Mimi Life

di L Lawliet
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Anno nuovo, vita nuova ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2° : Per un sogno, forza e coraggio ***
Capitolo 3: *** Cap 3° : Lezione di Storia, Givanna d'Arco e inviti a pranzo ***



Capitolo 1
*** Anno nuovo, vita nuova ***


mimi life Era un giorno come tanti altri, a Tokio...

O meglio, non proprio come tutti gli altri.
Era il primo giorno di scuola dell'anno!
La mattina presto decine, centinaia, migliaia di studenti si alzarono controvoglia, preparandosi per andare a divertirsi, studiare, ritrovarsi con gli amici, studiare, giocare, STUDIARE!

Ma a quanto pare qualcuno non aveva ancora afferrato il concetto dell'"alzarsi presto" all'albergo "la Perla"...

Hippo-Luchia! alzati! Farai tardi a scuola!-

Luchia (rigirandosi nel letto)-...solo cinque minuti...-

Luchia cercò di riaddormentarsi, ma la pace durò solo pochi minuti.
Difatti Hippo pensò bene di svegliarla tirandole una secchiata d'acqua ghiaccia addosso.

Hippo -ALZATI!-
Luchia -AAAAAAAAAAAAh!-

Luchia, tramutata in sirena, gocciolante dalla testa ai piedi, iniziava a trovare veramente irritante quel pinguino parlante! ma cosa aveva da rompere così presto alle...alle...
Luchia sgranò gli occhi, pallida come un cencio.
La sveglia segnava placidamente le 7.45

Luchia -NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!! MA CHE...??! AVEVO MESSO LA SVEGLIA ALLE SETTE!-
Hippo -e ha suonato la sveglia, ma tu non l'hai nemmeno sentita, addormentata com'eri. Di compenso, hai svegliato Hanon e Rina, che sono già uscite.-
Luchia -E loro non potevano svegliarmi??(Si alza di corsa e si dirige verso l'armadio, per prendere la sua uniforme scolastica)
Hippo -Ci hanno provato, in tutti i modi e le salse! Ma niente! parevi in stato catatonico. Alla fine si sono arrese e sono uscite.-

Luchia iniziò a indossare l'uniforme in fretta e furia! Non poteva fare tardi il primo giorno del nuovo anno!! Erano in terza! TERZA LICEO! Arrivare tardi alla cerimonia d'apertura in terza poteva significare MORTE!!! Poi se fosse arrivata tardi con che faccia avrebbe guardato Kaito?? Si erano dati appuntamento all'ingresso dell'istituto prima che suoni la campanella di inizio.

Luchia-IO ESCO! Ciao Nikora! Ciao Hippo!-
Afferrando un croissant dal buffet dell'albergo, Luchia si precipitò in strada, correndo come una furia. Dalla hall Hippo la osservava con fare pensieroso, affiancato da Nikola.

Hippo -Non camierà mai...-
Nikora -Ma è la nostra Luchia, no? Le vogliamo bene per questo-

Correndo come una forsennata, Luchia riuscì a stabilire un nuovo record mondiale di corsa, arrivando davanti all'istituto mentre suonava la campana. Trasse un sospiro di sollievo, quando vide che Kaito era ancora là che l'aspettava.

Luchia -Kaito!-
Kaito -finalmente, dormigliona! Ti stavo aspettando, sai?-
Luchia -Sì, scusa...è che...-
Kaito -Hanon e Rina mi hanno già detto tutto, dai andiamo, la cerimonia sta per iniziare-


Mettendo una mano sulla spalla di Luchia, Kaito l'accompagnò fino alla sala grande, dove ogni anno si tenevano le varie cerimonie scolastiche.

Mentre si dirigevano verso l'edificio, una macchina rossa sportiva si fermò davanti al cancello. Una ragazza dai lunghi capelli castani stava alla guida. Dallo sportello del passeggiero scese una ragazza dai capelli corti grigi, un paio di occhiali con la montatura quadrata nera e l'uniforme della scuola.
Ragazza castana -Allora ci vediamo più tardi.-
Studentessa -Sì, ciao-
Sorridendo, la ragazza coi capelli grigi corse allegra nella scuola, dirigendosi anche lei nella sala grande. La macchina rossa ripartì.

L'apertura di quest'anno non fu particolarmente brillante, e nè Kaito, nè Luchia seguirono molto di quello che veniva detto.
Mentre uscivano, Luchia non potè trattenere un grossolano sbadiglio che premeva per farsi sentire.
Luchia -Yaaaawn...-
Kaito -Assonata? come mai?-
Hanon arrivò al loro fianco correndo, saltando al collo di Luchia.
-Perchè gozzoviglia tutta la notte, ecco perchè!-
Rina li raggiunse camminando, tranquilla, come era suo solito.
Luchia -Ma...ma che dici, Hanon? Rina, dille qualcosa!-
Rina -e perchè? il problema è tuo, non mio.-
Luchia -T_T...sei cattiva...comunque, che abbiamo alla prima ora?-
Kaito prese il diario dalla sua cartella, scorrendo le pagine velocemente.
-Giapponese contemporaneo, con la Ochi.-
Luchia -Meno male...almeno potrò riposarmi un po'...devo ancora svegliarmi...-

Arrivati in classe, aspettarono la professoressa Ochi, che arrivò dopo pochi minuti. Si alzarono tutti in piedi.
-Buongiorno, prof.ssa Ochi.-
Ochi -Buongiorno, ragazzi. Anno nuovo, vita nuova. Vi vorrei presentare una nostra nuova studentessa. Si è trasferita qui da poco e frequenterà la terza.-
Luchia e Hanon si guardarono incuriosite. Nuova studentessa? chi poteva essere?
Ochi -prego, presentati.-
La ragazza coi capelli grigi e gli occhiali dalla spessa montatura nera entrò titubante nella classe. Il rosa dell'uniforme quasi faceva a pugni con i capelli argenteo-scuri e gli occhiali. Si avvicinò timida alla lavagna, e prese un gessetto per scrivere il proprio nome.
A Luchia, Hanon e Rina, quella ragazza ricordava qualcuno, ma non sapevano ricordare esattamente chi...
Dopo aver scritto, la ragazza si girò verso la classe, iniziando a presentarsi.
-Il...il mio nome è Umina Mari...ho 17 anni e vivo nel quartiere di Asakusa con la mia sorella maggiore. Il mio cognome è scritto con gli ideogrammi di Umi "mare" e Nami "onda", mentre il nome è scritto in katakana. Mi piace leggere riviste di moda e disegnare. Spero un giorno di diventare una stilista.-
Hanon Luchia e Rina saltarono in piedi, puntando un dito contro Mari, sgranando gli occhi.
H.L.R. -MARI?!-
Mari riconobbe loro tre a sua volta.
Mari -Voi?!-
H.L.R. -Oddio che bello vederti! Quando sei arrivata? racconta racconta!-
La prof.ssa Ochi battè la bacchetta sulla cattedra.
Ochi -Ragazze, un minimo di silenzio. Vedo che vi conoscete già. Bene, Mari, c'è un posto libero vicino alle tue amiche, se vuoi puoi sederti là.-
Mari accennò un lieve sorriso, annuendo con la testa.
-S...sì-
SI sedette, sorridendo alle sue amiche.
Non si aspettava di vederle lì, e di averle nella stessa classe.
La sua mattinata non poteva iniziare meglio.
Sorridente pensò.
*sono contenta della scelta che ho fatto. Sheshe, sorella, grazie di avermi aiutato.*

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Capitolo 2
*** Capitolo 2° : Per un sogno, forza e coraggio ***


mimi 2 Mimi stava seduta su uno scoglio, triste, sconsolata.
Non sapeva più che fare oramai...era stanca di tutte le lotte, tutte le battaglie che avevano segnato ogni giorno durante gli ultimi anni.
Voleva cambiare vita.
Voleva vivere come una ragazza normale, frequentare una scuola, fare amicizie, innamorarsi...tutto quello che finora le era stato negato, prima da Gaito, poi da Mikeru...
Shieshie la raggiunse, e le mise una mano sulla spalla.

Shieshie- ehi, sorellina, che ti prende? sei giù da parecchi giorni...guarda che così mi fai preoccupare...-

Mimi ruotò lentamente la testa, fino a incrociare lo sguardo della sorella.

Mimi -è...che sono stanca, Shieshie...sono stanca di questa vita, stanca di lottare ogni giorno, al servizio di un essere che non ci rispetta, che ci maltratta, per niente...stanca di non riuscire mai in quello che faccio...-

Le lacrime iniziarono a solcare il volto di Mimi. La sorella maggiore ascoltava, stupita di quello che la minore le stava dicendo. Stupita, ma tuttavia comprensiva...effettivamente, quella vita stancava parecchio anche lei. Le sedette vicino.

Mimi -volevo iniziare a frequentare delle amiche che ho conosciuto sulla terra, conoscere gente...sono stanca Shieshie...molto stanca...e io...mi sento persa...non so più cosa fare...-

Shieshie decise che era il momento giusto per intervenire.

Shieshie -frequentare delle amiche? Sono per caso quelle che ti hanno aiutata quando avevamo litigato?-

Mimi -sì...sniff...-

Shieshie ricordava bene, quel giorno. Il giorno più lungo della sua vita. Senza Mimi al suo fianco, si sentì sola, spaesata. Quando Mimi le raccontò di quelle ragazze che l'accolsero e l'aiutarono a riappacificarsi con lei, le ringraziò con tutto il cuore, e le sarebbe piaciuto conoscerle.
Si alzò in piedi di scatto.

Shieshie -ALLORA E' DECISO!-

Mimi alzò la testa.

Mimi -cosa?-

Shieshie -Abbandoniamo il lavoro e andiamo a vivere sulla terra.-

Mimi -cosa? e come pensi di fare, scusa?-

Shieshie -andremo a parlare con Mikeru, vedrai che riuscirò a convincerlo a lasciarci andare.-

A Mimi luccicavano gli occhi...la sorella le stava dicendo in pratica che avrebbe fatto di tutto per aiutarla a realizzare il suo sogno. Le buttò le braccia al collo, commossa.

Mimi -oooh sorellona! grazie, grazie con tutto il cuore! ti voglio bene!-

Shieshie -su, su non piangere...ti voglio bene anch'io...-

Dopo poco, le Black Beauty Sisters si diressero verso il palazzo di Mikeru.
Entrando nella sala grande, videro Mikeru seduto sul suo trono, a parlare a Lady Bat a proposito di unioni impossibili, di incompatibilità tra umani e vampiri...Shieshie e Mimi restarono in disparte, aspettando che Mikeru finisse di parlare alla vampira.

Mikeru -ricorda, una vampira non può innamorarsi di un essere umano. Ora vai.-

Lady Bat si allontanò con le lacrime agli occhi e la morte nel cuore...lei amava quel ragazzo, come poteva rompere con lui?
Shieshie la osservò andare via, pensando che anche lei avesse i suoi problemi. Non si erano mai sopportate a vicenda, ma in quel momento, provava pena per lei.
Dopo pochi secondi, si accorse che Mikeru stava guardando verso di loro.

Mikeru -bhè? cosa volete anche voi, ora?-

Shieshie portò istintivamente la sorella minore dietro di lei, a proteggerla dall'angelo. Si voltò leggermente verso Mimi, e le sussurrò

Shieshie -lascia parlare me, d'accordo?-

Poi avanzò un paio di passo verso Mikeru, titubante.

Shieshie -Oh, Mikeru, nostro signore, siamo qui perchè dobbiamo farti una richiesta, l'ultima che ti faremo.-

Mikeru le osservò, severo.

Mikeru -Cosa volete?-

Shieshie -Vorremo lasciare il lavoro, e andare a vivere sulla terra.-

Mikeru -Perchè vorreste abbandonare il mio castello, razza d'ingrate?-

Shieshie arretrò di un passo. L'angelo la terrorizzava, ma doveva farcela ad affrontarlo, per aiutare la sorellina. Riavanzò di un passo.
Shieshie -Non dire così, Mikeru. Noi ti siamo grate per riaverci portato nella nostra forma umana, ma, siamo stanche di questa vita...vorremo cambiare...frequentare il mondo di sopra...-

Mikeru rispose secco, senza nemmeno lasciare finire la ragazza dai capelli castani.

Mikeru -Non se ne parla. Voi appartenete a me, mi servite. Non posso lasciarvi andare.-

Shieshie iniziava a trovare quell'essere alquanto irritante. Come poteva restare così impassibile di fronte alla richiesta di una vita normale, lontano da tutto questo?
Shieshie -Ma pensa a Mimi! Pensa a questa povera ragazza, la mia sorellina, solo per un attimo! Lei è sola, proprio come te! Ha solo me che la difendo, e vorrebbe vivere una vita normale, come è giusto che sia. Cerca nel tuo cuore, Mikeru. Sei un angelo, dopotutto. Dovresti capirla, e capire che se lo merita. Tu conosci il dolore della solitudine. Non far patire lo stesso dolore anche ad altri.-

Shieshie aveva fatto breccia nella corteccia di ghiaccio di Mikeru.
L'angelo capiva benissimo cosa provava la sorella minore di Shieshie. La solitudine, sentirsi esclusi...non avere degli amici fidati...il suo cuore si riempì di tristezza, ricordandogli quanto lui effettivamente fosse solo, nel suo regno. In quel momento, era fragile come non mai. Si voltò dall'altra parte per non farsi vedere mentre piangeva.

Mikeru -E sia, mi avete convinto. Siete libere di andare, ma ad una condizione.-

Shieshie e Mimi quasi non credevano alle loro orecchie. Mikeru le lasciava andare? Sul serio?

Shieshie -cosa?-

Mikeru -Non dovrete mai combattere contro di me, in nessuna circostanza, o tornerete immediatamente al mio servizio.-
Shieshie -Grazie, Mikeru. Accettiamo le condizioni. Addio, e buona fortuna.-

Mimi era al massimo della felicità...avrebbe potuto reincontrare le sue amiche finalmente.
Mimi -grazie sorella!-
Shieshie -Non ringraziarmi, sciocchina. E' tutto merito tuo...Io ho solo parlato di te a lui.-
Mentre si allontanavano dal palazzo, Mimi gettò un ultima occhiata verso Mikeru. Stava seduto sul suo trono, le ali chiuse intorno a sè, con la testa fra le braccia.
Mimi (sottovoce) -Addio, Mikeru...grazie...-
Giunte sulla terra, Shieshie e Mimi si iniziarono ad organizzare per preparare Mimi al suo primo giorno di scuola.
Ma questa è un'altra storia.

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Capitolo 3
*** Cap 3° : Lezione di Storia, Givanna d'Arco e inviti a pranzo ***


mimi life 3


La mattinata per Mimi non poteva essere migliore...nonostante le prime due
ore con la professoressa Ochi (giapponese contemporaneto) fossero state
abbastanza noiose, a lei non importava.
Finalmente era con le sue amiche, a fare una vita normale, sulla terra.
Si chiedeva cosa stesse facendo Shieshie in quel mentre, ma aveva come la
sensazione che lo avrebbe scoperto molto presto.
Giunse la ricreazione, segnalata dallo squillare della campanella.
Luchia, Hanon e Rina si misero intorno a Mari, sommergendola letteralmente
di domande.

Luchia -Quando sei arrivata?-
Hanon -Hai già conosciuto qualche ragazzo carino?-
Rina -Ti serve niente?-

Mimi rispose a tutte le domande che le venivano poste col sorriso sulle
labbra, stavolta sapeva che sarebbe rimasta con loro. Mentre rispondeva,
le venne in mente un'idea per passare la giornata.

Mimi -sentite, perchè non andiamo a pranzo tutte assieme? vorrei ripagarvi
dell'ospitalità dell'altra volta ^^-
Luchia -sì. E' una splendida idea.-
Hanon -Tanto Nikora oggi non ha bisogno di noi all'hotel, vero?-
Luchia -sì, infatti. Abbiamo la giornata libera, ma Rina, tu non avevi un
impegno con Masahiro?-
Rina -no, oggi è saltato...suo padre deve parlargli dell'azienda di
famiglia, quindi non riuscirà a liberarsi prima del tardo pomeriggio...-
Hanon -brutta storia essere fidanzate con un ricco ereditario eh?...ma
ehi, Mari, cos'è quello?-

Hanon vide un foglio appoggiato sul banco, messo quasi sotto il quaderno
sul quale scriveva Mari.

Mimi -ah...questo...niente...-

Hanon -Vedere ^^-
Prese il foglio con tale velocità che Mimi non fece in tempo a
nasconderlo.

Luchia -HANON!-

Hanon prese il foglio tra le mani, guardandolo. Esso rappresentava una
ragazza con un vestito da sera lungo, con lo spacco.

Luchia, Hanon e Rina -ooooh....Mari, ma l'hai disegnato tu questo?-

Mimi era rossa come un peperone. Era la prima volta che qualcuno che non
fosse la sorella vedeva i suoi disegni.

Mimi -ehm...sì....è uno studio per un abito...ma...-
Hanon -Ma disegni benissimo!!-
Mimi -cosa?-
Luchia -sì, è vero. E' veramente bello complimenti.-
Mimi -Grazie >///<-
Un suono di campana segnalò il termine dell'intervallo.
Rina -sta' riniziando la lezione. Dai, mettiamoci a posto.
Mimi -chi abbiamo ora?-
Hanon -Storia, con il prof. Shikaido, dio com'è affascinante
quell'uomo...-
Rina -ma tu non stai con Nagisa?-
Hanon -e che vuol dire? se un uomo è bello, non posso fare apprezzamenti?-
Luchia -vero, ma stai attenta che poi Shirai diventa geloso.-
Mimi -aah, come vi invidio...-
Luchia - E perchè, Mari?-
Mimi -perchè siete così legate, tutte innamorate...non vedo l'ora anch'io
di trovare un ragazzo...-
Hanon la guardò fissa negli occhi.
Hanon *fiiiissss*
Mimi -O////O che...che c'è?-
Hanon -se vuoi, posso darti una mano....a trovare un ragazzo...-
Mimi -Davvero ?-
Hanon -sì vedr...AHIA!-

Un gessetto colpì Hanon in fronte.
Prof. Shikaido -ragazze, fate attenzione alla lezione, per favore.
Hanon (massaggiandosi la fronte dolorante) -T_T sì, professore...ci
scusi...-
Luchia -pppffft...il tuo bel prof ti ha appena sgridata.-
Prof. Shikaido - Allora, riprendiamo la lezione...dove eravamo rimasti?
Signorina Housho, vuole riprendere la lezione dall'ultima volta?-
Hanon si alzò in piedi.
Hanon -Allora...la volta scorsa stavamo parlando di Giovanna d'Arco,
paladina del regno di Francia, che durante la guerra dei Cent'Anni. Fu poi
catturata dagli inglesi e bruciata viva con l'accusa di essere una
strega...-
Prof. Shikaido -Grazie, signorina Housho. Come stavo dicendo la volta
scorsa, Giovanna d'Arco...-
La lezione continuò nella calma più totale, fino al termine della giornata
scolastica.
Hanon -Libere finalmente Yuppi!!!-
Mimi -Allora, venite con me^^ ci accompagnerà mia sorella.-
Luchia -Oh, allora conosceremo la tua sorellona?-
Mimi -sì, si chiama Shimai, scritto con gli ideogrammi di "sorella"-
Hanon -capisco-
Rina -Dove andremo a pranzare?-
Mimi -so che stamattina mia sorella è andata ad un colloquio per un lavoro
in un ristorante, probabilmente andremo là-
Mimi, Luchia, Hanon e Rina stavano avviandosi verso il cancello della
scuola, e appena uscite, videro una macchina rossa decapottabile
parcheggiata. Una ragazza stava seduta sul cofano, aspettando la sorella
minore. Indossava un paio di jeans e una camica bianca, e portava un paio
di occhiali da sole. Aveva lunghi capelli castani, che teneva legati
dietro.
Mimi -Sorellona! ^^ eccomi!-
Sheshe -Mari! Finalmente!-
Hanon Luchia e Rina rimasero un po' stupite quando Shimai si tolse gli
occhiali da sole, mostrando un paio di occhioni celesti. Assomigliava
parecchio alla loro vecchia nemica, Sheshe, la maggiore delle BBS. Ma non
ci diedero caso: Mari era troppo gentile per essere Mimi, e se Mari non
era Mimi, certo Shimai non poteva essere Sheshe.
Hanon -Così tu saresti Shimai, la sorella di Mari?-
Sheshe -sì sono io, e voi siete le ragazze che hanno ospitato Mari quando
abbiamo litigato, vero?-
Luchia -sì, siamo noi. Piacere di conoscerla.-
Sheshe -per favore, datemi del tu-
Mimi -Allora, dove andiamo a pranzo oggi?-
Sheshe -Nel mio nuovo...posto...di lavoro!-
Mimi -oh, e dove?-
Sheshe -in un ristorantino che da sulla spiaggia. Era partito come chiosco
dei gelati, ma si è ampliato e ora è un vero e proprio ristorante per
ragazzi. Saltate su, ragazze.-
Hanon Luchia e Rina non se lo fecero ripetere due volte. Salirono sulla
macchina, curiose di sapere quale locale era quello dove aveva trovato
lavoro Shimai.

P.S. a chi di dovere,
non mi interessa se a voi non piacciono le serie che guardo.
Io scrivo col cuore, e non mi fermerete.
MUAHAHAHAHAHAHHAHAHAH

P.P.S. Un ultima cosa: IO SONO UN RAGAZZO !


 

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