You're on my heart just like a tattoo di lena_b92 (/viewuser.php?uid=344880)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una strana sensazione ***
Capitolo 2: *** La stessa strana sensazione ***
Capitolo 3: *** Voglio solo capire cosa provi ***
Capitolo 4: *** La nuova canzone di Sarah ***
Capitolo 5: *** La conquista di Oliver ***
Capitolo 6: *** Dieci anni in più sono tanti ***
Capitolo 7: *** Spero che tu decida in fretta ***
Capitolo 8: *** Ci mancava solo questo nostro bacio per completare questa piccola vacanza ***
Capitolo 9: *** La vendetta di Oliver ***
Capitolo 10: *** La spogliarellista ***
Capitolo 11: *** Il più bel 4 luglio della mia vita ***
Capitolo 12: *** I pro e i contro ***
Capitolo 13: *** Un patto tra amici ***
Capitolo 14: *** Finalmente in paradiso ***
Capitolo 15: *** La sfida ***
Capitolo 16: *** Un'altra volta ubriaca ***
Capitolo 17: *** Un ragazzo un po'... ***
Capitolo 18: *** Faccio quello che il mio cuore mi dice di fare ***
Capitolo 19: *** La confessione ***
Capitolo 20: *** Quando le cose si complicano ***
Capitolo 21: *** Tutto è concesso prima di fare una scelta ***
Capitolo 22: *** Credo di essere una di quelle ***
Capitolo 23: *** Sii felice, piccola Sarah ***
Capitolo 24: *** Questa non è mia sorella ***
Capitolo 25: *** E come fate a saperlo? ***
Capitolo 26: *** Lui chi è? Andrew o Ethan? ***
Capitolo 27: *** Vai al diavolo, Effie! ***
Capitolo 28: *** Ti farò passare il compleanno più bello di tutta la tua vita ***
Capitolo 29: *** Mi piace essere una cattiva ragazza ***
Capitolo 30: *** Questa notte te la ricorderai per sempre ***
Capitolo 31: *** Chissà se saranno felici ***
Capitolo 32: *** Buona fortuna, Effie ***
Capitolo 33: *** Mi piace proprio stare qui ***
Capitolo 34: *** Come su una nuvola ***
Capitolo 35: *** Perché? ***
Capitolo 36: *** Un Natale rovinato ***
Capitolo 37: *** Un'occasione da prendere al volo ***
Capitolo 38: *** C'è tempo per ogni cosa ***
Capitolo 1 *** Una strana sensazione ***
1
Una
strana sensazione
È
venerdì 4 giugno 2010, giorno del diploma per tutti gli
alunni del quarto anno della Palisades Charter High School. La
cerimonia inizierà alle 9 e si svolgerà nel campo
da football.
Effie e Finn
sono contenti che finalmente la scuola sia finita, però
anche un po’ spaventati, perché un cambiamento
è alle porte.
<<
Quest’estate ci divertiremo un sacco alle Bahamas.
>> esclama Effie, poco prima dell’inizio della
cerimonia.
<<
Sì, è ovvio. E poi sarà la nostra
prima vacanza senza genitori. Il che rende la cosa ancora
più interessante. >> dice Finn.
<<
Giusto. Potremmo fare quello che ci pare quando ci pare. Non vedo
l’ora. >>
<<
Siamo in due. >>
<<
E poi da domani tu sarai maggiorenne ed io tra una settimana, e
organizzeremo la festa più pazzesca del mondo. Casa mia non
sarà mai stata così affollata. >>
dice Effie, più entusiasta che mai.
Terminata la
cerimonia dei diplomi, i Bennet e i Darcy si recano al ristorante Duke
di Malibu, per pranzare insieme e festeggiare.
<<
Allora, ragazzi, vi sentite pronti ad andare
all’università tra qualche mese? >>
chiede la signora Darcy.
<<
Io sì. L’UCLA mi sta aspettando ed io sono pronta
per lei. >> risponde Effie.
<<
Ed io sono pronto per andare alla scuola di legge. >>
risponde invece Finn.
<<
Vedrai, tesoro, diventerai un bravissimo avvocato, proprio come tuo
padre. >> afferma la signora Darcy.
<<
È quello che spero, mamma. >>
<<
Ancora non ci credo che voi due andrete al college. Certo, sarete
sempre qui a Los Angeles, però non vivrete più
con noi. >> salta su la signora Bennett.
<<
Dai, mamma, adesso non farci la pezza per tutto il pranzo. Prima o poi
doveva succedere. >> le dice Effie.
<<
Sì, è vero. Scusate, ragazzi. >>
<<
Succederà anche a me e a Gabe, e poi anche a Tibbie.
>> interviene Sarah.
<<
Sì, infatti. È il ciclo della vita.
>> concorda la signora Bennet.
Il pomeriggio
del giorno dopo, verso le 16:30, Effie, Sarah, Oliver, Dylan e Tibbie
vanno a casa dei Darcy.
Quando arrivano,
con un po’ d’anticipo, Finn e Gabe stanno lavando
le loro macchine nel cortile davanti a casa.
I giovani Bennet
salutano i due amici e, a loro volta, Finn e Gabe, salutano tutti.
<<
Non avete nient’altro da fare il sabato pomeriggio, che
lavare le vostre auto? >> chiede loro Effie.
<<
Erano sporche da far schifo, Effie. >> risponde Finn.
<<
Contenti voi. Noi entriamo, ragazzi! >> taglia corto
Effie.
Entrano e fanno
proprio come se fossero a casa loro, sdraiandosi sul divano, accendono
la tv, ed uscendo in giardino.
Sarah appoggia
la borsa sul divano, ed esce perché ha bisogno di parlare
con Gabe.
<<
Gabe, ho bisogno di parlarti. >> gli dice lei.
Finn,
incuriosito, chiede:
<<
Di cosa devi parlare con mio fratello? >>
<<
Affari nostri. >>
<<
Okay. >>
<<
Allora, come procede il tutto? >> chiede Sarah quando
è vicino a Gabe.
<<
Bene, bene. Martedì pomeriggio possiamo andargli a prendere.
>>
<<
Perfetto. Il prezzo è sempre lo stesso, vero?
>>
<<
Sì sì. >>
<<
Perfetto. >>
<<
Avete finito di bisbigliare voi due? >> domanda Finn.
Sarah si gira
verso Finn e gli dice:
<<
Piantala, Finn! >>
Dopo che Sarah e
Gabe hanno finito di parlare, lei si dirige verso l’entrata
della casa e passa vicino a Finn. Si guardano per un attimo e poi lui
la spruzza, con il tubo con l’acqua, che sta usando per
lavare la macchina.
<<
Finn! >> esclama Sarah.
Gabe si avvicina
e incomincia a bagnare anche lui Sarah, sempre con il tubo.
<<
Ma ce l’avete tutti con me oggi? >>
Sarah
è fradicia, e furiosa, urla:
<<
Ragazzi, basta! >>
Smettono subito,
ma lei aspetta un secondo e poi prende uno dei due tubi e bagna prima
Finn e dopo Gabe.
Gabe, per
riflesso, prende l’altro tubo e comincia a bagnare Sarah.
Tra una lotta e
l’altra tutti e tre sono completamente fradici.
Mentre la lotta
continua, all’improvviso Sarah e Finn inciampano e cadono
nello stesso momento, ritrovandosi uno sopra l’altro.
Si guardano
negli occhi per alcuni secondi, e Finn nota che la maglietta di Sarah
è diventata completamente trasparente, essendo bianca.
Riesce a vedere
benissimo i suoi seni e anche i suoi capezzoli, e si chiede se porta il
reggiseno oppure no.
Lei continua a
guardarlo e lui continua a guardare i suoi seni, non avendoli mai
notati, almeno non in quel modo.
Entrambi provano
una strana sensazione dentro di loro, mai provata prima.
Per porre fine
al quel momento tanto imbarazzante, Sarah esclama:
<<
Dovevo pur vendicarmi. >>
<<
Non posso che darti ragione. >> dice Finn.
<<
Finiscila di guardarmi, Finn! >> gli dice lei, mentre
continuano a guardarsi.
<<
Mi stai davanti, come faccio a non guardarti? >>
Gabe, vedendoli
ancora per terra, dice:
<<
Che ci fate ancora per terra? Alzatevi! >>
Al suono di
quelle parole, Sarah e Finn si tirano subito su.
Quando Sarah
rientra in casa, completamente bagnata, pensa di aver provato qualcosa
di strano dentro di sé, che non aveva mai provato prima
d’ora.
Più
tardi, Sarah, Effie e Tibbie sono sdraiate sugli sdrai in piscina,
mentre Finn, Gabe, Dylan e Oliver sono in acqua.
Mentre le sue
sorelle stanno parlando, Sarah ha lo sguardo fisso su Finn. Non
l’avevo mai guardato così e le sembra
così diverso adesso.
Effie si accorge
che la sorella ha lo sguardo assente, così le chiede:
<<
Sarah? Terra chiama Sarah? >>
Sarah continua a
guardarlo. Non gli toglie gli occhi di dosso.
Effie le batte
le mani davanti alla faccia, così lei toglie lo sguardo da
Finn, si volta verso la sorella e chiede:
<<
Che c’è? >>
<<
Chi stavi guardando, sorellina? >>
<<
Nessuno. >> risponde lei, mentendo.
<<
Sicura? >> le chiede Effie, guardandola storta.
<
Sì. >>
Sarah si rivolta
e continua a fissare Finn, come se nulla fosse.
Poco dopo i
ragazzi vengono su dall’acqua, mentre Sarah continua a
fissare il maggiore dei Darcy.
Per lei
è come se tutto il mondo si fosse fermato e ci fosse solo
lui e nessun altro.
Il sole illumina
l’acqua sul corpo di Finn. I pettorali e i muscoli sono ben
evidenti alla luce del sole e lei ha quasi la bava alla bocca.
A un certo punto
Sarah prende il suo iPod dal tavolino accanto allo sdraio, si mette le
cuffiette nelle orecchie e lo accende.
La prima canzone
che mette è overboard, di Justin Bieber ft Jessica Jarrel,
che inizia a cantare appena inizia:
<<
It feels like we've been
out at sea, oh
So
back and forth that's how it seems, whoa
And
when I wanna talk you say to me
That if it's meant to be it will
be, whoa whoa. >>
Intanto Finn,
che l’ha sentita cantare, va verso di lei per ascoltarla
meglio. Lei non se ne accorge perché ha gli occhi chiusi.
<<
So crazy is this thing
we call love
And
now that we've got it we just can't give up.
I'm
reaching out for you
Got me out here in the water and
I... >> continua a cantare Sarah.
<<
I'm overboard and I need
your love, pull me up
I
can't swim on my own, it's too much
Feels
like I'm drownin' without your love
So throw yourself out to me, my
lifesaver. >> canta anche Finn.
Sarah apre gli
occhi e vede Finn e tutti gli altri che la stanno guardando,
così mette subito in pausa la canzone e si toglie le
cuffiette.
<<
Che c’è? Perché mi state tutti
fissando? >>
<<
Perché ti sei messa a cantare e dopo un po’
l’ho fatto anch’io. >> risponde Finn.
<<
Scusate, ma non ho saputo resistere. >>
<<
Neanch’io. È troppo bella quella canzone.
>> dice Finn.
<<
Vero? È la mia preferita. >>
<<
Anche la mia. >>
Sarah e Finn si
sorridono, forse come non avevano mai fatto prima.
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Capitolo 2 *** La stessa strana sensazione ***
2
La
stessa strana sensazione
È
martedì 8 giugno e fra tre giorni Effie compirà
diciotto anni e ci sarà una mega festa per lei e Finn.
Sono passati
alcuni minuti dopo le 16 e Sarah e Gabe stanno andando in un negozio di
animali per andare a prendere i regali per i rispettivi fratelli: due
cagnolini (un maschio per Finn e una femmina per Effie) di razza Akita.
<<
Penso che abbiamo avuto proprio una bell’idea a regalare un
cane ai nostri fratelli. >> salta su Sarah, mentre
è in macchina con Gabe.
<<
Lo credo anch’io. >> concorda lui.
<<
Anche se noi ne abbiamo già due, un altro non
dispiacerà di certo a mia sorella. Lei ama i cani.
>>
<<
Noi non avendone neanche uno, farà ancora più
piacere a Finn. >>
A sentire il
nome di Finn, Sarah è sommersa dal ricordo del momento in
cui sabato scorso si è ritrovata completamente bagnata sopra
di lui, del momento in cui l’ha visto venire su
dall’acqua e del momento del loro sorriso dopo aver cantato
overboard.
Si gira dalla
parte del finestrino e guarda fuori.
A un certo punto
alla radio trasmettono una vecchia canzone.
Quando la
canzone inizia Gabe inizia a cantare:
<<
You look into my eyes
I
go out of my mind
I
can't see anything
‘Cause
this love's got me blind
I
can't help myself
I
can't break the spell
I can't even try.
>>
Sarah si volta
verso di lui e lo guarda mentre canta.
<< I'm in over my head
You
got under skin
I
got no strength at all
In
the state that I'm in.
And
my knees are weak
And
my mouth can't speak
Fell too far this time.
>>
<<
Baby, I'm too lost in
you
Caught
in you
Lost
in everything about you
So
deep, I can't sleep
I
can't think
I
just think about the things that you do
I'm too lost in you.
>> canta anche Sarah.
<<
Ti ricordi quando abbiamo sentito per la prima volta questa canzone?
>> le chiede lui.
<<
Sì, quando abbiamo visto Love actually. Mi è
sempre piaciuto quel film. Mi fa morire la scena dove il Primo Ministro
incontra per la prima volta Natalie. Lei dice talmente tante parolacce
che è imbarazzante e allo stesso tempo divertente.
>> risponde Sarah, ridacchiando.
<<
Sì, è troppo divertente quella scena.
>>
<<
Qual è la storia che preferisci? >>
<<
Direi proprio quella del Primo Ministro e di Natalie. La tua invece?
>>
<<
Quella anch’io. >>
<<
È senza dubbio la più bella e la più
divertente. >>
<<
Già. >>
<<
Ma quanto sono carini? >> esclama Sarah, dentro il
negozio di animali.
<<
Sono bellissimi. Finn ed Effie s’innamoreranno di loro.
>>
<<
Sicuramente. Sono un amore. >>
Gabe e Sarah
sono vicini, con i cani in braccio e ad un certo punto la cagnolina che
ha in braccio Sarah annusa il cane che ha in braccio Gabe.
I due amici si
guardano un po’ imbarazzati e si sorridono per quello che sta
succedendo ai cagnolini.
<<
Credo che si piacciano già. >> dice lui.
<<
Lo credo anch’io. >>
Il commesso del
negozio interviene chiedendo:
<<
Se volete, vi do un guinzaglio così potete portarli un
po’ a passeggio? >>
<<
Sì, perché no. >> risponde Sarah.
<<
Sì, grazie. >> risponde Gabe.
Poco dopo,
mentre Sarah e Gabe sono in giro con i cani, la cagnolina di Sarah
ruota attorno a Gabe così facendo, il suo guinzaglio li
stringe vicini. I due amici si guardano imbarazzati e Gabe dice:
<<
La tua Akita è veramente attratta dal mio. >>
<<
Sì, non c’è dubbio. >>
<<
Prova ad allontanarla, altrimenti rischiamo di cadere. >>
Senza neanche
fare in tempo ad allontanare la cagnolina di Sarah, i due si ritrovano
contro il muro, appiccicati e vicinissimi.
Si guardano per
un po’ e Sarah ha la stessa strana sensazione che ha avuto
con Finn qualche giorno prima, e anche in questa situazione sono
entrambi a provarla.
<<
Perché mi guardi così? >> chiede
Sarah.
<<
Così come? >>
<<
Nel modo in cui mi stai guardando adesso. >>
<<
Non ti sto guardando in nessun modo. Ti guardo solo perché
mi sei davanti. >>
Sarah squadra
Gabe e lui squadra lei. Si guardano per alcuni secondi poi si liberano.
Tre giorni dopo,
è venerdì 11 giugno, il giorno del diciottesimo
compleanno di Effie. La festa di compleanno per lei e Finn
sarà nella villa dei Bennet e inizierà alle 22.
Durante la
festa, Sarah è in sala e ha in mano un bicchiere di punch
mezzo vuoto. Sta guardando alcuni ragazzi ballare a pochi metri di
distanza e a un certo punto arriva Finn, anche lui con un bicchiere di
punch in mano, e le chiede:
<<
Ti stai divertendo? >>
Sarah si volta
verso di lui e gli risponde:
<<
Sì, direi di sì. Tu? >>
<<
Sì. >>
Entrambi non
dicono niente per alcuni secondi e poi lei, guardandolo, gli dice:
<<
Auguri, comunque. >>
<<
Me li hai già fatti. >>
<<
Lo so, ma volevo rifarteli visto che questa è anche la tua
festa e non solo quella di mia sorella. >>
<<
In effetti. >> dice lui, sorridendole.
Entrambi si
mettono a guardare i ragazzi che ballano e poco dopo il dj mette una
canzone che tutti amano e conoscono: Your love is my drug, di Ke$ha.
<<
Andiamo a ballare? >> le propone Finn.
Finn la guarda,
aspettandosi come risposta un bel sì.
Lei non
può cedere al suo fascino, così accetta e vanno a
ballare.
Mentre ballano,
uno davanti all’altro, si guardano e cantano la canzone.
Più
tardi i due festeggiati aprono i loro regali. Entrambi sono stati molto
contenti per i regali ricevuti dai loro fratelli.
Verso
l’una di notte tutti i Bennet e i Darcy si chiedono dove sia
finita Sarah, visto che non la vedono da un po’.
Finn si offre di
andare a cercarla e la trova seduta sulle scale, quelle
all’entrata della villa, completamente ubriaca.
<<
Eccoti finalmente! È un po’ che ti stiamo
cercando. >> esclama Finn, sedendosi accanto a lei.
<<
Ah sì? Io me ne stavo qui e non vi stavo cercando. Si sta
bene stasera, vero? Non fa né troppo caldo né
troppo freddo. >> dice lei.
<<
Già. >> la guarda lui, perplesso.
<<
È bello starsene qui da soli a riflettere un po’.
>>
<<
Sì, però adesso è meglio che vieni con
me. Voglio che prendi qualcosa, così ti passerà
la sbronza. >>
<<
Dai, andiamo. >> dice lui, alzandosi.
<<
No, non voglio andare via. Voglio restare qui. Siediti. >>
Finn le porge la
mano, in modo che lei possa stringergliela e alzarsi, e le ripete:
<<
Dai, andiamo. >>
<<
Non voglio andarmene. Siediti vicino a me e parliamo un po’.
>>
<<
Okay. >> dice lui, sedendosi di nuovo accanto a lei.
<<
Di cosa vuoi parlare? >>
<<
Ti è piaciuto il cane? >>
<<
Sì. >>
<<
Bene. Sono contenta. >>
Sarah guarda
Finn e lui le chiede:
<<
Che c’è? >>
Sarah gli
accarezza una guancia e intanto gli dice:
<<
Sai che non l’avevo mai notato, ma sei veramente bello.
>>
<<
Grazie. >> dice lui, un po’ imbarazzato.
Sarah si
avvicina a lui e gli dà un bacio. Lui la allontana subito da
sé e le chiede:
<<
Che fai? Perché mi hai baciato? >>
<<
Perché sei così sexy. >>
<<
Dove vai? Resta qui con me! >> dice lei, dopo che Finn si
è alzato.
Senza pensarci
un attimo, la prende e se la mette su una spalla.
<<
Fammi scendere, Finn! Dove mi porti? >> urla lei.
<<
In camera tua, così potrai smettere di fare cose stupide.
>>
<<
Ma io non voglio andarci. Voglio rimanere qui con te. >>
<<
Okay, allora dopo rimarrò con te in camera tua.
>>
<<
Grazie. >> dice lei, ridacchiando.
<<
Adesso fammi il piacere di rimanere qui che vado un attimo di sotto a
prenderti qualcosa per farti stare meglio. >> le dice lui.
<<
Okay, prometto che non mi muoverò da qui. >>
Quando Finn
ritorna in camera, con un bicchiere in mano, non trova Sarah e si
preoccupa.
<<
Oddio! Dov’è sparita? >>
Prova a cercarla
e la trova sul terrazzo, seduta accanto alla ringhiera, e va da lei.
<<
Tieni, bevi. >> le dice sedendosi accanto a lei e
porgendole un bicchiere.
< Ma cosa
ci hai messo dentro? >>
<<
Tu bevi e non ti preoccupare di quello che c’è
dentro. Ti farà solo stare meglio. >>
<<
Okay. >>
Dopo che Sarah
ha bevuto, appoggia il bicchiere per terra. Poco dopo corre in bagno a
vomitare e Finn va con lei per assicurarsi che stia bene.
<<
Stai bene? >>
<<
Secondo te sto bene dopo che ho appena vomitato… non so
neanche quante volte? >>
<<
Lo so, domanda stupida. >>
<<
Tu credi? >>
<<
Dai, vieni che ti sdrai sul letto. >>
Sarah si alza da
terra e ritorna, insieme a Finn, in camera sua.
Una volta
sdraiata Finn si siede accanto a lei, sul letto.
<<
Vedrai che adesso starai meglio, tralasciando il mal di testa che avrai
domani mattina. >> le dice lui.
<<
Cantami qualcosa, Finn, qualunque cosa. >>
<<
Perché vuoi che canti? >>
<<
Perché voglio veramente stare bene e non come adesso che sto
malissimo. >>
<<
Okay. >>
Finn pensa a una
canzone da cantare e la prima che gli viene in mente è
quella che hanno ballato quella sera stessa.
<<
Maybe I need some rehab
Or
maybe just need some sleep
I
got a sick obsession
I'm
seeing it in my dreams
I'm
looking down every alley
I'm
making those desperate calls
I'm
staying up all night hoping
Hitting my head against the wall.
>>
Mentre Finn
canta, Sarah muove la testa a sinistra e a destra, e quando lui
riprende a cantare, canta anche lei.
<<
What you got boy is hard
to find
I
think about it all the time
I'm
all strung out, my heart is fried
I
just can't get you off my mind.
Because
your love your love your love is my drug
Your
love your love your love
I
said your love your love your love is my drug
Your love your love your love.
>>
<<
Adoro questa canzone. È persino più bella di Tik
tok. >>
<<
Beh, anche se non è più bella, ci va molto
vicino. >>
Sarah gli
sorride e lui dice:
<<
Sono contento di averti fatto sorridere. >>
<<
Ed io sono contenta che proprio tu mi abbia fatto sorridere.
>>
Finn
è imbarazzato. Non riesce a spiegarsi perché
è imbarazzato e perché, guardandola adesso, la
vede in un modo totalmente diverso.
<<
Io torno giù alla festa. >>
<<
No, resta qui con me. >>
<<
Okay, come vuoi tu. >>
Finn si sdraia
accanto a lei e cominciano a chiacchierare.
<<
Di chi è stata l’idea di prendere due cani per me
ed Effie? >> le chiede lui.
<<
Mia. >>
<<
Beh, allora grazie. >>
<<
Non c’è di che. >>
Circa
mezz’ora dopo Effie, Dylan, Oliver, Tibbie e Gabe cercano
Sarah e Finn, che sembrano spariti nel nulla.
Gabe entra nella
stanza di Sarah e trova lei e Finn sdraiati sul letto che dormono. Si
avvicina e, scossandoli li chiama.
I due si
svegliano e Gabe dice:
<<
Che cavolo ci fate qui voi due? >>
<<
Non è come sembra, Gabe. >> si giustifica
subito Finn.
<<
E come dovrebbe sembrare? >> chiede Gabe.
<<
Stavo cercando Sarah, quando sono entrato e l’ho trovata
sdraiata sul suo letto. Mi sono sdraiato anch’io per
rilassarmi e ci siamo addormentati. Tutto qui. >>
risponde Finn.
<<
Okay, stai calmo, Finn, non c’è bisogno che ti
giustifichi. Non sono mica il suo ragazzo. >>
<<
Okay, ma sei entrato e hai reagito come se fossi geloso.
>>
<<
Ti è sembrato male. >>
Sarah non
capisce bene la strana scena che è appena successa.
Finn che ha
mentito a suo fratello e Gabe che ha reagito come se fosse geloso.
Sarah si chiede
per quale motivo Finn non abbia detto la verità, e poi pensa
che l’abbia fatto solo per proteggerla, evitando
così che tutti sapessero che lei si è ubriacata.
Intanto arriva
nella camera di Sarah anche Effie. Rimane totalmente sorpresa da quello
che vede.
Sarah e Finn
nello stesso letto, anche se vestiti. Così si avvicina e
chiede:
<<
E voi due che ci fate qui? >>
<<
Ma è possibile che adesso due amici non possano neanche
addormentarsi senza che nessuno pensi che sia successo
chissà cosa? Ci siamo soltanto addormentati. Tutto qui. Non
è successo niente. >> interviene Sarah,
scocciata.
<<
E come mai vi siete ritrovati addormentati? >>
Prima che Sarah
riesca a rispondere, Finn interviene dicendo:
<<
La stavo cercando, quando sono entrato in camera sua e l’ho
trovata sdraiata sul suo letto. Mi sono sdraiato anch’io per
rilassarmi e ci siamo addormentati. Tutto qui. Non è
successo niente, come dice lei. >>
<<
Non pensavo necessariamente che fosse successo qualcosa,
però almeno volevo una spiegazione. >> dice
Effie.
<<
E, infatti, Finn te l’ha data. >> afferma Sarah.
<<
Dai, adesso scendiamo tutti. Basta stare qui su, la festa è
al piano di sotto. >> esclama Effie.
<<
Sei sicura che non ci sia altro, sorellina? >> le chiede
Effie.
<<
Ti riferisci a quanto è appena successo? >>
<<
Sì. >>
<<
Sì, sono sicura che non ci sia altro. Che
cos’altro ci dovrebbe essere, scusa? >>
<<
Ah, non lo so. Dimmelo tu. >>
<<
Non c’è nient’altro. Lo giuro.
>>
<<
Okay. >>
<<
Sei sicuro che fra te e Sarah non sia successo niente prima?
>> chiede Gabe, pochi metri avanti a Sarah ed Effie.
<<
Certo che sono sicuro. Non fraintendermi, lei è molto
carina, ma non ci farei mai sesso. Per me è come una
sorella. >>
<<
Okay. >>
|
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Capitolo 3 *** Voglio solo capire cosa provi ***
3
Voglio
solo capire cosa provi
Sono passate due
settimane ed è venerdì 25 giugno.
I Bennett e i
Darcy sono in spiaggia, e Dylan, Tibbie e Oliver stanno giocando a
pallavolo vicino alla riva, mentre Sarah, Effie, Finn e Gabe sono sui
loro asciugamani a prendere il sole.
<<
Non vedo l’ora di sdraiarmi sui lettini
dell’Atlantis. >> salta su Gabe.
<<
Siamo in due, fratello. >> dice Finn.
<<
Vi rendete conto che per ben due settimane non ci saranno i nostri
genitori a romperci per qualsiasi cosa? Sembra un sogno.
>> afferma Sarah.
<<
Sì, cavolo. >> esclama Gabe.
Finn guarda
Sarah, che si trova accanto a lui, alla sua destra, e intanto dice:
<<
Chissà, magari conosceremo qualcuno. Non si sa mai.
>>
<<
Tutto è possibile. >> dice lei, guardandolo.
Gabe si accorge
che il fratello è voltato verso destra, e, immaginando che
stia guardando Sarah, per distrarlo interviene dicendo:
<<
Intanto avremo la possibilità di rimorchiare per ben due
settimane, fratello. >>
Finn non
risponde. È ancora intento a fissare Sarah e lei a fissare
lui.
Sarah,
dall’imbarazzo che prova in quel momento, smette di fissarlo
e dice:
<<
Io vado a prendermi qualcosa da mangiare al chiosco. >>
Si alza e
s’incammina verso il chiosco.
<<
Vado anch’io. Mi è venuta fame. >>
dice Gabe un secondo dopo.
<<
Sarah, aspetta! >> la chiama lui, correndo verso di lei.
Sarah si volta
e, avendo sentito Gabe che la chiamava, si ferma e lo aspetta.
<<
Prendo qualcosa da mangiare anch’io. Ho un po’ di
fame. >> dice Gabe, camminando accanto a Sarah, dopo
averla raggiunta.
Arrivati al
chiosco, prendono due gelati e se li divorano in un attimo.
Mentre stanno
chiacchierando, seduti sulle sedie davanti al chiosco, arriva Finn che
chiede:
<<
Venite a farvi un bel bagno con noi? >>
I due amici si
voltano e rispondono di sì.
Mentre
camminano, Sarah osserva i fratelli Darcy davanti a sé, e
pensa:
<<
Com’è possibile che io sia attratta da loro due? E
neanche da uno, ma ben da due. >>
Mentre stanno
facendo il bagno, Sarah è sul materassino, tranquilla che
sta canticchiando.
<<
I know a place
Where
the grass is really greener
Warm,
wet and wild
There
must be something in the water
Sippin'
gin and juice
Laying
underneath the palm trees (undone)
The
boys break their necks
Trying
to creep a little sneak peek (at us).
You
could travel the world
But
nothing comes close to the golden coast
Once
you party with us
You'll be falling in love, oh oh
oh oh. >>
Intanto Finn,
che l’ha sentita cantare, si avvicina a lei, e appoggiando le
braccia sul materassino, canta con lei:
<<
California girls
We're
unforgettable
Daisy
dukes, bikinis on top
Sun-kissed
skin so hot
We'll melt your popsicle, oh oh
oh oh. >>
Mentre cantano,
si guardano e si sorridono.
<<
California girls
We're
undeniable
Fine,
fresh, fierce
We
got it on lock
West coast represent, now put
your hands up, oh oh oh oh. >>
Smettono di
cantare e si guardano.
Subito dopo Finn
schizza Sarah, e lei fa lo stesso con lui, e poco dopo lui la butta
giù dal materassino.
Giocano un
po’ nell’acqua, fino a che, a un certo punto, si
ritrovano vicinissimi e si guardano negli occhi per qualche secondo.
Sarah, un
po’ imbarazzata, si volta da una parte e dice:
<<
Smettila di guardarmi così, Finn. >>
Finn le mette
una mano sulla guancia e dice:
<<
E perché dovrei smettere di guardarti? Sei così
bella. >>
Finn le gira il
viso verso di sé e le dice:
<<
Basta guardati. >>
Lei lo guarda
imbarazzata, senza dire una parola.
<<
Non sopporto quando mi guardi in quel modo. Fammi uscire
dall’acqua, non sopporto più questa situazione.
>> dice Sarah.
Sarah si
allontana, prendendo con sé il materassino, e Finn, urlando,
le chiede:
<<
Quale situazione? >>
Sarah continua
ad andare per la sua strada, dritta verso la sabbia.
Finn la segue e
le chiede:
<<
Quale situazione, Sarah? >>
Una volta saliti
dall’acqua, lei appoggia il materassino e va a farsi la
doccia per togliersi di dosso il sale del mare, e Finn la segue.
<<
Quale situazione? Non capisco di cosa stai parlando? >>
ci riprova Finn.
<<
Lasciami in pace, Finn! >> esclama Sarah, sotto la doccia.
<<
No, non posso lasciarti in pace. Voglio capire perché ti
comporti così. >>
Sarah chiude
l’acqua della doccia, e, mentre si strizza via
l’acqua dai capelli, confessa:
<<
Sono io quella che vuole capire perché ti comporti
così. Voglio capire perché ogni volta che ne hai
la possibilità mi guardi in quel modo, voglio capire
perché tu e Gabe sembrate in competizione uno contro
l’altro, e voglio anche capire perché prima mi hai
detto quelle cose. Voglio capire tutto questo, Finn. >>
<<
Ti sbagli, non è come dici tu. Io e lui non siamo in
competizione. >> dice Finn.
<<
E allora perché prima, nell’acqua, mi hai guardato
in quel modo e mi hai detto quelle cose? Lo stesso modo di quando siamo
caduti uno sopra l’altro quel pomeriggio, quando tu e Gabe
stavate lavando le vostre macchine, lo stesso modo della sera della tua
festa di compleanno. E a proposito, perché non hai detto la
verità a Gabe e ad Effie? Perché non gli hai
detto che mi ero ubriacata e tutto il resto? >>
<<
Perché volevo proteggerti. Non volevo che sapessero la
verità, soprattutto tua sorella. Sicuramente ti avrebbe
fatto il terzo grado. >>
<<
Probabilmente sì, me l’avrebbe fatto, ma nessuno
ti ha chiesto di mentire per me. >>
<<
Ancora non riesco a capire il tuo comportamento, Sarah. Mi spieghi qual
è il tuo problema? Forse ho fatto qualcosa di male? Se
è così, scusa, non era mia intenzione.
>>
<<
Non hai fatto niente di male, Finn. Voglio solo capire cosa provi.
>> salta su lei.
A sentire quel
verbo, provare, Finn rimane di sasso.
<<
Cosa provo? Intendi per te? >>
<<
Sì, per me. Cosa provi per me, Finn? >> gli
chiede Sarah.
<<
Cosa ti fa pensare che io provi qualcosa per te? >>
<<
Per tutte le ragioni che ti ho spiegato. >>
Finn non dice
niente. È ancora piuttosto confuso.
<<
Va beh, ho capito. >> dice lei, andandosene.
Finn rimane
fermo, a pensare fra sé e sé:
<<
Cosa provo? Perché provo qualcosa per lei? Da quando?
Quand’è successo? Com’è
successo? >>
Poco dopo Finn
raggiunge gli altri.
<<
Non c’è bisogno che tu venga qui a darmi delle
spiegazioni. >> gli dice Sarah.
<<
Non sto cercando di darti nessuna spiegazione, Sarah. Mi hai detto che
vuoi capire cosa provo per te, ma il problema è che non ne
ho la minima idea. Me lo sono appena chiesto se provo qualcosa per te,
ma non mi so ancora rispondere. Tu, invece, provi qualcosa per me?
>>
<<
Non ho intenzione di rispondere a questa domanda. >>
<<
Questo significa che provi qualcosa? >>
<<
Ti ho detto che non ho intenzione di rispondere. >>
<<
Okay, allora non te lo chiedo più. >>
Finn si sdraia
sul suo asciugamano, e Sarah, a pancia in giù, appoggia la
testa sul suo asciugamano, dalla parte opposta a dove si trova Finn.
Lui la guarda di
fianco a sé e pensa:
<<
Cavolo, quant’è bella. Sembra un angelo.
>>
La squadra dalla
testa ai piedi.
<<
Finiscila di guardarmi! Non voglio essere guardata da te. Mi metti in
imbarazzo. >>
<<
Voltati. >>
<<
No. >>
<<
Dai, voltati. Voglio guardarti negli occhi quando ti parlo.
>>
<<
Ecco. Meglio. >> dice lui, dopo che Sarah si è
voltata.
<<
Sei bellissima quando sei in imbarazzo, e anche quando diventi tutta
rossa, come adesso. >>
<<
Sei tu che mi fai quest’effetto. Non so
com’è iniziato tutto, ma so che è
iniziato. >>
<<
Allora provi qualcosa per me, non puoi negarlo. Basta ammetterlo.
>>
<<
Finché non capirai se provi qualcosa per me, non ti
dirò niente. >>
<<
Okay. >>
Sarah si volta
un attimo verso il mare, poi si rivolta verso Finn e dice:
<<
Ora basta, perché stanno arrivando gli altri.
>>
<<
Okay. >> dice lui, sorridendole.
|
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Capitolo 4 *** La nuova canzone di Sarah ***
4
La
nuova canzone di Sarah
Giugno sta
finendo e luglio è ormai alle porte.
I giovani Bennet
e i giovani Darcy andranno a Las Vegas dal 30 giugno al 3 luglio, e
alloggeranno al Paris Hotel.
<<
Io metto l’iPod, ragazzi. >> salta su Gabe, in
macchina con suo fratello e Sarah.
<<
Metti, metti. >> gli dice Sarah.
<<
Sì, sì, metti pure. >> gli dice
anche Finn.
Finn e Sarah si
guardano per un attimo, e Gabe li guarda invidioso.
Gabe mette il
suo iPod, ma dopo un po’ mettono quella di Sarah.
Su richiesta di
Sarah, Gabe mette alcune canzoni di Miranda Cosgrove. La prima
è Kissin u.
<<
Sparks fly,
it’s like electricity
I
might die, when I forget how to breathe
You
get closer, and there’s nowhere
In
this world I’d rather be
Time
stops, like everything around me
Is
frozen, and nothing matters but these
Few
moments
When you open my mind to things
I’ve never seen. >> canta Sarah.
<<
‘Cause when
I’m kissin u my senses come alive
Almost
like the puzzle piece I’ve been tryna find
Falls
right into place
You’re
all that it takes
My
doubts fade away when I’m kissin u
When
I’m kissin u it all starts making sense
And
all the questions I’ve been asking in my head
Like
are you the one?
Should
I really trust?
Crystal
clear it becomes
When I’m kissin u.
>> cantano anche i fratelli Darcy.
Né
Finn né Sarah avrebbero mai immaginato che quella sarebbe
diventata la loro canzone.
La seconda
è There will be tears.
<<
Anche questa mi piace. >> dice Gabe.
<<
I don't know what you
expected
For
me to sit around and beg for you to stay
Can't
you see what you've neglected?
I
don't know what u been takin
Do
I look like I was born just yesterday?
You're
the one who will be breakin after all.
'Cause
there will be tears - but they're not gonna be mine
My
heart will be clear - and my eyes are staying dry
Because
again and again and again
You
wish I never got away
I'll
just be dancing now I got a reason to celebrate
Tears! But they're not gonna be,
not gonna be mine! >> cantano Gabe e Sarah.
Circa
un’ora dopo, mentre la musica continua ad essere presente in
macchina, Finn guida concentrato, Gabe guarda fuori dal finestrino, e
Sarah, dietro, sta cercando di scrivere una canzone.
Ad un certo
punto Finn abbassa il volume dello stereo e, guardando Sarah dallo
specchietto retrovisore della macchina, le chiede:
<<
Cosa stai scrivendo? >>
Gabe si volta
per guardarla, mentre Sarah alza lo sguardo e risponde:
<<
Niente. >>
<<
Come niente? Hai un foglio con degli scarabocchi. >>
salta su Gabe.
<<
Non è niente. >> ripete Sarah.
<<
Scommetto che è una canzone. >> dice Finn.
<<
Tu continua a guidare e tu… a fare qualsiasi altra cosa, che
io continuo a fare quello che stavo facendo. >>
<<
È sicuramente una canzone. >> dice Finn,
convinto.
<<
Guida! >> esclama Sarah.
Sarah abbassa di
nuovo lo sguardo e riprende a scrivere.
Ad un certo
punto alza la testa e guarda i fratelli Darcy.
Gabe per caso la
vede attraverso lo specchietto esterno della macchina, così,
per guardarla meglio, alza il parasole e apre lo specchietto.
Entrambi si
guardano per alcuni secondi e dopo lei riprende a scrivere la sua
canzone.
Gabe, tra
sé e sé, pensa:
<<
Chissà se sta scrivendo una canzone che mi riguarda o che ci
riguarda? >>
Finn si volta un
attimo e vede che il fratello è pensieroso e, tra
sé e sé, pensa:
<<
Spero che Gabe non si sia accorto del flirt tra me e Sarah. Flirt?
Sempre che si possa reputare un flirt. >>
Subito dopo
Sarah alza di nuovo lo sguardo, e guardandoli entrambi, pensa:
<<
Chissà a cosa stanno pensando quei due? >>
|
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Capitolo 5 *** La conquista di Oliver ***
5
La
conquista di Oliver
Una volta
arrivati in hotel si dirigono alla reception per fare il check-in.
Nel tragitto
passano vicino a loro alcune ragazze, che sorridono ai ragazzi.
Oliver ne
adocchia una in particolare e lei gli fa l’occhiolino.
<<
Quella ragazza è una bomba. Mi ha anche fatto
l’occhiolino. Ho fatto colpo, ragazzi. >> salta
su lui.
<<
Chi? Una di quelle che è passata vicino a noi poco fa?
>> gli chiede Gabe.
<<
Sì. >>
<<
Sono troppo grandi per te, amico. Mi dispiace. >>
<<
Una di loro mi ha fatto l’occhiolino, Gabe. >>
<<
Certo, certo. >>
<<
Guarda che è vero. Ho fatto colpo, lo so. >>
I ragazzi
ridono, divertiti.
Arrivati alla
reception fanno il check-in e vengono consegnate loro le chiavi delle
due stanze.
I ragazzi
raggiungono la loro e le ragazze fanno lo stesso.
Saliti nelle
proprie stanze sistemano i bagagli.
<<
Questa stanza è enorme! >> esclama Effie.
<<
Già. >> concorda Sarah.
Tibbie si sta
ancora guardando intorno meravigliata e appena vede la finestra, la
raggiunge e guarda il panorama fuori.
<<
Guardate che vista che c’è da qui.
>> esclama Tibbie.
<<
È bellissima. >> dice Sarah, dopo aver
raggiunto la sorella minore insieme ad Effie.
<<
Sì. >> concorda Effie.
<<
Cavolo, ragazzi, questa stanza è una forza. >>
esclama Dylan, nella stanza dei ragazzi.
<<
È gigantesca. >> dice invece Gabe.
<<
Abbiamo un sacco di spazio tutto per noi. >> salta su
Finn.
<<
In questi giorni si rimorchia, ragazzi, me lo sento. Magari proprio con
quelle tipe di prima. >> interviene Oliver, tutto
convinto.
I ragazzi
ridono, guardando Oliver.
Nello stesso
momento le ragazze bussano alla porta e Dylan va ad aprire. Le ragazze
entrano, mentre i ragazzi stanno continuando a ridere, così
Effie chiede:
<<
Perché state ridendo? >>
<<
Perché Oliver pensa di aver fatto colpo su delle tipe.
>> risponde Dylan.
Anche Effie,
Sarah e Tibbie scoppiano a ridere, ridendo insieme ai ragazzi.
<<
Ma cosa c’è di così tanto spiritoso?
Solo perché sono più piccolino di loro non
significa che io non posso piacergli. >> dice Oliver.
<<
Ma dai, fratello. Forse sono anche più grandi di me.
>> gli dice Dylan.
<<
Però una di loro mi ha fatto l’occhiolino.
>>
<<
Ma l’avrà fatto tanto per fare. >>
Nel pomeriggio,
in piscina, i giovani Bennet e i giovani Darcy si stanno rilassando in
piscina.
Vicino a loro,
nell’acqua, Oliver nota quel gruppo di ragazze della mattina,
tra cui quella che gli ha fatto l’occhiolino.
<<
Guardate chi c’è, ragazzi. Le strafighe di
stamattina. >> esclama Oliver.
<<
E cosa aspetti, allora? Vai a provarci, no? >> gli
consiglia Dylan.
<<
Vado. >>
Oliver si alza
dal lettino e si butta in acqua.
<<
Mi dispiace vederlo così disperato. Povero fratello.
>>
<<
Sembra che stia andando alla grande, invece. Guarda! >>
gli dice Effie, indicando verso la piscina.
Dylan guarda il
fratello provarci con la ragazza che gli ha fatto
l’occhiolino, e dice:
<<
Sì, sembra che vada bene. Ma sarebbe molto strano che una
ragazza così bella e soprattutto così grande, sia
interessata a lui. Ha solo quattordici anni e lei ne avrà
minimo una ventina. >>
<<
Sì, però… >>
<<
Dai però, fratellone, ogni tanto devi avere fiducia in lui.
Anche se è piccolino per lei, è comunque molto
carino. >> interviene Sarah.
Finn e Gabe la
guardano stupiti dopo quello che ha detto.
Sarah si volta e
vede che la stanno guardando.
<<
In effetti Sarah ha ragione, Dylan. Voi lo prendete sempre in giro,
però nostro fratello quando sarà un po’
più grande sono convinta che avrà un sacco di
ragazze ai suoi piedi. >> dice Effie.
<<
Concordo. >> afferma Tibbie.
Dylan e i
fratelli Darcy scoppiano a ridere.
<<
Basta ridere! Sta arrivando Oliver. >> esclama Tibbie.
Oliver arriva da
loro e, tutto contento, mentre si siede sul lettino, dice:
<<
Ho fatto colpo. Io ve l’avevo detto. Si chiama Mary, ha 19
anni ed è di San Diego. >>
<<
Bene, fratello. Io e le tue sorelle siamo contente per te, vero,
ragazze? >> dice Effie.
<<
Sì. >> risponde Sarah.
<<
Certo. >> risponde invece Tibbie.
<<
Grazie. >>
Ci sono alcuni
secondi di silenzio, mentre i ragazzi se la ridono sotto i baffi, e poi
Oliver dice:
<<
Ah, stasera c’è una festa qui in hotel e mi ha
detto che ci andrà anche lei. Potete venire anche voi, se
volete. Tutti gli ospiti dell’hotel sono invitati.
>>
<<
Andiamo. >> dice Sarah.
<<
Sì, andiamo, dai. >> dice anche Effie.
<<
Ci sto. >> dice invece Dylan.
<<
Anch’io. >> afferma Finn.
<<
Oh, anch’io. >> esclama Gabe.
<<
Pure io. >> dice infine Tibbie.
La festa
all’hotel inizierà alle 22:30 e sarà in
piscina.
La sera del
giorno stesso, dopo cena, dopo essere tornati ognuno nella propria
stanza, i sette amici si rilassano prima di divertirsi in giro per la
città e poi alla festa in hotel.
Sarah va al
Napoleon’s Bar, dove c’è un pianoforte,
per continuare a scrivere la sua nuova canzone.
Inizia a suonare
e a cantare il primo verso:
<<
Ripensando a quei
momenti mi viene la pella d'oca,
comincio a sudare e ho le
farfalle nello stomaco. >>
<<
Sì, può andare. >> dice Sarah,
Sarah guardando lo sparito.
Fa un respiro e
continua:
<<
È possibile
che mi facciate quest'effetto?
È possibile che io
sia così maledettamente attratta da voi? >>
Modifica alcune
note e riprova, poi canta e suona il ritornello:
<<
Se sapessi chi scegliere,
se
avessi già la risposta scritta,
se
fosse così semplice,
adesso non sarebbe un problema
per me. >>
Fa un altro
respiro e continua ancora:
<<
È un dilemma
il mio che non so come superare.
Un dilemma, si, un vero dilemma.
>>
Mentre suona e
canta, arriva Gabe, che da qualche minuto la stava cercando.
Sarah
è completamente sola in quel bar immenso e Gabe è
sulla soglia della porta che la guarda come se fosse un angelo,
illuminata da una luce.
Quando Sarah
smette per un attimo di suonare, lui applaude e lei si volta subito
verso la porta.
<<
Brava! >> le dice Gabe.
<<
Gabe! Mi hai fatto paura. >> gli dice lei, mentre la sta
raggiungendo.
Una volta
raggiunta, si appoggia con le braccia sul piano, e, guardandola, le
dice:
<<
Sei veramente bravissima. >>
<<
Grazie. >>
<<
Di cosa parla la canzone? >>
<<
D’amore. >>
<<
L’hai scritta tu? >>
<<
Sì. >>
<<
È per caso quella che scrivevi stamattina? >>
<<
Sì. >>
<<
Per quel poco che ho ascoltato, è bella. >>
<<
Grazie. >>
Sarah si volta
un attimo verso il piano e guarda lo spartito, poi si volta verso Gabe
e dice:
<<
È la prima volta che la suono. >>
<>
<<
Credo bene. >>
Gabe la guarda e
dice:
<<
Adoro il modo in cui suoni il piano. Ci metti tutta te stessa e sei
completamente immersa nelle note. È come se ti trovassi su
una nuvola e fossi completamente libera e senza pensieri.
>>
<<
Wow. Che belle parole. Le pensi veramente? >>
<<
Sì. >>
Si guardano per
pochi secondi e poi Gabe si siede accanto a lei, e le dice:
<<
Continua a suonare. >>
Sarah fa un
respiro, mette le mani sulla tastiera ed inizia a suonare il primo
verso, evitando di cantare però.
Gabe la osserva,
senza parlare.
Quando ha finito
di suonare il primo verso, Sarah si volta verso Gabe e gli chiede:
<<
Ti è piaciuta? >>
<<
Sì. >>
Si guardano
negli occhi e si avvicinano per baciarsi, ma vengono interrotti da Finn
che dice:
<<
Sarah? Sei qui? >>
Appena Sarah
sente la voce di Finn, si alza dallo sgabello del piano e dice:
<<
Sì, sono qui! >>
<<
Ciao. >> dice Finn, guardandola.
<<
Gabe, che ci fai anche tu qui? >> chiede lui, vedendo il
fratello.
<<
Mi stava cercando anche lui. >> risponde Sarah al posto
di Gabe.
<<
Ah. >> dice Finn, confuso guardando Sarah e poi il
fratello.
Finn e Gabe si
guardano con aria di sfida, e Sarah li osserva un po’
preoccupata.
<<
Gli altri vogliono andare a fare una passeggiata qui intorno, venite?
>>
<<
Sì. >> risponde Sarah.
Sarah va verso
l’uscita e Gabe intanto segue il fratello e Sarah.
Più
tardi, alla Boulevard, tutti stanno passeggiando e ammirando le cose
che li circondano.
Sarah sta
parlando e guardando i negozietti con le sue sorelle e ad un certo
punto si fermano anche i ragazzi. Lei e Finn si scambiano alcuni
sguardi.
Poco dopo
riprendono a camminare.
Finn vorrebbe
parlare con Sarah a proposito di quello che è successo al
bar, ma visto che ha timore che gli altri sospettino, le manda un sms:
“Visto
che ho paura che sospettino se ci mettiamo a parlare da soli, ho
pensato che fosse meglio mandarti un sms. Volevo solo che mi spiegassi
che cosa ci faceva veramente al bar con te mio fratello?”
Sarah gli
risponde scrivendo:
“Stavo
suonando il piano e mi stava cercando, e ha voluto che suonassi. Ad un
certo punto si è seduto vicino a me e quando ho smesso di
suonare ci stavamo quasi per baciare, ma sei arrivato tu e non
è successo. Non arrabbiarti per questo! Io te l’ho
già detto che tu e Gabe siete in competizione.”
“Sì,
me l’hai già detto, ma io non mi sento in
competizione con lui.”
“Finché
non capirai cosa provi per me, è ovvio che non ti sentirai
in competizione con lui. Comunque, se mai un giorno lo capirai, io
sarò disposta a dirti quello che provo, visto che
l’ho capito fin dall’inizio.”
“Non
è facile come pensi tu.”
“Invece
credo che sia la cosa più facile del mondo. È
ovvio che provi qualcosa per me, com’è ovvio che
anche Gabe prova qualcosa per me.”
“Dammi
tempo, Sarah!”
“Okay,
ma ricordati che io aspetto, ma non posso aspettare in
eterno.”
“Okay.
Ti prometto che cercherò di capirlo il più in
fretta possibile.”
Finito di
messaggiare con Finn, arriva un sms di Gabe, che dice:
“Non
so come io e mio fratello ci siamo ritrovati ad essere in competizione
per te, piccola, ma non sono proprio molto contento di averlo come
rivale in amore. Comunque, se non fosse arrivato lui, ci saremmo
baciati, e mi dispiace molto che non sia successo.”
Sarah ovviamente
gli risponde, scrivendogli:
“Finn
non si sente in competizione con te, Gabe. Lui non ha ancora capito se
prova qualcosa per me, però io credo di sì.
Dispiace molto anche a me che non ci sia stato quel bacio, ma devi
capire che adesso io sono piuttosto confusa. Finn. Tu. Non ci capisco
più niente. S.O.S.”
“Beh,
allora fai la tua scelta.”
“Non
è così facile, Gabe. Tutto questo è
appena iniziato ed è una cosa totalmente nuova per me. Non
so nemmeno come gestirla. Ho bisogno di tempo, tanto tempo.”
“Hai
tutto il tempo che vuoi, non ti preoccupare.”
“Grazie.”
“Di
niente. Ricordati solo che io sono sempre qui.”
“Se
non altro, almeno, c’è sempre l’amicizia
che ci lega.”
“Sì.”
“<3”
Alla vista di
quel cuore, Sarah non sa se rispondere o no, ma decide di non farlo.
|
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Capitolo 6 *** Dieci anni in più sono tanti ***
6
Dieci
anni in più sono tanti
Verso le 22:30,
i giovani Bennet e i giovani Darcy arrivano alla festa.
<<
Ti ho già detto che sei bellissima? >> domanda
Gabe.
Sarah si volta
verso di lui e, a voce bassa, risponde:
<<
Sì, almeno un milione di volte. >>
<<
Bene, perché è vero. Sei bellissima stasera.
>>
Sarah gli fa un
leggero sorriso, che lui restituisce.
I ragazzi e le
ragazze danno un’occhiata in giro e improvvisamente Oliver
esclama:
<<
Guardate chi c’è, ragazzi! Mary con le sue amiche.
>>
<<
Dove? >> chiede Dylan, guardandosi intorno.
<<
Laggiù, sulla destra. >> indica Oliver.
<<
Ah, viste. >>
<<
Vado da lei. >>
<<
Ciao. >> saluta Dylan, arrivando da Mary e le sue amiche.
Le ragazze lo
guardano e lo salutano.
<<
Come siete belle, ragazze. >> dice lui.
<<
Vi lasciamo soli. >> dice una delle amiche di Mary,
allontandosi da lei e Oliver.
Mentre Oliver
parla con Mary, gli altri sono in giro. Sarah è con Effie e
Tibbie a sedere su degli sdrai, e stanno guardando la gente ballare,
mentre Dylan è al bar con Finn e Gabe.
<<
Come vi sembra questa festa, ragazze? >> chiede Tibbie.
<<
Forse un po’ noiosa. >> risponde Sarah.
<<
Già, sembra un po’ noiosa anche a me. Forse era
meglio se rimanevamo in giro per i cavoli nostri. >>
concorda Effie.
<<
Sì, infatti. Andiamo a fare un giro, sennò ci
annoiamo a morte. >> dice Tibbie.
Le sorelle
Bennet si alzano dagli sdrai e raggiungono i ragazzi al bar.
<<
Hey! Vi state divertendo, ragazzi? >> domanda Effie.
<<
Sinceramente no. Voi? >> risponde Dylan.
<<
No. >>
Finn e Gabe
squadrano per un secondo Sarah, che li guarda a sua volta.
Mentre parlano,
arriva un ragazzo che prende da bere e guarda per un secondo Effie, che
è proprio accanto a lui.
<<
Ciao. >> la saluta il ragazzo.
<<
Ciao. >> lo saluta lei.
Si danno
un’altra occhiata e poi lui, porgendole la mano, dice:
<<
Daniel. >>
<<
Effie. >> dice lei, stringendogliela.
<<
Ti va se andiamo a fare un giro? >>
<<
Sì, volentieri. >>
<<
Dimmi un po’, sei qui anche tu in vacanza? >>
le chiede Daniel, mentre passeggiano.
<<
Sì, con i miei fratelli, le mie sorelle e due nostri amici
d’infanzia. Tu invece? >>
<<
Io sono qui con tre amici. Ci siamo concessi una piccola pausa dal
lavoro. >>
<<
Che lavoro fai? >>
<<
L’avvocato. Tu invece lavori o vai
all’università? >>
<<
Inizierò il primo anno di università in autunno.
>>
<<
Quale università? >>
<<
UCLA. >>
<<
Sei di Los Angeles? >>
<<
Sì. Tu? >>
<<
San Francisco. >>
<<
È una bella città, vero? >>
<<
Sì, è bella. Una volta sono stato a Los Angeles.
È molto bella. >>
<<
Io l’adoro. Sono nata e cresciuta lì, e vorrei
rimanerci per tutta la vita. >>
<<
Se ti piace, fai bene a rimanere. >>
<<
Già. >> dice lei, sorridendogli.
Intanto Dylan e
Tibbie si sono allontanati, mentre Sarah è rimasta con Finn
e Gabe.
Sarah si
è accorta che Effie si è allontanata, e la vede
parlare con Daniel.
<<
Secondo me lui non ha meno di venticinque anni. >>
esclama Sarah.
<<
Secondo me invece ne ha un po’ di più.
>> dice invece Finn.
<<
Sì, anche secondo me. Trenta forse non li ha, ma ci
è vicino. >> afferma Gabe.
<<
No, non è così grande. Ne dimostra molti meno.
>>
Finn porge la
mano a Sarah e dice:
<<
Scommettiamo che ne ha più di venticinque? >>
<<
No, ne ha meno. >>
<<
Se ho ragione io, vai a baciare quel ragazzo laggiù con la
camicia bianca, che sta praticamente mangiando la bocca a quella
ragazza, se invece hai ragione tu, io andrò a baciare la sua
ragazza. >> propone Finn.
<<
Affare fatto. >> dice Sarah, stringendogli la mano.
<<
Hai detto di avere dei fratelli e delle sorelle, quanti siete in
famiglia? >> le chiede Daniel.
<<
Sette, compresi i miei genitori. >>
<<
Wow, siete in tantissimi. Quanti fratelli e sorelle hai?
>>
<<
Due fratelli: uno di ventun’anni e uno di quattordici, e due
sorelle: una di sedici e l’altra di tredici. Tu hai qualche
fratello o sorella? >>
<<
Sì, una sorella di venticinque anni. >>
<<
Andate d’accordo? >>
<<
Adesso sì, ma quando eravamo più piccoli
litigavamo spesso, ma è normale. >>
<<
Già. >>
<<
Tu litighi con i tuoi fratelli e le tue sorelle? >>
<<
Più che altro con i miei fratelli. Io e le mie sorelle ci
vogliamo un mondo di bene. >>
<<
Perché ai tuoi fratelli non vuoi un mondo di bene?
>>
<<
Sì, anche a loro, ma loro sono ragazzi e abbiamo un rapporto
diverso. >>
<<
Ah, capito. >>
Dopo circa una
mezz’ora di chiacchere con Daniel, Effie raggiunge gli altri.
<<
Allora, come si chiama? >> le chiede subito Sarah.
<<
Daniel. >>
<<
E quanti anni ha? >>
<<
Ventotto. >>
<<
Ah! Ho vinto io. Adesso devi andare a baciare quel tipo là.
>> interviene Finn, tutto contento.
<<
Come ventotto? Sembra molto meno. >> esclama Sarah, un
po’ delusa.
<<
Ci devi andare lo stesso, Sarah. >> insiste Finn.
<<
Sì, ci andrò, va bene. >>
<<
Chi devi andare a baciare? >> domanda Effie, confusa.
<<
Io e Finn abbiamo fatto una scommessa. Se quel ragazzo con cui stavi
parlando, Daniel, aveva più di venticinque anni, io andavo a
baciare un ragazzo, che tra l’altro sta con una, e se invece
ha venticinque anni, Finn andava a baciare la tipa del ragazzo che devo
baciare io. Io ho perso e quindi… >> risponde
Sarah.
<<
Mi dispiace, sorellina. >> dice Effie, con un sorriso
forzato.
<<
Ma figurati. Prima però dimmi qualcosa in più di
questo Daniel. >>
<<
Okay. Ha ventotto anni, come ti ho detto, quindi dieci in
più di me, è di San Francisco, fa
l’avvocato, ha una sorella di venticinque anni ed
è qui con tre suoi amici per concedersi una piccola pausa
dal lavoro. >> confessa Effie.
<<
Wow. È bello, vero? >>
<<
Sì, decisamente. Mi ha chiesto se domani mattina ci troviamo
qui in piscina alle undici, e io gli ho detto che va bene. Quindi,
almeno per domani mattina, io non ci sono per nessuno. >>
risponde Effie.
<<
Okay. Sembra molto bello, anzi, è molto bello.
>>
<<
Io non vedo tutta questa bellezza. >> dice Finn, geloso.
<<
Beh, dai, Finn, invece è bello. >> lo
contraddisce Sarah.
<<
Bah, per me è normale. >> insiste lui.
<<
Ma tu sei un ragazzo. Cosa ne vuoi capire? >>
<<
Cosa c’entra? Ho solo detto che secondo me è
normale e non bello. >>
<<
Stai zitto che ti conviene. >>
<<
Okay, però tu adesso devi andare a baciare quel tipo.
>>
<<
Okay, va bene. Adesso vado, stai calmo. >>
Sarah
s’incammina dal ragazzo e quando arriva lì, prima
di baciarlo, gli dice:
<<
Scusami, ma… >>
Effie e Finn,
che hanno guardato la scena, esultano.
Effie credeva
che non l’avesse mai fatto e anche Finn ne era convinto.
Dopo il bacio,
durato pochissimi secondi, lei si stacca dal ragazzo e
all’improvviso si sente:
<<
Ma che cazzo fai? >>
Sarah si volta e
una ragazza furiosa viene verso di lei, e le urla contro, dicendole:
<<
Che cazzo fai con il mio ragazzo? >>
<<
Scusa, ma era una scommessa. >>
Sarah si volta
verso il ragazzo e dice:
<<
Scusami, ma ho perso una scommessa. >>
<<
Figurati. >> dice lui, semplicemente.
<<
Okay che è una scommessa, ma non puoi andare dalla gente e
baciarla così, come se niente fosse. >>
esclama la ragazza.
<<
Non ho mica fatto chissà cosa! Stai calma. >>
le dice Sarah, poi se ne va per evitare una discussione, e la ragazza
la manda a quel paese.
<<
Complimenti, sorellina. >> le dice Effie, quando Sarah
ritorna dalla sorella e Finn.
<<
Sì, complimenti davvero. >> dice anche Finn.
<<
Grazie. >> dice lei, sorridendogli.
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Capitolo 7 *** Spero che tu decida in fretta ***
7
Spero
che tu decida in fretta
Il giorno dopo,
giovedì 1° luglio, dopo che i ragazzi si sono
svegliati, e dopo aver fatto colazione, vanno in piscina.
I giovani Bennet
sono tutti sdraiati sul proprio sdraio, tranne Oliver che è
in giro con Mary, mentre i giovani Darcy sono a fare il bagno.
Finn e Gabe, ad
alcuni metri di distanza, stanno fissando Sarah, come per invogliarla a
fare il bagno.
A un certo punto
lei se ne accorge e Finn le fa il gesto di venire in acqua con la mano,
così lei si alza dallo sdraio e dice:
<<
Io vado a fare il bagno. >>
<<
Vengo anch’io. >> esclama Tibbie, alzandosi
anche lei dallo sdraio.
Sarah entra in
acqua, seguita, pochi metri dopo, da Tibbie, e va verso Finn. Tibbie la
raggiunge e, dopo essersi accorta che i giovani Darcy guardano la
sorella, le chiede:
<<
Hey, Sarah, ma perché Finn e Gabe ti guardano? Non
è che c’è qualcosa tra di voi?
>>
<<
Non lo so perché mi stanno guardando, Tibbie.
>>
<<
Sicura? >>
<<
Sì, sono sicura. >>
Finn le fa di
nuovo il gesto di seguirlo, ma lei lo guarda e gli fa capire che non
può perché c’è sua sorella
con lei, così è lui ad andare da lei.
Parlano un
po’ e dopo Tibbie si va a fare una nuotata, lasciando
così da soli Finn e Sarah.
<<
Sarei venuta io da te, ma c’era mia sorella e già
sospetta qualcosa, perché mi ha chiesto se
c’è qualcosa tra me, te e Gabe. >>
<<
Sì, hai fatto bene a non venire. >>
<<
Allora… novità? >> gli chiede lei.
<<
È impossibile che da un giorno all’altro io
capisca, Sarah. Te lo farò sapere, okay? >>
<<
Okay, però spero che tu decida in fretta. Non ne posso
più di aspettare. >>
<<
Hai ragione, ma lo sai che a noi ragazzi ci vuole tempo per capire.
>>
<<
Già, purtroppo lo so. >>
Finn si volta un
attimo verso Gabe, poi si gira verso Sarah, e le dice:
<<
Gabe ci sta guardando. >>
<<
A proposito di tuo fratello… ieri sera, dopo aver
messaggiato con te, mi ha scritto che gli è dispiaciuto
molto non avermi baciato, ed io gli ho risposto la stessa cosa.
>> confessa Sarah.
<<
Scusa un attimo, ma se nell’eventualità
anch’io provassi qualcosa per te, tu cosa faresti? O per
meglio dire, chi sceglieresti? >>
<<
Mi hai fatto una domanda difficilissima, perché non ne ho la
minima idea. >>
<<
Allora spero che se tu ti troverai a dover scegliere uno dei due, farai
la scelta più giusta per te. >>
<<
Sarà così. >>
Una decina di
minuti dopo le 11, Effie è con Daniel, il ragazzo conosciuto
la sera prima alla festa dell’hotel.
<<
Stai benissimo anche senza un bel vestito da sera. >> le
dice lui.
<<
Grazie. Anche tu senza la camicia stai benissimo. >>
<<
Grazie. >> dice lui, sorridendole.
Daniel fa una
breve pausa e poi le chiede:
<<
Allora, fino a quando rimanete qui? >>
<<
Fino a sabato. Voi? >>
<<
Anche noi. >>
Intanto gli
altri si stanno rilassando sugli sdrai. Sarah e Tibbie stanno fissando
Daniel ed Effie.
<<
Certo che quel Daniel è proprio figo, vero Tibbie?
>>
<<
Sì. Avrà anche dieci anni in più di
Effie, però è figo comunque. >>
<<
Già. >>
Finn guarda le
ragazze e dice loro:
<<
Ma guardatevi! Tiratevi su la bava, state sbavando. >>
<<
Non è vero, non abbiamo la bava. Stiamo solo invidiando
nostra sorella. >>
<<
Infatti. Sono convinta che combinerà sicuramente qualcosa
con lui. >>
<<
Ne sono convinta anch’io. >>
<<
È ovvio. Lui è molto più grande, e lei
non penso che si tirerà indietro. >> salta su
Gabe.
<<
Io non lo farei. Tirarmi indietro, intendo. >> dice Sarah.
<<
Magari per me è un po’, anzi, parecchio
più grande, però non mi tirerei indietro
neanch’io. >> confessa Tibbie.
<<
Vi prego, parlate di qualcos’altro, perché mi
state facendo venire il latte alle ginocchia. >>
interviene Dylan, facendo ridere le sue sorelle minori.
<<
Ora perché ridono? Cosa c’è da ridere?
>> chiede Gabe.
<<
Anche il nostro fratellone è invidioso. Vorrebbe
rimorchiarsi una, ma ancora non ce l’ha fatta.
>> risponde Tibbie.
<<
Persino Oliver ne ha rimorchiata una. >> dice Sarah.
<<
Io non sono invidioso di nostra sorella. >> afferma Dylan.
<<
Sei solo invidioso del fatto che lei abbia rimorchiato uno, tra
l’altro molto più grande di lei. >>
gli dice Tibbie.
<<
Beh… forse… >> dice semplicemente
Dylan, lasciando la frase in sospeso.
<<
Vedi? >> gli dice Tibbie.
Dylan, Sarah,
Tibbie, Finn e Gabe continuano a guardare Effie e Daniel.
Sarah, mentre
prende il suo iPod dallo zaino, dice:
<<
Ora scusate, ragazzi, ma ascolto un po’ di musica.
>>
S’infila
le cuffiette nelle orecchie e si mette comoda sullo sdraio.
<<
Ti va di fare un tuffo, Tibbie? >> le propone Dylan.
<<
Sì, volentieri. >>
Dylan e Tibbie
si alzano dallo sdraio e raggiungono la piscina. Così
rimangono Sarah e i fratelli Darcy.
Sembra che in
qualsiasi situazione debbano sempre rimanere solo loro tre.
Lei sta
ascoltando la musica, mentre loro la guardano.
Sarah immagina
che i fratelli Darcy la stiano guardando e si sente gli occhi addosso.
<<
Scommetto che mi stanno fissando quei due. >> pensa
Sarah, fra sé e sé.
<<
Quant’è carina, però, la nostra piccola
Sarah. >> pensa invece Finn, fra sé e
sé.
<<
Mi sento talmente osservata che mi sembra quasi di essere sotto i
riflettori. >> continua a pensare Sarah.
Sarah si volta
verso i fratelli Darcy e chiede loro:
<<
Perché non andate anche voi a fare un bel bagno?
>>
<<
No, a me non va di farlo per il momento. >> risponde Finn.
<<
Neanche a me. Più tardi, magari. >> risponde
anche Gabe.
<<
Okay. Allora smettetela di fissarmi, perché mi sta dando
fastidio. >>
<<
Ma io non ti stavo fissando, Sarah. >> dice Finn.
<<
Neanch’io. >> dice Gabe.
<<
Ah no? >>
Entrambi
rispondono di no, anche se sanno benissimo che invece la stavano
fissando.
<<
A me pareva di sì. >> insiste lei.
Gabe appoggia la
testa sul lettino, si volta dalla parte opposta di Sarah, e fra
sé e sé comincia a pensare:
<<
Chissà se alla fine di tutto sceglierà me o Finn?
Io le ho dimostrato fin da subito cosa provo, mentre Finn deve ancora
capirlo. >>
Anche Finn
appoggia la testa sullo sdraio, si volta dalla parte opposta di Sarah,
e fra sé e sé comincia a pensare:
<<
Prima o poi capirò se mi piace oppure no. Penso che sia
molto carina, ma non so se provo o no qualcosa. Certo, sono geloso del
fatto che si stava quasi per baciare con Gabe, e che le sia dispiaciuto
che non sia successo, però... io sono fatto così,
capisco le cose sempre dopo. >>
Nel pomeriggio,
intorno alle 16, i Bennet e i Darcy sono di nuovo in piscina.
Appena Oliver
vede arrivare Mary con le sue amiche si precipita da loro.
<<
Ciao, ragazze. >> saluta lui.
Le ragazze lo
salutano, e subito dopo le amiche di Mary si allontano, salutandoli.
<<
Allora… stasera ti va fare un giretto da soli? Magari qui
intorno. >> le propone Oliver.
<<
E dove vorresti portarmi di preciso? >>
<<
Non lo so, qui intorno. Magari alla Torre Eiffel, all’Arco di
Trionfo. >>
<<
Dopo cena? >>
<<
Sì. Allora, vieni o no? >>
Mary ci pensa
alcuni secondi e dopo, molto freddamente, dice:
<<
No, non mi va. >>
Oliver, rimasto
un po’ male, dice:
<<
Ah. E allora dove vorresti andare? >>
<<
Da nessuna parte con te, piccoletto. Forse non hai ancora afferrato che
io non sono per niente interessata a te. Sei troppo piccolo per me.
Potresti solo essere mio fratello minore. Cosa pensavi, che mi avresti
scopata o che ti avrei fatto un servizietto? >> sbotta
Mary, con aria superiore.
Le amiche di
Mary intanto ridono, divertite, a pochi metri da loro.
Oliver,
scioccato dalla risposta tanto crudele di Mary, risponde dicendole:
<<
Senti, bella, solo perché sei più grande di me,
non hai il diritto di trattarmi da scemo! Ma guarda questa!
>>
Oliver se ne va
e ritorna dagli altri.
<<
Hey, come mai già di ritorno? >> gli chiede
Sarah.
<<
Puttana. >> borbotta lui.
<<
Cosa? >> chiede Sarah, confusa.
Oliver si mette
a sedere sul suo sdraio e continua a ripetere quella parola,
finché Effie non gli chiede:
<<
Perché continui a ripetere quella parola?
Cos’è successo con Mary? >>
<<
Quella è una puttana. Le ho chiesto se stasera usciva con me
qui intorno all’hotel e mi ha detto che non le andava,
così le ho chiesto dove volesse andare, e mi ha risposto: da
nessuna parte con te, piccoletto. Poi: cosa pensavi? Che mi avresti
scopata o che ti avrei fatto un servizietto? Pensate quanto
può essere crudele. Se non le interessavo, non le bastava
dirmi la verità, senza sputtanarmi davanti a tutti?
>> sputa il rospo Oliver, furioso e offeso.
<<
Che stupida. È messa proprio male quella ragazza.
>> dice Effie.
<<
Già, lei e anche le sue amiche troiette. >>
<<
Le hai risposto a tono, vero? >> gli chiede Sarah.
<<
Sì. Le ho detto che solo perché è
più grande di me, non ha il diritto di trattarmi da scemo.
>>
<<
Bravo. >>
<<
Bisognerebbe darle una bella lezioncina a quella troia.
>> salta su Effie.
<<
Ragazze, non fate scherzi. Lasciamo stare e basta. Tanto tra due giorni
partiamo, e dopo non le rivedrà mai più. E poi
l’hotel è grande, è probabile che non
c’incontreremo più. >> interviene
Dylan.
<<
Dylan ha ragione. E poi non ne vale neanche la pena. >>
dice Oliver.
<<
Però io avrei un’idea. >> dice Sarah.
<<
Sarah? >> dice Dylan, guardandola male.
<<
Tu, Dylan, potresti andare da loro e rimorchiarle. Proponi loro
qualcosa di perverso, tutti insieme, così ci cascano, ma poi
alla fine non ci fai niente. >> continua Sarah.
<<
In effetti, non è male come idea. Magari potresti anche far
finta di essere più grande. >> interviene
Effie.
<<
Giusto. >>
<<
Non è possibile, ragazze, perché loro mi hanno
visto con voi quando siamo arrivati. >> dice Oliver.
<<
È vero. >> esclamano Effie e Sarah,
amareggiate.
Sarah ed Effie
pensano per alcuni secondi a un altro piano e,
all’improvviso, a Effie viene un lampo di genio.
<<
E se ci andasse uno degli amici di Daniel? >> chiede
Effie.
<<
Giusto. Perché non ci abbiamo pensato prima? Uno dei suoi
amici è perfetto, e non ci sarà bisogno di
aumentare l’età, perché sono tutti
già molto più grandi. >> dice Sarah.
<<
Grazie, grazie. Modestamente. >>
<<
Okay, allora ci andrà uno degli amici di Daniel.
>>
<<
Prima però glielo devo chiedere. >> dice Effie.
<<
Ovvio. >>
<<
Allora, ragazzi, che ne dite? >> chiede Effie.
Dylan e Oliver
ci pensano per qualche secondo e poi quest’ultimo dice:
<<
Okay, va bene. >>
<<
Va bene anche per me. >> dice anche Dylan.
Subito dopo
Effie manda un sms a Daniel e gli spiega tutto. Tutti i suoi tre amici
si offrono, così il piano riuscirà ancora meglio.
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Capitolo 8 *** Ci mancava solo questo nostro bacio per completare questa piccola vacanza ***
8
Ci
mancava solo questo nostro bacio per completare questa piccola vacanza
La sera del
giorno stesso, i giovani Bennet e i giovani Darcy girano un
po’ vicino all’hotel.
Dalle fontane
che precedono l’Arco di Trionfo, Effie sta guardando
l’arco davanti a sé ed esclama:
<<
Magari riuscire a vedere quello vero. >>
<<
Beh, un giorno potremmo sempre andare a Parigi. >> salta
su Tibbie.
<<
Io ho già le valigie pronte, ragazzi. >>
interviene Sarah.
<<
Anch’io. Io ho le valigie pronte per andare da qualsiasi
parte. >> esclama Gabe.
<<
Siamo in due, fratello. >> concorda Finn.
Più
tardi, i Bennet e i Darcy si stanno godendo tutto lo splendore
dell’hotel e casinò Paris, che sembra proprio
Parigi, se non fosse per tutti quei grattacieli a pochi metri
l’uno dall’altro.
Sarah
è rimasta un po’ indietro rispetto agli altri ed
è proprio sotto l’Arco di Trionfo, e lo sta
guardando dal basso verso l’alto.
<<
È proprio bello, vero? >> le chiede Gabe,
arrivando vicino a lei.
<<
Sì, è bellissimo. >> risponde lei,
dopo essersi voltata verso di lui.
Gabe si avvicina
di più a lei e, guardandola negli occhi, le dice:
<<
Ma non è bellissimo quanto te. >>
Sarah lo guarda
negli occhi e gli sorride.
Gabe la prende
per mano e la porta dietro l’Arco, in modo che gli altri non
li possano vedere.
Sarah
è contro l’Arco e lui le è davanti. Si
guardano negli occhi per alcuni secondi e pian piano lui si avvicina al
suo viso. Si guardano negli occhi ancora per qualche secondo e dopo si
danno un bacio.
<<
Ci mancava solo questo nostro bacio per completare questa piccola
vacanza. >>
<<
Già. >>
<<
Sono contento che stavolta non ci abbia interrotto nessuno.
>>
<<
Anch’io. >>
<<
Chiunque sceglierai tra me e lui, spero che farai questa scelta con il
cuore. >> le dice Gabe.
<<
Stai certo che il mio cuore farà parte del centouno per
cento. Appena Finn mi dirà se prova qualcosa per me, io
comincerò a valutare la mia scelta, e ti dico già
da adesso che non sarà per niente facile, perché
sono attratta sia da te che da lui. >>
<<
Okay. >>
Gabe la guarda e
le aggiunge:
<<
Vorrei che si fosse già sistemato tutto e che adesso
stessimo insieme. E vorrei anche poterti baciare un’altra
volta e un’altra volta e un’altra volta.
>>
Gabe si avvicina
al suo viso, ma lei si volta da una parte e dice:
<<
È meglio che raggiungiamo gli altri. Si staranno chiedendo
dove siamo finiti. >>
<<
Sì, è meglio. >>
Gabe e Sarah
cercano gli altri, ma non li trovano, così Sarah decide di
chiamare sua sorella per sapere dove sono.
Li raggiungono
alla Torre Eiffel, dalla parte che dà sulla strada.
<<
Ma dov’eravate finiti? >> domanda Effie.
<<
Un gruppo di ragazzi ci ha chiesto informazioni. >> mente
Sarah.
<<
Ah, okay. >>
Poco dopo,
mentre continuano a camminare, Finn va vicino a Sarah e le chiede:
<<
È veramente successo quello che hai detto? >>
<<
Sì. >>
<<
Non sembravi molto sincera. E poi chissà che strano, sei
rimasta indietro proprio con Gabe. >>
<<
Invece è così. E comunque non penso siano affari
tuoi. Finché non ti deciderai a capire se provi o no
qualcosa per me, io non ti dirò niente di quello che
riguarda me e Gabe. >>
<<
Lo sai che mi serve tempo, Sarah. >>
<<
Sì, lo so. >>
Mentre
continuano a camminare, Dylan chiede:
<<
Ragazzi, allora quando dobbiamo fargliela pagare a Mary?
>>
<<
Domani mattina. Verrà in piscina con le sue amichette sceme,
e gli amici di Daniel andranno da loro. >>
<<
Okay, perfetto. >>
Dopo la
passeggiata, tornano in hotel, e, prima di andare al casinò,
si cambiano tutti. I ragazzi in smoking e le ragazze in abito da sera.
Al
casinò, le ragazze sono al bar, mentre i ragazzi pensano a
giocare.
Sarah ha in mano
un drink analcolico, come Effie e Tibbie, ed è voltata verso
i ragazzi. Finn guarda un attimo verso le ragazze e si accorge che lei
li sta guardando. Lui le sorride e lei gli sorride a sua volta.
Quando Finn
smette di guardarla, Gabe alza lo sguardo e le sorride, e lei gli
restituisce il sorriso.
<<
Se vinciamo qualcosa, ragazzi, andiamo tutti a Parigi per qualche
giorno. >> salta su Dylan.
<<
Sarà meglio non giocare troppi soldi, altrimenti rischiamo
di perdere tutto. >> dice Finn.
<<
Lo so, non dovete preoccuparvi. >> afferma Dylan.
<<
Speriamo. >>
Mentre le
ragazze sono ancora al bar e i ragazzi stanno ancora giocando, arrivano
al bar due ragazze, poco più grandi di Dylan.
<<
Ragazzi, smettiamo per adesso. Continuiamo più tardi.
>> esclama Dylan.
I ragazzi
raggiungono le ragazze al bar e Dylan nota subito le due ragazze.
Rimane colpito da una in particolare, anche se sono entrambe bellissime
e piuttosto alte.
Si scambiano
qualche sguardo e dopo lui ordina un drink per sé e dopo,
rivolgendosi alla ragazza, le chiede:
<<
Ti posso offrire qualcosa? >>
La ragazza lo
guarda incuriosita e risponde:
<<
Sì, grazie. >>
Lei si rivolge
al barman e ordina il suo drink.
<<
Dylan, piacere. >> le dice lui, porgendole la mano.
<<
Kate. >> dice lei, stringendogliela.
I due parlano
per un po’, mentre gli altri fanno altre cose.
A un certo punto
Dylan e Kate spariscono dal casinò.
<<
Dove cavolo è finito Dylan? >> domanda Oliver.
<<
Non ne ho idea. >> risponde Sarah, guardandosi intorno.
<<
Si è allontanato poco fa con una ragazza, ma non so dove sia
andato. >> risponde invece Effie.
Dylan e Kate
stanno raggiungendo la camera dei ragazzi e sono in ascensore.
<<
Sei sicuro che non ci sia nessuno in camera? >> gli
chiede Kate.
<<
Sicuro al cento per cento. >>
<<
Okay. >>
I due si
guardano per un attimo e poi iniziano a baciarsi, presi dalla passione.
Si appoggiano
contro la parete dell’ascensore mentre continuano a baciarsi.
Arrivati al
piano, smettono di baciarsi e raggiungono subito la camera e, una volta
entrati, riprendono a baciarsi.
Cominciano a
togliersi i vestiti in fretta e furia e arrivano verso la camera dei
ragazzi.
Si buttano sul
letto e continuano a spogliarsi.
Intanto, al
casinò, i ragazzi hanno ripreso a giocare e stavolta sono
lì con loro anche le ragazze.
<<
Ciao, splendore. >> esclama Daniel, arrivando accanto a
Effie, insieme ai suoi amici.
<<
Ciao. >> lo saluta Effie, voltandosi verso di lui.
<<
Come va? >>
<<
Bene. Te? >>
<<
Bene. Vi state divertendo? >>
<<
Sì, direi di sì. Voi? >>
<<
Siamo appena arrivati. >>
<<
Ah, okay. >>
<<
Vieni a fare due passi? >> le propone Daniel.
<<
Sì. >>
Effie dice ai
ragazzi e alle sorelle che fa un giro con Daniel, poi sparisce insieme
a lui.
Una decina di
minuti dopo che hanno iniziato a girare per l’hotel, arrivano
a dei capanni privati, preceduti da un piccolo spazio davanti, con
degli sdrai.
Vanno in uno di
questi capanni e rimangono nello spazio davanti a parlare.
A un certo punto
iniziano a baciarsi e, fra un bacio e l’altro, Daniel esclama:
<<
Entriamo lì dentro, almeno non ci vedrà nessuno.
>>
Daniel prova ad
aprire la porta, ma ovviamente è chiusa.
<<
Hai una forcina o qualcosa di appuntito? >> le chiede lui.
<<
Guardo nella borsa. >>
Effie apre la
borsa e cerca qualcosa. Trova una forcina per capelli e la
dà subito a Daniel.
<<
Grazie. >> dice lui, prendendo la forcina e poi provando
ad aprire la porta.
<<
Ecco fatto. >> esclama, soddisfatto.
Si guardano per
un attimo e poi riprendono a baciarsi.
Entrano e lui
chiude la porta.
Mentre si stanno
baciando, vanno a sbattere contro un tavolo, così si fermano
un attimo, ma riprendono subito dopo che lui l’ha messa sul
tavolo.
Intanto, al
casinò, Sarah si è stancata di stare
lì, così decide di andare a fare un giro per
conto suo.
<<
Io vado a farmi un giro, ragazzi. >> esclama lei.
Finn e Gabe la
guardano andarsene via e lei si sente i loro occhi addosso.
Poco dopo
raggiunge la piscina e decide di rimanere un po’
lì a pensare.
Si toglie le
scarpe e si siede dove ci sono i gradini, con i piedi dentro
l’acqua.
A un certo punto
arriva Finn, che si ferma proprio dietro di lei, e le chiede:
<<
Perché non sei rimasta al casinò con noi?
>>
Sarah si volta
verso di lui e, alzando lo sguardo, gli dice:
<<
Perché volevo rimanere un po’ da sola. A pensare.
>>
<<
Ah. E a cosa? O meglio, a chi? >>
<<
Sono affari miei. >>
<<
Non puoi essere scontrosa con me solo perché non ho ancora
capito se provo qualcosa per te. >>
<<
Oh, sì che posso invece. Sono libera di comportarmi come
voglio con te. >>
<<
Dai, smettila. Con me non riesci a fare la dura. >>
Finn si siede
accanto a lei, evitando di mettere i piedi nell’acqua.
<<
Cosa pensi della vendetta di Oliver? >> le chiede lui,
cambiando argomento.
<<
Penso che Mary e le sue amichette troie se la meritino. Non si trattano
così le persone. Tu invece cosa ne pensi? >>
<<
La penso allo stesso modo. L’ha preso in giro, l’ha
umiliato. Non ci si comporta così. >>
<<
Già. Certe persone si divertono così.
>>
<<
Purtroppo sì. >>
Si guardano per
alcuni secondi e poi Sarah dice:
<<
La stessa strana sensazione di quel pomeriggio. >>
<<
Che sensazione? E di che pomeriggio parli? >>
<<
La strana sensazione che provo dentro di me quando ti guardo. Ce
l’ho anche quando guardo Gabe. Il pomeriggio di sabato cinque
giugno, quando ci siamo ritrovati bagnati fradici a terra, a fissarci
l’un l’altra. >> confessa Sarah.
<<
Anch’io ho provato una strana sensazione adesso e anche quel
pomeriggio. Mi ricordo benissimo. >> confessa lui.
<<
Ricordo benissimo anch’io. >>
<<
Ci guardavamo negli occhi ed io fissavo i tuoi seni, perché
avevi la maglietta bianca ed essendo bagnata, si vedevano.
>>
<<
Sei diventata rossa. >> aggiunge Finn, sorridendole.
Sarah fa un
leggero sorriso e poi, toccandosi un attimo le guance, dice:
<<
Lo so. >>
Finn le
accarezza una guancia e continua a guardarla.
<<
Non l’hai ancora capito? >> gli chiede lei.
Finn toglie la
mano dalla guancia di Sarah e risponde:
<<
Sto cercando di capirlo. >>
<<
Sono stanca di aspettare, Finn. Perché non puoi capirlo
subito e basta? Come ha fatto Gabe. >>
<<
Non lo so, Sarah, non lo so. >>
<<
È così talmente tanto evidente, Finn. Io ti
piaccio, ma non lo vuoi ammettere, e non perché non
l’hai ancora capito. >>
Finn non sa cosa
dire, così si alza e dice:
<<
Io ritorno al casinò. >>
Sarah gli prende
la caviglia per bloccarlo, e intanto dice:
<<
Rimani. Non te ne puoi andare proprio adesso. >>
Finn si rimette
a sedere e confessa:
<<
Non ho paura di ammettere che mi piaci, Sarah. È che ancora
non l’ho capito. Siamo sempre stati tutti amici. Non ho mai
pensato a nessuna di voi tre come a qualcosa di più. Avete
sempre fatto parte della mia vita da quando avevo sei anni.
>>
<<
Ed io ne avevo quattro. Mi ricordo ancora quel giorno, anche se sembra
un po’ strano che io me ne ricordi, visto che ero
piccolissima, ma mi ricordo tutto come se fosse ieri. >>
Finn le fa un
sorriso, poi dice:
<<
Diciotto settembre 1998. >>
<<
Sì. E quella stessa sera siete venuti a cenare a casa
nostra. >>
<<
Già. >>
<<
Sono passati quasi dodici anni e sembra solo ieri. >>
dice Sarah, guardando la piscina.
<<
Sì. >> dice Finn, guardandosi intorno, con
Sarah accanto.
|
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Capitolo 9 *** La vendetta di Oliver ***
9
La
vendetta di Oliver
La mattina
seguente, venerdì 2 luglio, quando i Bennet e i Darcy si
svegliano, Effie è l’unica a non essersi ancora
svegliata.
<<
Qualcuno qui ha fatto le ore piccole stanotte. >> esclama
Sarah, accanto al letto dove Effie sta ancora dormendo.
<<
Vero, Effie? >> domanda Tibbie.
Sarah e Tibbie
parlano a voce alta, in modo che la sorella si svegli.
Le due sorelle
vanno vicino a Effie e la chiamano.
<<
Lasciatemi dormire ancora un po’, ragazze. >>
dice Effie, poco dopo.
<<
Dai, Eff, dobbiamo andare in piscina. >> dice Sarah.
<<
La vendetta di Oliver deve avere inizio. >> dice invece
Tibbie.
<<
Sì. Dobbiamo essere in piscina alle undici e mezzo, e sono
già le dieci e mezzo. >> afferma Sarah.
<<
Okay, okay, adesso mi alzo. >> esclama Effie, alzandosi
dal letto e andando dritta in bagno.
Le ragazze la
seguono, perché vogliono sapere tutto sulla serata passata
con Daniel.
<<
Ragazze, per favore. Vi racconterò tutto quando
uscirò dal bagno. Vorrei un po’ di privacy almeno
qui dentro. >> esclama Effie, mentre sta facendo
pipì.
<<
Okay, ora usciamo. >> dice Sarah.
<<
Però ci devi raccontare tutto per filo e per segno.
>> dice Tibbie.
<<
Sì, ve lo prometto. Ora uscite. >>
Poco dopo, le
due sorelle sono sedute su uno dei due letti e aspettano che Effie esca
dal bagno. Appena arriva in camera, le fanno mille domande.
<<
Allora? >> inizia Tibbie.
Effie fa un
sorriso, senza parlare.
<<
Cos’era quel sorrisetto? >> le chiede Sarah,
Le tre sorelle
si guardano, poi Sarah esclama:
<<
Oddio. Non dirmi che…? >>
<<
Daniel ed io abbia fatto sesso. E non solo. >> sputa il
rospo Effie.
<<
Cosa vuol dire e non solo? C’è
dell’altro? >> domanda Sarah.
<<
Sì. >>
Le due sorelle
minori, entrambe curiosissime, le chiedono:
<<
Cioè? >>
Effie aspetta un
attimo prima di rispondere e intanto guarda le sorelle, impazienti di
sapere la risposta.
<<
Oddio. Non dirmi che gliene hai fatto uno? >> le chiede
Sarah,
Effie fa cenno
di sì con la testa, con un sorrisetto malizioso sulle labbra.
Tibbie si gira
verso Sarah e le chiede:
<<
Intendi quello? >>
Sarah fa cenno
di sì con la testa, e Tibbie si volta di nuovo verso Effie,
ed esclama:
<<
Oh mio Dio! Davvero gliene hai fatto uno? >>
<<
Sì. È stato… spettacolare. Tutto
l’insieme, intendo. E poi in una delle cabine vicino alla
piscina. >> risponde Effie.
<<
E come avete fatto a entrare? >> le domanda Sarah.
<<
Gli ho dato una mia forcina e con quella ha aperto la porta.
>>
<<
E dove l’avete fatto? >> le domanda invece
Tibbie.
<<
Sul tavolo. C’era un po’ di casino lì
dentro, perché c’erano gli sdrai che mettono fuori
di giorno, nello spazio lì davanti, però alla
fine ci siamo stati benissimo lo stesso. >> risponde
Effie.
<<
Mamma mia, Effie. Ci hai dato proprio dentro, eh? >>
salta su Sarah.
<<
Sarah? >> esclama Effie, dando un colpo sulla spalla di
Sarah.
<<
Che c’è? È vero. >>
Le tre sorelle
ridono, poi Effie si mette a sedere fra Sarah e Tibbie, e poco dopo
dice:
<<
Comunque… lui è una forza della natura. Anche per
il semplice fatto che è più grande di me di dieci
anni. Ha fatto tutto quello che si deve fare in quei casi.
>>
<<
Tutto tutto? >> domanda Sarah.
<<
Sì. Lui è l’unico con cui
l’abbia fatto che è stato così bravo.
>>
<<
Ovvio, ha ventotto anni. >> esclama Sarah.
<<
Già. >>
<<
Scusa, ma prima di lui chi ci è stato? >>
domanda Tibbie.
<<
Ed, l’anno scorso, che aveva due anni in più di
me. Poi Phil, l’anno prima, che aveva la mia stessa
età, e Jacob, tre anni fa, con cui l’ho fatto la
prima volta, che aveva un anno in più. Quindi tre, quattro
con Daniel. >> risponde Effie.
<<
Va beh, sono pochi. >> dice Tibbie.
<<
Ma per avere diciotto anni sono giusti, secondo me. Io ho sedici anni e
non l’ho ancora fatto. >> afferma Sarah.
<<
Sì, in effetti. Bastano e avanzano. >>
<<
Sì. >> concorda Effie.
<<
Ma Dylan è poi tornato mentre io non c’ero?
>> domanda poco dopo Effie.
<<
No. >> rispondono contemporaneamente le due sorelle.
<<
Non si è più visto da quando è sparito
con quella ragazza. >> aggiunge Tibbie.
<<
Ha fatto come te, Eff. >> aggiunge invece Sarah,
ridacchiando.
<<
Allora andiamo a vedere se è nella camera dei ragazzi.
>> dice Effie.
Le tre sorelle
si alzano e raggiungono la camera dei ragazzi.
Quando arrivano,
bussano e uno di loro dice “avanti”,
così entrano.
<<
È tornato Dylan? >> domanda Effie.
<<
Sì, è in bagno. >> risponde Oliver.
<<
Siete quasi pronti? >> chiede loro Tibbie.
<<
Sì. Voi? >> risponde Gabe.
<<
Effie si deve preparare, perché si è alzata da
poco. >> risponde Sarah.
<<
Ha fatto le ore piccole la signorina, proprio come Dylan.
>> dice Tibbie.
Proprio in quel
momento arriva in camera Dylan, che chiede:
<<
State parlando di me per caso? >>
Le ragazze si
voltano e rispondono:
<<
Sì, stavamo proprio parlando di te. >>
<<
Raccontaci quello che è successo ieri sera con quella
ragazza con cui sei sparito. >> dice Effie.
<<
Okay. >>
Dylan aggiorna
le sue sorelle, visto che i ragazzi lo sanno già, su quello
che è successo con Kate, la sera prima.
Effie fa lo
stesso e tutti rimangono un po’ sorpresi.
Una volta
raccontati gli aneddoti di Dylan ed Effie, le ragazze ritornano nella
propria camera, ed Effie si prepara.
Poco dopo le
11:30, i giovani Bennet, i giovani Darcy e Daniel con i suoi amici sono
già in piscina quando vedono arrivare Mary e le sue amiche.
<<
Sono arrivate, ragazzi. Siete pronti? >> salta su Oliver.
Gli amici di
Daniel rispondono di sì, e Oliver dice:
<<
Okay. Allora adesso passerete vicino a loro e gli farete
l’occhiolino. Dopo tornerete indietro e vi fermerete a
parlare, e proponete loro di fare qualcosa di perverso. >>
I tre ragazzi si
alzano dallo sdraio e vanno verso Mary e le sue amiche.
Quando passano
da lì, fanno l’occhiolino e le ragazze si voltano
a guardarli, mentre camminano.
<<
Mamma mia, ma avete visto quelli? >> domanda Mary.
Una delle amiche
di Mary, Francie, dice:
<<
Sì. Ma quanto sono sexy? >>
<<
Molto sexy. >> dice Louise, un’altra amica di
Mary.
Poco dopo i tre
ragazzi ripassano da lì e le ragazze li guardano, ma
stavolta si fermano.
<<
Ciao, ragazze. >> dice Jim, uno degli amici di Daniel.
<<
Ciao. >> salutano tutte insieme.
<<
Jim, piacere. >> dice Jim, porgendo la mano a Mary.
<<
Mary. >> dice lei, stringendogliela.
Jim e gli altri
due ragazzi stringono la mano a Mary e anche alle sue amiche.
<<
Allora… cosa ci fanno quattro così belle ragazze
qui a Las Vegas? >> chiede Jim.
<<
Siamo in vacanza. E voi invece che ci fate qui? >>
domanda Mary.
<<
Siamo in vacanza anche noi. Ci siamo presi una piccola pausa dal
lavoro. >> risponde Jim.
<<
Che lavoro fate? >>
<<
Siamo degli avvocati. >>
<<
Wow! Ma quanti anni avete, scusate? >> chiede loro Louise.
<<
Ventinove. >> risponde Jim.
<<
Ventinove. >> risponde anche Harry.
<<
Ventotto. >> risponde invece Graham.
<<
Pensavo ne aveste meno. >> salta su Francie.
<<
Lo pensano tutti. >> dice Graham, sorridendo.
Subito dopo i
tre amici propongono alle ragazze di salire nella loro suite. Le
ragazze accettano e dopo circa mezz’ora arrivano nella suite.
Bussano e Harry
va ad aprire.
<<
Venite, venite. >> dice loro, facendole entrare.
<<
Wow, che bella suite. >> esclama Mary.
<<
Aspettateci qui, che tra qualche minuto siamo da voi. >>
<<
Okay. >>
Quando Harry va
via, Louise dice:
<<
Ma vi rendete conto che siamo nella suite di tre ragazzi quasi
trentenni e che li stiamo per scopare? E poi chissà quante
altre cose faremo. >>
<<
Altroché i ventenni che si montano la testa, qui stiamo
parlano di trentenni. Uomini veri. >> esclama Mary,
euforica.
<<
Quanto ci stanno mettendo? Siamo impazienti. >> esclama
Francie.
<<
Ragazzi, siete vivi? >> domanda Mary, girando per la
suite con le sue amiche.
All’improvviso
spuntano, e Jim dice:
<<
Eccoci. Venite pure nella mia stanza. >>
Le ragazze
entrano nella stanza di Jim, e i ragazzi hanno in mano delle bende, per
coprire loro gli occhi.
Graham copre
Francie, Jim copre Mary e Harry copre Louise.
<<
Perché ci state bendando? >> chiede Mary.
<<
Perché così sarà ancora più
eccitante. >> risponde Jim.
<<
Ah, okay. >>
Ognuno porta la
ragazza che ha bendato verso il letto.
Le fanno sedere
vicine, e loro gli vanno davanti.
Pian piano
cominciano a spogliarle, fino a farle rimanere in intimo, poi fingono
di spogliarsi anche loro.
A un certo
punto, Jim, interviene dicendo:
<<
Oddio, ragazze, ci siamo dimenticati di una cosa molto importante in
situazioni come questa. Arriviamo subito. Non muovetevi da qui.
>>
I tre amici
escono dalla stanza, lasciando a sedere le ragazze.
Jim, Graham e
Harry escono dalla suite, dove li aspettano i Bennet e i Darcy, e anche
Daniel.
<<
Allora, sono dentro? >> chiede Oliver.
<<
Sì. Le abbiamo bendate e fatte rimanere in intimo, e adesso
sono nella mia stanza, a sedere vicine sul letto. >>
risponde Jim, ridendo.
Tutti scoppiano
a ridere, e Oliver, soddisfatto, dice:
<<
Perfetto. >>
<<
Tra un po’ si chiederanno dove siete finiti. >>
aggiunge, ridacchiando.
Detto fatto,
nella suite, le ragazze si sono già tolte le bende e girano
per cercare i ragazzi.
<<
Ma dove cavolo sono finiti? >> chiede Mary.
<<
Scommetto che questi ci hanno lasciato qui come delle sceme.
>> afferma Louise.
<<
Ho questa sensazione anch’io, Louise. >> dice
Francie.
<<
Sarebbero proprio degli stronzi. >> dice Mary.
A un certo punto
Jim, Harry e Graham ritornano nella suite, e quest’ultimo
dice:
<<
Eccoci. >>
Le ragazze sono
abbastanza incazzate, e Mary, urlando, chiede:
<<
Ma dove cazzo eravate spariti? >>
All’improvviso
entra Daniel, e Louise chiede:
<<
Wow! E lui chi è? Un vostro amico? >>
Subito dopo
entrano i Bennet e i Darcy, e le ragazze rimangono scioccate.
<<
Ciao, Mary. >> dice Oliver, con un sorrisetto.
<<
Oliver, che ci fai qui? E chi sono tutte queste persone?
>> gli chiede Mary.
<<
Lui è mio fratello e loro le mie sorelle, mentre loro sono
due nostri amici. >>
Oliver tira
fuori il suo cellulare e comincia a filmare tutto.
Le ragazze
cercano di coprirsi e intanto Mary dice:
<<
Cosa stai facendo? Perché stai filmando? Smettila subito!
>>
<<
Perché questa è la mia vendetta, troiette.
>> risponde lui, soddisfatto.
Oliver, con il
cellulare in mano, gira intorno alle ragazze e continua a filmare tutto.
<<
Sorridete, troiette. >>
<<
Davvero pensavate che noi tre facessimo sesso con voi? >>
domanda Jim.
Le ragazze si
stanno vergognando e Mary implora Oliver di smettere di filmare.
<<
È inutile che implori, Mary. Tu sei stata crudele con me ed
io lo sono adesso con te. Chi la fa l’aspetti.
>> afferma Oliver.
<<
Per favore, smettila, Oliver. >> lo implora lei.
<<
Dai, adesso basta, Oliver. Hanno pagato abbastanza. >>
salta su Effie.
Oliver smette di
filmare e dice:
<<
Ringrazia solo che non lo metterò su Youtube.
>>
I ragazzi se ne
vanno e intanto le ragazze ritornano in camera a vestirsi.
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Capitolo 10 *** La spogliarellista ***
10
La
spogliarellista
Dopo pranzo,
verso le 14, Sarah ritorna al Napoleon’s Bar, per continuare
a scrivere e a suonare la sua nuova canzone.
Suona e canta la
prima parte, fino al primo ritornello.
È
piuttosto soddisfatta e così continua a scrivere.
<<
Per chi è questa canzone? >> le domanda Finn,
arrivando verso di lei.
Sarah si volta
verso di lui e gli risponde:
<<
Per nessuno. Perché una canzone deve per forza essere per
qualcuno? >>
Finn, mentre si
avvicina a lei, risponde:
<<
Non deve, infatti. Chiedevo solo. >>
Si guardano per
pochissimi secondi, poi Finn si appoggia con le braccia sul piano e le
dice:
<<
Suonala dall’inizio. Non voglio sentire le parole, voglio
solo sentire la musica. >>
<<
Okay. >>
Sarah fa un
respiro, e Finn, quando vede che lei mette le mani sulla tastiera del
piano, chiude gli occhi, per ascoltare meglio, e lei inizia a suonare.
Circa un minuto
e mezzo dopo, quando lei ha finito di suonare, lui apre gli occhi e,
guardandola, le dice:
<<
Bellissima. >>
<<
Grazie. >>
Finn si siede
accanto a lei e le chiede:
<<
Perché non suoni qualcos’altro? Quello che
preferisci tu. >>
<<
Vediamo… >>
Sarah pensa un
attimo a una canzone che potrebbe suonare e dice:
<<
Ce l’ho. >>
<<
Vai. >> le dice, sorridendole.
Sarah fa un
respiro, appoggia le mani sulla tastiera e inizia a suonare.
Finn la guarda
suonare estasiato.
<<
I'll never be a knight
in armor with
A
sword in hand or a kamikaze fighter
Don’t
count on me to storm the barricades
And
take a stand or hold my ground
You'll
never see any scars or wounds
I don't walk on coals, I won't
walk on water. >>
Sarah si volta
un attimo verso Finn e si guardano per qualche secondo, poi riprendere
a suonare e a cantare.
<< I am no prince, I am no saint,
I am not anyone's wildest dream
But I will stand behind and be
someone to fall back on. >>
Sarah toglie le
mani dalla tastiera e si volta verso Finn.
<<
Ricordo questa canzone. È bella. >>
Sarah gli
sorride e lui la guarda, sorridendole.
Sarah guarda le
labbra di Finn e lui guarda i suoi bellissimi occhi verdi.
<<
Sto ancora aspettando, Finn, ma non aspetterò per sempre.
>> salta su lei.
<<
Lo so. Credimi, lo so. >>
La sera stessa i
Bennet e i Darcy sono a Le Cabaret.
Durante la
serata, i ragazzi vanno al bar, che c’è a Le
Cabaret, e lì Dylan vede Kate.
<<
Guardate chi c’è. >> esclama lui.
I ragazzi si
voltano dove Dylan sta guardando e Oliver chiede:
<<
Chi? >>
<<
Kate, lo splendore con cui sono stato la notte scorsa. >>
<<
Qual è? >>
<<
Quella bionda da paura a qualche metro da noi che beve tutta sola.
Arrivo, ragazzi. >>
Dylan si alza
dalla sedia e va verso di lei.
<<
Hey. >> la saluta lui.
Dylan si siede
accanto a Kate e lei, dopo essersi voltata verso di lui, lo saluta.
<<
Come stai? >>
<<
Bene. Tu? >>
<<
Bene anch’io. Chi ci fai qui tutta sola? >>
<<
Sono venuta a vedere un po’ il cabaret, e sto aspettando le
mie amiche. >>
<<
Aah. >>
Dylan fa una
pausa, poi esclama:
<<
Senti… l’altra notte è
stato… bellissimo. Tu sei stata fantastica. Sai fare cose
che non ho mai fatto con nessun’altra. >>
<<
Ovvio, sono una spogliarellista. È il mio lavoro, e gli
uomini mi pagano per fare certe cose. >>
<<
Una spogliarellista? >>
<<
Non dirmi che non l’avevi capito? >>
<<
No, non l’avevo capito. >>
Dylan non
l’aveva veramente capito, anche perché Kate
è stata gentilissima con lui e le spogliarelliste non si
comportano così.
<<
Comunque, non ti preoccupare per i soldi. Non ho fatto sesso con te per
lavoro, ma perché volevo. Non mi devi niente.
>>
<<
Okay. >> dice lui, sorridendo.
Rimangono in
silenzio pochi secondi e dopo Dylan, imbarazzato, dice:
<<
Devo andare. Ciao, Kate. >>
Dylan si volta e
ritorna dai ragazzi, ma prima che riesca ad arrivarci, lei lo chiama,
e, una volta raggiunto, gli dice:
<<
Ti ho detto la verità. Volevo veramente farlo con te. Sei un
bel ragazzo e sei anche molto gentile, a differenza degli altri. Mi hai
trattato da vera signora e ti sono grata per questo. >>
Dylan sorride e
crede alle parole di Kate.
<<
Quando parti? >>
<<
Domani, nel primo pomeriggio. >>
<<
Allora non ci vedremo più, perché io domani
all’ora di pranzo torno a casa. Voglio passare il quattro
luglio con la mia famiglia. >>
<<
Allora addio. >>
<<
Sì. Addio. >>
Si guardano per
qualche secondo, poi lei si avvicina per abbracciarlo.
<<
Grazie. >> gli dice lei.
<<
E di che cosa? >> le chiede lui, staccandosi da lei.
<<
Per avermi fatto passare una bellissima notte con te. Era da tanto che
non mi capitava. >>
<<
Non c’è di che. >>
Kate gli
sorride, poi ognuno va per la propria strada.
Tornato da
ragazzi, Oliver chiede a suo fratello:
<<
Allora? Com’è andata? >>
<<
Ci siamo detti addio. Lei domani parte e anche noi. >>
<<
Peccato. È proprio carina, sai. >> gli dice
Gabe.
<<
Lo so. Ed è anche esperta in quello che fa. >>
dice Dylan.
<<
Cioè? >> domanda Finn.
<<
È una prostituta? >> domanda Oliver.
<<
No, è una spogliarellista. Ma non ha voluto soldi,
perché ha detto di aver fatto sesso con me perché
lo voleva veramente e non per lavoro. >>
<<
Wow! Una spogliarellista! Che culo che hai avuto, fratello! Quanto
t’invidio. >> esclama Oliver.
<<
Io non lo sapevo, ma in fondo è stato meglio
così. Ho passato una bellissima notte con una bellissima
donna. >> afferma Dylan.
Circa
un’ora dopo, arrivano Daniel e i suoi amici, che si fermano
al bar, per prendere qualcosa da bere.
Daniel si guarda
intorno, per cercare Effie e quando la vede, ordina un drink.
Una volta pronto
il drink, Daniel ferma un cameriere e gli dice di portarlo a Effie, con
un bigliettino.
Quando il
cameriere arriva da Effie, le porge il drink e le dice:
<<
Un ragazzo le offre questo drink. >>
Quando lei
afferra il drink, lui le porge il biglietto e le dice:
<<
E le manda anche questo bigliettino. >>
Effie prende con
l’altra mano il bigliettino e ringrazia il cameriere, che se
ne va.
Legge con la
mente e dopo si guarda intorno, per cercare Daniel. Quando lo vede, si
scambiano un sorriso.
Mentre beve il
drink Sarah, le chiede:
<<
Chi ti manda quel drink con quel bigliettino? >>
<<
Daniel. >>
<<
Che dice il biglietto? >> le chiede Sarah.
<<
Un drink per la ragazza più bella. Possiamo parlare?
>>
<<
Che carino. >>
<<
Già. >>
Effie guarda
Daniel e poco dopo lei si alza e lo raggiunge.
<<
Ciao. >> esclama Effie.
<<
Ciao a te. >>
<<
Grazie per il drink… e per il bigliettino. >>
<<
Di niente. >>
<<
Andiamo a fare un giro? Così possiamo parlare meglio.
>>
<<
Certo. >>
Più
tardi, in hotel, Daniel ed Effie stanno raggiungendo
l’ascensore per salire nella suite di Daniel e i suoi amici.
<<
Sono contento di averti incontrata, Effie. >>
<<
Anch’io sono contenta di averti incontrato, Daniel. Questa
è stata una delle migliori vacanze della mia vita
>>
<<
Anche per me. >>
Daniel fa per
baciarla, ma lei lo ferma e gli chiede:
<<
Che senso ha baciarsi se questa è l’ultima volta
che ci vediamo? >>
<<
In effetti, hai ragione, però non ho resistito alla
tentazione. >>
<<
Fai in modo di resistere, perché tanto non ci rivedremo mai
più. >>
<<
Ci proverò. >>
<<
Grazie. >>
Si guardano per
pochi secondi e, presi da un raptus impazzito, iniziano a baciarsi.
Appena si apre
l’ascensore, smettono. Raggiungono la suite di Daniel e dopo
che lui l’ha aperta, entrano, e riprendono a baciarsi.
Poco dopo
smettono un attimo di baciarsi e lui dice:
<<
Meno male che non aveva senso baciarsi. >>
Effie gli
sorride e riprendono subito a baciarsi.
Cominciano a
spogliarsi e vanno verso la stanza di Daniel.
Intanto gli
altri sono all’Alexander III Bridge. Ammirano tutto il
panorama dall’alto.
Sarah
è appoggiata alla balaustra del ponte, dalla parte che
dà sul casinò, e guarda quello che succede di
sotto.
Gabe vedendola
lì da sola, la raggiunge e, una volta arrivato proprio
dietro di lei, le dice:
<<
Da qui si può vedere tutto quello che succede lì
sotto. >>
<<
Già. Ad esempio, guarda quel tipo come ci prova con quella
ragazza. Lei non lo vuole, si vede lontano un miglio. >>
ridacchia Sarah, riconoscendo la voce di Gabe.
<<
È vero. Guarda la sua faccia schifata. >>
ridacchia anche Gabe.
Sarah e Gabe
ridono, guardandosi la scena.
<<
È quello che faccio io con te, solo che tu non mi guardi con
la faccia schifata, ma confusa e perplessa. >> esclama
Gabe, qualche secondo dopo.
<<
Ma io, a contrario suo, ne voglio da te e anche da Finn.
>>
<<
Già. Quel tardo di mio fratello non si deciderà
mai. Quanto tempo dovrà ancora passare prima che lo capisca?
>>
Sarah avrebbe
voluto ridere all’aggettivo “tardo”,
usato da Gabe per descrivere il fratello, ma evita di farlo, e risponde:
<<
È una bella domanda. Devi farla a lui però.
>>
<<
Ho paura di parlargli di te e di quello che ti riguarda. Non voglio che
cominciamo a litigare. Siamo fratelli e ci vogliamo bene. Mi
dispiacerebbe se litighiamo per una ragazza, che tra l’altro
è una nostra cara amica d’infanzia.
>>
<<
Capisco. Fate bene a non parlare di me. >>
Gabe guarda un
attimo giù di sotto e dopo le annusa i capelli, che hanno un
buon odore di albicocca.
Le sposta i
capelli da una parte, si avvicina al suo collo e comincia a
baciarglielo.
Sarah si lascia
andare e chiude gli occhi, lasciando continuare Gabe.
<<
Gabe? >> esclama lei.
Gabe continua,
facendo finta di niente.
<<
Gabe? Per favore. >>
Gabe stavolta
smette e le dice:
<<
Che c’è? È così bello il tuo
collo, e i tuoi capelli profumano di albicocca. >>
<<
Smettila, Gabe. So che ci piacciamo a vicenda, però non
possiamo fare niente, non voglio che facciamo niente. >>
<<
Ma ci siamo baciati. >>
<<
Lo so, però non deve succedere nient’altro.
>>
<<
Okay. >>
Più
tardi, nella camera di Daniel, lui ed Effie sono sotto le lenzuola.
<<
Non pensavo che l’avremmo fatto due volte. >>
esclama lei.
<<
Sinceramente neanch’io, ma è capitato e tanto
meglio, no? >>
<<
Sì. >> risponde lei, baciandolo.
<<
Sei sicura di non voler andare oltre? >>
<<
Cosa vuoi dire? >>
<<
Vuoi veramente che questa sia l’ultima volta che ci vediamo?
>>
<<
Adesso non ne sono più così tanto sicura. Tu cosa
vorresti fare? >>
<<
Personalmente non lo so. Mi piace passare del tempo con te,
però abitiamo in due città diverse e abbiamo
molti anni di differenza. >>
<<
Già. Io personalmente non credo nell’amore a
distanza. >>
<<
Neanch’io. >>
Daniel ed Effie
si salutano e decidono di tenersi in contatto, ma niente di
più. Entrambi non credono nell’amore a distanza e
non vogliono portare avanti quello che hanno iniziato.
Il giorno dopo,
nel primo pomeriggio, i Bennet e i Darcy sono in viaggio per ritornare
a Los Angeles.
Come
all’andata, in macchina con Finn ci sono Gabe e Sarah, mentre
in quella di Dylan ci sono Effie, Tibbie e Oliver.
Alla radio danno
una canzone che Sarah, ma anche gli altri adorano: Don’t stop
believin’, la cover cantata dal cast di Glee.
<<
Oddio! Adoro questa canzone. >> esclama Sarah.
<<
È bellissima. >> esclama Finn, iniziando a
cantarla.
<<
Just a small town girl
Livin’
in a lonely world
She took the midnight train
going anywhere. >>
<<
Just a city boy
Born
and raised in south Detroit
He took the midnight train going
anywhere. >> canta Sarah.
Finn si volta
verso Sarah e si sorridono.
<<
A singer in a smoky room.
>> continua Finn.
<<
The smell of wine and
cheap perfume. >> canta Sarah.
<<
For a smile they can
share the night
It
goes on and on and on and on.
Strangers
waiting
Up
and down the boulevard
Their
shadows searching in the night
Streetlight
people
Living
just to find emotion
Hiding somewhere in the night.
>> cantano insieme.
<<
Mi è piaciuta sin dall’inizio questa canzone.
>> esclama Sarah.
<<
Anche a me, soprattutto la parte iniziale. >>
<<
Esatto. >> concorda Sarah.
<<
Gabe, a te piace questa canzone?”
<<
Sì, è carina. >> risponde Gabe.
|
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Capitolo 11 *** Il più bel 4 luglio della mia vita ***
11
Il
più bel 4 luglio della mia vita
È il
4 luglio, giorno in cui si festeggia l’Indipendenza degli
Stati Uniti.
Tutti gli anni,
in questo giorno, le due famiglie si riuniscono per pranzare a casa dei
Bennet, cuocendo carne alla griglia e cantando canzoni.
Di sera, invece,
i giovani Darcy organizzano una festa, alla quale si può
accedere con addosso qualcosa che ricordi i tre colori della bandiera
americana: blu, bianco e rosso.
A casa Bennet,
verso le 13, i giovani si stanno godendo la splendida giornata
d’inizio luglio nel patio, a sedere sui divanetti. Le
signore, invece, stanno chiaccherando a sedere dal tavolo in veranda, e
i loro mariti stanno cuocendo la carne al barbecue.
<<
A quest’ora, tra due settimane, saremo alle Bahamas.
>> salta su Effie.
<<
Se continuiamo a dirlo e a pensarci, il tempo non passerà
mai. >> interviene Sarah.
<<
Sì, infatti. >> concorda Gabe.
<<
Godiamoci questo giorno e anche tutti gli altri, e quando
sarà il momento, finalmente partiremo per il paradiso.
>> esclama Tibbie.
<<
Esatto. >> dice Oliver.
<<
A proposito, io comincio ad avere un po’ di fame.
>> aggiunge.
<<
Anch’io. >> salta su Finn.
Finn guarda suo
padre e il signor. Bennett, e chiede loro:
<<
Tra quanto si mangia? Cominciamo ad avere fame. >>
<<
Tra una decina di minuti, più o meno. >>
risponde il signor Darcy.
<<
Okay. >>
<<
Io non ce la faccio più, vado a prendere qualche stuzzichino
dal tavolo. >> esclama Sarah, alzandosi dal divanetto e
dirigendosi verso il tavolo.
<<
Ti faccio compagnia, sorellina. >> dice Effie, alzandosi
anche lei e raggiungendo la sorella.
Mentre
mangiucchiano qualcosa, le due sorelle chiacchierano.
<<
Mi manca un po’ Daniel. >> esclama
improvvisamente Effie.
<<
Per forza, siamo venute via da Las Vegas soltanto ieri. È
normale che ti manchi. >>
<<
Già. >>
<<
E poi secondo me avete fatto bene a volere rimanere amici. Sarebbe
stato assurdo continuare. >>
<<
Già. È stata una decisione di entrambi.
>>
Subito dopo la
carne alla griglia, come ogni anno, da tradizione, le due famiglie
intonano l’inno nazionale.
Più
tardi, nel primo pomeriggio, i figli sono nella stanza relax,
così chiamata dalla famiglia Bennet. I ragazzi stanno
giocando a biliardino, Finn e Gabe contro Dylan e Oliver, mentre le
ragazze stanno chiacchierando sul divano.
I fratelli Darcy
perdono contro i fratelli Bennet, perché Finn era distratto
a guardare Sarah.
Finita la
partita, Finn le manda un sms con scritto:
“Ho
bisogno di parlarti. Urgentemente!”
“Ok.
Dove vuoi andare a parlare?”
“Dove
vuoi tu. Basta che siamo soli e riusciamo a parlare per bene.”
“Ok.
Ci vediamo in camera mia tra pochi minuti! Io mi avvio adesso, tu
aspetta qualche minuto e trova qualche scusa per andartene.”
“Ok.”
Cinque minuti
dopo, Finn è arrivato in camera di Sarah, dopo che
è venuto via dalla stanza relax ed aver trovato una scusa.
Quando entra, chiude la porta a chiave, in modo che nessuno possa
entrare, e chiama Sarah a bassa voce.
<<
Eccomi. >> dice Sarah, sbucando fuori.
<<
Allora, di cosa volevi parlarmi urgentemente? >> gli
chiede lei, avvicinandosi a lui.
<<
Ho capito. >>
Sarah sorride e,
qualche secondo dopo, gli chiede:
<<
E? >>
Finn aspetta
qualche secondo e, dopo aver fatto un respiro profondo, dice:
<<
Provo qualcosa per te. >>
<<
E ne sono sicuro al centouno per cento. >> aggiunge.
<<
Davvero? >> gli chiede lei, sorridendo.
<<
Sì. >>
Finn si avvicina
a lei e, guardandola dritta negli occhi, le canta la sua canzone
preferita:
<< I'm overboard and I need your
love, pull me up
I
can't swim on my own, it's too much
Feels
like I'm drownin' without your love
So throw yourself out to
me… my lifesaver. >>
Sarah gli
sorride e, dopo essersi guardati intensamente negli occhi, si baciano.
<<
Adesso posso dirti ufficialmente che avevi ragione tu. Sono in
competizione con Gabe. >> esclama lui.
<<
È bello sentirsi dire di aver ragione ogni tanto.
>>
<<
Allora, anche tu provi qualcosa per me, vero? >>
<<
Scemo, è ovvio che provo qualcosa per te. Come potevi
pensare il contrario? >>
Finn le sorride,
e le aggiunge:
<<
Adesso dovrò scegliere tra uno di voi due. E non provare a
mettermi fretta, perché ci vorrà parecchio tempo.
>>
<<
Okay. Ti prometto che non ti farò nessuna pressione.
>>
<<
Grazie. >>
Finn fa per
baciarla un’altra volta, ma lei si tira indietro e gli dice:
<<
Torniamo dagli altri, altrimenti s’insospettiranno.
>>
<<
Okay. >>
Finn e Sarah
ritornano nella stanza relax, ma non c’è
più nessuno. Così girano un po’ per la
casa e li trovano in piscina.
<<
Eccovi finalmente! Dov’eravate spariti? >>
esclama Tibbie.
<<
Ci siamo messi a giocare con Cinderella. >>
<<
Ah, okay. >>
<<
Venite in acqua! Si sta benissimo! >> dice loro Oliver.
Cinderella
è il nome che Effie ha dato all’Akita, la
cagnolina che i fratelli e le sorelle le hanno regalato per il
compleanno.
Finn e Sarah si
tolgono i vestiti, rimanendo in costume da bagno, e si buttano in acqua.
Una volta in
acqua, Gabe si avvicina a lei e, parlando a bassa voce, le chiede:
<<
Cos’è successo veramente con Finn? >>
<<
Finalmente ha capito. >>
<<
E? >>
<<
Prova a indovinare. >>
<<
Avevamo ragione noi? >>
<<
Ovvio. Solo che lui è stato un tantino tardo, come dici tu,
a capirlo. >>
<<
Quindi adesso sceglierai uno di noi due? >>
<<
Sì. E ti dico la stessa cosa che ho detto anche con lui. Non
provare a mettermi fretta, perché ci vorrà
parecchio tempo’. >>
<<
Okay. Prenditi pure tutto il tempo che vuoi. Io sono sempre qui, anche
come semplice amico. >>
<<
Grazie. >>
Circa una
mezz’ora dopo, Sarah sale dall’acqua e si va a
sdraiare sul lettino per prendere il sole.
Mentre sale, i
fratelli Darcy la guardano e lei sa di essere guardata da loro. Ormai
c’è anche quasi abituata.
Dylan se ne
accorge, così sale anche lui e si sdraia sul lettino accanto
a Sarah.
<<
Hey, sorellina. Posso farti una domanda? >>
<<
Ehm… sì. >>
<<
Non è che hai un ménage à trois con
Finn e Gabe? >>
Sarah si tira su
ed esclama:
<<
Cosa? >>
<<
Hai capito benissimo. Sei grande abbastanza da capire cosa vuol dire.
Voglio che tu mi risponda sinceramente. >>
<<
Che cosa ti fa pensare che io abbia un… ménage
à trois con Finn e con Gabe? >>
<<
Dal modo in cui ti hanno guardata quando sei uscita
dall’acqua. Ti stavano praticamente mangiando con gli occhi.
Conosco quel tipo di sguardo, sorellina. C’è
qualcosa sotto. >>
<<
Non faccio assolutamente niente con loro due. Sai che io non sarei mai
capace di fare queste cose, e sai anche che tutti noi siamo come dei
fratelli. >>
<<
Sì, lo so, ma i loro sguardi erano strani, diversi. Dimmi la
verità, Sarah. Tu provi qualcosa per loro? E loro provano
qualcosa per te? >>
<<
Vuoi davvero la verità? So già che mi dirai che
sto sbagliando e tante altre cose che immagino già.
>>
<<
Sì, sono tuo fratello maggiore e voglio che tu sia
totalmente sincera con me. >>
<<
Okay. >>
Sarah fa un
respiro profondo e poi sputa il rospo:
<<
Da un mese a questa parte sono attratta sia da Finn che da Gabe. Non so
come sia iniziato tutto, non so come mi sono ritrovata a questo punto,
so solo che adesso mi tocca fare una scelta. Loro due provano la stessa
cosa per me, come hai ovviamente capito. >>
Dylan sceglie
bene le parole da dire alla sorella prima di risponde, e poi dice:
<<
In effetti, è vero, stai sbagliando, però se il
tuo cuore ti dice così, non devi fare altro che ascoltarlo.
Come si dice: al cuore non si comanda. >>
<<
Grazie, fratellone. >>
<<
Posso farti un’altra domanda? >>
<<
Sì. >>
<<
Gli hai già baciati? >>
<<
Sì, entrambi. Gabe a Las Vegas, sotto l’Arco di
Trionfo, e Finn poco fa. Mi ha detto di aver capito di provare qualcosa
per me. È un po’ tardo, poverino. Gli
c’è voluto un mese per capirlo. Della serie,
meglio tardi che mai. >> risponde Sarah.
<<
Sì, infatti. Non lo facevo così tardo a capire
cosa si prova per una persona, pensavo fosse molto più
rapido. >>
Sarah lo guarda
come per dire: hai ragione.
Non parlano per
qualche secondo e poi lui interviene dicendo:
<<
Va beh, sorellina, fai la scelta che ti sembra più giusta e
ascolta il tuo cuore, mi raccomando. >>
<<
Lo farò. >>
Sarah si sdraia
di nuovo e poco dopo Dylan, voltandosi verso di lei, dice:
<<
Comunque… non ti preoccupare, non dirò niente a
nessuno di te, Finn e Gabe. Promesso. >>
Sarah si volta
verso di lui e risponde:
<<
Grazie. >>
<<
Di niente. >>
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Capitolo 12 *** I pro e i contro ***
12
I pro e i
contro
La sera del
giorno stesso, durante la festa in casa Darcy, mentre Sarah sta
parlando con alcune ragazze della sua classe, incrocia lo sguardo prima
di Gabe e poi di Finn.
Decide
così di mandare un sms a entrambi. A Finn scrive:
“Ci
vediamo in camera tua tra cinque minuti. Ho bisogno di parlare con te e
Gabe.”
A Gabe, invece,
scrive:
“Ci
vediamo in camera di Finn tra cinque minuti. Ho bisogno di parlare con
te e tuo fratello.”
Cinque minuti
dopo, in camera di Finn, Sarah ha chiuso la porta a chiave dopo che
tutti e tre erano già nella stanza.
<<
Allora, di cosa volevi parlarci? >> le chiede Finn.
Sarah fa un
respiro profondo e poi inizia il discorso dicendo:
<<
Vi ho fatto venire qui per parlare con voi due insieme, una volta per
tutte. Finora non è mai successo, così volevo
farlo. Come ovviamente sapete, entrambi mi piacete ed io piaccio a
entrambi, e dobbiamo risolvere questa cosa, perché non
possiamo andare avanti così. >>
<<
Vai avanti, ti ascoltiamo. >> le dice Finn.
<<
Io dovrò fare una scelta e, come vi ho già detto,
non dovete mettermi pressione, perché mi servirà
molto tempo. >>
<<
Hai tutto il tempo che ti serve, Sarah. >> le dice Gabe.
<<
Bene, ma non è di questo che vi voglio parlare, ma del fatto
che non voglio assolutamente vedervi litigare, o addirittura fare a
botte per me. Voi siete fratelli e non voglio che roviniate il vostro
rapporto per me, okay? >>
<<
Okay. >> dice Finn.
<<
Okay. >> dice anche Gabe.
<<
Me lo promettete? >>
<<
Sì, te lo prometto. >> risponde Gabe.
<<
Te lo prometto anch’io. >> risponde anche Finn.
<<
Spero che manteniate questa promessa. >>
<<
Sarà così. >> la assicura Finn.
<<
Non ti devi preoccupare. >> le dice Gabe.
Sarah non
è tanto sicura della promessa dei fratelli Darcy, ma decide
di dar loro fiducia, in un modo o nell’altro.
Più
tardi, dopo la mezzanotte, Sarah è in camera sua, tutta
tranquilla a suonare il piano e a cantare.
<<
Imagine there's no
heaven
It's
easy if you try
No
hell below us
Above us only sky.
>>
Intanto entra
Finn, e Sarah smette subito di suonare, e si volta verso la porta.
<<
Ciao. >> la saluta lui.
<<
Hey >>
<<
Perché sei qui? >>
<<
Volevo suonare un po’. >>
<<
E cosa stai suonando? >>
<<
Imagine. >>
<<
Posso farti compagnia? >>
<<
Sì, siediti pure. >> risponde lei, spostandosi
un po’ per fare a posto a Finn.
<<
Riprendi pure a suonare e a cantare. >> le dice lui,
sedendosi.
<<
Okay. >>
Sarah mette le
mani sul pianoforte e riprende a cantare e a suonare da dove si era
fermata.
<<
Imagine all the people
Living for today.
>>
<<
Imagine there's no
countries
It
isn't hard to do
Nothing
to kill or die for
And
no religion too
Imagine
all the people
Living life in peace.
>> canta insieme a Finn, mentre si guardano.
Continuano a
cantarla fino alla fine, poi passano a un’altra canzone, Let
it be.
<<
When I find myself in
times of trouble
Mother
Mary comes to me
Speaking words of wisdom, let it
be. >>
<<
And in my hour of
darkness
She
is standing right in front of me
Speaking
words of wisdom, let it be.
Let
it be, let it be
Whisper words of wisdom, let it
be. >> cantano ancora insieme.
Anche questa
continuano a cantarla fino alla fine e poi passano ad
un’altra ancora, True colors.
<<
Aspetta! Questa non me la ricordo. Come fa? >>
<<
You with the sad eyes
Don't
be discouraged
Oh
I realize
It's
hard to take courage
In
a world full of people
You
can lose sight of it all
And
the darkness inside you
Can make you feel so small.
>> canta e suona Sarah.
<<
Ah sì, ricordo. >>
Sarah e Finn
cantano il ritornello insieme e si guardano fissi negli occhi.
<<
But I see your true
colors
Shining
through
I
see your true colors
And
that's why I love you
So
don't be afraid to let them show
Your
true colors
True
colors are beautiful,
Like a rainbow.
>>
Sarah finisce di
suonare le note prima del secondo verso, toglie le mani dalla tastiera
e si volta verso Finn.
Lui le sorride e
lei gli dice:
<<
È stato bello cantare con te. >>
<<
Sì, è stato bello. >>
Si guardano e
poi lei gli propone di ritornare giù alla festa.
Il giorno dopo,
nella mattinata, Sarah è tranquilla, nella terrazza della
sua camera. È seduta su una sedia sotto
l’ombrellone, con un bicchiere di tè alla pesca,
sul tavolino accanto a lei.
Sta facendo una
lista dei pro e contro di Finn e Gabe. Per entrambi ci sono sia molti
pro che molti contro.
Sarah
è sempre più confusa ogni giorno che passa e non
ha la più pallida idea di chi scegliere.
Forse
è troppo piccola per fare una scelta così
importante e difficile, o forse è soltanto troppo spaventata.
Poco dopo,
mentre lei è tra mille pensieri, arriva Dylan.
<<
Ciao, sorellina. Che fai? >>
<<
Ciao, Dylan. Sto facendo una lista dei pro e contro di Finn e Gabe.
Forse mi aiuterà a decidere. >>
<<
Wow. >> dice lui, stupito, sedendosi sulla sedia, accanto
a lei.
<<
Fa vedere. >> aggiunge.
<<
Non male, sorellina. >> esclama Dylan, leggendo la lista.
Finito di
leggerla, guardando la sorella dice:
<<
Spero che ti aiuti veramente con la tua scelta. >>
<<
Lo spero anch’io. >>
<<
Posso aiutarti in qualche modo? >>
<<
Come puoi aiutarmi a prendere una decisione che solo io posso prendere?
>>
<<
Non lo so. Posso sempre farti alcune domande. Ad esempio: chi
è stato il primo per cui hai provato attrazione?
>>
<<
Finn. Ma solo perché è successa una cosa prima
con lui che con Gabe. >>
<<
Cosa? >>
<<
Il cinque giugno, in casa loro. Prima di entrare, mi sono fermata a
parlare con Gabe del regalo di Finn ed Effie. Ci siamo tutti bagnati,
con l’acqua che usciva dal tubo con cui stavano lavando le
loro auto. A un certo punto, io e Finn ci siamo ritrovati per terra,
uno sopra l’altro. Entrambi abbiamo provato una sensazione
che non avevamo mai provato prima. È stato da lì
che è iniziato tutto. >> confessa Sarah.
<<
Capisco, ma non capisco come mai proprio da lì sia iniziato
tutto. È da tantissimi anni che li conosciamo, sono sempre
stati vicino a noi da allora, perché proprio dal quel
momento hai iniziato a provare qualcosa per lui? >>
<<
Non lo so. Forse in quel momento l’ho visto sotto
un’altra luce. Non lo so. So solo che adesso sto diventando
pazza, anzi, forse lo sono già. >>
<<
E per quanto riguarda Gabe? È successa una cosa del genere
anche con lui? >>
<<
Sì. L’otto giugno siamo andati a vedere Cinderella
e Sparky nel negozio e, mentre giravamo con loro, si sono arrotolati i
guinzagli e ci siamo ritrovati appiccicati. Anche lì
è successa la stessa cosa. La stessa strana sensazione
provata con Finn. >>
<<
Okay. Quindi situazioni simili e stessa strana sensazione. E se fosse
perché loro sono gli unici ragazzi che conosci bene al di
fuori di me e di Oliver? >>
<<
Cosa c’entra? Sai quanti di quei ragazzi carini ci sono a
scuola? Potrei fare una lista. >>
<<
Immagino. Quindi non hai proprio neanche la minima idea di chi
scegliere? >>
<<
Già. Mi piacciono entrambi e se fosse per me gli sceglierei
tutti e due, ma non sarebbe una cosa fattibile. >>
<<
Già. E poi uno dovrà per forza rimanere deluso,
mentre l’altro sarà felice perché tu
l’hai scelto. Infatti, è proprio per questo che io
non vorrei mai essere uno dei due scelti, ma chi fa la scelta,
perché così non rimarrei deluso,
perché sarei io a dover scegliere, quindi ritieniti
fortunata. >>
<<
Se la metti così sembro veramente fortunata, ma non immagini
neanche la difficoltà di scegliere. >>
<<
Già, non la immagino. >>
<<
E poi credo di essere un po’ troppo piccola per prendere
già queste decisioni così importanti, visto che
ho avuto soltanto una storiella di sei mesi, l’anno scorso, e
un’altra l’anno prima, durata poco più
di un mese. Praticamente sono ancora acerba. >>
<<
Sì, penso anch’io che tu sia un po’
troppo piccola, ma è capitato e sei costretta a scegliere.
Però ricordati che c’è sempre una terza
possibilità. >>
<<
Cioè? >>
<<
Scegliere nessuno dei due. Nessuno viene ferito e tu ti complicheresti
molto meno la vita, ma sarebbe anche troppo facile. >>
<<
Sì, infatti. >>
<<
Poi potrei anche chiederti: chi ti fa sentire più
desiderata? >> le chiede Dylan, poco dopo.
<<
Dylan, non voglio parlare di certe cose con te. >>
<<
Dai che sei grande abbastanza per cominciare a parlarne, anche con il
tuo fratellone. >>
<<
Comunque… Finn, credo. Lui è più
grande e quindi anche più esperto rispetto a Gabe. Lui mi fa
sentire protetta. >>
<<
Quindi metti un pro per Finn e un contro per Gabe. Prova a porti altre
domande, vedrai che ti saranno d’aiuto. >>
<<
Ci proverò, fratellone. Ora, però, lasciami
pensare da sola. >>
<<
Okay, allora adesso vado. >>
Dylan si alza
dalla sedia e se ne va.
Poco dopo Sarah
riceve un sms da Finn, con scritto:
“Ciao!
Come va? Allora oggi pomeriggio tutti a Venice?”
“Sì
sì, alle 15.30 qui.”
“Ok.
Ciao!”
Sarah continua
la sua lista di pro e contro, e beve un sorso di tè.
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Capitolo 13 *** Un patto tra amici ***
13
Un
patto tra amici
Nel pomeriggio,
i giovani Darcy e i giovani Bennet sono a Venice Beach.
Dylan, Oliver,
Finn e Gabe sono nella palestra, la Muscle Beach Gym, mentre le ragazze
stanno passeggiando sul lungomare.
Alla Muscle
Beach Gym, Oliver si è allontanato, così Dylan ne
approfitta per parlare con Finn e Gabe.
<<
Allora, ragazzi… vi piace sul serio mia sorella?
>> chiede loro Dylan.
Finn e Gabe lo
guardano perplessi.
Come fa a
saperlo? Chi gliel’ha detto? È stata Sarah?
L’ha capito da solo?
<<
Non fate quelle facce. So tutto. Sarah me l’ha detto.
>>
<<
E perché te l’ha detto? Sarebbe dovuto essere un
segreto. >> domanda invece Finn.
<<
Me l’ha confessato lei. Ieri in piscina ho notato come la
guardavate, mentre saliva dall’acqua, così le ho
chiesto cosa c’è tra voi. >>
risponde Dylan.
<<
Sappi che mi piace veramente tua sorella. >> dice Finn,
qualche secondo dopo.
<<
Anche a me. >> dice Gabe.
<<
Non vorrei mai e poi mai ferirla. In nessun modo. Le voglio troppo bene
per farlo. >> aggiunge Finn.
<<
Anch’io. Sono troppo legato a lei per spezzarle il cuore.
>> dice anche Gabe.
<<
Bene. Però vi chiedo solo di non metterle fretta. Per lei
è molto difficile ed è anche troppo piccola per
prendere una decisione così importante. >>
dice loro Dylan.
<<
Sì, lo sappiamo e gliel’abbiamo anche
già detto. Non le metteremo fretta in nessun modo.
Aspetteremo tutto il tempo. >> afferma Finn.
<<
Okay, perfetto. >>
Più
tardi, le ragazze arrivano alla palestra e informano i ragazzi che
vanno a prendere il sole in spiaggia.
Un’oretta
dopo, circa, i ragazzi le raggiungono.
<<
Eccovi finalmente. Pensavamo che vi avessero fatto a pezzi tutti quei
super muscolosi. >> esclama Effie.
<<
Ma figurati. >> afferma Oliver.
Quando i ragazzi
mettono i loro teli sulla sabbia, vicini alle ragazze, gli sguardi di
Finn, Gabe e Sarah s’incontrano.
Una
mezz’oretta dopo Finn, Gabe e Sarah decidono di andare a
passeggiare sulla spiaggia, così i fratelli Darcy le possono
parlare.
<<
Era proprio necessaria questa passeggiata sulla spiaggia? Potrebbero
insospettirsi. >> domanda Sarah.
<<
Chi? Dylan? Che sa già tutto. >> chiede Gabe.
<<
L’avete scoperto? Scommetto che ve l’ha detto lui
quando eravate in palestra? >>
<<
Scommetti bene. Perché gliel’hai detto? Non doveva
rimanere tutto un segreto? >> chiede Finn.
<<
Sì, ma lui se n’è accorto che mi
fissavate. Non potevo mentirgli, è mio fratello.
>>
<<
L’importante è che lui non interferisca con la tua
decisione e che non vada a spargere la voce. >> dice Finn.
<<
Non vi preoccupate, non succederà. >>
<<
Bene. >> dice Finn.
<<
Sarà meglio. >> dice invece Gabe.
<<
Adesso voi due dovete promettermi una cosa. >>
<<
Cosa? >> chiedono i fratelli Darcy, nello stesso momento.
<<
Nessuno di voi due deve provarci con me, in nessun modo. Gli scambi di
sguardi vanno bene, ma provare a baciarmi e cose varie no. Me lo
promettete? >>
<<
Sì, te lo prometto. >> risponde Gabe.
<<
Te lo prometto anch’io, Sarah. >> risponde
anche Finn.
<<
Giuratemelo. >>
<<
Io, Finn Darcy, giuro solennemente di non provarci con te, Sarah
Bennet. >> afferma Finn, mettendosi la mano destra sul
cuore.
<<
Io, Gabe Darcy, giuro solennemente di non provarci con te, Sarah
Bennet. >> afferma anche Gabe, mettendosi anche lui la
mano destra sul cuore.
<<
Bravi. >>
Anche stavolta
Sarah non è proprio convinta della promessa dei ragazzi,
anche se hanno giurato, ma crede loro comunque.
Venerdì
sera, la famiglia Darcy è invitata a cena a casa dei Bennet
per le 20.
<<
Allora, ragazzi, siete pronti per partire? >> chiede la
signora Darcy.
<<
Sì. >> rispondono tutti.
<<
È ovvio che siamo pronti, mamma. Non vediamo loro.
>> aggiunge Finn.
<<
Siamo già là con la mente, Christy.
>> dice Sarah.
<<
È vero. È da quando è finita la scuola
che non vediamo l’ora di andarci. >> dice
invece Effie.
<<
Posso confermarlo. >> afferma Gabe.
Più
tardi, a cena finita, Sarah fa finta di far cadere il tovagliolo sotto
il tavolo, così, poco dopo, dà un colpo prima
alla gamba di Finn e poi a quella di Gabe.
Anche loro
fingono di aver fatto cadere qualcosa sotto il tavolo e raggiungono
Sarah.
<<
Perché ci hai fatto venire qui sotto? >> le
chiede Finn.
<<
Perché volevo dirvi che ho finito la nuova canzone. Se
volete, andiamo in camera mia e ve la faccio sentire? >>
<<
Sì. >> risponde Finn.
<<
Sì, andiamo, dai. >> risponde invece Gabe.
I tre amici, con
una scusa, salgono in camera di Sarah.
Una volta
entrati, chiudono la porta a chiave e si avvicinano al piano.
Sarah si siede
sullo sgabello, mentre i fratelli Darcy si appoggiano con le braccia
sul piano, uno a sinistra e uno a destra.
Sarah fa un
respiro, guarda Finn e Gabe per un secondo, e poi inizia a suonare e a
cantare.
<<
Allora? >> chiede Sarah, finita la canzone.
<<
Io lo dicevo che quella canzone che stavi scrivendo parlava di
qualcuno. >> esclama Finn.
<<
Immaginavo che parlasse di me e Finn. >> dice Gabe,
sorridendole.
<<
Sì, ma vi è piaciuta? >>
<<
Sì, è ovvio. >> risponde Finn.
<<
Sì. >> risponde anche Gabe.
Sarah sorride
loro, soddisfatta.
|
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Capitolo 14 *** Finalmente in paradiso ***
14
Finalmente in paradiso
È
finalmente arrivato il 18 luglio, giorno tanto atteso dai giovani
Bennet e dai giovani Darcy per andare alle Bahamas.
L’Atlantis
Paradise Island non è un hotel, perché se lo
fosse, sarebbe molto, ma molto più piccolo. In
realtà è un resort e parco acquatico, ed
è talmente grande che si trova su un’intera isola,
la Paradise Island.
Non si riesce
neanche a descrivere la bellezza infinita di questo posto.
È un
vero e proprio paradiso.
Tutti
alloggeranno al The Cove Atlantis, in una Penthouse Suite, con due
camere da letto, con letto matrimoniale, due bagni, due soggiorni e una
sala da pranzo.
Il volo
è alle 7, con arrivo a Nassau per l’ora di pranzo,
circa, e i ragazzi saranno al LAX alle 5 per fare il check-in.
Mentre sono
all’aeroporto per fare il check-in sono tutti un
po’ rimbambiti.
<<
Odio essere in piedi prima dell’alba. Mi rende nervosa e
scontrosa. >> esclama Sarah.
Finn si avvicina
all’orecchio di Sarah e, a bassa voce, le dice:
<<
Ma non ti rende meno bella. >>
Sarah lo guarda
e gli sorride.
<<
Odiamo tutti svegliarci molto presto, sorellina, ma pensa che almeno
arriveremo in un vero e proprio paradiso. >> afferma
Oliver.
<<
Già. >> concorda Sarah.
<<
Appena arriviamo, voglio spaparanzarmi in piscina. >>
dice Oliver.
<<
Ti seguo a ruota, amico. >> salta su Gabe.
<<
Beh, intanto una bella dormita possiamo farcela in aereo.
>> interviene Effie.
<<
Io la faccio. >> esclama Tibbie.
<<
Siamo in due, sorella. >> dice Effie.
Più
tardi, in volo.
<<
Oh mio Dio! È così eccitante! Questa è
la nostra prima vacanza senza genitori. >> esclama Sarah.
<<
Beh, tecnicamente la prima è stata a Las Vegas, anche se
è durata solo pochi giorni. >> la corregge
Dylan.
<<
Sì, è vero. Allora questa è la nostra
prima vera vacanza senza genitori. >>
<<
Questa volta, ragazzi, sento che rimorchieremo. >> salta
su Oliver.
<<
Io a Las Vegas l’ho fatto. >> dice Dylan.
<<
Anch’io. >> dice Effie.
<<
Io non ho rimorchiato nessuno solo perché sono troppo
piccola, e poi a Las Vegas ci sono più che altro degli
adulti. >> interviene Tibbie.
<<
Beh, sorellina, non sei poi così piccola, hai tredici anni.
Sono convinta che i ragazzini della tua età ci proverebbero
con te. >> le dice Sarah.
<<
Hey, hey, hey! Andiamoci piano, okay? La mia sorellina non deve
toccarla nessuno! È ancora troppo piccola per avere qualcuno
che la rimorchia. Diamo tempo al tempo. >> salta su Dylan.
<<
Dai, fratellone, sono un’adolescente adesso, non sono
più una bambina. Ho anche il ciclo da ben due anni.
>> gli dice Tibbie.
<<
Ma se fino a due-tre anni fa giocavi ancora con le bambole.
>>
<<
Due anni fa. Ho smesso di giocarci a undici anni. >>
<<
Appunto. >>
A pochi
chilometri dall’isola.
<<
Siamo arrivati! Vedo l’hotel! Guardate! >>
esclama improvvisamente Sarah, notando l’Atlantis Paradise
Island da lontano.
I ragazzi
cercano di guardare fuori dal finestrino e lo vedono.
<<
È vero, eccolo. >> esclama Finn.
<<
È bellissimo. >> dice Gabe, voltandosi poi
verso Sarah per guardarla e sorriderle.
<<
È enorme. >> dice invece Dylan.
<<
Ci stiamo avvicinando sempre di più, ragazzi.
>> salta su Effie.
Improvvisamente
la voce di una delle hostess dice, in varie lingue, che stanno per
atterrare a Nassau e di allacciare le cinture di sicurezza.
Una volta dentro
la Cove Atlantis, i ragazzi si guardano intorno, meravigliati.
<<
Adoro questo posto. >> esclama Sarah.
<<
Anch’io. >> concorda Effie.
<<
È il più bel resort che io abbia mai visto.
>> dice Finn.
<<
Sapevo fosse bellissimo, ma bisogna essere qui per definirlo veramente.
L’aggettivo bellissimo è sprecato >>
dice invece Gabe.
<<
Già. È favoloso, meraviglioso, fantastico, e
tanti altri aggettivi positivi che si potrebbero dare a questo posto
magico. >> afferma Sarah.
Finn e Gabe la
guardano e le sorridono e lei restituisce loro lo sguardo.
Più
tardi, nella suite delle ragazze, la numero 2570. Appena entrate
trovano lì le loro valigie, portate dai fattorini, e
iniziano a esplorare la suite.
<<
È bellissima questa suite. >> esclama Sarah.
Sarah e Tibbie
sono nella sala a destra, mentre Effie è in quella a
sinistra.
<<
Adoro questa tappetto. Venite a vedere ragazze! >>
esclama Effie.
<<
È vero, è bellissimo. >> concorda
Sarah, raggiungendo la sorella maggiore insieme a Tibbie.
<<
È bellissimo anche l’abbinamento del fuxia del
tappetto con quello della poltrona. >> dice Tibbie.
<<
Sì. >> concorda Effie.
<<
Andiamo a vedere le camere. >> esclama Sarah.
Le ragazze si
catapultano subito a cercare le due camere.
Una
mezz’ora dopo, circa, i ragazzi vanno a mangiare qualcosa di
veloce, per poi buttarsi subito in piscina. Vanno a mangiare allo Shark
Bites.
<<
Mangiamo qualcosa di veloce, così possiamo andare in piscina
e buttarci subito in acqua. >> esclama Gabe.
<<
Assolutamente. Non vedo l’ora di farmi un bel bagno.
>> dice Finn.
<<
Non dirlo a me, sto morendo di caldo. Sono tutta sudata.
>> esclama Sarah.
<<
Lo siamo tutti, sorellina. Ci saranno più di trenta gradi ed
è l’ora in cui fa più caldo.
>> le dice Effie.
<<
Già. >>
Poco dopo arriva
un cameriere e ordinano da mangiare.
Più
tardi, finito di pranzare, i ragazzi decidono di andare alla Mayan
Temple pool, vicinissimo a dove hanno mangiato.
Appoggiano i
loro zaini accanto ai pochi sdrai liberi che hanno trovato, tirano
fuori gli asciugamani e li occupano mettendoceli sopra. Subito dopo si
buttano in acqua.
<<
Che bello. Si sta benissimo. >> esclama Sarah.
<<
Io sto in acqua per un’ora, ragazzi. Non mi muovo da qui.
>> dice invece Effie.
<<
Siamo in due, sorella. >> concorda Tibbie.
Sarah si guarda
intorno, vede subito le cascatelle d’acqua e dice:
<<
Io vado dalle cascatelle, ragazzi! Ci si vede! >>
Si avvia e
intanto gli altri si guardano intorno, per capire di quali cascatelle
parlasse Sarah.
<<
Intende quelle? >> domanda Finn.
<<
Vado anch’io! >> esclama improvvisamente Finn,
raggiungendo Sarah.
Sarah arriva a
una delle cascatelle e ci si mette subito sotto.
Mentre
l’acqua le scivola lungo tutto il corpo, tiene gli occhi
chiusi per rilassarsi.
Finn arriva e la
osserva. Osserva i suoi seni, il suo piercing all’ombelico e
il suo tatuaggio nella parte bassa della pancia.
A un certo punto
lei apre gli occhi e, vedendo che Finn la fissa, gli chiede:
<<
Che ci fai qui? Perché mi stai fissando? >>
<<
Perché sei bellissima. >> le risponde,
mettendosi accanto a lei.
<<
Finn. >>
<<
Non ho provato a baciarti, Sarah. Questo non infrange il patto.
>>
<<
È vero, però mi mette in imbarazzo.
>>
Finn le sorride
e lei gli restituisce il sorriso.
Gabe intanto li
guarda e in lui pervade la gelosia.
<<
Scommetto che alla fine di tutto sceglierà lui. Sta
più tempo con lui che con me. Ma perché dovrebbe
scegliere lui e non me? Lui ci ha messo
un’eternità per capire se provava o no qualcosa
per lei, mentre io l’ho capito subito. >> si
chiede Gabe, fra sé e sé.
Dylan si
avvicina a Gabe e, guardando con lui la sorella e Finn, gli chiede:
<<
Sei geloso, eh? >>
Gabe lo guarda
per un attimo, poi si volta verso di lui e risponde:
<<
Sì. Credo che lei passi più tempo con lui che con
me. >>
<<
Questo non vuol dire niente. Non ti scoraggiare, Gabe. Lei non ha
ancora scelto. >>
<<
Già, ma scommetto che sceglierà lui.
>>
<<
Non si sa, ma quella lista dei pro e dei contro che aggiorna sempre, la
aiuterà credo. >>
<<
Lista dei pro e contro? Cos’è? >>
chiede Gabe, confuso.
<<
Quella che ha iniziato a fare qualche settimana fa. Non ne sapevi
niente? >>
<<
No, lei non ci ha detto niente. >>
<<
Ah, scusa, pensavo ve ne avesse parlato. >>
<<
No, non l’ha fatto. >>
<<
Forse non te l’avrei dovuto dire, anche se lei non mi ha
detto di non dirvelo. Spero di non aver detto qualcosa che non avrei
dovuto dire. >> afferma Dylan.
Gabe lo guarda,
senza sapere cosa dire, poi si volta verso Finn e Sarah, continuando a
osservarli.
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Capitolo 15 *** La sfida ***
15
La
sfida
Dopo
un’ora, i ragazzi cominciano a venire su dall’acqua
e si sdraino sui lettini, completamente rilassati e per niente stanchi.
<<
Ho proprio voglia di andare a fare gli scivoli al tempio dei Maya.
>> esclama Finn, guardando verso il Mayan Temple.
<<
Anch’io. Andiamo, ragazzi? >> propone Sarah.
<<
Io vengo. >> risponde Effie.
<<
Anch’io. >> dice Tibbie.
Sarah, Finn,
Effie e Tibbie si sono già alzati dai lettini, e
quest’ultima chiede:
<<
Voi venite, ragazzi? >>
<<
Io sì. >> risponde Gabe, alzandosi.
Si alzano anche
Dylan e Oliver e raggiungono tutti il Mayan Temple.
Prima di salire,
Effie chiede:
<<
Quale dei tre scivoli scegliamo? Leap of Faith, Challenger Slides o
Serpent Slide? >>
<<
Io il Challenger Slide. Chi vuole sfidare me? >> chiede
Finn.
<<
Io! >> si offre Sarah.
<<
Io vado a fare il Leap of Faith. >> dice Effie.
<<
Anch’io. >> dice Tibbie.
Ognuno sceglie
tra il Leap of Faith, Challenger Slides e il Serpent Slide.
Prima optano
tutti per il Leap of Faith e il Challenger Slides e poi anche il
Serpent Slide.
Finn e Sarah si
sfidano, seguiti da Oliver e Gabe, mentre Effie, Tibbie e Dylan
scelgono il Leap of Faith.
Dal Leap of
Faith, Effie è seduta all’inizio dello scivolo e
aspetta il verde per scendere.
Appena
è verde, si protende in avanti e scende subito.
<<
Vado io, vado io adesso! >> esclama Tibbie, euforica.
Lo stesso fanno
Tibbie e Dylan.
Dai Challenger
Slides, invece, Sarah, un po’ preoccupata, guarda la
lunghezza degli scivoli, e Finn le chiede:
<<
Che c’è? Hai paura? >>
<<
No, non ho paura. >> risponde Sarah, voltandosi verso di
lui.
Finn si mette a
sedere all’inizio dello scivolo e, dopo essersi voltato verso
Sarah, le dice:
<<
Dai, mettiti a sedere che così possiamo iniziare la sfida.
>>
<<
Okay. >>
Anche lei si
mette a sedere all’inizio dello scivolo.
Si voltano per
guardarsi un attimo e il bagnino dice loro:
<<
Potete andare. >>
Si sporgono
entrambi in avanti e scivolano subito giù.
Mentre scendono,
urlano entrambi, ma Sarah molto più di Finn.
Appena arrivano
in fondo, si tirano su dall’acqua e guardano subito i secondi.
<<
Sì, ho vinto io! >> esclama Finn.
<<
Di soli due secondi. >> esclama invece Sarah.
<<
Ho comunque vinto io. >>
<<
Voglio la rivincita, Finn. >>
<<
Okay. >>
Intanto si
sfidano Oliver e Gabe, e il vincitore è Oliver.
Finn e Sarah si
sfidano di nuovo, ma vince ancora Finn.
Dopo si sfidano
Sarah e Gabe, e Finn e Oliver.
Poco dopo
s’incontrano tutti per le scale.
<<
Oh mio Dio! È stato fantastico scendere giù da
quello scivolo ed essere così vicina agli squali.
>> esclama Effie, euforica.
<<
Cavolo, sì! Ho avuto anche un po’ di paura,
però lo rifarei mille volte. Passi da lì talmente
veloce che quasi non te ne accorgi. >> esclama Tibbie,
con l’adrenalina a mille.
<<
Sono completamente d’accordo con le ragazze. È
stato fantastico. >> afferma Dylan.
<<
Finn mi ha battuta per ben due volte, però dopo ho sfidato
Gabe e ho vinto io. >> salta su Sarah.
<<
Dammi il cinque, sorella! >> le dice Effie, alzano il
braccio e aprendo la mano.
Le due sorelle
si danno il cinque e poi continuano a raccontarsi quello che hanno
appena fatto.
Successivamente
si alternano gli scivoli.
Dal Leap of
Faith, Sarah è un po’ preoccupata del fatto che
quello scivolo passa dove ci sono gli squali.
<<
Se vuoi, vado prima io? >> le propone Finn.
<<
Sì, dai, vai prima tu.
>>Finn:“ok.”
Dopo che Finn
è andato, Sarah si mette sullo scivolo, ma non è
ancora molto convinta.
<<
Vado io, se vuoi? >> le propone stavolta Gabe,
<<
Sì, vai. >>
Sarah si sposta
dallo scivolo, lasciando il posto a Gabe.
Poco dopo, si
riposiziona sullo scivolo e Oliver le chiede:
<<
Sei sicura stavolta? >>
<<
Sì. >>
Scatta il verde
e Sarah si protende in avanti e scende subito.
Mentre scende,
Finn e Gabe sono già pronti ad accoglierla nella piscina di
sotto.
Prima che arrivi
giù, si guardano per un attimo, con aria di sfida.
<<
Allora? >> le chiede Finn, una volta risalita.
<<
È una figata! Voglio rifarlo! Risaliamo! >>
<<
Davvero ti è piaciuto? >> le chiede Gabe,
mentre stanno risalendo.
<<
Sì. Non c’è motivo di avere paura.
>>
Quando sono di
nuovo dal singolo, Sarah si posizione all’inizio dello
scivolo.
Gabe le va
vicino e, a bassa voce, le dice:
<<
Dai che dopo ti raggiungo, piccola. >>
<<
Cosa le hai detto? >> chiede Finn.
<<
Niente. >> risponde Gabe, voltandosi verso il fratello.
<<
Le hai detto qualcosa invece. Cosa le hai detto? >>
<<
Niente. >>
Sarah interviene
e, guardando Finn, dice:
<<
Mi ha soltanto detto che mi raggiunge dopo. >>
<<
La raggiungi dove? >>
<<
Di sotto, Finn, di sotto. >>
<<
No, non credo che intendesse di sotto. >> insiste Finn.
<<
E cosa avrei dovuto intendere? >> domanda Gabe.
Sarah si alza
dallo scivolo e dice:
<<
Ragazzi, per favore! Ci sono altre persone qui, non ci siamo solo noi.
Smettetela di litigare. >>
Intanto un
bambino dietro di loro, ne approfitta per scendere.
<<
Non stiamo litigando, Sarah, stiamo solo discutendo. >>
ribatte Finn.
<<
È la stessa cosa, fratello. >> salta su Gabe.
<<
Ragazzi! Cosa sta succedendo? Perché state litigando?
>> interviene Oliver.
<<
Non immischiarti, Oliver! >> gli urlano contro i fratelli
Darcy.
Oliver non
risponde e Finn guarda il fratello con aria di sfida, e gli dice:
<<
Ti sfido. >>
<<
Cosa? Tu mi sfidi? E a fare cosa? >> chiede Gabe,
ridacchiando.
<<
A scendere dallo scivolo. >> risponde Finn.
<<
Accetto la sfida. >> dice Gabe, fissando il fratello.
I fratelli Darcy
si dirigono verso gli scivoli per sfidarsi e Sarah li segue,
preoccupata.
Intanto Oliver
scende dallo scivolo, facendosi gli affari suoi.
Dai Challenger
Slides, Finn e Gabe, seguiti da Sarah, arrivano agli scivoli e, anche
se c’erano due bambini pronti per scendere, i due fratelli
chiedono loro di spostarsi. I due bambini si tolgono subito dallo
scivolo, intimiditi da Finn e Gabe, e i fratelli Darcy prendono subito
il loro posto.
A guardare
l’imbarazzante scena c’è Dylan, che sta
aspettando che Effie e Tibbie salgano.
<<
Cosa sta succedendo, Sarah? >> le chiede Dylan.
<<
Finn e Gabe vogliono sfidarsi. O meglio, Finn vuole sfidare Gabe.
>>
<<
E perché? >>
<<
Ah, questo non lo so, devi chiederlo a loro. >>
Finn e Gabe si
guardano e quest’ultimo dice:
<<
Io sono pronto. >>
<<
Anch’io. >>
Il bagnino dice
loro che possono partire, così si sporgono in avanti e
scendono subito.
Appena partono
Sarah scende dal Mayan Temple e va di sotto.
Quando arrivano
giù, si tirano su dall’acqua e guardano subito i
secondi.
<<
Sì, ho vinto io! Ti ho battuto! >> esclama
Finn, super euforico.
<<
Non è detto che mi batterai anche con Sarah.
>> gli dice Gabe.
<<
Credo che lei abbia sempre preferito me a te. >>
Mentre i
fratelli continuano a litigare, arriva Sarah che, appena li vede, va
subito in acqua e gliene dice quattro.
<<
Smettetela di litigare! Basta! Finora non avete mai litigato e non
c’è motivo per cominciare a farlo ora. Vi
ricordate quello che vi ho detto alla festa del quattro luglio?
>>
I due fratelli
fanno cenno di sì con la testa, senza dire nulla.
<<
Allora ricordatevi quelle parole prima d’iniziare a litigare
o a prendervi a botte, per favore. Non voglio che litighiate per me.
Cazzo, siete fratelli e vi volete bene. Ve lo ripeterò ogni
volta che vi vedrò litigare o anche solo che vi fulminate
con lo sguardo. >> continua Sarah, più seria
che mai.
<<
Scusa, Sarah, la colpa è mia. Sono io che ho iniziato.
>> dice Finn.
<<
Sì, scusa anche da parte mia, Sarah. >> dice
invece Gabe.
<<
Okay, però non voglio che succeda mai più. E ora
torniamo di sopra. Non dobbiamo rovinarci la nostra vacanza.
>> afferma Sarah.
Sarah sapeva che
prima o poi sarebbe successo una cosa simile, ma sperava non succedesse
mai.
Più
tardi, i ragazzi vanno al Serpent Slide, trovando tutti i canotti da
due. Effie e Tibbie vanno insieme, poi Dylan e Oliver, Sarah e Finn, e
Gabe da solo.
Quando Sarah e
Finn sono arrivati nella vasca degli squali, iniziano a parlare un
po’.
<<
Cosa ti è preso prima con Gabe? >> le chiede
Sarah.
<<
Non lo so. So solo che a un certo punto non ci ho visto più
e gli ho urlato contro. >>
<<
Non mi aveva detto niente di che, però. >>
<<
Lo so, però mi sono arrabbiato lo stesso. >>
<<
Per noi non è facile aspettare. Dovresti cercare di capire.
Noi vorremmo sapere il più in fretta possibile chi
sceglierai, così finalmente uno sarà felice e
l’altro si metterà l’anima in pace.
>> aggiunge Finn.
<<
Posso capire che per voi non sia facile aspettare, però per
me non è facile scegliere. Mi piacete entrambi allo stesso
modo ed è anche per questo che è difficile. Ci
siete sempre stati entrambi nella mia vita. Come posso scegliere uno di
voi? >>
<<
Non lo so. Stai continuando la tua lista? >>
<<
Sì, ma quella mi aiuta solo in parte. >>
<<
Beh, meglio di niente. >>
Finn si guarda
intorno e, indicando con il dito, si rivolge a Sarah e le dice:
<<
Guarda! Uno squalo! >>
<<
Oddio! È piuttosto preoccupante la cosa. >>
<<
Dai, noi siamo qui, mentre loro sono dall’altra parte del
vetro. >> la rassicura Finn.
<<
Lo so, però mette paura lo stesso. >>
Più
tardi Sarah rifà il Serpent Slide, ma stavolta con Gabe.
<<
Scusa ancora per prima. Forse non avrei dovuto dirti quella frase,
così Finn non si sarebbe incazzato. >> salta
su Gabe.
<<
Non c’era motivo d’incazzarsi. Siete entrambi
stressati perché state aspettando che io scelga.
>>
<<
Beh, quello sì. Ma tu sarai stressata perché devi
scegliere. >>
<<
Già. >>
<<
Non dovremmo litigare per una ragazza, soprattutto se si tratta di una
nostra amica d’infanzia. >>
<<
Già, però può sempre capitare.
>>
<<
Sì, purtroppo sì. >> dice Gabe,
guardandosi intorno e osservando lo squalo dall’altra parte
del vetro.
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Capitolo 16 *** Un'altra volta ubriaca ***
16
Un’altra
volta ubriaca
Prima di cena,
nella suite delle ragazze, Sarah ed Effie sono pronte, mentre Tibbie,
che è stata l’ultima a farsi la doccia, non ancora.
Sarah si fa
vedere dalle sorelle e chiede loro:
<<
Come sto? >>
<<
Benissimo. >> risponde Effie.
<<
Benissimo. Visto che voi siete già pronte, aiutatemi a
scegliere come vestirmi. >> risponde invece Tibbie.
<<
Okay. >> dicono entrambe.
Tibbie prende un
vestito e lo mostra alle sorelle, chiedendo loro:
<<
Questo come vi sembra? >>
<<
Carino. >> risponde Sarah.
<<
Sì, carino. >> concorda Effie.
<<
Okay, allora mi metterò questo. >>
<<
Ma hai solo quello? >> le chiede Sarah.
<<
No, però, visto che è carino, mi metto questo,
così non stiamo qui due ore per decidere. >>
Nel tragitto dal
Cove Atlantis al ristorante, i ragazzi sono davanti a parlare, mentre
le ragazze sono dietro.
Finn si volta un
attimo per guardare Sarah e anche lei lo guarda un secondo.
Più
tardi, i ragazzi sono appena arrivati al Bahamian Club, ed Effie salta
su, dicendo:
<<
È carino questo posto. >>
<<
Sì. >> concorda Tibbie.
Poco dopo arriva
il cameriere, che dice loro:
<<
Ciao, ragazzi. Siete pronti per ordinare? >>
<<
Sì, direi di sì. >> risponde Dylan
per tutti.
Il cameriere
guarda per un secondo Effie e anche lei lo guarda.
Mentre i ragazzi
dicono quello che prendono, il cameriere continua a guardare Effie.
Ognuno ordina
qualcosa e dopo che il cameriere ha scritto gli ordini, si allontana
dal tavolo.
<<
Cavolo, Effie, quel cameriere non ti toglieva gli occhi di dosso. Hai
fatto colpo. >> salta su Sarah.
<<
Non è vero. >> dice Effie.
<<
Eccome invece. Ti guardava sempre. >>
<<
È vero, Eff. Sarah ha ragione. >> interviene
Tibbie.
Più
tardi, lo stesso cameriere arriva con alcune portate e non toglie gli
occhi da Effie.
Effie e le sue
sorelle si guardano per un attimo e il cameriere dice:
<<
Le altre portate arrivano tra poco. >>
<<
Sì sì, aveva gli occhi fissi su di te, Eff.
>> esclama Sarah.
<<
L’ho notato anch’io, però adesso
smettila di parlare e inizia a mangiare. >> le dice Effie.
Poco dopo,
durante la cena, Effie chiede:
<<
Dopo cena dove andiamo? >>
<<
Potremmo andare al Dragon’s. >> propone Sarah.
<<
Sì, anche perché l’Aura è
aperto dal martedì al sabato. >> dice Effie.
<<
Voi che ne dite, ragazzi? >> chiede Sarah.
<<
A me va bene. >> risponde Finn.
<<
Anche a me. >> risponde anche Dylan.
<<
Sì, il Dragon’s va bene. >> risponde
invece Oliver.
<<
Va bene. >> risponde infine Gabe.
Finita la cena,
i ragazzi vanno al Dragon’s, come deciso.
Arrivati dentro
il Dragon’s, c’è la canzone
“Alejandro” di Lady Gaga.
<<
Andiamo a prendere un tavolo, così dopo possiamo andare
subito a ballare. >> salta su Sarah.
Una volta preso
un tavolo, i ragazzi rimangono lì seduti e ordinano dei
drink, mentre le ragazze vanno subito a ballare.
Finita la
canzone “Alejandro” inizia un’altra
canzone: “Blah blah blah”, di Ke$ha.
<<
Mi piace un sacco questa canzone. Io vado in pista, ragazzi!
>> esclama Gabe, alzandosi dal divanetto.
Gabe raggiunge
le ragazze e va vicino a Sarah, ovviamente.
Sarah inizia a
cantare la canzone mentre balla.
<<
Coming out your mouth
with your blah blah blah
Just
zip your lips like a padlock
And
meet me at the back with the jack and the jukebox
I
don’t really care where you live at
Just
turn around boy and let me hit that
Don’t
be a little bitch with your chit chat
Just
show me where your dick’s at. >>
Music’s
up
Listen
hot stuff
I’m
in love
With
this song
So
just hush
Baby
shut up
Heard enough.
>>
Le ragazze e
anche Gabe cantano il ritornello:
<<
Stop ta-ta-talking that
Blah
blah blah
Think
you’ll be getting this
Nah
nah nah
Not
in the back of my
Car-ar-ar
If
you keep talking that
Blah blah blah blah blah.
>>
Gabe e Sarah
sono rimasti appiccicati da quando lui è arrivato sulla
pista.
Mentre
ballavano, Finn li ha guardati malissimo.
Subito dopo il
dj mette un’altra canzone: “Your love is my
drug”, sempre di Ke$ha.
<<
Questa canzone, ragazzi, la metto per tutte le ragazze presenti qui.
Questa è “yUour love is my drug”, della
bellissima Ke$ha! >> esclama il dj.
Mentre ballano,
il dj fissa Effie.
Tibbie se ne
accorge e dà un colpo sulla spalla della sorella e le indica
il dj. Effie guarda verso di lui e dopo, guardando la sorella, le
chiede:
<<
Che c’è? >>
<<
Il dj ti sta guardando. È carino. >> risponde
Tibbie.
Effie lo
riguarda e si accorge che la sta guardando.
Effie si volta
di nuovo verso le sorelle e Gabe, e dice loro:
<<
Avviciniamoci al dj, ragazzi! >>
Effie e il dj si
scambiano parecchie occhiate.
Intanto gli
altri raggiungono le ragazze e Gabe sulla pista.
Finn,
ovviamente, balla vicino a suo fratello e a Sarah.
Le ragazze fanno
una pausa, quando il dj mette una canzone che a loro non piace, e
intanto bevono qualcosa.
Più
tardi, il dj mette “Take it off”, sempre di Ke$ha.
<<
E adesso riprendiamo con la nostra Ke$ha! Questa è una sua
canzone appena uscita, ragazzi! Godetevi tutto il ritmo di
“take it off”. >> esclama il dj.
Sarah
è un po’ brilla, e, mentre sta ballando in mezzo a
tutta la gente, cade addosso e Finn. Così lui e Gabe
decidono di portarla in bagno.
<<
Perché siete con me nel bagno delle ragazze?
>> chiede lei.
<<
Perché sei ubriaca. >> risponde Finn.
<<
No, non è vero, non sono ubriaca. >>
<<
Invece un po’ lo sei. >> esclama Gabe.
<<
Hai qualcosa da darle? >> chiede Finn a suo fratello.
<<
No, non ho niente. Tu? >>
<<
Neanch’io. >>
Sarah canticchia
la canzone che hanno appena ballato:
<< There’s
a place downtown,
Where
the freaks all come around.
It’s
a hole in the wall.
It’s
a dirty free for all.
And
they turn me on.
When
they take it off.
When
they take it off.
Everybody
take it off.
There’s
a place I know
If
you’re looking for a show.
Where
they go hardcore
And
there’s glitter on the floor.
And
they turn me on.
When
they take it off.
When
they take it off.
Everybody take it off.
>>
<<
Sì, tutti adoriamo quella canzone, ma adesso mettiti a
sedere. >> le dice Finn.
La mettono a
sedere su un gabinetto, giusto per farla stare seduta.
<<
Voi due rimanete qui, io vado a cercare se qualcuno ha
un’aspirina o qualcosa del genere. >> esclama
Finn.
<<
Okay. >>
Gabe la guarda e
le dice:
<<
Hai bevuto pochissimi bicchieri e già sei ubriaca.
>>
<<
E tu come fai a sapere quanti bicchieri ho bevuto, se stavi ballando?
>> gli chiede Sarah.
<<
Lo so. E poi non sei completamente ubriaca, ma solo un po’.
>>
Sarah scoppia a
ridere e Gabe le chiede:
<<
Perché ridi adesso? >>
<<
Perché tutto questo mi fa ridere. >>
<<
Io non ci trovo niente da ridere. >>
Sarah lo tira a
sé e si guardano negli occhi.
<<
Ciao. >> gli dice lei, ridacchiando.
<<
Ciao. >> dice lui, serio.
Sarah va per
baciarlo, ma lui volta la testa da una parte e si allontana da lei, e
le dice:
<<
Sei ubriaca Sarah. Se non mi fossi fermato, avremmo infranto il patto.
>>
Intanto entra
una ragazza che, vedendoli nello stesso bagno in due, dice:
<<
Oddio! Se volete scopare o cose del genere, almeno chiudete la porta,
così non vi vede nessuno. >>
Gabe si volta
verso la ragazza, esce subito dal bagno e le risponde:
<<
No, guarda che hai visto male. Non stiamo facendo proprio niente. Io e
mio fratello l’abbiamo portata qui perché
è ubriaca. Ci conosciamo da anni. >>
<<
Ok, va bene. Affari vostri. >> taglia corto la ragazza.
<<
Ha ragione! >> salta su Sarah.
La ragazza
intanto si fa gli affari suoi e si mette il rossetto.
Poco dopo arriva
Finn con un’aspirina e un bicchiere di plastica.
<<
Ho trovato un’aspirina e mi sono fatto dare un bicchiere.
>>
<<
Bene. >>
Finn mette
l’aspirina nel bicchiere, apre il rubinetto di uno dei
lavandini del bagno, lo riempie per metà e poi lo porge a
Sarah.
Lei lo prende e
beve.
Qualche secondo
dopo avere bevuto, vomita.
Intanto, i
ragazzi stanno continuando a ballare, mentre Effie e Tibbie sono sedute
al tavolo.
<<
È molto carino, comunque. >> le dice Tibbie.
<<
Lo so. >>
<<
Se vuoi, possiamo continuare a ballare lì da lui?
>>
<<
No, se vuole, viene lui qui. >>
<<
Okay. >>
Verso
l’una il dj fa una pausa e lascia il posto a un altro,
così ne approfitta per andare a parlare con Effie.
Effie e Tibbie
lo vedono arrivare da lontano, così quest’ultima
dice:
<<
Il tuo dj preferito sta arrivando. Io vado a ballare, così
vi lascio soli. >>
Poco dopo arriva
al tavolo e si siede accanto ad Effie.
<<
Così ti piace Ke$ha, eh? >>
<<
Sì, la adoro. >>
<<
Ho continuato a mettere alcune delle sue canzoni perché
vedevo che ti piacevano. >>
<<
Grazie. >>
Il dj porge la
mano a Effie e dice:
<<
Comunque piacere, io sono Andrew. >>
<<
Effie. >> dice lei, stringendogli la mano.
<<
Sei in vacanza con la tua famiglia? >>
<<
No, con i miei fratelli e le mie sorelle e due nostri amici. Siamo in
sette con me. Tu vivi qui immagino? >>
<<
Sì, ma solo da giugno a settembre, perché gli
altri mesi c’è un altro dj, e poi io vado
all’università. >>
<<
Davvero? Quale? >>
<<
Columbia. >>
<<
Wow! La Columbia. Quindi sei di New York? >>
<<
Sì. Tu invece vai all’università?
>>
<<
Inizio a settembre il primo anno all’UCLA. >>
<<
Sei di Los Angeles? >>
<<
Sì. >>
<<
Sei venuta a ballare qui da sola? >>
<<
No, sono tutti qui, un po’ sparsi per il locale.
>>
Alcuni secondi
di silenzio e dopo Andrew dice:
<<
Quindi se inizi il primo anno all’università, hai
diciotto anni, giusto? >>
<<
Sì. Tu invece quanti ne hai? >>
<<
Ne faccio ventuno sabato. >>
<<
Quello che viene? >>
<<
Sì. >>
<<
Ah. >> dice Effie, alzando un sopracciglio.
<<
Ah, quello stesso giorno c’è una festa per me alla
Cain at the Cove, se vuoi, puoi venire e puoi anche portare i tuoi
fratelli e le tue sorelle e i vostri due amici. >>
<<
Sì, penso che verremo. Io vengo volentieri. >>
<<
Sai dov’è quella piscina? >>
<<
Sì sì, è quella accanto alla Cove
Atlantis. Noi alloggiamo lì. >>
<<
Ah, okay, perfetto. >>
Intanto, nel
bagno delle signore, Sarah ha vomito un po’ di volte e adesso
sta un pochino meglio.
<<
Scusatemi, ragazzi. Non volevo ubriacarmi, mi dispiace. >>
<<
Non ti preoccupare, Sarah. Sai che noi ci prenderemo cura di te sempre
e comunque. >> le dice Gabe.
<<
Esatto. >> concorda Finn.
<<
Grazie, ragazzi. >>
Sarah abbraccia
prima Finn e poi Gabe.
|
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Capitolo 17 *** Un ragazzo un po'... ***
17
Un
ragazzo un po’…
Il giorno dopo,
lunedì 19 luglio, inizia il primo vero giorno
all’Atlantis per i giovani Bennet e Darcy.
Dopo colazione i
ragazzi vanno alla Baths Pool.
I ragazzi sono
fuori e si guardano intorno, ancora stupidi dal meraviglioso panorama
che li circonda.
<<
Però sono fighe queste colonne. >> esclama
Sarah, riferendosi alle colonne con i geroglifici, dentro la piscina.
<<
Sì, infatti. >> concorda Effie.
I ragazzi si
spargano dalle colonne per vederle da vicino.
Gabe guarda
dov’è Sarah e la raggiunge.
<<
È bellissima questa piscina. >> le dice lui.
Sarah si volta e
risponde:
<<
Sì, è vero. Ma qui tutto è bello.
>>
<<
In effetti… >>
Finn intanto li
guarda.
All’improvviso
arriva Dylan che gli chiede:
<<
Chi pensi che sceglierà? >>
<<
Non lo so. Non ne ho la minima idea. Ha detto che le piacciamo
entrambi, quindi… >>
<<
La sta portando un bel po’ per la lunga la mia sorellina.
Prima o poi dovrà fare la sua scelta, sia giusta che
sbagliata. >>
<<
Perché c’è una scelta giusta e una
sbagliata? >>
<<
Non lo so, non ne sono sicuro. Forse sì, forse no. Se
sceglie te al posto di Gabe, forse un motivo c’è,
e viceversa. >>
<<
Forse. >>
Finn e Dylan
osservano Sarah e Gabe.
<<
Comunque io sono sempre qui che aspetto. >> esclama Finn.
Dylan gli
sorride.
Intanto Gabe e
Sarah si sono messi vicino ad una delle colonne.
<<
Come sei messa con la tua lista? >>
<<
È un po’ che non la aggiorno, ma procede bene.
Comunque non penso che mi serva più di tanto.
>>
<<
È quello che penso anch’io. Quanto può
servire una lista di pro e contro per scegliere un ragazzo piuttosto
che un altro? >>
Intanto, mentre
la più piccola delle Bennet, Tibbie, sta nuotando a dorso
nella piscina, si scontra con un ragazzo. Si ferma subito e si volta.
Il ragazzo,
abbastanza, innervosito dice:
<<
La prossima volta stai più attenta però.
>>
Il ragazzo se ne
va via nuotando e Tibbie lo ignora, continuando a nuotare.
Tibbie vede la
maggiore delle Bennet, Effie, e la raggiunge.
<<
Hey, Eff! >>
<<
Prima, mentre stavo nuotando a dorso, sono andata a sbattere contro un
ragazzo. Gli ho chiesto scusa e mi fa: “la prossima volta
stai più attenta però”. Mamma mia.
>> aggiunge.
<<
Sai come sono fatti i ragazzi, sorellina. >>
<<
Sì, lo so, purtroppo. >>
Effie si rimette
a guardare verso qualcosa o qualcuno.
Tibbie:“cosa
stai guardando?”
Effie:“chi
se mai. Guarda chi c’è.”
Tibbie guarda
nella stessa direzione della sorella e improvvisamente chiede:
<<
Ma non è il dj di ieri sera? >>
<<
Sì, è lui. Sta parlando con il bagnino.
>>
<<
Vai da lui, no? >>
<<
Ho un’idea migliore. >>
Effie si
avvicina al dj, che è a pochi metri dal bordo della piscina.
Non lo guarda, ma nuota lì vicino per farsi notare.
A un certo punto
Andrew la vede e, a bassa voce, dice con il bagnino:
<<
Vedi quella ragazza che sta nuotando lì da sola?
>>
<<
Sì. >> risponde il bagnino, osservando Effie.
<<
L’ho conosciuta ieri sera. È venuta al
Dragon’s mentre stavo suonando e quando ho fatto una pausa,
sono andato a parlarle. Come ti sembra? >>
<<
Carina, molto carina. Quanti anni ha? >>
<<
Diciotto. Inizia l’università a settembre.
>>
<<
Perfetta. Ma di dov’è? >>
<<
Los Angeles. >>
<<
Un po’ lontano. >>
<<
Già. >>
<<
Hey, bella! >> salta su Andrew, poco dopo.
<<
Ciao. >> lo saluta Effie.
Andrew va sul
bordo della piscina e le chiede:
<<
Sei qui con tutto il gruppo? >>
<<
Sì, sono tutti qui. >>
<<
Adesso ti raggiungo in acqua. >>
Andrew si toglie
la maglietta e la lancia al bagnino, e poi si butta in acqua.
Intanto Effie si
è goduta tutta la scena.
Nuotano un
po’ insieme e dopo lei gli chiede:
<<
Ti va di conoscere tutto il gruppo? >>
<<
Sì. >>
Dopo che Andrew
ha fatto la conoscenza di tutto il gruppo, lui e Effie continuano a
nuotare.
<<
Siete una bella squadra comunque. >>
<<
Già. Ma ci divertiamo un sacco insieme. E poi Dylan, mio
fratello maggiore, ha ventuno anni, quindi possiamo andare in vacanza
da soli. >>
<<
È un ottantanove? >>
<<
Sì. Anche tu, giusto? >>
<<
Sì. >>
Mentre Effie e
Andrew continuano a parlare in acqua, Tibbie e Oliver salgono
dall’acqua.
Quando Tibbie
sta per raggiungere il suo sdraio, lo stesso ragazzo con cui si era
scontrata prima in acqua, la urta correndo e lei gli urla contro:
<<
Stai più attento, idiota! >>
Il ragazzo
è passato senza neanche voltarsi e chiedere scusa a Tibbie.
Più
tardi, i giovani Bennet e Darcy sono sdraiati sui loro lettini.
Tibbie sta
ascoltando la musica con il suo iPod, Sarah con il suo, Finn e Gabe
prendono il sole tranquilli, Dylan e Oliver parlano tra loro ed Effie
è in giro con Andrew.
A un certo punto
si avvicina a Oliver e Dylan, il ragazzo che ha urtato prima Tibbie,
che dice:
<<
Ciao, ragazzi. Scusate il disturbo, ma volevo solo che diceste a quella
ragazza lì che mi dispiace per come mi sono comportato, e di
darle questo. >>
Il ragazzo porge
loro un foglietto e Oliver lo prende.
<<
Riferiremo il messaggio e le daremo anche il foglietto. Comunque lei
è nostra sorella minore. Si chiama Tibbie. >>
gli dice Oliver.
<<
Okay. Grazie, ragazzi. >>
<<
Prego, figurati. >>
Quando il
ragazzo se n’è andato, Oliver e Dylan raggiungono
la sorella. Oliver dà un colpetto sul braccio di Tibbie e
lei apre gli occhi e mette in pausa la canzone.
<<
Prima è venuto da noi un ragazzo dicendoci che voleva
chiederti scusa per come si è comportato prima, e voleva
darti questo. >> le dice Oliver.
Oliver porge il
foglietto alla sorella e lei lo prende e lo apre.
Inizia a
leggerlo nella mente e Dylan le chiede:
<<
Cosa dice? >>
<<
Innanzitutto scusa per l’urto di prima, anche se forse non ti
sei neanche accorta che ero sempre lo stesso ragazzo che hai urtato in
acqua, nuotando. Comunque, scusa se sono stato così
maleducato. Non avrei dovuto esserlo, visto che tu sei anche
così carina. Se ti va di parlare un po’, possiamo
trovarci all’una al Lagoon Bar & Grill per pranzare
insieme. Io ti aspetto lì, decidi tu se venire o no. Teddy.
>>
<<
Ci andrai? >> le chiede Dylan.
<<
Non lo so. >>
<<
Mi è sembrato carino e gentile quando è venuto da
noi. >> salta su Oliver.
<<
C’è ancora un po’ di tempo per decidere
se andare o no. >> dice Tibbie.
Intanto Sarah ha
aperto gli occhi e si è accorta del foglietto,
così glielo prende di mano e inizia a leggerlo.
<<
Secondo te dovrei andarci, Sarah? >>
Una volta finito
di leggere, Sarah le risponde:
<<
Secondo me sì, dovresti andarci. Com’è
questo Teddy? >>
<<
Carino, biondo e con gli occhi castani. >>
<<
E quanti anni pensi che abbia? >>
<<
Penso e spero più o meno come me. >>
<<
Io ci andrei se fossi in te. >>
Tibbie non dice
niente, indecisa se andare o no all’appuntamento.
<<
Anche secondo me dovresti andarci. >> le dice Oliver.
<<
Anche secondo me, però stai attenta. >> le
dice invece Dylan.
<<
Ci vado. Ho deciso. >> salta su Tibbie.
Alle 13:30,
Tibbie è al Lagoon Bar & Grill, mentre gli altri,
compreso Andrew, sono al Beach Bites, vicinissimo alla Baths Pool.
Quando Tibbie
è arrivata, riconosce Teddy da lontano e si avvicina.
<<
Ciao. >> gli dice, timidamente.
<<
Ciao. >> la saluta lui.
<<
Piacere, Teddy. >> dice lui, porgendole la mano.
<<
Tibbie. >> dice lei, stringendogliela.
La
più piccola delle Bennet si siede accanto a Teddy e lui le
porge un menù.
<<
Sei già venuta a mangiare qui? >>
<<
No, questa è la prima volta. Sono arrivata solo ieri, nel
primo pomeriggio. >>
<<
Con chi sei? >>
<<
Con i miei fratelli, le mie sorelle e due nostri amici. >>
<<
Pensavo fossi con i tuoi genitori. Quindi in quanti siete in tutto?
>>
<<
Allora, in ordine d’età c’è:
Dylan, il fratello maggiore, Oliver, il fratello minore, Effie, la
sorella maggiore, Sarah, quella di mezzo ed io, la più
piccola. Poi ci sono i due nostri amici, Finn e Gabe, fratelli anche
loro. >> risponde Tibbie.
<<
Wow! Beati voi che siete qui senza i vostri genitori. Io sono qui con i
miei, ma almeno c’è anche il mio migliore amico
con i suoi. >>
<<
Siamo qui senza i nostri genitori solo perché mio fratello
maggiore ha già ventun anni, sennò non ci
avrebbero mai mandato da soli, visto che io ho solo tredici anni.
>>
<<
Tredici? Io ne ho quattordici. >>
Tibbie gli
sorride e lui le chiede:
<<
Tanto per curiosità, le tue sorelle quanti anni
hanno?”
<<
Diciotto e sedici. >>
<<
Ti va se stasera facciamo un’uscita tutti insieme? Tu con
tutto il tuo gruppo ed io con il mio migliore amico. >>
le propone Teddy.
<<
Sì, si potrebbe fare. Prima però devo chiedere a
loro. >>
<<
Certo. Voi dove alloggiate? >>
<<
al Cove Atlantis. Voi? >>
<<
Al Reef Atlantis, che è poi vicino al Cove Atlantis, se non
sbaglio. >>
<<
Sì, sono vicini. >>
<<
Perfetto. >>
Tibbie e Teddy
si scambiano un sorriso.
Più
tardi, mentre mangiano.
<<
Per quanto tempo rimarrete qui? >> gli chiede Tibbie.
<<
Siamo arrivati sabato e partiamo il trentuno. Voi? >>
<<
Siamo arrivati ieri, come ti ho detto, e partiamo il primo agosto. Due
settimane come voi. >>
<<
Meno male, così possiamo vederci. È la prima
volta che vengo qui, ma ho visto questo posto nei film e in alcuni
telefilm, e mi è piaciuto sin da subito. Come potrebbe non
piacerti un posto del genere? >>
<<
Infatti, per me vale lo stesso. L’ho visto in quel film con
le gemelle Olsen, “Holiday in the sun”, non so se
lo conosci? E anche in “Tutto in famiglia” e
“Ugly Betty”. >>
<<
Sì, conosco “Holiday in the sun”, ma non
eri un po’ piccola per vederlo? È del 2001. Io
avevo cinque. >>
<<
Infatti, le mie sorelle me l’hanno fatto rivedere quando ero
più grande. Loro avevano nove e sette anni quando
è uscito. >>
<<
È carino quel film e poi le gemelle Olsen sono parecchio
fighe. >>
<<
Io le adoro. Tutti in famiglia le seguiamo, soprattutto io e le mie
sorelle. >>
<<
Hanno fatto un sacco di film e “Holiday in the sun”
è quello che preferisco, dopo “Due gemelle a
Parigi”, ovviamente. Quello è un classico.
>>
<<
Già. Anche “Due gemelle a Londra” e
“Due gemelle in Australia”, però.
>>
<<
Sì, in effetti, sì. >>
Tibbie e Teddy
continuano a mangiare e chiacchierare, conoscendosi un po’.
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Capitolo 18 *** Faccio quello che il mio cuore mi dice di fare ***
18
Faccio
quello che il mio cuore mi dice di fare
La sera stessa,
i giovani Bennet e Darcy sono in compagnia di Teddy e il suo migliore
amico, Paul, al Bahamian Club, e dopo la cena andranno al
Dragon’s.
Alcuni camerieri
escono dalla cucina, tra cui quello della sera prima e quello che aveva
guardato varie volte Effie.
Si accorge che
c’è lei con tutto il suo gruppo, così
si rivolge a un suo collega e gli dice:
<<
Quel tavolo con quei ragazzi lo faccio io. >>
<<
C’è una che t’interessa? >>
Il cameriere
risponde di sì e così si avvicina al loro tavolo.
<<
Siete già pronti per ordinare? >> chiede loro
il cameriere.
<<
Sì. >> risponde Dylan.
Ognuno fa la
propria ordinazione e dopo che il cameriere si è scritto
tutto, torna in cucina.
Una decina di
minuti dopo, il cameriere torna con tre portate. Cinque minuti dopo,
ritorna con altre tre, tra cui quella di Effie.
Quando le mette
davanti il piatto, accanto c’è un foglietto. Lei
se ne accorge e lo osserva, mentre mette sul tavolo gli altri due
piatti.
Mentre lui si
allontana dal tavolo, lei prende il foglietto, lo apre e inizia a
leggerlo nella mente:
<<
Sai che sei molto carina? Cosa fate dopo cena? Ti va di vederci? Ethan.
>>
Per le ultime
tre portate arriva un altro cameriere, così Effie lo ferma
un attimo e gli dice:
<<
Un suo collega mi ha dato un foglietto prima. Gli può dire
che andiamo al Dragon’s stasera? >>
<<
Okay. Come si chiama il mio collega? >>
<<
Ethan. >>
<<
Okay, glielo dirò. Buon appetito, ragazzi! >>
<<
Grazie mille. >>
<<
Cosa diceva il foglietto? >> le chiede Sarah, voltandosi
verso la sorella maggiore.
Effie
dà il foglietto alla sorella e insieme a Tibbie lo leggono.
Una volta averlo
letto, Sarah lo ridà alla sorella e le dice:
<<
Era ora che facesse qualcosa. Ieri sera ti ha fissato per tutto il
tempo che siamo stati qui. >>
<<
Sì, infatti. >> concorda Tibbie.
<<
Sono contenta che abbia fatto qualcosa. Mi sembra un ragazzo molto
carino e, come avete detto voi, ieri sera non faceva altro che
fissarmi. >>
In piena serata,
i ragazzi arrivano al Dragon’s.
<<
Mi raccomando, ubriacati come ieri sera. >> le dice Finn,
prendendola in giro.
<<
Che simpatico. >> dice Sarah, facendogli un sorrisetto.
<<
Finn ha ragione. >> salta su Gabe.
<<
Almeno su una cosa siete d’accordo. >>
Poco dopo,
dentro il Dragon’s, Effie inizia a cercare Ethan.
<<
Guarda, Eff, c’è il tuo cameriere preferito!
>> esclama Tibbie.
Effie guarda
dove sta guardando la sorella e vedendo Ethan, lo raggiunge subito.
<<
Ciao. >> lo saluta lei.
<<
Ciao. >> dice lui, facendole un gran sorriso.
I due si
squadrano dalla testa ai piedi, poi Ethan le porge la mano e le dice:
<<
Comunque io sono Ethan, piacere. >>
<<
Effie. >> dice lei, stringendogliela.
Intanto gli
altri hanno preso due tavoli vicini e si sono messi a sedere. Dylan,
Finn, Oliver e Gabe, seguiti da Sarah, Paul, Teddy e Tibbie.
Gli ultimi due
vanno subito dritti verso la pista, seguiti dai due fratelli Bennet.
Paul, il
migliore amico di Teddy, si volta verso Sarah e le chiede:
<<
Allora, Sarah, quanti anni hai? >>
<<
Sedici. Tu?”
<<
Quattordici. >>
Sarah si volta
un attimo verso i fratelli Darcy, e Paul continua a parlare,
chiedendole:
<<
Ce l’hai il ragazzo? >>
<<
No, ma… >> risponde lei, voltandosi verso Paul.
<<
C’è uno che ti piace? >>
<<
S-sì. >>
Sarah si volta
un’altra volta verso i fratelli Darcy, e Paul le chiede:
<<
Ti va di ballare? >>
<<
No. Ti ringrazio, ma non mi va. >>
<<
Oh, okay. >>
Intanto si alza
dalla sedia e, prima di raggiungere la pista, si volta verso Sarah e le
dice:
<<
Se cambi idea, sai dove trovarmi. >>
<<
Okay. >>
Appena Paul se
n’è andato via, Sarah si alza e si siede in mezzo
ai fratelli Darcy.
<<
Ci stava provando di brutto con te quel Paul. È piccolino,
però si dà da fare. >> esclama Finn.
<<
Sì. È carino, per l’amore di Dio,
però… >>
Intanto, al bar,
Effie ed Ethan si sono seduti al bancone e hanno ordinato due drink.
<<
Allora, Effie, quanti anni hai? >>
<<
Diciotto. Tu? >>
<<
Venti. >>
<<
Come si sta a lavorare qui? >>
<<
Tutto sommato bene, dai. È come essere in un paradiso tutti
i giorni. Tu lavori? >>
<<
No, a settembre inizierò il primo anno di
università. >>
<<
Davvero? Quale università? >>
<<
UCLA. >>
<<
Sei di Los Angeles? >>
<<
Sì. Tu di dove? >>
<<
Sacramento. >>
<<
Trovarne uno di Los Angeles. >> dice Effie, fra
sé e sé.
<<
Chi sono tutti quei ragazzi con cui sei venuta? >> le
chiede lui, curioso.
<<
I miei fratelli e le mie sorelle e i nostri due amici, anche loro
fratelli. >>
<<
Wow! Io ho solo una sorella, più piccola di sei anni.
>>
<<
Andate d’accordo? >>
<<
Abbastanza. Però da quando ho iniziato a lavorare qui, ci
vediamo pochissimo. >>
<<
E da quanto lavori qui? >>
<<
Da circa un anno e mezzo. >>
<<
Wow, tanto. >>
<<
Sì, abbastanza. >>
Poco dopo Effie
ed Ethan vanno a ballare.
Qualche minuto
dopo l’una, Sarah, i fratelli Darcy, Oliver, Dylan, Paul,
Teddy e Tibbie sono al tavolo, mentre Effie è ancora insieme
a Ethan.
<<
Io vado in bagno. >> salta su Sarah.
Sarah si alza
dal divanetto e va dritta verso il bagno delle signore.
Finn la osserva
andarsene e dirigersi verso il bagno.
Poco dopo si
alza e va al bagno anche lui. Non va a quello degli uomini, ma in
quello delle donne, per poter stare un po’ da solo con Sarah,
senza che nessuno li veda e senza che Gabe possa essere geloso,
guardandoli.
Quando entra nel
bagno, Sarah sta facendo pipì e lui non dice niente.
Quando esce,
vedendolo lì, esclama:
<<
Che ci fai qui? Stavolta non sono ubriaca, non c’è
bisogno che ti prendi cura di me. >>
<<
Volevo solo stare un po’ con te, senza farci vedere da
nessuno. E Gabe sarebbe stato geloso. >>
<<
Ah. >> dice semplicemente lei.
Mentre Sarah si
guarda allo specchio, Finn le chiede:
<<
Ci sarà mai concesso di vedere quella tua lista?”
<<
No, perché è una cosa mia. E poi sapete
già cosa mi piace e cosa non mi piace di voi.
>>
<<
Sì, però almeno una sbirciatina non sarebbe male.
>>
<<
Non insistere, Finn. >>
<<
Okay. >>
Intanto, fuori
dal bagno, il dj ha messo la canzone di Eminem e Rihanna: Love the way
you lie, che tra l’altro adorano tutti i Bennet e i Darcy.
<<
Senti che canzone c’è adesso. >>
esclama Sarah.
<<
Love the way you lie. >> dice subito Finn.
Sarah e Finn
ascoltano tutta la prima parte dove canta Eminem.
<<
Just gonna stand there
and watch me burn
Well that's alright because I
like the way it hurts. >>
Mentre cantano,
si guardano dritti negli occhi.
<<
Just gonna stand there
and hear me cry
Well
that's alright because I love the way you lie
I
love the way you lie.
I love the way you lie.
>>
Continuano a
guardarsi dritti negli occhi, cantando insieme la canzone.
<<
Just gonna stand there
and hear me cry
Well that's alright because I
love the way you lie. >>
<<
I love the way you lie.
>> canta infine Sarah.
Sarah gli
sorride e lui le restituisce il sorriso.
Finn si avvicina
al suo viso e la bacia.
<<
Perché mi fai questo, Finn? Perché? Ti rendi
conto che se mi guardi dritto negli occhi, mi canti una delle mie
canzoni preferite e dopo mi baci, mi viene la pelle d’oca e
le ginocchia cominciano a tremarmi? >>
<<
Faccio quello che il mio cuore mi dice di fare. >>
<<
Ed è un bene che il tuo cuore ti dica di baciarmi. Vorrei
tanto baciare te e Gabe, ma non posso farlo, perché ferirei
i sentimenti di entrambi baciandovi tutti e due. >>
<<
Non pretendo di fare l’amore con te, Sarah, ma almeno un
bacio sì. Mi piaci così tanto che non posso solo
guardarti senza baciarti. >>
<<
Lo so, Finn, e per me vale lo stesso, anche con Gabe, ma non posso.
Così abbiamo infranto il nostro patto. >>
<<
Lo so, e mi dispiace di averlo infranto, però io ti
desidero, Sarah, non sai quanto ti desidero. Ieri, prima, adesso, dopo,
domani, sempre. >> confessa Finn, accarezzandole una
guancia e continuando a guardarla negli occhi.
Sarah lo guarda
e ormai non sa più cosa dire.
Non ha ancora
preso la sua decisione, ma è comunque sulla buona strada.
Finn va per
baciarla un’altra volta e lei non si tira indietro.
Intanto, nella
pista da ballo, Effie ed Ethan stanno ballando la canzone.
Sono abbracciati
e quando inizia l’ultimo ritornello, lei si stacca da lui e,
dopo essersi guardati negli occhi, si baciano.
Nel bagno, Finn
e Sarah si stanno ancora baciando, ma a un certo punto lei si stacca da
lui e dice:
<<
Basta, Finn! Basta! >>
<<
Okay. >>
<<
Se sto baciando te, non vuol dire che ho scelto te. Non ho ancora preso
la mia decisione, quindi dovrai aspettare. >>
<<
Okay. >>
|
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Capitolo 19 *** La confessione ***
19
La
confessione
Martedì
20 luglio, i giovani Bennet e i giovani Darcy si svegliano piuttosto
tardi, la mattina del secondo giorno.
Nella suite
delle ragazze, Tibbie e Sarah stanno ancora dormendo, mentre Effie ha
aperto gli occhi da una decina di minuti.
Sta riflettendo
tra sé e sé e pensa che da quando sono arrivati
lì all’Atlantis, ha già conosciuto due
ragazzi: Andrew, il dj del Dragon’s, che ha scoperto essere
anche il dj dell’Aura, ed Ethan, il cameriere del Bahamian
Club.
E per fortuna
che Andrew non c’era al Dragon’s la sera prima,
altrimenti si sarebbe accorto di lei ed Ethan e anche del loro bacio.
Poi pensa al
loro bacio durante la canzone “Love the way you
lie” e pensa a quanto è stato bellissimo e che
vorrebbe che succedesse altre volte.
Una volta che si
alzano tutte, e si preparano per andare a fare colazione allo
Starbucks, Sarah e Tibbie vedono la sorella maggiore molto silenziosa e
presa dai suoi pensieri.
<<
Come mai sei così silenziosa, Eff? >> le
chiede Sarah.
<<
È da quando ho aperto gli occhi stamattina che penso al
fatto di aver conosciuto già due ragazzi. E uno di loro
l’ho baciato ieri sera. >>
<<
Siamo venuti qui in vacanza per due settimane, è del tutto
normale, direi. >>
<<
Lo so, lo so, però Ethan e Andrew m’interessano
davvero. Tutti e due. >>
<<
Decidi tu, Eff. Puoi decidere di continuare a frequentare entrambi o
puoi decidere di frequentarne solo uno. >>
<<
Per il momento decido di frequentarli entrambi, poi si
vedrà. >>
Più
tardi, dentro Starbucks, mentre i Bennet e i Darcy stanno facendo
colazione, si avvicina a loro Teddy, che si rivolge a Tibbie e le dice:
<<
Ciao, bellissima. >>
<<
Teddy, ciao. >> lo saluta lei.
<<
Dove andate di bello dopo colazione? >>
<<
A dire la verità non l’abbiamo ancora deciso.
>>
Tibbie si volta
verso il gruppo e chiede loro:
<<
Dove andiamo dopo colazione? >>
Prima che
qualcuno del gruppo riesca a rispondere, Teddy propone:
<<
Volete venire con noi in spiaggia? >>
<<
Per me va bene. >>
Anche gli altri
sono d’accordo e dopo colazione tutto il gruppo, compresi
Teddy e Paul, vanno alla Paradise Beach Lagoon.
Le sorelle
Bennet stanno prendendo il sole tranquillamente sui lettini e a un
certo punto arrivano i ragazzi. Dylan e Oliver prendono Effie, Finn e
Gabe prendono Sarah, e Paul e Teddy prendono Tibbie. Vanno verso il
mare e le gettano nell’acqua e poi si buttano tutti.
<<
Ragazzi! >> esclama Effie.
<<
È un gran caldo oggi, ragazze. Un bel tuffo in acqua vi fa
solo bene. >> dice Dylan.
Le tre sorelle
guardano i ragazzi rassegnate e subito dopo tutte e tre cominciano a
spruzzare i ragazzi.
<<
Okay, okay, basta! Vi siete vendicate abbastanza! >>
esclama Dylan.
Le tre sorelle
si danno un cinque soddisfatte, ridacchiando.
Un attimo dopo,
tutti smettono di spruzzarsi a vicenda e pian piano cominciano a
nuotare per i cavoli propri.
Tibbie e Teddy
stanno sempre vicini.
Quando Effie e
Sarah vengono su dall’acqua, tornano dai loro sdrai.
Poco dopo
essersi sedute, Effie nota due bagnini che camminano sulla spiaggia,
con la canotta rossa con scritto “LIFEGUARD” in
bianco.
<<
Niente male. >> dice lei, togliendosi gli occhiali da
sole.
<<
Chi? >> chiede Sarah.
<<
Quei due là. >> risponde Effie, indicandole i
due bagnini.
<<
Sì, non male. >>
<<
Già. >> concorda Effie, continuando a
guardarli.
Intanto, dagli
scogli, Teddy e Tibbie stanno chiacchierando.
<<
Credo che Paul non abbia fatto colpo su tua sorella. >>
<<
Sarah dici? >>
<<
Sì. >>
<<
Forse perché per lei è troppo piccolo.
>>
<<
Oppure perché ha già qualcuno. >>
<<
No, quello no. Non ha il ragazzo. Però tipo tre settimane
fa, ho notato che Gabe e Finn la fissavano. Le ho chiesto il
perché e lei mi ha detto che non lo sapeva. >>
<<
Ah. >>
Teddy la guarda
stare a galla e rilassarsi nell’acqua, e le chiede:
<<
Posso farti una domanda un po’ personale? >>
<<
Sì. >>
<<
Hai mai avuto un ragazzo? >>
<<
No. >>
<<
Quindi immagino che non avrai neanche mai dato o ricevuto un bacio?
>>
<<
Immagini bene. Perché tu sì, invece?
>>
<<
Quest’inverno ho avuto una ragazza, ma è durata
solo un mese e mezzo. >>
<<
Ma tu hai un anno in più di me, quindi hai anche un anno in
più di vita. >> ridacchia Tibbie.
Teddy ridacchia
insieme a Tibbie e poi dice:
<<
Ma tu sei molto carina, mi stupisce che qualcuno non ti abbia mai
chiesto di uscire. >>
Tibbie gli
sorride, felice del complimento che ha appena ricevuto.
<<
Probabilmente non vedevano bene quanto sei carina. >>
Tibbie gli
sorride, un po’ imbarazzata.
Teddy si
avvicina al suo viso e improvvisamente Tibbie dice:
<<
Aspetta. Che intenzioni hai? >>
Teddy si tira un
po’ indietro e risponde:
<<
Volevo baciarti, ma forse tu non vuoi. >>
<<
A dire la verità non so se voglio o no. Non l’ho
mai fatto e non so come si fa. >>
<<
Non ti preoccupare per quello, segui me. >>
Teddy si
riavvicina al suo viso e, prima di essere baciata, Tibbie esclama:
<<
Okay. >>
Farfalle nello
stomaco, fuochi d’artificio, un insieme di emozioni che la
più piccola delle Bennet non aveva mai provato.
Dopo il suo
primo bacio, guardando Teddy gli sorride.
<<
Allora? >>
<<
Allora è stato bello. Davvero. È stato anche
strano, a dire la verità. >>
<<
Lo so, è normale. >>
Si guardano
negli occhi e Teddy va per baciarla un’altra volta.
Anche con il suo
secondo bacio Tibbie ha provato un insieme di emozioni che sono
indescrivibili.
Più
tardi, Paul, Teddy e Tibbie sono sdraiati sui loro lettini e stanno
tranquillamente prendendo il sole, mentre Effie, Sarah, Dylan, in
squadra insieme, e i fratelli Darcy e Oliver, in un’altra
squadra, stanno giocando a pallavolo sulla riva.
Una decina di
minuti dopo, Sarah lancia la palla alla squadra avversaria e arriva da
Finn e Gabe, che sono uno vicino all’altro.
Entrambi i
fratelli Darcy guardano arrivare la palla, e Finn esclama:
<<
Mia! >>
Gabe
però s’intromette e la rilancia
all’altra squadra.
Finn si rivolge
al fratello e gli dice:
<<
Avevo detto mia! Dovevo prenderla io, non tu! >>
<<
Non ti muovevi, così l’ho presa prima io.
>>
<<
Ma cosa stai dicendo, Gabe? Appena ho detto mia l’avrei
presa, ma tu mi sei piombato davanti e te ne sei fregato.
>>
I due fratelli
cominciano a discutere e appena Sarah se ne accorge urla:
<<
Time out! Fermi, ragazzi. Fermiamoci un attimo. >>
Sarah raggiunge
i giovani Darcy e, una volta arrivata, chiede loro:
<<
Ragazzi, qual è il problema? >>
I due fratelli
parlano contemporaneamente e Sarah non capisce nulla.
<<
Parlate uno alla volta, non ho capito niente.
Cos’è successo, Finn? >>
Ancora prima che
Finn riesca a dire qualcosa, Gabe interviene dicendo:
<<
Allora è vero che preferisci lui a me! Hai sempre preferito
lui a me. L’ho sempre sospettato. >>
Nessuno dice
niente. Silenzio di tomba.
Sarah
è rimasta di sasso per quello che ha detto Gabe. Ma non per
quello che ha detto, ma per averlo detto davanti a tutti, senza
preoccuparsi di niente.
<<
Che cosa? Tu preferisci lui a Finn? Cosa significa, scusate? Qualcuno
mi spieghi qualcosa? >> chiede Oliver, confuso.
Sarah guarda il
fratello e non sa cosa dire.
Intanto, Effie,
che è accanto a Dylan, ad alcuni metri di distanza, chiede:
<<
Tutto okay, ragazzi? >>
<<
Venite qui, ragazzi! >> esclama Oliver, rivolgendosi a
Dylan ed Effie.
Effie e Dylan li
raggiungono e intanto Sarah è imbarazzatissima, e Oliver
è ansioso di aspettare che lei dica qualcosa.
<<
Allora? Cos’è successo? >> chiede
Dylan.
<<
Credo che Sarah abbia qualcosa da dirci. >> esclama
Oliver.
Sarah guarda i
fratelli Darcy spaventata e preoccupata, e Finn lancia
un’occhiata fulminea a Gabe.
<<
Allora, Sarah, perché Gabe ha detto quelle cose?
>> chiede Oliver.
<<
Cosa? >> interviene Effie.
Sarah non
risponde e guarda la sorella.
Dopo fa un
respiro e dice:
<<
Allora è vero che preferisci lui a me! Hai sempre preferito
lui a me. L’ho sempre sospettato. >>
Effie
è perplessa, al contrario di Dylan, invece, che sa
già tutto, e guarda la sorella come per dirle:
<<
Ormai confessa, non puoi fare altro. >>
<<
Spiegami, perché non ho capito. >> dice Effie.
Sarah
dà un ultimo sguardo ai fratelli Darcy e a suo fratello
Dylan prima di confessare tutto, e, dopo aver fatto un respiro
profondo, confessa ogni cosa.
<<
A me piacciono Finn e Gabe, e io piaccio a loro, e devo scegliere uno
di loro due. Ecco il perché di quella frase. >>
Tutti rimangono
muti come dei pesci e scioccati da quella confessione.
Sarah guarda per
la prima volta Finn e Gabe dopo aver detto a tutti la
verità, anche se in realtà manca Tibbie.
<<
Tu, Finn e Gabe? Tu che devi sceglierne uno? Tu? >>
esclama Effie.
Sarah fa cenno
di sì con la testa alla sorella, un po’ confusa.
<<
Wow! Ci hai proprio stupiti, Sarah. >> afferma Oliver.
<<
Io lo sapevo già, ragazzi. Sarah me l’ha
confessato un po’ di tempo fa, dopo che io le avevo chiesto
spiegazioni sul perché loro l’avessero guardata in
un certo modo. >> confessa Dylan.
Oliver si volta
verso Paul, Teddy e Tibbie che stanno prendendo il sole.
<<
Tibbie! >> la chiama Oliver.
La prima volta
lei non sente, così Oliver si avvicina un po’ e la
richiama.
Lei sente e si
mette a sedere sullo sdraio e, rivolta verso il fratello, chiede:
<<
Che c’è, Oliver? >>
<<
Vieni qui! C’è una cosa che devi sapere anche tu.
>>
<<
Arrivo! >>
Tibbie si alza e
raggiunge gli altri.
<<
Allora, cos’è che dovrei sapere anch’io?
>> chiede Tibbie, raggiungendo tutti.
Sarah guarda la
sorella e dice:
<<
A me piacciono Finn e Gabe, e io piaccio a loro, e devo scegliere uno
di loro due. >>
<<
Davvero? >>
<<
Sì. >>
<<
Ecco perché quella volta in piscina ti hanno guardata. Ora
capisco. >>
<<
E ora capisco anche quella lite sugli scivoli e quella sfida.
>> salta su Effie.
<<
È vero. Adesso quadra tutto. Ma perché non ce
l’avete detto prima? >> domanda Oliver.
<<
Non volevamo che tutti lo sapessero. Volevamo tenercelo per noi, almeno
finché io non avrei fatto la mia scelta. >>
risponde Sarah.
<<
Però almeno alle tue sorelle potevi dirlo. Almeno a noi due.
>> dice Effie.
<<
Certo, così io sarei stato l’unico a non saperlo.
>> salta su Oliver.
<<
Non avremmo detto niente finché io non avrei scelto.
>>
I fratelli Darcy
non hanno ancora detto niente da quando Gabe ha detto quello che non
doveva dire.
<<
E quando sceglierai? >> chiede Tibbie.
<<
Non lo so. Ho anche fatto una lista di pro e contro su di loro che
magari potrebbe darmi una mano. >>
<<
E quindi, una volta che avrai scelto, ti metterai con uno di loro,
giusto? >>
<<
Sì. Ma non voglio assolutamente che nessuno di voi mi aiuti.
La scelta spetta solo e soltanto a me e a nessun altro. >>
<<
Non c’è motivo di intromettersi. >>
dice Effie.
<<
Bene. Adesso che sapete tutto possiamo anche continuare con quello che
stavamo facendo prima. >>
Tibbie ritorna
da Paul e Teddy, e la partita di pallavolo continua.
Una decina di
minuti dopo, durante la partita, Oliver tira la palla alla squadra
avversaria. Va in direzione di Effie, ma lei non la prende,
così la va a recuperare. Per sua fortuna finisce proprio da
uno dei due bagnini.
Quando vedono
arrivare la palla, uno dei due si alza e la raccoglie.
Intanto Effie
arriva lì e quello che ha preso la palla le chiede:
<<
È tua? >>
<<
Sì. >>
Prima che lui
gliela passi, dice:
<<
Prima di ridartela, posso sapere il tuo nome? >>
Effie lo guarda
e dopo qualche secondo dice:
<<
Effie. >>
Lui le porge la
mano libera e dice:
<<
Jasper. >>
Intanto arriva
l’altro bagnino, che dice:
<<
Ciao, io sono Francis, invece. >>
Francis le porge
la mano e lei, mentre gliela stringe, dice:
<<
Effie, piacere. >>
<<
Sei qui in vacanza? >> le chiede Francis.
<<
Sì. >>
Effie li guarda
entrambi e loro guardano lei.
Intanto Sarah,
vedendola parlare con i due bagnini, va da lei e dice:
<<
Hey, Eff! Ti muovi? Ti stiamo aspettando. >>
Effie si volta
verso la sorella, mentre sta osservando per bene i due bagnini, e le
dice:
<<
Sì, adesso arrivo. >>
<<
Okay. >>
<<
E tu chi sei? >> chiede Jasper.
<<
Sua sorella Sarah. >>
<<
Quanti anni avete, ragazze? >> chiede loro Francis.
<<
Io diciotto, lei sedici. Voi? >> risponde Effie.
<<
Ventidue entrambi. >> risponde Francis.
Intanto Finn e
Gabe si sono accorti che Sarah sta parlando con quei due bagnini e
diventano gelosi, così il maggiore dei Darcy dice:
<<
Ragazze, tornate qui! La partita deve continuare. >>
<<
Dai, andiamo, Eff. >>
<<
Ciao, ragazzi. È stato un piacere conoscervi.
>> dice Effie, sorridendo loro.
I due bagnini le
salutano e le due sorelle ritornano a giocare.
Quando la
partita finisce, i ragazzi tornano dai loro sdrai.
Sarah rimane
vicino ai fratelli Darcy e, rivolgendosi a Gabe, gli dice:
<<
Complimenti, Gabe. Davvero complimenti per prima. >>
<<
Scusami tantissimo, Sarah, ma mi è scappato. Non ce la
facevo più. Prima o poi l’avrebbero saputo
comunque. >>
<<
Sì, ma gliel’avrei detto io tranquillamente, e non
di certo in un momento così. >>
<<
Scusami ancora. Non sono riuscito a trattenermi. È anche per
il fatto che sono stressato perché non hai ancora scelto.
Sono più di due settimane che Finn ha detto che prova
qualcosa, e un mese e mezzo che hai capito di provare qualcosa per noi
ed io per te. >>
<<
Concordo con Gabe. Ti abbiamo dato tempo, tutto quello che ti serviva,
però adesso te ne stai prendendo un po’ troppo.
Scusami se te lo dico, ma non ce la facciamo più.
>> salta su Finn.
<<
Lo so, ragazzi, lo so, ma mi piacete entrambi allo stesso modo.
È difficile per me scegliere. >>
<<
Ti diamo ancora due giorni per decidere. Nessuno di noi due vuole
rinunciare a te, o sbaglio, Finn? >>
<<
Non sbagli. Scegli Sarah. Ti diamo tempo fino a giovedì.
>> afferma Finn.
<<
Va bene. Ma non dovreste mettermi tutta questa fretta. >>
<<
Lo sappiamo, ma siamo stanchi e stressati entrambi. Cerca di capire.
>>
Sarah fa un
respiro e dice:
<<
Okay. >>
|
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Capitolo 20 *** Quando le cose si complicano ***
20
Quando
le cose si complicano
Per pranzo tutto
il gruppo va al Marketplace.
Mentre sono
tutti al tavolo a mangiare, Effie si alza per andare in bagno.
Prima che riesca
a entrare, qualcuno la prende per un braccio, lei si volta e dice:
<<
Hey, cosa…? >>
<<
Ciao. >> la saluta Andrew.
Andrew lascia
andare il braccio di Effie e lei lo saluta.
<<
Anche tu qui a pranzo? >>
<<
Sì, sono con tutto il gruppo. >>
<<
Io invece sono con un bagnino. >>
Alla parola
bagnino, Effie si preoccupa, perché potrebbe essere uno di
quelli di stamattina in spiaggia.
<<
Sapete già dove andate nel pomeriggio? >>
<<
No, non abbiamo ancora deciso, ma pensavamo di andare alla Power Tower.
>> risponde Effie.
<<
Non ci siete ancora andati? >>
<<
No. >>
<<
Dovete andarci. Assolutamente. Va bene se mi aggrego anch’io?
>>
<<
Sì, no problem. >>
<<
Subito dopo pranzo cos’hai da fare? >>
<<
niente. Perché? >>
<<
Ti porto in un posto bellissimo. Da quando siete arrivati dove siete
andati? >>
<<
Alla Mayan Temple Pool, al Mayan Temple, ovviamente, alla Baths Pool e
alla Paradise Beach Lagoon. >>
<<
Perfetto. Dove alloggi? >>
<<
Al Cove Atlantis. >>
<<
Allora va bene se ci troviamo nella hall del Cove Atlantis alle due?
>>
<<
Sì, è perfetto. >>
<<
Allora ci vediamo dopo. >>
<<
Sì. >>
<<
Perché ci hai messo così tanto? >>
le chiede Sarah, quando Effie torna al tavolo.
<<
Fuori dal bagno ho incontrato Andrew, e ci siamo dati appuntamento alle
due nella hall del Cove Atlantis. Ha detto che vuole portarmi in un
posto. >>
<<
Ah, wow. >>
<<
Allora finiamo di mangiare in fretta, così ti aiutiamo a
scegliere come vestirti. >> salta su Tibbie.
<<
Volentieri, sorellina. >>
Le sorelle
Bennet escono prima dal Marketplace e, nel tragitto dal ristorante al
Cove Atlantis, incontrano i due bagnini della Paradise Beach Lagoon.
Mentre Effie, Sarah e Tibbie stanno camminando, Francis e Jasper vedono
la maggiore delle Bennet e la chiamano.
Dopo aver
sentito chiamare il suo nome, Effie si guarda intorno e li vede che
vengono verso di lei.
<<
Ciao, ragazze. >> esclama Francis.
<<
Ciao. >> li saluta Effie.
<<
Dove andate così di fretta? >> chiede Jasper.
<<
Alle due mi devo vedere con una persona. >> risponde
Effie.
<<
Un ragazzo? >> chiede Jasper.
<<
Sì. >>
<<
Una ragazza così bella non può non avere il
ragazzo. >> salta su Francis.
<<
In realtà non ce l’ho. >>
<<
Beh, comunque qualcuno che ti ronza intorno ce l’hai.
>>
I due bagnini la
squadrano dalla testa ai piedi.
Jasper guarda la
più piccola delle Bennet e chiede:
<<
E lei chi è? >>
<<
Tibbie, l’altra mia sorella minore. >> risponde
Effie.
<<
Scusate, ragazzi, ma abbiamo un po’ fretta. Ciao!
>> aggiunge Effie, prendendo per mano le sorelle e
allontanandosi.
I due bagnini
salutano le sorelle Bennet e continuano per la loro strada.
Mezz’ora
dopo, nella suite delle sorelle Bennett, Effie è indecisa su
come vestirsi per l’appuntamento con Andrew, e dopo un
po’ di tempo decide per un semplice vestito di marca
Hollister.
Alle 14, nella
hall del Cove Atlantis, Effie è a sedere su uno dei
divanetti.
<<
Ciao, splendore. >> la saluta Andrew.
<<
Ciao. >> lo saluta lei, con un sorriso.
<<
Allora, dove mi porti? >> chiede Effie, alzandosi dal
divanetto e iniziando a camminare accanto a Andrew.
<<
Vedrai. >>
<<
Dai, ma non me lo puoi dire adesso? >>
<<
No. Quando arriveremo, lo vedrai. È un posto bellissimo.
>>
<<
Okay. >>
Andrew ha
portato Effie alla Dig, una galleria con una serie di acquari, che si
trova sotto l’atrio della Royal Tower.
<<
Ed eccoci alla Dig. >> esclama Andrew, fermandosi
all’entrata.
<<
Wow! >> esclama Effie, guardandosi intorno.
Andrew ed Effie
entrano e cominciano a guardare gli acquari.
<<
Allora ti piace? >>
<<
Sì, è bellissimo. >>
<<
Sono contento che ti piaccia. >>
Effie gli
sorride, mentre continuano a camminare, guardando i pesci dentro gli
acquari.
Mentre girano e
stanno guardando gli acquari, decidono di mettersi a sedere.
<<
Te l’ho già detto che oggi sei molto carina?
>>
<<
No, ancora non me l’avevi detto. >>
<<
Beh, allora te l’ho detto adesso. >>
<<
Grazie. >>
Continuano a
chiacchierare ancora un po’ e poi si alzano, riprendendo a
camminare.
A un certo punto
si fermano a guardare uno degli acquari e, dopo essersi guardati per
alcuni secondi, lui si avvicina al suo viso e la bacia.
Dopo il bacio,
lei gli sorride e lui le dice:
<<
Stasera ti va di venire all’Aura? Io suono lì.
>>
<<
Sì. Saremmo venuti comunque. >>
<<
Perfetto. >>
In pieno
pomeriggio, i Bennet, i Darcy, Teddy, Paul e Andrew sono alla Power
Tower.
<<
Tu che ci sei già stato, da dove ci consigli
d’iniziare? >> chiede Effie ad Andrew.
<<
The Abyss. È la migliore. >>
<<
Allora vada per The Abyss. >>
Il maggiore dei
Bennet va per primo, seguito da Oliver, Andrew ed Effie. Poi
è la volta di Teddy, Tibbie, Paul, e infine dei fratelli
Darcy e Sarah.
Sarah si guarda
intorno meravigliata, dopo essere arrivata nella piscina alla fine
dello scivolo, che non è altro che una grotta.
<<
È bellissimo questo posto. >> esclama lei,
guardandosi intorno.
<<
Sì. >> concorda Finn.
<<
Sembra di stare veramente in una grotta. >> esclama Gabe.
<<
Beh, tecnicamente ci siamo. >>
I fratelli Darcy
e Sarah guardano i pesci attraverso il vetro, che si trova accanto alla
cascata.
Sarah guarda
prima Finn, alla sua sinistra, e dopo Gabe, alla sua destra, e in
seguito, continuando a guardare i pesci, dice:
<<
Domani è il grande giorno. >>
<<
Sì. >> dice Finn, voltandosi un attimo a
guardarla.
<<
Finalmente. >> dice invece Gabe.
<<
Avanti, Gabe, sai benissimo che non è facile.
>>
<<
Quando ce lo dirai? Mattina, pomeriggio, sera? >> chiede
Finn.
<<
Non lo so. Vuoi che prendiamo anche un appuntamento? Quando
succederà, succederà. Non assillatemi, ragazzi.
>>
<<
Ma sei stata tu a iniziare il discorso. >>
<<
Sì, è vero, però adesso si deve
interrompere qui. >>
<<
Okay. >> dico entrambi i fratelli Darcy.
Poco prima delle
20, nella suite delle sorelle Bennett, in una delle due stanze, tutte e
tre le ragazze si stanno preparando per andare a cena.
<<
Ragazze, vi devo confessare una cosa. >> esclama Effie,
mettendosi i sandali.
<<
Cosa? >> chiede Sarah.
<<
Andrew ed io ci siamo baciati oggi pomeriggio. >>
<<
Stai scherzando? >> le chiede Sarah.
<<
Davvero, Eff, spero che tu stia scherzando. >> interviene
Tibbie.
<<
Non sto scherzando, ragazze. È stato lui a baciarmi, mentre
eravamo davanti a uno degli acquari. Cosa avrei dovuto fare?
Allontanarlo? >>
<<
Ma hai baciato anche Ethan ieri sera! O te lo sei dimenticato?
>> afferma Sarah.
<<
Non me lo sono dimenticato, me lo ricordo benissimo. Ma sono attratta
anche da Andrew, e forse anche da Francis e Jasper, i due bagnini della
spiaggia. >> confessa Effie.
<<
Dio, Effie, stai complicando le cose. Così diventi peggio di
me. Due anche anche, ma quattro no, sono troppi. Dai, renditene conto
anche tu. Sei più grande di me, dovresti capire meglio certe
cose. >>
<<
Sì, Eff, Sarah ha ragione. Due possono capitare, ma quattro
no. È praticamente impossibile. Ce ne sarà almeno
uno che ti attira più degli altri. >> afferma
Tibbie.
<<
Mi attirano tutti e quattro, ragazze. Andrew è molto carino
e dolce, e così anche Ethan, mentre Francis e Jasper sono
intriganti, sexy. >>
<<
Io non li conosco, però non penso che ognuno di loro sia
contento di sapere che tu sei attratta da ben quattro ragazzi diversi.
>>
<<
Lo penso anch’io, però è
così. Non posso farci niente. >>
<<
Sì, invece, che puoi fare qualcosa. Staremo qui solo due
settimane e dopo ce ne andremo, e non li rivedrai mai più.
>> le dice Sarah.
<<
Sì, è vero. Andrew è di New York,
dalla parte opposta a dove viviamo noi, ed Ethan è di
Sacramento, mentre Francis e Jasper non so neanche di dove sono.
>>
<<
Appunto. Non c’è futuro, Eff. >>
<<
Verissimo. Può succedere qualcosa adesso. Ma dopo? Cosa
succederà quando ce ne andremo? >> le chiede
Tibbie.
<<
Perché devo pensare per forza al futuro? Non posso pensare
solo al presente? >>
<<
Puoi anche pensare solo al presente, ma quando sarà il
momento di tornare a Los Angeles, dovrai salutarli e lasciarli qui.
>> le dice Sarah.
<<
Sì, ma per il momento non ci voglio pensare, e non voglio
che voi me lo facciate venire in mente, okay? >>
<<
Okay. >> dice Sarah.
<<
Okay. >> dice anche Tibbie.
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Capitolo 21 *** Tutto è concesso prima di fare una scelta ***
21
Tutto
è concesso prima di fare una scelta
Come gli altri
giorni, tutto il gruppo va al Bahamiam Club per cenare.
<<
L’hai trovato? >> chiede Sarah.
<<
Per il momento no. >> risponde Effie, guardandosi intorno
alla ricerca di Ethan.
<<
Cosa farai quando vedrai Ethan? Non ti sentirai in colpa per aver
baciato anche Andrew e sentirti attratta dai quei due bagnini?
>> le chiede invece Tibbie.
Effie si volta
verso la sorellina e le dice:
<<
Smettila, Tibbie. >>
Effie continua a
guardarsi intorno, e Tibbie le dice:
<<
Okay, ma non dire che noi non ti avevamo avvertita. >>
<<
Giustamente. >> salta su Sarah.
<<
Anche tu? >> afferma Effie, voltandosi verso la sorella.
<<
Okay, okay, la smetto. >>
<<
Sarà meglio. >>
All’improvviso
arriva Ethan, pronto per prendere le ordinazioni.
<<
Ciao, ragazzi. >>
Effie si volta
verso Ethan, lui le sorride e lei ricambia il sorriso.
Ethan, a bassa
voce, si rivolge a Effie e le chiede:
<<
Come va? >>
<<
Bene. Te? >>
<<
Bene. >>
Intanto alcuni
di loro fanno la loro ordinazione.
Qualche minuto
dopo se ne va con tutte le ordinazioni.
Appena Ethan si
è allontanato, Effie si alza dalla sedia e lo raggiunge.
Lui si volta
subito e lei si avvicina.
<<
Ciao. >> la saluta lui.
<<
Ciao. >>
<<
Finisco alle undici, ti va di fare qualcosa? >> le
propone lui.
<<
sì, però sarò all’Aura con
tutto il gruppo. >>
<<
Okay. Allora appena stacco, mi cambio e poi ti raggiungo.
>>
<<
Perfetto. >>
Si guardano per
pochi secondi e poi lui dice:
<<
Vado. >>
<<
Anch’io. >>
Si salutano e
quando Effie torna al tavolo, Tibbie le chiede:
<<
Dove sei andata? >>
<<
A salutare Ethan. >>
<<
Ah. >>
<<
Smette alle undici e dopo ci raggiungerà all’Aura.
>>
<<
Ti ricordo che ci sarà anche Andrew stasera. E potresti
perfino trovare Francis e Jasper. >>
<<
Non ti preoccupare, saprò gestire la situazione.
>>
<<
Se lo dici tu. >>
Mentre la
maggiore e la più piccola delle Bennet si finiscono di
preparare, Sarah esce dalla suite per andare a prendere una
boccata d’aria e restare un po’ da sola
Si siede su uno
dei divanetti della hall del Cove Atlantis e continua a scrivere la
nuova canzone, iniziata qualche giorno fa.
A un certo punto
arriva Gabe, che si mette a sedere accanto e lei.
<<
Ciao. >>
<<
Ciao. >>
Sarah ha gli
occhi fissi sul testo della canzone.
<<
Nuova canzone? >>
<<
Sì. >>
<<
Come s’intitola? >>
<<
Ancora non lo so. Ho iniziato soltanto il primo verso. >>
<<
Ah, okay. >>
Gabe fa una
breve pausa e poi continua:
<<
Sono così entusiasta per domani. Finalmente farai la tua
scelta. >>
Sarah lo guarda
per un attimo, senza dire nulla.
<<
Perché non mi hai ancora guardato negli occhi? Ogni volta
che parliamo, ci guardiamo sempre negli occhi. >> le
chiede Gabe.
Sarah fa un
respiro, poi alza la testa e guarda Gabe negli occhi.
<<
Ecco, così va meglio. >>
Sarah gli fa un
leggero sorriso.
<<
Sappi, Sarah, che chiunque tu sceglierai, a me starà bene.
Che sia io o che sia Finn, è lo stesso.
L’importante è che per te sia davvero la scelta
giusta e che tu sia felice. >> le dice Gabe, mentre lei
ha lo sguardo fisso sul foglio.
<<
Grazie, Gabe. >> dice Sarah, appoggiando il blocchetto e
la penna sul divanetto accanto a lei, e abbracciando Gabe.
Quando si
staccano, si guardano dritti negli occhi.
<<
Sei bellissima vestita così. >>
<<
Grazie. >>
<<
Non riesco a stare qui a guardarti. >>
Gabe si avvicina
al suo viso e lei capisce che intenzioni ha, così si alza.
Gabe, a sua volta, si alza dal divanetto.
Sarah, vedendo
che anche Gabe è in piedi, va dietro la collana, accanto al
divanetto.
<<
Perché ti sei alzata? >> chiede lui, davanti a
lei.
<<
Perché lì siamo in bella vista, mentre qui dietro
non ci vede nessuno. >>
<<
Ah. Allora adesso continuo a fare quello che avrei fatto se non ti
fossi alzata. >>
Gabe si avvicina
di nuovo al suo viso e stavolta lei si fa baciare.
La bacia sulle
labbra, sul collo, fino ad arrivare quasi al seno e ad un certo punto
lei lo ferma.
<<
Gabe? >>
Si ferma subito
e, guardandola, le dice:
<<
Lo so, scusa, abbiamo infranto il patto. Mi dispiace, ma non ho saputo
resistere. >>
<<
Sì, so che abbiamo infranto quel patto. Ma tu saresti andato
avanti se io non ti avessi fermato? >>
<<
No, probabilmente mi sarei fermato. Anche se siamo dietro ad una
colonna, ci possono vedere comunque.
<<
Già. >>
<<
Posso dirti una cosa, Gabe? >> aggiunge Sarah.
<<
Certo. >>
<<
Voglio essere sincera con te. Anch’io e Finn ci siamo
baciati. Ieri sera, nel bagno del Dragon’s, durante Love the
way you lie. >>
<<
C’era da aspettarselo. >> dice lui,
semplicemente.
<<
Quindi ti sta bene? >>
<<
Sì, anche se è ovvio che mi rende geloso. Il
bacio tra noi due e quello tra te e Finn ti stanno aiutando a
scegliere. Tutto è concesso prima di fare una scelta.
>>
<<
Già. >> dice lei, sorridendogli.
|
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Capitolo 22 *** Credo di essere una di quelle ***
22
Credo
di essere una di quelle
Alle 21:30 tutto
il gruppo, compresi Teddy e Paul, va all’Aura Nightclub.
Quando entrano,
l’Aura ha appena aperto e c’è pochissima
gente.
Mentre scendono
le scale, si guardano intorno, mentre Gabe fissa Sarah. Lei a un certo
punto si volta verso di lui e si sorridono.
Finn se ne
accorge ed è geloso.
Una volta scese
le scale, prendono posto in uno dei divanetti dalla pista da ballo.
Qualche minuto
dopo, dalla postazione dei dj, arriva Andrew insieme a un altro ragazzo.
Effie lo vede e
aspetta che sia lui a notarla.
Qualche minuto
dopo Andrew si guarda intorno e vede Effie, e le sorride.
Lei gli sorride
a sua volta e subito dopo la saluta con la mano e le dice ciao.
<<
Ciao. >>
Effie si alza
dal divanetto e si avvicina.
<<
Quand’è che inizi a suonare? >>
<<
Tra una decina di minuti, più o meno. >>
<<
Non vedo l’ora. >>
Andrew presenta
Effie al ragazzo che è con lui, anch’egli dj, e
poi lei torna dagli altri.
Un’ora
dopo, l’Aura è affollato di gente.
Andrew fa una
breve pausa e raggiunge Effie dal divanetto.
<<
Allora, ti sono piaciute le canzoni che ho messo? >>
<<
Sì, molto. Grazie di aver messo di nuovo le canzoni di
Ke$ha. >>
<<
È stato un piacere. >>
Effie gli
sorride ed Andrew la squadra dalla testa ai piedi e poi, guardandola
negli occhi, le dice:
<<
Mi piace come sei vestita stasera. >>
<<
Grazie. >>
<<
Balliamo? Dopo devo tornare a suonare. >>
<<
Sì. >>
Andrew ed Effie
si alzano e vanno in pista.
Mentre ballano,
appiccicati, si guardano fissi negli occhi e, a un certo punto, si
baciano.
Circa una decina
di minuti dopo, Andrew torna a suonare ed Effie torna al tavolo dagli
altri.
<<
Bella scenetta lì in pista prima. >> esclama
Dylan.
<<
Ti prego, Dylan, non ti ci mettere anche tu. >>
<<
Noi lo diciamo solo per il tuo bene, Eff. Tra non molto
arriverà anche Ethan e dopo come farai? >>
<<
Non lo so. Mi verrà in mente qualcosa sul momento.
>>
Poco dopo,
mentre stanno tutti ballando, Effie vede Francis e Jasper.
Effie va subito
verso di loro e quando arriva, li saluta.
Francis e Jasper
la salutano a loro volta e la portano al tavolo, dove ci sono i loro
amici. Si siedono tutti e tre e la presentano al loro gruppetto di
amici.
Poco dopo vanno
a ballare tutti insieme.
Dalla folla di
gente che c’è sulla pista, Andrew non si accorge
di Effie, Francis e Jasper.
Effie balla in
mezzo tra Francis e Jasper. Una scena piuttosto spinta, che potrebbe
benissimo far pensare a qualcosa.
Una decina di
minuti dopo, Francis ritorna al tavolo insieme ad altri due suoi amici.
Effie e Jasper
invece rimangono, e ballano appiccicati e si guardano fissi negli occhi.
Qualche minuto
dopo, i due vengono via dalla pista e vanno dritti verso il bagno delle
donne.
Effie apre la
porta, guardandosi intorno, e, seguita da Jasper, entra. Appena
entrati, cominciano a baciarsi ed entrano in un gabinetto, chiudendo la
porta.
Continuano a
baciarsi e poi Jasper si siede sulla tavoletta del water e lei sopra di
lui, ritrovandosi faccia a faccia.
<<
Chissà dov’è andata a finire Effie?
>> si chiede Sarah.
<<
Io posso immaginarlo. >> salta su Dylan.
<<
Anch’io. Stava ballando talmente tanto appiccicata a quei due
che a momenti se li scopava lì, davanti a tutti.
>>
<<
Davvero. Non mi piace per niente come si sta comportando nostra
sorella. Con Daniel a Las Vegas, okay, ma qui si sta prendendo gioco di
ben quattro ragazzi. >> afferma Dylan.
<<
Condivido pienamente, fratellone. Non vorrei dirlo…
però penso che nostra sorella stia diventando…
>> interviene Tibbie.
<<
Non lo vorrei dire neanch’io, però…
>> dice Dylan.
<<
Sì, lo penso anch’io. >> concorda
Sarah.
<<
Beh, ma tu stai tra Finn e Gabe. >> salta su Oliver.
<<
Sono solo due, non quattro. È completamente diverso.
>>
<<
Sì, ma… >> insiste Oliver.
<<
Può capitare a tutti prima o poi, almeno una volta nella
vita, di dover scegliere tra due ragazzi o tra due ragazze.
>>
<<
Sì, è vero, Oliver. E poi loro provano veramente
qualcosa, non è una storiella estiva. >> salta
su Dylan.
Verso le 23.30,
Ethan arriva all’Aura.
Stanno tutti
ballando e Tibbie lo vede arrivare, così dà un
colpetto sul braccio della sorella e lei guarda dove Tibbie le sta
indicando.
<<
Ethan! >> esclama Effie, vedendolo.
Effie viene via
dalla pista da ballo e anche stavolta Andrew, con la folla che
c’è, non si è accorto di nulla.
<<
Ciao. >> la saluta lui.
<<
Ciao. >>
Effie lo porta
al loro tavolo e si mettono a sedere, e parlano un po’.
Si baciano
un’altra volta e poi vanno a ballare.
Qualche minuto
dopo la mezzanotte, quando Ethan si è allontanato da Effie,
Andrew va da lei.
Stavolta
però si è accorto di Effie tra la pista da ballo.
<<
Hey. >> le dice lui, sedendosi accanto a lei.
<<
Hey. >>
<<
Possiamo parlare? >>
<<
Sì. >>
<<
Allora vieni con me, non voglio che parliamo qui. >>
I due si alzano
e vanno dritti verso il bagno degli uomini, ma quando lei si accorge
che c’è il disegno dell’uomo, dice:
<<
Andiamo in quello delle donne. >>
<<
Come vuoi. >>
<<
Chi era quel ragazzo con cui stavi ballando prima? >> le
chiede lui, dentro il bagno.
<<
Chi? >>
<<
Quello con cui stavi ballando poco fa. >>
<<
Aah. È uno che mi ha rimorchiato. Mi ha chiesto un ballo e
io ho accettato. >>
<<
Sei sicura che non ti abbia chiesto nient’altro?
>>
<<
Sì. >>
<<
Okay, ti credo. >>
Si guardano e
poi si baciano.
Successivamente
si chiudono dentro un gabinetto e continuano a baciarsi.
Quando escono
dal bagno, Andrew torna a suonare ed Effie al suo tavolo.
Ethan
è già lì, così
s’inventa la prima scusa che le viene in mente.
<<
Scusa, ma sono andata in bagno. >>
<<
Continuiamo a ballare? >>
<<
No. Restiamo qui a chiacchierare un po’. >>
<<
Okay. >>
Verso le due del
mattino i Bennet, i Darcy, Paul, Teddy ed Ethan vengono via
dall’Aura.
<<
Qualcuno dei quattro ti ha scoperta? >> chiede Tibbie,
nella suite delle ragazze.
<<
Andrew mi ha vista ballare con Ethan, ma gli ho detto che era uno che
mi aveva rimorchiata e mi aveva chiesto di ballare, e lui ci ha
creduto. >>
<<
Ah. >>
<<
Raccontaci cos’è successo con Andrew, e con i due
bagnini, e anche con Ethan, ovviamente. >> esclama Sarah.
<<
Con Ethan ho solo ballato, parlato e ci siamo baciati. Con Francis e
Jasper ho ballato. >>
<<
Ballato? Eravate talmente appiccicati che a momenti te li scopavi
lì sulla pista. >> salta su Sarah.
<<
E adesso. Eravamo appiccicati, sì. Non esagerare, sorellina.
>>
<<
Avanti, continua a raccontare. Vogliamo sapere tutto. >>
dice Tibbie.
<<
Sicure? Quello che ho da raccontarvi non è proprio una cosa
bella, almeno non per voi. >>
<<
Sì. >> dicono Sarah e Tibbie,
contemporaneamente.
<<
Okay. >>
Effie fa una
breve pausa e poi dice:
<<
Dopo che Francis si è allontanato dalla pista, io e Jasper
siamo andati nel bagno delle donne e… >>
<<
No, non ci credo. Ti sei scopata Jasper? >>
<<
Sì. Non avevo mai fatto sesso in bagno. >>
<<
Effie, ti prego. >> dice Tibbie.
<<
Jasper è fantastico. Dovevate vedere com’era
pratico, come si muoveva bene. E c’era davvero poco spazio,
ma lui sapeva perfettamente quello che doveva fare. È bravo
quasi quanto Daniel. >>
<<
Effie, per favore. >> dice Sarah, coprendosi il viso con
le mani.
<<
Non è finita, ragazze. >>
<<
Cos’altro è successo? >> chiede
Tibbie.
<<
Qualcos’altro con Andrew. Quando Ethan si era allontanato,
Andrew è venuto da me e mi ha chiesto di parlare.
Così siamo andati nel bagno delle donne ed è
stato lì che mi ha chiesto di Ethan e dopo esserci
baciati… >>
<<
Ti sei scopata pure lui? >> chiede Sarah, sempre
più sconvolta.
<<
No, lui no, però… >>
<<
Cosa? >> chiede Tibbie.
<<
Gli ho fatto un pompino e lui… >>
Effie solleva il
dito indice e medio e fa su e giù, e le due sorelle minori
rimangono disgustate.
<<
Spero che non sia successo qualcos’altro? >>
chiede Sarah.
<<
No, nient’altro. >>
<<
Meno male. >>
<<
Sapete, ragazze, credo di essere una di quelle… come si
dice? Cattive ragazze. Mi sto sentendo una di quelle ragazze.
>>
<<
Se non lo sei, lo stai diventato, Eff. >>
<<
Sarah? >>
<<
Sarah ha ragione, Effie. Ti sei baciata Ethan. Ti sei baciata pure
Andrew, e gli hai anche fatto un pompino, e lui... Poi Jasper te lo sei
scopato per bene in bagno, e per fortuna con Francis non è
successo niente. >> dice Tibbie.
<<
Lo so, ragazze, lo so. Un po’ mi sento in colpa. Comunque io
uso la pillola, quindi non c’è nessun problema, lo
sapete. >>
<<
Sì, lo sappiamo, ma comunque questo è proprio un
comportamento da… >> afferma Sarah.
<<
Troia. >> salta su Tibbie.
Effie e Sarah
guardano Tibbie e dicono:
<<
Tibbie? >>
<<
È vero. Ammettilo, Eff. >>
Effie non dice
una parola, sapendo benissimo che la sorella minore ha ragione.
|
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Capitolo 23 *** Sii felice, piccola Sarah ***
23
Sii
felice, piccola Sarah
È
finalmente arrivato il momento in cui Sarah ha preso la sua lunga
decisione. Il fatidico giorno in cui Finn e Gabe sapranno finalmente
chi lei ha scelto.
Le sorelle
Bennet si alzano in piena mattinata e la prima a tirarsi su dal letto
è Sarah, già piuttosto agitata.
Dopo essere
andata in bagno, ritorna in camera, va verso la porta-finestra, la apre
e va sulla terrazza.
Poco dopo le
sorelle si svegliano e la cercano e, appena la vedono, la raggiungono.
<<
Hey. >> la saluta Effie.
Sarah
è concentrata sui suoi pensieri e non si è
neanche accorta che le sue sorelle sono lì.
<<
Oggi è il grande giorno. >> salta su Tibbie.
<<
Sei pronta ad affrontare Finn e Gabe? Sei pronta a comunicare loro la
tua decisione? >> le chiede Effie.
<<
Sì. >> risponde Sarah, sovrappensiero.
<<
Sono così curiosa di sapere chi hai scelto. >>
afferma Effie.
<<
Ve lo dirò dopo che l’avrò detto anche
a loro. >>
<<
Glielo dirai a tutti e due contemporaneamente? >> le
chiede Tibbie.
<<
No, separatamente. >>
<<
E quando glielo dirai? >> domanda Effie.
<<
Pensavo più tardi o dopo pranzo. Ancora non lo so.
>>
Verso le 13
passate, tutto il gruppo va a mangiare al Lagoon Bar & Grill.
Durante il
tragitto dal Cove Atlantis al ristorante, Sarah si volta verso i
fratelli Darcy e li osserva.
Loro non se ne
accorgono perché stanno parlando con Oliver e Dylan.
Sembrano
piuttosto sereni, nonostante l’avvenimento del giorno che
aspettano con tanta ansia.
<<
Arrivo, ragazze. >> esclama Sarah.
Sarah si
avvicina a Finn, lo prende per un braccio e lo porta via da Gabe,
Oliver e Dylan.
<<
È il grande giorno. >>
<<
Quando ce lo dirai? >>
<<
Fatti trovare alle due e mezzo alla Dig, e non dire niente a Gabe.
>>
<<
Okay. >>
Sarah si
allontana dal maggiore dei Darcy e si avvicina a Gabe, prende anche lui
per un braccio e lo porta via da Oliver e Dylan.
<<
Che c’è? >>
<<
Fatti trovare alle due nella hall del Cove Atlantis, dove ci siamo
baciati ieri sera, e non dire niente a Finn. >>
<<
Okay. Non vedo l’ora. >>
Sarah ritorna
dalle sorelle e dice loro:
<<
Ho dato loro appuntamento in posti e orari diversi. >>
<<
Bene. Spero che tu abbia fatto la scelta giusta. >> le
dice Effie.
<<
Lo spero anch’io. Certo, non è questione di vita o
di morte, però è comunque una scelta importante.
>> dice invece Tibbie.
<<
Grazie, ragazze. >>
Nel primo
pomeriggio, alle 14, Sarah raggiunge la hall del Cove Atlantis, dove
Gabe l’aspetta con ansia.
Sarah vede Gabe
e, prima di avvicinarsi a lui, fa un respiro profondo.
<<
Ciao. >>
Gabe la guarda e
la saluta a sua volta.
Sarah si siede
accanto a lui. Successivamente fa un altro respiro e poi inizia a
parlare:
<<
Finalmente è arrivato il momento. Adesso, con quello che ti
sto per dire, posso renderti il ragazzo più felice del mondo
oppure il ragazzo più triste del mondo, ma comunque, in ogni
caso, in un modo o nell’altro, sarò sempre tua
amica. Sempre e per sempre, qualunque cosa succeda. >>
<<
Ti prego, dimmi quello che mi devi dire e smettila di girarci intorno.
Sono pronto a saperlo. È un bel po’ di tempo che
sono pronto. >> le dice lui.
Sarah lo guarda
un’ultima volta prima di dirglielo, fa un altro respiro e poi
dice:
<<
Quella lista non mi è servita. Ho soltanto ascoltato il mio
cuore. >>
Sarah si ferma e
dopo qualche secondo riprende il discorso, dicendo:
<<
Avevi ragione tu. >>
<<
Probabilmente ho sempre preferito lui. Probabilmente non me ne sono mai
resa conto, ma è così. Avevi ragione tu, Gabe.
Finn è sempre stato il primo. È sempre stato
l’unico per me. >> aggiunge, qualche secondo
dopo.
Gabe un
po’ si aspettava di non essere lui il fratello scelto da
Sarah, ma sentirselo dire è tutta un’altra cosa.
<<
Ti prego, dì qualcosa. >>
<<
Sai… un po’ me l’aspettavo. Ho sempre
pensato che alla fine avresti scelto lui. Come darti torto. Lui
è più grande, più maturo,
più esperto. Ma l’importante è che tu
sia felice. Voglio che tu sia felice. E, come hai detto tu, saremo
comunque amici. Quindi non ti ho persa, ti sei soltanto un
po’ allontanata. >> afferma Gabe, un
po’ deluso.
<<
Tu non mi hai persa, non succederà mai. Non devi neanche
pensarlo. >>
<<
Sì, lo so, però ti sei comunque un po’
allontanata da adesso, con la scelta che hai appena fatto. E ti
allontanerai sempre di più, ogni giorno che passa. Sarai
sempre più vicina a lui e sempre più lontana a
me. >>
<<
Certo, non potremmo più essere quelli che eravamo fino a
ieri, fino ad un minuto fa, prima che io facessi crollare il tuo mondo.
Non potremmo più fare quelle cose che facevamo nel periodo
in cui io dovevo ancora scegliere, ma saremo comunque amici, migliori
amici. Saremo persino più legati di prima. E stavolta non mi
riferisco ai giorni infiniti in cui io ero indecisa, ma a prima che
provassimo attrazione l’uno per l’altra.
>>
<<
Mi fa piacere sentirtelo dire, ma non sono sicuro che poi
succederà veramente. Appena passerà un
po’ di tempo, e soprattutto, appena tu e lui farete
l’amore, tu non mi guarderai più. Per te ci
sarà solo e soltanto lui. Nessun spazio per la famiglia,
nessun spazio per gli amici. Solo spazio per lui e per lui soltanto.
Solo e soltanto per Finn. E mi fa male pensare che tu farai
l’amore con lui per la prima volta. Avrei voluto essere io
quello che ti toglieva la cosa più preziosa che possiedi.
Avrei voluto essere io il primo a toccarti, a baciarti e a dirti quanto
sei bella anche quando sei impacciata. >>
Sarah si
commuove e scoppia a piangere. Non riesce a trattenere le lacrime. Non
pensava che Gabe fosse così… dolce e romantico.
Gabe la guarda e
le asciuga le lacrime.
<<
Mi dispiace così tanto, Gabe. Io provo qualcosa per te, lo
sai. Lo provo adesso e lo proverò sempre, anche se ho scelto
Finn. Ti vorrò comunque sempre bene. Questo te lo devi
ricordare. >>
<<
Ti voglio bene anch’io, Sarah. >>
Si abbracciano e
quando si staccano, si guardano, poi lei dice:
<<
Adesso devo andare da Finn. Gli ho dato appuntamento alla Dig.
>>
<<
Vai. Rendi felice almeno uno dei due fratelli Darcy. >>
Sarah fa un
sorriso, poi si alza e s’incammina.
Mentre lui la
guarda andare via, piange. Non aveva mai pianto per una ragazza.
<<
Sii felice, piccola Sarah. >>
La guarda
un’ultima volta, prima che lei giri l’angolo, e, a
bassa voce, dice:
<<
Ti amo. >>
Alle 14.30, Finn
arriva alla Dig e Sarah è già lì,
davanti ad un acquario. Si volta un attimo e quando lo vede, gli
sorride, e lui le sorride a sua volta.
<<
Sono pronto a sapere tutto quello che hai da dirmi. >> le
dice lui.
<<
La lista che ho preparato alla fine non mi è servita. Ho
ascoltato il mio cuore e mi ha sussurrato un unico nome.
>>
<<
Quale? >>
Sarah fa un
respiro profondo e, guardandolo negli occhi, dice:
<<
Il tuo. >>
Lui le sorride
in un modo che non aveva mai fatto.
<<
Finn, Finn, Finn, continuava a ripetere. Ed io non ho potuto fare altro
che ascoltarlo. >>
Finn le prende
le mani e la guarda dritta negli occhi.
<<
Sono contento che tu abbia scelto me. Speravo che scegliessi me.
>>
Sarah gli
sorride e poi gli dice:
<<
Ed io sono contenta di essere ufficialmente la tua ragazza.
>>
<<
Ricordati questo giorno, ricordatelo sempre. 22 luglio 2010, il giorno
più bello delle nostre vite. >>
Finn le fa un
gran sorriso, poi si guardano e si baciano. Il loro primo bacio da
fidanzati ufficialmente.
Dopo il bacio,
vengono via dalla Dig, abbracciati.
<<
Voglio fare qualcosa insieme a te stasera. >> le dice lui.
<<
Quindi mi stai chiedendo di uscire? >>
<<
Sì. >>
<<
E quindi questo sarà il nostro primo appuntamento.
>>
<<
Già. >>
<<
E cosa vorresti fare? >>
<<
Mi è appena venuta in mente una cosa davvero carina.
>>
<<
Cosa? >>
<<
Ti vengo a prendere alla tua suite alle otto. Tu vestiti elegante, ma
senza esagerare. Carina, semplice e anche un po’ elegante.
>>
<<
Okay. >>
Intanto Gabe
è nella suite dei ragazzi, dove ci sono Oliver e Dylan che
stanno guardando la tv.
Gabe arriva a
pezzi e quando i due fratelli Bennet si accorgono di lui, Dylan gli
chiede:
<<
Allora? Chi ha scelto? >>
Gabe guarda
Dylan e, senza dire una parola, lui capisce e dice:
<<
Lui. Ha scelto lui. >>
Dylan fa una
breve pausa e poi dice:
<<
E tu l’avevi detto. Avevi detto che alla fine avrebbe scelto
Finn. Sinceramente non pensavo che scegliesse lui. Finn ci ha messo un
secolo per capire se provasse o no qualcosa per lei, mentre tu
l’hai saputo fin da subito. >>
<<
Ci dispiace tanto, amico. Possiamo fare qualcosa per te?
>> propone Oliver.
<<
No. Grazie, ragazzi. Voglio solo starmene per conto mio.
>>
Gabe va verso la
sua stanza, con l’umore sotto terra.
Intanto Finn e
Sarah stanno salendo alle loro suite e sono in ascensore.
<<
Ancora non ci credo che hai scelto me. >>
<<
Sarà meglio che ti cominci ad abituare, perché da
adesso in poi ti tormenterò continuamente. >>
Finn la guarda,
ride e la bacia.
Arrivati al
piano, escono dall’ascensore, si salutano e si danno un bacio.
Quando Finn
arriva nella suite dei ragazzi, i fratelli Bennet stanno ancora
guardando la tv.
Finn si volta
verso di loro e dice:
<<
Ciao. >>
<<
Congratulazioni, amico. >> gli dice Dylan.
<<
Già sapete tutto? >>
<<
Sì. Poco fa è arrivato Gabe. >>
<<
È in camera vostra adesso. >> aggiunge.
<<
Ah. >>
<<
Immagino che tu sia strafelice che Sarah ha scelto te, eh?
>> gli chiede Oliver.
<<
Sì, lo sono. In questo momento sono il ragazzo
più felice del mondo. >>
<<
Sono contento per te e mia sorella. >> dice Oliver.
<<
Anch’io. >> concorda Dylan.
<<
Grazie, ragazzi. >>
Finn raggiunge
la sua stanza, ma visto che lì c’è suo
fratello con il cuore spezzato, evita di entrare, facendo marcia
indietro.
Quando Finn ha
appena voltato le spalle, esce dalla camera Gabe, che lo vede.
Il maggiore dei
Darcy si volta, dove aver sentito rumore, e i due fratelli si guardano
imbarazzati.
Dylan e Oliver
si sono accorti che i giovani Darcy sono a faccia a faccia,
così si alzano e li raggiungono un po’ preoccupati.
<<
Sono contento per te. >>
<<
Grazie. >>
Finn e Gabe non
sembrano neanche più fratelli, ma solo amici, se non
estranei addirittura.
<<
Sei il ragazzo più fortunato del mondo. >>
<<
Lo so. Sarah è la ragazza migliore che abbiamo mai
conosciuto. >>
<<
Già. >>
I fratelli
Bennet li guardano e sperano che non succeda niente.
<<
Mi dispiace che non abbia scelto te.”
<<
Dispiace anche a me, ma è andata così. Lei ha
scelto te. Questa è stata la sua scelta. È stata
lei e soltanto lei a decidere. Vi auguro tutta la felicità
del mondo. >>
<<
Grazie. >>
Nella suite
delle Bennett, Effie e Tibbie sono nella sala ad aspettare la sorella.
Appena sentono
aprire la porta, si alzano e la raggiungono.
<<
Allora? >> chiede Effie, impaziente.
<<
Dai, dicci chi hai scelto. Finn o Gabe? >> esclama invece
Tibbie.
Sarah guarda le
sorelle e poi risponde:
<<
Finn. >>
<<
Sono contenta per te, sorellina. >> le dice Effie.
<<
Io non tifavo per nessuno dei due, quindi sono contenta per te.
>>
<<
Grazie. >>
<<
Sinceramente pensavo che scegliessi Gabe. Lui è stato chiaro
fin da subito riguardo ai suoi sentimenti, al contrario di Finn che ci
ha messo un sacco di tempo. >> confessa Effie.
<<
Non sei contenta della mia scelta, Effie? Volevi che scegliessi Gabe
solo perché ha capito subito che provava qualcosa per me?
>> chiede Sarah, in tono un po’ troppo acido.
<<
No, però pensavo che contasse parecchio. Ma se tu hai scelto
Finn, allora significa che lui ti piace di più. La scelta
spettava solo e soltanto a te. >>
<<
Sì, infatti, spettava solo a me. È vero, Finn mi
piace di più, e so che lui ci ha messo tantissimo tempo per
capire che provava qualcosa per me, però ho sempre preferito
lui, ma non me ne sono mai resa conto. Anche Gabe me l’aveva
detto. >>
<<
Okay. >>
Sarah va verso
la sua stanza e Tibbie la segue. Quando arriva, Sarah sta guardando
quale, tra i suoi vestiti, sembra il più adatto alla primo
appuntamento con Finn.
<<
Spiegami. Perché tu ed Effie avete litigato prima?
Perché non è contenta della scelta che hai fatto?
>>
<<
Credo perché, secondo lei, Gabe è più
adatto a me. Ha la mia età, mi capisce di più e
non è mai stato confuso. >>
<<
Sì, ma alla fine quello che conta è quello che
pensi tu. >>
<<
Già, ma lei lo fa solo per proteggermi. Pensa che con Finn
non andrà bene. Anche perché lui è
più grande e da settembre andrà
all’università, e non vorrà
più stare con una liceale del terzo anno. >>
<<
Se ti vuole bene veramente, se ne frega dell’età.
Sono solo due anni, non cambiano la vita. >>
<<
Infatti. >>
Tibbie guarda la
sorella tirar fuori dei vestiti e metterli sul letto.
<<
Che stai facendo? >>
<<
Finn e io usciamo insieme stasera. >>
<<
Il vostro primo appuntamento. Che dolci. Dove andate? >>
<<
Non lo so. Mi ha solo detto di vestirmi elegante, ma non troppo.
>>
<<
Che dolce. Se vuoi, ti do una mano a scegliere? >>
<<
Sì. Grazie, sorellina.”
Circa una decina
di minuti dopo, Effie entra in camera e vede le due sorelle minori in
mezzo a una marea di vestiti.
<<
Cosa sta succedendo qui? Sembra esplosa una bomba. >>
<<
Oh, ciao, Eff. Sto aiutando Sarah a scegliere cosa mettere stasera per
il primo appuntamento con Finn. >>
<<
Ah. >>
<<
Vuoi venire a darci una mano? Ci serve qualcosa di elegante, ma non
troppo. >>
Effie e Sarah si
guardano, poi lei dice:
<<
Sì, perché no. >>
Effie raggiunge
le sorelle in mezzo ai vestiti.
Poco dopo ne
prende in mano uno e guarda Sarah.
Le due sorelle
si sorridono ed Effie dice:
<<
Questo è molto carino. >>
Sarah lo guarda
e dice:
<<
Sì, non è male. >>
Nel pomeriggio
tutto il gruppo va alla Royal Baths pool.
Finn e Sarah
stanno sempre appiccicati e ovviamente questo fa molta rabbia a Gabe.
Mentre sono
tutti in acqua, Dylan vede arrivare Francis e Jasper ed avverte subito
la sorella.
<<
Francis e Jasper a ore due. >>
<<
Dove? >>
<<
Oddio! >> esclama lei, vedendoli.
Effie li guarda
entrambi, sperando che Jasper non abbia detto niente a Francis su
quanto è successo la sera prima, all’Aura.
<<
Mamma mia, guardate quant’è sexy Jasper.
>>
Dylan e Tibbie
si guardano in modo strano.
<<
Vado a salutarli. >> dice lei, salendo
dall’acqua e raggiungendo i due bagnini, completamente
fradicia.
<<
Ciao, ragazzi. >>
Francis e Jasper
la salutano e lei da loro un bacio sulla guancia.
<<
Che ci fate qui in piscina? >>
<<
Siamo venuti a chiedere una cosa ai bagnini di questa piscina.
>> risponde Francis.
<<
Ah. >>
<<
La spiaggia dove siamo noi è proprio accanto a questa
piscina. >> spiega Jasper.
<<
Giusto, è vero. >>
Jasper ed Effie
si guardano, e lui dice:
<<
Vai dai ragazzi, Francis. Io ti raggiungo tra un attimo.
>>
<<
Okay. Ciao, Effie. >>
Francis le
dà un bacio sulla guancia e se ne va.
<<
Allora? Sei venuta in questa piscina apposta perché
è accanto alla spiaggia dove sono io? >>
<<
Sì… è probabile. >>
Effie fa la vaga
e Jasper le sorride.
<<
Spero che tu non abbia detto niente a Francis su quanto è
successo ieri sera tra di noi? >>
<<
Non sono mica stupido. Ovvio che non gli ho detto niente.
>>
<<
Bene. >>
Jasper ed Effie
si guardano, poi lui le propone:
<<
Ti andrebbe di replicare la cosa? >>
<<
Quando? >>
<<
Quando vuoi. Stasera va bene? >>
<<
Sì. >>
<<
Ho in mente un posticino migliore del cesso dell’Aura. Ci
vediamo alla Cove Beach alle undici. Hai presente quei lettini a
baldacchino che ci sono? >>
<<
No, ma li cercherò. >>
<<
Perfetto. >>
Effie si
avvicina a Jasper e, nell’orecchio gli sussurra:
<<
Non vedo l’ora. >>
Lei gli
dà una pacca sul sedere e lui si volta a guardarla mentre si
allontana.
|
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Capitolo 24 *** Questa non è mia sorella ***
24
Questa
non è mia sorella
Più
tardi, il gruppo è venuto su dall’acqua e, Finn e
Sarah si stanno baciando sul lettino di lui.
Il minore dei
Darcy cerca d’ignorare il fratello e quella che poteva essere
la sua ragazza.
Gabe si volta
verso Oliver e Dylan, e chiede loro:
<<
Vale ancora l’offerta di fare qualcosa? >>
<<
Siamo qui, amico. >> gli dice Dylan.
<<
Certo. Bravo. Così si fa, Gabe. >> dice invece
Oliver.
Durante la
serata, verso le 19.30, le sorelle Bennet sono ormai pronte.
Sarah
è piuttosto agitata per il primo appuntamento con Finn,
anche se ha già deciso come vestirsi.
Stavolta
all’Aura mancheranno Sarah e Finn, che saranno a cena insieme.
Effie invece,
che si vedrà con Jasper, molto probabilmente, dopo
raggiungerà gli altri, insieme a Jasper.
Effie ha in mano
il completo che indosserà quando si vedrà con
Jasper, e chiede alle sorelle:
<<
Ragazze, secondo voi è meglio con o senza il vestito con la
bandiera del Regno Unito? >>
<<
È uguale. Sta bene sia con che senza. >>
risponde Sarah.
<<
Forse è meglio con. >> risponde invece Tibbie.
<<
Sì, infatti, forse. >>
<<
Ma intendi veramente uscire vestita così? >>
le chiede Sarah.
Effie guarda un
attimo il completo che ha in mano e dopo, guardando la sorella,
risponde:
<<
Sì. Perché? >>
<<
Sembri una… >>
<<
Troia. >> aggiunge Tibbie.
Effie e Sarah
guardano Tibbie e dicono:
<<
Tibbie? >>
<<
Ma perché ogni volta che dico quella parola mi guardate come
se avessi detto chissà che cosa? Ho tredici anni, non dieci.
Sono ufficialmente una donna da un paio d’anni.
>>
<<
Certo, sorellina, sei una donna. Però anche se non dici
certe parole, è meglio. >> le dice Effie.
<<
Concordo. Anche se sembri veramente una troia. Guarda quel vestito
nero, se così si può chiamare,
com’è corto. >> dice invece Sarah.
<<
Sì, è un po’ corto, però
è carino. >>
<<
Sì, è carino, e perfetto per una notte in una
discoteca, però se fosse stato un più lungo era
meglio. >>
<<
Finitela, ragazze. Me lo metterò, anche se non vedo
l’ora che Jasper me lo tolga. >>
<<
Chissà che cosa ci sarà mai di così
tanto attraente in Jasper. Certo, è un bel ragazzo, non
fraintendermi, però secondo me non è poi
così sexy. >> esclama Sarah.
<<
Sorellina, tu la pensi così perché non hai ancora
fatto sesso. Non sai che cosa vuol dire quando una persona ti attrae
fisicamente e ti provoca qualcosa dentro che i tuoi ormoni impazziscono
ogni volta. Ma non ti preoccupare, vedrai che prima o poi lo capirai.
>>
Sarah e Tibbie
si guardano un po’ confuse.
<<
Se lo dici tu. >>
Mezz’ora
dopo, Finn viene a prendere Sarah nella suite delle ragazze.
Bussa alla porta
e Sarah va ad aprire.
Lei lo osserva
ed è fiera di averlo scelto. Anche lui la osserva e pensa a
quant’è bella.
Si salutano e
poi si danno un bacio.
<<
Prendo la borsa e arrivo. >>
<<
Okay. >>
Sarah va in
camera, dove ci sono le sue sorelle.
<<
Buona fortuna. >> le dice Tibbie.
<<
Grazie, Tibbie. >>
Le due sorelle
si abbracciano e un attimo dopo si staccano.
Sarah guarda
Effie, che le dice:
<<
Divertiti, sorellina. Sei bellissima vestita così.
>>
<<
Grazie. >>
<<
Finn è un ragazzo fortunato. >>
Sarah sorride
alla sorella e poi si abbracciano.
Prende la borsa,
saluta le sorelle e torna da Finn.
<<
Eccomi. >>
Sarah esce dalla
suite e chiude la porta dietro di sé. I due neo-fidanzatini
vanno verso l’ascensore, abbracciati.
<<
Sei bellissima. >>
<<
Grazie. >>
<<
Hai parlato con Gabe? >> gli chiede Sarah, in ascensore.
<<
Sì. Pochi minuti però. >>
<<
E cosa vi siete detti? >>
<<
Gli ho detto che mi dispiaceva che tu non avessi scelto lui, e lui mi
ha risposto che dispiaceva anche a lui, ma che è andata
così. E ci ha augurato tutta la felicità del
mondo. >>
<<
Meno male, dai. L’importante è che da adesso in
poi voi non litighiate più. Adesso che ho fatto la mia
scelta, dovrebbe esserci pace tra di voi, non più la guerra.
>>
<<
Non c’è mai stata una vera guerra tra me e mio
fratello. Abbiamo litigato, ma non eravamo in guerra. >>
Sarah lo guarda
come per dirgli:
<<
Certo… >>
<<
Che c’è? Non guardarmi così. Dico sul
serio. >>
<<
Se lo dici tu. Comunque l’importante è che non vi
siete picchiati quando avete parlato. >>
<<
Che senso avrebbe picchiarsi adesso? Tu hai già scelto.
>>
<<
Infatti. >>
Alcuni secondi
di silenzio, poi Sarah chiede:
<<
Allora? Dove stiamo andando? >>
< Lo
vedrai quando saremo arrivati. >>
<<
Non vedo l’ora. >>
Finn le sorride
e le dà un bacio.
I due
neo-fidanzatini vanno verso la Cain at The Cove.
Finn ha
affittato una cabana: quei capanni privati vicino alla piscina e sulla
spiaggia.
Quando arrivano
in piscina, Sarah chiede:
<<
Perché siamo venuti qui? >>
<<
Non fare tante domande, tesoro. Tra pochissimo lo vedrai.
>>
<<
Mi hai appena chiamata tesoro. >> dice lei, con sguardo
sognante.
<<
Lo so. >>
Sarah gli
sorride e poi gli dà un bacio.
Qualche minuto
dopo arrivano davanti ad una cabana e Finn tira fuori la chiave.
<<
Non dirmi che hai prenotato uno di questi? >>
Finn si gira
verso di lei e le dice:
<<
L’ho fatto invece. Stasera è tutto per noi.
>>
Sarah non ha
parole. L’unica cosa che riesce a dire è grazie.
Gli
dà un bacio e poi lui apre la cabana.
Una volta
aperta, accende subito la luce. Poi si volta verso di lei e le dice:
<<
Prego, signorina Bennet. >>
Sarah lo guarda,
gli sorride ed entra.
Vede un bendidio
di cibo sul tavolino, si gira verso Finn e gli dice:
<<
C’è anche la cena. >>
<<
Sì. >>
Finn e Sarah si
accomodano nella cabana e iniziano il loro primo appuntamento.
Il resto del
gruppo è andato a cena al Bahamian Club.
Questa volta non
è venuto Ethan a prendere le ordinazioni dei ragazzi, ma un
altro cameriere.
Effie, curiosa
di sapere dov’è, chiede:
<<
Mi scusi, dov’è il suo collega? Ethan. Di solito
viene sempre lui qui da noi. >>
<<
Intende Ethan Patmore? >>
<<
Sì. >>
<<
È qui, ne sono sicuro. L’ho visto poco fa in
cucina. >>
<<
Ah, okay. Grazie mille. >>
Effie si rivolge
alla sorella e le dice:
<<
Strano che non sia venuto lui. È sempre venuto lui.
>>
<<
Forse si è accorto che ti sei scopata Jasper e hai fatto
altro con Andrew. >> risponde Tibbie, acidamente.
<<
Tibbie? >>
<<
Che c’è, Effie? È vero. Hai intenzione
di scoparti anche Francis ed Ethan? E magari, perché no,
anche Andrew? Visto che lui non l’hai fatto, ma ci sei andata
vicina. >>
<<
Hey, signorina! Hai tredici anni, non ti permetto di parlare
così. E poi mi stai mancando di rispetto e non lo accetto,
quindi chiedimi subito scusa. >>
Intanto Dylan,
Oliver e Gabe stanno guardando tutta la scena un po’
imbarazzati, visto che le due sorelle stanno alzando la voce.
<<
Non ti chiederò scusa, Effie. Sei tu che la devi chiedere a
quei quattro ragazzi di cui ti stai prendendo gioco. Credo di essere
grande abbastanza da capire quando una persona fa la stronza. Quindi
non sono io quella che deve chiedere scusa a te, ma tu che la devi
chiedere a Ethan, Andrew, Francis e Jasper. >> urla
Tibbie, arrabbiata.
<<
Io non mi sto prendendo gioco proprio di nessuno. In questo momento me
la faccio con quattro ragazzi, senza bisogno d’impegnarmi e
provare qualcosa di serio. Sono più grande di te e quindi ho
il diritto di scegliere, proprio come tutti gli altri. Se non mi voglio
impegnare, sono affari miei e non tuoi. >>
<<
Non sono d’accordo. Hai un comportamento che non è
da te. Non sei mai stata una da storia seria, però
così non ti riconosco più, non riconosco
più mia sorella. Questa non sei tu. Con Daniel, a Las Vegas,
era tutta un’altra storia. Era solo con un ragazzo e non
quattro contemporaneamente. Ovvio che Jasper vuole soltanto scoparti e
tu altrettanto, e forse lo stesso vale per Francis, però
credo che Andrew, e soprattutto Ethan, non sono così maiali
come loro due. Credo che a loro due interessi anche per
qualcos’altro. >>
<<
Questo lo credo anch’io, anzi, ne sono sicura.
Però sul fatto che non mi riconosci più, non ti
capisco. Sono sempre io, sono sempre la tua sorellona. Sono sempre la
tua Effie, non sono cambiata. Sono solo un po’ più
spregiudicata. >>
<<
Un po’? Forse vorrai dire un bel po’.
Più tardi hai anche appuntamento con Jasper, per scopare
un’altra volta. Come si fa a prendere un appuntamento solo
per fare sesso? Non è il tuo ragazzo che ti ama e ti vuole
bene sempre e comunque, ma è praticamente uno sconosciuto
che non rivedrai mai più, una volta che ce ne andremo da
qui. Se una cosa è certa, è che io non
farò mai come te quando sarò più
grande. Mai e poi mai, questo è certo. Non vorrei mai e poi
mai comportarmi come stai facendo tu adesso. >>
Effie si alza
dalla sedia, infuriata, e la gente vicino a loro le guarda.
<<
Quindi mi stai dicendo che non vorresti mai essere come me? Quindi mi
stai offendendo? Quindi stiamo litigando solo per questo futile motivo?
Noi due che non litighiamo mai. >>
<<
Sì, non vorrei mai e poi mai assomigliare a te quando
crescerò. Questo non è un comportamento da
ragazza per bene, ma da puttana! >> esclama Tibbie, senza
usare mezzi termini.
Effie tira uno
schiaffo in piena faccia alla sorella e subito dopo Oliver, Dylan e
Gabe rimangono a bocca aperta, insieme a tutte le altre persone che
hanno visto tutto.
Effie si pente
subito di quello che ha fatto e se ne va.
Mentre va verso
il bagno, preoccupata per quello che ha fatto, incontra Ethan, che, per
fortuna, non ha visto e sentito niente perché era in cucina.
<<
Effie. Hey. >>
<<
Ciao. >> lo saluta lei, con un tono di preoccupazione
nella voce.
<<
Cos’è successo? Stai bene? Hai una faccia.
>>
<<
Sì, sto bene. >>
Effie inizia a
piangere e abbraccia subito Ethan.
Non aveva mai
dato uno schiaffo a qualcuno, tanto meno a una delle sue sorelle.
<<
Hey, hey, stai calma. Rilassati. Cos’è successo?
Spiegamelo. >>
<<
Ho appena dato uno schiaffo a mia sorella Tibbie. Abbiamo litigato e mi
ha talmente dato fastidio che mi è venuto da darle uno
schiaffo. Non avevo mai dato uno schiaffo a nessuno. >>
spiega Effie, continuando a piangere.
Ethan la stacca
da sé e, guardandola negli occhi, le dice:
<<
Dai, non è una tragedia. Vedrai che farete pace e tutto
tornerà come prima. >>
Le dà
un piccolo bacio sulla guancia e lei risponde:
<<
Non lo so, sai. Credo che adesso lei mi odi. >>
Ethan le asciuga
le lacrime e intanto le dice:
<<
Non dire così. Lei non può odiarti, è
tua sorella. Ti vuole molto bene. Non so che tipo di rapporto abbiate,
però so che ti vuole bene. Si vede. >>
Effie lo guarda
e riesce improvvisamente a calmarsi.
<<
Grazie. Grazie per quello che mi hai detto. >>
Effie gli
dà un bacio e poi lui le dice:
<<
Prego. >>
<<
Io vado a rinfrescarmi il viso. Ciao. >> dice lei, dopo
un sorriso.
<<
Ciao. >>
Mentre si sta
rinfrescando il viso entra Ethan.
Effie si volta
subito e dice:
<<
Che c’è? Ci siamo appena salutati. >>
<<
Ti va di vederci dopo? >>
<<
Sì. Dove vuoi andare? >>
<<
Andate all’Aura dopo? >>
<<
Sì. >>
<<
Allora vediamoci là, come ieri. >>
<<
Okay. A che ora finisci? >>
<<
Alle undici anche oggi, quindi verso le undici e mezzo, circa,
sarò lì. >>
<<
Okay. Allora ci vediamo all’Aura. >>
<<
Sì. >> dice lui, facendole
l’occhiolino e poi voltandosi per andare verso
l’uscita, ma Effie lo chiama e gli dice:
<<
Mi faresti un favore? >>
<<
Sì. >> dice lui, voltandosi verso di lei.
<<
Non è che potresti andare a prendermi la borsa al tavolo?
Dopo quello che è successo con mia sorella non me la sento
di tornare lì. >>
<<
Sì, va bene. >>
<<
Grazie. Sei un amore. >>
<<
Prego. >>
Ethan esce dal
bagno e va a prendere la borsa di Effie al tavolo.
Quando arriva,
Dylan gli chiede:
<<
Hey, Ethan. Hai visto mia sorella Effie? >>
<<
È in bagno. Mi ha chiesto di prenderle la borsa,
perché non se la sente di ritornare qui dopo quello che
è successo. Ciao, ragazzi. >> taglia corto
lui, prendendo la borsa e tornando in bagno.
Quando torna in
bagno, lei lo ringrazia e si salutano un’altra volta.
Effie si guarda
allo specchio e decide di andare alla suite.
<<
Dov’è sparita Effie? >> domanda
Dylan.
<<
Non lo so e non m’interessa. Sono affari suoi.
>> dice Tibbie, ancora arrabbiata.
<<
Non hai tutti i torti, sorellina. >> dice Oliver.
<<
Mi ha dato uno schiaffo, quindi per me può anche essere
morta. >>
<<
E adesso. Non dire così, dai. È comunque tua
sorella, ti vuole bene. >> dice Dylan.
<<
Sì, ma lei non aveva il diritto di darmi uno schiaffo. La
odio! La odio! >>
Una
mezz’ora dopo, nella suite delle ragazze, Effie manda un sms
a Francis, l’unico con cui ancora non ha fatto niente di
niente, e gli chiede:
“Hey!
Ci vediamo tra poco? Ho bisogno di parlare con qualcuno. Ti
va?”
“Sì,
va bene, ma adesso non posso. Va bene per le undici e un quarto,
circa?”
Effie gli
risponde di sì e si danno appuntamento alla Cove Beach,
nello stesso posto dove si trova anche con Jasper quindici minuti prima.
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Capitolo 25 *** E come fate a saperlo? ***
25
E
come fate a saperlo?
Alle 23 Effie
arriva alla Cove Beach e, prima di toccare la sabbia, si toglie le
scarpe e le tiene in mano.
Cerca i lettini
a baldacchino e, poco dopo essersi seduta su uno dei lettini, arriva
Jasper con in mano una torcia.
<<
Hey. >>
<<
Ciao. >> lo saluta lei, accavallando le gambe, con
sguardo malizioso.
Jasper appoggia
la torcia sul lettino e poi le dà un rapido bacio.
Si lasciano
cadere sul lettino e continuano a baciarsi.
A un certo punto
Effie lo allontana da sé e lui si mette a sedere, seguito da
lei.
<<
Che c’è? Qualcosa non va? >> le
chiede lui.
<<
No, no. >>
<<
È solo che… vorrei sapere di dove sei. Da quando
ci conosciamo, abbiamo soltanto fatto sesso. >> aggiunge
lei.
Jasper si
avvicina un po’ di più ad Effie e le bacia il
collo, e, tra un bacio e l’altro, sussurra:
<<
E ci è piaciuto tanto. >>
Effie lo
allontana un’altra volta da sé e gli dice:
<<
Dai, seriamente. Di dove sei? >>
<<
Miami. Sono di Miami. E anche Francis è di Miami.
>>
<<
Grazie per avermelo detto. >>
Effie slaccia i
bottoni della camicia di Jasper e intanto dice:
<<
Ecco perché sai scopare così bene. Tutti quelli
di Miami pensano solo a divertirsi. >>
Effie gli toglie
la camicia e poi inizia a dargli dei baci sul petto, e lui intanto
inizia ad eccitarsi.
<<
Effie, aspetta! >> esclama lui, improvvisamente.
<<
Che c’è? >> gli chiede lei,
fermandosi e guardandolo perplessa.
<<
Visto che hai voluto sapere di dove sono io, voglio sapere di dove sei
tu. >>
<<
Lo vuoi davvero sapere? Perché ti sei eccitato e non credo
t’importi molto sapere dove vivo. >>
<<
Invece m’interessa. >>
<<
Okay. >>
<<
Sono di Los Angeles. Contento? >> aggiunge.
<<
Sì. >>
<<
Adesso posso continuare a fare quello che stavo facendo prima?
>>
<<
Prego. Sono tutto tuo. >>
Effie gli
sorride e continua a dargli i baci sul petto.
Pochi minuti
dopo Jasper allontana da sé Effie ed esclama:
<<
Adesso basta! >>
Effie lo guarda
perplessa e subito dopo lui le dà una spinta,
così lei cade sdraiata sul lettino.
Lui le va sopra
e inizia subito a baciarla. Mentre la bacia, le tocca una coscia e le
toglie le mutandine.
<<
Ma dove sei stata per tutto questo tempo? Sei una forza della natura.
Tu sei nata per il sesso. >> afferma Jasper, rimettendosi
la camicia, alcuni minuti più tardi.
<<
Non fare troppi complimenti, Jasper, anche tu sei nato per fare sesso.
>>
<<
Sicuro. >>
Pochi minuti
dopo che Jasper si è rimesso la camicia ed Effie le mutande,
arriva Francis, e loro sono seduti vicini, sul lettino dove hanno fatto
sesso.
<<
Effie, sei tu? >> domanda Francis.
<<
Sì. >>
Francis si
accorge che Effie non è sola e che c’è
Jasper con lei.
<<
Jasper, che ci fai qui? >>
Jasper non sa
cosa dire, così, prima che riesca ad aprire bocca,
interviene Effie dicendo:
<<
Ho chiesto anche a lui di fare due chiacchere. >>
<<
Ah, okay. >>
I due amici si
guardano confusi.
<<
Vieni qui, Francis. >> gli dice Effie.
Francis fa
qualche passo e raggiunge Effie, e si siede sul lettino accanto a lei.
Così
lei si ritrova Jasper alla sua sinistra e Francis alla sua destra.
<<
Allora, di cosa volevi parlare? >>
<<
Ho litigato con mia sorella Tibbie, a cena. È stato
orribile. Le ho anche dato uno schiaffo. Tutti che ci guardavano.
È stato imbarazzante. >> spiega Effie.
<<
Siete sorelle, è normale che litighiate. Capita a tutti.
>> la conforta Francis.
<<
Sì, ma noi non avevamo mai litigato. Con Sarah
sì, ma con Tibbie no, mai. >>
<<
Francis ha ragione, Effie, capita a tutti di litigare. Ma
perché avete litigato? >> interviene Jasper.
<<
Perché lei non condivide il mio comportamento. Dice che non
mi riconosce più, dice che non sono più io.
>>
<<
Che comportamento? >> chiede Jasper.
<<
Non posso dirvelo, ragazzi. >>
<<
Credi che non sappiamo che te la fai anche con altri due ragazzi?
>> domanda Jasper.
<<
E come fate a saperlo? >>
<<
Un giorno ci siamo incontrati e ci hai detto che dovevi vederti con un
ragazzo. Non ti ricordi? C’era anche tua sorella Tibbie. Mi
ricordo benissimo. >> spiega Jasper.
<<
Ah sì, è vero. Comunque con te, Francis, non ho
ancora fatto niente. >>
<<
Mi sa che sono l’unico dei quattro con cui non hai ancora
fatto niente. >> dice Francis.
<<
No, non sei l’unico. Neanche con Ethan e Andrew ci ho
scopato. >>
<<
E allora se loro non te li sei scopati, cosa ci hai fatto?
>> le chiede Jasper, curioso.
<<
Fatti i cazzi tuoi, Jasper. >>
<<
Okay. >>
<<
Allora hai scopato solo con Jasper. >> salta su Francis.
<<
Ma non mi avevi detto di non avergli detto niente di quello che
è successo all’Aura? >> chiede
Effie, voltandosi verso Jasper.
<<
Me l’ha detto stasera, prima di venire qui da te.
>> spiega Francis.
<<
Mi state prendendo per il culo, ragazzi? >> chiede Effie,
guardando entrambi.
<<
No. Lui mi ha chiesto dove andavo, e io gli ho detto che venivo qui a
scopare con te, e che l’abbiamo anche fatto nel cesso
dell’Aura ieri sera. Quando me l’hai chiesto, non
lo sapeva ancora. >> risponde Jasper.
<<
Okay. Ma allora perché tu, Francis, non sapevi che Jasper
fosse qui quando sei arrivato poco fa? >>
<<
Ho fatto finta di niente. Non è la prima volta che siamo
interessati alla stessa ragazza. >> risponde Francis.
<<
Buono a sapersi allora. >>
Effie e Francis
si guardano.
Lei si alza, gli
va davanti, si china e lo bacia.
Dopo averlo
baciato, va da Jasper e fa lo stesso.
Poi slaccia la
camicia a Jasper, e successivamente va da Francis, e gli toglie la
maglia.
Quando
è da Francis, si toglie le mutandine ed inizia a baciarlo.
Intanto nella
cabana, il primo appuntamento tra Sarah e Finn sta andando benissimo.
Verso le 23.30,
Francis, Jasper ed Effie vanno all’Aura.
<<
Ragazzi, all’Aura ho appuntamento con un ragazzo. Con Ethan
per l’esattezza. >> afferma Effie, mentre
stanno raggiungendo l’Aura.
<<
Lui sa di noi? >> le chiede Francis.
<<
No, e neanche Andrew sa di voi e di Ethan. >>
<<
Ah okay. Allora non ci faremo vedere vicino a te. >> dice
Jasper.
<<
Grazie. Con Ethan ed Andrew ho un rapporto diverso rispetto a quello
che ho con voi. Con loro, come vi ho detto, non ho fatto sesso.
>>
<<
Capito. >> dice Jasper.
<<
Comunque è stato veramente fantastico. >>
salta su Francis.
<<
Non ti montare troppo la testa, però. >> gli
dice Effie, sorridendogli.
<<
Okay, però è stato fantastico comunque.
>>
<<
Concordo. >> dice Jasper.
<<
Sì, lo è stato. Era la prima volta che facevo
sesso con due ragazzi contemporaneamente. >>
<<
Anche se era la prima volta, sei stata meravigliosa. >>
le dice Jasper.
<<
Eccome se lo sei stata. >> concorda Francis.
Quando arrivano
all’Aura, Francis e Jasper salutano Effie e lei raggiunge il
gruppo.
Quando Effie
arriva da loro, trova solo i suoi fratelli con Gabe e Paul, mentre
Tibbie e Teddy sono a ballare.
<<
Ciao, ragazzi. >>
Effie si siede
tra i suoi fratelli, e i ragazzi la salutano.
<<
Ma dove sei sparita? Dopo quel brutto schiaffo che hai dato a Tibbie,
sei scomparsa. >> le chiede Dylan.
<<
Lo so. Dopo che Ethan mi ha portato la borsa, sono andata nella suite,
e alle undici sapete già dove sono andata. >>
<<
Sì, lo sappiamo. >>
Effie guarda per
un attimo Gabe e Paul, e chiede ai suoi fratelli:
<<
Perché Gabe ha quella faccia? >>
<<
È ubriaco. >> spiega Oliver.
<<
Ubriaco? Gabe non è mai stato ubriaco. >>
<<
Già. >> dice Dylan.
<<
Voleva scatenarsi, ma l’unica cosa che è riuscito
a fare finora, è stata ballare con una tipa.
>> spiega ancora Oliver.
<<
Immagino sia per Sarah. >>
<<
Già. >> dice Dylan.
Effie guarda
Gabe un’altra volta e anche lui la guarda.
Un attimo dopo
si alza dal divanetto, cerca di sedersi vicino a lei, facendo
così spostare Oliver.
Effie lo guarda
un po’ confusa.
<<
Andiamo a ballare, Eff? >>
<<
Sì… okay. >> risponde lei, confusa.
Gabe ed Effie si
alzano dal divanetto e vanno in pista.
Mentre stanno
ballando, Gabe si avvicina parecchio ad Effie e le tocca una coscia, ma
lei gli urla:
<<
Che cazzo fai, Gabe? >>
E subito dopo se
ne va, tornando al tavolo. Si siede sempre in mezzo ai suoi fratelli,
ed esclama:
<<
Ma che cazzo gli è preso a Gabe? Stavamo ballando e mi ha
toccato una coscia. >>
<<
Dai, poverino. Sta molto male per Sarah. Potevi anche consolarlo.
>> dice Oliver, in battuta.
<<
Oliver? Non cominciare anche tu, per favore. Mi è bastata la
litigata con Tibbie. >>
<<
Sai, Tibbie non ha tutti i torti. Ti stai comportando da troia, quindi
già che c’eri potevi anche fare un pompino a Gabe,
per consolarlo. >> continua Oliver.
<<
Oliver? Ti rendi conto che mi stai offendendo? Sono tua sorella
maggiore, mostrami rispetto. >> urla Effie.
<<
Non so se meriti il mio rispetto, Effie. >>
Oliver si volta
verso Paul e gli chiede:
<<
Andiamo a ballare? Non voglio stare vicino a mia sorella.
>>
<<
Sì, va bene. >>
Oliver e Paul
vanno sulla pista da ballo ed Effie li guarda allontanarsi, confusa e
infastidita dalle parole del fratello minore.
<<
Che cosa gli ho fatto? Sia a Oliver che a Tibbie? Me lo spieghi, Dylan.
>>
<<
Non gli hai fatto niente, però non gli va giù
come ti stai comportando. Io sono più grande e francamente
non ti capisco neanch’io, però se vuoi comportarti
così, io non ti giudicherò. Loro invece sono
fatti diversamente, e ti dicono le cose in faccia, senza peli sulla
lingua. >> spiega Dylan.
<<
So che si preoccupano per me, però se io voglio farmela con
quattro ragazzi contemporaneamente, sono affari miei. E poi ho fatto
sesso solo con due, e non con tutti e quattro. >>
<<
Non era solo con Jasper? >>
<<
Sì, ma stasera l’ho fatto anche con Francis.
>>
<<
Insieme? Quindi ti sei incontrata per scopare anche con Francis? Tutti
e due insieme? >>
<<
Prima l’ho fatto con Jasper, e dopo è arrivato
anche Francis e l’ho fatto con entrambi. È stato
eccitante da morire. Dovresti provarlo. Il ménage
à trois, dico. >>
<<
Effie! Ti sei scopata Jasper e anche Francis, Andrew quasi, e per
fortuna con Ethan non è successo niente. Perché
con lui non è ancora successo niente, vero? >>
<<
Sì, ancora niente con lui. E non so perché con
Ethan non è successo niente. Forse perché a lui
ci tengo di più e mi sembra più serio. Ma tanto
alla fine non li rivedrò mai più nessuno dei
quattro. >>
<<
Infatti. >>
Circa cinque
minuti dopo, arriva Ethan.
<<
Ciao. >>
Effie si volta
verso di lui e lo saluta.
Ethan si siede
accanto ad Effie e Dylan va a ballare, lasciandoli soli.
<<
Come stai adesso? >>
<<
Molto meglio, grazie. >>
<<
Avete fatto pace? >>
<<
No, anzi, ho litigato anche con Oliver poco fa. >>
<<
Mi dispiace. >> dice lui.
<<
Anche a me. >>
Effie ed Ethan
si guardano e si danno un bacio.
<<
Hai qualcosa da fare domani sera? >>
<<
No. Perché? >>
<<
Perché pensavo che potremmo andare a cena fuori. Solo noi
due. >> spiega Ethan.
<<
Sì, va bene. Mi piacerebbe molto cenare con te. Dove mi vuoi
portare? >>
<<
Da Casa D’Angelo. Fanno anche la cucina italiana.
È davvero ottima. >>
<<
Io adoro la cucina italiana. >>
<<
Chi non la adora? >>
Effie percepisce
che con Ethan è completamente diverso. Lui è
più serio, anzi, lui è serio. Ed è
proprio per questo motivo che si sono soltanto baciati e non hanno
fatto nient’altro.
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Capitolo 26 *** Lui chi è? Andrew o Ethan? ***
26
Lui
chi è? Andrew o Ethan?
Il giorno dopo,
venerdì 23 luglio, in tarda mattinata Dylan, Oliver e Paul
vanno alla River Pool; Gabe alla Lap Pool per nuotare in santa pace e
sfogarsi un po’; Tibbie e Teddy fanno qualche immersione alla
Ruins Lagoon; Finn e Sarah vanno alla BLU Pool; e, infine, Effie,
completamente sola, va alla Paradise Lagoon Beach.
Effie
è sdraiata a pancia in giù e non ha indosso la
parte sopra del costume da bagno, che ha appeso sul lettino.
Mentre Jasper e
Francis controllano se va tutto bene in spiaggia, notano Effie.
<<
Guarda chi c’è laggiù. >>
esclama Francis.
<<
La nostra dea. >> dice Jasper, guardando in direzione di
Effie.
<<
Andiamo! >> esclama Francis, alzandosi dalla sedia,
seguito da Jasper.
Prima di
arrivare da lei, vedono che non ha il reggiseno, così la
raggiungono pian piano e le prendono il pezzo di sopra del costume,
senza che lei se ne accorga.
Francis le va
davanti, con in mano il suo reggiseno, mentre Jasper le fa dei massaggi
sulla schiena.
Effie apre
subito gli occhi appena sente qualcuno toccarle la schiena, e si volta,
aprendo gli occhi.
<<
Hey! Siete voi. Mi avete spaventata. >> esclama lei, con
un sorrisetto.
<<
Ciao. Guarda chi c’è davanti a te.
>> le dice Jasper.
Effie guarda
davanti a sé e vede Francis.
<<
Ciao. >> lo saluta lei.
Nota subito che
ha in mano il suo reggiseno, così gli chiede:
<<
Che ci fai con in mano il mio reggiseno? >>
<<
Mi diverto un po’. >>
<<
Dai, avanti, dammelo. >>
Francis si china
verso di lei e le sussurra:
<<
Sei sicura di volerlo? >>
<<
Sì, sono sicura. >> risponde lei, determinata.
<<
Avanti, Eff, anche se non ce l’hai indosso, a noi non
importa. Anzi, è meglio che tu non ce l’abbia.
Stai molto meglio senza, anche se noi ti abbiamo già vista
ed è proprio un bello spettacolo. >> salta su
Jasper.
Effie si gira di
nuovo verso Jasper e gli dice:
<<
Lo so che mi avete già visto senza. Ieri sera, una delle
notti più belle della mia vita, ma non mi sembra il caso di
fare il topless. C’è gente e anche dei bambini.
>>
Effie si volta
verso Francis e continua:
<<
Quindi ridammelo subito. >>
Effie si alza
dal lettino e, con il braccio sinistro si copre il seno, mentre con
l’altro cerca di prendersi il reggiseno.
<<
Dai, ragazzi, per favore. Non fate gli idioti. >>
<<
Prima dicci cos’è successo ieri sera tra te ed
Ethan. >> dice Francis.
Jasper raggiunge
l’amico, davanti a lei, e dice:
<<
Vi abbiamo visto piuttosto intimi. Cos’avete fatto?
>>
<<
Se mi date il reggiseno, ve lo dirò. >>
<<
Promesso? >> le chiede Francis.
<<
Sì, promesso. >>
<<
Okay. >> dice Francis, dandole il reggiseno.
Lei lo prende,
se lo mette e poi si sdraia a pancia in giù.
<<
Non è successo proprio niente con Ethan, a parte alcuni
baci. >> esclama, appoggiando i gomiti sul lettino e
guardandoli entrambi, davanti a sé.
<<
Dai, è impossibile. Eravate sempre appiccicati.
>> afferma Jasper.
<<
Sì, infatti. Tu non sei il tipo da bacio e basta, o sbaglio?
>> le domanda Francis.
<<
Non sbagli, non sbagli. >>
<<
E allora perché con lui non hai ancora fatto niente?
>> le chiede Jasper.
<<
A dire la verità non lo so. Lui mi sembra serio. Anzi, forse
lui è serio. Non vuole complicare le cose con il sesso.
>>
<<
Come si fa a complicare le cose con il sesso? Il sesso è
fantastico, libero… Il sesso è sesso.
>> esclama Jasper.
<<
Quando si sta veramente insieme a qualcuno, a volte fare sesso
può soltanto complicare un rapporto. Non è come
tra di noi. Il sesso può essere divertimento, come per noi,
o amore, ed è proprio per questo che è diverso
fare sesso e fare l’amore. >> spiega Effie.
<<
Wow, belle parole. Parli per esperienza personale? >> le
chiede Jasper.
<<
No, però lo so. >>
<<
Dai, vieni con noi. Facciamo in giro. >> le dice Jasper.
Effie si alza
dal lettino e va a girare per la spiaggia con Francis e Jasper.
<<
Stasera hai già qualcosa in programma? >> le
chiede Francis.
<<
Per il momento no. >>
<<
A proposito, come mai sei da sola oggi? Di solito
c’è tutto il gruppo. >> le chiede
Jasper, curioso.
<<
I miei fratelli sono andati con l’amico del ragazzo di Tibbie
alla River Pool, Gabe è alla Lap Pool per sfogarsi un
po’, Finn e Sarah sono alla Blu Pool, Teddy e Tibbie stanno
facendo qualche immersione, così io sono venuta qui da sola
per riflettere un po’, e anche per chiacchierare un
po’ con voi due, ovviamente. >>
<<
Bene. Allora sono contento che tu sia venuta qui completamente sola.
>> le dice Francis, sorridendole, e squadrandola dalla
testa ai piedi, leccandosi le labbra con la lingua.
<<
Concordo. >> afferma Jasper, squadrandola anche lui, con
sguardo malizioso.
<<
Ragazzi, dai, ci sono dei bambini qui. Finitela di guardarmi
così. >>
Jasper e Francis
ridacchiano e lei con loro.
Più
tardi Effie saluta i due bagnini e se ne va dalla spiaggia,
raggiungendo Finn e Sarah alla BLU Pool.
Arrivata alla
piscina, cerca i due neo-fidanzatini e poco dopo li trova in acqua che
si stanno sbaciucchiando.
<<
Finn! Sarah! >> li chiama lei.
La maggiore
delle Bennet li chiama tre volte e finalmente smettono di baciarsi e la
vedono.
<<
Effie, che ci fai qui? Non eri in spiaggia? >> le chiede
Sarah.
<<
Sì, ma è già l’una. Non
andate a mangiare? >>
Sarah si rivolge
a Finn e gli chiede:
<<
Che facciamo? Andiamo a mangiare? >>
Finn fa cenno di
sì con la testa, così Sarah si volta verso la
sorella e le dice:
<<
Arriviamo! >>
<<
Vi aspetto qui, allora. >>
Quando Finn e
Sarah salgono dall’acqua, si asciugano un po’ e
vanno via con Effie.
Chiamano Dylan,
Oliver e Paul e decidono di andare a mangiare da Cleito’s.
Chiamano anche Gabe, che è ancora alla Lap Pool, e accetta
di pranzare tutti insieme. Teddy e Tibbie invece mangiano per i cavoli
loro da un’altra parte.
Mentre stanno
pranzando, Dylan nota Andrew a pochi metri da loro e avverte Effie, che
va subito da lui a salutarlo.
<<
Ciao. >> lo saluta lei.
<<
Ciao. Dove sei sparita? È da martedì che non ti
vedo. >>
<<
Lo so. È un po’ che non ci vediamo.
>>
<<
Dai, siediti, tanto sono da solo. >>
<<
Hai già qualcosa da fare oggi pomeriggio? >>
gli chiede lei.
<<
No, non ho niente da fare. Tu? >>
<<
Neanch’io. Non sappiamo dove andare. >>
<<
Siete già andati all’Atlantis Beach?
>>
<<
No, ancora no. Perché? >>
<<
Allora potremmo andare lì. Si possono usare gli acqua
scooter e i pedalò. >>
<<
Ci sto, allora. >>
Verso le 16
passate, all’Atlantis Beach, il gruppo, tranne Tibbie e
Teddy, hanno già fatto un giro sugli acqua scooter.
<<
Stavo pensando che potremmo noleggiare uno yacht per un giorno. Domani
volendo. Ti va? >> propone Andrew.
<<
Perché no, non è una brutta idea. Ma solo noi due
o anche il resto del gruppo? >>
<<
Tutt’insieme. >>
<<
Ma domani non è il tuo compleanno? >>
<<
Sì, ed è anche per questo che voglio fare
qualcosa di diverso. >>
<<
Giustamente. Ma la festa a che ora c’è?
>>
<<
Alle dieci. Partiamo verso le dieci di mattina e torniamo verso
l’ora di cena, più o meno. >>
<<
Ci sto. >>
Effie lo guarda
e si avvicina un po’ a lui e, a bassa voce, gli dice:
<<
Noi due potremmo anche fare qualcos’altro. L’altra
volta in bagno non è stato male. >>
<<
Sono d’accordo. È stato piuttosto eccitante.
>>
Effie gli
sorride e lui le sorride a sua volta.
Più
tardi il gruppo si sposta alla Paradise Lagoon Beach, per andare un
po’ sui pedalò.
Quando arrivano,
Effie va dai bagnini a chiedere per i pedalò, facendo finta
di non conoscerli.
<<
Vogliamo fare un giro sui pedalò. Siamo in otto.
>>
<<
Allora andrete quattro in uno e quattro in un altro. >>
le spiega Jasper.
<<
Perfetto. >>
Jasper va da
Francis e insieme preparano i due pedalò, mettendoli
nell’acqua. Poi fanno mettere a tutti i salvagenti.
Ad Effie glielo
mette Jasper e, mentre glielo sta mettendo, lei lo guarda.
<<
Lui chi è? Andrew o Ethan? >>
<<
Andrew. >>
<<
Che cosa fa Andrew? >>
<<
Il dj, ed Ethan il cameriere al Bahamian Club. >>
<<
Bene. Quindi oggi pomeriggio sei stata con lui? >>
<<
Se per stata intendi scopare no, se invece intendi passare del tempo
insieme, sì. Domani prenderemo anche a noleggio uno yacht
per tutto il giorno, e alla sera c’è la festa per
il suo compleanno alla Cain at the Cove. >> spiega Effie.
<<
Bene. Sono contento per te. >>
<<
Se vuoi, faccio invitare te e Francis alla festa? >>
<<
Se ci tieni. >>
Effie si volta e
raggiunge Andrew.
<<
vieni che ti presento due miei amici. >>
<<
Chi? Quei due bagnini? >>
<<
Sì. >>
Effie ed Andrew
arrivano da Jasper e Francis, e lei dice:
<<
Ragazzi, lui è Andrew. E, Andrew, loro sono Jasper e
Francis. >>
Si stringono
tutti la mano e poi Effie dice:
<<
La tua festa di compleanno sarà aperta solo ad un certo
numero di persone, oppure può venire chiunque?
>>
<<
Proprio chiunque no, però se vuoi portare qualcuno, fallo
pure. Anzi, se Jasper e Francis vogliono venire, sono i benvenuti, e
possono portare anche dei loro amici, se vogliono. >>
Effie guarda
Jasper soddisfatta.
< Allora
venite, ragazzi? >> chiede lei.
<<
Sì. >> risponde Jasper.
<<
Sì, va bene. Tanto non abbiamo nient’altro da fare
domani sera. >> risponde invece Francis.
<<
Perfetto. >> dice Effie, guardando Jasper, che la guarda
a sua volta.
Andrew se ne
accorge, così, per far sì che smettano, dice:
<<
Dai, saliamo su questi pedalò, sennò stiamo qui
tutto il pomeriggio. Ovviamente tu starai con me, vero? >>
<<
Ovvio. Andiamo con mia sorella e Finn? >>
<<
Sì. >>
<<
Okay, allora diglielo, così intanto saluto Jasper e Francis.
>>
<<
Okay. >>
Appena Andrew si
è allontanato, Effie dice:
<<
Visto? >>
<<
Guarda che secondo me il tuo amico dj ha capito che
c’è qualcosa tra noi. Mi sembra piuttosto sveglio.
>> afferma Jasper.
<<
Lo è. E, anche se ha capito, chissenefrega. >>
<<
Anche secondo me ha capito. >> salta su Francis.
<<
Vi saluto, perché devo andare. Ci vediamo. >>
<<
Stasera dove vai? >> le chiede Francis.
<<
Non lo so. >>
<<
Allora ci si vede in giro. >> esclama Francis.
<<
Sì. >>
<<
Così loro sono Jasper e Francis? >> chiede
Andrew, sul pedalò.
<<
Sì. >>
<<
Te li sei già scopati? >>
<<
Andrew? Ma che linguaggio hai? >>
<<
Avanti, Eff, non fare la santarellina con me. Quello che è
successo l’altra volta, non fa di te proprio una brava
ragazza. >>
<<
Lo so, e infatti non sono una brava ragazza, però potevi
anche chiedermelo in un altro modo. Comunque sì, gli ho
già scopati, se proprio ci tieni a saperlo. >>
<<
Appunto. >>
<<
Tu invece hai scopato con altre? >>
<<
Con una sola, ma non è stato granché. Quello che
abbiamo fatto noi due è stato tre volte meglio.
>>
<<
Meno male. >> dice lei, con un sorrisetto malizioso.
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Capitolo 27 *** Vai al diavolo, Effie! ***
27
Vai
al diavolo, Effie!
La sera del
giorno stesso, Effie cenerà con Ethan alla Casa
D’Angelo, mentre Sarah cenerà con Finn al
Café Martinique.
<<
Vedrai che buone cose cucinano qui. >> afferma Ethan.
Effie prende in
mano il menu e gli chiede:
<<
Cosa mi consigli? >>
<<
Io personalmente sono tradizionalista. Ogni volta che vengo qui prendo
sempre le stesse cose. >>
<<
E quando sei venuto qui con chi eri? >>
<<
Con delle ragazze e con degli amici. Ma, fidati, nessuna delle ragazze
era bella come te. >>
Effie gli
sorride e lui le restituisce lo sguardo.
Alla fine Effie
decide per le penne al pomodoro e basilico, mentre Ethan per le
fettuccine all’aragosta.
<<
Ti piace questo posto? >> chiede Finn.
<<
Sì, è bellissimo. Il semplice fatto che si
può vedere l’acquario, lo rende straordinario di
per sé. >>
<<
Bene, sono contento. Secondo me anche il secondo appuntamento
dev’essere perfetto proprio come il primo. >>
<<
Sì, è vero. Perché solo il primo deve
essere perfetto? >>
<<
Domani ci divertiremo un sacco tutto il giorno su uno yacht. Non sono
mai stato su uno yacht. >> esclama Finn, emozionato
all’idea di passare un’intera giornata su uno yacht.
<<
Neanch’io. Personalmente non m’ispira tanto la vita
in barca, però un giorno va bene. E poi non è una
semplice barca, ma uno yacht. >>
<<
Infatti. Come si fa a dire di no a uno yacht? >>
<<
Sì, infatti. L’unica cosa è che Gabe
sarà sempre lì. Mi duole un po’ vederlo
sempre così triste. Da quando gli ho detto di aver scelto
te, non l’ho più visto sorridere. Dovremmo
trovargli una ragazza, poverino. >>
<<
Credo che sia un po’ presto. È successo solo ieri.
Magari quando inizierà la scuola, troverà una
ragazza. Chi lo sa? >>
<<
In effetti. Hai ragione tu, è un po’ presto.
>>
Intanto, il
resto del gruppo è al Dragon’s, dove Teddy e
Tibbie sembrano inseparabili.
<<
Hai fatto pace con tua sorella? >>
<<
No. Non ci parliamo da quando lei mi ha dato quello schiaffo.
>>
<<
Vedrai che risolverete, ne sono sicuro. Tu sei troppo dolce per mettere
il muso per tanto tempo a tua sorella. >>
<<
Non so se risolveremo, Teddy. È la prima volta che
litighiamo. >>
<<
C’è sempre una prima volta per tutto, Tibbie.
>>
<<
Lo so, ma se lei mi ha dato uno schiaffo, è
perché si è veramente arrabbiata. Le ho dato
della troia. >>
<<
Dai, non pensarci e stai tranquilla. Andiamo a ballare. >>
Tibbie gli
sorride e vanno sulla pista da ballo.
A Casa
D’Angelo, l’appuntamento tra Effie ed Ethan procede
tutto bene, e anche tra Sarah e Finn, al Café Martinique,
procede tutto a meraviglia.
Mentre stanno
aspettando il dessert, Finn e Sarah vanno a guardare
l’acquario.
Finn si volta un
attimo per guardare Sarah, poi continua a guardare l’acquario.
<<
Sarah? >>
<<
Sì? >> dice lei, voltandosi verso di lui, che
la sta guardando.
Finn le prende
le mani e, guardandola negli occhi, le dice:
<<
So che ci ho messo un bel po’ a capire se provavo o no
qualcosa per te, però stavolta mi è stato tutto
più chiaro. In un attimo l’ho capito.
>>
<<
Che cosa? >>
<<
Che ti amo, Sarah. >> confessa Finn.
Sarah
è confusa per la confessione di Finn. Non si aspettava che
dopo un giorno lui le dicesse che è innamorato di lei.
È confusa, e non sa proprio cosa dire.
<<
Che c’è? Perché non dici niente?
>>
<<
Perché non pensavo che me l’avresti detto
così presto. >>
<<
E quando ti aspettavi che te lo dicessi? >>
<<
Non lo so, però non così presto. >>
Finn le sorride,
aspettando che lei dica qualcosa.
<<
Comunque ti amo anch’io, Finn. >>
<<
Pensavo non che non lo dicessi più. >>
Si danno un
bacio, poi continuano ad osservare l’acquario davanti a loro.
In tarda serata,
Effie ed Ethan stanno passeggiando e sono arrivati alla fontana,
davanti alla Royal Tower.
<<
Sai, Effie, finita l’estate pensavo di tornare a casa.
>>
<<
A Sacramento intendi? >>
<<
Sì. Potrei cercarmi un lavoro o magari andare
all’università. >>
<<
E come mai vuoi venire via da questo paradiso? >>
<<
Per stare più vicino a te. >>
Effie comincia a
preoccuparsi. Sente che Ethan vuole fare le cose per bene con lei, ma
lei non vuole che accada niente di serio tra di loro.
<<
Non dovresti farlo. >> afferma lei, dopo qualche secondo
di silenzio.
<<
E perché non dovrei? >>
<<
Perché non ne vale la pena. >>
<<
Sì, invece. >>
<<
Non ti conviene abbondonare una cosa di cui sei sicuro per
un’altra di cui non sei sicuro. >>
<<
So che non stiamo neanche insieme, Effie. >>
<<
Comunque era solo un’idea. >> aggiunge.
<<
Lo so. >>
<<
Quindi deduco che tu non abbia neanche minimante pensato che tra noi
due potesse nascere qualcosa, vero? >>
<<
Per averci pensato, ci ho pensato, però ho anche realizzato
che io non sono una che s’impegna. E poi abitiamo in
città diverse. >>
<<
Ah. Ho capito. >>
Ethan si
allontana dalla fontana ed Effie gli chiede:
<<
Dove stai andando? >>
<<
Ti sto riaccompagnando alla tua suite. >> risponde lui,
senza voltarsi.
<<
Perché? È troppo presto, ed io voglio restare
ancora fuori con te. >>
Ethan si ferma e
si volta verso Effie.
<<
Allora mi spieghi per quale motivo non vuoi avere una storia seria? Ti
ho anche detto che vorrei tornare a casa mia per starti vicina.
>> esclama Ethan, alzando la voce.
<<
Perché io sono fatta così. Non voglio nessun
genere d’impegno, voglio solo divertirmi. >>
<<
Quindi per te io sono solo un divertimento? >>
Effie non sa
cosa rispondere.
<<
Ho capito. Mi hai già dato la risposta senza neanche dire
una parola. >>
Ethan si gira e
riprende a camminare.
<<
Dai, Ethan! >>
Effie corre da
lui e quando l’ha raggiunto, dice:
<<
Per favore, non fare così. Tu sei molto carino e mi piaci un
sacco, però non intendo avere una storia seria, te
l’ho detto. >>
<<
Tornatene alla tua suite da sola, Effie! Oppure raggiungi i tuoi
fratelli e le tue sorelle al Dragon’s! Fa’ come ti
pare, basta che non ti fai più vedere. >>
<<
Dai, non dire così. >>
Ethan si ferma,
si volta verso di lei e dice:
<<
Secondo te per quale motivo tu ed io non abbiamo ancora fatto sesso?
Secondo te per quale motivo ti ho invitato a cena stasera?
>>
<<
Perché tu sei un ragazzo serio, ti piace
impegnarti…? >>
<<
Brava, esatto. Voglio andarci piano con te, Effie. Tu mi piaci davvero
tanto, però non immaginavo che ti volessi solo divertire.
>>
<<
Mi dispiace, Ethan. Avevo già capito che tu eri un ragazzo
serio, ma non immaginavo che volessi tornare a casa tua per starmi
vicina. E comunque sapevi che sono di Los Angeles, quindi sarebbe stata
solo una storiella estiva e niente di più. >>
<<
Sì, ma dopo un po’ ho cominciato a pensare che
poteva esserci di più di quello. >>
<<
Quand’è stata l’ultima volta che sei
stato con una ragazza? E per stato intendo sia fatto sesso che
fidanzato. >>
Ethan ci pensa
qualche secondo e poi risponde:
<<
Un anno e mezzo fa, più o meno. >>
<<
E tu è un anno e mezzo che non fai sesso? >>
<<
Sì. Che c’è di male, scusa? Bisogna per
forza farlo spesso? >>
<<
No, però fa bene anche alla salute. >>
<<
E invece per te quand’è stata l’ultima
volta che sei stata con un ragazzo? Per te ovviamente
s’intende fatto sesso. >>
Effie non
risponde. Ha paura di ferire i sentimenti di Ethan.
<<
Vuoi veramente sapere la risposta? >>
<<
Sì. >>
<<
Okay. >>
<<
Ieri sera. >> aggiunge, qualche secondo dopo.
Ethan si volta e
s’incammina, senza dire nulla.
<<
Lo sai che non sono una brava ragazza! >> urla lei.
<<
Vai al diavolo, Effie!”
Effie lo lascia
andare e decide di andare verso il Cove Atlantis.
Mentre cammina,
incontra Francis.
<<
Hey. >>
<<
Ciao. >>
<<
Che ci fai da solo? Dov’è Jasper? >>
<<
È uscito con una tipa. È probabile che adesso
stiano scopando. >>
<<
Ah. E tu dove stai andando? >>
<<
All’Aura, mi trovo lì con alcuni amici. Te,
invece, dove stai andando? >>
<<
Nella mia suite. >>
<<
Dalla tua faccia deduco che non è andata molto bene con
Ethan. >>
<<
Già. È una storia lunga. >>
<<
Perché non vieni con me all’Aura? >>
<<
Okay, però prima devo passare nella mia suite a cambiarmi.
Vestita così non vado bene. >>
<<
Ti accompagno, dai. >>
<<
Okay. >>
Appena arrivano
nella suite delle sorelle Bennett, Effie va dritta nella sua stanza e
intanto Francis dà un’occhiata in giro.
<<
Mi cambio e poi usciamo! >> esclama Effie, dalla camera
da letto.
<<
Okay. >>
Effie ha
lasciato la porta della stanza aperta e intanto Francis la sta
raggiungendo.
Quando arriva,
la vede in mutande, o per meglio dire, in perizoma, e rimane sulla
soglia della porta.
<<
È proprio bella la vostra suite. >>
Effie si volta
verso di lui, senza il minimo imbarazzo, e risponde:
<<
Già. >>
<<
Posso entrare? >>
<<
Sì, tanto mi hai già vista nuda. >>
<<
Già. >>
Effie ha messo
due vestiti sul letto.
Si volta verso
di lui e gli chiede:
<<
Quale mi consigli? >>
<<
Quello senza spalline. >>
<<
Quello nero nei lati non è male. Per i miei gusti il nero
rende qualsiasi capo d’abbigliamento più
intrigante, a parte i vestiti dark, ovviamente. >>
aggiunge.
<<
Okay, vada per quello, allora. >>
Effie prende il
vestito non scelto per metterlo via e, prima che riesca a fare due
passi, lui la prende per un braccio, la tira a sé e le dice:
<<
Stiamo un po’ qui da soli. >>
<<
Okay. >> dice lei, guardandolo fisso negli occhi.
Francis si
avvicina al suo viso e la bacia.
Mentre si
baciano, le prende il vestito che ha in mano e lo butta sul letto. Dopo
si lasciano cadere a terra.
Qualche secondo
dopo, lui la prende e la mette a sedere sulla panchina che è
alla fine del letto.
Mentre
continuano a baciarsi, le accarezza i seni.
Successivamente
smette di baciarla e le toglie il perizoma.
Più
tardi, all’Aura, Effie, Francis e altri due suoi amici stanno
ballando.
Effie
è davanti a Francis e si stanno guardano.
Dopo circa una
ventina di minuti che stanno ballando, tornano al tavolo.
<<
Mi accompagni a prendere qualcosa da bere, Francis? >>
<<
Sì. >>
<<
Arriviamo, ragazzi! >> aggiunge lui, alzandosi insieme a
Effie.
Corrono verso il
bagno delle donne e, appena entrano, iniziano a baciarsi.
Intanto, al
tavolo, un amico di Francis dice:
<<
Secondo me quei due sono andati a scopare, altroché a bere
qualcosa. Avete visto come si guardavano? E poi
l’abbigliamento di Effie dice tutto. >>
Un altro
interviene dicendo:
<<
Sì, anche secondo me. Meglio per loro. Quella troietta se la
sono passati sia lui che Jasper, e, da quanto loro mi hanno detto, ha
fatto qualcosa con un altro, e ha solo limonato con un altro ancora.
>>
<<
Mamma mia. Quasi quasi ci provo anch’io con quella. Non
è affatto male, anzi, me la farei volentieri.
>> dice un altro.
<<
Quasi quasi. Se questa se la fa con quattro, con altri due o tre non
sarà sicuramente un problema. >> dice il primo
che ha parlato.
Più
tardi, Francis ed Effie tornano al tavolo, un po’
scompigliati.
Uno degli amici
di Francis, Lewis, si rivolge a Effie e le chiede:
<<
Andiamo a ballare? >>
Effie lo guarda
dalla testa ai piedi, come per esaminarlo, e poi gli risponde con un
sì.
Lewis ed Effie
si alzano e vanno sulla pista da ballo.
Ballano
appiccicati e lui la tocca.
<<
Che cazzo fai, Lewis? >> gli urla lei.
Effie si
allontana dalla pista da ballo e lui la raggiunge subito.
Quando
l’ha raggiunta, la prende per un braccio, lei si volta subito
e lui le dice:
<<
Te la fai con quattro ragazzi, tra cui Francis e Jasper, quindi con un
altro non penso sia un problema. >>
La tira a
sé e le dice:
<<
Dai, andiamo a scopare in bagno! >>
<<
No! Che schifo! >>
Effie si
allontana subito da lui e va dritta verso il bagno delle donne. Lui
ovviamente la segue.
Quando entra,
lei si sta guardando allo specchio e si gira subito verso di lui.
<<
Cos’è che non ti è chiaro nella parola
no? >>
<<
Sono convinto che saresti disposta a scoparmi. Non ti sei fatta dei
problemi quando hai scopato con Francis e Jasper, e quando hai fatto
chissà cosa con un altro. >>
<<
No! Per chi mi hai presa? Per una puttana? >>
<<
No, ma saresti una puttana perfetta, se lo fossi. >>
Lei cerca di
tiragli uno schiaffo, ma lui la ferma e la bacia.
Mentre si
baciano, lui appoggia le mani sul suo sedere e la mette sul lavandino.
Le abbassa il
vestito e comincia a toccarle il seno. Poi le alza il vestito e le
toglie il perizoma.
Quando Lewis ed
Effie tornano al tavolo, Francis chiede:
<<
Ma dove siete stati? >>
<<
A ballare. >> mente lei.
<<
Effie si sa muovere veramente bene. >> dice lui, facendo
un velocissimo occhiolino ad Effie.
<<
Ah. >> dice Francis.
Quando vengono
via dall’Aura, Francis accompagna Effie nella sua suite.
<<
Confessa! Cos’è successo veramente con Lewis?
>>
<<
Davvero lo vuoi sapere? >>
<<
Non dirmi che avete scopato? >>
<<
No. >>
<<
E il fantastico sesso che abbiamo fatto noi due nella tua suite
stasera? E quello con me e Jasper in spiaggia? Che mi dici?
>>
<<
Non c’è paragone con quello che è
successo con Lewis. Quello con voi due è stato spettacolare.
>>
<<
Già. >>
|
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Capitolo 28 *** Ti farò passare il compleanno più bello di tutta la tua vita ***
28
Ti
farò passare il compleanno più bello di tutta la
tua vita
Verso le 10 i
giovani Bennet e i giovani Darcy stanno aspettando Teddy e Paul, e
intanto arriva Andrew.
<<
Ciao. >>
<<
Ciao, bellissima. >>
<<
Buon compleanno. >>
<<
Grazie. >>
Effie guarda
Andrew, lo prende per un braccio e si allontanano a pochi metri dagli
altri.
<<
Non potevamo rimanere lì con gli altri?”
<<
No, perché così è più
intrigante. >>
<<
Ah. >>
<<
Da oggi puoi ufficialmente ubriacarti. Hai ventun anni. >>
<<
Sì. >>
Si baciano e poi
lui le bacia il collo.
<<
Continuiamo dopo, dai. >>
<<
Non vedo l’ora. >>
<<
Ti farò passare il compleanno più bello di tutta
la tua vita. >>
<<
Lo spero. >>
Due ore dopo,
sullo yacht, Effie ed Andrew sono a sedere sul divano della sala.
<<
Che ne dici di fare qualcosa anche stasera, alla mia festa? E sai cosa
intendo per qualcosa. >>
<<
Sono sempre pronta a fare qualcosa. >> gli dice lei, con
un sorrisetto malizioso.
<<
Bene. >>
Si guardano e si
baciano.
<<
Andiamo in camera che è meglio. >>
<<
Sì. >>
Entrano in
camera, chiudono la porta a chiave e iniziano a baciarsi.
Lei toglie la
maglia ad Andrew e lui toglie la canotta a lei.
Successivamente
lei si slaccia il costume e lui smette di baciarla.
Si guardano e
lui la sbatte contro il muro e comincia a baciarla in bocca, poi sul
collo e anche sul seno.
Dopo alcuni
secondi lui smette, si toglie il costume e lei si toglie i pantaloncini
e la parte sotto del bikini.
Riprende a
baciarla sul collo e intanto le tocca il seno.
Lei alza una
gamba e la appoggia sul sedere di lui.
<<
Senti anche tu dei lamenti? >> chiede Sarah, sullo prua
dello yacht, insieme a Finn.
<<
No. >>
<<
Secondo me è mia sorella sta scopando con Andrew.
>>
<<
Probabile. >>
<<
No, è sicuro. Le manca solo Ethan e poi ha fatto
l’en plein. >>
<<
Sei preoccupata per lei? >>
<<
A essere sincera sì. Si è scopata Jasper e
Francis, e, da quanto sento, anche Andrew adesso. Se fa così
a diciotto anni, quando ne avrà trenta è finita.
Ed è probabile che rimarrà incinta in poco tempo.
>>
<<
Ma non hai detto che prende la pillola? >>
<<
Sì, la prende, ma basta un niente ed è finita.
>>
<<
Dai, stai tranquilla, e non ti preoccupare per lei. >>
<<
Grazie, Finn. >>
<<
Di niente. >>
Dopo pranzo, nel
primo pomeriggio, Effie e Sarah stanno chiacchierando nella camera,
mentre gli altri sono in sala.
<<
Mi devi aggiornare su quello che è successo, Eff.
>>
<<
Okay. >>
Effie fa un
respiro e poi comincia il discorso dicendo:
<<
Allora, innanzitutto ieri sera la cena con Ethan è andata
male. >>
<<
Perché? Cos’è successo? >>
<<
Dopo che abbiamo cenato, siamo usciti dal ristorante e abbiamo
camminato. Quando siamo arrivati alla fontana, quella davanti alla
Royal Tower, lui mi ha detto che pensava di tornare a Sacramento finita
l’estate, per starmi più vicino, e che magari
sarebbe potuto andare all’università o si sarebbe
potuto cercare un lavoro. Così abbiamo litigato sul fatto
che io non voglio una storia seria, ma voglio soltanto divertirmi. Io
gli ho chiesto quand’è stata l’ultima
volta che ha fatto sesso con una ragazza e lui mi ha risposto un anno e
mezzo fa. Dopo me l’ha chiesto lui e io gli ho dovuto dire la
verità, così mi ha mandato al diavolo. Non penso
che voglia più rivedermi. >>
<<
Potevi anche mentirgli. >>
<<
Sì, ma tanto non avrebbe avuto senso. >>
<<
Sì, forse. E poi? Cos’altro è successo?
>>
Effie aggiorna
la sorella e Sarah è scioccata, e non sa davvero cosa dire.
<<
Allora? Non hai niente da dire? >>
<<
Beh, Effie, devo ammettere che Lewis ha ragione a chiamarti puttana.
Scusami se te lo dico, ma sei diventata una troietta. Addirittura ti
sei fatta fare un lavoretto da un amico di Francis. E poi? Cosa pensi
di fare dopo? >> afferma Sarah, delusa dal comportamento
della sorella maggiore.
<<
Stamattina io e Andrew l’abbiamo fatto qui, in piedi contro
la porta. >>
<<
Sapevo che quei lamenti che sentivo erano i tuoi. Lo sapevo che eri tu
con Andrew. >>
<<
Io adoro il sesso, Sarah. Vedrai che quando tu e Finn lo farete, dirai
lo stesso. A proposito, ne avete già parlato?
>>
<<
No, non ne abbiamo ancora parlato. Stiamo insieme da solo due giorni.
>>
<<
Giusto. >>
Il giorno in
barca è stato fantastico e si sono divertiti tutti,
soprattutto Effie ed Andrew, ovviamente.
Verso le 22 i
Bennet e i Darcy raggiungono la Cain at the Cove.
Appena Effie
vede Andrew, gli va incontro.
<<
Hey, festeggiato! >>
<<
Ciao, bellissima. >>
<<
Come sto? >>
<<
Benissimo. Ma non è un po’ trasparente questo
vestito? >>
<<
Sì, ma tanto ho il costume sotto. Lo fai un tuffo con me,
vero? >>
<<
Certo. >>
<<
Bene. >> dice lei, con sguardo malizioso.
Una
mezz’ora dopo, Effie è al bar, seduta su una
sedia, con un cocktail in mano, e arrivano Jasper e Francis.
Entrambi la
salutano. Lei si volta e li saluta a sua volta.
<<
Com’è andata oggi sullo yacht? >> le
chiede Jasper.
<<
Benissimo. Ci siamo divertiti tutti. >>
<<
Tra te e Andrew com’è andata? >> le
chiede invece Francis.
<<
Benissimo anche tra me e lui. >>
<<
Avete fatto qualcosa? >> domanda Jasper.
<<
Sì. Abbiamo scopato in piedi, davanti alla porta della
camera da letto. È stata una tale goduria. In piedi
è fantastico. Quello sì che è stato un
vero e proprio orgasmo. >>
<<
Bene. Adesso ti manca veramente soltanto Ethan, però, in
compenso, abbiamo saputo che Lewis ti ha fatto un lavoretto ieri sera
nel cesso dell’Aura. >> afferma Francis.
<<
E a voi chi ve l’ha detto? >>
<<
Lui. Tutti i nostri amici lo sanno e vorrebbero scoparti anche loro.
>> risponde Jasper.
<<
Chi? Tutti quelli che c’erano all’Aura ieri sera?
>>
<<
Sì. >> risponde Francis.
<<
Beh, allora dite loro che io sono disponibile solo per voi due.
>>
<<
Ne siamo onorati, Eff. >> dice Jasper.
Più
tardi, Effie è ancora al bar con Jasper e Francis. Lei
è ubriaca, mentre gli altri due sono un po’ brilli.
Effie si alza
dalla sedia e dice loro:
<<
Ragazzi, venite con me! >>
Effie li prende
per un braccio e li porta via.
<<
Dove ci stai portando, Eff? >> le chiede Jasper.
<<
Shh… stai zitto. >>
<<
Mi stai facendo eccitare, Effie. >> dice Jasper.
Francis si volta
verso l’amico e ridacchia.
Arrivano da una
cabana, dalla parte che dà sulla spiaggia.
<<
Siamo arrivati? >> chiede Jasper.
<<
Shh… >>
Effie toglie la
maglia a Jasper e poi a Francis.
<<
Perché non andiamo a fare il bagno nudi? >>
propone Francis.
<<
No, voglio restare qui. >>
Effie
è davanti a Jasper e gli sta togliendo il costume.
Jasper ed Effie
si baciano e Francis li guarda.
<<
Hey! Da me non vieni? >> esclama lui.
Smettono di
baciarsi e lui le toglie la parte sotto del costume da bagno.
Francis continua
a guardarli.
<<
Effie? >> la chiamo lui.
<<
Adesso arrivo anche da te, Francis. >>
Più
tardi, quando Jasper, Effie e Francis tornano alla festa, incontrano
Andrew.
<<
Ciao. >>
<<
Ciao. >>
<<
Sei ubriaca? >> le chiede lui, dopo averla baciata.
<<
Sì. >> risponde lei, ridacchiando, seguita da
Jasper e Francis.
<<
Ragazzi, non ridete. >>
<<
Ma lo stai facendo anche tu. >> ridacchia Jasper.
<<
Vieni con me. >> esclama Andrew, afferrandola per un
braccio e portandola a sedere su un lettino.
<<
Dove sei stata con quei due? >>
<<
Dietro ad una cabana. >>
<<
So che non stiamo insieme e facciamo soltanto sesso, però
così stai veramente esagerando. Cos’avete fatto da
quella cabana? >>
<<
sesso, ovviamente. Tanto sano sesso. Spara il numero di orgasmi che ho
avuto? >>
<<
Effie? Ti devi riprendere. Non puoi continuare così.
>>
<<
Due! Due orgasmi. Il primo con Jasper, in piedi, appoggiati alla
cabana, e il secondo con Francis, sempre in piedi, ma stavolta da
dietro. >>
<<
Basta! Non voglio più ascoltarti. >>
Andrew se ne va,
lasciando lì da sola Effie.
<<
Andrew, dove vai? >>
Qualche minuto
dopo si siedono accanto a lei Mark ed Anthony, due amici di Jasper e
Francis. Uno si siede a sinistra e l’altro a destra.
<<
Ti ricordi di noi? Siamo gli amici di Jasper e Francis.
>> esclama Mark.
<<
Sì. >>
<<
Sei ubriaca, eh? >> le chiede Anthony.
<<
Sì. >> ridacchia Effie.
Mark le appoggia
una mano sulla coscia e le dice:
<<
Vieni con noi? Abbiamo da farti vedere un posto bellissimo.
>>
Intanto sale con
la mano e Anthony appoggia una sull’altra coscia e le dice:
<<
Vedrai che sarà un posto bellissimo. >>
Effie guarda
prima Mark e dopo Anthony e dice loro:
<<
Andiamo! Non vedo l’ora di vedere questo posto bellissimo.
>>
Mark e Anthony
si guardano, la prendono per mano e la portano in un’altra
cabana.
<<
È questo il posto bellissimo? >>
<<
Oh sì. >> risponde Mark, togliendosi la
maglia, seguito da Anthony.
<<
Perché non andiamo sulla spiaggia, invece di restare qui?
>>
<<
Qui è meglio. >> dice Anthony.
Anthony e Mark
si tolgono il costume da bagno e lo buttano contro la parete della
cabana, e, quest’ultimo dice:
<<
Vediamo se Jasper e Francis hanno goduto come godremo noi adesso,
sbattendoti qui contro. >>
Mentre Anthony
le toglie il reggiseno del costume, lei dice:
<<
Sono tutta eccitata. >>
Subito dopo,
mentre Mark le toglie lo slip del costume, dice:
<<
Non quanto noi due. >>
Mentre Mark
comincia a toccarle e baciarle il seno, arriva Andrew.
<<
Oh mio Dio! >> urla lui, sconvolto.
Tutti e tre si
voltano verso di lui e Andrew chiede:
<<
Che cazzo sta succedendo qui? >>
<<
Non si capisce? Stavamo per scopare, se tu non fossi arrivato.
>>
<<
Andatevene subito, se non volete che vi prenda a pugni. >>
Mark ed Anthony
prendono le loro maglie, se le mettono, e lo stesso fanno con i costumi
da bagno, e poi se ne vanno.
Andrew raccoglie
il vestito e il costume di Effie e, mentre glielo dà, dice:
<<
Rivestiti. >>
<<
Chi sono quei due? >> le chiede lui, mentre lei si
riveste.
<<
Mark e Anthony, due amici di Jasper e Francis. >>
<<
Begli amici che hanno quei due. Si stavano approfittando di te, anche
per il fatto che sei ubriaca. Se non arrivavo io, ti avrebbero scopato
pure quei due, così avresti aggiunto due in più
alla tua lista. >>
Dopo che Effie
si è vestita, Andrew la porta da Dylan, il maggiore dei
Bennet.
<<
Dylan, Effie ha superato il limite. Dopo essersi ubriacata, ha fatto
sesso con Jasper e Francis dietro una cabana, e poco fa, sono arrivato
ed era con due loro amici. Erano tutti e tre nudi. Se non arrivavo io,
si sarebbe fatta anche quei due. >> dice lui, veramente
preoccupato.
<<
Grazie, Andrew. >> dice Dylan.
<<
Perché ti arrabbi tanto, Andrew? In fondo a voi ragazzi
piace tanto scopare, e anche a noi ragazze. >> esclama
Effie.
<<
Mi arrabbio perché così stai superando il limite.
Noi puoi fare sesso ogni volta che vuoi, ovunque tu voglia, e con
chiunque tu voglia. Non puoi lasciare che due sconosciuti ti scopino.
Ti rendi conto di stare esagerando? >>
<<
Ma mi piace tanto fare sesso. Tanto, tantissimo. >>
<<
È proprio per questo che loro volevano scoparti. Jasper e
Francis avranno raccontato di averti scopata a tutto il loro gruppetto
di amici, e questi ne volevano approfittare. Se tu non avessi fatto la
puttana con quei due, loro non lo sarebbero andati a raccontare in
giro. >>
<<
Non sono una puttana, Andrew. Non darmi della puttana. Già
mi bastano i miei fratelli e le mie sorelle. >> alza la
voce Effie.
<<
Beh, ma è quello che sei diventata, Effie. Jasper e Francis
hanno una brutta influenza su di te. Ti trattano che se fossi la loro
puttanella personale. >>
<<
A me piace essere la loro puttanella. Mi fanno sentire viva,
desiderata. >>
<<
Te ne occupi tu, Dylan? >>
<<
Sì, non ti preoccupare. Tu continua a divertirti.
>> gli dice Dylan.
<<
Grazie. >>
<<
Vaffanculo, Andrew! >>
Andrew se ne va
e Dylan porta via con sé la sorella.
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Capitolo 29 *** Mi piace essere una cattiva ragazza ***
29
Mi
piace essere una cattiva ragazza
La mattina del
giorno dopo Effie si sveglia con un mal di testa fortissimo.
Per tutto il
pomeriggio i Bennet e i Darcy rimangono nella baia dei delfini, dove ci
sono anche i leoni marini. Nuotano con loro, gli abbracciano, gli danno
i bacini e saltano.
Durante il
pomeriggio, Effie e Tibbie riescono anche a fare pace.
Per cena,
invece, tutto il gruppo va al ristorante Nobu.
Dopo cena, tutti
vanno all’Atlas Bar and Grill.
Verso le 22,
Effie dice agli altri di sentirsi poco bene e di voler andare nella
suite, così viene via. Arrivata alla suite, si cambia
piuttosto velocemente, perché alle 23 ha appuntamento con
Jasper e Francis alla Grotto Pool per fare sesso, per fare un tuffo in
piscina e ubriacarsi. Infatti, loro porteranno una bottiglia di
champagne.
<<
Jasper? Francis? >> chiama Effie, arrivando alla Grotto
Pool.
I due bagnini
sbucano da due piante e la salutano.
<<
Perché vi siete nascosti? >>
<<
Perché potrebbe arrivare qualcuno e non si può
stare in piscina. >> risponde Jasper.
Effie nota la
bottiglia di champagne nella mano di Francis e, mentre gliela prende,
dice:
<<
Iniziamo questa cosa. >>
Toglie il tappo
e inizia a bere. Poi la dà a Jasper e successivamente beve
anche Francis.
Dopo che tutti e
tre hanno bevuto, Jasper si avvicina a lei e si baciano.
<<
Sapete perché vi ho chiamato? >> esclama lei,
dopo averli baciati uno dopo l’altro.
<<
Perché eri in astinenza da sesso? >> chiede
Jasper.
<<
Anche. >>
<<
Allora ti accontento subito. >> dice lui, avvicinandosi a
lei e baciandola.
Qualche secondo
dopo, lei si stacca da lui e va in acqua. Scende le scale della piscina
e va verso una delle cascate.
<<
Venite! >> esclama Effie, voltandosi prima di arrivarci.
Jasper e Francis
non ci pensano un secondo e la raggiungono subito, appoggiando prima la
bottiglia di champagne a terra.
Quando i due
bagnini l’hanno raggiunta, si buttano tutti sotto la cascata.
Lì sotto Francis ed Effie inizia a baciarsi. E poi lei
raggiunge Jasper, baciando anche lui.
Mentre
continuano a baciarsi, lei si appoggia contro la roccia, tirandolo a
sé.
Intanto Francis
si allontana di qualche metro e Jasper ed Effie continuano a baciarsi.
Mentre si
baciano, lei solleva una gamba e la appoggia sul sedere di lui. Jasper
le tocca la coscia della gamba alzata, e pian piano sale fino ad
arrivare al sedere.
<<
Non hai le mutande? >> le chiede lui.
<<
No. Mi piace essere una cattiva ragazza. >> gli sussurra
lei, e lui riprende a baciarla.
Un attimo dopo
lui la gira e inizia a baciarle il collo, dopo averle spostato i
capelli su un lato.
Mentre lui
continua a baciarle il collo, lei si alza il vestito.
Dopo aver finito
con Jasper, Effie si allontana di qualche metro, e appena vede Francis,
gli dice:
<<
Francis, torna qui! >>
<<
Arrivo, splendore! >>
Francis riprende
la bottiglia di champagne e dice:
<<
Apri la bocca e alza la testa! >>
Effie apre la
bocca, alzando la testa, e lui le versa in bocca lo champagne, e poi lo
beve anche lui.
Appoggia la
bottiglia sul bordo della piscina e iniziano a baciarsi.
<<
Non ho le mutande. >> gli sussurra lei,
all’orecchio di Francis, poco dopo.
Più
tardi, mentre sono tutti e tre seduti a bordo piscina, Effie
è tra Jasper e Francis.
<<
Mi farete diventare pazza, ragazzi. Sto diventando peggio di un uomo.
>> afferma Effie.
<<
Allora è una bella cosa. >> afferma Jasper.
Jasper ed Effie
si guardano un attimo e poi iniziano a baciarsi.
Qualche secondo
dopo lei si stacca da lui, si alza e si mette a cavalcioni su di lui,
continuando a baciarlo.
Dopo avere
rifatto sesso con Jasper, va da Francis e gli dice:
<<
Non ti preoccupare, non ti lascio qui a guardare. >>
<<
Sarà meglio. >> dice lui, baciandola.
È
lunedì 26 luglio, ed ha inizio la seconda e ultima settimana
di vacanza all’Atlantis per i giovani Bennet e Darcy.
A pranzo il
gruppo va al Cave Grill.
<<
Avete letto che qui stasera ci sarà una festa?
>> domanda Oliver.
<<
No. Dove l’hai letto? >> chiede Effie.
<<
All’entrata. Ho anche letto che ci sarà il
karaoke. >>
<<
Allora conta pure su di me. >> dice Sarah.
<<
Anche su di me. >> interviene Finn.
<<
Voi, ragazzi, che ne dite? >> chiede Oliver.
Dylan, Effie e
Gabe accettano, e Tibbie dice:
<<
Va bene anche per me, però voglio invitare Teddy e Paul.
>>
<<
Sbaglio o quello è Andrew? >> salta su Sarah.
<<
Dove? >> chiede Effie, guardandosi intorno.
<<
Appoggiato alla ringhiera laggiù >>
Effie sposta
subito il suo sguardo verso la ringhiera che si affaccia sul mare, si
alza e lo raggiunge.
Lei lo chiama,
così lui si volta e, vedendola, si allontana.
<<
Andrew! Per favore, fermati! >> urla lei, camminando per
raggiungerlo.
<<
Che c’è? >> chiede lui, fermandosi
di scatto.
<<
Dobbiamo parlare. >>
<<
Di cosa? Di cosa dobbiamo parlare? Non c’è niente
da dire. >>
<<
Invece ci sono un sacco di cose da dire. Ad esempio, che mi voglio
scusare per come ti ho trattato alla tua festa di compleanno. Ti ho
mandato a fanculo e ti ho anche rovinato la festa. Mi dispiace.
>>
<<
Non avrei dovuto ubriacarmi. E poi ti voglio ringraziare per essere
intervenuto quando… >> continua lei.
<<
Prego. >> dice semplicemente lui.
<<
Ero talmente ubriaca che non mi rendevo neanche conto di quello che
stavo facendo. >>
<<
Già. >>
<<
Scuse accettate, comunque. >> aggiunge lui.
Effie gli
sorride, senza dire nulla.
<<
Stasera c’è una festa qui al Cave Grill, ti va di
venire? Anche con gli altri. >> le propone lui.
<<
Sì, volentieri. Sappiamo già della festa.
>>
<<
Allora ci vediamo stasera. >>
<<
Sì. >>
La sera del
giorno stesso, alla festa al Cave Grill. Sono tutti al tavolo e stanno
ascoltando le persone che cantano al karaoke.
Sarah e Finn
cantano una canzone insieme al karaoke, e verso mezzanotte passata
Sarah è da sola, appoggiata alla ringhiera, e sta guardando
l’Oceano completamente buio e nero.
<<
Ciao. >> dice Gabe, appoggiandosi alla ringhiera, accanto
a lei.
<<
Ciao. >> lo saluta lei, voltandosi.
È da
un po’ che non si parlano da soli, dal giorno in cui lei gli
ha comunicato la sua scelta.
<<
Che fai qui tutta sola? Perché non sei con Finn?
>>
<<
Volevo rimanere un po’ da sola. >>
<<
Ah. >>
<<
Sai, oggi pomeriggio ho finito di scrivere la nuova canzone. Certo, non
c’è la musica, però ci sono
già le parole. >>
<<
Quella che stavi scrivendo la sera che ci siamo baciati, nella hall del
Cove Atlantis? >>
<<
Sì. >>
<<
Come s’intitola? >>
<<
All’improvviso. >>
<<
Bel titolo. >>
<<
Grazie. >>
Sarah lo guarda
per un attimo e poi esclama:
<<
Era da un po’ che non parlavamo noi due da soli.
>>
<<
Già. È da giovedì che stai sempre
appiccicata a Finn. >> dice lui, acidamente.
<<
Non ti ho dimenticato, se è questo che stai insinuando.
>>
<<
No, figurati. Beato lui che puoi starti vicina. >>
Sarah non
risponde e stanno in silenzio entrambi per alcuni secondi.
<<
Quello che ti sto per dire non ti farà per niente piacere,
ma… venerdì sera, quando io e Finn abbiamo cenato
insieme, lui mi ha detto che mi ama. >> confessa Sarah.
<<
Oh. >> dice lui, deluso.
<<
Sono contento per te, Sarah. >> aggiunge, sorridendole
con il più falso dei sorrisi.
<<
Grazie. Ma non devi far finta di non soffrire. Lo vedo che ci stai
male. >> gli dice lei.
<<
Cosa vuoi che ti dica, Sarah? Che secondo me hai fatto la scelta
sbagliata? Che secondo me avresti dovuto scegliere me e non lui?
>> sbotta Gabe.
<<
No. >>
Entrambi
rimangono in silenzio per alcuni secondi, poi Gabe le chiede:
<<
Anche tu lo ami, vero? >>
<<
Sì. È ovvio. >>
<<
Giusto. Domanda stupida. >>
Nel secondo
giorno della seconda settimana, dopo il pranzo, nel primo pomeriggio,
le sorelle Bennet vanno a fare un po’ di shopping.
Dopo circa una
mezz’ora di compere, Tibbie, vedendo la gelateria Ben
& Jerry’s, ci entra insieme alle sue sorelle.
Con il gelato in
mano, si siedono ad un tavolo a chiacchierare.
Mentre stanno
parlando tra di loro, Effie vede Ethan entrare, e dice:
<<
Scusate, ragazze, arrivo subito. >>
Effie si alza e
lo raggiunge. I due si salutano ed Effie gli chiede:
<<
Che ci fai qui? >>
<<
Vengo qui tutti i giorni. Prendo sempre una banana split, è
la mia preferita. >>
<<
L’ho presa anch’io. >>
<<
Senti, non ho voglia di parlare, quindi vattene, per favore.
>> taglia corto lui.
<<
Dai, Ethan. Non ce la puoi avere con me per quello che ti ho detto
l’altra sera. >>
<<
Invece ce l’ho con te proprio per quello. >>
<<
Prendiamoci un tavolo noi due e parliamo, okay? >> gli
propone lei.
Ethan la guarda
e si lascia convincere da quegli occhi.
<<
Okay. Tu intanto siediti, che io ordino e ti raggiungo. >>
<<
Okay. >>
Effie torna al
tavolo dove ci sono le sue sorelle, prende la sua banana slip e occupa
un altro tavolo per lei e per Ethan.
<<
Allora, ti piace la tua banana split? >> le chiede lui,
sedendosi al tavolo da lei occupato.
<<
La adoro. È deliziosa. >>
<<
Già. >>
<<
Allora, di cosa vuoi parlare? >> aggiunge lui, poco dopo.
<<
Di quello che è successo la sera che siamo andati a cena
insieme. >>
<<
Penso che non ci sia molto da dire, Effie. Tu non vuoi impegnarti,
mentre io sì. Fine della storia. >>
<<
Io sono fatta così, te l’ho già detto.
Non mi sono mai impegnata in vita mia. E poi tu sei di Sacramento e io
di Los Angeles. Siamo a più di trecento chilometri di
distanza. >>
<<
Lo so. >>
<<
Perché non restiamo amici? >>
<<
amici finché tu non te ne andrai? >>
<<
Amici. >>
Ethan la guarda,
mentre lei lo sta guardando negli occhi, mangiando la sua banana split.
<<
Amici. >> ripete lui, sorridendole.
<<
Bene. >>
Effie ed Ethan
continuano a gustarsi le loro banane split in silenzio.
<<
Visto che adesso siamo amici, ti va di venire con noi al Mayan Temple,
più tardi? >> gli propone lei.
<<
Sì, volentieri. A che ora? >>
<<
Alle quattro. >>
<<
Okay. >>
Quando Ethan se
n’è andato, Effie ritorna al tavolo con le sue
sorelle.
<<
Allora, di cosa avete parlato? >> chiede Sarah.
<<
Abbiamo chiarito. Siamo amici adesso, e più tardi
verrà con noi al Mayan Temple. >>
<<
Bene. >> dice Sarah.
<<
Amici? Contenta te. >> dice invece Tibbie.
<<
Tibbie? >>
<<
Okay, okay, amici. >>
In tarda serata,
tutto il gruppo va all’Aura.
Andrew suona al
nightclub e ha messo alcune canzoni che piacciono ad Effie.
Effie ha ballato
con Andrew per circa una mezz’ora e poi è tornato
a suonare.
Più
tardi, quando va al bagno, incontra gli amici di Jasper e Francis.
<<
Ciao, bellissima. >> esclama Lewis.
<<
Lewis. >> esclama lei, vedendolo.
<<
Ci sono anche Jasper e Francis? >>
<<
No, loro non ci sono. >>
Improvvisamente
arriva Mark, che si avvicina a lei e, fissandole il seno, dice:
<<
Peccato che siamo stati interrotti l’altra sera. Eri un vero
schianto tutta nuda. >>
<<
Mark. >> dice lei, scocciata.
<<
Ero ubriaca, mi ricordo pochissimo. >> aggiunge.
<<
Io credo che tu ti ricorda benissimo, ma fa niente. >>
<<
Ciao, bellissima. >> la saluta anche Anthony, arrivando
vicino a lei, Lewis e Mark.
<<
Non mi è andata giù che quel tipo è
arrivato e ha interrotto tutto. A quest’ora
l’avremmo scopata per bene. Ispira sesso da tutti i pori
quella troietta. >> afferma Mark, allontanandosi insieme
a Lewis e Anthony.
<<
Sì, infatti. Persino Lewis le ha fatto un lavoretto. Almeno
potremmo… >> dice Anthony.
<<
Sì, decisamente. >>
Anthony e Mark
si guardano e corrono subito in bagno. Entrano e la aspettano vicino al
lavandino.
<<
Che ci fate qui? Questo è il bagno delle donne.
>> domanda lei, uscendo.
<<
Ci è venuto in mente una cosa. >> risponde
Mark.
<<
Cosa? >>
Mark si avvicina
a lei e, mentre la guarda negli occhi, le slaccia il fiocco del vestito.
<<
Chi si veste così non può che essere una facile,
e tu lo sei mia cara. >> le dice lui.
<<
Quindi dovrei farvi tutto quello che volete? >>
<<
Esattamente sì. >> risponde Anthony.
Mark la gira, si
avvicina al suo orecchio, e, dopo che il suo dito ha percorso tutta la
schiena, fino ad arrivare al fondoschiena, mentre le dà una
pacca sul sedere, le chiede:
<<
Porti le mutande stavolta? >>
<<
Sì, stavolta sì. >> ansima lei.
Mark la fa
mettere davanti al lavandino e dopo Anthony inizia a toccarle il seno,
mentre la bacia.
Quando Mark e
Anthony escono dal bagno insieme ad Effie, si salutano, e lei sorride
loro, raggiungendo gli altri.
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Capitolo 30 *** Questa notte te la ricorderai per sempre ***
30
Questa
notte te la ricorderai per sempre
Mercoledì
28 luglio, nella mattinata, tutto il gruppo è alla Paradise
Lagoon Beach.
I ragazzi,
tranne Tibbie, Teddy e Paul, che fanno tranquillamente il bagno, stanno
giocando a pallavolo.
Effie, Sarah e
Finn sono in squadra insieme, mentre nell’altra ci sono Gabe,
Oliver e Dylan.
Anche stavolta,
la palla va a finire dai due bagnini ed Effie si offre di andarla a
prendere.
<<
Allora era destino. >> esclama Jasper, guardando la palla
vicino a lui e poi Effie.
<<
Non penso che qui c’entri il destino. >>
<<
Secondo me sì. >> dice Francis.
<<
Se lo dite voi. >>
<<
Sappiamo cos’è successo ieri sera, nel cesso
dell’Aura con Mark ed Anthony. >> salta su
Jasper.
<<
Come ti abbiamo già detto, ci è già
capitato di condividere una ragazza, ma nessuna è mai stata
come te. Tu sei una vera forza della natura, Effie. Sei fantastica.
>> dice invece Francis.
<<
Grazie. Comunque anche i vostri amici se la cavano, soprattutto Mark.
>> esclama Effie.
<<
Vuoi dire che sono migliori di noi? >> domanda Jasper.
<<
No, quello no. Voi siete i migliori. >>
<<
È la cosa più bella che qualcuno ci abbia mai
detto. >> dice Francis.
<<
Stasera hai già qualcosa da fare? >> le chiede
Jasper.
<<
No. Perché? >>
<<
Perché andiamo dalle parti dei campi da golf con alcuni
amici. Faremo un falò sulla spiaggia. >>
risponde Jasper.
<<
C’è una spiaggia anche lì dai campi da
golf? >>
<<
Sì. >>
<<
Ah, non lo sapevo. >>
<<
Sei dei nostri? >>
<<
Sì. A che ora? >>
<<
Ti passiamo a prendere noi alle dieci. Fatti trovare nella hall del
Cove Atlantis a quell’ora, okay? >>
<<
Sì. A stasera. >>
Effie saluta i
due bagnini e ritorna dagli altri.
La sera del
giorno stesso, nella spiaggia vicino ai campi da golf, il
falò è già stato acceso e alcuni
stanno bevendo della birra, altri fumano, altri si fanno le canne.
<<
Vuoi fare un tiro, Effie? >> le chiede Jasper, porgendole
una canna.
<<
Sì. >> risponde lei, prendendo la canna e
portandosela alla bocca.
Più
tardi, Effie, Jasper e Francis vanno ad appartarsi sul campo di golf,
un po’ distante dagli altri.
Tre giorni dopo,
sabato 31 luglio, ultimo giorno all’Atlantis.
In mattinata i
giovani Bennet e Darcy, insieme a Paul, Teddy ed Ethan, vanno alla Cain
at the Cove.
<<
Ancora non ci credo che sono già passate due settimane.
>> esclama Ethan.
<<
Già. Sono passate così in fretta. >>
<<
Stasera verrete a cena al Bahamian Club? >>
<<
Ovvio che sì.
<<
Bene. >>
I Bennet e i
Darcy hanno il volo di ritorno per Los Angeles alle 15, e andranno in
aeroporto due ore prima.
Per tutta la
mattina sono stati alla Cain at the Cove, per pranzo hanno mangiato al
Seagrapes e nel pomeriggio sono stati alla Power Tower, al Mayan Temple
e alla Baths Pool.
A cena sono
stati al Bahamian Club, dove Ethan ha preso loro le ordinazioni e, dopo
cena andranno all’Aura.
Quella sera
Effie sa che Andrew suonerà al Dragon’s, quindi
non ci sarà pericolo d’incontrarlo.
Ethan, per
fortuna, non arriverà all’Aura prima delle 23:30.
Mentre tutti
stanno ballando, uno di loro vede Jasper e Francis arrivare insieme al
loro gruppetto di amici, così avverte Effie e lei va da
loro, salutandoli.
<<
Venite a ballare? >> propone lei.
Jasper e Francis
non ci pensano un attimo e vanno subito verso la pista insieme con
Effie.
Ballano un
po’ e poi vanno al tavolo dei Bennet e dei Darcy, dove non
c’è nessuno.
Chiacchierano e
bevono qualcuno, poi Effie li guarda e dice loro:
<<
Voglio fare un’ultima cosa con voi prima di andare via.
>>
Effie li prende
per un braccio e li porta via.
Una volta usciti
dall’Aura, Jasper le chiede:
<<
Dove ci stai portando? >>
<<
Voglio uscire da qui. Voglio divertirmi con voi un’ultima
volta fuori da qui. >>
Una volta usciti
dalla Royal Tower, passano dalla fontana vicino all’entrata.
Appena Effie vede la fontana, molla Jasper e Francis.
<<
Voglio divertirmi veramente stasera, ragazzi. Questa è
l’ultima sera che passerò qui e con voi.
>> esclama lei.
Appena Effie
vede l’altra piccola fontana che segue, la raggiunge e ci
sale sopra.
<<
Venite qui! >> esclama lei, mentre cammina sul bordo
della fontana.
Jasper e Francis
la raggiungono senza dire una parola.
Ad un certo
punto Effie smette di camminare e rimane ferma davanti a loro, che sono
rimasti giù.
<<
Sei ubriaca, Effie? >> le chiede Francis, guardandola.
<<
No, sono lucidissima. >>
Effie si
guardano intorno per un attimo e vede il Dive In, il bar a pochi metri
da loro, così scende e inizia a correre.
<<
E adesso dove vai? >> esclama Francis.
<<
Seguitemi! >> urla lei.
<<
Effie! >> la chiama Jasper.
<<
Dove sei sparita? >> urla Francis.
Jasper cammina
tra le colonne e all’improvviso Effie viene fuori, lo tira a
sé e lo bacia.
Gli toglie la
maglia e la butta a terra, poi riprende a baciarlo. Qualche secondo
dopo, lei si allontana da Jasper, ma lui la prende per un polso, lei si
volta e lui le chiede:
<<
Dove vai? >>
Jasper la sbatte
contro la colonna e le dice:
<<
Questa notte te la ricorderai per sempre. >>
<<
Lo spero. >>
Jasper la bacia
e poi lei gli slaccia i pantaloni e lui se li lascia cadere
giù, e poi riprendono a baciarsi.
<<
Francis! >> esclama Effie, più tardi,
camminando fra le colonne insieme a Jasper.
Francis arriva
da dietro Effie, la prende per un polso, lei si volta e lui la bacia.
<<
Mi sto ufficialmente divertendo. >>
<<
Bene. >> dice lui, riprendendo a baciarla.
Dopo aver fatto
sesso sia con Jasper che con Francis, Effie dice:
<<
Mi è venuta un’idea. >>
Effie inizia a
camminare verso la spiaggia, la Paradise Lagoon Beach, e Jasper e
Francis le vanno subito dietro.
Poco prima di
raggiunge la spiaggia, si ferma e si toglie i sandali che ha ai piedi,
lasciandoli cadere sulla sabbia. Intanto arrivano Francis e Jasper, e
quest’ultimo le chiede:
<<
Che fai? >>
<<
Facciamo il bagno nudi. Ho sempre voluto farlo. >>
risponde lei, voltandosi verso di loro.
Effie si toglie
il vestito e le mutande, e Francis e Jasper non ci pensano neanche un
attimo, iniziando così a spogliarsi.
Mentre i due
ragazzi finiscono di spogliarsi, lei corre verso l’acqua e si
butta.
Dopo aver fatto
il bagno completamente nudi, tornano all’Aura.
Sulle scale,
Effie si volta verso di loro e dice:
<<
Domani mattina verrò a salutarvi in spiaggia.
>>
<<
Okay. >> dice Jasper.
<<
Va bene. >> dice invece Francis.
Poco dopo arriva
Ethan, che balla e chiacchiera con Effie.
Lui non le
chiede neanche perché hai capelli bagnati. Non gli
interessa, non lo vuole sapere.
La mattina del
giorno dopo, 1 agosto, i Bennet e i Darcy si svegliano e, dopo la
colazione, vanno alla Paradise Lagoon Beach.
Effie cerca
Jasper e Francis, ma non li vede da nessuna parte. Finn e Sarah
chiacchierano e si sbaciucchiano. Gabe, Oliver, Dylan e Paul fanno il
bagno, mentre Teddy e Tibbie si sbaciucchiano anche loro.
<<
Ma dove cavolo sono Jasper e Francis? >> esclama Effie,
irritata.
Sarah smette di
baciare Finn e risponde alla sorella, dicendole:
<<
Vedrai che arriveranno. Sono i bagnini di questa spiaggia, non possono
non esserci. >>
<<
Sì, infatti. Avevo anche detto loro che sarei venuta qui
stamattina per salutarli. >>
Effie continua a
guardarsi intorno, senza però vederli.
Un attimo dopo
prende il suo iPod, lo accende, si mette le cuffiette e si sdraia sul
lettino.
Pochi minuti
più tardi Jasper e Francis vanno vicino a lei.
Finn e Sarah,
che stanno chiacchierando, li vedono e, i due bagnini, vedendoli a loro
volta, si mettono un dito sulla bocca, per indicare ai due piccioncini
di non dire niente.
Jasper prende
una delle cuffiette di Effie, e lei, che ha gli occhi chiusi, li apre,
ed esclama:
<<
Chi cazzo è quell’idiota che…?
>>
Vedendoli, non
continua la frase, e dice:
<<
Ciao! >>
<<
Così io sarei un idiota? >> chiede Jasper.
<<
Sì, ma un idiota molto sexy. >>
Intanto Finn e
Sarah si alzano dai lettini e vanno a fare il bagno; così,
Jasper e Francis si siedono uno a sinistra e uno a destra di Effie.
<<
Così tra qualche ora te ne andrai? >> esclama
Jasper.
<<
Se fosse per me, rimarrei qui per sempre. >>
<<
Capisco il perché. Non sai resistere al mio fascino.
>> dice Jasper, con un sorrisetto divertito.
<<
Ovvio che sì. Ve lo concedo, ragazzi, non mi sono mai
divertita tanto come in queste due settimane. Mi avete fatto sentire
una donna desiderata, molto desiderata. Ho fatto così tanto
sesso che sono a posto per un bel po’, nel caso rimanessi
senza farlo per settimane, mesi, o peggio, anni. >>
<<
Come si fa a non desiderarti, Effie? >> esclama Francis.
<<
Modestamente sappiamo scopare molto bene e anche tu. >>
dice invece Jasper.
<<
Ieri sera è stato spettacolare, ma non come la prima volta
che l’abbiamo fatto alla Cove Beach. >>
<<
Vero. Penso che mi ricorderò per sempre di quella sera.
>> concorda Francis.
<<
Lo stesso vale per me. >> concorda anche Jasper.
<<
Anche per me, però tra un’oretta ci dobbiamo
salutare. >>
<<
Già. >> dice Jasper.
<<
Ti confesso che quello con te è stato il miglior sesso della
mia vita. >> afferma Francis.
<<
Oh, anche per me. >> concorda Jasper.
<<
Anche per me voi siete stati il sesso migliore di tutta la mia vita.
>>
<<
Hai già salutato gli altri due? >> chiede
Jasper, cambiando argomento.
<<
Non del tutto. Con Ethan, come avrete visto, siamo stati insieme ieri
sera, con Andrew invece no. Lo vedrò tra poco.
>>
<<
Allora ti lasciamo andare a salutarlo. >> dice Jasper.
<<
Grazie.
Effie manda un
messaggio ad Andrew, con scritto:
“Ciao!
Dove sei? Ci dobbiamo salutare, perché, come sai, io tra
qualche ora parto.”
Andrew le
risponde, scrivendole che è nella sua stanza,
così lei lo raggiunge.
Dopo essere
stato da Andrew ed averlo salutato, mentre è nella via per
tornare in spiaggia, riceve un messaggio da Ethan, con scritto:
“Dove
sei, che ti raggiungo? Così ci salutiamo una volta per
tutte.”
Effie gli
risponde che sta andando in spiaggia e si troveranno lì.
<<
Ti farò sapere se tornerò a Sacramento? Magari
due settimane di ferie me le prendo. >>
<<
Sì. Se mai ci vedremo, io sarò già una
studentessa dell’UCLA. >>
<<
Bene. Comunque sicuramente tornerò a casa. Mi manca la mia
famiglia e la mia città. >>
<<
Allora avvertimi quando verrai, così ci vediamo.
>>
<<
Sicuro. >>
I due si danno
un bacio e poi Ethan se ne va.
Prima di venir
via dalla spiaggia, Effie saluta definitivamente Jasper e Francis e
loro le augurano buon viaggio. Tibbie, invece, saluta per bene Teddy,
baciandolo un’ultima volta.
Alle 13
raggiungono l’aeroporto e alle 15 partono per Los Angeles,
salutando l’Atlantis Paradise Island.
In aereo, mentre
Sarah ascolta la musica con il suo iPod, pensa a come dire alle due
famiglie di lei e Finn, e anche del triangolo amoroso che
c’è stato, che c’è e che ci
sarà probabilmente per sempre.
A un certo punto
mette in pausa la canzone, si toglie le cuffiette, si volta verso Finn
e gli chiede:
<<
Hai già pensato a come dire ai nostri genitori di noi? E gli
dovremmo anche dire del triangolo amoroso. >>
<<
No, non ci ho ancora pensato. Ma penso che una bella cena tutti insieme
sia il modo migliore per dirglielo. >>
<<
Lo penso anch’io. >>
<<
Non penso ci sia un modo migliore per farlo. >>
<<
Già. >> dice lei, rimettendosi le cuffiette e
facendo partire la canzone.
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Capitolo 31 *** Chissà se saranno felici ***
31
Chissà
se saranno felici
Quando arrivano
a Los Angeles, i giovani Bennet e Darcy si salutano, Finn e Sarah si
baciano, tornando tutti a casa.
Nella villa dei
Bennett, quando Dylan, Oliver, Effie, Sarah e Tibbie arrivano a casa,
parcheggiano la macchina e scendono.
Sarah si guarda
intorno ed è felice di vedere che nulla è
cambiato, ma piuttosto che è lei a essere cambiata.
<<
Si torna alla vita di tutti i giorni, ragazzi. >> esclama
Effie.
<<
Già. >> concorda Tibbie.
<<
Allora iniziamo questa vita. >> dice invece Sarah.
Sarah cammina
verso la porta e gli altri la seguono.
Una volta
entrati in casa, Effie esclama:
<<
Mamma, papà, siamo tornati! >>
<<
Ragazzi! >> esclama la signora Bennet, arrivando
nell’atrio insieme al marito.
Si abbracciano
tutti e i genitori chiedono ai figli com’è andato
il viaggio.
Mentre li
aiutano a scaricare i bagagli dall’auto, mentre cenano e
anche dopo la cena, i ragazzi raccontano loro un po’ quello
che è successo in quelle due settimane, tralasciando,
ovviamente, i continui appuntamenti di sesso di Effie.
Cinque giorni
dopo, venerdì 6 agosto, i Bennet sono invitati a cena nella
villa dei Darcy per le 20.
Finn e Sarah
diranno ai loro genitori che stanno insieme e, ovviamente, anche del
triangolo amoroso.
Dopo aver
mangiato la seconda portata, il signor Darcy e il signor Bennet bevono
qualche drink nel patio, le signore preparano il dolce da portare in
tavola, e, i figli vanno nella terrazza al piano di sopra.
<<
Sei pronta a dare la notizia? >> le chiede Finn.
<<
Sì. Tu, invece, sei pronto? >>
<<
Sì. >>
<<
Chissà se saranno felici. >>
<<
Io penso di sì. >>
<<
Speriamo. >>
Qualche minuto
dopo, le signore chiamano i mariti e i propri figli per servire loro il
dolce.
Tutti tornano in
sala da pranzo e mangiano il dolce.
Una volta finito
di mangiare il dolce, le signore si alzano per portare via i piattini e
intanto Finn e Sarah si guardano, un po’ preoccupati.
Prima che la
signora Darcy e la signora Bennet riescano a prendere tutti i piattini,
Sarah salta su, dicendo:
<<
Scusate! Avrei qualcosa da dire, se non vi dispiace. >>
<<
In realtà noi avremmo qualcosa da dire. Sarah ed io.
>> interviene Finn.
Quel
“noi” è stato detto come se
già Finn volesse far capire ai loro genitori della loro
storia.
Le signore si
fermano e, la signora Darcy dice:
<<
Diteci pure. >>
<<
Appoggiate i piattini e sedetevi. >> dice Sarah.
<<
Non promette bene. >> dice la signora Bennet.
Sarah fa un
respiro profondo, guarda i suoi fratelli, le sue sorelle, Gabe e Finn,
e poi inizia il discorso.
<<
Spero che questa notizia non vi sconvolga, perché in fondo
non c’è niente per cui rimanere sconvolti.
Dall’inizio di giugno è successa una cosa
imprevista tra me, Finn e Gabe. Non era prevista, è successa
e basta. Io ho iniziato a provare attrazione per loro e loro per me. Di
conseguenza io mi sono ritrovata a scegliere tra Finn e Gabe.
>>
Sarah fa una
pausa, poi continua.
<<
So che siamo amici da una vita, però è normale
che dall’amicizia nasca l’amore. >>
Finn e Sarah
guardano i volti dei loro genitori e, quest’ultima dice:
<<
Non guardatemi così, dite qualcosa. >>
<<
Sì, per favore, dite qualcosa. >> salta su
Finn.
<<
È bello che voi ragazzi proviate qualcosa per mia figlia e
lei per voi. >> dice la signora Bennet.
<<
Quindi tu approvi? Sei felice? >> le chiede Sarah.
<<
Sì, tesoro, approvo, e, sì, sono felice.
>>
<<
Papà? >>
<<
Va bene anche per me, Sarah. Ma alla fine chi hai scelto?
>> chiede il signor Bennet.
Prima che Sarah
riesca a rispondere, la signora Darcy dice:
<<
Finn. >>
Sarah si volta
verso di lei e le chiede:
<<
Come fai a saperlo, Christy? >>
<<
L’ho notato dal modo in cui l’hai guardato prima, e
anche durante la cena. C’era qualcosa di diverso in voi.
>>
<<
Sono contento per voi, ragazzi. >> dice il signor Darcy.
<<
Anch’io. >> dice la signora Darcy.
<<
Grazie. >> afferma Finn, sorridendo ai suoi genitori.
<<
Non vi preoccupate per me, io sto bene. >> salta su Gabe,
visibilmente scocciato.
<<
Spero che tu abbia mantenuto comunque l’amicizia con Gabe,
tesoro? >> le chiede la signora Darcy.
<<
Sì, ovviamente. >>
<<
Bene. E spero anche che voi due ragazzi adesso non vi odiate?
>>
<<
Non ci odiamo, mamma. >> la rassicura Finn.
<<
No, non ci odiamo. Abbiamo litigato nel periodo in cui Sarah doveva
fare la sua scelta, ma dopo abbiamo smesso. Adesso va tutto bene.
>> la rassicura anche Gabe.
Certo, come se
tutto questo fosse vero.
Il rapporto tra
i due fratelli non è proprio quello che avevano prima, ma
comunque non litigano più.
<<
Bene. >> afferma la signora Darcy, osservando i suoi
figli.
<<
Quindi, insomma, è ufficiale? State insieme?
>> domanda la signora Bennet.
<<
Sì. >> risponde Sarah.,
<<
La mia bambina che sta con Finn, il maggiore dei Darcy.
>> salta su il signor Bennet.
<<
Papà, dai, non iniziare. >>
<<
Mi fa uno strano effetto. >>
<<
Lo faceva anche a noi quand’è iniziato tutto.
>>
<<
Bene, dopo questa bella notizia, possiamo continuare a sparecchiare.
>> salta su la signora Darcy.
Mentre la
signora Darcy e la signora Bennet continuano a portare via i piattini,
chiedono a Sarah di raggiungerle in cucina.
<<
Sono davvero contenta per te e mio figlio. Gabe come l’ha
presa? Sarà triste, immagino? >> esclama la
signora Darcy.
<<
Sì, lo è, ma lo nasconde molto bene.
>>
<<
Mi dispiace per lui. >>
<<
Anche a me. >>
<<
Sono contenta anch’io, tesoro. Siete proprio una bella
coppia. >> interviene la signora Bennet.
<<
Grazie, mamma. >>
<<
Meno male che sono contenti per noi. >> esclama Finn,
più tardi, in giardino con Sarah.
<<
Già, ma era poi ovvio che fossero felici. Le nostre famiglie
sono amiche da una vita. >>
<<
Già. >> dice lui, dandole un bacio.
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Capitolo 32 *** Buona fortuna, Effie ***
32
Buona
fortuna, Effie
È
passato tutto agosto ed è arrivato settembre, il mese dei
cambiamenti per Effie, la maggiore delle sorelle Bennet.
In
quest’ultimo mese Finn e Sarah hanno festeggiato il loro
primo mese insieme, e lui ha comprato due Claddagh rings, che hanno
entrambi nel dito anulare della mano sinistra.
Martedì
7 settembre Effie e Finn, come tutte le altre matricole, dovranno
essere nelle proprie università per le nove di mattina.
Il giorno prima,
Effie l’ha passato insieme alle sue sorelle andando a fare
colazione da Starbucks, facendo shopping a Beverly Hills, pranzando da
Duke, facendo un giro a Malibu, poi a Santa Monica e divertendosi al
Pacific Park. La sera invece hanno cenato nella veranda di casa loro e
dopo hanno guardato un film.
Il giorno della
partenza per l’UCLA, la maggiore delle Bennet sta
controllando se negli scatoloni ci sono tutte le cose che
porterà al campus, e intanto entrano le sue sorelle in
camera sua.
<<
Sei pronta, Eff? >> le chiede Sarah.
<<
Quasi. Sto controllando se c’è tutto.
>>
<<
Sei agitata? >> le chiede Tibbie.
<<
Un po’. >>
<<
Hai già fatto colazione? >> le domanda Sarah.
<<
Sinceramente non ho molta fame. >>
<<
Troppa tensione? >>
<<
Sì. >>
<<
Ma non avevi detto di essere soltanto un po’ agitata?
>>
<<
Dettagli. >>
<<
Dai, vieni a fare colazione con noi. Mamma sta preparando i pancakes.
>> le propone Tibbie.
<<
No, non ho fame. Mi si è chiuso lo stomaco. >>
<<
Se mangi qualcosa vedrai che dopo sarai meno agitata. >>
<<
Veramente, ragazze, non ho fame. >> insiste Effie.
<<
Ma perché sei così agitata? Tra l’altro
ci sarà anche Dylan dalla settimana prossima.
>> le chiede Tibbie.
<<
In realtà non so neanche perché sono
così agitata. Mi è venuta l’ansia
stamattina da quando mi sono svegliata. Ieri sera ero tranquillissima.
>>
<<
Beh, è normale essere agitati prima d’iniziare il
college. >> dice Sarah.
<<
Sì, ma non come lo sono io. Sono riuscita a fare un sacco di
sesso in sole due settimane, ma ho paura di andare al college. Strano,
no? >>
<<
No, non è strano. >>
<<
È che ho paura a lasciarvi qui. Adesso che anch’io
vado al college, rimarrete solo voi due e Oliver. >>
spiega Effie.
<<
Ma non è un problema, Eff. E poi l’UCLA
è sempre qui a Los Angeles. >>
<<
Sì, infatti. Dai, vieni a fare colazione con noi.
>> insiste Tibbie.
<<
Okay, va bene. >>
Quando le tre
sorelle e i loro genitori arrivano all’UCLA, trovano dei
ragazzi e delle ragazze per guidare le matricole nel campus.
Quando viene
consegnata la chiave della stanza ad Effie, la raggiungono subito.
Effie
è al complesso De Neve Plaza, nell’edificio Cedar,
in una camera doppia.
Nella stanza, le
sorelle Bennet e i loro genitori hanno sistemato le valigie di Effie.
<<
È molto carina. >> commenta Effie, guardandosi
intorno.
<<
Sì, è carina. >> concorda Sarah.
<<
Sì, è accogliente. Mi piace. >>
salta su Tibbie.
<<
Andiamo a dare un’occhiata in giro? >> propone
la signora Bennet.
Mentre stanno
uscendo dalla stanza, arriva una ragazza con i loro genitori.
<<
Ciao. Devi venire qui? >> le chiede Effie, sorridendole.
<<
Sì. Anche tu sei in questa stanza? >>
<<
Sì. >>
<<
Piacere, Effie. >> aggiunge, porgendole la mano.
<<
Megan. >> dice lei, stringendogliela.
<<
Ci vediamo dopo. Io vado a dare un’occhiata in giro.
>>
<<
A dopo. >>
<<
Mi raccomando, aggiornaci su qualsiasi cosa. Nuovi incontri, nuovi
scontri e tutto il resto. >> afferma Sarah, salutando la
sorella maggiore.
<<
Lo farò, sorellina. >>
<<
Fatti sentire spesso, okay? >> dice invece Tibbie.
<<
Promesso, ragazze. >>
Le tre sorelle
Bennet si danno un abbraccio di gruppo, poi Effie abbraccia anche i
suoi genitori, e tutti le augurano buona fortuna.
Dopo che i
signori Bennet, Sarah e Tibbie se ne sono andati, Effie e Megan si
sistemano per bene nella stanza.
<<
Sei di Los Angeles? >> le chiede Megan.
<<
Sì. Tu? >>
<<
Io di Santa Barbara. >>
<<
Allora sei di casa anche tu. >>
<<
Sì, più o meno. >>
<<
Ti piace questa stanza? >> le chiede Effie.
<<
Sì, è carina. Certo, io ero abituata a una stanza
tutta mia e molto più grande, però questa va
benissimo lo stesso. >>
<<
Già, anch’io. Anche se ho due sorelle e due
fratelli, avevo una camera tutta per me. >>
<<
Ah. Quindi hai anche due fratelli? >>
<<
Sì. Il maggiore ha ventun anni, che frequenta
l’ultimo anno qui, e il minore ne ha quattordici.
>>
<<
È tornato a vivere a casa o si è preso
un’altra casa? >>
<<
Per il momento è tornato a casa. >>
<<
E com’è? Carino? >>
<<
Che fai? T’interessa mio fratello? Non l’hai
neanche mai visto. >>
<<
No, però magari è carino. >>
risponde Megan, sorridendole.
<<
Non lo so se è carino, è mio fratello.
>>
<<
L’altro tuo fratello come si chiama? >>
<<
Oliver. E le mie sorelle Sarah, di sedici anni, e Tibbie, di tredici.
>>
<<
Wow, siete tanti in famiglia. >>
<<
Sì. Tu, invece, hai qualche fratello o sorella?
>>
<<
No, sono figlia unica. >>
<<
Immagino che avrai tutta la privacy che vuoi e quando vuoi?
>>
<<
Già. >>
<<
Mi piace avere dei fratelli e delle sorelle, però a volte mi
piacerebbe avere anche un po’ di privacy. Quando i miei sono
al lavoro, non sto praticamente mai da sola in casa. >>
spiega Effie.
<<
A me invece capita spesso di rimanere da sola in casa. >>
<<
Beh, adesso siamo in due in una stanza. Io avrò meno gente
che mi gira intorno e tu invece ne avrai una. >>
<<
Già. >> dice lei, sorridendole.
Mentre Effie e
Megan continuano a sistemare le loro cose nella stanza,
quest’ultima le chiede:
<<
Sei nervosa? >>
<<
Sì. Stamattina ero agitatissima, ma poi le mie sorelle mi
hanno calmato. >>
<<
Ti capisco. Tutto sommato, però, per il momento non mi
sembra tanto male. >>
<<
Già. >> afferma Effie, sorridendole.
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Capitolo 33 *** Mi piace proprio stare qui ***
33
Mi
piace proprio stare qui
Sono passati
alcuni giorni e siamo a sabato 11 settembre.
Questi primi
giorni trascorsi all’UCLA sono stati belli per la maggiore
delle Bennet.
Quella sera
c’è una festa nell’edificio Cedar, che
inizierà alle 22.
Mentre Effie sta
chiacchierando con Megan e altre tre matricole, arriva un ragazzo, che
si siede vicino a loro e parla con una delle tre ragazze.
Effie lo guarda,
e poco dopo lui porge la mano a Megan, dicendole:
<<
Comunque io sono Adam, piacere. >>
Megan gliela
stringe e anche lei si presenta.
<<
Effie. >> si presenta anche lei.
<<
Siete delle matricole anche voi? >>
Megan ed Effie
gli rispondono di sì, e quest’ultima gli chiede:
<<
Sei una matricola anche tu? >>
<<
Sì. >>
<<
Non ti ho visto in giro in questi giorni. >>
<<
Già, perché io alloggio al secondo piano e magari
non frequentiamo gli stessi corsi. >>
<<
Ah, ecco. >>
Più
tardi Effie esce dalla sala comune del piano e va verso la sua stanza.
Nel tragitto incontra un ragazzo, che con un sorriso, le dice:
<<
Ciao, splendore. >>
<<
Ciao. >>
Effie e il
ragazzo si scrutano dalla testa ai piedi, poi lui le chiede:
<<
Come ti chiami? >>
<<
Effie. Tu? >>
<<
Io sono Luke, piacere. >> dice lui, porgendole la mano.
<<
Piacere mio. >>
<<
Sei una matricola? >>
<<
Sì. Tu? >>
<<
Sì. >>
<<
Dove stavi andando prima che ci incontrassimo? >> le
chiede lui, guardandola dalla testa ai piedi.
<<
Affari miei. >>
<<
Ti va di venire in camera mia? Così parliamo un
po’. >>
<<
Sì. >> risponde Effie, con un sorrisetto
malizioso.
Effie si
allontana con questo ragazzo appena conosciuto e vanno dritto verso la
camera di lui.
Adam gli ha
visti allontanarsi insieme, così li segue.
Quando arrivano
nella camera di Luke, lui chiude la porta dietro di sé.
Effie intanto si
siede sul letto e lui, quando arriva da lei, le dice:
<<
Sei molto carina, sai. >>
<<
Grazie. >>
Luke la guarda
per un po’ e poi la bacia. Mentre si baciano, lei infila le
mani sotto la maglietta.
Un attimo dopo
lui smette di baciarla e le dice:
<<
Vedo che non perdi tempo. >>
<<
Shh… stai zitto. >> dice lei, togliendogli la
maglia, e poi lui continua a baciarla.
Qualche secondo
dopo, lui le toglie le mutande e la maglietta, e poi la continua a
baciare.
Intanto, fuori
dalla stanza, Adam è davanti alla porta e sta cercando di
ascoltare quello che succede dentro. Sente dei lamenti e capisce
benissimo cosa sta succedendo.
<<
È una facile quella Effie. >> dice.
Aspetta che i
lamenti siano finiti e poi entra nella stanza. Trova Effie senza
maglietta, ma con il reggiseno addosso. Poi nota la gonna e le mutande
sul pavimento, e Luke senza maglia, ma con i jeans addosso.
<<
Effie! >>
Effie si volta
ed esclama:
<<
Adam? >>
<<
Perché hai scopato con questo? Non lo conosci neanche.
>>
<<
Ma che t’importa? Ci siamo appena conosciuti. Sei geloso?
Così presto? >>
<<
No, non sono geloso. È che lo conosco ed è uno
che se le porta a letto tutte. Scoperebbe chiunque. >>
Effie raccoglie
le sue mutande dal pavimento e, mentre se le mette, dice:
<<
Beh, ma lo fa molto bene. >>
Quando se le ha
indosso, si avvicina a Luke e gli dice:
<<
Ci si vede in giro. >>
Lo bacia in
bocca e poi se ne va via con Adam.
<<
Non per farmi gli affari tuoi, visto che ci siamo appena conosciuti, ma
vedo che sei una facile. >> esclama Adam, fuori dalla
stanza.
<<
Sì, lo sono. Perché? T’interesso?
>>
<<
No, non m’interessi. >>
<<
Strano. >>
<<
Almeno avete usato il preservativo? >>
<<
No, perché io prendo la pillola. È più
sicura. Tanto faccio sesso molto spesso. >>
<<
Meno male. >>
<<
Sai, mi piace proprio stare qui. Adoro
quest’università. >>
<<
Piace anche a me. >>
<<
Va beh.... io me ne vado in bagno. >>
<<
A dopo! >> la saluta lui.
Il giorno dopo,
in casa Bennett, nel pomeriggio, i fratelli Darcy sono andati a trovare
Dylan, Oliver, Sarah e Tibbie.
Una volta
arrivati, Sarah e Finn si danno un bacio e lei lo porta subito nella
sua stanza.
<<
Perché tutta questa fretta di venire qui? >>
<<
Ti ho scritto una canzone. >>
<<
Davvero? >>
<<
Sì. Vuoi sentirla? >>
<<
Ovvio che voglio sentirla. >>
Sarah si siede
sullo sgabello del piano e Finn si appoggia con le braccia su di esso.
Sarah fa un
respiro, guarda Finn per un attimo, e poi inizia a suonare e a cantare.
Mentre Sarah
canta e suona, lui la guarda.
Finita la
canzone, si danno un bacio.
<<
Ti amo. >> le dice lui.
<<
Ti amo anch’io. >> dice lei, baciandolo di
nuovo.
<<
Tra dieci giorni saranno due mesi. >>
<<
Lo so. Sto cominciando ad organizzare qualcosa. >>
<<
Cosa? >>
<<
Lo vedrai. >>
<<
Dai, Finn, dimmelo. >>
<<
Voglio che sia una sorpresa. >>
<<
Okay. >>
Quando i due
fidanzatini tornano al piano di sotto, raggiungono il giardino, dove
sono tutti gli altri.
Quando Finn si
butta in piscina, Gabe si avvicina a Sarah e le chiede:
<<
Avete già pensato di fare l’amore o è
già successo? >>
<<
Non è ancora successo, però siamo già
entrati nell’argomento. Comunque, non sono affari tuoi, Gabe.
>>
<<
Lo so, però sta succedendo come avevo detto io. Ti sei
allontanata da me, Sarah. >>
<<
Lo so. >> dice semplicemente Sarah.
<<
Come vorrei essere al suo posto. Darei qualsiasi cosa pur di essere al
suo posto. >> esclama Gabe, guardando il fratello in
piscina.
<<
Non è possibile, e questo lo sai. >>
<<
Già. Purtroppo lo so. >>
È la
penultima settimana di settembre, precisamente il 21 settembre, e Sarah
e Tibbie sono andate a trovare Effie all’UCLA.
<<
Alla fine Finn ti ha detto cos’ha preparato per domani?
>> le chiede la maggiore delle Bennet.
<<
No, non me l’ha detto. Vuole farmi una sorpresa. Mi ha solo
detto che staremo insieme dalla mattina alla sera. Mi verrà
a prendere alle undici. >>
<<
Sarà sicuramente qualcosa di romantico. >>
<<
Sì, sicuro. Non vedo l’ora che sia domani.
>>
<<
Sembra solo ieri che eravamo all’Atlantis e voi due vi siete
messi insieme. >> salta su Tibbie.
<<
Già. Sono già passati due mesi. Io tra due anni
finirò le superiori, tu sei già al college e tu,
Tibbie, l’anno prossimo inizierai le superiori.
>>
<<
Il tempo sembra andare avanti così velocemente senza che noi
ce ne accorgiamo. >> dice Tibbie, guardando nel vuoto.
<<
È proprio vero. >> concorda Effie
Alcuni secondi
di silenzio e poi Effie chiede:
<<
A proposito di domani, del mesiversario e di tutto il resto, tu e Finn
siete già entrati nell’argomento sesso?
>>
<<
Sì, in effetti ci siamo già entrati in
quell’argomento, e lui mi ha detto che non vuole mettermi
fretta. Quando sarò pronta succederà, e, a
proposito, credo di esserlo. >> confessa Sarah.
<<
Lo credi o lo sai? C’è una bella differenza.
>>
<<
Lo so. Lo so. È da un po’ di giorni che ci sto
pensando, e sono pronta, sono sicura di essere pronta. So che
è un grande passo, però sono pronta. Ho sedici
anni e lui diciotto, ci amiamo e ci conosciamo da dodici anni, e stiamo
insieme da due mesi. >> confessa Sarah.
<<
Sei davvero sicura di essere pronta? Guarda che il sesso non
è una cosa da poco. Una volta iniziato non riesci
più a smettere, e dovrai assumerti delle
responsabilità. È un grande passo nella vita di
una donna. >> le spiega Effie.
<<
Lo so. Infatti, ci ho pensato bene. Sono pronta, Effie. Sono pronta per
fare l’amore con Finn. >>
<<
E hai già pensato se prendere la pillola o fargli usare il
preservativo? Guarda che se si rompe potresti rimanere incinta. Non ci
vuole niente. Non si sa mai, sorellina. >>
<<
Penso che prenderò la pillola. >>
<<
Ne hai già parlato con la mamma? Sai che ci vuole la ricetta
per le minorenni, vero? >>
<<
Sì che lo so. E sì, ne ho già parlato
con la mamma. >>
<<
E cos’ha detto? >>
<<
All’inizio è stata zitta, ma poi ha detto che, se
io mi sento veramente pronta, allora va bene. Insomma, io sono
fidanzata e ho già sedici anni, e Finn è
già maggiorenne, quindi devo decidere io se avere rapporti
sessuali con il mio ragazzo o no. >> risponde Sarah.
<<
È stata comprensiva la mamma. L’hai già
comprata? >>
<<
No, però ho già la ricetta. Vi va di
accompagnarmi, ragazze? >>
<<
Sì, ovvio che ti accompagniamo. >> risponde
Effie.
<<
Ovvio. >> risponde anche Tibbie.
Poco dopo, in
macchina, Effie guida, Sarah è davanti con lei e Tibbie
è dietro.
<<
Vi ringrazio ancora di accompagnarmi a prendere la pillola. Per me
significa molto. >> esclama Sarah.
<<
Lo facciamo con piacere, sorellina. >> dice Effie,
sorridendole.
<<
Sì. E dovrete farlo anche per me, quando sarà il
momento. >> dice invece Tibbie.
Sarah si volta
verso la sorella e le chiede:
<<
Perché? Intendi fare sesso? Sei troppo piccola. Hai solo
tredici anni. >>
<<
No. Stai calma, Sarah. Non intendo fare sesso. Ho tredici anni, cavolo.
>> risponde Tibbie, ridacchiando.
<<
Ah ecco, sarà meglio. >>
Sarah si
tranquillizza e, dopo essersi voltata, chiede ad Effie:
<<
Visto che non c’è ancora stato il tempo di
parlarne, cosa ti è successo in questi giorni, Eff?
>>
<<
Beh… >> inizia a dire lei, voltandosi per un
attimo verso la sorella.
<<
Non tenerci sulle spine, raccontaci tutto. >> esclama
Sarah.
<<
Okay. >>
Effie fa una
breve pausa e poi chiede loro:
<<
Vi ricordate di Adam e Luke, i due ragazzi di cui vi ho parlato?
>>
Le due sorelle
rispondono di sì ed Effie continua il discorso.
<<
Ecco, oltre ad aver fatto sesso con Luke, la sera in cui ci siamo
conosciuti, è successo praticamente tutti i giorni.
>>
<<
Dici sul serio? >> le chiede Sarah.
<<
Sì. È un bel ragazzo, bacia benissimo e ci sa
fare, ovviamente, però temo che Adam sia geloso. Io e lui
siamo diventati molto amici adesso ed è preoccupato per me.
Dice di conoscere Luke e sa che lui ci prova con tutte. >>
<<
Allora è geloso. Però ha paura di rovinare questa
vostra amicizia appena nata. >> le dice Sarah.
<<
Però dice che non sono il suo tipo. >> spiega
Effie.
<<
È ovvio che mente, dai. >> interviene Tibbie.
<<
Sì, infatti. Magari si vuole concentrare sullo studio, visto
che avete appena iniziato. >> dice Sarah.
<<
Sì, è vero, è probabile. Non vuole
distrazioni. >> afferma Tibbie.
<<
Sì, forse è per quello. >>
<<
Ma a te lui piace? >> le chiede Sarah.
<<
Beh… è carino. >> risponde Effie.
<<
Quindi ti piace? >> insiste Sarah.
<<
È carino. >> ripete Effie.
<<
Perché non provi a dargli un bacio e poi guarda che reazione
ha. >> le consiglia Tibbie.
<<
Potrei farlo, in effetti. >> dice Effie.
<<
E fallo, allora. >> le dice Tibbie.
<<
Lo farò. >> esclama Effie.
|
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Capitolo 34 *** Come su una nuvola ***
34
Come su una nuvola
È
mercoledì 22 settembre, il secondo mesiversario di Finn e
Sarah.
Poco dopo le 22
Finn e Sarah sono appena usciti dal ristorante e stanno passeggiando
sul lungomare.
Sarah sta
guardando verso la ruota del Pacific Park ed esclama:
<<
Non mi ricordavo che fosse così bella la ruota illuminata.
>>
<<
Tu sei più bella, tesoro. >> le dice Finn,
sorridendole
Sarah gli
sorride, poi lui la bacia.
Continuano a
camminare e più tardi arrivano a una delle torrette dei
bagnini che ci sono sulla spiaggia.
Sarah nota che
la torretta, che è a pochi metri da loro, è
stranamente illuminata di rosso all’interno.
<<
Perché quella torretta è illuminata?
>> chiede lei, curiosa.
<<
Vieni. >> dice Finn, prendendola per mano e portandola
dalla torretta.
Salgono e lui
apre la porta con la chiave.
Sarah
è completamente a bocca aperta. Finn ha trasformato la
torretta in un piccolo covo romantico: sul pavimento ci sono petali di
rose rosse, c’è uno stereo a pile con della musica
romantica e da una parte ci sono alcune coperte, per sedersi e stare
più comodi.
<<
Hai fatto tutto tu? >> gli chiede lei.
<<
Sì. Tutto per te, amore mio. >>
<<
È una sorpresa bellissima, Finn. >>
<<
Quindi ti piace? >>
<<
Da morire. Sei stato fantastico, Finn. >>
<<
Grazie. >>
Finn si avvicina
allo stereo, lo accende e parte la musica.
<<
Questa canzone. >> esclama lei.
<<
Ti piace, vero? >>
<<
La adoro. >>
Finn porge la
mano a Sarah e, guardandola negli occhi, le chiede:
<<
Mi concede l’onore di ballare con me, signorina?
>>
<<
Assolutamente sì. >> risponde lei, con un gran
sorriso.
<<
Grazie. >> dice lei, mentre ballano stretti stretti.
<<
Di niente. >>
Si danno un
bacio e lui, guardandola dritta negli occhi, le dice:
<<
Ti amo. >>
<<
Anch’io. >>
Mentre
continuano a ballare, cantano insieme.
<< 'Cause everytime we touch, I
get this feeling
And
everytime we kiss, I swear I could fly
Can't
you feel my heart beat fast, I want this to last
Need
you by my side.
'Cause
everytime we touch, I feel the static
And
everytime we kiss, I reach for the sky
Can't
you hear my heart beat so,
I
can't let you go
Want you in my life.
>>
Mentre dallo
stereo continua a provenire della musica romantica, Finn e Sarah sono
seduti su una delle coperte.
<<
Lo sai che ti amo, vero? >> esclama Sarah.
<<
Certo che lo so. >> risponde lui, baciandola.
Poco dopo il
loro bacio inizia la canzone Kissin u, di Miranda Cosgrove.
<<
Adoro questa canzone. >> esclama Sarah.
<<
Già, è bella. >>
<<
Sai una cosa? Questa potrebbe diventare la nostra canzone.
>> salta su Finn.
<<
Dici sul serio? >>
<<
Sì. >>
<<
Okay. >>
<<
Allora… questa è la nostra canzone.
>> aggiunge lei.
<<
Sì, questa è ufficialmente la nostra canzone.
>>
Sarah gli fa un
gran sorriso e poi si baciano.
Dopo il bacio,
Finn la guarda negli occhi e le chiede:
<<
Che c’è? >>
<<
Voglio fare l’amore con te, Finn. >> sputa il
rospo Sarah.
Finn rimane in
silenzio per pochi secondi, poi le chiede:
<<
Sei sicura? >>
<<
Sì, sono sicura. Ci ho pensato bene in
quest’ultimo periodo, e sono pronta per fare
l’amore con te. Io ti amo e anche tu mi ami, e sono grande
abbastanza. >>
<<
Guarda che io non ti voglio mettere fretta, tesoro. Se ti ho portato
qui, non vuol dire che l’ho fatto perché
succedesse. Non l’avevo mica programmato. Volevo soltanto che
restassimo da soli in un posto che non fosse casa mia o casa tua.
>> spiega Finn.
<<
Lo so, ma vorrei che succedesse. Te l’ho detto, sono pronta.
Ho anche già preso la pillola. >>
<<
Wow! >> dice Finn, stupito.
Sarah lo guarda
senza dirgli niente.
Un attimo dopo
Finn le sorride, la guarda negli occhi e poi la bacia dolcemente.
Dopo averla
baciata sulle labbra, inizia a baciarla sul collo, molto lentamente.
Lei si lascia andare completamente e dopo che lui smette di baciarla,
si guardano per alcuni secondi e poi lei gli toglie la maglietta, e lui
le toglie il cardigan.
<<
Sei felice? >> le chiede lui, abbracciato a lei, sulle
coperte.
<<
Sì, da morire. >>
<<
È stato bellissimo. >> dice lei, dopo essersi
baciati.
<<
Tu sei stato meraviglioso. >> aggiunge.
<<
Grazie. Come ti sei sentita? >>
<<
Come su una nuvola. Come se stessi volando. >>
<<
Quindi ti è piaciuto? >> le chiede lui,
sorridendole.
<<
Sì. >>
Finn le sorride
e poi le dice di amarla.
<<
Ti amo anch’io, Finn. >> dice lei, baciandolo.
Finn la
accompagna a casa in tarda serata e, appena entra, va dritta in camera
sua.
Sua madre, che
l’ha sentita entrare, la raggiunge in camera.
<<
Sarah? >>
Sarah si volta
verso la porta e saluta sua madre.
<<
Com’è andata? >> le chiede,
avvicinandosi a lei.
<<
Benissimo. >>
<<
Avete fatto l’amore? >>
Sarah
è stupida dalla domanda della madre, ma le sorride e la
guarda.
<<
Sì? >> dice la signora Bennet, sorridendo alla
figlia.
Sarah fa cenno
di sì con la testa e la madre le chiede:
<<
Mi racconti tutto domani? >>
<<
Quasi tutto. >> precisa Sarah.
<<
Okay. >>
Poco dopo che
Sarah si è messa a letto, entra in camera Tibbie.
<<
Sarah, stai dormendo? >>
<<
Cosa c’è, Tibbie? >>
Tibbie si
avvicina al letto della sorella, accende l’abat-jour, e le
chiede:
<<
Allora, com’è andata? >>
<<
Te lo racconto domani mattina prima di scuola. Adesso vai a letto che
è tardi. >>
<<
No, raccontamelo adesso. Per favore. >>
Sarah guarda un
attimo la sorella e così si mette a sedere, mentre Tibbie si
siede sul letto.
<<
Okay, te lo racconto. >>
<<
Abbiamo cenato e poi abbiamo fatto una passeggiata sul lungomare. Siamo
arrivati in una di quelle torrette dei bagnini, e una era illuminata.
>> spiega Sarah.
<<
Illuminata? Perché era illuminata? >>
<<
Perché Finn mi aveva preparato una sorpresa. Aveva sparso
tutto l’interno della torretta con dei petali di rose rosse,
messo uno stereo con delle canzoni romantiche e messo alcune coperte.
>>
<<
Aww, romantico. >>
<<
Pensa che Kissin u’ è diventata la nostra canzone.
>>
<<
La canzone di Miranda Cosgrove? >>
<<
Sì. >>
<<
Che dolce. >>
<<
Non è finita. >>
<<
Avete fatto l’amore? >>
<<
Sì. >>
<<
Oddio! Davvero? >>
<<
Sì. >>
<<
E com’è stato? >>
<<
Bellissimo. È un’emozione indescrivibile, Tibbie.
Mi sembrava di volare. >>
<<
Wow! >> dice Tibbie, con aria sognante.
<<
Dai, ora vai a letto che domani c’è scuola. Ti
racconterò meglio domani mattina. >>
<<
Okay. Buonanotte. >>
<<
Notte. >>
Sarah avrebbe
voluto condividere quel momento tra sorelle anche con Effie, ma lei
vive al campus e non è stato possibile.
|
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Capitolo 35 *** Perché? ***
35
Perché?
Il giorno dopo,
all’uscita della scuola, alle 13, Effie è passata
a prendere le sorelle per andare a pranzo insieme.
Sarah racconta
alle sorella maggiore della sua prima volta con Finn.
Lei, invece, le
racconta che sta ancora facendo del gran sesso con Luke, che
è sempre più amica di Adam, e che lui
è ancora geloso.
È
venerdì 24 settembre e c’è una festa
per gli studenti dell’UCLA all’Arena nightclub.
Effie
è in compagnia di Luke e di altri ragazzi e ragazze. Sono a
sedere su un divanetto e hanno preso un tavolo.
Effie
è sulle gambe di Luke e si stanno baciando, e, un suo
compagno di stanza chiede loro:
<<
Venite a ballare, ragazzi? >>
<<
Smettetela di baciarvi. Prendetevi una camera, cazzo! >>
aggiunge.
Entrambi non
rispondono e continuano a baciarsi, e gli altri invece vanno sulla
pista da ballo.
Verso la fine
della serata, intorno alle 4 del mattino, Effie e Luke decidono di
venire via, andando nella camera di lui.
Appena arrivano,
chiudono la porta velocemente ed iniziano a baciarsi. Tra un bacio e
l’altro iniziano a spogliarsi.
Dopo circa una
mezz’ora, arriva uno dei compagni di stanza di Luke, Dan, e,
quando entra, li trova a fare sesso nel letto.
<<
Bravi, dateci dentro voi due. >> esclama lui.
Intanto si
toglie i vestiti, rimanendo in mutande. Poi prende una maglietta e se
ne va in bagno.
Quando esce dal
bagno, i due stanno continuando e intanto Dan si mette a letto.
<<
Ma quanto cavolo scopate voi due? >>
<<
Stai zitto e dormi, Dan. >> dice Luke.
<<
Fate poco casino, però. >>
<<
Oddio! Ma qui si sta facendo del sesso. >> esclama
entrando l’altro compagno di stanza, Ed.
<<
Già. Il nostro caro compagno di stanza ci sta dando dentro
con Effie. >> risponde Dan.
<<
Vi facciamo compagnia, ragazzi? >> chiede Ed,
ridacchiando.
<<
Andate a dormire! >> urla Luke.
<<
D’accordo. >> dice Ed, togliendosi i vestiti,
per poi mettersi una maglietta intima e andare in bagno.
Effie intanto
dà un bacio a Luke e se ne va.
Nel tragitto
dalla stanza di Luke alla sua, Effie incontra Adam, che rientra dal
nightclub.
<<
Hey. >>
<<
Ciao. >>
<<
Dove stai andando? >>
<<
A letto. >>
<<
E da dove vieni? >>
<<
Cosa sono tutte queste domande? Cos’è, un
interrogatorio? >>
<<
Mi preoccupo per te. Non mi piace quel Luke. Te l’ho detto,
è uno di quelli che se le fa tutte. E poi i suoi due
compagni di stanza sono praticamente come lui. >>
<<
Non ti devi preoccupare per me, Adam, io so badare a me stessa.
>>
<<
Lo so, ma Luke è uno stronzo. Ha tradito una mia amica con
altre due ragazze. >> spiega Adam.
<<
Per me non è un problema. Noi due scopiamo soltanto. Quando
sono stata in vacanza alle Bahamas, quest’estate, me la sono
fatta con quattro ragazzi, con uno però non ci ho scopato.
Lui era serio. >>
<<
Wow! Non ti facevo una ragazza davvero… così
facile. Facile sì, ma non così tanto.
>>
<<
Cosa vuoi che ti dica? >>
<<
E loro lo sapevano? >>
<<
Sì, tutti tranne quello con cui non ho fatto sesso.
>>
<<
Ah. >>
<<
Scusa, ma perché t’interessa tanto? Ogni volta che
parliamo di me e Luke e di quello che facciamo, sembra che ti dia
fastidio. Sei geloso, è ovvio. Non lo vuoi ammettere, ma
è così. >> dice lei, squadrandolo.
<<
No, non sono geloso. Te l’ho già detto, lui non mi
piace per niente. Ha ferito una mia amica ed è uno stronzo.
Tutto qui. >>
<<
Posso provare a fare una cosa? >>
<<
Cosa? >>
Effie si
avvicina a lui e gli dà un bacio. Lui la allontana subito da
sé, e urla:
<<
Ma che cazzo fai, Effie? >>
<<
Cos’hai provato? >> gli chiede lei.
<<
Perché mi hai baciato? >>
<<
Dimmi cos’hai provato, Adam. >> insiste Effie.
<<
Niente. Non ho provato assolutamente niente. >>
<<
Dai, dì la verità, Adam. Io ti piaccio, ma non ti
piace il mio modo di stare con un ragazzo, e quindi lo neghi.
>>
<<
No, Effie, non è così. Fidati. >>
<<
E allora perché ti comporti così?
Perché mi fai sempre mille domande? E non dire
perché lui è stronzo e ha ferito una tua amica,
perché si vede che ti piaccio. >>
<<
Perché… >>
<<
Perché cosa? >>
<<
Perché io sono gay! >> urla Adam.
Di certo Effie
non si aspettava quella risposta. Non le era mai capitato di aver a che
fare con un ragazzo gay.
<<
Cosa? >>
<<
Sono gay, Effie. >>
<<
Stai scherzando, vero? >>
<<
No, non sto scherzando. È vero. >>
<<
Come sei gay? Insomma, non si vede per niente, e poi stiamo sempre
insieme e ti preoccupi per me. Non ha senso. >>
<<
Sì che ha senso, invece. Se non fossi gay a
quest’ora avremmo già fatto sesso. >>
<<
Sei sicuro di essere solo gay e non bisex? >>
<<
Sì, sono sicuro. >>
<<
Peccato. Sai, io sono un po’ attratta da te. >>
<<
Sarei stato attratto anch’io da te se non fossi gay. Sei una
bellissima ragazza, Effie. >>
<<
Grazie. >> dice lei, sorridendogli.
Adam ed Effie si
abbracciano e poi tornano ognuno nella propria
stanza.
È
passato un mese e siamo alla fine di ottobre. Sarah e Finn sono sempre
più vicini da quando hanno fatto l’amore per la
prima volta, ma lei si è allontanata un po’ da
Gabe, com’era previsto che succedesse.
Effie, invece,
frequenta ancora Luke ed è sempre più amica di
Adam.
Sabato 30
ottobre, per la notte di Halloween, i giovani Bennet e Darcy andranno
ad una festa all’Highlands nightclub.
Dopo che Effie
ha presentato Luke, Adam e Megan ai suoi fratelli, alle sue sorelle e
ai fratelli Darcy, il dj mette alcune canzoni di Ke$ha, tra cui We r
who we r, il nuovo singolo, così tutti vanno a ballare.
<<
Stai davvero bene vestita così, Eff. >> dice
Luke, tornato al tavolo con tutti gli altri.
<<
Lo so. Mi piace un sacco questo vestito. E poi mi mette in risalto le
tette. >>
<<
Già. Ed è anche per quello che mi piace.
>>
Più
tardi le sorelle Bennet e Megan sono in bagno e stanno chiacchierando.
<<
Stai facendo ancora sesso con Luke? >> le chiede Megan.
<<
Sì, e mi piace un sacco. >>
<<
Ah beh, per forza. >>
<<
Sorellina, a te invece come va con Finn? >> chiede Effie.
< Va
benissimo, sempre meglio. >> risponde Sarah.
<<
State continuando a fare sesso, vero? >>
<<
Certo. >>
<<
Quante volte l’avete fatto dopo la prima? >>
<<
Allora… una dopo tre giorni, poi
un’altra… >>
Sarah le conta
con le dite e poi dice:
<<
Cinque in tutto, e sei con la prima volta. >>
<<
Mmh, non male. >>
<<
Già. >>
<<
E dove? >>
<<
Sempre a casa nostra o sua. E una di quelle volte io…
>>
<<
No?! Gli hai fatto un pompino? >>
<<
Sì. Dici che ho fatto bene? Perché forse sono
ancora un po’ troppo inesperta >>
<<
No, hai fatto benissimo. Anzi, pensavo fosse sottinteso che gliene
avessi già fatto uno. Comunque è da quasi un mese
e mezzo che hai iniziato a fare sesso, quindi è normale che
tu sia inesperta. Hai tutto il tempo per diventare esperta, sorellina.
>>
<<
È vero, sono d’accordo con Effie, Sarah.
>> salta su Megan.
<<
Tu, Tibbie, che ne pensi? >> chiede Sarah, voltandosi
verso la sorella.
<<
Riguardo a cosa? Al sesso tra te e Finn? >>
<<
Sì. >>
<<
Beh… io sono ancora un po’ piccola,
però penso che sia una bellissima cosa quando due persone si
amano e fanno l’amore. >>
<<
Già. >>
Quando le
ragazze escono dal bagno, incontrano Luke, che Effie e le chiede:
<<
Vieni un attimo che dobbiamo parlare? >>
<<
Sì. >>
Effie torna in
bagno con Luke e, appena entrano, lui si butta su di lei e la bacia.
<<
Ma non dovevamo parlare? >>
<<
Era una scusa. >>
<<
Aah. Mi piace come scusa. >> dice lei, riprendendo a
baciarlo.
Mentre si
baciano, entrano dentro un gabinetto, lo chiudono ed Effie è
contro la porta, mentre Luke continua a baciarla.
Effie alza una
gamba e la mette sul sedere di Luke.
Smette di
baciarla e, mentre le accarezza le cosce, le dice:
<<
Mi piacciono un sacco queste calze. >>
Effie gli
sorride e lui continua a baciarla.
|
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Capitolo 36 *** Un Natale rovinato ***
36
Un Natale rovinato
Siamo a dicembre
e il tempo sembra essere volato. Sarah e Finn stanno insieme da quasi
cinque mesi, ma ultimamente lei lo sente meno vicino. Effie ha smesso
di fare sesso con Luke, e passa spesso il suo tempo con Adam, il quale
è praticamente diventato un terzo fratello per lei, e con
Megan, la sua compagna di stanza. Dylan ha conosciuto una ragazza,
Danielle, con la quale sta insieme da poco più di un mese.
La piccola Tibbie, invece, ha una terribile cotta per un suo compagno
di classe, il quale, però, sembra vederla solo come
un’amica. E, per quanto riguarda Oliver, lui è
semplicemente single.
Una decina di
giorni prima di Natale, Effie riceve una telefonata da Ethan, dove le
dice che verrà a Los Angeles per due settimane, dal 20
dicembre al 3 gennaio. Si sono messi d’accordo e si vedranno
all’aeroporto, visto che lei lo andrà a prendere.
Effie
è all’aeroporto che sta aspettando Ethan e, quando
lo vede tra la folla, gli va incontro. Si salutano e vanno al
parcheggio e poi raggiungono l’UCLA.
<<
È bello sapere che ti trovi bene qui, perché
sai… mi sono già iscritto. >> sputa
il rospo Ethan, in camera di Effie e Megan.
<<
Cosa? >>
<<
Mi sono iscritto qui. Inizio il terzo anno quando finisce la pausa
natalizia, a gennaio. >>
<<
Stai scherzando? >>
<<
No. >>
<<
Dici davvero? >>
<<
Sì. >>
Effie
è senza parola, non sa cosa dire.
<<
Non dici niente? Cosa ne pensi? >> le chiede lui.
<<
Beh… sono stupita. Avevi detto che forse saresti potuto
tornare a Sacramento e non iscriverti qui. >>
<<
Ma sei contenta? >>
<<
Sì, sì, sono contenta. Congratulazioni, Ethan.
>>
<<
Grazie. >>
Si abbracciano
e, quando si staccano, si guardano negli occhi. Ethan si avvicina al
suo viso e le dà un bacio.
<<
Cos’era? >> gli chiede lei, confusa.
<<
Credo che fosse un bacio. Anzi, ne sono sicuro. >>
risponde Ethan, sorridendole.
<<
Non è che hai cambiato idea riguardo noi due?
>>
<<
No, non ho cambiato idea. Sono sempre la stessa Effie che hai
conosciuto in vacanza, con la sola differenza che adesso sono solo una
ragazza universitaria. >>
<<
Peccato. È un vero peccato che tu non creda
nell’amore. È bellissimo potersi innamorare.
>>
<<
Immagino, ma non fa per me. >>
<<
Peccato. >>
Intanto, nella
villa dei Bennett, Finn e Sarah sono nella camera di lei, sdraiati sul
letto che si stanno baciando.
Dopo che lui le
ha baciato il collo, lei gli toglie la maglietta, e riprendono a
baciarsi.
Lei smette di
baciarlo per togliersi la maglietta, ma lui la ferma e le dice:
<<
Aspetta! >>
<<
Perché? >>
Finn la guarda
senza dire niente.
<<
Finn? >>
Finn continua a
non dire una parola.
<<
Finn? >> insiste Sarah, preoccupata.
Finn fa un
respiro profondo e poi guarda negli occhi Sarah per l’ultima
volta, prima d’iniziare il discorso.
<<
Qualche settimana fa, al campus, ho conosciuto alcune persone nuove.
Tra quelle, c’era anche una ragazza di due anni in
più di me. >>
Mentre Finn
parla, Sarah inizia a preoccuparsi.
<<
Lei è molto carina e anche simpatica, e abbiamo parecchi
corsi insieme. Fatto sta che abbiamo iniziato a legare sempre di
più, finché un giorno… >>
<<
Oh mio Dio! >> esclama lei, alzando la voce.
<<
Ci siamo baciati. >> confessa Finn.
<<
O meglio, lei mi ha baciato. E dopo abbiamo anche fatto sesso. Lei non
sapeva che io fossi fidanzato, perché non
gliel’avevo detto. Ho fatto un casino e non posso tornare
indietro. Vorrei, ma non posso. >> continua Finn.
Sarah
è completamente scioccata e inizia a piangere.
<<
Oh mio Dio! Oh mio Dio! Oh mio Dio! >> urla.
Sarah si porta
le mani al viso, disperata.
Finn le tocca un
braccio e lei se lo scrolla di dosso.
<<
Non toccarmi! >> urla Sarah.
<<
Sarah? >>
Sarah si alza
dal letto e urla contro Finn, dicendogli:
<<
Non devi toccarmi! Non devi più parlarmi! Non devi
più, mai più, pensare che io possa capire!
Vattene da qui! Vattene subito! >>
Finn non dice
niente e continua a guardare Sarah.
<<
Finn, ho detto di andartene! Vattene! Non devi più farti
vedere! È finita… per sempre! >>
Finn prende la
sua maglietta e se ne va.
Appena Finn
è uscito dalla stanza, Sarah si sdraia sul suo letto,
disperata.
Poco dopo arriva
in camera Tibbie, che preoccupata dopo quelle urla che ha sentito,
entra chiedendole:
<<
Hey, Sarah, cos’è successo? >>
La vede sdraiata
sul letto, disperata che piange a dirotto. Così si avvicina,
si siede e le chiede:
<<
Cos’è successo? >>
<<
Non ne voglio parlare. >>
<<
Dai, dimmi cos’è successo. >>
<<
Vattene, Tibbie. Voglio restare sola. >>
<<
Okay, come vuoi tu. >>
Subito dopo
essere tornata nella propria camera, Tibbie manda un sms a Effie,
scrivendole di venire subito a casa perché Sarah sta
piangendo disperatamente.
Quando Effie
arriva a casa, lei e Tibbie salgono al piano di sopra ed entrano nella
camera della sorella.
Le due sorelle
si avvicinano al letto di Sarah e, in un modo o nell’altro,
cercano di capire cos’è successo.
Sarah dice loro
tutto quello che è successo con Finn e si abbracciano tutte
e tre.
Il giorno
successivo Sarah è depressa e triste, e i suoi fratelli e le
sue sorelle cercano di tirarla su il più possibile, ma con
scarsi risultati.
I suoi genitori
non sanno niente e Sarah non vuole dire loro nulla.
È il
24 dicembre e, come tutti gli anni da quando le due famiglie si
conoscono, c’è la tradizionale cena di Natale a
casa Darcy. Ma quest’anno ci sarà un ospite in
più: Ethan.
Sarah non
è proprio molto contenta all’idea di rivedere Finn
dopo quel giorno in cui lui le ha confessato di averla tradita.
Mentre stanno
cenando, la signora Bennet, chiede a Finn:
<<
Allora, Finn, come ti sta andando la vita alla Pepperdine?
>>
<<
Bene. Devo dire che mi sta andando molto bene. In questi tre mesi ho
imparato molte cose e ho conosciuto persone nuove. >>
Sarah scossa la
testa e Finn butta l’occhio un attimo su di lei.
<<
Bene. Sono contenta che tu, Finn, e tu, Effie, vi stiate trovando bene
all’università. Ambientarsi non è una
cosa facile. >>
<<
Già, è vero. >>
Sarah guarda
Finn, disgustata.
<<
Quindi ti sei fatto dei nuovi amici? >> chiede la signora
Bennet.
<<
E delle nuove amiche. >> salta su Sarah.
La signora
Bennet e Finn guardano Sarah, e lui risponde, dicendo:
<<
Sì, mi sono fatto dei nuovi amici. >>
<<
Perché sei così fredda, tesoro? Avete litigato?
>>
<<
Non lo so, mamma. Prova a chiederlo a Finn. >>
<<
Cos’è successo tra di voi? Avete litigato?
>>
<<
Più o meno. >>
<<
Cosa significa più o meno? >>
<<
Sì, abbiamo litigato. >> confessa Finn,
rassegnato.
<<
Come puoi fare finta di niente in un momento come questo, davanti alle
nostre famiglie? Non puoi far finta che non sia successo niente.
>> interviene Sarah, visibilmente scocciata.
<<
Io non sto facendo finta di niente, sto solo cercando di non far
scoppiare la terza guerra mondiale, ma penso che ormai sia inutile.
>>
<<
Qualcuno mi può spiegare cosa sta succedendo, per favore?
>> chiede la signora Bennet.
Sarah si volta
verso la madre e dice:
<<
Sta succedendo che io e Finn non stiamo più insieme da
quattro giorni. E vuoi sapere il perché? Perché
lui mi ha tradita con una troia conosciuta
all’università. Oltre ad essersi baciati, hanno
pure scopato. E lui me l’ha confessato come se nulla fosse,
come se fosse una cosa da poco. >>
Regna un
silenzio di tomba nella sala da pranzo dei Darcy. Nessuno sa cosa dire.
Un modo perfetto
per umiliare Finn e per farlo sentire in colpa. In qualche modo Sarah
si sente soddisfatta per averlo umiliato davanti alle loro famiglie.
<<
Ora scusatemi, ma devo andare. Non sopporto più di vedere
quella faccia da culo davanti ai miei occhi. >> dice
Sarah, alzandosi e uscendo dalla sala da pranzo.
Gabe si alza e
la segue senza pensarci un attimo.
Sarah va via
dalla villa a piedi e Gabe la segue con la macchina.
<<
Sarah? >> la chiama lui, affiancandosi a lei.
<<
Che c’è, Gabe? >> gli chiede senza
neanche voltarsi a guardarlo.
<<
Salta su così ne parliamo, dai. >>
<<
No. >>
<<
Dai, Sarah, lo sai che per te io ci sono sempre e comunque, qualsiasi
cosa succeda. >>
Sarah ci pensa
per due secondi e dopo dice:
<<
Okay. >>
|
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Capitolo 37 *** Un'occasione da prendere al volo ***
37
Un’occasione
da prendere al volo
Gabe guida fino
a Santa Monica e parcheggiano accanto al molo.
Camminano sul
molo, accanto al Pacific Park e intanto parlano. Poco dopo si siedono
su una panchina e continuano a parlare.
<<
Dopo tutto quello che abbiamo passato insieme, lui mi ripaga
così, tradendomi con un’altra. Ancora non ci posso
credere. >> esclama Sarah, guardando nel vuoto.
<<
Già, è proprio da non crederci. Non immagina
neanche quant’è stato fortunato a essere stato
scelto. >>
<<
Non ci sono parole. Se mi ha tradito, significa che non mi ama
veramente. >>
<<
E se non mi avesse mai amato? >> chiede Sarah, guardando
Gabe.
<<
Credo che lui ti abbia amato. Forse era solo attratto dal conoscere
persone nuove e più grandi. >>
<<
Sì, ma non aveva il diritto di tradirmi. >>
<<
Forse hai semplicemente sbagliato. Forse hai semplicemente fatto la
scelta sbagliata. >>
<<
Avrei dovuto scegliere te? Perché tu non mi avresti mai
tradito? >>
<<
Sì, io non l’avrei mai fatto. Se ami qualcuno,
veramente, non lo tradisci, qualunque cosa succeda. Mi dispiace che tu
abbia dovuto passare tutto questo. >>
<<
Dispiace anche a me. Io ho perso la mia verginità con lui e
dopo soli tre mesi, lui mi ha tradito. Mi sembra di vivere un incubo,
però sono viva e vegeta. >>
<<
Vorrei poter fare qualcosa, però Finn è sempre
mio fratello. >>
<<
Già. >>
<<
Sappi che se avrai bisogno, io ci sarò sempre per te, sempre
e comunque, in qualsiasi momento. >>
<<
Grazie, Gabe. >>
<<
Di nulla, Sarah. >>
Per Capodanno i
giovani Bennet e Gabe andranno alla festa organizzata al Roosevelt
Hotel, di Los Angeles. Finn, invece, andrà a
un’altra festa con la ragazza con cui ha tradito Sarah e con
degli amici del campus.
Dopo aver
ballato per un po’, Sarah fa un giro per l’hotel.
Gabe la vede che si allontana da sola e la segue.
A un certo punto
si appoggia con le braccia alla ringhiera della terrazza e guarda di
sotto.
Gabe si avvicina
a lei e le chiede:
<<
Ti stai divertendo? >>
<<
Sì. Tu? >>
<<
Sì. Ma se ti stai divertendo, come mai non ti ho ancora
visto sorridere? >>
<<
Perché sono triste. >>
<<
Pensi ancora a Finn? >>
<<
Sì. Sono passati undici giorni, sono pochi. >>
<<
Già. >>
<<
Meno male che non c’è, altrimenti avrei sofferto
ancora di più. >>
<<:
Sai, da quando vi siete mollati, io e lui non ci parliamo.
>>
<<
E perché? Tu non c’entri niente. >>
<<
Lo so, però si è comportato male nei tuoi
confronti, che è una cosa che odio. >>
<<
Mi dispiace però che non vi parliate più.
>>
<<
Dispiace anche me, però non mi va di parlargli dopo quello
che ti ha fatto. >>
Sarah gli
sorride e Gabe la guarda, e le dice:
<<
Sei bellissima, Sarah. >>
<<
Grazie. >>
Gabe e Sarah si
guardano negli occhi, si avvicinano l’uno all’altra
e si danno un bacio.
<<
Non sarebbe dovuto succedere. Noi ci piacciamo, sì,
però io ho mollato Finn solo undici giorni fa e sto ancora
soffrendo un sacco per quello che mi ha fatto. Non mi sento ancora
pronta per avere una nuova relazione. Mi dispiace, Gabe.
>> afferma Sarah, dopo il loro bacio.
Sarah se ne va e
Gabe urla:
<<
Ma io ti amo, Sarah! >>
Sarah si ferma
subito. Pochi secondi dopo si volta e gli chiede:
<<
Tu mi ami? >>
<<
Sì, ti amo. Ti amo, Sarah. Ti amo da quando, quel giorno che
siamo partiti per Las Vegas, abbiamo cantato insieme in macchina. Ti
amo da quando ti ho sentito cantare la tua canzone. Ti amo da quando ci
siamo baciati per la prima volta sotto l’Arco di Trionfo, a
Las Vegas. E ti amo da quando, sull’Alexander III Bridge, a
Las Vegas, ho sentito il profumo di albicocca dei tuoi capelli, e ti ho
baciato il collo. Io ti amo, Sarah Bennet. Anche adesso continuo ad
amarti, nonostante tu abbia scelto Finn. Quando, quel maledetto 22
luglio, mi hai comunicato la tua scelta, mentre te ne andavi, io
piangevo, e l’ho detto a bassa voce. >>
confessa Gabe.
<<
Non pensavo che tu mi amassi davvero. Non lo immaginavo neanche.
>> dice Sarah, avvicinandosi a lui.
<<
Adesso lo sai. Ti amo, Sarah. E non smetterò mai di dirlo.
Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo. >>
Sarah gli
sorride, contenta di sentir dire quelle cose da Gabe.
<<
Sono contenta che tu mi ami, ma te l’ho detto, non mi sento
ancora pronta per una nuova relazione. È passato troppo poco
tempo. >>
<<
Lo so, lo so, non ti senti ancora pronta, e ti rispetto per questo. Io
sono sempre qui, lo sai. >>
<<
Sì, lo so. >>
Dopo la
mezzanotte, Ethan ed Effie sono seduti su un divanetto e stanno
chiacchierando con un bicchiere in mano.
<<
Ti stai trovando bene qui a Los Angeles? >>
<<
Benissimo. Poi la tua presenza mi aiuta molto. >>
<<
Sono contenta. >> dice lei, sorridendogli.
<<
Ancora non ci credo che da gennaio inizierò a studiare nella
tua stessa università. >>
<<
Non ci credo neanch’io. >>
<<
Non vedo l’ora. >>
Effie gli
sorride. Ethan ed Effie si guardano, e lui esclama:
<<
Dammi il tuo bicchiere. >>
Effie
dà il suo bicchiere a Ethan, che lo appoggia a terra insieme
al suo, e poi le dà un bacio.
<<
Perché mi hai baciato? >>
<<
Perché non ce la facevo più. >>
<<
Posso confessarti una cosa? >> gli domanda Effie.
<<
Sì. >>
<<
Credo di provare qualcosa per te, Ethan. >>
<<
Cioè? >>
<<
Credo di essermi presa una cotta per te, ma nel vero senso della
parola. Credo di stare cambiando idea riguardo al mio modo di stare con
qualcuno. >> confessa Effie.
<<
Dici sul serio? >>
<<
Sì. Sono ancora un po’ confusa, però ho
qualcosa di estremamente positivo che mi frulla in testa.
>>
<<
Bene, sai cosa ne penso io. Se fosse per me, a quest’ora,
staremo insieme come una coppia, una vera coppia. >>
<<
Sì, lo so benissimo. >>
<<
Allora adesso io proverò a baciarti un’altra volta
e tu mi dirai cos’hai provato. >> dice lui.
<<
Okay. >> dice lei, sorridendogli.
Ethan si
avvicina al suo viso e la bacia.
<<
Allora? >>
<<
Baciami di nuovo. >>
Ethan la bacia
un’altra volta. Questa volta il bacio dura un po’
di più.
Quando Ethan si
stacca da lei, le chiede:
<<
Allora, Effie? Cos’hai provato? >>
<<
Vieni con me. >> dice lei, prendendolo per mano e
alzandosi.
Mentre sono in
ascensore, Ethan le chiede:
<<
Dove mi stai portando? >>
<<
Lo vedrai. >>
<<
Rispondi almeno alla domanda di prima. >>
<<
Mi piaci, Ethan. Mi piaci da morire. >>
Ethan le
sorride, contento per la confessione di Effie. Lei lo guarda negli
occhi e, prima di baciarlo, gli dice:
<<
Voglio fare l’amore con te. >>
<<
Qui? Adesso? >>
Effie fa cenno
di no con la testa e dice:
<<
No. Ho un posto migliore. >>
Ethan ed Effie
arrivano sul tetto dell’hotel, e quest’ultima dice:
<<
Ho sempre pensato che io e te non saremmo mai finiti a fare
l’amore. >>
<<
E invece ti sbagliavi. >> dice lui, baciandola.
Effie gli toglie
la camicia e dice:
<<
Sì, mi sbaglivo. >>
Ethan le sorride
e la bacia.
Verso
l’ora di pranzo del primo giorno dell’anno, pian
piano la famiglia Bennet si sveglia.
Le sorelle
Bennet si ritrovano in cucina. La prima ad essersi alzata è
Tibbie, che è anche la prima ad essere andata a letto.
<<
Allora, Eff, spieghi a me e a Sarah perché, ad un certo
punto, ieri sera, cioè stanotte, sei sparita.
>> esclama Tibbie, curiosa di sapere.
<<
Vi sarà difficile accertarlo, ma…
>> inizia a dire lei.
<<
Ma cosa? >> chiede Sarah.
Effie fa un
respiro, guarda le sorelle e poi dice:
<<
Ethan ed io abbiamo fatto l’amore. >>
<<
L’amore? Perché non hai detto sesso?
>> le chiede Sarah, confusa.
<<
Sì, infatti. >> dice Tibbie.
<<
Perché è così. Abbiamo fatto
l’amore, non sesso. Non è che ci amiamo,
però ci piacciamo tanto, ma veramente tanto. Ma stavolta non
mi riferisco al fatto che mi piace un ragazzo fisicamente e che me lo
voglio solo scopare e niente di più, ma che voglio stare
veramente insieme a lui, come una coppia, una vera coppia.
>> confessa Effie.
<<
Wow! Come mai questo cambiamento, Eff? >> le chiede Sarah.
<<
Non lo so, a dire la verità. Però conoscendo
meglio Ethan, ho cominciato a cambiare idea. Lui è
così carino e dolce. Non capita spesso di trovare un ragazzo
così. >>
<<
Già. >> concorda Sarah, pensando che Finn
è tutt’altro che carino e dolce. O meglio, lo
è, ma l’ha tradita, quindi non lo è
più così tanto, almeno non con lei. Per un attimo
è gelosa di sua sorella maggiore.
<<
Sono contenta per te, Effie. >> dice Tibbie.
<<
Grazie, Tibbie. >>
<<
E tu, Sarah, non sei contenta per me? >>
<<
Sì, certo che sono contenta per te, Eff. >>
risponde Sarah, con un sorriso falso.
<<
Dove l’avete fatto? >> aggiunge.
<<
Sul tetto dell’hotel. >>
<<
Wow! >> esclama Sarah, sovrappensiero.
<<
E com’è stato? >> chiede Tibbie.
<<
Bellissimo. È stato diverso farlo con lui rispetto a quando
l’ho fatto con Daniel, Jasper, Francis e Andrew.
>>
<<
E com’è successo? Raccontaci un po’.
>> domanda Sarah.
Effie racconta
per filo e per segno quello che è successo e Sarah esclama:
<<
Wow! Avete fatto l’amore e nient’altro?
>>
<<
Sì, nient’altro. >>
<<
E come ti sei sentita? >> le chiede Tibbie.
<<
Benissimo. Ma non benissimo, in estasi, come con gli altri
quest’estate. Mi sono sentita diversa, voluta veramente.
È una sensazione meravigliosa, non immaginate neanche.
>>
<<
Non vedo l’ora di poterla provare anch’io questa
sensazione meravigliosa di cui parlate. >> dice Tibbie.
<<
Hai ancora tutta l’adolescenza davanti, Tibs.
>> la rassicura Effie.
<<
Lo so. >>
<<
Adesso non so cosa siamo di preciso io ed Ethan,
però so che abbiamo fatto l’amore e che ci
piacciamo tanto. >>
<<
Ci hai già parlato? >> le chiede Tibbie,
mentre Sarah non dice una parola, ancora sovrappensiero.
<<
No, ancora no. Più tardi mi chiamerà.
>>
Dopo Sarah
racconta alle sorelle che lei e Gabe si sono baciati, ma che lei non si
sente ancora pronta per una nuova relazione.
|
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Capitolo 38 *** C'è tempo per ogni cosa ***
38
C’è
tempo per ogni cosa
È
passato un mese e mezzo e, Ethan ed Effie stanno ufficialmente insieme,
come una vera coppia. Lei non si è ancora del tutto abituata
all’idea, però le piace questo suo nuovo modo di
essere. Sarah è ancora single e Gabe continua a starle
sempre vicino. Finn e Sarah continuano a non parlarsi e anche i due
fratelli Darcy. Dylan sta felicemente insieme a Danielle, la ragazza
che ha conosciuto a novembre. Oliver è ancora single, ma
sembra interessato a una ragazza. E, per quanto riguarda la piccola
Tibbie, anche lei è single.
È
sabato 12 febbraio, il weekend di San Valentino, e i giovani Bennet
hanno organizzato una festa nella loro villa.
Sarah
è nel corridoio del piano di sopra, seduta sul divano. Ad un
certo punto arriva Gabe che, vedendola, va da lei.
<<
Hey. >> la saluta lui, sedendosi accanto a lei.
<<
Ciao. >>
<<
Che ci fai qui tutta sola? >>
<<
Pensavo. >>
<<
A cosa? >>
<<
Al fatto che mi sento sola. >> inizia a dire Sarah.
<<
Sono due mesi che io e Finn abbiamo rotto e non ci parliamo, e lo
stesso vale per voi due. Mi dispiace che tra voi due sia nato questo
strano rapporto di odio fraterno. >> aggiunge.
<<
Dispiace anche a me. Se solo lui ti avesse mollato senza tradirti,
adesso sarebbe tutto diverso. >>
<<
Già. Lui non era veramente innamorato di me. Era solo il
gusto di provare a stare con me. Non era sincero, forse non lo
è mai stato, è questo il problema.
>> afferma Sarah, guardando dritto davanti a
sé.
<<
È proprio per questo che io non lo capisco. Io non avrei mai
fatto una cosa del genere, non mi permetterei mai e poi mai. Se ti
prendi una cotta per un’altra ragazza, gliene parli e vi
mollate in amicizia, senza bisogno di tradire. Ma lui non è
me e io non sono lui, questo è ovvio. >>
<<
Già. Lui non è te e tu non sei lui.
>> ripete Sarah.
<<
E comunque, per quanto riguarda il fatto che ti senti sola…
tu non sei sola, non lo sei adesso e non lo sarai mai. >>
le dice Gabe, sperando che lei si volti a guardarlo.
<<
E perché lo dici? >> gli chiede lei,
voltandosi finalmente verso di lui e guardandolo negli occhi.
<<
Io sono sola, mi sento terribilmente sola. >> aggiunge.
<<
Non devi neanche pensarlo. Sai che io sono sempre qui. C’ero
prima, ci sono adesso e ci sarò domani,
dopodomani… sempre. >>
Gabe la guarda e
capisce che sta per scoppiare a piangere, così allarga le
braccia e le dice:
<<
Vieni qui. >>
<<
Comunque buon San Valentino, Sarah. >> le dice lui, dopo
essersi staccati.
<<
Anche a te, Gabe. >>
<<
Non immagini neanche quanto ti amo, piccola Sarah. >>
confessa lui, più serio che mai.
<<
Smettila di dirlo, Gabe. >>
<<
Non posso farne a meno. >>
<<
Provaci almeno. >>
Sarah si alza
dal divano, ma Gabe le afferra una mano. Lei si ferma subito, si volta
verso di lui e lo guarda. Gabe si alza in piedi e, dopo averla guardata
negli occhi, la bacia dolcemente.
<<
Non ti senti ancora pronta, piccola? >>
Sarah lo guarda
e non risponde.
<<
Avevi ragione tu, Gabe. >> dice lei.
<<
Ho fatto la scelta sbagliata. Avrei dovuto scegliere te sin
dall’inizio. Mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace
così tanto. Mi dispiace che in tutti questi mesi tu abbia
sofferto, ma era inevitabile che uno dei due soffrisse.
>> continua.
<<
Lo so, lo so che ti dispiace. Me lo dici sempre. Non fa niente. Fa
parte della vita soffrire. Tu dovresti saperlo bene. >>
<<
Già. >>
<<
Ti amo da morire, Sarah. >>
<<
Mi dispiace non poterti dire lo stesso. >>
<<
Smettila di dire che ti dispiace. Non devi essere dispiaciuta.
>>
<<
Ma invece lo sono. Tu mi ami sin dall’inizio, mentre io no.
>>
<<
C’è tempo per questo, c’è
tempo per ogni cosa. Tempo per perdonare, tempo per dimenticare, tempo
per amare. C’è tutto il tempo che vuoi. Abbiamo
tutto il tempo che vogliamo. >>
<<
Adesso sono pronta. Non sono mai stata così pronta.
>> confessa Sarah.
Gabe la bacia di
nuovo e si lascia baciare, lasciandosi andare ai suoi baci sul collo.
<<
Facciamo l’amore, Gabe. >> esclama
improvvisamente.
<<
Vuoi davvero fare l’amore con me? >>
<<
Sì, altrimenti non te l’avrei chiesto.
>>
<<
Ma sei sicura? >>
<<
Sì. Questa volta non voglio cose preparate, cose
programmate. Deve succedere e basta. E non voglio posti perfetti e
decorati perfettamente. >>
<<
Vieni con me. >> aggiunge, prendendolo per mano e
portando in camera sua.
Quando entrano,
lei chiude la porta a chiave e si volta verso Gabe.
<<
Sei bellissima quando prendi una decisione. >> le dice
lui.
<<
Grazie. >> dice lei, avvicinandosi a lui.
<<
Sei sicura di non voler aspettare? >>
<<
Sì, sono sicura. >>
<<
Ma tu non sei innamorata di me e hai appena cambiato idea.
>>
<<
Lo so, ma non m’interessa. Dove sta scritto che per fare
l’amore con qualcuno devi per forza essere innamorato? Come
hai detto tu, c’è tempo per questo.
>>
<<
Da nessuna parte. Non c’è scritto da nessuna
parte. >> risponde Gabe, sorridendole.
<<
Già. >> dice lei, baciandolo.
Un’ora
dopo, nella camera di Sarah, lei si è addormentata e Gabe la
sta guardando. Ad un certo punto lei si sveglia e guarda verso Gabe.
<<
Ciao. >>
<<
Ciao, piccola. >>
<<
Non ti avevo mai guardata dormire. >>
Sarah gli
sorride, e lui le dice:
<<
Sei bellissima. È stato bellissimo. >>
<<
Sì, è stato bellissimo. >>
<<
Una prima volta meravigliosa, con una donna meravigliosa.
>> afferma lui.
Sarah gli
sorride e lo ringrazia.
<<
No, grazie a te, piccola. >>
Quando tornano
giù, incontrano Effie, che arriva da loro, chiedendo:
<<
Ragazzi, ma dov’eravate spariti? Comunque, ho una bruttissima
notizia. >>
<<
Cos’è successo? >> le chiede Sarah.
<<
C’è Finn. È appena arrivato.
>> risponde Effie.
<<
Cosa? Non può essere qui. Perché è
venuto? >>
<<
Non lo so, sorellina. >>
<<
Dov’è? >>
<<
All’ingresso o in sala, non lo so di preciso. >>
Sarah va subito
a cercarlo e Gabe la segue.
<<
Cosa ci fai qui, Finn? >> gli chiede Sarah, urlandogli
contro, una volta trovato.
Finn si volta
verso di lei e risponde:
<<
Sono venuto a questa festa. Mi sono stancato di questa situazione
assurda. Tu ed io che non ci parliamo da due mesi, tu che, alla vigilia
di Natale, fai una sceneggiata davanti alle nostre famiglie, ed io e
mio fratello che ci odiamo e non ci parliamo. Mi sono veramente
stancato di tutto questo. >>
<<
Non hai il diritto di venire qui. Vai a spassartela con quella troietta
e con i tuoi amici del campus. Le nostre vite si sono separate da
tempo, ormai. Vattene! Esci da casa mia! >> continua ad
urlare Sarah.
<<
Non uscirò da questa casa per nessuna ragione al mondo. Un
tempo venivo qui praticamente tutti i giorni e adesso mi hai
praticamente bandito da questa casa. >>
<<
Se tu non avessi fatto quello che hai fatto, a quest’ora
sarebbe tutto diverso. >>
Finn la prende
per un braccio ed escono in cortile. Gabe li segue subito.
<<
Bene, dev’esserci anche lui. >> dice Finn,
notando che suo fratello.
<<
Cosa c’entra adesso Gabe? >>
<<
C’entra, eccome se c’entra. Fa parte anche lui di
questo triangolo d’amore e d’odio. >>
risponde Finn.
<<
Perché sei venuto, Finn? È due mesi che ci siamo
lasciati, o meglio, che io ti ho lasciato dopo che tu mi hai confessato
di avermi tradita. >>
<<
Volevo vedere come stavi. Mi manchi, Sarah. Mi manchi come amica.
>> confessa Finn.
<<
Io non ti manco, Finn. Come può mancarti una persona che hai
tradito? >>
<<
Invece mi manchi, Sarah. >>
<<
E allora perché mi hai tradito? Perché, cazzo?
Perché? >> gli urla contro Sarah.
<<
Non lo so, non lo so. Non so perché ti ho tradito. E dire
che io ci tenevo a te, ci tengo ancora, a dire la verità, e
ci terrò sempre. >> risponde Finn.
<<
No, tu non tenevi a me. Tu non eri neanche innamorato di me. Era solo
l’idea di essere innamorato che avevi. Stavamo
così bene insieme che non c’era nessun motivo per
tradire. >>
<<
Forse è vero, hai ragione tu. Forse non ero innamorato di
te, però ti volevo e ti voglio un mondo di bene, questo
è sicuro. >>
<<
Forse voler bene sì, ma essere innamorato no. Comunque
adesso io sto bene, ne sono ufficialmente uscita finalmente.
>>
<<
E come fai ad esserne sicura? >> le chiede lui.
Sarah guarda per
un attimo Gabe, poi si volta verso Finn e dice:
<<
Io e Gabe abbiamo fatto l’amore. Ho sbagliato a scegliere te.
Avrei dovuto scegliere lui sin dall’inizio. Ho sbagliato.
Scusate, ragazzi. Avremmo potuto risparmiarci tutto questo casino.
>>
<<
Ah. Avete fatto l’amore. E quand’è
successo? >>
<<
Prima, in camera mia. >>
<<
Congratulazioni, allora. Sono felice per voi. Ma questa cosa tra di noi
è finita? Voglio solo sapere se possiamo continuare ad
essere amici, a volerci bene come prima. >>
<<
Non so se questo potrà succedere. È difficile
perdonare e dimenticare. Per quanto riguarda me, non lo so, non so se
sono pronta a perdonarti, ma per quanto riguarda Gabe devi chiederlo a
lui. >>
Finn si volta
verso il fratello e lo guarda, aspettando che lui dica qualcosa.
<<
Neanch’io so se sono pronto a perdonare e a dimenticare
quello che le hai fatto. Io amo questa ragazza, questa donna,
più di ogni altra cosa al mondo. Tu l’hai fatta
soffrire parecchio e non è una bella cosa. >>
dice Gabe.
<<
Sei innamorato di lei? >> gli chiede Finn.
<<
Sì. Quando tu ancora dovevi capire se provavi o no qualcosa
per lei, io ne ero già innamorato. È questa la
differenza tra te e me. >>
<<
Allora è giusto che voi due stiate insieme. È un
peccato che tu abbia capito solo adesso di aver sbagliato a scegliere.
>> dice Finn, voltandosi verso Sarah.
<<
Già. >>
<<
Allora adesso me ne vado. >>
<<
Okay. >> dice lei.
Quando Finn si
è allontanato, Sarah e Gabe tornano in casa.
Effie va loro
incontro e chiede:
<<
Allora, cos’è successo? >>
<<
Ci siamo chiariti. Per il momento non siamo pronti a perdonarlo e a
dimenticare quello che mi ha fatto, ma va bene così.
>> risponde Sarah.
<<
È già qualcosa. Ma mi volete spiegare
perché siete spariti? >>
Sarah guarda
Gabe e gli sorride. Dopo si volta verso la sorella, prende per mano
Gabe, e dice:
<<
Io e Gabe stiamo insieme adesso. >>
<<
Davvero? >>
<<
Sì. >>
<<
È successo stasera? >>
<<
Sì. >>
<<
Sono stracontenta per voi. Era ora, ragazzi. >>
<<
Grazie, Effie. >> dice Sarah, abbracciandola.
Quando la festa
finisce e tutti se ne sono andati, Sarah confessa a Tibbie di stare
insieme a Gabe, e a entrambe le sorelle di aver fatto l’amore
con lui.
Effie
è felicissima con Ethan, che si trova benissimo
all’UCLA. Lei è persino andata a San Francisco a
conoscere i genitori di lui e ha organizzato una cena a casa Bennet per
far conoscere tutti i genitori.
Sarah e Gabe
finalmente si sono trovati e stanno insieme, e l’hanno
annunciato anche ai genitori.
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