I Love Being Stupid With You

di Sweetcurry
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 00 - Prologo ***
Capitolo 2: *** 01 - Primo Capitolo. ***
Capitolo 3: *** 02 - Secondo Capitolo. ***
Capitolo 4: *** 03 - Terzo Capitolo. ***
Capitolo 5: *** 04 - Quarto Capitolo. ***
Capitolo 6: *** 05 - Ultimo Capitolo. ***



Capitolo 1
*** 00 - Prologo ***


I LOVE BEING STUPID WITH YOU.

00 – Prologo

-Ehi, ti va di venire a cena con me questa sera? – gli chiese sorridendogli Joon.
-Certo! Offri tu?- gli rispose ridacchiando, mentre l’altro gli passava un braccio sulla schiena.
Quel giorno avevamo appena avuto un servizio fotografico importante, e c’erano anche altri modelli oltre a noi. Onew era come sempre molto bello e non capivo come potesse pensare il contrario.
Attorno a lui vi erano sempre un sacco di persone, pronte a farlo sentire felice. Il suo carattere aperto e solare gli aveva fatto conoscere un sacco di persone. Eppure non si rendeva conto di nulla.
Lo osservai allontanarsi assieme a Joon, un altro modello, che lo teneva vicino a sé con un braccio in vita. Onew sembrava tutto elettrizzato e continuava a parlare a vanvera su quanto pollo avrebbe mangiato quella sera, visto che offriva il moro.
Sbuffai e andai dal resto del gruppo per tornare all’appartamento dove tutti vivevamo assieme, essendo modelli l’agenzia ci aveva disposto un appartamento per permetterci di lavorare al meglio lì a Seoul, all’inizio non ci conoscevano molto bene tranne io e Onew, amici sin da piccoli, ma ben presto diventammo compagni di bevute e non ci furono più problemi tra noi.
Sospirai, quella sera mentre Onew mangiava sicuramente del pollo gentilmente offertogli da Joon, io avrei mangiato dello stupido e calorico ramen precotto; Onew riceveva un sacco d’inviti da tanti personaggi importanti e tutti lo trattavano come una principessa. Lui ne approfittava, era desiderato e corteggiato, non potevo di certo biasimarlo. Lo invidiavo.

Quando Onew tornò, era ormai notte e tutti noi eravamo a bere soju in cucina, a mangiare schifezze e a dire stupidaggini. Ci raggiunse con un sorriso a trentadue denti e si sedette vicino a me, dandomi un bacio sulla guancia.
-Allora, Onew? Com’è andata con quel figo di Joon?- chiese Key, il solito che spettegolava e che non si faceva scrupoli, non gliene fregava assolutamente nulla, arrivava subito al dunque.
Onew sorrise –Mi ha offerto la cena e poi siamo andati anche in un locale a bere, mi ha riaccompagnato in macchina. - disse tutto felice e leggermente brillo.
-Onew tu l’alcol non lo reggi proprio, eh?- rise Jonghyun mentre si versava del soju. Ha parlato, pensai guardando il mezzo biondo che fra pochi istanti avrebbe iniziato a cantare qualche canzone assurda.
-Beh ma quindi non è successo nulla?- chiese ancora Key che non demordeva e voleva la versione completa dei fatti.
-Beh insomma… Mi ha baciato quando mi ha riaccompagnato qui sotto. - disse tutto rosso scatenando le risate di Jonghyun e di Key. Taemin era intento a sgranocchiare noccioline. Io invece, buttavo giù un altro bicchiere di soju, cercando di far finta di non aver sentito.
Era possibile che ogni volta s’innamorava di un tipo nuovo e ci andava a letto? Poi passava un po’ di tempo e si stufava scaricandolo, tirando fuori che non era quello giusto. Il povero Joon sarebbe stato il prossimo evidentemente, sospirai sconsolato.
-Questo è quello giusto, Onew! Ma hai visto quanto è figo, Taemin?!- disse tutto esaltato quella checca di Key mentre scuoteva il poverino a fianco, -Eh, Taemin? -
-Si si!- replicò mentre veniva sballottato dall’amico.
Onew mi prese la mano da sotto il tavolo, come faceva spesso, e mi sorrise. –Vieni a fumare una sigaretta con me?-
-Ma fumate qui, no?- esclamò Taemin spostando il posacenere verso di noi.
Onew scosse la testa –Ho bisogno di prendere un po’ di fresco, vieni?-.
Annuii e andammo sul balcone a fumare. Onew sembrava davvero felice, come ogni volta che ne trovava uno nuovo. Andava alla costante ricerca di “quello giusto”, ma non si accorgeva che l’aveva proprio al suo fianco. Beh, forse per lui non era così.
-Allora com’è questo Joon? – domandai mentre gli passavo una sigaretta.
-Grazie. Beh è gentile.- disse scrollando le spalle.
Lo guardai e lui mi mandò un’occhiata. –Non prenderà il tuo posto, tranquillo!- esclamò scherzando come sempre. –Io amo solo te, Choi. Un giorno ci sposeremo e avremo tanti bambini!- disse prendendomi in giro.
-Ma smettila, coglione. – gli dissi mentre lo allontanavo.
-Io dico la verità! Minhoooo… perché non ricambi il mio amore?- iniziò a lamentarsi e ad appiccicarmisi addosso.
Gli accarezzai la testa e recitai la solita parte del migliore amico etero, ormai c’ero abituato.
-Sai, a cena mi ha preso pure lo champagne. Lo champagne, ti rendi conto? Con le fragole! Come in Pretty Woman!- esclamò.
-Beh, allora deve essere proprio perfetto. Mh?- gli dissi mentre si lasciava accarezzare come un cagnolino.
-Rientriamo?-

Quella sera come sempre Onew entrò nel mio letto di nascosto.
-Onew…- mormorai spazientito. Non che non lo volessi, anzi, però così rendeva il tutto più difficile.
-Dai, lasciami dormire con te. Sono abituato ad abbracciare qualcuno mentre dormo. - mi pregò.
-Abbraccia il cuscino allora. - replicai.
-Ma come! Non è la stessa cosa, daiii Minhoo. Ti supplico. - e mentre diceva questo, si era già sistemato nel mio letto come se non avessi detto nulla.
-Spostati un po’, non c’è spazio. -
-Pure! – sbottai.
-Se lo venisse a sapere Joon…- gli sussurrai in tono severo.
-Ma cosa c’entra? Tu sei un caso a parte. Dormi ora, altrimenti ti vengono le rughe. -
Le rughe? Le rughe? Piccolo moccioso. Sospirai e lo lasciai accoccolarsi al mio petto come quasi tutte le notti.
Non potevo farci nulla, anche se mi diceva cose simili, non potevo non lasciarlo avvicinarsi. Sentivo il suo bisogno, anche se mi reputava un “caso a parte” e non mi avrebbe mai considerato come un amante. Era quello che volevo io, no? Se avessi provato a baciarlo in questo momento, lui di certo non si sarebbe tirato indietro, probabilmente l’avremmo anche fatto. Il problema era che non volevo essere uno dei tanti. Non potevo sopportarlo.








Sweetcurry's Time
Ahia. Lo so, come sempre faccio tutto di testa mia e pubblico fanfiction in fandom "a caso", lasciando le altre povere ff incompiute fin dall'era dei dinosauri. Beh, ma voi del fandom SHINee non spaventatevi, questa non rimarrà incompiuta, l'ho già finita!
Un sogno diventato realtà. Uff, beh. parliamo della ff, una OnHo, il mio pairing preferito e boh l'ho scritta così di getto e spero vi piaccia e che non la reputiate troppo OOC. Ci sentiamo al prossimo aggiornamento!

Bye!


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Capitolo 2
*** 01 - Primo Capitolo. ***


I LOVE BEING STUPID WITH YOU.

01 – Primo Capitolo.

 

Vado a pranzo con Joon *-*, mi è venuto a prendere!  A dopo.
Jinki.

 
Sbuffai mentre facevo colazione e leggevo il biglietto lasciato da quello stupido di Onew.
Odiavo essere geloso.
-Su, tesoro. Non fare così. – mi disse sedendosi a fianco a me Key, bello fresco già profumato. Come faceva a essere così perfetto anche di mattino? Che invidia.
Grugnii e andai a prepararmi, quella mattina dovevo posare per una qualche rivista di moda e dovevo ancora farmi la doccia.

Passarono i giorni e Onew era sempre preso da Joon che lo riempiva di attenzioni, l’aveva pure portato a un servizio un giorno e l’avevo conosciuto.
-Questo è il famoso Minho, eh?- disse mentre mi stringeva la mano.
-Piacere. - mormorai mentre guardavo Onew che scodinzolava.
-Sì, ti avevo detto che era bellissimo!-
-Mai quanto te…-
O merda, che schifo. Ma chi cazzo è questo tizio. Non posso crederci che a Onew piacciano queste cose sdolcinate.
Key mi si avvicinò mentre li osservavo andarsene, dovevano fare shopping? Andare al cinema? Fare un giro? Boh, non avevo ascoltato, sinceramente stavo rischiando di prendermi il diabete.
-E’ il principe azzurro quel tipo. – lo guardai male, mentre si controllava le unghie smaltate. Stupida checca.
-Mentre tu…- disse indicandomi con un dito –Sei il principe dei Senza Palle-.
-Ehi, tu! Ora ti ammazzo, poi vediamo se ho le palle!-.

-Minho…-
Mi voltai di scatto, non me l’aspettavo di vederlo rientrare così presto, e cos’era quell’espressione?
-Ehi, scusa. Mi sono spaventato. - dissi sorridendogli.
Lui chiuse la porta del balcone e venne verso il parapetto dov’ero io.
-Minho…- mi chiamò ancora con quello sguardo che conoscevo fin troppo.
-Onew ma ch- non feci in tempo a finire la frase, che si era buttato fra le mie braccia. Ecco, la scena si ripeteva ancora.
-Non era quello giusto?- mormorai cercando di non bruciarlo con la sigaretta mentre lo stringevo a me.
-Mh.- Vidi il suo viso spuntare dal mio giubbotto dove era rimasto nascosto fino ad ora. –Posso stare un po’ così?- mi chiese con il labbro inferiore che tremava.
Chi ero io per dirgli di no?
-Ovvio.- dissi dandogli un bacio sulla testa.
Eppure ogni volta che ne lasciava uno, il mio cuore sussultava e sperava che fosse l’ultimo, e che il prossimo e ultimo fossi io. Ogni volta speravo inutilmente.

Lo presi per mano e lo portai a letto. Come ogni volta avremmo dormito insieme. E come ogni volta lo avrei stretto fra le mie braccia consolandolo.
-Domani mangiamo il pollo?- gli dissi una volta a letto, e vidi i suoi occhi illuminarsi.
-Minho, grazie. – sapevo che non era per il pollo, cioè non solo.
-Di nulla, e ora dormi stupido. -
Lui sorrise e mi diede un bacio a stampo, per poi accucciarsi e dormire.
Continuai ad accarezzargli i capelli fino a quando mi addormentai.

Il giorno dopo io e Jinki andammo a mangiare fuori, come promesso.
Andò tutto bene fino a quando non ricevetti una telefonata da una mia ex TaeYeon, che era appena tornata a Seoul e mi chiedeva di vederci quello stesso pomeriggio. Accettai, ovviamente non ero così romantico da dare tutto me stesso a Jinki. Anch’io dovevo vivere e non soccombere a causa sua.
-Era lei?- chiese quando chiusi la chiamata.
-Sì, è appena tornata a Seoul. Ci vediamo fra qualche ora.-  dissi sorridendo.
-Credi che voglia rimettersi con te?- mi chiese mentre mangiucchiava un ossicino di pollo.
Scoppiai a ridere –E perché mai? E’ lei che mi ha lasciato, non so se lo ricordi.-
-Beh, magari si è accorta dell’enorme errore che ha fatto e ha pensato bene di non lasciarsi scappare un ragazzo così bello come te.- disse mentre si puliva la bocca con un tovagliolo. Sembrava molto convinto.
-Un ragazzo così bello, già.- mormorai, pensando che probabilmente l’unico motivo per cui lei si era innamorata di me era quello.
-Se vuole rimettersi con te la capisco pienamente, io non ti avrei mai lasciato.-
-Piantala, parla quello che appena passano le tre settimane scappa. – sbuffai.
Mi sorrise, -Sì, ma tu sei troppo bello.-
Ancora con quei suoi complimenti. Finimmo di mangiare e lo riaccompagnai a casa, per poi dirigermi verso il luogo d’incontro con la mia ex.

-Ti va di vederci e uscire qualche volta, Minho?-
-Perché no.-


Tornai all’appartamento che puzzavo di profumo da donna, così pensai bene di farmi subito una doccia appena entrato in casa. Feci appena due passi all’ingresso che Onew spuntò dalla cucina con un’espressione fin troppo incuriosita.
-Come è andata? Avete scopato?- domandò mentre si avvicinava a me.
Mi morsi il labbro a quella domanda, -E’ andata.-
-Avete scopato.- concluse.
Io sospirando lo sorpassai per andare verso il bagno, ma sentii Key parlare con Onew.
-Chi è che puzza di profumo da donna? E’ di nuovo Taemin?-
-No, Minho si è scopato quella.- replicò Onew con un tono che mi fece incazzare. Quindi tornai indietro colmo d’ira.
-Come ti permetti tu di giudicarmi quando ti scopi chiunque, eh?- sbraitai.
-Che cazzo vuoi! Io faccio quello che mi pare e piace! Non mi rimetto sicuramente con una troia che mi ha preso in giro sin dal primo giorno!- urlò mentre mi guardava schifato. Come? Cosa? Che cosa sta succedendo?
-Non posso nemmeno scopare ora? Ma chi cazzo sei tu per dirmi quello che devo fare! Ne ho abbastanza di te e tutti i tuoi problemi, lasciami vivere la mia vita!- sapevo di star esagerando, ma non ce la facevo davvero più. Il suo comportamento egoista mi stava divorando, non mi lasciava più vivere.
Vidi i suoi occhi riempirsi di tristezza e le sue mani stringere i bordi delle maniche della felpa. L’avevo ferito davvero questa volta.
-Bene… Hai ragione tu. Allora finiamola qui eh. Basta.- abbassò il viso, forse stava per piangere, prese il giubbotto e uscì di casa sbattendo la porta.
Key lo inseguì ed io rimasi da solo, a rendermi conto di averlo perso davvero questa volta.
 
In un certo senso però approfittai dell’occasione di averlo ferito per smettere di soffrire a causa sua e mi dedicai a TaeYeon, che okay non era assolutamente Jinki, ma almeno lei la potevo avere. Era tutta per me, mentre Jinki non lo sarebbe mai stato.

 







Sweetcurry's Time
Aishh. Come mai nemmeno una recensione? T_T Non voglio fare quella che le pretende, ma boh... Ci tengo comunque al vostro giudizio e non trovarne nemmeno una mi fa cadere l'autostima sotto terra. Va beh, spero che leggendo questo capitolo vi venga la voglia di dirmi davvero come sta andando.
In contemporanea sto pubblicando anche una ff su Super Junior (una HanChul a dire il vero), e boh mi sto trovando abbastanza bene a scrivere sul kpop, ne sono felice <3.
Il famoso Joon di cui scrivo ebbene è proprio Lee Joon, degli MBLAQ, migliore amico di Onew (keke, anche questo è un buon pairing °ç°).  Beh, vi saluto e spero che questo capitolo vi sia piaciuto!

Bye!

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Capitolo 3
*** 02 - Secondo Capitolo. ***


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I LOVE BEING STUPID WITH YOU.

02 – Secondo Capitolo.

 

-Ehi, ma non avete ancora fatto pace?- mi disse Jonghyun, era esattamente una settimana che non ci parlavamo e tutti gli altri erano preoccupati. Ci avevano visto sempre legati, dormivamo sempre insieme ogni notte, e li capivo, ma era ora di finirla per il mio bene e per il suo. Mi ero stufato di mentirgli, di dargli consigli su ogni ragazzo che si trovava, mi faceva troppo male.
-E’ meglio così, Jonghyun.- sospirai.
Lui mi diede qualche pacca sulla spalla, -Si è rimesso con Joon, sai. -
-E quindi?-
-Boh, per fartelo sapere… Nel caso cambiassi idea.-
Sbuffai. Qui tutti si credevano dei saggi, tutti volevano che le cose finissero come in una favola. Anch’io lo volevo, sì ma qualche anno fa. Non potevo continuare a vivere nell’assurda convinzione che alla fine Jinki si sarebbe accorto del mio amore e ci saremmo messi insieme. Stupidaggini.
Tuttavia il mio cervello non sembrava ascoltarmi, anzi iniziava a produrre immagini nella mia mente, di Jinki che andava da Joon e si faceva consolare.  In quel momento capii il motivo per cui Onew non dormiva quasi più all’appartamento, ma passava solo per prendere i vestiti o mangiare ogni tanto con gli altri, quando io non c’ero. 
Scossi la testa e lasciai stare questi pensieri senza capo né coda e mi alzai dal divano, dove ero rimasto a vegetare per tutta la mattina, mi sarei fatto una doccia e sarei andato al lavoro.

Quando tornai all’appartamento, nel tardo pomeriggio dopo una serie di servizi fotografici che mi avevano stremato, trovai anche Onew in cucina con tutti gli altri a mangiare.
-Non è un po’ presto per mangiare? Sono appena le sei!- esclamai mentre poggiavo le chiavi sul mobiletto a fianco alla porta.
Taemin dopo aver fatto un urletto mi venne subito in contro –Oh mio dio, Minho! Ti stanno benissimo!-
Quel pomeriggio mi avevano fatto un taglio nuovo, era abbastanza particolare, cortissimo in confronto a quello precedente, e me li avevano pure tinti di nero.
-Ti piace?- gli chiesi sorridendo mentre mi guardava tutto esaltato.
-Ti stanno davvero bene, la tua faccia sembra meno piccola del solito, così!- esclamò Jonghyun, ed io come risposta lo guardai male.
-Grazie, davvero, ma mi state mettendo in soggezione. Non credevo di avere così tanto successo!- mi tolsi il cappotto lungo e la sciarpa e mi sedetti a tavola con gli altri. Dopo non so quanto tempo avevo Jinki così vicino, tuttavia non sembrava entusiasta della cosa, non lo avevo ancora visto aprire bocca.
-Allora cosa c’è di buono da mangiare?- chiesi guardando i piatti in tavola e prendendo la mia ciotola di riso.
-Prova questi! Li hanno fatti Key e Onew! Sono davvero buoni!- disse indicando dei germogli di soia saltati con del maiale.
-Oh, allora li assaggio. -
-Oh! Minho! Hai tempo per accompagnarmi a comprare delle scarpe, domani?- mi chiese Jonghyun.
Annuii, - Sì, certo, però facciamo al pomeriggio. Di mattino devo posare. -
-Ma com’è che hai sempre mille servizi fotografici e noi mai un cazzo?- esclamò Key alterato.
-Ehi, parla per te!- gli rispose Taemin mentre prendeva un sorso di the. Taemin si sapeva, lui era davvero bello e gli venivano dati molti incarichi.
-Scommetto che con questo taglio nuovo lavorerai ancora di più! Sembri un modello internazionale!- disse di nuovo Key.
-Ragazzi basta complimenti vi prego!- dissi facendo scoppiare a ridere tutti quanti.
Vidi anche Onew ridacchiare, probabilmente avrebbe voluto lasciarsi andare, però l’orgoglio non glielo permetteva di fronte a me.

Come sempre dopo cena andai sul balcone a fumare una sigaretta, poco dopo sentii qualcun altro aggiungersi. Mi voltai e vidi Onew accorgersi che c’ero anch’io.
-Hm… Me ne vado. - mormorò voltandosi per uscire.
-No! Resta, me ne vado io. L’ho quasi finita. - mi mancavano pochi tiri.
Lui non sembrò molto convinto, ma restò lì comunque.
-Hai l’accendino?- mi chiese dopo qualche secondo passato a cercare nelle tasche. Come sempre non lo aveva.
Sorrisi e glielo passai.
-Grazie. – accese la sigaretta e restammo in silenzio per un po’.
-Sai… Ti stanno molto bene corti. - mi disse timidamente mentre io finivo la sigaretta e la lanciavo oltre al parapetto del balcone.
-Grazie…- dissi rientrando, mentre lasciavo che la persona che amavo restasse sola a fumare al freddo.

Nei giorni successivi la tensione fra me e Jinki era diminuita, ora riuscivamo a stare nella stessa stanza senza che uno dei due scappasse inventandosi una scusa inutile. Le mie convinzioni di stargli lontano non mi sembravano più così ferree, ma cercavo comunque di non avvicinarmici troppo, o almeno di rimanere distaccato. Sentivo la sua mancanza, ma sapevo che sarebbe stato meglio non lasciarmi andare. Avrei sofferto ancora di più.  

-Ehm, gli altri ti chiedono se vuoi venire a bere soju di là in cucina…- E hanno mandato te, Onew? Sono proprio infimi, eh…
-Sì, arrivo. - dissi mentre mi mettevo la crema in faccia.
-Sei sempre così diligente verso te stesso, Minho.- disse mentre si sedeva su un letto per aspettarmi.
-Beh, se voglio lavorare, devo farlo. - risposi.
-Ci credo che lavori un sacco, sei sempre perfetto. -
Ridacchiai –Perché dici così? Tu non sei di certo da meno!-
-Sì lo so, ma…-.
-Ma? Cosa ti manca? La crema? Vuoi un po’ di crema?- dissi mentre mi avvicinavo a lui e tentavo di spalmargliela in faccia.
Lui ridendo cercava di evitarmi, ma alla fine riuscii nel mio intento lasciandolo tutto sporco.
-Sei proprio idiota, Minho! Ecco perché puoi fare solo il modello! Se qualcuno vedesse come sei realmente, scapperebbe!- esclamò.
-Ah sì? E allora com’è che non scappi?- dissi buttandolo sul letto per fargli il solletico.
Continuava a muoversi come un verme e a ridere chiedendo di fermarmi, dopo un po’ smisi perché mi dispiaceva vederlo lacrimare dalle risate.
-Dai dai, sono stato gentile questa volta.- dissi mentre mi sedevo accanto a lui e lui riprendeva il respiro. 
-Sei un coglione, ecco cosa sei. Sarei potuto morire!-
Restammo qualche minuto in silenzio.
-Mi dispiace, Onew.- dissi ad un certo punto guardandolo.
Lui semplicemente mi prese la mano e la strinse.
Ero caduto di nuovo nella sua rete e il mio masochismo me lo faceva piacere infinitamente, così come il suo odore a fianco a me iniziava a darmi alla testa.  


 

 
Sweetcurry's Time.
Allora, che dire. Prima di tutto ho fatto tagliare i capelli a Minho, perchè? Perchè il rapporto fra me e lui è di amore/odio, ovvero lo odio coi capelli lunghi, ma corti lo amo. Quindi il taglio che si è fatto in quest'ultimo capitolo dovrebbe essere lo stesso di Lucifer (lemieovaie). 

minho Mentre il mio bellissimo Onew dovrebbe avere i capelli così. 0ne

O almeno io me li immagino così, poi voi potete usare tutta la vostra fantasia e conoscenza dei tagli di capelli degli SHINee, ovviamente! 
Questo capitolo diciamo che parla di come alla fine, nonostante la grande rassegnazione di Minho dopo l'ennesima litigata, i due fanno di nuovo pace, ma forse è cambiato qualcosa nell'atteggiamento di entrambi, forse si accorgono di non riuscire più ad essere solamente amici.. Mhh, chissà! 
Vi ringrazio di cuore a voi che mi seguite, preferite, commentate e leggete soltanto! Alla prossima, un bacio!

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Capitolo 4
*** 03 - Terzo Capitolo. ***


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03 – Terzo Capitolo.

 

Eravamo seduti entrambi al tavolo della cucina, gli altri un po’ brilli erano andati a dormire trascinandosi il povero Jonghyun che ogni volta si esaltava troppo quando beveva e iniziava a dire cose a caso passando da un argomento all’altro senza un motivo di fondo.
Tuttavia, avevo uno strano presentimento che avessero voluto lasciarci soli, dopo averci visti arrivare mano nella mano si erano scambiati fra di loro sguardi d’intesa, e in un certo senso me l’aspettavo.
-Sai io non penso affatto tu che ti scopi chiunque…- gli dissi ad un certo punto, era vero. Avrei voluto essere come lui, la mia era tutta invidia.
Come sempre mi prese la mano sul tavolo e la strinse –Non importa, davvero-.
Forse era l’alcol, ma volevo davvero scusarmi con lui, non volevo essere un bastardo che solo perché non è ricambiato allora allontana il proprio migliore amico insultandolo.
-No, invece si che importa! Sono un idiota, sono solamente un egoista del cazzo. Ti ho ferito. Ho fatto del male all’unica persona di cui m’importa veramente e come minimo voglio farti le mie scuse. -
Non lo guardai in faccia per tutto il discorso, stringevo solamente le sue dita nella mia mano, con delicatezza perché lui era prezioso.
Alzai lo sguardo dopo pochi secondi, volevo vedere la sua reazione, perché non mi aveva ancora risposto?
Piangeva. Spalancai gli occhi, stava piangendo silenziosamente.
-J-jinki! Oddio… perché piangi?- esclamai avvicinandomi.
Lui si coprì il volto con le mani e gli scappò un singhiozzo, io entrai nel panico. Perché piangi Jinki?
Lo abbracciai e lui continuò a piangere in silenzio, sentivo le sue spalle tremare e sussultare ad ogni singhiozzo.
Dopo poco essersi calmato si asciugò gli occhi e mi guardò.
-Scusa, credo sia stato lo stress… Le tue parole così dirette mi fanno questo effetto. - disse tirando su col naso.
-Dovresti smetterla di tenerti tutto dentro, Jinki.- lo rimproverai, ma lui mi sorrise. Lo sapeva, ma non poteva farci nulla. Era così sin da quando me lo ricordo, piaceva a tutti per il suo carattere così estroverso e solare, si prendeva cura di tutti, ascoltava tutti, ma non parlava mai di sé. Si teneva tutto dentro, fino ad arrivare a questi sfoghi assurdi.
-Mi dispiace per tutto, Minho. Non so bene per cosa, ma qualunque cosa io abbia sbagliato, beh mi dispiace. –
Gli diedi un pizzicotto sulla guancia a quelle parole, -Non ti devi scusare di nulla. Non hai fatto niente, quindi smettila, ok?- lo accarezzai sulla testa. -Non ti devi nascondere con me.-

Dopo pochi attimi tutto sembrò dimenticato, e riprendemmo a bere e a scherzare.
Non mi ricordo ancora come finimmo sul balcone seduti a terra a parlare e a bere ancora.
-Tuuu… dovresti vedere che corpo da urlo ha Joon!- urlò a un tratto, mentre prendeva un altro sorso di soju. –Lo sai che fa il modello di lingerie? Eh? Lo sai, Minho? – continuò a blaterare.
-Lingerie? Intimo, al massimo!- sbottai scoppiando a ridere. –Me lo sto immaginando con un babydoll e sinceramente mi sta venendo da vomitare, sai?- dissi ancora, mentre lui mi tirava dei pugni sulla spalla.
-Daaai! E’ davvero tipo tutto muscoli…- sbiascicò mentre tracannava un altro bicchiere.
-E niente cervello!- dissi mentre tentavo di parare i suoi stupidi pugni da ubriaco.
-Tu sei etero che cazzo ne vuoi sapere… - disse mentre poggiava la testa sulla mia spalla, forse gli girava troppo la testa.
-A te piacciono le tette, giusto? Ti piacciono le donne con le forme!- urlò mangiandosi le parole. Ecco che iniziava a dire cose a caso.
-Ma che dici… Abbassa la voce, stai facendo troppo casino… Shhh…-
-Se avessi le tette ti piacerei, Minho?- mormorò mentre prendeva la bottiglia di soju, che io prontamente gli tolsi dalle mani.
-Questa la lasciamo lì, eh.-
-Rispondimi! Scommetto che se avessi le tette mi scoperesti!- disse con uno strano tono, troppo vicino al mio orecchio. Ora anche la sua mano era troppo vicina, mi allontanai leggermente per poterlo guardare in faccia. Che cosa stava facendo?
Non feci in tempo ad accorgermene che la sua mano era già sulla mia coscia, pericolosamente vicino al cavallo dei pantaloni.
-Cosa cazzo… -
-Bravo, cazzo è la parola adatta. Tu fa solo finta che io abbia delle tette. – disse mentre si avvicinava ancora di più. Okay ora il mio cervello sarebbe impazzito da un momento all’altro, e anche qualcosa laggiù.
Lo allontanai prendendolo per le spalle e lui sembrò piuttosto stupito di tutto questo.
-Non ti piaccio proprio, eh? Ti devo far proprio schifo, Minho.- disse guardandomi con rabbia. Sembrava ferito, ma non ci diedi molta importanza poiché era ubriaco.
-Certo che mi piaci, Onew.- gli risposi. Ti amo Onew.
-Allora cosa c’è che non va?- disse mentre i suoi occhi si riempivano di lacrime a un tratto. Non capivo più nulla.
-Non ti seguo Onew…- dissi disperato.
-Perché… perché non vuoi mai…- disse tra le lacrime.
Io sospirai.
-Perché non mi vuoi…?-
Mi avvicinai a lui che si era appoggiato all’armadio di ferro, m’inginocchiai e gli presi le mani. –Lo sai perché… - sussurrai.
-Non voglio essere uno dei tanti, Jinki.-
-Non lo saresti!- esclamò guardandomi con gli occhi pieni di lacrime. Io gli sorrisi, sì invece, ti sbagli.
-Non lo saresti affatto… - continuò a dire sottovoce mentre si rimpiccioliva nel giubbotto.
Io sospirai e mi alzai prendendo le bottiglie e i bicchieri da terra per portarli in cucina. Tornai sul balcone e lo presi per mano tirandolo su.
-Andiamo in camera?- gli chiesi, e lui senza dire una parola, si lasciò guidare fino alla camera che condividevamo in due.

Una volta ognuno nel proprio letto ci guardammo, lui dava le spalle alla finestra, da cui entrava la luce di un lampione e faceva luce sul mio viso. Tuttavia riuscivo a vedere la sua espressione, era preoccupato di aver fatto un casino, lo conoscevo da troppo tempo.
-Scusa…- mormorò.
Io scossi la testa, -Sta tranquillo. - Spostai le coperte leggermente, -Vuoi venire qua?-
Lui mi guardò un attimo, pensandoci su, ma alla fine scese dal suo letto.
-Non ti da fastidio?- chiese e io scossi di nuovo la testa sorridendogli.
-Dormi ora, sennò ti vengono le rughe.- dissi facendolo sorridere.
Si accoccolò come al solito e si addormentò.
Io passai una notte insonne, sospirando.







Sweetcurry's Time
Ciaociao! Ecco che finalmente riesco a ritagliare uno spazietto per postare le fanfiction, ultimamente non faccio altro che andare a scuola e stare fuori fino a notte tarda. So che prima o poi avrò un esaurimento nervoso, ma vabbeh.
Com'era questo capitolo? Nessuno dei due capisce quello che pensa davvero l'altro, ma forse qualcosa si sta smuovendo. Adoro come Jinki di fronte a Minho sembri così piccolo e indifeso, proprio per questo sono esaltata da questa coppia, anche se ora sto virando sul JoOnew, che non credo riuscirò mai a scrivere perchè il nostro caro Joon è tipo un pazzo psicopatico, e la sua personalità non saprei proprio come descriverla. Ahahha. Vabbeh, spero vi sia piaciuto e ci sentiamo alla prossima!

Byeee!

Bye!

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Capitolo 5
*** 04 - Quarto Capitolo. ***


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I LOVE BEING STUPID WITH YOU.

04 – Quarto Capitolo.

 

-Allora? Allora?-
Ecco di nuovo Key che ficcava il naso dove non doveva.
-Cosa?- sbuffai mentre lavavo i piatti sporchi del pranzo. Onew era uscito con Joon questo pomeriggio e Key si era sentito libero di venire a ficcanasare.
-Come cosa! Ieri sera! Avete fatto la pace?- disse con tono malizioso, mentre mi ammiccava.
-Che cazzo dici… Tieni, asciugali- dissi mentre gli piantavo lo strofinaccio in mano. –Renditi utile, una volta. -
-Ehi, principe dei Senza Palle! Non credere che uno come te, che non sa nemmeno dichiararsi venga a dare degli ordini a me!- esclamò altezzoso.
Sbuffai e feci finta di non sentirlo.
Jonghyun spuntò dal corridoio sorridendo e si avvicinò a noi senza dire nulla, poggiandosi con i gomiti sul muretto a fianco all’entrata. Li vidi fissarsi, in silenzio.
Il ragazzo a fianco a me sorrise e mi ridiede lo strofinaccio. –Scusa tesoro, vado a fare quello che non hai fatto tu ieri sera. - disse mentre mi dava una pacca sul sedere e andava verso Jonghyun che sembrava se lo stesse mangiando con gli occhi.  
-Tu continua a lavare i piatti, eh!-
Stupida checca… Almeno lui scopa, pensai. E improvvisamente mi ricordai di TaeYeon, merda, non l’avevo più chiamata! Mi ero completamente dimenticato di lei, sospirai mentre mi davo dello stupido. Se volevo scopare, potevo andare da lei, eppure non ne avevo la minima voglia.
Ero proprio senza speranze, e Key aveva fottutissimamente ragione.

Sbuffai mentre rientravo in casa, avevo appena lasciato TaeYeon e mi aveva dato pure uno schiaffo. Che ipocrita, lei mi aveva già lasciato e tra l’altro ci frequentavamo, non stavamo nemmeno assieme.
Mi ero appena aperto una lattina di birra che sentii il cellulare squillare. Guardai chi era: Onew.
Risposi.
-Onew?-
-Mi vieni a prendere?-
Non era con Joon oggi?
-Va bene, dove sei?-
-Al solito bar. -
-Arrivo fra dieci minuti. -

Avessi avuto la macchina sarebbe stata una richiesta diversa, infatti l’avrei presa per “non ho voglia di prendere i mezzi, ne di camminare”, invece Onew sapeva benissimo che l’avrei raggiunto a piedi. Pensai che fosse successo qualcosa, quindi affrettai il passo.
Lo trovai al solito bar che beveva del the caldo.
-Ohi! Che succede?- chiesi mentre mi sedevo davanti a lui ancora trafelato per la camminata.
-Ci hai messo poco…- disse sorridendo in un modo che non mi piaceva.
-Certo che ci ho messo poco! Ero preoccupato!- esclamai contrariato da tutta quella calma.
Lo osservai mettere un paio di zollette di zucchero nella tazza del the e girare il cucchiaino.
-Che è successo, Onew?- perché hai quell’espressione triste?
Appoggiò il cucchiaino sul piattino con la mano che tremava ed io non riuscivo più a restare fermo senza sapere cosa fosse successo. L’attesa mi stava divorando.

-Sai…- mormorò mentre sorrideva nel modo più triste, -non era nemmeno lui quello giusto…-
-Hai lasciato Joon?- domandai mentre prendeva un sorso di the e riappoggiava la tazza sul piattino, sempre tremando. Vedevo che cercava di non farlo, ma ogni volta che toccava la tazza o il cucchiaino, le sue mani tremavano irrimediabilmente.
-Suppongo di sì…-
-Onew che vuol dire? Perché stai così male?- gli domandai mentre mi sporgevo per prendergli la mano.
Lui la ritrasse subito, quasi spaventato. Aggrottai le sopracciglia, e a quel punto i capelli di Onew spostandosi mi permisero di notare qualcosa che non avrei mai voluto vedere.
Un livido.
Un livido appena a fianco al collo.
-Dio… Jinki.- sussurrai mentre quasi mi veniva da piangere.  -Che ti ha fatto quello stronzo… -
Non ci potevo credere.
Onew appena mi sentì dire quelle parole iniziò a mordersi il labbro inferiore, quasi a volerlo strappare. Qualche piccola lacrima scese lungo il suo volto.
-Lo ammazzo. - sputai con rabbia, mentre mi alzavo dal tavolo in preda all’ira.
-Minho…- Lo guardai mentre tremava, cazzo! Chissà che cazzo gli aveva fatto!
Non ci vedevo più dalla rabbia.
-Ti prego non lasciarmi da solo. - mi supplicò ed io non potei lasciarlo lì.
-No, resto…- dissi sedendomi di nuovo. –Scusa. -
Lo guardai mentre cercava di calmarsi e di bere il the caldo. Dopo qualche minuto appoggiò la tazza sul piattino e mi guardò con un’espressione impaurita.
-Andiamo a casa?- sospirai.
Lui annuì e si alzò cercando dei soldi in tasca, era ancora agitato.
-Lascia stare. - dissi tirando fuori il portafogli e dirigendomi verso la cassa, ma sentii tirarmi per il cappotto. Mi girai e lo guardai mentre ancora si mordeva il labbro inferiore, così lo presi per mano e andammo a pagare il suo the caldo.

Una volta rientrati in casa lo condussi in bagno, dove lo spogliai dai suoi vestiti, scoprendo lividi sui fianchi, sulle braccia, sul petto. Ovunque guardassi c’erano lividi, e vedere Onew ridotto in quello stato, ma che riusciva a fidarsi di me mi fece arrabbiare ancora di più con quel bastardo.
-Dimmi se ti faccio male. - gli dissi mentre gli slacciavo i pantaloni.
-No, tranquillo. Voglio solo togliermi il suo odore di dosso. - mormorò.
Chiusi l’acqua della vasca e controllai che non fosse troppo calda.
-Se hai bisogno chiamami, ok?- gli dissi dandogli una carezza sul viso.
-Aspetta, resti?-

Restai con lui mentre si faceva il bagno, non parlammo, ma sapevo che stare con lui in quel momento era l’unica cosa che potevo fare.

-Hai bisogno di qualcosa? Hai fame?-
-No, vorrei andare a dormire se non ti da fastidio. - mi disse ora molto più calmo. Da quando aveva fatto il bagno, aveva smesso di tremare, ma continuava a prendermi la mano e a stringerla.
-Andiamo a dormire allora. -
Mi sorrise lievemente, ed io ne fui davvero felice. Tutto quello di cui avevo paura era che rimanesse traumatizzato, ma non sembrava affatto così. Jinki era una persona forte.
Lo abbracciai sotto le coperte, senza stringerlo troppo e lui affondò il viso nel mio collo.

-Credo che non andrò al lavoro per un po’ di giorni…- sussurrò.
-Se vuoi che resti qui con te, dimmelo. -
Lo sentii sorridere, -No, non sono così piagnucolone.-
-Tu dimmelo, eh.- replicai mentre lo accarezzavo.
-Okay. - disse mentre mi toccava il collo con le dita.
Eppure c’era ancora una cosa che mi faceva soffrire, -Senti… so che non ne vorresti parlare… Ma… Lui ti ha…?-
-No, no.- e a quelle parole semplicemente sospirai di sollievo. Se solamente l’avesse fatto io l’avrei ridotto a brandelli quel coglione.
-Io, ti giuro. Uff… Grazie a dio. Non so cosa avrei fatto se…-
-Shhh, non è successo. Non pensarci.- m’interruppe e io seguii il suo consiglio.
-Mi dispiace.- sussurrai.
-Per cosa? Mica è colpa tua.-
-Lo so, ma mi dispiace. Avrei voluto tanto evitarlo e riuscire a proteggerti.- dissi sospirando.
Lui sorrise e iniziò a toccarmi i capelli. 
-Hai fatto abbastanza, senza di te ora non starei così bene…- disse sorridendo ed io non potei non fare lo stesso. –Sai, Minho. Questo taglio ti sta davvero bene, sei bellissimo. Sei il più bello.-
Ridacchiai, -Addirittura, guarda che potrei montarmi la testa.-
-Dovresti.- disse sorridendo e mettendosi a pancia in giù con il viso di fronte al mio, le nostre gambe intrecciate.
-Anche tu sei bellissimo, Jinki.- gli risposi mentre continuavo a intrecciare le mie dita nei suoi capelli.
Sorrise e mi diede un bacio a stampo. Non era certo la prima volta che ci baciavamo, succedeva spesso, ma in quel momento ci guardammo in un modo fin troppo diverso dal solito e lui mi baciò ancora, e ancora.
Fino a quando io, completamente perso nel suo profumo e nel calore delle sue labbra, dischiusi le mie e approfondii il bacio, insinuando la mia lingua nella sua bocca e infilando le dita fra i suoi capelli lunghi.
Avevo sognato un momento del genere da un sacco di tempo, ed esausto di reprimere i miei istinti ogni volta svuotai la mente e mi dedicai a quel momento.
Onew si mise seduto sopra di me mentre continuavamo a baciarci, sembrava ci stessimo mangiando a vicenda.  Ci staccammo per un attimo cercando ossigeno, e lui sopra di me fu assolutamente la cosa più eccitante del mondo. Era talmente bello che in quel momento avrei potuto anche credere di star sognando.
Lo osservai mentre riprendeva a baciarmi, per poi scivolare lungo il mio petto e sollevarmi la canotta, dandomi altri baci fino ad arrivare all’elastico dei pantaloni, ebbi un brivido di piacere quando iniziò a darmi dei baci sopra alla stoffa. Inutile dire che piacere provai quando con delle lappate lente iniziò a leccare il mio membro. Dopo poco non riuscii più a resistere così lo spostai e invertii le posizioni, gli tolsi la maglia e così anche i pantaloni. Iniziai a baciarlo ovunque, mentre con una mano gli portavo le braccia sopra la testa. Sentirlo ansimare fu il piacere più assoluto, tutto fu splendido, dall’entrare in lui e sentirlo gemere di piacere a ogni spinta, ai lunghi baci umidi, alle nostre pelli sudate che si sfioravano.


 


Sweetcurry's Time.
Awww come sono felice di questo capitolo! Mi dispiace un sacco per Joon, cioè per averlo dipinto così, ma stiamo tranquilli tutti quanti che nella realtà è un amorino! *-* Finalmente succede qualcosa di serio fra i due, come se avessero di colpo rinunciato a tutte le seghe mentali fatte fino a quel momento. Insomma, mi dispiace aver aggiornato così tardi, ma sia in ambito sentientale che scolastico sono stata piuttosto impegnata e non ci stavo con la testa. 
Il prossimo capitolo sarà l'ultimo, quindi non rimaneteci male, io vi ho avvisate!
Detto questo vi saluto, un bacione grande! 

Byeee!

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Capitolo 6
*** 05 - Ultimo Capitolo. ***


I LOVE BEING STUPID WITH YOU.

05 – Ultimo Capitolo.

 

Il mattino dopo mi svegliai come da un sogno, non ricordai immediatamente, ma appena aprii gli occhi e vidi Onew nudo nel letto con me, mi venne in mente ogni scena della sera precedente.
Non riuscii a rimanere lì a letto, avevo bisogno di schiarirmi le idee, così mi misi i pantaloni, dopo averli cercati per mezzora al buio e andai in cucina, dove trovai Taemin e Key che facevano colazione seduti al tavolo in tranquillità.
Presi una tazza e ci versai dentro il latte, assieme ai cereali.
-Buongiorno…- sbiascicai, ancora rincoglionito dai pensieri che frullavano nella mia testa.
-Ben svegliato. - disse Taemin, sempre gentile.
Li guardai entrambi, ero disperato e non sapevo che fare. Avevo bisogno di parlarne, e magari mi avrebbe fatto capire come risolvere la situazione.
-Che hai?- chiese Key con un’espressione curiosa.
Sospirai e girai un po’ il latte e i cereali con il cucchiaio, cercando di trovare le parole giuste. –Joon e Onew si sono lasciati…-
-E quindi?- sbottò Key.
-Joon l’ha picchiato. - mi venne fuori così.
Loro fecero un’espressione sconvolta e preoccupata –Oddio! Dov’è ora? Sta bene?- esclamò Taemin.
-Shhh, sì. E’ in camera che dorme. Sta bene, ha solo qualche livido. Non è questo il problema…-
-Come? C’è dell’altro?- chiese Key ancora più preso dal discorso.
Io sospirai –Ehm… Insomma…- li guardai, cercando di farglielo intendere senza le parole, ma erano abbastanza ottusi.
-L’abbiamo fatto. -
-Coooosa? Oddio!- iniziarono a urlare entrambi e a mettersi la mano davanti alla bocca.
-Shhh! O lo sveglierete!- esclamai in preda al panico. –Non so ancora che fare. - dissi disperato.
-Scommetto che è stato lui a fare il primo passo…- disse Key ed io lo guardai malissimo. –Ecco, infatti, avevo ragione.-  
-Secondo me, Minho. Dovreste solamente parlarne. Vedrai che risolverai tutto. - mi consigliò Taemin sorridendo incoraggiante.
Io sospirai rassegnato. Proprio in quel momento dal corridoio spuntò un Onew assonnato con i capelli tutti scompigliati. Sorrisi per la tua tenerezza, e mi alzai per prendere un bicchiere d’acqua.
-Onew! Vieni qua! Siediti…- disse Key spostando la sedia per fargli posto. Lui si sedette e continuò a strofinarsi gli occhi, Onew era quel tipo di persona che per svegliarci ci mette come minimo un’ora.
Taemin gli prese la mano, -So cosa è successo ieri, Minho ce l’ha raccontato. -
Vidi Jinki svegliarsi di botto e fraintendere completamente, così mi guardò disperato. -Io… ehm… -
-Come ha potuto, quel bastardo di Joon!- esclamò a un tratto Key. Vidi Jinki rilassarsi e sospirare.
-Se hai bisogno di qualsiasi cosa, noi ci siamo eh.- gli disse Taemin mentre gli sorrideva.
-Gr-grazie…-
-E ora! Taemin, tu mi devi accompagnare dal parrucchiere. Mi si vede la ricrescita… La vedi, la vedi?- iniziò ad agitarsi Key mentre si portava dietro Taemin. –Oddioo! Ma è tardissimo! Taemin, forza vestiti!-
Onew ed io li guardammo andare in camera, per poi vederli uscire pochi minuti dopo, o meglio vedere Key sclerare come al solito e trascinarsi dietro Taemin che non si era nemmeno allacciato le scarpe.
-Ciao, eh!- urlò Key appena prima di sbattere la porta.
Sospirai e misi a lavare la mia tazza.
Restammo un po’ in silenzio, mentre io chiudevo l’acqua del lavandino.
-Ehm… Senti- iniziammo entrambi e subito ci fermammo stando in silenzio per qualche minuto.
-Ieri…- iniziai io di nuovo.
-Ehilà!- fummo interrotti da Jonghyun che spuntò tutto felice dal bagno. Non mi ero nemmeno reso conto che fosse in casa, ma proprio ora, dico io?
-Dormito bene?- domandò mentre si sedeva al tavolo rotondo. –Io ho dormito come un sasso!-
Chi se ne frega!
Cadde il silenzio più totale, e vidi Jonghyun guardarsi attorno confuso. –Ma che avete?-
-Niente!- esclamò Onew mentre cercava di sorridergli incoraggiante.
Jonghyun mi guardò non capendo. –Ahahaha! Come un sasso, eh! Beato te…- esclamai con un pessimo tentativo di far finta di nulla. Guardai Onew e notai che non stava mangiando nulla.
–Vuoi… Vuoi i cereali?- gli chiesi sempre con quella sensazione d’imbarazzo addosso.
Lui annuì, -Ehm, senza latte grazie. - Sentivo la tensione circondarci, e Jonghyun che ci guardava come se fossimo degli alieni.
-Già che ci sei, Minho. Dammene una anche a me, ma col latte!- mi ordinò Jonghyun ed io gli portai le cose sul tavolo.
-Ehm, io vado a farmi una doccia…- dissi per togliermi da quella situazione impossibile. Mi dispiace Onew, a te ci penserò dopo.
-Ehi, Choi! Questa tazza è vuota!- sentii urlare Jonghyun, ma lo ignorai.

Avevo un lavoro importante che sarebbe durato tutto il giorno, così mi ripromisi di parlare a Onew la sera stessa. Peccato che quando tornai, sul tardi, tutti erano in cucina a festeggiare non so cosa.
Dopo poco scoprii che Key finalmente aveva ricevuto l’aumento che chiedeva al capo da non so quanti mesi. Erano tutti ubriachi che urlavano e cantavano, specialmente Jonghyun e il festeggiato, il primo non aveva più la maglia, anzi ce l’aveva in testa a mo’ di fascia, il secondo cercava di ballare, ma ogni volta andava a sbattere contro il ripiano della cucina. Taemin e Onew semplicemente ridevano come dei pazzi.
Mi sedetti a bere con loro e passammo la serata così, fino a quando Taemin non se ne andò a dormire per la sua fissazione delle ore di sonno per avere la pelle perfetta, e Key e Jonghyun si misero sul divano a cantare.
Andai sul lavello a fumare, e guardai quei due che facevano gli scemi. Osservai Onew anche lui ubriaco muovere la testa a ritmo della canzone che cantavano, tutto esaltato. Dovevo essere abbastanza ubriaco anch’io perché mi accorsi che Onew si era alzato solamente quando inciampando, mi cadde sui piedi.
Lo tirai su e vidi la sua espressione spaesata ma felice. Non so perché iniziammo a ridere come degli scemi, avevamo bevuto troppo, ma poco importava.
Lui mi mise di fianco a me, dondolando. –Fammi fare un tiro!- esclamò ed io gli porsi la sigaretta.
Fece un tiro e dopo iniziò a tentare di salire sul ripiano della cucina per sedersi. Lo aiutai sollevandolo per i fianchi e lui mi fece un enorme sorriso, poi nell’appoggiare la testa al mobile di fianco a lui ci mise troppa forza e ci diede una testata. Scoppiai a ridere e mi misi di fronte a lui per fargli qualche carezza dove aveva sbattuto.
-Ma da quando questo mobile è così vicino?- esclamò mentre di sottofondo sentivo gli altri due che facevano un acuto osceno.
Scoppiammo a ridere quando li sentimmo urlare così, e mentre dondolavamo a tempo, ebbi un giramento di testa che mi fece appoggiare la fronte sulla sua spalla. Tuttavia passò immediatamente, ma restai lì perché era confortevole e Jinki mi stava accarezzando i capelli. Alzai lo sguardo e vidi il suo viso a pochi centimetri dal mio, così senza nemmeno pensarci lo baciai. Fu tutto confuso quello che venne dopo, so soltanto che restammo lì a baciarci per un bel pezzo perché mi era sembrato di sentire varie canzoni di sottofondo. Lo stringevo ai fianchi per avvicinarlo a me, lui seduto sul ripiano ed io in mezzo alle sue gambe avevo il viso rivolto verso l’alto, lui aveva le braccia attorno al mio collo e tutto mi sembrava un incastro perfetto, stare lì così era stupendo.
Dopo poco sentii Jonghyun e Key smettere di cantare, così ci staccammo quasi fossimo tornati lucidi di colpo.
-Se volevate stare da soli bastava dirlo, eh!- urlò Key facendoci arrossire come dei pomodori.
-Lasciatelo stare, eh!- disse Jonghyun che sembrava averlo realizzato solo ora di noi due, effettivamente stamattina non gliel’avevo detto, così tentava di trascinare Key nella loro camera.
-Dateci dentro!- urlò ancora Key mentre spariva nel corridoio.

Appoggiai la testa sulla sua spalla sospirando. Rimasi fermo un po’ fino a quando non sentii Onew muoversi in modo strano, così lo guardai e vidi che aveva una mano sulla bocca.
-Minho, mi sa che non mi sento bene…- mormorò ed io più velocemente possibile gli rivolsi la faccia sul lavello, tenendogli i capelli indietro. Vomitò un paio di volte, ed io cercai di lavargli la faccia in qualche modo e di lasciar scorrere l’acqua nel lavandino.
-Va meglio?- chiesi, portandogli i capelli dietro le orecchie.
Lui annuì, cercando di riprendersi.
Restò lì seduto per quasi un’ora. Io mi misi su una sedia davanti a lui a fumare e aspettai che gli passasse. Dopo un po’ sembrò aver ripreso colorito così tentò di scendere da lì, lo aiutai.
-Vuoi andare a dormire?- gli domandai.
Lui scosse la testa, -No voglio andare fuori, fa caldo qui.-
Annuii e gli presi il giubbotto. Andammo sul balcone e appena sentii il freddo che c’era fuori, subito mi ripresi anch’io da quel rimasuglio di ubriachezza che mi era rimasto.
Sentii Onew sospirare e godersi il fresco la fuori.
-Vuoi?- dissi offrendogli una sigaretta, la prese e me ne accesi una anch’io.
-Siamo proprio degli stupidi. – dissi buttando fuori il fumo, mentre ripensavo al bacio di prima.
-Sì, però mi piace fare gli stupidi. – disse facendomi sorridere.
Gli presi la mano. –Anche a me.-
Suonava un po’ come una dichiarazione, e credo ci bastò quella. Eravamo entrambi delle persone che non riuscivano a parlare di loro stessi, e in un certo senso intrecciare le dita in quel momento sembrava voler dire ti amo. Ero felice di accontentarmi di quello per il momento, della sua mano nella mia e del suo sorriso stupendo mentre fumava quella sigaretta.
Quando rientrammo in casa e andammo a letto continuammo a fare gli stupidi, per tutta la notte.



 
Fine.







Sweetcurry's Time
Eieiei eccomi qui di nuovo che concludo anche questa fanfiction! Come potete vedere era da un po' che non aggiornavo, ma ero leggermente scoraggiata dalle 0 recensioni, scusate!
Beh cosa mi dite di quest'ultimo capitolo? A me questa coppia piace abbastanza, cioè in realtà mi piace qualsiasi pairing in cui ci sia Onew, visto che lo adoro e ritengo che non sia apprezzato abbastanza (soprattutto su questo sito ahimè)... Bisogna smetterla di accoppiare sempre Onew ad una poveraccia a caso e dargli un uomo perdinci!
Questa fanfiction mi ha dato molte soddisfazioni mentre la scrivevo, ritengo che sia molto dolce, alla fine sono un po' smielata pure io, ma vabbeh dai.
Ringrazio tutti coloro che hanno recensito, messo tra i preferiti, tra le seguite e chi ha solamente letto!
Ho un'altra ff in programma, spero di riuscire a pubblicarla il più presto! 
Alla prossima e grazie a tutti <3

Bye, mille baci!



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