it was raining

di Piuma D oro
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chocolate icecream ***
Capitolo 2: *** Quel ricordo... ***



Capitolo 1
*** Chocolate icecream ***


Passò poco più di un quarto d'ora quando sentii suonare il citofono, andai a rispondere, era lui, pronto a proteggermi. Gli aprii, lo feci entrare e subito mi baciò. “così ti tranquillizzi”- “mi conosci veramente bene eh, i tuoi baci sono gli unici a tranquillizzarmi” dissi. Posò un fiore che aveva preso prima di arrivare da me sul comò e vidi che si dirigeva verso il lettore Dvd accanto la Tv. Titanic. Aww, mi conosceva davvero molto bene. Ci coricammo sul divano, ci portammo la coperta sulle gambe, aprimmo la vaschetta di gelato al cioccolato e iniziammo a mangiarlo mentre il film iniziava. Passati i primi minuti di film si girò verso di me e mi disse di essere stufo. Voleva me, non il gelato o il film. Pucciò il suo dito nel cioccolato e me lo passo dalla fronte sino alla punta del naso e scoppiò in una risata. Feci altrettanto ma diversamente da lui presi un po' di gelato con la mano e glielo spalmai su tutta la faccia. Assunse un'espressione stupenda! Faceva morire dal ridere, era stupito. Allora gli leccai la guancia. Era dolce come lui. Allora Hazz prese la coperta e la portò sulle nostre teste. Al diavolo il film e il gelato! Entrambi ci volevamo e iniziammo a baciarci.

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Capitolo 2
*** Quel ricordo... ***


Ero sotto la doccia quando improvvisamente sentii un rumore. Era forte, intenso, decisamente un tuono. Avevo appena finito di sciacquarmi, così uscii dalla doccia, afferrai l'accappatoio alla mia destra e andai verso la finestra tutto gocciolante. Si, avevo pensato bene, era stato proprio un tuono. I tuoni mi fanno paura e questo Harry lo sapeva. Lo sapeva molto bene, lo aveva scoperto quella volta in cui eravamo al parco, era verso la fine di luglio, un caldo torrido, ci stavamo tenendo per mano quando improvvisamente sentimmo un tuono, era uno di quelli leggeri, quelli che non fanno preoccupare, ma mi spaventai leggermente e strinsi più forte la mano di Harry, lui si voltò verso di me, mi guardò, ci guardammo, mi nascosi facendo cadere i miei capelli davanti alla faccia, in modo che così non potesse più vedere i miei occhi. Sorrise. Continuammo a passeggiare, eravamo spensierati, lasciavamo passare il venticello che si stava alzando fra i nostri capelli. Nuovamente si fece sentire un altro tuono, questo più forte però, ebbi paura questa volta. Si girò di nuovo verso di me e mi disse di non temere perché con me c'era lui, sempre pronto a proteggermi da qualunque cosa, così accellerò il passo e mi sentii tirare il braccio e insieme andammo sotto una casupola. Aspettammo pochi minuti quando iniziò a piovere, così mi disse: “vieni, voglio farti provare una cosa”- “ho paura Hazz”- “non devi, ci sono qua io, dai vieni”. Mi afferrò la mano e mi portò sotto la pioggia. Era romantica come cosa. Mi mise una mano intorno al collo, mi disse di amarmi e mi baciò, fu un bacio talmente lungo che durò fino al tuono seguente a quello di prima, impaurito mi raggomitolai sul suo petto e lui mi abbracciò.

Quel momento in cui rimasi a ricordare quel meraviglioso bacio svanì, andai a prendere un asciugamano per asciugarmi i capelli, mi vestii e sentii il cellulare suonare. Era un messaggio, suo ovviamente, diceva di preparare il divano mettendoci sopra una coperta, una vaschetta di gelato e per il resto avrebbe pensato lui. Lo amavo. Lo amavo per tutta la sua semplicità, per come riusciva a sorpendermi. Poi notai che il cellulare stava di nuovo suonando, era un altro suo messaggio e diceva di non aver paura e che sarebbe arrivato tra pochi istanti.

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