Recensori per un mese

di Lilith in Capricorn
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** #0 Prologo ***
Capitolo 2: *** #1 Il recensore per caso ***
Capitolo 3: *** #2 Il Follower ***
Capitolo 4: *** #3 L'impaziente ***
Capitolo 5: *** #4 L'intermittente ***
Capitolo 6: *** #5 Il pappagallo ***
Capitolo 7: *** #6 Il 'mi piace' dipendente ***
Capitolo 8: *** #7 Il prof di lettere ***
Capitolo 9: *** #8 La Bimbaminkia ***
Capitolo 10: *** #9 La pazza ***
Capitolo 11: *** #10 Il pignolo realista ***
Capitolo 12: *** #11 Il trasgressore ***
Capitolo 13: *** #12 Il recensore maschio ***
Capitolo 14: *** #13 La fag-hag ***
Capitolo 15: *** #14 La lella ***
Capitolo 16: *** #15 La 'pairing fan' accanita ***
Capitolo 17: *** #16 Il mitra ***
Capitolo 18: *** #17 Il camaleonte ***
Capitolo 19: *** #18 Il copywriter ***
Capitolo 20: *** #19 Zio Paperone ***
Capitolo 21: *** #20 Proust ***
Capitolo 22: *** #21 L'orfanello ingrato ***
Capitolo 23: *** #22 Il critico ***
Capitolo 24: *** #23 Lo Smiler ***
Capitolo 25: *** #24 Il vampiro ***
Capitolo 26: *** #25 Il previousely/coming soon ***
Capitolo 27: *** #26 Il contest-dipendente ***
Capitolo 28: *** #27 Lo Psichiatra ***
Capitolo 29: *** #28 Il costruttivo ***



Capitolo 1
*** #0 Prologo ***


RECENSORI PER UN MESE

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#0 Prologo
 

   Non so bene come introdurre quest'idea pazzerella che mi è venuta in mente. Direi di cominciare con una piccola confessione: adoro le recensioni! Non solo riceverle – anche se ovviamente fa sempre piacere – mi piace anche scriverle e le mie sono sempre molto accurate ed elaborate. Ammetto, inoltre, che mi piace anche leggere le recensioni degli altri: non so perché lo faccio, forse per sapere cosa pensano le altre persone o anche solo per la curiosità di sapere come recensiscono gli altri utenti.
   Da quando sono approdata su EFP me ne sono passate davanti un'infinità, tanto che ad ogni recensione ho imparato ad accostare una determinata tipologia di recensore: sono riuscita ad identificarne in tutto 28 e da qui il titolo della raccolta.
   Dunque, per i prossimi 28 giorni esatti, allieterò (?) il meraviglioso pubblico di EFP (o quei 4 gatti masochisti che mi seguono!) con questa ironica raccolta di flashfic sul variegato universo dei recensori!
  P.S. = a scanso di equivoci, vorrei precisare che qui nessuno vuole giudicare o criticare nessuno: questa è una raccolta puramente ironica e satirica e se qualcuno dovesse sentirsi affetto da "sindrome dei sentimenti offesi", è cortesemente invitato a non prendere sul serio le boiate che scrivo e a farsi due risate, invece di rosicare come una ragazzina.
 

With love, Lilith
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Capitolo 2
*** #1 Il recensore per caso ***


#1 Il recensore per caso
 
   Probabilmente, tutti noi siamo stati, almeno una volta, dei recensori per caso. Ammettetelo, su: chi di voi non ha mai scritto una cosa del tipo "di solito lascio poche recensioni", oppure "non recensisco quasi mai", o ancora "leggo poche storie su questo fandom e le recensisco raramente", o magari "seguo la tua storia fin dall'inizio, ma questa è la prima volta che la recensisco"?
   Generalmente, i recensori per caso si dividono in due grandi categorie:
   1) I "nabbi"o novellini: sono appena approdati sul sito e navigano al suo interno con la stessa sicurezza e precisione di un timoniere neodiplomato all'istituto nautico, miope, senza occhiali e senza una bussola.
   A volte, potrebbero anche essere paragonati a dei Cristoforo Colombo che cercano l'India e si ritrovano nei Caraibi, dato che molti di loro non hanno molta familiarità con termini come OOC, IC, Mpreg, Crossover, Gender Bender, OC (che magari confondono con il telefilm), Lemon, AU, PWP o What if ...?
   In questo modo, si ritrovano a leggere storie che spesso li lasciano perplessi, con il risultato di una gustosa recensione dai toni inappropriatamente stupiti, confusi, vaneggianti o eccessivamente entusiastici; oppure, semplicemente un'accozzaglia di commenti vari, buttati lì senza rigore e senza un vero filo logico, un po' come i racconti di Virginia Woolf e Joyce, con la differenza che non sono capolavori letterari. Assolutamente no.
   2) Le "teste vuote": alt, alt, alt! Non sto dando dell'idiota a nessuno! Le teste vuote sono, semplicemente, quelli che non recensiscono perché non sanno proprio cosa scrivere. Non perché siano stupidi, attenzione, ma solo perché, alla fine del capitolo, le loro idee e impressioni possono essere fedelmente rappresentate con un balla di fieno che rotola in un arido deserto, sospinta dal vento.
   Magari, la colpa non è neanche la loro, spesso è il capitolo stesso (senza offesa per nessuno) ad essere tanto scialbo e incolore da non suscitare alcun pensiero o emozione in questo recensore. O forse, invece, qualche idea ce l'hanno pure, ma in quel momento gli impegni o – più spesso – la pigrizia hanno la meglio.
   Tuttavia, non appena riuscirete a produrre un Capitolone con la "C" maiuscola, uno denso di avvenimenti, intrigante, emozionante, commovente, ecc. ecco che li vedrete spuntare fuori come le lumache dopo la pioggia, pronti a lasciare anche loro una scia del loro passaggio che, solitamente, è introdotta proprio da una delle frasi modello che prima ho elencato.
   Ah, ovviamente, potrebbero saltare fuori in tutta la loro indignazione anche qualora voi scriveste un capitolo talmente brutto da fargli fumare tutti i neuroni e in quel caso aspettatevi una bella bandierina rossa, spesso seguita da qualche commento vagamente acido che, il più delle volte, vi farà pensare "ma chi c***o gliel'ha fatto fare di seguire la mia storia fino a questo punto, se non gli è piaciuta fin dall'inizio?". Mistero.
 
   Esperienza dell'autrice:
La sottoscritta confessa con vergogna di essere appartenuta – e di appartenere ancora, di tanto in tanto – a questa categoria. Basterà leggere le mie prime recensioni, talmente confusionarie e sconclusionate che io stessa, oggi, non capisco da quale recondito e malato anfratto della mia materia grigia siano uscite!
   E voi? cosa mi dite? Vi è mai capitato di incontrare o di essere stati un recensore per caso?
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Capitolo 3
*** #2 Il Follower ***


#2 Il follower
 

   Chi di voi ha familiarità con Twitter, probabilmente, può immaginare di chi sto parlando. Provate ad indovinare? Esatto, proprio lui: il vostro fan più accanito! Come minimo, siete tra i suoi autori preferiti e se avete attivato i "bottoni social network" vi avrà sicuramente inserito anche tra i "mi piace" di faccialibro.
   Lui segue tutte le vostre storie, ha letto tutte quelle che avete già pubblicato, recensisce costantemente ogni vostro aggiornamento e se non vi fate sentire per un po', state sicuri che verrà a cercarvi e tenterà di contattarvi in tutti modi: messaggi personali su EFP, e-mail, faccialibro, piccioni viaggiatori, segnali di fumo, telegrammi, il programma "Chi l'ha visto", il forum e se avete un sito personale, un blog o un canale sul Tubo, non stupitevi se ve lo ritrovate anche lì!
   Solitamente, come il recensore per caso anche il follower si divide in due grandi categorie:
   1) L'amico/a: generalmente può essere di due tipi, o è un vostro amico anche nella vita reale e probabilmente avete deciso insieme di entrare nel magico mondo delle ff, oppure è qualcuno che avete conosciuto direttamente sul sito.
   Tendenzialmente, le sue recensioni sono sempre ben accette, se non addirittura attese con ansia, anche perché è molto raro che questi utenti critichino apertamente il vostro lavoro, anche se non è da escludere che i più sinceri – o forse i più str***i? – si lascino andare di tanto in tanto a qualche criticuccia.
   Per voi, il suo parere è sempre di primaria importanza: se tutto il mondo vi critica e lui, al contrario, vi osanna, nessun problema, perché è la sua l'unica opinione che conta! Perciò, qualora si verifichi la situazione opposta, non importa se 50 utenti vi adorano: lui non la pensa così e allora deve avere ragione, siete delle merde!
   Personalmente, penso che a volte sarebbe meglio mettere da parte la stima e l'amicizia e dare un po' più ascolto ai pareri di persone assolutamente neutrali e quindi, paradossalmente, più affidabili.
   2) Lo stalker: esemplare raro e difficile da scovare su EFP, lo stalker è un temuto predatore della savana internautica: pregate che il vostro numero non cada mai nelle sue mani, se non volete essere buttati giù dal letto in piena notte, tempestati di telefonate anonime da parte di misteriosi individui ansimanti.
   Ha recensito tutto e sottolineo TUTTO quello che avete scritto, anche le "bio/note" della pagina utente – come diavolo avrà fatto??
Se solo non fosse contro il regolamento, lascerebbe anche più di una recensione ad ogni capitolo. Probabilmente, voi neanche ve ne siete accorti e nemmeno lo sospettate, ma lui ha fatto ricerche sul vostro conto, legge ogni giorno il vostro blog, sa dove abitate, che macchina possedete, quanti capelli avete in testa ed è anche riuscito a ritracciarvi su faccialibro – anche se voi non avete mai aperto un profilo (??).
   Finché è un vostro fan, la cosa ci può anche stare, ma come vi comportereste se lo stalker in questione vi odiasse? Fortunatamente, come ho già detto, su EFP è molto raro incappare in questa tipologia di follower, perciò state pure tranquilli e dormite sereni! Che ci volete fare? "L'amor ch'a nullo amato amar perdona" è morto con Dante, se capite di cosa sto parlando.
 

   Esperienza dell'autrice:
Prima di approdare sulle dorate coste di EFP, ho navigato su altri siti di scrittura creativa, in particolare su un forum dove ho "conosciuto" il mio primo ed unico stalker e, proprio a causa sua, mi sono dovuta cancellare da lì, perché non lo reggevo più! In un certo senso, però, dovrei essergli grata, perché effettivamente è grazie a lui che sono arrivata qui, su EFP, qualche settimana dopo!
   E voi? Avete mai avuto o siete mai stati (vade retro!) degli stalker? Oppure avete degli amici che recensite continuamente e viceversa? Dite pure la vostra e se qualcuno di voi mi raccontasse un'esperienza particolarmente divertente, la inserirò più tardi, in questo stesso capitolo, qui sotto!

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Capitolo 4
*** #3 L'impaziente ***


#3 L'impaziente
 
   Per certi versi simile al follower, anche l'impaziente è un fan accanito, non necessariamente di voi come autori, ma bensì di una vostra storia in particolare. Segue il vostro racconto sin dal prologo ed è stato il primo a recensire ogni singolo capitolo.
   Se siete di quelli che aggiornano con cadenza regolare, il giorno stabilito potrete vederli alzati fin dalle prime luci dell'alba, piazzati davanti al PC, quasi fosse un bisogno impellente leggere la vostra storia. Sono capaci anche di saltare i pasti, perdere ore di sonno e trattenere la pipì per giornate intere a tale scopo, quindi colgo l'occasione per invitare voi autori a rispettare sempre le scadenze che vi date: ne va della loro salute! E che non vi venisse in mente di interrompere o cancellare il vostro racconto: le conseguenze potrebbero essere orribili!
   Generalmente, non è difficile identificare i recensori impazienti: come ho già detto, saranno sempre i primi a lasciarvi un commento, che in alcuni casi potrebbe essere tanto lusinghiero da sfiorare la leccaculaggine. Il più delle volte, le loro recensioni sono abbastanza tipiche e sicuramente positive e potete giocarvi le chiappe che nel testo troverete almeno una frase del tipo "stupenda, non vedo l'ora che arrivi il prossimo capitolo!", o "questa storia è favolosa, non vedo l'ora di sapere cosa accadrà, quand'è che aggiorni?", o ancora "ti prego, devo assolutamente finire questa storia!", oppure "fantastica, devi ASSOLUTAMENTE continuare!", o nel caso di una particolare categoria dei più giovani, persino "K billuuuu me felice *.*!!!!!! Qst fyccyna prprio kawaiiiii!!!!! Ke puccioso il mio *inserire nome* <3, trpp sbavvv :Q_____!!!!! Sei bravixxima, devi axxolutamente continuare :D!!!! tvttttttb sei mitika onee-chan!!!!!! :-*"
   Un minuto di silenzio per la povera lingua italiana, per favore: l'ultimo esempio, sebbene inventati di sana pianta da me, ricalca perfettamente alcuni commenti in cui mi sono realmente imbattuta, nel corso della mia "indagine": eh sì, mi sono anche dovuta DOCUMENTARE per riuscire a scrivere quell'ultima accozzaglia di lettere. È stata un'esperienza devastante per il mio povero cuoricino ultra-perfezionista, devo ancora riprendermi. Interrompiamo qui le trasmissioni, per oggi ...
 
Esperienza dell'autrice: a meno che un autore non aggiorni molto regolarmente e molto di frequente, è raro che io legga una long-fiction che non sia già stata ultimata, tuttavia, quelle poche volte che mi capita, confesso di appartenere, in parte, a questa categoria! Per la cronaca, sono una di quelli che, quando sanno in anticipo quando sarà pubblicato il nuovo capitolo, sono capaci anche di ricontrollare 20 volte al minuto se c'è, anche per tutto il giorno fino alla sera!

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Capitolo 5
*** #4 L'intermittente ***


#4 L'intermittente

 
   Dal lato opposto dell'impaziente, troviamo l'intermittente che è un po' come quegli autori che aggiornano le storie con la stessa frequenza con cui il Trota dice una cosa intelligente. Di una storia di 30 capitoli, se tutto va bene, lui ne recensisce 15, uno si uno no, generalmente.
   Il motivo di ciò non è ben chiaro agli autori delle suddette storie, né tantomeno al recensore stesso! Chissà, forse è solo pigrizia, o momentanei episodi di "fuga delle idee", sta di fatto che mentre il caro lettore è lì a casa che leggiucchia piacevolmente altre storie, o si dedica totalmente alla sua, o sperimenta nuove emozioni (qualunque esse siano), o, in mancanza di alternative perché il PC è dal tecnico, si schiaccia qualche brufolo davanti allo specchio, il povero autore cammina su e giù per la stanza con aria affranta, chiedendosi perché, di nuovo, il lettore non voglia recensire.
   "Cosa ho sbagliato, stavolta? È davvero così brutto questo capitolo? Oppure la storia è talmente noiosa che si è stufato di leggerla. Uffa, ma io la sua ff la recensisco sempre! Dov'è che sbaglio? Perché mi odia?!". No, tesoro, non ti odia, è che il recensore intermittente, molto semplicemente, è uno str***o per vocazione! Ma uno di quelli buoni: magari non è neanche colpa sua, forse è solo che "lo disegnano così", chissà!
   Sta di fatto che dalla fondazione di EFP ad oggi, il recensore intermittente è uno dei peggiori incubi degli autori che, a forza di vederlo scomparire proprio quando avrebbero più bisogno del suo parere, spesso si rompono anche un po' le palle di lui!
   Poi, beh, ci sono sempre le eccezioni, i cosiddetti intermittenti per caso, che la maggior parte delle volte sono solo dei poveri studenti in periodo di esami, che non hanno neanche il tempo premere il tasto Power del PC. E lì non è colpa loro, poverini ...
 
   Esperienza dell'autrice: ah, qui ne avrei così tante da raccontare! Sia perché io stessa, qualche volta, sono un po'intermittente nel recensire (qualche volta per colpa degli esami, altre volte, lo ammetto, per pura pigrizia), sia perché anche a me, di rimando, capita di avere recensori intermittenti. Quel che si dice karma, no?
   Colgo l'occasione per invitare tutti gli intermittenti a fare coming out qui e subito (visto che io stessa mi sono sputtanata, eh, eh!), compresi quelli che leggono questa raccolta e non mi hanno mai lasciato un commento! Vi lancio il guanti di sfida a mostrarvi, su! Anzi no, facciamo di più: istituiamo L'Intermittence Day! Ogni 10 luglio, da quest'anno, giuriamo solennemente di recensire almeno una volta, in questo giorno "speciale"!

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Capitolo 6
*** #5 Il pappagallo ***


#5 Il pappagallo

 
   A che serve spiegarvelo? Un pappagallo è un pappagallo, punto! Lo sanno tutti cosa fanno i pappagalli, no? Quindi che bisogno c'è di commentare? Perché non chiudere col titolo e basta? Ah, no? Volete davvero che ve lo spieghi? Uffff, che barba ... però, in cambio, prendetevi almeno due minuti di tempo per lasciarmi una recensione, così mi diverto un po' a farvi l'identikit, eh, eh!
   Che dire? Il pappagallo è un po' una "testa vuota" pure lui, solo che mentre i recensori per caso o gli intermittenti, in mancanza di idee, optano per il silenzio, il pappagallo almeno ci prova, anche se i risultati, come potete facilmente intuire, sono abbastanza deludenti, nonostante ricevere una recensione sia sempre un piacere.
   I pappagalli ricordano un po' quegli utenti del Tubo che, nei commenti dei video, scrivono alcune battute prese dagli stessi. Lì li potrete ammirare in tutta la loro originalità soprattutto nei video di youtubers comici, mentre su EFP sono disseminati un po' ovunque, anche se fortunatamente non sono molto diffusi.
   Ricevere un loro commento è appagante e frustrante allo stesso tempo: come ho detto, infatti, ricevere una recensione fa sempre piacere, ma sarebbe molto meglio se questa fosse costruttiva almeno un pochino. E poi cosa dovreste rispondere a qualcuno che vi ha scritto un commento in cui 9 parole su 10 sono quotate dalla vostra storia? "Bravo Coco, eccoti un biscottino"? E poi è davvero necessario rispondergli? Mah, forse è meglio buttare lì un semplice "grazie :-)" e buonanotte!
 
   Esperienza dell'autrice: personalmente, qualche volta mi capita di avere dei recensori pappagallo, ma devo anche confessare che, soprattutto nei primi tempi, lo sono stata io stessa in parte!

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Capitolo 7
*** #6 Il 'mi piace' dipendente ***


#6 Il "mi piace" dipendente
 
   Parente stretto del pappagallo, il "mi piace" dipendente adora EFP, ma ritiene che abbia una grossa lacuna: l'assenza di un tasto "mi piace" nelle storie. Se lo avete anche come amico su fb non potete sbagliarvi, è lui, quello che non scrive mai neanche un piccolo commento ai vostri stati, però riesce comunque a manifestare costantemente la sua presenza, grazie alla comoda opzione del bottone "mi piace". Lo si potrebbe forse paragonare ad un fantasma che, di tanto in tanto, compare in trasparenza col suo tenebroso verso: "mi piaaaace, buuuu".
   Come tutti sappiamo su EFP – grazie a dio – quel maledetto bottoncino non c'è – anche se puoi condividere su fb tutto quello che ti pare, pagine autore, storie, capitoli, fandom ecc. – tuttavia, in mancanza di alternative, se se la sente di lasciare una traccia, il fantasioso recensore riesce a cavarsela con un banalissimo "mi piace la tua storia", o "bella, sei molto brava :-)", o ancora "continua così, la tua storia è stupenda", mentre i più prolissi possono anche mettersi ad elencare tutte le cose che più hanno gradito del vostro lavoro (leggasi pappagallo).
   I loro commenti sono un po' come quelli del suddetto, con quel loro caratteristico sapore dolceamaro e quel loro particolare effetto paralizzante. Anche in questo caso, se volete rispondere, date il peggio di voi con un originalissimo "grazie :D" e dimenticate subito dopo l'esperienza. E, vi prego, non imitatelo. Mai.
 
   Esperienza dell'autrice: sinceramente, penso che mi capiti spesso di incrociare dei "mi piace" dipendenti, ma posso dire di non esserlo mai stata. Riguardo alla possibilità di un bottone "mi piace" su EFP, invece, sono molto scettica: già si recensisce poco normalmente, figuriamoci con quella comodità! Sarebbe un po' come chiedere a un tizio comodamente seduto in poltrona, col telecomando a portata di mano di alzarsi e attraversare tutto il salotto per andare a cambiare canale, o regolare il volume con i tasti integrati nel televisore: sarebbe ridicolo!

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Capitolo 8
*** #7 Il prof di lettere ***


#7 Il prof di lettere
 
   Ricordate i commenti che la prof di lettere lasciava ai vostri compiti in classe (insieme al giudizio e al voto) e che, a volte, erano più lunghi ed elaborati del vostro stesso testo? Perfetto, avete il vostro settimo recensore!
   Nella maggior parte dei casi, questo esemplare ha un'età superiore ai 20 anni e, generalmente, è in pieno periodo universitario, di solito iscritto a facoltà umanistiche come lettere e giornalismo, beni culturali, filosofia e storia, discipline dello spettacolo o lingue e letterature straniere.
   Raramente, anche a scienze della comunicazione ed è uno dei 4 immatricolati che prende sul serio i propri studi (tutti gli altri, generalmente, sono figli di papà che possono permettersi di buttare soldi nel cesso frequentando una delle facoltà più inutili e farlocche, oppure ragazzi troppo intelligenti – e sfaticati – per pensare di andare subito a lavorare, ma non abbastanza da intraprendere una facoltà seria e con i controcazzi).
   Indirizzo di studi a parte, il prof di lettere, di base, ha un'ottima conoscenza della lingua italiana e non c'è nulla che possa scatenare il suo odio più della vista degli errori grammaticali: una leggenda narra che questa creatura mitologica, se esposta a tre congiuntivi sbagliati di seguito, morirà con un grido disumano in tre secondi netti per autocombustione, per poi rinascere dalle sue stesse ceneri (un po' come una fenice), solo per il dovere morale di insultarvi e gridarvi in faccia quanto voi siate ignoranti e quanto i giovani d'oggi siano stupidi (anche se lui è tutt'altro che vecchio), perché siete voi, sì, proprio voi che sbagliate i congiuntivi la rovina di questo Paese (se è particolarmente ispirato, anche del mondo intero!).
   Solitamente, è abbastanza raro che recensisca su EFP, poiché se la storia non è scritta in maniera quantomeno decente e senza errori, il suo sconfinato vocabolario si riduce ad un piccolo volumetto pieno zeppo di parolacce, bestemmie ed elaborati "insulti letterari" e dato che tutto ciò è severamente vietato su questo sito, sceglie saggiamente di barricarsi dietro il silenzio (subito dopo aver furiosamente chiuso la pagina), andando a rifugiarsi in letture classiche ben più impegnate e serie. E tu ti chiedi, ma allora che minchia le apri a fare certe storie se, più o meno, sai già cosa aspettarti e che non ti piacerà? Mah ...
   Una nota positiva è che le sue recensioni, comunque, sono sempre estremamente organizzante, elaborate e costruttive, anche se non sempre l'autore le comprenderà al 100%, dato l'uso frequente di colte terminologie e citazioni letterarie che, probabilmente, solo lui e pochi eletti sono in grado di capire.
 
   Esperienza dell'autrice: di prof di lettere me ne sono capitati un paio ed erano tutti particolarmente fissati con la grammatica, ma non mi hanno mai fatto il culo, dato che la mia è sempre perfetta o quasi. Eh sì, anche io, in parte, sono una prof di lettere che odia i congiuntivi "ad minchiam" e gli errori stupidi. Ma vi prego, non mettetemene tre sbagliati di seguito nella recensione, al solo scopo di vedere se è vero che a contatto con essi prendiamo fuoco, ecco ...

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Capitolo 9
*** #8 La Bimbaminkia ***


#8 La bimbaminkia

 
   L'altra faccia della medaglia – rispetto al prof – è forse l'esemplare più facile da avvistare e identificare. Nel 99% dei casi si tratta di una ragazzina adolescente, spesso otaku e yaoi-dipendente, oppure fan della boy band del momento (tipo i One Direction) o di cantanti come Justin Bieber (con questo non voglio dire che tutte quelle che ascoltano i suddetti siano bimbeminkia, sia chiaro, non uccidetemi, vi prego!). Quando io avevo più o meno la loro età era "l'epoca" dei Tokio Hotel, dei Finley, dei Cinema Bizarre, di Avril Lavigne, dei My Chemical Romance, dei 30 Seconds to Mars e simili.
   Finché sono nella fascia di età che la mia vecchia maestra di matematica e scienze, alle elementari, chiamava ironicamente "periodo della cretinaggine", è sconsigliabile mettersi ad insultare e criticare i loro idoli in loro presenza, a meno che non ci teniate particolarmente (dio solo sa per quale motivo) ad imbarcarvi nell'impresa di una conversazione particolarmente idiota, irritante, infantile e senza senso.
   Gli habitat tipici di quest'essere su EFP, ultimamente, sono soprattutto i fandom di "Naruto", "Harry Potter", "One Direction", "Justin Bieber" e, nonostante siano trascorsi parecchi anni, qualcuno ancora bazzica il fandom dei "Tokio Hotel". Ovviamente, anche nelle sezioni delle storie originali non mancano, sono un po' come il prezzemolo, possono spuntare ovunque!
   Le loro recensioni, in alcuni casi, sono pressoché incomprensibili ai profani, ma fortunatamente ce ne sono anche molte altre che un po' si contengono e riescono anche a buttare giù qualcosa di comprensibile e vagamente corretto in italiano. Qualora, per qualche misterioso motivo, la recensione non fosse disseminata di erroracci imbarazzanti e strane faccine artistiche ogni due parole, il metro di identificazione e giudizio sarà il grado di idiozia.
   Perché potete giocarvi le chiappe che qualunque cosa salti fuori dalle loro tastiere, che sia una recensione o una ff, avrà un'intelligenza e una logica pari a quella delle mosche che sbattono ripetutamente contro il vetro della stessa finestra, forse nella speranza che scompaia, forse nel tentativo di distruggerlo, forse per semplice coglionaggine, chi lo sa!
   Nota caratteristica di questo recensore è che, dopo un tot di anni, superata la fase critica, smette di essere un bimbominkia e cresce – anche se l'incremento dell'intelligenza non è garantito. A quel punto, una volta risvegliato completamente, tornando a rileggere le cose che scriveva anni prima, non potrà evitare di pensare "ma davvero ero così idiota?".
 
   Esperienza dell'autrice: confesso con un po' di vergogna di essere stata fan dei Tokio Hotel per tre mesi, per poi ritornare agli intramontabili Pink Floyd, Led Zeppelin, ACDC, Doors, Beatles, Rolling Stones, Guns'n'Roses e chi più ne ha più ne metta! Ah, ovviamente anche lui, l'unico e inimitabile Freddie! A parte quella breve parentesi, non sono mai stata una bimbaminkia, forse perché sono un po' "d'altri tempi", eh, eh! Anche se ho solo 21 anni ... ma vorrei tanto essere nata qualche decennio prima solo per poterli vedere tutti in concerto!
   P.S.: Ho solo una domanda; mi rivolgo a voi, fan dei One Direction e di Justin Bieber che si possono definire normali: come vi sentite nei confronti delle numerose bimbeminkia con cui condividete i gusti musicali e come tentate di relazionarvi con loro? Ditemi tutto in una recensione e ci si rivede al prossimo capitolo!

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Capitolo 10
*** #9 La pazza ***


#9 La pazza
 
   Solitamente di sesso femminile, la pazza è in grado di produrre quelle che sono in assoluto le recensioni più insensate e più divertenti! Il terreno di caccia abituale di questa strana creatura antropomorfa sono alcuni particolari fandom di anime e manga e i generi comico, demenziale e nonsense per le storie originali. Tuttavia, questo strano fiore dai bizzarri accostamenti cromatici può spuntare ovunque, perché solo una vera pazza è in grado di rendere pazza qualsiasi cosa, anche la più seria!
   In genere, le pazze vivono in "clan" e gruppi che funzionano così: una pazza scrive una storia e tutte le altre pazze vanno a recensirla. Il risultato, come potete immaginare, sono pagine e pagine di storie con relative recensioni paragonabili al "Colorado Caffè" per livello di cultura e di divertimento.
   Se vi capita di incrociare il vostro cammino con quello di una di esse, state sicuri che ne verranno fuori una recensione e una discussione neanche minimamente costruttive, ma comunque estremamente divertenti, simpatiche e sconclusionate!
   La ricetta per una pazza doc è questa: prendete dalla bimbaminkia una bustina di "passione per le faccine" e un cucchiaino di "idiozia", fatevi prestare un pizzico di "correttezza grammaticale" dal prof di lettere, due grammi di "adulazione" dal follower e mescolate il tutto con l'aiuto di un buon recensore impaziente; fatevi consigliare l'antipasto dal "mi piace" dipendente, chiedete qualche consiglio al pappagallo sul vino da abbinare, mettete in tavola ed ecco pronta la vostra pazza recensione!
   Attenzione: gustare con cautela, l'assunzione smodata e prolungata può avere effetti collaterali quali risate incontrollate, perdite urinarie causate dalle stesse, dipendenza, idiozia cronica e gravidanza isterica. È un presidio comico-demenziale, leggere attentamente le "note dell'autore", non somministrare ai bambini sotto i 12 anni, alle donne in gravidanza e a chiunque sia affetto da insufficienza cardiaca e rischio di infarto.
 
   Esperienza dell'autrice: personalmente sono piuttosto seria nelle mie recensioni, ma adoro ricevere, di tanto in tanto, quelle di qualche pazza, mi mettono il buonumore, anche se, a volte, riescono a rendermi "stupida" a mia volta!

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Capitolo 11
*** #10 Il pignolo realista ***


#10 Il pignolo realista

 
   Gemello cattivo e odioso della pazza, il pignolo realista non ha il benché minimo senso dello humour, trova che questa raccolta sia stupida, piena di cose false e che non faccia ridere per niente, non condivide affatto il mio stile e ritiene che io sia troppo grande, ormai, per scrivere queste cazzate e che dovrei pensare a cose più serie invece di perdere tempo con cose tanto sciocche e bla, bla, bla ...
   Il pignolo realista è un particolare genere di recensore – abbastanza raro, fortunatamente – che ha completamente perduto – o non ha mai avuto? – la fantasia e l'immaginazione: ama le storie Realistiche con la "R" maiuscola, quelle in cui tutto è talmente preciso, ordinario, logico e, appunto, realistico, da essere incredibilmente noiose e prevedibili.
   Un po' come le sue boriose recensioni, molte delle quali a bandierina bianca (non ha né la cattiveria, né le palle adatte per una vera recensione critica) e seguono tutte più o meno lo stesso filone, al grido di "eh, ma questo è poco credibile!".
   Infatti, basta che la vostra storia sia anche solo un filino romanzata, fantasiosa o surreale, perché lui se ne esca con cose del tipo "eh, ma questo evento è poco realistico!", o "la decisione che ha preso questo personaggio è troppo drastica per essere credibile!", oppure "il tuo personaggio è caratterizzato male e poi è cambiato troppo da com'era all'inizio, è una cosa umanamente impossibile!", o ancora "ma dai, una storia d'amore così può esistere solo nella fantasia di una ragazzina ingenua! L'amore vero non esiste, mettetevelo in testa!" e cose simili.
   Nei fandom delle fanfiction è particolarmente facile da individuare: è quello che, puntualmente, vi critica perché uno dei personaggi presenti nella vostra storia, secondo lui, rispetto al manga/anime/film/libro, è troppo OOC.
   Esempio: fandom di Death Note:
   Pignolo realista: "Poi, non lo so, forse è solo una mia opinione, ma secondo me lui non l'hai fatto abbastanza IC. Insomma, nel manga e nell'anime io l'ho visto molto diverso, molto più carismatico, molto più maschio! Nella tua storia mi sembra un po' troppo dolce e sottomesso. Inoltre, lui è molto più intelligente di come tu lo hai dipinto, cioè, deve dare la caccia a Kira e riuscire a salvarsi, no? Come minimo uno deve essere un quasi genio per riuscirci! Sinceramente, ho trovato un po' svilente per lui il modo in cui lo hai rappresentato. Insomma, secondo me caratterialmente è troppo OOC."
   Autore: "Ehm ... stiamo parlando di Matt, ricordi? Quello che nell'anime è comparso in due inquadrature e ha detto due frasi in croce. Quello che nel manga è apparso sì e no in tre colonne. Come puoi giudicare quanto sia IC, se in tutto si è visto a malapena 10 secondi e si può avere solo una vaghissima idea di come sia caratterialmente?"
   Allegria!
 
   Esperienza dell'autrice: come lettrice, mi piacciono le storie che siano realistiche e credibili, ma fortunatamente non al punto tale da rendermi una pignola realista! Non ho mai fatto conoscenza diretta con uno di questi esemplari, ma ho notato che ce ne sono parecchi e che leggere una loro recensione è piacevole più o meno quanto pulirsi il culo con l'ortica.

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Capitolo 12
*** #11 Il trasgressore ***


#11 Il trasgressore
 

   All'opposto del pignolo realista, troviamo lui, il Sid Vicious anarchico e ribelle dei recensori, signore e signori: il trasgressore. Che, per quanto possa suonare una cosa figa, in questo caso non lo è affatto. Almeno non secondo me, ma magari, chissà, essere un recensore trasgressivo è una cosa emozionante ed eccitante che ti da un certo ... brivido? Forse è un po' come superare i 100 kilometri orari in una strada urbana col limite di 50. Chi lo sa ...
   Sta di fatto che il suddetto recensore, quale che sia la ragione, è convinto di costituire uno Stato a parte, completamente sganciato dal regolamento del sito e del forum e rispondente ad un codice comportamentale e morale tutto suo. Per farla breve, avete presente quella piccola lista di regolette elencate sotto lo spazio per recensire? Bene: lui, se particolarmente ispirato, può anche trasgredirle tutte in una sola volta!
   Quali siano le ragioni che lo spingano a tale scelta, nessuno lo sa con certezza. Io ho provato a formulare un paio di ipotesi più o meno plausibili:
   1) Inesperienza: la prima, semplice, logica ipotesti è che alcuni di essi, essendo arrivati da poco, forse neanche hanno notato che ci sono delle regole e che questo sito non è stato pensato per essere lasciato invadere da una mandria di tori scatenati, cafoni e senza regole, neanche fosse una corrida spagnola.
   2) Menefreghismo: i menefreghisti possono essere di due tipi. Quelli che conoscono le regole, ma che, in qualche particolare occasione, se ne sbattono altamente e quelli che, addirittura, se ne fregano al punto tale che neanche le leggono. "Tanto a che servono" pensano, probabilmente.
   3) Vocazione: come James Dean, questi sono dei "ribelli senza una causa". Trasgressivi per natura o per vocazione, infrangono consapevolmente le regole, senza una ragione precisa e senza temere assolutamente le conseguenze. Breaking the law style!
   4) Masochismo: ho anche pensato che, probabilmente, a qualcuno piace ricevere rimproveri, warning, ban, scomuniche, querele, denunce, arresti e simili, solo per il puro brivido erotico (?) di essere frustati – metaforicamente, si intende! Evidentemente, godono nell'essere maltrattati dagli amministratori, non trovo altre spiegazioni, altrimenti.
   5) Il lato oscuro: l'ultima ipotesi è che, in realtà, tutti i trasgressori non siano altro che degli ex jedi dal cuore puro, ormai soggiogati definitivamente dal lato oscuro della forza di EFP e destinati a combinare disastri e rompere i maroni per l'eternità, fino alla distruzione totale dell'intero sito, attraverso la loro arma più potente: la Morte Recensione Nera! L'autrice sostiene che questa sia l'ipotesi più veritiera e inconfutabile.
 
   Esperienza dell'autrice: a me, personalmente, non è mai capitato di avere un recensore trasgressore, né di esserlo. Tuttavia, durante i miei "viaggi" ne ho incrociati un paio, quindi ne deduco che siano davvero molto pochi. Per fortuna. E voi? Avete mai conosciuto il lato oscuro di EFP? Tra l'altro, ora che ci penso: che diavolo significa EFP?! Qualcuno me lo sa dire per cosa stanno quelle tre letterine?

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Capitolo 13
*** #12 Il recensore maschio ***


#12 Il recensore maschio
 
   A seguito di una particolare recensione ricevuta giorni fa, non potevo non spezzare una lancia a favore (giuro che non ho mai capito che senso abbia questo modo di dire!) di una particolare minoranza involontariamente discriminata.
   Finora, ho sempre parlato di tutti i precedenti recensori (o quasi) al maschile, ignorando volutamente il fatto che, in realtà, si tratta quasi sempre di ragazze! Il numero di recensori maschi, infatti, pare che su EFP sia persino inferiore a quello dei neuroni totali nel cervello di una bimbaminkia mediamente istruita (perché in quelle più sceme, ormai, ne è rimasto solo uno prossimo alla morte per solitudine e pare che trascorra le sue giornate giocando a scacchi contro sé stesso, riuscendo anche a perdere. Da entrambi gli schieramenti).
   I recensori maschi costituiscono una fauna piuttosto variegata, dai quindicenni a quelli che hanno già superato i 30, dai più sensibili e poetici agli amanti dello splatter e della violenza gratuita, dai mancati seri filosofi a mancati seri e basta, dai bianchi ai neri, dai prof di lettere ai bimbimbinkia, dai gay agli etero e così via.
   In verità, non sono una vera e propria categoria di recensori, dato che ognuno di loro, ovviamente, ha un suo particolare modo di recensire, ma c'è una cosa che accomuna tutti loro, indistintamente: la discriminazione involontaria. Dato che, ormai, ci siamo tutti resi conto che EFP è popolato per il 90% da ragazze, tendiamo a dare per scontata l'identità sessuale del nostro interlocutore, commettendo, qualche volta, madornali errori da epica figura di merda.
   Alzi la mano a chi non è mai capitato di scambiare un maschio per una femmina, perché nella sua recensione non c'erano pronomi o aggettivi che potevano far intuire l'identità del recensore! In caso non vi sia ancora successo, tenetevi pronti: non è questione di "se" è questione di "quando", perché prima o poi deve capitare a tutti di incontrare quello con il nickname ambiguo e l'avatar ancora peggio, in grado di mimetizzarsi meglio di un ninja!
   Dunque, in conclusione, vorrei cogliere l'occasione per invitare tutti voi recensori maschi che state leggendo questa ... roba a farvi un nick e un avatar abbastanza espliciti da evitare a noi povere fanciulle (e anche ad altri ragazzi!) imbarazzanti figuracce. Ah, e nel caso notaste che l'autore che state recensendo è particolarmente tordo non guasterebbe una bella scritta a caratteri cubitali, così, giusto per essere chiari.
   Oppure potreste fondare un movimento maschilista per rivendicare i vostri diritti di identità sessuale – una cosa tipo femministe sessantottine – e potreste manifestare al grido di "Il pisello è mio e lo gestisco io".
 
   Esperienza dell'autrice: ho diversi ragazzi che, di tanto in tanto passano a recensirmi e per fortuna è stato chiaro fin da subito che lo fossero, quindi finora sono sempre riuscita ad evitare le brutte figure, tuttavia, una volta, mi è capitato di assistere ad una piuttosto divertente: credo fosse nella sezione genere drammatico o storico, non ricordo, e c'era questa storia particolarmente cruenta, seria e ... cazzuta, diciamo, non saprei come altro definirla.
   Uno dei fan del racconto lasciava sempre le sue recensioni, che erano ogni volta le primissime a comparire e, a un certo punto, si era fatto evidente che questo recensore – maschio – era interessato non solo alla storia, ma anche all'autrice. Se non che, un giorno, quando lui recensì con una cosa tipo: "Sei in assoluto la mia autrice preferita", la risposta fu: "Grazie, ma in realtà sono un ragazzo." Non ebbe mai risposta.
   Ba ba dum tish!

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Capitolo 14
*** #13 La fag-hag ***


Finalmente posso dirvelo: ho scoperto - o meglio mi hanno rivelato - che EFP significa Erika's Fanfiction Page! Ora tutto mi è più chiaro e so cosa risondere ai miei amici quando me lo chiedono!
#13 La fag-hag
 

   Per chi non ha idea di cosa io stia parlando, una piccola spiegazione: fag-hag è un termine inglese usato per indicare quelle ragazze/donne a cui, detto in parole spicce, piacciono i gay. E non si intende come attrazione sessuale, anche se ci può stare, è un qualcosa di più complesso, perché si riferisce un po' a tutto l'universo gay, sia affettivo che culturale. A volte, queste cosiddette fag-hag, volgarmente, vengono anche dette "froci mancati", perché dimostrano anche una forte identificazione con quel mondo, pur non appartenendovi.
   Bene, dopo questa boriosa quanto inutile spiegazione – potevo anche linkarvi direttamente wikipedia! – trasportiamo questo strano individuo arcobalenico su EFP e otterremo due tipi di recensore/autore:
   1) Le slash-dipendenti: a cui piacciono storie gay con personaggi reali. Di solito, questa loro bizzarra passione è intrinseca – e forse ereditaria, chissà – ma viene fuori dopo una "presa di coscienza" che avviene nel momento stesso in cui si entra in contatto con particolari film e telefilm, del tipo "I Segreti di Brokeback Mountain", "Belli e dannati", "Priscilla la regina del deserto", "Glee", "Oliver e Christian", ma soprattutto lui, il più spudorato di tutti, quello che ha fatto la storia.
   Alcune di voi lo avranno già capito, sto parlando di "Queer as Folk". Appassionate slasher che non lo avete mai visto, per voi ho una sola parola: vergogna! Andate subito a scaricarvelo! Velosc! Velosc!
   I fandom più bazzicati da questo recensore, dunque, si possono ben intuire e sia le storie che le recensioni sono abbastanza serie e realistiche. Quando le slasher non si fanno prendere dall'isteria bimbominkiesca da fangirl, ovvio.
   2) Le yaoi-dipendenti: personalmente, non amo questo genere di recensore/autore, dato che, nella maggior parte dei casi, vive degli stereotipi di seme/uke che, come tutti gli stereotipi giapponesi, rasentano spesso l'assurdo e il ridicolo, più degli stereotipi occidentali.
   E quindi ti ritrovi storie e recensioni che esaltano la figaggine inenarrabile di questi seme (la parte attiva) che, pur svolgendo attività e mestieri da nerd boriosi, senza mai avere il tempo o la voglia di fare un salto in palestra, risultano comunque delle divinità del sesso, con tanto di muscoli granitici, chiappe sode e faccia da stronzo/tenebroso/dannato da far sciogliere le ginocchia del primo uke (la parte passiva) che passa.
   E che dire di questi uke che, più che uomini, spesso sembrano delle donne mancate, così leggiadri, graziosi, puri e pucciosi da fare invidia ad una fata, attirando inevitabilmente il diabetico commento di qualche fangirl del tipo: "K billuuuuu *.*, k kawaiiiiiii è troppo puccioso il mio *inserire nome di uke a caso* <3!!!".
   Per non parlare, poi, dei rapporti sessuali descritti tra questi due individui, talmente epici e passionali che Casanova o John Holmes gli fanno una pippa e talmente irreali ed esagerati da risultare completamente campati in aria e fisicamente irrealizzabili, neanche fossero dei Sayan! L'unico commento che mi verrebbe da fare in una recensione, leggendo quella roba, è "Seeeeeeeeee, come no!",        ma il regolamento, purtroppo, me lo vieta!
   Ah, prima di passare alla mia esperienza: voi ragazzi – gay, etero o bisex che siate – appassionati di slash e yaoi, vi prego, a maggio ragione dovreste dircelo o quantomeno farlo capire che siete piatti sopra e sporgenti sotto e non il contrario, perché proprio in queste occasioni si vengono a creare le più imbarazzanti figuracce!
 
   Esperienza dell'autrice: come ho già detto, non amo le yaoi perché spesso le trovo troppo irreali e non mi lasciano nulla, mentre invece adoro le FemSlash e le Slash, perché sono storie che riesco a sentire molto vicine, appartenendo io stessa a quel mondo e credo sia sempre bello leggere storie in cui poter ritrovare una parte di sé stessi. È il motivo che rende bella questa raccolta, no? Il fatto che tutti voi, alla fine, potrete dire di aver trovato qualche aspetto di voi stessi nei vari recensori di cui parlo.

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Capitolo 15
*** #14 La lella ***


#14 La lella

 
   Sull'altra faccia del medaglione arcobaleno troviamo le lelle, o più correttamente le appassionate di yuri e FemSlash. Nel 90% dei casi di tratta di lesbiche o presunte tali che, tentando di farsi strada nell'immensa giungla delle yaoi e delle Slash, si avventurano alla ricerca della loro fonte primaria di sostentamento che, purtroppo, rispetto al corrispettivo maschile, è molto più esigua.
   Il motivo è semplice e logico: mentre le storie gay vengono scritte sia da ragazze etero (l'esemplare più diffuso) che da ragazzi gay, le Fem, invece, contano quasi esclusivamente autrici lesbiche, ovviamente in netta minoranza. I ragazzi etero, a quanto pare, sanno apprezzare "l'arte lesbo" in altri modi e in altre forme che ... non sto qui a raccontarvi, ovviamente, dato che questa raccolta è a rating verde!
   Ah, ovviamente, anche le bisex e le etero curiose scrivono e recensiscono FemSlash, ma comunque siamo talmente poche che, più o meno, ci conosciamo abbastanza e siamo riuscite a leggere, forse, tutte le storie disponibili sul sito! Quattro gatte, insomma: un'équipe di scienziati, assieme ai leggendari ricercatori Oral-b, ha lavorato ad una teoria secondo la quale la nostra estinzione è prevista per il 2020 e questo fa di noi una specie protetta. Salvare una lella di EFP dall'estinzione è semplice: invia una recensione ad una loro storia a caso; con un semplice gesto puoi salvare una vita e regalare un sorriso!
   Pubblicità progresso a parte, le yuri e le FemSlash presentano caratteristiche simili a quelle dei corrispettivi maschili: se le seconde sono più realistiche, credibili e scritte meglio – tranne alcune eccezioni, ovviamente – le seconde vivono degli stereotipi giapponesi di "femmina dominante" (alta, un po' mascolina negli atteggiamenti, seria, non ride mai, incazzosa, forte, sicura di sé, super popputa e con luuuunghi capelli – spesso lisci) e di "femmina sottomessa" (dolce, coccolosa e pucciosa da far venire il diabete, infantile, ingenua, più piccola di almeno di 5 anni e più bassa di almeno 10 centimetri, indifesa, delicata, estroversa ma timida, di solito con capelli ricci o acconciati in maniera improponibile).
   Per qualche strana ragione che, sinceramente, non riesco a concepire, le scene di sesso, tanto nelle yuri quanto nelle Fem, sono o inesistenti e vagamente accennate o molto più "pudiche" e scarse di dettagli, rispetto alle yaoi e alle slahs, dove le PWP e le lemon intrise di dettagli indecenti si sprecano! Allora? Cos'è questa strana timidezza? Spiegatemelo, per favore!
 
   Esperienza dell'autrice: mi piace sia scrivere che leggere FemSlash, ma sfortunatamente devo dire che ne ho trovate poche di buona qualità, scritte da un paio di autrici che recensisco e seguo abbastanza. Come ho detto, siamo molto poche e più o meno cerchiamo tutte delle storie in cui riconoscerci e ritrovarci, qualcuna invece per semplice curiosità! Personalmente, però, non ho mai incontrato un recensore maschio di yuri e FemSlash e mi chiedo se sia per timidezza o perché semplicemente non le leggono, con tutto quel lesbodramma farcito con tanto di sindrome della poiana!

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Capitolo 16
*** #15 La 'pairing fan' accanita ***


#15 La "pairing fan" accanita

 
   Mantenendoci sul filone delle storie romantiche da romanzo Harmony o, comunque, in cui ci sia almeno una coppia, troviamo un curioso essere – quasi esclusivamente femminile – che io chiamo "pairing fan" accanita. Per quelli (pochissimi, spero) che non sanno cosa sia un pairing: è semplicemente una coppia. Non c'è altro da aggiungere, credo. Wow, stavolta la spiegazione è stata piuttosto rapida!
   Comunque, la "pairing fan" accanita, di solito, è più diffusa tra le fanfiction che tra i racconti originali, a meno che un autore non riesca a scrivere una lunga serie di storie, tutte incentrare sugli stessi personaggi. Una specie di telenovela, più o meno, qualche volta paragonabile persino a quello strazio senza fine di Beautiful (che tra l'altro in America è già finito da un pezzo e nel finale si scopre che tutta la serie non è stata altro che un sogno di Brooke che, nell'ultima puntata, si risveglia in ospedale da un coma. Ma forse questo non dovevo dirvelo ... ops).
   Le "pairing fan" accanite, in genere, hanno uno o più manga/libri/film di cui fa parte una coppia che è più o meno l'unica ragione – o una delle poche – che le spinge a proseguire la lettura/visione dei suddetti fino alla fine (spesso saltando intere parti in cui la coppietta felice non compare), per poi passare a colonizzare i forum e i siti di ff come Erika's Fanfiction Page (wow, mi sento POTENTE ora che so cosa significa!)
   Come i due recensori precedenti, anche le PFA (massì, dai, diamoci alle sigle anche noi!), indipendentemente dalle preferenze sessuali – het, slash, femslash, gender bender e quant'altro – può essere classificata secondo due principali categorie:
   1) Le rivoluzionarie: quelle che accettano tutto, canon, crack, gender bender, threesome, MPreg, AU, OOC, tutto. Anzi, spesso sono solite esaltare e omaggiare, nelle loro recensioni, la spiccata fantasia distruttiva/creativa dell'autore di turno, anche quando questi ha totalmente sconvolto l'opera originale, mantenendo praticamente solo i nomi dei due o più protagonisti. Ma non importa: la cosa fondamentale e indispensabile è che ci siano LORO, perché LORO sono l'unica ragione della loro presenza su EFP, perché è solo ed esclusivamente di LORO che vogliono leggere, perché LORO sono i più fighi e romantici di tutti! LORO sono l'Ammmmmmmore!!!
   2) Le conservatrici: altrimenti dette "che c***o le leggi a fare le fanfiction, se anche un minimo dettaglio differente dall'opera originale ti infastidisce?". Come le rivoluzionarie, leggono quasi solo storie che parlano della loro "accoppiata vincente", ma solo se sono canon, IC e fedelissime all'opera originale al punto tale da poter quasi essere considerate plagio. Le conservatrici, insomma, sono piuttosto avverse al cambiamento e nei casi più gravi possono anche essere considerate una particolare varietà del pignolo realista: quindi, se per esempio qualcuna dovesse criticarvi perché avete sbagliato il colore dei peli delle palle del cane che i due protagonisti avevano curato per circa due puntate nella prima, lontanissima serie, non potete sbagliarvi, è lei!
 
   Esperienza dell'autrice: confesso di non avere nessuna coppia preferita da nessuna parte (forse solo una), principalmente perché non amo particolarmente le storie romantiche e, in alternativa, non sopporto nemmeno le crack, anche se non sono esattamente una conservatrice. Però, di "pairing fan" accanite ne ho viste parecchie e hanno tutta la pagina ricolma di storie sulla loro coppia. Una, addirittura, non aveva nient'altro, oltre a quelle! Molto cosmopolita devo dire.

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Capitolo 17
*** #16 Il mitra ***


Ehm ... sa-salve ... quanti giorni sono passati? 4? 5? Scusate, ma ho avuto un grosso problema: mercoledì scorso sono stata rapita dagli alieni grigi, mentre facevo pipì in un bagno pubblico alle 2 di notte - nessun testimone, furbi questi ET! - e mi hanno trattenuta sulla loro astronave per diverse ore, tentando di analizzare le potenzialità dell'intelligenza umana: inutile dire che hanno presto realizzato di aver commesso un errore madornale - saranno stati gli occhiali ad ingannarli? - e mi hanno subito rilasciata in un campo di grano, dopo essersi svagati un po' a fare degli stupidi disegnini tra le spighe (ma dai, neanche sul mio diario di tredicenne facevo tutti quei ghirigori!).
Peccato, però, che proprio quella notte, in uno sforzo congiunto, l'équipe di Mistero, assieme a Roberto Giacobbo, si era appostata lì vicino, in cerca di materiale per le prossime edizioni di Voyager e Mistero: non vi dico che fatica per togliermeli di mezzo! Loro che mi chiedevano che aspetto avessero gli alieni, com'è fatto un UFO all'interno, da dove vengono, qual è il loro scopo sulla terra, quanti denti hanno in bocca, se gli puzzano le ascelle quando sudano e io che non sapevo cosa drgli, dato che ho avuto appena il tempo di conoscere uno solo di loro che mi ha detto soltanto di chiamarsi Eustachio Pimpillo. Insomma, dopo ore, giorni di inconcludente interrogatorio, sono finalmente riuscita a fuggire e a tornare a casa ... che posso dire ... mi manca molto Eustachio ...
...
...
...
... v-ve la siete bevuta? Ok, lo ammeto, sono stata affetta da pigrizia cronica, contenti?!


#16 Il mitra
 
   Ra-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta, boom, boom, boom, boom, boom, boom, boom, boom, fiu, fiu, fiu, bam bam bam!!!
   Capitano, siamo sotto attacco!
   Maledizione! Non resisteremo a lungo, in queste condizioni! Preparate la controffensiva, prima che sia troppo tardi! Immediatamente, per l'amor di dio!
   Agli ordini, Capitano! ---> EFP ---> Entra nel tuo account ---> Guarda le ultime recensioni ricevute ---> Eowyn_: 11 recensioni, Hamstery: 15 recensioni, scrittrice in canna: 4 recensioni ... altri utenti: 10 recensioni! A noi due ... anzi tre ... anzi quattro ... vabbè: preparatevi recensori: giuro davanti a dio che vincerò! Risponderò a tutte, TUTTE le recensioni!
   E il soldato Lilith impugnò la sua tastiera e si preparò al contrattacco!
   Sì, ehm ... chiedo venia per le minchiate di cui sopra, ma in effetti non trovo un modo più veritiero e realistico per descrivere come io mi senta, quando mi ritrovo sommersa da millemila recensioni, inviatemi nel giro di poche ore da due o tre recensori. Per carità, la cosa mi fa enormemente piacere, è sempre gratificante sapere di stare regalando qualcosa di bello agli altri, ma quando apro la pagina e mi ritrovo letteralmente immersa in un oceano di recensioni ...
   Voce della coscienza: seeee, come no, un OCEANO! Ma quanto stiamo diventando megalomani, Lilith? Chi ti credi di essere, Dan Borwn?
   Lilith: ... taci, maledetta!
   Ciancio alle bande, i recensori "a mitraglia", generalmente, possono manifestarsi in questa letale forma per due motivi: o hanno appena scoperto la storia e, dato che i capitoli già postati non sono tropo lunghi, possono permettersi di recensire tutto a gogò. Oppure, per qualche ragione, la vita li ha tenuti lontani dal PC: vacanze, esami, connessione in stato di catalessi, fatal error/schermate blu della morte, fare zozzerie col fidanzato nuovo, depressione, maternità, perdita della vista, perdita della voglia, perdita delle dita, perdita della perdita, morte, resurrezione, miracoli, sindrome premestruale, dipendenza da porno, adduzione aliena, motivi di salute, motivi familiari, il cane mi ha mangiato il computer ecc.
   Diciamo che ritrovarsi così tante recensioni in un pomeriggio solo è un'emozione dolceamara: da un lato ti senti enormemente gratificato, tanto da stimolarti manie di grandezza, dall'altro, se sei pigro e lumacoso (?) come me, il solo pensiero delle conseguenze ti fa salire la febbre! Ma è solo un momento, poi il senso del dovere prevale: da un grande potere derivano gradi responsabilità!
   Voce della coscienza: e basta con 'sta megalomania! Non sei Superman, non svolazzi tra le nuvole con una calzamaglia rossa e blu, in una posa da ballerina!
   Lilith: Veramente ho citato Spiderman ...
   Voce della coscienza: ... è uguale, la tutina ha gli stessi colori e poi lasciamo perdere le varie pose, và! E comunque, questo non toglie il fatto che non sei un supereroe, non sei neanche una scrittrice e nemmeno un comico, anzi, tutti questi discorsi da nerd non sono proprio divertenti! Chiudiamola qui!
 
   Esperienza dell'autrice: come si può evincere dal testo, sì, ho avuto esperienza con recensioni a mitraglia, intasando a mia volta la casella di posta delle sopracitate persone. Vi voglio bene, comunque, non ve la prendete per le cavolate che ho scritto <3. E voi? Avete mai ricevuto una pioggia di recensioni da un unico utente o siete mai stati voi stessi a farlo?

P.S.: all'interno della storia è stato citato il link di una storia di Mabs: che aspettate, passate da lei e lasciatele una recensione!

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Capitolo 18
*** #17 Il camaleonte ***


#17 Il camaleonte
 
   È lui o non è lui? Certo che è lui!
   ... oddio, ma ... ne siamo proprio sicuri? Forse dovrei chiederglielo ... ma l'avatar è lo stesso, lo stile anche ... dai su, deve per forza essere lui! E se invece mi sbagliassi? Che figura che farei! Mmmh ... niente da fare, devo proprio chiederlo, non c'è altra soluzione!
   Ma di chi stiamo parlando, oggi? Qualcuno di voi, forse l'avrà già capito (è scritto nel titolo, grazie al ca ...), oggi si parla del camaleonte, ovvero di quell'essere costituito per il 75% di acqua e per il restante 25% di crisi di identità, doppia personalità, volubilità caratteriale e sindrome del "come mi è venuto in mente di mettermi questo nick così brutto? Devo assolutamente cambiarlo!".
   Insomma, il camaleonte è quell'utente che, qualunque fosse il motivo, almeno una volta ha cambiato nickname – talvolta stravolgendo completamente quello iniziale – ma che, per pigrizia o per semplice stupidità, non l'ha detto agli autori che recensisce. Questi, ovviamente, trovandosi davanti queste recensioni scritte da "perfetti sconosciuti" che tuttavia si prendono parecchia confidenza, in un primo momento rimangono alquanto basiti e interdetti, stampandosi un enorme punto interrogativo in faccia, apice finale della fatidica domanda: "E chi diavolo è questo? Ma lo conosco?".
   Subito dopo, subentra l'effetto "familiarità", quando ci si rende conto che lo stile della recensione non ci è nuovo, al che, in pochi minuti, si fa strada l'ipotesi: è lui o non è lui? Nessuno lo sa e dopo vari tentativi e varie ipotesi per scoprirlo, ci si rende conto che non c'è altra soluzione che chiedere e a quel punto non stupitevi se doveste ricevere una risposta geniale del tipo: "Ma certo che sono io, non mi riconosci?".
   E no, cacchio, ti sei praticamente fatto una "plastica" all'account, hai cambiato tutto – nick, avatar, e-mail ecc. – non sei neanche un autore, quindi non c'erano storie tue che avrei potuto riconoscere, mi spieghi come cavolo potevo sapere che eri tu? Che devo fare la prossima volta? Prenderti le impronte digitali? Chiamare chi l'ha visto? Metterti il chip come ho fatto al mio labrador?
 
   Esperienza dell'autrice: per mia fortuna, quasi tutti quelli che mi seguono e che hanno cambiato nick me lo hanno detto, evitandomi dubbi amletici e pippe mentali, ma c'è stata una volta in cui un utente mi aveva chiesto di leggere una sua storia, allora appena ho avuto tempo sono andata a cercare il suddetto e ... nulla, nessuna traccia! Poi mi è venuto in mente di usare l'opzione "cerca" con il titolo della sua storia ed ecco che me lo ritrovo completamente restaurato e rimodellato – nick, avatar bio/note, sito internet, tutto – tanto che, per sicurezza, ho comunque preferito chiedergli se fosse effettivamente lui. Eeeh, che mi tocca fare!

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Capitolo 19
*** #18 Il copywriter ***


Perdonatemi di nuovo per il ritardo, ma Eustachio Pimpillo ultimamente non mi lascia in pace! La settimana scorsa è tornato a trovarmi (sentiva la mia mancanza, doooolce *.*) e mi ha trattenuta a lungo nella sua astronave sprovvista di wi-fi, il che è strano per degli alieni super intelligenti che riescono addirittura a viaggiare nello spazio e tenere sotto cotrollo il pianeta Terra per secoli, con la collaborazione dei governi più potenti, senza che la maggior parte del genere umano se ne renda conto (ma questo forse non avrei dovuto rivelarlo ... ops!). Comnque, dopo varie insistenze, ho convinto Eustachio a installare il wi-fi (fa comodo anche a loro, no? Così possiamo tenerci in contatto su fb come fanno tutti, senza il bisogno di rapire gente a caso!).
Ora vi scrivo dall'astronzave! Che figata! Anche perché quest'anno non sono potuta andare in vacanza, almeno questo è già qualcosa u.u! Vi manderò una cartolina, la prossima volta!

#18 Il copywriter

 
   Tutti sanno cos'è il copyright – o almeno voglio sperare che sia così. Non tutti, forse, sanno cos'è un copywriter: all'interno di un'agenzia pubblicitaria, è quello che ha il compito di scrivere gli slogan, i telecomunicati e, in generale, tutti i testi della campagna pubblicitaria. Inoltre, ha anche il dovere di accertarsi che l'idea del suo lavoro non sia già stata utilizzata in precedenza da altri creativi.
   Insomma i copywriter di EFP, come potete immaginare, sono quei poveri esseri pietosi che vivono nel costante terrore che il loro favoloso lavoro venga brutalmente scopiazzato da qualche insensibile utente – stronzo – meno fantasioso. In genere, si tratta di una persona che ha già raggiunto un certo successo e un certo seguito, ha  pubblicato almeno due long piuttosto conosciute e recensite e, spesso, ha anche una storia tra le scelte del sito.
   E come la storia ci insegna, dai cinesi che, per secoli e secoli, hanno sempre e dico SEMPRE scritto lo stesso genere di poesie tutte uguali, ai musicisti moderni senza talento che prendono una canzone bella, ma ormai vecchia e dimenticata, cambiando solo le parole e qualcosina nel ritmo, il genere umano ha questa tendenza ad emulare e imitare chi sta più in alto.
   Ovviamente, quando si parla di un grande capolavoro, la cosa è grave, dato che si stanno guadagnando dei bei soldi sul lavoro degli altri, ma quando si tratta di storielle semplici – e certamente non da premio Pulitzer – su un sito di fanfiction ... io non li capisco! Insomma, anche a me darebbe molto fastidio vedere che qualcuno mi copia, ma la cosa non mi ossessiona al punto tale da fare cose del tipo:
 
·        Scrivere nelle bio/note: vi avverto, io odio i plagi, perciò guardatevi bene dal farlo, perché vi spezzo le gambe, brutti figli di *biiiiiip*! Vi faccio rimpiangere di essere nati! Non avete idea di quanto io possa diventare cattiva!
·        Accusare l'autore di qualunque storia vagamente simile alla mia di avermi copiato;
·        Insultare il suddetto autore, fino a linciarlo pubblicamente, additandolo come "infingardo copione eretico" e mettendolo alla gogna;
·        Per poi chiedere di farlo impiccare sulla pubblica piazza;
·        Subito dopo averlo fatto scomunicare;
·        E marchiare sulla spalla con il simbolo ©, in stile "La lettera scarlatta";
·        Inventare un girone infernale appositamente creato per questi lerci individui;
·        Mettere il simbolo © dovunque, in tutti i capitoli della storia, nell'introduzione, all'inizio, alla fine e, perché no?, pure al centro, và! E sai che c'è? Mettiamolo pure nel titolo, non si sa mai che qualcuno non se ne accorga, in effetti ne ho messi un po' pochi!
 
   Insomma, come potete immaginare, una delle frasi più ricorrenti nelle recensioni di questo paranoico individuo è: "Ma *inserire personaggio/situazione/descrizione* mi ricorda vagamente quello della mia storia ... non è che per caso l'hai letta e mi hai copiato?? Guarda che ti faccio passare i guai eh è_é! Ti segnalo all'amministrazione! Guardie, arrestatelooooooo!!! Marcirai nelle segrete per il resto dei tuoi giorni! Muahahaha!"
 
   Esperienza dell'autrice: come ho detto, non amo che mi copino – sebbene la cosa, in parte, mi lusinghi! – ma non sono una copywriter. Su un paio di fandom, però, mi è capitato di vederne alcuni particolarmente fissati e zelanti, fino alla paranoia! Come se avessero scritto la nuova Divina Commedia, poi ...

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Capitolo 20
*** #19 Zio Paperone ***


Uff!!! Sono stremata: d'estate il grano matura, si sa, e ovviamente è la stagione perfetta per progettare e lasciare in giro qualche cerchio nel grano qui e là! È da quando sono stata condotta a bordo che vedo questi "alieni artistici" disegnare questi strani cosi. Carini, per carità, ma a parte rovinare i raccolti che scopo hanno? Mistero! Insistono a non volermelo rivelare, il che mi da la pragmatica sensazione che ci sia qualcosa sotto, non so perché. E pensare che li ho persino aiutati a farne uno, anche se in realtà non ho dimostrato grandi doti pittoriche ... non è stata proprio colpa mia, però: era ferragosto e io ed Eustachio avevamo bevuto parecchio al bar dell'astronave per festeggiare (eh sì, anche gli alieni bevono e festeggiano il ferragosto!).
Beh, questo è il risultato:




Ora ho finalmente tempo di scrivere e condividere le mie "opere" col Signor Pimpillo. La sua reazione quando ha letto quest'ultimo capitolo è stata questa: "WTF?!"




#19 Zio Paperone

 
   Se siete in una situazione di emergenza e avete urgente bisogno di fare una telefonata di 2,03 secondi per chiedere aiuto, lui vi dirà che non ha abbastanza credito al cellulare, anche se ha appena fatto una ricarica da 50€.
   A scuola non ha mai una penna in più da prestare, anche se il suo astuccio è più capiente dello zaino stesso, il giorno del compito in classe "dimentica" sistematicamente i fogli protocollo a casa o ne porta solo uno "per non far pesare troppo la borsa", non suggerisce mai, né presta i suoi bigliettini e, ovviamente, neanche i suoi preziosi appunti.
   Nelle uscite con gli amici non è mai lui quello che mette a disposizione la sua auto, ma viaggia costantemente a scrocco, anche se ha la patente da almeno 10 anni e una bella macchina che sta a casa a fare amicizia con la polvere. Se hai bisogno di un piccolo prestito, anche solo di 1,50€ per comprarti un gelato, sta sicuro che anche lui avrà "dimenticato" il portafogli a casa o avrà finito tutti i soldi. Alla domanda "puoi farmi un favore?", la sua risposta è un diplomatico "dipende", che tradotto significa "no, a prescindere da quale esso sia, ma ti lascio uno spiraglio di vana speranza solo perché non ho voglia di mettermi a litigare: discutere costa fatica!".
   Il giorno di San Valentino regalerà alla fidanzata (o al fidanzato) UNA rosa (mezza appassita) e UN cioccolatino (scadente), accompagnati da un mini-bigliettino con scritto semplicemente "<3". Riuscirà ad organizzare un intero matrimonio spendendo meno di 500€, ma inserendo nella lista di nozze dei regali per la casa talmente costosi che persino Berlu dovrebbe aprire un mutuo per poterseli permettere. Quasi sicuramente avrà UN solo figlio di nome Ugo, Tom, Bo, Sam o qualunque altro nome con meno di 4 lettere vi venga in mente. Ah, e ovviamente i suoi regali natalizi saranno sempre delle patacche.
   Avete capito di chi sto parlando, no? Esatto, proprio lui, quello tirchio, ma talmente tirchio da non riuscire neanche a comporre una recensione di appena 10 parole, facendo puntualmente giungere i suoi commenti come messaggi personali. Ed è così che l'autore si ritrova la casella di posta piena di messaggi che recitano cose come "bella, aggiorna!", oppure "bel capitolo!", o ancora "carina la tua storia :)". Nei casi meno gravi si può anche arrivare ad ottenere un commento di 9 parole che, per un pelo, non ce la fa a raggiungere il livello di recensione. E pensare che basterebbe aggiungere un "ciao" all'inizio. Nei casi peggiori, invece, potrebbe anche arrivarvi questo: " :-) " e in quel caso il vostro primo impulso, probabilmente, sarà di rispondere " -.-'' ".
   Che altro posso aggiungere? Non so voi, ma io mi immagino le loro case, nelle quali probabilmente hanno allestito una "stanza delle recensioni che avrei potuto scrivere", piena di lettere, parole e recensioni, nelle quali si tuffano e sguazzano, in stile Zio Paperone col suo "edificio-silos" le cui pareti, in teoria, dovrebbero esplodere, per la pressione a cui sono sottoposte dal contenuto!
 
   Esperienza dell'autrice: Essendo piuttosto prolissa ed espansiva, non sono mai stata una ... Zia Paperona?? Boh ... comunque, tendo sempre a scrivere recensioni di almeno 100 parole e talvolta più lunghe del capitolo stesso! Un paio di volte, però, mi è capitato di vedere dei Paperoni che, nella loro sconfinata fantasia, riuscivano quasi esclusivamente a partorire solo questo genere di "capolavori della critica letteraria".
   D'altronde però li capisco: c'è crisi e l'energia necessaria per digitare, il consumo elettrico dei tasti e dello schermo, più lo sforzo chimico del pensiero hanno un costo non indifferente! Bisogna stringere la cinghia e risparmiare le parole, non si sa mai! Però a questo punto mi chiedo perché perdano tempo a buttare giù questi mini-commenti. Mah ... almeno apprezzo lo sforzo! Sempre meglio di niente!
   Chissà, magari questi recensori saranno tutti genovesi ...
   E fu così che la città di Genova istituì l'associazione "Anti-Lilith e contro tutti gli altri belìn col pregiudizio che i genovesi siano taccagni". Belìn!

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Capitolo 21
*** #20 Proust ***


#20 Proust

 
   Chi di voi ha un po' di dimestichezza con la letteratura francese avrà già capito tutto. Per gli altri, una spiegazione spicciola e farlocca: Marcel Proust (leggasi "Marsèl Prust" con due belle erre gracchianti tipo rospo) era un "simpatico buontempone" che, trovandosi dell'umore adatto per sciupare la giovinezza e la serenità delle future generazioni di studenti, decise di scrivere un'opera.
   Quest'opera inizia con un assaggio di un pezzettino di Madelene (quella specie di plum-cake a forma di conchiglia) il cui sapore riporta vecchi ricordi d'infanzia nella mente del protagonista. Da qui inizia tutto il racconto della sua intera vita, che si conclude "ad anello", ritornando alla scena della Madelene. Tra l'inizio e il finale, però, intercorrono ben 7 libri dispiegati in 9 volumi. E quando dico volumi intendo quelli di proporzioni bibliche che potresti tranquillamente usare come scale, sedie, taglieri, zeppe, scudi, mattoni per erigere piramidi, torri, obelischi e grattacieli e armi di distruzione di massa.
   Questa, grossomodo, è la struttura e la dimensione delle recensioni dei Proust di EFP, che iniziano e finiscono con dei complimenti – o qualcos'altro di meno piacevole – che racchiudono un pippone papirico, a volte più lungo del capitolo stesso! I recensori di questo tipo, generalmente, si racchiudono in tre macrocategorie, in base alla "logica" del loro cervello. Troviamo quindi:
  1) Il pointer: sa contare e su questo non ci sono dubbi, dato che organizza le sue recensioni per punti, elencando step by step tutto ciò che gli è piaciuto (con grande piacere dell'autore) o che gli ha fatto schifo (con grande irritazione dell'autore). Di solito è la seconda: mi è capitato quasi sempre di vedere questi elenchi in recensioni neutre o critiche molto pignole e volte senz'anima, dato che parecchie si limitavano ad un semplice elenco di errori sintattici e grammaticali, senza nessun commento personale su tutto il resto. Inutile dire che un atteggiamento del genere può risultare estremamente disturbante, se ripetuto più volte, rischiando così di subire un bel "vaffa" liberatorio.
   2) Quello che potrebbe iscriversi a scienze della comunicazione: le sue recensioni sono dei veri e propri discorsi, privi di punti, ma comunque estremamente ordinati, logici e scorrevoli. Probabilmente uno dei migliori modi di recensire ... purché il contenuto sia buono e abbia un senso, ovviamente!
   3) La comare: le ragazze, si sa, chiacchierano tanto e quando lo fanno sono capaci di trattare anche più di cinque argomenti in una stessa conversazione, saltando spesso dall'uno all'altro senza logica né rigore, facendo perdere il filo alla maggior parte dei maschi e anche a qualche loro simile (me compresa ...)! Le recensioni delle comari sono, quindi, una sorta di intreccio labirintico di parole e concetti che si alternano e rincorrono in una sorta di disordinata coreografia rotante, capace di generare vertigini, nausea, ipnosi e finanche follia in tutti i poveretti che non hanno studiato crittografia e non possiedono il superpotere di portare l'ordine nel caos. Lasciando così l'autore immerso in un mare di punti interrogativi.
 
   Esperienza dell'autrice: ammetto di essere una pointer, ma una buona; per evitare di stilare un'incomprensibile recensione da comare, essendo molto prolissa, tento di raggruppare tutte le mie idee in 5 punti principali, valutando generalmente la grammatica, lo stile e il lessico, la trama, i personaggi e un quinto elemento che varia da caso a caso e può spaziare dalla tematica affrontata all'uso dell'inglese.
   E qui vorrei aprire una parentesi: non so voi, ma io, da studentessa di lingue, odio con tutto il cuore quelli che mettono titoli in inglese – alla storia o ai capitoli – perché "fa figo" ma CREDONO di conoscere la suddetta lingua, quando in realtà riescono a fare due errori a parola. A tutti voi che avete messo, volete mettere o metterete titoli in inglese: vi prego, mandami un pm e fate controllare a me prima, perché mi sono rotta le balle di farmi sanguinare gli occhi ogni volta che vedo questi inutili obrobri senza senso! What the F***!

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Capitolo 22
*** #21 L'orfanello ingrato ***


Giuro che risponderò oggi stesso alle recensioni arretrate :)!
#21 L'orfanello ingrato
 

   In questo capitolo dovremo munirci di pazienza e soprattutto di almeno un master in psicologia, per tentare di comprendere a fondo i peculiari meccanismi logici ed emotivi della criptica creatura che io chiamo l'orfanello ingrato. Ve lo dico subito: è uno dei recensori – o meglio degli utenti – che sopporto di meno! Fortunatamente, credo – o almeno spero – che sia piuttosto raro: a me è capitato di individuarne davvero pochissimi. E meno male!
   Probabilmente, pochi di voi (o forse nessuno, si spera!) hanno avuto a che fare con questo bizzarro essere, perciò tenterò di descrivervelo come meglio posso, per quanto io stessa ancora non sia riuscita a capirlo.
   Innanzitutto, cosa intendiamo per orfano? No, non è una di quelle angeliche creaturine da manga giapponese prive di genitori, ma dotate di due occhioni innocenti e capaci di brillare anche al buio, tanto che potrebbero tranquillamente illuminare una stanza enorme. Quelli di EFP non è detto che siano veri orfani, tuttavia è evidente che nella loro vita manchi qualcosa, una guida, un modello, un mentore ... sono dei Robin che cercano il loro Batman, dei JD alla disperata ricerca di un Dottor Cox, dei piccoli Goku che vagano per la rete in cerca di esperti sempre più bravi. Insomma, degli allievi (ancora) senza maestri.
   Nel momento in cui si entra in contatto con questi baldi e simpatici giovincelli, qualora questi decidessero che proprio VOI potreste essere i loro maestri perfetti, preparatevi a sperimentare una ... relazione? Storia? Amicizia? Bromance/sismance? Boh ... dicevamo, preparatevi a sperimentare una ... cosa che vi darà tante, ma tante soddisfazioni!
   Per un po', sarà come avere dei follower amici, di cui voi a vostra volta diverrete molto amici. Il rapporto però sarà sempre un po' "piramidale", poiché gli orfanelli vi considereranno sempre come dei maestri e dei modelli da cui imparare, mostrando sempre una certa tendenza a porvi costantemente e con reverenza su un piedistallo, al limite dell'idolatria. Sarà un rapporto allegro, affettuoso e idilliaco, una cosa tipo "I can see me loving nobody but you, for all my life!". Sarete ricoperti di complimenti, riconoscenza e affetto, purché li ricambierete sempre, certo.
  Ma allora ... perché sono ingrati? Perché questi brutti *LUNGA SEQUELA DI INSULTI CENSURATISSIMA* scompariranno improvvisamente e senza preavviso, nel momento in cui decideranno che non avete più nulla da insegnargli! E solo in quel momento, voi pirla vi renderete finalmente conto di essere stati cinicamente usati da degli st****i arrivisti (e giuro che non ho mai capito perché lo facciano o cosa ci guadagnino)! E la cosa triste è che vi ci eravate pure affezionati, mentre ora loro vi ignorano bellamente – o inventeranno scuse patetiche e balorde per l'improvviso distacco – proseguendo con grazia e nonchalance per la loro strada.
   Vili marrani senza cuore ... possa la maledizione di EFP scagliarsi su di loro! Muahahaha!
 
   Esperienza dell'autrice: come ho già detto, questo genere di utente sembra essere raro, eppure io ho avuto la sfiga di incontrarne uno e ... mezzo, forse, perché quello più recente non arrivava a quei livelli. Ma il primo era esagerato e, purtroppo, mi ci ero pure affezionata, perciò ci sono rimasta malissimo quando si è "dissolto" improvvisamente e senza spiegazioni, prima di darmi il definitivo addio. Ma è stato tanto tempo fa, ormai non ci penso nemmeno più ... è una cosa del tutto superata ... non mi interessa più niente di ... no, non è vero, fa ancora male, cavolo! Se volete scusarmi, vado dignitosamente a piangere ...
   Ah, dimenticavo: non sono mai stata questo genere di recensore. Certo, ci sono autori che ammiro e da cui prendo esempio, ma per fortuna non sono mai arrivata a tanto e di sicuro non sono insensibile come gli orfanelli ingrati!

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Capitolo 23
*** #22 Il critico ***


#22 Il critico
 

   Eh no, non sto parlando di colti critici letterari con l'aria da professori, spessi occhialoni da vista con le lenti tipo "tappo", la giacca con le toppe ai gomiti, l'odore di studio e di morte sociale e una biblica pila di libri tra le braccia. Oggi parleremo di quelle simpatiche personcine che, di tanto in tanto, riescono a trovare il coraggio o l'acidità necessari a lasciare qualche recensione negativa.
   Generalmente, i critici si possono differenziare in quattro principali categorie:
   1) Icritici costruttivi: attenzione, attenzione, perché non tutti i critici, al contrario di quanto si possa pensare, sono degli esseri crudeli e pieni di frustrazioni che sfogano la propria amarezza a scapito dei poveri autori.
   Questi, infatti, sono un po' come il vecchio Clippy di Office, che ogni volta che facevi qualche cavolata da nabbo con quei programmi, eccolo che spuntava come il genio della lampada nell'angolo in basso a destra, per darti dritte e consigli, con quella sua "faccina" simpatica e gli occhi sbarellati da psicopatico rilassato.
   Insomma, i critici costruttivi vanno sempre ascoltati, perché sono prodighi di buoni consigli ed è anche grazie a loro, in effetti, se riusciamo a migliorare.
   2) I moderati: questi hanno una delicatezza infinita, finanche a sfiorare la paranoia. A questi recensori non piace recensire negativamente e spesso devono fare violenza su sé stessi per riuscire a passare dalla bandierina bianca a quella rossa. Non è raro nei loro commenti trovare anche scuse ripetute e accorate richieste di non prendersela per il giudizio negativo, condite spesso di faccine tristi.
   Mi raccomando, ragazzi: se ricevete una recensione del genere rispondete al più presto, o il recensore penserà che ci siete rimasti troppo male, entrerà in crisi per il senso di colpa e lo manderete in paranoia, forse anche in analisi!
   3) I critici farlocchi: le loro critiche sono semplicemente fatte alla "c" di cane. Questo perché, la maggior parte delle volte, il parere negativo non è da imputare alla storia in sé, ovvero alla credibilità dei personaggi e della trama, alla grammatica o allo stile, ma ad altri motivi, spesso di carattere personale.
   Ad esempio, un critico farlocco può recensirvi negativamente anche solo perché un personaggio gli sta sulle balle, per quanto possa essere ben descritto e caratterizzato; chissà, forse gli ricorda troppo quel bimbo cattivo, compagnuccio d'asilo, che gli tirava i capelli, gli rubava i giochi e gli faceva la linguaccia ...
   Oppure, può essere dovuto al fatto che la storia o il capitolo gli abbia fatto tornare in mente una brutta situazione che gli è capitato di vivere e, perciò, l'ha messo di cattivo umore.
   Ma la cosa più odiosa è quando recensiscono negativamente perché ce l'hanno con l'autore, o perché  non hanno proprio capito il senso della storia. Personalmente, a me non è mai capitato, ma ho visto che in giro qualcuno di questi c'è!
   4) Gli Sgarbi: capra! Capra! Capra! Capra! Capra! Capra! Capra! E con questo ho detto tutto, ma approfondiamo comunque: questi recensori sono cattivi, non imitateli! Non hanno un minimo senso di tatto, il loro livello di acidità è tale che se sputassero a terra, la saliva corroderebbe il pavimento, gli starnuti contengono una smodata quantità di tossine acide e non è raro che siano addirittura in grado di sputare fuoco.
   Nella maggior parte dei casi (c'è sempre qualche eccezione), queste recensioni non sono minimamente costruttive e sono più cafone di certi commenti su youtube, non ti insegnano nulla e tutto ciò che riescono a fare è procurarti un'incazzatura, con conseguente denuncia ai moderatori, o di farti scendere l'autostima a tal punto che questa si munisce di pala e piccone e incomincia a scavare!
 
   Esperienza dell'autrice: anche se non amo recensire negativamente, ammetto di farlo ogni tanto e, anche se il primo impulso è quello di attivare i miei superpoteri da Sgarbi, poi mi prendo una lunga pausa di riflessione (e una camomilla) per far calare i livelli di acidità e solo a quel punto cerco di scrivere qualcosa che possa essere costruttivo e quanto più delicato possibile. Ah, e cerco sempre di evitare di buttare giù soltanto un vuoto elenco numerato di errori, sarebbe irritante ...

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Capitolo 24
*** #23 Lo Smiler ***


Chiedo scusa in anticipo se questo capitolo avrà un aspetto strano, ma ho appena visto che hanno cambiato l'editor, dunque mi tocca sperimentare, oggi! Oltretutto, giusto mezz'ora fa ho visto l'ultima "spettacolare" performace in concerto di Miley Cyrus: giuro che è semplicemente agghiacciante, sono ancora indecisa se urlare o vomitare, non guardatela!
P.S.: ad eventuali fan della ragazza, non prendetevela. La mia reazione non è dovuta al fatto che lei non mi piaccia come cantante, ma proprio allo spettacolo in sé, con il quale penso che si sia definitivamente scavata la fossa nel letame, come se non fosse già caduta abbastanza in basso, prima.


#23 Lo smiler
 
   Tra i recensori più eccentrici e pittoreschi possiamo trovare una categoria che, più che pittoresca, potremmo proprio definire "pittorica". Per gli smiler infatti le parole sono, appunto, "solo parole" e non sono sufficienti ad esprimere tutto ciò che vorrebbero dire. Forse perché sono così ricolmi si emozioni dalla tale intensità che non possono essere espresse con le semplici sequenze di lettere comunemente accettate da millenni, o forse perché sono semplicemente analfabeti, chissà ...
   Comunque, secondo le ricerche di eminenti studiosi (??), pare che nel corso della storia questa razza vagamente allergica all'uso della parola scritta abbia inventato la forma di comunicazione alternativa dell'arte pittorica. Così, mentre Dante, Manzoni, Shakespeare, Baudelaire, Gacìa Lorca, Kafka, Tolstoj e chi più ne ha più ne metta, producevano intellettualoidi capolavori letterari, Michelangelo, Caravaggio, Picasso, Delacroix, Dalì, Munch, Turner eccetera eccetera li sfidavano a colpi di "attacchi d'arte".
   L'arte moderna e quella contemporanea, si sa, hanno scosso profondamente il concetto di arte, dando vita a "capolavori" di dubbio gusto e significato come questo, questo o questo. E fu così che da meravigliosi capolavori di ritratti come questo, si passò lentamente a questa favolosa accozzaglia di linee e forme più o meno geometriche, che con un banale programmino di disegno come Paint persino io che non so disegnare saprei fare meglio!
   Nel mondo tecnologico degli SMS, delle Chat ecc. questo mutamento ha dato vita alla categoria di recensori degli smiler, nei cui commenti ogni cinque parole circa compare uno "smile" o più comunemente "emoticon". Dunque, queste recensioni esprimono soprattutto emozioni (sottoforma di faccine) e, nei casi più estremi, possono arrivare a fare concorrenza ai geroglifici egizi, rendendo indispensabile l'ausilio di un dizionario "smiler-italiano" che, ovviamente non esiste. Perciò, ho deciso di sobbarcarmi io stessa questo compito gravoso:
 
DIZIONARIO SMILER ---> ITALIANO
 
:-) = faccina felice. Tutto qui.
:-( = faccina triste e fin qui ci siamo.
;-) o ^_* = occhiolino.
:D = faccina particolarmente entusiasta quasi da paralisi facciale.
D: = faccina particolarmente scioccata in negativo.
C: = sorrisone enorme e un po' idiota.
O_O = esprime incredulità, della serie OMG (Oh My God).
O_o = esprime scetticismo e vaga incredulità.
è_é = faccina incazzata, molto bimbominkiosa secondo me.
xD o XD = con molta fantasia, dovrebbe essere una faccina che ride.
:3 = dovrebbe essere il musino di un gatto. Forse esprime tenerezza?
:-O = faccina stupita.
@_@ = dicono che rappresenti una faccia con gli occhiali, ma a me sembra più che altro allucinata. E poi che emozione sarebbe "faccia con gli occhiali"?!
8-) = faccina con gli occhiali da sole. Non so che senso abbia.
:-)8 = faccina col papillon. Idem.
:-P = linguaccia.
:-S = confusione? Ma di mare? La bocca storta di Silvester Stallone?
>:-( = faccina arrabbiata, ormai desueta.
°_° o >_> = faccina stranita e perplessa.
<3 = cuoricino, esprime affetto.
:-* = dovrebbe essere un bacio.
*-* o *_* = faccina estasiata da brodo di giuggiole.
^^ o ^_^ o ^-^ o ^o^ = faccina che esprime un misto di ilarità, cordialità, amicizia e dolcezza.
u.u o U_U o ù_ù = faccina sentenziosa e saputella con gli occhi chiusi.
ç_ç o T_T o Y_Y = lacrime. Triiiiste.
-.-" o -.- o -_- = un misto di delusione, disprezzo e rassegnazione.
-___- = rassegnato e un po' scocciato.
X°D = faccina che piange dal ridere.
:Q_____ = faccina che sbava.
x_x o X_X = morto.
xxx = bacini.
._. = senza parole.
8===D = questa significa una cosa che non vi posso dire, essendo una storia a rating verde, sorry.
.-. = è uno a testa in giù, credo. Forse. Non chiedetemi cosa significhi ...
 
   Esperienza dell'autrice: ammetto con vergogna che, da ragazzina, abusavo delle faccine! Poi ho iniziato a darmi una regolata e ora ne uso solo due o tre, anche nelle recensioni. Quando sono particolarmente stanca, però, il mio lato smiler si fa più forte e nel momento in cui l'area linguistica del cervello va a nanna, ecco che la sua gemella più artistica e fantasiosa prende possesso delle mie mani e di tutto ciò che ne viene fuori!
   Se non sono troppe, le faccine mi piacciono anche nelle recensioni, aggiungono un po' di vivacità al tutto. Nelle storie invece no. Mai. Tranne in questo caso, ovviamente u.u!

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Capitolo 25
*** #24 Il vampiro ***


#24 Il vampiro
 
   Mi dispiace deludervi, ma i vampiri di EFP non succhiano sangue, non sono "allergici" alle fashionissime collane d'aglio, non prendono fuoco se gli schizzi addosso l'acqua santa con una simpatica pistola ad acqua, non urlano come degli ossessi in presenza dei crocifissi e, prima che me lo chiediate nelle recensioni: no, non brillano come se fossero ricoperti di glitter, se esposti alla luce solare. E ovviamente non sono nemmeno "vegetariani".
   O almeno questo è quello che le mie ricerche informatiche mi hanno portata a teorizzare, per sicurezza però ho mandato un mio collaboratore a casa di uno di loro per investigare in prima persona. Sono passate quasi due settimane, ormai. Non è ancora tornato. Strano ... vabbè, si sarà perso per strada, probabilmente.
   Ancora non si sa bene perché, ma i vampiri di EFP sembrano aver scambiato il giorno con la notte: se andate a guardare bene l'orario delle loro recensioni, noterete che queste vengono postate all'incirca in un arco di tempo che va dalla mezzanotte alle cinque del mattino. E questo, secondo il mio scientificissimo (?) parere, prova che non possono essere dei veri vampiri tradizionali.
   Se così fosse, infatti, in teoria dovrebbero approfittare delle ore notturne per andare a caccia di caldo sangue di giovani e sconsiderate pulzelle che hanno avuto la brillante idea di passeggiare allegramente da sole, in mezzo a dei vicoletti deserti, in piena notte, non certo mettersi a leggere i nostri "capolavori".
   Ma allora che razza di vampiri sono? Secondo le inconfutabili (??) teorie della sottoscritta, i vampiri di EFP non sono altro che una naturale evoluzione di quelli originali, un po' come gli smiler: tutta colpa della tecnologia! Perché come papà Darwin insegna ne "L'evoluzione della specie", o ti adatti o crepi, detto in parole povere.
   Grazie alle moderne invenzioni (illuminazione elettrica notturna, automobili e mezzi di trasporto in generale, computer, televisioni ecc.) l'uomo esce di casa la sera meno di quanto facesse in passato e comunque, quando lo fa, oggi è molto più protetto e al sicuro.
   Per sopravvivere, insomma, i vampiri moderni si "cibano" delle nostre energie e della nostra creatività, attraverso siti come EFP, risucchiando attraverso la rete la nostra linfa vitale e creativa, lasciandosi dietro dei vistosi segni paragonabili ai vecchi fori sul collo, ormai troppo mainstream: le recensioni e i commenti!
   La sottoscritta ammette di non avere una spiegazione biologia e razionale per illustrare come sia possibile alimentare il metabolismo e attivare la digestione con un virtuale ammasso di pixel gestiti in HTML, ma in fondo dovete ammettere che anche una dieta a base di solo sangue umano non è poi tanto normale e salutare, no?
 
   Esperienza dell'autrice: durante il periodo scolastico mi capita spesso di recensire nottetempo, ma non sono una vampira – o almeno l'ultima volta che ho controllato non lo ero. Ho un paio di recensori che sembrano svegliarsi intorno alle 11 e, in generale, spesso mi capita di notare qui e là delle recensioni lasciate nelle ore notturne. Mmmh ... non credo di avere altro da dire, mi sono sbrigata presto stavolta! Ah sì, scusate per il ritardo nel pubblicare!

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Capitolo 26
*** #25 Il previousely/coming soon ***


Perdonate la lunga assenza, ma ho avuto qualche casino a casa e due esami da preparare. Senza contare che dopo la maginifa notizia della Rowling, la potterhead che è in me si è risvegliata e mi sono messa a rileggere tutto Harry Potter da capo. Che nessun babbano si azzardi a dirmi che è da bambini e che dovrei crescere! Già è difficile sopportare Eustachio che continua a ripertemi che la magia non esiste e nemmeno Hogwarts ... ma cosa ne sa lui, secondo la scienza non dovrebbero esserci nemmeno alieni tanto vicino alla Terra, se è per questo u.u. CORVONERO REGNA!
#25 Il previousely/coming soon
 
   Non so perché, ma quando penso a questo recensore, tra tutti gli esempi che potrei farvi per illustrarvelo, mi viene sempre in mente Dragonball. Chi di noi non ha mai visto Dragonball? Beh, forse qualche fanciulla no, ma questo comunque non vi giustifica se non conoscete almeno a grandi linee la trama! Perché Dragonball è semplicemente, fottutamente FIGHISSIMO!
   Mi fermo qui con gli elogi, perché sennò non ne usciamo. Comunque, quelli di voi che lo hanno visto (e che quindi hanno avuto un'Infanzia con la "I" maiuscola) non possono non ricordarsi la celeberrima voce narrante di inizio e fine puntata, che prima dell'episodio faceva tutto il riassunto degli eventi immediatamente precedenti e alla fine concludeva con cose del tipo "Riusciranno Goku e i nostri amici a sconfiggere *inserire nome del cattivone del momento* e a salvare la terra dalla distruzione totale?". Ta-taaaaa!
   La voce, almeno all'inizio, era puntualmente accompagnata da questa indimenticabile musichetta
, la stessa che io mi immagino nelle recensioni di questi utenti. Come forse avrete capito, i previousely sono quelli che nei loro commenti accompagnano i vari complimenti con un riassunto generale di tutto quello che hanno letto e apprezzato nel capitolo, talvolta spingendosi anche a riassumere la trama intera fin dal prologo! E lo fanno anche con storie con più di 20 capitoli! Insomma, una versione un po' più sofisticata e raffinata del pappagallo, se vogliamo ...
   I coming soon, invece, sono quelle simpatiche personcine con tendenze masochiste che, a quanto pare, amano "auto-spoilerarsi" e quindi rovinarsi la storia. Sono quelle che, a fine recensione, non si limitano ad un semplice "wow, non vedo l'ora di sapere cosa succede", no, loro sembrano cercare in qualche modo di sostituirsi all'autore stesso, raccontando come dovrebbe proseguire la storia e cosa dovrebbe accadere secondo loro. A volte toppano completamente, ma in qualche occasione riescono ad anticipare e rovinare tutto (e dico TUTTO) il lavoro fatto dall'autore. Insomma, la sua frase non è esattamente "riusciranno Goku e i nostri amici a bla, bla, bla?", ma piuttosto "sì, ci riusciranno. Punto.".
   Dunque, a voi cari coming soon, per soddisfare la vostra indole autolesionista, dedico questa piccola lista di (forse) spoiler cinematografici e non (le persone normali sono pregate di scivolare direttamente a fondo pagina):
 
   -L'Enigmista del primo "Saw" è sempre stato nella stanza: è il – finto – cadavere con la pistola;
   -Nel secondo, invece, è aiutato dalla sua unica vittima sopravissuta. E comunque alla fine lei lo uccide;
   -Itachi di Naruto era buono e si scopre che tutto il massacro che ha fatto lo ha fatto per salvare Sasuke. L'Eremita dei Rospi viene ucciso da Paine;
   -Il "Pianeta delle Scimmie" è la Terra nel futuro;
   -Ne "Il Gladiatore", Massimo muore assieme all'Imperatore, in duello;
   -La videocassetta di "The Ring" non è stata distrutta;
   -Ne "Il sesto senso" Bruce Willis in realtà è morto fin dall'inizio e può vederlo solo il bambino perché è un fantasma;
   -In "Slevin" il protagonista è il bambino della storia iniziale e Bruce Willis era il killer che avrebbe dovuto ucciderlo;
   -In "Shutter Island" si scopre che è Di Caprio ad essere pazzo e che è stato lui ad uccidere i tre figli;
   -Alla fine de "Lo Hobbit" i nani riescono a scacciare il drago, ma poi scoppia una mega guerra tra nani, elfi e umani. Gandalf se ne lava le mani;
   -In "Psycho" la misteriosa madre è lui con i vestiti da donna e la parrucca e conserva in casa il cadavere come se fosse ancora viva;
   -Nel terzo "Matrix" Neo e Trinity muoiono;
   -In "The Truman show" si scopre che la vita del protagonista era tutta un reality televisivo;
   -Il camerlengo di "Angeli e Demoni" ha ucciso il papa;
   -In "Vita di Pi" alla fine si scopre che la storia della tigre potrebbe non essere vera;
   -Alla fine di "How I met your mother" si scopre che i figli di Ted sono stati adottati;
   -Nella 5° stagione di "Queer as Folk" Justin e Brian si lasciano, poi decidono di sposarsi e poi si lasciano di nuovo, perché Justin va a New York a diventare un pittore di successo. Ah, e Brian gli dice per la prima volta "ti amo";
   -In "Harry Potter e il Principe Mezzosangue" il principe è Piton e uccide Silente;
   -Ma poi nel libro seguente si scopre che in realtà era buono e che Silente stava già morendo. Ah, e Piton muore. E anche Malocchio, Lupin, Tonks, Dobby, Fred e Voldemort;
   -Silente è gay ed era innamorato di Grindelwald;
   -No, Luke: IO sono tuo padre! Noooo!
   -Gesù alla fine muore, ma poi resuscita.
 
   Non è sempre detto che entrambi i fenomeni si manifestino in uno stesso recensore, si può essere previousely, ma non coming soon, o viceversa, o entrambe le cose ... o anche nessuna delle due (ma vaaaahhh??). Non so voi, ma io proporrei questi utenti per un casting come "scrittori di voci narranti fuori campo per cartoni animati e serie TV". Mmmh, mi sa che è un nome un po' troppo lungo per una professione, non ci entra nello spazio della carta d'identità ... non sono neanche sicura che esista come lavoro, in effetti. Ok, vorrà dire che lo brevetterò io! Qualcuno ha qualche proposta per un nome meno chilometrico e ridicolo?
 
   Esperienza dell'autrice: posso affermare senza vergogna di essere una coming soon, ma solo in una particolare occasione: quando leggo/guardo i polizieschi! È più forte di me, devo sempre rifletterci e arrivare a scoprire l'assassino prima del detective e, qualche volta, mi riesce pure: L, Conan, Sherlock e Montalbano dovrebbero assumermi come collaboratrice! E Don Matteo mi fa un baffo!

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Capitolo 27
*** #26 Il contest-dipendente ***


ATTENZIONE: Se doveste ricevere recensioni, messaggi, segnalazioni o incappare in qualche storia dell'utente AmoiPinkFloyd ignoratelo totalmente e non dategli corda in alcun modo; si tratta infatti di un troll e con questa gente la regola è una sola: "don't feed the troll". Limitatevi a segnalarlo all'amministrazione, più siamo a farlo e prima lo cancelleranno ;).
Mmmmh ... credo di aver scelto il periodo sbagliato per la crociera interstellare con Eustachio, forse prima dovevo finire questa raccolta, già, già ...
Comunque, recentemente ho scoperto che da qualche anno gli alieni incaricati di studiare il popolo italiano hanno iniziato a fare le loro ricerche su un sito chiamato insegreto. Dopo aver letto segreti come
questo, o questo, o questo ho ritenuto opportuno precisare ai cari extraterrestri che non tutti noi italiani siamo coglioni a questi livelli ... almeno spero ...


#26 Il contest-dipendente
 
   Non puoi riconoscerlo da come recensisce, né da cosa recensisce, ma piuttosto da quanto e quando lo fa. Perché le pubblicazioni recensite dipendono esclusivamente dagli agguerriti e speranzosi partecipanti del contest, mentre il periodo in cui vengono consegnate le relative recensioni dipende da quando il giudice finisce di leggere e valutare tutte le storie che ha ricevuto.
   Se finisce. Perché purtroppo ultimamente molti giudici, con l'avvento dell'autunno e l'inverno ormai alle porte, iniziano a consumare lauti pasti a base di cibi ipercalorici per mettere su un po' di ciccia che li aiuti ad affrontare il gelo durante quel lungo periodo di silenziosa sospensione chiamato "letargo", rimandando ogni impegno (contest ancora in corso compresi) alla prossima primavera o qualche volta addirittura al periodo della prova costume.
   Vorrei tanto che questa fosse solo una baggianata inventata per permettermi un po' di umorismo gratuito senza impegnarmi troppo, ma purtroppo è la cruda realtà: i giudici di questa "generazione" sono animali da letargo, maledetti! Dunque, vorrei lanciare un appello a tutti i giudici o potenziali giudici che leggeranno questo capitolo: assumete caffeina e sostanze eccitanti direttamente endovena, vi prego! Svegliatevi e andate a leggere le storie di quelle povere anime in ansia che sono i concorrenti crudelmente abbandonati come cagnolini innocenti sulla tangenziale dei contest, anche se doveste metterci tutto il mese concesso dal regolamento.
   Dunque ... stavo dicendo? Ah sì, il contest-dipendente: chi è questo individuo e dove possiamo trovarlo? Eh sì, perché questo intraprendente – a volte anche un po' troppo e oltre le sue effettive capacità – soggetto ha un habitat tutto suo: il penultimo rettangolino della barra delle opzioni del sito di EFP posta in alto a sinistra, quello che conduce a quel fantastico mondo di interazione sociale tra autori che è il forum di EFP.
   Non chiedetemi di farvi un corso accelerato su come si usa, anche perché sono certa che tutti voi siate perfettamente in grado di capire come funziona, se ci sono riuscita persino io che l'altro giorno ho confuso il telecomando della Wii con quello della stufa a pellet (che fra l'altro la prima volta che mia madre me l'ha nominata avevo capito "stufa a PELLE" e l'ho guardata con la stessa faccia con cui lei, poi, ha guardato me tentare di farla partire col telecomando della Wii).
   In questo mondo parallelo tendenzialmente bicolore (bianco e blu), tra le altre cose più o meno interessanti – ed effettivamente funzionanti – è presente anche un vasto spazio dedicato ai contest. Ce ne sono di diversi tipi, normali, a turni, challenge, su un libro/film/telefilm/manga/quello-che-volete in particolare, o su più fandom, o ancora una sezione dedicata solo alle storie originali.
   Queste piazze virtuali sono frequentate essenzialmente da due tipi di persone: quelli che hanno voglia di essere letti e quelli che hanno voglia di leggere ... Capitan Ovvio. Le ragioni che spingono gli autori a sottoporsi a tali contest ora noi non interessano, perciò concentriamoci solo sui giudici organizzatori. Beh, noi di solito (sì, noi, anch'io organizzo qualcosa, di tanto in tanto) indiciamo contest per tre ragioni fondamentali:
 
1) Abbiamo voglia di leggere qualcosa in particolare e possiamo scegliere noi il genere o l'argomento che preferiamo (anche se c'è sempre qualcuno che "interpreta" il bando un po' come gli pare);
2) Vogliamo conoscere il punto di vista di altre persone su qualcosa e abbiamo anche voglia di conoscere nuovi autori;
3) Il fatto di poter decidere chi vince, come si vince e cosa si vince, decretando le sorti di tutto e tutti ci da un meraviglioso senso di ONNIPOTENZA! Muahahahah!
 
   I contest più sfortunati non arrivano ai tre iscritti o alle tre storie consegnate e finiscono perciò in breve nel dimenticatoio, mentre i più interessanti possono arrivare ad avere anche più di 20 di iscritti e storie consegnate. Potete tranquillamente immaginare cosa accadrà il giorno della consegna dei risultati, se tutte le storie sono state regolarmente pubblicate: improvvisamente il numero di recensioni lasciate dal giudice sul sito aumenta di decine, nel giro di tre petosecondi, lasciando a bocca aperta chiunque controlli frequentemente la sua pagina e ignori ancora l'esistenza del forum e dei contest. Non scaldatevi gente, nessun superpotere: le recensioni sono state ovviamente scritte prima!
   I contest-dipendenti sono più facili da individuare degli organizzatori "normali", poiché ovviamente, essendo appunto dipendenti, tendono ad organizzare un numero considerevole di contest tutti di seguito e a portarli spesso tutti a termine, alternando così ripetuti periodi di mutismo a pochi minuti durante i quali lanciano letteralmente un "urlo di recensioni", a cui seguirà un altro periodo di mutismo, intervallato di tanto in tanto da qualche recensione premio, se ce ne sono, o da qualche altra indipendente.
   Ora che ci penso, avrei potuto limitarmi a scrivere anche solo gli ultimi due paragrafi, effettivamente, ma non credo sarebbe stato altrettanto divertente, perciò non ho intenzione di scusarmi per la prima, lunga metà, piena di chiacchiere senza scopo e senza senso!
 
Esperienza dell'autrice: Ladies and Gentlemen, avete davanti a voi una contest-quasi-dipendente, capace di non battere parola per mesi interi, per poi far schizzare su il numero delle proprie recensioni in pochi minuti, godendo come una pervertita e sentendosi orgogliosa e soddisfatta nel vedere l'enorme differenza tra prima e dopo! È un po' come passare dal metro e sessanta dal metro e ottanta in una notte, o perdere 20 chili dopo una corsa di 10 minuti, quella è più o meno la sensazione.

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Capitolo 28
*** #27 Lo Psichiatra ***


No, stavolta non ci sono scuse. E no, non è solo a causa dell'università che sono in ritardo TREMENDO nel pubblicare. La verità è che sono stata risucchiata in un vortice. No, non in un vortice spazio-temporale a bordo dell'astronave di Eustachio, anche se è comunque di Eustachio la colpa, dato che fu proprio lui a spingermi in questo vortice il giorno in cui mi disse: "Ehi, perché non ci guardiamo Game Of Thrones. Ti piacerà, vedrai!". E fu così che iniziò la mia dipendenza da Game of Thrones, ma non solo: ecco spuntare la seconda parte della 5° stagione di Breaking Bad che mi chiama dal marciapiede dove si è messa a spacciare la Blue Sky, e poi ancora Suzeanne Collins che mi minaccia di "offrirmi volontaria" alla prossima mietitura se non finisco di leggere Hunger Games, e poi ecco che vengo sfidata a duello da Guybrush Threepwood che mi intima di giocare a TUTTA la serie di Monkey Island e poi anche a Grim Fandango ...
E fu così che Lilith non scrisse più niente per mesi. Fine.


#27 Lo Psichiatra
 
   Tra le tipologie di recensore a parer mio più irritanti non potevo non aggiungere lui, quello strano utente che, forse a causa di qualche bizzarra illusione ottica che distorce le immagini nel suo campo visivo, al posto di "Invia la recensione" probabilmente legge "Invia la perizia psichiatrica". Proprio così, my friends, oggi parliamo dell'utente """"""psichiatra"""""" (intenzionalmente scritto tra molte fila di virgolette).
   Avendo guardato probabilmente un po' troppe puntate di telefilm come "The mentalist" o "Lie to me", questo individuo sembra convinto di aver sviluppato lo straordinario superpotere di leggere nella vostra mente e nella vostra anima neanche fosse un membro della psicopolizia di 1984 (ah, e nel caso tu che stai leggendo avessi più di quindici anni e non avessi mai letto questo libro: sei una brutta persona, sallo). Per il recensore psichiatra, infatti, recensire la fanfiction o la storia originale, che forse, in teoria, credo sia quello che si dovrebbe fare qui su EFP, è troppo mainstream. Secondo il punto di vista di questo utente, a quanto pare, lo scopo della recensione è tracciare un profilo psicologico (e non solo!) dell'autore della storia, attraverso la sua stessa opera.
   Lo so, so cosa alcuni di voi stanno pensando: "Ma Lilith, in ogni storia un autore mette qualcosa di sé, della propria personalità, della propria vita e bla, bla, bla". Ebbene la mia risposta è: nì. È inevitabile, infatti, che tutto ciò che scriviamo, o diciamo, o disegniamo, o realizziamo in qualunque modo porti la nostra firma, ovvero tutta una serie di piccoli elementi che combinati insieme creano quella particolare sfumatura che fa dire a chi ti conosce "Questo sicuramente l'ha fatto X".
   Però, come si dice dalle mie parti, scine ca scine, ma ca scine 'n tutte...! Che per i profani del dialetto abruzzese è un'espressione che sta a significare che a tutto c'è un limite. Insomma, è vero che dall'opera si può ricostruire qualche tratto della personalità dell'autore. Qualche, appunto. Ma a meno che l'utente non abbia scritto un'autobiografia, dubito che tu, caro recensore mentalista, possa diagnosticargli il complesso di Edipo solo perché ha scritto una incest, o bollarlo come serial killer o potenziale tale solo perché gli piace scrivere thriller e horror, o consigliargli di andare in comunità di recupero solo perché ha scritto un racconto sui problemi della droga.
   Se il legame tra opera e autore fosse davvero così forte, non oso immaginare come sia la famiglia di George R. R. Martin, o quali orrori nasconda Stephen King nella sua cantina, o quanta metanfetamina si sia fatto Vince Gilligan per creare Breaking Bad! L'unico caso su cui ho qualche dubbio è E. L. James, pseudonimo dell'autrice della trilogia di "50 sfumature" che quasi certamente è una che sa come godersi la vita a modo suo!
 
Esperienza dell'autrice: a me personalmente non è mai capitato di vedermi recensita da questi aspiranti studiosi della psiche umana, ma devo dire che in giro ce n'è qualcuno e in genere recensiscono in questo modo storie particolarmente drammatiche o particolarmente assurde, oppure deliri adolescenziali, in genere in maniera negativa e spesso dimostrando di non aver capito che la storia magari è stata scritta per divertire o per lanciare qualche messaggio e non per una confessione o uno sfogo personale in stile Tumblr. Per quelle cose esiste appunto Tumblr.

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Capitolo 29
*** #28 Il costruttivo ***


#28 Il costruttivo
 
         E siamo giunti, finalmente, alla conclusione di questa sorta di raccolta-manuale-guida-cazzata e all’ultimo dei nostri soggetti analizzati, ovvero il recensore costruttivo.
         Soggetto rarissimo ed estremamente ricercato, è persino apparso in una puntata di “Chi l’ha visto?”, e i muri di EFP sono tappezzati di foglietti scritti da autori che recitano: “Avete visto questo recensore? Se lo trovate, chiamate il numero 123-456789, aiutatelo a tornare a casa tra le persone che lo amano!”. Peccato però che al posto della foto vi sia solo una sagoma nera e un gigantesco punto interrogativo, dal momento che nessuno sembra conoscerne l’aspetto.
         C’è persino chi dubita della sua esistenza, sostenendo che sia tutta una montatura ad opera dello stesso EFP per spronare i suoi utenti più competitivi ad eguagliare le prodezze di questa mitologica creatura dotata del potere della “super-recensione”. L’unica cosa che sappiamo per certa di questo utente, infatti, è che le sue recensioni sono semplicemente perfette: incoraggianti ma non tanto da farti montare la testa, critiche ma non tanto da disintegrarti l’autostima, decisamente interessanti da leggere, ma soprattutto costruttive, appunto, poiché farcite di tanti ottimi consigli da essere quasi dei “manuali del perfetto scrittore”.
         Tuttavia, come ho già detto, mi è impossibile dirvi qualcosa in più su questo recensore, poiché nella mia esperienza ho incontrato diverse recensioni costruttive, ma mai un vero e proprio recensore costruttivo in carne e pixel, che lasciasse abitualmente recensioni come quelle appena illustrate. Insomma, questo utente potrebbe essere chiunque, anzi, dovrebbe essere chiunque, poiché anche se fosse solo un fantasma risvegliato da Erika dal regno dei morti, non ci farebbe male prendere esempio da lui e sforzarci, almeno di tanto in tanto, di recensire in modo utile e creativo.
         Per chiunque fosse interessato, ho provato ad elaborare un rituale voodoo che dovrebbe avere l’effetto di farci possedere dallo spirito di un recensore costruttivo, o quantomeno di crearne uno. O magari otterrete solo un pentolone di roba schifosa, chissà, è da provare!
         Rituale voodoo per il recensore costruttivo:
 
  1. Prendete un recensore Proust, spremetelo fino ad ottenere almeno due litri di pazienza e impegno e versateli in un calderone d’oro (per il calderone inviate un gufo all’omonima boutique in Diagon Alley, sul retro del Paiolo Magico, sta a Londra).
  2. Fatevi prestare un po’ di cervello dal recensore prof di lettere; dato che  questi probabilmente rifiuterà, portate con voi un perito zombie (perito in tutti e due i sensi), lui saprà cosa fare.
  3. Procuratevi il ditino sentenzioso del recensore critico. Per ottenerlo, utilizzate un paio di cesoie belle grosse e non preoccupatevi: gli ricrescerà nel giro di qualche giorno, come la coda delle lucertole!
  4. Prendete un barattolino di risate della pazza.
  5. Sacrificate su un altare di recensioni un recensore follower e asportatene il cuore pieno di bontà e passione. Potete restituire il resto agli autori che seguiva.
  6. Durante una notte di luna piena, nella suggestiva atmosfera di un cimitero abbandonato, mettete a bollire il ricavato del Proust, gettateci dentro il cuore del follower e poi tutto il resto, recitando questo incantesimo:
 
Cervello del prof di lettere donato senza consenso
Risate della pazza sacrificate con consenso
Ditino sentenzioso del critico prelevato con la forza
Il recensore costruttivo sorgerà di nuovo!
 
         A questo punto, avrete ottenuto il vostro recensore costruttivo, o lo sarete diventate voi stessi, o magari avrete cucinato solo un brodino alquanto disgustoso, macchiandovi di cinque o sei crimini perseguibili penalmente. O nella peggiore delle ipotesi avrete risvegliato il Signore Oscuro, ma in tal caso niente paura: contattate J. K. Rowling, lei saprà cosa farne.
 
 
 
Conclusione:
   Invece di chiudere anche questo capitolo con un racconto di qualche mia personale esperienza, stavolta voglio approfittare di questo spazio per dirvi due cose.
   La prima, ovviamente, non può non essere una montagna di grazie a tutti voi che avete recensito o anche solo letto questa raccolta, per tutto il vostro sostegno, per tutte le perle di esperienze che mi avete regalato e per tutte le risate e le riflessioni.
   La seconda, invece, è un invito a continuare a recensire ogni volta che potete, che siate costruttivi o meno, prolissi o sintetici, seri o divertenti, critici o entusiastici, recensite, recensite, recensite. Perché le recensioni sono ciò su cui si regge questo sito, la sua vera linfa vitale. Provate ad immaginare se tutti, all’improvviso, smettessimo di scriverle: non rimarrebbe più nessuno! Perché anche per quegli autori che scrivono per sé stessi e per passione, più che per gli apprezzamenti, è innegabile che ricevere un po’ di approvazione o anche solo di attenzione è molto motivante, oltre che gratificante.
   A volte, una recensione può persino salvare una storia dalla sua interruzione, o addirittura cancellazione, e questo molti autori lo sanno bene, perciò è soprattutto a loro che mi rivolgo: cari autori, avete presente quella sensazione di gioia, soddisfazione, importanza, motivazione ed entusiasmo che si prova a vedersi recensiti? Ebbene, perché non condividere questo tesoro con quanti più “colleghi” possibile, soprattutto magari con quelle storie con pochissime recensioni, o addirittura nessuna, perché la gioia che si prova in questi casi non è neanche lontanamente paragonabile a quella di quando se ne hanno già tante.
   Vi chiedo solo un’accortezza: se siete particolarmente di fretta o avete pochissimo tempo NON recensite, specialmente se dovete farlo in modo critico. Sembra un controsenso dopo tutto il discorso di prima, ma vi assicuro che a volte è meglio non ricevere affatto una recensione che ritrovarsene una scritta in modo tanto superficiale e sbrigativo quanto lo è stata la lettura. Soprattutto quando si tratta di una storia particolarmente elaborata o che tratta tematiche complesse e delicate.
   Perdonatemi questo pippone finale più lungo del capitolo stesso, ma da qualche parte dovevo pur farlo e questo mi è sembrato il luogo più ideale!
   Grazie mille ancora a tutti e tanti cari saluti anche da Eustachio: noi ce ne andiamo a Londra a farci una bella vacanza e ne approfittiamo per procurarci il calderone d’oro per l’incantesimo voodoo! Vi farò sapere com’è andata: nella peggiore delle ipotesi mi troverete tra i protagonisti della nuova serie di Harry Potter, nel libro intitolato “Harry Potter e l’Ordine il Disordine di Lilith”.

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