I want you to stay.

di _xdemigod
(/viewuser.php?uid=475971)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** France. ***
Capitolo 2: *** Welcome to Paris. ***
Capitolo 3: *** Her eyes. ***
Capitolo 4: *** I miss him. ***
Capitolo 5: *** Come with me. ***



Capitolo 1
*** France. ***


Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo.

 

Mi ero svegliato, mi girai, lei non c'era più, la stavo sognando. Erano passati due mesi dall'ultima volta che era venuta a dormire a casa mia.
Con i miei impegni era difficile dormire o restare da soli, ma quando capitava riuscivamo a recuperare il tempo perduto.
Ero appena tornato dall’Europa e mi mancava.
-Logan alzati, hai l'intervista tra meno di due ore.- mia madre. Ero appena tornato a casa e già avevo degli impegni, ma prima volevo salutarla, correre da lei, baciarla.
-Logan!-  gridò mia madre aprendo le tende della camera. Con un segno della mano le feci capire che ero sveglio.
Prendo il cellulare: quattro chiamate perse e otto messaggi.
Era lei.

-Dai rispondi, perché non rispo..- la stavo chiamando mentre andavo al bar dove ci sarebbe stata l'intervista.
-Logan! Finalmente, perché non hai risposto?- la sua voce.
-Scusami Rita, mi sei mancata,- dissi abbozzando un sorriso mentre guardavo fuori dal finestrino. –Ti vengo a prendere oggi pomeriggio.- continuai.
-Logan, ecco, questa sera parto, mia madre ha trovato lavoro in Francia.- la sua voce diventò bassa, triste, fredda.
Non mi preoccupava il non vederla mai più. Anche perché avrei preso il primo volo per andare a consolarla quando ne aveva bisogno, ma il fatto che non l'avrei vista tutti i giorni. Io avevo bisogno di lei.
-Logan, ci sei?-
-Si.- risposi secco, quasi non volessi più parlare.
Rita era la mia migliore amica. La mia vicina di casa.
La conoscevo da sempre. Conoscevo tutto di lei e lei conosceva tutto di me.

-..Logan è stato un piacere conoscerti.- disse la signora stringendomi la mano.
Durante l'intervista ripensavo a Rita, cosa avrebbe fatto in Francia? Si sarebbe trovato un nuovo migliore amico? Un fidanzato? Avrebbe cambiato del tutto la sua vita?

Era seduta sul mio letto e sfogliava una rivista.
Vestita con una felpa nera, dei jeans, un paio di converse gialle e i capelli castani raccolti in una coda, come sempre.
-Scusami per il disordine.- dissi abbracciandola tra le mie braccia, come se non volessi mandarla via.
Mi guardò sorridendo, il più bel sorriso.
-Logan è solo per due anni, poi ritorno, forse.- mi abbracciò e mi baciò sul collo.
-E poi, con i soldi che guadagni potrai venire quando vuoi.-
La presi per i polsi, non potevo tenermi tutto dentro. Non ora. Non l’avevo mai ammesso, ma ero innamorato della mia migliore amica.
-Ti amo.-
Era davanti a me, rideva. 
-Logan, siamo diventati grandi per questi scherzi, ormai è passato molto tempo.-
Era lì, con i suoi occhi azzurri.
Le mani tremavano, volevano prendere il suo viso e portarlo al mio e baciarla.
-Oh, si, hai ragione.- dissi ridendo insieme a lei, mentre scoppiavo dentro.


Era in macchina, dall'altra parte della strada. La guardavo dalla finestra, lei mi guardava con il sorriso più bello del mondo, non era triste, amava girare il mondo, qualche volta lo faceva con me, ma ora era arrivato il momento che le nostre vite si dividessero per un po’.
-Logan, non pensare più a lei, starà bene.- disse mia madre consolandomi.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Welcome to Paris. ***


Rita.

Il viaggio era durato circa dodici ore, non ero stanca ma volevo andare a casa e rilassarmi. Presi il cellulare e chiamai subito Logan.

-Logan, mi senti?- domandai appena uscita dall'aeroporto.
-Si, ti sento. Andato bene il viaggio?- chiese con tono freddo.
-Si, da te tutto bene?
-Rita, sai benissimo che non va bene niente.- disse.
-Pensi che io sia davvero felice di iniziare una nuova vita in Francia?-
-Il tuo sorriso prima di part..fa niente, non ne voglio parlare. Ciao.-
"chiamata terminata."
Perché si comportava così? Non era lui. Oh al diavolo.

 

-Questa è la tua camera.- 
Le pareti erano colorate di un rosa chiaro, il letto era rosa, sopra c'erano una decina di cuscini rossi, il tappeto ai piedi del letto era roso.
 Io odiavo il rosa.
-Mamma, è tutto così..- mi guardava sorridendo, era felice. Non volevo confessare che la stanza che lei aveva sistemato per me era, come dire, orribile.
-..è tutto così bello.-
-Sapevo che ti sarebbe piaciuta, hai anche il bagno.-
-Grazie mamma.- dissi abbracciandola.
-Domani andrai a scuola lo zaino e i lib..-
-Oh, andiamo mamma, non voglio andare a scuola.-
-Ci andrai, c'è tutto quello che ti serve sulla scrivania, a domani. Buonanotte.- mi diede un bacio sulla fronte e uscì dalla stanza.
Il letto era abbastanza morbido e le lenzuola profumavano di miele.
Mi alzai dal letto e andai verso la finestra, Parigi era davvero bella, riuscivo a vedere la Torre Eiffel in lontananza.
Il cellulare stava vibrando nella tasca della mia felpa.
Lo presi.
Era Logan.
Sorrisi.
-Allora, ti sei calmato?-
-Si, Rita ascolta quando ti ho detto che..lascia perdere, ti piace la tua nuova casa?-
-La mia camera è rosa, non lo so, decidi tu se sia bella.- rideva. Amavo quando rideva.
-Logan, mi manchi.-
-Non è passato nemmeno un giorno!-
-Non fa niente, mi manchi sempre.- continuava a ridere.
-Per  questo sei la mia migliore amica.-
-Buonanotte Logan, domani devo andare a scuola.-
-Buonanotte e buona fortuna, ti voglio bene.- 

 

Era suonata la prima campanella della giornata, ragazzi che correvano per i corridoi e professori che parlavano al telefono arrabbiati, era tutto così nuovo per me,
a Beverly Hills studiavo a casa e non avevo molti amici.

Caddi a terra e una ragazza mi chiese subito scusa mentre mi aiutava a raccogliere i libri.
-Scusami ancora.- disse guardandomi negli occhi. 
-Non fa niente.- dissi guardandola correre velocemente

 

-Tu sei la nuova arrivata, ragazzi lei è Rita Smith.- disse toccandomi la spalla. 
-Qui non si accettano ritardi, ma per oggi sei perdonata.- continuò.
Il professor Villon, insegnante di scienze.
-Rita, puoi andare a sederti vicino a Charlotte, lì in fondo.-
Era la ragazza del corridoio.
Passai il resto delle ore con Charlotte, fortunatamente avevamo le stesse lezioni, durante l’intervallo era sempre vicino a me,  lei era una delle ragazze più “famose”della scuola, ma non le importava molto.
Quando la campanella dell'ultima ora era suonata io mi sentivo libera, odiavo quel posto chiuso.

 Tornai a casa, non c'era nessuno. Notai che c'era un biglietto sul frigo:

"Rita, sono a lavoro, ritorno tardi. baci. mamma"
 

Ero stesa sul divano cambiando continuamente canale, non c'era niente di interessante. Accesi il computer ed entrai su Facebook. Nuove richieste di amicizia, tra cui anche Charlotte. Era online, ma non volevo disturbarla. Chiusi Facebook e mi sdraiai sul letto.
Erano le nove di sera quando mi svegliai e mia madre non era ancora arrivata. 
Presi il cellulare in mano e inviai un messaggio a Logan: 

"Forse sei impegnato con le interviste o starai firmando un nuovo contratto, ma per favore chiama, mi manchi."

Mi mancava davvero, era il mio migliore amico e avevo bisogno di lui, mi sentivo terribilmente sola.

 

Stavo dormendo quando sentii il telefono vibrare sotto il cuscino.
-Logan, qui sono le due di notte.-
-Qui no. Rita la prossima settimana ti vengo a trovare, voglio parlarti.- stava ridendo.
-Tutta la settimana?- chiesi sorridendo.
-Tutta.- 
-Film e pizza?-
-Tutte le sere.-
-Grazie.-
-Ora vai a dormire, ci sentiamo. Buonanotte.-

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Her eyes. ***


Logan.

 

Ricordi la tua prima cotta?
Ricordi la mia prima ragazza?
Ricordi quando abbiamo dormito insieme per la prima volta?
Ricordi quando avevi bevuto troppo e sei venuta a dormire a casa mia per non farti vedere in quello stato da tua madre?
Ricordi quando quella stessa sera mia hai baciato dicendo “Tony ti amo” e poi ti sei scusata?
Ricordi quando non sei venuta al mio compleanno perché eri impegnata con Tony?
Ricordi quando Tony era in macchina con quella ragazza e tu piangevi tra le mie braccia?
Mi faceva male la testa mentre uscivo dall'aereo, stavo pensando troppo e quel troppo mi faceva star male.

MAMMA LUI È LOGAN LERMAN.- gridava una bambina correndo verso di me, mentre un poliziotto e delle guardie del corpo spingevano indietro tutti.
-Andate via.- gridò il poliziotto.
-Lascia, posso restare per delle foto e autografi, non ho fretta.- dissi guardando il poliziotto.
La bambina mi stava abbracciando e chiedeva alla mamma di scattare una foto, mentre altri ragazzi mi chiedevano di autografare le loro maglie o dei fogli usati.
Quando uscii dall'aeroporto entrai in un taxi e indicai la via dove abitava Rita.
-Tu sei il l’attore del nuovo film.- mi chiese il taxista.
-Oh. Ehm, si..- dissi guardandolo nello specchietto retrovisore interno.
Mi diede un foglio in mano e una penna.
-Puoi farmi un autografo? Mia figlia è una tua grandissima fan.-
-Certo, come si chiama?-
-Charlotte.-

 Arrivai all'edificio, suonai e rispose Michelle, la mamma di Rita.
-Chi è?-
-Michelle, sono Logan.-
-Logan! Sali, è al terzo piano.-
Presi l'ascensore, mi specchiai nello specchio fissato sulle porte del'ascensore, volevo essere presentabile davanti a Rita.
-Logan, come stai?- disse Michelle uscendo dalla porta e abbracciandomi sul pianerottolo.
-Oh, bene tu?-
-Bene, Rita è a scuola tornerà verso le quattro, poi per favore lasciala studiare per un po', è l'ultimo anno di scuola.- disse mentre mi conduceva nella mia stanza sorridendomi.
Era semplice. Appena entrai nella stanza notai il letto a due piazze con due comodini ai lati, un enorme armadio sul lato sinistro e una finestra sul lato destro. Era davvero molto grande, aveva anche un camino vocino la porta.
-Se vuoi posso sistemarti i vestiti nell'armadio mentre fai un giro della casa.-
-Oh, non preoccuparti.- ma ormai aveva iniziato.
Il balcone affacciava sulla Senna, il paesaggio era meraviglioso, non so come non facesse a piacere a Rita.
-Logan, io devo andare a lavoro, hai mangiato? Posso prepararti qualcosa.-
-Si, ho mangiato in aereo, grazie.-
-Va bene, io vado, fa come se fossi a casa tua.- disse dandomi un bacio e correndo verso la porta.
Michelle era come una zia per me, le volevo davvero bene.

 Mi svegliai di scatto quando il campanello suonò.
Mi alzai dal divano e corsi velocemente al citofono.
-Chi è?-
-Logan apri!- sorrisi, era Rita.
Aprii la porta ed era lì che mi guardava con i suoi occhi azzurri e il sorriso più bello del mondo.
-LOGAN.- disse gridando e saltandomi addosso.
La lasciai.
Presi il suo viso tra le mani e lo avvicinai al mio.
Poggiai la mia fronte contro la sua e la baciai.
Lei poggiò le sue mani sulle mie spalle e mi allontanò mentre guardava in basso con un espressione arrabbiata e confusa allo stesso tempo.
Alzò lo sguardo e i suoi occhi incontrarono i miei.

 

___

Buon pomeriggio a tutti :)
vorrei iniziare ringraziando tutti coloro che stanno seguendo la storia, ringrazio anche le due ragazze che hanno recensito i capitoli precedenti. 
Se notate degli errori riferite. :)

Grazie ancora. x

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** I miss him. ***


Rita


Mi stava guardando.
I suoi occhi. Mi ricordavano Tony. Tony, avevo bisogno di Tony. Mi mancava.
-Scusami.- mi disse avvicinadosi e cercando di abbracciarmi, ma mi allontanai da lui.
-Rita, non volevo scusa.- 
-Lo so.-

Ero in camera da circa tre ore. Pensavo al bacio ma non importava molto, insomma, era successo altre volte e non significavano niente.
-Rita, posso entrare?-
-Certo.-
Si era cambiato e lo guardavo in modo strano sorridendo.
-Dove devi andare?-
-Pensavo di andare in una pizzeria.-
-Voglio mangiare qui, ora ordino due pizze.- dissi prendendo il cellulare mentre lui si sedeva sul letto.
-Quindi hai una camera rosa, figo.- disse ridendo 
-Vuoi aiutarmi?-
-A fare?-
-A colorare questa stanza, fa schifo.- dissi sedendomi sul letto e guardandolo. Lui annuì.
-Ricordi quando dovevi dare il tuo primo bacio a Tony, ma ti vergognavi così mi hai chiesto di insegnarti a baciare?-
-Si..- dissi diventando rossa.
-Baciavi bene, per essere la tua prima volta non era così male.-
-Dai basta, non ricordarmi più quell’episodio.- lui sorrise.
Stavano suonando il campanello, era il signore delle consegne.
-Resta, scendo io.- dissi a Logan fermandolo.
 
-..ecco a lei il resto, grazie.-
Quando salii le luci erano spente e la televisione in camera sua era accesa.
-Logan?-
-Sono in cucina, arrivo.-
Lasciai le pizze sulla scrivania e andai in camera mia per scegliere un film.
-Logan, ho trovato un horror, va bene?- non rispose, forse non aveva sentito.
-Logan, dove s..-
Era sdraiato sul suo letto mentre mangiava un pezzo di pizza.
-Sbrigati o ti perderai l'inizio del film.- disse sorridendo.
Il film era abbastanza noioso, ma a Logan piaceva. 
La porta della camera si aprì era mia madre. Nascosi le bottiglie di birra sotto il letto.
-Ragazzi, io devo uscire con un collega.- disse abbassando lo sguardo.
Mio padre era morto da diciassette anni, io avevo solo un anno quando era accaduto l'incidente, non ricordo niente di lui. Ero felice che mia madre uscisse con qualcuno, meritava di essere felice.
-Okay mamma.- dissi sorridendo.
-Logan se hai bisogno di qualcosa chiedi a Rita.-
-Certo Michelle.-
Chiuse la porta e uscì.
-Logan, possiamo smettere di guardare il film?- dissi con tono serio.
-Cosa succede?- disse bloccando il film.
-Niente, voglio abbracciarti.-
Poggia la mia testa sul suo petto. Sentivo il suo cuore battere forte, le sue mani accarezzavano i miei capelli.
-Ti manca?-
Non risposi, la risposta si poteva capire.
-Non puoi pensare a lui, ci sono altri ragazzi.- mi disse togliendo le mani dai capelli e poggiandole sulla mia schiena.
Mi asciugai la guancia bagnata dalle lacrime.
-Non voglio andare domani a scuola.-
-Domani tu ti alzi e vai a scuola.- alzai la testa e sorrisi.
-Buttiamo queste bottiglie o tua madre ci uccide.-
Rimasi seduta mentre lui si piegava per prendere le bottiglie nascoste sotto il letto.
-Non guardarmi, aiutami.- mi alzai, mi avvicinai a lui. Poggia le mie mani attorno al suo collo, lo attirai a me e lo baciai.
Era così imbarazzante ma allo stesso tempo piacevole. 
Sentivo il calore delle sue mani sui miei fianchi, i suoi baci sul mio collo, il suo respiro, il mio cuore a mille. 
Mi guardava mentre abbozzava un sorriso, si sedette sul letto, prese la mia mano. Mi avvicinai, mentre lui scivolava verso il cuscino.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Come with me. ***


Logan.

 

 

Sentivo il suo corpo sul mio, il suo respiro sul mio collo e le sue mani sulle mie spalle.
-Rita, sei sicura?- chiesi.
-Si.- disse baciandomi sulle labbra.
-Ti amo.- dissi guardandola negli occhi.
-Ti  amo anche io Tony.- rispose lei baciandomi sul collo. Il bacio non durò molto, si accorse di quello che aveva detto e, forse, di quello che stava per succedere. Chiusi gli occhi, lei appoggiò la sua testa sulla mia spalla.
-Logan, scusa.-
-Rita, è tardi, domani hai scuola.- dissi sedendomi sul letto.
Lei annuì, mi diede un bacio sulla fronte mentre io restavo a fissare le mie mani.
Poggiai la testa sul cuscino, sperando che avrei scordato tutto.

 

Quando mi svegliai non c’era nessuno.
Accesi il cellulare.
Due messaggi, Michelle e Rita.

“Ho cercato di svegliarti, ma è stato impossibile, torno verso mezzogiorno. Michelle xx”

 “Non sono andata a scuola, parco Montsouris, se vuoi puoi raggiungerci.”

Abbozzai un sorriso, mi alzai dal letto e andai a farmi una doccia.
Presi gli occhiali da sole, una giacca e un cappello. Non volevo che qualcuno si accorgesse di me.
Arrivai al Parco, Rita aspettava fuori con una ragazza e un ragazzo.
Quando mi vide abbassò subito lo sguardo, si vergognava e io la capivo. Si avvicinò insieme ai suoi amici.
-Logan lei è Charlotte, lui è Paul.-
-Mio dio, tu sei Logan Lerman, dio, ti ho riconosciuto, riconosco le tue labbra.- disse la ragazza urlando.
-Shh.- disse Rita mettendo una mano sulla sua bocca.
-Mio padre è il taxista che ti ha chiesto l’autografo.- disse a bassa voce.
Entrammo in un bar e ci sedemmo su un tavolo infondo la sala.
-Come mai non ci hai detto che il tuo vicino di casa a Beverly Hills e migliore amico era Logan Lerman?- disse Charlotte a Rita.
-Pensavo non vi importasse.-
-Ci importa tutto di te Rita.- disse Paul.
Alzai lo sguardo e guardai Paul, lui si girò e mi sorrise.
-Ehi, non rubiamo la tua migliore amica, stai tranquillo non guardarmi così.- disse.
-No, scusa stavo pensando ad altro.- spostai lo sguardo su Rita facendole capire a cosa stavo pensando.
-Paul, sono le undici e mezzo, dobbiamo andare, mia madre ci deve venire a prendere tra mezz’ora.- disse Charlotte prendendo la sua borsa in mano.
-E’ stato un piacere conoscerti Logan.- disse Paul
-Anche per me.- Charlotte mi abbracciò e continuò –Non ci credo, ho abbracciato Logan Lerman.-
-Charlotte, dobbiamo andare.- gridò Paul.
I due uscirono dal bar correndo verso l’altra parte della strada.
-Non abbiamo preso ancora niente, vuoi qualcosa?- chiesi
-No.-
-Rita, mi dispiace per ieri sera.-
-Non è colpa tua, basta chiedere sempre scusa.- disse con tono arrabbiato.
Rimanemmo in silenzio entrambi.
Si alzò, prese la sua borsa si incamminò verso la strada,  la seguii.
-Dove stiamo andando ora?- chiesi.
Non rispose,si accese una sigaretta.
Lei non fumava.
-Fumi?-
-Non ti importa.- era cambiata, diversa, fredda.
-Tua madre deve tornare verso mezzogiorno.-
-Io resto a scuola fino le tre e mezzo.-
-Smettila di parlarmi così, ora tu vieni a casa e dici a tua madre cosa hai combinato oggi.-
-Non sei nessuno, okay? Smettila di trattarmi come tua sorella, smettila di dirmi che mi ami perché non ho voglia di scherzare.- mi disse prendendomi per il braccio e portandomi in una strada meno affollata.
Presi la sua sigaretta e la buttai a terra, la bloccai per le spalle, la guardai negli occhi, lei abbassò subito lo sguardo e una lacrima iniziava a rigarle il viso.
L'abbracciai.
-Vieni con me.- dissi prendendo la sua mano e chiamando un taxi con l’altra.
-Dove andiamo?-

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1976979