Give me love

di iloveedsheeran
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Why me?? ***
Capitolo 2: *** beautiful day! ***
Capitolo 3: *** problem! ***
Capitolo 4: *** un pò di sole ***
Capitolo 5: *** i can't ***
Capitolo 6: *** addio! ***
Capitolo 7: *** la verità ***
Capitolo 8: *** le rondini ***



Capitolo 1
*** Why me?? ***


Ciao, mi chiamo Maddy. In realtà mi chiamo Madison ma detesto quel nome, quando mio padre mi chiamava così mi ritrovavo con nuovi lividi e nuove cicatrici.
Non sono più vergine da quando avevo 13 anni. No. Non sono una troia, sono stata violentata dall’uomo che mi ha messo al mondo. Mia madre è morta dopo avermi partorito e da quel momento sono stata condannata da mio padre che sfogava il suo dolore su di me.
Poi mi sono trasferita in Irlanda e abito insieme a 4 ragazze fantastiche, loro non sanno la mia storia. Nessuno la conosce.
Francine è la mia migliore amica, lei era la mia unica salvezza, poi c’era Ariana una ballerina nata, Alexandra che mi ha sempre aiutato a scuola e poi Serena che mi spingeva a frequentare ragazzi ma io ho sempre rifiutato. L’unico ragazzo a cui mi avvicinavo era Francesco, lui era speciale, ogni tanto fumavamo una sigaretta insieme.
Sì fumavo, mi aiutava a dimenticare. La notte facevo sempre lo stesso sogno: il suono di una chitarra, e poi le mani di mio padre che mi stringevano sempre più forte fino a non farmi respirare.
Ormai non dormivo quasi più, ero invasa dal terrore e spesso mi ritrovavo a dormire insieme a una delle ragazze per la paura che quell’uomo mi venisse a prendere.
Può sembrare strano per una ragazzina di 16 anni ma il fatto era che io ero strana. Io non ero ‘fantastica’ come le altre, io ero una sopravvissuta al passato, ma come sanno tutti al passato non si sfugge…..
Ero sempre vestita con felpe larghe e pantaloni lunghi, nonostante avessi un bel fisico, parlavo con pochissime persone e suonavo la chitarra.
La mia vita iniziò a cambiare un giorno di settembre, mi svegliai con la pioggia verso le 5:00 e sveglia le altre
- Coraggio ragà abbiamo lezione fra 3 ore!
F: - Maddy mancano ancora 3 ore non ci svegliare così presto, dormi!
-Sai bene che non riesco! Arià hai una sigaretta??
A: -non fumo! Come faccio ad averle??
-Serena le hai tu??
S: -ieri mi hanno chiesto di fare un tiro e me la sono conservata per te, e lì sul tavolo.
Presi la sigarette mi affacciai dalla finestra e l’accesi, ormai non mi distraeva nemmeno la sigaretta. Mi feci una lunga doccia fino alle 6:00 poi indossai una felpa nera e dei jeans, le mie solite Nike e, con lo zaino su una spalla, salutai le altre che ancora non erano pronte come sempre.
Arrivata vicino scuola trovai Francesco
-Ciao!- e li diedi un bacio culla guancia, la gente pensava che fossimo fidanzati e noi lo lasciavamo credere.
-Ciao amò- mi chiamava così anche se a me non piaceva tanto
-Lo sai che non sopporto quando dici così!
-A me invece piace chiamarti amore perché tu lo sei!- ancora con questa storia
-Ti ho già detto che noi non siamo niente!
-Perché? Che c’è di male???
-Oddio non ti sopporto quando fai certi discorsi! Non mi va!
-Ok…. Ne vuoi una??
-Ho già fatto! Vado a farmi un giro!!
Mi allontani da lui, era un bravo ragazzo ma non lo amavo e lui non amava me, era meglio così. Mentre gironzolavo vidi un ragazzo, rosso che suonava la chitarra, suonava la stessa canzone dei miei incubi, lui mi salutò ma io scappai impaurita in preda al panico. Bene. La mia figura di merda l’avevo fatta. Entrai in classe prima ora chimica. Perfetto!
Prof: -Ragazzi vi presento un nuovo studente si chiama Edward Sheeran!
Spuntò quel ragazzo con lo sguardo timido. Perché ero talmente preoccupata da cosa avesse potuto pensare di me???

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Capitolo 2
*** beautiful day! ***


Prof: -coraggio vai a sederti vicino a Crooley
No! Questo proprio no! Lo doveva avere anche vicino!
Mentre lui si dirigeva al banco vicino al mio mi si stringeva lo stomaco
“coraggio Maddy che te ne frega di quello sfigato! Riprenditi!”
-Ciao!- mi disse lui con uno sguardo amichevole
-Ciao- accennai un sorriso, questo era strano. Mi stavo spaventando.
-Come ti chiami??
-Maddy- ero convinta che una risposta secca lo avrebbe allontanato
-Fantastico!!-
-Che??- cercavo di avere un atteggiamento disinteressato ma il fatto era che ero davvero incuriosita da quel ragazzo.
-Vedi Maddy non è un nome ma un abbreviativo, la gente è convinta che sia più importante il nome intero ma non è così!!
-Ah no??
-Vedi il nome ce lo danno i nostri genitori non lo scegliamo noi, mentre l’abbreviativo è una nostra creazione, fa parte di noi ed esprime ciò che noi siamo. Insomma anticipa il nostro carattere.
-Non l’avevo mai vista da questo punto di vista!- ero sempre più interessata al rosso. –E quale sarebbe il tuo abbreviativo??
-Ed!! I miei amici e i la mia famiglia continuano a chiamarmi Edward e non lo sopporto! Perché decido io come mi devono chiamare!!!
-Bene Ed, piacere di conoscerti, sono Maddy!- e gli sorrisi. Ma stavolta era un sorriso esposto, un VERO sorriso, un di quelli che non facevo da tanto.
-Lo sai Maddy? Credo che andremo molto d’accordo-
-Lo credo anche io Ed!- ok basta. Quella che parlava non ero io! Ho sorriso a pochissime persone e in più dopo averle conosciute bene. Lui invece no. Lui era diverso. Sapevo che non mi avrebbe fatto del male se avessi esposto la parte più vera di me. Quella che amava scherzare, quella che non si arrendeva mai, quella che ormai era morta. O credevo fosse morta. Perché in realtà era solo stanca e LUI l’aveva tirata fuori! Ero davvero sconvolta da tutto, credevo che non avevo speranza. A quanto pare mi sbagliavo….
Finalmente arriva ora di pranzo, solitamente andavo da Francesco o mi sedevo da sola. Le altre non pranzavano fuori, loro avevano altri corsi come canto o recitazione e rimanevo da sola.
-Maddy! Pranziamo insieme? Ti voglio far vedere una cosa-
-Certo arrivo!- risposi con l’entusiasmo di una bambina, quella bambina che non sono mai stata….
-ma che ti prende?? Non ti piacerà quel rosso?? E’ uno sfigato!!- mi girai e trovai Francesco, il solito geloso!
-L’ho conosciuto oggi durante l’ora di chimica…..ED!!! VIENI TI DEVO FAR CONOSCERE UNA PERSONA!!!!!- gli urlai e lui corse subito – Ed lui è Francesco, un amico, è stata la prima persona che ho conosciuto quando siamo arrivati qui!-
Ed: -piacere!-
F: -come va?-
-ora dobbiamo andre ci sentiamo dopo le lezioni Frà- gli diedi un bacio e poi me ne andai
Arrivammo nel parco della scuola, nessuno ci veniva mai. Ed tirò fuori da un cespuglio una chitarra e cominciò a suonare. Era bravissimo! Le parole si univano alla sua musica e aveva una voce stupenda!
-Ed ma tu sei un poeta!! Un cantante!!
-Spero di diventarlo, la sera mi esibisco in qualche locale così per farmi conoscere!
-Lo sai anche io suono la chitarra!!
-Potresti venire con me! Mi aiuteresti tanto!!
-Mi piacerebbe….. Ma non sono il tipo di persona che suona davanti a tutti, mi mettono a soggezione tutti quegli occhi puntati addosso!
-okay non preoccuparti…. Avvisami quando cambi idea!






questo è il 2' capitolo spero vi piaccia, vi anticipo che Francesco è molto geloso e la cosa non finirà bene, le conseguenze di questa gelosia le riscontrerà Maddy

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Capitolo 3
*** problem! ***


PARTE FRANCESCO
 
“Ti presento Ed Sheeran” quelle parole rimbombavano nella mia testa in continuazione. Dove stavano andando?? Perché Maddy era così sfuggente??
La questione non quadrava, Maddy era completamente diversa con Sheeran, quel bastardo come cazzo aveva fatto a renderla così docile in così poco tempo?? Decisi di seguirli.
Ridevano e scherzavano insieme come se si conoscessero da sempre. Sentivo qualcosa rompersi dentro di me. Non potevo starmene lì sedua a vedere come se nulla fosse, sarei intervenuto nel pomeriggio ad allontanarli… Quel secchione non aveva capito una cosa: Maddy era mia e tutti lo sapevano.
*fine pranzo inizio corsi pomeridiani*
 
PARTE MADDY
Ora di storia, speravo solo che finisse in fretta, volevo rivedere Ed . Lo so sembra strano ma lui era un ragazzo a posto, non era male.
Mentre prendevo i libri dall’armadietto mi senti prendere i fianchi da dietro. Mi girai. Francesco.
-Ehi
-ciao Maddy! Sai cosa stavo pensando che sarebbe molto carino se uscissimo insieme. Tutta la scuola parla di noi e la cosa non mi infastidisce sai?
-Ascolta Francesco, tu mi piaci sei simpatico ma seriamente non mi va di uscire con te. Non durerebbe poi mi conosci, sono insopportabile, i stancheresti subito.
-E’ per Sheeran vero??
-Che??
-Dai ammettilo che ti piace il rosso!
Non risposi, non per paura, perché era una domanda a cui non sapevo dare risposta. Poi scusa ma ero io la dura in quella situazione! Io ero Maddy Cooley e non mi permettevo a nessuno di alzare la voce o avere scenate di gelosia, neanche se quel qualcuno fosse Francesco.
-Non hai capito che quello ti vuole portare solo a letto??? Lui vuole la tua verginità per deriderti! Non dirmi che ci sei cascata ai suoi trucchetti??-
Già peccato che io non avevo più la verginità!
-Sei solo un povero illuso, cosa speri di ottenere così? Vattene Francesco-
-Lui vuole il tuo corpo! Non ti sei accorta che mezza scuola si gira per ammirare il tuo grazioso fondoschiente?? Se lo mangiano con gli occhi, vieni con me….
Mi afferrò per i fianchi e mi portò a sé dandomi baci sul collo
-Brutto verme lasciami!!!
E gli assestai un cazzotto sul naso. Per una come me l’autodifesa è uno scherzo sono abituata fin da piccola a difendermi, perché quando si ha un padre violento in casa bisogna essere sempre all’erta.
*inizio flashback*
Sento papà rompere il set di piatti che i nonni avevano regalato al matrimonio con la mamma, e a passi pesanti si dirige verso la mia camera, non respiro più. Tremo. La porta si apre. E’ lui…..
-Stupido errore! Vieni qui che me la paghi, sì, soffri come soffro io-
Mi tira a sé, mi graffia mi morde. Mi stringe.
-Papà per favore basta!- cerco di urlare con un filo di voce
-Non sono tuo padre non chiamarmi così! Hai ucciso tua madre brutta bestia!!!!-
Mezz’ora dopo.
Distesa a terra, vestiti strappati. Ossa rotte. Non riesco ad aprire completamente gli occhi. Probabilmente mi avrà colpito in un occhio e ora è gonfio.
*fine flashback*
 
Gli assesto un calcio negli stinchi e scappo via. Quell’essere non mi avrebbe mai più vista.
Torno nel parco della scuola, le sue parole mi avevano ferita più di quanto credessi. Non capivo perché tutto questo odio nei miei confronti. Perché ero così fottutamente sola? Anche la persona più vicino a me era troppo lontana per sentirmi gridare, per sentire le mie richieste d’aiuto.
L’unico che mi poteva ascoltare era Ed . Ma come potevo fidarmi dopo ciò che mi aveva detto Francesco??
-S…sono sola, perché? Perché a me??
Sentii una mano poggiarsi sulla mia spalla e subito dopo una persona si sedette sull’erba vicino a me. Ed.
-qualcosa non va??
-non mi va di parlarne
-D’accordo ma non credo che fare le domande alle piante ti aiuterà a sentirti meglio
Si alzò ma si vide benissimo che stava fingendo
-Non ignorarmi!!!!! Vieni qui *faccia da cucicolo*-
-ti ascolto
-Ho litigato con Francesco, lui ha frainteso i miei sentimenti, mi ha chiesto di uscire e ho rifiutato. Ha cercato di baciarmi, con la forza e….
-COSA? MA QUELLO E’ PAZZO!! E TU CHE HAI FATTO??
-gli ho tirato un pugno in faccia e un calcio.
-vuoi che ci parli??
-nono non lo voglio più rivedere, ma mi chiedo perché la gente è così lontana da me….
-perché tu non gli vieni incontro forse, magari è la gente stessa che ti vede lontana da lei e quindi fa altrettanto, poi ci sono io qui!
-Ed tu non sai niente di me!
-Nemmeno tu sai niente di me, il bello dell’amicizia è proprio questo: ogni giorno ci conosceremo sempre di più
-Forse quello che scoprirai su di me non ti piacerà, Ed non è facile starmi accanto, lo dicono tutti anche le mie migliori amiche!
-Maddy ognuno ha i proprio segreti, nessuno ha una vita ‘perfetta’ per questo esistono gli amici!
-Grazie!!
-Mangiamo cinese dopo le lezioni??
-Sarebbe una buona idea ma che ne dici se l’ordiniamo e ce lo mangiamo nel mio appartamento?? Ti farò conoscere le altre ragazze vedrai che ti piaceranno!!!!
-se non sono di troppo mi piacerebbe davvero!!!

















Holaaaaa
mi dispiace tanto ma i problemi non sono nemmeno iniziati T.T Francesco ha tante sorprese per la nostra Maddy!!
Ma il padre di Maddy?? Possibile che non si fa più sentire?? IO non ci giurereiiii

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Capitolo 4
*** un pò di sole ***


Dopo le lezioni cha avevamo completamente saltato, io e Ed prendemmo il pullman e arrivammo di fronte al palazzo in cui vivevo
Ed: -in che piano vivi tu??
-quello di sopra, ho bisogno dell’aria fresca quando “studio”, ci converrà usare l’ascensore a meno che non preferisci  farti 49 gradini divisi in 5 rampe- gli risposi con aria di sfida
Ed: -mmmmmh, vabbè dai preferisco non umiliarti!!!-
-simpatico luiii- e gli mostrai la linguaccia. Tecnicamente io ero la dura della scuola ….
Salimmo (ovviamente con l’ascensore) e entrammo nel mio appartamento. Non era enorme ma ci si stava bene in 5
-vieni…. Vedi questa è la camera mia, di Francine e Ariana, mentre qui dormono Alexandra e Serena, qui c’è il bagno che ti conviene non vedere, il mini-salotto, può sembrare piccolo ma il divano è abbastanza grande per tutte il sabato sera!!! E poi la cucina, che ormai ha fatto le ragnatele perché nessuna di noi cucina in modo minimamente decente!!-
Ed: -ahahahahahahahahah e cosa mangiate??
-la sera prendiamo le pizze, per pranzo ordiniamo le pizze, per merenda prendiamo le…
Ed: -pizze???
-yeess- aprii il frigorifero e presi 2 lattine di Coca, gliela lanciai e lui la prese al volo
-le altre dovrebbero arrivare da un momento all’altro! Vedrai sono un po’ strane ma simpatiche, Serena potrebbe chiederti di uscire! E’ molto socievole con i ragazzi! E anche molto carina…- dissi con un tono un po’ più triste notando quanto successo aveva lei con le persone.
Ed: -anche tu lo sei!- mi rispose come se mi avesse letto il pensiero. Ovviamente io arrossii peggio dei suoi capelli poi gli lanciai un cuscino in faccia….bho volevo sdrammatizzare
Ed: -mi stai sfidando?? Guarda che dalle mie parti mi chiamano il re dei cuscini!!
-sbruffone spavaldo!!
Ed: -l’hai voluto tu!!- e cominciarono a volare cuscini per tutta la cucina…. Li lasciavamo sempre sul mini-divano che c’era lì.
Ad un certo punto caddi sopra a quel coso, poi lui che era impacciato peggio di me mi cadde addosso
-daiii mi fai maleeee!!
Ed: -avanti non sono così enormeee
-Io non ci giurerei!!- dosso roteando gli occhi con quell’aria di angioletto che mi caratterizzava
Ci sembrava tutto normale fino a quando le nostre iridi non si scontrarono.
Non avevo mai notato i suoi occhi così azzurri.
Chi starà leggendo questa storia probabilmente penserà che è assurdo innamorarsi in un giorno, infatti in quel momento non scattò niente, ma la situazione era piuttosto imbarazzante soprattutto per me che l’unico uomo che avevo avuto ad una distanza così ristretta era mio padre quando mi picchiava
*inizio flashback*
Mi sono svegliata col rumore del portone quando si chiuse, papà deve essersene andato, sbuco fuori dal mio nascondiglio (un buco nel cemento coperto da una sedia) e vado a far colazione.
Nelle dispense c’erano solo alcolici ma sotto al frigorifero mi conservo dei biscotti integrali, gli unici abbastanza economici da potermi permettere con gli spiccioli che mi davano i passanti.
L’unica persona che mi aiutava a sopravvivere era Lucia, una vicina molto povera anche lei che però mi preparava un pasto dignitoso ogni giorno.
I graffi mi facevano molto male e la mia faccia era indecente, un occhio gonfio e dei lividi nella mia guancia sinistra.
A 14 anni le ragazze escono, io invece mi nascondevo per la vergogna. Presi una decisione. Quella notte lui non mi avrebbe trovata a casa.
*fine flashback*
Feci un colpo di tosse per interro,pere quel momento così imbarazzante e mi alzai e, naturalmente, lui si alzò con me ci mettemmo seduti sul divanetto e per fortuna arrivarono le ragazze. Balzai subito in piadi e le corsi a salutare molto più energica del solito
-ciaooo ragzze!!!!
Serena:-che cos’è tutta questa euforia???-
-vi presento un mio nuovo amico Ed
A quelle parole le ragazze sgranarono gli occhi sorprese e felici per me, corsero a d abbracciarmi lasciandomi senza parole. Credo che Francine si sia commossa
Serena: -non ci credo Maddy! Brava!!
Alexandra: -siamo contentissime per te!!
-oiii ma che avete capito è solo un amico!! L’ho conosciuto oggi nell’ora di chimica e magari sarebbe anche carino se vi presentaste!!
Serena: -piacere Serena! Sei il benvenuto!
Alex: - io sono alexandra ma mi puoi chiamare Alex
Ed:- piacere mio!!
Francine:- io sono Francine sono contenta di conoscerti!!
Ed: -anche io!
Ariana: -io mi chiamo Ariana molto piacere
Ed:- piacere!
Io:- bene ora che le presentazioni sono finite io e Ed avevamo pensato di ordinare cinese!
Ed: -il ristorante qui vicino fa ottimi involtini primavera!
Serena: -non ho mia mangiato lì, comunque ottima idea!!
Alex: -scusate se sono guastafeste ma i compiti????
A quel punto il nostro entusiasmo si spense e gridammo all’unisono –cacchio!!-
Ed: -vabbè fa niente magari un’altra volta!
-nononono ora studiamo e poi ordiniamo cinese!!! Non credo che ci metteremo molto ognuno nelle proprio stanze, Ed vieni con me
*1 ora e mezzo dopo*
Serena: -noi abbiamo finito da voi come va la situazione??
Io: -finito anche noi!!
Ed: -allora io chiamo voi ordiniamo il menù competo così avremo un po’ di tutto
Mangiammo e scherzammo tutto il tempo, non ricordo di aver passato una serata così divertente in tutta la mia vita. Dico sul serio. Non pensa che al mondo ci fossero anche persone buone come Ed Francine Serena Alex e Ariana, FORSE le cose si stavano aggiustando finalmente....
Arrivò il momento dei saluti, Ed diede un bacio sulla guancia a tutte ma arrivato il mio momento mi abbracciò e mi sussurrò “al parco domani” come risposta gli sorrisi.
Sembrava tutto così bello, ma lì, da una finestra qualcuno aveva visto la battaglia dei cuscini, le occhiate divertenti che Ed e Maddy si lanciavano durante lo studio, la cena così tranquilla.
Insomma aveva visto tutto! E questo significava altri guai per la nostra Maddy


      


ciauuuuu 
quel FORSE di Maddy in realtà è un NO, nel prossimo capitolo entrearà un nuovo personaggio; sarà una cosa postitiva per la ragazza??

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Capitolo 5
*** i can't ***


PARTE FRANCESCO
Ecco. L’aveva portato anche a casa sua. Se vanno avanti così alla fine del mese si sposano!
Cosa avevo io in meno di quello? Me l’avrebbe pagata lui. Me l’avrebbe paga lei.
Rimasi lì davanti a quella fottuta finestra, a vedere quella ragazza così assurda ma così bella…
Un viso così angelico che nascondeva un’indole fin troppo diabolica. Non mi ha mai raccontato la sua storia ma non deve essere stata facile per i suoi comportamenti, faceva ogni pazzia per sollevarsi di qualche centimetro dal mondo che la circondava. Di lei sapevo solo che era scappata di casa. A quel punto mi venne l’idea perfetta per fargliela pagare, ma non volevo correre, infondo l’amavo. Gli avrebbe dato qualche possibilità. Sarei intervenuto prima sul rosso.
PARTE ED <3
*7.20 mattino*
Ero lì con 20 minuti di anticipo ad aspettarla, ero entusiasta di vederla, non vedevo l’ora.
Sì infondo devo ammettere che mi trovavo bene con lei, era una ragazza molto carina, in tutti i sensi. Sapevo che nascondeva qualcosa, ma volevo che fosse lei a dirmelo, quando si sentirà pronta, quando io mi sentirò pronto.
Maneggiavo con la chitarra, l’unico modo per ammazzare il tempo, e sentii una presenza dietro di me e senza voltarmi dissi
-Meddy vieni siediti non rimanere lì!
*presenza misteriosa*: -ti piacerebbe vero? Ammettilo che ti piace, vuoi solo portarla a letto! Brutto bastardo!!
A quel punto mi voltai: Francesco!
-Sei solo un pazzo lasciami in pace..
F: -Solo se ammetti i tuoi sentimenti per lei! Avanti io sono qui! Aspetto, solo che tra un po’ dovrebbe venire la tu amichetta, e che dirà quando ti vedrà con me??
-Vattene
F: -NO! Voglio solo sapere le tue intenzioni con Maddy, tutto qui
-E’ una ragazza molto intelligente, mi piace il fatto che lei sia tutto un mistero, e sottovaluta se stessa senza rendersi conto di quanto è…… bella.
Mi persi in quelle parole, non sapevo controllarmi, volevo dirlo che per me era solo un’amica ma i miei sentimenti erano così strani da non poter definirli! –Però è solo un’amica!
F: -Brutto bastardo!!!!!!
Mi sferrò un pugno al naso, e io li feci una mossa di arti marziali (mio padre insegnava in una palestra) e lo misi a terra
F: -va bene, mi arrendo. Ma non ce la farai con lei. Non si innamorerebbe mai di uno sfigato come te, e con questo ti saluto….. ah dovrai trovarti una scusa credibile per il sangue che cola dal tuo bel nasino!-
Cercai di tamponare il sangue che usciva ma niente. Maddy arrivò molto puntuale. Aveva una felpa nera di 3-4 taglie più grande e un pantalone molto leggero. I capelli raccolti in una coda e uscivano alcuno ciuffetti, stava bene sì. Ok ora la smetto.
PARTE MADDY
Anche quella notte feci l’incubo, era molto più spaventoso, troppo per me.
Sveglia come sempre alle 5 mi faccio la doccia fino alle 6.00 e solita routine, non fumai, non mi andava bho sono tutta strana. Mi misi una felpa nera e dei leggins a fantasia, wow si notano pochi cambiamenti in me giusto??
Andai al parco della scuola e trovai Ed che mi fissava, abbassai lo sguardo imbarazzata, aspetta un attimo…… rialzai lo sguardo, Ed stava sanguinando
-Ed ma stai sanguinando! Cos’è successo?? Hai bisogno d’aiuto??- e mi avvicinai per vedere la ferita che era molto vicina al naso, cercai di toccarla ma ottenni solo alcuni gemiti di dolore da parte di Ed
-vado a prendere il kit dall’infermeria arrivo tra qualche minuto-
*2min dopo*
Mi avvicinai li alzai il viso con il dito e lo tamponai con l’ovatta imbevuta di detergente e aspettai che il sangue finisse di fuoriuscire. Mentre lo medicavo normalmente, entrambi ci accorgemmo di quella ristretta distanza!
PARTE ED
Di nuovo quella strafottutissima distanza  che ormai non capivo più se volevo aumentare o diminuire!! Vidi Maddy cercare di medicarmi più in fretta molto imbarazzata. Probabilmente Francesco aveva ragione, infondo io non posso competere con lei. Un momento. Da quando mi piaceva Maddy?? I miei sentimenti correvano molto più avanti del mio cervello, o forse era il contrario. Comunque non feci altro che guardarle gli occhi sorridendoli tutto il tempo, erano così carini, aveva anche una boccuccia così piccola e graziosa. Porco cane dovevo riprendermi!!!
Quando finì mi fece la domanda che temevo
Maddy: -come te la sei fatta questa??
PARTE MADDY
Mi aveva fissata per tutto il tempo. Odio quando la gente mi fissava ma non mi ha dato poi così tanto fastidio, anche se poteva risparmiarselo. Poi gli domandai
-come te la sei fatta questa???
Ed: -no, niente- certo e io ci avrei creduto
-ah ecco ho sempre sospettato che facendo “niente” si poteva ottenere una ferita del genere.
Accennò una risata
Ed: -niente di importante!
-per questo puoi dirmelo senza problemi!!!
Ed: -non ti si può nascondere niente!- non so se era un complimento o un rimprovero
-sei stato tu il primo a dire che un amico serve a confidarsi, se c’è qualcosa che non va me lo puoi dire!
Ed: -è venuto Francesco e crede che noi abbiamo una storia ed io voglio solo…. Si insomma, hai capito-
Era così carino quando arrossiva!
-e tu??- volevo sapere a tutti i costi la sua risposta, troppo curiosa di sapere ciò che lui pensava di me, divenne ancora più rosso e disse
Ed: -vuoi le parole precise??
-certo-
Ed: - gli ho detto che sei molto intelligente, e sei un continuo mistero, ti sottovaluti molto e non ti rendi conto di quanto sei…..sì ecco….bella. ma sei solo un’amica-
Stavo esultando!! Mi considera bella??? Ancora non capivo il motivo di tanta felicità ma sprizzavo gioia da tutti i pori
-capisco…. E ti ha dato un pugno??
Ed: -ehm…sì
-ora vado e gli rompo la testa!!!
Corsi decisa verso il cortile ma poi la sua mano avvolse la mia. Era così calda e morbida. Aveva le mani più belle del mondo. PORCA PUTTANA BASTAAA!!
Ed: -tu non vai da nessuna parte, ricordi cosa ti ha fatto?? Non si ferma a niente quello e per ciò che ti ha fatto non mi fiderei della sua gentilezza! Poi è una questione mia e sua! Tu non c’entri nulla!
-è colpa mia………
-NON è colpa tua, è colpa di quel verme, mi so difendere, non preoccuparti!
Mi sollevò il viso alzandomi il mento, si accorse che stavo piangendo, mi asciugo le lacrime col pollice
Ed: -ti voglio troppo bene per vederti piangere
PARTE ED
Quando la vidi piangere mi si spezzò il cuore, un essere innocente come Maddy era troppo fragile per sopportare tutto questo ed io, ance se non volevo ammetterlo, ero troppo INNAMORATO per vederla così.
Gli asciugai le lacrime
-ti voglio troppo bene per vederti piangere
Ecco. Non ho retto ai suoi occhi. Al suo sguardo.
Sapevo che era la cosa più stupida, più folle che potessi fare ma allungai la mia mano sul suo fianco portandomela più vicina al mio corpo. I nostri respiri si erano uniti, lei non oppose resistenza, avvolse le sua mani intorno al mio collo. I nostri nasi ormai si sfioravano, le nostre labbra erano a millimetri di distanza. Non resistetti più e la baciai con tutta la voglia che avevo di assaporare le sue labbra perfette.
PARTE MADDY
“ti voglio troppo bene per vederti piangere”
Quella frase. Quella fottutissima frase mi aveva provocato brividi indescrivibili.
CAZZo. Mi piaceva Ed, ma aveva paura di amare. Non sapeva cosa fosse l’amore, era sempre stata un’emozione estranea alla mia vita. Riuscivo a vederlo ma non a capirlo. Dai libri che leggevo pensavo che fosse la rovina dell’uomo. Era assurdo soffrire per una persona solo perché non ricambiava i tuoi sentimenti. La sofferenza che ho provato io era tutt’altra cosa rispetto a questa che a confronto mi sembrava una cazzata. Eppure in quel momento ebbi paura delle mie emozioni, di soffrire per l’ennesima volta.
Ma per la èrima volta, decisi di essere felice, mi lasciai trasportare dal momento e lo baciai.
 
Era tutto così perfetto, troppo perfetto.
Una voce. Quella voce. Interruppe quel bacio. Staccai le mie labbra dalle sue e mi girai terrorizzata.
Lui. L’uomo che mi aveva distrutto la vita era tornato.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
SSSSSALVEEEE
Allora come promesso il personaggio nuovo è arrivato.
Mi piace rovinarvi la vita muaahahahahah
Anyway ci vediamo al prossimo capitolo!!!!! Recensiteeeeee 

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Capitolo 6
*** addio! ***


-Madison!
Ecco. Era tornata. Quella voce.
Mi girai di scatto sperando che fosse stato tutto un incubi invece lui era l’. e nemmeno le braccia di Ed mi facevano sentire al sicuro. Lo guardai terrorizzata e poi scappai in classe, seguita da Ed.
Ed: -Ma che succede?? Chi  quell’uomo        
-Mio padre, non posso spiegarti tutto, aspetterò fino alla fina delle lezioni.  Si avvicinò  a me per un bacio, ma mi allontanai. L’ultima persona che avrei voluto coinvolgere era lui.
*5 ore dopo*
Stavo sistemando tutti i libri con cura nell’armadietto, cosa che facevo raramente, odiavo l’odore di chiuso degli armadietti, così polverosi. Ma in quel momento tutto sembrava utile per perdere tempo. Non volevo raccontargli la mia storia. Sono sempre stata un tipo molto riservato. E anche se gliela avessi raccontata cosa sarebbe cambiato?? Lui, l’uomo dei miei incubi è tornato e sapevo che non si darebbe dato pace fino a quando non avrà ottenuto ciò che vuole. Sentii delle braccia avvolgersi con dolcezza alla mia vita, immaginavo che fosse Ed.  non mi sbagliavo.
Ed: -ehii mi vuoi dire cosa succede??
-…. Non qui-
Andammo allora nel cortile della scuola, ormai era diventato il nostro posto
-   Non ho mai avuto una madre, è morta dopo avermi messa al mondo. Non era capace di sopportare una gravidanza ma è andata avanti, il dottore era convinto he nemmeno io ce l’avrei fatta ma sono qui. Mio padre invece non ha sopportato la morta della mia mamma e mi ha sempre rifiutato come sua figlia, mi picchiava godeva nel farmi soffrire. Non ho mai avuto veri e propri amici, vivevo in una squallida villetta dell’Italia. A 13 anni mi violentò, riesco ancora a sentire l’odore nauseante dell’alcool che ormai faceva parte di lui, quel dolore lancinante che mi percosse per tutto il corpo partendo dal basso rimase nella mia testa e aspetto che se ne vada, prima o poi. In preda dalla disperazione   mi confidai con la mia vicina che contattò gli assistenti sociali…… Insomma sono capitata in Irlanda perché ho un lontano cugino, che non sapevo nemmeno io di avere. Durante una visita medica hanno visto in che condizioni mi trovavo e dopo numerosi interventi sono qui! Questo mio parente mi ha fatto frequentare questa scuola, mi ha dato una casa dove dormire. In un incidente stradale però, già se ne vanno sempre i migliori…. E per questo che non sono morta….-
Le lacrime sdi ribellarono al mio sistema nervoso e cominciarono a correre furi dal recinto in cui erano rinchiuse, forse per troppo tempo.
*parte Ed*
Il mio piccolo angelo, quanta sofferenza aveva provato fino a quel momento?? Perché a lei??
come può un padre  ridurre la propria figlia così?? L’abbracciai, era così fredda, aveva tanto bisogno d’amore…. Credo che urlava “dammi amoree” a tutte le persona che incontrava, ma in un modo così silenzioso che nessuno se ne accorge.
Povera la mia cucciola……. Troppi nomignoli?? Bho ha un viso così innocente, come si fa a non amarla?? Come si fa a farla soffrire??
L’abbraccia, sentii che era la cosa più giusta che potessi fare, avrei voluto prendermi tutto il suo dolore.
Maddy: -Ascolta quell’uomo è tornato  vuole me…. Potrebbe farti del male, forse dovremmo….
-NO! Io ti proteggero! Ti salverò da quello schifo in cui sei vissuta fin’ora, non voglio lasciarti andare….
Maddy : -Nemmeno io, credi che non voglia essere salvata?? Ma io ho troppe colpe, io sono destinata a soffrire, basta pensare alla mia povera mamma. Io non dovevo venire al mondo!!!
-Ascoltami, tutto ciò che è successo è stata colpa di tuo padre, la morta di tua madre non è stata colpa tua, sapeva che sarebbe finita in questo modo, ed è andata avanti ugualmente!!
Maddy: -ti farei soffrire soltanto, scusami….
Se ne andò, perché?? La sua debole figura svaniva nella lontananza. Era andata via, per sempre?? No. Non lo avrei permesso
Ormai le appartenevo, dove andava le andavo io. Credo che a un certo punto si sia voltata leggermente per sorridermi
Maddy: -infondo avresti dovuto capirlo dal soprannome!!
Le sorrisi, mentre morivo dentro…
 
 
 
Ehiii bella genteeeee
Alloraaaa, questa è la misteriosa storia di Maddy, ma non è completa, ci sono ancora tantiiiiiii dettagli che verranno svelati nel prossimo capitolo, qualcosa che riguarda il suo fisico…..
SCUSATEEEE
Se l’ho pubblicato con tutto questo ritardo, ma non avevo ispirazione :3, questo capitolo è molto piccolo lo so! Ma è solo perché dovevo farli lasciare, vi prometto che il prossimo sarà più lungoo
Vi salutooooo

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Capitolo 7
*** la verità ***


PARTE MADDY
Ricordo bene l’espressione di Ed, non era il suo solito sorriso, quello che spaccherebbe il mondo in due. Era un sorriso forzato, fatto a caso, senza espressione. Infondo anche io mi sentivo come lui. Ma cosa potevo fare? Non volevo si facesse male anche lui, e sapevo che con me sarebbe stato costretto a soffrire.
Faceva molto freddo, era molto umido. Le foglie vagavano nel nulla, spinte da quella brezza invernale, pungente. Strinsi le braccia al mio corpo per riscaldarmi, e poi i miei occhi si incrociarono allo sguardo di qualcun altro, uno sconosciuto, o no? Era lui di nuovo. David. Non me la sentivo più di chiamarlo “papà”.
David: -è il tuo ragazzo?
-No- affrettai il passo, andava dietro di me, tremavo, non dominavo più la paura.
David: -alla fine sei scappata…. Sai credevo che non ti avrei trovata, ma sai, il mondo è piccolo, mi trovavo qui in viaggio e chi trovo?? La mia piccola Madison-
Mentiva. Lo sapevo, sapeva dove trovarmi, lui era sulle mie tracce da un sacco di tempo.
-Quindi ora sarei “la tua piccola bambina”? Dopo che mi hai segnato la vita, dopo che mi hai tolto gli nani più innocenti della mia esistenza?? Come che mi chiamavi? Ah si “bestia”, non mi sembrava di essere la tua bambina quando mi hai violentata quella notte! O quando mi rompesti la bottiglia in testa… quando tornavi ubriaco dalle tue uscite non mi sembrava di essere una dolce bambina!
Quelle parole mi uscirono spontanee, così facilmente che non mi fermai a prendere fiato, le dovevo buttare.
David: -Sai, quando sei partita, avevo paura che mi arrivassero denunce, così ho cominciato a cercarti, per anni, e poi mi arrivò una lettera dall’Irlanda che mi dava le condoglianze per la morte di quel cugino di tua madre,  andai al funerale, e  indovina chi trovai? Una biondina, con i capelli corti raccolti in una coda di cavallo, un vestitino rosa, che piangeva . 15 anni, ancora una bambina.
Ecco la storia, a quel funerale c’era anche lui, fortunatamente non sapeva nient’altro
*flashback*
-Zio! Sono venuta per quei CD che mi avevi prestato…… Zio?
Zio: -Maddy sono qui nella libreria, aspettami lì, mi accompagni alla caffetteria
È sempre il solito, ama ascoltare la musica mentre sorseggia un buon caffè, infatti è un cliente abituale della miglior caffetteria della zona. Era un tipo molto tradizionale, ma infondo mi piaceva, mi aiutato molto e li sono riconoscente.
Così prendo il suo cappotto e scendo giù nella macchina seguita da mio zio, partiamo molto tranquillamente ma arrivati all’incrocio accade l’impensabile, un fuoristrada. Corre troppo veloce. Un attimo. E ci ritroviamo capovolti. L’ultima cosa che vedo è il sangue sopra il finestrino, dopo mi abbandono al senso della morte che ormai sembra  aver prevalso su di me.
Mi risveglio su un lettino d’ospedale, sono ancora molto debole
-Infermiera, dov’è mio zio??
Infermiera: -avete avuto un brutto incidente, avevi bisogno di una trasfusione e…….
-NO!
Infermiera: -ha lasciato questa lettera…..
Apro la lettera e perdo il controllo
“cara Maddy,
avrei preferito non dirti nulla, ma come ti ho insegnato, la verità è sempre la scelta migliore. Ho passato la mia vita da solo, senza nessuno con cui parlare, poi sei arrivata tu. Sei sempre stata un pò malinconica a causa della tua triste storia ma mi hai dato una ragione per vivere: restituirti la vita. se tu muori io morirei con te, il mio compito è quello di accudirti, nel bene…. E nel male. Purtroppo siamo granelli di sabbia e non possiamo opporci al destino. Però possiamo essere felici. E io ora lo sono. Lo sono perché ho dato la vita a un essere umano. E spero che un giorno potrai capire la gioia che si prova  a creare un piccolo umano. Sarebbe la mia soddisfazione più grande.  È arrivato il momento di salutarci, le nostre strade si sono divise, ma veglierò su di te. Porterò i tuoi saluti alla mamma! E smettila di bagnare il foglio!!
Ci rivedremo, mi auguro, il più tardi possibile!”
*fine flashback*
Cominciai a correre sempre più forte ma lui riuscì a prendermi per il polso, stringendolo con rabbia, mi avvicinò a lui e mi tirò uno schiaffo , era pronto a picchiarmi ma…..
X:-lasciala stare!
Sentii la presa di mio padre allentarsi e il mio corpo abbandonarsi , i miei occhi si chiusero nel tentativo di scappare da quel momento
 
Quando ripresi conoscenza non mi trovavo in quel ‘comodo’ marciapiede ma in un confortevole divano, vicino a un caldo caminetto. Mi guardai intorno e mi accorsi di un tavolino lì accanto, con una tazza fumante di caffè. Ad accompagnare questa atmosfera tranquilla un dolce suono di chitarra…..
 
 
 
 
 
Babyyyyyyyyyy
Eccomi qui con un nuovo capitolooo <3
Appena posso continuooo

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Capitolo 8
*** le rondini ***


Mi girai, ancora un po’ stordita, e vidi quella chioma rossa a cui ero così tanto affezionata. Cosa ci facevo lì? Non lo sapevo, e non volevo saperlo. Già, perché la verità spesso è solo uno dei tanti limiti del genere umano. Che bisogno c’è di sapere la verità quando, per una volta, le cose vanno perfettamente? Ero lì in una casa calda, comodamente sdraiata su un divano, e con il mio “migliore amico” a suonare la chitarra. Che importava del resto? Se la gente si godesse davvero la vita, quante cose sarebbero diverse… se mio padre si fosse ricostruito una vita, se avessi ascoltato il mio cuore per una volta, forse avrei trovata la felicità.
Ed: -ehi, sei sveglia! Ti ho preparato del thè caldo…. Stai meglio?- mi disse con la voce di un angelo che, come sempre, riuscì a farmi sorridere
-Ehm, sì tutto bene, ho solo un po’ freddo e un po’ di mal di testa , comunque il thè è buonissimo, grazie..
Mi sorrise, un sorriso pieno di dolcezza, solo in quel momento capii quanto bisogno ne avevo…
Ed: -fammi controllare la fronte…..- si avvicinò pericolosamente al mio viso, dio solo sapeva cosa ho provato in quel momento, perché nemmeno io lo sapevo…
Ed: -ehm…sì….sei un po’ calda, sei anche rossa!-
-Lascia stare, sto bene…- cercai di allontanarmi timidamente
Ed: -misurati la febbre, io intanto ti trovo qualcosa di caldo da metterti, se hai la febbre ti conviene fermarti da me nei prossimi giorni, ho già parlato con le altre e per loro è meglio così..... Mia sorella prima di trasferirsi in Canada veniva spesso a trovarmi, quindi ho qualcosa per te-
In effetti avevo 38, anche se non mi andava molto a genio la situazione, avrei preferito stare a casa…
Ed: -ecco!! Trovato, un maglioncino dei pantaloncini e delle calze antiscivolo
-non credo che accetti un rifiuto…. Dove posso cambiarmi??
Ed: -la tua camera è di lì- mi disse indicandomi la stanza più vicina al salone, era davvero una bella casa, arredata con gusto, e la camera era bellissima: una porta scorrevole nascondeva una spaziosa stanza, con una finestra abbastanza grande, una scrivania dove era poggiato un computer e sulle mensole c’era la tv, il letto aveva l’aria di essere molto comodo…. Non vedevo l’ora di dormirci. Mi cambiai e lo raggiunsi in cucina coprendoli gli occhi
Ed: -Mi chiedo chi possa essere questa scema che si diverte a fare questi giochi per bambini…-  e per tutta risposta gli morsi una guancia…. Credo che si sia capito che sono strana no?
Ed: -AHI! Che fai?? Mordi?? Ora ti faccio vedere io!!-
Si girò di scatto e cominciò a farmi il solletico, era il mio punto debole
-ahahahahahaahhahaha daii smettilaaa…. Ti prego!!
Mi prese in braccio e mi buttò sul divano
Ed: -e ancora una volta il vincitore è il formidabile Ed!!!!
-Montato!! Mmh ce buon odore, che cucini di buono??
Ed: -è una zuppa al kerry, ottima per la febbre- aveva un’espressione piena di orgoglio, distolsi un attimo lo sguardo a vidi dalla finestra uno stormo di rondini… Stavano emigrando. Mi alzai dal divano e aprii la finestra e mi affacciai per  vederle meglio, amavo le rondini.
Ed: -perché ti piacciono così tanto le rondini??
-Non lo so, mi chiedo cosa provano volando  al di sopra delle nostre teste, sono libere, possono arrivare dove vogliono stando insieme… vorrei volare anche io come loro, vorrei poter visitare posti nuovi, essere libera, trovare la ima strada senza più soffrire….
Ed: -sai, ho letto da qualche parte che gli esseri umani sono angeli con un’ala sola…. Possono volare solo se rimangono abbracciati
-peccato che chi si abbraccia a me finisce sotto tonnellate di terra….
Ed: -ma non è colpa tua! Dovresti  amare quelle persone perché è proprio grazie a loro che sei qui… ma non puoi renderti responsabile delle loro scelte, la gente fa quello che vuole a prescindere da noi. Possiamo solo accettare e continuare ad amarle conservandone un bel ricordo. Mio padre partì per l’America subito dopo la mia nascita e non è più tornato,  credi che non mi sia mai sentito responsabile di quella sparizione? Ma penso che prima o poi l’avrebbe fatto comunque. Già ci colpevolizziamo per i nostri errori, se ci facciamo una colpa anche di quelli degli altri vivremmo malissimo!
-sei mai rimasto da solo, Ed? Intendo da SOLO, senza nessuno su cui piangere? Senza nessuno che ti dicesse “tu per me sei importante”? senza che nessuno ti  coccolasse quando ne avevi bisogno?
Ed: -bhe… no
-ecco… io sì! Io lo sono tutti i giorni! e, credimi non lo augurerei a nessuno!
Ed: -Ma io sono con te! Le ragazze con cui condividi il tuo appartamento sono con te! E ti vogliamo più bene di quanto pensi!
Rimasi in silenzio. Odiavo quella conversazione. Mi prese a mano e me la strinse a sé. C’era un odore strano in quel momento. Un odore troppo strano…. Di bruciato!
Ed: -porca troia la zuppa!!!- disse correndo in cucina
Mi poggiai sul divano cercando di riflettere su quello che mi aveva detto Ed….. i miei occhi si offuscarono e la mente si svuotò prima ancora di accorgermene.
 
Da quell’istante della mia vita tutto cambiò….
 
 
 
Peipiiiiiiiiiiiiiiiiii
Ecco qui il capitolo, scusate come sempre il ritardo, però è molto profondo, ci tengo molto. Comunque passate anche da una mia nuova storia “little angel” e ditemi cosa ne pensate…
ciauuuuuuuuuu

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