Nella Mente e Nel Cuore

di jo_gio17
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Caro Diario - Prologo ***
Capitolo 2: *** Ri-Incontrarsi - Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Caso per Caso - Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Matrimonio - Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Se ti avessi perso? - Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** *Speciale* ***
Capitolo 7: *** Dieci anni in un lampo - Capitolo 5 ***
Capitolo 8: *** *Speciale 2* ***
Capitolo 9: *** Un altro mistero da risolvere - Capitolo 6 ***
Capitolo 10: *** Sogni e realtà - Capitolo 7 ***
Capitolo 11: *** La fine che porta ad un nuovo inizio - Capitolo 8 ***



Capitolo 1
*** Caro Diario - Prologo ***


Prologo

Caro Diario

 


Caro diario,

non ho mai creduto nelle favole, io credo fermamente in quello che posso vedere e toccare, in fondo sono una detective, mi baso su prove reali, la fantasia l’ho sempre lasciata ai bambini o a Heather, mia sorella. Questo è il credo che mi ha accompagnato per tutta la mia vita fino ad un anno fa, quando tutto il mondo che conoscevo si è ribaltato, ciò che ritenevo impossibile è diventata la mia quotidianità. Tutto era banalmente normale finché non conobbi Vincent.

 

***

Giorno 1203

Non posso crederci, è già passato un anno. Trecentosessantatre giorni per l’esattezza da quando ci siamo trovati, o meglio da quando mi ha trovato nel mio nascondiglio. Ho vissuto gli ultimi dieci anni contando ogni secondo, pesando ogni minuto della mia esistenza considerandomi un abominio, ma adesso c’è lei e tutto ha un senso. Devo proteggerla, è lei la mia cura, non ho bisogno di essere normale, devo essere straordinario e devo esserlo per lei… ogni mio respiro sarà dedicato a te Catherine.

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Capitolo 2
*** Ri-Incontrarsi - Capitolo 1 ***


 

Capitolo 1

Ri-Incontrarsi
 

Caro diario,

ho deciso di scriverti qualche tempo fa ma non ho mai avuto il tempo di iniziare sul serio. Non so quanto sia buon segno della mia sanità mentale parlare con un quadernino dalla copertina rosa con i bordini in oro con tanto di lucchettino, ma sento di non voler dimenticare nulla, per la prima volta nella mia vita sento l’esigenza di ricordare ogni singolo momento di quest’anno. Quindi eccomi qui.  In realtà questa storia non inizia proprio un anno fa…
Nell’autunno del 2003 persi mia madre e con lei tutti i miei sogni e le mie speranze. Ho sempre pensato di essere stata io la responsabile della sua morte e che forse non meritavo di essere stata salvata così mi buttai a capofitto nello studio e poi di conseguenza nel lavoro. Sono diventata una detective per vendetta e per speranza, forse una delle due motivazioni è sbagliata, ma non mi importa perchè mi ha portata fin qui. Lo so che forse non ha senso e forse non verrò mai capita, o almeno non ci sono riusciti i miliardi di psicologi con cui ho parlato ma vedere le mie mani sporche del sangue di mia madre mi ha fatta crescere in un secondo. Mio padre ed Heather non mi hanno mai considerata colpevole ma nemmeno mi hanno creduto quando gli ho raccontato del mio salvataggio. Non sono una vittima miracolata, ne impazzita, ne visionaria e non sono stata salvata da un angelo ma da una bestia. La stessa senza il quale oggi non potrei vivere. Ricordo di aver avuto paura lì nel bosco, ero terrorizzata e completamente spiazzata ma una vocina dentro di me mi urlava di stare calma perché quell’essere mi aveva appena salvata e non mi avrebbe fatto del male. Adesso posso affermare che quella vocina era in realtà il mio istinto e devo dire che mi ha strappata al pericolo parecchie volte da allora. Quella notte come dicevo, la mia vita cambiò, io cambiai e non rividi il mio salvatore fino ad un anno fa.
Stavo lavorando ad un omicidio con la mia partener, non che migliore amica Tess. La vittima era Ashley Webster, una famosa editrice di moda, trovata morta in un hotel. Il corso delle indagini mi portò fino al fantastico J.T. o T.J. come continua tutt’ora a chiamarlo Tess. Ricordo bene la prima volta che andai a trovarlo in quella specie di casa-fabbrica che poi scoprii essere un vecchio stabilimento chimico a cui rimarrò affezionata per sempre temo. Il primo incontro con J.T. fu alquanto buffo, lui era palesemente agitato, scontroso e sudato ma soprattutto poco convincente. Tanto che il giorno dopo mi ripresentai allo stabilimento e lo incontrai: Vincent Keller, un soldato che doveva essere morto una decina di anni prima era proprio lì davanti a me. Nello stesso momento in cui i miei occhi e si anche la mia pistola, si posarono  su di lui la mia vocina interiore urlò… “salvalo”.  Non avrei mai nemmeno immaginato cosa potesse succedere dopo. Vincent mi salvò, di nuovo. Fui aggredita in metropolitana, degli uomini mi aggredirono e a quel punto la mia bestia accorse e per la seconda volta impedì la mia morte. Riconobbi all’istante l’essere che mi aveva già strappata alle fredde braccia della morte nel bosco e la stessa sera seppi che in realtà il mezzo uomo mezzo animale era proprio Vincent. Lo guardai negli occhi mentre mi raccontava la sua storia, riuscii a sentire tutto il suo dolore ma anche la sua immensa forza e non parlo solo di quella fisica ma della sua voglia di rivalsa, la sua voglia di vivere una vita nomale. Poi la confessione, mi disse di conoscere mia madre e il mio cuore perse qualche battito, era l’unico che poteva aiutarmi a far luce in quel banco di fitta nebbia che per me era mia madre.


 ***

 

Giorno 1204

Sono poco più di tre anni che tengo questo diario ormai e non avevo mai scritto il suo nome. Che idiota, pensavo che tenendo tutto dentro sarei riuscito a controllarlo ma i sentimenti non si possono tenere in gabbia. Adesso voglio rimediare, voglio ricordare e senza più restrizioni voglio amare… voglio amarla perché da quando la salvai quella notte nel bosco e la vidi il mio cuore si riempì. Iniziai a seguirla a preoccuparmi per lei, non solo perché era la figlia di Vanessa, forse si ho iniziato a farlo per questo ma mi resi quasi subito conto che lei non era al corrente della vita e della professione di sua madre. Cat è sempre stata forte ma soprattutto era la ragazza che non era scappata. Anche lei mi cercava, semplicemente non era pronta a ciò che avrebbe trovato. Non dimenticherò mai quando salì le scale del mio nascondiglio, potevo scappare ma non lo feci, volevo vederla così mi nascosi dimenticando sul tavolo quello stupido articolo di giornale. Ormai era lì bellissima, ricordo di aver inspirato a fondo per godere del suo profumo come era ovvio mi distrassi e mi trovò. Credo che nel mio inconscio desideravo più di ogni altra cosa che si accorgesse di me, volevo che mi vedesse, non come bestia ma come uomo e come per magia accadde. Un paio di giorni dopo quei bastardi della Muirfield la aggredirono in metropolitana, riuscirono a risalire a lei a causa del mio DNA, la bestia ebbe il sopravvento. Le emozioni si convertirono tutte in rabbia e li uccisi. Solo una cosa era chiara Catherine era in pericolo e non potevo permetterlo. Dopo questo incidente però le cose cambiarono per me, non seguii i consigli di J.T. le raccontai tutto. Ogni cosa, non potevo più farla uscire dalla mia vita, non potevo semplicemente sparire di nuovo e dire la verità era la mia unica occasione. Di nuovo quella piccola ragazza mi stupì, per la seconda volta non scappò, non ebbe paura dell’oscurità che si cela in me. non vedeva in me solo la bestia ma vedeva il mio io, vedeva la mia umanità. Pur di non perderla accettai le sue condizioni, l’avrei aiutata a far luce sull’omicidio di sua madre, avrei fatto di tutto pur di rimanerle accanto.

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Capitolo 3
*** Caso per Caso - Capitolo 2 ***


Capitolo 2

Caso per Caso

 
Caro diario,

Strano ripensare al passato ora, strano ricollegare dei casi di omicidio a casi in cui Vincent mi ha salvato la vita. Com’ero testarda allora, forse non sono cambiata poi tanto ma adesso so che mi posso fidare di lui, potrei consegnargli la mia vita e sentirmi comunque al sicuro. Ricordo quella notte, dopo quella breve separazione che mi era sembrata infinita, sul tetto del teatro, quando i suoi occhi mi accarezzavano il corpo ed il mio cuore vibrava. Il mio sguardo indugiava sul suo corpo perfetto,  lo desideravo, pensieri libidinosi vorticavano impazziti nella mia testa. Volevo toccarlo, volevo baciarlo volevo essere sua. La parte più razionale di me prese il sopravvento ripresi il controllo del mio corpo e con infinita tristezza lo salutai.
 
 
***
 
Giorno 1205

Che idiota che sono stato. In questo ultimo anno ho fatto molte cose di cui mi sono pentito. Una di queste fu quando mi balzò in testa l’idea che allontanarmi da Cat fosse la mia unica soluzione. Mi stavo innamorando di lei e non ci sarebbe stato niente di male se questo non compromettesse la sua intera esistenza. Menzogne, bugie pericolo ad ogni angolo. Ancora oggi mi chiedo come può accettare tutto questo. Come può una donna così perfetta amare ogni aspetto di me, ogni mia personalità. Ho ucciso di nuovo per lei, per tenerla al sicuro ucciderei ancora, sto mentendo a me stesso ucciderò ancora. Non sarò mai in grado di darle un vero futuro e lei nonostante questo mi ha concesso tante di quelle possibilità. Proprio come quella sera, dopo l’omicidio della ballerina. C’eravamo solo noi e un cielo pieno di stelle e l’unica cosa a cui riuscivo a guardare era lei. La sue pelle bianca riluceva più della luna stessa, il suo profumo impregnava l’aria in modo quasi insopportabile era lì, era mia ma non potevo prenderla. Non dopo una delle mie ennesime cazzate, lo scopo è stato sempre quello di proteggerla ma non capivo che così la stavo danneggiando. Separandomi da lei l’avrei solo fatta soffrire.
 

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Capitolo 4
*** Matrimonio - Capitolo 3 ***


Vorrei dedicare questo capitolo  a te Sudoku69, ho sempre scritto per me, perchè mi fa stare bene ma avere una persona che ti legge e che commenta quello che scrivi è semplicemente fantastico. quindi Grazie, Grazie davvero!
Jogio




Capitolo 3

Matrimonio
 
Caro diario,
Quanti giorni sono passati da quella sera. Ero sola al matrimonio di mio padre nel mio bellissimo abito bordeaux ed in quelle scomode ma splendide Louboutin. Quanto desideravo averlo lì con me, il mio Vincent. Credevo di essere “sola al mondo” come dice mio padre, ma quando decisi che era da stupida mentire mi ritrovai al tavolo con altre donne distrutte, sole. Non mi resi conto di quanto in realtà fossi fortunata, io l’amavo e lui amava me. No, non ero stata abbandonata come loro, il mio amore era solo complicato ma non impossibile. Ad un certo punto mi sentii attratta verso la porta ed i miei sogni presero vita. Vincent, fasciato nel suo smoking nero mi guardava, era reale, era venuto per me. Senza pensare mi alzai e corsi verso l’uomo che rappresentava e rappresenta ancora oggi tutto ciò che desidero. La forza, la paura, la passione ed il pericolo, solo un umano straordinario avrebbe potuto legare il mio cuore al suo con un laccio così indissolubile. Adesso ti lascio mio caro diario, voglio addormentarmi con la sensazione di quel ballo nella mente. Voglio vedere la nostra immagine volteggiare nella sala e perdermi nel suo profumo.

***
 
Giorno 1206
Splendido e terribile giorno, quello del matrimonio. Cat era bella, bella oltre ogni limite. Che ansia prima di entrare e se qualcuno mi avesse riconosciuto? Se qualcuno avesse letto la mia storia da qualche parte?
Si, era pericoloso ma per lei dovevo rischiare. Diciamo la verità per vedere quel sorriso avrei fatto il giro del mondo. Ero sulla porta ma l’avevo già sentita prima di entrare, il suo profumo della sua pelle sovrastava gli altri, ricordo di aver pensato “sono stato creato per trovarla” e poi la vidi, splendida, meravigliosa, come se l’avessi chiamata si girò verso di me. “e lei è nata per farsi trovare da me”. I capelli neri raccolti, le labbra e finalmente sul suo viso sbocciò quel sorriso, uno dei suoi sorrisi che preferisco. La sorpresa misto alla felicità. Non dissi niente, da buon principe la feci volteggiare fra le mia braccia. Non avrei sopportato che si sentisse sola o peggio che si appoggiasse sulla spalla di qualcun altro. Forse non avremmo mai dovuto smettere di ballare. Forse ero troppo accecato per proteggerla.

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Capitolo 5
*** Se ti avessi perso? - Capitolo 4 ***


Capitolo 4

Se ti avessi perso?
 
 
 
Caro diario,

oggi è stata una giornata davvero lunga e mi ha fatto riflettere. Questa mattina un uomo ci ha chiamate, sua moglie è stata uccisa a qualche metro da lui, era distrutto ma anche sorprendentemente risoluto. Voleva trovare il carnefice della sua amata a tutti i costi. Solo oggi ho capito cosa deve aver provato Vincent la sera del mio incidente, quella rabbia mista alla disperazione e al dolore ha scatenato la bestia che nonostante le sue straordinarie capacità era assolutamente inerme. A volte mi chiedo cosa sarebbe successo se Evan non fosse arrivato in tempo… Come avrebbe reagito Vincent? Si sarebbe mai perdonato?
Ma la domanda più importante è…avrebbe rivisto Alex?

***
 
Giorno 1207
 
Come pensavo, ogni volta che il mio pensiero vola al giorno del matrimonio del padre di Cat inevitabilmente la notte rivivo quell’incubo. La vedo lì, ancora al volante della sua macchina, il suo viso è una maschera di cera splendida e sofferente al tempo stesso. Sento l’odore del suo sangue, se guardo meglio riesco a vederlo fuoriuscire della ferita e colare lentamente sul bellissimo vestito che solo poco prima stringevo al mio petto. I miei muscoli si tendono fino allo spasmo nello sforzo di correre ancora più veloce per raggiungerla, sento il suo respiro debole, la bestia si è già impossessata di me. Credo che anche lei la ami, in fondo anche il lato oscuro della mia anima ha dimostrato più volte di esserne innamorato. Quando arrivo allo sportello sento il leggero suono prodotto dal battito lento del suo cuore, stavo completamente impazzendo, strappo la portiera che mi separa da lei e la lancio via. Ho smesso di pensare da un bel pezzo perché la prendo in braccio e non so che fare, ero semplicemente disperato, avrei dato la mia vita in cambio della sua ma non sapevo come fare. Mi accorsi molto tardi dei fari della macchina che stava arrivando, cercai di calmarmi di respirare ma sentivo il contatto della sua pelle fredda contro la mia e la disperazione non faceva che aumentare ed alimentare la rabbia della bestia. Non riuscivo a tornare in me, non potevo aiutarla, non in quello stato almeno. Lasciarla sull’asfalto è stata la cosa più difficile della mia vita, ebbi ancora qualche istante di esitazione ma per fortuna la ragione prevalse sull’animale e mi nascosi. Vidi Evan che corse verso Cat, preoccupato ma lucido e la salvò. Evan riuscì dove io fallii e mi sentii morire dentro. Se non fosse arrivato forse Cat sarebbe morta, non me lo sarei mai perdonato, non avrei mai potuto convivere con un dolore tanto grande. Forse non sarei mai più riemerso dall’odio che avrei provato per me stesso.

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Capitolo 6
*** *Speciale* ***


 * Speciale *

 
Caro diaro,
 
questa sera non voglio raccontarti di Vincent, questa notte il mio pensiero vaga in altri mondi, ad Evan. Avrei tanto voluto avere il tempo di dirgli addio ma non ho potuto…

“Evan, mi manchi. Non ci sono altre parole per dirtelo. Sei stato formidabile, sempre e ogni tua mossa l’hai inspiegabilmente dedicata a me, non dovevi. Non meritavo la tua amicizia figuriamoci il tuo sacrificio. Non mi perdonerò mai per questo…Mai.
Hai dedicato a me più tempo e più energie di chiunque altro abbia mai fatto nella sua vita e non ho mai potuto chiederti il perché, perché hai detto addio a questo mondo decidendo di salvare me. Io non ho mai fatto niente per meritarmelo, anzi. Ti ho baciato poi ti ho allontanato, ti ho mentito e usato, ma tu hai comunque deciso di dedicarmi il tuo ultimo respiro e mi chiedo semplicemente perché?
Non sono degna di un amore così, ti ho abbandonato. Potevo fermarti ma i miei occhi erano rivolti verso Vincent, come sempre in questo ultimo anno. Se ti avessi guardato, se avessi visto prima quello sguardo nei tuoi occhi forse avrei capito. Avrei visto quegli occhi brillare di follia e determinazione invece ho visto il tuo corpo ferito andare deliberatamente al massacro. Non ricordo bene come Vincent mi abbia alla fine portata fuori da quell’inferno. L’ultima immagine che ho di quel maledetto corridoio è la tua schiena che un secondo prima era quella che vedevo ogni giorno poi gli spari e ti ho visto cadere. Ho visto la tua anima lasciare il tuo corpo coperto di sangue e la cosa più difficile da accettare è che mi è parso di vederti sorridere. Sei stato un maledetto folle. Non dovevi, non dopo tutto quello che ti avevo fatto e invece hai semplicemente sorriso, davanti alla morte mi hai lasciato un ultimo regalo. Nessun segno del dolore sul tuo viso e io per ringraziarti cosa ho fatto… ho lasciato il tuo corpo in quell’incubo senza fine. Non potrò mai ringraziarti non potrò mai ricambiare quel tuo sorriso, mai più. L’unica cosa che ti posso promettere è che avrai vendetta. Ti giuro che li troverò e distruggerò la Muirfield, nessuno soffrirà più a causa loro. Come ultima cosa, ti voglio fare una promessa ben più importante, non ti dimenticherò mai…”

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Capitolo 7
*** Dieci anni in un lampo - Capitolo 5 ***


Capitolo 5

Dieci anni in un lampo
 
Caro diario,
 
oggi ti parlerò di quando ho toccato il suolo dell’inferno per colpa di una bellissima infermiera dai capelli rossi e dal sorriso innamorato. Dopo il mio incidente mi risvegliai in ospedale, non ricordavo altro che il rumore dello sparo della mia pistola, con il passare dei minuti la nebbia nella mia mente si stava diradando ed il mio pensiero scivolò a Vincent o meglio alla discussione che lo ha fatto scappare via del matrimonio. Che sciocca, cosa pensavo di ottenere allontanandolo, ricordo di essere salita in macchina per correre da lui, volevo raggiungerlo ad abbracciarlo il prima possibile. Invece mi sono ritrovata in una stanza bianca, “mi ha salvata di nuovo” a questo pensai quando mi accorsi di non essere sola. Con enorme fatica aprii gli occhi ed il mio sogno era accanto a me, in carne ed ossa. Sorrisi, era bellissimo anche mascherato da dottore ma la realtà prese il sopravvento quasi subito. Il mio desiderio di proteggerlo prese il sopravvento così dopo un breve dialogo lo mandai via mentre il mio cuore si stringeva. Lo volevo lì con me, ero ferita dentro e fuori ma non avrei mai permesso a me stessa di fargli correre un rischio così grande per egoismo. Mai avrei potuto immaginare che una persona si sarebbe messa fra noi, lui era mio ed io ero sua, un tacito accordo che non era stato ancora mai suggellato. Perderlo a causa della Muirfield sarebbe stato doloroso ma rischiare di perderlo tra le braccia della sua vecchia vita sarebbe stato semplicemente un inferno.
 

***

 
Giorno 1208

Non posso credere che sia successo. Non dopo dieci anni. Non a me.
Sapevo di rischiare andando in ospedale da Cat ma non potevo resistere dovevo vederla. Dovevo assicurarmi che stesse bene e l’idea del medico sembrava buona, almeno in principio. Ma non potevo sapere di trovarla lì. Non che non ci avessi mai pensato o che non mi importasse più di lei ma da bravo soldato la lasciai andare, libera di vivere una vera vita, una che io non avrei più potuto darle. Alex, la mia prima amica, la mia migliore amica poi il mio primo amore ed infine il ricordo vivente della mia vita precedente. Staccarmi da lei fu la cosa più stupida che feci ma il dolore per i miei fratelli era troppo grande e desideravo la vendetta molto più dell’amore. Mi arruolai, divenni una cavia umana ma non smisi di amarla. Fu proprio per amore che non le dissi mai la verità, mai prima di quel giorno. Mi riconobbe in ospedale ed il suo sentimento per me le permise di credere fermamente che io fossi ancora vivo. Vederla, sentire la sua voce di nuovo fece gioire il mio cuore così senza pensare la spettai vicino alla sua macchina. La riconobbi dall’inconfondibile profumo di Alex, aleggiava dolce e leggero proprio com’era lei prima che le rubassi la possibilità di essere davvero felice.

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Capitolo 8
*** *Speciale 2* ***


*Speciale*
 
Cara Alex,
 
Ho deciso d scriverti perché ho così tanto da farmi perdonare che non basterebbe un’altra vita. Mi dispiace davvero, per tutto. Quando ti ho rivista non ho capito più nulla, tutto il mio passato si riassume in te e non ho potuto fare a meno di riviverlo. Ti ho mentito, ti ho illusa giuro che non era mia intenzione farti del male. Volevo davvero amarti, volevo che tutto tornasse a posto, bello come una volta. Ma Cat aveva ragione. Non solo le cose sono cambiate, non solo le mie condizioni di vita. Sono io ad essere cresciuto e non parlo di ciò che hanno creato in me , la bestia che tanto ti spaventa parlo del vero Vincent della parte più razionale di me. Adesso vedo le cose in modo diverso, o meglio vedo te in modo diverso, sei e sarai per sempre il mio primo vero amore Alex ma mi sono reso conto, solo tardi purtroppo che appartieni al passato. Mi dispiace di non averti raccontato subito la verità ma come hai dovuto sperimentare sulla tua pelle era meglio che ne fossi completamente all’oscuro. Questo tempo passato insieme a te è stato bello, non pensavo che la tua pelle mi fosse mancata tanto ma non la bramo più come una volta. Perdonami ma questi dieci anni mi hanno reso più diretto. Sei stata una splendida vacanza presa dalla mia vita ma non potrei e soprattutto non vorrei farla ancora. A causa della tua presenza e della mia stupidità stavo per perdere una persona che mi ama. Ama ogni cosa di me anche la più oscura e spaventosa. Lei è forte e non scappa, non si tira indietro di fronte a nulla ed è solo per lei che il mio cuore batte adesso. Mi fa sentire speciale in modi che nessuno immagina e io, stanco di me stesso, ho usato te per poter scappare quando in realtà dovevo solo accettarmi. Non ho messo nel cassetto i sogni che avevo da ragazzo, voglio ancora tutte quelle cose ma adesso non avrebbero senso se non potessi condividerle con lei. Spero un giorno che potrai perdonarmi ma se senti di non poterlo fare, ti prego dimenticami. Scordati di me, della persona che ti ha fatto soffrire, della persona che ha giocato inconsapevolmente col tuo cuore. Ricordati solo del Vincent che ti amava e che ti ha lasciata per partire per una guerra non sua ed è morto. Lascia nel tuo cuore un piccolo spazio per quella persona e non pensarmi più. Vai avanti Alex, realizza i tuoi sogni prima che non sia tardi. Io lotterò per far realizzare i miei. Ti auguro un futuro piano di luce, ti auguro davvero di essere felice.

E se potrai un giorno, perdonami.
V.

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Capitolo 9
*** Un altro mistero da risolvere - Capitolo 6 ***


Ciao ragazze scusate il capitolo un po' fiacco ma mi serviva per introdurre il nuovo personaggio.
Spero che vi piaccia lo stesso.

Un bacio e vi lascio al capitolo.

Jogio


Capitolo 6


 
Un altro mistero da risolvere
 
 
Caro diario,

Nelle nostre vite è piombato un altro mistero, il suo nome è Gabe. Tra intrighi e sotterfugi abbiamo scoperto che in qualche modo è legato a Vincent e anche lui nasconde un segreto. La sua presenza ha portato solo scompiglio per ora, è misterioso ed oscuro. Una piccola parte di me vorrebbe fidarsi di lui, il mio istinto mi dice che ha un ruolo ben preciso da giocare in questa storia ma Vincent non vuole ascoltarmi. Non si fida di lui nemmeno un po’, vorrebbe impedirmi di vederlo di avere contatti con lui ma non posso. Gabe sa troppe cose, su di me, su di lui e soprattutto sa qualcosa sulla persona più importante nel mio mondo, mia madre. È inquietante quanto un estraneo possa conoscere la donna che io ho sempre chiamato mamma. Non so cosa pensare e non so come agire. Mi rendo conto che insieme a Vincent sono più forte ma non posso lasciar perdere, non posso sprecare questa occasione di saperne qualcosa di più.
Mia madre era un mistero che devo assolutamente risolvere per poter andare avanti.
 
 
***
 
Giorno 1209
 
Testarda, ecco cos’è. Appare un uomo che sembra saperne un po’ di sua madre e le sue barriere crollano. Non mi fido di questo Gabe, c’è qualcosa di oscuro in lui ma ancora non sappiamo cosa nasconde. Cat non vuole ascoltarmi non capisco perché abbia questo sconsiderato bisogno di credere in uno sconosciuto che per giunta conosce cosa sulla sua famiglia di cui anche lei era all’oscuro. No, non mi fido di lui, potrebbe essere pericoloso, sono quasi certo che sia pericoloso. Se conosceva la madre di Cat sicuramente a qualcosa a che fare con la Muirfield. Devo impedirgli di avvicinarsi troppo a Catherine, se solo penserà di metterla in pericolo per arrivare a me dovranno cercare i pezzetti del suo corpo in giro per la città.

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Capitolo 10
*** Sogni e realtà - Capitolo 7 ***


Capitolo 7

Sogni e realtà
 
Caro diario,
 
Forse incontrare Gabe non è stata proprio una maledizione, perché la sua entrata in scena ci ha permesso di vivere un piccolo sogno. Anche se per poco tempo, Vincent è tornato ad essere un normale umano. Solo io e lui, senza problemi, senza omicidi e senza la Muirfield. Una coppia spensierata che passeggiava per le vie mentre parla del proprio futuro insieme, una giornata impossibile per due come noi. Il sogno durò troppo poco, in realtà la pillola che lo ha permesso rischiava di uccidere Vincent oltre che la bestia che è in lui e questo non potevo assolutamente permetterlo. Non ho intenzione di accorciare drasticamente la sua vita perché è come se tagliassi la mia. La mia esistenza senza di lui ormai non avrebbe più senso. Lui non capisce, non capisce cosa provo veramente per lui. Non mi importa niente delle casette con un giardino e la staccionata bianca, non voglio una vita normale se questo significa perderlo tra qualche anno. Che me ne faccio di un breve matrimonio quando so che lo perderò. Preferisco vivere una storia ai limiti della realtà, se Vincent rimane accanto a me. Insieme siamo più forti perché non riesce a capirlo?
Quelle dodici ore insieme sono state un regalo del fato ed è stato bellissimo. Ma come ogni sogno era destinato a finire. Lui per me è speciale così, io lo amo per com’è non per come potrebbe essere. Non ho idea di cosa significhi convivere nel proprio corpo e nella propria mente con un animale furente ma so che lui può riuscirci ed in ogni momento io sarò al suo fianco. Sempre e per sempre.
 
 ***

Giorno 1210

Una stupida pasticca, dopo dieci anni di ricerche ho avuto in mano la cura. La cura per la mia vita, posso tornare a vivere nel mondo, alla luce del sole, in mezzo alla gente. Ho l’opportunità di tornare normale, non posso ancora crederci. Una semplice pillola presa tutti i giorni mi donerà una breve via felice con Cat. Non me ne frega niente se non sarà lunga. Finalmente posso darle tutto ciò che merita, una casa, un marito e perché no anche un figlio. Saremo perfetti saremo normali. Potrò proteggerla da me stesso, non posso rinunciare a questa possibilità. Potrò liberarmi della bestia anche se mi costerà anni preziosi della mia vita. So di averle promesso di non assumere più il farmaco ma Cat è accecata, non capisce che pochi anni felici sono meglio che una vita passata a nascondersi ed a mentire. Non comprende che lo faccio per lei, per noi. La amo e voglio renderla felice, costi quel che costi.
 

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Capitolo 11
*** La fine che porta ad un nuovo inizio - Capitolo 8 ***


Vorrei approfittare a ringraziare ancora chi ha letto questa storia, chi l'ha apprezzata, chi l'ha inserita tra le preferite, ricordate, seguite e chi l'ha aperta solo per curiosità. Vorrei ringraziare soprattutto chi mi ha fatto sentire la sua presenza costantemente, sudoku69, e stata davvero una bella spinta.
Grazie
Jogio



Capitolo 8

La fine che porta ad un nuovo inizio
 
Caro diario,
Non riesco ancora a crederci. Tutto è successo talmente in fretta che non riesco nemmeno a rendermene conto. Fino a pochi giorni fa eravamo felici mentre nuotavamo in quella piscina piena di sogni e speranze. Poi il buio è piombato violentemente su di noi. L’incidente di mio padre, la miracolosa cura che potrebbe uccidere Vincent ed infine la follia di Gabe. Mentre scrivo mi scorrono davanti agli occhi tutti questi momenti e mi sento morire. Più mi sforzo di pensare, più mi tremano le mani. Sento ancora la rabbia di Gabe, quel tipo di rabbia che ti trasforma in una bestia e ti fa chiudere in una stanza rivestita di metallo. Non posso credere di essere stata io a mettere in pericolo Vincent. Lui è venuto da me a salvarmi come sempre, questa volta ha davvero rischiato di rimetterci la vita. Mi sento in colpa da morire per quello che gli ho fatto. Si era liberato della bestia ma come semplice uomo non sarebbe stato in grado di difendermi e senza pensarci due volte ha dedicato di nuovo la sua vita a me. Come se non bastasse per una sola notte, un elicottero me l’ha portato via. Non è morto ne sono certa è stato catturato. Non so da chi ma non gli permetterò di fargli del male. Lo troverò e lo riporterò a casa. Perché senza di lui il mio cuore non ha motivo di battere.


 

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