Mi.

di Gleekisa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Origini comuni ***
Capitolo 2: *** Love. ***
Capitolo 3: *** The end /? ***



Capitolo 1
*** Origini comuni ***


Londra. 
Agosto 2013. 
Fa abbastanza caldo per essere in questa città fredda e grigia, anche se tremendamente bella.
'' Michael non abbiamo tanto tempo per decidere. Smettila di giocherellare con quei fiori come un bambino dai! '' Urlai scocciata.
'' Come sei noiosa.'' 
'' Si va bene...basta che ti muovi. Dove la fissiamo quest'ultima data del tour? ''
'' Mmmh... Roma?! ''
'' Perfetto! E con questo abbiamo finito, finalmente! Ti costava tanto dirlo prima? ''
'' Finalmente?! Ma non sei te quella appassionata al suo lavoro? ''
Ecco queste sono le conversazioni che si hanno quando sei manager di uno come lui. Di un tizio con i riccioli fuori posto e con la vocina stridula. Mika. Già, proprio lui. M I K A. Era da tanto che sognavo di voler diventare sua manager. Non che sia una sua fan, sia chiaro. Bensì perchè voglio capire com'è adesso la vita del mio ex migliore amico. Ex perchè lui si è trasferito dal paesino italiano in cui vivevamo e non ci siamo più sentiti. Ma lui non sa che io sono lei, quella ragazza che ha salvato dal suicidio. Adesso appaio come una donna forte e sicura di se ma ai tempi delle superiori ero tutt'altro. Fragile e sfigata tentai il suicidio dopo essere stata pestata per l'ennesima volta. Lui bazzicava spesso nella mia scuola dato che suo fratello insegnava lì. Si trovò anche quel giorno e fece di tutto per non farmi bere la candeggina trovata nello sgabuzzino del bidello. Da allora da vicini di casa diventammo migliori amici. Cioè lui era il mio unico amico perciò era il migliore ma credo che lo sarebbe stato anche se avessi avuto milioni di amici. Poi si trasferì e ci perdemmo di vista.
'' Si, certo. Ci tengo al lavoro ma un po' di pausa non guasta. Infatti voglio tornare in Italia. ''
'' In Italia... da ragazzo abitavo in Italia. ''
'' Bravo. Io vado. Ci sentiamo. Ciao cantante! ''
'' Ciao Isa! ''
Finalmente a casa. Non vedo l'ora che arrivi domani per salire su quell' aereo e tornarmene dopo tanto tempo al mio paesino d'origine.
La notte per fortuna è passata in fretta e tra poco arrivo.
Non faccio in tempo a farmi una piccola passeggiata per sgranchire le gambe che mi ritrovo davanti il solito ''bimbo'' con cui ho a che fare tutti i giorni.
'' Nella versione sportiva sembri quasi buona. ''
'' Davvero gentile, Michael. Piuttosto che ci fai qui? ''
'' Casomai che ci fai tu qui?! Io sono venuto nel paese dove abitavo da ragazzo. ''
'' E pure io. '' Dico abbassando la testa.
'' Ma allora tu sei...''
'' Sono io. Sì. ''
'' Ero curioso di sapere che fine avesse fatto quella ragazza perciò sono tornato. ''
'' Bhè adesso lo sai.''
'' Davvero, non ci posso credere che sei tu! Ma ti ricordi qua-''
''Si, mi ricordo ma non ci voglio pensare. ''
Sono passati cinque giorni da quella conversazione e ci penso ancora. Chissà se è contento della fine che ha fatto quella ragazza o si aspettava altro. Fatto sta che adesso ci vediamo come amici e non come colleghi di lavoro. Anzi devo anche sbrigarmi. Sono quasi le cinque e dobbiamo uscire come di routine ormai. 
'' Allora nuova ex amica dove si va oggi? ''
'' Nuova ex migliore amica... certo che ce giochi con la fantasia... comunque al solito pub. ''
Arriviamo al pub e ci sediamo. Al solito posto, come ai vecchi tempi. Non so come ma stiamo parlando di quando eravamo ragazzi.
'' La cosa bella è che ci dicevamo tutto senza peli sulla lingua, senza vergogna. ''
'' Anche perchè a quell'età non è che ne hai combinate di davvero grosse da doverti vergognare. ''
'' Si ma con quella schiettezza di prima voglio dirti una cosa.'' Disse mentre mi fissava negl' occhi. Dopo qualche secondo di silenziò sussurrò: '' Ti amo''
CONTINUO NEL PROSSIMO CAPITOLO.

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Capitolo 2
*** Love. ***


Arriviamo al pub e ci sediamo. Al solito posto, come ai vecchi tempi. Non so come ma stiamo parlando di quando eravamo ragazzi.
'' La cosa bella è che ci dicevamo tutto senza peli sulla lingua, senza vergogna. ''
'' Anche perchè a quell'età non è che ne hai combinate di davvero grosse da doverti vergognare. ''
'' Si ma con quella schiettezza di prima voglio dirti una cosa.'' Disse mentre mi fissava negl' occhi. Dopo qualche secondo di silenziò sussurrò: '' Ti amo''
Ok, ammettiamolo anche io lo amo, l'ho sempre amato, ma adesso cosa fare? Ama la sua manager oppure la ragazzina che ha scoperto essere in me? Sono confusa, non so che fare. Ma lui sì. Infatti mi bacia. Un lacrima scende sul mio viso fino a posarsi sulle nostre labbra unite. Pochi secondi ancora e ci stacchiamo. Io abbasso la testa mentre penso a ciò che è appena successo mentre lui cerca di guardarmi negl' occhi. 
Ho talmente paura che il suo amore finisca appena mi ritrasformo nella sua manager che potrei scappare. Ma io gli voglio bene, DAVVERO. Perciò...
'' Ti amo anche io. '' 
Sorride.
'' Adesso siamo di nuovo " Mi". ''
Mi è il nome con cui ci chiamavamo da ragazzi. Era importante per noi dato che è l'insieme delle nostre iniziali. E adesso lo è di nuovo.
'' Ahahah si. ''
Ridiamo come due bambini che giocano a raccontarsi le barzellette. Passiamo un' ottima serata, la più bella oserei dire. 
Tutto ciò dieci giorni fa. Adesso siamo in aeroporto in partenza per Londra. La vacanza è finita e si ricomincia a lavorare. E io ho sempre più paura che non accetterà il rapporto professionale che voglio sul lavoro.
CONTINUO NEL PROSSIMO CAPITOLO.

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Capitolo 3
*** The end /? ***


Tutto ciò dieci giorni fa. Adesso siamo in aeroporto in partenza per Londra. La vacanza è finita e si ricomincia a lavorare. E io ho sempre più paura che non accetterà il rapporto professionale che voglio sul lavoro.

L'aereo è finalmente atterrato. Di solito non mi sento male quando volo ma stavolta si. Sarà stata l'agitazione. Durante il viaggio mi sono chiesta tante cose ed il risultato è che sono più confusa di prima invece avrei dovuto chiarire.

Finalmente a casa. ''Home sweet home'' sussurro con un tono alquanto ironico. Sono distrutta così decido di farmi una doccia e poi una dormita per schiarirmi le idee. Mamma lo dice sempre che il sonno ti schiarisce la mente. 

Sono le cinque ed io ho appena aperto gli occhi. Controllo il telefono: 2 chiamate perse. Indovinate da chi? Da Michael. Forse dovrei richiamarlo ma ho paura. Gli mando un messaggio. '' Scusa, stavo dormendo. E' successo qualcosa?'' In attesa della risposta esco a farmi una passeggiata.

Ormai è sera e ancora non ha risposto. Conoscendolo si sta vendicando. Io non ho risposto a lui e lui non risponde a me. Lascio stare e aspetto con ansia domani.

Sono pronta. Vado a lavoro e gli dico tutto.
Eccolo. E' davanti a me. Vado? 

THE END. 

Ecco la storia è finita. Adesso sta a voi dedurre se è abbastanza coraggiosa da parlargli oppure far finta di niente. Kiss.

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