Il nemico del mio nemico è mio amico (ehm...?)

di I m a witch
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primo incontro sul treno: la tragedia delle cioccorane ***
Capitolo 2: *** La lampada del Genio delle Lampade- Prima parte ***
Capitolo 3: *** La lampada del Genio delle Lampade- Seconda parte ***
Capitolo 4: *** Tempo di Quidditch ***
Capitolo 5: *** Festa di fidanzamento a tradimento! ***
Capitolo 6: *** Chi ti ama davvero è sempre presente nei momenti difficili ***



Capitolo 1
*** Primo incontro sul treno: la tragedia delle cioccorane ***


Capitolo 1

 

Primo incontro sul treno: la tragedia delle cioccorane

Primo anno



Lily Luna Potter era una ragazza gioviale e allegra, determinata e forse anche un po' cocciuta, dannatamente sincera e coraggiosa, forse anche un po' troppo. Insomma, una vera Grifondoro. Amava la sua famiglia con tutto il cuore. Purtroppo i suoi cari avevano un unico, grande difetto: erano grandi amici dei Malfoy.

Nessuno sapeva esattamente come era accaduto, ma quella notizia era così sconvolgente da essere apparsa persino sulla Gazzetta del Profeta.
Un giorno, suo padre Harry e il suo ex acerrimo nemico, Draco Malfoy, avevano cominciato ad uscire insieme, a scherzare, a bere, il tutto come vecchi, grandi amici.
Questa ondata di affetto inaspettato aveva coinvolto chiunque, nella sua famiglia, persino i più diffidenti Weasley. Avreste mai giurato di vedere George organizzare scherzi con Draco? Oppure Ginny chiedergli di giocare amichevolmente a Quidditch? O Hermione proporgli di fare da testimonial per la nuova compagna pubblicitaria di C.R.E.P.A.?
Beh, era quello che, a casa di Lily, accadeva quotidianamente.

Sì, perché suo padre e Draco erano diventati così tanto amici da condividere qualsiasi festività: Ringraziamento, Pasqua, Natale, compleanni, onomastici, varie ed eventuali.
E così, ogni festa vedeva il Malfoy Manor o La Tana colmi di teste rosse, platinate e more.
Ah, se il suo caro nonno Arthur fosse stato ancora lì con loro sarebbe morto di crepacuore; fortunatamente si era trasferito da un bel po' in Egitto dal suo figlio maggiore.
L'unico ancora sano di mente nella sua famiglia, oltre lei, era il suo adorato zio Ron, il quale per nulla al mondo sarebbe stato disposto a "familiarizzare col nemico", come diceva sempre disgustato dalla loro presenza alle feste di famiglia.

In particolare Lily  provava un profondo disgusto per uno dei Malfoy: Scorpius Hyperion.
Già il nome dice tutto, pensò acida.

Purtroppo la sua famiglia aveva sviluppato una sconcertante simpatia per i "platinati", e la cosa la sconvolgeva. Era solo una bambina di undici anni, ma un'importante missione le gravava sulle spalle: doveva mantenere alto l'onore della sua famiglia.

Aveva capito fin dal primo giorno sul treno che razza di idiota era quel dannato Malfoy. Suo zio Ron glielo aveva sempre descritto come un lurido pursangue, ma lei non gli aveva mai dato conto. Si era sempre fidato di suo padre, Harry, il suo eroe. Quest'ultimo, infatti, le aveva sempre detto che, in fondo, i Malfoy erano delle brave persone, bastava solo abituarti al loro strano senso dell'umorismo.
Così credeva fino a quello sciagurato giorno sul treno, non appena lo vide per la prima volta.
Quando posò lo sguardo sui suoi pallidi capelli platinati, tirati indietro da una colata di gel, sui grigi occhi ancor più slavati, provò subito un brivido... di repulsione.
Decise di non darci conto, avvicinandosi al carrello delle delizie tanto decantato dai suoi fratelli maggiori. Aveva sempre desiderato comprarvi delle cioccorane, la sua merenda preferita in assoluto. Aveva atteso quattro anni quel momento.
Scorpius la superò, non rispettando la fila. Stava per dirgliene quattro, ma si trattenne. Penso che sarebbe stato scortese, dato che era figlio di amici di famiglia, quindi attese con calma.
-Vorrei dieci cioccorane- lo sentì dire con voce fredda. Un nuovo brivido di repulsione.
-Eccoti, caro- sorrise la deliziosa signora delle merende, passandogli una catasta di confezioni di cioccorane.
Lui, soddisfatto, andò verso il suo scompartimento.
Finalmente era il suo turno. Si avvicinò sorridente, con i soldi in mano. Aveva risparmiato settimane per accumulare quei pochi spiccioli.
-Vorrei tre cioccorane- disse alla signora, la quale la guardò con occhi tristi.
-Mi dispiace, tesorino, ma le ho terminate-
Le cadde il mondo addosso.
-Come sarebbe a dire? Non ne ha nemmeno una?!- chiese, fuori di sé.
-No purtroppo, bambina mia, ho venduto le ultime che avevo a quel ragazzo di prima-
Lily stava per mettersi a gridare. Poi inspirò lentamente, cercando di calmarsi.
-Va bene, non fa niente, grazie lo stesso!- disse, dirigendosi verso il vagone di Scorpius. Ne aveva comprate dieci, quella serpe egois... un momento. Lui era un amico di famiglia. Sorrise. Sicuramente gliene avrebbe data qualcuna, e l'avrebbe anche avuta gratis! Si incamminò soddisfatta.
Bisogna sempre guardare il lato positivo delle cose, si disse.
Entrò nel vagone di Scorpius, il quale si stava ingozzando di cioccorane. Le sue cioccorane.
-Ciao... tu devi essere Scorpius, vero?- gli chiese amichevole. Lui la guardo scettico, alzando un sopracciglio.
-Ci siamo visti a qualche festa di famiglia... Sono Lily, la figlia di Harry, caro amico di tuo padre...-
Un lampo attraversò gli occhi del ragazzo.
-Ma sì, certo, Lily, che sbadato. La Potter- pronunciò il suo cognome in modo strano, quasi con disgusto. La bambina pensò di aver interpretato male -Cosa vuoi?-
Lily deglutì, ma alzò la testa, risoluta.
-Mi chiedevo se potresti essere così gentile da darmi una cioccorana, visto che la signora le ha terminate...-
-No, non potrei- disse lui, trangugiandone una.
-Come scusa?- fece lei, stupita.
-Ho detto che non potrei essere "così gentile" da darti una delle mie, e sottolineo mie, cioccorane-
Lily montarle dentro.
 Calma... è un amico di famiglia...
-Ma tu hai comprato le ultime che c'erano... e io avevo tanta voglia di mangiarne almeno una...-
-Senti, bamboccia, cercherò di parlarti chiaramente- si alzò, sovrastandola, nonostante fosse alto poco più di un metro e cinquanta. La piccola Lily, tuttavia, era anche più bassa -Un infausto giorno, purtroppo, mio padre, il grande Draco Malfoy, sbatté accidentalmente la testa e, in seguito a quella botta, diventò sfortunatamente... come dire... pappa e ciccia con quel pezzente di tuo padre. Ma io sono un Vero Malfoy, e manterrò alto il nome della mia famiglia. Non proverò mai simpatie per i traditori del nostro sangue, capito? Mai- concluse, sedendosi -Perciò adesso liberami dalla tua ingombrante presenza-
Lily sentì che la sua rabbia stava per scoppiare. Strinse i pugni. Quella lurida serpe maligna...
-Beh, sai, neanche tu mi sei simpatico, anzi, penso che tu sia il più rivoltante degli esseri che io abbia mai conosciuto!- gli gridò contro.
Lui sorrise, beffardo, mangiando l'ennesima cioccorana, guastandola con evidente piacere. Glielo stava facendo apposta.
-Spero ti venga un'indigestione, schifoso maiale!- gli sputò contro.
-Meglio un'indigestione che darne anche solo una sola a te, "pomodoro"-
Lily inorridì.
-Come ti permetti di offendere i miei capelli proprio tu? Sembra che al posto dello shampoo usi la candeggina!-
Lui fece come per pulirsi un orecchio.
-Che mosca fastidiosa, chissà da dove è entrata...-
-Stupido! Lo sapevo che aveva ragione lo zio Ron!- gridò, uscendo e sbattendo con violenza la porta dello scompartimento di Scorpius.
-Lily, che succede?- le chiese Al. Dietro di lui, notò Lily, c'era anche James. Finalmente i rinforzi!
-Quel dannato Scorpius!- disse -Ha comprato tutte le cioccorane e non me ne vuole dare nemmeno una! Ha persino offeso la nostra famiglia!-
James e Al si guardarono, sorpresi.
-Scorpius, ma ne sei sicura? E' un bambino così adorabile...!- disse James. O no, anche lui era un filo-malfoyano!
-Ne sono sicurissima!- disse -Entrate a chiedere, se non ci credete.
James e Al entrarono nello scompartimento del Malfoy, il quale stava tranquillamente leggendo un libro. Alla vista dei due fratelli sorrise amichevole.
-James, Al, che piacere! Speravo tanto di incontrarvi!-
Lily strabuzzò gli occhi. Aveva forse le allucinazioni?
-Ehi, Scorp, come va?- gli disse Al -La nostra sorellina dice che hai comprato le ultime cioccorane... non potresti dargliene una?-
Scorpius fece una faccia contrita.
-Mi dispiace, ragazzi, ma le ho finite... se solo l'avessi saputo prima...-
-Bugiardo!- lo additò Lily -Era venuta poco fa e non me le hai date di proposito!-
Malfoy fece una faccia triste.
-Ti sbagli Lily. Ti avevo detto che le avevo finite, ma ti sei arrabbiata lo stesso... non c'era bisogno di aggredirmi in quel modo, ti avevo già detto che mi dispiaceva e che te le avrei date volentieri...-
-Cosa?- esclamò James. Guardò severo la sorellina -Lily, ti sei comportata davvero male...!-
-Ma non è vero!- piagnucolò lei. Si girò verso Al per cercare aiuto, ma trovò che anche lui la guardava con aria di rimprovero.
-Papà ne sarà molto, ma molto deluso quando lo verrà a sapere...-
Lily stava per ribattere, ma Scorpius l'anticipò.
-No, per favore, non dite niente a vostro padre. Non vorrei che Lily venisse rimproverata solo per un piccolo malinteso!-
-Sei davvero molto gentile, Scorpius- disse Al -Ora chiedigli scusa, Lily-
-Mai!- sibilò.
James stava per rimproverarla, ma ancora una volta intervenne Scorpius.
-Non ce n'è bisogno, davvero!- disse il ragazzino -Ora vorrei continuare a leggere... ci vediamo a scuola, ragazzi!- sorrise loro, tornando al suo libro.
-Ok Scorp, ci scusiamo da parte di nostra sorella- disse Al -Ci vediamo!- detto questo i tre fratelli uscirono.
Poco prima di chiudere la porta scorrevole del vagone, Lily guardò Scorpius di sottecchi.
Sembrava un ragazzo gentile... forse l'agitazione del primo giorno di scuola le aveva solo fatto immaginare tutto. Scorpius alzò lo sguardo dal suo libro, sogghignando maligno e facendole la linguaccia.

No, non si era immaginata niente.
Scorpius era una serpe, ne era certa.



NdA
Buonsalve a tutti i pazzi che hanno deciso di leggere questa pazza storia! :)
L'idea mi è venuta leggendo le solite storia di Lily e Scorpius...
Tutte strappa lacrime, amori impossibili, i genitori che non lo accettano e via dicendo.
Non fraintendetemi: A me piacciono da morire! *-*
Solo che con quest'afa e la terza prova alle porte(T.T!!!) sentivo la necessità di qualcosa di più leggero e totalmente fuori dalle regole... e siccome non l'ho trovato, ci ho pensato io a inventarlo! Tadan! xD
Spero che vi piaccia!! E' la mia prima fic in questo fandom, fatemi sapere, anche perché è un'idea totalmente nuova...!
Voglio pareri e opinioni, negative e/o positive!
L'importante è che vi abbia fatti divertire. Perchè io mi sono divertita, molto!:D
Baci e alla prossimaaa! (spero!!)
La sempre vostra streghetta! <3

 

 

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Capitolo 2
*** La lampada del Genio delle Lampade- Prima parte ***


Capitolo 2

 

La lampada del genio delle lampade- Prima parte

Secondo anno



Se Lily Luna Potter avesse trovato, per pura supposizione, la lampada del Genio delle Lampade, avrebbe espresso i seguenti tre desideri:
Primo, avrebbe fatto in modo di svergognare Scorpy (suo acerrimo nemico) di fronte al mondo intero, magico e babbano.
Secondo, lo avrebbe reso la vittima di uno di quei film babbani che le piacevano tanto, quelli dove le vittime venivano sottoposte a qualsiasi tipo di tortura.
Terzo, lo avrebbe sciolto in un calderone, ottenendo una potente pozione-lassativa. Come dice il detto, pozione eri, pozione sarai... o quasi.
Purtroppo le sue ricerche, per il momento, non avevano avuto successo. Aveva trascorso giorni, mesi interi barricata in biblioteca alla ricerca di qualsiasi indizio, ma niente da fare. Aveva persino costretto sua cugina Rose ad aiutarla...!
-Scusa, Lily, ma perché sei così ostinata? Non sarebbe meglio lasciar perdere?- la supplicò la cugina, per l'ennesima volta.
-Non se ne parla! I miei piani sono fin troppo preziosi per rinunciarvi!- rispose stizzita, sentendosi quasi offesa.
-Sarà- fece la cugina, continuando a sfogliare l'enorme tomo che aveva davanti, rassegnata -non capisco però perché tutta questa urgenza... non è da tutti impegnarsi così tanto nella ricerca del Genio della Lampada! Che desideri vuoi esprimere?-
-E' un piano segreto! Ora dobbiamo impegnarci!-
Rose sospirò.
Lily si rituffò nella ricerca con più impegno di prima. Sua cugina Rose era troppo ingenua, troppo gentile, troppo... malfoyana, pensò disgustata. Promemoria: tra i desideri da esaudire c'era anche quello di far ritrovare la ragione alla sua famiglia.
-Rosie, Lily, che piacere! Anche voi in biblioteca?- disse una voce fin troppo familiare.
Brivido di repulsione.
-Ehi Scorp, ciao! Sì, stiamo facendo una ricerca!- rispose Rose sorridendo.
Lily la guardò infuriata. Traditrice!
-Oh, interessante!- disse lui, sedendosi nel loro tavolo.
-Sloggia, Scorpy: nessuno ti ha dato il permesso di unirti a noi- lo ammonì acida Lily.
Scorpius, sebbene cercasse di essere sempre gentile davanti alle altre persone, al sentirsi chiamare "Scorpy" per poco non si mise a gridare.
-Ah, Lily- ridacchiò nervoso -Ti ho detto che il soprannome "Scorpy" non mi è gradito-
-Oh, mi dispiace, non ne avevo idea, Scorpy caro!-
-Lily...- disse il ragazzo, a denti stretti. Poi si calmò, sorridendo -Sempre la solita simpatica-
-Già- mugugnò irritata -Prima o poi quella tua maschera di cera si scioglierà, stanne certo-sussurrò.
-Cosa?- chiese lui.
-Niente, Scorpy, assolutamente niente- disse lei, cercando di tornare sui libri.
Non era facile concentrarsi con Rose e Scorpius che chiacchieravano amorevolmente. Bleah, aveva il voltastomaco! Ma come facevano tutti a non accorgersi di quanto in realtà Malfoy fosse marcio?!
-Ok, è meglio che vada in Sala Grande... avevo promesso a Hugo di dargli una mano con Trasfigurazione! Ci vediamo!- sorrise ai due, soffermandosi due secondi in più su Scorpius.
-Ci vediamo, dolce Rosie- sorrise lui. Sua cugina per poco non svenne.
Oh no! Rose stava familiarizzando troppo col nemico... e lui la incoraggiava!
-Guai a te se ci provi con mia cugina, hai capito?- sibilò minacciosa non appena Rose uscì dalla biblioteca.
-Che c'è, pomodoro, sei gelosa?- disse lui acido.
Ecco svelata la vera natura di Malfoy. Peccato che fosse solo lei a conoscerla.
-Non chiamarmi pomodoro, Scorpy!-
-E tu non chiamarmi Scorpy, pomodoro! Piuttosto, come mai questa ricerca? Hai finalmente deciso di svegliare il tuo cervello? Sempre che tu ne abbia uno, si intende...!-
-Sto cercando qualsiasi modo che possa toglierti di mezzo per sempre!- sibilò, sfogliando con violenza le pagine del grosso tomo, che per poco non si strapparono.
-Oh, ma allora dovresti cercare nella sezione dei libri proibiti!- disse, sedendosi al posto di Rose.
-Già... non ci avevo pensato! Per una volta sei stato utile, Scorpy!-
Scorpius scoppiò a ridere.
-Stupido pomodoro, ma ti sei mai chiesta il perché si chiami "sezione proibita"? Non ci puoi entrare, è PROIBITA- scandì attentamente le parole.
Lei sorrise furbescamente.
-Vedremo, Scorpy. Vedremo...!-
 
-Ma perché non posso avere il mantello dell'invisibilità?- chiese esasperata Lily.
-Perché sei troppo piccola e papà lo ha affidato a me!- rispose con fare ovvio James.
-Però Al lo può avere! Non è giusto!-
-Al è più grande di te-
-Di appena un anno!- osservò Lily.
-E' comunque più grande- disse calmo suo fratello, sfogliando un catalogo di nuovi modelli di scope da corsa.
-Ti odio!- disse lei puntando i piedi, girò sui tacchi e se ne andò. Poveri illusi. In un modo o nell'altro, avrebbe preso quel dannato mantello...!

 

***


Nel frattempo, presso il Malfoy Manor, Harry e Draco stavano allegramente chiacchierando di fronte al barbecue.
-Ah, che bella vita, vero?- disse Harry -I ragazzi sono a scuola e noi possiamo goderci questa pace con le nostre mogliettine!-
-Hai ragione, amico!- fece Draco, girando una costoletta -Scorpius è figlio unico, ma quando ci si mette è più chiassoso di tutti i Weasley a Natale...!-
-Ma dai, non è possibile! Sembra così calmo ed educato!- cercò di difenderlo Harry.
-Oh certo, un angioletto...! Potresti passarmi le spezie, per favore?-
-Certo!- Harry le passò all'amico, pensieroso.
-Che ti succede?- chiese Draco, preoccupato.
-Stavo pensando... e se cercassimo di combinare qualcosa tra Scorpius e Lily?-
Gli occhi di Draco si illuminarono.
-Sarebbe fantastico! Potremmo diventare consuoceri!- esclamò allegro.
-Sì! E sarebbe un ottimo modo per far tornare definitivamente la pace tra le nostre famiglie!-
-Vero! E poi mi sembrano fatti l'uno per l'altra! Entrambi così cocciuti, così ostinati...!-
Più parlavano, più si convincevano che quell'idea era cosa buona e giusta. Continuarono per una buona mezz'ora, chiarendo ogni dettaglio della cerimonia e del rinfresco, decidendo i nomi dei figli e persino del cane.
-Bene, è deciso! Parliamone ad Astoria e Ginny!- fece Draco, portando allegro il vassoio con la carne verso il tavolo da pic-nic.
Non appena esposero il piano alle mogli, le due si guardarono scettiche.
-Ma caro... non credi che sarebbe meglio conoscere il parere dei ragazzi, prima di prenotare la cerimonia ad Haiti?- chiese Ginny.
-Già, è vero! Potrebbero non essere d'accordo- concordò Astoria.
 
-Ma Haiti è un posto splendido per un matrimonio!- esclamò Draco. Harry annuì, confermando. Le due sospirarono; evidentemente i mariti non avevano afferrato il succo del discorso.
-Quello che vogliamo dire e che non sarebbero felici di essere "fidanzati" senza nemmeno saperlo- fece Astoria.
-Sì, infatti, non sappiamo se si amano e, a dire il vero, non sappiamo nemmeno se vadano d'accordo. Durante le feste non li ho mai visti parlare...- cercò di chiarire Ginny.
Harry e Draco si guardarono, per poi scoppiare a ridere.
-Ma cosa dite? Ne saranno felicissimi, sono fatti l'uno per l'altra, due anime gemelle! Fidatevi di noi!- dissero, dandosi pacche sulla schiena per l'ottimo piano.
Astoria e Ginny sospirarono nuovamente, rassegnate, cominciando a mangiare. Meglio lasciar perdere. Dopotutto, chi erano loro per smontare l'entusiasmo dei mariti?

 

***

Finalmente il mantello era suo! Era stato facile: aveva lasciato a James un biglietto da parte della ragazza più bella della scuola, pieno di frasi romantiche... chissà come avrebbe reagito, una volta scoperto che il biglietto era falso! Helena l'avrebbe mandato al diavolo davanti tutta la scuola, pensò sorridendo. Ben gli stava!
In seguito si era liberata di Al dicendogli che era desiderato urgentemente dalla McGranit. Povero secchione!
Erano le dieci di sera. Bene, si sarebbe diretta al più presto nella sezione proibita, non c'era tempo da perdere!
Una volta arrivata in biblioteca le venne un attacco d'ansia. Quella era la prima volta che infrangeva le regole. Certo, non era una cosa bella detta dalla figlia di Harry Potter, ma era la verità. Cercò di calmarsi, pensando che, anche quando, suo padre non sarebbe stato nella posizione per rimproverarla. Caspita, anche lui era entrato nella sezione dei libri proibiti in piena notte col mantello dell'invisibilità, no?!
Quindi, con passo deciso, si diresse verso la sezione proibita. Incuteva molto timore: pareti nere, libri neri... rabbrividì. Va bene, era una sezione occulta, ma potevano renderla un po' più accogliente!
Si mise a cercare qualsiasi cosa potesse esserle d'aiuto per compiere la sua missione. L'occhio le cadde subito sul primo libro del primo scaffale della prima libreria. Era un piccolo libriccino nero, dall'aspetto insignificante con su critto "Come cercare la lampada del Genio delle Lampade". Gli occhi di Lily si illuminarono: aveva fatto centro!
Prese con mani tremanti il libriccino, nascondendolo sotto il mantello. Nessuno si sarebbe certo accorto dell'assenza di un libro così piccolo, quindi corse subito in camera per consultarlo.
Intanto, una figura nell'ombra la stava osservando con interesse...
 
Una volta tornata nel dormitorio, Lily posò di nascosto il mantello, si mise a letto con il libro tirando tutte le tende del baldacchino.
-Lily, ma che ti prende?- chiese Rose, preoccupata.
-Fatti miei!- rispose Lily.
Non ti preoccupare, cara cugina: ti salverò io da quella serpe di Malfoy!
Sfogliò il libro con grande cautela. Non aveva un aspetto particolarmente antico, ma il potere magico che racchiudeva era ben avvertibile.
Sta' calma, Lily, concentrazione...
Cominciò a leggere.

"Capitolo uno: sacrifici necessari al compimento del rituale d'evocazione"

Deglutì, leggendo.

"Premessa. I sacrifici dovranno aver luogo giovedì a mezzanotte nel bagno dei prefetti al terzo piano."

Ok, si poteva fare. Avrebbe dovuto compiere il rito l'indomani. Continuò.

"Primo sacrificio: bruciare il proprio peluche preferito."

Lily per poco non gridò, lanciando il libro e afferrando da sotto le coperte il suo peluche. No, Mister Pinky no, dormiva con lui da quando era nata! Guardò i grandi occhioni di vetro del suo peluche. Sospirò.
-Mi dispiace, Mister Pinky, è una missione troppo importante... sono certa che capirai- gli diede un bacio sulla fronte -Sei stato un amico, non ti dimenticherò mai-
Riprese a leggere, con aria afflitta.

"Secondo sacrificio: tagliare i propri capelli e gettarli nella vasca dei prefetti."

NO, questo no! I suoi adorati capelli!
Da che ricordava non li aveva mai tagliati. Adorava le splendide onde ramate che le accarezzavano la schiena, arrivando fino ai fianchi. Il solo pensiero di non aver più quella coperta purpurea a proteggerle le spalle la faceva soffrire immensamente.
Lily, non essere superficiale! E' per il bene di una giusta causa! si disse.
Va bene, avrebbe sacrificato i suoi capelli!
Continuò a leggere, un po' irritata.

"Terzo sacrificio: dire qualcosa di carino al proprio peggior nemico di fronte tutta la scuola."

-Questo mai!- gridò.
-Lily, tutto bene?- chiese Rose da dietro le tende bordeaux e oro del baldacchino.
No, non va per niente bene!!
-Sì, Rose, scusa, sto leggendo un libro molto...- deglutì -avvincente. Continua a dormire-
-Va bene... buonanotte!-
-Buonanotte!- disse Lily, posando i libro e spegnendo la luce. La sua ricerca era conclusa. Non avrebbe mai detto qualcosa di carino alla serpe, nemmeno per evocare il Genio della Lampada. Davanti a tutta la scuola, poi! Si addormentò inquieta, tenendo stretto a sé Mister Pinky.

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Capitolo 3
*** La lampada del Genio delle Lampade- Seconda parte ***


Capitolo 3


La lampada del Genio delle Lampade- Seconda parte

Secondo anno


 

 La mattina seguente la rossa si svegliò, urlando. Aveva fatto un orribile incubo! Suo padre e il padre della serpe stavano progettando di farli sposare!
Ripescò immediatamente il libro. Il sogno l'aveva sconvolta oltre ogni misura. Cercò di rilassarsi, pensando che nemmeno suo padre era così stupido e follemente... ehm... "malfoyzzato" da poterla promettere in sposa a soli dodici anni al "caro" Scorpy senza sapere il suo parere, ovviamente negativo al mille per mille. No, non poteva farle una cosa del genere... vero?!
Oddio... non solo penso di avere sogni premonitori, mi pongo anche domande da sola! pensò, scuotendo la testa. Tuttavia, sogni premonitori o no, aveva comunque una brutta, bruttissima sensazione.
Doveva definitivamente cancellare quello "Sgorbius" dalla faccia della terra!
 Aprì il libro ripescando l'ultima pagina letta con una smorfia. Ecco perché aveva pensato di abbandonare quel piano: il problema della "carineria", in pubblico per giunta...
Un momento!
Se fosse stata in un fumetto, le sarebbe comparsa una luminosa lampada gialla sopra la testa!
 Una volta evocato il Genio, gli avrebbe chiesto di cancellare dalla mente di tutta la scuola quel ricordo! Sorrise soddisfatta della soluzione.
Riprese a leggere.

"Capitolo due: il rituale
Premessa: Se siete giunti fin qui vuol dire che avete accettato senza remora alcuna i sacrifici richiesti dal capitolo primo. Se non l'avete fatto, preparatevi ad un infausto destino che vi perseguiterà per tutta la vita!"


Lily deglutì. Aveva capito, li aveva accettati, suo malgrado.

"Per eseguire correttamente il rituale, bisogna compiere una danza ridicola. La danza potrà terminare solo nel momento in cui le sirene rideranno di voi."

Eh? Ma che razza di rituale era quello?! Si immaginava sacrifici di sangue, agnelli sgozzati... pazienza. Tanto peggio di così non poteva andare.

"In seguito, dovrete compiere il giro della vasca a nuoto per trenta volte in senso orario e trenta volte in senso antiorario. Dopo di ciò, gettate i vostri capelli precedentemente tagliati e le ceneri del vostro peluche in acqua. Gridate la formula magica "O grande e potente Genio della Lampada, io ti invoco!". Infine, aspettate che compaia la lampada del Genio della Lampada al centro della vasca. Una volta comparsa, sfregatela tre volte e attendete che compaia il Genio della Lampada che vi abita.
Buona fortuna!"


Grazie! pensò acida Lily.
Sospirò, alzandosi lentamente dal letto. Si preparò con estrema cautela, come una condannata a morte che si stesse recando al patibolo di sua spontanea volontà. Gli avrebbe parlato quella mattina a colazione in Sala Grande, era deciso. Non c'era soluzione migliore.
Scese in Sala Comune, dove trovò la sua famiglia ad aspettarla: i suoi fratelli, James e Albus, i suoi cugini, Rose, Hugo, Fred jr, Roxanne, Molly, Lucy, Dominique, Louis: in definitiva i membri della sua famiglia componevano circa il 40 % del corpo studentesco di Hogwarts.
-Finalmente Lily! Ci hai messo una vita a prepararti! Nemmeno Dominique è così lenta...!- sbottò Fred, ricevendo una gomitata poco gentile dalla cugina.
-Sbrighiamoci, muoio di fame!- esclamò Hugo, correndo verso il quadro della Signora Grassa.
-Hugo, per l'amor del cielo, contieniti!- Rose alzò gli occhi al cielo, sconsolata.
Lily li guardava, sorridendo tristemente. I soliti battibecchi mattutini.
-Lily, va tutto bene?- le chiese Al. Sembrava che fosse l'unico a essersi accorto che qualcosa  non andava nella sorella.
Li devi salvare! si disse Lily, facendosi forza.
-Nulla, Al, sono solo un po' nervosa per un... compito- disse, cercando le parole adeguate. Suo fratello probabilmente aveva inteso la parola "compito" come per "compito in classe" perché sorrise dicendo:
-Suvvia, Lily, non è da te! Andrà benone!- così dicendo, le strinse una spalla per poi precipitarsi al fianco di Hugo.
Il tragitto dalla Sala Comune dei Grifondoro alla Sala Grande fu più breve di quanto ricordasse. Ognuno aveva preso il suo tradizionale posto nelle panche ma lei non si sedette, restando in piedi tra Rose e Molly, già sedute.
-Che ti prende, Lily, non hai fame?- chiese Hugo, già con la bocca piena. Ormai tutti avevano imparato a capirlo anche quando mugugnava per il troppo cibo.
Lily lo ascoltò a malapena, girandosi per la prima volta in vita sua verso il tavolo dei Serpeverde. Tutto quel verde le fece male agli occhi.
Scorpius era proprio seduto al centro, tra i suoi coetanei del terzo anno. Scherzava tranquillo e sembrava insolitamente di buon umore. Prese un profondo respiro, dirigendosi verso di lui sotto gli sguardi allibiti di tutta la scuola, nonché dei suoi parenti.
Tutti a Hogwarts, persino i quadri e le scope, sapevano che Lily Potter odiava profondamente Scorpius Malfoy e, il fatto che la ragazza si stesse dirigendo verso di lui senza avere apparentemente alcuna cattiva intenzione, era la cosa più incredibile che ognuno di loro avesse mai visto. Neanche la vista del Barone Sanguinario che componeva ghirlande di fiori gridando "Peace and Love!" li avrebbe sorpresi così tanto.
Lily fece zig-zag fra i vari studenti della Sala Grande, arrivando "finalmente" di fronte all'oggetto della sua missione. Tale "oggetto" altrimenti noto col nome di Scorpius, alzò lentamente lo sguardo verso di lei con aria di sufficienza. Non sembrava molto sorpreso.
-Oh, chi si vede. Buongiorno, Lily. Quel buon vento?- chiese con la solita gentilezza che le mostrava in pubblico, sorseggiando succo di zucca.
Lily deglutì. Cosa avrebbe dovuto dirgli?
Qualcosa di carino... qualcosa di carino... deglutì sonoramente. Dov'era il suo coraggio Grifondoro quando serviva?!
-Ehi, Malfoy- sbottò, un po' disgustata. Si schiarì la voce.
Carina... sii carina...
-Scorpius- si corresse, reprimendo il disgusto. Il suo tono era quasi normale. Il silenzio delle Sala Grande si poteva tagliare con un coltello -Ehm, sai, oggi sei... beh, ecco... meno pallido del solito-
Sospirò. Ecco, l'aveva detto! Lui la guardò, alzando un sopracciglio.
-Non è una cosa molto carina da dire, Lily- disse con freddezza. Lei rabbrividì.
Come non era carina?!
Si irritò un po', ma si sforzò di mantenere la calma.
-Ecco, beh, sono frittelle quelle che hai nel piatto? Hai buoni gusti in fatto di cibo-
Basta, quello era il massimo che poteva fare.
Lui per poco non si soffocò col succo di zucca per le risate.
-Beh, grazie... c'è dell'altro?-
Ancora?!
Lo guardò attentamente. E adesso cosa avrebbe dovuto fare? Lo fissò negli occhi, notando una cosa di cui prima di quel momento non si era mai accorta.
-Sai, i tuoi occhi... intorno alla pupilla formano un fiore!- esclamò, stupita. Lui la guardò, sorpreso.
-Dici davvero?- chiese, portandosi una mano sul viso.
-Sì!- fece lei, rapita. Si chinò un po' per guardarli meglio. Non aveva mai visto niente di simile. Gli occhi di Scorpius erano di un grigio molto intenso ma, proprio attorno alla pupilla, delle venature di un grigio più chiaro, quasi azzurro, formavano come dei petali -E' la cosa più bella che abbia mai visto...- le scappò. Si portò una mano alla bocca, tappandosela e allontanandosi sorpresa da lui.
-Grazie, Lily. Nessuno mi aveva mai detto nulla del genere- disse, anche lui molto sorpreso.
Lei tremò, girandosi attorno stordita. L'intera Sala Grande la fissava sbalordita, chi con le forchette a mezz'aria, chi con la bocca spalancata anche se piena di cibo. Perfino suo cugino Hugo aveva smesso di mangiare, fissandola con sguardo stralunato (non il solito sguardo stralunato, ma uno sguardo ancor più stralunato, di quelli mai visti).
Lily continuò a indietreggiare, recandosi verso l'ingresso con passo regolare. Non voleva far credere che stesse scappando. Nell'ultimo metro, però, cominciò a correre, senza fermarsi finché non fu a sicuro nel suo letto, prendendo a pugni Mister Pinky per sfogarsi.
Stupida, stupida! Che cosa le era preso?! Va bene dire cose carine, ma quello era troppo.
La cosa più bella che abbia mai visto...
Poteva risparmiarsela, quella sparata!
Purtroppo, però, quella "sparata" era malauguratamente vera.

***


Finalmente giunse la sera. Quella era stata la giornata più stressante di tutta la sua vita. L'intera scuola aveva continuato ad osservarla come frastornata, ma lei cercò di non darvi molto perso. Entro quella sera, pensò, tutti avrebbero dimenticato tutto.
Preparò l'occorrente per il rito: costume da bagno (non voleva che il Genio della Lampada la vedesse nuda una volta evocato), Mister Pinky, un accendino, un paio di forbici, tovaglia e sapone. Si mise il mantello dell'invisibilità, ancora una volta preso in prestito di nascosto, e andò verso il bagno. Una volta arrivata, riempì l'enorme vasca con acqua calda e sapone, formando una miriade di bolle.
Manca poco alla mezzanotte... meglio sbrigarsi.
Per prima cosa, Mister Pinky. Lo abbracciò un'ultima volta.
-Addio, dolce amico- disse, con le lacrime agli occhi. Lo bruciò cercando di essere il più veloce possibile. Voleva che avesse almeno una morte veloce e indolore.
Sospirò, prendendo le forbici e cominciando a tagliarsi i capelli. Le ciocche cadevano a terra, ricoprendo il pavimento di rosso. A quel punto le lacrime le rigarono il viso.
Non sarò più la stessa Lily, pensò con malinconia.
Una vola terminato, radunò i capelli in un angolo, pronta a gettarli in un secondo momento nell'acqua.
Dunque si mise in piedi di fronte la vasca, con aria decisa. Ora era il momento del ballo. Si mise a ballare come una forsennata, facendo passi assurdamente vergognosi. Le sirene delle vetrate si voltarono a guardarla interrogativa. Lily divenne rossissima, ma non si fermò. Dopo dieci minuti di quella danza ridicola, le sirene si misero a ridere, senza più potersi fermare. L'intera stanza era scossa da quelle fragorose risate.
Finalmente...! fece lei stanca, fermandosi. Ora doveva nuotare. Entrò in acqua senza esitazione e cominciò a nuotare.
Quella fu senza dubbio la parte più faticosa. Nuotò per una buona mezz'ora, poi uscì dalla vasca, esausta.
Gettò le ceneri di Mister Pinky e i suoi capelli in acqua, con fare solenne. Si sedette sul bordo e attese, fissando il centro della vasca.
-Ok, dannata lampada, ora vieni fuori!- sbottò irritata con ancora il fiatone.
E la lampada apparve dal fondo della vasca, risalendo in superficie. Per poco non urlò. Dopo tanti sacrifici ce l'aveva fatta!
La suddetta lampada venne letteralmente eruttata dall'acqua e per poco non le cadde in testa.
L'afferrò decisa, con mani tremanti.
Ci siamo!
Sfregò la lampada tre volte, e attese. Niente. La guardò, un po' preoccupata.
Non si era forse rotta stando tutto quel tempo in acqua, vero?! Tremò.
All'improvviso dalla lampada si alzò un fumo azzurro. Doveva essere l'essenza del Genio, pronta ad uscire.
Ricapitolò fra sé e sé i desideri.
Cancellare la memoria dell'intera Hogwarts, Malfoy svergognato, Malfoy morto...
Improvvisamente il fumo prese la forma di... Pix. Pix?!
-Tadaaaan!- fece il poltergeist, saltando su e giù -Guarda guarda, Lily Potter! Ah no, tu sei la nipote, Lily Luna Potter... tua nonna era senza dubbio più bella, e anche meno stupida! Ah - ah, che capelli orribili, Lily Luna Potter! Sembri proprio un maschiaccio!- rise, sfrecciando per tutto il bagno e schizzando acqua ovunque.
-Pix, che ci fai qui? Dov'è il Genio?!- chiese confusa. Pix rise ancora più forte.
-Stupida, i Geni non esistono in Inghilterra! Che ingenua!-
-Ma... ma... il libro?!-
-Sì, un'ottima trovata, vero? Quel nuovo Malfoy ha certe idee davvero splendide, oh sì, davvero davvero!-
Cosa... che c'entrava Scorpius? Sentì tossicchiare e ridere sguaiatamente dietro le sue spalle. Si girò di colpo.
-Malfoy?- chiese, sorpresa -Che ci fai qui?!-
Scorpius cercò di riprendersi dalla troppa ridarella e sorrise sghembo.
-Scherzetto!- esclamò ridacchiando. Pix gli diede il cinque.
Lily fece due più due.
Malfoy in biblioteca, il libro nella sezione proibita come lui le aveva consigliato, tutti quei sacrifici ridicoli...
-Sai che sei proprio brava a ballare?- disse, scoppiando nuovamente a ridere.
-Tu... sei proprio una lurida serpe... giuro che ti disintegro...- fece lei, al limite della sopportazione. Si diresse verso di lui, minacciosa. Scorpius fece per scappare, divertito. Ad un certo punto lei si fermò. Non era più arrabbiata. Era amareggiata. Lo guardò negli occhi, fissando quel fiore che le piaceva tanto.
-Sai, sono sempre stata convinta che anche tra i nemici vi fosse un codice d'onore- raccolse le sue cose con calma, raccogliendo con delicatezza gli occhi di vetro di Mister Pinky, l'unica parte che non era riuscita a bruciare -Tu però... non sei un nemico. Né tantomeno un amico. Non sei nessuno, chiaro? Nessuno!- lo guardò con disgusto e indifferenza, voltandosi e infilando la porta.
-Ohi, ohi, questa è stata davvero una brutta frase da dire!- fischiettò Pix divertito.
-Lily... era solo uno scherzo!- disse Scorpius alle sue spalle. Non rideva più e la sua voce, per la prima volta da quando erano soli, aveva perso ogni traccia di malizia.
Nonostante ciò, Lily continuò per la sua strada a testa alta, senza voltarsi indietro.



NdA
Complimenti a chi ha indovinato lo scherzetto!! :3
Certo, non ci voleva un "Genio" per capirlo (pessimerrima battuta..!!), però ho cercato di creare suspence, per quanto possibile! ;)
Questa storia mi sta prendendo troppo, mi piace un sacco scriverla e spero di riuscire a trasmettere questa passione tramite il testo! :)
Fatemi sapere qualche opinione!! Siamo ancora all'inizio, ma spero che vi abbia già presi!! :D
Ovviamente volevo precisare che la datazione all'inizio di ogni capitolo vale unicamente per Lily e Hugo, per il resto Scorpius, Albus e Lily soono un anno avanti e così via, a seconda dei riferimenti del libro! :)
Grazie mille per aver letto/scelto/ricordato/preferito/recensito questa storiella, spero di non farvi cambiare idea col tempo! :)
Ok, che dire, dal prossimo capitolo le cose si faranno interessanti, quindi continuate a seguirmi, questo è solo l'antipasto! ;)
Baci dalla vostra streghetta ^-^

 

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Capitolo 4
*** Tempo di Quidditch ***


Capitolo 4


Tempo di Quidditch

Terzo anno


Durante tutto il secondo anno Lily aveva accuratamente ignorato Scorpius, proposito che aveva tutta l'intenzione di voler mantenere anche per il terzo e per chissà quanti anni a venire.
Per tutta la durata di quell'estate non si parlarono e, nonostante le numerose feste tra amici di Harry e Draco, Lily cercò di evitarlo, per quanto le fosse possibile.
Scorpius inizialmente non vi diede molto peso, decidendo saggiamente di non stuzzicarla, almeno per un po'. Aveva bisogno di sbollire, si disse.
Decise di tornare all'attacco mentre erano diretti nuovamente verso Hogwarts, pronti ad iniziare un nuovo anno in quel castello.
-Ehi, Potter, niente cioccorane quest'anno?- chiese, sorridendo con quel suo solito ghigno beffardo. Le si era parato davanti, quasi per bloccarle la strada.
Lily lo guardò con sguardo assente, come se non avesse nessuno di fronte. Nessuna emozione, nemmeno un briciolo di irritazione attraversò il suo viso. Semplicemente lo scansò e si diresse verso il suo vagone, così, senza una parola.
Scorpius la guardò attraverso il vetro della porta del suo scompartimento. Sorrideva e scherzava allegra con i suoi parenti, o almeno con quella parte che era riuscita a stiparsi là dentro.
Rimase sconvolto. Cavolo, possibile che quello scherzo  le pesasse ancora così tanto? Era trascorso quasi un anno, per Salazar!
 Si irritò, chiudendo con rabbia i pugni. Nessuno poteva ignorare in quel modo Scorpius Hyperion Malfoy, nessuno!
Ricordò con frustrazione il giorno dello scherzo... lei, così piccola ma impavida, con i capelli ormai corti e scompigliati, quei capelli sempre in ordine ma che, in quel momento, non avevano alcun senso... Nonostante ciò così decisa, così forte, così indifferente e amareggiata.
La fissò, deciso.
Sarebbe riuscito a provocarla, si disse. Sarebbe stata la priorità del suo quarto anno in quella scuola.
Col tempo, però, si accorse che la sua missione era ben più difficile del previsto.
Provò a presentarsi al tavolo dei Grifondoro durante il pranzo, prendendola indirettamente un po' in giro.
Niente.
Le sostituì lo shampoo con del colorante blu, facendole diventare i capelli dello stesso colore.
Niente. Anzi, addirittura lei cominciò a vantarsi in tutta la scuola per la sua nuova acconciatura, destando l'invidia delle altre ragazze che, per imitarla, si tinsero i capelli come lei. Aveva diffuso una nuova moda grazie al suo scherzo, diventando immediatamente popolare! Un vero affronto!
Sostituì il suo compito di Trasfigurazione con una lettera piena di insulti verso la professoressa McGranit, facendole guadagnare un mese di punizione e una terrificante strilettera.
Nessun rancore, nessun tipo di vendetta.
Scorpius diede un calcio al piede del suo letto.
-Non è possibile!- gridò, mentre i suoi compagni Serpeverde lo guardavano, increduli. Non aveva mai fatto così. Doveva trovare una soluzione, al più presto! Si sdraiò sul letto, guardando il tetto del baldacchino, e cominciò a pensare...

 

***


-Lily, sei davvero sicura di voler diventare membro della squadra di Quidditch?- le chiese James, sorpreso.
-Sì, perché, qualche problema?- chiese, un po' offesa.
Si trovavano in Sala Grande, durante la colazione. Lily aveva uscito quel discorso così, apparentemente dal nulla.
-Assolutamente no, anzi, ci servirebbe urgentemente un nuovo battitore e tu saresti perfetta!- disse il fratello -Solo che hai sempre detto che non avresti mai giocato a Quidditch perché ti avrebbe distratta dai tuoi impegni scolastici...-
-L'intenzione è questa, infatti: distrarmi!- fece lei, mangiucchiando una frittella con succo d'acero. Tutti la guardarono, sorpresi.
-Ma Lily... la scuola è importante...- cominciò Rose.
-Sì, lo so, ma ho bisogno di distrarmi un po'- disse, cercando di essere vaga.
Anche se non lo dava a vedere, provava ancora un po' di rabbia per Quel-Giorno-Che-Non-Deve-Essere-Nominato e sentiva la necessità di doversi sfogare un po'.
-Ok... i provini saranno la prossima settimana, ti consiglio di allenarti duramente. Sono un capitano onesto, io, e non farò certo differenze per la mia sorellina!-
-Certo, James, non ti preoccupare: ne sarò all'altezza, vedrai!-
 
Lily trascorse l'intera settimana ad allenarsi a Quidditch, l'invenzione più bella del mondo magico, a suo parere. Sfrecciare, divertirsi, sfogarsi con una buona e sana competizione; il Quidditch aveva proprio tutto quello che le serviva. Ovviamente lei era bravissima in quel gioco: con una famiglia come la sua era praticamente cresciuta con pane e Quidditch! Suo padre aveva persino fatto costruire un mini campo in giardino e ogni occasione era buona per organizzare una partita in famiglia. A volte giocava anche Scorpius, con suo sommo rammarico. Fortunatamente il ragazzo, anche se era evidentemente portato per quello sport, lo odiava profondamente e quindi non vi giocava quasi mai.
Scosse la testa. Voleva giocare per dimenticare e invece lo stava pensando! Ricominciò a fare il giro del campo per testare la velocità della sua scopa. Lo stadio stava già cominciando ad riempirsi: i provini sarebbero cominciati a breve. Sorrise determinata: non si sarebbe fatta superare da niente e nessuno, quel posto era suo!
 
-Per Lily "Hip hip, URRA'!"-
-Hip Hip URRA'!- gridarono i Grifondoro in coro nella Sala Comune. Lily sorrise, soddisfatta. Quel giorno sul campo aveva fatto bella mostra di sé, tanto da ricevere il tifo di tutto lo stadio.
-Sapevo che saresti stata grande, sorellina!- fece Albus, prendendola in braccio e facendola girare.
-La Coppa quest'anno sarà nostra!- esclamò James con sicurezza.
I Grifondoro li acclamarono, entusiasti.
-Questa settimana lavoreremo sodo, ragazzi!- disse James, rivolgendosi alla squadra -La prima partita della stagione sarà contro i Serpeverde. Li stracceremo!-
-Li stracceremo!- gridarono in coro, uniti
 
Lily non era mai stata così sfinita in tutta la sua vita. Quella settimana era letteralmente "volata" con una routine a dir poco sfiancante: leva alle cinque, allenamenti preliminari, colazione, lezione, pranzo, lezione, allenamenti, cena, allenamenti conclusivi, riunione strategica alle undici di sera in Sala Comune e, finalmente, a letto. Suo fratello era un pazzo! Se li voleva morti era sulla buona strada!
Finalmente, però, era arrivato il giorno della partita. Entrarono nel campo sfrecciando sulle loro scope, accompagnati  dall'euforia di una folla dai colori del rosso, oro, verde e argento.
Poco prima di prendere posizione, qualcuno le si avvicinò in volo.
-Potter, bella giornata per giocare a Quidditch, non trovi?-
Scorpius?! Che ci faceva lì?
Fece finta di niente, reprimendo lo stupore e voltandosi dall'altra parte.
-Ci vediamo in campo, Potter. Ti darò filo da torcere!- le urlò dietro con disprezzo.
Lily lo ignorò, posizionandosi tra James e Fred jr, anche lui battitore.
Al via si alzarono in volo, sfrecciando. Lily se la stava cavando bene. Rispediva ogni bolide al destinatario con estrema precisione, impressionando persino suo cugino Fred, nonché collega. James cercava ancora il boccino, senza successo. Scorpius gli sfrecciò accanto, rincorrendo evidentemente qualcosa.
-Il cercatore Serpeverde ha appena avvistato il boccino!- urlò il cronista.
Immediatamente James si mise a seguirlo, recuperandolo nel giro di qualche secondo.
-Lily, attenta alla partita!- l'ammonì Fred, allontanando un bolide che stava per colpirla.
-Sì, scusa, Fred- disse, e ricominciò a volare per il campo, allontanando i bolidi.
-Oh no, la scopa del cercatore dei Grifondoro, James Potter, sta andando a fuoco!- gridò il commentatore.
Lily si girò preoccupata verso il fratello. James stava cercando di spegnere le fiamme della sua scopa aiutato da Fred. Lily fece per andare verso di loro per dare una mano.
 
Nel frattempo Scorpius era quasi riuscito a prendere il boccino. Qualche millimetro ancora ed era fatta! Venne però distratto da un bolide che gli passò accanto, sfiorandolo e sfrecciando verso un altro giocatore. Sgranò gli occhi. Di quel passo l'avrebbe presa in pieno!
 
-Lily, no, attenta!- gridò qualcuno alle sue spalle, poi la ragazza udì un tonfo spaventoso e con la coda dell'occhio vide qualcuno cadere a terra. Senza pensarci su due volte, si precipitò verso quel qualcuno, raggiungendolo e riuscendo almeno in parte ad attutirne la caduta, afferrandolo per la divisa e rotolando a terra insieme a lui per diversi metri.
-Che botta, ragazzi, e che volo! La battitrice dei Grifondoro, Lily Potter, e il cercatore dei Serpeverde, Scorpius Malfoy, sono appena caduti da un'altezza vertiginosa!-
Lily si rialzò sulle ginocchia, un po' stordita. Accanto a lei c'era Scorpius, steso a terra.
-Scorpius!- gridò, precipitandosi verso di lui. Il ragazzo la guardò, sogghignando.
-Finalmente mi consideri, pomodoro!- sussurrò.
Lily andò su tutte le furie. E dire che si era pure preoccupata per lui! Gli diede un pugno sulla spalla.
-Sei il solito stupido!-
-Ahi, diamine Potter, fai male! Ti ho pure risparmiato una bella botta in testa!- si lamentò.
-Nessuno ti ha chiesto niente!- sbottò lei.. Non voleva essere in debito con nessuno, tantomeno con lui.
-Lo so- ghignò il Serpeverde; detto ciò perse i sensi.
-Scorpius!- cercò di scuoterlo. Alzò un braccio per richiamare i soccorsi, i quali non si fecero attendere. Trasportarono Scorpius con urgenza in infermeria. Visitarono Lily direttamente sul campo, decretando che non si era fatta niente di grave. Le consigliarono comunque di non continuare e si sedette in panchina, osservando la sua squadra vincere grazie a James. Ovviamente i Serpeverde, senza più cercatore, erano spacciati.
 
Quella sera festeggiarono in Sala Comune fino a notte fonda, facendosi richiamare diverse volte.
-Battesimo di fuoco, eh, sorellina?- ridacchiò James, euforico per la vittoria e per la burrobirra, ovviamente fatta entrare clandestinamente nel castello. -La prossima volta giocherai una partita come si deve!- ridacchiò, scompigliandole i capelli.
-Sì, certo...- disse lei, sovrappensiero -Ho dimenticato un libro in biblioteca, vado a prenderlo ok?-
-Va bene, ma non ti fare espellere!- le gridò dietro. Alzò gli occhi al cielo. Che fratello responsabile!
Lily, senza pensarci, si diresse in infermeria. Non appena entrata, vide Scorpius sdraiato nel lettino in fondo, vicino alla finestra. A quanto pare era l'unico infortunato, quel giorno. Si diresse silenziosamente verso il suo letto, sperando che dormisse. Il ragazzo aveva gli occhi chiusi e respirava profondamente. Aveva un'espressione così tranquilla che non sembrava nemmeno lui. La Grifondoro si sedette ai piedi del letto, continuando a guardarlo. Possibile che l'avesse davvero salvata da quel bolide?
-Bella visione, vero, Potter?- chiese, continuando a tenere gli occhi chiusi.
Lily trasalì.
-Come?-
-Voglio dire, sono una bella visione, vero?- ghignò, ora aprendo gli occhi e fissandola.
-A dire il vero hai una pessima cera, Malfoy. Pieno di bernoccoli, lividi e occhiaie da paura... sì, fai proprio spavento- rispose, con astio sincero.
Scorpius sospirò, richiudendo gli occhi.
-Già, hai ragione. Sono davvero orribile-
Lily comprese che c'era un doppio senso in quella frase.
-Orribile fisicamente oppure orribile come persona?- chiese.
Scorpius sorrise.
-Devo ammettere che per essere una Potter sei fin troppo perspicace-
-Se era un complimento non aspettarti nessun grazie- fece lei, con aria di sufficienza.
Scorpius divenne serio.
-Posso chiederti una cosa, senza che ti metta a gridare e a picchiarmi, almeno una volta?-
Lily valutò la richiesta con attenzione.
-Solo perché sei uno straccio e forse, dico forse, per colpa mia- gli concedette.
-Perché hai ancora i capelli corti?-
Lily si irrigidì, stringendo le mani a pugno.
-Avevi promesso...- fece Scorpius, spaventato.
-Lo so- disse lei -e manterrò la promessa.- Sospirò -Ho deciso di lasciarli corti. Li ho tagliati almeno tre volte da... insomma, da quella volta-
-Perché?-
-Per ricordare a me stessa che da quel giorno sono cresciuta. Non sono più l'ingenua principessa dai lunghi capelli ramati. Non sarò mai più quella di prima-
-Lily io...-
-E- lo interruppe lei -per ricordarmi che un giorno te la farò pagare cara. Forse non oggi, né l'anno prossimo, né quello dopo ancora. Un giorno- disse, decisa.
Scorpius deglutì. Ora era decisamente terrorizzato.
-Non è bastato farmi colpire da un bolide per risolvere la questione?-
Lily rise, amara.
-Oh, no di certo! Quello è bastato a malapena per ripagarmi della morte di Mister Pinky!-
-Mister chi?- chiese, poi capì -Oh, già! Il tuo orsacchiotto!-
-A proprosito- fece lei -come facevi a saperlo?-
Scorpius scrollò le spalle.
-Albus!- disse con fare ovvio. Lily tremò di rabbia. Quel dannato traditore!
-Quindi l'hai scritto tu quel libro? E lo hai nascosto lì, in bella vista, per farmelo trovare?-
-Esattamente-
-Mi hai fatto bruciare il mio peluche, tagliare i miei splendidi capelli; mi hai resa ridicola di fronte a tutta la scuola, nonché alle sirene delle vetrate... ti sei fatto dire una cosa carina da me- concluse ad occhi stretti.
-Già- sorrise soddisfatto -Sai, è vera quella cosa del fiore negli occhi! Non me n'ero mai accorto nemmeno io!- fece stupito.
-Davvero?- chiese lei, osservando i suoi occhi ancora una volta -E dire che è stata la prima cosa che ho notando guardandoli un po' più da vicino-
-Beh, è normale- ghignò lui -dopotutto per te sono la cosa più bella del mondo, no?-
-Stupido!- si arrabbiò lei, sferrandogli un poderoso pugno nel petto.
-Ahi, Lily, sei proprio un maschiaccio!- quella fece per caricare di nuovo -No no ti prego, ti supplico, pietà!-
-D'accordo Malfoy, concessa- ghignò. Era sempre stata fiera dei suoi pugni. Con due fratelli più grandi di lei doveva pur imparare a difendersi, no?
-E' meglio che vada, Malfoy, si è fatto tardi- disse, alzandosi. Si stiracchiò, ancora stanca per la settimana e la giornata pesanti.
-Di già?- chiese lui -Sei senza cuore! Ricorda che se sono qua, su questo letto, solo soletto, è per colpa tua!-
-Ti ho già detto che non ti ho chiesto nulla, e poi è già tanto che ti abbia fatto visita rischiando l'espulsione!-
-Anche io l'avrei fatto per te-
Lily lo guardò, stordita.
-Che?!-
Scorpius si girò dall'altra parte.
-Niente, non ho detto niente- sbuffò.
-Sì, invece!- disse lei -Cavolo, Malfoy, quel bolide in testa ti ha davvero fuso il cervello, se forse non era già andato di suo!-
-Probabilmente era andato anche prima, visto che mi sono fatto colpire per una come te. Mi hanno pure tagliato fuori dalla squadra-
-Oh... mi dispiace, Malfoy-
-Non posso dargli torto. Ero ad un soffio dal boccino ma...- scosse la testa, con un'alzata di spalle -...non importa. Tanto, lo sia, nemmeno mi piace il Quidditch...-
-E perché allora sei entrato nella squadra?- chiese Lily, senza capire. Scorpius la fissò con uno sguardo strano.
-Così, tanto per provare cose nuove-
-Ah...- fece lei, non del tutto sicura che quella fosse la verità -Beh, buonanotte Scorpy-
Il ragazzo sbuffò.
-Ti ho detto di non chiamarmi così!-
-E va bene, va bene! Buonanotte Sgorbius-
Lui ghignò.
-Cos è, un soprannome nuovo? Non mi piace nemmeno questo- incrociò le braccia al petto con decisione.
-Oh, insomma!- fece lei spazientita -Buonanotte Scorpius!-
-Buonanotte Lily- sorrise lui. Detto ciò chiuse gli occhi -Sai, Potter, secondo me i capelli corti ti donano-
Lily scosse la testa.
-Sinceramente, Malfoy, e senza offesa, non me ne frega proprio niente di quello che ti piace o no-
Tuttavia sorrise perché sì, in fondo, anche lei si piaceva di più con quel taglio.
Si diresse verso la porta, uscendo. Scorpius la seguì con la coda dell'occhio; poi li chiuse, e si addormentò.

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Capitolo 5
*** Festa di fidanzamento a tradimento! ***


Capitolo 5


Festa di fidanzamento a tradimento

Terzo anno



Lily sospirò. Quell'anno era stato davvero molto, molto pesante. Tra scuola, Quidditch e nuovi "simpatici scherzi" di Malfoy c'erano state volte in cui avrebbe giurato di non poter sopravvivere un secondo di più.
Finalmente, però, era arrivato l'ultimo giorno di scuola e, quella sera stessa, avrebbero festeggiato il suo compleanno. Sorrise. Non poteva nascere in un giorno migliore dell'ultimo giorno di scuola!
Per questo motivo quel giorno si svegliò di ottimo umore. Si preparò e, quando scese in Sala Comune, tutti cominciarono a cantare -Tanti auguri a te!- a squarciagola, come ogni volta da tre anni a quella parte.
Lily sorrise. Erano stonatissimi, ma anche molto dolci. Si recarono, scherzando tra loro, verso la Sala Grande a fare colazione per poi prendere il treno che li avrebbe portati a casa.
Intanto nel cortile era iniziata una battaglia di gavettoni che la McGranit stava cercando in tutti i modi di fermare. Lily deglutì osservando sconcertata quella battaglia campale. Odiava bagnarsi, nonostante il caldo afoso di quella giornata.
Rose le prese una mano.
-Fatti forza, cugina. Questo è il piano: corri e non ti fermare per nessuna ragione al mondo!-
Lily annuì, più sicura, e cominciò a correre con la cugina.
-Ehi, Potter!-
D'istinto lei si girò, contravvenendo alla regola fondamentale del piano, e un gavettone la colpì in piena faccia. Si irritò così tanto che l'acqua stava quasi evaporando per la troppa rabbia.
-Buon compleanno!- gridò il mittente, e si mise a ridere
-Malfoy! Sei il solito stupido!-
Quello rise, scappando via con gli altri Serpeverde.
-Ci vediamo stasera, Potter!- vociò, nella fuga.
Lily raggelò. Oh, no, era vero, quella sera erano invitati anche i Malfoy! Come ogni anno, del resto. Sbuffò. Quella che sembrava una giornata perfetta stava per essere irrimediabilmente rovinata dalle serpi.
Il problema non erano né Astoria (che, in fin dei conti, le stava anche simpatica), né Draco (un tipo buffo e un po' strambo). Le sarebbero anche andati bene, se non fosse stato per Scorpius.
Quel ragazzo la faceva impazzire, dannazione!
Ma che ho fatto di male per meritarmi tuttu questo?!
 
Era una serata particolarmente tranquilla, molto calda anche rispetto alle medie stagionali. Si trovavano pur sempre in Inghilterra e serate come quella, anche in piena estate, erano molto rare. Decisamente ottima per festeggiare all'aperto, come del resto avevano già programmato i suoi genitori. La sua famiglia, infatti, aveva allestito il giardino della Tana con centinaia di torce dalla luce soffusa e tavoli ricoperti da candide ed eleganti tovaglie sui quali erano posti vassoi d'argento pieno di cibo. Vari tavoli erano disposti ordinatamente attorno a quella che doveva essere la pista da ballo. C'era persino una piccola orchestra che suonava musica classica. I primi invitati erano già arrivati, allietando il giardino, raffinato come non mai, con il loro allegro chiacchiericcio. Lily era sconvolta.
-Come mai tutta questa eleganza? Non era proprio il caso, papà!- Lily si sentiva un po' a disagio; non era il suo ambiente!
-Beh, è il compleanno della mia principessa! Vedrai, ti piacerà!- Harry era entusiasta. Lily pensò che, a forza di frequentare Draco, aveva ormai preso gusto per le feste eleganti.
-Va bene, vada per l'allestimento della festa, ma... l'orchestra?!- chiese sbigottita a suo padre, poco prima di fare la sua comparsa tra gli invitati.
-Beh, un regalo dei Malfoy... sai come sono fatti!- sorrise.
Lily sbuffò. Avrebbe dovuto immaginarlo.
-Ehi, signorina!- la richiamò suo padre, sollevandole il mento con un dito -Non è educato sbuffare come una maschiaccio!-
Per tutta risposa Lily sbuffò di nuovo, sorridendo impudente.
-Sei proprio cocciuta come...-
-...te- concluse la ragazza. Suo padre sorrise, per poi intristirsi improvvisamente.
-Forse ho sbagliato. Forse avrei dovuto...- si interruppe.
-Cosa, papà?- chiese Lily, confusa.
-Niente- Harry sorrise -Non importa- le diede un bacio sulla fronte -Ora va, e goditi la tua festa!-
Uscì nel giardino, chiamando Ron e Draco a sé. Povero papà, pensò Lily. Da quando aveva fatto amicizia con Draco aveva cercato in tutti i modi di farlo conciliare col vecchio amico. Impresa inutile, dato che zio Ron si stava già per mettere a litigare con il Malfoy. Tutto quell'odio, probabilmente, era dovuto anche e soprattutto alla gelosia che lo zio Ron provava nei confronti di Draco, si disse Lily. Comunque fosse la situazione, quel trio non funzionava affatto. Sospirò, e fece il suo ingresso in giardino.
Numerose teste si voltarono verso di lei, sorridenti, e presto partì un applauso scrosciante e mille e più cori di "Auguri!".
Lily divenne ancora più rossa dei suoi capelli. Si limitò a sorridere e ad attraversare la pista, gettando qua e là qualche cenno del capo, a mo' di saluto. Si sentiva osservata e aveva quasi la sensazione di muoversi alla moviola. Presto individuò Rose e si precipitò verso la cugina.
-Lily!- sorrise lei, abbracciandola e, subito dopo, allontanandola per ammirare il suo vestito -Stai d'incanto!-
-Mamma mi ha costretto a metterlo- sbuffò lei, prendendo con due dita l'orlo del vestito di chiffon rosa confetto, quasi fosse uno straccio -Sembro una vecchia bambola di porcellana-
-In effetti è un po'... come dire... "rosa"- fece la cugina, storcendo la bocca -Non ti preoccupare, stai comunque benissimo. D'altronde è il tuo quattordicesimo compleanno e ti devi godere la festa!-
-Come sempre hai ragione, mia piccola Rose-
Lily raggelò, diventando più rigida di un manico di scopa. Lui. Dietro le sue spalle, ne era certa.
-Scorpius- Rose sembrò andare in iperventilazione -Anche tu qui... cioè, è ovvio che tu sia qui, ma... insomma...- si ingarbugliò tra le sue parole, fissando gli occhi per terra. Lily, invece, li alzò al cielo; quella situazione non poteva continuare! Ogni giorno perdeva Rose sempre di più.
-Ascoltami bene, serpe, ti ho già ripetuto più volte di non parlare in questo modo con mia cugina, altrimenti...- si girò di scatto, trovandosi proprio a pochi centimetri da lui.
Indossava un elegante smoking nero che lo faceva sembrare ancora più alto; i suoi occhi grigi erano sempre lì, beffardi e sornioni.
-Altrimenti, Potter? Diventi rossa fino alla morte? O mi strangolerai con uno di questi?- chiese, sollevando un pezzo di chiffon che, dalla vita, scendevano fino all'orlo del vestito.
-Il rosa ti dona- continuò -sembri quasi un centrino da tavola, sai, quelli che di solito sanno di muffa-
-Non ho mai visto un centrino rosa, Scorpy- fece lei, stringendo i pugni -e, comunque, sai bene quanto potrei farti male...!-
Scorpius scoppiò a ridere.
-E così sei convinta di potermi battere, solo per essere riuscita a darmi un pugnetto mentre ero sul letto dell'infermeria, senza possibilità di difendermi?-
-Ma guardateli, non sono davvero teneri?-
Lily e Scorpius si girarono contemporaneamente verso colui che aveva parlato.
Draco Malfoy si stava dirigendo verso di loro, mettendo un braccio attorno alle spalle di Lily.
-Allora, piccola festeggiata, ti stai godendo la festa?-
-Come no...- farfugliò lei.
-Come?-
-Certamente, signor Malfoy- cercò di sorridere, sembrando convincente.
-Suvvia, chiamami pure Draco! D'altronde, presto saremo parenti!-
Stavolta fu Lily a non capirlo.
-Cosa?!-
Draco comprese di aver parlato troppo. Persino Scorpius, adesso, lo guardava con sospetto.
-Harry! Vieni, su, dobbiamo parlare con i nostri figli!-
Lily e Scoprius si guardarono, gli occhi pieni di preoccupazione. Draco e Harry, che in quel momento si stava avvicinando a loro, sembravano molto felici; presto sarebbero stati parenti; il modo in cui aveva detto nostri figli...
-Eccomi, Draco!- un Harry sorridente diede una pacca sulle spalle di Scorpius.
-Di cosa dovete parlarci?- chiese Scorpius, intimorito, mentre fissava con malcelato disgusto la mano di Harry poggiata sulla sua spalla.
-Beh, ecco, io e Draco stavamo progettando da un po' di tempo un eventuale matrimonio tra le nostre famiglie...-
Scorpius e Lily sbiancarono di colpo.
-Vi prego, non diteci che avete intenzione di sposarvi per favore!- proruppero  entrambi contemporaneamente.
Draco e Harry si guardarono, per poi scoppiare a ridere.
-Ma cosa state pensando, ragazzi?- chiese Harry.
-E' un'idea ridicola!- fece Draco -Senza offesa, amico!-
-No, figurati!-
I due ragazzi fecero un sospiro di sollievo.
-In realtà- continuò Draco -quello che avevamo in mente era ben altro. Ci siamo resi conto che, effettivamente, sareste una bella coppia insieme...-
-E che andate molto d'accordo!- continuò Harry.
-Già, e che non ci sarebbe niente di male in un vostro fidanzamento, anche perché sospettiamo che sia già in corso una relazione fra voi due, non è vero?- ammiccò Draco, dando di gomito al figlio.
-Cosa?!- fu solo Scorpius a parlare; Lily era ancora troppo sconvolta.
-Ma sì, dai, i vostri finti litigi, non fate altro che punzecchiarvi, per non parlare delle occhiate che vi lanciate di nascosto. Mi è giunta persino voce che tu ti sia dichiarata pubblicamente a lui, non è vero Lily?-
-No!- rispose lei, sempre più tramortita. Se non fosse stato per il braccio di Draco che le teneva le spalle, sarebbe crollata a terra.
-Su, non ti vergognare ad ammetterlo, Lily!- continuò il Malfoy -Certo, è poco ortodosso che sia la donna a dichiararsi, ma...-
-No, non è vero!- ripeté lei con più convinzione -Non è successo nulla del genere e...- Lily si fermò di colpo, capendo. Draco si riferiva al sacrificio del "Rito di evocazione del Genio", la carineria da dire a Scorpius in pubblico... di quando lei gli aveva detto, davanti a tutta la Sala Grande, che i suoi occhi erano la cosa più bella che avesse mai visto.
Stupida, Stupida Lily!
-Papà, lei non si è mai dichiarata- fece Scorpius, con un'espressione oltraggiata. Lei lo guardò, con gratitudine. Non riusciva a credere che, per una volta, stessero dalla stessa parte.
-A no?- chiese Draco, scettico.
-No- ribadì Scorpius -Perché mi sono dichiarato io prima di lei!-
-Cosa?!- esclamarono contemporaneamente i tre.
-Non fare finta che non sia successo nulla, Lily!- disse Scorpius, con aria ferita.
-Ma non è successo nulla, non sto facendo finta!- Lily sentiva la testa girare. Era un incubo, vero? Si accorse che molti invitati stavano assistendo a quella bizzarra conversazione. Ecco, era rovinata. Altro che Genio della Lampada, stavolta aveva bisogno di un vero e proprio miracolo per poter aggiustare la situazione!
-Solo che lei mi ha sempre rifiutato, purtroppo!- continuò Scorpius, affliggendosi ancora di più. Era così bravo a fingere che per poco non gli credette Lily stessa!
-Oh, povero figliuolo!- piagnucolò Draco, abbracciando Scorpius -Così giovane, e già soffri per amore!-
-Non sai quanto, padre!- fece lui, affondando il viso sulla spalle di Draco. Harry era sull'orlo delle lacrime.
-Fatti forza, caro... cambierà idea... vero, Lily cara?- le chiese suo padre. Il tono era a metà tra la supplica e il comando.
-Ma che storia è questa?!- gridò Lily, furente -Primo, lui non si è mai dichiarato! Secondo, non lo amo e non lo amerò mai! Terzo...-
-Oh, che crudeltà!- singhiozzò Scorpius -Non solo non ricambia il mio amore, finge addirittura che io non mi sia mai dichiarato!-
-Lily, ti sembra il modo di comportarti?!- la rimproverò Harry -Scorpius è un così gran bravo ragazzo!-
Lo so io cos'è...!
-Lui fa solo finta di esserlo! Come fate tutti voi ad essere così ottusi?!- sbottò lei. Le sembrava di parlare con un muro -Non ci sarà mai niente tra di noi!-
Draco e Harry stavano per ritornare all'attacco.
-No, ha ragione- intervenne Scorpius, fingendo di asciugarsi gli occhi, neanche lontanamente umidi -È inutile, non mi ama. Per cui sarebbe meglio abbandonare qualsiasi tipo di speranza e...-
-No, non dire così, figliuolo!- piagnucolò Harry, accarezzandogli la schiena. L'ex bambino sopravvissuto si rivolse a sua figlia, cercando di assumere un tono conciliante -Lily, perché non provi a dargli una possibilità?-
-Mai!- sibilò lei, gli occhi ridotti a due fessure.
-Insomma, Lily, mio figlio è un buon partito!- fece Draco, con fare diplomatico -Non ti costa nulla concedergli l'onore di poterti corteggiare...-
-Corteggiare?- Lily voleva sprofondare. Cosa credeva il padre del platinato, di trovarsi ancora nell'ottocento?!
-Ma sì! Per favore...-
-Lily, da brava...-
-Non ti costa nulla, in fondo...-
-Fallo per il tuo papà...-
Lily si sentiva scoppiare la testa. Ormai aveva gli occhi di tutti puntati addosso: amici e parenti stavano lì, impazienti di sentire la sua risposta. Le venne in mente un'unica soluzione per uscire da quella situazione.
-Se accetto di farmi... corteggiare- disse, a denti stretti -Promettete di lasciarmi in pace?-
-Promesso!- esultarono contemporaneamente Draco e Harry.
Lily sospirò.
-Ok, diciamo che se Scorpius vuole... "corteggiarmi", è libero di farlo, ma non prometto assolutamente niente! Non siamo fidanzati, sposati, o...-
Nessuno, però ascoltò più il resto del suo discorso. L'orchestra prese a suonare un'allegra sinfonia, vennero stappate le bottiglie di champagne e, tutti, si lanciarono in festeggiamenti sfrenati mentre. Scorpius venne trascinato al suo fianco, mentre, tutt'intorno a loro, la folla continuava a ripetere "Auguri!", "Congratulazioni!".
-Non siamo fidanzati!- ripeteva Lily, invano.
-Grazie, grazie!- rispondeva loro, invece, uno Scorpius sorridente.
-Così non aiuti!- sibilò acida Lily.
-Su, stai al gioco tesoro- fece lui, passando un braccio intorno alla vita di lei.
-Non osare...- sussurrò Lily, apparentemente priva di ogni emozione. Scorpius, però, dovette avvertire la strana aura oscura che si stava per aggregare intorno alla sua "fidanzata". Decise dunque, saggiamente, di togliere il braccio dalla sua vita e di non chiamarla "tesoro". Almeno non per quella serata
Presto vennero trascinati al centro della pista da ballo, incaricati di aprire le danze. Scorpius la prese tra le braccia, pronto per ballare.
-È una necessita, altrimenti come pretendi di poter ballare?- si difese, notando lo sguardo poco gentile di lei.
La musica partì, e i due cominciarono a muoversi; Scorpius con grazia ed eleganza, Lily con grande riluttanza.
Harry e Draco, nel frattempo, festeggiavano il "lieto evento" bevendo allegramente direttamente dalla bottiglia di champagne. Astoria guardava oltraggiata il marito, intimandolo di non comportarsi da villano, Ginny scuoteva la testa, guardandoli perplessa, Rose sorrideva triste, con gli occhi lucidi, mentre Ron era più sconvolto che mai: non faceva altro che camminare avanti e indietro, con Hermione che tentava inutilmente di calmarlo.
Lily distolse lo sguardo da quella scena pietosa. Guardò decisa Scorpius.
-Perché hai mentito?- gli chiese, lapidaria.
Scorpius sospirò.
-Beh, ecco, vedi, tesoro, se avessi detto a mio padre di non voler affatto sposare un essere assolutamente riprovevole come te, sicuramente mi avrebbe diseredato all'istante... ho dovuto mentire!- scosse la testa -Ero certo che, in ogni caso, non avresti mai accettato il nostro fidanzamento- a quella parola, Scorpius rabbrividì
Lily era sconvolta.
-Cosa?! Allora era tutta una questione di patrimonio? Pensavi unicamente al tuo schifoso, dannatissimo, patrimonio?!-
-E a cos'altro avrei dovuto pensare?- rispose lui, con fare ovvio -E poi, è anche il tuo patrimonio, futura signora Malfoy. Ho pensato al bene di entrambi!-
-Ma che generoso!- sbottò lei con sarcasmo. Gli pestò un piede con forza.
-Ahi, cavolo, perché lo ha fatto?- piagnucolò il platinato.
-Alla "signora Malfoy" piaceva così- disse, con disgusto - Per la cronaca, non sarò mai la signora Malfoy e, se proprio vuoi saperlo, domani, quando ci saranno meno persone tra i piedi, metterò fine a questa pagliacciata!-
-Non potrei essere più d'accordo- sibilò Scorpius -Ma ricorda, in quel caso la colpa ricadrebbe su di te, non certo su me...- ghignò maligno.
-Sei proprio una serpe!-
-Grazie, tesoro!- sorrise, guadagnandosi un altra fitta lancinante al piede. Dannati tacchi!


NdA
Innanzitutto scusate il ritardo madornale!
In secondo luogo... ehm... giuro che non sono stata io a scrivere! °coffcoff°
Davvero, non so da dove sia uscito questo... ehm... capitolo...
**-Davvero, questa qui è una folle! Mi ha fatto bere lo Champagne dalla bottiglia! Io... dalla bottiglia... lo Champagne!!-
-Lo so, Draco, scusa, davvero... oddio, ti prego, non svenire, mi servi!!-**
Ok, e dopo quest'ultima sparata, spero che siate ancora tutti qui, sani e salvi!
Eheh, fatevi sentire o vi crucio! é.è
-Salvatemi, vi supplico!!-
-Zitto tu!!-
Witch

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Capitolo 6
*** Chi ti ama davvero è sempre presente nei momenti difficili ***


Capitolo 6

Chi ti ama davvero è sempre presente nei momenti difficili

Quarto anno

 
Stava camminando per il corridoio, con passo affrettato.
Era il suo peggior primo giorno di scuola, il che era tutto dire.
Fin dalla sera precedente, Lily aveva notato che tutti in Sala Grande la fissavano. Non importava se i loro sguardi fossero stupiti, ammirati, invidiosi o semplicemente curiosi: Lily era ben consapevole che la scuola intera la stava fissando o, per meglio dire, li stava fissando; e la cosa la irritava parecchio.
Fu anche per quel motivo che, quella mattina, non si era recata come di consueto in Sala Grande per fare colazione. Si era fatta portare qualcosa in camera da sua cugina Rose e poi, all'ultimo momento, era uscita dal dormitorio, pronta ad andare verso la sua prima lezione dell'anno, Trasfigurazione.
Entrò in aula con un notevole anticipo e sospirò di sollievo nel vedere che era ancora quasi deserta.
Prese posto nell'ultimo banco a destra, sperando che nessun studente avesse l'ardire di sedersi accanto a lei, quel giorno. Macché: come al solito, le sue speranze andarono ben presto a farsi friggere!
Poco dopo, infatti, una ragazza di Corvonero si sedette accanto a lei. Lily la guardò di sottecchi. Era strano che una Corvonero scegliesse di sedersi proprio all'ultimo banco, a maggior ragione se i primi posti erano ancora liberi... tutto ciò non prometteva nulla di buono.
-Tu sei Lily Potter, giusto?- le chiese poco dopo la ragazza.
Lily sbuffò. Come se già non sapesse chi lei fosse...!
Odiava quelle domande retoriche.
-Ottima deduzione, Sherlock...!- rispose, sarcastica, prendendo il libro di Trasfigurazione e aprendolo a caso. Improvvisamente quella materia le appariva stranamente affascinante!
-Scherlock...?- chiese quella, confusa.
Lily sbuffò; aveva dimenticato l'ignoranza dei maghi nei confronti del mondo babbano.
-È un investigatore privato di alcuni romanzi babbani e... lascia stare- fece, notando che la ragazza era sempre più confusa. Quella sembrò agitarsi un pochino, muovendosi sul posto, per poi tornare all'attaccò con un sorriso smagliante.
- Comunque sia, io sono Palima Chambers!- si presentò, porgendole la mano.
E chi te l'ha chiesto? avrebbe voluto rispondere, ma si limitò ad un borbottio confuso, ignorando bellamente la mano tesa della ragazza; non aveva intenzione di continuare quella conversazione.
La ragazza ritirò la mano, sempre più a disagio, senza però gettare la spugna.
-Ho sentito che ti sei fidanzata con Scoprius Malfoy...-
Lily per poco non strappò una pagina del libro.
Ecco, lo sapevo che quella là voleva andare a parare su quel discorso fin dall'inizio!
D'altronde, la notizia del "fidanzamento tra Scorpius Malfoy, erede dei Malfoy, e Lily Luna Potter, figlia del grande Harry Potter" aveva fin da subito fatto il giro del mondo magico. Tutti i tentativi da parte di Lily di chiarire la situazione si rivelarono inutili e, tutto ciò, non aveva fatto altro che aumentare i livelli di acidità della ragazza. I suoi fratelli, ogni volta, la prendevano in giro dicendo che era in un'eterna fase di sindrome mestruale perenne.
-Senti, Pamela- sbottò Lily, chiudendo di scatto il libro di Trasfigurazione e guardandola dritta negli occhi -se hai intenzione di stare qui a rompere con questa storia del "fidanzamento", ti avverto che potrei non rispondere delle mie azioni...! Giuro che se non chiudi quella dannata bocca ti trasfiguro nella dannatissima oca che sei per poi cruciarti fino a farti fare il verso del cane, chiaro?-
A quel punto Lily si alzò in piedi, con aria minacciosa.
-E lo dico anche a voi, schifosi pettegoli!- disse, con voce decisa e abbastanza irritata -Se oserete anche solo nominare "Scorpius Malfoy" davanti a me, giuro che vi getterò dalla torre di Astronomia prima che possiate dire "Scorp"! Odio quell'imbecille, chiaro? Lo odio! E se volte proprio saperlo, non siamo fidanzati, è tutta una montatura dei nostri genitori! E smettetela una buona volta di spettegolare come delle comari e di comportarvi come una balbettante bambocciona banda di babbuini!-
-Signorina Potter!- la richiamò severamente Temistocle Picinus, il suo insegnante di Trasfigurazione. Lily si guardò intorno, confusa. Non si era accorta che la lezione era già iniziata. Tutti la fissavano a bocca aperta tranne suo cugino Hugo il quale, dall'altro lato della stanza, riusciva a stento a trattenere le risate.
-Scusi, professore- disse lei, chinando la testa.
-Il suo comportamento è inammissibile!- gridò l'insegnante, su tutte le furie -Stasera dopo le lezioni nel mio ufficio; riceverà la sua meritata punizione! Venti punti in meno a Grifondoro!-
Lily si sedette al suo posto, mentre dall'aula i Grifondoro emettevano versi scontenti.
Bentornata a scuola,Lily! si disse.
 
-Ma brava, sorellina! Grazie a te siamo già a meno cinquanta punti!- sbottò James a pranzo, fulminandola con lo sguardo. Lily stava per chiedere scusa, mortificata, ma fu colta da un particolare.
-Meno cinquanta punti? Ma Picinus me ne ha tolti solo venti...!-
James arrossì di colpo, fischiettando, mentre Albus lo fulminò con lo sguardo, prendendo la parola.
-Devi sapere che James, stamattina, è entrato in classe in groppa alla sua scopa "tanto per sdrammatizzare il primo giorno di scuola", e Lumacorno ha sottratto 30 punti a Grifondoro!-
-Idiota, volevi scaricare tutta la colpa su di me?!- fece Lily, guardando male il fratello che, nel frattempo, si era buttato sul suo piatto senza più alzare la testa.
Lily scosse la testa, prendendo un'abbondante cucchiaiata di patate al forno dal vassoio di fronte a lei. In realtà non le importava affatto dei venti punti sottratti a Grifondoro. Da quel che sembrava, la sceneggiata di quella mattina era servita a qualcosa! Nessuno, infatti, l'aveva più fissata nei corridoi e anche in quel momento, in Sala Grande, sembrava che l'attenzione di tutti si fosse catalizzata in qualsiasi parte della Sala eccetto che nella sua direzione. Lily sorrise, soddisfatta di quel risultato.
Hugo, nel frattempo, ridacchiava. Effettivamente aveva passato l'intera mattinata a ridere sotto i baffi.
-Hugo, si può sapere che diavolo hai?- chiese lei, esasperata. A quel punto, il Weasley scoppiò a ridere.
-Stavo pensando a stamattina, quando hai chiamato la nostra classe "balbettante bambocciona banda di babbuini"!-Lily arrossì al ricordo.
-E allora?-
-E allora c'è che quella è una frase che ci ripete sempre lo zio George, quando ci racconta dei suoi tempi ad Hogwarts!-
Ora Lily ricordava! Era una frase della McGranit! Alzò gli occhi al cielo.
Adesso capiva da dove le era uscita quella frase totalmente senza senso...!
Proprio mentre i suoi occhi erano puntati verso il soffitto, notò un aeroplano di carta che svolazzava. Di per sé non era nulla di particolare; il fatto era che, con delicatezza, l'aeroplano atterrò proprio sul suo piatto, proprio sopra le patate appena versate. Lily lo aprì, un po' schifata, temendo il peggio. E infatti, era una lettera di Scorpius, piena di fiori e cuoricini.
Si girò verso di lui, sconcertata.
Scorpius la fissava e, non appena i loro sguardi si incrociarono, le fece l'occhiolino scoccandole un bacio a distanza.
Inutile dire che, quel gesto, scatenò nuovamente su di loro  gli sguardi di tutta la scuola.
Lily lo guardò, furente. La sua vendetta non si sarebbe fatta attendere...
 
Nel tardo pomeriggio, finite le lezioni e i compiti, Lily si diresse presso lo studio di Picinus con il cuore in gola. Non era la prima volta che veniva punita per qualcosa e aveva già ricevuto diverse strilettere da parte di sua madre (tutte abbastanza terrificanti, a dire il vero); quella volta, però, aveva un brutto, bruttissimo presentimento...
-Buh!- le soffiò qualcuno all'orecchio.
D'istinto, diede una gomitata nella pancia a chiunque fosse alle sue spalle.
-Maledizione, Potter! Di solito la reazione di una ragazza normale a scherzi del genere è mettersi a gridare aiuto!- sibilò un dolorante Scorpius, piegato in due.
-Così impari, deficiente! Mio padre ha sempre insistito affinché prendessi lezioni di autodifesa babbana...!- disse, con sguardo fiero.
-Brava bambina, ma ora smettila di farmi sempre male, cavoli! Non arriverò all'anno prossimo, con te che mi picchi come un maschiaccio!-
-Me lo auguro!- esclamò lei, congiungendo le mani in segno di preghiera.
-Spiritosa!- Scorpius si rimise perfettamente in piedi.
-Piuttosto... che diavolo ci fai qui?- chiese lei, guardandolo con sospetto.
-Mi sembra ovvio... sono qui per fare da sostegno morale alla mia fidanzata! Chi ti ama davvero è sempre presente nei momenti difficili- ghignò - per metterti ancor più in difficoltà, naturalmente!-
-Ah, è così?- Lily si impose di restare calma, respirando profondamente -In questo, caso, allora, vieni, seguimi- lo prese sottobraccio, camminando con lui nel corridoio. Scorpius la guardava con occhi spalancati dallo stupore.
-Sai, Scorp, sono sempre stata curiosa di vedere la tua bacchetta...-
-Eh, lo sapevo che in fondo eri una pervertita!- ridacchiò lui, guadagnandosi un ceffone.
-La tua bacchetta magica, idiota!- sbottò lei. Ritornò calma, prendendolo nuovamente a braccetto -Si possono capire molte cose del suo proprietario... potresti prestarmela?-
Scorpius la guardò con sospetto. Gliela diede, con una scrollata di spalle. Lily la prese, osservandola attentamente.
-Interessante...- fece lei, rigirandosela fra le mani.
-Cosa?-
-Quanto tu sia ingenuo!- detto questo, sfoderò la sua bacchetta. Aprì la porta dello sgabuzzino delle scope dietro al ragazzo, lo scaraventò dentro per poi richiudere la porta.
-Dannata Potter!- urlò Scorpius, battendo i pugni sulla porta -Liberami subito!-
-Sai, Scorpy, non ho mai capito niente di bacchette magiche!- ridacchiò lei -In compenso so come essere vendicativa... e questo è solo l'antipasto...! Addio!-
-No, aspetta, ti prego, liberami! Ho paura del buio!- piagnucolò lui mentre lei, ridendo, si allontanava dalla scena del crimine.
Almeno per quel tratto di strada, Lily rise. Man mano che si avvicinava allo studio del professore, però, il disagio l'assalì nuovamente e si ritrovò a sudare freddo. Una volta arrivata, bussò alla porta in scuro legno di quercia, deglutendo.
-Avanti!-
-Professore, buonasera- disse, capo chino.
-Bene bene. Potter, la stavo aspettando. Prego, si accomodi-
Lily sprofondò nella poltrona posta di fronte alla scrivania del professore.
-Ho pensato a lungo alla sua punizione oggi, Potter- iniziò il professore, camminando avanti e indietro -e, diciamo, che essa si è... come dire, presentata alla porta del mio ufficio proprio qualche ora fa. Prego, signora Lovegood-
Da un angolo dell'ufficio, sbucò fuori una donna molto alta e longilinea, dai lunghi capelli di un biondo pallido e l'aria fra le nuvole, che le sorrise dolcemente. Lily non poté crederci.
-Zia Luna?- chiese, per poi alzarsi e abbracciarla con foga. Luna le accarezzò i capelli.
-Come va, piccola mia?-
-Oh zia Luna, sapessi...-
Un colpo di tosse le fece girare verso il professore.
-Grazie per avermi concesso il permesso di effettuare la mia ricerca, professor Picinus- disse Luna, con aria stranamente seria.
-Oh, farei di tutto per il bene della scienza!- esultò il professore, a testa alta.
Lily, nel mentre, non riusciva a capire: cosa c'entrava Luna in tutta quella situazione?
Qualcuno bussò alla porta dell'ufficio.
-Avanti!- fece il professore.
Subito dopo, all'interno della stanza, fece irruzione Scorpius Malfoy, con aria calma e decisa. In realtà, Lily notò che era piuttosto irritato, ma solo lei riuscì ad accorgersene. Ormai aveva imparato a comprendere quando fingeva e quali fossero le sue vere emozioni, se così si potevano chiamare gli stati umorali di un essere senza cuore come lui.
-Signor Malfoy, cosa ci fa lei nel mio ufficio?-
-Mi sembra ovvio, professore!- rispose lui, con aria accorata -Sono qui come sostegno morale della mia fidanzata!-
Per poco Lily non scoppiò a ridere. Il professore lo guardò indignato, mentre Luna piegò la testa di lato con aria interrogativa.
-Esca immediatamente di qui, o sarò costretto a punire anche lei!-
-Mi punisca pure, non importa!- replicò il ragazzo, con espressione di sacrificio. Il professore lo guardò sconcertato, per poi sbuffare.
-Penserò dopo, a lei- detto ciò, si voltò verso Lily -Dunque, Potter, sarò molto chiaro: è stata fortunata che la signora Lovegood sia venuta qui chiedendo l'aiuto di uno studente per una certa missione... ha avuto un ottimo tempismo, oserei dire- disse con sospetto il professore, guardando di traverso Luna. Lei, come sempre, non fece nemmeno una piega, rimanendo perfettamente impassibile. Il professore si rivolse nuovamente alla rossa, con cipiglio severo -Ebbene, signorina Potter, la signora Lovegood ha il compito di studiare una nuova specie di creature, appartenente ad un sottogruppo dei Nargilli Morituri, i quali si trovano solo ed esclusivamente nella Foresta Proibita. La sua punizione, dunque, consisterà nel seguire la qui presente ricercatrice nell'analisi di tale specie, assistendola come meglio potrà-
Lily deglutì.
-Co... cosa? Dovrei andare nella Foresta Proibita?!- esclamò, terrorizzata.
-Esattamente.. qualche obiezione?-
-La prego professor Picinus, tutto tranne questo! Non voglio andare lì, è pericoloso e ci sono strane creature, e poi...-
-Silenzio, ora! Non sarà in pericolo, sarà nelle più che esperte mani della signora Lovegood, di Hagrid e... a proposito, signor Malfoy- fece il professore, guardando con sorriso sghembo il biondo -quasi dimenticavo che urge una punizione anche per lei e, dato che ci tiene tanto alla sicurezza della sua "fidanzata"- sputò quel termine con disprezzo -direi che sarebbe perfetto accompagnarla nella Foresta Proibita... due piccioni con una fava, non crede?-
-Ehm... professor Picinus- balbettò Scorpius, cercando invano di mantenere un certo contegno -non me ne vogliano né lei né i piccioni con le fave, ma non credo di poterla accompagnare... purtroppo mi sono appena ricordato di una certa faccenda molto urgente da sbrigare...!-
Lily lo guardò di traverso, osservando con sospetto le reazioni di Scorpius. Sembrava parecchio agitato... d'un tratto capì. Aveva paura del buio, glielo aveva detto poco prima, e si sa che la Foresta Proibita è un luogo parecchio buio e lugubre...! Le venne un'idea brillante.
-Ma come, tesorino!- piagnucolò, aggrappandosi al braccio destro di uno Scorpius ancor più confuso e agitato -Mi stai dicendo che mi abbandoneresti in un luogo talmente orribile? Cosa c'è più importante del difendermi?-
Hai voluto recitare la parte del fidanzato premuroso per mettermi in imbarazzo... ora vediamo come te la cavi! pensò, maligna.
-Ehm, Lily "cara"- disse, a denti stretti -cerca di capire, lo sai che sono molto impegnato...-
-Basta così!- sbraitò il professore -Non voglio discussioni, ormai la punizione è decisa, andrete entrambi nella Foresta Proibita stanotte stessa!-
Scorpius era sul punto di svenire, mentre Lily se la rideva sotto i baffi. Finalmente qualcosa andava per il verso giusto...! Certo, avrebbe passato la nottata in compagnia di Scorpius nella Foresta Proibita, ma sarebbe stato un piacere guardarlo mentre urlava di paura!
-Bene, è il momento di andare ragazzi! I Nargilli Morituri ci aspettano!- fece Luna. Uscì dall'ufficio saltellando, facendo loro segno di seguirla.
-Andiamo, caro, non vorrai restare indietro, vero?- sorrise Lily, trascinandolo per la cravatta. Malfoy sembrava troppo traumatizzato per poter anche solo camminare.
-Ok, ammetto di aver fatto un... come dire... piccolo errore di valutazione- riuscì a dire il biondo, mentre seguivano Luna per i corridoi della scuola -ma questa me la paghi sul serio, Potter!-
-E io che c'entro? Hai fatto tutto tu, caro!- rispose lei con fare innocente.
-È sempre colpa tua!- sbraitò lui.
-Certo, come no! Vorrei ricordarti che, se non fosse per la tua stupida avarizia, a quest'ora non saremmo nemmeno fidanzati!-
-Ma sentila! Che ne puoi capire tu del prestigio familiare, del lusso e...-
-Ragazzi, così spaventerete ogni creatura vivente nel raggio di un chilometro!- sbottò Luna, alzando gli occhi al cielo -Silenzio, per favore!-
I due si zittirono, limitandosi a fulminarsi con lo sguardo.
Luna sospirò, malinconica.
-Avverto delle forti vibrazioni negative... sarà una lunga nottata!-


Ok, lo so, sono in ritardissimo, scusate! Ho avuto problemi di connessione e via dicendo, e il tempo è volato via così...! Spero che ci sia ancora qualcuno e che mi sia fatta perdonare con questo capitolo...!
Che ne pensate, vi è piaciuto? Finalmente Lily alla riscossa! Inoltre abbiamo una guest star: signore e signori, maghi e babbani ecco a voi la grande e unica Luna Lovegood!!
Lo so che è sposata con un tizio di nome Scamandro, ma mi sembra che abbia voluto mantenere il suo cognome... correggetemi se sbaglio, la memoria potrebbe ingannarmi!
Scorp è proprio un idiota..:! Ero stufa del tipo perfetto e bellissimo che non sbaglia mai! Io lo vedo un po' imbranato, prorpio come Draco... rogetta sempre piano diabolici che poi falliscono miseramente! Inoltre, la paura del buio è ereditaria! xD
Beh, che dire, grazie per le 25 persone che seguono, per le 4 che ricordano e per le 6 che preferiscono *-* Vi voglio bene!
Lasciate qualche recensione, mi renderete una streghetta felice!
Alla prossima! =D

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