DISCLAIMER:
I personaggi di HunterxHunter non mi appartengono (PEECCATO...), ma
sono di creazione del sensei Yoshihiro Togashi (c).
Hachi è sotto mio (c) XD Lei è mia
X°°
Kiriru è (c) di Gohan96
India è (c) di pooka13 (che dovrebbe essere Hisokagirl) (XD)
Bene!
Detto questo....ENJOY YOURSELVES!!!<3
-It's
a Hunter's Fate...-
La
nave era salpata. Cosa lasciasse dietro di sé, lo sapevano
tutti, e non lo sapeva nessuno. Ognuno era conscio di ciò
che
lasciava, ma nessuno immaginava cosa lasciasse l'altro. Erano in
tanti, ed erano in pochi. Troppi per creare, anche solo per un
istante, qualsiasi tipo di legame. Troppo pochi per riuscire a non
avere paura.
Era
appunto l'unico pensiero comune a quelle persone, unica cosa che li
rendeva simili; l'angoscia del vuoto, l'inquietudine dell'infinito,
il terrore dello sconosciuto...
E'
qui che tutto ha inizio. Su una vecchia e piccola nave, che abbandona
lenta il porto, trasportando con sé persone che avevano
deciso
di cambiare qualcosa. Che quel qualcosa fosse la loro vita, la sorte
di altri, o altro ancora, nessuno lo sapeva. Eppure, si trovavano
tutti lì per il medesimo motivo...
CAPITOLO
1
i
will be a hunter!
-Ma
non è GIUSTO!-, protestò una voce squillante ed
evidentemente alterata.
-Questo
lo decido IO, dal momento che ci troviamo sulla MIA nave!-
-IO,
MIO...Cos'è questa mania dei possessi?! LO SA CHE ESISTONO
PERSONE CHE NON POSSIEDONO NULLA E NON HANNO NEANCHE SOLDI PER
MANGIARE?!?-
La
ragazza castana sbuffò. Il capitano era davvero un vecchio
idiota e irragionevole...! Insomma, un gruppo di persone PERBENE
aveva trovato un INNOCUO passatempo per tenersi impegnati durante il
viaggio...Cosa c'era di male?! Dopotutto, si trattava solo di...
-Scommesse
clandestine! Testa o croce! GIOCO D'AZZARDO!-
-Adesso
non esageriamo...-, osservò lei.
In
risposta, il vecchio capitano la fulminò con un'occhiata
torva.
-Ma
era tanto per divertirsi un po'! E già che siamo
lì,
magari si guadagna anche qualcosina...! Ma è tutto
PERFETTAMENTE legale e sotto controllo, cosa crede...!-
Il
capitano sospirò.
-Li
conosco, quelli come voi, ragazzina-, si limitò a sibilare.
Stavolta
fu lei a sospirare.
-OK,
OK....! Stiamo buoni, ma la prego, niente paternale! Ci mancherebbe
solo quella...-.
E
si allontanò, borbottando fra sé e sé
insulti e
minacce.
"Quest'anno
i candidati mi sembrano promettenti...", pensava intanto il
capitano. "Anche se...".
Gettò
una rapida occhiata al ponte dell'imbarcazione. C'erano
perlopiù
uomini alti e corpulenti, dall'aria vagamente minacciosa, fatta
eccezione per quei due o tre ragazzini, e le ragazze.
Era
strano, quasi bizzarro...Non c'erano mai state così tante
donne, alla partenza. Tre. Tre ragazze, anche piuttosto giovani.
Dovevano avere all'incirca la stessa età.
Una
era la ragazza con cui discuteva prima a proposito delle scommesse,
quella con la treccina di lato e i capelli lunghi. Doveva essere
un'assassina, o roba del genere. Ormai, quella gente la riconosceva
ad occhi chiusi.
L'altra
era una ragazzina dall'aria calma e serena. Se ne stava lì,
con quei lunghi capelli neri che le svolazzavano sul volto, a
rimirare l'orizzonte. Sembrava non essere turbata dal contesto in cui
si trovava. Le aveva parlato prima; lei gli aveva chiesto se fosse la
nave giusta. Tutto sommato, sembrava una ragazza carina. Peccato che
la gente carina finisse sempre male...
La
terza era un tipo silenzioso, ma il suo aspetto attirava
l'attenzione. Forse per i capelli biondi e gli occhi chiari...Non si
vedevano molte ragazze così, da quelle parti. Non aveva
ancora
avuto occasione di parlare con lei, ma gli dava la sensazione di
essere abile. Ma forse, era solo una sensazione.
Oltre
alle tre donne, c'era anche un ragazzino. Che ironia...! Un torneo
che richiede forza fisica, predisposizione e preparazione, e chi vi
partecipava? Tre donne, un ragazzo dall'aspetto composto e
immacolato, e un bambino?
-Come
gira il mondo...-
Già...Nonostante
tutto, quel bambino aveva qualcosa di speciale. Gli sembrava di
vivere un deja-vu...
Il
vecchio scrollò la testa. Era ora di mettersi al lavoro,
altro
che perdersi in pensieri!
Si
diresse a passi pesanti e marziali verso la propria cabina. Prima di
chiudere la porta, guardò di sbieco la ragazza che voleva
giocare a testa o croce. In risposta, lei sfoderò il
più
ampio e falso dei sorrisi che avesse mai visto.
Tzè...Malviventi.
-FINALMENTE
se n'è andato!-, esclamò la stessa ragazza, non
appena
il capitano si fu chiuso nella cabina.
-Allora,
dov'eravamo rimasti? Chi è che dovevo ammazzare?-
Uno
dei poco di buono del gruppetto si fece avanti.
-Tocca
a me. Fatti sotto, bambolina-.
Lei
fece per sfoderare la propria arma, ma una voce la interruppe a
metà
del gesto.
-Aspetta!!-
La
ragazza dai capelli neri che aveva incrociato prima si era voltata
verso di lei, e ora la guardava con sguardo fermo e apparentemente
severo.
-Eh?
Che c'è? Lo volevi uccidere tu?-, domandò l'altra
infastidita e incuriosita.
-NO!
Ma il capitano vi ha detto di non scommettere più!-,
replicò
la mora, fissandola, cupa.
L'altra
ghignò.
-E
chi sta scommettendo?-
La
mora tacque. L'aveva colta alla sprovvista, ma non aveva alcuna
intenzione di dargliela vinta.
Stava
preparando una risposta per le rime, quando si accorse che, fra
l'altra ragazza e lei, si era piazzato uno strano ragazzino.
Fissava
la ragazza che si apprestava a combattere. La fissava con insistenza.
-Insomma-,
esordì la diretta interessata, più infastidita
che
altro, -Che c'è?-
Il
ragazzino continuò a fissarla, senza rispondere. Si limitava
a
guardarla con occhi grandi e curiosi, di quelli tipici dei bambini
piccoli.
Poi,
si decise a parlare.
-Signorina,
questo gioco mi piace molto!-, disse, indicando le monete posate su
un piccolo barile. -Mi può spiegare come si fa?-
Nessuno
ci poteva credere. Se ne stavano tutti lì, con gli occhi
sbarrati, lo sguardo puntato su quel bambino.
-Ma
sei scemo?!?-, esclamò la ragazza dai capelli castani,
un'espressione allibita dipinta in viso.
-Non
sono giochi per bambini, questi! E' pericoloso! E adesso pussa via,
abbiamo da fare!-.
Ma
quello non accennava a muoversi.
-Anche
il capitano ha detto che non si può giocare...Quindi
dev'essere davvero molto pericoloso...!-, proseguì il
bambino,
indicando con un dito sia le monete che osservava prima, sia il
gruppetto che si apprestava a scommettere.
-Ma
se stai buono, il capitano non lo saprò mai-,
ribatté
la ragazza, facendogli il verso.
-Su,
da bravo...Vai a giocare con quella bella ragazza che la pensa come
te-, proseguì, alludendo alla mora che aveva cercato di
fermare il gioco.
-Io
ho un nome. Mi chiamo Kiriru, e questo ragazzino ha ragione! E'
pericoloso, non dovreste farlo!-.
L'altra
guardò Kiriru, di sottecchi. Che enorme seccatura, tutti
quei
pacifisti convinti...! Non sarebbero durati un giorno, al torneo.
Sbuffò
di nuovo. Temeva che, con tutto il chiasso che stavano facendo, il
capitano uscisse dalla cabina per controllare. E l'ultima cosa che
voleva, era essere buttata giù dalla nave.
Odiava
darla vinta a qualcuno...
-E
va bene! Come volete! Ma solo perché non voglio che quel
vecchio fastidioso se la prenda ancora con me!-, sbottò, in
tono altezzoso.
Kiriru
sorrise, così come il bambino.
-Sai,
sei stato coraggioso-, disse lei, rivolta al ragazzino, -Non hai
avuto paura?-
Lui
scosse la testa, vigorosamente, sempre con un ampio sorriso.
-Affatto!-
La
ragazza era piacevolmente sorpresa. Sembrava un personaggio
interessante...
-Io
sono Kiriru, ma penso che tu lo sappia già-,
ridacchiò.
-E
tu? Come ti chiami?-
Senza
perdere il sorrisone, l'altro le rispose.
-Il
mio nome è Gon Freecs! Sto andando a cercare il mio
papà-.
-Oh-,
commentò Kiriru, -e intendi trovarlo al torneo per Hunter?-
Gon
scosse la testa.
-No,
io devo diventare un Hunter per trovarlo! Sa, signorina Kiriru, lui
è
un Hunter professionista, e viaggia un sacco, per tutto il mondo. Io
non l'ho mai visto, e per questo voglio partecipare al torneo.
Così
diventerò forte come lui, e un giorno potrò
incontrarlo-.
A
Kiriru parve una storia quasi commovente. Era davvero un ragazzino
ammirevole...
La
ragazza di prima, nel frattempo, osservava la scena, annoiata.
-Uuufffaaaa.....Che
mortorio di viaggio...!!-, disse fra sé, appoggiandosi al
bordo legnoso della nave.
-Non
me lo dire...Chissà quanto manca all'arrivo...-.
Voltò
il capo. A parlare, era stata una ragazza bionda, appoggiata al bordo
come lei.
La
bionda sorrise, quasi timidamente.
-India-,
disse, -è il mio nome. Il tuo?-.
-Hachi-,
rispose l'altra, guardandola con diffidenza.
Dopo
qualche istante, sorrise anche lei, anche se non sembrava un vero
sorriso. Non era abituata a sorridere 'dolcemente e carinamente'.
Sorrideva spesso, ma non era mai un sorriso sincero...Ma non le
importava.
Seguirono
attimi di silenzio. Le due, distolto lo sguardo l'una dall'altra,
avevano preso a scrutare il cielo e l'oceano, come se ci fosse stato
qualcosa di veramente interessante tra i candidi cirri e le pavide
onde.
-Ti
senti pronta per l'esame? Qualche ripensamento?-, domandò
distrattamente India, nel tentativo di sostenere una conversazione
normale. Sentiva di averne un assoluto bisogno...Non voleva pensare.
A nulla.
Hachi
fece un risolino.
-Naturale!-,
replicò, spavalda. -E poi, anche se non lo fossi, ormai sono
qui. O la va o la spacca. Ma sicuramente andrà-.
La
biondina accennò un nuovo sorriso, con una punta di amaro.
Aveva perfettamente ragione...Era una domanda superflua...O si era
pronti, o si lasciava la pelle. Era la semplice e cruda regola che
vigeva padrona in quella situazione.
-Ma
guarda tu quello gnomo...Si è già trovato
l'amichetta-,
ridacchiò Hachi, alludendo a Gon e Kiriru, che discutevano
di
qualche cosa, seduti sul ponte.
-Bè,
buon per lui-, replicò India, divertita. -Tanto mi pare la
pensino allo stesso modo...-.
Hachi
gemette, ricordando la scenetta di poco prima. -Non me ne
parlaree...! Odio la gente che non si fa i fatti propri!! Insomma,
saranno fattacci miei, se il capitano poi s'incavola e mi scaraventa
giù dalla barchetta!! E CHE DIAVOLO!!!-
-Barchetta...?!?-,
tuonò una voce possente, alle loro spalle.
Le
ragazze si voltarono, con uno scatto. Davanti a loro, visibilmente
alterato, c'era il capitano.
-Ma
lei non era a giocherellare in cabina?!?-, esclamò Hachi,
indicandolo.
Lui
non battè ciglio.
-Ringrazia
il cielo che non ti scaravento in mare seduta stante-, si
limitò
a borbottare.
-Il
cielo...Ceerto..! Cos'è, una specie di MIRACOLO? Devo
ringraziare l'angioletto che mi protegge?-, ribatté Hachi,
scettica.
-No,
intendo proprio di ringraziare il cielo. Sta arrivando una tempesta.
Pensate a mettervi al riparo-, si limitò a dire il capitano.
Dopodiché, si preoccupò di dare direttive
all'equipaggio.
-COSA?!?
E CE LO DICE COSI'?!?...Lei non ha cuore!-, si lamentò
Hachi,
con voce piagnucolosa.
Subito
dopo, un ragazzo le avvicinò. Non doveva essere vecchio, ma
sembrava avere più anni di quelli che probabilmente aveva
effettivamente.
-Penso
che il vecchio abbia ragione-, disse, rivolgendosi a loro. -Io non me
ne intendo, ma quelle nubi hanno l'aria minacciosa-, osservò.
Hachi
e India levarono lo sguardo verso l'alto. Effettivamente, le belle
nuvolette bianche che c'erano fino a poco prima, erano state
rimpiazzate da nuvoloni neri che di rassicurante non avevano proprio
nulla.
-AH,
ma tu sei uno di quelli che scommetteva prima! Avevi puntato su di
me, vero?! Dài, dài, dimmi di sì!-,
esclamò
Hachi, rivolta al ragazzo.
-Ecco...Veramente
non avevo scommesso...Puntavo tutto su Testa o Croce!-,
ridacchiò
quello nervosamente.
-Oh,
capisco-. Hachi sembrava delusa.
Dopo
un attimo di silenzio, il ragazzo proseguì.
-Bè,
non so come fosse gli altri anni, ma quest'anno devo dire che siamo
stati fortunati-, ghignò, alludendo alle ragazze presenti.
India
sospirò. Un altro maniaco...
Anche
Hachi sospirò, ma sembrava divertita.
-Già...Peccato
che noi non possiamo dire altrettanto-, aggiunse, sempre
ridacchiando, gettando un'occhiata al ponte, e poi a chi aveva di
fronte.
Il
ragazzo sembrava abbattuto.
-Dovevo
aspettarmelo...-, bofonchiò, rassegnato.
India
ridacchiò. In fondo, sembrava innocuo.
-Io
sono India-, gli porse la mano, sorridendo. -So che non è
proprio l'obiettivo primario di questo viaggio, ma spero che andremo
almeno d'accordo-.
L'altro
sembrava rincuorato.
-Io
sono Leorio, dolcezza-, si presentò, cercando di apparire
affascinante.
L'unica
cosa che ottenne, fu una risatina isterica di India, che non sapeva
come reagire.
-MOLTO
piacere, ma qui il vento sta ballando la hula, e ho già
visto
cinque o sei pinguini che volavano...Insomma, fa freddo e tra un po'
all'esame per Hunter ci arriviamo volteggiando nell'aria-, interruppe
Hachi, nel tono annoiato che spesso aveva.
Anche
Leorio ridacchiò.
-Ehe...Già-.
Sorrise alle ragazze.
-Invece
di arrecare disturbo ad altri, perché non ti preoccupi di
metterti al riparo?-
Un
ragazzo dai capelli biondi si era rivolto a Leorio, in tono
distaccato e vagamente accusatorio.
L'altro,
dal canto suo, sembrò infastidito dalle parole del giovane.
-Senti,
tu..! Come ti permetti! Guarda che....-, sbottò, inferocito.
Il
biondo si limitò a squadrarlo con sguardo fermo e severo.
-Ritengo
non sia una buona idea-, lo interruppe.
-Ma
non sai neanche cosa stavo per dire!-
-Non
mi è difficile immaginarlo-
Leorio
era fuori di sé. Sembrava gli uscisse fumo dalle orecchie.
L'atmosfera era tesa, il silenzio assordante.
-Oh!-,
si lasciò sfuggire Hachi, assistendo alla scenetta.
Se
avessero aspettato solo un minuto di più, Leorio si sarebbe
avventato sul ragazzo, cercando di attaccarlo. Ma, fortunatamente...
-TEMPESTA!!!
TUTTI AL RIPARO!!!!!!!!-
La
nave iniziò ad oscillare pericolosamente. Il cielo era ormai
annerito dalle nubi, e la pioggia aveva iniziato a cadere,
scrosciante.
Così,
furono tutti costretti a rientrare.
Prima
di sistemarsi nel proprio angolo, Leorio guardò male il
ragazzo biondo.
L'altro,
al contrario, lo ignorò.
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PROSSIMO CAPITOLO: "STORM. I WILL SURVIVE!", Non
perdetevelo!^_-
Dal
prossimo capitolo, i personaggi di HxH si sono GENTILMENTE e
SPONTANEAMENTE offerti per fare le anticipazioni!^O^ (Ma QUANDO MAI?!?
nd Killu)(Hai fatto tutto da sola...!TToTT nd Leo)(Le anticipazioni,
che bello, che bello!*w* nd Gon)(...Voglio morire..°°
nd Kura).
Al
prossimo chap! SEE YA!!^*^ (Speriamo di no nd Killu)(Ma è
divertente!!^O^ nd Gon)(Se qualcuno mi uccide, mi fa un favore enorme
°°'' ve lo giuro, vi pago nd Kura)(Soldi?? *_* nd Leo)
Bye, desu! :* Chidori
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