La mafia

di Tenera Avril
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il trasferimento ***
Capitolo 2: *** La vendetta è un piatto che va gustato lentamente ***
Capitolo 3: *** Lei pazzamente innamorata di lui.. ***
Capitolo 4: *** Quando muore un figlio muore anche un genitore.. ***
Capitolo 5: *** è Tutto finito ***



Capitolo 1
*** Il trasferimento ***


Era piena estate,in Sicilia faceva un caldo pazzesco e stavamo festeggiando il compleanno di mio nonno che compiva  80 anni.Egli malgrado fosse carente di salute continuava a bere e a fumare "Papà lo sai che non devi fumare" disse suo padre,ma lui non lo ascoltò.Io mi chiamo Tony,poi c'è mio fratello Gemini,è il contrario di me,io amo andare in discoteca e a caccia di donne,lui preferisce stare sui libri.Quello era l'ultimo giorno che stavamo in Sicilia,ma il destino volle che mio nonno si sentì male e morì,così dopo il suo funerale,io e la mia famiglia partimmo per Torino,purtroppo in Sicilia c'era scarsità di lavoro e non avevamo la possibilità di andare avanti così Nino,il cugino di mia madre,ci ha proposto di andare a Torino.Dopo un lungo viaggio arrivammo,Torino era bellissima,piena di luci,era il contrario della Sicilia,li era tutto diverso,c'era elettricità ed acqua,non avevamo bisogno del pozzo.Il giorno dopo mio padre andò subito da Nino e lui disse "Sta tranquillo farai affari con Pippo" disse l'uomo sorridendo e mio padre ignaro di ciò che stava facendo accettò l'aiuto di questo mafioso "E Cosa intendete vendere?" disse il mafioso,e mio padre lo guardò "Bhe io pensavo di mettere in vendita prodotti speciali della nostra terra" Don Pippo rise "E Voi sperate di fare affari in questo modo?ma volete chiudere già il primo giorno?!" mio padre umile e modesto gli chiese cosa doveva fare "aprire un negozio di ferramenta" disse il mafioso e mio padre così fece ma il giorno prima dell'apertura vennero a rubarci tutti gli attrezzi,per me c'era qualcosa che non andava io non mi fidavo di quell'uomo,dopo tutto era pur sempre un mafioso,ma poco dopo scoprimmo che mio padre non aveva pagato il primo affitto e mia madre si arrabbiò "Sei uno stupido" gridava per casa come una pazza isterica e mio padre pentito di ciò che aveva fatto andò al negozio e si impiccò..mia madre era preoccupata era tardi e non tornava così decise di andare a vedere,ma quando vide mio padre appeso ad una corda scoppiò a piangere e dopo la sua morte incominciò completamente ad uscire fuori di testa,diceva che era tutta colpa sua.A Quel punto io persi il controllo e il giorno dopo andai da Don Pippo "Sei un bastardo!" lo colpì con molta violenza,dopo di che gli sparai ad una gamba ma le guardie mi fermarono,rimasi in carcere per due mesi e dopo essere uscito decisi di andare dal barbiere,volevo diventare un'uomo d'onore e vendicarmi e nessuno mi avrebbe fermato!!

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Capitolo 2
*** La vendetta è un piatto che va gustato lentamente ***


Erano passati mesi dalla morte di mio padre,ormai io stavo diventando un mafioso,volevo vendicarmi a tutti i costi,nessuno sapeva cosa facevo o dov'ero,incomincia a rubare e a lavorare per il mafioso più potente della città,Don Rosario,grazie a lui divenni una persona importante,mi rispettavano tutti.Quanto a mia madre era sotto controllo,ormai non ci stava con la testa e Gemini era impegnato con gli studi,ero fiero di quel ragazzo,voleva diventare un paladino della giustizia,e così dopo aver fatto il militare tornò a casa e si diplomò.Poco dopo scoprì che mia madre era morta e mio fratello Gemini incominciò a capire tutto,aveva capito che io facevo parte della mafia e cercava di farmi cambiare idea "Devi starne fuori!" ribadì più volte contro di lui,ma non mi ascoltò. Dopo un paio di giorni incominciai a spiare la figlia di Don Pippo,era una bella ragazza,abbastanza timida,si chiamava Angelica,forse l'unico modo di vendicarsi era macchiare il loro onore,cioè far perdere la verginità alla sua bambina..così incominciai a corteggiarla,lei voleva allontanarmi ma si vedeva lontano un miglio che era pazza di me,così incominciammo a frequentarci "Io non dovrei essere qui..." disse la ragazza preoccupata ma io la baciai dolcemente "Sta tranquilla,ci sono io con te non devi avere paura" lei credeva a tutto quello che dicevo,in un certo senso mi dispiaceva,dopo tutto mi divertivo,ma l'orgoglio vinceva sempre,così più volte facemmo l'amore e lei rimase incinta,io feci finta di essere felice "Ora è il momento di parlare con tuo padre" dissi io con un sorriso befardo "Davvero..?ne sei sicuro?" "Mai stato più sicuro".Andammo insieme al negozio di suo padre,ero entusiasta,non vedevo l'ora di vedere la sua faccia quando gli avrò detto che sua figlia era incinta."Papà.." disse Angelica timorosa "Che ci fa lui qui?!" disse il padre furioso "Non scaldatevi tanto...presto sarete nonno" "Cosa?!" disse l'uomo esterrefatto "Avete capito bene,vostra figlia è incinta,e il figlio è mio" in quel momento il padre della ragazza si sentì disonorato e Angelica capì che lo avevo fatto solo per questo,del resto non mi importava nulla di diventare padre.

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Capitolo 3
*** Lei pazzamente innamorata di lui.. ***


Nel paese ormai nessuno più si ricordava di Don Pippo,,e Angelica andò a vivere con la sua amica Sarah,e ovviamente a causa della sua gravidanza si sentì responsabile anche mio fratello Gemini che ogni giorno dopo il suo lavoro andava a trovarla.Poco dopo Angelica partorì due gemelli e decise di chiamarli Sarah e Yuri,lei non si arrendeva pensava che se io li avessi visti avrei cambiato idea ma si sbagliava,a me non importava nulla ne di loro ne di lei. Ormai il negozio di Don Pippo era completamente sfasciato così io decisi di aprire un minimarket,ma in quel momento,durante la festa Don Pippo mi sparò...svenni fra le braccia di Gemini pensando che per me fosse finita.Mi portarono in ospedale e mi operarono,superata l'operazione Angelica seppe ciò che era successo e decise di venire insieme a Gemini e i bambini appena la vidi mi salì il sangue in testa "Che ci fai qui?!" dissi io con un tono di rabbia e lei mi guardò "Ti ho portato a conoscere i tuoi figli..." "Non me ne frega niente di loro,vattene!" dissi io urlando..la ragazza spaventata scappò via e Gemini lo guardò "Complimenti!ma non ti rendi conto?!certo che sei proprio un bastardo!!vuol dire che mi prenderò io cura dei miei nipoti!" detto fatto,Gemini si sposò con Angelica con cui ci fece un figlio di nome Josep. Ormai erano una famiglia unita.Purtroppo però questa unione durò poco,io e mio fratello ormai eravamo rivali,non potevamo vederci e gli altri mafiosi non potevano vedere lui.Gemini era un giudice quindi sarebbe stato facile per lui metterci dietro le sbarre.Durante il corso degli anni cambiai completamente decisi di difendere mio fratello,ma Don Rosario ordinò di ucciderlo..Gemini morì fra le mie braccia..Dopo la sua morte mi ero anche responsabilizzato,decisi di prendermi cura di Angelica e dei bambini,ormai i gemelli sapevano che io ero il loro padre e così scoprì di amare sul serio Angelica,avevamo deciso anche di sposarci..ma Dio ha voluto che chiunque mi amasse doveva morire...

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Capitolo 4
*** Quando muore un figlio muore anche un genitore.. ***


Don Rosario per vendicarsi su di me uccise Josep..mi sentì completamente in colpa..ero stato un'idiota,non l'avevo protetto come si deve..ma ora sapevo cosa fare..dissi ad Angelica e ai bambini di andare in una piccola casa dove nessuno li avrebbe trovati,io li avrei raggiunti presto,gli diedi l'indirizzo così loro obbedirono.Mi sentivo molto più tranquillo ora che la mia famiglia era al sicuro,ma non sapevo quando avrei rivisto i miei figli e mia moglie..volevo uccidere tutta la gente malvagia. Mi vendicai di ognuno,poi Angelica mi chiamò e mi disse "Forse so come far finire questa guerra..." disse la bionda con tono malinconico "E Come?" "Kai mi ha detto che a capo di tutto questo c'è il padrino..che si fa chiamare "o burattinaio" "a quelle parole sapevo come reagire,il mio nuovo scopo era diventare il padrino della mafia,così avrei dato fino a tutto questo dolore.Ci volle molto tempo per entrare in contatto con il padrino..e non vi dico quante persone dovettero morire..ma appena lo ebbi a tiro lo uccisi e tutto ebbe un senso,ora ero io il capo,io comandavo,era tutto sotto il mio dominio.Appena ebbi un po di tempo tornai dalla mia famiglia,ero così felice di rivederli,abbracciai mia moglie e i miei figli come non avevo mai fatto,andammo al mare,e altre cose varie,insomma cose che si fanno in famiglia.

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Capitolo 5
*** è Tutto finito ***


Purtroppo la gioia nella mia famiglia durò poco..dovetti partire di nuovo,ma promisi alla mia famiglia che sarei tornato presto e che saremo stati per sempre insieme. Partì per gli stati uniti,un mafioso voleva entrare a patti con me,io ci andai ignaro del fatto che volesse uccidermi,ma la mia astuzia mi salvò per l'ennesima volta..capì che era solo una trappola e che appena ebbero avuto l'occasione avrebbero rapito la mia famiglia e io lo impedì con tutto me stesso.Feci una strage,uccisi tutti,soltanto uno se ne salvò,gli diedi la caccia per molto tempo finchè non scoprì dove si nascondeva..andai subito da lui,appena mi vide mi colpì al petto,ma io lo colpì a morte.. Ero in condizioni gravi e così l'ospedale mi trasferì in Italia,mia moglie mi stava accanto,aveva paura di perdermi,non mangiava e non beveva,magari doveva amarmi così tanto da dare la vita per me,e io stupido non lo capivo.. Per fortuna riuscì a superare l'operazione e uscì dall'ospedale,da allora nessuno più si è messo contro di me,ero felice con la mia famiglia,avevo una donna stupenda da amare e due figli che mi avrebbero reso orgoglioso di loro,non potevo desiderare di meglio. Bhe cari amici qui si conclude il nostro racconto,mi sono ispirata all'Onore e il Rispetto,dopo tutto si sa la mafia in questo mondo non finirà mai,ma spero che comunque il racconto vi sia piaciuto.

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