You Are Not Dangerous!

di SwagGirl19
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***
Capitolo 8: *** 8 ***
Capitolo 9: *** 9 ***
Capitolo 10: *** 10 ***
Capitolo 11: *** 11 ***
Capitolo 12: *** AVVISO ***
Capitolo 13: *** 12 ***



Capitolo 1
*** 1 ***








 

Capitolo 1


Lei: bella, dolce, simpatica e figlia del comandante di polizia.
Lui: bello, strafottente, lunatico e controllato a vista dalla polizia.
Loro: due persone diverse che non potranno fare a meno l'uno dell'altra.


Una cena.. è solo una stupida cena.. perchè devo andare con lui. Mi annoierò a morte e lui lo sa benissimo ma non gli importa. Vuole sempre avere il controllo su tutto e ogni volta ci riesce, tutto sempre come decide lui, secondo le sue regole e secondo il suo modo di pensare. A volte dubito di essere sua figlia, voglio dire siamo totalmente diversi. Mio padre non ama le sorprese, gli piace avere il controllo della situazione e non vuole mai cambiare nulla, gli piacciono le cose ordinarie: sempre uguali. Il contrario di me che amo uscire dalle righe, fare qualche pazzia ogni tanto.. o almeno finchè mi è permesso visto che mio padre appunto mi controlla abbastanza. Comunque mi infilo le scarpe e poi mi volto verso lo specchio, non è esattamente come mi vorrei vestire, questo completo è troppo serio me una ragazza di 17 anni ma per far fare bella figura a mio padre mi tocca.

http://www.polyvore.com/cgi/set?id=88525893&.locale=it una volta pronta scendo le scale e raggiungo mio padre in soggiorno.

-pronta?- mi chiede

-si.. andiamo?- chiedo. Mio padre annuisce e prendendo le chiavi della macchina usciamo di casa e saliamo sulla sua BMW.

-ma come mai questa cena?- chiedo curiosa

-è una cena per festeggiare i miei 5 anni come comandante- mi dice sorridendo fiero

-ah..ok! Ma ci saranno anche gli altri con le rispettive famiglia?- chiedo ancora.

-si Jenny ci saranno tutti tutti. Non ti sentirai sola.. tranquilla- mi dice sorridendo. Annuisco e poi mi giro verso il finestrino e guardo il paesaggio scorrere. Il cielo è ancora chiaro e luminoso.. sono solo le 8 di sera ed essendo periodo caldo è logico che il sole sia ancora in cielo. Dopo 20 minuti passati in quell'auto arriviamo al ristorante.. uno in riva al lago. Sembra carino. Scendiamo dalla macchina ed entriamo in quel ristorante. Appena varchiamo la porta del locale tutti i colleghi di papà fanno un applauso e ci sorridono. Poi uno a uno passano a salutare. Dio mio quanti lecchini ci sono. Pur di ottenere qualcosa la gente è disposta a leccarti il culo a vita. Questo tipo di persone mi fa venire il volta stomaco. Poi vediamo una donna sulla quarantina venire verso di noi.. una bella donna senza dubbio ma dal sorriso subito si capisce che vuole ottenere qualcosa.

-buona sera comadante Hooks!- saluta con una stetta di mano e un bacio sulla guancia mio padre il quale ricambia sia stretta che bacio e poi il suo sguardo cade su di me.

-tu devi essere Jennifer.. sua figlia, vero?!- mi chiede sempre con quel sorriso che solo Dio sa come vorrei farglielo saprire.

-si, piacere. Lei chi è?- chiedo cercando di sembrare il più educata possibile.

-io mi chiamo Charlotte Jones e lavoro nella squadra di tuo papà!- si presenta

-bhè molto piacere Charlotte!- dico cercando sempre di mantenere un aria educata e non viziata.

-bene possiamo anche prendere posto- dice mio padre sorridendo. Tutti cominciamo a sederci al tavolo. La tizia di prima si mette al fianco di mio padre.. ma cha cavolo sei?! Un piovra e mio padre è il tuo pasto.. scollati donna. Vabbè. Mi siedo anche io e cominciamo anzi cominciano a parlare mentre mangiamo l'antipasto. Il discorso che stanno facendo è incentrato su un certo Justin Bieber. Un 19enne che crea abbastanza problemi a quanto sento tra spaccio, furti e omicidi. Bhè... peggio per lui. Ad un certo punto non ce la faccio più a rimanere dentro a quel posto quindi scusandomi, assieme a Erick, il figlio di un collega di papà con cui stavo chiccherando, esco da quel posto e cominciamo a far due passi per il parco del ritorante. Poi ci mettiamo su una panchina e continuiamo a chiaccherare.

-ma tu lo sapevi che il ragazzo di cui stavano parlando prima a tavola va nella tua stessa scuola?- mi chiede Erick tra lo spaventato e il curioso

-a dire il vero prima di questa sera non avevo mai sentito parlare di quel ragazzo.. Justin. E poi anche se fosse non è un mio problema. Ciò che fa è una sua scelta a me basta solo non avere a che fare con lui e poi scusa di che ti preoccupi? Ci vado io con lui a scuola non tu.. haha- dico buttandola su ridere per alleviare un po' l'aria.

-hai perfettamente ragione.. mi sto preoccupando per nulla- mi dice sorridendo

-ahah tu dove vai a scuola?- chiedo curiosa. Ebbene si sono parecchio curiosa.

-alla north!- mi dice sorridendo

-aww noi dovremmo essere acerrimi nemici.. sai?!- chiedo diverita

-solo i giocatori di basket.. haha- mi dice sorridendo -a proposito di basket, fai qualche sport?- mi chiede poi

-vado tre giorni a settimana in paletra e di solito il giorno centrale lo dedico alla Box- spiego

-wow.. violenta la ragazza- mi dice sorridendo e facendomi scoppiare a ridere.

-te invece?- chiedo a mia volta

-io invece gioco a tennis- mi dice sorridendomi

-aww che bello! Ma non ci giocherei mai- dico seria

-ma no dai.. è bello giocarci- mi sorride

-sicuramente- dico annuendo e sorridendo. Continuiamo a chiaccherare e mentre Erick mi racconta di una sua partita di tennis vediamo passa un gruppetto di ragazzi.. saranno stati 5 ragazzi, tutti molto carini specialmente un biondino che mi ha squadrata da testa a piedi ma non posso lamentarmi: ho fatto lo stesso con lui.

-ecco, quello con cui ti stai scambiando occhiate è Bieber- mi dice Erick

-ma scusa se lui è qui bello tranquillo perchè non possono prenderlo?- chiedo confusa

-c'è bisogno di prove e i nostri padri non ne hanno abbastanza per poterlo sbattere al fresco- mi spiega mentre io continuo a guardare quel gruppetto che si è seduto qualche metro più avanti a noi. Io smetto di guardarli e mi rigiro verso Erick che mi guarda preoccupato.

-che hai?- chiedo confusa. Non fa in tempo a rispondermi che sento una presenza alle mie spalle. Mi giro e davanti a me mi ritrovo Bieber. Cosa cazzo vuole da noi?

-avete da accendere?- chiede guardando Erick che però è divorato dalla paura e non da segni di vita: e lui sarebbe un ragazzo? Ma per piacere. Sbuffo.

-certo!- dico togliendolo dalla mia borsa e porgendoglielo -non è una sigaretta vero?!- chiedo fissandolo mentre accende

-sei perspicace ragazza!- mi dice facendo un ghigno divertito mentre butta fuori il fumo

-lo so.. me lo dicono in molti!- dico facendo spallucce mentre Erick ancora è zitto

-il tuo amico sta bene?- mi chiede guardando divertito erick

-penso di si!- rispondo guardandolo anche io

-bhè ci si vede!- mi dice facendomi l'occhiolino e allontanandosi

-l'accendino?- chiedo alzando la voce

-tranquilla Hooks.. è in buone mani!- dice facendomi un cenno con la mano ma senza voltarsi raggiungendo i suoi amici. Ma come diavolo fa a sapere il mio cognome?! Giro lo sguardo e noto Erick ancora fermo.

-dio santo erick muoviti! Dobbiamo andare alla cena!- dico alzandomi e prendendo la mano ad erick per poi trascinarlo dentro al ristorante. Il resto della sera passa tranquillamente ma nella mia mente quella domanda continuava a farsi largo: come fa Justin Bieber a sapere il mio nome e perchè?



Spazio Autrice!
Ciaoooo!! eccomi qui con una nuova FF.
E' solo il primo capitolo ma spero davvero di avervi incuriosito.
Non ho mai scritto una storia di questo genere.. intendo con Justin che è il Bad-Boy.. non credo di essere molto brava in questo campo ma spero che vi possa comunque piacere e chiedo scusa appunto se magari alcune parti o alcuni capitoli non saranno come ve li asspettate quindi perdonatemi. Ovviamente se volete potete benissimo dirmi dove sbaglio o come in modo che posso aggiustare eventuali errori.
Ad ogni modo se sei arrivata a leggere fino a qui vuol dire che hai letto il capitolo, giusto?! quindi ti ringrazio infinitamente per ciò. Se ti va lasciami una recensione. Grazie mille ancora e se volete su twitter sono: @Swag_Girl19 #MUCHLOVE
-Federica

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Capitolo 2
*** 2 ***








 

Capitolo 2




Sento la mia "amatissima" sveglia suonare e capisco che mi devo alzare per andare a scuola. Così mi levo le coperte di dosso e mi alzo dal quel comodo letto. Senza voglia, come sempre, vado verso la mia cabina armadio e cerco qualcosa da mettermi, alla mattina non connetto molto quindi cercare i vestiti da mettermi diventa un'impresa ardua. Fortunatamente dopo dieci minuti di ricerche trovo quello che mi devo mettere così corro in bagno, mi lavo la faccia, i denti, mi pettino, faccio pipì e mi vesto.

http://www.polyvore.com/cgi/set?id=70350968HYPERLINK "http://www.polyvore.com/cgi/set?id=70350968&.locale=it"&HYPERLINK "http://www.polyvore.com/cgi/set?id=70350968&.locale=it".locale=it una volta pronta mi metto un filo di matita e sono pronta. Scendo le scale e ovviamente il silenzio regna sovrano.. mio padre è già al lavoro e in casa oltre a Topo, il mio cane, non c'è nessun'altro. A dire il vero topo non è neanche in casa.. perchè sta in giardino. Vabbè vado in cucina mi brevo un sorso di latte. Mangio due pan di stelle e poi corro fuori di casa. Guardo l'ora sul mio iphone e mancano 10 minuti al suono della campanella. Salgo velocemente sulla mia 500 e metto in moto. Mentre guido frugo nella mia borsa alla ricerca delle sigarette, le trovo subito ma l'accendino proprio non lo trovo.. faccio mente locale per un secondo e mi ricordo che il MIO accendino lo ha quel Bieber e che di sicuro non lo rivedrò mai più. Così affranta ributto le sigarette in borsa e mi concentro sulla strada che faccio tutte le mattine ormai da tre anni, che palle. Dopo 5 minuti arrivo davanti a quell'edificio odioso e parcheggio. Appena scendo vengo raggiunta da Taylor la mia migliore amica da sempre.

-ehi Jenny!- mi saluta dandomi un bacio sulla guancia

-ehi Tay!- dico abbozzando un sorriso -hai da accendere?- chiedo. Lei annuisce e mi porge il suo accendino giallo fluo esattamente come la sua maglia. Velocemente tiro fuori le mie sigarette e comincio a fumarmene una.

-com'è andata ieri la cena?- chiede curiosa

-bene, ho fatto amicizia con un ragazzo.. è il figlio di un collega di mio padre.- spiego

-uuh si fanno conquiste!- mi dice dandomi una leggera gomitata nel fianco provocandomi una risata. Non voglio dirle di Bieber.. già è una caga sotto se poi gli dico che uno spietato assasino viene nella nostra scuola mi muore sul posto quindi mi limito a sorridere a finire la mia sigaretta. Sentiamo la campanella suonare così entriamo a scuola e ci dirigiamo ai nostri armadietti.

-Jenny io scappo che se arrivo ancora in ritardo la prof mi ammazza ci vediamo dopo!- mi dice Tay correndo verso l'aula di chimica penso mentre io le sorrido e le faccio cenno di non preoccuparsi. Apro il mio armadietto e mi cado addo una busta di carta.. la apro e trovo dentro il mio accendino, quello che ieri avevo prestato a quel Justin. Insieme c'è un biglietto.

"ciao dolcezza! Grazie per l'accendino come vedi è stato in buone mani :) ci si vede in giro Jennifer Hooks! -JB

p.s. Ieri quel vestito ti stava mooolto bene.. mentre andavi via mi ha permesso di poter costatare che hai un bel culetto ;)"

senza accorgermene sono rimasta a fissare quel foglietto di carta. È stato gentile a ridarmi l'accendino ma poteva benissimo evitare di mettere il “ps”, vabbè. Metto il foglietto e l'accendino in borsa e dopo aver preso i libri corro in classe. La prof non aveva ancora iniziato e quindi non mi ha detto nulla.

-allora ragazzi come avrete visto al nostro corso si è aggiunto o più che altro è stato obbligato ad aggiungersi un nuovo alunno!- dice la prof, io non lo avevo neanche notato così seguo il suo sguardo e scopro che il nuovo ragazzo non è altro che Justin Bieber. Ma che fa mi perseguita?

-lui si chiama Justin Bieber ed è arrivato giusto a pennello per iniziare un nuovo progetto a coppie che ovviamente farò io. Questo progetto parlerà di un sentimento, che io assegnerò ad ogni coppia. Dovrete parlarmi del sentimento, di cosa provoca nelle persone ecc. Insomma dovrete dirmi tutto ciò che c'è da sapere, intesi?!- chiede guardando la classe che annuisce. Così la prof comincia a dire tutte le coppie e guarda caso la fortuna non è dalla mia parte perchè ovviamente a me doveva mettermi assieme a Bieber. Insomma io non ho pregiudizi ma mi sentirò a disagio.. parecchio a disagio. Spero solo che questo progetto si finisca in fretta. Poi distribuisce i vari sentimenti e qui la sfiga proprio mi perseguita perchè indovina, indovinello?! A noi capita l'amore ovviamente. Ma dico la sfiga potrebbe abbandonarmi per qualche ora, no?!

-l'ora sucessiva che voi avete con me la passerete libera.. ovvero deciderete voi che fare. Diciamo che io preferirei andaste in biblioteca per cominciare il prgetto ma è libera quindi fate voi l'unica cosa che non potete fare è andare a casa!- spiega bene la prof. Noi tutti annuiamo e poi usciamo dall'aula. Justin mi si affianca

-tu sai il mio nome e non so perchè ma io ancora devo conoscere il tuo!- dico facendo finta di non sapere chi sia. Insomma voglio che si presenti per bene.

-so benissimo che tu sei a conoscenza di chi sono.. tuo padre è uno sbirro, anzi lo sbirro. Dubito fortemente che tu non sappia il mio nome- mi dice guardandomi divertito

-e allora? Hai detto bene mio padre è uno sbirro, io no. Ciò vuol dire che lui sa chi sei mentre io invece no. Non nego che ho sentito parlare di te ma sai presentarsi sarebbe la cosa migliore!- dico guardandolo seria

-senti Hooks- dice fermandosi e tenendomi il braccio facendo fermare anche a me -dobbiamo fare uno stupido progetto non andare a vivere insieme. Non è necesario che tu sappia tutta la mia vita, chiaro?!- mi dice serio e infastidito

-non voglio conoscere la tua vita, tranquillo. Ma come hai detto dobbiamo fare un progetto insieme e il minimo sarebbe sapere il tuo nome.. da TE- dico anche io seria

-come vuoi.. io mi chiamo Justin, Justin Bieber e tu?- mi chiede io lo guardo confusa -come te.. anche io ti conosco perchè ho sentito parlare di te. E quindi voglio che anche tu ti presenti!- mi dice facendo spallucce. Bhè non fa una piega.

-ok! Allora piacere Justin. Mi chiamo Jennifer Hooks, ma chiamami Jenny!- dico

-va bene. Anche se io preferisco "bel culo"- dice facendomi l'occhiolino e sorridendo malizioso. Quanto cavolo è lunatico e pervertito questo tizio?!

-sisi certo come vuoi.. ora andiamo in biblioteca?- chiedo spazientata

-se sono obbligato va bene ma Che sentimento abbiamo?- mi chiede mentre ci dirigiamo alla biblioteca

-l'amore- rispondo facendo una faccia disgustata. Insomma la mia ultima "love story" non è finita bene, capitemi.

-che stronzata. L'amore non esiste.. ti fa solo soffrire!- dice Justin varcando la soglia della biblioteca. Effettivamente non ha tutti i torti. L'amore fa davvero schifo, ti illude e basta!



Spazio Autrice.
Ma ciaooooo!! Scusatemi per il ritardo.. :'(
Spero che questo capitolo vi piaccia. Ho notato però che questa storia non ha riscosso molto successo quindi aspetterò fino al terzo capitolo.. se la storia ancora non è molto seguita la elimino! Ora vi ringrazio che avete letto questo di capitolo e se volete lasciatemi una recensione anche solo per dirmi che fa letteralmente schifo come storia e che sono negata a scrivere. :) 
Ad ogni modo.. Jennifer e Justin si sono conosciuti ufficialmente e hanno da svoglere questo progetto sull'amore... chissà. 
Ora evaporo Grazie mille per aver letto il capitolo.. un bacione.
-Federica

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Capitolo 3
*** 3 ***








 

Capitolo 3



-come' andata oggi a scuola?- mi chiede papa' mentre ceniamo

-bene. devo fare un progetto a coppie sull'amore!- spiego velocemente mettendo in bocca una forchettata di pasta al pesto.

-e come mai l'amore?- chiede curioso

-la professoressa ha fatto ad estrazione e a me e al mio compagno e' capitato quel sentimento!- spiego

-capito! e il tuo compagno chi e'? lo conosco?- mi chiede. perfetto direi. non posso dirgli che sono in coppia con Justin Bieber.

-ehm.. un ragazzo nuovo.. non lo conosci. Si è appena trasferito qui da.. dalla Spagna!- spiego velocemente dicendo il primo paese che mi è venuto in mente.

-ok! Senti sta sera ho il turno di notte.. quindi non ci sarò a casa. Se vuoi invita qui Taylor almeno non sei sola!- mi dice sorridendo

-mmh.. va bene!- dico facendo spallucce e finendo la cena. Ripongo i piatti sporchi nel lavello e poi me ne vado al piano di sopra lasciando un bacio sulla guancia a mio padre. Appena entro in camera mi butto sul letto e chiamo Taylor. Dopo un po' di squilli risponde.

-pronto!- risponde la mia amica

-ehi Taylor!- la saluto

-ciao Jenny!- mi dice felice

-Tay sta notte sono da sola vieni a dormire qui?! Pleaseee- la supplico

-mmmh.. ok! Dammi 20 minuti e sono da te!- mi risponde

-va bene! Grazie mille- dico sorridendo

-di nulla a dopo Jenny!- mi saluta e riattacco.

Mi alzo dal mio letto e vado ad avvisare mio padre che è in cucina a riordinare

-papy ho chiamato Taylor ha detto che va bene, viene qui a dormire!- spiego

-va bene! Senti Jenny io devo andare. Puoi finire tu di asciugare i piatti?- mi chiede

-certo!- dico sorridendo. Mio padre esce dalla cucina e si va a preparare per il lavoro. Nel frattempo finisco di pulire e vado in soggiorno. Mio padre mi saluta e poi se ne va. Mi metto a guardare un po' di televisione e non so perchè mi viene in mente Justin.. perchè?! Penso ad oggi mentre facevamo il progetto il biblioteca e a come sia così contrario all'amore.

-tu cosa pensi dell'amore?- gli chiedo mentre sfoglia un libro pieno di polvere sulle poesie

-che non esiste!- mi risponde facendo spallucce

-bhè anche io non credo nell'amore.. ma se esistesse per davvero?- chiedo

-se esiste allora è una grandissima stronzata. Tutti quelli che si innamorano finisco col piangersi addosso. L'amore è per i deboli!- mi dice

-come fai a dirlo? Hai mai amato qualcuno?- chiedo curiosa. Lui smette di fare tutto ciò che stava facendo e alza il viso per guardarmi.

-non penso siano affari che ti riguardano Hooks- mi dice serio per poi riabbassare il volto

-ok.. come ti pare Bieber. Comunque noi dobbiamo scrivere qualcosa sull'amore che ci crediamo o meno- spiego sbuffando

-scriviamo quello che abbiamo appena detto- mi dice

-non possiamo scrivere alla prof che l'amore è una stronzata. Non credi?!- chiedo seria

-allora troviamo altre parole.. e comunque abbiamo ancora un mese davanti Jennifer.. di che ti preoccupi?!- mi chiede divertito

-non voglio prendere un brutto voto per colpa tua Justin- dico seria

-che secchiona- mi dice divertito

-non sono secchiona Bieber.. non voglio semplicemente essere rimandata- spiego

-eggià.. che figura ci faresti?! La figlia del comandante della polizia che viene bocciata.. uno scandalo!- mi dice sempre con quel ghigno divertito.

-ok.. abbiamo ancora un mese.. quindi ora è inutile rimanere qui- dico alzandomi dalla sedia e cominciando a mettere apposto la mia roba

-che fai?- mi chiede confuso e divertito allo stesso tempo

-vado a farmi un giro Justin.. abbiamo ancora un mese ci penseremo su più avanti..- dico acida -ti saluto Bieber- lo saluto fredda e volto le spalle uscendo dalla biblioteca incavolata e anche infastidita.

Mi danno sui nervi quando pensano quelle cose. Quando pensano che io essendo la figlia di un poliziotto devo essere perfetta e non devo mai sbagliare nulla. Cavolo sono umana e mi è concesso sbagliare qualche volta. Faccio errori come ogni essere umano e non sono proprio per nulla perfetta. Non riesco davvero a capire il motivo per cui la gente pensa questo di me.

A portarmi alla relatà è il campanello che suona.. questa deve essere Taylor che è arrivata. Così mi alzo dal divano e vado verso alla porta e apro.

-ehi Jenny!- mi saluta entrando in casa col suo solito sorriso

-ciao Tay! La tua roba mettila pure in camera mia- urlo mentre chiudo la porta e la mia migliore amica sale le scale. Poco dopo ci troviamo sedute sul divano con un vaschetta di gelato a testa mentre chiccheriamo.

-tay ti devo raccontare una cosa..- spiego

-certo dimmi pure- mi dice sorridendo

-allora come ben sai è arrivato nel mio corso un nuovo alunno..- dico e lei annuisce -ecco ci hanno assegnato un compito a coppie ed io sono con lui- finisco di spiegare

-e il problema è?!- mi chiede confusa

-se te lo dico non allarmarti.- le dico

-ehm.. ok..- mi dice confusa

-ecco il problema è che il mio compagno è Justin Bieber ed è ricercato.- spiego aspettandomi una reazione da panico da parte di Taylor ma tutto ciò che accade è il contrario: taylor mi guarda senza esprimere nulla. Impassibile.

-taylor ci sei?- chiedo preoccupata

-avanti Jenny non fare la scema e dimmi qual'è il vero problema!- mi dice seria

-Tay è questo il “problema” justin per davvero è ricercato.. non ti sto prendendo in giro!- le spiego guardandola

-Jennifer tu non puoi stare affianco ad un criminale.. potrebbe farti qualcosa.. potrebbe farti del male!- mi dice sconvolta

-smettila Taylor. Justin non mi farà nulla. E poi sono la figlia di un poliziotto, non penso sia così scemo da fare del male a me.- le dico sbuffando

-non ne sarei molto sicura. Chissà che cavolo gli passa per la mente. Jenny devi farti cambiare compagno. Come sei così tranquilla, insomma non sono mai riusciti a catturarlo il che prova che è molto astuto, potrebbe benissimo farti del male senza lasciare alcuna traccia!- mi dice molto allarmata

-ora taylor stai esagerando. Justin e la sua banda non hanno motivo di farmi del male e se io non gliene do nessuno loro non mi faranno nulla. Ora possiamo cambiare argomento?- chiedo infastidita. Lo ammetto che dopo questo discorso con Taylor mi sono leggermente allarmata perchè in fin dei conti non ha tutti i torti ma è anche vero che io non ho fatto nulla a Justin e quindi per il momento devo stare calma.

-come vuoi! Che film guardiamo?- mi chiede la mia amica

-bhò.. che film ti va di vedere?- chiedo facendo spallucce

-mmmh.. che dici di guardare "never back down"?- chiede

-ok. Ma il primo!- dico sorridendo

-mi sembrava chiaro!- mi dice sorridendo. Così mi alzo dal divano, poggio il gelato sul tavolino e vado ad infilare il DVD nel lettore.

-devo mettere la sveglia per domani?- mi chiede tay mentre prende in mano il suo iphone. Io annuisco e una volta che il DVD è dentro mi risiedo sul divano. Cominciamo a guardare il film mentre finiamo il gelato. Quasi alla fine del film ci addormentiamo tutte e due sul divano fortuna che avevo messo il timer alla tv.

Il mattino dopo sento il fastidioso iphone di Taylor suonare così entrambe apriamo gli occhi.

-wow ci siamo addormentate qui ieri sera!- mi dice Taylor assonata

-eggià... mi maledico da sola. Ho il collo a pezzi- mi lamento alzandomi

-mmh. Dai alziamoci che dobbiamo andare a scuola- sbuffa tay alzandosi e dirigendosi in cucina per la colazione. Tutte e due ci mangiamo una tazza di cereali. Una volta che abbiamo finito e abbiamo sistemato andiamo a vestirci per andare a scuola. Io mi metto un jeans con una maglia rossa sopra e le blazer e taylor mette anche lei un paio di Jeans, una maglia e vans. Una volta pronte prendiamo i nostri zaini ed usciamo.

-non ho voglia di andare a scuola!- mi dice sbuffando salendo in macchina

-siamo in due bellezza- dico chiudendo la mia portera. Ci mettiamo la cintura e poi parto.

-tornando al discorso di ieri Jenny- mi dice seria -cerca di stare attenta con Bieber. Non voglio che ti accada nulla di male. Intesi?- mi dice proprio come farebbe una madre.

-intesi! E comunque non accadrà nulla. Faremo semplicemente questo progetto assieme e poi basta. Non ci saluteremo neanche più- dico facendo spallucce

-come vuoi. A me basta continuare ad avere una migliore amica al mio fianco- mi dice seria

-dio mio Taylor quante paranoie. Insomma ragiona perchè mai Justin Bieber dovrebbe farmi qualcosa?!- chiedo curiosa

-bhò non so.. forse perchè sei la figlia di quello che lo vuole sbattere dentro?- chiede ovvia. Esito per un secondo. Infatti è vero. Potrebbe benissimo farmi qualcosa. Aaah impossibile, mi sto facendo condizionare troppo.

-vabbè scendiamo che siamo arrivate!- dico parcheggiando la macchina. Scendiamo e una volta che ho messo la sicura alla macchina ci dirgiamo dentro la scuola.

-oggi pomeriggio che fai?- mi chiede Taylor.

-è impegnata!- risponde Justin al posto mio. E adesso da dove sbuca questo. Mi affianca

-come prego?- chiedo curiosa

-hai capito bene. Dobbiamo finire quel fottuto progetto- mi dice facendo spallucce

-oh.. bhè.. allora nulla. Ora vado. Ti chiamo questa sera Jenny!- mi dice taylor sorridendo per poi andarsene.

-maleducata la tua amica a non salutarmi quando se ne va!- mi dice divertito spostandosi davanti a me.

-è anche da maleducati da parte tua interrompere la nostra conversazione!- rispondo aprendo il mio armadietto.

-sisi come vuoi. Ora voglio sapere perchè ieri hai cambiato umore così velocemente e te ne sei andata così- mi dice serio -mi hai lasciato come un coglione da solo in quel posto pieno di libri senza un motivo- mi dice serio

-senti avevo i miei motivi- rispondo acida chiudendo l'armadietto.

-qualcuno è in quel periodo del mese.. decisamente!- mi dice sarcastico

-dio santo Bieber. Non sei il padrone del mondo e nessuno ti autorizza a parlarmi in quel modo!- sbotto acida

-mmmh dici?! Perchè è anche vero che nessuno mi dice che devo trattarti in qualche modo particolare- mi risponde serio guardandomi

-abbi almeno un minimo di rispetto brutto scemo!- gli dico seria anche io. In tutta risposta avanza verso di me e io indietreggio fino ad arrivare con le spalle agli armadietti.

-ascoltami bene Hooks. Tu sei solo una stupida 18enne che cerca di fare la coraggiosa. Non provarci neanche minimaente a tenermi testa perchè è tempo sprecato. Devi portarmi rispetto. Quando parli come me vedi di moderare i termini che usi, chiaro?!- mi dice a un soffio dalla mia faccia. Deglutisco e lui si allontana di poco da me, come per farmi riprendere aria.

-pe-perchè dovrei portare rispetto a.. a te se tu bhè non.. non lo fai con me?!- chiedo titubante. Justin mi lancia uno sguardo gelido

-non c'è un perchè lo devi fare e basta. Non devi aspettarti delle spiegazioni per ogni cosa!- mi dice finalmente allontanandosi del tutto da me. E mi guarda come per dirmi se ho capito

-sisi ho capito. Non sono scema e neanche ritardata!- gli dico infastidita

-secondo me si. Ti ho detto di moderare i termini- mi dice serio e infastidito anche lui

-ok! Adesso però devo.. andare in classe- gli dico cercando di stare calma

-certo! Oggi all'uscita vieni via con me. Così lavoreremo al progetto- spiega guardandomi

-ok!- dico andandomene via. In classe. Non so perchè ma ho una strana sensazione. Insomma lui mi fa paura ma allo stesso tempo mi attira. Prima era a poco dal mio volto e posso confermare che quel ragazzo è perfetto. Ha quell'aria da duro che lo rende sexy ma che ti fa anche capire che con lui non si scherza. Nella mia testa sono confusa. Insomma secondo taylor e secondo il mio cervello dovrei avere paura e non dovrei fidarmi di lui ma il punto è che poco fa ero intimorita da lui ma non terrorizzata e che tra 4 ore andrò con lui non so dove per fare sto progetto il che vuol dire che mi sto fidando di lui. Ho come una guerra dentro di me. È tutto così in confusione. Mentre penso a tutto ciò arrivo in classe. Percorro velocemente la strada tra i banchi della classe e mi siedo al mio posto. Poco dopo entra la professoressa di matematica e comincia la lezione. Io non seguo nulla. Sto realmente valutando l'idea di fidarmi di lui o no.

 

Spazio Autrice!

Ma ciao bellissime. Ho aggiornato anche questa FF. Chiedo scusa per il ritardo davvero ma ho avuto qualche contrattempo. Cercherò di aggiornare molto presto la prossima volta. Davvero non potete capire come mi sento in colpa. Io non volevo aspettare così tanto ma voglio sempre farvi leggere qualcosa di bello, qualcosa per cui valga la pena spendere un po' di tempo. Spero che con questo capitolo non vi abbia deluso e spero che vi piaccia. Ovviamente vi ringrazio per le bellissime recensioni che mi scrivete, siete davvero dolccissime *-* GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE. Ok basta. Se volete chiedermi qualcosa o dirmi qualcosa o semplicemente rompere le scatole a qualcuno su twitter io sono: @Swag_Girl19 ora però me ne vado. Grazie ancora. Se volete lasciatemi una recensioni. Bacioni!!!!!!!! <3

-Federica

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Capitolo 4
*** 4 ***








Capitolo 4



-dove stiamo andando?- chiedo spazientata

-Jennifer abbi pazienza.. siamo quasi arrivati. Sai essere molto irritante!- mi dice sbuffando

-se tu magari avessi la cortezza di dirmi dove mi stai portando!- dico ancora

-Jennifer dobbiamo fare un progetto, dove vuoi che ti stia portando?!?!- mi chiede con fare ovvio e sbuffando.

-che cavolo ne posso sapere di cosa ti passa per la testa- dico

-stiamo andando a casa mia, contenta?!- mi dice arrendendosi

-cosa?! E perchè?! Non potevamo andare a casa mia?- chiedo

-ceeerto e farmi vedere da tuo padre in tutto il mio splendore?! No grazie.. è da un po' che non vedo il commissario Hooks e non mi manca per nulla!- dice sarcastico

-si.. ok hai ragione!- gli dico con una smorfia

-haha ma ti immagini se tuo padre scopre che sono il tuo compagno per il progetto?- mi dice scoppiando a ridere.

-non è divertente. Mi chiuderebbe in casa per il resto della mia vita. Quell'uomo vuole troppo controllo!- spiego sbuffando

-credo sia normale.. sei sua figlia!- dice facendo spallucce

-già..- dico -heiii ma noi due stiamo parlando normalmente... wow!- dico sorpresa

-mmmh.. vero!- dice tranquillo per poi parcheggiare davanti ad un enorme villa color panna.

-porca vacca! Tu abiti qui?- chiedo allibita

-si ma con la mia banda- mi spiega velocemente scendendo dalla macchina

-la tua famiglia?- chiedo non pensandoci mentre anche io scendo dal'auto

-non credo siano affari che ti riguardano- mi dice serio

-si hai ragione.. ehm.. scusami!- dico imabrazzata

-nulla. So che sei una ragazza curiosa..- mi dice divertito -dai entriamo!- mi dice incamminandosi verso la porta di entrata. Io mi guardo attorno mezza incantata. È davvero spettacolare sta villa. È immensa da fuori figuriamo da dentro.

-Justin ma c'è qualcuno in casa?- chiedo insicura

-mmh.. non so. Perchè?- mi chiede tenendo la maiglia della porta e guardandomi

-bhè... ecco.. io mi vergogno un pochetto.. si insomma.. non conosco nessuno.. mi prendo.. male!- dico imarazzata abbassando lo sguardo

-naah stai tranquilla. Sei sexy e sono sicuro che anche se i ragazzi ci fossere non sarebbero dispiaciuti di vedere te e il tuo culetto perfetto!- mi dice facendomi sorridendo

-dio santo Justin. Mi spieghi che cavolo vuoi dal mio sedere!? È un normalissimo culo di una normalissima ragazzi di 18 anni.- dico sbuffando. Non mi piace che mi guardino il mio sedere o il mio corpo o che mi facciano complimenti. È una cosa che non ho mai sopportato.

-non è un culo normale Jenny. È un culo perfetto. Insomma è grande quanto basta, sembra sodo e rotono al punto giusto. Fidati hai il culo che ogni ragazzo vorebbe tra le sue mani!- mi dice facendomi un occhiolino ed entrando in casa facendomi segno di seguirlo. Appena entriamo sento un profumo di incenso invadermi le narici. Se il fuori mi ha colpito, l'interno mi ha stregata. È davvero bellissima, luminosa e grande. Dentro qua mi sento piccola piccola. Mi guardo attorno a bocca aperta e vedo Justin trattenere una risata.

-ti piace?- mi chiede divertito

-scherzi?? è perfetta.- dico sorridendo

-haha grazie!- mi dice sorridendo. Mi sto guardando intorno quando un bambino dai capelli scuri sbuca dalle scale e corre incontro a Justin che lo prende in braccio.

-ciao ometto!- lo saluta Justin

-ciao zio Justin- ricambia il saluto il bambino che poi mi guarda -chi è?- chiede curioso

-Carlos lei è Jenny una.. mia amica!- sorride Justin

-ok.. ciao Jenny!- mi saluta il bambino

-ciao!- lo saluto sorridendogli -ma chi è questo bimbo?- chiedo curiosa

-lui è il figlio di Antony!- mi spiega sorridendo

-e Antony é?- chiedo non capendo, justin sta per risponde

-sono io!- risponde un ragazzo scendendo le scale. -piacere di conoscerti!- mi dice sorridendo e porgendomi la mano dicendomi il suo nome.

-piacere! Io sono Jennifer. Ma chiamami Jenny!- dico sorridendo

-ok Jenny! Ehm.. Justin di là ci sono i ragazzi.. ci devono parlare di una cosa!- spiega Antony a Justin che annuisce

-Carlos ti va di far vedere la piscina e il nostro giardino a Jenny?- chiede Justin mettendo giù il bambino e sorridendogli

-certo!- sorride il bimbo

-ok! Jenny io devo chiarire una cosa... ci metto poco.. intanto l'ometto di casa di terrà compagnia. Io arrivo tra poco!- mi dice scompigliando i capelli a carlos

-ehm.. certo. Nessun problema- dico abbozzando un sorriso. Poi Carlos mi prende per mano e mi trascina fuori in giardino. E comincia a farmi vedere ogni cosa.

-mentre questa è la piscina e quella è la vasca con le bollicine che ti fanno il solletico!- mi spiega il bambino tutto contento.

-intendi l'idromassaggio?- chiedo divertita dall'innocenza di questo bimbo

-ehm.. si! Così lo chiamano papà e gli altri ma io non ci riesco- mi dice facendo spallucce

-haha ok!- dico sorridendo

-tu sai nuotare?- mi chiede

-certo e tu?- chiedo curiosa

-no.. papà e Justin me lo dovevano insegnare ma sono sempre occupati!- dice triste

-ehi.. un giorno te lo insegno io.. va bene?- chiedo cercando di riportargli il sorriso

-sii! Grazie- dice saltandomi in braccio, il che gli è risultato facile visto che eravamo seduti sul prato. È dolcissimo questo bimbo. Mi stringe forte in quell'abbraccio da cui io di certo non mi tiro in dietro. Poi sentiamo delle risate dietro di noi e mi giro trovandomi Justin e altri ragazzi che ci guardano divertiti.

 

PARTE JUSTIN.

Faccio andare Jennifer e Carlos in giardino così io posso parlare tranquillamente con i ragazzi. Non so cosa cavolo sia successo ma spero non sia nulla di molto grave.

-come mai l'hai portata qui?- chiede Antony confuso

-per il prgetto- spiego facendo spallucce

-potevi andare in biblioteca non qui.. avanti dimmi che c'è!- mi dice serio

-nulla antony! Solo non mi andava di passare del tempo in quel posto pieno di libri e polvere.- dico serio

-quindi lei non ti piace?!- mi chiede divertito

-che?! Nooo..- dico serio -insomma è una bella ragazza ma è molto testarda e risponde ogni volta che cerco di farla tacere- spiego ripensando a quando voleva sapere il nome o a sta mattina o a poco fa in macchina e non so perchè mi scappa un sorriso

-e questo ti attira molto vero? Altrimenti non avresti fatto quel sorrisetto- mi dice

-non lo so.. adesso andiamo a sentire che è successo- dico sbuffando e andando nel salone dove trovo tutti i ragazzi seduti sui divani in pelle ad aspettarmi.

-allora?- chiedo

-allora è successo che Tayler ti vuole incontrare per parlare di alcuni affari e che se non accetti vengono a prendere Carlos!- spiega turbato Ryan

-cosa? Non esiste, non possono prendere Carlos!- risponde Antony infuriato

-ehi ehi ehi.. nessuno prenderà Carlos, intesi?! Andremo a quell'incontro e metteremo le cose in chiaro. Tuo figlio starà bene e non gli faranno nulla- spiego. Potrò anche essere stronzo ma voglio bene a quel bambino, è come un fratellino e dovranno passare sul mio cadavere prima di torcergli un solo capello.

-ok... quando ci vogliono incontrare?- chiede anonty. Se non lo avete capito è quello più capace e più rispettato del gruppo. Dopo di me ovviamente.

-dopodomani.. alle 3:30 del pomeriggio al vecchio capanno sulla collina- spiega Tayson

-mmmh.. non è un problema!- dico sorridendo

-ovviamente verremo tutti con te!- mi dice jason. Io annuisco

-e carlos dove lo mettiamo.. non può venire con noi ma neanche stare qui da solo!- mi dice Antony. Subito mi viene in mente Jenny. Potrebbe venire qui e stare con lui mentre siamo fuori, semplice.

-ho in mente un idea. Adesso andiamo a vedere dove si sono cacciati carlos e Jenny prima che combinano qualche guaio!- dico nascondendo un sorriso.

-chi è Jenny?- chiede Alex curioso

-è una... amica di Justin- risponde Antony divertito

-e stai zitto!- dico alzandomi e dandoli una pacca sulla spalla in modo giocoso.

-ehiii vogliamo conoscerla- dice Jason curioso anche lui. Sto per dire che non c'è tempo ma poi sentiamo delle risate e così usciamo tutti in giardino a vedere che succede e vediamo Jenny e Carlos seduti sull'erba che si abbracciano.

-tipetto sveglio tuo figlio Antony!- sorride ryan e tutti scoppiamo a ridere. Molto probabilmente Jennifer deve aver sentito le risate perchè si gira e ci guarda imarazzata. Me lo aveva detto prima che si vergognava. È abbastanza timida a differenza di quanto pensavo. O almeno solo in certe cose lo è. Vedendo il suo disagio le vado incontro e prendo in braccio carlos che fa un verso di disappunto che mi fa ridere. Poi tendo la mano a Jenny e l'aiuto ad alzarsi dal prato. Sempre per mano la porto davanti ai ragazzi. Voglio presentarla ma non voglio farla sentire troppo a disagio quindi le sto accanto.

-ragazzi lei è Jennifer. Una mia amica si può dire.. dobbiamo fare uno stupido progetto per scuola- spiego sorridendo poi i ragazzi uno ad uno si presentano. In tutto siamo 6 quindi vi lascio immaginare quanto siano diventate rosse le guancie di Jenny.

-come mai prima ridevate così?- chiede Antony curioso

-jennifer mi ha detto che mi insegnerà a nuotare!- spiega carlos. Io mi giro verso Jenny confuso.. come mai si è offerta una cosa del genere.

-ecco Carlos mi raccontava che non sa nuotare e mi ha detto che tu o Antony dovevate insegnarglielo ma che eravate sempre impegnati. Lui si è rattristito e così mi sono offerta io ma non volevo assolutamente passare avanti a nessuno.. mi dispiaceva vederlo triste!- spiega jennifer sorridendo.

-nono.. tranquilla. Sei stata molto gentile.- risponde Antony

-e poi in questo modo avrete cosa fare dopo domani quando dovrai stare qui con lui!- dico facendo spallucce. Tutti come se fossero in sincronia lasciano fuori uscire un "cosa?!" dalle loro bocche e mi guardano cercando di capire qualcosa.

 

 

Ciaoooooooo ragazze. Questa volta non sono stata molto stronza.. vero?! Insomma ho aggiornato non molto tardi e spero che questo capitolo vi piaccia. Avete conosciuto Carlos e anche la banda di Justin anche se ancora non si è visto un componente. Mark che verrà furoi nel prossimo capitolo ;) in questo capitolo Justin non sembra molto cattivo.. e infatto in questa storia ho deciso che Justin sarà solo un pochetto stronzo con Jenny ma non cattivo.. insomma quello lo sarà con i suoi nemici o con le persone che gli staranno su le scatole. Ook la smetto. Vorrei davvero che voi mi facciate sapere cosa pensate di questa storia quindi ho deciso che se questo capitolo non arriva alle 3 recensioni la storia non la continuo. Però vi ringrazio comunque per le recensioni che mi avete lasciato negli altri capitolo e perchè avete letto e siete arrivate fino a qui. Grazieeee mille! Aaaah quasi mi dimenticavo ringrazio infinitamente quella bellissima e dolcissima ragazza che mi ha fatto in banner per questa storia... grazieeeeeee! Su twitter è: https://twitter.com/Hesmydopedriu mente io sono: https://twitter.com/Swag_Girl19 ora vi lascio con le foto dei personaggi e ancora grazie mille a tutte.. bacioni!

 

 

Tayson: http://www.bet.com/news/music/2012/10/15/turk-talks-hot-boys-reunion-new-music/_jcr_content/featuredMedia/newsitemimage.newsimage.dimg/101512-music-hot-boys-reunion-turk.jpg

Jason: http://25.media.tumblr.com/tumblr_mavs2oqtVH1r8v0nko1_500.jpg

Ryan: https://fbcdn-sphotos-g-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash3/p480x480/943061_178476595641998_1309780286_n.jpg

Mark: https://fbcdn-sphotos-c-a.akamaihd.net/hphotos-ak-prn2/p480x480/970892_506588666097364_1075329342_n.jpg

Antony: http://data.whicdn.com/images/45858166/12d73b0640b511e2aaa222000a1fb843_7_large.jpg

Carlos: https://pbs.twimg.com/media/BOBpqAYCMAImcIN.jpg

Justin: http://www.mzshyneka.com/wp-content/uploads/2013/05/justin-bieber-2013-justin-bieber-33569055-1410-1600.jpg

Jennifer: https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRFrvCdLuH_AN-Ob_t6CgIWtRjhbnuvjdJ00PMBUgSoM5_smRQD

 

-Federica

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Capitolo 5
*** 5 ***


-tu a casa sua? E quando pensavi di dirmelo?- mi chiede Taylor alterata

-Taylor da quando vuoi sapere per filo per segno dove sono e cosa faccio?- chiedo

-cazzo Jenny eri a casa di Justin Bieber.. avrebbe potuto farti di tutto!- mi dice

-Tay calmati! Non mi ha neanche sfiorato.. calmati! Sono viva!- dico sbuffando

-tu.. non ti rendi conto!- mi dice chiudendo il suo armadietto

-di cosa?- chiedo sbuffando chiudendo a mia volta il mio di armadietto

-del pericolo che tu stai correndo!- mi dice ovvia

-ma se non sapevi neanche chi era se non te lo dicevo!- dico sbalordita

-bhè ho fatto delle ricerche e ho scoperto che lui è davvero un criminale.. uno di quelli seri e tu ci hai passato il pomeriggio assieme!- mi dice preoccupata

-ti prego smettila Taylor.. justin non è poi così cattivo!- dico facendomi tornare alla mente i momenti di qualche giorno fa. Quando Justin ed io ci siamo messi a fare la ricerca a casa sua.. che abbiamo parlato tranquillamente, scherzato e poi abbiamo anche giocato con Carlos. A dire il vero Justin non ha poi molto del criminale da quello che ho visto io.. ma comunque non voglio dire a Taylor di questo Justin.. magari lui non vuole che nessuno lo venga a sapere così da mantenere la sua reputazione da duro.

-Jenny ci sei?- chiede taylor

-sisi.. stavo solo pensando che oggi pomeriggio io devo andare ancora da Justin!- dico sorridendo cercando di apparire il più innocenete possibile mentre usciamo da scuola

-che cosa?-urla quasi la mia amica facendo girare la maggior parte delle persone attorno a noi. Io la guardo subito malissimo.

-Taylor stai zitta. Non mi accadrà nulla.- dico sbuffando. Mi irrita questa preoccupazione della mia amica.. non sono scema.

-e a tuo padre che dirai?- chiede con un espressione della seria "ora che mi rispondi?!"

-mio padre è al lavoro! E se mi chiama per chiedere gli dirò che sono andata a fare un giro per negozi!- dico sorridendo

-ok.. fai come cavolo ti pare!- dice sbuffando

-taylor sei davvero incazzata con me perchè vado a casa sua?- chiedo mentre accendo una sigaretta e ci dirigiamo verso casa, sta mattina siamo venute a piedi.

-sono preoccupata jenny che è diverso- mi dice sbuffando

-bhè non farlo.. stai tranquilla- dico cercando di rassicurarla. Lei annuisce e continuiamo la strada chiccherando normalmente senza toccare più quell'argomento. Dopo 10 minuti sono a casa. Vado in cucina e trovo un panino con la cotoletta che mio padre di sicuro mi ha preparato prima di andare al lavoro.. come sempre del resto. Comincio a mangiare il mio panino mentre gioco un po' col cellulare. Mentre guardo il mio iphone noto un messaggio da Justin. L'altro giorno ci siamo scambiati i numeri, lui mi ha detto che lo voleva così da poterci mettere d'accordo per il nostro proggetto. Apro il messaggio.

DA: JUSTIN

"Ehi Jenny oggi pomeriggio vengo a prenderti io a casa.. visto che la villa non sai di preciso dove si trova. Ricordati il costume che carlos vuole imparare a nuotare :) Fatti trovare pronta per le 15:00 -Justin"

perfetto. Guardo un attimo l'ora e noto che mancano solo 15 minuti. Velocemente rispondo con un "ok" al messaggio e mi caccio tutto il panino in bocca. Corro al piano di sopra e mi fiondo nell'armadio, prendo un vestitino e il costume e poi corro in bagno. Mi lego i capelli e mi levo la matita visto che poi devo andare in piscina. Levo anche i vestiti che ho addosso e mi vesto con quelli che ho preso dal mio armadio ( http://www.polyvore.com/jenny_with_carlos/set?id=94933492 ) una volta pronta corro giù controllo che tutto sia chiuso e sento il rumore di una macchina parcheggiare davanti casa e mi fiondo fuori dalla porta. Chiudo a chiave e poi salgo sulla range rover di Justin.

-eccomi!- dico legandomi la cintura

-mmmh ritardo di un minuto Hooks.. mi deludi!- mi dice facendo il tragico

-ma come siamo simpatici oggi.. vero??- chiedo sorridendo fintamente

-okok.. andiamo!- mi dice divertito mentre parte. Sento il cellulare vibrare, un messaggio. Così lo prendo e leggo il messaggio, è di erick il ragazzo della cena..

DA: ERICK

"Ciaoo Jenny come stai? -erick"

sorrido perchè si è preoccupato e rispondo al messaggio dicendoli che va tutto bene ma che adesso non possiamo parlare e che magari ci sentiamo questa sera. Quel ragazzo è molto simpatico ma troppo perfettino.. mi va benisismo averlo solo come amico.

-chi è che sorridi così?- mi chiede divertito Justin

-privacy Bieber.. Privacy!- dico sorridendo

-ok.. è un ragazzo- mi dice sorridendo

-come fai a saperlo?- chiedo sorpresa

-non lo sapevo infatti.. me lo hai solo confermato ora!- mi dice ridendo

-ma sei meschino. Non è giusto- dico sbuffando ma col sorriso sulle labbra

-già una mia dote dolcezza. Ora mi dici chi è?- chiede curioso mentre si ferma al semaforo

-hahaha no!- dico ridendo, lui mi guarda

-eddai.. non lo dico a nessuno.. giuro!- dice facendo finta di cucirsi la bocca

-haha oddio e tu saresti un ricercato?!?! haha- dico scoppiando a ridere

-dettagli.. ora dimmelo!- dice ridendo

-va bene! È erick.. il ragazzo che era con me la sera che mi hai chiesto l'accendino!- dico sorridendo. Lui mi gurda confuso e poi fa un "oooh" silenzioso con la bocca

-ma è troppo gni gni!- mi dice ripartendo

-Justin è un amico non il mio futuro marito!- dico divertita

-io sono meglio- mi dice fiero

-ceeeerto.. spacci, rubi e uccidi! Nessuno è meglio di te- dico sarcastica

-questo era un colpo molto basso signorina Hooks..- mi dice facendo l'offeso

-ah signor Bieber mi dispiace immensamente per averla offesa... naaaaah neanche un po'- dico scoppiando a ridere.

-haha sei tremenda sai?!- mi dice ridendo

-grazie!- dico sorridendo

-dai siamo arrivati!- dice fermando la macchina e scendendo. La stessa cosa faccio io

-preparati che Carlos non ha smesso un attimo di parlare di te.. hai fatto colpo sul piccoletto!- mi dice ridendo

-awww lo so.. faccio questo effetto ma non so perchè solo con i bambini!- dico facendo spalluce.

-fidati non è l'unico che ha pensato a te...- dice abbssando la voce..

-cosa?- chiedo facendo finta di non aver capito

-no.. nulla.. entriamo?- mi chiede nervoso. Io annuisco ed entriamo in casa. Appena entro subito carlos mi salta in braccio e mi fa alzare un pochetto la gonna del vestito ma non ci faccio molto caso.

-jenny.. sei venuta!- mi dice contento

-certo carlos.. pronto per imparare a nuotare?- chiedo sorridendo lui annuisce e si accocola a me tirando su i piedi e di conseguenza la mia gonna scivola ancora un pochettino su

-Jason sai vero che la faccia di jenny è più su?!- chiede Justin affianco a me mentre mi sistema il vestito in modo che copra tutto ciò che deve essere coperto.

-certo che so dove si trova la sua faccia.- risponde Jason facendo anche una smorfia. A me scappa un sorriso imbarazzata.

-devo mettermi il costume- mi dice carlos

-mmh.. allora corri a metterlo che io ti aspetto qui!- dico sorridendo lui annuisce e corre al piano di sopra col padre.

-invidio molto quel bambino!- dice ryan mentre tutti ci andiamo a sedere sul divano io vicino a Justin

-perchè?- chiede justin

-bhè pensaci bene con la scusa delle lezioni di nuoto vedrà jennifer in costume!- spiega ryan facendo spallucce. Io di botto arrosisco. Cavolo sti ragazzi riescono sempre a farmi imbarazzare. E abbasso il viso.

-complimenti Ryan! Guarda quanto l'hai fatta diventare rossa... sei un vero e proprio coglione- risponde tayson ridendo

-e poi non te la da.. haha- aggiunge ridendo jason

-ed eccolo l'altro scemo- sospira Justin -avete finito? Cavolo non è una di quelle stupide troiette che vi vengono a trovare la sera- continua Justin acido

-ehi amico calmo.. non intendevamo dire quello. Solo che è una bella ragazza!- dice ryan

-si.. scusaci Jenny se abbiamo fatto intendere altro- mi dice jason dispiaciuto

-ehm.. tranquilli.. nessun problema- dico ancora scossa dalla reazione di Justin

-ragazzi dobbiamo andare!- annuncia antony entrando in soggiorno. Tutti annuiscono e si alzano. Andando verso la porta di ingresso.

-non dovrebbe succedere nulla ma per ogni evenienza chiamami.. capito?- mi dice justin

-ceeerto e come mai tutta questa preoccupazione?- chiedo curiosa

-perchè adesso sei mia amica.. e non voglio che ti accada qualcosa!- mi spiega facendo spallucce

-oook! Adesso vai.. ci vediamo dopo- dico sorridendo

-ok! A dopo dolcezza!- mi dice facendomi l'occhiolino ed uscendo di casa.

Sono scioccata.. ma giusto poco poco.. voglio dire: sono amica di Justin? Cioè lui mi considera sua amica e non vuole che mi faccia del male?? ok.. è una cosa strana ma dolce allo stesso tempo. Ci conosciamo da veramente poco.. io non riesco a definirlo amico. Dobbiamo decisamente parlare io e quel signorino.

-Jenny mi insegni?- mi chiede Carlos davanti alla porta/finestra del giardino in costume

-ceeerto!- dico andandogli incontro e prendendolo in braccio. Comincio a dargli tanti baci sulla guancia. È troppo tenero. Carlos continua a ridere.

-haha Jenny haha mi fai solletico- mi dice tra le risate

-haha okok! Andiamo in piscina.- dico mettendolo giù. Poi vado verso il lettino, mi spoglio e ci appoggio sopra i vestiti.

-perchè tu hai anche quel coso sopra?- mi chiede curioso

-cosa?- chiedo non capendo

-quello!- mi dice indicando la parte sopra del costume

-bhè perchè io devo coprire anche altre parti- dico sorridendo

-aaaah capito!- mi dice sorridendo. Poi gli metto i braccioli e io entro in acqua.

-dai vieni qui con me!- dico allungando le braccia verso verso di lui per incitarlo ad entrare. Lui titubante si lascia nella presa delle mie braccia ed entra in acqua.

-è fredda- dice stringendosi a me.

-haha lo so.. allora sei pronto?- chiedo sorridendo. Lui annuisce e così per un oretta stiamo in acqua impegnati nel nuoto. Ogni tanto beve un po' d'acqua ma non sembra curarsene molto. Risultato: carlos sa nuotare!

-adesso io vado lì in fondo e tu mi raggiungi nuotando.. ok?- chiedo indicando lun punto in mezzo alla piscina

-va bene!- mi dice sorridendo. Io vado in mezzo alla piscina e gli faccio cenno di venire verso di me così lo vedo che prende un bel respiro e poi comincia a nuotare. Lo vedo che si impegna e mi scappa un sorriso. Finalmente arriva da me e mi salta in braccio.

-sono capace!- urla abbracciato a me.

-sii! Carlos sai nuotare!- dico ridendo e abbracciandolo. Comincio a dargli tanti baci come prima e me lo abbraccio tutto. Come ho detto è troppo tenero. Me lo strapazzerei tutto il tempo. Poi ci stacchiamo e notiamo i ragazzi che ci guardano sbalorditi.

-Papà so nuotare! Jenny è bravissima!- esulta carlos uscendo dalla piscina e correndo dal padre. Io lo seguo a ruota uscendo anche io dalla piscina.. un po' impacciata a causa dell'imbarazzo. Tutti gli occhi sono puntati su di me e ciò non aiuta per nulla. Così Justin vedendomi in difficoltà arriva in mio aiuto con un asciugamano con cui mi avvolgo.

-ci sei riuscita! Complimenti- dice antony sorridendo

-bhè carlos è molto sveglio!- dico sorridendo

-su questo non c'erano dubbi- dice tayson sorridendo e facendo ridere tutti.

-ah jenny ieri non hai conosciuto Mark.. un'altro membro della banda!- mi sorride justin presentandomi mark. Anche lui un bellissimo ragazzo come anche gli altri. Mi chiedo se justin abbia fatto una sorta di casting per decidere i componenti della sua banda.

+ + +

-ehm.. Justin.. dove posso mettere l'asciugamano?- chiedo dopo che mi sono asciugata e rivestita.

-dammelo pure a me. Immagino ti voglia anche dare una pettinata!- mi dice sorridendo

-ehm.. si!- dico imbarazzata

-ok! Dai vieni che ti mostro il bagno!- mi dice sorridendo. Io annuisco e lo seguo.

-ecco la spazzola- mi dice prgendomi una spazzola argentata

-grazie mille- dico -ehm.. me li pettini tu dietro? Non ce la faccio..- dico imbarazzata

-ehm.. ok!- mi dice sorpreso. Così si mette dietro di me e comincia a pettinarmi

-justin ma davvero tu mi consideri una tua amica?- chiedo ad un certo punto

-certo! Perchè?- mi chiede curioso

-noi non ci conosciamo da molto e non sappiamo nulla l'uno dell'altra!- spiego

-a me basta sapere che non mi hai giudicato per quello che è la mia vita. Non mi lecchi i piedi perchè sono molto rispettato e ho una certa reputazione. Mi tratti normalmente e questo mi basta perchè ti possa chiamare amica. Poi col tempo ci conosceremo- mi spiega sorridendo -ecco fatto.. ho finito!- mi dice mettendo via la spazzola

-grazie mille! E comunque l'altro giorno sono andata via dalla biblioteca perchè mi ha dato molto fastidio ciò che tu mi hai detto. Insomma quella battuta sul fatto che non potrei essere bocciata perchè sono la figlia del commisario- spiego.

-aaah.. ma non dovevi darci molto peso Jenny. Insomma non era con cattiveria.- mi dice

-lo so. Ma tutti si aspettano che io sia perfetta perchè sono la figlia del commisario. Si aspettano che io non faccia mai nulla di sbagliato e che sia sempre perfetta. Accidenti io sono umana e commeterò ovviamente degli sbagli.. odio quando le persone pensano ciò- spiego

-ehii io non l'ho mai pensato. Anche perchè stando a guardare sei in compagnia di un criminale quindi.. come posso pensare che tu sia una ragazza che stia nelle regole!- mi dice sorridendo -sei una vera ribelle ragazza!- mi dice prendendomi in giro giocosamente

-oh ma smettila!- dico imbarazata e dandoli uno schiffetto sul braccio

-come hai osato?! Io sono il mitico Justin bieber.. ora dovrò punirti dolcezza!- mi dice avanzando verso di me.. mi intrappola tra il lavello del bagno e il suo corpo.

-mmh.. comincio ad aver paura!- dico sarcastica

-bhè dovresti!- mi dice facendomi l'occhiolino -perchè con me non arrosisci ma davanti alla mia banda si?!- mi chiede confuso

-non lo so!- dico facendo spallucce

-sei bassa!- mi dice guardandomi mentre sono ancora tra il suo corpo e il lavello

-ehiii!- dico incrociando le braccia al petto e facendo la faccia imbronciata

-aww ma quanto sei carina!- mi dice abbracciandomi. Io rimango un secondo scossa ma poi mi riprendo e ricambio l'abbraccio. Capitemi: non me lo aspettavo!

-sei caldo!- dico accocolandomi a lui

-e tu hai due cuscinetti molto morbidi!- mi dice sorridendo

-pervertito!- dico staccandomi e scoppiamo a ridere

-dai scendiamo!- mi dice. Io annuisco ma mentre stiamo uscendo sal bagno il mio cellulare squilla.. lo prendo in mano e leggo il nome sul display: PAPY<3

Oh Merda!



ciaoooo ragazze!!!! questa volta sono stata molto veloce ad aggiornare.. almeno credo! il punto è che questo capitolo lo avevo già scritto lo stesso giorno di quando ho pubblicato quello prima.. ma non abituatevi troppo... no dai scherzo.. da oggi cercherò di aggiornare più velocemente possibile.
ad ogni modo spero che questo capitolo vi piaccia! mi ci sono impegnata abbastanza!
se volete il prossimo capitolo questo deve arrivare almeno a 3 recensioni! :)
ora devo scappare vi ringrazio a tutte e un bacio enorme! vi amooooo!!!
-Federica

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Capitolo 6
*** 6 ***


Il mio telefono squilla ed io sono nel panico, non sono brava a mentire, per nulla. Così nella mia agitazione do il telefono in mano a Justin.
-ma che sei scema? Io non rispondo all'uomo che mi vuole sbattere dentro!- mi dice ovvio
-si hai ragione ma io non so mentire! Che gli dico? oddio!- dico agitandomi
-bhè se non rispondi metterà di sicuro giù- mi dice divertito e come se il mio cellulare lo avesse sentito, la suoneria si ferma.
-problema risolto!- mi dice facendo spallucce
-no no Justin, tu non capisci. Mio padre richiamerà nel giro di pochi minuti. Che gli dico?- chiedo mentre il mio livello di panico cresce a dismisura.
-inventati una cavolata. Dì che sei a casa di una tua amica o che ne so!- mi dice divertito da tutta questa situazione. Il mio cellulare ricomincia a suonare. Sempre mio padre e sta volta mi decido a risponde.
-pronto?- chiedo un pochetto insicura
-Jenny ma dove sei?- chiede preoccupato
-ciao papà! Io sono al.. centro commerciale!- dico di getto
-ma se la tua macchina è a casa!- mi risponde con un velo di sospetto nella voce
-sono con una amica. Mi è venuta a prendere!- mi affretto a rispondere
-ah.. ok! Io comunque sta sera non ci sono, sono a cena con charlotte!- mi dice
-chi? Quella pettegola che alla cena ti stava incollata?- chiedo schifata facendo comparire un sorriso divertito sul volto di Justin che mi sta guardando trattenendosi dal ridere.
-si Jennifer e vedi di portare maggior rispetto. Ora devo andare. Sta sera tornerò vero mezzanotte!- aggiunge con il suo solito tono fermo
-va bene. Ti voglio bene. Ciao!- dico quasi a volerlo liquidare.
-ciao!- mi dice prima di chiudere la chiamata.
-vedi?! Non e' successo nulla. Sei andata alla grande! Hahaha- mi dice justin scoppiando a ridere.
-zitto! Mi sento tremendamente in colpa. Non ho mai mentito a mio padre!- spiego abbassando il viso sentendo i sensi di colpa crescere dentro me. Ho sempre avuto molto rispetto per mio padre e di conseguenza non gli ho mai mentito. Ho sempre voluto renderlo orgoglioso di me, allora perchè ora gli ho mentito? Per cosa poi? Per passare del tempo con un ragazzo? Sono così dannatamente sciocca. Mi sento in colpa e anche spaventata. Questa storia verrà fuori prima o poi e mio padre scoprirà tutto punendomi, ne sono certa.
-Jennifer... stai bene?- mi chiede il biondo guardandomi con un sguardo parecchio confuso
-si.. credo..- rispondo scuotendo appena la testa come a liberarmi dei mie pensieri.
-sicura?- chiede ma quando sto per rispondere dalle scale spunta la testolina di Carlos.
-Jenny mangi qui con noi questa sera?- mi chiede il bambino sfoggiando il suo sorriso migliore per cercare di convincermi. Come potrei rifiutare?!?!
-certo Carlos, ovviamente se il tuo papà è d'accordo e se anche gli altri ragazzi!- rispondo sorridendo. Il piccolo annuisce e lo prendo subito in braccio.
-domani io devo andare all'asilo... mi vieni a prendere tu?- mi chiede Carlos mentre scendiamo le scale. E ancora una volta vengo interrotta.
-Carlos Jenny è una ragazza di 18 anni ha anche la sua vita.. non può correre dietro ad un nano come te, lasciala in pace. Sei proprio un rompi palle!- la voce di Jason rimbomba per il corridoio e fa abbassare la testa al piccolo Carlos che spegne anche il suo dolce sorriso. Ma è scemo sto ragazzo? Come fa a rivolgersi così ad un bambino. Non ha fatto nulla.
-Jason ma che cavolo ti sei fumato? C'era proprio bisogno di rivolgerti così a lui, è un bambino e mi aveva fatto solo una domanda!- gli dico innervosita. Carlos si stringe a me.
-aww ma che tenera difende il bambino?! Non credere che perchè sei la puttanella di Justin hai il diritto di parlare come cazzo ti pare, capito?!- mi dice lasciandomi un sorriso strafottente. Questo ragazzo è un vero coglione.
-Jason ti consiglio di sparire dalla mia vista entro 3 secondi o giuro che ti piglio a pugni, e sai che lo faccio, chiaro? Anche tu non hai un cazzo di diritto di parlare a lei in questo modo, chiaro?? ricordati che tu non sei una cazzo di nessuno!- mi difende Justin. Jason sbuffa e zitto se ne esce dalla porta principale.
-grazie per avermi difeso..- dico sorridendo, di risposta Justin scrolla le spalle e sorridendo va in soggiorno. Carlos è ancora in braccio a me con un faccino triste.
-bhè?? domani a che ora devo venire a prenderti?- chiedo. Subito il bambino sfoggia un enorme sorriso e mi abbraccia.
-Grazie Jenny!- si stacca -devi dire a papà.. io non lo so!- mi dice sorridendo
-ok allora andiamo a chiedere!- dico sorridendo e raggiungendo Antorny con ancora in braccio Carlos.
-Antony domani a che ora esce Carlos dall'asilo? - chiedo sorridendo
-alle tre e mezza, perchè?- mi chiede mentre cucina
-domani lo vado a prendere io!- rispondo baciando la guancia a Carlos
-ehm.. ok. Ma sei sicura che non è un disturbo?- mi chiede
-no assolutamente, lo faccio volentieri!- rispondo sorridendo. Lui annuisce e lascio carlos giù che va a giocare con Justin sul divano.
-vuoi una mano Antony?- chiedo gentilmente.
-sei vuoi puoi apparecchiare il tavolo- mi dice sorridendomi mentre mescola qualcosa in una pentola. Io annuisco, e dopo aver visto dove sono tutte le varie cosucce per poter preparare la tavola, mi metto all'opera. Nel giro di qualche minuto ho finito e anche Antony.
-sei efficente ragazza!- mi dice battendo una mano sulla mia spalla!
-hahaha grazie Antony!- dico sorridendo
-chiami tu gli altri? Intanto io faccio le porzioni!- mi sorride. Io annuisco e vado in soggiorno a chiamare gli altri.
-ragazzi si mangia!- dico sfoggiando un sorriso a tutti, compreso Jason che a quanto pare si è calmato. I ragazzi si alzano e andiamo verso la sala da pranzo. Nel breve tragitto soggiorno-sala da pranzo Jason mi chiede scusa e io decido di sccetare volentieri le sue scuse. Ci sediamo tutti al tavolo e Carlos si mette vicino a me, così a destra ho il bambino e a sinistra ho Justin. Iniziamo tutti a mangiare.
-Jenny raccontaci un po' di te- mi sorride Tayson.
-cosa vuoi sapere?- chiedo gentilemente una volta che ho mandato giù il boccone :)
-quello che vuoi, tipo dove abiti o che scuola frequenti o qual'è il tuo hobby!- mi sorride
-allora io abito a circa 5 isolati da qui, nelle villette blu. Frequento la stessa scuola di Justin e amo il pugliato, infatti una volta a settimana vado ad allenarmi, ma un giorno alla settimana vado anche in palestra!- sorrido
-wow, sei forte ragazza!- mi dice Rayn e tutti scoppiamo a ridere.
-i tuoi genitori?- chiede Antony
-oh.. ehm.. mia madre è venuta a mancare qualche anno fa e mio padre si prende cura di me da allora, lavoro permettendo!- dico con un velo di tristezza nella voce
-ci dispiace.. ma perchè tuo padre che lavoro fa?- chiede Antony. Il mio sguardo cade subito su Justin che mi guarda. Bhè dire che mio padre è un commisario a un gruppo di ricercati è una cosa alquanto bizzarra.
-suo padre è il commisario Hooks ragazzi!- risponde Justin prima di me. Tutti nella stanza spalancano gli occhi e mi fissano
-che cazzo Justin ci hai serviti su un piatto d'argento!- sbotta Antony
-Antony non arriva a conclusioni affretate. Jennifer se voleva ci aveva già fatto sbattere dentro ma non lo ha fatto. Mi fido di lei e so che non farebbe mai una cosa simile, quindi tranquillo. Vero Jenny?- conclude Justin guardandomi sorridendo
-ovvio! Non ho intenzione di sbattervi in galera ragazzi, tranquilli. Mio padre è un polizziotto non io, quindi non dovete assolutamente preoccuparvi. Anzi voi mi state simpatici e Justin è mio amico. Non vi fare mai nulla di male- concludo dando uno sguardo a tutti. Che mi guardano e poi mi lasciano un sorriso. Per fortuna si sono convinti. Questi ragazzi mi stanno molto simpatici e non ho intenzione di fare qualcosa per metterli in galera o cose varie. La cena continua molto tranquillamente e ben presto arriva il momento che devo tornare a casa.
-Justin mi puoi accompagnare a casa, per piacere?- chiedo gentilmente abbozzando un sorriso. Lui annuisce alzandosi dal divano e insieme ci dirigiamo verso l'uscita, ovviamente dopo aver salutato tutti. Entriamo in auto e subito Justin parte con destinazione casa mia.
-carlos si è affezzionato anche troppo a te!- mi dice sorridendo
-si, è bellissimo. È un bambino molto tenero- dico addolcendo la voce
-già, quindi domani andiamo insieme a prenderlo all'asilo?- mi chiede
-certo! Se ti va di venire.- sorrido. Lui annuisce e poco dopo accosta la macchina di fronte a casa mia.
-eccoci arrivati!- mi dice sempre col sorriso
-grazie mille Justin, ci vediamo domani!- dico ricambiando il suo sorriso
-ovvio! Vuoi che ti vengo a prendere?- mi chiede gentilmente
-no, tranquillo. Ci vediamo a scuola- rispondo scendendo
-va bene. A domani bionda!- mi saluta mandandomi un bacio
-a domani biondo!- rispondo a mia volta. Justin parte e io vado verso la porta. Sto cercando le chiavi di casa quando...

Spazio Autrice.
Rieccomi qui... dopo ore, giorni, settimane... sono tornata.
Scusatemi. Sono imperdonabile ma sono stata presa dall'inizio della scuola e altre cose varie che evito di dirvi perchè tanto non vi interessano :)
comunque tralasciando il fatto che sono una stronza, perchè lo sono e mi dispiace, come vi sembra questo capitolo?
Secondo me fa abbastanza pensa, avete aspettato molto per una cacchetta uscita male, scusatemiiii prometto che nel prossimo mi impegnerò di più e lo farò lunghetto.
Se volete lasciatemi una recensione, per farmi sapere com'è la storia secondo voi e magari potreste darmi anche qualche consiglio, gli accetto molto volentieri.
Se volete su twitter sono: @Swag_Girl19 e su instagram: fedebelieber1
chiedo ancora scusa per il ritardo, un bacione a tutte! #MUCHLOVE
-Fede

p.s. Ovviamente vi ringrazio a tutte che leggete, recensite ecc.... <3

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Capitolo 7
*** 7 ***





-e cosi' tu sei il nuovo giocattolo di Bieber?- una voce femminile mi arriva alle spalle e cosi' mi volto. Davanti a me ci sono due persone. Una ragazza abbastanza alta con una chioma rossa davvero molto appariscente. Affianco a lei un ragazzo, poco piu' alto della rossa e con le braccia coperte di tatuaggi. Dopo aver esaminato i due per bene mi riprendo.

-non so di che cosa stai parlando- rispondo guardandola senza far vedere il mio velo di nervosismo. La ragazza rossa davanti a me si lascia scappare un sorriso, di quelli che fanno quasi paura.

-beata innocenza!- sputa sarcastica. -ti ho vista scendere dalla macchina di Justin. Non sono una sciocca- mi dice con una nota molto alta di acidita' nella sua voce.

-ok. Sono scesa dalla sua auto, allora?- chiedo confusa e cercando di avere un tono abbastanza sicuro. Ma penso di non esserci riuscita molto.

-a quanto pare la piccolina cerca di fare la dura Leah- la voce del tipo che fin ad ora e' stato zitto si fa strada nelle mie orecchie cosi' come anche la risata della rossa.

-che volete?- chiedo facendo passare il mio sguardo dal ragazzo alla ragazza.

-nulla. Volevo solo vedere la nuova puttana di Justin. Sai non durerai molto Jennifer- mi dice la rossa diventando seria.

-non riesco a capire..- le dico confusa

-un anno fa c'ero io al tuo posto. Justin mi trattava come una principessa. Mi diceva ''ti voglio bene" e altre cazzate. Poi ha avuto quello che voleva, il mio corpo e addio alla "nostra amicizia". Ti sto solo mettendo in guardia Hooks. Non illuderti per niente.-mi spiega la rossa. I miei occhi passano da lei al ragazzo.

-e tu invece chi sei?- chiedo al tipo

-suo fratello- mi dice indicando la ragazza.

-va bene. Adesso che mi avete messo in guardia.. posso rientrare. Ho pittosto sonno e domani ho scuola.- spiego cercando sempre di non fare vedere la mia agitazione.

-come vuoi Jennifer. Io comunque sono Leah e lui Zack. Non illuderti dolcezza- mi dice e dopo di che esce dal vialetto di casa mia e sparisce nel buoio della via.

Non so cosa pensare. Io Justin non lo conosco poi cosi' tanto e quei due tizi potrebbero avere ragione. Potrei chiedere a lui delle spiegazioni ma non penso che mi dira' qualcosa. Io mi sto fidando di lui e spero che tutto quello che ho sentito qualche minuto fa non sia vero. Ci sto bene con Justin. Mi diverto e mi mette sempre di buon umore. L'amicizia che sta nascendo tra noi non mi sembra falsa, anzi lo spero che non lo sia. A risvegliarmi dai miei pensieri e' una goccia che mi cade sul naso. Sta cominciando a piovere quindi decido di entrare velocemente in casa. Ad accogliermi come sempre il mio cane che saluto. Mi levo il cappotto e lo metto sull'attaccapanni e poi corro in camera mia. Mi metto il pigiama e poi mi infilo sotto le coperte. La mia mente continua a pensare a Justin e si rifiuta di pensare tutte quelle cose.

 

PARTE JUSTIN.

Torno a casa dopo aver accompagnato Jennifer a casa. Ad accogliermi come sempre i ragazzi. Mi siedo in soggiorno con loro.

-allora Bieber, dicci la verita'.. come vedi Jennifer?- mi chiede tayler.

-come.. un'amica. Le voglio un mondo di bene- spiego

-come con... Leah?- mi chiede poi Antorny

-assolutamente no. Leah ci serviva per il lavoro, lei era parte della squadra. Non la vedevo come amica ma come collega. E' rimasta con noi per un anno e non mi ero affezionato particolarmente.- spiego infastidito al ricordo di quella puttana.

-ma te la sei portata a letto- mi ricorda alex.

-quella sera ero ubriaco. Non lo avrei mai fatto da sobrio e lo sapete. Le non contava per me. Mi serviva per il lavoro.- mi spiego ancora

-gia'.. noi lo sapevamo ma lei no!- mi ricorda antony

-sentite. Io l'ho portata a letto e lei ha pensato che contasse qualcosa ma non era affatto cosi'. Lei pensava che io fossi innamorato di lei ma per me lei era una semplice collega. Io non ho colpa.- concludo infastidito e alzandomi.

-dove vai ora?- mi chiede ryan

-a dormire. Domani devo passare a prendere Jenny per andare a scuola- dico cominciando a salire le scale e lasciandomi i sorisetti deficenti dei miei amici alle spalle.

Arrivo nella mia camera e mi metto nel letto. Jenny non e' minimamente paragonabile a Leah. Lei e' una ragazza tanto dolce, gentile e buona. Ha quell'innocenza che mi manda in pappa il cervallo. Per non parlare di quegli occhi bellissimi che mi scrutano ogni volta. Jennifer non ha niente a che fare con Leah. E cosi' col sorriso di jenny mi addormento.

 

IL MATTINO SEGUENTE. PARTE JENNIFER.

Sento la voce di mio padre chiamarmi dalla cucina e cosi' apro gli occhi. Molto lentamente scendo dal mio letto e vado vero l'armadio a prendermi i vestiti. Con la stessa delicatezza di un elefante mi chiudo in bagno. Doccia, trucco e capelli. Ed eccomi pronta.

http://www.polyvore.com/cgi/set?id=102966259&.locale=it

Lo sguardo cade sul mio iphone che ha vibrato: un messaggio. Mi affretto ad aprirlo e vedere chi e'.

DA: Justin

"giorno Jenny. Ti sto per passare a prendere. :)"

ok. il passaggio ce l'ho assicurato. Guardo l'orario e sono immensamente in ritardo. Corro al piano di sotto e trovo mio padre che sta per uscire di casa.

-io vado Jenny. Ci vediamo sta sera. Mi raccomando a scuola- mi sorride

-certo papy. Buon lavoro- rispondo baciadogli la guancia e regalandogli un sorriso prima che esce. Subito mi precipito in cucina e bevo un po' di latte e intanto mangio un bisocotto. Dopo neanche 2 minuti il suono di un clackson arriva alle mie orecchie e capisco che Justin e' arrivato. Sistemo tutto al suo posto e poi esco.

-eccomiiii!- lo saluto mentre salgo in macchina

-ciao Jenny- mi sorride e parte.

Non so come comportarmi con lui oggi. Le parole di Leah mi risuonano nella mente. Io non vorrei crederci ma comunque il dubbio mi sorge. Il punto e' che non vorrei che mi usasse e basta. Non voglio fare la parte della stupida che si e' lasciata usare e sopratutto non voglio essere ferita.

-Jenny tutto ok?- chiede Justin con una nota di preoccupazione nella voce

-sisi. Tutto ok- gli sorrido. Quasi quasi provo a vedere se riesco a scoprire qualcosa.

-senti Justin... posso farti una domanda?- chiedo

-certo dimmi pure- mi risponde sorridendo

-chi e' Leah?- chiedo di getto senza pensarci troppo. Justin frena di colpo la macchina e noto la sua mascella irrigidirsi cosi' come anche il muscolo del braccio. Mi sa che era meglio non chiedere nulla.

 

 

 

SPAZIO AUTRICE.

Ehiiii bellissimeeee. Come state?
Sono una stronza vero?!?! mi dispiace moltissimo dico davvero ma ho avuto un po' di casini e poi mi avevano tolto il wifi... scusatemi.Questo capitolo so molto bene che non e' il massimo ma spero che lo appreziate ugualmente. Vi chiedo ancora immensamente scusa per ritardo e vi prometto che cerchero' di aggiornare il prima possibile.. MA solo se arrivo a 4 recensioni pero'. Ora me ne vado.. ancora davvero scusa. Un bacione enorme a tutte e spero di essere perdonata. Vi voglio bene

-Federica <3                                                                                                                               

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Capitolo 8
*** 8 ***


CAPITOLO OTTO



Sto ancora in attesa di una risposta ma dento mi sto insultando pesantemente. Non avrei dovuto assolutamente fargli una domanda del genere. Magari avrei dovuto fargliela in maniera un pochetto più discreta.

-perchè vuoi saperlo?- chiede non staccando gli occhi dalla strada e tenendo uno sguardo pieno di nervosisimo.

-ieri era fuori casa mia, con un ragazzo. Mi ha detto alcune cose e vorrei solo sapere chi fosse visto che lei sapeva chi ero io.- spieg

-e perchè lo chiedi a me?- chiede guardandomi

-lei mi ha detto di te e quindi ho pensato la conoscessi- spiego

-comunque si la conosco. Prima faceva parte della nostra banda. Ora le cose si sono complicate e lei non può più farne parte.- mi spiega

-va bene. Grazie per avermi spiegato- gli dico accenando un sorriso. Noto che la sua mascella e i muscoli delle sue braccia si rilassano. Sicuramente erano un argomento di cui non voleva parlare ma io e la mia boccaccia non lo abbiamo capito in tempo purtroppo.

Per il resto del tragitto fino a scuola nessuno dei due spiaccica parola.

-eccoci arrivati!- annuncia per poi aprire la portiera e scendere. Imito le sue azioni e ci troviamo uno di fianco all'altro.

-non volevo farti innervosire Justin.. mi dispiace. Ero semplicemente curiosa di sapere chi era. Si è presentata alla mia porta dicendomi di stare attenta a te. Che mi stai solo usando. Che da me vuoi solo una cosa. Io mi sono preoccupata e ho pensato di parlarne con te...- spiego guardandomi le punte delle scarpe.

-aspetta aspetta aspetta.. - comincia a parlare mentre mi tira su il viso. -jenny ascolta. Non sono arrabbiato con te. Avevi tutto il diritto di voler sapere chi fosse quella ragazza e cosa centrasse con me. Il mio passato con quella ragazza non è dei migliori come hai capito ma non devi preoccuparti. Lei non è minimamente paragonabile a te. Non ho mai pensato di fare con te quelle cose che lei ti ha detto. Quindi tranquillizzati Jennifer.- finisce di spiegarmi e mi sorride. -e fammi un sorriso che sei bellissima!- aggiunge dolcemente.

-spiegami come tu saresti uno spietato ricercato!- chiedo sorridendo

-sai me lo chiedo anche io- mi dice sorridendo anche lui.

-comunque oggi pomeriggio vieni con me a prendere carlos??- chiedo -per piacereeee!!- aggiungo facendo il labbruccio.

-va bene va bene! Vengo anche io a prendere carlos. Ma leva quel labbruccio che se no la mia facciata da cattivo ragazzo cede!- mi dice scherzando.

-grazieeeee!- dico sorridendo e saltandogli praticamente in braccio. Per fortuna justin è stato più che pronto a sorreggermi altrimenti mi sarei trovata col culo per terra.

-dovrei dirti di si più spesso!- mi dice baciandomi la guancia

-non ci contare. E comunque non mi piace dove sono finite le tue mani.- dico sorridendo

-a me si invece. Sai che ho un debole per il tuo sedere!- mi dice sorridendo con una nota di divertimento.

-eddaiiiiiii!- dico diventando rossa e appoggiando la testa alla sua spalla così da non far notare il mio rossore cosa inutile perchè lo sento ridacchiare. Segno che se ne è accorto.

-sai ti terrei così anche tutto il giorno ma la preside è dall'altra parte del cortile e sono quasi sicuro che se ci vede la prima cosa che farà sarà dirlo a tuo padre- mi spiega. Io annuisco e scendo dalle sue braccia.

-però sei comodo Bieber. Ci penserà per un eventuale passaggio quando sarò stanca!- gli sorrido.

-non contarci Hooks. Non tutte hanno questo privilegio- mi dice scherzando

-io non sono tutte. Io sono Jennifer e so che mi vuoi troppo bene- gli dico sorridendo. Lui mi guarda e sorride. -perchè mi guardi così?- chiedo

-perchè hai centrato il punto. Sto cominciando a volerti troppo bene Jenny. E ho paura che finirò per non gestire più la cosa!- mi dice ma prima che possa rispondere Taylor mi compare affianco.

-ciao jenny!- mi saluta sorridendo. Poi si gira verso Justin. -ehm.. ciao, Justin, giusto?- chiedo mantenendo il sorriso. Lui annuisce e ricambia il saluto.

-hai bisogno Tay?- chiedo

-a dire il vero si. La prof Willow ha chiesto dei volontari per organizzare una gita a San Francisco e io mi sono offerta. Così mi chiedevo se ti andava di aiutarmi.- mi spiega

-certo. Conta pure su di me. - rispondo sorridendo.

-awww grazie mille Jenny!- mi abbraccia -adesso però dovresti venire un attimo con me in presidenza che dobbiamo parlare appunto di alcune cose per la gita- mi spiega staccandosi.

-va bene. Dammi 5 minuti e sono lì- le dico. Lei annisce e accenando un saluto a Justin si incammina dentro la scuola.

-la tua amica mi spaventa!- mi dice Justin appena mi giro verso di lui

-perchè?- chiedo ridacchiando

-è sempre così.. felice!- mi risponde.

-haha come ti pare. Ora devo scappare. Ci vediamo all'uscita e finiamo di parlare. Ti voglio bene scemo!- gli sorrido e gli bacio la guancia

-anche io bionda!- mi saluta e poi corro dentro.

Non ho idea cosa intendesse Justin prima ma dopo aprirò sicuramente il discorso. Voglio sapere. Sono curiosa oramai si è capito. Come si è capito anche che ormai Justin sta diventando più che un semplice amico per me. Mi sto affezionando molto a lui e sento di potermi fidare. Senza neanche accorgermene arrivo in presidenza, busso ed entro.

Il resto della giornata la passo dentro a quell'ufficio con Taylor e la signorina Willow, la nostra professoressa di disegno. È una quarantenne molto carina e dolce. Nonostante la sua età qui nell'istituto ha non so quanti ragazzi che seguono la sua lezione solo per poter vedere lei. Disgustoso.

 

Parte Justin.

Guardo Jenny salire i gradini davanti all'entrata della scuola e scomparire all'interno dell'edificio. Dire che è bella è molto sminutivo. È un concentrato di dolcezza, bellezza, sorriso e gentilezza. Ma solo quando vuole. Mentre guardo Jennifer una presenza si posiziona al mio fianco. Subito la mia testa ruota trovandomi faccia a faccia con Zack, il fratello di Leah. Che cazzo ci fa qui questo?

-davvero bella te la sei scelta Bieber. Ma non sarà un po' pericoloso fartela con lei? Insomma è la figlia del comandante. Ne vale davvero la pena?- mi dice sorridendo

-non cazzi tuoi!- rispondo trattenendomi dal tirargli un pugno.

-ma potrebbero diventali. Comunque solo un consiglio- mi dice guardandomi -quando la riporti a casa la sera io starei molto attento a lasciarla da sola. O per lo meno aspetta che entra in casa. Non si sa mai- mi consiglia

-cosa vuoi da lei?- chiedo tagliando corto.

-è una bella ragazza e tu tieni a lei. I tuoi nemici potrebbero arrivare presto a lei- mi dice

-non accadrà- rispondo con tono duro

-Jennifer ha un fratello ed è parecchio incazzato- mi dice

-impossibile. Jennifer è figlia unica- spiego

-non ne sarei molto sicuro. Il commisario si è divertito parecchio negli anni indietro. Ti dico solo che Seth sta arrivando da New York e non è felice di sapere che sua sorella frequenta te!- mi spiega.

-come cazzo fai a sapere tutto questo?- chiedo

-ho le mie fonti. Ora ti saluto Bieber. Comunque stai attento- mi dice e poi se ne va sparendo dietro l'angolo. Che cazzo vuol dire che Jennifer ha un fratello. Confuso e anche parecchio incazzato salgo nella mia auto e parto con destinazione casa. Non me ne fotte un cazzo della scuola. Io devo scoprire cosa sta succedendo. In neanche 10 minuti arrivo a casa e frettolosamente entro in casa. Trovo antony, tayson, jason e mark seduti sul divano belli tranquilli.

-tu che ci fai a casa?- mi chiede Antony con il suo tono da maturo.

-chi cazzo è Seth?- chiedo acido e ignorando la domanda di tony

-l'ho già sentito- mi dice mark -è di NY. Ha una banda abbastanza rispettabile ma è conosciuto per avere piani brillanti che però non sa mettere in pratica- mi spiega.

-perchè vuoi saperlo?- mi chiede Tayson

-è il fratello di Jennifer!- dico velocemente -e vuole venire a prendersi sua sorella. Non è molto contento che la sorellina frequenti Justin Bieber- spiego buttandomi sul divano.

-bhè Seth ha un anno in più di noi, ovvero tre anni in più di Jennifer- spiega mark

-o più semplicemente 21 anni!- conlude jason

-ad ogni modo non me ne frega un cazzo. Jenny fa parte di me adesso e di sicuro non smetto di vederla perchè il fratellino è geloso!- spiego guardando il televisore.

-tranquillo, a quanto ho capito dal racconto di mark non è molto sveglio!- mi conforta antony. Io annuisco per fargli capire che ho capito e mi metto a guardare la tele. Devo dire a jennifer che ha un fratello. Ne ha tutto il diritto, a maggior ragione se questo fratello sa della sua esistenza. Per il resto della mattinata sto a casa sul divano e poi all'orario d'uscita da scuola esco e vado davanti all'istituto per prendere Jennifer che dobbiamo andare da carlos.

 

PARTE JENNIFER.

A passo svelto mi dirigo fuori dall'edificio che tanto odiano i ragazzi, compresa me. Non so dire dove Justin sia finito per tutta la mattinata ma so dire che ora è appoggiato alla sua macchina che mi sta aspettando. Velocizzo un pochino il passo e lo raggiungo.

-ehi- lo saluto con un bacio sulla guancia.

-ehi..- mi risponde piatto. Senza nessun tipo di umore, se è possibile

-stai bene?- chiedo guardandolo

-si.. ho solo bisogno di parlarti- mi dice abbozzando un piccolo sorriso

-va bene. Dimmi tutto- rispondo regalandogli un sorriso.

-no Jenny, non qui. Che dici se andiamo a prenderci un panino da McDonalds così parliamo e poi andiamo da Carlos?- mi chiede. Io annuisco e saliamo in auto. In poco arriviamo al Mc ed entriamo. Ordiniamo e poi andiamo dritti ad un tavolo leggermente appartato.

-allora di che vuoi parlarmi?- chiedo una volta sistemati al tavolo

-farò pochi giri di parole.. Tu hai un Fratello!- mi dice.

-che cazzo dici Bieber?!- chiedo confusa. Lui annuisce e mi comincia a raccontare di sta mattina, della sua discussione con zack e di quello che gli ha raccontato Mark.

-è impossibile Justin.- gli dico scuotendo la testa e tentando di non far scivolare lacrime dai miei occhi.

-ti giuro Jenny che è la verità... anche io non ci credevo- mi spiega

-io.. Justin sei sicuro?- chiedo con la voce tremante.

-si Jennifer. Non ti mentirei- mi dice. Senza neanche accorgermene delle lacrime cominciano a scivolare sul mio volto. Non solo mio padre ha tradito mia madre ma mi ha tenuta all'oscuro di tutto. Mi sento terribilmente tradita e stupida.

-voglio tornare a casa... devo parlare con mio padre- dico alzandomi e asciugandomi le lacrime -dì a Carlos che lo vengo a trovare questa sera e che mi dispiace moltissimo- spiego

-jenny cosa vuoi fare con tuo padre?- mi chiedo

-voglio chiarimenti. Voglio che mi spiega per bene che è successo!- spiego. Lui annuisce e mi regala un sorriso -sai che puoi contare su di me!- aggiunge. Io annuisco e gli bacio la guancia. -vengo da te dopo cena. Forse dormo lì... di sicuro litigherò con mio padre e non vorro sopportare quel clima ostile che si verrà a creare- spiego

-nessun problema dolcezza. A sta sera- mi sorride. Io annuisco ed esco. La centrale non è lontana e in poco ci arrivo. Sono un misto tra incazzata e delusa. Mi è completamente caduto il mio eroe e non è una cosa bella. Entro spedita nella centrale e ignorando tutti mi dirigo nell'ufficio di mio padre. Appena apro la porta la scena che mi trovo davanti devo dire che è delle più schifose mai viste. Mio padre seduto sulla poltrona e Charlotte a cavalcioni su di lui mezza nuda praticamente mentre si baciano.

-TU MI FAI SCHIFO!- gli dico schifata. I due mi guardano e cercano di ricomporsi

-Jennifer.. - tenta di dirmi ma lo blocco

-DEVI STARE ZITTO. Mi fai schifo. Sei mio padre e non mi hai detto che ho un fartello. Sei mio padre e non mi hai detto di avere una nuova compagna o per meglio una troia personale. Tutti quei "scusa amore ma sta sera farò un po' tardi" o "oggi inizio prima perchè dobbiamo continuare delle indagini". TUTTE CAZZATE! Hai tradito la mamma, hai perso la mia fiducia e nell'esatto momento in cui sono entrata hai perso la tua credibilità di padre!- gli dico cercando il più possibile di non iniziare a piangere. Charlotte mi guarda e sta zitta e cerca in tutti i modi di ricomporsi mentre mio padre mi guarda scioccato, quasi quanto me, delle parole che gli ho appena detto.

-Jennifer non puoi dirmi queste cose, sono tuo padre!- mi dice una volta ripreso dallo scock

-quando mi hai nascosto un fratello non eri mio padre?!?!- gli sputo acida.

-ti ho nascosto questa cosa perchè non era essenzaiale per te. Seth è un delinquente. Io avevo il dovere di proteggerti!- mi urla contro

-stronzate! Solo stronzate!- urlo a mia volta facendo scivolare ormai qualche lacrima dai miei occhi. -dovevi dirmelo!- gli dico con la voce ormia incrinata dal pianto.

-tu non puoi capire Jennifer- mi dice con tono piatto

-già... e non capirò mai!- sussurro e poi esco da quel maledetto ufficio. Percorro tutto il corridoio e poi finalmente esco da quel posto. Come mi sento in questo momento è indescrivibile. Per non parlare della scena a cui ho appena assistito. Disgustoso.

Piano piano mi incammino alla villa di Justin. A piedi ci metterò una ventina di minuti ma non ho voglia di farlo venire qui per nulla. A quest'ora sarà già tornato a casa con Carlos. Povero ci sarà rimasto malissimo che non sono andata a prenderlo. Motivo in più per sentirmi da schifo. Nella mia mente nonostante tutto ho il sorriso di Justin che allevia un po' ogni male. In questo momento ringrazio che ci sia lui. A riportarmi alla realtà è il cellulare che squilla, lo prendo e leggo il nome: Tay:)

-grandioso!- sussurro e rispondo.

-ehi Tay- la saluto

-ehi Jenny tutto apposto?- mi chiede

-si Taylor... tutto apposto- sospiro e mi guardo attorno mentre cammino

-domani mattina dobbiamo stare ancora in presidenza. Così entro mercoledì abbiamo preparato tutto!- mi avverte

-ok. Grazie Tay. Scusami ma ora devo andare.. vediamo domani! Ti voglio bene- le dico

-anche io. Ciaooo!- mi saluta e riattacco. Metto via il cellulare nella borsa e tra i miei pensieri arrivo a casa di Justin e suono il campanello. Non vedo l'ora che questa giornata finisca.

 

 

SPAZIO AUTRICE.

Sono una grandissima stronza. Lo so beneee e mi dispiace. Non volevo metterci così tanto ma non riuscivo a scriverlo questo capitolo. Scusate!

Spero che comunque vi piaccia.. ho cercato di farlo più lungo possibile e con qualche novità. Molte di voi hanno preso in simpatia Carlos :) e mi fa moltissimo piacere. In questo capitolo e in quello precedente putroppo il piccoletto non compare. MA nel prossimo torna ancora hahaha.

In questo capitolo c'è stata un piccola discussione tra Jennifer e suo padre. E inolte suo padre è stato pizzicato con charlotte bleah!

Vabbè ora evaporo. Se volete lasciatemi una recensione mentre se volete su twitter sono @Swag_Girl19 Un bacione enorme a tutte.

-Federica

 

p.s. Ho cominciato una nuova storia se vi va passate :)

 

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Capitolo 9
*** 9 ***


 

Sono seduta sul prato in giardino assieme a Carlos che mi ha perdonata perchè non sono potuta andare a prenderlo. Quando sono arrivata mi è saltato in braccio e non mi ha mollata un secondo. Justin mi ha offerto di dormire qui ho accettato e Carlos ha deciso che avremmo dormito insieme.

-Jenny ma tu e Justin siete fidanzati?- mi chiede Carlos giocando con una ciocca dei miei capelli.

-no Carlos... io e Justin siamo solo amici!- gli rispondo sorridendo

-ma tu sei innamorata di Justin. Vero?- mi chiede mentre continua a giocare con i miei capelli.

-ehm.. Tesoro non penso.. voglio molto bene a Justin, ma non penso di essere innamorata di lui- gli spiego accarezzandogli il viso. Lui annuisce e poi vedo Justin raggiungerci e sedersi accanto a me sul prato.

-ehiii cosa fate di bello?- chiedo sorridendo

-Jennifer mi spiega perchè non siete fidanzati- gli risponde Carlos sorridendo e facendo imbarazzare me.

-ah si? E come mai non stiamo insieme?- chiede Justin sorridendo divertito e guardando prima Carlos e poi me lasciandomi un occhiolino.

-mi ha detto che lei ti vuole bene ma non siete innamorati e quindi siete amici.- conclude fiero del suo racconto.

-ook!- sorride -che dici se vai un attimo dentro dal tuo papà che devi lavarti prima di cena?- gli chiede Justin. Carlos annuisce e si alza in piedi.

-Jenny ti posso Baciare?- mi chiede Carlos mettendosi davanti a me.

-va bene! Haha- dico ridacchiando. Lui sorride e mi da un bacio a stampo. Wow non me la aspettavo. È precoce questo bambino.

-dai fila dentro ruba cuori!- gli dice Justin ridendo. E carlos corre via ridendo.

-wow quel bambino è molto sveglio- dico ridendo.

-già.. hahaha- ride Justin -cosa vuoi fare ora con tuo padre?- mi chiede tornando serio

-non lo so.. ma non voglio vederlo adesso. Justin lui è il mio papà.. per me era tutto ciò che avevo. Lui era il mio eroe. Quello che mi proteggeva sempre. Mi ha deluso e in un certo senso tradita.- dico sospirando. Justin si alza e si siede facendo in modo che io sia in mezzo alle sue gambe. Le sue braccia mi avvolgono il busto e il suo mento si appoggia delicatamente sulla mia spalla. -poi c'è Seth.. io non lo conosco, non so com'è fatto e pretende che io ti stia lontano da te. Io non lo conosco e sta arrivando qui da NY. Sono in ansia. Ho paura. Sono confusa e non so che fare. Sono rimasta da sola. E su mio padre non ci conto più. Anzi in quella casa non voglio tornarci- spiego lasciando un sospiro.

-ehi ehi ehi..- mi sussurra Justin all'orecchio facendomi rabbrividire -calmati Jenny. Non sei sola. Ci sono io con te e anche i ragazzi. Di seth non devi minimamente preoccuparti.- mi dice dolcemente -e stai tranquilla. Puoi rimanere qui anche tutta la vita. Mi prendo io cura di te Jenny. Non ti accadrà nulla. Non permetterò a nessuno di farti del male- mi sussurra dolcemente e mi lascia qualche bacio sulla mascella. Mille brividi nascono sulla mia schiena e la percorrono tutta facendomi rilassare e anche calmare.

-grazie mille Justin- sussurro.

-di nulla bellissima- mi sorride e mi lascia un sonoro bacio sulla guancia.

-non sei obbligato a fare tutto questo per me Justin...- gli dico

-lo so bene. Infatti sono io a volerlo fare di mia spontanea volontà- sorride e mi stringe di più a sè. -se carlos ci vede così diventa geloso- mi dice accenando una piccola risata

-hahaha lascia stare il mio piccolino- gli dico ridendo

-l'hai conquistato.. come hai fatto anche con tutti noi sai?- mi dice facendo dei cerchi con le dita sulla mia coscia causandomi la pelle d'oca

-Che intendi?- chiedo

-che ormai tutti qui ti adorano. Hai fatto centro e prima stavamo parlando e sono d'accordo se tu rimani qui.- mi spiega.

-grazie mille- gli dico girando la testa e baciandogli la guancia.

Quanto sto cominciando a volergli bene a sto ragazzo?

E pensare che appena conosciuto... due settimane fa.. lui per me era un delinquente da cui dovevo stare lontana e adesso è l'unica persona di cui mi fidi realmente.

-ehi ragazzi è pronta la cena.. venite?- ci chiama Ryan dalla porta sul giardino.

-arriviamo!- urla Justin. Ryan rientra ed io mi alzo. Justin segue i miei movimenti e quando mi incammino per entrare Justin mi tira indietro dal braccio, facendomi voltare, e fa scontrare i nostri petti.

-la stessa domanda di Carlos... posso baciarti?- mi sussurra a pochi centimetri dal mio viso. Io non capisco nulla.. il mio cervello ormai è in tilt. Senza accorgermene annuisco e Justin fa combaciare le nostre labbra. In poco realizzo ciò che sta succedendo e ricambio il bacio. Le mani di Justin finiscono sui miei fianchi e mi attira a sè. Le mie guancie sento che prendono colore. Il bacio continua e una sensazione bellissima invade ogni centimetro del mio corpo. Piano piano ci allontaniamo.

-sai di ciliegia- mi dice sorridendo e spostandomi il ciuffo dal viso

-è il mio lucidalabbra- sorrido

-mi piace- mi dice sorridendo e ribaciandomi a stampo -dai andiamo dentro- mi sorride ed entriamo in casa. Gli altri ragazzi sono tutti seduti al tavolo che ci aspettano così affrettiamo il passo e ci andiamo a sedere assieme a loro. Io sono tra Tayson e Jason e di fronte a me Justin che mi sorride.

-che hai combinato oggi a scuola di bello?- mi chiede Antony. Da come ho visto qui dentro è il più grande. È una specie di padre.

-a dire il vero nulla di molto interessante. Insieme alla mia amica Taylor stiamo organizzano la gita a San Francisco. Quindi sono stata tutte le sei ore chiusa nell'ufficio della preside- spiego lasciandogli un sorriso.

-e com'è questa amica Taylor?- chiede Jason sorridendomi

-molto allegra!- risponde Justin con una nota di sarcasmo

-come ha detto Justin sempre molto allegra. Poi non so.. è mora. Magra. Non molto alta. Una normale ragazza- spiego sorridendo a Jason

-e se la vado a trovare?- mi chiede

-le fai prendere un infarto!- risponde tayson al posto mio causando la risata di tutti quanti a tavola.

-lo sapete che Jennifer e io ci siamo baciati!- sorride Carlos mentre batte le mani sporche di ragù della pasta. Antony guarda carlos confuso e poi fa passare lo sguardo da me a Justin.

-tranquillo Antony. Non ho fatto nulla con tuo figlio- dico velocemente causando le risate dei ragazzi e anche di antony -prima di entrare per fare la doccia mi ha salutato e mi ha dato un piccolo bacino a stampo sulle labbra- spiego abbozzando un sorriso

-posso confermare. Ho assistito alla scena- ridacchia Justin

-hahaha va bene va bene- ride Antony.

Il resto della cena la passiamo ridendo e scherzando. Io e Justin ci scambiamo qualche sorriso e per quell'oretta, grazie a loro, non penso a tutto quello che è successo. Alla fine della cena mi offro per lavare i piatti assieme a Jason.

-sei capace almeno?- chiedo divertita

-pft.. cosa pensi?! Io sono bravissimo- mi sorride si mette un grembiule bianco

-haha ok..- rispondo cominciando a lavare i piatti -io lavo e tu asciughi!- gli dico. Lui annuisce e così iniziamo. Devo dire che procediamo abbastanza bene. Apparte qualche schizzo addosso ma va bene.

-JASON!!!- urlo dopo che mi ha praticamente rovesciato un bicchiere di acqua e schiuma addosso. Lui scoppia a ridere così prendo la schiuma e gliela metto sui capelli.

-JENNY!!- mi urla lui ma scoppia subito a ridere

-hahahahha oddio- comincio a ridere e finiamo per essere mezzi fradici ma comunque continuiamo a lavare i piatti. Dopo qualche minuto sento due braccia avvolgermi il busto: Justin.

-ma che brave che siamo..- mi sussurra e mi bacia la guancia

-grazie!- sorrido

-ehiiii andate a fare i piccioncini da un'altra parte- ci dice Jason facendo un faccia schifata. Justin sorride e così.. senza che me lo aspettassi mi prende il viso e mi bacia. Al momento rimango un attimo senza parole ma poi ricambio il bacio e sorrido.

-bleah.. - sento dire da Jason prima di fare un verso. Io e Justin ci stacchiamo.

-se ti faccio conoscere Taylor?- gli dico sorridendo

-potrei sopportare anche vedervi scopare sul divano!- mi dice sorridendo.

-Jason fai schifo!- gli dico tirandogli una spugna

-non provocarmi donna- mi dice scherzando

-ehii modera il linguaggio nano!- risponde ridendo Justin al posto mio mentre mi passa un braccio sulle spalle.

-pft.. sono quasi alto quanto te!- gli risponde Jason facendo una smorfia -e per quanto riguarda te: abbiamo un conto in sospeso Hooks.- mi fissa facendo finta di minacchiarmi e poi si mette a pulire i piatti.

-sai vestito da casalinga non incuti molto terrore Jason. Più che altro viene voglia di chiederti di cucinare qualcosa- dico sorridendo

-devo cominciare a trovarmi una ragazza. Ho bisogno di scopare- sussurra tra sè e sè facendo ridere sia me che Justin. Finiamo di pulire sotto lo sguardo di Justin che mi sorride.

-jason. io e jenny andiamo in camera... avvisa gli altri tu- gli dice justin dandogli uno scappellotto passandogli dietro con me per mano

-ok. Non farla urlare troppo- risponde Jeson

-Stupido- urlo mentre io e Justin saliamo le scale.

-lascialo perdere- mi sussurra Justin all'orecchio

-io mi imbarazzo- dico arrossendo

-lo so bene..- dice sorridendo e così nascondo il viso nel suo petto-haha piccolina lei- sorride e mi bacia la guancia. Sono Sempre più imbarazzata e justin lo nota bene ma fortunatamente fa finta di nulla e mi prende la mano trascinandomi in camera sua.

-sta sera dormi qui con Carlos- mi dice sorridendo

-va bene. Quel bimbo è troppo dolce- dico sedendomi sul suo letto

-già.. ma avrei preferito dormire io con te- mi dice sedendosi affianco a me baciandomi la guancia.

-per fare cosa?!?!- dico sorridendo

-per dormire, cosa vai a pensare?!- mi dice sorridendo -so che ti piace tutto questo ma devi saper resistere- mi dice sorridendo e dandomi qualche bacio sul collo.

-sogna bieber.. sogna- dico ridendo e allontanandomi

-ehi!- mi dice facendo il broncio

-haha ma smettila- dico baciandogli la guancia -cosa metto sta sera?- chiedo guardandolo

-una mia maglia?- mi chiede sorridendo

-va bene. E domani?- chiedo

-se vuoi quello che indossi ora se no dovrei avere qualche vestito della ex ragazza di Ryan!- mi spiega facendo spallucce. Io annusico e poi mi da una sua maglia con delle scritte e mi vado a cambiare in bagno. È abbastanza grande e mi arriva appena sotto il sedere: mi fa da vestito. Una volta fatta la coda esco dal bagno e appoggio i vestiti sul letto.

-eccomi!- dico sorridendo

-ti va bene che ci sarà con noi Carlos- mi dice mentre si morde il labbro

-smettila stupido- dico ridendo anche un pochino imbarazzata. Lui sorride e mi bacia la guancia.

-Carlos?- chiedo

-è giù in soggiorno che sta guardando i cartoni e ti aspetta- mi risponde

-ook.. lo vado a prende- dico sorridendo per poi uscire dalla camera. La maglia tento di tirarmela ancora più giù in modo che copra tutto e arrivo in soggiorno.

-ehiii Carlos!- dico sedendomi affianco a lui sotto lo sguardo di tutti. Il bimbo sorridendo si sposta in braccio a me.

-che cartone guardavi?- chiedo sorridendo

-peppa pig- mi dice

-wow quel maiale è amato da tutti!- dico scuotendo la testa al pensiero di quel cartone.

-anche Tayson lo ama, vero?- ride Justin buttandosi affianco a me

-ma che simpatico- risponde il ragazzo seduto sul divano affianco

-lo so- justin risponde e poi mi da qualche bacio sulla guancia

-vai via. Jenny non ti vuole..- gli dice carlos abbracciandomi

-awwww- dico abbracciando il bimbo

-ehii nanetto.. vacci piano!- gli dice justin scherzando e facendogli il solletico.

Rimaniamo ancora per un po' lì sul divano e poi decidiamo di andare a letto visto che Carlos si è addormentato sulle mie gambe. Mi alzo cercando di non svegliare Carlos e cercando anche di tenere abbassata più che posso la maglia ma senza buon risultato.

-jason te gli cavo quegli occhi!- gli dice Justin abbassandomi la maglia.

-gelosi?- chiede Antony divertito dal comportamento di Justin

-giusto un pochino- dico sorridendo

-tutti simpatici- dice justin imbarazzato. dopo aver dato la buona notte a tutti saliamo in camera. Metto Carlos al centro del letto e poi io e Justin ci mettiamo ai lati. Chiudo gli occhi e in poco mi addormento.

 

+++

 

 

P.O.V. JUSTIN

sento qualcosa nella mia schiena così apro gli occhi per vedere cosa diavolo mi sta facendo male. Appena mi giro noto il piedino di Carlos vicino al mio corpo. Ecco cos'era che era impiantato nella mia schiena: il suo piedi. Alzo gli occhi e noto jennifer dormire dolcemente con un braccio attorno al corpicino di Carlos e subito mi spunta un sorriso. Quella ragazza ha una dolcezza assurda. È bellissimo vedere come si prende cura di Carlos quando è insieme a lui. Lo fa giocare, gli dedica del tempo e lo fa distrarre. È un bene che sia arrivata lei sia nella mia vita che in quella di carlos e dei ragazzi. Insomma con una vita come la nostra sempre molto rischiosa e insicura, la dolcezza di Jenny ci vuole. Ma non solo la sua dolcezza, anche la sua calma, la sua ingenuità e semplicità. Da quando l'ho conosciuta la mia vita ha cominciato ad andare per il verso giusto. Sono felice di essermi fatto avanti ieri. Dopo tutto quello che era successo a lei volevo solo farla distrarre un attimo e darle qualcosa che per cui sorridere che però ha avuto effetto positivo anche su di me. Tra i miei pensieri giro la testa verso il mio iphone e noto l'ora così decido di alzarmi e vestirmi. Jenny e Carlos gli lascio dormire ancora un pochino. Dopo essermi preparato scendo le scale e vado in cucina. Come sempre trovo i ragazzi che fanno colazione così mi unisco a loro.

-allora?? la hooks te la data?- mi chiede Mike sorridendo

-ma finiscila coglione- rispondo passandomi una mano sul viso ancora assonato

-spero di no.. c'era mio figlio con loro- risponde antony

-non abbiamo fatto nulla.. non stiamo neanche insieme ragazzi- dico sbuffando

-ma qualcosa sta nascendo- mi dice ryan mangiando il suo pancake

-appunto. Sta nascendo. Voglio andarci piano-spiego

-aww che romanticone- mi prende in giro tayson seguito da jason che fa un gesto similando il vomito.

-e poi non sono cazzi vostri di quello che facciamo io e jenny!- dico bevendo il succo e facendo sorridere tutti.

-però lasciamelo dire. Quella ragazza ha un culo perfetto. Ieri sera era esattamente davanti ai miei occhi quando si è alzata con Carlos in mano- mi dice Jason con sguardo sognante

-asciugati la bava amico- gli dice mike ridendo

-si è davvero perfetto. Ma io sarò l'unico che ci metterà le mani sopra- spiego velocemente e cercando di cambiare discorso. Mi da fastidio che si parli di certe parti del copro di Jenny.

-ahia! Qui qualcuno è geloso!- mi prende in giro mike finendo i suoi pancake. Io sto per controbattere ma sento qualcuno sedersi accanto a me e così mi giro per vedere chi sia. Affianco mi trovo una Jennifer un pochino assonata e con addosso ancora solo la mia maglia. Mi spunta un sorriso e le bacio la guancia.

-buongiorno bellissima!- gli sussurro e gli lascio un altro bacio ma sul collo.

-giorno!- mi risponde sorridendo

-jenny vuoi dei pancake?- le chiede antony dolcemente. Lei annuisce regalando anche a lui un sorriso.

-dormito bene?- chiede jason sorridendo

-si grazie- gli risponde jennifer appoggiandosi alla mia spalla così alzo il braccio e lo faccio passare sulle sue spalle.

-Carlos?- chiede antony mentre cucina.

-sta dormendo. Gli ho messo i vari cuscini intorno in modo da non farlo cadere-spiega jenny. Antony annuisce e poi le serve i pan cake. Mentre mangia chiacchera coi ragazzi e scherza. Ogni tanto mi lascia qualche sorriso e dio se può essere bella.

-hai qualcosa da fare sta mattina?- mi sussurra jennifer mentre mi bacia la guancia

-no sono libero, come mai?- chiedo sorridendo

-no nulla..- mi sorride -antony va bene se appena si sveglia io e Justin portiamo Carlos a prendere un gelato?- continua rivolgendosi ad antony che annuisce.

-ma come?! Io speravo di passare un po' di tempo con te..- le sussurro all'orecchio e gli bacio il lobo. La sento rabbrividire e mi scappa un sorriso.

-sarà per un'altra volta- mi dice sorridendo

-mi fate venire il diabete!- ci dice Tayson ridendo

-sei solo geloso!- gli dico scherzando e facendolo ridere.

-ti vai a vestire piccola?- le chiedo

-ok! Cosa mi devo mettere?- mi chiede

-ti ho lasciato dei vestiti sul letto- le dico sorridendo. Lei annuisce e poi va di sopra.

-jason giuro che te li cavo quegli occhi. Devi tenerli lontani dal corpo di Jennifer- gli dico innervosito.

-ma non ho fatto nulla. È lei che scende in mutande e maglietta. E sai sono un ragazzo- mi dice alzando gli occhi al cielo. Sbuffo e salgo anche io. Arrivo alla mia camera ed entro. Trovo jennifer che sta guardando i vestiti che le ho dato.

-tutto bene?- le chiedo abbracciandola da dietro

-si.. e tu? Ho sentito che dicevi qualcosa a Jason!- mi dice guardando la maglia che ha tra le mani.

-oh.. nulla di che. Mi da solo fastidio come ti fissa- le spiego baciandole il collo.

-mi stai facendo venire la pelle d'oca... hahaha – mi dice ridendo

-mi scusi signorina!- le dico sorridendo -però voglio un bacio- le dico girandola. Lei mi sorride e fa combaciare le nostre labbra. Una sensazione bellissima invade il mio corpo. Qualcosa nel mio stomaco si risveglia. Qualcosa come quelle famose farfalle. Mentre la bacio la sento sorridere e l'attiro più vicino a me dai fianchi e lei si mette a giocare con i miei capelli. Continuiamo a baciarci finchè...

 

 



Spazio Autrice.
Ciaooo bellissime. Rieccomi qui con un nuovo capitolo. Come vi sembra?
Avevo pensato di far succedere qualcosa tra jenny e justin un po' più avanti ma poi mentre scrivevo ci ho ripensato. Spero che vi piaccia.
Come promesso Carlos è tornato. Hahahaha.
Vabbè non so che altro dire. Se volete lasciatemi una recensione.. per farmi sapere cosa ne pensate. Grazie mille a tutte. Un bacio enorme.

-Federica

 

 

 

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Capitolo 10
*** 10 ***


Io e Justin ci stiamo baciando e sentiamo il campanello suonare.

-chi è?- chiedo staccandomi

-non lo so e non mi interessa. Ci sono i ragazzi giù- mi dice cominciando a baciarmi il collo

-justin..- lo chiamo lasciandomi scappare un sorriso

-okok faccio il bravo- mi risponde sorridendo e staccandosi.

-vado a farmi una doccia io- gli dico baciandogli la guancia e andando vero l'armadio. Sento il suo sguardo sul mio sedere e subito arrosisco. Mi piace che mi dia attenzioni ma mi fa sentire un pochetto a disagio.

-sono questi i vestiti?- chiedo prendendo un pignetta di vestiti dall'armadio

-si- mi dice fissando o meglio esaminando il mio corpo -dio le cose che ti farei- mi dice leccandosi le labbra. Subito mi irrigidisco e arrosisco ulteriormente.

-Justin finiscila- dico bruscamente entrando in bagno il più velocemente possibile

-che?- mi guarda confuso e mi segue -che hai?- mi chiede

-mi da fastidio che fai certi commenti su di me. Mi metti a disagio e mi fai sentire strana- gli dico imbarazzata da tutta quella situazione

-bhè sei la mia ragazza. Penso sia lecito che io pensi certe cose su di te- mi spiega

-non mi interessa. Io non voglio sapere nulla di quello che pensi sul mio corpo. Mi metti in imbarazzo se mi dici quelle cose. Sembra che tu non voglia altro che il mio corpo- dico scocciata guardandolo. So che non è così ma non voglio che mi guardi in quel modo.

-va bene va bene- mi dice sbuffando -non pensavo fossi così timida- mi dice con un ghigno divertito. Io giuro che lo prendo a schiffi.

-esci devo fare la doccia- dico indicandogli la porta. Il suo volto diventa subito serio ed esce senza dire nulla. Chiudo la porta a chive e sbuffo. Non è colpa mia se mi imbarazzo o sono timida ma se fa così lui non aiuta di certo. Non voglio che mi dice ogni commento frivolo o perverso sul mio corpo. Io sono fatta così, odio questi commentini inutili e odio quando mi fanno notare la mia timidezza. In circa 5 minuti justin è riuscito a fare due cose che odio.

Con i pensieri per la testa mi spoglio e mi infilo in doccia. Lascio scivolare l'acqua lungo il mio corpo e cerco di rilassarmi. Ma non funziona molto. Un giorno che siamo fidanzati e già litighiamo accidenti a te Bieber. Continuo a farmi la doccia e una volta finito esco e mi avvolgo in un asciugamanno verde. Mi metto davanti allo specchio e mi faccio una coda alta poi prendo la mia borsa e prendo la trousse che per fortuna tengo sempre con me. Mi metto un filo di matita, mascara e lucidalabbra. Una volta finita la faccia mi vesto. Il regiseno rimetto il mio mentre le mutande invece metto quelle della ex di ryan ovvero un perizoma in pizzo, odio il pizzo ma vabbè. Sopra mi metto una camicia color corallo morbida e dei pantaloncini bianchi. Sistemo la camicia dentro ai pantaloncini e poi mi rimetto le mie scarpe. Una volta pronta sistemo il bagno ed esco. Prima di scendere sistemo dei cuscini attorno al corpicino di Carlos ancora intento a dormire e poi esco dalla camera. Sento delle voci provenire dalla cucina. Riconosco quella di Jason, quella di Antony e quella di Justin ma poi c'è una voce che non riesco ad identificare. Velocemente scendo le scale ed entro in cucina. Ci sono jason e antony seduti al tavolo, justin seduto vicino al bancone sullo sgabello e poi un ragazzo che non ho mai visto in vita mia appoggiato al mobile della cucina. Tutti e quattro appena entrano spostano lo sguardo su di me.

-giorno- mormora sedendomi accanto a Jason. Sento lo sguardo di Justin su di me e non solo il suo anche il ragazzo sconosciuto mi guarda o meglio dire mi esamina dettaglio per dettaglio. Comincia a darmi i nervi.

-carlos?- mi chiede antony distogliendomi dai miei pensieri

-è di sopra. Sta ancora dormendo. Gli ho messo intorno alcuni cuscini in modo che non cada- spiego velocemente. Antony annuisce poi vedo Justin venire a sedersi accanto a me e circondarmi le spalle con un braccio. Mi lascia un bacio sulla guancia.

-scusami piccola per prima. Sono un coglione- mi sussurra all'orecchio facendomi rabbrivire

-va bene- gli dico abbozzando un sorriso. Subito sul volto di Justin compare un sorriso e mi bacia a stampo. Questo ragazzo è come un bambino.

-allora Bieber non ci presenti?- chiede il ragazzo appoggiato alla cucina facendo un cenno verso di me. E adesso che vuole questo?

-fallo tu, io sono impegnato- gli risponde Justin sorridendo e baciandomi il collo.

-smettila- gli sussurro ridendo.

-va bene ma dopo non mi scappi- mi dice sorridendo e baciandomi la guancia. Il tipo di cui ancora non so il nome sbuffa e fa un passo avanti verso di me attirando la mia attenzione

-comunque Jennifer piacere di conoscerti io sono Seth- mi allunga la mano sorridendo

-che? Perchè sei qui?- chiedo senza degnare di uno sguardo la sua mano tesa e guardandolo negli occhi.

-volevo conoscere mia sorella- mi dice sorridendomi

-non sei qui per portarmi via da Justin vero?- chiedo preoccupata. Justin e i ragazzi mi ha spiegato che a mio fratello non va a genio il nostro rapporto.

-abbiamo parlato e a patto che io ti possa conoscere voi potete stare tranquillamente insieme senza preoccuparvi di me.- mi spiega. La mia bocca si curva in un sorriso e gli stringo la mano. Subito sul volto di seth si allarga il sorriso.

-oggi rimane qui a pranzo- mi dice justin

-va bene- annuisco

-posso un abbraccio?- mi chiede seth guardandomi. Io annuisco e mi alzo. Infondo è mio fratello. Quello che ho sempre desiderato. Seth mi viene incontro e mi stringe fra le sue braccia. Per quanto non lo conosca questo abbraccio mi ha colpita dritta al cuore e una piccola lascrima scorre sulla mia guancia. Subito la levo col dorso della mano e ci stacchiamo dall'abbraccio.

-sei proprio bella- mi dice dolcemente scostandomi i capelli dal viso -mi dispiace di essere qui solo ora- si scusa.

-non importa. Sinceramente non avrei mai neanche immaginato di riuscire ad incontrarti- ammetto guardandolo.

-e invece no- mi dice sorridendo.

Non ci assomigliamo per nulla. È abbastanza alto, ha un fisico definito. Ha gli occhi leggermente più scuri di quelli di Justin. Il suo sorriso è molto diverso dal mio ma è veramente bello. Porta i capelli un po' più corti ai lati e scuri. Molto probabilmente se non fossi sua sorella e se non avessi per la mente Justin un pensierino su di lui lo farei. Ora indossa un jeans chiaro con delle nike bianche. Un maglia anche questa bianca e sopra una camicia a quadri sui toni dell'azzurro con le maniche tirate su così da mettere in mostra buona parte dei tatuaggi che porta sulle braccia. Talmente intenta a pensare a quanto fossimo diversi io e seth non mi sono neanche resa conto che justin mi stesse abbracciando da dietro.

-posso dirti che ti stanno bene questi pantaloncini?- mi sussurra baciandomi la guancia

-si che puoi- gli rispondo sorridendo -come mai sei sceso a compromessi con seth?- chiedo

-per te. Ho pensato che ora che sei in lite con tuo padre ti facesse piacere avere qualcuno della tua famiglia vicino- mi spiega velocemente

-grazie mille- lo ringrazio e poi mi fiondo tra le sue braccia. Mi abbraccia per qualche secondo poi sento che mi alza dalle natiche e mi prende in braccio facendomi incrociare le gambe ai suoi fianchi. Un sorrisetto si dipinge sulle sue labbra e lo bacio. Il biondo non esita un momento a ricambiare il bacio, anzi decide di aggiungere la lingua. Le mie mani vanno nei suoi capelli mentre le sue mi tengono bene dalle natiche. Continua a baciarmi fino a farmi arrivare al bancone della cucina sul quale mi siede. Con le gambe lo tengo lo stesso vicino a me e lo sento sorridere nel bacio che poco dopo si conclude.

-sei bellissima- mi sussurra

-ma grazie- gli dico baciandolo a stampo.

-come ti sembra tuo fratello?- chiede rimanendo attaccato a me

-totalemente diverso da me- spiego abbozzandogli un sorriso

-decisamente. Tu sei più sexy- mi dice ribaciandomi. Mi scappa un sorriso e ricambio il bacio facendo intrecciare le mie mani dietro al suo collo. Mentre ci baciamo sentiamo qualcuno entrare in cucina e così mi stacco. Vediamo jason con in braccio Carlos.

-ecco a te Jennifer- dice sorridendo Jason rivolto al piccoletto.

-ehii piccolo- sorrido e scendo dal bancone della cucina e vado incontro a carlos prendendolo in braccio.

-giorno- mi dice sorridendo e baciandomi la guancia.

-mi porti al parco?- chiede il piccolino.

-certo tesoro. Justin andiamo?- chiedo. Lui annuisce.

-dai vai su con Justin a prepararti.- dico sorridendo al bambino che poi segue Justin al piano di sopra. Io mi siedo al tavolo e arrivano antony e seth.

-ehi- mi saluta antony -vuoi dei pancake?- mi chiede sorridendo

-te ne sarei grata- dico abbozzandogli un sorriso. Lui annuisce e comincia a preparami quelle delizie che amo da impazzire. Seth viene a sedersi affianco a me.

-così tu e Bieber state insieme?- mi chiede

-già.. da ieri- dico ridacchiando

-bhè siete all'inizio- mi dice dolcemente -spero ti faccia felice- mormora ma riesco a capire

-lo fa fidati- rispondo

-mi hanno detto che hai litigato con papà- mi dice

-già, detesto le menzogne. Doveva dirmi di te.- spiego

-sai non sono esattamente un figlio di cui voler parlare. Specialmente per lui che è comandante della polizia.- mi dice.

-si ma io sono sua figlia ne avevo il diritto- gli dico mentre antony mi piazza davanti i miei pancake caldi con su lo sciroppo d'acero.

-bhè adesso sai di me- mi dice facendomi un altro sorriso

-si. Ma per quanto rimani?- chiedo cominciando a mangiare

-non so con esatezza. Ma ehi mi vuoi già cacciare?- fa il finto offeso

-no certo che no. Era per chiedere- rispondo sorridendo, per quanto il pancake che ho in bocca lo permetta. Seth rimane a farmi compagnia assieme a antony mentre mangio e mentre Justin e Carlos si preparano. Chiaccheriamo un pochino e seth non è male. È molto simpatico e per certi versi mi ricorda molto Justin. Comunque appena finisco la mia colazione arrivano in cucina sia Justin che Carlos pronti e profumati e così usciamo e andiamo al parco. Carlos va a giocare sullo scivolo e poi si mette a giocare a palla con me e Justin. Ovviamente non potevano mancare delle mie cadute ma dettagli. Dopo un oretta decidiamo di andarci a prendere il gelato.

-che gusto vuoi?- chiedo a Carlos che guarda la vetrina dei gelati come incantato

-voglio quello al cioccolato- mi dice con gli occhi a cuore. Sorrido e lo prendo in braccio

-bene. Allora carlos prende un coppetta al cioccolato, io un cono alla nocciala e tu decidi- dico a Justin sorridendo. Lui annuisce ed io e carlos andiamo a sederci al tavolo. Si mette esattamente di fronte a me e gioca col porta tovaglioli

-che giorno è oggi?- chiede

-sabato- rispondo sorridendo

-e domani niente asilo?- mi chiede

-no, domani è domenica- spiego

-ah va bene- mi dice annuendo. Rimane zitto per qualche secondo poi Justin ci raggiunge.

-ecco i gelati. Coppetta al cioccolato per il nostro campione e cono alla nocciola per la mia piccola- dice Justin baciandomi a stampo e sedendosi affianco a carlos che si è fiondato sul gelato. Ovviamente si sporca tutto e justin non fa altro che ridere.

-smettila tonto- gli dice carlos facendogli una linguaccia

-piccoletto sembri un barretta di cioccolato. Haha- gli risponde justin ridendo

-dai Justin- dico abbozzando un sorriso per poi andare a pulire carlos. -ecco fatto- dico tornando al mio posto. Finiamo il gelato e poi ci alziamo. Carlos viene a darmi la mano mentre Justin fa passare un suo braccio attorno alle mie spalle e ci incamminiamo verso casa. Ridiamo e scherziamo quando sento qualcuno

-jennifer?- mi sento chiamare e subito mi giro. Rimango di stucco alla vista della persona. Il mio cervello non connette. Sento la mano di Justin scivolare via dalle mie spalle e stringeremi le mano.

 

Seth: http://handson.provocateuse.com/images/photos/dylan_o_brien_06.jpg

 

SPAZIO AUTRICE.

Ok.. mi dispiace moltissimo. Ma ho passato le vacanze di natale malaticcia e poi il giorno prima di iniziare la scuola mi sono venute le placche in gola e la febbre. Come se non bastasse ho dovuto riscrivere il capitolo perchè il mio dolce computer ha deciso di non salvarmi ciò che avevo scritto. Comunque dopo svariati (molti, troppi) giorni eccomi qui e spero vi piaccia. Secondo voi chi sarà la persona che ha chiamato Jennifer alla fine? Cosa ne pensate di Seth? Vabbè se volete lasciatemi una recensione e grazie mille a tutte. Un bacio.

-Federica

 

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Capitolo 11
*** 11 ***


-jennifer?- mi sento chiamare e subito mi giro. Rimango di stucco alla vista di mio padre.

-ciao- dico cercando di rimanere fredda il più possibile. Lo sguardo di mio padre passa su Justin e poi sul bambino che ho per mano. Carlos intimorito da mio padre si stringe alla mia gamba e sento le sue manine stringere la presa sulla mia pelle. Justin lo sento al mio fianco e non muove un solo muscolo.

-che ci fai in giro con Bieber?- mi chiede mio padre una volta finita la diagnosi della situazione.

-non posso fare un giro con un amico?- chiedo con una nota elevata di acidità

-si, ma questo amico non deve essere propriamente un delinquente!- mi dice serio

-non mi importa quello che pensi.- spiego guardandolo fisso negli occhi.

-ehm.. vieni Carlos. Andiamo ad aspettare Jennifer sulla panchina- la voce di Justin mi fa distrarre e giro lo sguardo su di lui. Carlos molla la presa sulla mia gamba e prende la mano di Justin che mi guarda come per chiedermi se sto bene. Gli accenno un sorriso e poi, assieme a carlos, va a sedersi su una panchina alle mie spalle.

-jennifer sei per caso impazzita?- mi chiede mio padre quasi schifato

-no. Io sto benissimo- rispondo e proprio quando sto per aggiungere qualcosa vedo una figura femminile raggiungerci, charlotte.

-jennifer! Che piacere rivederti- la voce di quella vecchia gallina arriva come un suono altamente fastidioso e la mia bocca non può che curvarsi in una smorfia di fastidio.

-per me non è per niente un piacere!- quelle parole escono dalla mia bocca come veleno e charlotte noto rimanerci male, ma poco mi importa di come si sente lei.

-jennifer! Sta sera ti voglio a casa- mi dice mio padre. Passo lo sguardo su di lui.

-come scusa? Ho 18 anni posso benissimo fare ciò che voglio. Sta sera non torno a casa e forse non torno neanche ad abitare lì dentro- gli spiego

-e dove vorresti andare?- chiede mio padre

-a casa di Justin o da Seth!- gli dico mentre Charlotte ascolta la nostra conversazione in silenzio e stando molto attenta. Quella donna mi sembra leggermente svampita.

-come fai a conoscere Seth?- mi chiede

-è venuto qui a conoscermi- gli dico -ora devo andare. Un giorno torno a casa a prendere la mia roba- concludo cercando di non far esternare nessuna emozione. La verità è che ho paura. Molta paura. Mi sto fidando di Justin e su questo non ho nulla in contrario e molto probabilmente perderò mio padre. Sono dannatamente spaventata. Mio padre è sempre stato il mio punto di riferimento, la persona su cui mi appoggiavo in qualunque momento. Adesso dovevo cominciare a cavarmela da sola. Da questo momento posso contare su me stessa e forse su Justin e Seth. Mio padre non posso più prenderlo in considerazione se succede qualcosa e molto probabilmente è la volta buona che io diventi indipendente. Sento una mano sul mio fianco e mi giro. Davanti a me mi ritrovo due occhi color nocciola che mi guardano cercando di capire se in me qualcosa non va.

-stai bene?- chiede Justin accarezzandomi il viso. D'istinto mi scappa un sorriso.

-certo- rispondo. Mi guardo in giro e di mio padre non c'è traccia, nemmeno di quella.

-andiamo a casa?- chiede regalandomi un sorriso. Io annuisco e così torniamo a casa. Per tutto il tragitto sono stata zitta e pensavo a quello che ho detto a mio padre. Gli ho fatto capire che non ho più bisogno di lui. Ma il vero punto della situazione è se io sono in grado di cavarmela da sola. Senza accorgemene arriviamo davanti alla villa di Justin.

-carlos va da papà. Io e jenny arriviamo?- justin accarezza la testa a carlos e poi lo fa entrare. Il suo sguardo passa da carlos a me e mi abbraccia. Senza sapere perchè scoppio a piangere. Le braccia di Justin mi stringono a lui e le sue mani passano ad accarezzarmi la schiena come a confortami.

-shh amore ti prego..- mormora baciandomi la fronte -so che è difficile. Ma ci sono io qui con te. E anche seth. È tornato per starti accanto. Specie in questo momento. Poi ovviamente anche io ci sono, per qualunque cosa come anche i ragazzi. So che la cosa rimane dura da superare ma insieme ce la faremo. Te lo prometto, ok?- conclude alzandomi il viso e sorridendomi dolcemente. Io annuisco e lo bacio a stampo.

-dai entriamo che Antony avrà già preparato il pranzo!- mi dice accendando un piccolo sorriso. Gli lascio un dolce sorriso e poi entriamo in casa. Come previsto Antony ha preparato il pranzo e tutti i ragazzi, compreso Seth, sono seduti al tavolo pronti a mangiare.

-finalmente!- la voce di tayson arriva alle mi orecchie

-potevi benissimo mangiare se avevi fame- ride Justin guardando Tayson felice di poter finalmente mangiare.

-non potevo. Antony ha vietato sia a me che a jason di mangiare prima che arrivaste!- ci spiega il moro mentre ci sediamo al tavolo.

-aww poveri piccolini- dico ridacchiando

-che fai sfotti?- mi chiede Jason guardandomi facendo il finto offesso

-si Jason. Specialmente te!- rispondo facendogli l'occhiolino

-ti tengo d'occhio bionda!- mi dice puntandomi addosso la forchetta facendomi ridere

-okok!- rido e con me anche jason. Sento qualcuno appoggiarsi alla mia spalla così giro il viso e noto Justin appoggiato a me.

-tutto ok?- chiedo sorridendo

-voglio un bacio dalla mia bellissima ragazza- mi dice sorridendomi. Mi lascio scappare un piccola risata e poi gli lascio un leggero bacio a fior di labrra. -sei bellissima- mi sussurra mentre lo bacio, molto probabilmente per farlo sentire solo a me.

-grazie Justin- sorrido e gli lascio un altro bacio ma sul naso. Il nostro piccolo momento viene interrotto da ryan che passando mi tira un piccolo schiaffetto sulla nuca facendomi sbattere il naso contro quello di Justin.

-cazzo Ryan!- Justin si gira e lo guarda male

-non è colpa mia. È la tua ragazza che è molto fragile e appena la tocchi si sposta!- gli risponde ryan sedendosi.

-mi spieghi che bisogno avevi? Potevi passare senza farmi nulla cretino!- gli dico sbuffando

-era una scena troppo romantica. Non vorrei vomitare ancora prima di mangiare- mi risponde. Vedo Justin sbuffare.

-ook mangiamo.- annuncia Jason per alleviare la tensione e passando un po' di pasta a Tayson. Justin guarda male Ryan e poi cominciamo a mangiare. Alla mi destra è seduto seth e così durante il pranzo parliamo un pochino.

-ti piaceva New York?- chiedo a mio fratello

-abbastanza. Ma Los Angeles mi sembra meno confusionaria e poi qui ci sono il sole e le belle ragazze in costume- mi dice ridendo

-sempre alle ragazze pensate?- chiedo divertita

-no io penso solo a te- si aggiunge Justin baciandomi la guancia

-come ti sei rammolito Justin!- scherza mio fratello mentre Justin mi bacia il collo

-mmh forse ma a letto so ancora far urlare una ragazza e non vedo l'ora di far urlare questa piccolina- ridacchia Justin ancora sul mio collo, insieme a mio fratello e Jason che era seduto di fronte e ascoltava. Mi lascio scappare un sbuffo e lo allontano.

-per quello ci sono le puttane, cosa che non sono- dico alzandomi prendendo alcuni piatti e portandoli in cucina da antony.

-dio lo picchierei quando fa così!- sbuffo mettendo poco delicatamente i piatti sul tavolo. -se vuole una puttana da scopare di va a prendere una di quelle che battono sulla strada e mi lascia in pace- finisco di parlare sedendomi sul tavolo e prendendo una pesca

-ok.. calmiamoci- Antony mi regala un sorriso e si asciuga le mani appogiandosi al lavandino -che è successo?- chiede

-è uno stupido. "so ancora far urlare una ragazza e non vedo l'ora di far urlare questa piccolina"- lo imito irritata

-bhè ma stava solo parlando... e poi prima o poi lo dovrete fare- mi spiega

-lo so, ma mi ha dato fastidio come lo ha detto. Non mi importa se ci sono i suoi amici e deve farsi figo. Non deve parlare di me come se io fossi solo la sua prossima scopata!- gli spiego mangiando la mia pesca.

-è uno scemo. Quello era un modo per far capire a tutti che tu sei la sua ragazza e non devi essere toccata- mi spiega Antony -ci tiene a te e anche molto- mi sorride Il moro davanti a me per poi tornare a lavare i piatti. Scendo dal tavolo e torno in sala da pranzo per finire di sistemare. Appena entro nella sala da pranzo tutti si girano a guardarmi per poi tornare a parlare normalmente, tranne Justin che tiene il suo sguardo su di me. Faccio finta di nulla e gli passo affianco ignorandolo, ma non funziona molto visto che mi prende dalla vita tirandomi a sedermi sulle sue gambe.

-lasciami, devo aiutare Antony- gli dico cercando di alzarmi ma invano visto che la sua presa è troppo solida ai miei fianchi.

-non ti lascio. Ora mi spiaghi perchè ti sei incazzata- mi dice baciandomi la guancia

-lo sai perchè mi sono incazzata- gli dico sbuffando

-se lo sapessi non te lo chiedere- mi risponde accarezzandomi il viso

-hai parlato di me come se fossi solo la tua prossima scopata, cosa che non voglio essere. Se vuoi qualcuno solo con cui scopare quando hai voglia o qualcuno che ti intrattenga mentre ti annoio hai sbagliato persona.- gli spiego guardandolo.

-amore...- sussurra prendeno la mia mano giocandoci -non ho intenzione assolutamente di usarti. Non ci ho pensato prima. Io non ti voglio solo per una scopata, ti voglio per star bene. Ti voglio per giocare insieme, coccolarci, baciarci. Ti voglio con me per vizziarti ogni secondo e farti sentire una principessa- mormora baciandomi la mano. Sulle mie labbra subito si dipinge un sorrisone e gli lascio un bacio a fior di labbra.

-sei dolce quando vuoi- gli dico staccandomi di poco.

-si ma solo con te- mormora baciandomi la punta del naso.

Nel pomeriggio alcuni dei ragazzi vanno a fare dei lavoro mentre Antony e Carlos vanno al parco, così in casa rimaniamo solo io e Justin seduti sul divano a guardare la televisione.

-mio fratello rimarrà a vivere qui?- chiedo guardando Justin

-non so che intenzioni ha- mi risponde tranquillo -dovreste parlare- mi sorridere baciandomi a stampo per poi prendermi dai fianchi e mettermi seduta sulle sue gambe.

-guarda che non sono una bambola- gli dico ridendo

-sii invece sei la mia bambola- mi risponde sorridendo per poi ribaciarmi.

-quanti privilegi che ti prendi- sorrido guardandolo negli occhi per poi strizzargli le guancie come fanno le donne anziane quando vedono un bambino.

-daii- si lamenta liberandosi per poi scoppiare a ridere.

A volte mi sembra troppo strano che Justin sia uno di quei cattivi ragazzi che sono presenti nel computer di mio padre. Il ragazzo davanti a me smette di ridere e sentiamo il campanello suonare. Così mi alzo dalle gambe di Justin

-dove vai?- mi chiede guardandomi

-ad aprire genio- gli dico ridacchiando mentre vado verso la porta

-bel culo amore!- mi urla ridendo dal divano. Ecco questo è il Justin perverso che esce in ogni situazione ma non mi dispiace più di tanto. Arrivo davanti alla porta e la apro trovandomi davanti uno spettacolo a dir poco orribile: i fratelli simpatia. Ovvero Leah e Zack.

 

SPAZIO AUTRICE!

Chiedo perdonooooooo. Scusatemi vi prego, ma mia madre ha cambiato compagnia telefonica e non riuscivano a darmi la linea. Comunque questo è il capitolo. Chiedo scusa se magari non è come vi aspettavate.. spero che almeno un pochino vi piaccia. Sono tornati i fratelli simaptia come gli chiama Jennifer che tra l'altro ha avuto anche una piccola discussione con Justin, secondo voi aveva ragione o no?

Vabbè ora vi lascio... entro Lunedì farò in modo di aver pronto il prossimo capitolo ma spero di trovare almeno 4 recensioni! E se volete su twitter sono @Swag_Girl19

Un bacio enorme.

-Federica

 

p.s. Quasi dimenticavo questi sono Leah e Zack. E ho cambiato Jennifer, la vedo più come Barbara Palvin.

 

Leah: http://richglare.com/wp-content/uploads/2014/03/ashley-benson-wallpaper-3.jpg

Zack: http://news.mtv.it/files/2014/03/zac-efron-pettp-nudo-mtv-movie-awards.jpg

Jenny: http://data2.whicdn.com/images/75301493/original.png

 

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Capitolo 12
*** AVVISO ***


 
Avviso..

Allora eccomi qui.. premetto che questo non è un capito ma bensi un semplice avviso.
un anno fa circa ho interrotto questa storia, ho avuto dei problemi a casa e miei personali e quindi non ero proprio dell'umore per prendere il computer e scrivere. ora diciamo che ho trovato me stessa si può dire. ho ripreso a scrivere e "you are not dangerous" mi mancava.
Vorrei tanto riprendere questa storia.. inoltre molte ragazze mi hanno chiesto di farlo nell'arco di quest'anno trascorso ma non ho mai preso di nuovo in considerazione l'idea di continuare anche perchè mi sembrava ormai troppo tardi. Ora invece una mia cara amica mi ha fatto cambiare idea quindi sto scrivendo il capitolo. Vorrei solo sapere se voi sareste disposte a continuare a leggere la mia storia anche se sono passati mesi e mesi. fatemi sapere, poi a seconda di quello che mi direte vedrò se continuare o no questa storia. un bacione
-Federica

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Capitolo 13
*** 12 ***


Capitolo 12




Zack e Leah ieri sono venuti a casa di Justin per vedere il loro vecchio amico, o almeno così hanno detto loro. Justin in tutta risposta gli ha "gentilmente" chiuso la porta in faccia. A quanto pare non solo a me non stanno simpatici quei due. In ogni caso sia a me che a Justin è sembrata molto strana la loro visita e Justin ha detto che manderà alcuni dei suoi ragazzi a controllare quei due. Ora siamo in auto, diretti a scuola e non ho per nulla voglia.

-oggi a pranzo andiamo a mangiare da Mcdonalds- mi dice Justin sorridendo come un bambino

-ok, ma non prendi l'happy meal- ridacchio guardandolo

-io non ho mai preso l'happy meal... è l'happy meal che ha preso me- mi spiega facendo il broncio e continuando a guidare verso quell'orrendo edificio rosso.

-certo Amore certo.. se ne sei proprio convinto- sorrido divertita e mi sporgo appena baciandogli la guancia, ovviamente facendo attenzione a non distrarlo.

Dopo pochi minuti siamo davanti a scuola. Appena scendo dalla macchina Taylor mi si precipita contro.

-sei una stronza!- mi dice guardandomi male

-perche'?- la guarda divertita

-sono due giorni che non ti fai viva...- mormora -so che altro da fare ma sei la mia migliore amica.. e mi mancavi- mi guarda negli occhi e subito un stretta al cuore si fa sentire. Sono stata una vera stronza.. ma sono successe tante di quelle cose che alla fine non ho pensato di chiamarla o anche solo mandargli un messaggio.

-lo so.. scusami, ho avuto un pochino da fare.. ti prometto che ti spiegherò tutto per bene- le dico accennando un sorriso e subito lo sguardo di justin cade su di me.

-va bene allora alla terza ora mi spieghi tutto visto che abbiamo l'ora buca- anche lei mi sorride e per un momento mi sento sollevata vedendo la mia amica che non è più così tanto arrabbiata con me.

-ok, a dopo Tay- l'abbraccio forte sussurrandole un "ti voglio bene" prima di staccarmi e lasciarla correre dentro scuola

-con tutto che intendevi esattamente?- mi chiede justin mentre mi guarda

-non tutto tutto, solo di seth e noi due- mi affretto a spiegarli per poi vedere il suo rilassarsi alle mie parole e sorridermi.

-allora va benissimo- si avvicina a me mentre parla per poi lasciarmi un dolce bacio a fior di labbra -sta sera carlos e antony vanno via quindi vuole dire che quel nanetto non dormirà fra noi- sussurra justin sulle mie labbra lasciandosi scappare un sorriso e facendo sorridere anche me.

-mh.. interessante, quindi potremo vedere la tv in santa pace- accenno una risata per poi stampargli un bacio e prendergli la mano cominciando a camminare

-si ci sarebbe anche questa opzione oltre a quella nella mia testa- mi risponde divertito mentre si lascia trascinare verso l'ingresso.

-sei davvero un pervertito- scuoto la testa ridacchiando mentre salgo gli scalini della scuola e sento due braccia avvolgermi la vita

-questo posto può beneficiare della mia presenza solo perchè tu ci vieni- mi spiega posando il mentro sulla mia spalla mentre mi lascio scappare un sorriso

-continuo a pensare che sia impossibile che tu sei un cattivo ragazzo- mormora stringendomi tra le sue braccia

-perchè tu non mi hai fatto nulla e con te non ho motivo di mostrare la mia parte stronza o da cattivo- si giustifica mentre camminiamo e mi lascia la vita per mettersi al mio fianco. Avrei preferito averlo ancora avvinghiato a me.. è una sensazione bellissima sentire le sue mani sul mio corpo, senza alcuna malizia, solo per protezione.

-prima ora che hai?- mi chiede mentre gira il viso verso di me

-matematica- rispondo alzando gli occhi al cielo al pensiero di tutti quei numeri e formule che per me sono arabo, causando così la risata di justin -e tu?- chiedo a mia volta

-scienze- mi risponde imitando la mia espressione -ti accompagno e poi vado in classe- mi annuncia mentre ci dirigiamo verso la classe di Mr. Edwards o meglio conosciuta come "la macchina del sonno". Dopo poco siamo davanti alla porta verde

-a dopo piccolina mia- mi dice justin mentre sorride per poi stamparmi un bacio, in tutta risposta porto le mani sulle sue guancia e continuo a baciarlo alzandomi sulle punte. Le mani del mio ragazzo finiscono sui miei fianchi e piano piano giù sui miei glutei che subito si prendono una bella stretta. Dio rimarrei qui ore e ore a baciarlo. In questo momento non mi importa nulla degli altri studenti o dei professori o del preside. Ho solo bisogno delle sue labbra e di lui.

-Bieber levi la lingua dalla bocca della signorina Hooks e fili in classe.- sentiamo la voce di mr. Edwards e subito mi allontano da lui uscendo da quel bellissimo stato di trans. Justin mi guarda divertito, evidentemente le mie guancie stanno andando a fuoco.

-Mr Edwards ha rovinta un momento perfetto- la rimprovera justin con tono divertito, ricevendo un occhiataccia dalla professoressa e uno scappellotto da me.

-vai in classe- ridacchio mentre lo guardo ancora sorridere

-come vuole lei capo- annuncia per poi darmi ancora un bacio a stampo veloce e correre verso la sua aula. Entro nella classe di matematica e subito la professoressa mi chiama alla lavagna per uno stupido esercizio, grandioso: non so un cazzo di matematica. per mia fortuna un ragazzo nella mia classe nota il mio panico e con il labiale mi detta passo per passo tutto quello che devo scrivere sulla lavagna. L'ora di matematica e anche quella di filosofia passano velocemente e in poco tempo mi ritrovo a camminare per il corridoio in cerca di taylor. Trovo la mia migliore amica davanti al suo armadietto a cercare qualcosa. Lentamente mi avvicino e le pizzico i fianchi facendola saltare mentre dalle sue labbra esce un piccolo urletto per lo spavento, subito scoppio a ridere e tay mi guarda in cagnesco

-tu! Sei una piccola stronzetta insensibile- si gira puntandomi in dito contro apparentemente offesa

-lo so- continuo a ridacchiare notando che anche lei non riesce a trattenere un sorriso e ci avviamo verso la caffetteria.

-voglio un frappè- esclamo mentre mentre varchiamo la solia della porta. Tutte e due prendiamo il frappè al cioccolato e poi andiamo a sederci. Prendo un sorso della mia bevanda mentre la mia amica mi guarda seria

-non guardarmi così taylor- le dico arricciando le labbra

-e tu dimmi che diamine è successo- incrocia le braccia al petto mantenendo lo sguardo sul mio viso. Alzo gli occhi al cielo sorridendo con dolcezza

-mi sono fidanzata con justin- le spiego sistemando i gomiti sul tavolo. La ragazza davanti a me annuisce sbuffa mentre mi guarda

-dio jenny quello lo sapevo. C'è sicuramente altro, passa a ciò che non so- mi spiega velocemente agitando la mano

-okok, ho litigato con mio padre- le spiego -e ora non ci parliamo e sto a casa di justin- aggiungo velocemente mentre la guardo

-ok.. e come mai?- mi chiede confusa

-mi ha nascosto una cosa abbastanza importante- le spigo ancora mentre prendo un sorso del mio frappè

-bhè tutti hanno qualche segreto jenny, sono sicura che lo ha fatto solo perchè ti vuole bene e ..- subito interrompo la mia amica con un gesto della mano

-assolutamente no, mi ha nascosto l'esistenza di un fratello tay e quando sono andata a chiedere spiegazioni l'ho trovato nel suo ufficio con addosso quella sottospecie di vacca che ha come collega- aggiungo mandando giù il sorso di frappè. Ancora mi fa schifo pensarci. Mi ha mentito per tutto il tempo, ho vissuto con lui per tutti questi anni e sempre nella menzogna. Mi chiedo come cavolo ha fatto ha mentirmi sempre, sono sua figlia e non si è mai fatto scrupoli. Mi ricordo quando mi diceva che avrebbe sempre voluto un fratello maggiore per me così che mi avrebbe sempre protetta oppure quando diceva che un fratello o una sorella sarebbero stati perfetti per quando dovevo stare a casa da sola. Tutte stupide menzogne che lui non si è mai curato di non dire. Dire che mi ha delusa è poco, lui era il mio eroe, l'unico uomo di cui mi fidavo e tutto quello che mi rimaneva della mia famiglia.

-hai capito?- mi chiede taylor risvegliandomi dai miei pensieri.

-cosa?- chiedo scuotendo la testa -scusami stavo pensando- aggiungo

-ho detto che se hai bisogno sai dove trovarmi- ripete visto che non avevo capito

-certo. Grazie mille taylor e scusami se non ti ho detto subito tutto- le dico dispiaciuta

-tranquilla. Ora vado- mi dice mentre si alza, e io inarco un sopracciglio

-dove vai?- chiedo confusa

-devo andare dal preside per la gita e qualcuno ti sta cercando- mi sorride con dolcezza indicando dietro di me. In poco la figura di justin arriva affianco a me

-io vado, ciao jenny- la mia migliore amica mi stampa un bacio sulla guancia per poi sorridere al mio ragazzo -ciao justin- saluta anche il mio ragazzo che ricambia con un sorriso e in poco taylor sparisce dietro la porta

-ehi- mi sorride il mio ragazzo stampandomi un bacio

-tu non dovresti essere in classe?- chiedo mentre punto il dito contro di lui come taylor ha fatto poco fa con me

-si ma ora devo andare, ti lascio le chiavi della mia macchina ok? Così dopo scuola non sei a piedi- mi risponde sfoggiandomi un sorriso e posando le chiavi sul tavolo

-e che devi fare?- chiedo ancora inarcando un sopracciglio prendendo in mano le chiavi

-un lavoro- mi risponde semplicemente

-che tipo di lavoro?- gli porgo l'ennesima domanda

-wow piccola, quante domande- mi dice ridacchiando -comunque puoi immaginare che tipo di lavoro- mi dice lasciandomi un bacio sulla fronte e io annuisco -sarò al porto e non è nulla di importante ma devo esserci. Stai tranquilla- mi rassicura poi vedendomi nervosa

-okok amore- annuisco per poi sorridergli con dolcezza. Lui subito sorride con dolcezza ed è a pochi centimetri dal mio viso -dio sei così bella- sussurra con quelle sue bellissime labbra carnose facendomi arrosire -e lo sei ancora di più imbarazzata- aggiunge e subito mi maledico. Mannaggia a me.

-non credo- sussurro per poi accennare un sorriso. Justin scuote la testa e poi fa combaciare le nostre labbra. La sua mano finisce di nuovo sul mio fianco e la sua lingua delicatamente traccia il contorno delle mie labbra. È tutto dannatamente perfetto

-io ora vado, non cacciarti nei guai- mi dice mentre sorride e si alza

-caro il mio bellissimo biondo, non sono io quella che è migliore amica dei guai- rispondo mentre anche io mi alzo e tengo in mano le chiavi della macchina di justin

-quindi sono bello?- mi chiede con un sorrisetto divertito mentre mi guarda

-mica dovevi andare? Ciao- gli dico cercando di uscire dal mio imbarazzo

-okok vado- mi stampa un altro bacio per poi allontanarsi ridacchiando. Un giorno o l'altro impazzirò sicuramente. Esco dalla caffetteria e sento il suo di una campanella che segna l'inizio della quarta ora, così, molto svogliatamente, mi dirigo al primo piano per raggiungere l'aula di biologia. Entro nella classe e addocchio subito un poso in ultima fila e molto velocemente mi affretto a sedermi. L'ora di biologia passa e in poco mi ritrovo ancora seduta al banco ascoltando il prof di letteratura

-allora spero siate a buon punto con le vostre ricerche sui sentimenti, avete ancora due settimane circa poi vorrò l'esposizione- annuncia il professore e subito entro nel panico. Sia io che justin ci eravamo completamente scordati del progetto sull'amore. Bizzarro come abbiamo iniziato quel progetto pensando che l'amore fosse solo un illusione e siamo finiti l'una per amare l'altro. No aspetta.. non è che amo justin.. cioè non ancora. Voglio dire mi piace e tanto, è importante e .. accidenti a me.

-signorina Hooks lei e il suo compagno sareti i primi ad esporre perchè avete il sentimento base, ovvero quello su cui è fondata la maggior parte della nostra vita- spiega ancora il prof così mi limito ad annuire. Oggi pomeriggio visto che justin non c'è mi metterò a fare qualcosa per questo progetto e vedrò di trovare un'idea per la presentazione. L'ennesima campanella suona ed esco dall'aula. Vedo la figura di taylor raggiungermi con già la borsa sulla spalla.

-allora? Piaciuta letteratura?- mi chiede ridacchiando

-oh si, devo dire che è stata molto.. illuminante come lezione- rispondo scuotendo la testa rassegnata e leggermente esasperata. -voglio andare a casa e riposare- aggiungo poi

-va bene ragazza, ci vediamo domani- mi risponde accenando un sorriso

-tay ti va di venire a casa con me? Justin non c'è oggi e sono da sola- le chiedo senza pensarci e subito la vedo ampliare il suo sorriso e annuire. La prendo a braccetto e usciamo dalla scuola e arriviamo le parcheggio

-la tua 500 dove sta?- mi chiede cercando la mia macchina color perla

-non sono venuta qui con la mia macchina- le spiego mentre faccio scattare le portiere alla ferrari di Justin. Taylor spalanca la bocca e si gira verso di me

-voglio diventare anche io la ragazza di un criminale- parla velocemente mentre si avvicina alla macchina e apre la portiera. Dalle mie labbra esce una piccola risata mentre salgo anche io auto. Prossima destinazione: Casa.

 

#parte justin#

esco velocemente da scuola e salgo sulla Camaro di Antony che appena chiudo la portira parte a tutta velocità verso il porto.

-speriamo che la merce ci sia tutta- sbotto accendendo una sigaretta -l'ultima volta mancavano diverse armi e munizioni- aggiungo mentre lascio andare il fumo appena inspirato dalla bocca.

-non credo che ancora commettano questo errore, sono stati già avvisati una volta- risponde antony come a rassicurarmi e io annuisco -con jennifer tutto bene?- mi chiede curiosa

-certo va tutto benissimo- rispondo lasciandmi scappare un piccolo sorriso involontariamente sperando che antony non lo noti

-ah guarda come sei innnamorato- mi dice per poi scoppiare a ridere

-ma finiscila brutto stronzo- rispondo esasperato ma ovviamente anche divertito. Subito alza le mani in segno di resa e ferma la macchina affianco ad un marciapiede facendo salire tayson e jason. Appena sopra riparte subito.

-ryan?- chiedo curioso, di mark non chiedo neanche. Ormai diciamo che non si occupa più di questo genere di cose, è rimasto nostro amico ma nulla di più, non fa più parte del giro

-è già la- mi risponde jason per poi accendere anche lui una sigaretta. Nel giro di mezzora siamo al porto, antony parcheggia la macchina e scendiamo dirigendoci verso l'interno del cantiere navale. Ryan ci viene incontro sorridendo.

-la merce la stanno scaricando ora e ci sono parecchie cose fighe- ci dice quasi eccitato come un bambino. Mi dirigo verso l'imbarcazione da cui stanno scaricando alcune casse.

-due di queste devono arrivare a seattle e una in messico- dico a antony

-quelle per seattle sono già caricate nella stiva di quella nave, me lo ha appena confermato javier- mi risponde subito e io annuisco

-le altre tre casse?- chiede tayson

-una va seth, che la dovrà portare a New York per la sua squadra, una noi e l'altra ha dentro merce che dovremo vendere noi- spiego mentre controllo i due ragazzi messicani che caricano le casse nel furgoncino bianco.

-tayson tu guiderai il furgoncino fino a casa e jason verrà con te- annuncio mentre do una mazzetta di contanti ad Javier -appena consegni le due casse seattle voglio i miei soldi intesi?- guardo il messicano con sguardo truce e lui non può far altro che annuisce mentre poso la mia mano sulla sua spalla facendo un attimo di pressione.

-dai andiamo, dobbiamo fare un po' di cose a casa- mi dice antony mentre mi chiama dalla macchina. Mi allontano dal messicano e salgo in macchina seguito anche da ryan. Il viaggio fino a casa dura circa 40 minuti, ma prima ci siamo fermati a mangiare in un fast food e abbiamo perso circa due orette anche perchè jason e tayson hanno voluto fermarsi in una stupida sala giochi. Appena metto piede in casa regna il silenzio, strano Jennifer dovrebbe essere già a casa. Giro il viso verso l'orologio e segna le quattro, anche carlos dovrebbe esserci. Poi arrivo nel salone e noto la borsa di jennifer sul divano assieme alla felpina di carlos.

-ma che razza di silenzio- sbotta jason ridendo

-dove cazzo stanno jennifer e carlos?- chiede antony scendendo le scale -sopra non ci sono- aggiunge. Mi dirigo verso la vetrata del giardino ma non gli vedo.

-cucina e bagno nulla- dice tayson uscendo dalla cucina

-nemmeno in giardino- aggiungo cominciando ad agitarmi.

-magari sono usciti a prendere un gelato, sai che jenny accontenta sempre carlos- mi dice jason cercando di rassicurarmi

-no, impossibile. Si sarebbe portata dietro la borsa- gli spiego guardandomi attorno, poi vedo una figura femminile uscire dallo sgabuzzino e riconosco subito taylor con il labbro rotto e l'occhio nero.

-taylor che è successo- chiedo andandogli incontro

-due ragazzi..- inizia con le labbra tremanti -hanno portato via jenny e carlo- aggiuge tutto d'un fiato crollato a terra sulle ginocchia. Jason si affretta prenderla per evitare che vada in avanti con la faccia e la sbatta sul pavimento.

-tayson aiutami cazzo- sbotta jason e tayson subito lo aiuta a mettere taylor sul divano distesa. Il mio sguardo passa su antony che gli occhi di fuoco. E credo che io non sono da meno. Mi cominciano a fomicolare le mani e senza rendermene contro do un pugno al muro, tagliandomi le nocche della mano. Tutti si girano verso di me e mi guardano preoccupati

-porca di quella puttana- sbotto prendeno anche a calci una sedia.

-calmati justin, gli troviamo- mi dice ryan e mi siedo sulla poltrona con la testa tra le mani. Non deve accadere nulla a jennifer o giuro su dio che amazzo chiunque l'abbia presa. Il cellulare mi squilla così faccio scorrere la cornetta verde e rispondo. Non faccio tempo a dire pronto che sento un urlo.

-Justin..aiuto- riconosco subito la voce di jennifer terrorizzata spezzata dal pianto.

 

Leggimi anche se non me lo merito :'(

Ma ciao bellissimeeee!

Rieccomi qui.. dopo bho, un anno? Eggià, ho deciso di riprendere la storia e sta volta la finisco. Jennifer e Justin mi mancavano e anche il piccolo Carlos. Spero che questo capitolo, anche se arrivato dopo parecchio, abbia soffisfatto comunque le vostre aspettative. Come avrete capito jennifer è stata rapita e con lei anche il piccolo Carlos.. noo :'(

inoltre in questo capitolo abbiamo anche visto Justin alle prese col suo lavoro da "BadBoy". Ad ogni modo spero davvero di ricevere qualche recensione o commento in modo da capire se vi è piaciuto o meno questo tanto atteso capitolo. Se volete seguirmi su twitter e farmi qualche domanda sulla storia o rompermi per scatole per aggiornare, ho cambiato nome e sono @causeiturntoyou

vi lascio un bacione

-Federica

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