La ragazza Zoldick

di Hisokagirl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 14 anni x Indifferenza x Nuova Vita ***
Capitolo 2: *** Regalo x felicità x Assassini ***
Capitolo 3: *** Zoldick x incontro x Angelo ***
Capitolo 4: *** telefonata x Odio illimitato x Hisoka ***
Capitolo 5: *** Incubo x Verità x Rischio ***
Capitolo 6: *** melodie del cuore x bacio x pericolo ***
Capitolo 7: *** Paura x Padre e figlia x salvataggio ***
Capitolo 8: *** chiodo x paura x ritorno ***
Capitolo 9: *** Lettera x tristezza x ricordo ***



Capitolo 1
*** 14 anni x Indifferenza x Nuova Vita ***


1° Capitolo..

Avevo ormai quattordici anni e questi ultimi li avevo passati ad allenarmi.
Tutti avevano per me un indifferenza totale e l’unica amica che mi ero fatta nella mia famiglia era Canarie.. Per quanto cercassi di avvicinarmi ad almeno un mio fratello, mio padre si intrometteva chiudendomi in camera per farmi allenare .. Mi chiedevo sempre perché fossi nata, e puntualmente non trovavo risposta.
Ma poi perché erano così?? Dei genitori non dovrebbero volere bene sempre alle loro figlie senza dipendere dal sesso che hanno??
-Illumi..- sussurrai..-Facciamo un po’ di lotta??-
-no non adesso kurate..-
Perché tutti.. Tutti quanti mi evitavano?? Come se fosse stata colpa mia che sono nata femmina..
Erano le 19.00 di sabato 10 giugno, e come ogni giorno tutta la famiglia si riuniva a cena, sempre interrotta da varie cose.
Nessuno mi rivolgeva la parola, come sempre. Ormai mi ero quasi abituata a starmene lì zitta a mangiare cibo che odiavo pure. Intanto pensavo, pensavo a tutti i miei 14 anni passati senza un bacio, una carezza.. mi guardavo intorno, cercando di capire le loro conversazioni e cercando di capire anche da un loro sguardo se si ricordavano che l’indomani sarebbe stato il mio compleanno. Ma niente..
L’ 11 giugno.. Il giorno della mia nascita da lì è incominciato tutto, tutti i miei guai, cioè la mia vita..
Finita la cena me andai in camera mi stesi sul letto e preso il cuscino cominciai a piangere..
-Il dolore che sento mi toglie il respiro, mi si stringe il cuore pensando ai miei 14 anni andati in fumo, mi scaglio verso la luna ma la fredda pioggia bagna il mio povero corpo.. Vado alla deriva persa nei miei tristi pensieri.. Ritrovo la felicità solo pensando al futuro sperando che sia migliore di questo presente, che prima o poi dovrà finire.. la mia mente spicca il volo cercando una fantasia che finalmente mi darà pace.. Allargo le mani verso la stessa luna di sempre sperando di trovare qualcosa che mi dica che vale la pena di vivere e che mi dia il coraggio per andare avanti e far tacere la voglia di uccidere, perché non sarò mai come loro, perché non sarò mai un assassina.. O almeno non voglio.. ma se questa è la mia unica speranza per farmi accettare allora si.. Per la mia famiglia abbandonerei il mio sogno per seguire il loro.-  detto questo mi addormentai sul mio lettone nero.
Incubi, solo incubi.. Morte, carte, chiodi.. Occhi rossi.. Era da un po’ di tempo che facevo lo stesso sogno. Una landa desolata piena di croci conficcate nel terreno, sangue dappertutto.. Morti.. Senza occhi.. Un ragazzo.. ma qui mi svegliavo sudata e ansimante.. All’inizio solo immagini sfocate ma in questo mese le immagini erano diventate nitide. Quel ragazzo l’aveva già visto da qualche parte, biondo con gli occhi azzurri e rossi, non riusciva a capire chi era  e dove l’avevo visto ma sapeva che prima o poi avrebbe capito tutto..

La mattina era arrivata e vicino al mio letto mi sono trovata un piccolo pacchetto..
-ma..- avevo gli occhi lucidi, pensando e fantasticando da quale dei miei fratelli era arrivato, lessi il biglietto tutto d’un fiato..
-Alla mia unica amica.. firmato Canarie..- sembrava troppo bello per essere vero, cosa doveva aspettarsi?? In 14 anni non aveva avuto niente perché questo anno dovrebbe essere stato diverso??
Uscii dalla stanza, avevo i capelli che andavano da ogni parte e  i vestiti tutti stropicciati..
-Ma ti sembra il modo di andare in giro? fila a sistemarti..- gli urlò dietro sua madre..
-Che bel compleanno..- sussurrai mentre entravo in camera sbattendo la porta..
Sentii ancora le parole di mia madre dietro la porta ma non ci feci caso..
Aprii il mio armadio e presi un vestito a caso, mi infilai la tuta nera e rosa e uscii nuovamente.
Mia madre era ancora lì ad aspettare che uscissi, forse per sgridarmi per l’ennesima volta o semplicemente per darmi degli ordini..
Me la ritrovai davanti ma guardata dritta negli occhi me ne andai dalla parte opposta..
-Vieni subito qui ragazzina!! Devi portarmi più rispetto..-
Scesi le scale velocemente , non volevo più sentire mia madre, oramai ero stufa di insulti e sgridate.. Ero più forte perfino di Killua ma nessuno mi aveva dato un po’ di fiducia.. Ero assorta nei miei pensieri quando Canarie mi riportò nel mondo reale..
-signorina è pronta in tavola..-  mi disse..
-Grazie..-
-E buon compleanno signorina..-
-Chiamami solo Kurate..- dissi mentre mi dirigevo verso la sala da pranzo..
-sei in ritardo ragazzina..- disse suo padre..
Non ci feci nemmeno caso ma mi sedetti tranquillamente al tavolo..
-Ragazzina devi allenarti di più..- continuò suo padre..
Fremevo dalla rabbia volevo trattenermi ma non ci riuscii..
-Ragazzina???? Papà sono tua figlia!!-urlai.. –Perché mi trattate così? Sono vostra figlia e vostra sorella.. Ho passato quattordici anni d’inferno, e tutto per colpa vostra.. Ho dei poteri che neanche immaginate. Ma perché dovete sempre rovinare tutto? – incominciai a piangere.. –Sapete una cosa? Oggi è il mio compleanno, e nessuno di voi se ne è ricordato.. Mi sarebbe bastato un tanti auguri.. Solo quello..- poi corsi via verso la mia stanza.. Presi una borsa misi dentro l’occorrente indispensabile e uscii di casa..
Intanto nella sala da pranzo era calato un imbarazzante silenzio, Illumi aveva provato a seguirla ma suo padre come sempre l’aveva bloccato..
-Non provarci..- Allora si risedette..
Ma cosa mi importava adesso?? Finalmente avevo avuto il coraggio di andarmene. Mi sarei presa un appartamento fingendomi maggiorenne e avrei vissuto una nuova vita. I soldi li avevo e il coraggio anche.. Non mi mancava niente.. E poi dovevo anche scoprire chi era quel ragazzo del sogno.. Era il mio obbiettivo.. Un obbiettivo che giurai di portare a termine..

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Capitolo 2
*** Regalo x felicità x Assassini ***


2° CAPITOLO.. Era notte e io ormai vagavo da ore ore, una giornata intera.. Non avevo mangiato niente e anche se con dispiacere cominciavo ad avere rimorsi su quello che avevo fatto solo quella mattina.. “Ma che volevo dimostrare andandomene via?? Sono solo una stupida..” pensavo. Ormai neanche io avevo più fiducia in me stessa. Avevo fame ed ero stanca, così andai in un motel e presi una stanza. Non era un granchè ma mi andava bene lo stesso, mi stesi subito sul letto scrutando ogni minimo movimento fuori dalla finestra come se volessi trovare qualcosa. Ma niente.. Guardavo il soffitto quando il mio cellulare squillò. -Pronto?- dissi con un filo di voce portandomi lentamente l’apparecchio all’orecchio. Ma nessuno rispose, pensai subito ad uno scherzo telefonico quando però si sentì una voce.. -Ku-kurate?- -Si chi è?- Era una voce melliflua bella travolgente ma mise giù lasciando in me una curiosità immaginabile.. Quell’uomo provò a richiamarmi altre 3 o 4 volte ma si ripetè sempre la stessa cosa. Così spensi il cellulare stufa e scocciata, anche se la curiosità non era scesa neanche di un po’. Sentii un languorino nello stomaco così chiamai il servizio in camera. Non avevano molto sul menù, così mi accontentai di un cheesburger e di un pacco di patatine. Appena arrivato il cameriere mi diede la mia cena insieme ad una lettera nera con sopra scritto: “per kurate..” -Signorina Kurate questa è per lei..- -Per me ??..- -si.. dovrebbe firmare qui..-Poi mi fece vedere un modulo, avevo fame così non lessi niente cercando di liberarmi in fretta di quel rompiscatole.. -Kurate zoldick.. Ecco fatto..- Il cameriere a quelle parole impallidì.. -Zoldick..?- sussurrò. Poi scappò via, era terrorizzato e si vedeva ma cercai di fare finta di niente.. Presi la mia cena e mi coricai sul letto, ingurgitai delle patatine mentre eccitata aprivo la busta. “Sorellina, in questi anni ti ho trattato come un estranea, e mi dispiace. L’ho fatto solo perché nostro padre ci proibiva di legare con te, lo so non sono il tipo che si fa comandare ma ero l’unico che non ero d’accordo.. Mi dispiace dirtelo ma tutti ti considerano il disonore degli zoldick.. Solo perché sei una femmina.. Ma io ti ho sempre voluto bene, non te lo mai dimostrato ma te l’ho sempre voluto. Non avercela con me ti prego e non fraintendermi quando ti dico che sono contento che te ne sia andata.. Non era il posto per te, e forse neanche per me, ma io non ho avuto il tuo coraggio.. Se ti serve aiuto chiamami. Ti vorrò sempre bene.. Il tuo Illumi.. P.s: tanti auguri sorellina.. questo è per te..” Quando arrivai in fondo alla lettera avevo le lacrime agli occhi. “E’ la giornata più bella della mia vita” pensavo.. Ero al settimo cielo si era pure ricordato del mio compleanno!! Poi presi la busta e dentro trovai un piccolo pacchetto.. La aprii con calma stando attenta a non rovinarlo. Dentro ci trovai una collana con un piccolo ciondolo nero e rosa a forma di “Kurate..”. L’aveva fatto fare apposta per me.. Accesi il cellulare e mandai un messaggio a illumi.. “notte Illumi e anchio ti voglio bene..”.. Stavo piangendo, e come era possibile non farlo. Era un momento che di certo non avrei mai più dimenticato!! Bussarono alla porta.. Andai ad aprire mentre mi asciugavo le lacrime. Mi trovai davanti a tre uomini che subito mi attaccarono. Cercai di difendermi ma uno ormai mi aveva preso alle spalle. -E questa è una zoldick?? La pagheranno bene..- Cosa volevano farmi? Cominciarono a tirarmi pugni allo stomaco finchè stremata non svenni.. Prima di farlo però dissi due parole: -Illumi aiutami..-

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Capitolo 3
*** Zoldick x incontro x Angelo ***


3° CAPITOLO.. Mi risvegliai non so quanto tempo dopo, in una stanza buia, legata ad una sedia e bendata.. Sarei riuscita a liberarmi molto facilmente ma non volevo. Ormai era diventata una questione di principio. In fondo ero una Zoldick no? Occhio per occhio e dente per dente. Non si sentiva niente, non un fruscio un rumore. Così usai il mio Nem. Un’aura nera mi avvolse e subito incominciai a sentire qualcosa. Uno dei miei poteri infatti era poter migliorare fino a 3 volte i miei sensi. -Quanto ce la pagheranno?- -E’ giovane, bella, forte. Almeno 5 miliardi.- -Ci-cinque?? – Volevano vendermi. La mia famiglia mi aveva portato solo guai, ma in fondo ero fiera di essere una Zoldick. Ma cosa mi avrebbero fatto dopo? Mi avrebbero uccisa? Non potevo permetterlo. Modificai la mia mano fino a farla diventare tagliente come un coltello e con molta facilità tagliai le corde che mi tenevano legata e mi nascosi nel buio. Intanto i due aggressori entrarono nella stanza con il sorriso ma subito videro le corde per terra e la sedia vuota. -E’ riuscita a scappare.. Quella maledetta.- Uscirono velocemente mentre io uscivo dalla finestra. Li vidi in lontananza disperati e preoccupati, e io ridendo me la filavo. Ritornai nella mia stanza, presi il cellulare e chiamai Illumi. -Pronto?- disse una voce dall’altra parte.. -Il-Illumi?- -Kurate.. sorellina..- -Ti va di incontrarci al parco fra 10 minuti?- -Ok, al parco.- poi mise giù. Ero emozionantissima all’idea di incontrare Illumi, aprii la borsa, mi sistemai per bene e uscii. Camminavo velocemente nel corridoio, non curandomi delle persone che mi venivano a sbattere contro. Arrivai in pochi istanti all’ uscita dell’albergo. Subito presi l’mp3 e messo all’orecchio partii. Vedevo che mi guardavano tutti ma non riuscivo a capire il perché.. Quando però vidi su una vetrina la mia foto, mi girai e un’altra.. Tutte le vetrine dei negozi erano tappezzate della mia foto.. Chi mi stava inseguendo?? Chi mi pedinava?? Perché non mi lasciavano in pace.. Ero una normale ragazza.. Tutti mi fissavano e questo mi dava un fastidio incredibile. Continuai a camminare quando mi ritrovai davanti ad un argazzo.. Sembrava un angelo.. Biondo dagli occhi azzurri.. I lineamenti duri ma si vedeva che era un ragazzino in cerca di affetto.. Lo guardavo ma continuai per la mia strada. Feci qualche passo quando purtroppo capii.. -Lui..- mi girai di scatto ma l’angelo era scomparso nel nulla, avevo perso la mia occasione. Continuai triste ma arrivai senza neanche accorgermene al parco.. Mi sedetti su una panchina e aspettai mentre canticchiavo un po’ stonata.. -Everything you say to me, Takes me one step closer to the edge, And I'm about to break I need a little room to breathe, Cause I'm one step closer to the edge And I'm about to break **- -K-kurate.. Sono qui..- mi girai e vidi mio fratello. Era venuto allora non era uno scherzo, come in fondo credevo. Lo guardai un po’ ma poi scoppiai in lacrime saltandogli al collo.. -Calmati.. Adesso sono qua.- mi accarezzo i capelli dolcemente quasi sfiorandoli. -Illumi non sanno che sei qui vero?- -No.. se no fidati, non sarei qui..- -Come stanno tutti?- -Lo vuoi sapere veramente..?- disse mentre mi asciugava le lacrime. -Credo.. anzi.. Non lo so.. Non so se riusciranno mai ad accettarmi..- -Non preoccuparti.. ci sono io con te..- -Grazie fratellino!!..- -Eh di che.. comunque se ci tieni così tanto ad essere accettata un modo ci sarebbe..- -Quale??- -Devi fargli vedere chi sei.. Fatti valere.. E loro ti considereranno finalmente una Zoldick..- -Fosse facile...- -Almeno Provaci.. Ti va di andare a mangiare qualcosa?? Sto morendo di fame..- Mi misi a ridere asciugandomi le lacrime.. -Anchio incomincio ad averne..- dissi ridendo. Presi a braccetto mio fratello e con uno tono sarcastico gli sussurai.. –Conosco proprio un posticino dove si mangia una buonissima pizza..- -Ma io odio la pizza!- rispose Illumi.. -lo so è per questo che andiamo lì..!!- -Ehi!!- La mia vita stava cambiando in meglio.. Ero sempre più felice con il mio fratellone ritrovato. Mi dispiaceva solo che non avevo parlato al ragazzo biondo.. Mi guardai intorno mentre mangiavo, vedevo tante persone.. Ma lui niente.. Dov’era quell’angelo biondo..? Ma poi perché lo stavo cercando? Solo per un sogno.. Quando lo vidi passare.. -Illumi, un secondo.. Esco un attimo..- Corsi fuori velocemente non lasciando neanche il tempo a mio fratello di chiedere spiegazioni. Fermai il ragazzo che con voce flebile si lamentò.. -Come ti chiami??- -Ti aspetti veramente che ti risponda?- -Dai.. E’ una semplice curiosità!!- -Cosa farai della mia risposta?- rispose con tutta calma.. -Niente. Come ho già detto è una semplice curiosità.. E io non amo ripetere le cose 2 volte..- -Kurapika..- -Cosa?- -Il mio nome.. Kurapika Kuruta.. E il tuo sarebbe?- -Ti aspetti veramente che risponda a questa domanda?- -No.. Però è una semplice curiosità..- -Bene.. Kurate.. Kurate Zoldick..- -Conosco tuo fratello killua se ti interessa..- -No.. Non mi interessa.. Comunque questo è il mio numero..- dissi dandogli un piccolo foglietto. -Chiamami entro le 17.. Dobbiamo parlare..- me ne andai scuotendo la mano in segno di saluto. -Ma..- non ebbe neanche il tempo di parlare che io ero già dentro.. -Chi era?- chiese illumi.. -Non lo so.. ma lo scoprirò..- Illumi non capì ma scosse le spalle e continuò a mangiare.. L’avevo trovato.. Adesso dovevo solo aspettare la chiamata di kurapika.. Chissà cosa sarebbe successo..

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Capitolo 4
*** telefonata x Odio illimitato x Hisoka ***


4 CAPITOLO.. 17. 10.. Niente.. 17.15.. Ancora niente.. 17.20.. Niente.. Basta!! Avevo capito ormai che dovevo lasciar perdere Kurapika e a capire il mio incubo. Ero triste, Non potevo lasciar perdere tutto ma Non potevo controllare la mente delle persone.. Ma ci doveva essere qualcosa che potevo fare!! Ma cosa..?? Ero nella mia stanza a guardare il soffitto quando il cellulare squillò.. -Kurapika??- dissi sollevata.. -No.. sono Illumi..- -Non sei contenta??- -No, anzi al contrario.. Però aspettavo una chiamata..- -Uhh!! Un mante segreto eh?? Dovresti dirlo al tuo fratellone!!- Arrosii.. -Illumi ma che dici smettila..- -Adesso basta scherzare..- -Illumi che c’è.. Mi fai preoccupare!- Aveva cambiato voce, era diventato freddo. E quella era una freddezza che a me faceva venire i brividi.. -Sei in pericolo.. Alcuni mafiosi hannoagato papà 15 miliardi di Geni per catturarti.. E' solo questione di tempo.. Sai che prima o poi di scoverà..- -M-Ma ha accettato??- -Mi dispiace..- Sapevo che mi osdiava.. Ma.. Fino ad arrivare a vendermi..No.. non poteva.. Era tutta una balla.. Non poteva vendere sua figlia.. Scoppiai a piangere.. -Kurate mi dispace.. Lì non sei sicura.. vai a questo indirizzo.. Ho già avvertito Hisoka..- -Hisoka?- -E' un mio caro amico. Ti proteggerà.. l'indirizzo è York Shin City, numero 44 parco dei road.. Ti prego sorellina.. Scappa più velocemente che puoi..- Non risposi.. ma misi giù e scappai.. Non poteva essere vero.. Ma a quanto pare sbagliavo.. Mio padre mi voleva morta.. E non avrei mai battuto mio padre.. Era troppo forte.. uscii dall'albergo, ero sudata e preoccupata.. ma sopratutto avevo paura.. E se mi fossi trovata mio padre davanti..? Corsi a perdifiato fino ad arrivare al parco bussai al numero 44. .Chi è?- aprirono la porta.. Rimasi a bocca aperta.. Era bellissimo.. Un uomo dai capelli rossi occhi di ghiaccio e tatuaggi sul volto.. Alzai lo sguardo un oò imbarazzata. Piangevo.. - DEvi essere Kurate.. Vieni dentro..- Mi prese in braccio e mi stese sul divano.. Aveva molti anni in più di me.. Ma tra le sue braccia mi sentivo al sicuro.. -Non piangere.. Illumi mi ha parlato di te.. ormai ti conosco come le mie carte..- -Cosa?- -Lascia perdere.. comunque vuoi qualcosa da mangiare??- -Si grazie..- Hisoka andò in cucina prese un pacco di pasta e lo mise senza togliere la carta.. -Ehm.. Mi scusi.. Ha bisogno d'aiuto??- -Tranquilla no..- -Sicuro??..- -Beh forse..- Andai da lui ridendo.. -Vai a sederti va.. Sugo o pesto??. -Ma.. Ne approfitto.. Pesto..- -a me non piace quindi faccio il sugo..- Mi squadrò per bene poi scoppiò a ridere.. -Capricciosa..Trasformazione vero??- -No.. Specializzazione..- -ah.. Adesso si spiega perchè oltre ad essere capricciosa sei anche pura e semplice..- -pura e semplice io?? Si come no.. Tu invece, fammi pensare.. materializzazione??- - No.. Trasformazione..- -Non sono molto brava..- -Lo vedo..- Non risposi ma continuai a cucinare.. ------------------- Dopo una mezzoretta la cena era pronta.. -Hisoka.. E' pronta in tavola..- Si alzò e si sedette al tavolo. -Ho l'aquolina imn bocca piccolina..- "piccolina??" pensavo.. Arrosii vistosamente ma continuai a dare da mangiare a Hisoka.. -Kurate.. Posso chiserti una cosa?- -Si chiesi pure..- -Ce l'hai un fidanzato??- -Ma che dici.. Certo che.. No..- -Bene bene.. sono molto contento..- -Che vorresti dire?- -Niente di che..- Non me la raccontava giusta.. Io mi chiedo.. Ma lo sa che ho solo 14 anni vero?? Cioè sarei contenta di avere fatto colpo su un uomo così bell.. però.. Avrà avuto sui 30 anni!!! Suonò il cellulare.. hisoka mi rubò il cellulare e con la mia disapprovazione rispose.. -Pronto??- -Hisoka? Quindi kurate è lì??..- -Si Illumi tranquillo..- - Meno male.. Digli che Silva ha trovato la sua stanza e che le voglio tanto bene.. ok?- -Tranquillo.. Nopn mi avevi detto che era così bella..- -Hisoka non pensarci nemmen.. Ha 14 anni!- -Eh va bè.. Qualche pensierino potrei farcelo!!..- A quelle parole diedi una schiaffo a Hisoka prendendomi il cellulare.. -Ciao illumi sono io..- -Senti silva ha trovato la tua vecchia stanza.. Miraccomando non uscire per nessun motivo..- -Si tranquillo.. - -Adesso vado.. Buona fortuna sorellina..- Mise giù.. Poi guardai Hisoka era bellissimo.. ma era una maniaco!! Non riusii a trattenermi e sulle labbra comparve un sorrisino divertitO.. -Che c'è??- chiese Hisoka mettendosi in bocca una forchettata di penne al sugo.. -Niente tranquillo..- Avrei passsato lì dei bei giorni con Hisoka.. Sperando di non dovermi confrontare con mio padre.. Ma una cosa mi chiedevo.. Dovevo proprio dimenticarmi di quell'angelo biondo che ogni notte veniva a trovarmi nei miei incubi??

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Capitolo 5
*** Incubo x Verità x Rischio ***


5° CAPITOLO.. Andai finalmente a letto dopo una giornata molto dura. Ero stanca anche se avevo passato una bellisima serata insieme ad Hisoka a chiaccherare di qualunque cosa ci passasse in mente. Mi ero divertita come non mai. Mi sembrava di conoscerlo da sempre, anche se in realtà non lo conoscevo affatto. Mi aveva fatto dimenticare tutti i miei problemi facendomi ritornare il sorriso.. -Notte Hisoka..- -Notte piccolina, e sogni d'oro..- Sogni d'oro eh?? Era da un pò di mesi che non li facevo.. Ma.. C'era da fidarsi a dormire nella stanza vicino alla sua?? Appena entrata chiusi la porta a chiave. Sempre meglio non fidarsi.. Poi mi spogliai e mi infilai delicatamente sotto le coperte.. Erano fredde e scivolavano sul mio corpo come piuma. Mi rannicchiai cercando un po' di calore. Chiusi gli occhi e lentamente mi addormentai. Dopo pochi secondi eccolo di nuovo lì.. Il mio incubo.. Anche se adesso era cambiato. Una distesa d'erba rigogliosa con delle capanne sparse qua e là, bambini che giocavano e donne che cucivano allegramente. Poi un esplosione, ancora un altra e dopo un altra.. I bambini piangevano e le donne scappavano con le spalle coperte dai loro mariti. I loro occhi.. da azzurri a.. A rossi.. Un rosso scarlatto.. Che trasmetteva calore come il fuoco trepidante.. 13 uomini arrivarono ed uno ad uno gli occhi rossi vennero uccisi.. Urla atroci, flebili lamenti.. e.. "Un giorno Condividerò questa mia tristezza con i miei amatissimi compagni. E lo farò con tutto il cuore.. canterò eternamente le lodi per la tribù dei Kuruta. Orgoglioso di questi miei due occhi scarlatti.. Io qui davanti ai miei compagni, giuro di dedicare la mia vita alla vendetta.. Vendicherò la mia tribù sconfiggendo per sempre il ragno.." Era un bambino.. Un solo superstite,L'unico.. Un bambino forse sopravissuto perchè dormiva o forse perchè sempicemente era nascosto. I capelli Biondi, gli occhi rossi che lentamente ritornavano azzurri, i linemaneti morbidi quelli di un bambino, e rigoli di sangue che uscivano da bocca e naso, le lacrime che sgorgavano dai suoi occhi. Aveva un espressione strappalacrime.. Avrà avuto sui 10 anni ma la sua innocenza era già stata rubata. Aveva giurato vendetta contro gli assassini della sua tribù.. Ecco adesso l'incubo di sempre.. Una landa desolata poi un bimbo che vagava come un fantasma e tante croci conficcate nel terreno.. In cimitero ecco cos'era.. -AHHHHHHHHhhhh..- mi svegliai urlando e ansimando.. sudata e spaventata.. -Stai bene?? Che ti è successo? Ti ho sentito urlare..- disse Hisoka bussando alla porta. -No Hisoka non stò bene.. per niente..- Incominciaai a piangere.. Hisoka mi sentì e ruppe la porta raggiungendomi. -Che ti è successo..?- -Un incubo..- -Dai che è passato tutto..- -No Hisoka tu non capisci.. Devo aiutarlo.. Non so come ma devo aiutarlo a vendicare la sua gente..- -Ma chi devi aiutare?- -kurapika..- -Pensaci Domani adesso dormi..- Disse dirigendosi verso la porta.. -No! Ti prego resta.. dormi qui con me..- -Ok piccolina..- si risedette mettendosi anche lui sotto le coperte e coprendomi dolcemente.. Si avvicinò a me e mi abbracciò stretta.. Mi sentivo al sicuro. Chiusi gli occhi e mi godevo il suo respiro flrbile sulle mie guancie. -Stai meglio?- disse accarezzandomi i capelli.. -Più o meno..- dopo quelle parole mi strinse più forte come per darmi la forza di dormire.. -ti proteggerò kurate.. Lo promesso a te e a tuo fratello..- In poco tempo mi addormentai e per la prima volta dopo mesi non sognai niente. --------------------------------------------------- Mi svegliai ma Hisoka non c'era più.. Mi sentivo meglio, finalmente dopo tanto tempo una nottata tranquilla.. Senza incubi.. Così mi alzai e andai in cucina. Hisoka stva cucinando!! Guardai sul tavolo toast bruciati, spremute d'arancia con dentro le buccie, però si era dato da fare era questo che contava. -Buongiorno Kurate.. Ho fatto la colazione.. Non sarà da Re però..- -No va bene grazie..- dissi dandogli un piccolo bacino sulla guancia. -Grazie per ieri..- Continuai abbassando lo aguardo.. -Tranquilla sono qui per questo.. Kurate vatti a vestire..- -Non posso.. Non ho roba pulita..- -Dobbiamo rimediare, vediamo in camera mia dovrei avere qualche vestito di quando ero piccolo.- Guardai come era vestito, vestiti da clown, scarpe ricurve.. -No grazie..- -E allora voui restare mezza nuda..? Non che mi dispiaccia..- -Ehi, ma la vuoi smettere?- dissi divertita. -Allora oggi pomeriggio vadoa fare shopping per te ok?- -Ho la 40..Poi ti do i soldi..- -Tranquilla, te li regalo io..- -Grazie Hisoka.. posso chiderti una cosa?- -Dimmi..- -Conosci Kurapika?- -Si..- -SI??- -SI!!- -E cosa centrano con lui uno sterminio e 13 uomini??- -Vuoi davvero saperlo?- -Più di ogni altra cosa..- -Allora vediamo.. Kurapika fa parte di un atribù sterminta più di 20 anni fa. Il suo clan aveva il potere di far diventare i loro occhi di un rosso vivo quando perdevano il senno dalla rabbia. - -Ma cosa centrano i 13 uomini??- -Lasciami finire! Vivevano tranquillamente quando un giorno la Brigata dell'illusione una banda di fuori legge formata da 13 uomini distrusse i Kuruta, solo ed esclusivamente per avere i loro occhi considerati ancora adesso come una delle 8 meraviglie del mondo..- -Ora capisco tutto.. Allora io dovrei aiutare Kurapika a sconfiggere la Brigata.. Ecco finalmente ho capito!!- dissi alzandomi. -Ma che stai dicendo??- Non risposi ma corsi velocemente nella mia stanza mi vestii con la roba sporca di ieri e uscii di casa.. -Kurate no!!- non poè fare niente perchè ormai io ero già uscita. hisoka prese subito il cellulare e chiamò l'amico.. -Illumi è scappata per andare da kurapika!!- -Cosa?? ma cosa va a fare da Kurapika? arrivo subito.. Intanto vai a cercarla. Se la trova suo padre è spacciata.. Ti prego Hisoka.. Trova mia sorella..- Lasciò il telefono e si mise a correre verso l'uscita per cercare di riportarmi a casa. Andò dal parco mentre io ero andata dalla parte opposta.. Dovevo trovarlo.. Oramai ci ero dentro anchio come Kurapika anche se contro il mio volrere.. Quando squillò il telefono.. -Io non torno a casa finchè non lo trovato..- dissi convinta e continuando a correre. -Mi scusi.. Credo di avere sbagliato numero..- -Ku-Kurapika??- -Si.. Ma sei Kurate??- -Si.. Non ci speravo più nella tua telefonata!! Vieni al parco, sono qui ad apettarti..- -Ma veramente non posso..Adesso dovrei lavorare..- -Ti prego.. Rischio grosso a restare qui fuori..- -Ok.. aspettami lì..- poi mise giù.. -Il parco- sussurrai.. Mi fermai di scatto.. Mi girai e continuai a correre.. -Dall'altra parte..-

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Capitolo 6
*** melodie del cuore x bacio x pericolo ***


-Eccoti finalmente!- disse Kurapika vedendomi arrivare. -Scusa mi sono inciampata poche volte..- dissi divertita.. -Bene.. Adesso ragazzina vorresti dirmi cosa vorresti??- -E' difficile da spiegare..- -Se non mi spieghi giuro che me ne vado..- -No,no.. Resta. proverò a spiegarti..Vediamo..da un pò di mesi ho incominciato a fare degli incubi..- -E questo che centrerebbe con me??- -Riguardavano.. te e..- -E????- -E il ragno..- Aspettai.. aspettai che delle parole di tristezza di curiosità uscissero dalle sue labbra ma niente. Eravamo caduti in un silenzio imbarazzante. Perchè non parlava? -Il ragno?- ecco.. Finalmente la sua bella voce.. -Solo loro?- continuò con lo sguardo abbassato.. Voleva nascondermi quacosa. Lo capii dai suoi movimenti e dal battito del suo cuore. Era agitato come se avessi risvegliato in lui un ricordo assopito.. -La melodia del tuo cuore..- -Scusa?- -La melodia del tuo cuore.. E strana.. Ma allo stesso tempo bellissima..- -Riesci a sentirla?- -Perchè ti sembra strano?- -E' solo che mi hai fatto ricordare una cara amica.. Anche lei era così..- -Così come..?- -Adorava la musica..E non solo.. Adorava i suoni in generali..- -Gli volevi molto bene vero?- -Si.. Ma come fai a saperlo..?- -La melodia del tuo cuore..E'cambiata.. Adesso è dolce.. tum tum tum.. ecco è così..- -E quindi..- -In poche parole stà dicendo che ci tenvi a lei ma che allo stesso tempo sei contento che sia morta..- -Ma..- -Ho ragione vero?- -purtroppo.. E' morta scoprendo il segreto della ballata delle tenebre.. Era il suo obbiettivo.. Ed era suo volere moririe così..- _ mi dispiace Kura..- -E' successo tanto tempo fa.. Ma cosa volevi dirmi sul ragno?- Me ne accorsi solo in quel momento.. I suoi occhi.. Ecco cosa voleva nascondere.. I suoi occhi.. -I tuoi occhi..- sussurai.. Un sussulto mi attraversò..Il suo battito.. raccontava una storia.. Una storia di dolore.. Era calmo ma con uno spruzzo di vendetta.. Sembrava che volesse attacarmi.. Lo voleva fare davvero? No io non volevo.. non volevo attaccarlo.. Per nessu motivo.. Rivedeva in lui il bambino del sogno.. Forse perchè era lui.. O forse perchè aveva lo stesso sguardo.. -I tuoi occhi..- ripetei a bassa voce.. -I tuoi occhi..- Alzò lo sguardo.. I suoi occhi.. Rossi.. Di un rosso vivo come il fuoco.. -Si i miei occhi.. Tu non sai quanto facciano male..- -La tribù Kuruta..- -Come fai a saperlo..- -Il sogno.. I kuruta.. Il ragno..- -Cosa stai farfugliando?- Immagini.. Delle immagini nella mia mente.. --------La battaglia, 13 uomini, dei ragni tatuati.. Dei numeri..Un dirigibile.. Un combattimento.. Due uomini.. Un Numero: 4.. Un uomo con la croce capovolta e.. Il numero 4.. Ma chi era.. L'immagine si allergò mostrando il volto del ragno.. Ochhi di ghiaccio, capelli rossi, tatuaggi sul volto e uno sguardo divertito sulle labbra.. Era.. Hisoka..--------- -no.. no.. Lui no..- -Ma che stai dicendo??- continuò Kurapika.. -No.. Hisoka..- -Hisoka? Lo conosci..- -4.. lui.. Il ragno..- lo guardai negli occhi e lo baciai.. Era l'unico modo per trasmettergli le mie senzazioni le immagini che mi tormentavano.. Lo guardavo negli occhi.. Si le stava vedendo.. Lo capivo dal suo sguardo.. Dolore ansia paura ecco cosa vedevo.. Mi staccai.. -Stai bene?- -Tu.. Cosa hai fatto?- -niente di che.. Ti ho solo tramesso le mie senzazioni.. il mio sogno.. Ecco cos'è..- -Hai sognato questo? Ma come hai fatto?- -Non chiederlo a me..- -Ma cosa vuoi da me ti ripeto?- -Il mio scopo è legato al mio sogno.. Devo aiutarti!..- -A fare cosa?- -A sconfiggere il ragno..- -Sei arrivata troppo tardi.. Sono stati schiacciati dalle mie catene tanto tempo fa..- -No è impossibile.. Non è vero.. - -Mi dispiace Kurate..- Detto questo si girò.. -Addio ragazzina..- fece un cenno con la mano e se ne andò.. Mi sedetti su una panchina.. Come è possibile che era finito tutto? Forse meglio così.. Finalmente le notti non saranno più tormentate come sempre.. Mi alzai e mi girai verso la strada.. -Ciao Kurate..- La voce.. Quella voce.. La voce del diavolo per me.. Il mio battito accellerò bruscamente, la sudorazione aumentò, la pupilla del mio occhio divenne una piccola fessura.. Mi aveva trovata.. Mi voltai lentamente.. I capelli grigi, gli zigomi scavati, il fisico atletico e un aura nera che lo avvolgeva.. -Che c'è non rispondi a tuo padre??-

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Capitolo 7
*** Paura x Padre e figlia x salvataggio ***


Paura, terrore.. Non sapevo cosa provavo in quel momento.. Paura terrore.. Mio padre.. Era lì a fissarmi con il suo solito sguardo freddo, senza emozioni.. -Ragazzina non rispondi a tuo padre??- deglutii nervosamente.. Volevo rispondere.. Ma riuscii solo a muovere le labbra senza far uscire da essa nessuna parola.. -Ragazzina rispondi!!- urlò Silva.. -Si padre..- sussurrai.. Si avvicinò lentamente mentre io indietreggiavo ad ogni suo passo.. -Hai paura di tuo padre?- -Veramente..- Si avvicinava sempre di più.. Avevo paura.. Paura e terrore.. Mi diede uno schiaffo.. Così forte che caddì a terra.. Rimasi lì stesa per terra.. -Papà perchè?- Non rispose.. Ma era quello che mi aspettavo.. -Papà.. Perché????- Si riavvicinò.. Mi prese per il collo e mi sollevò fino a che i miei piedi erano più o meno a 30 cm da terra. Mi impediva d respirare.. -Papà lasciami..- Non rispose..Mi alzò più che poteva e arrivato al massimo mi lanciò contro una panchina.. Faceva male.. Non solo dolore fisico.. Faceva male essere picchiata dal propio padre.. -Perchè non reagisci?- disse con disprezzo mio padre..-Sei una Zoldick!! E una Zoldick non si comporta così..- -Si padre..- Perchè mi venivano solo quelle due parole?? SI PADRE.. sembravo una poppante.. Ma non riuscivo a dire altro.. Un altro schiaffo.. Ancora un altro.. subivo.. In quel momento non sapevo fare altro.. Dov'erano hisoka e Illumi quando servivano?? Paura e terrore.. Paura e terrore... Guardai mio padre.. Si stava avvicinado.. odio paura.. Ecco cosa provavo.. Mi alzai. Ora sapevo che fare.. Almeno sapevo quello che volevo fare.. Evocai il mio Nem.. sapevo che non sarei mai riuscita a sconfiggere mio padre.. Ma ero una Zoldick.. Ma al contario di loro odiavo stare nei sotterranei della mia casa appesa a delle catene, odiavo l'odore di sangue, odiavo il dolore.. Al contrario di loro non volevo che la felicità e la compassione fossero per me solo parole.. Odiavo stare per giorni senza cibo e senza aqcua..Odiavo uccidere.. Loro volevano che io non sentissi niente quando uccidevo qualcuno.. Ma come facevo io una bambina a non provare tristezza davanti alla morte?? Come facevo a imparare a non aver paura?? Come facevo a sopportare gli allenamenti durissimi che avevano fatto fare a me.. Una dolce bambina di 9 anni..? E poi Non avevo i loro occhi.. Avevo degli occhi di una normale bambina che trasmettevano amore e sofferenza. Volevo essere accettata ma.. tutto ha un limite.. Avrei voluto che fossere orgogliosi di me.. Ma tutto ha un limite.. Allora presi coraggio. Un coraggio che non credevo di avere.. Mi avvicinai ma mio padre continuava a guardarmi con lo stesso sguardo di sempre.. Evocai il Nem del potenziamento al 100%.. "Pugno del diavolo" pensai.. Feci uno scatto verso di lui con il pugno avvolto dal Nem rosso.. Se lo avessi colpito.. se lo avessi colpito sarei riuscita a intrappolarlo nel mondo degli inferi per qualche secondo.. Il tempo necessario per scappare.. Non me la sentivo.. e mi dispiace dirlo ma non me la sarei mai sentita.. Era troppo per una ragazzina di 14 anni.. Ecco.. Il mio pugno su quello dovevo concentrarmi.. Lo sfiorai, ma non bastò.. La sua mano.. L'aveva preso il mio pugno.. Appena in tempo.. Non ce l'avevo fatta, ma non potevo arrendermi.. Evocai il Nem della materializzazione e con l'aura creai dei fili di nem, e li lanciai.. Paura.. Molta paura.. Ma.. L'avevo preso.. Ad un braccio ma l'avevo preso.. Subito mollò il pugno e io caddi.. mi faceva male dappertutto.. Non ce la facevo più.. Per dare quel pugno alla massima potenza e creare quei fili mi avevano tolto ogni forza.. Svenni.. Oramai ero spacciata.. Chiusevo gli occhi lentamente e l'ultima cosa che mi ricordo era mio padre che si avvicinava.. Si avvicinava minacciosamente.. Ma ecco un ombra.. Hisoka.. Era venuto per salvarmi.. Ero salva.. Almeno così credevo..

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Capitolo 8
*** chiodo x paura x ritorno ***


Un ombra. La mia salvezza forse. Hisoka.. Certo eccola lì la mia salvezza. Un uomo duro ma allo stesso tempo dal cuor d'oro.. -Stai bene?- disse avvicinandosi a me.. -Si..- sussurrai.. -Bene..- dopodichè si girò verso silva.. -Quanto riguarda te..- continuò cominciando ad evocare il Nem.. -Cosa vorresti fare?- disse Silva tranquillo mentre senza badare al nemico si continuava ad avvicinare a me. -non toccarla..- -non sarai certo tu a darmi degli ordini..- Hisoka non rispose.. Aveva lo sguardo di fuoco, uno sguardo assasino.. -da quanto tempo che non mi sentivo così.. Così fuori di me..- Faceva paura anche a me in quel momento.. Si leccava le labbra e la sua faccia era cambiata.. I capelli si movevano con il vento lasciando intavedere il suo bel volto, gli occhi erano diventati una minuscola fessura e la sua pupilla si era trasformata in una mezza luna che usciva dalla palpebra.. Aveva lo sguardo rivolto al cielo che ormai era diventato buio e la luce del sole aveva lasciato il posto alla debole luce della luna piena.. -Oh finalmente un pò di divertimento..- sussurrò.. La sua aura i suoi atteggiamenti.. Mi facevano venire letteralmente i brividi. -Hisoka..- sussurrai con un filo di voce.. -zitta tu..- rispose lui.. Hisoka.. Ma che gli succedeva? Non l'avevo mai visto così.. non mi piaceva, no no. Non mi piaceva per niente.. sembrava che in quel momento niente e nessuno sarebbe riuscito a fermarlo.. -hisoka fermati..- era Illumi.. Era arrivato appena in tempo. Non riuscii a capire cosa stava per fare Hisoka ma sicuramente avevo le mie idee. -non agitarti..- continuò.. -Sai che poi finisci per perdere il controllo..- Hisoka lo guardò un pò scocciato ma si arrese e alzando le spalle ritornò da me.. -Stai bene??- Non risposi.. Non seppi perchè non lo feci, ma dentro di me avevo un blocco sul cuore.. Avevo paura di lui.. E per quanto volessi non riuscivo a toglliermi quel brivido di paura quando lo guardavo. Ci fu un momento di imabarazzo ma Silva fermandosi di colpo fece un passo indietro girandosi dall'altra parte. -Illumi, sei venuto anche tu.. Vieni ad aiutarmi.. Non avrò bisogno di te, ma almeno imparerai qualcosa.- disse silva. Lo guardai.. Non poteva tradirmi e vendermi al nemico.. Non poteva tradire la sua sorellina.. Vidi l'espressione di illumi era triste indecisa e il suo battito.. Era agitato e costante. -Illumi ti prego..- dissi con le poche forze che mi rimanevano.. Non riuscii atrattenermi e piansi, piansi come non mai.. -papà..- disse illumi.. -Vieni figlio..- rispose il padre.. -Veramente padre..- continuò illumi.. - Non ho la minima intenzione di tradirla..- lanciò un chiodo ad una velocità che neanche Silva lo vide.. E illumi riuscì a colpirlo. Si, aveva riuscito dove io avevo fallito.. Illumi aveva imparato alla perfezione i punti da colpire per qualsiasi evenienza. E adesso l'aveva paralizzato, era riuscito a beccare l'unica vena nel collo che provocava il paralizzamento. -Scappate presto..- ordinò Illumi.. _vieni kurate.. Sbrighiamoci!- - E tu??- chiesi a Illumi.. -Non pensare a me sorellina.. tieni questo.. - mi diede uno dei suoi chiodi.. -Tienilo per ricordo.. Ma Ora vai..- -No.. Non ti lascio con lui..- Illumi guardò suo padre, poi me.. Non rispose ma si avvicinò... -Mi dispiace..- mi sussurro dolcemente ad un orecchio Cosa voleva dire? Tante cose vero? tristezza e paura si riuscivano a sentire dalla sua voce.. Poi vidi un chiodo.. Nel mio collo.. -Perchè?- sussurrai.. Poi svenni.. Non potevo lasciarlo li.. quando silva si fosse svegliato a Illumi sarebbe toccata una brutta punizione.. Fratellino perchè l'hai fatto? Spero di rivederti ancora.. ---------------------------------------- La paura di quel giorno non era ancora passata anzi era aumentata, ma quando mi svegliai avevo la minima speranza che tutto fosse stato un bruttissimo incubo.. Mi sedetti sul bordo del letto, e con molta prudenza mi alzai in piedi. Avevo le gambe che tremavano e una scossa che attraversava la mia schiena ad ogni mio passo.. "si deve essere stato solo un incubo" pensai preoccupata.. feci un passo e ancora un altro, e un dolore lancinante mi attraversò ogni angolo del mio corpo lasciandomi senza fiato.. il collo, un forte dolore al collo. Con la forza che era rimasta alzai delicatamente la mano andando a toccare il punto dolente. Tastai vicino al dolore ma niente, nè una ferita, un rossore, niente. Solo un minuscolo buco, grande come una punta d'ago, o più precisamente come una punta di un chiodo.. Frugai in tasca, speravo di non trovare niente ma eccolo, un piccolo chiodo di ferro grigio e nero. E questo purtroppo significava che.. "Illumi" pensai.. Riuscii a camminare con fatica non badando al dolore, aprii la porta e mi trovai davanti una solitudine preocupante.. -Hisoka? Illumi? dove siete?- dissi con voce quasi inesistente, forse per paura di non ricevere risposta.. - hisoka?? Illumi??-.. Nè un fruscio, un rumore.. Un silenzio terrorizzante. Andai verso la porta della stanza di Hisoka protesi la mano verso la maniglia ma subito la tirai indietro.. E se non ci fosse stato? Cosa avrei fatto?Non era stato un sogno averlo visto in quello stato. E se anche lo avessi visto che gli avrei detto? Che non riuscivo a guardarlo negli occhi perchè mi faceva paura? perchè in fondo era quella la verità.. Toccai dolcemente la maniglia per la seconda volta. Presi il coraggio e aprii. La stanza era buia, rischiarata solo da una flebile luce che filtrava dalla finestra. Il letto completamente scuro con un rialzamento a destra.. Sentivo il suo respiro e il suo battito. Era calmo e costante. Era piacevole da ascoltare, Simile adNinna nanna.. Mi avvicinai alzai le coperte del letto e mi infilai lentamente sotto fino a che fui coperta completamente.. Non volevo restare sola quella notte, Avevo paura dell'uomo di fianco a me, ma in quel momento era il mio unico amico.. così mi rannicchiai su me stessa e con difficoltà mi addormantai. Di nuovo quel sogno.. L'inizio era uguale ma.. Stavolta il sogno era diverso.. Dopo che i 13 uomini sconfissero gli occhi rossi, un dirigibile.. Due uomini.. una croce capovolta, e una carta.. Due ragni.. Un foglio.. hisoka non poteva essere un ragno.. O Almeno poteva dirmelo.. Le immagini poi scomparvero.. Ma subito tornarono.. Illumi stavolta. Nella stanza delle torture insieme a Silva.. Mi svegliai di scatto. Era vero quello che avevo visto?? O era semplicemente una paura repressa con forza? Sapevo che era pericoloso lasciarlo la, ma quello stupido non mi ha dato retta.. Mi guardai intorno, la stanza era completamente illuminata, la finestra era aperta lasciando passare un venticello rilassante. tastai la parte del letto di Hisoka e lui era ancora lì.. Avevo il battito a mille ma riuscii ad alzarmi. Andai in cucina tranquilla. Poi ripensai a Kura.. Se era vero quello che aveva detto, perchè avevo sognato ancora il ragno? Preparai un caffè e mi coricai sul divano.. Ero assorta nei miei pensieri quando Hisoka entrò in cucina. -Hai fatto il caffè, molto gentile..- disse prendendomi la tazza dalle mani.. Non mi lamentai enon dissi niente, ma mi alzai e mi chiusi in camera. Avevo paura!! Era più forte di me. hisoka Bussò alla porta. -K-Kurate che hai?- Esitai, ma respirato a fondo riuscii a rispondere. -N-Niente.. Che dovrei avere?- -Non lo so, dimmelo tu..- -Ma la vuoi smettere di intrometterti?? Non sei mica mio fratello!!Non sai come mi sento e non darmi degli ordini..- -Calmati! Volevo solo tirarti su il morale.. Ti lascio stare va che forse ti stà venendo il ciclo..- A quelle parole arrosii.. Ma come si permetteva? -Stai zitto.. Non voglio vederti mai più!!!- detto questo sentii hisoka andarsene.. Forse avevo un pò esagerato.. Era il mio unico amico ed ero riuscita ad allontanare anche lui.. Presi il mio cellulare e uscii dalla finestra. Non me la sentivo di rimanere lì con lui. Ero sicura che mi odiasse, e tutto solo per una stupida paura.. prima di andarmene lanciai un ultimo sguardo alla mia stanza. Mi sarebbe mancata quella casa.. poim me ne andai e mi trovai per la seconda volta da sola a vagare per York shin city.. Chissà forse sarebbe stato meglio andare da mio padre a chiedee perdono e forse anche Illumi si sarebbe salvato,si forse era la cosa giusta da fare.. Così andai verso casa mia, su quel monte che tanto avevo odiato..

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Capitolo 9
*** Lettera x tristezza x ricordo ***


Tre giorni. Ci avevo messo tre giorni ad arrivare a casa mia.. Quella casa, fino a ieri speravo di non vederla mai più e invece eccomi qui.. Era già passata una settimana da quando ero scappata di casa. Chissà se davvero mi avrebbero perdonata, e sopratutto se avrebbero perdonato il mio fratellino! Il dubbio c'era ed era normale ma era sempre meglio provare. Se c'era anche una piccola possibilità che lui si salvasse dalle torture.. Beh dovevo prenderla al volo! Salutai Zeburo e come al solito entrai dalla porta. Mi impegnai a fondo e aprii la quarta porta. -Signorina non le consiglio di tornare a casa..- -Tranquillo Zeburo, me la caverò..- -Come vuole lei signorina.- Detto questo entrai. Il parco era sempre lo stesso pieno di piante e fiori di ogni tipo. Però mancava qualcuno, era da un pò che non lo vedeva!! -Mike? Piccolino dove sei?- ma nessuna risposta.. continuai tranquilla raccogliendo di tanto in tanto alcuni fiori. Ci misi 3 ore a raggiungere l'abitazione dei servi, e subito bussai all porta. -Oh signorina è tornata!!- disse un servo. -Si.. c'è mica Canarie? -Si si gliela chiamo subito..- entrai lentamente, Non ero mai entrata fino a d'ora ma non mi stupii del contuto dell'abitazione, era molto simile alla mia casa. -Signorina è tornata!!- disse Canaria correndomi incontro. -ti ho detto di chimarmi Kurate!!- -Si sign.. Kurate.. Devo darti una cosa..- -Cosa?- -Una lettera di suo fratello Illumi.. Me l'ha data ieri.. Ha detto di lasciarla sola quando la leggerà..- -Tu sai che dice?- -No.. Non lo letta.. Kurate vada in camera mia, la legga pure lì..- -Grazie Canarie..- Ero preoccupata, cosa aveva di tanto importante da dirmi? Andai in camera di canarie e seduta sul letto aprii lentamente la lettera.. "Ciao sorellina.. Come va? Io non molto bene.. Tui scrivo questa lettera per un semplice motivo. Domani non so se sarò più qui. Non stare in pena per me ti prego e spero che quando leggerai questa lettera tutto sarà già finito. E conoscendoti so che adesso sarai qui nella terra degli Zoldick a cercare di salvarmi. Beh se la pensi così vuol dire che non conosci papà, non mi perdonerà mai per averlo tradito e averti difeso. Sapi che in questi giorni ho sofferto le pene dell'inferno nei sotterranei di casa nostra, mi hanno inflitto dolore e non solo. Quindi ti prego sorellina non tornare a casa, se no toccherà anche a te la stessa punizione.. Ti prego Kurate, scappa! Scappa via il più presto possibile.. Non pensare a me tanto ormai sarò già morto. Scappa e ritorna da Hisoka. Lui ti proteggerà. Ti prego non fare il mio stesso errore di ritornare casa. Cambia la tua vita. Metti su una famiglia e divertiti.. Se una ragazza di 14 anni!! Non pensare alla morte e al futuro.. Pensa solo al presente.. I tuoi ochi non sono come i nostri. I tuoi sono così vivi!! Quando li guardavo credevo mi sentivo bene!! sembrava di perdermi nell'oceano che ha il tuo stesso colore di occchi. Quindi ti ripeto... Scappa finchè puoi.. Non rifare il mio stesso errore. Ti ricordi una settimana fa quando nella lettera ti ho detto che per te ci sarò sempre? Non sono riuscita a mantenerla quella promessa. ma sarò sempre con te. Sarò il tuo angelo custode. Veglierò sempre su di te sorellina. Ancora una cosa, sii fiera di essere una Zoldick te ne prego.. Tieni il chiodo che ti ho dato come ricordo e anche quello che troverai in questa lettera. sorellina.. Addio.." Non riuscii a trattenermi.. E come potevo farlo? Le lcrime sgorgavano dai miei occhi senza controllo. Lo avevano ucciso.. Me lo avevano portato via.. Solo al pensiero che non avrei più rivisto Illumi, mi faceva venire un magone dentro.. "flashback.." -frateino.. Vieni un pò a giocare con me?- -kurate.. Ti prego lasciami andare, nostro padre mi aspetta..- -Ti plego frateino..- -No Kurate..- poi se ne andò..- "Fine" Me ne andai dopo quelle parole.. Avevo solo 3 anni qulla volta.. Vidi che il suo sguardo era diventato più dolce quando incominciai a piangere, ma a quell'epoca non sospettavo niente.. Non avevo idea di quello che 10 anni dopo sarebbe successo.. misi la lettera in tasca e corsi via senza salutare nessuno.. -Signorina ma dove va?- disse Canaria.. Ma io pensavo solo alla faccia di Illumi scappando via da quella casa maledetta. Aspettai lì quasi 2 ore prima che il primo autobus pieno di turisti passasse.. Non me la sentivo di correre per tre giorni.. Entrai e tutti riconoscendomi si allonatanarono, spettegolando.. -Guarda quella è una Zoldick..- -Si si la conosco anchio.. è dappertutto!!- Sentivo sussurri e risatine ma feci finta di niente.. Ma intanto piangevo in silenzio.. Oh quanto odiavo quella famiglia.. Con la corriera ritornare a York shin fu molto più facile e dopo un giorno eccomi lì davanti a quella porta.. Ricordavo ancora quando una settimana fa arrivai per la prima volta da lui.. Ricordavo quando aperta la porta vidi per la prima volta Hisoka.. Quanto era bello.. La sera più bella fu la sera in cui abbiamo chiaccherato tutto il tempo. Eri un maniaco però sei subito riuscito a farti volere bene.. Quanti mi mancavano quiìei momenti!! E chissà se era ancora arrbbiato con me dopo 4 giorni? E se non mi volesse più? Non lo avrei propio sopportato.. Non feci tempo di pensare ad altro che qualcuno aprì la porta.. -Hisoka..- dissi con le lacrime agli occhi.. Lui non rispose ma abbassatosi mi baciò con passione, la sua lingua scivolava dolcemente tra le mie labbra e non feci neanche in tempo a rendermi conto di star rispondendo al bacio che fummo interrotti da uno squillo di cellulare.. Hisoka si portò il cellulare all'orecchio mentre passava la lingua sulle sue labbra. -Maniaco - sussurrai.. Hisoka buttò il cellulare per terra e con un piede lo ruppe. -Mi ha stufato..- -Ma mi hai sentito?? maniaco..- Non rispose.. Ma i nostri sguardi si incontrarono.. I suoi occhi erano riflessi nei miei e i miei nei suoi.. Mi girai imbarazata ma non resistetti e insieme scoppiammo a ridere.. -Dai entra..- disse mostrandomi l'entrata.. -Ho lascito tutto come hai lasciato..- -Grazie mille hisoka sei il migliore..- -Come se non lo sapessi.. ma vuoi restare li sulla porta per sempre?- lo guardai ed entrai.. -Hisoka.. Dovrei dirti una cosa..- -Spero bella.. non voglio rovinare questo momento..- -Ecco veramnte..- -Dimmelo.. guarda che mi fai preoccupare..- -Illumi..- -Come stà?- Non risposi ma diedi la lettera ad Hisoka che la lesse tutto d'un fiato.. Quando finì di leggerla la sua espressione di superiorità si traformò in un espressione incredula.. -Morto?- sibilò.. -Si..- dissi mordendomi illabbro.. -Mi dispiace kurate..- Detto questo mi abbracciòcosì forte che mi sentii meglio.. Come avevo fatto ad avere paura di lui non lo so.. Però non avrei mai fatto un errore simile.. Passarono i giorni alternati da momenti tristi e momenti pieni di allegria.. -Kurate, è una bella giornata, ti va di uscire.??- disse bussando alla porta della mia camera.. -Mi vesto e arrivo..- Quando uscii lo guardai.. -Io non giro con te conciato così..- dissi indicandolo.. -Ehm.. così come?- -Vestito così.. Andiamo a fare un pò di shopping oki?- -trovi tutti i modi per nadre a fare le compere vero?- -Forse.- Lo presi a braccetto e uscimmo.. Era una bellissima giornata, il sole splendeva in alto nel cielo e la brezza accarezzava dolcemente i nostri volti.. però avevo una senzazione dentro, sapevo di aver dimenticato qualcosa.. Ma quello che mi mancava era.. Cosa?

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