romantico e drammatico allo stesso tempo.



If you wanna know
Here it goes, gonna tell you this
A part of me that shows, if we're close gonna let you see
Everything, but remember that you asked for it
I'm tryna do my best to impress
But it's easier let you take a guess at the rest
But you wanna hear what lives in my brain, my heart, well you asked for it
For your perusing, at times confusing, possibly amusing
Introducing me

Well you probably know more
Than you ever wanted to
So be careful when you ask next time


Karen e Kori continuavano a sorridere e canticchiare la melodia imperterrite mentre Rachel era nel pieno di una crisi esistenziale.
Ora sapeva tutto quel che voleva , in parte, sapere.
Ma avrebbe dovuto fare attenzione ....
Sentiva che si stava innamorando sempre di più e questo non doveva accadere.
Non poteva essere vero.
Lei aveva una missione da compiere.
Non poteva deludere suo padre e i suoi agenti.
Doveva farlo, non importava come si sentisse al riguardo.
Quella notte, Garfield Logan, avrebbe cessato di esistere.

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Capitolo 5
*** No! ***


No Kori indossava un lungo abito a fascia color lavanda che abbracciava perfettamente le sue curve sensuali.
Sotto portava delle scarpe plateau viola scure .
I capelli erano raccolti in una semi-coda di cavallo sulla nuca ed erano ricci sulle punte.
Indossava un lieve strato di blush pesca, un rossetto rosso e un po'di mascara ed eyeliner viola.
Quando Xavier la vide gli si fermò il cuore, si sentiva come se avesse appena posato gli occhi su un angelo.


Karen, indossava un abito corto a fascia nero, la gonna era a palloncino ed arrivava poco sopra le ginocchia.
Portava delle scarpe con i tacchi a spillo bianche intonate con la pochette.
Gli occhi erano truccati con uno smokey eye metallizzato sui toni del marrone scuro, mascara e rossetto bordeaux.
I capelli erano sciolti e piastrati.
Victor stava per farsi venire un infarto osservando la sua ragazza entrare nella sala da ballo.


Rachel aveva scelto un abito a sirena blu notte accompagnato da uno scialle trasparente nero intonato alle scarpe plateaux.
Come accessori aveva optato per una clutch argentata e dei pendenti dello stesso colore.
I capelli erano raccolti in uno chignon scomposto.
Era truccata con solo un po' di ombretto perlato color champagne, mascara e lucidalabbra rosso scuro.
Garfield non riusciva a staccarle gli occhi di dosso.
Non solo per via del suo video ma anche perché era bellissima.
La ragazza più bella che lui avesse mai visto in vita sua.
Voleva correrle incontro e baciarla ma decise di trattenersi.
A fatica,ovvio.


Le coppie si riunirono e si guardarono per qualche istante.
Kori ,in modo particolare, rimase colpita dall'eleganza di Xavier.
Il ragazzo portava una camicia nera sbottonata appena sul petto, un paio di pantaloni eleganti bianchi e dei mocassini neri di classe.
I suoi capelli erano ancora scompigliati ma a Kori piacevano.
Li trovava molto simili a quelli di Richard, che poi, era il motivo per cui era andata al ballo con Xavier Redd.
Osservò l'ambiente attorno a sé e scorse la figura di Katherine Moth avvinghiata a Richard.
La sua gelosia era alle stelle.
Non credeva di potersi infuriare così.
Decise di prendere l'iniziativa e abbracciò il suo cavaliere.


Karen sorrise a quella scena di gelosia sfrenata e poi tornò a fissare il suo accompagnatore.
Indossava uno smoking grigio e dei mocassini neri, perfetti per lui.
Karen era impressionata dal suo insolito fascino.
Ma si era anche resa conto che Jennifer Lucky, la emo della scuola, lo stava fissando, nonostante avesse un ragazzo.
Subito lo baciò in modo possessivo e lo portò a forza sulla pista da ballo.



Rachel rimase immobile, era ancora combattuta sul da farsi.
Ai suoi occhi, Garfield non era mai stato così meraviglioso.
Indossava uno smoking nero perfetto per lui, intonato con una cravatta verde militare e dei mocassini scuri.
I suoi capelli erano in ordine per la prima volta e le sorrideva.
Era tutto rosso in viso e non era difficile da notare.
Rachel abbozzò un sorriso.
- Stai bene stasera, non sembri un hooligan -
Garfield arrossì ancora di più.
- A-anche tu sei bellissima stasera, il vestito ti sta davvero bene -
- Grazie ... -
Il ragazzo non sapeva che fare.
Per la prima volta in vita sua era imbarazzato e a disagio.
- Allora ho .... Visto il tuo video - mormorò Rachel
- Oh, e ? -
- Era ... Uhm ... Carino -
- Oh ... Ma che .... Che ne dici? -
- Io .... L'ho trovato carino ma ... Non ... Non posso -
Garfield non capì cosa la ragazza intendesse ma non chiese altro.
La portò al buffet e le offrì un po' di punch.
- Allora? E' buono ? -
- Sì ... -
Garfield non riusciva a non pensare a quel che aveva detto la ragazza.
Si sentiva allarmato da quelle parole.
Lo rendevano nervoso e angosciato.
Non si spiegava che cosa volesse dire quella frase.
Non poteva essere la sua ragazza ma ... Perché ?
Perché no?
Non era il suo tipo forse?
Lui si sentiva adatto per lei.
Certo erano molto diversi ma ... Era quello il bello.
Garfield decise di sfoderare la sua arma migliore.
- Uhm ... Hey Rae, ti va di ballare? -
Rachel sembrò ragionare sulla cosa a lungo.
- Certo -
I due andarono dritti nella pista e iniziarono a danzare.
Un lento si faceva strada nell'aria e Rachel posò la sua fronte contro la spalla di Gar.
- Garfield .... -
Il ragazzo abbassò il viso fino a portarlo alle labbra di lei.
I due si scambiarono un bacio appassionato e romantico.
Rachel voleva fare marcia idietro, non poteva baciarlo.
Ma per qualche motivo non poteva staccarsi da lui.
La ragazza si sentiva confusa e sconvolta.
Spinse via il ragazzo con forza e corse fuori.



-Ferma, devi farlo Rachel -
La ragazza alzò lo sguardo.
Vide Xavier pendere di fronte a lei da sopra un albero.
- Ma ... -
- So esattamente che cosa provi ma te l'ho detto, l'associazione mafiosa di tuo padre si occupa di uccidere principi, principesse e persone ricche da tutto il mondo -
- Ma perché ? -
- Non ne ho idea ma so che a momenti toccherà anche a Wayne e Grayson -
- Mio padre vuole i loro soldi -
- Forse, la famiglia Anders è morta nel grande incendio di due anni fa, tuo padre ha scoperto di recente che Kori era ancora viva, credi che voglia ucciderla? -
- Ma ... -
- Non abbiamo scelta, e ora torna dentro e uccidi quel ragazzo -
- No! -

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Capitolo 6
*** Safe ***


hod Opporsi le sembrava la cosa più ragionevole da fare.
Finché Xavier non scese dall'albero brandendo un coltello affilato.
La lama luccicava illuminata dal fievole barlume della luna piena.
- Senti dolcezza, se non lo fai fuori tu, lo faccio fuori io e non sarò gentile -
Rachel scosse il capo.
Sapeva che Xavier era un bravo ragazzo , che non era in grado di uccidere eppure ...
Per qualche strano motivo , lui non sembrava intenzionato ad opporsi.
La sua filosofia era: meglio loro che noi .
Rachel non poteva pensarla così...
Lei era dell'idea che la vita fosse la cosa più preziosa che qualcuno potesse possedere.
Aveva visto la morte tante di quelle volte che ora la cosa la lasciava indifferente.
Ma fino ad allora non aveva mai dovuto uccidere una persona di cui le importasse davvero.
- Xavier ... Concentrati, sai che ho ragione-
- Lo so ma cosa vuoi che faccia? -
Quando vide le lacrime del ragazzo Rachel capì che lui era davvero innamorato di Kori.
Non voleva ucciderla.
Era sulla sua stessa barca.
Nessuno dei due sapeva che fare.
- Io non voglio tornare in isolamento per non aver fatto quel che tuo padre mi ha detto di fare -
- Nemmeno io voglio andare in isolamento ... - mormorò la ragazza.
I due si guardarono interdetti.
- Dobbiamo escogitare un piano ... -
Kori si parò dietro di loro con espressione accigliata.
- Per cosa? -
Rachel si voltò di scatto.
Quasi perse l'equilibrio.
Xavier fu svelto ad asciugarsi le lacrime.
- Noi ... -
- Allora? - incalzò la ragazza.
Poi notò il coltello dalla lama affilata che Xavier reggeva fra le mani.
Il suo viso inorridì.
 - Oddio! Hai un coltello! Rachel che ti ha fatto ? -
- Shh ... Kori, Kori non mi ha fatto nulla ... Senti, ora devi andartene -
- No! Non finché non mi direte che sta succedendo qui -
- Uhg ... Non puntare i piedi e fa come ti ho detto, per favore -
Kori la ignorò e si rivolse al suo cavaliere.
- Che ci fai con un'arma in mano? -
Xavier s'irrigidì ,non poteva confessarle tutta la verità.
Nessuno di loro due poteva.
Non sapevano che inventarsi.
- Senti Kor, è una cosa che dobbiamo risolvere noi due soli -
Rachel sperava che se le avesse parlato con calma lei avrebbe capito.
Ma niente di tutto questo accadde.
- Rachel .... -
- Non insistere! Ti ho detto di toglierti dai piedi! -
Stavolta Kori ubbidì.
Corse dentro senza guardare indietro.
Notò che Garfield era stato bloccato da un alto ragazzo dai capelli neri e lisci.
Aveva un'espressione strana ma decise di lasciar correre.
Ora doveva far altro.
Corse verso il lungo corridoio che portava alle aule.
Corse rompendosi quasi una caviglia.
Poi trovò la persona che cercava.
- Richard! -
La voce allarmata della rossa catturò l'attenzione del ragazzo.
Era con un uomo, un uomo alto dai capelli lunghi e di un biondo platino quasi agghiacciante.
- Kori no! Vattene! -
La ragazza si bloccò sul posto.
Poi capì.
Gli agenti dell'associazione RNR, RNR ... Roth n'Roth.
Kori fece per tornare indietro ma Garfield la fermò.
Erano tre ragazzi in trappola.
Da una parte il biondo ossigenato, dall'altra l'uomo dai capelli neri e, di fronte a loro, Rachel e Xavier.
- Io non lo farò - affermò Rachel spostandosi accanto ai suoi amici.
Detto questo scatenò lo sgomento generale.
Nessuno di loro se lo aspettava.
Di solito lei non contraddiva suo padre in nulla.
E chi poteva biasimarla?
Insomma, suo padre non era certo l'uomo più dolce del mondo.
- Nemmeno io - mormorò Xavier seguendo la sua compagna.
I due agenti si guardarono senza lasciar trasparire alcuna emozione.
- Bene, allora verrete tutti uccisi -
Kori prese un bel respiro e, con agilità, sfoderò un pugno allo stomaco di entrambi i mafiosi.
- K-Kori dove hai ... -
- Imparato? Sono stata allenata per questo giorno, sapevo che prima o poi sarebbe toccato a me, solo...Non credevo che tu ci fossi dentro -
- Mio padre ... - Rachel iniziò ma Dick la zittì
- Tranquilla, ora pensiamo solo a scappare -
Garfield rimase zitto.
La cosa preoccupò un po'tutti.
Di solito era una macchinetta.
Non la finiva mai di parlare.
- Bene, andiamo, usciamo di qui - affermò la ragazza.
Xavier fece strada.
- Gar? - lo chiamò Rachel.
Il ragazzo la osservò e poi sussurrò un 'va tutto bene' molto alla buona.
La ragazza non volle indagare oltre.
Certo era preoccupata per quel suo comportamento bizzaro ma ...
Insomma, quello non era proprio il momento giusto per chiarire le cose e cercare di capire.
O no?



I cinque camminarono lentamente fino ad un appartamento  apparentemente abbandonato.
- K-Kor? Che posto è questo? -
- Finalmente hai voglia di parlare Garfield - sbuffò Dick
- Uhm ... Io lo preferivo quand'era in silenzio - borbottò Xavier
- Piantatela... Qui saremo al sicuro per un po', è il nascondiglio di mio nonno -
- Mh? Tuo nonno ? -
- Un ex agente di tuo padre, è morto un anno fa, uno dei vostri agenti l'ha ucciso -
- E allora perché ci stai aiutando? - chiese nervoso Xavier
- Perché ... Rachel è mia amica e io la conosco bene... -
- Come fai a sapere che non vi inganneremo? -
- Non lo so - rispose tranquillamente Kori.
Fece entrare tutti e poi si sistemò su un vecchio sofà impolverato.
- Dici che qui saremo salvi? - chiese Rachel
- Per ora sì ... -

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