Be my Valentine

di Guild_Principal_Dio
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Strange conseguences ***
Capitolo 2: *** Alleance ***
Capitolo 3: *** Lovers and Lubricant ***
Capitolo 4: *** Wrong Boycott ***



Capitolo 1
*** Strange conseguences ***


Titolo: Be my Valentine
Autore: Guild Principal Dio
Pairings: Lucciola/?(Het) Lavie/? (Het) Lucciola/Dio (Yaoi) Lavie/Claus (Het) Dio/Claus (Yaoi)
Rating: PG
Disclaimers: I personaggi e i luoghi appartengono all’anime Last Exile di proprietà Halo Production
ATTENZIONE: Questa fic, oltre a contenere YAOI, può avere effetti diuretici e/o lassativi.
Se ne sconsiglia l’assunzione dopo i pasti in quanto non facilita la digestione.

La dedico alla Setta dello Yaoi (di cui sono membro novizio) e a tutti i Guests che abbiamo sacrificato (tra cui il povero Insider, che fatto il grosso errore di entrare in chat senza fare login)

Capitolo primo: Strange consequences.

“Ehi!”
Qualcuno lo stava scotendo.
Uffa, lui voleva dormire ancora.
“Svegliati!”
Claus si girò sulla pancia.
“Nooo, Lavie, lasciami…”
“Svegliati, Immelmann!”
E perché mai? Stava così bene a letto…
Un momento: Immelmann? Lavie non lo chiamava Immelmann, l’unico a chiamarlo così era…
“Dio!”
I suoi occhi si spalancarono e Claus si voltò verso la voce, contemporaneamente schiacciandosi alla parete sul lato opposto.
“Buongiorno…” sussurrò Dio, protendendosi verso di lui con un sorriso malizioso.
“Cosa ci fai qui?” tagliò corto Claus “Come sei entrato?”
“La porta era aperta” rispose l’altro, ammiccando.
Il pilota prese mentalmente promemoria di chiuderla a chiave (e bloccarla mettendo un armadio a contrasto) prima di addormentarsi.
“Lo sai che giorno è oggi?” proseguì Dio, con un enorme sorriso.
“No” sbadigliò Claus, ora cosa aveva in mente quello?
“E’ il quattordici febbraio!”
“E allora?”
Il ragazzo della Gilda parve deluso.
“Come ‘allora’?” disse “Voi non festeggiate San Valentino?”
“Cosa?” Claus strabuzzò gli occhi.
“San Valentino” ripeté il principe, scandendo bene le sillabe “E’ la festa degli innamorati” spiegò.
Dio in camera sua a San Valentino: c’era qualcosa che gli puzzava.
“Ah, be’, grazie dell’informazione” Sbiascicò il biondino, alzandosi e avviandosi verso il bagno.
In dubbio meglio fuggire prima che…
Dio lo afferrò alle spalle, stringendoselo addosso.
Ecco: troppo tardi!
“Be my Valentine” Sussurrò, affondando il viso nei capelli biondi del ragazzino e sfiorandogli l’orecchio con le labbra a quasi ogni sillaba.
“Cosa?” Claus deglutì.
“Daisuki… immelmann!”
“H-Hontou?”
“Hontou ni.’’*
Il pilota sentì il proprio viso andare a fuoco.
"D-Dio... io non so cosa dire..." mormorò imbarazzato.
Nonostante i precedenti flirt, non si sarebbe mai aspettato una dichiarazione così esplicita.
"Di 'Si'."
" 'Si' di cosa?"
" 'Si' che passerai San Valentino con me"
Claus si trovò improvvisamente a corto di ossigeno e con Dio che lo strizzava in quel modo era difficile respirare.
"...O-Ok...però adesso lasciami!" rispose timidamente.
Dio sorrise radioso.
"Evviva!" esultò "Ora puoi tornare a dormire se vuoi: sono solo le quattro"
aggiunse poi, mente usciva ammiccando.
Le quattro?! Adesso ne aveva la certezza: quello li era proprio matto!
**************************
Claus si era reso conto solo la mattina seguente della gravità della situazione: aveva accettato di passare la giornata di San Valentino con un tizio pazzo della Gilda con un morboso bisogno di contatto fisico e (cosa ancora peggiore) una cotta per lui.
Tuttavia la giornata non si era rivelata disastrosa, anzi: il giovane principe Dio Elaclaire aveva giocato bene le sue carte e da quel giorno lui e Immelmann facevano coppia fissa (anche se le persone a bordo della silvana che ne erano a conoscenza si potevano contare sulla punta delle dita).
***************************
Lavie Head stava percorrendo uno dei molti corridoi della ‘nave invincibile’ in direzione della stanza di Claus, ignara che di li a poco avrebbe assistito a una scena che l’avrebbe sconvolta.
La ragione che l’aveva spinta a fare visita al suo amico (che, stranamente non vedeva da quella mattina) era futile: Alvis Hamilton aveva infatti perso il suo giocattolo preferito.
Tuttavia Lavie aprendo quella porta aveva appena dato il via ad una complicata catena di eventi.
“Claus hai visto il pupazzo… di… Al…?” domandò, ma la parte finale della frase le uscì rallentata.

Claus era disteso sul suo letto, avvinghiato a Dio; i due si stavano baciando con passione (ed un abnorme quantitativo di lingua).
Naturalmente, Lavie fraintese tutto ciò che vide.
“Maniaco!” gridò, afferrando la prima cosa che si trovò sottomano (una delle scarpe di Claus) e scagliandola con forza verso il membro della Gilda.
Sfortunatamente l’oggetto mancò il bersaglio, andandosi poi a schiantare contro l’arcata sopraccigliare di Claus.
Lavie allora, brandendo l’altro scarpone e strillando “Brutto porco!”, si avventò contro Dio che, impossibilitato a fuggire, cercò con scarso successo di difendersi come poteva.
“Ti. Avevo. Detto. Di. Smettere. Di. Molestare. Claus!” ruggì lei, puntualizzando ogni parola con una botta dello stivale sulla sua testa.
Fu solo quando il suo amico le implorò di smettere che la ragazza abbandonò il proposito di malmenare ogni centimetro di Dio che riusciva a raggiungere.
“Lavie, basta, non è come pensi tu…” gemette Claus mentre brancolava per mettersi seduto, una mano fermamente pigiata sull’occhio destro.
“Eh? Che cosa vuoi dire?” domandò lei.
“Dio non… non mi stava molestando…” disse il biondino in un sussurro.
“Allora…tu…e lui…” balbettò Lavie; per la seconda volta nell’arco di un giorno il suo cuore perse un battito.

TBC……

*Daisuki: e' un termine composto da due parole: "dai" e "Suki" che significano "tanto" e "piacere". La traduzione letterale sarebbe "mi piaci tanto" ed è un modo meno impegnativo per dire "ti amo"

Hontou: Significa "davvero" , "veramente".

Hontou ni: "ni" è un rafforzativo e significa "x2", "due volte". Tradotta letteralmente la frase vorrebbe dire "davvero davvero".

Abbiate pietà di un povero principe della Gilda: è la prima volta che scrivo una romantica!
Lucciola: Speriamo anche l’ultima…
Lucciola… tu da un po’ di tempo parli troppo. (sfodera un frustino) Devo mettere in chiaro chi comanda qui?



Nel prossimo capitolo:
“Come allora?” Strillò Lavie “Tu lo sapevi?”
Lui annui.
La ragazza pareva sull’orlo di una crisi isterica.
“E non hai detto nulla?” chiese, incredula.
La linea delle labbra di Lucciola si indurì appena.
“Cosa avrei dovuto dire? Non sono certo affari miei!” rispose.

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Capitolo 2
*** Alleance ***


Capitolo 2: Alleance.

Lavie Head piombò nella stanza di Lucciola con l'irruenza di un tornato.
"Finalmente ti ho trovato!” esclamò appena vide il biondo.
Lui si voltò verso l’intrusa; lo stupore sul suo viso lasciò presto il posto alla sua consueta inespressività.
“Perché mi cercavi?” chiese.
“E’ successa una cosa terribile!” gemette la rossa.
“Che cosa?” domandò lui, la sua espressione era mutata di nuovo, anche se in modo appena percettibile: ora era in apprensione.
E se fosse successo qualcosa a Sua Eccellenza Dio? Non avrebbe mai dovuto lasciarlo solo: quel ragazzo attirava i guai come una calamita!
“Cos’è successo? Dimmi” premette.
Lavie trasse due o tre profondi respiri.
“Dio e Claus!” disse tutto d’un fiato, scotendo la testa.
Lucciola corrugò la fronte
“Gli è accaduto qualcosa?” domandò.
“Noo! Stanno insieme!” esclamò lei.
Il ragazzo si rabbuiò improvvisamente.
“E allora?” mormorò.
“Come allora?” strillò Lavie “Tu lo sapevi?”
Lui annui.
La ragazza pareva sull’orlo di una crisi isterica.
“E non hai detto nulla?” chiese incredula.
La linea delle labbra di Lucciola si indurì appena.
“Cosa avrei dovuto dire? Non sono certo affari miei!” rispose.
“Come puoi dire una cosa simile?!” esclamò Lavie: pareva davvero furente
“E’ palese quanto tieni a Dio, vuoi veramente farmi credere che non ti importa affatto che si sia fidanzato con un altro?”
“Non sto dicendo questo” ribadì Lucciola “Semplicemente so di non avere speranze. Inoltre, se Dio è felice, non posso che esserlo anch’io per lui.”
“Eh, no, caro mio!” esclamò la rossa “Se sei così remissivo, uscirai sempre dalle situazioni a testa bassa! Non è così che si comporta un vero uomo!” disse.
“Non sono remissivo, sto solo cercando di guardare in faccia la realtà, come anche tu dovresti fare: Dio e Immelmann sono felici insieme. Noi dobbiamo farci da parte” rispose il ragazzo.
“E qui ti sbagli!” sentenziò Lavie, dopo un attimo di silenzio.
“Abbiamo ancora una speranza!” disse con aria furbetta.
“Che vuoi dire?” chiese Lucciola.
“Non è detto che Dio e Claus siano felici assieme” decretò lei pensosa.
Il biondo la guardò con una faccia alla ‘non capisco dove vuoi arrivare’.
“Sai qual è l’occasione migliore per fare colpo su qualcuno?”
“No” rispose lui in tono piatto.
Lavie alzò gli occhi al cielo spazientita.
“Quando il soggetto in questione è appena uscito in modo travagliato da una precedente love story” affermò.
Lucciola la fissò per un attimo “Vuoi trovare un modo per farli lasciare?” disse.
“Esatto!” confermò la ragazza “Così, non solo potremmo nuovamente tentare di conquistarli, ma le nostre probabilità di riuscita aumenteranno!”
“A meno che non scoprano che avevamo programmato tutto”
“Questo è impossibile: saremo molto cauti!” rispose lei.
“Saremo?” domandò Lucciola.
“Esatto, saremo!” ripeté la ragazza.
“Ho bisogno del tuo aiuto, Lucciola, per assicurarmi che il piano riesca!” sorrise e gli porse la mano.
Lui esitò un attimo.
Non voleva far soffrire Dio, ma forse Lavie aveva ragione: anche lui era in grado di farlo felice, molto più di Immelmann.

TBC…

Ecco l’alleanza di cui parlava il titolo del cap, la vedrete presto all’opera.
Nessuna anticipazione sul prossimo (anche perché non ho scritto una riga) ma ne accadranno delle belle…
Finalmente il blocco mi è passato! ^__^
MYSTICMOON: Sono felice che ti abbia fatto ridere, in quanto la mia intenzione era proprio quella!
Ci saranno altre gag divertenti nel corso della storia e l’alleanza combinerà guai e malintesi a non finire.
Ti dico solo che una di queste gag ha a che fare con Claus, Mullin e del lubrificante!!

KI0K0: So che preferisci Dio/Lucciola ma effettivamente, come avrai capito da questo capitolo, la storia contiene implicazioni Dio/Lucciola.

QUEEN: Mi sono rifatto, no? Il tuo Lucciola (assieme a Lavie) è il protagonista assoluto di questo cap.

KYLIE: Grazie dei complimenti! Ho cercato di rendere i personaggi il più possibile somiglianti, per modo di parlare e comportarsi a quelli dell’anime: sono molto puntiglioso in queste cose e spero che anche il modo di comportarsi di Lucciola in questo capitolo sia altrettanto realistico.

GALADWEN: Ma grazie cara! Ho sempre avuto questo modo di scrivere: non lascio spazio a descrizioni inutili, ne mi soffermo troppo sulle stesse cose:alcuni lo trovano troppo affrettato ma sono felice che tu lo apprezzi.

SYLVIAERACLEA: Si, il mio personaggio preferito è proprio Dio, seguito a ruota da Alex Rowe (che mi ricorda una versione più giovane di Severus Piton).
Inoltre ho scelto questo nick anche perché mi rispecchio molto in Dio.
La vostra fic l’ho letta e mi ha fatto morire (compreso il 3° capitolo), ma la cosa che mi è piaciuta di più è stato lo striscione dedicato a Tatiana con la scritta “Fumami!”.

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Capitolo 3
*** Lovers and Lubricant ***


Capitolo 3: Lovers and Lubricant

Quella mattina, Quando Lavie uscì dalla stanza di Lucciola, si trovò di fronte Dio che vi stava entrando.
Lo guardò sospettosa.
“Stavi spiando?” gli chiese in tono un po’ acido.
Non solo il ragazzo non gli era mai andato a genio per via dei suoi ambigui atteggiamenti, ma adesso si vedeva pure col suo Claus e lei era giunta alla conclusione di odiarlo.
Lui la scrutò con sguardo sornione
“Io non faccio queste cose” disse, annoiato “E poi che bisogno avrei di spiare? Lucciola mi racconta sempre tutto. Vero Lucciola?”
L’altro annuì prima di scambiarsi uno sguardo d’intesa con la rossa.
Lei girò i tacchi, si incamminò lungo il corridoio e, svoltato l’angolo, sparì.
“Allora? Raccontami!” fece Dio, non appena si fu chiuso la porta alle spalle.
Il biondo lo guardò sorpreso
“Cosa, Sua Eccellenza?” domandò.
Sapeva (o meglio, credeva di sapere) a cosa l’altro si riferiva: lui e la sua complice non erano stati affatto prudenti e probabilmente il ragazzo si era accorto che stavano tramando qualcosa.
“Come tu e Lavie vi siete messi insieme!” esclamò il principe.
Ovviamente non era questa la domanda che Lucciola si aspettava e stavolta, quando rivolse al suo amico uno sguardo interrogativo, non stava fingendo.
“Che intende dire? Lei ed io non siamo fidanzati”
Dio si imbronciò
“Non mi mentire!” disse, dal tono di voce somigliava molto ad un ordine, e forse lo era.
“Ormai sono diversi giorni che vi incontrate e restate chiusi in camera per ore!”
Ciò era vero, ma il motivo non era quello che lui credeva: i due ragazzi avevano passato tutto il tempo ad architettare un piano per far lasciare lui e Claus, il tutto, peraltro, senza alcun risultato.
Lucciola, ad ogni modo, non poté far a meno di pensare che, in fondo, fosse un bene che Dio avesse frainteso tutto, così quest’ultimo uscì dalla sua camera sorridendo. Aveva avuto la conferma che i suoi sospetti erano fondati: Lavie e Lucciola avevano una relazione.
Ovviamente il ragazzo sorrideva solo perché ignaro del fatto che il suo amico, per la prima volta in dieci anni, gli aveva detto una bugia; l’altro invece era tutt’altro che soddisfatto e, anche se ancora non lo sapeva, quella notte il senso di colpa non gli avrebbe lasciato chiudere occhio.

********

Claus entrò nell’ Hangar guardandosi attorno con circospezione; silenziosamente si avvicinò a Mullin e tossicchiò per attirare la sua attenzione.
L’ex fuciliere sobbalzò e si voltò verso di lui. “Ah, sei tu!” sospirò.
“Ti volevo chiedere un favore...” iniziò il ragazzino. “Certo, dimmi!” sorrise lui.
Il biondo arrossì.
“Ehm... Ecco...Cioè... potresti... prestarmi del lubrificante?”
Mullin annuì e gli porse distrattamente una bottiglia di olio di motore.
Claus la rifiutò e scosse la testa, il viso ancora più rosso.
“No... Io... Volevo un altro tipo di lubrificante” sussurrò con un filo di voce. Il meccanico lo squadrò e sbatté un paio di volte le palpebre.
“Ahh!” esclamò infine “Vuoi la vaselina!” disse quasi gridando.
Tutti i presenti udirono perfettamente le sue parole ed ognuno ebbe una differente reazione: Itan, che si accingeva a esibirsi nel suo ormai famoso numero dello sputafuoco, ingoiò un grosso sorso di benzina, Gale si fece cadere la chiave inglese sul pollicione, Alister lanciò un gridolino, Costavi e Goldwin strabuzzarono gli occhi e Tatiana si limitò ad arcuare le sopracciglia.
Erano gli unici presenti nel locale in quel momento, tuttavia si sa, le voci corrono e così, appena un’ora dopo Lavie entrava ansante nella cabina di Lucciola.
TBC...



Mysticmoon: Grazie!! Come vedi Lucciola inizia ad avere qualche senso di colpa... Lavie invece invece non si redimerà che alla fine..

Queen: Aggiornato!! Lavie si darà da fare nel prossimo cap!

Kyoko: Scrivo, scrivo... Aggiorna anche tu però, ok? ^___^

Mewberry: Sono contento che ti sia piaciuta! SMOOOCH!!

Kylie: Alex apparirà nel prossimo cap! ^___^ Grazie ancora dei complimenti!

Lisachan: Eh, eh, thanks!! Sono nuovo del genere comico-romantico e sono felice che apprezziate il mio lavoro!!

Invader: Inv... O.O Cosa ci fai qui? Un momento... io scrivo Yaoi e tu mi incoraggi?? Dovrei bruciare tra le fiamme dell'inferno, non credi? ^__^

Sylviaeraclea: Grazie mia cara consorte! Ho letto il terzo cap... ero convinto dei aver recensito... Comunque grazie!!

Garrick: Eh, eh... Grazie! Personalmente, come ho gia detto, cerco di fare del mio meglio per far assomigliare i personaggi a quelli dell'anime! Neppure a me piace molto l'OOC!!

Nel prossimo capitolo...
La ragazza camminava nervosamente per la stanza, scotendo di tanto in tanto la testa rossa.
"Dobbiamo fermarli!" affermò con decisione
"Claus non può fare... quelle cose con lui! E' ancora un bambino!"

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Capitolo 4
*** Wrong Boycott ***


Capitolo 4: Wrong Boycott

Capitolo 4: Wrong Boycott

 

“Tu come lo sai?” domandò Lucciola

“ Claus ha chiesto a Mullin di prestargli la vaselina!” esclamò la sua complice.

La ragazza camminava nervosamente per la stanza, scotendo di tanto in tanto la testa rossa.

“Dobbiamo fermarli!” affermò con decisione “Claus non può fare... quelle cose! È ancora un bambino!”

L’altro non disse nulla, rimase a fissare un punto imprecisato nel muro, pensoso.

“Ah, al diavolo la segretezza!” gridò Lavie e uscì sbattendosi la porta alle spalle.

Era intenzionata a trovare il suo amico, doveva ASSOLUTAMENTE fargli cambiare idea: stava per fare il più grande errore della sua vita!

La sua decisione però svanì completamente quando, passando di fronte a una porta, udì dei rumore equivoci e lei, panicata, tornò di corsa nella stanza dell’altro.

“Lucciola, Lucciola!” strillò.

Il ragazzo sobbalzò e si voltò verso di lei.

“Cosa c’è?” chiese contrito.

“Claus e Dio!” rispose la rossa “Nella cambusa! Stanno... stanno...” iniziò a gesticolare furiosamente, poi si interruppe e, afferrato Lucciola per un lembo della tunica, lo trascinò fuori e lo condusse davanti alla stanza incriminata.

“Apri, presto!” gli ordinò.

Il ragazzo esitò.

Sentendo una vampata di calore salire a imporporargli le gote, Lucciola deglutì, poi batte le nocche sulla porta.

Dall’interno della cambusa non ci fu alcun responso significativo; i gemiti ambigui proseguirono.

“Ti ho detto di aprire, non di bussare!” esclamò Lavie.

Lanciò un’occhiata all’altro, prima di aggrapparsi alla maniglia e tirare.

 

Non sarebbe completamente corretto dire che, anche stavolta, Lavie aveva preso un granchio.

Non si era sbagliata, infatti, sull’origine dei rumori molesti: qualcuno stava davvero facendo ‘quelle cose’ in quella stanza, solo che quei qualcuno non erano Claus e Dio.

“S-Sophia... Comandante...” balbettò la ragazza.

I due rovistarono sul pavimento, alla ricerca di qualcosa con cui coprirsi.

“Non si usa bussare?” commentò Alex, con quella sua voce incolore.

“Ciao Lavie” salutò la donna che era con lui, scostandosi una lunga ciocca castana dal volto madido “Hai bisogno di qualcosa?” il suo tono pacato e cortese poco si confaceva a quella situazione.

“Io... io...” fu l’unica cosa che riuscì a balbettare lei in risposta, prima che Lucciola prendesse in mano la situazione e, sbiascicando uno “Scusate!”, richiudesse la porta.

“Ops!” esclamò Lavie, sotto lo sguardo freddo del suo complice, quando riuscì a riscuotersi dal suo shock.

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