Nonostante tutto...sono gli unici occhi che vedi

di Kacchankim
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** (PROLOGO) ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO 1: BLINK ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO 2: REVERSION ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO 3: MEMORIES ***
Capitolo 5: *** CAPITOLO 4:FREE DISTANCES ***



Capitolo 1
*** (PROLOGO) ***


 

 

 

 

NONOSTANTE TUTTO...SONO GLI UNICI OCCHI CHE VEDI



 

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Sembra che questa storia non sia nuova
 

E non lo è da un po’

Ti svegli dall’altra parte

E ti sforzi di sorridere

La fiaba nella tua testa

È diventata la tua nuova migliore amica

Ma ti posso assicurare che sarò lì

Prima che la storia finisca

Perché quando avevo bisogno di liberare il mio cuore

Eri lì ad ascoltarmi dall’inizio….”

(Every Breath - Boyce Avenue)

 




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PROLOGO


 

 

 Lo vedo entrare in acqua e diventare tutt’uno con essa.
 

Si muove sinuoso. Si lascia avvolgere e si muove con lei.
 

L’unico posto dove si sentiva libero.
 

Riemerge.
 

Fa scompigliare i capelli come era nel suo stile.
 

Inala un respiro rilassandosi.
 

Infine sorride, rincuorato.
 

Sorrido anche io.
 

Lui mi guarda.
 

"Cosa c'è?"

"Nulla.Sono solo felice che tu sia potuto ritornare a nuotare dopo tanto tempo."
 

Ero sincero. Gli sorrido di nuovo.
 

Lo avrei fatto mille volte al giorno…se me lo avesse chiesto.
 

E non solo.
 

Avrei fatto di tutto per lui.


 
 

Anche il solo stargli accanto, in silenzio amichevole
 

e sentire il suo respiro caldo accanto a me,
 

mi rendeva felice.



 

Perché è  lui…. 
 


 

Gli porgo una mano.
 

"Andiamo a casa, Haru-chan?"

"Smettila chiamarmi con quel nome"

Rispose scocciato. Sorrisi.
 

Anche questo faceva parte di lui.
 

Non accettava né sopportava il fatto di avere un nome femminile.
 

Strinse la mia mano e con una presa salda, lo tirai gentilmente fuori
dal bordo vasca.
 

Mi ritrovai di fronte i suoi occhi.
 

Blu, intenso e profondo come l ’oceano.


L’unico oceano di cui non avrei mai avuto timore…

 
 

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*Note dell'autrice* :

['Questi personaggi non mi appartengono, questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro'.]

Con questo prologo introduco una storia che tratterà la relazione tra :Makoto, Haruka e Rin.

Raccontata dal punto di vista di un unico personaggio.

Si, avete capito di chi si tratta e se volete seguirlo,

non vi resta che leggere i prossimi capitoli.

Fatemi sapere le vostre opinioni ^^

A presto

*Ja Nè*

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Capitolo 2
*** CAPITOLO 1: BLINK ***




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CAPITOLO 1

˜ Blink ˜


Conosco Haruka e Rin da quando eravamo bambini.

Se ripenso al passato…

L’ho ricordo come se fosse ieri…


‘Ci stavamo allenando in piscina.

Nagisa e io avevamo finito la vasca.

Era il turno di Haru.

Già da piccolo si distingueva per

i capelli neri che gli cadevano disinvolti sul viso.

E quei grandi occhi blu,

Che come uno specchio d’acqua,

riflettevano tutto ciò che vedeva, provava, sentiva…

Si mise sul blocco di partenza.

Al via si staccò dalla piattaforma.

E con una linea perfetta e graziata,

si immerse nell’acqua.

"Il suo stile è così armonioso." -Dissi.

"Già, sembra un delfino."- Aggiunse Nagisa.

Volsi lo sguardo

e vidi un bambino con i capelli rossi tendenti al viola prendere posizione.

Era Rin Matsuoka. Da poco si era trasferito nella nostra scuola.

Si tuffò. E con poche bracciate raggiunse Haru.

Toccarono insieme il fondo vasca.

Ritornarono.

Haru arrivò per prima.

"Nessuno può batterti in acqua, Haru-chan".Gli porsi una mano.

"Smettila di chiamarmi in quel modo".

Lo tirai su.

"Sei proprio veloce come dicono, qual è il tuo tempo migliore?".-Chiese il bambino dai capelli Rossi.

I suoi occhi erano pieni di interesse.

"Non lo so e non mi interessa".-Rispose Haru.

Rin rise.

"Anche questo è proprio come dicono".

Uscì dalla vasca.

"Ehi, Nanase, ti va di fare la staffetta al prossimo torneo?"

"Faccio solo stile libero."-Rispose lui.


Già, non gli importava dei tempi, né delle gare, né tanto meno dei campionati…

Voleva soltanto sentire il contatto con l’acqua.

Sentirsi accettato da essa.


Diventammo amici, partecipammo alla staffetta e vincemmo una coppa.

Era bello passare il tempo insieme.


Un giorno però, Rin volle sfidare Haru.

La competizione era fondamentale per lui, ad Haru invece non interessava affatto.

Si sfidarono. E Rin perse.

Quando Haru andò ad offrirgli la mano,

lui rifiutò e se ne andò.

Non volse lo sguardo.

Non una parola.

In quell’istante Haru si immobilizzò.

I suoi occhi brillavano.

Anche se non parlava molto, sentiva tutto ciò che gli accadeva attorno.

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Qualche tempo dopo, Rin ci diede una notizia.

"Parto per l’Australia"

"Cosa??!"

"Sì, voglio diventare un grande nuotatore e partecipare alle olimpiadi"-disse.

Volse uno sguardo sorridente e deciso verso il grande albero di ciliegio.

" Ci sfideremo di nuovo"-guardò Haruka - "quando tornerò ti mostrerò una parte di me che non hai mai visto".

Fù l’ultima volta che lo vedemmo.’


Da quel giorno Haru smise di praticare nuoto agonistico.

E io con lui.

Passarono sette anni.

E lo sguardo che aveva Haruka quel giorno è ancora impresso a fuoco nella mia mente…


(Continua...)





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*Note dell'autrice*

Eccoci al primo capitolo dal titolo:"Blink".

Significa:"occhiata".

Si riferisce a Makoto che riguarda al loro passato, ricordando ogni cosa...

...in particolare l'espressione di Haruka.

Per sapere come si sviluppa la storia non rimane che seguirla ^^

*Lasciate pure una vostra opinione *

*Alla prossima con il nuovo capitolo* :)

(P.S.:La tavola all'inizio è una mia idea, spero che piaccia ciao ^^)

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Capitolo 3
*** CAPITOLO 2: REVERSION ***




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CAPITOLO 2

˜ Reversion˜

‘Mi svegliai. Mi vestii ed uscii fuori.

Con un passo veloce mi avviai verso la casa.

Lungo la strada incontrai la signora Tamura.

Mi diede un bento avvolto in un fazzoletto di seta.

La ringraziai e ripresi il tragitto.

Salii le scale ,quando un piccolo gatto bianco attirò la mia attenzione.

Mi fermai pochi secondi, giusto il tempo di una piccola carezza,

poi ripartii.

Arrivai davanti alla porta.

Suonai il campanello. Nessuna risposta.

“Oh, ma andiamo…”

Andai sul retro.

Entrai.”Permesso.”

Sentii l’acqua del bagno scorrere e guardando nel cesto degli indumenti,

notando i suoi vestiti.

Sospirai:“eh ti pareva…”

Andai in bagno e bussai.

“Sto entrando”.

Lo vidi guizzare fuori dalla vasca e far scuotere liberamente i capelli.

Mi avvicinai.

“Buon giorno. Haru-chan.”

Mi guardò.

“Ti ho detto di non chiamarmi così”

Si lasciò turare su.

Rimasi perplesso.

“Fai di nuovo il bagno col costume?”

“Piantala. Faremo tardi”

“Dovrei essere io a dirlo.”

Mise dello sgombro in padella.

“Aspetta. Perché stai grigliando pesce?”

“Non ho ancora fatto colazione.”

Indossò un grembiule.

“E poi stai indossando un grembiule sopra il costume. Non senti freddo?”-Gli chiesi dubbioso.<7 p>

“Non voglio che mi si schizzi d’olio il costume”.- Rispose.‘

Chiare e circoncise. Erano così le sue risposte. Sempre.

‘Ci avviammo verso scuola.

Mi chiese il perché della mia visita.

Gli dissi della cerimonia d’apertura. Che frequentavamo la stessa classe 1 e gli accennai

della nuova coordinatrice di classe: Miho Amakata.

Lessi il suo sguardo. Sapevo che la sua mente era altrove.

Non vedo l’ora che faccia caldo al più presto, così posso andare a nuotare al mare.

Era questo quello che stava pensando.

“Spero che faccia caldo al più presto, così potrai farti una bella nuotata”. -Gli sorrisi.

Volse la testa d’altra parte. Avevo indovinato.’


* * * *


‘Scoprimmo in seguito che anche Nagisa frequentava la nostra scuola.

Ci disse che il nostro vecchio circolo di nuoto delle elementari era in demolizione.

Ci supplicò affinché andassimo a vederlo prima che ciò accadesse.

Quello stesso pomeriggio Nagisa venne a casa di Haru.

“Sei proprio sicuro di volerlo fare?E’ giusto se la dissotterriamo solo noi tre?”-Dissi a Nagisa.

”Non vedo altra scelta. Rin non è più in Giappone”.- Rispose.

A quelle parole. Haru rimase impassibile.’

Stavamo parlando della coppa vinta alla staffetta.

‘ “L’abbiamo vinta tutti e quattro. Perciò non ha senso che solo uno di noi se la porti a casa.

Quando saremo più grandi la riprenderemo.”

Queste furono le parole di Rin.’


Parole che si dispersero nell'aria e che si dissolsero in quell'instante…


‘Il giorno dopo ci recammo al circolo.

Notammo delle foto appese di gare vinte, tra cui anche la nostra.

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Gli occhi di Haru si posarono sulla foto.

La osservò a lungo.


‘Ce ne stavamo andando quando udimmo dei passi avvicinarsi.

Man mano che la figura usciva dal penombra,

percepii Haruka raggelarsi al mio fianco.

E quando fu completamente sotto la luce.

Capì il perché.

Ogni dubbio scivolò via lasciando posto alla certezza.

Quei capelli rosso-violacei. Quei occhi…

"Rin!”

Non potevamo crederci. Erano passati anni.

Indossava una tuta e un cappello. La visiera gli metteva in ombra lo sguardo.

C’era qualcosa di diverso in lui.’


E Haru lo sapeva…..




Continua...

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Capitolo 4
*** CAPITOLO 3: MEMORIES ***




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CAPITOLO 3

˜Memories˜


‘Ci ignorò.

Guardava soltanto Haru. Non si salutarono.

Si scambiarono solo parole fredde e distanti.

Quando se ne andò, lasciò cadere la nostra coppa.

“Non ho più bisogno di questo.”-Disse.

Il trofeo cadde, riecheggiando nella stanza.



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La sera seguente, lo rincontrammo alla piscina dell’istituto Samezuka.

Haru e lui si sfidarono di nuovo.

Fu proprio Haru a dirmi di dare il via.’

* * * *

‘Nei giorni seguenti avevamo conosciuto la sorella di Rin.

Gou Matsuoka.

O come preferiva farsi chiamare lei: “Kou”.

A Nagisa gli venne in mente di aprire un club di nuoto.

‘”Apriamo un club di nuoto. Così facendo , potremo vedere Rin-chan ai tornei.”-Disse entusiasta.

“Ma non sono sicuro che Haru acconsentirà”-Dissi.

“Come volete, fate pure.”-Rispose lui.

Eravamo di nuovo a casa sua.

Con noi c’era anche Kou.

Haru andò a cucinare e Nagisa lo seguì.

Vidi Kou soffermarsi su uno oggetto.

“Questo non è…”

“Si”.-Risposi-“E’ il trofeo che abbiamo vinto noi quattro,da bambini.

Rin ci ha detto che non è aveva più bisogno.”

Osservò quella foto:

“Siete tutti sorridenti”.

“In realtà, Haru è l’unica eccezione in questa foto.”

“Haru-chan sorride sempre dentro di sé”.-Aggiunse Nagisa.

“Quindi, questa è la prima volta che Rin torna, da quando è partito?”-Le chiesi.

“Eh? E’venuto giù ogni capodanno.”

“Sul serio? E non ce l’ha mai detto? Che perfido”.-Riprese Nagisa.

Haru sussultò….’



No…..

Non vi fu giorno che non smise di pensare.

Sempre.

E costantemente.

A lui.



‘Il club di nuoto venne approvato.

“Perché non avete provato a formare un club di nuoto al primo anno?"

Mi chiese Kou, mentre ripulivamo la piscina.

“Ad Haru non interessava.”-Risposi sincero.

“Nemmeno per un nuotatore del suo calibro?”

“Haru è entrato a far parte del club di nuoto delle medie.

Ma si è ritirato all’inizio dell’anno.”

Si chiese se fosse successo qualcosa anche a Rin.

Disse che era alla sua ricerca, quando scoprì che non faceva parte di nessun club di nuoto.

Si era trasferito alla accademia Samezuka.

Ma non si era unito a nessun club di nuoto.

“Ieri lui ed Haru hanno gareggiato.”-Dissi.

“Deve aver perso, così ha deciso di rinunciare a nuotare…”

“Impossibile! Cioè quella notte…”

Gli raccontai l’accaduto.

Gareggiarono di nuovo. Rin vinse.

Ma non sembrava contento…

“Hai vinto. Ottimo lavoro."- Disse Haru.

“Non capisco perché abbia detto una cosa del genere, dopo aver perso”-Riprese lei.

“Haru voleva solo nuotare. E’ tornato quello di una volta.”-Le spiegai.’



Non era mai cambiato in realtà…..



‘Tornai a casa. Stavamo cenando.

Mio padre mi riferì che il club di nuoto era stato finalmente demolito.

Così alla sera, mi ci recai.

Incontrai anche l’istruttore Sasabe.

Ripensavamo ai vecchi tempi.

“Haru aveva smesso di nuotare,

perchè aveva ferito Rin."- mi disse.

Quella stessa notte, mandai un messaggio a Rin.’



( Continua....)


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Capitolo 5
*** CAPITOLO 4:FREE DISTANCES ***




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CAPITOLO 4

˜Free distances˜


’Con l’arrivo di Rei nel nostro team.

Incominciammo ad prepararci per il torneo estivo.

Ci recammo all’isola infernale. ’


L’oceano di quell’isola…quanto tempo è passato da allora…


’Haru e Rin sapevano cosa l’oceano significasse per me.

Lì proprio in quelle acque torbide, e profonde,

vi affondò una nave con a bordo migliaia di pescatori.

“Sei sicuro con l’oceano?” - mi chiese Haru. Studiava la mia espressione.

“Si, è tutto apposto ora”- risposi.

La stessa notte del primo giorno di allenamento, vi fu una tempesta.

Mi svegliai, Rei era sparito. Mi recai fuori dalla tenda e tra un lampo e un’onda

Lo vidi. Mi accorsi subito a soccorrerlo.

Ma quando ero ad un passo da lui, il mio corpo si immobilizzò.

Improvvisamente tutto diventò buio.

L’ultima cosa che mi ricordo era una mano che mi afferrò il polso.

Haru mi aveva salvato.

Quando ripresi i sensi lessi nel suo sguardo un’espressione indecifrabile.

Ti ho fatto preoccupare. Scusami.

Evidentemente l’oceano restava una delle mie fobie più grandi.

Gli chiesi di Rei, lui mi disse che era stato Nagisa a salvarlo

e che si trovavano nell’altra isola.

“Capisco.”

“Haru, mi dispiace….ma quando ho visto Rei lì, tra le onde,

ho pensato che avrei potuto farcela.”

Il suono delle onde che si infrangevano sulla spiaggia, e la pioggia che cadeva,

riempivano il silenzio.

“Voglio nuotare con tutti voi…

….

Voglio nuotare con te. Haru”

Lo guardai negli occhi.

Era strano ma piacevole vedere i miei occhi riflessi sul suo blu, acceso.’


Sarebbe stato bello, se fosse stato il mio quell’ultimo riflesso…


’Con il torneo estivo, rivedemmo Rin.

Haru arrivò secondo.

Lui e Rin si scambiarono un ‘occhiata.

Non so quali furono le loro parole,

ma a giudicare dallo sguardo vuoto di Haru,

intuì la distanza tra loro due estendersi.

Poi però, vincemmo la staffetta.

E con il festival, finalmente vidi Haru tornare a sorridere.

Nonostante ciò, mi confessò di non voler più nuotare con Rin.

In classe, così come nella via di ritorno,

Il suo sguardo era altrove….

E sapevo con certezza a chi era rivolto…

Arrivarono i regionali.

Scoprimmo che Rin venne escluso dalla gara.

Lo cercammo.

Haru lo trovò.

Erano uno di fronte all’altro, davanti a quell’albero di ciliegio.

Haru gli porse una mano.

“Vieni, ti mostrerò una parte di me che non hai mai visto”-gli disse.

Rei cedette il posto a Rin e vincemmo la staffetta.

Quel giorno, tornammo ad essere un team. Il nostro vecchio team.

Rin andò incontro ad Haru abbracciandolo, dopo di lui andammo anche noi.

Poi fummo squalificati per via di Rin

che era iscritto con la Samezuka. ’


Ma avremmo continuato a sfidarci al prossimo torneo e Haru era così felice….





Ancora oggi,

continuo a starti accanto.

Ma so con certezza..

..Che i suoi….

…sono gli unici occhi che vedi.


(Nonostante tutto… sono gli unici occhi che vedi -FINE )





*Note dell'autrice *
Ringrazio chi ha messo questa storia tra i preferiti ^^
Mi sono impegnata tanto, confesso che non è stato facile entrare nella di Makoto,
ma volevo farlo, volevo mettere i suoi pensieri e sentimenti su carta.
Spero di esserci riuscita e che vi sia piaciuta, se avete opinioni siete libere di scriverle.
Grazie per averla letta :)
*Hoshi*

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